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vol. XI Pag.8 - Da MOTOCOLTURA a MOTOPANFILO (34 risultati)

aratura superficiale, per trainare piccoli rimorchi o per azionare macchine operatrici di piccola potenzialità

motocompressóre, sm. compressore a uno o più stadi azionato da un motore alternativo

alternativo a vapore, a combustione interna o elettrico, col quale è accoppiato in

che consiste in gare motociclistiche di velocità o, anche, di regolarità, disputate su

percorsi irregolari e accidentati (piste campestri o strade non carrozzabili). migliorini

aeronautico costituito dal- l'accoppiamento di uno o più motori volumetrici a combustione interna con

motori volumetrici a combustione interna con una o più eliche. = comp

motore] e elica (v.) o abbrev. di motore a elica.

dotata di un supporto per essere impugnata o portata a tracolla dall'operatore, impiegata

operatore, impiegata per lavori di giardinaggio o di orticoltura. = comp.

munita di barra falciante a comando centrale o laterale, adatta alla falciatura dei foraggi

laterale, adatta alla falciatura dei foraggi o, anche, alla mietitura dei cereali

motocicletta e di vano di carico chiuso o a cassone e atto al trasporto di

s. v. l: 'motofurgone 'o 'motofurgoncino veicolo leggiero da trasporto,

'moto-] azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano 'a motore':

dall'accoppiamento diretto di un motore elettrico o a combustione interna con un generatore elettrico

un generatore elettrico costituito da una dinamo o da un alternatore; gruppo generatore,

munita di motore ausiliario a combustione interna o a scoppio, impiegata per il trasporto di

, sf. livellatrice aemovente a uno o più assi, con quattro ruote motrici e

tr. milit. equipaggiare un'unità o un reparto militare di mezzi meccanici motorizzati

il trasporto delle truppe e delle armi o, anche, per il combattimento.

mezzo di trasporto motorizzato; macchina agricola o industriale. -in partic.: motoveicolo

-in partic.: motoveicolo con due o tre ruote. migliorini [s

'moto-] azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano a 'motore': '

plur. m. -il. chi guida o possiede un motoscafo o un'imdarcazione a

. chi guida o possiede un motoscafo o un'imdarcazione a motore; chi pratica

ad esso relative, che possiede motoscafi o sa governarlo o disimpegnare altri servizi inerenti

, che possiede motoscafi o sa governarlo o disimpegnare altri servizi inerenti alla navigazione con

motoscafi di diversa cilindrata in acque dolci o di mare. = femm.

è proprio, che riguarda la motonautica o i motonauti; che si svolge, che

motonave, sf. nave mercantile da carico o da passeggeri, dotata di apparato motore

motore a combustione interna, a nafta o, anche, a gasolio. panzini

, iv-438: 'motopallone ': mongolfiera o pallone drago frenato ma fornito di motore

motopànfilo, sm. panfilo azionato da uno o più motori a combustione interna.

vol. XI Pag.9 - Da MOTOPARANCO a MOTORE (35 risultati)

piccolo e medio tonnellaggio munito di uno o più motori a combustione interna per la

un buon centinaio di battelli a vapore o piropescherecci e più di mille motopescherecci a

al transito delle motociclette, dei ciclomotori o, anche, delle biciclette.

. v.]: 'motopista': pista o carreggiata, particolare, riservata ai motociclisti

otore a combustione interna, a vapore o elettrico con un sistema propulsivo a elica

elettrico con un sistema propulsivo a elica o a reazione, impiegato per lo più

raduno di motociclisti con scopi sportivi o turistici. panzini, iv-438:

determina, che trasmette, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere

, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere il moto;

si riferisce, che riguarda la facoltà o la proprietà di muoversi o ai provocare

la facoltà o la proprietà di muoversi o ai provocare il moto, di consentire

il moto, di consentire il movimento o una serie di movimenti; motorio.

dalla croce, ii-69: il nervo o corda si apostema, overo il principio

causa prima del moto e del divenire o, anche, alle intelligenze celesti che,

-per estens. che sollecita una capacità o una facoltà sensoriale. galileo,

motrice. -che provoca, favorisce o permette un fenomeno naturale, in partic

una causa; che provoca, favorisce o può determinare un comportamento, un atteggiamento

un atteggiamento, uno stato d'animo o, anche, una situazione storica,

riferimento sia a un principio attivo mentale o morale, come una facoltà o una

mentale o morale, come una facoltà o una condizione spirituale, sia a una

11-75: ci ha nel mondo quattro o cinque parole motrici di civiltà, che

il movimento, sia la coppia resistente o coppia utile (v. resistente e

: ciascuna delle ruote di un autoveicolo o di un motoveicolo, collegata al motore

due ruote poste sullo stesso asse, anteriore o posteriore, ma talvolta si tratta di

(femm. -trice). causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto

-trice). causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto (o di

o principio attivo fisico del moto (o di un movimento, di uno spostamento

disequale potenzia, cioè di disequale tempo o movimento o di disequale peso, e

, cioè di disequale tempo o movimento o di disequale peso, e cessato il

aria, come in se stessa tenuissima o leggierissima, è agevolissimamente mobile da qualsivoglia

.: potenza, capacità, facoltà fisica o fisiologica. serdtni, 1-83:

-per estens. ciò che provoca, favorisce o permette lo sviluppo vegetale. p

la sua, non so s'io deggia o dir sorella / o dir persecutrice,

s'io deggia o dir sorella / o dir persecutrice, iniqua e fella.

per lo più nelle espressioni motore immobile o motore primo, poiché è privo di

vol. XI Pag.10 - Da MOTORE a MOTORE (23 risultati)

enno / li motor di qua su, o se 'necesse '/ con contingente

: ciò che da infìuenzia piove, / o che fa '1 tempo, cioè state

che fa '1 tempo, cioè state o verno, / ovver natura delle cose

né più né meno quanti sono i cieli o veramente gli orbi, perché ciascuna intelligenza

movimenti. -letter. le sfere o i corpi celesti, gli astri.

. -con riferimento a divinità pagane o a entità fantastiche. boccaccio,

che provoca lo spostamento di qualcosa, o anche lo tocca o lo maneggia.

di qualcosa, o anche lo tocca o lo maneggia. leonardo, 7-i-164:

. figur. ragione, principio attivo mentale o morale (rappresentato da uno stato d'

una facoltà, da una dote intellettuale o morale, da un'aspirazione) o

o morale, da un'aspirazione) o causa oggettiva (una circostanza, una

, una causa che provoca, favorisce o può determinare un comportamento, un atteggiamento

comportamento, un atteggiamento, un sentimento o, anche, una situazione o un

un sentimento o, anche, una situazione o un evento storico, culturale, sociale

è in noi, ma in quelle cagioni o potenze o motori che posson darlo.

noi, ma in quelle cagioni o potenze o motori che posson darlo. tasso,

fievole e fittizia invenzione. -elemento o aspetto caratteristico di un ambiente o di

-elemento o aspetto caratteristico di un ambiente o di un paesaggio. ungaretti, xi-352

locomozione del veicolo su cui è montata o al funzionamento della macchina operatrice a cui

avviene, che si pratica per mezzo o con l'aiuto di macchine motrici.

distinguono in motori terrestri, motori navali o marini e motori aeronautici).

che gli forniscono una quantità d'aria o di ossigeno supplementare per compensare la rarefazione

-motore spinto, compresso, sur compresso o truccato: motore a scoppio dotato di

vol. XI Pag.11 - Da MOTOREATTORE a MOTORINO (31 risultati)

ecc.). -motori a carburazione o a scintilla', quelli a combustione interna

utilizzare un combustibile liquido leggero, gassoso o essenze, in partic. benzina)

partic. benzina). -motori accoppiati o in coppia', coppia di motori d'

marinetti, 1-78: 'motori accoppiati 'o 'motori in coppia ': una

liquida sovrastante. -motori a combustione interna o endotermici: macchine motrici che hanno lo

, per pura pressione, su una o più pareti mobili di una camera chiusa

rotativi a capsulismi, a palette eccentriche o a stantuffi rotanti, la cui massa

esterna). -motori ad aria compressa o pneumatici: quelli che utilizzano l'aria

possono essere a stantuffo, a palette o a turbina). -motori a fluido

combustione graduale (e possono essere diesel o a testa calda). -motori a

e nei giocattoli). -motori animali o animati: gli animali considerati come sorgenti

che utilizzano come combustibili l'olio pesante o la nafta. -motori a peso:

ad accensione comandata (a carburazione o a iniezione), così denominati per la

, per esempio, 1 " eroica 'o la 'pastorale '.

'. -motori a testa calda o semidiesel: quelli a combustione interna a

espansione di un vapore. -motori compositi o a stantuffi o a pistoni liberi:

vapore. -motori compositi o a stantuffi o a pistoni liberi: quelli composti di

compressore d'aria alternativo. -motori continui o volumetrici: quelli in cui il fluido

rettilineo (propulsori a reazione), o alla variazione del momento della stessa,

: quelli che utilizzano l'energia elastica o l'energia di gravità; si dividono

, motori a peso. -motori policarburanti o policombustibili: quelli a combustione interna aventi

precedentemente fornita a un fluido (gas o vapore) che può agire essenzialmente in

a seconda che la cilindrata sia superiore o inferiore a 50 cm *, rientra

*, rientra nella categoria dei motocicli o, rispettivamente, dei ciclomotori).

stillicidio / senza tonfi / di motorette o strilli / di bambini. soldati,

li avevano visti insieme il sabato sera o la domenica, al cinema, a

con inibizione dell'attività motoria spontanea, o a stati iper- cinetici, con atti

unico, costibiito da un motore elettrico o a combustione interna e da un riduttore

motorino, sm. motore elettrico o a scoppio, di dimensioni ridotte

mettere in funzione il motore a scoppio o a reazione di un autoveicolo o di un

scoppio o a reazione di un autoveicolo o di un aereo mediante un opportuno riduttore

vol. XI Pag.148 - Da MUTAZIONE a MUTAZIONE (34 risultati)

mutazione si dice declinazione. -perdita o acquisizione o spostamento di valore semantico (

si dice declinazione. -perdita o acquisizione o spostamento di valore semantico (di una

espressione) attuato nell'uso della lingua o riconosciuto dalla coscienza dei parlanti.

determinare quel tempo in cui una voce o forma di dire comincia per la consuetudine

comincia per la consuetudine ad essere buona o cattiva. -diversificazione babelica delle lingue.

tematiche ed espressive, evoluzione, maturazione o, anche, im- voluzione, manierismo

dello stile, in partic. letterario o pittorico, di un artista. -

. - anche: l'opera, o gli aspetti particolari di essa, che

il risultato concreto del mutamento dell'ideologia o delle facoltà o degli indirizzi tecnico-espressivi dell'

del mutamento dell'ideologia o delle facoltà o degli indirizzi tecnico-espressivi dell'autore.

, oscillazione (del prezzo di beni o del denaro stesso, della parità fra

, ecc.); cambio di titolo o di valore convenzionale, e, in

., deprezzamento, svalutazione, spontanea o imposta (del denaro corrente, di

imminente l'editto della mutazione delle monete o del loro valore,... non

); segno meteorologico che lo annuncia o lo fa prevedere; variazione della temperatura

- anche: il succedersi delle stagioni o delle caratteristiche climatiche tipiche di ognuna di

. nelle mutazioni del tempo o della stagione grida a tutti il suo

sulle vicende umane); ciascun movimento o spostamento di un corpo celeste. -anche

or scema, e ciò nasce dalla vicinanza o lontananza del sole. la seconda mutazione

al divenire delle vicende umane, singole o collettive, condizioni e circostanze via via

alla decadenza, dalla felicità alla rovina o viceversa; combiamento, radicale e spesso

inatteso, clamoroso di un personaggio epico o drammatico. -in partic.: il seguito

compimento della tragicità implicita nel personaggio, o quale liberazione gioiosa dall'incertezza, dalla

termine la mutazione di felicità in miseria o di miseria in felicità. minturno,

vita nostra è somigliante a la comedia o pur a la tragedia, piena di vari

si determina in uno stato di cose o, anche, nel contesto storico-politico; modificazione

, nel contesto storico-politico; modificazione più o meno profonda e determinante dei termini di

chi andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme /

andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme / questo vento

presupposti in base ai quali è attribuito o assunto l'esercizio del potere, come

usualmente osservati fra le diverse classi sociali o, anche, come disordine, sovvertimento

passaggio dei poteri. -anche: decadenza o incremento della prosperità interna o delle fortune

decadenza o incremento della prosperità interna o delle fortune politiche esterne di uno stato

nuova mutazione. leonardo, 2-59: o tempo, veloce predatore delle create cose,

vol. XI Pag.149 - Da MUTAZIONE a MUTAZIONE (29 risultati)

un'esperienza da bruciarsi in pochi anni o decenni. -in partic.:

vita associata a un'altra, più o meno organizzata, perfezionata, articolata.

olocrazia); l'avvicendamento continuo, o atto a riproporsi ciclicamente, delle diverse

individuale volto coscientemente a determinare cambiamenti più o meno radicali in un oggetto; variazione

sistema ideologico e conoscitivo; modificazione più o meno rilevante di un'enunciazione teorica;

di tale intervento, le conseguenze più o meno profonde, vaste e feconde che

altre cose statolite per ellezzione ricievere addizzione o. ddi- minuzione o ai tutti punti

ellezzione ricievere addizzione o. ddi- minuzione o ai tutti punti mutazione, interpretazione e

alcuna in mutazione della forma di quelli o di altre cose essenziali. maironi da

vennero fatte agli statuti alcune altre mutazioni o correzioni non già dalla nazione, ma

impedire al superiore la 'mutazione 'o la deviazione del corso suddetto. tommaseo

iii-108: per la intemperie del tempo o per mutazione ch'io feci d'una

parti di un contesto (per migliorarlo o chiarirlo o renderlo poeticamente più valido)

un contesto (per migliorarlo o chiarirlo o renderlo poeticamente più valido) o di

chiarirlo o renderlo poeticamente più valido) o di lettere in una parola. -in senso

', colla sola mutazione della lettera 'o 'nella 'e ',

una voce sola tanto vaglia a far bello o brutto un verso. monti, i-335

non procede dai trascrittori, ma è o mutazione dell'autore stesso o rifaci

, ma è o mutazione dell'autore stesso o rifaci mento d'alcun altro

. / e tutto quel che carte, o il caso mena / altro non è

s. v.]: 'mutazioni 'o 'mansioni 'chiamavano i romani quelle stazioni

altra nello svolgimento di una determinata funzione o di un preciso compito, nelle prerogative

prerogative, nelle caratteristiche peculiari di esso o, anche, nel compimento di una

-in partic.: cambio della persona o del gruppo di persone che detengono il

che detengono il potere, al termine o no della durata prevista del loro mandato

); deposizione, esautoramento; facoltà o prerogativa, riconosciuta legalmente o stabilitasi

; facoltà o prerogativa, riconosciuta legalmente o stabilitasi consuetudinariamente, di operare tali sostituzioni

le nuove nascon quasi sempre da suddivisione o aggregamento dei poderi. carducci, ii-7-333

di una carica, di un compito o di una mansione, a seconda delle

vol. XI Pag.150 - Da MUTAZIONE a MUTAZIONE (33 risultati)

dell'oggetto al quale è volta l'ostilità o indirizzato il favore (anche con metonimia

con metonimia). -mutazione di fave o di voti: spostamento, per lo più

rezasco, 677: mutazione di fave o di voti: quella mutazione che avveniva

una posizione per un'altra, più o meno vantaggiosa; spostamento di fortificazioni,

. -anche: passaggio da un proprietario o da un fruitore a un altro (

), in seguito a transazione commerciale o per via ereditaria o, anche,

a transazione commerciale o per via ereditaria o, anche, per il continuo volgersi

proprietà de'beni immobili, pel trapasso o trasporto che si fa di quella dall'

e simili. 20. modificazione o inversione di una successione stabilita (e

-lo svolgersi, il delinearsi via via diverso o ricorrente di un'immagine, di un

. 21. cambiamento di passo o di figura in una danza; mutanza

22. il succedersi nel tempo di cose o persone o stati o condizioni; il

il succedersi nel tempo di cose o persone o stati o condizioni; il susseguirsi stesso

tempo di cose o persone o stati o condizioni; il susseguirsi stesso dei momenti

dell'organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione della fistola.

solamente in certe brevi differenze di vocali o consonanti. sassetti, 222: quanto

v.]: contratto con qualche mutazione o condizione. 24. metr

modulazione di un suono prodotto con strumenti o con la voce. guazzo, 1-79

: or queste due si chiameranno corde o voci metaboliche ovvero imitative, perché servono

imitative, perché servono per le mutazioni o uscite di tuono. i. neri,

voce, quando si piega in mutazioni, o si fa acuta o si fa grave

in mutazioni, o si fa acuta o si fa grave. pananti, i-12:

facevano da un genere adun altro nel variare o i semplici suoni o alquanta serie di

altro nel variare o i semplici suoni o alquanta serie di questi suoni. gianelli,

acuto quanto nel grave; per tuono o modo, quando si passa da un tuono

modo, quando si passa da un tuono o modo all'altro...;

passa dalla maniera di tante alla quieta o costringente. -cambiamento della base dell'esacordo

nota in un'altra in un'istessa voce o suono. il motivo di fare la

da una chiave all'altra per salire o per iscendere: ovvero non è altro

. -nella fuga, le modifiche o scambi che gli intervalli del soggetto subiscono

organi francesi quelli che rendono la quinta o la terza, e si dividono in

a un'altra. -cambiamento di taglio o di strumento. 26. dimin.

, ii- 213: pochissimi baderanno o mi terranno alcun conto delle molte e

vol. XI Pag.151 - Da MUTAZIONISMO a MUTICO (15 risultati)

nella storia di ogni specie, animale o vegetale, si determinerebbe un'insorgenza,

darebbero origine a nuove razze, conservate o meno dalla selezione naturale. 2

perlacea di forma ovale e di colore salmone o violetto; sono diffusi in africa

la con chiglia, liscia o ornata di rilievi, presenta nu

compiuto alla maniera dei muti; manifestato o espresso con i soli gesti, gestuale

.: quantità contenuta in tale cesta o corrispondente alla sua misura.

] nel mare, e singolarmente delle sfoglie o linguate d'un braccio di lunghezza,

e ne fece salare tre cariche, o, come dicono i mori, tre

stesso; che può subire cambiamenti più o meno repentini, profondi ed evidenti,

non si presenta all'esperienza, sensoriale o intellettuale, sotto una sola forma,

si evolve in contrasto con le aspettative o con le premesse o in un succedersi

con le aspettative o con le premesse o in un succedersi incalzante di eventi imprevedibili

leggenda aurea volgar., 1191: o voi riceverete la fede de li dei

fede de li dei non mortali, o e'sarà data di voi sentenzia non

-per simil. impossibilità di emettere versi o segnali percepibili da orecchio umano.

vol. XI Pag.152 - Da MUTILAGGINE a MUTILATO (24 risultati)

arto, di un organo. o. rucellai, 2-8-12-356: predicando per lui

evirare. -anche: staccare un arto o un organo dall'organismo al quale appartiene

e giovani col pollice e l'indice tagliati o con un occhio cavato. s'erano

., con riferimento a opere scultoree o architettoniche. bettinelli, 3-530: [

.. spogliato avarissimamente l'arsenale, rotte o mutilate le statue bellissime che in lui

2. figur. privare, arbitrariamente o anche per decisione dell'autore, di

determinanti per l'interpretazione un testo scritto o, anche, un discorso, un'

discorso, un'argomentazione, alterandone più o meno profondamente il significato; sottoporre a

non pubblicare. -privare di sillabe o di lettere, troncare, sincopare;

. 3. occultare del tutto o parzialmente, in modo ingannevole o tendenzioso

tutto o parzialmente, in modo ingannevole o tendenzioso; deformare, falsare, alterare

, e crea un apparente mondo meccanico o della natura, impensabile appunto perché l'astrazione

compiutezza, di coerenza, di profondità o, anche, di efficacia, di

che ha subito la perdita, anatomica o funzionale, di un arto, di

di un organo, di una parte evidente o importante del corpo. - in

le provincie, mostrando le membra o inutili o mutilate, riempirono i popoli di

, mostrando le membra o inutili o mutilate, riempirono i popoli di orrore e

languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo. -troncato,

). chi ha subito l'asportazione o la perdita funzionale di un arto o di

o la perdita funzionale di un arto o di un organo, per lo più

eventi bellici (mutilato di guerra) o anche nello svolgimento di un lavoro o

o anche nello svolgimento di un lavoro o in seguito a malattie o a interventi

un lavoro o in seguito a malattie o a interventi chirurgici (mutilato civile)

e corretta interpretazione e andati perduti accidentalmente o eliminati in modo arbitrario. -in partic

vol. XI Pag.153 - Da MUTILATORE a MUTILAZIONE (39 risultati)

. pellico, 4-58: ogni due o tre settimane, m'era portata dal custode

qui si trattano escano fuori -che si manifesta o si esprime con ambie vadano attorno mutilate

3. alterato nella forma originaria o corretta, mutilata o taciuta, gli uomini

alterato nella forma originaria o corretta, mutilata o taciuta, gli uomini si ricacciano sugli integrafica

, gli uomini si ricacciano sugli integrafica o fonetica (e, in partic.,

a sincope); semplificato nella declinazione o nella coniugazione; corrotto nel significato (

significazione di questo genere? più o meno estesi allo scopo di alterarne il

alterarne il 4. privato accidentalmente o intenzionalsignificato complessivo. -anche: che asporta

. semplificato nella struttura, alleggeesigenza fisica o spirituale. rito nelle decorazioni (

rito nelle decorazioni (un elemento portante o papini, 27-280: contrariare gl'

. ridotto a un numero di membri esiguo o insufficiente (un gruppo, una compagnia

, un esercito); privato di uno o quisito individualmente, non trasissibile ere

. campana, 39: non potendosi, o molto tardi almeno, supplir a'grossi

la cognizione delle cose finite, menomando o rimovendo il mistero, scema il bello,

lo più sostant.): bambino o ragazzo che ha subito una mutilazione per

subito una mutilazione per cause di guerra o civili. piovene, 5-82: si

occorrenza di addurre i testi più prolissi o più pieni, se non che per servire

produce tale risultato (un intervento critico o censorio). tommaseo [s.

effimera e impotente, impancarsi a mutilatore o a correttore dell'inerrante natura?

sf. asportazione traumatica, amputazione chirurgica o, anche, menomazione funzionale grave e

funzionale grave e permanente di un arto o di coltà, di un diritto

nelle quali non sia intervenuta mutilazione di membro o sfatti che trascinano la loro gioventù

, si tendeva allabili aspetti che un concetto o una situazionemutilazione e alla morte. patini,

, a tutti i componenti della società o a gruppi determinati, sotto forma di

gruppi determinati, sotto forma di asportazione o di deformazione su parti tradizionalmente o ritualmente

asportazione o di deformazione su parti tradizionalmente o ritualmente definite del corpo (in partic

(in partic. organi genitali, denti o labbra, mani e piedi),

), con funzione iniziatica, apotropaica o, anche, estetica. de

in atto per conseguire illeciti vantaggi materiali o per sottrarsi all'adempimento di precisi obblighi

2. mancanza di un arto o di parti di esso. - anche

di esso. - anche: moncherino o parte del corpo resa deforme da un'

. 3. figur. eliminazione o distruzione materiale di parti di un oggetto

di parti di un oggetto; deterioramento o guasto prodotto dal tempo, da fenomeni

un testo; la lacuna testuale, più o meno evidente e immediatamente avvertibile,

patto... costringermi ad approvare o tollerare la politica mutilazione: negando io

appunto l'opera il cui compendio, o piuttosto mutilazione, fu pubblicata in arabo

, con che ogni tantino di storpiatura o di mutilazione ci ridurrebbe questo vocabolo al

5. privazione della sovranità su una regione o su una parte del territorio nazionale.

-riduzione a una concezione limitativa, astratta o aridamente sistematica; limitazione

vol. XI Pag.154 - Da MUTILE a MUTISMO (23 risultati)

di sé o della propria attività e dei propri interessi.

semplificati '. 7. annullamento o impedimento di facoltà caudati suoi giocosi componimenti

caudati suoi giocosi componimenti. spirituali o intellettuali, di disposizioni affet- tronco (

evidente dimorfismo sessuale e parassiti delle larve o delle pupe dialtri insetti (e comprende circa

che abbiamo innanzi non sia affatto mutila o manchevole. bacchetti, 2-xix- 624

scioglimento. -abbreviato, privo di appendice o di coda (un componimento letterario)

cavare letter. privo degli arti o delle estremità di essi; profitto

corpo mutilo. -privo di una o di entrambe le corna (unanimale).

. dizione, ribellione di soldati o di marinai. nardi, ii-204

, / e quale arbusto senza vite o pampino, / tal sono dare alla rivolta

camera ove niccolò dormiva. cellato o distrutto, sbrecciato, diroccato, tronco =

che presenta gli arti spezzati o, anche, intenzio che

è una lastra mantiene un atteggiamento di rivolta o di pro di marmo greco

parte la grande architettura greca è mutila o in rovine. mutinati di sorte che non

, di specificazione che indica la persona o l'istituzione contro la quale la rivolta

in coloro che ne saran stati cagione o che l'avran cominciato e gli farei morir

dell'america meridionale: comprende arbusti eretti o rampicanti, con foglie semplici, intere

scarsa loquacità che caratterizza l'atteggiamento abituale o il comportamento assunto in determinate circostanze;

manifestazione di dolore, di depressione psicologica o, anche, di disappunto, di

sentire e non si parla in una brigata o raunata di amici o altrimenti; il

in una brigata o raunata di amici o altrimenti; il che può dipendere da naturai

non per dirgli come in cucina mancasse questo o queiraltro. stuparich, 1-440: si

strana! -rifiuto ingiustificato, illecito o, anche, ambiguo e colpevole,

vol. XI Pag.155 - Da MUTO a MUTO (26 risultati)

più nuove non sono che 'pezzi monologhi o squarci di meditazioni che ricalcano dall'interno

per lo più pesante, imbarazzato, o anche carico di tensione, di ansia

-anche: assenza di argomenti di conversazione o della volontà di affrontarli. moravia

, per lesioni all'apparato fonatorio, o anche in seguito a malattie psichiche gravi

anche in seguito a malattie psichiche gravi o per isteria (ed è voce generica

i-2-254: rachele non è già muta o sciocca, / ond'abbia a favellarmi

. caterina da siena, iv-272: o figliuoli carissimi, e'zoppi vanno, e'

essere sentito un sordo, un muto o un sordomuto, le interrogazioni e le

. di meglio, lxxxviii-n-91: o tu, che tutto mordi, /

/ e di volanti augei scherzi amorosi / o da i liti arenosi / spiar ne'

le bestie mute nutriscono i figli loro o sani e forti o magagnati e debili.

i figli loro o sani e forti o magagnati e debili. g. stampa,

muto ma intelligente compagno delle mie tristi o gaie giornate. 3. per estens

cavalca, 20-33: quale è meglio o più ragionevole: dire e credere che

nostra carne mortale,... o inchinare la gentilezza della mente umana ad

, / se d'angoscia sei vago, o miserando / esemplo di sciagura. idem

agli altri. iacopone, 1-14-1: o amore muto, / che non voli parlare

espressione nelle parole; che non riesce o, talvolta, non vuole manifestarsi;

7. che trascorre, si trova o è privo di collegamenti, di contatti

, di rapporti con le altre persone o col mondo circostante; che si svolge o

o col mondo circostante; che si svolge o si situa in una condizione di isolamento

e inesorabile. 8. incapace o impossibilitato a parlare per una forte emozione

impossibilitato a parlare per una forte emozione o per lo stupore; ammutolito, attonito

; che tace imbarazzato, per ignoranza o per timidezza. -anche con sineddoche.

1-175: ne'spettacoli improvisi e orrendi o diveniamo muti o esclamiamo. tassoni,

spettacoli improvisi e orrendi o diveniamo muti o esclamiamo. tassoni, 4-66: poi

vol. XI Pag.156 - Da MUTO a MUTO (24 risultati)

non parla, per un periodo di tempo o in un'occasione determinata; che non

chiuso nel proprio riserbo, senza possibilità o senza desiderio di scambiare parole con alcuno

pezza, aspettando se alcuna cosa rispondesse o dicesse; e veggendo che stava muto e

, / vien vieni, accorri accorri, o morte morte; / or grido grido

: incaricato di accompagnare l'ambasciatore ufficiale o oratore, al quale soltanto spettava il

che tace volontariamente, in modo colpevole o per viltà; che evita di formulare

11. che si astiene dal poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca

si astiene dal poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca la propria attività

poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca la propria attività letteraria, sia

dipendenza. -anche: che non riesce o non può riscattarsi politicamente, socialmente,

, culturalmente; che si trova arretrato o emarginato sotto il profilo politico, sociale,

una situazione di rigida e oppressiva dipendenza o che la determina. mazzini, 1-387

è muto. 13. compiuto o svolto in silenzio; non accompagnato da

non accompagnato da parole, da preavvisi o da commenti (un atto, un

casa muta; che fare? ci sia o no il nemico? carducci, iii-3-214

la corolla delle tue tristezze, / o desolata sensitiva! graf, 5-117:

passano qualche volta ore e ore, leggendo o scrivendo, senza che il silenzio muto

isole dell'atria migrabonde / la corsica dorsuta o la capraia. -luoghi muti:

15. che non produce momentaneamente alcunsuono o rumore (un oggetto, uno strumento musicale

resta oè silenzioso; che non è accompagnato o seguitoda effetti sonori. a. adriano

uno straordinario fuoco in casa del generale o consolo per segno del partire a tromba

liberale amante / è piccol vanto, o scaltre. 16. che non

che non suscita alcuna sensazione, emozione o ricordo; che non sa ispirare sentimenti;

sa ispirare sentimenti; che è indifferente o che appare incomprensibile. bertola, 163

vol. XI Pag.157 - Da MUTO a MUTO (24 risultati)

quando mi fia / ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta

/ ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta inanime e muta

inerti e inanimate, come la sabbia o il granito, sono spoglie d'ogni

, sono spoglie d'ogni vitalità, o sono semi, o semi in potenza,

d'ogni vitalità, o sono semi, o semi in potenza, o molecole che

sono semi, o semi in potenza, o molecole che attendono il giorno della vegetazione

molecole che attendono il giorno della vegetazione o della vita? ci è impossibile di

ottuso, impotente (una facoltà sensoriale o spirituale, un sentimento). -

, lxxxviii-n-752: tenendo l'altrui rime o mute o fioche. gosellino, 1-342:

: tenendo l'altrui rime o mute o fioche. gosellino, 1-342: a le

. 18. che si esprime o si identifica con mezzi o sistemi di

che si esprime o si identifica con mezzi o sistemi di comunicazione diversi dalla parola;

lo più dai bambini con intenti scherzosi o ludici, per non far ricorso alla

, con tele, bronzi, marmi o altri simili, grandissima fama acquistano a

si debbiano servare, come sono cavalli o arme o vestimenta, accioché per questo si

servare, come sono cavalli o arme o vestimenta, accioché per questo si possa

è divenuta cieca dopo il matrimonio? o alessandro, vinto da un impulso di generosissimo

l'altre lingue finiscono le loro dizzioni o in vocali o in consonanti e quale

lingue finiscono le loro dizzioni o in vocali o in consonanti e quale in semivocale,

ha anco le consonanti più dolci, o in maniera le pone che elle rendono

sistema fonematico di una lingua e rimasto o come testimonianza di una pronuncia antica o

o come testimonianza di una pronuncia antica o per ragioni etimologiche (come ì'h

e muta la e atona, non pronunciata o avente il suono [p];

giovane, i-338: per far che rendano o accennino [certe lettere] suono muto

vol. XI Pag.158 - Da MUTO a MUTOLO (21 risultati)

. daniello, 1-121: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute.

: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. minturno, 246:

voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. minturno, 246: parte

* retrogradi 'li versi de'quali o per diritto o pur'al rovescio che

'li versi de'quali o per diritto o pur'al rovescio che si leggano,

la lingua ugualmente bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti

bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti o agili.

mute, aspre o soavi, pesanti o agili. 22. matem.

medie. che non presenta sintomi evidenti o clinicamente rilevabili (una malattia).

locuz. -alla muta: senza usare parole o suoni, senza parlare, in silenzio

indice e mignolo puntati. -senza avvisare o salutare, alla chetichella. forteguerri,

molta gente. -senza rumore o fracasso. berni, 49-19 (iv-172

-a muto: senza articolare le parole o emettendo suoni indistinti. gherardi,

. -andare muto: essere compiuto o svolgersi con grande precauzione e segretezza,

alla muta. -esprimere un messaggio o un contenuto in modo ambiguo, allusivo

grano, che si poteva provedere con due o tre talleri il muto, non si

2. per estens. condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente

condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente, oppure per stupore o per

volontariamente o ostinatamente, oppure per stupore o per incapacità momentanea di parlare; riluttanza

d'annunzio, v-1-726: vorrei esser degno o farmi degno di interpretare la sua mutolézza

, disagio, alterigia; silenzio imbarazzato o annoiato. dossi, i-344:

vol. XI Pag.159 - Da MUTOLO a MUTOLO (22 risultati)

qualcosa per lo più in via riservata o come indiscrezione. g. m.

la natura di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole 0

di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole 0 sieno dimestiche o

o che sieno mutole 0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano

sieno mutole 0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere,

0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere, e di

loro incominciamenti, dovettero spiegarsi per atti o corpi che avessero naturali rapporti alle

immediatamente succedette alla favella mutola per atti o corpi chi avessero naturali rapporti all'idea

van significare. 5. incapace o inabile a esprimere concetti, a manifestare

a esprimere concetti, a manifestare opinioni o verità., a comunicare in modo

dice, appo sé omero non fosse mutolo o più tosto egli appo lui sordo.

che non si manifesta con parole; chiuso o nascosto nell'animo (un sentimento)

che non è in grado di parlare o di rispondere per l'imbarazzo, la

una pezza, aspettando se alcuna cosa rispondessi o dicessi; e vedendo che stava mutolo

tristizia. benci, 1-105: ora, o padre, m'hai tu fatto diventare

si possono correggere gli errori della politica o risanar le infermità della repubblica. d

aver voi voluto dare a'giovani vostri o poppa che gli allattasse bambini, o

o poppa che gli allattasse bambini, o cibo che sostentasse gli adulti?.

orrendo. 8. che non parla o non sta momentaneamente parlando; che si

dal parlare, che non dà comunicazioni o notizie, che tace; che sta

notizie, che tace; che sta o che agisce in silenzio. -anche:

9. che si astiene dallo scrivere o dal poetare. cicerone volgar.,

vol. XI Pag.160 - Da MUTOLO a MUTRIA (22 risultati)

silenzio (un luogo); non turbato o infranto da alcun suono o rumore (

non turbato o infranto da alcun suono o rumore (il silenzio, la tranquillità)

-interrotto, spento, venuto meno, ridotto o che sembra ridotto al silenzio (tispirazione

che sembra ridotto al silenzio (tispirazione o l'attività poetica e artistica).

15. che non fornisce notizie o dati sicuri. p. f.

organo extralogico. 16. che esprime o significa qualche cosa indipendentemente dall'uso e

dall'uso e dalla presenza della parola o dalla viva voce. gelli, 15-229

oggetti. -che non si avvale o necessita dell'espressione verbale nell'esercizio della

possono talora essere, oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride

paia strepitosa, né in ampio sorda o piuttosto mutola. -che emette un

-che emette un suono ottuso e sordo o molto debole (uno strumento musicale)

rimatori, che furono innanzi a dante o che vissero con esso lui o che rimasero

dante o che vissero con esso lui o che rimasero nell'età del petrarca,

valore aggettivale): che si esegue o si pratica senza far ricorso a parole

non occorre con voce alta parlare, ma o dir piano ne conviene o senza potere

, ma o dir piano ne conviene o senza potere parlare qualche atto o qualche

ne conviene o senza potere parlare qualche atto o qualche cenno fare. gigli, 4-225

chi evita i rapporti umani per diffidenza o per scontrosità; musoneria derivata da noia

mutria ': sostenutezza affettata, con orgoglio o sdegno, segnatamente dagli atti del volto

, arcigno, pieno di sussiego, o che ostenta severità e dignità; cipi-

accigliata e immusonita, di aspetto spiacevole o decisamente antipatico, o che manifesta altezzosità

di aspetto spiacevole o decisamente antipatico, o che manifesta altezzosità, arroganza, sussiego

vol. XI Pag.161 - Da MUTRIONE a MUTUALMENTE (22 risultati)

le spine. fogazzaro, vi-224: più o meno si seccan tutti. non ha

. 6. mancanza di ritegno o di discrezione; sfrontatezza, faccia tosta

un comportamento riservato, compassato, serioso o anche scontroso e annoiato; che ostenta

. mutrióso, agg. che è o appare compassato, scostante e altezzoso anche

motto1. mùtua, sf. società o associazione mutua o di mutuo soccorso (

mùtua, sf. società o associazione mutua o di mutuo soccorso (v. mutuo1

linguaggio comune: ciascuno dei molteplici enti o istituti previdenziali (storicamente derivanti da casse

istituti previdenziali (storicamente derivanti da casse o società mutue o di mutuo soccorso)

storicamente derivanti da casse o società mutue o di mutuo soccorso) che gestiscono l'

delle varie categorie di lavoratori dipendenti pubblici o privati e di lavoratori autonomi. -anche

. 3. per estens. ente o istituto che gestisce forme di assicurazioni sociali

istituto che gestisce forme di assicurazioni sociali o comunque di previdenza diversa dall'assistenza per

plur.: contributi versati a un ente o a un istituto di assistenza per malattie

un istituto di assistenza per malattie (o, in genere, a un ente

, in genere, a un ente o istituto previdenziale). bianciardi, 4-146

proprio della cooperazione mutua; che deriva o che è ispirato dalla mutualità. -anche:

dalla mutualità. -anche: che sostiene o propugna tale forma di associazione. -

che si riferisce alla mutua (ente o sistema di assistenza per malattie).

mutualista'. medico convenzionato con una mutua o che lavora alle sue dipendenze.

. -ci). che è proprio o deriva dalla mutualità. 2.

risce, che è proprio o è fornito dalla mutua; che concerne

in partic. appartenenti alle classi lavoratrici o meno abbienti, fondata sui princìpi dell'

vol. XI Pag.162 - Da MUTUAMENTE a MUTUO (35 risultati)

in maniera tale da rappresentare uno scambio o un contraccambio; a vicenda, scambievolmente

consegna alla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di bene fungibile.

mutuante sia per patire l'uno o l'altro de'sudetti interessi per causa del

e pagarli con prelazione a qualunque compagno o mutuante, salvi prima i salari de'

tassa. boccardo, 2-809: il prestito o mutuo è gratuito o lucrativo; in

2-809: il prestito o mutuo è gratuito o lucrativo; in quest'ultimo caso il

di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili)

scambiare (e ha valore scherz. o iron.). brignetti, 3-73

mutuare dallo hegel la critica dell'atomismo o individualismo astratto? = voce dotta

riceve dalla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili.

mutuante sia per patire l'uno o l'altro de'sudetti interessi per causa del

che fruisce dell'assistenza di un ente o istituto previdenziale contro le malattie; che

di mutuare), agg. concesso o ricevuto in consegna in forza di un

contratto di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili)

determinata quantità di beni fungibili); preso o concesso in prestito. p

-in partic.: derivato, preso o recepito da una determinata fonte ispiratrice (

due terzi dell'altezza, con beccatelli o mutoli, dove infra l'uno e

. barbaro, 169: i mutuli o modioni sono stati presi nelle opere doriche

mùtuo1, agg. letter. compiuto o stabilito fra due parti o due termini

. compiuto o stabilito fra due parti o due termini, e in partic. fra

scambievole; che riguarda entrambi i contraenti o i due esecutori di un atto;

da ragione aiutata, sì come per testamenti o per mutua successione. idem, par

. -con riferimento a fenomeni fìsici o naturali. dante, par.,

adduce. mazza, iii-26: tu, o sol, fa'loro / parte del

vi farete d'un tal lume, o pianeti. -insegnamento mutuo: v.

sentimento, in partic. l'affetto o l'amore). dominici, 4-90

mutua buona fede. carducci, iii-4-50: o sole, o addua corrente, l'

. carducci, iii-4-50: o sole, o addua corrente, l'anima / per

ove ella e il mutuo amore, / o lidia, perderanno- si 1 tornasi

cristiano-sociale), uno scambio di prestazioni o servizi fra soggetti (per lo più

lo più appartenenti a una medesima classe o categoria o gruppo sociale di debole o

appartenenti a una medesima classe o categoria o gruppo sociale di debole o comunque modesta

o categoria o gruppo sociale di debole o comunque modesta condizione economica) che si

, associazione, sodalizio di mutuo soccorso o, semplicemente, società o associazione mutua'

mutuo soccorso o, semplicemente, società o associazione mutua', forma di organizzazione del

vol. XI Pag.163 - Da MUTUO a MZABITI (29 risultati)

. 118 società di mutuo soccorso, approvate o soltanto autorizzate dal governo. mazzini,

un club di riunioni serali... o in un sodalizio di mutuo soccorso.

, consegna una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili a un altro

quantità dello stesso tipo di denaro (o della stessa specie e qualità ai beni

deriva da tale contratto. -mutuo oneroso o feneratizio (o, ant.,

contratto. -mutuo oneroso o feneratizio (o, ant., usurario), mutuo

ant., usurario), mutuo gratuito o grazioso (o, ant.,

), mutuo gratuito o grazioso (o, ant., franco): a

di denaro, viene detto interesse: o che esso invece non comporti tale obbligo

parti stabiliscano diversamente, cioè concordino o la gratuità del prestito o, viceversa

cioè concordino o la gratuità del prestito o, viceversa, interessi a un tasso

specie la somma di denaro, data o ricevuta in forza di un tale contratto

da titoli cartolari (cioè da una o più cambiali, per lo più vaglia cambiari

per la restituzione. - mutuo fondiario o immobiliare: particolare tipo di mutuo ammortizzabile

altro è mutuo che non è pigione o fitto o vettura. fallamonica, 261:

mutuo che non è pigione o fitto o vettura. fallamonica, 261: né si

mutuo usuraio così palliato da questo nome o contratto di censo. genovesi, 1-ii-115:

frumento ed ogni altra cosa che si consuma o aliena volendola usare. idem, 4-200

all'altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l'altra

. -dare, prendere a mutuo: dare o ricevere una somma di denaro o una

dare o ricevere una somma di denaro o una quantità di altre cose fungibili a

dànno a mutuo non son più in potere o dominio di colui che dà il mutuo

: potrà questi di più prendere a mutuo o a scambio o in altro modo per

più prendere a mutuo o a scambio o in altro modo per conto di lui sino

mutuo con interesse, mercé idonea malleveria o assegnamento di arrendamene. manzoni, v-2-501

. dir. reciproco accordo fra due (o più) soggetti per risolvere un contratto

che essi avevano in precedenza stipulato o, in genere, per porre nel

, lxvi-1-201: piglia l'ova del cefalo o muzano che sia ben fresco,

invar. bot. miosotide. o. targioni pozzetti, ii-no: 'myosotys'.

vol. XI Pag.164 - Da N a NABI (11 risultati)

n (minuscolo n), sm. o f. invar. lettera che nell'

occupa la dodicesima posizione (la tredicesima o la quattordicesima se si comprendono anche la

è situata fra la m e la o; chiamata enne in italiano, en in

4. maiuscola, generalmente seguita da u o da h, è abbreviazione di nobiluomo

comode. 6. geom. maiuscola o minuscola, indica la normale principale a

indica la normale principale a una curva o la normale a una superfìcie.

tra i mangiatori di patate d'irlanda o come un lord inglese tra i barcaioli

vengono riconosciuti importanza, credito e prestigio o che tende ad attribuirsi una particolare autorità

, che si diceva discendente da nabath o nebaioth, primogenito di ismaele, o

o nebaioth, primogenito di ismaele, o i suoi costumi, la sua civiltà

-per estens.: che si riferisce o ricorda gli aspetti e le caratteristiche di

vol. XI Pag.165 - Da NABI a NACCARARE (8 risultati)

come, per esempio, gli afidi) o di uova di insetti.

guerrazzi, 13-374: mentre costui governava o piuttosto nabissava la francia, certi valentuomini

norcia della marca / qualches- sifosse destino o fortuna. / torri e palagi l'un

che parea il finimondo. -azione o insieme di atti compiuti in modo sconclusionato

nelle acque. 4. bambino o persona particolarmente irrequieta, vivace e,

a corde ebraico simile al salterio (o che, secondo alcuni, potrebbe essere

tempio sono il salterio, che anche nablo o naulo vien nominato, e la cetra

= voce dotta, lat. nablum o nablium. nabuccodonosorésco, agg. (

vol. XI Pag.166 - Da NACCARATA a NACCHERINO (31 risultati)

era generalmente usato dalla cavalleria militare o come strumento di accompagnamento delle danze)

per mano), si legano al pollice o al medio e con le altre dita

probabilmente agli antichi crotali, di legno o di metallo, degli egizi).

fanciullesco da suono fabbricato ai legni o d'ossi o di gusci di noce o

fabbricato ai legni o d'ossi o di gusci di noce o di nicchi,

o d'ossi o di gusci di noce o di nicchi, che, posto fra le

tempi fabbricato di soli gusci di nacchere o di altra razza di conchiglie. muratori

: 'nacchere': suono di due ossicelli o legni, battuti colle dita...

è composto di due pezzi di bossolo o d'altro legno durissimo o anche d'

pezzi di bossolo o d'altro legno durissimo o anche d'avorio, mezzo tondi,

molto lento di nastro, da passarvi due o tre dita della mano, e con

il danzatore del fandango, della tarantella o d'altro simile ballo, proprio delle

. 3. per estens. suono o rumore prodotto, in successione rapida e

richissimi, e ne colsemo forse cinque o sei barcate, le quali tute apersemo

di portare... vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra

... vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra o nella

vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra o nella quale sia oro o

cappuccio o cappellina in che o sopra o nella quale sia oro o ariento o pietra

o sopra o nella quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o

o nella quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera.

quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera. cravaliz [gómara

oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera. cravaliz [gómara],

', le quali producono una certa lana o seta chiamata volgarmente da'medici pelo di

/ fatti come un suono / di cembali o di nacchere. / sempre in favole

nacchere alla contessa di civillari: evacuare o scoreggiare rumorosamente. boccaccio, dee.

: incapace di star cheto un momento, o rivolgea la frittata crollando fortemente la testa

rivolgea la frittata crollando fortemente la testa o suonava le nacchere colle polpute punte de'

, trombetti, naccherai, sonatori o qualunque altri giocolari non possano avere o

sonatori o qualunque altri giocolari non possano avere o ricevere, per cagione di cotali nozze

volete senz'avere / punto di stile o la lingua sapere? 4.

5. tr. emettere un suono o un verso sordo e ripetuto, simile

vol. XI Pag.167 - Da NACCHERO a NAFTA (13 risultati)

-chi). ant. tipo di panno o di tessuto. balducci pegolotti,

= adattamento del portogli, ndtfno o nàtno, deriv. da una voce

, sm. invar. ant. comandante o proprietario di una nave. baldi

che così chiamano il padrone della terrata o vascello di essa per sua portatura,

in piccole pagliuole di un color bianco argenteo o grigio di perla lucido.

. ruscelli, 3-9: sotto la terra o sotto i iedi nostri o di ciascun

la terra o sotto i iedi nostri o di ciascun luogo si dice pur con voce

nadhir. tesauro, 2-85: 'polo 'o punto immobile della sfera, 'zenitte

al di sopra del nostro capo, o sia quello a cui anderebbe a terminare

della specie, può essere il sinistro o il destro). nadirre, v

nafantóne ': colui che ama sfaccendare o affaccendarsi senza bisogno. = voce di

la 'nafta 'è il fiore o colamento del bitume di babilonia. de

giudizio dell'odore mi parve 'nafta 'o petrolio, sicché chiaramente si distinguevano dal

vol. XI Pag.168 - Da NAFTABONDO a NAIADE (11 risultati)

dai corrispondenti derivati amminici delle cicloparaffìne o per riduzione dei corri spondenti

presenza di un gruppo funzionale ossidrilico alcoolico o fenolico; è registr. dal d.

degli idrossidi derivati dalla naftalina sostituendo uno o più atomi d'idrogeno con altrettanti ossidrili

di un gruppo funzionale ossidrilico alcoolico o fenolico; è registr. dal d.

e può avere un valore scherz. o, anche, fortemente spreg.)

ven., deriv. da nagia o naia 'razza, stirpe, genìa '

(nel 1753), dall'indostano naa o nag 'serpente '. naiàda,

forte / sanza danno di pecore o di biade. buti, 2-698: ninfa

jennaro, 127: qual ninfa in prati o qual mai naida in fonte, /

in fonte, / qual luna al ciel o qual fulgente stella. ariosto, sai

denti. -in una rappresentazione figurativa o plastica. ojetti, i-265: è

vol. XI Pag.169 - Da NAIBI a NANFA (17 risultati)

ogni di badasse a giuochi di tavole o di naibi [ecc.]. g

-tu se'qui, re di naibi o di scacchi? / col mio battaglio convien

erede secondogenito che, nella successione patrimoniale o di un titolo, seguiva il primogenito.

prime sono per lo più derivati del petrolio o del carbone; sono di struttura simile

erede terzogenito che, nella successione patrimoniale o di un titolo, seguiva il primogenito

punto la vita, ove va di servizio o ronore del suo re.

, che veniva costruita su una tomba o in cui venivano officiati i culti misterici

in una pignatta la radice del nalbavischio o del trifoglio. = voce di area

espressione erba nalda). o. targioni tozzetti, ii-543: erba nalda

nana, sf. region. anatra o oca domestica. p. petrocchi [

fra il nero, tela grezza russa, o nanchino. abba, 24: il

nanéggio). letter. essere o apparire di piccola statura, di ridotte proporzioni

, misera, insignificante rispetto a qualcuno o a qualcosa (una persona).

chiamata) naneggiano quattro giganti di fabbriche, o giganteggiano quattro nane meschinità di modernissima

. 2. figur. apparire o manifestarsi misero e meschino, privo di

: abbiate li vostri guanti di caprone o vitello o capriolo et imbeveteli nell'acqua

li vostri guanti di caprone o vitello o capriolo et imbeveteli nell'acqua nanfa e

vol. XI Pag.170 - Da NANFARA a NANO (18 risultati)

stanza mortuaria'. cercare vanamente di coprire o di mascherare una condizione, una circostanza

precoce arresto d'accrescimento delle cellule, o alla riduzione del numero di divisioni cellulari

alla riduzione del numero di divisioni cellulari o a entrambi; dal punto di vista

congenito (per alterazione di qualche gene o per autofecondazione di piante a fecondazione normalmente

di piante a fecondazione normalmente incrociata) o acquisito (per condizioni particolari di un

per la somministrazione di determinati prodotti chimici o per interventi selettivi). =

che serve, che è adatto per impedire o per ritardare lo sviluppo naturale delle piante

nanizzare, tr. bot. impedire o ritardare lo sviluppo normale di una pianta

in cantilene per far addormentare i bambini o in espressioni come fare la nanna,

3. con valore di inter. o nanna! ', come espressione esclamativa

trasportato a significare un * uomo balordo 'o 'minchione ', perché s'esprime

certo modo un 'uomo dormiglione 'o 'addormentato ', quasi che in

per lo più ha valore fortemente iron. o, anche, iperbolico).

, di statura nano, doveva tirare due o tre salti, era la catedra del

intrattenimento, spesso, anche, come buffoni o pagliacci). -per estens.:

aspetto e un fisico sgradevole, insignificante o, anche, deforme (e può

e può essere usato come epiteto ingiurioso o può avere valore fortemente iron. o

o può avere valore fortemente iron. o, anche, iperbolico). dante

vol. XI Pag.171 - Da NANOCEFALIA a NANOMELIA (12 risultati)

piccoletta la nana e delle grazie / o sorella o compagna e tutta sale.

la nana e delle grazie / o sorella o compagna e tutta sale. casti,

tuo fratello giovanni un cavallino nano, o forse più tosto un catellino per tenerselo

riduzione del numero di divisioni cellulari, o, dal punto di vista eziologico, a

di vista eziologico, a cause congenite o acquisite per particolari interventi selettivi, per

estens.: costituito da piante di statura o dimensioni ridotte (un giardino, un'

rami degli alberi naturalmente atti ad appiccarsi o eglino non s'appiccano posti a questo

non s'appiccano posti a questo modo o riescono nani. a. f.

4. per estens. che è o appare di altezza, di dimensioni,

un modo. ojetti, 1-9: o scetticismo è stata la filosofia di tutte le

davanti a qualunque ombra di potenza intellettuale o materiale è antica contro noi e meritata

so se è errato nello scrivere, o se pure vuole dire 'dare una

vol. XI Pag.172 - Da NANOMELO a NAPO (10 risultati)

piè chi a cavai, chi dietro o nanti. -indica posizione (anche

è proprio, che si riferisce o che proviene, che è originario della

, il terreno sacro che circondava il nao o tempio. = voce dotta,

sono delle pecore in un prato, falchi o colombe per aria: e lui

.) e palm [ita < o] (v.).

abitan tonde ed oprano le frecce / o veston le selvatiche cortecce, / tutte

d'ogni sasso, d'ogni fonte o ruscello, d'ogni pianta, d'ogni

moltissimo napello infetta i monti / della rezia o pur l'alpi degli allobroghi. rosmini

rappresenta una colpa per chi 10 commette o lo accetta, ovvero un dolore, un

= adattamento italiano della voce milan. napi o nappi 'grosso naso '.

vol. XI Pag.173 - Da NAPO a NAPOLETANEGGIARE (25 risultati)

, nella sola milano si stampa quattro o sei volte di più che in tutto il

lezione del querciolo e fammelo stare sei o sette giorni a letto. carducci,

dimenticato) che veniva praticato con uno o anche due mazzi da 52 carte e

. persona che, in campo militare o politico (o, anche, in altre

, in campo militare o politico (o, anche, in altre attività),

letter. insieme degli aspetti (negativi o positivi) della personalità di napoleone i

di napoleone i (un'azione o un atteggiamento politico; e ha

napoleoniano, sm. letter. soldato o seguace di napoleone i. botta

mento tipico di napoleone i o che ricorda quelli di napoleone i.

, il complesso e l'apparato ufficiale o decorativo dei simboli e degli emblemi del

carattere, di tenacia, di risoluzione o, anche, alla tendenza egocentrica e

superbo, al piglio, ai comportamenti o, anche, agli oggetti a cui

] eroico, che so io? imperatorio o napoleonico. non ho mai visto infatti

m. -i). letter. congiunto o discendente di napoleone i. balbo

sostenitore, partigiano di napoleone i bonaparte o, anche, di napoleone iii.

non siete stati mai repubblicani, o monarchici, o napo- leonisti,

siete stati mai repubblicani, o monarchici, o napo- leonisti, o papisti,

monarchici, o napo- leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi,

napo- leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis

leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis simi

papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis simi, o ipocriti

, o dissolutis simi, o ipocriti, o socrati di costumi. c

simi, o ipocriti, o socrati di costumi. c. ferrari,

esagera tamente affettati, leziosi o, anche, con facilone

. 2. in dialetto napoletano o servendosi, in parte, di elementi

vol. XI Pag.174 - Da NAPOLETANERIA a NAPOLETANO (30 risultati)

parlare, esprimersi in dialetto napoletano o cercando di imitare tale dialetto.

. modo di fare e di comportarsi o atteggiamento sussiegoso, cerimonioso, enfatico o

o atteggiamento sussiegoso, cerimonioso, enfatico o, anche, ciarlatanesco, eccessivamente espansivo

, esibizionistico, lezioso proprio dei napoletani o tradizionalmente attribuito ai napoletani.

che è tipico della città di napoli o dei napoletani, dei loro atteggiamenti

con riferimento a espressioni e stilemi letterari o a vocaboli per lo più entrati nell'

faciloneria, a leggerezza, a superficialità o, anche, a irresponsabilità soprattutto per

e i rapporti familiari e sociali, proprio o tradizionalmente attribuito ai napoletani appartenenti agli

, la mentalità, il temperamento, o ciò che è tipico di napoli,

se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino, io, napoletano, non

quanto la patavinita dalla prosa di livio o l'ibericità da quella di seneca. papini

papini, iv-377: venezianità di colorito o napoletanità di eleganza. pasolini, 9-15

2. appartenenza al dialetto o all'onomastica napoletana. b.

. anche -e). che è nato o vive a napoli o nel territorio circostante

che è nato o vive a napoli o nel territorio circostante; che esercita la

che esercita la propria attività a napoli o nel territorio circostante. - anche sostant

2. che è proprio, tipico o che si riferisce e riguarda napoli o

o che si riferisce e riguarda napoli o i suoi abitanti, la loro cultura,

mentalità (talvolta con allusione iron. o spreg. agli atteggiamenti sussiegosi, cerimoniosi

eccessiva). -anche: che è o era in uso nel territorio di napoli;

territorio di napoli; che si produce o veniva prodotto a napoli o ne viene

si produce o veniva prodotto a napoli o ne viene importato. boccalini,

festosa. -che si parla a napoli o nel territorio circostante (un dialetto)

(un dialetto). -anche: composto o scritto in tale dialetto. boccalini

italia, francese. -pizza napoletana o alla napoletana (anche semplicemente napoletana,

quei gialli zafferano e il sugo bolognese o napoletano. -unguento napoletano: pomata

semi bianchi orlati di nero. o. targioni tozzetti, iii-313: i più

. 3. sm. dialetto parlato o scritto a napoli e nel territorio circostante

alquanto forte. 7. sm. o f. plur. gastron. pasta alimentare

foggia, gli usi, i gusti o gli atteggiamenti, il comportamento degli abitanti

vol. XI Pag.175 - Da NAPOLI a NAPPAMONDO (31 risultati)

: estremamente cerimonioso, servile, affettato o, anche, enfatico, lezioso (

-dare del napoletano a qualcuno: considerarlo o giudicarlo esibizionista, frivolo, eccessivamente affettato

giudicarlo esibizionista, frivolo, eccessivamente affettato o lezioso negli atteggiamenti. cantoni, 206

, sm. invar. chi è originario o nativo della città di napoli, della

della città di napoli, della campania o, per estens., dell'italia

(e ha una connotazione scherz. o anche iron.). fanfani

fanfani, i-120: 'naporièllo 'o 'napurièllo 'suol dirsi scherzevolmente per

. mazzetto costituito da numerosi fili tessili o metallici, riuniti da un lato in uno

, e ha funzioni pratiche di impugnatura o, più spesso, carattere decorativo o

o, più spesso, carattere decorativo o distintivo (e può avere colori vivaci o

o distintivo (e può avere colori vivaci o essere particolarmente prezioso per arredi di

ogni suo moto del capo verso questo o quell'ufficiale, tutti inamidati sull'attenti

(con valore aggettivale): costituito o decorato con tali ornamenti; che forma

usa anche a denotare quell'ornamento di lana o di seta o di metallo, di

denotare quell'ornamento di lana o di seta o di metallo, di forma ovoidale,

talvolta il numero d'ordine delle compagnie o squadroni o batterie. dizionario di

d'ordine delle compagnie o squadroni o batterie. dizionario di marina, 492:

furini] punto interessato, anzi pochissimo o nulla stimava il danaro...

. 2. per simil. ammasso o fascio di elementi disposti in senso longitudinale

, un aquilotto, si direbbe, o qualche ibis favolosa, gira, rotea,

come una grossa nappa. -getto o zampillo a doccia. milizia, vii-349

cime di alcune erbe che di certo capillamento o rametti composte sono, come appunto sono

. v-1-308: intravedendo le chiazze di rapa o le rosse nappe del trifoglio.

. 5. region. cornice o mensola posta alla base della cappa del

giovannini, 5-9: sopra la nappa o cornice del camino troverete le osse che

6. ant. tovaglia o mantile di lino usato in funzioni liturgiche

. locuz. fare le nappe: spargersi o colare a rivoli, schizzare (con

, sf. conc. pelle di agnello o di capretto conciata con l'allume o

o di capretto conciata con l'allume o con i sali di cromo e usata

nappa3, sf. region. tazza o coppa di legno. redi,

terrestre. - anche con uso enfatico o iperbolico. aretino, vi-511: anch'

vol. XI Pag.176 - Da NAPPATINA a NAPPONE (24 risultati)

1-145: laccetto (della spada, sciabla o simile), è un cordone o

o simile), è un cordone o un passamano che, addoppiato e avvolto

schizzapi- scio, le sue uscite attese o impreviste, gli scatti e le scrollatina

quelle che pendono da frangie di tende o simili per ornamento. arbasino, 7-94

nappétto, sm. ant. ciuffo o mazzetto di filamenti vegetali, in partic

da fili appaiati per lo più di seta o di lana, da striscioline di cuoio

, sembrava vivol -milit. ornamento o distintivo di forma ovale, semisferica o

o distintivo di forma ovale, semisferica o appiattita, confezionato con materiale rigido ricoperto

se onori più nappina sangue (cadore) o nappina erba (belluno).

, sm. letter. coppa cilindrica o semisferica con piedistallo, di solito forgiata

metallo, vetro, ecc.) o anche di legno e artisticamente lavorata,

usava come utensile da mensa, per bere o per libare con solennità (e nell'

fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra

gigli, e inghirlandate i nappi / o garzoni sull'ara. zanella, 71:

-per metonimia: quantità di liquido o di bevanda contenuta in una coppa (

., con riferimento alle esperienze gioiose o dolorose dell'esistenza. bencivenni, 4-64

feccia, il mondo, / pietoso o stanco, l'obliò! zanella, 22

.]: 'nappo': vaso d'argento o altro metallo per mescere acqua alle mani

molto largo; vassoio usato per sostenere o presentare oggetti di pregio. monaldi,

più sovente adoperato per 'bacino 'o 'bacile '. 3.

= deriv. dal germ. hnapp o dal frane, hanap', cfr. lat

] solea rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca

rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra '1

nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra '1 pollice e l'indice

vol. XI Pag.177 - Da NAPPOSO a NARCISISMO (16 risultati)

lambruschini, 5-173: le scope siano ricciute o, come dite, 'nappose '

napputo, agg. fornito di una o più nappe ornamentali. =

in partic., dei suoi fiori o dei suoi frutti. fr. colonna

barbaro, ii-92: trovammo etiam da cinque o sei ater nostri grandi come naranzi.

di sai trito, di suco di naranci o dell'agresto e del petrosillo tagliato pure

che si riferisce, che è proprio o caratteristico della città francese di narbona o

o caratteristico della città francese di narbona o della regione di cui essa è il

. 2. che è originario o nativo di narbona o che vi abita

. che è originario o nativo di narbona o che vi abita. - anche sostant

cui è contenuto nella proporzione dell'i o 2 per mille, e costituito da una

, sf. region. canzone, filastrocca o strofetta di carattere burlesco, satirico

. narcisata3, sf. azione o comportamento det tato dall'ammirazione

per le proprie qualità, reali o immaginarie. arbasino, 3-128: -e

persista a ritenere toccante una coloritura (o velatura) narcissica mobilizzata a toccarmi la

infan zia (narcisismo primario o infantile), nei quali sussiste

, sotto forma di persistenza parziale o di regressione (narcisi smo

vol. XI Pag.178 - Da NARCISISTA a NARCOESAME (28 risultati)

pigrizia e quanto narcissismo essa contiene: o almeno quanta retorica. -per

-per estens. tendenza a sopravvalutare o a riconoscere come unica o preminente la

a sopravvalutare o a riconoscere come unica o preminente la propria civiltà, la propria

. psicol. persona affetta da narcisismo o eccessivamente compiaciuta delle proprie qualità, doti

) aggranfia il delitto alieno, reale o creduto, e vi rugghia sopra come

, che rivela tale tendenza; che deriva o manifesta un eccessivo autocompiacimento, eccessiva

, per difetto d'inibizione estetica: o morale. bonsanti, 5-306: nei

disinteresse per tutto ciò che non sia o non riguardi la propria persona.

, con bulbo tunicato, foglie lineari o anche cilindriche, stelo floreale afillo,

cilindriche, stelo floreale afillo, unifloro o plurifloro, fiori caratterizzati da una base

una corolla prolungata in un'appendice imbutiforme o a coppa, di colore bianco o

o a coppa, di colore bianco o giallo in una vasta gamma di sfumature

pseudonarcissus), che hanno fioritura primaverile o anche invernale in alcune varietà e presentano

con lor canestretti, / e portanmi o narciso o colocasia. bandello, ii-1093

canestretti, / e portanmi o narciso o colocasia. bandello, ii-1093: la

terra. d'annunzio, iii-2-268: o fonte dove edipo si lavò, /

che veste con eleganza ricercata e frivola o che si fa notare per i modi

tanto liscia non la giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda.

giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda. ghislanzoni, 16-135

persona compiaciuta e orgogliosa di se stessa o che nutre una stima eccessiva per le

. -a). che esprime autocompiacimento o stima eccessiva ai sé; narcisistico.

spuntano da tutte le parti poeti arcanisti o antiquari, narratori narcisi o mezzani e

poeti arcanisti o antiquari, narratori narcisi o mezzani e, per sostenere il mercato.

, agg. ant. derivato, composto o confezionato con fiori di narciso (un

fine di scoprire una personalità neuro-patologica dissimulata o la simulazione di un'inesistente infermità psichica

la simulazione di un'inesistente infermità psichica o al fine di far confessare all'interrogato

fine di far confessare all'interrogato (imputato o testimone) fatti veri che si presume

. -ci). che si riferisce o è proprio della narcoanalisi. narcoanestesìa

vol. XI Pag.179 - Da NARCOFINA a NARCOTICO (27 risultati)

medie. stato psicofisico di semi-incoscienza o di coscienza e sensibilità attenuate, ottenuto

caratterizzata da un bisogno irresistibile di dormire o da attacchi improvvisi di sonno in condizioni

in forma primitiva (narcolessia idiopatica) o in concomitanza con altri processi morbosi,

. medie. persona affetta da narcomania o che abusa di sostanze narcotiche. narcomanìa

stanze stupefacenti, tossiche, o, nella pratica medica (chirurgica

) che vengono assunti mediante inalazione o per via endove nosa o

o per via endove nosa o rettale. -anche: la pratica, le

euforia che gli eteromani conoscono quando fiutano o bevono etere le prime volte,

della volontà, dello spirito critico individuale o collettivo, provocato da una condizione psicologica

di sonno initerrotto per la durata di io o 20 giorni; cura del sonno.

rilassamento muscolare, intorpidimento, insensibilità o incoscienza, se ingerito, inalato, iniettato

estens. che denota un'alterazione psichica o uno stato di semi-incoscienza e di torpore

2. figur. capace di attenuare o di eliminare l'attenzione, la coscienza

] quella teoria narcotica dell'arte moralista o pedaeogica, che già aveva contribuito ad

della neve, senza una punta aguzza o una asperità rocciosa; quell'ondulazione di

3. sm. ciascuna delle sostanze naturali o dei preparati artificiali o dei farmaci che

delle sostanze naturali o dei preparati artificiali o dei farmaci che producono narcosi, deprimendo

dei farmaci che producono narcosi, deprimendo o bloccando in modo reversibile il sistema nervoso

vitali; per azione sulla corteccia cerebrale o sui centri sottocorticali o sul midollo spinale

sulla corteccia cerebrale o sui centri sottocorticali o sul midollo spinale producono rispettivamente effetto

bisogna usar li narcotici, li quali o rendono il senso stupido o dii tutto

li quali o rendono il senso stupido o dii tutto lo levano. g. del

, ideologia, condizione psicologica, occupazione o attività che ottunde la coscienza e snerva

dai veri problemi, di cui costituisce o prospetta un rimedio in verità inadatto o

o prospetta un rimedio in verità inadatto o insufficiente. gioberti, 12-i-6: trattano

12-i-6: trattano gli studi come un trastullo o un narcotico innocente. guglielminetti, 2-130

uomini mi parvero sempre narcotici, alibi o ausiliari della viltà. gramsci, 1-15

vol. XI Pag.180 - Da NARCOTILE a NARDURO (22 risultati)

cui è contenuto nella quantità del 4 o 8%0, che dà prismi incolori, insipidi

pupillare e la rigidità dell'occhio, o, nei casi più gravi, il

la narcosi con la somministrazione di farmaci o di sostanze stupefacenti; drogare.

2. figur. privare della volontà o della capacità di reagire; calmare,

gridano d'amoroso e orgoglioso spavento. o cercano di placare, narcotizzare, quei

cotognate, il cioccolatino. -rendere insensibile o indifferente a determinate attrattive. jahier

narcotiche; ridotto in stato di incoscienza o di insensibilità. 2.

nàrdino, agg. ant. composto o miscelato con essenza di nardo; estratto

odorose e medicinali, di origine orientale o anche europea, caratterizzate da profumo simile

(andropogon schoenanthus) ', nardo celtico o gallico', spigo alpino (valeriana centica

proprietà antispasmodiche e febbrifughe; nardo comune o italico: lavanda (la- vandula spica

tipica dei luoghi aridi; nardo indiano o indico: pianta erbacea (nardostachys iatamansi

, rizoma), appena raccolta o disseccata, e usata come aromatizzante o per

o disseccata, e usata come aromatizzante o per l'estrazione delle essenze profumate.

v. nardipistici. 2. balsamo o unguento composto con le essenze di tali

nardo i crini aspersi, / lira o viola o cetera loquace / dolce tenendo in

crini aspersi, / lira o viola o cetera loquace / dolce tenendo in man,

asaro] se si bee co 'l siero o con nardo o con acqua melata.

si bee co 'l siero o con nardo o con acqua melata. 4

= voce dotta, lat. nardus o nardum, dal gr. vàpso; o

o nardum, dal gr. vàpso; o vàpsov, di origine orientale.

-anche con riferimento agli stessi sporo- carpi o alla farina ricavata da essi.

vol. XI Pag.181 - Da NARE a NARRABILE (12 risultati)

musulmani e costituita da una boccia di vetro o di metallo piena di acqua odorosa in

di tabacco] a vivere dentro un chibok o ad esalare l'anima mia turchina e

nari delicate: assumere un atteggiamento schifiltoso o riluttante, improntato a degnazione o alterigia

schifiltoso o riluttante, improntato a degnazione o alterigia. bacchetti, 1-iii-760: il

marcio del tempo le nari chiudete / o mitigando l'asprezza / nella fiala soave

/ nella fiala soave dell'estro / o vagheggiando dall'alto / la vita che qui

l-i- -175: dividesi la testa, o diciamo faccia, in tre parti:

3. veter. narice falsa: estroflessione o plica cutanea posta nella parte superiore del

vitruvio narici nominate, coperte di quoio o di legno in modo che quel quoio

di legno in modo che quel quoio o legno si può alzare e abbassare, sì

sì come si vede ne i folli o mantici. 5. locuz.

ovvero narle, e da'portoghesi coco o noce indiana, grosso quasi quanto

vol. XI Pag.182 - Da NARRAMENTO a NARRARE (22 risultati)

narraménto, sm. ant. esposizione orale o scritta di fatti, di avvenimenti,

, avvenimenti, vicende; che assume o svolge la funzione di narratore, in

in tre maniere: cioè ch'ella o narrasse il nascimento di tutti o di

ch'ella o narrasse il nascimento di tutti o di alcuni dei o di un solo

nascimento di tutti o di alcuni dei o di un solo; overo contasse le geste

contasse le geste di più di loro o da alcuni operate; o per terzo raccontasse

di loro o da alcuni operate; o per terzo raccontasse le passioni e i

passioni e i casi a più di essi o pure ad un solo adivenuti.

, riferire, far conoscere, oralmente o per scritto, lo svolgersi di vicende

per scritto, lo svolgersi di vicende o di fatti storici in modo accurato,

e avvalendosi di un'appropriata struttura formale o di particolari tecniche e risorse stilistiche nel

narrazioni scritte di natura ufficiale, scientifica o artistica). ugo di

-in relazione con una prop. dichiarativa o interrog. indiretta. dante,

: pigliasi un vaso di vetro ben grosso o di terra bene invetriata,..

io ebbi a morire de le risa, o coccio, nel vederci una lettera che

del contratto è questa: che ciascuna o la maggior parte delle cose contrattate hanno

. magalotti, 23-75: sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna

sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna

cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna regola per il vivere.

si pone, / che mosse di valore o di bieltate, / imagina l'amica

evo. -riportare, riferire parole o espressioni altrui. compagni, 2-11:

panigarola, 2-21: ti loderò, o signore, con tutto il cuore e andrò

vol. XI Pag.183 - Da NARRATIO a NARRATO (27 risultati)

affetti s'informavano alle lunghe veglie, o che il pellegrino e il frate accolti

narrassero di miracoli e di terrasanta, o che il vecchio barone raccontasse la storia

, paragrafo di un documento, pubblico o privato, che riporta concisamente i precedenti

i precedenti e le circostanze, particolari o generali, inerenti al fatto a cui concerne

narrativa, sf. narrazione orale o scritta di determinati fatti e avvenimenti,

anche con l'inserzione di elementi fantastici o inventati; racconto; descrizione, relazione

v-2-779: [fecero] nella narrativa o preambolo delle plenipotenze cadere la parola d'

, il racconto e anche il racconto o la novella in versi (narrativa in

novella in versi (narrativa in versi o poetica); genere narrativo. -

la descrizione particolareggiata; avvalendosi di mezzi o di tecniche narrative. b

vedere al popolo azzioni per ballo solo o per ballo accompagnato da armonia prima che

da armonia prima che si facessero vedere o narrativa- mente o rappresentativamente per parole.

che si facessero vedere o narrativa- mente o rappresentativamente per parole. b. fioretti,

consideriamo il costume sdegnoso da'poeti narrativamente o imitativamente figurato in alcuna persona. 2

, che ha per oggetto, contenuto o nne la narrazione, per lo più

, di avvenimenti reali (talvolta più o meno rimaneggiati e rielaborati), di

e rielaborati), di eventi fantastici o immaginari, per lo più in forma

questo [poema] si chiama esegetico o vero narrativo. b. segni, 9-200

imitazione narrativa in altra sorte di verso o in versi che fussino di più fatte

ciò è che gli episodi dell'epopea sono o possono essere molto più lunghi che non

134: il dramatico genere, o vogliam dire rappresentativo, sempre più dello

altre prosastiche, narrative, oratorie, edificanti o eccitanti. pasolini, 4-13: sopra

caratteristico del narrare, di una narrazione o della narrativa in genere; che riguarda

tipico dei eneri letterari che si fondano o hanno come ne espressivo il narrare

psicologia narrativa, quando uno si senta trascinare o di qua dalla vis comica, o

o di qua dalla vis comica, o di là dall'interesse drammatico? pasolini

(ed è anche detto infinito descrittivo o storico). 3. che scrive

vol. XI Pag.184 - Da NARRATOLOGIA a NARRAZIONE (22 risultati)

testo narrativo che contiene l'esposizione oggettiva o comunque indiretta di fatti, vicende,

: le narrate dolcezze degli amanti, o donne, essere vi possono segno e dimostra-

narra, racconta, riferisce, occasionalmente o abitualmente, oralmente o anche per scritto

riferisce, occasionalmente o abitualmente, oralmente o anche per scritto, vicende, fatti

vicende, fatti, eventi (anche immaginari o inventati). boccaccio,

'nessuna prova autentica su la reità o l'innocenza di carma gnola

, intendiamoci, non per vaghezza di stile o di lingua, ma per le novità

1483: abbia buon garbo il narratore o piccolo, / pur che ascoltar si

narratore sempre lì a metter bocca. o si compiaccion ne'dialoghi? dialoghi a

ne'dialoghi? dialoghi a iosa; stentati o scipiti, non fa: come se

costituisce una testimonianza, un'attestazione, o ha una funzione esaltatrice, celebratrice.

, manifesta un determinato stato d'animo o un determinato sentimento (uno scritto,

atto di raccontare fatti e circostanze più o meno ampiamente, a voce o per

circostanze più o meno ampiamente, a voce o per scritto; racconto, ampio e

circostanze, avveni menti reali o immaginari, esposti per lo più secondo

2. per estens. descrizione o esposizione per lo più oggettiva di un

scientifico; trattazione di un determinato argomento o concetto. -anche: elencazione di una

quale si dicono le cose che sono essute o che non sono essute, come se

, e da l'azioni seguita il parlarne o con laude o con biasimo.

seguita il parlarne o con laude o con biasimo. b. davanzati, ii-285

3. opera letteraria, in prosa o in versi, di carattere narrativo.

poeta piegava sotto i terrori della solitudine o nella fiacchezza dell'inferma natura. pascoli

vol. XI Pag.185 - Da NARRE a NASALE (16 risultati)

narrativo e contiene il racconto dei fatti o degli eventi che ne costituiscono il motivo

speroni, 1-2-240: il poema è narrazione o imitazion per narrazione, a differenzia della

, di raccontare, di esporre oralmente o per scritto fatti e avvenimenti reali o

o per scritto fatti e avvenimenti reali o immaginari. cesari, iii-233: questa

borghini, 6-iv-248: conforme alla natura (o uso che dir si debba) di

lo confermasse senza propria assegnazione del tempo o d'altre particulari minuzie in tal luogo poco

da un colonnato aperto (esonartece) o ricavato, in assenza di tale colonnato

il gato per riporre e conservare unguenti o oggetti nasaccio parlatore del signor cancelliere

notissima, che lo teneva nella nartece, o vero cassettina delle spoglie di dario;

e imponente; serie di grossi nasi o di persone con il naso grosso.

ma omic- ciuolo, anzi più tosto o albino o samoiedo. 2.

ciuolo, anzi più tosto o albino o samoiedo. 2. carattere di

seconda delle razze e degli individui. -fosse o cavità nasali', cavità simmetriche formate da

il suono di altrettanti 'bi 'o di altrettanti 'di '. di giacomo

da far uscire dal naso, completamente o in parte, l'aria proveniente dai

quali varia soltanto la risonanza orale, o anche, talvolta,

vol. XI Pag.186 - Da NASALE a NASCENDO (22 risultati)

zioni di risonanza; le correlazioni di tensione o di nasauna di tali consonanti).

rendere nasale una vocale (con respiratorie o, anche, per vezzo, per motiviriferimento

ecc. j. - anche: emesso o = denom. da nasale1, col suff

; ma con urlo nasale / scilingua o ghigna s'altri gli contende; / di

con metonimia (conriferimento a uno strumento musicale o a un apparecchio radio che lo produce

negli elmi antichi, parte anterioreprominente, fissa o mobile, che serviva a proteggere il

errino, e si tira su nel naso o per fare starnutire o per far cadere

tira su nel naso o per fare starnutire o per far cadere dal cervello la pituita

decotti,... gli errini o nasali, i serviziali. citolini, 471

pronunciato con voce nasale (anche per burla o per ironia). tornasi di

delle particolari condizioni in cui è pronunciato o per influsso dei suoni che lo precedono

per influsso dei suoni che lo precedono o seguono (un fonema).

con diverse gradazioni intermedie. -nasalizzazione anorganica o espressiva: epentesi di una consonante nasale

tutto vegetante di nèi mostruosi, disse o russò, nasalmente: -che c'è

nasalità, sf. carattere di una voce o di un un ubbriaco nasa le taverne dove

nasare il tenuta mediante l'apertura totale o parziale delterreno e corse via con nasate diligenti

. le loro avventure: l'apertura o la chiusura della glottide; le opposi

non sia di bersaglio de l'arco o de l'archetto d'apollo o come un

l'arco o de l'archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de

l'archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de le muse, poiché

quadre del peso di sei caratti, 30 o 32 delle quali fanno un ducato;

. colpo dato col naso, sul naso o ricevuto sul naso. - al figur