, nauseabonda, insopportabile; miasma o fetore prodotto da acque solforose o putride,
o fetore prodotto da acque solforose o putride, da materie organiche in decomposizione
putride, da materie organiche in decomposizione o, anche, da composti chimici o
o, anche, da composti chimici o minerali, ecc. chiabrera, 1-10-51
sali dell'acido carbonico diffusi in natura o prodotti industrialmente (mefite ammoniacale, calcare
carbonato di calce; 'di magnesia', o 'magnesiaca', il carbonato di magnesia;
oggi a noi di trarci fuora, o ce ne leviamo indolenziti. -raro
. sm. garibaldi, 2-332: o mille!... in questi tempi
= voce dotta, lat. mefìtis o mephitis * esalazione infetta ', di
esalazioni malsane e fetide di acque solforose o putride, di materie organiche in decomposizione
putride, di materie organiche in decomposizione o, anche, di composti chimici o minerali
o, anche, di composti chimici o minerali, ecc. -chim.
che la massima sua attività venga più o meno snervata dalla combinazione d'altre sostanze
, lo palesa ogni loro discorso indiretto, o allusione, o confidenza, il cenno
loro discorso indiretto, o allusione, o confidenza, il cenno obliquo o la smorfia
, o confidenza, il cenno obliquo o la smorfia che fra loro si scambiano
appartengono tre generi viventi: mefite (o mof fetta),
deir aria, inquinamento dell'atmosfera (o anche, per estens., di
per lo più da esalazioni mefitiche (o malsane). tramater [s
cui essa trovasi saturata di effluvi putridi o di altre sostanze egualmente nocevoli all'economia
di formazione sedimentaria determinato da smottamenti sottomarini o da slittamenti gravitativi. =
. ingrossamento del cuore, per ipertrofia o per dilatazione. = voce dotta,
delle ossa; hanno forma tondeggiante o frastagliata, con nucleo voluminoso,
e poi, nell'ombre da lui fatte o corte o lunghe in terra, examinava
, nell'ombre da lui fatte o corte o lunghe in terra, examinava quanto egli
dì del giudicio all'anime dannate crescerà o menomerà o fia iguale pena. bembo
del giudicio all'anime dannate crescerà o menomerà o fia iguale pena. bembo, 10-viii-258
7. fare apparire di poca o nessuna importanza; svalutare, sminuire,
, i-322: il cartesianismo sempre, o confinato nell'idea o tolto dall'idea
il cartesianismo sempre, o confinato nell'idea o tolto dall'idea e confuso coll'essere
, colla necessità di prendere l'una o l'altro come principio primo, colla necessità
confermamento dell'aversario. -rendere inoperante o inefficace; invalidare; far sparire per
; far sparire per la maggior parte o interamente; annullare, distruggere.
e meno vigoroso (un sentimento) o sempre meno sicuro e persuasivo (un
e profane discipline, e l'indietramento o il ristagno di quelle, l'idea di
9. rendere sempre più debole o debolissimo (unadote fisica, una facoltà dei
(unadote fisica, una facoltà dei sensi o dello spirito). giamboni, 31
crescerebbe al suo amico quello ammonendo o menomerebbe suo onore, o conosce l'amico
ammonendo o menomerebbe suo onore, o conosce l'amico suo non paziente ma
bastante a togliergli [a domiziano] o a menomargli i mezzi di riassumere una
i quali pretendono che sia lecito costringere o in qualche parte menomare questa libertà delle famiglie
seccherebbe il mare perché tutte le fontane o acque dolci del mondo si secassero,
. simintendi, 2-80: e, o luna, fo muovere te; avegna
(ant. menimató). divenuto o reso più piccolo, più scarso,
divisa. 3. che è o si sente privato, in tutto o in
è o si sente privato, in tutto o in parte, deu'integrità fìsica o
o in parte, deu'integrità fìsica o dell'efficienza intellettuale; distrutto fisicamente o
o dell'efficienza intellettuale; distrutto fisicamente o moralmente; avvilito, depresso, demoralizzato
intorpidite; tutti i diritti dell'uomo menomati o ritolti. 5. meno intenso
, sf. diminuzione di qualità fisiche o morali che compromette più o meno gravemente
qualità fisiche o morali che compromette più o meno gravemente l'efficienza di una persona
altro queste alterazioni e menomazioni, vere o presunte. la letteratura e il teatro
ristrettezza. -in senso concreto: cosa o parte piccolissima, particolare minimo; inezia
piccolo per estensione, ampiezza, consistenza o volume; il più piccolo di tutti
. franco, 7-44: chi crederebbe, o amanti, che da tai parole,
lume... poi un sol punto o una menomissima particella dell'emisferio terrestre
. quindi un titolo, un nastro o altra simile inezia appagano spesso l'ambi-
gradi più bassi di un ordinamento gerarchico o agli ultimi posti della scala sociale;
punti ne'quali chiara è la legge o lo statuto. -con litote. non
vedere occupati a speculare, a ragionare o a scrivere cose grandi, gli vidi appresso
non ha potuto comportare la menoma occupazione o attenzione a checchessia. mazzini, 92-52
quale per mezzo del battesimo si riceve; o sia notte, o sia giorno,
si riceve; o sia notte, o sia giorno, o qualunque ora, o
sia notte, o sia giorno, o qualunque ora, o qualunque momento di
o sia giorno, o qualunque ora, o qualunque momento di tempo, tuttoché menomissimo
6. che è di poco o nessun valore; privo o quasi d'
è di poco o nessun valore; privo o quasi d'importanza, d'interesse,
muratori, 6-170: una menoma contraddizione o parola di lor dispregio, un timore
di lei. 7. poco o pochissimo intenso (un sentimento);
intenso (un sentimento); poco o pochissimo attendibile (un concetto, un'
concetto, un'opinione); poco o pochissimo fondato (undubbio, un sospetto)
lui una parte decente delle sue rendite o guadagni, fa ben vedere con un'
pianta e campagna. 8. poco o pochissimo molesto; quasi inavvertibile (un
. s. illustrissima a sentirne menomo incommodo o dispiacere, con egual calore la supplico
d'ingiuria ha da temer. -poco o pochissimo rilevante (un'imperfezione);
rilevante (un'imperfezione); poco o pochissimo grave (una colpa).
; complesso di conseguenze di un'azione o di una intenzione che si riesce a
tornano alcuna volta a qualche spontanea comunione o società, che è la sola specie
menoplanìa, sf. med. alterazione o deviazione del flusso mestruale. tramater
flusso vizioso di sangue, procedente dall'utero o dalla vagina e capace di coagularsi.
. v.]: 'menorrea': purgazione o scolo mestruo delle donne.
sostituzione del flusso mestruale non ancora comparso o già cessato. tramater [s
sostituendosi a'mestrui che non ancora comparvero o cessarono di comparire. =
. medie. scomparsa, temporanea o definitiva, delle mestruazioni, determinata da
.]: * menostasia ': mancanza o soppressione de'mestrui: malattia che differisce
2. calo (di quantità o di peso). statuto dell'università
cominciare, in niuno atto, dono o servigio o altra cosa verso l'amico
in niuno atto, dono o servigio o altra cosa verso l'amico tuo o
o altra cosa verso l'amico tuo o altro vicino o strano, che tu non
verso l'amico tuo o altro vicino o strano, che tu non possa mantenere
possa mantenere sanza menovamento di tue ricchezze o di tuo stato, se non vuoli
e possinsi pagare e'detti messi, o vero messo, d'ogne ambasciata che
4. intr. diminuire di quantità o di intensità; decrescere; consumarsi.
se trovaranno [i signori] peso o vero misura menova o vero soperchia per
i signori] peso o vero misura menova o vero soperchia per una uncia, paghi
vengano i dadi. -banco di cambiavalute o di usuraio. bibbia¦ volgar.,
dicesi quello [pasto] dei servi o dipendenti. -letter. mensa ospitale
compimento. -prima mensa (o prime mense): la prima portata
-seconda mensa (o seconde, ultime mense): ciascuna
alla trista mensa: ma tu, o re degli uomini agamennone, comanda alle
4. organizzazione che provvede, gratuitamente o a prezzi concordati e generalmente miti, a
: si hanno diversi convitti de'preti o studenti di teologia, quasi seminari, dove
la comodità della libreria, per cinque o sei scudi il mese. muratori, 7-v-180
dante, par., 24-5: o sodalizio eletto alla gran cena / del
da siena, 153: qual persona vuole o si diletta di detrarre non è degna
6. nel linguaggio ascetico. sacra o santa mensa; mensa eucaristica; mensa
su cui si ponevano le offerte sacrificali o si immolavano le vittime. guido
. baldinucci, 9-v-114: la tavola o mensa di marmo dell'istesso altare.
. canon. mensa arcivescovile, episcopale o vescovile, curiale, capitolare (anche semplice-
un vescovado, di una curia vescovile o di un capitolo. -anche: l'
: per il mantenimento di questi collegi o seminari, si ordina una colletta o contribuzione
collegi o seminari, si ordina una colletta o contribuzione da farsi così per il vescovo
, prebende, benefici, mense vescovili o parrocchiali, padronati, de'quali si gode
. niccolò cieco, lxxxviii -11-198: o misera [ingratitudine], sfacciata,
superi, mordacissimamènté). con tono o con atteggiamento sarcastico, caustico e,
albertano volgar., ii-72: se mattamente o mordacemente ammonissi o riprendessi, addiverebbeti
ii-72: se mattamente o mordacemente ammonissi o riprendessi, addiverebbeti quello che salomon disse
, pretendendo di averne trovato il capo o il fonte verace. 3.
; spirito caustico, pungente, sarcastico o, anche, ag gressivo
ad azzannare, ad aggredire l'uomo o altri animali. lancellotti,
lancellotti, 1-64: mordacità canina o cagnesca, con la quale, senza
da diluire. 3. proprietà o aspetto di ciò che è pungente,
aggiungere all'olio alquanto di mele rosato o dubitando di quella sua debile calidità,
di quella sua debile calidità, il siroppo o giuleppo rosato: nel quale anco non
, per lo più malvagia, maliziosa o perfida, a esercitare una critica spietata
critica spietata, sferzante, pungente (o, con valore attenuato, arguta,
altrui, a divulgare notizie, vere o false, che possano recare disonore o
o false, che possano recare disonore o danni materiali; malignità, maliziosità.
parola mordace, motto pungente; discorso o scritto aspramente critico. -anche: calunnia
. 7. ant. critica o satira aspra, caustica, severa.
, mordentissimo). che ha la possibilità o l'abitudine di mordere per aggredire
l'abitudine di mordere per aggredire o difen dersi (un animale
soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio
duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, /
-per estens. ant. che stringe o attanagliain una morsa. bande ilo,
2. per estens. che brucia o scotta in modo quasi insopportabile; corrosivo
a bollire coll'uva, nella tina o vasca. perciò sono mordenti vini e buoni
sensazione dolorosa di angoscia, di rabbia o di rimorso. -anche: assillante, bruciante
; che biasima, deplora con discorsi o con scritti ironici, beffardi o polemici
discorsi o con scritti ironici, beffardi o polemici; che insulta, offende, ferisce
so se il difetto di solidità fosse o reale o apparente nell'architettura del sanfelice
il difetto di solidità fosse o reale o apparente nell'architettura del sanfelice ovvero immaginario
essere innamorata di mio marito... o della mia zelia? -aggiunse con quel
chi ode il mordente, dirò così, o il piccante de'ragionamenti. 8
facilita l'adesione di metalli in polvere o in foglia (come oro, argento
nuccoli, vii-710 (17-2): o tu, che pigni in due parete
torrai il tuo olio cotto al fuoco o al sole, cotto per quel modo che
a quel lavoro, che non si può o non si vuol brunire o lustrare,
si può o non si vuol brunire o lustrare, coprendo la cosa da dorarsi
dell'arte de'dipintori possa né debba prestare o vendare o donare a neuno zondaio o
dipintori possa né debba prestare o vendare o donare a neuno zondaio o loro garzone
o vendare o donare a neuno zondaio o loro garzone neuna massarizia atta a dipignere
con il colorante di una fibra tessile (o di pellicce, pelli, ecc.
3. soluzione di acido nitrico o di percloruro di ferro, usata per
mordere 'la superficie di lastre metalliche o di pietre litografiche che voglionsi intagliare.
di colpire l'attenzione e l'interesse o di determinare una profonda influenza, di
una traccia viva e durevole su qualcuno o qualcosa; forza espressiva; incisività,
scritta, della sua più vicina superiore o inferiore e della prima ancora; può
; può anche essere alterato in diesis o bemolle, e si segna con appositi accidenti
dubitate nella calvaria,... o tagliandole con scalpelli, o segandole
. o tagliandole con scalpelli, o segandole con seghette, o minuendole con forfici
, o segandole con seghette, o minuendole con forfici, dette mordenti.
mòrse, ant. e dial. mordé o mordétte, mordèmmo, mordèste, mòrsero
denti (in partic. per manifestare o sfogare ira, furore). b
i denti per resistere a un dolore o a una tentazione oppure per dare sfogo
-anche: mordicchiare in segno di nervosismo o di contrarietà. flore de parlare
/ mordendo ad or ad or canditi o frutta, / esce in mutande e in
mordendolo e leccandolo. bizzarri, 35: o musino mio saporito, ti morderei,
, chele (con riferimento a insetti o crostacei). - anche assol.
or col piè, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da
, quando son morsi / o da pulci o da mosche o da tafani. 5
/ o da pulci o da mosche o da tafani. 5. bernardino da siena
-con riferimento all'azione di agenti fìsici o atmosferici. sbarbaro, 1-38: il
suoi personaggi prima di affettarli nel legno o morderli con l'acido nitrico.
lustrano e scintillano. -essere intagliato o inciso su una superficie. graf 5-253
, 1-181: la forma di essa forbicia o
8. fare provare al palato o alle narici una sensazione di pizzicore o
o alle narici una sensazione di pizzicore o un gusto acre e pungente. fra
vino è un non so che, che o lusinghi o morda la lingua e '1
un non so che, che o lusinghi o morda la lingua e '1 palato o
o morda la lingua e '1 palato o faccia l'uno e l'altro effetto
, che sdrucciola al core, / o come l'ugola e baciami e morderai
vale. della porta, 5-84: o vino ch'entrato in bocca in un tempo
. provocare una viva sensazione di freddo o ai caldo. - anche assol.
. son 'massa 'grame. o se bagnassero soltanto d'acqua! ma mordono
colpire inesorabilmente (con riferimento alla morte o al giudizio divino). moscoli,
morda / ognun ch'abbi peccato tanto o quanto. fiamma, 358: mentre mordi
. fiamma, 358: mentre mordi [o morte] il tuo signore in terra
io li cantava cotai note, / o ira o coscienza che t mordesse, /
cantava cotai note, / o ira o coscienza che t mordesse, / forte
pungenti; fare oggetto di aspre polemiche o di satire malevoli, mescolando ironia e
mancanze, errori, difetti, reali o presunti. - anche: canzonare,
guarini, 2-179: bisogna non confondere o mordere, ma con destro modo mortificar
dietro le spalle, come pinzochere, o di morderle come ipocrite. calandra,
discorsi pronunciati in presenza di molte persone o comunque ampiamente divulgati); biasimare,
. antonio di meglio, lxxxviii-11-91: o tu, che tutto mordi, /
protesta e della rivolta è finito, o almeno di questa protesta e di questa
in alcuna realtà, senza in alcuna o su alcuna mordere o calarmi. volponi
senza in alcuna o su alcuna mordere o calarmi. volponi, 64: in certi
lui mordeva di trovarsi fra quei cinque o sei eh'erano caduti a terra.
-mordere con il dente: invidiare o odiare qualcuno; desiderarne il male.
mal sopportare, una condizione di prigionia o di mancanza di libertà. tannini
morde il pane e la mano. o re, quel pane / dallo a chi
'mordere la mano che soccorre 'o 'che accarezza '; corrispondere ingratamente.
: un battaglion di pallidi soldati, / o miseria!... sparò contro
-mordersi i basti: scambiarsi biasimi o critiche violente (v. basto,
non riuscire a conseguire un intento malvagio o un profittodisonesto; rimanere deluso. tommaseo
persone più pericolose sono quelle che offendono o danneggiano senza minacciare (e si contrappone
mordare le balene. -i granchi vogliono o credono mordere le balene: v.
tali soltanto perché non hanno la forza o i mezzi per comportarsi diversamente.
i denti: non si mostri minaccioso o baldanzoso chi non è poi in grado
materie acide; sensazione spiacevole d'irritazione o di pruritoche colpisce una parte del corpo.
1-3: alcuna fiata hanno febbre aguta o vero mordicaménto di cuore e di idropisi
pizzicore, di prurito, di bruciore o anche di dolore pungente.
sappia discernere se tal dolore provenga o da calcolo o da flussione di bile sierosa
tal dolore provenga o da calcolo o da flussione di bile sierosa e mordican-
, mòrdichi). ant. corrodere o intaccare con agenti chimici; dare una
sensazione sgradevole di pizzicore, di prurito o di bruciore (o anche di gustoacre,
, di prurito o di bruciore (o anche di gustoacre, pungente). -
. letter. mordere con poca forza (o con morsi piccoli e frequenti);
intaccamento; irritazione, sensazione di bruciore o di prurito. fiori di medicina
; mordere adagio, senza foga o svogliatamente o per gioco, per
adagio, senza foga o svogliatamente o per gioco, per abitudine, per ingannare
teneva d'occhio lo stesso punto mordicchiando o un filo d'erba o una foglia.
punto mordicchiando o un filo d'erba o una foglia. guglielminetti, 3-112:
sangue et albugine [agli occhi]. o. tar cioni pozzetti,
accidenti detti dai medici di cardialgia o mordiménto della bocca dello stomaco.
3. figur. critica o rimprovero fortemente ironico, aspro, pungente
il prossimo è in due modi, o contra la persona del prossimo o contra le
modi, o contra la persona del prossimo o contra le sue cose; contra la
sue cose; contra la persona, o con battiture, o con ferite, o
contra la persona, o con battiture, o con ferite, o con morte;
o con battiture, o con ferite, o con morte; contra le sue cose
con morte; contra le sue cose, o con disfacimento, o con mordio,
le sue cose, o con disfacimento, o con mordio, o con ruberia.
con disfacimento, o con mordio, o con ruberia. = deriv. da
non si trova qualche remedio che faccia evacuare o per vomito o per secesso, altrimenti
remedio che faccia evacuare o per vomito o per secesso, altrimenti si scoppia dal
letter. che morde; che si difende o attacca con morsi; mordace, feroce
, morsicatura, morso; il punto o la parte del corpo che è stata
con par tic. riferimento a pelli o cuoi conciati in questa tinta).
fr. mordorè, comp. da more o maure 'moro 'e dorè '
= dal nome della repubblica russa mordoi'ija o mordvija, col suff. etnico -ino
morè1, agg. ant. che ha o assume colori o riflessi cangianti, ottenuti
. ant. che ha o assume colori o riflessi cangianti, ottenuti per lo più
2. sm. panno, tessuto o abito che ha tali riflessi. =
da scopa): chiamasi il servo o garzone che in un naviglio s'impiega in
moré, sm. dial. giovane o ragazzo di carnagione scura e capelli neri
per lo più provviste di bulbo tuberoso o rizoma rampante, con fiori profumati e
simili a quelli dell'jm. o. targioni pozzetti, ii-36: 'morea':
), sf. bot. erba annua o perenne della famiglia solanacee [solarium
nelle bacche e nelle foglie; solatro o solano nero, ballerina. -anche:
alcune piante erbacee, fra cui l'àiuga o bugola (aiuga reptanos), la
tue carte nel colore della morella, o ver pagonazza, togli... mezza
la tua carta nel color della morella o vero pagonazzo. 3. ittiol
): si distinguono il morello ordinario o deciso, di tinta molto scura,
di china; il morello corvino o gaietto ogiavazzo, che presenta riflessi lucentissimi,
. 1); e il morello maltinto o fosco o affumicato, che si avvicina
; e il morello maltinto o fosco o affumicato, che si avvicina al colore mattone
dice pure del mantello di quel cavallo o asino o mulo che sia di color
del mantello di quel cavallo o asino o mulo che sia di color nereggiante,
di colore bruno scuro, rosso violaceo o bluastro, con riflessi neri e lucenti;
paonazzo. -anche: che è intessuto o misto con fili neri (un panno
27: come dèi tignere la carta morella o ver pagonazza. baiardi, 4:
non era 'persa', cioè paonazza o morella. caro, 12-i-312: le
. / e segnate / di color baio o stornello / o morello. gargiolli,
segnate / di color baio o stornello / o morello. gargiolli, 162: nel
, è fatta menzione di panni morelli o paonazzi tinti col verzino. e se il
. region. che ha un colorito violaceo o bluastro, livido (in seguito a
gelatia] fare morella, il sandalo o pezzuola farà il morello scuro. comanini,
proverbi toscani, 340: cavai morello, o tutto buono, o tutto fello.
: cavai morello, o tutto buono, o tutto fello. morel senza segno,
citolini, 412: la sega d'acqua o da braccia, co'i denti suoi
sopra. idem, 71: averai tre o quattro anguille scorzate e cotte allesse,
fossi di scolo e fiancheggiata da olmi o aceri e costituisce, per lo più,
sett., cfr. venez. morèlo o morèl e ferrarese murèl; cfr.
« 'murèl': qualunque pezzo di legno o d'altro non troppo grande di forma
validità di forme consuetudinarie di origine antica o, anche, con connotazione ironica e
di trasporto è rispettivamente ancora in corso o già esaurita; a seconda della posizione
si distinguono la morena mobile superficiale o morena superficiale, collocata sulla superficie del
che può essere laterale (morena laterale o di sponda), originata dagli apporti
provenienti da uno dei due versanti, o mediana (morena mediana), formata
due ghiacciai confluenti più a monte, o intermedia (morena intermedia), quando
ghiacciai; la morena mobile di fondo o morena di fondo, prodotta dall'esarazione
e striati; la morena mobile interna o morena interna, situata all'interno della
nei crepacci; la morena deposta laterale o morena laterale, depositata ai fianchi del
del ghiacciaio; la morena deposta frontale o morena frontale, formata dai materiali depositati
la matrice è picola,... o che in lei sia apostema o morene
. o che in lei sia apostema o morene o radagie o somegliante ca- xuone
che in lei sia apostema o morene o radagie o somegliante ca- xuone per le
lei sia apostema o morene o radagie o somegliante ca- xuone per le quale se
ecc.); delimitato da morene o, anche, originato dallo sbarramento di
catenella, per lo più d'oro o d'altro metallo prezioso, che le
nelle zone di ossidazione dei giacimenti nicheliferi o come efflorescenze su rocce peridotitico-serpentinose.
s'empì quella mano... / o mio padre, di sangue! pirandello,
fascino del deserto onde tu sorgi, o roma. borgese, 1-13: il
insieme. — gallo (o galata o gladiatore) morente: famosa
. — gallo (o galata o gladiatore) morente: famosa statua dell'
, una civiltà, una classe sociale o, anche, un valore, una
.. tutte quelle grandi istituzioni politiche o religiose, giganti dell'evo medio,
, che per lo spazio di sei o otto secoli si contesero la dominazione del mondo
caratterizzata da una certa bizzarria ritmica o armonica o melodica, si eseguiva
una certa bizzarria ritmica o armonica o melodica, si eseguiva per lo
questi ultimi tinti di nero) o anche, talvolta, in modo soli
; e sarebbe buono che facessino due o tre atti di moresca. luca pulci
parea / che tutto il mondo rovinassi o caggi. pulci, 25-23: per
commedia era la musicale, e intermezzi o intromesse erano le « moresche »,
trambusto (di gente che si diverte o che litiga clamorosamente). pulci,
come le pecchie al suono del bacino o vero le api intorno ai fiori.
gergo della malavita romana); furto o, anche, fallimento di un tentativo
battere la moresca: eseguirla, danzarla o ritmarla. -al figur.: darsi da
facean salti mortali coloro che la danzavano o per meglio dir la battevano per restar
battevano per restar abbattuti. -fare o battere la moresca o la moresca trevigiana:
abbattuti. -fare o battere la moresca o la moresca trevigiana: congiungersi carnalmente.
-fare la moresca, una moresca o le moresche intorno o addosso a qualcuno
, una moresca o le moresche intorno o addosso a qualcuno: ronzargli vorticosamente intorno
moresca adosso. -fare una moresca o le moresche intorno a qualcuno: fare
, praticato dai mori; che deriva o si ispira alle maniere, alle usanze
ella era, da due galeotte turchesche o moresche. i. neri, 8-59:
.. da tali romanze, composte o da mori già più che a mezzo dismorescati
mori già più che a mezzo dismorescati, o da mori sedenti in pace tra cristiani
mori sedenti in pace tra cristiani, o da cristiani vaghi di descrivere la vita
anfiteatro costruito da poco in stile moresco, o meglio rivestito piacevolmente di stile moresco.
a sesto acuto, sormontate da lunette o da rosoni. -sostant.
3. che è di stirpe araba o berbera e di religione musulmana; moro
medioevo). -anche: che abita o che proviene o è originario di una
-anche: che abita o che proviene o è originario di una delle regioni dell'
a quel che oggi dicesi nell'algeria mori o moreschi. franzoi, 112: a
. ant. che è di razza araba o berbera (un cavallo).
8. che è di colore nero o bruno scuro (come simbolo di perversità
-che indossa abiti di colore nero o bruno scuro. campanella, i-124
, mentre che si facevano torneamenti e giostre o giuochi di canne alla moresca, avanzò
per lo più con connotazione spreg. o scherz., per stigmatizzare o rilevare
spreg. o scherz., per stigmatizzare o rilevare la ripetizione costante e monotona di
ripetizione costante e monotona di un comportamento o di un atteggiamento riprovevole o, anche
un comportamento o di un atteggiamento riprovevole o, anche, di una situazione sgradevole)
libere, cosicché sempre sta in mare o ne'chiari de'paduli. se ne
il colorito di una persona, il pelo o il mantello di un animale o,
pelo o il mantello di un animale o, anche, un oggetto);
; negretto; negro di bassa statura o di corporatura esile. -anche: paggio
3. ragazzo bruno di carnagione o di capelli (e vi è connessa
4. nell'arredamento di uno stabile o di un appartamento, statua, per
negro, spesso nell'atto di porgere o reggere un oggetto, una lampada.
uso di tenere piccoli mori come paggetti o servito- relli. a. monti,
non era « l'intervento con salandra o la neutralità con giolitti » ma era
« salandra col parlamento e col paese, o giolitti con le imboscate de'suoi trecento
fare altro che tener su dei candelotti colorati o dei gioielli falsi uso dior comprati dal
: da un pezzo in qua, o io ho avuto vaiuolo o morfea, o
qua, o io ho avuto vaiuolo o morfea, o i'sono cresciuto.
o io ho avuto vaiuolo o morfea, o i'sono cresciuto. ramusio, i-97
negra dalla melancolia e sono gli suoi peli o gialli o negri. a. cocchi
melancolia e sono gli suoi peli o gialli o negri. a. cocchi, 8-167
di macchie biancastre generalmente intorno agli occhi o al naso e in altre parti del
altre parti del corpo coperte da mucosa o da pelle fine. crescenzi volgar.
cioè la bianchezza ch'è nel collo o nel viso o sopra gli occhi, fa
ch'è nel collo o nel viso o sopra gli occhi, fa il cavallo
antidolorifici episodici e non eccessivamente reiterati o agli stadi acuti di malattie non passibili
. fanzini, iv-436: 'morfinismo'o 'morfinomania', da 'morfina', alcaloide
così se un deputato comunista si morfinizza o se un direttore di giornale idem si
se voglia fare un gran morfito, f o solci, o camangiari, o provisione
un gran morfito, f o solci, o camangiari, o provisione, / da
f o solci, o camangiari, o provisione, / da risvegliare insomma l'
. che è in grado di determinare o di modificare la forma di un organo
di un organo (un'azione fisiologica o di tipo o origine chimica o ambientale
organo (un'azione fisiologica o di tipo o origine chimica o ambientale).
fisiologica o di tipo o origine chimica o ambientale). = voce dotta
fra i bei capelli, gridando: o sante grazie, misericordia! pascoli,
strutture di organismi diversi e delle affinità o delle differenze fra gli organismi. -morfologia
vittorini, 7-228: parole morfologicamente motivate o semanticamente motivate... sono diventate
e viceversa delle immotivate... diventano o ridiventano motivate. pasolini, 8-199:
: non fondandosi sulle mozioni degli affetti o sulle suggestioni sentimentali. 3.
elabora i dati ottenuti secondo indici numerici o statistici in modo da formulare ipotesi o
o statistici in modo da formulare ipotesi o ottenere elementi probabili sull'origine e sulla
origine e sulla natura di determinati fenomeni o tipi di composizione e di forma della
e alla struttura di elementi petrografici o geologici, ri levabili mediante l'osservazione
, ri levabili mediante l'osservazione ottica o con l'aiuto di strumenti ottici.
. modificazione di forma di un organismo o di una sua parte, prodotta dall'
geografiche di una regione in quanto prodotte o, anche, influenzate = voce
sostituzione di alcuni atomi mediante altri atomi o gruppi atomici. = voce dotta
allora non dire 'stanza mortuaria 'o 'asilo mortuario ', come è
espone il corpo di una persona uccisa o trovata morta fuori del proprio domicilio,
mezzo latina. dovrebbe dirsi 'sala 'o 'stanza di riconoscimento 'o
o 'stanza di riconoscimento 'o se mai 'recognitorio '.
. nome di un personaggiofemminile leggendario, fata o maga, benevola o maligna secondo
, fata o maga, benevola o maligna secondo le varie tradizioni, che ricorre
su verdi campi ed arenosi lidi, / o fata dai sereni occhi, morgana,
nelle espressioni matrimonio morganatico, sposa morganatica o moglie morganatica (raramente marito morganatico,
idea di posizione diseguale e inferiore, o in senso spreg. c.
il 'mor- gincap ', o sia * morgingab ', o pure '
', o sia * morgingab ', o pure 'morgangeba ', come
dopo la prima notte della loro unione, o per ri compensa delle fatiche
compensa delle fatiche tollerate dalle giovinette, o per premio di averle trovate vergini
una gioia, in una veste o altro simile ornamento, ma bensì
, sm. ant. stato d'inferiorità o di incongruità nella condizione matrimoniale di
manifesta in soggetti portatori di affezioni patologiche o di lesioni ai lobi frontali.
morìa. berni, 131: sia settembre o sia gennaio, / o altro a
: sia settembre o sia gennaio, / o altro a petto a quel della moria
tremuoti, di persecuzioni, di peste o di altra moria gagliarda. mascheroni,
vi riapparve più fiera la moria, tifo o peste, come si volesse chiamare.
[delle bufale] da preparati estrogeni o un virus precursore di morìe più vaste che
fa d'uopo lasciarli in riposo ogni tre o quattr'anni. 5. con
. con valore di inter. che mi o ti venga la moria!: come
: come imprecazione, per auguraremale a sé o ad altri. aretino, 20-297:
aw. letter. con aspetto o atteggiamento da moribondo. oriani, x-4-279
infermi già moribondi, predicendo le cose o d'avventure o lontane. c.
, predicendo le cose o d'avventure o lontane. c. i. frugoni,
. che sta esaurendo il suo corso o la sua funzione storica; che ha perduto
che ha perduto la propria vitalità ideologica o culturale; che sta decadendo o è
ideologica o culturale; che sta decadendo o è sul punto di essere cancellato e
. marino, xiii- 144: o patria moribonda, / che più per te
non sospetta d'essere moccolo male moribondo, o quadrupede ciuco. -che si
, poco intenso (un fenomeno fisico o un ciclo naturale); che volge
genere di crucifere, con foglie intere o pennatosette, amplessi- cauli, fiori violetti
pennatosette, amplessi- cauli, fiori violetti o purpurei in grappoli terminali, frutti a
non ci è, ma pur moricce o segni alcuni di lui. b. davanzati
: per ricoglier da far siepi o moricce, / perché fusser difesa del
56: coloro che ànno emo- roide o morici, se nascerà loro nella pianta del
sforza, 138: contra le moreicie o altri mali di culo. idem, 181
le morice! gr azzini, 4-505: o valerio, che ti vengono le morice
adespote del sec. xv, lxxxviii-1-645: o fisico gentil da far cristeri, /
haemorrhoicus 'emorroidale ', sul modello o accostato direttamente a varice (v.)
mora. castra fiorentino, xxxv-1-917: o fermana, se mi t'aconsenchi,
trasudamento sulla superficie della corteccia del moro o gelso nero, nelle quali trovasi combinato
ant. pelle di topo o di talpa, utilizzata un tempo per confezionare
talpa, utilizzata un tempo per confezionare o guarnire abiti. = voce rifatta sul
f. corsini, 2-620: due o tre esecuzioni bastarono a morigerargli [i
(superi, morigeratissimo). che segue o propu gna un tenore di
perpetua e legittima sponsa? -male o perversamente morigerato: dissoluto, intemperante;
picchia a questa ianua? -che persegue o si adegua a un moralismo formale (
storia si svolga nell'anno 1967-68, o 1968-69 / -modesti italiani morigerati, cui
un lembo d'arcadia, e, prima o poi, vi nasce un poeta degno
le strade del suo quartiere morigerato deserte o quasi dopo le dieci formavano come una
4-89: certi popoli,... o per vantaggiosa situazione di luoghi o per
. o per vantaggiosa situazione di luoghi o per l'indomita ferocia de'costumi,
4. contenuto entro limiti di parsimonia o di decenza. bacchetti, 18-ii-573
come anche del maschio risvolto del bavero o della panciatica e orolo- giata autorità del
(anas penelope)... anatra o morigiana, bibbio o fischione. tommaseo
.. anatra o morigiana, bibbio o fischione. tommaseo [s. v.
minano 4 morigiana, canapiglia 'o 4 cicalone ', e ma
uccello acquatico deltordine anatidi (aythya o fuligula o ny roca ferina
deltordine anatidi (aythya o fuligula o ny roca ferina),
= voce di probabile origine onomatopeica o, secondo alcuni, deriv. dall'
da foglie oblunghe e spinescenti, opposte o verticillate, e da fiori disposti in
sessanta specie tropicali, erbacee, erette o rampicanti, con foglie opposte e verticillate
opposte e verticillate, fiori bianchi o cremisi, frutti a false bacche composte;
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. morindóne, sm.
caulinari sessili lanceolate, fiori bianchi o indaco in un capolino terminale emisferico,
. ridolfi, ii-307: l'olivo moraiolo o mo- rinello... mostra.
sapore è delle foglie del navo. o. targioni tozzetti, ii- 363
anguilliformi anguillodei che vivono nella sabbia o nel fango delle spiagge dei mari
4 moretta '. soprannome d'uomo o ragazzo bruno. 4 dillo al morino
molto scuro del pelo, del mantello o del piumaggio (un animale).
se pure ha bisogno d'esser colorita, o come riguarda il sole o come
, o come riguarda il sole o come fa esperienza de'figliuoli;
... 'un bel morino 'o, chiamandolo, 4 vien qua,
, sf. disus. studio, disciplina o trattazione intorno alla gelsicoltura. cossu
, comp. da mot [i \ o 4 gelso 'e dal tema del
. stor. elmo leggero di metallo o di cuoio, di forma emisferica,
o là, a chi di'io? che
anni,... con un morione o caschetto quadrangolare in testa. pratesi,
nero, usato in gioielleria come gemma o pietra semipreziosa. landino [
. baldinucci, 100: 'morione'o 'prannio': gemma per ordinario molto nera
usato per far esplodere cariche di artiglieria o perappiccare incendi. ulloa [castagneda
s. bernardino da siena, 69: o vecchio avaro,... tiene
essequisce sempre che segue mutazione d'imperatore o che muo- rino li possessori del feudo
? manzoni, 314: sgombra, o gentil, dall'ansia / mente i terrestri
al capo sanguinante, / e tutti, o figli miei, vi benedissi. d'
-di animali. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 431: sì come
cino, iii-3-39: così moràggio per forza o per guerra, / ch'à per
due soli, che non andavano mai o di rado andavano a quel santo ministero
-in relazione con un compì, predicativo o un aw. di modo che accenna
di modo che accenna a particolari circostanze o condizioni esistenziali che accompagnano il momento della
aspirano alla vera gloria del nome, o invecchiano disperati di non averla ottenuta,
invecchiano disperati di non averla ottenuta, o muoiono dolorosamente disingannati d'un raggiante fantasma
/ tra l'ombre de la notte o pur morire. capriata, 464: dalla
sulla croce, / per noi prega, o regina de'mesti. -perdere le funzioni
, 2-122: perché il nascer ne desti o perché prima / non ne desti il
acerbo fato? pascoli, 895: o vecchio, è vecchio al nascere, /
. le quali, se si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste
si transmutano, o muoiono del tutto o vivono quasi triste. crescenzi volgar.,
soderini, ii-243: nel terreno fangoso o troppo umido degenera l'orzo...
troppo umido degenera l'orzo... o si muore. tasso, 11-iii-1101:
: sarebbe meglio il provare con due o tre fabbricate nella guisa proposta e con altrettante
se brami el mio morire, / o che mia vita stenta, / o tu
/ o che mia vita stenta, / o tu sei contenta / che mia vita
in una condizione d'inerzia, fisica o intellettuale o morale; cessare, desistere
condizione d'inerzia, fisica o intellettuale o morale; cessare, desistere da ogni
cessare, desistere da ogni attività intellettuale o materiale. - anche sostant. dante
non ha creato questo terribile dilemma: o prostituirsi o morire? borgese, 6-42:
creato questo terribile dilemma: o prostituirsi o morire? borgese, 6-42: oh
; spogliarsi di talune prerogative, essenziali o accidentali, sostituendole con altre o rinunciandovi
essenziali o accidentali, sostituendole con altre o rinunciandovi definitivamente. — in partic.
: sorridere è vivere come un'onda o una foglia, accettando la sorte. è
volontà sua [del bonaparte] vivevano o morivano gli stati. mazzini, 6-307
consumarsi, esaurirsi (una risorsa economica o finanziaria). -anche: rimanere inutilizzato
tutte e muoiono nel medesimo regno. o. rucellai, 4-112: quello si dava
, cerca il bel che non declina o more / e avrà stabil cagion costante affetto
; perdere l'attuale natura e forma o proprietà per assumerne di nuove (un
: il ramo b a comunichi con una o più palle... di cristallo
! carducci, iii-25-361: addio, o al diavolo, compagnoni. voi vogate
più in relazione con un aw. o un compì, di moto a luogo fìgur
, di moto a luogo fìgur. o di modo). - in partic.
lorenzo de'medici, ii-142: vieni, o popolo ingrato, / a bere al
. 14. perdere, lentamente o improvvisamente, la propria forza propulsiva;
colore). -anche: cambiare tinta o intensità. dante, inf.,
questo si muova, cioè che operi o che si muoia. g. gozzi,
da lontano morire il suono de'tamburi o delle trombe. leopardi, 13-45:
poesia o la filosofìa sarebbero morte, ma la verità
, perdere notorietà (un'opera letteraria o artistica). -anche con la particella
che muoia tutto. petrarca, 138-6: o fucina d'inganni, o pregion dira
138-6: o fucina d'inganni, o pregion dira, / ove t ben more
bacchetti, 1-ii-142: quando industria o commercio erano ben morti, il governo decretava
i visi, in cui moriva, più o meno lentamente, l'espressione dello scherzo
che provocano turbamento, angoscia, insoddisfazione o, anche, emozioni profonde; provare
, fino allo spasimo, un'emozione o un sentimento; manifestarlo in forma esasperata
vada in paradiso. buggerone da palermo o federico ii, 425: oi lasso!
de dolzore. iacopone, 1-50-98: o cristo pigitoso, / ove te trovo.
, che non avesse mandato sopra tre o quattro figurine bozzate di sua mano, che
a vedere / diverri a nobil cosa, o si morria. petrarca, 171-4:
tu lo sai. ariosto, 325: o bella pruova! accusare quella misera fanciulla
sotto di lui. — essere travagliato o tormentato da disagi, sofferenze, dolori
, sofferenze, dolori, bisogni fisici o da sensazioni intense, insopportabili; non
di sonno. / son io ebra, o sì o no? / star più ritti
. / son io ebra, o sì o no? / star più ritti i piè
23. rinunciare a ciò che è o può essere fonte di soddisfazioni non sempre
.. se mi muore il 33 o il 34,... la verzicola
termine, per avere già perduto, o anche escirne per aspettare a rientrarvi una
affrontare, subire, accettare la morte o un determinato genere di morte (ed
e resta il prode / a ferire o a morir morte onorata. pindemonte,
: quando ancor tu m'abbi morto o preso, / non però tua la bella
lice; / pur che sia morta o presa, io non ricuso / sprezzar le
s. bernardo volgar., 12-21: o madonna misericordiosissima, chente fonti di lagrime
-in relazione con un compì, di mezzo o di causa. dante, purg
s. bargagli, 1-280: sia morta o presa per ogni modo la pantera.
ridurre in uno stato di estrema desolazione o di irreparabile decadenza; abbattere, distruggere
nuova? questo verbo intransitivo è divenuto attivo o transitivo in significato di 'uccidere, ammazzare'
amor dannato e morto. -malmenare o stancare duramente. sacchetti, 64-58:
; impedire l'esercizio di determinate facoltà o il compimento di determinate azioni.
usato specialmente per manifestare irriducibile ostilità o per eccitare gli animi in battaglia e
poliziano, orfeo, 361: o o! facciam che pena il tristo porte
, orfeo, 361: o o! facciam che pena il tristo porte.
facciam che pena il tristo porte. / o o! cavi amgli el cor del
che pena il tristo porte. / o o! cavi amgli el cor del petto
, e del vin buono sia bianco o nero, sia clericale od austriaco.
invocare urgente soccorso in un pericolo mortale o in una situazione disperata. p.
di morte. giacomo da dentini o monaldo d'aquino o anonimo,
giacomo da dentini o monaldo d'aquino o anonimo, 455: in tal
non è molto lontano dalla morte, o almeno che fa cose da affrettargliela. ma
dicesi anco di chi va da sé o è condotto o è tratto a morte
di chi va da sé o è condotto o è tratto a morte non naturale.
-avere da fare (o avere più faccende o più fretta)
-avere da fare (o avere più faccende o più fretta) di colui che muore
che morir santi ». -essere o stare per morire: trovarsi in pericolo
non avere speranza di guarigione. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
guarigione. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 446:
capitale; non fare nulla per evitargli o ritardargli la morte; costituire la causa
ritardargli la morte; costituire la causa o l'occasione della sua morte.
'un male fa morire in più o men breve tempo. unguento che fa
tormentarlo crudelmente (anche con valore iperbolico o enfatico). iacopone, 1-88-8:
sotto. -rinchiuderlo in un luogo o ridurlo in una condizione da cui molto
retto dalla prep. 'in 'o 'a 'indicante luogo o condizione per
in 'o 'a 'indicante luogo o condizione per tenere o abbandonare alcuno nel
'indicante luogo o condizione per tenere o abbandonare alcuno nel detto luogo o nella
tenere o abbandonare alcuno nel detto luogo o nella detta condizione fino a che egli
la morte; soffocare, di proposito o istintivamente, l'istinto di conservazione.
della beata umiltà faentina, 40: o madonna nostra, lasceretevi così morire,
, n. 1. -morire civilmente o politicamente; morire alla vita civile:
una condanna che priva dei diritti civili o politici. tommaseo [s. v
-morire coi semi in corpo: morire scapolo o senza lasciare discendenti (o, anche
morire scapolo o senza lasciare discendenti (o, anche, senza aver prodotto opere
-morire con la grillanda (o con la ghirlanda): v.
scarpa. -morire da alcuno, a o per le mani di qualcuno: esserne
, un basterno, / moiono, o fier dragutto, a le tue mani.
. parto. -morire di, per o dietro a qualcuno: esserne ardentemente innamorato
di quella vedova. pananti, ii-119: o bella vedovina,... /
sue facoltà mentali. -morire in o su tre legni; morire sulle forche
su tre legni; morire sulle forche o a gozzo stretto: essere impiccato.
, la lingua a qualcuno in bocca o in gola (o nelle fauci 0
a qualcuno in bocca o in gola (o nelle fauci 0 sul labbro o fra
(o nelle fauci 0 sul labbro o fra i denti): non riuscire a
non tuo. -morire per qualcuno o per qualcosa: immolare la vita in
gloria, per il trionfo degliideali che rappresenta o incarna. iacopone, 1-24-19: non
carducci, 709: voi se l'unno o se lo slavo invade, / eccovi
v. vestito. -morire vivendo (o in vita) o vivere morendo (
-morire vivendo (o in vita) o vivere morendo (o in morte)
in vita) o vivere morendo (o in morte): condurre un'esistenza indegna
— anche: trovarsi in una situazione o condizione disperata. dante, inf.
il sommo grado di una qualità positiva o negativa. petrolini, 31: l'
sento morire 'chi sente proprio, o gli par di sentire, che la
più per estensione, di grave incomodo o noia. carducci, ii-8-33: io mi
il suo solito. -volere, eleggere o lasciarsi morire piuttosto che fare o permettere
eleggere o lasciarsi morire piuttosto che fare o permettere una data cosa: rifiutarla a
-volere, potere morire qualora accada (o non accada) un determinato evento,
determinato evento, qualora si determini (o no) una data situazione, qualora non
è posto a vedere a giocare alla palla o a udire cantare in banca qualche cerretano
parlato leggermente di te pur un momento o per ombra. 34. prov
vivere con vergogna. a uom ben nato o un viver bello o un bel morir
uom ben nato o un viver bello o un bel morir conviene. meglio morire una
c'e più. (di persone cattive o indifferenti). aspettare e non venire
di chi fa il superbo per ricchezze o potenza). morirà anche lui com'
avversità, a pericoli e difficoltà più o meno gravi. tommaso ginori [
ordinario cibo è la mo- rischetta o riso cotto in acqua schietta.
di granata. 2. dominato o abitato dai mori (un luogo).
così ne le supreme / gran gale, o morituri, il funeral: / la
di morituri. gozzano, i-64: o madre terra buona, tu che illudi
v-i-iiio: felice e infelice, moritura o immortale, da questo arengo fiume oggi
carattere di un fantastico dato fisico, o piuttosto metafisico, conferitogli dal concetto di
tariffe toscane [tramater]: morlacchi o pelli morlacche o castori. tramater [
tramater]: morlacchi o pelli morlacche o castori. tramater [s. v.
olio di pesce. -sangue morlacco o di morlacco: acquavite di ciliege prodotta
mormone slave, da mauro vlachi o valachi, e mauro non solo il
sono... e chiamansi schiacciati o larghi; e sono la sinagri, l'
deriv. dal gr. (xóppupo ^ o poppupo ^; cfr. mormora.
portano in palma di mano una cattedrale o una città, egli ha sulle braccia
. -ci). che si riferisce o appartiene ai mormoni, alla loro fede
suff. -ismo, che indica movimento o dottrina. mormora, sf. ittiol
suff. -occhiare, con valore attenuativo o, anche, frequent.; cfr.
si lagna continuamente e fastidiosamente, o che richiede con lamentosa e ostinata insistenza
prima non gli dai qualche danaio, / o drappi o panni per saziar suo noia
gli dai qualche danaio, / o drappi o panni per saziar suo noia, /
. busone da gubbio, 1-126: o fratelli, non è da mormorare,
fruscio moderato e gradevole; sibilare più o meno lievemente (o, anche,
; sibilare più o meno lievemente (o, anche, con violenza: il vento
49: per me piagnendo i fonti / o mormorando i venti, / diranno i
aura esala. graf, 5-653: o ponte dei sospiri, / mormori tu nell'
in cui urtava, con la mano o con la fronte, mormoravano e brontolavano
e basso. gherardi, lxxxviii-1-630: o dolci baci santi, / o tremoli sospiri
lxxxviii-1-630: o dolci baci santi, / o tremoli sospiri, / o dolce mormorare
, / o tremoli sospiri, / o dolce mormorare, / amoroso abbracciare, /
i-508: questo suono era il mormorare o ruggire..., mosso dalla lingua
le intenzioni; diffondere notizie, vere o false, che rechino danno alla reputazione
pensar qual far volesse più tosto, o in presenza di tutti i monaci aprir
di lui quando il monaco punisse, o di voler prima da lei sentire come
, contestare, reclamare in tono più o meno risentito. fatti di cesare,
quasi ne gli rimordesse la coscienza, o dubitando di dover essere scomunicati e interdetti,
tutta la città... più o meno tutti mormorano... io
le donne del vicinato sedute sul pavimento o inginocchiate mormoravano il rosario. d'annunzio
: io ti guardo ne li occhi, o bionda lilia, / ne li occhi
: porgergli motivo e occasione di protesta o di critiche. boccaccio, dee
mormorare: non esserci motivo di biasimo o di lagnanze. bettini, 1-309:
.. non istrascicate per le accademie o per gli uffizi de'giornali né mormorate ne'
sparla, che diffama con insinuazioni velate o aperte accuse; calunniatore, detrattore,
maddalena de'pazzi, vii-348: o se le creature potessero vedere e penetrare
malignità e la diffamazione per recare danno o pregiudizio alla reputazione di qualcuno; denigrazione
parole, le chiacchiere, i discorsi o i commenti malevoli diretti a diffamare,
s'era ridotto all'ultimo giorno senza cercare o trovare alloggio, gli offrirono una camera
. e se pur qualcuno ne sostengono o servono ad altrui, sì il fanno
, familiare, converso, suora, donna o vero offerta o vero alcuna servizi ale
, suora, donna o vero offerta o vero alcuna servizi ale degga presentare [
popoli attediati, con istanze e mormorazioni o, se così piace, anche con
leghi; / se dolcemente poi la stendi o pieghi / e teco mormoreggi, /
. -il rumoreggiare di fiumi in piena o di cascate o del mare in burrasca
di fiumi in piena o di cascate o del mare in burrasca. simintendi,
tu sei, voluttuosa / se l'aura o tonda con mormorio lento / ti sfiora
mormorio lento / ti sfiora il viso o a'bianchi omeri posa, / è
nella padella. 5. suono o rumore fievole, debole, quasi impercettibile.
è accompagnato da suono, il quale pare o mormorio o mugghio o grido umano o
suono, il quale pare o mormorio o mugghio o grido umano o romore d'armi
il quale pare o mormorio o mugghio o grido umano o romore d'armi,
o mormorio o mugghio o grido umano o romore d'armi, secondo la
dal mormorio che subito rimanderanno potremo valutarne o la moltitudine o la scarsezza.
subito rimanderanno potremo valutarne o la moltitudine o la scarsezza. -mugolio (di
8. brusio prodotto da una o più persone che parlano a fior di
persone che parlano a fior di labbra o discorrono fra loro a bassa voce;
; conversazione sommessa e indistinta; frase o discorso pronunciato a bassa voce; bisbiglio
: brusio che si leva dal pubblico o da una folla come reazione favorevole o
o da una folla come reazione favorevole o sfavorevole nei confronti di quanto ha appena
nei confronti di quanto ha appena udito o visto. boccaccio, 21-35-m: venere
disputa se il papa poteva far questo o quello. fagiuoli, i-79: di cavalli
segno tale che continuamente gli sembra essere o in vicinanza di qualche fiume o di
essere o in vicinanza di qualche fiume o di campane sonanti o di tamburi battuti.
di qualche fiume o di campane sonanti o di tamburi battuti. tramater [s
mento. dicesi 'mormorio di orecchi 'o 'negli orecchi 'per rombo,
, dal gr. p6p (jiupo < o poppupo ^; cfr. mormiro e
= etimo incerto, forse da ricondursi o riconnet tersi al fr.
-a). chi è nato, abita o proviene da una regione dell'africa settentrionale
compagnia non hanno che de'loro mariti o padroni, delle more schiave e degli
e costituisce talvolta elemento di variazione fantastica o coloristica nell'ambito di un dipinto)
1-87: dopo zefiro venne euro, o vero levante, il quale l'autore
-come esempio di estrema bruttezza fisica o, anche, di disumanità, d'ignobilità
si sono. 2. servo o schiavo negro. macinghi strozzi, 1-599
una ischiavetta che lo guardassi tuttavia, o veramente uno di questi mori. machiavelli,
4. agg. che è nativo o proviene dall'africa settentrionale; che è
faceva di religione mora. -abitato o popolato da genti di razza negra (
. 5. che ha carnagione o colorito alquanto scuro, bruno, olivastro
sembra... di color di miele o ulivastra. algarotti, 1-viii-27: da
barba). — anche: ricoperto o incorniciato di capelli neri (il capo
. 7. che ha mantello o pelame scuro, pelliccia bruna (un
. -che produce frutti di polpa o di buccia scura (un albero)
, diminutivo di 'moro': alquanto moro o bruno di carni. 'è un
(anche nelle espressioni moro gelso, o ant. censo, genso e gelso
del piantare che voglio di piri / o voi di prugni, o voi di meli
di piri / o voi di prugni, o voi di meli, / o siano
prugni, o voi di meli, / o siano mandole, o moro o fico
meli, / o siano mandole, o moro o fico. attribuito a petrarca,
/ o siano mandole, o moro o fico. attribuito a petrarca, xlvii-
tausilio, 115: la prima volta, o galatea, che '1 foco, /
in un suo giardino una di gelso o moro, come più ordinariamente sogliamo chiamarlo
per uso dei bachi da seta. o. targioni tozzetti [gherar- dini]
, e mangiavano. -moro tintorio o dei tintori: albero della famiglia moracee
di ludovico il moro, che il gelso o moro tira il malocchio e a loro
a me secondo el tuo parlare, / o angel santo del superno coro.
ant. tumore, di natura benigna o maligna, che insorge nelle parti spugnose
* morochite ': specie di terra saponaria o smettite che serve al disgrassamento delle lane
minore di quello che producono le spine o morole di castiglia, e hanno
. 2. frutto di gelso o moro; mora. sannazaro, iv-45
. messislmrgo, 56: togli pollastri o pizzoni o pernici tagliati in quarti,
messislmrgo, 56: togli pollastri o pizzoni o pernici tagliati in quarti, e ponli
la morena, la tonnina... o altri pesci salati. garzoni, 1-823
.); voce registr. da o. penzig. moróne1, sm
piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali morone e inorare.
il drudo li fa portare per due o tre mesi il morone, qual è una
morone, facendoglielo tenere in detto tempo o sulle spalle o alla cintura, con
tenere in detto tempo o sulle spalle o alla cintura, con fermo credito che
ma non già dee condannarlo per la disubbidienza o morosità a gravi pene. pirandello,
fisco, quando non paga le imposte o le rate di imposta entro i termini
conti, a citare i pagatori morosi o ad impacciarsi in tutte le noie grosse
che deriva non già da un fatto o rapporto esterno e oggettivo, ma esclusivamente
, ma esclusivamente da spontanee fantasie o movimenti dei sensi, di natura illecita
, in cui la volontà indugia più o meno a lungo prima di respingerli (
] prometterà sé tutte le cose guardare o tutte le cose che gli fieron comandate
difficile, aspro, rigido, litigioso o, anche, imprevedibile, bizzarro,
è originato da risentimento, da insofferenza o da ostinata pedanteria. carducci, iii-16-87
quella varietà che è colorata in verde bruno o anche in azzurro verdognolo.
, deriv. dal gr. pòpolo; o gópo ^ ot; 'pietra
); che appartiene a tale corrente o si riconosce nelle posizioni da essa assunte
fronte all'altro, protendono simultaneamente una o più dita della mano, o anche
una o più dita della mano, o anche nessuna, gridando un numero inferiore
(per lo più nelle espressioni fare o giocare alla morra, fare la morra
levar più d'un con la mano o dir sette, / al gioco delle
sette, / al gioco delle corna o della morra. m. franco, 1-32
di morra. -morra cinese (o giapponese): variante nella quale i
, che fai? datemi aiuto, o vicini, aiuto! -cancaro questi dui
che gl'italiani abbiano imparato dai mori, o sia dagli arabi, questo giuoco,
tessuto grezzo, atto a contenere fieno o biada, che si infilava al collo
.. nelle moroidali, dette morici o moroidi cieche, ed universalmente le sorti
'moroidi '. -morroidi cieche o interne: localizzate al di sopra della
.. nelle moroidali, dette morici o moroidi cieche,... debbono essere
permettere l'attacco di una nuova costruzione o il prolungamento di quella già esistente;
in italia volgarmente si dicono le morse o denti. baldinucci, 100: 'morse
'morse ': alcune pietre o pezzi di muro sportanti in fuori di quella
un pezzo durante la lavorazione a mano o a macchina, costituito da due ganasce
, costituito da due ganasce di legno o di metallo, talora rivestite di mordaci
, talora rivestite di mordaci di rame o di piombo, delle quali una è
delle quali una è fissata sul banco o sulla tavola di una macchina utensile e
. serve per istrignere fortissimamente metallo o altra qualsiasi cosa che si debba lavorare
delle viti è per stringere e premere o calcare qualche cosa, come nelle morse
.]: * morsa ': strumento o di ferro o di legno, a
* morsa ': strumento o di ferro o di legno, a guisa di grossa
serrarla, e col quale i fabbri o gli orefici e altri artefici stringono o
o gli orefici e altri artefici stringono o tengon fermo il lavoro ch'eglino hanno
un senso di soffocamento, di oppressione o di angoscia o, anche, il vigore
soffocamento, di oppressione o di angoscia o, anche, il vigore di una
3. per simil. presa delle mani o delle dita, stretta delle braccia per
energica. - anche: le braccia o la mano stessa. guerrazzi, 2-29
strumento che serve a stringere il muso o il labbro superiore del cavallo per mantenerlo
[s. v.]: 'morsa'o 'mordacchia': strumento col quale si piglia
si piglia il labbro anteriore del cavallo o l'orecchio, e si stringe, perché
morse di ferro un cilindro cavo, o cannone, pur di ferro, lungo un
-anche: ciascuna delle ganasce di pinze o tenaglie. soderini, iv-233: la
il marini avrebbe fatto se 'tanaglia 'o 'morsa 'e non '
'avesse detto, perché realmente la tanaglia o la morsa sono la 'forcipe '
di robuste morse e raccomandata ad una o più pertiche, la quale mediante un adatto
. -chela, pinza di insetti o di crostacei. segneri, iv-34:
. 13. figur. situazione o condizione spirituale o ambientale, stato d'
. figur. situazione o condizione spirituale o ambientale, stato d'animo o, anche
spirituale o ambientale, stato d'animo o, anche, persona che costituisce motivo
. i «. forza morale o intellettuale diretta a moaerare gli eccessi,
volontà realizzatrice lo spasimo dell'idea 'o qualche cosa di simile, potremmo fare
contraddittoria che impone di scegliere fra due o più alternative. massaia, x-148:
: strumento usato per comprimere l'aorta o per legare un arto a scopo emostatico
l'avversario nell'impossibilità di muovere una o più pedine. 20. plur.
. plur. marin. sostegni di legno o di ferro, per lo più rivestiti
: 'morsa': ciascuno dei sostegni di legno o di ferro sui quali poggiano le imbarcazioni
carena, quando occorra ripararne la fodera, o durante 11 disarmo d'una nave.
(morsaro), sm. chi fabbrica o vende morsi e, anche, i
ant. ordine di fasciame di rovere o di quercia, assicurato a incastro,
incastro, che costituisce il para- mezzale o il corso di cinta delle navi in legno
alga sul fondo del mare con grosse radici o cappaie, dove abbonda il pesce.
4. figur. molestare con parole o scritti insolenti, sarcastici, pungenti.
esser condannato, / nel mezzo quarto o nella metadella. 2. per estens
. per estens. sfiorare con le labbra o coi denti. faldella, 2-19
3. occupare, fare proprio un territorio o un terreno poco per volta.
. 3. figur. opera letteraria o scientifica di scarsa mole e superficiale.
emma [l'uccello] regetta il pasto o la carne, quando pascie, piglia
un morselletto. -morselletto dorato o d'oro: vivanda prelibata. g
. e dàssegli forma tonda e stiacciata o a modo di mandorla, di peso d'
di mandorla, di peso d'una dramma o due. redi, 16-ix-136: si
mettere in bocca in una sola volta o che si stacca con un solo morso
solo morso; boccone; cibo confezionato o ridotto in piccole porzioni, che si
si possono introdurre in bocca senza spezzarle o dividerle (anche nell'espressione a
(anche nell'espressione a morselli o in morselli). -anche: cibo
era particolarmente in uso l'indica noce o mangiata in morselli o cotta con qualche
l'indica noce o mangiata in morselli o cotta con qualche volatile. [sostituito
, 14 (247): divorati tre o quattro bocconi di quel pane, gli
ediz. 1827 (247): tre o quattro morselli di quel pane].
morsello. 3. preparato medicinale o dolciario confezionato in piccole dosi, in
a uno scarpellino un pezzo di marmo o un morsello di pietra bigia. vedrete come
6. figur. conforto, sollievo o nutrimento spirituale. laude cortonesi,
e così il ceppo, il morsello o da panca o di legno.
ceppo, il morsello o da panca o di legno. = dimin.
]: 'morsette ': piccole ganasce o uncini di legno... che
a collegare i conduttori fra loro o i conduttori con gli isolatori di una
che, per particolari caratteristiche di forma o di dimensioni, non può essere fermato
può essere fermato in una morsa, o, anche, per unire due elementi
del tipo di applicazione a un impianto o dell'uso [morsetto di attacco,
collegare per pressione due conduttori fra loro o un conduttore con un apparecchio o un
loro o un conduttore con un apparecchio o un sostegno. guglielmotti, 553:
: si usa a mano per aprire o chiudere spolette elettriche o meccaniche di torpedini
mano per aprire o chiudere spolette elettriche o meccaniche di torpedini. 4
con acqua rosa e sugo di citri o di limoni,... e cuocersi
50: senza gl'arrosti, allessi, o le maniere / di tant'altri morzetti
maniere / di tant'altri morzetti, o di mangiare, / che a fè,
, / che le nostre cucine, o gl'apparecchi, / son degl'altri conviti
con forza fra i denti, affondandoli una o più volte; mordere, azzannare (
di peccato. iacopone, 1-38-2: o anema fedele, che tte vóli slavare,
6. intr. ant. dare morsi o un morso. tommaso di silvestro,
: pentirsi di aver parlato a sproposito o avventatamente; trattenersi dal dire cosa di
anche a costo di ottenere scarsa riconoscenza o ingratitudine. foscolo, xiv-295: il
sia, morsicato da can rabbioso, o da livida bocca o puntura di velenoso
can rabbioso, o da livida bocca o puntura di velenoso animale contaminato, risanar
più di che colore era, se blu o viola. 6. sollecitato
, per modo che apparisce come tagliata o mozzata co'denti. -radice morsicata
denti. -radice morsicata: frastagliata o tronca all'apice. tramater [
consiste nell'afferrare qualcosa fra i denti o nel l'affondar li in un corpo
nel l'affondar li in un corpo o in un tessuto vivente. — anche
vivente. — anche: il segno o la lesione prodotta da un morso.
velenoso rettile. ungaretti, 9-103: o pane, ecco del ruzzo i testimoni,
29: guarisce omne morsicatura de scorpione o altro animale vene- noso, ponendoli suso
noso, ponendoli suso della ditta erba o vero polvere [di cardo].
era una pulce. -erosione cutanea o delle mucose provocate da un parassita.
. non sia altro che una morsicatura o rosicatura, e continua, fatta nella cute
, che vi picca con un motto o che vi scarica addosso una piena d'
con violenza, con l'intenzione di ferire o di offendere. burchiello,
bacherozzoli / il naturale della pianta, o tolta / a pascersi da loro o da
, o tolta / a pascersi da loro o da lor pure / lasciata intatta,
non abbiamo guardato ad alcuno nostro danno o incommodo, né a morsicchiature o a
danno o incommodo, né a morsicchiature o a dire d'alcuno. f. f
insanguinato e morso, / senza aita o ricovero, di strida / empieva e
7. travagliato, afflitto (da dolori o malattie); angustiato dagli stimoli della
i denti in un corpo vivente o in una materia, compiuto da animali,
da animali, per lo più feroci o velenosi, per fare preda, per cibarsi
cibarsi, per difendersi, per offendere o, anche, da uomini, per
: la lacerazione, la ferita prodotta o le conseguenze dolorose, morbose o,
prodotta o le conseguenze dolorose, morbose o, anche, letali determinate da tale
soglion talor duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi,
can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, / avicinarsi
leveranno la vita. -morsicchiatura lieve o, anche, affettuosa e giocosa (
giocosa (da parte di un animale domestico o di un lattante nell'atto di succhiare
4. per estens. puntura o pinzatura inferta da un insetto o da
puntura o pinzatura inferta da un insetto o da un crostaceo forniti di aculeo o
o da un crostaceo forniti di aculeo o di chele. maestro alberto, 67
.. spesse volte morsi di mosche o ver segreto intramento di qualunque vermicello uccide
i morsi dei ragni. -beccata più o meno violenta. cicerone volgar.,
5. presa violenta, stretta più o meno vigorosa, eseguita con le mani
eseguita con le mani, con le braccia o, anche, mediante strumenti di tortura
, anche, mediante strumenti di tortura o di contenzione. d. bartoli
stato, quel che avrei poi fatto o detto o scritto,... non
quel che avrei poi fatto o detto o scritto,... non so e
avari / di più dita esponesti [o tabacchiera] in gentil segno.
; questo, preso con i morsi o in qualche altro modo, si strappi
dell'anima lo vedevano oltre il morso o sbocco dei moli. -marra dell'
, per incidere, per intaccare più o meno profondamente un materiale solido con un
vento). -anche: la sensazione o il brivido di freddo che ne deriva.
acuta sensazione gustativa prodotta da un cibo o da un condimento sapido, piccante o
o da un condimento sapido, piccante o da una bevanda acre, fortemente alcolica o
o da una bevanda acre, fortemente alcolica o frizzante. - anche al figur.
lingua. 10. azione corrosiva o capacità di corrodere, di disgregare,
ecc. -proprietà di far avvizzire o putrefare l'erba o le foglie,
di far avvizzire o putrefare l'erba o le foglie, propria del gelo, della
manifesta con violenza, all'improvviso, o che si ripete con intensità, periodicamente
essere accompagnata da crampi allo stomaco o da uno stato di malessere generale.
13. figur. atto, comportamento o condizione spirituale o ambientale, stato d'
. atto, comportamento o condizione spirituale o ambientale, stato d'animo, sentimento
di oppressione, groppo; forte emozione o commozione. dante, purg.,
parea da sé stesso rimorso: / o dignitosa coscienza e netta, / come t'
non provò ma'sì aspro morso: / o dio, manda a la vedova soccorso
dato modo, ad affrontare determinati problemi o, anche, a cedere a tentazioni
non già da morso / d'infamia o di timor guidata e retta, / ma
niccolò del rosso, 315-3: o crudel morte, ov'è lo tu'
disprezzare, a schernire, a deridere o, anche, a calunniare, a diffamare
gl'innocenti spolpa. — atto o comportamento iniquo, malvagio, subdolo,
a fare del male, a recar danno o delusione, a ingannare, a corrompere
1-45: vi riconosco, miei simili, o mostri / della terra. al
-effetto di un comportamento vessatorio, oppressivo o autoritario. baldini, 5-166: la
. -impressione lasciata su materiale plasticodai denti o dai processi alveolari, che, in
ottenere con macchine per tondo e falso o a mano per martellatura del dorso e
. spigolo]: 'spigolo '(o 'morso '): piccola sporgenza
morso '): piccola sporgenza, o gradino, sui fianchi del dorso di un
compimento dello sviluppo. - di primo o di secondo o di terzo morso: che
. - di primo o di secondo o di terzo morso: che ha già
: che ha già perduto i picozzi o i mediani o i cantoni e sta
già perduto i picozzi o i mediani o i cantoni e sta mettendo i denti
24. locuz. -a lenti morsi (o a morsi): a poco a
morsi. -attaccare, agguantare il o un morso a qualcuno o a qualcosa
agguantare il o un morso a qualcuno o a qualcosa: addentarlo, azzannarlo.
s'elli gli dà di morso / o della zampa per campar suo vita
una ferita mortale. -fare a o ai morsi o ai morsi e ai graffi
. -fare a o ai morsi o ai morsi e ai graffi: azzuffarsi
come dichiarazione di certezza assoluta circa fatti o affermazioni). firenzuola, 635:
del lupo: trovarsi in grave pericolo o in estremo disagio e sotto la minaccia
nello spazio interdentario degliequini e serve per guidarli o per contenerli; è costituito da una
da una parte centrale (detta cannone o imboccatura) e da una esterna (guardia
ai mitologici cavalli del carro del sole o ai cavalli marini che trainavano il cocchio
4. figur. azione o forza morale o intellettuale diretta a moderare
4. figur. azione o forza morale o intellettuale diretta a moderare gli eccessi,
le passioni, a reprimere i vizi o le debolezze, a regolare gli impulsi
norma del vizio, il morso o lo sprone. chiesa, 1-42: di
per esercitare un potere, per affermare o consolidare un dominio, per reprimere il
freno con uno morso a piè di gatta o a piè di leone che debba essere
serdini, 1-116: più acaronte, flegetón o stige / leve potrebbe ili'usi tato
potrebbe ili'usi tato corso / volgere, o di fra le ove averter orso,
fra le ove averter orso, / o d'altro egeo assimilar pendige, / che
servitù. -legame, vincolo morale o sentimentale. poliziano, i-529: per
, ad attenuare la violenza di frasi o espressioni. prati, 1-220:
8. locuz. -allentare (o lentaré) e raccogliere (o stringere
(o lentaré) e raccogliere (o stringere) il morso: imporre al cavallo
imporre al cavallo un'andatura alternamente veloce o lenta. ariosto, 22-13: quel
buon trotto. -far spirare più o meno intensamente (i venti).
? / né vai perch'altri lusinghi o morda, / eh'a suo modo
il corso. -permettere (o provocare) il libero sfogo di sentimenti
stigliani, 2-461: quando tu [o fortuna] talor m'allenti il
-avere il morso alla lingua (o in bocca): saper parlare e
tacere opportunamente; usare estrema prudenza, o, anche, astuta reticenza nel parlare
e correggere così la direzione dell'animale o accelerarne o rallentarne l'andatura).
così la direzione dell'animale o accelerarne o rallentarne l'andatura). - anche
indurre a parlare liberamente, senza impedimenti o inibizioni. m. adriani,
bacco a buon diritto fu soprannominato lisio o lidio, cioè discioglitore principalmente della lingua
. alla parola. — mettere (o porre) il morso al mare (o
o porre) il morso al mare (o all'oceano): contrastarne l'impeto
erge al ciel più tonda, / o frenar borea, allor che scuote il dorso
— mettere, porre il morso a qualcuno o il morso in bocca a qualcuno o
o il morso in bocca a qualcuno o a qualcosa: debellare, soggiogare,
, sottomettere; tenere sotto controllo politico o militare. ariosto, 3-35: avrà
. -anche con riferimento a soggetti inanimati o astratti: costituire un impedimento alla libera
impedimento alla libera manifestazione di pareri o di opinioni. marmitta, 142:
e mandare sino schiavi sulle galere, o in america chiunque voleva: cosa che
s. v.]: del raffrenare o prendere precauzioni per raffrenare gli atti o
o prendere precauzioni per raffrenare gli atti o parole: 'mettere il morso in
regger il morso. -rodere (o biasciare) il morso: mordere il
né il tenga a morso / più timore o le mosse apponga inciampi.
elefante, li quali si chiamano morsi o veramente rosmari. = deriv.
capello il concetto di cosa piccola? o dove l'ha il francese tutte queste
, n. 20). o. targioni pozzetti, ii-83: scabiosa.
, cioè, ciò che torna a disgrazia o danno per te (massimo danno,
azione esercitata dal mordente (acido nitrico o percloruro di ferro) sulle parti prive
; l'effetto di incisione, più o meno netta e marcata, prodotta dal
, consistente in un'unica immersione più o meno prolungata nell'acido, e la morsura
incidere le varie parti del disegno più o meno marcatamente). arneudo [
'morsura': azione operata da un acido o da reattivi chimici su una lastra metallica.
l'estremità ovarica della tuba uterina o tromba di fal- loppio.
di fiume abbandonata dalla corrente naturalmente o per un'opera di canalizza
resta quando il fiume si muta di letto o a caso o per arte, abbenché
fiume si muta di letto o a caso o per arte, abbenché anche l'acqua
rallentamento, diminuzione di un'attività commerciale o produttiva; mancanza di vivacità, di
, come imprecazione violenta e triviale o maledizione. palazzeschi, i-381:
lardo e con spezie (bacche di mirto o di ginepro, alle quali, in
il pepe), cotto lentamente in stufe o affumicato (e si consuma affettato)
taola col coltello fortemente e spesso, o vero il gratta colla grattusia al modo del
e battila con un poco di lardo o di bon grasso de vitello corno se
con un poco di caso grattato più o manco secundo la quantità che voi fare
persona che in firenze vorrà salare, o far salare, e tenere per servizio ed
di fegato... assai drogato o sapido. 3. locuz.
3. locuz. - a mortadella o di mortadella (con valore aggettivale)
= deriv. dal lat. murtàtum (o myrtàtum) farcìmen] 'salsiccia condita
condita con mirto ', da murtus (o myrtus) 'mirto '.
maggiorana, trasmarino, petrosello con bono pesce o carne battuta, porestine fare mortadelli,
mortàggine, sf. letter. atmosfera o ambiente dominato dalla presenza cupa e angosciosa
un blocco di pietra, di marmo o di legno o fuso in metallo o,
pietra, di marmo o di legno o fuso in metallo o, anche,
marmo o di legno o fuso in metallo o, anche, modellato di porcellana,
ecc., e utilizzato in cucina o in farmacia per ridurre in frammenti,
per ridurre in frammenti, in polvere o in poltiglia sostanze varie con un pestello
dritto, sopra uno mortaro di bronzo o di legno: facilmente si pesta.
salvatiche, quando principiano a maturare, o veramente corniole... e pestate tutte
polveri in mortai millenari, di marmo o di bronzo. montale, 3-55:
creder che la fante facci netto / savore o salsa che voglin mangiare, / sei
qualche ragazzetto, / a servidor pulito o dilicato, / che tengono un mortaio
da suola, che vorrà conciare o far conciare, nel mortaio o
vorrà conciare o far conciare, nel mortaio o nell'addobbo e, come si
tinui dal dì che l'arà messo o fatto mettere nel mor taro
fatto mettere nel mor taro o addobbo. leggi, bandi e ordini,
per schiacciare le bucce di mortella o di som macco, le trosce per rad
. -anche: trogolo per impastare calcina o per sminuzzare materiali da costruzione.
arena ben coperte in pozzi, mortai o altre stanze, acciò che la polvere non
lo scorrimento e la dispersione dell'acqua o di un altro liquido che si intende
meccanismo di sparo a percussione per gravità o a molla e di meccanismo di puntamento
meccanismo di puntamento e alzo con collimatore o cannocchiale; ai tipi primitivi con
più indicate per azioni contro opere fortificate o bersagli al coperto dietro balze e rilievi
per mezzo di una specie di piedistallo o zoccolo fuso in un sol pezzo con
8. anat. mortaio tibioperonale o tibiofibulare: piano articolare della gamba nell'
. locuz. -battere, dibattere, diguazzare o pestare l'acqua o acqua in un
dibattere, diguazzare o pestare l'acqua o acqua in un mortaio, a mortaio
acqua in un mortaio, a mortaio o in mortaio: fare cosa vana o senza
o in mortaio: fare cosa vana o senza ottenere alcun risultato; compiere una
, perché non ti faccia noia alla bocca o al gusto, abbia un piccolo mortaiuzzo
, cotta al forno in una teglia o testo; sformato. anonimo veneziano,
mortale. guittone, xxxv-19: tu [o gesù] primo omo facesti ad onni
di membra mortali. -interamente (o del tutto) mortale: che è
e verno. d'annunzio, ii-27: o notte d'estate fra l'altre /