della polvere da sparo o di erbe medicinali).
polveri. -macinino per frutta secca o spezie. magalotti, 2-74: in
. per attorcere le fibre tessili e avvolgere o dipanare le matasse); aspo,
bandi lucchesi, 181: neuna persona faccia o far faccia alcuno panno in del quale
fa con la corda b voltare il molinello o filatoio, dove si può torcere,
. gargiolli, 169: il mulinello o tamburo da piegare le tele è come
la tela. -specie di aspo o rocchetto usato per attorcere i trefoli della
usato per attorcere i trefoli della corda o, anche, per avvolgere una fune
e gl'istrumenti suoi, cioè i carri o matti o sordi, le masuole,
istrumenti suoi, cioè i carri o matti o sordi, le masuole, i molinelli
quale si aggira, è deputato a filare o a raccogliere una corda. di questa
, che serve per azionare meccanismi diversi o per compiere determinate operazioni e in partic
in partic., con funzione di verricello o di argano, per sollevare o spostare
verricello o di argano, per sollevare o spostare pesi o per vincere una forte
argano, per sollevare o spostare pesi o per vincere una forte resistenza. -anche
barbaro, 49: sono alcuni peducci o gatelli che spigne- vano fuori del muro
all'ultimo palco della torre con uno molinello o argano. idem, 445: quando
, v-1-260: provedde egli cinque funi o gomene di mediocre grossezza con varie cavicchie
girare rapidamente correndo, esponendola al vento o soffiandovi sopra; girandola. -anche:
mulinelli che si giran col fiato o col filo. 6. aeratore
, è applicato al vetro di una finestra o al battente di una porta).
usato per forzare serrature, smurare inferriate o allargare una fessura. meliini,
luogo. baldinucci, 101: 'mulinello'o 'molinello': sorta di macchina di ferro
; e nella punta dove era a scarpello o trapano, avendo messo alcune rotelline di
aere. 11. tamburo rotante o puleggia di una noria. balbi,
alcuni udri fatti di pelli di capre o d'altri animali,... e
sotto il cuoio della testiera, e così o di giorno o di notte caminando prenderà
testiera, e così o di giorno o di notte caminando prenderà vento, per il
., la portata diun corso d'acqua o di un canale, costituito essenzialmente da
asse orizzontale e collegata con un tachimetro o con un contatoremeccanico (come nel modello originario
tedesco r. woltman, 1757-1837) o elettrico con segnalazione acustica o luminosa,
1757-1837) o elettrico con segnalazione acustica o luminosa, che registra il numero di
per misurare l'intensità di una correntegassosa o di un campo elettrico o elettromagnetico;
di una correntegassosa o di un campo elettrico o elettromagnetico; anemometro costituito da una serie
a elica montate su un albero orizzontale o da coppe emisferiche (da 3 a
ed è azionato per lo più damotori elettrici o da macchine a vapore alternative).
a prua per salpare. -rocchetto o puleggia sistemata sul telaio dipoppa, che serve
, che serve per facilitare lo scorrimentodella gomena o della grippia quando si getta o sisalpa l'
scorrimentodella gomena o della grippia quando si getta o sisalpa l'ancora a braccia (mulinello della
per agevp- lare i lavori del salpare o lo scorrimento della gomena o della grippia
lavori del salpare o lo scorrimento della gomena o della grippia. -cilindro di
sostenuto ai due lati da due occhi o piccole mani pur di ferro, serve
l'incrocio delle catene quando la nave compieuno o più giri completi per effetto del vento odella
. -mulinello della catena: anello o maglia privadi traversino e girevole intorno a un
modo che entrambi possano ruotare atmosferica o della nebbia. dizionario di marina,
18. meccan. mulinello dinamometrico o aero- leggero scotimento circolare impresso al
che qualcuno possa berlo due pale quadrate o rettangolari, simmetrichedistrattamente, girare a lungo il
, provocandovi dentro un mulinello tamente o con un giunto cardanico, all'albero
. tuito per lo più da una bobina o da un tamburozannoni, 5-22: avendo [
giunse a una gran palude, che o bisognava guadare o tare, ricuperare,
una gran palude, che o bisognava guadare o tare, ricuperare, allungare o accorciare
guadare o tare, ricuperare, allungare o accorciare la lenza. tornare indietro. la
applicato a piè della canna, per avvolgere o svolgere il l'acqua, stava lì ad
evoluzione in cerchio che si esedelle reti o, anche, per facilitarne lo scorri
armi da taglio, ecc. per attaccare o difendersi nome della ruota senza quarti che
quarti che serve a manovrare il da qualcuno o, anche, per effettuare giochi di
mulinello, fare un mulimassa d'acqua o d'aria, per lo più rapido,
, per lo più rapido, turbinello o fare mulinello o mulinelli con qualcosa o,
più rapido, turbinello o fare mulinello o mulinelli con qualcosa o, noso e
o fare mulinello o mulinelli con qualcosa o, noso e a spirale verticale,
verticale, talvolta anche dianche, di qualcosa o a qualcosa: rotearla, agitarla rilevante
atmente è determinato da bruschi spostamenti ditacco o, anche, di difesa, che si
ruo correnti fluviali, lacustri o marine in corrispon tando velocemente
rapide cirdenza di forti dislivelli, irregolarità o asperitàconduzioni dell'avambraccio. dei fondali,
asperitàconduzioni dell'avambraccio. dei fondali, o da impetuosi soffi di vento comanzoni,
fracas presenza di rilievi montuosi o per altri ostacoli sarsi sulle lastre
noto che scia. si fa o s'insegna fare rattrappiti, divelti e girandodizionario
-per simil., con riferimento a una o piùmulinello '. 'fare bene il mulinello '
rapido volo a spirale discendente, talsamente o anche freneticamente e febbrilmente, anche ruota insistito
degli volta a e tipico o che parlano molto, ininterrottamente e rapiuccelli,
più leggeri, sollevati e trascinati dal vento o, degli uccelli che si buttano in una
nuoto, adottata per uscire da gorghi o risucchi, che consiste in una serie di
una curva a elica ad asse orizzontale o quasi; frullo, vite orizzontale.
tumultuosa, ricorrenza ossessiva di un'idea o di un pensiero, che ingenera confusione
vertigine, di stordimento, di confusione o di esaltazione, provocato da un sentimento
. 36. situazione, circostanza o esperienza, per lo più intricata,
, per lo più intricata, rischiosa o pericolosa. bigiaretti, 8-184: quel
. ant. pensiero, sentimento, proposito o progetto che ricorre con insistenza ossessiva,
rimuginato a lungo, con tormentosa ostinazione o vagheggiato come attuabile anche per mezzo di
'. 8. accordo o patto segreto; intesa, trama.
giulio * in solidum 'grosso caratello / o ad una botte, ma ad una cantina
piccolo mulino, per lo più a macina o a pestelli e manovrato a forza di
di braccia, che serviva per triturare o polverizzare materiali diversi (e, in
pittura. -macinino per il caffè o per frutta secca, spezie, ecc
. 5. marin. verricello o argano ad asse orizzontale, impiegato per
si usa. si chiama 'molinello 'o * mulinello ', e più comunemente
in farina, costituito essenzialmente da uno o più organi di macinazione, che agiscono
da due dischi di pietra (macine o mole o palmenti) del diametro compreso
dischi di pietra (macine o mole o palmenti) del diametro compreso fra m
, 50, sagomati a sezione cilindrica o circolare e sovrapposti, di cui uno
forza animale, da cascate d'acqua o dal vento (e attualmente, con
con tecniche aggiornate, il mulino a macine o a palmenti è impiegato per la bassa
costituito, per lo più, da una o più coppie di cilindri o rulli
una o più coppie di cilindri o rulli metallici paralleli, rotanti in senso
, azionati da un motore a scoppio o elettrico. - anche: opifìcio in
di funzionamento, della forza motrice impiegata o del luogo di installazione: mulino a
luogo di installazione: mulino a bestia o da bestie o a forza d'animali:
: mulino a bestia o da bestie o a forza d'animali: che sfrutta
di un animale; mulino a braccia o a mano o da mano: manovrato
; mulino a braccia o a mano o da mano: manovrato a forza di
n. 47); mulino ad acqua o d'acqua: azionato da una ruota
, senza l'impiego di energia idraulica o eolica; mulino a vapore: azionato
motrice a vapore; mulino a vento o da vento: con una ruota a pale
pale azionata dal vento; mulino fluviale o di fiume o galleggiante o natante:
dal vento; mulino fluviale o di fiume o galleggiante o natante: installato su chiatte
mulino fluviale o di fiume o galleggiante o natante: installato su chiatte nei grandi
da sfruttare la corrente; mulino terragno o terrano: installato a terra; mulino
l'energia meccanica (idraulica, termica o elettrica). dante, inf.
quando una grossa nebbia spira, / o quando l'emisperio nostro annotta, /
àe alcuno molino fatto, da cavallo o da mano, con quello debbia continuamente
mano, con quello debbia continuamente macinare o far macinare di die e di notte
molino ad acqua, molino a braccia o a forza d'animali. f. badoer
dei clienti. -mulino portatile o a mano o da mano (anche
. -mulino portatile o a mano o da mano (anche semplicemente mulino)
macchina azionata da un motore a scoppio o elettrico (e in passato da forza
(e in passato da forza animale o eia una ruota a pale mossa dal vento
eia una ruota a pale mossa dal vento o dall'acqua), che serve per
e, in partic., per sfarinre o sminuzzare i prodotti agricoli destinati prevalentemente all'
: distinti, a seconda del funzionamento o dell'uso, in disintegratori, frangibiade
frangere le olive (mulino per olive o da olio, con funzione di frantoio
da olio, con funzione di frantoio o molazza), per frantumare, triturare
molazza), per frantumare, triturare o polverizzare minerali, gesso, cemento, colori
gli altri, il mulino a barre o a verghe, a cilindri, a
dischi, a getto, a macine (o a palmenti o a sfregamento),
getto, a macine (o a palmenti o a sfregamento), a martelli,
rulli, a tamburo rotante, a palle o a sfere, colloidale, da polvere
polvere, ecc. -anche: l'edificio o il locale in cui è installata tale
biringuccio, 1-24: si macina con pistoni o con mulino da uliviera. gaiucci [
condizioni generali in cui si trovano una o più persone (ed è spesso usato al
1-125: onde vien, figlio, o qual n'apporti nuove? / vener
: variano non di rado le gazzette o nuove o avvisi che vengono a noi
non di rado le gazzette o nuove o avvisi che vengono a noi di fuori
da un pezzo, senza aver chiesto o fatto chiedere neanche una volta sue nuove
relazione con una prop. dichiarativa esplicita o implicita. s. gregorio magno volgar
gli agg. buono, felice, dolce o cattivo, triste, doloroso, ecc
indica con particolare intensità il valore positivo o negativo della notizia. masuccio,
ai vetri. / che brontoli, o bombo? / che nuove mi porti?
introdurre un'osservazione per lo più critica o spiacevole, un'ingiunzione perentoria nei confronti
si fanno precedere le parole: 'o, la sai la nuova'. esempio
cattive nuove volano. -nessuna, niuna o nulla nuova, buona nuova'. per
[s. v. l: nulla o niuna nuova, buona nuova: è
solito l'avviso delle cose non liete o spiacevoli si ha con maggior sollecitudine.
che il ponte è trasferito ai 12 o 15 di maggio. p
ne è originario, vi è nato o vi risiede. -anche sostant.
fenomeno, di una situazione anche esistenziale o affettiva). rime adespote del
fenomeno, di una scoperta scientifica o del palesarsi e dello svilupparsi di
parlandosi pochi dì sono del paese o mondo novamente trovato dai marinari portoghesi tecc
fosse dato per compagno qualche privato cavaliero o qualche mezzo napolitano e mezzo spa- gnuolo
mezzo spa- gnuolo, fatto nuovamente marchese o duca co'danari guadagnati in baratteria o
o duca co'danari guadagnati in baratteria o rubati. galileo, 4-3-163: uno
pare che voi tutto oggi stiate, o patrizio, molto nuovamente in su gli
simo). fatto, costruito o, anche, acquistato di recente
partic.: mai indossato prima o poco indossato (un abito: e può
caduto pro prio allora, o se già da un po'stesse nuotando senza
nuovo di zecca. 2. edificato o costruito da poco tempo (un edificio
periodo di costruzione di altri elementi architettonici o urbanistici; anche nell'espressione nuovo di
purg., 31-61: novo augelletto due o tre aspetta; / ma dinanzi da
i pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. caro, 1-693: le
adimari, 4-87: piegate adunque, o genitori accorti, / l'alber quando
lavorare, atta a ricevere ogni lineamento o di vizio o di virtù. -per
a ricevere ogni lineamento o di vizio o di virtù. -per estens. che
compì, di argomento, di limitazione o di specificazione); inesperto. -anche:
che non è informato di un fatto o di una nozione o finge di non esserlo
di un fatto o di una nozione o finge di non esserlo (e se
; completamente disponibile, aperto a suggestioni o a impressioni sia positive, sia negative
che è da poco tempo in un luogo o vi è appena giunto; che vive
vi è appena giunto; che vive o risiede da poco in una determinata città
risiede da poco in una determinata città o abitazione (per lo più nell'espressione
è talora connessa un'idea di inesperienza o di disagio). dante, inf
in una determinata condizione (anche morale o spirituale), in un determinato stato
, essendomi bisognato molto spesso far tre o quattro tavole al giorno, perché con
propria conversione e non per tradizione nazionale o familiare; neoconvertito (con particolare riferimento
dimandano cristiani nuovi, discesi da giudei o per linea retta o per linea trasversale
discesi da giudei o per linea retta o per linea trasversale, tanto mascolina quanto
un servizio, che compie un lavoro o che si trova in una determinata carica
che si trova in una determinata carica o dignità da poco tempo (e vi
dei giovani recentemente inseritisi nella vita sociale o in un particolare settore di attività.
a prevalere nella collettività in cui vive o che è investito per la prima volta
alla non compromissione con il regime precedente o anche all'entusiasmo, al fervore,
londra] poi, sia d'uomini nobili o nuovi, fa il suo senato,
volgari nel fasto di cui ama circondarsi o, anche, ai metodi spregiudicati coi
bislacca! 9. appena spuntato o appena sbocciato (una foglia, l'
una pari altezza non più di trenta o quaranta centimetri il verde nuovo dell'erba.
, un frutto, l'olio) o dell'ultima vendemmia (un vino,
-che non è stato sottoposto a stagionatura o che non è stato lasciato riposare il
, guarderai se 'l campo è umido o secco. leonardo, 2-88: per
incarnazione. to'rubini di rocca nova o granati, e mischia co'lattimo. soderini
, alla luminosità del sole appena sorto o alla limpidezza del cielo primaverile.
13. che è cominciato da poco o che sta per cominciare, che è
, i-205: or te questa, o signor, leggiadra schiera / trattenga al novo
che non c'era, non esisteva o non era conosciuta in precedenza; che
210: questi disordini non sono nuovi o cose che siano tanto straordinarie che debbano
15. provato da poco tempo o, anche, per la prima volta
parlo, forse / fanciulla innamorata, o le sia lunge / il caro
sia lunge / il caro iovinetto o i novi moti / senta sul primo dubitar
è per lo più considerato un miglioramento o un aggiornamento (con riferimento a un pensiero
a una teoria, a un concetto filosofico o scientifico o, anche, a un'
, a un concetto filosofico o scientifico o, anche, a un'ideologia, a
alcuna cosa nuova v'a- giunse. o. ruceliai, 8-15: il quale [
. che non ha nessun precedente in arte o in letteratura; assolutamente originale e innovativo
non si ispira, che non è tratto o ricalcato da alcuna opera precedente (un'
veduto, sentito, provato, sperimentato o, anche, saputo, percepito, notato
anche nelle espressioni giungere, riuscire nuovo o nuovo di zecca, che possono essere
ciò che noi diremo siano cose grandi o nuove o non credevoli. dante, inf
noi diremo siano cose grandi o nuove o non credevoli. dante, inf.,
d'affanno / che mi sia nuova o non pensata in prima. gualdo priorato,
, iii-3-127: nuova terra altri chieda o nuovo polo / e lontani orizzonti:
21. che suscita meraviglia, stupore o, anche, ammirazione; inconsueto,
che si discosta dalla norma nel comportamento o anche nell'aspetto esteriore, costituendo motivo
che qualche grano di bizzarria e poca o punta voglia di divenir santo per opera
nuovo, l'ascoltava, ma poco o nulla rispondea. -di animali (anche
-dotato di eccezionali doti morali, spirituali o fisiche. dante, vita nuova,
, recentemente; che si è presentato o manifestato ultimamente (con riferimento a un
novissima. -in espressioni interrogative o negative (come che c'è di
di nuovo. pascoli, 325: o dunque, mamma, cosa c'è di
machiavelli, 1-i-15: e'principati sono o ereditarii, de'quali el sangue del
ne sia suto lungo tempo principe, o e'sono nuovi. 27.
che accade nel tempo di chi parla o scrive; che è del presente, attuale
. cariteo, 118: pòi gloriarti: o che 'l secondo erede / supera ogni
degna impresa / che ne l'antiqua etade o ne la nova / giamai da cavallier
cioè l'avere troppa stima delle cose o sentenze vecchie... e il non
e il non averne abbastanza delle cose o sentenze nuove e degli autori moderni.
-con riferimento a una teoria filosofica o scientifica o anche a un determinato atteggiamento
riferimento a una teoria filosofica o scientifica o anche a un determinato atteggiamento mentale.
al tempo nel quale vive chi parla o scrive: moderno. dante, purg
di festa. -relativo al presente o, quanto meno, a un periodo
-che vive nel tempo di chi parla o scrive o anche negli anni immediatamente precedenti
vive nel tempo di chi parla o scrive o anche negli anni immediatamente precedenti;
più nuovi poeti... d'èrcole o degli ercoli hanno scritto...
a quanto visto, udito, sperimentato o fatto in precedenza. francesco da barberino
montar cominciò la ferocità della pistolenza, o in tutto o in maggior parte quasi
la ferocità della pistolenza, o in tutto o in maggior parte quasi cessarono e altre
, un progresso rispetto a quanto pensato o provato in precedenza. chiaro davanzati,
leggi d'abisso così rotte? / o è mutato in ciel novo consiglio,
nuova litizia, diletto 0 altra passione o nova mutazione gli può sopravenire de la
condizione di vita, un regime politico o istituzionale; anche nell'espressione ordine nuovo
per lo più violento, della situazione politica o istituzionale (ed è calco dell'espressione
32. che presenta caratteristiche spirituali o morali profondamente mutate rispetto a un momento
una camera d'albergo, e dormire quattro o cinque ore. bastavano. da quel
. che introduce, con la sua opera o più in generale col suo orientamento filosofico
sii nuovo. serra, iii-61: virgilio o dante non son mai così grandi e
somma, che si aggiunge al precedente o che lo sostituisce; ulteriore. -anche:
-in relazione col nome di uno stato o di una regione, compone toponimi di
nel corso dei grandi viaggi di esplorazione o in seguito a essi. p
e la città regia è il messico o themistian, l'altra il perù, scoperto
: non sparagnano [i genovesi] fatiga o pericolo, peregrinando non solo per ogni
d'annunzio, i-191: arridi, o mare paterno, arridi / tu con l'
ti reco! 37. che rinnova o riproduce in sé i caratteri, le
modo analogo, che ne ha assunto o ne assume gli atteggiamenti; che si
atteggiamenti; che si trova nelle situazioni o nelle condizioni per cui è rimasto celebre
cui è rimasto celebre quel personaggio storico o leggendario. dante, inf.,
sirene! -con riferimento a entità o fenomeni fisici. dante, conv.
e vesti] vermiglie, altre turchine, o perse, / candide queste, e
pingea. -che è destinato o si trova accidentalmente a riprodurre o a
destinato o si trova accidentalmente a riprodurre o a rinnovare le caratteristiche urbanistiche, politiche
corso storico che ricorda, nella buona o nella cattiva fortuna, le vicende di
, iii-3-332: ecco -dice -, o nuova sparta, / le felici termopile
di francia. 38. subentrato o succeduto a qualcuno in una carica,
-per indicare, di personaggi storici o illustri (o anche semplicemente appartenenti a
, di personaggi storici o illustri (o anche semplicemente appartenenti a una stessa famiglia
presente, nel momento storico di chi parla o scrive (e che, per lo
pronta ad accettare il nuovo, vero o finto, nell'arte, appunto come si
. esci. questa, quella è nuova o nuova di zecca!: per indicare
di zecca!: per indicare stupore o anche sdegno in relazione con un'affermazione
sdegno in relazione con un'affermazione ingiusta o non veritiera o con una pretesa insensata
con un'affermazione ingiusta o non veritiera o con una pretesa insensata. pananti,
parola sola, quella di 'trascendentale 'o altra che si scelga delle già coniate
altra che si scelga delle già coniate o che piaccia coniare a nuovo.
esso solo, le 'valorizza 'o idealizza, ossia le investe, trasfigurandole
rigenerato, rifatto. stefano protonotaro o pier della vigna, 416: com'a
ha del novo in una bocca pretina o semipretina. -da nuovo,
, sia alla produzione di opere artistiche o letterarie). boccaccio, vili-1-60:
letterarie). boccaccio, vili-1-60: o leggendo quello che gli passati hanno scritto
quello che gli passati hanno scritto, o scrivendo di nuovo ciò che loro pare o
o scrivendo di nuovo ciò che loro pare o non tanto chiaro mostrato o omesso,
loro pare o non tanto chiaro mostrato o omesso, informano e l'a- nime
a- nime e gl'intelletti degli ascoltanti o de'leggenti, li quali generalmente dottori
, gr., i-22: forse (o ch'io spero!) artefice di
determinata condizione (per lo più economica o sociale). b. segni,
peggiori. -che è di recente origine o acquisizione. b. segni, 9-81
una nuova. -mettere, rimettere o rifare a nuovo: riparare, restaurare
fondati si vedono oggi come furono accresciuti o a nuovo rifatti in una età più
continuamente un'opera allo scopo di perfezionarla o di aggiornarla. leonardo, 2-224:
moda corrente nel proprio modo di vestire o di acconciarsi. bocchelli, 1-ii-155:
-vestire, vestirsi, adornarsi a nuovo o di nuovo: indossare abiti acquistati da
nuovo: indossare abiti acquistati da poco o mai usati prima, per lo più
morato per mostrarsi / alcuno in atti o per spander sospiri / o con sue
in atti o per spander sospiri / o con sue veste di novo adornarsi, /
lo governa: dopo, morendo, o che il successore sia il figlio o
, o che il successore sia il figlio o altri, il governo che succede non
). letter. che è nato o vive nel nuovo mondo; americano.
corridoio (con contorno ellittico, rettangolare o subquadrangolare e tetto a solaio di lastroni
raggruppano intorno a sé villaggi con capanne o altre costru zioni e corpi di
riferisce, che è proprio dei nuraghe o della civiltà preistorica e protostorica testimoniata da
tralci legnosi marrone violaceo, grappoli medi o grandi, per lo più serrati,
dante, par., 26-93: o pomo che maturo / solo prodotto fosti
che maturo / solo prodotto fosti, o padre antico / a cui ciascuna sposa è
loro da petto una nusca d'oro o d'ariento (cioè una boccola con uno
2. bot. che si presenta inclinato o ricurvo da un lato in una fase
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della nutazione. nutazióne,
può essere rappresentato graficamente da ondulazioni più o meno ampie sulla superficie del cono di
. 2. bot. curvatura o inclinazione di un organo vegetale (peduncolo
, di censurare comportamenti trascurati, pavidi o biasimevoli; ammonitorio (con partic.
patrizi, ii-128: quel poema similmente, o nutètico o parenetico, col quale anfione
ii-128: quel poema similmente, o nutètico o parenetico, col quale anfione esortò e
di quelli che diedero fuori poesia parenetica o ammonitoria e nute- tica o riprensoria:
poesia parenetica o ammonitoria e nute- tica o riprensoria: quella per dare precetti di virtù
letter. cenno che esprime la volontà o che impartisce un comando. -anche con
pontefice che... non ardiscono o non sanno contradire cosa alcuna.
; fornitura del cibo necessario alla crescita o alla conservazione delle funzioni vitali.
fuori di speranza di ricogliere grano biada o altri frutti, in quest'anno per nutricaménto
senso concreto: alimento adatto a persone o ad animali; cibo. -anche: sostanza
; cibo. -anche: sostanza nutritiva o assimilabile; ciò che ristora l'organismo.
3. ciò che è nutrito o allevato. -in partic.: insieme
. cavalca, 19-78: piaceti, o signore dio, che del nutri- camento
4. figur. formazione morale o spirituale, educazione, insegnamento.
se costoro mostrassono le immagini de'padri o e'domestichi nudricamenti nominas- sono, pensi
venti. -chi favorisce la persistenza o la lunga durata di una situazione.
mangiare, provvedere al sostentamento di una o più persone. -anche: ospitare alla
-con riferimento all'azione di dio o della provvidenza. cavalca, 20-561
concorre alla fatica di covar le vuova o di nutricare i piccioli figliuoli, aveva
al clima: permettere resistenza di una o più persone, ospitare; fornire alla
cielo alma nodrica / che a'suoi padri o con sé mai si raffronte.
col proprio latte, allattare (dettodella madre o della balia). tedaldi, 1-1
di un ragazzo; allevare nell'infanzia o nella gioelemento naturale. vinezza.
a lui non fora / sembiante orso o leon, ch'alpe nutrica, /
che vi si vorrà su innestare o ella noi nutricherà e noi giugnerà
gli elementi nutritivi necessari all'organismo umano o animale; servire come cibo o all'
umano o animale; servire come cibo o all'alimentazione, saziare dalla fame (un
simil. aggiungere combustibile a una fiamma o al fuoco per evitare che si spenga.
, 4-8: non sei quella tu [o lucerna] per cui mi conviene scemare
con la particella pronom. acquistare forza o luminosità; divampare. ovidio volgar.
la natura, / intendon sanz'aver dubbio o fatica: / né la troppo sottile
sottile e vana cura / muove la bile o adusti umor nutrica. 9
. 10. portare la barba o i capelli notevolmente lunghi e molto curati
. curare la formazione spirituale di una o più persone, istruire, ammaestrare (o
o più persone, istruire, ammaestrare (o concorrere nel dare all'anima il nutrimento
s. bonaventura volgar., 54: o quando arò il pane dell'amore,
, / ove mai non si piange o si sospira, / di gioie eterne ti
lieti boschi, / né per fioriti prati o valle ombrose, / mi mena amor
in firenze ed altrove, che, o per ignoranza o per passione o per
ed altrove, che, o per ignoranza o per passione o per malizia, approvano
che, o per ignoranza o per passione o per malizia, approvano, nutricano,
14. educare, far sviluppare una facoltà o una qualità con opportuni mezzi; indirizzarla
con una virtù, anche con un errore o un vizio. dante, purg.
dolci pensier che amor notrica. -condurre o protrarre resistenza (anche nell'espressione nutricare
avere la proprietà di indirizzare una persona o una facoltà in una direzione determinata;
una direzione determinata; influire sull'animo o sul comportamento in modo continuo; far
, iii-2-195: pietà vi stringa, o popoli, del duolo / ond'è sacra
essere la causa durevole di un atteggiamento o di un sentimento; mantenere vivo e
unaparticolare condizione psicologica, che interamente (o in gran parte almeno) la informa di
in una determinata situazione, anche dolorosa o illusoria, per lo più dominatada un sentimento
mai vero / che altra donna abbi o che d'altr'omo i'sia: /
: come può uno che si nutrica o vive di sguardi non andare ad involarli,
: non potersi muovere di luogo, o fare atto veruno per dolore di membra
da nùtrix -tcis * nutrice '(o, secondo alcuni, iter, di nutrire
le var. nodricare e notricare presuppongono o una forma * nutritóre, con la vocale
[s. v.]); o un popol. * nòtritóre, formato
altri. g. gozzi, i-7-60: o degna o santa figliuola del cielo,
g. gozzi, i-7-60: o degna o santa figliuola del cielo, o bellissima
degna o santa figliuola del cielo, o bellissima acacia, chi creduto avrebbe mai
determinata tradizione culturale. cattiva disposizione nel generare o da cattiva nutrica- 5. ferrari,
: in penombra lo sguardo sornionetuzione del padre o della madre (e instaurandodella vecchia * nutriccia
guardare la forma delle mammille teorico o con l'esempio pratico; educatore.
sala nelle braccia della nu o più determinato e preciso un sentimento, unatrice
-chioccia. 4. che enuncia o propone, fautore; responsacrescenzi volgar.
provvede all'allattamento naturale del proprio figlio o, più frequentemente, di un bambino
era per lo più di condizione servile o subordinata rispetto alla famiglia del lattante,
animali, che somministra loro il cibo o che segue la crescita dei piccoli quasi
, / men di te bella, o gentil suonatrice, / men amabil di te
amabil di te quando favelli, / o nudrice dell'api. gozzano, i-1316:
-produttrice. bettini, 1-87: o bel giorno d'aprile, / tu stai
meraviglia uscita. conti,... o nutrice di tutte quante le virtù. pallavicino
5. figur. patria (o anche terra o luogo doveuna o più persone
. figur. patria (o anche terra o luogo doveuna o più persone abitano da tempo
patria (o anche terra o luogo doveuna o più persone abitano da tempo).
piena! giov. cavalcanti, 15: o maledetta patria, perché sei tu nutrice
tutte. poerio, 3-511: pensa, o grecia, che tu prima nudrice /
metafora il dire che la rugiada della notte o del mattino serva per nutrimento all'erbe
d'essere baloccatori del ragazzo e facoltà o a determinare una situazione e a pro
e al figur. opera letteraria o disciplina o dottrina filosofica salvini,
figur. opera letteraria o disciplina o dottrina filosofica salvini, 39-iv-137:
i trecentisti] di sì bella o religiosa che impronta di sé la formazione
allevatore e nutricio. culturale di una persona o che produce un ar = voce dotta
grazie: per indicare la leggiadria innata o il gusto del bello derivante da un'
sm. ant. uomo che alleva o si prende cura di un bambino, in
viso e capace di apportare elementi vitaminici o di stimolare il trofismo delle cellule.
delle cellule. -scherz. che indica o designa la funzione dell'alimentarsi.
, sm. sostanza di origine vegetale o animale (allo stato naturale o, più
vegetale o animale (allo stato naturale o, più spesso, variamente manipolata)
nutrire, ciò che si può mangiare o somministrare come pasto; alimento, cibo
rappresenta 11 vero nutrimento. -cibo o mangime adatto agli animali. crescervi
quel solo tal numero determinato di ragnateli o di brucolini o di mele o di
numero determinato di ragnateli o di brucolini o di mele o di qualsivoglia altro nutrimento
ragnateli o di brucolini o di mele o di qualsivoglia altro nutrimento che basti con
uso della semola e dell'acqua bianca o farinosa, e datele pochissimo nutrimento.
seme, il nutrimento, la scorza. o. targioni tozzetti, i-30: in
, i-10-78: quanto s'ingoia per forza o contro natura non diviene ordinariamente nudrimento
dall'organismo, propria di un cibo o di una sostanza alimentare; potere,
di cattivo nutrimento e dalle bevande guaste o perniciose anche in altri tempi. foscolo
parti, che per la loro maggiore o minore unione più tardi o più presto
loro maggiore o minore unione più tardi o più presto ricevono e perdono il nutrimento
il provvedere alle necessità alimentari di una o più persone; sostentamento, mantenimento.
nutrimento di essi. -allevamento o mantenimento di animali da lavoro o da
-allevamento o mantenimento di animali da lavoro o da trasporto. paoletti, 1-1-200:
6. per simil. materiale infiammabile o atto a mantenere la combustione, ad
gran cognossimento, / da nodrimento - o da natura, quero. -mezzo
8. ristoro morale, sollievo dai mali o dalla sofferenza, conforto. fiore
9. ciò che eccita, alimenta o rinsalda e fa più intenso un sentimento
. -aggravamento di una situazione negativa o di un vizio. pasqualigo,
situazione determinata, che vale a rafforzare o a conservare nel tempo; incentivo.
siete risoluto che la solitudine sia incitamento o nodrimento di questa tranquillità, non potere
che arricchisce spiritualmente, che forma intellettualmente o moralmente. fra gidio [crusca]
; nodriscono... di pesce, o fresco o secco all'aria. a.
... di pesce, o fresco o secco all'aria. a. cocchi,
a donna che non possa nutrir nobilmente, o con la facoltà propria o con quella
nobilmente, o con la facoltà propria o con quella di lei. p. tiepolo
essere medicato; e invalidandosi per vecchiezza o per altro, essere dal comune nudrito
acciocché coloro che nell'espugnazion delle città o nelle zuffe eran feriti non andassero cercando
in quey giorni nodrir- gli di frumento o di fava. -di animali (
dieta in gran parte di latte di vacca o d'altro quadrupede che si nutra d'
bambini a'quali manchi il latte materno o della nutrice. c. gozzi, i-93
3. mantenere al proprio servizio per utilità o er diletto, anche profondendo adeguati mezzi
longamente nudrì. parabosco, 2-40: o miseria, o infelicità non conosciuta, il
parabosco, 2-40: o miseria, o infelicità non conosciuta, il tenir servi
4. far crescere e sviluppare un neonato o un bambino, somministrandogli il nutrimento necessario
le bestie mute nutriscono i figli loro o sani e forti o magagnati e debili.
i figli loro o sani e forti o magagnati e debili. molza, 1-229:
daziario del peruzzi, tu nutri, o mia cara città, dei cinesi.
curare la crescita, far proliferare uno o più animali, a scopi per lo più
non te ne spaventi per li ladroni o per animali li quali son loro nemici.
/ sì bei non nutre il mar coralli o conche. f. negri, 1-162
5. influenzare, plasmare o formare intellettualmente, moralmente e culturalmente,
mare] non fin dall'infanzia o dalla giovinezza, per lo più innutre nel
vista di un'attività di interesse sociale o con -fornire il cibo. riflessi
e i carducci, iii-24-305: o mia bella e gloriosa città, fiori erano
tuoi sarpi, vii-8: dalli succhi terrestri o sali o allumi o altro roseti,
, vii-8: dalli succhi terrestri o sali o allumi o altro roseti, oltre le
: dalli succhi terrestri o sali o allumi o altro roseti, oltre le vipere che
sotto i bianchi che sia, composte sono o nodrite le piante. m. adriani,
chi li vuol porre [i cedri] o nutrire in luoghi freddi forniscali di pareti
un luogo, a una condizione ambientale o climatica). chiabrera, 1-ii-404:
cerere bionda. lemene, 1-55: o placide aurette, / celesti tesori, /
g. rucellai, 103: o corran chiari e tremolanti rivi, /
carducci, iii-3-45: il vostro sangue, o eroi, nudrì le rose / di
la barba. caro, 7-598: o bacco, o libero, / gridando,
caro, 7-598: o bacco, o libero, / gridando, euoè, questa
. parini, giorno, i-1012: o che natura / a te il nodrisca,
natura / a te il nodrisca, o che da ignota fronte / il più famoso
olorosa e grassa e struggesi come pesce o ragia. chiabrera, 1-iii-342: tu,
infirmità de gli occhi col sugo della ruta o del finocchio.
è inzuppato, si mette a sciugare o al sole o nelle stufe, le quali
si mette a sciugare o al sole o nelle stufe, le quali si soglion
; e si fa il medesimo cinque o sei volte, sì come si nutrisce la
nutrisce la sarcocolla col latte d'asina o di donna. il seme del carvi e
. m. cavalli, lii-12-291: o acquistiamo più stato, o sminuiamo le bocche
lii-12-291: o acquistiamo più stato, o sminuiamo le bocche inutili, o
o sminuiamo le bocche inutili, o coltiviamo il paese, si che nutrisca tutti
nel fare quello loro bevanda detta birra o cervosa. dottori, 3-36: di cli-
-con riferimento alla funzione svolta dal sole o dall'aria libera nell'equilibrio naturale o di
o dall'aria libera nell'equilibrio naturale o di un organismo. - anche assol
le facoltà morali, intellettuali e spirituali o anche la sensibilità di una persona (
c. campana, i-563: ella, o persuasa da alcuni che disegnavano che il
nodrito ad acconcio de'loro interessi, o che non volesse sostener tanto peso,
della sventura. buzzi, 45: o poeta, avessi tu compreso / che
prima. -con riferimento a concetti astratti o a soggetti inanimati. boine,
, 1-8: qual più leggiadra vista o grato aspetto / che, per terbette molli
nutrire il guardo / là dove rivo o fonte / per dolce corso mormorando rida?
14. figur. far nascere, suscitare o favorire losviluppo, la continuazione, la persistenza
durevole e continuo. arrigo testa o giacomo da lentini, 4io: lo fin
della prussia. calandra, 1-183: o poterla invece sprezzare, e nutrir quel
foscolo, 1-176: vere cose parlavi, o prometèo; / ma il tuo fato
-sostenere (una persona, in un'attività o in un progetto). sagreao
, rinvigorire, far sviluppare una facoltà o una qualità con mezzi adeguati; guidarla
scuole di tutta italia a mortificare gl'ingegni o a nu- drirli di misantropia, frementi
bibbia volgar., v-221: tu [o signore] sei mia fortezza e mio
regge un che v'è dentro, o spirto o mente / o anima che sia
che v'è dentro, o spirto o mente / o anima che sia de
è dentro, o spirto o mente / o anima che sia de l'universo.
una sedizione. - in indarno, o d'elicona / selve beate, a questo
partic.: predisporre i mezzi per condurre o pro / de i casti
1-ii-335: sono necessitati [gli uomini] o pensare che non vi sia pace,
pensare che non vi sia pace, o tanto prevalersi ne'tempi della guerra che
la particella pronom. trovare sostentamento spirituale o intellettuale, durata, forza, vigore
durata, forza, vigore di passione o di idee; incrementarsi (per lo
crea un mondo ideale di speculazioni filosofiche o d'immaginazioni religiose. sinisgalli, 6-172
foscolo, xiv-12: non nutro sensi o pensier di rancore o di negra ipocondria
: non nutro sensi o pensier di rancore o di negra ipocondria, ma di dolori
53: gradì costei gran tempo, o '1 mostrò forse / con simulati e
oran- ges. moneti, 138: o gente vile, o gente sfaccendata! /
moneti, 138: o gente vile, o gente sfaccendata! / che sol forse
fatto? non mi vuoi più? o pensi di innamorarmi maggiormente nutrendomi di desideri
di altra natura. gnoli, 1-346: o muse de'popoli, o voi /
1-346: o muse de'popoli, o voi / sdegnose di glorie non pure,
poi la stampa ogni mese regolarmente, o ti prego a disimpegnarti perché qualunque benché
. poliziano, st., 1-2: o bello idio ch'ai cor per gli
g. b. casaregi, 234: o del ciel ornamento, angiol supremo,
, 287: quando se fosse andato o mandato ad crema, el signor roberto
fredda grossa che racchiuda in sé aere o vapore aereo, la quale per la sua
accordi, in partic. in materia politica o militare, talvolta segretamente e a danno
= voce dotta, lat. nutrire (o * nutrire, per le var.
apertura praticata nella parte centrale dell'ilo, o talora sopra uno dei suoi lati,
, saporosi vini, spezierie, begli o fini vestimenti, panni trananti, balli,
decozione farinacea leggiermente nutritiva come di riso o d'avena. manzoni, fermo e
, or quando / del sole il fuoco o qualunqu'altro ardente / vapor, succhiando
da considerare se l'anima è partibile o no, avendo platone forse e gli
la irascibile nel cuore e la naturale o vero nutritiva nel fegato. piccolomini,
l'embrione è animato da un'anima nutritiva o vegetabile; ma che questa nello sviluppo
e quale si conservano le membra naturali o genitali o ricercando... l'universo
quale si conservano le membra naturali o genitali o ricercando... l'universo delle piante
mariotto davanzati, lxxxviii-1-443: o cibo ameno, nerale dell'organismo
nerale dell'organismo. o licor notritivo / della bramosa mente, qual
necessarie alla vita del mondo vegetale; utile o necessario alle piante. leonardo,
nutritivo: miscela di sostanze, naturali o sintetiche, che viene talvolta impiegata nella
provenienti dalle arterie perforanti dell'arteria femorale o dall'arteria femorale profonda; sono distinte
quelle che si originano dall'arteria omerale o dall'arteria omerale profonda e irrorano l'
quella che si diparte dall'arteria tibioperonea o dalle arterie tibiali o dall'arteria peronea
dall'arteria tibioperonea o dalle arterie tibiali o dall'arteria peronea e irrora la tibia
non so se vivano perché non mangiano o se mangiano perché non vivono. manzoni
farinosa e più corteccia fur- furacea, o sia di crusca, che non renderebbe un
di curato (nelle espressioni ben o mal nutrito). ariosto, 41-1
. sparso in ben notrita e bella / o chioma o barba o delicata vesta /
ben notrita e bella / o chioma o barba o delicata vesta / di giovene leggiadro
e bella / o chioma o barba o delicata vesta / di giovene leggiadro o
barba o delicata vesta / di giovene leggiadro o di donzella. bonarelli, xxx-5-33:
, che, a parlarvi liberamente, nulla o pocovale nei servigi de le donne. marino
1-i-362: i beni delle famiglie spente o sbandate ae'signori castellani passarono a'nuovi
107: [la filosofia]: « o mio nutrito, beato te per questa
foll'è chi lascia il ver per ombra o fumi, / o da'nudriti in
il ver per ombra o fumi, / o da'nudriti in guerra sperar pace.
zione culturale, intellettuale, spirituale, morale o accusativo alla greca. professionale
il sen nodriti. nelle espressioni ben o mal nutrito) ', educato in -fortificato
di poco peso. pesti, ii-32: o di radice imperiale indegno, / mal
. ghislanzoni, 7-117: se la buona o inferma costituzione del nostro individuo dipende molto
nelle guerre civili. -indotto a credere o a sperare qualcosa sul fondamento di vane
sperare qualcosa sul fondamento di vane apparenze o di inganni. del bene,
appena / sia stato dalle muse a pranzo o a cena? pavese, 8-192:
che si forma su una determinata cultura o si fonda su presupposti ideologici o su
cultura o si fonda su presupposti ideologici o su modalità particolari. milizia, v-414
avevano espresso le loro idee, poco o niente metafisiche e fisiche, nudrite tutte di
, ben articolato (un'opera letteraria o filosofica, uno stile). monti
importa che la rubrica ci sia sempre o sempre nutrita. 17. impiegato
nutrito: che è, compieta- mente o in parte, privo di gambo (un
, privo di gambo (un fiore) o di radici firn albero).
. ant. ciò che riceve e assimila o utilizza il nutrimento che gli è proprio
la crescita in sostituzione di uno o di entrambi i genitori. - al femm
, xliii-366: dolente più che madre o nudritrice, / di lacrime quel santo
il nutrimento. tasso, 8-5-1563: o fortunato, e di te padre e figlio
, 1-78: l'uova... o sono uova vuote, future gabbie o
o sono uova vuote, future gabbie o prigioni del vermicello spermatico o piene di
future gabbie o prigioni del vermicello spermatico o piene di sol liquido nutritore, o
o piene di sol liquido nutritore, o sono uova coll'embrione preformato. vittorelli
che mantiene al proprio servizio per utilità o per diletto una persona, un gruppo di
ti vogl'io, / di bei dèstrieri o nudridor famoso. salvini, 48-83:
(con partic. riferimento a dio o alla provvidenza divina). prose
. che favorisce una particolare condizione spirituale o dà impulso e fermento a mali,
favo, contenente per lo più miele puro o mescolato con sostanze zuccherine, sistemato nell'
con sostanze zuccherine, sistemato nell'arnia o in prossimità degli alveari. = voce
color di tutto il corpo, cioè pallido o fosco, significano qualche vizio notabile ne
e rinviene ai primi sviluppi nutritura acconcissima o nei cotiledoni o dentro l'uovo o
primi sviluppi nutritura acconcissima o nei cotiledoni o dentro l'uovo o mediante la lattazione
acconcissima o nei cotiledoni o dentro l'uovo o mediante la lattazione. -per
3. figur. ciò che alimenta o suscita uno stato d'animo, una
stato d'animo, una tendenza, o suggerisce un comportamento. speroni, 1-2-391
poche volte sono fattura del suo furore o almen certo sua nutritura. bruno,
una persona nei sentimenti e nel comportamento o costituisce l'elemento più efficace nella formazione
, alla crescita, all'educazione di uno o più bambini. predica,
musso, ll-proem. -2$! >: o chiesa romana, quando fusti lattata da
i filari], rendono poca biada, o sia l'ombra degli alberi, che
ombra degli alberi, che loro nuoce, o la mancanza della rugiada, trattenuta dalle
della rugiada, trattenuta dalle soprastanti fronde, o il difetto del necessario sugo nutrizio assorbito
proprio, che si riferisce alla nutrizione o allo stato di alimentazione di una persona
allo stato di alimentazione di una persona o di una collettività. - indagine nutrizionale
. processo biologico che consiste nella somministrazione o nell'assunzione, da parte degli organismi
è propria dell'uomo, degli animali o delle piante prive o povere di clorofilla
, degli animali o delle piante prive o povere di clorofilla). -nutrizione autotrofo:
. cocchi, 4-1-85: gli scopi o indicazioni della cura ai un male..
2. figur. educazione, formazione spirituale o culturale. pallavicino, 1-573:
e facesse mal tempo, cioè fosse niuvole o piovesse piano, allora se ha da
: umidità. jahier, 141: o se [le scarpe] bagnassero solo quando
. per simil. accumulo visibile, più o meno compatto e ampio, di vapori
. quasimodo, 1-60: dimenticate, o figli, le nuvole di sangue / salite
la pianura. 5. quantità o massa confusa di elementi eterogenei o della
quantità o massa confusa di elementi eterogenei o della stessa specie (che celano qualcuno
della stessa specie (che celano qualcuno o qualcosa oppure abbagliano e offuscano lo sguardo
del mento. 6. abito o drappo ricco, sfarzoso, raffinato,
vaporoso, finemente lavorato, con pizzi (o anche ampio, avvolgente).
. -ant. sintomo della perdita o della diminuzione di trasparenza del cristallino;
vista e ne leva via il anno o nuvola. annotazioni sopra il decameron, 73
sulla cima del paese, la neve o nuvola della musica di zampogne. calvino
santi, schiere angeliche, divinità (o da cui uscivano 1 personaggi stessi)
offusca, turba la serenità dell'anima o lo stato dei rapporti interpersonali; cruccio
rintocchi. -manifestazione esteriore della preoccupazione o dell'angoscia dell'anima. bianchi,
di nuvole. -incombente minaccia politica o militare o economica nei confronti di uno
. -incombente minaccia politica o militare o economica nei confronti di uno stato.
volontà; ciò che induce in peccato o a un comportamento non morale o non
peccato o a un comportamento non morale o non sociale; colpa, vizio.
di agganci con la realtà, astratta (o considerata tale). -anche: momento
tale). -anche: momento espressivo o stile letterario astratto o astruso.
: momento espressivo o stile letterario astratto o astruso. periodici popolari, i-204:
letteratura presente... si perde o in vuote generalità o in particolarità minuziose
. si perde o in vuote generalità o in particolarità minuziose o si confonde
vuote generalità o in particolarità minuziose o si confonde alle nuvole o si confonde all'
minuziose o si confonde alle nuvole o si confonde all'arena. carducci,
gravitano intorno al nucleo di un atomo o che si addensano in un tubo elettronico,
nelle armi gentilizie per sostenere mani benedicenti o bracci armati ed è raffigurato solitamente di
ed è raffigurato solitamente di color azzurro o argenteo.
su per le nuvole: ideare, pensare o argomentare in modo cervellotico, astruso,
in modo cervellotico, astruso, fantastico o estremamente pignolo, pedante. tommaseo [
-avere la testa, il capo nelle o fra le nuvole; stare, essere
fra le nuvole; stare, essere o vivere nelle o fra le nuvole, abitare
; stare, essere o vivere nelle o fra le nuvole, abitare le nuvole
l'aria d'esser fra le nuvole o di cadérne allora allora. manzini, 18-81
valore aggettivale): distratto, svagato o, anche, privo di senso pratico,
oggetti che si trovano momentaneamente in volo o sospesi nell'aria. lengueglia,
. carducci, ii-21-146: la nube o nuvolaglia di versi italiani che mi circonda
mosche. 5. figur. sistema o concezione filosofica o ideologia astratta o oscura
5. figur. sistema o concezione filosofica o ideologia astratta o oscura e inconcludente;
sistema o concezione filosofica o ideologia astratta o oscura e inconcludente; fumisteria. papini
elle si trovano di presente, o in fossi o in nuvolai o in paduli
di presente, o in fossi o in nuvolai o in paduli o in lame
presente, o in fossi o in nuvolai o in paduli o in lame. =
in fossi o in nuvolai o in paduli o in lame. = dal lat.
punto: comunemente anche scossa d'acqua o passata cracqua. 2. per
sm. gran quantità di nuvoli addensati o raccolti insieme. - anche: annuvolamento
di nuvole luminose che avvolgono i personaggi o su cui appaiono cristo o un santo
i personaggi o su cui appaiono cristo o un santo o dio stesso. lubrano
su cui appaiono cristo o un santo o dio stesso. lubrano, 1-213:
nuvolai1. nuvolato2, agg. carico o coperto di nuvole; nuvoloso, rannuvolato
4. che presenta macchie più o meno estese di colori diversi (un
di nubi; è usata in legatoria o come carta da parati. = da
nuvulètta), sf. piccola nube o addensamento di vapori di esigue dimensioni.
valore aggettivale): adorno con disegni o ricami raffiguranti piccole nuvole. domenico da
nuvoletta con le parole che dice, o con i rumori che fa.
turba adoratrice. 6. abito o decorazione leggera, vaporosa. panzini,
9. figur. ottenebramento, momentaneo o di lie; ve entità, della
lie; ve entità, della mente o dello spirito; tristezza, malinconia,
banfi, 9-403: non erano propositi o desideri questi che le si ravvolgevano in mente
nuviletti, dove la luce del sole o della luna produca effetti variati, e
ognuno è grato... un filo o nuvolétto d'incenso. 3.
d'un nuvolétto di verace sdegno / o simulato. pindemonte, ii-299: di
arlia, 374: « 'nuvolosità'o 'nuvolismo'piacerebbe a taluno prendere metaforicamente per
, onde, per affettazione d'immaginativa o di raziocinio, si avvolge in oscuro e
vostro ed il cervello / seren di verno o nuvolo di state. 3
: questo accade sul far della sera o quando è nuvolo. fausto da longiano
ancora che sia tempo nuvolic- cio, o nebbia, o vero se fioccasse un poco
tempo nuvolic- cio, o nebbia, o vero se fioccasse un poco saria meglio.
di capre. -in espressioni comparative o in similitudini. giamboni, 7-88:
, ii-227: quanto un nuvol la state o 'l verno el sole / dura sua
. -con riferimento a teofanie bibliche o a eventi miracolosi e anche al regno
sulla vita di gesù cristo, 11: o signore,... la tua
4. fitto lancio di frecce o di altri proiettili; grande quantità di
di frammenti, di oggetti diversi lanciati o diffusi per l'aria. tasso,
. roberti, iv-140: da cinque o sei anni in qua io ebbi un
dello spirito che provoca angoscia e timore o, con valore attenuato, tristezza,
. -per metonimia: ciò che provoca o che deriva da tale turbamento.
tristezza, tormento, paura, malinconia o anche una particolare eccitazione. atanagi
e di instabilità che segue un turbamento o una crisi politica o sociale e che
che segue un turbamento o una crisi politica o sociale e che si paventa foriera di
il mortai senso. -oscurità concettuale o espositiva. a. cocchi, i-196
la fidanzata, finché si fosse stemperato o in sereno e in gragnuola quel nuvolone di
nuvolone minaccioso degli esami inutili da passare o la pioggia torrenziale dei compiti cretini,
zona interessata; è misurata in decimi o, nelle carte meteorologiche e oggi più
arlia, 374: 'nuvolosità 'o * nuvolismo 'piacerebbe a taluno prendere
, onde, per affettazione d'immaginativa o di raziocinio, si avvolge in oscuro e
ricondurrà la sera bruna, / esca, o riposo, sotto lieve schermo / di
il suo mezzo quasi una terra, o pur come un umido ed uno nuvoloso corpo
delle ametiste di massa] sono nuvolose o marmorose, ma ve ne sono de'
.. della varia * cecità nuvolosa 'o 'suffusione 'o 'glaucoma '
cecità nuvolosa 'o 'suffusione 'o 'glaucoma 'o 'cataratta 'che
'suffusione 'o 'glaucoma 'o 'cataratta 'che dir si voglia
tra gente che combatteva risoluta di vincere o di morire, e quest'era non
che rivela turbamento, tormento, mestizia o, anche, ostilità, risentimento (una
x-165: come e come puoi, / o cielo di beltà, meco sereno /
/ si sereni la mia fronte nuvolosa / o mi si apra il cuore / come
: sarà per avventura sereno il mattino o il meriggio, ma nuvolosa la sera.
riguarda le nozze (anche come atto o rapporto giuridico); peculiare, specifico
del nuziale invito. pindemonte, ii-230: o nuziali nodi, quanto forte / stringete
baci nuziali. -fatto da marito o moglie (o da marito e moglie
-fatto da marito o moglie (o da marito e moglie insieme).
nuziale. 2. che si riferisce o è destinato a servire in modo particolare
ti veggo. foscolo, vi-386: o voi, cui teda nuzial congiunge / nel
4. letter. che evoca o suscita la gioia, il piacere dei
cinque: 'giove, giunone, lucina 'o 'diana, v enere 'e
di tempo. -quoziente, tasso o indice di nuzialità (anche semplicemente nuzialità)
. e letter. in modo conforme o adatto alle nozze; secondo che si
da fronde de pruni, corniali, nuzoli o d'altre arbori che quel paese fecundamente
occupa il tredicesimo posto (il quattordicesimo o il quindicesimo se si comprendono anche la
n e la p; corrisponde alla o dell'alfabeto latino e alf'o pixpóv
corrisponde alla o dell'alfabeto latino e alf'o pixpóv dell'alfabeto greco, che deriva
alfabeti semitici indicava un'esplosiva laringale sonora o una spirante velare sonora. -fonet.
segno grafico indicante due fonemi vocalici posteriori o velari di media apertura, che richiedono
che risulta dall'apertura minore è detta o stretta o chiusa (che si suole
dall'apertura minore è detta o stretta o chiusa (che si suole indicare con
, quella che risulta dall'apertura maggiore o larga o aperta (segnata con
risulta dall'apertura maggiore o larga o aperta (segnata con l'accento grave:
per m dico asso, / per o dico oltre e de r fo ragione.
quindi si rivolve e torna ne l'o; sì che veramente imagina questa figura
figura: a, e, i, o, u, la quale è figura di
, inf., 24-100: né 'o 'sì tosto mai né 'i *
, 345: da l'a a l'o disvaria marte a morte. bembo,
... è il suono della o, allo spirito della quale mandar fuori le
fuori si sporgono. delminio, ii-148: o e u hanno tanta affinità che runa
. salviati, ii-1-147: l " o * largo si sente in 'rocca '
e metter le labbra in circolo, 'o 'largo sarà sentito. e se
, uscirà più tardo e sonerà 'o 'stretto. gigli, 2-27: l'
'stretto. gigli, 2-27: l'o cangiasi spesso in u, come '
con tanto di desinenza in 'o 'o in 'us 'e in
tanto di desinenza in 'o 'o in 'us 'e in 'um
messo al sillabario, e manco l'o dall'a non lo distingue. nieri
distingue. nieri, 2-127: certi o come cerchi di botte. cassola, 9-7
: la più lunga era sotto la o. si vede che nell'entusiasmo di finire
smargiasso / venia quel gonfianugoli dell " o '. -con riferimento all'apertura
duca levò un rumore, faccenao un o più grande che una bocca di pozzo
fa contenta questa corte / alfa e o è di quanta scrittura / mi legge amore
è di quanta scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. sacchetti, 359
scrittura / mi legge amore o lievemente o forte. sacchetti, 359: io priego
sacchetti, 359: io priego alfa ed o, principio e fine, / che
come si legge che dio è alfa e o, cioè principio e fine.
45 — battaglia, xi. o 3. per simil.
pataffio, 9: il piè nell'o non gli hai, né pur le suola
. 4. numism. tornese dall'o tondo: moneta francese (eros tournois
moneta francese (eros tournois à l'o rond) coniata da filippo iv nel
il sade computò i 6 mila tornesi dall'o tondo, accennati nel contratto di nozze
numero undici; sormontata da una lineetta (o) indicava undicimila. tramater [
poema. nelle intitolazioni e iscrizioni * o. d. c. offre, dedica
, consacra '. ma 1 " o 'basterebbe. 'o '. ordine
ma 1 " o 'basterebbe. 'o '. ordine di religione, di
religione, di cavalleria. 'm. o. minore osservante'de'francescani;
; * p. d. o. prete dell'oratorio '. 'o
o. prete dell'oratorio '. 'o. ore, oncie '. un '
. ore, oncie '. un 'o 'segna i gradi d'una scala
d'una scala che misura uno spazio, o d'un cerchio. anche abbreviatura d
d " ossigeno '. 'g. o. grande oriente. p. o
o. grande oriente. p. o. porta ottomana. o. oriente;
. p. o. porta ottomana. o. oriente; n. o.
ottomana. o. oriente; n. o., nord ovest '.
particolari-affermativi (i), particolari-negativi (o). 9. geogr. abbreviatura
[s. v.]: * o '... in libri di geografia
di geografia e di astronomia, con o senza punto, è abbreviatura di ovest.
v.]: in chimica la lettera o (senza punto) è simbolo dell'
nella notazione alfabetica medievale indicava il sol o il si bemolle della seconda ottava.
aggiunta di un punto all'interno (o) indicava il tempus perfectum cum prolatione
: nella segnatura della numerica la lettera o indica, che la nota in tal maniera
[s. v.]: 'o ': indica la corda vota in sul
s. v.]: la lettera o... in libri di scienza posta
. 17. liturg. antifone dell'o (anche semplice- mente gli 0)
nella novena di natale. -settimana degli o: la settimana in cui tali antifone
[s. v.]: 'gli o ': nome chi si dà alle sette
. * la settimana degli o 'chiamansi i sette giorni che recedono
a questo interposto. -madonna dell'o: festa celebrata in modo solenne in
si battezzò il giorno della madonna dell'o, che in spagna è molto solenne,
'non sarebbe buono a fare un o col culo '. -più tondo
'. -più tondo che l'o di giotto, tondo come l'o di
l'o di giotto, tondo come l'o di giotto: poco scaltro, ingenuo
se * più tondo che l'o di giotto il qual proverbio non
/ minchioni e tondi piucché l'o di giotto. c. dati, iii-n-5-305
io l'ho per tondo più che l'o di giotto non era. /
, 17-3-13: tu sei più tondo dell'o di giotto. guadagnoli, 1-1-91
/ benché sii tondo più dell'o di giotto? proverbi toscani,
, 371: 'tondo come l'o di giotto': uomo di semplicità grossolana
elementi di una proposizio ne o diverse proposizioni coordinate, indicando una distinzione
può essere determinato da un'affinità oggettiva o, più spesso, dal particolare punto
di equipollenza, di identità negli effetti o nelle conseguenze prodotte; può precedere soltanto
e può essere rafforzata da altre congiunzioni o avverbi, come che, si, sia
., 148-3: questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando
148-3: questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando o confortando
: questo puote essere o pregando o domandando o comandando o minacciando o confortando o consigliando
essere o pregando o domandando o comandando o minacciando o confortando o consigliando; e
pregando o domandando o comandando o minacciando o confortando o consigliando; e in ciascuno
domandando o comandando o minacciando o confortando o consigliando; e in ciascuno di questi
puote quelli a cui vae la lettera o la canzone o negare o difendersi per
cui vae la lettera o la canzone o negare o difendersi per alcuna scusa.
vae la lettera o la canzone o negare o difendersi per alcuna scusa. giamboni,
, che guadagna per via di simonia o d'usura o di ladorneccio o di pergiurio
per via di simonia o d'usura o di ladorneccio o di pergiurio o di
simonia o d'usura o di ladorneccio o di pergiurio o di furto o di
d'usura o di ladorneccio o di pergiurio o di furto o di bugia o di
ladorneccio o di pergiurio o di furto o di bugia o di rapina o di forza
pergiurio o di furto o di bugia o di rapina o di forza o d'inquietare
furto o di bugia o di rapina o di forza o d'inquietare o di
di bugia o di rapina o di forza o d'inquietare o di mal giudicare o
di rapina o di forza o d'inquietare o di mal giudicare o d'ingannare o
o d'inquietare o di mal giudicare o d'ingannare o di desiderare onor che
o di mal giudicare o d'ingannare o di desiderare onor che no si convenga
(114): se alcuna figura o colore rettorico è conceduto a li poete,
quando [le cose] s'appressano o son, tutto è vano / nostro intelletto
od ombra de la carne, o suo veleno. idem, par.,
, 29-25: in vetro, in ambra o in cristallo. petrarca, 11-1:
. petrarca, 11-1: lassare il velo o per sole o per ombra, /
11-1: lassare il velo o per sole o per ombra, / donna, non
cacciare, pescare, cavalcare, giucare o mercatare. sacchetti, 218-4: fu
forse undici anni, il quale, o che fosse di razza d'esser piccolo,
che fosse di razza d'esser piccolo, o che alla madre non paresse che crescesse
in campi, dove sono i poponi o cedriuoli ovvero zucche, quando incominciano a stendere
i rami, avvegnaché vi sieno quivi cipolle o no. boiardo, ii-13-6: fusse
no. boiardo, ii-13-6: fusse o per l'error de sua scienzia, /
per l'error de sua scienzia, / o per strenger lo incanto oltra misura,
in parole. ariosto, 13-21: o che m'avesse in mar bramata ancora,
fosse stato a dimostrarlo ardito, / o cominciassi il desiderio allora / che l'
per ogni uno nell'arte un castone, o sia in pendente o sia in anello
un castone, o sia in pendente o sia in anello, qual si direbbe il
la detta ragna da due spallierette di mortella o di lentaggine, o sivvero da due
spallierette di mortella o di lentaggine, o sivvero da due moricciuoli coperti d'ellera.
1-i-38: comprami due paia / di galline o sì qualche gallione. tasso, 3-19
tiepolo, lii-5-205: non è alcuno, o moro o indiano, che senza licenza
lii-5-205: non è alcuno, o moro o indiano, che senza licenza e patente
, che senza licenza e patente possa navigare o contrattare per quelle parti. magalotti,
urtino in muro od in legno, o sì, cadendo in terra, ribalzino
, iv-846: quello svenimento, vero o finto che fosse, non è segno manifesto
/ e licor lieti di francesi colli / o d'ispani o di toschi, o
di francesi colli / o d'ispani o di toschi, o l'ongarese / bottiglia
o d'ispani o di toschi, o l'ongarese / bottiglia. manzoni, pr
a casa, ad aspettarvi lucia, o lucia ve l'aspetterebbe. leopardi,
a'suoi studi intende? / o torna all'opre? o cosa nova
intende? / o torna all'opre? o cosa nova imprende? / quando
? piave, xc-248: questa o quella per me pari sono / a
beltà. pratesi, 1-265: o che vi sia o non vi sia la
1-265: o che vi sia o non vi sia la guerra, il governo
animo. ero convinto che, o prima o poi, sarebbe venuto il mio
ero convinto che, o prima o poi, sarebbe venuto il mio
il buon aroma si diffonde intorno? / o cuci i lini e canti e
che la stagione consenta, zanzare o non zanzare, preferisce dormire all'
allodole assetate / sul miraggio / o come la quaglia / passato il
, ci sia il pederasta / o i bambini che strillano o il disoccupato /
il pederasta / o i bambini che strillano o il disoccupato / o una bella
che strillano o il disoccupato / o una bella ragazza che passa di fuori,
ti dichini a farmi compagnia, / o vuol merzede o vuol tua cortesia.
farmi compagnia, / o vuol merzede o vuol tua cortesia. cavalca, 21-140
magnificato [iddio] in me, o vuol per morte, o vuol per vita
in me, o vuol per morte, o vuol per vita, quasi dica:
. hannomj mandato proferendo dimoiti denari, o voglio io robe o gioie. cassiano
proferendo dimoiti denari, o voglio io robe o gioie. cassiano volgar., prol
ci fé degni della loro veduta, o vuoi discepolaggio, o vuoi compagnia.
della loro veduta, o vuoi discepolaggio, o vuoi compagnia. pulci, 13-37:
al suo potere / allegar trismegisto, o vuoi platone. -ant. quando
farai convito, non apellerai li amici o 'parenti o 'vicini o 'ricchi
non apellerai li amici o 'parenti o 'vicini o 'ricchi. boccaccio,
li amici o 'parenti o 'vicini o 'ricchi. boccaccio, dee.,
ponte in arno: perché ricordavate voi o dio o 'santi? non vi fu
arno: perché ricordavate voi o dio o 'santi? non vi fu egli
g. villani, 7-9: altri, o per viltà di cuore, o veggendo
altri, o per viltà di cuore, o veggendo a loro avere il peggiore,
un concetto precedentemente espresso; collega sinonimi o espressioni equivalenti. cavalca, vii-41:
, vii-41: l'appetito del magisterio, o vogliam dire di essere maestro, è
1-iv-5): intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire
intendo di raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo.
raccontare cento novelle o favole o parabole o istorie che dire le vogliamo. btrni,
, 109: se i fati o le stelle o sian gli dei / volesser
109: se i fati o le stelle o sian gli dei / volesser ch'io
noi diremmo in toscana, una loggia o sì veramente uno androne. salvini,
fecero i latini, uno per metatesi o trasposizion di lettere, cioè 'repere
]. montale, 3-39: del succia o tettacapre morto e della sua bocca a
sostegno apena: / s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni
/ s'io mi posi o soggiorni / o vi perda più giorni.
. 3. introduce una correzione o una limitazione di un concetto precedentemente espresso
inventio è apensamento a trovare cose vere o verisimili le quali facciano la causa acconcia
mi uccidesti nel ventre della madre mia, o, incontanente ch'io nacqui, non
come ciascun ragiona, / sarà vertù o con vertù s'annoda. boccaccio,
modi ciascuno ha la forza di trarre o in tutto o in parte l'animo a
la forza di trarre o in tutto o in parte l'animo a sé e dal
... / lasciar uella battaglia o differire. l. salviati, 9-69:
una, bisogna che le sue parti, o necessariamente o almeno verisimilmente, succedano l'
che le sue parti, o necessariamente o almeno verisimilmente, succedano l'una all'altra
il vincitore / e in arrivando (o che gli pare) avanza / e di
, 2-1-228: italia, italia, o tu cui feo la sorte / dono infelice
. / deh fossi tu men bella, o almen più forte. manzoni, 27-467
forte. manzoni, 27-467: lo difendeva o si proponeva di difenderlo. cammarano,
infelice, corro a salvarti, / o teco almeno corro a morir! moravia,
moravia, v-199: chi non provava o almeno non sembrava più provare alcuna inquietitudine
congiunzione se, indica incertezza fra due o più possibilità. galliziani o rugieri
o più possibilità. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini,
. galliziani o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 440:
cioè se sono ora presentemente di buono animo o no. giamboni, 10-127: vedi
tenuto, se n'è capitato bene o male. dante, inf., 6-84
di savere / se 'l ciel li addolcia o lo 'nferno li attosca. boccaccio,
, non so se da naturai vena o da artificiosa,... gittava tanta
ragion, donna, si sia, / o s'egli è pur disgrazia o mio
, / o s'egli è pur disgrazia o mio difetto, / che quand'io
tale odore fosse da causa locale, o se piuttosto nascesse dalle emanazioni più sottili
9-168: non sapeva se dargli del tu o del lei. 5. unisce
del lei. 5. unisce due o più numerali indicando un'approssimazione compresa fra
. pigaietta, 3-46: per un'accetta o un grande coltello davano una o due
accetta o un grande coltello davano una o due loro figlie come schiave. galileo,
d'ecclittica, e di più di 40 o 45 gradi in circa. calvino,
sempre un uomo dei 'gap', una o due o tre o quattro rampe sotto di
uomo dei 'gap', una o due o tre o quattro rampe sotto di lui.
'gap', una o due o tre o quattro rampe sotto di lui.
incompatibilità, un'alternativa netta fra due o più termini in cui la presenza o
o più termini in cui la presenza o l'affermazione di uno di essi implica
uno di essi implica necessariamente l'assenza o la negazione degli altri, con implicita
degli altri, con implicita esclusione (più o meno assoluta) di qualsiasi possibilità diversa
signoria u ch'elli la rifiuti infra due o tre giorni u più u meno,
davanzati, ii-35: mio è '1 fallo o vostr'è il fallimento? compagni,
il fallimento? compagni, 3-14: o noi morremo per niente, o forse
3-14: o noi morremo per niente, o forse mancherà loro il cuore e nasconderannosi
cuore e nasconderannosi e gitteransi in fuga o in altri vili rimedi. dante, inf
crescerann'ei dopo la gran sentenza, / o fier minori, o saran sì cocenti
sentenza, / o fier minori, o saran sì cocenti? idem, purg.
? idem, purg., 16-136: o tuo parlar m'inganna, o el
: o tuo parlar m'inganna, o el mi tenta. petrarca, 182-4:
dubbio a l'intelletto / la speranza o 'l temor, la fiamma o 'l gielo
la speranza o 'l temor, la fiamma o 'l gielo. boccaccio, dee.
, 1 -intr. (1-iv-27): o voi a sollazzare e a ridere..
meco insieme vi disponete... o voi mi licenziate. detti del beato
che mi consigli tu ch'io faccia? o ch'io entri nella riligione o ch'
? o ch'io entri nella riligione o ch'io mi stia nel secolo?
sonno. / son io ebra, o sì o no? machiavelli, 1-i-15:
/ son io ebra, o sì o no? machiavelli, 1-i-15: tutti li
li uomini, sono stati e sono o republiche o principati. e'principati sono
uomini, sono stati e sono o republiche o principati. e'principati sono o ereditarii
republiche o principati. e'principati sono o ereditarii, de'quali el sangue del loro
signore ne sia suto lungo tempo principe, o e'sono nuovi. e'nuovi,
e'sono nuovi. e'nuovi, o sono nuovi tutti, come fu milano a
come fu milano a francesco sforza, o sono come membri aggiunti allo stato ereditario
sono, questi domini così acquistati, o consueti a vivere sotto uno principe, o
o consueti a vivere sotto uno principe, o usi a essere liberi; et acquistonsi
usi a essere liberi; et acquistonsi, o con le armi d'altri o con
acquistonsi, o con le armi d'altri o con le proprie, o per fortuna
d'altri o con le proprie, o per fortuna o per virtù. buommattei,
con le proprie, o per fortuna o per virtù. buommattei, 14
hanno le materie più distinte in ispezie, o nobile o plebea, o grave o
più distinte in ispezie, o nobile o plebea, o grave o burlesca, o
ispezie, o nobile o plebea, o grave o burlesca, o tragica o civile
o nobile o plebea, o grave o burlesca, o tragica o civile, o
o plebea, o grave o burlesca, o tragica o civile, o storica o
, o grave o burlesca, o tragica o civile, o storica o oratoria,
o burlesca, o tragica o civile, o storica o oratoria, o negoziativa o
o tragica o civile, o storica o oratoria, o negoziativa o dottrinale. alfieri
civile, o storica o oratoria, o negoziativa o dottrinale. alfieri, 12-69
o storica o oratoria, o negoziativa o dottrinale. alfieri, 12-69: per
le sacre parole son porte: / o compagni sul letto di morte, / o
o compagni sul letto di morte, / o fratelli su libero suol. idem,
(653): le sostanze sono, o spirituali, o materiali...
: le sostanze sono, o spirituali, o materiali... le sostanze materiali
... le sostanze materiali sono, o semplici, o composte. pirandello,
le sostanze materiali sono, o semplici, o composte. pirandello, 8-891: pazza
composte. pirandello, 8-891: pazza lei o pazzo lui; non c'è via
. arbasino, 9-247: ma comincia o no questo contro-consiglio? 7. introduce
contro-consiglio? 7. introduce un avvertimento o una minaccia legati al rifiuto di una
lasciate quella secchia ove prim'era, / o la bestialità vi sarà tratta ».
1-283: scostati, taci, / lasciami o ch'io... / -tu
empi, spegnetela [la pira], o ch'io fra poco / col sangue
si prepone al nome, al pronome o all'espressione che mdica il destinatario di
conferire al discorso un tono particolarmente intenso o enfatico (e oggi è d'uso
. giacomo da lentini, 34: o stella rilucente, / che levi la
'ncendon la corina. giamboni, 10-151: o morte, come saresti dolce a coloro
/ si. cch'io non muora, o donna mia valente. compagni, 2-22
mia valente. compagni, 2-22: o malvagi cittadini, procuratori della distruzione della
! dante, inf., 1-82: o de li altri poeti onore e lume
. idem, inf., 2-7: o muse, o alto ingegno,
, 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate; /
alto ingegno, or m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi
inf., i5-3i: o figliuol mio, non ti dispiaccia / se
idem, inf., 19-46: o qual che se'che '1 di sù tien
. idem, par., 33-124: o luce etterna che sola in te sidi
forte e... disse: « o signor mio, questa che novità è
». giov. cavalcanti, 28: o iddio, aiuta gl'innocenti. della
gl'innocenti. della casa, 5-i-36: o sonno, o della queta, umida
della casa, 5-i-36: o sonno, o della queta, umida, ombrosa,
, ombrosa, / notte placido figlio: o de'mortali / egri conforto,.
: dunque la vita è un giuoco, o signor annibaie. tassoni, 10-38:
signor annibaie. tassoni, 10-38: o bellezza del ciel viva immortale, /
giorno, i-249: su dunque, o voi, del primo ordine servi /
. monti, 1-1: cantami, o diva, del pelide achille / l'
animo accendono / l'urne de'forti, o pindemonte. leopardi, 3-111: o
o pindemonte. leopardi, 3-111: o torri, o celle, / o donne
leopardi, 3-111: o torri, o celle, / o donne, o cavalieri
: o torri, o celle, / o donne, o cavalieri, /
, o celle, / o donne, o cavalieri, / o giardini,
donne, o cavalieri, / o giardini, o palagi! a voi pensando
cavalieri, / o giardini, o palagi! a voi pensando, / in
combattuta e vinta, / perivi, o tenerella. carducci, 578: t'amo
carducci, 578: t'amo, o pio bove. gozzano, i-170: mi
/ che m'ha veduto nascere, o torino! pavese, 10-187: o
, o torino! pavese, 10-187: o viso chiuso, buia angoscia / febbre
per lo più in espressioni di meraviglia o stupore, domande retoriche, esortazioni,
(1-iv-41): oimè, messere, o voi mi parete uomo di dio:
1-iv-243): la compagna disse: « o se noi ingravidassimo, come andrebbe il
di questo ». disse alibech: « o che? ». idem, dee
. disse allora il figliuolo: « o come si chiamano? ». gelli,
ragionare di tutte le lor spezie? o perché non d'un sonetto o d'una
spezie? o perché non d'un sonetto o d'una canzone? buonarroti il giovane
, signor sì. -tutti fuggirò? / o senti che vigliacchi! fagiuoli, 1-5-79
che vigliacchi! fagiuoli, 1-5-79: o che occorreva che mi dicessero e mi
questo segreto? giusti, 4-i-147: o come domine, / se giorni sono
me la pagherà! a proposito: o la 'rivista italiana '? io
crudel matrigna '. imbriani, 1-43: o il marito? « bah! se
nulla ». d'annunzio, iv-2-9: o che ci hai negli occhi, zarra
indifferenza. - quel grosso fantoccio. o come mai? = forse da
. 05 (con 0 aperta o chiusa), v. oh.
a scopo ornamentale; hanno fusti cilindrici o angolosi, fiori singoli pedicellati e foglie
': specie di atrofia purulenta o di ftisi dell'ovario. = femm
j, sf. invar. zona più o meno estesa all'interno di un deserto
, sgorgante naturalmente alla superficie del suolo o esistente a poca profondità in modo da
, 151: anche dove la lava dilaga o si allarga a perdita d'occhio trovi
oggetto, elemento, particolare che è o appare diverso, separato, nettamente distinto
da tutto ciò che lo circonda materialmente o idealmente. pascarella, 2-368: signorini
4. luogo, ambito, cerchia (o anche persona) che offre un rifugio
, un ricovero, un conforto materiale o, anche, spirituale. linati,