muscolare; atto a produrre, trasmettere o eseguire il movimento (con riferimento a
, in partic., ai gruppi muscolari o alla loro funzione e attività).
gravi, può dare luogo a paralisi totale o parziale. -afasia motoria', disturbo del
. 3. figur. che determina o deriva da un continuo movimento e mutamento
quella [melodia] che muove assai o usa note veloci si direbbe motoria.
plur. m. -i). operaio o tecnico qualificato addetto al funzionamento, al
funzionamento, al controllo, alla manutenzione o alla riparazione di qualsiasi tipo di
di propulsione fino a 85 cv / asse o appa rati motori ausiliari fino
su motoveicoli adibiti al trasporto di merci o alla pesca costiera. -anche: marinaio
vanno al di là degli stretti di gibilterra o del bosforo o del canale di suez
là degli stretti di gibilterra o del bosforo o del canale di suez. quarantotti gambini
marinaio motorista. -aeron. militare o civile, per lo più membro dell'
riferisce, che è proprio del motorismo o della motoristica; che riguarda i veicoli
motorizzare, tr. munire di un motore o di un apparato motore un veicolo,
, applicare motori a bastimenti, imbarcazioni o ad altri mezzi di trasporto.
, agg. munito di un motore o che funziona a motore (un veicolo
-che si effettua con l'impiego di macchine o di veicoli a motore. e
teatro borghese. 2. che possiede o dispone di un mezzo di trasporto a
motore (talvolta con riferimento iron. o scherz. all'adesione eccessivamente entusiastica verso
a motore per necessità logistiche, strategiche o tattiche (un esercito, un reparto,
dappertutto, vestiti bene, a cavallo o motorizzati. motorizzazióne, sf.
. introduzione e impiego di un motore o di un apparato motore per effettuare un'
apparato motore per effettuare un'operazione (o una serie di operazioni) che precedentemente
che precedentemente era compiuta a mano, o per far funionare una macchina che precedentemente
. 2. adozione, impiego o, anche, diffusione e incremento dei
motoruspa, sf. ruspa automotrice o semovente, impiegata nelle costruzioni stradali per
'moto-] azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano 'a motore'; '
m. -i). chi possiede o conduce per professione un motoscafo o un'
possiede o conduce per professione un motoscafo o un'imbarcazione a motore.
azionata da un motore endotermico di piccola o media cilindrata, a miscela benzina-olio o
o media cilindrata, a miscela benzina-olio o diesel, sistemato nell'interno (1entrobordo
, sistemato nell'interno (1entrobordo) o all'esterno { fuoribordo) o, anche
1entrobordo) o all'esterno { fuoribordo) o, anche, parte nell'interno e
legno, di lamiera, d'acciaio o di materia plastica rinforzata con fibra di
pontato e, talvolta, anche cabinato o semicabinato; la propulsione può essere fornita
elica aerea, come negli idroscivolanti, o da un idrogetto; a seconda dell'
dell'impiego si distingue il motoscafo ordinario o costiero o da servitù (destinato a servizi
si distingue il motoscafo ordinario o costiero o da servitù (destinato a servizi portuali
grandi dimensioni, per lo più cabinato o semicabinato e, talvolta, munito anche
per la navigazione in alto mare, o da competizione, di forma speciale,
la velocità); il motoscafo militare o da guerra (armato di siluri,
per la propulsione a motore, a scoppio o a combustione interna. nella r.
rende una prova motociclistica di regolarità o i velocità su un percorso di
di motociclo leggero, di piccola o media cilindrata, a telaio carenato e aperto
. m. -t). chi guida o possiede un motoscuter.
nata da un piccolo motore elettrico o a combu stione interna,
. agric. seminatrice semovente con tre o quattro ruote, azionata da un motore
e guidata per mezzo di un volante o di stegole dall'operatore sistemato su un
dall'operatore sistemato su un apposito sedile o che la segue a piedi.
endotermica, per lo più a scoppio o diesel o, anche, a turbina,
per lo più a scoppio o diesel o, anche, a turbina, armata
.]: 'motosilurante', nome masch. o femm.: leggiera imbarcazione a motore
impiegata generalmente per il trasporto di merci o di persone). 2.
destinato a spostamenti veloci su superfici innevate o ghiacciate, di forma simile a quella
e trova impiego come veicolo da diporto o da competizione). = comp.
costituito da mota; che contiene fango o limo. soderini, i-204: il
si leva; e se non lascia bruttura o fango o sprazzo alcuno di motosa rena
; e se non lascia bruttura o fango o sprazzo alcuno di motosa rena, è
un vizio, un modo di agire o di pensare). passavanti, 275
milit. torpediniera dotata di un motore o di un gruppo motore a combustione interna
moto-'j azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano 'a mo
azionata da un motore a scoppio o elettrico, montato sul telaio.
ad accogliere piante arboree, pali da vigna o per recinzione, ecc.
superiore a 50 cm3, con due o tre ruote e con guida di direzione
di cilindrata superiore a 50 cmc con due o tre ruote, si dividono in:
e motocarrozzette: veicoli rispettivamente a due o tre ruote destinati al trasporto di persone
; d) motoveicoli per uso speciale o per trasporti specifici... i
per navigare in condizioni atmosferiche particolarmente favorevoli o in casi di emergenza. panzini
esse si può ottenere una velocità uguale o superiore a quella che darebbe il solo motore
con un motore per lo più elettrico o a combustione interna. = comp.
chiusa, adibito al trasporto di tre o quattro persone. 2. autoveicolo
un'energia qualsiasi (termica, idraulica o elettrica) non direttamente utilizzabile (e
usata come mezzodi propulsione in alcuni veicoli o per azionare macchinari agricoli, impianti di
- marin. motrice ausiliaria di bordo o dei macchinari ausiliari: ciascuno dei motori
485: le macchine a vapore, alternative o a turbina, per la propulsione delle
, ma si chiamano generalmente 'motrici 'o 'macchine principali '.
(atto talvolta al trasporto di persone o merci), adibito alla trazione di
), adibito alla trazione di uno o più veicoli rimorchiati. -in partic.
che è in grado di trainare uno o più convogli rimorchiati; locomotiva, locomotore
, mota. -anche: luogo o terreno coperto di fango; pantano,
anche sotto quella poca d'acqua o motriglia che bagna il prato. tommaseo [
e disagevole, stato di abbrutimento morale o di squallore materiale. a.
il viso. 3. corpo o parte del corpo alquanto flaccida, molle
dell'empia tana. -composizione poetica o letteraria confusa, disordinata, farraginosa.
scendimento, frana di materiale roccioso o ter roso; blocco di
roso; blocco di roccia o ammasso di detriti o di sassi
; blocco di roccia o ammasso di detriti o di sassi caduti da un monte
del terreno, su un pendio o su una piana; poggio,
: 'motta ': scoscendimento di terreno o la parte della terra scoscesa. forse
2. massa, mucchio di terra o, anche, di fango, per
motta di terra alta come un uomo o poco più e alcune volte meno e grossa
, mucchio di sassi, di ciottoli o di sabbia, che si forma nel greto
greto di un fiume; isolotto fluviale o lagunare costituito da detriti alluvionali (e
cinte di fossa e bastioni con una torre o castello in cima, a guisa dell'
idem, 7-iii- 294: mota o motta, una specie di fortezza o di
mota o motta, una specie di fortezza o di fortificazione. 5. metall.
senza staffe, strato di terra refrattaria o di sabbia, di opportuno spessore,
(anche nell'espressione formatura in motta o a motta): -anche: elemento
dunque che anco i minori gentiluomini, o valvassori, a propria difesa rendessero stabile la
difesa rendessero stabile la loro adunanza feudale o 'motta, gemote, meeting ',
rezasco, 640: 'motta società politica o compagnia, in milano ed in genova.
'motta 'fosse * adunanza 'o 'congregazione ': non altrimenti che
gruppo di uccelli acquatici posati sull'acqua o sulla terra. l. ugolini
tono, carattere di un'opera o di un genere letterario improntato al
della satirica fu una certa particolare frase o motteggeria. = deriv. da motteggiare
facezie, alla burla, allo scherzo o, anche, all'ironia, alla
mordacità, all'allusione salace nel parlare o nello scrivere; spiritoso, arguto, faceto
accurata di sua persona, sanza aque o lisci in sul viso. grazzini,
egli [luciano] tacque per prudenza o paura, sconoscerebbe la natura aeltuom motteggevole
improntato all'arguzia, alla burla, o a un'ironia mordace e pungente; ricco
luce quella sua benedetta 'creazione 'o che che si sia, e subito
, piacevole sempre. -che deriva o è caratterizzato da motti arguti, spiritosi
motteggevolménte, avv. ant. con intento o con battute scherzose, argute o
o con battute scherzose, argute o, anche, mordaci, ironiche
, battuta, parola, motto, detto o scritto arguto, faceto, spiritoso
scritto arguto, faceto, spiritoso o, anche, iro nico
, talvolta diretto a manifestare disprezzo o a criticare aspramente. alberti,
alla lepidezza, all'umorismo; dote o capacità di esprimersi con vivacità polemica e
, che sta motteggiando; che parla o scrive in modo spiritoso, arguto o,
parla o scrive in modo spiritoso, arguto o, anche, polemico e ironico.
di poesia propriamente detta, ma sempre o irruente o mordace contro ogni genìa di
propriamente detta, ma sempre o irruente o mordace contro ogni genìa di tiranni.
, i-418: li versi molli di cinque o sette o d'otto sillabe sono più
li versi molli di cinque o sette o d'otto sillabe sono più atti a versi
spiritose, ironiche, pungenti, salaci o, anche, licenziose, volgari;
, licenziose, volgari; esprimersi verbalmente o per scritto in modo piacevole e arguto
per scritto in modo piacevole e arguto o ironicamente; scherzare, celiare (anche
/ parti che 'l tempo sia da dama o lancia? poliziano, 1-716: quand'
denti, / e motteggiando allora: o, disse iulo, / fino a le
v.]: 'nasata ': ripulsa o negativa data a chicchessia con riprensione o
o negativa data a chicchessia con riprensione o con maniera sgarbata. voce bassa.
voce bassa. 3. discorso o diceria sul naso. caro, 12-i-100
da caccia, vale l'atto del fiutare o annasare, aspirando l'aria con una
. medie. disus. pessario di lana o di cotone, trattato e ammorbidito con
: nome di un pessario di lana o di cotone che una volta si metteva nella
dopo d'averlo acconciamente fatto molle di unguento o manteca. = etimo incerto
, neuno senno, neuno acorgimento. o. rucellai, 2-160: questa [la
possan cedere ed allargarsi, non dislogarsi o disarticolarsi allo empito del fanciullo nascente.
al giorno, a un particolare momento o ora della giornata. ariosto, 17-18
nascente alti palagi / fuor conduca, o signor, voglia leggiadra? saba,
istituzione, che è stato appena fondato o instaurato (uno stato, un organismo
(uno stato, un organismo politico o istituzionale, un'associazione, un regime
, 8. che si diparte o, anche, che si attacca, che
a dirigere i lavori della anatomica interna o esterna, i capelli, ecc.)
lineare e prospettico, -che si sta costituendo o che si è costituito che poggia direttamente
una determinatada brevissimo tempo nei caratteri etnici (o trabase (un edificio, un elemento
da essi lineari nascenti. mento o, anche, un sentimento, un concetto
11. che inizia a manifestarsi o a presentarsi patrizi, 3-77: dell'
nascenti da sua natia nella mente o nell'animo (un pensiero, un senti
, anteriori, la punta della coda o delle ali, da una che
che sta prendendopiede, che si sta formando o, anche, che staassumendo una forma definita
, le zampe linea di partizione orizzontale o diagonale o dalla punta dello scudo o
zampe linea di partizione orizzontale o diagonale o dalla punta dello scudo o, anche
o diagonale o dalla punta dello scudo o, anche, dal cercine dell'elmo
determinate reazioni chimiche (come dallo zinco o dall'acido solforico) o elettrolitiche,
come dallo zinco o dall'acido solforico) o elettrolitiche, è in grado di esercitare
un essere, di un organismo animale o vegetale. trattati antichi, 96:
giacimento. -in senso concreto: strato o sedimento di un minerale prodotto da tale
2. il germogliare, lo spuntare o anche l'allignare (di una pianta
estens. condizione sociale di una persona o di una famiglia (considerata, per lo
le origini, con l'educazione ricevuta o con i mezzi finanziari di cui dispone)
4. figur. inizio, fase iniziale o prima manifestazione di un fatto, di
cisti, protuberanza carnosa, tumore benigno o maligno di origine patologica; foruncolo,
, 76: a maturare una postema o vero nascènzia in un giorno.
punta del naso ebbe un porro largo o vero nascènza a modo di cece, per
una mammella. -per simil. escrescenza o rigonfiamento che appare negli organismi vegetali per
., ii-xvm-6: in questa maniera o. ssomilgliante ricievette de'greci il popolo romano
. allegri, 126: o felici coloro i quali nàcquono e vissono in
-in relazione con un compì, predicativo o con un avv. di modo che
di modo che accenna a particolari circostanze o condizioni esistenziali o, anche, fisiche
accenna a particolari circostanze o condizioni esistenziali o, anche, fisiche che caratterizzano il
-in relazione con una prop. finale o con un compì, per lo più
indicare una dote, una disposizione innata o anche una predestinazione. ugieri apugliese,
estens. entrare in una determinata età o in un particolare periodo della vita.
un'anima. può derivare la lunga dolcezza o l'interminabile amarezza della donna che nasce
); crescere, incominciare la maturazione o maturare (un frutto); sbocciare
mena / nasce di secco, di caldo o di molle. dante, conv.
nappi, xxxviii-247: viola triumphal, o gentil fiore / di nome ti dotar,
fatta l'esperienza se questo grano nasca o germogli essendo posto in terra o lasciato
grano nasca o germogli essendo posto in terra o lasciato per qualche tempo nell'acqua.
la paternità, la famiglia di appartenenza o, anche, l'estrazione sociale)
pastor vero. di meglio, lxxxviii-n-128: o fonte d'umiltà, madre maria,
4. essere prodotto in una data regione o zona o con una particolare sostanza (
prodotto in una data regione o zona o con una particolare sostanza (un alimento,
] ne insegna / ciò che nasca o non nasca, ed in qual modo /
buti, 1-657: la lumaca, o vero chiocciola, che nasce di limaccio
per particolari condizioni ambientali; essere originario o tipico di una determinata zona (un
di una determinata zona (un animale o un minerale); allignare, attecchire
un minerale); allignare, attecchire o maturare per particolari condizioni climatiche (una
per particolari condizioni climatiche (una pianta o un frutto). marco polo volgar
allora è nato. fagiuoli, ii-176: o quando nasce l'alba o muore
: o quando nasce l'alba o muore il sole. faldella, iii-51:
riferimento a una stagione, a un anno o, anche, a un periodo di
. 7. iniziare a scorrere o anche scaturire, sgorgare (un corso
d'asino. 8. formarsi o svilupparsi per cause patologiche o traumatiche (
. formarsi o svilupparsi per cause patologiche o traumatiche (una lesione, un tumore,
apparire grazie a un particolare procedimento chimico o a qn fenomeno fisico o attraverso determinati
procedimento chimico o a qn fenomeno fisico o attraverso determinati artifici (un colore)
tutti gli oli che sono creati ne'semi o ne'frutti sono chiarissimi di lor natura
precipitato di zolfo. -divampare o incominciare a divampare (il fuoco,
fuoco, una fiamma); sprigionarsi o incominciare a sprigionarsi (il fumo)
attendo / finché nasca la vampa piena o il guizzo / sul sarmento bagnato della
della fiamma. 10. diramarsi o attaccarsi, inserirsi in un determinato punto
in un determinato punto (una parte o un organo anatomico esterno o interno o
una parte o un organo anatomico esterno o interno o, anche, un organo
o un organo anatomico esterno o interno o, anche, un organo vegetale)
geometrica, la parte di un oggetto o, anche, lo sviluppo lineare o prospettico
oggetto o, anche, lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento architettonico).
convertì parte di due colonne nelle pilastrate o stipiti di tal porta, facendo sopra la
su una determinata base (un edificio o una parte di esso).
a manifestarsi, a presentarsi nella mente o nell'animo, o anche trovare origine
presentarsi nella mente o nell'animo, o anche trovare origine e causa, manifestarsi
, manifestarsi, rivelarsi, essere ispirato o suggerito da un principio morale o mentale
ispirato o suggerito da un principio morale o mentale o in conseguenza di una causa oggettiva
suggerito da un principio morale o mentale o in conseguenza di una causa oggettiva (
, una dote morale, una virtù o anche un fatto, una situazione, ecc
è quella d'una sequela, più o meno lunga, di creazioni.
(una parola, un fenomeno grammaticale o fonetico, ecc.). dante
cognomi nacquero dalle 'dignità 'godute o dalle arti esercitate dai maggiori. bonghi
esercitare la loro liberalità verso i nobili cospicui o per cogliere danaro da essi. cesari
]. 16. essere progettato o ideato, formarsi nella mente (o
o ideato, formarsi nella mente (o, anche, essere compilato, composto:
stati tolti. caro, 12-i-63: o piaccia a dio che nasca l'occasione
/ sulle scene, su i lumi, o sul sipario, / ecco del teatrino
, che intra cittadini civilmente nascono, o nelle malattie, nelle quali li uomini
, essersi sempre ricorso a quelli iudizi o a quelli remedi che dagli antichi sono
remedi che dagli antichi sono stati iudicati o ordinati. ariosto, 1-8: nata pochi
adunanza, quale de'due colori rosso o verde si debba preferire. pananti,
: e le compagnie de'nervi, o fosse per paura o fosse er tradimento
compagnie de'nervi, o fosse per paura o fosse er tradimento, cominciato a fuggire
e di tutti i tempi, vi passono o vi nascono, o poiché v'entrano
tempi, vi passono o vi nascono, o poiché v'entrano, non ne sanno
se tale odore fosse da causa locale o se piuttosto nascesse dalle emanazioni più sottili
in modo iperbolico, quanto sia inaccettabile o insopportabile una condizione o una situazione.
quanto sia inaccettabile o insopportabile una condizione o una situazione. poesie anonime, v-331-22
la volontà di compiere una determinata azione o di assumere un determinato atteggiamento quali che
atteggiamento quali che ne siano le conseguenze o i risultati. mazzini, 32-276
particolarmente dotato per una determinata professione o attività. -nascere dal cuore:
-nascere dal cuore: essere compiuto o detto (un'azione o una parola
essere compiuto o detto (un'azione o una parola) con affetto sincero, con
, n. 17. -nascere o essere nato col cintolo rosso: godere
ci piove di sopra. -nascere o essere nato con la camicia', nascere,
con la camicia', nascere, o essere nato vestito; nascere a culo ritto
v.]: * nascer vestito 'o * esser nato vestito 'si
il gusto della vita comoda. -nascere o essere nato ieri, di ieri, oggi
nievo, 112: -io inciampare o perdermi?... sei matto?
che siete nate ieri? -nascere o essere nato sotto una buona o una
-nascere o essere nato sotto una buona o una cattiva stella: v. stella
cattivo poeta si fanno, perché disfanno o contrafanno l'opera della natura'. proverbi
more. -chi deve essere (o ha da essere) zanaiolo nasce col
per indicare che una persona è destinata o e particolarmente adatta per esercitare un determinato
-chi di gatta nasce, sorci piglia o graffia, e se non li piglia
22. -chi nasce mulo bisogna (o conviene) che tiri calci: v
9. -chi prima nasce prima pasce o prima succede: per indicare che il
s'intende. -tanti (o quanti) ne nasce, tanti ne muore
: talvolta nelle locuz. avere nascimento o il nascimento, fare nascimento, trarre
nascimento, fare nascimento, trarre nascimento o il nascimento, venire al nascimento e
salvini, 23-200: ora le carcìnadi / o granchiesse non han dal nascimento / guscio
] di ritrovarsi alle celebrazioni del nascimento o delle nozze di ciascuno, per onorargli
un essere, di un organismo animale o vegetale. leone ebreo, 94:
figura naturali. -origine mitica, fantastica o poetica. b. corsini, 74
, 74: ripigliamo il canto, / o filli mia gentile, / e della
eredità di beni, di valori spirituali o di colpe, di pene. giamboni
tutti mali che sono in noi, o elli sono per nascimento o elli
, o elli sono per nascimento o elli sono per nostra colpa. 2
ogni credere antichissima in un vetro vulcanico o in una lava vitrea che naturalmente ridotta
calore del fuoco nulla concorse nell'accelerare o nel ritardare il nascimento del- l'uova
5. per estens. condizione o estrazione sociale di una persona o della
condizione o estrazione sociale di una persona o della famiglia (considerata, per lo
le origini, con l'educazione ricevuta o con i mezzi finanziari di cui dispone
); appartenenza a una determinata famiglia o ceto sociale; natali, lignaggio, schiatta
, li quali sonno stati de la cità o vero del contado de siena di buono
non prezza, / s'è patrizio o plebeo nel nascimento. nannini [petrarca
, iii-325: de'esser [il giudice o l'avvocato] fermo e costante che
di denari né per lividore d'invidia o per nascimento di carne.
. -appartenenza a un determinato popolo o ceppo etnico; nazionalità. fed
. varchi, 8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene
, 8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene fuori di
8-1-276: se alcuno o pianeta o segno o altra stella viene fuori di giorno.
[una stella] si rimuove dal sole o il sole da lei tanto che cominci
, in seguito a un processo chimico o a un fenomeno fisico. bencivenni [
spirituale della fondazione della città di dio) o di un edificio. -anche: le
di un edificio. -anche: le circostanze o il tempo in cui una città è
in cui una città è stata fondata o un edificio è stato costruito.
10. formazione di un'isola o di un arcipelago in base a un
processo geogenetico (per lo più vulcanico o tettonico). serpetro, 123:
ignoriamo se questo accaduto sia ad un tempo o in epoche differenti. 11
dal quale ha origine lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento architettonico. -anche
punto di inserzione di una foglia sul ramo o di uno stelo sulla radice di una
13. punto di inizio, di derivazione o di diramazione di una parte anatomica o
o di diramazione di una parte anatomica o di un organo interno. - anche
15. figur. principio morale o spirituale o causa oggettiva di un sentimento
15. figur. principio morale o spirituale o causa oggettiva di un sentimento, di
, di una virtù, di una dote o, anche, di una qualità negativa
. -esordio di un'attività artistica o professionale, di una carriera.
16. tradizione culturale, fondamento storico o ambiente sociale da cui trae origine un determinato
processo iniziale, formativo ed evolutivo, o insieme delle manifestazioni e delle espressioni iniziali
de'liberi muratori. -composizione o derivazione di una parola, di un
una parola, di un fenomeno grammaticale o fonetico, di una figura retorica.
in senso generico: inizio, fase iniziale o causa di un fatto, di un
dalla sagace previdenza de'fondatori delle società o de'legislatori, prevenendo il loro nascimento
in quanto creatore di tutte le cose o principio di tutti i beni spirituali.
mortali. -premessa di una controversia o di una lite giudiziaria. latini
.. del nascimento delle ulcere sono o absessi aperti o ferite purulente o pustule
nascimento delle ulcere sono o absessi aperti o ferite purulente o pustule che si rodono
ulcere sono o absessi aperti o ferite purulente o pustule che si rodono.
principio del nascimento, dal primo nascimento o dal nascimento: fin dalla nascita,
al mondo di un essere umano; espulsione o estrazione dalla madre di un feto di
: il momento, l'istante stesso o l'insieme delle circostanze in cui una
madre: dobbiamo noi maledirla per questo o soffocarla anzi tratto? papini, i-712
periodica, l'uso di contraccettivi meccanici o chimici o la sterilizzazione (e può
l'uso di contraccettivi meccanici o chimici o la sterilizzazione (e può costituire una
comune in cui si è verificata la nascita o l'assessore o il funzionario comunale da
è verificata la nascita o l'assessore o il funzionario comunale da lui delegato);
conformità con le dichiarazioni fatte dal padre o dalla madre o, in mancanza, dal
dichiarazioni fatte dal padre o dalla madre o, in mancanza, dal sanitario o
o, in mancanza, dal sanitario o comunque dalla persona che ha assistito al
persona che ha assistito al parto, o sulla base del certificato sanitario di assistenza
l'indicazione del luogo (comune e casa o ospedale) e della data (anno
nome che gli è stato imposto (o che, in mancanza, gli impone
) e del nome dei genitori legittimi o di quello dei genitori naturali che denunciano
dei genitori naturali che denunciano la nascita o con atto pubblico hanno acconsentito a essere
nascita avvenga durante un viaggio per nave o per ferrovia o in zona di guerra
un viaggio per nave o per ferrovia o in zona di guerra, tale documento è
redatto su un apposito registro, libro o verbale rispettivamente a opera del commissario di
mercantile, del capo del convoglio ferroviario o di uno degli ufficiali designati dalla legge
e il cui contenuto riproduce, integralmente o per estratto (attesta quindi il luogo
un certificato di nascita. -data o luogo di nascita: indicazione della data
data (anno, mese e giorno) o del luogo (comune ed eventualmente stato
. n. -registri di nascita o libri delle nascite: quelli annuali,
loro genitori e alla serie b si iscrivono o si trascrivono gli atti di nascita di
, come quelle nate all'estero o durante viaggio per nave, per ferrovia o
o durante viaggio per nave, per ferrovia o per aereo e i trovatelli, e
filiazione naturale e le sentenze che dichiarano o disconoscono la filiazione legittima).
dal ventre materno di un feto morto o non ancora in grado di sopravvivere all'
nascita è di regina. -nascita diurna o notturna: quadro astrale caratterizzato dalla presenza
sole, nell'oroscopo, rispettivamente sopra o sotto l'orizzonte. scuvini, 48-51
- in senso concreto: la peluria o l'umore che riveste i germogli teneri
estens. condizione sociale di una persona o della famiglia (considerata, per lo più
le origini, con l'educazione ricevuta o con i mezzi finanziari di cui dispone)
), appartenenza a una determinata famiglia o ceto sociale; natali, lignaggio,
lignaggio, schiatta. -anche: diritto o privilegio acquisito per discendenza. trattati antichi
una città. -anche: le circostanze o il tempo in cui una città è stata
7. figur. principio morale o spirituale, causa oggettiva o, anche
principio morale o spirituale, causa oggettiva o, anche, prima manifestazione di un
di una persona, che si avverte o si considera come determinante per la sua
per la sua formazione intellettuale e spirituale o per la sua maturazione fìsica.
memoria può dare, comincia a cinque o sei anni. jahier, 35:
materno. -esordio di un'attività artistica o professionale, di una carriera. -anche
che segna l'esordio di un'attività o della produzione di un artista.
anche una particolare data di nascita, o c'è dietro tutto questo un baldini che
8. tradizione culturale, fondamento storico o ambiente sociale da cui trae origine una
-in senso generico: inizio, fase iniziale o causa di un fatto, di un
9. locuz. -dalla nascita o fin dalla nascita: dal primo momento
per natura (e ha valore enfatico o iperbolico). leopardi, iii-257
nel gran fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in
fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in poi,
): appena nato (una persona o un animale); appena germogliato (
': natività ed è quella figura o quel calculo che fanno gli astrologi del
nascimento, per vedere sotto che costellazione o pianeta l'uomo ci nasce. =
per nascere, che si prevede possa o debba nascere (un essere umano:
sia a chi non è ancora concepito o anche, per estens., alla discendenza
anche, per estens., alla discendenza o alle generazioni future: nascituro concepito,
a seconda dei casi, a regolamentarlo o a vietarlo, con la normativa in
320: i genitori congiunta- mente, o quello di essi che esercita in via esclusiva
cespugli, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno, e le
3. figur. che prenderà forma o è destinato a prendere forma, a
morta una filosofia e nata un'altra o, piuttosto, nascitura un'altra.
4. che sta per essere pubblicato o scritto; che è in corso di
pare de comprendere uno grave nascituro incendio. o
deve ancora assumere, sta per assumere o non ha ancora assunto l'aspetto definitivo.
con tanti stenti occidessero un toro fatato o che conquistassero una di quelle schiere de
in un'ora de denti de dragoni o de serpenti. -malamente o mal
dragoni o de serpenti. -malamente o mal nasciuto: che è di bassa
mente fortunato. parabosco, 2-30: o ruspa aventurato, o ruspa nasciuto (
parabosco, 2-30: o ruspa aventurato, o ruspa nasciuto (come si dice)
, sopravvenuto (per lo più improvvisamente o in modo brusco, violento).
licenzia. 2. che ripone o ha riposto in luogo sicuro un oggetto
platano, di cui molte frondi, o dal vento abbattute a caso l'aveano
abbattute a caso l'aveano ricoperto, o dal soldato stesso a bello studio commesse
, che nidifica in un determinato luogo o ambiente. giamboni, 8-i-219: lo
alla vista, coprire, tenere coperto o mascherato intenzionalmente un oggetto o, anche
tenere coperto o mascherato intenzionalmente un oggetto o, anche, una parte del corpo,
in modo che non si possa scorgere o riconoscere (anche in relazione con un
119-21: mostrandomi pur l'ombra, o '1 velo, o'panni / talor di
cara beltà che amore / lunge m'inspiri o nascondendo il viso, / fuor se
/ ombra diva mi scuoti, / o ne'campi ove splenda / più vago il
si nascondessero tanto sotto le spalle, o orecchioni, che non potessero esse scoprire
-per estens. impedire di vedere o di scorgere, interponendosi o trovandosi interposto
di vedere o di scorgere, interponendosi o trovandosi interposto fra chi osserva e ciò
fra chi osserva e ciò che è o può essere oggetto di osservazione (con
. 2. sottrarre un oggetto o una serie di oggetti (per lo
(per lo più preziosi) alla vista o alle ricerche, alle mire di qualcuno
riponendolo in un posto adatto allo scopo o, anche, sotterrandolo; occultare.
270-56: i tuoi lacci nascondi [o amore] / fra i capei crespi e
la propietà over la natura del dominante o non dominante, perché il dominante nasconde
3. tenere nascosta una persona (o, anche, un animale) sottraendola
animale) sottraendola alla vista, alle mire o alla curiosità di qualcuno col sistemarla in
amico... in un armadio o in una soffitta. -far appostare
. per estens. conficcare fino al manico o all'elsa (la lama di un
, 1-238: e tu raddoppia, o donna, / raddoppia i colpi;
un dato, talvolta sminuendone l'importanza o la gravità. p p
incinta non era più dubbio, e prima o poi doveva finire di nasconderlo. landolfi
del proprio sapere e del proprio sentimento o volere. -con litote: palesare
-non considerare obiettivamente un fatto o un problema, rifiutandosi di affrontarlo.
orribili cose? -evitare di scrivere o di pronunciare una parola sconveniente o oscena
scrivere o di pronunciare una parola sconveniente o oscena o di descrivere una situazione scabrosa
di pronunciare una parola sconveniente o oscena o di descrivere una situazione scabrosa, usando
anzi accenna, anzi nasconde qualunque parola o senso che possa pregiudicare a'buoni costumi.
nasconder l'arte, che i principianti o gl'ignoranti non sanno nascondere, benché
saba, 7: tu pure, o baldo giovane, / cui suonan liete l'
per sé un consiglio, un precetto o, anche, un sentimento. rinaldeschi
ama già. 9. adombrare o delineare un pensiero o un concetto in
9. adombrare o delineare un pensiero o un concetto in una forma simbolica,
concetto in una forma simbolica, allegorica o metaforica o, anche, volutamente ambigua
una forma simbolica, allegorica o metaforica o, anche, volutamente ambigua e contraddittoria
(anche con riferimento a soggetti astratti o inanimati). inghilfredi, 381:
dante, e lasciate che facciano alla neve o a capo a niscondere.
, occultarsi, rimpiattarsi dietro un riparo o in un luogo adatto allo scopo (sia
scopo (sia per sfuggire alle mire o alla curiosità di qualcuno, sia per
, sia per osservare senza essere visto o per sorprendere in flagrante una persona)
il bastone, per non esser conosciuto o perché non venisse intiero nelle mani del nemico
-allontanarsi, tenersi lontano da una persona o dall'ambiente che frequenta, evitando di
, / ca, s'adira o nasconde, / ben m'ancide e confonde
parente amone. 15. sottrarsi o tentare di sottrarsi a una punizione,
69-14: quando ecco i tuoi ministri [o amore], i'non so donde
, sparire sotto la linea dell'orizzonte o, anche, dietro una montagna, una
, dietro una montagna, una nuvola o altri ostacoli (un astro, in partic
tempo a venire. -essere difficilmente o poco visibile per la particolare conformazione della
la morte. 21. essere o diventare incomprensibile, sfuggire alla comprensione.
all'attesa, essere deluso (un sentimento o un'aspirazione). g. b
col bel verde il bel sole? / o tutte sempre mie vittoriose / speranze,
benevolenza. e ciò avviene quando, o per malizia di alcuno o per qual altro
avviene quando, o per malizia di alcuno o per qual altro siasi inganno, viene
; essere espresso mediante sofismi e artifici o adombrato per mezzo di metafore, simboli
, 1-292: in ciel spiegasti, / o sol, tua fronte, e la
, abbia qualche colpa di cui vergognarsi o, anche, abbia un aspetto fisico sgradevole
anche, abbia un aspetto fisico sgradevole o difetti fisici. tommaseo [s
profonda vergogna e l'imbarazzo che prova o dovrebbe provare chi ha compiuto un'azione
ha espresso un giudizio grossolanamente errato o, anche, è dotato di un fisico
se tu hai paura / de'maganzesi o di re carlo mano, / vatti nasconde
tenere segreto un difetto, una colpa o un fatto del quale dovrebbe vergognarsi,
un fatto del quale dovrebbe vergognarsi, o chi ha la coscienza sporca.
a trovarsi per una serie di equivoci o di circostanze contrarie (e ha una connotazione
a capo a niscondere? -agire o parlare con cautela e prudenza eccessiva dissimulando
, vii-70: non sono ritornati nel solaio o nei magazzini, da quando terminata l'
-scomparire alla vista dietro un ostacolo o una nuvola e risplendere alternamente (un
mie querele? -nascondere il viso o la fronte fra le mani o nel
il viso o la fronte fra le mani o nel palmo della mano', per indicare
affrontare decisamente determinate situazioni adducendo motivazioni o giustificazioni insufficienti, sollevando falsi problemi o
o giustificazioni insufficienti, sollevando falsi problemi o, anche, prendendo provvedimenti palesemente inadeguati
a nasconderella', apparire alla vista fugacemente o in modo intermittente.
2. locuz. giocare a nasconder elio o a nasconderelli: stare nascosto, vivere
voi che per loro. -dissimulare o manifestare in modo ambiguo ed enigmatico un
stretto e angusto, adatto a nascondersi o a rimanervi nascosti o ad agire senza
adatto a nascondersi o a rimanervi nascosti o ad agire senza essere visti o scoperti
nascosti o ad agire senza essere visti o scoperti; rifugio, riparo. -anche
tra quattro mura in fondo a una torre o nel più intimo d'una casa per
in versi latini; la qual traduzione o si smarrì o sta sepolta ancora ne'
latini; la qual traduzione o si smarrì o sta sepolta ancora ne'nascondigli di qualche
, di occultare, di celare qualcosa o qualcuno; il venire nascosto, occultato
la somiglianza nella morte e nella sepoltura o nel nascondimento sotterra come d'un seme
da noi i letti delle nocevoli bestie o vuoi i nascondimenti dei velenosi serpenti.
manifesta. 5. discorso metaforico o in forma di parabola; finzione allegorica
ogni salvaguardia, contro ogni nascondimento, o proposito di esaltazione. 6. figur
ulloa [guevara], iii-142: o quanto è grande la moltitudine della tua
che impedisce la vista, la scoperta o la conoscenza di qualcosa o di
scoperta o la conoscenza di qualcosa o di qualcuno. -in partic.: che
nascosàglia, sf. ant. luogo nascosto o male accessibile; nascondiglio, recesso,
, di furto, senza saperne amico o parente alcuna cosa. m. palmieri,
nascosissimo). letter. che si trova o è stato occultato, celato, nascosto
alla vista. arrigo testa o giacomo da lentini, 411: lo foco
nascondegli e ripostigli nascosissimi e secretissimi. o. rucellai, 6-1: infra quest'ombre
son nascosi, sien di color fusco o presso che neri. 5. bernardino
apparecchiata. 2. che è o si mantiene nella segretezza, nella clandestinità
. montanelli, 202: nemici aperti o nascosi rapiscono al popolo francese i frutti
4. che non si manifesta o non si manifesta ancora esteriormente; che
nascoso. 5. che è o è ancora ignoto, ignorato, sconosciuto
sì alta e sì nascosa ragionando, o errassi per poco sapere, o per
ragionando, o errassi per poco sapere, o per troppa inavvertenza mancassi. baruffaldi,
: a voi non deve esser dubbio o ver nascoso di che sorte e qualità sia
immediato; che è espresso, designato o va colto sotto forme allegoriche, simboliche
colto sotto forme allegoriche, simboliche, o anche complesse, caratterizzate da doppi sensi
. nascostissimo). che si trova o è stato occultato, celato, sottratto
dante, inf., 27-36: o anima che se'là giù nascosta, /
tiranni. petrarca, 37-59: certo cristallo o vetro / non mostrò mai di fore
-riposto, rinchiuso, custodito in luogo o in sede sicura. fra giordano
, 66: nullo frate, familiare o vero prete o vero alcun altro degga favellare
nullo frate, familiare o vero prete o vero alcun altro degga favellare con alcuna
alcuna femina nel detto ospitale sotto alcuna tenda o vero in alcuno loco niscosto. baldelli
una persona). -anche: che è o si mantiene nella segretezza, nella clandestinità
così nascosto / suol chi s'unge o profuma o piglia il legno. lippi,
/ suol chi s'unge o profuma o piglia il legno. lippi, 1-74:
di loro, se siano nascosti, o armati sulle montagne, non si sa.
: stette un pezzo senz'altro pensiero o, per dir meglio, senz'altro studio
si manifesta esteriormente, che non è o non risulta evidente; interno, intimo,
. -che è sopraffatto, attenuato o confuso da altri fenomeni simili e concomitanti
polveroso. -che usa uno pseudonimo o si cela sotto un altro nome.
'. 5. che è o è ancora ignoto, ignorato, sconosciuto
immediato; che è espresso, indicato o va colto sotto forme allegoriche, simboliche
colto sotto forme allegoriche, simboliche, o anche complesse, a doppio senso,
di e pascilo di carne di capretto o ai capriolo salvatico. = alter
sfiatatoio; feritoia aperta in un muro o nella parete di una costruzione per lo
terreno, ed aggiugnivi in alcuni luoghi naselli o doccie, per le quali se ne
3. tecn. piccolo dente o elemento cilindrico, sporgente da un organo
cilindrico, sporgente da un organo mobile o fisso di dimensioni maggiori (ruota,
ecc.), che si appoggia o si inserisce su un elemento di riscontro
a una spina, a un arresto o a un accoppiamento temporaneo. -in partic
, ossia un risalto che rattiene il paletto o molla. tramater [s. v
anacantini, famiglia gadidi (merlucius vulgaris o merlucius merlucius), affine al merluzzo
nei gronghi, ne'naselli, nelle sfirene o pesci argentini. artusi, 325:
baccalà. è il 'merlucius vulgaris 'o 'gadus merlucius 'dei naturalisti.
delle smorfie di chi vuol mostrare sussiego o fastidio. nasétto, sm.
, sm. naso di piccole dimensioni, o anche grazioso e ben fatto.
ma omicciuolo, anzi più tosto nano o albino o samoiedo. = deriv.
omicciuolo, anzi più tosto nano o albino o samoiedo. = deriv. da naso
, leggermente arcuato, di colore bruno o bruno-rossastro, diffusi nella guiana, in
subita insorgenza di qualche frase cantata, o magari nasicchiata alla meno peggio tra le
e mobili nella parte inferiore [ali o pinne), da due margini laterali
dorso) terminante in basso nel lobulo, o apice, e dalla base in cui
si distingue rispettivamente in retto, aquilino o adunco, rincagnato o ritorto. -
retto, aquilino o adunco, rincagnato o ritorto. - naso a sella:
sostegno in seguito a processi luetici congeniti o terziari. -naso greco ".
gobbo, cavo, col rilevo più su o più giù che '1 mezzo, aquilino
nelle narici, che raffigura una pallottola o un marrone. -naso a petronciano
. -persona dotata di grande intuito o di notevole acume (anche per antifrasi
d'altrui, non gli venisse / o volto un canto più, o fatto,
venisse / o volto un canto più, o fatto, o detto / nel situar
volto un canto più, o fatto, o detto / nel situar il proscenio qualcosa
(in relazione con un aggettivo qualificativo o un compì, di specificazione: anche
che si sistema sul viso per burla o per non essere riconosciuti. machiavelli,
un coperchio che abbia lungo il naso o vuoi il beccuccio. idem,
suo angolo; e vi fa una punta o un naso. p. petrocchi [
pelo, per isfioccarlo quando è rappallottolato o per rimescolarlo quando è di qualità diverse
lettera. carena, 1-97: 'naso'o 'dente': quella parte della forca che
della forma, come in una guida o canale. arneudo [s. v.
materiale liquefatto sufficiente per formare una lettera o uno spazio. uguale funzione ha l'
comunemente, dicesi 'naso 'o 'bocchino '. 17. inter
. 17. inter. naso! o naso!: come esclamazione di stupore
j. faeiuoli, 1-6-374: - o che obbligazione avete voi così ande
xiv-78: 'lasciate ogni speranza, o voi che entrate '. / naso!
di me, ci sono tornato, o sono per tornarci mai. -possa
intuitd, senza un programma o degli indizi precisi; procedendo a tentoni
portano quei [cani] che son vecchi o ciechi, perché sentono a naso
, 2-38: se poi un'artiero o bottegaro verrà a trovarti per avere la
mercede ed esser pagato de'suoi lavori o della roba che ti averà dato a
dare del, di, nel naso in o contro qualcosa o in qualcuno: incapparvi
, nel naso in o contro qualcosa o in qualcuno: incapparvi, incontrarlo,
naso: fargli fare, con l'inganno o comunque approfittando della sua ingenuità, ciò
indicare una quantità estremamente esigua di persone o di cose; contare sulla punta delle
essere privo di qualcosa di necessario; sentirsi o considerarsi disonorato. tommaseo [s
chi paresse mancar qualche cosa di necessario o d'essere disonorato. -da
, capitare. fagiuoli, i-89: o dove ho 10 adesso a dar di naso
a dar di naso? -dare (o andare) nel naso, di naso,
gran padrone della natura, che, voglia o non voglia, possa o non possa
, voglia o non voglia, possa o non possa, ha da fare ciò che
-dar di naso in culo (o, eufem., in cupola, in
noia; e dicesi 'in tasca 'o 'in cupola 'per isfuggire altra voce
quante sono / donne nel mondo, o sieno belle o brutte. -dare
donne nel mondo, o sieno belle o brutte. -dare la bile al
loro tali arredi. -dire o fare qualcosa sul naso a qualcuno', in
in sua presenza e senza alcun riguardo o ritegno. crusca [s. v
[s. v.]: dire o fare alcunché sul naso ad alcuno vale
sul naso ad alcuno vale figuratamente dirlo o farlo in sua presenza, senza rispetto
abituarvisi talmente da non sentirne più disgusto o piacere. -fare il naso del
dappertutto. -mettere fuori il naso o la punta del naso'. uscire da
più raccogliendo il muco in un fazzoletto o in una pezzuola. anonimo veronese
col naso su qualcosa', dedicarvisi completamente o ininterrottamente; occuparsene in modo esclusivo e
naso. -non mettere il naso o la punta del naso fuori dell'uscio
v.]: non mettere il naso o la punta del naso fuori dall'uscio
. -non poter toccare il naso o la punta del naso a qualcuno:
passata. -parlare, cantare nel o col naso: emettendo una voce fortemente
a quel modo dicono cantar di naso o col naso o nel naso.
dicono cantar di naso o col naso o nel naso. -passare sul naso
: trovarsi in prossimità di un amico o di un parente senza recarsi a visitarlo.
affare, due amanti che un giorno o l'altro possano ridersi sul naso!
di lui, ma senza che si avveda o si accorga di quanto sta succedendo.
-stagnare il naso: far cessare un'emorragia o un'eccessiva secrezione nasale. burchiello
che altri lor dica, ancorché strana o inverosimile. -togliere vira dal naso
non dovevi mai creder che persa / o tolta avessi giù l'ira dal naso
n. 7. -trovare spago o una rosa per il proprio naso:
il proprio naso: trovare un avversario o un ostacolo degno di sé, che
s'insanguina la bocca: chi diffama o danneggia i propri congiunti finisce a rimetterci
insanguina la bocca (di chi diffama o offende i suoi più stretti attenenti)
gli fuma il naso: non disturbare o aizzare chi è già arrabbiato. bibbiena
cuore e teneasi sì possente, poco o niente ne curò...; ma
omic- ciuolo, anzi più tosto nano o albino o samoiedo. 2.
ciuolo, anzi più tosto nano o albino o samoiedo. 2. dimin.
calve e bernoccolute, ve'ganasce! / o guarda un po'nasoni. ghislanzoni,
da una protuberanza in forma di corno o tumore che hanno sul naso.
, agg. anat. che si riferisce o interessa il naso e la cavità del
/ vo'insegnare anche a te, o giovincella. ojetti, ii-5: letizia
fila e torce /... / o stame eccelso, fino e aventuroso, /
flagellato palèo ronzar d'intorno, / o di naspo legger versata ruota.
, verricello, mulinello (per sollevare o spostare pesi, per manovrare catapulte,
l'acqua, dinanzi abbi sotto due o più casse ben chiuse e vacue siché l'
prima, che è chiamata vulgarmente naspo o burbara, è un legno lungo e
rotondo, che ha in una estremità, o in ambedue, un ferro circonflesso o
o in ambedue, un ferro circonflesso o torto, al quale s'adatta la potenza
sarà fitto una punta 'n '* o ', nella quale si ficcherà l'
corda. -organo degli orologi da campanile o da torre, che serviva per azionare
, acqua di rose e muschio, o anche da zucchero caramellato, disposto per
per lo più di vimini, giunchi o fili metallici, di forma più o
o fili metallici, di forma più o meno conica o a campana, fornita alla
, di forma più o meno conica o a campana, fornita alla base di
statuirne et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero passaggio
possa fare o far fare alcuna steccata o vero passaggio o vero mettere nassa o
far fare alcuna steccata o vero passaggio o vero mettere nassa o vero nassaio o
steccata o vero passaggio o vero mettere nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero
o vero mettere nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero saginale in alcuna
nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero saginale in alcuna fossa del detto
/ fabbricando grandissima al maggiore / segno o di sparti iberi o pur di
/ segno o di sparti iberi o pur di giunchi, / verghe mettendo intorno
per essa dentro metterai strisciante / polpo o locusta, ambi dal fuoco arrosto;
incauto, / io dico amo pungente o nascia o rete. siri, v-1-395:
/ io dico amo pungente o nascia o rete. siri, v-1-395: per sottrarsi
pesci più maliziosi, schivin gli agguati o sviluppinsi dalle maglie, sia di loro
, incappino / nelle nasse di lin conteste o canape. savi, 2-ii-252: abituano
-entrare, essere colto, restare nella nassa o nelle nasse: cadere in una trappola
in una trappola, in un tranello, o essere catturato, perdere la libertà;
si vede la pesca: un'impresa o un affare può essere giudicato positivo solamente
col fondo piatto, fornita di quattordici o quin dici remi per lato
e scavati, e queste portano da vintiotto o trenta uomini l'una. c.
legate con funi. -anche: luogo o fondale adatto alla pesca con la nassa
statuimo et ordiniamo che neuno possa fare o far fare alcuna steccata o vero passagio
possa fare o far fare alcuna steccata o vero passagio o vero mettere nassa o vero
far fare alcuna steccata o vero passagio o vero mettere nassa o vero nassaio o
steccata o vero passagio o vero mettere nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero
o vero mettere nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero saginale in alcuna fossa
nassa o vero nassaio o vero stoppione o vero saginale in alcuna fossa del detto
, 3-130: 'nasciaglio'cioè na- sciaio o nassaio o luogo dove si tendono le nasse
: 'nasciaglio'cioè na- sciaio o nassaio o luogo dove si tendono le nasse.
). ant. conficcare nelle travi o, in genere, in una superficie di
e da un denom. da assero o assaro 'trave '. nassarìa,
di scultura, come materiale da costruzione o elemento decorativo e, anche, per
le proprietà abrasive, per produrre mole o, ridotta in polvere, per levigare
. -per estens.: blocco squadrato o lastra di tale roccia, usata in
effetto eglino mettevano della polvere di marmo o di nasso nel petto delle fanciulle,
dotta, lat. naxius [làpis] o anche naxium, dal gr. nà
fanno corni, / quando balestra di nassi o d'a- vorni. fr. colonna
trinci, 1-294: i giardini, orti o altri luoghi all'aperto, ma chiusi
]: 'barbaia'è una grossa nassa o bertovello che adoperano per pescare le anguille,
, agretto. -anche: il seme o altra parte di tale pianta, impiegata
pianta, rappresentati da variazioni di turgore o di accrescimento, determinati da uno stimolo
sia rappresentato dalla luce, dal calore o da fattori meccanici, si hanno rispettivamente
, e lo chiamano pan spec- ciale o pepato. da gli antichi, secondo rodigino
.]: * nasto ': pianta o canna, affinissima al bambù, da
nastràio, sm. disus. chi fabbrica o commercia nastri. spettacolo della
con nastro metallico (una struttura cilindrica o tubolare). = denom.
ordinamenti fiorentini, 1-371: né alcuna roba o vestimento nastrato o fregiato. faldella,
: né alcuna roba o vestimento nastrato o fregiato. faldella, iii-99: sedevano
.. / le regala una vesta o una nastrièra. menzini, 5-163: certo
turchine. 2. scatola o astuccio usato per custodire i nastri.
. nastro di larghezza e lunghezza ridotte o, anche, di scarso pregio e valore
sinistra sopra il taschino delle giacche militari o appuntata all'occhiello degli abiti civili,
viena nualtri ancùo. -piccolo nastro o coccarda che reca i colori emblematici di
reca i colori emblematici di un partito o di un movimento politico, di un'
è appuntato come segno distintivo sulle vesti o sul cappello). -anche: la
: 'nastrino': quella specie di fettuccia o salsicciotto fulminante, che percosso o lacerato
fettuccia o salsicciotto fulminante, che percosso o lacerato serve ad accendere le armi da
quella di una mano), liscio o operato, confezio nato accuratamente
, per lo più di seta, raso o velluto e di un solo colore,
filato prezioso abbellito di fili d'oro o d'argento, che, sotto forma
, per puri ornamenti cuciti su vesti o cappelli sia sciolti sia in forma di
coccarde, per guarnizione di drappi, o, anche, per appendervi orologi da
costituire fasce da cingersi intorno al collo o alla fronte per sostenere gemme, gioielli
assomigliar si possa, / eccetto un nastro o una fettuccia rossa, / ch'allacciava
lunghezza e la forma appiattita di un oggetto o di un animale, la sinuosità di
un animale, la sinuosità di una strada o di un fiume, ecc.
in varie guise gli uni sugli altri o sfregati con altri corpi, manifestano singolarissimi
nastri elettrici '. -nastro bianco o rosa o celeste: fiocco che si
'. -nastro bianco o rosa o celeste: fiocco che si usa attaccare
striscia nera che si porta al braccio o al risvolto dell'abito o si appende alia
al braccio o al risvolto dell'abito o si appende alia porta di casa,
. decorazione distintiva di un ordine cavalleresco o di una particolare onorificenza, costituita per
per lo più da un pezzo di seta o di stoffa colorato o da una coccarda
pezzo di seta o di stoffa colorato o da una coccarda da appuntare sul petto
, iii-1-32: un titolo, un nastro o altra simile inezia appagano spesso l'ambizioncella
, i corvi e gli sparvieri; / o, per parlar più franco e naturale
. elemento decorativo in una rappresentazione pittorica o sculturea, a forma di striscia lunga
nastro '...: alle tavole o altro oggetto di mosaico. p.
a nastro ': nelle riquadrature di stanze o ne'lavori a mosaico.
men alta una linea perpendiculare a la curva o nastro o ver collarino.
linea perpendiculare a la curva o nastro o ver collarino. -finestra a nastro
una fettuccia suddivisa in metri, centimetri o millimetri a seconda dell'uso. -in
misurare le distanze. -sport. nastro o nastri di partenza: nell'atletica leggera
linea ai partenza, che viene tagliata o sollevata al momento del via dal direttore
dal direttore di corsa, dal mossiere o da un giudice di gara (e tale
pratica attualmente è per lo più abolita o sostituita da altri metodi più perfezionati)
locuz. allinearsi, presentarsi, schierarsi o essere al nastro di partenza);
indicare che la palla durante il gioco o in fase di battuta ha toccato tale
, di tessuto, di materia plastica o anche di metallo, di larghezza limitata
altra superficie, soprattutto di oggetti diversi o di parti di oggetti da giuntare,
parti di oggetti da giuntare, sigillare o rivestire (e l'adesivo può essere
prima dell'uso per umettamento con acqua o, anche, con solventi o per
acqua o, anche, con solventi o per riscaldamento, sia più spesso del
caso assume la denominazione di nastro autoadesivo o a pressione). -nastro isolante:
-nastro isolante: di cotone, canapa o materia plastica, gommato su una delle
è usato nelle giunzioni di conduttori elettrici o, anche, avvolto intorno a tubazioni
intorno a tubazioni in cui passano liquidi o gas molto caldi, per mantenere le proprietà
mantenere le proprietà termiche di questi ultimi o per isolare le parti vicine da possibili
che sia ottenuto per laminazione a caldo o a freddo, può essere rispettivamente d'
). 7. tess. fascio o ammasso di fibre più o meno parallelizzate
tess. fascio o ammasso di fibre più o meno parallelizzate, tenute insieme dal semplice
come nello stoppino e nel lucignolo, o da vera torsione, come nello stoppino
lemnisco mediale. -nastro di reil laterale o nastro inferiore: fascio acustico centrale.
'nastri ': son cosi dette le fettucce o bindella di tela o cotone che nelle
dette le fettucce o bindella di tela o cotone che nelle macchine da stampa servono
dicesi comunemente 'nastro 'il rotolo o lista di carta che l'operatore alla tastiera
operatore alla tastiera della 'monotype 'o di macchina compositrice similare arrotola sul '
quale una rotella inchiostratrice imprime tratti più o meno lunghi (linee e punti)
rifiuterà di preconizzarti anche di appartenere prima o poi alla famiglia del nostro maggior giornale
: fettuccia di cotone, di seta o, anche, di fibre sintetiche e materiali
sulle labbra, i motivi più belli o quelli più difficili. -nastro discografico'
registrazione di informazioni destinate a essere immesse o emesse da un elaboratore elettronico, costituito
da una striscia di carta molto robusta o, anche, in talune applicazioni, da
a un determinato codice, il messaggio o i messaggi da immettere o emettere.
il messaggio o i messaggi da immettere o emettere. calvino, 8-99: il
automi. -milit. nastro caricatore o portacartucce (anche semplicemente nastro):
(anche semplicemente nastro): involucro o supporto costituito da parti metalliche articolate e
nastro proiettili. -nastro trasportatore (o trasportatore a nastro): dispositivo meccanico
lungo un percorso fìsso orizzontale, inclinato o anche verticale, contenitori, oggetti sciolti
anche verticale, contenitori, oggetti sciolti o materiale sfuso posto su una cinghia piatta
più impregnato di resine, di gomma o di fili metallici tessuti o anche su
, di gomma o di fili metallici tessuti o anche su una catena di più elementi
]: 'nastro': chiamasi così la lista o striscia di ferro, larga pochi millimetri
al figur. tutto ciò che appare o si presenta con forma stretta, allungata e
luce, a un raggio di sole o a una porzione di spazio, di cielo
memoria. -rumore, suono o canto continuo, monotono e insistente.
che sono una imposizion di nomi, o vogliam dire abbreviazioni di parlare, ordinate
, a sospingere 'l sangue loro fraterno o filiale a la mortuaria medaglia. barattando
filiale a la mortuaria medaglia. barattando o figlio o fratello o marito, e propriamente
la mortuaria medaglia. barattando o figlio o fratello o marito, e propriamente la
medaglia. barattando o figlio o fratello o marito, e propriamente la carnai persona
, a un discolino di semil oro, o argentata festuca, o bottoncino, od
semil oro, o argentata festuca, o bottoncino, od altro pippolo da giuntare a
nastri magnetici di regi stratori o di calcolatrici elettroniche; il locale
, 14-3-100: tlaspio di dioscoride o sia nastrùzio de'tetti di sera-
comprende una cinquantina di specie, annue o perenni, con foglie pennate o raramente
annue o perenni, con foglie pennate o raramente intere, fiori piccoli, bianchi
raramente intere, fiori piccoli, bianchi o gialli, frutti a siliqua, proprie
officinale: anche nelle espressioni nasturzio acquatico o d'acqua). -con uso improprio
. -con uso improprio. nasturzio d'orto o ortense: agretto (lepidium sativum)
tozzetti, 7-54: per uso di cibi o di condimenti si coltivano le lattughe,
. -anche nelle espressioni nasturzio d'india o indiano e nasturzio del perù. -per
australiane edificano enormi nidi con terra o sabbia e saliva. = voce
fornito di naso molto pronunciato e prominente o spro porzionato, grottesco,
1-215: la gente guercia... o sdentata o nasuta o vecchia. settembrini
gente guercia... o sdentata o nasuta o vecchia. settembrini [luciano]
... o sdentata o nasuta o vecchia. settembrini [luciano],
. che presenta nel capo una sporgenza o una protuberanza più o meno simile al
capo una sporgenza o una protuberanza più o meno simile al naso umano (un
di buon senso; accorto, avveduto o anche eccessivamente sottile e cavilloso nelle proprie
calmeta, 3: sono molti nasuti o vero rinoceronti, come dicono i latini
iii-149: avend'io nel poema o mutati in parte o del tutto levati quei
nel poema o mutati in parte o del tutto levati quei nomi che vergognarebbono
, no: poco stimando quei nasuti o barbe bianche che senza altra ragione sgridano
natale1, agg. dove ha o ha avuto luogo la nascita di una
). boccaccio, i-287: o santa venere, aiutami nel tuo natal
: oh tepido sole di civitavecchia, o mediterraneo mio natale, addio! pascoli,
quale / stato che sia, dentro covile o cuna, / è funesto a chi
maria..., festeggiate, o giovane singolare, quando oggi è il vostro
rinascere son fatali. -che segna o rappresenta l'anniversario della nascita di una
testi, i-77: pindo intanto lasciate [o musej, e 'l dì natale /
uomo nasce '. -assunto o attribuito alla nascita (il nome).
cicerone / che ti narra [o mummia] all'inglese / (pur ch'
sm. l'atto, la circostanza o il momento in cui una persona nasce;
avere, sortire, trarre il natale o i natali). pico della
sa [erode], né però come o con qual arte, / l'alto
oscillazioni fra il 6 gennaio e il 25 o il 21 marzo, equinozio primaverile)
celebrazione di tre messe (1ad noctem o ad galli cantum, in aurora, in
ecc. -per estens.: il giorno o il periodo dell'anno in cui tale
né ad altro ioco de dadi proibito o de carte a contrìci, excepto li tre
soliti scambiare in occasione di tale solennità o nei giorni immediatamente precedenti. pirandello
-albero di natale: alberello di pino o d'abete, o anche semplicemente
di pino o d'abete, o anche semplicemente la vetta o un ramo tagliati
, o anche semplicemente la vetta o un ramo tagliati nell'occasione, che
che si usa collocare tradizionalmente in casa o nel giardino e addobbare con luci,
doni che si usano fare e ricevere o anche distribuire per beneficenza nell'occasione di
per lo più, appesi ai rami o presentati in mucchio sotto tale alberello)
anche: chi, per fini benefici o commerciali, adotta tale travestimento.
l'anniversario della morte di un santo o di un martire. -in partic.
a dio. fiamma, 1-615: o giovanni, o giovanni santissimo e grandissimo
fiamma, 1-615: o giovanni, o giovanni santissimo e grandissimo...
5. condizione sociale, economica o giuridica della famiglia di origine di una
persona; appartenenza a una determinata famiglia o ceto sociale; lignaggio, schiatta,
d'alto intelletto, / cui di stato o d'onor non vince alcuno, /
natali popolari et essendosi per il loro valore o per virtù, in armi o in
valore o per virtù, in armi o in lettere, vantaggiati a stato di
suo natale: / non è fatto o creato, e pur procede / dal gran
giorno, / né rumor d'armi o suon d'acciaio s'udì.
della sera. tansillo, xxx-10-261: o bella e più che 'l dì lucida
7. origine, fonte, causa prima o, anche, prima manifestazione di un
ad oggi ha auto un progresso non interrotto o almeno per poco tempo et oggi s'
conviti pubblici e giochi ordinati a rammemorare o il passaggio della nazione da schiavitù a
passaggio della nazione da schiavitù a libertà o il natale della costituzione o una vittoria
a libertà o il natale della costituzione o una vittoria segnalata contro i tiranni,
che un fatto. noi celebriamo, o fratelli, il natale della patria.
del natale, solo dalla fisonomia del viso o dalle lineature delle mani, si vantano
, 7-iii-128: ardire:... o il latino 'audere 'o il
.. o il latino 'audere 'o il sassonico 'hard 'significante *
= = voce dotta, lat. natàlis o natale; cfr. natale1.
statistico, in rapporto con la popolazione o con un particolare gruppo o categoria di
la popolazione o con un particolare gruppo o categoria di persone. -indice, tasso
prende in esame il numero di uomini o donne in età feconda).
domandano dispensazione, quando elli per etade o per sue natalizie o per altra cagione
elli per etade o per sue natalizie o per altra cagione sono insufficienti.
anniversario della nascita di un personaggio storico o mitico. ovidio volgar., 22
. ovidio volgar., 22: o paurosi lasciate annoverare le natalizie delli iddìi
712: è l'ultima ora? o è la prima? è questo il mio
è questo il mio giorno funerario? o è il mio giorno natalizio? -che
). -anche in una rappresentazione pittorica o scultorea. livio volgar.,
in un liquido mediante movimenti delle ciglia o dei flagelli (con riferimento agli anterozoidi
riferimento agli animali marini, ai pesci o anche a mostri mitici e leggendari).
sulla superficie dell'acqua (le foglie o anche il fusto di una pianta acquatica)
.]: 'natante ': di foglia o fusto, diconsi quelli che galleggiano a
natante: vasto assembramento di imbarcazioni più o meno piccole adibite ad abitazione, che
l'incostante onda. -che va o è lasciato andare liberamente alla deriva (
. -per simil. che si sposta o fluttua nel cielo (una nuvola,
e la fronte piana, / o immagine natante che m'adeschi e non m'
una velocità inferiore ai 7 nodi orari, o ai 4 se si tratta di imbarcazioni
'natante ': nome generico per imbarcazione o altri galleggianti forniti di mezzi propri di
galleggianti forniti di mezzi propri di locomozione o atti ad essere rimorchiati. natanti
sf. ant. e letter. vasca o piscina adibita per lo più all'esercizio
v.]: diconsi 'natatorie'quelle alette o pinne de'pesci che loro servono a
che si riferisce, che riguarda il nuoto o i nuotatori. pascarella, 1-265
atto al nuoto (con riferimento a arti o organi di animali acquatici, di pesci
credo che v. s. eccellentissima o qua in toscana o a messina avrà
s. eccellentissima o qua in toscana o a messina avrà veduti dei vitelli marini
, perché egli è giusto un manto o una clamide con due lunghissime code o
o una clamide con due lunghissime code o strascichi; uno de'quali dal lato
muscolo è quello per mezzo di cui nuota o si muove il pesce per l'acqua
se la flebotomia far non se potesse o per età che non consentisse o per
potesse o per età che non consentisse o per debilità de virtù o per altra cossa
non consentisse o per debilità de virtù o per altra cossa che zò impazasse,
terra a bocconi, e dare gli assegnati o
città, nelle anse sabbiose dell'ebro o dei suoi piccoli affluenti... si
-in una raffigurazione pittorica, scultorea o grafica. cellini, 636:
casini, lvii-71: se qualcuno inchinalo / o in altro luogo voltasi / o se
/ o in altro luogo voltasi / o se il saluto rendegli, / lo fa
, a significare che quale è solidale o funge da madrevite. -anche:
fatica, con sofferenza, acausa della vecchiaia o di malattie. nottola.
da'duchi né baroni / usavasi carrozza o simil seggio, / e le donne ponean
sopra gli arcioni / lor natiche viaggiando o per passaggio. -stare con
che da quindici giorni in qua, o incirca, sento questi effetti insoliti nel
natiche: scendere un pendiolasciandosi scivolare, più o meno volontariamente, sul sedere (e
sta per caderci in capo, o in certi trabocchi che ci strappano le budella
stile giocoso. 'la frusta del diavolo o sia il gastigo naticale '.
letter. muovere, dondolare, oscillare o sporgere le natiche in modo grottesco e
. in un meccanismo, estremità metallica o lignea, a due penne, di
complessivo delle nascite (nati vivi e morti o, tra ': cfr.
perciocché pare che l'asino scherzi, o che alcuno forte grasso e naticuto danzi
alcuno forte grasso e naticuto danzi, o salti spogliato in farsetto. luigini,
le disdice, quando ella si mostra o troppo gonfia e naticuta o troppo
mostra o troppo gonfia e naticuta o troppo scema e quasi senza natiche. bruno
, salvo per lochi di sua factione o soi.
natii, ovvero stanziali in quella potesteria o capitanato manutenzione del tabernacolo e del
. ant. e letter. dove ha o ha avuto-che appartiene a una determinata naziona
, unalità. regione, un paese o, anche, un'abitazione); nacampiglia
zotica, vii. solerà, xc-64: o signore, dal tetto natio / ci
: suol, poi che 'l verno aspro o rio / parte e dà loco a
3. originario, tipico del paese o della località in cui alligna, cresce
. -prodotto in un determinato luogo o paese (una merce).
persona (e ha valore rafforz. o pleonastico). erizzo, 322:
bel natio distrugge. pindemonte, ii-14: o tu luoghi natii, da tutto il
parte ne vien trasportata senz'oggetto d'industria o di opera della civetta il bello
quale si dalla nascita, alla natura o, anche, alla condi
2. nato in un determinato luogo o paese (per petrarca, 206-40: regg'
di fioco, / né avean lo scilinguagnolo o la tosse, / ma cicalavan per
7. che è proprio del paese o della località in cui una persona è
lingua tosca mi fosse * stata natia o apparata l'avessi, molto volentieri usata
sono natie, e queste chiamaremo proprie o nostrali, e alcune sono non natie
(un elemento, una particolarità tìsica o geografica, una risorsa naturale, un
precedente a un determinato fatto, fenomeno o intervento esterno; originario (una condizione
condizione, una situazione, uno stato o anche un atteggiamento). marchetti
gr., 151: nel mirarvi o dee, tornino i grandi / occhi fatali
una vera grazia; grazia non artificiata o imbellettata, ma semplice e natia.
so come questo cominciare dall'apostrofe, o voltata all'amore, il ragionamento ha
. che è nella lingua, nella versione o nella forma originaria, antecedente alla traduzione
pervenute alle mani, sono tutte natie o composte di natie greche et atte ad essere
11. ant. che ha o ha avuto un principio, un'origine
de roberto, 10-41: i disgraziati nativamente o casualmente immeritevoli del nome di uomini non
immeritevoli del nome di uomini non amano, o pure amando sono prudenti ed evitano le
dote, aessere, di un organismo animale o vegetale. una caratteristica fisica, a
, / le belle ottave, o ebe, che da 'l coro / s'
l. salviati, ii-1-128: o i nostri lavoratori de'campi, in
, favellando con le sue donne, o i lor savi, di tutto 'l libro
nel foglio filtrando attraverso un sistema; o se vi si proiettano semplicemente, nativamente
per quanto concerne il luogo di nascita o, anche, di origine della famiglia di
. quale esistono nell'uomo idee o principi che non -stile della natività
ginariamente nell'uomo stesso, in atto o in po dell'anno al
natività del signore. -raffigurazione pittorica o scultorea della nascita di gesù cristo;
. - martedì. -raffigurazione pittorica o scultorea della nascita della madonna; tale
tit.]. -rappresentazione pittorica o scultorea della nascita del battista (e
5. condizione sociale di una persona o della famiglia (considerata per lo più
le origini, con l'educazione ricevuta o con i mezzi finanziari di cui dispone
); appartenenza a una determinata famiglia o ceto sociale; natali, lignaggio,
lignaggio, schiatta. -anche: diritto o privilegio ereditario, acquisito per discendenza.
. -appartenenza a una determinata nazione o popolo; nazionalità, cittadinanza. -anche
origine, principio, inizio, causa o fase iniziale o prima manifestazione di un
, inizio, causa o fase iniziale o prima manifestazione di un fatto, di
come... essere cieco da natività o zoppo di natura. ghirardacci, 3-286
che si riferisce al luogo d'origine o di provenienza dei genitori, della famiglia
martini, 4-23: margherita sui venti o poco più magnifico fior di ragazza cresciuta tra
prodotto, fabbricato in un determinato luogo o paese (una merce, un oggetto)
dei sonetti. -dove si trova o da cui si estrae, si ricava un
2. nato in un determinato luogo o paese o, anche, da una
. nato in un determinato luogo o paese o, anche, da una famiglia originaria
da una famiglia originaria di quel luogo o che vi risiede da lungo tempo (per
apoli] sia ingenito, né che famiglia o popolo alcuno per antica origine di quello
quel comune sono anche 'nativi 'o 'patrizi 'del comune stesso,
certa quantità di tempo, dalle leggi civili o positive prescritto, per continuata abitazione si
continuata abitazione si averà la cittadinanza acquistato o che per singolare suo merito
di una persona, un determinato carattere o dote fisica, ecc.). -anche
] pallidetta e talor per vergogna o per altro accidente tinta d'un ingenuo rossore
e altri membri e animali gelati poco o nulla sentono, impercioché il nostro senso
che miravano di mal occhio il freddo o volevano far pompa della nativa bellezza delle lor
, fin dalla nascita, alla natura o, anche, alla condizione di una
sarebbero riusciti gloriosi nella pittura, se conoscendo o non abusando i rari doni dell'ingegno
. -spontaneo, schietto, sincero o che appare tale (un atteggiamento,
5. che è proprio del paese o della località in cui una persona (
della località in cui una persona (o un gruppo o un popolo) è
cui una persona (o un gruppo o un popolo) è nata; che
dialetto). - anche: scritto o detto nella lingua materna. tolomei,
stirpe di appartenenza (le caratteristiche somatiche o fisionomiche). alvaro, 17-373:
dell'ingegno umano (una particolarità fisica o geografica, un colore, a cui è
non ha un colore solo: perché o è bianca e lucida con certe macchie
e lucida con certe macchie rossette, o è bianca ed oscura, o è bruna
rossette, o è bianca ed oscura, o è bruna; ma la fattizia è
riparati dall'acqua noi raccogliemmo molto allume o solfato di allumina nativo e terriforme.
-che si riferisce alle caratteristiche fisiche o chimiche di una sostanza. metastasio
, più simile alle 'naeniae 'o 'laudes 'o come si vogliano chiamare
'naeniae 'o 'laudes 'o come si vogliano chiamare, latine,
8. ant. che ha o ha avuto un principio, un'origine
che indica il luogo di nascita o il paese d'ori gine
e bozzoli..., nati o da nascere nel detto dominio, non
-seguito da un compì, predicativo o da un predicato nominale, per indicare
per indicare particolari circostanze e condizioni materiali o esistenziali presenti fin dalla nascita. -
. -nato stanco: indolente, pigro o che volontariamente e ostentatamente ha atteggiamenti da
abitasse la britannia, se quivi nata o navigatavi, non si sa. -posposto
sa. -posposto a un sost. o a un agg. (come cieco,
viveva da astratto, parlando a mugolii o a gesti, peggio d'un sordo nato
inclinazioni naturali (e ha valore iperbolico o, anche, enfatico). de
formava la classe dei 'delinquenti-nati 'o 'di natura ', incarcerati o
o 'di natura ', incarcerati o messi a morte per la necessaria difesa
non face a donna nata / a casa o nella strata. chiaro davanzati, xxix-13
-in relazione con una prop. finale o con un compì, di fine,
, una disposizione innata, una tendenza o, anche, una predestinazione, uno
sente al regno, e regno vuole o morte, / temer non sa né sa
. foscolo, gr., ii-105: o nati al pianto / e alla fatica
far parte di un ceto sociale (o chiamato a costituirlo). g.
la paternità, la famiglia di appartenenza o, anche, l'estrazione sociale.
4. prodotto in una data regione o zona (un alimento, un vino
quasimodo, 1-53: tacquero l'antilope o l'airone / persi in un soffio
. formato, sviluppato per cause patologiche o traumatiche. 0. rucettai, 2-141
6. inserito in un determinato punto o parte anatomica; che ne costituisce una
una diramazione (un organo anatomico esterno o interno). fasciculo di medicina volgare
un determinato punto (una figura geometrica o anche un elemento geografico).
formato, manifestato, presentato nella mente o nell'animo o, anche, ispirato,
, presentato nella mente o nell'animo o, anche, ispirato, suggerito da
ispirato, suggerito da un principio morale o mentale o derivato in conseguenza di una
suggerito da un principio morale o mentale o derivato in conseguenza di una causa oggettiva
, un sentimento, una dote morale o, anche, un fatto).
la lingua e movi l'intelletto, / o nata di dolor giustissim'ira. brusoni
è costituito nella forma caratteristica, originale o definita, talvolta in conseguenza di interventi
di interventi esterni (sociali, politici o culturali: una lingua).
(anche nell'espressione nato di donna o della donna). niccolò cieco
relazione con un compì, di fine o con una prop. finale e assume
mento dicendosi natifatti pel travaglio delle guerre o per altri assai faticosi ed operativi esercizi
con le falche. il remo vi nata o nuota. = voce di etimo incerto
si nutrono di anfibi, di pesci o anche di piccoli uccelli: in italia
uccelli: in italia sono diffuse la natrice o biscia dal collare, la natrice o
o biscia dal collare, la natrice o biscia tassellata, la natrice maura
biscia tassellata, la natrice maura o biscia viperina e la biscia acquatica (v
non hanno piedi, come la nadrice o l'idra. 2. bot
3. figur. persona pericolosa, funesta o, anche, infida e perfida.
, aumenta nelle cardiopatie, nelle epatopatie o, anche, in gravidanza e diminuisce
e compatte di colore bianco, roseo o, raramente, gialle; si
'natrolite': pietra dura con tessitura fibrosa o radiata, con fibre fine e strettamente unite
alcune zone ondulatd dello stesso colore più o meno intenso. intacca appena il vetro
gesso, incolori se puri e bianchi o giallastri per impurità; si trova in
soprattutto del kenia sotto forma di efflorescenze o di rivestimenti (e corrisponde chimicamente al
: 'natro ': alcali minerali nativo o 'carbonato di soda '. in
dagli antichi all'alcali minerale nativo, o carbonato di soda, che trovasi disciolto
comp. da natrd [n \ (o dal lat. scient. natrium '
nelle gengive in concomitanza di stati infiammatori o settici; afta. -in senso generico
salvini, v-392: 'natta': tumore o vescichetta che viene nella parte interiore del
che viene nella parte interiore del labbro o nelle gengive, detta, credo
che vengono alle bestie nelle piegature o parti logore dagli arnesi, bardature o
o parti logore dagli arnesi, bardature o simili. -in un'espressione comparativa
2. figur. difetto morale o intellettuale, vizio, pecca, menda
gli aquilanti viene riputato una bruttissima natta o nota. guerrazzi, 2-127: alcuni
più nelle locuz. fare una natta o la natta o di gran natte a
. fare una natta o la natta o di gran natte a qualcuno, attaccare
non sono uomo da essermi fatte natte o beffe o come le vói chiamare. f
uomo da essermi fatte natte o beffe o come le vói chiamare. f.
/ non sa s'ella fia natta o pur codazza, / s'a nuovo tempo
si chiama ancora natta e tal volta vescica o giarda. g. m. cecchi
sf. stuoia di giunco, di canne o di vimini usata per lo più come
per riparare e proteggere i cibi deteriorabili o le vele non issate. tommaseo [