4. che maneggia un attrezzo o un'arma; che manovra un dispositivo
e menatore. -che è guida o mezzo per raggiungere determinate condizioni spirituali.
, fàtelo, e di poi infra otto o 15 dì e io farò la menerà
= voce dotta, lat. monaulos o monaulus (plinio), dal
. = comp. da men [o] e che4 (v.).
gadda, 15-92: il marito mencio, o lo infidele, le dà libero ogni
al femminile ludibrio un che di mencio o barzotto. -di animali. tozzi
che non è giunto a completa maturazione o che si è guastato durante la maturazione
il frutto, quello che sia venuto mencio o vizzo al dispregio della circostante natura.
lunghe attese, sotto il sole scottante o la pioggia agghiacciante, per ritrovarsi, alla
fine, un orologio da pochi denari o una borsa più mencia della mia.
6. figur. che è di poco o di nessun valore, di scarso interesse
giusti, 4-ii-681: imparate, imparate, o capi menci, / a volar basso
mènda1, sf. difetto, imperfezione morale o condizione di inferiorità, di limitatezza o
o condizione di inferiorità, di limitatezza o, anche, di negligenza in un'
, di negligenza in un'attività pratica o intellettuale; vizio; mancanza, fallo
offende la morale, i precetti religiosi o che viola le leggi o le
religiosi o che viola le leggi o le norme del comportamento sociale (o comunque
o le norme del comportamento sociale (o comunque dannosa, biasimevole); colpa
. 2. imperfezione, sostanziale o formale, che si riscontra in un
un oggetto, in un'opera d'arte o dell'ingegno o in un prodotto dell'
un'opera d'arte o dell'ingegno o in un prodotto dell'industria o dell'
dell'ingegno o in un prodotto dell'industria o dell'artigianato; inesattezza, svista;
d'una universal litura che di mutazione o correzione alcuna. n. franco,
. algarotti, 1-ix-268: scrittore, o tu che d'ogni menda ischietto /
avrebbe segnalata una menda nel suo abito o nella spartitura della sua zazzera. nieri
mano? 3. imperfezione, malformazione o menomazione che altera la bellezza, l'
che altera la bellezza, l'integrità o, anche, l'efficienza fisica di
alle pandette, apporrebbe al sale 'o 'al sole, darìa menda a'ducati
che la vecchiaia. -senza menda o mende (con valore attributivo):
menda et engano. brocardo, 16: o delizie d'amor, lustro e bel
riparazione di un torto, di un'offesa o di una colpa. bacciarone da
sia costretto per lo executore a restituzione o vero menda d'esse. g
aveva avuto la cavalcatura uccisa, catturata o gravemente menomata in una battaglia.
, i-50: non possino scrivere cavallo o vero ronzino, che sia di meno
e vedere s'io qui venni mendace o narro sincere novelle? saba, 301
mendace / non sai s'io sono, o veritiero. parte / di me ti
quando nella scrittura si trovasse alcun mancamento o bugia, io sarei sempre il mendace
. che non ha fondato il proprio lavoro o le proprie ricerche su una documentazione attendibile
della realtà (un'espressione del pensiero o dell'arte). bruni, 364
/ che non so s'è mendace o pur fedele. ferd. martini, 5-48
mendàcia, sf. ant. abitudine o tendenza alla menzogna, alla falsità,
alla verità; ciò che si dice o si fa per nascondere o travisare
dice o si fa per nascondere o travisare la verità; menzogna, bugia,
questi tre modi la bugia: o con le parole o col cuore o coll'
bugia: o con le parole o col cuore o coll'uno o coll'altro
o con le parole o col cuore o coll'uno o coll'altro. indi
le parole o col cuore o coll'uno o coll'altro. indi viene che l'
]: elli mi addi- mandano satisfazione o mendanza, li quali per ragione sono
temerità. -placare una persona offesa o danneggiata. cavalca, 20-394: madonne
. riparare, risarcire (un danno materiale o morale). tommaso di sasso
un peccatore ch'egli arà morto la pecora o l'asino 0 el bue o una
pecora o l'asino 0 el bue o una gallina del prossimo suo, e no
no lo assolverà se prima non rende o non menda quella così fatta cosa.
, in: se al patrone della nave o del navilio intervenirà alcuno caso di sventura
caso di sventura che lui perderà tutto o in parte di quello che con la nave
in parte di quello che con la nave o il naviglio averà guadagnato, se per
alcuno fratello fosse beste- matore de'santi o ausurero publico, o 'nprestasse ad usura
matore de'santi o ausurero publico, o 'nprestasse ad usura o fosse iucatore azardo
ausurero publico, o 'nprestasse ad usura o fosse iucatore azardo, o fosse siscematico che
ad usura o fosse iucatore azardo, o fosse siscematico che ponesse la casa in
che ponesse la casa in discordia, o latrone; non lasseno intrare a lu
dei fraticelli, 14: se alcuni preti o diaconi sonno che giazono ne lo peccato
7. locuz. -mendare scacco o uno scacco: tenere lontani i guai
, mettare e lassare scripto nel libro o vero breve degli ordini de la detta
a lor tempo si faranno per statutari o mendatori d'essa università. 2
per disciplina e per costumi di correzione o per penitenzia di satisfazione e mendazióne in
riferisce, che appar tiene o risale al biologo boemo gregor mendel (
viene in mendicag- gine, bisogno è o che la vada mendicando o ch'egli imboli
, bisogno è o che la vada mendicando o ch'egli imboli. s.
che, per neces sità o per ignavia, vive abitualmente della carità
un abatuccio, di contado, salariato o mendicante? pascoli, ii-659: giova
: gagliardi mendicanti,... sdraiati o accoccolati in torva guisa, con le
della nostra riuscita. -mendicante gallonato o in falda: persona più o meno
gallonato o in falda: persona più o meno benestante, ma tirchia, avida,
3. relig. ordine (o famiglia o religione) mendicante: quello
3. relig. ordine (o famiglia o religione) mendicante: quello nel quale
al ministero sacerdotale, apostolico, missionario o caritativo in diverse forme. è inoltre carattere
organizzazione in provincie. -frate (o religioso) mendicante: sacerdote o fratello
-frate (o religioso) mendicante: sacerdote o fratello laico appartenente a un ordine nel
, li quali sono mendicanti per privilegio o per finzione,... ma
, 4-124: il clero [buddistico] o sia i monaci, così cenobiti come
quale stanno guardate a disposizione de'loro parenti o d'altri superiori. documenti delle scienze
andar gli amanti, / nelle malmaritate o mendicanti. 5. sf.
da una folta peluria (diacrisia o spilosma mendica). = cfr.
l'elemosina, bussando di porta in porta o tendendo la mano ai passanti; praticare
suo, fuor accattarne, / mendicando o rubandolo, è sforzato. pallavicino, 1-357
ministrino i sacramenti suoi e atti spirituali, o per chiese date dotate, o per
, o per chiese date dotate, o per decime ordinate, o per possessione
date dotate, o per decime ordinate, o per possessione concesse in comune, o
o per possessione concesse in comune, o per pubblico mendicare. agostini, 1-92
. -pregare, umiliandosi, una o più personeperché si comportino in un determinato modo
e posso per procacciarvi, senza avvilirvi o avvilirmi mendicando, alcuni associati.
con assidua insistenza di ottenere da altri o di procurarsi per proprioconto; invocare, reclamare
rivi. pazzi de'medici, 76: o non dovessi mendicar novi ospizi, /
: i più deboli, per dominare o per vendicarsi, mendicavano i soccorsi stranieri
verità gentile e pura / lunghe vigilie o studio non mendica. castiglione,
dopo una gocciola / che dalle gronde o dalle docce sgocciola. metastasio, 1-iv-36
-per poterti scrivere andava mendicando un caffè o la bottega d'un libraio. bacchelli,
più con mezzi umilianti) di accaparrarsi o associarsi qualcuno o di accattivarsene il favore
umilianti) di accaparrarsi o associarsi qualcuno o di accattivarsene il favore o l'attenzione
associarsi qualcuno o di accattivarsene il favore o l'attenzione. b. cappello,
per lo più mediante espedienti poco decorosi o con implorazioni insistenti e umilianti, qualche
. che riguarda, che è proprio o deriva dal molinismo o dai molinisti.
che è proprio o deriva dal molinismo o dai molinisti. gioberti, 1-ii-434
si esercitano nel fornire un libero assenso o un rifiuto, comunque già conosciuti da
(tale dottrina fu accusata di pelagianesimo o di semipelagiane- simo, ma nel 1607
, onde i gesuiti furono gl'inventori o piuttosto i rinnovatori. b. croce,
tale in lingua che ogni francese parola o frase per lui era buona,
deriv. molisano, agg. originario o nativo del molise; che
molise; che vive, risiede o opera in tale regione; che si
del cirese, reatina e molisana, o del bronzini lucana. 2. sm
cereali mediante macchine appositeper la produzione di farine o, anche, alla pilatura e alla
di cereali, di frangitura delle olive o, anche, di preparazione di paste
elastico di varia forma, semplice o composto, atto a deformarsi sotto carico o
o composto, atto a deformarsi sotto carico o trazione, assorbendo energia, e a
acciaio), ma anche di altri materiali o corpi (quali gomma, legno,
ecc.) forniti di elasticità naturale o acquisita, trova largo impiego nelle macchine
nelle macchine per trasmettere forze, spostare o richiamare o mantenere in posizione organi o
per trasmettere forze, spostare o richiamare o mantenere in posizione organi o parti,
o richiamare o mantenere in posizione organi o parti, sfruttando lo svilupparsi dell'energia
lo svilupparsi dell'energia potenziale accumulata, o per ammortizzare urti, grazie alla grande
nella direzione della forza stessa. -rigidezza o costante elastica della molla: coefficiente di
le ordinate (e può essere lineare o non lineare, a seconda che il carico
, a seconda che il carico sia o meno costante). -coefficiente di utilizzazione
a. cattaneo, i-317: una o due molle gagliarde si piegano all'ingiù e
crine. -molla a disco conico o a tazza: costituita da una serie
delle coppie). -molla a membrana o a disco o a diaframma: costituita
. -molla a membrana o a disco o a diaframma: costituita da un disco
può essere ottenuta mediante opportuna conformazione o con l'aggiunta di molle ausi li
corde: ottenuta imprimendo a due fili o gruppi di fili paralleli numerose torsioni per
s'impiega utilmente per produrre un movimento o per impedirlo. -molla di flessione
o- riuolo] dalla forza della molla o del peso, a cader sempre dalla
tiene ad ogni capo un occhio o foro, uno de'quali riceve un uncino
albero e si faccia girare il tamburo o viceversa, la molla si stringerà intorno
parte ch'era fissa, l'albero o il tamburo, questo farà forza per
i-389: vennero [i mandarini] doi o tre giorni assai frequentemente a casa de'
foglie (e la lamina superiore, o foglia maestra, porta alle estremità i
porta alle estremità i dispositivi di appoggio o di attacco). carena
si fermino alcune molle in numero d'otto o dieci, le quali impediscano l'accostamento
mesenterio, di applicarvi degli uncinetti, o delle piccole molle, per obbligarlo a
curvilineo (curvata ad arco di cerchio o sagomata a s e caricata alle estremità
di forze uguali, contrarie e allineate, o costituita da un anello circolare chiuso caricato
nella posizione originaria di riposo un oggetto o una parte cui è stato impresso un
-molla di torsione a elica cilindrica (o molla elicoidale): lungo filo di
filo di acciaio, a sezione circolare o rettangolare o quadrata, avvolto a elica
acciaio, a sezione circolare o rettangolare o quadrata, avvolto a elica cilindrica,
costituita da una barretta a sezione circolare o rettangolare avvolta secondo un'elica conica o
o rettangolare avvolta secondo un'elica conica o biconica (e questo tipo è impiegato
rinforzare la rete metallica o il saccone del letto e per
insieme ad altri, sul piano di seggiole o canapè, ricoprendogli poi con capecchio e
essere costituita da blocchi di elastomero compressi o da anelli di acciaio temperato, a
delle batterie. -molla ovale (o a doppia balestra): apparato ammortizzatore
a un conduttore in grado di commettere o staccare da altri conduttori che fanno capo
il collarino, dove essa ha il dente o risalto, che s'incastra fra il
, lascia entrare il manico della secchia o mezzina e poi si richiude.
6. leva snodata che serve a chiudere o a distendere il mantice delle carrozze.
, 2-210: 'molla': ordigno di ferro o di ottone, in forma quasi di
delle ore segnate dagli orologi a sabbia o ad acqua. dizionario marittimo militare [
, per così dire, una forza o di intirizzamento o di molla e non moti
dire, una forza o di intirizzamento o di molla e non moti di un vivente
argento vivo nel sollevarsi da i in o, bada a tener- velo a forza
una sola molla, con una girella o con una ruota sola? mazzini, 42-233
-chi si interpone fra due persone o gruppidi persone per attutire o comporre i contrasti
fra due persone o gruppidi persone per attutire o comporre i contrasti che li contrappongono.
una predisposizione, di un'attitudine fisica o spirituale. -anche: stimolo intellettuale o
o spirituale. -anche: stimolo intellettuale o emotivo che determina e condiziona il comportamento
per tesi, antitesi e nuova tesi o sintesi. papini, ii-356: la 'concezione
-causa determinante, motivo, più o meno nascosto e insondabile o, anche
, più o meno nascosto e insondabile o, anche, palese e precisamente determinabile
e precisamente determinabile, di un fenomeno o complesso di fenomeni storici, politici,
la grande / macchina muove degli stati o torna / all'antico vigor languida e
delle suggestioni culturali, ideali, fantastiche o degli atteggiamenti intellettuali e ideologici che determinano
distintive un periodo storico, un ambito o un movimento culturale, suscitandone e improntandone
induce, condiziona a un determinato atteggiamento o comportamento individuale o collettivo o che lo
un determinato atteggiamento o comportamento individuale o collettivo o che lo suscita, lo indirizza
determinato atteggiamento o comportamento individuale o collettivo o che lo suscita, lo indirizza e
determina (per motivi ideali etici psicologici o per interessi materiali); stimolo,
dato di fatto preesistente ovvero come fine o risultato al raggiungimento del quale l'azione
tere. -persona che, più o meno consapevolmente, è causa di determinati
consapevolmente, è causa di determinati avvenimenti o è all'origine di una serie di
all'origine di una serie di eventi o di comportamenti. bonsanti, 4-313:
mezzo e appiattita a forma di disco o di spatola alle due estremità, libere
biringuccio, 1-71: con le molli o con le tanaglie da resa cavarete el
gli battarete el fondo pian piano con due o tre percosse. cellini, 535
, 401: poi le tenaglie o abbracciatoie o gracinghe o molle o torte
401: poi le tenaglie o abbracciatoie o gracinghe o molle o torte. vasari
: poi le tenaglie o abbracciatoie o gracinghe o molle o torte. vasari, ii-591
tenaglie o abbracciatoie o gracinghe o molle o torte. vasari, ii-591: un vulcano
): azionato, mosso da una o piùmolle; fornito di molla; che consiste
: reagire in modo immediato e vivace o, anche, imprevedibile, estroso.
né per ministerio d'an- geli, o per altre forze naturali o soprannaturali, ma
geli, o per altre forze naturali o soprannaturali, ma per ministerio d'uomini
una molla': di corpo, vivente o no, che si muove a un tratto
il candido shelley. -da prendere o pigliare con le molle, che si
grazzini, 26: sei tu [o varchi] furioso diventato o folle?
sei tu [o varchi] furioso diventato o folle? / tu di'mollighe tanto
le molle. lippi, 2-14: o questa (disse il duca) è veramente
si potrebbe incorrere in qualche gravissimo pericolo o danno, siccome accaderebbe a chi volesse
v.]: 'uorho che fa tale o tal cosa a scatti di molla,
scatti di molla', col verbo 'lavorare'o simile, vale non sempre né regolatamente
molla': fare che un atto altrui o nostro segua pronto e di colpo.
pronto e di colpo. -molle o paletta? ', battuta scherzosa rivolta
[s. v. }: 'molle o paletta? ': si dice in
come molla: riassumere automaticamente la posizione o la collocazione originaria. g. raimondi
crollare i petali. -scattare a molla o come una molla: reagire a uno
reagire a uno stimolo fisico, psichico o emotivo con immediatezza, vivacità, violenza
sostenere caviliosamente, in base a prove o argomenti inconsistenti. c. e
villano che mena alla fiera un vitello, o un poledro giovane. quando fu giunto
partic., nell'india, sacerdote o alto dignitario religioso esperto di esegesi coranica
in mia presenza, da un mullà o scrivano, che aveva seco a questo
128: ciaschedun quartiere ha il paroco o mollà con i suoi viceparochi. tommaseo
con proprie scelte; i mollàh, o ministri dell'islamismo, riconosciuti come magistrati
le calzette poi eran di seta bianca o perlina,... e per tenerle
, carnosa, priva di sostegno o protezione ossea, del corpo di animali
villani, 1-359: se tali piaghe o punture [delle api] si ri-
che quel sale che trovasi dentro il mollame o midollo di certa canna che nasce nell'
da vicino. -mollare il (o un) rimorchio: staccarlo dalla nave
, aprendo i rispettivi ganci a scocco o, se trattasi di piccoli rimorchi, scappellando
rimorchi, scappellando le gasse dalle bitte o altri punti di presa del rimorchiatore.
il rimorchip'. -mollare in bando o in banda', allentare, sciogliere di
tanto che il canapo, la vela o la manovra vada tanto abbandonata a se
-mollare in paro: allentare contemporaneamente due o più cavi paralleli, impiegati al medesimo
: 'mollare in paro': filare due o più cavi in forza che fanno la stessa
essi. -mollare in poppa (o davanti): allentare le scotte delle
col palamento disteso per luogo angusto; o quando andasse a rimburchio, o non
; o quando andasse a rimburchio, o non volesse spalare. -mollare i
contrastare col vento, colla corrente o coi marosi e poggi, fuggendo loro dinnanzi
catena, la gomena: lasciarla scorrere o svolgerla, in modo da farne entrare
scorrere un più lungo tratto di gomena o di catena in mare. dizionario di
arridatura. -mollare le scotte (o la scotta): allentarne la tensione
loro bozzelli, perché la vela più o meno si sventi. d'annunzio, v-2-417
le scotte': allascarle quando si poggia o si molla in poppa. -mollare
proprio peso, si svolga dal pennone o antenna e ceda, spiegandosi tutto.
altra mollando. -assol. allentare o abbandonare la presa. svevo, 6-517
. -famil. concedere in possesso o in uso, per lo più a
'na giornata fiacca, bah, due o tre eja avanzati dal dì prima, gli
umoristici. -vendere a buon prezzo o sottocosto. c. li. gadda
a esercitare su di essa un ascendente o un diritto. -in senso generico:
, ii-347: va', va', o portentoso manovale italiano, erede di stagno e
dei palloni. 14. cessare definitivamente o temporaneamente; interrompere o abbandonare (un'
. cessare definitivamente o temporaneamente; interrompere o abbandonare (un'attività, un lavoro
e non pensavano a sorte migliore, o all'ingiustizia futura; ma a non mollare
. 19. smettere definitivamente o temporaneamente, cessare; desistere.
è la persona attorneata come da mosche o da api. serao, 173: -tu
abbandonare un progetto cedendo alle difficoltà obiettive o alla forza o agli argomenti di altri
cedendo alle difficoltà obiettive o alla forza o agli argomenti di altri; accettare la
mollai. -subire una situazione sgradevole o dolorosa; adattarsi, rassegnarsi.
: gonfiai e poi mollai di dire: o micci. 24. ant. sprizzare
', esortazione rivolta a chi trae o detiene in arresto una persona, perché
-perentorio invito a desistere da un atteggiamento o da un comportamento, per lo più
. -molla!: ordine di allentare o di lasciare liberi strumenti di manovra (
scotte, le vele, i remi, o altro, il cui nome va espresso
altro, il cui nome va espresso o sottinteso nel comando. oh! l'
di sciogliere immediatamente un cavo dato volta o di lasciarlo scorrere liberamente senza più trattenerlo
alle funzioni della socialità e del parere o apparire: che quando te ti senti
: che quando te ti senti sicuro o sicura del nascondiglio e l'immunità o
o sicura del nascondiglio e l'immunità o l'impunità ti è garantita dalle circostanze,
ove un'alta idea non ti soccorra o un veto parimente alto non ti inibisca
coinvolgere completamente in una data situazione o condizione. viani, 19-266: l'
i-1-443: quando le penne escono magre o secche o corte, questo deverrà quando
quando le penne escono magre o secche o corte, questo deverrà quando le penne
questo deverrà quando le penne escono subito o troppo tosto e l'uccello non arrà
giovene e di passare cavate del nido, o di rondine piccole, o di carne
nido, o di rondine piccole, o di carne di castrone mollata in olio.
: alcuni semi, mollati nell'acqua vita o in altro liquore, producano un poco
guglielmotti, 549: 'mollatore': chi o che molla. = nome d'agente
scalfire, intaccare, incidere, tagliare o fendere, o anche sciogliere,
incidere, tagliare o fendere, o anche sciogliere, dividere, disgregare; tenero
se si dovea far l'intriso duro o molle, fu risposto: e che
lorenzo de'medici, ii-120: tu [o dio] gli elementi a'propri luoghi
/ che l'un dall'altro non disiunghi o spandi. / tra 'l foco e
colui che per l'indisposizione dello stomaco o per altro accidente non può, come
e in parte liquefatto con il calore o intriso d'acqua, si può agevolmente
debbe essere fatta come la cera, o come qualunque altra materia più molle,
: sostanza lapidea disposta in fila più o men fine, molli e setose, bianche
e setose, bianche d'ordinario o di colore periato. -che ha tessitura
(la capigliatura, i capelli, o anche il pelo, il vello di un
. 5. che si piega o si incurva facilmente; flessibile; che
e i camangiari, che hanno gli stipiti o vero gambi molli e teneri,.
rapisca il vento / de l'apennino, o molle pianta, amore / d'umili
; che ha petali morbidi, vellutati o anche leggeri, fragili (un fiore
8. che non è sostenuto o rinforzato da ossa; che ha consistenza
; che ha consistenza carnosa, adiposa o cartilaginosa (una parte del corpo umano
cartilaginosa (una parte del corpo umano o animale). -palato molle: settore
pendulo. -parti molli: quelle carnose o adipose del corpo umano, in partic
e delli piedi che in altra parte molle o polputa. monachi, 104: che
forma leggiadramente modellata e linea elegantemente tondeggiante o dolcemente sinuosa, o ha aspetto fiorente
linea elegantemente tondeggiante o dolcemente sinuosa, o ha aspetto fiorente, pieno, formoso
vide in loro altro segno di stanchezza o di mala voglia. casti, i-2-269:
, ii-420: d'onde a te [o canova] venne sì perfetta idea /
sui brevi agili piè leggiera, / o celebre baldrighi, e n'avrai grido,
atrofizzato (un muscolo); più o meno volontariamente rilassato, abbandonato; esanime
-che denota un incipiente processo di invecchiamento o di rilassamento dei tessuti (una ruga
). -anche: che dall'aspetto o dai movimenti si riconosce privo di scheletro
piena di zampe ora appiattarsi negli angoli o sotto i mobili, ora correre con
. b. tasso, ii-13: o casto letto,... /.
non sia [il compasso] tanto lento o molle, che mentre si maneggia
politica, la corda gli rispose stridula o molle. -non legato o fissato
stridula o molle. -non legato o fissato con forza sufficiente (una tenda
: guai a lui se tornava troppo tardi o se legava molle un'altra capra.
giovane, i-9: qual più leggiadra vista o grato aspetto / che, per l'
, nutrire il guardo / là dove rivo o fonte / per dolce corso mormorando rida
perciocché, essendo privi di denti, o leccano i cibi o gl'inghiottono interi
privi di denti, o leccano i cibi o gl'inghiottono interi, ma non possono
piano; che non ha eccessiva pendenza o ripidezza: dolce (unasalita, un declivio
corporea; che non ha realtà fisica o fisicamente percepibile. battista, vi-3-3:
aspetto definito; che può assumere forme o aspetti diversi. -anche: che si
in cui pensier s'atteggia, / tela o parete si colora e splende,
cosa senza rumore. esso non delira o infuria, non è una bestia feroce
quel che tu vuoi dire è duro o molle, cioè orgogliso o umile: perciò
dire è duro o molle, cioè orgogliso o umile: perciò che le parole molli
, e que'versi brevi rimati con lunghi o con altri brevi, non riserbavano né
or alla tromba / gonfi le guance, o dalle mura spicchi / di pindaro la
spicchi / di pindaro la cetra, o il molle suono / d'ana- creonte
il vento ne la tua musa, o teocrito, e sento volare sul vespro
filicaia, 2-1-176: guardate [o redi] i lampi luminosi ardenti /
ri- suona / placido e molle, o quando irato ei tuona. cesari,
armoniosi, dolci, soavi, avvincenti o, anche, commoventi, patetici (
a beata / molle armonia temprate, o dee, gli affetti / de'mortali e
. tenue, sfumato; che ha riflessi o tonalità morbide, pastose (un colore
né gli occhi ponno / la quiete raccorre o 'l molle sonno. cesarotti, 1-xv-1
appoggio degli stati e delle classi vinte o minacciate e lottanti a propria difesa,
ti rivela? -non turbato da preoccupazioni o inquietudini, sereno (un pensiero)
varchi, 23-136: a voi giova, o epicurei,... seggen- dovi
37. che si può manovrare, allentare o stringere senza sforzo, senza fatica.
e inetti; gli studiosi della sapienza o delle arti delicate dovevano per poco non
] fu vinto, e noi vincesti, o roma, /... /
i piaceri di una vita molle, distratta o spettacolosa devono avere un predominio esteso e
l'arti. -che è indice o conseguenza di inclinazioni lascive, di gusti
rozza spoglia, / dove, o musa, saria l'aonio coro?
ingegna e quanto s'adopra di essere utile o di parere? bocalosi, ii-34:
che, sanza essercizio corporale, feriato o ozioso stia in dio riposando l'anima sua
vi si mischiaro. -che ama o è proclive a espressioni artistiche e letterarie
carattere piacevole, ameno, dilettevole (o anche improntate a semplicità e scorrevolezza)
ispira sensualità, lussuria; che induce o invita ai piaceri amorosi; che deriva
stimola l'emotività e l'eccessivo sentimentalismo o eccita la sensualità (la musica,
di battaglia antico, / acciò non molle o querulo vagisse / l'inno. serra
e molle. -che ha o manifesta un'ispirazione leziosa, svenevole,
in voi da un troppo rigido stoicismo o da una troppo molle delicatezza? paolini
carnefice. -che ha un atteggiamento o un aspetto di languido abbandono.
la virtù? martello, i-3-57: o guerriero invitto e forte / nel trar
bianco. -sostant. eccessiva delicatezza o effeminatezza di tratti fisici. lanzi
. carducci, iii-3-72: mescete, o amici, il vino. il vin
-che ha uno sguardo vuoto, spento o, anche, annebbiato, velato,
stanchezza, sfinimento, impaccio, difficoltà o, anche, cautela, circospezione (
. ariosto, 17-56: lucina, o fosse perch'ella non volle / ungersi
noi, che schivo n'ebbe, / o ch'avesse l'andar più lento e
loredano, 1-216: non sai baciar, o lilla, / e son sempre i
, 1-1-39: vedi..., o uomo, quanto siamo noi [cristiani
: la superbia della ingrata moltitudine niente o poco ci volevano nelle onorevoli preminenze del
una matrona, / con viso asciutto o chioma profumata, / dura di schiena
ha tendenza a piegarlo frequentemente a destra o a sinistra (un cavallo).
. 65. proclive ad accogliere o a nutrire sentimenti di pietà, di
fed. della valle, 300: o mio seno pietoso un tempo e molle
relazione con un compì, di limitazione o con un compì, di causa.
5. bernardo volgar., 8-12: o madre dolcissima, molle a piangere,
volger più il piede a seguitarti, o caro, / o mio fido melampo?
a seguitarti, o caro, / o mio fido melampo? ho monte e
6-148: bisognava dormire nella terra infangata o nella paglia inumidita e molle. tasso,
intriso di acqua, imbibito di pioggia o di altri liquidi (il terreno, l'
d'acqua; vegetazione intrisa di rugiada o di pioggia. tommaseo [s.
bel nome pera, /... o mia diletta roma. ariosto, 2-35
i colli. malpigli, xxxviii-22: o sguardo, o riso, o canto e
malpigli, xxxviii-22: o sguardo, o riso, o canto e o parole /
xxxviii-22: o sguardo, o riso, o canto e o parole / che m'
sguardo, o riso, o canto e o parole / che m'han sì facto
, intriso di lacrime (un oggetto o, con sienif. iperbolico, un luogo
occhi tui. gherardi, lxxviii-in-311: o pesci, o ucelli, o animali,
gherardi, lxxviii-in-311: o pesci, o ucelli, o animali, o serpi,
lxxviii-in-311: o pesci, o ucelli, o animali, o serpi, / o
pesci, o ucelli, o animali, o serpi, / o pietre, o
o animali, o serpi, / o pietre, o sassi del mio pianto molli
o serpi, / o pietre, o sassi del mio pianto molli, / ove
. 69. umido, piovoso o, anche, nevoso; pervaso di
mena / nasce di secco, di caldo o di molle. biringuccio, 1-78:
: cosa ch'el molle non la rigonfi o la disfacci. varchi, 22-52:
. varchi, 22-52: tu [o signore] con proporzion certa e misura
/ uno il molle, la nebbia o '1 tramontano, / che ci rincari l'
e germogli nel terrestre seno, / o che s'induri in selce, o
/ o che s'induri in selce, o in molle fonte / si liquefaccia,
in molle fonte / si liquefaccia, o vesta irsuta fronte. bruni, 261
irsuta fronte. bruni, 261: o pur, s'e pur destino / ch'
manda. -nervi molli: ramificazioni nervose o parti di esse che agli antichi anatomi
.: che ha lunghezza d'onda uguale o superiore a 6 nm (una radiazione
conoscersi differenza nella pronuncia d'una lingua o dell'altra; come si vede nella
con semplice o con doppia 'z', per aver ella due
pelle di animali, dovuta a lesioni o malattie, molletta (v. molletta2
liquida nella quale s'immerge una sostanza o un corpo solido (per lo più
seta tornata dal filatoio, e torta o filata che sia, che s'abbia
, / e se talora pare stracco o frolle, / basta metterlo in molle,
specificazione del liquido in cui si immerge o si tiene immerso qualcosa. cavalca,
cera, di creta, di pasta molle o, anche, cera molle (con
). -anche: facile alla commozione o all'amore; psicologicamente debole o fragile
commozione o all'amore; psicologicamente debole o fragile. v. colonna, 1-177
siete di più molle creta / costrutti, o fiacchi, o delicati, o voi
molle creta / costrutti, o fiacchi, o delicati, o voi / che in
, o fiacchi, o delicati, o voi / che in gonfio pallid'ozio i
salci e olmi / e d'altre piante o da fior vari han colto, /
. ramusio, iii-131: un dì o due prima che seminino, pongono il
. -inebriare, ubriacare. o. vecchi, lxv-177: che malvagie!
, se qualche meretrice non gli prega o l'oro non rende molle l'ira
fangoso. guglielmotti, 549: 'dare o ferire nel molle':... investire
. colpire l'avversario nei punti deboli o meno riparati del corpo; assalire uno
sguarnita. guglielmotti, 549: 'dare o ferire nel molle', cioè nella parte
in molle. guerrazzi, ii-40: o concedono [i prìncipi] che il
faranno meglio a starsene a casa; o all'opposto pretendono essi mettere il becco
sa che si sia restare, o di chi ragiona di cose che nulla gli
faccia, se prima non fate tanto, o una gran parte di quel tanto,
imbattersi in un interlocutore facile da convincere o da terrorizzare o da ingannare.
interlocutore facile da convincere o da terrorizzare o da ingannare. fogazzaro, 5-100
: prima della fine di ottobre, piovoso o secco che sia il clima, è
seminati. proverbi toscani, 30: o molle o asciutto, per san luca
proverbi toscani, 30: o molle o asciutto, per san luca (18
san luca, dice il proverbio, o molle o asciutto, semina tutto.
luca, dice il proverbio, o molle o asciutto, semina tutto.
molle: per indicare una sostanziale eguaglianza o equivalenza. capuana, 15-171: 'idealismo'
vaga mostra dall'agosto all'ottobre. o. targioni tozzetti, iii-399: 'molle'.
.. e però nelle trave e molli o piane è molto approvato. sozzini,
detto 'moleca'... il 'carcinus moenas'o gran chio ('granzo')
di san marco quale compare sui vessilli o nelle rappresentazioni scultoree. panzini,
all'ondeggiamento ritmico delle anche, più o meno volutamente accentuato, che si determina
), compiuto ripetutamente da un corpo o da uno strumento o da un congegno
da un corpo o da uno strumento o da un congegno in seguito a una
. d'annunzio, 4-ii-86: o contessina, questi molleggiamenti de lo scirocco
marinetti, 1-85: 'pattino di coda'o semplicemente: 'pattino'- organo accessorio dell'
mezzo delle sospensioni (un veicolo) o di molle (un congegno).
3. per estens. che si muove o cammina con movimenti ritmici ed elastici o
o cammina con movimenti ritmici ed elastici o con un ondeggiamento accentuato e flessuoso.
adatti a sorseggiare delizie visive la villa o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un
corda. -manifestare proprietà elastiche più o meno notevoli (una molla).
2. oscillare durante la marcia o, anche, nelle manovre di arresto
di arresto, per mezzo delle sospensioni o delle balestre con movimenti ritmati, morbidi
piano. 6. sobbalzare più o meno bruscamente o ondeggiare su un letto
6. sobbalzare più o meno bruscamente o ondeggiare su un letto o su un
meno bruscamente o ondeggiare su un letto o su un sedile fornito di molle.
lo più con un ondeggiamento, più o meno volutamente accentuato, delle anche o
o meno volutamente accentuato, delle anche o con movimenti, alquanto elastici e flessuosi
. -anche: flettersi ripetutamente e più o meno ra pidamente sugli arti
ne'moti di de strezza o di forza conviene che sappia a tempo e
e lampeggiano suntuose le code di tre o quattropavoni. -spostarsi saltellando con movimenti leggeri
10. tr. far compiere piegamenti flessuosi o movimenti elastici al corpo, flettendo gli
talvolta anche variando la pressione per aumentare o diminuire l'intensità del tratto. carena
e meglio ass. 'molleggiare colle dita'o senz'altro 'molleggiare'. 12
subire delle inflessioni spingendolo con la mano o, più comunemente, col piede per
che si compie camminando con ondeggiamenti o con ancheggi amenti o flettendosi sulle ginocchia
camminando con ondeggiamenti o con ancheggi amenti o flettendosi sulle ginocchia; flessione, piegamento
a bassa frequenza che un sistema o un corpo pesante e rigido acquista con l'
. 3. modo di camminare o di muoversi oscillando o ondeggiando; ancheggi
modo di camminare o di muoversi oscillando o ondeggiando; ancheggi amento. fanzini,
entusiasmo, risolutezza; con scarso impegno o convinzione; senza il necessario rigore,
scarsa forza d'animo, fragilità morale o, anche, inettitudine; con indolenza
dei sentimenti molli. -con gesti o con atteggiamento indolente, fiacco, spossato
molle- mente / sulla via sacra / o muggivano verso il palatino. 3.
palatino. 3. con grazia più o meno studiata o spontanea; con atteggiamento
3. con grazia più o meno studiata o spontanea; con atteggiamento o con gusto
meno studiata o spontanea; con atteggiamento o con gusto e sensibilità femminea; con
, in modo da manifestare cura esagerata o esclusiva per l'eleganza (e può
avvolti mollemente in pelo di cammello, o in cappottini corti. 4.
quando un signore indiano è stanco ed ozioso o giace dormendo, si fa dai suoi
. 5. con moto lieve (o anche uniforme, graduale); senza
cantilenante, dolce e melodiosa (eanche più o meno languida e svenevole). baretti
di bestiali barbarismi, e parlato quindi o recitato colle vocali tanto larghe, colla
dei fianchi / mollemente. o. in modo allettante, lusinghevole; gradevolmente
l'amoroso ricordo. -con poco o nessun danno o svantaggio. d.
. -con poco o nessun danno o svantaggio. d. tìartoli, 2-4-47
manovra prima che sia messa in forza o tesata. = voce di area
si. molla di dimensioni ridotte; congegno o meccanismo che funziona con una piccola
: quella che serve a ricondurre elementi o parti mobili nella posizione originaria (con
-molletta da pozzo: gancio a molla o moschettone nel quale s'inserisce il manico
di dimensioni ridotte e di filo metallico o lamiera, che serve a tenere accostati
lamiera, che serve a tenere accostati o uniti, definitivamente o no, due
a tenere accostati o uniti, definitivamente o no, due oggetti o parti indipendenti.
, definitivamente o no, due oggetti o parti indipendenti. -in partic.:
sagomato, usato per riunire insieme due o piùfogli. -piccolo oggetto costituito da due
corda sul quale è steso ad asciugare o, anche, per fissare fogli su fili
, anche, per fissare fogli su fili o supporti sottili. govoni, 9-101
mollette. -pinza stringinaso per tuffatori o nuotatori subacquei. federici, lxii-4-26
quanto più presto può empie il carniero o il cesto d'ostreghe, che trova
.. rispose dopo aver sospirato una o due volte: « chiara cosa è che
le voci nell'acuto e con le mollette o chiavi alcune altre nel grave.
. molle di dimensioni varie e più o meno ridotte, usate per afferrare oggetti
si desidera evitare il contatto manuale diretto o per afferrare oggetti di piccole dimensioni che
dimensioni che si trovano collocati in luoghi o posizioni dove la mano o il braccio
in luoghi o posizioni dove la mano o il braccio non giungono o non possono
la mano o il braccio non giungono o non possono essere introdotti (con partic
da focolare, alle pinze per attizzare o smoccolare i lumi, ecc.)
; in tintoria, per immergere oggetti o tessuti in liquidi o tinture, muoverli
per immergere oggetti o tessuti in liquidi o tinture, muoverli o estrarli da essi
tessuti in liquidi o tinture, muoverli o estrarli da essi; in vetreria, permodellare
fine e con un paio di mollette o vero pinzette piglia gentilmente il pezzo dell'
, ma piccolissime, lunghe un dito o poco più, a calcagno stiacciato, a
, a gambe elastiche terminate in piano o in punta, e servono a prendere
di materiale pregiato e di fattura curata o elegante) ripiegata a u e terminante
a u e terminante in due dischi o cucchiaini, impiegate per afferrare zollette di
, impiegate per afferrare zollette di zucchero o cubetti di ghiaccio. moretti, ii-526
/ pentolin da serbare / certa materia o intriso / per far lustrare il viso
trattenimento di strapparli, allor che discorrono o si trattengono nelle conversazioni, con mollette
conversazioni, con mollette picciole di ferro o d'argento, quali portano appese al
argento, quali portano appese al fianco o sotto l'ombillico. gemelli careri,
, 2-211: l'estrazione va tentata o colle semplici dita o con pinzette o
estrazione va tentata o colle semplici dita o con pinzette o mollette... secondo
o colle semplici dita o con pinzette o mollette... secondo il bisogno.
, usato dai tipografi per apportare correzioni o tagli alla composizione tipografica. carena,
s. v. 'pinze']: pinze o pinzette si dicono le 'mollette'che si
pagina di composizione tipografica è sul 'vantaggio'o in macchina.
è così delicato, e i pesi o grani tanto minuti, che non si possono
. quassar il dente con le dita o con le mollettine pian piano, finché si
locale, in una depigmentazione dei peli o in una cicatrice non ossificata, conseguente
cicatrice non ossificata, conseguente a lesioni o a malattie localizzate (ed è elemento
vista anche agli occhi suoi qualche molletta o sparagagna che a lui, in vari
. tess. sottoporre un panno o un tessuto alle operazioni di mollettatura.
e i corpi estranei di un panno o di un tessuto permezzo di piccole pinze.
: cucire il panno otturandone i bucolini o altri mancamenti che fossero stati cagionati dalla
mancamenti che fossero stati cagionati dalla mollettatura o da altre precedenti operazioni.
. ciascuna delle due fasce di lana o di tela che un tempo venivano avvolte
a una flanella pesante, di lana o di cotone, adoperato, a seconda
per tavoli da stiro, come sottotovaglia o per confezione di coperte, di fasce
lettone': stoffa di lana o di cotone o anche di seta,
lettone': stoffa di lana o di cotone o anche di seta, pelosa da
di seta, pelosa da uno o da ambo i lati: se ne fanno
celestini-ghiacciati,... forse di lana-seta o forse di mollettone o canovaccio più
di lana-seta o forse di mollettone o canovaccio più smunto. = dal
), sf. qualità, carattere o insieme delle caratteristiche di un oggetto o
o insieme delle caratteristiche di un oggetto o di un materiale di consistenza molle,
una pressione, a una spinta o, anche, morbido, soffice all'apparenza
lima? / è natura di vena o di tempero / o mollezza di quel che
natura di vena o di tempero / o mollezza di quel che si dicima?
. 4. figur. tendenza o sistema di vita improntato alla ricerca indiscriminata
soverchia ricchezza, renderà facilmente viziosi, o almeno inetti, i ricchi primogeniti.
-debolezza, fiacchezza d'animo, povertà o scarsa intensità e costanza di sentimenti;
dire che egli si uccidesse per mollezza o viltà. campanella, 4-563: chi
concreto: gesto sensuale; atteggiamento voluttuoso o provocante; sguardo languido. verga
(ma che infiacchisce e illanguidisce) o del vento; sensazione di rilassamento,
morbidezza delle forme architettoniche, plastiche o pittoriche. milizia, i-184: è
del sanzio. 9. intonazione o cadenza o pronuncia cantilenante, strascicata,
. 9. intonazione o cadenza o pronuncia cantilenante, strascicata, languidamente armoniosa
di pane verremo fregando sopra quelle linee o circoli fatti con l'inchiostro di paragone
2. briciola, mica (o anche pezzo) di pane. -
pizza [la colomba] con cuore trito o pasta,... sino che
. 3. per estens. porzione o avanzo minimo, insignificante, trascurabile;
l'indietro e '1 mutarsi e esser mollecchi o duri. 2. sm
convienti prima bagnarla con acqua di fontana o di pozzo, tanto diventi molliccica e morbida
loro e di loto molliccico, davano stramazate o sprangavan calci. idem, ii-144:
mollìccio, agg. che è alquanto molle o rhorbido; che presenta scarsa o insufficiente
molle o rhorbido; che presenta scarsa o insufficiente consistenza al tatto, provocando,
; alquanto intriso e impregnato d'acqua o di materie liquide; reso cedevole e
colava infine al naso ch'egli non voleva o piuttosto non osava soffiarsi col suo fazzoletto
. terreno alquanto impregnato d'acqua (o anche fangoso). alberti, i-195
di quercia. 4. umido o insistentemente piovoso (il clima, una
7. figur. privo di energia fisica o di vigore morale, di vitalità;
, sf. piccolo pezzo di pane (o di altro cibo).
2. mus. diminuzione di un intervallo o di un accordo. aaron pietro
{ mollifico, mollifichi). rendere o contribuire a rendere molle, tenero, cedevole
... che co'piedi si conculca o vero si mollifica. biringuccio, 1-136
, purgandola e mollificandola, egli non o farebbe mai. b. davanzati, ii-583
cocendo le cose crude, smorzando l'ardenti o vero mollificando le aride e lavando le
1-457: non è minor secreto mollificarlo o farlo dolce [il ferro] e trattabile
ci pare che un sale nell'acqua o in altro liquore si stempri,..
2. per estens. ridurre il gonfiore o l'edema di una manifestazione patologica,
patologica, decongestionare; rilassare la tensione o lo spasimo di un organo.
, snodare, rilassare le membra (o un muscolo rattrappito). -
colpa, di avversione; rendere benevolo o favorevole; commuovere (una persona,
l'opera s'aspettasse che i popoli fossero o più mollificati verso la sede apostolica.
mollificati verso la sede apostolica... o più domati dalla reina.
a modo d'un grandissimo pelago, o vero mare d'acqua, che di
l'irruenza di un impulso; mitigare o addolcire la durezza di un atteggiamento,
durezza di un atteggiamento, il rigore o la severità di un modo di comportarsi
9. attenuare l'audacia d'una metafora o di un progetto; moderare la rigidità
11. mus. diminuire un intervallo o un accordo. aaron pietro, 1-14
2-10: item, se vi cade pietra o granella, mettivi suso cose mollificative
mollificare), agg. reso o diventato molle, tenero, plasmabile. -
. 2. figur. reso o diventato benevolo, tollerante, ben disposto
benevolo, tollerante, ben disposto (o meglio disposto); ammansito, addolcito
. il mollificare; il rendere o il diventare molle, tenero, malleabile;
inzupparsi, l'impregnarsi (d'acqua o di un altro liquido o di umidità
d'acqua o di un altro liquido o di umidità). crescenzi volgar.
,... dà indizio manifesto o il cervello o alcuna sua parte patire.
. dà indizio manifesto o il cervello o alcuna sua parte patire.. figur
. acosta], 54: nella costa o piani non mai piove, quantunque alle
e tempera molle di flessione a elica o a spirale, utilizzando apposite macchine
qualità di essi medicamenti, che sono o astrettive o discussive o purgative...
essi medicamenti, che sono o astrettive o discussive o purgative... o
, che sono o astrettive o discussive o purgative... o adustive o
astrettive o discussive o purgative... o adustive o mollitive. mattioli [dioscoride
o purgative... o adustive o mollitive. mattioli [dioscoride], 35
a una pressione, a una spinta o, anche, morbida, soffice al
. trinci, 1-131: il succhio o l'accagliato liquore,...
... scoppiato dall'utricolo o valvola in giù verso il terreno, producendo
. 4. figur. tendenza o sistema di vita improntato alla ricerca del
spurcizia, volontariamente pensando a cose disoneste o toccamenti lascivi nelle parti impudiche. segneri
che le molli- zie, i raffinamenti o per meglio dire gli avvilimenti di alcune
machiavelli, 367: se in loro, o in parte di loro, si poteva
troverrà ché in loro si danni alcuna mollizie o alcuna cosa che faccia gli uomini delicati
non bastava non so se la fronte o l'animo di sostenere. guarini,
, un disco, una sfera labile o scialba con fuggenti veli di vapori sulla
tuorlo d'uovo dentro il chiaro: o tepido, a tratti, o mollo mollo
chiaro: o tepido, a tratti, o mollo mollo. 5. ponte mollo
mollo, in mollo: nell'acqua (o in un altro liquido); a
in mollo: immergere nell'acqua (o in un altro liquido), specialmente
specialmente per fare intridere, ammorbidire o macerare una sostanza; ammollare. statuto
vecchie ed indigeste. -stare a molle o in mollo: essere immerso nell'acqua
in mollo: essere immerso nell'acqua o in un altro liquido. palladio volgar
e penetrante che rende nocivo il clima o malsana una località. canti
un mollore in quel di pisa / o giù per le maremme in un pantano?
, non so per quale accidente o di moto di persona o di mollore e
accidente o di moto di persona o di mollore e lubricità del terreno,
un'altra allorché si temeva la ruggine o mollume. -segno, traccia di
-segno, traccia di umidità. o. rucellai, 4-78: su pe'corpi
residui animali e vegetali; humus. o. rucellai, 2-9-3-134: solea dire il
vile la maestà del sacerdote al fasto o de'morioni indorati o de'diademi luminosi
sacerdote al fasto o de'morioni indorati o de'diademi luminosi. =
. zool. tipo di animali acquatici o terrestri, metazoi protostomi caratterizzati da un'
16-75: tu ti dimostri (implicitamente o retrospettivamente) meno mollusco, e non
cervicale multiplo) oppure sul dorso o sulle grandi labbra (mollusco penduto).
dal moto ondoso e da eventuali interramenti o a orientare le correnti, costituita da
trapezoidale, formato da blocchi naturali o artificiali posati direttamente sul fondo. -
(e di ogni coppia il molo principale o sopraflutto è quello più riparato a ridosso
riparato a ridosso di altre dighe artificiali o naturali). -molo unico: raccolto
alla estremità del mare fare alcuno abitaculo o recettaculo o mansione o ricetto, in
del mare fare alcuno abitaculo o recettaculo o mansione o ricetto, in nel quale
fare alcuno abitaculo o recettaculo o mansione o ricetto, in nel quale li navi li
impedimenti fussero, e queste parti, o da la natura o da l'arte ordinati
queste parti, o da la natura o da l'arte ordinati, si chiamano
l'arte ordinati, si chiamano porti o moli. sanudo, iii-717: zonte le
delle cose che succederanno? -a'banchi o la sera al molo passeggiando. galileo,
sottoripa. -molo naturale: barriera rocciosa o secca, formatasi spontaneamente, che,
dal gr. biz. ps) xo£ o póxcx;, deriv. dal lat.
confuso con mitra; altri vi ravvisò saturno o priapo, altri il sole, altri
di una fortificazione, intercalato da cannoniere o da ampie feritoie e destinato a proteggere
una coriambica (_ u u _) o alla seconda una ionica a minori (
vi ricordate il bacchio, il palimbacchio o rodio, l'alato pirrichio, il
aspro molosso, / che per volpe o lepretta seguitare / in gioco è del
, / né pon molosso al varco o ponvi alano. caro, 4-194: ecco
quella d'un molosso, ch'avendo incontra o cinghiale o lupo o pur orso,
un molosso, ch'avendo incontra o cinghiale o lupo o pur orso, si stesse
ch'avendo incontra o cinghiale o lupo o pur orso, si stesse a giacere.
conti, 545: qual lacone / fulvo o molosso, / che de'pastori /
, visto / un cervo di gran corpo o capriolo, / spinto da fame a
= comp. da wo / i [o] 'e accorto (v.),
= comp. da molt [o] e angolare1 (v.).
agg. che si manifesta, si presenta o si attua secondo fini, modi,
, ecc.); che assume o può assumere significati differenti; che è
può assumere significati differenti; che è o può essere oggetto di diverse interpretazioni (
concetti, parole differenti (l'uomo o le facoltà intellettive, ecc.)
ecc.); che si sviluppa o si esercita contemporaneamente in ambiti di conoscenza
ambiti di conoscenza, in attività materiali o spirituali, in dottrine, in discipline
. che risulta da un insieme di parti o di elementi differenziati o, anche,
insieme di parti o di elementi differenziati o, anche, da una serie unitaria
coltivazione artificiale, gli stami, tutti o in parte, assumono aspetto petaloideo,
petaloideo, oppure si moltiplicano i petali o, anche, gli stami, che
gli stami, che assumono contemporaneamente aspetto o funzione di petali. o.
aspetto o funzione di petali. o. targiom pozzetti, i-294: 'fiori moltiplicati
. targiom pozzetti, i-294: 'fiori moltiplicati o molteplici o doppi', quando il numero
, i-294: 'fiori moltiplicati o molteplici o doppi', quando il numero dei petali è
quadruplo, se la corolla è triplicata o quadruplicata; e pieno, se tutti gli
, 313: vi è poi la progressione o continua o discontinua o proporzionale o molteplice
: vi è poi la progressione o continua o discontinua o proporzionale o molteplice o particolare
poi la progressione o continua o discontinua o proporzionale o molteplice o particolare. c
progressione o continua o discontinua o proporzionale o molteplice o particolare. c. bartoli
continua o discontinua o proporzionale o molteplice o particolare. c. bartoli, 7-67
la metà dell'unità, resta moltiplice o summoltiplice della stessa unità. manfredi,
), sf. condizione, carattere o complesso delle caratteristiche di un insieme di
sentimenti che si manifestano, si presentano o si attuano secondo fini, modi,
più differenti, ma sempre numerosi, o di un insieme di parole, di espressioni
di espressioni, di pensieri che assumono o possono assumere significati diversi o che possono
che assumono o possono assumere significati diversi o che possono essere oggetto di interpretazioni o
o che possono essere oggetto di interpretazioni o di giudizi diversi, o di facoltà
di interpretazioni o di giudizi diversi, o di facoltà che rivelano inclinazioni e tendenze
che rivelano inclinazioni e tendenze differenti o, anche, la versatilità, l'eclettismo
del terreno e della coltura, artificialmente o spontaneamente, producono innumerevoli varietà leopardi,
impressioni. -mancanza di unità o di connessione, di organicità, di
ii-9-344: la francia, la spagna, o l'inghilterra... assai prima
l'idea della varietà, dell'indeterminatezza o, anche, dell'eccesso).
quel che dalla bocca del principe, o per la moltiplicità de'pensieri e delle
la moltiplicità de'pensieri e delle faccende o per non essere stato informato pienamente delle
del contenuto sensibile nel suo stato disordinato o grezzo, indipendente dall'ordine e dall'
che si predica dell'ente uno, o negandola o affermandola, e non si
predica dell'ente uno, o negandola o affermandola, e non si predica,
. ant. carattere di una grandezza o ai un numero multiplo. -molteplicità delle
c, la multiplice hl non fosse uguale o maggiore della medesima c [ecc.
lat. multigenéris 'di molte specie o qualità', comp. dal pref. multi-
foglia, quella che ha molti lobi o seni ottusi. = voce dotta
letter. composto da più proposizioni coordinate o subordinate (un periodo).
agg. ant. che assume caratteristiche o qualità differenti; che si presenta o
o qualità differenti; che si presenta o si manifesta in modi molteplici e diversi
. ant. che ha molti nomi o appellativi. fr. gualterotti, 11
di beni (con riferimento a cerere o alla terra). cesarotti,
polipetalo (una corolla). o. targioni tozzelti, i-286: 'moltipetala'o
o. targioni tozzelti, i-286: 'moltipetala'o 'polipetala'[la corolla] quando è
per evitare che saltassero tra i raggi o nella moltiplica. = deverb.
, agg. che può essere moltiplicato o, anche, notevolmente aumentato di numero
, 1-1-196: questa diversità di persone o di patrimoni e di eredità, in
, sf. possibilità di essere moltiplicato o di moltiplicarsi. tommaseo [s.
, di quantità, di intensità o di diffusione (con riferimento sia all'ambito
: non si può ben far multiplicamènto / o somma d'anni che risponda uguale /
cantoni ricti, che è quadri come scacchieri o come taulieri, si coglie del multiplicamènto
sm. matem. numero, quantità o grandezza che deve essere moltiplicata per un'
termine dei matematici, aggiunto di numero o quantità; e vale che è da moltiplicarsi
che è da moltiplicarsi per altro numero o quantità in forza di sostantivo maschile,
anche multiplicanté). che moltiplica o si moltiplica; che aumenta, che accresce
(moltiplico, moltiplichi). aumentare o far aumentare, per lo più notevolmente
volume, nell'estensione, nel peso o, anche, nel valore; accrescere o
o, anche, nel valore; accrescere o far accrescere numericamente (con riferimento a
(con riferimento a entità sia materiali o concretamente definibili, sia astratte).
astratte). giacomo da lentini o rinaldo d! aquino, 401: spesse
i casi e tardi / t'adira o far contesa / con chi la prima impresa
con le sue categorie immutabili, poche o molte che siano, ma un sistema au-
ma un sistema au- todeformantesi che muta o deforma o almeno raddoppia e triplica e
sistema au- todeformantesi che muta o deforma o almeno raddoppia e triplica e molteplica i
. d'annunzio, iv-1-38: acuire o moltiplicare i sofismi equivale...
ad acuire e moltiplicare il proprio piacere o il proprio dolore. -in
: nuova maniera di moltiplicare le stampe o sia gli esemplari di un disegno.
4. rendere, far diventare o far sembrare più intenso, più veemente
una condizione volitiva, uno stato psichico o più valido, più proficuo, più
una virtù, una facoltà, una capacità o più efficace un'azione, o,
capacità o più efficace un'azione, o, anche, più difficile, più
un pregio. mazzeo di ricco o rosso da messina, 432: se li
di perderle. -accrescere di violenza o di efficacia, infittire. ariosto
ruote maggiori, procedendo con duoi o tre ordini a questo modo, come si
relazione con un compì, di limitazione o di specificazione). cavalca, 20-577
6. matem. sottoporre due numeri (o grandezze numeriche), detti fattori del
1200. calandri, 295: le canne o braccia della sua lunghezza [del campo
che farà detta multiplicazione sarà le canne o vero braccia quadre del detto campo.
: per moltiplicare quantità razionale con sorda o radicale si scrive la razionale unitamente alla
prefiggendo a questo prodotto quel segno positivo o negativo che porta la regola ordinaria della
volume, nell'estensione, nel peso o, anche, nel valore; sembrare
; sembrare maggiore; crescere nel numero o, anche, nella frequenza.
: non si vede molto denaro in barberia o almeno non si moltiplica pel commercio e
l'avrebber del campo, cacciate / o morte tutte, over prese e legate
varthema, 56: de lì a doe o tre ore cominciò multiplicare la turba.
alcuna che non abbia alcuno monco o alcuno storpiato. loredano, 3-48:
sperma. -con riferimento ad animali o, anche, a microrganismi, a
altro. -con riferimento alla riproduzione o, anche, allo sviluppo o alla
riproduzione o, anche, allo sviluppo o alla propagginazione di una pianta.
grande impegno; dedicarsi a un'attività o a un lavoro al di sopra delle
difficile da sopportare (una situazione) o più grave, più preoccupante (un
incisivo, più efficace (un'azione o, anche, una causa).
in relazione con una prop. subordinata o con un compì, di limitazione: svilupparsi
evolversi, progredire in una determinata attività o in un dato ambito materiale o morale,
attività o in un dato ambito materiale o morale, per lo più in notevole
lo più in notevole misura e intensità o con grande efficacia e incisività o, anche
intensità o con grande efficacia e incisività o, anche, con crescente ostinazione e
deh non moltiplichiamo in cerimonie, / o ponianle da parte, o differiamole.
cerimonie, / o ponianle da parte, o differiamole. brusoni, 7-224; glisomiro
che non istagni ne'tesori del governo o de'ricchi, ch'ella non è
14. ant. ampliarsi, diventare molto o troppo lungo (un discorso, un'
suo conspetto. — moltiplicare parole o discorsi: dilungarsi eccessivamente, perdersi ih
in molti modi diversi; in quantità o numero notevole o, anche, crescente;
diversi; in quantità o numero notevole o, anche, crescente; abbondantemente,
, reiteratamente, diffusamente; con profitto o vantaggio notevolmente maggiore. bartolomeo
), agg. che è atto o che tende a moltiplicare, ad aumentare,
moltiplicare, ad aumentare, a ingrandire o a crescere di quantità, di numero
: le parti d'un tutto, o rotti che le vogliate chiamare, se bene
assai volgarmente, sono chiamate proprie comuni o vero aggregative o moltiplicative. varchi,
sono chiamate proprie comuni o vero aggregative o moltiplicative. varchi, 21-5: parte
varchi, 21-5: parte aliquota, o vero moltiplicativa, si chiama quella la
quella la quale, presa alcune volte o vero multiplicata per alcuno numero, fa
di sei, perché preso tre volte, o multi- plicato per tre, fa sei
; superi, moltiplicatissimo). aumentato o accresciuto, per lo più notevolmente,
, di volume, di numero (o, anche, per estens. di
in molti esemplari in una stessa serie o raccolta (un oggetto). spallanzani
de'cambi con quelli di che manca o scarseggia il museo.
, 11-7: le cagione furono varie: o per fare beneficio al paese nel quale
al paese nel quale mi mandavano, che o per mala aria o per altra calamità
mandavano, che o per mala aria o per altra calamità era ridocto a pochi
calamità era ridocto a pochi abitatori, o per alleggerire la cictà propria multiplicata in
la cictà propria multiplicata in troppa populazione o per scaricarla di gente inutile e sediziosa
131: mettendo rincontro ad ogni dito, o vogliam dir numero semplice, il multiplicato
. che moltiplica; che è atto o che ha la funzione di aumentare di
di aumentare di quantità, di numero o anche di intensità, di efficacia,
stima nella tua mente per le membra o il corpo dell'uomo? egli tua
un altro te. -che riproduce o ha la funzione di riprodurre in un
investimento. 4. elettron. congegno o dispositivo atto a rendere molteplice o ad
congegno o dispositivo atto a rendere molteplice o ad amplificare un impulso, un flusso
, una frequenza. -anche: calcolatore o dispositivo atto a eseguire moltiplicazioni (come
lastra. -moltiplicatore di focale: lente o sistema ottico afocale che, applicato fra
quantità, nella misura, nel numero o, anche, per estens., del
di un sentimento, di una passione o di un fenomeno fisico, dell'importanza
di un fenomeno fisico, dell'importanza o della gravità di una situazione, ecc
lume... poi un sol punto o una menomis- sima particella dell'emisferio terrestre
voi, precedere, il re di polonia o quel di portogallo? -quel di portogallo
per cercare altre terre per abitarvi. o. ruceuai, 8-11: l'anima'vegetativa
: la poligamia fu da dio approvata o conceduta ne'patriarchi del popol santo perché
4. affollamento, agglomerazione di persone o animali. leonardo, 2-59: ispesso
, senza restare in loro alcuna divisione o moltiplicazione. regolette della nuova poesia toscana
rispettivamente quella divisione o moltiplicazione, la quale si è accennata
nella moltiplicazione dell'uno. -presenza o coesistenza di più poteri autonomi rispetto al
par che la monarchia non comporti compagnia o divisione o moltiplicazione, nondimeno per l'
la monarchia non comporti compagnia o divisione o moltiplicazione, nondimeno per l'imperfezione delle
materia sempre le monarchie hanno avuto divisione o ricevuta moltiplicazione e compagnia.
, i tuberi, gli stoloni, o per via agamica per mezzo di polloni
su qualche parte del tronco, delle radici o de'rami. la natura od il
sono i 'piantoni', le 'burghe'o 'trattore', le 'margotte'e 1 innesto'
da sapere che se la monti- plicazione o vero partimento de l'una radici sera
circulo. calandri, 295: le canne o braccia della sua lunghezza [del campo
che farà detta multiplicazione sarà le canne o vero braccia quadre del detto campo. galileo
come tubi elettronici, diodi, transistor o circuiti risonanti, ha la funzione di
la frequenza di trasmissione negli apparati radiotrasmettitori o di ottenere frequenze campioni multiple rispetto
quantità, della misura, del numero o, per estens. del valore di un
di cifre e di caratteri significanti, o unicamente o unitamente con altre voci, il
e di caratteri significanti, o unicamente o unitamente con altre voci, il corpo
ricchezze], ma le tien morte o le dà a moltiplico senza distrarne alcuna
letter. ant. che ha sperimentato o sperimenta costantemente (con riferimento all'evoluzione
(multisènso), agg. che ha o assume diversi significati o può essere oggettodi
. che ha o assume diversi significati o può essere oggettodi interpretazioni varie o disparate.
diversi significati o può essere oggettodi interpretazioni varie o disparate. g. gozzi,
v.]: 'moltisènso': di sentenza o parola o componimento che ha più significati
]: 'moltisènso': di sentenza o parola o componimento che ha più significati, può
, agg. ant. composto da due o più sillabe; polisillabo. lenzoni
multitudo), sf. gran numero o raggruppamento notevole di persone considerate nel
un numero assai ragguardevole in senso assoluto o relativo). -anche: l'insieme
. -anche: l'insieme (più o meno numeroso) di persone che presentano
pensiero ad una moltitudine d'uomini: o, se pure una tale stupida moltitudine vi
di celestiali spiriti, li quali ardono o incendono dentro l'a- mor di dio
stato, degli abitanti di una regione o di una città; collettività, totalità
: gl'incettatori di grano, reali o immaginari, i possessori di terre che non
raggruppamento sociale che comprende le classi lavoratrici o, in genere, le classi subalterne
a chi detiene il potere economico o politico e a chi ha un superiore livello
instinto di non poter soffrire il peso o sia la forza degli ottimati sopra di sé
la parola 'plebe', la parola 'moltitudine'o significano popolo, o non sono che
la parola 'moltitudine'o significano popolo, o non sono che una provocazione alla guerra
1-152: si piace generalmente alla moltitudine o con la virtù o con l'apparenza della
generalmente alla moltitudine o con la virtù o con l'apparenza della medesima. algarotti
.. faccia d'aver luogo chiùso, o di tegoli o di reti grandi coperto
aver luogo chiùso, o di tegoli o di reti grandi coperto, grande secondo la
quella moltitudine di barchette venisse per festa o per offesa. -foltezza, densità.
se la materia offende per la moltitudine o pure per lo mancamento.
riferimento ai doni personali largiti da dio o dalla natura). dante, conv
: tanto è pronome indeterminato di quantità, o continua dinotante grandezza, o discreta dinotante
quantità, o continua dinotante grandezza, o discreta dinotante moltitudine. rosmini, viii-262
azzione, non permettono moltitudine d'azzioni o pure azzione d'una gente, anzi
la terra. leonardo, 2-120: o misere genti, a voi non vale le
essere in moltitudine, non le case o palazzi! -con ellissi della preposizione
costituito da una pluralità di parti componenti o di unità minime (un ente)
vesti di tessuto leggero di seta o di bambagia, usate nei mesi caldi
.]: 'moltizie': vesti di seta o di bambagia leggerissime per la state.
che costituisce in senso assoluto una categoria o un gruppo assai numeroso di persone o
o un gruppo assai numeroso di persone o di animali, di oggetti materiali, di
(e indica una pluralità di individui o di singoli oggetti; di solito senza
. (41): se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, [
uomini] hanno molti modi da alleggiare o da passar quello. alberti, 4-7
per arte. tasso, 10-22: veggio o parmi vedere, anzi che lustri /
pascoli, 1339: l'ira, o dea, tu canta del peleiade achille /
fra le più belle opere anticamente dipinte o scolpite da quelli della mia terra,
prima volta m'apparvero come trionfali figure o processioni che camminassero su pavimenti e scalinate
più molti, se la loro città o la provincia non avesse dovuto predominare su
così ben edificati, che né persuasioni o minaccie de'padri o d'altri possono
che né persuasioni o minaccie de'padri o d'altri possono farli prevaricare. tasso,
-che è in numero superiore alle aspettative o alle necessità; più che sufficiente.
ambito materiale, sia a quello spirituale o intellettuale); abbondante. -in partic
poco, / nulla al disegno, ove o si fermi o vólto / sia l'
al disegno, ove o si fermi o vólto / sia l'impeto de l'armi
qualità, una virtù, una dote intellettuale o morale). -anche: considerevole,
di molta simplicità sacchetti, 8-6: o per la sparuta forma di lui o
o per la sparuta forma di lui o per moltissima onestà di lei,..
acquistata molta laude. -vasto o approfondito (il sapere, la dottrina)
essere non suole / però di cavalier saggio o prestante. c. ferrari, 367
rimprovero). lacopone, 1-11-16: o falso amor propio, c'ài tutto lo
. gravemente deplorevole sotto il profilo razionale o morale (un difetto, un errore,
: ma chi fu mai sì saggio o mai sì santo / che di esser
esser senza macchia di pazzia, / o poca o molta, dar si possa
senza macchia di pazzia, / o poca o molta, dar si possa vanto?
notevole, numero grandissimo, parte considerevole o più considerevole (con riferimento sia all'
la molteplicità (in contrapposizione all'uno o all * unita). rosmini,
-intr. (45): macchie nere o livide... apparivano a molti
molti: la gran massa della popolazione o dell'umanità; la maggior parte della
, quelle parole: 'pasci le mie pecorelle'o essere state dette solo a san pietro
ed a'suoi successori... o averle dette il salvatore ad ogni vescovo.
di aw., precede agg. (o avverbi con funzione aggettivale) comparativi o
o avverbi con funzione aggettivale) comparativi o di quantità, con i quali è
faccia ancor questo medesimo la natura? o quella intelligenzia che la guida? e
ha notevoli virtù, doti, attitudini o grande valore; ammirevole per intelligenza,
arrivano a sciupar la vita alle indovine, o amareggiar l'anima alle cartomanti.
: non riuscirgli troppo gravoso, faticoso o difficile; costargli poco. ariosto
giova molto all'indagine della provenienza immediata o anche dell'origine di essa.
— a un agg. qualificativo o a un'espressione attributiva conferisce valore di
seppe ove / s'albergasse da presso o di lontano, / mostrassi a noi
incendio. -con un aw. o con un'espressione awerb. giacomo da
credo al tempo del partire / esser vicino o non molto da lunge, / come
molto poco. -precede un aggettivo o un avverbio di grado comparativo.
fa perfette l'operazioni de l'intelletto o pur quello che rende perfette l'operazioni
, in unione con un agg. o con un aw. superi. novellino
restava diviso el suo stato in cinque o sei parti. manzoni, pr. sp
boccaccio, vi-228: fra'folti boschi o in tane o altro loco / leon
vi-228: fra'folti boschi o in tane o altro loco / leon né lupo né
, / che non si pasca quivi o molto o poco. a. martini,
che non si pasca quivi o molto o poco. a. martini, i-i 1-379
dolce è il sonno al bracciante, o poco o molto ch'ei mangi.
è il sonno al bracciante, o poco o molto ch'ei mangi.
abbondanza di parole, dilungandosi nella trattazione o nel discorso, diffusamente. ariosto,
altrui panni, / guarda al grado o agli anni / da cui cominci, s'
e passano molto sopra tacque congelate, o vero sopra deserti. tasso, 15-13
studio della eloquenzia àe fatto più bene o più male agli uomini et alle cittadi
/ che comparir non veggia od uomo o fera. tassoni, 2-8: a noi
, 502: molto mi meraviglio, o messer can te, / podestà venerando
/ ché 'n cor venale amor cercate o fede. ariosto, 130: già
prìncipi, né lasciarsi trasportare dall'avarizia o dagli affetti; né meno per prego
7. in espressioni interrog. o esclamative, per esprimere un dubbio:
qualcuno: avere grande familiarità, dimestichezza o amicizia con una persona; frequentarla;
, non essere in grado di ricordare o di riconoscere, non curarsi di sapere
è molto: come minaccia di ritorsione o di prossima vendetta. crusca, i
sembiante, / né moltospito appellinti, o disospito. = comp. da molto1e
di barbiglio bifido, dorso color grigio o bruno, ventre grigio argenteo, lunghezza
; è reperibile, come incrostazioni giallastre o rossicce, sulle lave. =
alla quale in ispecialità, forse per essere o credersi più atta ed inclinata all'imitazione
mumentano), agg. che si svolge o accade in poco tempo, che dura
; che ha una durata, effettiva o prevista, limitata nel tempo (un
.). -anche con valore iperbolico o enfatico. bisticci, 3-50:
uscire dalla cittadella. -che viene demolito o smontato dopo l'uso; destinato a
facevano presso a poco la nostra rotta o venivano verso di noi. -che
3. che riguarda, che si riferisce o è limitato al momento presente; contingente
figur. che svanisce rapidamente dalla memoria o dall'animo; che passa senza lasciare
mascardi, 3-58: gli accidenti ordinati o inevitabilmente permessi dalla provvidenza che ne governa
iv-1-181: quando ella conservava con altri o ascoltava, pareva di tratto in tratto aver
fiore. r. campeggi, 143: o cielo, o mondo, / ben
. campeggi, 143: o cielo, o mondo, / ben momentanee e vane
e sono dette anche occlusive, esplosive o mute, in contrapposizione alle consonanti continue
7. ling. che si riferisce o che si attua in un tempo istantaneo
capo a un assurdo « momentanismo » o fenomenismo. = deriv. da momentaneo
le momento). frazione minima (o indivisibile) di tempo; tratto brevissimo
che tutto giorno dura sanza fine, o in gloria perpetualemente o in tormento eternalemente
dura sanza fine, o in gloria perpetualemente o in tormento eternalemente. bisticci, 1-i-491
: ora di giorno over di mese o d'anno / non pò passare, o
o d'anno / non pò passare, o attimo o momento, / che tutto
anno / non pò passare, o attimo o momento, / che tutto il mio
maggior conto sogliamo avere tutto il bene o il male futuro che 'l solo presente
, in una serie d'altri punti o momenti. -frazione minima di tempo
. 2. per estens. periodo o tratto di tempo per lo più breve
futura). petrarca, 329-1: o giorno, o ora, o ultimo momento
petrarca, 329-1: o giorno, o ora, o ultimo momento, / o
329-1: o giorno, o ora, o ultimo momento, / o stelle congiurate
o ora, o ultimo momento, / o stelle congiurate a 'mpoverirme! oliva,
3. punto di tempo (più o meno breve) in cui. accade
breve) in cui. accade (o accadrà o dovrà o potrà accadere) un
in cui. accade (o accadrà o dovrà o potrà accadere) un fatto
. accade (o accadrà o dovrà o potrà accadere) un fatto, si
i-254: non vi è momento solenne o doloroso, nella vita d'un uomo
doloroso, nella vita d'un uomo o d'una gente, in cui un misterioso
libri letto da un padre di famiglia o da un vecchio pastor di popoli.
per lo più di breve durata, o circostanza storica, situazione o congiuntura politica
durata, o circostanza storica, situazione o congiuntura politica, fase di un processo
evento determinato, in cui si esplica o prevale una tendenza, un'idea,
, una forza, una prassi, o vengono attuate scelte importanti e decisive o
o vengono attuate scelte importanti e decisive o maturano soluzioni destinate a rilevanti sviluppi e
svolta decisiva nella storia di un popolo o nell'evoluzione di una cultura.
sono comprese? indicherò le principali, o almeno quelle per noi, nel nostro
la vita di una persona, caratterizzata o influenzata da un determinato orientamento psicologico
influenzata da un determinato orientamento psicologico o spirituale o in cui prevale un determinato
da un determinato orientamento psicologico o spirituale o in cui prevale un determinato atteggiamento umorale
in cui prevale un determinato atteggiamento umorale o istintuale. g. gozzi,
terribili. -momento magico: periodo o situazione di particolare intensità o felicità ideativa
: periodo o situazione di particolare intensità o felicità ideativa o creativa, per chi
situazione di particolare intensità o felicità ideativa o creativa, per chi svolge attività intellettuali
creativa, per chi svolge attività intellettuali o artistiche. soldati, xi-233:
del lavoro di uno scrittore di romanzi o novelle: col momento magico, quando
più connessa con la sua condizione personale o professionale; occasione o convergenza di occasioni
condizione personale o professionale; occasione o convergenza di occasioni in cui una persona
particolari doti intellettuali, umane, professionali o a esercitare una funzione di protagonista.
gli ava di tener conto del fattore o elemento psicologico (in ted. '
può isolare nella carriera di un artista o di uno scrittore o nello sviluppo filosofico
di un artista o di uno scrittore o nello sviluppo filosofico di un pensatore.
anche: fase di un processo storico o filosofico, stadio dell'evoluzione o dello
storico o filosofico, stadio dell'evoluzione o dello svolgimento di un'esperienza artistica,
il leopardi. -particolare aspetto psicologico o spirituale in cui si attua e prende
specifica visione del mondo di un pensatore o di un filosofo. pasolini, 8-55
nelle idee, che il momento sentimentale o appassionato. 10. in senso
concreto: persona, creazióne dell'ingegno o dell'arte, movimento artistico, che
. -particolare tratto di un'opera letteraria o teatrale (o della rappresentazione di un
di un'opera letteraria o teatrale (o della rappresentazione di un personaggio, di
il naturalismo, da un divenire esterno o superiore. -aspetto particolare, punto
lo più in espressioni di valore attributivo o predicativo, quali di momento, di
... per cose di piccolo o grande momento, ebbe pascoli di ricorrere al
, valore, efficienza (di una persona o di un gruppo di persone).
e prestigio nell'ambito di una comunità o di un gruppo sociale, per lo
a una persona vengono attribuiti e riconosciuti o con l'autorità che detiene per la
che detiene per la ragguardevolezza della posizione o per l'elevata collocazione all'interno di
ambito sociale in cui vive e opera o all'interno di un organismo in cui
che uomo di grande momento per nobiltà o per ricchezza muoia, tutte le femine
, serietà, complessità, difficoltà, o anche pregio, qualità, valore (
se bene per la capacità di questa o di quella palude o lago non si
la capacità di questa o di quella palude o lago non si fa continenza di gran
, 343: le quantità misurate sono o distese o capite. le distese sono il
: le quantità misurate sono o distese o capite. le distese sono il
si troveranno essere e restare con rotti o di poco o di qualche momento. c
e restare con rotti o di poco o di qualche momento. c. campana,
. 23. elemento agente o propulsore. balbo, 5-293: alcuni
presenti... vorreb- ber distruggere o rifar da capo il cristianesimo, e noi
25. fis. nella terminologia scientifica o dotta anteriore all'età della ricerca sperimentale
ognuna delle varie grandezze, scalari o vettoriali, che hanno in comune la
una determinata altra grandezza per una distanza o per il quadrato di una distanza (
di una forza rispetto a una retta o rispetto a un punto, il momento angolare
di cristallo, il momento di dipolo o dipolare, il momento di stabilità, il
di forze esterne rispetto a un punto o a un asse fìsso, che provoca la
michelini, 376: cotal massa di cristallo o di ghiaccio, trovando il solo ostacolo
e facendo forza, né punto spingerà o aggraverà le sponde. torricelli, ii-3-257:
. spingerà all'insù con tanta forza o momento quanto e il peso d'una
una mole d'acqua eguale alla g o vero alla d. viviani, 4-4-3
e d'altra qualsivoglia forza, animata o no, s'intenda quel premere libero
e non impedito che fa il grave o la forza all'ingiù per la perpendicolare