così perfetto geometra che possa ridurre a regola o descrivere, né meno intellettualmente, l'
ch'essi muscoli in tante loro movenze, o vedute, compressioni, stiramenti e simili
combinazioni di tutte quelle sessan- taquattro case o stanze che formano lo scacchiere con quei
. -sviluppo logico dell'attività mentale o di un pensiero. bonghi,
per ritrarla. 5. andamento o momento o elemento espressivo e stilistico (
. 5. andamento o momento o elemento espressivo e stilistico (o,
momento o elemento espressivo e stilistico (o, anche, metrico) che caratterizza
, uno stile (anche figurativo) o, anche, una lingua e dà
della voce e leggiadria de * ritmi o movenze. 6. irregolarità, asperità
'per quel che dicono 'ondulazioni 'o 'terreno accidentato '.
'. -caratteristica di un elemento o di un particolare architettonico che si stacca
mossa, gesto, movimento della persona o di una parte del corpo. lamenti
2. per estens. azione bellica o preparativo di un'azione o di un'
azione bellica o preparativo di un'azione o di un'impresa bellica; manovra strategica
impresa bellica; manovra strategica; trasferimento o movimento di truppe secondo un disegno preordinato
che ha la capacità, la facoltà o la proprietà di muoversi autonomamente (con
autonomamente (con riferimento sia a persone o a parti del corpo sia a soggetti inanimati
2. che può essere mosso, spostato o rimosso. crescenzi volgar., 4-6
, incostante, mutevole, instabile intellettualmente o emotivamente (una persona, la mente
movevole secondo gli allettamenti che in uno o in altro tempo l'adescano.
essere portato da un luogo all'altro o essere rimosso e spostato o, anche
luogo all'altro o essere rimosso e spostato o, anche, scosso e agitato;
per certo che molte loro opere movibili o non sono state tolte di luogo o pure
movibili o non sono state tolte di luogo o pure sono state mandate in paesi diversi
. mobilità, possibilità di essere mosso o spostato. carducci, ii-4-35: quanto
. adattabilità, flessibilità di un metodo o di uno strumento di ricerca e di conoscenza
il movimento della truppa durante operazioni o manovre che si svolgono in zone
ren dere gaio, allegro o, talvolta, confuso, chiassoso
rendere vario e vivace un oggetto o un'opera d'arte con ele
e per lo più di breve durata o da mutamenti improvvisi, inattesi, imprevedibili
da mutamenti improvvisi, inattesi, imprevedibili o, anche, da animazione, da
confusione (una circostanza, una situazione o un periodo di tempo).
chiassoso, pieno di vita, di movimento o, anche, di traffico (un
d'impressioni sincere, in me lasciava poco o niente. 4. per estens
di elementi decorativi; che si sviluppa o si presenta disposto su piani diversi.
diversi. -anche: che suggerisce animazione o il senso della relazione fra gli elementi
registrazione immagazzinata nella memoria di un elaboratore o in un archivio di dati; utilizzazione
altra in relazione con le cause interne o esterne che lo determinano e secondo le
con l'elemento a cui viene applicato o che lo imprime, l'intensità e
la differenza di questi consiste nella maggiore o minore celerità. d'annunzio, 1-
de'denti avviene alcuna volta per caduta o per percussione. -cedimento (
un ingranaggio, un movimento automatico, o per meglio dire un movimento d'orologeria.
geofis. ciascuno spostamento ciclico, periodico o, anche, improvviso di correnti aeree o
o, anche, improvviso di correnti aeree o di masse liquide. -anche: perturbazione
vento] sia movimento de l'aria o flusso. lengueglia, 1-330: il quale
lo più nelle espressioni movimento della terra o tellurico). simintendi, 3-78:
anassimandro dice che la terra, o per il troppo secco o dopo il
la terra, o per il troppo secco o dopo il troppo umido, fa certe
per lo che questi spaventosi movimenti accorrono o vero per tempi secchi o per tempi
movimenti accorrono o vero per tempi secchi o per tempi piovosi. loredano, 2-i-144
come parametro di misurazione del tempo o in relazione con l'alternanza delle stagioni;
; epuò essere seguito da un agg. o da un compì, dispecificazione, che ne
dai diversi moti di rotazione, apparenti o reali, degli astri e delle sfere celesti
stellato. giusto de'conti, i-121: o cielo, o movimenti, onde procede
de'conti, i-121: o cielo, o movimenti, onde procede / virtù che
sirene, all'orecchio non di pitagora o di platone, ma di giobbe e
gesto della persona, di un arto o di una parte del corpo direttoa compiere un'
compiere un'azione, a esercitare un'attività o, anche, a esprimere uno stato
'l petto del cavallo per soperchio sangue o per fatica o peso s'aggrava in
del cavallo per soperchio sangue o per fatica o peso s'aggrava in tanto che par
madre delle vocali e si finisce nelle labbra o ne'denti. -con metonimia: rumore
. -atteggiamento di un personaggio (o di un animale) rappresentato pittoricamente o
o di un animale) rappresentato pittoricamente o plasticamente nell'atto di compiere un gesto
. 5. capacità, possibilità o facoltà motoria del corpo, di una
un arto; impulso, stimolo nervoso o fisiologico che permette o suscita l'attività
, stimolo nervoso o fisiologico che permette o suscita l'attività motoria. libro della
della facoltà imitativa, le impressioni analoghe o simili frequentemente ripetute, modificando la sensibilità
che non ha con esso la minima similitudine o prossimità. -di animali.
'. 6. ciascuna attività o moto involontario leopardi, i-407
cagionato né potuto cagionare alcuna rivoluzione, o movimento, o impresa ec. pubblica
cagionare alcuna rivoluzione, o movimento, o impresa ec. pubblica o privata. cattaneo
movimento, o impresa ec. pubblica o privata. cattaneo, iii-4-227: fatta
diciassette messinesi. delle funzioni fisiologiche o della vita vegetativa (o,
fisiologiche o della vita vegetativa (o, anche, provocato da alterazioni patologiche
anche, provocato da alterazioni patologiche o da circostanze emotive). - in partic
.: circola- spedizione militare, impresa o episodio belzione sanguigna; battito del cuore
agli spostamenti del feto nel-per estens. situazione o circostanza caratteventre materno. rizzata da agitazione
da me diligentemente sotto la mano o, anche, da inquietudine; azione,
anche, da inquietudine; azione, attività o considerati. preparativo di
considerati. preparativo di un'azione o di un'attività, che si
io in quel menanimato nel suo insieme o in una o alcune delle tre.
menanimato nel suo insieme o in una o alcune delle tre... resterei
ii-1-181: si veda la dottrina sulla origine o natura del linguaggio... che
un vegedi complessi di forze militari (o anche di postarsi indipendentemente dai fattori interni
un luogo a un altro, a piedi o con mezzi oppure indotte, cioè prodotte
manife 7. azione insurrezionale o rivoluzionaria, si ripromette, viene definito tattico
rivoluzionaria, si ripromette, viene definito tattico o tatticoispirata a princìpi politici o economici diversilogistico
definito tattico o tatticoispirata a princìpi politici o economici diversilogistico; in rapporto invece con l'
mezzi impiegati, viene sciare un'autorità o un sistema politico costidistinto in movimento di
ferrata e per acque interne, marittimo o lire nuove istituzioni e strutture politicoaereo)
) ', azione bellica, incursione o assalto imeconomiche (anche nelle espressioni fare
provviso, mossa strategica. -anche: manovra o movimento, essere in movimento).
-anche: tuevoluzione di militari in parata o in esercitamulto, sommossa, rivolta,
. milit. manovra di trasferimento di unità o boccaccio, i-24: ancora di nostro
ordina vari movimenti militari a piacere de'recitanti o direttori di essi. colletta, i-116
ciò che -per estens. viaggio o partenza da un luogo; vuoi. m
personale da una sede a un'altra o da un incarico a un altro.
, che non mi mandino in sardegna o a napoli. ferd. martini, 1-ii-519
11. per estens. tendenza, corrente o organizvogli in una stazione ferroviaria; intensità
zione, allo sviluppo di determinate idee o opi e per un determinato
ecc. 10. azione, iniziativa o provvedimento. bonichi, 109: l'
cose che potevano scemare loro la grazia o eccitarsi contro l'odio del valentino.
-con riferimento ad atti di devozione o di fede. ottimo,
era pieno. -opera di persuasione o di convincimento, esortazione, consiglio,
la tua pace, fu una arroganza o vero movimento non savio. m.
della negoziazione per la pace quale oltravano o arretravano secondo il vario movimento che ricevevano
-per estens. modo di agire o di operare in determinate circostanze o situazioni
agire o di operare in determinate circostanze o situazioni. -anche: costume, usanza
niente al postutto il caso nioni o di una dottrina o di un indirizzo culturale
caso nioni o di una dottrina o di un indirizzo culturale, politico,
politico, religioso, artistico; modalità o processo di sviluppo e di evoluzione di
, di una corrente, di una dottrina o della vita politica, economica, culturale
di persone che faccettano, la professano o vi aderiscono. latini, rettor
, sì, ma è concepito da menti o troppo deboli o isolate dal movimento dei
è concepito da menti o troppo deboli o isolate dal movimento dei tempi, per
1-171: l'idea della nazionalità è stata o il soggetto espresso o la materia intima
nazionalità è stata o il soggetto espresso o la materia intima e vitale del movimento
: nel periodo 1898-1912, -atteggiamento o discorso volto a suscitarecoinvolgere) gruppi sociali molto
classi, negli altri una buona disposizione o sentimentinazioni o aree culturali o altre categorie di
negli altri una buona disposizione o sentimentinazioni o aree culturali o altre categorie di di
carte sì, qualunque cosa o santissima o nefandissima elle contengano, il fuoco egualmente
morale sessuale accettata comunemente; improntato o derivato da sfrenatezza e lussuria. -
: in niuna di queste provincie dell'isole o di terra ferma che si sono scoverte
734: senza mirar s'è lecito o nefando, / fan [le donne]
più! -che costituisce una perversione o deviazione sessuale; contro natura, omosessuale
e del corpo nefandi affogano nella mota o paludi. -aggressivo, feroce (un
. caratterizzato da azioni delittuose e crudeli o da eventi luttuosi. -anche: foriero di
fantasia popolare. -che è o è stato sede di turpitudini, di
6. che provoca repulsione fisica o morale; ripugnante, mostruoso di forme
de le vivande. guarini, 108: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'
8. per estens. preparato, eseguito o compiuto in modo rozzo e approssimato,
, brutto (e ha valore iperbolico o scherz.). monti, i-327
ad un ozio misto d'infami voluttà o ad ambiziosi e nefari pensieri miravano. foscolo
e nefario odio fraterno. -riprovevole o illecito nell'ambito della morale sessuale.
matrimoni tra la figliuola e il padre o della madre col figlio? eppure è
apollo che insegue dafne alludeva agl'indovini o àuspici delle nozze, che perseguitavano per
sabba di larve demoniache / bevi, o terra di eroi, rivi di fiel.
e la proibizione derivava da motivi rituali o, anche, dall'anniversario di sconfitte
come sfavorevole, malaugurato e infausto, o capace di influire negativamente su un'impresa
egli a formare stati di quando convenga o no raddoppiare una posta, dichiarare fasti
no raddoppiare una posta, dichiarare fasti o nefasti i giorni della settimana per giocare
: vanno dietro agli auguri dei giorni fasti o nefasti per venire alle mani, e
da sciagure; penoso per tristi ricordi o per un anniversario doloroso. ferd
vescovado. -caratterizzato da sventure o dalla rovina, dalla decadenza (un
dei peruviani. 2. che fornisce o rappresenta un presagio negativo e infausto;
nefasti. 4. che è o si può rendere responsabile di scelleratezze;
. sm. plur. vicenda, azione o impresa che ha un esito infelice e
che ha un esito infelice e inglorioso o è ricordata con una connotazione di disprezzo
eccesso di silice, di colore bianco o grigiastro con lucentezza vetrosa, che forma
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della nefelina; che ne contiene
caratteristico della nefelina; che ne contiene o ne è costituito. nefelinite,
la velocità di intorbidamento di una soluzione o di una sospensione. = voce
e dal tema di ypà? < o 'scrivo, registro '. nefelogramma
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della nefelometria; che ne costituisce
nefelometro, sm. fis. strumento o dispositivo usato per effettuare analisi di nefelometria
diminuzione della vista per annebbiamento della cornea o per cataratta. = voce
, comp. dal gr. vé? o <; 'nube 'e x6yo£
, comp. dal gr. vé? o <; 'nube 'e oxornà
si riferisce, che è proprio della nefoscopia o del nefoscopio; che si avvale del
si distinguono il nefoscopio a visione diretta o a rastrello, costituito da un'asta
piccole dimensioni, quello a riflessione o a specchio, in cui il movimento
limitata a uno dei due poli, o radicale, se estesa alle formazioni che
che si riferisce, che è proprio o caratteristico del nefridio. nefrldio,
prodotti catabolici accumulati nel liquido celomatico o nel sangue per espellerli e può paragonarsi
le affezioni delle tonsille, con l'angina o con la scarlattina e può essere predisposta
cioè male dei reni dependente da arena o da calcolo. guadagnali, 1-i-99:
nulla. nefrite. stare a letto tre o quattro mesi, ben riguardata dal fresco
e tenace, di colore verde o verde grigio, di peso specifico più
antichità per la produzione di oggetti artistici o anche di uso comune come armi e
portandola che tocchi la carne, o lo scema o del tutto lo sgombra.
la carne, o lo scema o del tutto lo sgombra. bossi, 245
nome dato da werner alla giada nefritica o nefrite di
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della nefrite; che è provocato
nefrite; che è provocato dalla nefrite o da una malattia renale. -anche:
3. sm. persona affetta da nefrite o che soffre di malattie renali.
bossi, 245: giada nefritica o nefrite di hauy, detta volgarmente
orinario, nato entro la cavità o la sostanza del rene. = voce
cal coli, di renella o di arenula nei reni o nel bacinetto,
, di renella o di arenula nei reni o nel bacinetto, per precipitazione delle sostanze
) in granuli che possono essere espulsi o, se di maggiori dimensioni, si incuneano
dei processi morbosi che possono colpire uno o entrambi i reni; sono generalmente distinti
seconda del tipo, degenerativo, infiammatorio o arteriosclerotico, delle lesioni, o,
infiammatorio o arteriosclerotico, delle lesioni, o, secondo il metodo di cura,
gravidanza, con una frequenza del 2 o 3 %, di solito nel terzo
-ci). medie. che promuove o favorisce la formazione di tessuto renale.
massa di adipe; può essere congenito o dovuto a dimagramento o provocato dallo sbancamento
può essere congenito o dovuto a dimagramento o provocato dallo sbancamento dell'addome, e
conseguenza malessere locale e disturbi digestivi, o, nei casi più gravi, la
l'applicazione di una cintura ortopedica, o, nelle situazioni più gravi, un'operazione
provocano ischemia (nefrosclerosi primitiva), o rappresentare la fase più avanzata della glomerulo-
fase più avanzata della glomerulo- nefrite diffusa o della nefrite interstiziale (nefrosclerosi secondaria)
varie forme, come la nefrosi idiopatica o genuina, non riferibile a un processo
. -ci). che deriva o che è provocato da spasmi renali.
riferisce, che è proprio della nefrosi o che ne deriva. nefrotifo, sm
. sindrome in cui la febbre tifoide o il tifo petecchiale è complicato da nefrite
praticata per asportare calcoli contenuti nel parenchima o per eseguire prelievi bioptici. ramazzini
capacità di influenzare il trofismo del rene o di provocarne l'ipertrofia.
proprio del nefrotropismo, che lo provoca o che ne deriva. nefrotropismo,
da un farmaco, da una tossina o da un microrganismo nei confronti del rene
. invar. persona che non riconosce o fa finta di ignorare i debiti che ha
condennato per forma di capitolo di quello maleficio o vero cosa sopra la quale avesse facto
queste conferenze di pietro, che furono o cagione o occasione del negamento.
di pietro, che furono o cagione o occasione del negamento. =
che nega; che afferma la non realtà o la non verità di qualcosa; che
cose, sia a doni e beni spirituali o morali, sia al consenso, all'
so negarti. varano, 1-280: o perché poi / spiegasti a me poc'anzi
agire, di impegnarsi in un'attività o in un'esperienza; opporsi alla richiesta
di un servizio, di una prestazione o, anche, di una rinuncia,
con una prop. subordinata. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
subordinata. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 447: novella
suo maggiore e negali di fare l'onore o 'l servigio che per ragione li dé
(1-iv-34): invitato a uno omicidio o a qualunque altra rea cosa, senza
fare qualcosa, a prestarsi a una collaborazione o a un rapporto, a condiscendere a
, che impediva ogni deliberazione di qua o di là, e molto meno si poteva
dante, inf., 5-81: o anime affannate, / venite a noi
. ostacolare, impacciare; rendere difficoltoso o impossibile (con riferimento sia all'ambito
all'ambito fisico, sia a quello morale o esistenziale). esopo volgar.,
il cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte,
accanimento che potesse essere l'alba, o magari l'aurora. 4.
è vero, dichiarare falso in parte o in tutto ciò che altri sostiene;
poter negare (anche in forma incidentale o come intercalare o con valore enfatico):
anche in forma incidentale o come intercalare o con valore enfatico): riconoscere come
all'affermazione piena, indicando talvolta scetticismo o indifferenza). chiaro davanzati, 23-7
par che tu nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo /
. fausto da longiano, iv-153: o pannunzio, mi accusi che temo molto la
innocenti. -ant. non ammettere o non voler ammettere in alcun modo l'
l'uomo, quando è domandato, nieghi o taccia od oscuro risponda, acciocché 'l
! ». 5. dichiarare o dimostrare la non esattezza, l'infondatezza
dimostrare la non esattezza, l'infondatezza o anche la non sussistenza di un
teologica; disconoscere un'entità spirituale o mentale; confutare i fon
, di un metodo; contestare o ricusare l'interpretazione di un fenomeno
caldo ed umido, affermando ogni cosa calda o essere o in poco tempo secca divenire
, affermando ogni cosa calda o essere o in poco tempo secca divenire. giannone,
di aver agito in un certo modo, o, in partic., di aver
, purg., 31-37: se tacessi o se negassi / ciò che confessi,
si nieghi quel che si dimandi o che si alleghi dall'attore, in tal
siché al reo basta il vincere negando o fuggendo per mancamento della prova dell'attore
. citolini, 450: le azzioni sono o de'privati o de'publichi. quelle
450: le azzioni sono o de'privati o de'publichi. quelle de'privati sono
ammettere, non considerare vera, reale o possibile una qualità, una dote, una
, una caratteristica di una persona (o anche di un gruppo, di un
di un popolo, ecc.), o non riconoscerne l'autorità, una carica
, che, anche in forma incidentale o come intercalare o con valore enfatico,
anche in forma incidentale o come intercalare o con valore enfatico, comporta un significato
., i-11-11: villania fa chi loda o chi biasima dinanzi al viso alcuno,
sanza cadere in colpa di lodarsi o di biasimare. -dichiarare non vera
, non reale, falsa una qualità o un carattere attribuito a un soggetto inanimato
. esprimere una negazione; conferire valore o significato negativo (con partic. riferimento,
cosa che si attribuisce al soggetto affermando o gli si leva negando dicesi il predicato
aria. 9. non riconoscere o dichiarare di non conoscere qualcuno o qualcosa
riconoscere o dichiarare di non conoscere qualcuno o qualcosa a cui si è invece legati
a cui si è invece legati, o per propria scelta o per ragioni oggettive
invece legati, o per propria scelta o per ragioni oggettive; rinnegare, tradire
accoglie, / sempre, od aperta o chiusa, / la sua modestia e le
che toglie via quanto le sarebbe necessario o conveniente, quanto ella colla sua interiore
13. locuz. -negare fede o credenza a qualcosa o a qualcuno:
. -negare fede o credenza a qualcosa o a qualcuno: non credere a quanto si
qualcuno: non credere a quanto si afferma o a chi lo afferma, non riporvi
il varco: non permettere il passaggio o l'entrata; non lasciar passare.
da la riva, xxxv-1-690: quella nave o el era fo tuta scavezada / e
distintivi tradizionali del supremo potere politico centrale o regionale fra le popolazioni dell'etiopia cristiana
linguaggio della filosofia sartriana, esperienza psicologica o esistenziale che implica la negatività come componente
sf. risposta sfavorevole a una richiesta o a un invito; diniego, rinuncia;
, iii-887: il 'ne '(o piuttosto il * n'è ') interrogativo
non 'in un semplice ''n 'o 'n''. quel * n'è
immagine ottenuta esponendo alla luce una pellicola o una lastra trattata con materiale fotosensibile,
particolari acidi (e in essa il chiaroscuro o i colori risultano invertiti rispetto a quelli
reali). -anche: la pellicola o la lastra che contiene tale immagine;
direttamente dalla macchina sulla lastra di vetro o su altra materia trasparente, convenientemente preparata
rimanere, stare, tenersi sulla negativa o sulle negative', stare fermo, tenersi
, stare fermo, tenersi saldo nella o sulla negativa: negare con decisione,
conservare un atteggiamento di decisa ripulsa, o anche di pregiudiziale e totale ostilità o contrarietà
o anche di pregiudiziale e totale ostilità o contrarietà; radicarsi in un assetto ideologico
, scientifico, culturale di completa opposizione o di rifiuto. bibbiena, 246
disse, non ho moneta in cassa, o signore. sbarbaro, 1-184: a
il mezzano soggetto della maggiore estremità affermativamente o negativamente. -per mezzo di un concetto
non sono pertinenti a un dato oggetto o concetto. - anche: per esclusione
si può dire in dui modi, o negativamente o positivamente. segneri, iii-3-13
dire in dui modi, o negativamente o positivamente. segneri, iii-3-13: può
4. in modo che comporta o indica un rifiuto, un diniego.
rito che lo rende indissolubile, l'uno o l'altro degli sposi, o tutti
uno o l'altro degli sposi, o tutti e due, vi rispondono negativa-
briciole. 6. con risultati o effetti negativi; in funzione negativa.
concorrere alla formazione di una proposizione o di un'espressione negativa. varchi,
: i corpi, risolvendosi in vapori o in un fluido elastico, si caricano
2. per estens. atteggiamento scettico o critico nei confronti di qualsiasi decisione,
di ciò che è associato, inerente o contraddistinto dall'idea di negazione, di
una realtà, per lo più immateriale o concettuale, che viene definita o conosciuta
immateriale o concettuale, che viene definita o conosciuta in modo negativo, per quello
nella negatività erosiva della filosofia di hume o nel criticismo di kant, forse avrebbe
pazzo ', verso le sollecitazioni più o meno esplicite che gli si facevano per
di legno. -ant. che induce o ha la capacità di far negare o
o ha la capacità di far negare o rifiutare. bufi, 1-357: elli
. che nega un fatto, un evento o anche una propria responsabilità (una persona
turbare l'altro nell'esercizio delle sue funzioni o nuocere od impedire o ritardare i mezzi
delle sue funzioni o nuocere od impedire o ritardare i mezzi stabiliti per effettuare la
un impedimento; che ha la proprietà o la capacità di impedire, di ostacolare,
. 4. che consiste unicamente o preminentemente nell'astensione da determinate azioni,
.; che si definisce per la mancanza o l'assenza di determinati caratteri, requisiti
, requisiti, possibilità; che nasce o si origina da una condizione di assenza
privazione, di difetto oppure la implica o la comporta; che consiste nella cessazione
la comporta; che consiste nella cessazione o nella diminuzione di qualche elemento sostanziale o
o nella diminuzione di qualche elemento sostanziale o accidentale. pallavicino, 8-87: il
scandalose è di esserne da dio punite o con pena negativa nella sottrazione di qualche
di qualche aiuto maggiore..., o con pena positiva, nello scaricamento di
che costituiscono l'oggetto precipuo dell'esperimento o della ricerca (il risultato, l'esito
ogni, nessuno, e simili, afferma o niega. esempio dell'affermativa sia:
ricco, alcun uomo non è ricco; o veramente: nissun uomo è ricco,
di diverso dai giudizi 'affermativi 'o * negativi ', se non nella '
. gramm. che nega, che contiene o implica una negazione (una parte del
, particelle negative generali che dinotano privazione o negazione, vagliono 'non punto '
azione, ecc. come non attuato o non esistente. 7. che rappresenta
non esistente. 7. che rappresenta o definisce un oggetto o un concetto dichiarando
7. che rappresenta o definisce un oggetto o un concetto dichiarando ciò che esso non
. paleotti, l-11-457: nel diffinire o descrivere l'essenza d'iddio,.
quantunque degna tra noi, senza imperfezzione o dipendenza, presero partito di dichiararla con
create, quando si tratta d'individui o di specie o di generi secondari, si
si tratta d'individui o di specie o di generi secondari, si può benissimo
le dottrine rosminiane] per un rispetto o per l'altro..., conducono
brutale, coperta di religiosi velari, o avanzante dentro la nube di polvere dell'orda
un determinato soggetto; può essere universale o particolare, ed è indicato rispettivamente con
indicato rispettivamente con i simboli e e o. -sillogismo negativo: la cui conclusione
, la capacità di riuscita di qualcosa o di qualcuno (un giudizio, una
: non è vero che il nessun conto o il conto negativo che io faccio dei
ma proponevano, secondo i generi, o princìpi del pari astratti quantunque opposti,
princìpi del pari astratti quantunque opposti, o princìpi non abbastanza recisi e determinati da
comportandosi nel modo che gli e richiesto o che si confà alla sua condizione;
; inefficiente, incapace (una persona o, anche, un'istituzione).
non sono nulla in niun governo, o per dir meglio sono esseri negativi. a
, a quei ch'operano per ira o per intolleranza io non commetterei un ufficio
un ambito in cui siano state più o meno convenzionalmente istituite le due alternative possibili
fìsico sia morale, può essere positivo o negativo. il primo ci rappresenta la
, infausto, sfavorevole; che procura o è caratterizzato da difficoltà, infelicità,
per la parte che in essa, negativa o positiva, nel perdere la città o
o positiva, nel perdere la città o nel riaverla, aveva avuto m.
4-18: questi movimenti sono sintomi positivi o negativi del nuovo mondo che si sviluppa?
-radicale negativo: radicale che porta una o più cariche negative (ed è detto
elettricità negativa '. chiamansi 'elementi 'o 'composti negativi, od anche '
l'assurdo d'una massa negativa del primo o terzo satellite rispetto al secondo.
. in ottica, che presenta il chiaroscuro o i toni invertiti rispetto a quelli reali
che si ottiene su carte, lastre o pellicole sensibili, impressionate dalla luce in
riproduzione fotomeccanica, immagine ottenuta su lastra o pellicola con toni invertiti rispetto a quelli
neri, e il negativo a mezza tinta o continuo, se l'originale ha un
a colori, trasparente (diapositiva) o opaco (per lo più su carta
di una fotografia. -al negativo o in negativo', in modo che un'immagine
modo che un'immagine appaia con colori o toni o col chiaroscuro invertiti rispetto alla
un'immagine appaia con colori o toni o col chiaroscuro invertiti rispetto alla sua realtà
chiaroscuro invertiti rispetto alla sua realtà, o anche, semplicemente, in bianco e
antitetico rispetto a quanto la realtà comporta o comporterebbe; in base a considerazioni contrarie
fr. nègatif. negati voscòpi o, sm. negatoscopio. =
, 4-726: un diffetto non scorto, o se pur scorto, / tanto più
ed accettate dalla volontà del popolo tutto o negate dalla minor frazione di questo.
confronti di particolari attività, ambiti teorici o pratici, ecc. -anche con riferimento
= deriv. da negativo] o negativo], col suff. -one,
nega la veridicità di un fatto o desistenza di un oggetto; che non riconosce
oggetto; che non riconosce la validità o il valore di qualcosa. fra giordano
per un poco per cristiano da taluni, o da altri come un negatore di tutte
e proiettili pensanti contro lo straniero prepotente o il critico negatore. pasolini, 9-124:
eventualmente anche per far cessare le turbative o le molestie commesse dal terzo in nome
temerne pregiudizio. se sussistono anche turbative o molestie, il proprietario può chiedere che
alla particella positiva, cioè al positrone o positone). = voce dotta,
'd'ogni cosa è vera la negazione o l'affermazione ', cioè che d'
d'ogni cosa si può dir veramente o che ella è o che ella non è
può dir veramente o che ella è o che ella non è. b. segni
forma il * zero 'differenziale, o sia la 'negazione 'd'ogni differenza
incerti gli uomini quale fusse più vera o la negazione dell'uno o l'affermazione
fusse più vera o la negazione dell'uno o l'affermazione dell'altro. muzio,
lingua italiana può risultarne un senso negativo o nascerne l'attenuazione di un'affermazione,
valore e il significato di una frase o di un singolo membro di essa;
negazione non affetta il verbo, ma o il soggetto o l'attributo o l'uno
il verbo, ma o il soggetto o l'attributo o l'uno e l'altro
ma o il soggetto o l'attributo o l'uno e l'altro, è affermativa
quattro guise gli oppositi s'intendono, o come li sopra nominati per contrarietà.
nominati per contrarietà..., o come 'leggere e non leggere '
non sono applicabili a un determinato concetto o oggetto; conoscenza negativa. tasso,
, dunque in lui è la cecità. o. rucellai, 4-78: il freddo
spirale, dipinta a caratteri d'oro o forse composta con pietre di musaico (chi
(anche con riferimento a valori etici o politici); sconfessione, rigetto,
: intendo una volontaria negazione della conosciuta o sospettata divinità. rosmini, 3-85:
, e quando sentiva biasimar la guerra o far presagi sinistri, faceva dietro le
da notare come avessero loro principio dalla satira o, in altri termini, dalla negazione
'bisogno di cantare 'di un leopardi o di un baudelaire, della cui razza
provengono dalla 'negazione 'del poeta o che della sua 'negazione 'sono
materia. 6. non concessione o non accettazione di qualcosa; diniego,
promessa, la fece soprastante alla chiesa o cappello... del sole.
. entità, realtà, modo di pensare o di agire, fatto, evento che
realtà, evento, ecc., escludendoli o opponendosi loro irrimediabilmente; violazione, annullamento
concetto della creazione e delle cause occasionali o prestabilienti. carducci, iii-5-521: i nuovi
9. persona che non ha alcuna capacità o disposizione per una determinata attività, arte
-persona che ha caratteri fisici o spirituali opposti a quelli di un'altra
soggetto rifiuta di riconoscere la realtà fisica o morale delle persone o del mondo,
la realtà fisica o morale delle persone o del mondo, spesso limitandosi, in
2. figur. assenza di artifici letterari o retorici; spontaneità, naturalezza di stile
; né 'l 'risposemi ', o 'l 'comincia'io 'potean consuonare
che accusano la medicina di essere stazionaria o retrograda ed i medici di essere increduli
aire elli è difettuoso in essere neghittoso o in altre cose mal fare.
in un popolo guasto per molti vizi o neghittoso per nullità di sentire, sarà
i neghittosi / saran di rado fortunati o mai. zuccolo, 114: il neghitoso
membra. muratori, 8-i-21: ingegni o neghittosi o faticanti bensì, ma non
muratori, 8-i-21: ingegni o neghittosi o faticanti bensì, ma non dentro i
folta nebbia per vapor de tacque, / o neghittosi ucei per un tal gelo,
avendo veduti animali di singoiar bellezza o dipinti o vivi, ma torpidi e neghitosi
animali di singoiar bellezza o dipinti o vivi, ma torpidi e neghitosi, suole
in desiderio di scorgere qualche loro gesto o movimento vivace. ciro di pers,
è proprio di persona indolente e infingarda o nasce da abituale pigrizia e trascuratezza o
o nasce da abituale pigrizia e trascuratezza o ne è manifestazione e segno. guittone
quel neghittoso laccio, / prendi lena, o garzon, svegliati, e canta.
goloso, / per viver di lascivia o fottistero. foscolo, vi-217: tremendo,
neghittoso, inasprito da una sorda stizza o aggravato da una pena d'indefiniti desideri.
piume che affaticarsi in lanciare dardi, o malmenare spade, spiedi, acce,
fa la fama delle ninfe vostre, / o lieti iddii che '1 bel bisenzio
. fed. della valle, 61: o carro e ore, che portate il
lui voglie affrettate. -che scorre lentamente o torpidamente o sembra quasi immobile.
affrettate. -che scorre lentamente o torpidamente o sembra quasi immobile. f.
l'alma. bianchi, 114: o anima, che pensi? / che vaneggi
proteso al futuro. -senza fare o aver fatto nulla; senza lavorare.
valicato. 2. con atteggiamento o gesto indolente. baretti, 2-277:
lavorando coll'ago, quale bevendo caffè o sorbetto, e quale neglettamente buttata sul
. borghesi, lxv-107: io tolsi, o sdegno, al sacro monte in duce
perché sollecitasse i soccorsi alla piazza, o negletti o lentamente preparati dal generale.
i soccorsi alla piazza, o negletti o lentamente preparati dal generale. f.
altre scienze, che, come neglette o non credute, non avean seggio ne le
le file primarie, perciò s'assidean o stavan ritte in piè dietro alle narrate
1-86: qualche indovino j interroghiamo, o sacerdote, o pure / interprete di
qualche indovino j interroghiamo, o sacerdote, o pure / interprete di sogni..
è l'ira: / se di preci o di vittime neglette / il dio n'
-lasciato in abbandono (un edificio o una sua parte). g
fondo. 2. non coltivato o non più coltivato; incolto, brullo
-selvatico. goldoni, xiii-15: o valli, o monti, o balze,
goldoni, xiii-15: o valli, o monti, o balze, o selve
xiii-15: o valli, o monti, o balze, o selve ombrose, /
valli, o monti, o balze, o selve ombrose, / o fiumi,
balze, o selve ombrose, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti
selve ombrose, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti, / o
, / o fiumi, o fonti, o chiari ruscelletti, / o folti boschi
o fonti, o chiari ruscelletti, / o folti boschi, o grotte tenebrose,
ruscelletti, / o folti boschi, o grotte tenebrose, / o fiori, o
boschi, o grotte tenebrose, / o fiori, o piante, o frondi,
o grotte tenebrose, / o fiori, o piante, o frondi, olmi negletti
, / o fiori, o piante, o frondi, olmi negletti.
allevare e di negletti / semi cibarsi o di nocivi insetti. e. nencioni,
v-128: sulla compianta bara / componimi, o sorella, una ghirlanda / de'più
insegni / in questa nostra etate / augusto o mecenate / il qual conforti o sproni
augusto o mecenate / il qual conforti o sproni, / porga subsidio o doni /
qual conforti o sproni, / porga subsidio o doni / alli animi gentili, /
voi foste generalmente, per trascuranza viziosa o per false massime di governo, allevati
massime di governo, allevati nell'ignoranza o abbandonati all'errore. alfieri, iii-1-124
: originale? i contemporanei invidiosi o da lui negletti o da lui guardati troppo
contemporanei invidiosi o da lui negletti o da lui guardati troppo alteramente potranno negarlo
e negletto. gualterio, 16-36: o bella e vera, / non caduca virtù
potevano riguardare come popoli, se non chiusi o negletti, almeno tenuti in soggezione e
4. non fatto oggetto di attenzioni o di privilegi; abbandonato, lasciato solo
; solitario. benivieni, i-8a: o dafni, o crudel dafni che negletto /
benivieni, i-8a: o dafni, o crudel dafni che negletto / tirside lasci
essa. pascoli, 470: restavi [o saggina] negletta nei solchi / quand'
carme. -piccolo, di modesta o povera apparenza. stigliani, 2-2:
ricche. lemene, ii-314: dinne, o spirto beato, or dinne come /
/ oserà sciorre il canto, / o nato fanciul santo, / de la tua
casaregi, 65: sconosciuto ruscelletto, / o negletto / nome alcuno ei non avrebbe
d'ogni lezio. -non ben chiuso o sistemato (un capo di abbigliamento)
presenta trascurato, non ben assettato, o non del tutto finito, curato, o
o non del tutto finito, curato, o anche è scelto per il carattere semplice
a studio, come usano al mare o in montagna. -sostant.
crine mal tessuto, negletto e senza pompa o vanità iovenile, vi son comparsa avanti
, sporchetto. -privo di ogni ornamento o monile, o, anche, lasciato
-privo di ogni ornamento o monile, o, anche, lasciato libero e sciolto
su le brine, / beate, o voi, che 'n disusata foggia, /
con abiti semplici, senza ornamenti, o anche malandati e sgualciti; che non
; che non si è ancora abbigliato o non si è acconciato completamente o appare
abbigliato o non si è acconciato completamente o appare scarmigliato, malvestito, in disordine
2-18: non sai ben dir d'aaorna o se negletta, / se caso od
aspetto mio, che più non regio o curo? / guarda come è negletto oltra
curato (uno stile); composto o scritto con stile o in un linguaggio
stile); composto o scritto con stile o in un linguaggio poco curato, disadorno
curato, disadorno (un'opera letteraria o artistica). -anche in espressioni di
virtuosità e hanno l'aspetto più ingenuo o più negletto. -sostant.
. -non letto (un libro o anche uno scrittore); non studiato
anche uno scrittore); non studiato o non seguito (un indirizzo di pensiero)
v-475: spezzate le vostre cetere, o poeti, non saprei se più bugiardi
poeti, non saprei se più bugiardi o fanatici, se più sfortunati o negletti.
bugiardi o fanatici, se più sfortunati o negletti. pisani, 177:
: il picciolo dono che vi offre, o signore, non è una di quelle
-che sembra (e non è) rozzo o troppo semplice; naturale, spontaneo.
di maniere familiari, di allusioni particolari o triviali. d'annunzio, i-694:
: sapete, conte, quel ch'importa o costa / a me lo
impadronì di varie città; poiché i visconti o non avevano preveduta una tale invasione,
solo è dalla folla di piccoli scrittori o negligentato o disprezzato perché di nazione goto
dalla folla di piccoli scrittori o negligentato o disprezzato perché di nazione goto e capo
curato, non fatto oggetto di pettinatura o di acconciatura. bocalosi, ii-103:
nel compiere i doveri del suo ufficio o della sua condizione (o quelli dettati
del suo ufficio o della sua condizione (o quelli dettati dalle norme del vivere civile
del vivere civile e della cortesia) o anche ciò che gli può essere utile o
o anche ciò che gli può essere utile o conveniente; che non adempie a doveri
mi ritrassi, / né sappia quando o dove io ti lasciassi! nannini [
fatto suo che quando egli truova negligente o addormentato colui a chi egli vuol far
fare i negligenti, li suoi pari o quelli che in virtù minori di lui
incresca: / onde nel verno muore, o ch'ei mendica, / e spesse
. -in relazione con un complemento o con una prop. subordinata, che
lambito preciso della trascuratezza e della negligenza o la persona nei cui confronti sono venute
: in questo solo merita l'uomo o pena o gloria, cioè se è
questo solo merita l'uomo o pena o gloria, cioè se è sollecito o
o gloria, cioè se è sollecito o negligente d'osservare li comandamenti di dio
, i-4: io mi aadomando dormi-al-fuoco o l'ozio, / che voi vogliate
tasso, ii-37: non so se quelli o se questi fini mi siano maggiormente impediti
, il-xxm-io: i laichi come cherichi o nigligienti o non potenti altressì pagare al-
: i laichi come cherichi o nigligienti o non potenti altressì pagare al- qune dette
quella parte di compagnia che ha pareggiato o in tutto o in gran parte il suo
compagnia che ha pareggiato o in tutto o in gran parte il suo debito ritorca
pigro, accidioso; che non fa nulla o non si occupa di nulla.
dante, purg., 4-no: o dolce signor mio diss'io, adocchia /
, da pigrizia, da scarsa sollecitudine o ne è segno. bembo, 10-v-35
pericoli. -che nasce da superbia o da senso di superiorità. cesarotti,
. 5. trascorso nell'ozio o nella prigrizia o, anche, nell'
5. trascorso nell'ozio o nella prigrizia o, anche, nell'incuria dei propri
rosso. 6. che testimonia o simula spontaneità, naturalezza o anche noncuranza
che testimonia o simula spontaneità, naturalezza o anche noncuranza, disinvoltura. brusoni,
uso avverbiale: pigramente, con poca o nessuna cura; distrattamente, senza prestare
nigrigentemènte), avv. con poca o nessuna cura e attenzione o sollecitudine;
con poca o nessuna cura e attenzione o sollecitudine; con scarsa o nessuna diligenza
e attenzione o sollecitudine; con scarsa o nessuna diligenza; trascuratamente. giamboni
volgar., 47: s'alcuno immondamente o negligentemente tratterà le cose del monestero,
insidie e agguati a quelli che dormivano o negligentemente le robe loro guardavano. oliva,
negligentemente ci serve e di chi forse o scarsamente ci provede o duramente ci regge
e di chi forse o scarsamente ci provede o duramente ci regge sono virtù che,
ben vivere. -senza far nulla (o facendo ben poco); combinando poco
facendo ben poco); combinando poco o nulla. s. bernardo volgar.
devono le cause narrarsi, non negligentemente o falsamente, ma con verità ed accuratezza.
fuori. 5. senza acconciatura o pettinatura; senza aver provveduto o provvedere
acconciatura o pettinatura; senza aver provveduto o provvedere a pettinare i capelli.
), sf. mancanza (omissione o insufficienza) di diligenza; mancanza di
di sollecitudine nel fare il proprio dovere o nell'ottemperare ai propri compiti; mancato
ai propri compiti; mancato, inadeguato o insufficiente impiego, nel compimento di un
impiego, nel compimento di un atto o nello svolgimento di un'attività che comporta
nello svolgimento di un'attività che comporta o può comportare responsabilità (morale, sociale
può comportare responsabilità (morale, sociale o legale), di energie e mezzi
e idonei a raggiungere un risultato positivo o a evitare effetti negativi, con la
presiedono al compimento di un tale atto o allo svolgimento di tale attività.
bibbia volgar., ii-28: l'uomo o la donna che cadrà in peccati i
delle due cose già dette per vizio o per nigligenzia si sottraeva o meno
vizio o per nigligenzia si sottraeva o meno che bene si servava, senza niun
la nigrigènzia ti guarda come dal nimico o da tuo nimico corporale, se vuoli arrivare
ariosto, 38-47: per non veder lasci o negligenza / l'onorata vittoria che t'
lunga e molto travagliosa, se la negligenza o l'arroganza de'difensori non l'avesse
molto breve. muratori, 7-iv-262: o per la negligenza de'nostri maggiori o
o per la negligenza de'nostri maggiori o per le guerre de'guelfi e ghibellini o
o per le guerre de'guelfi e ghibellini o per altre disavventure son periti non pochi
suoi subordinati che scoprisse rei d'avarizia o di negligenza. leopardi, i-238:
negligenza disface. -con un complemento o una prop. subordinata. cavalca,
noi ed esse in una incredibile quiete o vero negligenza. pascoli, ii-1679: 'lonza'
-inettitudine. machiavelli, 1-vii-519: o la loro negligenzia o lo animo di
machiavelli, 1-vii-519: o la loro negligenzia o lo animo di lorenzo, che vedutosi
con l'arme sua si difese, o lo aiuto di chi era seco, fece
-incuria. boccaccio, i-3: o tu, il quale alla somma degnità se'
esso lui [mercante fallito] negozi o lettere di cambi doveranno imputare alla loro
ne rimane trovasi in stato di abbandono o ai negligenza. -scarsa cura della
, per le solite negligenze postali, o piuttosto per le troppe diligenze di chi regola
, incarico, azione compiuta con scarso o nessun impegno, senza darsene cura,
559: non ti dare alla nigrigènzia, o uffiziale. leone ebreo, 14:
sa, sempre v'è qualche negligenza o difetto, ma quelli della vita attiva
. 3. trascuratezza nel vestire o nell'acconciarsi o nell'atteggiarsi (anche
. trascuratezza nel vestire o nell'acconciarsi o nell'atteggiarsi (anche artificiosa, per nascondere
in senso concreto: particolare dell'abbigliamento o dell'acconciatura che è o sembra non
dell'abbigliamento o dell'acconciatura che è o sembra non curato, trasandato. cavalca
2-18: non sai ben dir s'adorna o se negletta, / se caso od
cose nelle quali è più grata la negligenza o sprezzamento che la diligenza delle parole.
nella parte finalmente che pertiene alla diligenza o applicazione, dee l'accorto pittore ogni
nave quale vettore nei confronti del caricatore o mittente da ogni responsabilità per perdita o
o mittente da ogni responsabilità per perdita o danni patiti dalla merce trasportata per colpa
merce trasportata per colpa tecnica (incuria o errori) del capitano, del pilota
errori) del capitano, del pilota o dell'equipaggio nella navigazione o nel governo
del pilota o dell'equipaggio nella navigazione o nel governo della nave (ed è
l'armatore della responsabilità per qualsiasi errore o negligenza del capitano o di chi lo
per qualsiasi errore o negligenza del capitano o di chi lo sostituisce. negli stati
volgar., 9-104: sanza gran fatica o spesa si tengono [le api]
standovi con grandissima negligenza e senza scolte o guardie, furono una notte quasi tutti morti
guardie, furono una notte quasi tutti morti o presi da quattrocento cavalli leggieri e quattrocento
neglètti). letter. trascurare del tutto o in parte il compimento del proprio dovere
in parte il compimento del proprio dovere o l'esecuzione dei propri compiti o incarichi
dovere o l'esecuzione dei propri compiti o incarichi; omettere di compiere un'azione
incarichi; omettere di compiere un'azione o di assumere un atteggiamento necessario, opportuno
necessario, opportuno per il proprio vantaggio o per quello della comunità. dante
che amava le piante e che partì o neglige di curare la vita ch'egli provocò
perda. 2. non stimare o stimare molto poco; tenere in non
inutili imbarazzi / ciascun poi gli neglige o li trascura [i libri],
uno di chiavari, partitone quindici anni o più addietro, molto tempo prima della
passare sotto silenzio, tralasciare di esaminare o discutere un fatto o un problema o di
tralasciare di esaminare o discutere un fatto o un problema o di narrare un fatto
o discutere un fatto o un problema o di narrare un fatto o di usare
un problema o di narrare un fatto o di usare un mezzo adatto a conseguire
della logica e metafisica, con avere negletta o obbliata la moral filosofia che negli antichi
perché i risultati n'escono più clamorosi o più rapidi, neglige le minori più
. croce, iii-10-305: furono allora posti o agitati problemi che, dopo il 1870
l'ottima cura e che i medicamenti o le droghe di qualunque sorte gli rendono
non dare ascolto a una persona; provare o dimostrare indifferenza o disprezzo per essa;
una persona; provare o dimostrare indifferenza o disprezzo per essa; non preoccuparsi delle
ed oppressa una parte, tutta la società o presto o tardi, come ai un
una parte, tutta la società o presto o tardi, come ai un mal contagioso
per raccogliere molluschi sul fondo del mare o per ritirare il pesce preso da una
negoziàio, agg. letter. tipico o proprio del ceto dei negozianti, dei
(e designa una delle costituzioni o parti con cui, secondo la teo
considera chente ragione sia per usanza civile o per equitade. 2. che
., in una dichiarazione di scienza) o in ordine al quale il contenuto della
certi effetti giuridici a prescindere dall'esistenza o dal contenuto di una specifica volontà accompagnante
. -in partic.: chi possiede o gestisce un negozio, una bottega, un
giuseppe parini nasce in bosisio da padre contadino o negoziante in seta. pascarella, 1-66
ant. chi tratta, negozia, intavola o gestisce trattative nell'intento di concludere un
pacichelli, 2-440: ogni ministro publico o negoziante può parlare a s. m
traffici; dedicarsi a un'attività economica o finanziaria; commerciare, trafficare.
, 9-126: al presente gli uomini singoli o pochi insieme adunati ardiscono di negoziare e
incresce '. 2. svolgere o impegnarsi in trattative politiche o diplomatiche con
. svolgere o impegnarsi in trattative politiche o diplomatiche con lo scopo di stipulare un
chi negozia e tiene gli occhi bassi o in terra. -intercedere, farsi intermediario
una determinata occupazione, svolgere determinate incombenze o attività; lavorare; operare, essere
gli spirti stanchi er lo studiare o negoziare. pirandello, 7-327: - don
cogli ambasciatori, portarsi per la città o a negoziare o a trattar con altrui
portarsi per la città o a negoziare o a trattar con altrui. p.
di traffico, scambiare oggetti, merci o anche proprietà per lo più con denaro
per lo più con denaro; vendere o acquistare (anche con riferimento a titoli
e in somma quei che negoziano robba o danari non sono oggidì più avari,
) per mancanza ai relazioni con banchieri o commercianti costì, tu credessi difficile di
, ritenendosi per lo più il frutto o interesse della somma che sborsa. mazzini
. mazzini, 28-180: prega, o fa pregare da parte mia celeste menotti
un'altra cambialetta qui all'ordine mio o di nicola, tanto che si possa
, anche commerciale, per via ufficiale o diplomatica, con lo scopo di avvicinare
-trattare, svolgere una narrazione o un'azione scenica. agnolo segni
. sm. l'insieme delle trattative politiche o diplomatiche, degli incontri o, anche
trattative politiche o diplomatiche, degli incontri o, anche, degli intrallazzi, dei
patti, accordi, trattati fra due o più potenze (e spesso è usato al
più complessa e difficoltosa su questioni private o economiche, sulla stipulazione di un contratto
avevano in accostarsi a parlargli, perché o non dava audienza o, se la dava
parlargli, perché o non dava audienza o, se la dava, riusciva a'
aspro. c. dati, 7-36: o se potessero un giorno pubblicarsi all'età
alcuno. 5. attività commerciale o finanziaria; operazione economica; commercio,
question sollecita talvolta / il voler prima o poi, dietro o rimpetto,
/ il voler prima o poi, dietro o rimpetto, / il metter chiappa
rimpetto, / il metter chiappa in sedia o in sgabelletto. negoziatóre (negociatóre
. incaricato di stipulare un determinato patto o trattato o di stabilire e mantenere reciproci
di stipulare un determinato patto o trattato o di stabilire e mantenere reciproci rapporti diplomatici
mantenere reciproci rapporti diplomatici fra due o più potenze o stati; investito di una
rapporti diplomatici fra due o più potenze o stati; investito di una missione diplomatica
il suo braccio su la spalla altrui o per mano prendeva i negoziatori. guarini,
: gli pareva di essere stato grande stratèga o grande negoziatore. 2. ant
ingrosso sia al minuto; dedito ad attivitàeconomiche o finanziarie; mercante, commerciante, negoziante
overo per dio omnipotente non fugir morte o dispendio alcuno de la vita, per
de la republica e de la patria o de le vidue e pupilli, ed ène
.). rettori, 70: o che bel negoziator di mogliazzi è 'l
negoziazióne [negodazióne), sf. operazione o insieme delle operazioni che si compiono percondurre
delle operazioni che si compiono percondurre trattative politiche o diplomatiche o, anche, per trattare
che si compiono percondurre trattative politiche o diplomatiche o, anche, per trattare questioni e
un compì, che indica l'argomento o il fine delle trattative. tiepolo,
uno degli stati appartenenti a una lega o aderenti a un patto. nicolò
più complessa e difficoltosa su questioni private o economiche; trattazione di una faccenda di
linguaggio giuridico, stipulazione di un contratto o di un complesso di contratti aventi per
di contratti aventi per oggetto merci o titoli (con partic. riferimentoall'attività contrattuale
di protezione doganale a favore di questo o quel ramo della attività nazionale. -con
quali eziamdio se noi li volessimo cercare o compiere non possiamo. sannazaro, iv-331
. -in relazione con un agg. o con un compì, che indica e
al quale si riferisce una determinata faccenda o nel quale si esplica una particolare occupazione
nel quale si esplica una particolare occupazione o attività. dante, par.,
capace di susciquisti. tare preoccupazioni intellettuali o psicologiche), 5. banc
. 5. (nelle espressioni negozio secolare o del secolo, -distinta di negoziazione:
. -e). ciò che si deve o si si raccoglie. to / osam,
vuole fare, ciò che si fa normalmente o in parti templativa, rimossi
colari circostanze, in quanto sta a cuore o ri piene di popoli che
e, quanto di importanza più o meno rilevante (e spesso è
plur., con un agg. possessivo o con un qual si voglia negozio
dignità. zione, attività, impegno lavorativo o professioariosto, 27-15: ad un altro
diede negozio / d'afnale, fisico o intellettuale, per lo più faticoso, frettar
nominativo, del verbo e dell'accusativo o altro caso, senza rigiri artifiziosi.
(per lo più nelle espressioni negozio amoroso o d'amore). epicuro,
casca addosso un negozio simile! -affare o faccenda per lo più disonesta, non
, all'economia, alla politica interna o estera di un paese, di una
stato (anche nelle espressioni negozio pubblico o del pubblico, negozio di stato,
di quella città. -da negozio o di negozio (con valore aggettivale):
stato nella cancelleria. -lettera di negozio o di negozi: lettera per lo più
più ufficiale relativa ad affari di stato o anche a trattative, a negoziati.
questione che non è stata mai o non è stata ancora trattata o affrontata,
o non è stata ancora trattata o affrontata, che non ha precedenti;
uomini famosi per valor di guerra o per lettere o per negozio ne le corti
valor di guerra o per lettere o per negozio ne le corti sono il più
, negoziato fra i rappresentanti di due o più potenze o stati incaricati di stipulare
i rappresentanti di due o più potenze o stati incaricati di stipulare un accordo diplomatico
lunga contesa per opera di prudenti persone o condursi al nigozio o ridursi alle armi
di prudenti persone o condursi al nigozio o ridursi alle armi o svanire, come dicono
condursi al nigozio o ridursi alle armi o svanire, come dicono i medici, per
per sicurtà delle altre città, dichiaratesi o che si dichiareranno per l'avvenire unite
cose seguite. priuli, li-1-422: o il negozio era affatto rotto o il
li-1-422: o il negozio era affatto rotto o il papa avea tradito il re,
fini illeciti e disonesti, fra due o più persone o gruppi di persone;
disonesti, fra due o più persone o gruppi di persone; intrigo, intrallazzo
si basa sullo scambio di beni naturali o artificiali o, anche, di servizi
sullo scambio di beni naturali o artificiali o, anche, di servizi in compenso
, di servizi in compenso di denaro o di altri prodotti (e avviene direttamente
(e avviene direttamente fra produttori econsumatori o attraverso intermediari, e puòsvolgersi sia all'interno
affare commerciale. - anche: attività o operazione finanziaria, che consiste nella contrattazione
di valori monetari, azionari, commerciali o industriali o nell'investimento di capitali.
monetari, azionari, commerciali o industriali o nell'investimento di capitali. bandello,
ii-6: qualunque società di negozio, instituita o da instituirsi, dovrà presentare per esteso
, ma per bottega. -operazione economica o commerciale illecita e fraudolenta (e ha
che si svolge fra produttori e grossisti o fra grossisti e negoziantial minuto. zanon
credessi potere ottenere. -ragione o scopo pratico (da indicarsi, insieme
per cui una persona si è recata o intende recarsi in una determinata località (
. -per estens. impresa commerciale o finanziaria. -negozio sociale: impresa in
società commerciale. -compagnia di negozio o di negozi: società commerciale. buonarroti
più che uno. -attività industriale o artigianale; impresa, azienda. -
beni appartenenti a un determinato genere commerciale o, anche, merci eterogenee (e attualmente
e si negozia: che sono le botteghe o fondachi e i banchi, che anticamente
, problema teorico, intellettuale, morale o pratico, che sta particolarmente a cuore
cuore, costituendo motivo di predominante interesse o, anche, di preoccupazione, di cruccio
con riferimento a quanto si sta trattando o comunque è già stato affrontato in precedenza
per lo più, in una dichiarazione orale o scritta) di volontà rivolta a dare
, mediante la costituzione, la modifica o l'estinzione di rapporti o di altre
la modifica o l'estinzione di rapporti o di altre situazioni giuridiche, un determinato
, un determinato assetto a certi rapporti o interessi sociali (specialmente economici) che
economici) che fanno capo all'autore o agli autori dell'atto stesso, e a
ed empirici dichiaratamente perseguiti dallo stesso autore o autori, cioè che in linea di
massima consacrano ed eventualmente specificano, integrano o rettificano sul piano giuridico-normativo tali concreti
dalla dottrina pandettistica tedesca e recepito più o meno largamente dalla dottrina giuridica e dalla
privato (negozio giuridico di diritto privato o negozio giuridico privato) e specialmente del
interno (negozio giuridico di diritto pubblico o negozio giuridico pubblico, come negozio amministrativo
seconda della rilevanza che in esso abbia o non abbia la causa e cioè la
si suddistingue il negozio a titolo oneroso o negozio giuridico oneroso, e il negozio
oneroso, e il negozio a titolo gratuito o negozio giuridico gratuito a seconda che sia
a regolare uno scambio di certe prestazioni o a far conseguire un arricchimento a un
a seconda che per esso si richieda o no l'uso di una determinata forma
si distingue il negozio giuridico formale o solenne (a cui appartiene la figura del
notarile) e il negozio giuridico non formale o semplice', a seconda degli effetti giuridici
giuridico obbligatorio e il negozio giuridico reale o traslativo', a seconda che si tratti
, si distingue il negozio giuridico tipico o nominato e il negozio giuridico atipico o
o nominato e il negozio giuridico atipico o innominato', a seconda delle particolari finalità
che esso persegue in difformità (illecita o lecita) rispetto allo schema legale,
, un'azienda, un'impresa commerciale o industriale. de sanctis, 9-306
-chiudere negozio: cessare un'attività commerciale o, anche, un'attività di qualsiasi genere
del destino. -dare colore o più colore al negozio: far apparire
colore al negozio: far apparire verosimile o più verosimile qualcosa. tommaseo [s
informazione. -entrare in negozio o in negozi: impegnarsi in una faccenda
affinché i poveri si guadagnino il vitto o con tale impiego o con servire a
si guadagnino il vitto o con tale impiego o con servire a i lazzeretti.
mercato. -cercare di trarre guadagno o vantaggio da una determinata situazione.
loro lodi. -fare negozio di qualcosa o su qualcosa: cominciare a trattarne,
v.]: fare negozio di checchessia o su che si sia si usò per
negozio]: 'far negozio di seta o simili ': far bottega di seta
simili ': far bottega di seta o simili. -il negozio è finito
-per negozio: per ragione d'affari o per dovere. martello, 356:
: nelle pistole poi scritte agli amici, o sia per negozio o sia per ischerzo
agli amici, o sia per negozio o sia per ischerzo o sia per fuggire l'
sia per negozio o sia per ischerzo o sia per fuggire l'oziosità, lo
essere attivo. giuglaris, 1-105: o che iddio è nel mondo per uno di
totalmente sfaccendato e scordato delle opere sue, o che se da buon prencipe sta su
» parlando di alcuna cosa che è o può riuscire di molto profitto. lo
seconda, la terza, la quarta, o quando si trovava manco negozioso. peregrini
. 4. difficile da compiere o da eseguire; difficoltoso, problematico.
. -proprio, tipico di discorsi o scritti di carattere giuridico o politico.
di discorsi o scritti di carattere giuridico o politico. giordani, ii-1-2io: raccomandi
s. v.]: * negraia o negrerìa '...: folla,
parola negramente raggiante, come oscura nebulosa o fumosa cometa, nel nostro cielo. incesto
intera, negrara veronese con foglia trilobata o negronza, negrara trentina o alto-atesina)
foglia trilobata o negronza, negrara trentina o alto-atesina) caratterizzati dalla produzione di grappoli
, sferici, di colore blu violetto o blu intenso, adatti ad essere mescolati
). dolce, 6-39: caldaico o callaica è pietra di verde pallidezza e
. e letter. l'essere nero o scuro, nerezza. leonardo, 7-ii-111
significato concreto: sostanza di colore nero o molto scuro. leonardo, 2-465:
. -macchia, chiazza, parte o anche patina di colore nerastro.
gli abboccatoi... per sette o otto giorni... e cosi andar
mai se si addolora [pulcinella] o si spassa. = voce dotta
ant. e letter. che appare nero o molto scuro; nereggiante; cupo.
. ant. e letter. apparire o essere di colore nero o molto scuro;
. apparire o essere di colore nero o molto scuro; nereggiare, tendere al
luci. 2. diventare nero o molto scuro; assumere tonalità cupe,
, una superficie, una massa trasparente o traslucida). soderini, i-15:
soderini, i-15: se nascendo il sole o rosseggia o negreggia, dimostra pioggia.
i-15: se nascendo il sole o rosseggia o negreggia, dimostra pioggia. a.
membra aduste. 3. cospargersi o essere cosparso di macchie o di punti
3. cospargersi o essere cosparso di macchie o di punti scuri (il manto,
adatto come portinnesto per varietà più pregiate o per la produzione di olive nere da olio
vinificazione se mescolata ad altre uve bianche o nere. = dimin. di
. ant. e letter. colore nero o molto scuro; l'essere o l'
nero o molto scuro; l'essere o l'apparire nero o intensamente scuro;
scuro; l'essere o l'apparire nero o intensamente scuro; nerezza.
di quella chiara e dolce negrezza, o vero azzurri. manso, 1-25:
star non potrebbe se su 'l carbone o su '1 pepe o su 'l moro
se su 'l carbone o su '1 pepe o su 'l moro non si posasse.
. -l'essere negro di razza o bruno di carnagione. biringuccio, i-102
sostanza, patina, macchia, punto o parte di colore nero o molto scuro.
, punto o parte di colore nero o molto scuro. storia di stefano,
37: chi disse mai che la durezza o la negrezza dell'organo visivo cagione fusse
terra il dorso. -apparente oscuramento o velamento del campo visivo provocato da stati
agg. ant. che presenta marezzature o riflessi scuri; nereggiante (una superficie
2. assumere una coloritura nera o nerastra; annerirsi. lauro,
fiorio, 476: se s'adopri legne o fascine di rame o di sterpi,
se s'adopri legne o fascine di rame o di sterpi, il sai vien candido
vien candido: ma se s'adopri stoppie o paglie, spesso vien negriccio. tartara
, braccia singolarmente lunghe, fronte diritta o prominente sulla linea mediana, camerrinia,
, che concerne la tratta dei negri o degli schiavi in genere, che è
schiavi in genere, che è organizzato o adoperato per tale traffico; che si
. -che si dedica alla tratta o al commercio dei negri o degli schiavi
alla tratta o al commercio dei negri o degli schiavi in genere; che è adibito
mercante di negri, chi li compra o li ruba, e quelli che nel tragitto
, e quelli che nel tragitto non muoiono o di crepacuore o di disagio o di
nel tragitto non muoiono o di crepacuore o di disagio o di colpi, vende.
muoiono o di crepacuore o di disagio o di colpi, vende. papini,
e i negrifogli lauri a te, o apollo, / delfi. =
assumere nella propria produzione artistica, direttamente o come modelli ispiratori, moduli musicali o
o come modelli ispiratori, moduli musicali o elementi figurativi propri dell'arte e della
e anglo- sassone, che si ispira o assume come temi per le proprie opere
proprie opere soggetti, vicende, situazioni o ambienti della storia e della cultura negra
la zingara rossa sul ponte delle sirenette o la negrità, un'altra volta, a
, intellettuali e culturali che definiscono, o si ritiene definiscano, la personalità del
(un carattere, un elemento somatico o culturale, ecc.).
agg. antrop. che presenta analogie o affinità con i caratteri razziali tipici dei
negriti (un individuo, un gruppo etnico o, anche, un elemento somatico)
culturale imposta dalla civiltà dei colonialisti occidentali o all'irruzione dei modelli introdotti dal neocolonialismo
il colore); che è naturalmente o che appare di colore nero (una sostanza
con riferimento al significato lugubre, luttuoso o sinistro che tale colore riveste fino dai
, oppure le forze malefiche dell'inferno o dell'oltretomba e in genere tutto ciò
-con riferimento al colore delle palline o delle fave da deporre nell'urna per
vidi infatti alcuni piccioli otri allungati: cinque o sei negri tocchi di pennello. serao
della solitudine, quando il parente, o l'amico, o l'amante che
quando il parente, o l'amico, o l'amante che le riceve, le
da un piumaggio, da una corazza o da un'epidermide di colore nero (
interminabile. -ricoperto di corteccia o di scorza di colore scuro (una
complemento di specificazione che indica le sostanze o le cose che producono l'effetto ottico di
, un liquido quando si presenta addensato o compatto in notevole quantità, ecc.
), per lo più nel linguaggio poetico o letterario. imperiali, 4-507:
del cielo tenebroso, oppure livido, o delle tenebre circostanti (una massa d'
appare torbido, opaco per il fango o per la presenza di sostanze inquinanti (
presenza di sostanze inquinanti (un corso o uno specchio d'acqua, la sua
specchio d'acqua, la sua superficie o il fango stesso). dante,
-che presenta diverse sfumature del colore violaceo o del vermiglio cupo (il vino: in
(una persona, sia per qualità soggettiva o per carattere razziale, sia per effetto
limitazione per circoscrivere tale caratteristica a una o più parti del corpo. miracoli della
sostanza: con partic. riferimento a liquidi o umori organici come l'orina o la
liquidi o umori organici come l'orina o la bile, che assumono un aspetto
raffinata, per lo più di segale o di cereali misti, che conferisce alla
un nembo, un banco di nebbia o di polvere); che rende l'atmosfera
egre / sareste anche voi sempre, o piante amiche, / in queste valli nubilose
cielo). guiniforto, 121: o animai grazioso e benigno, che vai
negra. 7. andreini, 1-235: o notte, le cui negre tenebre son
cieli. 6. che compare o che si manifesta durante la notte;
, la loro azione rivolta a cagionare o a custodire la morte).
ci vuole una stupida bassezza, o una sovrumana filosofia per lasciarsi a beneplacito
lo più in espressioni enfatiche di disgusto o di malanimo). berni, 26-63
/ d'amore il pianto, o giovinetta, anzi ora? / lunge il
negro presente a voi m'abbranco, / o della vita mia spettrali aoristi!
-caratteristico, peculiare delle tradizioni culturali africane o delle culture nelle quali è determinante la
spirituals negri. -che è proprio o è suscitato dalla natura del continente africano
approntato da persone di colore; frequentato o frequentabile da gente di colore o loro
frequentato o frequentabile da gente di colore o loro riservato (un servizio sociale o
colore o loro riservato (un servizio sociale o religioso, un locale, un mezzo
alla segregazione istituziona- izzata dai governi coloniali o comunque razzisti nei confronti delle popolazioni africane
comunque razzisti nei confronti delle popolazioni africane o più genericamente di razza diversa da quella
-sostanza, colorante che tinge di nero o di colore molto scuro. -anche in
che... hanno differenza dagli etiopi o negri di guine. brusoni, 1053
zena, 3-116: voi beate, o negre, ardenti / di cristianesimo, /
individuo costretto a lavori prolungati, faticosi o umili e compensati miseramente. luna
: 'abbui ': cioè facia negro o farsi notte. -lavorare,
essere sottoposto a un impegno lavorativo esagerato o a un lavoro gravoso per lo più in
gravoso per lo più in condizioni disagiate o di stretta dipendenza e con scarsa remunerazione
popolazioni negro- camite (un carattere antropologico o culturale). negrocuscita, agg
popolazioni negro- cuscite (un carattere antropologico o culturale). negrofìlìa, sf
modelli stilistici tipici della cultura artistica africana o, da parte del pubblico, ad
: si servirono di negro-fumo e di olio o di altra tinta leggerissima. palazzeschi,
negridi), pelosità del viso scarsa o mancante, capigliatura e iridi scure,
, piccolo, privo di rilievi sopraorbitali o globellari, fronte diritta e prominente,
sepolcri di menfi, l'innesto asiatico o europeo: e come per converso prevalesse
tipo africano, sia libico, nubico o negroide. r. biasutti, i-477:
2. per estens. che presenta tratti o caratteristiche somatiche simili a quelle dei negri
si sa bene se fedeli alla retta religione o negromanti. 2. per estens
bach. -cosa di aspetto lugubre o che simboleggia realtà luttuose e funebri.
e molesto a un modo istesso, / o prete vegetale, / negromante cipresso.
scetticismo nei confronti di tale attività divinatoria o della magia in genere).
, credendo che la fosse una nigromantica o che mi volesse dar le ale di
ed indivinatori. -libro magico o di negromanzia. obbizzi, 1-120:
/ io credo che strolomaco tu sia / o quel che '1 negromantico riscrisse.
senza peccato d'eresia, d'epicureismo o di negromanzia. c. e. gadda
magìa e la negromanzia conobbero il valore ossessivo o ricreativo della parola, così questa,
, con l'intervento di forze occulte o demoniache. ugieri apugliese, xxxv-1-898:
e letter. espediente, trucco illusionistico o ciarlatanesco, gabellato per opera di magia.
al figur. scherz. stratagemma astuto o spregiudicato; trovata geniale. de marchi
. 4. figur. capacità o tecnica, che sembra prodigiosa, di
prodigiosa, di capire le cose oscure o difficili, di decifrare ciò che appare
l'essere, l'apparire nero o molto scuro; nerezza. -in
senso concreto: massa, macchia nera o intensa mente scura.
in partic., del cielo autunnale o invernale o tempestoso o nebbioso. f
., del cielo autunnale o invernale o tempestoso o nebbioso. f. f
del cielo autunnale o invernale o tempestoso o nebbioso. f. f. frugoni
. letter. ant. coperto di pelle o di pelo scuro. cecco d'
negundo, sm. bot. acero americano o bianco (acer negundo) ',
[albero], chiamato negundo femina o norchila da'portughesi, si chiama communemente
gl'indiani questo arboretto negundo, sambali. o. targioni tozzetti, iii-380: negundo
agacen, che nella nostra vuol dire re o imperatore. massaia, vii-128: cominciò
oltre al loto sacro (nelumbium speciosum o nucifera o nelumbo), appartiene il
loto sacro (nelumbium speciosum o nucifera o nelumbo), appartiene il nelumbium luteum
per le grandi corolle gialle. o. targioni tozzetti, ii-486: 'nelumbo '
voce dotta, lat. scient. nemacheilus o nemachilus, comp. dal gr
, comp. da nerrui tode], o dal lat. scient. nenuitus
. figure nematomorfe: figurine umane disegnate o graffiate, con membra e corpo sottilissimi
mezzo, / se turbo il turba o tempestoso nembo. c. 1.
nembo soprastante]. leopardi, 38-11: o turbine or ti sveglia, or fate
, or fate prova / di sommergermi, o nembi, insino a tanto / che
. 2. figur. stato o episodio di violenta tensione, di conflittualità
collettività, una nazione, un'istituzione o un determinato periodo storico o che mette
un'istituzione o un determinato periodo storico o che mette a repentaglio un determinato equilibrio
mette a repentaglio un determinato equilibrio civile o politico. -anche: la guerra;
pel domi nio di venezia o d'alfonso, ma per quello di francia
d'alfonso, ma per quello di francia o d'austria; né questo nembo fia
tenero della speranza. -situazione latente o minaccia di conflitto. tommaseo, n-73
-pericolo incombente. alfieri, xv-216: o quale a noi sovrasta orribil nembo:
/ deh lo sgombrate anzi che piombi, o numi! bechi, 1-254: salvati
di me, non perciò voglio smarrirmi o tormi d'animo. g.
leggiadri, / per girvene dinanzi / (o voi beati) a quegli antichi padri
l'animo inquieto, tormentato, angustiato o aspro; affanno, dolore. bembo
, apportatrice di piogge violente, neve o grandine; strato, banco di nubi tempestose
fremendo orribile tempesta. baldi, 72: o tu che movi, / quando l'
che spesso precede, vela, sostiene o circonda divinità, angeli, santi, creature
santi, creature celesti, che accompagna o preannuncia eventi miracolosi, oppure che rappresenta
vapori, di fumo, di polveri o di particelle leggere che è sospeso,
particelle leggere che è sospeso, fluttua o ricade lentamente nell'aria. vinciguerra di
(con riferimento ai fenomeni di luminescenza o di rifrazione dell'aria, dell'atmosfera,
con riferimento all'emanazione luminosa del sole o di una fonte di luce, e anche
della radiazione luminosa che aureola personaggi o circonda emblemi della divinità dell'iconografia tradizionale
. per estens. profusione di oggetti lanciati o lasciati cadere tutti insieme o incessantemente
oggetti lanciati o lasciati cadere tutti insieme o incessantemente (per lo più con riferimento
, di ammirazione, di rapimento estatico o che si diffonde dalla persona che rappresenta
fior, pastori, / ne ricolmate, o ninfe, il seno e il grembo,
di pensieri che accadono, sono prodotti o sono percepiti contemporaneamente oppure in rapida successione
e contemplare i lumi / del crudo arturo o d'orion nemboso, / chiede un
siete lontane, nuvole di bel tempo o nembose. -in partic.: suscitatore
grigio-nerastre, sfumate, portatrici di piogge o di nevicate persistenti, prodotto dal lento
orizzontali d'aria fino ad altitudini elevate o dall'ispessimento di stratocumuli, di altocumuli
, oppure dalla distensione di un cumulo o di un cumulo nembo.
, sm. scherz. cacciatore accanito o particolarmente abile. -seguaci di nembrotto:
ne'fizi delli pennei mai, / o d'appio ne'nemei ricevuta. patrizi
dotta, dal lat. n ^ meaeus o nemèus, gr. népieiot;
nemèus, gr. népieiot; o nejxeafos, dal toponimo nejiéa 'nemea '.
hanno sessi differenziati e sono ovipari o, in alcune specie, vivipari.
ciò che eccede la giusta misura o trasgredisce la legge naturale, turbando
; vendetta fatale di una colpa o di un oltraggio rimasto impunito,
colpire anche i di scendenti o i successori del colpevole, assu
che, pur r>tendo essere più o meno ritardata nel tempo, assolutamente
ultimi prepotenti, non so per quale ironia o per quale nemesi, ridotti a schiavi
: quel consumo è l'elemento riparatore o nemesi (come direbbe giosuè carducci)
ria compensazione di essi, o che si configura come elemento fatalmente vendicatore
come elemento fatalmente vendicatore di opere o azioni ingiuste e inique. salvini,
. 3. ant. sentimento o atteggiamento di sdegno, di riprovazione per
bene che qualcuno gode senza esserne degno o senza averlo meritato (e si differenzia
differenzia dall'invidia in quanto è suscitato o motivato da un'esigenza di giustizia).
, comandava anche al cieco destino, o perseguitava soprattutto le offese all'ossequio paterno
, con fiori colorati e vistosi, isolati o raccolti in racemi; alcune specie sono
, sm. letter. presenza, vera o presunta, della nemesi nella realtà storica
senso di prestare alla storia un nemesismo o exemplum virtutis, per poi dire:
che prova sdegno per un bene o un onore goduto da qualcuno che
qualcuno che non ne è degno o non l'ha meri tato
: aggiungi le conce che sieno fluide o resinose, cioè: pece liquida nemeturica,
è avversa, ostile a determinati sentimenti o condizioni e li respinge da sé.
c'è per te risposta, / o muschio e fiori, o cara / nemica
risposta, / o muschio e fiori, o cara / nemica della morte.
corona nuziale. zena, 2-146: tutti o quasi tutti
come un gatto, / nimica parve affaticata o zoppa. = comp. da
qualcosa come vile, miserabile, insignificante o, anche, dannoso, infesto,
[i peripatetici] in dietro, o ogni ombra e color poetico nemicando,
, in contesa con qualcuno; provocare o mantenere un rapporto di inimicizia, di
come nemico, fatto oggetto di sentimenti o di azioni ostili. storia nerbonese volgar
volgar., 179: lagrimando disse: o carissima cugina, io sono lo nimicato
da un nemico; che è proprio o relativo a chi nutre sentimenti di odio
odio e di ostilità; che nasce o è causato da ostilità, da inimicizia,
odio; che è animato da intenzioni o tiene atteggiamenti ostili; nemico, avversario
, avv. disus. con atteggiamento o intenzioni ostili, da nemico; ostilmente
baldi, 105: dimmi: è favola o no che la murena /..
dei desiri, / esser quai fogli o qual minuta polve / sollevata, aggirata in
che è avverso, contrario, ostile, o prova ripugnanza o avversione per determinati sentimenti
contrario, ostile, o prova ripugnanza o avversione per determinati sentimenti, qualità,
.); che contrasta, si oppone o non mette in pratica determinati comportamenti,
costituisce un avversario, un oppositore politico o ideologico. -anche: che è partigiano di
. che appartiene, in qualità di militare o di civile, a uno stato,
che si trova coinvolto in una guerra o in una battaglia, sia individualmente sia
stato, al popolo, all'esercito (o a un singolo soldato) contro il
) contro il quale si è in guerra o con cui si sta combattendo; fatto
attuato, provocato, prodotto dall'avversario o all'avversario nel corso di una battaglia
5. che manifesta, denuncia o nasce da avversione, da inimicizia,
preparato del resto a sentire che taluno, o fran- tendendo qualche parola o staccandola dal
taluno, o fran- tendendo qualche parola o staccandola dal contesto, la torca a
lo svolgimento; che non si accorda o contrasta con altri elementi o li esclude
si accorda o contrasta con altri elementi o li esclude; estraneo, incompatibile.
si fuga / di tutti come biscia, o per sventura / del luogo o per
, o per sventura / del luogo o per mal uso che li fruga. petrarca
, non accostabile a un altro elemento o ad altri elementi sotto l'aspetto fìsico
farà un cerchio non congiunto e nell'apertura o bocca del cerchio facendosi il fuoco,
colori, salvo che del gesso, o ocrea, azzurri, smalti. testi,
turfe, zolfature, loppe di miniera o altre simili sostanze nemiche delle coltivazioni.
odio. antonio degli alberti, 1-61: o gloriosa italia, a che vii fine
riferita anche a persone ritenute particolarmente pericolose o terribili negli ambiti più diversi, riveste
diversi, riveste talvolta una connotazione ironica o scherz.). solaro della margarita
del nemico pubblico numero uno della politica o dell'economia o del popolo.
numero uno della politica o dell'economia o del popolo. -nemico di dio
del popolo. -nemico di dio o di cristo: chi agisce contro la
chi è avverso, contrario, ostile o prova ripugnanza per un sentimento, una qualità
della democrazia. -chi avversa o è particolarmente critico nei confronti di determinati
artistici, culturali, ecc., o di taluni autori e delle loro opere.
di una fazione ostile; oppositore politico o ideologico; avversario politico. - anche