dai profeti, quel poco che ricordavo o credevo di ricordarmi. 6.
di ricordarmi. 6. parola o frase breve, lapidaria, di tono
più da opere di autori classici latini o dalla bibbia o anche composta in
autori classici latini o dalla bibbia o anche composta in latino o in altre lingue
bibbia o anche composta in latino o in altre lingue antiche, che accompagna
libri, medaglie, armi e altri oggetti o su elementi architettonici). sanudo
dia vita al corpo, ma nel ieroglifico o nel simbolo non è necessaria l'inscrizione
foglio. -breve frase scherzosa o ironica o, anche, triviale o
. -breve frase scherzosa o ironica o, anche, triviale o minacciosa,
o ironica o, anche, triviale o minacciosa, scritta su attrezzi da lavoro,
carri agricoli, su barche, ecc. o tatuata sul corpo (e ha,
per lo più, un significato propiziatorio o di scongiuro). barilli, ii-136
, e intorno degli utensili di massacro o un motto. bacchetti, 1-i-149: volle
, commentarne e spiegarne il significato morale o allegorico. giraldi cinzio, iii-5-57:
organisent '. 7. parola o breve frase, spesso di origine colta
stato d'animo di una persona o della collocazione, dei pro
tutto le strade con dimesso, o lo avevano espulso, ed era diventato anar
, talvolta, cifrata che città senza motto o passaporto o contrassegno degli uffifunge da sigla
, cifrata che città senza motto o passaporto o contrassegno degli uffifunge da sigla, da
il motto e l'ordine del libro o di uno scritto per indicarne succingenerale sagredo
'giovine europa', 'parola 'o 'contrassegno 'che si dà alla sentinella
, è obbligato riconoscere la ronda o per altre operazioni militari. è
ad inserire in testa dei libri o fascicoli ch'egli compone, modo
versi. va dopo il frontespizio? o in un occhietto dopo la di
lasciva donna 8. parola o frase offensiva e oltraggiosa (anun demonio
di (anche della difficoltà di un problema o di una pesenti motti. esopo volgar
6-22: xantho li dixe: « mu-situazione o di un testo letterario). glier
dami '. queste -strofetta o stornello di ispirazione per lo ultime due voci
stolta e pazza moltitudine 12. breve testo o componimento poetico che della senese plebe,
9. parola, espressione, breve enunciazione o, iii-5-498: primo onesto bolognese ridusse a
richiamare una determinata situazione emotiva o psicologica o, anche, poetica.
una determinata situazione emotiva o psicologica o, anche, poetica. -ant.
anche, poetica. -ant. parola o frase sentenziosa latina, per lo più
, per lo più di difficile interpretazione o anche in forma di enigma, che
sotto gli occhi del giovane compositore alcuni motti o vocaboli enigmatici che si trovano su '1
l'attenzione sull'assurdità di una situazione o sulla banalità di una frase o di
una situazione o sulla banalità di una frase o di una proposta. lippi,
una cosa che sia impossibile a farsi o a credersi; quasi chiamiamo altra gente
se questa tal cosa sia da farsi o da credersi, e che senta lo sproposito
-per attirare l'attenzione di chi ascolta o, anche, per conferire particolare vivacità
popolarmente per lo stesso che 'senti 'o 'sentite ', 'dimmi '
'sentite ', 'dimmi 'o * ditemi ', 'da'retta 'o
o * ditemi ', 'da'retta 'o 'date retta 'e simili.
de'più antichi esempi dei sonetti, o, meglio, in generale, delle poesie
-avere a motto qualcosa: ritenerla falsa o detta per scherzo.
avizati. -dare il motto d'ordine o il motto: dare il segnale di
motto a qualcuno, con qualcuno per o in beneficio o in giovamento di una
, con qualcuno per o in beneficio o in giovamento di una persona: parlare
luogo determinato con l'intenzione di parlare o, anche, di incontrarsi con qualcuno.
fu zerbin condotto; / né per o poggiar monte o scender valle / mai
condotto; / né per o poggiar monte o scender valle / mai si guardaro in
valle / mai si guardaro in faccia o si fer motto ^ tortora, i-29:
il giulio dal carlino, / rispose: o padre, non mi fate motto /
: 'far motto ad alcuno 'significa o andare a casa sua a trovarlo per
a trovarlo per dimandargli se vuole nulla o, riscontrandolo per la via, salutarlo
, riscontrandolo per la via, salutarlo o dirgli alcuna cosa succintamente. lippi,
tasso, 10-51: se più questi o scaltri a lui simile, / a la
pel capo. -senza dire o fare motto o un motto o nessun
. -senza dire o fare motto o un motto o nessun motto, senza
-senza dire o fare motto o un motto o nessun motto, senza alcuno o nessun
motto o nessun motto, senza alcuno o nessun motto, senza motti:
nome udir più nova. -senza dire o fare più motto o altro motto;
. -senza dire o fare più motto o altro motto; senza aggiungere altro.
senza far motto / al suo fratello o ad altri, in via si messe /
così fece sanza fare alcuna... o motto, o totto.
... o motto, o totto. -senza formare un motto contrario
/ e senza motto, come statua o imagine? 16. dimin.
ripieno allo scopo di renderle più gustose o di variare il modo di cucinarle.
spirito, di motti arguti; accoglienza o incontro lieto, caloroso (per lo più
. ant. che raffigura personaggi (o animali) colti in atteggiamenti naturali tipici
animali) colti in atteggiamenti naturali tipici o rispondenti alla tradizione iconografica.
e astratte, una determinata materia, o in via amministrativa, cioè concreta e
(cioè in un atto emesso dal pontefice o da un sovrano dietro istanza della parte
della parte interessata e scritto in calce o sul retro dell'istanza stessa) e
contenuto, a seconda dei casi, legislativo o amministrativo) emesso da un sovrano ufficialmente
usanze ed ancor più 'moti propri 'o capricci del principe. tommaseo [s
3. per estens. iniziativa o gesto risolutivo. caro, 9-1-126:
iniziativa, spontaneamente, senza l'intervento o il suggerimento di altri. bisticci
assumendosi ogni responsabilità e senza l'intervento o il suggerimento di altri. caro,
. ant. persona sciocca, scimunita o anche rozza, impacciata nei movimenti;
determina, che trasmette, che imprime o ha la proprietà, la capacità o
o ha la proprietà, la capacità o la funzione di imprimere il moto, di
a produrlo, di consentire uno spostamento o una serie di movimenti (anche con
del divenire di tutta la realtà naturale o, secondo l'astronomia antica e medievale
movimento delle sfere celesti e degli astri o, anche, a divinità pagane!
-per estens. che sollecita una facoltà o uno stimolo sensoriale. dante,
operano ne'corpi altrui non sol come luminosi o come 'moventi ', ma anche
'. -che provoca, favorisce o permette un fenomeno naturale, in partic
muove facilmente, che ha la facoltà o la proprietà di muoversi, di spostarsi
una causa; che provoca, favorisce o può determinare un comportamento, un atteggiamento
un atteggiamento, uno stato d'animo o, anche, una situazione storica,
denina, 1-i-21: sono già trenta o quarant'anni, dacché su i nostri
. che è pronto, fermamente disposto o che essere facilmente indotto a compiere determinate
moventi. 7. che si diparte o ha inizio da un determinato luogo,
movente: sistema meccanico caratterizzato da una o da diverse coordinate, indipendenti fra loro
. 9. sm. causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto
9. sm. causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto, di
mossa, e questa è esso appetibile o vogliam dire esso bene agibile appreso dall'
dire esso bene agibile appreso dall'intelletto o dall'immaginazione. lauro, 2-53:
fattore psichico attivo (di natura emotiva o affettiva in senso lato o anche razionale
natura emotiva o affettiva in senso lato o anche razionale) che determina un processo
un comportamento 0 un atteggiamento (pratico o intellettuale) dell'uomo, e anche
riflessi che comporta nella psicologia della persona o di una collettività, provoca o favorisce
persona o di una collettività, provoca o favorisce l'assunzione di una determinata posizione
l'assunzione di una determinata posizione ideologica o culturale o suscita una specifica reazione istintiva
di una determinata posizione ideologica o culturale o suscita una specifica reazione istintiva o emotiva
culturale o suscita una specifica reazione istintiva o emotiva. tassoni, ix-430: venendo
tolto di mezzo l'impegno del coraggio o dell'onore (moventi che non si trovan
giuridico-forense, il fattore psichico emotivo (o apparentemente razionalizzato] che determina una
della materia. 12. idea o elemento ispiratore o spunto iniziale di un
12. idea o elemento ispiratore o spunto iniziale di un artista, di
di un artista, di una scuola o di un'opera d'arte.
persona assumendo con studiata attenzione posizioni o modi che intendono per lo più esprimere
sentimento, una sensazione, un'intenzione o, anche, che rivelano una mentalità,
immagine non so se d'un ercole o di un giove fulminante e datogli con
partic.: ciascun movimento, volontario o riflesso, di una persona o di
volontario o riflesso, di una persona o di un animale. -anche: la causa
animale. -anche: la causa, interna o esterna, che provoca uno spostamento,
facoltà, la capacità di muoversi. o. rucellai, 4-72: evidentemente ne appare
, non so più se da panama o vancouver, in cerca di fortuna,
della psiche umana, cioè l'idea (o la certezza, o la speranza)
cioè l'idea (o la certezza, o la speranza) che esistano 'altre
lumino. -procedere sul bagnato o sotto la pioggia (un veicolo)
gonfie e pallide. -portare indumenti o calzature troppo lar- ghi. montale
, muoversi; spostarsi nel cielo (o dare l'impressione di tale moto all'osservatore
bordo). pascoli, i-555: o giovani che io vedo... navigar
navigherà da una 'figlia di jorio 'o con innesto di * nave '.
, in confronto e in contrasto più o meno drammatico con le circostanze esterne,
fonda- mentale dello scegliere, del mantenere o del modificare il comportamento). -in
. compiere un'esperienza esistenziale, spirituale o intellettuale; volgersi a una determinata concezione
intensità e consapevolezza, in una più o meno precisa atmosfera spirituale, culturale o
o meno precisa atmosfera spirituale, culturale o, anche, emotiva, affettiva.
: le menti di quegli uomini navigavano più o meno placidamente nel mare della verità.
e tempestose onde! -essere distolto o avulso dalla concreta situazione presente; essere
in una dimensione fantastica, immaginaria, o nel ricordo, nella nostalgia, ecc
3-27: lo mare era navicato mezzo o meno che mezzo, e non più
9-28-11: chi vorrebbe consumarsi la vita o ne'campi di guerra... o
o ne'campi di guerra... o navigando gli oceani fino a'più barbari
, 4-6-134: come hanno detto da otto o dieci testimoni ferraresi, pratici del po
pucciarcllo, vii-799 (14-9): o tu, che navigando vai esto fiume
. -navigare in cattive acque (o, con litote, non navigare in
nelle lagrime. -navigare nel vago o nel buio: essere o mostrarsi disorientato
-navigare nel vago o nel buio: essere o mostrarsi disorientato, incerto, confuso.
. michelangiola. -navigare per perduto (o per perso, o per disperato)
-navigare per perduto (o per perso, o per disperato): non avere un
di cogliere le opportunità e di evitare o di affrontare validamente le avversità.
s'è in cielo, in terra o nello 'nferno, talché non l'apposterebbe
(l'esito da ultimo è premio o pena de'mezzi adoperati).
, attraversato da imbarcazioni (un'estensione o un corso d'acqua); già
eran di pura acqua tinta di pomodoro o navigate da qualche dado o rotella di
di pomodoro o navigate da qualche dado o rotella di carote affettate.
via d'acqua dal luogo di produzione o di lavorazione a quello di commercio,
nell'arche e siede nelle celle, / o quel che vostro pur or navicato /
lastri, 1-4-235: i vini navigati o tenuti sotterra acquistano al più un assottigliamento
di vino e d'olio un fiasco o un prosciutto / o d'uova un par
d'olio un fiasco o un prosciutto / o d'uova un par di serque o
o d'uova un par di serque o pane o altro / o tutte in un
uova un par di serque o pane o altro / o tutte in un sol collo
di serque o pane o altro / o tutte in un sol collo / navigate
-in partic.; che ha o ostenta una notevole esperienza delle cose del
di mare, che naviga per mestiere o professione, marinaio; che compie per
terra e far talvolta prede di capre o porci. salvini, 48-90: di
compie lunghi viaggi di avventura da solo o in compagnia alquanto ridotta su un'imbarcazione
antifrastico, che sottolinea le manchevolezze vere o presunte di quello che, a torto o
o presunte di quello che, a torto o a ragione, è considerato il carattere
(un popolo!; che fonda o sostiene la prosperità interna e la potenza
esperienza, che percorre un itinerario spirituale o intellettuale. nievo, 6: la
guerra, di navicazióne, di mercatanzia o d'arte gli stimolava. ottimo,
parlamento inglese nel 1651 su proposta di o. crom- well, riservavano alle navi
. -per estens.: ogni disposizione o trattato che, nell'ambito della pratica
le condizioni dalle quali dipende il successo o la rovina delle imprese di navigazione a
il controllo di un corso d'acqua o di un tratto di mare per permettere
transitare liberamente, senza sottostare a controlli o a imposizioni, per una zona di mare
in caso di urgenza a navi nuove o prive di atto di nazionalità, costituisce
navigazione: relazione del comandante di una o piu unità della marina militare all'autorità
viene fatta dal comandante di un'unità o di un complesso navale all'autorità superiore
quali è attuato. -navigazione alturiera (o di altura): che si svolge
marina, 509: * navigazione alturiera 'o 'di altura ': in mare
'di altura ': in mare largo o alto mare, fuori vista delle coste
con navi aventi macchine motrici a vapore o motori a combustione interna od elettrici.
uso delle vele e delle macchine motrici o dei motori a combustione. -navigazione
: di navi sospinte da motrici alternative o da turbina. dizionario di marina,
a propulsione meccanica azionata da motrici alternative o a turbina. -navigazione a vela
da diporto: svolta per scopo sportivo o turistico. -navigazione di cabotaggio: attuata
, lacustre, fluviale) di passeggeri o di merci tra due o più località
di passeggeri o di merci tra due o più località (v. anche linea
un porto senza compiere operazioni di imbarco o di sbarco (e si distingue in
sbarco (e si distingue in forzata o libera a seconda che faccia seguito, o
o libera a seconda che faccia seguito, o meno, ad avarie, cattive condizioni
forzata ', per avaria, cattivo tempo o altro impedimento; 'libera ',
porti di una stessa nazione per imbarcarvi o sbarcarvi, o trasportare fra essi,
stessa nazione per imbarcarvi o sbarcarvi, o trasportare fra essi, persone o merci
sbarcarvi, o trasportare fra essi, persone o merci provenienti dall'estero o destinati a
, persone o merci provenienti dall'estero o destinati a proseguire all'estero il viaggio
un altro, per trasportare solo prodotti o persone imbarcati o da sbarcare all'estero
per trasportare solo prodotti o persone imbarcati o da sbarcare all'estero dalle navi stesse
: in emersione. -navigazione in affioramento o a fior d'acqua: di sottomarini
. -navigazione in convoglio: di conserva o sotto la protezione di navi o aerei
conserva o sotto la protezione di navi o aerei.. -navigazione in formazione:
). -navigazione in immersione (o sottomarina): di un sommergibile che
acqua, contrapposta alla navigazione in emersione o di superficie (e un tempo,
, n. 1. -navigazione lacuale o lacustre: che si pratica sui laghi
dell'estuario stesso. -navigazione libera o irregolare: compiuta per lo più con
6-10: la navigazione giova molto a'tisici o a chi sputa sangue. d.
e da scoprire. -relazione, orale o scritta, di viaggi per mare.
su un corso d'acqua, secondo o contro la corrente (e anche la
da me. 4. passaggio o transito di un'imbarcazione in una determinata
determinata zona di mare, in un lago o lungo un corso d'acqua; l'
5. possibilità di raggiungere per mare o su un corso d'acqua una determinata
rotta); sbocco, accesso marittimo o fluviale; spazio, distanza percorribile per
la navigazione. -moto, apparente o reale, nel cielo. jahier,
dal vento. -navigazione spaziale (o extra-atmosferica, interplanetaria, siderale):
consente a veicoli recanti a bordo apparecchiature o esseri viventi di raggiungere gli strati estremi
esser cosa sostanzialmente diversa da quella marina o atmosferica. 8. insieme
che l'equipaggio a bordo di un natante o di un aereo deve attuare sulla base
vie non tracciate in un mezzo fluido o nell'aria. -condotta della navigazione',
effemeridi. -navigazione a vista (o osservata) ', navigazione rilevata',
capisaldi importanti, avvistati direttamente sul terreno o rilevati da sistemi elettronici. -navigazione con
: quella che utilizza satelliti artificiali orbitanti o fissi controllati da stazioni a terra per
stabilita con la bussola relativamente a due o più punti rilevati sulla terraferma e riscontrati
determinare il punto del mobile in acqua o in aria partendo dalla velocità nota in
un determinato istante e valendosi di uno o più accelerometri (v. anche inerziale
marina, 511: 'navigazione ortodromica 'o 'per circolo massimo ': quella seguita
di segnali radio, consentono alla nave o all'aeromobile di determinare il punto e
dedurre la posizione più probabile della nave o dell'aero- mobile calcolando il cammino percorso
bussola, e in lunghezza dal solcometro o dalla velocità della nave. benché questo
di operare (scelto fra varie modalità o possibilità sempre problematiche); attività intrapresa
possibilità sempre problematiche); attività intrapresa o situazione per lo più diffìcile, complessa
rive. -itinerario spirituale, vicenda o ricerca culturale (complessa, lunga,
impedire, con mezzi coercitivi, politici o militari, il transito marittimo o fluviale
politici o militari, il transito marittimo o fluviale, lo sbocco al mare.
al quale è volta la navigazione, o che sono costruite secondo caratteristiche comuni e
stesso scopo. -anche: flotta militare o commerciale. guidotto da bologna,
di forza, si può danno dare o per oste o per navilio o per recare
si può danno dare o per oste o per navilio o per recare gente scacciata
danno dare o per oste o per navilio o per recare gente scacciata di loro paese
per recare gente scacciata di loro paese o per altre cotali cose. giamboni,
naviglio da carico secco veloce (motonavi o vapori con stive di massima capienza,
sono predisposte e mantenute per fini militari o commerciali, ma sono adoperate per svago
dei proprietari come anche al diporto nautico o alle regate. -naviglio da guerra
alle regate. -naviglio da guerra o militare', l'insieme delle navi da
, confortevole e sicura abitabilità per crociere o lunghi viaggi per mare. -naviglio
pratica la pesca nei pressi delle coste o lontano da esse, sui mari interni o
o lontano da esse, sui mari interni o sull'oceano, e di tutte quelle
del mare, 158: la nave o il navilio si averà a partire innanzi che
dell'india. -naviglio quadro (o rotondo o tondo): fornito di
. -naviglio quadro (o rotondo o tondo): fornito di vela quadra
mascheroni, 8-144: ma dimmi, o sol ristoro / al naviglio di pier
levare con naviglio 'vale imbarcare gente o merci per traghettarle. -mettersi in
. -per naviglio: per mezzo o in seguito a un viaggio per mare
: vanno di questi luoghi qui vicini sette o otto naviletti, che si domandano pagheis
.. ne'laghi e ne'canali, o vogliamo dire navigli, nelle strade e
il 'naviglio': i lati erano siepi, o muri d'orti. cattaneo, ii-2-306
= comp. da nave1 e sfero o sfera (v.); cfr.
al sensale secondo come si terranno serviti, o l'uno o l'altro da io
come si terranno serviti, o l'uno o l'altro da io in 25 perperi
brassica napus rapifera): seminata direttamente o in semenzaio, emette nel primo anno
la carne, vi si aggiunga anice o finocchio... sono più dicevoli allo
stomaco i navoni che non i rapi o le rape, e più grati al
quanto dentro ve ne cape / di navoni o fosser rape. gozzano, i-33:
, arrotondata e dolce (beotico) o allungata (cleoneo) ', dalla
careri, 1-i-392: dopo desinare il nazar o protettore de'forestieri, ch'era stato
conferiva a cristo gli attributi di nazareo o nazareno 'originario di nazareth 'e
, detti anche da alcuni * nazareni 'o 'naza- rei '.
. -ci). che richiama o ricorda gesù (lo sguardo, l'espressione
: 'nazareno'. la spagna, 6-1: o ver dio, giesù nazareno, /
capigliatura, ricadente ai lati del capo o inanellata; la barba, più o meno
capo o inanellata; la barba, più o meno lunga e bipartita).
della setta battista dei credenti in cristo o seguaci di cristo, fondata in ungheria
istesso fu detto nazareo cioè santo, o vogliam dire consegrato. ulloa [guevara]
ebrei ordinariamente in occasione di grave malattia o di altro pericolo. fanzini, iii-75
, ha na£lp, e na£ipaìo <; o na ^ eipatoc;, e anche
. panzini, iv-445: 'nazi o nazista ': abbreviazione di 'nationalsozialist
che caratterizzarono congiunta- mente nazismo e fascismo o anche il fascismo nell'ultima fase di
sm. polit. contemperamento, attuato o teorizzato da uno stato comunista, delle
proprio, che si riferisce al gruppo più o meno vasto e precisamente definito di quanti
vero, ma sopra pochi soggetti universali o alla loro politica nazionale non appartenenti.
'non si tratta più di repubblica o di monarchia: si tratta di unità
governo] è una importazione dello straniero o se surge spezzando le abitudini popolari e
'e 'popolare 'sono sinonimi o quasi (cosi... in francese
nazionale c sovranità popolare hanno uguale valore o l'hanno avuto). 2.
e che portansi nelle divise e dipingonsi o scolpisconsi ne'monumenti. guglielmotti,
i soldati e marinai della stessa nazione o stato. questa suol essere osservata:
nelle ragazze parigine. -scelto o acquisito come simbolo di unità e individuazione
. alfieri, 5-18: incomincia, o nobile italia, fin da quest'ora
1-4: chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi
necessariamente di una intuizione del mondo più o meno ristretta e provinciale. -scrittura nazionale
individuazione); che costituisce abbigliamento o ornamento tipico di un popolo (un
razza, della stirpe, della classe o di qualsiasi altra simile cosa. gentile
nazione, per i caratteri positivi che più o meno arbitrariamente le si attribuiscono e dei
la voglia ed il gusto dalla poesia politica o come altramente abbiasi a dire: ché
arti poetiche 'coniate da un uomo, o da un'accademia a perpetuo codice degli
di un popolo; che trova seguito o riscontro presso il pubblico di una determinata
fondamento della coscienza di una nazione (o, anche, l'aspirazione di essa
politico, un movimento d'opinione più o meno organizzato, ecc.); combattuto
ecc.); combattuto, politicamente o militarmente, per tale fine. pellico
specialmente in quel partito liberale detto neo-guelfo o neo-cattolico, che ripone nel cattolici- smo
si davano sovente il nome di nazionali o nazionalisti. 10. che riunisce
in italia] tralignarono in democrazie torbide o in piccoli principati dispotici, invece di
l'autorità spirituale coincide con quella politica o, indipendentemente da questa, estende la
', giacché in ciascuna diocesi, o amministrazione quasi di famiglia, il primo
di sopra dei particolarismi locali, regionali o anche di classe sociale; che tocca
studio, di applicazione, di attuazione o, anche, come ambito di risonanza,
per far fronte a necessità economiche impreviste o eccezionali (in partic. belliche)
te come prefetto della nazionale di firenze o soprintendente delle biblioteche toscane? b.
modena... il regio o imperiale o nazionale di parigi...
.. il regio o imperiale o nazionale di parigi..., il
sola nazione; che non ha attinenze o legami internazionali o, anche, internazionalistici
che non ha attinenze o legami internazionali o, anche, internazionalistici. b.
che non è straniero; che nasce (o che trae origine culturalmente) dalla nazione
. -in unione con un aggettivo o con un complemento che indica la nazione
un complemento che indica la nazione (o anche il luogo particolare) di provenienza
nazional francese. -che non rimane straniero o estraneo; accolto, accettato, integrato
-che non è composto di stranieri o di mercenari, ma dei cittadini (
di mercenari, ma dei cittadini (o dei sudditi) della nazione di cui
di cui costituisce la forza armata marittima o terrestre. alfieri, iii-1-38: o
o terrestre. alfieri, iii-1-38: o straniere siano o nazionali, o volontarie
alfieri, iii-1-38: o straniere siano o nazionali, o volontarie o forzate,
iii-1-38: o straniere siano o nazionali, o volontarie o forzate, le milizie a
straniere siano o nazionali, o volontarie o forzate, le milizie a ogni modo son
che fa parte del patrimonio materiale (o spirituale) della nazione del soggetto in
nazionalismo, sm. polit. atteggiamento o complesso (concettualmente e storicamente multiforme
prestigio e della grandezza della nazione (o, per meglio dire, di una
, militariste sul piano istituzionale, espansionistiche o comunque egemonistiche sul piano della politica estera
germania e francia, all " imperialismo 'o 'nazionalismo ', del quale padre
una parte, con le correnti protezionistiche o di nazionalismo economico. 2
più in antagonismo con altre culture effettivamente o potenzialmente egemoni). de sanctis
m. -t). che propugna o attua concretamente nell'azione politica i princìpi
giornali moderni, vuol dire 'amante 'o * propagatore della nazione '.
fucilavano. 2. che raccoglie o organizza politicamente quanti si ispirano al nazionalismo
3. che si ricollega ideologicamente o culturalmente al nazionalismo; che in esso
viva. -che costituisce prodotto artistico o letterario dell'ideologia nazionalistica. lucini
che sostiene la superiorità della cultura nazionale o di una particolare manifestazione di essa;
preconcetto nazionalistico. 2. aderente o sostenitore del nazionalismo. b. croce
dei caratteri materiali e spirituali, innati o dati naturalmente o acquisiti tradizionalmente e storicamente
e spirituali, innati o dati naturalmente o acquisiti tradizionalmente e storicamente, che sono
forme, la naturale e la spirituale o libera: quella immediata e fondamentale,
istituzioni nazionali, anche senza limiti naturali o comuni, anche senza una patria materialmente
italiani irredenti. -senso più o meno consapevole dell'appartenenza a una stirpe
universalità del soggetto. -ispirazione o fondamento ideologico e culturale derivato dalla tradizione
il concetto di filosofia 'nazionale 'o di 'nazionalità 'della filosofìa è
. de sanctis, ii-15-196: noi, o signori, abbiamo osato innanzi al diritto
di finzione giuridica... o di cerimonia simbolica del principio di nazionalità.
nazionalità, se già non si possiede, o almeno di appa- recchiarvisi: ottenutala,
3. appartenenza a uno stato, o ai cittadini di esso, di una
e al luogo di costruzione. -atto o patente di nazionalità: rilasciato dal governo
de luca, 1-3-2-190: della naturalezza o nazionalità. romagnosi, 19-250: dir
degli stati in europa. 'naturalità 'o 'cittadinanza 'può bene supplirla.
: 'la nazionalità italiana si concede o con la legge o con decreto, ed
italiana si concede o con la legge o con decreto, ed ha diversi effetti
effetti '; meglio 'la cittadinanza 'o 'naturalità italiana '. soldati,
. in lingue sì colte si è rispettata o la nazionalità o l'antichità in certe
colte si è rispettata o la nazionalità o l'antichità in certe cose che la ragione
al di fuori di ogni degenerazione egemonica o imperialistica (ed è polemicamente opposto al
opera certa, ma lontana di due o tre generazioni ancora. = nome d'
fare nazionale '; 'dare 'o 'ricevere la cittadinanza '.
l'operazione 'per ammettere e bollare o contrassegnare 'que'recipienti? in mille
ai una nazione (una forma linguistica o espressiva, un comportamento). arlia
', a così esprimerci, in questo o quel paese, non possiamo menomamente accomodarvici
femm. -trice). che propugna o attua una politica di nazionalizzazioni; che
. passaggio al controllo, alla proprietà o alla gestione dello stato di imprese,
imprese, attività, mezzi di produzione o risorse materiali considerate fondamentali per l'economia
che un orientamento politicoeconomico dirigista giudica inopportuno o dannoso o non rispondente alle esigenze sociali
politicoeconomico dirigista giudica inopportuno o dannoso o non rispondente alle esigenze sociali lasciare alla
intera comunità nazionale di un uso linguistico o di una lingua che diviene così comune
gruppi o ceti sociali in funzione stretta- mente
sociali in funzione stretta- mente nazionale o nazionalistica. gramsci, 6-69:
un miglio... 'cittadinanza 'o 'naturalità '.
ci abbia parte tutta la nazione, o in modo conforme all'indole e all'
dittatorio, glorificazione e conservazione di stirpe o razza. b. croce,
governatore di cracovia,... o più spesso ancora sul reg
(ma non necessariamente) unificato o consociato (più o meno strettamente
necessariamente) unificato o consociato (più o meno strettamente e stabilmente) in
) in forma poli tica o prepolitica; comunità umana etnico-lin- guistica
nasceranno di lui. panigarola, 2-151: o genti, o tribù, o lingue
. panigarola, 2-151: o genti, o tribù, o lingue, o popoli
2-151: o genti, o tribù, o lingue, o popoli, o nazioni
, o tribù, o lingue, o popoli, o nazioni! deh, tutti
, o lingue, o popoli, o nazioni! deh, tutti adesso (poiché
comunità umana, a cui spesso e più o meno consciamente si tende ad attribuire una
si tende ad attribuire una comune origine o comunque l'appartenenza a un medesimo gruppo
nazionalità a volte sottolinea l'elemento geografico o geopolitico, a volte, e forse
(1-iv-185): essendo lo 'mperi. o di roma da'franceschi ne'tedeschi transportato
il necessario frutto dei danni vicendevolmente ricevuti o temuti, non possono perciò esser mai né
entità politica indipendente (città stato) o comunque come entità amministrativa autonoma (e
di una comune matrice (specie linguistica o religiosa) di cui sono consapevoli [
la qual abbia minore scusa di ribellarsi o di congiurar contra il suo principe questa
dal grado di omogeneità culturale, è o si considera politicamente adulta, cioè non
autocratico ma soggetto politico che si autogoverna o aspira ad autogovernarsi mediante libere istituzioni;
essa comporta), di lingua (o, in qualche caso, di più
medio-alti); e a essa si ricollega o l'unità politica già in atto (
d'altronde che dalla legge naturale discendono o dalle loro speciali e volontarie promesse.
dio segnati, quali sono i gran fiumi o catene di alpi o il mare;
i gran fiumi o catene di alpi o il mare; e che, di più
lavoro. -figur. comunità locale o gruppo sociale portatore di un proprio sistema
designa nient'altro che una configurazione politica o, tutt'al più, culturale ed etica
politica indipendente (a prescindere dal grado o dalla stessa esistenza di una corrispondente unità
la quale viene peraltro non di rado suggerita o implicata più o meno indirettamente);
non di rado suggerita o implicata più o meno indirettamente); stato sovrano (
per produrre la contentezza di un tre o quattro uomini, bisogna che ne rovini
, bisogna che ne rovini un tre o quattro milioni. gioberti, 9-i-110: i
. -nazioni in via di sviluppo o sottosviluppate o emergenti: i paesi del
-nazioni in via di sviluppo o sottosviluppate o emergenti: i paesi del terzo mondo
quella che, inserita in un accordo o in un trattato internazionale in materia doganale
in un trattato internazionale in materia doganale o economica in genere, obbliga lo stato
accordo, lo stato concedente già riserva o riserverà in futuro a qualunque altro stato
le parti contraenti (clausola reciproca) o una sola di esse (clausola unilaterale
clausola unilaterale), in misura eguale o differenziata, con o senza una contro-
in misura eguale o differenziata, con o senza una contro- partita (clausola condizionale
senza una contro- partita (clausola condizionale o, rispettivamente, clausola semplice).
ecc.). -società (o lega) delle nazioni: unione di stati
delle persone (per lo più mercanti o studenti) provenienti da uno stesso stato,
, città, che hanno dimora più o meno stabile e duratura in un medesimo
aventi la medesima origine statale, regionale o linguistico-culturale. filippo di matteo strozzi
, nell'ambito di un medesimo esercito o corpo armato, sono della medesima origine
barberino, ii-135: non face donna belleza o nazione, / ma senno e di
tra che la nobiltà cominci in me o ch'ella finisca in te? ».
forma di statuti della detta arte, o che sia di casa, overo nazione
carmagnola e lo sforza di contado erano o d'infima nazione. gioberti, 6-iii-10
s'intenda. ugurgieri, 76: o timbreo, da'a noi casa propria!
11. ant. nascita; momento o modalità della nascita. -di nazione:
fisiche e morali, di una persona o di una categoria di persone; natura
) a cui si appartiene per nascita o in cui comunque si è nati; origine
senso puramente territoriale) di una persona o di origine di una cosa. dante
credenze, in partic. religiose) o fisiche, materiali (sesso, età,
fra quelle nazioni / alcun con faccia o scolorita o mesta. salvini, 39-vi-86
quelle nazioni / alcun con faccia o scolorita o mesta. salvini, 39-vi-86: non
consacravano a jahweh per tutta la vita o, più spesso, per un periodo di
], 1-132: quando alcuno, uomo o donna, avrà fatto singoiar voto di
giallastre. 2. che si riferisce o è proprio dei nazisti o del nazismo
che si riferisce o è proprio dei nazisti o del nazismo, della sua ideologia,
instaurato; che si richiama al nazismo o è guidato da esso. tecchi
formola sommaria, egli giudicava non tedesco o poco tedesco. -dominato dall'ideologia
di moto da luogo, di allontanamento o di separazione, anche al figur.
perché più v'indugio? itene, o miei / fidi consorti. marino, 4-238
fatiche loro. petrarca, 188-7: o sole, e tu pur fuggi, e
gelli, 7-461: vientene lieta, o bella e bianca aurora. g. b
. e letter., con valore intensivo o, anche, pleonastico. dante
altiero. intorcetta, 13: quando (o vanissima incostanza del mondo!)
, con riferimento a persone, animali o cose menzionati in precedenza, senza
precedenza, senza distinzione di genere o di numero: di questo, di
, in relazione con una certa quantità o con un numero determinato di cose o
o con un numero determinato di cose o persone. chiaro davanzati, iii-32:
. cavalca, 18-32: volgi, o uomo, la faccia dalla femmina ornata
altrettanto. pigli, lxxxviii-11-264: o andrea mio, ché sì ben ti
uso pleonastico. giamboni, 10-104: o verage maestra delle virtudi,..
un sost. facilmente intuibile dal verbo o dal contesto. dante, inf
vii-81: che fra tutte l'arti fabrili o vogliam dir fattibili, abiti della ragione
8. indica il compì, di derivazione o di allontanamento: da ciò, da
tenuto, se n'è capitato bene o male. chiaro davanzati, 5-56: piace
ne spiego. petrarca, 128-32: o diluvio raccolto / di che deserti strani
quasi abbandonato vergilio e gli altri, o essere nelle mani d'uomini plebei e
di 3 * persona, sing. o plur., con valore di compì,
, con valore di compì, ogg. o neutro: lo, la, li
, di qualcosa: essere in gioco o a rischio, correre pericolo. manzoni
1-1-61: a quante porte si picchiava, o non si avea risposta per esser
avea risposta per esser ognuno a dormire, o se alcuno si levava ne rispondeva
? / perché il nascer ne desti o perché prima / non ne desti il
ma traevano sassi e poi fuggivano. o. rinuccini, 7: giove immortal
giove immortal... / mandane o fiamma o telo / che da mostro
immortal... / mandane o fiamma o telo / che da mostro sì rio
celeste / nel dirà forse un sacerdote, o pio / vate. -con
. introduce una prop. finale negativa o una dipendente da un verbo di timore
, inter. segue un'espressione interrogativa o affermativa, per lo più con
lo più con una sfumatura di ironia o di rimprovero o anche di stupore:
una sfumatura di ironia o di rimprovero o anche di stupore: eh? non è
in par- tic. nelle regioni settentrionali o per rafforzare una frase esclamativa: davvero
di dover morire lo stesso, un giorno o l'altro, la mi pare un
dei tali, mi raccomando ». o, più vibrato: « e sopra tutto
. = deriv. da n [o «] è, con valore interrog.
negativa con una precedente, positiva o negativa: e non. giacomo
m'ascolta; / né mi vale spronarlo o dargli volta. boccaccio, i-98:
. monti, iv-92: questa lode, o mio caro, è troppo esclusiva,
relazione con un altro avv., limitativo o rafforzativo. francesco da barberino,
-con uso enfatico all'inizio del discorso o di una frase. boccaccio,
1-73: ned era giusto invero che procurasse o chiedesse gloria dagli uomini chi tanto avea
2. in relazione con due o più termini di una prop.,
rivo si disgombra, / né di muro o di poggio o di ramo ombra
né di muro o di poggio o di ramo ombra, / né nebbia.
per lusinga 0 battitura del padre, o ingegno d'alcuno altro, gli s'era
. morelli, 188: niuno, o maschio o femmina, né per paura
morelli, 188: niuno, o maschio o femmina, né per paura né per
modo mai si spogli di suo avere o di sue ragioni. grazzini, 4-10:
, né alle sue robe, né dannificare o molestare né il contado di perugia,
gli stati di lui, né de'suoi o arenti o amici o aderenti. davila
lui, né de'suoi o arenti o amici o aderenti. davila, 146:
né de'suoi o arenti o amici o aderenti. davila, 146: non potendo
4. stabilisce una correlazione fra due o più prop. giacomo da lentini
moralista. -ripetuto davanti a due o più termini di una prop.,
. 6. con uso disgiuntivo: o, oppure, ovvero. latini,
quando lo tuo marito sarà affaticato per malattìa o per altre fatiche e dormirassi, guarda
su la porta. -preposto a due o più termini: o... o
-preposto a due o più termini: o... o; sia..
o più termini: o... o; sia... sia.
che tutta fiata convenga salutare, ma o per desiderio d'amore, o per
, ma o per desiderio d'amore, o per solazzo, talora si mandano altre
conto [il pazzo] di nuvolo o sereno; né freddo o caldo mai non
] di nuvolo o sereno; né freddo o caldo mai non lo tormenta.
-in relazione con un agg. o con un pron. negativo.
a vizio imputare se, alcuna città o degno loco trovando per via, in
neanche riesco a vedere se ci sia o dove sia. d'annunzio, iv-1-144
8-49: neanche più parole avevo la forza o la voglia di inventare. -in
implicita (col verbo all'inf. o al ger.) o esplicita (
all'inf. o al ger.) o esplicita (con se e il congiunt
(con se e il congiunt. o l'indic.): sebbene, per
indicare un risultato conseguito in modo contrario o indipendentemente dalle intenzioni e dalle previsioni
non dirò alcuno / a lei di patria o pur d'amor congiunto, / conosciuto
d'amor congiunto, / conosciuto neanco, o giunto a pena / a la sua
relazione con un altro avv. di negazione o con un pron. negativo.
e sono mantenute sospese da deboli correnti o dalla stessa resistenza del mezzo; tende
suolo e gli avvallamenti, con diminuzione o annullamento della trasparenza dell'aria e della
d'aria umida per contatto col terreno o dall'evaporazione ai una distesa d'acqua
se egli luce con iguali razzuoli, o vero si variano per alcuna nebbia che
le nebbie, discendendo da'monti o cadendo dal cielo o stando ferme nelle
, discendendo da'monti o cadendo dal cielo o stando ferme nelle vallate, promettono buon
e le spine. -in espressioni comparative o in similitudini, per indicare oscurità,
e li continuo, come una pausa o piuttosto una sospensione di tutto il resto
vapore acqueo diffuso nell'atmosfera come umidità o emesso nella respirazione o derivato da un
come umidità o emesso nella respirazione o derivato da un liquido bollente. g
mena / nasce di secco, di caldo o di molle, / e qual è 'l
e salda. epicuro, 95: o donne, o crudel peste, o nostra
epicuro, 95: o donne, o crudel peste, o nostra guerra, /
: o donne, o crudel peste, o nostra guerra, / se non fossero
vede stare sopra questo albero una piccola nuvola o nebbia, fin che a due ore
fin che a due ore di sole, o poco meno, si disfà e sparisce
degli ioni metallici appartenenti a un elettrodo o, in partic., a un anodo
rendimento dell'elettrolisi si cerca di evitarla o ridurla con opportuni accorgimenti. -nebbia
per favorire la sorpresa delle manovre tattiche o a scopo difensivo, per celare obiettivi
l'assalto / ad un qualche riparo o bastione, / fa innanzi a'difensor
, / tratta da lor colubrina o cannone; / poiché il fumo s'allarga
4. figur. incapacità o insufficienza temporanea degli occhi a vedere distintamente
di color bianco ceruleo, che occupano tutta o la massima parte della cornea, ora
ma la offuscano. -perdita o diminuzione di coscienza tipica del sonno o
o diminuzione di coscienza tipica del sonno o dell'ebbrezza; stato di incoscienza e
, assente, rapita (dello sguardo o del volto!. nievo, 239
greco abbia dato alla statua di venere o di leda; una nebbia umida e beata
dall'opacità dell'aria, dalla lontananza o da un'alterazione della vista.
manzini, 131: la causa dell'offuscamento o nebbia apparenti che accompagnano l'ingrandimento de
mente a conoscere il vero; ignoranza o confusione di idee, stato di inferiorità
cieche e troppo intense, di parole o espressioni oscure, che sono di ostacolo
una situazione, alla conoscenza della verità o alla percezione della realtà (e può
e può essere costituito da condizioni oggettive o soggettive, da pregiudizi, da teorie
i'non so se 'nfer- mità, o la stagione, / o cura di far
mità, o la stagione, / o cura di far nuovo matrimonio, / o
o cura di far nuovo matrimonio, / o nebbia di mia cieca opinione / han
la piazza è una nebbia sì folta o uno muro sì grosso che, non vi
c. dati, 103: leviamoci o giudici, dinanzi agli occhi le nebbie e
nebbia / sparger di rea calunnia, o francia, i tuoi / scrittor, che
le basse nebbie delle passioni di mestiere o di parte [ecc.].
nuda e pura, / cui non offusca o snatura / nebbia d'umane parole.
coscienza; ricordo sbiadito; opinione infondata o erronea. - anche: incertezza, confusione
ha un po'di nebbia in testa, o no? -autore da nebbia:
? -autore da nebbia: scrittore o poeta confusionario, poco accurato nell'informazione
nebbia. -sensazione indefinibile, indistinta o appena percepibile. ghislanzoni, 16-296
indefinito, che turba profondamente l'animo o provoca una sensazione di disagio (e
che non teme / d'oblio tenebre o nebbia di sospetto. piovene, 7-566
-atteggiamento del volto che esprime ostilità o indifferenza. atanagi, xxxvi-169: cessino
condizione esistenziale precaria, insicura, mutevole o, anche, monotona; situazione incerta
, anche, monotona; situazione incerta o dubbiosa. - in partic.: avversità
: la misera mia vita è nebbia o fumo / exposta a venti impetuosi e
10. malinteso nei rapporti fra due persone o potenze; sospetto di slealtà.
vana e inconsistente, priva di importanza o di durata. ariosto, 26-47:
in che non si lamentino di vicario o d'altri che di me, che è
di un vicario. -quantità piccola o insignificante, misura modesta. giamboni
piante erbacee e legnose producendo efflorescenze biancastre o grigie (ed è causata da funghi
. -in partic.: mal bianco o oidio dei cereali; grassume del fagiolo;
ornamento. è 1 " 'aira caespitosa 'o 'capillaris 'dei botanici.
che è originalmente il 'nevola 'o 'nevle ', come il dialetto nomina
, si volge a lodarne i longobardi o i franchi, pur coll'impressione che dopo
nebbia', infischiarsi di cosa ritenuta dannosa o molesta. tommaseo [s. v
nulla, segnatamente di cosa che altri crede o voglia far parere molesta.
goccie, le quali producono pioggia più o meno grave secondo le circostanze.
nebbia', per rispondere in modo elusivo o negativo a una domanda indiscreta (e
a chi ci dimanda quando faremo, o quando avverrà, una data cosa.
e ha valore di un rimprovero affettuoso o scherz.). tommaseo [s
aretino, 20-336: s'è nebbia, o nebbiarella / carestia o reticella. g
s'è nebbia, o nebbiarella / carestia o reticella. g. c. croce
venuta sull'aurora / quando la guazza o la nebbietta inerte / vapora in cielo
di vapori la minaccia d'un temporale o d'una tormenta, o il principio
d'un temporale o d'una tormenta, o il principio d'un nebbiaio maledetto,
. 2. figur. espressione o ragionamento oscuro, astruso, involuto.
nebbio fresco in mazzi, ij denari. o. targioni tozzetti, ii-247: ebbio
a produrre, per reazione chimica o per combustione, sostanze che restano sospese
restano sospese nell'aria allo stato liquido o allo stato solido (e allora si
) e che condensano attorno a sé o assorbono l'umidità atmosferica formando cortine di
l'osservazione nemica in determinate situazioni tattiche o per occultamenti e mascheramenti (e sembra
nucleari); si suddividono in attivi o nocivi, come l'anidride solforica e alcuni
gelo. 2. sm. apparecchiatura o proietto (granata, bomba, razzo
dalle unità da guerra, dagli aeromobili o anche a terra per la difesa contro
in confronto ai suoi fratelli dell'astigiano o delle langhe. = deriv.
257: all'apparir tuo muore, / o ventavol gentile, / tutto il valor
cielo velato per tutto da una nuvola o da un nebbione uguale, inerte,
su il granire, dà nil pioere, o vien la bufera che lo trebbia o
o vien la bufera che lo trebbia o certi nebbionacci che ghi dànno la
giudizio, priva di qualità positive o scioccamente presuntuosa; buono a nulla, babbeo
, come a chi è uscito de'gangheri o ha dato il cervello a rimpedulare,
atmosfera caratterizzata dalla presenza di nebbia più o meno fitta e dalla visibilità ridotta
senso concreto: massa di nebbia o di vapore. bettini, 1-352
indeterminatezza. -in partic.: oscurità o incomprensibilità di un fatto. l
a poco. 2. ricoperto o avvolto da nebbia fitta e persistente;
. appannato da un velo di polvere o di sudiciume; privo di trasparenza, opaco
passato. caproni, 157: proserpina / o una scialba ragazza... sciacqua
viso adunco e orgoglioso della contessa, o nella faccia nebbiosa slavata aristocratica del conte
nebbiosa slavata aristocratica del conte rinaldo, o in quei visetti mobili graziosi sdolcinati di
trova in uno stato di incoscienza trasognata o di incertezza e di dubbio; incapace
cor. nievo, 529: o venezia, o madre antica di sapienza e
, 529: o venezia, o madre antica di sapienza e di libertà!
generazione, salvo pochissimi, è più o meno nello stile arcadica, rettorica e
; questa, a dir vero, o vana o strana assai: il primo
questa, a dir vero, o vana o strana assai: il primo, nebbioso
di storia, veder chiaro nella storia, o di metafisica... e in
7. ant. turbato da avvenimenti dolorosi o da sventure; foriero di effetti negativi
davanzati, xiv-25: là ove ausate [o donna] / non pò parir nebiore
. letter. pelle di cerbiatto, o anche di capra o di leopardo, che
di cerbiatto, o anche di capra o di leopardo, che nell'iconografia classica
e che anticamente era portata sulle spalle o intorno ai fianchi dai sacerdoti e dai
simboleggiava l'animale sacrificato in tali riti o forse anche l'epifania del dio sotto
figurative. -in senso generico: pelle o pelliccia di un animale.
. marino, vii-213: nella nebride o pelle di pardo picchiata e distinta a
la nebride, cioè pelle di cerviatto o di daino. f. buonarroti,
entro le valli mauritanie ignudi / o di nebride cinti. d'annunzio,
dice ch'era nera, altri rossastra o gialla-bruna, come la pelle de'fauni
= voce dotta, lat. nebritis -idis o nebrites -ae, dal gr. vefìpltyc
nebula, non fu per aiuto o per necessitade, ma dimostrò che ogni creatura
e densa. boccaccio, viii-2-255: o vogliam dire queste tre pro- rietà,
tempesta / per folgore, per tuono o per baleno, / e 'l sole illustra
alcuna nebula in quella fosse da invidia o da falsa oppinione stata gittata. a
innorma, iniqua, atroce e vile. o. rucellai, 6-103: ogni minima
, 6-103: ogni minima nebula d'invidia o di falsa opinione ne altera il conoscimento
. e vien chiamata la regione delle nebulose o nebule. vi si notarono finora ben
vi si notarono finora ben sei mila nebule o macchie albeggianti, per lo più lentiformi
segnalano l'esplosione d'una nova, o il passare dall'arancione al giallo d'
firenze [tommaseo]: il collirio opoponago o l'opobalsamato... è usato
pur una picciolina neboluzza non si trovasse o vedesse ne l'aere. = voce
riferisce, che è proprio della nebbia o anche delle nuvole. = voce dotta
frequent. nebulizzatóre, sm. apparecchio o dispositivo usato per produrre un getto di
e può funzionare per mezzo del vapore o dell'aria compressa o meccanicamente,
del vapore o dell'aria compressa o meccanicamente, per efflusso del liquido a
piccole da poter restare sospese nell'aria o in un mezzo gassoso (e trova
letter. persona priva di doti positive o vanamente boriosa; buono a nulla,
. monti, 5-154: odimi, o dea minerva, ed or di nuovo
coll'altra. carducci, iii-2-410: o sacrosanta libertà latina, / caduta in man
lo più debolmente luminosa. -nebulose anagalattiche o extragalattiche o stellari: sistemi stellari esterni
debolmente luminosa. -nebulose anagalattiche o extragalattiche o stellari: sistemi stellari esterni alla galassia
masse di gas, hanno forma ellittica o spirale o spirale barrata o irregolare,
di gas, hanno forma ellittica o spirale o spirale barrata o irregolare, si trovano
forma ellittica o spirale o spirale barrata o irregolare, si trovano a distanze calcolabili
appaiono a loro volta riuniti in gruppi o ammassi anche di centinaia di componenti (
di anni-luce; fra queste le nebulose diffuse o gassose sono costituite da gas, da
quanto riflettono la luce delle stelle associate o producono fluorescenza, oppure oscure, con
stelle novae). -nebulose resolubili o irresolubili: quelle in cui si distinguono o
o irresolubili: quelle in cui si distinguono o no le singole stelle componenti, mediante
che, per la loro immensa distanza o per la lor piccolezza rispetto all'altre
lampade a arco. -agglomerato urbano o residenziale molto vasto, con scarsa densità
3. figur. sentimento, sensazione o stato mentale vago e indefinibile o alquanto
sensazione o stato mentale vago e indefinibile o alquanto confuso, privo di determinazione e
d'informazioni, di nozioni appena abbozzate o di potenzialità destinata a esplicarsi in seguito
4. personalità ancora non ben formata o idealizzata e irreale. verga,
-persona di scarso rilievo e importanza o priva di ingegno e di qualità positive
sa che i babbei non hanno memoria o hanno memoria confusa, delle cose
ant. nibulositate), sf. condizione o stato dell'atmosfera caratterizzato dalla presenza
dell'atmosfera caratterizzato dalla presenza di nubi o di nebbie più o meno dense. -in
presenza di nubi o di nebbie più o meno dense. -in partic.:
irrazionale. - anche: pensiero involuto o astratto. visconti venosta, 143:
più gretto. -vaghezza di sensazioni o di sentimenti; stato di lieve confusione
di sentimenti; stato di lieve confusione o di obnubilamento della coscienza. gozzano
corpo celeste. -anche: massa di vapori o di gas cosmici che avvolgono un astro
avvolto, offuscato da masse di nebbia o di vapori atmosferici, in modo da
vapori atmosferici, in modo da ridurre o annullare la visibilità; pieno di nebbia
caratteri e ufizi corrispondenti alla loro buona o trista influenza. quindi mercurio esser divenuto
3. per simil. che ha colore o aspetto o forma di nebbia (il
per simil. che ha colore o aspetto o forma di nebbia (il fumo)
diverse immagini figurate, appetto alle quali, o misera aragne, le tue sarebbero parute
l'impossibile a battagliare colla tua ombra o coi mulini di don chisciotte. carducci,
supposizioni. -conosciuto in modo impreciso o con aspetti leggendari (una figura storica
linea stessa (e può essere minuto o allargato a seconda dell'ampiezza dei rilievi
). 10. astron. costituito o circondato da masse rarefatte di gas e
pulviscolo cosmico; che appare debolmente luminoso o meno brillante e lucente per la lontananza
fisse, benché stelle paiono co'raggi o chiome e nebulose. boccaccio, viii-2-41
delle lor code [delle comete] o capellature procede dalla nebulosa atmosfera che le
/... / prendi marrobbio, o porro, e che s'addatti /
di castagno e cotta fra due piastre o cocci arroventati (ed era preparata in
chiudenti una fetta di prosciutto o di altra carne. g
: il vitto consiste quasi solamente in castagne o fresche e cotte arrosto ed in ballotte
fresche e cotte arrosto ed in ballotte o seccate e ridotte farina, dalla quale
: fatti con qualche fetta di presciutto o salsiccia. pascoli, 218: o mamma
presciutto o salsiccia. pascoli, 218: o mamma, che il laveggio ora o
o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'uncino o sopra
ora o le cotte / metti all'uncino o sopra i capitoni, / da noi
angoscioso. serdini, 44: o glorioso lume, o divin conio, /
serdini, 44: o glorioso lume, o divin conio, / o disprezzati giuri
glorioso lume, o divin conio, / o disprezzati giuri che lui fece, /
. ant. essere necessario, indispensabile o opportuno. liburnio, 3-77: nientedimanco
fatto quella sera il menomo cenno, o perché gli mancasse sul meglio il coraggio
meglio il coraggio e le forze, o perché stimasse soverchio un tal passo,
modo tale da non poter essere altrimenti o diversamente; per una causa intrinseca.
el fine al quale tu ti muovi [o mente] in un certo modo sanza
i quali sono detti rei di questo o quel peccato, non necessariamente di violenza
. 3. per conseguenza naturale o logica; per ragioni oggettive, per
di questi due partiti necessariamente venire: o combattere o accordare. redi, 16-v-66
due partiti necessariamente venire: o combattere o accordare. redi, 16-v-66: mise
marmi. -per costrizione imposta dalle circostanze o dal costume. bembo, 10-iii-289
sfuggire a un evento negativo, dannoso o spiacevole o che le cose vadano diversamente
un evento negativo, dannoso o spiacevole o che le cose vadano diversamente dalle previsioni
..., tutte queste cose, o italiani, potevano sommovere a nuova occasione
richiesto in modo imprescindibile da una circostanza o da una situazione, essendo atto a
causare il fallimento di un progetto o di un'iniziativa; che risponde a un'
a un'esigenza fondamentale di una persona o, in genere, della vita umana
diversi movimenti di ciascun membro si scuoprino o si ascondino o non faccino né l'
ciascun membro si scuoprino o si ascondino o non faccino né l'uno né l'
. ch'io per alcuna cosa necessaria o convenevole a vita di povero gentiluomo mandi
necessaria posizione '. -necessario come o più del pane, dell'aria: per
aria: per indicare in modo enfatico o iperbolico l'importanza attribuita a una cosa
altra cosa. muratori, 10-i-107: o sia che il signore, ben conoscendo gli
-per estens. destinato alla lavorazione o alla produzione di beni di prima necessità
possessiuni: tarpete, moline, forne o da altro loco necessario, e non portando
all'indispensabile. -ant. arredo o attrezzo di uso comune. testamento di
modo determinante al raggiungimento di uno scopo o di un effetto (espresso di solito
una prop. finale, anche implicita, o da un compì, di fine)
animale. 2. che è o appare assolutamente indispensabile; che ha importanza
assolutamente indispensabile; che ha importanza vitale o fondamentale. dante, conv.,
; che è impossibilé che avvenga altrimenti o contrariamente per una norma, la quale
e doverosa), ipotetica (cioè causale o condizionale),
assoluta (cioè geometrica o logica); sottoposto alla legge della
la regola del mondo sia una sostanza o un'anima universale che niente intenda,
risulti da più entità, può essere o necessaria o contingente. le entità necessarie
da più entità, può essere o necessaria o contingente. le entità necessarie sono l'
azione. -condizione necessaria: condizione o antecedente, senza la quale non è
-che non deriva dalla volontà del soggetto o che gli è imposto con la costrizione
galileo, 3-4-258: nelle dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza
dimostrazioni necessarie o indubitabilmente si conchiude o inescusabilmente si paralogizza. galluppi, 4-i-68
prima giudicato se ciò che fa sia lecito o illecito, buono o cattivo, allora
fa sia lecito o illecito, buono o cattivo, allora questo suo giudizio diventa la
desiderava che italia non si alterasse, o perché... dubitasse che le
franzesi di assaltare il reame di napoli, o perché... conoscesse essere necessaria
ficchi / uno spiedo per lo corpo o che s'impicchi, / se tanto è
quella del mezzo. -dovuto a consanguinei o a famigliari (l'affetto).
onorevoli occasioni. 6. che avviene o sembra essere prodotto da cause naturali e
, senza interventi e modifiche della volontà o dell'azione dell'uomo; determinato da
azione dell'uomo; determinato da forze o cause fisiche. piccolomini, 1-332:
, ii- 388: trovano il 'prodigioso'o 1 " inconseguibile 'in quello che
in quello che non è che regolare o necessario. g. capponi, i-i-375
dell'uomo han più luogo come occasioni o cagioni all'amore, il quale viene
naturale ma necessaria, né può crescere o scemare d'intensità o mutare d'obietto
, né può crescere o scemare d'intensità o mutare d'obietto. -con
necessaria. 7. che è o appare inevitabile; che non concede scampo
scampo, ineluttabile (una conseguenza negativa o spiacevole). guido delle colonne volgar
il necessario frutto dei danni vicendevolmente ricevuti o temuti, non possono perciò esser mai né
contrarie: talmente che gli era necessario o che il conte ne diventasse duca o
o che il conte ne diventasse duca o e'viniziani signori. muratori, 4-205:
muratori, 4-205: ad alcuni gioverà o sarà necessario il mutar paese. carducci,
secolo non vuole che queste: di omero o dante si strafotte: se bene o
o dante si strafotte: se bene o male, altri il vegga: forse è
cure. 8. che è o appare insostituibile in una circostanza determinata,
mansione, nell'esecuzione di un'opera o di un'impresa; che rende servigi
che rende servigi indispensabili a una persona o a una collettività. piccolomini, 1-423
lue venerea per alcune pustule nella cute o nella bocca che le balie di casa
: dicea che se de le serocchie o de le nepoti non può nascere neuna
altre a loro, potrebboro i più infermi o essere commossi da tentazioni umane o infamati
infermi o essere commossi da tentazioni umane o infamati per rie sospecioni d'uomini.
e le sue possessioni, rendendogli i figliuoli o altri suoi necessari sanza taglia.
ir fuori e poi di piatto nascondersi / o sotto la scala o nel necessario /
di piatto nascondersi / o sotto la scala o nel necessario / o sotto il letto
sotto la scala o nel necessario / o sotto il letto. sansovino, 6-17:
ben rimiri. -sm. premessa o conseguenza necessaria (ed è termine della
enno / li motor di qua sù, o se necesse / con contingente mai necesse
, nicistate), sf. circostanza o situazione che induce o costringe una persona
sf. circostanza o situazione che induce o costringe una persona ad agire in un
agire in un modo determinato, diverso o contrario alla propria volontà o alle proprie
, diverso o contrario alla propria volontà o alle proprie aspirazioni; causa impellente che
volontari distinti da quelli che si fanno o per ignoranza o per necessità; e
da quelli che si fanno o per ignoranza o per necessità; e che soli i
-sviluppo, corso naturale di una situazione o degli avvenimenti; realtà dei fatti.
... si sarebbe facilmente lasciato indurre o dall'o- nor del grado o dalla
indurre o dall'o- nor del grado o dalla necessità delle circostanze o dalle lusinghe
nor del grado o dalla necessità delle circostanze o dalle lusinghe della gloria a continuare nell'
che si adegua perfettamente alla situazione interiore o esteriore. foscolo, iv-347: ma
, per evitare un grave danno privato o per provvedere alla tutela di fondamentali interessi
e urgente compiere un atto, materiale o giuridico, che in condizioni normali non
, ricorrendo simili situazioni, si possono o addirittura si debbono compiere certi atti normalmente
: il prefetto, nel caso di urgenza o per grave necessità pubblica, ha facoltà
. ad abitazione propria e dei propri figli o dei propri genitori. -dir.
cui un soggetto, per salvare se stesso o un altro dal pericolo attuale (e
j. filos. carattere di un fatto o di un fenomeno di dover essere come
un fenomeno di dover essere come è o di non poter essere in modo diverso
per sé, e una necessità relativa o ipotetica, che deriva da premesse determinate
indispensabile a un fine, la forza o costrizione, ed è ripresa nella classificazione
implica contraddizione, e alla necessità fisica o causale, che appartiene all'ordine della
verità logica, risolta nella tautologia, o valida per qualsiasi descrizione di stato di
descrizione di stato di un sistema, o dipendente dalle costanti logiche del calcolo usato
dalle costanti logiche del calcolo usato, o, infine, nell'interpretazione analitica,
della necessità. leonardo, 2-461: o mirabile necessità, tu con somma ragione costrigni
cose contingenti. galileo, 3-3-195: o sia per mia debolezza e incapacità,
. ecco 'l'obbligazione sentimentale 'o psicologica, fondamento delle sanzioni. galluppi
la necessità assoluta dà la certezza apodittica o razionalmente anteriore al fatto e indipendente dalla
, svolgendo le contradizioni dell'età capitalistica o borghese,... ne ricavò la
ella non sarebbe virtù, ma sarebbe o necessità o fortuna. galluppi, 1-i-41:
sarebbe virtù, ma sarebbe o necessità o fortuna. galluppi, 1-i-41: l'
ariosto, 7-37: se vivea ruggiero, o gli avea tronca / l'alta necessità
un dolore, ecc., la forma o il modo di un'azione ineluttabile)
fuori il catalogo delle miserie vostre, o mortali, che alla fine e timori
di gramsci non protesta contro i brogli o le truffe ma ne documenta, dalle
estrema. 6. situazione straordinaria o frangente in cui una persona o una
straordinaria o frangente in cui una persona o una collettività ha bisogno dell'aiuto esterno
affrontare con le proprie forze una difficoltà o l'esistenza stessa (o anche corre
una difficoltà o l'esistenza stessa (o anche corre grave pericolo). uguccione
per qualche improvvisa necessità, a taramanna o a federico, o a sua madre
, a taramanna o a federico, o a sua madre. -con riferimento
grave tributo aggravato da'romani, o perché fosse condotto a povertà di pecunia,
perché fosse condotto a povertà di pecunia, o vero per avarizia, sperando, sotto
ministri... per precisa necessità o utilità del regno. muratori, 10-i-174:
un compì, che indica la persona o la cosa necessaria. dante, conv
7. ciò che è richiesto o reso indispensabile dall'indole o dai fini
è richiesto o reso indispensabile dall'indole o dai fini particolari di una persona,
ciò ch'egli [dio] ci dà o promette a noi, o pena o
ci dà o promette a noi, o pena o infermità per qualunque modo elle
o promette a noi, o pena o infermità per qualunque modo elle siano,
un modello. -matem. carattere posseduto o attribuito a talune condizioni, che risultano
. cavalca, 20-27: venendogli fame o sonno o altra necessità, secondoché richiede
, 20-27: venendogli fame o sonno o altra necessità, secondoché richiede la fragilità
servigi uomo, qual che egli si fosse o giovane o altro, ed a
che egli si fosse o giovane o altro, ed a lui senza alcuna vergogna
: ben degna pena avete, / o troppo ancor religiosi servi / de la
che loro ci richiedono a tempo avanzato o, peggio ancora, come una brutale
gli elementi non assimilati, di evacuare o di orinare (anche nelle espressioni necessità
10. quanto è necessario al sostentamento o soddisfa le esigenze primarie della vita;
, li quali... verrano o vero serano menati al detto ospitale a
riprensibile fare orazione per avere sua necessità o conservazione di vita, sanità sua e
, genere di prima necessità: sostanza o prodotto indispensabile all'alimenta- zione umana.
non mai può render giusta la restrizione o divieto della libertà. mazzini, 2-202:
: prodotto (in partic. alimento o bevanda) di consumo voluttuario, pur
dei mezzi per sostentarsi, di viveri o di denaro. - in partic.:
421: costretto per necessità di moneta o stimolato dalla avarizia. livio volgar.,
. gioia, 2-i-455: la necessità o sia una perspicace previsione condanna l'agricoltore
per contro deriva dalrimposizione di una norma o precetto, che esercita influsso negativo sul
necessità, alla necessità: nella maniera o nella misura in cui è necessario,
, di necessità: sentire il bisogno o la mancanza di una cosa determinata o di
o la mancanza di una cosa determinata o di quanto è indispensabile; abbisognare.
-cedere, soccombere alla necessità di natura o naturale: morire. carducci,
la superficie e, sopraggiunta l'altezza o profondità, ne risulti il corpo,
ne'pagamenti fatti dal debitore al creditore decotto o prossimo alla decozione, poiché, siccome
compatiti. -di necessità, di piena o viva necessità (con valore di avv
che di ponente verso levante andar voleva o di levante venire in ponente. machiavelli
subordinata, anche implicita): essere o apparire necessario, conveniente, indispensabile;
anni. -fare, farsi di o della necessità virtù', fare della necessità
adattarsi di buon grado, con rassegnazione o anche con forza d'animo, ad
una situazione che appare inevitabile; essere o mostrarsi superiore alle circostanze avverse (e
qui a poco ci converrà lasciare morendo, o vogliamo noi o no? boccaccio
lasciare morendo, o vogliamo noi o no? boccaccio, i-223: non sono
, in necessità: quando è richiesto o imposto dalle circostanze; quando è necessario
imposto dalle circostanze; quando è necessario o indispensabile. seneca volgar., 2-3
necessità: per indicare in modo attenuato o anche iron. l'inutilità o l'inopportunità
attenuato o anche iron. l'inutilità o l'inopportunità di un'azione, di
. tà fa alla fine, ma sempre o fuora di tempo o per marcia necessità
, ma sempre o fuora di tempo o per marcia necessità. busini, 1-99:
per necessità. -per carestia o penuria dei mezzi necessari per vivere.
nicistà li avea venduti. -per legge o ragioni naturali. patrizi, 3-224:
non si capiva però se per vezzo o necessità. -per costrizione esteriore.
bene d'agostino del bianco, lxxxviii-n-637: o forza data a te per nicistate,
data a te per nicistate, / o fonte di pietà, o ben celeste,
nicistate, / o fonte di pietà, o ben celeste, / o alma
, o ben celeste, / o alma, dove 'l degno cor s'aggira
avrai bisogno di legna per fare trincee o altre machine atte a stringere e prendere
fante: per indicare che le circostanze o il pericolo inevitabile mettono a prova il
: per giustificare azioni illegali, illecite o arrischiate, con la costrizione imposta dalle
, con la costrizione imposta dalle circostanze o con ragioni di interesse immediato o anche
circostanze o con ragioni di interesse immediato o anche di opportunità politica. albertano
della proprietà di costringere a un'azione o a un comportamento determinato; atto a
tutto il sentire d'ogni animale che o per una eleggente libertà o per una
animale che o per una eleggente libertà o per una necessitante forza si muova e senta
tr. costringere con la forza o con altri mezzi energici di persuasione a
tua presenza / manifestar se per freddo o per fame. sannazaro, iv-355: se
. -ant. imporre come legge o precetto religioso. dante, par.
. costituire la causa efficiente, l'occasione o lo stimolo che determina, invariabilmente e
umano, gli comanda, senza forzarlo o necessitarlo, e acquista la dignità d'impe
necessitato il pendolo dalla forza della molla o del peso a cader sempre dalla medesima
poesia. 3. rendere o fare apparire necessario, indispensabile o,
rendere o fare apparire necessario, indispensabile o, anche, inevitabile. brusoni,
da necessitare. 5. essere o apparire necessario, indispensabile. pratesi,
che sostiene il dominio incontrastato della necessità o il determinismo. - anche sostant.
di essere adone soccorso dalla dea, o paride imbrancato tra le femine, in nel
a un comportamento determinato da cause esterne o, anche, da forze interne,
un atteggiamento; obbligato da una situazione o da una richiesta precisa e pressante,
. -anche: sottoposto a una limitazione o a una costrizione della volontà.
richiesto da una situazione, reso necessario o inevitabile. ghirardacci, 3-15: se
motivo suo, il quale ha a esser o necessitato o giustissimo. testi, 11-99
, il quale ha a esser o necessitato o giustissimo. testi, 11-99: cornelio
a discendere. -compiuto per obbligo o per costrizione, forzato; non spontaneo
tasso, 507: gli errori sono volontari o necessitati: se volontari, meritano biasimo
di necessità. -negozio necessitato: negozio o contratto in cui una parte assume obbligazioni
, nota alla controparte, di salvare sé o altri dal pericolo attuale di un danno
diretto da una forza superiore; incapace o privo di libertà di scelta.
. ant. ridotto in stato di bisogno o in povertà; bisognoso. s
ant. che sente la necessità o l'impulso ad agire o a operare in
necessità o l'impulso ad agire o a operare in un modo determinato.
. ant. in modo scarso o insufficiente.
di denaro; che versa nell'indigenza o ha bisogno del soccorso altrui; misero
bibbia volgar., vi-332: o morte, buono è il giudicio tuo
da estrema povertà, miseria, indigenza o da uno stato di bisogno urgente o di
indigenza o da uno stato di bisogno urgente o di estremo disagio; duro, difficile
: lavorò tanto in que'due o tre anni necessitosi che a raccogliere tutte le
cosa determinata; che ne è manchevole o ne sente la necessità (in relazione con
. 4. capace di necessitare o di costringere; che obbliga; vincolante
lasserà, mozzato / nel vertebroso collo, o nel suo ceffo / il suo spirto
, e per via della loro apparizione o evocazione, come fece quella fattucchiera che
e si nutrono di materie animali decomposte o anche di prede vive.
: mortificazione locale di un tessuto o di un organo, tollerata dai tessuti
che si riferisce, che è proprio o che deriva dalla necrobiosi; che è
dall'alimentazione a base di sostanze marcescenti o putrefatte. tramater [s
che si nutrono di materie animali più o meno corrotte o della sanie che stilla
di materie animali più o meno corrotte o della sanie che stilla dalle piaghe degli
sanie che stilla dalle piaghe degli alberi o prodotta dai funghi putrefatti.
alcuni animali, a nutrirsi di carogne o di carni putrefatte. = voce
si alimenta di carogne in modo esclusivo o prevalente. = voce dotta
. ricerca della soddisfazione sessuale su cadaveri o in loro presenza, che si accompagna
con un soggetto vivente in un ambiente o con atteggiamenti di carattere funerario.
2. con uso attenuato, scherz. o iron.: predilezione per il funebre
iron.: predilezione per il funebre o il funerario, per la contemplazione della
. affetto da necrofilia; che manifesta o ha in sé tale tendenza anormale. -
per estens. attratto morbosamente dalla morte o dagli spettacoli strazianti, dal funebre o
morte o dagli spettacoli strazianti, dal funebre o dal funereo; che si occupa con
lo sguardo soccorrevole e ghiotto di una crocerossina o di una infermiera un po'necrofila.
; che svolge con compiacimento argomenti luttuosi o truculenti. piovene, 7-229: '
3. biol. che vive su tessuti o su organismi morti. = voce
vive abitualmente e alligna su organismi morti o in decomposizione. = voce dotta,
cadaveri (e si distingue dalla tanatofobia o paura di morire, con cui è
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della necrofobia. necròfobo
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della necrofobia. -anche: affetto
cui adulti, caratterizzati da livree nere o maculate di colori vivaci, ricercano carogne
. g. bassani, 5-8: più o meno, i camaioli si assomigliavano tutti
cadaveri abbandonati. zena, 3-17: o tormentate mie sorelle iene, / necrofore
figur. persona che è pronta a decretare o a favorire la fine di un'esperienza
a favorire la fine di un'esperienza o che sembra trarre vantaggio e rallegrarsi delle
caratteristico dei becchini, del loro aspetto o del loro andare lento, ritmico,
interesse etnologico, delle credenze sull'oltretomba o, anche, dei ritrovamenti archeologici di
indicare il così detto 'sasso morto 'o 'pietra morta '. è la
necrologìa, sf. articolo di un giornale o di una rivista che annuncia la morte
. -in partic.: annuncio mortuario o di partecipazione a un lutto, pubblicato
ordine cronologico i defunti di una parrocchia o di una comunità monastica; libro dei
. letter. che compone una necrologia o un elogio funebre. - anche con
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della necromanzia o, in genere
che è proprio o caratteristico della necromanzia o, in genere, della magia; che
, della magia; che ne deriva o vi allude. bontempelli, 20-96
rivela il misterio della sua origine vegetale o animale. e. cecchi, 5-293
, 6-xiii-47: tanto mi disse, o reverenda, quel vecchione, che altri
procedimenti misteriosi e segreti di origine magica o diabolica; in modo prodigioso o portentoso
magica o diabolica; in modo prodigioso o portentoso; per effetto di magia.
= voce dotta, lat. necromantèa o -la, dal gr. veypojxav- tela
in cui una persona crede di essere morta o simula la morte. 2
. tipo di ortoclasio che, sfregato o frantumato, emana odore cadaverico.
abitati, possono essere scavate sotto terra o nella roccia, con segni e monumenti
, originariamente, questi simulacri stavano, o erano destinati a stare, in nicchie o
o erano destinati a stare, in nicchie o su piedistalli, nella necropoli di cirene
. -cripta che ospita numerose tombe o salme. de roberto, 22:
2. per simil. terra o regione di interesse archeologico che presenta le
non è finita come la grecia; o come l'etruria, una necropoli immensa,
si svegliò in me. -città o quartiere privo di animazione, solitario e
3. figur. raccolta di opere letterarie o di fatti del passato che appaiono remoti
remoti e privi di attualità, dimenticati o ignorati. b. croce, iii-16-54
, le vaste e inanimate storie, o piuttosto necropoli, in cui avevano sepolta
). necrosadismo, sm. mutilazione o dissezione di un cadavere a fini sadici
di necrosare), agg. colpito o affetto da necrosi, necrotizzato.
persona per redigerne il relativo atto, o che pratica l'autopsia di un cadavere
un gruppo di cellule, di un tessuto o di un organo, e può avere
radiazioni), chimica (per sostanze o elementi tossici), circolatoria, microbica
della lue terziaria; la necrosi grassa o steatonecrosi produce l'idrolisi dei grassi neutri
; la cancrena, nella forma umida o secca, colpisce i tessuti esposti o
o secca, colpisce i tessuti esposti o comunicanti con l'esterno; le varie
attualità, di validità; l'essere o apparire sorpassato. savinio, 12-22:
dell'attacco di funghi parassiti o di virus, di sfavorevoli condizioni ambientali
dall'azione violenta e prolungata di un morso o di un filetto inadatto. =
malattie a carico dell'apparato genitale) o anche assolutamente immobili e incapaci di fecondare
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della necrosi; affetto o colpito
proprio o caratteristico della necrosi; affetto o colpito da necrosi. c.
17-9°: certe nomenclature imparucchiate dallo studente o scartabellando ne'libri... il rumore
, agg. medie. che provoca o determina la necrosi in un tessuto.
necrosi; perdere la vitalità di un tessuto o di un organo; essere colpito da
3. figur. perdere validità e certezza o attualità; attenuarsi nella coscienza.
, agg. medie. affetto o colpito da necrosi; necrotico. necrotomìa
tetrandria monoginia e della famiglia delle dafnoidi o timelee, che ha per tipo la
. zool. complesso degli animali marini o d'acqua dolce che sono capaci di
i quali si crede / la lecanoscopia o necyismo, / ovver l'indovinare nel
è pro rio dell'olanda o nederland. - in partic.: che
esecrazione e orrore; in modo perverso o particolarmente odioso per crudeltà ed efferatezza;
. nefanderìa, sf. azione o impresa che appare estremamente biasimevole, esecrabile
qualità, caratteristica di ciò che è o appare nefando, esecrabile, moralmente corrotto
: azione che suscita biasimo, esecrazione o orrore per l'intrinseca gravità o per
esecrazione o orrore per l'intrinseca gravità o per la bassezza morale di chi la compie
nefandezze! -espressione oltraggiosa e offensiva o clamorosamente calunniosa e falsa. panzini
, sf. caratteristica di ciò che è o appare nefando, scellerato, esecrabile.
di cristo con l'idea della guerra, o che non sentano la nefandità..
castello, camminando a due a due o più spesso ad uno ad uno per
2. in senso concreto: azione o impresa gravemente colpevole, esecrabile, che
il debito de'figliuoli verso il padre? o nefandità mai più intesa! f.
. g. gozzi, i-n-141: o pessimo e nefando linguaggio di adulazione,
non passava settimana senza ch'egli si recasse o a bologna o a milano, o
ch'egli si recasse o a bologna o a milano, o a roma o a
o a bologna o a milano, o a roma o a vienna, sempre
bologna o a milano, o a roma o a vienna, sempre riportandone al folicaldi
carte sì, qualunque cosa o santissima o nefandissima elle contengano, il