di un arto, il quale si allunga o, piùraramente, si accorcia, compromettendo il
/ e a piedi innanzi andai, / o miserabil sì, ma vera storia!
fatto con pelli di agnello, capra o altro animale, indossato dagli antichi anacoreti
e gli cuopre le spalle la melote o pelle pecorina: lo sguardo tiene rivolto al
probabilmente con la brionia, la vitalba o la dulcamara. landino [plinio
dotta, lat. melóthron 'brionia 'o * vitalba '(plinio),
tessuto fabbricato con filati di lana pura o mischiata, resa molto morbida e termocoibente
troppa fatica nelle frondi, riarse dal melume o dalle caldane della state o rosicchiate dalle
dal melume o dalle caldane della state o rosicchiate dalle ruche, quasi per sottilissimi
ióm. melurgìa, sf. complesso o raccolta di canti liturgici. =
dimensioni e, per lo più, acerba o scadente. cavalca, 20-415
pe'chiassi, / avendo dietro le meluzze o i sassi. -prendere, pigliare
-tirare, trarre le meluzze (o le meluzze e i torsi) dietro
maligna soddisfazione. allegri, 38: o bravo, o dotto, o savio,
allegri, 38: o bravo, o dotto, o savio, o gentiluomo,
38: o bravo, o dotto, o savio, o gentiluomo, / vada
bravo, o dotto, o savio, o gentiluomo, / vada pur a riporsi
. milza. mél? o, v. mèzzo1. membiare
che è proprio, che concerne uno o più membri; che avviene nelle membra
, che insieme s'intessono in più o minor numero. f. f. frugoni
e gli escrementi. -membrana basale o ialina: quella situata tra lo strato
tessuto connettivo sottostante. -membrana caduca o fetale: mucosa uterina che viene eliminata
: v. coroideo. -membrana timpanica o del timpano (anchesemplicemente membrana): lamina
nella membrana pituitaria che veste le narici o nelle parti continue.
la calvaria immediatamente si trovano due membrane o pelliccila over telletta, che fanno un velo
... è chiamata membrana crassa o dura matre, la seconda...
... è detta membrana tenue o pia matre. g. del papa,
: malattia che insorge in neonati prematuri o asfìttici durante i primi giorni di vita
panno bianco, ma della sottilissima tela o sia membrana trasparente. olivi, 32
la crosta si sconnetteva in tre o più pezzi, e l'animale, già
691: quel primo animai roditore, o che altro fosse, a cui per
vischiosa che stride. -membrana nittitante o diversiva: strato sottile e trasparente che
che riveste i semi, i frutti o altre parti della pianta; parete cellulare
l'hanno a guisa di membrana o pannicolo. soderini, iii-83: quelli [
quali è il frutto umido et ignudo o coperto di sottile membrana, si conducono
sottilissima membrana col mezzo de'pestoni. o. targioni tozzetti, i-28: il
uovo, è vestito di diverse pelli o coperte,... queste membrane si
membrane si manifestano nei semi ancor verdi o non perfettamente maturi o in quelli che
semi ancor verdi o non perfettamente maturi o in quelli che si fanno rinvenire in
facile, spogliato che sia dal velo o arillo, il separare da esso una
il separare da esso una membrana coriacea o spugnosa, alla quale, per la parte
aderente uno strato di sostanza similmente spugnosa o cellulare, di color verde o nericcio,
spugnosa o cellulare, di color verde o nericcio, la quale è ricoperta da
la quale è ricoperta da altra sottile membrana o epidermide, e fa un corpo con
6. tecn. lamina di metallo o di altro materiale, dotata di elasticità
costruzioni, ogni lastra sottile, curva o piana, per la quale si può considerare
; nelle costruzioni a guscio, navali o aeronautiche, ecc.). 7
conciata e sottile, usata per scrittura o per decorazione; cartapecora, pergamena (
di amanuense, né tarlo di membrane o di tempo, bensì le architettarono le liti
. 1. -per estens. documento o testo scritto su pergamena (di conseguenza
arcano / per memorie trovar, membrane o carte. manni, 2-xxii: lo
, e si andassero distaccando certe membrane o pelliccile a guisa di effluvi, e
ossea del cranio, nelle parti adiacenti o vasculose o muscolari o membranacee. targioni
cranio, nelle parti adiacenti o vasculose o muscolari o membranacee. targioni tozzetti,
nelle parti adiacenti o vasculose o muscolari o membranacee. targioni tozzetti, 12-7-176:
tozzetti, i-95: in quanto alla sostanza o polpa della foglia si osserva che le
più comuni sono: * membranacee 'o * membranose ', che non hanno polpa
s. v.]: 'foglia membranacea'o 'membranosa 'dicesi quella ch'è sottile
altra pagina è quasi mancante di polpa o sugosità; 'fusto membranaceo ',
fusto membranaceo ', quello il quale o è appianato, come sopra della foglia
della foglia, ovvero longitudinalmente fornito di ale o membrane; 'pericarpio membranaceo 'quello
manoscritto, individuando se egli fosse cartaceo o membranaceo, di un tal secolo o di
o membranaceo, di un tal secolo o di un tal altro. carducci,
allora pensato che quei grossi libri membranacei o bambagini dovessero in avvenire fornir monumenti e
membranale, agg. costr. relativo o pertinente o dipendente dalla struttura a membrana
agg. costr. relativo o pertinente o dipendente dalla struttura a membrana. membranato
triangolari, risultanti dalla fusione di due o più serie di ciglia vibratili, che costituiscono
rima della quaresima: se sia membràneo o cartaceo. s. maffei, 4-59:
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. membranìpora, sf
. che è costituito da una o più membrane; che ha la forma,
specialmente dai ghiacci, con coperte scagliose o membranose o carnose, il giovane rampollo
dai ghiacci, con coperte scagliose o membranose o carnose, il giovane rampollo che si
-anche: ciò che è oggetto di ricordo o di commemorazione. federico ii o anonimo
ricordo o di commemorazione. federico ii o anonimo, 451: per la fera membranza
vidi allora. alamanni, 7-i-49: o membranze dogliose, o lungo affanno, /
, 7-i-49: o membranze dogliose, o lungo affanno, / datemi or pace
fuggisti in compagnia dell'ore, / o dea! tu pur mi lasci alle pensose
tornea- mento. -avere membranza o in membranza: ricordare, rammentare.
, essere consapevole. a rrigo testa o giacomo da lentini, 410: fami tener
memoria, farsi ritornare in mente fatti o persone; ricordare. ruggerone da
; ricordare. ruggerone da palermo o federico ii, 425: memorandomi suo'
colloqui d'amor. leopardi, 365: o vergin diva, se prosteso mai /
sico. ottimo, ii-212: ciro, o ciro, membriti che la fortuna è
3. indirizzare il pensiero verso qualcuno o qualcosa; pensare, considerare, riflettere
ed ambulano sul pie- trato delle cateratte o del renaio e con lo sguardo acuto
2. archit. elemento costruttivo o decorativo che fa parte di un complesso
una fornace o in una foiba o lapidato nel fondo d'una miniera.
in contrapposizione a quella definita accademica o ufficiale). amari, 2
co'negozii secolari. martire militante, o dio, per il tuo nome santo.
militantistico di chi si schiera a destra o a sinistra o al centro, riducendo
chi si schiera a destra o a sinistra o al centro, riducendo così il mondo
passato); compiere il servizio di leva o quello volontario nei ranghi di una specialità
queste condizioni, cioè che niun imperatore o magistrato de'cartaginesi avesse ragione alcuna con
niun cittadino campano fosse costretto a militare o fare alcun'opera. bisticci, 3-2
ideologia, una scienza, una dottrina o determinati princìpi culturali, ecc.,
ii-5-108: questo avvertimento ti raccomando, o figliuolo timoteo, che secondo le profezie
essere convincente; essere giuridicamente, convenzionalmente o logicamente valido, accettabile (una prova
a'petitori, circa dette cose, militino o militeranno ragionevoli presunzioni e verisimili indizi e
m. casaregi, 1-188: questa compensazione o qualunque altra eccezione che militar potrebbe contra
senza esposizione degli argomenti che militano contro o a favore della proposizione che deve votarsi
soppressione della singolare istituzione. -agire o operare a favore di qualcuno; favorire,
. f. villani, i-409: o tu molto diletto a dio, in cui
, delle milizie, dei loro ordinamenti o, anche, dell'arte militare, della
volontariamente, sia per obblighi di leva o professionalmente, e all'attività, alle
gli darà con ogni sicurezza una carica, o civile o militare, nella quale egli
con ogni sicurezza una carica, o civile o militare, nella quale egli potrà vivere
in guerra, che serve per combattere o per contraddistinguere i combattenti; che è
/ nel militare scudo. -ferma o servizio militare (anche semplice- mente militare
norme e i modi prescritti dalla legge, o che si impegna volontariamente a prestare.
delle forze armate (un complesso architettonico o urbanistico, una strada). palladio
quelle strade maggiori che volgarmente diciamo maestre o regie o romane e legalmente si
che volgarmente diciamo maestre o regie o romane e legalmente si dicon basiliche overo consu-
legalmente si dicon basiliche overo consu- lari o militari, le quali, cominciando dalla città
le quali, cominciando dalla città regia o metropoli, condinuano per tutte quelle parti del
n. 8. -medaglia militare (o al valor militare): v. metare
v. onore. -onorificenza militare (o al valor militare): v.
spiritualmente suprema, la dichiararono provincia, o satellite. -retto o formato da
provincia, o satellite. -retto o formato da governanti appartenenti alle forze armate
3. che esercita un'attività o una professione o svolge un incarico specifico
che esercita un'attività o una professione o svolge un incarico specifico nei ranghi di un
che trattano dell'arte della guerra, o, anche, che narrano imprese guerresche
soldato. -in partic.: soldata semplice o graduato di truppa. magalotti,
poi ne davano i loro maestri, o al politico o al militare o al sacerdozio
i loro maestri, o al politico o al militare o al sacerdozio, tre
maestri, o al politico o al militare o al sacerdozio, tre strade che potevano
esigenze, i princìpi, le consuetudini o, anche le leggi e la giurisdizione
senza inciampi di diversi poteri, minori o minimi. 2. con atteggiamento
per lo più severi, rigidi, autoritari o, anche fieri, baldanzosi, tipici
alla militaresca tutta la burocrazia. così, o pressa- poco, ragionano i nostri amici
. giov. cavalcanti, 192: o cavaliere pieno di infamia e di peccato
anzi a influire su di esso o addirittura a impadronirsi del potere civile per
piano psicologico e culturale, a proporre o, anche, a imporre all'intera società
un civile). -anche: atteggiamento o comportamento marziale, balzanzoso o improntato a
: atteggiamento o comportamento marziale, balzanzoso o improntato a severa disciplina. ferd
incontrano dappertutto, vestiti bene, a cavallo o motorizzati; la giordania è un paese
. assoggettamento, in periodo di guerra o di emergenza nazionale, di determinate persone
di emergenza nazionale, di determinate persone o categorie di persone o, anche,
di determinate persone o categorie di persone o, anche, di enti civili o
o, anche, di enti civili o di aziende industriali alla disciplina e alla
suo comando e tolse al papa o ristrinse, quanto potè, l'autorità sovrana
; e può avere un valore enfatico o una connotazione di prestigio). -anche
sopr'ogni altro e grazioso, / o qual cesare fu perdonatore, / oh quanto
si pretende persino che il milite conscrittp o volontario lo esterni a chi gli comanda
(per lo più in contrapposizione a mercenario o al militare di carriera).
membro di un corpo militarizzato dello stato o, anche, di un corpo militare speciale
sicurezza pubblica e altre funzioni di polizia o, anche, di vigilare sull'osservanza delle
che operò dal 1923 al 1943, o, anche, di altri corpi armati
attività, la propria vita a propugnare o a diffondere un ideale, una fede
martiri). grisogono tuo milite (o dio). garibaldi, 3-100: palermo
è scritto non so quale positivismo idealistico o psicologismo umanistico. papini, iv-330:
investito di mansioni militari nell'ordinamento feudale o membro della milizia a cavallo cittadina nell'
.. bisogna prima che per privilegi o per fede autentica di testimoni o della
per privilegi o per fede autentica di testimoni o della communità di quei luoghi donde sarà
in poi non più valletti, ma messeri o militi erano appellati. galanti, 1-i-273
cavalleria, che nomossi anche cavallata o, senza più, milizia; e la
sallo armato, ora suonò guerriero a cavallo o barone, e 'l cittadino guerriero
obblighi di leva per averli già soddisfatti o per esserne stato esonerato.
che è relativo, che si riferisce o consegue alla militocrazia. montanelli, 119
niuno cittadino romano che passasse venti anni o che per dieci ancora non aggiugnesse al
, vi-3-56: nessuno obligato a milizia o carico publico potesse farsi monaco, se
italiana, i-329: debbino decti spectabili x o decti spectabili octo tenere sempre conestabili che
partecipazione alla vita considerata nelle attività pratiche o negli aspetti morali, intellettuali e spirituali
e per lo più intesa come lotta o travaglio per il raggiungimento e la realizzazione
. tutta se stessa in quella missione o milizia. -in partic.:
diretta e alla diffusione degli ideali cristiani o degli insegna- menti della chiesa (anche
attraverso l'appartenenza a un ordine religioso o alla gerarchiaecclesiastica). g. p
dante, par., 5-117: o bene nato a cui veder li troni
addestrati per la guerra con mansioni generiche o con incarichi e compiti specifici, relativi
relativi alla funzione esercitata, alla località o al territorio di impiego e alle tecniche
si distinguono la milizia mobile, territoriale o stabile, di marina, da sbarco
). jahier, 2-8: minorato o interdetto, misero schedato politico in consegna
misero schedato politico in consegna a polizia o milizia che mi sequestravano anche il foglietto
. -ant. insieme degli ufficiali o dei funzionari di una corte, di
ed era chiamato milizia cittadina, civica o urbana). b. segni,
li professori d'alcune milizie ecclesiastiche o pie. muratori, 7-i-244: se taluno
fila, teoria. -milizia del cielo o celeste: la moltitudine degli astri (
, combattente, per lo più volontario o mercenario, di un corpo armato cittadino
mercenario, di un corpo armato cittadino o regionale (soprattutto nei secoli xviii e
. appartenente a un corpo armato cittadino o locale, per lo più con il
miliziotto ': soldato di milizia provinciale o del contado, che si dice per
loro nulla, essendo essi miliziotti o soldati. calandra, 6-77: i miliziotti
delle sue quattro parti nel formare un quadrato o nelle sue mille nel formarne un millàgono
parere millanni: essere estrema- mente impaziente o desideroso. vasari, 4-ii-784: mi
la giunta di anta fa cinquanta, o sette settanta, così mille con questa
scherzosa per dare a intendere un numero o una quantità esagerata, favolosa, incredibile
il millantare, il millantarsi; atto o espressione di vanagloria, di superbia.
tr. vantare in fondatamente o, comunque, esageratamente; ostentare sfacciatamente
, esageratamente; ostentare sfacciatamente; asserire o proferire in modo vanaglorioso e per lo
virtuose? l. bellini, i-143: o voi / che millantate costole d'adamo
fiero di sé e delle proprie capacità o azioni; insuperbire, per lo più
chi sommessamente arrischiava qualche parola di prudenza o di biasimo; chi si millantava.
-ostentare doti, pregi, qualità inesistenti o insignificanti; comportarsi da fanfarone, darsi
si millantano e dicono di voler fare o dire cose di fuoco, s'usa,
: senza esagerare; senza fare vanterie o bravate. onesto da bologna, lxv-13-5
millantare), agg. vantato infondatamente o, comunque, esageratamente. -anche:
. -anche: esaltato con lodi eccessive o con argomenti pretestuosi. c
, li fortunosi casi che accader possono o la millantata obbligazione del tener conto del
presso un funzionario pubblico, riceve (o fa dare o fa promettere a sé
pubblico, riceve (o fa dare o fa promettere a sé o ad altri
fa dare o fa promettere a sé o ad altri) denaro o altri vantaggi
a sé o ad altri) denaro o altri vantaggi come prezzo della propria mediazione
prezzo della propria mediazione presso il funzionario o pretestuosamente come mezzo con cui corrompere o
o pretestuosamente come mezzo con cui corrompere o comunque remunerare il funzionario stesso.
, millantando credito presso un pubblico ufficiale o presso un pubblico impiegato che presti un
che presti un pubblico servizio, riceve o fa fare o fa promettere, a sé
pubblico servizio, riceve o fa fare o fa promettere, a sé o ad altri
fa fare o fa promettere, a sé o ad altri, denaro o altra
sé o ad altri, denaro o altra utilità, come prezzo della propria mediazione
della propria mediazione verso il pubblico ufficiale o impiegato, è punito [ecc.]
comportamento di chi vanta una posizione sociale o di carriera o rapporti con persone importanti
vanta una posizione sociale o di carriera o rapporti con persone importanti, molto superiori
2. che esprime, manifesta o deriva da vanagloria, da vanteria;
il soldato] non ragioni, / o le 'mpugni e brandisca, o dia lor
, / o le 'mpugni e brandisca, o dia lor vanto / millantator; ma
, che altri forse direbbe millantature o bravate,... sono il più
si moltiplicarono. 2. vanteria ingiustificata o esagerata; ostentazione smodata di meriti,
smodata di meriti, pregi, doti reali o immaginarie; iattanza, boria.
tempi remotissimi. lancellotti, 2-267: o padri od avi o bisavi o trisavi
lancellotti, 2-267: o padri od avi o bisavi o trisavi o millavi.
2-267: o padri od avi o bisavi o trisavi o millavi. =
od avi o bisavi o trisavi o millavi. = comp. da mill
identifica la corrispondente collocazione in una pluralità o in una successione (e unito con
successione (e unito con numeri semplici o composti concorre alla formazione di numeri di
, nella forma mille e mille, o nell'espressione più di mille, o
o nell'espressione più di mille, o in espressioni affettuose o di cortesia come
di mille, o in espressioni affettuose o di cortesia come mille grazie, mille
monta, se non dinomina da quello o infra quello. galileo, 3-1-9:
: [bisognerebbe] dividere il quattro o il dodici o il mille in due
bisognerebbe] dividere il quattro o il dodici o il mille in due o più quattri
il dodici o il mille in due o più quattri, in due o più dodici
in due o più quattri, in due o più dodici, in due o più
in due o più dodici, in due o più milli, ciascuno de'quali fosse
algebra:... eguale a zero o eguale a mille. -valore
suoi cento. ah! mi offendesti, o david, / nel più vivo del
a malattia nervosa. garibaldi, 3-13: o mille! in questi tempi di vergognose
mille!: esclamazione che denota impazienza o disappunto quando un'affermazione ritenuta importante non
ritenuta importante non è presa in considerazione o si è costretti a ripeterla più volte
ripeterla più volte, per la distrazione o l'indifferenza altrui. grazzini, 4-79
uomo non fa un piacere mai o lo fa al mille per cento. e
amico... in un armadio o in una soffitta, così la poveretta,
. che dura mille anni; che ha o ha avuto una durata di millenni.
2. mescolanza di stracci variopinti o di colori indefiniti; rigato.
bianco e rosso. 4. liquore o profumo ottenuti distillando insieme svariate qualità di
. letter. fornito di innumerevoli bocche o ventose. govoni, 9-214:
questo non è alla millesima parte buono o bello come questo altro; intendendo della
del doppio, del decuplo, del centuplo o del millecuplo, non debba dirsi che
ravvicinati, paralleli, con andamento lineare o ondulato, adoperato nella stampa degli spazi
cifre nei moduli per cambiali, assegni o ricevute, al fine di evitarne la cancellatura
ricevute, al fine di evitarne la cancellatura o l'alterazione. -anche: trama composta
indicano le superfici marine sulle carte geografiche o che si imprime all'interno delle buste
vetraria, oggetto prodotto con sottili verghette o tubicini diversamente colorati e fusi insieme,
millefiori, olio di millefiori 'vale acqua o olio distillato dallo sterco di vacca.
cristei pure uterini, con acque ferrate o vino acerbo con erbe vulnerarie medicato o
ferrate o vino acerbo con erbe vulnerarie medicato o lo stesso solo sugo d'ortica o
o lo stesso solo sugo d'ortica o di piantaggine o di mille- foglio,
stesso solo sugo d'ortica o di piantaggine o di mille- foglio, hanno appartata sovente
iii-7-170: il poeta [virgilio], o persuaso delle tradizioni etrusche del millenario,
persuaso delle tradizioni etrusche del millenario, o inspirato da un'eco di sentimenti messianici
. per estens. tendenza ricorrente storicamente o propensione psicologica a condividere la versione di
-per estens.: che è improntato o comporta una concezione catastrofica (o catartica
improntato o comporta una concezione catastrofica (o catartica) del futuro del genere umano
una prospettiva radicale, forse utopistica, o, è il caso di dirlo, millenaristica
letter. che ha mille anni o dura un millennio (o un periodo lunghissimo
anni o dura un millennio (o un periodo lunghissimo di tempo).
ha mille anni, che dura o è durato mille anni; millenario.
quel verme che sta in luoghi umidi o sotto i vasi o nelle cantine, lungo
in luoghi umidi o sotto i vasi o nelle cantine, lungo quanto un'ugna,
ma più stretto, di color bigio o cenerino sul dorso e bianco sotto il
. letter. accresciuto di mille volte o in proporzione straordinaria. papini
landino [plinio], 645: millèpoda o centipeda e da altri multipeda è una
le millepeda, che alcuni chiamano centipeda o moltipeda è una sorte di vermini di molti
linnee e mellerie del mondo nuovo. o. targioni tozzetti, iii-216: '
e tutti di seta schietta, o a onde, o a cordellone tessuti di
schietta, o a onde, o a cordellone tessuti di fiorellini, di stelluzze
moschette, di millerighe coi pettini arrovesciati o tesi. 2. tela per rilegatura
di produzione (una bottiglia di vino o di liquore). = deriv
mille, che occupa in una progressione o in una serie il posto corri
primo, millesimo secondo, ecc.) o si appone la volte in che
/ di là da l'alpe, o bene o mal successe, / dal tempo
di là da l'alpe, o bene o mal successe, / dal tempo suo
figur., per indicare una parte o un'intensità trascurabile, minima, impercettibile
lxxxviii-1-159: dario, lucio, pompeo o alessandro / ebbon mai spoglie porporine o
pompeo o alessandro / ebbon mai spoglie porporine o d'ostro, / ch'ai millesimo
il millione. 5. ciascuno o qualsiasi anno posteriore al mille dopo cristo
(1-6): leze de papa o de iustininiano / no se recordarebe, né
concreto: iscrizione di una data posta o scolpita su una costruzione o su un
data posta o scolpita su una costruzione o su un monumento per rammentarne la fondazione
un monumento per rammentarne la fondazione o un evento celebre con esso collegato. -anche
collegato. -anche: data di emissione o di pubblicazione apposta a monete, medaglie
precisare il valore proporzionale di ciascun piano o di ciascuna porzione di piano spettante in
singoli condomini. i valori dei piani o delle porzioni di piano, ragguagliati a
dicesi di cosa appartenente ad altro tempo, o secolo, di quello in che
di quella presente nella soluzione misurato o suddiviso in millimetri (un nastro,
sura della quantità di radiazione x o gamma, e. cecchi,
, che a spostarsi un capello, innanzi o in = voce dotta,
-milli della differenza di potenziale o di forza elettro- metro quadrato:
2. cinem. in o da otto, sedici, trentadue millitenza
(millùplico, millùplichi). sione o calibro espressi in millimetri. letter. aumentare
: mammifero fossile dell'ordine dei maldentati o sdentati (mylodon), affine al
, agg. stor. che è proprio o si riferisce all'uomo politico romano tito
di grana fine con tessitura brecciata o a bande, originatasi in seguito
delle rocce (un processo) o alla caratteristica morfologica delle miloniti (
. processo di di sgregazione o ricostituzione di rocce (miloniti),
2. baronessa, gentildonna inglese; consorte o figlia di un milord. gigli
va. nievo, 1-399: due o tre milordini inglesi... le facevano
, iii-86: le anime buone d'atene o di milano se ne avrebbero fatte le
ch'è conforme al gusto di socrate o di parini debba per la stessa ragione trovarsi
uno sventato, d'un milordino o d'un imbecille. zena, 1-371:
nuove coi guanti e l'occhialetto, o addirittura qualche principe? monelli, i-84
di puzza attaccata all'uniforme, tre o quattro milordini eleganti mi hanno guardato con
. sostanza medicamentosa cristallina estratta dal tasso o taxus baccata. = deriv
ant. e letter. parte centrale o interna di un luogo o di una
parte centrale o interna di un luogo o di una determinata estensione spaziale; mezzo
. varchi, 18-2-71: il miluogo o vero centro di firenze non è propriamente.
. carducci, iii-18-9: il miluogo o focolare della produzione e operosità intellettuale e
antichi danno ad una specie di flauto; o perché era fatto d'osso di nibbio
era fatto d'osso di nibbio, o perché l'acutissimo suo suono rassomigliava al
, le cartilagini, la milza o il fele,... la milza
il fele,... la milza o i reni, se in molti cadaveri tagliati
in testa, guanti chiari e borsalino o tress duro appellato dagli indigeni « milza »
appellato dagli indigeni « milza » o « cagnina ». 4. locuz
derivano i nomi popolari di ortica morta o falsa), presentano macchie bianche lungo
mima, sf. attrice che interpreta mimi o, anche, azioni sceniche gestuali
: lasciala [la tua musa]: o, pari e vile / mima,
dell'aria. cardarelli, 1129: o dèmone nero [perdizione], carica d'
fronte. salvini, 6-19: bacche o baccanti e lenie e thyie e mimalloni
proprio, che si riferisce alle baccanti o ai loro riti orgiastici. monti,
lo più senza fare ricorso alle parole o anche per accompagnare il discorso conferendogli maggiore
. - anche: imitare il mododi gestire o di atteggiarsi di una persona (per lo
tendenze, la mentalità di una persona o di un gruppo di persone; seguirne
gruppo di persone; seguirne l'esempio o cercaredi comportarsi in modo da adeguarsi alla personalità
non faceva sorgere il problema se fosse o meno in concorrenza con loro.
strumenti e le cornici della descrizione più o meno naturalistica convenzionale e comincia a mimare
caratterizzate da ali gracili, lungamente frangiate o, talvolta, assenti; le larve
uova di altri insetti, terrestri o acquatici. = voce dotta, lat
gusto preciso di spettacolo, di rito o addirittura di sacrificio. mimazióne (
limitato di copie, di un disegno o di uno scritto per mezzo di incisione
incisione a punta su una lamina metallica o su un foglio di carta paraffinata.
cui l'arte oratoria colla sua mimesca o istrionesca agguagliava. = deriv. da
participando (metexis) ». la mimesi o imitazione pitagorica e la metessi o partecipazione
mimesi o imitazione pitagorica e la metessi o partecipazione platonica sono entrambe vere.
in qualche modo la parentela, -mimesi o mimetica ((i. (p.
compiva che l'inventario di una più o meno felice adeguazione al vero, ma
: riproduzione letteraria di un determinato ambiente o società o cultura per mezzo dei suoi
letteraria di un determinato ambiente o società o cultura per mezzo dei suoi modi linguistici
la relativa. la mentalità relativa è pura o mista. la pura è la metessi
sensibile. la mentalità mista è esterna o interna. l'esterna è la mentalità cosmologica
riproduzione, adeguamento, assimilazione, identificazione o tendenza a imitare o a identificarsi con
assimilazione, identificazione o tendenza a imitare o a identificarsi con un determinato modello.
l'aggiunta, poiché non ogni mimesi o imitazione è ridicola, ma vi ha ancora
e riprodotto... questa mimesi o epitome o metodo è quindi soltanto un
... questa mimesi o epitome o metodo è quindi soltanto un battere strade
. pseudosimmetria di un geminato * polisintetico o di un poligeminato in serie ciclica che
che si presenta in cristalli esagonali prismatici o in masse compatte; allo stato puro
questa poesia: poiché * mimetica 'o imitativa si disse, per l'eccellenza
eccellenza della imitazione, e 'drammatica 'o attiva, per l'azione. b
, i-1-178: uscendo dall'attività mimetica o artistica, era impossibile ritrovare pel bello
, 7-47: non una costruzione mimetica o una costruzione idealistica ma una costruzione modellante
cose, ma riproduce le cose naturali o artificiali, pallide ombre di esse; è
gioberti, 4-2-8: la scienza relativa o mimetica non vale che come propedeutica.
. 3. che è proprio o che rivela l'attitudine, la tendenza
a emulare, a imitare determinate persone o atteggiamenti, modi di gestire o di
persone o atteggiamenti, modi di gestire o di comportarsi, mentalità, inclinazioni altrui
con l'intento di metterle in caricatura o di schernirle, di dissimulare le proprie
schernirle, di dissimulare le proprie intenzioni o, anche, la mancanza di originalità
mi possiede. -che è atto o ha la tendenza a imitare o a
è atto o ha la tendenza a imitare o a emulare determinate persone o atteggiamenti,
a imitare o a emulare determinate persone o atteggiamenti, mentalità, inclinazioni altrui (
altrui (al fine di schernire qualcuno o, anche, per mancanza di doti personali
; che, per determinate condizioni ambientali o meteorologiche, non è più distinguibile.
vive. 6. milit. costruito o fabbricato o conformato in modo da riprodurre
6. milit. costruito o fabbricato o conformato in modo da riprodurre, più
conformato in modo da riprodurre, più o meno perfettamente,
a quello caratteristico di particolari condizioni fisiologiche o a quello dovuto a stimolazione di determinate
fu dal darwin detto di 'analogia 'o di 'adattamento '. e nella
. simiglianza fra un organismo vegetale, o una sua parte, e le forme e
altri animali (in partic. uccelli o rettili), che hanno alcuni animali
. abitudine, dipendente da propensione naturale o da deliberato proposito, di imitare ed
. 3. riflesso imitativo involontario o reazione fisica provocata o indotta dal comportamentodi
riflesso imitativo involontario o reazione fisica provocata o indotta dal comportamentodi altri. pea,
il teatro sarà una riesumazione di racine o di shakespeare, massimi responsabili...
-mimetismo parziale: effetto architettonico (o, anche, scenografico) dovuto a quinte
. milit. rendere mimetico; sottrarre o presentare in maniera alterata all'osservazione del
all'osservazione del nemico apprestamenti offensivi o difensivi, con determinati accorgimenti e camuffamenti
una macchina, sorte di sera dagli uffici o dalle fabbriche e non cerca più se
6. presentarsi sotto parvenze opposte o diverse; dissimulare ipocritamente i propri pensieri
milit. camuffato, mascherato, sottratto o presentato in modo alterato all'osservazione del
pigiama da spiaggia a grossi fiori, o che sembrano tute mimetizzate da paracadutisti.
, occultato; reso presso che invisibile o indistinto. bigiaretti, 11-7: viaggiavo
inserito armonicamente in un determinato ambiente naturale o urbanistico. montale, 7-217: nei
mimetizzazióne, sf. milit. accorgimento o insieme di accorgimenti posti in atto per
di accorgimenti posti in atto per sottrarre o presentare in modo alterato all'osservazione nemica
modo alterato all'osservazione nemica apprestamenti offensivi o difensivi, mezzi, truppe in marcia
difensivi, mezzi, truppe in marcia o in postazione, basi logistiche, ecc
, all'accettazione di un sistema imposto o largamente accettato. montale, 4-169
idea stessa di un'arte individuale, o addirittura di un'arte, non suoni
recitazione del testo di uno spettacolo teatrale o cinematografico (con partic. riferimento alla
che costituisce oggetto di insegnamento o materia di studio. tommaseo, 18-ii-1009
piedi in terra, certe loro storie paurose o feroci, come d'ira, o
o feroci, come d'ira, o di sangue, o di agguato, o
come d'ira, o di sangue, o di agguato, o di vendetta,
o di sangue, o di agguato, o di vendetta, rialzando ogni cosa ora
con eccessiva enfasi. -anche: tendenza o inclinazione particolarmente accentuata ad accompagnare il discorso
. v.]: di chi recita o sulla scena o in parlamento o in
]: di chi recita o sulla scena o in parlamento o in accademia, dicesi
recita o sulla scena o in parlamento o in accademia, dicesi ch'egli 'ha
di lingua. 4. contegno o atteggiamento che si assume, con opportune
una condizione psicologica, un'intenzione, o che serve a raggiungere uno scopo,
, che gli basta sorprendere un gesto o un'attitudine o uno sguardo per avere
basta sorprendere un gesto o un'attitudine o uno sguardo per avere un sicuro indizio
un sicuro indizio, mentre gli amanti, o coloro che son per divenir tali,
dell'inibizione, che la pratica prudenza o la buona educazione mette in opera, non
varchi, ossia si modifica in altri più o meno affini toni di sentimento, che
personaggi raffigurati, per la leggenda o il fatto rappresentato, capaci di
, capaci di provocare certi sentimenti o idee, per l'espressione e la
che studia i movimenti attuali del volto o, anche del corpo quale espressione dello
muscolari del viso, che si accentuano o diminuiscono secondo il grado di emotività innata
atteggiamenti che si manifestano in maniera incongrua o contradditoria rispetto al pensiero che si vuole
rispetto a quelli originali del corpo (o di una parte, di un organo
esprime a parole, a segni, o a mimica. -fare la mimica
avv. alla maniera dei mimi, o, anche, dei buffoni (e può
, che si adatta al mimo (o, per estens., ad altri generi
estens., ad altri generi drammatici o farseschi) e alle sue peculiarità teatrali
e letterarie; che è atto a estrinsecarsi o a manifestarsi nel mimo; che trova
ne i comici, altri solo nelle farse o nelle egloghe od in simili cose pastorali
gesto li costumi e le azioni eroiche o le servili, tutte sono metafore d'ipotiposi
opera teatrale caratterizzata da momenti basati essenzialmente o esclusivamente sull'espressione gestuale. de
estens. che si fonda e si esprime o, anche, che si limita e
, che si limita e si riduce essenzialmente o esclusivamente all'espressione o all'imitazione gestuale
si riduce essenzialmente o esclusivamente all'espressione o all'imitazione gestuale e a determinate espressioni
sentimento, con l'atteggiarsi del viso o il labile sfioccarsi delle dita. bigiaretti
con un gusto preciso di spettacolo di rito o addirittura di sacrificio. 3
reggia. -diretto a imitare più o meno grossolanamente o a contraffare; ingannevole
-diretto a imitare più o meno grossolanamente o a contraffare; ingannevole. p.
muscoli mimici: alcuni dei muscoli superficiali o pellicciai, che, contraendosi, provocano
m 'in sostituzione di alcune lettere o fra una lettera e l'altra.
fagiuoli, ii-182: se più convenga o cresta o batti- loglia / se il
, ii-182: se più convenga o cresta o batti- loglia / se il mimmi sia
dizione di mimmo, che significa piccolino o bambino. salvini, v- 476
-che rivela immaturità, mentalità infantile o, anche, inesperienza, inettitudine, dappocaggine
mimmi': diconlo i bambini per andare o esser portati attorno a diporto, quasi dicessero
, quasi dicessero per vedere altri mimmi o bambini. pascoli, 14: andiamoci
pratolini, 9-485: ci sono sei o sette tra 'mimmi 'e '
mimmo3, sm. tose. sasso o piolo di notevoli dimensioni.
.. facendo d'una qualche interrogazione o chiedendo d'una licenza o vezzeggiando, un
qualche interrogazione o chiedendo d'una licenza o vezzeggiando, un po'mimmosi ed
a daddoli quali erano, la mammina, o pretendendo alle carezze di cui n'andavan
, anche vocali), imita uomini o animali o rappresentavicende, azioni, fatti,
vocali), imita uomini o animali o rappresentavicende, azioni, fatti, o si
animali o rappresentavicende, azioni, fatti, o si esibisce in danze figurate; imitatore
figurate; imitatore, pantomimo; interprete, o, anche, autore delle omonime opere
anche, autore delle omonime opere teatrali o di altri generi drammatici o farseschi.
opere teatrali o di altri generi drammatici o farseschi. -anche: buffone, giullare
e questi cotali atti, onesti o disonesti che fossero, secondo che il commedo
li mimi, cioè giocolari, travagliatori o buffoni, li carradori e le meretrici prendono
imitatores ', che noi diremmo scimiotti o bertuccioni, contraffacitori di quanto veggono,
seria, che si abbandona a buffonate o si comporta con estrema leggerezza, suscitando
effetto; che manca alla parola data o muta idee e posizioni per opportunismo o
o muta idee e posizioni per opportunismo o leggerezza o agisce in modo irresponsabile;
idee e posizioni per opportunismo o leggerezza o agisce in modo irresponsabile; burattino,
moravia, 18-336: è un attore o meglio un mimo della commedia dell'arte o
o meglio un mimo della commedia dell'arte o deh'atellana, servile, e sempre
per il vario rilievo degli aspetti grotteschi o osceni, in ilarodia e magodia; ebbe
. salvini, 6-56: de'mimi o rappresentanze o farse burlesche appresso gli antichi
salvini, 6-56: de'mimi o rappresentanze o farse burlesche appresso gli antichi più idee
alcuni più corti, per licenza di motti o motteggi e per buffonesca sfacciatezza odiosi a
e di xenarco coi dialoghi socratici, o come poesie, perché in verso, le
pasolini, 9-52: la scena popolaresca o il fatto di sangue « romantici » hanno
hanno nel meridione il sapore del mimo o della tragedia greca, anche quando restano
della vita quotidiana, cittadina, agreste o pastorale, la rievocazione drammatizzata di miti
snelli. 5. mimo corporeo o astratto: genere rappresentativo basato sull'azione
, dal gr. p. ip. o <; 'imitatore, mimo,
-i). rappresentazione drammatica basata esclusivamente o prevalentemente sull'espressione e sull'imitazione gestuale
atto dei meistersinger di wagner), o costituisce opera autonoma con accompagnamento musicale.
(comp. da p. i|j, o <; * mimo 'e dal tema
zione. -anche: discorso o conversazione che tende a riprodurre, a
capacità di comprendere, analizzare, descrivere o rappresentare gli stati emotivi e le sofferenze
per reazione alle variazioni di intensità luminosa o ai contatti; i fiori sono regolari,
piccoli, con stami in numero uguale o doppio rispetto a quello dei petali,
dei petali, riuniti in densi capolini o in spighe, e il frutto è un
specie più note sono la mimosa pudica o sensitiva, largamente diffusa nelle zone tropicali
mimosa ne dia qualche apparenza. o. targioni pozzetti, iii-386: 'mimosa pudica'
muschi, licheni mostruosi simili a polipi o a masse madreporiche, ora passa sul
mimosa: ottenuta facendo macerare in olio o in eteri i fiori di alcune specie di
. 3. figur. fanciulla o donna schiva, ritrosa, mopezzi di
comprende 40 generi di piante, legnose o erbacee, spesso spinose, con foglie
dalla corolla piccola, riuniti in capolini o spighe; da alcune specie si ricavano
mentre altre sono coltivate a scopo ornamentale o per estrarne un'essenza usata in cosmetica
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. mimosoidèe, sf
cardinalis) hanno piante con steli eretti o ascendenti, foglie ampie, sessili,
e delle qualità del materiale da rimuovere o da abbattere, che viene fatta esplodere
innesco di capsule detonatrici, di micce o della corrente elettrica, per lo più
più all'interno di una cavità naturale o artificiale del corpo (strutture murarie,
, le dinamiti, le gelatine esplosive o gommose, ecc.).
l'alta ruina / che 'l duro sasso o il grosso muro solve. biringuccio,
fumo delle mine s'inteneriva. -borratura o intasamento della mina: chiusura del fornello
lo scoppio sia violentissimo. -camera o cubo della mina: la parte più
della mina '. -circolo o sfera d'azione della mina: fronte
retti, intasato con muratura di mattoni o calcestruzzo (ed è il tipo più
: serie di mine cilindriche (grandi o ordinarie) che, nei normali lavori di
-mina a fondo allargato: mina (ordinaria o grande) di forma cilindrica, nella
di accesso). -mina a tunnel o a galleria: tipo di mina a
per solo scopo l'atterramento di una muraglia o di qualunque edificio, senza procurare altro
corto foro praticato nella struttura da demolire o applicata sulla superficie esterna (e uno
un rudimentale intasamento). -mina progressiva o a polvere di mezzo: destinata a
, di cono centrale, di cuore o di primo intaglio: nello scavo di gallerie
di piede: quelle perforate, orizzontalmente o con leggera inclinazione verso il basso,
. -mine di preminaggio: mine ordinarie o, solo eccezionalmente, grandi mine caricate
della cavità iniziale. -mine di scoronamento o di sparetamento: quelle destinate ad asportare
che si trova rispettivamente sopra la volta o sulle pareti laterali dei cantieri di coltivazione
massa compatta soprastante. -mine grandi o giganti: quelle adoperate per grandi varate
giganti: quelle adoperate per grandi varate o per scavi a cielo aperto (e sono
, ii-28: quella porzione di terreno o di muro, che caccia fuori la mina
carica esplosiva collocata sul fondale di canali o porti per liberarli da ostacoli rocciosi (
la camera della mina con le trivelle o con li scalpelli. e poscia i
una strappata del cannellino fulminante, o con una scintilla condotta dal filo elettrico.
ecc.), con decorso transitorio o cronico e, in casi gravi,
prima è di fare una mina, o vogliamo dire trina, con filo di ferro
di stoppini bagnati nell'oglio di sasso o acquavite o altra materia che sia atta
stoppini bagnati nell'oglio di sasso o acquavite o altra materia che sia atta ad accendersi
costruiscono mine amagnetiche in plastica, legno o cemento amianto); si distinguono le
di detonatore a percussione attivato a strappo o da pesi di circa io kg,
propellente accesa da un'azione di pressione o di strappo. -campo di mine:
-campo di mine: vasta area terrestre o del fondale marino disseminata di ordigni subacquei
influenza (per lo più acustica, magnetica o a depressione). dizionario di
. -mina direzionale: usata per imboscate o per bloccare passaggi obbligati, è installata
. 3. marin. mina marina o subacquea (anche semplicemente mina):
recipienti molto capaci, per lo più sferici o cilindrici o, talvolta, anche di
, per lo più sferici o cilindrici o, talvolta, anche di forma alquanto
essere ancorata, per costituire sbarramenti difensivi o offensivi a una profondità prestabilita (da
deriva, libera di muoversi, in affioramento o mantenuta da gavitelli a profondità stabilita,
, secondo la direzione delle correnti, o da fondo, adatta per bassi fondali
di pressione che essa provoca sul fondo o dal rumore delle eliche in movimento (
trincee, e il tuo invisibile spirito, o guglielmo marconi, che scrive coi guizzi
di scafi affondati, che costituiscono impedimento o pericolo della navigazione, o per altri
costituiscono impedimento o pericolo della navigazione, o per altri lavori subacquei.
. -mina alla deriva, galleggiante o vagante: torpedine vagante in superficie in
, 470: * mina alla deriva 'o 'mina vagante 'o 'mina
deriva 'o 'mina vagante 'o 'mina galleggiante ': torpedine venuta a
distanza per intercettare il passaggio di navi o sommergibili nemici (ed è ordinariamente predisposto
: l'accensione dei brulotti sui fiumi o sul mare. 4. milit.
va sotto un fianco d'un baloardo o sotto qualsivoglia altro edilìzio che si voglia
longa seminella, pur di polvere o d'altra materia combustibile a tempo, per
mina i tuoi vantati / baloardi, o verona, insidia e scorre. botta
prime diconsi mine di offesa... o semplicemente mine e le seconde mine di
sarebbe il caso forse di praticar mine o trovar mezzi di sbarramento dentro alla valle
della polvere, volendo mandare in aria o scuotere alcun'opera del nemico, senza
il minatore di notte a qualche angolo o risvolta della muraglia nemica, si copre
della mina: lo scavo praticato perpendicolarmente o obliquamente a partire dalla superfìcie della terra
'pozzo della mina'dicesi quello scavo perpendicolare o obliquo, che si fa per giungere
stabilire il piano delle gallerie, de'rami o de'fornelli. -rami della
1-379: il lavoro di così fatto rivo o e'sarà murato o pure sarà solamente
così fatto rivo o e'sarà murato o pure sarà solamente una fossa. la fossa
fossa si farà di due sorti: o ella si farà in piano per la campagna
ella si farà in piano per la campagna o veramente passerà per entro un monte,
un monte, il che chiamano mina o canale sotto terra. a. f.
. figur. azione, intervento, circostanza o reazione o presa di posizione risolutiva,
azione, intervento, circostanza o reazione o presa di posizione risolutiva, decisiva o
o presa di posizione risolutiva, decisiva o clamorosa, che suscita interesse, sbigottimento,
che suscita interesse, sbigottimento, scandalo o costernazione. castelletti, 1-32: in
. 8. azione, piano o progetto subdolo e insidioso, volto
7-99: più ratto ogni testugine camina / o la serpe a l'odiato incantatore /
. casini, i-588: ordite pure, o uomini intendenti di ragione di stato,
.. scavate pure le vostre mine o per far traboccare nelle fosse affondate chi di
affondate chi di voi sinceramente si fida o per solevar voi medesimi a'posti non
cava l'oro / là tra'pannoni o ne le mine ibere, / se improvvisa
si scavava anticamente per mezzo di cunicoli o mine in forma di pozzi.
sicuri che non si sce- masser punto o ritardassero i loro soldi. -figur
-fare la mina, fare giocare o volare una mina: farla brillare,
argillaagglutinata con gomma arabica ed altri materiali o, anche, costituito da composti chimici,
, che si inserisce, per scrivere o per disegnare, in un involucro di
disegnare, in un involucro di legno o in un cannello portamine di metallo o
o in un cannello portamine di metallo o di plastica. — 422 —
scappan fuori con la 'buona 'o 'cattiva mina ', che fa sentire
tenendosi allacciate con le mani, o strubbiandosi le guance tutte affettuose. idem
vino. vasari, iv-33: quella mina o misura grande piena di grano, da
iii-1-296: deponga quella barba ancora, o mercurio; vedi come è pesante ed irsuta
otranto l'olio si misura colla mina o cannata, ch'è un vaso di creta
dal gr. • fjp. tva (o ^ pùva), da i) p
e letter. che nutre, manifesta o rivela l'intenzione di minacciare ovvero propositi
prendi, / prendi pastor in mano o sasso o legno / e a lui [
/ prendi pastor in mano o sasso o legno / e a lui [il colubro
impetri da persona alcuna lettere di favore o minaccevoli, per potere, mediante quelle,
per potere, mediante quelle, conseguire o ottenere commende o benefizi della nostra religione.
mediante quelle, conseguire o ottenere commende o benefizi della nostra religione. davila,
. 3. che costituisce, rappresenta o prospetta una minaccia, un pericolo (
-con riferimento a una potenza militare o a un esercito particolarmente agguerrito, forte
trivio levate minaccevoli forche. -che annuncia o apporta intemperie; inclemente, perturbato,
, / e veggio come ogn'altra o presto o tardi / roti,
/ e veggio come ogn'altra o presto o tardi / roti, o benigna
presto o tardi / roti, o benigna o minaccievol guardi. tratti
tardi / roti, o benigna o minaccievol guardi. tratti o no
benigna o minaccievol guardi. tratti o no di minaccia grave; nella seconda
(nel senso che basta l'una o l'altra), elemento costitutivo di
costitutivo di vari reati (come la violenza o minaccia a pubblico ufficiale, la violenza
a altri de greve manace. re enzo o guittone, 456: tempo è
che siano nella roba, nel sangue o nell'onore. di quelle del sangue sono
queste. de luca, 1-15-2-154: o pure che fosse stato per forza e
arbori e le vigne, overamente ammazzare o stroppiare gli animali 4. che è
. 2. in modo da costituire o da far presagire un pericolo, una
presagire un pericolo, una minaccia, o da suscitare paura. guido dette
presentazione (fatta espressamente, con parole o gesti, o tacitamente, mediante un
fatta espressamente, con parole o gesti, o tacitamente, mediante un certo comportamento)
autonomo, che è perseguibile d'ufficio o a querela di parte, a seconda che
'violenza privata'. chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare,
cinquecento. se la minaccia è grave, o è fatta in uno dei modi indicati
pastori, quando con minacce, comandi o timori sia loro impedita, ristretta o
comandi o timori sia loro impedita, ristretta o anche tolta la libera facoltà, che
sotto varie forme, esercita un'autorità o detiene un potere), ha valore
551: rea femena no menda per manaza o bolbina. fiore, 20-14: p
i suoi inanzi, dicendo: « o gente villana, qual paura è questa?
al loro destino. 4. promessa o annuncio di castighi o di pene da
4. promessa o annuncio di castighi o di pene da parte di dio,
punizione per la trasgressione della sua legge o come invito a una salutare resipiscenza.
riso di vesta e di vulcano, o più tosto le minaccie. 5
comando, accompagnato da promessa di castighi o di mali nel caso di mancata osservanza
detta pecunia. -comminazione (contenuta o espressa in una disposizione di legge)
per contrastarne la furia e l'aggressività o per domarne l'indocilità. proverbia super
. atteggiamento ostile e provocatorio; parola o discorso di fiera o arrogante sfida (anche
provocatorio; parola o discorso di fiera o arrogante sfida (anche con riferimento a
me venire. -letter. oggetto o edificio che costituisce una forma di sfida
7. progetto, preparativo, vero o simulato, di un'azione militare,
, di un'azione militare, annunciato o lasciato intendere per incutere timore al nemico
l'unità d'italia sotto un solo monarca o volete sette prìncipi che, di fronte
prìncipi che, di fronte a minacce interne o straniere, giurino oggi e sgiurino domani
. 9. per estens. previsione o preannuncio di un evento futuro, l'
da costituire un danno, un male, o comunque da essere temuto o deprecato dalla
male, o comunque da essere temuto o deprecato dalla persona alla quale è annunciato
crispo, atterrito da quella minaccia, o meglio compunto dalla grazia della predicazione di
, l'incombere di un'eventualità sfavorevole o indesiderata, triste, inquietante, avversa
l'insieme delle condizioni che rendono possibile o determinano il verificarsi di tale circostanza.
senso concreto: il pericolo che incombe o che si prospetta. mazzini, 62-231
donna, e che ogni donna le minaccie o le villanie che direbbe ad un uomo
17. medie. pericolo dell'aggravarsi o del complicarsi di uno stato patologico o
o del complicarsi di uno stato patologico o del verificarsi di un contagio; sospetto
del verificarsi di un contagio; sospetto o anche prodromo di una malattia.
che la predetta infermità sia un principio o una minaccia di un'idrope pettorale,
parendoci che possa ridursi ad altra specie o ad altra minaccia di male una difficoltà
minaccia, per minaccia: per manifestare o esprimere minaccia, per minacciare. latini
disvegna a la fiata levare la mano o per mostrare abon- dante animo o quasi
mano o per mostrare abon- dante animo o quasi per minaccia de'nemici. carducci,
acciocché tu sappi come comincino gli affetti o creschino o s'innalzino, il primo moto
sappi come comincino gli affetti o creschino o s'innalzino, il primo moto non
-e). che minaccia, che esprime o manifesta minaccia, minaccioso (una persona
/ gli gridano con voce minacciante / o ch'a dietro o da parte
con voce minacciante / o ch'a dietro o da parte se ne vada,
inferocite. 4. che promette o annuncia danni, malanni, rovine.
(una circostanza, un evento infausto o indesiderato); incombente, imminente.
che si riveste di forme sempre nuove o più sottili. 9. che si
importanza e consistenza (un movimento religioso o culturale). carducci, iii-10-130:
di roma incontra a rotta / muraglia o a minacciante arco un fervente / sole il
qualcuno di minacce, prospettandogli, esplicitamente o velatamente, con le parole0 attraverso gesti e
che si vede costretto da una necessità o di fare o di patire, diventa uno
costretto da una necessità o di fare o di patire, diventa uno uomo pericolosissimo
, per dio, qualche minestra, / o mi la trate giù de la finestra
, 6-157: non sapendo se difendersi, o provocare, per provare a se stessa
sotto forma di compì, di pena o di prop. subordinata, il danno che
. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti o personificati. -anche con connotazione
-con riferimento a soggetti inanimati o astratti o personificati. -anche con connotazione scherz.
corna. 2. mostrarsi ostile o sdegnoso nei confronti di qualcuno; recargli
distanza; spaventare, intimorire qualcuno brandendo o puntando un'arma (o un qualsiasi
qualcuno brandendo o puntando un'arma (o un qualsiasi oggetto usato come tale) e
essere puntato, essere teso contro qualcuno o qualcosa, tenerlo sotto tiro (un'
duca di savoia faceva reiterar l'instanze o di esser soccorso di qualche considerabil rinforzo
, iii-4-196: noi non vogliamo, o re, predar le belle / rive
due mari tuoni, / alto, o fratelli, i cuori! alto le insegne
e le memorie! avanti, avanti, o italia / nuova e antica.
insidiare, compromettere; stare per colpire o per danneggiare; incombere pericolosamente.
un'insidia, una minaccia per persone o cose. botta, 5-331: quest'
dante, purg., 12-46: o roboàm, già non par che minacci
si domina, e invece domina noi o almeno ci minaccia, e prende sembiante
malattia a produrgli frequenti insulti di colica più o meno violenti, ma sempre periodici,
una popolazione datagli in cura, o piuttosto in balìa. svevo, 6-163:
minaccia. segni del male che più o meno minacciano. -con riferimento a
era la mia memoria, che poteva o doveva far io? 9.
qualcuno di minacce, prospettandogli un male o un danno che lo attenda come sanzione
un danno che lo attenda come sanzione o punizione giustificata dal non aver seguito i
aver seguito i consigli e gli ammonimenti o adempiuto gli ordini del minacciante (che
minacciante (che è, si considera o è ritenuto autorevole, oppure detiene un
autorevole, oppure detiene un potere più o meno legalmente riconosciuto, esercita o fa
più o meno legalmente riconosciuto, esercita o fa valere più o meno arbitrariamente un'
riconosciuto, esercita o fa valere più o meno arbitrariamente un'autorità).
disubidiscano e poi vostra excellenzia li assolva o determini in modo che mostri di dar
anche chi esige i suoi crediti, o prende che che sia d'altri,
prende che che sia d'altri, o in qualche modo usa forza, della stessa
non può nel dolce vino i mali, o sempre trema / che lo zio sgridi
in forma di compì, di pena o di prop. subordinata, il danno che
qualcuno gesti che valgano come tacito ammonimento o che facciano intendere l'intenzione di percuotere
che facciano intendere l'intenzione di percuotere o di causare danni fisici; fare incombere
si voglia accordare a portarle [pena o infermità] »; poniamo il freno con
minacce; compiere gesti minacciosi; assumere o tenere un atteggiamento o un comportamento minaccioso
minacciosi; assumere o tenere un atteggiamento o un comportamento minaccioso, fiero, sprezzante,
bene considerare la proprietà d'una lettera o d'una canzone, ben potrebbe apertamente
apertamente vedere che colui che ila fa o che ila manda, intende ad alcuna
e'la manda. e questo puote essere o pregando o domandando o minacciando o confortando
manda. e questo puote essere o pregando o domandando o minacciando o confortando o consigliando
questo puote essere o pregando o domandando o minacciando o confortando o consigliando. francesco
essere o pregando o domandando o minacciando o confortando o consigliando. francesco da barberino
pregando o domandando o minacciando o confortando o consigliando. francesco da barberino, i-148
menaccia. 15. annunciare più o meno esplicitamente, con le parole,
il comportamento, l'intenzione di compiere o di attuare qualcosa di dannoso, di
gemelli careri, 1-ii-20: i rattari, o guardie,... in dimandando
. dossi, i-300: prometti dunque o minaccia il tuo libro anche te,
feciale porta una asta ferrata meza abbruciata o gramigna a'confini di coloro a'quali
tanti e tanti, se pure intendono o vogliono indursi a credere timminente loro pericolo
cadere. -essere sul punto di toccare o raggiungere un certo punto. erizzo
fenomeni meteorologici e a condizioni atmosferiche (o, anche, al comportamento istintivo degli
del peggioramento; aggravare un male fisico o morale. g. del papa,
, spiegare (con riferimento ad argomento o a soggetti spiacevoli o sgraditi).
riferimento ad argomento o a soggetti spiacevoli o sgraditi). guazzo, 1-100:
24. prospettare a qualcuno un male o un danno, allo scopo di intimidirlo
scopo di intimidirlo, spaventarlo, ricattarlo o di indurlo a una condotta che liberamente
parte di chi è tenuto all'obbedienza o è considerato sottoposto) di una direttiva
ordine impartito da chi detiene, esercita o si sente investito di un'autorità;
di morire: « sappiate, o signore, che se minacciate la morte a
: nulla curi se 'l ciel tuoni o saetti, / minacci egli a sua voglia
-assol. cavalca, 19-504: o menti dure, piue crude che pietra,
tastade a sua battaglia; / minacci o preghi, nulla da voi impetra.
; e quanto per lui è sciolto o legato quaggiù, tutto è legato e
pena statuita pe'trasgressori di un comandamento o pe'rei di un delitto, affinché
(un rimedio, una cura rischiosa o dolorosa). g. p.
. 27. prospettare una misura punitiva o un castigo, l'attuazione del quale
attuazione del quale non dipende dalla volontà o dall'effettiva possibilità del minacciante (il
il quale, tuttavia, spesso è, o si ritiene, carismaticamente investito della facoltà
investito della facoltà di annunciare il male o la punizione incombente). s.
che andasse a esaminar agrippina per assolverla o dannarla. egli, presenti seneca e
], lamenti ed imprecazioni si minaccia o si promette? non altro che maledizioni,
28. intr. parlare, agire o comportarsi minacciosamente nei riguardi di qualcuno;
, insorgere. tasso, n-iv-247: o come ardite voi per quella città ragionare
per la nevosa selva / di pelio o d'emo va feroce in caccia, /
sono, come tu vedi, a verona o meglio su 'l colle di san leonardo
partic.: spumeggiare, ribollire; essere o divenire agitato (il mare, le
pace si riposa / né teme i venti o 'l minacciar del celo / o giove
venti o 'l minacciar del celo / o giove irato in vista più crucciosa, /
i nostri amici saranno a milano, o la pioggia ti costringerà in casa.
, che vogliono gastigare qualche delitto o vendicarsi d'alcuna ingiuria, sogliono brandire il
, dicendo: dio ti giudicherà, o dio ti farà sì, e sì.
e sì. -minacciare rovina (o di rovinare): essere in procinto
. -tal minaccia che vive in (o con) paura; chi più teme
chi fa il bravo per ismal- tire o per ingannare o per nascondere la gran paura
bravo per ismal- tire o per ingannare o per nascondere la gran paura che ha
), agg. che è o è stato fatto oggetto di minacce; che
; esposto a difficoltà di carattere politico o economico. gualdo priorato, 3-i-119:
. che è stato promesso, fatto attendere o temere; lasciato incombere (un danno
male, per lo più come punizione o penitenza). boccaccio, dee.
, fatto presagire da ben determinati segni o indizi. loredano, 2-i-177: attendo
); che sta per essere sferrato o per avere inizio (unattacco).
ant. e letter. che esprime o pronuncia minacce; che fa ricorso a
assumere, per 10 più a torto o a sproposito, atteggiamenti minacciosi o violenti
torto o a sproposito, atteggiamenti minacciosi o violenti, che denotano aggressività e prepotenza
2. per estens. che contiene o esprime minaccia (una parola, un
giuste. 3. che rappresenta o costituisce una minaccia militare o politica.
che rappresenta o costituisce una minaccia militare o politica. -anche: avversario, nemico,
rettore... alcuna villania o parole che li tornassero in vergogna, overo
in quelle regioni non fussi alcuno scompiglio o discordia. b. pitti, 1-123:
non si lassino corrompere da li uomini o per danari o per minacci, ma
lassino corrompere da li uomini o per danari o per minacci, ma che stieno sempre
dramma / nel petto mio di tema o di pavento. goldoni, xi-933:
chi la devorerebbe. 3. intervento o azione militare ostile. guicciardini, i-276
ostile. -anche: che nutre o manifesta propositi malvagi, aggressivi, vendicativi;
crudele. ariosto, 21-7: o di combatter meco t'apparecchia / (
gridò con voce minacciosa e fiera) / o lascia la difesa de la vecchia.
. -con riferimento a personaggi mitologici o a esseri immaginari e fantastici.
ferocia e aggressività (un animale reale o immaginario); che incute paura,
18-22: qual per le selve / nomade o massile / cacciata va la generosa belva
/ che dieci passi gli va dietro o venti, / e poi si ferma,
naccioso. 4. che nutre o manifesta propositi ostili, intenzioni bellicose e
g. b. casaregi, 79: o contr'alpine minacciose squadre, / o
o contr'alpine minacciose squadre, / o fra belle di pace amiche cure, /
quasi dei quali stanno in terra nemica o minacciosa, in boemia, in ungheria
pace, / minaccioso d'armi tonanti / o dei doni onusto che all'uomo /
esse manifestano. 5. accompagnato o sostenuto da minacce (un'esortazione,
che incute il timore di dure punizioni o di gravi danni. della casa
parti, con ogni sorte di persuasioni o amorevoli o minacciose, cerchino di por
con ogni sorte di persuasioni o amorevoli o minacciose, cerchino di por loro in
proposte, sull'esorta- zioni, placide o minacciose, secondo i momenti. d'annunzio
bentivoglio, lvi-372: sì sì vivi, o signor, per nostro scampo, /
minacciosi. 7. che costituisce o rappresenta un effettivo e incombente pericolo sociale
urlante. 8. che costituisce o si avverte come un pericolo, una
un brivido gelargli il filo della schiena o senza, di giorno, schiarirsi almeno
. ant. e letter. che nutre o rivela l'intenzione di minacciare, che
manifesta ferocia, aggressività (un animale o, anche, un mostro mitologico).
quel labirinto, non saprei se prigioniero o carnefice, racchiudevasi. 2.
, sperchio minace, / il gran licorma o l'uno o l'altro xantho.
/ il gran licorma o l'uno o l'altro xantho. morando, 335:
bastioni, di edifici, di fortificazioni o di altre opere civili o militari, effettuando
di fortificazioni o di altre opere civili o militari, effettuando lavori di scavo e
di comunicazione, zone di terreno roccioso o particolarmente compatto a lavori di sbancamento per
sbancamento per il compimento di opere civili o a fini di sfruttamento minerario; piazzare
; piazzare cariche di esplosivo in punti o in luoghi adatti; disseminare un territorio
in luoghi adatti; disseminare un territorio o un tratto di mare di mine o di
territorio o un tratto di mare di mine o di altri ordigni esplosivi, a scopo
altri ordigni esplosivi, a scopo difensivo o offensivo. g. villani,
camporeggiano e sassi, meglio saria minar taltre o smantellare e aprire di sorte che banditi
smantellare e aprire di sorte che banditi o altri nimici non vi potesson alloggiar dentro
a livello, senza avere a salire o scendere. g. bentivoglio, 4-356
per la vita stessa (una malattia o, anche, una condizione climatica,
macchinazioni, di tranelli e di inganni, o con l'applicazione e l'attuazione graduale
un disegno, di un progetto) o, anche, l'opera, la posizione
l'influenza, il potere di una persona o di un gruppo di persone (per
la disgregazione di valori morali, culturali o ideologici, di una determinata situazione,
, xviii-5-407: si è creduto sbarbicarli o minarli [i privilegi baronali]
dirà bene 'scalzare le istituzioni 'o 'una persona ', per farla
', per farla cadere di stato o di reputazione o di ufficio. carducci,
farla cadere di stato o di reputazione o di ufficio. carducci, iii-3-32:
disus. effettuare lavori di ingegneria mineraria o di scavo (per lo più per lo
più per lo sfruttamento di giacimenti minerari o per gettare le fondamenta di un edificio
]: * minare ': penetrare più o meno profondamente nella terra a fine di
sin'ora descritta, delle due torri o minaré che son fuori,..
... il quale tiene quattro mineré o torri. = adattamento del turco minare
musulmane, avente alla sommità un terrazzo o un ballatoio da cui nelle ore di
. leopardi, 855: come stai [o luna] volentieri in cima dei minareti
di cristalli sottilissimi che formano aggregati granulari o protuberanzetondeggianti. = dal nome di minasragra
sia per l'esecuzione di opere civili o per lo sfruttamento di miniere (una
ecc.); disseminato di mine o di altri ordigni esplosivi a scopo difensivo
di altri ordigni esplosivi a scopo difensivo o offensivo (un terreno, un tratto
disgregato, scavato, pieno di caverne o gallerie (un terreno, un oggetto,
privato del vigore fisico, della vitalità o, anche, delle facoltà psichiche,
, ma in fondo minata dalla tristezza o dai bagliori della pazzia. d'arzo,
». 4. figur. reso o diventato precario, debole, instabile nella
28. 6. locuz. camminare o danzare su un suolo o su un
. camminare o danzare su un suolo o su un terreno minato: trovarsi (consapevolmente
un terreno minato: trovarsi (consapevolmente o no) in una situazione diffìcile, pericolosa
) in una situazione diffìcile, pericolosa o, comunque, imbarazzante. b.
nelle fondamenta di fortificazioni e di bastioni o, anche, di opere civili di interesse
sabotaggio di installazioni e di strutture militari o civili). -anche con valore collettivo
1-i-35: un siciliano, certo paradiso o paradisi, dopo aver vagato per venti
3. figur. chi insidia un'istituzione o una dottrina, portandovi disordine e,
, causandone la decadenza, la disgregazione o, anche, chi compromette il potere
, anche, chi compromette il potere o la credibilità di una persona o di
potere o la credibilità di una persona o di un gruppo di persone, per
-minatori (o larve minatrici) di foglie: larve,
, più tosto che con parole aspre o minatorie. di meglio, lxxxviii-11-92: noi
minatoria, breve minatorio: lettera privata o ufficiale, improntata a toni e contenuti
, improntata a toni e contenuti minacciosi o anche ricattatori. gir. priuli,
scono ne'coglioni, overo ne la minchia o vero in quele parti, tolli buturo
, per ricevere il piede del grande o del piccolo albero. 3.
, per esprimere stupore, sorpresa, o, anche, disappunto, disprezzo.
: è capace di fare ministri o almeno sottosegretari dei poveri diavoli che
fare spesso / di poca cosa, o vero alle minchiate, / non al trentuno
il giuoco detto anche tarocchi, ganellini o germini... è composto questo giuoco
notte intera a veder giocare alle minchiate o a sbaraglino,... senza
verbo. nomi, 8-85: alle minchiate o germini / fassi per bizzarria da quei
dei sei nelle minchiate: valere poco o nulla, avere scarso credito. a
persona abusando della sua buona fede o della sua ingenuità. buonarroti il
ecc. salvetti, 97: lettere o armi? oibò; / scienza si minchiona
ampollose ora questo 'ampollose ', o messere, v'ha minchionato.
da me? — parlate / da vero o minchionate? i. neri, 3-81
« ohe, ohe, dottore; minchioni o fai davvero? 5.
scherzevolmente, rispondendo ad alcuno che racconti o descriva qualche cosa di straordinario.
fiere, domandando il prezzo di questa o di quella cosa e, non offerendo niente
cosa e, non offerendo niente o pochissimo, stanno a vedere e osservare chi
, sf. ant. idea, pensiero o atto insulso e stupido; stupidaggine
sostant. moniglia, 1-iii-150: o quanti a'tempi bui, / che si
macchi s'appellano, scopritori per lo più o minchionatori degli altrui difetti, può forse
, per ignoranza, ingenuità, faciloneria o eccessiva buona fede, si lascia ingannare,
estrema facilità; persona sciocca, credulona o fatua, stolta, ottusa (ordinariamente
rido di quel beccaccio del marito o padre o fratello che li sia la
rido di quel beccaccio del marito o padre o fratello che li sia la serra a
che li sia la serra a chiavistello. o che minchione!, che crede per
, corrivo. moneti, 2: o febo, tu... di bugiardi
a sedere in un ruspone, / o san giovanni, ogni fedel minchione / a
quadri e carte su 'l muro, o minchione. n. secchi, 2-48:
/ che di mirti e di rose? o re minchione. c. arrighi,
buonarroti il giovane, 9-650: fosse / o destrezza di man permutativa / o balenar
/ o destrezza di man permutativa / o balenar degli occhi miei minchioni, /
2. persona ingenua, sprovveduta o che vive in disparte, senza sapere
irragionevole, con eccessiva leggerezza, superficialità o ingenuità. redi, 16-vi-374:
balordaggine, stupidità, cocciutaggine, imperizia o, anche, malafede, slealtà (
ha intenzione di ingannare, di raggirare o, anche, di passare inosservato).
triviale per esprimere meraviglia, stupore o, anche, disappunto. l.
lasciar trasparire le proprie tendenze e intenzioni o di attendere il momento opportuno per approfittare
. -fare la figura del minchione o una figura minchiona: comportarsi o apparire
minchione o una figura minchiona: comportarsi o apparire sciocco, ingenuo, incapace,
due ganasce inghiotte. -passare da o per minchione: essere considerato o giudicato
da o per minchione: essere considerato o giudicato sciocco, superficiale, ingenuo.
seconda. -restare, rimanere minchione o come un minchione: trovarsi ingannato o
o come un minchione: trovarsi ingannato o gabbato; apparire sbalordito, meravigliato,
e ignorante non si metta in affari o in faccende. nieri, 109:
ignorante et inesperto. pulci, iv-94: o verzi, o minchionacci, /.
pulci, iv-94: o verzi, o minchionacci, /... / o
o minchionacci, /... / o che v'impicchin tutti caldi caldi.
(per lo più nella locuz. dare o fare la minchionèlla: prendere in giro
di giudizio; limitatezza, angustia intellettuale o spirituale; dissennatezza, stoltezza, stupidità
a lasciarsi facilmente ingannare, raggirare o irridere per ingenuità, per ignoranza o
o irridere per ingenuità, per ignoranza o per eccessiva buona fede; dabbenaggine.
del monte di brianza fanno travedere altrui o vero che qua la gente è tanto sottile
dì un carlino in quarto a tarocchi, o a trionfi e a sminchiate che si
comportamento, azione, opera, discorso o scritto sciocco, insensato, dettato o
o scritto sciocco, insensato, dettato o improntato a stoltezza, a leggerezza,
incoscienza, a ingenuità, a inesperienza o, anche, diretto a ingannare,
comportamento, scritto, pensiero, dato o elemento di scarso valore, di poco
, costruzione di poco pregio; esigenza o bene frivolo, superfluo, inutile;
; inezia. — anche: lavoro o attività che implica poca fatica, scarsa
opera, né guardate francesco di ser jacopo o altri, che le son menchionerie.
nelli, i-19: con quelle quattro o cinque donne del vicinato, che giornalmente
ricognizione. darà loro un fiaschetto d'olio o un sacchetto di farina per una il
non la grande oscurazione, non l'anello o le altre simili minchionerie. [sostituito
. — pensiero, idea, notizia o discorso strano, bizzarro, curioso,
citolini, 344: le misure capite sono o di grani o di licori. per
: le misure capite sono o di grani o di licori. per quello di grani
che è tipico, che riguarda gli elementi o i composti che costituiscono la litosfera,
e impiego; che ne contiene uno o alcuni, che ne è costituito,
volatile, che si sprigiona colla soluzione o abrasione. -acqua minerale: acqua
da sorgenti naturali e caratterizzata dalla presenza o dalla concentrazione di determinate quantità di
la rendono adatta a particolari scopi dietetici o terapeutici (disintossicanti, termali, ecc
disintossicanti, termali, ecc.) o, anche, per un normale consumo
essa [l'acqua] essere grossa o minerale o molta superfluità o terrestrità maligna
[l'acqua] essere grossa o minerale o molta superfluità o terrestrità maligna alla sanità
essere grossa o minerale o molta superfluità o terrestrità maligna alla sanità delli animali in sé
una quantità sensibile di elementi aciduli o solforosi o salini o ferruginosi. ferd.
sensibile di elementi aciduli o solforosi o salini o ferruginosi. ferd. martini,
elementi aciduli o solforosi o salini o ferruginosi. ferd. martini, 1-ii-54:
-cera minerale: ozocerite. -fonte o sorgente minerale: sorgente da cui scaturisce
bene spalmarsi con petrolio, profumi o grassi minerali le mani e il viso per
), sm. ciascuno degli elementi o dei composti o delle miscele che costituiscono
. ciascuno degli elementi o dei composti o delle miscele che costituiscono la litosfera,
, e che si trovano localizzati o in ammassi o in giacimenti considerevoli (ma
si trovano localizzati o in ammassi o in giacimenti considerevoli (ma possono essersi
formati anche per trasformazione di sostanze organiche o di componenti inorganici di organismi; alcuni
fra essi anche i combustibili fossili più o meno trasformati): sono nella quasi
essi altre sostanze, solide, liquide o gassose, sia sotto forma di associazione
, frammento di uno di tali elementi o composti. citolini, 472: il
: il medicamento semplice... sarà o di acqua... o di
sarà o di acqua... o di terra... o di minerali
.. o di terra... o di minerali, dove saranno le pietre
a riempire di minerale grezzo i forni o i 'calcheroni ',...
si riusciva ad attribuire precise caratteristiche metalliche o lapidee. biringuccio, i-147:
remunerativo lo sfruttamento. -minerale complesso o misto: aggregato minerale i cui componenti
di tutti gli altri occorre zolfo bianco o rosso corrotto o argento putrefatto in vena
altri occorre zolfo bianco o rosso corrotto o argento putrefatto in vena di terra putrida
. esperto, studioso di minerali o di mineralogia; mineralogista.
qualificarla, che ad un mineralista, o ad uno zecchiere, di cercar similitudini
e alla coltivazione delle piante era sufficiente o indispensabile l'uso dei sali minerali (
pronom. subire il processo di mineralizzazione o di fossilizzazione. targioni tozzetti
3. tr. trasformare in minerale o rendere minerale, eliminando o scomponendo le
in minerale o rendere minerale, eliminando o scomponendo le parti organiche di una sostanza
animalizzare, vegetalizzare, mineralizzare, elettrizzare o liquefare lo stile, facendolo vivere della
che ha subito il processo di mineralizzazione o di fossilizzazione. piovene, 6-365
elementi, che fanno parte di un composto o di una miscela minerale. targioni
. che ha la proprietà di favorire o di produrre il processo di mineralizzazione di
processo di mineralizzazione di una sostanza inorganica o di fossilizzazione di una sostanza organica (
. processo di formazione di un minerale o di un aggregato minerale, che avviene
ormai per sempre / come fresca immersione o dissetante, / non abbracciò deluso che
loro genesi appartiene più propriamente alla geologia o alla geochimica); e in mineralogia
geochimica); e in mineralogia speciale o descrittiva, dedicata all'esame analitico delle
geografia, n. 1. -mappa o carta mineralogica: rappresentazione grafica della distribuzione
dislocazione dei giacimenti minerari di determinate regioni o, anche, sull'intera superficie terrestre
metalli, chiamasi 'mappa 'o 'carta mineralogica '. 2.
lo sfruttamento delle miniere, le norme o i princìpi giuridici che regolano tale attività
in altri punti rigavano la'superficie sassosa o scavalcavano i dirupi su trampoli e cavalletti
a un minerale, a un sedimento o a una roccia sedimentaria formatisi in seguito
., 2-8: l'acqua ch'} o prendo già mai non si corse;
una sua nobile opera di interpretazione o chiave di tutte le allegorie della 'divina
bruno, 2-43: o buttati indarno i miei dictati, li quali
ormai scoprirte col minervo aiuto / o veramente in te superbia regna.
delle principali sostanze di cui è costituita o delle modalità di cottura (come,
, può anche essere fatto con carne o con estratto di carne; la minestra asciutta
invece, è quella in cui la pasta o il riso, dopo la cottura,
-in senso generico: qualsiasi vivanda o portata, porzione di un cibo qualsiasi;
e bono agresto e bono brodo di carne o di cappone. pulci, 2-27:
in pollastro; e la minestra di lattuca o di zucca, quando ho potuto averne
di carne e di pane ed erbe o di radiche, come rape o carote,
ed erbe o di radiche, come rape o carote, o di zucca e in
di radiche, come rape o carote, o di zucca e in poca carne lessa
di zucca e in poca carne lessa o arrostita o qualche pesce fresco e tenero
zucca e in poca carne lessa o arrostita o qualche pesce fresco e tenero. pananti
e media italia la minestra è asciutta o in brodo; da roma in giù
, si intende in brodo, o di verdura; altrimenti si dice * maccheroni
. malaparte, 7-71: altri cinque o sei soldati... mi offrirono
: minestra cucinata con ingredienti particolarmente nutrienti o saporiti (cfr. anche maritato,
. 3. figur. situazione o circostanza confusa, intricata, difficile,
, dottrina, concezione filosofica, opera o argomento farraginoso, noioso, ripetitivo,
4. figur. fatto, evento o condizione insignificante, di poco conto,
credi anche agli uomini mezzo becchi, o ai becchi mezzo uomini, che gli
t'altra persona, situazione, problema o argomento. cellini, 2-91 (460
minestra affatto. -essere una minestra o un'altra: trattarsi di due cose
-fare la minestra, le minestre o la propria minestra: comandare, spadroneggiare
delle ricchezze] hanno fondamento di furti o d'imbolare, o vero che ogni cosa
fondamento di furti o d'imbolare, o vero che ogni cosa si chiama guadagno
saresti favorito in qualche loco: / o, alle volte, dal guataro un poco
una sciocchezza (con senso di biasimo o di dispetto). cantù, 438
questione, in una faccenda poco chiara o compromettente. mazzini, 12-49: qui
né a sinistra né a destra, / o principe, o repubblica, / terrei
a destra, / o principe, o repubblica, / terrei dalla minestra.
: non ci curiam di trutte o di pollame, / l'intingolo spezzato e
ant. e letter. che cucina o distribuisce la minestra. bronzino, 1-405
. minestrata, sf. dose o quantità di uno o di diversi ingredienti
, sf. dose o quantità di uno o di diversi ingredienti sufficiente a cucinare una
indeterminata, confusa, di elementi culturali o politici eterogenei. arbasino, 3-104:
manina, come sarebbero solo cattolici noiosissimi o marxisti tutti d'un pezzo!..
. spallanzani, v-178: un riso o un minestrino o un po'di zuppa
, v-178: un riso o un minestrino o un po'di zuppa, sempre maritati
un lesso ed un arrosto di vitello o di carne bianca, tutto però in discretissima
piccinelli io mando una cassa di minestri o vogliamo dire cazzuoli. -minestro forato
. minestra a base di pasta o riso, preparata, secondo le ricette regionali
ricette regionali, con diverse verdure (o talvolta, anche, solo con le
artistica, dottrina filosofica 0 opera letteraria o artistica insulsa, banale, farraginosa,
minestróso, agg. letter. che ha o esprime idee confuse, disordinatamente prolisse;
eroico e pazzo, / per puntiglio o per sollazzo, / ne fuggisti una mattina