, 14-42: qual in sé virtù celi o l'erba o '1 fonte / e
qual in sé virtù celi o l'erba o '1 fonte / e gli altri arcani
. -moto apparente della sfera celeste o di un astro: arco descritto apparentemente
: arco descritto apparentemente dalla volta celeste o da un astro (in partic. dal
seguito alla rotazione terrestre (1diurno) o alla rivoluzione della terra intorno al sole
con strumenti astronomici come i cerchi meridiani o i telescopi fotografici, intervallando però le
che da influenzia piove, / o che fa 'l tempo, cioè state o
o che fa 'l tempo, cioè state o verno, / ovver natura delle cose
. 4. capacità, possibilità o facoltà motoria del corpo, di una
un arto; impulso, stimolo nervoso o fisiologico che permette o suscita l'attività
, stimolo nervoso o fisiologico che permette o suscita l'attività motoria. dante,
croce, ii-73: dopo le ferite o contusioni de'nervi, corde o legamenti
ferite o contusioni de'nervi, corde o legamenti, sogliono rimanere ne gli articoli,
movimento della persona, di un arto o di una parte del corpo diretto a
un'azione, a esercitare un'attività o, anche, a esprimere uno stato d'
abitatrice sembra. fruchetta, 128: o smoderato ridere o il far del continuo
. fruchetta, 128: o smoderato ridere o il far del continuo e per uso
del continuo e per uso qualche stravagante moto o col capo o con altro membro sarà
uso qualche stravagante moto o col capo o con altro membro sarà cosa indecora o disdicevole
capo o con altro membro sarà cosa indecora o disdicevole al prencipe. carletti, 224
persona, graziosissimo, ne darà buona testimonianza o per dir meglio intelligenza. buommattei,
, 253: moto si fa o partendosi dal luogo dov'uno è o passando
o partendosi dal luogo dov'uno è o passando per alcun luogo mezzano tra 'l
luogo mezzano tra 'l principio e 'l fine o arrivando o accostandosi o considerando il luogo
tra 'l principio e 'l fine o arrivando o accostandosi o considerando il luogo al quale
e 'l fine o arrivando o accostandosi o considerando il luogo al quale s'ha pensiero
gesto-per estens. alterazione patologica. mimico o espressione gestuale o del volto chedalla croce,
alterazione patologica. mimico o espressione gestuale o del volto chedalla croce, ii-6: il
, invello. quanto mezzo eminentemente espressivo o rap- moto dei nervi: eccitazione,
piante. 6. ciascuna attività o movimento involontario delle funzioni fisiologiche o della
attività o movimento involontario delle funzioni fisiologiche o della vita vegetativa (o, anche
funzioni fisiologiche o della vita vegetativa (o, anche, provocato da alterazioni patologiche
, anche, provocato da alterazioni patologiche o da circostanze emotive). -in partic.
. gelli, i-118: l'uomo, o per il mal color del volto o
o per il mal color del volto o per l'inordinato moto de'polsi o per
volto o per l'inordinato moto de'polsi o per la debolezza o per mille altri
moto de'polsi o per la debolezza o per mille altri modi, gli conosce tutti
moti convulsivi. morgagni, 99: moto o compressione dell'intestino nell'atto di espellere
nel vuoto. -insieme di atti o di movimenti bruschi, esagitati.
sparso qua e là, un moto, o piuttosto uno stiparsi dei corpi più strettamente
loro. -atteggiamento di un personaggio o di un vosa. giraud,
: movimenti ameboidi animale rappresentato pittoricamente o plasti (v. ameboide).
truppe da un luogo a un altro o di impiego in posizioni diverse su un
secondo un disegno strategico preordinato; azione o mossa strategica; incursione, assalto.
incursione, assalto. -anche: movimento o evoluzione di truppe in parata o in
movimento o evoluzione di truppe in parata o in esercitazione. q q
trombe mostrasse uando si avesse a fermare o ire innanzi o tornare in- ietro,
uando si avesse a fermare o ire innanzi o tornare in- ietro, quando avessono a
si faccia con moto tale che non stanchi o disordini. montecuccoli, i-160: l'
daun gettò improvvisamente 30 ponti sulla marca o sia morava, nei contorni di jobischau,
. -viaggio, trasferimento, spostamento o partenza da un luogo; inizio o
o partenza da un luogo; inizio o tappa di un viaggio (con partic
ritenevano a ginevra sventuratamente sono cessate, o almeno lo temo. ora, il
moto. 8. azione insurrezionale o movimento rivoluzionario, che, ispirato a
, che, ispirato a princìpi politici o economico-sociali diversi da quelli del regime
, appare diretto a rovesciare un'autorità o un sistema politico costituito, ritenuto ingiusto
la mutazione... introduce forma diversa o cambia principe ed è fine ultimo di
ideali. -spedizione militare, impresa o episodio bellico; guerra, battaglia.
fare ogni opera per corrompere con doni o con promesse i prìncipi della nazione per
-in senso generico: azione, iniziativa o gesto risolutivo rivolto a un dato fine
determinati criteri di opportunità; preparativo o momento organizzativo di un'azione, di
: avvisaglia, indizio di un evento o di una situazione che sta determinandosi o
o di una situazione che sta determinandosi o chiarendosi. guidiccioni, 4-43: la
, deliberativo (di un organismo politico o istituzionale). machiavelli, 1-i-268:
. per estens. situazione politica, sociale o religiosa difficile, complessa, caratterizzata da
, complessa, caratterizzata da profondi mutamenti o da un'attività più o meno tumultuosa
profondi mutamenti o da un'attività più o meno tumultuosa e, anche, da
lacerazioni, travagli; manovra, iniziativa o movimento diretto al rivolgimento, al turbamento
, adattato, inserito in una cavità o, anche, posato in una sede appositamente
e fissato stabilmente con malta, cemento o altri materiali coesivi; incassato, infisso
di un mosaico, un elemento architettonico o costruttivo, uno strumento, ecc.
liscia in una caldara al fuoco, o murata. vasari, 1-881: volendo che
questo tetto sportasse tanto in fuori senza modiglioni o mensole che lo reggessino, fece que'
valore iperbolico, a indicare immobilità assoluta o saldezza agli urti. trissino, 2-3-91
sta saldo, immobile in una posizione o in un luogo determinato. i.
corpo si seppellisca appresso alla chiusura, o vero murato, del monasterio e chiostro
affrettavaio tuttavia, come se e'fosse stato o muratore o manovale, romanza, 115
come se e'fosse stato o muratore o manovale, romanza, 115: pietro lombardo
, quello che mette in opera mattoni o altri materiali refrattari per costruire o riparare
mattoni o altri materiali refrattari per costruire o riparare impianti destinati a resistere ad alte
-per simil. ape, vespa muratrice o muratora: insetto simile alle vespe,
simile alle vespe, che costruisce il nido o l'alveare con fango, sassolini e
. a qualche setta filosofica d'illuminati o di franchi muratori. bacchetti, 1-iii-324
costruiscono il nido entro cavità di alberi o di muri restringendo il foro d'accesso
piumaggio azzurro- cenerino sul dorso, fulvo o castano sul ventre e ali cenerine,
. nidifica nelle buche naturali degli alberi o nei nidi abbandonati dai picchi, e
loyola aveva istituita, la libera muratoria o massoneria. = deriv. da muratore
muratori (1672-1750), della sua opera o del suo pensiero. carducci
riferisce, che è proprio del governo o, anche, del modo di vivere
dell'esercito muratiano. -che deriva o si ispira all'ideologia liberale, riformista
carducci, iii-14-298: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e
: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e incanalare il romanticismo
a trattare argomenti sacri cui non credevano o almeno non sentivano. murattiano2 (muratiano
xix; che riguarda la persona o l'azione politica di napoleone luciano murat
di napoleone luciano murat (1803-1878) o dei suoi seguaci. mazzini, 66-4
del re gioacchino murat (1808-1815) o dipendente del suo governo (e il
. stor. atteggiamento di simpatia politica o, anche, di nostalgia per il
; che è improntato a tale disegno o lo sostiene (un atteggiamento politico,
sf. struttura muraria costituita da pietre o da laterizi sovrapposti gli uni sugli altri
di cemento, di mattoni, di pietra o di pietra da taglio, in calcestruzzo
ecc.). -anche: operazione o insieme di operazioni che tendono alla costruzione
muratura come il raddobbo di un bastione o d'una torre. -figur. banco
chiudere, del coprire con un muro o, anche, con una lastra di pietra
lastra di pietra cementata, una tomba o un loculo. cicognani, 13-494:
che pro tegge un porto o le terre litoranee dalla violenza del mare
le terre litoranee dalla violenza del mare o dall'erosione. -in partic. i murazzi
con funzioni di sostegno e di contenimento o anche di difesa. r. sacchetti
tal calma, mal rotta da quello zombare o ai radi cuiussi del giardiniere col terzomo
quel giorno l'effetto di un malagma o di un dropace! = voce dotta
. muricciolo, muretto di sostegno o di cinta. saccenti, 1-2-32:
terreno]... certe murelle o argini di terra che lo rattengono.
funzioni di sostegno e di contenimento, o, anche, contorna il tronco di
, contorna il tronco di un albero o costituisce la sponda di una fontana.
appoggiando la schiena. -rialzo o ripiano di muratura che racchiude il focolare
ore nella strada a misurar il mattonato o a logorar qualche murello. =
la muraena unicolor, quest'ultima nerastra o scura in modo uniforme; è predatrice
è predatrice vorace e, se disturbata o ferita, può attaccare anche l'uomo
e, talora, considerata un anfibio o un rettile, essendole attribuita la facoltà
bisce, per godere del calore del sole o, anche, per rispondere a fischi
un uncino, e con due canne o due legni un di qua e l'altro
, 104: dimmi: è favola o no che la murena / voli al fischio
perché, uscendo allo spesso dai vivai o dal mar, sogliono mordere i pescatori
tre dentro il collo d'un orcio o d'un'anfora. montale, 5-88:
collana formata da una catenella d'oro o di altri metalli preziosi. a.
anguilliformi privi di scaglie e forniti di una o più file di denti robusti; hanno
giardini, per delimitare campi e proprietà o, anche, per sistemare a balze
e nebbioso, porrai l'aminea maggiore o la murgentina. = voce dotta
-ge). region. roccia, rupe o rilievo montuoso a tavolato costituito da calcari
in par- tic., le olive o, anche, come medicamento; salamoia
conservasi [il cretmo] nella muria dell'o lio. garzoni, 7-569
, 7-569: i semplici [medicamenti] o sono 'acqua (come l'asfalto
, il garo, la muria) o da terra. -muria acida',
chiamanlo muria. 2. salsa o cibo preparato con viscere e interiora marinate
naturalisti è fissata per caratteristica della muria o sia sale salso. 4.
e, anche, 'vivanda in salamoia o condita con sale '; cfr.
chim. tipico, proprio del cloro o dei suoi derivati; che contiene,
contiene, che risulta costituito da cloro o da suoi derivati; combinato col cloro
vetri, non già combinato con essi. o. targioni tozzetti, i-243: l'
. -disus. acido muriatico deflogistizzato o ossigenato: cloro. tommaseo [
muriati diconsi le combinazioni dell'acido muriatico o marino con una base alcalina, terrosa
marino con una base alcalina, terrosa o metallica. tommaseo [s. v
; quest'ultimo comprende la 'picrite 'o lo 'spato magnesiaco ',
la 'mie mite 'o lo 'spato magnesiaco 'di thompson.
organo vegetale in genere). o. targioni tozzetti, i-63: dicesi [
ber ') quando è senza pelo o senza prominenze o solchi...
) quando è senza pelo o senza prominenze o solchi... muricato e sagrinato
e proprietà, costeggia strade di campagna o, anche, assolve a funzioni di
scoscesi, permettendone la sistemazione a gradoni o terrazzi coltivabili. nardi, 443:
artificiali e sostien la terra in tanti ripiani o terrazzi per via di muricce, siepi
terrazzi per via di muricce, siepi o altro, secondo la natura del luogo
gente a munirlo, alloggiandole nelle trincee o piuttosto dentro certe muricce di sassi che vi
esterno di fattura rozza, poco solido o cadente (e assume una connotazione spreg
baldinucci, 9: far muriccio, ammassare o ammontar sassi intorno a che che sia
capacità del pometo con mu- ricci o con siepe o fossa precipitosa, talché possa
con mu- ricci o con siepe o fossa precipitosa, talché possa impedire il
. il muriccio d'un orto, o d'una vigna. comisso, ii-298:
di libri, per lo più usati o di poco prezzo, esposti al pubblico
prezzo, esposti al pubblico su muriccioli o, anche, su bancarelle.
basso e di costruzione rustica che costeggia o chiude strade e viottoli, delimita e
e di contenimento di terreni scoscesi, o, anche, contorna una fontana
, anche, contorna una fontana o una fossa costituendone la sponda; muretto.
acqua, l'orlo di un precipizio o, anche, sul mare; spalletta
3. zoccolo, rialzo, gradino o serie di gradini di notevole rilievo che
corre lungo la facciata di una casa o di un palazzo con funzioni di rinforzo
fanciullo] drieto a guido al muricciolo o panca. fioretti, 1-102: montò in
: quando sono stracche le persone, / o fusse alcun di seder bisognoso, /
s'entra... in un vestibolo o andito... intorno al quale
d'altezza d'un braccio, poco più o meno, e di simile larghezza,
meno, e di simile larghezza, fatto o per uso di sedere o per difesa
larghezza, fatto o per uso di sedere o per difesa de'fondamenti. pananti,
guardan chi passa. fucini, 815: o pelché nun lavori, bighellone? /
partic., libri di scarso valore o usati e fascicoli popolari. -per estens.
né limoni, né melarancie da loro, o per altri per le vie, banche
per le vie, banche, muricciuoli o piazze. panciatichi, 32: io
posti digradanti riservati al pubblico in anfiteatri o in tribune, in cori, ecc
. buonarroti, 2-101: furono queste cattedre o troni collocati in cima delle tribune delle
medesime tribune alquanto piu alti de'muricciuoli o sedili, che le circondavano, fatti per
di una finestra per manovrarla più agevolmente o per affacciarsi sulla via. cellini
più d'un muricciolo'. averne fatte o viste di tutti i colori, avere
stomachevoli cosacce. -fare a calci o a cozzi coi muriccioli; cozzare coi
contro chi è troppo forte, misurarsi o disputare con chi è troppo potente (
: * fare a calci ', o 'a cozzi co'muricciuoli 'dicesi proverb
murex brandarii), dalla conchiglia giallastra o grigio-chiara fornita di parecchie punte (e
tinta nel sangue di quel pesce detto concula o murice, piglia il colore di porpora
cavarono gli antichi dal sangue del murice, o sia la porpora, tanto celebrata ne
osso di seppia, qualche turri- tella o qualche mùrice. 2. sostanza
-per metonimia: stoffa, tessuto o, anche, veste tinta con la
di quattro lunghe punte che, sparso o gettato in gran numero sul terreno di
numero sul terreno di battaglia, impediva o rallentava l'avanzata del nemico; tribolo
marine caratterizzate da conchiglie turbinate, spinose o rugose con canale allungato e quasi chiuso
. ele vato, sublime o, anche, paludato e pomposo (lo
cresce sui muri, sulle macerie o, anche, sulle rocce (una
'. murìd, sm. novizio o discepolo di un maestro di misticismo musulmano
sm. ant. sale usato per sacrifici o per cerimonie nell'antica religione pagana.
sf. gioco che consiste nell'avvicinare o nel colpire un determinato bersaglio (un
colpire un determinato bersaglio (un boccino o un piccolo sasso) con il
con il lancio di un sasso appiattito o di un altro oggetto; sussi,
è [il maglio] mica da sarti o da barbieri, / com'il girar
barbieri, / com'il girar la forma o le morelle / od altri giuochi deboli
a 'fabbricare ', e poi, o lettore, sappici dire che titolo merita
volventi me mirando, vidi uno ascalabote o vero murilego, che era stato causa di
murino1, agg. che è proprio o caratteristico dei topi; che deriva o
o caratteristico dei topi; che deriva o è trasmesso dai topi (una malattia
vela usata per il trasporto di merci o di materiali lungo il corso del nilo
variato, prodotto dall'acqua che scorre o che zampilla o che lambisce la riva
dall'acqua che scorre o che zampilla o che lambisce la riva. -in partic
sciacquìo delle onde del mare sulla battigia o sugli scogli; chioccolio di un ruscello
defonti. carducci, iii-4-48: scendevi, o addua, con desio placido, /
murmure sommesso. 2. suono o rumore fievole o soffocato, appena percepibile
2. suono o rumore fievole o soffocato, appena percepibile o, anche
rumore fievole o soffocato, appena percepibile o, anche, attutito dalla lontananza
nell'orecchie allor che mugge / la tromba o 'l corno in murmure depresso. monti
ai vetri. / che brontoli, o bombo? panzini, ii-98: più
3. mormorio prodotto da una o più persone che parlano a bassa voce
più persone che parlano a bassa voce o contemporaneamente; brusio indistinto di più voci
murmureggiante, agg. letter. che appare o è percepito come un mormorio o un
appare o è percepito come un mormorio o un brusio indistinto. e
di calce- struzzo, ecc.) o di varia consistenza e misura (
la necessità e la destinazione del manufatto o dell'edificio in cui è inserita e
un edificio, di solito verticale o con un'inclinazione calcolata per contrastare le
verde. petrarca, 318-8: per trunco o per muro edera serpe. boccaccio,
bozze: rivestito con pietre squadrate grossolanamente o con bugne. - muro a calcina
a mano: costruito interamente con pietre o mattoni. -muro a riseghe: che
lo più si usa per costruzioni rustiche o provvisorie, per recinzioni, per sostenere
elementi cementati da fango. -muro fuori filo o fuori piombo: che ha le facce
: che poggia su un terreno instabile o su un solaio, anzi che su
a file di mattoni. -muro pieno o sodo: compatto e massiccio, senza interstizi
: compatto e massiccio, senza interstizi o spazi vuoti fra gli elementi che lo compongono
-muro scoppiato: che forma una protuberanza o un rigonfiamento. -muro sghembo: che
trattone se vi fusse cosa alcuna o munizione. vasari, i-299: sopra
qualunche persona che averà muri a secco o a calcina alti braccia tre almeno che
determinazione che specifica la funzione (tecnico-edilizia o socio-giuridica) a cui assolve tale struttura
cui assolve tale struttura in sé considerata o, più spesso, nel contesto edilizio
edilizio in cui essa è inserita, o l'uso a cui è adibita. -muro
continuazione di un ponte. -muro cieco o morto: che non ha o che
cieco o morto: che non ha o che non presenta in vista finestre o
ha o che non presenta in vista finestre o altre aperture. -muro circondario o di
finestre o altre aperture. -muro circondario o di cinta: che circonda una proprietà
n. 1. - muro confinario o divisorio: che divide due fondi finitimi
d'appoggio', parapetto di una finestra o di una terrazza. -muro di controripa'
. controripa. - muro di faccia o di facciata: che costituisce la facciata
e si contrappone al muro in elevazione o fuori terra). -muro di scarico:
di scarico: che sostiene un arco o una volta. -muro di sostegno o
arco o una volta. -muro di sostegno o di terrazza: che sostiene dal basso
, un terreno coltivato in zone collinari o montuose (e con riferimento alla sede
di cemento armato. -muro di tramezzo o divisorio: parete sottile che separa gli
... della fabbrica nel muro o nel suolo proprio. e poi si
del soccorso per indicare che mediante alcuni sfori o finestroni scaricatori praticati a diverse altezze nel
praticati a diverse altezze nel muro intermedio o muro di mezzo... era destinato
quelli che non hanno aperture d'usci o finestre; 'muri divisori ': quelli che
ad una terrazza, ad una finestra o simile. tarchetti, 6-ii-544: la
di costruzione elei muro di cinta o divisorio, cedendo, senza diritto a compenso
inferiori sono formati da enormi blocchi squadrati o appena sbozzati e risalgono al tempo di
pratolini, 11-606: corrado dice: « o muro del pianto, hai versato abbastanza
-muraglione costruito a riparo di un argine o come sostegno di un lungofiume.
adibito, di solito, a residenza o ad abitazione; casa, dimora.
-in partic.: luogo di detenzione o di reclusione; carcere. pellico
per lo più monotona, senza interessi o possibilità di cambiamenti o di novità.
, senza interessi o possibilità di cambiamenti o di novità. giusti, 4-i-103:
vita tolti. leonardo, 2-120: o misere genti, a voi non vale le
l'essere in moltitudine, non le case o palazzi! sanudo, 41: era
città o della cinta più antica; fuori della zona
/ fra boschi antichi fuor di fossa o muro / e spiar lor covil per lunga
fiaccole e palle e fuochi lavorati tratti innanzi o in dietro. tasso, 17-9:
. -diritto delle mura', dazio o gabella sulle merci introdotte in una città
-per estens. argine di terra o di mattoni crudi eretto sul perimetro di
non per le mura e per la contrada o altra cosa sensibile, ma per voi
di un castello, di una fortezza o, anche, di un edificio particolarmente
, 2-87: per combattere muri di mare o torri, tolli le galee, e
, ch'erano state gettate a terra o conquassate dah'artiglierie, furono risarcite.
, 1-2-375: sia ca- steuo rovinato o no, ogni volta che si dice mura
no, ogni volta che si dice mura o muro sempre s'intende un castello o
o muro sempre s'intende un castello o luogo fortificato e munito. palazzeschi,
. rudere monumentale di una costruzione antica o di una cinta muraria. dante,
qualche grande edifizio. leopardi, 1-1: o patria mia, vedo le mura e
. 7. via, passeggio o viale che costeggia un tratto della cinta
che costeggia un tratto della cinta urbana o che sorge sull'area dei bastioni.
-parete verticale formata da elementi naturali o da materiali ammonticchiati o sovrapposti. c
da elementi naturali o da materiali ammonticchiati o sovrapposti. c. i. frugoni
tetti dove uno può nascondersi. -schiera o fila compatta di persone (per lo
per lo più configurata come elemento divisorio o interposto fra due luoghi, due spazi
-struttura anatomica con funzioni di contenimento o di separazione; setto divisorio. d
la lingua stesse come dentro una siepe o un serraglio. -parte anteriore della vulva
di intralcio, di difficoltà (materiale o morale). lacopone, 1-58-108
e la piazza è una nebbia sì folta o uno muro sì grosso che non vi
il populo di quello che fa chi governa o della ragione per che lo fa,
potermi frenare! -ciò che costituisce o crea una separazione, che causa difficoltà
separazione, che causa difficoltà di comunicazione o la preclude del tutto; divisione netta
. 15. geol. superfìcie verticale o poco inclinata di una faglia. -anche
che li ricuopre, e 'muro 'o 'letto 'quella che trovansi al
tre pareti (rispettivamente muro di rimbalzo o di fondo, di battuta, di
di gomma, colpendola con la mano o con una paletta, contro una parete
particolarmente ripida che gli sciatori affrontano diagonalmente o in picchiata. -nella pallavolo,
con alcuna superfluità di carne ne'piedi o in alcuna parte del corpo, la
a muro ». -appoggiato o accostato alla parete (un mobile);
comune una parete; in due case contigue o, anche, nella casa contigua;
un poco asgiato, il quale avea nome o era chiamato capodoca, assai nuovo squasimodeo
essere ascoltati e spiati anche nei luohi o negli ambienti che si reputano più sicuri e
muro! -buttare, gettare castagne o fave secche al muro: compiere uno
risultato; affaticarsi vanamente contro l'indifferenza o l'ostilità altrui. gualteruzzi, 95
un'andatura guardinga, che denota timore o vergogna; cercare di evitare gli incontri
affaticarsi vanamente, non ottenere alcun risultato o nient'altro che il proprio danno.
che il muro ne darà un'altra o ne renda due: colpire qualcuno con
; essere come dire al muro (o anche in forma ellittica al muro):
che oppone un'assoluta indifferenza alle parole o alle richieste altrui, che non presta
non risponde, non obbedisce a esortazioni o a consigli. sacchetti, 48-48:
col muro. -parlare senza riferimenti personali o alla generalità degli uomini. frottole
di clausura. dominici, 4-68: o poveretta qualunque se'quella che hai avuto
colori che si dànno in muro secco o sia a guazzo o sia a oglio.
dànno in muro secco o sia a guazzo o sia a oglio. -mettere al
tedesche -era sempre possibile che un giorno o l'altro facessero ostaggio anche di una
al muro: affrontarlo con tono minaccioso o risoluto per obbligarlo a rispondere o a
minaccioso o risoluto per obbligarlo a rispondere o a riconoscere le
che non possa scappare alle nostre ragioni o richieste. cantoni, 537:
al muro: costringere con modi risoluti o anche violenti ad accondiscendere ai propri desideri
di un dilemma; impedire di sfuggire o di evitare una condizione imbarazzante o due
sfuggire o di evitare una condizione imbarazzante o due pericoli ugualmente molesti. -anche:
ai muri', avere un uditorio esiguo o, addirittura, nullo. -anche: parlare
-anche: parlare a un uditorio indifferente o ostile. tommaseo [s. v
. il parlare a chi non intende o non vuole intendere: parlareal muro.
: provocare da sé il proprio danno o la propria rovina. savonarola, 7-ii-181
per alludere a fatti malnoti, oscuri o vergognosi svoltisi in un ambiente chiuso e
in un ambiente chiuso e ristretto, o che qualcuno ha interesse a continuare a
bandito. di meglio, lxxxviii-11-91: o buon tempio di giano, / chi
mal? gli sparti / senza sossidio o arti. -e fuor del prato /
invece si dimostra refrattario a ogni consiglio o richiesta). tommaseo [s.
. ant. morone è registr. da o. penzig. murra,
con lo spato fluore, con pagata o anche con la porcellana). -anche
, fra cui la murray a paniculata o exotica, che è anche coltivata a scopo
. murra. -anche: oggetto ornamentale o vaso fabbricato con la murra.
di murra ', da murra (o murrha) '. v. murra.
murino), agg. che è proprio o caratteristico della murra. -in partic
quello che noi qua chiamamo vayvoda o palatino essi chiamano murza. =
ant. caratterizzato da mantello nero o scuro tendente al rossiccio (un
che soggiornavano presso la vetta dell'olimpo o, secondo un'altra tradizione, sull'
affidata la tutela di un'arte particolare o di una determinata attività artistica, scientifica
alberi neri e mostri, nella tracia o in tessaglia, e ti chiamavano la musa
chiamavano la musa. altri dice calliòpe o clio. -in un'invocazione,
dante, inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'
inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate; /
, or m'aiutate; / o mente che scrivesti ciò ch'io vidi,
tua nobilitate. ugurgieri, 1: o musa, ricordami le cagioni, uale
rivolgere cotanti casi. boccaccio, iii-366: o sacre muse, le quali io adoro
tal guisa cercando. tasso, 1-2: o musa, tu che di caduchi allori
il mio canto. baldi, 71: o sacre muse, / cui nulla invidioso
, 16- ii-93]: correte, o muse, al lago di maciuccoli, /
le sacre torri. monti, x-1-267: o muse, o sante dee, la
. monti, x-1-267: o muse, o sante dee, la vostra arcana /
ferma e stanca / mente richiama, o musa, e mi sia scorta.
ivi i fratelli. / intuona, o musa mia, gl'inni novelli. s
? quasimodo, 6-13: narrami, o musa, l'uomo dall'agile mente
che cadde troia. -come simbolo o rappresentazione allegorica dell'arte e, in
chiacchiere dolci e con le carezze; o, se per cagion sua accada altra
, a essa legato da sentimenti amorosi o di devota amicizia. - anche con
. - anche con uso scherz. o iron. boccaccio, 1-ii-25: tu
donna che ispirò altri ad opere poetiche o altre che meritino lode di belle:
, letteraria; produzione, opera letteraria o poetica. -anche: il complesso degli
prima ch'ella mi si raffreddi, o ch'io m'annoii; e la
aver dato un addio alle muse, o piuttosto che le muse mi abbiano abbandonato
si manifesta nello spirito di un artista o di un poeta e lo porta a
loro insoffribile, vivi vennero derisi, o peggio, morti avranno gli elogi di
viti. 6. condizione ambientale o spirituale, sentimento o passione che ispira
. condizione ambientale o spirituale, sentimento o passione che ispira o stimola l'attività
spirituale, sentimento o passione che ispira o stimola l'attività artistica e, in
, in partic., la poesia, o ne costituisce l'argomento; fonte,
delle muse: non costituire una compagnia o un insieme eccessivamente numeroso. fanzini,
tra le muse: applicarsi agli studi o all'attività poetica. boccaccio, dee
larghissime di quella / pianta che musa o bananier s'appella. casati, 1-88:
... con collane di conterie o di grani di n'zobugo (musa ensete
per la produzione della fibra detta abacea o canapa di manila. = dall'ar
, per la simiglianza del sapore o del profumo del suo frutto. musa4
. niccolò da correggio, 1-30: o di sambuchi o di canne o di scorza
da correggio, 1-30: o di sambuchi o di canne o di scorza / fistole
1-30: o di sambuchi o di canne o di scorza / fistole, tibbie,
persona (con valore scherz. o spreg.). sacchetti
di musa: scambiarsi un'occhiata significativa o allusiva; ammiccare. giaccheri, 4
-assumere un'espressione stupita, attonita o interrogativa, senza osare di parlare.
diciamo: 'che musi tu? 'o 'che sta colui a musare?
che sta colui a musare? 'o vero 'alla musa '.
sul volto sentimenti di scontentezza, disagio o ripugnanza. grazzini, 3-1-234: mi
sporgenza a forma di muso di cane o di leone. vita di cola
apparente; infiorescenze a forma di spighe o formate da cime riunite a pannocchia;
a pannocchia; fiori zigomorfi, ermafroditi o unisessuali; ovario triloculare; frutto a
; ovario triloculare; frutto a capsula o a bacca; semi farinosi con endosperma
.. e le muse e apollo musagete o vogliam dire guidatore delle muse e bacco
che si riferisce, che è proprio o peculiare dell'opportunismo o degli opportunisti;
che è proprio o peculiare dell'opportunismo o degli opportunisti; che rivela o che è
opportunismo o degli opportunisti; che rivela o che è determinato da un atteggiamento utilitaristico
il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria. gramsci, 4-49: si ha
sf. caratteristica di ciò che è o appare adeguato a una situazione determinata,
altra tale maniera di essere, di azione o di sussidio, collo stato in cui
di un luogo, di una città o anche di una regione, in partic.
è adatta a far conseguire un intento o a far attuare un progetto nelle migliori
lasciata scappare, lui rali di gran virtù o per l'altezza strana. giordani, i-io
a parecchi usi - possibilità o facoltà di compiere un'azione; civili.
fauci. 3. situazione reale o evento che fornisce l'imcibo, di
: bisogno cor pulso iniziale o l'argomento a un'opera lettera
dei fatti, si risolvono sempre, presto o tardi, proprio a danno della parte
da colonne per opportunità degli offici sottoposti o de'magistrati. gemelli careri, 1-iv-189:
fisiologica (di 4. mezzo o appoggio che serve a raggiungere = voce dotta
semplici, ma non meno que'composti o artificiali o causali che a tutt'ora
, ma non meno que'composti o artificiali o causali che a tutt'ora vengon in
a quelle che avessero la faccia lentigginosa o con segni di vaiuolo, si daranno
-pertinente allo svolgimento logico di un discorso o di un tema, a una dimostrazione,
n-ii-321: percioché ogni persuasione si fa o con gli argomenti o muovendo gli affetti o
persuasione si fa o con gli argomenti o muovendo gli affetti o mostrando i costumi
o con gli argomenti o muovendo gli affetti o mostrando i costumi, dee egli fra
roma, in quella erudizione che opportuna o no egli accumula nelle sue terzine.
posizione geografica, per la collocazione altimetrica o per la vicinanza ad altre località (
strategica; utile a fini di difesa o di offesa. giuseppe flavio volgar.
sti. fiaccai, 36: quindi cercando o frutti o dolci erbette / per dar
fiaccai, 36: quindi cercando o frutti o dolci erbette / per dar sollievo alla
spavantosa gioia. 5. che accade o è compiuto al momento giusto; fatto
generico: che càpita in una circostanza o che può avvenire; eventuale; sopraggiunto.
. 6. che reca giovamento o apporta vantaggi, anche in considerazione del
io fui » e, con tal confessione o bugia opportuna, scolpato di sì gran
scudi 200... verranno opportuni o per la spesa della stampa...
per la spesa della stampa... o per la condotta mia e delle mie
faccia. -adatto a un impiego o a un uso determinato (uno strumento
armonia e alla bellezza di un'operad'arte o di una costruzione. 5. maffei
momento adatto, quando la sua presenza o il suo aiuto sono richiesti eindispensabili. -
abbandonava di vista. varano, 1-321: o amico, o padre / che tal
. varano, 1-321: o amico, o padre / che tal ben sei per
le deliberazioni degli altri organi di governo o della signoria. g. villani,
. e letter. in modo più o meno radicalmente opposto, contrario; al
opposto a una foglia (un fiore o un'infiorescenza). = comp
= comp. da opposito (o opposto) e foglia (v.)
= comi), jda opposito (o opposto) e petalo (v.)
= comp. da opposito (o opposto) e sepalo (v.)
quando giove si truova con la luna o con mercurio in opposito o in quadrato
con la luna o con mercurio in opposito o in quadrato aspetto. patrizi, 3-21
, diverso, alieno (per natura o per qualità). boccaccio, 1-ii-197
. 7. geom. vertici o lati oppositi: vertici o lati opposti
geom. vertici o lati oppositi: vertici o lati opposti (v. opposto,
; contro. -anche: in azione o in posizione di difesa o di attacco
in azione o in posizione di difesa o di attacco (di un esercito rispetto a
questa mirabile cosa, forse più tosto o meglio avvedutosene che alcuno degli altri,
son stati in lombardia fosser stanchi o inviliti, al re finalmente non manca modo
sanno e saperanno quanti stigliani siano usciti o siano per uscir da matera. tocci
oppositore. soffici, v-1-221: in tre o quattro ore [il pittore] aveva
contesta, contrasta, ostacola un'azione o lo svolgersi di un evento. c
grido d'azione trovi oggi ancora oppositori o esitanti in italia. 3. membro
oppositore del passato e dell'avvenire, o del prossimo passato e dell'imminente avvenire
-che consiste in un'opposizione ideologica o politica. gobetti, 1-i-829:
di qualche opposizione quel mio concetto, o io mi sarei appagato al vostro intendimento
mi sarei appagato al vostro intendimento, o vi avrei detto gli argomenti che mi
, discorso inteso a contrastare una persona o un'azione o un'iniziativa altrui;
a contrastare una persona o un'azione o un'iniziativa altrui; resistenza, avversazione
, di natura materiale (comportamento) o legale (atto giuridico), purché
la propria resistenza a un'azione (attuale o prevista come futura) di un altro
considerata illegittima e lesiva dei propri diritti o interessi legittimi. -in partic.:
, al fine di impedirne il compimento o, più spesso, il verificarsi o
o, più spesso, il verificarsi o il permanere degli effetti; a seconda
un provvedimento amministrativo in corso di formazione o già emanato) e yopposizione processuale,
sia un intero procedimento sia una sentenza o altro provvedimento decisorio del giudice (come
ingiuntivo, opposizione all'intimazione di licenza o di sfratto, opposizione all'esecuzione,
opposizione contro la sentenza passata in giudicato o comunque esecutiva pronunciata tra altre persone quando
sentenza, quando è l'effetto di dolo o collusione a loro danno. codice di
. contestazione della validità di un contratto o di un altro atto giuridico; impugnazione.
di comodo: che è concordata più o meno segretamente col governo in modo da
... divide sempre con più o men forza il parlamento. botta, 6-1-
l'alternanza al potere dell'uno o dell'altro partito a seconda dei
impedire che un esercito reale non passi o alpi o fiumi, bisogna procurare non
un esercito reale non passi o alpi o fiumi, bisogna procurare non tanto di
quanto di renderli, con l'opposizione o di eserciti grossi o di città gagliarde
, con l'opposizione o di eserciti grossi o di città gagliarde, inutili e di
8. giustapposizione di entità diverse o opposazietà e crescere colla opposizione dei mali
; contrapposizione; contrasto fra concetti o situazioni o aspetti della realtà o di una
contrapposizione; contrasto fra concetti o situazioni o aspetti della realtà o di una particolare
concetti o situazioni o aspetti della realtà o di una particolare condizione. dante
, e poi specificatamente la opposizione, o relativa o contraria o privativa o contradittoria
poi specificatamente la opposizione, o relativa o contraria o privativa o contradittoria. saraceni
specificatamente la opposizione, o relativa o contraria o privativa o contradittoria. saraceni, ii-322
, o relativa o contraria o privativa o contradittoria. saraceni, ii-322: l'uomo
: relazione di esclusione intercorrente fra termini o fra proposizioni. castelvetro, 8-2-198:
, perché questa opposizione si dee considerare o in un genere medesimo o in due generi
dee considerare o in un genere medesimo o in due generi diversi. rosmini,
1-43: passando la terra da m in o ed il pianeta da m in c
relazione di differenza che intercorre fra due o più fenomeni, dovuta alla presenza di
i cui termini sono differenziati dalla presenza o dall'assenza di un determinato coefficiente.
casa dello stesso colore sulla stessa colonna o traversa del re avversario. 21.
percosso e l'osso si rompa altrove o nell'opposita parte. = voce
gli opposizionisti ammettono tutti una qualche identificazione o unità degli opposti, inattingibile alla mente
trario; da un punto di vista o da una posizioneideologica opposta. buonarroti
bene se il poeta ammiri il suo mondo o lo critichi o gli sia indifferente.
ammiri il suo mondo o lo critichi o gli sia indifferente. -per opposizione di
. in posizione affrontata, contrapposta. o. targioni tozzetti, i-289: la corolla
in opposizione (un corpo celeste) o caratterizzato da opposizione (un aspetto,
ser donati, 11-374: gli sguardi o aspetti de'pianeti... sono
uguale col quale fa coppia. o. targioni tozzetti, i-57: opposti [
vengono dal medesimo piano ed uno dirimpetto o di contro all'altro. idem,
contrastante, radicalmente diverso (per natura o per qualità). g. cavalcanti
proposto quisito possono occorrere due eccessi, o difetti, l'uno all'altro affatto
altro affatto opposti, ma amendue degni o di censura o di briglia. v
opposti, ma amendue degni o di censura o di briglia. v. riccati,
o correnti politiche massimalistiche di destra e di
, hanno come scopo comune, palese o nascosto, il sovvertimento di uno stato
.. di negare le cose oppostegli o d'alieggerirle o di ricoprirle. f.
negare le cose oppostegli o d'alieggerirle o di ricoprirle. f. porta,
in posizione simmetrica rispetto a un punto o a una retta (una figura geometrica
sieno le opposte iperbole riferite agli assi o diametri, secondo che e retto o obbliquo
assi o diametri, secondo che e retto o obbliquo l'angolo delle coordinate.
dalla medesima parte chg. -vertici o lati opposti: due vertici o due lati
-vertici o lati opposti: due vertici o due lati di un poligono con un
altro si trovino n — 1 vertici o rispettivamente n — 1 lati. grandi
estremi di un diametro di una circonferenza o di una sfera. 15. matem
contrario di una data cosa; concetto o sentimento radicalmente contrario a un altro;
1-171: vede oppresso il pupillo, vedova o men possente, desidera d'aiutarlo come
e massimamente artefici della cittade, contado o distretto di firenze. savonarola, 7-ii-125
: quando erano [gli artigiani] o non sodisfatti delle fatiche loro o in
] o non sodisfatti delle fatiche loro o in alcun modo dai loro maestri oppressati,
vorrà oppressare la libertà e con parole o con decreti cercherà di far danno allo
uno stato di cose, un disagio fisico o morale, una malattia, ecc.
fusse oppressata da qualunque pas- sion corporale o spirituale o tentazione diversa, prese fidanza
da qualunque pas- sion corporale o spirituale o tentazione diversa, prese fidanza in dio
per acquistare gloria, onore, loda o fama, farebbe ingiuria od oltraggio al
ingiuria od oltraggio al prossimo, oppressandolo o infamandolo o in altro modo non dovutamente
oltraggio al prossimo, oppressandolo o infamandolo o in altro modo non dovutamente offendendolo.
/... vista la donzella o peregrino / oppressar da'ladroni, entra in
volesse opressare o mettere in suprizio o in mina. ser
volesse opressare o mettere in suprizio o in mina. ser giovanni, 3-275
e dubbiosi a chi si dovesse occorrere, o quelli che ne offendevano di sopra o
o quelli che ne offendevano di sopra o vero alle turme che già con le
la vite all'arbore troppo prossi- mana o ella farà impedimento al crescimento dell'arbore
ella farà impedimento al crescimento dell'arbore o ella sarà oppressata da lui. benvenuto da
suol prostesa / l'asia immobile, o re, da enorme pondo / oppressata.
di cose, da un disagio fisico o morale, da una malattia, ecc.
si rimane spettatrice debole e triste, o talor anco forte o ripugnante, ma pur
debole e triste, o talor anco forte o ripugnante, ma pur combattuta e oppressata
colli e coste che non sieno oppressati o sotto altri monti che le adombrino o
o sotto altri monti che le adombrino o soffochino. oppressatóre, agg.
di obblighi; condizione di servitù politica o sociale; sopruso, vessazione, tirannia
mediante i quali tale sopraffazione si esercita o si manifesta. g
sopraffazione a danno delle persone più deboli o disagiate (e per la morale cattolica
dio). savonarola, 1-86: o signori della italia, volete voi lasciare
l'ignoranza. 2. offesa o danno grave recato a una persona intenzionalmente
: le conseguenze rovinose di tale offesa o danno; la rovina della persona offesa
danno; la rovina della persona offesa o danneggiata. fiore di virtù, 1-86
persona, e questa si chiama oppressione o in avere o in persona, ovvero ingiuria
questa si chiama oppressione o in avere o in persona, ovvero ingiuria. s.
conculcazione; riduzione o annullamento di libertà, di potere;
della libertà. -lo sventare o il soffocare una congiura. davila,
moti interiori dell'animo oppure da eventi o circostanze avverse, sfavorevoli, fastidiose)
. 2. che rappresenta o costituisce un sopruso, un abuso,
capisci? ». -che ostacola o impedisce la nascita o lo sviluppo di
-che ostacola o impedisce la nascita o lo sviluppo di qualcosa. einaudi
einaudi, 1-172: quando avremo unificato o parificato il sistema tributario e ci saremo
l'oro / là tra 'pannoni o ne le mine ibere, / se improvvisa
dell'aria gemono, ed alle strette più o meno gagliarde che ricevon da essa o
o meno gagliarde che ricevon da essa o respirano o maggiormente oppresse rimangono.
gagliarde che ricevon da essa o respirano o maggiormente oppresse rimangono. -travolto,
immobile così che sembra oppressa dal sonno o escita dal senso, con la faccia
, per rodere dimani i fetidi avanzi o cader di fame o tenersi in vita
dimani i fetidi avanzi o cader di fame o tenersi in vita divorando il cadavere del
e, in genere, da un patimento o da un bisogno fisico. landino
se debbe l'uomo quando da troppo caldo o troppo fredo è opresso. guicciardini,
come il caldo, l'afa, o, anche, per fattori patologici).
. -che batte molto velocemente (o sembra mancare) per uno sforzo sostenuto
rigagnoli nei valloni sommersi. -fronteggiato o fiancheggiato da un edificio, da una
da un edificio, da una costruzione o, in genere, da una massa
8. che si trova, o è posto, in una condizione di
: non basta..., o signore, l'essere oppressi da tante miserie
cesarotti, 1-xxxiii-260: t'abbraccio, o bruto / ma per l'ultima volta
grandezza, poiché per gli edifìci materiali o politici è essa anzi una cagione di resistenza
, però non vedo / liberate, o signor, le mura oppresse. brusoni,
spirituali e materiali; piegato al volere o al capriccio altrui con la forza e
nelle cose, nei beni; costretto o ridotto in uno stato di indigenza, di
829: qual cosa è più lodevole o virtuosa che difendere la innocenza di chi è
quali eleggerebbe, essere semplice e sublimato o savio et oppresso, rispose: io
oppressa. -obbligato a comportarsi diversamente o contrariamente al proprio volere; sottomesso;
in schiavitù; sottoposto a un governo o a un potere dispotico, tirannico,
ed oppressa una parte, tutta la società o presto o tardi, come di
, tutta la società o presto o tardi, come di un mal contagioso,
avere sbrogliato l'imbroglio delle loro idee, o disperati per tradito e deluso amore o
o disperati per tradito e deluso amore o insofferenti dell'inerzia e del tedio,
vada armato d'un ramo d'albero o d'un sasso contro la mitragliatrice e contro
, i concetti e i sentimenti / o restan tutti oppressi o tutti spenti. c
e i sentimenti / o restan tutti oppressi o tutti spenti. c. 7
barbarie, di oscurantismo, di ignoranza o, anche, di empietà. salvini
le scienze strapazzate e malmenate si stessero o piuttosto morte e seppellite in cieche funestissime
oppresso rimarrei del viso umano, / o morto dal digiun crudele e scarso.
istesso. giov. soranzo, 194: o da quai lunghe teme / sento l'
che si trova in uno stato di dissipazione o anche di corruzione e di perdizione spirituale
perdizione spirituale a causa dei propri peccati o delle proprie colpe. savonarola, 13-4
, malversazioni, angherie; chi danneggia o sfrutta nella persona, nei beni,
delli animali terreni? panigarola, 2-324: o vendicatore delle sceleraggini e giudice del mondo
violenza e alla coercizione, ogni aspirazione o tentativo di riscatto; tiranno, despota
e il suo patrimonio spendete in meretrice o ruffiani e non fate alcuna iustizia,
di papa, tsar, bona- parte o 'nazionalismo 'oppressore. -prevaricante
partic.: tirannia, dispotismo, dittatura o, anche, lo stato, la
la rinata oppressura e tirannia, laica o ecclesiastica. -sottomissione, assoggettamento.
ecclesiastica. -condizione di chi subisce, o ha subito, l'in- fluenza di
negatore di valori di libertà e autonomia o, in genere, delle più vive
volte noi patiamo alcuna cosa di tabulazione o pressura, non mormoriamo. s. bernardo
. bernardo volgar., 12-25: o anima mia, chente è questo uomo,
tommaseo]: la infermità e qualunque oppressura o accrescimento di possanza è per certo madre
chilometro; ma era la giornata opprimente, o forse l'avvilimento, a dargli quel
. 4. che esercita o propugna un'azione repressiva e di rigido
carico piuttosto di questo che di quel ministero o partito. 5. che
disagio, di imbarazzo, di fastidio o, anche, di irritazione. manzoni
bilico da un grande / sasso o dal peso di una trave s'alzino /
la terra. marchetti, 5-197: o da'rai troppo caldi arse del sole /
/ sono [le messi], o da pioggia repentina oppresse. leopardi, 34-31
, avvolgere in modo opprimente il corpo o una sua parte. pirandello, 6-526
arduo scoprire un brivido di guance o spalle della camicetta carnalizzata se l'opprime
se l'opprime una pelliccia di ermellino o la ristora una lussuosa ragnatela di folto
cenere che ricuopre un tal fuoco o, per dir meglio, l'opprime.
greve, tardo, torpido; appesantire o, anche, infiacchire, indebolire (
che si devono tagliare in qualche membro o dargli il fuoco, perché opprime di modo
5-112: l'animo..., o sia da morbo oppresso / o da medica
., o sia da morbo oppresso / o da medica man restituito / nel primiero
..; e tutte per più giorni o mesi mi hanno oppresso il corpo e
di giacomo, i-572: stette così due o tre minuti, colle braccia stese,
la rena scolpite leggea, / ché vento o pioggia non par che l'opprima.
te oppressa. biondo, xlv-175: o labre succarelle, zuccarelle, inzuccarate,
. (1-iv-14): cercarono l'altrui o almeno il lor contado, quasi l'
di una mandria, senza esser tocche o oppresse da mina, in un subito cadetteno
calavria con queste maniere non cercasse spegnerlo o abbassarlo, essendo stata cosa peculiare un
-impedire l'attuazione di un patto o di un trattato o di un progetto
di un patto o di un trattato o di un progetto; fare in modo che
-in partic.: mostrare l'infondatezza o la perniciosità morale di una dottrina;
disperata, vendessero la loro inazione, o anche la loro connivenza ai potenti,
essere oppressa. -violare la giurisdizione o la competenza di una determinata magistratura.
ambizione delle sue concubine. -intralciare o impedire la carriera. imperiali, 4-213
/ con falce d'onestà tagliarla affatto / o co 'l vomer sterparla del rigore,
forza. 11. assoggettare o tenere in soggezione, sottomesso, asservito
una nazione, una classe di persone o una persona con la forza, imponendosi
né segno, / né mondan accidente opprime o fiede. filicaia, 2-1-227: la
consapevoli. -in partic.: celare o travisare la verità (per lo più
gli istorici,... male informati o vero con mente perversa, calunniano e
l'opprima per modo che ne levi o sminuisca la perfezione. mazzini, 92-232:
i-731: in qual giorno supremo / o fato, rivivremo? / quando i poeti
subita passivamente. -costringere un popolo o una cultura in un affliggente stato di
con l'eccessivo uso di forme retoriche o di citazioni. muratori, 8-i-219:
al proprio volere con il fascino o la forza della propria personalità;
personalità; condizionare psicologica mente o nell'agire. bonagiunta, xxxv-1-281
di malessere spirituale, di ansioso tormento o, anche, di turbamento, di affanno
/ chiusa restar nel puzzolente corpo / o che l'albergo suo già vacillante / per
opprima? muratori, 6-325: non sia o l'amore o l'odio o il
6-325: non sia o l'amore o l'odio o il desiderio della roba,
sia o l'amore o l'odio o il desiderio della roba, della gloria,
della gloria, de'posti onorevoli, o alcuni de'tanti altri appetiti ed affetti
altri appetiti ed affetti che c'intorbidi o stracci l'animo ovvero che opprimendo la
onde a noi venga rimorso, biasimo o danno. manzoni, pr. sp
facoltà sia oppressa, inceppata, mutilata o sviata, senza che tutte l'altre ne
-obbligare a tenere un contegno di convenienza o un comportamento artificioso, non naturale;
derivi da alcuna intrinseca alterazione di raro o di denso operata in quel punto nella
, un luogo fortificato, una piazzaforte o, anche, una casa, chi
clroppugni eccelsa torre / infra paludi posta o in alto monte, / mille aditi
è oppugnato, non successero per cinque o sei anni fazioni. -stringere d'
poi l'oppugnò? cattaneo, iv-2-514: o l'assemblea generale è impotente, e
è impotente, e allora che farne? o è potente, e allora ella per
/ ragioni adduce, e quel che noce o giova / con più forti argomenti oppugna
mondragone. soldani, 1-57: se pura o se macchiata il sol dispieghi / sua
la luna è tutta in piano, / o in colmi o in cavi il suo
in piano, / o in colmi o in cavi il suo dorso si spieghi;
dorso si spieghi; / son cose, o bozio, che tu oppugni in vano
per esporre in brevissimo quadro di due o tre pagine, sessanta anni di storia
: nessuno riprende uno avvocato fiscale quando o difende o oppugna causa attenente al fisco
riprende uno avvocato fiscale quando o difende o oppugna causa attenente al fisco, sendo
giudice] le obiezioni, le oppugna o le approva. -accusare. caro
efficace per combattere e debellare una malattia o il dolore che provoca. dalla
oppugnati. 2. che è, o è stato, teatro di lotte, di
numi, e indarno a crono / giove o geova succede. 3.
esigli. 3. che confuta o contrasta una persona o le sue affermazioni
3. che confuta o contrasta una persona o le sue affermazioni; che solleva obiezioni
interpretazione; che nega la verità (o ciò che è reputato tale). -anche
che le prodotte da aristotile e tolomeo o da altri oppugnatori delle medesime conclusioni.
forza si tenta di prendere una città o fortezza. brusoni, 37: lo spinola
oppuraménte, cong. region. o, oppure, altri menti
(0 pure), cong., o, ovvero (con valore disgiuntivo:
alternativa fra gli elementi di una proposizione o fra diverse proposizioni coordinate).
ho da tacer d'ognuna, / o pur fra tante sceglierne sol una?
immobile, come volle parmenide e melisso, o pur uno e mobile, come talete
, come talete, anassimene e anassimandro; o molti finiti, come empedocle, o
o molti finiti, come empedocle, o molti e infiniti, come anassagora e
16-vi-219: v. s. eccellentissima o rimarrà scandolezzata di me, oppure se ne
niuno mai fare tali umide prede, / o vecchio, e niuno farsi mai vivanda
lo brandì contro michele dicendo: « o lei sta zitto, oppure...
/ che col fuoco lavoran, battiferro / o gon- fiator di vetro, o travaglianti
/ o gon- fiator di vetro, o travaglianti / tintori o opralbùio for- nolari
fiator di vetro, o travaglianti / tintori o opralbùio for- nolari. =
v.]: 'uprire 'o 'oprire aprire. cagliaritano, 104:
, * oprito '. la 'o 'è mantenuta in tutta la coniug.
(v. aprire), accostato o sovrapposto a cooperire 'coprire ', penetrata
cioè di coloro che si accasavano tardi o prendevano donna inferma. tramater [s.
abbondante a digiuno che dopo i pasti o dopo l'ingestione di un liquido (
proprio, che si riferisce alle opsonine o, anche, all'attività, al
un microrganismo, di un elemento cellulare o di un antigene con struttura corpuscolare,
= voce dotta, comp. opsor{ic \ o e citofagico, deriv. da
, comp. da opson [ic] o e terapia (v.).
; manifestare preferenza per un oggetto (o per una persona) piuttosto che per un
, x-2-279: non mi restavano che otto o nove soldi in tasca: che cosa
dei deputati, deve optare per l'uno o per l'altra non più tardi del
de'quali s'aspetta lottare, cambiare o esser provvisto e che saranno in italia,
... salvi dal loro profilo ellittico o parellittico, che offre, credo,
al fine di prescrivere le lenti correttive (o di accertare la conformità di esse alla
comodità e agli agi (qualsiasi persona o entità fisica o giuridica atta a possedere
agi (qualsiasi persona o entità fisica o giuridica atta a possedere beni materiali e
che, considerato nella propria consistenza geografica o politica, è fornito di abbondanti e
hanno il vantaggio della navigazione del mare o di fiumi. c. gozzi, ii-152
prodiga e chi avara, di meretricia larghezza o di turpe avidità. -in
indicare classi di censo elevato, più o meno precisamente e storicamente determinate (talora
e miserabile. -che comporta o consente il godimento di una grande abbondanza
che comporta il godimento di pingui rendite o appannaggi. -anche: che è occasione
. -che ha nel suolo (o, anche, nelle acque) metalli
abbondanti (una donna, il suo corpo o una parte di esso); carnoso
sempre di più. campana, 125: o siciliana proterva opulente matrona. bartolini,
, nel rapido schiccherare strofe in settenari o decasillabi, di giusta misura s'intende,
e bassa germania più di quaranta capitoli o collegi di vergini nobili, volgarmente chiamate
stato mai beato d'opulenza. -oggetto o bene particolarmente prezioso o prestigioso.
opulenza. -oggetto o bene particolarmente prezioso o prestigioso. d'annunzio, iv-1-505
accumulavano la bella biancheria di bucato, l'o pulenza di casa hermil.
che le fatture d'uno scultore mdustre o imitano in tutte le parti la natura
in tutte le parti la natura operatrice o in alcuna la passano. -versatilità
variabili (alte pochi centimetri e prostrate o alcuni metri ed erette), con
rami costituiti da articoli piatti, cilindrici o globosi, carnosi o legnosi, foglie trasformate
piatti, cilindrici o globosi, carnosi o legnosi, foglie trasformate in spine;
degli articoli, hanno sepali verdi o colorati e petali patenti, che costituiscono
che costituiscono corolle vistose verdi, rosse o gialle; gli stami sono numerosi,
mangereccio, è una bacca, spinosa o nuda, globosa, ovale o elissoidale
spinosa o nuda, globosa, ovale o elissoidale; vi appartiene il fico d'india
coccus cacti, dalla cui larva, o cocciniglia, si estrae la sostanza colorante
morti / con qualche marmo mutilo o muscoso / e un muro vigilato da un'
, per indicare l'ordine di composizione o di pubblicazione delle opere di un solo
solo numero indicava complessivamente composizioni diverse o di diversi autori), mentre da beethoven
uso presso i romani. -opus antiquum o incertum: sistema costruttivo in uso dalla
moderno dell'edilizia, tipo di pavimento o di rivestimento ottenuto con pezzi irregolari di
irregolari di lastre di pietra, marmo o ceramica, accostati fra loro e tenuti
tenuti insieme da una malta di cemento o di calce, spesso colorata. -
tipo di mosaico pavimentale realizzato con tessere o lastre di due colori, diffuso particolarmente
nel medioevo, figura ottenuta su carta o legno passando un pennello intriso di colore
martello. -queste lastre costituivano dei modelli o * patrons '...: su
esse (sovrapposte su fogli di carta o su tavole di legno) si passava un
diffuso e apprezzato era l'opus anglicum o anglicanum, originario dell'inghilterra).
sé compiuta, talora di impegno limitato o, anche, non sistematica, che
sistematica, che tratta argomenti settoriali o strettamente tecnici; trattatello (ed è denominazione
più volte la soddisfazione di veder opuscoli o giornaletti morali annidati tra forme di scarpe
portando ciascuno un lauto corredo di manoscritti o di opuscoli stampati. carducci, iii-10-439
: girava fra il pubblico un inserviente, o forse un discepolo dei due maestri,
di avila. -opera poetica o letteraria di minore impegno ed estensione rispetto
a quelle maggiori di un autore, o anche occasionale, celebrativa. c.
luciano ne'suoi opuscoli per deridere questo o quello. tommaseo, 15-254: le gioie
stato tirato l'opuscolo nuziale, con o senza cliché? urge, urgeva.
2. breve scritto di intento polemico o propagandistico occasionale, di argomento politico
gigi. 3. pubblicazione pubblicitaria o turistica, o che contiene istruzioni sull'
3. pubblicazione pubblicitaria o turistica, o che contiene istruzioni sull'uso e sulla
si scrive qualche opuscolètto con istilo profetico o da ricettario, si fa una 'dimostrazione
ricettario, si fa una 'dimostrazione 'o un tumulto in piazza...
stesso ma chi ne avrebbe / redatto o consultato l'opus magnum?
libera scelta, che può essere accettato o usato o non; aggiuntivo, facoltativo
, che può essere accettato o usato o non; aggiuntivo, facoltativo; che
, ma questioni pratiche che un giorno o l'altro ci potremmo porre. come
però è necessario fare, fra due o più possibilità che si escludono a vicenda
sia stato eletto a entrambe le cariche o colui che, in un'elezione politica
colui che, in un'elezione politica o amministrativa, si sia presentato candidato in
circoscrizioni e sia stato eletto in due o più di esse o colui che sia
stato eletto in due o più di esse o colui che sia stato eletto a un'
mandato e un diverso ufficio, carica o posizione che egli ricopra). -
in cui, in forza di contratto o di legge, si trova un soggetto
che gli consente di scegliere se stipulare o no con lui un certo contratto (
no con lui un certo contratto (o altro negozio giuridico), comportando l'
altro soggetto di accettare tale scelta (o l'immediata soggezione alla scelta stessa)
scelta stessa). -in partic. contratto o clausola o patto di opzione: quello
). -in partic. contratto o clausola o patto di opzione: quello con cui
stipulante) ha la facoltà di accettarla o no (e da tale contratto nasce appunto
e l'altra abbia facoltà di accettarla o meno, la dichiarazione della prima si considera
, spettante ai titolari di azioni (o di obbligazioni convertibili) di una certa
stagioni. pier della vigna o stefano protonaro o giacomo da lentini,
pier della vigna o stefano protonaro o giacomo da lentini, 419: mille
specificata, quanto alla collocazione nel giorno o nella notte, a seconda del computo,
, da un agg. numerale ordinale o cardinale (anche precisato col numero dei
avemaria della sera. -ora del mattino o antimeridiana: ciascuna di quelle comprese fra
di un luogo (e ora della sera o pomeridiana ciascuna di quelle comprese fra il
al fare del giorno: onde fare o trovare le ore piccine vale trattenersi gran parte
, e propriamente in luoghi di conversazione o di piacere, ovvero a lavorare, studiare
ora fate voi? ', sottinteso o espresso: * al vostro orologio. che
un mezzogiorno) fino al passaggio (o mezzogiorno) successivo. barbaro, 404
italiane e babiloniche. -ora canonica o regolare (anche semplicemente ora):
inno e da brevi letture dalla scrittura o dai santi padri, e una preghiera
che sono obbligati gli ecclesiastici a recitare o cantar in coro. manzoni, fermo
, 91: nel rinnovato ufficio divino o liturgia delle ore, l'ora media comprende
di animali domestici, selvaggi e mitologici o con simboli diversi, dove non mancano
le tre ore: celebrare tale funzione o assistervi. p. petrocchi [s
semi-meridiano centrale inferiore del fuso orario adottato o del luogo, e cioè da una mezzanotte
cronometri marini dànno l'ora media, o siderea, del primo meridiano.
del primo meridiano. -ora eguale o equinoziale o francese: ciascuna delle ventiquattro
meridiano. -ora eguale o equinoziale o francese: ciascuna delle ventiquattro parti del
ore, da mezzo dì a mezza notte o ore equinoziali, dall'eguale ascender del
: le ore eguali diconsi anche equinoziali o francesi. -ora ineguale o disuguale
equinoziali o francesi. -ora ineguale o disuguale o italiana o planetaria o temporale
francesi. -ora ineguale o disuguale o italiana o planetaria o temporale: ciascuna
-ora ineguale o disuguale o italiana o planetaria o temporale: ciascuna delle dodici
ineguale o disuguale o italiana o planetaria o temporale: ciascuna delle dodici parti del
notte, quanto che 'l die sia grande o picciolo; e queste ore si fanno
. le ore ineguali dicevansi anche planetarie o italiane. -ora locale:
sul tempo medio. -ora siderea o siderale: che ha durata costante di
2. in unione con una proposizione relativa o con altra specificazione (un complemento,
aggettivo), indica ciò che avviene o si fa, abitualmente o incidentalmente,
che avviene o si fa, abitualmente o incidentalmente, in quel dato tempo o
o incidentalmente, in quel dato tempo o punto del giorno. dante, inf
veicoli in una sezione di una corsia o di una carreggiata (e, nell'uso
. -per estens.: il momento o l'arco di tempo in cui si
la maggiore richiesta di un determinato servizio o di una prestazione, ecc. -statist
lavorare; quindi in toscana si usa, o si usava, per 'ore inopportune'
in cui la gente sta in casa o riposa (fa la siesta dopo mezzodì
. -per estens. tempo insolito o inopportuno (per fare qualcosa).
ore rubate ': il tempo che avanza o si sottrae alle consuete occupazioni. è
con metonimia: la particolare condizione climatica o ambientale che si determina in certi momenti
, i-400: dovete fare la operazione o presto la mattina o tardi la sera,
fare la operazione o presto la mattina o tardi la sera, mai sull'ore
del giorno in cui determinate impressioni spirituali o emotive trovano perfetta rispondenza nelle condizioni ambientali
sulla mostra di un orologio a ruote o sullo specchio d'un orologio a sole.
con la formula: che ora fai? o che ora fa il tuo orologio?
'(sul vostro oriuolo, o credete che sia). plur. '
tempo separato da un altro, precedente o seguente, da sessanta minuti (in
approssimato e iperbolico per poco tempo prima o dopo). a. cocchi,
continentale fuorché il vezzo di baloccarsi per tre o quattro ore ogni mattina su e giù
dato alcune ore che nessuna altra persona o cosa al mondo mi ha date.
, di sessanta minuti, considerata teoricamente o come effettivamente lavorata (anche nell'espressione
modo di concedere l'uso di checchessia o compensare un dato servigio. jahier,
vi è congiunta, in funzione appositiva o di complemento di specificazione, la precisazione
sé stante, lontano com'era quattro o cinque ore-carretto dal sole palermitano. piovene
ora dalla potenza di un cavallo dinamico, o, come si dice comunemente,
i-162: l'ore della mia vita o lunghe o corte / a lei consecrate
l'ore della mia vita o lunghe o corte / a lei consecrate ho,
]: vivere le ore in tale o tal modo vale in generale passare la vita
tal modo vale in generale passare la vita o parte di quella. piave, 11
questa vita mortai, che 'n una o 'n due / brevi e notturne ore
estensione di tempo avvertita come alquanto lunga o, anche, eccessiva. tommaseo [
punto, / eh'in mille anni o mai più non è raggiunto. cristoforo armeno
tempo, al segnale della nave ammiraglia o dell'autorità più anziana presente.
s. v.]: 'ora x o ora zero ': l'ora da cui
quest'ora uom non è sorto, / o sventurato ingegno, / pari all'italo
non so fare schermi / di luoghi tenebrosi o d'ore tarde. leopardi, 22-113
-buon'ora: avanzata (nel giorno o nella notte). -migliore ora:
giornata è rapportata all'esistenza umana (o, anche, a lassi di tempo
esistenzialmente ben definiti, a particolari situazioni o atteggiamenti). -calcante a 21 ore
. giusti, 4-i-12: anch'io scrivendo o rivedendo i miei sghiribizzi, piaccio e
5-iii-299: quelli che arrecano i piattelli o porgono la coppa, diligentemente si astengano
conclusivo e risolutivo di determinati eventi, o considerato come il punto di partenza e
terribile: quella del giudizio, particolare o universale. fogazzaro, 7-276: se
. -in unione con un aggettivo possessivo o con un complemento di specificazione: il
volgar., 15-2 (313): o malvaggio traditore, ora è venuta l'
tua. 21. momento opportuno o stabilito per fare qualcosa; momento giusto
suo tempo fisso nel fare quella cosa o quell'altra. -fuor d'ora
trattato di dottrina cristiana, 32: o in dire l'ufficio fuor d'ora
fuor d'ora, cioè anzi tempo o dopo tempo. mazzei, ii-1:
d'ora ': passata l'ora intesa o in un'ora non ragionevole. '
la nostra vita. pascoli, 324: o chiozza, è fora che par poco
-in unione con un aggettivo possessivo o con un compì, di specificazione.
: per lo più. maestro torrigiano o maestro migliore da firenze o
maestro torrigiano o maestro migliore da firenze o
etra / celeste luminosa apparsa fia / o l'ora genitale i rai del mondo /
visitatori fiedano nel luogo / dell'arciero o lion del prode petto / o dell'
dell'arciero o lion del prode petto / o dell'ariete ben cornuto e in gemini
della giornata anticipato (durante tutto l'anno o per un certo periodo di ogni anno
minuti primi rispetto all'ora normale (o naturale o solare), cioè rispetto
rispetto all'ora normale (o naturale o solare), cioè rispetto all'ora astronomica
29. filos. l'istante come limite o condizione del tempo (con partic.
(ed è la reattività, positiva o negativa, a cui corrisponde un periodo
cui corrisponde un periodo stabile di divergenza o di convergenza uguale a un'ora)
orologio, e la prua della nave o dell'aereo orientata sulle 12).
, calcolando l'angolo orario del sole o di ogni altro pianeta o delle fisse,
orario del sole o di ogni altro pianeta o delle fisse, indipendentemente dal cronometro.
conduce a riconoscere l'esattezza, l'avanzamento o il ritardo degli stessi cronometri..
medio ed a vedere se siano esatti o in avanzo o in ritardo.
vedere se siano esatti o in avanzo o in ritardo. 33. meteor
cose. -in una rappresentazione pittorica o plastica. vasari, 1-595: vedevasi
erano un popolo disperso, ancora bianche, o grige, o gialle di licheni,
disperso, ancora bianche, o grige, o gialle di licheni, o verdastre di
grige, o gialle di licheni, o verdastre di muschi, o maculate, e
di licheni, o verdastre di muschi, o maculate, e in tutte le attitudini
uanto 'a buon'ora il secondo, avanzata o compiuta. >iremo: levarsi di
, giovanile; all'inizio della vita o, anche, della carriera, di un
piccinini giucando alle noce e nòccioli, o maggioruzzi avendo da'lor maestri salari o
o maggioruzzi avendo da'lor maestri salari o da'parenti mancia o altri doni,
da'lor maestri salari o da'parenti mancia o altri doni, tutto sia posto in
udiva il nitrito argentino di un cavallo o il raglio rauco di un asino.
si pone il vaso nelle ceneri o nella rena calda, rimutando ora per ora
in ora suol dirsi di cosa che segua o si faccia o a ciascun'ora o
dirsi di cosa che segua o si faccia o a ciascun'ora o a vicini intervalli
o si faccia o a ciascun'ora o a vicini intervalli; intervalli più o men
ora o a vicini intervalli; intervalli più o men vicini che quelli a cui suol
, 3-217: in deserti di barca o di libia... il vento d'
). - anche come intercalare esortativo o concessivo (v. anche buonora
prossimità immediata di qualcosa che deve accadere o si deve fare. de roberto,
ospitalità breve ed episodica a coppie più o meno clandestine (un albergo).
. -a qualche ora', prima o poi, un momento o l'altro
ora', prima o poi, un momento o l'altro. goldoni, v-1028
. v.]: contare le ore o tutte le ore della notte vale familiarmente
sempre gradito e tempestivo, mai importuno o indiscreto. bandello, 3-68 (ii-605
s'applica, d'ordinario, ad azione o a modo d'essere che finisca.
evitarlo egualmente con un rapido voltafaccia, o un equivalente provvedimento dell'ulti- m 'ora
chieggono, che loro sia portato da scrivere o da orinare... e dicono
ora di fare qualcosa', è, o si ritiene, finalmente giunto il momento
implicando un giudizio negativo sulla mancata o tardiva attuazione di qualcosa). petrarca
in sassetti, 85]: eccoti, o sventurato federigo! apparir monsignore col famigliare
dirsi... 'sarebb'ora 'o 'mi parrebb'ora che tu smettessi
di a irlo), uomini nobilissimi o divini. montale, 1-47: è ora
tempo che separa da quel particolare momento o evento. forteeuerri, ii-211: poi
le ore colle ore senza alzar gli occhi o batter becco quando altri lo osservava.
. v.]: chi non vuole o non può far le cose a tempi
non indursi alcuno mai a fare checchessia, o per indolenza o per ritrosia o per
a fare checchessia, o per indolenza o per ritrosia o per altra cagione.
, o per indolenza o per ritrosia o per altra cagione. -non vedere
altra cagione. -non vedere ora o l'ora, non parere l'ora:
essere molto impaziente di fare qualcosa o che qualcosa si verifichi.
n'andassero. -parere ogni ora o un'ora mille o un anno',
-parere ogni ora o un'ora mille o un anno', parere un'ora mille
anno', parere un'ora mille anni o più di mille anni', parere ogni
in cosa per lo più che diverta o si pretende che debba divertire: vanno
son più sgraziato che le tredici ore, o noi paiam fatti al manco in una
'quand'è una cert'ora 'o 'quando fosse una cert'ora, non
è un'ora, un'altra', prima o poi certamente. giuliani, 11-88:
su queste ore: indica l'intempestività o l'inopportunità di fare qualcosa. pananti
-va'in buon'ora: per esprimere impazienza o insofferenza verso una persona (cfr.
ora. -in poche ore (o in un'ora) dio lavora: l'
, 276: 'in poche ore (o in un'ora) dio lavora '
e passine mille: superato l'ostacolo o la difficoltà principale, non c'è più
non si deve indugiare quando una decisione o un'azione si rivelano necessarie e improrogabili
la contemporaneità rispetto a una situazione o a un'azione presente).
ora questi figlioli, che ti credi? o escono o vengono i loro amici e
, che ti credi? o escono o vengono i loro amici e si mettono a
de'gi revelà / stagando in peyra o in cafà, / chi aora è sta
esclamazione per rispondere a chi ci chiama o ci sollecita a fare alcuna cosa e vale
vale subito, al più presto, o anche a momenti, fra poco. così
or taci. alamanni, 7-i-49: o membranze dogliose, o lungo affanno,
alamanni, 7-i-49: o membranze dogliose, o lungo affanno, '/ datemi or
. 6. in costruzione correlativa o disgiuntiva: talvolta... talvolta
talvolta; così... come; o... oppure. dante,
or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da
, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. petrarca
/ o da pulci o da mosche o da tafani. petrarca, 129-8: se
'n solitaria piaggia, rivo, o fonte, / se 'nfra duo poggi siede
, 1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file di
7. con valore rafforzativo (o anche pleonastico ed enfatico): orbene
ora io vorrei sapere per qual ragione o proporzione si è indotto a credere il
cherete: / or mio è 'l fallo o vostr'è il fallimento? dante,
scampi? antonio di meglio, lxxxviii-11-106: o misero dolente, or che farai?
): or fuss'eo el gran tartaro o soldano, / segnor de l'universo
dante, inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'
inf., 2-7: o muse, o alto ingegno, or m'aiutate.
mai testimonianza niuna falsa detta contra alcuno o detto male d'altrui o tolte dell'altrui
detta contra alcuno o detto male d'altrui o tolte dell'altrui cose senza piacere di
que'che vanno a gruppi e branchi / o assisi in scranne insiem stansi adunati,
cioè se sono ora presentemente di buono animo o no. giamboni, 10-96: or
. -andare or qua or là: procedere o correre a zig zag. romoli
. boccaccio, iv-132: tu, o mercùrio, di quella ricevitore, io
di fronte a un fatto molesto, o anche dubbio e perplessità sul da farsi
imporre ad altrui che smetta di dire o di fare cosa molesta. come dire:
seccatura, che impertinenza sarebbe cotesta? o anco vedendo altri sospeso e eccitandolo che
altri sospeso e eccitandolo che finisca di fare o dire: e ora? che ha
per imporre ad altri che smetta di fare o dire alcuna cosa molesta, sconveniente e
d'incitamento a proseguire cosa incominciata a dire o a fare e ad un tratto sospesa
perplessità, trovandosi alcuno in qualche imbarazzo o difficoltà da cui non sappia lì per
: non è d'ora vale cosa seguita o cominciata a essere da tempo prima.
colonne, perché se ne levasse una o parecchie non caderebbe però la casa.
. -ora, ora: come espressione o esclamazione che minaccia un castigo o una
espressione o esclamazione che minaccia un castigo o una vendetta a breve scadenza.
al momento in cui si trova chi parla o scrive. petrarca, 62-9: or
anni a bologna. leopardi, 14-2: o graziosa luna, io mi rammento /
ora ora. caro, i-147: o questa sì ch'è bella! or ora
la forza d'eternarla in qualche pagina, o almeno, via, per altri cento
-or sì or no: in modo alterno o discontinuo, a intervalli. dante
si vedeva che spirasse vento alcuno, o che pur un poco d'ora movesse una
, agg. letter. che parla o scrive in tono sentenzioso, oscuro,
di concetti sulle carni vive della poesia o un cincischiamento di sensuali microscopisti. e
e vuotarono dalle macerie quello che sarà o no stato il vero 'antro oracolare '
dei responsi di un oracolo; che è o appare lambiccato e astruso. -anche:
pregnante, concettoso, di difficile interpretazione o anche astruso. bacchetti, 2-xix-465:
presunzione di chi ritiene di essere infallibile o di prevedere il futuro; oracoleggiare,
oracolo, in tono profetico e ispirato o anche conciso e oscuro.
, intr. (oracoleggio). emettere o ispirare un responso (con riferimento a
. 2. per simil. parlare o scrivere in tono sentenzioso, con la
, con la pretesa dell'infallibilità, o in modo enigmatico e oscuro; enunciare
). nell'antichità classica, sacerdote o sacerdotessa che pronunciava i responsi di un
degli dèi, la previsione del futuro o la rivelazione di fatti ignoti, in
ignoti, in luoghi consacrati a una divinità o a un eroe e officiati da corporazioni
richiesta era consegnata per scritto e uno o più sacerdoti interpretavano i responsi, in
di zeus a dodona), da caverne o da fessure del suolo (come a
come a delfi, in cui una sacerdotessa o pizia profetava seduta su un tripode e
prene- ste). -anche: luogo o santuario adibito a tale funzione (e
del monte celava il santuario. più su o più giù, poco importa, di
seguirono,... non seppe o non potette serrare tanto gli orecchi a chi
. -in senso generico: mezzo o sistema di previsione del futuro.
consultazione, la rispettiva situazione dei rimasti o caduti che presentano i singoli scompartimenti dà
il re, messo fra due: o accogliere la protezione egiziana o continuare la
fra due: o accogliere la protezione egiziana o continuare la guerra contro tutti, due
la mano a far l'oracolo, / o rispondeva avvolto o stava muto.
far l'oracolo, / o rispondeva avvolto o stava muto. 2.
che si chiamò cresmi, che sono oracoli o profezie. marino, vii-471: volge
indicare l'importanza annessa a un giudizio o anche la difficoltà di interpretazione.
due false: le vere chiama sogno o visione et oraculo, le false insonnio
dice riesce vero. fiamma, 1-577: o che visione! non è sogno:
/ ombre fallaci e vane, / o se talor con manto tal si veste /
3. per simil. frase enigmatica o allusiva, disignificato oscuro. sarpi,
persona che per la vastità delleproprie conoscenze è o si ritiene in grado diemettere giudizi sicuri,
: la gloria mia novella / soffrite, o malcontenti: / tacete, ove favella
emanato il giudizio intorno i componimenti drammatici o s'è da temer che anche quest'