Grande dizionario della lingua italiana

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vol. X Pag.60 - Da MENARE a MENARE (16 risultati)

giorno. testi, ìì-141: mena, o ciel, mena quel giorno. f

f. m. zanotti, 1-8-27: o gentil mese, ornai dal cielo scendi

miei critici quando egli è il primo o, tutt'al più, il secondo a

entrare in teatro, muggire un bosco o romeggiare il mare irritato dal vento,

, ii-239: contra me qualche inganno o trama meni, / per dar di donna

ogni dì cresceva l'assedio, e pompeo o non mandava o non menava l'aspettato

assedio, e pompeo o non mandava o non menava l'aspettato soccorso agli assediati.

intromission. -addurre come prova o come scusa; proporre all'attenzione altrui

lento passo. 31. produrre o presentare un determinato effetto o un determinato

. produrre o presentare un determinato effetto o un determinato fenomeno di natura fisica percepibile

di natura fisica percepibile, in sé o nei suoi effetti, attraverso i sensi

apollo significhi * distruggitore ', o perché lo stemperato caldo meni la peste,

perché lo stemperato caldo meni la peste, o perché il drago da lui fosse ucciso

1-77'. tutto quel che l'arte o il caso mena, / altro non è

, dare origine a un fenomeno fisico o meteorologico. maestro alberto, 158:

e serenità. salvini, 23-80: o grave nube, menante tempesta / a'

vol. X Pag.61 - Da MENARE a MENARE (11 risultati)

ogni catena. 32. provare o stimolare, coltivare, fomentare intenzionalmente un

avarizia, d'ira, di tristizia, o vero di superbia. cantari, 163

ventura possa, partecipandosi, diminuirsi; o l'orgoglio nostro soltanto ci consiglia a menarne

. 33. convincere, indurre o costringere una persona a pensare, ad

guida nelpambito della vita spirituale, morale o intellettuale; costituire la causa determinante per

causa determinante per cui una persona (o, anche / un ordinamento sociale,

, a conseguire un determinato fine, o viene a trovarsi in una determinata situazione

come vi piace, ad ore triste o liete, / perché col torto orgoglio

relazione con un compì, di strumento o di modo. sacchetti, 76-17:

. impegnarsi, adoperarsi in un'attività o per il conseguimento di un determinato fine

sta bene, / vi voleva restar poco o niente. moretti, iii-417: le

vol. X Pag.62 - Da MENARE a MENARE (23 risultati)

se menassero, potessero durare ultra quattro o cinque dì. cellini, 1-23 (

insistenza, tenacia, caparbietà, coraggio o, anche, ostinazione, cocciutaggine.

e mena ': segnatamente di due o più. anche figuratamente, di sforzi che

che facciansi per ottenere una cosa, o d'incalzare di casi avversi o noiosi

cosa, o d'incalzare di casi avversi o noiosi... dicesi comunemente mena

a caso, senza una meta o una direzione precisa. salvini,

mio contro al suo provedi- mento indugiasse o più tardi mi menasse a luce.

ma ciascun sospira? -menare a morte o alla morte, a morire, alla

morire, alla tomba qualcuno: causarne o affrettarne il decesso, farlo morire.

farlo morire. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,

morire. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:

parlar traendo guai. petrarca, 253-4: o chiome bionde di che 'l cor m'

a morte? -menare a niente o al niente qualcosa: rovinarla, distruggerla

: v. spasso. -menare a o alla staffa: v. staffa.

qualcosa: farla roteare, farla girare o volteggiare più o meno vorticosamente.

roteare, farla girare o volteggiare più o meno vorticosamente. ariosto, 26-5:

26-5: farei... teco, o volessi / menar la spada a cerco

/ menar la spada a cerco, o correr l'asta. carducci, iii-1-98:

so che di me, non mi farò o non si lascierà menare in tondo.

su'riformatori. -menare avanti o innanzi: proseguire, continuare, portare

cuoco, 1-144: quando volete sostenere o menare avanti una rivoluzione già fatta,

, n. 35. -menare cattivo o in cattività: ridurre, trascinare in

n. 2. -menare del buono o il buon per la pace: v

vol. X Pag.63 - Da MENAROLA a MENATA (21 risultati)

alla vendetta? — menare in o a fracasso: v. fracasso, n

. — menare in lunga, alla o per la lunga: v. lunga

23. — menare la lingua contro o verso qualcuno: v. lingua,

. — menare la mazza tonda o a tondo: v. mazza1,

n. 3. — menare legato o preso qualcuno: trascinarlo strettamente avvinto con

qualcuno: trascinarlo strettamente avvinto con funi o catene; tradurlo in stato d'arresto

legato... con la catena o fune al collo, in tal fretta che

g. gozzi, i-1-74: vedi, o mercurio, che, anche ammutoliti dalla

de'greci. -menare moglie o per moglie: v. moglie.

. -menare via qualcuno: accompagnarlo o trascinarlo fuori, lontano; portar via

prov. — il diavol ti ci mena o ti ci ha menato: per indicare

metà, che è ripiegata in quadro, o che un lavorante volge in modo di

superiore, è girevolmente imperniata in una palla o mela di legno, da impugnarsi con

di legno, da impugnarsi con una mano o appoggiarsi contro il petto del succhiellante;

che è il vano di una gorbia o anello quadrangolare, in cui s'incastra la

, 149: 'menaròla': specie di manovella o martinetto, simile all'arnese omonimo,

. menata, sf. quantità più o meno rilevante di qualsiasi cosa che

di qualsiasi cosa che viene afferrata, gettata o sparsa in un dato modo. -

e gonfia, e d'una menata o di due si fa pieno il vaso.

necessario farne dei fastelli di 12, 14 o 16 menate. -per estens

-per estens. quantità numerica più o meno rilevante. f. buonafede

vol. X Pag.64 - Da MENATELLA a MENATORE (20 risultati)

201: hanno questi il pedale, / o manico che dir ve lo vogliate,

seccatura, noia; atto, discorso o situazione che suscita insofferenza. arbasino,

dieci il nostro affare è per sfratti o altre menate d'affitti non pagati.

d'estate si veggono intorno a'cimiteri o dove sono legni fracidi e marciti,

, 2-258: vi sono anche diverse menate o montate da pesce, che servono alle

grappa il cotale e, stringendolo due o tre volte, te lo rizza e,

2. figur. battuta, allusione o rimprovero pungente, malizioso; frecciatina.

qual vil'e codardi. / chi morti o presi e menati cattivi.

, / finch'e'sono scapucciati / o che in tasca gli han cacciati.

[gli olmi] per un piè o meno, e con linea menata diritta.

. iacopo del pecora, lxxviii-iii-45: o menata mia vita acerba e stanca, /

armi, onde si meni vita / rado o non mai menata in altra etate.

: vi 'pingete 'voi, o lettori, l'abate parini là in brianza

nell'ambito della vita spirituale, morale o intellettuale o anche nel modo di agire

della vita spirituale, morale o intellettuale o anche nel modo di agire e di

rimestare, amalgamare e mescolare sostanze liquide o pastose. sacchetti, 215-54:

della tromba da attigner acqua da un pozzo o da una conserva. gargiolli, 169

: 'menatoio ': è una leva o asta di legno, bilicata orizzontalmente in

). ant. guidatore di animali o di veicoli. cavalca, 20-42:

menatori de'campi, cioè vicari o vero tribuni, che i troppo pigri non

vol. X Pag.662 - Da MODESTIA a MODESTINA (26 risultati)

, quando si vuole enunciare un fatto o un'opinione che suona il contrario di modestia

chi si comporta con saccenteria e presunzione o si loda e si esalta eccessivamente o

o si loda e si esalta eccessivamente o a sproposito. 9. locuz.

egli non ambisca, ma del fare o dir cosa che dispiaccia ad orecchio o ad

fare o dir cosa che dispiaccia ad orecchio o ad occhio pudico. p. petrocchi

comporti: eccedere in dimostrazioni più o meno autentiche di umiltà. pascoli,

: comportarsi in modo sfrontato, presuntuoso o, anche, spudorato; dimostrare assoluta

censura di roma, che quando alcuno, o nobile o popolano si fosse, trascorreva

roma, che quando alcuno, o nobile o popolano si fosse, trascorreva i limiti

, trascorreva i limiti della modestia civile o dei costumi buoni, tosto tenevasi discolato,

. loredano, 2-i-127: condona, o cesare, qualche trascorso alla lingua,

lingua, se talora, violentata dalla passione o dal timore, trapassa i termini del

-per modestia: per umiltà, per timidezza o, anche, per riservatezza, per

specificarglielo, s'a sorte ella non intendesse o non volesse intendere il gergo, prego

, involerò, penetrerò quelle mura, o domattina, nel cammino, vi rapirò

di modestia: rifuggendo da ostentazioni false o eccessive di umiltà o di pudicizia;

da ostentazioni false o eccessive di umiltà o di pudicizia; semplicemente, schiettamente,

andiamo debitori ad altri scrittori di tutti o presso che tutti i fatti che alleghiamo

con moderazione, con senso della misura o, anche, con pudicizia. sanudo

può dire per poco non lo adoperasse mai o non altro che per veder dio nelle

— usare modestia a, con o verso qualcuno: trattarlo con discrezione,

col suo ritratto da amalte e due o tre pezzi d'oro conservati dalla rapacità de'

esse, secondo che s'applicano ad uomo o a donna, hanno una particolar nozione

modestia 'è timida dimostrazione d'innocenza o d'umiltà. 'temperanza 'è

modestina, sf. striscia di pizzo o di velo, introdotta nell'abbigliamento femminile

striscia di panno lino lunga un palmo o poco più con qualche guer- nizione nel

vol. X Pag.663 - Da MODESTINO a MODESTO (16 risultati)

linguaggio familiare, con valore vezzegg. o, anche, iron., per indicare

il nodo del collo od ha i buffotti o i modestini. = dimin.

donna che ostenta un contegno esageratamente riservato o umile. tommaseo [s.

nutre sentimenti di sincera e profonda umiltà o semplicità; che non nutre eccessive ambizioni

e rumate! né sarebbe da annumerare o racontare quali e quante simile a'fabii,

coprendo il vicio col nome della propinqua virtù o la virtù col nome del propinquo vicio

bassi. -con litote. non o poco modesto: sfrontato, impudico,

gesti e in atteggiamenti di misurata compostezza o in discorsi e in scritti caratterizzati dal

della misura, da obiettività, da riservatezza o, anche, da remissività; moderato

croce, ii-9-152: la filosofia storica, o la storia filosofica, è modesta perché

e può esprimere un'intenzione di compatimento o di commiserazione); che conduce una

delle lettere del modesto speziale diacinto o giacinto cestoni al celebre vallisnieri. manzini,

di paese. -che è effetto o segno di umile condizione sociale.

qualità (pratiche, morali, intellettuali o, anche, fìsiche: e può anche

, striminzito, piccolo (una persona o, anche, un animale).

si vide un modesto uccellino -un passero o un verdone -levarsi dal suolo e portarsi

vol. X Pag.664 - Da MODESTO a MODESTO (12 risultati)

guanto 'glacé '... o sotto le pieghe modeste d'un 'domino

fin, dico, di matrimonio o di quella modesta conversazione che nelle nobilissime

, di moderazione; che è ispirato o dettato da saggezza e da prudenza e

pubblica commossa da parole mie molto modeste o da miei intendimenti che le sono già

di qualche lamento de'soliti deputati piemontesi o lombardi per i quali io sono uno

parole modeste. -con litote. non o poco modesto: sfrontato, arrogante.

parlare, di comportarsi, di operare o, anche, un sentimento, un giudizio

né alla durissima satira con reprensione modesta o acerba, è nostra forma o materia

modesta o acerba, è nostra forma o materia. rigogli, lvii-45: nel resto

(lo stato, la condizione sociale o economica). petrarca, vi-1-119:

, un discorso, un'attività pratica o intellettuale, ecc.). bacchelli

15. che si mantiene entro limiti molto o anche eccessivamente ristretti (un prezzo,

vol. X Pag.665 - Da MODICANO a MODIFICARE (23 risultati)

16. locuz. fare il modesto o il ser modesto: assumere un atteggiamento

ser modesto: assumere un atteggiamento umile o, anche, pudico in modo affettato

in modo affettato, eccessivamente ostentato o falso. fagiuoli, 1-155: avverrà

talora, / che faccia il ritrosetto o il ser modesto, / digiuno spettator

non l'abbia messe per fare il modesto o il ritroso. p. petrocchi [

). modicano, agg. nativo o abitante della città e del territorio di

'cuculiare, gnatone, increscioso 'o 'buttare ', e che poi non

caffè -verso le 13, per esempio, o verso le 20: le ore propizie

codico. / guadagnasi con loro niente o modico; / chi traffica con loro

modifica, sf. cambiamento parziale o comunque di ambito e carattere circoscritto;

porti qualche modifica. piovene, 7-431: o perché oggi conosciamo meglio i deserti veri

oggi conosciamo meglio i deserti veri, o perché è passato tra noi e quei

noi e quei tempi il gusto romantico, o perché fu compiuta qualche modifica, oggi

quale il programma modifica le proprie istruzioni o gli indirizzi in esse contenuti mediante operazioni

mediante la riscrittura di certe sue parti o l'aggiunta di correzioni fuori sequenza,

modificàbile, agg. che può o deve essere modificato, mutato, riformato

, senza lederne la sostanza, modificare o che si debbono, per meglio adempierlo nelle

il diritto solo è modificabile per consenso o. se urta la giustizia.

che mutano il significato di un aggettivo o di un verbo. tommaseo [

qualche cosa, introducendo un parziale cambiamento o una serie di parziali cambiamenti nella sostanza

una serie di parziali cambiamenti nella sostanza o nella forma; far cambiare, rendere

contadini mi hanno obbligato a mutare opinione o almeno almeno a modificare assai il precetto

chi è tutto inteso a un disegno o a studiare un piano che va correggendo

vol. X Pag.666 - Da MODIFICATIVO a MODIFICATO (32 risultati)

anche in conseguenza di una censura morale o ideologica); precisare, rettificare.

, trasferendo il pensiero a cose disoneste o nocive,... le orecchie caste

nocive,... le orecchie caste o le dilicate coscienze in alcuno modo potessero

ostacoli che ponilo attraversargli il cammino, o se bisogna semplicemente modificarli. foscolo,

ma, dove riescono dannosi, tentano modificarli o distruggerli. g. ferrari, 331

. 3. mutare, più o meno rapidamente e profondamente, la condotta

, il contegno, la condizione esistenziale o lo stato psicologico di una persona o

o lo stato psicologico di una persona o di una collettività, anche contenendone o

o di una collettività, anche contenendone o reprimendone le tendenze negative o determinati eccessi

anche contenendone o reprimendone le tendenze negative o determinati eccessi ed esagerazioni. velluti

, divien noioso atto e deesi fuggire o modificare. delfico, i-22: che

degli oggetti nel rapporto di modificare piacevolmente o no la nostra esistenza, ciocché si

; la cui intenzione può essere equilibrata o minorata con educare, perfezionare,

. 'modificare 'vale ridurre, scemare o diminuire, per quanto si può,

per quanto si può, la forza o l'effetto; 'moderare 'indica

: 'modificativo ': che vale o tende a modificare. 'interpretazione modificativa

, 2-136: fornente d'acqua tepida o di latte o un empiastro di pane

fornente d'acqua tepida o di latte o un empiastro di pane e latte,

modificativo e qualche volta il precipitato, o la pietra infernale e le fasciature comprendono

. che serve per modificare, più o meno profondamente, il significato di un

modificativi: quelli che indicano un mutamento o una trasformazione. manzoni, vi-1-444:

. che ha subito una trasformazione o una serie di trasformazioni, materiali o

o una serie di trasformazioni, materiali o ideali, nella so 5

. trasformare sensibilmente; conferire aspetti, stanza o nella forma; cambiato, mutato, reso

nella forma; cambiato, mutato, reso o forme, proprietà nuove e diverse a

tempo, si lusinghi di formare uno spazio o una statua? temanza, 155:

gl'individui della stessa spezie cresciuti in due o tre differenti fondi. e. cecchi

messinscena per servir di modello ai teniers o al caravaggio. -intr. per lo

introdurre variazioni nella struttura di un motore o nella linea della carrozzeria di un veicolo

, quando si trattasse di giustizia o di verità combattuta, l'uomo s'animava

al secondo, ha un senso strano o contraddittorio o anche turpe, modificato poi

, ha un senso strano o contraddittorio o anche turpe, modificato poi dal secondo

vol. X Pag.667 - Da MODIFICATO a MODIGLIONE (33 risultati)

atti a indurre proprietà prima non esistenti o insufficienti (un materiale, un prodotto

femm. -trice). che apporta o è atto ad apportare modificazioni sia materiali

di un gene principale, ne intensificano o ne indeboliscono razione. 3. metall

. 3. metall. che modifica o è atto a modificare le proprietà strutturali

meccaniche di una lega (un elemento o un composto chimico). 4.

, un fenomeno fisiologico, un prodotto o un manufatto acquistano nuove proprietà e aspetti

che la medesima è una potenza immateriale o sia uno spirito di natura essenzialmente diversa

queste acque. delfico, ii-273: o dalle varie intonazioni della voce o dalle

ii-273: o dalle varie intonazioni della voce o dalle diverse modificazioni dei muscoli locomotori le

, di propositi; allontanamento, momentaneo o definitivo, da una norma di comportamento

— 667 — perdendo o acquistando di continuo possa una lingua giungere

stato in rapporto alle proibizioni: cioè o nel caso d'una proibizione continua ed

caso d'una proibizione continua ed assoluta o nel caso delle modificazioni o finalmente in

ed assoluta o nel caso delle modificazioni o finalmente in quello d'una intiera e costante

alla divina giustizia siamo debitori di temporale o di eterna pena. ma tale petizione

con modificazione però di non avere egli o suoi agenti a consegnare parma e piacenza

sussistere senza di esso (come il maggiore o minore grado di celerità nel moto o

o minore grado di celerità nel moto o d'intensità nel calore o di estensione

nel moto o d'intensità nel calore o di estensione nello spazio o di duratanel tempo

nel calore o di estensione nello spazio o di duratanel tempo, ecc.).

passo... a ragionare de'generi o guise o modificazioni o forme, come

.. a ragionare de'generi o guise o modificazioni o forme, come si voglion

ragionare de'generi o guise o modificazioni o forme, come si voglion dire. muratori

6-35: mirando noi ciò che fa o può fare l'anima umana, dobbiam

sono le predilette abitudini dell'animo o le più comuni e frequenti, possiamo giudicare

215: chiamo 'modo di cosa 'o 'modificazione 'o * qualità '

modo di cosa 'o 'modificazione 'o * qualità 'ciò che si concepisce

rosmini, 2-149: quando diciamo modificazione o passione semplice, noi veniamo a dire

e duratura subita dalle facoltà dei sensi o dello spirito da parte di agenti esteriori

che ne influenzano, in misura più o meno rilevante, le disposizioni e le attività

corpi. delfico, ii-262: inventore o propagatore della filosofia della realità, [

nelle sensazioni la ragion del bello, o sia in tali modificazioni della nostra sensibilità

. archit. che si riferisce o appartiene al modiglione, che ne fa parte

vol. X Pag.668 - Da MODIMPERATORE a MODISTA (21 risultati)

esse sarà per la fronte del modiglione o cartella che dir la vogliamo. citolini,

delle travi. baldinucci, 100: 'modiglioni'o 'mutili ': spezie di mensole di

gli appoggiavano stabilmente ai mutuli 0 modiglioni o mensole. memorie per le belle arti

nel mezzo di esse con colonne o modiglioni, cioè pilastri che reggevano sopra di

per coltivare un iugero di terra, o sia seminare quattro o cinque modii di

iugero di terra, o sia seminare quattro o cinque modii di grano, si richiedono

artemide efesia), in forma di canestro o di vaso svasati verso l'alto,

. 3. locuz. -nascondere o appiattare la lucerna sotto il modio:

2. archeol. piccolo copricapo o recipiente svasato verso l'alto.

.]: 'modiolo': vaso da bere o cuffia di donna che avevan la forma

4. idraul. ant. cassetta o congegno che nella ruota idraulica si riempie

. barbaro, 169: similmente i mutuli o mo- dioni sono stati presi nelle opere

pressoche fine a se stessa di novità stilistiche o formali in un'opera d'arte.

-ismo, che indica tendenze, movimenti o dottrine. modismo2, sm. modo

, sm. modo di esprimersi, voce o locuzione tipica di un determinato linguaggio

locuzione tipica di un determinato linguaggio o di una particolare categoria sociale. =

-ismo, che indica tendenze, movimenti o dottrine. modista1, agg. e

. letter. chi segue la moda o le mode, fautore delle novità.

, sf. artigiana che, in proprio o alle dipendenze di altri, disegna,

, disegna, modella, confeziona o rimoderna cappelli per signora in conformità con

. guadagnoli, 1-i-172: forse la sarta o la modista franca / non ha finor

vol. X Pag.669 - Da MODISTA a MODO (24 risultati)

modista. si tira su per modista (o giù?). bottega, negozio

ma se chi spende è uomo, o quasi uomo, 'spendere nella modista'

sarte dovranno seguire l'andazzo di esse mode o mori- rebber di fame; non potendosi

lavorasse co'vestiti sempre all'antica o col guardinfante, o colla coda, non

all'antica o col guardinfante, o colla coda, non troverebbe chi facesse

; che lo scialle sia logoro: o che gli abiti si reggano a stento,

ma in nessuno rinvenni la 'parure'verde o gialla. d'annunzio, i-28: qua

, trapelano nei registri di un mercante o nei quaderni di qualche letterato. -ragazza

letterato. -ragazza di modista: apprendista o commessa di modisteria. de pisis

per estens. laboratorio dove si confezionano o negozio dove si vendono i cappelli per

stato dall'orefice: non v'era o, meglio, v'era il suo figlio

7-306: andando per faubourg saint- honoré o per avenue matignon o per rue de la

faubourg saint- honoré o per avenue matignon o per rue de la paix, si

3. disus. venditrice di chincaglierie o di articoli da toeletta per signore.

. modisterìa, sf. laboratorio o negozio di mo dista.

le fa l'effetto di essere più o meno nuova e stuzzicante. arbasino,

proprio, che si riferisce alle modiste o alla modisteria. dossi, iii-333:

caratteristica in cui si compie un'azione o un'operazione (sia pratica sia intellettuale

un evento, si manifesta un fenomeno naturale o un sentimento; ciascuno degli aspetti particolari

nesso che ha valore di compì, o di avv. di modo nel significato

giudizio individuale determinato da particolari condizioni o situazioni o, anche, dal punto di

individuale determinato da particolari condizioni o situazioni o, anche, dal punto di vista

di conversare, di trattare nei confronti o nei rapporti con le altre persone (

, tratto gentile, cordiale, dignitoso o, anche, raffinato, garbato (

vol. X Pag.670 - Da MODO a MODO (14 risultati)

-in relazione con un agg. o con un compì, di specificazione che

presenta un oggetto, accade un fatto o si manifesta un fenomeno. dante

operare, di pensare propria di un individuo o di una collettività (che per lo

sire / che vada solo e tu dietro o davanti / to'monimenti alquanti: /

moglie: / -stu non muti viso o voglie, / io non muterò mai modo

e senza spezzarne una. -condizione o atteggiamento esistenziale; tenore di vita.

di vita. - anche: regime sanitario o dietetico. dante, inf.,

, né del latte mescolato col tè o col brodo. mazzini, 2-26:

modalità, sistema, metodo (scientifico o empirico) escogitato, adottato e praticato

chi vuole, con rapina, con furto o con altro modo, l'altrui,

reni pieghevoli si curvano; verso terra o s'abbattono intrecciando / le gambe, e

produzione. -tecnica militare; strategia o tattica. latini, 3-4: fu

tenere, in faccenda di qualche difficoltà o riguardo. 5. occasione propizia,

dal prender moglie per mancanza di modi o, se ad onta di questa mancanza

vol. X Pag.671 - Da MODO a MODO (25 risultati)

elementi espressivi di un'arte (figurativa o architettonica); struttura o esecuzione o fattura

(figurativa o architettonica); struttura o esecuzione o fattura di un'opera d'

o architettonica); struttura o esecuzione o fattura di un'opera d'arte (

fattura di un'opera d'arte (o, anche, di una costruzione,

un determinato periodo, di una regione o di una scuola. -anche: struttura

di una scuola. -anche: struttura o stile architettonico. latini, rettor.

. 7. espressione, orale o scritta, esaminata o considerata per il

. espressione, orale o scritta, esaminata o considerata per il valore semantico o per

esaminata o considerata per il valore semantico o per i rapporti con le strutture teoriche

teoriche e le manifestazioni pratiche della lingua o del dialetto a cui appartiene; parola

quello. firenzuola, 77: nello scrivere o prosa o versi... fa

firenzuola, 77: nello scrivere o prosa o versi... fa di bisogno

, e dipoi posseder bene quelle cose o quelle scienzie che si traducono, per

ossia certe frasi contenenti un senso allusivo o una comparazione indiretta o, in generale

un senso allusivo o una comparazione indiretta o, in generale, qualche espressione simbolica.

contado: « tu sei più matto (o matta) della fiorina, che suonava

che suonava il cembalo ai grilli ». o con maggiore esattezza: « che la

. -forma letteraria, elemento o maniera espressiva, stile caratteristico proprio di

, stile caratteristico proprio di un autore o, anche, di un particolare genere

, ecc. -anche: norma, struttura o forma metrica. -in senso generico:

forma metrica. -in senso generico: forma o genere letterario, modo espressivo, stile

a me voi date / l'arte, o sacri poeti, a me de'vostri

peccato. -anche: gravità di colpa o di pena; natura e forma di

quiritto se'? attendi tu iscorta, / o pur lo modo usato t'ha ripriso

9. forma di governo, costituzione o regime politico. - anche: forma

vol. X Pag.672 - Da MODO a MODO (29 risultati)

, condizione (rispetto a una situazione o a una procedura giuridica). compagni

il quale sia soggetto a questa resoluzione o perdita per una contravenzione susseguente, che

, che una data entità, oggettiva o astratta, può assumere nella sua natura

(1596-1650) è una semplice qualità o modificazione della sostanza, da identificarsi con

, da identificarsi con gli attributi (o accidenti assoluti degli scolastici); secondo

nel mondo è coscienza è modo (o estrinsecazione) del pensiero divino; tutto

ciò che è corpo, è modo (o estrinsecazione) dell'estensione divina; anche

divina; anche l'uomo è modo (o estrinsecazione) della sostanza divina, sia

è sempre un relativo applicato all'assoluto o a qualche cosa che si prende per

quello che non è sostanza dev'essere o attributo o modo. tutti gli esseri

che non è sostanza dev'essere o attributo o modo. tutti gli esseri finiti sono

suol essere vestita di transeunti modi, o accidenti. 17. gramm. e

lingua italiana abbiamo il modo indicativo (o, ant., dimostrativo),

, dimostrativo), il modo congiuntivo (o, disus., soggiuntivo),

modo condizionale, il modo imperativo (o, ant., comandcuivo), detti

antiche era classificato anche il modo ottativo o desiderativo per esprimere desideri, speranze,

comandativo, desiderativo, soggiuntivo, infinitivo o infinito. castelvetro, 4-241: non può

un altro: 'ama, fuggi'o 'dormi ', paleso il pensiero che

paleso il pensiero che ho di comandare o persuadere a colui che ami o fugga,

di comandare o persuadere a colui che ami o fugga, ec. così, dicendo

ed è quando s'invita alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a

quando s'invita alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a far l'

invita alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a far l'azione

verbo. -a vverbi di modo (o di modo e maniera): una

, di un aggettivo (fieramente irato) o di un altro avverbio (ben diversamente

cortesemente '. -complemento di modo (o di modo e maniera): quello

le modalità con cui un fatto accade o un'azione si svolge o si presenta un

fatto accade o un'azione si svolge o si presenta un dato comportamento (ed

procedimento particolare secondo cui opera un sistema o un suo elemento. -modo a lotti

vol. X Pag.673 - Da MODO a MODO (34 risultati)

come unità di trasferimento. -modo conversazionale o interattivo: quello in cui l'utilizzatore

sistema le condizioni iniziali. -modo mantenimento o interruzione: sistema di operare, di

base alla loro qualità (proposizione affermativa o negativa) e alla loro quantità (

e alla loro quantità (proposizione universale o particolare); questi modi possono ancora

combinazioni delle proposizioni per la loro universalità o particolarità, affermazione o negazione.

per la loro universalità o particolarità, affermazione o negazione. 20. mus.

adottati sono due, il modo maggiore o di terza maggiore (rappresentato dalla scala

scale trasportate) e il modo minore o di terza minore (rappresentato dalla scala

mentre il canto della liturgia cattolico-romana (o canto gregoriano) ne aveva otto,

maniere, ciò è il modo maggiore o perfetto o imperfetto, il modo minore

ciò è il modo maggiore o perfetto o imperfetto, il modo minore o perfetto

perfetto o imperfetto, il modo minore o perfetto o imperfetto, il tempo perfetto o

imperfetto, il modo minore o perfetto o imperfetto, il tempo perfetto o imperfetto,

o perfetto o imperfetto, il tempo perfetto o imperfetto, la prolazion perfetta o imperfetta

perfetto o imperfetto, la prolazion perfetta o imperfetta. baldelli, 5-6- 314

patrizi, 1-i-326: i poeti furono trovatori o almen regolatori de'modi armonici. v

dovessero essere tredici, e non sette o otto o altro minor numero che avanti

tredici, e non sette o otto o altro minor numero che avanti lui si

contenuta sotto un determinato ordine di numeri o di armonia accomodati alla materia contenuta nell'

* primo ', il 'frigio 'o 'secondo ', il 'lidio '

'secondo ', il 'lidio 'o 'terzo 'ed il *

'ed il * misolidio 'o 'quarto '. s. gregorio vi

gregorio vi aggiunse i 'laterali 'o * piagali 'e, chiamando i primi

, piagali. quest'ordine di tuoni o modi durò fino ad enrico glareano, che

si divide in 'maggiore 'o 'minore '. il maggiore è quello

suoni, suscettivi ciascuno di modo maggiore o minore, così abbiamo ventiquattro modi.

che modo! ': con maraviglia o con rimprovero. come può egli essere

23. locuz. avverb. -a o in largo modo: dal più al

posa, l'orecchio non ode a modo o non sente quel suono che è nell'

sente quel suono che è nell'ambiente prossimo o trassente quel che non v'è.

susseguenti edizioni furono mutilate da'revisori o malconcie dagli stampatori, che, facendole spesso

. -con valore attributivo: fatto bene o come richiedono le circostanze. pananti

a modo. -a modo che o come: così come, tanto quanto.

[i buccheri] sempre pieni d'acqua o bagnati... dico bene che

vol. X Pag.674 - Da MODO a MODO (16 risultati)

che fanno per via di composizione opere o le trascrivano per modo di traduzzione non

con fini, funzioni e formalità uguali o similari; analogamente, non diversamente.

addosso ad un solo amatore di libertà, o francese o piemontese che si fosse,

un solo amatore di libertà, o francese o piemontese che si fosse, incenderebbero la

minio. -secondo un determinato modello o ideale. g. cavalcanti, i-182

sciocchi, / né parlar... o creder a lor modo. boccaccio,

al negozio. -secondo la consuetudine o il costume di un determinato paese.

cennini, 130: togli una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella

una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana.

: de questi lavori delle pecchie, / o api a modo vostro, vi prometto

a godere del mormorio d'un ruscello o delle verdure d'un qualche giardino.

può ciascuno pensare a suo modo, sì o no? sui fatti che accadono.

-a un modo, di un modo o in un modo: nella medesima maniera

che altro dirvi, salvo che, o vita o morte, sarò sempre vostra in

dirvi, salvo che, o vita o morte, sarò sempre vostra in un modo

] istia a brugia quanto a napoli o in catalogna, ché a un modo ne

vol. X Pag.675 - Da MODO a MODO (30 risultati)

e del vino / senza modo o misura. -privo del senso della

modo: v. grossomodo. -in o a o di o per un altro modo

v. grossomodo. -in o a o di o per un altro modo, in

grossomodo. -in o a o di o per un altro modo, in altri

altrimenti (per lo più in correlazione o in contrapposizione con un altro termine di

. il che non è di picciol momento o differenzia più in un modo che all'

preparati: alla fine del mese noi, o a un modo o nell'altro,

mese noi, o a un modo o nell'altro, entreremo sul terreno italiano.

nostra eneide che non sia vergiliano, ché o l'uno o l'altro,

non sia vergiliano, ché o l'uno o l'altro, o in un

l'uno o l'altro, o in un modo o in un altro,

altro, o in un modo o in un altro, ce lo avrebbero fatto

ce lo avrebbero fatto sapere. -in o per modo: talmente, a tal punto

male possibile. -in, a o per ogni modo, in tutti i modi

, in qualsivoglia modo: checché avvenga o si dica o si pensi; a

qualsivoglia modo: checché avvenga o si dica o si pensi; a ogni costo,

giamai esser perseguitati, inquietati né ricercati diretta o indirettamente in qualsivoglia modo e maniera.

compresa nell'unità del cristianesimo. -in o per nessuno o nullo modo; in o

del cristianesimo. -in o per nessuno o nullo modo; in o per alcuno

o per nessuno o nullo modo; in o per alcuno, veruno, ignuno modo

.. che per nessuno modo dicessero o facessero cosa che lo facesse corrucciare.

né infelice desidero la mia donna, o quella a la quale si concede questo

. -in, a, per o di questo, codesto, tale o quel

per o di questo, codesto, tale o quel modo: in questa o quella

tale o quel modo: in questa o quella maniera, in tale misura o

o quella maniera, in tale misura o grado, a queste o quelle condizioni,

tale misura o grado, a queste o quelle condizioni, con questi o quei

queste o quelle condizioni, con questi o quei mezzi; così. guittone,

. -così facendo, seguendo questo o quel criterio; perciò, per questo

si leverà, con istrepito di bacino o di testi si spaventi, e per questo

vol. X Pag.676 - Da MODO a MODO (24 risultati)

-in un certo modo, in o per certo modo, in un certo

e più remota. -nel medesimo o uguale o simile modo; allo,

remota. -nel medesimo o uguale o simile modo; allo, con o

o simile modo; allo, con o per lo stesso modo: medesimamente, similmente

, 15-18: come quando da l'acqua o da lo specchio / salta lo raggio

, pantaloni neri, stivaletti, gilè o di seta, o di velluto nero,

stivaletti, gilè o di seta, o di velluto nero, guanti neri. misasi

duca dare a questo povero uomo sette o otto scudi il mese? ogni modo

; a, di, nel modo o in quel, questo o codesto modo che

nel modo o in quel, questo o codesto modo che: così come,

a modo che ti piglia il vesco o la colla. bartolomeo da s. c

: in quel modo che fulmine o bombarda / co 'l lampeggiar tuona in un

non le sentissono. -a modo o a quel modo come: così come,

né più né meno. -in o per che modo: in quale maniera o

o per che modo: in quale maniera o forma, con quale aspetto, mediante

due suore insembre non le arebbero potuto muovere o vero un poco scorlare. storia di

pertanto, laonde (con valore causale o conclusivo). compagni, 1-12:

una gotata. — in o per modo da o di (seguito dall'

— in o per modo da o di (seguito dall'inf. pres

e con mezzi tali che rendono possibile o certo il conseguimento di un effetto o

o certo il conseguimento di un effetto o di un fine determinato. viaggi di

essere più riconoscibile. — in o a qualunque modo: in qualsiasi maniera,

non so se viene dall'opere sue o dalla sinistra informazion d'altri; in

modo e's'imiti. -in o per tal modo che: così che,

vol. X Pag.677 - Da MODO a MODO (33 risultati)

loro le poste. -avere modo o il modo a qualcosa o di, a

-avere modo o il modo a qualcosa o di, a, da o per

qualcosa o di, a, da o per fare qualcosa: averne la capacità,

gli uomini], se alcuna malinconia o gravezza di pensieri gli affligge, hanno

affligge, hanno molti modi da alleggiare o da passar quello. s. bernardino

modo di studiare se quella bestia fosse o no di convenienza. -avere, tenere

. -avere, tenere, osservare modo o il modo: comportarsi con moderazione e

: non abbia il baciar nostro ordine o modo, / non abbia fin. fiamma

-dare, prendere, pigliare modo o il modo a qualcuno o a qualcosa

pigliare modo o il modo a qualcuno o a qualcosa: provvedervi convenientemente, sistemarli

in qualche lato. -essere o essere solo un modo di dire: non

vivere. -essere tutto un modo o un modo in tutti: non esserci

il punto è questo: / godasi o l'un o l'altro, è tutto

è questo: / godasi o l'un o l'altro, è tutto unmodo.

hanno conoscenza di ritratti esistenti di uomini o donne che siano morti per la causa

. -fare a modo: agire o comportarsi con saggezza, con perspicacia,

accomoda. -fare in, di o per modo che, fare a modo di

: se io nel vangare inciampo una barba o d'un ulivo o d'una vite

inciampo una barba o d'un ulivo o d'una vite, fo a modo di

levarme de qui. -non avere modo o il modo di, a, per o

o il modo di, a, per o da fare qualcosa: non averne la

di emanciparsi. -non esserci modo o modo 0 via: non darsi alcuna

: driada, dimmi se c'è modo o via / 0 che io la giunga

/ 0 che io la giunga, o s'egli c'è speranza / ch'io

movimenti di lussuria con sua sapienza temperare o rifrenare li atti disconci. -non

atti disconci. -non trovare modo o il modo di o a fare qualcosa

-non trovare modo o il modo di o a fare qualcosa: non riuscirvi;

non ricorrendo a una delle frasi più fruste o delle oonsiderazioni più ovvie. -passare

ovvie. -passare, eccedere il modo o i modi', uscire di modo o

o i modi', uscire di modo o di modo e di misura: trasgredire una

basi che, non eccedendo i tiranni o rarissimamente eccedendo i modi coll'universale,

-passare, trapassare il modo di qualcuno o di qualcosa: superarli in valore,

lodi. -per modo di dire o di esprimersi: tanto per parlare;

vol. X Pag.678 - Da MODOCCHÉ a MODULA (17 risultati)

. ». -in una forma o in una misura molto approssimata e lontana

nel dramma i migliori sistemi di filanda o di concimazione: questioni che a me

mente e incontrovertibilmente che non la reità o la innocenza del conte di carmagnola decapitato

distrattamente per aver pane, soldo o gli avanzi del pranzo. arbasino, 51

-porre, mettere, prendere modo o modo e ordine a qualcosa: regolarla

alla fellonia, ponvi modo, o perfida. boccaccio, dee., 5-2

-tenere, osservare, usare modo o arte e modo, modo e via

, ragione e modo di, per o nel fare qualcosa o che accada qualcosa:

di, per o nel fare qualcosa o che accada qualcosa: impegnarvisi a fondo

-tenere, prendere, usare un dato modo o modo e via: uniformarsi a una

opportuno. -trovare modo, il modo o modo e verso a qualcosa: aggiustarla

il modo di, da, a o per fare qualcosa: riuscirci nella maniera

conformi alla consuetudine. -dove è (o sono) uomini, è modo: quando

famiglie che di qua vadano a stabilirsi, o di là ne vengano, in modocché

è proprio, che si riferisce o che è originario dell'antica città greca

, con module di capitoli della convenzione o sotto nome di relazioni del seguito.

di una richiesta, di una concessione o, in genere, di un atto

vol. X Pag.679 - Da MODULABILE a MODULARE (15 risultati)

industria cartaria, tecnico che preleva campioni o moduli della carta in lavorazione e li

, agg. che modula la voce o il canto; che emette un suono

modulazione (di ampiezza, di frequenza o di fase). 3. inform

modulante-, segnalecodificato capace di modulare la frequenza o l'ampiezza dell'onda portante, usata

. 4. mus. che appartiene o si riferisce alla modulazione; fondato sulla

parlare famigliarmente ed altro è parlar modulando o cantando. g. b.

. parini, giorno, i-180: o tu che addestri / a modular con la

riferimento a un organo di fonazione (o alla voce stessa). boccaccio,

anche assol. sannazaro, iv-125: o ver quando in su l'alba [la

corda / al suo ton modulando allenta o tira / man che guidata è da

una determinata cadenza. -anche: declamare o recitare, variando opportunamente tono e inflessione

possibili; variateli, istromentateli colle perifrasi più o meno ampollose. carducci, ii-9-195:

b. doni, iii-22: modulandosi questo o simile poema, consiglierei che non una

si concertasse tutta la sinfonia a cinque o sei voci. idem, iii-24: la

che dell'uomo e della sua cultura (o della sua ingenuità) modulasse motivi antiliberali

vol. X Pag.680 - Da MODULARE a MODULATORE (21 risultati)

-in partic.: far variare l'ampiezza o la frequenza o la fase di una

far variare l'ampiezza o la frequenza o la fase di una grandezza che sia

realizzare (nell'ambito di una composizione o di un brano musicale e, per

: percorrere tutte le corde di un tuono o di varii, l'una dopo l'

l'una dopo l'altra, impiegandole melodicamente o armonicamente, come si pratica ne'preludii

armonicamente, come si pratica ne'preludii, o con maggior regolarità ancora ne'pezzi di

; che si basa su un principio o su un elemento assunto come modulo

- progettazione modulare: che si fonda o che prevede misure che sono tutte multiple

è proprio, che costituisce un modulo o un elemento di un veicolo spaziale.

. sistema modulare: sistema di apparecchiature o di programmi, che si avvale di

distributiva; è nel contempo so- pramodulare o semimodulare (quando due elementi che coprono

(ant. modolato). prodotto o espresso regolando opportunamente l'intensità, il

un suono, un lamento); intonato o eseguito con variazioni armoniose e gradevoli per

proferito con una determinata cadenza; declamato o recitato variando opportunamente tono e inflessione di

e il secondo nei tenui pètali, o forse farfalle, di quel chimono un tantino

per l'uscita dell'acqua da una condotta o da un canale senza misurarne la quantità

cubi solidi passino per un dato modulo o foro entro in un dato tempo.

-trice). che modula la voce o un suono; che effettua o opera

la voce o un suono; che effettua o opera modulazioni. c.

da un amplificatore a modulazione di placca o di griglia o di catodo, oppure da

a modulazione di placca o di griglia o di catodo, oppure da un pentodo;

vol. X Pag.681 - Da MODULAZIONE a MODULAZIONE (17 risultati)

a birifrangenza elettrica, di tipo longitudinale o trasversale, o anche funzionare a ultrasuoni

, di tipo longitudinale o trasversale, o anche funzionare a ultrasuoni).

involontariamente sia per conseguire determinati effetti o fini espressivi; emissione sonora (voce,

di intonazione; intonazione di un canto o esecuzione di una melodia accompagnate da variazioni

delle rime (proprio di determinate stanze o sezioni del componimento stesso), a

l'ultima parte de la stanza sirima o ver coda, quando dopo la divisione non

percioché dove si fa il punto fermo o la pausa, ivi mi par che si

. struttura musicale e melodica del verso o di una composizione poetica; ritmo,

vibrazione particolare, senza modulazione di sorta o sapore plastico. 4. modificazione

psicologica, moto interiore, vibrazione sentimentale o spirituale. d'annunzio, 1-245:

. adeguamento delle misure di un edificio o di un elemento architettonico a un modulo

onde gli erano note le cinque maniere o siano modulazioni degli intercolonni, praticabili secondo

della portante si dice profondità di modulazione o, espresso in percentuale, tasso di modulazione

trasmissione di dati mediante telegrafia, telefonia o radio, applicazione di segnali digitali per

trasmissione telefonica, conversione dei segnali analogici o vocali in segnali digitali per mezzo di

(e si dice stabile oppure passeggera o di passaggio o falsa, se la

dice stabile oppure passeggera o di passaggio o falsa, se la permanenza nella nuova

vol. X Pag.682 - Da MODULERIA a MODULO (17 risultati)

che è proprio di un determinato artista o scrittore e può costituire un modello di imitazione

e può costituire un modello di imitazione o un termine di raffronto; canone letterario,

letteraria, di una certa corrente culturale o sensibilità collettiva, ecc. carducci

lasciate in bianco con i dati richiesti o con le risposte pertinenti. -anche:

le risposte pertinenti. -anche: formulario o traccia usata per redigere nella debita forma

per redigere nella debita forma legale atti o richieste riguardanti la pubblica amministrazione. -modulo

schema usato nell'ambito amministrativo per effettuare o registrare un'operazione contabile. -modulo di

mediante vaglia e in conto corrente postale o bancario. -modulo multiplo: blocchetto

al bolognini dirai che voglia trovarmi due o tre firme per questa associazione pieriniana..

e appresso i moderni è il passaggio o cambiamento che si fa da un tuono ad

di lucca nel secolo xiv, indagine o controllo sull'operatodegli amministratori pubblici nella presunzione

termine fondamentale in base al quale determinare o proporzionare le misure di un insieme.

della forma loro. carducci, iii-2-7: o infelicissimo libro, o sfatato, /

, iii-2-7: o infelicissimo libro, o sfatato, / o in man purissime mal

infelicissimo libro, o sfatato, / o in man purissime mal capitato! /

caratteristico che funge da termine di confronto o da criterio di imitazione. mamiani,

popolo romano] bisognerà cercarlo in tre o quattro rioni e starvi molto vicino per non

vol. X Pag.683 - Da MODULOMETRO a MOERRO (27 risultati)

caso di un guasto (modulo estraibile o intercambiabile). -modulo di alimentazione:

raffreddamento. 14. idraul. apertura o bocca praticata in un canale per irrigazione

(ed è per lo più conformata o modellata in modo da lasciare defluire una

modo da lasciare defluire una quantità prestabilita o determinabile di acqua). -modulo d'

piano della soglia del modulo, o sia della bocca modellata, per lo più

sopra l'orizzonte della soglia del calice o della para torà. -modulo di dispensa

erro, non giunge a più di 75 o 76 moduli. questi 75 moduli d'

uscita; nei moduli a carta (o a striscia) continua, che possono

(in genere costituiti da 1024 posizioni o da un multiplo di tale numero) che

memoria. -modulo di programma: sezione o parte di un programma di notevole lunghezza

-radice quadrata della somma dei componenti o delle basi, elevati al quadrato, che

cui è necessario moltiplicare un logaritmo naturale o neperiano per ottenere il corrispoiidente logaritmo in

: 'modulo ', riferito a congruenza o ai suoi termini, vale numero intero

omologica, elemento identico di un gruppo o di un anello. -nella geometria algebrica

ecc., come l'elasticità longitudinale o trasversale e la resistenza alle sollecitazioni,

telecom. apparecchio che misura il grada o l'indice di modulazione (di ampiezza

l'indice di modulazione (di ampiezza o di frequenta o di fase) esercitata

modulazione (di ampiezza o di frequenta o di fase) esercitata su un'onda

di fase) esercitata su un'onda o su una corrente portante. = voce

favore di un terzo (sicché la maggiore o minore gravezza economica di tale obbligo rappresenta

di sm. invar. dir. modo o titolo di acquistodi una proprietà.

). -anche: regola di separazione o di distacco (in logica matematica)

allo scopo di eliminare i motivi di attrito o di comporre un dissidio. -nella terminologia

questione pendente, in attesa della stipulazione o del rinnovo di un vero e proprio trattato

che riguarda generalmente i rapporti commerciali o la condizione dei rispettivi cittadini,

complesso delle condizioni secondo le quali due o più stati determinano i loro reciproci rapporti

. gargioiti, 211: il 'moerre'o 4 amuerre 'è [drappo] anche

vol. X Pag.684 - Da MOFETA a MOGGIO (15 risultati)

partic. riferimento a super- fici liquide o bagnate). lucini, 1-99:

; loro forze e quali nocumenti producano o possano produrre. de bottis, 53:

, * la fase di semplice emanazione 'o 'fase pozzuoliana 'come io la

naturale, grotta, cratere, voragine o valle incassata in cui si raccolgono gas irrespirabili

cui dicono che, se entrano polli o altri simili animali, muoiono. bicchierai

origine merid., dal lat. mefitis o mephìtis'esalazione infetta '. mofètico (

: dovuta a intossicazione da anidride carbonica o da ossido di carbonio. bicchierai

mofetica. -che contiene aria irrespirabile o gas tossici (un ambiente, un

spandono un odore fetido quando sono inseguiti o minacciati da qualche nemico; tutte le

, pesante (densità 0, 7 o 1), resistente ai cambiamenti di

, per strumenti scientifici, per imbarcazioni o, anche, per impiallacciature e rivestimenti.

di montagna: varietà di ossidiana bruna o grigia, che presenta striature o venature

bruna o grigia, che presenta striature o venature simili a quelle del legno.

moggétto1, sm. ant. cilindro o cono tronco cavo, adattato ad alloggiamento

. moggiato, sm. carico o quantità di una merce espressa in mòggi

vol. X Pag.685 - Da MOGGIO a MOGGIO (22 risultati)

in grani o, anche, macinati, usata prima dell'

corrispondeva all'efa di circa 36 1, o, nel nuovo testamento, a poco

: quantità di cereali, in grani o macinati, corrispondente a tale misura.

paghi, per ciascuno moggio di grano o di biada o vero per ciascuno congio

ciascuno moggio di grano o di biada o vero per ciascuno congio di vino,

è la quarantottesima parte del moggio fiorentino o più tosto due libbre manco; per dividersi

gli ulivi e, se sono poco fruttiferi o di foglie ristecchite alle cime, sparger

9. 2. recipiente, più o meno cilindrico, avente tale capacità,

per lo più ha un valore enfatico o iperbolico). boccaccio, dee.

un fracasso; / di medaglie dorate o vuoi di rame, / un moggio

che in pratica troviamo sempre corte, o da capo o da piedi. verga,

troviamo sempre corte, o da capo o da piedi. verga, 4-124: in

, condizione, circostanza, causa materiale o spirituale che opprime, impedisce o frena

materiale o spirituale che opprime, impedisce o frena gli slanci ideali e le iniziative o

o frena gli slanci ideali e le iniziative o inibisce gli impulsi; impedimento, ostacolo

. 7. ant. cilindro o cono tronco cavo, adattato ad alloggiamento

150: chi vuol fissar mercurio in sole o venere, / ha d'ogni cento

nascondere, porre, cacciare la lampada o la fiaccola sotto il moggio, essere comeuna

un recipiente rovesciato affinché non faccia luce o si spenga; impedire alla luce di

epistole], 493: per il moggio o staio sotto il qual si mette la

un'opera, di un'azione; offuscare o misconoscere le doti, le qualità,

virtù, di una persona; rifiutarsi o rinunciare a esprimere e a manifestare le

vol. X Pag.686 - Da MOGGIO a MOGLIANA (16 risultati)

, giacere sotto il moggio', cercare o subire una condizione umile e nascosta di

una condizione umile e nascosta di vita o di lavoro. g. p.

il candeliere sul moggio: segnalare qualcuno o qualcosa all'attenzione altrui. monti,

vivere. io. prov. per o prima di conoscere qualcuno (o per

per o prima di conoscere qualcuno (o per stringere amicizia con qualcuno) bisogna

stringere amicizia con qualcuno) bisogna consumare o mangiare con lui un moggio di sale:

, per essere in grado di giudicare o, anche, di stimare qualcuno è necessario

che mangiato / abbiamo insieme un moggio o due di sale. proverbi toscani, 136

cose le quali devono voltarsi in giro o moversi, siano diligentissima- mente tornite,

, sf. medie. disus. impossibilità o difficoltà nell'articolazione di determinate sillabe;

di forza; indebolito nelle facoltà fisiche o mentali; affaticato, infiacchito; che

si trova in uno stato di prostrazione o di turbamento, che si manifesta nell'aspetto

-ripetuto assume un valore intens. o di superi. pananti, i-240

che si trova in uno stato di torpore o di letargo; privo di vivacità,

sue pretese, che ne è succubo o, anche, devotamente fedele (

(e ha un valore scherz. o iron.). salvini,

vol. X Pag.687 - Da MOGLIARDINO a MOGLIE (15 risultati)

sua volontà, che ne è succubo o, anche, devotamente fedele (e

ha per lo più un valore iron. o scherz.). ugurgieri,

). ugurgieri, 118: o enea, tu lochi ora le fondamenta

al mio cornelio? rettori, 70: o che bel negoziator di mogliazzi è 'l

buoni ad altro che andare ai mortori o alle ragunate d'un mogliazzo. pierantonio

impazzo / s'io non fo teco, o tina mia, un mogliazzo. =

mogli. m. savonarola, 1-7: o vechio sagurato che togli la moglie zoveneta

moglie; e non mai moglie o madre. manzoni, pr. sp.

popolo sollevato. -a vere moglie o avere moglie a lato: essere ammogliato,

facile pretesto). -avere per moglie o in moglie una donna: essere congiunto

a lei in matrimonio; averla sposata o sposarla. cavalca, 20-261: avea

acciò che la possa poi avere per moglie o vero in concubina. tasso, 17-48

. -chiedere, domandare in moglie o per moglie: avanzare richiesta formale e

e ufficiale di matrimonio a una giovane o ai suoi parenti. cavalca, 20-211

, di, in, per moglie (o moglie) una donna: sposarla.

vol. X Pag.688 - Da MOGLIE a MOGLIE (19 risultati)

, menare, prendere, pigliare moglie o la moglie: contrarre matrimonio, ammogliarsi,

-dare, collocare a, in o per moglie, dare moglie o come

in o per moglie, dare moglie o come moglie una donna a qualcuno:

. riferimento alla potestà esercitata dal padre o dal tutore sulle ragazze da marito

da marito). -anche: imporre o consigliare una donna come sposa a qualcuno

a rimaner oppresso. -esser diviso o separato dalla moglie: avere ottenuto la

.?]. -farsi moglie o a moglie: maritarsi (una donna

povero fante. -farsi moglie o a moglie una donna: sposarla (

esser perfetto. -sposare per moglie o a moglie una donna: unirsi con

. -togliere a moglie, in moglie o per moglie una donna: sposarla.

détto ospitale, lo quale ora sia o vero per innanzi serà, possa

vero per innanzi serà, possa o degga tollere alcuna femina per mollie. gregorio

senza fatica, senza un impegno diretto o senza rinunce; essere estremamente esigente.

prim'anno che l'uomo piglia moglie, o s'ammala o s'indebita. ibidem

l'uomo piglia moglie, o s'ammala o s'indebita. ibidem, 102:

malanno e moghe non manca mai 'o 'malanno e mala moghe non mancano mai

profferta delle cose che ci sono necessarie o che ci debbono esser più care.

: ognuno è scontento del proprio mestiere o della propria condizione e non si accorge

essere sfiorate dal minimo sospetto di disonestà o di corruzione, pena la loro decadenza.

vol. X Pag.689 - Da MOGLIEGGIARE a MOGOL (12 risultati)

troppa pazienza verso la moglie, figliuoli o simili. proverbi toscani, 105

lingua attuale ha soltanto valore scherz. o spreg.). patecchio,

guittone, i-13-68: io non posso o non voglio a femina astenere, ché

che no gli avesse fatto votare la sella o giaciuto con sua moglièra. francesco da

. in su uno terazo per vedere o almanco sentire la festa e gioco che in

chi madre veccljierella, chi i figliuoli o ver fratelli. minturno, 115:

[dei leofanti] perde sua mogliere o alcuna perde suo marito, elli non si

. 2. sm. acqua o altro liquido in cui si immergono o

o altro liquido in cui si immergono o si tengono immersi, per vari scopi,

bon civiro, toi lo lepore o altra carne che siano lavate e fané peaole

. v.]: 'mogogane 'o 'mogogan 'è un legno nobilissimo

moagoni 'od 'acagiù da mobili 'o * legno d'acagiù 'ed

vol. X Pag.690 - Da MOGOLANO a MOINA (12 risultati)

panzini, iv-430: 'mogol 'o * gran mogol ': titolo degli imperatori

colpa era del papa, il quale o non dovea dispensare col mogontino in tanto

col mogontino in tanto moltitudine dei vescovadi o non doveva, col fargli pagar le

, deriv. dal lat. moguntia (o magontia) 'magonza ', città

origine, differenze ed usi delle moie o acque salse, sì calde che fredde,

altro non sono che alcuni edilìzi fatti sopra o vicino a certe vene sotterranee di acqua

. fr. moie 'mucchio di sabbia o di altra sostanza 'e meule '

. vortice, mulinello d'acqua o di vento. ann. romei,

sf. atteggiamento, modo di parlare o di comunicare, di trattare, di atteggiarsi

improntato all'espressione, alla manifestazione o anche alla simulazione di sentimenti di particolare

di sentimenti di particolare propensione, benevolenza o affetto nei confronti di una persona,

la stima, di conquistarsene la simpatia o l'amore, di sollecitarne 0 carpirne

vol. X Pag.691 - Da MOINARDO a MOLA (12 risultati)

quella di sviluppare, di ornare più o meno ciascheduna parte dell'espressione, per un

stile; c'è, secondo la migliore o minore abilità dell'artefice, un lavoro

minore abilità dell'artefice, un lavoro più o meno bello di tarsia. carducci,

e fra due moine mi danno un pizzicotto o un biscotto dicendo che è per amore

. letter. far moine; comportarsi o esprimersi in modo vez- sozo, manierato

modo vez- sozo, manierato, lezioso o, anche, lusingatore, allettante,

sentito popolarmente come base etimologica di mosaico o musaico (v.); cfr

, che risiede nella città di moka o nel suo territorio. massaia, v-84

di congegni, azionati da forza animale o idraulica, da pale mosse dal vento

lo mondo intorno giù a la terra o vero al mare, come una mola de

ai denti (anche di mostri favolosi o mitologici), che triturano e masticano

4. per simil. gruppo di persone o di cose disposte in cerchio.

vol. X Pag.692 - Da MOLA a MOLARE (27 risultati)

-con riferimento a dolore, pena o sofferenza che profondamente angustiano e torturano

volontà. d'annunzio, ii-187: o uomo, / aduna tutte le cose,

. anat. ant. rotula. o. rucellai, 2-131: quello [muscolo

muscolo] che abbraccia la mola, o vero la rotella del ginocchio, s'inserisce

utile, che nelle mole abrasive antiche o di tipo • artigianale, era

moderne mole meccaniche viene eseguito da punte o da dischi sagomati costituiti da granuli abrasivi

[il cristallo] prima con un ferro o forbice fatta a tale effetto, poi

tale effetto, poi sopra la mola, o mota, acciò venga ben tondo.

: chi si tiene lontano dai vizi o dalle cattive compagnie, si mantiene immune

mangia la mola: i disonesti prima o poi hanno a che fare con la giustizia

nello sviluppo, all'interno dell'utero o di una tuba (mola tubarica),

tubarica), di una massa carnosa o vescicolare, con esito regolarmente abortivo (

tu di portare, non voglio dir maschio o femmina, ma mostro, o mole

maschio o femmina, ma mostro, o mole, o razionai criatura? moli sono

, ma mostro, o mole, o razionai criatura? moli sono una certa

. 2. figur. persona o opera non ben riuscita; aborto.

di strumento per trar quelli fuori a bene o per vedere se feti veramente formati

per vedere se feti veramente formati o aborti o vane mole si fossero

vedere se feti veramente formati o aborti o vane mole si fossero. giusti

può raggiungere una lunghezza di due o tre m e il peso di

[s. v.]: 'mola'o 'pesce mola': pesce, il cui

luna 'e da altri 'bottazzo 'o * tamburo '. tom

. v.]: * mola 'o 'pesce mola ': pesce della sezione

che si riferisce a una grammomolecola o mole; molare. -concentrazione molale

espressa dal numero di moli (o grammomolecole) di soluto che sono conte

affilare, smerigliare, arrotare con una mola o con una macchina molatrice. -in partic

perché macinano il cibo come la mola o macina suole macinare il grano. baldinucci,

vol. X Pag.693 - Da MOLARE a MOLCERE (25 risultati)

degenerativi di natura cistica o per fenomeni emorragici. - vescichette molari

, che si riferisce a una mole o grammomolecola (calore specifico, concentrazione,

non molto elevata, con grana fine o media, costituita in prevalenza da granuli

quarzo e di feldspato e da cemento calcareo o calcareo-marnoso; è diffusa in alcune zone

che è affetta da mola; che conduce o ha condotto una gravidanza molare, con

affilatura di lame mediante mole meccaniche o a mano. -nell'industria meccanica, operaio

industria meccanica, operaio che mediante scalpelli o mole meccaniche provvede all'eliminazione delle sbavature

mole meccaniche provvede all'eliminazione delle sbavature o appendici metalliche, conseguenti alla fusione di

alla levigatura dei bottoni stessi. -molatore o rettificatore: nell'industria meccanica, operaio

spianatura, 1'affilatura, mediante una o più mole azionate da un motore elettrico

su basamento, per lavorazioni industriali, o di tipo portatile). =

. operazione consistente nel lavorare un pezzo o una superficie di un determinato materiale (

.) per mezzo di una mola o di una macchina molatrice. -in

macinazione, costituito essenzialmente da una o due mole, che, poste verticalmente,

per lo più effettuata dallo spap- polatore o dallo sfibratore). c. e

,... le avrebbe cedute gratis o anche distrutte o mandate a riempir le

le avrebbe cedute gratis o anche distrutte o mandate a riempir le mollazze d'alcuna cartiera

. = etimo incerto: forse idiotismo o deformazione tose, per molinello o molincello

idiotismo o deformazione tose, per molinello o molincello, dimin. di mulino.

. letter. procurare un sentimento gradevole o una sensazione piacevole e deliziosa; allietare

erbe, a la campagna / calandra grida o rossignuol si lagna / o, tra

calandra grida o rossignuol si lagna / o, tra caverne e rupi, / stridon

i petti molce, / scendete, o versi miei, / sopra l'ali sonore

giovinetto al cor. pindemonte, it307: o con poemi, con tragedie ed inni

che rendono particolarmente ameni e accoglienti luoghi o ambienti naturali, gradevoli e suggestive certe

vol. X Pag.694 - Da MOLCIRE a MOLE (10 risultati)

moderare (un dolore, una pena spirituale o fisica, una situazione spiacevole, ecc

. varchi, v-834: quando invidia o del mio male avaro / mi percuote

ei sul mattino / le stupide micranie o l'aspre tossi / molce giocando a le

costume dell'animo nostro qualificato di questa o quell'altra qualità, e di molcerlo.

massa, quantità di materia solida, liquida o fluida, per lo più di peso

e volume rilevanti, di forma definita o indefinita, vista o considerata nella sua

, di forma definita o indefinita, vista o considerata nella sua compattezza e omogeneità.

altri affermò, di moto priva, / o pur si giri, e lento il

le deitadi colà su stimarono per certo o che, minata, diroccasse la mole

della terra, disgiunta dal suo centro, o che in fiere straggi perisse la metà

vol. X Pag.695 - Da MOLE a MOLE (7 risultati)

.. a guisa d'una mole sepulcrale o mausoleo, sostenuto da più ordini di

ponte sant'angelo prende nome dalla mole o tumolo di adriano imperadore, che serve

scema, / forte mole di bronzo o di diamante. caro, 2-33:

che entra e decorre per una luce o bocca larga un'oncia lineare del vecchio braccio

, 3-5: quand'io miro, o signor, l'immensa mole / delle

impresse, / non ho per istupor senso o parole. 7. quantità,

lo più a realtà spirituali e intellettuali o a condizioni esistenziali). boccaccio

vol. X Pag.696 - Da MOLE a MOLECOLA (28 risultati)

torricelli, ii-3-254: se saranno due prismi o cilindri simili et eguali in mole e

più grave in spezie di essi prismi o cilindri, l'altezza della parte sommersa

in- siem, le nostre stelle / o sono ignote, o così paion come /

le nostre stelle / o sono ignote, o così paion come / essi alla terra

diverse di mole, a mezza figura, o semplice busto, e di varia epoca

italian poeta per timor di alquanta lunghezza o mole di versi accorciar la moderata azzione

il sugo. 10. grandezza o potenza di uno stato; struttura o

o potenza di uno stato; struttura o complesso delle strutture su cui si fonda

un organismo politico, religioso, militare o economico. musso, iv-59: tu

. panigarola, 75: è così grave o è così importante quella materia altissima,

in lei sola, quasi in pietra o in base, si viene a reggere

grandezza, poiché per gli edifici materiali o politici è essa anzi una cagione di

, difficoltà. serdini, 1-143: o car signori, amici, o car parenti

1-143: o car signori, amici, o car parenti, / deh, non

; costituita da atomi, solitamente due o più (molecola bìatomica, triatomica,

è propria di un composto (organico o inorganico), se sono di specie

); minuta particella di materia organica o inorganica; frammento piccolissimo. -in partic

. -in partic. molecola attivata (o eccitata): quella in cui gli elettroni

quella in cui gli elettroni di uno o più atomi sono su livelli energetici più

: ha esso etere la vece della colla o de'chiodi, introducendosi ne'pori della

e delle molecole divise, quando vengono necessitati o determinati ad unirsi insieme. g.

necessario che non solamente il moto locale o circolatorio, ma l'agitativo e intestino

organo [il naso] è sorda o disanaloga a'suddetti minimi, risulta una

s'ella è analoga, perché gli effluvi o le molecole odoranti si configurano a'meati

: consiste in molecule organiche animate, o corpicelli, che non debbono però credersi

sia il solo principio attivo della vegetazione o se l'ingrasso non abbia altro uffìzio che

corpo umano sono ora organizzati di molecole più o meno composte. cattaneo, v-1-399:

il cervello non viene nutrito di fave o di tartufi, ma i cibi giungono

vol. X Pag.697 - Da MOLECOLARE a MOLENTE (12 risultati)

piccolissima quantità, entità minima, frammento o porzione infinitesima. santi, i-49:

quale a lui medesimo, se volesse o potesse fare l'analisi degli elementi semplici

che si riferisce alla molecola; prodotto o costituito da molecole. -abbassamento molecolare-.

, ciascuno dei quali contiene due o più molecole uguali aventi particolari proprietà fisiche

corpi elementari quando formano i composti o dei composti quando danno nascimento ad altri di

leggerissimo corrispondeva la natività d'una idea o d'un gruppo d'idee così vive che

4. log. matem. proposizione o enunciato molecolare: proposizione formata da una

enunciato molecolare: proposizione formata da una o più atomiche (cioè enunciati più semplici

prodotto, corrisposta al proprietario del mulino o del frantoio come compenso della macinatura o

o del frantoio come compenso della macinatura o della frangitura di prodotti agricoli. -anche

. -anche: prezzo pattuito in natura o in denaro come compenso per la macinatura

in denaro come compenso per la macinatura o per la frangitura di prodotti agricoli.

vol. X Pag.698 - Da MOLERÀ a MOLESTARE (14 risultati)

, porta il nome di « molente, o macinante. = voce dotta, lat

l. giustinian, 1-53: o viso molesino, / donna bella e

zentile, / non esser vile, / o fior de lizadria! 2. molle

: qual cieco suole, a cui vespa o tafano / gli rintuona l'orecchie o

o tafano / gli rintuona l'orecchie o punge il volto, che quanto più

specifichi il nome e 'l soprannome dello ingiuriarne o molestante. 2. che

: inquietare è altrui non giustamente commuovere o molestare. diatcssaron volgar., 317:

amare, non dèi battere, molestare o uccidere. b. pitti, 1-165:

star cheto un momento,... o giocolava come i fanciulli o molestava insolentemente

.. o giocolava come i fanciulli o molestava insolentemente qualcuno, per farsi ridire

, per farsi ridire il suo nome o ricevere qualche guanciata. manzoni, pr

, talvolta, estremamente dannosa di insetti o parassiti. crescenzi volgar., 9-90

, ma cercando di evitare scontri diretti o in campo aperto. boiardo,

un reato). 3. rendere malsicuro o in condizioni di cesarotti, 1-xxix-157:

vol. X Pag.699 - Da MOLESTARE a MOLESTARE (24 risultati)

/ in cosa che 'l molesti, o forse ancida, j m'andava io per

da cagione della quale noi e voi o qualunque altri nostri diletti o fedeli potessimo

e voi o qualunque altri nostri diletti o fedeli potessimo essere dannificati, molestati o

o fedeli potessimo essere dannificati, molestati o perturbati in alcuno modo. domenico da prato

. assarino, 2-ii-309: che i vassalli o sudditi e qualsivoglia persona che abbia servito

con l'armi e co 'l consiglio o in altro modo all'una o

o in altro modo all'una o all'altra parte, non possano per questo

per questo rispetto esser molestati ne'beni o nella persona da chi che sia. pallavicino

con uno stil di rame... o deonsi di calcina polverizzare e imbiutare.

5. impedire, ostacolare, disturbare una o più persone nell'esercizio di un'attività

azione, nell'attuazione di un'impresa o di un lavoro, nel raggiungimento dello

alcuna di ritrovar cosa che gli impedisse o molestasse. ulloa f'. colombo],

, suscitando un senso di malessere interiore o di insofferenza o determinando uno stato di

senso di malessere interiore o di insofferenza o determinando uno stato di angoscia, di

sensazione fìsica di fastidio, di disagio o, anche, di dolore; tormentare fisicamente

. colpire, prostrare, affliggere fastidiosamente o anche gravemente (una malattia, un'indisposizione

. 8. per estens. intralciare o interrompere lo svolgimento di un'azione,

lavoro, il corso di un'impresa o, anche, di un avvenimento; modificare

che ella venga in alcun tempo o luogo impedita o molestata. garibaldi, 3-151

in alcun tempo o luogo impedita o molestata. garibaldi, 3-151: perché

nostri traffici. -turbare nelle sue fasi o nel suo corso. landino [plinio

incitare, con eccessiva ostinazione e insistenza o in modo petulante, al compimento di

petulante, al compimento di un'azione o di un'impresa o

compimento di un'azione o di un'impresa o

vol. X Pag.700 - Da MOLESTATO a MOLESTEVOLE (20 risultati)

in relazione con una prop. finale o con un compì, di limitazione)

il più delle volte farebbe il cavallo stordire o disperare e non sempre intenderebbe quel che

suoi non siano tenuti lo detto avere o cose reddere, né essere in alcuno

, né essere in alcuno modo molestati o richiesti, né gravati né per ciò obbligati

qualcuno nell'esercizio di un legittimo possesso o nel diritto di proprietà, compiendo contro

volontà atti diretti a impedirgli tale esercizio o a mutare o limitare il modo con

a impedirgli tale esercizio o a mutare o limitare il modo con cui veniva precedentemente

di un diritto reale sopra un immobile o di un'universalità di mobili può,

fastidio, disgusto, noia, tedio o, anche, angoscia, tormento (

, scorretto, ostile0 con un atteggiamento provocatorio o con parole sgradevoli o sarcastiche.

un atteggiamento provocatorio o con parole sgradevoli o sarcastiche. giustino volgar.,

con schermaglie frequenti ed evitando scontri diretti o in campo aperto. c.

mania molto universale che la repubblica travagliata o molestata dall'imperator sia per fomentar sempre

dignità aiutorio, non lo volle, o ch'elio il facesse per virtù

ch'elio il facesse per virtù o il facesse non fidandosi. -danneggiato nella

mazzini, 66-36: la savoia è libera o quasi di truppe piemontesi; i faccendieri

situazione sociale con atteggiamenti e atti sovversivi o, anche, con aggressioni, con

qualche terra non le avessero volute ricevere o le avessero molestate, distruggesse quella tal

, i-53: non mai disgiunta una serva o una sorella dal mio guanciale,.

: dicoti che 'l dormir tuo [o vedova] sia vestita, non in letto

vol. X Pag.701 - Da MOLESTIA a MOLESTIA (32 risultati)

ant. molèsta), sf. sentimento o stato d'animo di pena, di

interiore, di inquietudine, di angoscia o, anche, con valore attenuato,

, di affanno, causato da circostanze o situazioni avverse, da eventi contrari alle

un'azione che offende il senso morale o estetico, dal comportamento ostile di altri

uomo piglia di quel ch'egli ha, o gli è tolto, contro a sua

, evento spiacevole, situazione critica dolorosa o pericolosa, diffìcile da risolvere o da

dolorosa o pericolosa, diffìcile da risolvere o da superare, circostanza contraria, condizione

condizione avversa che provoca difficoltà, disagio o, anche, inquietudine, tormento;

, compito gravoso; incombenza particolarmente onerosa o sgradita. guicciardini, i-4: a

, nocumento, rovina che può derivare o che è provocato da un evento sfavorevole,

il ciriegio] da formiche ricevesse molestia o altra lesione, si dee curare al modo

sopra. -persona che costituisce intralcio o impaccio o provoca problemi gravosi o è

-persona che costituisce intralcio o impaccio o provoca problemi gravosi o è motivo di affanno

intralcio o impaccio o provoca problemi gravosi o è motivo di affanno, di preoccupazione

è motivo di affanno, di preoccupazione o causa di danni e di guasti;

. boccaccio, i-230: voi, o sfrenata moltitudine di temine, siete.

ma terribile molestia della casa e inetta o pericolosa madre di famiglia. 3

di famiglia. 3. comportamento o atteggiamento scontroso, superbo, indisponente,

urtante; gesto, atto, parola o detto importuno, sgarbato, offensivo o

o detto importuno, sgarbato, offensivo o eccessivamente insistente, volto a presentare determinate

insistente, volto a presentare determinate rivendicazioni o a disturbare, a denigrare, a

talvolta anche dannosa, esercitata da insetti o da parassiti. ghislanzoni, 1-116:

4. atto di prepotenza, di violenza o di ostilità, vessazione, persecuzione,

vessazione, persecuzione, sopruso che turba o mette in pericolo la pace, la

tiranniche contro di questi, né tu o verun altro che sia sotto il tuo

malessere, di languore, di prostrazione o anche, con valore attenuato, di

scompenso organico, da un'esigenza fisica o fisiologica, o anche da un rumore che

da un'esigenza fisica o fisiologica, o anche da un rumore che provoca irritazione

che provoca irritazione, da un sapore o da un odore che genera repulsione o

o da un odore che genera repulsione o nausea, da un clima insalubre,

una condizione atmosferica opprimente, da insetti o da parassiti, ecc. s.

figliuolo di dio eterno senza alcuna molestia o lesione, siccome era dentro nel ventre

vol. X Pag.702 - Da MOLESTIA a MOLESTO (27 risultati)

capo ad ogni accresciuto moto del corpo o delle braccia, indicano che le vene iugulari

in quell'età. malatesti, 34: o tina, io sento dalla gente dire

tale efficacia delle nostre acque nel mitigare o abolire le molestie ipocondriache e isteriche noi

molestie. 7. ant. capacità o possibilità di nuocere fisicamente o moralmente.

. capacità o possibilità di nuocere fisicamente o moralmente. tommaso da faenza, xxxv-1-453

8. dir. qualsiasi atto o comportamento tenuto indebitamente e concretamente idoneo a

che può consistere sia nel provocare impedimenti o difficoltà materiali al soggetto interessato, sia

comportamento consista in azioni puramente materiali o invece in atteggiamenti pretestuosamente giustificati con la

pretestuosamente giustificati con la pretesa di rivendicare o di esercitare un diritto; tale atto

di esercitare un diritto; tale atto o comportamento assume specifica rilevanza nel diritto civile

mentre il diritto penale conosce la molestia o disturbo alle persone, che è un reato

comportamento di chi, in luogo pubblico o aperto al pubblico o per mezzo del

, in luogo pubblico o aperto al pubblico o per mezzo del telefono, e per

mezzo del telefono, e per petulanza o altro biasimevole motivo, molesti o disturbi

petulanza o altro biasimevole motivo, molesti o disturbi qualcuno. rainerio da perugia volgar

conduttore dalle molestie che diminuiscono l'uso o il godimento della cosa, arrecate da terzi

codice penale, 660: 'molestia o disturbo alle persone '. chiunque,

. chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo

col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo, reca a

biasimevole motivo, reca a taluno molestia o disturbo, è punito con l'arresto

con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda fino a lire duecentomila.

, rendere -essere causa di un danno o di uno svantaggio. molestia: irritare

semplice antipatia religiosa. -impedire o ostacolare qualcuno nello svolgimento di un'azione

re di bareccancun che non mi desse molestia o fusse d'impedimento. brusoni, 9-217

una sensazione di disagio, di dolore o di malessere corporale. savonarola, 7-i-181

insistenza, fastidio, irritazione, insofferenza o, anche, affanno, turbamento; che

, turbamento; che costituisce un intralcio o un ostacolo al raggiungimento di uno scopo

vol. X Pag.703 - Da MOLESTO a MOLESTO (15 risultati)

prosperi successi? -fastidioso, assillante o, anche, dannoso, nocivo (

, dannoso, nocivo (un insetto o un parassita). cavalca, ii-105

lxxxviii-11-431: sia donna antica, giovene o fanciulla, / ciascuna a fare il

dante, 4-345: non esser [o signor contra me così molesto,

sue molesti. -che rende malsicuro o in condizioni di grave pericolo o di

malsicuro o in condizioni di grave pericolo o di disagio un paese con atti di

2. che provoca un sentimento o uno stato d'animo di pena e

e di tormento, un malessere spirituale o psicologico, inquietudine, angoscia; che

assillo, di delusione, di insoddisfazione o, anche, di tedio, di disagio

tedio, di disagio, di difficoltà o di impaccio; che offende il senso

impaccio; che offende il senso morale o, anche, estetico; irritante, indisponente

quando bisogna ripetere il salasso oltre la terza o la quarta volta cominciano...

. storia di stefano, 1-79: o madona, ora ch'è questo?

. 3. che causa sofferenza o dolore fisico; che può avere effetti

sensazione fisica di disagio, di fastidio o, anche, di dolore, di pena

vol. X Pag.704 - Da MOLESTO a MOLESTO (20 risultati)

e dolente. fiacchi, 36: cercando o frutti o dolci erbette, / per

. fiacchi, 36: cercando o frutti o dolci erbette, / per dar sollievo

pena molesta. -che produce dolore o comunque fastidio (l'azione di insetti

comunque fastidio (l'azione di insetti o di parassiti, ecc.).

d'atro odor molesto! -che procura o può procurare fastidio e disagio, danni

/ non più freddo rio, non ghiaccio o pioggia molesta / i campi copre né

tempreran le fiamme lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada.

lor moleste / aure o nembi di pioggia o di rugiada. f. f.

, di gravi danneggiamenti; che costituisce o può costituire un pericolo, una minaccia

cosa avvenne giammai dalle regioni esterne molesta o travagliosa. capriata, 44: datosi.

a'quali stimava la vicinità degli spagnuoli o sospetta o molesta. gualdo priorato,

stimava la vicinità degli spagnuoli o sospetta o molesta. gualdo priorato, 3-ii-84:

a cercar altro. -che provoca o può provocare un danno materiale.

5. che richiede molta fatica fisica o intellettuale o un impegno intenso; che

che richiede molta fatica fisica o intellettuale o un impegno intenso; che comportanotevoli sforzi e

la terra]. -che suscita pensieri o ricordi dolorosi e spiacevoli. ciro

. malagevole, arduo, difficile da superare o da percorrere, impervio, ripido (

prezzi, i-13-61: e '1 vapor terreo o secco è da sé presto / ad

si rappresentano al popolo in varie scene o si narrano sieno per la maggior parte

. 12. sm. danno materiale o fisico, nocumento, rovina, strage

vol. X Pag.705 - Da MOLETTA a MOLIBDITE (12 risultati)

m'addormentai. -essere molesto a o con qualcuno: sollecitarlo con eccessiva insistenza

... sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute, e sono

. sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute, e sono queste:

e dal celebre moli appresso omero. o. targioni pozzetti, ii-269: 'moly'

uomo a morte più velocemente che il papavero o l'oppio. = voce

il cocitor non abbia de la pietra focaia o de la cadmia, tai pietre e

, si trova una miniera di piombaggine o molibdèna, di colore quasi bianco.

atomo'e vediamo una cotal bricioletta di carbonio o di bario o di molibdeno, questo

cotal bricioletta di carbonio o di bario o di molibdeno, questo è il vostro termine

. -oso, che indica ossiacidi inorganici o sali derivati da elementi a basso grado

. che è composto da molibdeno trivalente o esava- lente. -acido molibdico: acido

sotto forma di cristalli fibrosi e lucenti o in masse solide e terrose di colore

vol. X Pag.706 - Da MOLIBDITO a MOLITURA (7 risultati)

finché diventi azzurro, aggiungendovi allora otto o dieci parti d'acqua e facendo bollire

. -oso, che indica ossiacidi inorganici o sali derivati da elementi a basso grado

che è proprio, che riguarda molière o anche, la sua età, il

opera di molière, che si richiama o è ispirato alla sua opera.

-molimen dentale; complesso dei disturbi legati o attribuiti alla dentizione. - molimen menstruale

deriv. dall'incrocio del lat. monumentum o monimentum con mòles 'mole, mucchio';

corvina, molinara, rondinella e rossignola o tintarella. = deriv. probabilmente