una buona disposizione o sentimentinazioni o aree culturali o altre categorie di di benevolenza. persone
questi vari aspetti con prevalenza dell'uno o dell'altro, di rilevante durata e
e obiettivi, e che coinvolge (o tende a teristica sociale considerata
ecc.), spesso in antagonismo o comunque in tensione dialettica fra loro,
fascista, negro, studentesco, femminile o fem minista, ecc.
-processo politico-sociale che coinvolge in misura più o meno impegnativa e con iniziative e spinte
e con iniziative e spinte (reali o apparenti) dal basso gruppi, categorie
gruppi, categorie e strati sociali più o meno ampi, e che viene suscitato
promosso e guidato da un'organizzazione (o da una pluralità di organizzazioni collegate fra
ideologia e perseguendo determinati obiettivi prossimi o lontani nel tempo. -anche: l'organizzazione
subito nei reduci della guerra, inaccomodati o inaccomodabili alla onesta, ma prosaica e
autoritarismo, ispirandosi (in modo più o meno esplicito o larvato a seconda delle
ispirandosi (in modo più o meno esplicito o larvato a seconda delle circostanze e delle
adepti fra le categorie di persone effettivamente o potenzialmente diseredate (disoccupati e sottoccupati,
, fra gli emarginati (disoccupati più o meno volontari per ragioni di protesta sociale
veemente, di un sentimento; slancio emotivo o passionale intenso, talvolta violento e irrazionale
stato d'animo, sentimento, volizione o atto e comportamento che costituisce uno stimolo
atto e comportamento che costituisce uno stimolo o una sollecitazione ad affrontare determinati problemi,
, a comportarsi in un dato modo o, anche, motivo di angoscia, di
ma tra l'uomo e un ceppo o sasso o altra cosa di quella generazione
tra l'uomo e un ceppo o sasso o altra cosa di quella generazione? s
corpo, senza guardarle nell'anima; o con appena qualche curiosità per certi movimenti
contrari d'animo) li mostravano tremorosi o tremendi. -ant. effetto fisico di
-processo di ideazione e di creazione fantastica o psichica; atto del pensiero, di riflessione
, di riflessione; principio attivo mentale o morale. -anche: capacità razionale,
una linea, un movimento psichico, o come altro si voglia dire, in
movimento della favella. 13. andamento o momento o elemento espressivo e stilistico (
favella. 13. andamento o momento o elemento espressivo e stilistico (o,
momento o elemento espressivo e stilistico (o, anche, metrico) che caratterizza
, uno scritto, uno stile, o dà loro vivacità e intensità. muratori
, di comunicare di un'opera letteraria o poetica. de sanctis, i-123
. mutamento, cambiamento, fase successiva o passaggio a una fase successiva. - in
in partic.: incremento, accrescimento o diminuzione. fra giordano, 7-36:
vita nostra è somigliante a la comedia o pur a la tragedia, piena di vari
variazioni che indicano le operazioni di versamento o di prelievo. -movimento stagionale:
fluttuazione che si verifica in un mercato o in un'attività secondo diversi periodi ricorrenti
altro con le preposizioni 'ad 'o 'in 'che accennino movimento ad alcun
opera nell'esecuzione di un brano musicale o cantato (regolando e variando opportunamente l'
cadenzie, ma ne'princìpi fino a'mezi o poco più oltre. v. galileo
di voce continua verso l'acuto o 'l grave, che in greco si dicono
non se usando in occasione di maggiore o minore solennità, maggiore ancora o minore
maggiore o minore solennità, maggiore ancora o minore 1 armonia 'e l'ornamento e
indicazioni; parte costitutiva di una sonata o di una composizione sinfonica, caratterizzata da
20. statist. movimento demografico o della popolazione: variazione numerica che subisce
non dà movimento nullo in questi corpi o in negli elimenti. lambruschini, 4-186:
darvi ognora / dei movimenti. -di o per proprio movimento, per o con
-di o per proprio movimento, per o con spontaneo movimento', senza costrizioni o
o con spontaneo movimento', senza costrizioni o condizionamenti; volontariamente, spontaneamente.
eccitarsi facilmente; impegnarsi avventatamente in azioni o in attività pericolose, difficili.
se tu, risapendo che altri o con ragionamenti o con opere cerca d'abbassarti
risapendo che altri o con ragionamenti o con opere cerca d'abbassarti nella stima
quando cominciano a essere mossi in tale o tal verso o maniera. =
essere mossi in tale o tal verso o maniera. = deriv. dal
apparecchio utilizzato per il montaggio dei film o per osservare più attentamente le fasi di
e possono essere fermate in qualsiasi momento o fatte procedere a ritroso, e da
procedere a ritroso, e da due o quattro piatti per le colonne sonore;
determina, che trasmette, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere
, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere il moto;
prima del moto e del divenire) o, anche, agli angeli e alle intelligenze
conv., ii-11-7: certe intelligenze, o vero per più usato modo volemo dire
che le madri tengan gli occhi chiusi, o che esse non possano dalle oscene parti
onestà della parentela. -che provoca o favorisce un fenomeno naturale. mazza,
evento, un comportamento, un atteggiamento o uno stato d'animo (con riferimento
del nostro cuore, a due cordicelle o piccoli fili assomiglia. 3.
allo spacciarlo per movitore di rivolte, o come oggi si dice più elegantemente per
movitura, sf. ant. impulso o sollecitazione aprendere un'iniziativa per raggiungere unoscopo determinato
pianto, se vuoi dire il vero, o almen veduto piangere il popolo all "
della dominazione araba che, assimilando più o meno profondamente la lingua, i costumi
poesia popo lare è ironia o satira, si fa nel dialetto veneziano
proprio, si riferisce, si richiama o si ispira al compositore w. a.
di un compositore la cui musica richiama o sembra richiamare lo stile di w.
plur. m. -i). fautore o conoscitore della musica di mozart.
sturbando il vecchio sedimento, noi cacci fuori o noi trasporti ne'canali. rosmini,
agiscono. -ciascun movimento ciclico, periodico o, anche, improvviso, di correnti
anche, improvviso, di correnti aeree o di masse liquide. ramusio,
tempo prefisso per navigarli da una parte o dall'altra. -particolare situazione meteorologica
, per spostarsi; movimento della persona o di una parte del corpo diretto a
del corpo diretto a compiere un'azione o a esprimere uno stato d'animo o
azione o a esprimere uno stato d'animo o a conferire maggiore espressione alla parola;
poi, ch'è più perfetta / o in concerto consimile non sia, / turbando
. 3. disus. qualsiasi attività o movimento involontario delle funzioni fisiologiche o della
attività o movimento involontario delle funzioni fisiologiche o della vita vegetativa (o, anche
funzioni fisiologiche o della vita vegetativa (o, anche, provocato da alterazioni patologiche
, anche, provocato da alterazioni patologiche o da circostanze emotive). - anche
di un sentimento; intenso slancio emotivo o passionale; emozione; desiderio, sentimento
passionale; emozione; desiderio, sentimento o volizione che costituisce uno stimolo a comportarsi
stimolo a comportarsi in un dato modo o che è motivo di turbamento o di
modo o che è motivo di turbamento o di commozione. savonarola, 5-ii-180:
volte accompagnata. 7. parte o momento di un'orazione che ha lo
suscitare sentimenti vivi e profondi di pietà o di dolore negli ascoltatori (per lo più
di uno scrittore in un'opera letteraria o anche di una persona nella conversazione,
di determinare profonda commozione in chi legge o nell'interlocutore. carducci, iii-5-339:
: è difficile immaginare di quali minacce o lusinghe si valesse nel corso di questo
corso di questo colloquio il bandito, o che mozione degli affetti gli riuscisse d'
di un sostantivo, di un aggettivo (o, talvolta, di un verbo)
aggettivale e si attua mediante suffissi femminili o talvolta, anche, con l'aggiunta del
base a un testo scritto) da uno o più membri di un organo collegiale (
tic., di una camera parlamentare o di un'altra assemblea deliberante di natura
un'altra assemblea deliberante di natura politica o amministrativa), volta a stimolare lo
in seguito a una discussione che segue o precede la presentazione della proposta stessa;
atteggiamento, l'opinione, il sentimento o la volontà dell'organo in ordine a
alle camere parlamentari nei confronti del governo o ai consigli regionali, provinciali e comunali
-dir. cost. mozione di fiducia o di sfiducia: quella con cui,
propone ed eventualmente si delibera la concessione o, rispettivamente, il diniego o la
la concessione o, rispettivamente, il diniego o la revoca della fiducia al governo (
delle due camere. ciascuna camera accorda o revoca la fiducia mediante mozione motivata e
. il voto contrario di una o d'entrambe le camere su una proposta del
-in partic.: giovane cameriera o sguattera. vespucci, lix-102: vi
tiene per grandemente onorato quando un padre o una madre traendovi una sua figliola ancora
racchiuso in una vescica stretta con un giunco o con un filo di paglia; mozzarella
. invar. che suscita vivissima impressione o ammirazione; che desta profondo stupore o
o ammirazione; che desta profondo stupore o tiene l'animo in sospeso.
xxi-263: è costume de'volgari o de'popoli ancor rozzi, come eran gli
scapezzamenti e quei mozzamenti d'ogni mucchietto o monticello o risalto di marmo. b.
quei mozzamenti d'ogni mucchietto o monticello o risalto di marmo. b. del
3. gramm. caduta di una vocale o di una sillaba dal corpo di una
nome di apocope, sincope, elisione o troncamento). -in partic.:
: [si alternano] parole, o nella desinenza, o nella radice medesima,
] parole, o nella desinenza, o nella radice medesima, quale per allungamento
tutto al quale essa si trova naturalmente o organicamente unita; recidere; accorciare o
o organicamente unita; recidere; accorciare o ridurre di dimensione mediante taglio o demolizione
accorciare o ridurre di dimensione mediante taglio o demolizione. -anche: radere.
sì fatto inconveniente trovar potrebbesi più compensi o col fare il dorico senza base.
il dorico senza base... o col ritirare di molto gli aggetti della stessa
, non s'ubbria- cassero, radessero o mozzassero barbe gigantesche che possono avere.
, depongono... ognuna una sedia o uno sgabello a cui sono state mozzate
, amputare in modo violento un membro o una parte del corpo umano (anche
(anche come esecuzione di una condanna o ai una punizione). gesta
dee., 9-1 (1-iv-788): o se essi mi cacciasser gli occhi o
o se essi mi cacciasser gli occhi o mi traessero i denti o mozzassermi le
cacciasser gli occhi o mi traessero i denti o mozzassermi le mani o facessermi alcun altro
traessero i denti o mozzassermi le mani o facessermi alcun altro così fatto giuoco,
il conte, e, senza processo o pubblica cagione, con una sbarra in bocca
4. persona, di condizione civile o militare, che appartiene a uno stato
-con valore collettivo: l'esercito o il popolo contro il quale si è
imperdire ogni via per cui queste potessero o aumentarsi o conservarsi. carducci,
via per cui queste potessero o aumentarsi o conservarsi. carducci, 999:
impedimento, una ragione di difficoltà materiale o morale di una persona; elemento ostile
di una persona; elemento ostile, fatto o realtà negativa. -in partic.:
al perfezionamento morale di una persona, o è causa di angoscia, di turbamento
-a nemico che fugge ponti d'oro o d'argento: quando un avversario si
: 'a nemico che fugge, ponte o ponti d'oro 'o, anche
, ponte o ponti d'oro 'o, anche, 'a nemico il ponte
, 'a nemico il ponte d'oro o il ponte d'argento 'e simili
utile, anche con nostro momentaneo danno o disaggio, di agevolare alle persone o
o disaggio, di agevolare alle persone o moleste o dannose la via o il
, di agevolare alle persone o moleste o dannose la via o il mezzo di
alle persone o moleste o dannose la via o il mezzo di allontanarsi da noi,
loro così l'occasione prossima di molestarci o di nuocerci. -chi guarda i
voce; / né mai in sì dolci o in sì soavi tempre / risonar seppi
vede, né si palpa come la pallidezza o 'l rossore o l'uomo o la
si palpa come la pallidezza o 'l rossore o l'uomo o la pianta né manco
pallidezza o 'l rossore o l'uomo o la pianta né manco è termine d'alcuna
pianta né manco è termine d'alcuna facultà o scienza. giordani, iii-68: per
altro avverbio negativo, rafforza la negazione o ne accentua il valore di esclusione di un
suola / nova, pulita... o dio, nemmeno un passo! bacchelli
verifica proprio nel modo che si prevedeva o si temeva (e può avere una
comprendente specie che prosperano negli ambienti umidi o, anche, subacquee, diffuse nei
prostrate, con foglie pinnate, lobate o picciolate, fiori di colore bianco, blu
picciolate, fiori di colore bianco, blu o purpureo, posti su lunghi peduncoli e
a scopo ornamentale per orlature nei giardini o negli appartamenti. tramater [
imenotteri apidi, distruggendone le uova o le larve. 2. tribù di
]: 'nemolapato': specie di romice o lapazio, che cresce ne'boschi.
dei silofagi, il cui corpo è lineare o filiforme. hanno le antenne in mascelle
con ali posteriori trasformate in appendici filiformi o nastriformi, comprendente anche alcune specie che
più fatuo fra i citrulli da platea o da palchetto, il più nencio fra gli
, compatta, di colore grigio scuro o rossastro, comune nell'italia centrale,
gnato dal suono della tibia o del flauto, in uso nell'antichità
secondo schemi fissi dai parenti del defunto o, anche, da donne (dette
che l'abate zorzi avrà sicuramente, o presto o tardi, le mie nenie,
abate zorzi avrà sicuramente, o presto o tardi, le mie nenie, e che
v-449: 'dormi, dormi, o mio bel figlio '. questa è una
e finirà esclamando: « salvami, o signore ». praga, 4-66: da
una nenia. -modo di parlare o modulazione o intonazione della voce cadenzata,
. -modo di parlare o modulazione o intonazione della voce cadenzata, strascicata,
cupo (di un animale); suono o rumore monotono, lugubre, triste.
privo di originalità, noioso e lamentoso o che celebra in modo monotono e piagnucoloso
. quelli che si circondavano di sgherri o di bravi, e forniscono argomento ai
commesso, violando / le nenie sepolcrali o i santi tumuli [ecc.].
); che appartiene a tale corrente o si riconosce nelle posizioni da essa assunte
luteum), detta anche ninfea gialla o ninfea della cina, con fiori gialli
; non è sì gran guerra sdegni o coruze che in su le piume non
... e arà un segno o neo nella testa o fedita nel petto o
arà un segno o neo nella testa o fedita nel petto o nella gola.
o neo nella testa o fedita nel petto o nella gola. beicari, 1-137:
: una giovane vana, avendo certi nei o vero lentigine in su la faccia,
s'avide d'un neo che di sei o sette peluzzi più biondi che oro brunito
stesso sei / tu pur macchia, o difetto, / con qual arte perfetto /
più sul viso per vezzo o, anche, per esigenzesceniche.
novello amante. algarotti, 1-ix-284: o ninfe della senna, o già mie
, 1-ix-284: o ninfe della senna, o già mie dive, / con pace
sia materiale orisica, sia morale, psicologica o spirituale, sia estetica o formale.
, psicologica o spirituale, sia estetica o formale. cassiano volgar., xviii-15
): volendo macchiare d'alcuno neo o altra sozzura la bellezza di costui, pen-
4-174]: s'io non sapessi, o mio beicaro feo, / la virtù
, che si riferisce, che si ricollega o che appartiene alla setta protestante con tendenze
, sm. letter. poeta, letterato o artista, che vive fuori della realtà
. che intende restaurare nell'azione politica o nell'attività artistica i princìpi e i
ricercatezza superflua inun'opera d'arte (letteraria o pittorica). carducci, iii-6-381:
propose appartiene, che si riferisce o che è seguace della vece accettare
vantaggi dell'industria letteraria, dei media o della nuova accademia platonica, di mass media
film neo-decadenti e neo-iormalisticì di fellini o antonioni hanno prefigurato il revival neo-avanguardistico italiano
antonioni hanno prefigurato il revival neo-avanguardistico italiano o lo stingimento del neorealismo.
. / plur. -chi). stile o tendenza artistica che riprende (nel tardo
. che concerne, che si riferisce o che propone, rivaluta, rinnova o esprime
o che propone, rivaluta, rinnova o esprime i princìpi, i gusti e
tutta l'arte neo-borghese, l'ineffabilità o meglio l'oscurità del contenuto.
della nuova caledonia; che vi risiede o vi è nato. - anche sostant
di fronte all'impressionante fenomeno del neocapitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale,
moravia, 15-174: hong kong è ringiovanita o, se si preferisce, si è
agnizione. il romanzo neocapitalista, neoromantico o neocattolico, a scelta. 2
una cura ricostituente di 'idealismo 'o di 'neocattolicismo '; chi sciroppi di
è convertito di recente alla fede cattolica o che ha aderito da poco a un movimento
. che è proprio, che si riferisce o che esprime o rivela la ripresa di
, che si riferisce o che esprime o rivela la ripresa di interesse per lo
un'agnizione. il romanzo neocapitalista, neoromantico o neocattolico, a scelta. =
dell'uretere viene anastomizzata con la vescica o direttamente o tramite un'ansa dell'ileo
viene anastomizzata con la vescica o direttamente o tramite un'ansa dell'ileo.
regno italico, dà, finite o preparate in questi anni, le
alle teorie, ai criteri del neoclassicismo o ne risente; che ne presenta le forme
ne risente; che ne presenta le forme o le caratteristiche. carducci,
nuova, d'una monumentalità rigorosamente allineata o biancheggiante. a farsene insomma una idea
neocoloniale, agg. polit. che sostiene o rappresenta il neocolonialismo; che è proprio
, anche, militari nelle ex colonie o, comunque, nei paesi usciti dal
le antiche potenze colonizzatrici tentano di mantenere o di restaurare negli stati resi indi- pendenti
. - *). che sostiene o pratica o rappresenta il neocolonialismo; che
*). che sostiene o pratica o rappresenta il neocolonialismo; che si riferisce
), dal lat. umanistico neocomium o neocomum, denominazione della città svizzera di
. chi è diventato di recente marito o moglie. ghislanzoni, 16-305:
quando tolstoi esprime in forma di dramma o di romanzo il suo neo-cristianesimo, le sue
. seguace, fautore del neo- cristianesimo o chi si ispira ai suoi ideali.
faceva la sua parte, come i positivisti o neocritici odierni, al sentimento.
di evoluzione spirituale e di evoluzione economica o materiale, paragonabile al cosiddetto parallelismo psicofisico
, 3-248: il fenomeno del neo-cubismo (o neo-realismo ecc.) è indicativo di
questo smarrimento, di questa malafede. o cittadini, perché non vi accorgeste del
.]: 'neodamode ': liberto o schiavo che, per qualche segnalata azione
i film neo-decadenti e neo-formalistici di fellini o antonioni hanno prefigurato il revival neo-avanguardistico italiano
antonioni hanno prefigurato il revival neo-avanguardistico italiano o lo stingimento del neorealismo. = voce
ai giorni nostri come lingua nazionale o ufficiale dello stato di israele)
. riferimento all'elezione a deputato o a senatore). bacchelli,
riferisce, che è proprio della lingua o della letteratura della grecia moderna.
(una specie, una razza o un genere animale o vegetale).
una razza o un genere animale o vegetale). = voce dotta
. biol. razza, specie o genere animale o vegetale che si trova
razza, specie o genere animale o vegetale che si trova esclusivamente su
alla riproposizione dei canoni artistici o letterari dell'espressionismo (in contrapposizione
). fautore, seguace del neofascismo o, genericamente, di ideologie di estrema
, di destra e di sinistra, rivoluzionari o conservatori o reazionari che siano o pretendano
e di sinistra, rivoluzionari o conservatori o reazionari che siano o pretendano di essere
rivoluzionari o conservatori o reazionari che siano o pretendano di essere. pasolini, 13-75
ha per scopo la propaganda delle idee o è volto all'affermazione politica del neofascismo
nelle infami colonne di un giornaletto neofascista o paleofascista -comunque son sempre quelli, i
i fascisti in paglietta -una infelice ragazza o signora, è stata la prima a occuparsi
riferisce, che è proprio del neofascismo o dei neofascisti; neofascista.
trovi argomenti di fede in dottrine ex o neofascistiche. = deriv. da
ideologica, culturale, di un movimento o di un partito politico, caratterizzata da
acritici (in contrapposizione a concezioni liberali o democratiche di derivazione illuministica).
di fronte all'impressionante fenomeno del neo-capitalismo o, direi meglio, del neofeudalesimo industriale,
venuto formando, attraverso molteplici e più o meno maturi e felici e logici tentativi
, sentimento proprio di chi ama promuovere o sostenere ogni tipo di novità o cambiamento
promuovere o sostenere ogni tipo di novità o cambiamento in quanto tali; amore del
, la predilezione dell'antico è misoneismo o archeofilismo. = voce dotta, comp
per gli aspetti filologici dell'opera letteraria o artistica (un gusto letterario, un
gusto critico che si potrebbe chiamare neo-positivistico o neo-filologico, tra poesia e cultura.
, agg. letter. che si parla o si scrive attualmente o in
parla o si scrive attualmente o in tempi recenti a firenze (la
la mesopotamia, presentano addirittura in cinque o sei scene la vita quotidiana dei loro
a una setta, a una corrente letteraria o artistica e ne è diventato ardente e
ch'io avessi qualche grazia presso di loro o che la setta fosse tanto immiserita che
che è da poco dedito a un'attività o a una professione. f.
film neo-decadenti e neo-formalistici di fellini o di antonioni hanno prefigurato il revival
hanno prefigurato il revival neo-avanguardistico italiano o lo stingimento del neo realismo
sce, riguarda una neoformazione o il suo svi luppo.
partito poli tico, movimento o gruppo sociale, ecc. -in
2) il loro aderire attivamente o passivamente alle formazioni politiche dominanti, i
determinare processi di decomposizione e di rinnovamento o di neoformazione. 2. medie.
ling. vocabolo (per lo più derivato o composto) o sintagma introdotto di recente
per lo più derivato o composto) o sintagma introdotto di recente in una lingua
dadaismo, come oggi sono il futurismo, o neofuturismo, il surrealismo, l'espressionismo
neogènesi, sf. medie. nuova produzione o rigenerazione, per lo più di
, 3-27: il neo-ghibellinismo è una illusione o delusione simile a quella di tutti
città che non progredivano, come firenze o bologna dai ghibellini ai guelfi e ai
torti, appartennero ai liberali-cattolici, federalisti o neoguelfi, e gli altri, unitari o
o neoguelfi, e gli altri, unitari o anticlericali, ai neoghibellini. 3
scapito dell'ele mento classico o neoclassico e con un aperto riaccostamento
nella maniera di ortografizzare, per utilità o bellezza della scrittura; e la maniera
a livello grafico è caratterizzata dall'omissione o dall'aggiunta sistematica, dalla trasposizione o
o dall'aggiunta sistematica, dalla trasposizione o dalla sostituzione di lettere. =
sm. letter. che crea, introduce o adopera innovazioni grafiche per lo più a
, recente 'e ypà? < o * scrivo '. neogrammàtica,
ricostruttiva di coloro che li avevano preceduti o li venivano accompagnando; e hanno insieme
i neogrammatici credono che tra le creazioni o innovazioni * grammaticali 'da una parte e
creazioni * linguistiche ', siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'origine
, siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'origine popolare o dotta
normali o anormali, d'origine popolare o dotta. = voce dotta, comp
, anche se in maniera non vincolante o organica, alessandro manzoni, cesare cantù
neoguelfismo attraverso una serie di movimenti più o meno equivoci, come il sanfedismo e
moderno, qualsiasi ideologia, programma o progetto ispirato a idee clericali. gobetti
specialmente in quel partito liberale detto neo-eguelfo o neo-cattolico, che ripone nel cattolicesimo riformato
torti, appartennero ai liberali-cattolici, federalisti o neoguelfi. bocchelli, 1-iii-63: si diceva
città che non progredivano, come firenze o bologna, dai ghibellini ai guelfi e ai
sm. filos. corrente di pensiero o atteggiamento spirituale che si richiama all'esperienza
che avrebbe messo capo al cosidetto neohegelismo o neoidealismo italiano. lucini, 2-137:
riferisce, è in relazione col neoidealismo o con i seguaci di tale orientamento filosofico.
ha che vedere con l'estetica idealistica o neoidealistica e, se mai, si
. -i). che esprime o si ispira nuovamente al gusto, alle tendenze
tendenze dell'intimismo (un genere letterario o artistico). pasolini, 8-166:
del malato il cui organismo, sano o affetto da malattie, è considerato un'
neoistituto, sm. ente di recente istituzione o fondazione. -anche: l'edificio in
. -i). che è proprio o si riferisce alla civiltà sviluppatasi nella zona
capitoletti, fatta dai sacerdoti del positivismo, o dell'idealismo positivistico, o dal neo-kantismo
positivismo, o dell'idealismo positivistico, o dal neo-kantismo all'alunno sciocchino che sgobba
, secondo che questa vocale fosse lunga o breve. carducci, iii-9-5: le lingue
riferisce, concerne ognuna di tali lingue o il loro complesso; che è scritto in
del passato, l'insegnamento di una o, collettivamente, di più di una
: hanno scelto temi di letteratura italiana o di letteratura neo latina, e hanno scritto
di tutta l'altra poesia popolare italiana o più vastamente neolatina. -che parla
. il nostro è un liberalismo radicale o un neoliberalismo, che piaccia denominarlo.
i neogrammatici credono che tra le creazioni o innovazioni 'grammaticali 'da una parte
le varie creazioni 'linguistiche siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'
'linguistiche siano grammaticali o lessicali, normali o anormali, d'origine popolare o dotta
normali o anormali, d'origine popolare o dotta. pasolini, 8-75: si
interpretare unitariamente i fatti linguistici, lessicali o fonetici, appartenenti alla lingua sia popolare
la storia vera di un neolitico ligure o siculo? cercate anzitutto, se vi è
possibile, di rifarvi mentalmente neolitico ligure o siculo; e, se non vi
, se non vi è possibile, o non v'importa, contentatevi di descrivere
, il vezzo di utilizzare parole o espressioni di recente formazione; ricorso abnorme
neologia '...: l'uso o l'arte di formar nuove voci.
, che, se son tratte dal greco o dal latino e facciano propriamente di mestieri
'...: aggiunto di vocabolo o di linguaggio provegnente da neologia. compagnoni
fenomeni patologici, proprii di individui psicopatici o in preda al delirio). -neologismo
un nuovo significato, per influenze o motivazioni varie. bettinelli, xxii-132:
più adoperati e tratti da lingue straniere o qualche neologismo d'espressione. foscolo,
accusarmi di favorir il neologismo nostrale o esotico, senza taccia o di mala
neologismo nostrale o esotico, senza taccia o di mala intelligenza o di mala
senza taccia o di mala intelligenza o di mala fede. delfico, ii-192:
(plur. -i). chi conia o fa largo uso di neologismi. -anche
...: chi fa molto uso o chi tratta di neologismi. =
neologo'...: colui che parlando o scrivendo fa un uso frequente di nuove
, di un impegno, per necessità o per libera scelta, per lo più allo
neomanichèo, agg. relig. appartenente o attribuibile a gruppi eretici medievali, diffusisi
; seguace, fautore di tali dottrine o di atteggiamenti riconducibili a esse. -
su una su perficie cutanea o mucosa; pseudomembrana. = voce
sono prescritti i sacrifizi per le calende o sia noviluni ovvero neomenie. tramater
'neomenia ': primo giorno della luna o del mese, giorno sacro presso gli
. pagano, i-lvi: le neomenie o sian celebrazioni del- l'apparizion delle nuove
). econ. che si ispira o deriva dai princìpi del neomercantilismo (un
entrambi passivi), immagine (o insetto adulto). -anche con uso
che si è portato da poco tempo o è ritornato su posizioni politiche moderate.
dell'uomo ', agli occhi dello hébert o dello chaumette. = voce dotta
a trattare argomenti i carattere etico o a concentrare la propria attenzione sui valori
, in contrapposizione a forme razziali aleomorfe o arcaiche, quali gli austroloidi e i
zool. riproduzione, di natura patologica o recuperativa, di parti di organismo completamente
diverse da quelle esistenti precedentemente e asportate o perdute. = voce dotta,
sistema di illuminazione costituito da una lampada o da un tubo di diametro da 7
i fidanzati] le strade di secondo o terz'ordine che avevano di colpo alzato
sui negozi più restii di via strozzi o di via tornabuoni. soldati, xi-12:
che si riferisce a un neonato o ai neonati. - periodo neonatale
se nato in seguito a gravidanza o a parto rischioso; neonato a termine
venuto alla luce dopo 42 settimane complete o più di gestazione; neonato prematuro,
dal periodo di gestazione; neonato megalosoma o macrosoma, quello di §
: su questo / tema interessantissimo, o signori, / io composi un volume di
ricorda le costruzioni egizie più antiche, o assire, o etnische, o fenicie,
egizie più antiche, o assire, o etnische, o fenicie, quando tutte
antiche, o assire, o etnische, o fenicie, quando tutte le architetture neonate
che si è appena manifestato nella mente o nell'animo (un pensiero, uno
b. croce, i-2-145: la categoria o l'apriori non è l'innato,
neonaturalismo, sm. poetica artistica o letteraria, che tende a un recupero
il realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturalismo e insomma una ricerca di verosimiglianza
collegamento, di riproposta di determinati indirizzi o movimenti già sorti in passato e poi
possa temere che io mi sia fatto o stia a rischio di farmi paladino del '
, delle prassi, degli atteggiamenti teorici o ideologici (talvolta di origine rinascimentale o
o ideologici (talvolta di origine rinascimentale o illuministica) che si collocherebbero in un
macchina, della tecnica, degli oggetti o -in ambito politico -della prestanza fisica,
attività legislativa, in opposizione a tendenze o a prassi che lo vorrebbero luogo di
luogo di ratifica di decisioni prese altrove o da altri organi non istituzionalmente preposti
che comporta l'impiego ai espressioni o elementi volgari, triviali, propri
volgari, triviali, propri del gergo o del turpilo quio (una
volponi, 3-125: una di quelle escrescenze o neoplasie prodotte dalla ridondanza degli impulsi impuri
cosa che dovrà dividerlo da lei presto o tardi, e forse non molto tardi,
di parti di tessuti per autoplastia, aderenze o granulazioni. = voce dotta
presenta, che costituisce neoplasia; causato o derivato da neoplasia. neoplàstico2
della tradizione scientifica, dall'altro rigettarono o trascurarono quello della tradizione religiosa. soffici
scritto luminoso colmo di sapienza su questo o quel maestro umanista e neoplatonico ne era
progressiva interiorizzazione, liberandosi da ogni dipendenza o rapporto con l'esteriorità corporea.
sostant. gobetti, 1-i-169: o la riforma riuscirà con noi, o
: o la riforma riuscirà con noi, o soddisferemo noi l'esigenza o la soddisferanno
noi, o soddisferemo noi l'esigenza o la soddisferanno altri. già se ne
. movimento filosofico, detto anche neoempirismo o empirismo logico, caratterizzato dalla concezione della
qualsiasi concezione filosofica che tenda a riproporre o a rinnovare i princìpi e i fondamenti
gusto critico che si potrebbe chiamare neo-positivistico o neo-filologico, tra poesia e cultura.
]: che poi questo programma neopuristico o glottotecnico abbia un qualsiasi rapporto con una
raffigurazione iconografica dell'interno di un tempio o di un grande edificio, che si
panorama rappresentante l'interno d'un tempio o d'un edifizio per lo più illuminato
-in senso generico: qualsiasi corrente o indirizzo letterario o artistico che si ispiri
generico: qualsiasi corrente o indirizzo letterario o artistico che si ispiri o presuma di
indirizzo letterario o artistico che si ispiri o presuma di ispirarsi in qualche modo al
di ispirarsi in qualche modo al realismo o al verismo ottocenteschi. gramsci,
l'oggetto della conoscenza non è parte o elemento del soggetto conoscente, che soggetto
(con partic. riferimento a scrittori o registi cinematografici). - anche con
, i surrealisti tipo salvator dall (o leonor fini) o i neorealisti di
tipo salvator dall (o leonor fini) o i neorealisti di marca sovietica (fougeron
idem, 9-479: una tendenza neo-realistica o lirico-realistica (scotellaro, e sulla sua linea
unghie (e si contrappone a paleorniti o archeorniti). = voce
limitando gli apporti individuali, spontanei, o comunque non canonici e ortodossi.
si legge in una rivista di neocattolici o di neoconvertiti: « il combattimento speculativo
fra l'ambiente esterno e un organo o fra due organi. = deriv
vittorini, 7-69: un pasolini o... un carlo e. gadda
ecumenico della chiesa] come un'autorizzazione o un invito a patteggiare con il
che è nuovo, moderno, recente o vuole apparire tale, riuscendo per lo
filosofici documenti, in qual codice prisco o neoterico hai tu trovato mai che cupidine
neoterico hai tu trovato mai che cupidine o citherea sieno dii, se non forse in
lo più a chi opera in campo artistico o scientifico, può implicare una connotazione
lasciar traccia / di te scrivendo prosa o versi. e fu / il tuo incanto
anat. sviluppo di nuove strutture anatomiche o di nuove funzioni in seguito a influenza
coltivate a scopo ornamentale. o. targioni pozzetti, iii-224: 'neòttia '
del valore dell'uomo come essere terrestre o mondano, inserito nel mondo della natura
essa chiamare 'filosofia della prassi 'o 'neo-umanesimo 'in quanto non riconosce
'in quanto non riconosce elementi trascendenti o immanenti. = voce dotta,
chirurgico al fine di sostituire parzialmente o integralmente l'uretere.
neovasariano, agg. che si ispira o è influenzato dal metodo, dai principi
tendenza letteraria che si richiami, più o meno apertamente, al verismo della seconda
realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturali smo e insomma una
neovolterrianismo, sm. concezione o atteggiamento proprio di chi si rifà e
i redattori di * quaderni piacentini 'o delle altre riviste sulla stessa linea,
sm. e f. che è nato o risiede in nuova zelanda, che ne
la prima di una serie di quattro o cinque espansioni glaciali; nelle glaciazioni i
idem, ii-236: la 'nepe 'o nepa è una pianta che continuamente rattiene
da riconnettere a una forma * napa o nepa. nèpa2, sf.
sm. e f. che è nato o risiede in nepal; che ne ha
così parlò. carducci, iii-3-3: o lete, o lete, la tua pia
carducci, iii-3-3: o lete, o lete, la tua pia corrente /
corrente / sol dunque ne l'inferno o in eden è? / fiorisce sol nel
. per simil. qualsiasi bevanda che abbia o a cui vengano attribuite le proprietà di
, gli affanni, di ristorare le forze o di indurre un senso di pace e
angelo, un incenso. / « o infelice, dissi, è l'ora!
/ di rose io v'intrecciai stanotte, o amici, / s s
: 'nepente'...: bevanda anodina o sorta di oppiato inventato da teodoro zuingero
che vivono nelle regioni tropicali, prostrate o rampicanti, talvolta epifite, a foglie
epifite, a foglie alterne, semplici o picciolate, con la nervatura mediana prolungata
altrove. a. boito, 24: o fumo degli olibani! / o roride
: o fumo degli olibani! / o roride nepenti! / ombria profonda e
nome del matematico scozzese j. neper o napier (1550-1617). neperiano,
dal nome del matematico scozzese j. neper o napier (1550-1617).
a cui furono accostate impropriamente la calaminta o nepitella { satureia calamintha) e il
l'indivia giova] mangiandosi con la nepeta o con le cime della mentuccia o con
nepeta o con le cime della mentuccia o con la racchetta o con altre erbe
cime della mentuccia o con la racchetta o con altre erbe calide e che così
et erbe; e friggile con aglio o lardo. a. bonciani, lxxxviii-1-308:
odor penetrativi, imperciò, ponendone cinque o sei menate in un barile d'aceto
101: lappola si dice ancora a'nepitelli o palpebre degli occhi. guerrazzi, iii-403
chi detiene un potere) di parenti o amici, allo scopo di far loro
slancio concorde dell'anima di una nazione o di molte nazioni verso un'ideal mèta
che riguarda, che si riferisce al nepotismo o ai nepotisti. nepotòmetro,
. di negazione ne accentua il valore o sottolinea l'esclusione di un determinato termine
trovar potemmo. alfieri, xv-244: o cielo, / non che parlar,
concessiva implicita (col verbo altinf. o al ger.) o esplicita (con
verbo altinf. o al ger.) o esplicita (con se e il congiunt
(con se e il congiunt. o l'indic.): sebbene, per
che, secondo la tradizione, apòllo o vari sapienti dell'antichità avrebbero coniato e
a fare la giustizia con la nequitade? o che compagnia ha la luce con le
due modi ch'io vi dirò, o per amendue, cioè, ovvero perché
orsa] va sotto ad alcun pero o melo per mangiare ed alcuna gliene cade
cesari, 3-2-33: non sarà ribalderia o niquitosità, alla quale non vi
a lei per vedervi, ma cinque o sei volte fu risospinta dentro da quella
tale a la partita, / cara, o cara beltà, morì innocente. bersezio
già fore / esco di vita, o niquitoso arcero [cupido]? di leo
3-74: il contrario diremo di te, o furia niquitosa di venerea cupiditade, però
le stelle. monti, 5-1157: o padre, ei [marte] disse,
i-24: ad ogni soldato di guardia o amico di cesare ch'ei s'avvengano,
arde d'avarizia. -che rivela o manifesta ira, collera; improntato a
nequizia, / a nessun fatto ragione o dovere. caro, 16-62: potrà,
troppo egli erasi formata della universale nequizia o vigliaccheria. d'annunzio, vi-1-434:
stesso che confessare la nequizia della regalità o del papato? -di nequizia (
: che se l'uso, l'invidia o la nequizia / de'critici sinor mi
3. in senso concreto: atto o comportamento ingiusto, malvagio o perverso o
: atto o comportamento ingiusto, malvagio o perverso o empio; azione contraria a
o comportamento ingiusto, malvagio o perverso o empio; azione contraria a princìpi di
agli occhi come una schiera di camelli o di paperi. carducci, iii-3-83: il
tal pozzo di nequizie? -persona o gruppo di persone inique, scellerate,
5-404: si tratti di un solo, o parecchi, raccolti dal compilatore sotto a
australiano e della necessità di frazionarlo, o di corse di cavalli e nequizie di fantini
di cavalli e nequizie di fantini, o di carovita e bagarini. bacchelli, 9-67
scadente, sapore sgradevole (di cibi o di bevande). e. cecchi
america. -in senso concreto: cibo o bevanda di gusto repellente, di qualità
, sf. ant. tipo di stoffa o panno scurissimo o nero. libri
. tipo di stoffa o panno scurissimo o nero. libri di commercio dei peruzzi
, vit tima della nera o della rossa, non vi avesse lasciato
. che ha la carnagione molto scura o nera; bruno di pelle (e
. che tende a un colore scurissimo o al nero smorto, privo di lucentezza;
che lo scodella. -annerito dal tempo o dall'uso di tinte brune e bituminose
nerastro rappresentava un condottiero del cinquecento (o del seicento?) tutto pizzi e corazze
un'alterazione fisiologica, di una malattia o, anche, della lunga esposizione al
? quali / doni? -arione, o fedra, / il nerazzurro cavallo di
strapazzava un poco di latino, / tre o quattro uriacci, due nerbate e addio
frustate, anzi nerbate, anzi legnate, o, meglio, pedate. lucini,
/ vedremo un po'se sei di carne o d'aria. = deriv
. il percuotere ripetutamente con un nerbo o scudiscio; somministrazione di nerbate.
pellegrino da castiglion fiorentino, lxxxviii-11-254: o sacro, santo e prezioso chiovo,
/ il fratei suo che non ha polso o nerbo, / osso o medolla che
non ha polso o nerbo, / osso o medolla che non senta caldo / de
un animale e sottoposto a particolari trattamenti o disseccato, che trova svariati impieghi per
come strumento di tortura e di punizione o come mezzo di correzione delle scolaresche,
fantini del palio incitano i cavalli propri o, anche, possono colpire gli avversari in
se il maestro vuol menare il nerbo o la sferza sopra di loro, si
uom che non ha nerbo: / o gran dio! troppo di testimo- nii
affrante, ma certo per manco di esercizio o per uso intempestivo e troppo delle forze
debbono gioghi alquanto gagliardi, e questi o con pertiche di salcio o con molti
, e questi o con pertiche di salcio o con molti come fascetti di canne sono
forza d'animo, fermezza del carattere o della volontà, coraggio. d'azeglio
la grandezza e la maestà sua, o non tentano o non possono pur in qualche
la maestà sua, o non tentano o non possono pur in qualche parte esprimere
: i modi di dire di una lingua o di un dialetto porgono allo stile un
universale, se è davvero storia, o in quelle sue parti che hanno nerbo storico
1-223: per una filosofia è una forza o una debolezza di avere oltrepassato i soliti
adattandosi alla mentalità di queste perdendo poco o molto del suo nerbo? -di
della guerra civile, non guardava ne'giudizi o torto o diritto, ma a chi
civile, non guardava ne'giudizi o torto o diritto, ma a chi più ne
. parte più importante in senso quantitativo o qualitativo. piccolomini, 178: l'
salteresti su da la tua fossa, / o leon di romagna, / per rivederla
su l'occhio per ricevere el nerbo o il verbo substenziale, per dire meglio,
parte più eletta di un ordine di persone o di un gruppo sociale; classe più
. mazza, iii-79: narrami, o sola de le muse alunna, /
: dare in brocco, cioè nel segno o vero berzaglio, ragionando, è apporsi
è apporsi e trovare le congetture o toccare il tasto o pigliare il nerbo della
le congetture o toccare il tasto o pigliare il nerbo della cosa. 13
quella fibra / piglia, che allenta poscia o tende e vibra. bresciani, 6-ii-210
: certo l'avrà là fitto per segno o per aiuto / alla pericolante sua barca
lo stendardo. vittorelli, i-235: o fortissimo alunno del temuto / erculeo marinon
lancetta il cuoio e cavanle fuori o vi mettono il risagallo, il quale non
robusto, resistente, che si spezza o si piega difficilmente. boiardo, 2-14-42
agg. che presenta una colorazione nera o marcata- mente bruna; che appare oscuro
, anche per particolari effetti di luce o di ombra; cupo.
a quelle del canape, divise in cinque o più parti nereggianti e dentate per intorno
a grado a grado un colle, / o gremito di rosse uve sui tralci /
gremito di rosse uve sui tralci / o nereggiante d'ancor fresche zolle. svevo
-dipinto con prevalenza dei toni neri o scuri. bigiaretti, n-12: io
. letter. presentare, avere o assumere col tempo una co
nero; ap parire nero o cupo, annerirsi. mattioli [
col riso / gl'ispiai genitori, o prole infante, / eletta agli aurei
. -spiccare per il colore nero o molto scuro. pascarella, 1-12:
nereggiò l'ala d'un tùffolo, o d'una spersa ghiandaia. levi, 2-69
. 4. figur. diffondersi o addensarsi, provocando tristezza e malinconia.
in groppa a tritoni e altri mostri marini o come agili nuotatrici); alcune,
leggenda particolare connessa con vicende di dei o di eroi. bufi, 2-698
la luna. -raffigurazione pittorica o plastica di una ninfa marina. -in
). nerèidi, sf. o sm. plur. zool. famiglia di
che vivono presso le coste come predatori o commensali, in partic. nelle
conchiglie dei paguri; allo stato immaturo o atoco hanno aspetto molto diverso da quello
hanno aspetto molto diverso da quello riproduttivo o epitoco, in cui i segmenti della
la preda di altri novelli vermi marini, o di polipi, di cui si alimentano
nihilum ', cioè 'nulla 'o * niente '. l. bellini
, agg. che ha colore nero lucente o scuro o bruno particolarmente gradevole (e
che ha colore nero lucente o scuro o bruno particolarmente gradevole (e ha per
. = deriv. da ner [o], col suff. aggettivale -eo.
). giornal. estensore di articoli o di note da stampare in neretto.
evidenza a titoli, lemmi, parole o frasi intere; grassetto. arneudo
tutto il filo. -sm. articolo o inserzione di giornale, stampato in grassetto
, sf. caratteristica di ciò che è o appare nero, di colore bruno intenso
appare nero, di colore bruno intenso o scuro; colorazione nera o nerastra.
bruno intenso o scuro; colorazione nera o nerastra. fioretti di vite,
la bianchezza loro si converta in nerezza o in rossezza, ma percioché l'un colore
istà rito e sopra la pupilla appare o si vede nerezza...,
orrori. -stato di decadenza o di degradazione. sbarbaro, 1-203:
letter. che ha una colorazione nera o molto scura o tendente al nero;
ha una colorazione nera o molto scura o tendente al nero; nereggiante, bruno
ampia grandezza e con gli occhi nericanti o rossicanti. d. bartoli, 9-29-1-143:
scuro e di color olivastro, ulivigno o nericante. spallanzani, 4-iv-437: l'
ha colore nero sbiadito, opaco o smorto; grigio scuro. ricettario
2. che ha la carnagione molto scura o abbronzata dal sole. muratori,
in ombrelle di colore bianco, rosa o rosso, e frutto a capsula, che
ha nome latino. chiamonlo rododafne o nerio. mattioli [dioscori- de]
, che essi dal nome dii paese, o isola, chiamavano rodadafne, il che
me lo negasse, io vorrei mandarlene tre o quattro navicellate, e ci vedrebbe de'
che si riferisce, che è proprio o che costituisce la zona di mare delimitata
che è proprio, che si riferisce o che è o appare o è tinto
proprio, che si riferisce o che è o appare o è tinto del colore dei
che si riferisce o che è o appare o è tinto del colore dei corpi che
che ha la pelle, il manto o il piumaggio di tale colore (un
). -in senso generico: che è o appare o è diventato per cause esterne
senso generico: che è o appare o è diventato per cause esterne di un
. laude, \ -516-8: o sorella della scura, / er me date
algarotti, 1-ix-314: se mai vapore o densa nube e nera / le sottil non
indica sfumature, tonalità, gradazioni diverse o, anche, alternanza con l'altro colore
un tram vai. -in similitudini o in espressioni comparative, con valore superi
espressioni comparative, con valore superi, o intensivo. -nero come un calabrone:
-ripetuto, con valore superi, o intensivo. manzoni, pr. sp
meno della coscienza di un gesuita o di un moderato, ché ella è tutta
. -bandiera nera', quella dei pirati o dei corsari. f. galiani,
che tale si professi inalberando bandiera nera o altra capricciosa ed ignota e non riconoscendosi
si pigli sale marino detto sai nero o vero sale grosso, perché la salina bianca
-alterato nel colore, scurito da atrabile o da una disfunzione organica (il sangue
nemico abituale, ma da un indifferente o anche (massime in certi momenti d'
scuro in quanto appartiene alla razza negra o a un'altra razza caratterizzata da carnagione
, l'indiana, ecc.) o, anche, a un gruppo etnico con
occhi scuri, carnagione e colorito bruno o olivastro. testi fiorentini, 197:
naturale diversità della loro razza. -costituito o eseguito da negri. zena, 3-40
molto scuro per effetto dell'età avanzata o a causa di un'alterazione fisiologica,
un'alterazione fisiologica, di una malattia o, anche, di una prolungata esposizione
predetta infermità a permutare in macchie nere o livide. bolognetti, i-182: ecco arrivargli
3. vestito di abiti di tale colore o, anche, molto scuri (con
può indicare lutto, austerità di costumi o la parte che una persona ricopre in
piumaggio della tua fronte senza errore / o distruggi le nere cantafavole. -papa
4. che è di un colore più o meno scuro, con sfumature e gradazioni
, in contrapposizione a quella bianca, o, anche, i fichi, in contrapposizione
], 15-18: in luogo molto grasso o concio col grassume pianterai i fichi africani
/ e lo bee... / o bianco o verde o ciregiuolo e nero
lo bee... / o bianco o verde o ciregiuolo e nero. redi
... / o bianco o verde o ciregiuolo e nero. redi, 16-i-285
i quali ancor oggi al vino vermiglio o rosso dàn di nero. paoletti,
i potaggi diversi, come il brodo o lardiero o nero o brodetto. m.
diversi, come il brodo o lardiero o nero o brodetto. m. adriani,
come il brodo o lardiero o nero o brodetto. m. adriani, v-35
cupo, fosco; privo di luce o poco illuminato (un luogo, un locale
con partic. riferimento all'inferno dantesco o, anche, a quello pagano; e
connotazione di lugu- brità, di desolazione o di squallore). -anche: fondo
, 1-45: chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo
lunge, lunge dai ruderi romani, / o progenie di nani ». ungaretti,
che urlavano. -regni neri o neri liti', l'oltretomba, l'inferno
, s'io la posso vedere / o dar l'anima mia al suo piacere.
liti. -ombra nera, spettri o spiriti neri', secondo una comune credenza
nelle stanze buie. -immagine, visione o sensazione suscitata dalla fantasia, dalla memoria
-per estens. inclemente, procelloso o, anche, minaccioso (il tempo
, anche, minaccioso (il tempo o un fenomeno atmosferico; e preceduto da
imbrattata. niccolò cieco, lxxxviii-n-199: o superne di dio giuste vendette, /
alma. alfieri, 1-1125: o nero cuor, tu, ch'agghiacciato ignori
i peccati fuorché l'ipocrisia. -angelo o arcangelo nero: diavolo, demonio.
nera: persona che, in una famiglia o in un ambiente, è vista con
in un ambiente, è vista con disprezzo o con riprovazione per le qualità negative o
o con riprovazione per le qualità negative o per il comportamento sconveniente o colpevole.
qualità negative o per il comportamento sconveniente o colpevole. sbarbaro, 4-18: alla
; che è diretto a danneggiare qualcuno o che rivela corruzione, depravazione, efferatezza
di infelicità; non allietato da gioie o da soddisfazioni, sfortunato o, con
da gioie o da soddisfazioni, sfortunato o, con valore attenuato, uggioso,
; caratterizzato da disgrazie, da sventure o, con valore attenuato, da difficoltà
difficoltà, da ostacoli; che reca o costituisce infelicità, angoscia, afflizione (
); che richiama alla mente pensieri o immagini tristi, dolorose (un ricordo
fato crudele. -che rappresenta o costituisce un pericolo, una minaccia (
intricate, violente, tetre, misteriose o, anche, argomenti demoniaci, macabri
orrorosi e demoniaci (una corrente artistica o letteraria). -romanzo nero: v.
n. 4. 10. riservato o limitato a un ambiente molto ristretto;
bonghi, 1-2io: fate voi individuo, o che scriviate o che no, che
: fate voi individuo, o che scriviate o che no, che quella locuzione,
chiuso nel chiostro alabastrino de'vostri denti o nella siepe nerissima della vostra penna;
: somma di denaro che una società o ente possiede e gestisce occultamente su un
viene utilizzata nell'interesse della stessa società o ente, ma per scopi illegali o
o ente, ma per scopi illegali o che comunque si desidera tenere segreti.
di persone avverse a un determinato regime o considerate politica- mente pericolose. -lista nera
15. in senso generico: che rappresenta o costituisce un valore negativo; brutto,
come l'istessa affezione cambiante secondo i motivi o gli oggetti che la determinano. piovene
17. che ha idee reazionarie o fortemente conservatrici; che è avverso al
e ha valore spreg.); composto o presieduto da conservatori e reazionari. -anche
in contrasti d'opinioni e pareri, o quando gli scaldavan la bile le mene
, neppure una; ci saranno quindici o venti dame dell'olimpo nero, tutte serve
nera nella quale la madre, insegnando o l'ave maria alle figliole, quand'
fructus ventris tui '. -ispirato o improntato a princìpi fascisti, reazionari (
(helleborus viridis), ecc. o. targioni tozzetti, iii-25: comuni sono
con manifestazioni emorragiche in seno alle pustole o nelle superfici mucose. gessi,
che dinotino diversità di colori, come brune o bianche chiome e simili, hanno fatto
monete coniate con metalli poco pregiati (o con quantità minima di argento) e
di quelle bianche, totalmente d'argento o con un alto titolo). -
29. relig. ant. giorni o dì neri: quelli in cui,
, 612: 1 dì neri, o di verno o di state, /
dì neri, o di verno o di state, / chi non vuol lardo
fiorenza un dì nero / fresco muggine o ragno. bracciolini, 1-6-37: ne'dì
bracciolini, 1-6-37: ne'dì magri o si dimandin neri / serviron [certi versi
la cacciata dei ghibellini, che appartiene o si riferisce alla fazione del partito guelfo
altro colore, denota una particolare intensità o sfumature, tonalità, gradazioni diverse o
o sfumature, tonalità, gradazioni diverse o, anche, alternanza con l'altro
infoco. -parte di un oggetto o di una persona che si presenta di
persona che si presenta di tale colore o dà comunque un'impressione di oscurità,
di francia. -nero della fava o di fava: ilo della fava.
fava. tesauro, 2-85: ho o nero della fava. -figur. nulla
e saprai la disfazione d'una città o d'una provincia. machiavelli, 1-iii-1271:
12. -in partic.: marmo o pietra di tale colore (talvolta con
di tale colore (talvolta con tonalità o gradazioni diverse o con
(talvolta con tonalità o gradazioni diverse o con
variegature e in relazione con un compì, o con un agg. che indica la
35. ciascuna delle sostanze naturali o artificiali, minerali o organiche, impiegate
delle sostanze naturali o artificiali, minerali o organiche, impiegate soprattutto per colorire gli
per colorire gli oggetti per sovrapposizione o per tingerli, modificando il colore dei corpi
gradazioni e tonalità). -nero anilina o di anilina o di indulina: prodotto
). -nero anilina o di anilina o di indulina: prodotto ottenuto per ossidazione
prodotto ottenuto per ossidazione dell'anilina libera o sulla fibra con clorati o cromati in
anilina libera o sulla fibra con clorati o cromati in presenza di catalizzatori; nigrosina.
di catalizzatori; nigrosina. -nero animale o nero d'ossa: sostanza che si
è anche detto nero d'ossa lavato o vivificato) ', è anche impiegato
: carbone animale. -nero di scisto o nero minerale: si ottiene da scisti bituminosi
della pesca arso. nero di noccioli o gusci di mandorle: lo stesso che nero
impiegato come catalizzatore di alcune reazioni chimiche o, anche, come antitossico per l'
36. persona appartenente alla razza negra o, anche, a un'altra razza
caratterizzata da capelli bruni e carnagione scura o abbronzata. ariosto, 40-16: astolfo
39. figur. ciò che è negativo o rappresenta un valore negativo o un aspetto
è negativo o rappresenta un valore negativo o un aspetto negativo di qualcosa da un
43. chi ha idee reazionarie e conservatrici o anche antiliberali e antidemocratiche ed è avverso
conosciuto sotto il famoso nome de'neri o del lato destro. periodici popolari,
, secondoché le improntitudini venivano di qua o di là. 44. agric
45. arald. rappresentato dal colore pieno o da intersecazioni fittissime di linee orizzontali e
da un campo nero in pieno, o da un campo frastagliato regolarmente in quadrettini
. tipogr. parte scura di un'incisione o di una stampa. arneudo [
stampi ottenuto con polvere di carboni animali o vegetali e di grafite, usato per
di una parte dei visceri della seppia (o, anche, di altri cefalopodih detta
e seducenti, come in questo caso, o sgradevoli, ma in ogni caso equivalgono
corona. -chi dice (o vuole) bianco, chi nero', v
n. 20. -conoscere, distinguere o non conoscere, non distinguere il bianco
gogna, che dir una parola, o nera o bianca, su quel che gli
che dir una parola, o nera o bianca, su quel che gli altri
faceva in quella casa! -fare o farsi nero: farsi buio, annottare.
la luna spunti. -farla nera o farne delle nere a qualcuno: combinargliene
-guardare nero qualcuno', guardarlo con astio o con severità, con espressione torva e accigliata
dicevi: -quel prete lì è un farabutto o un lezzone -vai positivo che, secondo
neri, che ti mandassero per qualche otto o dieci mesi fra i discoli.
, n. 15. -mettere nero o il nero su o sul bianco: v
. -mettere nero o il nero su o sul bianco: v. bianco2,
. -mostrare, dimostrare, far vedere o apparire il nero per il giallo o
o apparire il nero per il giallo o il bianco per nero o per il nero
per il giallo o il bianco per nero o per il nero o il nero bianco
bianco per nero o per il nero o il nero bianco e il bianco nero:
= adattamento del gr. mod. vepóv o vvjpóv. neroargènteo, agg.
.]: 'neròcila': genere di crostacei o molluschi dell'ordine degl'isopodi, stabilito
, 5-85: corone di scogli / sommersi o nerocupi o più lucenti / della
di scogli / sommersi o nerocupi o più lucenti / della prima stella che trapela
di scintille sotto una pressione di due o più atmosfere; una varietà, usata
. colore scurissimo, con tonalità brune o grigiastre tendenti al nero. jahier,
, che si forma su uno specchio o su una superficie, per lo più metallica
per lo più metallica, per ossidazione o per obsolescenza; velo di caligine,
letteraria italiana può leggervi senza dubbio poesie o prose color nerofumo, ma nulla che
5. agg. che è o appare di colore scurissimo, tendente al
fa attendere alla porta la limosina nerolaccata o appunta all'occhiello il fiore che costa
estrarre dall'essenza di fiori d'arancio o di bergamotto, usato in profumeria.
persona crudele, spietata, prepotente, o anche collerica, suscettibile. cino
non v'era nulla in me della iena o del nerone, nessun godimento perverso di
notte / io vorrei neroneggiare ferocemente: / o candida umanità, per amor tuo!
m. -chi). ant. deciso o voluto da nerone. b
il suo periodo; promosso, istituito o emanato da nerone; dedicato a nerone
, 11-5: terra... fangosa o umida o metallina, nerosa o petrosa
: terra... fangosa o umida o metallina, nerosa o petrosa.
fangosa o umida o metallina, nerosa o petrosa. = deriv. da nero
, qualche trombetta, qualche azzurra cenerentola o nerovellutato diavoletto. = comp.
voce dotta, lat. scient. nerteria o nertera, dal gr. vépxepoi;
nertera, dal gr. vépxepoi; o veprépu *; 'che sta in basso
4. foschia caliginosa; strato di fumo o di vapore che oscura il cielo.
fassi un nervo, che ha tre tuniche o vero pannicelli nervali, cioè tre coperte
va all'uno e all'altro occhio. o. rucellai, 2-189: ciò si
. 2. che è proprio o si riferisce alla nervatura delle foglie.
: le legnate, nervate e vergate sono o come pena del delitto o come innasprimento
vergate sono o come pena del delitto o come innasprimento d'altra pena, purché
alcuno vien colto a girare lo sguardo o fare il minimo atto del viso, vien
, mangiando e bevendo sanza fastidio o pensieri, avrano più pieni gli fiaschi e
nervi e dei muscoli di un uomo o di un animale. -anche: sistema
2. per simil. struttura o forma ramificata o a raggiera.
. per simil. struttura o forma ramificata o a raggiera. d'annunzio,
sete, i velluti sono appesi ai cespugli o sotto certi ombrelli immensi, senza nervatura
. 3. figur. corrente o indirizzo stilistico o, anche, ideologico
3. figur. corrente o indirizzo stilistico o, anche, ideologico di una scuola
, anche, ideologico di una scuola o di un genere letterario. papini
e nelle moderne costruzioni di cemento armato o di ferro indica impropriamente la parte strutturale
tanto meno un filo e un dorso, o i due tagli e la nervatura,
che si trovano nella lamina delle foglie o di altri organi fogliacei (come i
che cambiano colore a seconda della stagione o che possono indicare il numero degli anni
detti anche vene) di un insetto o di un suo organo. -anche:
: 'rialzi'...: sono sporgenze o nervature, vere o finte, che
: sono sporgenze o nervature, vere o finte, che arricchiscono il dorso dei libri
si riferisce, che è proprio o caratteristico dei nervi, della loro struttura
, della loro fisiologia; che deriva o è determinato dai nervi; costituito da
/ la qual non so se beve o se pilucca / il sangue o il nerveo
se beve o se pilucca / il sangue o il nerveo sugo rigirante. campailla,
al solo sangue, perciocché la sostanza nervea o spermale pur chiamavano 'sangue'. goldoni,
ai nervi principali / chiamasi sugo nerveo o spiriti animali. delfico, iv-42: la
: uno stimolo soverchio di caldo o di freddo riduce io credo il principio animale
che qualche nervetto di cuore mal netto o pellicola ci sarà restato sotto la lingua o
o pellicola ci sarà restato sotto la lingua o nella gola, e tu procura di
attraversa. 2. parte cartilaginea o muscolare delle carni macellate. ventura
strisce sottili di cartilagini tagliate dal lesso o dalle ossa bollite, e condite con
con olio, prezzemolo, cipolle crude o con salse. 3. per simil
nervo. nervigno, agg. formato o costituito da muscoli asciutti e vigorosi,
2. atto a esercitare un'azione tonica o anche depressiva sul sistema nervoso; che
azione anticolineste- rasica; assorbiti per inalazione o per via cutanea, provocano eccitamento,
qualunque decotto diseccante e da qualunque polvere o composizione o nervina o catartica. targioni
diseccante e da qualunque polvere o composizione o nervina o catartica. targioni pozzetti,
da qualunque polvere o composizione o nervina o catartica. targioni pozzetti, 2-153:
manicotti di mielina e raggruppati in uno o più fasci, a loro volta circondati
; si presenta come un cordone biancastro o grigio a seconda della quantità di fibre
a seconda della quantità di fibre mieliniche o amieliniche contenute, con le proprietà fondamentali
determinare una cotal blanda corrente ne'rami o fili nervosi rispettivi. rosmini, xxv-225
-con la determinazione della collocazione anatomica o della funzione. dante, conv.
una parte nascono originalmente dall'altra. o. rucellai, 2-218: dalla midolla spinale
17-224: non le tue furie, o uomo d'affari, / né i tuoi
di loto è luminoso, sana tulcere o piaghe sordide ed è ottimo per chi
a ciò fatto. -tutto nervo o nervi', che ha una complessione fìsica
porto. -letter. mal protesi o mal riposti nervi: per indicare le
riposti nervi: per indicare le tendenze o le pratiche omosessuali di una persona.
se già non volesse accennare una parlasìa o peggio, acquistatosi così scapestrando. montale
. sono della sostanza e della pelle o cotica e de i nervi, ma,
. 5. tendine di animale o fascio di fibre tendinee, per lo
con un archetto e con un nervo o fune sottile. ramusio, iii-323:
opposizione, / né lo ritenne nervo o piastra grossa. luna [s
-per estens. correggia di materiale resistente o di cuoio che, nella mola dell'arrotino
, 1-214: 'nervo': striscia di cuoio o fune o altro, che pende dal
: 'nervo': striscia di cuoio o fune o altro, che pende dal bracciuolo del
i legami dei prigionieri. -sferza o scudiscio le cui percosse risultano particolarmente dolorose
9: è lacerato lo schiavo dal nervo o dalla verga. giorgio dati, 2-1256
della loro gravità coi ferri ai piedi o colla reclusione in una camera solitaria, col
digiuno a pane ed acqua per un giorno o coi colpi di nervo. massaia,
dell'arco. boccaccio, iii-7-79: o casta dea, de'boschi lustra- trice
mi tende. -figur. ispirazione o attività poetica. dottori, 3-9:
vegetale, in partic. di una foglia o di un petalo; nervatura.
una foglia. -parte fibrosa o filo di alcune verdure, in partic
limita le sezioni di una volta a crociera o modanatura di un arco. -anche:
: parte aggettante di un motivo floreale o vegetale eseguito a rilievo. milizia,
. v.]: 'nervo 'o meglio 'nervatura ': parlando di
sui dorsi dei libri dai coreg- gioli o cordicelle, ai quali vengono cuciti i quinterni
: i rialzi furono detti 'nervi 'o 'nervature 'perché, in antico
, lxxxviii-11-443: quello ch'occhio non vede o veder possa / se non per lungo
ossa / per narciso. -potenza militaré o politica o religiosa; autorità. cecco
per narciso. -potenza militaré o politica o religiosa; autorità. cecco d'ascoli
loro estremi ben inchiodati. -potenza o capacità di un elemento di produrre un
diletto. 13. facoltà intellettuale o morale; dote, capacità naturale;
-energia morale, fermezza del carattere o della volontà. navagero, lii-1-315
così mente / a un doman per dimane o tal minuzze / se l'uso e
cucuzze, / se il verso ha nervo o sfha buona testura, / se buon
buona testura, / se buon soggetto o arguzie alquanto aguzze. bergantini, 1
indiscutibile valore. -senza nervo o nervi (con uso aggettivale):
che ha scarsa o insufficiente efficacia, poco incisivo, fiacco
filosofi e puri letterati, perciò più o meno arcadi, anche quelli che predicavano
negli scritti, uomini generalmente servili, o almeno rimessi e senza nervo, idillici
. -forza persuasiva di una teoria o di un argomento. galileo,
. 16. parte più importante o cospicua, di interesse preminente in senso
, di interesse preminente in senso qualitativo o quantitativo. machiavelli, 1-viii-185:
importanza et il nervo tutto di questo o rovescio o impresa consiste nell'accomodare di
et il nervo tutto di questo o rovescio o impresa consiste nell'accomodare di sorte la
col terso stile mancassi. -contenuto o significato essenziale; succo. lancellotti,
mio discorso. -quantità sufficiente o notevole (di denaro); somma
contante. 17. corpo o reparto più agguerrito e valoroso di un
. componente principale di un organismo statale o militare o di un gruppo sociale.
principale di un organismo statale o militare o di un gruppo sociale. boterò,
, di guide. -regione o città più importante di uno stato.
spagna. -totalità di un gruppo o di una categoria di persone.
uno stato di irritazione, di insofferenza o di suscettibilità anche per cose di importanza
nervo o con nervo o con tutti i nervi e
nervo o con nervo o con tutti i nervi e simili dicesi del
bellezza, è severa, e non tende o distende i nervi nel godimento, ma
s. v.]: di persona o cosa importuna, uggiosa: fa venire
i nervi: privare della forza fìsica o morale o del sostegno maggiore. botta
: privare della forza fìsica o morale o del sostegno maggiore. botta, 6-1-105
capita un po'a tutti, scrittori o montatori o qualunque altro commercio. -tagliare
po'a tutti, scrittori o montatori o qualunque altro commercio. -tagliare un nervo
-tagliare un nervo: infliggere una sconfìtta o un'umiliazione particolarmente dolorosa. ungaretti
rosmini, xxv-115: tutti que'nervicciuoli (o fluido che contengono) dotati di quella
fluido che contengono) dotati di quella elasticità o contrattilità, o in una parola mobilità
dotati di quella elasticità o contrattilità, o in una parola mobilità specifica che lor
dopo morte. -nervolino. o. rucellai, 2-3-290: spugnosa e molle
. condizione morbosa caratterizzata da disturbi locali o generali del sistema nervoso, di solito
e che producono irritabilità. -nervosismo costituzionale o endogeno: nevrastenia costituzionale. -con uso
di scontento e insoddisfazione, di disagio o di stizza e di irrequietezza, che
una rilevanza notevoli; abbondanza di nervi o, anche, di muscoli e di
di muscoli e di tendini in un tessuto o in un organo. -in senso concreto
concreto: tessuto ricco di fibre nervose o muscolari. crescenzi volgar.,
spiegato. -per simil. resistenza o durezza di un materiale, di una
. letter. snellezza, agilità del corpo o di una sua parte (che denota
ed essenzialità vigorosa in un'attività intellettuale o artistica; asciuttezza e robustezza di stile
. papini, ii-499: schelling, gioberti o nietzsche... hanno portato nella
sorridendo. 4. condizione abituale o occasionale di agitazione nervosa, irrequietezza,
nervosa, irrequietezza, irritazione; eccitazione o tensione dei nervi; temperamento nervoso;
: azione provocata da nervosismo; scatto o tic nervoso. michelstaedterr-$5y. ogni atto
si riferisce, che è proprio o caratteristico dei nervi, della loro struttura
dei nervi, della loro struttura anatomica o della loro fisiologia; che deriva o
o della loro fisiologia; che deriva o che è da essi determinato; compiuto
, 1-235: è una porzione di siero o sugo nervoso. a. cocchi,
.]: 'agente, fluido nervoso'o meglio 'nerveo': quel fluido che si
, come in vari tipi zoologici, o più differenziato, come nei vertebrati,
che dalla periferia raggiungono il sistema precedente o se ne dipartono per distribuirsi nelle varie
dell'organismo), in sistema nervoso vegetativo o autonomo (che sovrintende all'innervazione dei
da una causa che abbia agito contro tutto o gran parte del sistema nervoso. delfico
nervoso che formano gli organi della consensibilità o simpatia, si estende il sentimento della
uomo senza assegnargli subito un temperamento: o il sanguigno o il nervoso o il
subito un temperamento: o il sanguigno o il nervoso o il linfatico o il bilioso
: o il sanguigno o il nervoso o il linfatico o il bilioso o l'albuminoso
sanguigno o il nervoso o il linfatico o il bilioso o l'albuminoso.
il nervoso o il linfatico o il bilioso o l'albuminoso. -tessuto nervoso:
esca. 3. che colpisce o che interessa i nervi con una certa
coloro che trovansi attualmente battuti da malattie o acute o croniche e da quelle massima-
trovansi attualmente battuti da malattie o acute o croniche e da quelle massima- mente che
malattia nervosa 'dicesi di qualunque fenomeno o turbamento prodotto da'nervi o risedente ne'
qualunque fenomeno o turbamento prodotto da'nervi o risedente ne'nervi; e dàssi in generale
4. che ha una particolare eccitazione o irritazione dei nervi, dipendente sia da
, che fosse anche un po'bisbetica o, come ora si dice, nervosa.
nervosissimo, per sapere se ero allegro o no? « forse non sono allegro per
. 5. che denota tensione o fragilità dei nervi, che deriva da
nervosismo, da insofferenza, da smania o da impazienza. -anche: che serve a
impazienza. -anche: che serve a esprimere o che lascia trapelare l'agitazione interna.
crescente, come se si sentisse pentita o seccata, o ci pensasse su.
se si sentisse pentita o seccata, o ci pensasse su. -azionato con
. -in una raffigurazione in pittura o in scultura. vasari [zibaldone]
di uso alimentare, contenente fibre tenaci o anche cartilaginose che la rendono difficile da
7. per simil. che presenta nervature o vene di colore diverso (un legno
. 8. resistente alle sollecitazioni o al deterioramento, tenace (un materiale
suo legno in quattro parti fesso, o di nodosa o di nervosa radice.
in quattro parti fesso, o di nodosa o di nervosa radice. trissino, 2-2-242
con estrema efficacia e chiarezza un pensiero o un sentimento o di definire con esattezza
e chiarezza un pensiero o un sentimento o di definire con esattezza un oggetto;
dalle toghe stazzonate, nell'evangeliario di vienna o in quello di aquisgrana ha la stessa
. 12. sm. irritazione o agitazione dei nervi che rende estremamente suscettibile
con riferimento a una raffigurazione in scultura o in pittura. vasari,
, sm. invar. chi finge ignoranza o si mula estraneità a un
mula estraneità a un fatto o a una richiesta per evitare conseguenze
una richiesta per evitare conseguenze spiacevoli o noie; gnorri (per lo
per lo più nelle espressioni fare il nesci o la nesci, fare da nesci
: che fa il nesci, eccellenza? o non ha letto? bersezio, 1-257
non cono sce la realtà o un fatto determinato, ignaro, non
. guittone, i-1-148: o mizeri, o nescienti, che non mercature
guittone, i-1-148: o mizeri, o nescienti, che non mercature sano con
grano si potesse trarre simiglianza di mele o vero come del seme del rafano e del
, chi fosse nesciente di queste cose o non mi schernirebbe egli come trovatore d'
uomini non sieno sufficienti ad una arte o scienza, e che, se tutti gli
, avv. ant. senza sapere o rendersi conto di un fatto; inavvertitamente
colpa propria, è del tutto ignaro o non conosce i particolari di un fatto
felice da massa marittima, xliii-224: o santa e o beata nescienza, / o
marittima, xliii-224: o santa e o beata nescienza, / o errore di ioseppe
o santa e o beata nescienza, / o errore di ioseppe vecchierello, / chiarito
sua nescienza. -incuranza di sapere o di approfondire la conoscenza. bacchetti
sf. ant. condizione di ignoranza o di inesperienza; inconsapevolezza. latini,
il vicio col nome della propinqua virtù o la virtù col nome del propinquo vicio
nescia. -che denota ottusità mentale o dabbenaggine. cagna, 2-190: da
si trova completamente all'oscuro di avvenimenti o di fatti determinati; che non ne
-fare il nescio: fingere ignoranza o indifferenza per evitare conseguenze spiacevoli e dannose
1-6-38: non ritrovasi alcun che svesci o canti, / ma fanno il sordo
. v.]: 'nesci 'o 'netzei 'o 'nestki ':
: 'nesci 'o 'netzei 'o 'nestki ': denominazione della scrittura
. distribuzione di specie spontanee, vegetali o animali, limitata a una regione insulare
del calice persistente, che contiene quattro o cinque noccioli e si raccoglie alla fine
molte nespole acerbe, infilzate in quattro o più funicelle e poste per lo cocchiume
vino e ivi per quindici dì lasciate o per un mese, ottimamente il vaso e
. figur. percossa inferta con le mani o con un'arma, botta (anche
.: colpo di arma da fuoco o di artiglieria. pulci, 6-38:
di lancia fesso. -evento calamitoso o spiacevole; seccatura. forteguerri, 28-72
. esprime meraviglia, stupore, incredulità o, anche, ammirazione. p.
quando si raccolgono i frutti, buoni o cattivi, di un'impresa. zena
una certa scadenza, una conseguenza attesa o paventata. giovio, ii-48: prima
dico che tu voglia farti doge domani o dopo; ma pa zienza
evolversi di una situazione in senso positivo o favorevole col trascorrere del tempo, o
o favorevole col trascorrere del tempo, o anche come invito a evitare la fretta
case di campagna, con portamento arbustivo o arboreo e chioma tondeggiante; ha tronco
ammezzimento (anche nell'espressione nespolo comune o secondo). - anche: albero
è coltivato per la produzione dei frutti o anche per ornamento nelle regioni meridionali e
scuro, foglie grandi, bislunghe o lanceolate con un peduncolo corto, coriacee,
profumati, che si aprono in agosto o settembre; i frutti gialli e polposi,
gialli e polposi, di sapore dolciastro o agrodolce, maturano nella tarda primavera (
(anche nell'espressione nespolo del giappone o giapponese). m. villani,
sorbo e un lazzaruol stridendo sta. o. targioni tozzetti, ii- 442:
, di luppoli, / tu bella, o de'nespoli in fiore / candida antilope
, 2-308: nespolo primo: azarolo. o. targioni tozzetti, ii-440: 'mespilus
ele menti congiunti da nodi o da cuciture; anno dato
sugheri / t'appenderò nel tempio, o dio propizio.
ant. nèxó), sm. relazione o rapporto di dipendenza, di concatenazione,
dipendenza, di concatenazione, di derivazione o di corrispondenza fra due o più termini
di derivazione o di corrispondenza fra due o più termini o fra fenomeni o
corrispondenza fra due o più termini o fra fenomeni o fatti che non appaiono estranei
o più termini o fra fenomeni o fatti che non appaiono estranei e indipendenti
-anche: ciò che ha per fine o per effetto di produrre o mantenere tale rapporto
per fine o per effetto di produrre o mantenere tale rapporto; mezzo unificante.
, credete, con la soppressione di questo o di quello, ma con la persuasione
causale: rapporto esistente fra un fatto o un complesso di fatti che si configura come
si configura come causa e un fatto o un complesso di fatti che si configura
conveniente, quello non giusto però tanto o quanto tende a ripresentarsi. carducci,
in loro questo nesso vivente, essi decaddero o si sviarono o tacquero.
vivente, essi decaddero o si sviarono o tacquero. -comunanza di sentimenti fra
stile epigrafico, segno che rappresenta due o più lettere unite e accostate, talora prive
antiche e medioevali, che rappresenta due o più lettere riunite, spesso con qualche
. -nesso grafico: gruppo di due o più lettere in ordine ortografico, senza
fisso, che forma un'espressione stereotipata o una locuzione. 7. mus.
cioè: il fato essere mobile nesso o ligatura. = voce dotta
modo assoluto e a escludere la presenza o la partecipazione di un soggetto all'azione
nome masch. che inizia per vocale o per consonante, a eccezione di z
che li fusse fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica
fusse fatto torto, ne séguita o poco o nessuno disordine in la republica. capitoli
nessunissimo in cui dio voglia che, o direttamente o indirettamente, il confessore possa
cui dio voglia che, o direttamente o indirettamente, il confessore possa rivelare il
, 2-16: i frutti di tali arbori o sono nessuni per la freddura, o
o sono nessuni per la freddura, o sono sconvenevoli e non maturi. beccaria
di parole primitive, le quali nessune o pochissime idee risvegliassero. balbo, 4-249
, alcuno, veruno. morovelli o giacomo da lentini, 454: como l'
a nessuna maritata, / a lor giuri o a lor fede. bandello, 1-22
quando vi occorre cosa nessuna che 10 o tutto il collegio nostro possa, sarà molto
si possa mettere in casa senza tua o mia licenzia. davila, 280: è
perse la testa e sparò e cinque o sei altri l'imitarono, mirando nel verde
non ha amici, protettori, familiari o compagni. manzoni, pr. sp
di neutralità fra due opposti movimenti politici o ideologici. pratolini, 9-583: non
con un compì, partitivo, espresso o sottinteso. dante, inf.,
11-ii-242: se noi prenderemo la scienza o 'l piacer separato, qual d'essi direm
anche un vanto domestico a cui nessuni o pochissimi possono essere agguagliati nel mondo.
8. in una prop. interrog. o ipotetica: qualcuno, una qualche persona
-in dipendenza da un verbo di impedimento o di timore. della casa, 5-iii-329
di alcuna considerazione né di stima, o che si perde nella massa anonima;
che tu non mozzi loro il fittone o vuoi dire la maestra. soderini,
pigliano dagli arbori fruttiferi per piantare, o siano innesti o si cavino dalle nestaie o
fruttiferi per piantare, o siano innesti o si cavino dalle nestaie o dai boschi
o siano innesti o si cavino dalle nestaie o dai boschi per trapiantare, deono avere
si forma la cultura di uno studioso o delle giovani generazioni. o. rucellai
uno studioso o delle giovani generazioni. o. rucellai, 4-18: questi non è