Grande dizionario della lingua italiana

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vol. X Pag.1 - Da MÈE E MÈI a MEFISTOFELICO (11 risultati)

p. fortini, ii-551: o mieffé giovanni, non si può dire quello

seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della medesima; ma necessario era

così dire, dal padre, fratello o altro parente d'essa, mediante il

queste cose io non le dico per dire o per farmi bello a spese della vanità

dopo sentito il 'fausto 'del gounod o letto quello del goethe. onde '

del goethe. onde 'riso 'o 'ghigno mefistofelico '... ma

sa che cosa vi esce di bocca! o il 'riso sardonico ', il '

sardonico ', il 'ghigno beffardo o diabolico ', il 'ridere in

ridere in pelle in pelle ', o 'tra pelle e pelle 'che s'

li decorano dei loro smoking mefistofelici, o quasi, ebbero, una volta in

ha la tendenza a compiere il male o se ne compiace; che gode nell'

vol. X Pag.70 - Da MENDICATAMELE a MENDICHEZZA (12 risultati)

giustamente a lui tocca se egli riceve o mendica aiuti o sostegno da una persona

tocca se egli riceve o mendica aiuti o sostegno da una persona temuta, abborrita

il favore, non avrebbe mai arrestato o attenuato la forza che proviene dall'entusiasmo

con grande fatica nella propria mente idee o argomenti, pretesti o scuse, che

propria mente idee o argomenti, pretesti o scuse, che non è facile trovare

contestata prendesse un nuovo carico di maestrato o altro, che questa istimerei io che fosse

diletto non — mendicare v occasione o le occasioni di fare stito da altri

un'opportunità). -anche: affrettato o colto con subdole manovre. v.

, 9-14: non le adorna la fronte o stringe il crine / mendicato fulgor di

1-1080: l'unità non mendicata o stiracchiata, l'intreccio semplice, tutto

che si riferisce, che è proprio o deriva dalla mendicità. = agg

in modi e con mezzi poco adatti o indecorosi. bembo, iii-154: il

vol. X Pag.71 - Da MENDICICOMIO a MENDICO (18 risultati)

l'elemosina passando di casa in casa o tendendo la mano ai passanti; genere

di coloro che, costretti dalla necessità o indotti dall'ignavia, traggono il proprio

italiana, se esercitata in luogo pubblico o aperto al pubblico, è configurata come

nudrirsi e dormire come bestie... o d'aver ricorso alla mendicità. muratori

'mendicità'. chiunque mendica in luogo pubblico o aperto al pubblico è punito con l'

uomo, malato per eccesso di lavoro o accasciato dalla miseria e dagli anni, nudre

studia d'essere in altro che in mendichità o in povertà. boterò, i-140:

possono dilettare il gusto e la vista o l'udito, dovrebbon parer pene convenevoli

per i cadetti... v'erano o le prebende della carriera ecclesiastica, o

o le prebende della carriera ecclesiastica, o una dorata e larvata mendicità, cattiva

) che nei lati del sestante o quadrante si accomodano due traguardi, uno nel

degli estranei, alla desolazione della solitudine o dell'internamento. mendico (ant.

elemosina, passando di porta in porta o tendendo la mano ai passanti; che

madonne della seggiola mascherate da valletti feudali o da mamme affamate e mendiche!

s'incontravano mendichi laceri e macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora

macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora dalla necessità a tender la mano

più frequenti le ribalderie, ne'mendichi o negli abbondanti? p. verri, 2-369

prìncipi tributari, venuti in visita o tenuti in ostaggio; e ad ostentazione della

vol. X Pag.72 - Da MENDICOSO a MENDO (10 risultati)

lode / giammai sparsi i miei carmi o fra 'l mendico / garrulo stuolo del venal

. 4. che è, o si crede, sprovvisto di un bene,

non so se io me la chiamo leggère o d'intendimento mendichissima, si dié ad

quando andrò limosinando per lo mondo, o giacerò in uno spedale mendico, saranno

furfante e mendico / è allor peste o mal di questa sorte. 8

sostentandosi con i sussidi della carità pubblica o privata; vivere fra stenti e umiliazioni

continue. guittone, xxxv-50: o bon gesù, noi vedemo te /

sua, che di gire sparta o per lo mondo lerciata, povera e mendicosa

2. spreg. gruppo di indigenti o di miserabili; la totalità dei mendicanti

a questi un mendicume da non curarsi o un'importuna e molesta satira. =

vol. X Pag.73 - Da MENDO a MENEGHINO (14 risultati)

le virtù, alla sembianza de'i mendi o nei, i quali conmpaiono più nella

un'offesa. roncisvalle, 8-7: o signor nostro, non ci far tal mendo

di panni la quale si dicesse squamatura o vero rosura, la quale si dicesse facta

vero rosura, la quale si dicesse facta o non facta ne le pile o per

facta o non facta ne le pile o per cagione de le pile, i detti

4. anat. ant. coste o costole mendose: le ultime cinque coste

inferiori della cassa toracica; coste spurie o fluttuanti. fasciculo di medicina volgare,

.. si partivano dalle coste mendose o spurie. 5. prov.

quel che tom rinunzia poi redire. / o dunque se mi biasmi ala stagione,

mene, / né seppi formar verbo o dir parola. goldoni, xii-138:

che ostenta il proprio atteggiamento di rifiuto o di negligenza e apatia nei confronti di

e apatia nei confronti di qualsiasi valore o dovere in modo spesso strafottente, protervo

dà consigli di prudenza, - o si lascia infinocchiare per dabbenaggine, sempre però

il meneghino moncalvo, recitando alla stadera o alla commenda, si faceva imprigionare regolarmente

vol. X Pag.753 - Da MOMENTO a MOMENTO (25 risultati)

da una potenza in ordine al muovere o resistere al moto secondo le varie circostanze

una forza rispetto a un punto fìsso, o centro del moto, il prodotto di

naturalmente lungo la linea perpendicolare all'orizzonte o liberamente discendente sopra qualche piano inclinato.

gravi in quiete, vale quello sforzo o tensione ch'esercitano contro le funi,

tensione ch'esercitano contro le funi, o altri corpi, da cui pendono o sono

, o altri corpi, da cui pendono o sono sorretti; ovvero quella pressione che

che fanno sui corpi sui quali posano o che li sostengono; lo stesso che peso

solido tirato da qualsivoglia forza, animata o no, oppure gravato del proprio peso

no, oppure gravato del proprio peso o da altro peso, si oppone e

, si oppone e contrasta allo strappamento o ad esser rotto o spezzato.

e contrasta allo strappamento o ad esser rotto o spezzato. 26. filos

. filos. nella filosofia idealistica, fase o determinazione del divenire dialettico (e

d'una moltitudine di uni (possibili o attuali: momento della discrezione) e

di produrre un determinato effetto con maggiore o minore efficacia. redi, 16-v-103

redi, 16-v-103: convien prima determinare come o in qual maniera nello stomaco operi il

il momento e l'energia dell'antimonio o di altri simili vomitatori. idem,

. durata breve di ciascuna delle note o pause che, prese insieme, costituiscono

da ciascuna di quelle figure di note o pause di minimo valore, che, prese

è rappresentato dalla nera, ogni nota o pausa di minor valore che lo compone

solo un momento, mi stringesse! o almeno, / di me tediata, mi

tipo interlocutorio, per invitare all'attesa o alla riflessione, per proporre cantamente o

o alla riflessione, per proporre cantamente o perentoriamente un proprio punto di vista (

che nel tuo core / per me, o fille, amor non senti; /

a momenti. -in costruzioni disgiuntive o correlative. crusca [s. v

a momento a momento del continuo, o si lascia passare qualche gran parte

vol. X Pag.754 - Da MOMENTO a MOMENTO (15 risultati)

del dì senza rifarne punto o pochissimo, e poi nel rimanente del

a roma, ella ancora vi sia sopragiunta o sia per sopraggiugnervi di momento.

: pur l'imbecillità, l'insipidezza / o altro d'alma e di cor non

sulle proposte, sulle esortazioni, placide o minacciose, secondo i momenti.

appartiene, per lo più in forma effimera o occasionale o provvisoria, al tempo di

lo più in forma effimera o occasionale o provvisoria, al tempo di cui si

morremo. morremo sul doloroso letto, o fulminati all'improvviso dalla benefica dea inclinando

inclinando il capo sur un libro d'omero o di dante, o su la ghigliottina

libro d'omero o di dante, o su la ghigliottina o fucilati o impiccati dai

di dante, o su la ghigliottina o fucilati o impiccati dai tiranni del momento

dante, o su la ghigliottina o fucilati o impiccati dai tiranni del momento. palazzeschi

riconoscere il gracile fanciullo di sette, o il nervoso, magro, spaurito adolescente

sfuggire l'occasione favorevole, non saperla o poterla sfruttare. goldoni, xii-464

lui non si concede / por orma o trar momento in altra parte, / e

, 1-74: per avere spirito, grazia o serietà vera, bisogna...

vol. X Pag.755 - Da MOMENTOSO a MONACA (14 risultati)

, 356: 'momentoso': per affare o faccenda grave, importante, da trattarsi

maschera, fare una mascherata; effettuare o partecipare a un torneo o a una manifestazione

; effettuare o partecipare a un torneo o a una manifestazione in costume. -

-in partic.: il latte (materno o artificiale). -anche: l'atto

, piacesse il mommo, sì, o qualche cosa di molto simile e che

poi, che non fecero giamai quattro sonetti o quattro righe di prosa che si

giardinaggio; hanno foglie lobate, palmate o composte; fiori gialli o bianchi;

, palmate o composte; fiori gialli o bianchi; frutti a bacca di colore

mona, mandare in mona: andare o mandare in malora, in rovina.

stesso (e si distingue dalla religiosa o suora che pronuncia solo i voti semplici

là in turchia. savonarola, i-16: o monache, lasciate ancora voi le vostre

280: se qualche monaca con adulterio o fornicazione rompeva il voto della castità,

. -per estens. plur. convento o chiesa dove risiedono tali religiose; scuola

chiesa dove risiedono tali religiose; scuola o istituto gestito da esse. levi

vol. X Pag.756 - Da MONACA a MONACALE (19 risultati)

-con la specificazione dell'ordine religioso o del monastero di appartenenza. muratori,

. region. disus. recipiente di terracotta o di metallo che, riempito di brace

7. zool. monaca di mare (o foca monaca): monaco (v

le monache da genova: cercare autorizzazione o giustificazione per un atto già compiuto;

-fare, porre monaca: consigliare, invitare o costringere una donna a entrare in un

padre che la maritò a un vecchio? o che la puose monaca per forza?

sterile per malformazione congenita (ermafroditismo) o perché nata da un parto gemellare.

yolgari e con quelli di 'vacche ibride'o 'tordere'sono indicate le femmine dei bovini

indicate le femmine dei bovini che, o per ermafrodismo incompleto o per altra cagione

bovini che, o per ermafrodismo incompleto o per altra cagione, sono naturalmente sterili

e consistente in una somma di denaro o in altro bene assegnato a una donna

delle donne appartenenti a determinate categorie sociali o a determinate famiglie e che intendessero entrare

proprio, che si riferisce ai monaci o alle monache; che riguarda lo

qua, che conventi. -proprio o tipico dell'abito monastico; che è

è parte dell? abbigliamento di un monaco o di una monaca o ne richiama alla

di un monaco o di una monaca o ne richiama alla mente le caratteristiche peculiari

-adibito ad abitazione di monaci; destinato o riservato ai monaci (un edificio, un

-che appartiene al patrimonio di un monastero o di un ordine monastico (un bene,

); che si addice ai monaci o alle monache. leggenda di s.

vol. X Pag.757 - Da MONACALMENTE a MONACATO (20 risultati)

3. che è opera di un monaco o di monaci o è dovuto all'opera

è opera di un monaco o di monaci o è dovuto all'opera o al pensiero

di monaci o è dovuto all'opera o al pensiero dei monaci; che si

sobrietà, da assoluta mancanza di lusso o di ricercatezza (un abito, un

annunzio, ii-906: non tu piangi, o amàzone regale. / una intrepida forza

fare la vestizione, a prendere il velo o a pronunciare i voti in un

, sia per assistere ai vestimenti o professioni sia per condurre la monacanda

l'ambiente, per lo più verdastro o bruno e rivestito di minutissime squame setoliformi

ant. e let- ter. destinare o avviare una fanciulla (o, anche,

ter. destinare o avviare una fanciulla (o, anche, un giovane) alla

e si dice per lo più del padre o del tutore, che in tempi passati

ordine monastico mediante l'imposizione del velo o della tonaca e l'ammissione alla professionedei

perciò sbruffi e somme rilevanti per monacare o maritare femmine, perché per mancanza di

in un ordine religioso, farsi monaca o monaco. -anche: ricevere il velo o

o monaco. -anche: ricevere il velo o l'abito monastico; pronunciare i voti

mi vo'per certo monacare / o non esser più mai innamorata. caviceo,

padri volessero col negare l'assenso forzarle o a monacarsi o a prender qualche marito

negare l'assenso forzarle o a monacarsi o a prender qualche marito loro spiacente, potervi

età di pronunciare i voti, per amore o per forza. -ant. intr.

e provento sopra il monte della pietà, o vero altrove, per detta sua figliuola

vol. X Pag.758 - Da MONACAZIONE a MONACHESIMO (25 risultati)

, sf. ammissione di una fanciulla o, anche, di un giovane a

abito mo- naastico da parte del monacando o della monacanda, come atto simbolico di

si accostumano a venezia per i matrimoni o per le monacazioni, i due poeti

per farsi credere non tanto avverso, o almeno non violentemente, alla monacazione di

per simil. vita molto ritirata, austera o, anche, castigata, preclusa a

monicèla), sf. monaca giovane o di aspetto fragile e debole (per

un'idea di affettuosa simpatia e familiarità o può avere valore iron. o scherz

familiarità o può avere valore iron. o scherz. e talvolta, anche,

5. bot. monachella. o. targioni tozzetti, iii-540: 'monacèlla'.

sf. letter. azione, atteggiamento o comportamento improntato a eccessivo e, talvolta

più vi è inclusa una connotazione affettiva o scherz. e talvolta, anche,

/ le feminette coi bambini al petto / o con le cune in collo ed

virtuosa, timida, molto modesta (o che si finge tale).

e forma di sella divisa in due o più lobi ripiegati e accartocciati; comune

): gola e parti superiori bianco-ceciate o baio-lionate; remigante seconda più corta della

gola nera; parti superiori bianco ceciate o baio-lionate; remigante seconda più corta della

botanici alludono alla forma, al colore o all'atteggiamento. monachésco,

, che è fatto da un monaco o da una monaca (e ha valore iron

che è proprio, che si riferisce o riguarda monaco di baviera o ai suoi

si riferisce o riguarda monaco di baviera o ai suoi abitanti; che è nato

è nato, vive, risiede a monaco o nel territorio circostante; originario di mor

colla giovane monachese. -che avviene o si svolge a monaco. bacchetti,

nuncia, da parte di uomini o donne, del mondo, dei beni

una forma di vita solitaria [anacoretismo) o comunitaria [cenobitismo), rivolta alla

mortificazione dei sensi, all'ascesi o all'attuazione pratica dei principi di solidarietà

vol. X Pag.759 - Da MONACHETTA a MONACHINA (23 risultati)

unirono sotto l'autorità di un padre o abate, a cui riconoscevano piena obbedienza,

4. per estens. organizzazione o istituzione molto rigida, vincolante, oppressiva

da monaco1, col suff. -èsimo (o -ismo), che indica dottrine,

monachétto, sm. monaco giovane o di aspetto gracile o debole (e

. monaco giovane o di aspetto gracile o debole (e vi è per lo più

per lo più inclusa una notazione affettiva o di lieve commiserazione). - anche

monachetti non potieno uscire / del monistero o per legne o per acque. ariosto,

uscire / del monistero o per legne o per acque. ariosto, cinque canti

di gancio triangolare, fissato nello stipite o in una delle imposte dell'uscio,

guglielmotti, 550: 'monachetto': quel pilastrino o colonnino isolato e solitario che serve a

, che si affaccia da alcun portellino o sorge al disopra della murata. talvolta

talvolta se ne fanno di ferro fuso o battuto e si stabiliscono fermi ove bisogna

che si riferisce, che è proprio o caratteristico di un monaco o di una

è proprio o caratteristico di un monaco o di una monaca; che appartiene ai

, all'ambiente dei monaci; portato o usato dai monaci; monacale, monastico

5-436: il misticismo cattolico, antico o moderno, in oriente o in occidente

, antico o moderno, in oriente o in occidente, monachile o laicale, temperato

in oriente o in occidente, monachile o laicale, temperato o anche uscito dai

occidente, monachile o laicale, temperato o anche uscito dai termini della moderazione, ha

assoluta inattività 2. che comprende monaci o monache o ne è composto (un

2. che comprende monaci o monache o ne è composto (un ordine,

monachina, sf. monaca giovane o di aspetto gracile e fragile (e

monache. 5. plur. scintille o faville che si levano da carta e

vol. X Pag.760 - Da MONACHINI a MONACO (26 risultati)

sul tetto / non mi vede, o non ci crede / che sono sola per

bot. e zool., all'aspetto o al colore e alla forma dell'abito

fatta piuttosto'per ingannare i 'devra-libanos', o per aver tempo di apparecchiare la via

. chiamasi con altro nome ciuffolotto o fringuello marino. pascoli, 953:

ant. che ha un colore bruno o marrone ritolto scuro tendente al rossastro.

rossastro. -sostant.: colore bruno o marrone scuro tendente al rossastro.

: s'io mi fo indosso un frate o monachino, / torrò giuoco alle gazze

le ghiandaie, / pur sia nero o perso o monachino. berni, xxvi-1-33:

, / pur sia nero o perso o monachino. berni, xxvi-1-33: l'

/ s'ell'era persa, monachina o nera. carena, 1-164: 'monachino':

si consumano da chi ha qualche modo o qualche magnifi- cenzia, si convertano in

! 2. che è proprio o caratteristico dei monaci o delle monache;

che è proprio o caratteristico dei monaci o delle monache; coltivato o confezionato dai

dei monaci o delle monache; coltivato o confezionato dai monaci o dalle monache.

monache; coltivato o confezionato dai monaci o dalle monache. a. f.

adoperarvi un quattrin d'unguento rosi no o biacca, svaniranno ben tosto i monachin

isolato e in solitudine (anacoreta) o in una comunità religiosa sotto l'autorità

l'autorità e la guida di un abate o di un archimandrita o cenobiarca (cenobita

di un abate o di un archimandrita o cenobiarca (cenobita). — in

i beni futuri. savonarola, i-16: o monachi, lasciate la superfluità e delle

tipo monastico, del monastero di appartenenza o, anche, del grado, dell'ufficio

intenzioni dell'abate. -monaco converso o laico: membro di una comunità monastica

convenientemente istruito, veniva destinato all'insegnamento o all'amministrazione dei beni del monastero.

. milizia, viii-191: le razze o saettoni... sono due corti legni

e lo scarico delle acque di superficie o di fondo di uno stagno artificiale.

, usata un tempo, da sola o aggiunta allo stoppino, come miccia per

vol. X Pag.761 - Da MONACO a MONADE (20 risultati)

, entrare monaco: vestire l'abito o professare i voti in un ordine monastico.

solenne della vestizione. -anche: consigliarlo o costringerlo a entrare in un ordine monastico

: vivere in solitudine, senza affetti o contatti umani: p. petrocchi [

. -l'abito non fa il monaco, o non fa monaco nè frate: l'

piccolo da un frate qual era meglio, o tacere o parlare, dissegli: se

un frate qual era meglio, o tacere o parlare, dissegli: se sono parole

[il maggiorente] mettevi un bestiai prete o monacone, / che la sua regola

color grigio scuro superiormente e grigio chiaro o biancastro inferiormente; vi appartengonodue specie:

appartengonodue specie: il monaco dal ventre bianco o foca monaca (monàchus albiventer),

abusione all'aspetto, al colore del pelame o alle abitudini solitarie. mònaco3

l'impero si ballava il minuetto, o la monaco, o la gavotta; la

il minuetto, o la monaco, o la gavotta; la duchessa di berry

monacologìa, sf. letter. componimentoburlesco o satirico che aveva per oggetto la parodia

parodia, talvolta anche triviale, di monaci o di monache e della vita monacale.

. fiore del gladiolo (gladiolus communis o gladiolus segetum). mattioli [dioscoride

i fiori porporei, chiamati monacuccie. o. targioni pozzetti, ii-37: '

tutti gli enti spirituali (monade assoluta o dio, monade-anima) e materiali (

fondamentale (e con questateoria, detta monadismo o dinamismo, leibniz si propose di spiegare

ad un solo, chiamata la necessità o la monade della necessità, non ripugna

] il mondo composto di tante particelle o unità che chiamò con voce greca monadi

vol. X Pag.762 - Da MONADE a MONANDRO (37 risultati)

, 18-277: avviene che una ragione o aggruppamento conoscitivo specializzato o io o monade

una ragione o aggruppamento conoscitivo specializzato o io o monade possa vivere immerso in una

ragione o aggruppamento conoscitivo specializzato o io o monade possa vivere immerso in una più

2. per estens. insieme o sistema conchiuso e compiuto, che ha

concetto dell " esprit des peu- ples'o 'esprit des nations'e, più tardi,

monadi, che lungo i secoli svolgevano o piuttosto conservavano il proprio loro carattere.

salto. pasolini, 9-283: area, o meglio monade linguistica, isolata, il

elemento. in ciò è veramente individuo o elemento o monade. pasolini, 8-195

in ciò è veramente individuo o elemento o monade. pasolini, 8-195: i

primordiali, delle monadi visive inesistenti, o quasi, in realtà volponi, 1-41

cadere le figure geometriche di coni, rombi o di qualsiasi altra forma materiale, fino

monocellulari, viventi in ambiente acquatico o anche parassiti di altri esseri viventi.

ermafroditi e con stami monadelfi. o. tarcioni pozzetti, i-502: nella monadèlfia

fra loro per i filamenti (un fiore o, anche, una pianta che ha

di que'fiori, i cui stami o filamenti escono da un corpo solo; quelli

degli stami uniti in un solo gruppo o fascetto. = voce dotta,

, un'entità individuale e autonorqa, o ne deriva o ne dipende.

individuale e autonorqa, o ne deriva o ne dipende. c. e

: quella che richiede un solo dato o operando. 3. log. matem

, comprendente alcuni generi con forme libere o fisse o anche coloniali, caratterizzate da

alcuni generi con forme libere o fisse o anche coloniali, caratterizzate da due flagellidi

monadismo, sm. filos. teoria o sistema filosofico clie si fonda sul concetto

stituita da una pluralità di monadi o unità individuali (con partic. riferimento

b. croce, i-2-295: il pluralismo o monadismo, confondendo l'individualità degli atti

lo più ristretta a un solo argomento o che si manifesta con la predilezione per

della mia concezione di storia letteraria! o con la leggiadra immagine con la quale

. letter. isolatamente, senza relazioni o rapporti con l'esterno.

che si ispira, che è improntato o che deriva da tale teoria. -anche:

concepita a sua volta come accozzo di atomi o come astrattamente monadistica, composta di monadi

della nostra terminologia e della nostra pseudocoscienza o coscienza di primo getto... è

l'individuo empirico, isolato, atomizzato o monadizzato. = deriv. da monade1

sm. geogr. formazione rocciosa o sperone isolato che per la sua

come costituita da una pluralità di monadi o entità individuali e che si richiama al

altre monadi. sinisgalli, 6-39: prima o poi tutto l'atomismo dell'universo sensibile

bembo, 10-ix-159: quelli monari, o chi si sia, hanno fatto cavar l'

estetici della villa ed io liquido ruscello o poeta aromatico oliatore di silenzi monamizzati la

ermafroditi portanti un solo stame. o. targioni tozzetti, ii-i: classe i

vol. X Pag.763 - Da MONANGOLO a MONARCATO (32 risultati)

riferisce al capo di una monarchia assoluta o anche di una monarchia costituzionale, quando

potenza e la magnificenza di un sovrano o, anche, con una notazione spreg

: sovrano di un impero plurinazionale, o, anche, che ha aspirazioni universalistiche

resse sotto pace. sacchetti, 131: o pontefice al mondo quinto urbano, /

al mondo quinto urbano, / ed o re di buem carlo monarca. rappresentazione

profeti, monarca. aretino, v-1-80: o rettor grandissimo de le genti e de

l'unità d'italia si avverrà allorquando due o al più tre saranno i monarchi costituzionali

sulla terra. malpigli, xxxviii-58 ^ o sucessor de pietro, o gran monarca

, xxxviii-58 ^ o sucessor de pietro, o gran monarca, / ch'aprire el

piero. -con riferimento a dio o a cristo (anchecon gli agg. eterno

(anchecon gli agg. eterno, universale o sommo). piaci, 2-1:

sommo). piaci, 2-1: o giusto, o santo, o eterno monarca

piaci, 2-1: o giusto, o santo, o eterno monarca, /.

2-1: o giusto, o santo, o eterno monarca, /...

cenno la natura e l'arte. o. rucellai, 6-14: ecco perché il

giove, sommo dio dell'olimpo, o a un'altra divinità pagana. b

. b. pulci, lxxxviii-n-326: o tu [amore], che hai

dietro ad una migliara di filippi più o meno quando si tratta di un pezzo che

2. per estens. città o potenza dominatrice o che ha mire conquistatrici

. per estens. città o potenza dominatrice o che ha mire conquistatrici, aspirazioni imperialistiche

occupa un posto di preminenza per fama o prestigio in un dato ambito o in

fama o prestigio in un dato ambito o in una determinata categoria di persone;

categoria di persone; chi si distingue o viene proposto come esempio per le proprie

esercita un'egemonia in un determinato ambiente o si impone nell'esercizio di determinate attività

1-31 (i-394): ciascuno di voi o per vista o per fama conobbe il

): ciascuno di voi o per vista o per fama conobbe il monarca de le

. -con uso antifrastico, scherz. o iron. b. accolti, 284

dipendenti (e ha una connotazione enfatica o spreg.). 4. la

proprio, che è caratteristico della monarchia o di una monarchia; relativo alla sovranità

dispotismo monarcale e guerriero. -retto o guidato da una monarchia; attuato sotto

dalle cagioni. -che rivela mentalità o tendenze favorevoli alla monarchia. papi

riferimento al dominio di dio sull'universo o dell'uomo sulla natura).

vol. X Pag.764 - Da MONARCHESCO a MONARCHIA (33 risultati)

1-266: il monarcato o, fuori di esso il supremo potere

supremo potere, in un regime monarchico, o che è consorte di un monarca;

e di preminenza in un determinato ambito o si distingue per la bellezza, per

per il pregio, per la perfezione o per la potenza, per il prestigio

sovranità e dotato di poteri effettivi più o meno ampi, è attribuito a una

attribuito a una persona sola (monarca o sovrano), che lo consegue generalmente

irrevocabile e non deriva da altre persone o istituzioni (e si configura pertanto come

potere si distingue la monarchia limitata (o moderata o temperata), nella

distingue la monarchia limitata (o moderata o temperata), nella quale il

civile, ma a fianco- di esso o sotto di esso vi sono altre istituzioni (

età medievale); la monarchia assoluta (o dispotica, o illimitata o libera)

la monarchia assoluta (o dispotica, o illimitata o libera), nella quale il

assoluta (o dispotica, o illimitata o libera), nella quale il monarca

sé tutte le istituzioni della società o almeno tutte le istituzioni politiche, esclusa

xviii); la monarchia consultiva (o consultativa), che, tentata nell'età

consultivi; la monarchia costituzionale (o civile o rappresentativa), nella quale,

; la monarchia costituzionale (o civile o rappresentativa), nella quale, nell'ambito

suoi organi supremi, una partecipazione più o meno simbolica all'esercizio degli altri due

sua volta in monarchia costituzionale pura (o monarchia limitata) e in monarchia parlamentare

risponde esclusivamente di fronte a lui) o che, viceversa, sia da lui

del monarca si giustifica (in sostituzione o in concorso con il tema della volontà

in base al consenso popolare (espressamente o tacitamente manifestato) e in base alla

principato e governo-di un solo, o che ereditaria ella sia o pur elettiva.

un solo, o che ereditaria ella sia o pur elettiva. alfieri, iii-14

elettiva. alfieri, iii-14: o monarchia vuol dire la esclusiva e prepon

si nonimo di tirannide; o ella vuol dire l'autorità di un

ogni governo dove sia un principe ereditario o per lo meno a vita, sia

meno a vita, sia esso assoluto o moderato dall'uso o dalle leggi;

sia esso assoluto o moderato dall'uso o dalle leggi; monarchie le ereditarie ab

come russia, turchia ed altre minori o minime. d'azeglio, 4-i-203:

interno una monarchia circondata di instituzioni liberali o, ciò che noi crediamo lo stesso

: onnipotente e vera monarchia, / o dignissimo re incoronato, / dio ti

e, anche, per il potere o per le aspirazioni politicotemporali: anche nelle

vol. X Pag.765 - Da MONARCHIA a MONARCHIA (28 risultati)

ragioni che sorpassa tutte le altre, o che sono svanite tra le nuvole della

svanite tra le nuvole della gentilità, o che sono stimate gloriose nel meriggio della

gli uomini lavoreranno meccanicamente, parlando, o a dir meglio, tacendo, in

. regime monarchico di un determinato stato o impersonato da un determinato sovrano. tasso

di filippo, re di tanti regni, o d'altro gran principe, co 'l

mai, come in tutte le altre, o rovine nella casa regnante o rivoluzioni di

altre, o rovine nella casa regnante o rivoluzioni di popoli. carducci, iii-4-

3. stato governato da un sovrano o sottoposto a un regime monarchico, considerato

. -stor. monarchia asburgica (o danubiana o duplice): l'impero

-stor. monarchia asburgica (o danubiana o duplice): l'impero asburgico nella

. panzini, iv-431: 'monarchia danubiana'o 'asburgica'o 'duplice monarchia': termine a

, iv-431: 'monarchia danubiana'o 'asburgica'o 'duplice monarchia': termine a cui si ricorse

nobil monarchia. boccaccio, vi-107: o fior d'ogni città, donna del mondo

/ 0 degna imperiosa monarchia, / o quale in tua balia / asia tenesti

imperatore e giusto / che sia stato o sarà mai dopo augusto. guicciardini,

questo credo che dio vi mandi [o carlo vi tante vittorie, per questo

di dominio. 5. dominio politico o, anche, culturale; condizione di

nome terzo imperadore. guarini, 38: o fanciulla reale, /...

4-16: il governo della casa è monarchia o vogliam dire governo d'un solo.

immanissime pene, erano stati i padri o patrizi o eroi solo al tempo delle monarchie

, erano stati i padri o patrizi o eroi solo al tempo delle monarchie familiari

gli ipocriti. 7. eterna o divina monarchia: il regno di dio

da un desiderio, che condiziona profondamente o occupa totalmente l'animo e la mente

di una determinata speculazione e concezione filosofica o estetica, di un costume, di

s'è ridotta a pochi giovani ma accorti o vecchi tenacissimi dell'antico linguaggio la monarchia

di ragion le appartiene nel civile consorzio o nel concilio delle umane scienze.

umane scienze. 11. autore o gruppo di artisti o di intellettuali che

11. autore o gruppo di artisti o di intellettuali che tendono a imporsi e

vol. X Pag.766 - Da MONARCHIANISMO a MONARCOMACO (21 risultati)

monarchiano2, sm. stor. fautore o sostenitore della monarchia rappresentativa, in

mentre i re li cacciano in prigione o in esilio e i papi, appena

tutti costoro fanno pure le loro faccende, o che gli avvocati sieno un po'più

gli avvocati sieno un po'più buoni o un po'men buoni?..

.. e tutti le fanno pure, o che il governo sia repubblicano o sia

, o che il governo sia repubblicano o sia monarchico? balbo, 5-261: se

demostene e cicerone sarebbero stati due zucche o due grandi avvocati. g. ferrari,

séguace, sostenitore della monarchia come istituto o di una monarchia. foscolo, xiii-2-127

che non siete stati mai repubblicani, o monarchici, o papisti, o

siete stati mai repubblicani, o monarchici, o papisti, o ignoranti, o

o monarchici, o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutissimi,

o papisti, o ignoranti, o dottissimi, o dissolutissimi, o ipocriti,

o ignoranti, o dottissimi, o dissolutissimi, o ipocriti, o socrati

ignoranti, o dottissimi, o dissolutissimi, o ipocriti, o socrati di costumi.

, o dissolutissimi, o ipocriti, o socrati di costumi. bacchelli, 1-ii-420:

socialista che da lui si credè iniziato o abilitato, intorno alla pira che fumerà su

: in vero qual è la parte o, come si dice ora, il partito

monarchico? -rivolto a instaurare o a restaurare una monarchia. carducci

del potere politico da organismi consultivi o rappresentativi. mazzini, 3-43:

costretti a volere che il papa calpesti o il principj. 0 su cui s'appoggia

appoggia il go verno temporale o quello su cui s'adagia il regime

vol. X Pag.767 - Da MONARCOTEISMO a MONASTERO (19 risultati)

timolo, carva- crolo) che contengono o a scopo ornamentale per le vistose infiorescenze

per le vistose infiorescenze. o. targioni tozzetti, ii-23: 'monarda'.

che è capace di un solo tono o di una sola armonia (uno strumento)

sono quelli che contengono una sola armonia o tuono; cioè una sequela ordinata di

come si vede in un'arpa semplice o ne'tasti bianchi di un clavicembalo.

scimmiotto ammaestrato per eseguire giochi e balli o esibito come attrazione. calmo

, a imbuto, e colore rosso o aranciato. = voce dotta,

, che è proprio di un monastero o di una comunità monastica.

1-13-1-127: si tratta delle chiese cattedrali o metropolitane o monasteriali nobili e ricche.

si tratta delle chiese cattedrali o metropolitane o monasteriali nobili e ricche. 2

di religiosi (monaci, canonici regolari o monache), costituita per lo più

riunioni, il refettorio, il dormitorio o le celle, il chiostro, la biblioteca

-per estens.: convento di frati o di suore. -anche: la comunità

neuno frate offerto del detto ospitale possa o vero degga in alcuno modo andare ad alcuno

andare ad alcuno mo- nestero di donne o vero a favellare ad alcuna donna di

a favellare ad alcuna donna di monestero o vero di romitorio. sacchetti, v-22:

potesse vedere un pezzettino del mio collo o uno dei miei polsi. c. e

relazione con un compì, di specificazione o di denominazione, indica l'ordine di

di appartenenza, il nome del fondatore o del santo a cui è dedicato,

vol. X Pag.768 - Da MONASTICAMENTE a MONASTICO (24 risultati)

metta niuna tua figliuola in munistero, o nipote, o altra parente, il quale

figliuola in munistero, o nipote, o altra parente, il quale mu- nistero

ne'monasteri / si mettan le figliuole o le sorelle /... / so

di quanliù, è fama tanti monasterietti o celle contarvisi quanti giorni ha l'anno

; secondo il costume, le maniere o la mentalità propria dei monaci o

maniere o la mentalità propria dei monaci o delle monache o di una comunità

propria dei monaci o delle monache o di una comunità monastica; che ricorda

che ricorda il comportamento tipico dei monaci o dei religiosi in genere. cavalca

come bruto; la politica, civile o umana, la quale compete a lui come

angeli, e questa è la monastica o contemplativa. buommattei, 1-26: la

de'pontificali, che godono gli abbati o priori delle religioni monastiche. giannone,

questa congregazione] perché alcun ordine monastico o secolar congregazione non si usurpi qualche santo

altri già occupato, ovvero qualche insegna o scapulare fatto lor proprio e del qual sono

laici, e quella che altri sacerdoti o laici dànno, simile, o voluta far

altri sacerdoti o laici dànno, simile, o voluta far cre dere somigliante

una forma soprannaturale. -abito o professione monastica: la condizione religiosa monacale

-provincia monastica: aggregazione di monasteri (o gruppo di conventi) di un medesimo

all'autorità di un abate superiore (o di un padre provinciale).

2. che è opera di monaci o di un monaco (con partic.

nel secolo xiv); costituito, fabbricato o confezionato in un monastero.

lutti delle abazie vedovate. -istituito o diretto da monaci; che ha sede

rilegatura artistica in pelle, di scrofa o di vitello, sbalzata mediante una lavorazione

. 3. per estens. ispirato o improntato a rigidi princìpi morali e religiosi

appartata e contemplativa (una persona) o vi si riferisce. tolosani, 1-2-89

vol. X Pag.769 - Da MONASTIRIANO a MONCHERINO (24 risultati)

si dovrebbero dire 'filosofi monastici 'o * solitari '. -repubblica

] sin da principio in fuga, o milano, con quelle funeste carette che si

impunemente sotto gli occhi dell'agonizzante padre o marito. manzoni, pr. sp

carri alle fosse e sotterrarli; portare o guidare al lazzeretto gl'infermi, e

. garzoni, 1-444: de beccamorti o pizzi gamorti o monatti o sotterratori.

, 1-444: de beccamorti o pizzi gamorti o monatti o sotterratori. malaparte, 7-146

de beccamorti o pizzi gamorti o monatti o sotterratori. malaparte, 7-146: ogni tanto

illustrissima signoria non se li possa giongere o moncare, senza volontà de essa majestà

mazione di chi è monco, mutilato o storpio. f. f.

. braccio mutilato, per cause traumatiche o chirurgiche, della mano o dell'avambraccio

cause traumatiche o chirurgiche, della mano o dell'avambraccio (o, anche,

, della mano o dell'avambraccio (o, anche, con la mano storpiata,

rini, quasi chiedendo pietà o vendetta. guerrazzi, 1-794:

se la troncatura fosse ancora fresca o mal cicatrizzata. ba rilli

-supporto di un'ala (di uccello o di insetto) mozzato o atrofizzato.

di uccello o di insetto) mozzato o atrofizzato. d'annunzio, v-3-813:

-per estens. gamba mutilata del piede o dello stinco. levi, 2-39

, un bastone, ecc.) spezzato o deteriorato dall'uso o dal tempo;

.) spezzato o deteriorato dall'uso o dal tempo; spezzone, troncone,

del tronco spezzato di un'asta, o simili. borgese, 6-109: reggevo

. -ramo di una pianta potato o cresciuto stentatamente. barilli, 5-77

3. disus. persona monca di una o di entrambe le mani. genovesi

gliosa. 4. arto o parte di un arto (superiore o inferiore

arto o parte di un arto (superiore o inferiore) amputata, mozzata. -anche

vol. X Pag.770 - Da MONCHEZZA a MONCO (34 risultati)

, sf. letter. disus. condizione o menomazione di chi è monco.

. per estens. persona monca di una o di entrambe le mani. tommaseo

monchino ': l'uomo che da una o da due mani è stroppiato. p

. -chi). privo di una o di entrambe le mani, degli avambracci

di entrambe le mani, degli avambracci o delle braccia intere o, anche, di

, degli avambracci o delle braccia intere o, anche, di una o più

intere o, anche, di una o più falangi, per cause traumatiche, per

per cause traumatiche, per asportazione chirurgica o per malformazione congenita. -per estens.

. -per estens.: privo di uno o di entrambi gli arti inferiori o di

uno o di entrambi gli arti inferiori o di una parte di essi.

v-7: chi ha una figliuola attratta o monca la dà a dio. ò.

... e se saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti

. e se saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti della natura

se saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti della natura, tutti

1-3io: amo le tue canzoni, o vecchio organetto scordato / da un monco

cima tronco, / tutti gridare: o miserabil monco! gigli, 2-134: ogni

si buttavano a baciare il terreno sacro o i piedi dei passanti. bacchelli, 1-ii-433

con statue quasi vestite dai licheni, monche o acefale. -per estens.

. -per estens. privo totalmente o in parte dell * uso di un

uso di un arto per malformazione congenita o per lesioni; storpio, sciancato.

. 2. mutilato della mano o dell'avambraccio (un braccio) o

o dell'avambraccio (un braccio) o del piede (una gamba) o delle

) o del piede (una gamba) o delle dita (una mano).

3. per estens. privo o scarso di fronde e di rami;

e monco. -che è o appare incompiuto, non finito (una

talora delle volte che si rimangon zoppe o monche: posano da una banda e non

infinito, pendono spezzate dalla volta tenebrosa o s'innalzano monche come stalattiti.

. che manca di parti, di elementi o, anche, di prerogative e di

anche, di prerogative e di proprietà più o meno importanti, necessarie o peculiari;

proprietà più o meno importanti, necessarie o peculiari; carente, imperfetto, insufficiente

so se me lo debba chiamar ministerio o principato, sarebbe come monco della principal

della sorveglianza monca, della nessuna tutela o cautela, è responsabile il governo.

uomo ha bisogno di uscire in un modo o nell'altro dall'angoscia del proprio problema

, passo d'autore non intero nel tutto o in quel tanto che richiedesi all'uopo

vol. X Pag.771 - Da MONCONE a MONDA (29 risultati)

bella canzone. -mancante di una o più sillabe; zoppicante (un verso

carducci, iii-5-447: il verso è monco o almeno inarmonico: forse innanzi al '

la coscienza pubblica traviata da versioni monche o partigiane, perché la verità, la

, in modo oscuro, poco comprensibile o, anche, con reticenza (una

che risulta poco chiaro, poco comprensibile o, anche, eccessivamente stringato, laconico

; pronunciato non per intero, smozzicato o, anche, isolato da un contesto coerente

sul lago fosse stata un assassinio più o meno passionale. serra, i-135:

. -che non si è potuto o voluto attuare pienamente; fallito, mancato

vitalità, di entusiasmo, di sensibilità o, anche, di capacità; inaridito,

di capacità; inaridito, impoverito intellettualmente o spiritualmente (una persona, l'anima)

sm. ant. braccio mutilato della mano o dell'avambraccio; moncone, moncherino.

. - anche: arto (superiore o inferiore) amputato, mozzato.

ogni speranza ho monca. -cavare o levare di mano a un monco le bastonate

costrutto ipotetico): essere alquanto avaro o riluttante a pagare ciò che è dovuto

, cioè a dire: 'è tenace o avaro '... e noi pure

banca dei monchi: non pagare mai o molto poco e con grande riluttanza.

per cause traumatiche, per amputazione chirurgica o per malformazione congenita. -in partic.

: moncherino. -anche: arto o parte di arto asportato per lo più traumaticamente

moncone ': moncherino. di bambino o di giovane donna, suona meglio '

e correntemente si parla di moncone buono o moncone cattivo, in base alla presenza

moncone cattivo, in base alla presenza o no di determinate condizioni o caratteristiche,

alla presenza o no di determinate condizioni o caratteristiche, come la capacità di sopportare

di accrescimento negli organismi di bambini o di adolescenti). levi,

parte che resta di un oggetto spezzato o deteriorato dall'uso o dal tempo;

un oggetto spezzato o deteriorato dall'uso o dal tempo; spezzone, troncone,

nodi. -pedale d'albero tagliato o spezzato. -anche: ramo potato.

le traverse ». -figur. punto o momento in cui si è troncata un'

è diviso un paese per motivi politici o per eventi bellici. papini, 27-323

ero trasformato in una specie di rottame o moncone informe. -persona affranta,

vol. X Pag.772 - Da MONDABILE a MONDANITÀ (22 risultati)

(per dir così) come mondàbile o lavabile. = agg. verb

mondatura di frutti, di piante o di terreni. - in partic.:

e vana, ostentando un'eleganza raffinata o anche smaccata, vistosa, grossolana;

visitazion di vane e ben mondane, o balli nelle chiese o presso loro

mondane, o balli nelle chiese o presso loro, o vero merende, desinari

nelle chiese o presso loro, o vero merende, desinari e taverna della

'mondana '(sost.) o 'donna di mondo 'vale 'meretrice

senso tra le voci morte, giacché, o per influsso dell'antico valore o piuttosto

, o per influsso dell'antico valore o piuttosto per effetto del francese 'demi-mondaine

, secolare (in contrapposizione alle religiose o, anche, alla madonna).

un'accentuata tendenza ai piaceri del mondo o, comunque, il riconoscimento della vita

dell'alta società, degli ambienti esclusivi o socialmente elevati. piovene, 7-462:

mondana, di società. -anche: ostentare o assumere atteggiamenti, maniere, modi brillanti

, modi brillanti, eleganti, raffinati o, anche, ostentata- mente esibizionistici,

della francia, di taglia grossa o media, pregiati per la squisi

una specie di grossi colombi bianchi o neri e bianchi o grigi macchiati

di grossi colombi bianchi o neri e bianchi o grigi macchiati di bianco, che

e dalla conse guente estraneità o disinteresse per preoccu pazioni di

preoccu pazioni di carattere religioso o genericamente trascendente. aretino

portano un cuor duro, né punto acconcio o capace di ricevere la dottrina del cielo

gusti improntati a ostentazione di maniere raffinate o a eleganza estremamente ricercata e fatua

, ché basta uno stormire di fronde o un poco di cielo per richiamarvi a

vol. X Pag.773 - Da MONDANIZZAZIONE a MONDANO (11 risultati)

a celeste, divino, eterno, sovrannaturale o, anche, a spirituale, per

proprio, che riguarda la natura o l'esistenza umana, l'uomo, i

regolano 1'esistenza; che è connaturato o che deriva dalla condizione dell'uomo,

limitatezza, anche prescindendo da considerazioni religiose o trascendenti e dai rapporti con dio;

un interesse profano, un atteggiamento legato o improntato ai valori temporali, terreni,

ai valori temporali, terreni, materiali o anche, talvolta, a leggerezza e

lettere sacre. -che si sconta o che è inflitto nella vita terrena (

possesso e dal godimento di beni materiali o, comunque, dall'appaga- mento di

. 3. rivolto, indirizzato esclusivamente o prevalentemente alla soddisfazione dei sensi,

anno, / che io non t'o vista andare / a oldire predicare.

che deriva da considerazioni esclusivamente materiali o venali. filippo da siena, lxvi

vol. X Pag.774 - Da MONDANO a MONDANO (26 risultati)

se finse quella troppa umiltà per vanagloria o per aver meglio o per altro fine

umiltà per vanagloria o per aver meglio o per altro fine mondano, non gli riuscì

vissuta nell'eremo. 4. interessato o dedito totalmente o prevalentemente alle attività,

. 4. interessato o dedito totalmente o prevalentemente alle attività, agli interessi,

alla soddisfazione dei sensi, ai godimenti o, anche, agli affetti, ai.

più una vita frivola e dissipata, o, anche, dissoluta, corrotta.

è cieco chi non vede, / o sommo padre, i tuo'mondan pastori

/ tal che non curan tua grazia o merzede. ser giovanni, 3-315:

in paese. onde certi mondani, punti o stizziti delle sue critiche, un bel

fuori una caricatura. -femmina o dama mondana: meretrice, prostituta (

e più dame mondane, / se paladini o verun de brigata / avesser voglia de

della vita non fondata su presupposti religiosi o, anche, svincolata dall'influenza ecclesiastica

estens.: che è alieno da slanci o entusiasmi ideali, che si ispira concretamente

spensierata, gaudente, in quanto frequenta o appartiene agli ambienti più esclusivi delle classi

ciò che poteva essere una vostra parola o un semplice gesto pel giovane selvaggio che

. 6. che è ispirato o si adegua a dettami o è imposto

che è ispirato o si adegua a dettami o è imposto dalle consuetudini o dalle esigenze

a dettami o è imposto dalle consuetudini o dalle esigenze degli ambienti sociali elevati,

mondana. -frequentato da una clientela o da una cerchia di persone facoltose,

per trecento pagine. -che tratta o descrive la vita brillante, le consuetudini

, le novità della moda che riguardano o interessano gli ambienti dell'alta società (

preso per buono. -che riflette o si adegua al gusto esteriore, superficiale

rivolto alla considerazione e allo studio o ispirato a una concezione della realtà terrena

prescinde da preoccupazioni e da considerazioni metafisiche o trascendenti (una filosofia, un sistema

e alla storia, la mistica cristiana o neoplatonica che sia. -che si

dello spirito in due classi, mondane o storiche e sopramon dane;

vol. X Pag.775 - Da MONDANO a MONDANO (19 risultati)

nel mondo, libero da vincoli monastici o sacerdotali (e si contrappone a religioso

-che è proprio, che riguarda o che si esercita nella società civile (

per lo più in contrapposizione ad astratto o a metafisico) ', reale, concreto

-rappresentato sensibilmente (un concetto astratto o una realtà spirituale). chiose sopra

moderno. 12. che vive o è vissuto sulla terra (e può

terra (e può avere valore enfatico o pleonastico); vivente. - gente

al peccato, in contrapposizione alla divinità o, anche, ai defunti).

ad alcun signore mondano, il quale o non può o non vuole mendarli pur

signore mondano, il quale o non può o non vuole mendarli pur il cavallo,

14. che è proprio, che riguarda o che costituisce il globo terrestre.

; / e se dal dritto più o men lontano / fosse t partire, assai

alate che sovrasta al globo mondano, o sia al mondo della natura, è la

impero mondano. -che ha valore o corso in questo mondo; costituito da

in questo mondo; costituito da denaro o valutabile in denaro. cavalca, 20-22

, 439: simonia si commette in dare o ricevere per premio mondano benefizi ecclesiastici,

mondano benefizi ecclesiastici, ordini sacri o qualsivoglia bene spirituale. -diffuso,

altro si baratta giusta quella loro tassazione o valuta ch'è loro destinata. battista

si manifesta, si compie sulla terra o in tutto il mondo. -anche: di

noi viviamo secondo che ricerca il corso o vero ordine di questa machina mondana.

vol. X Pag.776 - Da MONDANO a MONDARE (25 risultati)

mondano, col fine del quale credevano o che il mondo fusse per finirsi o per

credevano o che il mondo fusse per finirsi o per rinovarsi tutto. f. m

che si riferisce a un corpo celeste o a un sistema planetario o astrale.

corpo celeste o a un sistema planetario o astrale. galileo, 3-1-401: chi

: chi comanda abbia la medesima volontà o, a parlar più mondano e più vero

la signora giubilante per un tappeto persiano o un mondarape automatico. = comp

, anche móndo). ripulire la frutta o gli ortaggi liberandoli dalle parti dure,

parti dure, non commestibili, sgradevoli o guaste, dalla buccia, dal guscio

con un coltello, con un raschiatoio o, anche, con le mani;

-togliere, eliminare da un frutto o da un ortaggio la buccia o le

frutto o da un ortaggio la buccia o le parti non commestibili o non utilizzabili

la buccia o le parti non commestibili o non utilizzabili. carletti, 11:

da una vivanda le parti non commestibili o non gradite; sventrare e ripulire animali

vitella e lavalo con l'acqua fredda o con la calda, radendolo e mondandolo

. 2. spogliare un tronco o un ramo delle foglie; privarlo dei

. - anche: ridurre un tronco o un ramo nelle dimensioni volute.

-asportare la corteccia di una pianta o le parti legnose di un fusto.

fiore, uno stelo dalle parti secche o superflue, tagliandone o strappandone i rami

dalle parti secche o superflue, tagliandone o strappandone i rami, i germogli,

, i germogli, i polloni improduttivi o anche le foglie secche e le spine

, 594: cauta i tuoi gambi [o rosa] ella mondava. mesta /

, ecc. -eliminare da una pianta o da un fiore le parti secche o

o da un fiore le parti secche o superflue. c. f. gadda

partic.: spazzare (un luogo o un ambiente); riordinare, riassettare

, or nolla vi portarebbe così lercia, o fa- rebbelo assapere al padre che la

vol. X Pag.777 - Da MONDARE a MONDARE (16 risultati)

-con riferimento all'azione degli agenti atmosferici o all'erosione naturale. -anche assol.

-detergere, lavare (il corpo o una sua parte). m

bagni... troverete quanto a mondare o sanare o rinvigorire il corpo. guerrini

. troverete quanto a mondare o sanare o rinvigorire il corpo. guerrini, 2-405:

,... offerse due colombi o dua tortore. nannini [epistole],

scacciati. -risanare, far guarire o far rimarginare con le proprie facoltà terapeutiche

monda / l'erbe pur al tornar succide o ronca. oliva, i-1-417: non

adatto alla coltivazione, sgomberandolo da pietre o da radici; bonificare. g

nel circonda e chiude / con pali o giro di profonda fossa. -ripulire dell'

. separare, con l'uso di crivelli o ventilabri, il frumento dalla pula,

.. è la maniera di mondare o sgusciare il riso. deledda, iv-241:

grano nel granaio. -separare semi o frutti raccolti, per lo più manualmente

lo più manualmente, da altri guasti o da corpi estranei. lastri,

dal fiocco di seta i corpi estranei o le parti di qualità inferiore. 8

inferiore. 8. figur. emendare o riscattare da corruzione morale, da errori

, da vizi, da passioni eccessive o colpevoli, da difetti; liberare da

vol. X Pag.778 - Da MONDARELLA a MONDATO (26 risultati)

non si monda. pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio

pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio, / illumina il

dante, purg., 16-31: o creatura che ti mondi / per tornar

mi secondi. buti, 2-370: 'o creatura che ti mondi ': cioè

allontanare da sé, con la penitenza, o da altri, con il perdono,

perdono, la macchia di un peccato o di una colpa, ottenendo o concedendo

peccato o di una colpa, ottenendo o concedendo la remissione della pena; espiare

, defraudare. iacopone, 1-57-168: o mondo emmodo, / che de onne

rendere pura, priva di contaminazione dialettali o straniere una lingua; perfezionarla, affinarla

di moltissime voci e maniere di dire o come troppo ardite o come rancide o come

maniere di dire o come troppo ardite o come rancide o come malgraziose o di

dire o come troppo ardite o come rancide o come malgraziose o di tristo suono.

ardite o come rancide o come malgraziose o di tristo suono. -intr.

-mondare un aglio: prendersi una botta o una sberla. mescolino, 7:

allegri, 112: non vi scandalezzate, o là, ch'i'non favello a

con mano. -non mondare nespole o mele: non essere da meno,

arrise, / non mondò mica nespole o baccelli: / fa il diavolo e peggio

idem, 10-116: turno non monda nespole o lupini: / n'averà più di

nei campi di frumento nel mese di aprile o maggio. p. petrocchi

una seconda volta il grano nell'aprile o nel maggio per mondarlo dell'erbacce.

spi golando a le piagge o levan di guazzo sotto al sol

di liberare il corpo da sostanze nocive o di eliminarne gli umori superflui;

del torsolo, dei semi, delle foglie o degli steli duri (un frutto,

esclusione dei gambi, degli steli, o degli organi accessori (una droga,

(in partic., dalla lebbra o dalla peste). - anche sostant

; esente da errori, da difetti o imperfezioni; riconosciuto innocente. -in partic

vol. X Pag.779 - Da MONDATOIO a MONDEZZA (19 risultati)

peccato originale. iacopone, 1-32-18: o vergen piu ca femena, / santa

: che sceglie e seleziona un prodotto o un raccolto, eliminando le parti non

frumento; addetto alla monda del riso o al mondatoio delle olive. crescertzi

2. figur. che purifica o che ha la proprietà di purificare,

in partic. dei pomo- dori) o della frutta. 4. tess.

ant. mundatura), sf. scelta o selezione di un prodotto con l'eliminazione

pulitura di un frutto. -anche: residuo o rifiuto ricavato dall'operazione di pulitura;

ricavato dall'operazione di pulitura; scorza o buccia asportata da un frutto, da un

, separati dal frumento con la vagliatura o la cri veli atura. soderini

(con riferimento al processo di separazione o di raffinazione di un minerale pregiato)

i buoni metalli. -terriccio o fango derivato dallo spurgo di fossi o

o fango derivato dallo spurgo di fossi o canali. officiali ai fiumi e strade

mondatura. -eliminazione dei rami o dei polloni superflui di una pianta;

che è superfluo, inutile, dannoso o sgradevole. -anche: operazione o insieme

dannoso o sgradevole. -anche: operazione o insieme delle operazioni che si compiono per

-asportazione delle sostanze purulente da una ferita o da una piaga, per favorirne la cicatrizzazione

pangrattato e uova, cotta nel burro o fritta. - anche al figur.

almóndiga '(= albóndiga) o 'almondiguilla ', polpettina.

(per dir così) come mondabile o lavabile. segneri, iii-1-217: non

vol. X Pag.780 - Da MONDEZZA a MONDIALE (25 risultati)

è puro, privo di sostanze eterogenee o di elementi estranei. d. battoli

-in partic.: assenza di corpi estranei o di semi di altre piante in un

contaminato da azioni peccaminose, da pensieri o desideri disonesti; innocenza, illibatezza,

gaulle. 2. azione, parola o discorso sconcio, osceno. moravia,

oscurato tutte le altre donne dei quartieri, o per dirla con le sue stesse parole

sm. luogo in cui sono ammassate o gettate le immondizie in grande quantità;

, x-5-450: dove voi lascio, o prime / bestie di cirra, che v'

3. figur. insieme di idee o di concetti errati, spregevoli, o

o di concetti errati, spregevoli, o di parole turpi e di discorsi immorali

vocabolario è altro che difetto di parole o sbaglio di testi; come altro è

con la serva con una cesta in mano o in collo come i mondezzari. moravia

fatto un mondezzaio! -gettare qualcuno o qualcosa nel o al mondezzaio: disfarsene

! -gettare qualcuno o qualcosa nel o al mondezzaio: disfarsene con disprezzo o

o al mondezzaio: disfarsene con disprezzo o, anche, in modo oltraggioso,

iii-23-187: altri getterebbe al mondezzaio, o torce gli occhi con disgusto pur dai titoli

la quale ora lo sfama dovrà cessare, o sazia getterà per le finestre nel

nettezza. -al figur.: azione o comportamento improntato a purezza d'animo.

venne enoc. 2. rimasuglio o rifiuto derivato dalla mondatura di ortaggi o

o rifiuto derivato dalla mondatura di ortaggi o di altri vegetali. dino da firenze

, la natura e i suoi fenomeni o, anche, il complesso, sapiente-

, di tutto ciò che vi esiste o che vi appartiene, che lo costituisce,

, quando non più scalderà il fuoco o la machina mundiale sarà guasta e in nulla

-per estens.: costituito da diversi pianeti o corpi celesti; planetario. mamiani

che si riferisce, che è proprio o che e rivolto altumanità intera, alla

di tutti gli uomini; che deriva o che è prodotto da tutte le civiltà

vol. X Pag.781 - Da MONDIALISMO a MONDIFICATIVO (30 risultati)

mondiale... si e no due o tre fatti galleggiano, di licheni ho

globo terrestre (un fatto politico, sociale o economico). gioberti, 9-ii-329

abazia delle tre fontane. -diffuso o noto in tutto il mondo. palazzeschi

». 4. che esprime o che racchiude in sé un significato assoluto

che racchiude in sé un significato assoluto o valori universali, validi per ogni civiltà

: il voltaire è uno dei quattro o cinque grandi prosatori mondiali. 5

6. sport. campionato mondiale o campionati mondiali (anche solo mondiale,

(anche solo mondiale, sm., o mondiali, sm. plur.)

del mondo. -primato mondiale: misura o tempo ottenuto in una gara ufficiale che

di nuoto, ecc. - misura o tempo mondiale: misura o tempo, ottenuti

- misura o tempo mondiale: misura o tempo, ottenuti in una determinata gara

tendenza a investire tutto'il mondo (o la maggior parte dei paesi) dei

mondo (per indicare una straordinaria diffusione o rinomanza). marinetti, iii-145:

organo i sedimenti nocivi e le suppurazioni o ne favorisce l'espulsione. - anche

letter. separare una sostanza da impurità o da elementi eterogenei che vi siano mischiati

ha la cina una sua propria gomma o vernice che chiamano cié, la quale o

o vernice che chiamano cié, la quale o lagrima da se stessa o scola giù

la quale o lagrima da se stessa o scola giù dalle intaccature che si fanno

depurare il sangue, disinfettare un organo o una parte del corpo, eliminando,

con apposite medicine, le sostanze nocive o le secrezioni corrotte presenti nell'organismo per

-avere la proprietà di depurare il sangue o di purgare un organo eliminando le sostanze

purgare un organo eliminando le sostanze nocive o le secrezioni corrotte presenti nell'organismo.

poscia mondifica la piaga con unguento isis o damasceno. a. cocchi, 4-2-50

illuminati. 5. purificare ritualmente o avere la virtù di purificare l'anima

per lo più con una cerimonia appropriata o con un lavacro simbolico. domestichi,

stufa, se di commercio carnale, o con acqua, se d'altra sorte

pronom. lasciare colare linfe, gomme o resine (una pianta). crescenzi

... si ficca un aguto o si pertugia in alquanti luoghi, acciocché 'l

. ant. che ha la proprietà o che ha per fine di liberare l'

umori corrotti, di favorirne l'espulsione o, anche, di curare e di

vol. X Pag.782 - Da MONDIFICATO a MONDIGLIA (25 risultati)

-sm. medicamento atto a purgare o a depurare l'organismo. m

. 2. figur. che elimina o ha la proprietà di eliminare l'impurità

e nocivi che vi si possono produrre o accumulare. pietro ispano volgar.

scorie e le impurità da una sostanza o da un prodotto, in partic.

3. figur. purificazione spirituale o morale. fra cherubino, 3-96:

sf. parte inservibile, non commestibile o scadente, eliminata con la mondatura o

o scadente, eliminata con la mondatura o con la cernita da un prodotto, e

, e in partic. da frutta o da ortaggi; residuo, avanzo.

: insieme di sottoprodotti vegetali variamente utilizzati o gettati come rifiuti. balducci

della gabella di siena, 65: verzino o mondiglia libra 1, soldi x,

non vi si trovava nulla se non ossa o mondiglie. landino [plinio],

/ e ve ne ruban libbre sei o sette. -in senso generico: spazzatura

eterogena di corpi estranei (chicchi rotti o malformati, semi di piante infestanti,

di piante infestanti, frammenti di paglia o, anche, terriccio, pietruzze,

quello che, del grano, pepe o d'altra cosa che si crivelli, rimane

si dà loro [ai pavoncini] orzo o mondiglia di grano continuamente. f.

scopo fraudolento, la percentuale di argento o di oro fino, quindi il valore

alfieri, iii-1-230: colla moneta di argento o di rame, moltiplicata oltre modo,

.) gettato dal mare sulla spiaggia o trasportato dalla corrente di un corso d'

. tutto ciò che è di scarso valore o interesse (e può essere vantaggiosamente

interesse (e può essere vantaggiosamente trascurato o espunto); errore, falsità, sproposito

in un'affermazione, in uno scritto o in una teoria; parte caduca o

o in una teoria; parte caduca o superata di un sistema, di una

le vonno male. 6. manchevolezza o imperfezionechediminui- sce e offusca il valore di

mescolamento di mondiglia d'alcuna leggiere imperfezione o difetto che le abbassi di lega e le

vol. X Pag.783 - Da MONDINA a MONDO (18 risultati)

. pascoli, 216: più dolce o bimba, mi sentii: più manso

lini, 344: le misure capite sono o di grani o di licori. per

: le misure capite sono o di grani o di licori. per quello di grani

nell'abbigli arsi, nell'acconci arsi o, anche, nel comportamento, per

dolcezze del sesso, parevano in furie o mostri trasformate. guerrazzi, 9-i-213

-in senso concreto: acconciatura, abbigliamento o cosmetico usato per la cura della persona

volgar., i-219: ungersi con olio o con altre unzioni... o

o con altre unzioni... o pulire il corpo con altre mundizie sei

è contaminato da azioni, da pensieri o da desideri peccaminosi e disonesti o,

pensieri o da desideri peccaminosi e disonesti o, anche, di chi non è

lacrima che dà prima mundicia a sé. o, ella piace molto a dio la

4-72: be nedetta sia [o vergine maria] la virginità e mundicia

mondizia. -per estens. condizione o caratteristica di una religione che non devia

raffinatezza formale (di un componimento poetico o letterario). refrigerio, xxxviii-101:

per galla, e se tenesse terra o mondizia, se ne farebbe tara.

ancora per quella si cavavano le mondizie o brutture. cantini, 1-9-145: a

1-9-145: a nessuno sia lecito scaricare o fare scaricare e porre in dette strade

untume, di sudiciume, di macchie o di rifiuti e di residui estranei;

vol. X Pag.784 - Da MONDO a MONDO (15 risultati)

cura nella pulizia e nell'igiene personale o grande accuratezza, non disgiunta da una

(in partic. da malattie infettive o ripugnanti). -anche: che si

mondo il leproso, così il vescovo o il prete non lega li innocenti né

ne prese mondi e sereni. -purgato o depurato dagli umori superflui0 nocivi (l'organismo

cun le medicine. -privo di sostanze o di materia purulenta. dolce, xxvi-1-367

. 4. mondato della buccia o delle parti non commestibili (un frutto

di un cereale); privato della paglia o anche delle glume aderenti (un cereale

e gittandolo, e ricuprire col sarchiellino o rastrellino. alamanni, 5-2-98: prenda

. finalmente l'orzo mondo. -libero o ripulito delle impurità dei semi estranei con

pascoli, 135: tutti spargesti [o castagno] i cardi irti e le

. / nudo con le monde / rame o gigante. -liscio, biancheggiante,

zucche monde. -sgombro di cespugli o di piante infestanti (un terreno,

monda, forse basterà un'aratura o due. ariosto, 23-135: quel ch'

i siti, / qual d'oro o perle, rubin vaghi e tondi, /

. che non contiene in sospensione impurità o sostanze minerali (un liquido); limpido

vol. X Pag.785 - Da MONDO a MONDO (20 risultati)

te si ritempra e si feconda, o acqua monda! -vino mondo:

, 13-7: giacinti ivi io non vidi o crisopassi, / né pur un vetro

/ né pur un vetro mondo: o che pietade! -sgombro da nuvole

l'aspiciente à riguardato nel corpo bianco o mondo, sopra del quale nascerà la

; libero da vizi, da errori o da colpe o, anche, da

da vizi, da errori o da colpe o, anche, da preoccupazioni o da

colpe o, anche, da preoccupazioni o da interessi terreni; che non ha

la penitenza. -in partic.: redento o esente dal peccato originale (con riferimento

anima monda / sentesi, sì che surga o che si mova / per salir sù

-in relazione con un compì, di privazione o di separazione. cavalca, 9-194

quelle cose dell'amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente:

dell'amore che di solito o si tacciono o si velano ipocritamente: mondi sia dal

d'animo, innocenza, illibatezza (o ne deriva); moralmente degno e

notturno continuò. ogni sua nota, o non prima formata di suono che spenta

prima formata di suono che spenta, o prolungata in una vibrazione sommessa da un

della correttezza e della purezza della lingua o dello stile (un autore).

schifo poeta, non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'usarla.

, non so chi debba o peritarsi o sdegnarsi d'usarla. -che denota

, non priva di raffinatezza letteraria (o ne deriva). carducci, iii-12-318

trovare, volere, piacere i bocconi o le pere, le pesche, l'uovo

vol. X Pag.786 - Da MONDO a MONDO (17 risultati)

mondo: ottenere o desiderare vantaggi, profitti e comodità senza

comodità senza impegnarsi e senza alcuna fatica o pericolo. fra giordano, 3-152

ce ne truovo. pulci, 18-182: o forche sventurate, / ecco che boccon

, / ecco che boccon ghiotto, o pesca monda! / non vi rincresca

senza pugnersi, perciocché il durar fatica o d'animo o di corpo non è

perciocché il durar fatica o d'animo o di corpo non è molto sano.

risultato dell'opera demiurgica di una divinità o di un principio ordinatore (il

mondo posta. guittone, xxxii-146: o che mert'ho, bel sire, /

tal circonferenza sia poi quella del mondo, o concentrica a quella, sì che il

filosofia che è la sua storia, o la sua storia che è la sua filosofia

: se tu fai tali miracoli, o natura, sei dunque una creatura vivente

capace di sconvolgere l'ordine cosmico instaurandone o no uno nuovo (v. anche fine1

iii-14-300: il 'mondo creato ', o come piaceva all'autore, il poema

astro. -in partic.: pianeta o sistema planetario. bruno, 3-398:

nel mostrare come nei princìpi di democrito o nei mondi di giordano bruno egli trovasse la

la sede naturale della vita umana o, in determinati periodi storici, per le

espressione di questo mondo ha valore indeterminato o pleonastico). elegia giudeo-italiana, xxxv-1-37

vol. X Pag.787 - Da MONDO a MONDO (12 risultati)

tu mi scrivi quando, io mando o vengo a prenderti alla stazione e ti

, territorio, regione, paese più o meno vasto (per lo più con

(per lo più con un agg. o con una determinazione atta a dare un'

i-4-99: né rallentate le catene o scosse, / ma straccati per selve e

i nostri tesori per le mondora strane o nimiche? serdonati, 9-170: questa regione

. — per anton. mondo antico o vecchio, nostro mondo: comprende l'

rano presso al mondo quasi per uno migliaio o due o per ispazio d'una dieta

al mondo quasi per uno migliaio o due o per ispazio d'una dieta, [

superficie terrestre interessata da determinati fenomeni naturali o meteorologici. — in partic.:

partic.: l'emisfero illuminato dal sole o oscurato dalla notte. compiuta donzella

dell'organismo più vasto a cui appartiene o, anche, dell'intera umanità (e

un centro morale di altri uomini più o meno ampio. non parlo solo delle

vol. X Pag.788 - Da MONDO a MONDO (14 risultati)

parte considerevole dell'u- manità; categoria o gruppo di persone per lo più indeterminato

carducci, iii3- 125: non sangue o teste, io voglio, in conclusione /

di quei pochi de spoti o eroi, gli altri o eran comparse o

spoti o eroi, gli altri o eran comparse o spettatori. oggi

o eroi, gli altri o eran comparse o spettatori. oggi no. tutto

uomini civili, che noi chiamiamo società o mondo, non si trova mai considerata,

-per estens. modo di vivere o ambiente mondano, caratterizzato da gusti eleganti

consuetudini e comportamenti spensierati, gaudenti o, anche, frivoli, superficiali, propri

sociali). -anche: che conduce o ama condurre una vita brillante, spensierata

avrebbe segnalata una menda nel suo abito o nella spartitura della sua zazzera. d'

cui si vive e si opera abitualmente o con le quali si intrattengono relazioni culturali

parte noi ragazzi. — luogo o ambiente in cui una persona o una

— luogo o ambiente in cui una persona o una comunità vive abitualmente; insieme

immane. palazzeschi, i-9: giuoca o nel parco e nel giardino meraviglioso del

vol. X Pag.789 - Da MONDO a MONDO (13 risultati)

cattive. -in che mondo vivi o vivete?: come domanda retorica per

ignoranza, l'inesperienza, l'indifferenza o il disinteresse dell'interlocutore. bernari,

particolare e determinata in cui si trova o a cui si riferisce una persona (

cotesto mondo, da che la disgrazia o la cattiva elezion mia mi trasecolò ne

ecc. -in senso generico: ambiente o classe sociale. d. bartoli,

, dei letterati ', ecc. o più semplicemente gli 'artisti ', i

per atteggiamenti improntati a raffinatezza, eleganza o a esibizionismo e stravaganza, a frivolezza

poeta a commettergliene tuttavia per qualche officio o complimento galante. l. gualdo,

n. 9. 14. cultura o civiltà determinata storicamente, politicamente, geograficamente

civiltà determinata storicamente, politicamente, geograficamente o etnicamente, e considerata nelle strutture sociali

l'insieme delle persone che rappresentano o esprimono una cultura, una civiltà, un

mondo: complesso dei paesi sotto- sviluppati o in via di sviluppo dell'africa,

questo mondo, talvolta con uso pleonastico o scherz.). -anche: la durata

vol. X Pag.790 - Da MONDO a MONDO (12 risultati)

rinasci. g. gozzi, 465: o divina minerva,... col

dice: « arrivederci, in questo mondo o nell'altro ». -in

offre, nei suoi problemi, nelle necessità o, anche, come oggetto di conoscenza

. -ant. modo di essere o di comportarsi determinato, che rivela il

defunti come castigo, come espiazione temporanea o come premio eterno. - mondo amaro

. idem, inf., 19-n: o somma sapienza, quanta è l'arte

reco, / dimmi se romagnuoli han pace o guerra. idem, inf, 30-59

guerra. idem, inf, 30-59: o voi che sanz'alcuna pena siete,

povertate /... dove [o chiesa] hai posto spene? / ne

— altro mondo, mondo di là o dell'aldilà: dimora assegnata alle anime

garzoni, 7-397: anticamente i servi o schiavi, presso a gli ateniesi, si

d. bartoli, 1-1-46: le caracche o navi regie dello stuolo dell'india sono

vol. X Pag.791 - Da MONDO a MONDO (24 risultati)

20. totalità di un campo di indagine o di attività; ambito proprio di una

: possono dividersi tutti gli enti creati o increati... in tre mondi,

, può chiamarsi il 'mondo materiale'o il 'mondo fisico'; il sistema intero

può chiamarsi il 'mondo intellettuale 'o il 'mondo morale '. lambruschini,

croce, i-3-242: nel mondo della percezione o della storia nessun elemento poetico può persistere

progresso si risolve nel nesso delle esistenze o nel mondo dei fenomeni. bonghi 1-191

cui la realtà si presenta alla mente o alla fantasia, o viene colta o concepita

presenta alla mente o alla fantasia, o viene colta o concepita da una persona

mente o alla fantasia, o viene colta o concepita da una persona, o è

colta o concepita da una persona, o è espressa e trasfigurata da un artista

fonda- mentale di un'opera d'arte o il centro d'ispirazione di un artista

e evidente che due opere d'arte o di poesia sono due mondi, ciascuno in

irreale di vita, rappresentata nella fantasia o nel sogno. leopardi, 22-23:

. bot. mughetto del giappone. o. targioni tozzetti, ii-286: 'mondo

con balzi successivi, una serie di sette o dodici riquadri tracciati sul terreno, sospingendo

tracciati sul terreno, sospingendo un sasso o una piastrella, senza toccare le linee

. giusto def conti, i-62: o mondo, o voglia ardita, onde

def conti, i-62: o mondo, o voglia ardita, onde mi dole.

e che diavol hai questa sera, o lucerna, che, né per accrescerti l'

-faccia il mondo: per esprimere indifferenza o rassegnazione a qualsiasi evento. gelli,

severo rimprovero con minacce di gravi castighi o gravi timori e preoccupazioni. cantoni

n. ii. -possa il mondo o no: in qualunque modo, a

, 30-32: vuole, possa il mondo o no, ch'e'fosse piuttosto una

vuol ottenere qualcosa a qualsiasi costo, o per

vol. X Pag.792 - Da MONDO a MONDO (15 risultati)

2. -al mondo: sulla terra o nell'universo. - anche: durante

metis- sano. -con valore rafforzativo o pleonastico. dante, vita nuova,

mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'

, partirsi, passare dal mondo (o di questo mondo): morire.

starà così tanto che muoia suo padre o giovangualberto, ché, a ragione di

comparire armato. -avere mondo o del mondo: essere socievole e amabile

- donde si viene, di donde, o betta? -d'allogare una camera a

volgere il mondo sottosopra: provocare sconvolgimenti o catastrofi. guido da pisa [

guido da pisa [tommaseo]: o fortuna, non volere confondere il mondo

gli uomini] fossero felici per necessità; o non potendo far questo, ti si

diede al mondo un'opera di natura o d'arte simile alla fortuna di dionisio

con uso attributivo): che è o appare fuori della norma, straordinario,

fuori della norma, straordinario, insolito o incredibile; assurdo, privo di logica;

logica; che suscita stupore e curiosità o disapprovazione e indignazione. b.

segno: gente che sputa i denti o dura una pena dell'altro mondo a rimettersi

vol. X Pag.793 - Da MONDO a MONDO (22 risultati)

mondo: da un paese lontanissimo (o anche fantastico). aretino, 20-95

una vita molto ritirata; non avere pratica o esperienza della vita; non sapere nulla

esperienza della vita; non sapere nulla o non curarsi di ciò che accade.

persona che non si cura delle faccende o delle meschinità del viver umano. boine

uno stato confusionale, fuori di sé o svenuto. cicognani, 9-28: allora

del mondo. -essere fuori mano o diffìcile da raggiungere (un luogo)

per mostrarsi pienamente soddisfatto del proprio stato o fiero dei propri successi. crusca [

— essere per il mondo-, trovarsi o trattenersi lontano da casa, essere in

de tesser loro. — essere o rimanere solo al mondo: perdere o

essere o rimanere solo al mondo: perdere o aver perso le persone care; non

— finché il mondo è (o sarà) mondo: per sempre,

correre, gire, rigirare il mondo o per il mondo-, andarsene per il mondo

a parte, / se versi, o petre, o suco d'erbe nove,

/ se versi, o petre, o suco d'erbe nove, / mi rendesser

mondora. -in capo al mondo o del mondo: v. capo,

si è trovato: non introdurre modifiche o variazioni. annotazioni sul decameron, 1

trarre dal mondo: provocare la morte o la scomparsa di qualcuno; sopprimere,

memoria tutti quelli ch'egli aveva cacciati o fatti cacciare dal mondo, dal primo

voluto mandare all'altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c'è voluto

-mettere al mondo qualcuno: procurargli notorietà o fama. crusca [s. v

novello insulto / mi vien da commissari o colli torti, / dirò: che serve

-non sapere in che mondo (o di che mondo) si sia:

vol. X Pag.794 - Da MONDO a MONDO (19 risultati)

mondo addosso 'significa esser alcuno impensierito o abbattuto per molestia d'animo, per

mondo: prodursi un tremendo frastuono (o, anche, un'immane catastrofe).

; nessuno continua la satira me- nippea o i libelli della lega; in una parola

e simili. -alleviare la sofferenza o la prostrazione di una persona.

vale sollevare alcuno dallo stato di miseria o di avvilimento o dall'abbattimento d'animo

dallo stato di miseria o di avvilimento o dall'abbattimento d'animo in cui era.

-sapere che cosa è il mondo o il suo mondo: avere esperienza e

-sparire, scomparire, disparire dalla scena o dalla faccia del mondo: morire,

mondi. -venire, uscire al mondo o nel mondo: nascere. latini,

: unga il suo schi don pur o il suo tegame / sin a l'orecchio

boschi. -essere prodotto per ibridazione o per mutazione (una varietà botanica)

questo nuovo agrume. -essere istituito o fondato. giordani, i-1-235: alla

grande 'dice chi spera trovare altrove o fortuna o riposo, e dicesi a

'dice chi spera trovare altrove o fortuna o riposo, e dicesi a chi rinchiude

280: il mondo è dei solleciti (o degli impronti). ibidem, 336

: per esprimere, con rammarico più o meno velato, non disgiunto da un

dell'andamento negativo delle vicende umane o del comportamento biasimevole dell'umanità.

-il mondo è di chi se lo prende o se lo piglia: per avere fortuna

umano, nonostante le diverse civiltà, o anche per affermare l'adattabilità a vivere

vol. X Pag.795 - Da MONDOBOIA a MONELLEGGIARE (17 risultati)

. energica espressione di impazienza, stizza o rabbia, usata anche come intercalare.

diversi continenti, per mezzo di uno o più satelliti artificiali funzionanti come ripetitori.

legge i beni dotali, nella loro totalità o in parte, per poterne liberamente disporre

, a seconda che la donna fosse nubile o sposata, era rispettivamente il padre o

o sposata, era rispettivamente il padre o il marito o, in loro mancanza

era rispettivamente il padre o il marito o, in loro mancanza, un consanguineo

loro mancanza, un consanguineo dell'uno o dell'altro o, in mancanza di parenti

un consanguineo dell'uno o dell'altro o, in mancanza di parenti, il

cioè, il padre rispetto alle figlie, o il fratello per conto delle sorelle,

assistesse nel compimento di atti giuridici, o con cui autorizzava direttamente la donna a

. mondume, sm. residuo o scarto della macinazione dei cereali; crusca

pone, / ch'io t'o detto pur mone, / colà dov'egli

. che è proprio, si riferisce o appartiene al principato di monaco; che

, per indicare una bambina alquanto birichina o una giovane donna (e la ragazza

vi fa sparire sotto gli occhi nove o dieci mesi. de roberto, 1-55:

-peggior. (anche con signif. attenuato o affettuoso). monellùccia. bacchetti

impertinente (e anche un poco sventato o irresponsabile); compiere monellerie.

vol. X Pag.796 - Da MONELLERIA a MONELLO (5 risultati)

. scritto, opera letteraria di tono o contenuto scherzoso, burlesco, frivolo.

monellescaménte, aw. con l'atteggiamento o con i modi tipici dei monelli; in

ospitato nel riformatorio detto la quarconia o quarquonia. tommaseo [s. v

. monèllo2, sm. ragazzo o adolescente, per 10 più di ceto

le cui birichinate non gravi trovano indulgenza o ammirazione compiaciuta (con una connotazione