intellettuale; estremamente versatile, eclettico, o che unisce in sé aspetti e caratteristiche
2. che si manifesta, si presenta o si attua secondo modi, caratteristiche e
. che sembra variare continuamente e presentarsi o compiersi in modo sempre diverso. linati
costituita da una determinata somma di denaro o da altro bene patrimoniale, a titolo
avere natura penale, civile, amministrativa o disciplinare. - anche assol.
,... senza altra citazione o atto, di fatto detti provveditori multare
contravverrà a questa legge, sarà penato o multato di 50 scudi), sono voci
e maniata dal lat. 'multo 'o 'mulcto, as, are '.
, da parte della competente autorità giudiziaria o amministrativa, una condanna a pena pecuniaria
pecuniaria di natura penale (ammenda) o di natura amministrativa (sanzione amministrativa)
somma a titolo di * conciliazione 'o * oblazione 'che estingue l'infrazione
: nel linguaggio comune, invitare (o, abusivamente, intimare) chi abbia
pagare una somma a titolo dichiarato (o sottinteso) di * conciliazione 'o
(o sottinteso) di * conciliazione 'o 'oblazione '. c.
lira. 3. punire un delitto o un reato con una sanzione pecuniaria.
. tassare (una lettera, un pacco o anche, con valore iron.,
a titolo di sanzione di natura penale o civile o amministrativa o disciplinare.
di sanzione di natura penale o civile o amministrativa o disciplinare. carducci
di natura penale o civile o amministrativa o disciplinare. carducci, iii-6-38:
comune: che è stato invitato (o, anche, cne ha ricevuto,
pagare una somma a titolo dichiarato (o sottinteso) di 'conciliazione 'o
o sottinteso) di 'conciliazione 'o * oblazione ', al fine di evitare
, specie in materia di circolazione stradale o di regolamenti comunali. multiarticolare,
su un supporto magnetico costituito da due o più bobine di nastro. =
(una pianta). o. targioni pozzetti, i-56: unicauli [
multicauli ', quelle che producono molti cauli o fusti dalle radici, come il 'tartufo
da più cellule (un organismo animale o vegetale); pluricellulare.
lineare1, n. 6) fra alcune o tutte le variabili, indipendenti, che
risulta da un insieme composito di parti o elementi o da una serie di oggetti
un insieme composito di parti o elementi o da una serie di oggetti della stessa
folle agitate dal lavoro, dal piacere o dalla sommossa: canteremo le maree multicolori
figur. che si manifesta, si presenta o si attua secondo modi, aspetti o
o si attua secondo modi, aspetti o finalità diverse, eterogenee, talvolta contrastanti
differenti, talvolta anche contraddittorie, incoerenti o mutevoli e, per lo più,
generazioni. 5. che rappresenta o esprime tendenze politiche o opinioni diverse,
. che rappresenta o esprime tendenze politiche o opinioni diverse, differenziate. alvaro,
sm. cristall. agglomerato di cristalli o di individui cristallini orientati in maniera diversa
di elaborazione in grado di operare autonomamente o in modo coordinato, con accesso a
definita e non collegabile alle altre unità o, rispettivamente, a una zona disponibile
ant. carattere di ciò che è o appare molteplice, vario, eterogeneo;
. che si presenta, si manifesta o si attua secondo modi, aspetti,
attua secondo modi, aspetti, caratteristiche o finalità diverse, eterogenee, talvolta contrastanti
.. e ginocchia e giunture e piedi o solidi o bifidi o moltifidi.
ginocchia e giunture e piedi o solidi o bifidi o moltifidi. -che ha
giunture e piedi o solidi o bifidi o moltifidi. -che ha il piede
moltifidi. -che ha il piede o l'unghia divisa in più parti (
tess. filo costituito da più filamenti o bave. = voce dotta, comp
. costituito da più fili metallici isolati o da più anime (un conduttore,
corolle (un caule). o. targioni pozzetti, 1-68: 'multifloro'(
agg. letter. che ha o può assumere diverse forme, aspetti, caratteristiche
; che si manifesta, si presenta o si attua con modi, fini, scopi
si attua con modi, fini, scopi o esiti vari, per lo più dissimili
costituito da una pluralità di parti componenti o unità minime, che risulta da un
l'istante / che tu non l'oda o non lo veda, o psyche,
l'oda o non lo veda, o psyche, / pan multiforme.
? parini, giorno, i-598: o de la francia proteo multiforme, /
negativa di incoerenza, incostanza, volubilità o malizia, furbizia, ecc.).
: deh! qua rivolgi il passo [o salute], / e la schiera
: tu hai mill'anime in una, o multiforme; / innumeri tumultuano i cuori
sommo conquistavano. -che appare di forma o di aspetto mutevole, cangiante.
vegetali. 5. che ha o può assumere significati differenti; che è
può assumere significati differenti; che è o può essere oggetto di diverse interpretazioni (
ditemi dunque: il sonetto è uniforme o multiforme? dico, d'una sola testura
multiforme? dico, d'una sola testura o di più? - di più senza
, agg. letter. che ha o assume forme, aspetti, caratteristiche molteplici
che può essere sintonizzato su diverse gamme o lunghezze d'onda (un apparecchio radioricevente
compiere i più svariati giochi di prestigio o esercizi ginnastici di abilità e destrezza acrobatiche
e, in partic., di due o più elettrodi con identica funzione di griglia
da più paesi (fra loro consociati o in qualch emodo collegati) ad altri
, fondi di stabilizzazione, crediti bilaterali o multilaterali da stato a stato sono purtroppo
caratteristica propria di ciò che è multilaterale o che riguarda numerosi termini. -anche:
al vero critico spetta 'la multilateralità o universalità '. 2. polit.
sia da recare un giudizio puramente estetico o multilateralmente umano. = comp.
non più triangolari che quadrangolari, moltilatere o tonde,... con frondi d'
figur. che assume aspetti, caratteristiche o forme diverse; complesso, composito.
che si riferisce, che è proprio o che contiene una pluralità di linee. -
lingue (con riferimento a mostri mitologici o alla fiamma). 2.
. 4. scritto, stampato o espresso in idiomi diversi (un'opera
e fastidioso; uso di un linguaggio o di uno stile prolisso, verboso,
. ant. e letter. disposizione o tendenza a parlare molto, ininterrottamente,
ininterrottamente, per lo più a vanvera o in modo sciocco, inopportuno e insistente
circostanza in cui molte persone parlano contemporaneamente o partecipano contemporaneamente allo stesso aiscorso o discussione
contemporaneamente o partecipano contemporaneamente allo stesso aiscorso o discussione. panigarola, 3-i-115: le
che 'l vento passi, / seguendo o caprio o cerva multilustre. parini, giorno
vento passi, / seguendo o caprio o cerva multilustre. parini, giorno,
, 9-ii-187: una furia passeggierà di setta o di popolo è assai meno odiosa e
anomalia congenita consistente nella presenza di una o più mammelle soprannumerarie; polimastia, iper-
sm. tecn. analizzatore elettro- tecnico o elettronico. = voce dotta, comp
mondana. bisogna essere 'multi 'o 'plurimilionari '. ojetti, iii-372
di molti millenni; che si riferisce o deriva da un periodo di tempo molto
di amplificazione (indicato da \ i o mu) varia in dipendenza dal potenziale
è fornita di avvolgimento con passo variabile o talora con diametro variabile; è usato
? 2. che è costituito o comprende una pluralità di entità nazionali (
multiparità, sf. condizione di una donna o della femmina di un animale che ha
un animale che ha partorito più volte o ha subito un parto multiplo.
più volte (con riferimento a una donna o anche alla femmina di un animale)
-anche sostant. -che ha avuto o può avere una gravidanza multipla.
avere descritto il sito degli uteri, o dell " utero bifido ', a tanti
da più partiti in concorrenza tra loro o schierati secondo diverse alleanze. =
. letter. diviso in molte parti o settori. graf, 5-1115: spaziosa
elevata di carne, consumata fresca o conservata sotto forma di insaccati e
tanto son migliori e più dimestiche. oche o anatre, che sono toccate o nere
oche o anatre, che sono toccate o nere, sono nate di salvatiche.
è animale che, dove sta, o mangia tutto o tutto imbratta. soderini,
che, dove sta, o mangia tutto o tutto imbratta. soderini, iv-341:
ècci venuto guido a campostello, / o ha recato a vender canovacci? / ch'
migratore dell'ordine anseriformi [anser anser o cinereus), alto circa 80 cm,
è l'oca granaiola (anser fabalis o segetum), che ha zampe gialle
ha zampe gialle; l'oca cigno o del canada (branta canadensis) si
contorno bianco; l'oca delle nevi o iperborea o nivea (anser hyperboreus) -patta
; l'oca delle nevi o iperborea o nivea (anser hyperboreus) -patta, zampa
zampa d'oca: complesso di più cavi o è interamente bianca e nidifica nelle
sud per sverquali si distribuisce la tensione o la trazione. dizionario di marina,
è nera funicolare formato da due o tre pezzi di cavo o di
formato da due o tre pezzi di cavo o di col capo e il ventre
, vermi, molluschi. -oca egiglia o anello, su cui è fissato il cavo
quest'oggetto si riuniscono in società più o meno numerose, raccolgon frammenti di canne
pelata). sacchetti, 185-46: o che li fosse stata donata o che
185-46: o che li fosse stata donata o che avesse comprata una grassissima oca pelata
eserciti germanici dal tempo di fisici o psichici o anche come sintomo di malat
dal tempo di fisici o psichici o anche come sintomo di malat
intellettuali, ottusa, tarda di comprendonio o ignorante, stupida, grulla, tonta
, v-147: a fine che egli, o altri per lui, non vi risponda
un'oca. fagiuoli, 1-1-232: o tè trista! ma la non a far
numerate e disposte a forma di circolo o di spirale, che recano varie figure
usufruendo dei vantaggi connessi ad alcune caselle o indietreggiando secondo la penalizzazione stabilita per altre
giuoca / io non dico al pipi o all'oca, / ma a primiera e
. fagiuoli, i-64: se avete, o gran signora, in mente / il
in cucina a giocar all'oca col cavallante o con fulgenzio. zena, 3-164:
espressione di origine eufemistica che indica ira o disappunto. migliorini [s.
com'un aspettar che nasca l'erba o il covar dell'oca. -avere un
oche: essere da gettare perché deteriorato o inservibile. crusca [s. v
gettar via si dice di cibi vegetali o non più freschi o fuori di stagione,
di cibi vegetali o non più freschi o fuori di stagione, e perciò deprezzati
impegnato in un'impresa quanto mai difficile o addirittura impossibile. luca pulci, 4-41
alle oche: per indicare che gli inesperti o gli ignoranti talora pretendono di insegnare a
di insegnare a chi più sa, o che anche l'esperienza può restare ingannata
s. v.]: insegnare, o simili, i paperi a bere all'
quale serve altresì a significare la poca utilità o lode che si acquisterebbe in una data
delle mie parole /... / o ti voglia tener l'oche in pastura
vieri in tra i tornaquinci; papero o bernardo in tra i cavalcanti: il
chi vorrebbe ottenere un vantaggio senza sforzo o senza averne diritto. pulci, 21-59
. chi, a siena, è nato o vive nella contrada dell'oca.
35: ocaiolo: chi è nato o abita nella contrada dell'oca. ocapi
. funge da imboccatura e con 8 o io fori che = deriv. da occaso
formazione dei occasionale, agg. che deriva o procede da suoni; questi sono estesi
plur. m. -i). sonatore o sonatrice di ocarina. ocasióne,
oke. = dal turco okka o òqah, deriv. dall'ar. uqqa
òqah, deriv. dall'ar. uqqa o ùqiyah (a sua volta dal gr
teorie sostenute da guglielmo di occam (o ockham) e dalla negazione della
scetticismo teologico, che ritiene impossibile dimostrare o razionalizzare le verità della fede e attribuisce
che si riferisce, che è proprio o caratteristico deltoccamismo o degli occamisti.
, che è proprio o caratteristico deltoccamismo o degli occamisti. occare, tr
. ant. lavorare con l'erpice o con altri strumenti in modo da frangere
dice estrinseco, overamente accidentale e occasionale o consecutivo. salvini, 41-228: volendo qui
si tratta certo di un tuo occasionale o temporaneo smarrimento. -sostant.
del rapporto universale di tutte le sostanze o monadi, esso nel sistema dell'armonia prestabilita
che si riferisce, che è proprio o caratteristico dell'occasionalismo e degli occasionalisti
, sf. condizione di ciò che è o moretti, ii-1105: la bufera
il nostro povero grande amico non raggiunse tingente o anche fortuito ed episodico. anche questa
-imposto da circostanze esterne, non scelto o 2. privo di uno svolgimento prefissato
-che non deriva da una teoria organica o dauna visione di insieme; episodico.
3. che si trova per caso o per un complesso di punto perché l'
egli non era più l'amico occasionale o l'affezionato cliente, era qualcosa di
più, una specie di amante ufficiale, o protettore. g. bassani, 5-286
. 4. che dà occasione o motivo a una conseguenza determinata. -causa
2. provocare, anche in modo indiretto o invostino, nel pensiero arabo, per
avv. in modo occasionale, fortuito o casuale; in seguito o per effetto di
, fortuito o casuale; in seguito o per effetto di una circostanza determinata.
suo, abitaculo dello spirito santo, o poco o assai, così occasionalmente come
abitaculo dello spirito santo, o poco o assai, così occasionalmente come casualmente.
occasione immediata del verificarsi di un fatto o di un evento, determinato in realtà
profonde e remote; valere come pretesto o motivazione. g. corrèr
. dir. ant. cercare di invalidare o infirmare un patto o un accordo prendendone
cercare di invalidare o infirmare un patto o un accordo prendendone pretesto da qualsiasi occasione
ne è vittima, talora non sapendo o volendo staccarsene. roberti, iv-75
di occasionare), agg. suggerito o motivato da una circostanza determinata, talora
3. ant. modificato dall'occasione o dalle circostanze, alterato nella forma naturale
natura fuori de la intenzion sua, o per imperfezion del seme o per difetto
sua, o per imperfezion del seme o per difetto de la materia.
che si presenta anche in modo impensato o superiore all'aspettativa e che offre la
la possibilità di ottenere un notevole vantaggio o che permette di raggiungere il proprio intento
, / nuda j'occasion nasce, o mortale, / giunge impensata e,
favorevole per l'acquisto di determinate merci o per la conclusione di affari (anche
di concludere un matrimonio, di accasarsi o anche di allacciare una relazione amorosa.
mancate le occasioni. 4. situazione o modo di essere in cui si trova
autorità per lo maneggio di cose importanti o per lo valore mostrato in diverse occasioni
per lo valore mostrato in diverse occasioni o di pace o di guerra. marini,
mostrato in diverse occasioni o di pace o di guerra. marini, i-113: l'
accettiate il dialogo de l'umana nobiltà o de la terrena, se così volete
secondo l'occasione della stagione che anderà o dolce o cruda o diacciosa.
occasione della stagione che anderà o dolce o cruda o diacciosa. -sorte,
della stagione che anderà o dolce o cruda o diacciosa. -sorte, destino.
che contribuisce indirettamente a produrre un effetto o che provoca l'intervento di un'azione
di kierkegaard vale come categoria del finito o di transizione dalla sfera dell'idea a
tentar se vi fosse qualche cloaca o condotto d'acque che venga a risponder
la sua ostinazione, stato causa, o almeno occasione, di uella sommossa
: situazione reale, fatto di cronaca o evento che fornisce l'impulso iniziale o l'
o evento che fornisce l'impulso iniziale o l'argomento a un'opera letteraria.
da lui composte a diverse occasioni, o per dir meglio tagliate addosso a diverse
metastasio, 1-iv-196: se il tempo o il genio pedantesco mi secondasse, vi
si dica di scrivere su un argomento o un'occasione, perché non mi riesca
-teol. circostanza esteriore di persona, dicosa o di luogo che invita al peccato o rappresenta
dicosa o di luogo che invita al peccato o rappresenta una tentazione, in concorso con
se rappresenta un lieve pericolo di peccato, o prossima, se influisce gravemente sulla volontà
, quando non puòessere evitata senza grave danno o scandalo, necessaria fisicamente, se non
può considerare come un'occasione, voluta o no, di guerra. vittorini,
ii-15-io 1: sebbene per questo punto o poco dovriano querelarsi di s. m
la triegua, quando il re, ritrovata o procurata roccasione di romperla, assalì nel
prima del fatto gli difenda la segretezza o almeno l'unione con la volontà degli
, quando càpita; se sarà opportuno o necessario. ruscelli, 2-271:
azione, l'ispirazione per un discorso o un'opera, l'argomento per sostenere
filangieri, ii-275: la 'percezione 'o sia l'impressione che si fa nell'
. -avere occasione: avere la possibilità o l'opportunità di compiere un'azione o
o l'opportunità di compiere un'azione o di agire in un modo determinato.
anche alla terra. -avere il motivo o anche il pretesto. nardi, 48
valore di agg.): determinato o suggerito dalle circostanze (quindi convenzionale,
-composto su un argomento di stretta attualità o adatto alla situazione del momento, talvolta
con improvvisazione e senza vera ispirazione poetica o artistica (e può avere una connotazione
e può avere una connotazione spreg. o riduttiva). de sanctis, 1-20
poetica, a celebrare fatti e avvenimenti più o meno importanti e solenni, talora su
: 1 timidi, che chiameremo intermittenti o d'occasione, sono tali quando si trovano
nell'impunità. -che è o appare adatto a una situazione determinata.
in quanto di qualità inferiore, difettoso o passato di moda, o semplicemente per
, difettoso o passato di moda, o semplicemente per necessità di smerciare in breve
, l'occasione: dare la possibilità o l'opportunità di compiere un'azione.
maestra le aveva schiarito le idee o le aveva porto l'occasione di schiarirsele.
occasione di schiarirsele. -fornire il motivo o anche il pretesto di uncomportamento determinato.
gli occhi e dissimulando, erano cagione o prestavano occasione spesso che seguivano contra di
occasione. -costituire il motivo o lo stimolo (o anche l'argomento
-costituire il motivo o lo stimolo (o anche l'argomento o lo spunto)
lo stimolo (o anche l'argomento o lo spunto) di uno scritto.
precisione l'esatto valore e l'aggiustatezza o la sconvenienza. -valere o
o la sconvenienza. -valere o presentarsi come opportunità. giorgio dati,
: il pigliar trento è posto in occasione o perché i nostri soldati per forza o
o perché i nostri soldati per forza o per loro diligenzia e valore v'entrino
valore v'entrino,... o perché, dallo assalto del nostro esercito
-levare, togliere l'occasione: evitare motivi o pretesti, impedire. guicciardini,
dalla sicilia né per occasione di colera o d'altro. -allo scopo,
di dir 'gli 'nel dativo o terzo caso in vece di * a essi
caso in vece di * a essi 'o 'a quelli 'o 'a
a essi 'o 'a quelli 'o 'a loro '. giorgio dati
mostrare se al felice importino le buone o le male fortune de'posteri.
in quella picciola occasioncèlla preveduta dall'autore o fatta nascere con industria da'periti recitanti
non perdea la minima occasioncèlla di vederlo o d'esser con lui. -occasionacela.
piramidi cotte. 2. territorio o regione che si trova a occidente rispetto
trova a occidente rispetto ad altri territori o regioni (anchecorso / che te conduce a
da me, nell'occaso / fiammante, o colli. d'annunzio, i-m:
colli. d'annunzio, i-m: o bianca nemesi, / canta anl'ora
non vi era oggi- mai in natura o genere di bellezza o aspetto di essa che
mai in natura o genere di bellezza o aspetto di essa che non fosse stato
vecchiezza sia la sera della vita, o ver (come empedocle disse) l'occaso
occaso). pulci, 27-172: o crucifisso, il qual già, sendo in
all'occaso. caro, 2-703: o fiamme estreme, / o ceneri de'miei
2-703: o fiamme estreme, / o ceneri de'miei! fatemi fede / voi
a farmi fé del deplorabil caso: / o per breve momento io laggiù caggia /
né per caso / che produca appetito o mal penserò, / non te volgesti
, / non te volgesti mai [o maria] verso l'occaso.
fr. colonna, 2-23: o esecrabile e sacrilega barbarie, come hai
ingegno, etiam che provazione e consenso, o per informare del buon non avesse fede
lo credano, se tu guardi bene, o ei sono compagnone, 5-135:
. stolti sanza discorso alcuno, o e'sono ostinati ed obce- 2
obce- 2. sm. frase o espressione di approvazione, di cati nel
angloamericana della savonarola, i-257: o sordi, od obcecati, aprite le porte
obcecati, aprite le porte sigla o. k. (scritta anche okay)
2. venuto meno, reso inefficace o impotente accettazione da parte di un ufficiale
queti. serafino aquilano, 55: o mal guidato ocel disceso in terra, /
da spiritato. cacia nell'errore o nel peccato. dominici, 1-33
) in cambio di un avore illecito o dell'indulgenza nell'esazione di una pena
si guardino i custodi di fare occhette o composizioni, sotto pena di tratti di
mia dolce dai capei dell'oro, / o saporita dal viso rosato, /
occhiacci, occhiacci torti: guardare minacciosamente o allusivamente. b. davanzati, ii-175
affabile, come se non conoscesse reticenza o disprezzo per coloro ai quali serviva.
. particolare attenzione rivolta criticamente a qualcuno o a qualcosa. c. gozzi,
3. incavo livido e alquanto infossato o, talvolta, tumefatto che si forma
oculare per il logoramento dei tessuti adiposi o per disidratazione conseguente a mancanza di riposo
eccessivo affaticamento, a denutrizione o alla nutrizione con soli cibi solidi (
la bocca isden- tata e bavosa: o se pur vogliamo ch'ella abbia denti,
perché mai, dice un poeta inglese, o avvilito mortale, con occhiaie livide e
per simil. e al figur. cavità o apertura più o meno profonda.
al figur. cavità o apertura più o meno profonda. graf, 5-118:
, dentro le occhiaie profonde degli archi poderosi o dagli spiragli tra le case scoscese,
di qualsiasi strumento ottico (sia convergente o biconvessa, che dà un'immagine diritta
materia diafana in forma lenticolare, o cava o colma o mista di colmo di
in forma lenticolare, o cava o colma o mista di colmo di cavo o
lenticolare, o cava o colma o mista di colmo di cavo o di piano
o colma o mista di colmo di cavo o di piano, che corregge le imperfezioni
di piano, che corregge le imperfezioni o inabilità o difetti naturali della forma dell'
, che corregge le imperfezioni o inabilità o difetti naturali della forma dell'occhio.
lobetti e questi siano formati non di carne o parenchima, ma di pelli sottilissime,
del primo strumento, detto il telescopio o volgarmente l'occhiale del galileo.
3. figur. atteggiamento mentale o disposizione personale di estrema e perfino ossessivazena
coi guanti e da provocare, modificare o condizionare un giu l'occhialétto
un giu l'occhialétto, o addirittura qualche principe? d'annun
vostro occhiale il vi mostrarò, se guardarete o arete a mente d'aver veduto quai
, ma diversi. -modo di giudicare o di comportarsi accorto, giusti, 4-i-242:
che corregge un'errata visione delle cose o disposizione intellettuale. di quei due [verdi
permette l'approfondimento e il-anche: la fabbricazione o la tecnica di fabbriperfezionamento della conoscenza di
degli occhiali. minata dottrina o disciplina. c. dati,
in quattro libri. glio fritti o arrosti che non allessi. [pesci
e le sue funzioni; che ne aumenta o ne corregge le facoltà. baldinucci
sm. apparecchio ottico costituito da una o due lenti e da una montatura,
: eustacchio divini lavorava occhialetti da pugno o da teatro, come inoggi li chiamano
tale strumento (e anche gli occhi o lo sguardo che le sono tipici)
2. figur. criterio critico o mentalità caratterizzata da eccessiva raffinatezza e superficialità
, che, a seconda del colore o del materiale, possono fare assumere allo
generalmente costituiti da bilmente con l'occhione o con l'occhiata). vetri colorati e
per la protezione dai raggi solari o per l'esercizio di determinate attivila pericolose
(anche nell'espressione paio d'occhiali o in quella disus. occhiali di conserva,
bernari, 4-169: ci guardò: o meglio fissò lo sguardo nei suoi occhiali
2. figur. atteggiamento mentale o disposizione personale di grande e minuziosa (
) attenzione, che provoca, modifica o condiziona, positivamente o negativa- mente,
provoca, modifica o condiziona, positivamente o negativa- mente, un giudizio, una
., con un compì, di specificazione o con una prop. subordinata e,
, talvolta, nella locuz. mettere o portare gli occhiali). savonarola,
si mettono qualche volta gli occhiali verdi o rossi. iacopo del bientina, 2
animali. b. pino, 3-9: o sospetti amorosi, gran cosa è di
insomma, si tratta degli occhi, o piuttosto degli occhiali, alquanto diversi, coi
appena mutati gli occhiali. -modo o criterio di giudizio; capacità critica.
in determinate circostanze non presta sufficiente attenzione o finge di non vedere per propria convenienza
: a chi non vede bene o finge di non vedere, familiarmente: mettetevi
indicare l'esigenza di servirsi di mezzi o di tenere comportamenti adeguati alle circostanze.
ghislanzoni, 2-70: arcimboldo fa due o tre giri per la scena guardando coll'occhialino
musino, / mi desideri innocente, / o mi desideri assassino? de pisis,
. atteggiamento mentale, modo di giudicare o disposizione personale che provoca, modifica o
o disposizione personale che provoca, modifica o condiziona un giudizio, un'interpretazione,
esteriore (e ha una connotazione sarcastica o iron. o, talvolta, affettiva e
ha una connotazione sarcastica o iron. o, talvolta, affettiva e scherz.)
che i cani avessero rinforzi di occhialuti o di altri specialisti. 2.
). guardare insistentemente, con intenzione o, anche, con desiderio; osservare
osservare attentamente; vedere, scorgere qualcuno o qualcosa che richiama improvvisamente l'attenzione,
gridò: -bandi tira fuori il cognac o ti strappo i baffi. cicof>nani,
mira, fare oggetto del proprio interessamento o di desideri, di aspirazioni, di
per lo più rapido, improvviso o, anche, circospetto, diretto ad
, a fissare nella mente un fatto o un particolare, a ritrovare ciò che si
ritrovare ciò che si è perduto (o anche rivolto intorno per curiosità o con
perduto (o anche rivolto intorno per curiosità o con indifferenza: spesso nelle locuz.
, guarderai poi in parte quale naso o bocca se le assomiglia, e fa'vi
2. sguardo, cenno o modo di guardare particolarmente intenso, che
, stati d'animo, intenzioni, o che richiama l'attenzione per intesa,
un'occhiata e con un agg. o con un compì, che ne precisa
-apparizione breve e improvvisa, più o meno intensa, del sole (nell'
stelle). praga, 3-252: o stelle che dal ciel mi sogguardate /
breve considerazione, rapida riflessione, esame o indagine o ricerca per lo più frettolosa
, rapida riflessione, esame o indagine o ricerca per lo più frettolosa o sintetica
indagine o ricerca per lo più frettolosa o sintetica (per lo più nelle locuz.
massimo avversativa. -opera che tratta o abbraccia sinteticamente ed esaurientemente un argomento,
argomento, una disciplina nella sua complessità o gli aspetti comuni di diverse discipline.
forma intorno agli occhi prodotto da contusione o da altra causa. 8.
non sapevamo se noi ci andavamo bene o male. -a occhiate: a
un'occhiata, a occhiata, alla o di prima occhiata, un'occhiata', con
568: resta or che vi mostri, o signori, pur in un'occhiata l'
tenere d'occhio, badare a qualcuno o a qualcosa (e può avere valore
sentire appena. grazzini, 3-260: o sommi dei, voi fuste bene scarsi,
potenza che irradia. -in meno o a manco di un'occhiata', in un
, xliv-263: ti conforto che per via o per chiesa, incontrandoti l'amante,
2. razza occhiuta (raja miraletus o raja oculata). pulci,
presenta macchie naturali che hanno l'aspetto o ricordano la forma dell'occhio (le
famiglia batoidei (t or pedo torpedo o t or pedo ocellata), caratterizzato
ocellata), caratterizzato dal colore giallastro o rossiccio del dorso e da alcune macchie
di guardare, espressione degli occhi abituale o momentanea. buti, 1-134: cesare
region. sebaste imperiale (helicolenus dactylopterus o sebastes dactylopterus o imperialis).
imperiale (helicolenus dactylopterus o sebastes dactylopterus o imperialis). = comp.
). menzini, iii-119: o folle nume, occhibendato arciero, /
guerra. d'annunzio, ii-723: o uomo occhicèrulo, m'odi! / lascia
con l'intento di attirare l'attenzione o lo sguardo di qualcuno.
desti e ritti, come fari superbi o come sentinelle avanzate, di fronte all'esercito
3. che si mostra o spunta appena, che si lascia intravedere
con desiderio, per richiamarne l'attenzione o per corteggiarlo, talvolta con espressione languida
, talvolta con espressione languida e seducente o con ammiccamenti o occhiate di intesa,
espressione languida e seducente o con ammiccamenti o occhiate di intesa, di complicità.
lasciarsi cogliere, avvertire, percepire intellettualmente o sensibilmente, in modo vago, indefinito
. ucchiellàia), sf. artigiana o operaia che confeziona le asole degli abiti a
confeziona le asole degli abiti a mano o a macchina. carena, 2-32
occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina; occhiellatrice.
occhielli delle scatole da imballaggio a mano o a macchina. 2.
fogli di cartone, a tomaie, cuoi o pelli varie, ecc.).
2. insieme degli occhielli di un indumento o di una parte di un indumento.
). apertura ai forma allungata o arrotondata, per lo più rinforzata da un'
per lo più rinforzata da un'orlatura o da un anello di metallo o di altri
orlatura o da un anello di metallo o di altri materiali, praticata in tomaie
materiali, praticata in tomaie, tessuti o cartoni, in cui vengono fatti passare
, ecc. -anche: l'orlatura o l'anello metallico stesso. -in partic
decoro de'bottoni e degli ucchielli di stame o di argento 0 di oro. c
con distintivo all'occhiello. -punto occhiello o a occhiello', quello con cui si
punto con cui si cuciono insieme i lembi o tagli degli ucchielli in cui hanno a
-mar in. occhielli d'injeritura o occhielli dei terzaroli: quelli in cui
toi che fissano la vela al pennone o quelli in cui si fanno passare le
fori fatti agli orli d'inferitura delle vele o alle bende dei terzuoli 'occhi di
dei terzuoli 'occhi di pica 'o agli orli delle tende, brande,
seconda dei casi, con orlature di spago o con piccoli anelli metallici, detti anch'
2. per simil. anello metallico o di altro materiale che può essere usato
k, la quale passa per un anello o puleggia osta in cima del ferro
detta asca, che ancora in o, p, f, e ed altri
attaccata al detto palo. -vite o chiodo che termina con un anello, per
, in cui viene infilato un lucchetto o la stanghetta di una serratura. ojetti
pezzo. 3. qualsiasi oggetto o figura avente forma o aspetto circolare,
3. qualsiasi oggetto o figura avente forma o aspetto circolare, tondeggiante. comisso
stretta (e può avere valore affettivo o, anche, iron.), arrotondata
una smorfia, in un atteggiamento affettuoso o, anche, nell'atto di sorbire
rotonda, ecc.), parte superiore o inferiore, che si chiude in un
, la /, ecc., o la g, la y, ecc.
lo più da un'arma da taglio o da punta (soprattutto nella locuz.
spar- tatamente in ciascheduno occhiello otto, o dieci semi di cocomero.
. 7. letter. occhio o sguardo che esprime desiderio, emozione.
. 8. burocr. sigla o insieme di sigle di protocollo, che
effettua per estrarre un calcolo dall'uretra o nella vescica, allorché ci sia ritenzione di
- anche: titolo di un capitolo o di un tomo. -per estens.
: la pagina stessa che riporta il titolo o la pagina bianca che precede il frontespizio
nel rovescio poi di costa al frontespizio o niente o qualche avvertenza dell'autore o dell'
poi di costa al frontespizio o niente o qualche avvertenza dell'autore o dell'editore.
o niente o qualche avvertenza dell'autore o dell'editore. gatto, 4-124:
1 " operone '. -fiore o nastro all'occhiello', ciò che costituisce
: prenderlo per il bavero, affrontarlo o trattarlo in modo autoritario e prepotente.
, viva emozione, desiderio, malizia o una particolare intenzione, o che rivela
, malizia o una particolare intenzione, o che rivela acutezza, intelligenza, attenzione
che rivela acutezza, intelligenza, attenzione o una condizione patologica, di affaticamento,
espressione che rivela intesa, complicità, o che vuole attirare l'attenzione di qualcuno
sorridere: i batuffoli di lana bigia o giallina dei pulcini dagli occhietti palpebranti. dessi
. -ricamo ornamentale di forma circolare o ellittica. buccoli, vii-788 (
valore aggettivale): tessuto con disegni o con rilievi arrotondati o ellittici. citolini
tessuto con disegni o con rilievi arrotondati o ellittici. citolini, 410: tessere
: tessere: e qui sarà la tela o fissa o chiara o grossa o sottile
: e qui sarà la tela o fissa o chiara o grossa o sottile o alta
sarà la tela o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o
tela o fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o
fissa o chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata
chiara o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta
o grossa o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta o a
o sottile o alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta o a occhetti o
alta o bassa o grezza o biancheggiata o schietta o a occhetti o a spinati.
bassa o grezza o biancheggiata o schietta o a occhetti o a spinati.
o biancheggiata o schietta o a occhetti o a spinati. -con valore avverb
-marin. ciascun occhiello dei terzaroli o d'inferitura (v. occhiello,
altri. 3. anello metallico o di altro materiale usato come perno,
giorgi, 45: quelle punte, o stili di ferro, che si adattano
adattano ne i capi di qualche fusto o di altra cosa tale, onde ricevute
negli occhietti della lastretta. -vite o chiodo che termina con un anello, per
'dicesi ancora quell'anello di ferro ingessato o impiombato nel muro, nel quale si
-occhietti della filiera', fori tondi o poligonali, di una filiera di sezione
festa. 4. qualsiasi oggetto o figura con aspetto o forma circolare.
4. qualsiasi oggetto o figura con aspetto o forma circolare. -in partic.:
risalti nell'uniformità della superficie di marmi o pietre. mattioli [dioscoride],
reticolato, per esser formato di occhietti o maglie a guisa d'un reti- cello
una tremula / ombra di sogno, o lalage. savinio, 250: il
, si facciano di un palmo, o poco più, col dovuto riguardo di segarli
riguardo di segarli vicino a qualche occhietto o rilevatura di buccia, di dove comincia
innestarlo, si faccia a occhietto o sia scudetto, come gli agrumi.
che si colloca nella colonna a sinistra o in calce '. -particella o annotazione
sinistra o in calce '. -particella o annotazione sull'argomento di una supplica scritta
argomento di una supplica scritta in margine o in calce da un segretario o da
margine o in calce da un segretario o da un funzionario. f f
della lettera o atto ufficiale o privato, scritto a
della lettera o atto ufficiale o privato, scritto a man sinistra del
fare con la penna un fregio rotondo o ovale o in altra maniera.
la penna un fregio rotondo o ovale o in altra maniera. 10.
un tempo era inserito in un cerchio o in un ovale). -anche: titolo
. -anche: titolo di un capitolo o di un tomo; epigrafe o dedica di
capitolo o di un tomo; epigrafe o dedica di un libro seguita da una
un libro seguita da una pagina bianca o dal frontespizio. -per estens.:
la pagina stessa che riporta il titolo o ciascuna pagina bianca che precede il frontespizio
che precede il frontespizio di un'opera o i titoli dei capitoli o dei tomi
di un'opera o i titoli dei capitoli o dei tomi; antiporta. tommaseo
parole a designare più specialmente la materia o a dire il sunto del frontespizio stesso.
varie materie di cui si compone il libro o le varie parti di esso. arlia
locuz. -bare l'occhietto, d'occhietto o occhietti o chiudere l'occhietto: ammiccare
l'occhietto, d'occhietto o occhietti o chiudere l'occhietto: ammiccare o strizzare
occhietti o chiudere l'occhietto: ammiccare o strizzare l'occhio in segno di intesa
intesa, di complicità, di ammirazione o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'
-in relazione con un agg. o con un compì, di specificazione che
lancia falcata nell'addome. -fare o dare l'occhietto a qualcosa', guardare
. occhino1, sm. occhio o sguardo che esprime vivacità, viva emozione
sguardo che esprime vivacità, viva emozione o che rivela una condizione patologica, di
rivela una condizione patologica, di affaticamento o, anche, l'ingestione eccessiva di
, 1-203: quando guardo marcuccio, o guardo luigino, o carlo, o maria
guardo marcuccio, o guardo luigino, o carlo, o maria, e dico
, o guardo luigino, o carlo, o maria, e dico: ecco questi
globo oculare; da una tunica mediana o vascolare, consistente nella coroide, che
, adattandoli alla visione di oggetti lontani o vicini), nell'iride, il
dalla retina (detta anche tunica interna o nervosa) che forma la parte sensibile
sono: i sette muscoli dell'orbita o muscoli estrinseci del globo oculare (contrapposti
. bellincioni, ii-136: se fussi polifemo o balestriere / d'un ochio, da
fettine di latti- cine di vitello cotte o d'occhi di vitello. boccamazza,
, per lo più con valore enfatico o in contrapposizione alle attività o alle facoltà
valore enfatico o in contrapposizione alle attività o alle facoltà intellettuali. boccaccio, dee
-con riferimento a personaggi, a personificazioni o a mostri fantastici o mitologici rappresentati tradizionalmente
, a personificazioni o a mostri fantastici o mitologici rappresentati tradizionalmente con un gran numero
n. 12. -occhio di vetro o artificiale: ottenuto con materiali come il
: ottenuto con materiali come il vetro o la plastica per sostituire, unicamente con
con scopi estetici, quello mancante, o da applicare a bambole, ad animali
brevissimo. -anche: fatto, avvenimento o atto avvenuto o compiuto in breve tempo
: fatto, avvenimento o atto avvenuto o compiuto in breve tempo o trascorso troppo
atto avvenuto o compiuto in breve tempo o trascorso troppo in fretta. petrarca,
ragion conoscitiva che ne ha la mente o per la persuasione che ne prendono i due
forma particolare che si chiama l'intuizione lirica o l'immagine estetica. -capacità
immagine estetica. -capacità di vedere o di leggere bene, con chiarezza,
con partic. riferimento ad attività professionali o artistiche, anche nell'espressione buon occhio
senza sforzo di attenzione, vedono refusi o errori appena è sottoposta loro qualche bozza
da correggere: quest " occhio tipografico'o, pari all " occhio clinico '
in quanto dotata della facoltà della vista o considerata nell'atto di vedere o di guardare
vista o considerata nell'atto di vedere o di guardare. giamboni, 10-155:
lxxxviii-11-443: quello ch'occhio non vede o veder possa / se non per lungo tempo
. l'atto del guardare, sguardo più o meno rapido o attento (anche in
guardare, sguardo più o meno rapido o attento (anche in relazione con un agg
un agg. p p o con un avv. che ne indica la
. g. cavalcanti, i-136: o deo, che sembra quando li occhi gira
d'entrar bruscamente a riparlarmi di te o dei bambini, figgendomi gli occhi negli
-con riferimento a un soggetto astratto o a una personificazione o a una divinità
un soggetto astratto o a una personificazione o a una divinità. giamboni, 10-25
corpo nudo. -pieno d'occhi o tutt'occhi (con valore aggettivale):
sollecitamente, per controllare, per vigilare o, anche, per eccessiva curiosità.
la duchessa. -modo di guardare qualcuno o qualcosa per formarsene una determinata idea o
o qualcosa per formarsene una determinata idea o opinione. de'sommi, 23:
sembrerà un dono generoso. -giudizio o opinione di una persona in base a
atteggiamento, espressione del volto (spontanea o intenzionale) che rivela il carattere,
un agg., con un compì, o con una prop. subordinata (anche
. fare l'occhio amoroso, pio o gli occhi dolci, di triglia,
idem, purg., 12-37: o niobe, con che occhi dolenti / vedeva
distanza dalla fronte del sudetto piano, o palco, come ad, l'altezza dell'
: sia un occhio situato nel punto o superiore al detto piano e sia condotta la
condotta la perpendicolare os. il punto o dicesi punto di veduta. -scorcio
cose che sono in vendita 'avere o non avere occhio ', che significa
avere occhio ', che significa avere o non avere apparenza. giuliani, i-400:
. per simil. foro di forma più o meno circolare, praticato per usi determinati
meno circolare, praticato per usi determinati o, anche, provocato da una lacerazione
du'occhi (c'è due strizzatoi o strettoi): ce n'è pochi a
: i bastioni posson paragonarsi al petto o alle spalle; i torrioni alle teste forate
attrezzi per introdurvi e fissarvi il manico o per agganciarli; anello per lo più
agganciarli; anello per lo più metallico o chiodo che termina con un anello che
ecc. - anche: il materiale o la parte dello strumento che lo forma
bacchetta] alla banda destra, poco più o meno di due palmi lontano all'occhio
negli occhi delle catene, 0 cinturini o cerchi che dir vogliamo, che si vedono
è circondato da un rinforzo di metallo o rigonfiamento, per fortezza e custodia dell'
-asola, occhiello; ricamo o decorazione di forma circolare o ellittica.
; ricamo o decorazione di forma circolare o ellittica. de nicola, 176:
-occhi di ladro, di pulce o di pernice', tipo di pastina bucata
dimensioni ridotte, praticato in una porta o in una parete per spiare di nascosto
7. qualsiasi oggetto, figura o immagine che
abbia forma o aspetto più o meno circolare, tondeggiante
abbia forma o aspetto più o meno circolare, tondeggiante, per lo
che appare evidente sulla superfìcie di marmi o pietre. lauro, 2-79:
partic.: spazio delimitato di forma più o meno tondeggiante. fogazzaro, 3-109
, visibili sulle piume, sul pelo o sulla pelle di determinati animali (con
stesso. graf, 5-io 14: o tenero fiorellino, /... su
brodo (spesso nella locuz. cavare o volere l'occhio o gli occhi della
locuz. cavare o volere l'occhio o gli occhi della pentola: procurarsi o
o gli occhi della pentola: procurarsi o desiderare per sé il meglio di qualcosa
, galleggiante in figura d " occhi 'o 'scandelle ', se caldo,
vallisneri, iii-427: occhi de'cancri o de'gamberi, che si ado- prano
martelline de'muratori. -occhio di pernice o pollino: piccolo callo dei piedi interdigitale
mondo): -anche: apparizione più o meno fugace o splendente del sole.
-anche: apparizione più o meno fugace o splendente del sole. palladio volgar
: stando ella innanzi a'suoi corsieri, o prole / d'iperion divina, occhio
gioberti, 1-iv-438: gli sbanditi sono richiamati o piuttosto ricompaiono all'occhio del sole dopo
per lo più nell'espressione occhio di o delle stelle). dante, purg
rami, che noi chiamiamo occhi. o. targioni tozzetti, i-151: la gemma
targioni tozzetti, i-151: la gemma o occhio... è quello svernatolo attaccato
al caudice ascendente, cioè al fusto o ai rami, coperto di squamme per
due terre, e gli si lasciano più o meno occhi, quanto ha polso:
e può essere detto a occhio dormiente o morto o a occhi chiusi quando la gemma
essere detto a occhio dormiente o morto o a occhi chiusi quando la gemma trapiantata
sviluppa, ma rimane in riposo, o a occhio aperto, vivo o lacrimoso
riposo, o a occhio aperto, vivo o lacrimoso quando la gemma incomincia subito a
agosto,.. si lascia addormentare o venir su adagio adagio, senza scapezzar
una porzione di scorza in forma triangolare o di scudo antico, e però si
scorza del medesimo, con un osso o ferro fatto a lancetta col taglio ottuso,
.. stando poi in nostra mano levarlo o lasciarlo ogniqualvolta ci piace. e ciò
luce emanata (anche in forma di cono o disco luminoso che si proietta da una
viva. 11. obiettivo fotografico o cinematografico. lucini, 4-288: oggi
, ma di sotto all'occhio fotografico o di sopra la ribalta. pasolini, 8-233
senso e l'importanza di una situazione o di un fatto, di farsi un'
, talvolta derivata dall'esperienza; facoltà o insieme delle facoltà spirituali, mentali o
o insieme delle facoltà spirituali, mentali o intellettuali che consentono di intuire, di
leopardi, 908: non avendo la facoltà o l'abito... di seguire
nell'occhio', ciò che è sgradevole (o è considerato tale) dal punto di
l'animo provocando un senso di disagio o una reazione di rifiuto. bonsanti
pugno nell'occhio. -persona (o insieme di persone, per lo più al
, per lo più al plur. o con valore collettivo) che giudica, osserva
giudica, osserva, vigila, controlla o partecipa spiritual- mente alle vicende altrui.
, di criticare, di decidere improntato o condizionato da determinati princìpi, criteri,
da determinati princìpi, criteri, intendimenti o da uno stato d'animo, dall'
più in relazione con un agg. o con un compì.). boccaccio
, ma intieramente ripugna bensì il confondere o pareggiare in nulla le lettere e l'
in presenza ne'combattimenti, le calcoleremo o come l'occhio militare le ha giudicate
come l'occhio militare le ha giudicate o per ciò che ne abbiamo sentito da'generali
1 maestri e i veri e buoni pastori o altri padri spirituali che insegnano sono veramente
, in un ambito regionale, nazionale o universale, è considerato il più ameno o
o universale, è considerato il più ameno o il più interessante e importante (o
o il più interessante e importante (o fra i più ameni o importanti)
e importante (o fra i più ameni o importanti) culturalmente, artisticamente o politicamente
ameni o importanti) culturalmente, artisticamente o politicamente o, anche, quello a
importanti) culturalmente, artisticamente o politicamente o, anche, quello a cui si è
signore. -ciò che è (o è considerato) estremamente utile, importante
indispensabile, essenziale in un determinato ambito o disciplina. pallavicino, 1-5: il
, che la caratterizza, la contraddistingue o, anche, ne costituisce una fisima,
detto avea solamente un occhio, disse: o che ti bisogna recare si gran sacco
dimanda di carne, dimanda di cacio o di frutte, ogni cosa è cara
occhio d'uomo in questa terra. o. rucellai, xxvii-6-65: hassegli mai sempre
. 19. archit. apertura circolare o ellittica che può servire a dar luce
può servire a dar luce a una navata o essere inserita in un timpano, sulle
nome dell'occhio, trasportato dall'organo o vero instromento della vista degli animali per
no: occhio: spezie di finestra rotonda o ovata, che per lo più si
porre nelle facciate delle chiese... o sopra le porte o nella più alta
... o sopra le porte o nella più alta parte della facciata delle case
e su 'l narthex la finestra circolare, o vero occhio; e su l'occhio
temanza, 76: per maggiore scarico o sia alleggerimento di cotesta pila, fra
, fra giocondo vi fece un'ampio occhio o sia foro (il quale riesce in
. -per estens. qualsiasi finestra o apertura di un edifìcio, per lo
un edifìcio, per lo più circolare o ellittica. serlio, 7-82: perché
di tanta altezza che vi vanno due o tre solari, è necessario farvi alcuni finestrini
i costruttori, ciascuna di quelle aperture o spiragli, per lo più rotondi, che
nelle torpedini, ed in ogni altro proietto o detonante, per la quale si mette
apertura del ricettacolo in cui è parzialmente o totalmente affondato l'ovario infero di alcuni
pavonina (dianthus arenarius). o. targioni tozzetti, ii-388: violine,
guilandina, n. 2). o. targioni tozzetti, ii-363: bonduc indiano
). 23. burocr. postilla o annotazione sull'argomento di una supplica scritta
argomento di una supplica scritta in margine o in calce da un segretario o da
margine o in calce da un segretario o da un funzionario. arlia, 376
25. idraul. apertura per lo scarico o per il convogliamento dell'acqua.
. 27. marin. qualsiasi foro o apertura praticata nella struttura di uno scafo
cubia, di prua, di bue o della gomena: cubia. crescenzio,
natura [tommaseo]: gli occhi, o pertugi, per cui debbono passare le
, per cui debbono passare le gomene o canapi che servono a gettare le àncore
apertura, spiraglio, buco, cerchio o ripiegatura, fatta sul ferro, sul legno
... onde dicono occhio di prua o di cubia: apertura dove passa la
cubìa. oggi 'occhio di cubìa 'o 'di prua '. portello di
. fori circolari praticati orizzontalmente sui ponti o verticalmente sulle paratie, chiusi permanente- mente
chiusi permanente- mente con vetri, forniti o non di 'oscuratore '. ibidem,
. onde taglia a due, tre, o più occhi vale a più girelle.
l'asta, la tavola ecc., o dove s'incoccia il
gancio di un bozzello o si passa altra gassa, e che viene
al resto della cima con un nodo scorsoio o non, a seconda che si voglia
seconda che si voglia che l'occhio scorra o rimanga fìsso... 'occhio
: la parte dove si guarnisce la redancia o il gancio, semplice o doppio,
la redancia o il gancio, semplice o doppio, per fissare il bozzello dove
.. 'occhi del viraaore': due occhi o gasse all'estremità del viradore, per
. -colare a fondo per occhio o andare per occhio: colare a picco
per occhio: mollare lentamente un cavo o una catena, facendola scorrere in modo
28. medie. occhio di capra o amaurotico di gatto o amaurosi ad occhio
occhio di capra o amaurotico di gatto o amaurosi ad occhio di gatto: aspetto dell'
di lepre: lagoftalmia. -occhio lapideo o ligneo: notevolmente indurito, nel glaucoma
d'uccelli. -occhio di pesce o di lupo: pietra di luna (v
di fossili probabilmente individuabili con i belemniti o con terebratulacei brachiopodi del miocene e
malta. 34. pitt. dipinto o disegno di forma circolare; tondo.
. 35. radiotecn. occhio elettrico o magico', indicatore luminoso della sintonia degli
, grosso, largo, nero, neretto o magro, per cui v. magro
si dice esservi caratteri con l'occhio magro o stretto o allungato o grasso o marcato
caratteri con l'occhio magro o stretto o allungato o grasso o marcato (con le
l'occhio magro o stretto o allungato o grasso o marcato (con le aste
magro o stretto o allungato o grasso o marcato (con le aste formanti la
aste formanti la lettera molto segnate) o inclinato, ecc.: in altre
conosce appunto dell " occhio 'più o meno grande di un carattere.
, ecc.), parte superiore o inferiore, che si richiude in un anello
b, la /, ecc., o la g, la y, ecc
essa avesse. l'occhio può variare o per la sola altezza o per la
occhio può variare o per la sola altezza o per la sola larghezza o per ambidue
sola altezza o per la sola larghezza o per ambidue i versi. -occhio
fra lettere diverse di uno stesso carattere o fra lettere uguali di caratteri diversi)
quanto in fretta, rapidamente è accaduto o si è verificato qualcosa. sacchetti,
esortazione a vigilare, a sorvegliare qualcuno o qualcosa, a prestare molta attenzione in
navigazione. -figur. come minaccia o come esortazione a vigilare, a sorvegliare
esortazione a vigilare, a sorvegliare qualcuno o qualcosa, a prestare molta attenzione in
-allora, ha da essere una gran bestialità o un grand'imbroglio. - come vi
, davanti, dinanzi, negli, sotto o sugli occhi o all'occhio, a
, negli, sotto o sugli occhi o all'occhio, a o agli occhi veggenti
sugli occhi o all'occhio, a o agli occhi veggenti di qualcuno', in
le sue sensazioni, impressioni, previsioni o, anche, per ciò che sa.
di fede. tasso, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine!
fatto ad occhi aperti. -a o con occhi asciutti: senza piangere.
e per lo più ha valore- enfatico o pleonastico). giamboni, 7-90:
comprendono onde la via si dee fare o per densamente o vero ad occhio.
la via si dee fare o per densamente o vero ad occhio. guinizelli, lxv-10-2
dicer fermo / de cosa ch'elio palpi o veggia ad occhi. leandreide, lxxviii-n-276
della propria capacità visiva e senza strumenti o misurazioni. fra giordano, 2-28:
volta] si fa come una sopravvolta o soprannatura, alta un braccio sopra la
modelli a pratica con vello, con graticola o all'occhio. -senza piani
. -aprire, fare tanto o tanti d'occhi', guardare, osservare
molto attentamente, rivelando premura, diligenza o, anche, stupore. salvini
aprir li occhi. scambrilla, lxxxvtii-n-470: o cittadin della città del fiore, /
vi smentiscono. -aprire gli occhi o tanto d'occhi a qualcosa: prestarvi
tasso, 13-i-297: aprite gli occhi, o gente egra mortale, / in questa
ricordare, proporsi come oggetto di riflessione o di contemplazione o come scopo da raggiungere
come oggetto di riflessione o di contemplazione o come scopo da raggiungere. -anche:
, sempre però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio, con tanto più
rivolgere, tenere, voltare l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o a
voltare l'occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o a qualcosa: avere
occhio o gli occhi addosso o sopra qualcuno o a qualcosa: avere un determinato scopo
a qualcosa: avere un determinato scopo o fine, tendere o adoperarsi per il
un determinato scopo o fine, tendere o adoperarsi per il raggiungimento di un determinato
che per la strata qualche ribaldi o malandrini occultamente non lo assaliscono. savonarola,
e interesse, di seguirlo con attenzione o con diffidenza; tornarvi con la mente
attenzione, fissare lo sguardo su qualcuno o su qualcosa, per lo più per
. 47. -avere gli occhi asciutti o rasciutti: essere in età adulta (
-avere gli occhi d'osso: non vedere o fingere di non vedere ciò che si
la pece sugli occhi: non vedere bene o non distinguere o non capire ciò che
: non vedere bene o non distinguere o non capire ciò che si vede,
qualcosa: averlo direttamente davanti a sé o a disposizione per la lettura o la
sé o a disposizione per la lettura o la consultazione. manni, 2-188:
pieno fin sopra agli occhi di qualcuno o di qualcosa: esserne stufo, provarne
occhio, guàrdati diligentissimamente dalle cattive arti o false lusinghe di quella bertella.
vedere: per affermare l'assoluta evidenza o ovvietà di qualcosa. ghislanzoni, 17-23
occhio, agli occhi', essere visibile o essere visto, essere scorto per caso
151: venendogli sotto l'occhio qualche oggetto o più eccellente o maggiore, è forzato
l'occhio qualche oggetto o più eccellente o maggiore, è forzato a mutar concetto e
sé, per trarne uno al compagno o al vicino', v. cavare, n
cavarsi una cosa dagli occhi vale darla o lasciarla malvolentieri. -ottenere qualcosa,
, di complicità, di ammirazione, o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'
si chiama 'far d'occhio 'o vero 'fare l'occhiolino '.
, naturale e primaria cagione del soprannuotare o andare al fondo. -con
coi miei occhi. -considerare qualcuno o qualcosa come il fumo negli occhi:
d'occhio, l'occhio, gli occhi o un occhio: v. dare1,
occhi: attirare l'attenzione, gli sguardi o, anche, l'interesse; farsi
eccellen- zia il sopra ditto diamante. o. rucellai, 5-6: quelli [
occhi. -essere presente nel pensiero o nella memoria; essere oggetto di riflessione
di ferocia e di minaccie che per forze o fondamento stabile che avesse la impresa sua
distintamente e senza difficoltà in determinate condizioni o a leggere correntemente, o anche a
determinate condizioni o a leggere correntemente, o anche a spettacoli inconsueti, strani,
, che dapprima possono. colpire violentemente o spiacevolmente. carletti, 1-1-7: ci
fu messo al sillabario e manco 1 o 'dall a 'non lo distingue.
fare gli occhi alle pulci, hanno otto o dieci termini che esprimono qualche cosa di
: sfuggirgli all'attenzione, alla vista o, anche, alla riflessione. cesari
n. 25. -gettare, dare o darsi la polvere negli occhi', v.
. -gettare gli occhi a o sopra qualcosa', dare uno sguardo breve
sguardo breve ma intenso, guardare furtivamente o casualmente, rapidamente. vettori, 96
. -lasciare gli occhi dietro qualcuno o qualcosa: guardare con bramosia, con
. 0. rucellai, 6-126: o qual contentezza più certa puoss'egli avere che
d'avarizia insaziabile..., offesi o calunniati o infuriati ne hanno, e
..., offesi o calunniati o infuriati ne hanno, e sì ingiustamente,
zerbino in forse / di liberare, o di menar captivo, / o pur il
, o di menar captivo, / o pur il disleal dagli occhi tòrse /
dagli occhi tòrse / per morte, o pur tenerlo in pena vivo. benzoni,
l'impossibilità di torselo dagli occhi senza o farli tumultuare o apertamente pur ribellarseli.
torselo dagli occhi senza o farli tumultuare o apertamente pur ribellarseli. -levarsi
scorgerebbe chi ha gli occhi di feltro o di panno: per indicare, paradossalmente
scherz., ciò che può essere visto o che è del tutto comprensibile per chiunque
occhi. -mangiare, mangiarsi qualcuno o qualcosa con gli occhi: v.
, porre, prestare, sollevare gli occhi o l'occhio addosso, sopra, su
occhio addosso, sopra, su, in o a qualcosa o qualcuno: nutrire o
sopra, su, in o a qualcosa o qualcuno: nutrire o mostrare vivo interesse
o a qualcosa o qualcuno: nutrire o mostrare vivo interesse o attenzione, talvolta
qualcuno: nutrire o mostrare vivo interesse o attenzione, talvolta eccessiva, per qualcuno
attenzione, talvolta eccessiva, per qualcuno o per qualcosa; esserne fortemente attratto,
qualcosa; esserne fortemente attratto, allettato o, anche, affascinato; farvi un disegno
tempesta scatenavano nel suo cuore. -guardare o leggere per lo più rapidamente, di
dinanzi, innanzi, sotto gli occhi o sottocchio: esporre, rendere noto,
esporre, rendere noto, proporre all'attenzione o alla considerazione di qualcuno (anche in
, con la voce, con l'abito o con altre simili maniere ci sono espresse
ci fanno parere vicini que'casi miserabili o ce gli porgono dinanzi agli occhi.
. 24. -mostrare gli occhi a o in qualcuno: rivolgere o fissare lo
gli occhi a o in qualcuno: rivolgere o fissare lo sguardo su di lui.
né orecchie. -non avere occhi o non avere occhio in capo o in
avere occhi o non avere occhio in capo o in testa che per qualcuno: ammirarlo
-non battere, non muovere occhio o occhi'. guardare o assistere a qualcosa
non muovere occhio o occhi'. guardare o assistere a qualcosa con grande attenzione e
ciò che abbiamo sottocchio: restare attonito o incredulo, talvolta sgradevolmente, dolorosamente
dolorosamente di fronte a un evento inatteso o strano. manzoni, pr. sp
propri occhi. -non lasciare neppure o lasciare soltanto gli occhi per piangere a
a qualcuno: procurargli dolori, dispiaceri o danni gravissimi. tornasi di lampedusa,
-non levare, muovere, staccare o togliere occhio o gli occhi da qualcuno
, muovere, staccare o togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o
togliere occhio o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da dosso
o gli occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da dosso a qualcuno:
occhi da qualcuno o da qualcosa o di o da dosso a qualcuno: guardarlo fissamente
, che veniva accresciuto dall'osservazione, o sospetto, che il buon padre non gli
camera dove non siano più di tre o quattro amici a sedere col giocolatore.
gli occhi di dosso. -nutrire o mostrare vivo interesse. baldini, 9-222
occhio, dagli occhi qualcosa'. nutrire o mostrare continuamente vivo interesse per qualcosa,
curarsene costantemente; non tralasciare di occuparsene o di ricordarlo. forteguerri, iv-323:
a lui cara che gli venga tolta o di cosa desiderata che gli venga negata
di cosa desiderata che gli venga negata o impedita, vale provare egli di ciò vivo
di vista momentaneamente, per lungo tempo o definitivamente qualcuno o qualcosa. firenzuola
per lungo tempo o definitivamente qualcuno o qualcosa. firenzuola, 727: per
vantaggio di qualcuno e senza alcun compenso o interesse (e ha valore fortemente iron
che poi cadendo / per pioggia o vento l'onorata uliva / resti in occhio
-serrare gli occhi', ignorare volutamente o con ostinazione caparbia ciò che avviene;
ciò che avviene; fingere per indulgenza o convenienza di non essere a conoscenza di
orenzo de'medici, i-157: uno augelletto o semplice animale, / se li
dio. -stare con gli occhi o tenere gli occhi addosso a o in
occhi o tenere gli occhi addosso a o in qualcuno', sorvegliarlo; prestare attenzione,
. -stare con l'occhio teso o tenere l'occhio teso: badare accortamente
-tenere d'occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o avere d'occhio a qualcuno
d'occhio, a occhio qualcuno o qualcosa o avere d'occhio a qualcuno: sorvegliare
28 (495): altri rimanevano, o per non abbandonar qualche ammalato, o
o per non abbandonar qualche ammalato, o per preservar la casa dall'incendio, o
o per preservar la casa dall'incendio, o per tener d'occhio cose preziose nascoste
, iv-157: avremo dei magazzini, o delle stalle, da tener d'occhio.
a dieta: tenerli bassi (perfalsa umiltà o pudicizia). poliziano, 1-688:
droncina malata. -uscire degli o dagli occhi qualcosa a qualcuno: privarsene
gambe avvolte / a guisa di cui vino o sonno piega? boccaccio, dee.
non ti maravigliar. -voler perdere o cavarsi un occhio perché altri li perda
come, voltando io punto l'occhio o non trovandomici presente, s'ingegnavan di
-i gattucci o i mucini hanno aperto gli occhi: v
di ciechi beato chi ha un occhio solo o chi ha un occhio solo è signore
26. -l'occhio del padrone o del signore ingrassa il cavallo: v
occhiobùe, sm. letter. miniera o deposito di carbone. vittorini,
. ad una maggior distanza di otto o nove miglia dal mare. lessona,
occhio, anche piccolo e grazioso, o sguardo [spesso al plur.)
, un'intenzione, un sentimento, o che rivela acutezza, intelligenza, attenzione
rivela acutezza, intelligenza, attenzione, o anche una condizione patologica, di affaticamento
espressione che rivela in tesa o complicità o vuole attirare l'attenzione di
rivela in tesa o complicità o vuole attirare l'attenzione di qualcuno.
tutte le donne, s'esce un topo o passa di qui colà, stridono e
, fare dell'occhiolino, l'occhiolino o occhiolino a qualcuno o a qualcosa',
, l'occhiolino o occhiolino a qualcuno o a qualcosa', strizzare l'occhio per
intesa, di complicità, di ammirazione o per corteggiare qualcuno, per attirarne l'
non fu mai '/ più sozza o brutta fera; / gioia! guarda,
a cavour. -figgere l'occhiolino o porre l'occhiolino addosso a qualcuno o
o porre l'occhiolino addosso a qualcuno o a qualcosa: fissare con molta attenzione;
! e, spesso, anche grazioso, o sguardo (per lo piu al plur
vivacità, tenerezza, innocenza, stupore o terrore, o rivela intesa, complicità
tenerezza, innocenza, stupore o terrore, o rivela intesa, complicità o un'intenzione
terrore, o rivela intesa, complicità o un'intenzione, uno stato d'animo
in relazione con un agg.) o, anche, una condizione patologica, di
ha per lo più una connotazione affettiva o iron.). - anche per sineddoche
alcuna; deposita le uova immediatamente sulla terra o sulla rena, nel mezzo d'un
sulla rena, nel mezzo d'un prato o di qualunque altra gran pianura, lontana
altra gran pianura, lontana da sassi o cespugli. idem, 2-ii- 286
dare occhioni: in segno di minaccia o di rimprovero. mazzini, 5-269:
, ecc.), tradizionalmente rappresentate o descritte con molti occhi per l'attenzione
tutto con grande attenzione, con curiosità o, anche, con circospezione; estremamente
; che tiene attentamente d'occhio persone o azioni o fatti. g.
tiene attentamente d'occhio persone o azioni o fatti. g. b.
-che deriva da estrema attenzione e circospezione o da curiosità insistente e da grande impegno
insistente e da grande impegno investigativo (o lo dimostra). nievo, 456
-chiazzato di macchie di forma più o meno tondeggiante, di colori o di
più o meno tondeggiante, di colori o di sfumature diverse (una pietra)
riferisce ai formaggi che presentano buchi più o meno grandi, dovuti allo scioglimento di
scioglimento di parti grasse durante la maturazione o, talvolta, a difetti di lavorazione
rotonde. -che presenta ampie cavità o buchi (il pane o un dolce
ampie cavità o buchi (il pane o un dolce ben lievitato!. d'
rete). boterò, 11-259: o con la canna o con l'occhiuta rete
boterò, 11-259: o con la canna o con l'occhiuta rete, / in
l'occhiuta rete, / in lago o 'n fiume [il pescatore] turba lor
lor [dei pesci] quiete. o. rinuccini, 84: il sospettoso pesce
-in senso generico: che ha forma o aspetto più o meno tondeggiante, circolare
: che ha forma o aspetto più o meno tondeggiante, circolare, e per lo
. 4. fornito di gemme o di molte gemme (un ramo,
o, anche, pignolo ed eccessivamente meticoloso
ed eccessivamente meticoloso nel prendere decisioni o iniziative, delle quali cerca di
cerca di prevedere le conseguenze, o nel dare giudizi; oculato.
. che rivela accortezza, cautela, prudenza o, anche, pignoleria, cocciutaggine,
cocciutaggine, meticolosità eccessiva nel prendere decisioni o iniziative, nel dare giudizi, nel
nel dare giudizi, nel comportamento (o ne deriva). liburnio, 88
orbo senso insegna. lancellotti, 2-243: o veramente occhiutissima contemplazione de gli uomini e
. arald. che si riferisce a stemmi o a immagini in cui sono rappresentati occhi
immagini in cui sono rappresentati occhi umani o code di pavone. 11.
orbicolare marmoreggiata di bianco e di bruno o di turchino rosseggiante circondata da un anello
presente sulle pettorali una seconda macchia più o meno appariscente); razza baraccola,
dell'oci e dell'onesto, pure infine o per uno o per un altro
dell'onesto, pure infine o per uno o per un altro mezo fu contenta
. -con riferimento all'orizzonte o al punto cardinale. ottimo,
trono dell'impero occidentale. -india o indie occidentali', i gruppi insulari dell'
settentrionali del sudamerica chiudendo il mar caraibico o delle antille. g. f
di fronte all'impressionante fenomeno del neocapitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale,
ma né anco i fatti verso oriente o verso occidente riuscirebber alti e gli occidentali
senz'accordare al sole un movimento apparente o reale, per cui si allontana dalle
. 4. che è nato o abita in territori situati in occidente;
tono di chi parla una lingua, o un'anima anzi, misteriosa, incomprensibile
lo zendado d'una danzatrice orientale, o piuttosto il velluto d'una occidentale.
iii-32-356: per gli 'occidentali ', o meglio per gli spiriti sani, la forza
orgoglio della russia. -venerato o fatto oggetto di culto in occidente.
del vera. 5. caratterizzato o ispirato ai temi, alla sensibilità,
intorno al mio 'componimento meridionale ', o pure 'occidentale 'come a voi
digesta letteratura occidentalissima. -tipico o proprio degli usi, dei costumi, del
notabili momenti dell'ore, della luna o dei dì sette e nove...
nazionale e superficial mente occidentalista o europeo. migliorini [s. v.
ghiacciate (e si contrappone a orientalista o dolomitista). = deriv.
riguarda, che si riferisce all'occidentalismo o agli occidentalisti. occidentalizzare, tr
e si accostano, in modo più o meno profondo, alle usanze, ai
tale fenomeno ha coinvolto, con maggiore o minore intensità e a seconda dei periodi
territorio che, rispetto a un dato paese o regione, si trova dalla parte verso
e attualmente abitati da popolazioni di origine o comunque di lingue europee, come l'
alle tradizioni e alle civiltà occidentali o quanto meno marginali rispetto a esse, giunsero
che ne dipendono, mentre si è o si pretende bloccata sotto gli aspetti politico-istituzionali
dante, inf., 26-113: « o frati », dissi, « che
e vanno predicando la decadenza dell'occidente o addirittura del genere umano. e.
sembravano annunciare l'ultimo crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da
crollo, dorata o larvale, squallida o impennacchiata, da coteste fenditure, come
foscolo, xii-617: niun principe ereditario o elettivo... poteva esimersi senza
senza pericolo dall'offerire omaggio di vassallaggio o all'imperadore d'occidente o a quel d'
di vassallaggio o all'imperadore d'occidente o a quel d'o- riente.
nel suo colmo che nel cominciare a montare o nel calare. carducci, iii-7-51:
sbiadito. 2. che appare o si manifesta al tramonto; che è
manifesta al tramonto; che è proprio o si riferisce al tramonto. scarfoglio,
dalla scissura parietooccipitale mediale. -muscolo occipitale o epicranico occipitale: quello che, situato
durale che può essere impari, pari o plessiforme; comunica in alto con i
a. cocchi, 4-2-246: 1 canali o seni venosi di essa meninge erano tutti
alla quale è riposto il cervelletto. o. rucellai, 2-154: le due prime
modo di cavar sangue è con i cornetti o coppette o dalle spalle o dall'occipite
cavar sangue è con i cornetti o coppette o dalle spalle o dall'occipite o dal
i cornetti o coppette o dalle spalle o dall'occipite o dal malleolo, senza fargli
coppette o dalle spalle o dall'occipite o dal malleolo, senza fargli precedere alcuna
malleolo, senza fargli precedere alcuna purga o preparazione. l. bellini, 5-3-153:
avere l'occipite situato lateralmente a destra o a sinistra (la posizione della testa del
avere l'occipite in corrispondenza del sacro o della sinfisi sacroiliaca (la posizione della
alla sinfisi sacro iliaca, destra o sinistra, della madre. = comp
ser tetro, 266: il picozzo o pico ha il rostro duro acuto,
belli, 318: ahi qual di plebe o qual di corte vizio, / ahi
). che è nato, abita o vive in occitania. carducci,
dicono per includere, parlando di lettera o foglio o altro da chiudere in altro
includere, parlando di lettera o foglio o altro da chiudere in altro foglio:
da un embolo, da un trombo o da un restringimento del lume vasale causato
dell'arcata superiore). -occlusione dinamica o funzionale: ileo dinamico (v.
presente alla nascita, caratterizzata da atresia o stenosi del tubo intestinale: si manifesta
intestinale soprastante la regione aplasica, ostruita o stenotica, è disteso in modo abnorme)
rettosigmoidea. -occlusione tubarica: obliterazione funzionale o anatomica delle tube. -occlusione venosa:
tronco venoso da parte di formazioni trombotiche o emboli. fogazzaro, 1-591: il
definito, a una soluzione fisica del gas o a un 4. fonet.
. sivi, fase di chiusura totale o momentanea del redi, 17-114: 'occone
dell'aria; è preceduta e / o seguita da una brusca (ant
per lo più seguito da un compì, o provocata da tale processo. -occlusione di
dette anche esplosive, momentanee, mute o plosive: in italiano sono indicate con
. le loro avventure: l'apertura o la chiusura della glottide; le opposizioni
opposizioni di risonanza; le correlazioni di tensione o di nasalità; i conflitti fra occlusive
. d'annunzio, ii-293: o strada... /...
per caso, all'improvviso, inaspettatamente o indipendentemente dalla volontà); che sopraggiunge
di volta in volta, che si dà o si presenta. compagni, tit.
questi tuoi figliuoli essere soggetti alla fortuna o occorrenti casi. amabile di continenzia, 29
prencipe tomaso, con questioni di natura politica o di interesse pubdue occluse per il conte
firenze di combattere colla compagna o a resistere, direte che il comune
, frangente in cui una persona o una collettività ha bisogno dell'aiuto esterno
non essendo in grado di affrontare autonomamente o con mezzi ordinari una determinata difficoltà.
così servirsi di me come di parente o amico che ella abbia. guicciardini,
apparenze in qualunque parte dell'universo, o per l'amore solo della verità e
verità e per l'interno diletto di saperla o per l'uso nelle occorrenze della vita
per l'uso nelle occorrenze della vita o soprattutto per ottenere la tanto bramata tranquillità
nelle sue piccole occorrenze piuttostoché dalla faustina o dalla rosa. savarese, 189:
sulle vie del telefono un convegno, o farsi scrivere una lettera; dare un
; dare un ritocco al viso, o riparare un guasto all'acconciatura o al
, o riparare un guasto all'acconciatura o al vestiario. -argomentazione a sostegno
4. ciò che si è obbligati o si vuole fare; incombenza, faccenda
il duca di parma medesimo, o distratto da occorrenze più necessarie o dissuaso dalla
o distratto da occorrenze più necessarie o dissuaso dalla difficoltà di conseguirla [la
intercapedine! versa quivi gli escrementi, o vi costruisce uno sporto, sulla cui
trattandosi se la figura de'solidi operi o no, nell'andare essi o non andare
operi o no, nell'andare essi o non andare a fondo nell'acqua,
nell'acqua, in occorrenze di fabbricar ponti o altre macchine sopra l'acqua..
in cui un determinato fenomeno si verifica o un dato elemento compare; ricorrenza.
: cfr. correre). andare o farsi incontro; imbattersi. boccaccio
imminente (con riferimento a soggetti inanimati o a entità astratte). arici
vista, alla contemplazione, all'osservazione o, anche, all'indagine, alla
anche nelle locuz. occorrere alla vista o occorrere agli occhi). dominici,
. 3. venire in mente o in animo; presentarsi regola volgar.
vizi. n. secchi, 3-9: o quante orrende e spaventevoli visioni mi occorrono
passate cose, tinelli, 2-46: questi o simili pensieri occorsero a tommaso quando il
boccaccio, viii-3-169: vien'tu, o giove...: chi è
dubbiosi a chi si dovesse occorrere, o quelli che ne offendevano di sopra o
, o quelli che ne offendevano di sopra o vero alle turme che già con le
e allora sarà fatto l'abito, o nella virtù (dico) o nel
, o nella virtù (dico) o nel vizio, quando all'azioni conseguiterà
nel vizio, quando all'azioni conseguiterà o piacere o dolore. c. betti,
, quando all'azioni conseguiterà o piacere o dolore. c. betti, 3-535:
, inaspettatamente, indipendentemente dalla volontà o anche come conseguenza di determinate premesse,
come conseguenza di determinate premesse, condizioni o circostanze (un fatto, una circostanza
volle intervenire. machiavelli, 72: mai o rado nienza). occorre che alcuna
nienza). occorre che alcuna repubblica o regno sia, da principio, ariosto
ben duri / t'occorser casi, o giovinetto, al certo, / poiché di
diversi secondo le forze che l'uno o l'altro contribuiva in ciascuna impresa.
come fare acque, stuffe, bagni o siroppi per non lasciare ingravidare, o,
bagni o siroppi per non lasciare ingravidare, o, quando gravida si fosse, fare
13. essere necessario, bisognare; essere o sembrare utile, conveniente, opportuno;
seguito da una prop. soggettiva implicita o esplicita). s. caterina
uso comune, per lo più seguita o preceduta da grazie, talvolta pronunciata con
dei carnaiuoli di siena 119: non dare o vero fare dare agiuto alcuno o vero
dare o vero fare dare agiuto alcuno o vero favore a'traditori o vero ribelli
dare agiuto alcuno o vero favore a'traditori o vero ribelli et inimici del commune e
commune e popolo di siena, publicamente o vero occultamente, in detto o vero fatto
publicamente o vero occultamente, in detto o vero fatto. boccaccio, dee.
, 4-29: adorna la tua camera, o sion, e preparati in occorso del
4-45: muoviti fuora della polvere, o anima mia, e va'in occorso alla
fra'girolamo savonarola, che era dieci o dodici anni fa estinta sendo morti quelli
fra sé come m'uccida, / o come al mio nemico, e suo consorte
occhio che per la strata qualche ribaldi o malandrini occultamente non lo assaliscono.
. l'occultare, il nascondere qualcosa o qualcuno; il venire occultato, celato
il fatto, la condizione di chi o di ciò che viene nascosto.
vecchio '(occultamento delle fonti) o 'rendere vecchio il nuovo '(
occultamento di cadavere', sottrazione, occultamento o guasto d'apparecchi a pubblica difesa da
occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto) o forma particolare di
un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto) o forma particolare di reato (occultamento di
di neonato, come forma di supposizione o soppressione di stato; occultamento di denaro
soppressione di stato; occultamento di denaro o cose provenienti da un delitto, come
di cadavere. chiunque occulta un cadavere o una parte di esso, ovvero ne
occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto. 3. astron
: ciascuno aveva occultate in luoghi sotterranei o altrimenti reconditi le robe delle botteghe.
, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve
, acquista, riceve od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto,
cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque s'intromette nel farli acquistare, ricevere
collo, un odore o di un 'l mondo,
, rispetto, che ebbero modo di promettere o di pagar quando un reato viene eseguito
occuldenari, e molti anco per favore o per amicizia o paren borse
e molti anco per favore o per amicizia o paren borse, nelle corone
persone in modo che non siano viste o molestate; ospitare presso di sé, talora
sé, talora per sottrarre a punizioni o a persecuzioni. 4. milit.
; tu puoi abbandoun oggetto alla vista o alle ricerche di qualcunonarti al dolore, alla
scopo (e3. impedire di vedere interponendosi o tro talora indica un'operazione
talora indica un'operazione illecita o un reato, vandosi interposto fra l'osservatore
leggi ordinanti che niuno ricoverasse, occultasse o traghettasse i servi fuggitivi. garibaldi,
una persona, non rivelarne la presenza o l'identità. cassiano volgar.,
, scavandole tre piedi profonde. -cancellare o cassare le parti di un disegnoarchitettonico che non
. -con riferimento alla notte o alla mancanza o alla scarsità di luce