che sta leggiendo foglietti! è un gazzetter o sia menante: facciamlo venir a poppa
; condurre, scortare, fare andare o venire. dante, vita nuova
d'esser palese / solo con donne o con omo cortese, / che ti merranno
potrete menar con voi fino a sei o otto soldati valenti e fedeli. boccalini
? -con riferimento a soggetti inanimati o a concetti astratti: costituire la causa
, inf., 15-47: qual fortuna o destino / anzi l'ultimo dì qua
tasso, 4-35: qual tua ventura o nostra or qui ti mena? chiabrera
per lo più di personaggi ragguardevoli (o, anche, di dio, dei
. -costringere una persona a venire o ad andare in una data direzione o
o ad andare in una data direzione o in un luogo determinato; condurre,
alagna e, sanza fare alcuna difesa o scusa, fu menato a roma,
; e voi mi ci merrete, / o tutti quanti di mia man morrete.
parca / il fil di greche o di latine vite, / le ignude ombre
guidare, capeggiare, comandare un esercito o una schiera di armati in una battaglia,
in un assedio, in un assalto o in una marcia di trasferimento o di
assalto o in una marcia di trasferimento o di avvicinamento agli obiettivi tattici.
e con una battaglia formare il destino buono o reo dell'imperio. cesarotti, 1-ix-145
4. fare andare, guidare o trascinare, talvolta con grida e percosse
con grida e percosse, un animale (o un branco di animali), per
, con la cavezza, col guinzaglio o, anche, cavalcandolo, in una
pascolo, a un combattimento, per impiegarlo o addestrarlo nella caccia, ecc.)
movimento una parte del corpo, più o meno energicamente, a seconda del gesto
meno energicamente, a seconda del gesto o detrazione che si vuole compiere, dei risultati
); muovere (le labbra nel parlare o la bocca nel bacio); dimenare
sul fornire sua giornata fasino disse: « o agata, che è quello che tu
s'introduce per via d'un mantachetto o soffietto che egli va premendo col braccio
li riceveva. -attrarre a sé o verso un oggetto determinato (l'occhio
che infamia e riprensione, senza nostra colpa o di loro, non ce ne segua
lascia afflitta ed egra / la gente o sia di libia o sia di francia
egra / la gente o sia di libia o sia di francia: / tutti li
/ e se tener lo vuole, o corre o trotta: / poi sotto il
e se tener lo vuole, o corre o trotta: / poi sotto il petto
l'onore... d'una risposta o d'una confutazione. -con
che, noiato della sua moglie lombarda o pentito d'averla menata illegittimamente,.
. -con riferimento a un congegno o a un dispositivo che ne fa funzionare
brandire, agitare, vibrare un'arma (o anche una frusta) per colpire,
, sì come un toro invelenito, quattro o cinque ne gittai in terra, e
, la notte) che sono immaginati o rappresentati come intenti a guidare un carro
12. trasportare, trasferire, portare oggetti o merci da un luogo a un altro
mena / nasce di secco, di caldo o di molle. simintendi, 1-8:
qualcuno al proprio servizio, prenderloalle proprie dipendenze o, anche, sotto la propria guida
5-48: deasi l'acqua rosata sola o con acqua di decozion di mastice e di
procede per debilità di virtù contentiva, o per acuità di medicina, quando menasse
pestare, triturare con le mani una o più sostanze per scioglierle, amalgamarle,
e bono agresto e bono brodo di carne o di cappone, che serrà assai meglio
si apre a portentosa altezza una volta o meglio quasi un portico naturale di archi
, se mena all'ingombrata spiaggia, / o alla collina cui, sulla sassosa /
defluire, far scorrere, fare passare o entrare (un liquido, una massa d'
per forma di condotti fabbricati di pietra o di calcina. guicciardini, 11-66:
acqua di vena. -fare scorrere o muovere in un senso determinato. cecco
, coperse le lettere, acciò che o la scrittura sanza coperta non apparesse, o
o la scrittura sanza coperta non apparesse, o vero la fresca cera non manifestasse lo
più gagliarde. 23. lasciare o far passare, trascorrere, consumare,
eran fatti, più che una corporazione o gilda o 'arte 'ereditaria, una
, più che una corporazione o gilda o 'arte 'ereditaria, una popolazione,
tutte cose. iacopone, 24-2: o vita penosa, continua battaglia! / con
onore: e chi non ne ha, o non ne può avere per se stesso
procura la risoluzione d'una irritante difficoltà o mancanza mnemonica. g. bassotti,
, sono fatti quasi preumani, o ai limiti dell'umano: comunque pre-grammaticali e
richiamare alla memoria dell'osservatore i fatti o i dati che devono essere trasmessi (
memoria di un elaboratore elettronico. -nome o codice mnemonico: quello che rende immediatamente
materiale, che spregiativamente si dice formale o formalistica: e si può anche dire pseudoumanistica
più ardito spirito del suo tempo condanna o assolve l'intero presente e passato.
], neppure la commedia del candelaio o i trattati mnemotecnici e lulliani.
. 2. in construtto correlativo o disgiuntivo: ora... ora
quanto; così... come; o... oppure. dante
3. con valore rafforzativo (o pleonastico ed enfatico): orbene,
, 1-53 (i-613): madonna, o come avete voi buon tempo! voi
! ». -in frasi interrogative o negative. iacopone, 1-57-141: mo'
di pazzo, / se tu sei dotto o se tu sei dottore? baretti,
? 4. dopo un imperativo, o immediatamente prima, ha valore interiettivo e
-né mo né mai: in nessun tempo o caso. guittone, 42-11: se
/ dimmi se romagnuoli han pace o guerra. idem, purg., 8-28
vocabolo lombardo et è a dire avale o vuogli al presente; 'et issa'
danno per alcuna condannagione... o per qualunque altro mo'danno e lesione
pongono a covare? -a mo'o per mo'di qualcosa: conformemente alla
sta meco, / mai batté colpo o volle far niente. -a proprio mo'
a questo mo'. -a questo o a quel mo': così, in questa
a quel mo': così, in questa o in quella maniera. lorenzo de'
quel mo ': segnatamente senso di celia o di biasimo. ma anche sul serio
'noi si farebbe a questo mo'; o piuttosto reggendolo'. 'a questo mo'che qui'
/ quando la mia / sorella (o dio! a quel mo'son le donne
, xxx-11- 39: né pensi, o sandra, in tutto quanto il giorno /
-i). che è nato o risiede nel territorio di moab, a oriente
= voce dotta, lat. moabita o moabites (gr. mcoa (3£rr)
che subito si rivendono a pronti contanti o a basso prezzo. tommaseo [
prezzo, ma con un termine più o meno lungo al 'pagamento effettivo, merci
di case, ma la fantasia, o il ricordo, mi fa scoprire in esso
. -che percorre un determinato itinerario o viaggio (per il trasporto di uomini
l'anima di sua natura sia mobile o ch'ella possa muoversi, non pure
... non può stritularsi, scomporsi o dividersi in pezzi, siccome gli altri
, / e quel di l'una o l'altra no se finse, / mobelle
muove in modo irrequieto e vivace (o con grazia e agilità). pazzi
7-93: certe bellissime lucertole, a due o tre, color nocciuola, striate di
); che, per la leggerezza o per la piccolezza, è sottoposto a
alita, che soffia con forza più o meno intensa (l'aria, il vento
dante ne scende. -sabbia mobile o sabbie mobili: terreno formato da uno
, che per qualunque vicenda di stato o di commercio immobili si rimangliino. non
a modificazioni imprevedibili (un fenomeno fìsico o psichico o culturale, una situazione sociale
imprevedibili (un fenomeno fìsico o psichico o culturale, una situazione sociale o esistenziale
psichico o culturale, una situazione sociale o esistenziale, un modo di pensare,
immobile, come volle parmenide e melesso, o pur uno e mobile, come talete
, sostavamo... un giorno o due nell'alma roma; e lì andavamo
meglio, si togliesse d'un ventotto o trenta anni, per essere allora più
o per dir meglio, infinitamente mobile, di
facilità di saltare dah'inverno alla primavera o all'estate, influiscono certo sul carattere
24. astrol. segni mobili o mutevoli: le quattro costellazioni che concorrono
che concorrono a formare la croce mobile o mutevole (e precisamente i gemelli, la
/ intorno al sol, quasi fogliuzze o polve. -cieli mobili: le
tale loro attitudine naturale venga (fisicamente o economicamente) esclusa a opera dell'uomo
dell'uomo mediante congiunzione a bene immobile o destinazione al suo servizio; la dottrina
acciocché a chi rimaneva beni immobili o eredità fosse costretto, per far le
se non asegurasse l'officio in danari o tanti pegni mobili. ariosto,
finanz. capitale mobile: quantità più o meno cospicua di denaro o di valori equivalenti
quantità più o meno cospicua di denaro o di valori equivalenti, aumentabile e diminuibile
a seconda dei casi, che è o può essere impiegata a fini di lucro
mobiliare, insieme dei beni mobili. -imposta o tassa di o sulla ricchezza mobile (
beni mobili. -imposta o tassa di o sulla ricchezza mobile (anche semplice- mente
mobile (anche semplice- mente ricchezza mobile o tassd mobile): tributo diretto (
29. edil. che sta dalla parte o indica la direzione nella quale procedono i
e a vela. e con una canna o pertica ferma dallo lato più basso,
su ristri- gnendo, toccando e mattoni o vero mezzane che si mettevano, la
mezzane che si mettevano, la canna o pertica, continovamente da lo lato mobile
fra sial e sima (un settore o una linea della crosta terrestre).
lo stesso. per esempio. il cubo o altra dignità di ac, al cubo
altra dignità di ac, al cubo o altra dignità parigrada di ad, sia come
misurazione i cui fattori possono essere aumentati o diminuiti a seconda delle circostanze; scala
medesimo giorno dell'anno (una festa o una solennità religiosa, ed è il
39. metr. verso mobile o ad accenti mobili: quello nel quale
, specialmente di contro- guerriglia. -guardia o milizia mobile: corpo militare destinato alla
. -reparto mobile: corpo dell'esercito o della polizia la cui organizzazione gli consente
essere rapidamente spostata secondo le esigenze tattiche o strategiche. tommaseo [s. v
: da trasportare secondo che l'esercito o la schiera ne ha di bisogno.
. b. martini, 2-1-317: mobili o alterabili diconsi que'strumenti, il suono
ad arbitrio del sonatore rendersi più acuto o più grave. — nel sistema musicale
tetracordo, in contrapposizione a stabile, o immobile, che denota ciascuna delle corde
per la varietà de'generi s'alzano o s'abbassano. b. galiani,
a dividere l'uno dall'altro membro o membretto della composizione scritta.
. -in partic.: denaro o altri beni mobili facilmente monetizzabili (gioielli
.. a crescere le nostre possessioni o nostre ereditati ed avere mobili o rendita
possessioni o nostre ereditati ed avere mobili o rendita, per dispendere e ritenere, secondo
di siena, 69: nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta
: nullo frate o vero suora, offerto o vero offerta del detto ospitale..
del detto ospitale... possa o vero degga in alcuno modo avere o
o vero degga in alcuno modo avere o vero tenere mobile in pecunia numerata oltra e
esse stimavano quel semplice anello di stagno o d'ottone che fosse, gli lo
1-14: in breve venne un rigattiere o stracciamolo che, fatto un inventario e
mobile più caro]. -in correlazione o in contrapposizione con stabile, che serve
veduta, non avesse più di dodici o quindici case, fatte a guisa di padiglione
muoversi; qualsiasi cosa che possa spostarsi o essere spostato nello spazio. leonardo,
impulso... il moto impresso o di proiezione non avrebbero mai fine,
resistenza che essi mobili incontrano nel dividere o l'aria o qualche altro fluido entro
essi mobili incontrano nel dividere o l'aria o qualche altro fluido entro al quale si
del tristo, ed anche per proverbiarlo o di lordura o di bruttezza. 'un
ed anche per proverbiarlo o di lordura o di bruttezza. 'un buon mobile
sfere celesti (detta anche cielo acqueo o cielo cristallino), dalla quale verrebbe
il primo mobile... è radice o principio di tutti gli altri moti,
ventiquattro ore sopra i due punti o poli che dir vogliamo. groto, 1-90
-persona che esercita il supremo potere o che costituisce la guida o l'elemento
supremo potere o che costituisce la guida o l'elemento determinante della politica di uno
elemento determinante della politica di uno stato o di un governo o in una situazione
di uno stato o di un governo o in una situazione politica (e può anche
e può anche riferirsi a un governo o a uno stato che si fa promotore
il re don fernando il primo mobile o l'intelligenza di tutti l'altri in generale
: non ha grande né picciolo / palagio o casa l'auttor dov'abiti. /
. mòbili-bar). piccolo armadio (o anche scaffale incorporato in un mobile più
radioricevente incorporato in un apposito scaffale o armadio, talvolta fornito anche di giradischi
amici, [l'uomo screditato] o dovrà subire una spesa corrispondente o restare
] o dovrà subire una spesa corrispondente o restare privo de'piaceri che procurano.
maschio femmina divenne '. però tu, o lettore, di''mobilia'o 'mobili'
, o lettore, di''mobilia'o 'mobili'. carducci, ii-2-146: nessuno de'
3. ant. quantità più o meno cospicua di beni patrimoniali, di
. per estens. occupare uno spazio reale o ideale; riempire, colmare (in
3. figur. corredare la mente o la memoria di determinate conoscenze, di
può esserlo una bottega d'uno stipettaio o d'un rigattiere papini, iv-23: la
n. 1). -capitale mobiliare o artificiale: complesso di beni mobili da
denaro liquido, titoli azionari, obbligazionari o di debito pubblico, oggetti d'arte,
'mobiliare'. noi dobbiamo dire 'mobile'o 'de'mobili '. 2.
dei beni mobili appartenenti a una persona o a una collettività. -in partic.
egli vendramini potesse di qualche consiglio, o di qualche raccomandazione aiutare il poggi (
padiglioni e zampilli d'acqua s'apprestano o s'intrecciano le danze; il mobiliare è
pitture praticati su piccoli frammenti di pietra o di corno, osso, avorio,
, osso, avorio, argilla, o talora su oggetti di uso comune,
uso comune, soprattutto nel paleolitico superiore o nel mesolitico (e si contrappone all
una società scomparsa. -camera o stanza mobiliata, alloggio o appartamento mobiliato
-camera o stanza mobiliata, alloggio o appartamento mobiliato: quelli che si danno
mobilifìcio, sm. stabilimento industriale o laboratorio artigianale in cui si fabbricano
panzini, iv-429: 'mobilio 'o 'mobiglio ': varianti molto brutte di
due tavoli accostati alla panca, quattro o cinque sgabelli. -figur. elemento decorativo
di sial è mobile rispetto al mantello o al sima e può subire traslazioni orizzontali
. mobilitade), sf. natura o proprietà di ciò che è mobile,
ciò che è mobile, che può spostarsi o essere spostato o effettivamente si sposta o
, che può spostarsi o essere spostato o effettivamente si sposta o è spostato nello
o essere spostato o effettivamente si sposta o è spostato nello spazio; predisposizione al
condizione di chi si trova in movimento o in moto. -anche con riferimento a
male atta a ricevere il color del liscio o l'impiastro, per meglio dire,
meglio dire, per quella concavità, o a ritenerlo per la mobilità delle palpebre
e penetranti, in diverse direzioni; vivacità o inquietudine (anche morbosa) di sguardo
cambiare espressione i lineamenti di un volto o la fisionomia di una persona.
pennoni e le bandiere, certamente tutti o gran parte delli siccesi avrebbeno mutata lor
e frequenza da un modo di essere o di agire a un altro con effetti
e in chimica, velocità di spostamento o di trasformazione sotto l'impulso di determinati
-in partic. mobilità delle cariche elettriche o dei portatori: velocità media di scorrimento
il trasferimento dei medesimi da un luogo o da un impiego a un altro,
capacità di una lingua di adeguarsi più o meno rapidamente alle esigenze di una cultura
medie. attitudine di un segmento articolato o di un muscolo a compiere i movimenti
,... dotati di quella elasticità o contrattilità o, in una parola,
. dotati di quella elasticità o contrattilità o, in una parola, mobilità specifica che
alla nostra lingua sarebbe 'mobilitaménto 'o 1 mobilitazione 'dall'appro- vato 'mobilitare'
. 2. milit. chiamare o richiamare sotto le armi (l'esercito
richiamare sotto le armi (l'esercito o determinate forze militari); mettere sul
per entrare in guerra, soldatesche in riposo o non ancora ordinate a questo fine.
avere). raro. essere chiamato o richiamato sotto le armi; andare in guerra
di quel che gli conveniva rispondere, o come gli bisognava procedere. gobetti,
senza dire se le porterà a destra o a sinistra. gadda conti, 1-241
di mobilitare), agg. chiamato o richiamato sotto le armi; inquadrato militarmente
di una nazione (mobilitazione generale) o soltanto di alcune classi o di alcune
generale) o soltanto di alcune classi o di alcune unità dell'esercito (mobilitazione
in tutti 1 comuni dell'apposito manifesto o precetto (mobilitazione palese) oppure facendo
facendo recapitare una cartolina-precetto ai singoli interessati o anche motivando la chiamata come richiamo per
al ministero, negli uffici della mobilitazione o della difesa delle coste, dove potrebbe rendere
civile: complesso di provvedimenti legislativi (o anche semplicemente propagandistici) mediante i quali
quali, in tempo di guerra (o in previsione di una guerra), la
a provocarla, ad una forma più o meno larvata di guerra preventiva?
a questa parola ». sie? o la senta un po'che le risponde il
alla nostra lingua sarebbe 'mobilitamento 'o 'mobilitazione 'dall'approvato 'mobilitare
siamo con lei, prof. cerquetti. o che le son pochine le voci e
far assumere (mediante un'operazione materiale o un'attività giuridica ed economica),
bene, originariamente immobile, la natura o comunque il regime giuridico-econo- mico proprio dei
beni, e specie in beni immobili o durevoli o in un'attività imprenditoriale.
e specie in beni immobili o durevoli o in un'attività imprenditoriale. pecchio
che rende necessario di mobilizzare i capitali sepolti o ingorgati o male impiegati per diffidenza e
di mobilizzare i capitali sepolti o ingorgati o male impiegati per diffidenza e indolenza.
più atto a reagire (un atomo o un raggruppamento atomico di un composto organico
3. chirurg. mobilizzazione di un arto o di un'articolazione: restituzione di movimenti
per lo più in seguito a ingessatura o a interventi di plastica muscolare, tendinea
a interventi di plastica muscolare, tendinea o ossea). 4. econ.
sotto l'influsso dell'aumento di pressione o di temperatura o di fluidi chimicamente attivi
dell'aumento di pressione o di temperatura o di fluidi chimicamente attivi. = deriv
movimento; in modo da potere spostarsi o essere spostato; con mobilità, con
; con mobilità, con spostamenti più o meno regolari. -anche: in
composta, sia essa composta di parti mobilmente o immobilmente congiunte e messe insieme, del
/ mi sorridi come un amico, / o guatemala, o moka, o portorico
un amico, / o guatemala, o moka, o portorico. -con
/ o guatemala, o moka, o portorico. -con uso appositivo.
stor. stoffa di pelo di cammello o di capra che veniva tessuta anticamente.
] ve ne sono che si coltivano o se ne tiene conto solamente per pastura
orobo, il latiro detto mocaione o ingrassabuoi. lastri, vi-121: cespugli vigorosissimi
il calcagno e fermata alla caviglia (o, in certi casi, al polpaccio)
, di colore bruno rossastro con macchie o fasce più scure, lungo oltre un
mècca1, sf. ant. atteggiamento o gesto di dileggio, di scherno;
lo più nelle locuz. fare la mocca o le mocche). garzoni, 7-318
virtuosi con qualche smorfia di dietro via o con qualche mocca da bertuccia. pagliari
pezzo di legno tornito, con uno o più buchi, a guisa di puleggia,
spendere una mocca: essere molto parsimonioso o molto avaro. = deriv.
sm. strumento usato per spegnere candele o lumi; spegnitoio. mazzini,
4. gerg. prendere, sottrarre astutamente o, anche, con l'inganno.
delle candele. -moccarsi il naso di o con qualcosa: farne cattivo uso,
la particella pronom. burlarsi di qualcuno o di qualcosa, farsene beffe. sigonio
con un pollicino legato in un moccatoio o fazzoletto, quasi il duca si fosse
la parte di stoppino di un lume o di una candela divenuta troppo lunga.
lima lima, aggiungendovi tal volta mocceca o moccicone o altra parola simile. carrer
lima, aggiungendovi tal volta mocceca o moccicone o altra parola simile. carrer, 2-211
.. ché, quando sono moccieche o cervelline o come quella ch'ebbe filippo,
ché, quando sono moccieche o cervelline o come quella ch'ebbe filippo, si
l'abbi colto? grazzini, 630: o almeno avess'io lettere greche / da
grosso moc colo, torcia o candela di grosse dimensioni. ricchi,
il suo uccello, con dire tre o quattro « io ballo, ho promesso »
, sf. ant. materia mucosa o simile al muco. redi, 16-iii-314
: dicesi del naso da cui stanno o pare che siano per cadere i mocci.
. fazzoletto per soffiarsi e pulirsi il naso o anche per altre esigenze di igiene e
ad indovini li quali volgiono predire cose future o secrete, per alcuni segni, per
, per alcuni segni, per guardare cintoli o moccichini, panni, pezze. liburnio
il naso, chiamato da'toscani moccichino o fazzoletto,... alcuni lombardi
si comincia asciugare il volto, dicendo: o che caldo ardentissimo, io sono tutto
l'estremità d'un moccichino lo schiavo o schiava che havvi a vendere.
2. fazzoletto usato come difesa o come ornamento del capo o del collo
come difesa o come ornamento del capo o del collo. f. f.
. -panno in cui si ravvolge o si ripone qualcosa. -anche: l'
insino a'moccichini. -servire da o per moccichino: essere usato per pulire
, sf. ant. pensiero, atto o discorso che rivela stoltezza e inettitudine;
(in partic. di moccio) o anche, per estens., stolta,
un attimo / una fanciulla di dieci o di dodici / anni,...
: 'moccicona ': donna o bambina che non si netta il naso da'
cappello. -come appellativo di dileggio più o meno marcato. savonarola, 7-i-276
la mia poca discrezione sùbbito giudico, o mi par di giudicare, quel che bisogni
savie; e tutte 1'altre decime o moccicose. nappi, xxxviii-231: el
sbarazzino (e ha un valore più o meno bonario o affettuoso).
ha un valore più o meno bonario o affettuoso). c. gozzi
più dai bambini, per incuria o per cattiva abitudine. 5. antonino
, 1-30: c'erano solo due o tre dei più piccoletti che facevano la
. francesco da colle, lxxxviii-n-640: o mongibel, con tuo 'nfiammata gola /
degli animali a causa di tale malattia o anche per altre affezioni meno gravi.
. soderini, iv-172: la reuma o 'l catarro fa 'l cavallo pigro,
, i-403: 0 campanacce fesse, o rotti cocci, / nel veder noi,
una sola narice, di materia mucosa o purulenta, di varia consistenza, colore
. chiamasi anche 'piori- norrea 'o 'morva ', e in toscana comunemente
. baldini, 14-16: tre o quattro sonetti di calco carducciano scritti sui diciotto
* muccius, deriv. da * muccus o mùcus 'muco '. moccióne
sporca (in partic. di moccio) o, anche, per estens.,
: se tornassero, oggi, michelangiolo vecchio o leopardi giovane, tutt'e due aggobbiti
e peggio. 2. ragazzino o bambino eccessivamente sussiegoso e presuntuoso, che
, per un certo dispregio a bambino o ragazzo che pretenda un po'di farla
(in partic. di moccio) o trasandato, trascurato, sciatto. -per estens
., spreg., di dileggio più o meno bonario o, anche, una
, di dileggio più o meno bonario o, anche, una connotazione affettiva o
bonario o, anche, una connotazione affettiva o di indulgenza). buonarroti il
persa intorno ai portenti d'un moccioso o d'una smorfiosa. moretti, ii-1053
di dominatore. -come appellativo più o meno ingiurioso. tommaseo [s.
v.]: andiamo, moccioso! o non si mette a voler fumare.
'. f. frugoni, 3-ii-78: o terra, terra mocchiosa e questi occhi
. veter. disus. malato di morva o, anche, di altre affezioni che
, cui il moccio cola dalle narici o da qualche altra parte del corpo.
aggiunto di cavallo, asino, bardotto o mulo che è affetto da moccio.
non avesse facto bene... o che avesse ricevuto moc- cobello,.
ingrossamento fungoso che si forma sul lucignolo o sullo stoppino di una candela o di
lucignolo o sullo stoppino di una candela o di una lucerna accesa e che, carbo
). tose. chi vende o fabbrica candele o altri prodotti di cera (
. chi vende o fabbrica candele o altri prodotti di cera (e ha
sm. mozzicone molto corto di candela o, anche, di torcia.
sm. mozzicone molto corto di candela o, anche, di torcia. -anche:
come quelle che si accendono per voto o innanzi alle tombe dei defunti).
fare con diligenza ostinata e puntigliosa (o anche con eccessiva pignoleria). batacchi
l'anima meglio d'una storia romanzesca o d'una commedia d'amore.
dopo una malattia molto lunga e travagliata o, anche, di vecchiaia.
. ciò che rimane di una candela o di una torcia consumata in gran parte
partic. riferimento a quelle alquanto corte o larghe o molto sottili che si accendono
riferimento a quelle alquanto corte o larghe o molto sottili che si accendono per voto
molto sottili che si accendono per voto o innanzi alle tombe dei defunti).
sospinto in una seggiola posta sul marciapiede o su la soglia d'una bottega, su
in coro con moccoli accesi in mano o infilati nella patta dei calzoni. montale,
2. estremità carbonizzata del lucignolo o dello stoppino; moccolaia. cavalca
questa parola quella parte del lucignolo della lucerna o dello stoppino delle candele, che si
il lume; si dirà in vece 'fungo o moccolaia'. 3. per simil
traccia tortuosa di stalattite con corte strie o moccoli. 6. figur.
mandare, snocciolare, tirare un moccolo o dei moccoli). pananti, i-35
, di quelle esclamazioni vigorose di maraviglia o di dispetto che la gente ben educata
. persona dappoco, di scarsa capacità, o, anche, spregevole, vile.
sospetta d'essere moccolo male moribondo, o quadrupede ciuco. 8. punta del
8. punta del naso dell'uomo o del muso di un animale.
moccolo al diavolo e uno ai santi o alla madonna: destreggiarsi con astuzia in
destreggiarsi con astuzia in mezzo a difficoltà o a posizioni diverse, contrastanti; tenere
fare da moccolo a qualcuno: favorire o proteggere i rapporti o gli incontri di
qualcuno: favorire o proteggere i rapporti o gli incontri di due innamorati, anche
intendiamo concederla in nessun modo; o per fargli capire che parla invano allungando il
invano allungando il discorso coi suoi rammarichi o rimproveri. ed è similitudine tolta dall'
senza rimedio. gigli, 5-48: o questa sì ch'è la venuta del lupo
sm. grosso mozzicone di candela o di torcia; grosso cero. -anche:
. -anche: colaticcio di candela (o di altre sostanze viscose). targioni
antichi, d'antiche vergini guerriere e latine o di mogli non reluttanti già tolte a
che parte si comincia. -bambino o ragazzo alquanto sussiegoso e presuntuoso, che
furbesco, che vale al lume di candela o all'oscuro. 2. luna
mai guadagnato più d'un fallito mocenico o un marcello. groto, 2-57:
canna a sei fori e da uno o due o tre zufoli a suono fìsso
sei fori e da uno o due o tre zufoli a suono fìsso e ininterrotto
, sf. tipo di tessuto ruvido o vellutato, di lana o, anche,
tessuto ruvido o vellutato, di lana o, anche, di materiale sintetico,
i pavimenti e nella confezione di tappeti o, anche, per tappezzerie.
: specie di drappo di lana velloso o lanuginoso, tessuto, incrocicchiato e cimato
e si usava come aliftiento dei volatili o, macinato, nella preparazione di pastoni
colombi] figliano, se orzo arrostito o fava o moco o veccia o rosbiglie si
figliano, se orzo arrostito o fava o moco o veccia o rosbiglie si dia loro
se orzo arrostito o fava o moco o veccia o rosbiglie si dia loro.
arrostito o fava o moco o veccia o rosbiglie si dia loro. venuti,
fiorentino, ii-34: l'orobo, o vero ervo, è quello che in toscana
2. figur. cosa di scarsa o di nessuna importanza; inezia, minuzia
; inezia, minuzia del tutto trascurabile o, anche, spregevole; quantità,
: io non ne darei un paracucchino o veramente buzzago, e con moderne una
bagattino, una frulla, un beghero, o unghiabaldano, de'quali se ne davano
, / m'adduco forse a beccar fave o mochi. -avere, tenere l'
. -avere, tenere l'occhio o gli occhi ai mochi, aver cura
pelle. -anche: batuffolo di lana o di fibra vegetale secca, usato allo
.]: * mocsa cilindro di cotone o di qualunque altra sostanza lanuginosa, che
una cauterizzazione lenta, graduata, più o meno profonda. = dallo spagn
un determinato contesto geografico, tendenza generale o atteggiamento predominante, a cui i più
adeguano per naturale imitazione, per conformismo o, anche, per formazione culturale,
lo più frivolo, che ha diffusione o acquista importanza eccessiva rispetto al valore e
, ma bensì nella chicchera di porcellana o per lo meno di terra finissima di
presenti senza riferimento ad alcun nuovo bisogno o serie di nuovi bisogni, per spirito
-fuori moda: persona che per idee o per comportamento risulta sorpassata dall'evoluzione
? ». 2. gusto o usanza predominante, ma più o meno
. gusto o usanza predominante, ma più o meno passeggera, di particolari fogge di
, di particolari fogge di abbigliamento (o, anche, di acconciature o di ornamenti
(o, anche, di acconciature o di ornamenti) il cui aspetto tipico
variabilità onde presentare sempre caratteri di più o meno clamorosa novità, che si accompagna
, che si accompagna in modo più o meno accentuato con sfoggio, esibizionismo,
ecc. -anche: ciascuna particolare forma o foggia di abbigliamento, di acconciatura o
o foggia di abbigliamento, di acconciatura o di ornamento personale, proposta e adottata
diverse esigenze che alle stagioni sono connesse o in rapporto con le ore del giorno e
ore del giorno e le situazioni relative o con i luoghi frequentati, ecc.,
elegante e mondana); produzione industriale o artigianale di articoli di abbigliamento e accessori
originalità (per lo più di lusso o, comunque, legati a esigenze di
: quelle che oggidì noi chiamiamo mode o invenzioni nuove d'abiti, drappi e ornamenti
avrebbe segnalata una menda nel suo abito o nella spartitura della sua zazzera. di giacomo
moda: fascicolo periodico dedicato, totalmente o in gran parte, alla descrizione e
sartorie famose. foscolo, xvii-106: o non avete voi ricevute le due nostre
3. corrente di pensiero, indirizzo o movimento filosofico, ideologico, artistico,
-domani a milioni -di produrre in questa o in quella direzione; e le stagioni
in ogni professione, in ogni arte o meccanica o liberale, ve ne sia uno
professione, in ogni arte o meccanica o liberale, ve ne sia uno. carducci
sempre alla fine di una grande epoca o stagione letteraria, e perciò annunzia o
o stagione letteraria, e perciò annunzia o accompagna il tempo della stanchezza, deu'
: la moda impone / ch'arbitro o fiacco a un bello spirto ingombri / spesso
stile, carattere peculiare di un autore o di un genere artistico; uso linguistico
numero di casi); valore modale o tipico, norma. 7. locuz
del gusto predominante del proprio tempo, o di un determinato periodo, nel modo
convenzioni e le tendenze proprie del gusto o degli indirizzi predominanti nel proprio tempo (
per ostentazione di raffinatezza e di modernità o per sfoggio, per lusso, per fatuità
e alto come una tuba, scricchiolante o cigolante con lungo gemito come un par
. -che gode di una fama o di una popolarità molto vasta, talora
, talora effimera, dipendente da motivi o da circostanze contingenti (e, anche,
donatello, masolino, domenico di michelino o sui preraffaelliti inglesi allora di gran moda
. in questo luogo vuol dire stravagante o nuovo e non più sentito o visto e
dire stravagante o nuovo e non più sentito o visto e del tutto insolito. diciamo
'un uom da bene ': ironia o come sarebbe a dire, alla moda
fo, fortuna. -che si accetta o * si attua o si compie secondo
-che si accetta o * si attua o si compie secondo convenzioni e tendenze conformi
proprio tempo (per lo più per opportunismo o per conformismo: e ha spesso un
moda, e non alterò punto le facoltà o le attribuzioni, dell'uso de'quali
-diventare, venire alla moda, di moda o in moda: divenire di uso frequente
-essere alla moda, di moda o di gran moda; essere moda o
o di gran moda; essere moda o la moda: essere conforme al gusto,
: in oggi educare, / o almeno far vista, / è moda.
aggettiv.): che non è adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle
): che non è adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle necessità del
adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle necessità del momento. leopardi
paziente amatore desterebbe un petrarca del manuzio o del giolito scoperto di colpo fra un
tono raffinato a chi può ostentarla, o che costituisce un pretesto per atteggiamenti svenevoli
, 1-i-327: e la mania dei 'rococò'o vecchie ciarpe rimesse in moda.
) per posa, per vezzo o, anche, per opportunismo.
agire, di operare, di procedere o di comportarsi; che è proprio
maniera in cui avviene un fenomeno o l'aspetto con cui esso si
uno degli accidenti assoluti (come maggiore o minore ampiezza spaziale, durata di tempo
tutte le cose non sono che modificazioni o accidenti dell'unico principio creatore.
-log. che si riferisce al nesso possibile o necessario fra soggetto e predicato. -proposizione
il modo col quale il predicato conviene o ripugna al subietto. bonsanti, 4-385
proposizione dipendente da una subordinata al congiuntivo o all'infinito, per sottolineare la stretta
. che si riferisce, che è proprio o caratteristico dei modi della musica greca antica
caratteristico dei modi della musica greca antica o di quelli gregoriani; che si basa
s. v.]: corda iniziale o indiziale era nel sistema modale degli antichi
più frivoli e capricciosi, della moda o dei gusti correnti. - anche sostant.
considerava le tre persone come tre modi o manifestazioni di un'unica realtà (e
modalità, sf. modo di agire o di operare; modo caratteristico in cui
si presenta lo svolgersi di un'azione o di un avvenimento. -in senso concreto
secondo cui le cose esterne hanno questo o quel valore; e che dai propri
dai propri modi di essere giudica la vita o un ozio o un piacere o
giudica la vita o un ozio o un piacere o un sacrifizio o una battaglia
o un ozio o un piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità
o un piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità.
un piacere o un sacrifizio o una battaglia o una modalità.
caso sull'uso di qualche testo o su qualche modalità dell'insegnamento; se non
non che, a parlar megl'. o, più che osservazioni furono consigli benissimo
, susurrando. -modalità d'impiego o d'uso: istruzioni allegate a uno
uso: istruzioni allegate a uno strumento o a un prodotto per potersene servire correttamente
nel linguaggio giuridico, ciascuna delle condizioni o delle clausole di natura accessoria e strumentale
stesso. -in senso concreto: modo o insieme di modi con cui si pone
cui si pone in essere un atto giuridico o gli si dà attuazione. cattaneo
non dall'autorità umana, ma dalla natura o da dio). rosmini [
qual bene dee appartenere inviolabilmente al soggetto o proprietario di esso diritto) ma o
o proprietario di esso diritto) ma o rimanendo il bene, contenuto nel diritto,
contenuto nel diritto, uguale, o venendo accresciuto. 3. cibern.
servono per 'modo, mezzo '; o vero 'norma, istruzione ',
: nella medicina omeopatica, fattore esterno o psicosomatico capace di modificare le proprietà di
secondo un disegno a profilo rettilineo o curvilineo; ornato di modanature.
operaio specializzato nell'esecuzione di listelli decorativi o di modanature per l'industria dei mobili
del legno, usata per sagomare listelli o tavole, con avanzamento manuale.
che serve a scambiare e sagomare lastre o masselli di marmo. = nome
con una determinata sezione generatrice, curvilinea o rettilinea, e che ha funzioni ornamentali;
modanature curve, che presentano superfici concave o convesse (come l'ovolo, il
, con sezione rettangolare (fascia) o quadrate (listello), e modanature
retta; la superficie può essere liscia o decorata da ornamentazioni e intagli. -anche
intagli. -anche: qualsiasi ornamento, profilo o orlo sagomato di un mobile, di
parte pro minente, quadrata o rotonda, retta o curva, che sorte
minente, quadrata o rotonda, retta o curva, che sorte da un
noi diciamo, come gli antichi, orlo o rigoglio del vaso, ch'è quel
, oltre alla modanatura stabilita nel disegno o nel modello. 2. per
profili e di orli sagomati su tavole o pannelli di legno mediante pialle sagomate o
o pannelli di legno mediante pialle sagomate o macchine fresatrici. 4. milit.
reali il contorno di un pezzo artigianale o il profilo della sezione trasversale di elementi
di legno, da un foglio di cartone o da una lamiera metallica opportunamente ritagliata,
fregi e le cornici hanno bellissime sagome o modani. vasari, 5-371: ho
usava molta accuratezza nel formare i modini o sian sagome dei corniciami. milizia,
retto, è intagliato quell'angolo più o meno acuto da darsi al taglio laterale sulla
, costituito da un cilindretto di legno o da un segmento di canna lungo una decina
l'ago per intrecciare reti da pesca o ornamentali (e la sezione determina l'
. trina a maglie di rete, circolari o quadrangolari, adornata da ricami; rete
[s. v.]: modano o retino: lavoro che si fa con
idraul. congegno che serve per allargare o restringere l'apertura della bocca di un condotto
e quanto ella sarà condotta per canali o vie più spedite e quanto ella sarà più
stelle, modello, misura, tipo o simile sotto cui quelle si classificano.
che funge da modello posando per pittori o scultori, in partic. per ritratti di
in partic. per ritratti di nudo o, anche, per fotografie artistiche o pubblicitarie
nudo o, anche, per fotografie artistiche o pubblicitarie. l. tadini
voce, fur dirette a due crestaine o sartine o modelle od altro che si fossero
fur dirette a due crestaine o sartine o modelle od altro che si fossero, che
bettini, 1-64: dovrei cantarti, o modella bizzarra, / all'improvviso, col
ghitarra, / ma tu sei lesta, o ragazza, a baciare. pirandello,
: quel giovane fusto di commessa, o modella, o indossatrice, o puttanella -chissà
fusto di commessa, o modella, o indossatrice, o puttanella -chissà che mestiere
, o modella, o indossatrice, o puttanella -chissà che mestiere faceva -gli piaceva
quasi sempre straniere, e probabilmente ballerine o modelle di basso rango. moravia, xi-126
una copia che ricalchi un modello originale o un modello da riprodurre. carena
l'artefice debbe farsi in terra o in cera, una copia somigliantissima all'originale
somigliantissima all'originale, in dimensioni uguali o proporzionalmente variate, e ciò chiamasi modellare
agg. letter. che costituisce, o appare, un modello o un
, o appare, un modello o un abbozzo di lavoro. vittorini,
di cézanne] non una costruzione mimetica o una costruzione idealistica ma una costruzione modellante
di una statua da gettare in metallo o da ricavare successivamente in marmo; costruire
] 10 apprendere a modellare di terra o di cera? giordani, vii-79:
seni. -raffigurare in un bozzetto o in una statua o anche in una
in un bozzetto o in una statua o anche in una pittura. l.
alla creazione dell'uomo nella tradizione biblica o pagana. pindemonte, ii-263: così
sua idea. -costruire un oggetto o confezionare un abito conferendogli la forma e
secondo un determinato modello assunto come esemplare o in base a precisi princìpi ispiratori;
amministrative ed anche carcerarie..., o che vogliono di più questi grattacarte e
lingua su un'altra concepita come modello o su una serie di regole e norme
certezza. 7. formare mentalmente o spiritualmente; indirizzare 'verso un fine
disciplinare; esercitare (le facoltà mentali o spirituali). -anche: far sviluppare
stessa. -rifl. cercare di adeguarsi o di conformarsi a determinati modelli esemplari,
princìpi che si vogliono prendere a esempio o perseguire, modificando di conseguenza la propria
ecc., non sono cera o creta che si modellano come si vuole.
che si usasse: 'prendere, proporsi o avere per esempio, imitare, seguire
di modellare), agg. eseguito o rappresentato con materiale plastico, per lo
di bronzo, ecc.; progettato o realizzato in un modello al naturale o
o realizzato in un modello al naturale o in scala ridotta. -anche: eseguito o
o in scala ridotta. -anche: eseguito o rappresentato in un rilievo o in un'
: eseguito o rappresentato in un rilievo o in un'incisione. baldinucci,
basato su un modello assunto come esemplare o, anche, su determinati princìpi ispiratori
grimaldi] non erano modellate sul gusto o sulla moda, ma spontanee, cordiali
non è una serie di questioni politiche o narrazioni storiche informate di spiriti moderni.
-condizionato da una determinata mentalità o da una data situazione. pasolini,
acquirenti. 6. formato intellettualmente o spiritualmente secondo modelli esemplari. bocalosi
altri cittadini che dalla forma della professione o mestiere o stato in cui furono chiusi
che dalla forma della professione o mestiere o stato in cui furono chiusi per caso
: il piano della soglia del modulo, o sia della bocca modellata, per lo
sopra l'orizzonte della soglia del calice o della paratora. questa seconda soglia constituisce
il labbro inferiore della luce del modulo o sia bocca. 8. sm
soffici, v-5-697: questi volti adulti o giovanili sono veramente impeccabili per disegno,
servendosi di materiali plastici, opere artistiche o, anche, oggetti di arti minori
-che si riferisce, che è proprio o che appàre dai valori plastici e volumetrici
. per estens. autore di opere letterarie o poetiche particolarmente attento alla cura e alla
prendeano ad imitare qualche parte di natura o grande o innocente o orribile o piacevole
ad imitare qualche parte di natura o grande o innocente o orribile o piacevole, secondo
parte di natura o grande o innocente o orribile o piacevole, secondo che piegava il
natura o grande o innocente o orribile o piacevole, secondo che piegava il loro umore
gli stampi cavi per colate in metallo o le matrici per produzioniin serie; modellista.
il prototipo di elementi ornamentali di marmo o di pietra. -costruttore di statue,
nel rivestire con materiale isolante forni metallurgici o fornaci. -nell'industria dell'abbigliamento,
formaggio, burro * ecc.), o anche a foggiare pagnotte e panini di
panini di pasta cruda, a mano o con l'impiego di macchine speciali.
elastica, spesso rinforzata con stecche metalliche o di balena, usata nell'abbigliamento femminile
la forma voluta a una materia plastica o, anche, al marmo,
se da una qualità insigne del sangue o dalla potenza della modellatura, non avendo
realizzazione di modanature e cornici di gesso o di stucco; foggiatura di vasellame e
ceramiche. -anche: costruzione di forme o stampi per l'industria metallurgica. =
oggetti minuti di ore ficeria o di scultura. michelangelo, v-382
mezzo palmo e ne componeva l'istoria o la favola di rilievo per vedere gli effetti
buzzi, 275: versatevi [o ninfe] la modellina a fiumi /
ridottissima, di un'opera di scultura o di architettura in fase di progettazione;
-anche: plastico di un complesso urbanistico o residenziale; prototipo di un veicolo usato
edifìcio famoso, costruita a scopo decorativo o per divertimento, come oggetto da collezione
per divertimento, come oggetto da collezione o anche come sussidio didattico. redi,
di un ambiente, di un paesaggio o di oggetti fìssi o mobili destinati ad
di un paesaggio o di oggetti fìssi o mobili destinati ad apparire, in prospettiva,
., per ragioni di studio o di lavoro o per divertimento. =
ragioni di studio o di lavoro o per divertimento. = deriv. da
. chi progetta e costruisce i modelli o le sagome, con materiale plastico,
e tecnica della costruzione di modelli sperimentali o atti a essere riprodotti in serie,
di un fenomeno ridotto a schema teorico o a modello matematico. = femm
la costruzione di modelli (al naturale o in scala ridotta); che concerne gliesperimenti
. oggetto reale, esistente in natura o anche costruito dall'uomo, che viene
per essere copiato, ritratto, riprodotto o imitato, per10 più a fini artistici o
o imitato, per10 più a fini artistici o di esercizio, in dimensioni uguali o
o di esercizio, in dimensioni uguali o diverse. - in partic.: prototipo
pesci, frutte... pochissimo o nulla quasi faceva mai senza modello,
-in partic.: persona effigiata o scelta per essere effigiata da un artista
un disegno, in una scultura, o che posa per una fotografia; chi
professione e dietro compenso posain uno studio artistico o pubblicitario o in un'accademia di belle
dietro compenso posain uno studio artistico o pubblicitario o in un'accademia di belle arti.
. garibaldi, 1-40: il modello o la modella sono professioni apprezzate in roma
faceva passare per pittore. -indossatore o indossatrice. sbarbaro, 1-179: la
. 2. per estens. opera o tradizione culturale, letteraria o filosofica a
. opera o tradizione culturale, letteraria o filosofica a cui un autore si riferisce
riferisce e cerca di adeguarsi, imitandone o emulandone10 stile, la lingua, i concetti
modello, si che le parole proprie o traslate, che sono in uso di lei
-con riferimento a un linguaggio, scritto o parlato, esemplare per un determinato periodo
, esemplare per un determinato periodo storico o per un dato gruppo sociale. pasolini
situazione, circostanza, azione, esperienza o contegno, comportamento, mentalità, modo
di agire, di essere, indicato o proposto all'imitazione, all'emulazione,
all'ammirazione altrui in quanto è considerato o costituisce una lezione di vita (sia
in quanto a'dogmi, che più o meno cangiano negli accidenti e ne'nomi
anima della bestia nella sua porzione superiore o vogliamo dirla spirituale. b. croce,
. croce, ii-10-182: un'immagine o modello è immagine di cosa già esistente,
-bozza di un accordo; schema o propostadi una trattativa. sozzini, 396
di trovar moderamento alcuno, sì ch'o l'una o l'altra parte si ritirasse
alcuno, sì ch'o l'una o l'altra parte si ritirasse dalle cose
monferrato. 6. persona (o, anche, popolo) che, per
le virtù, per le capacità intellettuali o professionali, per le doti, è indicata
professionali, per le doti, è indicata o proposta come esempio ed è fatta oggettq
oggettq di grande ammirazione per meriti effettivi o presunti; testimonianza vivente di una qualità
conoscere a buonora belli esempli e modelli o di consumata virtù o di fioriscente saviezza
belli esempli e modelli o di consumata virtù o di fioriscente saviezza. muratori, iii-265
, i-28-125: tutti aspirano ad essere o a farsi credere il modello della perfezione.
dei feticismi dell'ultimo ottocento pei letterati o le ballerine o le bellezze famose e
ultimo ottocento pei letterati o le ballerine o le bellezze famose e gli avventurieri,
per essi una grande attrice del cinema o un campione di gioco sono soltanto modelli
-in partic.: autore letterario o artista che funge da guida e da
che funge da guida e da caposcuola o è imitato e seguito da altri o
o è imitato e seguito da altri o viene proposto come esempio. muratori,
7. capo di abbigliamento maschile o femminile o accessorio che presenta caratteristiche di
. capo di abbigliamento maschile o femminile o accessorio che presenta caratteristiche di novità e
. -figurino di moda; disegno o, più spesso, fotografia di un
avventure di armstrong jones c di margaret o ai modelli di primavera. -con valore
attributivo: confezionato secondo una determinata foggia o stile (e è accompagnato dalla specificazione
. esemplare, esempio compiuto, perfetto, o anche tipico, caratteristico; archetipo.
-in partic.: opera d'arte o di retorica che raggiunge la perfezione nel
1-15: pigliaremo a far il garbo o modello delle coste della galea un solo
vuole preparare alcuna forma, sia colma o sia cava,... si ha
con la guida de'modelli, centine o sagome, come si chiamino, che tutte
un modo. zdbaglia, 1-6: forma o modello di lastre di ferro, per
in fonderia, oggetto di legno verniciato o di altro materiale da cui si ricavano gli
quel corpo di basso, di mezzo o di tutto rilievo, col quale si
17. tipo di un determinato prodotto o di un manufatto, che ha caratteristiche
parti, se serà di quattro colonne o di sette o d'otto, piglisi una
serà di quattro colonne o di sette o d'otto, piglisi una parte: quella
della prosa italiana. -tipo professionale o fìsico. poliziano, 2-47: questa
, costruito per lo più con legno o con altro materiale di facile lavorazione,
un edificio, di un complesso architettonico o urbanistico, di un particolare costruttivo o
o urbanistico, di un particolare costruttivo o decorativo (e si dice anche modello
: farò il modello [della città] o vuoi dire disegno rilevato. a.
': quella cosa che fa lo scultore o architetto per esemplare o mostra di ciò
fa lo scultore o architetto per esemplare o mostra di ciò che dee porsi in opera
cera, di terra, di stucco o d'altro. e il modello prima e
uso de'modelli, cioè una forma o immagine dell'opera futura, fatta in
dell'opera futura, fatta in piccolo o di legno o di cera o di creta
, fatta in piccolo o di legno o di cera o di creta o di stucco
in piccolo o di legno o di cera o di creta o di stucco o altro
di legno o di cera o di creta o di stucco o altro. carena,
cera o di creta o di stucco o altro. carena, 1-34: 'modello dimostrativo'
disposizione... 'modello regolare 'o 'in scala 'è quello le
, ecc.) di un'opera statuaria o di un particolare di essa, che
metalliche, la figura di materiale fusibile o plastico da cui si ricavano la forma
da cui si ricavano la forma cava o i pezzi che compongono lo stampo per
si mise a fare statue di bronzo fondendolo o di marmo o di altra nobile
di bronzo fondendolo o di marmo o di altra nobile materia levandone, che prima
figura di grandezza di mezzo braccio o meno o più, secondo che gli torna
grandezza di mezzo braccio o meno o più, secondo che gli torna comodo,
più, secondo che gli torna comodo, o di terra 0 di cera o di
, o di terra 0 di cera o di stucco, purché e'possin mostrare in
solo delle membra principali di una mano o d'un piede, ma di un dito
. -per estens. rapido bozzetto o ritratto in versi. anonimo,
adatto; è usato nella sperimentazione statica o dinamica e nello studio di fenomeni fisici
apparecchi e secondo regole di simi- glianza o di analogia. leonardo, 2-342:
-per estens. esemplare di una macchina o di un oggetto prodotto in serie.
famosi), costruita a scopo decorativo o didattico oppure per collezionismo o divertimento.
scopo decorativo o didattico oppure per collezionismo o divertimento. sbarbaro, 5-67: dormiva
letti, prima di legno di scopa o di legno di corniolo,...
cominciava a dargli la forma di quella figura o figure che lui voleva fare. vasari
mod.). -anche: formulario o traccia usata per redigere nella debita forma
per redigere nella debita forma atti legali o richieste riguardanti la pubblica amministrazione.
fenomeno, mediante la riproduzione per similitudine o per analogia. 24. dir
nuovi ma migliorati sotto l'aspetto tecnico-funzionale o estetico-pubblicitario e che si concreta in una
a tutelarle). -modello di utilità o di fabbrica: nel caso in cui
invenzione è atta a conferire a macchine o loro parti, strumenti, utensili o altri
o loro parti, strumenti, utensili o altri oggetti una particolare efficacia o comodità
utensili o altri oggetti una particolare efficacia o comodità di applicazione o d'ingegno.
una particolare efficacia o comodità di applicazione o d'ingegno. -modello ornamentale: nel
sia per una particolare combinazione di linee o di colori. lucini, 4-201:
un'invenzione atta a conferire a macchine o parti di esse, strumenti, utensili
strumenti, utensili od oggetti particolare efficacia o comodità di applicazione o d'impiego ha
oggetti particolare efficacia o comodità di applicazione o d'impiego ha il diritto esclusivo di
ottenuto un brevetto per un nuovo disegno o modello destinato a dare a determinate categorie
sia per una particolare combinazione di linee o di colori, ha il diritto esclusivo
ha il diritto esclusivo di attuare il disegno o il modello, di disporne e di
commercio dei prodotti in cui il disegno o il modello è attuato. 25
le grandezze considerate sotto forma di equazioni o di disuguaglianze che rappresentano le relazioni e
tic. alle idee nella teoria platonica o alle idee esistenti nella mente di dio
bene finito, 11 cui ideale esprime o rappresenta la perfezione suprema. rosmini,
-nella filosofia della scienza, semplificazione o idealizzazione dell'esperienza, che porta al
schema teorico che esprime un ente fisico o un fenomeno sperimentale mediante leggi coincidenti o
o un fenomeno sperimentale mediante leggi coincidenti o non contrastanti con quelle ricavabili dall'esperienza
fluviale, di un tratto di fiume o di un settore di costa, per
in relazione con opere di sistemazione idrologica o con costruzioni portuali. 29. inforni
di un processo, di una situazione o di una struttura determinata con termini ai
in una roccia sedimentaria da un organismo o da un vegetale in seguito alla dissoluzione
panni] sopra i modelli di terra o di legname che si cornetta con le
36. psicol. struttura logica o matematica di uso pratico per indicare sinteticamente
pratico per indicare sinteticamente fenomeni psicologici, o anche sociologici, legati da correlazione,
: tipo di serie di valori numerici o risposte, caratterizzato da due condizioni,
che riproduce il corpo umano, intero o in parte, usato per lo più a
per illustrare la disposizione degli organi o il funzionamento delle articolazioni. 39.
, per il comportamento, è indicato o proposto come esempio o è fatto oggetto
, è indicato o proposto come esempio o è fatto oggetto di grande ammirazione (
ridendo. graf, 5-1065: rimanti, o mondo,... / coi
, ambientali, etniche di un paese o di un popolo. tarchetti, 6-ii-19
vita rappresentativa. -realizzato, costruito o condotto in maniera razionale e progredita,
un modello: avere una particolare predisposizione o attitudine. i. neri, 1-4
un tal modello, / che nulla o poco alle gazzette attesi, / vo'cantar
un anello d'oro. -nello o sullo stesso modello: allo stesso modo,
: allo stesso modo, in maniera o forma analoga, similmente. redi,
pigliare, scegliere, togliere a modello o per modello: considerare come esempio da
-prendere, togliere, trarre il modello o i modelli da qualcuno o da qualcosa
il modello o i modelli da qualcuno o da qualcosa: trarne l'ispirazione,
lo spunto; profittare dell'insegna- mento o dell'ammaestramento che ne deriva. aretino
. aretino, vi-65: eamus: o che bella macchina è il palazzio che
telefonici multiplex, nei ponti radio telefonici o televisivi, nei sistemi di trasmissione di
tipico di modena; che riguarda modena o i suoi abitanti; che è prodotto
a modena; che si trova a modena o nel territorio circostante. bibbiena
grande storico. -che si parla o si scrive a modena (un dialetto)
sono in dialetto modenese conservato più puro o sia più rozzo da blandimenti letterari.
è nato, vive, risiede a modena o nel territorio di modena; originario di
(ed è detta anche razza carpigiana o razza biancapadana). 4. sm
soccombente: con riferimento a una sentenza o altro provvedimento dell'autorità giudiziaria o dell'
sentenza o altro provvedimento dell'autorità giudiziaria o dell'autorità pubblica in genere).
, moderabilissimo). che si può o si deve moderare (un sentimento,
affetti, per veementi che paiano o siano, tuttavia sono dall'umana libertà moderabili
moderabili. 2. che si può o si lascia reggere, governabile (un
. freno moderabile: nei convogli ferroviari o tranviari costituiti dalla sola motrice, tipo
azionato direttamente dal conducente mediante una leva o un pedale; freno regolabile.
. proprietà di un freno regolabile manualmente o a pedale (v. moderabile, n
divino principio, che magnanimità non era o altro moderamento della parte dell'appetito.
certo moderamento, percioché nella materia reale o divina in fino a certo termino la
tori di trovar moderamento alcuno, sì ch'o l'una o l'altra parte si
moderamento alcuno, sì ch'o l'una o l'altra parte si ritirasse dalle cose
la funzione di rallentare un processo chimico o fisico (con partic. riferimento ai
e alle soluzioni estremistiche; il partito o movimento politico costituito dalle forze sociali e
ricci, 2-127: lamentarti... o anco piagnere, secondo la moderanza della
, tr. (mòdero). contenere o ridurre entro i termini imposti o dettati
contenere o ridurre entro i termini imposti o dettati dalla convenienza, dall'opportunità o
o dettati dalla convenienza, dall'opportunità o dalla tollerabilità; circoscrivere in un ambito
a norme, a condizioni, a schemi o a valori ritenuti equi e ragionevoli;
equi e ragionevoli; regolare, disciplinare o reprimere, emendare in modo da evitare
emozioni, a sentimenti, a virtù o a vizi e difetti, a una tendenza
. gemelli careri, 1-ii-308: non seppe o non volle moderar la naturale avarizia.
, accontentandosi di approvar col sorriso, o per moderare gli accesi elogi che da
nostro sermone. 2. contenere o ridurre entro limiti quantitativi ritenuti adatti o
o ridurre entro limiti quantitativi ritenuti adatti o proporzionati; riportare o mantenere nella giusta
quantitativi ritenuti adatti o proporzionati; riportare o mantenere nella giusta misura. -anche:
ella stessa nella sua velocità da due o da quattro gran braccia di ferro. tommaseo
in partic., l'eccessiva severità o durezza di una legge, di una
di una sentenza; temperare l'asprezza o la perentorietà di un ordine. -anche
, per la mutazione de'costumi o de'dominanti o per altre contingenze, non
mutazione de'costumi o de'dominanti o per altre contingenze, non sono praticabili
per altre contingenze, non sono praticabili o riescono perniciose, laonde bisogna rivocarle o
o riescono perniciose, laonde bisogna rivocarle o moderarle. giannone, 2-ii-269: suol dall'
in consiglio, si moderano o si variano, secondo che si reputerà
ed essi i comandamenti altieri od avari o moderavano coi fatti per acquistar favore presso
per acquistar favore presso ai popoli, o con parole gli magnificavano per acquistar odio
-attenuare il rigore, l'assolutezza o l'eccessiva franchezza e durezza di un'
offensivo, frenare la foga del discorso o l'eccessiva loquacità. p. f
. senza dare occasione de nuovi rumori o di nuove displicenze. de luca,
limitata da durar solamente tre mesi, o a'pirenei o a'confini di fiandra,
solamente tre mesi, o a'pirenei o a'confini di fiandra, dove fosse
le quali le pene si devono temperare o moderare, non è possibile il narrarle
4. rendere più tollerabile, meno grave o meno evidente (un danno, un
con sapienza. -diminuire l'importanza o la gravità di un fatto o di
importanza o la gravità di un fatto o di una notizia. s anudo,
6. guidare culturalmente, dirigere intellettualmente o moralmente (un popolo, una persona,
via di bologna. 7. regolare o agevolare l'andamento o lo svolgimento di
7. regolare o agevolare l'andamento o lo svolgimento di un'operazione, di
giusta armonia; equilibrare opportunamente (qualità o proprietà fra loro distinte o discordanti)
(qualità o proprietà fra loro distinte o discordanti). francesco da barberino,
. 11. rifl. contenere o reprimere i propri impulsi; dominare i
promise di favorirlo in ottenere il consolato o qualche altro onorevole magistrato. ma solo
nuotare. -comportarsi, regolarsi; adottare o assumere un determinato atteggiamento, per lo
moderandosi che, nel farle andare innanzi o voltare e farle ritornare in dietro,
con discrezione della propria situazione vantaggiosa o dei propri successi. b. davanzali
agli impulsi, all'eccesso dei sentimenti o delle passioni; con senso della misura
eterna laude del tuo nome la guida, o sommo giove. -con spirito di
iesu. 2. in misura o quantità moderata, entro limiti giusti,
moderata, entro limiti giusti, ragionevoli o tollerabili; secondo proporzioni adeguate, senza
prencipe: il dar moderatamente a molti o profusamente a pochi. dalla croce, iv-6
involto le ferule mediocremente intorno di lana o di stoppa, si porranno d'intorno
fio ancor io li miei buoni influssi o, per dirla più moderata e modestamente
non ha bisogno d'affetti; o pure uno smisurato affetto, ove moderatezza abbisogna
il ricorso a metodi violenti (guerra o rivoluzione) o che privilegiassero comunque l'
metodi violenti (guerra o rivoluzione) o che privilegiassero comunque l'iniziativa popolare,
unione politica dell'italia di tipo confederale o federale (in modo che gli stati
nazionale). -anche: il partito o movimento politico costituito dalle forze sociali e
, costituendone, l'ala destra o liberalismo moderato, e dando poi luogo
3. figur. atteggiamento culturale o ideologico informato a intenzioni e a esigenze
un precedente provvedimento, eliminandone gli errori o gli eccessivi rigori. marsilio da
quale si cammina, come moderativa o dichiarativa di tutte le bolle o privilegi antecedenti
o dichiarativa di tutte le bolle o privilegi antecedenti, restringendo le loro facoltà
(superi, moderatissimo). contenuto o ridotto entro i termini imposti o dettati
contenuto o ridotto entro i termini imposti o dettati dalla convenienza dall'opportunità o dalla
imposti o dettati dalla convenienza dall'opportunità o dalla tollerabilità; circoscritto in un ambito
norme, a condizioni, a schemi o a valori ritenuti equi e ragionevoli;
equi e ragionevoli; regolato, disciplinato o represso in modo da evitare abusi,
in questo contrasto tu non vedi mentita o negativa di sorte alcuna delle gravissime ingiurie,
piede, / non moderata da freno o da legge. 2. contenuto
da legge. 2. contenuto o ridotto entro limiti quantitativi adatti, adeguati
conveniente, l'impulso moderato d'una forza o elastica o pure attrattiva, l'
moderato d'una forza o elastica o pure attrattiva, l'impeto d'una compressione
pure attrattiva, l'impeto d'una compressione o d'un'im- pressione, ma moderata
crudo per volta, ben mescolato in due o tre dramme di pomata di fior d'
mensa, si attaccava all'altare, o meglio trovava i santi deliquii al piede
sfolgorato. 5. che contiene o reprime i propri impulsi; che sa
nella frase. 7. ispirato o improntato a moderazione; che manifesta temperanza
e nulla / per la fortuna mia superbo o vano. birago, 75: comandò
dalli stessi conquistati poteva desiderarsi più moderata o maggiore. capriata, 1036: prestò
sofisti parlava. -non eccessivamente severo o repressivo; mite (una legge)
quanto sottile. leopardi, iii-289: o che la fatica mi ha pregiudicato, se
, se bene è stata moderatissima, o per qualunque altra cagione, sento che
qualunque governo moderato, sia egli aristocratico o monarchico o misto, deve formare una politica
moderato, sia egli aristocratico o monarchico o misto, deve formare una politica catena
a nissuno. balbo, 1-455: esiste o no un'opinione politica di mezzo tra
ce voli, ma insieme rispettavano più o meno gli ordini civili e sociali. galdi
al più si sarebbero potuti chiamare moderati o di centro. -sostant. balbo
fermezza verso gli impazienti e spericolati, o democratici che si dicessero. gobetti, 1-i-782
... ed il partito moderato, o meglio i moderati,...
i moderati,... scorsero o finsero di scorgere in bonaparte il riformatore
e rivoluzionario contrastando talvolta per necessità dinastiche o estere al più avanzato liberalismo delle opposizioni
la prima volta un partito costituzionale-democratico (o cadetti), mentre i socialisti si
estens. che mantiene una posizione culturale o letteraria intermedia fra tradizione e modernità.
, variateli, istromentateli colle perifrasi più o meno ampollose,... alternate il
'al 4 forte 'picchettato e tosto o tardi riuscirete all'intento. crusca [
prudenza e cautèla, evitando espressioni offensive o sconveniènti. rappresentazione di santa uliva,
, che impone un freno, una norma o una regola a ciò che è esagerato
ciò che è esagerato e sconveniente o agli eccessi e alle intemperanze di una persona
abusi (con riferimento a princìpi etici o a persone, comportamenti, azioni,
che riduce la velocità; che frena o rallenta un movimento. tommaseo [s
-ant. che mitiga un dispiacere o una sventura; che allevia una pena
una sventura; che allevia una pena o un castigo. ammirato, ii-314:
le pene. -che reprime o seda un tumulto. botta, 6-ii-598
mediazione fra due 0 più gruppi politici o sociali, moderandone e temperandone i contrasti
il sindaco il liberale « moderato » o « moderatore ». pascoli, i-351:
sotto il proprio controllo politico una comunità o un popolo; reggitore. -in senso
questa regola però non camina nel principe o in altro supremo moderatore della republica,
nelli privati è difetto, nel principe o nel governante è virtù necessaria. longo
periodici popolari, ii-48: che facevano o dicevano i nostri moderatori, per togliere
che potrebbe, in un avvenire più o meno lontano, tornare a sopraffarvi,
. -con riferimento a dio (o, anche, a una divinità pagana
c. i. frugoni, i-n-112: o giuno, o de l'aereo / regno
. frugoni, i-n-112: o giuno, o de l'aereo / regno moderatrice,
, ecc. (con riferimento a persone o a princìpi etici, a forze morali
comportamento al quale è conveniente, opportuno o indispensabile uniformarsi per evitare abusi, esagerazioni
i-96: poco giovano l'arti della pace o dell'armi senza l'eloquenza moderatrice degli
che nell'insegnare il modo di eseguirle o specificare quelle che si potrebbero eseguire.
persona che svolge compiti di guida morale o intellettuale: maestro, precettore, educatore,
colleghi non si trovavan d'accordo o le cose del comune s'ingarbugliavano.
sul landò, quarta la tenutaria o la direttrice, e contegnose, perché le
incaricata di dirigere e coordinare una discussione o un dibattito pubblico (in partic.
(in partic. in trasmissioni televisive o radiofoniche di carattere politico).
: quel che ora 'direttore 'o * rettore certi ministri sono, o,
'o * rettore certi ministri sono, o, per dir meglio, furono *
presso i romani taluni magistrati di qualche città o capo di qualche collegio.
. disus. lucerna, lume a moderatore o lume moderatore (anche semplicemente moderatore,
provvedimento, eliminandone gli errori o gli eccessivi rigori. de luca,
forze politiche e sociali che sostengono o si ispirano ai princìpi del moderatismo
-in senso generico: qualsiasi gruppo o categoria di persone che si ispira al
desideri, gli istinti; qualità morale o atteggiamento psicologico improntato all'uso della
. è una beningnia interpretazione della leggie o moderazione e attenperanza inn-alqun caso, il
moderazione dell'odio conceputo. -clausola o norma limitativa o restrittiva. tortora,
conceputo. -clausola o norma limitativa o restrittiva. tortora, 11-66: era
patti cedere una parte de'suoi diritti o per conservar l'altra o per nuovi vantaggi
suoi diritti o per conservar l'altra o per nuovi vantaggi. a questa maniera
lui che a niente io l'adoperi o di turpe o d'indecoroso, e con
niente io l'adoperi o di turpe o d'indecoroso, e con tale moderazione
che il citato sia indeterminato se debba comparire o no, si sogliono fare l'istanze
replicate suppliche, neppur la moderazione o la permuta, ne fu scritto a diacinto
l'ambasciatore. -attenuazione dell'eccessiva franchezza o asprezza di un discorso, di una
: dal corso di un fiume dipende o l'escrescenza o la moderazione dei rami.
di un fiume dipende o l'escrescenza o la moderazione dei rami. 5.
terra e stabilità del sole: però o bisogna dannarlo del tutto o lasciarlo nel suo
: però o bisogna dannarlo del tutto o lasciarlo nel suo essere. tortora,
secondo legato s'intenda fatto in revocazione o moderazione del primo, datinone, 2-ii-269
, [i voti] si moderano o si variano, secondo che si riputerà espediente
quale si suol dare al pupillo o minore contro il tutore o il curatore,
pupillo o minore contro il tutore o il curatore, quando con l'inventario
mal fatto e con il libro mal tenuto o per altro rispetto si scopra colposo,
giuramento e se si dia all'erede o contro l'erede respettivamente, come anche
respettivamente, come anche circa la tassa o la moderazione del giudice. 7.
polit. atteggiamento politico che si ispira o intende improntarsi a princìpi di ragionevolezza e
linguaggio dei fautori delle ideologie più radicali o più progressiste o in genere degli avversari
delle ideologie più radicali o più progressiste o in genere degli avversari politici, assume
. 10. fis. coefficiente o rapporto di moderazione: nella fisica dei
noi modernamente diremo « momento dell'imperio o della forza politica ». gobetti,
con le concezioni politico-sociali (modernismo politico o sociale) proprie del mondo moderno;
modernista italiano, il cui organo era o stava per essere, la rivista «
e per la sua implicita democrazia, o libertà, di fronte alla stessa chiesa
/ che spacciano i papisti / modernisti o frontisti / popolari / gli impronti! piovene
, che segue, che si adegua o cerca di adeguarsi alle tendenze culturali e
alle tendenze culturali e artistiche più moderne o, anche, alle mode, alle
e può avere un valore spreg. o iron.). -anche: che appartiene
, trasferitosi di fresco dalla nostra cittadina o dal paesello di origine in una grande
iniziato da loro alle meraviglie di una o due letterature straniere, perché egli s'immagini
modernisti ». 4. che corrisponde o è adeguato ai gusti, alle esigenze
a rendere puramente « costituzionale » (o addirittura « rappresentativo ») il potere
relig. che riguarda, che appartiene o si riferisce al modernismo o ai modernisti
che appartiene o si riferisce al modernismo o ai modernisti; che ne propugna i princìpi
2. in senso generico: che corrisponde o è adeguato alle tendenze artistiche e culturali
è adeguato alle tendenze artistiche e culturali o, anche, ai gusti, alla
moderni, della civiltà contemporanea; carattere o insieme delle caratteristiche e degli aspetti di
aspetti di un'istituzione, di un paese o, anche, di un'opera,
esigenze materiali, spirituali, culturali o artistiche dei tempi attuali (e può anche
e può anche avere valore spreg. o negativo, quando venga considerata in contrapposizione
le cose, le quali dalla natura o dall'arte hanno origine, per ordinario imperfetto
. 2. tendenza ad adeguarsi o ad aderire alla mentalità, alle esigenze
aspetti del passato per ricerca di originalità o per spirito di indipendenza. salvini
ancora degli altri [autori], o che per troppa antichità ruvidi e malgraziosi
troppa antichità ruvidi e malgraziosi appariscono, o anche per troppa fresca, per così
vi manca il principale: la modernità. o correte troppo avanti, o restate troppo
modernità. o correte troppo avanti, o restate troppo indietro ». oriani, x-13-352
3. carattere di ciò che è o appare fatto di recente. manni
il gusto, le esigenze (pratiche o culturali) dei tempi moderni.
questi tentativi in marmo, in cemento o in placche metalliche. moravia, xi11-88
, che presenta caratteri di assoluta novità o concepito e messo in opera recentemente.
comportarsi e di esprimersi, si adegua o si adatta alle esigenze e ai gusti
la letteratura modernizzante è eminentemente letteratura industriale o, in ogni caso, meccanica.
. tendenza ad adeguarsi (anche religiosamente o culturalmente) alle esigenze, ai gusti
sufi, -ismo, che indica dottrina o tendenza politica. modernizzare, tr.
agli uomini di portare il fez o qualsiasi altro indumento orientale e ai preti di
. 2. intr. adeguarsi o comportarsi secondo la mentalità, le opinioni
agg. adattato alla mentalità, adeguato o indotto ad adeguarsi ai gusti, alle
efficacia nel tempo presente; che rispecchia o è adeguato al gusto, alle esigenze
del tempo presente; che è proprio o caratteristico degli aspetti e delle manifestazioni della
conseguenza un rifiuto, una rottura più o meno netta col passato: un costume
regione, considerata nella sua identità geografica o negli aspetti sociali, politici, culturali
. 2. edificato, costruito o eseguito da poco tempo o in tempi
, costruito o eseguito da poco tempo o in tempi recenti, in conformità con le
cercasse se rimangono pitture antiche, o vestigi di esse, sotto il moderno intonaco
più non discerno / se sia volpe o castron, varo od agnello: / contende
del tempo di cui tratta chi parla o scrive e a cui si adatta o si
parla o scrive e a cui si adatta o si adegua per soddisfarne i gusti,
e superare tutto ciò che è antiquato o, anche, tradizionale (una scienza
gli avvenimenti, gli uomini che prepararono o ritardarono il progresso moderno. b.
. cecchi, 5-336: soltanto, o soprattutto, per lo snervarsi e decadere
in contrapposizione a quella dell'arte classica o, comunque, della tradizione del passato)
. 6. di recente istituzione o costituzione (uno stato, un sistema
sviluppo economico e demografico dei tempi attuali o in base a concezioni attuali delforganizzazione dello
8. che costituisce, in modo più o meno rigorosamente delimitato, il periodo storico
il periodo storico di cui chi parla o scrive si riconosce partecipe (e per
; che sta trascorrendo mentre si parla o si scrive (ed è considerato come dominato
pronunziabile con lode, riguardo al presente o al moderno. 9. che
. 9. che è accaduto o è stato compiuto da poco; che
poco; che si è verificato, manifestato o rivelato negli ultimi tempi e per lo
e per lo più perdura tuttora (o, anche, in senso generico, in
a quella classica); che si verifica o si manifesta nei tempi presenti ed è
suppellettile cosa quale io abbia più cara o tanto esistimi, quanto la cognizione delle
i 'commentari di bonaparte 'scritti o dettati da lui. mazzini, 2-207
, attuale (relativamente a chi parla o scrive: un sentimento, uno stato d'
miei. 10. che narra o tratta di eventi accaduti negli ultimi tempi
negli ultimi tempi, in un tempo recente o nei nostri tempi (o anche,
tempo recente o nei nostri tempi (o anche, in senso generico, in un
all'età classica) e descrive situazioni o circostanze che, per lo più,
, una trattazione storica); scritto o stampato in tempi recenti o anche contemporanei
; scritto o stampato in tempi recenti o anche contemporanei; che deriva da una
contemporanei; che deriva da una concezione o da un'impostazione nuova e attualissima di
sono modernissimi. -evo moderno o epoca, età, era moderna:
moderne istorie. 11. che vive o è vissuto nell'età o nel tempo
. che vive o è vissuto nell'età o nel tempo di chi parla o scrive
età o nel tempo di chi parla o scrive; contemporaneo. -in partic.
. -in partic.: che vive o è vissuto nell'evo moderno (o
o è vissuto nell'evo moderno (o, anche, in età posteriore a quella
chere / lo stato de'moderni brevi o nullo. dante, conv., iv-
ancorché più moderno di detto gentile cento o più anni, se ne ritragga il
, una professione, un mestiere (o, anche, un'attività qualsiasi) adattandosi
alle esigenze culturali, artistiche, spirituali o, anche, pratiche, materiali,
presente, dell'età di chi parla o scrive (per lo più rifiutando o
o scrive (per lo più rifiutando o superando più o meno nettamente il passato
per lo più rifiutando o superando più o meno nettamente il passato o in contrapposizione
superando più o meno nettamente il passato o in contrapposizione al periodo precedente).
essi che, in modo di motto o di minacci, dichi quatro parole alla sfuggita
moderni prattici il b molle come cifera ritrovato o, per meglio dire, posto in
, 402: riflettete seriamente, o signori, a quest'ultima risposta del
della vita materiale, sociale, spirituale o culturale dell'ambiente, della civiltà,
, iii-3-ic6: ma voi siete cristiane, o maddalene! / foste da'preti a
letterati con vanità non machiavellica di astuzia o garibaldini con enfasi tribunizia. buzzati,
l'autorità di cui è investito (o qualsiasi altra prerogativa); che è
tasso, n-iii-944: niuna mia ragione o autorità tanto potrà muovervi quanto l'essempio
: ècci niuna fanciulla a maritare, o maritata, che sia vestita a la moderna
dei propri limiti, per esprimere arrendevolezza o, anche, con valore enfatico e antifrastico
temperati e giudiziosi amanti, i quali o meglio san ricoprire l'amore o più
quali o meglio san ricoprire l'amore o più modestamente manifestarlo. aleandro, 2-
che sono piccioli e non passano quatordici o quindeci anni, quando fanciullescamente errano,
temperanza e austerità; senza eccessiva agiatezza o, anche, in strettezze, con rinunce
senza sfarzo, senza lusso; semplicemente o, anche, poveramente. baldinucci,
aria di giovane dama di compagnia, o di quelle signorine che portano a spasso i
, con un risultato di scarso valore o pregio, con debole intensità, con
con debole intensità, con poca energia o vigore (con riferimento a un'azione,
a un'azione, a un'espressione o, anche, a un fenomeno fisico,
altri e a sentire quanto siamo maggiori o minori. manzoni, pr. sp
e fessi. il sesso era incognito o per modestia celato. moneti, 2-125:
libero che il fuso e la conocchia o l'ago tra i lavori di minerva
matrone / chiaman modestia, alfine, o a lor talento / o da te congedati
, alfine, o a lor talento / o da te congedati, escan costoro.
prudenza, cautela nel modo di comportarsi o nell'esercitare una determinata attività; comportamento
e riservato che si manifesta in atteggiamenti o in atti di misurata compostezza o in
atteggiamenti o in atti di misurata compostezza o in discorsi e in scritti caratterizzati da
obiettività, da discrezione, da riservatezza o, anche, da remissività. albertano
. -in senso concreto: esempio o atto di moderazione; manifestazione di prudenza
pregiudiziali, quanto un eccesso di temerità o una precipitosa risoluzione. metastasio, 1-iv-544
. non per cagione di alcuna modestia o di utile, professori della povertà,
discorso, ecc. -anche: deficienza o esiguità di vigoria, di efficacia, di
vigoria, di efficacia, di intensità o, anche, di autorità, di capacità
modestia: espressione parentetica che, scherzosamente o enfaticamente, viene inserita nel racconto di
inserita nel racconto di azioni e comportamenti o fatti che vadano a vanto o a
e comportamenti o fatti che vadano a vanto o a lode di chi parla (e
modestia a parte ': locuzione ironica o lepida che dicesi come preavviso a mo'