dono destinato a conservare vivo il ricordo o a testimoniare l'affetto e la generosità del
i punti fonda- mentali di un discorso o di una trattazióne; scaletta.
ecc.); atto di acquisto o di vendita. ricordi pisani, v-405-4
prezzi, si consegnano scambievolmente i fardi o balle di merci... senza
, 4-12: io distenderò una memoria o sia instruzione di come sarebbe bene inca-
raccolta degli atti di un'accademia scientifica o letteraria. redi, 16-v-80: in
le carte topografiche e le memorie stampate o manoscritte del paese, sia pur anche
ho scritto mi fu narrato da testimoni oculari o lessi nelle memorie del tempo.
memorabili, dei qualil'autore è stato protagonista o testimone; scritto autobiografico. f
esprimere le proprie opinioni, di accusare o difendere. carducci, iii-23-151: goldoni
quella degli uomini coi quali abbiamo collaborato o che sono stati da noi osservati e conosciuti
. 10. monumento architettonico, artistico o funerario o epigrafe elogiativa o segno emblematico
. monumento architettonico, artistico o funerario o epigrafe elogiativa o segno emblematico, destinati
, artistico o funerario o epigrafe elogiativa o segno emblematico, destinati a perpetuare il
a perpetuare il ricordo di personaggi illustri o di avvenimenti di grande importanza. miracole
la sua cessazione, su un organismo animale o vegetale, provocando mutamenti più o meno
animale o vegetale, provocando mutamenti più o meno sensibili. 12. chim
determinate reazioni alle quali partecipano molecole uguali o simili a quelle formatesi nella preparazione del
quale vengono registrati, conservati, modificati o distinti per la successiva utilizzazione i dati
il ricordo documentato di determinati fatti o atti che succedono o si compiono attualmente.
di determinati fatti o atti che succedono o si compiono attualmente. — in partic
. — in partic. audizione (o esame) di testimoni a futura memoria
parte interessata, della deposizione di uno o più testimoni che l'interessato abbia fondato
necessarie in una causa da proporre (o anche in una causa già in corso,
causa già in corso, ma sospesa o interrotta o non ancora giunta alla idonea
in corso, ma sospesa o interrotta o non ancora giunta alla idonea fase istruttoria
penale, assunzione, in fase istruttoria o predibattimentale, di uno o più testi
fase istruttoria o predibattimentale, di uno o più testi con il rito proprio della
che essi non possano, per infermità o per altro grave motivo, comparire a
di temere che siano per mancare uno o più testimoni, le cui deposizioni possono
prevede che non possano, per infermità o per altro grave impedimento, comparire in
primo capoverso dell'art. 357 il presidente o il pretore può esaminare un testimonio anche
domande di merito, ma soltanto illustrazioni o integrazioni delle allegazioni su cui sono fondate
causa soltanto nei casi previsti dalla legge o dietro autorizzazione del giudice, anche se la
hanno facoltà di presentare al giudice o al pubblico ministero memorie o istanze
giudice o al pubblico ministero memorie o istanze scritte, mediante deposito nella cancelleria o
o istanze scritte, mediante deposito nella cancelleria o segreteria, senza obbligo di comunicarle
. 15. liturg. iscrizione o monumento funerario posto sul sepolcro di un
, giorno liturgico in cui si commemora o si celebra la madonna o un santo
si commemora o si celebra la madonna o un santo. capitoli della compagnia
breve tempo (disturbi deficitari puri) o di riportare alla coscienza le esperienze memorizzate
di evocazione); possono essere generali o parziali, e questi, a loro volta
, riferiti a una parte di ricordi o collegati a un fatto particolare. -
quando i poeti invocano in simil cimento o la memoria o la mente, per certo
invocano in simil cimento o la memoria o la mente, per certo non la
. -a memoria, alla memoria o nei dì della memoria di qualcuno:
, detto circa il diventare principe per virtù o per fortuna, addurre dua esempli stati
a memoria nostra, si dava ricetto o nelle stesse muraglie scavate del circondario
stesse muraglie scavate del circondario villesco o in portici coperti e dentro a'pomieri
era visti. -a memoria d'uomo o di uomini, a memoria di secoli
, in memoria, per memoria', a o per eterna, perenne, perpetua memoria
il ricordo e gli insegnamenti di fatti o circostanze particolari; con intento commemorativo e
passione e sepoltura. -a memoria o per memoria di qualcuno: al fine
-a memoria, in memoria, per memoria o alla memoria di qualcuno: al fine
. riferimento all'erezione di monumenti commemorativi o a decorazioni al valore conferite dopo la
ché la statua di marmo, di legno o di metallo, rimasa per memoria d'
di qualcuno: soffrire di amnesia abituale o occasionale; dimenticare. [mauro ricci
, conservare a memoria, alla memoria o in memoria: imprimerenella mente; ricordare con
nell'avere a memoria le cose preterite o conoscer le presenti; ma per l'una
, serbare, conservare memoria di qualcuno o di qualcosa: tenerli presenti alla mente,
fuggire, scappare, uscire di memoria o dalla memoria: cadere in oblio, essere
: cadere in oblio, essere dimenticato o trascurato. boccaccio, dee.,
. -cancellare, togliere la memoria o le memorie di qualcuno o di qualcosa
la memoria o le memorie di qualcuno o di qualcosa: dimenticarli o farli dimenticare
di qualcuno o di qualcosa: dimenticarli o farli dimenticare, lasciarli cadere in oblio
cancellare 'dice la volontà dell'uomo o almeno la volontaria svogliatezza. il riflessivo
-dare, rendere memoria di qualcuno o di qualcosa: richiamarli alla mente di
mente di qualcuno, rammentarli, conservarne o ravvivarne il ricordo. leggende di santi
restare a memoria, in memoria, o alla memoria a qualcuno o di qualcuno:
memoria, o alla memoria a qualcuno o di qualcuno: essergli presente alla mente
altri. -essere, stare in o alla memoria: formare oggetto di duraturo
che nel sommo coro / si troveranno o trovano in tal grado, / ché fia
tutte le voci. -fare o lasciare memoria di qualcuno o di qualcosa
-fare o lasciare memoria di qualcuno o di qualcosa: richiamarlo alla mente propria
di qualcosa: richiamarlo alla mente propria o altrui, ravvivarne il ricordo, farne
e che a'miei dì sono fatti o faranno. sanudo, xxxiii-564: a dì
medesimo obbietto. -fidarsi della memoria o alla memoria: fare assegnamento, a
memoria: fare assegnamento, a ragione o a torto, sull'efficienza delle proprie
. -mandare a memoria, commendare o mandare alla memoria qualcosa: fissarla nella
memoria. -perdere la memoria di qualcuno o di qualcosa: 'obliarli, dimenticarli,
v.]: 'la memoria di persone o di fatti si perde quasi da sé
l'uomo perde la memoria di tale o tal cosa 'o 'la perde '
la memoria di tale o tal cosa 'o 'la perde ', perché gli
memoria: cadere in preda a parziale o a totale smemoratezza; essere affetto da
è più che * perdersi ': dice o lo svanire presto o l'andarsene immeritatamente
': dice o lo svanire presto o l'andarsene immeritatamente o anco la dimenticanza
lo svanire presto o l'andarsene immeritatamente o anco la dimenticanza di meritato disprezzo che
suol dirsi con un senso di rammarico o di desiderio. -prendere memoria di
in un foglio qualunque. -raccomandare o mandare qualcuno o qualcosa a memoria o
qualunque. -raccomandare o mandare qualcuno o qualcosa a memoria o alla memoria delle
o mandare qualcuno o qualcosa a memoria o alla memoria delle lettere: affidarne il
persona '. lo fa una persona o i fatti stessi 'rinnovano una memoria *
'rinnovano una memoria * che era o pareva languente e quasi invecchiata. * rinfrescare
revocarsi qualcosa a memoria, alla memoria o nella memoria: imprimerla nella mente,
, indurre, recare, ridurre qualcosa o qualcuno a memoria, alla memoria o
o qualcuno a memoria, alla memoria o in memoria altrui: ridestarne il ricordo
ci mettiamo a recitare l'orazion dominicale o pure un salmo che sappiamo, come suol
-tornare con la memoria a qualcuno o a qualcosa: richiamarli alla mente,
cor l'imagine sua viva / che 'ngegno o stil non fia mai che 'l descriva
memoria sempre a te ritorno, / o mio patrio ricetto amico e fido.
-venire, tornare, sovvenire a memoria o alla memoria: ripresentarsi alla mente,
impazzò. -uscire di memoria o della memoria: impazzire. guido da
tu fai uno contratto non lecito, o che tu dài una infamia o
o che tu dài una infamia o dici una bugia, o altro peccato che
infamia o dici una bugia, o altro peccato che tu facci, ogni volta
in onore i procedimenti delle scuole medioevali o di quella di port-royal, potremmo chiudere
. 3. che può facilmente o deve necessariamente essere conservato nella memoria;
non istimo che sia vero che l'eloquenzia o lo scrivere faccia che lo scrittore scrivendo
ingegnierò adempiere. 4. formulato o redatto per raccogliere determinate notizie di vicende
politici, storici, ecc., o per ricordare istruzioni, disposizioni, precetti
per ricordare istruzioni, disposizioni, precetti o, anche, per avanzare suppliche,
quali non dovessero avere prezzo d'affettatura o di tintura, scrivere nel quaderno memoriale
quali per lo più ha assistito o partecipato; relazione, rapporto, resoconto
determinati argomenti (anche di carattere autobiografico o cronachistico), all'andamento di determinate
li annali in roma erano alcuni memoriali o, parlando eruditamente,... erano
matematici] viaggiando se vede qualche cometa o cosa nova nel cielo, per dare
un giornale compilato dal segretario del prefetto o dal bibliotecario della città. carducci,
, che serve per ricordare a sé o agli altri fatti e circostanze
di princìpi etici, di dottrine religiose o filosofiche diverse; misto. d
bisognano a levar di cervello chi poco o molto ne bee. 17. contemperamento
-in partic.: impuro per l'aggiunta o infusione di sostanze estranee. petrarca
/ in vin mischio di mele o 'n latte puro / il seme a macerar
2. frammischiato di oggetti, di sostanze o di elementi eterogenei; inframmezzato, frammisto
. 3. che risulta dalla fusione o dall'accostamento di colori o di tinte
dalla fusione o dall'accostamento di colori o di tinte diverse; variegato o sfumato
di colori o di tinte diverse; variegato o sfumato di colori diversi; screziato.
mischio. -confezionato con tessuto di colori o di materiali diversi (un panno,
. che presenta caratteri concomitanti, simultanei o interdipendenti con altri fattori affini 0 contrastanti
mente in cerchio. -che comporta o è caratterizzato da determinati effetti o implicazioni
comporta o è caratterizzato da determinati effetti o implicazioni. caporali, 1-68: si
sapersi se chi se ne incorona sia stella o cometa. 8. che deriva
che deriva dall'accostamento, dal contemperamento o dalla sintesi di elementi diversi; misto
, 21: non vi dolete punto, o bianche carte, / in sostener gl'
fusione di elementi che appartengono a lingue o a dialetti diversi (un idioma).
già, per dio, in parlar toscano o lombardo, ma in un linguaggio meschio
di italia. -caratterizzato da commistione o contemperamento di tendenze, di culture,
seri su la poesia musicale e popolare o semipopolare d'italia, dal seicento e
atti di quelle di qualità differenti o contrastanti o male assortite).
quelle di qualità differenti o contrastanti o male assortite). n
al colore / del saio non di panno o di altro mischio. 12
policromo variegato. - mischio di stazzema o di seravezza: marmo brecciato, tipico
colonna e la figneno di marmo, o di meschio o granito. caporali, ii-39
figneno di marmo, o di meschio o granito. caporali, ii-39: dedalo,
con macchie, rare e grandi, dorate o li- moncine. milizia, iv-321:
e settecentesca nell'italia meridionale. -pietra o gesso da sarto, scrivere sulla lavagna
. nel sistema aristotelico, quasiasi ente o sostanza corporea che risulta composta di elementi
di rima con qualche lor compagno, o di quartetto in quartetto o di terzetto
lor compagno, o di quartetto in quartetto o di terzetto in terzetto o di coppia
in quartetto o di terzetto in terzetto o di coppia in coppia o a mischio.
terzetto in terzetto o di coppia in coppia o a mischio. -screziatamente.
. -in mezzo, fra due o più oggetti. giovio, i-121:
-mettere a mischio: accostare indiscriminatamente persone o cose diverse. vite degli imperatori romani
. disus. commistione caotica di oggetti o di elementi eterogenei; mescolanza, miscuglio
mazza, ii-165: per lui nacque, o mio bravo sputa- forza, / quel
. atto a mescolarsi con altre sostanze o a sciogliersi in un liquido e a
e a formare una miscela stabile o soluzione. -in senso generico: mescolabile,
chim. proprietà per cui due o più sostanze solide o liquide possono formare
cui due o più sostanze solide o liquide possono formare una miscela o una
solide o liquide possono formare una miscela o una soluzione omogenea (e, a
, rispettivamente, in tutte le proporzioni o solo in determinati rapporti, si ha
determinati rapporti, si ha miscibilità completa o miscibilità parziale; se le due sostanze
. non voler comprendere, non considerare o apprezzare nel giusto valore; sottovalutare.
miscomprensióne, sf. letter. ignoranza o incapacità di comprendere una realtà, di
che non riconosce, che ignora o rinnega per ostilità preconcetta una verità,
un dato di fatto; che non sente o non dimostra riconoscenza e gratitudine per
misconoscènza, sf. letter. condizione o atteggiamento di chi ignora una realtà,
, un'affermazione, una verità, o di chi mostra indifferenza o esplicito disinteresse
verità, o di chi mostra indifferenza o esplicito disinteresse intellettuale e morale verso un
intellettuale e morale verso un determinato problema o si rifiuta apertamente di riconoscere e di
. ant. e letter. ignorare o fingere di non sapere, di non conoscere
, un determinato problema; non riconoscere o rifiutarsi di riconoscere, di stimare,
valore una situazione, un'entità concreta o astratta, un sentimento, una qualità;
misconoscesse la vostra patria? quale? o l'uno o l'altro di questi due
vostra patria? quale? o l'uno o l'altro di questi due: del
altro di questi due: del poeta o dell'eroe. onofri, 3-116: fratelli
oppure degli aridi, avrebbero potuto ignorarli o misconoscerli. -assol.
spesso sono poi obliati del tutto, o almeno misconosciuti. alvaro, 15-164: pubblicava
sm. letter. mancanza di conoscenza o aperto rifiuto di riconoscimento e apprezzamento dei
capacità, delle doti di una persona o del valore e dei pregi della sua
sua opera; indifferenza, scarsa simpatia o atteggiamento preconcetto di freddezza o di ostilità
simpatia o atteggiamento preconcetto di freddezza o di ostilità nei confronti degli altri.
immeritamente, di incomprensione, di scarsa o sfavorevole considerazione, di ingratitudine; ignorato
presentano i petali fra loro molto distinti o come pezzi separati. =
miscreanza, sf. letter. atto o comportamento sgarbato; scortesia, malgarbo,
religiosa; che nutre ed esprime opinioni o sentimenti ostili alla religione o si comporta
esprime opinioni o sentimenti ostili alla religione o si comporta in modo irriverente verso le
partic.: che non aderisce o respinge la religione cristiana o non la professa
aderisce o respinge la religione cristiana o non la professa nelle forme e nei
modi prescritti dalla chiesa cattolica, negando o mettendo in dubbio le verità di fede
mettendo in dubbio le verità di fede o accettandole solo in parte o interpretandole in
di fede o accettandole solo in parte o interpretandole in modo eterodosso; eretico.
del tufo, 328: rimedia [o san gennaro] a quel che vede /
. beccari, xxx-4-230: datevi pace, o miscredenti, / che questo sopra naturai
con quanta clemenza e mansuetudine gli altri o tolerati o persuasi. bruno, 3-8
clemenza e mansuetudine gli altri o tolerati o persuasi. bruno, 3-8: un convito
[imitazione di cristo], 1-22-4: o stolti, o miscredenti di cuore!
cristo], 1-22-4: o stolti, o miscredenti di cuore! i quali tanto
gran parte da persone atee, irreligiose o poco devote. giannone, 2-i-267:
conosca. 4. che assume o rivela un atteggiamento critico o scettico rispetto
che assume o rivela un atteggiamento critico o scettico rispetto a determinati valori religiosi,
questione. 5. che è o si mostra incredulo verso le affermazioni,
incredulo verso le affermazioni, le idee o le opinioni altrui o circa la realtà
, le idee o le opinioni altrui o circa la realtà di un fatto o
o circa la realtà di un fatto o di una circostanza, la verità di
una dottrina, l'oggettività di una notizia o nei confronti di un'istituzione, ecc
om possa per amor morire. mocati o monaco da siena, 443: perch'acer-
se io il vi dica il vero o mi inganni, e benché voi abbiate
impresa; / ma ch'io segua o mi strugga / per bruttezza che fugga,
d'ogni bene, d'ogni bello, o come ella dice cinico, la colpa
la gente. -che sostiene idee o opinioni contrastanti con quelle che dominano in
con quelle che dominano in un certo ambito o in una certa tradizione letteraria o artistica
ambito o in una certa tradizione letteraria o artistica. -anche sostant. algarotti
parola data; che rompe un giuramento o una promessa; traditore. - anche
, adultero. testi, i-188: o mia corta ventura, / o mie lunghe
i-188: o mia corta ventura, / o mie lunghe miserie, a che son
alcuno [bue] rieschi così spiacevole o caparbio che non vogli tirare, gettandosi
miscredentismo, sm. letter. condizione o atteggiamento di chi nega 1'esistenza di
atteggiamento di chi nega 1'esistenza di dio o il valore di ogni credenza religiosa;
), sf. relig. condizione o atteggiamento spirituale di chi non aderisce ad
di chi non aderisce ad alcuna religione o di chi assume posizioni ostili o di
religione o di chi assume posizioni ostili o di aperto scetticismo e di assoluta indifferenza
di chi non conosce la religione cristiana o di chi, pur conoscendola, la
, la rifiuta deliberatamente e non crede o nega o accetta solo in parte le
rifiuta deliberatamente e non crede o nega o accetta solo in parte le verità rivelate
dio e i dogmi della chiesa cattolica o di chi non vive conformemente alle leggi
sapeva risolvere se la mia fosse miscredenza o no, s'io potessi essere assoluto.
: noi ci dogliamo di te [o margherita], però che vedemo il tuo
altrui, della realtà di un fatto o di una circostanza, della verità di una
più su che non arriva il senso o la ragione naturale. siri, vii-875:
ingratitudine. -in senso concreto: atto o comportamento pervicacemente ribelle. pace da
poste alle la torà, per codardia o miscredenza lasciato il luogo, corsero all'
avere). letter. non credere o rifiutarsi di prestare fede a una persona
alle sue parole, alle sue affermazioni o di riconoscere resistenza, la realtà,
religione, talvolta anche violando, rinnegando o accettando solo in parte la legge divina
mova, e mostra che mescredemo esserne merto o che pentuti siamo, che cominciammo
miscredere, col suff. -ero (o -ere) sui modello di parliero,
), sm. mescolanza di due o più elementi solidi, liquidi, fluidi
solidi, liquidi, fluidi, gassosi o, anche, aeriformi, talvolta eterogenei
, che può risultare disordinato e confuso o omogeneo e uniforme (e in questo
lo più ottenuto intenzionalmente, con proporzioni o dosi determinate). a.
trovasi in alcune miniere. -combinazione o commistione degli elementi (terra, acqua
aggregato? -io intendo tutto questo globo o mescùglio dell'acqua e della terra,
sidro), effettuato per migliorarne la qualità o, anche, per diminuirne la gradazione
4. per estens. presenza di una o più sostanze, per lo più eterogenee
passando, ed incorporano in maggiore o minore quantità certe minutissime particelle di terre,
di persone di condizione, di estrazione o, anche, di razze diverse, considerato
convivenza, per lo più occasionale, o per la comunanza accidentale di interessi e
e di fuggitivi. allegri, 179: o stravagante, o sciocco, o vii
. allegri, 179: o stravagante, o sciocco, o vii mescuglio! /
: o stravagante, o sciocco, o vii mescuglio! / chi vien della città
di linguaggi non si udì giammai rumore o turbolenza degna di correzzione. manzoni, pr
accidentale d'uomini, che, più o meno, per gradazioni indefinite, tengono dell'
e rompe, per formare diverse tinte, o sulla tavolozza per comporre le tinte medesime
sulla tavolozza per comporre le tinte medesime o sulla tela col pennello per digradarle o
o sulla tela col pennello per digradarle o addolcirle. savarese, 99:
. 11. faccenda, situazione o insieme di situazioni complicate, difficili da
enumerazione per lo più casuale e disordinata o, anche, eccessivamente minuziosa e confusa
, di parole; guazzabuglio di notizie o di racconti. pulci, 18-142:
differenti e contrastanti, che si dispongono o s'immaginano disposti in modo da formare
domandò composito, cioè fatto un mescuglio o vero una composizione virtuosamente dell'ordine dorico
ogni anno, e non vi sarà canzone o sonetto in cui non troviate quel miscuglio
. 15. fusione di due o più lingue o dialetti o di caratteri
15. fusione di due o più lingue o dialetti o di caratteri e di elementi
fusione di due o più lingue o dialetti o di caratteri e di elementi di lingue
tu non puoi in maniera alcuna credere o imaginarti che e'fusse più bello udire
imaginarti che e'fusse più bello udire o cesare o cicerone o qual altro romano si
e'fusse più bello udire o cesare o cicerone o qual altro romano si sia
più bello udire o cesare o cicerone o qual altro romano si sia, che
quello di voler pensare abolendo la parola o qualsiasi altra forma di espressione, e serbando
nuovi », che quelli avevano scoperti o adoperati,... si potevano sempre
graminacee (loglio, festuche, avena) o leguminose (erba medica, erba lupolina
impiegati nella semina di prati artificiali oligofiti o polititi. 18. aritm. regola
risultante, la quantità di calore ceduta o acquistata dal corpo in esame (e
.]: 'metodo dei miscugli 'o 'delle mescolanze 'chiamano i fisici
temperatura e una data quantità d'acqua o d'altro liquido a un'altra, per
del miscuglio e dedurne il calore abbandonato o preso dal corpo messo a cimento.
mescolanze di ghiaccio, neve, acqua o altri corpi, tale che ne risulti
dai solidi nel fondersi dentro ai liquidi o da certi liquidi nel combinarsi con altri.
ii-vi-7: in legare le colpe o disslegare e assolvere e. rritenere altressì opera
; cfr. catullo, 3-16: « o miselle passeri ». misèllo2, agg
si trova in condizioni di grande infelicità o, anche, di pericolo, di
è disgiunto da un atteggiamento di disprezzo o di biasimo); infelice, disgraziato
. caterina da siena, i-7: o miserabile uomo, quanto ti sarà richiesto
cose ormai ridotte all'estremità, ch'era o di cader inavertitamente nelle mani o sotto
era o di cader inavertitamente nelle mani o sotto il giogo delli spagnuoli, o
o sotto il giogo delli spagnuoli, o d'esser miserabil preda dell'armi e della
altri il sentimento della sua miseria o almeno da meritare una simile com
-in un'esclamazione, per manifestare sconforto o autocommiserazione. chiabrera, 1-i-412: ecco
accrebbe la quarta parte delle alcavaie o gabelle, che li poveri e miserabili popoli
pulitezza] non ad altri disconviene che o a'professori di rigidissima penitenza o a'
che o a'professori di rigidissima penitenza o a'paltonieri più miserabili, al cui stato
. segneri, ii-48: sappiatemi [o ricchi] dire se dio con poco può
trinci, 2-9: in vicinanze di borghi o casali abitati da persone miserabili. [
che uno stuolo di miserabili mezzo nudi o mal ricoperti da un centone di stracci.
liquidi e miserabili creditori della camera, o perché volontariamente l'hanno soccorsa in grande
volontariamente l'hanno soccorsa in grande necessità o perché le è stato levato il denaro
-che ha risorse economiche molto scarse o ne è privo per lo più a
ed arricchivano; altre più povere, o affatto miserabili, prendevano il partito eroico
mai strisciato a nessun potente per fame o di nomea o di pane, benché né
nessun potente per fame o di nomea o di pane, benché né pur questo
; che ha avuto una grave menomazione o un'amputazione (un organo, un
che talvolta ne'miei deliri io sospetto che o tu tomi ad amare fatalmente quel miserabile
tomi ad amare fatalmente quel miserabile, o ch'egli, per vendicarsi di me
chi adopera questa voce per esclamazione o per disprezzo, non parla italiano, ma
sei così sfacciato da venirmi innanzi? o che ci manca una parola per significare
una parola per significare il disprezzo, o l'ira, o altro sentimento,
significare il disprezzo, o l'ira, o altro sentimento, che sia? noi
causa delle donne, ii-460: permettete, o uomini, che vi diano le donne
ha capacità e attitudini molto scarse (o ne è privo) per esercitare determinate
per esercitare determinate attività artistiche, intellettuali o, anche, pratiche; che ottiene
potrò mai uscire di questa miserabile città o piuttosto sepoltura, fuorché trovando un impiego
quale mi possa mantenere senza nessuna o quasi nessuna spesa de'miei. -insufficiente
, compassione, strazio, disperazione, o, anche, orrore, raccapriccio,
commiserazione, talora non disgiunta da disprezzo o da biasimo (una circostanza, un
avvenimento, una situazione, una condizione o, anche, un oggetto).
fuorusciti di savoia e non potendo o non credendo poter fuggire quella furia che loro
ciò che, in una rappresentazione artistica o in una finzione scenica, è volto a
cosa ne dimostra chiaramente il non supplicare o spargere giamai prego alcuno verso quello,
manco con cenni e con gesti miserabili o piatosi. erizzo, 323: le miserabili
8. che produce, che è causa o che è pieno di infelicità, di
tormenti, di afflizioni, di stenti o, anche, di umiliazione, di
, vicende politiche, sociali, economiche o, anche, militari particolarmente difficili,
umanità. 9. che rivela o è improntato a grettezza, a debolezza
, ad abiezione, a sordido egoismo o, anche, a crudeltà, a vigliaccheria
); che deriva da un animo o da un comportamento abietto e vizioso;
orribili calamità. caro, 10-1342: o miserabil vita, / o sconsolato esiglio
, 10-1342: o miserabil vita, / o sconsolato esiglio! tasso, 14-493:
e neppure di tedio. -caratterizzato o pervaso dalla corruzione. p. tiepolo
denota povertà di idee e di ispirazione o ristrettezza di concezione; che manca di
trascurabile, che ha scarso valore culturale o estetico (uno scritto, un'opera
; e può avere una connotazione enfatica o essere usato in espressioni di cortesia e
,... non si trova o più rara assai in dante e nel
monte e cielo altissimo di pace / o da presso la casa / onde bellini
quanto si riceve in cambio in merci o in servizi). fra giordano [
: per l'indegno risparmio di quattro o cinque miserabili franchi discesi le scale che
di povertà, di estrema miseria, o anche, di incuria, di trascuratezza;
di qualità scadente, di poco prezzo o valore, di scarso pregio; dozzinale
il lusso miserabile della mia baracca, o quello esagerato del mio albergo,.
per motivo di qualche pubblica calamità o provata, ma grave, siccome è il
pallavicino, ii-339: nelle cause di mercede o di persone miserabili rimanga in vigore l'
però alle volte riceve la sua variazione o alterazione,... per privilegio
e ordini, 8-130: la povertà poi o miserabilità dovrà esser giustificata a forma del
, subdolamente maligno e offensivo; esempio o manifestazione di abiezione, di turpitudine,
per privilegio ai miserabili. -certificato o fede di miserabilità: quello che attestava
, racca pricciante; provando o causando disagi, travagli, afflizioni
dolori (sia fisici, sia morali) o, anche, distruzioni, lutti
da in durre a compassione o talvolta, anche, a di
, dentro una gabbia di ferro, o per isdegno o per dolore o per
una gabbia di ferro, o per isdegno o per dolore o per altra cagione,
, o per isdegno o per dolore o per altra cagione, trovato morto e intirizzato
, gridando miserabilmente, disse: « o scitopolitani, io sostengo veramente degne pene
grande penuria di risorse economiche, carenza o scarsità di mezzi materiali; da povero
, sacrilegamente. -anche: per ragioni o per fini indegni, futili, vani
impotenza, incapacità, debolezza di carattere o, anche, uno stato di inferiorità
loroso, atroce, straziante, raccapricciante o anche disonorevole, infame, inglorioso;
disonorevole, infame, inglorioso; provando o causando dolori, sia fisici sia morali
compassione, spesso non disgiunta da disprezzo o da biasimo per un comportamento colpevole o
o da biasimo per un comportamento colpevole o inetto. malispini, 172:
pianto, grande dolore, afflizione, angoscia o, anche, umiltà, pentimento;
di grande indigenza; con risorse insufficienti o scarsamente sufficienti a soddisfare le elementari esigenze
a soddisfare le elementari esigenze della vita o, anche, a consentire un minimo
': avendo appena il necessario, o quel che credesi necessario, e ad
, 10-ii-103: ove si tratta di fanciulli o d'altre persone che sieno in pericolo
che sieno in pericolo di morir di fame o di stento, se non sono soccorse
avarizia, con taccagneria, con spilorceria o, anche, avidamente, con grande cupidigia
prezzo inadeguato; con un compenso irrisorio o scarsamente remunerativo. tommaseo [s.
6. in modo da causare uno spreco o un danno; dannosamente, perniciosamente.
senza alcun risultato positivo; per scopi o per motivi frivoli. s.
-in modo estremamente pignolo, pedante o, anche, gretto, meschino.
per le condizioni di grande infelicità o, anche, di pericolo in cui si
degradazione, sia fisica sia morale, o, anche, per l'indigenza e
è disgiunto da un atteggiamento di disprezzo o di biasimo per un comportamento colpevole o
o di biasimo per un comportamento colpevole o inetto); miserabile, infelice,
guido da pisa, 2-75: o pallante, miserando garzone, ben veggio
. b. pulci, lxxxviii-n-348: o miseranda donna, o core afritto
lxxxviii-n-348: o miseranda donna, o core afritto, / oggi come sostengon gli
: torna, toma fra noi [o torquato], sorgi dal mutb / e
/ se d'angoscia sei vago, o miserando esemplo di sciagura. d'annunzio
ridevole. 3. che suscita o è volto a suscitare commiserazione, pietà
è volto a suscitare commiserazione, pietà o, anche, orrore, raccapriccio;
circostanza, ecc.); che causa o che è pieno di infelicità, di
avversità, di tormenti, di afflizioni o, anche, di umiliazione, di mortificazione
e chi dell'amico, ritrovandosi quivi o morti del tutto o in molti miserandi
, ritrovandosi quivi o morti del tutto o in molti miserandi modi afflitti. saraceni
genti e molti mar condotto, / o mio germano, finalmente io sono /
che gli trovassero un posticino di scritturale o di aiuto contabile, eugenia non aveva
da povertà culturale, da scarsa vivacità o da decadenza spirituale o intellettuale. giordani
da scarsa vivacità o da decadenza spirituale o intellettuale. giordani, ii-17: quando
tali comandar rimedio alcuno che sia eseguito o inteso. 8. repellente.
. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. leopardi, 20-120:
. anseimo volgar., xxi-657: o peccati miei,... poi ch'
« miserere mei, / difendimi, o bel iulio, da costei ». g
sette salmi penitenziali ed è frequentemente recitato o cantato nella liturgia cattolica (per lo
. -per estens.: qualsiasi preghiera o invocazione in pericoli e difficoltà.
. viani, 310]: 'tre credi'o 'tre misereri ', in luogo di
, in luogo di 'tre credo 'o 'tre miserere ', né presso
3. composizione musicale, corale o strumentale, di accompagnamento a tale salmo
, a sole voci, con organo o con l'orchestra. de roberto, 186
4. il tempo necessario a recitare o a cantare tale salmo. g
pietà. di meglio, lxxxviii-11-123: o fonte di pietà,... /
averlo tenuto chiuso sotto chiave per quindici o venti giorni, l'avevano imbarcato e
giorni, è volgarmente chiamato volvolo o mal del miserere. dizionario di sanità,
'volvolo 'e grecamente 'ileo'o 'passione iliaca'. palazzeschi, ii-822: a
taccagno. -anche: cambiare radicalmente atteggiamento o comportamento. lippi, 2-7: signor
. ariosto, vi-814: -in ver o ch'ei de'essere / pover di
-cantare il miserere a chi muore o a chi è morto; cantare dei
miserere: rammaricarsi, pentirsi fuori luogo o quando è ormai inutile. tommaseo [
esser cantato il miserere a chi muore'o 'a chi è morto; cantar dei miserere'
cappella a dire il miserere. -dire o cantare il miserere a qualcuno: darlo
con essa un grande frastuono, percuotendola o scuotendola vigorosamente. n. franco,
, sia con lunghi, tediosi o stentati discorsi, sia con racconti strani e
dotti, lvii-115: così presto [o cortigiane] voi mutate / le bestemmie
e guanti voi cangiate. -per o in spazio di un misererei per poco
degradazione, sia fìsica sia morale, o, anche, per l'indigenza e la
; doloroso, pietoso; che causa o è pieno di avversità, di tormenti
tormenti, di afflizioni, di infelicità o, anche, di lutti, di sciagure
i. riccati, 2-449: o dubiti o intenda o voglia o si trovi
i. riccati, 2-449: o dubiti o intenda o voglia o si trovi in
riccati, 2-449: o dubiti o intenda o voglia o si trovi in istato felice
2-449: o dubiti o intenda o voglia o si trovi in istato felice o miserevole
voglia o si trovi in istato felice o miserevole, ella [l'anima] è
grumi lattosi. pirandello, 5-422: o le doleva forse d'assistere allo spettacolo
. n. franco, 3-78: o bellezza, simulacro celeste, tu piaci
culturale e intellettuale, ristrettezza di idee o, anche, superficialità, faciloneria.
queste leggi sieno state native del lazio o sien venute da grecia. foscolo, xi-1-106
. 5. che rivela scarse o modeste possibilità economiche. ghislanzoni, 1-49
tasso, n-iii-789: il clemente co'doni o con la mercede è simile al medico
. idem, inf., 30-61: o voi che sanz'alcuna pena siete,
capire che cosa è un reietto o un appestato, poiché sono gli altri che
umana, affliggono resistenza di una persona o dell'umanità in generale (anche nelle
temette di morire. petrarca, 332-70: o voi che sospirate a miglior notti,
miglior notti, / ch'ascoltate d'amore o dite in rime, / pregate non
penosa degradazione, di estremo disagio (o di decadenza più o meno grave)
estremo disagio (o di decadenza più o meno grave); stato di abiezione,
azione avvilente, degradante, deprimente (o, anche, espressione turpe, vile
nasce dall'inevitabile degradazione che subisce resistenza o un'attività per effetto dell'abitudine o
o un'attività per effetto dell'abitudine o di gelosie, invidie, piccole malignità
. chiabrera, xx-ix- 211: o d'india imperatrice, /...
iv-1-716: noi ci divideremo, fra due o tre ore, 10 ricomincerò la mia
tanta è la miseria dell'uomo o l'insazietà del suo cuore ch'egli ignora
suo calcolo letterario, la sua nobile o ignobile nevrosi piccolo-borghese. 4. mancanza
davanzati, i-83: niente disse, o per paura o per antica nobiltà d'animo
: niente disse, o per paura o per antica nobiltà d'animo, albergante
intenda de'soli poverelli involti nell'estrema o grave miseria. cesari, 3-1-132: non
più comune è la mancanza, più o meno dolorosamente sentita, di quel che concerne
difetto di quel che manca al desiderio o alla convenienza. nel ceto medio e
pascoli, 1265: mentre siedo, o sorella, a te da canto /
sue versioni da qualche poeta francese di terzo o quarto ordine. pavese, 7-73:
dell'orchestra. -quantità di denaro o di beni estremamente ridotta; cifra irrisoria
una miseria!, per lamentare un reddito o un compenso ritenuti insufficienti).
, che per altro significa infelicità o avarizia, usata in questi termini, serve
freddezza espressiva (di un'opera letteraria o architettonica, di uno stile, ecc
stile, ecc.); mancanza o gretta limitatezza degli elementi espressivi o decorativi
mancanza o gretta limitatezza degli elementi espressivi o decorativi; fatuità, vacuità, superficialità
, 1-205: figurati ora due milanesi o due piemontesi a parlare insieme italiano..
nel primo! -opera d'arte o dell'ingegno priva di originalità, di
forza espressiva, di vigore stilistico, o anche lacunosa e scientificamente inattendibile (e
modestia, come risposta a elogi entusiastici o per prevenire critiche negative). pananti
201: quell'artista ebbe l'imprudenza o la disgrazia di pubblicare nella prima adolescenza
. carducci, iii-7-263: chi conosce o ricorda la 'bisanzio conquistata 'o il
conosce o ricorda la 'bisanzio conquistata 'o il 'dandolo ', due miserie
di affettata cortesia, per mostrare umiltà o modestia relativamente a ciò che si possiede
modestia relativamente a ciò che si possiede o si offre). tommaseo [s
: anco in plurale per modestia sincera o affettata. 'gradisca queste miserie '.
cupidigia. -in senso concreto: atto o comportamento dettato dalla cupidigia o dall'avarizia
: atto o comportamento dettato dalla cupidigia o dall'avarizia.
originaria del brasile e coltivata in vaso o nei giardini, dove attecchisce e si
miseria-, ridursi, per propria responsabilità o per sventura, in condizioni di estrema
sventura, in condizioni di estrema indigenza o, anche, di abiezione, di estrema
/ che, da vive, con tre o quattro croci / su pezzi di carta
di disagio, di molestia, di affanno o di strazio. giovanni da samminiato
di miserie ': chi è allegro o chi spende più di quel che dovrebbe.
difficoltà economiche, esagerando le reali condizioni o addirittura mentendo per trarne vantaggio. -anche
15. dimin. e spreg. miseriòla o miseriuòla. tommaseo [s. v
). miseriata, sf. atto o comportamento indegno di un signore, di
. -che esprime compassione, misericordia o anche compatimento (lo sguardo, un
tasso, n-iv-158: la compassione, o la misericordia che vogliamo ravveduti i malfattori
sia tra'pettirossi la civetta, / o la misericordia tra i nocenti. tommaseo [
misericordia in atene. -raffigurazione simbolica o emblematica di tale virtù. 0
fa'bella mostra di tue misericordie, o salvator di coloro che sperano in te
. -per estens. associazione religiosa o laica dedita a opere di carità.
(per misericordiam) ai sacerdoti infermi o anziani di appoggiarsi o sedersi durante le
ai sacerdoti infermi o anziani di appoggiarsi o sedersi durante le cerimonie religiose, dando
di ferro per finire il nemico ferito o agonizzante (diffusa dal secolo xiv al xvii
per impetrare compassione, indulgenze, pietà o anche per invocare protezione e soccorso.
. guglielminetti, 2-112: misericordia, o dio, misericordia / all'anima perduta
: confidare nella sua clemenza, rimettersi o affidarsi alla sua pietà; invocare il
sanato. -avere misericordia di qualcuno o a qualcuno, avere qualcuno in misericordia
s. v.]: 'avere o no viscere di misericordia ': come
anco chi chiede soccorso in dolore grave o urgente pericolo. -indurre, provocare,
, ii-vi-4: quand'uomo riceve beneficio o vero ingiuria, prima de'quello retraere a
credendo aver nulla da dire da poco o di poco peso, si sono buttati nel
uscire di misericordia: perdere ogni ritegno o, anche, il controllo di sé.
la mano misericordiosa ne'suoi più urgenti o duri bisogni, potremo noi dire d'
. 3. che è ispirato o nasce da sentimenti di misericordia, di
di qualcosa: dispensarne con spirito caritatevole o con animo generosamente liberale. zanobi
aspetto miserabile, pur senza essere povera o bisognosa. — in senso generico
nel suo contado a significare povero cencioso o simili. pratesi, 2-348: questo già
. idem, purg., 10-121: o superbi cristian miseri lassi, / che
non questi / de'greci i legni o gli steccati sono. r. borghini,
col pianto. leopardi, 4-16: o miseri o codardi / figliuoli avrai. miseri
. leopardi, 4-16: o miseri o codardi / figliuoli avrai. miseri eleggi
meno, le soccorrevano reggendole per le ascelle o sventolando sul loro capo un pannolino.
all'estremo della decadenza e della degradazione o anche dell'infelicità (unacondizione).
ne dubiti. pirandello, 7-88: o forse piangeva, si, pensando che il
, avverso. -anche: che trascorre o è trascorso nell'abiezione, nell'avvilimento,
. dante, conv., iv-xxvm-7: o miseri e vili che con le vele
delle virtudi. petrarca, vi-1-54: o veramente sordi, ignudi e frali,
superbi? / non da vertù, savere o da ricchezza. ariosto, 1-56:
7-15: che ti credi, o misera figliuola, / d'aver a conseguir
ed agli scorni? parini, vii-19: o misero mortale, / ove cerchi 'l
: a cieco duce / siete seguaci, o miseri! manzoni, ii-48: tal
conti, 1-63: con l'uno o l'altro sovrano, napoli era sempre la
comanda. 9. che denota o è segno di ristrettezza, di miseria
è segno di ristrettezza, di miseria o anche di incuria, di trascuratezza.
. v.]: 'arnese 'o 'altra cosa misera ': oltreché
la crede non conveniente alla persona invitata o che s'invita da sé.
: abitato da popolazioni di costumi rozzi o moralmente riprovevoli. cesari, 3-1-205:
infelici. 10. che pensa o agisce in modo vile, spregevole,
occulto. orlandini, xxxvi-356: mordi, o zoilo, mordi la tua lingua:
. -per estens. che rivela o nasce da bassezza d'animo, da
conveniente persuasione e espe- rienzia del passato o veramente suspetta dimestichezza, essa debba stare
. cesari, 1-2-70: udiste, o cari, misere arti vituperevoli, colle
di dio? -che è sede o fonte di peccato, di traviamento morale
sociale). giamboni, 10-93: o misera gente, non vi vergognate voi
dell'aere, s'egli è buono o pestilente e misero. -
misero a me!, ecc.; o anche semplicemente miseroi), talvolta in
è airato. guittone, i-10-186: o misera miserissima sovra di tutte misere d'
napoletano. tasso, aminta, 362: o miserello, / non disperar, ch'
coglie! / coglia, disse, o non coglia, o salvi, o uccida
, disse, o non coglia, o salvi, o uccida, / che miserrimo
, o non coglia, o salvi, o uccida, / che miserrimo i'sia
somma miseria miserrimo. ugurgieri, 35: o reina, tu comandi che io rinnovi
tua miserrima morte. -che trascorre o è trascorso in gravi ambasce, in
, vergognoso. -anche: che rivela o nasce da viltà, abiezione, indegnità
sercambi, i-216: e'panni fiorentini o altre mercie facte in firenze erano così
male operato, che ha commesso falli o mancanze; che si è reso colpevole
si è reso colpevole di cattive azioni o di peccati. guittone, i-19-23
2. che è stato compiuto malvagiamente o colpevolmente; che costituisce un delitto.
a una legge, violando una norma o una consuetudine; illecito. b
venire a roma a giustificarsi lui, o suo procuratore, dentro a 90 giorni
un gran misfatto. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 432:
i misfatti per la fiera, / o per farne il referto, o se '1
, / o per farne il referto, o se '1 richiede / la gravezza del
un cilindro, da un cono o, nei tempi moderni, da un
una base semisferica, riempita di piombo o di altro materiale pesante, che, grazie
che la cassetta contenesse qualche gioiello prezioso o un piacevole misirizzi o altra cosa da solleticar
qualche gioiello prezioso o un piacevole misirizzi o altra cosa da solleticar gli occhi o
o altra cosa da solleticar gli occhi o la gola, strappatola di mano al contadino
revocare in dubbio la realtà del misistorismo o antistoricismo del quale si è discorso.
, comp. dal pref. mis [o] - (gr. (jùooi;
, 9: l'uomo fa battaglia o mislea nelle chiese, sicché sangue se ne
abbiano usato « mischia » per combattimento o mislea, non per questo deviamo noi recarci
che non ha il senso dell'onore o dell'onestà; sleale. - in
? 2. che denota, nasce o è indice di slealtà, di disonestà
letter. mancanza di senso dell'onore o di onestà; slealtà. trattati di
. 2. atto disonesto, azione o comportamento sleale. 0. rucellai
sleale. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: non ò
medie. timore morboso di essere sporcati o contaminati da qualsiasi contatto esterno (e
'e dal tema di cpo3é (o 'ho timore '. misogàllico,
2. persona che nutre avversione o odio per la francia e i francesi
sm. atteggiamento (di natura patologica o anche semplicemente caratteriale) di avversione e
misògino, agg. che nutre o mostra disprezzo o profonda antipatia per
. che nutre o mostra disprezzo o profonda antipatia per le donne. -anche
, 491: sono certe maniere di canti o suoni, ciò è l'ionico,
, con valore di semi o meso-, e xù810c, 'lidio '
praxis. soluzione misologica che in vari o analoghi modi si presenta in quella che
in quella che egli chiama l'ala sinistra o l'estrema sinistra dell'idealismo attuale.
8-230: noi siamo degli umanisti laici, o almeno dei platonici non misologi, dobbiamo
ii-5-323: la credenza in un genere epico o drammatico può oggi servire soltanto ad alimentare
. ostile e avverso a qualsiasi novità o a qualunque tipo di innovazione. -
2. che nasce, dimostra o è dettato da spirito di avversione e
riferisce, che concerne il misoneismo o i misoneisti; che è dettato o rivela
o i misoneisti; che è dettato o rivela avversione e ostilità nei confronti del
verso la storia, di « antistoricismo » o « misostoricismo », fin dai primordi
-ci). letter. che nasce o è determinato da sfiducia nei confronti della
determinato da sfiducia nei confronti della storia o della sua presunta obiettività e scientificità;
di manifesto peccato e non voglia soddisfare o mispregianti. mispregianza [misprescianza)
in poco conto. galliziani o rinaldo d'aquino, 438: s'eo
., ii-xxvm-24: che dunque voi, o monachi, l'auttorità de'preti voi
, ii-iv-13: fare quelle è mispregiare o non sapere il mandamento del nostro sin-
sanamente mispresa podestà, ridottante la podestà o possanza maggiore. = dal fr
. commettere una colpa, una mancanza o un peccato; agire disonestamente, peccare.
tutti, quando in iustizia misprende o in altre cose. bencivenni, 4-10:
: s'io misprendo appresso al battesimo o due volte o tre o più in verso
misprendo appresso al battesimo o due volte o tre o più in verso al mio creatore
al battesimo o due volte o tre o più in verso al mio creatore, avrò
che in inglese si premette al nome o al cognome per indicare una donna non
di solito a persone di nazionalità anglosassone o abitanti in paesi anglosassoni).
ritirarvi insieme a 'miss ', o di far ritirare 'miss ', se
nome proprio. si usa malamente per governante o pre- cettrice. montale, 3-230:
, già registrati in precedenza su colonne o nastri separati (e si usa anche
con intenzione di buscarsi... o qualche coltello o missanghe di vetro.
buscarsi... o qualche coltello o missanghe di vetro. = etimo
. doni, iv-326: i mischiati poi o missarmoni, sono i cembali comuni,
. dal pref. m « s [o] - (gr. frodai tema
giochi venivano gettati al popolo dai magistrati o dall'imperatore (e consistevano in focacce,
con l'indicazione di regali in denaro o in natura, ecc.).
. d'annunzio, i-1089: somigli, o discòbolo, a fratelto / il portalancia
furono il miele / della tua bocca, o madre, / si frangon nell'ululo
aerospaziale autopropulso (per tutta la traiettoria o per parte di essa), privo di
guida che permette il controllo di tutta o di parte della sua traiettoria, recante
o polistadio, a seconda che abbia uno oppure
seconda che abbia uno oppure più stadi o cariche propellenti; negli impieghi non bellici
viene chiamato missile atmosferico per ricerche geofisiche o astrofisiche (o missile sonda, razzo
atmosferico per ricerche geofisiche o astrofisiche (o missile sonda, razzo sonda),
scientifici, e missile per applicazioni spaziali o astronautiche (o vettore spaziale),
missile per applicazioni spaziali o astronautiche (o vettore spaziale), se ha la
arrivo (come missile super fide-super fide o terra-terra, missile superficie-aria o terra-aria,
fide-super fide o terra-terra, missile superficie-aria o terra-aria, missile ariaaria, missile sottomarino-superficie
terra-aria, missile ariaaria, missile sottomarino-superficie o acqua-terra, missile subacqueo, missile superficie-sottomarino
, se segue una traiettoria suborbitale, o missile orbitante, se percorre un'orbita
essere sganciate su comando da terra) o della guida (come missile guidato,
provvisto di un sistema di guida, o missile non guidato, se sprovvisto di
siano proiettili missili, bombe all'uranio o magari all'idrogeno, che per radiocomando
si nutrono di pesci morti, feriti o presi nelle reti, di cui raschiano le
-a). ecclesiastico (sacerdote o religioso cattolico, pastore protestante) che
credenti la fede cristiana; laico o suora che coadiuva l'ecclesiastico in questa
evangelio, i missionari nostri vadano, o alla cieca per ignoranza o per temerità,
vadano, o alla cieca per ignoranza o per temerità, ciascuno a piacer suo
segno d'onore subtropicale. -sacerdote o religioso che si dedica alle missioni interne
operai. -come nome di congregazione o gruppo di sacerdoti o religiosi che svolgono
nome di congregazione o gruppo di sacerdoti o religiosi che svolgono attività di missione.
celebri oratori. -per'estens. sacerdote o seguace di una religione non cristiana,
con entusiasmo e dedizione a una causa o a un'attività, attribuendo a essa
le trasformazioni sociali che i governi fanno o dovrebbero fare nelle regioni dove la vita
. -fervente assertore, convinto sostenitore o partigiano di un'idea, di un
noi, siamo dunque degli anarchici, o così ci chiamano. ormai è un nome
lo zelo che lo anima; fatto o svolto da sacerdoti o religiosi che si
anima; fatto o svolto da sacerdoti o religiosi che si dedicano alle missioni o
o religiosi che si dedicano alle missioni o con metodi e pratiche proprie delle missioni
quella innocua rivistuola non so se parrocchiale o missionaria. vittorini 5-250: così un
un messo, di un corriere, o di un ambasciatore) o di un gruppo
corriere, o di un ambasciatore) o di un gruppo di persone in un
un determinato luogo per recare un messaggio o svolgere un determinato compito. sarpi
incombenza che si affida a una persona o di cui una persona si fa spontaneamente
un reparto militare, a un gruppo o a un singolo aereo o nave, a
un gruppo o a un singolo aereo o nave, a una persona isolata (
, per lo più ispettivo, informativo o di rappresentanza, affidato a un funzionario
. cavanna che mi procurino altri due o tre di quelli scontrini. quelli che
che venivano a parigi in missione, o, come dicevano essi, « per tastare
una persona della ss. trinità (o di una creatura celeste) sulla terra
5. eccles. invio di sacerdoti (o di missionari in genere), per
in genere), per lo più cattolici o anche protestanti, in territori extraeuropei (
anche protestanti, in territori extraeuropei (o, in passato, non ancora acquisiti
lo scopo di propagandare la fede cattolica o, più in generale, cristiana,
ciclo di prediche, di esercizi spirituali o di altre pratiche di culto, che
per alcuni giorni nell'ambito di una o di piùparrocchie viciniori. g. p
. -per estens. l'organizzazione o l'insediamento missionario in un determinato luogo
l'insediamento missionario in un determinato luogo o regione; il complesso dei missionari e
. compito, vocazione, incombenza, senso o scopo della vita che una persona,
di persone, un popolo si propongono o di cui si fanno carico, ricevono
di cui si fanno carico, ricevono o rivendicano da disposizione e volontà divina,
di combattere direttamente l'interesse del denaro o l'affitto dei campi e delle case,
. tutta se stessa in quella missione o milizia. -con valore antifrastico.
ai fedeli al termine di un rito o di una cerimonia religiosa. baldelli,
si dicesse a'popoli la missione, cioè o si dà, o pure è,
la missione, cioè o si dà, o pure è, accioché allora finalmente fosse
sf. medie. disus. missione di o del sangue: salasso.
pagni, 43: senza alcuna antecedente o purga o missione di sangue. a.
43: senza alcuna antecedente o purga o missione di sangue. a. f.
. (plur. -gi). studioso o esperto di missionologia. missipterìgio
e che si manda per la posta o altramente. nievo, 165.: il
e sporangi rossi, violacei, verdastri o gialli; comprende circa 50 generi e
di saprofiti, di parassiti di alghe o anche di piante superiori).
bot. divisione di organismi vegetali parassiti o saprofiti, privi di clorofilla o di
parassiti o saprofiti, privi di clorofilla o di membrana cellulosica (sostituita talvolta da
talvolta da cheratina), con corpo gelatinoso o mucillaginoso; si spostano per mezzo
sm. piatto da mensa d'argento (o, anche, di terracotta o
o, anche, di terracotta o di vetro), che, durante
veniva offerto in circostanze solenni dall'imperatore o da qualche dignitario o notabile e
dall'imperatore o da qualche dignitario o notabile e recava effigiati in rilievo le
in rilievo le figure dei donatori, o scene varie (cacce, banchetti)
che delle società secrete, foggiate più o meno sulle antiche mistagogie o iniziazioni,
foggiate più o meno sulle antiche mistagogie o iniziazioni, anche nella politica, gioberti,
si riferisce, che concerne la mistagogia o il mistagogo; iniziatico. - anche sostant
che appartiene alla allegoria, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o
alla allegoria, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o
, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o
o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misteriosofica o
o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misteriosofica o pro-
o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misteriosofica o pro- fetistica,
o cifrata o allusiva o mistagogica o misteriosofica o pro- fetistica, del poema
o cifrata o allusiva o mistagogica o misteriosofica o pro- fetistica, del poema polisenso.
mistagogo della vita 'il buòn demone o genio, che sino dalla nascita è
= voce dotta, lat. mystes o mysta, dal gr. utiotr)?
suole appellare, per lo più enfaticamente o scherzosamente, l'allenatore o il direttore
più enfaticamente o scherzosamente, l'allenatore o il direttore tecnico di una formazione sportiva
= voce ingl., premessa al nome o al cognome, e corrisponde all'ital
, agg. ant. che si riferisce o è proprio dei misteri.
, sia che il viatore le narri o le menzioni naturali, sia che le
. misteriosaménte, avv. in modo o per cause misteriose, incomprensibili, inspiegabili
consueti della ragione e della mente umana o, anche, di diffìcile comprensione per mancanza
in mezzo. 2. carattere o aspetto di un luogo che suscita un
che suscita un fascino suggestivo, arcano o, anch§, sensazioni di timore,
, sensazioni di timore, di perplessità o di curiosità. oriani, x-5-283:
loggia. 3. carattere o atteggiamento di -una persona (o,
carattere o atteggiamento di -una persona (o, anche, del temperamento, dell'anima
.) di cui si conosce poco o nulla, impenetrabile, sfuggente, che
. che non si riesce o non si può spiegare, capire o
riesce o non si può spiegare, capire o immaginare; che non può avere o
o immaginare; che non può avere o non pare avere una spiegazione ragionevole,
può avere un valore attenuato, enfatico o, anche, iron.); inspiegabile
con partic. riferimento ai misteri religiosi o a quelli della magia).
nell'origine, nella composizione, nella natura o, anche, negli effetti a cui
propria disposizione certe bacchettine venute da tokio o da kyoto per un pranzetto tutto di cibi
2. che è molto difficile da capire o da interpretare; che presenta molti punti
astruso, di ardua intelligenza, indecifrabile o comprensibile solo a chi ne conosce i
le opere magnifiche e misteriose di pietra o di metallo, dico ne gli obelisci
diretta, usurpando lo sguardo degli angeli o dei dèmoni. calvino, 6-114:
, mitici, improntati ad arcane suggestioni o, anche, di carattere allegorico ed
possa ogni auttore invenzionare da sé novella o favola (purché misteriosa sia) da
dunque sperar? -che presenta tradizioni o dottrine misteriche (una cultura).
lascia trapelare, nel modo di comportarsi o di esprimersi, pensieri, sentimenti,
nei rapporti umani; che è poco o male conosciuto; che conduce una vita
: uomo misterioso, frate un tempo o in via di frate, liberalissimo,
pensiero. bella soluzione quella dei misteriosi o degli scettici, che afferma il problema
sulla soglia. -rivolto, abitualmente o occasionalmente, a nascondere e dissimulare pensieri
ha il potere di suscitare una suggestione o un fascino arcano o un turbamento inspiegabile
suscitare una suggestione o un fascino arcano o un turbamento inspiegabile o anche attonita meraviglia
un fascino arcano o un turbamento inspiegabile o anche attonita meraviglia e curiosità, non
smosse dai vetturini, l'abbaiar dei cani o il cantar de'galli vennero in breve
aristocrazie fu la misteriosa custodia delle leggi o consuetudini e della religione, ciocché formava
religione, ciocché formava il privilegio esclusivo o la privativa di quella sola sapienza che gode
, oppure di chi ha grandi segreti o notizie che non vuole rivelare).
so che sono mali d'utero, o di gravidanza, o di titolati che non
mali d'utero, o di gravidanza, o di titolati che non vogliono venire a
che appartiene alla allegoria, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata
alla allegoria, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva
allegoria, vuoi dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica
dottrinale o anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misterio-
anagogica o emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misterio- sofica o
emblematica o simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misterio- sofica o profetistica,
simbolica o cifrata o allusiva o mistagogica o misterio- sofica o profetistica, del poema
o allusiva o mistagogica o misterio- sofica o profetistica, del poema polisenso. idem,
tr. ant. esprimere un ragionamento o un concetto in modo involuto, oscuro,
talmente velata che non trapeli nel limbo o nei campi circostanti. b. croce
natura che è quello che è, o una scienza che vi dica: -attenti e
. - con valore antifrastico o scherz. firenzuola, 96: così
segreto e oscuro della provvidenza divina (o, per estens., di una
divin mistero. ariosto, 34-55: o baron, che per voler divino / sei
ciò ch'egli [dio] ci dà o permette a noi, o pena o
ci dà o permette a noi, o pena o infermità, per qualunque modo
o permette a noi, o pena o infermità, per qualunque modo ella siano
in forma di preghiera, di canto o di salmo. bibbia volgar.,
, per il rito, come simboli o rappresentazioni esteriori di una realtà superiore,
. -anche: la cerimonia della celebrazione o deltamministra- zione di un sacramento. -divini
[al cavaliere] dal monarca o da un guerriero di antica fama con tutto
assumevano spesso un effettivo particolarismo di classe o di comunità etnica). — anche
, 313: io ti priego [o cerere], per cotesta tua frugifera
ispesa grande, così parte di questi o da quelli separati erano quelli che dimandati
parte occulta, ove erano 0 cantati o mormorati qualche brievi poemi. redi, 16i-
/ occhi-azzurra, inventrice de'misteri, / o molto supplicabile reina. f. buonarroti
. venivano custodite da certe consorterie aristocratiche o sacerdotali, quali furono le orgie pitagoriche
azione, episodio, circostanza, sentimento o stato psicologico che non si riesce o
o stato psicologico che non si riesce o non si può spiegare, capire o
riesce o non si può spiegare, capire o immaginare o che non può avere o
si può spiegare, capire o immaginare o che non può avere o non pare
o immaginare o che non può avere o non pare avere una spiegazione ragionata e
, la natura, gli effetti, o perché gli viene attribuita una motivazione,
avere un valore attenuato, enfatico, o anche, iron.). -anche
esistenziale che appare estremamente complessa e difficile o a cui ci si accosta da uno
per aventura come le prelature del tuberà o come quella bella gentildonna, con chi
è un mistero / che ricerchi arte o consigli. fantoni, ii-109: l'invidiose
ha il potere di suscitare una suggestione o un fascino arcano, stupore, meraviglia,
-luogo, per lo più celato o segreto, che ha il potere di
una suggestione, un fascino arcano, o stupore, meraviglia, sensazioni di timore
-fenomeno, evento prodigioso, magico, o, anche, miracoloso. beccari
in vita-il mondo serba. -carattere o caratteristica di un luogo o di un
-carattere o caratteristica di un luogo o di un fenomeno naturale che suscita un
naturale che suscita un fascino arcano, o, anche, sensazioni di timore, di
, sensazioni di timore, di perplessità o di curiosità e di interesse. niccolini
di interesse. niccolini, 1-65: o bella elvezia, amo di tue profonde /
sciocchi misteri. 5. carattere o caratteristica, aspetto, elemento, senza
di un concetto, di un'affermazione o, anche, di un simbolo,
ecc., molto difficile da capire o da interpretare o addirittura incomprensibile a chi
molto difficile da capire o da interpretare o addirittura incomprensibile a chi non ne conosce
a chi non ne conosce i termini o non ne possiede gli strumenti culturali adeguati
permanenti 'e 'che scorrono 'o che passano era la vera origine della
per lo più per il significato simbolico o allegorico). castelvetro, 3-67:
è misterio. -pratica di alchimia o di magia. ariosto, 29-20:
per novo alto mistero. -valore o significato simbolico o allegorico di un'opera
mistero. -valore o significato simbolico o allegorico di un'opera, di un
-suggestività arcana e profonda dell'arte o di un'opera. b.
diretta, usurpando lo sguardo degli angeli o dei demoni. 6. atteggiamento
dei demoni. 6. atteggiamento o comportamento proprio di chi è impenetrabile,
guardingo, circospetto, discreto, prudente o, anche, sospettoso, reticente e
proprie opinioni, i propri pensieri (o, anche, di chi conduce una vita
mazzini, 52-49: se gl'italiani o altri chiedono dov'io mi sia:
impenetrabile, di cui si conosce poco o nulla, reticente nei rapporti umani e
che si tiene segreto nella propria mente o nel proprio animo o che è conosciuto da
nella propria mente o nel proprio animo o che è conosciuto da un preciso numero
, nel ceder che fece, avesse o non avesse parte un po'di debolezza
cianca. misterissimo con chiunquealtro. -segretezza o riservatezza su ciò che non deve essere
di un'azione, di un comportamento o significato reale di un'affermazione, di
essere che una delle tante sacre rappresentazioni o misteri per 10 più in ottave e
e in terzine con interposta qualche canzonetta o lauda o orazione, delle quali erano state
terzine con interposta qualche canzonetta o lauda o orazione, delle quali erano state nel
. locuz. -a mistero: in modo o per cause misteriose, inspiegabili, incomprensibili
portanti (ma celati ai più o, comunque, velati sotto allegorie
, comunque, velati sotto allegorie o allusioni). landò, i-56
grandezza, non per la sua bellezza o fecondità, essendo un arbuscello sparuto e vile
, assumere un atteggiamento riservato, impenetrabile o, anche, sfuggente, reticente.
me: siamo vecchi amici, sì o no?. — fare mistero
no?. — fare mistero o un mistero di qualcosa: custodirla gelosamente
g. betti, lxxxviii-1-268: o animai sacro, santo e degno /
come totalità del reale, ecc.) o verso l'aspirazione all'esperienza diretta e
al misticismo di un determinato periodo storico o, anche, di un particolare contesto geografico
di adesione totale, incondizionata, illimitata o, anche, idealizzazione o esaltazione,
, illimitata o, anche, idealizzazione o esaltazione, talvolta eccessiva o non disgiunta
, idealizzazione o esaltazione, talvolta eccessiva o non disgiunta da espressioni di fanatismo,
caso può avere un valore spreg. o iron.) di un'ideologia o,
. o iron.) di un'ideologia o, anche, di un'idea,
mercé del demagogismo e della mistica del popolo o delle masse, al regno della sciabola
degli allevamenti umani. -mistica fascista o del fascismo: atteggiamento di adesione totale
in modo conforme a un'esperienza mistica o, anche, a un mistero teologico o
o, anche, a un mistero teologico o a un sacramento; conforme a un'
un sacramento; conforme a un'interpretazione o a un significato dipendenti dalla dottrina o
o a un significato dipendenti dalla dottrina o dalla pratica mistica; con trasporto mistico
notte la privazione de la sua luce o de la cognizione, ha data più
4. figur. in modo misterioso o che richiama alla sfera del sacro.
desiderio antico / di tentar poetando, o libertade, / le tre altezze congiunte
un rapporto di intima comunicazione intellettuale o spirituale. cardarelli, 784: quando
trattare, per lo più o essenzialmente, problemi teologici, religiosi.
che si pone in relazione di causa o di effetto con l'adesione totale e incondizionata
a una concezione, a un comportamento o con la loro fanatica idealizzazione. e
frequent. misticherìa, sf. tendenza o espressione di forme superficiali e deteriori di
. non cede alla tentazione di filosofemi o di misticherie. = da mistico1
divinità). - anche: dottrina o concezione filosofica o religiosa che pone come
- anche: dottrina o concezione filosofica o religiosa che pone come essenza della realtà
5-346: il misticismo cattolico, antico o moderno, in oriente o in occidente
, antico o moderno, in oriente o in occidente, monachile o locale, temperato
in oriente o in occidente, monachile o locale, temperato o anche uscito
, monachile o locale, temperato o anche uscito dai termini della moderazione, ha
soltanto per mezzo dell'amore (sentimento o volontà, che si dica).
nell'india. 2. carattere o aspetto di un'opera d'arte che
di un'opera d'arte che tratta o riproduce temi religiosi con trasporto e con
religiosi con trasporto e con suggestione mistica o è totalmente rivolta a un'interpretazione mistica
. atteggiamento di adesione totale, incondizionata o idealizzazione ed esaltazione (talvolta eccessiva o
o idealizzazione ed esaltazione (talvolta eccessiva o non disgiunta da espressioni di fanatismo,
. misticità, sf. carattere o caratteristica di ciò che è mistico,
, che si fonda su un'esperienza o su un'interpretazione mistica o, anche
un'esperienza o su un'interpretazione mistica o, anche, religiosa, sacra.
mamiani, 4-326: quando i pensieri umani o la natura degli accadimenti o la forza
pensieri umani o la natura degli accadimenti o la forza congiunta di entrambi hanno compresso
si chiama misticità, estro, entusiasmo religioso o. con altri nomi. boine,
. atteggiamento di adesione totale, incondizionata o, anche, idealizzazione o esaltazione,
, incondizionata o, anche, idealizzazione o esaltazione, talvolta eccessiva, di un
, con qualche scivolata nella magia o in un nazionalismo ancora romantico. =
gesù cristo; che ha per oggetto o che è rivolto ai valori spirituali e
sacro. -anche: che avviene o è provocato da un intervento divino.
da tutte le creature prendeva motivi simbolici o mistici di filosofar santamente e non dava
è lo sfogo d'una lussuria vagabonda o di una fornicazione furtiva, quando è
confusio; le altre due tenevano più o meno del sacerdotale e del mistico,
, divino. graf, 5-579: o sciami di stelle, o cori di mondi
, 5-579: o sciami di stelle, o cori di mondi, / retti in
archi slanciati. govoni, 48: o mistico recinto consacrato, / orto soave
alla fantasia che gli abitatori di quella boscaglia o di que'dirupi fossero fiere.
con diversi tomi. -nozze mistiche o sposalizio mistico: unione dei fedeli con
lor. -vino mistico: vino consacrato o destinato a essere consacrato durante la messa
al cielo. -vivanda mistica o cibo mistico: il paneeucaristico, l'ostia
verso la contemplazione intellettuale di dio, o, anche, a una concezione filosofica
teoretica, e non ha carattere logico o intellettivo, perché forma teoretica diversa da
* mistica 'da s. dionisio o da chiunque si fosse l'autore del
, che riguarda un culto misterico (o anche una dottrina iniziatica), i
.. legganlo coloro che 'l vogliono o possono e ricordinsi quelli che 'l lessono
idem, 16-i-154: le frotte, o frottole, sogliono per lo più parlare
ma qualche simbolico oggetto, ridevole spesso o profano. carducci, iii-21-210: cotali
, significato, valore allegorico, simbolico o metaforico o, anche, velato,
, valore allegorico, simbolico o metaforico o, anche, velato, recondito,
, recondito, allusivo, talvolta riconducibile o riferito alle sacre scritture o ai dogmi religiosi
talvolta riconducibile o riferito alle sacre scritture o ai dogmi religiosi (anche di culti
religiosi, della vita di gesù cristo o, anche, di pratiche magiche. -anche
sieno diversi dal.. senso litterale o vero istoriale. rinaldeschi, 1-21:
cavare dallo aver dipinto cristo sbarbato? o dal vedere un diavolo che tira in
non ottuso intelletto qualche recondito senso d'una o di più persone ». delle colombe
: che aderisce a una concezione filosofica o religiosa (anche non cristiana ma storicamente
iii-39: possono essere tali donne mistiche o sensuali: ma insensibili sempre! ma menzognere
è sempre, nelle sue conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista
nelle sue conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista, e via
conclusioni finali, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista, e via dicendo;
, o agnostico o mistico o materialista o spiritualista, e via dicendo; ossia
la dottrina e le esperienze del misticismo o anche teologici e religiosi in genere.
fatai, deh se cortese / fosti, o giove, a'miei voti e paga
fervido prego. -che ha aspetto o espressione raccolta o ieratica; che esprime
-che ha aspetto o espressione raccolta o ieratica; che esprime devozione ispirata.
6. che è o è stato teatro di eventi o di avvenimenti
che è o è stato teatro di eventi o di avvenimenti miracolosi e predispone al misticismo
, che si riferisce a un luogo o a un fenomeno naturale che ha il
il potere di suscitare un fascino arcano o suggestioni di pace, di tranquillità.
di adesione totale, incondizionata, illimitata o, anche, l'idealizzazione e l'
caso può avere un valore spreg. o iron.) di un'ideologia, di
. sentimento, una disposizione della mente o dello spirito, un'impressione, uno stato
) l'impressione di essere in contatto (o in comunicazione) con dio (con
a una dottrina, in modo incondizionato o, anche, con eccessiva esaltazione, con
, con allusione al culto di bacco, o con mistica. mìstico3, sm
misticòide, agg. letter. che manifesta o rivela aspirazioni, caratteristiche o, anche
che manifesta o rivela aspirazioni, caratteristiche o, anche, velleità tendenti a un
misticismo per lo più vago, confuso o fanatico; da esaltato, da bigotto.
concezione mistica per lo più vaga, confusa o esaltata, fanatica, bigotta (
, agg. che induce in errore o in inganno; che provoca confusione,
inganno qualcuno approfittando della sua buona fede o della sua ingenuità; gabbare, burlare;
'ingannare, aggirare, ingarbugliare 'o 'ingarabullare, abbindolare ', ognun
vedere riscontrando il vocabolario della lingua, o meglio quello de'sinonimi. ma con
. 2. interpretare, giudicare o, anche giustificare in modo parziale,
. in modo da indurre a convinzioni o a giudizi erronei; interpretare un concetto
un concetto in modo ingannevole, illusorio o, anche, tendenzioso. - anche assol
servito ». 3. giudicato o interpretato in modo distorto, parziale,
avvenimento); percepito in modo ingannevole o falso rispetto alla realtà (un fenomeno,
, per lo più volontariamente, interpreta o giudica in modo parziale, tendenzioso,
sua buona fede, della sua ingenuità o della sua ignoranza. ghislanzoni
significare quello che alcuno ha operato, o pure opera, senza o pur con più
operato, o pure opera, senza o pur con più o meno malizia,
pure opera, senza o pur con più o meno malizia, in danno altrui.
giudizi erronei, a valutazioni false, parziali o tendenziose, a confusioni, a distorsioni
la verità ma un'ordinazione della materia vera o no per esercitarvi un dominio sopra.
che porta a giudizi erronei, parziali o tendenziosi. e. cecchi,
. il mistificare; alterazione o deformazione della verità, operata per lo più
allo scopo di ingannare, di gabbare o, anche, di burlare qualcuno,
crede a un'abissinia che non esiste o che esiste soltanto nelle mistificazioni di chi
. 2. interpretazione, concezione o affermazione ingannevole, parziale, tendenziosa,
sociologia, culto di glossolalia, molta mistificazione o demistificazione. = dal fr.
mistifórme, agg. che ha forma o aspettocomposito; polimorfo. = voce dotta
maggior numero di carte dello stesso seme o, nel caso di parità, del
t k, e dalla scala hy r o si leverà la s p o, li
hy r o si leverà la s p o, li rimanenti mistilinei 3 vlt,
diverse (un popolo); scritto o tradotto in lingue diverse (un'opera)
tose. che risulta dalla fusione o dall'accostamento di colori o di tinte diverse
fusione o dall'accostamento di colori o di tinte diverse; screziato. -in
); confezionato con fibre di colore o di materiale diverso (un panno,
: i monti, che al n. o. sovrastano a chianciano, sono abbondanti
sono abbondanti in marmo bianco e nero o mistio di bianco e nero. 2
, 12-1-79: marmo misto poi, o assolutamente mistio, chiamerò quello che apparisce
di una sola sostanza similare, macchiata o pezzata di vari colori, a foggia
vari colori, a foggia di pennellate o macchie sfumate, come si vede nell'
, accorde- lati e perpignani bianchi, o altra sorte di panni bianchi, né
vari elementi liquidi, fluidi, gassosi o, anche, solidi in un insieme
alla varia mistione de sali, o nitrosi o ammoniaci e simili, che con
mistione de sali, o nitrosi o ammoniaci e simili, che con altre esalazioni
pigmeo! 2. lega di due o più metalli. galileo, 8-i-215:
di diverse materie e della mistione o lega de'metalli. -combinazione o
o lega de'metalli. -combinazione o commistione degli elementi che anticamente si ritenevano
si formi. 3. presenza o aggiunta di una o più sostanze,
3. presenza o aggiunta di una o più sostanze, per lo più eterogenee
[vino], anche essendo della coroncina o delle bertucce, potrebb'avere in sé
de'quali comincio la mistione. -insieme o accostamento di odori, di profumi.
armonia di molti cantori e di vari istrumenti o gli odori ne la mistione de'fiori
gli odori ne la mistione de'fiori o d'altre cose odorate. magalotti,
tuono? 5. incrocio di razze o di stirpi diverse; fusione di popolazioni
le lingue diffondonsi per comunicazione d'idee o di commerci, per mistioni di schiatte
mistione. -coesistenza, convivenza o frequentazione di persone di estrazione, nazionalità
partecipazione di classi, corporazioni, ceti o ordini diversi di cittadini alla conduzione del
padova volgar., i-xvii-n: la città o. rreame punto no. sono uno
solo in numero, come di conposizione o. ddi mistione. giannotti, 2-1-162
. buonarroti il giovane, i-232: o ottimati, o monarchia, / o pur
giovane, i-232: o ottimati, o monarchia, / o pur popolaresca mistione
: o ottimati, o monarchia, / o pur popolaresca mistione, / dove la
8. commistione di generi letterari o di stili diversi. gioberti,
, di qualità, di caratteri differenti o, anche, contrastanti, che si
anche, contrastanti, che si dispongono o s'immaginano disposti in modo da formare
in modo da formare un complesso più o meno unitario e armonico. cavalca
: hanno gli altri peccati alcuna copritura o scusa per l'umana fragilità; ma questo
mischiato in modo da formare una massa o un insieme più o meno omogeneo;
formare una massa o un insieme più o meno omogeneo; aggiunto, incorporato uniformemente;
. -anche: impuro per l'aggiunta o per la presenza di ele
tempo usato troppo ricco e saporito alimento o troppo spiritosa bevanda, foscolo, xv-276
lo più alla rinfusa, di oggetti o di sostanze eterogenee; messo insieme senza
d'eligi e valafrido. -composto o formato da sostanze o materiali diversi uniti
. -composto o formato da sostanze o materiali diversi uniti naturalmente o, anche
da sostanze o materiali diversi uniti naturalmente o, anche, fusi, mescolati o
o, anche, fusi, mescolati o fatti reagire fra loro (anche con
. -fuso in lega con uno o più metalli, per lo più meno
. -che deriva dal perfetto accordo o dall'alternanza di toni diversi (un
nostri scopre, / traesti tu [o dio] d'abissi oscuri e misti.
aere misto e caliginoso, sì che nube o nebbia non può loro impedir l'aspetto
, intrufolato, introdotto scopertamente, occasionalmente o, anche, subdolamente, in un
anche, subdolamente, in un gruppo più o meno folto di persone, in una
esservi misto qualche italiano. -imbevuto o profondamente partecipe di idee, opinioni,
. -con riferimento a mostri leggendari o mitologici che sarebbero nati dall'unione di
mista ': nella quale entrano a deliberare o a operare uomini di vari governi,
a operare uomini di vari governi, o ceti sociali o uffizi o parti
uomini di vari governi, o ceti sociali o uffizi o parti politiche. '
, o ceti sociali o uffizi o parti politiche. 'popolazione mista ':
mista ': protestante e cattolica, o di più schiatte o patrie. 'scuole
e cattolica, o di più schiatte o patrie. 'scuole miste ':
'scuole miste ': dove insegnano o apprendono persone di diverse schiatte o confessioni
insegnano o apprendono persone di diverse schiatte o confessioni religiose o ordini sociali; dove insegnansi
persone di diverse schiatte o confessioni religiose o ordini sociali; dove insegnansi cose da
sensitivo-intellettivo. 10. costituito o derivato dal contemperamento di proprietà e caratteristiche
11. che esercita la propria influenza o si esplica o si verifica congiuntamente con
esercita la propria influenza o si esplica o si verifica congiuntamente con altri fattori (
ecc.); congiunto stretta- mente o esattamente connesso con altri sentimenti, intuizioni
12. che risulta da una commistione o da una sovrapposizione di generi, di
elementi espressivi diversi (un'opera letteraria o artistica, uno stile).
(un componimento poetico); alternato o intercalato a versi di valore metrico differente
, de'quali, 0 per diritto o pur al rovescio che si leggano, hanno
chiamiamo sciolto, composto di misure miste o di sette o undici sillabe. calepio
, composto di misure miste o di sette o undici sillabe. calepio, 1-44:
il suono maestoso de'nostri endecasillabi, o soli o misti che sieno, e quanto
maestoso de'nostri endecasillabi, o soli o misti che sieno, e quanto sia stucchevole