giglio, odorosa / più c'ambra o moscato, / tua frescheza non passa /
delicato siede. leonardo, 2-164: o che diranno costoro del moscado, il quale
estratto / di moscado, di eretta o pollacchina. bresciani, 6-xiii-53: in un
. agg. che ha profumo, aroma o sapore di muschio; profumato o aromatizzato
aroma o sapore di muschio; profumato o aromatizzato col muschio; che emana odore
si fa l'uva triaca ovvero muscata o garofanata o las sativa.
fa l'uva triaca ovvero muscata o garofanata o las sativa. bembo,
muschio, ma per l'ingrato odore, o meglio puzzo, che mandano,
acini elis- soidi e di colore rossastro o violaceo). d'annunzio, v-2-201
distinti in vario modo secondo il vitigno o la località in cui si produce (come
far empire molte car- ratelle di moscato o ai leatico, e mettervi due o tre
moscato o ai leatico, e mettervi due o tre libbre d'antimonio per ciascheduno,
è vero. -golia (o galla o gallici) moscata: noce moscata
vero. -golia (o galla o gallici) moscata: noce moscata (
-pera moscata: qualità di pera piccola o media con forte aroma di uva moscata
di pere appartiene anche la pera moscatellina o moscatella: v. moscatellino e
, in partic. di un giovane o di un bambino). c
manto di un cavallo, di un cane o di un altro animale). -bue
moscato solo nei fianchi verso la groppa o nel collo verso le spalle, saria di
chiocciole] sono dipinte a capriccio, o granite, gocciolate, moscate. magalotti
poco a poco buttan fuori le macchie nere o lionate. alfieri, 8-156: che
di peli neri sparse in alcune zone o su tutto il mantello grigio o chiaro
zone o su tutto il mantello grigio o chiaro di un cavallo. 2
d'azurro, e'famigli cogli abiti o di moscavolière o d'azurro chiuso lunghi
e'famigli cogli abiti o di moscavolière o d'azurro chiuso lunghi, colla biretta
né fiaccole, i panni che portavano erano o azurro o iscuro o moscavolière.
panni che portavano erano o azurro o iscuro o moscavolière. d'annunzio, v-3-75
portavano erano o azurro o iscuro o moscavolière. d'annunzio, v-3-75: il
aria, scrina l'inganno, / o ragnatela inerte, / e acquistar l'
oltre confine. -moscerino del vino o della frutta o dell'aceto: drosofila
-moscerino del vino o della frutta o dell'aceto: drosofila. -moscerino
e spreg. persona tapina, meschina o, anche, di nessun conto, insignificante
detti moscioni che stanno attorno alle botti o vasi del vin nuovo, i quali montandosi
il moscherino 'è per qualche piccolo sospetto o puntiglio arricciare il naso.
. moschèa, sf. edificio o complesso di edifici di culto della religione
elemento antropomorfo; all'esterno sono uno o più minareti, da cui il muezzin
ch'onor più ti faccia io, / o ch'io t'adori nella tua moschea
con partic. riferimento a confessioni pagane o eretiche o alla religione ebraica).
. riferimento a confessioni pagane o eretiche o alla religione ebraica). ramusio,
, iii-220: ne la loro sinagoga, o voliamo dire moschea tutti li più dotti
da una sovrapposizione della radice mosc o muse, nel senso di * profumo '
, far vantazione della propria forza, o simili. l'usa la plebe di
lenza a cui è attaccata una mosca naturale o artificiale, in modo da attirare i
la simulazione del movimento di una mosca o di altro insetto alato che tenti di ab
moschèra, sf. lenza innescata con una o più mosche artificiali, usate nella pesca
/ s'invia veloce a soggiogarti, o roma, imbriani. 6-90: il
, come tutto fosse drappi di seta o pannilani:... cappelli bàtoli maniche
. che ha profumo, aroma o sapore di muschio; profumato
o aromatizzato col muschio, che emana profumo
insetti salvatici in depositar l'uova dentro o sopra le piante o dentro o sopra
depositar l'uova dentro o sopra le piante o dentro o sopra i frutti. imbriani
dentro o sopra le piante o dentro o sopra i frutti. imbriani, 6-90:
ornamentale su un tessuto, talvolta applicato o ricamato. bresciani, 6-x-35: aveano
, e tutti di seta schietta, o a onde o a cordellone, tessuti di
di seta schietta, o a onde o a cordellone, tessuti di fiorellini,
pur fusse il ver, quattro moschette / o due cannon farebbon quest'uffizio. varchi
-per estens. colpo di moschettone o di moschetto. battaglia di marciano
da mosca, per l'idea del volo o, anche, per il rumore,
alla pena della fucilazione; uccidere o colpire con colpi di moschetto,
con colpi di moschetto, di fucile o di un'arma da fuoco leggera
tagliata la testa, d'essere strangolato o moschettato. fagiuoli, 1-4-318: qui non
moschettata, sf. colpo di moschetto o di fucile; fucilata. —
, poiché si tratta di tanto, o di andar libero o di morir moschettato!
tratta di tanto, o di andar libero o di morir moschettato! fanfani, i-55
, i-55: 'colpo di grazia 'o * colpo spicciativo 'si dice dai
le sue uova, in numero di tre o quattro, sono roton date
. milit. scarica di moschetti o, anche, di altre armi
portatili, effettuata per scopi bellici o in occasione di feste, di celebrazioni;
2. corpo, reparto, pattuglia o schieramento di soldati armati di moschetto.
rialzarsi. 3. figur. gruppo o categoria di persone dotate di spirito combattivo
attacco con la loro azione a fuoco o per arrestare l'avanzata del nemico (
che ostenta spavalderia, sicurezza di sé o, anche, presunzione, burbanza.
. agg. che rivela baldanza, spavalderia o, anche, burbanza, presunzione (
. alla moschettiera: secondo una foggia o uno stile ispirato a quello dei moschettieri
lo sognano le zitelle inglesi. -barba o pizzo alla moschettiera: a punta sul
accensione a miccia staccata, a serpentino o a ruota; ebbe forma, dimensioni
kg; può essere a ripetizione ordinaria o a ripetizione automatica. - in senso
per estens. colpo sparato col moschetto o, anche, col fucile; fucilata.
. -anche: soldato armato di moschetto o di fucile; truppa, reparto equipaggiato con
omo... tiran palle di ferro o di piombo col dado da l'una
a tiro di moschetto; a un tratto o a un colpo di moschetto; essere
di moschetto] distare, essere largo o lungo un tiro di moschetto: trovarsi
portata di un'arma di tale tipo o, in genere, a una distanza abbastanza
sotterrano overo si cuo- prono di erba o foglie de arbori. sicinio, 1-50:
per simil. tessuto caratterizzato da trama o da piccoli motivi ornamentali a v.
moschetto del trinchetto: tipo di vela o parte della velatura di una nave.
grande e più pesante dell'archibugio (o anche più piccola e più maneggevole del
mandorla, posta all'estremità di una catenella o di un cordoncino, un de'lati
per farvi passare la campanella dell'orologio o del ventaglio o altro, e poi
la campanella dell'orologio o del ventaglio o altro, e poi si chiude o con
o altro, e poi si chiude o con una molletta o fa
e poi si chiude o con una molletta o fa cendo scorrer
che, unito al nome di carta o di certe composizioni, significa che si
6-90: per ogni stanza si tenevan tre o uattro piattelli con carta moschicida. moravia
da mosca, per l'idea del volo o, anche, per il rumore simile
apposta in certi loro moschili sciami, o gregge di insetti. = deriv
bigiognolo'... alabastro poco o punto trasparente, di color livido, con
.. è una anima sola, o sia balena o lionfante o gigante o
è una anima sola, o sia balena o lionfante o gigante o nano o moschino
anima sola, o sia balena o lionfante o gigante o nano o moschino. lomazzi
o sia balena o lionfante o gigante o nano o moschino. lomazzi, 478:
balena o lionfante o gigante o nano o moschino. lomazzi, 478: recipe ragli
essere usato anche come appellativo iron. o affettuoso) o, anche, insolente,
come appellativo iron. o affettuoso) o, anche, insolente, arrogante,
, come le mosche sono impronte. o anche per dare del poco di buono
). 3. ant. colibrì o uccello mosca. ramusio, iii-163:
apposta in certi loro moschili sciami, o gregge di insetti. = voce dotta
che non è saldamente radicato nell'animo o nella mente. tommaseo [s
, moscini': insetti intorno alle botti o tini. milizia, vii-353: indizio ancora
iperboliche, per indicare esiguità, inettitudine o insaziabilità. segneri, 2-2-125: que'
padova volgar., i-vi-10: aria calda o fredda, secca o. mmoscia.
: aria calda o fredda, secca o. mmoscia. 2. figur
che sembrano topi caduti nell'olio bollente o farfalloni abbronzati al fuoco avvampante. nomi
-che non colpisce l'attenzione o l'interesse; privo di mordente (
del vino ria / il musciolino, o vuoi bibion, procede. boccalini, ii-261
se un mossolino alato di raggi o una scintillante farfalla, un atomo incorporato di
farfalla, un atomo incorporato di chiarori o una favilla passaggiera dell'aria. vallisneri,
senso generico: piccola mosca, moscerino (o altro insetto simile, come la zanzara
accorgersi di ciò che è veramente importante o pericoloso. bibbia volgar. [tommaseoj
fondamenta delle fortificazioni, per scavare gallerie o per apprestare la scalata alle mura;
desideravano, preferisce altri di minor merito o di condizione inferiore. cassola, 3-119:
. -in partic.: mosca carnaria o tafano. — in senso generico:
cessavan di vivere prima di farsi crisalidi o ninfe. guerrazzi, 2-634: l'
colori simili a quelli di alcuni ditteri o coleotteri (in espressioni come verde moscone
atasta si egli ha catenine al braccio o anelli in dito e, secondo che il
. piccola imbarcazione da diporto a remi o, anche, a pedali, costituita da
di due galleggianti su cui poggiano uno o due sedili. sul litorale toscano è
6. nel linguaggio giornalistico, notizia o rubrica di notizie mondane o di piccola
, notizia o rubrica di notizie mondane o di piccola cronaca, spesso in forma
, moscosìssimo). infestato dalle mosche o da altri insetti molesti 0 nocivi.
moscovata, sf. zucchero di canna o di barbabietola non ancora raffinato.
'moscovata': zucchero greggio estratto dalle canne o dalle barbabietole, ed è un miscuglio
miscuglio di minuti cristalli pieni di melassa o sciroppo incristallizzabile. = deriv.
). che abita, che è nato o che svolge la pro pria
antonomasia: il granduca di mosco- via o il sovrano russo. -per estens.:
dir signore. -figur. lingua o modo di parlare e di esprimersi incomprensibile
cantoni, 844: -sx>no già due o tre settimane che parla tale e quale
, che riguarda la città di mosca o, anche, il territorio corrispondente all'
4. agg. e sm. comunista o esponente comunista, in quanto considerato succubo
moscoviterìa, sf. letter. atteggiamento o comportamento caratteristico dei russi, o
atteggiamento o comportamento caratteristico dei russi, o costume tipico della russia (e ha
lo chiamano anche 'moto alternativo 'o 'di reciprocazione '. -moto parabolico
: quello per cui un punto materiale o un corpo ritorna nella posizione iniziale a
regolari. -moto perpetuo: ipotesi o postulato su cui si sono basati diversi
perpetuo di prima specie), o di realizzare una macchina termica che, eseguendo
dovendosi trasmettere a tutte le altre prossime o lontane, per opera delle forze che
febbrile, indefessa di una persona (o anche, in senso iron., della
il moto perpetuo. -persona o animale irrequieto, mobilissimo, vivace,
, 556: il moto può essere volontario o spontaneo, naturale o violento, attivo
può essere volontario o spontaneo, naturale o violento, attivo o passivo.
spontaneo, naturale o violento, attivo o passivo. -moto uniforme o equabile
attivo o passivo. -moto uniforme o equabile: che ha velocità costante.
la cui velocità non rimanede le cose dette o pur de'giorni critici o del flusso e
le cose dette o pur de'giorni critici o del flusso e del costante in
una mina si leva in capo un baluardo o altra simile fortificazione, il fa più
/ per lo piano del mare africo o noto, / fra due legni ineguali
la cupola c costituita sopra il tamburo o base... che in tal forma
speculava. savonarola, 7-i-273: dirica o plastica). cono...
e che la notte si davano riodico o, anche, improvviso di correnti aeree oinsieme
di masse liquide (marine, lacustri o fluviali). -23: per el mese
alcuni altricui va soggetta la superficie del mare o di un [astrologi] oltra i duoi
, chiamato da loro il moto della titubazione o reflusso del mare, il qual
de la luna. -movimento tellurico o sismico (e, a seconda della
moto a perpendicolo, quando il terreno o s'alza in su o per lo contrario
quando il terreno o s'alza in su o per lo contrario avvalla; il terzo
nella natura. dotti, 1-19: o brescia, i tuoi princìpi hai sì remoti
3. astron. ciascun movimento, effettivo o apparente, di un corpo celeste.
le vicende terrene dai diversi movimenti apparenti o reali degli astri e delle sfere celesti.
altro in movimento. -moto rettilineo o retto: quello di un punto o
rettilineo o retto: quello di un punto o di un mobile la cui traiettoria è
dell'accesso e del secesso, secondoché più o meno s'avvicinano o dilungano le stelle
, secondoché più o meno s'avvicinano o dilungano le stelle al cerchio dell'equinoziale.
. varano, 1-481: un ribelle, o giovanni, io ti presento, /
: la scena persuadere, convincere o rivelare l'inclinazione o giungere a
, convincere o rivelare l'inclinazione o giungere a compiere un'azione, a intraprenera
, la pigrizia. mento morale o psicologico (per lo più in rela
. bandi, -con riferimento a dio o a una divinità pagana. compagni
in un modo tipico in una disciplina o in un'attività. memorie per le
è solito nello dell'arte, o delle idee religiose, o della moralità,
dell'arte, o delle idee religiose, o della moralità, o della vita politica
delle idee religiose, o della moralità, o della vita politica e così via,
per uno che di latino sa pochissimo o poco credete proprio che... si
orma del padre dante. -partecipare o essere presente a un fatto, a
gli amici particulari e da gli araldi o ministri pubblici, che gli presentarono scritto
un dubbio). giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402: io pur
, iii-24-161: il razionalismo giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira
razionalismo giacobino, mova o da montesquieu o da rousseau, mira in teorica a rifoggiare
-fremere, agitarsi con violenza nell'animo o nei sensi (un sentimento, una
(una facoltà intellettuale, una dote o un sentimento, una volizione).
fine al quale tu ti muovi [o mente] in un certo modo sanza fine
meglio muoversi e scintillare. -essere costituito o svilupparsi con particolari norme o entro determinati
-essere costituito o svilupparsi con particolari norme o entro determinati limiti (una scienza,
. -divulgarsi, diffondersi, diventare o farsi noto (un'opera letteraria
antica. 27. commuoversi o lasciarsi commuovere; emozionarsi, turbarsi;
movicettano per veri il sistema del gioberti o quello del mento. dante, par
le acque e a fare -subire o effettuare un mutamento, una trascontenti nel
n. io. -muovere a compassione o ad avere compassione: v. compassione
n. 12. -muovere assalto o all'assalto', abbattersi sulla costa (
. govoni, 270: ammassa almeno, o mare, / per finire questo tormento
muove il suon de'miei lamenti, / o crudo alessi, e del mio mal
. tasso, 16-32: te solo, o figlio di bertoldo, fuora / del
n. 11. -non muover fiato o parola di qualcosa: non parlarne assolutamente
n. 19. -non muovere o non muoversi foglia senza il parere o
o non muoversi foglia senza il parere o la volontà di qualcuno: v. foglia
detto bugna, angolo di sopravvento o punto di mura) di ciascuna delle grandi
che fissano le bugne a una draglia o a uno straglio. -mure a dritta
la randa è orientata rispettivamente a dritta o a sinistra. carena, 2-366
fermare dalla parte della prua la bugna o angolo di sopravvento della vela, in modo
e robusto, di notevole spessore, o anche costruito rozzamente e non rifinito
-con uso generico: muro esterno o interno (e, con riferimento alla tecnica
. muraglie od altre rovine di monti o di sassi. tansillo, 1-287: sta
fanno per nettare i campi d'intorno o in una parte più comoda. ed ancora
essere un tramezzo ed una quasi muraglia o argine tra le due predette nazioni che
, giardino, parco, ecc.) o che costeggia una strada. g
armata mano e guastando termini, mutando fosse o disfacendo muraglie,..
militari lungo le frontiere di uno stato o in zone particolarmente esposte alle incursioni nemiche
da classe, stato da stato, o che mira alla conservazione di un ordinamento
e idee, a danno della società o istituzione stessa che lo fa er creduta
-siepe fitta, filare di piante o di alberi d'alto fusto.
qualunque cosa, ad attuare qualsiasi scopo o desiderio (in espressione iperbolica).
: 'è come parlare a una muraglia o più comunemente al muro ': di
solo caso che questa sia destinata a riparo o a sostegno di che che sia,
di che che sia, come di terrapieno o altra cosa simile. gozzano, i-1255
di un fiume, di un torrente, o ne sostiene le rive; argine,
superficie ruvida, fusto eretto, semplice o ramificato, foglie ovate od oblunghe,
; parietaria, vetriola. o. targioni tozzetti, iii-375: parietaria.
ai servizi ed alle manovre delle mure o del muraglióne. = deriv.
, agg. appeso, attaccato, appoggiato o accostato a un muro, a
; ma se non sia che di tre o quattro piedi si fa sostenere da un
, quadri, carte, da appendere o attaccare a'muri più per ammaestramento che
già trascorsi. -che è affisso o può essere affisso a un muro,
può essere affisso a un muro, o anche ad altro supporto, per essere esposto
di tenerezza, di tonalità avvampate o delicate, in cui consiste la sua italianissima
propagandistico). 3. che avviene o si svolge sulle mura di una città
si svolge sulle mura di una città o di un castello o intorno a esse,
di una città o di un castello o intorno a esse, per lo più
per far rovinare e crollare le mura o per salirvi sopra (un pezzo d'
-stor. assegnato a chi sale per primo o fra i primi sulle mura di una
6. che cresce sui muri o trova su di essi un ambiente favorevole
alle piante che crescono in su le mura o lungo esse. -erba murale:
pareti di un organo del corpo umano o animale.
. 2. figur. capacità o pretesa di osservare tutto, anche i
prodotto culturale, anche di carattere mediocre o di bassa qualità, in modo acritico
denutriti. -che non opera discriminazioni o scelte. arbasino, 19-307: smodato
di sain-foin, con altro nome onobrichi o cedrangola. tratnater [s. v.
fuori; gli steli diritti, o inclinati, alti circa un braccio; le
napoli. corrisponde all " onobrychis sativa 'o 'praten- sis * di alcuni botanici
onocentàuro, sm. sorta di mostro o di demone biblico, rappresentato come un
fra i quali è memorabile l'onocrotalo o tambau. g. gozzi, 1-246:
e strepito) perché il suo grido o urlo imita il ragghio di quell'animale
persona con l'interpretazione etimologica, simbolica o numerica del suo nome o delle lettere
, simbolica o numerica del suo nome o delle lettere che lo compongono.
filol. modo di indicare un oggetto o un concetto; denominazione. = voce
settore della linguistica che studia quali significanti o denominazioni indichino uno stesso significato (oggetto
di fatti, in esposizioni di storie o favole -che si esercita liberamente l'inventività
romani era il 3, l'8, o il 9. presso gli ebrei (la
studio dei nomi propri di persona (o antroponimi) e dei nomi etnici e
e dei nomi etnici e locali (o toponimi) i quali possono fornire notizie
storia politica, economica e sociale, o indizi utili alla ricostruzione di civiltà scomparse
: insieme dei nomi propri in uso o caratteristici di una lingua, di una
, in partic. di persona, o l'attribuzione del nome a una persona.
. ma è questa filosofia medesima, o talune particolari dottrine di questa filosofia,
è ricordata con l'invio di auguri o di doni da parte di familiari e
. di personaggi storici, letterari, mitologici o di località geografiche. b.
lessico, onomastico, tesoro, calepino o simili è mai stato fatto in veruna
. indicazione che vale come nome proprio o pseudonimo. carducci, iii-16-3: 'alcune
medie. avversione morbosa per determinati nomi o parole. = voce dotta, comp
, xi. ciare taluni nomi o parole, anche indecenti (e in
fissazione morbosa della mente su un nome o una parola che sfugge alla memoria e
, sf. imitazione di suoni naturali o strumentali, rumori, versi di
animali, ecc. mediante formazioni linguistiche o parole che li suggeriscono diretta- mente con
partic. in contesti poetici, comici o satirici; nell'ambito della linguistica fu
talune parole. -in senso concreto: espressione o parola che richiama in modo immediato uno
del comico, essendo attissima a piacevoleggiare o con motti acerbi o con modi ridicoli
attissima a piacevoleggiare o con motti acerbi o con modi ridicoli. bontempi, 1-1-17:
. bontempi, 1-1-17: i tropi o traslati... sono allegoria, antonomasia
scoppia, tremando e cangiando, senso spirituale o intenzione simbolica. -per estens
che l'na ispirato non riproduce con onomatopeie o altra imitazione veristica di suoni la grezza
fatica e con precisione le diverse onomatopee semplici o astratte e i diversi accordi onomatopeici.
dei suoni strumentali, dei fatti esterni o dei fenomeni naturali (ed è propria
che è formato con tale procedimento linguistico o che ne deriva. -in partic
.: che intende rappresentare un fatto o un fenomeno acustico col suono delle parole
un fenomeno acustico col suono delle parole o con l'armonia imitativa (un verso)
già dai dotti che la onomotesia, o la prima imposizione dei nomi, non fu
onopisso. zannoni, 5-25: nel leggerle o rammentarsele [le lodi dell'asino]
. onopyxos, dal gr. òvóm>l; o <;, comp. da ftva
alberto, 91: le dignitadi fanno onorabile o da essere avuto in reverenza a cui
rispetto; che deve essere giustamente apprezzato o preferito. cassiano volgar., ii-13
-che può essere oggetto di culto o di venerazione. g. paleotti,
materiali. 3. che serve o è atto a conferire onore a una
si concreta nel possesso di capitali liquidi o azionari o di un numero ragguardevole di
nel possesso di capitali liquidi o azionari o di un numero ragguardevole di schede elettorali
. 2. ant. carica o mansione politica o religiosa. marsilio da
2. ant. carica o mansione politica o religiosa. marsilio da padova volpar.
nome di dio, onorassono e adorassono o questi elementi o il fuoco o
dio, onorassono e adorassono o questi elementi o il fuoco o le demonia dell'
o questi elementi o il fuoco o le demonia dell'aere. = nome
un rapporto di amicizia, di riconoscenza o di superiorità; stimabilissimo.
. -in forme rispettose di allocuzione o di preghiera o come formula iniziale di
forme rispettose di allocuzione o di preghiera o come formula iniziale di lettere e mesgi.
incute rispetto; che provoca l'ammirazione o il giusto apprezzamento di tutti, che si
. chi tributa una manifestazione di onore o di omaggio ad altra persona.
onore che vale come ricompensa del merito o come riconoscimento di doti e di virtù,
l'età, per il grado sociale, o sancisce una posizione di preminenza; atto
ingombri il petto / onoranza di toga o fregio d'armi. oliva, 160:
de'propri vantaggi, nulla si curano o di sostenere la vostra gloria o di
curano o di sostenere la vostra gloria o di promuovere quella di dio. monti,
-in partic.: titolo nobiliare o cavalleresco. alberti, i-172: li
qual fu d'una ghirlanda di leccio o di quercia o d'eschio.
d'una ghirlanda di leccio o di quercia o d'eschio. -distinzione del proprio
quelle solennità propri essere stati i ludi o giuochi scenici, le quali o principalmente
i ludi o giuochi scenici, le quali o principalmente o in conseguenza all'onoranza di
giuochi scenici, le quali o principalmente o in conseguenza all'onoranza di bacco si rapportassero
carattere ufficiale, promossa da una collettività o dai reggitori di essa allo scopo di
di onorare personaggi importanti, forestieri illustri o glorie locali e comprendente cortei, sfilate
età più recente, l'erezione di monumenti o di lapidi commemorative; accoglienza trionfale
xv e xvi, gruppo di magistrati o di cittadini incaricati di accogliere, ospitare
. 3. festa di investitura o di insediamento; presa di possesso di
presa di possesso di una carica civile o religiosa. macinghi strozzi, 1-154:
5. stor. tributo pagato al re o all'imperatore dai sudditi o dagli stati
al re o all'imperatore dai sudditi o dagli stati vassalli, talora anche in
ogni anno. -rendita o indennità connessa con l'esercizio di una
loro ufficio, quasi come un salario o vero onoranza di quello magistrato.
spettante agli ufficiali dell'esazione di gabelle o dazi. gride degli stati di parma
dagli iscritti a una corporazione di mestiere o a un'arte, in partic.
offerto dal colono al padrone del podere o anche, in alcuni luoghi, al
lo bello parlare. iacopone, 1-30-99: o soperbia de l'altura, vide ove
saluto, con la presenza, col comportamento o con atti, sia individuali sia collettivi
dignissima [laura] e d'orfeo / o del pastor eh'ancor mantova onora,
/ romana. non la màcina, o nemico, / non la màcina! onorami
que'tempi. leti, 5-i-234: o che gli ambasciatori vadino per spiare o che
: o che gli ambasciatori vadino per spiare o che vadino per onorare, deve esser
in sé così grande audacia che voglia o possa dubitare o pure vogliamo dire sognare
grande audacia che voglia o possa dubitare o pure vogliamo dire sognare, per non
per non dire ora tenere openione o aver pensamento intorno all'onorare l'imagini,
. -con riferimento a divinità pagane o a entità personificate. dante,
d'annunzio, i-206: re apolline, o arco d'argento, figliuolo / di
-per estens. celebrare una solennità religiosa o un giorno festivo con i riti prescritti.
(come si dice) ferialmente sarebbe segno o di grandissima familiarità o di poca riverenzia
ferialmente sarebbe segno o di grandissima familiarità o di poca riverenzia. 4.
erano per ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati. benvenuto da
ciò questi da alcuna lagrima o lume o compagnia onorati. benvenuto da imola volgar
fratello, dànno lire 20 in danaro o in candele per onorare il mortorio.
. trattare una persona costituita in autorità o superiore per grado sociale, per potenza e
disse che l'avea fatto per danari o per promesse li fusse fatta da loro
., 3-263: che caval- liero o conte o reverendo / il populo te chiami
3-263: che caval- liero o conte o reverendo / il populo te chiami, io
di loro cittadino. leopardi, 2-10: o italia, a cor ti stia /
-in partic.: celebrare in uno scritto o in un'opera letteraria; cantare in
opera poetica. goldoni, xiii-683: o felicissimo / vate sublime, / che
, / più tosto che da cena o desinare / o d'altri convenevol che
più tosto che da cena o desinare / o d'altri convenevol che da chiostri.
parere indegna cosa ad alcuno degli dei o degli uomini che quelli che voi avete
9. fare oggetto di una ricompensa o di un dono spontaneo. cavalca
. dante, inf., 4-73: o tu ch'onori scienzia e arte,
favorisca fortuna ogni tua voglia, / o casta e nobilissima donzella, / del cui
genova. 11. ritenere causa o motivo di onore, tenere in grande
, 1-30: ordiniamo che ogni edificio o pintura di tavola o in muro per
che ogni edificio o pintura di tavola o in muro per onorare la detta pieve.
. 13. costituire motivo di onore o di giusto orgoglio; tornare a lode
altier, cui nobiltate onora, / o pur nelle cui man splende ricchezza.
se onori più nappina sangue (cadore) o nappina erba (belluno).
14. servire a rendere splendido, magnifico o sontuoso; valere come ornamento.
onora! / mira ch'appresso quello o si scolora / o di scorno s'
mira ch'appresso quello o si scolora / o di scorno s'imporpora la rosa.
15. commerc. pagare una cambiale (o, per estens., altro titolo
, per estens., altro titolo o documento di credito). beccaria,
dare a chi ha realizzato un poker o una scala reale, in aggiunta alla
lasciare a una certa distanza un punto o un luogo determinato; tenersene a distanza
una situazione, dal rapporto con una o più persone; sentirsi onorato e fiero
non trovasti ancora / beltà più santa o santità più bella. carducci, ii-1-266
contro coteste scissioni e di aver mantenuto o restaurato il principio dell'unità e costanza
anche in modo abusivo; trarre profitto o vantaggio, valersi, usare utilmente.
onore in un'attività, conseguirvi rinomanza o fama. m. palmieri, 1-15-41
e non si onoreria di tante spoglie. o. capello, lvi-412: le rive
insignito di una carica pubblica, privata o religiosa, di una nomina, di un
essendovi connessa alcuna forma di autorità reale o di potere effettivo, tanto che non implica
normalmente vi ineriscono; che fa parte o che riceve il conferimento onorifico di partecipazione
riceve il conferimento onorifico di partecipazione o di affinamento a un'associazione, a un'
a un gruppo dedito a specifiche attività o studi, a una comunità, per
darsi collaboratori onorari: 'si lavora, o non si lavora ': qui l'
vestite, erano, di grigio verde o di bianco abbagliante, alla foggia di
segnalate doti e capacità intellettuali, professionali o, anche, pratiche (un titolo
oggetto dato in ricordo di particolari avvenimenti o simbolicamente in premio. jahier,
onorari et ideali che si dicevano di camera o di cavena, nella maniera che i
2. per estens. che non svolge o esercita solo in parte o finge di
non svolge o esercita solo in parte o finge di esercitare la funzione, le prerogative
, l'attività indicate dal proprio nome o appellativo; nominale (e può assumere
4-222: ciabattino a tempo perso, o più esattamente onorario vista la sua rinuncia
ridere. 3. che serve o è atto a rendere onore o a
che serve o è atto a rendere onore o a prestare omaggio a una persona,
sue azioni, alla sua memoria, o, anche, a commemorare un dato
autorità per festeggiare e celebrare particolari ricorrenze o personalità. p. del rosso,
rosso, 1-1-152: ordinò che trenta di o più che si consumavano ogni anno nelle
roma. -in partic. diritto onorario o leggi onorarie'. la componente del diritto
nuove norme di diritto sostanziale che modificavano o integravano il diritto di origine consuetudinaria (
consuetudini e attualmente da apposite pubbliche tariffe o, entro tali limiti, determinato dallo
professionista dopo aver prestato la sua attività o preventivamente concordato fra le parti (e
quel che dentro i limiti dell'usanza o di vantaggio se gli dia spontaneamente.
2. in senso generico: denaro o retribuzione in cambio di un'opera prestata
altro che di far rime alle occasioni o quando gli piacesse. c. e.
con ampie dimostrazioni e attestazioni, pubbliche o private, di de ferenza
, di reverenza, di affetto (o, anche, di devozione, di venerazione
in modo lusinghiero, in termini elogiativi o di ossequio, di rispetto.
onorevole e nobile; con un comportamento o un atteggiamento improntato a magnanimità, coraggio
-con dignità, senza venir meno o essere privato della propria rispettabilità e onorabilità
tolomei, 3-148: finalmente non fia o arte nobile o bella disciplina che dipinta
3-148: finalmente non fia o arte nobile o bella disciplina che dipinta co le parole
nome, credito goduto in un ambiente o gruppo particolare. muratori, 10-ii-129:
, deferenza, omaggio verso una persona o una cosa degna d'onore.
superi, onoratissimo). che gode o è giudicato degno di stima, di
per la pratica di virtù riconosciute universalmente o altintemo di un determinato ambito sociale e
per il rispetto di un codice, più o meno esplicito, dell'onore; che
valorosi, e delle loro opere e gesta o, anche, di persone amate,
, 375: penserà, leggerà, scriverà o farà qualche altra opera onorata. giordani
dettami. -in partic.: compiuto o svolto nel pieno rispetto delle regole della
nel pieno rispetto delle regole della cavalleria o del codice di comportamento militare; leale
, alla dignità di una persona (o anche di un popolo), all'
onore e all'omaggio che le è dovuto o al contegno che le è richiesto o
o al contegno che le è richiesto o che deve rispettare. guicciardini, i-137
un privilegio, di un riconoscimento ufficiale o, anche, di una cortesia,
l'una dell'altra, quanto elle più o meno hanno illustri e onorati scrittori.
atti di pietà per le spoglie illustri o amate che contiene (un sepolcro).
tenuto in grande considerazione per la posizione o la carica sociale che ricopre, per
colle mendacie qualità io l'avessi machiata o stinta. g. gozzi,
, fraudolenta, interessi e vantaggi comuni o per tutelare i propri privilegi (e
le mani su qualcheduno dei capi, o dei più turbolenti. 11.
. 11. nobilitato dalla presenza o dalla partecipazione di esimie personalità, di
per i personaggi importanti che vi nacquero o vissero, per ciò che di prezioso
voi sempre onorate e gloriose, / o tessaliche strette, / dove la persia
onorato nella città. caro, 16-77: o vituperio de l'umana gente! /
vasta rinomanza per le proprie tradizioni religiose o, anche, per le proprie ricchezze;
cor l'imagine sua viva / che 'ngegno o stil, non fia mai che 1
elevatezza e la nobiltà dei fini; compiuto o perseguito con intenti onorevoli, degni eli
-in partic.: teso a riabilitare o a salvare l'onorabilità di qualcuno (
, un carattere, un atteggiamento spirituale o pratico); suscitato, ispirato, dettato
, ispirato, dettato da tali pensieri o sentimenti (uno stato d'animo,
nobiltà, del valore di un gesto o di un'azione e di chi l'
vi spera. bellincioni, i-iio: o delfico, ausonio, o divo ingegno
, i-iio: o delfico, ausonio, o divo ingegno, / che d'elicona
, apprezzato grandemente per l'effettivo valore o per ciò che rappresenta o ricorda o
effettivo valore o per ciò che rappresenta o ricorda o per il significato affettivo o
o per ciò che rappresenta o ricorda o per il significato affettivo o simbolico (
o ricorda o per il significato affettivo o simbolico (un dono, un premio)
che forti. cesarotti, 1-xxxii-165: o libricciuol che al mio signor ten vai
. -che non presenta alcuna mancanza o pecca; integerrimo, irreprensibile (la
e, in genere, uno stato o una condizione sfavorevole).
grado, una funzione ufficiale, un incarico o, anche, i risultati raggiunti in
i risultati raggiunti in una determinata arte o attività); che rivela o determina un
arte o attività); che rivela o determina un certo prestigio e apprezzamento sociale
'l senno tuo vi ti tirerà, o vogli tu o non. bembo, 10-vi-234
vi ti tirerà, o vogli tu o non. bembo, 10-vi-234: rallegromi
, onoratissima e remuneratrice. -che arreca o che è segno di onore, di elezione
determinato ordine gerarchico (un titolo nobiliare o onorifico o un grado militare).
gerarchico (un titolo nobiliare o onorifico o un grado militare). ariosto,
19. che svolge il proprio incarico o la propria professione in modo capace e
... si potrà fare in tutto o in parte porticata con magnifiche e onorate
, xxii-13: a te verremo, o gloriosa terra, / con le ghirlande d'
donne, e ognora che fanno tali offici o feste, vanno a mangiare e fare
a mangiare e fare festa con loro santi o loro morti alla chiesa, ove portano
che manifesta, pubblica mente o privatamente, la propria considera
, la serietà, la magnanimità, o dall'adeguamento ai valori etici dominanti nella
etici dominanti nella cultura, nella classe o nel gruppo sociale a cui si appartiene
nel gruppo sociale a cui si appartiene o nel quale ci si identifica (anche
del mantenimento di ciò che si promette o della veridicità di ciò che si asserisce
dei membri di determinate organizzazioni clandestine o chiuse e che, soprattutto un tempo
alla classe aristocratica, agli ordini cavallereschi o alle gerarchie militari; codice cavalleresco.
di una particolare cultura, mentalità o tradizione, tal volta differente
tradizione, tal volta differente o addirittura contrastante con il complesso di
il complesso di norme giuridiche istituzionali o con alcune di esse (come
(come accade nelle associazioni maliose o simili, in determinate sette segrete,
intendono 'differenza ', talvolta provocata o accattata per uccidere a sangue freddo o
o accattata per uccidere a sangue freddo o farsi uccidere stupidamente. quando si parla
dovrebbe far suo onore del rigettare come puerilità o bestialità le così dette questioni d'onore
consistente nel rifiuto di ogni mezzo subdolo o azione sleale nel combattimento (e l'importanza
aristocratici, degli appartenenti a ordini cavallereschi o alle gerarchie militari, come dimostrazione del
personali e come manifestazione di superiorità individuali o di casta). - tutto è
. ariosto, 11-26: come trovasti, o scelerata e brutta / invenzion, mai
più la salvezza loro che l'onor proprio o il bene e il comodo di chi
pubblicamente nel luogo medesimo le sue maldicenze o gliene rendesse la dovuta soddisfazione colla spada
soggettiva della propria dignità e nella stima o nella reputazione da parte dei terzi e
attiene direttamente all'individuo in quanto tale o, rispettivamente, ai suoi vari aspetti
può opporsi a qualsiasi deformazione, mutilazione o altra modificazione dell'opera stessa, che
che possa essere di pregiudizio al suo onore o alla sua reputazione. 3
reputazione. 3. dignità o decoro conferiti a una persona dall'importanza
decoro conferiti a una persona dall'importanza o dalla sacralità della carica che ricopre,
della carica che ricopre, dal compito o dalla missione di cui è investita,
dell'onore, avere cura del proprio o dell'altrui onore, difendere l'onore
vergogna crescerebbe al suo amico quello ammonendo o menomerebbe suo onore. boccaccio, dee
anche in quanto rivesta un pubblico ufficio o rappresenti una pubblica istituzione (delitti di
gridare e di resistere, quando è invitata o combattuta di perdere lo suo onore.
arte; / opra è tua sola, o onore, / che furto sia quel
violenti, ratto a fine di libidine o di matrimonio, ecc.).
considerazione sociale che la fedeltà della moglie o la buona condotta sessuale di una congiunta
di una congiunta conferiscono rispettivamente al marito o alla famiglia. tavola ritonda, 1-179
autotutela dell'onore (nei suoi aspetti o implica fatelo una volta in
giorno, zioni sessuali) proprio o dei propri familiari e che i-22
rischio de la vita onor si vita o dell'integrità personale) la quale venivamerca.
n. 1) e dell 'omicidio o lesione personale per causa di onore -con riferimento
v, omicidio, n. 1) o mediante la previsione dellariconoscimento per le virtù cristiane
virtù cristiane praticate in specifica circostanza attenuante o di non punibi vita.
ogni parte / con gloriaper cause d'onore o, rispettivamente, per il reatoudendo in verdi
, in qualcuno dei suddettilare azione, comportamento o attività, dal potere, modi,
entra per lo più in quell'omicidio o percossa che seguisse per causa de la
è commesso per salvare l'onore proprio o quello di un prossimo congiunto, le
il parto, per salvare l'onore proprio o di un prossimo congiunzo, è punito
la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne
determinata dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la
nascita, per salvare l'onore proprio o di prossimo congiunto è punito con la
d'onore. -come formula di lode o di esaltazione, in forma esclamativa.
carducci, iii-7-388: onore a te, o antica repubblica, virtuosa generosa, fidente
istituzioni e alle organizzazioni che questi rappresenta o nelle quali milita (e si può riferire
, / troppo ti se'avilita, / o anima dolorosa. lorenzo de'medici,
né per uso s'impiega nell'armi o nelle lettere, che sono le professioni
statoov'egli è altrui possa venire, o quando si duole che non può venire
che non può venire egli all'onore o allo stato che vede ad alcuna persona.
inganno, mi ci si rappresentano tre o quattro capi di non piccola considerazione all'
, un'impresa, un'organizzazione produttiva o commerciale. pascoli, 1-746: lo
merito. -anche con riferimento alla qualità o all'azione che procura stima.
, pur ch'altri vi chiami, / o d'ogni reverenza e d'onor
che le rappresentano, alle autorità gerarchiche o familiari, ai personaggi di rango elevato
maggiore, e negali di fare l'onore o 'l servigio che per ragione li dé
, una collettività, un'istituzione, o testimoniare il rispetto, la considerazione,
l'eccellenza, i meriti acquisiti, o dimostrare l'importanza che essa riveste per
importanza che essa riveste per l'onorante o per ragioni di etichetta, di cortesia
onoranza (anche accompagnato da un aggettivo o da una specificazione che ne determina la
, di adorazione, attribuiti a re o imperatori ritenuti di stirpe divina o assimilati
re o imperatori ritenuti di stirpe divina o assimilati a divinità. - onori sovrani'
amore di cristo che onori del mondo o riverenze e lode vane. gir. priuli
le due parole per un banchetto o per onori resi in una stazione balneare o
o per onori resi in una stazione balneare o climatica. barilli, i-166: oggi
. accoglienza, trattamento generoso, sontuoso o che rivela particolare premura, sollecitudine o
o che rivela particolare premura, sollecitudine o benevolenza. -anche: dono, convito,
ideali, che si dicevano di camera o di caverna, nella maniera che i
i beneficialisti dicono esser benefìci di pertica o pure come sono li camerieri et uscieri d'
persone in grado, per onorarle ne'viaggi o nelle dimore che fanno.
, apparati che significano omaggio, ossequio o cortesia. - scorta d'onore \
come omaggio, come festeggiamento di persone o di istituzioni o in occasione di particolari
come festeggiamento di persone o di istituzioni o in occasione di particolari eventi. -pranzo
, siti riservati a personalità di riguardo o di elevato grado gerarchico e distinti da
da quelli comuni per la particolare collocazione o per segni specifici. -palco d'onore
luogo: collocazione che indica particolare privilegio o importanza in una cerimonia. speroni,
dio; glorificazione di pale, padronale o di rappresentanza di un edifidio da parte
, ufficiali, corpi, -onore o onori degli altari o dell'altare: manipicchetti
, -onore o onori degli altari o dell'altare: manipicchetti, definiti di
essere santificato; elevare, innalzare all'o monumenti, sacrari, ecc
eseguite a bordo delle navi da guerra o dalle loro imbarcazioni in determinate circostanze con
. gli onori navali consistono in parate o riviste in mare; salve di artiglieria;
saluto nelle imbarcazioni. 15. atto o manifestazione di adorazione o di culto rivolto
15. atto o manifestazione di adorazione o di culto rivolto a una divinità,
che il pubblico conferisce all'autore o al regista di uno spettacolo teatrale chiamandolo
l'applauso alla fine di un atto o della rappresentazione. ferd. martini
accenti dal dolor espressi / date [o muse] al bon cola i soi
ombra vagante piuttosto che persona viva, o cadaveri portati alla fossa, senza onor
, un'impresa, un'opera, o per averla favorita o promossa. compagnetto
un'opera, o per averla favorita o promossa. compagnetto da prato, 231
, che di voi canti; / o che non scenda dai superni chiostri / colui
candidato che ha superato un determinato esame o ha conseguito un titolo di studio dando
distende ancora un braccio con l'arco rallentato o ritira l'altra mano? quella è
primo. d'annunzio, ii-684: o dafne, sempre il dio e l'
l'onor della sacra porpora, fossi o più desideroso o più obligato di servire
della sacra porpora, fossi o più desideroso o più obligato di servire che al signor
tralascio anche di esaminare se l'argento o il rame avesse prima l'onore della pubblica
, 340: chi condizione aristocratica o da determinate atti brama onor
atti brama onor di sprone o di capello, / serva re, duca
, / serva re, duca, vità o carriere; sentimento della superiorità dicardinale o papa
vità o carriere; sentimento della superiorità dicardinale o papa. varchi, 18-3-114: gli onori
/ nobile cuna da fortuna offerta / o possente ricchezza ad uom comparte. goldoni
che le colsero come preda di ambizione o dono temerario di fortuna.
quello riferito agli odierni 'titoli 'o 'cariche onorarie '). -anche
, ma acquisito. -onore del cappello o dello sprone: dignità di cardinale o di
cappello o dello sprone: dignità di cardinale o di cavaliere. -onore della porpora:
della città non si distribuiscono più per tratte o per isquittini, come erano consueti distribuirsi
negli onori: innalzare a un grado o a una carica elevata. - prendere
), porta in pubblico la divisa o i segni distintivi di un impiego,
di un impiego, di un ufficio o di una carica pubblica oppure di una
dei predetti impieghi, uffici, cariche o professioni o si arroga dignità o gradi
impieghi, uffici, cariche o professioni o si arroga dignità o gradi accademici,
cariche o professioni o si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o
dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche. codice
codice penale, 498: usurpazione di titoli o di onori. - chiunque abusivamente porta
chiunque abusivamente porta in pubblico la divisa o i segni distintivi d'un ufficio o
o i segni distintivi d'un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo
distintivi d'un ufficio o impiego pubblico, o di un corpo politico, amministrativo o
o di un corpo politico, amministrativo o giudiziario, ovvero di una professione per
stessa pena soggiace chi si arroga dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o
dignità o gradi accademici, titoli, decorazioni o altre pubbliche insegne onorifiche, ovvero qualità
inerenti ad alcuno degli uffici, impieghi o professioni indicati nella disposizione precedente.
un privilegio, di una dignità, o che rappresenta una tradizionale attestazione di valore
stirpe, popolo che per le imprese o per le opere costituisce motivo di orgoglio
. idem, inf., 1-82: o de li altri poeti onore e lume
. lorenzo de'medici, 7-111: o grassellino / che se'l'onor della casa
. 28. letter. ornamento o attributo materiale che conferisce pregio, lustro
attributo materiale che conferisce pregio, lustro o, genericamente, abbellimento (per lo
ferrar domani agosto / io t'invito, o bella elpina: / beverem d'un
venuto il pampinoso / verde autunno, o clori bella, / che a raccogliere n'
periodo, di evitare i conciossiaché, o di chiamare barba la barba e non
al plur.: insieme degli ornamenti o dei monili che agghindano una persona.
in alcuni giochi, ciascuna delle carte o dei pezzi che rappresentano i valori più
pezzi che rappresentano i valori più alti o conferiscono determinati privilegi. -anche: combinazione
riferimento all'attribuzione eccezionale di un titolo o di una nomina, in deroga alla normale
e si usa nominando qualche persona, o parlandosi d'invito, di nomina a
molto bene a mandar degli orfei, o altro, da leggere a questa deputazione.
auree tazze / coronate d'alloro, o naviganti, / adorando, e libateli dall'
del solito. -di una divinità o di santi, per significare atti di
'; e anco 'attribuire a tale o tale persona l'onore e gli onori
onore e gli onori ': darli più o meno appropriatamente. si può attribuirli nel
egli mi fa. manzoni, 39: o prole d'israello, o nell'estremo
39: o prole d'israello, o nell'estremo / caduta, o da sì
israello, o nell'estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, /
giostra. guicciardini, 2-10-38: giostrò due o tre volte ed ebbe l'onore una
. davanzati, ii-515: quel piantone o altro frutto che mette male...
di ampio seguito, avere numerosi fautori o studiosi (una dottrina, una disciplina
gli onori della festa: essere la persona o una delle persone che fanno le accoglienze
han nome. leopardi, 2-8: o italia, a cor ti stia / far
con generosità, come dimostrazione di deferenza o di simpatia verso l'ospite (anche
si è legati da relazioni di parentela o di dipendenza gerarchica, a un gruppo
di dipendenza gerarchica, a un gruppo o a una categoria di appartenenza, a
un'istituzione nella quale si è inseriti o per conto della quale si opera:
che tale persona, gruppo, categoria o istituzione ne acquisisca indirettamente merito, lustro
opera: con riferimento a una dote o a una qualità di cui essa è
a una qualità di cui essa è o si ritiene essere prodotto o espressione)
cui essa è o si ritiene essere prodotto o espressione). -anche in forma negativa
. - fare onore al proprio ufficio o compito: disimpegnarlo, assolverlo con zelo
consenso, ammirazione per i propri meriti o le proprie capacità. -farsi onore di
acquistare merito concedendo cosa di poco valore o che non costa sacrificio come se si
sacrificio come se si trattasse di un dono o di una concessione straordinaria. -farsi onore
papa]. fagiuoli, 1-4-64: o se non ve la vuol dare. anzi
, opportunismo, distrazione, pigrizia, o anche in onore a quella che
ardita per la quale egli possa venire o montare ad onore. -diventare oggetto
, raggiungere un elevato numero di cultori o di fautori; acquistare un diffuso consenso
degli uomini, dove che altri scritti o inferiori di pregio o non superiori a
che altri scritti o inferiori di pregio o non superiori a quelli vengono..
dei princìpi', senza avere l'intento o la speranza di ottenere risultati concreti.
imposto pena al parricidio, supponendolo impossibile o volendolo supporre tale per onore dell'umana
v.]: per onor di firma o per l'onor della firma vale per
vale per non venir meno a un impegno o anche per continuare a fare ciò che
puro dovere, senza speranza di successo o di esiti positivi. -prendere onore di
vero: dire la verità senza soggezioni o timori. tommaseo [s. v
anco malgrado suo, a suo scapito o d'altri dicesi: 'rendete onore al
altrimenti, ma crede per debito confessarla o farla sentire, dice 'sia lode al
-ricevere onore, grande onore: essere accolti o festeggiati con particolare riguardo, deferenza,
iii-1-32: un titolo, un nastro o altra simile inezia appagano spesso l'ambizioncella
ecc.; anche di entità sovrumane o divine, per l'eminenza o la perfezione
sovrumane o divine, per l'eminenza o la perfezione della loro natura).
nelle espressioni epistolari, burocratiche, cerimoniali o come manifestazione di cortesia formale.
grande invaro, / s'è giudice o compagno in veritate. boccaccio, dee.
. -che con la propria presenza o azione procura onore, rispetto, considerazione
, la categoria in cui si trova o che rappresenta. nardi, ii-158:
quando vuol far passare qualche suo ponte o qualche sua strada ferrata, strepita in
. ant. che eccelle per una dote o in un'attività; che dimostra perizia
maestosità dell'incedere, per la regalità o la ieraticità dei gesti e degli atteggiamenti,
e degli atteggiamenti, per la sontuosità o l'eleganza dell'abbigliamento (una persona
un gesto, un'azione, il fine o le ragioni che la muovono, un
difficoltà. -degno dell'approvazione morale o sociale; conforme ai valori etici o
o sociale; conforme ai valori etici o sociali di una determinata cultura (un
riferisce, che attiene al valore sociale o etico di una persona (un bene
conferisce onorabilità, riconoscimento ufficiale di valore o di eccellenza, elevata reputazione a chi
tenea gravato. tasso, n-ii-444: ma o sia il fabro de'nomi il poeta
sia il fabro de'nomi il poeta o 'l dialettico o pur il legislatore, percio-
de'nomi il poeta o 'l dialettico o pur il legislatore, percio- ché la
volte da una insolenzia che ti dà o la vittoria o la falsa speranza della
insolenzia che ti dà o la vittoria o la falsa speranza della vittoria. mazzini
del conte gabrio casati: perché adirarvene? o la lettera è buona, onorevole;
i personaggi illustri che vi sono nati o vi risiedono (una città, una contrada
contrada, una località); frequentato o abitato da persone illustri o di elevata
; frequentato o abitato da persone illustri o di elevata condizione sociale (un quartiere
bellissime donne. 16. confezionato o costruito con cura, con materiali pregiati
una cerimonia, una rappresentazione scenografica) o per essere imbandito con dovizia di vivande
che sia fornita di vasi di oro o dorati. 19. degno di
. adeguato alla funzione sacra, cerimoniale o simbolica a cui è adibito (un luogo
rispetto, reverenza per i personaggi che ospita o ha ospitato, per le attività che
, la rispettabilità di chi lo accetta o lo contrae (un patto, una
, / vettoria avesse del nostro avversario / o pace fosse onorevole e buona, /
modo -veramente provvidenziale -di ottenere una riconciliazione o almeno un accomodamento * onorevole '.
27. che consente di non apparire sgarbati o ineducati (un pretesto, una scusa
amicizia degli uomini che di dio? sicuramente o l'onorevole o l'utile o il
di dio? sicuramente o l'onorevole o l'utile o il dilettevole.
sicuramente o l'onorevole o l'utile o il dilettevole. -appannaggio.
, qualità, azioni, opere meritorie o conseguenti all'adeguamento ai valori o ai
meritorie o conseguenti all'adeguamento ai valori o ai modelli etici e sociali della cultura
della cultura in cui si è inseriti o dal ricoprire cariche e assumere compiti investiti
di particolare importanza, dall'esercitare professioni o attività socialmente stimate o dall'appartenere a
dall'esercitare professioni o attività socialmente stimate o dall'appartenere a una condizione aristocratica o
o dall'appartenere a una condizione aristocratica o socialmente elevata o a un ordine privilegiato
una condizione aristocratica o socialmente elevata o a un ordine privilegiato. storie
sua compagnia. firenzuola, 343: o vergine donna, seiti tu così tosto
, dignità, appartenenza a un ordine o a una classe privilegiata che conferisce pubblica
quasi tutte le grazie maggiori di dignità o benefici e onorevolezze. lancellotti, 1-411:
un'autorità, a una dignità civile o religiosa, a un personaggio eminente o
o religiosa, a un personaggio eminente o eccellente. chiabrera, i-i-xvii: il
: in contrapposizione ai beni dello spirito o dell'eternità, assume una connotazione negativa
una corte, di un luogo sacro o adibito a cerimonie, a funzioni pubbliche
dismembra- zione di qualche parte di una o più diocesi adiacenti, dandosi il caso
, dandosi il caso che li signori o le comunità et anche alcuni particolari ricchi
si concedono per il solo emolumento borsale o per onorevolezza senza l'amministrazione della giustizia
, di omaggio; con accoglienza cortese o anche entusiastica. fra giordano,
genti altresì, quando aspettano il re o alcuno grande legato, si fanno grande
gli uomini non sanno essere onorevolmente cattivi o perfettamente buoni. ammirato, 32:
fasto, eleganza, magnificenza di apparato o di abbigliamento; lussuosamente, pomposamente,
. in modo onorifico; con atteggiamenti o manifestazioni di rispetto, di reverenza,
, ix-88: non onorificarà il suo padre o la sua madre. lapo da castiglionchio
eziandio li uomini, li quali celebriamo o per onorifica- zione o per ricordazione ovvero
li quali celebriamo o per onorifica- zione o per ricordazione ovvero per presenziale visitazione.
del ponente. 2. carica o titolo onorifico, attestato di valore,
, ministero, compito la cui assunzione o esercizio conferisce particolare autorevolezza, valore sociale
usanze et onorificenze che nella detta chiesa o in qualunque altra avessimo ne'detti luoghi
valore sociale a chi lo esercita o lo ricopre (un compito, una profes
indossa, in quanto rappresenta l'autorità o la dignità di un'istituzione (una divisa
. 2. per estens. ottenuto o esercitato con l'acquisizione di cariche pubbliche
onore, di eminenza morale, intellettuale o sociale, di capacità professionale o anche
intellettuale o sociale, di capacità professionale o anche come riconoscimento formale, senza comportare
formale, senza comportare alcuna retribuzione o appannaggio né un effettivo esercizio di poteri
presenza, senza di fatto svolgere mansioni o incombenze pratiche, detenere effettivi poteri o
o incombenze pratiche, detenere effettivi poteri o esercitare autorità (una persona);
6. rivolto a rendere onore o omaggio, a significare stima, ammirazione
, offre vari oggetti da lui disegnati o per uso sacro, alcuni monumenti onorifici e
poco che m'è rimaso e che poco o assai mi distingue nell'onorifico.
state classificate una settantina di specie biennali o perenni), con fusto suffruticoso,
di peli, fiori bianchi, gialli o rosei; dalle radici della specie echioides
di ignominia, di vergogna che macchia o compromette la dignità, l'onore,
di chi è riconosciuto aver usato espressioni o commesso atti, gesti sconvenienti, disonesti
contrari a determinate norme di condotta pubblica o privata, a principi morali, a regole
, a regole sociali di comportamento (o, anche, di essersi comportato in
responsabilità, venendo meno al proprio dovere o, in genere, alle virtù e
alle virtù e ai precetti, più o meno espliciti, di un particolare codice
cui rispettabilità e onorabilità dipendono, totalmente o in parte, dalle azioni di chi
dalle azioni di chi ne è capo o figura rappresentativa (e determina uno stato
in senso concreto: avvenimento, fatto (o il ricordo, la memoria che se
è motivo di vergogna e di disdoro o li rivela pubblicamente. patecchio,
. bernardino da siena, 808: o non pensi tu, omo, chi pigliasse
avvilimento, di mortificazione per una situazione o per un comportamento che offende l'amor
è motivo di disonore, di vergogna o che scredita con il proprio comportamento o
o che scredita con il proprio comportamento o con le proprie idee la famiglia, l'
, il gruppo di cui è parte o che rappresenta. g. gozzi,
prodotto artistico (e ai fondamenti critici o ai criteri estetici a cui si ispira
gusto, dall'incapacità di un artista, o da opere di scarso valore, negativamente
quasi trafitti dall'onta di tante cose misere o men belle, uscite di man all'
-torto, danno fatto a un'istituzione o a una concezione religiosa da teorie o
o a una concezione religiosa da teorie o insegnamenti errati o comunque non conformi all'
concezione religiosa da teorie o insegnamenti errati o comunque non conformi all'ortodossia. segneri
4. letter. ant. sentimento o espressione di indignazione, di vivo sdegno
, di disappunto nei confronti di persone o di azioni considerate indegne, ignobili,
indegne, ignobili, ingiuste, offensive o, anche, contrarie al proprio volere
dante, inf., 29-33: « o duca mio, la violenta morte /
, inanzi che da'miei ricevi onta o danno. boccaccio, dee., 1-9
, quello col fargli alcuna onta o vergogna sfogava. f. scarlatti,
maniere / sol per lui combattendo il riso o 'l guardo, / il vario scudo
-anche: la ferita, lo strazio o, in genere, il danno, il
! lamenti storici, ii-289: o tu, dolce signor che ci hai creati
de le notti tore. -sensazione o situazione esistenziale di tristezza, di intimo
dall'onta. -stato, condizione pratica o spirituale di estrema ignominia, di mortificante
trambusto che rompe e disturba il silenzio o il raccoglimento di un ambiente. d'
pascoli, 561: io t'amo [o fortuna] perch'ora meschino / non
per onta di qualcuno', allo scopo o con il risultato di offendere, di
indicare al disprezzo generale, di danneggiare o, anche, di esporre al ludibrio
virtù, un'istituzione, una collettività o la sua regola, le sue norme
1-1-143: droetto francese, per onta o licenza, a lei si fa come
diva, / far d'acre tosse o lènto reuma oltraggio. spallanzani, v-45
volontà di qualcuno; nonostante l'opposizione o l'ostilità altrui. rustico, vi-1-188
10 ebbe a convocare a costanza, o a meglio dire i suoi legati lo
qualcuno, senza che questi lo sappia o se ne accorga. c. i
-fare onta: fare torto a una persona o al suo giudizio; trattare in maniera
ii-15-22: la commissione esaminatrice, composta o di men competenti o di favoreggiatori,
esaminatrice, composta o di men competenti o di favoreggiatori, mi farà onta.
dell'amore il quale io vi portai, o se avuto ha credenza che io mai
a vendicare ogni sua onta, / o cade d'alto stato o non vi monta
onta, / o cade d'alto stato o non vi monta. = dal
, son tesi i lacci a scatto o a barcocchio, come diconsi nel pisano.
. terreno piantato a ontani; bosco o macchia d'ontani. sercambi,
e le abitazioni dalle corrosioni delle acque o dalla violenza dei venti o dalla impressione
delle acque o dalla violenza dei venti o dalla impressione di certe esalazioni pestilenziali,
palustre, né solo canneto, ma ontaneto o macchia di piante palustri. faldella,
, chioma densa ovaliforme; vontano peloso o bianco [alnus incana) cresce non
viene usato come combustibile; vontano verde o di montagna (alnus viridis o minor)
verde o di montagna (alnus viridis o minor), proprio delle zone montane
si piantano... i nocelli o siano nocciuoli, gli ontani, le
quello dell 'ontano nero, di colore rosso o giallorossastro dopo la stagionatura, utilizzato,
), ciò che si riferisce teoricamente o praticamente all'esistente, all'ente come
). guittone, 1-36-70: o, com vai poco che paulo amoni-
dallo stato iniziale di ovo-cellula (o, negli organismi vegetali, di germe
processo evolutivo della classe, dell'ordine o della specie a cui l'individuo appartiene
. romagnosi, 17-84: l'ontologia o sia la scienza dell'ente in generale,
quale è conoscibile dell giorno nell'idea 'o, più brevemente, 'la teoria
concepire il reale; insieme, più o meno codificato, di concezioni filosofiche,
impostazioni di carattere ontologico; per quanto o in conseguenza di ciò che implica con
di un oggetto, che ne definisce o ipotizza la natura, l'insieme delle
certissima dal dilemma da noi proferito: o la verità è forma essenziale dell'assoluto
storia del mondo alle giornate della creazione o alle età della vita. vittorini,
che è proprio dell'ontologia come dottrina o, anche, scienza particolare, modello filosofico
qualunque critica, a un qualsiasi ripensamento o mutamento (un fenomeno, una pratica)
e dall'esperienza che ne può avere, o, anche, 1'esistenza di un
" occasionalismo ', afferma la visione o intuizione umana originaria e immediata dell'ente
ste nell'inventare di pianta o altrimenti tutto lo scibile, ma nel
domanda: -cosa siete voi? psicologista o ontologista? 2. agg. ontologistico
non sai se più valga negli universali o nei particolari, nel ritrarre le idee
nei particolari, nel ritrarre le idee o nel dipingere gl'individui, nell'ontologizzare poetando
dipingere gl'individui, nell'ontologizzare poetando o nel far del psicologo. =
e non già critica, come fanno o si sforzano di fare altri ontologi e
pilato] restavano che due strade: o cedere ontosamente dopo tanti ripieghi e resistenze
cedere ontosamente dopo tanti ripieghi e resistenze o mettersi a repentaglio di suscitare un tumulto.
, disdoro; che macchia l'onorabilità o la rispettabilità di una persona, di
. attribuito a petrarca, xlvii-221: o velenoso mèle, ontoso
onore, / o dolce melodia piena di fraude, / o
o dolce melodia piena di fraude, / o verità coronata d'errore! trattato di
da una vacua e sconcia letteratura futuristica o semifuturistica e dai suoi teorizzamenti e programmi
arreca sventura, danno, nocumento fìsico o morale; avverso, calamitoso. -anche:
mi flagella. luca pulci, iv-49: o spiriti crudeli, o mente ontosa,
, iv-49: o spiriti crudeli, o mente ontosa, / non isperate mai facci
, quand'elli il domanda e richiede o per bocca o per segno, siccome fanno
il domanda e richiede o per bocca o per segno, siccome fanno le donne
modo, da baciare alcun piede di santo o che, inaminava le ontose col detto
villano ontoso. del raggio, lxxxviii-n-638: o gente ontosa, maligna e suffisma,
s'altro v'è che sia ministro o fabro / di ciò ch'avviene all'uom
di ciò ch'avviene all'uom di buono o rio, / disciolgo in suon d'
il labro. -caratterizzato da accadimenti o intenzioni vergognose, spregevoli; che non
tra gli alberi onusti di frutti caduchi o acerbi. bacchelli, 2-i-106: il
, di gloria, di meriti (o, anche, di vizi, di peccati
afflitto, travagliato da un dolore fìsico o morale; preoccupato, turbato da un
. nigrisoli, lvi- 388: o di che piaghe onuste, / o di
: o di che piaghe onuste, / o di che fiamme accese e di quai
e letter. lonza, ghepardo (o anche giaguaro). proverbia super natura
stratico). questi si chiamano seste o garbi. lo spaccato della nave, invece
che è causa della produzione di galle o cecidi. = voce dotta,
, caratterizzate da cellule di forma ovale o irregolare, isolate o anche riunite in
di forma ovale o irregolare, isolate o anche riunite in colonie, con membrana
ooforite, sf. medie. infiammazione dell'o vaio; ovarite.
(e può essere di natura benigna o maligna); folliculoma. =
può derivare da processi infiammatori dell'utero o degli annessi uterini; salpingo- varite.
essere flagellato, col nome di anterozoide o spermatozoide, oppure libero e privo di
(e può essere una cellula indifferenziata o la cellula terminale ingrossata di un filamento
. miner. granulo, aggregato sferico o subsferico sotto la cui forma si presentano
costituito da un frammento minerale, calcareo o silicico, o da un corpuscolo organogeno
frammento minerale, calcareo o silicico, o da un corpuscolo organogeno, e da
lo più di carbonato di calcio, o anche di minerali silitici, bauxitici,
); si origina in acque marine o lacustri poco profonde e turbolente che,
la sua superficie, per precipitazione chimica o biochimica, delle sostanze che costituiscono l'
, gran quantità di conchiglie fossili, ooliti o pisoliti. bossi, 251: 'oolite
calcaria che è sempre disposta in globetti o piccole sferoidi. 2.
tre piani cioè: i° superiore: oolite o calcare di portland; il 20 ciò
e argilla di bradford, oolite di bath o grande oolite, oolite inferiore, di
miner. che è costituito da ooliti o, anche, che presenta una struttura
di un terreno che è composto di ooliti o che somiglia a quelli che ne sono
attraverso conidi cigliati (pla- conidi) o immobili (aplaconidi); si suddividono
particolari organi sessuali unicellulari (oogonio) o pluricellulari (archegonio), e può
costituiti da molte specie, generalmente saprofite o parassite di latte, formaggi, frutta
insetti (e viene prodotto con sostanze esterne o, anche, con secreti interni)
muoversi, a dare inizio a un'operazione o, anche, per riprodurre un movimento
, in partic. quello del cavallo o di chi lo monta.
avv. in modo da generare oscurità o da togliere la trasparenza dell'aria.
, sm. l'offuscarsi, il divenire o il rendere appannato, opaco; intorbidamento
, che dal mezzo in parte opacato o in parte colorato si confonde scemata di
). che si riferisce all'opacimetria o all'opacimetro. opacimetro, sm.
del fumo, degli scarichi dei motori o, anche, per l'osservazione dell'opacaménto
; la proprietà che ha un corpo o un elemento di possedere un fattore di
di trasmissione nullo per qualsiasi radiazione o relativamente a quella di una determinata natura
incidente e quella del corrispettivo raggio emergente o, anche, dal valore della densità
a una vernice, indica la diminuita o assente capacità che essa possiede di riflettere
è dovuta alla natura stessa del materiale o a inconvenienti che intervengono nei procedimenti di
: la caratteristica che ha una superficie o un corpo di non poter essere attraversato
di non poter essere attraversato, totalmente o in parte, dalla luce o di impedire
totalmente o in parte, dalla luce o di impedire o rendere confusa la visione
in parte, dalla luce o di impedire o rendere confusa la visione di ciò che
della eccitazione. 3. alterazione o diminuzione, a causa di fenomeni morbosi
fenomeni morbosi, della trasparenza dell'occhio o di una sua parte (con partic
non è che la opacità dell'umor cristallino o sia della lente dell'occhio per cui
di questa malattia, il colore azzurrognolo o verdiccio dell'opacità. 4. mancanza
. -intristimento, grigiore; mancanza o perdita di alacrità vitale, di gaiezza
di scarsa apertura intellettuale, poco attento o ostile alle novità, volto per 10
dalle finestre nascosti dietro le cortine, o meglio ancora nel guardare la strada voltandole
ceramica per la fabbricazione di vetrine opache o smalti; il biossido di titanio,
della filatura e, anche, il nerofumo o altri additivi, che nel trattamento dei
. rendere opaco, appannare; diminuire o alterare la trasparenza tramite opacizzazione (con
2. medie. rendere radiopaco un organo o una cavità interna del corpo, al
azione della luce solare). o pacizzatóre, sm. opacizzante. =
. opacizzazióne, sf. l'operazione o l'insieme delle operazioni con cui si
con cui si rende opaca una sostanza o se ne accentua il grado di opacità
procedimenti usati nell'elaborazione di tecnofibre opache o semiopache, consistente nell'introduzione di sostanze
consistente nell'introduzione di sostanze opacizzanti, o, anche, alle tecniche utilizzate per
, si rendono impenetrabili ai raggi x o ad altre radiazioni organi e strutture anatomiche
fattore di trasmissione nullo per qualsiasi radiazione o soltanto per quelle di una determinata lunghezza
riferimento anche a radiazioni di natura elettromagnetica o corpuscolare). -in senso generico:
che non ne permette, in maggiore o minor grado, la trasmissione, assorbendola
minor grado, la trasmissione, assorbendola o rinviandola; che impedisce o rende confusa
, assorbendola o rinviandola; che impedisce o rende confusa e poco chiara la visione
. ghiberti, 49: il corpo ombroso o vero opaco è quello il quale non
il loro lume; diafani, perspicui o trasparenti quelli per entro de'quali può
a vetri, lenti, specchi smerigliati o sottoposti a particolari trattamenti di opacizzazione per
a particolari trattamenti di opacizzazione per eliminarne o graduarne la trasparenza. - in partic
tolto il lustro colla polvere di smeriglio o altra. tarchetti, 6-ii-638: verso
-sm. corpo celeste non luminoso o non trasparente (e zona o parte
luminoso o non trasparente (e zona o parte di esso). leonardo,
. offuscato da uno strato di polvere o di sudiciume (il vetro di una
da tale quantità d'ossido di ferro giallo o rosso che ne diventa perfino opaco.
stessa carnagione appare non so se sciupata o opaca. -sodo, liscio,
flusso opaco quegli elementi che aveva scorti o immaginati nel loro pigro trascinarsi al mare
veder la luce, / se opaco o grande spazio non l'impaccia. tasso,
, tutto il resto è oscurità striata o opaca. -letter. che rende
monti opachi. -illuminato scarsamente o malamente (un locale, una stanza
e il suo proprio suono, o nasale, o pettegolo, o tossicoloso.
proprio suono, o nasale, o pettegolo, o tossicoloso. -profondo,
o nasale, o pettegolo, o tossicoloso. -profondo, ovattato (il
fino ad allora era rimasta silenziosa, o rispondeva all'uomo dispettosamente, rinchiudendosi poi
un bisogno / folle d'amore, o fior ch'ho profanato; / ma
una spiccata personalità, di particolari qualità o attrattive; che non presenta caratteristiche di
divino assoluto. govoni, 8-102: o abitanti del ciel, forse sereni, /
opachi dannati. 17. che trascorre o è trascorso nell'avvilimento, nell'ignavia
. buzzi, 164: brilla, o città opaca! imita parigi la vinta,
fornito una prova di scarsa rilevanza fisica o tecnica, incerta, inferiore alle proprie
economico, si distingue nell 'opale nobile o orientale, il più pregiato, che a
., nell'o- pale di fuoco o fiammeggiante, molto apprezzato, nell'opale
lucide di qual si voglia colore, o sieno fatte di succhi verdi, come
smeraldi e le prasme..., o di misti, come gli opali.
, ii-157: scoppia anche l'opalle, o girasole che chiamar lo vogliamo, e
in mezzo. -opale d'acqua o di ceylon: varietà di adula -
l'adularia. -opale d'acqua o bianca', varietà con colorazione molto pallida
opalescènte, agg. letter. che ha o assume una colorazione cangiante, una trasparenza
con vaghi riflessi azzurrognoli, e magari giallognoli o verdastri. pratolini, 9-1150: la
proprietà di alcune sostanze solide, liquide o, anche, gassose che presentano una
opalino, agg. letter. che ha o assume la colorazione cangiante latteo-azzurrognola dell'
colorazione cangiante latteo-azzurrognola dell'opale nobile o ne ricorda la trasparenza e la luminosità
quella degli 'oggetti in movimento 'semoventi o etero- moventi,... e
legge (con riferimento a una conseguenza o ad altra vicenda giuridica che, in
; attività diretta a un determinato fine o risultato. leonardo del guallacca,
.. che comunemente l'uomo pecca o col cuore, pensando e volendo, o
o col cuore, pensando e volendo, o colla lingua parlando, o coll'opera
volendo, o colla lingua parlando, o coll'opera, mal faccendo o, per
parlando, o coll'opera, mal faccendo o, per negli- genzia, lo bene
velli, 1-ii-129: e1 fante si iudica o dalla presenza o dall'opere.
: e1 fante si iudica o dalla presenza o dall'opere. tasso, ii-158
-in relazione con un compì, o con un agg. che specifica in
come fanno quelli lavoratori e quelli ministrelli, o s'elli fa opere spirituali, sì
nelle espressioni opera coniugale, della carne o venerea). cottenuccio, 199:
-in relazione con un agg. o con un compì, che specifica il
, che specifica il carattere moralmente positivo o negativo di una determinata azione.
sanza far menzione de l'opere virtuose o de le dignitadi virtuosamente acquistate. idem
pie che ci sono ordinate dalla chiesa o ricordate da'frati: ma il bene
le vostre uopare palesi e tagli che o ^ ni persona ci dica bene di
le parole, gli istinti, le convinzioni o gli enunciati teorici del soggetto.
consa la qual no ge nosa, / o sia per lo fato o per dito
, / o sia per lo fato o per dito o per ovra. anonimo,
sia per lo fato o per dito o per ovra. anonimo, 1-617:
gli uomini del partito ammirano, lamentano o biasimano, non si commovono all'opre
un fenomeno, di un elemento fisico o, anche, di una malattia, di
una malattia, di una sostanza chimica o medicinale. -anche: il corso della
dovrà / veder s'elle son fole o verità. patrizi, 3-228: è necessario
ha a fare ciò con opra d'uomini o con opra della stessa acqua. g
come l'infermo fa quando la luna / o volge o torna o fa su'opre
fa quando la luna / o volge o torna o fa su'opre in cielo.
la luna / o volge o torna o fa su'opre in cielo.
2. ciò che si compie o ci si prefigge di compiere sulla base
opera che avremmo veduta,... o prima o dopo, tentata dagli speculatori
veduta,... o prima o dopo, tentata dagli speculatori stranieri.
lo più una costruzione), servizio o istituzione destinata alla pubblica utilità.
che costituisce l'occupazione occasionale, momentanea o abituale. dante, vita nuova,
d'opera: per indicare un'affermazione o un argomento che non ha nessuna attinenza
ch'uom favella; / ma così o così, natura lascia / poi fare a
personale ai fini di aiutare una persona o di appoggiare una causa, un'iniziativa
scriveva a'prìncipi grandi, senza l'opera o saputa de'segretari. brusoni, 13
passava, né mai vi fu opera o ingegno che quindi ne lo potesse spiccare.
relazione con un determinato ufficio, attività o posizione professionale, sociale, morale;
anche in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica le
: secondo l'indizio che dànno, sono o non sono tenuti ne'serragli e i
per facilitare le opere di mano, o col perfezionare gli istrumenti o coll'inventarne
mano, o col perfezionare gli istrumenti o coll'inventarne di nuovi. monti, 6-651
trovati altrove che nei fondachi dei venditori o in sull'opera dei manovali. d'
-con metonimia. pascoli, 76: o mani d'oro, di cui l'opra
per il conseguimento di un dato risultato o a procurargli, con la propria attività
, di un contratto di lavoro autonomo o anche di un contratto d'appalto)
senso di trasformazione di materia prima, o prestazione di un servizio), ottenuto
a compiere verso un corrispettivo un'opera o un servizio, con lavoro prevalentemente proprio
-legname, legno da opera: quello adatto o destinato a essere impiegato come materiale da
a essere impiegato come materiale da lavoro o da costruzione (e si contrappone a quello
ed è contrapposto all 'opera a corpo o lavoro a forfè). cavour,
opera da ciascuno omo del castello, o vero ij soldi. crescenzi volgar.,
opera (con uso aggettivale): assunto o pagato a giornata. bresciani,
due mani. lippi, 7-12: o meo, spilla quella botte / che t'
, iii-13: se maraviglia vi reca, o guerrieri, il qui vedere sì strana
fu opera nostra! -risultato o, anche, dimostrazione, manifestazione di
, dimostrazione, manifestazione di una disposizione o di uno stato d'animo. s
un fenomeno fìsico, di un elemento geografico o, anche, di uno stato morboso
, frutto, effetto dell'intervento creatore o della volontà di una divinità o di
creatore o della volontà di una divinità o di un'entità soprannaturale o, anche
una divinità o di un'entità soprannaturale o, anche, dell'azione della natura
ne specifica le caratteristiche tecniche e costruttive o, anche, i riferimenti stilistici ed
, siano di qual opera si voglino, o a mandorlata o di pietre rozze.
opera si voglino, o a mandorlata o di pietre rozze. vasari, i-263:
anche in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica
compì, che ne specifica la materia o la tecnica esecutiva). fra giordano
non de'poveri che cavano le pietre o le portano, stemprano le calcine e l'
iii-24-180: io credo che un calzolaio o un sarto possa, anzi debba, dimostrare
opera grande. -opera d'ingegno o dell'ingegno: v. ingegno,
, come sonno ferramenta, pannamenta, oro o ariento o uopera di lino da alcuna
ferramenta, pannamenta, oro o ariento o uopera di lino da alcuna persona sospeta.
intento di operare in senso estetico (o, anche, che in tale senso
cosa è in un'opera d'arte, o che si dice tale, quel che
meraviglioso (e ha una connotazione ammirativa o scherz.). crusca [s
16. ogni sorta di raffigurazione pittorica o plastica (talora in relazione con un
un compì, che specifica la tecnica o il materiale adottato; anche nell'espressione
169-25: quando fu in capo d'otto o di dieci dì, li perugini,