aratura superficiale, per trainare piccoli rimorchi o per azionare macchine operatrici di piccola potenzialità
motocompressóre, sm. compressore a uno o più stadi azionato da un motore alternativo
alternativo a vapore, a combustione interna o elettrico, col quale è accoppiato in
che consiste in gare motociclistiche di velocità o, anche, di regolarità, disputate su
percorsi irregolari e accidentati (piste campestri o strade non carrozzabili). migliorini
aeronautico costituito dal- l'accoppiamento di uno o più motori volumetrici a combustione interna con
motori volumetrici a combustione interna con una o più eliche. = comp
motore] e elica (v.) o abbrev. di motore a elica.
dotata di un supporto per essere impugnata o portata a tracolla dall'operatore, impiegata
operatore, impiegata per lavori di giardinaggio o di orticoltura. = comp.
munita di barra falciante a comando centrale o laterale, adatta alla falciatura dei foraggi
laterale, adatta alla falciatura dei foraggi o, anche, alla mietitura dei cereali
motocicletta e di vano di carico chiuso o a cassone e atto al trasporto di
s. v. l: 'motofurgone 'o 'motofurgoncino veicolo leggiero da trasporto,
'moto-] azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano 'a motore':
dall'accoppiamento diretto di un motore elettrico o a combustione interna con un generatore elettrico
un generatore elettrico costituito da una dinamo o da un alternatore; gruppo generatore,
munita di motore ausiliario a combustione interna o a scoppio, impiegata per il trasporto di
, sf. livellatrice aemovente a uno o più assi, con quattro ruote motrici e
tr. milit. equipaggiare un'unità o un reparto militare di mezzi meccanici motorizzati
il trasporto delle truppe e delle armi o, anche, per il combattimento.
mezzo di trasporto motorizzato; macchina agricola o industriale. -in partic.: motoveicolo
-in partic.: motoveicolo con due o tre ruote. migliorini [s
'moto-] azioni che si svolgono o apparecchi che funzionano a 'motore': '
plur. m. -il. chi guida o possiede un motoscafo o un'imdarcazione a
. chi guida o possiede un motoscafo o un'imdarcazione a motore; chi pratica
ad esso relative, che possiede motoscafi o sa governarlo o disimpegnare altri servizi inerenti
, che possiede motoscafi o sa governarlo o disimpegnare altri servizi inerenti alla navigazione con
motoscafi di diversa cilindrata in acque dolci o di mare. = femm.
è proprio, che riguarda la motonautica o i motonauti; che si svolge, che
motonave, sf. nave mercantile da carico o da passeggeri, dotata di apparato motore
motore a combustione interna, a nafta o, anche, a gasolio. panzini
, iv-438: 'motopallone ': mongolfiera o pallone drago frenato ma fornito di motore
motopànfilo, sm. panfilo azionato da uno o più motori a combustione interna.
piccolo e medio tonnellaggio munito di uno o più motori a combustione interna per la
un buon centinaio di battelli a vapore o piropescherecci e più di mille motopescherecci a
al transito delle motociclette, dei ciclomotori o, anche, delle biciclette.
. v.]: 'motopista': pista o carreggiata, particolare, riservata ai motociclisti
otore a combustione interna, a vapore o elettrico con un sistema propulsivo a elica
elettrico con un sistema propulsivo a elica o a reazione, impiegato per lo più
raduno di motociclisti con scopi sportivi o turistici. panzini, iv-438:
determina, che trasmette, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere
, che imprime o ha la proprietà o la funzione di imprimere il moto;
si riferisce, che riguarda la facoltà o la proprietà di muoversi o ai provocare
la facoltà o la proprietà di muoversi o ai provocare il moto, di consentire
il moto, di consentire il movimento o una serie di movimenti; motorio.
dalla croce, ii-69: il nervo o corda si apostema, overo il principio
causa prima del moto e del divenire o, anche, alle intelligenze celesti che,
-per estens. che sollecita una capacità o una facoltà sensoriale. galileo,
motrice. -che provoca, favorisce o permette un fenomeno naturale, in partic
una causa; che provoca, favorisce o può determinare un comportamento, un atteggiamento
un atteggiamento, uno stato d'animo o, anche, una situazione storica,
riferimento sia a un principio attivo mentale o morale, come una facoltà o una
mentale o morale, come una facoltà o una condizione spirituale, sia a una
11-75: ci ha nel mondo quattro o cinque parole motrici di civiltà, che
il movimento, sia la coppia resistente o coppia utile (v. resistente e
: ciascuna delle ruote di un autoveicolo o di un motoveicolo, collegata al motore
due ruote poste sullo stesso asse, anteriore o posteriore, ma talvolta si tratta di
(femm. -trice). causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto
-trice). causa interna o esterna o principio attivo fisico del moto (o di
o principio attivo fisico del moto (o di un movimento, di uno spostamento
disequale potenzia, cioè di disequale tempo o movimento o di disequale peso, e
, cioè di disequale tempo o movimento o di disequale peso, e cessato il
aria, come in se stessa tenuissima o leggierissima, è agevolissimamente mobile da qualsivoglia
.: potenza, capacità, facoltà fisica o fisiologica. serdtni, 1-83:
-per estens. ciò che provoca, favorisce o permette lo sviluppo vegetale. p
la sua, non so s'io deggia o dir sorella / o dir persecutrice,
s'io deggia o dir sorella / o dir persecutrice, iniqua e fella.
per lo più nelle espressioni motore immobile o motore primo, poiché è privo di
enno / li motor di qua su, o se 'necesse '/ con contingente
: ciò che da infìuenzia piove, / o che fa '1 tempo, cioè state
che fa '1 tempo, cioè state o verno, / ovver natura delle cose
né più né meno quanti sono i cieli o veramente gli orbi, perché ciascuna intelligenza
movimenti. -letter. le sfere o i corpi celesti, gli astri.
. -con riferimento a divinità pagane o a entità fantastiche. boccaccio,
che provoca lo spostamento di qualcosa, o anche lo tocca o lo maneggia.
di qualcosa, o anche lo tocca o lo maneggia. leonardo, 7-i-164:
. figur. ragione, principio attivo mentale o morale (rappresentato da uno stato d'
una facoltà, da una dote intellettuale o morale, da un'aspirazione) o
o morale, da un'aspirazione) o causa oggettiva (una circostanza, una
, una causa che provoca, favorisce o può determinare un comportamento, un atteggiamento
comportamento, un atteggiamento, un sentimento o, anche, una situazione o un
un sentimento o, anche, una situazione o un evento storico, culturale, sociale
è in noi, ma in quelle cagioni o potenze o motori che posson darlo.
noi, ma in quelle cagioni o potenze o motori che posson darlo. tasso,
fievole e fittizia invenzione. -elemento o aspetto caratteristico di un ambiente o di
-elemento o aspetto caratteristico di un ambiente o di un paesaggio. ungaretti, xi-352
locomozione del veicolo su cui è montata o al funzionamento della macchina operatrice a cui
avviene, che si pratica per mezzo o con l'aiuto di macchine motrici.
distinguono in motori terrestri, motori navali o marini e motori aeronautici).
che gli forniscono una quantità d'aria o di ossigeno supplementare per compensare la rarefazione
-motore spinto, compresso, sur compresso o truccato: motore a scoppio dotato di
ecc.). -motori a carburazione o a scintilla', quelli a combustione interna
utilizzare un combustibile liquido leggero, gassoso o essenze, in partic. benzina)
partic. benzina). -motori accoppiati o in coppia', coppia di motori d'
marinetti, 1-78: 'motori accoppiati 'o 'motori in coppia ': una
liquida sovrastante. -motori a combustione interna o endotermici: macchine motrici che hanno lo
, per pura pressione, su una o più pareti mobili di una camera chiusa
rotativi a capsulismi, a palette eccentriche o a stantuffi rotanti, la cui massa
esterna). -motori ad aria compressa o pneumatici: quelli che utilizzano l'aria
possono essere a stantuffo, a palette o a turbina). -motori a fluido
combustione graduale (e possono essere diesel o a testa calda). -motori a
e nei giocattoli). -motori animali o animati: gli animali considerati come sorgenti
che utilizzano come combustibili l'olio pesante o la nafta. -motori a peso:
ad accensione comandata (a carburazione o a iniezione), così denominati per la
, per esempio, 1 " eroica 'o la 'pastorale '.
'. -motori a testa calda o semidiesel: quelli a combustione interna a
espansione di un vapore. -motori compositi o a stantuffi o a pistoni liberi:
vapore. -motori compositi o a stantuffi o a pistoni liberi: quelli composti di
compressore d'aria alternativo. -motori continui o volumetrici: quelli in cui il fluido
rettilineo (propulsori a reazione), o alla variazione del momento della stessa,
: quelli che utilizzano l'energia elastica o l'energia di gravità; si dividono
, motori a peso. -motori policarburanti o policombustibili: quelli a combustione interna aventi
precedentemente fornita a un fluido (gas o vapore) che può agire essenzialmente in
a seconda che la cilindrata sia superiore o inferiore a 50 cm *, rientra
*, rientra nella categoria dei motocicli o, rispettivamente, dei ciclomotori).
stillicidio / senza tonfi / di motorette o strilli / di bambini. soldati,
li avevano visti insieme il sabato sera o la domenica, al cinema, a
con inibizione dell'attività motoria spontanea, o a stati iper- cinetici, con atti
unico, costibiito da un motore elettrico o a combustione interna e da un riduttore
motorino, sm. motore elettrico o a scoppio, di dimensioni ridotte
mettere in funzione il motore a scoppio o a reazione di un autoveicolo o di un
scoppio o a reazione di un autoveicolo o di un aereo mediante un opportuno riduttore
mutazione si dice declinazione. -perdita o acquisizione o spostamento di valore semantico (
si dice declinazione. -perdita o acquisizione o spostamento di valore semantico (di una
espressione) attuato nell'uso della lingua o riconosciuto dalla coscienza dei parlanti.
determinare quel tempo in cui una voce o forma di dire comincia per la consuetudine
comincia per la consuetudine ad essere buona o cattiva. -diversificazione babelica delle lingue.
tematiche ed espressive, evoluzione, maturazione o, anche, im- voluzione, manierismo
dello stile, in partic. letterario o pittorico, di un artista. -
. - anche: l'opera, o gli aspetti particolari di essa, che
il risultato concreto del mutamento dell'ideologia o delle facoltà o degli indirizzi tecnico-espressivi dell'
del mutamento dell'ideologia o delle facoltà o degli indirizzi tecnico-espressivi dell'autore.
, oscillazione (del prezzo di beni o del denaro stesso, della parità fra
, ecc.); cambio di titolo o di valore convenzionale, e, in
., deprezzamento, svalutazione, spontanea o imposta (del denaro corrente, di
imminente l'editto della mutazione delle monete o del loro valore,... non
); segno meteorologico che lo annuncia o lo fa prevedere; variazione della temperatura
- anche: il succedersi delle stagioni o delle caratteristiche climatiche tipiche di ognuna di
. nelle mutazioni del tempo o della stagione grida a tutti il suo
sulle vicende umane); ciascun movimento o spostamento di un corpo celeste. -anche
or scema, e ciò nasce dalla vicinanza o lontananza del sole. la seconda mutazione
al divenire delle vicende umane, singole o collettive, condizioni e circostanze via via
alla decadenza, dalla felicità alla rovina o viceversa; combiamento, radicale e spesso
inatteso, clamoroso di un personaggio epico o drammatico. -in partic.: il seguito
compimento della tragicità implicita nel personaggio, o quale liberazione gioiosa dall'incertezza, dalla
termine la mutazione di felicità in miseria o di miseria in felicità. minturno,
vita nostra è somigliante a la comedia o pur a la tragedia, piena di vari
si determina in uno stato di cose o, anche, nel contesto storico-politico; modificazione
, nel contesto storico-politico; modificazione più o meno profonda e determinante dei termini di
chi andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme /
andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme / questo vento
presupposti in base ai quali è attribuito o assunto l'esercizio del potere, come
usualmente osservati fra le diverse classi sociali o, anche, come disordine, sovvertimento
passaggio dei poteri. -anche: decadenza o incremento della prosperità interna o delle fortune
decadenza o incremento della prosperità interna o delle fortune politiche esterne di uno stato
nuova mutazione. leonardo, 2-59: o tempo, veloce predatore delle create cose,
un'esperienza da bruciarsi in pochi anni o decenni. -in partic.:
vita associata a un'altra, più o meno organizzata, perfezionata, articolata.
olocrazia); l'avvicendamento continuo, o atto a riproporsi ciclicamente, delle diverse
individuale volto coscientemente a determinare cambiamenti più o meno radicali in un oggetto; variazione
sistema ideologico e conoscitivo; modificazione più o meno rilevante di un'enunciazione teorica;
di tale intervento, le conseguenze più o meno profonde, vaste e feconde che
altre cose statolite per ellezzione ricievere addizzione o. ddi- minuzione o ai tutti punti
ellezzione ricievere addizzione o. ddi- minuzione o ai tutti punti mutazione, interpretazione e
alcuna in mutazione della forma di quelli o di altre cose essenziali. maironi da
vennero fatte agli statuti alcune altre mutazioni o correzioni non già dalla nazione, ma
impedire al superiore la 'mutazione 'o la deviazione del corso suddetto. tommaseo
iii-108: per la intemperie del tempo o per mutazione ch'io feci d'una
parti di un contesto (per migliorarlo o chiarirlo o renderlo poeticamente più valido)
un contesto (per migliorarlo o chiarirlo o renderlo poeticamente più valido) o di
chiarirlo o renderlo poeticamente più valido) o di lettere in una parola. -in senso
', colla sola mutazione della lettera 'o 'nella 'e ',
una voce sola tanto vaglia a far bello o brutto un verso. monti, i-335
non procede dai trascrittori, ma è o mutazione dell'autore stesso o rifaci
, ma è o mutazione dell'autore stesso o rifaci mento d'alcun altro
. / e tutto quel che carte, o il caso mena / altro non è
s. v.]: 'mutazioni 'o 'mansioni 'chiamavano i romani quelle stazioni
altra nello svolgimento di una determinata funzione o di un preciso compito, nelle prerogative
prerogative, nelle caratteristiche peculiari di esso o, anche, nel compimento di una
-in partic.: cambio della persona o del gruppo di persone che detengono il
che detengono il potere, al termine o no della durata prevista del loro mandato
); deposizione, esautoramento; facoltà o prerogativa, riconosciuta legalmente o stabilitasi
; facoltà o prerogativa, riconosciuta legalmente o stabilitasi consuetudinariamente, di operare tali sostituzioni
le nuove nascon quasi sempre da suddivisione o aggregamento dei poderi. carducci, ii-7-333
di una carica, di un compito o di una mansione, a seconda delle
dell'oggetto al quale è volta l'ostilità o indirizzato il favore (anche con metonimia
con metonimia). -mutazione di fave o di voti: spostamento, per lo più
rezasco, 677: mutazione di fave o di voti: quella mutazione che avveniva
una posizione per un'altra, più o meno vantaggiosa; spostamento di fortificazioni,
. -anche: passaggio da un proprietario o da un fruitore a un altro (
), in seguito a transazione commerciale o per via ereditaria o, anche,
a transazione commerciale o per via ereditaria o, anche, per il continuo volgersi
proprietà de'beni immobili, pel trapasso o trasporto che si fa di quella dall'
e simili. 20. modificazione o inversione di una successione stabilita (e
-lo svolgersi, il delinearsi via via diverso o ricorrente di un'immagine, di un
. 21. cambiamento di passo o di figura in una danza; mutanza
22. il succedersi nel tempo di cose o persone o stati o condizioni; il
il succedersi nel tempo di cose o persone o stati o condizioni; il susseguirsi stesso
tempo di cose o persone o stati o condizioni; il susseguirsi stesso dei momenti
dell'organo non si fanno più grave o più acute per la mutazione della fistola.
solamente in certe brevi differenze di vocali o consonanti. sassetti, 222: quanto
v.]: contratto con qualche mutazione o condizione. 24. metr
modulazione di un suono prodotto con strumenti o con la voce. guazzo, 1-79
: or queste due si chiameranno corde o voci metaboliche ovvero imitative, perché servono
imitative, perché servono per le mutazioni o uscite di tuono. i. neri,
voce, quando si piega in mutazioni, o si fa acuta o si fa grave
in mutazioni, o si fa acuta o si fa grave. pananti, i-12:
facevano da un genere adun altro nel variare o i semplici suoni o alquanta serie di
altro nel variare o i semplici suoni o alquanta serie di questi suoni. gianelli,
acuto quanto nel grave; per tuono o modo, quando si passa da un tuono
modo, quando si passa da un tuono o modo all'altro...;
passa dalla maniera di tante alla quieta o costringente. -cambiamento della base dell'esacordo
nota in un'altra in un'istessa voce o suono. il motivo di fare la
da una chiave all'altra per salire o per iscendere: ovvero non è altro
. -nella fuga, le modifiche o scambi che gli intervalli del soggetto subiscono
organi francesi quelli che rendono la quinta o la terza, e si dividono in
a un'altra. -cambiamento di taglio o di strumento. 26. dimin.
, ii- 213: pochissimi baderanno o mi terranno alcun conto delle molte e
nella storia di ogni specie, animale o vegetale, si determinerebbe un'insorgenza,
darebbero origine a nuove razze, conservate o meno dalla selezione naturale. 2
perlacea di forma ovale e di colore salmone o violetto; sono diffusi in africa
la con chiglia, liscia o ornata di rilievi, presenta nu
compiuto alla maniera dei muti; manifestato o espresso con i soli gesti, gestuale
.: quantità contenuta in tale cesta o corrispondente alla sua misura.
] nel mare, e singolarmente delle sfoglie o linguate d'un braccio di lunghezza,
e ne fece salare tre cariche, o, come dicono i mori, tre
stesso; che può subire cambiamenti più o meno repentini, profondi ed evidenti,
non si presenta all'esperienza, sensoriale o intellettuale, sotto una sola forma,
si evolve in contrasto con le aspettative o con le premesse o in un succedersi
con le aspettative o con le premesse o in un succedersi incalzante di eventi imprevedibili
leggenda aurea volgar., 1191: o voi riceverete la fede de li dei
fede de li dei non mortali, o e'sarà data di voi sentenzia non
-per simil. impossibilità di emettere versi o segnali percepibili da orecchio umano.
arto, di un organo. o. rucellai, 2-8-12-356: predicando per lui
evirare. -anche: staccare un arto o un organo dall'organismo al quale appartiene
e giovani col pollice e l'indice tagliati o con un occhio cavato. s'erano
., con riferimento a opere scultoree o architettoniche. bettinelli, 3-530: [
.. spogliato avarissimamente l'arsenale, rotte o mutilate le statue bellissime che in lui
2. figur. privare, arbitrariamente o anche per decisione dell'autore, di
determinanti per l'interpretazione un testo scritto o, anche, un discorso, un'
discorso, un'argomentazione, alterandone più o meno profondamente il significato; sottoporre a
non pubblicare. -privare di sillabe o di lettere, troncare, sincopare;
. 3. occultare del tutto o parzialmente, in modo ingannevole o tendenzioso
tutto o parzialmente, in modo ingannevole o tendenzioso; deformare, falsare, alterare
, e crea un apparente mondo meccanico o della natura, impensabile appunto perché l'astrazione
compiutezza, di coerenza, di profondità o, anche, di efficacia, di
che ha subito la perdita, anatomica o funzionale, di un arto, di
di un organo, di una parte evidente o importante del corpo. - in
le provincie, mostrando le membra o inutili o mutilate, riempirono i popoli di
, mostrando le membra o inutili o mutilate, riempirono i popoli di orrore e
languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo. -troncato,
). chi ha subito l'asportazione o la perdita funzionale di un arto o di
o la perdita funzionale di un arto o di un organo, per lo più
eventi bellici (mutilato di guerra) o anche nello svolgimento di un lavoro o
o anche nello svolgimento di un lavoro o in seguito a malattie o a interventi
un lavoro o in seguito a malattie o a interventi chirurgici (mutilato civile)
e corretta interpretazione e andati perduti accidentalmente o eliminati in modo arbitrario. -in partic
. pellico, 4-58: ogni due o tre settimane, m'era portata dal custode
qui si trattano escano fuori -che si manifesta o si esprime con ambie vadano attorno mutilate
3. alterato nella forma originaria o corretta, mutilata o taciuta, gli uomini
alterato nella forma originaria o corretta, mutilata o taciuta, gli uomini si ricacciano sugli integrafica
, gli uomini si ricacciano sugli integrafica o fonetica (e, in partic.,
a sincope); semplificato nella declinazione o nella coniugazione; corrotto nel significato (
significazione di questo genere? più o meno estesi allo scopo di alterarne il
alterarne il 4. privato accidentalmente o intenzionalsignificato complessivo. -anche: che asporta
. semplificato nella struttura, alleggeesigenza fisica o spirituale. rito nelle decorazioni (
rito nelle decorazioni (un elemento portante o papini, 27-280: contrariare gl'
. ridotto a un numero di membri esiguo o insufficiente (un gruppo, una compagnia
, un esercito); privato di uno o quisito individualmente, non trasissibile ere
. campana, 39: non potendosi, o molto tardi almeno, supplir a'grossi
la cognizione delle cose finite, menomando o rimovendo il mistero, scema il bello,
lo più sostant.): bambino o ragazzo che ha subito una mutilazione per
subito una mutilazione per cause di guerra o civili. piovene, 5-82: si
occorrenza di addurre i testi più prolissi o più pieni, se non che per servire
produce tale risultato (un intervento critico o censorio). tommaseo [s.
effimera e impotente, impancarsi a mutilatore o a correttore dell'inerrante natura?
sf. asportazione traumatica, amputazione chirurgica o, anche, menomazione funzionale grave e
funzionale grave e permanente di un arto o di coltà, di un diritto
nelle quali non sia intervenuta mutilazione di membro o sfatti che trascinano la loro gioventù
, si tendeva allabili aspetti che un concetto o una situazionemutilazione e alla morte. patini,
, a tutti i componenti della società o a gruppi determinati, sotto forma di
gruppi determinati, sotto forma di asportazione o di deformazione su parti tradizionalmente o ritualmente
asportazione o di deformazione su parti tradizionalmente o ritualmente definite del corpo (in partic
(in partic. organi genitali, denti o labbra, mani e piedi),
), con funzione iniziatica, apotropaica o, anche, estetica. de
in atto per conseguire illeciti vantaggi materiali o per sottrarsi all'adempimento di precisi obblighi
2. mancanza di un arto o di parti di esso. - anche
di esso. - anche: moncherino o parte del corpo resa deforme da un'
. 3. figur. eliminazione o distruzione materiale di parti di un oggetto
di parti di un oggetto; deterioramento o guasto prodotto dal tempo, da fenomeni
un testo; la lacuna testuale, più o meno evidente e immediatamente avvertibile,
patto... costringermi ad approvare o tollerare la politica mutilazione: negando io
appunto l'opera il cui compendio, o piuttosto mutilazione, fu pubblicata in arabo
, con che ogni tantino di storpiatura o di mutilazione ci ridurrebbe questo vocabolo al
5. privazione della sovranità su una regione o su una parte del territorio nazionale.
-riduzione a una concezione limitativa, astratta o aridamente sistematica; limitazione
di sé o della propria attività e dei propri interessi.
semplificati '. 7. annullamento o impedimento di facoltà caudati suoi giocosi componimenti
caudati suoi giocosi componimenti. spirituali o intellettuali, di disposizioni affet- tronco (
evidente dimorfismo sessuale e parassiti delle larve o delle pupe dialtri insetti (e comprende circa
che abbiamo innanzi non sia affatto mutila o manchevole. bacchetti, 2-xix- 624
scioglimento. -abbreviato, privo di appendice o di coda (un componimento letterario)
cavare letter. privo degli arti o delle estremità di essi; profitto
corpo mutilo. -privo di una o di entrambe le corna (unanimale).
. dizione, ribellione di soldati o di marinai. nardi, ii-204
, / e quale arbusto senza vite o pampino, / tal sono dare alla rivolta
camera ove niccolò dormiva. cellato o distrutto, sbrecciato, diroccato, tronco =
che presenta gli arti spezzati o, anche, intenzio che
è una lastra mantiene un atteggiamento di rivolta o di pro di marmo greco
parte la grande architettura greca è mutila o in rovine. mutinati di sorte che non
, di specificazione che indica la persona o l'istituzione contro la quale la rivolta
in coloro che ne saran stati cagione o che l'avran cominciato e gli farei morir
dell'america meridionale: comprende arbusti eretti o rampicanti, con foglie semplici, intere
scarsa loquacità che caratterizza l'atteggiamento abituale o il comportamento assunto in determinate circostanze;
manifestazione di dolore, di depressione psicologica o, anche, di disappunto, di
sentire e non si parla in una brigata o raunata di amici o altrimenti; il
in una brigata o raunata di amici o altrimenti; il che può dipendere da naturai
non per dirgli come in cucina mancasse questo o queiraltro. stuparich, 1-440: si
strana! -rifiuto ingiustificato, illecito o, anche, ambiguo e colpevole,
più nuove non sono che 'pezzi monologhi o squarci di meditazioni che ricalcano dall'interno
per lo più pesante, imbarazzato, o anche carico di tensione, di ansia
-anche: assenza di argomenti di conversazione o della volontà di affrontarli. moravia
, per lesioni all'apparato fonatorio, o anche in seguito a malattie psichiche gravi
anche in seguito a malattie psichiche gravi o per isteria (ed è voce generica
i-2-254: rachele non è già muta o sciocca, / ond'abbia a favellarmi
. caterina da siena, iv-272: o figliuoli carissimi, e'zoppi vanno, e'
essere sentito un sordo, un muto o un sordomuto, le interrogazioni e le
. di meglio, lxxxviii-n-91: o tu, che tutto mordi, /
/ e di volanti augei scherzi amorosi / o da i liti arenosi / spiar ne'
le bestie mute nutriscono i figli loro o sani e forti o magagnati e debili.
i figli loro o sani e forti o magagnati e debili. g. stampa,
muto ma intelligente compagno delle mie tristi o gaie giornate. 3. per estens
cavalca, 20-33: quale è meglio o più ragionevole: dire e credere che
nostra carne mortale,... o inchinare la gentilezza della mente umana ad
, / se d'angoscia sei vago, o miserando / esemplo di sciagura. idem
agli altri. iacopone, 1-14-1: o amore muto, / che non voli parlare
espressione nelle parole; che non riesce o, talvolta, non vuole manifestarsi;
7. che trascorre, si trova o è privo di collegamenti, di contatti
, di rapporti con le altre persone o col mondo circostante; che si svolge o
o col mondo circostante; che si svolge o si situa in una condizione di isolamento
e inesorabile. 8. incapace o impossibilitato a parlare per una forte emozione
impossibilitato a parlare per una forte emozione o per lo stupore; ammutolito, attonito
; che tace imbarazzato, per ignoranza o per timidezza. -anche con sineddoche.
1-175: ne'spettacoli improvisi e orrendi o diveniamo muti o esclamiamo. tassoni,
spettacoli improvisi e orrendi o diveniamo muti o esclamiamo. tassoni, 4-66: poi
non parla, per un periodo di tempo o in un'occasione determinata; che non
chiuso nel proprio riserbo, senza possibilità o senza desiderio di scambiare parole con alcuno
pezza, aspettando se alcuna cosa rispondesse o dicesse; e veggendo che stava muto e
, / vien vieni, accorri accorri, o morte morte; / or grido grido
: incaricato di accompagnare l'ambasciatore ufficiale o oratore, al quale soltanto spettava il
che tace volontariamente, in modo colpevole o per viltà; che evita di formulare
11. che si astiene dal poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca
si astiene dal poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca la propria attività
poetare o dallo scrivere o che interrompe o tronca la propria attività letteraria, sia
dipendenza. -anche: che non riesce o non può riscattarsi politicamente, socialmente,
, culturalmente; che si trova arretrato o emarginato sotto il profilo politico, sociale,
una situazione di rigida e oppressiva dipendenza o che la determina. mazzini, 1-387
è muto. 13. compiuto o svolto in silenzio; non accompagnato da
non accompagnato da parole, da preavvisi o da commenti (un atto, un
casa muta; che fare? ci sia o no il nemico? carducci, iii-3-214
la corolla delle tue tristezze, / o desolata sensitiva! graf, 5-117:
passano qualche volta ore e ore, leggendo o scrivendo, senza che il silenzio muto
isole dell'atria migrabonde / la corsica dorsuta o la capraia. -luoghi muti:
15. che non produce momentaneamente alcunsuono o rumore (un oggetto, uno strumento musicale
resta oè silenzioso; che non è accompagnato o seguitoda effetti sonori. a. adriano
uno straordinario fuoco in casa del generale o consolo per segno del partire a tromba
liberale amante / è piccol vanto, o scaltre. 16. che non
che non suscita alcuna sensazione, emozione o ricordo; che non sa ispirare sentimenti;
sa ispirare sentimenti; che è indifferente o che appare incomprensibile. bertola, 163
quando mi fia / ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta
/ ogni beltate o di natura o d'arte, / fatta inanime e muta
inerti e inanimate, come la sabbia o il granito, sono spoglie d'ogni
, sono spoglie d'ogni vitalità, o sono semi, o semi in potenza,
d'ogni vitalità, o sono semi, o semi in potenza, o molecole che
sono semi, o semi in potenza, o molecole che attendono il giorno della vegetazione
molecole che attendono il giorno della vegetazione o della vita? ci è impossibile di
ottuso, impotente (una facoltà sensoriale o spirituale, un sentimento). -
, lxxxviii-n-752: tenendo l'altrui rime o mute o fioche. gosellino, 1-342:
: tenendo l'altrui rime o mute o fioche. gosellino, 1-342: a le
. 18. che si esprime o si identifica con mezzi o sistemi di
che si esprime o si identifica con mezzi o sistemi di comunicazione diversi dalla parola;
lo più dai bambini con intenti scherzosi o ludici, per non far ricorso alla
, con tele, bronzi, marmi o altri simili, grandissima fama acquistano a
si debbiano servare, come sono cavalli o arme o vestimenta, accioché per questo si
servare, come sono cavalli o arme o vestimenta, accioché per questo si possa
è divenuta cieca dopo il matrimonio? o alessandro, vinto da un impulso di generosissimo
l'altre lingue finiscono le loro dizzioni o in vocali o in consonanti e quale
lingue finiscono le loro dizzioni o in vocali o in consonanti e quale in semivocale,
ha anco le consonanti più dolci, o in maniera le pone che elle rendono
sistema fonematico di una lingua e rimasto o come testimonianza di una pronuncia antica o
o come testimonianza di una pronuncia antica o per ragioni etimologiche (come ì'h
e muta la e atona, non pronunciata o avente il suono [p];
giovane, i-338: per far che rendano o accennino [certe lettere] suono muto
. daniello, 1-121: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute.
: le voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. minturno, 246:
voci tutte o sono sdrucciolose o comuni o mute. minturno, 246: parte
* retrogradi 'li versi de'quali o per diritto o pur'al rovescio che
'li versi de'quali o per diritto o pur'al rovescio che si leggano,
la lingua ugualmente bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti
bisogno di parole sonanti o mute, aspre o soavi, pesanti o agili.
mute, aspre o soavi, pesanti o agili. 22. matem.
medie. che non presenta sintomi evidenti o clinicamente rilevabili (una malattia).
locuz. -alla muta: senza usare parole o suoni, senza parlare, in silenzio
indice e mignolo puntati. -senza avvisare o salutare, alla chetichella. forteguerri,
molta gente. -senza rumore o fracasso. berni, 49-19 (iv-172
-a muto: senza articolare le parole o emettendo suoni indistinti. gherardi,
. -andare muto: essere compiuto o svolgersi con grande precauzione e segretezza,
alla muta. -esprimere un messaggio o un contenuto in modo ambiguo, allusivo
grano, che si poteva provedere con due o tre talleri il muto, non si
2. per estens. condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente
condizione o atteggiamento di chi tace volontariamente o ostinatamente, oppure per stupore o per
volontariamente o ostinatamente, oppure per stupore o per incapacità momentanea di parlare; riluttanza
d'annunzio, v-1-726: vorrei esser degno o farmi degno di interpretare la sua mutolézza
, disagio, alterigia; silenzio imbarazzato o annoiato. dossi, i-344:
qualcosa per lo più in via riservata o come indiscrezione. g. m.
la natura di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole 0
di tutte le cose, o che favellino o che sieno mutole 0 sieno dimestiche o
o che sieno mutole 0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano
sieno mutole 0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere,
0 sieno dimestiche o fiere o veggano o che non possano vedere, e di
loro incominciamenti, dovettero spiegarsi per atti o corpi che avessero naturali rapporti alle
immediatamente succedette alla favella mutola per atti o corpi chi avessero naturali rapporti all'idea
van significare. 5. incapace o inabile a esprimere concetti, a manifestare
a esprimere concetti, a manifestare opinioni o verità., a comunicare in modo
dice, appo sé omero non fosse mutolo o più tosto egli appo lui sordo.
che non si manifesta con parole; chiuso o nascosto nell'animo (un sentimento)
che non è in grado di parlare o di rispondere per l'imbarazzo, la
una pezza, aspettando se alcuna cosa rispondessi o dicessi; e vedendo che stava mutolo
tristizia. benci, 1-105: ora, o padre, m'hai tu fatto diventare
si possono correggere gli errori della politica o risanar le infermità della repubblica. d
aver voi voluto dare a'giovani vostri o poppa che gli allattasse bambini, o
o poppa che gli allattasse bambini, o cibo che sostentasse gli adulti?.
orrendo. 8. che non parla o non sta momentaneamente parlando; che si
dal parlare, che non dà comunicazioni o notizie, che tace; che sta
notizie, che tace; che sta o che agisce in silenzio. -anche:
9. che si astiene dallo scrivere o dal poetare. cicerone volgar.,
silenzio (un luogo); non turbato o infranto da alcun suono o rumore (
non turbato o infranto da alcun suono o rumore (il silenzio, la tranquillità)
-interrotto, spento, venuto meno, ridotto o che sembra ridotto al silenzio (tispirazione
che sembra ridotto al silenzio (tispirazione o l'attività poetica e artistica).
15. che non fornisce notizie o dati sicuri. p. f.
organo extralogico. 16. che esprime o significa qualche cosa indipendentemente dall'uso e
dall'uso e dalla presenza della parola o dalla viva voce. gelli, 15-229
oggetti. -che non si avvale o necessita dell'espressione verbale nell'esercizio della
possono talora essere, oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride
paia strepitosa, né in ampio sorda o piuttosto mutola. -che emette un
-che emette un suono ottuso e sordo o molto debole (uno strumento musicale)
rimatori, che furono innanzi a dante o che vissero con esso lui o che rimasero
dante o che vissero con esso lui o che rimasero nell'età del petrarca,
valore aggettivale): che si esegue o si pratica senza far ricorso a parole
non occorre con voce alta parlare, ma o dir piano ne conviene o senza potere
, ma o dir piano ne conviene o senza potere parlare qualche atto o qualche
ne conviene o senza potere parlare qualche atto o qualche cenno fare. gigli, 4-225
chi evita i rapporti umani per diffidenza o per scontrosità; musoneria derivata da noia
mutria ': sostenutezza affettata, con orgoglio o sdegno, segnatamente dagli atti del volto
, arcigno, pieno di sussiego, o che ostenta severità e dignità; cipi-
accigliata e immusonita, di aspetto spiacevole o decisamente antipatico, o che manifesta altezzosità
di aspetto spiacevole o decisamente antipatico, o che manifesta altezzosità, arroganza, sussiego
le spine. fogazzaro, vi-224: più o meno si seccan tutti. non ha
. 6. mancanza di ritegno o di discrezione; sfrontatezza, faccia tosta
un comportamento riservato, compassato, serioso o anche scontroso e annoiato; che ostenta
. mutrióso, agg. che è o appare compassato, scostante e altezzoso anche
motto1. mùtua, sf. società o associazione mutua o di mutuo soccorso (
mùtua, sf. società o associazione mutua o di mutuo soccorso (v. mutuo1
linguaggio comune: ciascuno dei molteplici enti o istituti previdenziali (storicamente derivanti da casse
istituti previdenziali (storicamente derivanti da casse o società mutue o di mutuo soccorso)
storicamente derivanti da casse o società mutue o di mutuo soccorso) che gestiscono l'
delle varie categorie di lavoratori dipendenti pubblici o privati e di lavoratori autonomi. -anche
. 3. per estens. ente o istituto che gestisce forme di assicurazioni sociali
istituto che gestisce forme di assicurazioni sociali o comunque di previdenza diversa dall'assistenza per
plur.: contributi versati a un ente o a un istituto di assistenza per malattie
un istituto di assistenza per malattie (o, in genere, a un ente
, in genere, a un ente o istituto previdenziale). bianciardi, 4-146
proprio della cooperazione mutua; che deriva o che è ispirato dalla mutualità. -anche:
dalla mutualità. -anche: che sostiene o propugna tale forma di associazione. -
che si riferisce alla mutua (ente o sistema di assistenza per malattie).
mutualista'. medico convenzionato con una mutua o che lavora alle sue dipendenze.
. -ci). che è proprio o deriva dalla mutualità. 2.
risce, che è proprio o è fornito dalla mutua; che concerne
in partic. appartenenti alle classi lavoratrici o meno abbienti, fondata sui princìpi dell'
in maniera tale da rappresentare uno scambio o un contraccambio; a vicenda, scambievolmente
consegna alla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di bene fungibile.
mutuante sia per patire l'uno o l'altro de'sudetti interessi per causa del
e pagarli con prelazione a qualunque compagno o mutuante, salvi prima i salari de'
tassa. boccardo, 2-809: il prestito o mutuo è gratuito o lucrativo; in
2-809: il prestito o mutuo è gratuito o lucrativo; in quest'ultimo caso il
di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili)
scambiare (e ha valore scherz. o iron.). brignetti, 3-73
mutuare dallo hegel la critica dell'atomismo o individualismo astratto? = voce dotta
riceve dalla controparte una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili.
mutuante sia per patire l'uno o l'altro de'sudetti interessi per causa del
che fruisce dell'assistenza di un ente o istituto previdenziale contro le malattie; che
di mutuare), agg. concesso o ricevuto in consegna in forza di un
contratto di mutuo (una somma di denaro o una determinata quantità di beni fungibili)
determinata quantità di beni fungibili); preso o concesso in prestito. p
-in partic.: derivato, preso o recepito da una determinata fonte ispiratrice (
due terzi dell'altezza, con beccatelli o mutoli, dove infra l'uno e
. barbaro, 169: i mutuli o modioni sono stati presi nelle opere doriche
mùtuo1, agg. letter. compiuto o stabilito fra due parti o due termini
. compiuto o stabilito fra due parti o due termini, e in partic. fra
scambievole; che riguarda entrambi i contraenti o i due esecutori di un atto;
da ragione aiutata, sì come per testamenti o per mutua successione. idem, par
. -con riferimento a fenomeni fìsici o naturali. dante, par.,
adduce. mazza, iii-26: tu, o sol, fa'loro / parte del
vi farete d'un tal lume, o pianeti. -insegnamento mutuo: v.
sentimento, in partic. l'affetto o l'amore). dominici, 4-90
mutua buona fede. carducci, iii-4-50: o sole, o addua corrente, l'
. carducci, iii-4-50: o sole, o addua corrente, l'anima / per
ove ella e il mutuo amore, / o lidia, perderanno- si 1 tornasi
cristiano-sociale), uno scambio di prestazioni o servizi fra soggetti (per lo più
lo più appartenenti a una medesima classe o categoria o gruppo sociale di debole o
appartenenti a una medesima classe o categoria o gruppo sociale di debole o comunque modesta
o categoria o gruppo sociale di debole o comunque modesta condizione economica) che si
, associazione, sodalizio di mutuo soccorso o, semplicemente, società o associazione mutua'
mutuo soccorso o, semplicemente, società o associazione mutua', forma di organizzazione del
. 118 società di mutuo soccorso, approvate o soltanto autorizzate dal governo. mazzini,
un club di riunioni serali... o in un sodalizio di mutuo soccorso.
, consegna una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili a un altro
quantità dello stesso tipo di denaro (o della stessa specie e qualità ai beni
deriva da tale contratto. -mutuo oneroso o feneratizio (o, ant.,
contratto. -mutuo oneroso o feneratizio (o, ant., usurario), mutuo
ant., usurario), mutuo gratuito o grazioso (o, ant.,
), mutuo gratuito o grazioso (o, ant., franco): a
di denaro, viene detto interesse: o che esso invece non comporti tale obbligo
parti stabiliscano diversamente, cioè concordino o la gratuità del prestito o, viceversa
cioè concordino o la gratuità del prestito o, viceversa, interessi a un tasso
specie la somma di denaro, data o ricevuta in forza di un tale contratto
da titoli cartolari (cioè da una o più cambiali, per lo più vaglia cambiari
per la restituzione. - mutuo fondiario o immobiliare: particolare tipo di mutuo ammortizzabile
altro è mutuo che non è pigione o fitto o vettura. fallamonica, 261:
mutuo che non è pigione o fitto o vettura. fallamonica, 261: né si
mutuo usuraio così palliato da questo nome o contratto di censo. genovesi, 1-ii-115:
frumento ed ogni altra cosa che si consuma o aliena volendola usare. idem, 4-200
all'altra una determinata quantità di danaro o di altre cose fungibili, e l'altra
. -dare, prendere a mutuo: dare o ricevere una somma di denaro o una
dare o ricevere una somma di denaro o una quantità di altre cose fungibili a
dànno a mutuo non son più in potere o dominio di colui che dà il mutuo
: potrà questi di più prendere a mutuo o a scambio o in altro modo per
più prendere a mutuo o a scambio o in altro modo per conto di lui sino
mutuo con interesse, mercé idonea malleveria o assegnamento di arrendamene. manzoni, v-2-501
. dir. reciproco accordo fra due (o più) soggetti per risolvere un contratto
che essi avevano in precedenza stipulato o, in genere, per porre nel
, lxvi-1-201: piglia l'ova del cefalo o muzano che sia ben fresco,
invar. bot. miosotide. o. targioni pozzetti, ii-no: 'myosotys'.
n (minuscolo n), sm. o f. invar. lettera che nell'
occupa la dodicesima posizione (la tredicesima o la quattordicesima se si comprendono anche la
è situata fra la m e la o; chiamata enne in italiano, en in
4. maiuscola, generalmente seguita da u o da h, è abbreviazione di nobiluomo
comode. 6. geom. maiuscola o minuscola, indica la normale principale a
indica la normale principale a una curva o la normale a una superfìcie.
tra i mangiatori di patate d'irlanda o come un lord inglese tra i barcaioli
vengono riconosciuti importanza, credito e prestigio o che tende ad attribuirsi una particolare autorità
, che si diceva discendente da nabath o nebaioth, primogenito di ismaele, o
o nebaioth, primogenito di ismaele, o i suoi costumi, la sua civiltà
-per estens.: che si riferisce o ricorda gli aspetti e le caratteristiche di
come, per esempio, gli afidi) o di uova di insetti.
guerrazzi, 13-374: mentre costui governava o piuttosto nabissava la francia, certi valentuomini
norcia della marca / qualches- sifosse destino o fortuna. / torri e palagi l'un
che parea il finimondo. -azione o insieme di atti compiuti in modo sconclusionato
nelle acque. 4. bambino o persona particolarmente irrequieta, vivace e,
a corde ebraico simile al salterio (o che, secondo alcuni, potrebbe essere
tempio sono il salterio, che anche nablo o naulo vien nominato, e la cetra
= voce dotta, lat. nablum o nablium. nabuccodonosorésco, agg. (
era generalmente usato dalla cavalleria militare o come strumento di accompagnamento delle danze)
per mano), si legano al pollice o al medio e con le altre dita
probabilmente agli antichi crotali, di legno o di metallo, degli egizi).
fanciullesco da suono fabbricato ai legni o d'ossi o di gusci di noce o
fabbricato ai legni o d'ossi o di gusci di noce o di nicchi,
o d'ossi o di gusci di noce o di nicchi, che, posto fra le
tempi fabbricato di soli gusci di nacchere o di altra razza di conchiglie. muratori
: 'nacchere': suono di due ossicelli o legni, battuti colle dita...
è composto di due pezzi di bossolo o d'altro legno durissimo o anche d'
pezzi di bossolo o d'altro legno durissimo o anche d'avorio, mezzo tondi,
molto lento di nastro, da passarvi due o tre dita della mano, e con
il danzatore del fandango, della tarantella o d'altro simile ballo, proprio delle
. 3. per estens. suono o rumore prodotto, in successione rapida e
richissimi, e ne colsemo forse cinque o sei barcate, le quali tute apersemo
di portare... vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra
... vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra o nella
vestimento alcuno o cappuccio o cappellina in che o sopra o nella quale sia oro o
cappuccio o cappellina in che o sopra o nella quale sia oro o ariento o pietra
o sopra o nella quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o
o nella quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera.
quale sia oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera. cravaliz [gómara
oro o ariento o pietra preziosa o perla o nacchera. cravaliz [gómara],
', le quali producono una certa lana o seta chiamata volgarmente da'medici pelo di
/ fatti come un suono / di cembali o di nacchere. / sempre in favole
nacchere alla contessa di civillari: evacuare o scoreggiare rumorosamente. boccaccio, dee.
: incapace di star cheto un momento, o rivolgea la frittata crollando fortemente la testa
rivolgea la frittata crollando fortemente la testa o suonava le nacchere colle polpute punte de'
, trombetti, naccherai, sonatori o qualunque altri giocolari non possano avere o
sonatori o qualunque altri giocolari non possano avere o ricevere, per cagione di cotali nozze
volete senz'avere / punto di stile o la lingua sapere? 4.
5. tr. emettere un suono o un verso sordo e ripetuto, simile
-chi). ant. tipo di panno o di tessuto. balducci pegolotti,
= adattamento del portogli, ndtfno o nàtno, deriv. da una voce
, sm. invar. ant. comandante o proprietario di una nave. baldi
che così chiamano il padrone della terrata o vascello di essa per sua portatura,
in piccole pagliuole di un color bianco argenteo o grigio di perla lucido.
. ruscelli, 3-9: sotto la terra o sotto i iedi nostri o di ciascun
la terra o sotto i iedi nostri o di ciascun luogo si dice pur con voce
nadhir. tesauro, 2-85: 'polo 'o punto immobile della sfera, 'zenitte
al di sopra del nostro capo, o sia quello a cui anderebbe a terminare
della specie, può essere il sinistro o il destro). nadirre, v
nafantóne ': colui che ama sfaccendare o affaccendarsi senza bisogno. = voce di
la 'nafta 'è il fiore o colamento del bitume di babilonia. de
giudizio dell'odore mi parve 'nafta 'o petrolio, sicché chiaramente si distinguevano dal
dai corrispondenti derivati amminici delle cicloparaffìne o per riduzione dei corri spondenti
presenza di un gruppo funzionale ossidrilico alcoolico o fenolico; è registr. dal d.
degli idrossidi derivati dalla naftalina sostituendo uno o più atomi d'idrogeno con altrettanti ossidrili
di un gruppo funzionale ossidrilico alcoolico o fenolico; è registr. dal d.
e può avere un valore scherz. o, anche, fortemente spreg.)
ven., deriv. da nagia o naia 'razza, stirpe, genìa '
(nel 1753), dall'indostano naa o nag 'serpente '. naiàda,
forte / sanza danno di pecore o di biade. buti, 2-698: ninfa
jennaro, 127: qual ninfa in prati o qual mai naida in fonte, /
in fonte, / qual luna al ciel o qual fulgente stella. ariosto, sai
denti. -in una rappresentazione figurativa o plastica. ojetti, i-265: è
ogni di badasse a giuochi di tavole o di naibi [ecc.]. g
-tu se'qui, re di naibi o di scacchi? / col mio battaglio convien
erede secondogenito che, nella successione patrimoniale o di un titolo, seguiva il primogenito.
prime sono per lo più derivati del petrolio o del carbone; sono di struttura simile
erede terzogenito che, nella successione patrimoniale o di un titolo, seguiva il primogenito
punto la vita, ove va di servizio o ronore del suo re.
, che veniva costruita su una tomba o in cui venivano officiati i culti misterici
in una pignatta la radice del nalbavischio o del trifoglio. = voce di area
espressione erba nalda). o. targioni tozzetti, ii-543: erba nalda
nana, sf. region. anatra o oca domestica. p. petrocchi [
fra il nero, tela grezza russa, o nanchino. abba, 24: il
nanéggio). letter. essere o apparire di piccola statura, di ridotte proporzioni
, misera, insignificante rispetto a qualcuno o a qualcosa (una persona).
chiamata) naneggiano quattro giganti di fabbriche, o giganteggiano quattro nane meschinità di modernissima
. 2. figur. apparire o manifestarsi misero e meschino, privo di
: abbiate li vostri guanti di caprone o vitello o capriolo et imbeveteli nell'acqua
li vostri guanti di caprone o vitello o capriolo et imbeveteli nell'acqua nanfa e
stanza mortuaria'. cercare vanamente di coprire o di mascherare una condizione, una circostanza
precoce arresto d'accrescimento delle cellule, o alla riduzione del numero di divisioni cellulari
alla riduzione del numero di divisioni cellulari o a entrambi; dal punto di vista
congenito (per alterazione di qualche gene o per autofecondazione di piante a fecondazione normalmente
di piante a fecondazione normalmente incrociata) o acquisito (per condizioni particolari di un
per la somministrazione di determinati prodotti chimici o per interventi selettivi). =
che serve, che è adatto per impedire o per ritardare lo sviluppo naturale delle piante
nanizzare, tr. bot. impedire o ritardare lo sviluppo normale di una pianta
in cantilene per far addormentare i bambini o in espressioni come fare la nanna,
3. con valore di inter. o nanna! ', come espressione esclamativa
trasportato a significare un * uomo balordo 'o 'minchione ', perché s'esprime
certo modo un 'uomo dormiglione 'o 'addormentato ', quasi che in
per lo più ha valore fortemente iron. o, anche, iperbolico).
, di statura nano, doveva tirare due o tre salti, era la catedra del
intrattenimento, spesso, anche, come buffoni o pagliacci). -per estens.:
aspetto e un fisico sgradevole, insignificante o, anche, deforme (e può
e può essere usato come epiteto ingiurioso o può avere valore fortemente iron. o
o può avere valore fortemente iron. o, anche, iperbolico). dante
piccoletta la nana e delle grazie / o sorella o compagna e tutta sale.
la nana e delle grazie / o sorella o compagna e tutta sale. casti,
tuo fratello giovanni un cavallino nano, o forse più tosto un catellino per tenerselo
riduzione del numero di divisioni cellulari, o, dal punto di vista eziologico, a
di vista eziologico, a cause congenite o acquisite per particolari interventi selettivi, per
estens.: costituito da piante di statura o dimensioni ridotte (un giardino, un'
rami degli alberi naturalmente atti ad appiccarsi o eglino non s'appiccano posti a questo
non s'appiccano posti a questo modo o riescono nani. a. f.
4. per estens. che è o appare di altezza, di dimensioni,
un modo. ojetti, 1-9: o scetticismo è stata la filosofia di tutte le
davanti a qualunque ombra di potenza intellettuale o materiale è antica contro noi e meritata
so se è errato nello scrivere, o se pure vuole dire 'dare una
piè chi a cavai, chi dietro o nanti. -indica posizione (anche
è proprio, che si riferisce o che proviene, che è originario della
, il terreno sacro che circondava il nao o tempio. = voce dotta,
sono delle pecore in un prato, falchi o colombe per aria: e lui
.) e palm [ita < o] (v.).
abitan tonde ed oprano le frecce / o veston le selvatiche cortecce, / tutte
d'ogni sasso, d'ogni fonte o ruscello, d'ogni pianta, d'ogni
moltissimo napello infetta i monti / della rezia o pur l'alpi degli allobroghi. rosmini
rappresenta una colpa per chi 10 commette o lo accetta, ovvero un dolore, un
= adattamento italiano della voce milan. napi o nappi 'grosso naso '.
, nella sola milano si stampa quattro o sei volte di più che in tutto il
lezione del querciolo e fammelo stare sei o sette giorni a letto. carducci,
dimenticato) che veniva praticato con uno o anche due mazzi da 52 carte e
. persona che, in campo militare o politico (o, anche, in altre
, in campo militare o politico (o, anche, in altre attività),
letter. insieme degli aspetti (negativi o positivi) della personalità di napoleone i
di napoleone i (un'azione o un atteggiamento politico; e ha
napoleoniano, sm. letter. soldato o seguace di napoleone i. botta
mento tipico di napoleone i o che ricorda quelli di napoleone i.
, il complesso e l'apparato ufficiale o decorativo dei simboli e degli emblemi del
carattere, di tenacia, di risoluzione o, anche, alla tendenza egocentrica e
superbo, al piglio, ai comportamenti o, anche, agli oggetti a cui
] eroico, che so io? imperatorio o napoleonico. non ho mai visto infatti
m. -i). letter. congiunto o discendente di napoleone i. balbo
sostenitore, partigiano di napoleone i bonaparte o, anche, di napoleone iii.
non siete stati mai repubblicani, o monarchici, o napo- leonisti,
siete stati mai repubblicani, o monarchici, o napo- leonisti, o papisti,
monarchici, o napo- leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi,
napo- leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis
leonisti, o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis simi
papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutis simi, o ipocriti
, o dissolutis simi, o ipocriti, o socrati di costumi. c
simi, o ipocriti, o socrati di costumi. c. ferrari,
esagera tamente affettati, leziosi o, anche, con facilone
. 2. in dialetto napoletano o servendosi, in parte, di elementi
parlare, esprimersi in dialetto napoletano o cercando di imitare tale dialetto.
. modo di fare e di comportarsi o atteggiamento sussiegoso, cerimonioso, enfatico o
o atteggiamento sussiegoso, cerimonioso, enfatico o, anche, ciarlatanesco, eccessivamente espansivo
, esibizionistico, lezioso proprio dei napoletani o tradizionalmente attribuito ai napoletani.
che è tipico della città di napoli o dei napoletani, dei loro atteggiamenti
con riferimento a espressioni e stilemi letterari o a vocaboli per lo più entrati nell'
faciloneria, a leggerezza, a superficialità o, anche, a irresponsabilità soprattutto per
e i rapporti familiari e sociali, proprio o tradizionalmente attribuito ai napoletani appartenenti agli
, la mentalità, il temperamento, o ciò che è tipico di napoli,
se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino, io, napoletano, non
quanto la patavinita dalla prosa di livio o l'ibericità da quella di seneca. papini
papini, iv-377: venezianità di colorito o napoletanità di eleganza. pasolini, 9-15
2. appartenenza al dialetto o all'onomastica napoletana. b.
. anche -e). che è nato o vive a napoli o nel territorio circostante
che è nato o vive a napoli o nel territorio circostante; che esercita la
che esercita la propria attività a napoli o nel territorio circostante. - anche sostant
2. che è proprio, tipico o che si riferisce e riguarda napoli o
o che si riferisce e riguarda napoli o i suoi abitanti, la loro cultura,
mentalità (talvolta con allusione iron. o spreg. agli atteggiamenti sussiegosi, cerimoniosi
eccessiva). -anche: che è o era in uso nel territorio di napoli;
territorio di napoli; che si produce o veniva prodotto a napoli o ne viene
si produce o veniva prodotto a napoli o ne viene importato. boccalini,
festosa. -che si parla a napoli o nel territorio circostante (un dialetto)
(un dialetto). -anche: composto o scritto in tale dialetto. boccalini
italia, francese. -pizza napoletana o alla napoletana (anche semplicemente napoletana,
quei gialli zafferano e il sugo bolognese o napoletano. -unguento napoletano: pomata
semi bianchi orlati di nero. o. targioni tozzetti, iii-313: i più
. 3. sm. dialetto parlato o scritto a napoli e nel territorio circostante
alquanto forte. 7. sm. o f. plur. gastron. pasta alimentare
foggia, gli usi, i gusti o gli atteggiamenti, il comportamento degli abitanti
: estremamente cerimonioso, servile, affettato o, anche, enfatico, lezioso (
-dare del napoletano a qualcuno: considerarlo o giudicarlo esibizionista, frivolo, eccessivamente affettato
giudicarlo esibizionista, frivolo, eccessivamente affettato o lezioso negli atteggiamenti. cantoni, 206
, sm. invar. chi è originario o nativo della città di napoli, della
della città di napoli, della campania o, per estens., dell'italia
(e ha una connotazione scherz. o anche iron.). fanfani
fanfani, i-120: 'naporièllo 'o 'napurièllo 'suol dirsi scherzevolmente per
. mazzetto costituito da numerosi fili tessili o metallici, riuniti da un lato in uno
, e ha funzioni pratiche di impugnatura o, più spesso, carattere decorativo o
o, più spesso, carattere decorativo o distintivo (e può avere colori vivaci o
o distintivo (e può avere colori vivaci o essere particolarmente prezioso per arredi di
ogni suo moto del capo verso questo o quell'ufficiale, tutti inamidati sull'attenti
(con valore aggettivale): costituito o decorato con tali ornamenti; che forma
usa anche a denotare quell'ornamento di lana o di seta o di metallo, di
denotare quell'ornamento di lana o di seta o di metallo, di forma ovoidale,
talvolta il numero d'ordine delle compagnie o squadroni o batterie. dizionario di
d'ordine delle compagnie o squadroni o batterie. dizionario di marina, 492:
furini] punto interessato, anzi pochissimo o nulla stimava il danaro...
. 2. per simil. ammasso o fascio di elementi disposti in senso longitudinale
, un aquilotto, si direbbe, o qualche ibis favolosa, gira, rotea,
come una grossa nappa. -getto o zampillo a doccia. milizia, vii-349
cime di alcune erbe che di certo capillamento o rametti composte sono, come appunto sono
. v-1-308: intravedendo le chiazze di rapa o le rosse nappe del trifoglio.
. 5. region. cornice o mensola posta alla base della cappa del
giovannini, 5-9: sopra la nappa o cornice del camino troverete le osse che
6. ant. tovaglia o mantile di lino usato in funzioni liturgiche
. locuz. fare le nappe: spargersi o colare a rivoli, schizzare (con
, sf. conc. pelle di agnello o di capretto conciata con l'allume o
o di capretto conciata con l'allume o con i sali di cromo e usata
nappa3, sf. region. tazza o coppa di legno. redi,
terrestre. - anche con uso enfatico o iperbolico. aretino, vi-511: anch'
1-145: laccetto (della spada, sciabla o simile), è un cordone o
o simile), è un cordone o un passamano che, addoppiato e avvolto
schizzapi- scio, le sue uscite attese o impreviste, gli scatti e le scrollatina
quelle che pendono da frangie di tende o simili per ornamento. arbasino, 7-94
nappétto, sm. ant. ciuffo o mazzetto di filamenti vegetali, in partic
da fili appaiati per lo più di seta o di lana, da striscioline di cuoio
, sembrava vivol -milit. ornamento o distintivo di forma ovale, semisferica o
o distintivo di forma ovale, semisferica o appiattita, confezionato con materiale rigido ricoperto
se onori più nappina sangue (cadore) o nappina erba (belluno).
, sm. letter. coppa cilindrica o semisferica con piedistallo, di solito forgiata
metallo, vetro, ecc.) o anche di legno e artisticamente lavorata,
usava come utensile da mensa, per bere o per libare con solennità (e nell'
fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra
gigli, e inghirlandate i nappi / o garzoni sull'ara. zanella, 71:
-per metonimia: quantità di liquido o di bevanda contenuta in una coppa (
., con riferimento alle esperienze gioiose o dolorose dell'esistenza. bencivenni, 4-64
feccia, il mondo, / pietoso o stanco, l'obliò! zanella, 22
.]: 'nappo': vaso d'argento o altro metallo per mescere acqua alle mani
molto largo; vassoio usato per sostenere o presentare oggetti di pregio. monaldi,
più sovente adoperato per 'bacino 'o 'bacile '. 3.
= deriv. dal germ. hnapp o dal frane, hanap', cfr. lat
] solea rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca
rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra '1
nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra '1 pollice e l'indice
lambruschini, 5-173: le scope siano ricciute o, come dite, 'nappose '
napputo, agg. fornito di una o più nappe ornamentali. =
in partic., dei suoi fiori o dei suoi frutti. fr. colonna
barbaro, ii-92: trovammo etiam da cinque o sei ater nostri grandi come naranzi.
di sai trito, di suco di naranci o dell'agresto e del petrosillo tagliato pure
che si riferisce, che è proprio o caratteristico della città francese di narbona o
o caratteristico della città francese di narbona o della regione di cui essa è il
. 2. che è originario o nativo di narbona o che vi abita
. che è originario o nativo di narbona o che vi abita. - anche sostant
cui è contenuto nella proporzione dell'i o 2 per mille, e costituito da una
, sf. region. canzone, filastrocca o strofetta di carattere burlesco, satirico
. narcisata3, sf. azione o comportamento det tato dall'ammirazione
per le proprie qualità, reali o immaginarie. arbasino, 3-128: -e
persista a ritenere toccante una coloritura (o velatura) narcissica mobilizzata a toccarmi la
infan zia (narcisismo primario o infantile), nei quali sussiste
, sotto forma di persistenza parziale o di regressione (narcisi smo
pigrizia e quanto narcissismo essa contiene: o almeno quanta retorica. -per
-per estens. tendenza a sopravvalutare o a riconoscere come unica o preminente la
a sopravvalutare o a riconoscere come unica o preminente la propria civiltà, la propria
. psicol. persona affetta da narcisismo o eccessivamente compiaciuta delle proprie qualità, doti
) aggranfia il delitto alieno, reale o creduto, e vi rugghia sopra come
, che rivela tale tendenza; che deriva o manifesta un eccessivo autocompiacimento, eccessiva
, per difetto d'inibizione estetica: o morale. bonsanti, 5-306: nei
disinteresse per tutto ciò che non sia o non riguardi la propria persona.
, con bulbo tunicato, foglie lineari o anche cilindriche, stelo floreale afillo,
cilindriche, stelo floreale afillo, unifloro o plurifloro, fiori caratterizzati da una base
una corolla prolungata in un'appendice imbutiforme o a coppa, di colore bianco o
o a coppa, di colore bianco o giallo in una vasta gamma di sfumature
pseudonarcissus), che hanno fioritura primaverile o anche invernale in alcune varietà e presentano
con lor canestretti, / e portanmi o narciso o colocasia. bandello, ii-1093
canestretti, / e portanmi o narciso o colocasia. bandello, ii-1093: la
terra. d'annunzio, iii-2-268: o fonte dove edipo si lavò, /
che veste con eleganza ricercata e frivola o che si fa notare per i modi
tanto liscia non la giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda.
giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda. ghislanzoni, 16-135
persona compiaciuta e orgogliosa di se stessa o che nutre una stima eccessiva per le
. -a). che esprime autocompiacimento o stima eccessiva ai sé; narcisistico.
spuntano da tutte le parti poeti arcanisti o antiquari, narratori narcisi o mezzani e
poeti arcanisti o antiquari, narratori narcisi o mezzani e, per sostenere il mercato.
, agg. ant. derivato, composto o confezionato con fiori di narciso (un
fine di scoprire una personalità neuro-patologica dissimulata o la simulazione di un'inesistente infermità psichica
la simulazione di un'inesistente infermità psichica o al fine di far confessare all'interrogato
fine di far confessare all'interrogato (imputato o testimone) fatti veri che si presume
. -ci). che si riferisce o è proprio della narcoanalisi. narcoanestesìa
medie. stato psicofisico di semi-incoscienza o di coscienza e sensibilità attenuate, ottenuto
caratterizzata da un bisogno irresistibile di dormire o da attacchi improvvisi di sonno in condizioni
in forma primitiva (narcolessia idiopatica) o in concomitanza con altri processi morbosi,
. medie. persona affetta da narcomania o che abusa di sostanze narcotiche. narcomanìa
stanze stupefacenti, tossiche, o, nella pratica medica (chirurgica
) che vengono assunti mediante inalazione o per via endove nosa o
o per via endove nosa o rettale. -anche: la pratica, le
euforia che gli eteromani conoscono quando fiutano o bevono etere le prime volte,
della volontà, dello spirito critico individuale o collettivo, provocato da una condizione psicologica
di sonno initerrotto per la durata di io o 20 giorni; cura del sonno.
rilassamento muscolare, intorpidimento, insensibilità o incoscienza, se ingerito, inalato, iniettato
estens. che denota un'alterazione psichica o uno stato di semi-incoscienza e di torpore
2. figur. capace di attenuare o di eliminare l'attenzione, la coscienza
] quella teoria narcotica dell'arte moralista o pedaeogica, che già aveva contribuito ad
della neve, senza una punta aguzza o una asperità rocciosa; quell'ondulazione di
3. sm. ciascuna delle sostanze naturali o dei preparati artificiali o dei farmaci che
delle sostanze naturali o dei preparati artificiali o dei farmaci che producono narcosi, deprimendo
dei farmaci che producono narcosi, deprimendo o bloccando in modo reversibile il sistema nervoso
vitali; per azione sulla corteccia cerebrale o sui centri sottocorticali o sul midollo spinale
sulla corteccia cerebrale o sui centri sottocorticali o sul midollo spinale producono rispettivamente effetto
bisogna usar li narcotici, li quali o rendono il senso stupido o dii tutto
li quali o rendono il senso stupido o dii tutto lo levano. g. del
, ideologia, condizione psicologica, occupazione o attività che ottunde la coscienza e snerva
dai veri problemi, di cui costituisce o prospetta un rimedio in verità inadatto o
o prospetta un rimedio in verità inadatto o insufficiente. gioberti, 12-i-6: trattano
12-i-6: trattano gli studi come un trastullo o un narcotico innocente. guglielminetti, 2-130
uomini mi parvero sempre narcotici, alibi o ausiliari della viltà. gramsci, 1-15
cui è contenuto nella quantità del 4 o 8%0, che dà prismi incolori, insipidi
pupillare e la rigidità dell'occhio, o, nei casi più gravi, il
la narcosi con la somministrazione di farmaci o di sostanze stupefacenti; drogare.
2. figur. privare della volontà o della capacità di reagire; calmare,
gridano d'amoroso e orgoglioso spavento. o cercano di placare, narcotizzare, quei
cotognate, il cioccolatino. -rendere insensibile o indifferente a determinate attrattive. jahier
narcotiche; ridotto in stato di incoscienza o di insensibilità. 2.
nàrdino, agg. ant. composto o miscelato con essenza di nardo; estratto
odorose e medicinali, di origine orientale o anche europea, caratterizzate da profumo simile
(andropogon schoenanthus) ', nardo celtico o gallico', spigo alpino (valeriana centica
proprietà antispasmodiche e febbrifughe; nardo comune o italico: lavanda (la- vandula spica
tipica dei luoghi aridi; nardo indiano o indico: pianta erbacea (nardostachys iatamansi
, rizoma), appena raccolta o disseccata, e usata come aromatizzante o per
o disseccata, e usata come aromatizzante o per l'estrazione delle essenze profumate.
v. nardipistici. 2. balsamo o unguento composto con le essenze di tali
nardo i crini aspersi, / lira o viola o cetera loquace / dolce tenendo in
crini aspersi, / lira o viola o cetera loquace / dolce tenendo in man,
asaro] se si bee co 'l siero o con nardo o con acqua melata.
si bee co 'l siero o con nardo o con acqua melata. 4
= voce dotta, lat. nardus o nardum, dal gr. vàpso; o
o nardum, dal gr. vàpso; o vàpsov, di origine orientale.
-anche con riferimento agli stessi sporo- carpi o alla farina ricavata da essi.
musulmani e costituita da una boccia di vetro o di metallo piena di acqua odorosa in
di tabacco] a vivere dentro un chibok o ad esalare l'anima mia turchina e
nari delicate: assumere un atteggiamento schifiltoso o riluttante, improntato a degnazione o alterigia
schifiltoso o riluttante, improntato a degnazione o alterigia. bacchetti, 1-iii-760: il
marcio del tempo le nari chiudete / o mitigando l'asprezza / nella fiala soave
/ nella fiala soave dell'estro / o vagheggiando dall'alto / la vita che qui
l-i- -175: dividesi la testa, o diciamo faccia, in tre parti:
3. veter. narice falsa: estroflessione o plica cutanea posta nella parte superiore del
vitruvio narici nominate, coperte di quoio o di legno in modo che quel quoio
di legno in modo che quel quoio o legno si può alzare e abbassare, sì
sì come si vede ne i folli o mantici. 5. locuz.
ovvero narle, e da'portoghesi coco o noce indiana, grosso quasi quanto
narraménto, sm. ant. esposizione orale o scritta di fatti, di avvenimenti,
, avvenimenti, vicende; che assume o svolge la funzione di narratore, in
in tre maniere: cioè ch'ella o narrasse il nascimento di tutti o di
ch'ella o narrasse il nascimento di tutti o di alcuni dei o di un solo
nascimento di tutti o di alcuni dei o di un solo; overo contasse le geste
contasse le geste di più di loro o da alcuni operate; o per terzo raccontasse
di loro o da alcuni operate; o per terzo raccontasse le passioni e i
passioni e i casi a più di essi o pure ad un solo adivenuti.
, riferire, far conoscere, oralmente o per scritto, lo svolgersi di vicende
per scritto, lo svolgersi di vicende o di fatti storici in modo accurato,
e avvalendosi di un'appropriata struttura formale o di particolari tecniche e risorse stilistiche nel
narrazioni scritte di natura ufficiale, scientifica o artistica). ugo di
-in relazione con una prop. dichiarativa o interrog. indiretta. dante,
: pigliasi un vaso di vetro ben grosso o di terra bene invetriata,..
io ebbi a morire de le risa, o coccio, nel vederci una lettera che
del contratto è questa: che ciascuna o la maggior parte delle cose contrattate hanno
. magalotti, 23-75: sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna
sacre carte o profetizzanti alcuna cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna
cosa avvenire o narranti alcuna cosa passata o insegnanti alcuna regola per il vivere.
si pone, / che mosse di valore o di bieltate, / imagina l'amica
evo. -riportare, riferire parole o espressioni altrui. compagni, 2-11:
panigarola, 2-21: ti loderò, o signore, con tutto il cuore e andrò
affetti s'informavano alle lunghe veglie, o che il pellegrino e il frate accolti
narrassero di miracoli e di terrasanta, o che il vecchio barone raccontasse la storia
, paragrafo di un documento, pubblico o privato, che riporta concisamente i precedenti
i precedenti e le circostanze, particolari o generali, inerenti al fatto a cui concerne
narrativa, sf. narrazione orale o scritta di determinati fatti e avvenimenti,
anche con l'inserzione di elementi fantastici o inventati; racconto; descrizione, relazione
v-2-779: [fecero] nella narrativa o preambolo delle plenipotenze cadere la parola d'
, il racconto e anche il racconto o la novella in versi (narrativa in
novella in versi (narrativa in versi o poetica); genere narrativo. -
la descrizione particolareggiata; avvalendosi di mezzi o di tecniche narrative. b
vedere al popolo azzioni per ballo solo o per ballo accompagnato da armonia prima che
da armonia prima che si facessero vedere o narrativa- mente o rappresentativamente per parole.
che si facessero vedere o narrativa- mente o rappresentativamente per parole. b. fioretti,
consideriamo il costume sdegnoso da'poeti narrativamente o imitativamente figurato in alcuna persona. 2
, che ha per oggetto, contenuto o nne la narrazione, per lo più
, di avvenimenti reali (talvolta più o meno rimaneggiati e rielaborati), di
e rielaborati), di eventi fantastici o immaginari, per lo più in forma
questo [poema] si chiama esegetico o vero narrativo. b. segni, 9-200
imitazione narrativa in altra sorte di verso o in versi che fussino di più fatte
ciò è che gli episodi dell'epopea sono o possono essere molto più lunghi che non
134: il dramatico genere, o vogliam dire rappresentativo, sempre più dello
altre prosastiche, narrative, oratorie, edificanti o eccitanti. pasolini, 4-13: sopra
caratteristico del narrare, di una narrazione o della narrativa in genere; che riguarda
tipico dei eneri letterari che si fondano o hanno come ne espressivo il narrare
psicologia narrativa, quando uno si senta trascinare o di qua dalla vis comica, o
o di qua dalla vis comica, o di là dall'interesse drammatico? pasolini
(ed è anche detto infinito descrittivo o storico). 3. che scrive
testo narrativo che contiene l'esposizione oggettiva o comunque indiretta di fatti, vicende,
: le narrate dolcezze degli amanti, o donne, essere vi possono segno e dimostra-
narra, racconta, riferisce, occasionalmente o abitualmente, oralmente o anche per scritto
riferisce, occasionalmente o abitualmente, oralmente o anche per scritto, vicende, fatti
vicende, fatti, eventi (anche immaginari o inventati). boccaccio,
'nessuna prova autentica su la reità o l'innocenza di carma gnola
, intendiamoci, non per vaghezza di stile o di lingua, ma per le novità
1483: abbia buon garbo il narratore o piccolo, / pur che ascoltar si
narratore sempre lì a metter bocca. o si compiaccion ne'dialoghi? dialoghi a
ne'dialoghi? dialoghi a iosa; stentati o scipiti, non fa: come se
costituisce una testimonianza, un'attestazione, o ha una funzione esaltatrice, celebratrice.
, manifesta un determinato stato d'animo o un determinato sentimento (uno scritto,
atto di raccontare fatti e circostanze più o meno ampiamente, a voce o per
circostanze più o meno ampiamente, a voce o per scritto; racconto, ampio e
circostanze, avveni menti reali o immaginari, esposti per lo più secondo
2. per estens. descrizione o esposizione per lo più oggettiva di un
scientifico; trattazione di un determinato argomento o concetto. -anche: elencazione di una
quale si dicono le cose che sono essute o che non sono essute, come se
, e da l'azioni seguita il parlarne o con laude o con biasimo.
seguita il parlarne o con laude o con biasimo. b. davanzati, ii-285
3. opera letteraria, in prosa o in versi, di carattere narrativo.
poeta piegava sotto i terrori della solitudine o nella fiacchezza dell'inferma natura. pascoli
narrativo e contiene il racconto dei fatti o degli eventi che ne costituiscono il motivo
speroni, 1-2-240: il poema è narrazione o imitazion per narrazione, a differenzia della
, di raccontare, di esporre oralmente o per scritto fatti e avvenimenti reali o
o per scritto fatti e avvenimenti reali o immaginari. cesari, iii-233: questa
borghini, 6-iv-248: conforme alla natura (o uso che dir si debba) di
lo confermasse senza propria assegnazione del tempo o d'altre particulari minuzie in tal luogo poco
da un colonnato aperto (esonartece) o ricavato, in assenza di tale colonnato
il gato per riporre e conservare unguenti o oggetti nasaccio parlatore del signor cancelliere
notissima, che lo teneva nella nartece, o vero cassettina delle spoglie di dario;
e imponente; serie di grossi nasi o di persone con il naso grosso.
ma omic- ciuolo, anzi più tosto o albino o samoiedo. 2.
ciuolo, anzi più tosto o albino o samoiedo. 2. carattere di
seconda delle razze e degli individui. -fosse o cavità nasali', cavità simmetriche formate da
il suono di altrettanti 'bi 'o di altrettanti 'di '. di giacomo
da far uscire dal naso, completamente o in parte, l'aria proveniente dai
quali varia soltanto la risonanza orale, o anche, talvolta,
zioni di risonanza; le correlazioni di tensione o di nasauna di tali consonanti).
rendere nasale una vocale (con respiratorie o, anche, per vezzo, per motiviriferimento
ecc. j. - anche: emesso o = denom. da nasale1, col suff
; ma con urlo nasale / scilingua o ghigna s'altri gli contende; / di
con metonimia (conriferimento a uno strumento musicale o a un apparecchio radio che lo produce
negli elmi antichi, parte anterioreprominente, fissa o mobile, che serviva a proteggere il
errino, e si tira su nel naso o per fare starnutire o per far cadere
tira su nel naso o per fare starnutire o per far cadere dal cervello la pituita
decotti,... gli errini o nasali, i serviziali. citolini, 471
pronunciato con voce nasale (anche per burla o per ironia). tornasi di
delle particolari condizioni in cui è pronunciato o per influsso dei suoni che lo precedono
per influsso dei suoni che lo precedono o seguono (un fonema).
con diverse gradazioni intermedie. -nasalizzazione anorganica o espressiva: epentesi di una consonante nasale
tutto vegetante di nèi mostruosi, disse o russò, nasalmente: -che c'è
nasalità, sf. carattere di una voce o di un un ubbriaco nasa le taverne dove
nasare il tenuta mediante l'apertura totale o parziale delterreno e corse via con nasate diligenti
. le loro avventure: l'apertura o la chiusura della glottide; le opposi
non sia di bersaglio de l'arco o de l'archetto d'apollo o come un
l'arco o de l'archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de
l'archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de le muse, poiché
quadre del peso di sei caratti, 30 o 32 delle quali fanno un ducato;
. colpo dato col naso, sul naso o ricevuto sul naso. - al figur