sacerdoti secolari e il titolo della povertà o della professione religiosa richiesto per i sacerdoti
richiesto per i sacerdoti appartenenti a ordini o congregazioni di voti solenni).
comune degli ufficiali riuniti a bordo, o in altro alloggiamento, ove ciascuno di
-alzare, levare, togliere la mensa o le mense: sparecchiare la tavola;
assidersi, mettersi, porsi a mensa o alla mensa: iniziare a consumare un
/ non chiamare a consiglio / siniscalco o sergente, / ché da tutta la gente
rape. -fare mensa comune (o insieme): prenderei pasti in compagnia con
mettere la mensa riferisce alla mensa o a un convito; conviviale.
a un convito; conviviale. o le mense: disporvi (o farvi disporre
o le mense: disporvi (o farvi disporre) ordinatamente ciò che è
le dame e partir loro le vivande o pur da esse ricever la porzione.
a consumare un pasto in casa propria o a propriespese; convitarlo. brusoni,
qualcuno: consumare i pasti, abitualmente o occasionalmente, in sua compagnia; essere
guàrde za e là, que se toia o se dea. campofregoso, 1-45:
coprirsi, il mangiare alla mensa sua o simile altra principesca puerilità. deledda,
corso. idem, 17-11: nelle ramiate o famigliari o mensali non intervenga colui il
idem, 17-11: nelle ramiate o famigliari o mensali non intervenga colui il quale ha
i saporetti né le pasticcierie di francia o d'italia. 2. liturg
fotografie di altri rivoluzionari, dell'una o dell'altra tendenza socialista, e bolscevici
de questa cità 0 de quella cità o luogo dove cometesse tal mensfatto, per
per un mese, che si verifica o si rinnova ogni mese (un fatto,
circostanza); che è da pagarsi o da riscuotersi ogni mese (uno stipendio
al silenzio ogni rivista, / ogni foglio o mensile o quotidiano. stuparich, 4-276
ogni rivista, / ogni foglio o mensile o quotidiano. stuparich, 4-276: egli
questa rivista. mensile; tre o quattro articoli centrali su problemi, studi,
svolta, per un incarico ricoperto, o come sussidio o rendita. -anche:
un incarico ricoperto, o come sussidio o rendita. -anche: rata mensile.
mensile; periodo di un mese; frequenza o periodicità mensile. 2.
erogate annualmente ai dipendenti di aziende pubbliche o private, in aggiunta ai dodici stipendi
trabeazione che costituisce il sostegno, più o meno visibile e funzionale, del gocciolatoio
., 10-131: come per sostentar solaio o tetto, / per mensola tal volta
'mensola': questo vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello
vocabulo significa lo piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama
piumacciuolo o lo capitello o lo scedone o leoncello che si chiama, che sostiene qualche
nel muro sotto la trave de'tetti o de'solai o vero palchi, le quali
la trave de'tetti o de'solai o vero palchi, le quali spesse volte
tetto sportasse tanto in fuori senza modiglioni o mensole che lo regges- sino, fece
dal muro, piegandosi a modo di triglifo o di modiglioni. algarotti, 1-iii-305:
di legno, di stucco, di pietra o di marmo, fissato a una parete
dimensioni, per lo più ornamentali, o a opere d'arte (in partic.
si tengono a portata di mano suppellettili o utensili di uso frequente. r.
con discostargli dal muro. sono termini o mensole di stucco, fissi nel muro.
toletta. -palchetto di un armadio o di uno scaffale. moravia, 18-27
carnosa del rimanente, e quest'ingrossamento o base è ricevuto da una prominenza che sporge
è caduta... nei nuovi rami o rampolli di nuove piante, quando la
attaccata, si vede che questa mensola o sostegno scorre lungo il ramo e lo rende
la mensola, e rimane la cicatrice o macchia per lungo tempo. idem,
): nelle linee aeree, elettriche o telefoniche, il sostegno, fornito di isolatori
queste sono interzate, cioè un modiglion o mensola con le rotelle, e l'
giovane, i-419: sorgevano due mensoloni o viticci alti, ne'quali intorno venti
danno le luogora dove i padiglioni si ficcano o nelle cittadi danno gli alberghi. carani
ogni parte, / oblìo ti prese [o torino] del mensor di roma,
] del mensor di roma, / o fida al primo cardine. =
-in partic.: che viene pagato o riscosso ogni mese. sanudo,
, emolumento, retribuzione, stipendio corrisposti o riscossi mensilmente. -in partic.:
scudi d'oro dodici mila al mese, o siano sei mila doppie, che si
; fiori talora bianchi, spesso rosati o porporini, riuniti in spighe o capolini
rosati o porporini, riuniti in spighe o capolini protetti da minuscole brattee; cresce
), detta anche menta ortolana, comune o verde, che serve prevalentemente per usi
, che serve prevalentemente per usi alimentari o per foraggio; la varietà più pregiata
, detta anche menta piperina, viperina o inglese, che è un ibrido di
il mentolo, che si può presentare libero o sotto forma di eteri (e anche
-per estens.: ramoscello, foglia o infiorescenza di tale pianta (usati per lo
(usati per lo più come alimento o medicina oppure in profumeria). bibbia
, sta inclinata a profondarsi, / e o nell'imo terren va propagandosi / in
grato, masticandola. prati, ii-273: o capre imbelli, / a voi piace
non si capiva se fosse natura selvatica o aiole d'un orto degli aromi.
un orto degli aromi. -menta calaminta o cedrata: nepitella selvatica (thymus calamintha
in fitti glomeruli che formano capolini terminali o ascellari; le foglie e i fiori hanno
antiemetiche e contengono la canfora di menta o mentolo. ricettario fiorentino, i-a-v:
d'aria. -menta dei greppi o senza odore: clinopodio, basilico volgare
. si confonde erroneamente col calaminto montano o melissa calaminta. -menta greca, romana
s. v.]: 'menta greca'o 'matrisalvia 'dicesi in più luoghi
; foglie sessili ovali; fiori rosa o bianchi in glomeruli riuniti in spighe terminali
. 2. per estens. bibita o confezione dolciaria a base di sciroppo o
o confezione dolciaria a base di sciroppo o essenza di menta. -anche: lo
chiesi se era già stato sul treno o in corriera. pratolini, 10-61: il
: sciroppo, liquore, pastiglia o ©aramelia fortemente aromatizzata con la menta (
è più stimata e si fanno pasticche o diavoloni di menta piperita, adoprati per
prepararne le così dette 'pastiglie 'o 'tavolette di menta '. 3
= voce dotta, lat. menta o mentha (e questa forma,
la morte; la chiamavano lichena o mentagra. non era stata più veduta in
donna né servo né altra persona bassa o pur mezzana, ma solamente i nobili col
. -aio, che indica mestiere o professione; cfr. malagoli, vocabolario pisano
]: a menta-io: chi fa o vende le mente. il grido solito di
giudicare, di ragionare; che appartiene o si riferisce al pensiero e all'attività
membra mortali. -in più o meno esplicita contrapposizione all'anima, spirituale
cosa gentile? idem, 349-11: o felice quel dì che del terreno / carcere
. -resti, spoglie mortali (o, anche, spoglia mortale):
lecito. 3. che è o si considera congenere alla parte corporea dell'
non è secondo motore, ma primo. o. rucellai, 6-53: quando bene
che torto riceve l'uomo dove prima o poi egli adempia il termine a lui
: il problema se l'anima sia mortale o immortale. -anima mortale:
ciascuna d'esse il genere di forma, o d'atto che vogliam dirlo, dicendo
con riferimento all'intelletto passivo, fisico o acquisito, che nel commento aristotelico di
mortale, come parve ad alessandro, o immortale, come giudicò... san
, un attributo, una qualità spirituale o fisica, una facoltà sensoriale o intellettuale
spirituale o fisica, una facoltà sensoriale o intellettuale); che partecipa del patrimonio
altro che mortale, più che mortale (o, con litote, non mortale)
. cariteo, 133: s'io contemplo o miro il chiaro aspetto, / il
rassembra. — sopra il modo o vaso mortale (con valore awerb.
-lingua mortale: la facoltà espressiva verbale o letteraria propria dell'uomo (con par-
e ineffabili, di stati d'animo o sentimenti complessi e profondi): v
: l'arte maestra / te non risana o la mortai mia destra, / maggior
. g. chiarini, 266: o dionea cipri, tu festi...
. del bene, 17: vittoria o morte! / sprezziam, frati,
che brilla. 6. compiuto o attuato dagli uomini; che è frutto
con occhi torti / l'opre mortali o l'innocenza oblia, / sarò riposta in
e portasi! -letter. brandito o vibrato da mano umana (un'arma
7. che può essere elaborato o, anche, concepito dalla mente,
, anche, concepito dalla mente, o inteso dall'intelletto umano (un pensiero
concetto); che può essere pronunciato o scritto da uomini; che è proprio
ciel s'intende, / morte o mercé sia fine al mio dolore. cariteo
rinova / dentro '1 mio cor, o fa le fiamme eguali. tasso
ad una soave visione del mio cervello o ad un'amabile cittadina di questa terra
queta in parte la tua vista, o mare, / sola imago quaggiù dell'
madre, dell'aver lasciato sul carso o appiè l'altipiano la ragione e il sorriso
11. che può essere sperimentato, patito o goduto nel corso della vita terrena;
goduto nel corso della vita terrena; provato o sofferto dall'uomo; che è legato
; che è legato alla condizione umana o ne deriva. delminio, i-141:
uomo non possa produrre nulla d'immortale o comunque di più duraturo di lui stesso
le infermità che poi li sopravengono o di febre o d'altro male sono più
poi li sopravengono o di febre o d'altro male sono più dan
cocchi, 4-1-16: nasce la febbre o acuta, veemente e mortale, o per
o acuta, veemente e mortale, o per lo più ettica purulenta, che
; che causa la morte per intossicazione o per avvelenamento, rapido e immediato o
o per avvelenamento, rapido e immediato o lento e progressivo; che contiene sostanze
lo bel desio,... / o pic- ciol gusto a sì mortai veneno
, xxx1- 110: fuggite ogni riva o erbosa macchia / là dove la mortai
macchia / là dove la mortai vipera o l'idro / spesso s'asconde.
lanciato, vibrato per ferire mortalmente o per uccidere. guarim, 174:
per uccidere. guarim, 174: o fosse caso o fosse / avvedimento accorto,
guarim, 174: o fosse caso o fosse / avvedimento accorto, / sfuggì
. 22. ordito, proposto o stabilito per provocare la morte di qualcuno
de'deputati. — congegnato o predisposto per catturare e uccidere gli animali
i furori de'popoli, le sentenzie mortali o pecuniarie. esopo volgar., 4-9
ant. che determina la morte se ferito o danneggiato gravemente (un organo, una
oggettivamente, la gravità della materia o dell'oggetto; soggettivamente, la piena
notabile irriverenza e disonore a dio, o notabile danno e pregiudizio al prossimo,
notabile danno e pregiudizio al prossimo, o notabile danno e pregiudizio a se stesso.
e duce, / cinquemi- l'anni o più con penitenzia / è stato in chiuso
peccato mortale. lacopone, 1-34-2: o frate, guarda '1 viso se voi ben
fa venire. idem, 1-45-1: o femene, guardate a le mortai'ferute
grave, che non può essere riparato o espiato (uno sbaglio, una colpa
un peccato mortale, a gran maraviglia o scandalo di tutti noi. 27
rovinoso p » er la sorte individuale o per la convivenza sociale. -anche:
. bembo, iii-376: tu [o amore], degli uomini mortalissimo idio
vivere quotidiano; che è tale da esaurire o stroncare le energie vitali, da determinare
animo, una pena di natura spirituale o, anche, un pensiero, un'idea
idea, la consapevolezza di uno stato o di una condizione). tommaso di
pure dai nostri petti questa mortai angoscia o almeno sospendetela infino a più certi avvisi.
. g. gozzi, i-19-57: o qual ragione / hai nell'animo mio
viva sofferenza (con riferimento a parole o atti malevoli, a circostanze inattese e
distrugge doti, facoltà, risorse fisiche o spirituali (un vizio); che cancella
32. che, nei riguardi di qualcuno o qualcosa, nutre avversione profonda, odio
nutre avversione profonda, odio inestinguibile o invincibile ripugnanza (per lo piùnell'espressione nemico
cotta. -che determina profondo disagio o fastidio, intensa sofferenza fisica o spirituale
disagio o fastidio, intensa sofferenza fisica o spirituale; che è considerato insopportabile;
la sconfìtta totale di uno dei belligeranti o con l'annientamento di una delle parti
ogni mezzo (l'opposizione contro qualcosa o qualcuno, il tentativo di provocarne la
infernali. 35. che è, o fu, teatro di battaglie cruente,
caratteristico della morte; che la precede o segue immediatamente o ne accompagna l'arrivo
; che la precede o segue immediatamente o ne accompagna l'arrivo; che ne
; che ne costituisce segnale, indizio o immediata conseguenza. -in par- tic.
enfatico e iperb.: che esprime o deriva da uno stato di grave prostrazione
da uno stato di grave prostrazione fìsica o morale, da intensa emozione, da profonda
mortale silenzio ': come di morte o di morto; o funesto, che pare
come di morte o di morto; o funesto, che pare annunzi la morte.
che strai corremo. bellincioni, ii-214: o diana, e tu, o vener
: o diana, e tu, o vener, meco insieme / laudate or giove
, lo stato di limitatezza e imperfezione o, anche, il rapporto di incommensurabile
22-41: per che non reggi tu, o sacra fame / de l'oro,
. idem, par., 11-1: o insensata cura de'mortali, / quanto
e altra vene. petrarca, 355-2: o tempo, o ciel volubil che fuggendo
petrarca, 355-2: o tempo, o ciel volubil che fuggendo / inganni i ciechi
. lemene, ii-37: china, o mortai, l'ossequiosa fronte / a
beni eterno fonte. parini, vii-19: o misero mortale / ove cerchi 'l diletto
pian solingo va / il dissidio, o mortai, de le tue cure / ne
gente comune (in contrapposizione a chi è o ritiene di essere in posizione preminente,
ritiene di essere in posizione preminente, ha o si arroga prerogative straordinarie o tende a
, ha o si arroga prerogative straordinarie o tende a collocarsi al di fuori delle
mortali, 'dirà il povero o anco il semplice cavaliere, paragonandosi al gran
delle peculiarità di ciò che è fisico o corporeo (e, in quanto tale,
buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che ha
imprecative, per indicare una situazione critica o, anche, grave disagio.
d'essere alla mietitura. popolazione o con un particolare gruppo o categoria di
popolazione o con un particolare gruppo o categoria di persone, con l'età
malato, non so se di grippe o d'altro: la mortalità fu maggiore
di essi si possa fare a meno o sia almeno permesso di sperare nei rimedi
molti passi innanzi, concorrendo alla sparizione o attenuazione delle epidemie e degli altri morbi
vissuto dai coetanei della medesima collettività -forza o tasso istantaneo di mortalità, intensità della
considerato tende a zero. -mortalità antenatale o prenatale: numero dei prodotti del concepimento
numero dei morti al momento del parto o durante la prima settimana di vita e
-mortalità esogena: causata da malattie infettive o parassitarie o da fattori riconducibili alle condizioni
: causata da malattie infettive o parassitarie o da fattori riconducibili alle condizioni ambientali.
condizioni ambientali. — mortalità infantile (o dei bambini): rapporto fra il
connessi con la gravidanza, il parto o il puerperio. -mortalità neonatale: numero
morti che si verificano nelle prime tre o quattro settimane di vita. - mortalità
dalla madre). -quoziente, tasso o indice di mortalità generale (anche semplicemente
statistico che riporta per un determinato gruppo o categoria di individui, in corrispondenza delle
probabilità di morte, la vita media o probabile, ecc. galanti, 1-i-9
. -essere guerra mortale per qualcuno o per qualcosa: costituire un pericolo gravissimo
vale. ibidem, 287: febbre autunnale o è lunga o è mortale.
287: febbre autunnale o è lunga o è mortale. = voce dotta,
bisogno... un mortale di marmore o di pietra viva con la sua mazza
/ quando sul carro castighi fetonte, / o felice vói dir ad acheronte, /
felice vói dir ad acheronte, / o fare el tatto casto in carnassale.
nel mortale. cieco, 37-7: o cugin mio, tu pesti acqua in mortale
. concezione, dot trina o teoria che propugna come fine supremo dell'
usano di stare è molta uccisione d'uomini o grande mortalità di bestie. cavalca,
. quando cominciano. a morire tre o quattro persone, ci sentiamo commuovere da
piangendo gridava: -o rosario sconfitto, o giardin mio deserto! 2
determinato. 3. natura, carattere o condizione di chi è mortale, corruttibile
, esizialmente (con riferimento a epidemie o a punture di animali velenosi).
peccato mortale, in modo da determinare o da meritare la dannazione eterna.
che l'uomo ama più che lui o contra lui [dio], sì pecca
ogni volta che in altra parte esercitate o fate lo atto matrimoniale e carnale,
amore / mortalemente in ciascun membro, o lasso! / che sospirar non lasso
, smorzare, estinguere (il fuoco o, al figur., una passione)
mortarièttó), sm. ant. mortaio o vaso di forma simile, di piccole
da fuoco di ferro, di bronzo o di ghisa, di forma tronco-conica e di
sparare a salve in segno di onore o in occasione di feste e di celebrazioni
fatta una salva di tiri d'artiglierie o di codette e mortaletti. siri, iv2-
si fanno fuochi e si sparano mascoli o mortaretti su le piazze. fagiuoli,
per accensione dello stoppino, per percussione o a strappo, producendo una o più
percussione o a strappo, producendo una o più detonazioni forti e secche (ed
. 5. figur. evento o notizia improvvisa, inaspettata, spiacevole.
6. scritto elogiativo, agiografico o, anche, bizzarro, stravagante (
non rallegrarsi mai più... o signor molza, quanti galantuomini ci sono
di sezione per * lo più quadrata o rettangolare, operato nello spessore di un
nello spessore di un elemento di legno o di metallo, per permettere l'incastro
, per permettere l'incastro del risalto o tenone di un altro elemento; caletta.
da alcuni per significare l'incastro o buco nel quale si introduce e si adatta
2. marin. intaglio nella murata o in qualsiasi altra parte della nave,
provenz. mortaisa, di etimo incerto o secondo alcuni di origine araba (cfr.
di origine araba (cfr. o. bloch, dictionnaire etymologique de la langue
. operaio addetto alle operazioni della mortasatura o al funzionamento della mortasatrice.
nel praticare in un elemento di legno o, anche, di metallo una mortasa per
metallo una mortasa per mezzo della mortasatrice o di altri attrezzi appositi.
felicità né infelicità, perché è un fatto o accadimento. saba, 3-57: tutto
. -con riferimento al sacrificio della croce o, anche, al supplizio dei martiri
normalmente), attribuibili alla stessa causa o a un insieme di cause (fatti
voglia che non ne porti la sesta o la settima parte del regno, è per
pubblicato sui giornali in uno spazio riservato o affisso in appositi spazi murali o,
riservato o affisso in appositi spazi murali o, anche, fatto pervenire privatamente,
sei blasmata. iacopone, 1-69-60: o dolce morte, / c'à morte
lxxxviii-1-51: soccorri,... o morte, al mio languire. /.
inclita morte. /... / o porto salutar, che sol conforte /
/... / soccormi adunque, o graziosa morte. /... /
b. strozzi il vecchio, 2-63: o morte pietosa, / morte gentil,
mie abitudini. ungaretti, ii-113: o sorella dell'ombra, / notturna quanto
/ sorda, come un vecchio rimorso / o un vizio assurdo. -in una
vizio assurdo. -in una raffigurazione simbolica o allegorica (e, nella tradizione occidentale
stata quella dello scheletro armato di falce o del teschio con le tibie incrociate)
intenta a mietere vite umane dal cavallo o dal carro sul quale è assisa. -anche
conservazione, per cui ogni essere, vivo o morto, vuole essere ciò che è
. 3. modo di morire o di far morire (con par- tic
relazione con un compì, di modo o di causa, con un agg. qualificativo
di causa, con un agg. qualificativo o, anche, con una prop.
predicare e difendere la verità furono lapidati o segati o crocifissi e per altre crudelissime
difendere la verità furono lapidati o segati o crocifissi e per altre crudelissime morti martirizzati
coltello, col veleno, col capestro o col fuoco o in altra maniera,
col veleno, col capestro o col fuoco o in altra maniera, le quali son
, / non per colpa di borea o di levante. guarini, 123:
coloro di cui era stato il trattato o presono mala via o morirono di mala
stato il trattato o presono mala via o morirono di mala morte. passavanti,
. topo. -morte improvvisa, repentina o subitanea: che si verifica senza che
di tempo, per il fulmineo effetto o l'aggravarsi inatteso di una malattia.
-morte naturale, di natura, comune o propria: che si verifica naturalmente,
compiersi del ciclo biologico di ciascun uomo o, anche, per malattia.
2: furono tratti, per morte naturale o isfor- zata, della presente vita corporale
morti naturali immature erano più rare, o meno immature (e le non naturali,
'piccina '. -morte violenta o sforzata: che non è determinata da
, talvolta accidentalmente), da sé o da altri. dante, conv.
: alcuna morte è violenta, o vero per accidentale infertade affrettata. idem,
idem, inf., 29-31: o duca mio, la violenta morte / che
: furono tratti, per morte naturale o isforzata, dalla presente vita corporale.
è inteso col nome di morte repentina o violenta. 4. fatto,
4. fatto, evento, circostanza (o, anche, veleno, arma,
, ecc.) che costituisce la causa o lo strumento che provoca un decesso.
.]: causa che reca o può recare la morte. 'è morte
'. 'spargere la morte 'o con ferro, o la spargono anco di
la morte 'o con ferro, o la spargono anco di cose, per via
-morte bianca: per ossido di carbonio (o, anche, per assideramento).
. -persona che, con le azioni o con il comportamento, provoca o determina
azioni o con il comportamento, provoca o determina decessi, sciagure e, anche
l'imminenza del decesso; stato agonico o preagonico; segno o insieme dei segni
; stato agonico o preagonico; segno o insieme dei segni esteriori (come l'
crede avvenuta la morte di un santo o della vergine, che, fissato per lo
che, fissato per lo più presuntivamente o in base a credenze tradizionali, è
. (58): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi
58): i nostri, o morendo o da morte fuggendo, quasi non fossimo
, 23-45: è cosa egregia liberare o scampare da morte ancora quegli che non
ore. -negazione, annullamento o assenza delle prerogative spirituali o delle facoltà
, annullamento o assenza delle prerogative spirituali o delle facoltà intellettuali. dante, conv
cui si sono verificati eventi luttuosi (o che suscita la consapevolezza della caducità della
12. caduta, tracollo, dissoluzione o processo di decadenza, di disfacimento,
lento e irreversibile, di uno stato o di una società; esaurimento della funzione
che costituisce la causa di tali situazioni o eventi. cicerone volgar.,
sono: a la morte / vostra o a la nostra suonano. -ant
civiltà, dei valori che la determinano o ne costituiscono le espressioni peculiari.
. v.]: vita o morte d'una dottrina. b. croce
dell'arte, che si fondano più o meno esplicitamente sulla dichiarazione hegeliana dell'
e alla sua morte. -fine o scorcio finale di una stagione, declino
oggetto che si vuole mettere in moto o colpire). leonardo, 2-256:
violente, da desideri ardenti e inappagati o, anche, da emozioni profonde (
. - anche: circostanza, situazione o persona che costituisce motivo di angoscia,
morte mi ritorna in vita: / o miseria infinita, / che l'uno
, ii-76: che richiedo io (o iddio giusto!) dopo tanti affanni sofferti
di un impulso. -anche: circostanza o stato d'animo che determina tale situazione
stato d'animo che determina tale situazione o condizione. mazzini, 28-60: non
divina, dannazione eterna; la sofferenza o la pena conseguente alla dannazione (anche
nelle espressioni morte d'inferno, eterna o eternale). sermone gallo-italico, v-21-43
tasso (taxus baccata). o. targioni pozzetti, iii-357: tasso:
): consisteva nella perditadella personalità giuridica (o, nelle sue forme più blande,
grave crimine specie in danno della società o della sua autorità, e potevaconfigurarsi (specie
come pena accessoria a quella della detenzione o dell'esilio (eallora comportava la perdita dei
dai pubblici uffici, da una professione o da un'arte, o come l'
da una professione o da un'arte, o come l'interdizione legale per il condannato
interdizione legale per il condannato a morte o a pena detentiva di lunga durata; v
successione del feudo, per morte naturale o civile del possessore, non vi siano
vi siano maschi, succederanno le temine o descendenti da esse. filangieri, i-718
esilio,... alla morte civile o naturale, alle pecuniarie pene. romagnosi
chi si è reso colpevole di errori o di infrazioni ritenute incompatibili con le norme
siano avute notizie da dieci anni (o da un periodo più breve, se
pronuncia del tribunale, detta dichiarazione (o atto) di morte presunta e preceduta
scomparso (e denominati comunemente avvisi o annunci di morte presunta). moretti
48, su istanza del pubblico ministero o di taluna delle persone indicate nei capoversi
civile, sulla scorta di apposite dichiarazioni o documenti, e che costituisce la prova
etc.) devono essere in carta libera o bollata. -registri di morte
dello stato civile in cui sono iscritti o trascritti gli atti di morte.
espressioni come condanna, condannato a morte o, disus., di morte; reo
.. condanna a morte / ogni donna o donzella, che si pruova / di
col favor della notte entri furtivo, / o parlar seco ardisca, è reo di
, potestà di vita e di morte (o sulla vita e sulla morte):
religione. rezasco, 1254: 'podestà o giudizio della vita e della morte '
un dolore profondo, intenso, insopportabile o pone in una condizione insostenibile. tommaseo
sentenza di morte ', qualunque giudizio o comando o novella che rechi grave dolore o
morte ', qualunque giudizio o comando o novella che rechi grave dolore o noia
o comando o novella che rechi grave dolore o noia. e in senso simile chi
-dir pen. pena di morte o della morte: pena che comporta la
. 33. medie. morte apparente o repentina: riduzione estrema, prossima alla
nervosa; è distinta dalla morte biologica o cerebrale, determinata successivamente all'insorgere di
-morte fetale o prenatale o intrauterina: quella del feto
-morte fetale o prenatale o intrauterina: quella del feto durante la
. (anche nell'espressione morte temporanea o dei sensi). - anche:
semplicemente buona morte): orazione individuale o comunitaria, funzione liturgica, pratica ascetica
la buona morte': intendendo la confraternita, o taluni di quella. * l'oratorio
zero. 38. stor. compagnia o congregazione della morte: drappello di novecento
.]: 'compagnia della morte 'o 'battaglione ': schiera che con
per certo in altre città, compagnia o fraternità religiosa, segnatamente di quelle de'
usato specialmente per manifestare irriducibile ostilità o per eccitare gli animi nelle battaglie o
o per eccitare gli animi nelle battaglie o nei tumulti. a. pucci
tiranno e que'che 'l vono / o la sua voglia, e viva libertate!
per manifestare odio implacabile contro persone o istituzioni, e per augurarne la fine o
o istituzioni, e per augurarne la fine o l'esterminio. botta, 5-192
vera, il grido di 'libertà o morte 'è contrapposto simile al
notato; ma potrebbe non avere senso, o averlo scenico comicamente. -o
scenico comicamente. -o roma o morte!: motto col quale, durante
sono accordati al corista di 'roma o morte '; e poi se prendono
2-400: quindi il grido 'roma o morte 'a marsala, seguito dalla raccolta
iii-24-119: oh mesi eroici di 'roma o morte ', quando un mio amico
degli eroici gridatori del fatidico: 'o roma o morte! '.
eroici gridatori del fatidico: 'o roma o morte! '. -com'è
circostanza; per ogni evento, lieto o triste; per sempre (per suggellare
patto). cavalca, 20-374: o croce beatissima, in tuo scambio fossi
16-503: come di storni nuvol venne, o gracci, / gridando a morte,
intensamente, profondamente, appassionatamente; provando o causando vivissima afflizione. g.
: tanto da far morire l'avversario o morire. 'perseguitare a morte '
'guerra a morte': che si vuole o par vogliasi continuata fino alla morte dell'
vogliasi continuata fino alla morte dell'uomo o dello stato nemico. -minacciosamente
carducci, iii-3-121: - mirate, o creature, il re de'cuori,
mortifero. -andare alla morte o a morte; cadere a morte,
13-64: che più spera goffredo? o che più bada? / sinché tutto il
bevande usi del norte. -andare o essere condotto al supplizio; andare a
andasse / ciascun de'vostri, o a splendido convito. -andare contro la
, ov'ei comandi. -annoiare o annoiarsi, seccare o seccarsi a morte
. -annoiare o annoiarsi, seccare o seccarsi a morte: causare o provare
seccare o seccarsi a morte: causare o provare noia o fastidio o molestia intollerabili
a morte: causare o provare noia o fastidio o molestia intollerabili. manzoni
morte: causare o provare noia o fastidio o molestia intollerabili. manzoni, pr
-avanzo della mòrte: ciò che scampa o non è soggetto a essa.
. -avere morte da qualcuno (o da qualcosa): esserne ucciso.
/ per lo campar over sua morte o briga. -campare da morte qualcuno
venirlo da morte campando. -cercare o volere a morte qualcuno: darglila caccia per
'cercato a morte ', per ucciderlo o per farne strazio peggio che morte.
morte: invocarla perché sottragga a mali o a sciagure ritenuti ancora più atroci.
trarre, trasportare qualcuno a morte (o alla morte): ridurlo in fin
fin di vita; procurargli la morte o sofferenze crudeli (anche di carattere spirituale
morte. ugurgieri, 169: tu [o giove] manda a morte me co
5-24: non però sfoga l'ira o si raffrena / quel cieco impeto in lui
: 'mandare a morte ', o 'alla morte ', vale esporre comec-
-con la morte a lato, alla bocca o in bocca: essendo ormai prossimo alla
. -con la morte nell'anima o nel cuore: in preda a profonda
. 16. -correre alla morte (o a morte): trascorrere velocemente,
alla morte': per tutta la vita o a un dipresso. -dalla vita
-dare, donare, porgere morte o la morte a qualcuno: ucciderlo,
l'amor nostro di- spreza! / o o sorelle! o o! diamogli morte
amor nostro di- spreza! / o o sorelle! o o! diamogli morte.
spreza! / o o sorelle! o o! diamogli morte. ariosto,
spreza! / o o sorelle! o o! diamogli morte. ariosto, 21-8
non era altro che un inganno pietoso o il viatico di una lenta agonia.
una lenta agonia. -darsi morte o la morte volontaria o volontariamente: uccidersi
-darsi morte o la morte volontaria o volontariamente: uccidersi. guittone,
(con valore aggettivale): condannato o meritevole della pena capitale. giamboni,
pressoche insopportabile; mortale (un dolore fisico o spirituale). guittone, 82-8
l'atteggiamento della persona, l'espressione o il colore del volto). -in
di morte ': come di morto o di chi sta per morire.
'. -che annuncia la morte o eventi terribili e funesti. tommaseo
': che la minaccia, o in generale voce funesta. -che ha
: morire. iacopone, 1-24-1: o frate, brig'a de'tornare /
morte ': di chi è moribondo o di chi, anco non essendo in fine
della morte, la morte in piedi o in persona; parere la morte:
persona. -passere la morte (o morte) di qualcuno: causarne o
o morte) di qualcuno: causarne o affrettarne il decesso. tommaseo [s
/ ché, s'eo so en terra o 'n mare / in periglioso affare,
estremamente spiacevole, noioso, fastidioso, o anche triste, penoso. sermini
sembianti e poi rimpinzati di latino barbaro o di vecchio volgar dialettale, è proprio una
per tutto il tempo della vita, o non piccola parte. -in modo
guardare, riguardare la morte in faccia (o a faccia a faccia); sostenere
— in caso di morte: in punto o in pericolo di morire; nell'eventualità
in pericolo di morire; nell'eventualità o in previsione di un decesso.
di morte ': caso che io o altri muoia. 'in caso di morte
di morte d'al- cuno ', o simili, è termine de'legisti che vale
caso di morte ', anche remoto o meramente possibile: in caso ch'io o
o meramente possibile: in caso ch'io o egli muoia. — incontrare
la morte: provocarla a sé più o meno intenzionalmente. tommaseo [s.
: * incontrare la morte': deliberatamente o almeno con la imprevidenza. idem [s
non se l'aspettava in tal tempo, o dolorosa tanto. in miglior senso,
del marmo. — immediatamente prima o durante il trapasso. caro, 12-iii-271
. tasso, 11-iii- 740: o fronte già serena più del cielo, or
or divenuta oscura ne la morte; o occhi già colmi di luce, or pieni
— con valore attributivo: scritto o composto per celebrare o commemorare il decesso
attributivo: scritto o composto per celebrare o commemorare il decesso di qualcuno (anche
morte ', cioè composto a piangerla o a far le viste di piangerla.
alienazioni, vendizioni,... donazioni o invita o in morte. —
vendizioni,... donazioni o invita o in morte. — in punto
ad ammazzare. — intimare o annunciare la morte: decretarla o prevederla
intimare o annunciare la morte: decretarla o prevederla imminente. tommaseo [s.
sia causa. — lottare o combattere con la morte: avere un'
. non si direbbe d'agonia tranquilla o di languore senza sentimento. 'quanto lottò
nell'estremo cimento; né direbbesi di bambino o di chi finisce per languore lento.
morte. bibbia volgar., ii-537: o voi, che per propria vostra volontà
salvini, v-476: dicesi per enfasi o per iperbole di checchessia, che sia
ne gio veracemente. — odiare o nimicare qualcuno a morte; averla a
avevano a morte. — odiare o combattere qualcosa a morte: detestarla o
o combattere qualcosa a morte: detestarla o avversarla nel modo più assoluto. berni
. — ogni morte di papa o di vescovo: a intervalli di tempo
, con assoluta sincerità, senza inganni o secondi fini. manzoni, pr.
'. -prendere morte da qualcuno o da qualcosa: esserne ucciso.
nuova vita. lacopone, 1-69-59: o dolce morte, /. c'à morte
; ed altresì di chi è minacciato o corre pericolo di essere ucciso; o
o corre pericolo di essere ucciso; o si trova in continuo pericolo di morte per
dice chi è nel dubbio di sventura o di molestia, e il dubbio è il
, e il dubbio è il dolore o la noia più grave... *
che prevede dolorosa, e vorrebbe prepararvisi o rassegnarsi. p. petrocchi [s
dice chi è nel dubbio di sventure o molestie; e cerca di saper qualcosa di
la morta gente? -servire morte o la morte: meritarla. novellino,
domandano fatti. -sfidare a morte o di morte: all'ultimo sangue.
, se forse ella divide, / o per mia colpa o per malvagia sorte
ella divide, / o per mia colpa o per malvagia sorte, / gli occhi
bocca a la morte. -tornare o ritornare da morte a vita: provare
. r. borghini, 2-70: o signor filarete mio, voi mi tornate
consegnarlo a tradimento, perché sia morto o col pericolo della sua morte.
della sua morte. -trattarsi o essere questione di vita 0 di morte'
v.]: 'questione di vita o di morte 'o più italianamente '
'questione di vita o di morte 'o più italianamente 'trattasi di vita o
o più italianamente 'trattasi di vita o di morte ', non solamente nel
non solamente nel proprio, di campare o no; ma in ogni deliberazione o
o no; ma in ogni deliberazione o ricerca sopra cose essenziali, anche figuratamente
sentirsi morire (per un intenso dolore fisico o spirituale). berni, 6-33
stato. dante, xlix-26: o deo, qual maraviglia / voler cadere
cadere in servo di signore, / o ver di vita in morte.
morte. -volere mal di morte o da morte a qualcuno'. odiarlo implacabilmente
. -il sonno è parente (o fratello carnale) della morte', entrambi
nera: con riferimento al colore più o meno scuro delle foglie. soderini,
assai grande. -mortella di spagna o tarentina nera: varietà caratterizzata da foglie
è quella che si chiama di spagna o tarentina nera, la quale ha le
2. ramo, tralcio, fronda o bacca di tale pianta. -anche:
, con maschera comoda, e barba o bianca o mischiata, e in capo
maschera comoda, e barba o bianca o mischiata, e in capo un cappel
capo un cappel bianco coperto di ellera o mortella senza fiori. zuccarelli, xxxvi-101
monti, x-3-406: lungi il loto, o fanciulle, ed il narciso, /
ritta per schiacciare le bucce di mortella o di som macco, le trosce per raddobbo
. hanno la foglia simile alla sena o mortella, come potrà da sé vedere
salvatica 'vale lo stesso che lentisco o lentischio. 4. locuz.
tutte le festicine ': di donna o persona che si vede a tutti i
= deriv. dal lat. murtus o myrtus 'mirto '; cfr. anche
[myrtus minor vulgaris). o. targtoni pozzetti, ii-428: * mortellina'
mortella. 2. mortellina di lago o di palude: mirtillo di palude (
3-129: 'mortellino': la pianta del busso o bosso. viani, 10-339: panieri
letter. che si ciba di coccole o foglie di mortella (acquistando così particolare
). popol. tose. teschio o, anche, scheletro (in quanto
cica. mortézza, sf. qualità o caratteristica di quanto è o appare o
. qualità o caratteristica di quanto è o appare o è rappresentato come privo di
o caratteristica di quanto è o appare o è rappresentato come privo di vita,
, agg. flaccido, cascante, vizzo o, anche, secco, incartapecorito,
ha perduto interesse, validità, importanza o si dimostra sorpassato, inattuale.
con mutazione del color naturale in livido o nero,... senza però
un bisogno quando i genitori sono in conversazione o a colazione, si va piano piano
se non fusse morta per mano di camaiolo o per mano d'alcuno omo. statuto
. v.]: * carne 'o 'lana morticina ': quella di
naturale. 2. che appartiene o che è ricavato da un albero che
differenzia se 'l legname è giovine o pur d'arbor vecchio...,
pur d'arbor vecchio..., o se gli è tagliato vivo e vigoroso
mortali; che dà la morte se ingerito o toccato (una pianta, un'erba
; che è misto con sostanze velenose o le diffonde nell'atmosfera (un
luogo [la terra produce] vento o aria pestifera, la quale o esce
] vento o aria pestifera, la quale o esce per le caverne o in esso
la quale o esce per le caverne o in esso luogo del sito mortifero.
tutti altri veleni che nascono nel mare o sopra la terra. nannini [ammiano
abbia pianta sì perniciosa che... o non sia cibo nutritivo di qualche animale
sia cibo nutritivo di qualche animale, o non consumi le mortifere esalazioni, le
che può uccidere; foggiato, preparato o anche usato per provocare la morte;
opportuno. casoni, 216: piango, o legno mortifero, in te morto /
, blasfemo. alfieri, 1-209: o mortifera lingua, osi tu il nome /
, né tremò, né cangiò volto o colore. d'annunzio, iii-i- 1054
leggi / sono. oliva, i-2-526: o temporalità, quanto sei maligna in ogni
/ punto dal tuo mortifero veleno [o avarizia], / ch'unir tesoro.
unir tesoro. pellipari, 25: o discordia crudel, peste del mondo, /
ogni bell'opra. musso, ii-521: o com'è mortifera ogni grandezza che cercata
primitivo torpore. -che determina la decadenza o la dissoluzione di un'istituzione politica o
o la dissoluzione di un'istituzione politica o religiosa; che risulta deleterio per una
che risulta deleterio per una situazione economica o politica; che conduce alla rovina dei
di grande desolazione, di profondo sgomento o, anche, di totale impotenza,
. che arreca gravissimo fastidio, disagio o tedio insopportabile; estremamente sgradevole e importuno
. 19. che è presagio o simbolo di morte; che è tradizionalmente
scegliere. — che suscita pensieri o fantasie cupe, funebri. e.
, una circostanza, una condizione fisica o spirituale, ecc.); che
difetti. -anche: che manifesta, più o meno esplicitamente, l'intenzione di offendere
3. disus. che danneggia o distrugge la vita vegetativa; che fa
vegetativa; che fa tralignare, avvizzire o marcire gli organismi vegetali (un agenteatmosferico
altre parti, a ricevere la molto o la poca affluenza del sugo nervoso o del
o la poca affluenza del sugo nervoso o del sangue e a soffrir quindi.
dell'opera. -che non stimola o soffoca l'ispirazione poetica. papini
li quali, per essergli stata in puerizia o cavata o più tosto con cibi e
per essergli stata in puerizia o cavata o più tosto con cibi e erbe mangiate per
velocissimo cavallo. -rendere insensibile o meno sensibile. segneri, iii-2-164:
il mercurio, riducendolo allo stato solido o semisolido. trattato di falconeria volgar.
] con alquanto siropo di gengevo verde o di limonia, a caso rimastici.
[dell'acqua] col immergervi dentro o pietre o ferro infocati. -rendere inefficace
acqua] col immergervi dentro o pietre o ferro infocati. -rendere inefficace, neutralizzare
di mortificar ogn'altra autorità a lui gelosa o superiore. bar etti, 6-19:
guarini, 2-179: bisogna non confondere o mordere, ma con destro modo mortificar
gli giovano. -disconoscere, negare o sminuire l'importanza di un concetto,
energia. -privare di vigore espressivo o di efficacia rappresentativa. carducci,
— alleviare, lenire (una sofferenza fisica o morale). boccaccio, vi-61
e la fame. -far sentire o rendere qualcuno disincantato, privandolo di illusioni
viani, 13-451: ogni organo, o parte del corpo, aveva avuto dovizia
offendiamo mai con essi, pigliando con essi o con alcuni di essi disordinato diletto e
dissimili da sé, di cui bene o male dispongo, parlo proprio di lei,
con la simi solamente al clero o al sesso femminile, io vorrei
14. emendare dalle inclinazioni peccaminose o malvage, dai vizi, dalle passioni;
una persona alla consapevolezza dei proprilimiti o dell'inferiorità della propria situazione o condizione
o dell'inferiorità della propria situazione o condizione; rintuzzare una persona per l'
: se gli veniva detto alcuna cosa o bene o retto, mortifìcavalo e face-
gli veniva detto alcuna cosa o bene o retto, mortifìcavalo e face- vagli gran
alle sue rappresentazioni. -costituire causa o mezzo di confusione e di umiliazione.
. 16. mettere in imbarazzo o a disagio; confondere con eccessive attenzioni
loredano, 150: in grazia, o principessa, non mortificate il contento ch'
inaridire, isterilire un organismo vegetale, o anche di provocare un'alterazione nella struttura
alterazione nella struttura morfologica di tessuti animali o vegetali. crescenzi volgar.,
condizioni biologiche che sono proprie, caratteristiche o simili a quelle della morte; smorto
mortificate. -per estens. estinto o venuto meno (lo spirito vitale,
sostanze che lo riducono allo stato solido o semisolido (il mercurio).
vecchia di porco e mischia insieme con o detto argento così mortificato, poscia ungi l'
argento vivo mortificato con grasso di cavallo o altro. -disciolto, stemperato
detta seta e lasciavela stare dentro due o tre ore, acciò abbia bene
... il colorito in una tela o tavola, in modo che questo non
mortificata vorran la dittatura. -sottomesso o oppresso politicamente e socialmente emarginato.
-duramente dominato o represso (un vizio, un'inclinazione
deluso nelle aspettative; sminuito nell'autorità o nella dignità; svergognato, schernito.
ssi mi gli ambasciadori spagnuoli, stimando o fingendo di credere tutto perduto. f
esprime avvilimento, umiliazione, delusione, o anche dolore, contrizione (l'espressione,
i. frugoni, i-5-181: mira, o caro comandante, / il contrito mio
vivacità di contenuti. -anche: rappresentato o descritto in modi stereotipati, privi di
. -privato, nella finzione narrativa o letteraria, di maestà, di prestigio
esigenze cui altri traduttori più austeri, o forse più mortificati, rinunciano in partenza.
umiliazioni inflitte allo spirito { mortificazione interna o interiore), di rinunce, di
vita. 2. pratica ascetica (o insieme di pratiche ascetiche) che consiste
riuscito a raggiungere la padronanza, più o meno completa, dello spirito e dei sensi
che non giovasse il rimedio della carcerazione o di altre mortificazioni, non vi era
, 7-i-472: questa sorta di mortificazione o pena in franzese si chiama 'cale '
una circostanza, da una situazione deludente o difficile o, anche, dalla convinzione
, da una situazione deludente o difficile o, anche, dalla convinzione, più o
o, anche, dalla convinzione, più o meno fondata, dei propri limiti,
di una manchevolezza, di un'azione o di un comportamento vergognoso, disdicevole;
6. circostanza, situazione, azione o discorso che suscita un sentimento di umiliazione
-con valore attenuato: ciò che provoca o che costituisce un motivo di dispiacere,
oggetto di premura, di riguardi, o anche di stima ritenuta eccessiva per il
mortificazione delle alte ambizioni creative. -condizione o causa di estremo avvilimento o di depressione
-condizione o causa di estremo avvilimento o di depressione spirituale. soffici, v-2-543
quote » e « posizioni » più o meno adatte a una lotta; che pure
croce, i-61: la cancrena, o gangrena, che così la chiamano i
chiamano i greci,... o mortificazione, come dicono i latini,
di mortificazione: area circostante ferite contuse o lacerocontuse o prodotte da colpi di arma
: area circostante ferite contuse o lacerocontuse o prodotte da colpi di arma da fuoco
arma da fuoco, interessata da alterazioni o, anche, da necrotizzazione dei tessuti.
da necrotizzazione dei tessuti. -annullamento o diminuzione della funzione o della sensibilità di
-annullamento o diminuzione della funzione o della sensibilità di un organo. libro
dare una mortificazione a qualcuno: umiliarlo o rimproverarlo aspramente. testi, 1-272:
immagine di maria una bella pera, o un mazzetto di ciliege, o una mela
pera, o un mazzetto di ciliege, o una mela odorosa e colorita, ch'
quelle miniere che si trovano in marmi o in trever- tini... da
in quel dì è la ghirlanda / o pino o giunco e non si tocca mór-
dì è la ghirlanda / o pino o giunco e non si tocca mór- tine
allora a'veli, quando / fuggiva. o. targioni pozzetti, ii-428: '
nera: con riferimento al colore più o meno scuro delle foglie. -mortina cluacina
che abbia la mortine nera, salvatica o domestica che ella sia, pestale e
2. ramo, tralcio, fronda o bacca di mirto. — anche:
di mirto. — anche: polvere o poltiglia ottenuta dalle foglie e dalle bacche
, le quali si fanno di salci o di mortine. -come simbolo della
dal dimin. del lat. murta o myrta \ cfr. fr. mortine '
56: non avendo detto comune boschi o selve, ma solo gran quantità di gabbri
, 1-7: non vai migliacci presentargli o torte, / né sapa né crespegli né
resta quando il fiume si muta di letto o a caso o per arte,
muta di letto o a caso o per arte, abbenché anche l'acqua vi
in maniera che il fondo resti fangoso o pantanoso. = deriv. da morta1
domandollo se la sua figliuola era viva o morta. dante, vita nuova, 23-8
una fossa. pascoli, 211: o morto giovinetto, / anch'io presto verrò
cuoio, / quand'è in concia, o di can morto. magalotti, 21-68
carne non morta: / forse, o pluton, che con latenti aguati /
reliquie morte. dottori, 3-42: o magnanimo affetto, '/ '" ritardando
, ii-262: molti ne lasciavan mezi morti o salvi per correre alla vittoria.
riesca ad attirare l'attenzione del pubblico o che non dia speranza di poter conseguire
-con riferimento a persona defunta, o non presente, e tuttavia fatta risultare
tuttavia fatta risultare ufficialmente ancora viva, o presente, per lo più allo scopo
più allo scopo di trarre un guadagno o un vantaggio illecito (anche nell'espressione
dolce preghiera. petrarca, 320-8: o caduche speranze, 0 penser folli!
inganni assai, perché questi è morto o tramortito, e in sua vece resta
della vite per sole e per piove o da nocevoli animali è cavato, purghiamo
sensi e non trattabil alma, / o debil corpo ricaduto e vecchio / reso
parole. de amicis, 21: tre o quattro ragazzi tormentavano il povero crossi,
circolazione è arrestata dalla compressione del braccio o della gamba. -ant. esanime
fibre. -disus. capelli morti o capelli di morti: capigliatura finta,
le vestimenti. scollate... o le corna o'ricci o'capelli morti,
non vorrei che mi rispondesse il notaio o quell'anima morta della moglie. montale
, ottuso (una facoltà dello spirito o dei sensi). dante, vita
impeto. g. gozzi, i-23-30: o tu che scorri per l'alto viaggio
non ha la vita che aveva o potrebbe avere, sociale o commerciale o intellettuale
aveva o potrebbe avere, sociale o commerciale o intellettuale o come che sia
o potrebbe avere, sociale o commerciale o intellettuale o come che sia. commercialmente
avere, sociale o commerciale o intellettuale o come che sia. commercialmente anche dicono
affilato (il taglio di un coltello o di un'arma); ottuso.
dare a conoscere la pronta esecuzione de'gastighi o la rigorosa ubbidienza alle leggi. carena
dell'attività produttiva e commerciale o del ritmo di vita o di lavoro (
commerciale o del ritmo di vita o di lavoro (un periodo dell'anno
di lavoro (un periodo dell'anno o della giornata). cantù, 2-172
9. che non è o non può essere impiegato in modo redditizio
non usate né godute, tanto sussidio o diletto recano e tanto giovano a chi
esiliato nel tempo, dal secolo morto o futuro che gli pareva fatto per lui.
pur che vi sia la salubrità dell'aere o che a nostra posta si possa impaludire
sorelle in mezzo ad una palude o piuttosto stagno di acqua morta. romagnosi,
dalle campagne senza sbocco nel fiume, o alimentati da sorgenti e infiltrazioni.
che il reno e il panaro interrassero o finissero d'interrare il po, cioè
calmo, piatto; riparato da argini o da coste (il mare, una
alveo fluviale con acqua bassa e stagnante o abbandonato dalla corrente e completamente asciutto.
de'fondi sono che questi si chiamano o vivi o morti. 'fondo vivo '
sono che questi si chiamano o vivi o morti. 'fondo vivo 'è
'è di due sorti, cioè o più basso del fondo vivo e si
all'altra, si nomina 'dosso 'o 'secca '... si
. 13. che ha diminuito o perduto la sua forza propulsiva; reso
cortine di seta rossa, io vidi o mi parve vedere la dea. sanminiatelli
vive in parte nella corrispondente lingua viva o moderna. varchi, v-137: se
19. figur. che non ha più o non ha mai avuto alcuna influenza o
o non ha mai avuto alcuna influenza o efficacia; che è ormai privo o
o efficacia; che è ormai privo o vuoto di significato; dimenticato, abbandonato,
. croce, ii-n-88: la metafisica o filosofia teologizzante, l'ente che crea resistente
... era la parte morta o mal viva del pensiero hegeliano. montale,
efficacia e l'immediatezza della parola viva o dell'azione. galileo, 1-1-219:
baretti, 1-98: la legge scritta, o sia la legge morta, si usa
il re di francia, per esempio, o quel di spagna... avrebbero
legge vivente) tutte le cause, o soltanto le principali, de'tanti milioni di
b. croce, ii-13-198: la natura o la realtà si mostra tutta vivente nelle
che non costituisce più un valore morale o spirituale vivo e operante (una virtù
, / cui trae bisogno d'acqua o d'altro tale, / e con la
abitanti di montepolla. -che esprime o deriva da angoscia, afflizione, dolore
, sofferenze, dolori, bisogni fìsici o da sensazioni intense, insopportabili. bibbiena
si è sottratto definitivamente a quanto è o può essere fonte di soddisfazioni o piaceri
è o può essere fonte di soddisfazioni o piaceri, o che ne è irrimediabilmente
essere fonte di soddisfazioni o piaceri, o che ne è irrimediabilmente escluso.
: qui la morta poesì resurga, / o sante muse, poi che vostro sono
morto': quello che non fa debitore o creditore effettivo, ma si tiene solo
vieni a cercare ed aprire e'sono vuoti o vani, o malvagia roba.
aprire e'sono vuoti o vani, o malvagia roba. 39. geol
ciclo produttivo, per operazioni non essenziali o nel quale un impianto non può essere
preti a seppellire, n'aveano sei o otto. pulci, 14-84: jenna vediasi
tutti l'esporre fuor di casa morto o malato alcuno, se non per consegnarlo
flutti? / cantano i morti veneti o le vecchie / fate istriane? montale
doni / nostro signore eterna pace, o morti! montale, 5-87: i miei
con ironia e pessimismo. -discorso o sermone da morto-, elogio funebre,
cimitero », dissi. -mondo o regno dei morti: l'oltretomba.
morti: l'oltretomba. -testa di o da morto: teschio. -anche:
di morto ': il teschio, vero o rappresentato dall'arte. 'pare una
e teol. giorno, dì, festa o pasqua dei morti (anche in forma
: domani è il giorno de'morti. o amico che giaci muto e freddo nella
dei morti. -messa da morto o dei morti: v. messa1,
, in siena, la gabella dei morti o del grido dei morti).
terza italia. -popolo di morti o dei morti: la nazione italiana.
sanno né parlare né rispondere né deliberare o discorrere in cosa alcuna. idem,
di un tutto, la quale è o appare priva di vita; elemento superfluo,
volgar., 3-12: se 'l tronco o lo stipite della vite fusse cavato o
o lo stipite della vite fusse cavato o per sole o per piova,..
della vite fusse cavato o per sole o per piova,... vuoisi purgare
civiltà 57. somma di denaro o quantità di valori alquanto rilevante, di
valori alquanto rilevante, di provenienza più o meno legittima, che si tiene per
. -anche: bottino di un furto o di una rapina. lippi, 12-39
2-856: diciamo 'trovare il morto 'o 'fare un morto ',
quand'uno trova riposto qualche gran valsente o fa qualche gran guadagno; poiché quel
, si distribuiscono le carte (coperte o scoperte a seconda del gioco) anche
borgese, 1-115: - rubò! o rubò! dico a te. non si
buche, disputato al biliardo da sei o più giocatori, il giocatore che ha
60. con valore di inter. -caschi o cascasse morto! -, come imprecazione
rimandare alla fine qualsiasi giudizio su avvenimenti o su persone. cesari, 2-ix-227:
chi parla dei defunti in modo inopportuno o irrispettoso. p. petrocchi [s
di dover morire a ogni costo. o, in altre cose, di doverla
.]: 'morto per morto 'o 'morti per morti ': chi
nel mortaio? -o morto lui o morto io: per esprimere un odio
disgrazie gravissime, di irreparabili calamità o di incidenti mortali. p. petrocchi
in tono minaccioso: « zitto! o sei morto ». guerrazzi, 2-584:
castellano gli disse: -zitto! o sei morto. p. petrocchi [s
s. v.]: 'fermi o siete morti! fermo o sei morto
'fermi o siete morti! fermo o sei morto! ': minaccia degli aggressori
': minaccia degli aggressori all'aggredito o a chiunque vogliamo trarre in arresto.
a persona che non si vede da lungotempo o che non ha dato più notizie di sé
disperazione di chi si sente morire improvvisamente o si trova in un estremo pericolo o
o si trova in un estremo pericolo o in gravi difficoltà. boccaccio, dee
g. m. cecchi, 38: o se e'vien landò a mano a
per colpo improvviso la mo'rte venire o si vede in estremo pericolo, o con
venire o si vede in estremo pericolo, o con più efficacia: 'sono un
selvatico ucciso (un cane da seguito o da sangue, nella caccia alla grossa
, lo volle finire di propria mano o, secondo altri, gli inferse una pugnalata
concepita come magistrato, uccide il morto o soffia in volto al vivo che è
, n. 18. -catturare (o consegnare) qualcuno 0 vivo 0 morto
d'aver nelle unghie l'uccisore, o vivo o morto. p. petrocchi
nelle unghie l'uccisore, o vivo o morto. p. petrocchi [
[s. v.]: morto o vivo ordinò che glie lo consegnassero.
che glie lo consegnassero. « morto o vivo? » diceva quel saltimbanco a un
guadagnare con qualunque mezzo, anche repugnante o poco nobile. -chiedere a qualcuno
due linee per chiederti se sei morto o vivo. -condurre a morto: portare
, n. 5. -dare o piangere per morto qualcuno; fare morto
, 2-70: noi vi facevam morto: o giudicate / se la carota ci era
persona. -dire i morti contro qualcuno o qualcosa: maledire, imprecare.
può fare. -essere morto (o mezzo morto) ', fare il morto
il morto di, con, per o dietro a qualcuno: esserne ardentemente innamorato
morto per una? -essere morto o un uomo morto', soffrire di una
di vita. -essere morto a o per qualcuno: non contare più nulla
di vita per un'estrema prostrazione fisica o morale; trovarsi gravemente infermo o
o morale; trovarsi gravemente infermo o debilitato. - anche: sentirsi terrorizzato.
europa. -essere, rimanere o sembrare mezzo morto: cadere o trovarsi
rimanere o sembrare mezzo morto: cadere o trovarsi in deliquio o in uno stato di
morto: cadere o trovarsi in deliquio o in uno stato di estrema spossatezza,
estrema spossatezza, di profonda depressione o turbamento fisico o morale. venuti,
, di profonda depressione o turbamento fisico o morale. venuti, lxxxviii-11-680: la
quello annunzio mezza morta. -essere o sembrare un morto in piedi, un
in piedi, un morto che cammina o che parla: presentarsi in uno stato
gravissimo deperimento, di grave prostrazione fisica o morale, di confusione mentale o,
fisica o morale, di confusione mentale o, anche, di squallida miseria.
possiamo procurare. -essere un morto risuscitato o che risuscita: trovarsi guarito da una
chi, dopo stato in fin di morte o in pericolo mortale, si rifà:
da paesi lontani, creduto già morto o non saputane lungamente novella. 'morto
morto, e lo vediamo da una malattia o da un viaggio ritornar tra i vivi
ritornar tra i vivi. -fare o fingere il morto: fingersi privo di
: accendere i lumini tradizionali sulle tombe o dinanzi ai ritratti dei defunti. -anche
ipotetico): esser squisito, prelibato o molto forte, corroborante (un cibo
]: 'da resuscitare un morto 'o 'i morti, che resusciterebbe '
'i morti, che resusciterebbe 'o 'avrebbe resuscitato un morto 'e simili
di cosa, per lo più da bere o da mangiare, gradevole e atta a
egli hanno lasciato la lingua a casa 'o 'al beccaio, e'guardano il
ogni risorsa morale, intellettuale, pratica o cose destituite d'ogni validità e importanza
il morto dall'albero': le parti o che più non hanno punto vita o che
parti o che più non hanno punto vita o che, avendone poca, fanno languire
né vivo. -non volersi mettere o gettare fra i morti; non considerarsi
mi voglio metter fra i morti 'o 'considerar per morto, darmi per morto
cattura, nella rovina di una famiglia o di un intero castello, che fabbrica
dante, conv., iii-xv-17: o peggio che morti che l'amistà di
marito di sua figlia. -restare o rimanere morto: morire improvvisamente, per
restò come morto. rimase morta due o tre volte. è stata lì morta più
... si aspettava almanco 25 o 30 mila ducati. tommaseo [s.
cosa che colpisca di subito i sensi o l'animo. 'rimasi morta': sbigottita
'rimase morto ': anco per stupore o per altro affetto che renda meno evidenti
tavola. i. nelli, iii-43: o che non sanno il proverbio, che
de'morti a tavola? -rimanere o restare come i morti di santa maria
in uso, in fama costumanze antiche o scadute: può essere pedanteria, e
scampanio lento e lugubre, il trapasso o i funerali di qualcuno. pulci,
/ sanza saper chi suoni a morto o festa. b. segni, 195:
sona a morto ': di botte o fiasco voto. -accadere una disgrazia,
, vi-87: -o che dirai di sì o ch'io ti scannerò con questo.
deperimento, di estremo pericolo di morte o di profondo stordimento fisico o mentale.
di morte o di profondo stordimento fisico o mentale. petrarca, 23-89: io
, tenersi morto: accorgersi di morire o di trovarsi in una situazione disperata.
morto, per morto qualcuno: desiderarne o provocarne la morte o l'irreparabilerovina.
qualcuno: desiderarne o provocarne la morte o l'irreparabilerovina. malispini, 14:
: v. vivo. -volere vedere o mettere il morto nella bara: cercare
cercare con tutte le forze la rovina o la morte di qualcuno. p
-pretendere perentoriamente che un debito sia pagato o che una questione sia definitivamente risolta.
voler vedere il morto nella bara': o 'metter il morto sulla bara': decider
morto sulla bara': decider la questione o voler vedere i denari contati, non le
: 'mortoriante': fratello di una compagnia o confraternita, deputato a trasportare i morti
un par loro si dia per limosina o faccia altra santa opera. siri, x-139
d'egitto; / combatton quivi (o gran misteri e belli!), /
. 4. figur. evento o circostanza triste, estremamente malinconica o,
evento o circostanza triste, estremamente malinconica o, anche, insopportabilmente noiosa.
, luogo inameno, che suscita tristezza o noia. — in partic.:
priva della consueta animazione, luogo abbandonato o poco frequentato. d'azeglio, 5-i-345
tale un mortorio ». -persona o gruppo di persone profondamente tristi, crucciate
morto in bologna di mal sottile o di accoramento. pare il mortorio del dramma
. pare il mortorio del dramma romantico o romanzesco-storico sentimentale. -caduta, tracollo (
. ant. che si riferisce alla morte o ai riti funebri. -letto mortoro:
valore aggettivale): che suscita o esprime profonda tristezza e malinconia; lugubre
questa volta ad aver pazienza, o voi tutti che trovate rei di colpa mortale
perduto, pensa a ritrovarlo, / o ne dovrai pagare acerbo il fio! /
si riferisce, che riguarda i defunti o le estreme onoranze loro tributate; destinato
è proprio, che riguarda i defunti o le estreme onoranze loro tributate; che
estreme onoranze loro tributate; che accompagna o è destinato alle esequie; che fa
posero quello prezioso corpo sopra al feretro o letto mortuario... e disse
dorato. -annuncio, avviso, manifesto o scritta mortuaria: necrologio. panzini
— destinato a onorare un defunto o a tramandarne il ricordo. monti
. -che si esercita sui defunti o sulla loro eredità bacchetti, 10-152:
-di colore cupo, molto scuro, fosco o nero. zena, vi-1104: rinfusamente
-che costituisce il luogo dove si muore o si sta per morire. e
, avvilimento, sconforto, stanchezza morale o, anche, noia, apatia.
5. stor. rata degli interessi o dei redditi di una commenda, devoluta
: il sacrificio che era di ladro o di morturiere... piaceva più a
mòrola), sf. disus. pausa o interruzione di breve durata; brevissimo intervallo
solo di mondarsi a globi e ri globi o intrefolarsi come un pitone nero su di
della cute, che producono noduli miliari o della grossezza di un pisello, ulcere
mortale; cimurro. — morva chiusa o occulta: quella polmonare. - morva
. e letter. che è o appare di consistenza tenera, cedevole al
falconi, 1-100: non avendo calcine o sassi, [una fortezza] si può
fortezza] si può fare di legname o terra morvida, facendone smalto alto mezzo
ci si può appoggiare confortevolmente, sedere o coricare comodamente (il letto, il
. che ha aspetto fiorente e formoso o è caratterizzato da grazia delicata, da
. quelle femminili); liscio, levigato o, anche, seducente, voluttuoso (
. disus. forma attenuata di vaiolo o di varicella, propria dell'età infantile
, idee, immagini prese in prestito o imitate da vari autori, plagiate da
plur. m. -t). artista o artigiano esperto nei lavori di mosaico.
carta secondo la tecnica della rivoltatura, o rivestimenti di piastrelle minute per pareti e
riuniscono idee e immagini prese in prestito o imitate da altri autori. - anche
studi biblici, carattere di ciò che risale o deriva direttamente da mosè, che è
a lui attribuiti; istituito, fondato o affermato da mosè. — legge mosaica
-che deriva da esaltazione; che sembra o prètende d'essere ispirato. tronconi
con accento mosaico, gridò: -scopritevi o popoli... e inginocchiatevi dinanzi
>unta aguzza su uno strato d'oro o su una amina applicata con un collante
e questo basti alla detta opra musaica o vuoi greca. 2. sm.
-con accostamento e interpolazione di elementi estranei o eterogenei (ma per lo più con
di solito quadrangolari, sono di marmo o di pasta vitrea, bianche, nere,
vitrea, bianche, nere, colorate o metallizzate, e vengono fissate a uno
uno strato di stucco, di mastice o di cemento fresco, seguendo le linee
tale tecnica, composizione musiva; parete o pavimento mosaicato. g. villani
che non è altro che molte pietre o vetri adunati insieme) e fussivi tra
alle nicchie dedicate nell'antichità alle muse o ad altre divinità e decorate in tale
mosaico. -mosaico rustico: rivestimento parietale o pavimentale costituito da frammenti di mattoni
frammenti di mattoni e di vetro, o anche da sassolini di vario colore,
cose, che si voglion rappresentare, o d'alcune piccole frombolette di più colori
alla ghiaia. -pittore a mosaico o di mosaico: mosaicista.
palagi. -medaglione che ritrae figure o paesaggi costituiti dall'accostamento di minuscole
pavimentazione stradale formata da cubetti di pietra o di porfido o da ciottoli disposti regolarmente
da cubetti di pietra o di porfido o da ciottoli disposti regolarmente e pareggiati.
insieme che risulta dall'unione di parti o di elementi che, pur conservando la
individualità, sono accostati in modo più o meno organico. d. bartoli,
meno lode, dice varietà troppa d'idee o di cose. 'un mosaico di
di allusioni indiscrete. -opera letteraria o scientifica composta accostando o interpolando brani,
-opera letteraria o scientifica composta accostando o interpolando brani, frasi, elementi stilistici
, frasi, elementi stilistici, idee o concetti presi in prestito o imitati da
, idee o concetti presi in prestito o imitati da vari autori e da diverse
suo qui non c'è nulla. o solo la scarsa omogei- neità del mosaico
, avulse dal loro complesso e più o meno sfigurate, cadono continuamente nel dominio
quali le foglie risultano maculate per assenza o per deficienza di clorofilla in alcune aree di
di forma irregolare accanto ad altre normali o più intensamente verdi (e le piante
di alcune piante ornamentali macchiettate di bianco o di giallo. 7. elettron.
. 8. fotogr. mosaico aerofotografico o pianimetrico: planimetria di una vasta regione
tessuto mosaico: quello costituito da due o più tipi di cellule, di cui un
ufficiali del musaico dell'arte dei mercatanti o di calimala 'fu nella repubblica di
e delle altre opere d'arte esistenti o da farsi nella chiesa di san giovanni
lieve e uniforme strato su una tavola o lastra, a modo di mosaico,
). — rilegatura pregiata di pelle o di cuoio, su cui sono applicati
cui sono applicati listerelle e filetti colorati o dorati, in modo da formare disegni
15. locuz. -a o di mosaico: secondo la tecnica musiva
broglio. lucini, 11-321: piccoli o grandi, artefici od artisti, che
per udita. -con uso attributivo o predicativo: eseguito secondo la tecnica musiva
dinanzi. bisticci, 3-443: gli mandava o statue di marmo o vasi fatti dagli
: gli mandava o statue di marmo o vasi fatti dagli antichi... e
, di elementi stilistici, di idee o di concetti presi in prestito da altri
concetti presi in prestito da altri autori o da diverse fonti con assoluta mancanza di
: * lavoro a mosaico': opera letteraria o scientifica congegnata di minute parti, con
di minute parti, con diligenza più o meno felice, ma talvolta con più studio
e piegate all'etichetta di allora; o ritratti di uomini nuovi, vestiti e
lento sviluppo, disposte secondo linee geometriche o accostate in modo da formare un disegno
vero la religione definitiva dell'umanità, o dal suo dualismo uscirà un'altra
. m. - *). artista o artigiano esecutore di mosaici. -anche
stile peculiare nella scultura in avorio, nell'o reficeria, nella lavorazione degli
a posarsi su ogni sorta di materia o di rifiuto organico rende questi insetti particolarmente
larve (quali le mosche della carne o turchina, del formaggio, dell'aceto
col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani
quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. idem,
morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. idem, inf.,
a riosto, 14-109: assalire o vasi pastorali / o le dolci reliquie
14-109: assalire o vasi pastorali / o le dolci reliquie de'convivi / soglion
nascere altresì mosche ordinarie, e quattro o cinque altre sorte di moscherini minuti,
mosca, è depositato in una gemma o in una parte tenera della pianta uno
in una parte tenera della pianta uno o più ova. ginanni, 1-150: un'
coda. -mosca dell'ulivo o olearia: diffusa nel bacino mediterraneo,
sposi novelli. -mosca tse-tse (o zezè): nome comune della glossina
vivipara: quella che depone le uova o le larve già vive dentro gli animali macellati
larve già vive dentro gli animali macellati o nelle piaghe degli animali vivi. -region
2. per estens. rappresentazione figurativa o plastica di tale insetto. -in partic.
loro da petto una mosca d'oro o d'ariento (cioè una boccola con
che tu adori. cino, xxxv-11-674: o sommo vate, quanto mal facesti,
, ditteri, tricotteri, efemeridi) o di una larva, che riproduce esattamente
: destinata alla pesca a mezz'acqua o al fondo. -mosca composta: corredata
composta: corredata di piombi, etichette o cucchiai. — mosca secca: galleggiante
esche artificiali. -mosca di maggio o della pietra: esca costituita da larve
usato dalle donne per adornare il volto o il petto. lancellotti, 4-361:
quelle minute pezzette nere, quasi mosche o nei, che alcune pongono a campeggiare
finalmente ella viene alle 'mosche': o qui sì che l'invenzione e il capriccio
] solea rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o
rispondere, stringendo il nappo o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra
o pizzo o broccolo ossia la barbetta o mosca fra 'l pollice e l'indice della
vita di mosche pendenti in color rosso o nero,... s'hanno
lire. 11. mosca bianca o candida: cosa, persona, fatto
persona, fatto rarissimo, presso che o assolutamente impossibile. - raro come le
occhi da persone affette da disturbi oculari o da altre affezioni che abbiano manifestazioni a
, a noi invisibile, detta anche ape o mosca indiana, situata fra quelle del
mineralizzazione dell'ordine di grandezza del millimetro o del centimetro, per lo più associata
sarebbero posate su un frammento di cibo o su una goccia di bevanda dolce da
... se voi desiderate desistere, o mutar giuoco... tentate i
... tentate i dadi, o il tarocco o... -la mosca
tentate i dadi, o il tarocco o... -la mosca -disse l'altro
che di heronda già si conosceva: « o mi giuoca alla mosca di rame o
o mi giuoca alla mosca di rame o alla pentola o attaccando agli scarabei uno
alla mosca di rame o alla pentola o attaccando agli scarabei uno spago mi dà
marinaresca bizzarria ad un avviso, goletta o altro bastimento corriero, che, per
kg. -anche semplicemente mosca: pugile o lottatore di tale categoria. moretti
, spia di terracotta, di stucco o di altro materiale plastico, usata per
movibili, altrimenti detti « regoli » o « squadre » che, nelle macchine
i fogli: s'infilano nelle lastrine o bacchette trasversali contro cui si appoggiano i
mosca senza capo: mancare di guida o scopo; essere incapace di decidere.
senza capo': cioè senza consiglio, direzione o guida, senza sapere che cosa avere
, senza sapere che cosa avere a fare o risolvere, poiché questi insetti, scemi
senza capo. — essere fastidioso come o più fastidioso che una mosca, essere
stasera. — essere pulito come o più pulito che una mosca: avere
pubblico servigio. -fare il passo o il giro della mosca: andarsene.
usa dire: 'fare il passo 'o 'il giro della mosca': andarsene
escimi di costì. -fare montare o saltare la mosca, far venire la
/ come a la mosca giucasse o sonaglio. -guardare le mosche che
una mosca, non saper far male o uccidere una mosca (in forma ipotetica)
-non farsi, non lasciarsi passare, posare o montare la mosca sul o per il
, posare o montare la mosca sul o per il naso: non accettare il
'e 'si sentirebbe 'o 'si sarebbe sentito volare una mosca '
denotare un silen zio assoluto o l'assenza di qualsiasi rumore in mezzo
mosca: non provocare il minimo danno o dolore fisico. pulci, 13-52:
servitù? -sapersi (o non sapersi) levare le mosche dal
sapersi) levare le mosche dal naso o d'intorno: essere (o no)
naso o d'intorno: essere (o no) capaci di difendersi o di
(o no) capaci di difendersi o di liberarsi da cose o persone moleste o
di difendersi o di liberarsi da cose o persone moleste o di vendicarsi delle offese
o di liberarsi da cose o persone moleste o di vendicarsi delle offese ricevute; farsi
-scacciare le mosche: roteare una spada o un bastone. crusca [s
vale scherzevolmente menar colpi di spada, o di bastone, senz'alcuna regola od
possa vedere; e poi con uno sciugatoio o altro panno avvolto che ciascuno tiene in
316: nel giocare a mosca cieca o alla fava l'avea non so che di
le bambine che giuocavano a mosca cieca o a girotondo. banti, 10-
con altro battaglio / a mosca cieca o talvolta a sonaglio. 2.
2. figur. occupazióne non guidata o sorvegliata dalla ragione; attività svolta seguendo
l'istinto, il capriccio, un gusto o un'inclinazione momentanea; atteggiamento culturale
il loro sollazzo nelle pagliacciate della politica o nella mosca cieca dell'amore. r
... è dire senza considerazione o almeno rispetto veruno di persona tutto quello
a moscacieca: dedicarsi a un'occupazione o a un'impresa senza avere un'idea
. disus. sorta di uva moscato o moscatella. lustri, ii-174:
. ant. ventaglio per tenere lontane o cacciare le mosche. cravaliz [gómara
costituite da veli sottili trasparenti e tesi o da reticelle metalliche con maglie fìtte,
quest'immondizia, le ripongono nelle moscaiuole o con panni bianchi le ricuoprono. carena
moscaiola 'è arnese che ripara vivande o altro da mangiare, dalle mosche e da
dalle mosche e da ogni altro guasto o lordura. idem, 2-243: 'paramosche
emisferico od ovale, fatto di rete o di tela metallica, che soprappo- nesi
tesi da una serie di elementi di legno o di materiale plastico. cinelli,
]: 'moscaiola': ulcerette di cavallo o simili, che d'estate son fastidite dagl'
sottili, che veniva applicata al capo o al corpo dei bovini e dei cavalli
si dicono pure certi ornamenti di ciondoli o cordicelle, per lo più rossi, che
lontane le mosche (la rete metallica o di materiale plastico sottile o a trama
rete metallica o di materiale plastico sottile o a trama fìtta collocata alle finestre in
essere elleno alquanto più moscardine nel volto o più graziose e venuste a cagione dell'
2. region. nome degli uccelli moscardo o pigliamosche (muscicapa striata) e falco
). letter. adornare con mosche o nei artificiali; tatuare. magalotti
di moscatello (un tipo di frutta o di vino). soderini,
annestando il melo rosa in su l'appiuolo o in su '1 melo moscadello.
belo: / ch'i'deventasse greco o muscatelo, / vino da crete o di
greco o muscatelo, / vino da crete o di malvasia; / foseli mandato per
corte beven vini /... / o trebbian marchegiani o grechi fini, /
... / o trebbian marchegiani o grechi fini, / ribbona cotta e moscatei
marini / de l'isola de greti o de ciciglia. bisticci, i-i-
màmmolo. -agg. che ha profumo o sapore di moscato (un vino)
per la produzione di uva da tavola o di uva secca. pietro di viviano
ibla ebe pilucca. monti, 5-18: o doremy, del sol l'invido raggio
con cui vengono designate varietà di frutti o di fiori (e le piante che
. — in partic. pera moscatella o pero moscatello (anche semplicemente moscatella,
di piccole dimensioni, con buccia verdastra o tendente al giallo con sfumature rosse,
lessare e mangiare col sale e cornino o altri pesci simili al polpo, che
che veniva estratta da una piccola tasca o ghiandola situata fra l'ombelico e il