sia muftì, sacristano, / effendi o mendicante, / vuol risposta suonante.
è proprio, originario del mugello o vi si riferisce, vi si trova,
di nascondere la propria età avanzata, o che hanno un aspetto giovanile. proverbi
mostra un mese (di chi non mostra o non vuol mostrare gli anni ch'egli
e con riferimento a espressioni di sofferenza o di furore di animali bovini).
2. per estens. emettere ruggiti o belati o bramiti o nitriti cupi e
. per estens. emettere ruggiti o belati o bramiti o nitriti cupi e prolungati.
. emettere ruggiti o belati o bramiti o nitriti cupi e prolungati. testi fiorentini
. emettere cupe grida, proferire suoni o parole indistinte per dare sfogo al dolore,
frastuono sordo e prolungato che incute spavento o suscita inquietudine (con riferimento alla furia
grevi magli. lucini, 11-364: strideva o mugghiava la sirena automobile. barilli,
, con riferimento all'espressione di sdegno o d'ira di una folla, ai un
.]: 'mugghio ': un mugghiare o mugliare continuato. = deriv.
la cenere della testa di luccio o di muggine toglie la doglia sciatica. fra
firenze. forteguerri, 23-68: o san piero, san pier! la tua
giacomo e giovanni / abbrustolivi muggine o sardella, / ove n'è
muggine: persona dall'aspetto stolido o imbambolato, che dimostra scarsa in
. (muggisco, muggisci, muggisce o mugge; aus. avere). emettere
animali, come il bramire dei cervi o il ruggire delle belve.
estens. dare sfogo con suoni inarticolati o grida belluine al dolore o alla collera;
suoni inarticolati o grida belluine al dolore o alla collera; manifestare, emettendo voci
emettendo voci incomposte, fastidio, disappunto o stupore o anche turbamento o desiderio.
incomposte, fastidio, disappunto o stupore o anche turbamento o desiderio. -in senso
, disappunto o stupore o anche turbamento o desiderio. -in senso collettivo: rumoreggiare
in teatro, muggire un bosco o romoreggiare il mare irritato dal vento. de
risonare, echeggiare di un frastuono terrificante o di voci alte e confuse. tasso
); diffondere suoni cupi, lugubri o troppo alti e assordanti (uno strumento
nell'orecchie allor che mugge / la tromba o '1 corno in murmure depresso. capuana
-figur. spreg. pronunciare concetti o giudizi che rivelano ottusità e stupidità.
. -per simil. verso lugubre o terrificante caratteristico di varie specie animali e
inarticolato che, a seconda dei toni o delle coloriture espressive con i quali una
sdegno, spavento, fatica, rassegnazione o fastidio, repulsione, noia, oppure
, protratto e diffuso che suscita inquietudine o terrore (con par- tic. riferimento
e vibrante prodotto da uno strumento musicale o da congegni sonori. settembrini [luciano
bassa. -rombo, frastuono ripetuto o prolungato (di armi, di motori
del rosso, vii-460 (4-68): o dolze patria mia, / più d'
211: di lacrimar mi sazio [o napoli] / per quello scempio e
che ricorre abitualmente (e ineluttabilmente) o che è destinato ad accadere in futuro.
. comportamento abituale, costume, consuetudine o tenore di vita di una persona, di
di una persona, di una categoria o di un gruppo sociale (sia in
. 12. modo di essere o di presentarsi e di manifestarsi o,
essere o di presentarsi e di manifestarsi o, anche, caratteristica, peculiarità (
(con riferimento a un fenomeno naturale o, anche, a un pensiero,
sopra d'un piano conviene adoperare norma o riga o squadra dritta che guidi la
d'un piano conviene adoperare norma o riga o squadra dritta che guidi la mano e
dritta che guidi la mano e lo stile o la penna che le tiri; per
tiri; per così tirar linee curve o torte convenga adoperar norma o riga curva
linee curve o torte convenga adoperar norma o riga curva o torta. d. bartoli
torte convenga adoperar norma o riga curva o torta. d. bartoli, 9-29-1-105:
capriccio. -dimensione, misura o spessore regolare e uniforme. n
la norma. -punto di riferimento fisico o geografico. manfredi, 5-51: essendosi
(e si distinguono la norma frontale o anteriore, la norma occipitale o posteriore
frontale o anteriore, la norma occipitale o posteriore, la norma verticale o superiore
norma occipitale o posteriore, la norma verticale o superiore, la norma basilare o basale
verticale o superiore, la norma basilare o basale o inferiore, la norma laterale
superiore, la norma basilare o basale o inferiore, la norma laterale o sagittale
basale o inferiore, la norma laterale o sagittale mediana e sagittale laterale destra o
o sagittale mediana e sagittale laterale destra o sinistra).. biasutti, i-272
termine fondamentale in base al quale determinare o proporzionare le misure di un insieme architettonico
intento di conformarsi a un ideale socioculturale o, anche, estetico (e
hjelmslev (1899-1965), il tratto o l'insieme di tratti con cui si può
matem. norma di un numero complesso (o di un quaternione): il numero
frequenza di una distribuzione; valore modale o tipico; moda. 23.
abbreviata, del titolo di un'opera o anche del nome dell'autore, che
conformità, conformemente; in modo adeguato o conveniente, secondo un determinato assunto o
o conveniente, secondo un determinato assunto o principio (per lo più con riferimento
, coerentemente, conseguentemente a determinati fatti o esigenze. l. pascoli, ii-296
esecuzione delle leggi stabilite, il riformare o 1'aggiungere de'decreti a norma delle
deve prendere atto di un determinato fatto o di un provvedimento e trarne le debite
e se gli oggetti son da lunge o densi, / non può, né vuol
più che absenzio. -dare norma o le norme: costituire un modello,
: costituire un modello, un esempio o un saggio; valere come precedente.
) un antecedente, rispondiamo, rigettandolo o escludendolo: 'cotesto non dà norma'.
a'nostri giorni. -dare norma o la norma a qualcosa', imporgli una
una regola distinguendo fra quanto è positivo o negativo o fra quanto è moralmente lecito
distinguendo fra quanto è positivo o negativo o fra quanto è moralmente lecito o illecito
negativo o fra quanto è moralmente lecito o illecito. s. maffei,
il lume, / china il guardo, o gran nume, / su questa obliqua
. riferimento al rapporto di derivazione più o meno diretta che lega un artista ai
norma a raffaello. -fungere da segnale o da indizio della venuta di un determinato
una disposizione. -per norma di qualcosa o di qualcuno: in modo da potersi
, vostra, ecc. norma e regola o per o a tua, vostra,
, ecc. norma e regola o per o a tua, vostra, ecc.
certa decisione e spesso con intento polemico o iron.) che la
persona a cui ci si riferisce o ci si rivolge deve ritenersi informata
ragione. -prendere norma da destra o da sinistra: regolarsi, nell'allineamento
posizione dei propri compagni schierati a destra o a sinistra (nel gergo militare)
; il volgersi su di un fianco o dietro; l'avanzare l'una o l'
fianco o dietro; l'avanzare l'una o l'altra spalla; il prender norma
spalla; il prender norma da destra o da sinistra nella marcia; in una
da qualcosa: trarne esempio, insegnamento o indicazioni; regolarsi di conseguenza. beccuti
civile. -prendere, pigliare norma o la norma da qualcuno: ispirarsi a
, ii-1098: se ben t'hanno [o figlio di cesare fregoso] gl'immortali
sempre dèi. chiabrera, 1-ii-407: o giovinetto re, dèi prender norma / da
talora una connotazione di ripetitività anche ossessiva o fastidiosa, di noia, di tedio
segnala per l'eccezionaiità delle doti fisiche o intellettuali o per altre caratteristiche peculiari (
l'eccezionaiità delle doti fisiche o intellettuali o per altre caratteristiche peculiari (una persona
. bassani, 5-231: il non chiaro o per lo meno poco normale impiego che
che corrisponde alla quantità, alla qualità o alle modalità di fabbricazione o di confezione
alla qualità o alle modalità di fabbricazione o di confezione più confacenti a determinate esigenze
: l'escogitazione dei valori 'normali 'o 'neutri ', nei quali (secondo
, che non si segnala per meriti o vizi particolari; che fa parte della
coda. 8. che costituisce o può costituire la norma; che ha
, le gemme all'apice del fusto o all'ascelle delle foglie, ecc.
stati tutti sostituiti da atomi di metallo o, anche, da una base in
doppio, il triplo, la decima o la centesima parte di un grammo-equivalente,
tensione (che può essere la trazione o la pressione) e lo stato di
deformazione (che può essere l'estensione o la compressione): è la somma delle
15. dir. amm. lettera o avvertenza, ordinanza, ecc. normale
le normali', sottinteso * ordinanze 'o simili. 16. econ.
caratteristiche costanti nel tempo (un elemento o un insieme di elementi di un circuito
essere assunto, per particolari caratteristiche strutturali o di funzionamento, come elemento campione,
forma normale congiuntiva e forma normale alternativa o disgiuntiva: nella logica matematica, due
. distribuzione normale: distribuzione di probabilità o di frequenza che assolve a una funzione
(anche semplicemente scuola normale di pisa o normale di pisa e, per anton
negri. 2. chi è o è stato allievo della scuola normale superiore
superiore di pisa; che è composto o seguito dai normalisti. carducci
normalità, sf. l'essere o l'essere considerato normale (con partic
con partic. riferimento a una situazione o a uno stato psicologico che rappresenta la
nel comportamento, nel modo di vivere o anche di pensare, si adegua in
alle consuetudini del popolo, del gruppo o della classe sociale a cui appartiene.
), agg. che tende o che ha la funzione di normaliz
la qualità dell'osservato vengono 'normalizzate 'o * convenzionalizzate ': sicché l'
determinati enti: con riferimento a due o più numeri reali, il procedimento consiste
-trice). che ha la funzione o l'intento di riportare alla normalità una
di codificare norme e regole di comportamento o di interpretazione di una determinata realtà.
normalizzazióne, sf. l'azione o l'insieme di azioni e di iniziative
da esigenze organizzative interne a un'industria o derivare da decisioni di enti nazionali e
nel portare gli acciai grezzi di colata o di fucina che presentano cristallizzazione con grana
. che appartiene, che fa parte o che discende dalle popolazioni germaniche originarie dell'
e rimise alla vela. erano norvegi o dani, uomini del norte, normanni
, / il mare, il cielo, o navichier normanno. -che ha i
2. che proviene dalla normandia o vi è stato fabbricato. guicciardini
con partic. riferimento alla razza equina o varietà normanna che, discendente dai cavalli
. v.]: * normanda 'o 'normando * o 'nor
: * normanda 'o 'normando * o 'nor manno '(
landolf, 14-34: la grande immagine o ipotesi della civiltà... ha
con immagini particolari ed immediatamente utilizzabili, o si dica di depotenziarsi in esse;
avv. in base a rigide regole o norme. bocchelli, 2-xix-359:
norma, un precetto abituale di comportamento o di azione. pasolini, 13-66
emilia si possa parlare di iniziativa: o per lo meno di normatività di tale
normativo, agg. che tende o ha lo scopo o la funzione di
agg. che tende o ha lo scopo o la funzione di dare, di stabilire
di dare, di stabilire, di istituire o, anche, di costituirsi come norma
, anche, di costituirsi come norma o come serie di norme di comportamento,
che si riferisce a tale tendenza, volontà o funzione. b. croce
. gramsci, 12-137: ogni atto legislativo o di volontà direttiva o normativa deve anche
ogni atto legislativo o di volontà direttiva o normativa deve anche e special- mente essere
attribuita agli dei. -che costituisce o può costituire un insegnamento, un modello
fondamentale, a cardine del proprio pensiero o comportamento. labriola, ii-no: il
gli consentiva di ammettere che la potenza o il dritto ereditario o la scelta del popolo
che la potenza o il dritto ereditario o la scelta del popolo mediante i voti
2. che intende enunciare norme o precetti di comportamento, di azione,
per il carattere di esemplarità delle opere o, anche, per la forte personalità
apprendimento di una lingua che non è o non è considerata come la propria)
vate dalla normopoiesi (capostipite o pronor- moblasto, normoblasto basofilo,
e nello stadio giovanile di pronormocito o reticolocito è caratteristica la presenza di sostanza
. medie. normale affinità di cellule o tessuti per i coloranti istologici. -
globuli rossi (ed è disus. o di uso improprio); normocromia.
, che si riferisce, che è relativo o che è caratterizzato da normocromia.
microrganismi patogeni, delle tossine che provocano o di altre sostanze nocive. =
con caratteri uniformi, costituito da una o più sagome di celluloide o di plastica
da una o più sagome di celluloide o di plastica, per lo più
narvik sul mare norvegese. -nativo o abitante della norvegia. -anche sostant.
danonorvegese (bokmàl 'lingua libresca 'o riksmàl 'lingua di stato ') sia
, adatta ad accostare gli altri battelli o, anche, usata per diporto.
. e letter. che è nato o vive in norvegia, che ne è originarlo
: che appartiene, che fa parte o che discende da popolazioni germaniche originarie dell'
chiamano i norvegi, cioè serpente di mare o di acqua, perché 'scio '
, a talete milesio, a solone o all'oracolo delfico di apollo, sul
ballo. -riferito al soggetto parlante o agente, inluogo di meco (e può
meco (e può avere una connotazione diumiltà o di modestia). nannini [ovidio
ben mio varcando il mare / (o sempre entro al mio cor scolpito e fisso
come posso far pace col desio / o farvi tregua, poi ch'egli pur vuole
prep. con, di valore rafforzativo o pleonastico. grossi, ii-114: ei
cristalli con simmetria cubica azzurri, verdi o anche giallo-grigiastri e semio- pachi a causa
2. esprime una relazione affettiva o un rapnosetto, sm. region.
. atteggiamento e posizione politica che ricorda o si ispira a quella di gustav noske
si riferisce all'amministrazione, alla gestione o, anche, alle apparecchiature dei nosocomi
, 1-1-xvi: spedali per gl'infermi, o nosocomi, sono principiati in firenze solamente
, 6-125: in quella sorta di nosocomio o penitenziario in rivolta eh'è più o
o penitenziario in rivolta eh'è più o meno l'odierna narrativa americana, è
nosocomo, sm. disus. direttore o inserviente di un ospedale. tramater
nosoftorìa, sf. medie. eliminazione o eradi- cazione di processi morbosi.
: origine e formazione di malattia; o dottrina della medesima. = voce dotta
nosologia]: furono chiamati 'nosologie 'o 'nosografie 'parecchi trattati di patologia ne'
situazioni sanitarie in determinate circostanze o ambienti. rasori, conc.,
medie. disus. studioso o esperto di nosografia; nosologo. tramater
si occupa nella descrizione delle malattie, o in particolare o in generale. nosologia
descrizione delle malattie, o in particolare o in generale. nosologia, sf.
secolo in qua, è la nosologia o sia la classificazione e nomenclatura dei morbi
: furono chiamati 'nosologie 'o 'nosografie 'parecchi trattati di patologia ne'
). medie. disus. studioso o esperto di nosologia; nosografo. rasori
. medie. microrganismo parassita di tessuti o di organi già colpiti da un processo
azioni penaliistruite nei confronti del 'pater 'o del 'dominus 'per crimini commessi
commessi dai 'filii familias 'o dai servi; egli poteva scegliere di concedere
concedere ilcolpevole a chi aveva subito il danno o di pagare una pena pecuniaria (e
per lo piùimpiegata nei confronti di un superiore o di unapersona di riguardo (e può assumere
posto. starebbe meglio a roma, o per lo meno a venezia. -nossignora!
indica una condizione mutata radicalmente e improvvisamente o il rifiuto, per lo piùimmotivato, incomprensibile
contraddittorio, di compiere una determinata azione o di comportarsi in un dato modo.
8-156: dopo tutto questo, avevo sì o no il diritto di credere che tutto
compiacimento, per la lontananza da persone o da luoghi cari o, anche,
lontananza da persone o da luoghi cari o, anche, per un proposito, un'
, un'aspirazione, un desiderio inappagato o diffìcilmente raggiungibile, frequente soprattutto in
prolungatamente tale allontanamento per cause di necessità o di forza maggiore (e in tale
sono talmente stabilito in bologna che, o per noia o per desiderio di rivedere
stabilito in bologna che, o per noia o per desiderio di rivedere i miei o
o per desiderio di rivedere i miei o per nostalgia ec., non possa molto
possa molto probabilmente tornare a recanati, o per fermarmici o almeno per passarvi qualche
probabilmente tornare a recanati, o per fermarmici o almeno per passarvi qualche poco di tempo
-in relazione con un compì, o con un agg. che indica l'
. -rimpianto di un momento storico o di un assetto politico o istituzionale definitivamente
momento storico o di un assetto politico o istituzionale definitivamente trascorso e concluso.
estens. espressione del volto, atteggiamento o segno esterno che manifesta tale stato d'
concreto: avvenimento, situazione, pensiero o, anche, oggetto, suono, espressione
, espressione artistica che provoca, esprime o costituisce motivo di rimpianto e di tristezza
a chiudersi in se stessi per meditare o fantasticare; malinconia, mestizia. gobetti
, in una tepida nostalgia. o. atmosfera di vaga malinconia di un'ora
del giorno (soprattutto il tramonto) o di una stagione (come l'autunno
il rimpianto per la lontananza di persone o luoghi cari, per un passato felice
persone e luoghi cari e lontani (o anche di periodi della vita irrimediabilmente trascorsi
d'animo con l'espressione del volto o con l'atteggiamento. ojetti
alla nostalgia, al rimpianto del passato o, anche, alla malinconia, talvolta
. 3. che esprime o suscita sentimenti di rimpianto, di malinconia
un componimentopoetico, uno scritto, una voce o, anche, unasituazione, un'immagine,
-improntato al rimpianto e all'esaltazionedel passato o di un determinato momento storico, per
quale non si può trovare che la pazzia o il desiderio nostalgico del perfetto ordine.
riferimento ai fautori della restaurazione del fascismo o dell'ordinamento monarchico). - in
? -per estens. che si riallaccia o è costretto a riallacciarsi a una tradizione
; spuma di primavera. o. targioni pozzetti, iii-474: 'nostoc'.
paese, della regione di chi parla o scrive (una pianta, un frutto
., esemplari di tutti i legni nostrali o uasi naturalizzati. d'annunzio,
pianta esotica nel paese di chi parla o scrive. bergantini, 1-307: non
nel sottosuolo del paese di chi parla o scrive (un minerale). 5
ad alcuna persona... fabbricare chiodagione o bullettame d'ogni sorte, ancor che
, ancor che con ferro nostrale, nuovo o vecchio. -vento nostrale: la
resistenza si dibarba / robusto cerro, o vero al nostral vento / o vero a
cerro, o vero al nostral vento / o vero a quel della terra di iarba
è allevato nel paese di chi parla o scrive (un animale, una specie
in animale / altro più fiero, o nostrale od esterno. ricettario fiorentino,
della medecina e le loro parti sono o forestieri o nostrali. olina, 21
medecina e le loro parti sono o forestieri o nostrali. olina, 21: la
regione, nello stato in cui è nato o risiede chi parla o scrive, o
cui è nato o risiede chi parla o scrive, o ne è tipico per determinate
o risiede chi parla o scrive, o ne è tipico per determinate caratteristiche (
nato, che risiede, che è originario o che svolge le propria attività nello stato
che svolge le propria attività nello stato o nel paese di chi parla o scrive
stato o nel paese di chi parla o scrive (si contrappone a forestiero,
che fa parte, che è conforme o che è connaturato con gli usi,
della sua popolazione) di chi parla o scrive. dante, inf.,
sembianza veramente nostrale, e non semifrancese o semitedesca qual è la presente. amari
-adottato nel paese di chi parla o scrive (un'unità di misura)
tradizioni, i costumi, le usanze o la cultura del paese di chi parla
la cultura del paese di chi parla o scrive; alla nostra maniera.
di sentire quello che non si sente o più di quel che si senta; facciamo
sono natie, e queste chiamaremo proprie o nostrali, e alcune sono non natie
-con riferimento alla lingua contemporaneadi chi parla o scrive. cesarotti, 1-i-16: cotesta
lingue, coteste infatuazioni per le nostrali o per le antiche o per le straniere
per le nostrali o per le antiche o per le straniere sono pure vanità pedantesche
parla la varietà dialettale del paese dichi parla o scrive. viani, 19-600: io
parla oscrive nella lingua che vi è diffusa o letterariamente adottata. amari, 1-iii-168
le pagine fitte di qualche rivista nostrale o forestiera. -con uso avverbiale:
al paese, allacittà, all'area geografica o linguistica di chiparla o scrive. stigliani
, all'area geografica o linguistica di chiparla o scrive. stigliani, ii-344: taccio
al tempo nel quale vive chi parla o scrive. rosa, 9: questi
non sapere che raccostarsi con le scritture o lo scostarsi dalla lingua del popolo non
alla cultura del paese di chi parla o scrive; alla nostra maniera. -in
morfologia, la sintassi, la struttura o in modo conforme alla proprietà e alla
della lingua del paese di chi parla o scrive. l. salviati,
, nello stato in cui è nato o risiede chi parla o scrive e ne
cui è nato o risiede chi parla o scrive e ne è tipico per determinate
soma del cascio di vacca e buifala o di pecora o del lucardo e del
di vacca e buifala o di pecora o del lucardo e del nostrano, el
scelte si fabrica, di morbidezza poco o nulla cede. serao, i-972:
anno attempato, non la cede a capri o altro illustre. -proprio,
abbigliamento diffusa nel paese di chi parla o scrive (un indumento).
-diffuso nel paese di chi parla o scrive (una malattia).
. conservato nel paese di chi parla o scrive. carducci, iii-10-21: col
è allevato nel paese di chi parla o scrive (un animale, una specie
verde. sua madre / certo, o suo padre, nacque lucherino. / è
è originario del paese di chi parla o scrive (una pianta, un frutto)
nel sottosuolo del paese di chi parla o scrive (un minerale). s
nostrana. 3. che è nato o risiede o è originario o che svolge
3. che è nato o risiede o è originario o che svolge la propria
che è nato o risiede o è originario o che svolge la propria attività nello stato
che svolge la propria attività nello stato o nel paese di chi parla o scrive
stato o nel paese di chi parla o scrive (si contrappone a forestiero,
gente forestiera / venuta a fare scialo o a far denaro! -più nostrano
e culturale del paese di chi parla o scrive. bacchelli, 1-i-362: si
tradizionalmente venerato nel paese di chi parla o scrive (un santo). sinisgallì
, che ricorda, che è conforme o connaturato con gli usi, i modi
patrimonio culturale del paese di chi parla o scrive o, anche, con la
del paese di chi parla o scrive o, anche, con la mentalità e il
-adottato nel paese di chi parla o scrive (un'unità di misura)
si usa nel paese di chi parla o scrive; alla nostra maniera. baldini
5. parlato nel paese di chi parla o scrive (una lingua, un dialetto
parla oscrive nella lingua che vi è diffusa o letterariamente adottata. b.
-proprio della tradizione letteraria del paesedi chi parla o scrive (un verso). pascoli
invar. medie. che presenta unaspetto clinico o sintomi esteriori simili a quellidi malattie esotiche (
. prodotto, fabbricato nel paese dì chiparla o scrive (un manufatto); che è
regione, che vi è largamente diffuso o ne è originario (una pianta, unanimale
che si riferisce, che fa partedelle tradizioni o del patrimonio culturale delpaese di chi parla o
o del patrimonio culturale delpaese di chi parla o scrive; scritto nella linguadi tale paese.
. 2. che è nato o risiede o è originario del paesedi chi parla
2. che è nato o risiede o è originario del paesedi chi parla o scrive
risiede o è originario del paesedi chi parla o scrive (e si contrappone a forestiero,
, ammettere qualcuno in una determinata cerchia o ambiente. = deriv. da
accettazione in una determinata cerchia, ambiente o istituzione. michelstaedter, 585:
mento, l'uso esclusivo o abituale di un oggetto, di
un oggetto, di un bene o di una caratteristica o prerogativa collettiva
di un bene o di una caratteristica o prerogativa collettiva (anche con valore
di cui fa parte chi parla o scrive). dante, purg
: che è di proprietà di chi parla o scrive. galileo, 8-xiii-293:
collettività di cui fa parte chi parla o scrive. carletti, 22: la
quale sorgeva la * tevà ', o leggio, dell'officiante. 2.
che appartiene alla collettività di chi parla o scrive o anche a tutta l'umanità (
alla collettività di chi parla o scrive o anche a tutta l'umanità (un
a tutta l'umanità (un organo o una facoltà dei sensi e dello spirito)
-che affligge la collettività di chi parla o scrive o l'intera umanità.
la collettività di chi parla o scrive o l'intera umanità. boccaccio, dee
al luogo di origine, di residenza o di adozione o, anche, all'
di origine, di residenza o di adozione o, anche, all'abitazione della collettività
della collettività a cui appartiene chi parla o scrive e alle persone che li hanno
li hanno in comune con chi parla o scrive. latini, rettor.,
. -con riferimento a edifìci pubblici o a opere d'arte o
o a opere d'arte o di culto particolarmente rappresentative.
sbaglio frequente in tutti i tempi etità geografica o temporale o a un luogo chefrequentissimo nei nostri
in tutti i tempi etità geografica o temporale o a un luogo chefrequentissimo nei nostri, comune
. a cui appartiene chi parla o scrive. 7. che è comune,
una pietra potesse cadere da membro della collettività o dalle persone di cui questo nostro polo
nel mare fa parte chi parla o scrive (una condizione oceano.
: gran rimbombo una pena, o uno stato d'animo, una dote morale
a quel ch'uscì del nostro fiume / o spirituale, un pensiero,. un'ideologia
tedesca 4. fatto, prodotto o, anche, allevato, coltivatorabbia. boccaccio
, il vonel paese di chi parla o scrive; che ne è tipico;
-adottato nel paese di chi parla o scrive (un'unità di misura, una
le usanze del paese di chi parla o scrive. -in partic.: secondo
5. che è parlato nel paese o anche nel moparola).
quasi generiche e diremo che elle sono o di queste o di simili maniere, cioè
diremo che elle sono o di queste o di simili maniere, cioè dolci,
di condur il nostro linguaggio alcuni passi o di quest'autore o d'orazio. foscolo
linguaggio alcuni passi o di quest'autore o d'orazio. foscolo, xi-2-587: si
dante, purg., 7-17: « o gloria di latin [virgilio] »,
ciò che potea la lingua nostra, / o pregio etterno del loco ond'io fui
loco ond'io fui, / qual merito o qual grazia mi ti mostra? »
al tempo in cui vive eopera chi parla o scrive. ariosto, 1-3: generosa
, i-20: ciò ch'egli ci dà o permette a noi, o pena o
ci dà o permette a noi, o pena o infermità..., egli
o permette a noi, o pena o infermità..., egli le dà
collettività, alla popolazione, allo stato o all'organismo politico, all'imento all'
nostra mento storico di chi parla o scrive (una lingua);
stituzione culturale di cui fa parte chi parla o scrive (o la costituisce: anche
fa parte chi parla o scrive (o la costituisce: anche con riferimento all'
, / le ricche gioì mi trovochi parla o scrive. ratinate. chiaro davanzati, 77-14
, gasparo disse: « facciamo così, o dal franzese 'garante ', che
9. recipr. per indicare un sentimento o anche un dialogo, una disputa,
un rapporto che lega e accomuna due o più persone (compreso chi parla o
o più persone (compreso chi parla o scrive). cielo d'alcamo,
10. fatto, eseguito, compiuto (o che si intende compiere) da chi
si intende compiere) da chi parla o scrive, dalla collettività di cui fa
che non è nostro può essere unicamente o patito o rappresentato. cassola, 9-197
non è nostro può essere unicamente o patito o rappresentato. cassola, 9-197: ho
. che è incombenza di chi parla o scrive o delsavonarola, iv-7: non andava
che è incombenza di chi parla o scrive o delsavonarola, iv-7: non andava el nostro
), mentre l'uso chi parla o scrive (e talora il soggetto plur.
11. detto, pronunciato, scritto o compilato da funzione di coinvolgere il pubblico
-di nostro: che non trae ispirazione o pretestonostra matre terra, / la quale ne
et governa, / et da scritti o interventi di altri; originale, autoproduce
e 13. che è originario, nativo o che risiede nel con osservazioni sugli altrui
nel con osservazioni sugli altrui. paese o nella città di chi parla o scrive;
. paese o nella città di chi parla o scrive; che fa parte o
o scrive; che fa parte o è accettato come membro di una colletti
12. per indicare una persona o un gruppo di persone che si trovino
tività di cui fa parte chi scrive o parla, in unbandello, 2-36 (i-1043
nostre fanciulle. rapporto di parentela o di affetto, di parità, di
subordinazione, di rispetto, di devozione o, an padula, 348
marito. potere su chi parla o scrive). latini, rettor
in rotta. -con riferimento a dio o a cristo. chiaro davanzati, xxix-18
dante, par., 24-35: o luce etterna del gran viro / a cui
una circostanza, a una situazione, o a cui ci si affida per ottenere un
, confidenziale al nome di una persona o, anche, di gesù (e può
mai gelosia più non t'ingombre, / o bradamente, ch'ami ruggier nostro.
abbracciar nostra figlia. simintendi, ii-8: o fidatissimo, porta queste lettere al nostro
viviani, 5-1-341: a niuno degli antichi o moderni filosofi è stato permesso dal sommo
agire e di operare di chi parla o scrive, della collettività di cui fa
fazione, alle idee di chi parla o scrive. mazzini, 40-267: avrete
più, con riferimento a personaggi famosi o illustri, assume una connotazione di rispetto
affinità fra le idee di chi parla o scrive e quelle di tale personaggio)
..., teone samio nelle fantasie o vogliamo dir ne'concetti, il nostro
che costituisce il soggetto di quanto detto o scritto, esposto, affrontato in precedenza.
che è proprio, caratteristico, esclusivo o che si riferisce complessivamente a tutti gli
ci laudano che qualunque altro soavissimo canto o suono. fausto da longiano, iv-202
nostro cuore, / come una cura secreta o un fervore / solitario, più sempre
forza di mente. -che è o può essere fatto, prodotto, eseguito da
come espressione di autorità civile, politica o religiosa. leggi di toscana, 1-158
d'annunzio, v-1-62: al umiltà o di modestia). g.
che prigion carlo meco abbi condutto; / o come insieme io salvi il nostro seggio
19. ant. che è nelle facoltà o nei poteri dellacollettività di cui fa parte chi
poteri dellacollettività di cui fa parte chi parla o scrive. dante, purg.,
non vi date zio): articolo o serie di articoli e corrispondenze maninconia
-dite anche delle nostre, (o, anche, servizio filmato) scritti espressamente
. 23. parla, del gruppo o della collettività a cui -avere le nostre:
le nostre: per indicare che chi parla o appartiene (con riferimento a beni,
cerca di lavoro. -il territorio o lo stato a cui appartiene chiparla o scrive
territorio o lo stato a cui appartiene chiparla o scrive. bembo, 10-ix-104: m'
gioia per l'arrivo non più sperato o anche inatteso di una o più persone
non più sperato o anche inatteso di una o più persone per lo più legate da
un rapporto di amicizia con chi parla o scrive (e tale espressione di origine
tradizionali, annuncia l'arrivo dei soldati o comunque di chi può aiutare chi si
, per indicare il ripetersi di situazioni o avvenimenti sgradevoli; alle solite.
solo col fischio. un discorso o di uno scritto o che è particolar
un discorso o di uno scritto o che è particolar 24.
. (i-iv-23): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi
i-iv-23): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non fossimo
. -essere, stare dalla nostra o dal nostro: essere d'accordo con
, con le opinioni di chi parla o scrive; essere favorevole, schierarsi con la
verità è dal nostro. -essere nostro o dei nostri', far parte del gruppo
, far parte del gruppo di persone o della comunità a cui si fa riferimento;
, stare in compagnia di chi parla o scrive, del gruppo di persone a cui
allude. mente sentito da chi parla o scrive. magalotti, 21-17:
in senso enerico, l'uomo o l'ufficiale di fiducia del coman-
nostromo, secondo nostromo, terzo nostromo o sotto nostromo).
, di un prestito dallo spagn. o catal. nostramo o nuestramo 'scrivano '
dallo spagn. o catal. nostramo o nuestramo 'scrivano '(contraz.
, del linguaggio dei forzati, accostato o interpretato successivamente in ital., per
ant. nuota), sf. annotazione o appunto scritto rapido, sommario, sintetico
a richiamare l'attenzione su un particolare o su una caratteristica, a ricordare i
per ciò che si deve fare, dire o scrivere, a fornire un'informazione.
scritte e le parteciperò quanto ho veduto o mi è accaduto nel mio soggiorno in
, valutazione, riflessione di cui qualcuno o qualcosa è oggetto (per lo più
margine al passo a cui si riferisce o a piè di paginasintetizzato in una serie di
di notizie e di com o raccolta con altre al termine del capitolo,
del capitolo, menti. dell'opera o del volume o, anche, in volume
menti. dell'opera o del volume o, anche, in volume a sé4.
, cronologico, ecc.) dubbio o, più raramente, per esprimere un papratici
riguardantezione, di computo), di persone o di oggetti apil testo stesso; chiosa
.): apposta dall'autore stessomedesima classe o categoria. -anche: elenco di del
testo, per fornire indicazioni bibliografiche, spese o di riscossioni, conto di uscite e di
e ricordi giornali e idiomatiche, gergali o comunque riferite a unportando allato note dell'opere
cinquecento anni vità. o. rucellai, 3-92: dal sig.
incontrare ad ogni pagina di montaigne uno o più passi latini ed essere costretto a cercarne
questa rivista. mensile; tre o quattro articoli centrali su problemi, studi,
, non rilefosse in quel momento distratta o non avesse capito, gli vante
riviste determinata iniziativa con aiuti finanziari o di giuridiche, è stampato in
monunuto e i problemi che essa risolve o solleva, mento a thouar...
, redatti unilateral -nota tipografica o d'anno (anche semplicemente dal creditore
, mente nota): complesso o ciascuna delle indica portano l'
, fidandosi della scritdelle indicazioni dell'anno o 'millesimo ', del luogo e tura
dello stampatore poste a piè del frontespizio o in fine del d'un di cervel corto
ti posizione di un giornalista (o, anche, dell'intera saldi
. -nota di addebito o di accredito: nella prassi bancaria,
scritta con cui la banca dà notizia o conferma ai propri clienti, titolari di
clienti, titolari di un conto corrente o di altro analogo conto, delle operazioni
delle operazioni bancarie che comportano l'addebitamento o l'accreditamento di somme sul conto stesso
esposizione ai somme che, a rettifica o integrazione di precedenti comunicazioni (fatture,
(fatture, ecc.) trasmesse o ricevute, vengono riconosciute a suo credito
la ditta rimborsa in base alle ricevute o alle pezze d'appoggio che le attestano.
. -disus. lavoro per nota o a nota: opera (specie di
redatti unilateralmente da un soggetto (o da una persona incaricata) per conferire un
diritto, concedere un'autorizzazione, assumere o attestare l'esistenza di un proprio obbligo
. 5). -nota di copertura o di copertura provvisoria: documento provvisorio rilasciato
non dopo la scadenza del debito garantito o depositando il suo importo). dizionario
della merce (fedi di deposito o note di pegno). codice civile,
suo possessore la somma di denaro aureo o comunque di metallo nobile indicata sul documento
in aria la borsa pregna d'oro o alzando la mano piena di quelle note
. dir. civ. nota di trascrizione o di iscrizione: documento redatto e sottoscritto
redatto e sottoscritto da una persona (o dal notaio incaricato) che chiede alla
di un proprio acquisto in materia immobiliare o, rispettivamente, l'iscrizione di un'
verificatane la regolarità, provvede alla trascrizione o all'iscrizione richiesta nei registri del proprio
presentato per fini ledali (di costituzione o pubblicità di diritti) aa altri pubblici
.. se l'acquisto, la rinuncia o la modificazione del diritto sono sottoposti a
modificazione del diritto sono sottoposti a termine o a condizione, se ne deve fare
che servono a fare una comunicazione giuridica o rilevante ai fini giuridici o comunque una
comunicazione giuridica o rilevante ai fini giuridici o comunque una comunicazione ufficiale o ufficiosa.
giuridici o comunque una comunicazione ufficiale o ufficiosa. -comunicazione scritta ufficiale o ufficiosa
o ufficiosa. -comunicazione scritta ufficiale o ufficiosa fatta da un'autorità a un'
autorità nell'ambito di una medesima organizzazione o fra organizzazioni diverse (stati, governi
ecc. j e riguardante affari politici o amministrativi. -in partic. nota diplomatica:
illusi se credete che una nota di cavour o una visita di villamarina rechino un bene
per lo più soltanto a titolo provvisorio o interlocutorio, una decisione, un'opinione
interlocutorio, una decisione, un'opinione o un parere, o trasmette certe informazioni
decisione, un'opinione o un parere, o trasmette certe informazioni. -dir.
risultano i dati anagrafici della nave stessa o altre informazioni essenziali. -dir.
sul comportamento dell'allievo di una scuola o di un dipendente pub — possa
impudicizia della moglie, la blico o privato, formulate generalmente in modo
schematico e trascritte in apposite schede o vergogna de'figliuoli e ciascun'altra
grato e senza nota / o d'importunitade o insipidezza. gato
grato e senza nota / o d'importunitade o insipidezza. gato che a delle
: qualifica di nemico dello -note censorie o informative: indicazioni in stato
statale). avesse avuto bando o fosse stato notato per conto di
: v. qualifica. dovesse aver bando o nota di stato, padre o fratelli o
aver bando o nota di stato, padre o fratelli o 10. dir. rom
o nota di stato, padre o fratelli o 10. dir. rom. nota
di comune. registrazione di un'abitudine o di un fatto mo13. per estens
sui costumi sociali pubciò è delle lettere o vero figure, chiamate da alcuni note,
proprie note e guenze giuridiche più o meno gravi). tramater [
anche: chiazza naturale visibile sulla pelle o sulpelo degli animali. tìencivenni, 1-136
, 1-136: chi prende la roba macchiata o notosa d'inchiostro e la stropiccia col
e rigoglioso. -figur. macchia o colpa morale. fra gidio [crusca
comune disprezzo e riprovazione; colpa, o accusa, marchio, taccia che provoca
mento. con un complemento o con una proposizione che -nota suffragatoria
con una proposizione che -nota suffragatoria o di suffragio: particolare specificano la natura
: particolare specificano la natura dell'accusa o della colpa); segno
.]: 'note tironiane 'o 'di tirone 'o * romane '
note tironiane 'o 'di tirone 'o * romane ': caratteri difficilissimi ad
. v.]: 'note suffragatorie 'o 'di suffragio ': quelle che usavansi
uso dalla legge tabellaria: consistevano in punti o lettere. -region. marchio
. g. visconti, i-4-33: o parolette saggie, o care note, /
visconti, i-4-33: o parolette saggie, o care note, / sì ben proporzionate
tanto città dolersi, / se memorabil arco o se d'antiche / note segnata trionfai
in altra materia, ritrovarono alcuni segni o caratteri i quali chiamarono figure o note
segni o caratteri i quali chiamarono figure o note. g. b. doni,
dell'armonia. -nota coronata o fermata: quella scritta con un semicerchio
quella scritta con un semicerchio in alto o in basso e con un punto (
s. v.]: 'nota coronata o fermata': quella scritta con un semicircolo
: quella scritta con un semicircolo sopra o sotto con entro un punto.
parte dell'accordo, ma che non altera o modifica essenzialmente la natura dell'accordo
(per lo più gradevole, melodioso o, anche, ritmato, cadenzato) o
o, anche, ritmato, cadenzato) o rumore prodotto dalla percussione o dallo sfregamento
cadenzato) o rumore prodotto dalla percussione o dallo sfregamento di oggetti, dagli elementi
una parola, di emettere una risata o un lamento, ecc.).
uccelli cessano in quell'ora di cantare o non fanno sentire che note di lamento
cantava cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, /
cotai note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte
non voglio / perderli in ascoltarti: / o stringi tutto in poche note, o
o stringi tutto in poche note, o parti. f. casini, ii-609:
allusione, per lo più iron. o scherz., al verso di dante,
non preziosi, balbuzienti, isterici, / o roditori quieti! -l'autore
: il tono costante ai un'opera o di una parte di essa; componente di
parte di essa; componente di stile o il tema, l'argomento specifico o lo
o il tema, l'argomento specifico o lo spunto di un testo.
19. qualità propria e sostanziale; segno o tratto caratteristico, peculiare; particolarità,
che, inserendosi in una realtà concreta o astratta, in uno stato di cose
influenza significativa, modificandone in modo più o meno sensibile l'essenza, il carattere,
essenza, il carattere, l'aspetto o vi assume un'importanza particolare. francesco
si ripresenta una determinata circostanza; circostanza o situazione che si ripete in modo convenzionale
situazione che si ripete in modo convenzionale o noioso. p. petrocchi [
': di cose che si ripetono o convenzionalmente o noiosamente. -nota stonata:
di cose che si ripetono o convenzionalmente o noiosamente. -nota stonata: particolare o
o noiosamente. -nota stonata: particolare o elemento discordante o contraddittorio; contrasto,
-nota stonata: particolare o elemento discordante o contraddittorio; contrasto, screzio. svevo
lineare. 23. locuz. -a o in note chiare, aperte, manifeste:
, chiaramente, compiutamente, senza lasciare o avere dubbi; senza reticenze, apertamente
leggiadria molta. -dare in nota o per nota: denunciare, dichiarare;
. -fare le note, mettere o porre in nota, mettere sotto o
o porre in nota, mettere sotto o sulle note \ musicare. boccaccio,
cantato più volentieri che non è letto. o. rinuccini, ydedr. pensiero sì
. gozzi, i-26-246: se leggendo o meditando ritrovo cosa che appartenga al nostro
, ne faccio nota nella memoria o in un taccuino. -mettere, prendere
in nota]. -pigliare, prendere o tenere nota di qualcosa'. annotare,
tra detto denaro delle monete di cinque o di dieci paoli tosate o alterate..
monete di cinque o di dieci paoli tosate o alterate..., dovrete sigillare
lascia che alcuna ne passi senza l'intervento o saputa sua; e di queste tali
fa pigliar nota del nome, padre o luogo dove è nato. visconti venosta
e conveniente per risolvere una determinata questione o situazione. 24. prov. -asino
: ho messo in piè alla pagina o al capitolo certe notarelle, dove l'errore
l'errore fosse cagionato da difficoltà storica o da oblio del reggimento etimologico. montale
, sm. invar. breve osservazione o aggiunta, posta generalmente in calce
aggiunta, posta generalmente in calce o in margine a uno scritto, che serve
lo più abbreviata in n. b. o nb). tommaseo [s.
che in iscritto si fa sopra o sotto altrui scritto o proprio o a stampa
fa sopra o sotto altrui scritto o proprio o a stampa o nel
sopra o sotto altrui scritto o proprio o a stampa o nel margine,
sotto altrui scritto o proprio o a stampa o nel margine, per dichiarare o
o nel margine, per dichiarare o correggere o aggiungere o ordinare qualcosa
margine, per dichiarare o correggere o aggiungere o ordinare qualcosa. suole
margine, per dichiarare o correggere o aggiungere o ordinare qualcosa. suole scriversi abbreviato
occupano posizioni di prestigio per potere economico o politico, per autorità, per censo
di essere notato, osservato, guardato o considerato, vagliato, studiato, esaminato
particolare importanza in un determinato ambito o contesto; rilevante, interessante, significativo.
: che attira l'attenzione per originalità o per caratteristiche particolari. dante,
un cerchio non congiunto e nell'apertura o bocca del cerchio facendosi il fuoco,
. per estens. che ha particolare rilievo o gravità o serietà; particolarmente accentuato
. che ha particolare rilievo o gravità o serietà; particolarmente accentuato (una caratteristica
tenuto in grande considerazione; che denota o è improntato a generosità, a magnanimità
coraggio (un comportamento, un'impresa o una dote, una virtù, un sentimento
innanzi. 4. che si distingue o è considerato e giudicato per una determinata
più in relazione con un compì, o con una prop. subordinata che indica
prop. subordinata che indica la caratteristica o l'attributo). -in par- tic
infame (un comportamento, un'azione o un'opera letteraria: anche in relazione
e anche cospicue, di possidenti più o meno antichi. -sostant.
li quali noi abbiamo letti a noi o vero che noi abbiamo letti ad altre persone
detto memorabile, sentenza autorevole; fatto o evento insigne. ottimo, i-29:
posizione di primo piano per potenza economica o politica, per autorità, per condizione
capi degli ordini privilegiati, sperando poterli indurre o per convincimento o per destrezza a consentire
, sperando poterli indurre o per convincimento o per destrezza a consentire al suo progetto
facciansi declamazioni in piazza ed in parlamento o sulla carta, che soffre tutto; facciansi
tutto; facciansi anche decreti, leggi o statuti: non si distruggerà mai la
notabili, talvolta con valore iron. o spreg.). balbo, 5-127
. non poterono sorgere grandi notabilità civili o militari, non rimangono gloriosi né distintissimi
del trasporto funebre di qualche notabilità militare o civile. bacchelli, 9-127: passano a
dire 'biscazza ', esprimendo con essa, o propria o traslata voce ella si sia
, esprimendo con essa, o propria o traslata voce ella si sia, notabilmente l'
guisa disposte che una taccia notabilmente paragone o contraposto all'altra. -in modo
quando sopra un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi
un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi il segno
in sommo grado, in grande quantità o misura, con notevole intensità; in
dell'ordine ditteri, caratterizzati da due o tre articolazioni e dal succhiatoio, diviso
due parti, che può essere più o meno lungo e può sostenere le antenne
. hanno le antenne composte di due o tre articoli de'quali l'ultimo è
di due pezzi situato in una tromba o molto corta con i due labbri salicati
molto corta con i due labbri salicati o allungata a guisa di sifone e situata
dalla bocca ventrale e dal muso arrotondato o appuntito. = voce dotta
chiamare accento, ma 'segnaccento 'o 'notaccènto 'o cosa tale.
ma 'segnaccento 'o 'notaccènto 'o cosa tale. pure l'uso ha
accento nella stessa maniera che il ritratto o la statua di ferdinando o di
ritratto o la statua di ferdinando o di cosimo si chiama talora ferdinando o cosimo
o di cosimo si chiama talora ferdinando o cosimo, confondendo la figura col figurato
un'apposita autorizzazione concessagli dal sovrano (o, negli stati moderni, dalla legge mediante
) e altre pubbliche funzioni accessorie o integrative ri spetto a essa
. tedaldi, 36-1 (69): o avvocati o giudici e notari, /
, 36-1 (69): o avvocati o giudici e notari, / che aiutate
dante, purg., 24-56: « o frate, issa vegg'io », diss'
governi, dei comuni e di una magistratura o di un'amministrazione, di autenticarne e
. -anche: procuratore, consulente legale o segretario di un principe o di un
consulente legale o segretario di un principe o di un alto personaggio. ristoro
di alcune persone, come sono l'assessore o consultore, il notaro o attuario,
l'assessore o consultore, il notaro o attuario, il quale secondo le diverse
pubblico accusatore. pananti, ii-6: o regina dei gufi e degli alocchi, /
la sua guardia n'erano già fugite tre o quattro famiglie. -notaio degli
di lucca. -notaio della condotta o degli ufficiali della condotta: a firenze
-notaio della custodia, della guardia o alle guardie: magistrato preposto alle questioni
libri catastali. -notaio delle cedole o del registro: a firenze, ufficiale
varchi, 18-1-295: il notaio delle cedole o vero del registro era obbligato a tradurre
, ecc. -notaio del maleficio o dei malefici: v. maleficio,
differenza de'notari che sono detti scribi o scrivani volgarmente. albergati, 344:
sotto nome di magistrati compresi gli scrivani o vogliamo dire i notari, e molto meno
queste cose sogliono per lo più costare assai o apportar pericolo. ibidem: notai,
ant. e letter. annotazione orale o scritta per segnalare, rammentare o registrare
orale o scritta per segnalare, rammentare o registrare qualcosa, per richiamare l'attenzione
delli omini inel parlare, inel contenere o ridere o azzuffare insieme, che atti
inel parlare, inel contenere o ridere o azzuffare insieme, che atti fieno in
, che atti faccino i circustanti ispartitori o veditori d'esse cose; e quelli notare
di notare perfino i mezzi versi tradotti o imitati da orazio, virgilio ecc,
preghiera puote essere in due maniere, o aperta o ascosa. francesco da barberino
essere in due maniere, o aperta o ascosa. francesco da barberino, i-96
mostrate, secondo lo scrivere vostro, o non avete lette le lettere del padrone
sono tutt'altro che un uomo semplice o un poeta che guardi sempre all'azzurro.
in posizione incidentale e con uso assol. o in relazione con una prop. subordinata
piglio e a fortemente tenere alcuna tavola o legno della rotta nave, innanzi che
, intuire, comprendere, discernere intellettualmente o sentimentalmente, con chiarezza e con sicurezza
presente, nel dovuto conto e considerazione o nella dovuta importanza o gravità, un
conto e considerazione o nella dovuta importanza o gravità, un concetto, un principio
notare che a chi si chiamava dannificato o leso da'vescovi si concedeva 'jussio
mente, fissare con precisione nella memoria o nell'animo un concetto, una parola
in modo da poter discernere un oggetto o un particolare fra molti altri).
memoria d'averle mai viste spalancate, o d'aver mai notato dietro ai vetri
di notare una sensibilità dir versa, o addirittura attutita, in una zona accanto alla
circostante, gli atteggiamenti e i comportamenti o l'aspetto esteriore di persone (e,
attrazione, tinte- resse esercitato da chi o da ciò che viene osservato o l'
chi o da ciò che viene osservato o l'ostentazione e l'esibizionismo di qualcuno)
giustissimo e pio. grifoni, xxxvii-79: o tu che sedi in cima de la
in sempiterno sospeso s'ei lo piglia o lo lascia; un francese non mai.
colpa retto dalle prep. di, per o sotto o, anche, con un
dalle prep. di, per o sotto o, anche, con un agg.
, anche, con un agg. o con una prop. subordinata che indica
ii-5-307: il cristiano nota di falsa o imperfetta la poesia difforme dall'idea cristiana.
dall'idea cristiana. -criticare un autore o un'opera con rigore e severità,
sia chiaro se da alcuni col ieroglifico o similitudine proposta giustamente venga l'iliade e
un tempestoso noto; / son dieci mesi o più che stanza v'aggio
bersezio, 94: accade nell'orologio, o sbagliato dall'oriuolaio sin da principio nel
dall'oriuolaio sin da principio nel fabbricarlo o guasto di poi, che nell'uno caso
generalità, l'identità, la parentela o determinate caratteristiche, vizi, virtù,
alcune di queste qualità che arrecano loro o biasimo o laude. guerrazzi, 1-288:
queste qualità che arrecano loro o biasimo o laude. guerrazzi, 1-288: papa stefano
opera del demonio. -indicare qualcuno o qualcosa puntando il dito. casti
ant. assegnare, imporre (una penitenza o l'osservanza di una norma).
dice che l'istoria del medesimo illustri o faciliti unquemai. 14. badare
291: niuno il quale avesse avuto bando o fosse stato notato per conto di stato
conto di stato..., padre o fratelli o figliuoli dovessero aver mai uffizio
stato..., padre o fratelli o figliuoli dovessero aver mai uffizio di comune
ant. ufficio, funzione, professione o titolo di notaio; notariato.
in du'cose, cioè in uno libro o di mercanzia o di notaria, tramutato
cioè in uno libro o di mercanzia o di notaria, tramutato e cambiato carte del
si dispensi. 2. categoria o corporazione dei notai. malpigli, xxxviii-51
sanza avere andare ad alcuno rettore, o chiamare avvocati arbitri, o allegar legge o
rettore, o chiamare avvocati arbitri, o allegar legge o noteria.
o chiamare avvocati arbitri, o allegar legge o noteria. = deriv.
tommaso, per nome 'borasino 'o 'bozarrino ', abbreviato, dic'
2. ant. ufficio di cancelliere o segretario di una carica pubblica (specialmente
a dinunzia- zione di ciascuno, pubblica o persona privata, e ancora dopo l'
vita. -anche: ricevuto, redatto o proveniente da un notaio. -archivio notarile
notai aventi sede in un determinato distretto o complesso di distretti riuniti. -consiglio notarile
annunzio, iv-2-1249: vi sovviene, o chiaroviso, di quella sera? in
2. figur. che rivela un atteggiamento o una mentalità estremamente formalistica e pignola,
notarile. 3. che suscita o ricorda le sensazioni e le impressioni di
registrato, scritto, trascritto; riportato o trattato per lo più brevemente; espresso
. g. gozzi, 1-2: una o due volte la settimana escono certi fogli
2. contrassegnato, distinto con un segno o con segni particolari. guicciardini,
ii-1121: oimè, come con cenni, o con notata tavola giammai, / o
o con notata tavola giammai, / o con servi sedotti, a la sua
relazione con un compì, di colpa o con una prop. subordinata che indica
-caratterizzato da una particolarità morale o fisica. erizzo, 184: tutti
alcune cose son notati, che loro o biasimo o lode possono arrecare. siri,
son notati, che loro o biasimo o lode possono arrecare. siri, x-98:
per difetti, imperfezioni, punti deboli o aspetti poco convincenti (un autore,
qual sia notato di più infelicità, o colui che ci vive o quello che ci
più infelicità, o colui che ci vive o quello che ci more. 5
organetto portatile che ha forma di cassa o d'armadio, in cui sono contenute
annotazione, osservazione, appunto, orale o scritto, per segnalare, per rammentare
scritto, per segnalare, per rammentare o per registrare qualcosa, per accennarlo rapidamente
accennarlo rapidamente, per richiamare l'attenzione o per indurre a considerare e a riflettere
concetto, su un particolare; nota o insieme delle note che accompagnano un testo
aneddoto. cicoenani, iii-2-26: tre o quattro volte restò a desinare. èra
2. contrassegno, segno, formula o sistema di segni, di simboli o
o sistema di segni, di simboli o di formule adottate convenzionalmente per indicare concetti
, operazioni e legami fra i simboli o le formule stesse (con partic.
for mati di una o due lettere, maiuscola se unica, o
o due lettere, maiuscola se unica, o la prima se due. così si
prima se due. così si sovrappongono o s'antepongono e si pospongono al luogo
e allargata, e nella notazione gregoriana o quadrata o romana, impiegata per il
, e nella notazione gregoriana o quadrata o romana, impiegata per il canto gregoriano;
, 1, m, n, o, p, le quali rappresentavano una scala
loro forma indicargliene il movimento verso il grave o verso l'acuto. carducci, iii-9-333
essere notato, osservato, guardato, ammirato o considerato, vagliato, studiato attentamente e
vagliato, studiato attentamente e profondamente, o di rivestire particolare importanza e rilievo in
importanza e rilievo in un determinato ambito o contesto e di essere ricordato a lungo
che attira l'attenzione per l'originalità o per caratteristiche particolari; che suscita interesse
2. che ha particolare valore, importanza o gravità, serietà. g.
e famoso per bellezze naturali e artistiche o per tradizioni storiche e culturali (un
ed espressivo; pregevole per rare qualità o per perfezione (un'opera d'arte)
a mano in queste sue belle sentenze o motti notevoli che crescono leggiadria e grazia
filodemo. 5. che si segnala o si è segnalato per i meriti,
danno le potenze a esponente intero positivo o di un binomio o di un polinomio
esponente intero positivo o di un binomio o di un polinomio. -anche: formule
. in sommo grado, in grande quantità o misura, con notevole intensità, in
notificaménto non si debba fare delle sposalizie o matrimoni dove si desse dota, in
si desse dota, in ecunia o in beni, infino nella quantitade di cento
quantitade di cento orini d'oro o da indi in qua. c. fioretti
gnore questa maniera di sentenza per lui data o a donare, in questo secolo essere
'pronosticie '(cioè come dinanzi significante o. nno- tificante, come per maniera
conoscimento revelate. torini, 386: o spada di giustizia clementissima, / che
] alcuna cosa che ritornasse in danno o vero contra l'onore del rectore o vero
danno o vero contra l'onore del rectore o vero de li frati o vero
rectore o vero de li frati o vero de le donne del detto ospitale,
-in relazione con una prop. oggettiva o interrogativa indiretta. lettere e istruzioni
. -in partic.: comunicare o annunciare formalmente e ufficialmente (anche per
in duomo. -costituire l'indizio o l'attestazione palese di una verità,
dolore e prestissimamente a chi altro facesse o intentasse con disgrazia spressa delli iddìi del
6 per le preghiere eli un domestico o per l'interponimento di un grande.
rendere noto alla cittadinanza un atto normativo o amministrativo decretato dalla pubblica autorità mediante un
pubblica autorità mediante un manifesto affisso pubblicamente o, anche, con un annuncio pubblico
, anche, con un annuncio pubblico o per mezzo di banditori (anche in relazione
a chi ha figli d'un anno o manco nati; / e fìngerai una gran
spandi... / capisci? o pel gozzo / ti chiappo, ti strozzo
. dir. far conoscere un determinato fatto o un atto documentale alla pubblica autorità con
a petizione di chiunque accusante, dinunziante o notificante... le predette cose.
e presentare ai nostri ir doi o tre ministri della giustizia. sarpi, vi-3-211
per levare un interdetto, ancorché legittimo o giusto, non è né parola né cerimonia
come colpevole all'autorità competente (formalmente o, anche, in modo segreto o
o, anche, in modo segreto o riservato) una persona per un atto
illecito. -anche: denunciare, segnalare o smascherare un delitto, un reato,
se... quella cotale persona accusata o notificata confesserae lo fallo del quale fue
notificata confesserae lo fallo del quale fue accusata o notificata, si debba condannare nella metade
alcun de'mal fattori davanti a i consoli o vero notificasse il nome degli assenti.
vogli investigare quello che li greci operino o credino in secreto; e se gli
ad orecchie che alcuno di essi viva o parli con scandolo de'latini, hanno il
un reddito, merci sottoposte a dazio o a dogana, ecc.).
vien preteso che il presentatore della lettera o sia il creditore del cambio non debba
. romagnosi (1761-1835), conoscere o percepire sia la realtà sensibile sia la
), che si basa sulla conoscenza o sulla percezione sia della realtà sensibile,
ant. nottifeato). fatto sapere o conoscere, reso noto; asserito con
4-222: ciabattino a tempo perso, o più esattamente onorario vista la sua rinuncia
, 1-116: il presentatore della lettera, o sia egli l'immediato creditore del cambio
sia egli l'immediato creditore del cambio o sia procuratore o adietto al pagamento o
immediato creditore del cambio o sia procuratore o adietto al pagamento o sì vero cessionario o
o sia procuratore o adietto al pagamento o sì vero cessionario o giratario, sia
o adietto al pagamento o sì vero cessionario o giratario, sia tenuto...
... a rendere notificato lo scrivente o il rimettente... della denegata
nella prima esaminazione quella cotale persona accusata o notificata confesserae lo fallo del quale fue
confesserae lo fallo del quale fue accusata o notificata, si debba condannare nella metade
potevano nondimeno tutti i notificati e querelati o altramente accusati per qualunche eccesso, malefizio
altramente accusati per qualunche eccesso, malefizio o delitto, e favellare essi dentro il ricorso
essere sottoposto a tassazione, a dazio o a dogana (un bene, un reddito
conoscere, sapere; che rende noto o fa capire, spiega, dimostra un
, presso l'autorità competente (formalmente o, anche, in modo riservato),
un reato, di un atto illecito o ritenuto tale; che denuncia un delitto,
volessi notificare alcuna persona che avessi facto o facessi per lo advenire alcuna cosa contra
.. ed il restante al notificatore o accusatore. 3. agg.
fi cagióne), sf. l'atto o la funzione di portare qualcosa a conoscenza
quanto il vincitore, nella sua discrezione o indiscrezione, chiede e prende da noi,
la quale non per immaginazione, o ver senso, ma per ragionevole concezione quella
. romagnosi (1761-1835), conoscenza o percezione sia della realtà sensibile sia della
si deduce a nostra cognizione resistenza, o lo stato d'una cosa prima sconosciuta.
sconosciuta. 2. atto normativo o amministrativo della pubblica autorità reso noto alla
noto alla generalità dei cittadini mediante manifesto o altro stampato ubblicamente affìsso o, comunque
mediante manifesto o altro stampato ubblicamente affìsso o, comunque, diffuso: andò
con cui un soggetto (privato cittadino o pubblica autorità), per il tramite
organo pubblico legalmente competente (ufficiale giudiziario o altro pubblico ufficiale autorizzato) e con
procedurali, fa portare un determinato fatto o atto documentale a conoscenza di un altro
documentale a conoscenza di un altro soggetto o, comunque, fa compiere quanto dalla
direttamente e notificare la seguita tratta, o elezione, ai loro fattori o agenti o
tratta, o elezione, ai loro fattori o agenti o mezzaioli. codice di procedura
o elezione, ai loro fattori o agenti o mezzaioli. codice di procedura penale,
è eseguita, per ordine del giudice o del pubblico ministero o a richiesta della
ordine del giudice o del pubblico ministero o a richiesta della parte privata, dall'
della parte privata, dall'ufficiale giudiziario o da chi ne esercita le funzioni.
(non di rado in forma segreta o riservata) la pubblica autorità di un
) la pubblica autorità di un delitto o di un'altra violazione di legge commessa
, 1-30: se alcuna persona per accusa o notificazione fatta... si debba
varchi, 18-1- 186: scrivere o fare scrivere in sur un libro nuovo,
, tambura- zioni, notificazioni, denunzie o querele, le quali a'loro magistrati
a'loro magistrati per lo tempo avvenire o palesemente o segretamente fatte fossero. baldinucci
magistrati per lo tempo avvenire o palesemente o segretamente fatte fossero. baldinucci, 9-iii-39
, le tartane, le scorribiesse che arrivavano o partivano da venezia. idem, 12-370
specie diffuse in foreste e in ambienti paludosi o siccitosi, caratterizzate da colori scuri e
qualunque fonte, pubblica (come rapporto o referto) o privata (come denuncia
, pubblica (come rapporto o referto) o privata (come denuncia, esposto)
atto appositamente diretto a tale scopo) o informale (come un'informazione di stampa
informale (come un'informazione di stampa o la dichiarazione di un testimone o di
di stampa o la dichiarazione di un testimone o di un imputato), attraverso cui
il quale la legge richiede la querela o l'istanza della persona offesa o la
querela o l'istanza della persona offesa o la richiesta di una pubblica autorità).
sensazione (spesso nelle locuz. avere o venire in notizia di qualcuno o
o venire in notizia di qualcuno o di qualcosa o essere qualcosa in o
notizia di qualcuno o di qualcosa o essere qualcosa in o a notizia di
o di qualcosa o essere qualcosa in o a notizia di qualcuno o nell'espressione degno
qualcosa in o a notizia di qualcuno o nell'espressione degno di notizia).
grembo l'ha raccolte. -conoscenza o concezione che l'uomo, per mezzo
mezzo della fede, dell'incarnazione di cristo o, anche, attraverso la rivelazione dei
, se non per cagione di dio, o er quanto ci possono aiutare a fare
chiamarmi. -fuor di notizia a qualcuno o a qualcosa: senza conoscere colui o
o a qualcosa: senza conoscere colui o ciò di cui si parla. serdini
ed eterno. 2. nozione o insieme di nozioni e di cognizioni acquisite
di cognizioni acquisite, attraverso lo studio o l'esperienza, su parti o aspetti
studio o l'esperienza, su parti o aspetti di una disciplina, delle scienze
disciplina, delle scienze, delle arti o, anche, di un mestiere, di
, dottrina). -anche: conoscenza o perizia e competenza in una determinata disciplina
una determinata disciplina, dottrina, professione o attività. bisticci, 1-i-4: aveva
abbia dell'altre cose appertenenti all'agricoltura o a gli armenti; né minore averla
mia notizia vincevano, avrei potuto, o voluto. 3. disus.
principio che non ha bisogno di prova o di dimostrazione, che si ammette universalmente
di quel ch'un non intende, / o è temeri- tade, ovver stoltizia.
della figura e ne può aver riserbata, o perfettamente o men che perfettamente, l'
ne può aver riserbata, o perfettamente o men che perfettamente, l'imagine. stigliani
ragguaglio, annuncio, avviso, più o meno preciso o particolareggiato, di un
annuncio, avviso, più o meno preciso o particolareggiato, di un fatto, di
disposizione, per lo più recente (o anche di un evento futuro previsto o
o anche di un evento futuro previsto o programmato con certezza), diffuso o
o programmato con certezza), diffuso o trasmesso a voce o per scritto,
), diffuso o trasmesso a voce o per scritto, talvolta in forma ufficiale
scritto, talvolta in forma ufficiale, o, anche, attraverso i mezzi radiofonici
, anche, attraverso i mezzi radiofonici o televisivi, servizi giornalistici, ecc.
(spesso nelle locuz. dare, fare o portare notizia). -anche:
). -anche: l'avvenimento annunciato o comunicato. statuti dei disciplinati di
notizia non sarà corrispondente al fatto, o almeno non potrà servire alle funzioni giuridiche,
fu già in firenze una opinione, o vero credenza, che una statua di
notizie di roma '. -divulgazione o diffusione della fama. -anche: la
-dir. pen. notizie false, esagerate o tendenziose'. quelle con cui, rispettivamente
rispettivamente, si riferiscono fatti non veri o si esagerano (alterandoli o deformandoli)
fatti non veri o si esagerano (alterandoli o deformandoli) fatti di per sé veri
deformandoli) fatti di per sé veri o si riferiscono fatti di per sé veri
ma strumentalizzandoli con fuorvianti e dannose insinuazioni o suggestioni: la propalazione (a stampa
suggestioni: la propalazione (a stampa o a voce) di tali fatti può essere
determinati delitti (come quello di aggiotaggio o, in tempo di guerra, quelli di
di disfattismo politico e disfattismo economico) o può costituire di per se stesso un
a turbare l'ordine pubblico (pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o
o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose atte a turbare l'ordine pubblico
di guerra..., diffonde o comunica voci o notizie false, esagerate o
.., diffonde o comunica voci o notizie false, esagerate o tendenziose,
o comunica voci o notizie false, esagerate o tendenziose,... è punito
interno dei valori e delle merci, pubblica o altrimenti divulga notizie false, esagerate o
o altrimenti divulga notizie false, esagerate o tendenziose..., è punito
notizia astrattiva. 5. nozione o insieme di nozioni e di istruzioni rivolte
, la trattazione, l'esposizione orale o scritta di argomenti o di avvenimenti,
l'esposizione orale o scritta di argomenti o di avvenimenti, la testimonianza di referti
di avvenimenti, la testimonianza di referti o, anche, fornendo dati) all'
anche, fornendo dati) all'ammaestramento o alla diffusione di una disciplina, delle
, delle scienze, delle arti (o di alcune parti o aspetti) o,
delle arti (o di alcune parti o aspetti) o, anche, all'addestramento
(o di alcune parti o aspetti) o, anche, all'addestramento in un
-in partic.: nota apposta dall'autore o dal curatore, all'inizio o alla
autore o dal curatore, all'inizio o alla fine di un testo, per
detto. -indicazione di una misura o di un dato geometrico. fibonacci
nella locuz. avere, prendere notizia con o di qualcuno', e può indicare il
l'argomento. -avere in notizia qualcuno o qualcosa: conoscerlo, esserne informato,
tua, ecc. norma e regola o informazione (e può avere il valore
avere il valore di un'esortazione implicita o di un'indicazione). magalotti
passare, trapassare qualcosa a, alla o in notizia di o a qualcuno:
a, alla o in notizia di o a qualcuno: diventargli noto, conosciuto,
-venire qualcuno in notizia di, in o presso qualcuno: diventargli noto acquistando rinomanza
qualcuno: diventargli noto acquistando rinomanza o fama per le doti, la capacità,
7-42: aggiunga che questo è appunto, o per dir meglio, sarebbe il mio
). notiziale, agg. fondato o composto da notizie, da informazioni.
, sm. rubrica televisiva, radiofonica o giornalistica, o pubblicazione periodica contenente notizie
rubrica televisiva, radiofonica o giornalistica, o pubblicazione periodica contenente notizie per lo più
più brevi, di cronaca, o anche dedicata a un argomento particolare;
di questa rivista. mensile: tre o quattro articoli centrali su problemi, studi
2. persona molto informata (o che presume di essere tale) su
notissimo). conosciuto da una persona o aa determinate persone per esperienza diretta,
diretta, per informazione, per studio o, anche, per attitudine (con
(con partic. riferimento ad attività o ad atti consueti, a rapporti di
abitualmente, a fenomeni che si verificano o si ripetono costantemente, ecc.: e
enfatico). -anche: acquisito saldamente o persistentemente nella coscienza, nell'animo o
o persistentemente nella coscienza, nell'animo o nell'intelletto (un sentimento, uno
liao candido, / ahi forse, o bricconcella, / ti aspetta nella nota navicella
noti a filippo, erano gli otto o dieci uomini sparsi, con la tazza
sparsi, con la tazza in mano o con la sigaretta in bocca, sui gradini
me non fosse noto chi essi furono o sieno pure ora al presente. bandello,
. cesarotti, 1-xx-12: egli dee, o giudici, esservi noto che i malvagi
persone; di cui si sta parlando o si è parlato o detto. leopardi
cui si sta parlando o si è parlato o detto. leopardi, iii-490: quando
fama nell'ambito di un'intera comunità o collettività o di una larga parte di
ambito di un'intera comunità o collettività o di una larga parte di essa (
come realmente esistente, accaduto, valido o operante; che è di dominio pubblico
ii-13: che diremo,... o mortali ingannati da sì ispressa e notissima
con elena muti era ornai notissima come, o prima o poi, o più o
muti era ornai notissima come, o prima o poi, o più o meno,
come, o prima o poi, o più o meno, nella società elegante di
o prima o poi, o più o meno, nella società elegante di roma e
-nell'espressione incidentale come è noto o come noto, per indicare, per
lo più enfaticamente, con valore pleonastico o, anche, rafforz., una
), per l'eccellenza delle opere o delle azioni, per meriti universalmente riconosciuti
moltitudine. converrà essere noto per tre o quattro produzioni * ortodosse ', prima
non men che bella. -conosciuto o ricordato per determinate qualità o caratteristiche.
-conosciuto o ricordato per determinate qualità o caratteristiche. tommaseo [s. v
. v.]: noto in tale o tale aspetto. noto a tale o
o tale aspetto. noto a tale o a tal titolo. mazzini, iii-1-145:
talvolta anche in forza di una dimostrazione o di una spiegazione; facilmente compreso o
o di una spiegazione; facilmente compreso o comprensibile. cecco d'ascoli, 762
-compreso, ammesso universalmente senza prova o dimostrazione. dante, par.,
principio che non ha bisogno di prova o di dimostrazione, che si ammette universalmente
è al corrente, che è cosciente o in grado di valutare una persona o
cosciente o in grado di valutare una persona o una situazione. fazio, i-3-31
dota, / purché sia donna nota / o d'armento o de gualdana.
sia donna nota / o d'armento o de gualdana. 6. sm
lettere che non hai più conversazione, o, meglio, ritrovo piacevole alla sera.
(anche con riferimento a soggetti astratti o all'intervento divino). dante,
piccolomini, i-52: nissun movimento, o veloce o tardo che sia, in
i-52: nissun movimento, o veloce o tardo che sia, in molto o
o tardo che sia, in molto o in poco tempo che si faccia, potrà
-rendere famoso, celebre, rinomato qualcuno o qualcosa; celebrare, esaltare. g
qual l'alto egeo, perché aquilone o noto / cessi, che tutto prima il
. targioni tozzetti, 1-6: il sud o mezzogiorno o ostro o austro o noto
, 1-6: il sud o mezzogiorno o ostro o austro o noto, detto dai
: il sud o mezzogiorno o ostro o austro o noto, detto dai contadini
sud o mezzogiorno o ostro o austro o noto, detto dai contadini vento acquaio
de'noti. graf, 5-578: o mare,... insonne gli scogli
copepodi a cui appartengono forme parassite o semiparassite delle ascidie. = voce
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della notogea. nòtola,
geoffroy saint-hilaire a mostri che presentano uno o parecchi membri accessori inserti sul dorso.
. studio della struttura del corpo umano o di un organismo animale o vegetale.
corpo umano o di un organismo animale o vegetale. l. ghiberti,
e ho letto -non so se in vasari o in condivi -come un pittore per emulare
3. rappresentazione grafica, pittorica o plastica di un corpo o di una
, pittorica o plastica di un corpo o di una parte anatomica; figura,
milizia, i-184: è egli un cristo o un manigoldo che impugna fieramente la croce
stiman divino il buonarroti. -opera o trattato di anatomia. redi, 16-iii-207
-indagine psicologica molto approfondita, oggettiva o priva di partecipazione affettiva. pinamonti,
nome, cioè uno subito concetto di mente o di timore: l'albicante milanese così
ascetiche); tormentare, fare strazio o scempio. b. giambullari, i-349
male reprovare, pure che essalti sé o deprima el compagno, fa ogni dì notomia
. a. cattaneo, i-204: o quanta parte hanno le madri in questi
anatomia, che serve allo studio teorico o pratico di essa; anatomico.
più grata, / più che rose o gelsomini, / il notomico giustini / pulitissimo
seme, oltre le parti più grossolane o materiali, vi sia questa parte spiritosa
crasse, onde ne sorga la pianta o l'animale. mamiani, 10-ii-584:
anche praticando la dissezione dei corpi, o ne professa l'insegnamento; conoscitore,
attributivo. leonardo, 2-454: o pittore notomista, guarda che la troppa
. chi esamina con minuziosità talora eccessiva o indaga con rigore scientifico e senza partecipazione
letter. sezionare corpi umani, animali o vegetali allo scopo di rilevarne l'intima
nei minimi particolari, con rigore scientifico o filologico. b. davanzati, i-176
ricchezze del dizionario. -fare oggetto o argomento di un'accurata indagine psicologica,
emitteri, e della famiglia delle idrocorisee, o cimici d'acqua di latreille, che
che hanno l'abitudine di nuotare supini o sul dorso. hanno il becco cortissimo
e risaputo da tutti, per conoscenza o per ammissione universale, comunemente, secondo
notoriamente, quanto all'effetto dello obbligare, o sé o altri, invalida. sarpi
all'effetto dello obbligare, o sé o altri, invalida. sarpi, vi-3-35:
insensibilità al dolore. favoriscano un cerino o altro, notoriamente acceso. =
fatto, un avvenimento, una circostanza o anche una situazione personale sono conosciuti o
o anche una situazione personale sono conosciuti o possono essere attestati da tutti; l'
notorietà di fatto, dimostrata da testimoni o dalle loro attestazioni giurate, e una
di diritto, dimostrata da atti processuali o conosciuta dal giudice a motivo del suo
altri requisiti dell'interesse del lucro cessante o del danno emergente,...
una dichiarazione resa sotto giuramento da quattro o cinque testimoni e raccolta da un pubblico
, nei singoli casi previsti dalla legge o dalla prassi amministrativa, la prova documentale
in ordine a cui non si può o è molto difficile precostituire la documentazione o
o è molto difficile precostituire la documentazione o in ordine a cui l'originaria documentazione
, devono essere in carta 'libera 'o * bollata '. codice civile,
croce, iii-10-337: il tempio della pace o santuario della madonna di vico è uno
la sua presenza nei ritrovi mondani era più o meno costante. aveva una moglie bella
di un fatto, di un personaggio o di un prodotto determinato e il numero
attestato dalla voce pubblica come realmente esistente o accaduto; che è di dominio pubblico
rosai, il quale si genera ivi, o per la rugiada di quell'aere o
o per la rugiada di quell'aere o per lo dolce e grasso omore de'
, dalla natura overa- mente dalla ragione o dall'uso comune delle genti [ecc.
168: prosperità e sciagure significano mutazioni o alterazioni di stato, o in bene o
significano mutazioni o alterazioni di stato, o in bene o in male: le
o alterazioni di stato, o in bene o in male: le quali accadono spesso
quali accadono spesso a'prìncipi, e queste o procedono da cause notorie o da acculte
e queste o procedono da cause notorie o da acculte occulte. intorcetta, 80
3. noto, conosciuto da una o più persone, per esperienza diretta o
o più persone, per esperienza diretta o per informazione. g. villani,
frutto. 4. riconosciuto pubblicamente o comunemente come appartenente a una determinata
come appartenente a una determinata parte politica o ideologica. a. pucci, cent
e lodatori e prendere non so se legalmente o illegalmente il suo posto ai nostri fianchi
. 5. che gode di fama o di rinomanza; assai conosciuto. -
trachelidi, così denominati dalla parte posteriore o dorso del corsaletto, rilevata e qualche volta
quali desunsero tal nome dal corsaletto ristretto o compresso nella parte anteriore o dorsale,