la minore intensità, gravità, diligenza o efficacia; col valore o il prezzo
, diligenza o efficacia; col valore o il prezzo più basso (e la forma
voi, deh! 10 serbate, o grazie) / tento ritrar ne'versi miei
/ men di te bella, o gentil suonatrice, / men amabil di te
di te quando favelli, / o nudrice dell'api. mazzini, 64-314:
meno quiete del solito. -in correlazione o in contrapposizione con l'avv. più
segno relativo è formato da una lineetta o da un trattino: -).
algebra, anteposto, indica i numeri (o i valori) negativi; in meteorologia
cioè tre grani meno di 47 scrupoli o danapesi. agnesi, 1-1-3: le quantità
minuti. -posposto a un numero o a una quantità, esprime rapporto di
di minorità rispetto a un altro numero o a un'altra quantità. ariosto,
forse quindici meno. -dopo un nome o un numero seguito da piùe poi ripetuto,
di cui non si deve tener conto. o che si può trascurare. tommaseo
differenza può essere d'un soldo di meno o di più)... *
. prep. meno, meno che (o menoché), meno di: eccetto
e letter. minore di un altro o il minore di tutti per caratteristiche o
altro o il minore di tutti per caratteristiche o pregi particolari (come importanza, valore
. croce, ii-5-176: questo dualismo o trialismo o altra molteplice giustapposizione è ancora
, ii-5-176: questo dualismo o trialismo o altra molteplice giustapposizione è ancora il meno
delle storie giustapposite, con quella politica o filosofica o morale o altra che
giustapposite, con quella politica o filosofica o morale o altra che sia.
quella politica o filosofica o morale o altra che sia. gozzano, i-1324:
paragone, con un compì, partitivo o con una prop. dichiarativa. anonimo
numero, quantità, misura, estensione o peso; più scarso, più esiguo.
paragone, con un compì, partitivo o con una prop. dichiarativa. quaderno
. quantità minore di un'altra (o la minore di tutte); qualità deteriore
minore di tutte); qualità deteriore (o la più scadente); circostanza meno
, il no. -in relazione o in contrapposizione col sm. più.
. questo dice perché ogni cosa o del più o del meno diventa viziosa.
perché ogni cosa o del più o del meno diventa viziosa. piccolomini, 1-345
la perdita, che può nascere dalle commutazioni o simili operazioni che gli uomini fanno l'
4-153: è un rapporto di più o meno che fa apparir santo l'operaio che
incorruttibili ed eterni. -in relazione o in contrapposizione col sm. troppo.
lo mino. 11. somma o numero o patrimonio minore di un altro
. 11. somma o numero o patrimonio minore di un altro (o
o patrimonio minore di un altro (o il minore di tutti); prezzo più
tutti); prezzo più esiguo (o il più esiguo); peso più leggero
più esiguo); peso più leggero (o il più leggero). paolo
la detta nazione, che in ancona o altrove. d. bartoli, 4-3-94:
/ de la cittade il terzo, o poco meno. buzzati, 6-276:
, / se i più trattiene inerzia o asinità. carducci, iii-18-318: rimproverava
carducci, iii-27-53: è vero o no, che scrittori di prim'ordine.
risposta ironicamente disarmante a minacce inconsulte o ad affermazioni presuntuose o esagerate. arlia
a minacce inconsulte o ad affermazioni presuntuose o esagerate. arlia, 1-218: ironicamente
'anche meno'per respingere le altrui minacce o per mostrare che non crediamo alle altrui
, che mi sono a me due o tremila lire? ». chi lo sente
acqua del tettuccio ei ne prenda tre o quattro passate. carducci, iii-24-98:
spazio quasi di dumila secento miglia, o poco dal più al meno. nievo,
devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una
tutti. -di meno: in quantità o misura minore, di grado o intensità
quantità o misura minore, di grado o intensità inferiore. dante, inf.
tu istudi vergilio, boezio, senaca o altri autori. fausto da longiano, lxx-
. -in meno: in quantità o in numero minore. -con uso
cospetto. -meno che mai (o menochemai), meno che meno:
e per lo più esprime una negazione o un rifiuto più categorici di negazioni o
o un rifiuto più categorici di negazioni o rifiuti precedenti). petrarca, 233-7
, ce n'ho anch'io tre o quattro marci cariati. -né meno
: v. nemmeno. -né (o non) più né meno, né meno
: v. nondimeno. -non (o né) meno: in quantità o misura
(o né) meno: in quantità o misura non inferiore, in maniera simile
di paragone, che può essere espresso o sottinteso). guittone, 7-13:
da fattore. -in grado più o meno equivalente (con riferimento a qualità
v. nullameno. -0 meno: o no. tommaseo [s. v
taluni dicono: 4 se fosse o meno, se o meno', per dire
4 se fosse o meno, se o meno', per dire 'no': ma non
.: 4 scrivimi se si possa o meno avere quel libro '. il tommaso
cose le quali non so se mi garbassero o meno. panzini, iv-415: è
, iii-10-217: i giudizi circa l'esistenza o meno di una determinata tendenza psicologica in
percioché ser brunetto vide venir gente, o più o meno peccatori che si fosser di
brunetto vide venir gente, o più o meno peccatori che si fosser di lui,
ovvero meno rimossi, secondo che maggiormente o meno del vino ovvero del grano il padre
miei affarucci, tanto da venire più o meno proveduto. leopardi, 1026: tutti
1026: tutti 1 secoli, più o meno, sono stati e saranno di transizione
. montale, i-71: più sordo o meno il ribollio dell'acque / che s'
, mercé della critica, allo stabilimento o al ristabilimento della verità, o,
stabilimento o al ristabilimento della verità, o, quanto meno,... a
dì, senza meno, / sia nuvolo o pur sereno, / ha sempre la
-tanto meno, molto meno, anche o ancora meno, sempre meno: certamente
in simpatia. -vie (o via) meno: molto meno, sempre
-meno che, a meno che (o a menoché), a meno di:
non piove, se già non piove, o più semplicemente, se non piove)
-poco meno che non: mancò o manca poco (che accada un fatto
cloe. -non meno che (o non menoché): nonché, e
a meno. -avere meno o di meno qualcosa: mancarne, esserne
-avere, reputare, tenere meno o per meno: stimare di minore pregio
; considerare al di sotto dei meriti o del valore reale. guittone,
noia, ha per meno d'andar cento o cento cinquanta miglia die di sputare in
, parlare del pili e del meno (o del meno e del più):
-essere, sembrare, parere da meno (o meno) di qualcuno o di qualcosa
meno (o meno) di qualcuno o di qualcosa: essere o apparire meno
di qualcuno o di qualcosa: essere o apparire meno dotato, meno abile,
, meno valente, meno virtuoso (o meno pregevole, meno utile o importante)
virtuoso (o meno pregevole, meno utile o importante). boccaccio, dee.
non solo del non comportare alcuna inferiorità o apparenza d'inferiorità, ma del voler
smetti di vivere. -fare a meno o di meno di qualcuno o di qualcosa
-fare a meno o di meno di qualcuno o di qualcosa: farne senza, rinunciarvi
da loro. -fare a meno o di meno di fare qualcosa: astenersene
gente. -non potere a meno o di meno di fare (onon fare)
non può a meno che non rimbalzi o non si ammacchi. [sostituito da]
. -non potere fare a meno o di meno che accada o si faccia
a meno o di meno che accada o si faccia qualcosa: non poterlo impedire,
! -non potere fare a meno o di meno di fare (o non
meno o di meno di fare (o non fare) qualcosa: esservi costretto
questa qui. -trovare meno qualcuno o qualcosa: non trovarlo più, vederselo
vaginali ed endometriali nel corso della mestruazione o di emorragie uterine causate artificialmente o in
mestruazione o di emorragie uterine causate artificialmente o in tutti i casi di rilevante
menomàbile, agg. che si può menomare o intaccare. — anche: che si
disfazione per un evento particolarmente favorevole o sollievo per uno scampato pericolo. mazzini
di dare a esso scrittore importanza soverchia, o egli possa menomamente arrogarsela. r.
linguaggio lirico, toccare menomamente la parola o mutarne la collocazione è distruggere quella espressione
la collocazione è distruggere quella espressione lirica o poetica. 2. in frasi
.. sono in lui sanza nullo contrario o menimamento d'alcun bene. ubbie e
/ se tu l'hai in cuore o vuo'lo fare, / d'adorare dio
si può mai giudicare che l'una o l'altra non sia ragionevole e non si
può ricevere senza danno della fede, o stanzialmente o mezzanamente,...
senza danno della fede, o stanzialmente o mezzanamente,... e la
tr. (mènomo). rendere o far apparire più piccolo (o piccolissimo
rendere o far apparire più piccolo (o piccolissimo), più scarso, più esiguo
, più esiguo; ridurre di quantità o di volume, rimpicciolire notevolmente.
in queunque modo tu offendi il prossimo o in persona o in avere, togliendogli poco
tu offendi il prossimo o in persona o in avere, togliendogli poco o assai
in persona o in avere, togliendogli poco o assai, ovvero togliendogli o menomandogli il
togliendogli poco o assai, ovvero togliendogli o menomandogli il guadagno suo, o ponendogli
togliendogli o menomandogli il guadagno suo, o ponendogli libbre non giuste, tutti questi sono
luogo quando colui che favella loda sé o altra persona e menoma le lode sue
latina 'minimus'. poerio, 3-615: o magico poter della distanza / che menoma
capitani, né ambedue, debbiano corrompere o menomare alcuno di detti capitoli, sanza
università de'cittadini ragunati a essere approvate o rriprovate, affine che, sse pare ad
cittadini che alquno v'abbia ad arrogiere o menomare o. ddi tutti punti a
alquno v'abbia ad arrogiere o menomare o. ddi tutti punti a. ddisprezzare,
lui apersi, / nulla cosa aggiunghiendo o menomando / che mostrato m'avessi 1
a narrar le cose semplicemente senza aggiungervi o menomarvi alcun'altra cosa.
3. far diminuire di una certa quantità o numero; privare. algarotti,
gente montanina. sacchetti, 123: o vaghe montanine pasturelle, / donde venite
ch'elli fosse ferito da uno simile o quasi simile strale. alberti, i-232:
, 6-21: dalle ninfe oreadi, o montanine figliuole d'un certo ecateo e
leale cortesia. mamiani, 1-61: o vaghe montanine / d'aricia verdeggiante e
gr., 181: recate insieme, o vergini, le conche / dell'alabastro,
di tre statuine, di terracotta greggia o dipinta... sono per il mio
5-296: rustici ricami a colori violenti, o... maioliche montanine. moretti
, 2-385: non mi moveva dal canapè o non retrocedeva dal passeggio montanino. cantoni
letterario). dante, liii-76: o montanina mia canzon, tu vai: /
. minatore. — anche: ingegnere o impiegatoaddetto alle miniere. maironi da
, sono tutti montanisti, ciclopi o impiegati nel far carbone. tommaseo
idrato, monoclino, presente in masse terrose o compatte in alcune zone degli stati uniti
due. tasso, 2-40: poscia o per via montana o per silvestra /
, 2-40: poscia o per via montana o per silvestra / torme seguì di fer
dei territori di montagna (un aspetto o un fenomeno fìsico, geografico, climatico
un corso d'acqua); che avviene o si percepisce in montagna (un fenomeno
, 4-22: una margherita sui venti o poco più, magnifico fior di ragazza
. maffei, 5-1-50: 'berg 'o 'perg 'in lingua germanica
vuol dir 'monte '; onde pergamo o bergamo, pel solito scambiamento di pronunzia
esca nuova, / non di tordi montani o di vin greco, / non di
e 'l segreto congiungersi con certa dea o ninfa montana. salvini, 22-120:
medesimi [pozzi] fra gli sterri o getti degli scavi vedonsi, oltre la
. — in partic.: che sale o cavalca in groppa a un cavallo.
si leva, si muove con movimento o con moto ascensionale. carducci, iii-3-323
negozi. 8. che tende o continua ad accrescersi quantitativamente o numericamente,
che tende o continua ad accrescersi quantitativamente o numericamente, a svilupparsi, a ingrandirsi
via via più intenso, più deciso o anche ossessivo, incalzante (un sentimento
dare risalto al principio di un paragrafo o a un capoverso. montante2, sm
abiti maschili (e può essere semplice o doppio); montatura. 4
. marin. montante del risalto di poppa o montante del padiglione: asse verticale di
, che si applicano alle paratie longitudinali o trasversali delle navi per conferire loro la
l'avversario soprattutto alla punta del mento o alla base dello stomaco. marotta
al sensale secondo come si terranno serviti, o l'uno, o l'altro da
terranno serviti, o l'uno, o l'altro da io in 25 perperi per
pettini metallici di un telaio per maglieria o che sistema il pettine negli appositi alloggiamenti
da un lato sopra un mic- cione o sopraccorsi a e dall'altro sopra una staffa
ferro, ch'è attaccata alla forca o gruccia. = comp. dall'imp
, portarsi, dirigersi verso un punto o un luogo elevato (per lo più erto
-con riferimento all'ascensione di cristo o al passaggio dell'anima alla beatitudine
fonte. -mettersi per strada (o, anche, per una via fluviale
salire, porsi, posarsi in un punto o in una posizione fissa più elevata,
maggiore comodità per guardare, per osservare o, anche, per parlare a più
moscioni, che stanno attorno alle botti o vasi del vin nuovo,...
far le sue prove. -salire o saltare su qualcosa calpestandola. fatti di
tutto. -con riferimento alla coincidenza o alla sovrapposizione dell'orbita di due astri
il focoso, nella stessa / immagine, o a rimpetto, caminando, / fann'
fan gli avelli ai morti. / o nelle pire violente gli ardono.
3. salire su un veicolo o a bordo di un'imbarcazione per intraprendere
di un'imbarcazione per intraprendere un viaggio o per compiere uno spostamento più o meno
viaggio o per compiere uno spostamento più o meno lungo. navigazione di san fraudano
sedersi sulla groppa di un cavallo (o di un altro animale, anche fantastico
di un altro animale, anche fantastico o mitico) per intraprendere un viaggio o perincominciare
o mitico) per intraprendere un viaggio o perincominciare una cavalcata. iacopone, 1-8-173
riferito a persone ha valore fortemente osceno o scherz.). sercambi, 1-ii-627
galileo, 8-viii-339: per far montare o vogliam dire per strascicare l'istesso peso
vedere se il cantare dell'ucelletti menomasse o crescesse per lo suo sonare. tansillo
. tansillo, xxx-10-259: questo pensier, o scenda il sole o monte, /
questo pensier, o scenda il sole o monte, / mai da l'anima mia
che montava allora, un trillo di allodola o di calandra che fosse. 8
di un lago, di una fontana o, anche, il mare durante la
9. svilupparsi in altezza o fino alla maturazione del seme; crescere
progressivamente di volume per effetto della cottura o del rimestamento; gonfiarsi (un cibo
dare alla testa (i fumi del vino o un narcotico); spandersi sul volto
]. tavola ritonda, 1-276: o vero che è suta potenzia di vino che
13. diffondersi verso l'alto o all'intorno (un suono, una
fino alla piazza. -aumentare di volume o di tono (unavoce). bernari
spiritual- mente con l'esercizio dell'ascesi o della contemplazione o della meditazione o con
l'esercizio dell'ascesi o della contemplazione o della meditazione o con l'uso della
ascesi o della contemplazione o della meditazione o con l'uso della ragione; giungere
e alla pienezza di un valore morale o intellettuale, di una virtù.
passare a un'attività di maggiore impegno o di più alto prestigio. - anche
giglio, odorosa / più c'ambra o moscato, / tua frescheza non passa /
re tazio. 16. iniziare o compiere un servizio, un turno di
veemente, più acuto, più vivo o, anche, più cocente, più
passione, ecc.); attuarsi o manifestarsi con più energia (uno stato
con più energia (uno stato fisico o psichico, una condizione volitiva).
aspettar m'incresce. sacchetti, 383: o uanti vizi con la faccia pronta
. -assumere progressivamente maggiore importanza o più prestigio. chiaro davanzati, 51-42
una circostanza di carattere sociale, culturale o politico, una situazione, una questione
, insorgere, estendersi (le manifestazioni o gli agenti patogeni di una malattia)
autorità, di prosperità, di potere politico o economico, di prestigio sociale o,
politico o economico, di prestigio sociale o, anche, di benessere fisico,
fisico, di buona salute; distinguersi o crescere nella stima e nella considerazione altrui
, in alcuno alto luogo di dignità o di ricchezza o di favore. ser donati
alto luogo di dignità o di ricchezza o di favore. ser donati, 9-148
bruno, 3-693: aviene che un poltrone o forfante monta ad esser principe o ricco
poltrone o forfante monta ad esser principe o ricco. siri, viii-930: se i
suo colmo che nel cominciare a montare o nel calare. algarotti, 1-iv-43: credette
preceduto dalla prep. a, in o di, forma un'espressione sostanzialmente equivalente
1-479: qual servo monterebbe in orgoglio o verso il padrone o verso i conservi
servo monterebbe in orgoglio o verso il padrone o verso i conservi, perch'egli avesse
. 22. aumentare di valore o di prezzo; rincarare. g.
[gli usurai] contare due fiate o tre l'anno per far montare l'usura
in relazione con un compì, di prezzo o di valore o di quantità).
compì, di prezzo o di valore o di quantità). -anche: raggiungere
, ecc. montano a circa 57 scudi o in quel torno. -con
senza altra giunta. -equivalere commercialmente o valutariamente. ricordi di una famiglia senese
anche in relazione con un aw. o con un compì, di misura).
, 5-87: -ti mangeranno gli uccelli o veramente i cani. -quanto monta
poi mi son risparmiato stasera almeno cinque o sei fiorini. pallavicino, i-34: entriamo
numero? la natura è politica nuda o religione? bersezio, 1-123: non
. nullo come suo nonno, o inferiore come suo padre, poiché con
cieco andare per una bella via? o che monta ad te donde tu venghi,
se con canti solenni e cerimonie consuete o in altra guisa dimessa sia condotto all'antica
monta se avesse dovuto morire in esilio o in carcere. -avere il medesimo valore
in carcere. -avere il medesimo valore o significato; corrispondere. sacchetti,
la moglie, ma cosa che dicesse o facesse niente montava. da porto, 1-173
con cui si imprime una spinta più o meno forte all'imbarcazione. crescenzio,
fatica). prezzi, i-10-115: o giovin, c'hai montata insù la
del nort. -raggiungere un luogo o un punto in posizione elevata.
una nave. cesarotti, 1-xv-113: o nestore di neleo, alta gloria degli
20. cavalcare un cavallo (o un altro animale). ariosto,
ha per lo più valore fortemente osceno o scherz.). coletta, 11
gustava grandissimo spasso quando gli uomini, o pericle, mi montavano per impregnarmi,
angolo a toccarsi / e baciarsi, o magari a montarsi come cani.
in opera nei crani / stia montando suzzura o zabaione. 32. avere
certe occasioni per sonare a conto di questo o di quello queste o quelle arie secondo
conto di questo o di quello queste o quelle arie secondo si monta il registro.
mettere in scena (uno spettacolo teatrale o cinematografico). i i
monta lo spettacolo prendendo a pretesto ficelles o opere di poeti, il regista,
d'un complesso che potrebbe chiamarsi propagandistico o pubblicitario. nella letteratura denunciò i primi
, organizzare (una serie di azioni o di progetti). pavese, i-284
di vario genere; rimaneggiare una notizia o travisare la realtà dei fatti, deformandone
quella famiglia sangermano che stava ormai diventando o era ormai diventata uno dei principali centri
particolare vigore e forza drammatica alla recitazione o alla rappresentazione di un testo teatrale;
. 39. indurre, incoraggiare o cercare di indurre una persona a compiere
subdolo e con uno scopo interessato, o stuzzicandola, eccitandola, provocando in essa
: la troppa facultà di parenti o d'avere... ingrossa la memoria
42. locuz. -far montare i fumi o le chiare a qualcuno: farlo arrabbiare
al colmo. -montare alla bocca o sulle labbra di qualcuno: fargli provare
? -montare a qualcuno i fumi o i fumi al capo: v.
or monta. -montare in acqua o in mare: imbarcarsi. b
valentino] monterà in acqua con quattrocento o cinquecento persone, per irne alla volta
n. 9. -montare in bigoncia o la bigoncia: v. bigoncia,
-montare in furia, sulle furie o su tutte le furie: v.
non era prima. -montare in o di groppa: salire a cavallo.
n. 3. -montare la mosca o la mosca al naso a qualcuno:
racconta questa bambina. -montare o non montare un frullo o a un
-montare o non montare un frullo o a un frullo: v. frullo1
canale dell'usciana] sedici traghetti, o vogliamo dire mon- tascendi, murati attraverso
chiudono i fori di colata delle siviere o ad altre operazioni inerenti alla colata del
parte di italia una lega di montata o meno. berni, 38-44 (iii-260)
strada una buona tirata, / un miglio o più, fin ch'ai petron s'
fatica, per procedere verso un luogo o un punto più elevato o per salire a
un luogo o un punto più elevato o per salire a bordo di un veicolo
ascesa di dante al monte del purgatorio o attraverso i cieli verso l'empireo)
mei, 118: il menomo calore o azione lo pone in moto [il mercurio
dai pesci anadromi (come i salmoni o le anguille). guglielmini, 2-258
, 2-258: vi sono anche diverse menate o montate da pesce, che servono alle
pescatori volendo venire a notizia dell'ubertà o della sterilità delle montate, ricorrono ad
essere montato, che è accessibile volando o salendo. salvini, 23-127: nuotan
. giunto in un luogo più elevato o su una posizione più alta; salito
più alta; salito su un veicolo o a bordo di un'imbarcazione.
traverse. -con riferimento alla coincidenza o alla sovrapposizione dell'orbita di due astri
luogo suo / uniscasi [venere] o si scorga consonante / sotto stil- bon
a distesa. 2. seduto o sistemato in groppa a una cavalcatura;
reso spumoso e soffice mediante la sbattitura o la frullatura (la chiara d'uovo
: 'montato': si dice della panna, o fior di latte, o delle chiare
panna, o fior di latte, o delle chiare d'uovo sbattute fortemente con
, sistemato, appoggiato secondo particolari esigenze o secondo un determinato criterio di funzionalità,
, regolato, disposto secondo determinati criteri o esigenze (un organismo, un'istituzione
sociale, condanna la più parte degli uomini o a strascinare nell'infelicità la persona che
nell'infelicità la persona che più amano, o a rigettarla dal seno. periodici popolari
. 10. aumentato di intensità o di tono (un rumore, una
. figur. indotto dalle proprie inclinazioni o da influenze estranee a comportarsi con eccessiva
influenze estranee a comportarsi con eccessiva esaltazione o entusiasmo, talvolta perdendo il senso della
di quelle piccole piastre di ferro rotonde o quadrangolari che servono alcune per montare in
montare in cassetta, altre per ascendere o nel seggiuolo del servitore o sull'asse
per ascendere o nel seggiuolo del servitore o sull'asse di dietro. leopardi,
. 2. disus. scaletta o predella di muratura o di legno,
. disus. scaletta o predella di muratura o di legno, che veniva costruita o
o di legno, che veniva costruita o posta ai lati delle vie o vicino
costruita o posta ai lati delle vie o vicino ai portoni delle abitazioni per salire
femm. -trice). che sale o sta salendo verso un luogo o su un
sale o sta salendo verso un luogo o su un punto fisso più elevato.
al montatore, e questo per quattro o sei giorni dopo de'quali vi si
panzini, iv-434: 'montatore': così (o, in francese, 'monteur '
li avvolgevano a cilindri di legno prezioso o di avorio. 5. per
compiono nell'eseguire il montaggio delle parti o degli elementi di un meccanismo, di
, di un impianto, di un oggetto o, anche, nella preparazione di uno
4. figur. esagerazione, gonfiatura o, anche, mistificazione intenzionale, forzatura
senso concreto: espressione eccessiva; notizia o affermazione esagerata intenzionalmente, non pienamente rispondente
montatura di due gradi almeno sopra o sotto la verità. betteioni, iv-509:
di cose che meriterebbero di passare inosservate o poco meno. b. croce,
la candela. -persona la cui fama o la cui importanza è frutto di esagerazione
cui importanza è frutto di esagerazione più o meno interessata. calvino, 3-83:
le effondi e le moduli tu, o anima saffica, fanno 'montar la
ai piani superiori di un albergo o di un ristorante. = comp.
; si innalza sulla regione circostante isolatamente o accostata ad altre prominenze orografiche con cui
con cui forma un allineamento a catena o un massiccio. giamboni, 10-44
/ perché quando trovassi / gran fiumi o fanghi o monti, / son quei troppo
quando trovassi / gran fiumi o fanghi o monti, / son quei troppo più
, / scendon nel vespero umido, o clitumno, / a te le greggi.
contenta dei deserti. -plur. catena o serie continua di rilievi, in partic
, in partic. di una regione o di un territorio. - anche:
, 2-83: in e luoghi paludosi, o d'altre arie grosse, la bonbarda
piaceria che... si facessero due o tre monti artifiziali o cavalieri, che
si facessero due o tre monti artifiziali o cavalieri, che soprastessero alla muraglia del
patrizi, 3-217: in deserti di barca o di libia... il vento
quanti partecipano a un comune atteggiamento etico o spirituale, o perseguono uno stesso modo
un comune atteggiamento etico o spirituale, o perseguono uno stesso modo di vita.
, danari. 2. gruppo o massiccio montuoso; catena di montagne,
pascolo estivo, alpeggio. -di monte o del monte (con valore aggettivale):
alcuni piace abitare la città di monte o collina, ad altri quella del piano
2-392: vedeva... infiniti elementi o frammenti sovrapposti e intersecantisi per un arco
, mucchio, catasta, ammasso più o meno grande e di forma per lo
forma per lo più tozza, compatta o approssimatamente piramidale di materiali o di oggetti
, compatta o approssimatamente piramidale di materiali o di oggetti (e ha per lo
monte delle lettere che aspettano risposte tre o quattro delle più urgenti. cicognani,
urtare e spignere la faccia b c o del pignone. carducci, iii-n-56: alzasi
, / mi chiese s'i'era franco o saracino. g. gozzi, 9
. 6. schiera, massa o gruppo alquanto numeroso di persone; moltitudine
. / ne priega, ne conforta, o dio, con quanta / dolcezza,
monte, cioè monte di neuno peccato o superbia o ignoranzia o negligenzia nostra,
cioè monte di neuno peccato o superbia o ignoranzia o negligenzia nostra, che,
di neuno peccato o superbia o ignoranzia o negligenzia nostra, che, comandandolo con fede
di una dote, di una virtù o, anche, di una condizione spirituale
deprimi. -persona dotata di virtù eccelse o che ha acquistato meriti altissimi.
-con riferimento all'infinita sapienza di dio o alla redenzione operata da cristo. bibbia
. -monte del signore, di dio o santo: nel linguaggio biblico, la
svenate e aperte si potranno fare più o meno alte di monte, secondo conviene
9. anat. ciascuna delle sette (o cinque) protuberanze del palmo della mano
i nomi, e indicherebbero la presenza o tassenza di determinate qualità e predisposizioni,
pollice dalla parte di sopra il muscolo o monte del pollice eminente su la palma
parte di sotto, che non ha muscolo o monte. tramater [s. v
e felice. -monte di venere o del pube: regione prominente del pube
un numero variabile di cime a punta o con pilastrini arrotondati. 11. astron
, nel libro mastro. ogni squadra o, come suol dirsi, ogni 'monte
monte-, patrimonio netto di un'impresa o di un'azienda, calcolato mediante la
passivi. 13. econ. fondo o patrimonio comune (derivante da apporti di
comune (derivante da apporti di beni o di denaro da parte di una pluralità
dopo la distribuzione, di quelle scartate o di quelle prese dai singoli giocatori.
il debito pubblico consolidato di un comune o di uno stato. -anche: il
, che uno savio cittadino disse già: o firenze disfarà il monte o il monte
già: o firenze disfarà il monte o il monte disfarà firenze. soriano,
di quello studio, furono in alcune guerre o altri bisogni della città consumati dai fiorentini
dei loro funzionari in caso di inosservanza o non applicazione degli ordinamenti); 1
di questo nuovo monte, comprendendo, o altrimenti acquistando dai padroni e possessori,
gli altri no, ché si alienavano o tramettevano agli eredi. cavour, iv-
podere e vendelo, e compera prestanza o monte per poter vivere, non per avanzarne
potendo però... porre arbitrio o tassa in alcun modo ad alcun esercizio
tassa in alcun modo ad alcun esercizio o persona, né in su monte contante.
specifiche finalità di natura benefica e assistenziale o comunque di interesse sociale (e in
soci defunti; il monte delle doti o delle fanciulle costituiva doti e assegnamenti per
le nubili; il monte delle arti o monte santo, a modena, procurava
santo, a modena, procurava grano o farina da rivendere ai poveri a un
prezzo equo; il monte di soccorso o granatico prestava ai contadini il grano da
se è da spegnerli e spianarli tutti o parte; ché quelli delle dote bisogna
recava l'ultimo bollettino del monte pensioni o riferiva che « all'estero » gli
tanto di guadagno per ciascun alunno promosso o registrava ad alta voce le « liquidazioni
17. monte di pietà, della pietà o pio (anche semplicemente monte):
, anche di modesto valore, gratuitamente o richiedendo un interesse modico per le spese
indicare il monte di credito su pegno o monte dei pegni). aretino,
espediente di impegnare al monte di pietà o l'orologio o l'anello. guadagnoli,
al monte di pietà o l'orologio o l'anello. guadagnoli, irli- 215
. -monte di credito su pegno o monte dei pegni: azienda di credito
politico, culturale; fra le avvisaglie o i precorri menti di esso; in precedenza
): che sorge su una montagna o su un'altura. g. villani
prefazioni da finire. -andare (o ire, gire), essere a monte
essere a monte: interrompersi il gioco o una partita a carte; darsi per
(un'iniziativa); essere respinto o bocciato (un progetto, una proposta)
condizioni sono di loro natura inaccettabili, o inosservabili, il contratto va a monte
dei bene ogni cosa. -risultare fallace o inesatto. patrizi, 3-289: non
-avere un monte sulla testa (o la testa in un monte):
manzoni, ii-17: quando su te [o chiesa] lo spirito / rinnovator discese
monte e attiensi al piano: comportarsi o agire in modo difforme dai princìpi professati
significa lodare una cosa, un pensiero o simili e seguirne un'altra.
valli: ripromettersi, in tono vanaglorioso o di minaccia, di compieregrandi cose.
le valli. -fare monte o a monte: interrompere il gioco,
le rispettive proprietà; costituire un fondo o patrimonio comune. varchi, 8-2-244:
carrozza contro lo spigolo di un muro o di un portone. arlia, 1-225
carrozza dà in uno spigolo di muro o di portone, e lo sbocconcella. es
è caso che, all'entrare nella rimessa o nel portone de'palazzi, egli con
ai monti: rifugiarsi fra le montagne o in zone impervie per sfuggire alla giustizia.
alto del monte: considerare un problema o una questione nel suo complesso. de
e protestanti, a dispute di guelfi o ghibellini. guardano non dall'alto del monte
volgar., 5-20: le pere salvatiche o aspre d'aspra generazione si serbino per
fanfani, i-119: 'casa, stanza o simili in un monte'vale non assettata
monte'vale non assettata, co'mobili o con l'altra roba tutta sossopra.
tutto con giustizia. -in monte o in valle: da una parte o dall'
monte o in valle: da una parte o dall'altra. ariosto, 1-33:
ariosto, 1-33: ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, /
: ad ogni ombra veduta o in monte o in valle, / [angelica]
gioco delle carte la locuzione 'andare 'o 'mandare a monte ', per
un progetto, non condurlo a compimento o alla conclusione prevista; sospendere un'azione
monte: usare per ottenere un utile o un vantaggio materiale. guerrazzi, 2-302
-mettere, porre a monte o in monte: collocare in un cumulo
[coi dadi] traeva il cane o il senione, per ogni tiro metteva a
grosso: fìngersi ottuso di mente (o anche rozzo e grossolano).
stanno fermi e gli uomini si incontrano o camminano: persone, anche residenti in
verso sera, vicitar la fonte. o. rucellai, 2-3-1-1: la mattina
nelle prealpi veronesi, che è nativo o abitante di tale zona. - anche
marchigiana del monte- feltro; che abita o risiede nel montefeltro. - in partic
costo, 1-59: parendole ch'l giovane o per semplicità o per timore non s'
parendole ch'l giovane o per semplicità o per timore non s'arrischiasse di far altro
montellése, agg. ant. nativo o abitante di montello, cittadina siciliana presso
si riferisce al montenegro; che è nato o risiede nel montenegro. d'
si presenta sotto forma di cristalli monometrici o di agglomerati terrosi di colore nero.
si riferisce a montepulciano; che e nato o risiede a montepulciano. — anche sostant
vino ferrarese] / piucché '1 montepulciano o la verdea. 5. maffei
quella natura senza sentirsi sconvolgere gli stomachi o aggravare le ciglia da un profondo letargo.
e, nelle marche, il rosso piceno o rosso conero in provincia di ancona e
riferisce a monterchi; che è nato o vive a monterchi. - anche sostant
marini / de l'isola de creti o de ciciglia, / et a le fiate
). disus. che si ispira o riecheggia lo stile e la poetica di vincenzo
. 2. che si ispira o adotta il sistema educativo di m.
grado di stimolare e correggere senza imposizioni o prevaricazioni il rapporto del bambino con
2. per estens. sporgenza o aletta di un congegno rotante e regolabile
vino brianzolo da pasto secco, bianco o rosato, prodotto artigianalmente.
che è proprio, che si riferisce o che si ispira al poeta vincenzo monti
, sf. trasferimento delle greggi o delle mandrie nei pascoli estivi in
montìcchio, sm. mucchio, più o meno consistente, di oggetti o di
più o meno consistente, di oggetti o di materiali. b. giambullan
e d'abeti. ariosto, 191: o lieta piaggia, o solitaria valle,
, 191: o lieta piaggia, o solitaria valle, / o culto monticel che
lieta piaggia, o solitaria valle, / o culto monticel che mi difendi / l'
2. per estens. rialzo, più o meno accentuato, naturale o, anche
, più o meno accentuato, naturale o, anche, costruito artificialmente per lo
genti altresì, quando aspettano il re o alcuno grande legato,... s'
tufo... alcuni piccoli tumoli o monticelli del medesimo tufo,...
i ragazzi. 3. mucchio o mucchietto di oggetti o di materiale,
3. mucchio o mucchietto di oggetti o di materiale, per lo più omogeneo
sm. piccolo mucchio di oggetti o di materiale per lo più eterogeneo.
buco in mezzo, ci metto tre o quattro rossi d'uovo e del burro.
sottosuolo delle zone montuose; industria estrattiva o mineraria. cattaneo, ii-1-273:
sf. tipo di copricapo di panno o anche di'velluto, in uso fino al
montièra2, sf. ant. scaletta o predella usata per salire agevolmente su
). che è nato, che abita o esercita la propria attività nel quartiere romano
vincessero, essendo un mezzo mondo / o poco men raccolto, e le persone
due mesi la rata a detti creditori o montisti e loro procuratori, eredi o successori
o montisti e loro procuratori, eredi o successori. cantini, 1-13-257: non
i montisti per qual si voglia magistrato o giudice ecclesiastico o secolare. botta,
qual si voglia magistrato o giudice ecclesiastico o secolare. botta, 4-567: intanto
. 2. region. impiegato o gestore di un monte di pietà.
dalla lenta azione di un ghiacciaio sul fondo o sui fianchi di una valle.
qual di nave / nel mare, o augel per l'aere, il suo
il termine indica anche il maschio castrato o, comunque, non destinato, a differenza
balze. -in una rappresentazione plastica o pittorica. mascheroni, 8-384: giove
stagnole. -montone di san marco o di marco polo: sottospecie di pecora
grandi, e hanno lunghe corna sei ispanne o almeno quattro o tre.
lunghe corna sei ispanne o almeno quattro o tre. -mare a montoni:
. 2. per estens. pelliccia o pelle conciata di tale animale o,
pelliccia o pelle conciata di tale animale o, anche, di qualsiasi ovino adulto
, poco accorta, ottusa, stolida o, anche, ingenua, credulona.
: ed è probabilmente identificabile col delfino o con l'orca). g.
fia / di quante cinga mar, stagno o riviera. trissino, 2-2-264: il
ciascuna delle onde minori alta di uno o due metri, ciascuna lunga di cinque
due metri, ciascuna lunga di cinque o di sei: tutte frementi ed arruffate sul
una breccia nelle mura di una città o per abbatterla; era costituita da una
ed era azionata a forza di braccia o per mezzo di un meccanismo.
che si costruisca... una capra o una macchina tale quali son quelle di
conosciute... gli 'agnelli 'o 'montoni 'di s. luigi
17. locuz. -cercare cinque piedi o il quinto piede nel o al montone
cinque piedi o il quinto piede nel o al montone: essere eccessivamente esigente e
-dare, mettere il montone alla pecora o dare la pecora al montone: favorire
collinetta, duna; rialzo di terriccio o di detriti. paruta, i-302:
pecca / e se il cuoio sia buono o montonino. ci- nelli, 1-161:
una zona montuosa, caratterizzata da rilievi o, anche, da irregolarità e da
concreto: rilievo della superficie terrestre (o di altro pianeta) più o meno accentuato
terrestre (o di altro pianeta) più o meno accentuato; zona montuosa; montagna
estens. carattere di ciò che è tozzo o voluminoso oltre alla norma. dossi
di monti, di catene di montagne o, anche, di rilievi collinari o
o, anche, di rilievi collinari o di dune (un luogo, una
: * ripa 'è, o artificiale o naturale ch'ella sia o terreno
* ripa 'è, o artificiale o naturale ch'ella sia o terreno o
, o artificiale o naturale ch'ella sia o terreno o pietre, la quale da
o naturale ch'ella sia o terreno o pietre, la quale da alcuna altezza discenda
discenda al basso, sì diritta che o non presti o presti con difficultà la
, sì diritta che o non presti o presti con difficultà la scesa per sé
le varie gestazioni umane e giumentarie, o in sedia o in carrozza. ghislanzoni,
umane e giumentarie, o in sedia o in carrozza. ghislanzoni, 4-4:
abbia del montuoso. -caratterizzato da reali o apparenti rilievi montagnosi (il suolo della
rilievi montagnosi (il suolo della luna o di altri pianeti). galileo
trova in montagna, fra le montagne o sulle pendici di un monte (un appezzamento
su un monte, su un'altura o in una zona di montagna (un'
, parte si appoggia sopra la costa o pendice di esso e giace in parte
. che presenta sollevamenti e depressioni più o meno accentuate; accidentato. ristoro,
quale il soldato va vestito nelle parate o nelle diverse fazioni: e però si
la fazione in montura e stanno nel quartiere o nel campo in piccola montura. v'
tavola. -per metonimia: persona o gruppo di persone contraddistinte da una data
2. per estens. livrea, divisa o tipo di abbigliamento imposto da un regolamento
tipo di abbigliamento imposto da un regolamento o da convenzioni e consuetudini a persone che
autisti, uscieri, ecc.) o che fanno parte di una congregazione religiosa
si riconosce in un determinato gruppo sociale o politico. genovesi, 457: un
., anche con valore iron. o scherz.). imbriani, 4-45
monturare, tr. far indossare o indurre qualcuno a indossare un'uniforme,
'. 2. travestire o trasformare in forme militaresche o pompose,
. travestire o trasformare in forme militaresche o pompose, solenni. oriani, x-4-19
(talvolta con una connotazione iron. o spreg. i. - anche:
assisa, della tunica 'un soldato o un corpo militare, dal d'ayala
gallonati, i monturati d'ogni maniera, o non han dato mente alla notizia,
non han dato mente alla notizia, o hanno vuotato il sacco per un cinque
hanno vuotato il sacco per un cinque o sei minuti alle frasi sentimentali che convengono
non si direbbe che con senso di celia o di scherno. sull'abuso dei monumenti
si riferisce, che riguarda un monumento o i monumenti o, anche, opere
che riguarda un monumento o i monumenti o, anche, opere plastiche o architettoniche
monumenti o, anche, opere plastiche o architettoniche imponenti, anche come testimonianze
; che è costituito da un monumento o da un'opera scultorea o architettonica di
da un monumento o da un'opera scultorea o architettonica di grandiosa imponenza e di
esservi stato alcun pontefice che abbia ordinata o favorita la demolizione delle opere monumentali del
quella sulla piazza fosse per errore il rovescio o la fodera. moravia, 15-149:
lo stampo del genio cinese: quello stile o meglio stilizzazione inconfondibile insieme bizzarra e
al monumentale. -che contiene o è ricco di monumenti; che presenta
/ per la mia redenzione, / o fino al dì che un buon ministro dia
. chi annegava in una giacca monumentale o costretto in un farsettino tanto striminzito da
di corporatura; che ha un portamento o un aspettosolenne e imponente. carducci,
guaribile incertezza e timidezza dellttalia, o almeno del governo d'italia.
d'italia. 5. improntato o caratterizzato da elevatezza, da sublimità,
lettere possono iscriversi esattamente in un quadrato o in un rettangolo (e fu usata
un monumento, un'opera architettonica (o anche pittorica), un edificio.
distingue i più piccoli comuni della toscana o della lombardia. 2.
, onorarne la memoria con un monumento o, anche, con scritti celebrativi.
intitolarsi 'società conservatrice dei monumenti 'o 'società monumen- taria ', e
) destinata a ricordare e onorare uno o più defunti, di cui racchiude le
spoglie; mausoleo, sarcofago, cripta o cappella sepolcrale, cippo funerario.
dissero a noi: in questo monumento, o cristiani, giace un magno monaco solitario
io non voglio i tuoi marmi, o serravezza, / per il mio monumento.
dei monumenti. 2. scultura o struttura architettonica (obelisco, cippo,
per onorare la memoria di un personaggio o per commemorare un fatto storico di eccezionale
. petronio meliore 'è console municipale, o del municipio, cioè di firenze,
un bosco, d'innalzare un altare o un monte di pietre...
— figura da monumento: persona degna o che appare degna, per i meriti
gli orinatoi pubblici in forma di edicola o di torretta, dal nome dell'imperatore vespasiano
edificio, complesso architettonico, opera urbanistica o, anche, vestigio, rudere di civiltà
, vestigio, rudere di civiltà antiche o scomparse (considerati anche soltanto dal punto
per lo più di particolare valore artistico o di grande importanza storica, perché costituiscono
testimonianze di una civiltà, della grandezza o dei costumi di un paese o di un
grandezza o dei costumi di un paese o di un popolo, dello sviluppo o
o di un popolo, dello sviluppo o del prestigio di una cultura.
. del patrimonio archeologico, storico o artistico dello stato. carducci,
, 733: chiunque distrugge, deteriora o comunque danneggia un monumento o un'altra
, deteriora o comunque danneggia un monumento o un'altra cosa propria di cui gli sia
un nocumento al patrimonio archeologico, storico o artistico nazionale, con l'arresto fino
un anno. -per simil. costruzione o edificio di aspetto pacchiano e di enormi
di una civiltà, di una cultura o, anche, di un singolo autore
di tale che, in misura grande o piccola, ha concorso al progresso della
5. figur. testimonianza scritta o oggetto significativo che consente di tramandare la
un monumento che non soggiace a mutazione o a vicenda. delfico, i-401: se
indizio, una prova, un'attestazione o che rappresenta emblematicamente una situazione spirituale
che rappresenta emblematicamente una situazione spirituale o esistenziale, una condizione sociale, economica
sociale, economica, storica, culturale o anche un sentimento o una mentalità o
storica, culturale o anche un sentimento o una mentalità o vuole significare una minaccia
o anche un sentimento o una mentalità o vuole significare una minaccia, un monito
, carciofi. j. riconoscimento o testimonianza dei meriti, delle virtù,
delle virtù, delle doti di una persona o del pregio, del valore di un'
, dell'eccellenza di un comportamento (o anche di un difetto, di un
ii-15-246: che cosa è rimasto, o signori, al partito conservatore? è
incarnazione emblematica di doti, di virtù o anche di difetti, di vizi.
costituisce la testimonianza vivente di un fatto o di una circostanza determinata. manzoni,
, tanto da costituire motivo di vanto o di fama per un paese, pur
che può assumere anche un valore iron. o scherz.). cardarelli,
s. bernardino da siena, v-97: o popolo mio, entra ne'tuoi segreti
ojetti, iii-442: di ogni incidente o capriccio [max reinhardt] fa un
è nato a monza, vi abita o ne è originario. - anche sostant.
. bot. genere di piante arbustacee o arboree, della famiglia rosacee; comprende
: mora di macchia, di rovo o di siepe, mora agreste, prugnola o
o di siepe, mora agreste, prugnola o selvatica). boccaccio,
si staccano dalla madre da per loro o con poca fatica. c. durante
c. durante, 2-299: il succo o l'acqua lambiccata delle more o le
succo o l'acqua lambiccata delle more o le confezioni fatte di loro giovano al
piede / t'era un'arma, o selvaggia. 2. frutto multiplo
, e nell'assai freddo non pruova o, se pur alcuna sorte v'alligna
a recar non so che gioia / o diamante che avete, che è statovi /
. -avere a che fare con qualcosa (o esserne lontano) come il gennaio con
esserne lontano) come il gennaio con (o dalle) more: non averci a
favole, tutti i romanzi, storici o non istorici, che mi si riferiscono leggersi
ozio. scambrilla, lxxxviii-n-475: o sa'mi dir se la filosofia /
di mòrum 'frutto del rovo 'o 'del gelso '; cfr. gr
svilupparsi sull'angolo interno dell'occhio umano o intorno al capezzolo. tramater [
sparge in ogni parte, / né mora o requie in esalando alcuna / gli è
per causa non imputabile al debitore stesso o a indebito rifiuto del creditore di ricevere
pattuita in misura fissa e detta penale o penalità di mora). -mora del
. -mora del creditore: ingiustificato ritardo o rifiuto del creditore a ricevere l'adempimento
fatto offerta solenne nei modi di legge) o a compiere quanto è necessario da parte
casaregi, 2-112: il tempo di venti o ventisette giorni addi mandasi breve mora.
spesso: io non voglio importi 'more'o intervalli determinati nella corrispondenza.
varchi, v-148: il ritmo, o vero numero, è la proporzione del
movimento, ciò è di quella mora o spazio o indugio o bada che interviene
, ciò è di quella mora o spazio o indugio o bada che interviene tra un
è di quella mora o spazio o indugio o bada che interviene tra un movimento e
essere, stare in mora \ incorrere o, rispettivamente, trovarsi in ingiustificato ritardo
malmantile, 2-517: 'essere in mora'o 'cadere in mora 'vuol dire
altro accidente senza riparo. -costituire o mettere in mora il debitore o il
-costituire o mettere in mora il debitore o il creditore: rivolgere formale intimazione al
: rivolgere formale intimazione al proprio debitore o al proprio creditore, ingiustificatamente in ritardo
creditore, ingiustificatamente in ritardo nell'adempiere o, rispettivamente, nel ricevere l'esecuzione
obbligazione, affinché adempia la propria obbligazione o ne riceva l'esecuzione. g.
. casaregi, 1-115: il giorno, o termine espressamente prefisso dalle parti, costituisce
debitore è costituito in mora mediante intimazione o richiesta fatta per iscritto,...
conseguenti all'ingiustificato ritardo del debitore o del creditore nell'adempiere le proprie obbligazioni
e senza alcuna purgazione di mora o restituzione 'in integrum 'contro il lasso
mucchio, ammasso, cumulo di sassi o di altri oggetti o materiali; muro
cumulo di sassi o di altri oggetti o materiali; muro di pietre, sbarramento
materiali; muro di pietre, sbarramento o argine fatto con sassi. dante
... come fermo più che torre o mora, / vincer non si lassò
rari predetti. 5. fascina o frascame usato per coperture o per costruzioni
5. fascina o frascame usato per coperture o per costruzioni. annotazioni sul decameron
, 7-iii-293: « 'mora 'coll'o aperto. massa di sassi o muro
coll'o aperto. massa di sassi o muro, opposto a i torrenti, perché
salvini, 6-125: quella mora o buffoneria in uno atellanico essodio, ne'
che si mette in alcuni punti di incappellatura o di manovra per garantire i canapi dalla
, di solito unisessuali, monoici o dioici, in capolini o cime spiciformi,
monoici o dioici, in capolini o cime spiciformi, con perianzio che può
; frutti quasi sempre costituiti da acheni o drupe, spesso rinchiusi dentro falsi frutti
anche moràia, sf.). siepe o macchia formata da rovi che producono more
suono desta il suono delle muraiuole, o di quelle da otto, che maggior
tranne il sugo, e dagliene bere, o vero moraiuole, che è tutt'uno
ii- 307: l'olivo moraiolo o morinello... mostra al contrario
moraìta, agg. che si riferisce o è propriodella morea. scalvini, 2-71
). che riguarda il sommo bene o individua i valori fondamentali dell'esistenza;
dell'universo morale, del regno della necessità o di dio, onde è sbandito il
v. teologia. -che tratta problemi o argomenti di carattere etico (uno scrittore
assunti e riconosciuti in una determinata società o gruppo sociale come regolatori della condotta umana
della condotta umana; ispirato, informato o diretto al bene; conforme ai princìpi
azioni chiamansi morali e la loro espressione o effetto è ciocché chiamasi moralità b.
unicamente l'azione che accresce la vita universale o, per dirla in termini più comuni
, e non si qualifica come morale o immorale, ma unicamente come utile o
morale o immorale, ma unicamente come utile o dannosa. gobetti, 1-i-225: moralissimo
sono... massime morali, o prescrizioni ecclesiastiche venerate e tenute da tutti
dante nel 'convivio ', senso (o intelletto) morale è, insieme col
l'anagogico, uno dei quattro sensi o modi con cui uno scritto può essere
viii-1-t62: il secondo senso è allegorico o vero morale. buti, 1-28:
lettera, è da vedere l'intelletto morale o vero allegorico. tasso, 12-673:
calma e di uno aspetto grato! o. rucellai, 2-2-11-150: uomo morale
.. ma ci manca, o l'abbiamo in minor grado, il coraggio
dell'anima, in quanto è moderata o guidata dalla ragione e che consistono nel
che quelle del corpo si diranno meccaniche o arti. -unito con un sost
: mi propone di andare insieme o a roma o a milano. naturale che
di andare insieme o a roma o a milano. naturale che io preferisca la
conoscenza di determinate circostanze altamente probanti o comunque fornite, da un punto di
la scienza che ripartisce i propri soggetti o le particolari materie a tutte le altre
1-106: la morale, cioè la scienza o teorica delle azioni umane, fu sempre
si può dedurre se non dall'uno o dall'altro di questi due principii generali
comportamento che, in una determinata società o gruppo sociale, indirizzano la condotta umana
dipendenza da una determinata concezione del mondo o da specifiche concezioni religiose, filosofiche,
gioberti, 4-2-501: negli uomini barbari o selvaggi la morale non esce dalla famiglia
selvaggi la morale non esce dalla famiglia o tribù... nella mezza civiltà lo
spazio. -per simil. norma o programma di vita e di comportamento (
vita e di comportamento (anche discutibile o condannabile). salvini, 39-ii-141:
danno la mano. -morale cristiana o evangelica: concezione dei valori e del
, iv-435: 'morale di schiavi 'o 'da schiavi ': tedesco '
etica che prescinde completamente da ogni presupposto o riferimento soprannaturale. rosmini, xii-20
del mondo e dei problemi etici diffusa o dominante in una determinata società.
la stessa che la morale universale o la particolare dipendente dai sistemi particolari,
il banditore della verità e della morale, o c'è l'uomo, il vecchio
6. disposizione costante a essere o ad agire in un determinato modo;
stesse che alla fine di una favola o di un racconto enunciano, in forma
umore (spesso nelle espressioni essere su o giù di morale, tenere alto il
. a noi basti 1 " animo 'o gli 'animi '. panzini,
, e spesso con senso di scherzo o ironia, per indicare 'spirito,
a qualcuno: pretendere di impartirgli ammonizioni o biasimi severi. g. raimondi
moralina democratica che si esprime affermativa- mente o per contrasto in personaggi ritagliati nei vecchi
di alcuni metri comunemente denominata moraletto o moralone secondo la lunghezza del lato di
di quella quantità di tavole di larice o di castagno che farà bisogno...
. moraleggiaménto, sm. atteggiamento o discorso moraleggiante. = nome d'
morali; che si propone finalità morali o moralistiche (per lo più con intento
moraléggio). conferire ai propri scritti o discorsi un carattere d'insegnamento morale;
morale; proporsi finalità morali scrivendo o parlando. -con valore spreg.: assumere
solito il conaannato, il colpevole, poco o tanto può dire ch'egli è quale
ch'egli è quale l'han voluto; o per lo meno che l'hanno aiutato
dottrina morale e la vita etica individuale o di relazione, nelle persone e nella
formalistici, legalitari, astraendo da situazioni o circostanze particolari, soggettive e oggettive,
oggettive, che possono determinare e influenzare o anche spiegare e giustificare forme di comportamento
moralismo che è sempre questione di formule o di simboli: mentre l'etica è questione
il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria. 2. tendenza a considerare
suff. -ismo, che indica dottrina o tendenza. moralista, sm.
saggista che tratta argomenti di carattere etico o dedica la propria opera alla descrizione critica
; chi rivolge la propria attività artistica o intellettuale alla promozione, alla difesa,
; chi esplica la propria intima vocazione o propensione alla riflessione morale, per lo
ragioni e i doveri inerenti a una scelta o a un ambito scientifico, professionale,
. - in partic.: filosofo o teologo morale; maestro di morale.
morale. bellincioni, ii-62: o specchio di poetico collegio, / o
: o specchio di poetico collegio, / o gloria de'latin, buon moralista,
; chi pretende di giudicare secondo princìpi o criteri morali quanto, invece, è
connessa l'idea di un atteggiamento ipocrita o di eccessivo e astratto formalismo: spesso
'moralista ': in senso di biasimo o di celia. 'fare il moralista':
cercar me. -con valore attributivo o predicativo. foscolo, xv-386: evviva
, 24: un governo composto di donne o sostenuto dalle donne ci trascinerebbe fatalmente.
; che si fonda su istanze morali o si propone finalità morali; che deriva
si propone finalità morali; che deriva o è dominato o sostanziato da interessi di
morali; che deriva o è dominato o sostanziato da interessi di carattere prevalentemente
chia- mansi morali e la loro espressione o effetto è ciocché chiamasi moralità. romagnosi
tutti i vizi e sanza ni una moralità o vestigio di virtute alcuna o morale o
una moralità o vestigio di virtute alcuna o morale o teologica. panigarola, 312
o vestigio di virtute alcuna o morale o teologica. panigarola, 312: consistendo
privato e individuale della vita delle persone o che riguardi invece l'aspetto pubblico (sociale
, comunitario) della vita delle persone o la stessa vita della comunità sociale nel
violenta, ratto a fine di matrimonio o a fine di libidine, ecc.
ognuno vede che esiste una moralità pubblica o politica, come una privata, sia personale
-moralità sociale: il complesso dei costumi o delle convenzioni morali di una società.
che la moralità non abbia ad esser contraria o da nuocer punto alla vita che conviene
cassola, 5-62: la gente rincasava, o usciva per affari di dubbia moralità.
discorso di argomento e contenuto morale o didascalico. fra giordano, 1-69:
, 79: [bisogna1 ponderar bene o tutte o alcune di quelle autorità,
: [bisogna1 ponderar bene o tutte o alcune di quelle autorità,..
. significato, ammaestramento, contenuto morale o didascalico di un apologo, di una
anche di un fatto; contenuto morale o didascalico, scopo edificante di un libro
didascalico, scopo edificante di un libro o di un'opera d'arte. dante
, il conto è finito e, o finto o vero, / util moralità trarne
conto è finito e, o finto o vero, / util moralità trarne potete
volte riflettuto sul significato di questo proverbio o modo di dire, poiché non è
moralizzare), agg. che predica o divulga argomenti di carattere morale, che
moralizza. -rifl. o. rucellai, 2-4-12-181: ciò sin qui
proferire, scrivere, elaborare una sentenza o un discorso di natura morale; esporre
argomenti morali; ragionare in termini morali o moralistici; sentenziare, moraleggiare.
l'essenza della vita, la paura o minaccia », moralizzò il signor aghios
magalotti, 9-1-216: basti il moralizzare o più tosto l'anatomizzare i sentimenti miei
g. gozzi, i-14-89: la carità o ignoranza degli uomini gli ha fatti dar
... col moralizzare fuori di tempo o col ridersi del fatto loro, chiamando
l'opera dell'arte, della scienza o dell'economia, e professano teorie moralistiche
teorie moralistiche dell'arte e della filosofia o una scienza economica moralizzata. alvaro,
più allo scopo di reprimere, eliminare o limitare abusi, eccessi, intemperanze.
, v-126: mai nessuno viverà moralmente o moderata- mente se si dilunga dal mezzo
sono e vengono per due cagioni: o naturalmente o moralmente... moralmente
vengono per due cagioni: o naturalmente o moralmente... moralmente sono i
tal guisa autore, mi viene moralmente attribuito o imputato, perché fatto con precognizione e
criteri di giudizio che derivano dalla coscienza o esprimono contenuti di carattere ideale o culturale
coscienza o esprimono contenuti di carattere ideale o culturale; per quanto riguarda il mondo
culturale; per quanto riguarda il mondo o l'esperienza interiore, spirituale, morale
morale (in contrapposizione, esplicita o implicita, con naturalmente o materialmente).
, esplicita o implicita, con naturalmente o materialmente). mazzini, 69-103:
. -in base a considerazioni soggettive o a un criterio di certezza empirica o
o a un criterio di certezza empirica o di semplice verosimiglianza. b. segni
per misurare e barattare cose di sua natura o realmente o moralmente divisibili. 4
barattare cose di sua natura o realmente o moralmente divisibili. 4. per quanto
con riferimento a un testo letterario sacro o profano, a un racconto, a
una favola, a un apologo, o anche a un fatto). dante
dopo la separazione dal corpo ed allegoricamente o vero moralmente è lo premio o vero la
allegoricamente o vero moralmente è lo premio o vero la pena a che l'uomo
onore, negli affetti, nella persona o nelle cose che gli sono più care.
v. morella2). o. targioni pozzetti, ii-500: erba mora
ed è facile l'intro- urle o colle radici levate dalle morarie piantate a
radici levate dalle morarie piantate a fosso o colla semenza degli stessi morari.
, cioè di più buttate; alcuni casalivi o di terren morbido ed altri di terren
oltre al dire morari invece di gelsi o mori, dice anche fondo invece di
galletta, bigatto 'e 'moro 'o giusta le varietà provinciali 'morone
morato1, agg. che ha colore scuro o tinta bruna; che ha tonalità molto
partic.: che è di pelle nera o di carnagione bruna o abbronzata.
di pelle nera o di carnagione bruna o abbronzata. chiaro davanzali, xxxviii-28:
suo nero, mischiato qualche poco di dorè o di capellino o di turchino fondo che
qualche poco di dorè o di capellino o di turchino fondo che faccia, a chi
i colori più accetti [di garofani o viole1 sono dei rossi morati. b
; morigerato (un'opera deh'intelletto o letteraria o d'arte).
(un'opera deh'intelletto o letteraria o d'arte). varchi,
sono quelli che fanno l'orazione morata o vero costumata. guarini, 1-i-15:
comprendere di sé qualche natura, affetto o costume, si dice essere non morata
sconvolgimenti l'assetto economico di un paese o di una regione. -anche: il
: dare indulti ge nerali o far grazie particolari de'delitti o rimetter
nerali o far grazie particolari de'delitti o rimetter bandi o condanne o dar moratorie
grazie particolari de'delitti o rimetter bandi o condanne o dar moratorie a'debitori. fu
de'delitti o rimetter bandi o condanne o dar moratorie a'debitori. fu.
moda, di un interesse che escludono o rallentano la contemplazione, il distacco.
proprio, che riguarda la moratoria (o, anche, la mora).
ritardare, ed anche che attiene a dilazione o indugio. onde interessi moratori diconsi quelli
. 2. che è nato o risiede in moravia; originario della moravia
dino da firenze llommaseo]: o sia unta con altre morbide non troppo
si verifica in seguito al disgelo primaverile o a forti precipitazioni. bacchelli, 1-i-151
cimatura. -con grazia più o meno studiata e spontanea; con scioltezza
naturalezza composta ed elegante; con fare o con aspetto leggiadro e con sensibilità femminea
morbidamente verso non so qual suo sogno o realtà fascinosa. palazzeschi, 3-286:
le dame si muovevano morbidamente, camminando o danzando. -leggiadramente.
vestito morbidamente? -su un letto o su un giaciglio soffice, morbido,
che negli altri debiti circa la maggiore o la minore efficacia delle prove o delle presunzioni
maggiore o la minore efficacia delle prove o delle presunzioni. 4.
. 4. in modo o con tono di voce insinuante, suadente
betteioni, i-448: erano giovanette di sedici o diciassette anni: l'età della febbre
, con finezza e con armonia plastica o pittorica. vasari, 1-289: sono
, a fine settembre. o. con un riflesso tenue, fiocamente.
delicato. molza, ii-75: quindeci o venti lagrimette lucentissime... da
sf. qualità, aspetto, carattere o insieme delle caratteristiche di un oggetto o
o insieme delle caratteristiche di un oggetto o di un materiale di consistenza morbida,
. -anche: proprietà di un oggetto o di un materiale di deformarsi sotto l'
è più adatta a ciò che 'l lino o la canapa. arte della seta in
-in partic.: qualità di un letto o di un materasso che cede dolcemente al
sente invogliati al riposo, al sonno o, anche, all'abbandono, all'ozio
manica:... quale complicata arte o scienza! 2. carattere setoso
capigliatura e, anche, del pelo o delle piume di un animale.
compattezza e di solidità di un terreno o di un materiale incoerente. targioni tozzetti
-in senso concreto: atteggiamento, comportamento o azione che tende alla ricerca indiscriminata del
che procura comodità, conforto, diletto o che torna comodo e confortevole. castelvetro
, le bisaccie di capezzale, l'abba o manto di stramazzo, altra morbidezza non
impaccio col dono d'un paio di cavalli o d'un cannone. -oggetto
lo più di notevole pregio e raffinatezza o, anche, futile, voluttuario,
ad avere in odio ogni azione crudele o faticosa. d'annunzio, iv-1-426: arrossì
di tratti nella rappresentazione dei suoi cavalieri o delicatezza di pensieri e di parole in quella
di pastosità nei riflessi, nelle tonalità o nell'armonia di luce, di colori,
di secchezza di linee in una struttura o in un disegno architettonico. serlio
, fluidità espressiva di un testo letterario o poetico o di un verso, che
espressiva di un testo letterario o poetico o di un verso, che risulta dalla
di contenuti). -anche: capacità o gusto di un autore nell'ottenere tali
con cui un capurro ha scritto 'o sole mio », a voce spiegata,
(di una voce, di un suono o, anche, di una parola,
: grado di sonorità di un suono o di un rumore. b. davanzati
16. ant. trovata, invenzione o attività che rivela raffinatezza intellettuale, acutezza
', ma non nel senso di vezzo o di lode che può 'morbidetto'. crusca
superi, morbidissimo). che ha o sembra avere consistenza più o meno molle
che ha o sembra avere consistenza più o meno molle, tenera al tatto,
si può lavorare facilmente per la friabilità o per la consistenza alquanto tenera (una
e dura, secondo che s'avvicina o scosta dal fuoco e piglia quel segno che
fuoco e piglia quel segno che questo o quel sigillo la stampa. ricordati, 1-156
sente invogliati al riposo, al sonno o anche all'abbandono, all'ozio (
e di maturazione raggiunto (un cibo o un frutto). ottimo, i-91
, sminuzzato; costituito da materiale incoerente o grasso, ricco di sostanze nutritive,
mettere primieramente nel terreno: se cretoso o soluto, se alla china o in piano
se cretoso o soluto, se alla china o in piano, se forte o leggiere
china o in piano, se forte o leggiere, ombrato o solatìo, morbido o
, se forte o leggiere, ombrato o solatìo, morbido o sabbio- noso.
o leggiere, ombrato o solatìo, morbido o sabbio- noso. monti, 18-751:
landino [plinio], 594: pontirre o... pa- renio overo neura
, forme leggiadramente modellate, sinuose, o tondeggianti (il corpo, le membra
: lo sci arra fu uno bello uomo o vero giovane; della persona molto fresco
donne di serraglio] vogliono mangiar zucche o cocomeri, se gli dànno dentro spezzati,
esser duro. 12. che trascorre o si svolge fra gli agi, le
costumi, e quelli che per lascivia erano o labili o morbidi con quello stile che
e quelli che per lascivia erano o labili o morbidi con quello stile che potè migliore
pers, 2-21: io vi lascio, o scelerati alberghi, /...
pace] vorrei che avesse ogni laico o secolare, adoperando le cose morbide e
feci prova a quel tempo d'intagliare o per meglio dire di schiccherare nello stagno
linee (uno stile, una struttura o un disegno architettonico). serlio,
raffinato par suo. -che ha o manifesta un'ispirazione languida, svenevole,
cosa onde non abbia copia / per te o per autor sentito o morbido.
/ per te o per autor sentito o morbido. 16. carezzevole,
languide possono talora essere oltra il convenevole, o dense e riserrate; pingui, aride
sereno, cortese, conciliante, suasivo o, anche, misurato, prudente,
accorto (il discorso, la parola, o il significato espresso, il tono)
voce. -che esprime tenero affetto o seduzione (lo sguardo, gli occhi
gentilezza, garbo, affabilità, cortesia o, anche, un carattere schivo e timido
18. armonioso, aggraziato, misurato o anche languidamente e sensualmente molleggiato (
un morbido urto. -che procede o si muove in modo uniforme, senza
, della vernaccia da corniglio, del greco o di qualunque altro vino morbido e accostante
348: un'altra brutta storia s'accomodò o almeno tornò al suo stato morbido e
trovare tutto facile, non incontrare difficoltà o complicazioni. bonsanti, 3-ii-571: «
, 3-ii-571: « con le donne, o la va o la spacca, ma
« con le donne, o la va o la spacca, ma non bisogna aver
sgradevole. -in senso concreto: sostanza o materia molliccia. tommaseo [s
cicoria, né del latte mescolato col tè o col brodo, né delle purghe epicratiche
3. che è proprio di una malattia o disponea essa; morboso. f.
. campailla, 371: il seme o l'uovo d'un uomo o di
il seme o l'uovo d'un uomo o di una donna che siano o muti
uomo o di una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i
di una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i parti colla
una donna che siano o muti o epilettici o podagrosi produce i parti colla stessa morbosa
un esordio della durata di due o tre giorni, caratterizzato da febbre,
non so che febbre contagiosa, rosolìa o morbillo. fu necessario esiliarmi di casa
savonarola, 7: pareno varole, morbilli o antrace o somiglianti mali di mala sorte
: pareno varole, morbilli o antrace o somiglianti mali di mala sorte. sanudo,
idea di troncare l'infiammazione petecchiosa, o la morbil losa o la
, o la morbil losa o la vaiuolosa. = deriv. da
.. gli dava dell'uzzolo, o come si dice nei paesi suoi, del
4. locuz. -fare uscire o passare il morbino a qualcuno: fargli
minaccia rivolta a chi pensa solo ai piaceri o prende la vita con eccessiva leggerezza)
che 'cavare il ruzzo 'o 'il zurro del capo ', o
o 'il zurro del capo ', o 'cavare il ruzzo ',
ad alcuno 'per farlo stare a segno o in cervello. c. arrighi,
che prova viva e quasi fanatica attrazione o inclinazione verso qualcosa o qualcuno; patito
quasi fanatica attrazione o inclinazione verso qualcosa o qualcuno; patito. cagna,
ed è termine proprio del linguaggio medico o letter.). -anche: il
il periodo in cui la malattia si manifesta o il decorso di essa.
morbo combattuta e vinta, / perivi, o tenerella. ferd. martini, 4-56
tripanosomiasi africana. -morbo asiatico, indiano o indico: colera. giordani, i-2-507
v.]: 'morbo asiatico 'o * indico ': il colera.
. -morbo dì pott: osteite o carie vertebrale di natura tubercolare, caratterizzata
nome d'un medico straniero, inglese o americano, pot mi pare, seppur si
voi sete spaventevole / come la peste o t morbo di san lazzaro. -morbo
e sotto ali pannicoli che cuoprono tossa o nelle membra naturalmente fredde, che si
quella cosa che i moderni chiamano neurastenia o psicastenia. -morbo nero d'ippocrate:
il morbo regio. -morbo regio o sacro: v. regio e sacro.
. regio e sacro. -morbo roseo o rosso: malattia della prima infanzia,
grave che impedisce, colpendo il giudice o l'imputato, lo svolgimento degli affari
venivano rimessi ad altro giorno se il giudice o il litigante erano impediti da tale morbo
certa malattia che si chiamava morbo sudante o male inglese, il quale a gran migliaia
tutti gl'incomodi prodotti dalla patente mancanza o scarsità del periodico naturai flusso sanguigno costituisce
diffonde epidemicamente; pestilenza, epidemia pestilenziale o diffusione epidemica di qualsiasi malattia contagiosa e
panni 0 merci procedenti da luogo infetto o maneggiate da persone contaminate da esso morbo
zolfo e canfora. -morbo arido o sottile: tubercolosi deglianimali. dino da
infettivo del cane. -morbo emorragico o maculoso: anasarca sintomatico del cavallo.
ambientali, da parassiti, da insetti o, anche, da roditori e da uccelli
mondo. 8. inclinazione o disposizione abituale o occasionale a compiere azioni
8. inclinazione o disposizione abituale o occasionale a compiere azioni moralmente riprovevoli
occasionale a compiere azioni moralmente riprovevoli o dannose per il prossimo; colpa,
fallo, peccato, vizio, imperfezione o manchevolezza morale. — anche: atto
manchevolezza morale. — anche: atto o comportamento disonesto e illecito; la colpevolezza
, sciagura; situazione difficile, sfortunata o calamitosa; grave danno materiale o morale
sfortunata o calamitosa; grave danno materiale o morale. -in partic.: turbamento
di una società, ecc. (o anche fatto, evento o successione di
ecc. (o anche fatto, evento o successione di eventi che lo determinano)
! colletta, iv-84: divergenza manifesta o secreta di passioni e di opere..
1-xvii-412: tutto in omero potrebbe lodarsi o scusarsi o perdonarsi, se non fosse cotesta
tutto in omero potrebbe lodarsi o scusarsi o perdonarsi, se non fosse cotesta razza
atteggiamento ideologico, fede religiosa, moda o movimento culturale che esercita o è considerato
moda o movimento culturale che esercita o è considerato portatore di un influsso corruttore
di un influsso corruttore nell'ambito morale o nelle strutture politiche, sociali, culturali
; senso di abbattimento, di prostrazione o, anche, di insoddisfazione, di
mortali / oscura e fievol razza, o doma sempre / da rabbiosa mania, ammaliata
determinata attività (e ha valore enfatico o scherz.). b. croce
che il morbo spenga qualcuno! venga o possa venire il morbo a qualcuno o
o possa venire il morbo a qualcuno o a qualcosa!: come maledizione o
qualcuno o a qualcosa!: come maledizione o imprecazione. ariosto, 366:
: per sottolineare con forza una convinzione o un'ipotesi o per rafforzare una minaccia
con forza una convinzione o un'ipotesi o per rafforzare una minaccia. franchi
segato nelle canne il vertebroso / collo, o pur per inganno avvelenato, / morbosamente
viscere, nei nervi, in ogni parte o particola del suo organismo i germi della
del suo organismo i germi della dissoluzione o, altrimenti chiamandoli, i germi della
-in senso concreto: atto, comportamento o pensiero, scritto, discorso che rivela
una condizione psicologica ai limiti del patologico o una sensibilità morbosa, maniacale, una
); che ha carattere di malattia o che costituisce una malattia; che provoca
che provoca l'insorgere di una malattia o, anche, di una condizione di
: e sono queste le intemperie, o naturale o morbosa, e, la morbosa
sono queste le intemperie, o naturale o morbosa, e, la morbosa, o
o morbosa, e, la morbosa, o eguale o ineguale o semplice o composta
e, la morbosa, o eguale o ineguale o semplice o composta. dalla croce
la morbosa, o eguale o ineguale o semplice o composta. dalla croce,
, o eguale o ineguale o semplice o composta. dalla croce, v-10:
da una malattia per lo più grave o infettiva; ammalato, infermo (una
ma per i robusti ed atletici riuscirà sano o indifferente. rovani, ii-406: si
77: nessuno... uccida o vero faccia uccidere, né venda o
o vero faccia uccidere, né venda o vero faccia vendere, nella città di siena
città di siena... bove o vero vacca morbosa o vero inferma.
.. bove o vero vacca morbosa o vero inferma. giannone, 2-1- 108
per una sensibilità esasperata, eccessiva, o anche per un attaccamento quasi patologico a
per un attaccamento quasi patologico a persone o cose o idee; che si trova
quasi patologico a persone o cose o idee; che si trova in uno stato
uno stato di esaltazione, di eccitazione o, anche, di ossessione parossistica.
storia della cultura, ma di scarsa o nulla quella dell'arte propriamente detta.
7. che è causa, effetto o manifestazione di una sensibilità troppo eccitabile o
o manifestazione di una sensibilità troppo eccitabile o instabile, la quale può comportare un
forme di fanatismo e di ossessione, o a fissarsi ossessivamente in un atteggiamento o
o a fissarsi ossessivamente in un atteggiamento o in un sentimento esclusivo. -anche:
vi era in lei, avrebbero dovuto, o tardi, o tosto, sviluppare in
lei, avrebbero dovuto, o tardi, o tosto, sviluppare in me la stessa
: pezzo di legno tornito con uno o più fori, a guisa di puleggia,
dopo cottura: spugnola. o. targioni tozzetti, iii-540: 'morchella':
e, in passato, come sostanza medicamentosa o antiparassitaria. -anche: feccia che si
dì debbono travasare in conche e in tavole o vassoi di piombo. tanaglia, 1-1492
2. sostanza di consistenza grassa o oleosa, costituita soprattutto da oli minerali
adoperato troppo a lungo in una macchina o in un motore (anche nell'espressione
tabacco bruciato lascia nel fornello della pipa o nel bocchino. linati, 13-139:
in senso generico: qualsiasi sostanza più o meno grassa e di consistenza mucillaginosa.
che contiene una notevole quantità di morchia o di feccia, di scorie, di
scorie, di impurità (un olio o un vino). -anche: molto
morchiume, sm. abbondanza o notevole percentuale di morchia.
. figur. ciò che rappresenta un ostacolo o impedisce di parlare, di esprimersi.
4. locuz. mettere la mordacchia o le mordacchie a qualcuno o a qualcosa
la mordacchia o le mordacchie a qualcuno o a qualcosa: trattenere; reprimere.
; aggressivo, feroce (un animale o, anche, un mostro mitologico o
o, anche, un mostro mitologico o fantastico). giamboni, 30
. abriani, 1-32: non tanto damma o lepre giovanotta / temè di veltro mai
né di notte. -che rode o rosicchia voracemente, insaziabilmente. specchio dei
, iii-2-62: or che ti dànno, o gràtico, / pel tuo trionfo questi
contrario quando si fanno da siccità di stomaco o da mordaci e acuti umori. d
che è portato, per naturale inclinazione o per abitudine acquisita, a parlaremale del prossimo
e procurandogli, con intenzione malvagia o con incosciente leggerezza, gravi danni nella
incosciente leggerezza, gravi danni nella reputazione o negli interessi; che si compiace di
guazzo, 1-40: seguono i maldicenti mordaci o sputa bottoni, dalla cui bocca s'
uno spirito maligno, un intento denigratorio o beffardo. casti, 11: io
, a biasimare, a criticare aspramente o, anche, a insultare, a
sarcastiche, offensive, insolenti, ingiuriose o ironiche, maliziosamente argute, irridenti (
motto, uno scritto, un discorso o, anche, un modo di parlare,
la lingua, che non abbia denti o mordaci ammonimenti. boccaccio, viii-2-197:
la gola, cioè col dargli mangiare o bere. guido delle colonne volgar.,
nasce dalla struttura delle cose degne di riso o per la sconvenevolezza dei costumi di qualche
. che per motti piacevoli e arguti o destramente pungenti e talora mordaci apertamente e
contro i vizi e le persone viziose o pure mordace e invettiva contro a ciascuno
mordace e invettiva contro a ciascuno a ragione o a torto. battista, vi-4-49:
insulta le cose e le persone di chiesa o di chiostro. leopardi, 2-125:
loredano, 1-216: non sai baciar, o lilla, / e son sempre i
/ dai sapienti baci. o. che induce al male. niccolò