dedita al piccolo furto, alla truffa o allo spicciolo traffico illecito; grassatore,
: itene pur di qua lungi, o protervi / mozzorecchi, che un vii
ite in campagna a far tripudio, / o rabule forensi, o cavalocchi, /
tripudio, / o rabule forensi, o cavalocchi, / e mozzorecchi e giovani di
de'giudici. carducci, iii-2-183: o bonzi, o mozzorecchi, / voi fiorirete
carducci, iii-2-183: o bonzi, o mozzorecchi, / voi fiorirete i ginnasi
. 3. locuz. da o di mozzorecchi (con valore aggettivale)
elba per passarla anch'egli e guadagnar una o due marce agli austriaci, prevenirgli in
s. v.]: 'mozzorécchio 'o 'cortorecchio '...:
. mozzorecchi1. mu, sm. o f. invar. dodicesima lettera del
fis. simbolo di un tipo di mesone o muone. tecchi, 10-57: brevi
corpo, senza guardarle nell'anima; o con appena qualche curiosità per certi movimenti
per lo più di mantello pezzato nero o rosso scuro (e ha una connotazione
scuro (e ha una connotazione affettiva o comunque meno triviale rispetto a vacca,
..., le vacche mezzane o piccole... e le mucche,
bella mucca nera. e dietro due o tre passi,... una vecchia
5. 2. figur. persona o istituzione che si lascia indebitamente sfruttare senza
animali da soma. -anche: accompagnatore o guida di una carovana.
quali cadauno [peregrino] pagò uno grosso o dui,... furono di
che si voglia prendere per vanità pomposa o diciamo pompa vana. -con valore
ammasso di ma teriali omogenei o anche ai oggetti disparati posti l'
tende ad assumere una forma conica o comunque più estesa alla base che
casse ammonticchiate. -pila di fogli o di libri sovrapposti. carducci, ii-8-42
scapezza, spiana e intraversa i mucchi o i risalti fatti alla cava nel marmo.
dire, un piccolo mucchio di case o capanne di legno. tèrésah, 2-29:
. -ant. gruppo di alberi o di arbusti opportunamente potati, lasciato nella
soderini, iii-301: i mucchi o fantocci che si voglino chiamare, hanno
non vogliono essere di meno di quattro o cinque piante l'uno, variati o d'
quattro o cinque piante l'uno, variati o d'una sorte sola come più piace
di delinquenti. -gruppo pittorico o scultoreo comprendente più figure accostate.
cospicua di denaro (che si guadagna o si spende o si mette da parte)
(che si guadagna o si spende o si mette da parte). comisso
la calcinazione di materiali in lavorazione o di minerali, accumulati in grandi cataste
modo da formare uno 6 più cumuli o, anche, un ammasso, un
: rottami d'ogni sorte, a mucchi o seminati per le strade. pascoli,
corona da lontano a ridosso dei domestichi o sì vero in un mucchio dalla banda
trovarsi in uno stato di prostrazione fìsica o di esaurimento psichico. c.
: fanno insieme un mucchio stringendosi disordinatamente o no, per abbaruffarsi o per chiasso
stringendosi disordinatamente o no, per abbaruffarsi o per chiasso o stando fitti a sedere
no, per abbaruffarsi o per chiasso o stando fitti a sedere. pavese, 1-38
-mettere tutto in un mucchio: trattare o giudicare nello stesso modo, senza distinzioni
: sparare contro un gruppo di persone o contro uno stormo di uccelli senza mirare
glio delle proprie critiche un'intera categoria o la generalità delle persone. fagiuoli
v.]: 'tirare al mucchio o al branco ': del cacciatore che
persone, senza badare a questo o a quello: chi le piglia son sue
un mucchiétto circolare di minutissime glandulette, o papille acute in punta. manzoni,
. 2. soredio. o. targioni pozzetti, i-439: 'mucchio '
g. f. bini, xxvi-1-331: o rilegar bisogna qualche laccio / o tener
: o rilegar bisogna qualche laccio / o tener in man sempre la scopetta / e
chi evita accuratamente il lavoro, la fatica o qualsiasi attività impegnativa;, persona oziosa
. andarsene in gran fretta (per paura o timore); fuggire, mettersi in
che alle palmate muccia. -cadere o scivolare per un movimento involontario. anonimo
qualche cosa che l'avesse fatto sdrucciolare o fatto mucciargli il piè e perciò cadere.
/ qualche correggia in mezzo a quattro o sei. 2. per estens
cercare di sfuggire a una situazione imbarazzante o incresciosa o di sottrarsi alle proprie responsabilità
sfuggire a una situazione imbarazzante o incresciosa o di sottrarsi alle proprie responsabilità, al
. / e dite se scrivendo l'uso o mucciola, / però che tanto a
= dal gallo-lat. * muciare (o * mukyare) \ cfr. fr.
.): manzo ai razza pezzata o nera, allevato per produrre carne.
agg. ant. olio mucellino o di mucellino: emulsione o unguento
mucellino o di mucellino: emulsione o unguento dotato di proprietà emollienti e
.. e sia involta in olio mugellino o puleggino o laurino.
involta in olio mugellino o puleggino o laurino. = deriv; da
v'impiccarono de'perugini presi colla gatta o vero muscia al lato. sacchetti,
. agricoltore che spaccia per propri frutti o raccolto rubati in terreni altrui.
richieda l'intera vita del beneficiario (o comunque un periodo di tempo indeterminato)
di terzi mallevadori] all'erede (o comunque al contro- interessato), in
beni che il coniuge (marito o moglie) della persona fallita ha
. pascoli, 831: tu devi, o lauro, cingere l'esangue / fronte
. fior, e pis. zìvolo muciatto o mugiatto, lucch. zirla muciatta)
. ant. insieme di masserelle gelatinose o vischiose, derivate dalla decomposizione di sostanze
] sopra le gore dei mulini o lati paludosi o sopra vivai di pesci
gore dei mulini o lati paludosi o sopra vivai di pesci perché la
mùccido), agg. che ha odore o sapore di muffa; che ha perso
e magni de'fichi guasti, riscaldati o mucidi, si possi pelar subito senza
cent'anni, mezzo roso dai topi o mucido o affumicato, sarà letto da
, mezzo roso dai topi o mucido o affumicato, sarà letto da qualche vostro
3. che esala da sostanze marcescenti o imputridite, da luoghi chiusi e umidi
ammattonato... dotato di scarse o nulle qualità morali o intellettuali, privo
. dotato di scarse o nulle qualità morali o intellettuali, privo di vivacità, di
stantio e di muffa; materia molliccia o mucillaginosa, facile a decomporsi. -
: arricciare abbra in segno di malcontento o di disprezzo, rifiutare con una smorfia
stantìo. -apparire fuori moda o sorpassato, essere un vecchiume.
, sm. insieme di sostanze ammuffite o marcescenti. = deriv. da mucido
agg. medie. che ha l'aspetto o la consistenza del muco. =
-ghi). medie. che provoca o stimola la secrezione di muco. -anche
negli sfagni, nei semi di lino o di mele cotogne, nelle radici di
farmacia, come leganti di sostanze oleose o di polveri nella confezione di paste e
acqua e da una di tali sostanze o da una gomma, usato in farmacia
in gra nella di zucche o di cocomero, trite... in
.. / è senza untositade o ne ha pur poca. pasta, 2-73
per ornamento de'lavori, certi intagli o profili, e questo prima si compone
(ant. mollato). eseguito o decorato con la tecnica del niello;
una catenella, con custodia per ritrattino o per capelli, che allora erano già
suoi occhi cadevano indifferenti sulla cuccuma niellata o sul disegno moresco della tova- glietta.
colore diverso che sembrano formare un disegno o un reticolo. marinetti, lxxv-334:
marinetti, lxxv-334: che festa, o mare, che festa radiosa / l'
2. figur. descrittore accurato o, anche, eccessivamente minuzioso.
di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo...
neèllo, neièllo), sm. lastra o superficie di metallo pregiato (argento,
superficie. -anche: sorta di stampa o prova su carta umida ricavata dalla lastra
che si fa sopra oro, argento o altro metallo, in quella forma che si
metallo, in quella forma che si disegna o tratteggia con la penna; e si
, i cui tratti si lasciano voti o pure si riempiono d'una certa mistura d'
. -per simil. colore bruno o nero. aretino, 20-219: i
coperchio della mesciroba, lavorato di smalto o di niello... era per
lo più l'arme del padrone sola o pur talvolta ancor della moglie. r
barberino, ii-319: se tu dài mangiar o doni a gente, / fagli anzi
una sottile e piccola fiaccola, poco o niente riceve di lume la terra. a
né 'n piè, ne 'n capo o 'ndosso hanno niente. beicari, 3-2-21
. -meno, poco più che niente o di niente: cosa trascurabile, di
in una prop. interrog., ipotetica o dubitativa, assume un significato positivo,
. / non saccio s'io lo taccia o dica nente / di voi. ritmo
derivazione parmenidea, ciò che non è o che rappresenta la negazione dell'essere come
con uso plur.). quantità nulla o inesistente, in senso matematico, geometrico
inesistente, in senso matematico, geometrico o fisico. luna [s.
zero]: 'zero', cioè la lettra o, la quale apresso l'abbachisti vai
. condizione di ciò che non esiste o non si manifesta; inesistenza. ortes
tristo figlio: il niente. -cessazione o distruzione totale della vita; annientamento.
tu nella morte e nel niente? / o stolto, o stolto! d'annunzio
e nel niente? / o stolto, o stolto! d'annunzio, iv-2-764:
. -ambiente privo di vita intellettuale o morale. leopardi, iii-233: sono
cosa priva di valore; parte, entità o fatto assolutamente trascurabile, che non merita
, par., 27-94: se natura o arte fé pasture / da pigliare occhi
, ch'egli offenda dio mortalmente mai, o caggia in superbia o per stato,
mortalmente mai, o caggia in superbia o per stato, o grandezza, o signoria
caggia in superbia o per stato, o grandezza, o signoria. s'egli
superbia o per stato, o grandezza, o signoria. s'egli signoreggiasse tutto il
tra molti rumori. -oggetto superfluo o frivolo. gazzetta urbana veneta, xl-612
valore nullo che deriva dall'incapacità intrinseca o dalla pochezza di una persona; nullità.
12: queste vostre parole sono di poco o di niente valore. tiepolo, lii-1-42
è accaduto, li pagamenti di questi o crescono o sminuiscono, perche, siccome
accaduto, li pagamenti di questi o crescono o sminuiscono, perche, siccome il servizio
-per estens. che non è affatto considerato o stimato (una persona).
alle lingue degli uomini piace di lodare o di biasimare. -privo di importanza
9. avv. in nessuna misura o quantità, in alcun modo, neppure
meno efficace e più lontana considerazione dei figli o dei parenti. de nicola, 377
francesco da barberino, i-141: neente o poco / parla se caso di ciò
le molte percosse, quasi lui poco o niente ferendo. p. cattaneo, 5-7
, mettendo una gamba del compasso poco o quasi niente sotto del ponto 'i '
, ii-59: zimbella alle scopine poco o niente. io. con valore di
acque, in gran sete una gocciola o due berne solamente e ben di rado
domando: si approssimerà niente alla terra o no? forteguerri, 13-2: chi
mai veduto mare / né fiume o fonte né acqua niente, / noi lo
in eterno. -essere totalmente sconvolto o distrutto, andare in rovina, venir
li tormenti. -non avere scrupolo o ritegno. cavalca, 6-2-15: se
n. 14. -come niente fosse o come se niente fosse: senza riferimento
fosse: senza riferimento alle circostanze oggettive o a quanto è successo; con assoluta
dicere: 'io fui / nepote, o figlio, di cotal valente ',
... prima di lunedì o martedì prossimo. bocchelli, 1-iii-192: nessuno
è così da niente che un giorno o l'altro non possa venir buono.
poche ore. -che ha scarso o nessun pregio. romoli, 154:
contar nulla, non avere alcuna autorità o credito. -essere a niente:
in niente: decrescere gradatamente di spessore o di altezza. floriani, ii-19:
: in un periodo di tempo brevissimo o che trascorre veloce; rapidamente. pavese
sotto natale. -menare a niente o al niente qualcosa: v. menare
, recare, ridurre, tornare a niente o al niente: distruggere completamente, annientare
a niente. -togliere ogni autorità o potere. pananti, i-121: fanno
n. 62. -non fare niente o di niente di qualcosa: lasciarlo perdere
questo non è per niente, perciocché o esso è folle o dissimulato.
niente, perciocché o esso è folle o dissimulato. -formula attenuativa per introdurre
-formula attenuativa per introdurre un'affermazione o una domanda che può apparire avventata o
o una domanda che può apparire avventata o indiscreta. bacchelli, 2-14: non
assolutamente no. giacomo da lentini o guido delle colonne, 403: ben
scalabrino. -senza alcun vantaggio o risultato positivo; inutilmente, invano.
in mano adosso a'nimici, e: o noi morremo per niente o forse mancherà
e: o noi morremo per niente o forse mancherà loro il cuore e nasconderannosi
l'hanno allevata, pigliandosi il prezzo o donargliela per niente. c. arrighi
parere niente: riuscire vano ogni sforzo o tentativo. boccaccio, dee.,
per indicare l'alternativa fra due condizioni o due risultati diametralmente opposti. galileo
galileo, 3-4-258: nelle dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza
nelle dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza, senza lasciarsi campo
con distinzioni, con istorcimenti di parole o con altre girandole sostenersi più in piede
brevi parole ed al primo assalto restare o cesare o niente. = etimo
parole ed al primo assalto restare o cesare o niente. = etimo incerto,
linguaggio filosofico mediev. (cfr. anche o. bloch, dictionnaire étimologyque de la
. invar. privo di qualità o di doti apprezzabili. pavese, i-57
'nientedimeno 'vale quanto 'ma 'o 'non pertanto ', '
, proprio (e rafforza un concetto o indica la necessità di una presenza determinata
iron., nell'espressione nientedimeno che o di). f. corsini,
. -per esprimere meraviglia e stupore o anche incredulità. - anche con valore
. verbale. non svolgere alcuna mansione o attività, in partic. nell'ambito
ama questo grano, / che è cesarino o ceci- liano. bernardo, lii-13-414:
prossimi. 2. esprime meraviglia o stupore di fronte a un'affermazione che
fronte a un'affermazione che appare eccessiva o incredibile o ne mette in evidenza l'
un'affermazione che appare eccessiva o incredibile o ne mette in evidenza l'importanza eccezionale
della milizia italiana, i-508: catuno conostabile o capitano di cavalieri i quali così si
nientità, sf. ant. l'essere o il rappresentare un nulla, un qualcosa
e talora coltivate per ornamento, erbacee o subar- fcustive con foglie alterne, fiori
fcustive con foglie alterne, fiori campanulati o tubuliformi di colore bianco e blu o
o tubuliformi di colore bianco e blu o violetto, frutti a capsula bivalvi.
[albero], chiamato negundo femina o norchila da'portughesi, si chiama communemente
da nietzschiano, col suff. -esimo (o -ismo), che indica corrente di
agg. letter. che si riferisce o che è tipico del filosofo tedesco friedrich
). -anche: che si ispira o che è derivato dal pensiero di nietzsche
notte, la luce e le tenebre, o la gioia e il dolore, ma
, fautore, seguace delle teorie estetiche o etiche di nietzsche. -anche sostant.
] uno di quei 'nietzschiani '(o pascoliani, o weiningeriani, ecc.
quei 'nietzschiani '(o pascoliani, o weiningeriani, ecc.) superstiti,
dei quali non esistono più che due o tre esemplari in tutto il mondo.
strato interno compreso fra il nucleo (o nife) e il sima. =
del viso che denota disprezzo, scherno o provocazione; smorfia, boccaccia.
niffata, sf. ant. percossa o colpo inferto sul muso di un animale
ha di solito una connotazione spreg. o scherz.). - anche in locuz
possa sopra sé... tenere o portare a una ora... fodera
una ora... fodera di vaio o di niffi di vaio. =
.. viene da muso, cioè viso o volto, che si dice ancora ceffo
e gemmate ale, / il nifolo o proboscide, come hanno / gl'indi
piccolo elefante che si serve del niffolo o proboscide come di tromba, nell'opuscolo
mostaccio (e ha una connotazione spreg. o scherz.). pataffio,
, in partic., della bocca o del naso, che denota sdegno, disgusto
... torceano il naso o faceano il niffolo. cagna, 3-244:
il niffolo', assumere un'espressione schifata o scontenta; manifestare ripugnanza, fastidio o
o scontenta; manifestare ripugnanza, fastidio o disapprovazione. carducci, iii-17-400: quel
foglie alterne, pennatifide con lobi lineari o filiformi, fiori bianchi, azzurri o
o filiformi, fiori bianchi, azzurri o gialli con 5 sepali e 8 petali
gelati; altre specie sono la nigella sativa o cominella, coltivata per la produzione dei
di tali piante usato a scopi medicinali o come aromatizzante. balducci pegolotti,
la nigella, chiamata da dioscoride git o vero melanzio, è una erbetta che
sua festuchi sottili, lunghi dua palmi o più, le foglie piccole, che si
più umidi e fiorisce di maggio. o. targioni tozzetti, ii-483: nigella
. ginanni, 1-222: 'gitagine'o 'gittone'o 'nigellastro ': è in
ginanni, 1-222: 'gitagine'o 'gittone'o 'nigellastro ': è in essi campi
in una polvere nera; infetto dalla carie o dal carbone (il frumento).
che si riferisce, che è proprio o caratteristico dello stato africano della nigeria.
notevole in quanto somigliava a un crine o vello d * animale. = voce
e intensamente profumati di colore rosso scuro o auasi nero; porettina, nerellina.
un carattere etnico, antropologico, somatico o culturale; un tipo fisico); nigri-
'il vocabolo portoghese * fetisso 'o 'feitisso ', dato agli idoli
autorità competente e istituzionalmente delegata a giudicare o riconosciuta tale; benestare, nullaosta.
a che si stampi 'apposta in principio o alla fine di ogni volume, foglio
alla fine di ogni volume, foglio o rappresentazione iconografica di argomento in qualsiasi modo
regioni bagnate dal nilo, che è originario o tipico di tali terre (una persona
persona, un popolo, una cultura o un suo carattere). -in partic.
modio... e del nilometro o misura dell'escrescenza del nilo, che si
quali [arabi] preveggono la buona o mala raccolta dell'anno dalla crescenza clelle
crescenza clelle acque nel 'niloscopio 'o misura del crescente nilo, posta in
nilo; che vive, che alligna o che si determina nelle acque del nilo
presenza del fiume (una specie animale o vegetale, un biotipo); proprio
nilo, delle popolazioni che vi abitano o che ne sono originarie, della loro
, della loro cultura; che proviene o è prodotto da tali popolazioni.
di tali popolazioni (un elemento somatico o culturale); che appartiene a tale razza
nilpotente: elemento di un anello o di un'algebra diverso dall'elemento nullo
nimbo, sm. disco luminoso, raggera o cerchio di lingue di fuoco che circonda
figure allegoriche, dei personaggi da onorare o venerare nelle rappresentazioni iconografiche; presente nelle
e romana come attributo delle divinità solari o delle figure divinizzate e degli imperatori,
sia attraversato dalla croce (nimbo crocifero o crucigeró) o dal monogramma (nimbo
croce (nimbo crocifero o crucigeró) o dal monogramma (nimbo monogrammato),
nimbi d'oro. -nube luminosa o infocata o intenso splendore che, nelle
oro. -nube luminosa o infocata o intenso splendore che, nelle raffigurazioni dell'
che, nelle raffigurazioni dell'arte sacra o nelle immaginazioni letterarie, circonda o accompagna
sacra o nelle immaginazioni letterarie, circonda o accompagna l'apparizione delle divinità o la
circonda o accompagna l'apparizione delle divinità o la manifestazione ai un fenomeno soprannaturale.
la rifrazione dei raggi nel vapore atmosferico o che appare intorno a una figura in
operosi della carità. -velo o benda che le donne romane adoperavano per
v.]: 'nimbo ': velo o benda con cui le donne romane cingevano
reverenza da cui viene circondata una persona o un'attività a opera di amici,
fiori, di lumi, di oggetti o di figure leggere e minute).
una località, un tratto di mare o di costa). caro,
vede per mezzo de le acqui più o meno turbide, o aria nimboso e
de le acqui più o meno turbide, o aria nimboso e nebbioso.
, vegiendo ch'io rimango, / com'o detto, del mondo nimfernoso / e
ripulsa, di intransigente dissenso o riprovazione riguardo a un comportamento, un
ostili; ciascuna particolare situazione, relazione o vicenda in cui hanno parte determinante contrasti
vi morissero anco molti de'cattolici oppressi o dall'odio pubblico o da nemicizie private
de'cattolici oppressi o dall'odio pubblico o da nemicizie private. g. gozzi,
: tutte queste cose non credere, o amico mio, che io ho voluto dirle
per male che io voglia allo stoa o per qualche privata nimicizia contro gli stoici
figur. incompatibilità (fra sostanze, stati o forme della materia). equicola
non ricorrerei a por desideri di conservarsi o di altro nelle cose inanimate, né meno
abbiano una certa non so quale amicizia o nimicizia col veleno. 4.
. ant. in senso concreto: parte o fazione avversa. giov. cavalcanti
-mettere in nimicizia'. far diventare o apparire ostile, avverso; rendere nemico
re. -per nimicizia: per difesa o per offesa; come arma.
: finalmente la nimietà, overo il troppo o l'estremità, è reprobabile ed improbabile
degne di loda, ma di nemistà o malignità il tacerle. gir. soranzo
non si può esprimere la mala volontà o, per meglio dire, l'aperta nimistà
di affinità, di possibilità di reagire o miscelarsi (con riferimento a sostanze,
felice da massa marittima, xliii-237: o sodomito, pien di feditade, /
. enemistat (fr. ant. enemistié o ennemistié), deriv. da un
situazione, fatto, relazione, vicenda provocata o alimentata da tale sentimento.
e dell'arpa sono di budella d'agnello o di cavretto: se v'è mescolanza
dolcezza, tenera consuetudine verso la donna o la bambina a cui è rivolto.
napee), delle foreste (driadi) o come divinità locali; erano immaginate come
giovinezza durevole quanto la loro vita immortale o lunghissima (trascorsa nelle solitudini di luoghi
(trascorsa nelle solitudini di luoghi inaccessibili o in compagnia di creature maschili affini come
dalla tradizione con il titolo di ameto o ninfale d'ameto (il titolo originale
lia. -per estens. raffigurazione pittorica o scultorea di tali creature mitologiche.
. leonardo, 2-200: una ninfa o uno angiolo... si figurano
in sieme, o vergini, le conche / dell'alabastro,
e le argentine linfe / ridenti in lago o trepide tra i fior, / e
grazia delicata deimodi, capace di suscitare innamoramento o intense passioni con il solo aspetto (
e tale terminericorre spesso in poesia per esaltare o invocarela donna amata dall'autore e sua ispiratrice
, / perché mia ninfa in fonte o in caverna / non fu, non è
a giovinettavezzosa; ragazza procace, di modi o di attivitàvolgari o umili (ed è per
ragazza procace, di modi o di attivitàvolgari o umili (ed è per lo più seguito
che abbiano qualche somiglianza con quelle crisalidi o aurelie o ninfe che le si
somiglianza con quelle crisalidi o aurelie o ninfe che le si chiamino. vallisneri,
di una ghianda, mutato in crisalide o ninfa. gozzano, i-358: il
parte inferiore della clitoride in figura triangolare o piuttosto semilunare, così dette perché si
de'nostri tempi, che chiamano lattuche o ninfe. = voce dotta,
estens.: ispirato a tali costumi o abbigliamenti (una moda, un abito
ha come argomento vicende di ambiente mitologico o pastorale con ninfe comeprotagoniste (un'opera letteraria
tempo era decantata ottava nel filostrato o nel ninfale! ella è come una come
le specie più note sono la accorta o sprovveduta,... che volgasi a
lomazzi, rettangolare munita di due o tre file di canne ad 4-i-208
tropicali; sono munite di rizomi orizzontali o eretti, talvolta tuberizzati; le foglie,
foglie, generalmente galleggianti, sono orbicolari o ovali, spesso cordate, talvolta peltate
presso il margine, intere, sinuate o dentate, spesso colorate in rosso sulla
anch'essi per lo più galleggianti, o emersi di poco; hanno colori svariati,
3. figur. corpo femminile (o parte di esso) candido e delicato
portarti: / e ti penso, o bionda reginotta lontana, / e ti cerco
capelli tuoi di zingara. -sensazione o sentimento dolce, delicato. r.
quasi sempre ermafroditi, possono essere più o meno grandi, sono regolari e galleggianti
meno grandi, sono regolari e galleggianti o emersi; hanno per lo più 4
. medie. asportazione chirurgica (parziale o totale) delle piccole labbra. =
pretende di essere la guida, la consigliera o l'ispiratrice dell'uomo.
limitassero a qualche relazione amorosa con una o più ninfe egerie. = voce dotta
eh? te * 1 acconsento, o maligno, ma ben formati per lui
naturalistico, essere nello stato di ninfa o crisalide (un insetto). spallanzani
sposa e se la conduceva sopra un carro o a piedi con gran corteggio, accompagnata
. costruzione di pianta rettangolare, circolare o ellittica con nicchie e prospetto sostenuto da
i-115: appresso ad ascalone edificò nimfei o vero laghi e bagni ornatissimi. domenichi
teatri, anfiteatri, circi, bagni o terme, ninfei, cucine, mulini,
giovane di buona fede rispose: « o padre mio, poscia che io ho il
dal gran ridere / quando sbrani [o charlot] il tuo cuore sul violino /
quale, quando vae ne la neve o in luogo fredo, non vederà lume
: perché, pari a colombo tenerello / o a regai bimbo, non chiedi la
la pappa / e ricusi la ninna, o cattivello, / della nutrice?
quel tempo. 5. discorso o comportamento infantile, sciocco. bresciani
son peggio che i carboni, che o cuocano o tingano: gran gracchiare che fanno
che i carboni, che o cuocano o tingano: gran gracchiare che fanno con
: tu vuoi la baia e la berrà o la ninna... o tu uccelli
la berrà o la ninna... o tu uccelli. = voce infantile:
(plur. ninnenanne). cantilena o nenia con la quale si cerca di
salvini, v-449: 'dormi aormi, o mio bel figlio '. questa è
che col dramma ci hanno proprio poco o punto a che fare. baldini, 9-183
nanna in coro. gozzano, 1-86: o poeta, la tua mamma / che
-cercare di sopire lo spirito di rivolta o le proteste del popolo. carducci
per la capanna. -dondolarsi più o meno regolarmente. lippi, 8-18:
fermo in terra, ma dimena, o per l'inegualità delle tre mazze o del
, o per l'inegualità delle tre mazze o del suolo o per altro mancamento.
l'inegualità delle tre mazze o del suolo o per altro mancamento. barilli, ii-288
ninna nanna; far addormentare o calmare con il canto della ninnananna
ninnare, tr. conciliare il sonno o far addormentare un bambino cantandogli la ninnananna
3. inorpellare, attenuare (una notizia o un fatto spiacevole). fagiuoli
: senti, io non te l'orpello o te la ninno. 4
ancora caldo. 5. essere o dimostrarsi dubbioso, incerto, insicuro;
al sonno (dal canto della ninnananna o da un suono o da un moto regolare
canto della ninnananna o da un suono o da un moto regolare, monotono)
querula siringa / l'armonioso fiato, / o mio ninno adorato, / un placido
nievo, 1-185: volete coglier acqua o sassate, bel ninno lino
? 2. figur. ragazzo o uomo che si gingilla e perde il
lo più di poco conto e valore o di piccole dimensioni). carcano,
, spesucchiare bisogna: qualche ninnolo, o che so io. terèsah, 1-39:
-componimento letterario breve, aggraziato (o di poca importanza). -anche in espressioni
v.]: stampare qualche ninnolo: o scritti di poca importanza o detto così
ninnolo: o scritti di poca importanza o detto così per modestia. emiliani- giudici
fracasso allora diveniva indemoniato); uno o due figliuoli sulle spalle e gli altri
5. figur. trovata più o meno abile, astuzia. galileo,
anche a uomo fatto, per carezza o cordiale o ironica, dicono 'bambino
a uomo fatto, per carezza o cordiale o ironica, dicono 'bambino mio '
per esempio: 'nino mio, o come volevi che facessi '; ed
da niobe. conti, 507: o nume, che ultore / di lingua superba
[s. v.]: 'niobio'o 'niobo': nome di un metallo particolare
di pediatria un particolare e antistante libro o paragrafo e lo ha intitolato nipiologia o
o paragrafo e lo ha intitolato nipiologia o scienza del lattante. = voce dotta
considerato nei rapporti parentali, è figlio o figlia del figlio o della figlia di
, è figlio o figlia del figlio o della figlia di una determinata persona (
suoi confronti, la denominazione di nonno o nonna), oppure è figlio o
o nonna), oppure è figlio o figlia del fratello o della sorella di
, oppure è figlio o figlia del fratello o della sorella di una determinata persona (
suoi confronti, la denominazione di zio o zia). -anche, nel linguaggio comune
(sempre considerato nei rapporti di affinità o parentela d'acquisto col nonno o la
affinità o parentela d'acquisto col nonno o la nonna oppure con lo zio o la
nonno o la nonna oppure con lo zio o la zia). latini,
: gentile è chiamato ciascuno che figlio sia o nepote d'alcuno valente uomo. idem
, 2-3: credo che io sia nipote o consobrino / di quel rinaldo, uom
. tasso, 5-54: veracemente, o guelfo, il tuo nepote / troppo trascorre
-nipote cugino: figlio del cugino o della cugina. b. pitti,
: in passato, il figlio del fratello o della sorella del papa (ma anche
decaduti. -figur. lontano imitatore o seguace (di una dottrina, di
e meccanica, era pur sempre figlia o almeno nepote del pensiero. papini, 45-tit
plur. m. -ci). tipico o proprio del giappone e dei giapponesi;
2. che si riferisce al giappone o ai giapponesi (stato nipponico).
: dovrei aggiungere a questa considerazione (o pregiudiziale che si dica) metodologica una
pianta e postovi un vaso, l'umore o licore... vi si raccoglie
e dolce, appunto del sapere del vinello o acquarello. = voce indiana
dal mondo (anche per effetto dell'alcool o di stupefacenti). carducci,
.. sono di due specie. o rappresentano nirvana, incanti lievi, dai
è proprio del nirvana; che è segno o causa deltannullamento di ogni passione e tensione
= deriv. dal fr. ninsi o ninsin, adattamento del cinese jèn-shèn.
nissèno1, agg. che è proprio o si riferisce a caltanissetta; che vi
a caltanissetta; che vi è nato o vi abita. -anche sostant.
sostant. = da nisa o nissa, antico nome di caltanissetta.
nissèno2, agg. che si riferisce o è proprio di una città chiamata nissa
. medie. che si riferisce o è proprio del nistagmo. nistagmiforme,
medie. che ha l'aspetto o è simile al nistagmo. = voce
unità fotometrica di misura della brillanza luminosa o luminanza: corrisponde alla brillanza di una
, le scaglie e viscose grume di pesci o qual fragilissimo dorso di nitedole e mosche
3. per estens. con suono o voce ben distinguibile. d'annunzio,
, sbucarono, in gruppo, cinque o sei teste di vecchioni, calve, protuberanti
-luminosità di tinte in un'opera pittorica (o tipica di un pittore) o di
(o tipica di un pittore) o di strutture in un edificio. temanza
neerlandia. -esattezza e chiarezza tipografica o calli- grafica. foscolo, xv-105
paradossale. 4. lucidità dell'intelletto o della coscienza. de roberto, 4-30
percezione, qualche particolarità viva del corpo o dell'espressione di lei. 5
. 5. chiarezza di stile o di concetti. cesarotti, 1-xxxvi-99:
2. figur. chiarezza di stile o di concetti. carducci, iii-23-14:
, limpido, trasparente, senza macchie o impurità. dante, par.
benivieni, xxx-7-5: ivi fra sterpi o rubri / non e chi l'erbe avvelenate
. poerio, 3-359: nitida luna, o tu, che sei cortese / della
... /... / o splendor delle notti e degli amanti /
. 4. privo di nuvole o di nebbie; terso (il cielo,
11. che presenta una scrittura o caratteri ben marcati, precisi e anche
un'estrema limpidezza ed eleganza di espressione o di concetti; perspicuo (uno stile
aretino, v-1-893: io mi accorsi, o signore, de la nitida sinceritade con
. 14. vivo nella memoria o nella coscienza. cicognani, 13-45:
, comp. da m7i [ o] e dal tema dei comp.
vividamente nitificato da questo sistema esterno, o almeno immerso in una più vasta,
. -eleganza e correttezza di scrittura o di stampa. metastasio, 1-v-23
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e alchene 'olefina '
chimici a base di nitrati di calcio o di ammonio (il terreno, un campo
, sm. chim. ciascuno dei sali o degli esteri dell'acido nitrico; prodotti
azione dell'acido nitrico diluito sui metalli o sui loro ossidi, per neutralizzazione dell'
azoto sulle basi [nitrati metallici) o per azione dell'acido nitrico fumante o
o per azione dell'acido nitrico fumante o del miscuglio solfonitrico sugli alcoli [nitrati
concentrato e caldo (nitrati alchilici) o per unione di un radicale acido col
preferirsi ai nitrati possi male d'ipocrate. o. targioni tozzetti, i-203: si
chimica, consistente nell'introduzione di uno o più nitrogruppi in un composto organico,
nitrico, miscuglio solfonitrico, nitrati organici o metallici) in apposite e complesse apparecchiature
, così la nitrosa del nilo condotta o versata ne le nitre- rie..
1-226: esci su via delle catacombe, o mortificazione glorificata, ché vo cingerti alla
stato puro [acido nitrico concentrato), o di colore giallo rossastro [acido nitrico
nella quale si pongono cumuli di terriccio o di torba miscelati con residui organici e
veggono e raccolgono, sono chiamate schiuma o fiore de nitro. spallanzani, iv-299:
inzuppate di materie animali s'appropriano spontaneamente o col tempo i nitrati di calce,
, nitrisci). emettere un nitrito o una serie di nitriti (un cavallo,
, con voce resa acuta dall'esaltazione o dall'eccitazione. c. e.
. 4. fremere per un sentimento o un desiderio particolarmente intenso. carducci
5. sostant. nitrito; insieme o susseguirsi di nitriti. marchetti,
-spreg. brano musicale eccessivamente squillante o altisonante. cardarelli, 860: chiuderò
, sm. chim. ciascuno dei sali o degli esteri dell'acido nitroso, prodotti
mediante il piombo (nitriti inorganici) o per azione dell'anidride nitrosa sugli alcali
sopra una miscela di alcool e piridina o per via elettrochimica (nitriti organici):
di coloranti (nitrito di potassio, o di sodio), per l'analisi
fianco, / l'animisce col cenno o con la voce / il caccia e
con riferimento al nitrato di potassio o salnitro e al nitrato di sodio).
senso generico: sale derivato dai nitrati o con caratteristiche simili. -mitro calcico,
c'umqua / no fu odore de speca o citro / che prevaleseli, e nogla
l'antimonio diaforetico; nitro d'argento o cubico il nitrato di soda; nitro fisso
il nitrato d'ammoniaca; nitro lunare o di luna il nitrato d'argento; nitro
d'argille e d'inchiostri / di sevi o di nitri. -in partic.
, delle stalle, delle costruzioni abbandonate o nei luoghi in cui si trovano detriti
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e acido! 1 (
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e dicane 'paraffina '
nitrico con quello alcolico (in forma solida o liquida a temperatura e pressione normali sono
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e alcole (v.
nitrobacteriaceae, di forma elissoidale, sferica o spiralata, munito di flagelli polari o
o spiralata, munito di flagelli polari o immobile, gramnegativo, diffuso nelle acque
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e benzene (v.
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e benzolo (v.
in natura sotto forma di efflorescenze bianche o grigiastre sulle rocce calcaree. =
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e cellulosa (v.
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e colorante (v.
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e composto1 (v.
che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e cotone (v.
idrocarburico, prodotti industrialmente come sostanze intermedie o definitive, per la preparazione di coloranti
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e derivato (v.
quindi alligna in luoghi dove si raccolgono o sono presenti detriti organici in decomposizione;
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e fosfato (v.
nitrico, sia la presenza di uno o più gruppi nitrici. nitroglicerina (
in supporti porosi come le farine fossili o la miscela con cotone collodio in modo
rispettivamente di dinamite e di gelatine esplosive o polveri senza fumo; in medicina è
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e glicerina (v.
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e glicerolo (v.
un composto organico produce un nitro- erivato o nitrocomposto legandosi diretta- mente a un atomo
, che indica la presenza di uno o più nitrogruppi, e dal suff. -olico
ammonio che mediante ebollizione con acido ortofosforico o arsenico produce precipitati rispettivamente di molibdofosfato
per scioglimento negli alcali dei nitroderivati primari o secondari. = voce dotta
numerosi composti organici formati dal gruppo nitroso o nitrosilico -no legato a un atomo di
un atomo di azoto di un anello aromatico o di un composto alifatico, ottenuti mediante
chim. processo chimico nel quale uno o più gruppi nitrosi vengono introdotti in una
-metallo-nitrosile: ciascuno dei composti contenenti uno o più gruppi -no direttamente legati a un
atomo che non sia di carbonio, azoto o ossigeno (un composto).
anco da guardarsi da ogni acqua salsa o in che regna alcuna nitrositade. =
; prepa rato con una o alcune di tali sostanze (una miscela
. v. l: 'gas o ossido nitroso': il deutossido d'azoto.
-fermentazione nitrosa', nitrosazione. -fermento o batterio nitroso: nitrosobatterio. -medie.
de venti alla varia mistione de'sali, o nitrosi o ammoniaci e simili, che
varia mistione de'sali, o nitrosi o ammoniaci e simili, che con altre esalazioni
sostanza); che è sede di acque o terreni contenenti nitrati (un luogo,
composti organici formati dal gruppo nitroso o nitrosilico monovalente -no legato a un
di carbonio di un anello aromatico o di un derivato alifatico. =
. chim. sostituzione di un atomo o di un radicale di un composto chimico
coperte di vegetazione e prossime ai corsi o agli specchi d'acqua, dove si
ut / £ 'che pesca o caccia di notte '. nittèride
go verno, delle tendenze o indirizzi politici che rappresentò.
nycticorax), palustre, vespertino o notturno, simile a un tozzo
specie di dop pio passo o stanziale al nord. savi,
maggio e si trattiene per dieci o quindici giorni; sparisce di poi, e
ove sta immobile su qualche sasso o tronco, o nell'interno delle salciaie od
su qualche sasso o tronco, o nell'interno delle salciaie od ontanete
porrei] un nittico race o gufo o civetta che sia...
un nittico race o gufo o civetta che sia... per esser
chiamato d'altro nome 'oto 'o nitticorace, manda la voce simile
nittismo, sm. polit. metodo o atteggiamento politico che francesco saverio nitti (
indica negazione assoluta, assenza di partecipazione o di esistenza del soggetto rispetto all'azione
di esistenza del soggetto rispetto all'azione o alla condizione espressa dal predicato; è
quelle cose, che no dè, o per parentà o per amistà o per altra
, che no dè, o per parentà o per amistà o per altra casone.
dè, o per parentà o per amistà o per altra casone. latini, rettor
, 6-1 (1-iv-536): oggi poche o non niuna donna rimasa ci è,
niuno nella scrittura che abbino aiutato o pregato a scampare veruno che meriti la
qualche tentativo poetico, ma di poco nome o di niuno: tutto finisce qui.
molte colonne, perché se ne levasse una o parecchie, non caderebbe però la casa
più odorifere e sanative sopr'ogni unguento o spezie neuna. 5. pron.
ed esclude categoricamente resistenza, la presenza o l'azione di chiunque). latini
g. morelli, 188: niuno, o maschio o femmina, né per paura
morelli, 188: niuno, o maschio o femmina, né per paura né per
modo mai si spogli di suo avere o di sue ragioni. firenzuola, 575
, 575: se io sono troppo squisito o s'io son di gran contentatura
1-iv-15): niuna, quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando,
: niuna, quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando, non
più in una proposizione ipotetica, temporale o interrogativa e anche in relazione con un
mi patirebbe per niuna maniera di vederti o di sentirti traile mani a niuno.
8. in una proposizione comparativa o consecutiva: qualsiasi persona, chicchessia,
6. che manifesta assenza di passioni o di sentimenti, freddezza interiore (l'
fiso, non so se sono in terra o in paradiso. lauro, 2-65:
nivea, senz 'alcuna trasparenza di sangue o di fiele. d'annunzio, iv-1-42
-con metonimia: che ha il pelame o il mantello assolutamente bianco (un animale
. carducci, iii-1-201: spuntate, o nivei / gigli, nei prati:
suo cinto del pel d'acqua opalina / o nella vestarella sollevata / di nivei spruzzi
sogno più beato / in fiori d'oro o vegetale argento. gatto, 1-56:
] di furore, pallide d'abbandono o appena velate di dolcezza, nivee di
deposito nivoeolico: strato superficiale di limo o ai detriti sabbiosi che si deposita sul
scioglimento di masse nevose mescolate con polveri o sabbie trasportate dal vento. =
. robusto e rudimentale carro a rulli o massiccia slitta per il trasporto di macigni
trasporto di macigni, blocchi di marmo o di pietra o altri carichi molto
blocchi di marmo o di pietra o altri carichi molto pesanti. carteggio inedito
un de'capi e, tagliando il girolo o nizza dal piè della carta, si
in partic., delvinsalata alla nizzarda o insalata nizzarda). = femm.
femm. -a). che è nato o abita a nizza o nel territorio circostante
che è nato o abita a nizza o nel territorio circostante; che è originario
avvenir correa. idem, iii-7-448: o vorremmo, anche meglio, a soddisfazione e
al figur. gherardi, lxxxviii-1-059: o fonte fonda e nissa d'ignoranza,
dove la mia faccia sarà la tua o signore, signor statua, signor visibile,
, signor visibile, signor spaventapasseri, o signore! che non avrai più altre
e che non avrai più niente da dire o signor niente, nessuno, nulla,
la menzione della qualità, della veste o del titolo con cui una persona prende
per dire che non vi sono particolari o notizie da riferire all'autorità superiore.
: esprime diniego, rifiuto, opposizione o dissenso con assoluta categoricità (e tale
con formule di cortesia, di ringraziamento o di attestazione di rispetto nei confronti dell'
papà » « grazie sì o grazie no? vuoi un caffè e latte
». -ripetuto con valore enfatico o intensivo. getti, iii-38: -
no: manifesta la volontà di negare o di rifiutare ostinatamente, decisamente o,
negare o di rifiutare ostinatamente, decisamente o, anche, irosamente ciò che viene affermato
irosamente ciò che viene affermato, richiesto o proposto. tommaseo [s. v
no'rinforza: ma senza il corruccio o il disprezzo che esprimesi con 'no e
un avverbio, da una congiunzione avversativa o da una locuzione rafforzativa con valore intensivo
no sicurissimamente. carducci, iii-5-233: o che montagne o che selve o che
carducci, iii-5-233: o che montagne o che selve o che valli sono elleno
iii-5-233: o che montagne o che selve o che valli sono elleno queste? quelle
ellissi della proposizione seguente per esprimere minacce o timori di conseguenze): altrimenti,
no: esprime parere negativo come consiglio o come risultato di una scelta riguardo a
esprime una negazione in forma fortemente attenuata o eufemistica. tommaseo [s. v
per lo più accompagnato da altre esclamazioni o interiezioni esprime disappunto e stupore anche simulati
esprime disappunto e stupore anche simulati, o con intenzione ironica, scoramento improvviso,
ripulsa, o anche angoscia, terrore, ribrezzo,
, nel testo scritto, la lettera o viene ripetuta o fatta seguire dalla lettera
scritto, la lettera o viene ripetuta o fatta seguire dalla lettera h per rappresentare
che nell'espressione verbale conferisce maggiore forza o intensità emotiva all'esclamazione stessa).
no, ricchezza né onore / con frode o con viltà / il secol venditore /
della preposizione di) oppure relativa, o come negazione o attenuazione ai un altro
) oppure relativa, o come negazione o attenuazione ai un altro termine o del
negazione o attenuazione ai un altro termine o del suo significato (e in contrapposizione
una decisione, di una risposta precisa o definitiva da parte dell'interlocutore).
n'adimando veritate, / s'egli è o no cosi corno si chiama. dante
in dubbio se egli era il meglio o si o no di farle, allora
dubbio se egli era il meglio o si o no di farle, allora voleva il
voleva il consiglio. boiardo, 1-3-12: o si o no che carlo l'accettasse
consiglio. boiardo, 1-3-12: o si o no che carlo l'accettasse / io
per tai rispetti / d'avermi cara o no, tu 'l vedi aperto. l
tempo verrà fuori di dubbio, si voglia o no, che la fatale separazione dovrà
fosse qualche uscita di strada, a destra o a sinistra; e gli sovvenne subito
-stasera mi spettano quindici lire, sì o no? -tit. uomini e no
. uno sì, uno no (o viceversa): alternamente. -uno sì,
: alternamente. -uno sì, due (o più) no: secondo l'ordine
no: secondo l'ordine di sequenza o di frequenza indicato. zabaglia,
-chi sì, chi no (o viceversa): in modo non unanime
-ora sì, ora no (o viceversa); quando sì, quando
sì. 5. in frasi interrogative o di tono interrogativo, esprime attesa o
o di tono interrogativo, esprime attesa o sollecitazione di una risposta affermativa oppure richiesta
6. preceduto da un sostantivo o da un aggettivo, da un complemento
da un aggettivo, da un complemento o da una frase, spesso ellittica,
ellittica, che si intende negare, escludere o di cui si vuole attenuare il significato
di cui si vuole attenuare il significato o l'importanza, equivale all'avverbio di
in dipendenza da una costruzione verbale negativa o in relazione con verbi che indicano timore
con verbi che indicano timore, dubbio o sospetto, sul modello della costruzione latina
, 1-141: vuo'mi tu vivo o vuo'mi scorticare? / dimmelo e fa'
e fa'ch'io sappia 'l sì o 'l none. intrichi d'amore [tasso
nulla? devi pur sapere il sì o il no. pindemonte, iii-511: gli
-con uso collettivo: rinsieme dei votanti o dei sostenitori che esprimono l'opinione sfavorevole
iii-10-424: messo a partito che uno o più sindici o ambasciatori con pieno e
messo a partito che uno o più sindici o ambasciatori con pieno e sufficiente mandato v'
), il non essere; l'intuizione o il concetto di tale negatività ontologica.
se avanti non si stabilisce il sì o il no di quello per cui solo
di quello per cui solo v'è o non v'è religione. 12.
no. -dire, affermare, rispondere o borbottare no, di no, del
da certi medici riguardare se con veleno o altramenti fosse stato il buono uomo ucciso,
cosa, i'non ci ho fede. o. rucellai, 8-17: ma,
entro di sé può dire il sì o '1 no. brignole sale, 2-472
-sperare di no, che no: nutrire o esprimere dubbio, timore che accada o
o esprimere dubbio, timore che accada o sia accaduto qual cosa che
. prov. - bandi da siena (o da poppi) per chi sì e
toscani, 217: bandi da siena (o da poppi), per chi sì
di no: chi si lascia corrompere o convincere una volta è o si sente
lascia corrompere o convincere una volta è o si sente costretto a essere arrendevole sempre
operare concretamente che eccedere in promesse diffìcili o impossibili da mantenere. proverbi toscani,
bestemmia, il cibarsi di carni vive o soffocate, in contrapposizione ai precetti mosaici
curio 244 con nuclei di carbonio 13 o carbonio 12 per mezzo del ciclotrone.
). che si distingue, che gode o che è giudicato degno di considerazione
, per virtù morali, intellettuali o pratiche manifestate in azioni meritevoli, in
gesta insigni, nel lodevole esercizio di attività o di importanti cariche, in opere illustri
cariche, in opere illustri per arte o per dottrina, le quali conferiscono un carattere
di elevatezza e di superiorità universalmente o largamente riconosciuto (una persona, un
con riferimento all'animo, allo spirito o alle parti del corpo umano deputate ad
parti del corpo umano deputate ad accogliere o a manifestare i sentimenti e 1 moti
elevatezza di sentimenti, di intensa spiritualità o idealità, di profonda onestà, di
. pascoli, ii-313: ora fortezza o magnanimità... è virtù di
-composto da personaggi illustri, onorevoli o di condizione elevata (un gruppo,
, per lo più in espressioni vocative o in frasi di cortesia o di rispetto
espressioni vocative o in frasi di cortesia o di rispetto (anche con valore scherz
rispetto (anche con valore scherz. o iron., con riferimento ad animali
e pelegrino / presto hai lassato, o nobile boldrino, / uscendo fuor di
favorisca fortuna ogni tua voglia, / o casta e nobilissima donzella. bassani, 8
e nobilissima donzella. bassani, 8: o caro o dolce o nobil cagnuolino.
. bassani, 8: o caro o dolce o nobil cagnuolino. f. m
, 8: o caro o dolce o nobil cagnuolino. f. m. zanotti
f. m. zanotti, 1-8-125: o del sangue isolan nobil progenie / e
gloria. alfieri, 5-18: incomincia, o nobile italia, fin da quest'ora
della massima riprovazione, per determinate condizioni o privilegi, per una dote fìsica)
; che è conosciuto per le qualità o per la raffinatezza dei propri manufatti (
. buonarroti ù giovane, i-82: o dee, che tutte degne / di
-che mira al raggiungimento di mete o di fini grandiosi, all'ottenimento di
); elevato, degno; suscitato o ispirato da alti pensieri o sentimenti (
degno; suscitato o ispirato da alti pensieri o sentimenti (uno stato d'animo,
nobilissimo amore. bambagiuoli, xxxvii-12: o nobil caritate, / sol di ragion amica
riflettere non può dirsi che soda consolazione o almeno che nobil pace si generi al
ufficio, un incarico di particolare delicatezza o eccellenza: con partic. riferimento alla
con partic. riferimento alla missione sacerdotale o alle attività attinenti alla moralità o alla
sacerdotale o alle attività attinenti alla moralità o alla religione). dominici, 1-65
atto a vietarme / la buona spada o quelle nobili arme. 3.
3. che rivela superiorità, elevatezza morale o intellettuale, autorevolezza, dignità, oppure
un'impressione di dignità, di decoro o, anche, di leggiadria e di
: che costituisce una manifestazione di dignità o di signorilità (l'espressione mimica o
dignità o di signorilità (l'espressione mimica o verbale, l'aspetto, la figura
ricopriva per lo più la parte del padre o della madre dei protagonisti o comunque di
del padre o della madre dei protagonisti o comunque di una
, può l'uomo prendere più o men * nobil 'parte nella cosa.
, signorilmente, per lo più in attività o in opere insigni o, anche,
più in attività o in opere insigni o, anche, agiatamente (un periodo
quasi fosse quella una parte men nobile o la più rimota della sua abitazione.
vivo e attuale, di potenza militare o di floridezza economica o, anche,
di potenza militare o di floridezza economica o, anche, un eccezionale patrimonio di
anche, un eccezionale patrimonio di ricchezze o di bellezze naturali, di arte, di
di istituzioni culturali, religiose, politiche o giuridiche, ed è per questo celebre
giuridiche, ed è per questo celebre o per aver dato i natali a personaggi
e lapidi. -eretto per commemorare o per onorare personaggi illustri (un monumento
la maestosità, per le caratteristiche singolari o per l'influenza che esercita sull'ambiente
circostante, per l'utilità che offre o anche in quanto può essere motivo ispiratore
anche in quanto può essere motivo ispiratore o scenario di opere artistiche, teatro di
i divini ingegni / altro si parli o scriva / in su la nobil riva /
. -per estens. ricordato o degno di memoria per l'eccezionale importanza
degno di memoria per l'eccezionale importanza o singolarità, per le conseguenze che ne
, celebrato per gli eventi particolarmente importanti o eccezionali che vi accaddero (un periodo
5. che è, appare o è ritenuto dotato di maggiore perfezione o
o è ritenuto dotato di maggiore perfezione o più fornito di qualità positive in assoluto
più fornito di qualità positive in assoluto o in ciascuna delle partizioni, sezioni,
, ecc. di una stessa natura o genere o novero (per lo più nel
. di una stessa natura o genere o novero (per lo più nel grado
(per lo più nel grado comparativo o nel superlativo relativo, riferito rispettivamente a
superlativo relativo, riferito rispettivamente a uno o più termini di paragone o seguito da
a uno o più termini di paragone o seguito da un complemento di paragone,
da un complemento di paragone, espresso o sottinteso); eccellente, eminente,
attività, la funzione propria dell'intelletto o dell'anima razionale). fra giordano
elevatezza, acutezza e sottigliezza di pensiero o di sentimento, profondità di contenuti,
, vigore e originalità creativa; composto o eseguito con notevole accuratezza formale (un
negarsi da chi non abbia l'ingegno o contaminato o travolto. b. corsini
da chi non abbia l'ingegno o contaminato o travolto. b. corsini, 8
comune, evitando le forme melodiche insignificanti o troppo usitate e gli abbellimenti soverchi.
estens. usato per accompagnare la recitazione o il canto di componimenti poetici (la
la dignità riconosciuta a chi la esercita o per non essere diretta esclusivamente a fini
non essere diretta esclusivamente a fini vili o materiali (una scienza, un'arte
f. m. zanotti, 1-7-143: o pittura, o scultura, nobilissime arti
zanotti, 1-7-143: o pittura, o scultura, nobilissime arti e divine, qual
per mezzo di esso; che rappresenta o può rappresentare degnamente lo spirito, la
parlato); proprio della lingua letteraria o che può essere adoperato nell'uso letterario
: lingua nobile in senso di linguaggio o stile nobile, che rifugge non tanto dal
ai membri di tale ceto (una persona o, anche, una famiglia, un
è nobile, si maritino insieme, o sia l'uomo nobile o non sia
maritino insieme, o sia l'uomo nobile o non sia nobile. battista, ii-148
alcuni paesi, solamente per quelli che o sono ascritti a certi sedili o sono
che o sono ascritti a certi sedili o sono membri di certi ordini nobili o che
sedili o sono membri di certi ordini nobili o che hanno de'gran feudi, ma
coloro che sono di. nascita distinta o per gradi militari o per posti politici o
. nascita distinta o per gradi militari o per posti politici o per famiglie anticamente
o per gradi militari o per posti politici o per famiglie anticamente ricche. g.
? dante, conv., iv-xxviii-8: o miseri e vili che con le vele
facoltà d'aggiungere il titolo di marchese o di conte. tornasi di lampedusa, 235
-costituito dagli appartenenti alla classe nobiliare o dai suoi rappresentanti (un consesso,
quei che sono ammessi agli ordini nobili o hanno ottenuto la nobiltà per diplomi nostri
hanno ottenuto la nobiltà per diplomi nostri o de'nostri antecessori. alfieri, 5-37
riconoschiamo nobili essere tutti quelli che posseggono o hanno posseduto feudi nobili. de luca
che aveva il primo posto sulla nave o galea, dopo il comandante della medesima.
ricorda la divisa di quei giovanissimi guardiamarina o aspiranti o cadetti o nobili di poppa
divisa di quei giovanissimi guardiamarina o aspiranti o cadetti o nobili di poppa, panno nero
quei giovanissimi guardiamarina o aspiranti o cadetti o nobili di poppa, panno nero e
corrisponda all'odierna denominazione di 'ufficiali o aspiranti di vascello '. si legge
8. che si distingue per l'imponenza o per l'eleganza e la funzionalità architettonica
locali (ed era il primo o il secondo piano di un palazzo o
primo o il secondo piano di un palazzo o di una casa).
9-vi-118: v'ha aggiunto sopra un attico o un mezz'ordine per condursi colla volta
/ i miei versi agli amici, o ad un'accolta / d'ignari dentro assai
proporzioni nobilissime. -preparato, approntato o arredato con suppellettili o mobili preziosi,
-preparato, approntato o arredato con suppellettili o mobili preziosi, in modo acconcio,
, per il costo, per il valore o per la qualità degli oggetti che se
degli oggetti che se ne possono trarre o comporre (una sostanza, un materiale)
promette salute / di ciascun'aspra piaga o doglia acerba. boterò, 1-3-19:
, con gusto squisito, con sostanze o materiali pregiati (un prodotto, un
si facciano ne'predetti luoghi porte nobili o rustiche, secondo la volontà del signore
lombarda e non vorrei che il sottocuoco o i guatteri me la storpiassero nel cuocerla
la razza); che per l'aspetto o per le doti caratteristiche, reali o
o per le doti caratteristiche, reali o simbolicamente attribuite, suscita un'impressione di
con l'ausilio dei cani da ferma o da seguito (un tempo oggetto di
di caccia riservata alle sole classi aristocratiche o ai potenti). 13. pregiato
. pregiato per il prodotto particolarmente utile o raro o di qualità eccellente che se ne
per il prodotto particolarmente utile o raro o di qualità eccellente che se ne ricava
chiabrera, 1-iii-119: né chiusa valle o solitario giogo / nobil foglia produce, i
funzionalità per i quali è stato progettato o costruito (un impianto).
e che volgarmente si dicono ungini o sagliocche e simili, in tal
caso sarà argomento di quell'omicidio o altro delitto premeditato, particolarmente quando
porzione impura. -che costituisce parte o elemento indispensabile o importante di qualcosa.
-che costituisce parte o elemento indispensabile o importante di qualcosa. latini, rettor
d'inclinazione; il quale idiotismo, o più tosto plebeismo, vestì alla nobile
-nobilìcchio. imbriani, 6-84: tre o quattro avvocati democratici; due poeti;
avvocati democratici; due poeti; cinque o sei nobilicchi spiantati. -nobilùccio,
matrimoni fatti senza amore duravano senza fedeltà o si troncavano con morte sanguinosa; non
quasi mai per rovello di amore tradito o per ferocia di gelosia; le più
gelosia; le più volte per puntiglio o per nobilea offesa. 2.
, che si riferisce, che riguarda o ricorda il ceto dei nobili, le
ha per lo più valore spreg. o iron.). guerrazzi,
costumi dei nobili; con un atteggiamento o con un comportamento che ricorda quello dei
toccare! almeno me le facesse in latino o alla nobilesca, che forse non intenderei
. eccellenza di doti morali, spirituali o intellettuali; nobiltà di sentimenti; coraggio,
l'insieme dei gesti e dei modi o il comportamento, il portamento, il
il linguaggio che rivelano elevatezza morale o intellettuale o signorilità e dignità. bencivenni
linguaggio che rivelano elevatezza morale o intellettuale o signorilità e dignità. bencivenni, 4-45
esprime in modo eccessivamente sussiegoso e affettato o, anche, tronfio, presuntuoso.
rendere nobile una persona, una famiglia o un casato per discendenza, per parentela
per diritto acquisito, con un matrimonio o con il conferimento di un titolo nobiliare
dante, 1-291: quelli che dal padre o da alcuno suo maggiore di schiatta è
il suo barbiero overo il suo cuoco o un altro mecanico servitore. c. gozzi
. per estens. innalzare a un alto o a un più alto livello di dignità
di cui una persona è dotata, o di grandezza, di potenza, di autorità
hanno bandita. -contribuire a rendere o a far considerare un paese, una
paese, una città, un luogo o un ambiente degno di apprezzamento o di
luogo o un ambiente degno di apprezzamento o di fama con un comportamento, con
con azioni degne, meritevoli, ammirevoli o con l'incremento delle ricchezze, della
delle attività produttive, delle istituzioni politiche o religiose, ecc. g.
. indirizzare verso un'alta perfezione morale o intellettuale, ispirando sentimenti elevati e propositi
: l'intuizione delle possibilità all'incontro o sia, che è il medesimo,
nel più imperfetto [dei viventi]: o se questo non puoi, spogliata delle
, 6-1-398: mi esaltasti e nobilitasti [o signore] sopra l'altre creature non
libero amore. -riscattare una colpa o un errore (anche con riferimento a
errore (anche con riferimento a cristo o a un soggetto astratto). giuliano
nelle acque della vicina palude, dove o dal proprio peso tirati al fondo, inesperti
al fondo, inesperti del notare, o dall'altrui violenza rapitivi o dall'arme de'
del notare, o dall'altrui violenza rapitivi o dall'arme de'nemici trafitti, nobilitarono
da onesta morte. -dissimulare o far dimenticare un vizio o un difetto
-dissimulare o far dimenticare un vizio o un difetto. tasso, i-282
apparire una persona superiore, elevata moralmente o intellettualmente, autorevole, signorile, dignitosa
nobilitarono. -far apparire più gradevole o più dignitoso un atteggiamento; elevare a
5. elevare una persona (o anche un'istituzione o un oggetto)
una persona (o anche un'istituzione o un oggetto) nel giudizio proprio o di
o un oggetto) nel giudizio proprio o di altri attribuendole un epiteto o una
proprio o di altri attribuendole un epiteto o una definizione che ne nascondano la volgarità
una definizione che ne nascondano la volgarità o la bassezza. g. gozzi,
sottoporre a l'imperio loro qualche città o qualche regno. castelvetro, 4-271:
che oltre a ciò vi compongono in prosa o in versi, ordinariamente sono i dotti
di valore formale, stilistico, espressivo o, anche, concettuale; conferire autorevolezza
e originalità creativa (un'opera d'arte o l'arte stessa). boccaccio
la stile. 7. rendere famoso o degno di memoria un luogo o più
famoso o degno di memoria un luogo o più suggestivo un paesaggio (un'opera
un uomo illustre può dare esempi utili o perniciosi a noi ed a'nostri nepoti
la sua fama fosse per più secoli nobilitata o macchiata dalle passioni e dalla credulità de'
esaltare una virtù, un'azione meritevole o, anche, un'arte. leonardo
9. accrescere il valore di un atto o conferire particolare dignità a un lavoro o
o conferire particolare dignità a un lavoro o a un oggetto. pallavicino, 10-i-179
fregiare un oggetto; ornare un edificio o un locale con fregi, stucchi o statue
edificio o un locale con fregi, stucchi o statue, dipinti, arredi. -anche
feudali? 11. far apparire o considerare qualcosa più importante, più autorevole
importante, più autorevole, più famoso o più valido di quanto meriti o sia
famoso o più valido di quanto meriti o sia realmente. b. segni,
maggiormente aggiugne che li princìpi si conoscono o per induzzione o per senso o per
li princìpi si conoscono o per induzzione o per senso o per consuetudine. galileo,
conoscono o per induzzione o per senso o per consuetudine. galileo, 3-4-323:
12. ant. considerare più pregiato o più famoso un prodotto. landino
fama, della notorietà di un periodo o di una località (un evento,
.. che dimentica le sue origini mercantili o servili: che aspetta soltanto il giorno
15. giungere a un alto o a un più alto livello di dignità
a un alto grado di perfezione morale o intellettuale. frachetta, 976:
. ma il rinunziare a quelli per forza o boria o paura è un farsi feccia
rinunziare a quelli per forza o boria o paura è un farsi feccia di volgo.
di valore formale, stilistico, espressivo o di importanza culturale, di originalità creativa
, la quale non ha potuto far o legno o marmo di tanto pregio che
quale non ha potuto far o legno o marmo di tanto pregio che di molto
* borghesi 'di nobilitarsi in fortilizio e o in qualche cosa di simile.
. per estens. giunto a un alto o a un più alto livello di considerazione
, per le doti morali, intellettuali o pratiche di cui è fornito. dominici
dominici, 1-69: questa tua gentil madonna o nobilitata serva si vorrebbe riposare, dormire
e dell'ingegno. -considerato o reso degno di fama o di considerazione
-considerato o reso degno di fama o di considerazione da un evento, da
un evento, da una determinata situazione o dalla presenza di un monumento, da
molto nobilitata da'travagli e dalle rovine che o da'forestieri o da'suoi medesimi quasi
e dalle rovine che o da'forestieri o da'suoi medesimi quasi sempre vi sono
, indirizzato verso un'alta perfezione morale o intellettuale. tommaseo, n-95: la
anima nobilitata. -aumentato nella considerazione o nel rispetto per la presenza o per
considerazione o nel rispetto per la presenza o per la vicinanza di persone di elevata
vicinanza di persone di elevata condizione sociale o di gran fama o di notevole bellezza
elevata condizione sociale o di gran fama o di notevole bellezza. g g
da lei, come da una distinzione sociale o dal possesso di un bene che mettesse
. 9. reso più pregiato o migliorato nel prodotto (una pianta)
a far apparire più nobile ed elevato o più importante un concetto o un fatto
ed elevato o più importante un concetto o un fatto che non sono tali o sono
concetto o un fatto che non sono tali o sono comuni, banali.
sentimenti elevati e non condizionati da interessi o da motivazioni personali; con liberalità,
nobilmente di cadere subito, anziché dare o lasciar dare la stura ad una discussione
ostentato (e non disgiunto da un portamento o da un atteggiamento fiero, risoluto,
da un atteggiamento fiero, risoluto, spavaldo o, anche, con riferimento all'abbigliamento
5. in modo da rivelare dignità morale o serenità spirituale. nievo, 472
in un casato aristocratico (per nascita o per matrimonio). bandello, 1-49
sonetto, ed eccetuata eziandio la buona intrecciatura o sia il giro de'quadernari e
vermiglio bellissimo e porti, di tempio o della città che fossero, di legno,
.. per quello che noi diciamo perfettamente o troppo bene. -con misura
(con riferimento a un fenomeno naturale o a un soggetto inanimato).
), sf. invar. qualità o atteggiamento di chi si distingue per idee
ideali, per grandezza d'animo, o di chi eccelle per doti morali, intellettuali
doti morali, intellettuali, pratiche, o si prodiga con coraggio e generosità in
e generosità in favore del bene altrui o di una nobile causa o di un
bene altrui o di una nobile causa o di un alto ideale e gode di stima
può rendere. lapaccini, lxxxviii-n-16: o fior di nobiltade, / qual chiama
, ii-24: oggi chiunque non è stupido o tristo è persuaso che la vera nobiltà
guerriero, come tutti gli altri che o non desiderano o non possono sfuggire la
come tutti gli altri che o non desiderano o non possono sfuggire la guerra e il
di dio, alla maestà della madonna (o anche di una divinità pagana).
l'albero della croce, 1-13: o anima divota, se tu potessi alcuna
ogni fermezza. -ciascuna prerogativa naturale o dote morale, spirituale o, anche
prerogativa naturale o dote morale, spirituale o, anche, fisica, in quanto rivela
, i-549: -orsù, voi tutti, o spiriti, in coorte / sorgete da
un pensiero, di una dote morale o intellettuale o di un'azione, di
pensiero, di una dote morale o intellettuale o di un'azione, di uno scopo
sensibilità (e che ne è suscitato o ispirato). dante, xx-74:
delle quali erché alcune provavano, o cercavano provare, la no
2. per estens. gesto, portamento o espressione che rivela dignità, elevatezza morale
espressione che rivela dignità, elevatezza morale o intellettuale, autorevolezza o, anche,
, elevatezza morale o intellettuale, autorevolezza o, anche, naturale signorilità ed eleganza
non produce negli uomini oltre la scorza o vogliam dir la vernice di cotali virtù,
. 3. autorità, prestigio o fama derivata dalla condizione di primato o
o fama derivata dalla condizione di primato o di privilegio di cui una persona gode
cui una persona gode per qualità personali o per la posizione sociale che occupa.
più nobili sangue che allora si trovasse o aire si potesse:... e
4. rinomanza, celebrità di una città o di un paese derivata dalle virtù o
o di un paese derivata dalle virtù o dalle imprese dei cittadini, da una
5. condizione giuridico-sociale, stato o insieme dei requisiti fche per lo più
gentilezza. idem, par. 16-1: o poca nostra nobiltà di sangue, /
raguarda come è lieve cosa la nobiltà o vuoi dire gientilezza di carne. masuccio
possuto biasemare, che per vilità de animo o per vaghezza de robba avesse venduta la
: nobiltà non è altro che ricchezza o virtù negli antichi. giacomo soranzo,
tirati con le molle. -grado o titolo nobiliare. buonaccorso da montemagno il
giuridico- politici (abilitazione in via esclusiva o almeno preferenziale agli uffici e alle cariche
più elevate), economici (proprietà o particolari diritti non alienabili su terreni,
prebende, pensioni a carico dello stato o della collettività) e sociali (particolare
divieti (come l'imposizione tributaria, o sue particolari forme, e tipi o
, o sue particolari forme, e tipi o forme di controllo, repressione o punizione
tipi o forme di controllo, repressione o punizione) ed eventualmente l'attribuzione di
prestare servizio militare a favore del sovrano o, più genericamente, di interessarsi dei
diritto di far uso del proprio titolo o di altri diritti pienamente onorifici e del
aristocrazia, patriziato. -anche: famiglia o gruppo di nobili riuniti o accomunati da
: famiglia o gruppo di nobili riuniti o accomunati da determinate condizioni o circostanze (
riuniti o accomunati da determinate condizioni o circostanze (anche nell'espressione nobiltà di
, imponenza, funzionalità e armonia achitettonica o urbanistica (di un edificio o di
achitettonica o urbanistica (di un edificio o di una città). marco polo
due nobiltà recate, quali volessono, o le porte o le due colonne, i
recate, quali volessono, o le porte o le due colonne, i fiorentini tolsono
opera meglio e peggio secondo che migliore o peggior forma eli'ha sortita. sarpi
non so quali di esse sieno più o men nobili, più o men perfette,
esse sieno più o men nobili, più o men perfette, ma credo che tutte
dante, inf., 2-9: o muse, o alto ingegno, or m'
inf., 2-9: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate;
ingegno, or m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi,
d'ordito, con ripieno a due o tre capi. 14. prov
actinomiceti che comprende circa 50 specie terrestri o acquatiche o, anche, parassite dell'
comprende circa 50 specie terrestri o acquatiche o, anche, parassite dell'uomo e
ciascuna delle giunture delle dita delle mani o, anche, dei piedi. -anche:
inferto per lo più violentemente con una o più giunture della mano serrata ovvero con
smessa. -cazzotti delle sante nocche o nocca col petto o con lo stomaco
-cazzotti delle sante nocche o nocca col petto o con lo stomaco sempre in lite o
o con lo stomaco sempre in lite o in guerra: in segno di pentimento
in guerra: in segno di pentimento o ai dolore, di disperazione (con
. locuz. -affidarsi, confidare nelle sante o nelle salde nocche: riporre, affidare
riporre, affidare ogni possibilità di difesa o di offesa nella forza fìsica dei propri
-dare nocche, delle nocche; menare o mettere in opera le nocche, una
, percuotere, battere, picchiare più o meno violentemente con i pugni. g
- le nocca? al potestà? o assassino! e. cecchi, 3-157:
. romoli, 295: delle avellane o nocchie e lor proprietà e natura. pisanelli
2. in senso generico: frutto o bacca dura, legnosa e di forma
dure pancone, / dove sie bitorza o nocchie, / ché spuntar tutte capocchie
ciò che costituisce la causa che determina o influisce sul comportamento di una persona o
o influisce sul comportamento di una persona o di un gruppo o su un avvenimento.
di una persona o di un gruppo o su un avvenimento. d. bartoli
è preposto alla direzione di una nave o ai servizi marinareschi: tale termine in
governo di una nave a un comandante o a un ufficiale di stato maggiore,
gerarchiche, e che svolgono servizi marinareschi o, anche, mansioni burocratiche (e
timoniere; pilota. -anche: comandante o capitano per lo più di una piccola
sannazaro, iv-185: non vai l'ingegno o l'arte / ne la tempesta grave
, le sorti di un popolo (o anche, semplicemente, chi partecipa all'
a dio. pulci, 2-1: o giusto, o santo, o etterno monarca
pulci, 2-1: o giusto, o santo, o etterno monarca, / o
2-1: o giusto, o santo, o etterno monarca, / o sommo giove
o santo, o etterno monarca, / o sommo giove per noi crucifisso, /
tua calamita. -chi (persona o anche sentimento) guida e regola o
o anche sentimento) guida e regola o condiziona e influenza gli atti, la volontà
incapacità di tutti noi altri otto, o bambini o vecchi rimbambiti. niccolini,
tutti noi altri otto, o bambini o vecchi rimbambiti. niccolini, 2-2-7:
fra tirate onde. giuglaris, 339: o sciocchi nocchieri, sapete pure che il
. 4. stor. dazio o gabella dei nocchieri: tassa sull'esportazione
superficie piana, anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di
anche nei suoi agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di tartaruga, e
di tartaruga, e una tale pelosità o pennutezza o nocchierutaggine alle volte pare che
, e una tale pelosità o pennutezza o nocchierutaggine alle volte pare che si muova
un ramo, un tronco, un bastone o, anche, un oggetto, ecc
che con li matti adoperasi così, o al meno adoperavasi a tempo mio.
. ingrossamento che si forma sul tronco o sui rami di un albero, di varia
, sotto la corteccia, di una gemma o dal taglio di un ramo, tale
dànno fuori ancora di questi nocchi a piè o nel gomito e congiuntura dei rami grossi
e qualche volta nel mezzo del pedale o più sotto o più sopra. lippi,
nel mezzo del pedale o più sotto o più sopra. lippi, 11-27:
questa lunghezza è fatta a bocciuoli o cannoncini serrati dalle loro estremità con
cio della canna che si chiaman nodi o nocchi. b. del bene
se rinasce / la nobiltà del tronco o pur se i rami / meriterieno al primo
4. piccola massa di materiale rappreso o non ben amalgamato; grumo. -in
biringuccio, 1-145: terra sottile senza iarette o nocchi. tommaseo [s. v
disonore dovuto al tradimento del coniuge legittimo o dell'amante (ha valore scherz.
per lo più in piedi anteriori piatti o colmi, danneggiando la solidità degli arti
vaio alla parte che rilievi dànne una volta o due, stropicciando col dito su per
partic. per il n. 6) o di nocca1; secondo alcuni,
simil. che presenta indurimenti, ingrossamenti o protuberanze dovute, per lo più, a
non temo, / e né frecce o saette hanno in me forza j e son
.: che presenta con particolare evidenza o mostra le nocche (la mano, il
nel petto, fece dare indietro otto o dieci passi un altro che gli correva
di calorie, utilizzato come frutta fresca o secca nel consumo diretto, per la
), per la produzione di olio commestibile o lubrificante e di saponi.
un numero pari di tali frutti, o anche tutti, di cui chi tira si
li boschi: le quali essendo selvaggie poco o nulla fruttificano, si servono non però
. - anche con uso di aggettivo o di apposizione: colore di nocciola.
alla tesa del cappello, avevano poco o niente della paina pretensiosità che tradisce l'
piovene, 8-32: le varie salse rossastre o nocciola, molto cremose, in cui
simil. piccola quantità di qualsiasi sostanza o materiale. libro di esperimenti di caterina
una nociola de tramentina in una calda o in biada. magalotti, 21-in: solamente
la peluria erano scavate, in due o tre nocciuole, fino alle radici del mento
, obbediente, sottomesso, senza offrire o promettere alcunché in cambio.
inghiotte, dopo averle liberate dal guscio, o accumula nell'ingluvie per trasportarle al nido
: chi vende le nocciole, semi o simili. = deriv. da nocciola
nocciolaio, agg. che contiene nocciole o pasta di nocciole; confezionato con nocciole
di nocciole aromatizzata che sostituisce in tutto o in parte la pasta di cacao.
2-442: baracchette improvvisate di frasche, o di tende, ove si vendevano noccioline
l'estate si tenevano fuori dell'una o dell'altra porta di firenze, le
, ecc.), contenente uno o più semi, con superficie liscia o
uno o più semi, con superficie liscia o rugosa, di forma e dimensioni variabili
salcio i rami de'pruni e de'ciriegi o d'altri frutti ch'abbian nocciuoli,
verdi si mangiano in due modi, o poste altrui innanzi intere co'lor noccioli,
maniera da me proposta, un terzo o un quarto almeno dei noccioli restano intatti
2. gioc. gioco dei noccioli o i noccioli: giocoinfantile consistente nel lancio di
più di pesca, da parte di due o più concorrenti; si conoscono molti modi
. capannella, n. 2) o caselle (v. casella, n.
che piccinini giocando alle noce e noccioli o maggioruzzi avendo da'lor maestri salari.
4. per simil. aggregazione o concrezione, perlo più alquanto piccola, di
piccola, di sostanze minerali, diforma più o meno tondeggiante. cenmni, 91:
, 91: se nulla puzza e nocciolo o granellino vi fusse, mandalo via.
color per lo più giallognolo racchiude spesso o minore o maggior quantità di noccioli sassosi
per lo più giallognolo racchiude spesso o minore o maggior quantità di noccioli sassosi e volcanici
si trovano de'piccoli nocciuoli di corindone o sia di spato adamantino di color vinato
osservando i noccioli delle nebulose e il più o meno infittire della loro materia, si
forma rotondeggiante, presente in un organo o in un tessuto evita. r. longhi
ispessimenti, calcoli, ecc. commissione mancata o perché fosse veramente un cat
. modello, per lo più di terra o di gesso eil primissimo e vitale nòcciolo della
primo abbozzo diè la positività di un'azione o di un'istituzione, ma un una
abbozzo greggio d'una figura di gesso o simile. -nell'industria bellica,
-tecn. rigonfiamento dell'estremità di unperno o di un analogo dispositivo atto a ricevere