medici ch'egli erano simili alle marmeggie o vero ai barili secchi, i quali avevan
me non desse il cuor di farlo o troppo grande sforzo il mi togliesse,
uliva, xxxiv-747: dite voi dadovero o motteggiate? benivieni, 1-85: eleggi
/ fresco, né creder ch'io cianc'o motteggi. ariosto, 456: mi
chiamo dubbiose quelle voci le quali hanno o possono avere doppio intendimento. -per
schernire, prendere in giro, verbalmente o per scritto, in modo bonario o,
verbalmente o per scritto, in modo bonario o, anche, con acrimonia, con
-in relazione con una prop. causale o dichiarativa. roseo, ii-96: passeggiando
7. criticare una persona con tono più o meno aspro e malevolo, tacciandola di
2-57: costui, se ricevendo un'ingiuria o chiamato in campo a duello, o
o chiamato in campo a duello, o non si risente o non accetta la
campo a duello, o non si risente o non accetta la sfida, vien motteggiato
8. mettere in caricatura, verbalmente o per scritto, una persona.
che il suo albergo fosse un palagio o una piazza o una stalla, avrà
suo albergo fosse un palagio o una piazza o una stalla, avrà potuto anche una
giudicare con ironia, in modo scherzoso o, anche, con l'intento di
screditare, un'attitudine, una virtù o, anche, un oggetto, un'
annegare, motteggiandolo per ischerno. -significare o designare ironicamente. tesauro, 2-4:
esporre, affermare, esprimere, spiegare o sostenere, argomentare con autorità, con
guazzo, 1-40: seguono i maldicenti mordaci o sputa bottoni, dalla cui bocca s'
affermare qualcosa con intento scherzoso, ironico o, anche, con tono malizioso, mordace
cacciasse ottavia, a ogni poco il garriva o motteggiava che egli era ne'pupilli,
. 11. provocare, punzecchiare o corteggiare con complimenti, con espressioni cortesi
, con parole, con frasi galanti o, anche, licenziose (talvolta nell'
parole, e aria cotali cose: o misero, quale così grande mattezza preso
del vero, con li padroni, amici o parenti che siano. =
motteggiati innostra. casalicchio, 555: o... si provocano i motteggiati a
provocano i motteggiati a simile vendetta, o a quella, ch'è la peggiore,
. che è solito, ha l'abitudine o la tendenza a motteggiare, a dire
, a dire battute facete, spiritose o licenziose, a parlare o scrivere in
, spiritose o licenziose, a parlare o scrivere in modo arguto o pungente,
a parlare o scrivere in modo arguto o pungente, a burlare, a schernire
pungente, a burlare, a schernire o, anche, a criticare in modo più
, anche, a criticare in modo più o meno aspro e malevolo, a diffamare
tono polemico, pungente e sarcastico, o, anche, giocoso, burlesco o licenzioso
o, anche, giocoso, burlesco o licenzioso (un'opera, un genere
burla, all'arguzia, alle facezie o, anche, all'ironia, al sarcasmo
, battuta arguta, spiritosa, scherzosa o, anche, licenziosa; frase,
anche, licenziosa; frase, affermazione o discorso diretto a giudicare o a criticare
, affermazione o discorso diretto a giudicare o a criticare con ironia, con sarcasmo
, con sarcasmo, con intento malevolo o, anche, a ingiuriare, a
ingiuriare, a offendere, a rimproverare o ad ammonire in modo più o meno
rimproverare o ad ammonire in modo più o meno aspro o bonario (ant.
ammonire in modo più o meno aspro o bonario (ant. anche nell'espressione
-coro di battute pungenti e sarcastiche (o, anche, allegre, gioiose)
levava a salutarlo. 2. attitudine o propensione, nel parlare o nello scrivere
2. attitudine o propensione, nel parlare o nello scrivere, all'arguzia, alla
arguzia, alla lepidezza, all'umorismo o, anche, all'ironia, allo scherno
; atteggiamento ironico, irridente, beffardo o, anche, sdegnoso, sprezzante.
del paese. 5. discorso o narrazione futile. foscolo, viii-218:
in motteggio coloro che una qualche voce o frase di replicare hanno in costume.
/ ch'are'più caro quel che parma o reggio; / e credi cli'i'
. varchi, v-539: chiunque biasima amore o da vero o da motteggio, biasima
: chiunque biasima amore o da vero o da motteggio, biasima dio medesimo. caro
orare, accostossi a lui e per motteggio o vero strazio gli disse: o maestro
motteggio o vero strazio gli disse: o maestro, io sento, anzi mel veggo
fu cacciato l'arcivescovo co'capitani o nobili principali; mentre rimasero riuniti
il popolo sotto uno di essi o de'capitani. idem, i-162: ripatriato
proprio, che concerne il mottetto o i mottetti, la loro composizione o
o i mottetti, la loro composizione o esecuzione; costituito da mottetti (un
mottetto1. mottétto1, sm. componimento o genere poetico che racchiude in un breve
di due soli versi, altri di tre o di quattro, o di cinque al
, altri di tre o di quattro, o di cinque al più, eccettuatone il
voci de'cantori, prendendosi per tema o suggetto qualche mottetto, antifona o simili
per tema o suggetto qualche mottetto, antifona o simili altre parole sacre e divote.
e divote. 2. battuta o risposta arguta, scherzosa, spiritosa e
di testi letterari diversi (per varietà o mescolanza di temi, di argomenti,
, per lo più parafrasato dal vecchio o dal nuovo testamento. - in senso
eterna il settecento più che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve di
mutte), sm. battuta, frase o risposta, proferita a voce o scritta
frase o risposta, proferita a voce o scritta, spiritosa, faceta, arguta,
scherzosa, talvolta salace, licenziosa, scurrile o, anche, pungente, mordace,
leggiadri da trafiggere il vizio d'alcuno o da riscuotersi da qualche vergogna o comechessia
alcuno o da riscuotersi da qualche vergogna o comechessia dilettare chi ascolta, è cosa
, in proverbio la gran parte, o stravolti dal gusto, dalla fantasia di generazioni
(anche con riferimento all'espressione scritta o letteraria). giacomo da lentini
i motti italiani corrispettivi fossero gemme false o volgari. -con riferimento a dio
a dio. iacopone, 1-28-60: o fede lucente preclara, per te so'
e quali / motti amorosi, o fior di tutti i belli, / spiegano
nel seno della mamma. -frase o parola allusiva, piena di sottintesi.
gaiezza. 3. comunicazione orale o scritta, per lo più breve,
relazione con un compì, di argomento o con una prop. subordinata e per
, tirare, toccare, trarre motto o un motto a qualcuno).
un motto. varchi, v-52: fare o toccare un motto d'alcuna cosa è
citato per lo più in funzione didascalica o ammonitoria. bencivenni, 4-6: quando
guernisce il pagliuolo e le camere o magazzini dei viveri sui bastimenti, per salvarli
frutto è come natte di latte o bianco mangiare, perché si stira e si
galleggiante di sughero, di balsa o di altro materiale leggero, che sorregge la
. v.]: 'nattèllo': segnale o sostegno della rete (pezzo di sughero
individuato sia il complesso delle cause formali o cause seconde, generatrici e create,
natura naturante nella specifica accezione spinoziana) o la realizzazione della divinità stessa; dal
aquino, 103: altra più bella, o pare, / non porria rinformare
natura e dio / produtto, o scelerato sesso, al mondo / per una
cagione e modo. -natura generante o universale: secondo il concetto aristotelico rielaborato
non è altro che una virtù attiva o vero cagione efficiente in alcuno principio universale
vero cagione efficiente in alcuno principio universale o vero in alcuna sostanza superiore, come sono
non è altro che una virtù attiva o vero cagione efficiente, la qual conserva
quella, tanto che la natura particolare o vero inferiore si può chiamare quasi strumento
e connessa con le molteplici forme antiche o attuali di culto della dea madre o
o attuali di culto della dea madre o della terra madre), intesa sia
sorte degli esseri in cui si manifesta o addirittura nemica (natura matrigna),
iconografiche con le quali è stata raffigurata o simboleggiata. latini, i-289: io
] con lo stile e con la penna o col pennello non dipignesse. leonardo,
non dipignesse. leonardo, 2-333: o natura instraccurata, perché ti se'fatta
colla madre di dio tu piangi, o madre / de'miseri mortali, egra
7-21: vivi tu, vivi, o santa / natura? vivi e il dissueto
idem, 21-36: 0 natura, o natura, / perché non rendi poi /
risultante da un principio ordinatore immanente o da un sistema di connessioni necessarie (
anche come azione causale, forza) o emanazione, manifestazione,
l'interpretazione panteistica) oppure manifestazione imperfetta o degradata dell wi- verso ideale immutabile o
o degradata dell wi- verso ideale immutabile o dello spirito o riflesso dell'anima nella
wi- verso ideale immutabile o dello spirito o riflesso dell'anima nella materia (secondo
le metafìsiche platoniche e le dottrine idealistiche o spiritualistiche). -le cose della natura
sia un culto a dio gratissimo. o. rucellai, 6-50: l'ordine maraviglioso
tempie alate che sovrasta al globo mondano, o sia al mondo della natura, è
l'universo materiale, quanto le attività o forze che in esso si manifestano.
meno 'natura 'd'un ciottolo o d'un vulcano. -luogo, paesaggio
d'un vulcano. -luogo, paesaggio o ambiente considerato, soprattutto per aspetti biologici
ambiente considerato, soprattutto per aspetti biologici o fisici o, anche, per motivi
, soprattutto per aspetti biologici o fisici o, anche, per motivi psicologici,
, per motivi psicologici, per nulla o poco condizionato o modificato dall'intervento dell'
psicologici, per nulla o poco condizionato o modificato dall'intervento dell'uomo. -
sensibile e sovrasensibile che appaiono inspiegabili (o non ancora spiegati) alla luce della
ancora spiegati) alla luce della scienza o sono oggetto di conoscenza esoterica gelosamente custodita
e possono suscitare suggestioni fascinose, meraviglia o, anche, timore, angoscia)
-bene, dono, sorriso, vaghezza di o della natura: qualità, virtù,
qualità, virtù, pregio, bene o dote fisica o materiale o morale,
virtù, pregio, bene o dote fisica o materiale o morale, privilegio intrinseco al
, bene o dote fisica o materiale o morale, privilegio intrinseco al proprio stato
, privilegio intrinseco al proprio stato originario o condizione naturale (anche con riferimento a
naturale (anche con riferimento a località o paesaggi particolarmente ameni o suggestivi).
riferimento a località o paesaggi particolarmente ameni o suggestivi). leonardo,
mese, che alcuno non si lamenti o della troppa pioggia o della aridità o
alcuno non si lamenti o della troppa pioggia o della aridità o del caldo o del
o della troppa pioggia o della aridità o del caldo o del freddo, ed in
pioggia o della aridità o del caldo o del freddo, ed in somma non desideri
e astrolagi. -miracolo di natura o della natura: v. miracolo,
, n. 3. -mostro di o della natura: v. mostro2, n
, qualità ed effetti dell'acido universale o spirito esurino o aceto della natura o
ed effetti dell'acido universale o spirito esurino o aceto della natura o solvente cattolico dei
o spirito esurino o aceto della natura o solvente cattolico dei chimici. 4
l'esistente considerato come complesso delle possibilità o campo degli oggetti possibili entro il quale
metafisica, ma funzionalistica costituisce il presupposto o è implicita nella metodologia della ricerca scientifica
la sua ragione nei coesistenti attornianti, o, in altre parole, nell'ambiente,
materia (anche nell'espressione natura inorganica o natura passiva, per lo più secondo le
. gioberti, 4-1-472: la materia o natura è l'uscita dall'infinito: lo
l'esistente nelle sue forme immediatamente percepibili o verificabili per mezzo dei sensi o sperimentabili
percepibili o verificabili per mezzo dei sensi o sperimentabili nella coscienza (per lo più
in contrapposizione a una produzione della fantasia o dell'intelletto o, anche, a
una produzione della fantasia o dell'intelletto o, anche, a una rappresentazione,
subordinate a una causalità meccanica o dominate dal caso, che si oppongono
razionalità, volontà, spiritualità, libertà o grazia divina (anche neltespressioneforze della natura
ell'universo fisico che, sconosciute o non dominate, tendono incessantemente a ostacolare
non dominate, tendono incessantemente a ostacolare o ad annientare l'azione dell'uomo e
l'impossibilità precisa di rimediare alla mancanza o depravazione di lei, si può vedere anche
v'è che la brutalità della natura o la disciplina del carcere, / l'
del carcere, / l'amorfa eternità o il gelido passato. vittorini, 7-87:
concetto di natura 'è inadeguato a significare o anche solo simbolizzare il mondo che la
ancora si sottraggono al ominio dell'uomo o ancora gli sono ostili, gli si pongono
sono ostili, gli si pongono condizionatrici o dominatrici. 8. in relazione
ne subisce l'azione solo in forma indiretta o rivolta a modificazioni funzionali che non ne
/ in cui le nubi non sono cifre o sigle / ma le belle sorelle che
questi si trova in presenza di aspetti o fenomeni naturali particolarmente suggestivi (come la
la vastità del mare, del deserto o dei ghiacci, le manifestazioni delle forze
ghiacci, le manifestazioni delle forze meteorologiche o geologiche, le forme e i colori
fondamentale nella poetica di determinate correnti o movimenti artistici e letterari (come il
dai sensi di sollievo, di malinconia o di religioso terrore che l'uomo infonde a
mondo fìsico che destano meraviglia, stupore o, anche, angoscia, turbamento.
della storia né gli spettacoli della consolatrice o religiosa o misteriosa natura richiamavano il loro
storia né gli spettacoli della consolatrice o religiosa o misteriosa natura richiamavano il loro interessamento.
esistente, regolato da un ordine intrinseco o trascendente, espressione della volontà creatrice
(intesa come 'arte divina ') o manifestazione degli archetipi, che fornisce materia
assume come complesso dei modelli da riprodurre o rappresentare (arte come imitazione della natura
. anche imitazione, n. 3) o rispetto alla quale è assolutamente indipendente (
realtà naturale, secondo i canoni romantici) o con la quale si incontra, esprimendo
, 31-49: mai non t'appresentò natura o arte / piacer, quanto le belle
, che sono fatte da l'arte o produtte dalla natura in questo mondo, per
: quando mi fia / ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta
mi fia / ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta inanime e
dico di ricchezza, non di gloriola, o di gloria) che quello di riconfondersi
esercita l'azione provvidenziale di una divinità o la manifestazione dell'intelletto divino ordinatore del
, quindi interpretabili e descrivibili scientificamente, o come la regolarità dei fenomeni nel tempo
natura jormaliter spectata nell'accezione kantiana) o come il risultato di un progressivo aggiustamento
ordine della natura, natura delle cose o nelle locuz. secondo natura o contro
cose o nelle locuz. secondo natura o contro natura, fuori di natura, oltre
in modo naturale, secondo l'ordine o le leggi naturali o in modo innaturale
, secondo l'ordine o le leggi naturali o in modo innaturale, anomalo o strano
naturali o in modo innaturale, anomalo o strano, inconsueto; oppure, con
aggettivale: naturale, normale, consueto o innaturale, anomalo, che contraddice le
anomalo, che contraddice le leggi naturali o, anche, soprannaturale, sovrumano,
(cioè non acquisita con l'esperienza o derivante da scelte razionali) a compiere
da scelte razionali) a compiere atti o ad assumere comportamenti stabili, diretti alla
dell'individuo e della specie in armonia o in contrapposizione al raziocinio e alla volontà
l'essere che è 11 bene, o da esso abborre, nel che sta il
sistema di leggi e di norme sancite o diritto positivo (v. diritto2, n
i-proem. -ig: l'istessa natura, o sia ragion
lo abbomini, se pur ne avrà notizia o immaginazione alcuna; ma solo fra queste
istinti; in spregio alla morale naturale o al sistema di valori etici definiti come tali
peccare contro natura: praticare l'onanismo o l'omosessualità. fiore di virtù,
che è in contrasto con la morale o il diritto naturale (v. anche
contro1, n. 4). -peccato o vizio contro natura'. pratica onanistica o
o vizio contro natura'. pratica onanistica o omosessualità. guidotto da bologna, 1-37
dica alcuna cosa che sia contra natura o contra l'usanza o contra la opinione
sia contra natura o contra l'usanza o contra la opinione della contrada. giamboni
che le done portasseno le mamelle tutte o quasi tutte discoperte... e questo
modo di vivere, un certo atteggiamento o costume sono 'naturali 'o che
atteggiamento o costume sono 'naturali 'o che essi invece sono 'contro natura '
più elementari e comuni regole di morale o di buon senso. pirandello, 8-1044
senso comune, presente nelle dottrine politiche o nelle immaginazioni utopistiche e da riconnettersi ai
catastrofica della società civile (platone) o come condizione di guerra permanente di tutti
ovidio, virgilio, seneca), o che vi intravvede la sola possibilità di
scolastica); l'insieme dei caratteri o delle specificazioni fondamentali ed empiricamente accertabili di
, 1-1-277: l'essere una lettera o scempia o doppia non consiste nell'uso,
: l'essere una lettera o scempia o doppia non consiste nell'uso, ma
considerano gli assiomi e le nature universali, o sia le essenze, come idee immutabili
: persona. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo,
giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 455: lo bascilisco
morale del riconoscimento pratico delle nature, o sia gli esseri. leopardi, 17-113
per lo più seguito da un aggettivo o da un complemento di specificazione atto a
la natura individuale, ciò è come socrate o platone. f. f. frugoni
natura mortai, veruno acquista / per cura o per sudor, vegghia e periglio.
come dio. -ciascuno dei caratteri o delle facoltà fonda- mentali che definiscono una
che definiscono una determinata categoria di esseri o un gruppo tipologico. rosmini, xxi-171
oggettiva e intrinseca della realtà in generale o, più spesso, di una determinata categoria
categoria di realtà (umano-individuali, umano-sociali o extra-umane, fisiche, biologiche, ecc
e dei suoi avvenimenti esistenziali), o considerata più specificamente (in un'analisi
un'analisi di tipo etico e giuridico o, più genericamente, normativo e valutativo
più seguito da un agg. qualificativo o dimostrativo o nell'espressione di natura che
da un agg. qualificativo o dimostrativo o nell'espressione di natura che o da
dimostrativo o nell'espressione di natura che o da da cui dipende una prop.
truova nell'anima di ruggine, di fatto o di detto o di pensiero che a
ruggine, di fatto o di detto o di pensiero che a peccato torni o piccolo
detto o di pensiero che a peccato torni o piccolo o grande, tutto arde e
di pensiero che a peccato torni o piccolo o grande, tutto arde e purga.
: mercanti, quali avessero portato mercanzia o altra robba de qual natura si sia
pagare la piaza de quello averanno venduto o comperato. guicciardini, 2 ^ 3-232
dovett'essere 'raccolta di cittadini ', o sia pubblico parlamento. mazzini, 25-19
con riferimento a minerali, a vegetali o ad animali). cavalca, ii-8
, innanzi che si cuochino, si raderanno o lisceranno... trovansi di variate
. leopardi, 3-25: essendo questa o nessun'altra poi / l'ora da
del contratto è questa: che ciascuna o la maggior parte delle cose contrattate hanno
bestie, dell'erbe che quasi non mai o radissime volte l'uomo mangia o tocca
mai o radissime volte l'uomo mangia o tocca cosa velenosa. dante, conv.
la natura della febre, s'è maligna o vero intermittente. leopardi, 878:
fiore. -con riferimento a enti matematici o geometrici. piccolomini, i-76: l'
con più ragione poteva chiamarsi linea logaritmica o neperiana, poiché in essa benissimo si comprendono
equilibrio. -dir. stato attribuito giuridicamente o legittimato per consuetudine. delfico,
fondi del regno non possono cangiare indole o natura. 16. disus.
. disus. complesso delle caratteristiche fisiche o chimiche di un elemento o di una
caratteristiche fisiche o chimiche di un elemento o di una sostanza: composizione. -in
. -in senso concreto: l'elemento o la sostanza stessa. malpighi, 42
autorità del sovrano, e non il corpo o metallo che in sé contiene il quale
un terreno. -in senso concreto: località o territorio descritto attraverso i caratteri morfologici
: e se le darai il soperchio, o fara'le male o avrallo a dispetto
darai il soperchio, o fara'le male o avrallo a dispetto. iacopone, 1-3-160
medesimi medici per la temperatura del corpo o vero temperamento, che volgarmente diciamo complessione
lussuria. 19. carattere originario o struttura fonda- mentale di una lingua (
una lingua (considerata nella sua evoluzione o nella molteplicità delle sue manifestazioni).
poesia toscana, 414: ogni monosillaba o finisce in consonante o in vocale. in
: ogni monosillaba o finisce in consonante o in vocale. in consonante finisce o
o in vocale. in consonante finisce o per natura o per accortamento o per
. in consonante finisce o per natura o per accortamento o per aggiunta.
consonante finisce o per natura o per accortamento o per aggiunta. 20.
. 20. tema, contenuto o impostazione, impianto originario di un'opera
un'opera retorica, letteraria, scientifica o di una teoria, di una dottrina.
e delle attitudini che contraddistinguono la personalità o la mentalità di una persona; indole
per l'indole e per il carattere, o l'umanità per le doti e le
umanità per le doti e le virtù o per i vizi e i difetti.
età e complessioni e nature triste o buone. ariosto, vi-745: la dolce
credo disciogliere. pescatore, 32: o sei molto rubesta oggi: da quando /
voleri, delle disposizioni spirituali, morali o intellettuali di un popolo, di una
di un popolo, di una nazione o, anche, di un ambiente,
nel pensare intorno alle stesse necessità umane o utilità comuni a tutte, secondo la
e culturali che definiscono un periodo storico o un determinato ambiente. carducci, iii-6-72
malattia', il complesso delle alterazioni organiche o funzionali che essa provoca. tramater [
. 23. insieme delle facoltà o delle doti innate che conferiscono una determinata
innate che conferiscono una determinata inclinazione o una determinata abilità, particolarmente di carattere
qualche cosa e per sua mala fortuna o elezzione s'è dato a un'altra
, essere natura, un'altra natura o una seconda natura, convertirsi o passare
natura o una seconda natura, convertirsi o passare in natura, essere un fatto
vita nel carcere. -condizione o aspetto fisico considerato naturale, proprio e
in quel momento fosse in definitiva una capra o una fanciulla. la linea d'attacco
solfa non è qui segnata, / o per 'b 'molle, o per
/ o per 'b 'molle, o per natura grave; / ma lo intronare
vicini a'galli gli somigliano anche, o che la forza della natura ancor duri
la forza della natura ancor duri, o che quel sito del cielo, benché in
e disposti su mobili, tavole imbandite o dentro a canestri, piatti, vasi
analogie evidenti, caratteri simili a qualcosa o a qualcuno (anche con riferimento a
anche con riferimento a soggetti paradigmatici astratti o simbolici). chiaro davanzati, xxxvii-33
uomo misterioso, frate un tempo, o in via di frate, liberalissimo,
(con riferimento a vegetali o animali). -anche: nello stato
secrezion impura. -mediante prodotti o prestazioni in luogo dei consueti mezzi monetari
); per mezzo di un baratto o di uno scambio. cantini, 1-17-318
da natura: per qualità, prerogativa o attività intrinseca e originaria; per carattere
attività intrinseca e originaria; per carattere o peculiarità inerente all'essenza stessa; per
di su'lignaggio. mazzeo di ricco o rosso da messina, 432: sarete
pavese, 10-193: qualche concetto grande o piccolo, per sua natura astratto.
esempio l'uomo non abbia per natura o per accidente quel membro il quale è
natura? -spontaneamente, senza cause o interventi esterni. s. bernardino
-che avviene naturalmente, senza cause accidentali o interventi esterni. varchi, 7-19:
buone, e le non buone o cattive per accidente; onde è grandissima difficultà
-per natura, per buona natura di qualcosa o qualcuno: per mezzo suo, per
natura', dominare con le proprie forze o proprietà. giamboni, 10-43: qual
condizione di continuità graduale propria dei mutamenti o delle trasformazioni evolutive naturali (e a
meno per alcuna forza od arte finita o naturale. buonafede, 2-iii-42: se
dormivano, che rodevano, che ragumavano o lavoravano le terre, tanto che la sua
corpo umano in particolare (lo spirito o le categorie di spiriti che partecipano dell'
sotto naturali. 2. proprio o peculiare del sistema di relazioni costanti e
naturale è ch'uom favella / ma così o così, natura lascia / poi fare
-in partic.: che si riferisce o si può riferire a cause che risiedono
se ci si prova a formulare quella religione o quella filosofia soprastorica e perenne e naturale
. sennuccio del bene, 20: o crudel morte e prava, / come
naturali; dalla qual natura ogni movimento o riposo o azione e accidente che venga
; dalla qual natura ogni movimento o riposo o azione e accidente che venga poi naturale
azione e accidente che venga poi naturale o vero secondo la natura domanderemo: naturai
è fondato sui princìpi della dimostrazione scientifica o filosofica (la spiegazione di un fenomeno
volte a individuarvi la diretta azione divina o comunque extranaturale); empirico.
di voi in conto alcuno, leggete lui o vedrete che, seguendo pure i princìpi
metafisica; se il mezzo sarà naturale o matematico, anco la proposizione sarà matematica
matematico, anco la proposizione sarà matematica o naturale. galileo, 8-v-316: mi par
forse un'amorevole intenzione di darmi animo o di farmi prender cuore a proseguire nello
, e procede non con ordine naturale o filosofico o per gravità di sentenzie o
procede non con ordine naturale o filosofico o per gravità di sentenzie o per argomenti
o filosofico o per gravità di sentenzie o per argomenti spessi, ma come poeta
serie di caratteri determinati. -economia naturale o animale: v. economia, n.
dedica all'indagine e allo studio filosofico o scientifico della natura; naturalista. -filosofo
modi della scienza. -sf. filosofia o scienza che ha come oggetto lo studio
dall'organismo vivente (uno specifico fenomeno o funzione, il calore, l'energia,
di cibarsi e d'ogni altra occupazione o civile o naturale. -che adempie
e d'ogni altra occupazione o civile o naturale. -che adempie a una
partic. riferimento agli organi riproduttivi maschili o femminili, per lo più nelle espressioni
, nella quale si conservano le membra naturali o genitali. massaia, iii-70: nei
-che opera senza l'aiuto di qualsiasi mezzo o strumento tecnico (una facoltà).
ventre. -conforme alle normali funzioni o necessità fisiologiche dell'organismo (una condizione
naturale che non è quella de'porci o ctaltro animale che studiosamente s'ingrassi.
croce, ii-39: quando i muscoli, o nervi, o tendoni si contraono.
: quando i muscoli, o nervi, o tendoni si contraono... seguitano
stato patologico spontaneo, non provocato artificialmente o non traumatico (umalterazione delle funzioni
, un fenomeno che interviene a mutare o a interrompere il corso normale di un processo
non fu precisato se di colica naturale o procurata, re pela- gallo.
-normale, appropriato per un esemplare adulto o completamente formato di una determinata specie biologica
grandezza. -caratteristico di una persona o di una specie animale (l'andatura
: quello che è proprio alla persona o all'animale e se non proprio di
movimento, una posizione, un esercizio o una tecnica sportiva). -posizione naturale
, esiste, si trasforma, agisce o si produce per effetto delle leggi o delle
agisce o si produce per effetto delle leggi o delle forze fisiche, chimiche, biologiche
universo, indipendentemente dall'azione dell'uomo o di qualsiasi ente dotato di volontà e
, alla trasformazione dell'esistente o alla produzione di forme nuove; che
; che non è costruito, prodotto o causato dall'uomo (una sostanza,
uomo (una sostanza, una cosa o un'entità, un fenomeno, una
leone ebreo, 326: tu, o sofia, potrai conoscere per questo discorso
: formato dall'azione degli elementi atmosferici o delle forze geologiche (un corso d'
, v-253: quel rialto che greto o piaggione o renaio si dimanda, il
v-253: quel rialto che greto o piaggione o renaio si dimanda, il quale poi
]: 'porto naturale ': senza edificazione o cura umana, aperto provvidamente dal sito
seguito a un normale processo di sedimentazione o di corrugamento (un rilievo, un
richiede particolari apparati tecnici per essere estratto o condotto (l'acqua).
e dei giardini e degli orti, o naturale o artificiale, in abbondanza conviene
dei giardini e degli orti, o naturale o artificiale, in abbondanza conviene averne.
. -econ. agenti, elementi o fattori naturali della produzione: la natura
, 5-268: è uscito uno splendido prospetto o ritratto della toscana, nell'aspetto geologico
monetari. 8. confezionato con sostanze o materiali, organici o inorganici, presenti
confezionato con sostanze o materiali, organici o inorganici, presenti in natura; ricavato
; ricavato senza ricorrere a sintesi chimiche o procedimenti fìsici complessi (una sostanza,
prodotto, un'energia); ottenuto o prodotto sfruttando forze o processi biologici spontanei
); ottenuto o prodotto sfruttando forze o processi biologici spontanei. -aromi o coloranti
forze o processi biologici spontanei. -aromi o coloranti naturali: ricavati da sostanze animali
, vegetali [coloranti organici naturali) o minerali (coloranti minerali naturali) privi
di prodotti alimentari, cosmetici e medicinali o specificamente rivolti al consumo infantile (per
naturali: fibre tessili di origine animale o vegetale (in contrapposizione alle fibre artificiali
. v.]: 'stato naturale o greggio di un corpo ': contrario
: contrario di lavorato per aggiungergli valore o dargli attitudine a certi usi.
che non presenta concentrazioni elevate di sali o sostanze gassose (e si distingue da
(in contrapposizione ad acqua di seltz) o con acido carbonico (in contrapposizione ad
oligominerali confezionate per il consumo corrente o a quella preparata con apposite polveri che
né niuna altra acqua salsa, sulfura o che sia con alume. magalotti,
processo di tempo fa sempre qualche residenza o posatura di fecce. tommaseo [s
quella cavata per via d'artifiziata distillazione o mescolata con qualsiasi altra cosa artifiziale.
un oggetto; proprio di un oggetto o di un materiale privo di tintura (
normali fattezze senza l'uso di belletti o cosmetici, senza artifici (la bellezza
volto). -anche con riferimento a oggetti o ad animali personificati. dante,
non potrà farlo ne tanto bene che poco o molto, non paia fatta ad arte
..., niuno membro guasto o schifezza, toccandoli la testa e le gote
10. privo di cultura, non affinato o (secondo giudizi e opinioni che privilegiano
originaria dell'uomo secondo la tradizione biblica o secondo il complesso di concezioni, credenze
giustificare il dritqo della confederazione di due o più nazioni per far rispettare i loro dritti
i-1223: i popoli naturali amano dei cibi o bevande disgustosissime per noi, e viceversa
spontaneità, disinvoltura, mancanza di impaccio o di affettazione; non simulato (il
affettazione; non simulato (il comportamento o l'atteggiamento di una persona, la
); che appare privo di premeditazione o di preparazione; immediato, estemporaneo (
, i corvi e gli sparvieri; / o, per parlar più franco e naturale
qualche parente alteri talmente la naturai condizione o il stato delle persone del parentado che
-sottoposto alla giurisdizione di un governante autoctono o, anche, discendente da un casato
: né essere autore di dare exiglio o ammunire; non vi si volle mai trovare
siamo padroni di volontà de'sudditi, o espressa, come avviene nell'elezione delli re
avviene nell'elezione delli re, o tacita, come accade nelle successioni legittime agli
. -che comprende la località di nascita o di provenienza di un determinato candidato (
-che è nato in un determinato luogo o che discende da una famiglia originaria di
discende da una famiglia originaria di esso o che vi risiede da lungo tempo (
in relazione con un compì, di origine o con un agg. che specifica la
..., e tra i moderni o d'altro aese, imitatori dell'attico
donna fedele. -che è proprio o che è entrato nell'uso quotidiano,
artificio tropp'oltre valendosi del verso saffico o di metri affatto lirici e che dal
. che discende da una determinata famiglia o stirpe. pulci, 2-3: io
: / credo ch'io sia nipote o consobrino / di quel rinaldo...
sia verbali sia non verbali e gestuali o propri dell'istinto degli animali).
: 'linguaggio naturale': quello de'gesti o delle grida inarticolate negli animali: ma all'
-che ha acquisito (per concessione o per imposizione) la cittadinanza di un
; talvolta seguito da un agg. o da un compì, che indica la
privilegio, un potere per diritto ereditario o, anche, perché connaturato con una
parentela e non per elezione, per designazione o per mandato istituzionale (un mundualdo,
, cioè il padre rispetto alle figlie o il fratello per conto delle sorelle,
perduto ogni effettiva speranza di riscatto sociale o di dignità umana. -che è
, particolarmente diffuso, tipico del paese o della località in cui vive (una
. -che è proprio del paese o della località in cui è nata una
in cui è nata una persona (o un gruppo o un popolo); che
nata una persona (o un gruppo o un popolo); che s'impara
. -che si esprime (oralmente o per scritto) con assoluta chiarezza,
, inteso come categoria estetica e artistica o come oggetto dell'attività teoretica).
riferisce a manifestazioni della natura particolarmente grandiose o suggestive, che suscitano ammirazione, stupore
suggestive, che suscitano ammirazione, stupore o, anche, turbamento. cesarotti,
i comportamenti, indipendentemente dall'esperienza acquisita o da qualsiasi attività di tipo razionale (
razionale (l'istinto); originato o condizionato da un impulso istintivo (un
della parte istintiva, emotiva, sentimentale o, anche, irrazionale della personalità umana
.: per lo più in relazione o in contrapposizione con le facoltà volitive,
impulso sessuale. -sfogo naturale: attività o atto sessuale. fra giordano, 235
« figliuol, fu sanza amore, / o naturale o d'animo; e tu 'l
, fu sanza amore, / o naturale o d'animo; e tu 'l sai
altro puote errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore
errar per malo obietto / o per troppo o per poco di vigore ». boccaccio
naturali cose quella che meno riceve consiglio o operazione in contrario è amore. lorenzo
f. n. zanotti, 1-8-93: o de le tazze amico, / padre
vita negli uomini non sia naturale, o vogliamo dire non sia necessario, vedi
17. innato, insito nella natura umana o nella natura psichica e intellettuale o,
umana o nella natura psichica e intellettuale o, anche, nella struttura fisica di
, nella struttura fisica di una persona o di una stirpe, di un popolo
un popolo, indipendentemente dai condizionamenti ambientali o storici, dall'esperienza individuale o sociale
ambientali o storici, dall'esperienza individuale o sociale, dall'esercizio o dall'apprendimento
esperienza individuale o sociale, dall'esercizio o dall'apprendimento (un carattere, una
carattere, all'indole di una persona o, anche, di un popolo (
attitudine, un atteggiamento, anche mentale o sentimentale). neri de'visdomini,
, iii-19-196: guglielmo oberdan fu fucilato o impiccato questa mattina alle ore 9 in trieste
; che non contrasta con le disposizioni o le inclinazioni innate nella natura umana (
di idee ad un ordine superiore, o anche dall'errore alla verità.
globale. 18. che possiede (o lascia presumere di possedere) una prerogativa
senza necessità di studio, di apprendimento o di esperienza (una persona: per lo
lo più con riferimento ad attività intellettuali o artistiche). egidio romano volgar.
non avendo il comodo di voci puerili o falsetti, si servivano di contralti naturali,
la natura delle cose dette in la parola o rappresentate con gli atti. -che
della natura, prescindendo da ogni presupposto o riferimento soprannaturale e precedendo qualsiasi forma di
soprannaturale e precedendo qualsiasi forma di etica o di diritto costituito da norme e da
ritenuto tale dalla coscienza di un gruppo o di una società in un determinato momento
base di elementi derivabili dall'esperienza sensibile o congetturabili mediante l'attività immaginativa o logica
sensibile o congetturabili mediante l'attività immaginativa o logica propria della mente umana (l'
una verità); che trova fondamento o conferma esclusivamente nell'ordine della natura (
v.]: così distinguesi 'fede naturale'o dell'uomo nell'uomo, o dell'
naturale'o dell'uomo nell'uomo, o dell'uomo nei princìpi di ragione,
21. che avviene o è avvenuto realmente (un fatto,
esiste realmente (un'entità fìsica animata o inanimata: in contrapposizione alla sua rappresentazione
: in contrapposizione alla sua rappresentazione immaginaria o alla sua raffigurazione, alla sua effigie
non imaginarie, ma naturali, presenti o future..., non possono
dio. -che ha come causa o come oggetto un evento, un fenomeno
stato reale è destituito da ogni attributo o prerogativa legale (un genitore).
che è relativo alla natura di qualcosa o che deriva dalla sua struttura ontologica,
virtù della pietra è causata dalla specie o forma sostanziale di essa... così
acquosa umidità, overo naturale e propia o aliena e infusa, postovi sotto lento
arida. -determinato dalla struttura fisica o dalla composizione chimica di un corpo (
, 3-1-139: se la terra si movesse o in se stessa, stando nel centro
se stessa, stando nel centro, o in cerchio, essendo fuor del centro
non arriverebbe, ricrescendo di mole quattro o sei volte più. 25. appropriato
adeguate per la collocazione fisica di qualcosa o, per estens., per lo
stato che per la particolare collocazione geografica o geopolitica si trova a svolgere un ruolo
si trova a svolgere un ruolo trainante o irradiante nei confronti delle aree circostanti relativamente
(un fonema, una lettera pronunciata o scritta); etimologico. castelvetro,
nostro intorno a'verbi che, avendo n o l naturale, ricevono g accidentale in
fonda sull'appartenenza a una stessa stirpe o razza o che e sancito dalla discendenza
appartenenza a una stessa stirpe o razza o che e sancito dalla discendenza comune da
mai con verisimiglianza sperare di vedersi diminuito o tolto questo continuo aggravio ed obbrobio dello
puramente naturale. -che è alleato o nemico per ragioni etniche, religiose,
etniche, religiose, ecc., o in seguito a circostanze storiche le cui
hanno prodotto stati d'animo, pregiudizi o inclinazioni tanto radicati da diventare modo di
da diventare modo di pensare, mentalità o atteggiamento comune (un popolo o una
mentalità o atteggiamento comune (un popolo o una persona rispetto ad altri).
derivi da alcuna intrinseca alterazione di raro o di denso, operata in quel punto
perché fa versi, abbia a rallegrarsi o condolersi con uesto e con quello a
: intellettuali che gridavano guerra tra sigarette o stravizi, e ora trovano naturale di lasciar
. 32. econ. interesse naturale o saggio naturale d'interesse', saggio d'
v. prezzo. -salario o prezzo naturale del lavoro: v. salario
di esso è l'intrinseco valore, o sia la quantità del metallo delle due
. questi cambi son detti * naturali 'o 'puri 'e talvolta anche '
. che non è alterato, cioè diesato o bemollizzato (un suono, una nota
quello che per orni poco di cibo o bevanda si guasta. contrapposto di '
e che risiede in una determinata località o che, essendo forestiero, gode del
relazione con un compì, di specificazione o con un aggettivo possessivo che indica la
si fidano de'forastieri di altro regno o sieno vicini o lontani, de'quali
forastieri di altro regno o sieno vicini o lontani, de'quali non ne sanno
natura considerata come oggetto di imitazione tecnica o artistica. -in senso concreto: il
pitture degli altri e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse. c.
, dimensione, grandezza del modello rappresentato o da rappresentare. cellini, 748
il superbo o il vezzoso dei modi e degli ornamenti
e delle attitudini che contraddistinguono la personalità o la mentalità di una persona; indole
per il carattere, per le doti o per le virtù o per i vizi
, per le doti o per le virtù o per i vizi o per i difetti
per le virtù o per i vizi o per i difetti. guido delle colonne
delle colonne volgar. [tommaseo]: o che speranza credettesi avere in questa figliuola
attitudini, delle disposizioni spirituali, morali o intellettuali, di un popolo, di
assai delicato, del naturai de gli eretici o protestanti. desideri, lxii-2-v-27: il
. desideri, lxii-2-v-27: il naturale o indole della gente è mite e docile
popoli, non dee cercarlo negli ergastoli o fra i cancelli e le inferriate dei
. -disus. insieme delle facoltà o delle doti innate, morali, spirituali
delle doti innate, morali, spirituali o intellettuali, che conferiscono una determinata inclinazione
intellettuali, che conferiscono una determinata inclinazione o una particolare abilità; talento, ingegno
la dottrina accompagnata co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta:
co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta: ma quando lo accidentale si
senza riserve (talvolta con tono polemico o in senso fortemente iron.).
naturalezza; senza affettazione, senza cerimonie o formalismi; senza tanti complimenti, senza
dall'immaginazione. -secondo i modelli o i termini di riferimento della natura fisica
: dal vero, da un modello reale o, anche, conformemente alle dimensioni reali
conformemente alle dimensioni reali del modello raffigurato o da raffigurare. g. villani,
verisimile (con riferimento a una descrizione o, anche, a un'immagine evocata
; senza l'aggiunta di sostanze sintetiche o, comunque, estranee alla natura originaria
cosmetici, a medicinali ricavati da materiali o da prodotti naturali). -anche:
. -con valore aggettivale: raffigurato o eseguito dal vero, conforme al modello
eseguito dal vero, conforme al modello o alle dimensioni reali del modello (e
minuzioso e con assoluta aderenza alla realtà o come appare nella realtà. l
con l'altro per via di quattro gamberi o granchietti d'oro, imitati maravigliosamente dal
: dove scorgeva qualche veduta di mare o di paese, s'adattava; e con
-con valore aggettivale: rappresentato, raffigurato o eseguito con le dimensioni reali del modello
naturale: conforme alle dimensioni del modello o della realtà rappresentata. scannelli, 220
naturale: in modo esagerato, eccessivo o anormale. bonghi, 1-157: non
: per mezzo di beni, di prodotti o di prestazioni in luogo dei normali mezzi
muratori, 7-i-341: che se due o tre volte si pagava dal popolo qualche
volte si pagava dal popolo qualche aiuto o in danaro o in naturali, sotto
dal popolo qualche aiuto o in danaro o in naturali, sotto nome di '
-in via naturale: per malattia o per il compimento del ciclo biologico (
del ciclo biologico (e non volontariamente o violentemente). tarchetti, 6-1-152:
alberti, lxxxviii-1-90: mai per gnun tempo o alcuna stagione / fu, come chiar
: fungere da modello per un ritratto o per una scultura; posare. c
dell'oggetto che sta dinanzi al pittore o disegnatore a fine d'essere ritratto.
a un'opera lettera ria o poetica, sia a un'opera figurativa)
alla qualità e naturalezza delle gioie. o. rucellai, 8-29: è naturalezza dell'
vuol condurre il soggetto che legge (o guarda o ascolta) a riflettere criticamente
il soggetto che legge (o guarda o ascolta) a riflettere criticamente sull'oggetto
delle attitudini che contraddistinguono la personalità o la mentalità di una persona; indole
più nelle locuz. avverb. di o per propria naturalezza, per naturalezza)
, dei costumi, delle disposizioni morali o intellettuali di un popolo. fra giordano
naturale, non acquisita con l'esperienza o con l'esercizio. segneri, i-510
, si tratta di una naturalezza o addirittura d'un'incoscienza intrepida quanto bonaria.
naturale (nelle locuz. avverb. di o per propria naturalezza). libro
1-3-2-197: ancorché questa parola di cittadinanza o civiltà sia generale e atta a comprendere
solamente la cittadinanza particolare di una città o terra, ma quella ancora di un
ma quella ancora di un regno, o provincia, o nazione, nondimeno,
ancora di un regno, o provincia, o nazione, nondimeno, secondo il più
, conviene solamente alla detta cittadinanza particolare o locale, attesoché l'altra cittadinanza più
generale è solita esplicarsi con la parola o termine di naturalezza. 5
diciamo ora due parole de'sudditi infedeli o eretici. bisogna anco, prima d'ogni
. capacità di rappresentare artisticamente modelli reali o caratteri fisici, psichici, spirituali,
carattere, con l'elemento reale ritratto o rappresentato (con riferimento all'opera)
ec. distoglie affatto l'animo dell'uditore o lettore dalla considerazione della naturalezza, verità
, di recitazione; spontaneità, effettiva o apparente assenza di artifìcio in un'opera
artifìcio in un'opera d'arte letteraria o figurativa. c. dati, 200
dati, 200: così verrebbe la simplicità o vero la naturalezza ad esser contrapposto dell'
appartato. -in senso concreto: opera o elemento di un'opera narrativa o figurativa
opera o elemento di un'opera narrativa o figurativa che rivela vivacità, spontaneità o
o figurativa che rivela vivacità, spontaneità o semplicità di stile. redi, 16-vi-275
. 7. modo di agire o di esprimersi con semplicità e con scioltezza
abilità di comportamento, spigliatezza, disinvoltura o, anche, spregiudicatezza; mancanza assoluta
animo dei fanciulli concetti non loro, destano o pascono la vanità e tolgono all'infanzia
gioberti, 5-321: il razionalismo eccessivo o naturalismo... ammette la sensibilità e
immediatamente nella osservazione e nelle esperienza, o in quel grado di riflessione che le riproduce
che si esplica nel foggiare schemi vuoti o manipolare dati di esperienza, la qual
deve chiamare speciali- smo, ma naturalismo o positivismo. gentile, 3-30: il
hegeliana si andò sostituendo il naturalismo o il positivismo che venivan diffondendosi in francia e
la conoscenza come derivante direttamente dalla sensazione o dalla ragione; im- mediatismo.
). -anche: carattere di un'opera o di un autore naturalista. g
era in gran moda il 'verismo 'o * naturalismo 'che voglia dirsi, assai
e poetica di concezioni filosofiche, religiose o artistiche che pongono la natura a fondamento
. 3. nella rappresentazione pittorica o scultorea, tendenza che esclude ogni idealizzazione
ne sanno più assai di noi altri filosofi o naturalisti. vallisneri, iii-367: i
. 2. seguace, propugnatore o elaboratore di idee filosofiche o religiose che
, propugnatore o elaboratore di idee filosofiche o religiose che si richiamano ai princìpi del
delle cause. 3. pittore o scultore che nelle sue opere esclude ogni
nievo. pasolini, 8-11: i naturalisti o veristi di origine verghiana. -che
caratteri del naturalismo letterario (un'opera o una poetica letteraria). nencioni,
. in modo da seguire, più o meno rigorosamente, le teorie e i
che è proprio, che si riferisce o che contiene, esprime o segue i
che si riferisce o che contiene, esprime o segue i princìpi e le concezioni filosofiche
una nuova fase: la filosofia naturalistica o positivista. b. croce, ii-8-6:
che rivela i caratteri del naturalismo letterario o, anche, in senso generico, la
pittorico; che ne esprime le caratteristiche o i valori. b. croce,
, che è proprio delle scienze naturali o di chi le studia. b.
: tutto quel sapere non ancora ridotto o non riducibile a percezione chiara e distinta e
libano di noi abruzzesi. -rivolto o legato esclusivamente ai valori naturali, terreni
di un oggetto, di un fenomeno o di una persona, di una tendenza
, di un sentimento a una funzione o a un ordine naturale che gli è proprio
ordine naturale che gli è proprio o, anche, alle leggi universali della natura
fondamentale, innato, intrinseco di qualcosa o di qualcuno (talvolta in contrapposizione a
in contrapposizione a ciò che è soprannaturale o divino). muscia da siena
in sé e divinità e umanità o tutte tre insieme divinità, naturalità o umanitade
o tutte tre insieme divinità, naturalità o umanitade. agostini, 1-84: ora
concetto della creazione e delle cause occasionali o prestabilienti. b. croce, iii-32-156
naturalità di quest'amore possono sorgere, o addirittura superarla, l'umanità degli affetti
mondo e della vita che si fonda o esprime preminentemente i valori e gli aspetti
di una persona, di un autore o, anche, del comportamento, degli
non fraschette, iscavezzacolli e sbricchi, o, se attempati, cervelli incatenatoi e
: ove introduciamo a ragionare persone irate o che vogliono mostrar irate, abbiamo a
carattere di un autore, di un'opera o di uno stile che tende al naturalismo
uno stile che tende al naturalismo letterario (o, per estens., alla rappresentazione
di chi ha ottenuto, per concessione o per imposizione, la cittadinanza
affinità, di amicizia, di familiarità o, anche, di parentela. c
naturali zzaménto, sm. filos. riduzione o tendenza alla riduzione di un dato,
rizzamento e il naturalizzamento è nell'indole stessa o nel metodo della scienza. =
intelligibile; che tende al naturalismo filosofico o letterario. b. croce
del concetto della storia astratta, analogica o naturalizzante al campo che empiricamente si designa
di tensione razionale e tensione umorale (o affettiva) -un sistema letterario armonico può
tr. attribuire a qualcuno la cittadinanza o la nazionalità di uno stato, per
nazionalità di uno stato, per concessione o per imposizione. siri,
stranieri trattati tutti come nemici, saccheggiarsi o confiscarsi gli avanzi d'ogni infelice naufragio
-per estens. considerare un forestiero o uno straniero cittadino del proprio paese;
. in un luogo, in un ambiente o in un contesto culturale preesistente. -anche
preesistente. -anche: proporre, suggerire o infondere un comportamento, un atteggiamento,
, vengono tradotti nelle varie lingue, o, per così dire, naturalizzati;
3. inserire una specie vegetale o animale in un ambiente diverso da quello
presupporre nette e rigide opposizioni e distinzioni o naturalizzare l'extratemporalità delle forme spirituali.
particella pronom. ridursi al proprio aspetto o al proprio carattere umano, terreno,
. v.]: 'naturalizzare': fare o rappresentare al naturale. r. longhi
. che ha acquisito (per concessione o per imposizione) la cittadinanza di un
di un certo stato (una persona o, anche, un gruppo etnico,
: talvolta seguito da un agg. o da un compì, che indica la
per estens. diffuso, introdotto, accettato o adottato in un certo ambiente o in
accettato o adottato in un certo ambiente o in un determinato contesto storico (un'
da quello d'origine (una specie vegetale o animale). lustri, v-170:
.. esemplari di tutti i legni nostrali o quasi naturalizzati. 4.
né meno che la forma meccanizzata o naturalizzata della storia. naturalizzatóre,
, sf. attribuzione (mediante concessione o imposizione) o acquisizione della cittadinanza di
attribuzione (mediante concessione o imposizione) o acquisizione della cittadinanza di uno stato aa
: gli concedevano... privilegio o naturalizzazione ne'regni di spagna ed in
2. riduzione di un'entità o di una realtà agli aspetti oggettivi,
secondo la natura dell'uomo, conformemente o da un punto di vista conveniente,
un punto di vista conveniente, adatto o mediante o a causa delle facoltà, delle
di vista conveniente, adatto o mediante o a causa delle facoltà, delle doti
dei principi attivi, spirituali, morali o intellettuali della natura umana.
modo tale da non poter essere altrimenti o diversamente; necessariamente. monte, ii-398
personalità e la mentalità di una persona o, anche, - di un popolo
tutti i ragazzi dovessero naturalmente saperla, o come se bastassero, a farla imparare,
biologici; senza l'intervento dell'uomo o di cause esterne; spontaneamente. -
il mezzo giorno di andare due insieme o sole alcuna fiata a scaricare naturalmente il
quanto a un duca, un marchese o altro particolar signore, è necessario, ancor
voci ha formate per trasporti di nature o per proprietà naturali o per effetti sensibili
per trasporti di nature o per proprietà naturali o per effetti sensibili. 4
è di quello ch'altri dee fare o di quello che naturalemente si può sapere per
naturalissimamente da loro sanza alcuna mia instanza o pratica. -normalmente, senza forzature
sincerità, con schiettezza, senza artificio o affettazione. p. segni, 1-16
-esprimendosi in modo diretto senza metafore o allegorie. loredano, 2-403: che
uccisa. 5. secondo considerazioni o secondo sviluppi o conseguenze logiche, ovvie
5. secondo considerazioni o secondo sviluppi o conseguenze logiche, ovvie, evidenti (
e spesso ha valore pleonastico, enfatico o iron., soprattutto con uso incidentale
., soprattutto con uso incidentale, o può essere usato come rafforzativo di una
e col giaccio, nell'estate. o. rucellai, 2-119: il secondo [
norme e i precetti di una tecnica o di un'arte. giordani, i-1-9
2. inserire una specie vegetale o animale in un ambiente diverso da quello
valore intellettuale. bresciani, 6-iii-139: o giovani, speranza di patria, non
della natura; che ha determinate caratteristiche o una particolare complessione o struttura fisica,
ha determinate caratteristiche o una particolare complessione o struttura fisica, biologica, organica,
ben naturato si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia. rosmini, 1-54
-assuefatto, abituato a determinate situazioni o condizioni. boccaccio, iv-163: egli
l'istinto, i princìpi attivi morali o intellettuali propri della natura umana.
determinato ambiente naturale (una specie vegetale o animale). soderini, iii-122:
se alcuna cosa al tutto pare instata o naturatila'costumi ed a'modi nostri, volerla
di settembre 1791 che l'ebreo nato o naturato in francia non fu più straniero
: il friuli ubbidiva tuttavia a sessanta o settanta famiglie, originarie d'oltralpi e
4. disus. naturalismo filosofico, letterario o artistico. e. cecchi,
che è monopetala ed infundibuliforme: o per antifrasi, non essendo il loro legno
, e della famiglia delle idrocorisee o cimici d'acqua di latreille; così denominati
; vivono sulla superfìcie di acque stagnanti o a lento corso, sono veloci nuotatori e
pesci caran- gidi comprendente il pesce pilota o fanfano. tramater [s. v
incendio, di avarie, ecc., o di condizioni climatiche e naturali avverse (
, in partic., ai passeggeri o all'equipaggio di un'imbarcazione).
che tema ha poi egli di stravolgersi o dare attraverso, rompere o naufragare,
di stravolgersi o dare attraverso, rompere o naufragare, dove il mar fortuneggia e tempesta
se le riusciva di rimettersi allo studio, o almeno a leggere. valiini, 83
un proposito; fallire nel proprio lavoro o nelle proprie aspirazioni. bon,
ostacoli insormontabili di carattere teorico, critico o scientifico (in un'elaborazione, in
, assurdo. -giungere inavvertitamente, o per inerzia, a opinioni o comportamenti
, o per inerzia, a opinioni o comportamenti negativi, diversi da quelli che
che... maneggiassero, rimovessero o si appropriassero i getti del mare e le
sm. perdita totale di una nave o, in genere, di un'imbarcazione,
urto contro un ostacolo (investimento) o contro altra nave (collisione),
.; può avvenire in alto mare o in prossimità della costa (o, anche
alto mare o in prossimità della costa (o, anche, in un fiume navigabile
, anche, in un fiume navigabile o in un lago) e comporta sia
dell'imbarcazione allo stato irreparabile di relitto o rottame (e anche questo caso, che
barbarico dell'alto medioevo riconosceva al feudatario o al sovrano rivierasco, di impadronirsi dei
chi provvede all'assistenza, al salvataggio o al recupero dei relitti della navigazione)
-atto di pirateria che provoca la distruzione o l'affondamento di una nave. pulci
naufragio appresso il vossio. -fallimento economico o commerciale; dissesto finanziario, rovina economica
bacchetti, 1-ii-410: erano quei venti o trenta... a spartirsi i
a quei terribili naufragi. -evento o esito luttuoso, rovinoso; sventura,
, del lavoro, della carriera politica o sociale; evento o serie di eventi
della carriera politica o sociale; evento o serie di eventi dolorosi, situazione drammaticamente
ella gli fosse inviata per soccorso ultimo o per ultimo danno nel naufragio oscuro. ungaretti
, di desolazione, di annullamento (o anche di ebbrezza, di esaltazione).
di qualcosa', perderlo in circostanze tragiche o drammatiche, completamente, irrimediabilmente.
che si trova su un'imbarcazione naufragata o, anche, in balia delle onde
, anche, in balia delle onde o della corrente. -in partic.:
zattera della realtà. -che fa o ha fatto naufragio (una nave,
un'imbarcazione]; che è andato distrutto o perduto in mare; cne va alla
senza disprezzarci, senza crederci necessariamente avventurieri o degenerati o bugiardi o fuorusciti o
, senza crederci necessariamente avventurieri o degenerati o bugiardi o fuorusciti o naufraghi della
crederci necessariamente avventurieri o degenerati o bugiardi o fuorusciti o naufraghi della vita.
o degenerati o bugiardi o fuorusciti o naufraghi della vita. slataper, 2-112:
e le felici / si ricolgon da'brevi o lunghi errori. idem, 3-484:
lunghi errori. idem, 3-484: o tu già donna dell'adriaco flutto /
culturale, artistica, ecc.) o di un tempo ormai tramontati.
io tenti / sdru- sciti i lini o pur la man che scriva / del mio
. 5. che si abbandona o si perde in sensazioni o condizioni di
si abbandona o si perde in sensazioni o condizioni di stordimento, di torpore, di
, di torpore, di oblio, o anche di ebbrezza, di estasi, di
. = dal lat. tardo nauclerius o nauclierius, lat. nauclèrus (plauto
da pagare per il trasporto di persone o cose su un'imbarcazione: nolo.
figur. condizione a cui bisogna assoggettarsi o prezzo che bisogna pagare per ottenere un
bisogna pagare per ottenere un certo risultato o per conseguire un determinato fine; scotto
si svolgeva in un apposito impianto sportivo o su laghi naturali e artificiali e rappresentava
i giudici che assolvono con formula piena o semipiena tutti i giubilatori e succunditori che
somma una gran collezione di monumenti, o sinora ignoti affatto, o mal conosciuti
di monumenti, o sinora ignoti affatto, o mal conosciuti, devono solleticare il gusto
naumachiàrio, sm. prigioniero, schiavo o
plur. -chi). letter. soldato o marinaio che combatte in battaglie navali.
di clitoneo e padre di palamede, o, secondo altri, l'eroe figlio di
], 9-30: in questa conca o nicchio era nascosto il nauplio, animale simile
, e gittai tre boccate di acqua o quattro. deledda, iii-368: l'odore
peso allo stomaco dovuto al cibo eccessivo o all'abuso di bevande; indigestione,
ripienezza. -anche: senso di disgusto o di avversione per qualche alimento particolare o
o di avversione per qualche alimento particolare o per qualche cibo considerato particolarmente sgradevole e
ogni cibo animale od a sostanziose vivande o liquori. parini, giorno,
come una cerva, gemo molte ore, o vivo in una profonda stupidità.
non basta: ce ne vogliono tre o quattro al giorno. 2.
sto, di schifo causato dalla vista o dal contatto disturbasse l'audenzia. giuseppe di
lasciar traccia / di te scrivendo prosa o versi. e fu / il tuo incanto
, di dall'invariabilità di un'azione o di una serie di riprovazione,
estetiche che si ritengono fortemente negative, o perché l'amor, fede e
del -con riferimento a una persona o a gruppi didi sé nausea e indifferenza verso
vita quella... d'ingozzare voglia o non voglia tanta nausea di scienza.
arrivò il primo autobus dalla stazione, due o tre viaggiatori con pesanti valigie si avviarono
proiettarsi nel futuro, di provare desideri o entusiasmi; condizione di avvilimento e di
impegno in un ambiente che appare ostile o indifferente; abbattimento, depressione; indolenza
cantoni, 449: la mia stanchezza, o per dir meglio la mia irritazione morale
... lascia dietro appassionato o possa appassionare l'uomo, e inettezza a
proviene dal troppo numero di sigarette fumate o dal troppo numero di bicchieri di liquori
stoso, nauseabondo. o. targioni pozzetti, i-213: linneo li
., fragranti..., tetri o virosi..., nauseanti.
io sento di non riuscire a qualcheduno nauseante o tedioso per continuarsi qui una materia istessa
materia istessa, frivola a prima vista o leggiera. carducci, ii-1-55: il nencioni
. infastidito dal reiterarsi di un fatto o di un comportamento molesto. magalotti,
e delle suffumicazioni in buon dato. o. rucellai, 1-iii-2-162: a questi
disgusto morale, sdegno, disprezzo, o anche fastidio, tedio; irritare, dispiacere
con la corte. segneri, 11-54: o sommamente diletta [l'orazione],
sommamente diletta [l'orazione], o sommamente nausea. leti, 8-ii- pref
8-ii- pref.: vi sono libri o libretti o libracci che nauseano. l.
pref.: vi sono libri o libretti o libracci che nauseano. l. pascoli
oltre all'inerzia, un orgoglio, o meglio una vanità insopportabile in ciascuno dei
a nausea; provare nausea, disgusto o, anche, inappetenza, mancanza di desiderio
) nei confronti di qualche cibo particolare o del cibo in genere (con riferimento
umana. 4. disdegnare qualcosa o esserne alieno, disprezzarla; provare un
provare un senso di disgusto morale o di repulsione per un fatto, un'azione
in relazione con un compì, di limitazione o con una prop. subordinata).
alla celeste beatitudine. graf, 5-1056: o viator sconosciuto, / o sognator vagabondo
5-1056: o viator sconosciuto, / o sognator vagabondo, / o nauseato del
sconosciuto, / o sognator vagabondo, / o nauseato del mondo, / le tue
da provocare disgusto, ribrezzo, repulsione o, anche, indignazione morale, disappunto
muratori, 6-224: meriterebbe quel ministro o quel giudice... che dio
la toga ne'cenci di quel poverello o di quel contadino che egli o non vuole
quel poverello o di quel contadino che egli o non vuole ascoltare o sì nauseosamente ributta
contadino che egli o non vuole ascoltare o sì nauseosamente ributta da sé. leopardi,
repulsione morale, sdegno, avversione, o anche fastidio, disagio, molestia; =
mare ombroso nauto / come inferma balena o cieco tunno. vigazione, che
, non avendo altro che le canoe o sia piccole barche cavate nei tronchi d'
piccole imbarcazioni a remi, a vela o a motore, e consistente in prove
,... parlando della provincia o del regno di numidia, scrive in alcuna
del capitano non consiste nella maggiore o nella minore velocità del vascello, ma
vela. 3. che galleggia o è a contatto con l'acqua.
quella de * piedi de'l'anitre o d'altro uccello simigliante. baldi, 108
conca. zanella, 42: vagavi [o conchiglia] co'nautili, / co'
possevini, 268: erano poste due navagie o pugnaletti..., l'una
(una battaglia, una guerra, o, anche, un'esibizione, una
/ per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni inegual
una flotta). -anche: che combatte o è addestrato a combattere su tali navi
è quegli che ordinato sulle navi combatte o in mare o ne'fiumi. tassoni,
ordinato sulle navi combatte o in mare o ne'fiumi. tassoni, 298
avesse conseguito un'importante vittoria sul mare o, anche, al soldato che per primo
asta di legno, terminante con uno o più uncini, usata per agganciare e avvicinare
militare e mercantile) di una nazione o di una città, con partic.
di appoggio per il traffico mercantile marinaro o per una flotta. delfico, iv-299
navale..., come era labrone o porto pisano, di pisa, ceneri
trasporta passeggeri attraverso fiumi, laghi o stretti bracci di mare; traghetta
[s. v.]: navalestro o navichiere diciamo a quello che tragetta con
navichiere diciamo a quello che tragetta con barche o navi ne'nostri fiumi. grandi,
. navalismo, sm. tendenza politica o corrente d'opinione che attribuisce la massima
co? germoglio di dèi? / o, se uomo caduco t'è padre,
opulento, il navarca / magnanimo, o l'altro signore / dei latifondi patrensi
. che concerne, che riguarda le navi o la navigazione; navale; marittimo.
da nave1, sul modello di marinaresco (o, forse, da navale1 attraverso una
trinci, 1-65: l'uva navarrino, o sia navarra, è di qualità rossa
sm. e f. che è nato o è originario della navarra, regione storica
usato spreg. per indicare i francesi o i loro partigiani, con riferimento al
. 2. uva navarrina (o uva navarrino) '. uva di
trinci, 1-65: l'uva navarrino, o sia navarra, è di qualità rossa
dell'uva lonza, dell'uva dolcipappola, o mammola, o navarina, o raffaoncello
dell'uva dolcipappola, o mammola, o navarina, o raffaoncello. 3
, o mammola, o navarina, o raffaoncello. 3. razza navarrina
senso della lunghezza fra file di pilastri o di colonne, di una basilica cristiana
navata principale, centrale, di mezzo o maggiore per indicare la spazio compreso fra
principale d'accesso e la crociera del transetto o l'altare maggiore; di navate laterali
l'altare maggiore; di navate laterali o minori, di solito in numero di
, di solito in numero di due o quattro, per designare quelle situate ai
principale si potranno far più tribune con tre o cinque navate e con due sagrestie.
tempi. baldinucci, 106: nave o navata di chiese... vale ordine
navata di chiese... vale ordine o numero di portici o logge che si
. vale ordine o numero di portici o logge che si fanno ne'tempi..
quando meno. talora per quella parte o andito di chiesa... che
. che è tra 'l muro e pilastri o colonne e tra pilastro e pilastro.
l'urne bianche e pure, / o teschi de i maggior? pirandello, 8-854
ambiente interno determinata dalla presenza di una o più file di colonne. temanza,
porticato. baldinucci, 106: nave o navata di... portici..
. portici... vale ordine o numero di portici o logge che si fanno
. vale ordine o numero di portici o logge che si fanno... nelle
distanti dal muro, onde formavansi portici interiori o sieno navate. -grande sala
navata2, sf. ant. carico trasportato o trasportabile da una nave in una volta
mobili, usato per trasportare l'uva o anche per pigiarla con i piedi.
iii-17-341]: non possa alcun navazzaro o famiglio di navazzaro entrare nella città
e persone (nave mercantile, da o di carico, ant. caricatoia,
, passeggieri, ecc.) o anche, opportunamente attrezzata, alla guerra
ad azioni belliche (nave da guerra o da battaglia, o anche semplicemente nave
nave da guerra o da battaglia, o anche semplicemente nave) o a servizi
battaglia, o anche semplicemente nave) o a servizi particolari: a seconda del materiale
di legno, di metallo (ferro o acciaio), di cemento armato;
propulsione si avranno navi a motore (o a propulsione meccanica), a vela
rimorchio, di pesca, di diporto o ad altro scopo (e si distinguono
quelle destinate alla navigazione in alto mare o navi alturiere, e le navi minori
adibiti a qualsiasi servizio attinente alla navigazione o al traffico in acque marittime o interne
navigazione o al traffico in acque marittime o interne). -per estens.:
per esempio, l'idrovo-'lante) o che può navigare in profondità (come,
/ né nave a segno di terra o di stella. idem, purg, 24-3
assicurarla, ancorarla e ormeggiarla, siavi o no il nocchiero. botta, 6-i-228:
abitualmente il comandante di una flotta o di una spedizione marittima, e che,
ha una galea, overo nave capitana o reale, dai romani chiamata pretoria, la
movimenti: quasi sempre quella ammiraglia, o quella dove risiede l'ufficiale più elevato in
orfani dei marinai. -nave ausiliaria o sussidiaria', nave che svolge particolari servizi
servizi di appoggio alla flotta, mercantile o da guerra. dizionario di marina,
piccola nave da guerra munita di uno o più cannoni (v. anche cannoniera,
grondaia. -nave caserma', nave o pontone destinato all'alloggio di militari,
marina, per i quali risulti impossibile o inopportuno restare
nave durante la sosta in un porto o in una base. dizionario di marina
v. fila]: 'nave 'o * vascello di fila *: nome
fila *: nome dato a nave o vascello da guerra, fornito almeno
cinquanta cannoni. -nave di gabbia o da gabbia: v. gabbia, n
idonee al dragaggio del fondo dei porti o dei canali e dei fiumi navigabili.
la raccolta dei dati occorrenti alla costruzione o all'aggiornamento delle carte nautiche. è
fra quelle proprie di due tipi diversi o che può essere mossa da due diversi sistemi
periodi di esercitazioni, segue le squadre o reparti di forze navali nei pósti dove
la scorta anti-som- mergibili dei convogli mercantili o dei complessi navali. -'navi
un convoglio mercantile in tempo di guerra o una nave in avaria. -nave scuola
l'addestramento di allievi marinai (militari o mercantili). ojetti, ii-771:
tipo a vela e a vapore, o motore, o anche di tipo diverso,
e a vapore, o motore, o anche di tipo diverso, quando viene
all'altra di un breve braccio di mare o di un fiume. è fornita di
nave, che vento da la riva / o qualch'altro accidente abbia disciolta, /
di governo priva / ove la porti o meni il fiume in volta. galileo
persone che si trovano su un'imbarcazione o che ne detengono la proprietà.
militare [tommaseo]: navi catafratte o coperte furono così chiamate dalla coperta che
le rembate. -nave di jerone o turrita: nave da battaglia munita di
per banco. ebbero diversi nomi, derivati o dalla forma loro o dal luogo dov'
nomi, derivati o dalla forma loro o dal luogo dov'erano fabbricate o dall'insegna
loro o dal luogo dov'erano fabbricate o dall'insegna che portavano. pantera,
porto di marsilia dodici navi grosse, o per assaltare... insieme con
con le galee franzesi tarmata... o almeno per ricontrarla nel mare. crescenzio
, se a cagion d'esempio una nave o una galea o una tartana o una
cagion d'esempio una nave o una galea o una tartana o una fusta o altra
nave o una galea o una tartana o una fusta o altra simil guisa di legno
galea o una tartana o una fusta o altra simil guisa di legno che solchi
a terra. 4. nave aerea o volante: veicolo progettato verso il 1670
volanti di cielo. -nave siderale o spaziale: astronave. a. bozzati
distanze. 5. figur. istituzione o insieme di persone (società, nazione
strida raccapricciosa men di pria, / o che mar di men cruda tirannia /
10. astron. nave d'argo o nave argo (anche semplicemente nave)
rare effetti conformi alle lor forme o imagini... così la poppa
: gioco analogo a quello di testa o croce (v. croce, n.
colla moneta ad indovinar se il dritto o il rovescio a gittarla ne riusciva,
dicendo con termine proprio, 'testa 'o 'nave ', l'una essendo
per l'asciutto', avere rapporti sodomitici o, anche, omosessuali). boccaccio
navi', interrompere ogni collegamento con qualcuno o, anche, con il proprio passato
sughero. -essere nave senza vento o senza timone: mancare del proprio naturale
sia stato detto assai in lode della toppa o serratura, ella è però, senza
una sega vecchia senza denti / o come è, senza un buon temon,
per chi si trovi in una situazione o in una condizione difficile, ogni novità
. 2. -dove va la nave vada o può andare il navicello', v.
-la nave non va senza il battello o senza il brigantino: i potenti hanno
non va senza il battello, (o senza il brigantino). (il debole
in ampia nave, / qual dòmo, o spaziava in alti fòri. = da
.: forse var. di navetta1, o comp. da nave1 e atta [
: se l'uno membro è malato o naverato, tutti li altri l'aiutano,
per azioni rapide e veloci di disturbo, o come copertura al movimento di navi più
. -piccolo strumento di legno, osso o materiale plastico usato per eseguire il merletto
quello di ritorno e trasportando merci igombranti o automobili. -anche: convoglio composto da
: convoglio composto da una locomotiva diesel o elettrica e da un veicolo pilota costituito
di collegare la terra con una stazione o con un laboratorio orbitante. giovanni maria
; fare da tramite fra due persone o gruppi di persone che non possono o
o gruppi di persone che non possono o vogliono avere relazioni dirette, per mantenere
a oggetti: essere passato di mano o di proprietà da una persona all'altra.
: imbarcazione di gala, di parata o cerimoniale. novellino, vi-184
spinta verrà. -in espressioni comparative o in similitudini. 5. caterina da
dal cielo e cotal disse: / « o navicella mia, com'mal se'carca
una parrocchia, le vele si gonfiano o cadano: questa volta la navicella, con
al 'pallone 'mediante collegamenti rigidi o flessibili. calvino, 2-286: era
'pallone '. alcuni dirigibili hanno due o più 'navicelle 'o 'cabine
hanno due o più 'navicelle 'o 'cabine 'principali oltre a 'navicelle
sacramentale, che è un vasetto o navicella d'argento. inventari, 1-216:
d'oliva. d'annunzio, iii-1-813: o nuora mia, per la tua casa
carena, 1-292: una piccola navicella o spola, posta inferiormente, attraversa il
. 9. cornetto di pane o di pasta dolce. messisburgo, 3
polvere. e dipoi messa in una navicella o altro vaso di legno, con l'
. piccolo recipiente di porcellana, quarzo o platino, di forma allungata e con una
di barchetta, di platino, di porcellana o di altro, in cui si pongono
introduce e cavasi poi mediante due magliette o prese, onde levarne il pesce lessato,
figur. l'individualità umana in rapporto o in antagonismo con le forme di esperienza che
-in partic.: le risorse intellettuali o spirituali di una persona, il patrimonio
la vita umana considerata nel suo svolgimento o come esperienza conclusa. anonimo,
nostra navicella. tommaseo, n-91: o navicella mia, / fuggiam cotanto affanno,
(navicellaro), sm. chi pilota o guida un'imbarcazione di dimensioni ridotte su
bisticcerà col navicellaio; ma, vuoi o non vuoi, dovrà passare. pascoli,
in una volta su un piccolo veliero o, in genere, su un
in genere, su un bastimento o un'imbarcazione di piccole dimensioni. -
lo negasse, io vorrei mandarlene tre o quattro navicellate. = deriv.
, zuccherato, a forma di barchetta o di uccellino, che costituiva una golosità
di maestra (fornito di vela latina o di randa e controranda) e un polaccone
-anche: piccola imbarcazione da trasporto fluviale o da alleggio, talora priva di vele
da alleggio, talora priva di vele o remi, trascinata contro corrente per mezzo
, grandi tanto che vi vanno dentro trenta o quaranta uomini; gli altri, che
la prima occasione di navicello della dispensa o di stanghe di lettiga.
alquanto limitate, leggera, maneggevole, o anche fragile; barca, barchetta. -anche
si chiama 'fodero 'la barca o navicello che trasporta da riva a riva
: compiuta la parte più importante, o più gravosa, si può tollerare quella
]: dove è andata la nave vada o può andare, il navicello..
e più specialmente sostenuta la maggiore spesa o il maggior danno, si può,
rammarico, andare incontro a spesa o danno minore. 5. dimin.
con barchetta sottil dalla natia / adria o da spina. nievo, i-483:
, / il mare, il cielo, o navichier normanno: / non era andrée
navichièri. de maria, 26: o mare, azzurro raggio / della terra
... / il nostro volto, o tragica sorella, / il triste volto
s. v. nave]: navalestro o navichiere diciamo a quello che tragetta
navichiere diciamo a quello che tragetta con barche o navi ne'nostri fiumi. segneri
linneo. 5. organismo vegetale o animale di forma stretta e allungata.
navicella qua- drangulare e quasi longa. o. rucellai, 2-183: l'ossa del
: 'navicolare': aggettivo di tre cavità o fosse, dette anche 'cimbiformi '.
: 'navicolare': aggettivo di tre cavità o fosse, detto anche 'cimbiformi '.
e la commessura posteriore delle grandi labbra, o la forchetta. 2.
; pleurosigma, tipico delle acque salate o salmastre. = voce dotta, lat
, agg. che può essere percorso o solcato da imoarcazioni anche di grandi dimensioni
per essere navigato (un corso dacqua naturale o artificiale); che, per le
che, per le condizioni meteorologiche, o anche storiche e politiche, permette una
. 2. effettuato per mare o su fiumi; che si vale di
navigabilità: il livello complessivo, più o meno soddisfacente, di tali requisiti.
è accertata da rappresentanti dei registri navali o da periti delle autorità marittime o consolari.
navali o da periti delle autorità marittime o consolari. -certificato o dichiarazione di
autorità marittime o consolari. -certificato o dichiarazione di navigabilità: quello che l'
navigabilità: quello che l'autorità marittima o consolare rilascia per attestare l'idoneità di
. lo stato di un corso d'acqua o di un tratto di mare che ne
2. figur. esperienza, itinerario spirituale o intellettuale. cassiano volgar.,
; che compie un viaggio (in mare o su un corso d'acqua) a
a bordo di una nave, governandola o facendo parte dell'equipaggio o come semplice
, governandola o facendo parte dell'equipaggio o come semplice passeggero; dedito alla vita
manca l'acqua, empiono una botte o barile di arena e sopra vi mettono
. -personale navigante: quello che presta o è abilitato a prestare servizio a bordo
. - disus. ufficiali naviganti (o non naviganti): destinati al ruolo
): destinati al ruolo attivo (o a quello sedentario). marinetti,
: personale che fa servizio a bordo o che appartiene a categorie della gente di
morire! 2. che galleggia o si muove sull'acqua (un'imbarcazione)
.. che le aperture degli sborritori o non produrranno alcun effetto o lo produrranno
degli sborritori o non produrranno alcun effetto o lo produrranno insensibile. 6
. viaggiare, avanzare su una distesa o un corso d'acqua con un'imbarcazione
dettami dell'arte nautica (come nocchiero o marinaio) o lasciandosi trasportare senza intervenire
nautica (come nocchiero o marinaio) o lasciandosi trasportare senza intervenire nella guida (
hae egli ne l'elimento del fuoco o ne l'aria o ne'vento? va'
l'elimento del fuoco o ne l'aria o ne'vento? va'di'che soffino
con valore aggettivale): che permette o facilita la navigazione (uno strumento);
sull'acqua; procedere, spostarsi scivolando o galleggiando sulla superfìcie dell'acqua (una
87: i veneziani vollero che nulla galea o altro legno de'nostri non potessino navigare
. 8. -navigare a gonfie (o a piene) vele: con tutte le
. 9). -navigare alla biscaglina o alla parte o alla ragusea ".
. -navigare alla biscaglina o alla parte o alla ragusea ". con l'accordo
del viaggio fra il padrone della nave (o il mercante per conto del quale si
'vale: alla maniera dei ragusèi, o raugèi: ché negli scrittori cinquecentisti si
propulsione. -navigare a pressione intiera (o a tutta forza) ", sfruttando tutta
altri. -navigare a secco (o a secco di vele): con la
di vele): con la totalità o parte delle vele serrate. guglielmotti,
detto di vela: navigare con questa o quella vela serrate; ed anche assolutamente
senza vele, condotto dalla corrente, vento o mare, col solo governo del timone
governo del timone. -navigare a o alla seconda: seguendo la direzione
. citolini, 328: navicar fiumi o a seconda o contr'acqua.
, 328: navicar fiumi o a seconda o contr'acqua. -navigare col