. 3. tecn. banda (o gamma) di frequenza: intervallo (
gamma) di frequenza: intervallo (o campo) compreso fra due frequenze limiti
fanno ancor di banda di ferro lombardo, o di lamine di rame. cellini,
guarnire, ornare di strisce o bande; listare. leggi di toscana
vesti bandare e finire con una banda o più, o orli o bastoni del medesimo
e finire con una banda o più, o orli o bastoni del medesimo drappo.
con una banda o più, o orli o bastoni del medesimo drappo.
stato, attraversato da fasce o bande. grazzini, 3-2-269:
banda. -sostant. partizione dello scudo o blasone in bande di numero pari (
a otto) di due smalti alternati o di vari smalti diversi. v.
di lamiera (in cui si stampano o si ritagliano pezzi). 2
in modo da farla calzare sul perno o ganghero portato dal telaio. lancia
, secondo che io voleva sconficcare toppa o bandella. carena, i-164: bandella,
dell'arpione, e nel suo occhio o anello s'infila e gira l'ago
(banderaro), sm. chi confeziona o vende bandiere; chi fa paramenti
pretensione di rimborsi e di pigione, o di spese tanto di banderaro, che di
volto, hanno le bràccia / di borra o di capecchio, / le gambe d'
l'imbandieramento. 2. drappo o fiamma che orna le lance dei cavalleggeri
case, in cima ai campanili, o in alto di altri edifizii, come finimento
direzione. è un gran foglio di latta o lamiera, uno de'cui lati è
chioschi pure verdi sormontati da banderuole variopinte o da palle di legno di diverso colore
, come l'altro, per cupidità o con tradimento. nievo, 411:
se vuoi venire alla scuola normale, o càstrati o schiàcciati, o fatti banderuola
venire alla scuola normale, o càstrati o schiàcciati, o fatti banderuola a tutti
scuola normale, o càstrati o schiàcciati, o fatti banderuola a tutti i venti,
fatti banderuola a tutti i venti, o vieni per imparare a soffrire e a
me, che non da veri meriti o demeriti degli altri. pirandello, i-131:
con una banderuolina sulla cima, o una piccola lancia, o qualcosa che somiglia
, o una piccola lancia, o qualcosa che somiglia a un mazzo di
solito lana) attaccata a un'asta (o all'albero di una nave),
varia forma e dimensione, a uno o più colori, con stemmi o emblemi
a uno o più colori, con stemmi o emblemi (come insegna e simbolo di
, ii-326: morti circa dumila uomini o dall'artiglierie o dal fuoco o dal
morti circa dumila uomini o dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese
uomini o dall'artiglierie o dal fuoco o dal fiume, prese sessanta bandiere, ma
): soldati di quella razza, o si sarebbero rivoltati contro un condottiere novatore
in testa d'abolire il saccheggio; o per lo meno, l'avrebbero lasciato solo
usano nella marineria le bandiere-segnali, destinate o a domandar soccorsi, o a trasmettere
bandiere-segnali, destinate o a domandar soccorsi, o a trasmettere ordini... la
): innalzata in segno di resa o per chiedere una tregua. luca
6. arald. bandiera avvolta o spiegata, posta nello scudo, o
o spiegata, posta nello scudo, o accollata a esso, o posta in cimiero
nello scudo, o accollata a esso, o posta in cimiero (tenuta da figure
(tenuta da figure di animali, o sostenuta da supporti). de
: di oggetto appeso per un margine o un'estremità (come il drappo della
avere issata, inalberata tale bandiera (o dichiarare la nazionalità di una nave).
gergo, prima del concorrente sull'infermo o sul morto. -figur. portar la
un cambiamento della direzione di marcia, o la ritirata. -al figur.:
opinione (per volubilità, per leggerezza o tornaconto). -anche: mutare bandiera.
-essere sotto la bandiera, seguire la bandiera o le bandiere (di un capitano)
6. agric. piantagione di alberi o d'arbusti a protezione dei germogli nei
nei vivai (a difesa del sole o di altri agenti dell'atmosfera).
, sm. marin. disus. sponda o parapetto con balaustra (ai due lati
mi chiedevi che io ti tenessi informato o t'informassi del quando fosse bandito il concorso
sia migliore partito per l'altro, o aspettare il nimico dentro a'confini suoi
aspettare il nimico dentro a'confini suoi o andarlo a trovare in casa ed assaltare lui
, bandir ne i secoli: / « o popoli, italia qui giunse / vendicando
essendo egli richiamato a corte dopo tredici o quattordici anni che se n'era bandito
andare a caccia tuttodì per quei piani o per quelle piaggie? eppur con tutto
: e se tu fai convito, / o corredo bandito, / fai provedutamente /
piazze, annunciandosi a suon di tromba o di tamburo: un costume che si è
il sofo adolescente / stampa drammi e centoni o siede a scranna / banditor di sistemi
affiggendosi con manifesti, pubblicandosi nei fogli o gazzette ufficiali; una volta anche per
mezzo dei banditori: a suon di tamburo o di tromba); ingiunzione, intimazione
: ma sai che ti comando, / o pongo a breve bando? / che
i poveri. simintendi, 1-112: o cadmo, già potei parere avventurato per
un cavallante, andando a levar pegni o ad affiggere bandi di dazi e di confische
non franca la spesa a navigare scorza o polvere [di pepe], -mandare
/ pian piano alla famiglia, / o sia per buona sorta o cattiv'arte,
famiglia, / o sia per buona sorta o cattiv'arte, / il bando va
una disfatta, e vinca poi per caso o straordinario valore delle schiere, sarà considerato
, od è rubello, / o dottasi che 'l popol noi ne cacci?
, 7-4 (171): e così o ti converrà fuggire e perdere ciò che
che tu hai ed essere in bando, o converrà che ti sia tagliata la testa
, 41-44: ch'io vinca o perda, o debba nel mio regno /
ch'io vinca o perda, o debba nel mio regno / tornare antiquo,
debba nel mio regno / tornare antiquo, o sempre starne in bando, / in
il signor, l'emmanuele! / o sopiti in aspettando, / è finito il
3-61: erano generalmente due, amiche o sorelle, o dama e damigella di
generalmente due, amiche o sorelle, o dama e damigella di compagnia, zitelle
gli anni; se no, vedove o in stato di divorzio: gli uomini sempre
tegnamo, pronti a lasciarla / in bando o a tenderla ancóra. 2
2. marin. detto di cavo allentato o compieta- mente disciolto (cfr. imbando
bandolièra, sf. larga striscia o fascia di cuoio portata ad armacollo
di calibro, non hanno bandoliere o patrone, onde più tempo mettono
col suo anello di ferro al ganghero o molla, che si tiene all'
, 5-70: quando in un circo, o al teatro, o al cinematografo,
un circo, o al teatro, o al cinematografo, un bel tipo di cavallerizza
un bel tipo di cavallerizza, o vivandiera, o esploratrice, o masnadiera,
di cavallerizza, o vivandiera, o esploratrice, o masnadiera, apparendo in
o vivandiera, o esploratrice, o masnadiera, apparendo in vesti quasi virili
senza ungerli): a base di gomme o mucillagini vegetali (l'adragante,
, 27 (465): tre o quattro volte si fece rileggere il terribile scritto
quasi che il buio rappresentasse il niente o il caos donde doveva uscire l'uomo nuovo
attrattive capaci di farci perder delle ore o anche di far buio per istrada. gozzano
sempre al buio. pulci, 16-1: o gloriosa figlia di daritte, / ch'
altri che scrutano le cose sopra natura o che non si veggono, dicono mille pazzie
: e se per ventura elli fa o fa fare madrigali..., io
.. abbiano conosciuto iddio, o ne sian vivuti perpetuamente al buio,.
incomprensibile; ciò che è poco noto o sconosciuto (perciò spesso infido, pauroso
poche cose, appena credi di sentirle o di saperle. ti ci muovi e
muovi e sbatti subito contro un muro, o ti perdi nel buio. che vuoi
la fame, le soste all'addiaccio. o nel falansterio, o nella buiosa
addiaccio. o nel falansterio, o nella buiosa, due « sposi modello »
buiosa, due « sposi modello ». o contubernali nel contubernio di miseria. le
bulbare: determinata da lesioni del bulbo o midollo allungato. bùlbaro,
squame dei bulbi (1bulbillo sotterraneo) o delle foglie normali o al posto dei
(1bulbillo sotterraneo) o delle foglie normali o al posto dei fiori (bulbillo aereo
, con racemi di piccoli fiori bianchi o gialli (alcune specie sono coltivate come
si scopre, brevissimo (girello o disco) portante una gemma apicale,
di forma pressoché ovale, di squame più o meno carnose, sovrapposte le une alle
. il giglio). -bulbo tubero o bulbo solido: con girello molto ingrossato
suoi ovvero bulbi, cioè cipolle verdi o secche, al modo che si fa
3. biol. organo (o parte di un organo) simile =
-bulbo simo terreno, di due o più piante (di cui ima
secondo tratto del duodeno. -bulbo capillare o capillifero: radice dei capelli. -bulbo
basette nascono al solito da'loro cipollini o bulbi, e questi bulbi sono manifestissimamente
percussione: convessità presentata da una lama o scheggia sulla faccia nuamente bollire.
sm. bot. erba perenne della / o vomita vulcano acqua fervente. leopardi, ii-850
, ii-850: famiglia ombrellifere (bunium o carunt bulbo-bulicame però non ha che far con
se fosse l'asta d'un gagliardetto o come stemma e bulèna sta alla prua
il gran ballo dei denti di o forchetta. mezzogiorno...:
da bolla). carducci, 735: o passion degli albigesi, o lenta
: o passion degli albigesi, o lenta / de gli uganotti nobil passione,
sf. bot. bulimaca. o. targioni tozzetti [gherardini]: bulimàcola
i sughi digestivi per troppa abbondanza, o pure troppo acri, e che fanno un
tardo bulimus, dal gr. 3oóxt|i. o <; (comp. da 3o0
dall'aggiustatore per eseguire a mano cave o mortase in un pezzo metallico.
crepitìo della fiamma e del metallo o altra materia) racchiudente amuleti, costituito da
racchiudente amuleti, costituito da lastre di marmo o travertino con secco accartocciarsi dei fogli
sono... il brunitoio, o a lanzetta, o a calcagno,
. il brunitoio, o a lanzetta, o a calcagno, i bulini, la
calcagno, i bulini, la ciappola o tonda o quadra. chiabrera, 250:
i bulini, la ciappola o tonda o quadra. chiabrera, 250: se
di raffaello e di giulio romano, o sieno carte grandi o sien picciole,
di giulio romano, o sieno carte grandi o sien picciole, o al bolino
carte grandi o sien picciole, o al bolino o all'acqua forte. baldinucci
sien picciole, o al bolino o all'acqua forte. baldinucci, 75:
adoprano coloro che stampano i rami intagliati o sia a bolino o con acqua forte.
i rami intagliati o sia a bolino o con acqua forte. magalotti, 20-203
giorno / collo scalpello, col bulino o al torno. parini, giorno, ii-612
/ e mostruoso più sa tesser spola / o bulino intagliar francese ed anglo, /
, 5-124: leggo prima due volte o tre la lettera per bene, tanto
legno). fatte a foglia o a cuore. = voce dotta,
i calzolai per congegnare insieme i talloni o tacchi pochi millimetri, a sezione
pochi millimetri, a sezione quadrata o rettanraneo). delle scarpe. paolieri
dotta, lat. scient. bullariidae (o bullidae), di grossa lamiera alta mezzo
nell'archimente rame, argento, oro o cuoio). -tracciato col mento e da
, 1-2-479: nel libro de'visdomini, o vogliam e piatta, occhi distanti l'
abbondo ancora di flati oppure tigrato o fulvo, con maschera nera.
(di ferro, ottone, argento o altro a seconda degli trabocchi e
. comportamento da bullo. scarpe grossolane o destinate a usi particolari: piovene, 5-528
confondeva con il scarpe da montagna; o per fissare lembi di stoffa,
: ordinò ella il suo pitaffio galante o la sua cassa coperta di velluto, con
bastone] senz'ornamento / di cuoio, o di velluto, / senza borchie,
spogli generalmente, con giacche troppo grandi o troppo piccole per la sua figura,
, rinforzato a bullette di gergo mondano o plebeo che 2. figur.
'. bullettàio, sm. fabbricante o venditore di bullette, chiodaiolo.
da uzzano, i-75: bullettame d'ottone o di rame, del cento a peso
garzoni, 1-790: de'bulli o bravazzi o spadaccini o sgerri di piazza
garzoni, 1-790: de'bulli o bravazzi o spadaccini o sgerri di piazza. goldoni
1-790: de'bulli o bravazzi o spadaccini o sgerri di piazza. goldoni, v-415
patto e questa infermità vulgarmente pulsino o bulsino è chia alquanto ingenua
(della famiglia sapotacee): arbusti o alberi, spesso spinosi, con legno
fede bene spesso delle conseguenze diversissime, o anche al tutto contrarie a quelle che
buonafede soggettiva: stato di ignoranza, o di erronea conoscenza, o di erronea
ignoranza, o di erronea conoscenza, o di erronea tosto che far increscere
se non che, prima cordo o gravicembalo) con tastiera a corde
ne le mani de la giustizia, o non volle o non seppe o non puoté
de la giustizia, o non volle o non seppe o non puoté buonamorte stessa
giustizia, o non volle o non seppe o non puoté buonamorte stessa con i conforti
sf. invar. formula di augurio o di commiato, che si dà a
, che si dà a notte tarda o prima di coricarsi. boccaccio,
una faccenda, di una situazione, o l'impossibilità di porvi rimedio. -anche:
a diletto: / e questi tuoi figliuoli o buone- stati allegri insieme *.
3. chi spontaneamente presta un servizio o accetta un incarico. - giovane medico
detti buoncristiane { buone cristiane) o campane. e intelligenza. bocchelli
tien poi rimpiattato / sotto la cioppa o sotto il gamurrino, i tu puoi
, 10-909: che vuoi tu colla tancia o faccia o dica? / i'le
: che vuoi tu colla tancia o faccia o dica? / i'le dirò di
per gettar fiele sopra qualche piaga letteraria o morale di alcun altro. manzoni,
cadono sotto la categoria del buon gusto o del cattivo gusto non sono considerate se
25-98: un prence opra è del caso o malo o buono; / né l'
un prence opra è del caso o malo o buono; / né l'educazion mai
un sentimento che tante volte aveva letto o di cui aveva sentito parlare, di
-quale, dio bono! è stata cancellata o lasciata fuori dalla chiesa? ojetti,
, niuna divozione, niuna buona opera o essemplo di vita o d'altro in
, niuna buona opera o essemplo di vita o d'altro in alcuno che cherico fosse
3-646: sopra tutte le cose, o saulino, è situata la verità;
: ma come spada, che difende o fere, / s'avien che bene o
o fere, / s'avien che bene o male oprata sia, / secondo il
lingua] qualità cangia e divien buona o ria. foscolo, vii-148: poiché
poiché per mille altre arti e passioni, o buone o ree, il mondo somministra
mille altre arti e passioni, o buone o ree, il mondo somministra fama e
croce, i-i-55: un'azione utile o buona è un'azione voluta: dall'esame
impossibile distillare una goccia sola di utilità o di bontà. bocchelli, 1-iii-738: e
/ come ciascun ragiona, / sarà vertù o con vertù s'annoda. idem,
panni ben che non solamente non siano dannose o vane, ma utilissime e degne d'
buona via. gozzano, 20: o vergine apparita, /... /
e al buon temperamento delle repubbliche, detti o più universali o più salutiferi aforismi,
delle repubbliche, detti o più universali o più salutiferi aforismi, come il semplice
, cioè come i governi che paiono o si trovano oggi imperfettissimi, e talora
oggi imperfettissimi, e talora insostenibili fossero o perfetti, o buoni ed anche utilissimi
e talora insostenibili fossero o perfetti, o buoni ed anche utilissimi da principio.
idem, par., 1-13: o buono apollo, all'ultimo lavoro / fammi
riposo; e ce la passeremo, o mio buon cinea, ogni dì fra le
, 5-53: alla patria infelice, o buon garzone, / sopravviver ti doglia
si dica uno popolo circa la buona o mala disposizione sua, si debba tenere non
sguardo, un gesto di buona grazia o di complimento che una persona anche di
se non se'a l'albergo o in buona terra. io. obbediente
e non può da più dotta / o da più forte guida esser condotta.
s'io debba pregare il signor francesco patrizio o vero alcuno altro di questi uomini eccellenti
furono onoratamente, non più come scomunicati o interdetti ma come buoni cristiani e divoti
oggi, ridiventa bonissimo fra un anno o due. 13. che
poeta doveva scegliere tra il seguirla, o il contradirla, affrontando così e urtando
fiume è buonissima per le intonicature, o vogliam dire per la smaltatura di fuori
versioni, confini che sono stati spesso o non approssimati da'timidi, o sorpassati
stati spesso o non approssimati da'timidi, o sorpassati dagli animosi. leopardi, iii-923
chiamava un buon indirizzo, ossia un o dell'industria). - anche al figur
e vermigli che in firenze si trovassero o nel contado. ochino, 146: sì
virtuoso, parlando de'peccati in genere; o dire come d'un altro, dicendo
per un avaro, per un superbo o lascivo; se uno avesse il tal
: / sì che, se stella bona o miglior cosa / m'ha dato '
siate sempre felice e co'felici, / o degnissimo re d'alta regina. /
narra / qual cagion ti conduca, o che n'apporti. g. c.
vela... in mezz'ora o poco più siamo a rio...
, godimento, mani, rare volte o quasi mai non si cavava i guanti?
anguilla non è già peggiore; / aiose o tinche o buoni storioni, / torte
è già peggiore; / aiose o tinche o buoni storioni, / torte battute o
o buoni storioni, / torte battute o tartere o fìadoni. boccaccio, dee.
storioni, / torte battute o tartere o fìadoni. boccaccio, dee.,
. carducci, ii-1-204: mi trovino o una lepre o un buono arrosto di
ii-1-204: mi trovino o una lepre o un buono arrosto di tordi. d'
se il paese da lui percorso sia povero o ricco. b. croce,
la lancia passava; / due braccia o più d'una buona misura / dall'
il libro per prendere nota di questo o di quello, senza saper come, ho
per me. luci- nico si trovava o fra pochi istanti si troverebbe sulla linea
valore reale corrisponde a quello nominale; o, semplicemente, più solida di altre
conto se tornava a affacciarsi il sole o il suo tremendo riverbero,..
per mezzo un fiore, senza scorciare o nascondere, col girar della piega, l'
: che ho io a fare coll'abbate o co'monaci, io? alla buona
entrommi nella madre dicendo: -con le buone o con le cattive, con le buone
muffa, se lo piglia, colle buone o colle -buona memoria', aggiunto al
affinché un'im di uno o più stati a esse estranei, al fine
mia camera questa donna, con le buone o con la forza. moravia, v-274
, v-274: stia tranquilla, signora, o con le buone o con le cattive
, signora, o con le buone o con le cattive, finirà per confessare.
accennaste se io son per la buona, o veramente s'i'peggioro. soldani,
s'i'peggioro. soldani, 1-32: o tu che ti credi esser per la
che sia ottenuta con narrar il falso o tacer il vero, non fargliela bona
non che egli / se ne sia accorto o se ne sia crucciato,
e quale buono uomo mai per forza o per fraude procac- cerà? idem,
, ii-98: affermano ciò che di prospero o di avverso avviene agli uomini procedere o
o di avverso avviene agli uomini procedere o da'meriti o da'demeriti loro:
avverso avviene agli uomini procedere o da'meriti o da'demeriti loro: come se tutto
in tanta corruzione di costumi, nessuno o pochi sono i boni di loro natura.
matti e idioti, sanza scrittura, o sanza alcuno buono, se non naturale
108: la dottrina accompagnata co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta;
co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta; ma quando lo accidentale si
bono possa essere opposto al vero, o, ciò che non sarebbe meno strano,
cosa piacevole, scadenza, nominative o al portatore, emesse gradevole (
con esso [l'inamorato loro], o in veglia o in un ritruovo od
l'inamorato loro], o in veglia o in un ritruovo od in una strada
han tutto il lor bello in faccia, o tutto il lor buono in mostra,
congregazione della parrocchia: c'era stato o no, a ritirarle? e il
5. commerc. documento nominativo o al porassai la state / di san
tatore, che serve per il prelevamento, o il versa alvaro, 4-203
. « il pamento, di somme o di merci. drone non è malo.
». -buono di sbarco (o di consegna): documento, 9.
525: ma poi sve- gliàti, o confidente cuore, / lavoravam di buono.
non può eccedere quella di un esercizio o anno finanziario... i buoni
7. disus. buono di banca (o anche semplice- mente buono): biglietto
. buonarroti il giovane, 10-977: o buono! o questa vale ogni danaio!
giovane, 10-977: o buono! o questa vale ogni danaio! pascoli, 494
ella debba accettare che mi sia lecito o di sperimentar la mia o di saper la
sia lecito o di sperimentar la mia o di saper la sua. galileo,
-aver buono in una cosa, o per una cosa: trarre da essa
: che si vaglion dell'ali / o di corna o di piedi in quattro o
vaglion dell'ali / o di corna o di piedi in quattro o 'n dua,
o di corna o di piedi in quattro o 'n dua, / o della bocca
piedi in quattro o 'n dua, / o della bocca sua, / o d'
/ o della bocca sua, / o d'altro ove conoscon d'aver buono.
! -dare, menare del buono, o il buon per la pace: ricercare
la prima, entrare in ragionamenti utili o proporre materie onorevoli; la seconda,
aveva, cava di tasca nuovo danaro, o vero dice: fo buono, cioè
cioè prometto, verbigrazia, per uno scudo o per due, secondo che gli pare
animale accanto al letto dell'ammalato, o nella camera più vicina, se ne piglia
, e concertò con le donne, o piuttosto con agnese, la grand'operazione
bernoccolo della politica debbono sciuparne almeno cinque o a far versi, o a tenere conferenze
almeno cinque o a far versi, o a tenere conferenze o a scrivere delle
a far versi, o a tenere conferenze o a scrivere delle novelle. bocchelli,
il vero dal falso, il possibile o probabile dall'assurdo, la misura dall'
suo uopo basta la mente chiara o il buon senso, come si
. negli antichi comuni toscani, magistrati o funzionari amministrativi, con incarichi svariati.
. abitanti di una città, notabili o per ricchezza o per dignità di vita.
una città, notabili o per ricchezza o per dignità di vita. panzini,
padrone di un fondo agricolo al mezzadro o al fittavolo, anche dal dirigente di
subordinato al diritto di prelazione del mezzadro o fìttaiolo uscente. le vendite saranno chiaramente
si sia messo d'accordo col mezzadro o fittaiolo per il pagamento di una indennità
buona uscita, compenso per ravviamento (o taberna instructa) quando si cede un'azienda
le chiocciole, le quali chi chiama bugoni o chi buovoli. galileo, 594:
buplèuro, sm. bot. pianta annua o perenne, della famiglia ombrellifere, con
è una spezie velenosissima di canterella, o cantaride, ma col corpo più lungo
... vollero alcuni che la peste o contagio seguita nei buoi gli anni scorsi
fosca e notturna; qualcosa della bupreste o del cerambice quando, minacciati, si
). i poi menar tanto staccio o burattello / che n'esca il fiore.
dando pubblici spettacoli (nell'apposito teatro o baracca); chi fabbrica o vende
teatro o baracca); chi fabbrica o vende burattini. fagiuoli, 3-2-261
la testa (e agisce nella baracca o castello o teatro
testa (e agisce nella baracca o castello o teatro
fatte di cencio da maneggiarsi in palco o in piazza nel castello che si dice da
iniziativa, che agisce secondo gli impulsi o gli ordini che gli vengono da altri
(a cui si sottopone senza poter o saper reagire), e ne è compieta-
e1 non venne mai volta il fomaro o il buratino a casa de mio patre,
serve a separare la farina dalla crusca (o diversi tipi di farina fra di loro
bene in un'altra diceria come questa, o in due altre, o in dieci
questa, o in due altre, o in dieci altre, un argomento di tanta
ricami). caro, 12-i-154: o vero d'un buratto di seta nera,
di buratto e la striscierà, / o qualch'altra teluccia più leggiera. stratto
10 scudo, nella destra la spada o bastone, la quale se non è
dote conveniente. tassoni, 10-7: o, diceva, bellor de l'universo,
su due perni, uno di questi (o anche ambidue) prolungato, e ripiegato
una gentilezza schiva di manifestazioni esteriori, o una commozione che non si vuole mostrare
b. davanzali, ii-246: in consiglio o magistrato era grave, attento, severo
maggiori per darli col viso più burbero o con maggiore apparecchio. b. davanzali,
come noi diciamo alla burchia; perché, o egli non sapea la verità di molte
non sapea la verità di molte cose, o egli non la volle dire.
.. per non dire in maschera, o più tosto in sogno, m'hanno
'conforme a chi ruba 'o 'rubacchia ', 'rubando 'o
o 'rubacchia ', 'rubando 'o 'rubacchiando 'la metafora è tratta
fondo piatto), per trasporti fluviali o lacustri o lagunari (e anche per pesca
), per trasporti fluviali o lacustri o lagunari (e anche per pesca).
fiume passa / senza burchièllo, bestia o tabarro; / similemente eliseo trapassa /
barca a fondo piatto, a vela o a remi o ad alzaia, fornita
fondo piatto, a vela o a remi o ad alzaia, fornita di una copertura
tavola (per il trasporto di merci o persone: su fiumi, laghi e lagune
fóssevi alla prora / fitto un bucranio / o un nibbio con aperte ali,
bure, sf. robusta stanga di legno o d'ac ciaio che porta
salterello, / ovver la minuette o la burè: / basta che fu
dal francese beurré. pera butirro o burrona ». buréggia, sf
, ma burella, ma burone, o vogliamo dir antro, grotta, caverna
targioni tozzetti, 12-12-302: i voltoni o cavee come dicevano gli antichi, o burelle
voltoni o cavee come dicevano gli antichi, o burelle come chiamavansi in firenze i sotterranei
in firenze i sotterranei dell'anfiteatro o parlagio. = deriv. da buro
arald. convenevole partizione composta da dieci o più fasce di due smalti alternati.
gabbione a forma conica, di pertiche o di verghe, riempito di terra,
riempito un mucchio di sacchetti di terra o intrecciato dei buzzoni o caricata di sassi
sacchetti di terra o intrecciato dei buzzoni o caricata di sassi una burga di vimini
, 160: non potevano dare feudi o burgensatici che oltrepassassero la rendita di onze
si dànno grande importanza, e sono o paiono arbitri della cosa pubblica.
panzini, iv-92: « buran, o italianamente barano, voce russa che significa
2. chi suggeriva i versi agli improvvisatori o nelle recite; suggeritore. pulci
i quali rammentano e insegnano a'provvisanti o ancora a quelli che compongono.
: sia proibito nel saio, casacca o buricco di velluto, mettere alcuna banda
regno. panzini, iv-93: burino o barrino, voce romanesca, il contadino,
di essere venuto da un paese, o addirittura dalla campagna: sì da giustificare
: all'uomo ha una croce vechia o un calice. elli el brunisce, e
propose di dar la burla anche o almen poco; e sì come nelle facezie
su. foco sopra qualche gatto, o qualche cappello calabrese cellini, 1-98 (209
farsette, che giambullari, io non giambo o metto in burla / né voi erano
in burla. carducci, ii-16-180: due o tre anni sono in certo giù si
, 15-ii-93: voi dite pisana o a volger la cosa in burla o a
pisana o a volger la cosa in burla o a stornar il discorso. per
né nega, ma, fatti alcuni presupposti o ipotesi, burlare1, tr. mettere in
il che è se fosse da burla o da senno. nieri, 313: per
letterina in versi, dove s'invita uno o una a scuoter un primo apparecchio giunge rapidissimo
giunge rapidissimo sul campo. le noci o in un posto o in un altro,
. le noci o in un posto o in un altro, per burla, per
occhi azzurri non si capiva se burlassero o fossero seri. 3. intr.
forma, e per questo si ridessero o si burlassero del fatto tuo,..
avea proibite le lettere a'cristiani, o come egli burlescamente e empiamente gli chiamava
: s'io, dico, parlassi o scrivessi così, chi non crederebbe ch'
d'un goffo francese italianato, o d'un italiano che franceseggia burlescamente? cantoni
si propone con gusto di favole burlesche o mirabili. d. bartoli, xxix-
ne fa dare avviso a'sogni, che o parlino in burlesco o da vero,
sogni, che o parlino in burlesco o da vero, appena è mai che ne'
burlesco, non saprei se più ridicolo o pericoloso « ¦ -sm. plur
! » strillò ninetto costa. « o i numeri, o qua dentro! »
ninetto costa. « o i numeri, o qua dentro! » tuonò il dottore
ora / d'andare alla burletta o alla commedia, / veneranda...
, che è solita fare scherzi o mettere in caricatura, o dire facezie.
scherzi o mettere in caricatura, o dire facezie. caro, i-93:
del caro è quello che brugia, o no? se quello che brugia, non
rumore arrivava di lì ai loro orecchi, o se qualche burlone si fosse divertito a
/ e fosti il mite leone, / o foste il molle job. baldini,
vecchio re e col vecchio dio, più o meno bibliso. soffici, ii-230:
dei pubblici impiegati, il potere (o strapotere) che essi hanno assunto (
lo pigliamo per ogni sorta di sturbamento o pericolo. goldoni, vi-788: quel
2. figur. perturbazione dell'anima o dei sensi; turbamento, contrasto,
/ d'ogni burrasca / da dieci o dodici / coccarde in tasca. idem,
d'un altro esser offeso: / o dar in un, se t'hai moneta
che abbiate a passare l'oceano, o alcun golfo di mar burrascoso. idem,
faccia qualche poco di piacevolissimo esercizio, o passeggiando per camera, o per la
esercizio, o passeggiando per camera, o per la villa, se sieno giornate
romantico, ma di un romanticismo vittorughiano o byroniano, di quello che suppone l'
qua da trento l'adice percosse, / o per tremoto o per sostegno manco,
l'adice percosse, / o per tremoto o per sostegno manco, / che da
io intesi più volte raccontare di fanciulli o di giovinette raccolti a pezzi nel fondo di
[i tartari] di carne cruda o poco cotta, e di pesce, e
burróna, agg. femm. pera o pesca di sapore delicato, con la
avrebbe fatto in fondo a un burrone o a ima dolina dove basta il vento o
o a ima dolina dove basta il vento o la tempesta a far pulizia. quasimodo
infiorescenze a pannocchia, frutti a drupa o a capsula, ricche di resine e
montale, 3-40: era, o doveva essere, un rapace più grosso
che va in cerca (di guadagni leciti o illeciti, di preda).
, / ti disse cristo: impara, o riccio, e busca. berchei,
stessi nelle beccarie a roder dell'ossa, o vanno per le contrade buscandosi il vitto
rischio di buscarsi una buona sgridata, o quel che gli sarebbe pesato ancor più
potuto buscarsi a quel modo un raffreddore o, peggio ancora, un mal di petto
veduta, vedrò se cavano il tesoro, o se fanno qualche altra faccenda. parini
pensieri altrui. cicognani, 1-71: o agatina! lo sapete che in bottega
assordante (di gente che fa festa, o litiga). giusti, 2-158:
. grande quantità, moltitudine di persone o di cose. -locuz. avverb. un
levar più d'un con la mano, o dir sette / al giuoco delle corna
dir sette / al giuoco delle corna o della mora, / o nasconder più in
delle corna o della mora, / o nasconder più in quella le buschette.
] con il tratto delle dita o con la buschétta, e ancora l'occhio
caricatura d'un goffo francese italianato, o d'un italiano che franceseggia burlescamente?
e i ruscelli / più di parnaso, o li suoi lauri imbruche; / delle
del porco, le pigliamo per tasche o borse, nelle quali si tengono i
ghiotto di busecca: detto per celia o per scherno dei milanesi, mangiatori di
nato il dire d'una cosa d'importanza o d'un punto forte: 'questo
dai [al cane] qualche bussa o che tu gli tagli un poco d'
figliuoli si possin ritirare dalle loro inclinazioni o con le busse o con le minacce.
dalle loro inclinazioni o con le busse o con le minacce. sassetti, 14:
ve n'ha forse uno solo, o ve n'ha pochissimi, che non abbiano
fussero tanti calci di bue, d'asino o di mulo. 2. figur
i calzolai lucidano il taglio delle suole o dei tacchi, e i drappieri trinciano
dei tacchi, e i drappieri trinciano o stampano le stoffe. canti
qualche legna. leonardo, 1-157: o tu [delfino] che co'veloce trarre
. -in particolare: l'infisso a uno o due battenti all'interno delle porte delle
, è quel riparo di legname o di vetri, che si pone d'avanti
3. porta interna nell'ingresso di palazzi o di teatri, spesso con un vetro
3-275: ogni qual volta questi, entrando o uscendo dalla sala, schiudeva la bussola
di là come un'ondata di parole confuse o qualche scoppio di risa, egli si
che già solcassero tant'acque senza la bussola o calamita, l'uso della quale intorno
d. battoli, xxix-1-221: tutte operanti o miracoli o maraviglie... sono
, xxix-1-221: tutte operanti o miracoli o maraviglie... sono le matematiche sperimentali
vasi di vetro con argento vivo, o di legno pieni di rena. muratori,
giovanni da amalfi, che ad inglesi o fiamminghi, l'insegnano scrittori eruditi.
uno con l'altro, se avevano visto o no questa o quella rara apparenza e
, se avevano visto o no questa o quella rara apparenza e come andava interpretata,
a questa la rotta di un aereo o di una nave. -bussola di inclinazione
fili del telegrafo. -bussola dei seni o delle tangenti: strumento per misurare correnti
più sinistro, / che filosofo aver o letterato / degli affari alla testa e per
, 1-176: essendo ferma poi nel piede o nell'orizzonte la bussolina con paghino calamitato
più persone, scritti sopra altrettante polizze, o per qualche ufficio o per qualche
polizze, o per qualche ufficio o per qualche dovere. = cfr
bussolòtto1, sm. vasetto di legno o di latta (o anche di
di legno o di latta (o anche di altra materia): per conservarvi
, la gente accorreva come alla commedia o al giuoco dei bussolotti. b. croce
, e sugli altri che impedivano o reprimevano; non lasciandosi più sviare dal mero
trascorrere con quel motto sui problemi reali o per nasconderli agli occhi con un colpo di
chiudere le lettere da spedire o consegnare a mano (e per impedire
. 2. custodia in cartone o cuoio per fogli, scritti, documenti
di funzione pubblica per sollecitarne l'interessamento o il favore (per lo più,
modeste bustarelle che usava passare a questo o a quel funzionario perché desse una spinta
dal busto di netto / a venti o più, se chi scrive non erra,
, quest'è, che, tronco, o a roma torre / debbe, o
o a roma torre / debbe, o per sempre render libertade. / fin che
quelli re, se fossero seguitati così due o tre successioni, e che quella corruzione
-per simil.: tronco di albero o di animale. dante, inf.
. anche i bei ginnetti frementi, o trasvolanti, un lungo pennacchio sulla testa,
di una persona (specialmente in fotografia o in pittura) che comprende la testa
. fascia elastica rafforzata con stecche metalliche o con ossi di balena, portata dalle donne
di stecche di balena, d'acciaio, o anche di legno: allacciasi davanti o
o anche di legno: allacciasi davanti o di dietro con l'aghetto. cattaneo,
ecc.) per sostenere il tronco o correggerne le deformazioni. papini, 26-154
che accompagna il metano in giacimenti naturali o fra i prodotti secondari della raffinazione del
prepara industrialmente (con fermentazione di zuccheri o alcoli, o con reazioni sull'
con fermentazione di zuccheri o alcoli, o con reazioni sull'acetilene) per
, e poi si rifriggono nel butirro o nell'olio. garzoni, 1-687:
agg. pera butirra: con polpa bianca o gialla zuccherina, succosa, fondente.
. butómus, dal gr. 3oùtop. o <; (cfr. butomàcee
vede, che a roma si dice butrio o cuculo. = forse deriv. dallo
si richieggono... cunei, scovoli o lanate, scopatori, stivadori,
e buona / abbiam per voi portata, o fiorentini. allegri, 67: del
195: e volta allo scimiotto, o camerata, / disse: poiché tu
alquanto di fatica e buttarne via venti o venticinque copie, mandandole a diversi miei
accesi e buttando sopra essi semola o incenso o altra cosa tale che faccia
accesi e buttando sopra essi semola o incenso o altra cosa tale che faccia fumo.
acqua fredda, all'anima un'ora o una mezz'ora di lettura di testi
4. colare nella forma il metallo fuso o la malta (di statue, di
gli artefici eccellenti quando vogliono gittare o di metallo o bronzo figure grandi,
quando vogliono gittare o di metallo o bronzo figure grandi, fare nel principio
; e gli giurò qualche cosa, o gli disse i morti suoi. pavese,
, può accadere una delle due: o i figli consumano e sciupano quello che
ruota e si comincia da capo; o i figli buttano bene e si diventa
nell'avvenire, per indovinare l'utilità o il danno che verrà da ima azione
saperlo, cioè il suo esser giusta o ingiusta? giusti, 3-139: tornato
del proprio coraggio, in imprese ridicole o sterili o pericolose dalle quali ogni uomo sicuro
coraggio, in imprese ridicole o sterili o pericolose dalle quali ogni uomo sicuro di
mezzo, perché avevano buttato giù due o tre strade. moravia, ii-55:
ciarla senza rifletterci, senza controllarsi (o, anche, con sottile intenzione
per andare a frugare nei cassetti, o in cucina, buttando in aria ogni
egli butti giù in sulla tela o in su muri, è messo in cielo
andarsene, senza togliersi i guanti, due o tre lineette della sua bella scrittura
gentile, / chi s'innamora, o poveretto lui! lippi, 2-73: così
una persona che può risultare non più utile o pericolosa); abbandonare (un affare
si dimostrarono fondate. il governo, o chi per lui, buttava a mare i
di buttare li fondamenti con quali esso o li successori potessero dechiararsi assoluti patroni in
). giusti, iii-224: o repubblicani o costituzionali non importa, purché
giusti, iii-224: o repubblicani o costituzionali non importa, purché non pensino
milit. ordine (dato a voce o con la tromba) di sellare i cavalli
2. quantità di uccelli (o anche di pesci) che convengono a
palazzeschi, i-659: usciva masticando ancora o asciugandosi con l'avambraccio i baffi spioventi
1-32: son le caldere di rame battuto o di bronzo buttato. butterare,
visi butterati, gonfi, rossi, o magri e pallidissimi. 2.
verun pericolo risanarono, senza veruna cicatrice o deformità rimasta sul volto, o, come
veruna cicatrice o deformità rimasta sul volto, o, come dicono i toscani, senza
bùtteri, propriamente sono quei segni, o incavature tonde che fa il ferro della
della trottola, che percuota altra trottola, o un altro corpo sodo qualunque. per
di mandrie di bufali, cavalli o buoi; mandriano. baldinucci,
abbastanza lodare la persona di un buttero o capomandria vestito di una rozza pelliccia.
passava la carrozza nera d'un prelato; o un buttero a cavallo, o una
; o un buttero a cavallo, o una torma di chierici violacei, o una
, o una torma di chierici violacei, o una mandra di bestiame. ojetti,
di punzone (a forma di cilindro o di prisma, con un incavo a
salamoia. = marchig. buzz [o] * bariglione ', lat. tardo
una pietanza / dura, insalubre, o che alteraro i cuochi; / ministri che
il buzzo a un morto forestiero, / o insegnateli almeno un'osteria.
animale: per avere ingerito cibo guasto, o erba bagnata). -locuz
sulla porta delle botteghe spalancate, disadorne o tappezzate di teglie, i buzzurri scodellavano
avevan riempito un mucchio di sacchetti di terra o intrecciato dei buzzoni o caricata di sassi
sacchetti di terra o intrecciato dei buzzoni o caricata di sassi una burga di vimini,
svizzero sceso in città a vendere caldarroste o dolciumi. -per estens.:
sentito molte matrone disprezzare le nuore milanesi o perugine perché non sapevano preparare i carciofi
c (minuscolo c), sm. o f. fonet. terza lettera dell'
indica, davanti alle vocali a, o, », alle consonanti h, l
la grafia eh indica il suono velare o duro, analogamente al trigramma sch,
altro che dall'esser davanti ad una o ad altra vocale. avanti ad a,
e ad / rende suono acuto, o diciamolo chiaro e sonante (cera, cipresso
circa *; di 'comune * o 'città * (nelle carte geografiche)
geografiche); di * cum * o di * con '(nei manoscritti)
un codice); seguito da a. o m., vale 'anno o
o m., vale 'anno o mese corrente '; c. s.
c.: 'per congratulazioni', o 'per condoglianze'; p. c.
zero / furon le mie peccata, o passeggero '. non sa di nulla,
curva, un campo; c, o cw, il gruppo ciclico di ordine n
, che gli egizii abbiano preso qualche degno o indegno principio da quelli. garzoni,
pretendeva di svelare le cose ignote, o di indovinare l'avvenire; l'operazione
nei melodrammi per lo più chiude un'aria o un duetto). v
a dodici canta la cavatina d'emani o la cabaletta di quella pira. ojetti
una spinetta dipinta. boriili, 1-71: o, il vaporoso risveglio quando nell'altissima
2. che pratica l'arte o la presunta scienza della cabala divinatoria.
che ha attinenza con la cabala, o con l'arte di indovinare i numeri
gergo cabalistico, pronunziata da suo padre o dall'avvocato marzano. « la cadenza di
non gronde sporgenti, non fumaioli bizzarri o torrette, non cabalistici segni. era
-figur. bruno, 77: o maestro, fonte caballino, di grazia,
. ugolini, 69: cabarè o gabarè è voce venuta di francia (cabaret
cabasite, sf. miner. zeolite bianca o rosata, di lucentezza vitrea;
in piccoli cri stalli isolati o a gruppi (se ne trovano in italia
l'acqua era già alta un metro o poco meno, circondate da tende e con
4. piccolo locale, in ferro o in legno, usato per il trasporto
adibita allo smistamento del carico fra una o più linee di alta tensione nei nodi
l'allacciamento di linee a tensione diversa o la connessione di più linee della stessa
accesi. -cinem. cabina sonora o fonica: ambiente di opportune dimensioni,
cablòtto, sm. marin. nelle barche o nelle lancie, la lunga corda che
, senza uscire dal medesimo stato, o almeno senza allontanarsene molto... deb-
la prua (ed eseguire una salita più o meno accentuata). =
di suolo, che forma ima privata possessione o tenuta, è chiamata * cabrèo '
le paroline è dar soie e caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia
è dar soie e caccabaldole o per ingannare o per entrare in grazia di chicchessia.
, che si fanno a uno, o lodandolo o pregandolo. magalotti, 20-130:
si fanno a uno, o lodandolo o pregandolo. magalotti, 20-130: gli
bottega..., che subito o sur un tavolino, o sur una seggiola
, che subito o sur un tavolino, o sur una seggiola, o sur un
tavolino, o sur una seggiola, o sur un armadio, o sur una panca
seggiola, o sur un armadio, o sur una panca, o sur un letto
un armadio, o sur una panca, o sur un letto, e sino sur
.. ed ora un qualche romanzo o altra caccabaldola dell'abate chiari. guerrazzi
a. f. doni, 3-166: o capocchio, o babbione, o caca-
. doni, 3-166: o capocchio, o babbione, o caca- fretta, voi
3-166: o capocchio, o babbione, o caca- fretta, voi siete stato troppo
, / che più carte non schiccheri o 'mpacchiuche. = deriv. da cacare
meriggiai. burchiello, 40: o quel dì preso avessi medicina, / con
cioccolata in tavolette, e a latte o acqua calda la bevanda della cioccolata.
che si ottiene sciogliendola in acqua calda o nel latte. carletti, 62
16-i-73: h cioccolatte è una mistura, o confezione fatta di vari ingredienti, tra
più sapore in chicchere dorate, / o almen bevute in porcellane intatte. vallisneri
mulattiere era d'un venti anni, o circa, sbarbato, paffuto, con la
12-i-140: e'debbono essere da sei o sette anni che un brigante di quei
vien loro un ciffulotto in mano, o cacapensiero in bocca, essendo insipidi nel
puttana che mi cacò; che canti, o che incanti? cancaro a le fatture
locuz. -cacarsi sotto: lordare i panni o il letto. grazzini, 2-124
, come si grattassero un acne, o con gesti di bertucce cui sia data tra
dall'imp. di cacare e da sevo o sego (v.). cacasòdo
sudate. puoti, 42: cacarone o cacasotto, voce bassa ed ingiuriosa con cui
di pecora, coniglio, capra, topo o altro animale, che manda fuori lo
, v-46: d'uno quale non possa o non voglia favellare, se non adagio
con penne bianche, rosa, o anche gialle, con una cresta di
sassetti, 125: vienci panile, o vero indaco, la lacca per tignere
cacchióne, sm. uovo di mosca o di altro insetto; vermiciattolo; larva
cacchioni, che delle mosche son fatti o sul pesce, o sulla carne, che
delle mosche son fatti o sul pesce, o sulla carne, che divengon poi vermi
uovo 0 vermicello che depongono le mosche o i moscioni sopra le carni od altre
, appostamento e inseguimento di animali selvatici o di fiere, allo scopo di ucciderli
di fiere, allo scopo di ucciderli o di catturarli (con l'aiuto di
traccia, / non c'è pastor o più robusto o dotto / a seguir fére
non c'è pastor o più robusto o dotto / a seguir fére fuggitive in
forze loro in un corso, nel quale o quante gravi e dure cose s'incontrano
gravi e dure cose s'incontrano, o quante volte si cade, o quanti
incontrano, o quante volte si cade, o quanti seguaci pruni ci sottomordono i miseri
e de la caccia / più studioso o vago / di lui non ebbe in tempo
in tempo alcun l'ingegno, / o se dardo pungente / scoccando di lontan
se mai gli porti odore d'uomo o di ferro, rizza gli orecchi acuti,
dai proprietari di laggiù un'estensione maggiore o minore di bosco, pagando un tanto
in caccia di sposi [libellule], o di salamandre, giungeva proprio sul punto
di uomini (che hanno commesso delitti o qualche colpa grave, o che si
commesso delitti o qualche colpa grave, o che si trovano in lotta contro le autorità
le autorità costituite per ragioni politiche, o appartengono a popoli o categorie o razze
ragioni politiche, o appartengono a popoli o categorie o razze perseguitate), allo
, o appartengono a popoli o categorie o razze perseguitate), allo scopo di
lor caccia / non rimanean i siri anco o i demòni. 8. figur
marin. e aeron. inseguimento di nave o di aeroplano per combatterli, catturarli,
di aeroplano per combatterli, catturarli, o semplicemente riconoscerli. -dar caccia: inseguire
galileo, 5-392: per ogni negozio o impresa marittima o terrestre può essere [
5-392: per ogni negozio o impresa marittima o terrestre può essere [il canocchiale]
allestirci alla caccia, al combattimento, o alla fuga. -aeron. caccia
aeron. abbreviatura di * cacciatorpediniere 'o di 'aereo da caccia rigatini-cappuccini,
cui combattono animali fra di loro, o uomini contro animali. -caccia di tori
38: avea sopra la corda un'o due braccia / segnato col piastrel mastro
le parti cantate sono alternate, precedute o seguite da interludi strumentali. 14.
è accessibile a tutti; donna (o uomo) a cui una persona si riserva
diritto esclusivo di fare la corte (o già legata da precisi impegni sentimentali a
dove fusse qualche caccia riservata, o qualche bandita, in cui per ciò sup
loro e con quegli altri due no, o se caccerà con loro, caccerà di
caccia: inseguire gli animali, per ucciderli o catturarli (anche: di animali fra
per la nevosa selva / di pelio o d'emo va feroce in caccia, /
nell'andare da sé solo a caccia, o nel passare il tempo suonando un oboè
che il mondo fosse diverso, e sapeva o si curava punto che nel tale paese
parte dei beni per andarci a caccia, o anche per capriccio. -figur.
andare smaniosamente in caccia di termini nuovi o stranieri senza veruna necessità, e per
, nel monte usato / a volpi o lepri dar spesso la caccia. salvini,
alcuni sono chiamati latratori [i maldicenti o riprensoni che non possono nuocere], dal
quando abbaiano, che non mordono, o non pigliano caccia. -fuggire,
gli animali che si sono presi o si possono prendere cacciando; selvaggina.
acciò ch'io ne mangi. me: o polo volgar., 14 (15)
in firenze sanza null'altra turnazione o cacciaménto di genti. giov. cavalcanti,
quali si servono coloro che fanno figure o altro lavoro di cesello, per gonfiar il
che dà la caccia, che insegue persone o animali; cacciatore, pescatore.
, / chi piantò delle vigne, o dell'ulive, / chi pria fece vascelli
/ e dissero, che questo, o quel sonò / cetre, cacciapensier, zufoli
cacciapiètre, sm. invar. griglia (o durissima spazzola) applicata sotto il telaio
inseguire animali, allo scopo di ucciderli o di catturarli; andare a caccia.
cacciare, pescare, cavalcare, giuocare o mercatare. sacchetti, 83-13: marco
2-1-35: non già per cacciare, o stare a danza, / né per festeggiar
. sannazaro, 8-126: e voi, o bellissime oreadi, le quali ignude solete
cercare di pigliare la signoria; ma o che fare non lo sapessono, o non
ma o che fare non lo sapessono, o non potessono, i ghibellini se ne
]: e1 vento che noi appelliamo rovaio o vero maestro sì caccia le nuvola,
quando i reverendissimi figliuoli disordinano nel coito o nel cibo, gli fanno ribuffi
demonio incominciò a gridare e dire: o uarione,... non mi cacciare
subito per non perdere quella sua arrosticciana o carbonata che vogliamo dire, mettela in
cacciar su una bardella a un'asina, o ima cuffia ad una contadina. alfieri
e'potessi più metter la coda, / o dove e'venga la rete cacciando;
. v. borghini, 1-1-439: talvolta o la natura o 10 sdegno..
borghini, 1-1-439: talvolta o la natura o 10 sdegno... cacciò fuori
ariosto, 33-108: se per mangiare o ber quello infelice / venia cacciato dal bisogno
dee., 9-1 (346): o se mi cacciasser gli occhi o mi
: o se mi cacciasser gli occhi o mi traessero i denti o mozzassermi le
cacciasser gli occhi o mi traessero i denti o mozzassermi le mani o facessermi alcuno altro
traessero i denti o mozzassermi le mani o facessermi alcuno altro così fatto giuoco, a
luoghi ove si svolgono avvenimenti importanti, o che si presentano come tali.
1-92: anziché prendere per via degli speziali o per vacchereccia, cacciavasi nei vicoli ove
dentro. machiavelli, 673: o io, quando non arò altro rimedio,
farla d'improvviso, con impegno, o anche alla bella e meglio.
non è molto fra certi bravi, o buli, che io mi voglia dire,
: tale, senza esserne ricercato, o richiesto, cacciasi a dar consiglio,
consigli de'poveri non son seguiti, o cose simili. -cacciare il diavolo nell'
e ripensando che l'appena sopita discordia nacque o fu inasprita da'casi della compagnia di
guardo a valle; or vedi, o sire! / dal pian cui parte l'
cacciati dalla necessità: e la necessità nasce o dalla fame, o da una guerra
la necessità nasce o dalla fame, o da una guerra ed oppressione. aretino,
alle torri e case degli emoli cacciati o abbattuti. foscolo, iv-425: quante
abbiamo dormito nelle stalle fra'giumenti, o come le bestie nelle caverne! cacciato
da una irruzione di poltroncine elastiche, o almeno di scranne di noce. sbarbaro,
ha tocchi risentiti di colore scuro, o nero. vasari, ii-38: aveva
usato una volta dai tipografi per aprire o stringere le forme. carena, 1-92
di conio che serve per aprire, serrare o stringere le forme in torchio.
cappello in mano e indosso le giacche o le cacciatore rattoppate. 2. music
2. music. arie che venivano eseguite o cantate durante le cacce. panciatichi
. -la dea cacciatrice: artemide (o diana). -anche per simil.:
ed è un fatto che a due o tre passi ferisce lo stoppaccio medesimo, tanta
: chi caccia senza licenza, o comunque trasgredisce le leggi che regolano la
valli. quando la notizia di un violino o di una viola che si nasconda in
parte, come altri d'un cignale o d'una lepre, si parte e non
xix, corpi irregolari, a piedi o a cavallo, armati alla leggera.
rimasti assediati nei loro quartieri, e o non poterono, o non seppero, o
loro quartieri, e o non poterono, o non seppero, o non s'arrischiarono
o non poterono, o non seppero, o non s'arrischiarono a dar soccorso.
le viti: formato da una lama o tondino in acciaio appiattito a un'estremità,
cacciundè, casciù tra'francesi, e casciù o cacciù rimase, o divenne, per
, e casciù o cacciù rimase, o divenne, per quanto ne so io,
, casciù tra'francesi, e casciù o cacciù rimase, o divenne...
francesi, e casciù o cacciù rimase, o divenne... tra noi altri
lurido. iacopone, 22-49: o casa tribulata, che deo l'ha aban-
asciutta e fresca, ove non sia puzzore o odore troppo acuto, in pezze line
. dipinto giapponese su carta o tela, che si può facilmente arrotolare.
soderini, ii-43: posti due o tre de'suoi semi in un cacherello di
de'suoi semi in un cacherello di capra o di pecora, verranno innanzi più allegramente
per gire in paradiso a far la ninfa o ver la sposa. bar etti,
, chiamano quel bambino che è soverchiamente o esclusivamente affezionato alla persona con cui ha
] la cachessìa, cioè la rea abitudine o disposizione del corpo. dizionario di sanità
quando le donne sono 'cacochime 'o * cachetiche '. g. gozzi,
e del manzoni, e la cachettica o cacochima prosa odierna di cui i nuovi
, 8-162: le [febbri] scirrose o cachettiche dipendono molte volte solamente dall'impedito
. nome di frutto di origine giapponese o cinese (diospyros kaki), comune
fredda), non aveva sorriso ma sogghigno o cachinno. quanti potessero della presenza loro
pensier, fame mentita, / maschera o qualsivoglia occhio o giudizio / l'indol
fame mentita, / maschera o qualsivoglia occhio o giudizio / l'indol natia, le
senza voce, li tuoi sali, o vero riprensioni, sieno senza denti,.
forme [di cacio] sulla medesima asse o sur una caciaia di paglia, dentro
di paglia, dentro alla lor cassina o forma di legno, più giorni.
barberino, 201: se tu se'poliamola o cariamola, / non lavar l'uova
con burro, uova sbattute, latte o brodo. pananti, i-262:
cacimpèro, specie di 4 manicaretto 'o 4 frittata 'di uova e formaggio
ogni serratura difficilissima io sicuramente aprirrei, o maggiormente quelle di quelle prigione; le
-cacio sui maccheroni: a indicare persone o cose che giungono a proposito, nel
opportuno. fagiuoli, 1-1-232: o l'è trista! ma la non ha
l. salviati, 19-99: o tofano, / sta 'n te; ecco
rivelare tutto ciò che si è detto o fatto. varchi, v-39: di
caciocavallo, sm. (plur. caviocavalli o cacicavalli). formaggio tipico dell'italia
leopardi e del manzoni, e la cachettica o cacochima prosa odierna di cui i nuovi
orecchio e nascono dal cumulo delle vocali o delle consonanti, soprattutto quando risultano ripetute
, soprattutto quando risultano ripetute o simili fra loro; impressione sgradevole prodotta
loro; impressione sgradevole prodotta da una o più voci umane, da strumenti musicali
che con una delle mie solite cacofonie o battologie io vi chiamassi un briccone più
. disus. difetto della voce; insufficienza o imperfezione degli organi vocali. dizionario
papagallesche, dalla spinetta cacofònici raggi vagneriani o boitani, dai giornali e dai libri
giornali e dai libri puzze d'illetteratura italiana o di politica ministeriale. =
per ragione d'imitare una cosa sporca o fare un dicitore goffo, si framettono.
di cattivo odore, proveniente da sostanze o cose esistenti nell'ambiente esterno; sensazione
serve di tipo alla famiglia delle oponziacee o cactacee, e che racchiude alcune specie
cui si mangiano i frutti, il cereo o catto triangolare (1cactus triangularis),
alla rinfusa, andò a fermare due o tre coppie con il garbo di un carabiniere
dau'ital. catast [r] o \ e cfr. spagn. colostro (
un cadavero, a modo de'latini, o veramente un morto, a modo
da questa terra, da questa pietra o altra cosa, e cossi oltre
di tempo in tempo il cadavero, o la notomia di gesso, col naturale
infangati, col sangue raggrumato sulle vesti o ancora colante dalle ferite, venivano dileggiati
loro lingua come si fa il latino o il greco. nievo, 212: venezia
era quello dell'italia di quattro o cinque secoli fa, pel fatto che
non potesse liberamente entrare a fecondare, o a disporre le parti fetide, e cada-
fed. della valle, 71: o non succeda pur quel che si vide
al rotolar cadente / se non valle o torrente. bracciolini, 1-17-48: immagina
qual più s'aggreva / sulle braccia o sul tergo e qual su panche.
giovane, 9-828: greggi precipitanti, / o a mano a man cadenti / in
: ned esser l'anime nostre parti, o forze, o facultà di essa [
l'anime nostre parti, o forze, o facultà di essa [anima del mondo
chiaro? non sono stelle fisse, o pianeti: non sono stelle cadenti?
a me, consolator ne vieni, / o troncator de'miei giorni cadenti? foscolo
assai inelegante: potrai dir 'corrente', o 'passato', 'trascorso'. leopardi, iii-33:
essa sillabe lunghe e brevi, cioè allungabili o no. 16. figur.
gli tre generi preaccennati del laudare o biasimare, del consigliare o sconsigliare, deltaccusare
laudare o biasimare, del consigliare o sconsigliare, deltaccusare o difendere, tanto
, del consigliare o sconsigliare, deltaccusare o difendere, tanto ne'privati negozi o nelle
o difendere, tanto ne'privati negozi o nelle civili conversazioni, quanto nelle pubbliche
. -melagrana goccia cadente: col picciolo o la punta verso l'alto. 19
nel discorso, in fine di verso o di strofe nel canto e in poesia,
ritmato con forza; cantilena; successione o ripetizione di gesti a regolari intervalli;
scritto, è un'aria d'opera o una famosa sinfonia. comisso, 1-157:
, eseguita verso la fine di un'aria o di un concerto, come per rievocare
strumenti, lasciando l'arbitrio al virtuoso o virtuosa di trattenersi quanto gli piace.
numero dei fotogrammi, che vengono proiettati o ripresi in un minuto secondo dalla macchina
un minuto secondo dalla macchina da proiezione o da quella da presa. 13
'cadenzare', per dare una particolar cadenza o un ritmo a un verso, a un
cui vengono meno le condizioni di equilibrio o manca improvvisamente il sostegno).
dimmi se i roma- gnuoli han pace o guerra. idem, inf., 32-29
ché se tambernicchi / vi fosse su caduto o pietrapana, / non avrìa pur dall'
, 23-36: in un dardo, o altre simili arme da lanciare, la forza
fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il rasoio gli caderà di mano
(le foglie appassite, frutti maturi o bacati; anche i capelli, i denti
i capelli, i denti per vecchiezza o per malattia). -anche al figur.
, e de l'età ridente, / o bella elpinia mia, tramonti il giorno
della strana strada / dove foglia non nasce o cade o sverna. -scorrere lungo
/ dove foglia non nasce o cade o sverna. -scorrere lungo un pendio.
colpo suo non cada / di taglio o punta, ma sempre di piatto.
frusta e dalla galea che l'attende, o da quanti altri mali gli caggiono in
sintassi, tende lentamente a discioglierla, o agevola una rivoluzione violenta; quella degli
furono a maggior profitto di un ordine o di una classe della nazione, gli
su quella parte di popolo che meno o nulla ebbe a godere dei rinnovamenti.
. con frutto e discernimento, o tacersi. monti, iv-188:
gioco / di cadere in per l'indolenza o per la bassa connivenza d'altri storici,
mentire. era se l'amico, o il parente loro cadea nelle pene procuravano facile
i-444: la teoria che formò chiesti o tentati sono di fallare, ma dove pure
tutti si dipingono ne la faccia di palido o di rosso saba, 277: notte e
slungar di soverchio il sentimento, o cadere noi facesse ne'mortali.
quello che si chiunque il salutava o d'alcuna cosa il domandava, niuna
pur dipende in gran parte l'energia, o vogliam festa ». idem,
nel vizio contrario, i-7: o miserabile uomo, quando ti sarà chiesto dal
, zione che tutte le città sono edificate o da forestieri o da ci ha mostro
tutte le città sono edificate o da forestieri o da ci ha mostro la via del
gran legge delle affinità e delle ripugnanze, o dicasi piuttosto delle 'armonie e
per impossessarsi del suo denaro, sia o non sia un'azione che cada sotto
sotto la categoria del buon gusto o del cattivo gusto, non sono considerate se
bilanciato dal miglioramento prediale d'una sola o di due provincie, e certamente dal miglioramento
e certamente dal miglioramento complessivo delle dieci o dodici che cadono sotto la prossima azione
vetro concavo, lontana da esso vetro quattro o cinque palmi; perché sopra essa caderà
: dove cadeva l'ombra dalle mura o dalle cupole, [famiglie di artigiani]
, sai., 6-48: se nicoletto o fra martin fan segno / d'infedele
fra martin fan segno / d'infedele o d'eretico, ne accuso / il saper
? leopardi, 6: come cadesti o quando / da tanta altezza in così
non sciorre i canoni di quelli / o non ne tórre a tempo investigioni,
investigioni, / potesse gli lor figli o gli fratelli, / eredi far cader
v. borghini, 1-2-141: imperio o regno... di currado,
piombo, il quale di necessità cadrà o nel lato bc, o nel lato
di necessità cadrà o nel lato bc, o nel lato cd, o nell'angolo
bc, o nel lato cd, o nell'angolo c. galileo, 119:
non avendo riguardo se cade ben o mal ciò che dicono. cellini, 1-42
mentre vuol muovere a meraviglia, o mal servito dalla memoria, come sopra un
e breve dileticare. leopardi, 22-137: o nerina! e di te forse non
alfieri, i-187: alcune altre tragedie o nostre italiane, o tradotte dal
altre tragedie o nostre italiane, o tradotte dal francese, che io volli pur
un editto che niuno bevesse vino, o perché talor correndo l'omo cade,
gonfia commosso, / che il cubito o i ginocchi / me scorge o il mento
il cubito o i ginocchi / me scorge o il mento dal cader percosso. leopardi
più s'affretta, / senza posa o ristoro. nievo, 1-127:
): lucia andò a sedere, o piuttosto si lasciò cadere in terra,
machiavelli, i-518: in parte cascano feriti o morti, in parte fuggono. ariosto
meglio combattere in italia che sul mare o nel deserto. così almeno sappiamo che
, il fosso sia cavato almeno cinque o sei braccia. ariosto, cinque canti
dante, purg., 12-96: o gente umana, per volar su nata,
del vizio. guarini, 189: o corisca, corisca, i't'ho
, e parlai / delle mie piaghe, o signore, con te: / e
: - / la morte, o emone, al cader suo, scerrai.
. manzoni, 39: te, [o vergine,] quando sorge, e
cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. e così la tirava
: vi riconosco, miei simili, o mostri / della terra. al vostro morso
-lasciar cadere il discorso: non rispondere o rispondere in modo evasivo in modo da
cade in loro poca memoria delle iniurie o benefizii passati, e poca cura del
passati, e poca cura del bene o del male futuro. ariosto, 29-29:
marino, i-82: né può cader malizia o fraude in mente umana, ch'io
la pisana fingeva di non accorgersene, o se lasciava cadere sopra di me uno
2-3 (142): senza alcuno freno o ritegno cominciarono a spendere, tenendo
in pensiero pure, ch'io volessi o potessi mai scrivere delle composizioni teatrali.
né altr'arme, ma con pugni, o seggiole, o qualunque altra cosa
con pugni, o seggiole, o qualunque altra cosa mi fosse caduta sotto la
; placarlo. marino„ vii-339: o benignissimo, o mansuetissimo musico, che
. marino„ vii-339: o benignissimo, o mansuetissimo musico, che quando vedi la
marito. parini, 617: sceglie duo o tre motti da me sparsi nella mia
ad alcun'altra savia / dica suo stato o dimandi consiglio / di certe cose che
compongono secondo la qualità del caso, o più o meno; e tutto quello
secondo la qualità del caso, o più o meno; e tutto quello che se
io, cioè se in due ii, o in un solo, nel numero de'più
baldinucci, 132: rastrello nelle armi o imprese, vale la figura del rastrello
, vale la figura del rastrello, o sia dentato da una parte,..
il che è proprio contrassegno de'cadetti o minori della reai casa di francia.
allievo di un'accademia militare, navale o aeronautica. -ant. membro di corpi
e grande cadimento, se marchesana, o contessa, o altra di maggiore ordine
cadimento, se marchesana, o contessa, o altra di maggiore ordine femmina, uomo
come del susino e del mandorlo, o più... le foglie sono d'
da cui si facevano cadere sugli assalitori sassi o liquidi bollenti o materie infiammate.
cadere sugli assalitori sassi o liquidi bollenti o materie infiammate. vasari, iv-13:
. di cadmus, gr. k<48p. o <;. cadmia, sf
terra, chiamata da alcuni terra vergine o primigenia, a cui segue la vasta serie
di tutte quante le terre, più o meno semplici, colorate o non colorate
terre, più o meno semplici, colorate o non colorate, minerali o non minerali
, colorate o non colorate, minerali o non minerali... a una tal
, e per proteggere utensili di metallo o vetro; v. cadmiatura)
dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devolu
cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devolu zioni de'
cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devolu zioni de'feudi per
zioni de'feudi per cagione di fellonia o di caducazione. = deriv.
intrecciate e due ali aperte (o una fronda d'ulivo attorcigliata): è
problemi d'alessandro, fingendo ch'egli o per cruccio o da scherzo l'avesse
, fingendo ch'egli o per cruccio o da scherzo l'avesse tolta a marte
3-219: a voi dunque mi rivolgo, o chi portate in mano il caduceo di
cominciata, né che ad essere le bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza
bisognasse o pur le bisogni alcuna causa o forza fuori di sé. settembrini,
che si estende in generale dai 70 o 72 anni sino agli 80, ed
un fatto speciale contemplato dalla legge, o dal disponente o dalle parti contraenti.
contemplato dalla legge, o dal disponente o dalle parti contraenti. montecuccoli, 2-114
, sono da alcuni anni in qua, o per vendite o per legati o
alcuni anni in qua, o per vendite o per legati o per caducità,
o per vendite o per legati o per caducità, trapassati in possessione degli
, trapassati in possessione degli ecclesiastici o del fisco. de luca, 1-1-39:
questione, se debba dirsi feudo nuovo o vero antico quello, il quale
caduco. b. tasso, ix-92: o più lieve che vento, o più
ix-92: o più lieve che vento, o più che fiera / fugace punta da
stoppin ed esca. caro, 16-67: o d'umana beltà caduchi fiori. chiabrera
di quelli che hanno il mal caduco, o i visi degli accidentati. bocchelli
demo niache, le allucinazioni o gli attacchi di mal caduco.
perituro. petrarca, 320-5: o caduche speranze! o penser folli!
petrarca, 320-5: o caduche speranze! o penser folli! / vedove l'erbe
e dal destino. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori
langue la rosa e cade. / o di umana beltade / gloria caduca e leve
beltade / gloria caduca e leve, / o diletto mortai, come se'breve!
voglie / di vincere la tomba, o generante / brama! -figur. scherz
veri stanno bene soltanto lungo il fiume o nei quartieri nuovi e suburbani, a
finire a terra (per avere incespicato o per malore). g.
dove i provetti si rompono gli stinchi o la testa? idem, 870: nella
delle torri prestò giusto motivo di demolire o abbassar l'altre che restavano in piedi
scivoloni sui ponti, le cadute più o meno gravi non si contano. moravia,
molte rei cadute. guarini, 189: o corisca, corisca... i
entusiasmo fittizio si svampa d'un tratto o almeno diventa un'altalena di sforzi e
/ la sua caduta è certa, / o frodi io tenti o violenza aperta.
è certa, / o frodi io tenti o violenza aperta. monti, x-2-105:
. -caduta d'acqua (naturale o totale): in un impianto idroelettrico
. fis. in meccanica, moto libero o vincolato dei gravi, con velocità iniziale
di una fase di espansione di gas o vapore. 14. marin. lato
. tasso, 10-35: veramente, o miei fidi, al nostro impero /
vedrai seduto / sulla tua pietra, o fratei mio, gemendo / il fior de'
conquistare un'altra idea caduta in disuso o diventata svampita. -ant. di
anche sostant. compagni, 2-18: o buono re luigi, che tanto temesti
che, ostinato / nella speranza, o irresoluto, stette / con lui fino all'
a te da canto / susurra, o donna, l'angelo caduto / tenebrose lusinghe
date le labbra alla rampogna, / o caduti per noi; ché il vostro grido
monti, x-3-359: la voce alzate, o secoli caduti! / gridi l'
vien di voi caendo. / fategli, o belle, festa, / qual sarà
appartato per custodirvi le bestie ', o 'cascina \ quindi cafaggio e cafaggiuolo
cafagnare, intr. ant. fare buche o formelle nel terreno (per piantarvi alberi
farsi inghiottire, finire nella pancia propria o di altri (detto di cibo)
, ed è il medesimo che il cahovah o cahoveh degli arabi. viene da un
al caffè si unisce talora latte, o panna, o cioccolata, o tuorlo d'
unisce talora latte, o panna, o cioccolata, o tuorlo d'uovo frullato
latte, o panna, o cioccolata, o tuorlo d'uovo frullato con zucchero,
zucchero, e vi si intinge pane, o paste dolci, per far colezione.
della polvere del caffè dopo l'infusione o la bollitura. calvino,
, e dentro sembrava ci fosse terriccio o concime chimico, ma lui ci ficcò
i caffè eran divenuti come le scuole o palestre pubbliche, dove gli oratori popolari
dove gli oratori popolari montando sulle scranne o sulle tavole, predicavan le dottrine alla
.., vi si sentono parlare dieci o venti lingue, vi brilla un sole
pure celebrati in pubblico nel caffè micheletti o in una ostie- ruccia a piè del
. collodi, 689: una sera o l'altra, sul tardi, provatevi
glorioso / nella mia terra. / o sia che accanto / l'abbia in un
un canto / di caffeuccio, o vada, / com'uom che fugge,
sm. medie. intossicazione acuta o cronica dovuta a un eccessivo uso del caffè
di dolci sfor nati, o di caffelatte come soltanto alla mattina presto si
, con maniche molto lunghe, bianca o a righe: in uso nei paesi
. caffettièra, sf. bricco o macchinetta per preparare il caffè; recipiente
1-381: caffettiera, vaso di latta, o d'altro metallo, e anche di
più alto che largo, cilindrico, o leggermente conico, talora panciuto, a uso
. (femm. -a). proprietario o gestore di un caffè. goldoni
sepolte nella cenere calda, e tre o quattro tazzine infilate alle dita. de
... / s'egli eran pari o caffo. varchi, 21-8: di
i travicelli, e vedere se sono pari o caffo. 2. locuz.
dispari, scommettere sul numero (pari o dispari) delle dita che i giocatori
che l'apporsi quando si fa a pari o caffo. b. segni, 9-112
s'appone meglio chi giuoca a pari o caffo, dicendo o pari o caffo,
chi giuoca a pari o caffo, dicendo o pari o caffo, che dicendo quanti
a pari o caffo, dicendo o pari o caffo, che dicendo quanti e'sieno
giuocare insieme infra cena a'dadi, o a pari e caffo. fagiuoli, 3-6-182
: fugli incontanente mostrata una cafìla, o vogliam dire una compagnia di saraceni, che
1-197: ma le misure capite sono o di grani o di licori, per
ma le misure capite sono o di grani o di licori, per quelle de'grani
po'più cafonaggine. ma, più o meno, è l'identica zuppa. parlo
, con un uomo brutto, cafone o ché, preferiva attendere, o
o ché, preferiva attendere, o rimanere zitella. silone, 5-136: il
', attraverso l'ingl. caffer o lo spagn. cafre. caggiòla,
cui tira questa caggitoria felicitade, o sa o non sa quella esser mutabile.
questa caggitoria felicitade, o sa o non sa quella esser mutabile. se noi
moto violento può aver cagionato questa rottura o apertura di vena. l. f.
che consiste semplicemente nel non cagionare dispiacere o disagio alcuno, conformando liberamente i modi
: tutto cagionandosi dall'animo nostro, o bene o male disposto, diceva accomodatissimamente
cagionandosi dall'animo nostro, o bene o male disposto, diceva accomodatissimamente il poeta
. e sono libere,... o sono mosse a cagionare da naturai necessità
nasca qua un tumulto cagionato dal rincaro o mascherato di quel pretesto; che vuoi che
i nemici. guittone, ii-281: nescienza o più scienza carnale / e secular,
, non strinse / cagion di fuori o estrinseco 'ngegno; / ma sola forma
/ e mai non ha quiete alcuna o pausa, / fin che d'ogni cagion
danno, dicendo a quello: « o maledetta luce, io mi credevo avere in
considerabili sono spesso cagione di grandi ruine o di felicità: però è grandissima prudenza
cagion di strage tanta / ti giova, o madre, udir, nulla t'ascondo
sì altamente di sé, che poco o molto non si smarrisca al sentirsi chiedere
opere della natura: tanto n'è o la materia occulta, o pellegrina l'arte
tanto n'è o la materia occulta, o pellegrina l'arte, o misterioso
, o pellegrina l'arte, o misterioso il lavoro. torricelli, 154:
che mai son lunge / da trovar pace o loco. / e pur nulla non
nella maggior parte alle sole cose contemporanee o recenti, perché le stesse cagioni che
idem, par., 20-132: o predestinazion, quanto remota / è la
lapo gianni, ii-493: tu [o morte] non ti puoi, maligna,
e la mia disgrazia, senza colpa o cagione, privata me ne hanno),
mal saggia, / per mia cagione o precipizio o danno. vico, 663:
, / per mia cagione o precipizio o danno. vico, 663: in sì
parlamenti dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi
dovettero discettarsi cause feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione
feudali d'intorno o diritti o successioni o devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia
devoluzioni de'feudi per cagione di fellonia o di caducazione. nievo, 58: giunto
3-23: la veccia doppiamente usiamo, o vero per seme da cogliere, o vero
o vero per seme da cogliere, o vero a cagione di segarla per nutricamento
fus tu arsa che 'l facesse / o ch'eo cun teco mai volesse usare
delle coste marittime, che dai mediterranei o dagli alpigiani. cattaneo, ii-2-53: il
a cagione di esempio: un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire
un buono o cattivo sistema doganario ravviva o fa illanguidire momentaneamente il commercio in una
fa illanguidire momentaneamente il commercio in una o più nazioni; ma il commercio universale
: [pareva] loro che il conte o per non esser pratico non sapesse,
per non esser pratico non sapesse, o per essere cagionevole, e infestato dal
dal mal della migrana, non potesse, o per alcun altro suo fine non volesse
tema che alcuno de'quattro cavalieri, o per obbligazione d'altro impiego...
obbligazione d'altro impiego... o per cagionevolezza della persona...,
il valentuomo una gran proporzione di flemma o sia pura acqua nel siero, e
di terra; ma che il presume, o globuletti cagliati del sangue, avevano molto
, contiene un enzima (labfer- mento o chimosima o chimasi) che idrolizza la
un enzima (labfer- mento o chimosima o chimasi) che idrolizza la caseina del
di cardo, e non con caglio o ventrucci. redi, 16-v-138: il caglio
che nemmeno la degna d'uno sguardo o d'un cenno: cagna dietro il
mi pacifichi teco; ma teco, o crudele, si pacifichi il pigro asino
intorno a l'osso che ci rode, o un gatto innamorato; vedi due de
posterie a bere e a far cagnara o nella stanza di dietro a giocare a