singolarmente a compiere il ricambio delle penne o vengono alloggiati nel periodo della chiusa.
.). fiore, 125-10: o se mi manda ancor grossi cavretti, /
se mi manda ancor grossi cavretti, / o gran cappon di muda ben nodriti,
gran cappon di muda ben nodriti, / o paperi novelli o coniglietti. lucini,
muda ben nodriti, / o paperi novelli o coniglietti. lucini, 3-75: uditelo
e con soffitto basso, talvolta sotterraneo o ricavato in una torre, di solito
muda chiama l'autore quella torre, o forse perché così era chiamata perché vi
tenessono l'aquile del comune a mudare, o per transunzione che vi fu rinchiuso il
. 5. figur. condizione o stato che costituisce motivo di oppressione fisica
in muda: tenersi nascosto in casa o in qualche luogo sicuro; stare appartato.
: rinnovo della pelle, del pelo o delle corna in alcuni animali.
in altri animali è quello del pelo o delle corna o dell'intera pelle.
è quello del pelo o delle corna o dell'intera pelle. = nome
pelle, il pelo, le corna o altri organi cutanei in una determinata stagione
cutanei in una determinata stagione dell'anno o in una fase dello sviluppo organico (
4. tr. ant. provocare o favorire la muda in un uccello;
, appaltatore della muda o gabella delle merci nel trevisano e nel
partic., un rapace da caccia o allevato in cattività).
che i principi ottomani eressero ne'recinti o ne'dintorni delle moschee: sono incaricati
, orecchie diritte, colorazione nera brillante o bianca con macchie regolari nere (ed
oceania: vi appartengono arbusti xerofili eretti o rampicanti, con foglie alterne nastriformi e
nastriformi e fiori piccoli, bianchi o verdastri, il cui perigonio carnoso nasconde
donne che si possono trovare sulle terrazze o sui tetti delle case).
di questo edificio quattro minarè o torri, con balconi all intorno,
determinate ore, i turchi al nahama o orazione. tommaseo [s. v.
, sm. ant. pelle di muflone o di montone. stratto della
, sf. formazione di fungili ficomiceti o ascomiceti che si sviluppano, con un
umido e oscuro, comportandosi da saprofiti o da parassiti, in concorrenza con i
-anche, con uso improprio: muschio o lichene tipico dei luoghi umidi e ombrosi
senza buccia mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero
mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero, mutandolo
fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero, mutandolo ogni dì
bachi] indurisce e si risecca; e o resta nero, o si cuopre d'
risecca; e o resta nero, o si cuopre d'una rifioritura bianca, la
v. laccamuffa. 2. odore o sapore sgradevole di sostanze organiche deteriorate per
per l'umidità, andate a male o marcescenti, e in partic. del vino
sul viso ora una tanfata di fracidume o di muffa, ora un delicato e
delizioso profumo di violette, lo traversammo o scen demmo in un canneto
vegetazione di alghe propria di rocce sommerse o spruzzate da getti d'acqua, di fontane
, di vasche, ecc., o che si forma talvolta presso talune sorgenti
. strato di polvere, di sedimenti o di sporcizia, accumulatosi su un oggetto lasciato
ghiacciavano. -materia organica deteriorata o in via di putrefazione; marciume.
prodotta dalla calce in una parete intonacata o affrescata. vasari, i-78: si
, i rimessi ed i colori soprapposti o ritocchi a secco, che è cosa
. perciocché le cose fatte a secco o racconce, oltre a che si conoscono
muffa d'antico. 5. secrezione o escrezione dell'organismo umano, muco;
dell'organismo umano, muco; liquido o flemma di origine patologica. boccaccio,
, lxxxviii-n-534: che credi fare, o svergognata troia /... / di
di disonore, di riprovazione; difetto o imperfezione morale. dante, par
elettorali, per asciugare possibilmente le urne o delle melme parassitane o delle muffe rossiccie
possibilmente le urne o delle melme parassitane o delle muffe rossiccie. 7.
di vitalità inerente a una condizione esistenziale o spirituale, a un'istituzione, a
-in senso concreto: ciò che è o appare privo di attualità, sorpassato,
po'di muffa a un'antica commedia o ricollocare nel giusto punto il giusto aggettivo
13. locuz. -cascare la muffa a o da qualcosa: per indicare la violenza
di percosse che vi si abbattono sopra o che ne vengono prodotte. luca pulci
-cavare, levare, scuotere la muffa da o a qualcosa: colpirla, percuoterla violentemente
[don michele] colle buone o colle cattive. -lasciare fare la muffa
qualsiasi attività intellettuale; non darsi pensiero o cura di nulla. forteguerri,
intensa attività dopo un periodo di ozio o di riposo; mettersi a lavorare col
-sentire ruggine e muffa: rimanere o diventare inoperoso. floro volgar
della penna sono tali da annoiarlo, o anche aa fargli venir la muffa al naso
, 114: come le fave intonchiano o come le mele infracidano o come le
fave intonchiano o come le mele infracidano o come le colatie muffano. galileo, 8-xv-
pala di legno, perché non infradicino o muffino. c. ridolfi, ii-385:
che ànno molti danari e poco senno o aiutamento di sapere con essi guadagnare:
a rischio di ladroni che farne grazia o ad altrui piacere. cantari, 319
4. figur. stare fermo o immobile; trattenersi a lungo in un
-trascorrere un periodo di tempo più o meno lungo nell'immobilità e nell'inazione
., con riferimento a chi giunge sgradito o indesiderato). aretino, vi-664
strato lieve di muffa; che ha odore o sapore di muffa.
. che è costantemente vittima di malanni o degli acciacchi della vecchiaia; cagionevole di
rimangono absorti. 3. che è o appare privo di attualità e di interesse
di muffare1), agg. ricoperto o corroso dalla muffa, deteriorato, guasto;
). - anche: che ha odore o sapore di muffa. 5.
e gli steli non mangiabili delle crucifere o delle leguminose. -con uso improprio:
-con uso improprio: ricoperto di muschi o di licheni, muscoso. vasari
carnascialeschi, 1-188: certe botti muffate / o per vecchiezza o per isporcheria, /
certe botti muffate / o per vecchiezza o per isporcheria, / con lor non v'
la riforma della moda? sarà ella o sopraffatta dal male di milza e perciò
dal male di milza e perciò malinconica, o sarà qualche vergine divenuta muffata e perciò
vergine divenuta muffata e perciò rabbiosa, o sarà qualche brutta arpia e perciò aizzata
dalla invidia. 4. che è o appare privo di attualità, di vitalità
spesso dai senesi a significare una donna o fanciulla albagiosa e sprezzante. -muffettòla
. che ha un carattere troppo suscettibile o un comportamento altezzoso e superbo.
una vita meschina, priva di affetti o di interessi. petruccelli della gattina,
via: esser buttati via dopo strizzati, o muffire o inaridire nella credenza, non
esser buttati via dopo strizzati, o muffire o inaridire nella credenza, non è poi
sogni. -sm. sostanza ammuffita o marcescente; muffa. serao,
legacci e borchie / non si confanno, o raro, alle sue voglie. moravia
ammuffito. -anche: che ha odore o sapore di muffa. -con significato generico
generico: stantio, deteriorato dal tempo o dall'umidità. burchiello, 125
fianco, con qualche tozzo di pane o duro o muffo. amenta, 103:
con qualche tozzo di pane o duro o muffo. amenta, 103: vedemmo la
incrostato di muffa; invaso dalla muffa o dal muschio (un luogo).
in condizioni miserevoli, malridotto dai disagi o dalla permanenza alle intemperie, all'umidità
re francesco s'innamorasse con qualche circe o con qualche calipso per una dozzina d'anni
sf. tecn. camera, paratìa o contenitore di materiale refrattario che in particolari
riscaldare separati dall'azione diretta dei combustibili o dall'effetto ossidante dell'aria, o
o dall'effetto ossidante dell'aria, o di contenere le coppelle (ed è
per la smaltatura, per la fusione o la calcinazione di metalli particolari o preziosi
fusione o la calcinazione di metalli particolari o preziosi e per la scomposizione di sostanze
scomposizione di sostanze nei forni da laboratori o per analisi chimica); piccolo forno
2. elettrotecn. involucro di ghisa o alluminio opportunamente sagomato e foderato internamente
, confezionato con pelle foderata di pelo o con lana resistente, che avvolge tutte
particolare alla cottura di materiali ceramici o vitrei; muffoliere.
spessa di colore roseo, grigio o nero; musello. = dal
qualità propria di ciò che è ricoperto o deteriorato dalla muffa. -in senso concreto
viuzze muffose. -emanato dalla muffa o da sostanze ammuffite (un odore)
. per simil. che ha il colore o l'aspetto della muffa. pirandello
, di bur- banza, di sussiego o anche di disprezzo; borioso, altezzoso
[s. v.]: 'mufro'o 'mufróne': montone salvatico di sardegna o
o 'mufróne': montone salvatico di sardegna o della maremma. = dal lat.
terra: e vi si paga il passaggio o nolo, come si fa in spagna
2. corrispettivo dovuto per il noleggio o la locazione di una qualunque cosa mobile
la locazione di una qualunque cosa mobile o per la concessione in uso o in
mobile o per la concessione in uso o in godimento di un diritto di proprietà
3. contratto di noleggio di nave o di altro mezzo di trasporto, o
o di altro mezzo di trasporto, o contratto di trasporto mediante un tale mezzo
nolo: con un contratto di noleggio o di locazione che permette l'uso di
che permette l'uso di un'imbarcazione o di un altro veicolo o, anche,
un'imbarcazione o di un altro veicolo o, anche, di un bene mobile
, anche, di un bene mobile o immobile per un periodo determinato e dietro
. -a nolo, da nolo o di nolo (con valore aggettivale):
in noleggio (un mezzo di trasporto o qualunque cosa mobile).
dico incanti. -darsi a nolo o dare a nolo qualcosa di sé:
1-239: la religione essendosi costituita littore o sbirro, la tirannide la piglia a nolo
, all'atto riflesso dell'im- maginazione o del desiderio »). =
. il malato per lo più muore o rimane deformato, inetto a favellare e a
delle abitazioni sparse e distinte in vichi o aperti villaggi, e la terza quella
, 18-22: qual per le selve nomade o massile / cacciata va la generosa belva
anzi nei loro caratteri, cioè di vaganti o fissi abitatori; dalla vita nomada o
o fissi abitatori; dalla vita nomada o scenitica ad essere cittadini riuniti in luoghi
-che cambia facilmente il posto di lavoro o la sede della propria attività, rivelando
3. che viene spostato spesso o si può spostare facilmente; che e
fatto in modo da poter essere rimosso o trasferito agevolmente. altomare, lxxv-80:
deserto, / un circo di funamboli o di zingari! 4. che
che è proprio, che si riferisce o richiama alla mente il nomadismo, i
di popoli e di tribù prive di sedi o abitazioni fisse; si suole classificare in
], del nomadismo d'un alfieri o d'un byron, del turismo dilettante
, del turismo dilettante d'un beyle o d'un barrès. era un animai casalingo
possa alcuna / che alla ragion contraste o il corso arreste / dal firmamento infin
in egitto il governatore d'una prefettura o d'una città di primo ordine, la
. chiamare una persona col suo nome o in modo particolare o specifico;
suo nome o in modo particolare o specifico; imporle, metterle un nome.
di mandar uno dei vassalli loro, o chi più loro era a grado, a
/ nomavan tutte. nievo, 716: o greci, alto le fronti umiliate!
. 2. denominare; assegnare o attribuire un nome specifico, qualificante,
a un oggetto, a un luogo o, anche, a un concetto astratto (
indicazione della derivazione da un altro nome o da particolari caratteristiche); definire.
nomata. papi, 1-2-249: fu costituita o piuttosto abbozzata una repubblica che nomossi cisadana
designare, definire secondo qualità, funzioni o condizioni particolari o, anche, esprimendo
secondo qualità, funzioni o condizioni particolari o, anche, esprimendo un giudizio morale
una persona, un luogo, un oggetto o, anche, un concetto astratto)
menzionare, nominare, citare, a voce o per scritto, una persona col suo
col suo nome, un oggetto materiale o, anche, un concetto astratto; farne
d'italia; che nessuno ardisca in senato o nel foro nomarli; e chi ne
il mio stato, ti fei chiari, o figlio, / quali in petto li
nomati. 7. avere nome o soprannome (una persona, un luogo
, ricavare il nome, il soprannome o la denominazione (una persona, un
indicazione della derivazione da un altro nome o da particolari caratteristiche). dante
/ contro ad sua voglia non si vince o doma. tansillo, 1-345: se
/ folgori. 9. essere o diventare famoso, celebre, illustre,
tasso, 17-89: non fu mai greca o barbara o latina / progenie, in
: non fu mai greca o barbara o latina / progenie, in questo o nel
barbara o latina / progenie, in questo o nel buon tempo antico, / ricca
nomatìssimo). chiamato con un nome o con un soprannome (una persona:
2. distinto, denominato con un nome o con un attributo con un significato specifico
indicazione della derivazione da un altro nome o da particolari caratteristiche). luna [
fatto altro in quel luogo che copiare o ripetere le idee di marco tullio.
insigne (una persona, un luogo o, anche, un concetto astratto,
talvolta in relazione con un compì, o con un predicato nominale che indica le
nòmina, le nómora). simbolo orale o scritto che, per convenzione, indica
, / vera vita è la tua, o fra guittone. latini, rettor.,
. e per cosa che si faccia o si provvegga, se non si disuniscono o
o si provvegga, se non si disuniscono o dissipano gli abitatori, e non 'sdimenticano
e che passa i termini in desiderare onore o laude o dignità. tasso, ii-208
passa i termini in desiderare onore o laude o dignità. tasso, ii-208: la
: se in tanta ricchezza di cose o d'animali scoperta nel nostro secolo..
sempre per essi una qualità di ordine o un pregiudizio, e non un principio
; e spesso la più brutale superbia o l'impeto della ferocia ne usurparono
medesimo, chiamandolo 'verbo participiale, o casuale ', altri del nome, chiamandolo
aggettivo: quello che indica una qualità o un modo di essere e, nella proposizione
, nella proposizione, funge da attributo o da predicato, in contrapposizione al nome
, che può essere assunto come soggetto o come oggetto della proposizione. -nome appellativo
come oggetto della proposizione. -nome appellativo o comune: che si può riferire indistintamente
tutti i componenti di una stessa specie o categoria (cfr. anche comune1,
un'azione determinata. -nome d'azione o verbale: che deriva da un verbo
da un verbo per indicare un atto o un'operazione. - nome indeclinabile o
o un'operazione. - nome indeclinabile o invariabile: che ha la stessa forma
, che risulta dall'unione di due o più parole. delminio, ii-124:
delminio, ii-124: i nomi, o sostantivi o adietivi che si sieno,
, ii-124: i nomi, o sostantivi o adietivi che si sieno, che in
dall'altro, e ambi da un verbo o da un nome aggettivo. buommattei,
parole destinate a spiegare le sostanze, o concrete o astratte, chiamansi nomi sostantivi
a spiegare le sostanze, o concrete o astratte, chiamansi nomi sostantivi, come
i nomi, che esprimono le cose o le sostanze, chiamansi nomi sostantivi o
o le sostanze, chiamansi nomi sostantivi o assoluti, come 'corpo ', '
buono a tale che, come debole o come pigro o come pauroso, si astenga
che, come debole o come pigro o come pauroso, si astenga da ingiuriare
-titolo che indica una carica ufficiale o un'incombenza, talora anche onoraria e
che il popolo lo chiami monnerino / o torcimanno o in altri nomi storti?
popolo lo chiami monnerino / o torcimanno o in altri nomi storti? p.
una persona mediante la designazione con uno o più vocaboli che nelle società primitive possono
nelle società primitive possono consistere in parole o locuzioni grammaticalmente comuni e che nelle società
nelle società più evolute consistono in uno o più sostantivi (aventi valore grammaticale di
attuale (anche se tale valore hanno o possono avere dal punto di vista etimologico
lo più al momento della sua nascita o poco dopo, è considerata una funzione
ragione non poteva esser altro che i nomi o forse le firme istesse dei congiurati.
. non sono ammessi cambiamenti, aggiunte o rettifiche al nome, se non nei
-riverito nome: espressione di ossequio formale o anche iron. e scherz. g
quale viene attribuito al momento della nascita o, per meglio dire, al momento
derivano da una radice indicante la divinità o che rappresentano una frase augurale (e
qualità di ciascuna [donna] convenienti o in tutto o in
ciascuna [donna] convenienti o in tutto o in
3. -per estens. significato etimologico o augurale di un antroponimo. anonitno
tentai mostrare che il nome di pelasgi, o primi abitatori dellttalia, e quello di
caccia. salvini, v-418: 'un baiardo o un veglian- tino ': nomi di
glie '. 7. pseudonimo o nominativo fittizio. -anche: soprannome.
può credere che fosse nato nel ducato o nella contea di borgogna. panzini,
distinto. questi nomi venivano imposti o dai capitani o dai camerati, esprimevano qualche
nomi venivano imposti o dai capitani o dai camerati, esprimevano qualche segno o
o dai camerati, esprimevano qualche segno o attributo personale del candidato: né son poche
di penna) adottato da uno scrittore o da un giornalista per pubblicare le proprie
giornalista per pubblicare le proprie opere, o da un artista dello spettacolo, di
di solito per ottenere un effetto suggestivo o di simpatia. carducci, ii-6-116:
. v.]: nome di guerra o nome di battaglia s'intende oggi il
oggi il soprannome col quale taluni autori o giornalisti sono pubblicamente noti e firmano i
, dio, le persone della trinità o anche la madonna o un santo (e
persone della trinità o anche la madonna o un santo (e può essere considerato
comprendente gli attributi della divinità, o avere un particolare uso cultuale). -anche
offeso di lor nume il nome / o sieno ingrati a'genitor, non sono /
lii-12-217: in alcun autore, istorico o cosmografo, non ho mai veduto che sia
tempo. -titolo di un libro o di un'opera. castelvetro, 8-1-63
: persona (per lo più eminente o di grande autorità). strinati,
: personaggi molto ragguardevoli nell'ambito sociale o artistico. bernari, 3-68: era
dello aiuto minore è nelle femmine, o figliuole o sorelle che sieno, e
minore è nelle femmine, o figliuole o sorelle che sieno, e perché passano
12. insieme degli abitanti di un paese o di uno stato, avente unità etnica
uno stato, avente unità etnica, religiosa o politica; popolo, nazione.
di una città, di un sovrano o di un'istituzione. boccaccio, vili-1-44
al turco) il nome de'veneziani o procurassero loro ogni male. botta,
francesi, e contro coloro che avevano o che parevano aver odore di essi,
'. -gloria di una nazione o di una città. petrarca, 10-2
. gir. priuli, i-312: o povero milani o gloriosa città! o
. priuli, i-312: o povero milani o gloriosa città! o milan famoso,
o povero milani o gloriosa città! o milan famoso, guarda la tua felicitade già
considerazione in cui è tenuta una persona o un'istituzione. maestro alberto, 83
83: questi, con atti di pace o di battaglia, di distendere glorioso nome
con un agg. di valore negativo o spreg. j. patecchio, xxxv-1-578
che indica un concetto privo di importanza o che non ha corrispondenza nella realtà,
ha corrispondenza nella realtà, apparendo falso o frutto di invenzione; cosa vana,
] dicono e vantano sono, sempre o quasi sempre, d'epigoni, d'ingegnosi
di una ditta, di una società o di una compagnia di commercio, derivata
compagnia di commercio, derivata dal proprietario o dai soci. -anche: ditta,
dubbio se 'l dovevi porre a barzalona o valenza o palermo a governo o far
'l dovevi porre a barzalona o valenza o palermo a governo o far in suo
a barzalona o valenza o palermo a governo o far in suo nome; e mi
che elle sono state aperte di notte o che si dà l'allarme o che qualche
di notte o che si dà l'allarme o che qualche soldato è fuggito; darlo
un santo. dai moderni chiamasi parola o parola d'ordine. dicesi: dare
delle quali era il nome d'un santo o d'un guerriero e la seconda d'
caratterizza grandezze suscettibili di assumere valori positivi o negativi numeri algebrici) oppure proprietà opposte
proprietà opposte elettriche, magnetiche) o che possono essere indicate con lettere,
nola ad agusto. -con una prospettiva o intenzione, per cause o moventi determinati
una prospettiva o intenzione, per cause o moventi determinati. mamiani, 3-233:
l'autorità. -come forma esortativa o di supplica, come espressione di autorità
parte di una persona determinata, per conto o per incarico di essa; al suo
sì vi gioveranno. -a nome o a nome e per conto o a nome
-a nome o a nome e per conto o a nome e nell'interesse di qualcuno
.; negoziale nel caso di procuratore o institore; istituzionale nel caso di amministratore
nel caso di amministratore di società, o di un ente) di qualcuno:
un ente) di qualcuno: minore o interdetto, preponente o mandatario, società
qualcuno: minore o interdetto, preponente o mandatario, società o ente (ed è
interdetto, preponente o mandatario, società o ente (ed è formula legale usata
secolari, quando però questi espressamente dichiarino o promettano di tenere quel carcerato a sua
-in rappresentanza di un sovrano o di uno stato; come luogotenente,
uno stato; come luogotenente, ambasciatore o fiduciario. bembo, 10-v-252: a
signore. -in un determinato modo o condizione. carducci, iii-9-158: voglio
(con valore aggettivale): dedicato o intitolato a una persona o a una
: dedicato o intitolato a una persona o a una dfivinità determinata (un edificio
, una bottega e simili col nome o sotto il nome tale o del tale vale
simili col nome o sotto il nome tale o del tale vale essere intitolato da quel
indole cattiva. -essere ritenuto autore o colpevole di un'azione. busini,
nome di soffiare. -avere aspetto o apparenza. s. carlo borromeo,
nell'antiche male usanze. -essere famoso o noto. vasari, iii-130: questo
appartenere a una famiglia ragguardevole per aristocrazia o per ricchezza. tornasi di lampedusa,
-avere un nome', essere abbastanza conosciuto o famoso. piovene, 6-363: in
-chiamare il nome di qualcuno', eleggerlo o nominarlo capo di uno stato, conferirgli
quando il popolo voleva ottenere una legge, o e'faceva alcuna delle predette cose,
e'faceva alcuna delle predette cose, o e'non voleva dare il nome per
anno di matematica e conversassimo insieme doi o tre anni molto familiarmente, e ci aveva
opere. -accusarlo di una colpa o di un difetto determinato. varchi
, ma dargli nome d'alcuna pecca o mancamento. -di nome, di
451: berengario, in nome tutore o conservatore, ma in fatto re della
giovasse al rimedio dei nostri mali, o i danni nostri e le azioni loro
, un nome: divulgarsi una notizia o una diceria, essere fama. monaldi
-farsi, levare nome, acquistare fama o reputazione. cavalca, 21-181: levandosi
-impegnare u proprio nome: rendersi garante o mallevadore. tommaseo [s. v
il proprio nome ': entrando mallevadore o promettendo rispondere come che sia co'propri
n. 16. -in nome o nel nome del padre, del figlio e
-mettere in nome di qualcuno: cedere o intestare a una persona determinata.
farlo oggetto di critiche spietate e ingiuste o di calunnie. aretino, v-1-474:
a titolo diverso, presentare un'azione o un'iniziativa sotto una luce diversa.
dio senza motivo e in modo irriverente o blasfemo. guido da pisa, 1-63
iacopo. -pigliare, prendere nome o il nome: ricevere una denominazione determinata
primi. -porre, imporre nome o il nome: chiamare in un modo
-denominare. -anche: coprire azioni o comportamenti nefandi con una denominazione ipocritamente
in partic. dopo l'elezione a pontefice o con la professione religiosa).
: non possino li detti sensali, o loro garzoni, prestare il nome ad alcuna
sposando la vedova senza prole del fratello o. del parente prossimo e chiamando il
sotto nome di qualcuno: per conto o da parte di una persona determinata.
mezzo degli infami raggiratori che per lui o sotto il di lui nome operavano.
nome operavano. -con l'apparenza o con la falsa identità. g.
-nomiciàttolo. imbriani, 2-121: o che avreste voluto, ch'egli si esponesse
tutt'al più quattro e forse appena tre o due sole di esse [vocali]
dir di peggio / che dirgli pisellone o pisellaccio? manzoni, pr. sp.
lat. nomèa, sf. fama o notorietà positiva derivante a una persona dalle
positiva derivante a una persona dalle opere o delle imprese compiute, o attribuita dalla
dalle opere o delle imprese compiute, o attribuita dalla voce pubblica e dall'opinione
voce pubblica e dall'opinione dei contemporanei o dei posteri. m. villani
sempre l'opera loro di maggiore mole o di maggiore nomea è la migliore.
migliore. 2. reputazione negativa o equivoca che ha, a torto o
o equivoca che ha, a torto o a ragione, una determinata persona;
riferisce, che è proprio della nomenclatura o che la costituisce; che riguarda i
nomenclatoio, sm. letter. luogo o ambiente in cui si assegnano più o
o ambiente in cui si assegnano più o meno facetamente o malignamente nomi o nomignoli
in cui si assegnano più o meno facetamente o malignamente nomi o nomignoli.
più o meno facetamente o malignamente nomi o nomignoli. f. f.
. repertorio che elenca sistematicamente i termini o i nomi di persona attinenti a una
a una scienza, a un'arte o a una disciplina. -in par- tic
stor. presso gli antichi romani, schiavo o liberto che fungeva da segretario del padrone
del padrone annunciandogli il nome dei clienti o degli schiavi di casa e, per
nomenclatorio, agg. che si riferisce o che riguarda la nomenclatura o i nomi
si riferisce o che riguarda la nomenclatura o i nomi più adatti alle persone e
di chiamare ciascuno degli oggetti della conoscenza o dei concetti che appartengono a un ambito
sezione di città, fosse quarta, sesta o decima parte ec. marchesa colombi,
raccolte per facilitare l'apprendimento delle nozioni o la conoscenza di una lingua; lessico
conoscenza di una lingua; lessico specializzato o settoriale (ed era un tempo materia
3-ii-424: il dizionario poi non consiste o nella sola nomenclatura o nelle sole definizioni
poi non consiste o nella sola nomenclatura o nelle sole definizioni nominali o reali.
sola nomenclatura o nelle sole definizioni nominali o reali. manzoni, v-3-306: alla richiesta
complesso ordinato dei termini concernenti una scienza o una disciplina, fissati dall'uso o
o una disciplina, fissati dall'uso o anche stabiliti convenzionalmente, per esigenza di
xviii, si usano coppie di termini latini o latinizzati, di cui il primo indica
nel tempo che stanca infinitamente, poco o nulla nutrisce. bicchierai, 106:
difetti, nessuna nomenclatura scientifica, antica o moderna, può superarla di rigore e
geografia la nomenclatura e la corografia, o sieno nominazione e descrizione de'luoghi principalmente
in giù una romantica nomenclatura di longobardi o franchi antenati. moretti, ii-1083: trattando
valore di sm. dir. vocabolo o locuzione che serve a designare e qualificare
qualificare giuridicamente un certo fatto, rapporto o situazione giuridica, in tal modo richiamando
a determinate categorie di fatti, atti o istituti giuridici (e in partic.
. presso gli antichi romani, schiavo o liberto che, al bisogno, ricordava
nomentano, agg. che si riferisce o è proprio dell'antica città latina di
proprio dell'antica città latina di nomento o anche di quella moderna di mentana e
regione circostante; che vi si trova o vi ha sede. carducci,
quali si faceva memoria de poeti ditirambeschi o nomeschi. = deriv. da
scherzoso o, anche, ironico e mali
volete leccar su questo giorno qualche nomicchioro o di ipocrito o di troppo savio
giorno qualche nomicchioro o di ipocrito o di troppo savio. nieri, 2-240:
da noi il vezzo di dare un nomicchiolo o nomi gnolo ad ognuno.
si riferisce, che è proprio o caratteristico del nomo greco (sia
genere di poesia in esametri dattilici o in versi lirici con uno schema
] non possano essere state nel nascimento loro o composte o cantate con legge o
state nel nascimento loro o composte o cantate con legge o ditirambica o nomica.
o composte o cantate con legge o ditirambica o nomica. talentoni,
composte o cantate con legge o ditirambica o nomica. talentoni, 1-ii-4-30:
sm. scherz. chi impone un nome o un appellativo; inventore di nomi.
). chiamare con un nome scherzoso o con un nomignolo; soprannominare.
quello anagrafico, con cui è nota o è chiamata una persona, in una cerchia
.; per lo più ha valore affettivo o espressivo e ha forma alterata, o
o espressivo e ha forma alterata, o ricorda per assonanza il nome vera o
o ricorda per assonanza il nome vera o allude maliziosamente a caratteristiche fisiche o morali
vera o allude maliziosamente a caratteristiche fisiche o morali, ad abitudini, a vicende
-per estens. termine improprio e inefficace o riduttivo delle qualità di un oggetto.
, di una villa, di una fattoria o di un terreno, e riportata nelle
terreno, e riportata nelle indicazioni catastali o anche negli atti notarili. tommaseo [
poderi, campi, appezzamenti boschivi o simile. è forma diminuitiva di
un determinato pubblico ufficio, impiego o a un incarico o, per estens.
, impiego o a un incarico o, per estens., a un
estens., a un ufficio o a un incarico privato (e il termine
atto compiuto da una medesima autorità o a due ben distinti e successivi
da una medesima au torità o da autorità o soggetti diversi: la nomi
au torità o da autorità o soggetti diversi: la nomi
anche la designazione da parte di un soggetto o di un'organizzazione estranea, l'
di procedere alla nomina di un arcivescovo o di un vescovo diocesano o di un coadiutore
un arcivescovo o di un vescovo diocesano o di un coadiutore cum iure successionis,
grado e dello stato giuridico di ufficiale o sottufficiale dell'esercito. -servizio di prima
(in contrapposizione a ii'ufficiale trattenuto o richiamato). foscolo, xiv-102:
. stor. dir. potere di scegliere o designare la persona da preporre a un
preporre a un determinato ufficio, incarico o beneficio, con partic. riferimento al
come il sovrano (nomina regia), o comunque a enti o soggetti diversi dagli
regia), o comunque a enti o soggetti diversi dagli ordinari supe
nefici di nomina regia, privata, vescovile o simile. con cordato lateranense
regio 'placet 'nonché ogni nomina cesarea o regia in materia di benefici od
nome di una determinata persona; menzione o citazione di una persona fatta con l'
nomina: essere candidato a un ufficio o a un incarico. spallanzani, iv-304
. che può essere chiamato per nome o indicato esattamente; che si può nominare
2. che possiede i requisiti legali (o anche morali) necessari per poter ricevere
nominale: quella dedotta dal nome stesso o dalla sua etimologia. salvini, 6-16
essere sostantivati (come l'infinito) o concordare nel genere (come i participi
come i participi presente e passato, o anche il gerundio latino). -frase
da un nome (sostantivo, aggettivo o pronome) con l'ellissi del verbo
fondamentalmente verbali. 2. compiuto o ordinato pronunciando a uno a uno i
in teoria le prerogative indicate dal nome o dal titolo ufficiale. f. f
nominali che i nostri princìpi reali sono o diversi od opposti e producono, come
producono, come debbono, conseguenze contrarie o differenti. termometro politico, lv-275:
e sulla costituzionalità della milizia di partito o del gran consiglio fascista. montale,
laceraron l'impero: tosto divenne nulla o nominale di qua dalle alpi la tedesca
serve di testo in ogni materia, o morale sia o sia civile; quelli
testo in ogni materia, o morale sia o sia civile; quelli, dissi,
econ. che ha natura puramente legale o convenzionale, quale risulta dal suo '
quale risulta dal suo 'nome 'o titolo, cioè dal relativo documento (
(e variabile) potere d'acquisto (o valore reale) ', con riferimento
somma di denaro (lire mille o un multiplo di tale importo), la
società stessa (il capitale sociale o capitale nomi nale di essa
determinate caratteristiche (come vendita dilazionata o riguardante quantitativi di una notevole entità)
attentamente avvertirlo, acciocché un essere mentale o puramente nominale non si scambi per avventura
, se cioè il definire sia nominale o reale, convenzionale o rispondente al vero,
definire sia nominale o reale, convenzionale o rispondente al vero, è risoluta dalla
. 10. filos. seguace o sostenitore del nominalismo; nominalista.
11. fis. che ha valore teorico o formale (e si riferisce a una
di questi, considerandoli come semplici nomi o come segni verbali capaci di riassumere certe
realistica che ne sosteneva la realtà, o come trascendenti alle cose, o come
, o come trascendenti alle cose, o come immanenti in esse; nella forma
xii), secondo cui gli universali o concetti generali hanno una loro realtà nella
dalla proprietà dei termini dipende la verità o la falsità delle proposizioni e la scienza
a varie correnti di pensiero, antiche o moderne, come la filosofia di gorgia
, il vico asserisce la realtà delle forme o delle idee. papini, ii-400:
. 2. atteggiamento, teorico o pratico, che annette un'importanza eccessiva
sopra a conciliare i nominalisti coi realisti o a sostenere il concetto dell'anima universale
il vico asserisce la realtà delle forme o delle idee. 2. econ.
). nominalisticamente, avv. fondandosi o partendo dai nomi. b
.: che ha valore puramente convenzionale o di comodo; privo di corrispondenza con
. si definiscono solo in modo nominalistico o convenzionale, perché essi sono, nel
nominando, agg. ant. che può o deve ancora essere oggetto di nomina (
senso di essere preposto a un ufficio o a un incarico). guicciardini
boiardo, 2-1-35: non già per cacciare o stare a danza, / né per
reputazione che accompagna, presso i contemporanei o fra i posteri, una persona, una
lo più è connotata in senso positivo o negativo da un attributo).
216: se egli mi lodasse ovvidio o la scienza di virgilio o la boce di
mi lodasse ovvidio o la scienza di virgilio o la boce di lucano, appena sarebbe
. carducci, iii-8-45: uno dei vizi o meglio degli abusi della scolastica fu di
que'scipioni, / corneli, fabi o d'altra nominanza. salvini, 39-iii-31:
colà a centinaia di migliaia intorno idoli o santuari di nominanza, spediva di
essere opinione diffusa; divulgarsi una voce o una notizia. fazio, iii-15-31:
-per nominanza: per effetto della fama o della rinomanza di una persona.
, tr. (nòmino). imporre o dare un nome determinato, specifico e
iv-138: è di necessità che altri abbia o maestro o vocabolario che gl'insegni con
di necessità che altri abbia o maestro o vocabolario che gl'insegni con quali voci
nominarla da lui, come una conquista, o una scoperta. jahier, 196:
che anche i sostantivi che si applicano o sembrano applicarsi ad un soggetto solo nominano
designare secondo una particolare qualità, funzione o condizione; qualificare con un titolo determinato
, 2-136: giovenilmente mi se'cara, o terra, / in cui s'aperse
imbalsamata che respirano. 5. indicare o richiamare alla mente degli ascoltatori persone o
o richiamare alla mente degli ascoltatori persone o luoghi, pronunciandone il nome (e
nome (e può riferirsi al nome singolo o a una rassegna); menzionare,
mostrare alcuna cosa sia onesta o disonesta nominando certa persona. dante
i-223: molte genti alienigene, o firenze, che forse non ti
riferimento ai termini sacri che indicano dio o una divinità pagana. solaro della margarita
: largo discorso saria bisogno per dichiarare o diffinire che cosa sia bellezza, perché
. -pronunciare, proferire un nome o una parola. cavalca, 20-53:
6. chiamare in causa come colpevole o come complice in un reato; denunciare
natale avea confessato, per pari fiacchezza o per credere scoperto il tutto e non
8. riportare in un'opera o in uno scritto registrando il nome;
espressamente per nome in un atto pubblico o in un trattato, allo scopo di far
, perché essendo nominati dagli spagnuoli, o in pace o in tregua, sarebbe
essendo nominati dagli spagnuoli, o in pace o in tregua, sarebbe un segno di
fra 'luoghi più insigni ch'erano allora o erano stati di giurisdizion veronese e compresi
peschiera. -ant. porre a debito o sul conto di una persona; addebitare
il nome di una persona per reiezione o, comunque, per essere preposta a un
per essere preposta a un pubblico ufficio o a un incarico. -in partic.:
un'altra autorità a un pubblico ufficio o incarico. statuti di siena [in
.: dare il proprio suffragio a uno o a più candidati, votare.
preporre una persona a un pubblico ufficio o incarico mediante elezione da parte di un
elezione da parte di un corpo collegiale o scelta da parte di un'autorità superiore
di un ufficio, di una carica o di un potere. testamento di lemmo
, 8-i-60: in caso ai discordia o d'eguaglianza di voti nell'eleggerlo,
da un privato nel proprio interesse personale o familiare) un determinato ufficio o incarico
personale o familiare) un determinato ufficio o incarico privato (come difensore probaldi,
cessuale, esecutore testamentario, ecc.) o una particolare qualifica di diritto civile (
». -menzionare se stesso o la propria attività; parlare di sé
dovere. -attribuirsi un nome o una qualifica determinata. boccaccio, vili-1-30
la particella pronom. avere un nome o un appellativo determinato, prendere il nome
/... /... o mio padre, di grazia / fingete
celebrità. saladino, xi-1-439: o stella d'oriente, / di voi m'
non vuol pregio non ha nominata. o. rucellai, 2-6-1-145: per meglio
espressa menzione del nome di una persona o distinguendo a uno a uno i nomi
trae e passa per gli luoghi paesi o terre nominatamente detto in questo chiuso.
villani, 12-114: contra alla maestà nostra o contra alcuni diletti nostri o fedeli,
maestà nostra o contra alcuni diletti nostri o fedeli, e spezialmente e nominata- mente
mente contro a voi ovvero alla vostra comunità o città o distretto vostro, in niuna
a voi ovvero alla vostra comunità o città o distretto vostro, in niuna cospirazione farà
con l'indicazione del nome di una o più persone. -anche: per nome
. nominativo, agg. che contiene o riporta i nomi di determinate persone,
rubrica dei nomi. può dirsi quadro o prospetto o specchio. mazzini, 41-26:
nomi. può dirsi quadro o prospetto o specchio. mazzini, 41-26: noi non
-che si riferisce, che è proprio o caratteristico di un nome; nominale.
che solo può compiere determinate operazioni finanziarie o bancarie (un titolo, una rendita
greco, caso (detto anche retto o primo) che indica il soggetto dell'
soggetto dell'azione espressa dal verbo attivo o il soggetto grammaticale (o oggetto logico
verbo attivo o il soggetto grammaticale (o oggetto logico) di un'azione col
il retto nominativo, perché per lui o con lui nominavano tutte le cose.
altre chia- man casi, cioè cadute o cadenze, sì come quelle che mostra
è ordinariamente un nome, un pronome o un infinito usato in forza di nome,
nome che serve a individuare una persona o un'entità, in partic. nell'ambito
. -anche: segnale ottico, radiotelegrafico o con bandiere che riproduce tale sigla e
riproduce tale sigla e serve per riconoscimento o per chiamata (anche nelle espressioni alzare
ciascuna. il nominativo serve per chiamata o per riconoscimento. 'alzare il nominativo
di bandiere (in massima di tre o di quattro) componenti il segnale e che
: trasmettere con un apparato ottico, acustico o radiotelegrafico le lettere dell'alfabeto morse corrispondenti
nave ed aeromobile, da guerra, mercantile o da diporto ha un nominativo internazionale a
internazionale a una stazione radio trasmittente fissa o mobile (nel caso delle stazioni dei
dei radioamatori al primo gruppo di una o due lettere, detto nominativo di nazionalità
d'ogni tuo onore, / o patria nominata dal bel fiore. porzio,
-definito secondo una particolare qualità, funzione o condizione; qualificato. p. segni
egli ha rapporto d'amicizia, d'inimicizia o d'interessi con le persone nominate nell'
predetto. boccaccio, i-472: o giovane, se gl'iddii te al nominato
d'arme, cioè cervelliera, rotella o vero pavese, lancia, coltello o vero
o vero pavese, lancia, coltello o vero spada; e a certi più
numero di cinquanta sieno armati di corazza o vero coretto, oltre a'sopradetti pezzi d'
? 6. proposto per una carica o per una dignità; designato a un
. che gode di una vasta fama (o, anche, di una buona reputazione
20-62: in prima [muì:. o] essendo pagano e grandissimo ladrone e
e specifico agli oggetti; che inventa o crea vocaboli, coniatore di nomi.
delle gambe nostre col nome d'utero o di ventre. tommaseo, lxxix-n-127: converrebbe
. 2. chi propone una o più persone come candidate a una carica
più persone come candidate a una carica o a una dignità; sostenitore, elettore
. -anche: chi concede un incarico o affida una mansione determinata. f.
, onde s'avevano a trarre gli elezionari o vero nominatori, non erano in ordine
. attribuzione del nome a un'entità o a un oggetto che ne è privo
quali... sono disdegnosi o schivi dell'alto ruolo e dell'alto culto
che da alcun dio si è fatto o si fa, celebrando le laudi sue
fanali di galea. -citazione di uno o più nomi propri. stigliani, 207
della geografia la nomenclatura e la corografia o sieno nominazione e descrizione de'luoghi principalmente
. 4. designazione di una o più persone come adatte a ricoprire una
persone come adatte a ricoprire una carica o un ufficio, a svolgere una mansione
5. nomina a una carica politica o ecclesiastica, per decisione di un sovrano
di un magistrato, di un'autorità o, anche, con l'elezione da
sì vituperosa nominazione. -facoltà o privilegio di conferire una carica 0 un
nominazione di qualcosa: secondo l'indicazione o la proposta di chi ha il diritto di
diritto di designare a un incarico determinato o di conferire un beneficio. tortora
, per indicare diminuzione delle facoltà mentali o pazzia). d'azeglio, 2-24
s. v.]: 'esser tocco'o 'patire nel nomine patris ': nella
quali quelli per canto accompagnato da cetra o per a solo di cetra, per
per canto accompagnato dal suono degli auli o per a solo di aulo; dal sec
che sia una sorte d'inno o cantilena con aria propria. mura
romano, costituita da una provincia o da un distretto dipendente da una
'...: cantone, provincia o prefettura; propriamente dicevansi nomi le parti
= voce dotta, gr. v6 ^ o <; 'provincia, distretto ',
che ricevettero da bisanzio il sistema giuridico o a quello s'ispirarono).
il compito di impedire che proposte illegali o inopportune venissero portate davanti alla (3o-
pure de'magistrati che accompagnavano le teorie o processioni a delfo ec. e ne
vopio? u>. aj; -cc / o ^, comp. da vòfxoi;
, comp. dal gr. vó ^ o ^ 'legge 'e? uxaxttx6?
delle mutazioni anteriori date dai monumenti o dalle induzioni della storia, cosi, alla
: quella della formazione storica delle idee o leggi morali; ossia la * nomogonia '
la 'storia naturale delle idealità umane 'o 'delle leggi morali '. come
morali '. come scienza puramente descrittiva, o delle forme osservate nel presente, si
opportune rappresentazioni grafiche di funzioni a una o più variabili, in modo da poter
relazione tra una grandezza e due o più altre grandezze variabili (e si tratta
scienza delle trasformazioni nel tempo delle idee o leggi morali che si potrebbe chiamare la
antiche (contrastanti con altre più recenti o non più rispondenti alle esigenze dei nuovi
tempo sono... sapienti o piuttosto nomoteti del secolo di solone.
, in contrapposizione a quelle dello spirito o storiche); norma tivo
e di carattere storico, come la geologia o l'astronomia. = voce dotta,
voglion frastaglia a due mane, / o con disegno o con la nompariglia,
a due mane, / o con disegno o con la nompariglia, / crespe o
o con la nompariglia, / crespe o distese e in mille fogge strane.
moderno corpo 6. - nompariglia grande o grossa nompariglia ", quello equivalente al
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla, parigina, nompariglia
guasco e scrupoloso, in mezz'ora o mezza paginetta... spaccia più
vongole che il peggio bugiardo di fiorenza o del regno non saprebbe ned oserebbe snocciolare
oserebbe snocciolare in un anno intiero o sparpagliare in un infolio a quattro colonne di
... 'nompariglia grande 'o 'grossa nompariglia 'e anche '
.). conferisce valore negativo o esclude il concetto espresso dal verbo a cui
non vi sono particelle atone pronom. o avverb., che in tal caso vi
dell'inf., del ger. o della seconda persona del- l'imp.
uso molto elevata). federico ii o anonimo, 451: per che si converria
divenuto ardore, / e mi diventerà gloria o silenzio. / io noi so.
-con l'ellissi dell'art. o dell'agg. o del pron.
ellissi dell'art. o dell'agg. o del pron. indef. davanti al
di soggetto, di compì, ogg. o di predicato nominale. dante,
busini, 1-62: non aveva stato, o perché fussi disceso di bastardi o vero
, o perché fussi disceso di bastardi o vero... che e'non fussi
ci vai. non tu ci andrai. o non tu mi dici niente?
seguito da forme del presente congiunt. o dell'indicativo fut., attribuisce alla
., attribuisce alla frase significato proibitivo o dissuasivo o, anche, esprime l'
alla frase significato proibitivo o dissuasivo o, anche, esprime l'augurio, la
sia però che per deriso applauda / o la dura orenzen critica adopre. leopardi
di galatina, 265: nullo albanese o schiavone, tanto masculo quanto femina, non
e sentire fragranzia di vino, fiori o spezierie. guarini, 123: di'
i-896: non per questi però sdegna, o signore, /... / il
breve durata; in nessun luogo o circostanza, in nessun caso; nientemeno,
i-25-167: non dico già che riccore o terreno bene dispregi, ché tutti dio boni
con un agg., un pron. o una locuz. indef. di significato
sed io son d'altr'amato, / o disiato. g. villani, 10-31
particella negativa, da agg., o da pron. indef. negativi.
5. seguito da avv. o da locuz. avverb. di tempo
una prop. temporale, indica contemporaneità o l'immediato succedersi di due fatti,
entrò. tarchetti, 6-ii-437: pure, o mio povero amico, non appena eri
e letter. con omissione dell'avv. o della locuz. avverb. boccaccio
ingannerà questa donzella. / faccio o noi faccio? aretino, 20-105: eccotelo
io ribuffandolo dico: « che imbasciadore o non imbasciadore? ». varchi, 18-3-226
coloro eh'erano a guardia della porta o nollo conobbero o nollo vollero conoscere.
a guardia della porta o nollo conobbero o nollo vollero conoscere. galileo, 3-1-132:
conoscere. galileo, 3-1-132: ma contrari o non contrari, queste sono altercazioni di
stanzieremo noi battaglia contra coloro di corinto o non? boccaccio, vili-1-100: se un
ardere tossa di dante. se giustamente o non, iddio il sa di vero
. boiardo, 2-6-3: ma lui destina o ver di esser sumerso, / o
o ver di esser sumerso, / o ver passare in terra cristiana, / dicendo
ed al patrone / che voi passare, o voglia il vento o none.
voi passare, o voglia il vento o none. 9. nelle prop
nelle prop. interrog. retoriche, dirette o indirette, conferisce valore asseverativo, allo
scopo per lo più di rimproverare, rinfacciare o dissimulare. guittone, i-10-87:
, dire, conferisce indeterminatezza e incertezza o indica reticenza, dubbio.
mazzini, 12-234: credo saprete presto o tardi da qualche giornale che una circolare del
11. letter. premesso a avv. o a una locuz. avverb. temporale
ellittica, indica un tempo appena trascorso o, per estens., un momento
un momento antecedente a questo, più o meno lontano nel tempo e indeterminato.
12. seguito per lo più da altro o pili e in correlazione con che,
e in correlazione con che, afferma o mette in rilievo, in modo particolarmente
che indica condizione e stato di equidistanza o incertezza fra l'affermazione e la negazione.
, certi vocaboli cioè fatti a posta o presi in presto da altre lingue per
26. -essere 0 non essere niente o nulla: v. essere1, n.
in dipendenza da verbi, locuz. o espressioni che indicano timore, sospetto,
ne). guittone, i-14-61: o che temensa à ora il perogino no
ritenuto pleonastico, in dipendenza da verbi o in espressioni che indicano riluttanza o ripulsa
verbi o in espressioni che indicano riluttanza o ripulsa verso qualcosa o cura nell'evitarlo
che indicano riluttanza o ripulsa verso qualcosa o cura nell'evitarlo, nel fuggirlo, ecc
in dipendenza da verbi, locuz. o espressioni che indicano divieto, impedimento,
ne chiami. passavanti, 13: o peccatori, non abbiate di voi così
1-54: si possono pigliare delle pelli o degl'incerati, mettendone uno o due sopra
pelli o degl'incerati, mettendone uno o due sopra le materasse, che impediranno
quando il verbo reggente ha un nome o un pron. come compì, diretto
1'mi guarderò di none errare, o se pure pigliasse errore per immagina- mento
in dipendenza da verbi, locuz. o espressioni che indicano un rischio, un
in dipendenza da verbi, locuz. o espressioni di senso negativo o contenenti una
, locuz. o espressioni di senso negativo o contenenti una particella negativa. guittone
la religione spegnere che non si spenga o non si turbi immoderatamente lo stato.
, almeno in parte fossero vere o figure di ver e. tiepolo, lii-1-98
dal verbo essere, ha valore eccettuativo o restrittivo. novellino, 96 (156
a indicare il passaggio da un concetto o da un argomento a un altro:
e trapani. 28. nega o modifica in senso negativo il significato espresso
senso negativo il significato espresso dal termine o dall'espressione a cui è immediatamente premesso
dall'espressione a cui è immediatamente premesso o a cui si riferisce e dà luogo
': modo di dire dei libici ascari o beduini, * ma- brucche 'o
o beduini, * ma- brucche 'o venditori nel mercato, per indicare cosa o
o venditori nel mercato, per indicare cosa o persona o sentimento che non va,
mercato, per indicare cosa o persona o sentimento che non va, non piace,
un sost. 0 a un agg. o inf. sostant. (e può
[s. v.]: povero o non povero, dovete pagare. malattia
non povero, dovete pagare. malattia o non malattia, s'ha servire.
olofrastica (anche rafforzata da avv. o locuz. avverb.): no.
non mi s'occulti / malizioso, o mi s'inculchi un'ette / tra
e 'l mur a'un'anfibologia, / o abbia scacco, o muti sede un
un'anfibologia, / o abbia scacco, o muti sede un nonne. tommaseo [
votazione (e può essere espressa oralmente o per scritto con un no).
. 21. -non esserci per niente o per nulla: v. essere1,
n. 26. -non essere niente o nulla: v. essere1, n.
. 18. -non potere a meno o di meno di fare (o non fare
a meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa: v.
. -non potere fare a meno o di meno che accada o si faccia
fare a meno o di meno che accada o si faccia qualcosa, non potere fare
faccia qualcosa, non potere fare a meno o di meno di fare (o non
meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa: v. meno
, deriv. dall'arcaico noenum (o * ne òinom) 'non uno '
ora canonica; consiste nella recita o nel canto di versetti, inni
salmi e orazioni. -anche: il canto o la recita dell'ufficio divino.
ben poi cantar sesta e nona / o fare longa istoria / e zarlar con gran
giusti, 4-i-322: vossignoria se canta o sesta o nona, / canta: '
4-i-322: vossignoria se canta o sesta o nona, / canta: 'servite domino
quindici (anche nell'espressione ora di o della nona e con allusione alla suddivisione del
può essere maggiore, minore, eccedente o diminuita). tramater [s.
-cantare, fare, sonare le none o la nona: accampare scuse e giustificazioni
declinare un invito, di essere esonerato o dispensato da un obbligo, da un
lui che il suo cavallo fusse sferrato o pigliasse l'erba o avesse male a un
cavallo fusse sferrato o pigliasse l'erba o avesse male a un piè, e
rispondesse: non accade che tu mi faccia o suoni questa nona. g. m
versi miei esser indegni / di laude o fama o ai memoria bona. michelangelo
miei esser indegni / di laude o fama o ai memoria bona. michelangelo, i-124
torpore eccessivo. - avere la nona o la malattia della nona: essere dormiglione
che corrisponde all'ora del riposo pomeridiano, o, secondo alcuni, calco probabile dei
con l'annona un poco di paglia o di fieno...; e se
nonacra, sinonimo di * arcadio 'o 'arcadico 'presso gli antichi poeti.
nonagenàrio, agg. che ha novant'anni o è vissuto fino a novant'anni;
2. che raggiunge, che si protrae o si è protratto fino a novant'anni
punto d'incontro chiamasi * nonagesimo 'o, la sua altezza sull'orizzonte 'altezza
riga si potrà facilmente causare tal nonagono o vero figura di nove lati uguali. falconi
voce dotta, deriv. da non [o], col suff. degli idrocarburi
voce dotta, deriv. da nonar ^ o], col suff. degli alcoli.
voce dotta, deriv. da nonan [o], col suff. dei chetoni.
partorisse. manfredi, 2-147: 'compimento'o 'complemento 'd'un arco o d'
'compimento'o 'complemento 'd'un arco o d'un angolo è la differenza di esso
è la differenza di esso arco o angolo del quadrante o sia dell'angolo retto
esso arco o angolo del quadrante o sia dell'angolo retto, cioè de'
, dal lat. volg. * nonanta o * nonainta, deriv. dal class
di cura, di preoccupazione; scarsa o nessuna cura del proprio interesse. -anche
agg. elettrotecn. in un circuito o in un componente di un circuito, che
cong. con valore aggiuntivo, premesso o in relazione col maggiore o più importante
, premesso o in relazione col maggiore o più importante di due termini messi a
serve a richiamare l'attenzione sul minore o sul meno significativo e viceversa: oltre
dissoluta, la quale, nonché tollerate o lecite, faceva oneste le meretrici.
sia / ardito di parlarne in versi o 'n rima. boccaccio, dee.,
non volendo, non che altro, parlamentare o sentire ragionare di accordo. l.
deliberato rifiuto di assecondare determinate scelte politiche o direttive impartite da organismi quali lo stato
di guerra, non prende parte a combattimenti o non appartiene a reparti di truppe combattenti
. che non conduce facilmente l'elettricità o il calore (un materiale).
suo principio d'identità e contradizione (o piuttosto, come ben dice il moni
, sf. atteggiamento di non collaborazione o di deliberato ostruzionismo, in partic.
, induismo, buddismo, ecc.) o possiede esclusivamente il sentimento religioso senza
, che non si preoccupa di qualcosa o di qualcuno (per lo più in
più in relazione con un compì, o con una proposizione retta dalla prep.
-anche: che rivela indifferenza, disinteresse o, anche, apatia; che mostra
1-117: se vedi rompitori di sua regola o di suo stato debito non curanti,
curante, / senza veder s'uomo saetti o fèra. tasso, n-iii- 993
una lepida alternativa tra due persone, o l'una o l'altra, con vicenda
tra due persone, o l'una o l'altra, con vicenda perpetua, oggi
curanti di giungere un poco più presto o un poco più tardi. govoni, 127
l'ami, certa? / sarà sdegnosa o non curante e fella. boccaccio,
): non come dolente femina o ripresa del suo fallo, ma come non
. -con riferimento a concetti astratti o a soggetti inanimati. mazzini,
sprezzante e sdegnoso (uno stato d'animo o un atteggiamento, un comportamento).
nón curanza), sf. atteggiamento o stato d'animo di chi non tiene nel
, non si dà pensiero di qualcosa o di qualcuno (e può essere in relazione
incuria, indolenza. -anche: atteggiamento o comportamento che rivela indifferenza, disinteresse,
distacco, talvolta sprezzante e sdegnoso (o anche, con valore attenuato, sufficienza
anche, con valore attenuato, sufficienza o assenza, distrazione, disattenzione).
, all'ombra della di lui imbecillità o della di lui non curanza. manzoni
non defensióne, sf. ant. incapacità o man canza di volontà di
con un elemento determinato dalla situazione, o che nega il valore generico di un'
valore avversativo. cavalca, vii-66: o dura o dolce che sia la nostra
. cavalca, vii-66: o dura o dolce che sia la nostra correzione di
potenza d'azione? 3. preceduto o seguito da un'altra cong. avversativa
, pure, tuttavia, ecc.) o da locuz. di signif. analogo
par., 17-127: coscienza fusca / o de la propria o de l'altrui
: coscienza fusca / o de la propria o de l'altrui vergogna / pur sentirà
. (per lo più però), o con un'altra parte del discorso inserita
con un termine di paragone, espresso o sottinteso). fra giordano, 3-293
elettron. proprietà di una linea o di un altro mezzo di propagazione,
dissimile] sono affisse insieme quasi con uncini o con ami, come si legge nel
vorrei pure starmene quassù nella mia nonessenza o nonentità naturale. 2. in
evitare i conflitti inter nazionali o come una non-entità. = comp
e tale è l'espressione sentimentale o immediata). b. croce
pure starmene quassù nella mia nonessenza o nonentità naturale. = comp.
solisti, per lo più un uartetto o un quintetto d'archi con l'aggiunta
, rifiutando qualsiasi forma di rappresentazione plastica o pittorica che abbia un riferimento esplicito con
potenza rispetto all'essere in atto, o, secondo il de statua di l.
dell'uomo a ciò che è giusto (o conforme alla volontà divina). -anche
nonilato, sm. chim. estere o sale dell'acido nonilico.
suff. che indica i sali o gli esteri ricavati da acidi in -ico.
, rettilinea (nonio rettilineo, o lineare) o circolare (nonio
(nonio rettilineo, o lineare) o circolare (nonio circolare),
femm. che è alla nona gravidanza o al nono parto (una donna).
intensità della corrente istantanea dipenda dai valori o dell'una o dell'altra, non
istantanea dipenda dai valori o dell'una o dell'altra, non sussistendovi diretta proporzionalità
, che occorreva un supplemento d'istruttoria o un rinvio del dibattimento; attualmente è
6-22: 'noi giochiamo a lummagré 'o pure 'a nonmagrè ', come
, avv. ant. in nessun tempo o modo o circostanza; in nessun caso
. ant. in nessun tempo o modo o circostanza; in nessun caso.
madre del padre (nonna paterna) o della madre (nonna materna) ',
, 159: canzonette burlevoli... o novellate a sproposito da raccontarsi nel canto
frasi vocative. carducci, iii-3-284: o nonna, o nonna! deh com'era
carducci, iii-3-284: o nonna, o nonna! deh com'era bella /
alle ginocchia in seguito a inzac- cheramento o per scarsa igiene personale. nieri,
viene ai ginocchi dallo arrotarli in un modo o in un altro per terra.
nonna marina', nitticora [ardea nycticorax o nydicorax nycticorax). savi, 1-554
, disgrazia. becelli, 1-213: o poter di mia nona, borso disse,
: quando poi ci comincia a noiare o qualche discorso o qualche atto che si faccia
ci comincia a noiare o qualche discorso o qualche atto che si faccia in nostra
dire stringere il polso di un bimbo o ragazzetto coll'indice e col medio non
credenza sciocca insinuata nei bambini dalla nonna o dalla nutrice. salvini, 26-45:
giovane, 10-880: mandale un tolilpane, o rosso o giallo, / un
mandale un tolilpane, o rosso o giallo, / un nonnannome, un vincilio
: a superstizione si pertiene tutte legature o caratteri o punti o osservare tempi e scritture
superstizione si pertiene tutte legature o caratteri o punti o osservare tempi e scritture o
pertiene tutte legature o caratteri o punti o osservare tempi e scritture o brievi in
caratteri o punti o osservare tempi e scritture o brievi in certe carte d'agnello nonnato
130: le sei cose non naturali o naturali chiamate da'medici sono il cibo
di sopportazione nei confronti di qualcuno o di qualcosa. ojetti, i-539:
deriva, che si riferisce a una nonna o a un nonno (soprattutto nei rapporti
motivi sufficienti. caro, 12-i-156: o vedete come per non niente si può
padre del padre (nonno paterno) o della madre (nonno materno): e
, al di fuori dell'uso predicativo o vocativo, indica la relazione di parentela
la relazione di parentela con chi parla o scrive ed è dell'uso colloquiale e
9: addio nonno, addio mamma, o babbo addio. pascoli, 744:
/ son io panthide. puoi partire, o nonno! -davanti al nome proprio
-plur. entrambi i genitori del padre o della madre. bettini, 1-90
(e come appellativo esprime riverenza affettuosa o confidenza o può avere talvolta valore scherz
come appellativo esprime riverenza affettuosa o confidenza o può avere talvolta valore scherz.).
dei nostri nonni: nel passato più o meno lontano (ed esprime per lo
si dava a persone degne di rispetto o di età avanzata e per lo più
7. locuz. -andare dove il nonno o a porre il capo dove il nonno
nonno: e, per carezza, nonnuccio o nonnino, come appresso il comico più
nonno: e, per carezza, nonnuccio o nonnino. -acer. nonnóne (
come titolo di riverenza riferito a uomo anziano o di grado sociale elevato.
e all'ordine ciconiformi { ardea minuta o iscobrychus minutus), con becco giallastro
., 9-30: ciò che a te o altrui interviene..., se
e a me conoscimento. -motivo o particolare (in sostanza o in apparenza)
-motivo o particolare (in sostanza o in apparenza) di nessuna importanza o
o in apparenza) di nessuna importanza o futile; inezia, quisquilia (in
(in partic. nelle espressioni per un o dei nonnulla, per ogni nonnulla)
l'uno sanza l'altro vale poco o nonnulla. -un nonnulla', per un
. locuz. -cadere, risolversi in nonnulla o in un nonnulla', non giungere a
i-436: questo mi par bene arzigogolare o dare in nonnulla. -essere nonnulla
farne conto: ma quelle che sono nonnulla o di pochissimo momento non ci sono d'
bene che i buoni uomini di rovigo o i cittadini d'asolo tenessero quella medesima
9-422: riducendo a nonnulla / o ad un fil di paglia / quel più
nove, che occupa in una progressione o in una serie il posto corrispondente al
; può essere indicato anche da 90 o ix. testi fiorentini, 122
vòlsi usare. -nono cielo o cerchio o orbe, nona spera: nella
usare. -nono cielo o cerchio o orbe, nona spera: nella concezione
molti cristallino, cioè diafano, o vero tutto trasparente idem, par.,
'. d'annunzio, i-435: o poeta gentil, quanto mi piacque / che
parti dell'acqua di sotto sieno calcate o ristrette dalle superiori per la regola delle
occupato': 'francia non occupata '(o anche 'francia di vichy '):
nonadecima età più che potesse / la decima o la nona, e non potranno /
denaro anche se la provenienza è dubbia o equivoca. = letteralmente: 'non
ed è usato per enunciare un fatto o un'azione che avrebbe dovuto o potuto
fatto o un'azione che avrebbe dovuto o potuto impedire qualcosa, pur senza riuscirvi
, non obstante alcuno grado di parentado o di sangue. ser giovanni, 3-302
la desinenza m. e f. -i o quella della terza persona plur. del
, ugualmente, anche se le condizioni o la sorte sono avverse (ed è talvolta
compagnia... ciò nonostante operava o per malizia o per senno. boccaccio,
. ciò nonostante operava o per malizia o per senno. boccaccio, dee.,
iv-81: non perch'i'abbia invidia o dispiacere [della fortuna degl'ignoranti]
l'invasione del colera obbligasse a sospendere o rallentare l'esecuzione dei lavori. pascoli
proibisca di eleggere a quella dignità un re o un principe regnante. -ant
sono tepiditade,... imperfezione o vero non perseveranza. = comp.
spavento, / non per tanto si perde o si confonde. varchi, 18-1-319:
in loro segnale alcuno di emulazione gelosa o di alcuna malevoglienza. -con altra
, cioè * non si può avanzare 'o 'superare tal bellezza'; ovvero 'non
per difetto d'ispira zione o di fantasia, sia per la presenza di
poetiche o solo a lor modo poetiche, di poesia
concedere deroghe all'osservanza di leggi divine o canoniche (e in tal modo sembra che
... voi vi ingannereste, o signori. io sono pienamente convinto del
2. ant. per indicare la contemporaneità o l'immediato succedersi di due fatti (
prassi politica che consiste nel non collaborare o non opporsi attivamente a un potere che
a un potere che si ritiene oppressivo o ingiusto. - anche: resistenza passiva
confronto con la reattanza (un circuito o una sua parte). =
iv-454: 'non riuscita': per 'mala'o 'cattiva riuscita ', è maniera ripresa
incisivi e canini presenti e molari bunodonti o selenodonti, stomaco semplice; vi fanno
), sm. ragionamento, atto o discorso privo di significato logico o contrario
atto o discorso privo di significato logico o contrario al senso comune; assurdità,
è un non-senso. -personaggio letterario o iconografico che non ha nessuna realtà storica
iconografico che non ha nessuna realtà storica o nessuna giustificazione ideologica. bettini,
possibile definire se non in modo indeterminato o che è difficilmente esprimibile).
vino è un non so che che o lusinghi o morda la lingua e 'l palato
un non so che che o lusinghi o morda la lingua e 'l palato, o
o morda la lingua e 'l palato, o faccia l'uno e l'altro effetto
? e ella forse una qualità occulta, o pure quel famoso 'non so che
. foscolo, vii-151: uno spirito, o giovini, o, per meglio dire
: uno spirito, o giovini, o, per meglio dire, un istinto ingenito
in un settore di una data arte o disciplina. pasolini, 8-74:
per mezzo di procedimenti chimici, meccanici o termici (ma ne sono esclusi,
impregnazione, con la feltratura ad aghi o con la cucitura a catenelle; dopo
. miosotis palustre (myosotis palustris o myosotis scorpioides). - anche: miosotide
-come motivo decorativo, in un ricamo o su un tessuto. moretti,
un rametto verde di cedrina / e cinque o sei nontiscordardimé! c. e.
dare giudizi su qual cuno o su qualcosa, quando non se ne abbia
persona che, per la propria condizione servile o di subordinazione, non gode di
, per lo più dei potenti o dei superiori, per fame,
. de luca, 1-15-2-18: quel duplo o quadruplo o nonuplo o decuplo che secondo
, 1-15-2-18: quel duplo o quadruplo o nonuplo o decuplo che secondo le diverse
: quel duplo o quadruplo o nonuplo o decuplo che secondo le diverse leggi de'
filangieri, i-317: l'agricoltura dovrebbe risentirsi o de''non valori 'de'suoi
de''non valori 'de'suoi prodotti o della perdita che vi sarebbe nel coltivarli
, su basi per lo più religiose, o laiche e libertarie, con il conseguente
persuasivi, ma senza coercizione fisica o morale, per il rivoluzionamento, in senso
uno de'due seguita per necessità, o volere o non volere; come al non
due seguita per necessità, o volere o non volere; come al non odiare,
al non odiare, per necessità seguita o amare o non amare. imperocché il
odiare, per necessità seguita o amare o non amare. imperocché il non amare
volontà, sf. ant. determinazione o risoluzione di non fare qualcosa.
, che sostiene il potere della ragione o della conoscenza. p.
. noologia. = voce creata da o. braun nel 1916, deriv. da
bubbole / che spacciano i papisti / modernisti o frontisti / popolari / gli impronti!
di porci. -al figur.: atto o comportamento di chi si adopera per rendere
), agg. che è nato o vive a norcia; che esercita la
che esercita la propria attività a norcia o nel territorio circostante. -anche sostant.
. chi per professione castra i porci o sottopone a macellazione suini, ne lavora
ch'io ne disgrado gli orci / o peggio d'un norcin, mula de'porci
figur. chi rende inoffensiva una persona (o un popolo), ne isterilisce le
i princìpi morali, religiosi, civili o possa riuscire sgradito all'autorità dominante;
e valore a un'opera d'arte o letteraria, intervenendovi e modificandola conformisticamente;
che era in uso nel territorio politicamente o economicamente dipendente da norcia (un'unità
trione, tramontana, mezzanotte o borea ed è opposto al sud o
o borea ed è opposto al sud o mezzogiorno; anche nell'espressione nord geografico
naviganti il proprio luogo del nostro polo artico o della tramontana, che in spagna chiamano
umbri. pascoli, 1123: dove nasce o dove cade il sole, / a
che è posto alla banda del norte o di tramontana opposto a questo si dice
del nord. -vento di o del nord (anche semplicemente nord)
. acosta], 37: il borea o norte caldo... là viene
61: fu astretto a volteggiar tre o quattro dì tra l'isola isabella..
(anche nell'espressione estremità polare nord o polo nord dell'ago: e in
nord, quello che in un magnete o in un elettromagnete respinge l'omonima estremità
apposizione. astron. polo nord celeste o del mondo: punto o, più propriamente
nord celeste o del mondo: punto o, più propriamente, regione in cui
valore attributivo): che è nato o vive in tali regioni; che esercita
. locuz. dal nord al sud (o al mezzogiorno), dal sud al
agg. e sm. che è nato o abita nell'africa settentrionale. =
spiega. 2. che è nato o abita nell'america settentrionale. -in partic
-in partic.: che è nato o abita negli stati uniti d'america;
corea del nord; che è nato o vive in tale stato; che è cittadino
, navigan per la costa a nordeste, o tramontana fevante, lo spazio di sessantatré
tutto il viaggio, si del nordeste o greco. targioni tozzetti, 1-11: il
tozzetti, 1-11: il nord est, o greco,... si
vanno in volte, l'uno a teste o este, e l'altro al nordeste
geoer. che si trova a nora o si protende verso nord; che è
regione, un'estensione di terre o di acque, una città). -in
ove alberghi? / sulle nordiche balze o nei deserti / della meridional lucida sabbia
regioni situate a nord (un aspetto o una caratteristica ambientale o climatica);
(un aspetto o una caratteristica ambientale o climatica); tipico e distintivo del
e allegro. -messo in atto o compiuto da popolazioni originarie di tali paesi
espressivo propri della tradizione letteraria e artistica o elei costumi dei paesi dell'europa del
nel panneggio 'ad abundantiam 'della vergine o in quello della timida e sfumata '
degli abitanti delle regioni dell'europa settentrionale o ispirato a essi o che ne
europa settentrionale o ispirato a essi o che ne deriva. carducci, iii-14-318
bianco-rosea, capelli biondi, iridi azzurre o grigie, pelosità molto sviluppata, statura
'idiomi nordici': usati ne'paesi settentrionali o anche altrove, ma che da lingue settentrionali
secessione americana (1861-65), fautore o sostenitore degli stati del nord contro quelli
nord-est (e si abbrevia col simbolo n-ne o naìe). -anche: il vento
si abbrevia col simbolo n-no, nno o nnw). - anche: il
, 1-10: il nord nord ovest, o tramontano maestro, procedente dal mar germanico
. che si trova, che è posto o che proviene da nord-ovest, sia assolutamente
che si trova, che è posto o che proviene da nord-est, sia assolutamente
(e si abbrevia col simbolo no o nw). ramusio, iii-198
quello [vento] del mezo giorno o polo antartico chiamano sur, quello che leva
questi [venti] il nord ovest, o maestro, nato nell'oceano..
, rossi il corpo, la testa nera o azurra e l'ale e le coscie
macchina utilizzata per il sollevamento dell'acqua o di altri materiali, quali sabbia e
e costituita da una serie di tazze o di scomparti collegati fra loro da una
da un motore, da un animale o anche a mano, ed è guidata
avviene in basso, pescando nel liquido o dragando il materiale che viene poi rovesciato
, presso la mola d'un frantoio / o presso i tronchi d'un'antica noria
cecchi, 8-92: con la benda o senza, altri cavalli monotonamente girano norie
). che è originario del norico o vi abita o ne proviene. -anche
è originario del norico o vi abita o ne proviene. -anche sostant.
della dolomia principale, di colore bianco o roseo, diffusa in spessi strati nelle
2. che ha ricevuto un certo o anche un buon grado di istruzione;
condotta che prescrive a una determinata società o a un gruppo sociale un certo comportamento
(previsto astrattamente) da tenersi costantemente o in tutti i casi in cui ricorrano
destinatario, perché intrinsecamente obbligato- rio o comunque buono, valido, ecc.,
comunque buono, valido, ecc., o che invece essa lasci il destinatario libero
il destinatario libero di decidere se attuarlo o no, si distingue la norma etica,
tecnica) ', prescrizione, precetto o insieme di precetti, legge pratica (
contrapposto a legge naturale considerata come uniformità o relazione determinata e costante fra fenomeni naturali
determinata e costante fra fenomeni naturali o entità concettuali). francesco da
piacere a dio. camòofregoso, i-78: o giovenetti, che la borsa piena /
, norma da ognuno accettata senza timore o speme di terza persona, accettata con
metodo, principio direttivo prestabilito, regola o insieme di regole con cui si procede
procede nello svolgimento di un'attività pratica o intellettuale, artistica, scientifica, o di
pratica o intellettuale, artistica, scientifica, o di un'indagine filosofica.
il poema in questa parte tanto reo o perfetto quanto il suo principio, mezzo
il suo principio, mezzo e fine consente o repugna alla bella regola di aristotele.
. -regola, misura, rapporto o insieme di rapporti proporzionali di ordine matematico-geometrico
d'annunzio, i-1089: somigli, o discòbolo, a fratelto / il portalancia
-osservanza, rispetto di un determinato principio o precetto morale. bandella, 3-56 (
particolare di agire, di operare, o in cui si compie una determinata azione
/ i ministri apparecchiano, né trov'o / norma a salvar dalla vorace fera,
2. principio attivo fondamentale, mentale o morale, che costituisce l'impulso,
, che costituisce l'impulso, lo stimolo o il motivo d'ispirazione al quale fare
fare continuo riferimento nel modo di comportarsi o nello svolgimento di una determinata attività.
che spesso è più ventura che merito o colpa), ma aa quello ch'
qualunque dei vari tipi possibili di prescrizione o precetto, generale o individuale (cioè
possibili di prescrizione o precetto, generale o individuale (cioè rivolto a una generalità
cioè rivolto a una generalità di individui o avun singolo determinato individuo), astratto
avun singolo determinato individuo), astratto o concreto (riguardante, cioè, la totalità
lo schema astratto di una certa azione o una singola e specifica azione),
, che contiene un obbligo (comando o divieto: norma imperativa o prescrittiva),
(comando o divieto: norma imperativa o prescrittiva), un permesso o facoltà
imperativa o prescrittiva), un permesso o facoltà (norma permissiva) o l'
un permesso o facoltà (norma permissiva) o l'attribuzione di un potere (norma
5. per estens. complesso di regole o di precetti che regolano gli obblighi di
senza passar i termini del comandamento o pur far quello che a me pare esser
aperto / senza lui non s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto e solo
lui non s'ardisse o spiegar schiere / o far conflitto e solo a la difesa
raccontata una cosa, annunziato un minimo fatto o un indizio di fatto, soggiungersi con
un indizio di fatto, soggiungersi con severità o con affetto: 'ciò vi serva di
costante e uniforme un determinato fenomeno naturale o l'ordinamento della natura, del creato
l'ordinamento della natura, del creato o, in genere, un qualsiasi aspetto
comportamento, mentalità, modo di agire o di essere, indicato o proposto all'
di agire o di essere, indicato o proposto all'imitazione, all'emulazione,
all'apprezzamento altrui in quanto è considerato o costuisce una lezione di vita (sia
se stesso un personaggio. -opera o tradizione culturale, letteraria, artistica o
o tradizione culturale, letteraria, artistica o filosofica a cui un autore si riferisce e
riferisce e cerca di adeguarsi, imitandone o emulandone lo stile, la lingua,
sì come a me servir deono, o per norma o per ricordo almeno, qualora
me servir deono, o per norma o per ricordo almeno, qualora gli occorresse
per ricordo almeno, qualora gli occorresse o comporre o rappresentare alcuno scenico poema,
almeno, qualora gli occorresse o comporre o rappresentare alcuno scenico poema, così non
, senza tale occasione, riuscirebbero inutili o poco grati. b. davanzati, ii-553
-modello per l'esecuzione di un'opera o da seguire nella preparazione di opere analoghe
degli ori ed argenti che vengono dalla spagna o dall'indie, con ragione si deve
ai movimenti ritmici ed espressivi della mano o del braccio di una persona intenta a
norma. 9. persona (o, anche, popolo) che, per
le virtù, per le capacità intellettuali o professionali, per le doti, è indicata
professionali, per le doti, è indicata o proposta o scelta come esempio ed è
le doti, è indicata o proposta o scelta come esempio ed è fatta oggetto
oggetto di grande ammirazione per meriti effettivi o presunti. guittone, xxxiii-15: ahi