Grande dizionario della lingua italiana

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vol. X Pag.15 - Da MELANICO a MELANOSI (13 risultati)

: si può fare arrosto con empitura o senza, servita calda con pepe sopra

melanina, sf. citol. pigmento nero o bruno, prodotto dai cromatofori, che

. melanismo, sm. colorazione bruna o nera, causata da un'eccessiva pigmentazione

, agg. petrogr. che concerne o contraddistingue le rocce eruttive in cui si

e talvolta presentano macchie di colore rosso o arancione. = voce dotta,

miner. paramorfosi di quarzo su cristobalite o fluorite; si presenta sotto forma di

. citol. che contiene pigmento scuro o ne regola la distribuzione. 2

può trasfor mare in melanina o in una sostanza del medesimo colore della

aumento patologico di cellule pigmentifere della cute o delle mucose, riscontrabile in alcuni tipi

, morbo di addison, ecc.) o cutanee. tramater [s

patologi dicono 'melanòsi'una materia nera liquida o solida che accidentalmente depo- nesi nel parenchima

solida che accidentalmente depo- nesi nel parenchima o alla superficie degli organi sani ed alterati

macchioline scure sulle foglie, sui frutti o su altri organivegetali. tramater [s

vol. X Pag.16 - Da MELANOSICO a MELAPPIA (9 risultati)

o voce dotta, comp. dal gr.

lave del vesuvio in masserelle scagliose nere o verdi. = voce dotta,

3. ornit. che ha il manto o il piumaggio di colore nero (un

quali la sifilide e il diabete, o della carenza di vitamina pp; melanoglossia

sistema triclino e presenta un colore nero o fortemente scuro e lucente.

nigella, chiamata da dioscoride git, o vero melantio, è una erbetta che

e'sua festuchi sottili, lunghi dua palmi o più, le foglie piccole, che

acanti e di negella e di melànzio o giotone, che nasce fra il frumento.

aggradevoli. artusi, 291: il petonciano o melanzana è un ortaggio da non disprezzare

vol. X Pag.17 - Da MELAPPIO a MELAROSA (15 risultati)

sogliono [gli innamorati] portare melarance o rose in mano. folgore da san

1-28: melarance grosse come uno fiasco o più. gir. priuli, ii-220:

mettile tra fiori di melarancio e gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero. ramusio

fiori di melarancio e gelsomini o rovistrici o altro fiore odorifero. ramusio, i-254

odorifero. ramusio, i-254: questo stagno o lago era circondato e coperto con tende

. 4. figur. persona o cosa che è oggetto di bassa speculazione

cosa che è oggetto di bassa speculazione o di esoso sfruttamento. tassoni, xiii-443

allegri, 4-221: uscitene per l'uscio o le finestre: / che chi discerne

del pruno un melarancio: migliorare, o pretenderedi migliorare, lo stato di qualcosa o

o pretenderedi migliorare, lo stato di qualcosa o di qualcuno al di là dei limiti

anche saprebbe dal molto cavare il poco o, come dicesi, * da un

. = comp. da mél [o] e arancio (v.).

di lino, di lana, di seta o di cotone. tommaseo [s.

son buone, a chi le piacen secche o fresche. citolini, 208:

208: segue... il pomo o melo, e le mela, frutti suoi

vol. X Pag.18 - Da MELARUOLA a MELATO (13 risultati)

campo le fraterne schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma /

schiere / di pepe o di cannella o d'altro aroma / fatai cagione,

d'altro aroma / fatai cagione, o di melate canne, / o cagion qual

cagione, o di melate canne, / o cagion qual si sia eh'ad auro

residuo dell'estrazione di zucchero dalla canna o dalla barbabietola, costituito da una sostanza

melassìgeno, agg. che produce o contiene melassa. -effetto melassìgeno:

fiori piccoli e solitari di colore rosso o violetto; frutti a bacca.

sono il calice persistente diviso in quattro o cinque parti, altrettanti petali inseriti sul

antere refratte; la bacca di tre o quattro loculamenti rivestita dal calice ed i semi

mele contro qualcuno come manifestazione di disapprovazione o di dileggio. 1. nelli

senza che i monelli lo rincorrano a torsoli o a melate. p. petrocchi [

vischioso e dolciastro, secreto dalle foglie o dai rami delle piante sotto forma di

versilia sono sovente molto danneggiati dalla melata o melaggine, detta meliggine dagli antichi maestri

vol. X Pag.207 - Da MESOZOI a MESSA (10 risultati)

veri sacramenti. -messa al campo o castrense: che si celebra all'aperto

per i soldati (dal vescovo castrense o dai cappellani militari), per escursionisti

bassa, letta, privata, piana (o piano): messa che si celebra

quello degli infermi. -messa d'argento o d'oro o di diamante: ricorrenze

. -messa d'argento o d'oro o di diamante: ricorrenze giubil. ari

per ottenere la riconciliazione delle opposte fazioni o, ancora, per ringraziare dio della

ancora, per ringraziare dio della pace o della riconciliazione ottenuta. minerbetti [

funzione, ricevono un soccorso in denaro o in natura. piovene, 5-285:

propria amministrazione. -messa di legato o messa fondata: messa il cui obolo

da lasciti di fondazioni pie di perpetua o di diuturna durata. -messa di mezzanotte

vol. X Pag.208 - Da MESSA a MESSA (34 risultati)

-messa funebre, mortoria, di requie o requiem, di suffragio, dei morti

requiem, di suffragio, dei morti o da morto: messa celebrata con paramenti

morto: messa celebrata con paramenti neri o violacei in suffragio di tino o più

neri o violacei in suffragio di tino o più o di tutti i defunti.

violacei in suffragio di tino o più o di tutti i defunti. macìnghi strozzi

ora dal suddiacono, ora dal coro o dal popolo. sigoli, 174:

, imposti per testamento. -messa novella o nuova, prima messa: celebrazione del

nuziale, di nozze, degli sposi (o messa del congiunto): celebrata in

.]: * messa di nozze 'o 'degli sposi 'o come si

di nozze 'o 'degli sposi 'o come si disse 'del congiunto '

parcerdote, in modo da contribuire più o meno rocchiani. largamente al suo sostentamento

giorno. arlia, -messa pontificale o in pontificale: messa 1-219: dà

: don antonio era una specie di procacciaabate o da un prelato insignito dell'apposito liturgico sempre

oli per ugnerlo. -messa prima o dell'aurora: messa che si celebra

dal secolo xial xvii, per ragioni particolari o in determinate circostanze (viaggi su navi

circostanze (viaggi su navi, esequie o nozze celebrate nel pomeriggio, ecc.

, quando per mancamento di sacerdote o d'arredi non è lecito il sacrificare,

pontificalmente in trono. -messa vespertina o serale: celebrata nel tardo pomeriggio (

, anticamente, nei giorni di vigilia o penitenziali). piovene, 5-227:

celebra non secondo l'ufficio del giorno o della festa, ma secondo parti variabili

calamità, per onorare la madonna, o un santo fuori del giorno della sua

prò pace. -messe di san gregorio o messe gregoriane: serie di trenta messe

, agnus dei), musicate con o senza accompagnamentostrumentale (e a seconda delle forme

senza accompagnamentostrumentale (e a seconda delle forme o della destinazione si distinguono la messa polifonica

nelle prose parimente è quello de'musici o vero cantori, i quali..

eterna il settecento più che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve

belletti! 4. messa nera o del diavolo: parodia blasfema del rito

da persone che praticano la stregoneria (o che appartenevano a sette eretiche o a

(o che appartenevano a sette eretiche o a conventicole di streghe). -per

sotto l'apparenza di manifestazioni religiose o rituali; festa orgiastica, orgia.

va alla messa! va a cantare o a servire messa!: perinvitare qualcuno a

ad andarsi a rinchiudere in una chiesa o in un monastero). carducci,

rumina e ingrassa. e crepi! o vada a servir la messa e ad

e paternostri. -andare a messa o alla messa: recarsi in chiesa per

vol. X Pag.209 - Da MESSA a MESSA (34 risultati)

campagne di san giovanni di luserna, o a messa la domenica nel tempio dove

. -ascoltare, udire, sentire messa o la messa', assistere, stare alla

la messa'(dirla in furia) o 'una cosa qualunque '(abborracciarla o

o 'una cosa qualunque '(abborracciarla o venderla a vii prezzo).

la messa. -cantare messa o la messa: v. cantare1, n

] di dir messa, udir confessioni o predicare. tavola ritonda, 1-473:

qualcosa di solenne, di sacro (o che comporta la ripetizione sempre uguale di

comporta la ripetizione sempre uguale di atti o di parole). b. croce

cose fuor della messa: proferire parole o espressioni sconvenienti; prorompere in improperi,

e di soddisfazione (se vivo) o di suffragio (se defunto).

detto messa per lei. -dire o cantare le messe di s. gregorio:

compiere l'atto sessuale per trenta (o per innumerevoli) volte di seguito.

/ ditemi chi fu pria la messa o 'l prete, / o la campana picciola

la messa o 'l prete, / o la campana picciola o la grossa?

'l prete, / o la campana picciola o la grossa? -entrare a messa

ragionamento, ecc.); fare o dire cose strane e assurde; vaneggiare

, 1-219: di un discorso sconclusionato, o che non ha sugo, come di

si vegga conclusione. -essere da o di messa: aver la potestà di

-essere più povero di san quintino (o di don vincenzio) che sonava a

che sonava a messa coi tegoli (o con gli embrici): trovarsi in uno

v.]: di persona poverissima o senza denari: 'a questi giorni

co'tegoli. -far dire o celebrare una messa per qualcuno: farla

a vantaggio spirituale di una persona vivente o in suffragio di un defunto.

le candele al frate, che ne dica o faccia dire messe per l'anima del

a parigi / per tutto celebrare uffici o messe. pascoli, 329: il pover

per me. -fare messa o la messa: celebrarla, officiarla.

. -non sapere mezza la messa o mezze le messe: non essere al

. varchi, 3-57: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole.

alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole... per mostrargli la sciocchezza

la messa. -servire la messa o alla messa: assistere il celebrante all'

messa: assistere il celebrante all'altare o rispondere alle sue orazioni. ammaestramenti dei

figuratamente e familiarmente per palesare le mancanze o le colpe di alcuno, accusarlo a

. v.]: 'levare 'o 'togliere la messa a un

. recare a qualcuno un gravissimo danno o un'offesa umiliante. c. arrighi

vol. X Pag.210 - Da MESSA a MESSA (25 risultati)

.]: 'vivere della messa 'o 'su la messa 'vale viver

trova più da fare in un tema o simili, perché già sfruttato).

soldi dieci. gioberti, 6-ii-348: o inceppare la messa delle aliene per agevolare

parma. 2. operazione, o serie di operazioni, con cui si

(illuminazione), messa in azione o in funzione (esecuzione), ecc.

un arbuscello alto tre quarti di braccio o più, con le messe sottili, nere

): qua e là, rimessiticci o getti di gelsi, di fichi, di

formare il capitale di una società finanziaria o commerciale; quota sociale; prestito a

6. disus. modo di vestire o di acconciarsi, abbigliamento, tenuta.

modifiche alla condizione giuridica di una persona o di un bene), e, correlativamente

giuridici. -anche: la stessa modifica o la stessa nuova situazione, giuridica o

o la stessa nuova situazione, giuridica o materiale, prodotta da tale atto o

o materiale, prodotta da tale atto o dalla correlativa operazione esecutiva.

: esclusione (mediante un divieto giuridico o un'emarginazionedi fatto) di un'ideologia,

un'ideologia, di un movimento politico o sociale, di un gruppo di persone,

dalla vita sociale di un'opera intellettuale o di un'idea, di una concezione,

così cessare il rapporto di impiego (o di lavoro). ojetti, iii-400

operoso, provocando uno stato di inerzia o di passività. b. croce,

croce, ii-13-54: bisogna sgombrare la pretesa o l'illusione che l'opera o il

pretesa o l'illusione che l'opera o il « sistema » di un filosofo sia

un reato mediante la formulazione di uno o più capi di imputazione, mette tale

delle manovre richieste per aggiungere una locomotiva o una carrozza in testa o, rispettivamente

una locomotiva o una carrozza in testa o, rispettivamente, in coda a un

ufficiale del corso legale a una moneta o a valori analoghi e successiva loro ammissione

due bilie vengono a interporsi i birilli o il pallino.

vol. X Pag.211 - Da MESSAGGERA a MESSAGGERO (36 risultati)

di una gara, di una competizione o di una scommessa. 18.

verificare, in base a prove simulate o compiute su dati campioni, la validità

automatica, correggendone gli eventuali errori logici o di sintassi, o, anche, per

eventuali errori logici o di sintassi, o, anche, per controllare il funzionamento

formare che in una nota di lungo valore o in una cadenza libera; quest'ornamento

musica: adattamento musicale di un testo o di un componimento poetico. -ant.

spesso appresso i retori greci nudo discorso o nuda dizione si contrappone alla metrica e

dizione si contrappone alla metrica e melica o messa in musica. 21.

strumento ottico, di una macchina fotografica o da presa, ecc., che si

distanza fra un oggetto e lo strumento o fra due parti dello strumento stesso,

dello strumento stesso, mediante un telemetro o stimando a occhio la distanza e riportandola

questione ai fini di un esame concreto o di una discussione realistica. 22.

industr. messa a punto: operazione o complesso di operazioni volte a control- trollare

control- trollare e a revisionare un impianto o un apparato meccanico prima del loro funzionamento

(dei termini di una questione, o di un problema, di un piano,

assestamento, conveniente sistemazione (di persone o cose). arbasino, 9-173:

: preparazione di un campione di vernice o di pigmento dotato di caratteristiche uguali o

o di pigmento dotato di caratteristiche uguali o simili a quelle di un prodotto già

e può essere effettuata a mano, o con macchine rotative subito dopo la concia

con macchine rotative subito dopo la concia o dopo la tintura e l'ingrasso);

operazione. -in senso concreto: il dispositivoelettrico o meccanico che serve ad avviare il motore

per raggiungere le condizioni normali di lavoro o di velocità. nell'automobile, ravviamento (

. nell'automobile, ravviamento (elettrico o meccanico) del motore. pasolini, 3-176

di un apparecchio, di un dispositivo o delle parti di una struttura in modo

di un impianto, di un'installazione o di un veicolo. -messa in tinta

determinata tonalità di colore di una vernice o di un pigmento. 24. telecom

. messa in onda: emissione radiofonica o televisiva (di un programma, di una

ora cortese, or sf. incarico o attività di un messaggero; ambaminaccioso invito

per girla estens.: persona o gruppo di persone incaricate ad incontrar

significazione di * spedizioni 'di uno o più messaggieri, mal s'adopera in luogo

corrispondenza e dei pacchi alle stazioni ferroviarie o agli scali. -messaggeria marittima: linea

agli scali. -messaggeria marittima: linea o servizio postale marittimo. guglielmotti,

chi è incaricato di recare un messaggio o di riferire notizie e informazioni, di

di recapitare uno scritto di carattere personale o diplomatico; nunzio, messo, inviato

possono alcuna volta essere senza salute, o però che se un altro aprisse le

le lettere che non sapesse lo nome, o però che il messaggio è di tale

vol. X Pag.212 - Da MESSAGGERO a MESSAGGERO (20 risultati)

. -inviato di dio; interprete o esecutore della volontà divina. n

! l'uomo, alta la fronte o bassa, / non è, lieto o

o bassa, / non è, lieto o piangente, un pellegrino: / ma è

ma ben di rado pensai, mentre disegnavo o colorivo quelle soavi fattezze, alle divine

a creature superiori immaginarie, a spiriti o geni tutelari e alla funzione, loro

tasso. firenzuola, 87: « o giovane cortese, / qual mia ventura

aiuta, / tosto te muovi, o mesaziero ardito; / la bela ponzela gaia

autentica lettera credenziale appo i miscredenti, o come anch'oggi faticano a trovar fede

riferimento a sguardi, atteggiamenti, gesti o parole) o esprime e trasmette significati

, atteggiamenti, gesti o parole) o esprime e trasmette significati e intenzioni segrete

, 1-21: canzoneta lassa, / o mesagiera del mio tristo piancto, /

ciò che serve per trasmettere alla fantasia o all'intelletto le immagini, le sensazioni e

e principali messaggieri dell'anima sono, o signori, la veduta e l'udito

5. ciò che si presenta come indizio o presagio di un evento che non tarderà

; ciò che -costituisce il presupposto necessario o la causa determinante di un dato effetto

comando dello strumento per cambiarne l'assetto o la posizione. 9. giornal.

10. marin. cavo messaggero (o catena messaggera): quello con cui

si riporta l'azione di un molinello o di un verricello a manovre lontane da

incaricata di recare messaggi speciali a uomini o a dei. -in partic.:

. -in partic.: messaggero degli dei o di giove: mercurio. - messaggera

vol. X Pag.213 - Da MESSAGGIERA a MESSAGGIO (24 risultati)

sia per interposta persona, a voce o per scritto o, anche, attraverso

persona, a voce o per scritto o, anche, attraverso uno dei moderni

del suo creatore. -comunicazione visiva o gestuale. d'annunzio, iii-1-137:

blyth della 'london', perii capitano beaulieu o i loro colleghi, saranno stati principalmente

. 3. letter. segno rivelatore o premonitore; indizio, avvisaglia, presagio

[le tabulazioni] sono come lettere o messaggi che vengono innanzi. g. rucellai

l'aere tenebroso e scuro, / o se 'l sol ne le nubi il piovoso

nubi il piovoso arco / dipinge, o mormorar senton le frondi, / messaggi

, 13- i-272: io veggio, o parmi, quando in voi m'affiso,

delle dottrine religiose, etiche, culturali o scientifiche. b. croce, ii-n-299

sulla via: / se forma esisti o ubbia nella fumea / d'un sogno

prima di cristo: nessun messaggio umano o divino si è rivolto a questa povertà

rilevante e di tono solenne, pronunciata o trasmessa da chi detiene un potere civile

trasmessa da chi detiene un potere civile o religioso o si sente investito di una

da chi detiene un potere civile o religioso o si sente investito di una particolare autorità

che il discorso venga letto in persona o dal presidente di una repubblica, come

come negli stati uniti d'america, o dall'imperatore come nell'impero costituzionale di

come nell'impero costituzionale di francia, o dal sovrano costituzionale, come nel regno

lui appositamente delegate il * discorso 'o 'relazione 'ch'esprime i suoi

al parlamento per proporre progetti di legge o per opporsi alla promulgazione di una legge

impiegati per propagandare un determinato prodotto industriale o un servizio di pubblica utilità.

che comunica dipenda dalla successione (spaziale o temporale) in cui sono inviati i

di comunicazione (e di tali sistemi o codici la lingua è uno dei fondamentali

: eo prego che ti facie [o amore] meo messaggio, / e che

vol. X Pag.214 - Da MESSAGRANDE a MESSALINO (14 risultati)

(e con scritti diffìcili a decifrarsi o a comprendersi). manzoni, pr

sgualdrina, una messalina, una locusta o quel che meglio vi piace. panzini,

dicesi antonomasticamente di donna rotta ai piaceri o sessualmente degenerata. = voce dotta,

prendendo ogni passo, acciocché ogni messaggio o persona ch'andasse verso roma fosse arrestato

citta cum la matre vene. / o città, quanto sei bona messagia!

ingravidata fue. chiabrera, 1-iii-205: o se dall'alto ciel scender convegna /

abissi in fondo / fidi messaggi, o se vestendo l'armi / arder negli elmi

3. figur. ciò che è indizio o segno esteriore di un sentimento.

preghiere che si leggono, si recitano o si cantano durante la medesima; il

giurare, ponendo la mano in sul messale o altro libro sacro, dove sia scritto

che ridono nei messali -messaggio di dio o dell'eterno regno: apostolo, d'attavante

sazia / che tolse da un affresco / o da un missale il fresco / sogno

e. gadda, 462: taluno o taluna aveva tra mano il tascabile d'uno

mano il tascabile d'uno spartito, o il messale d'una partitura.

vol. X Pag.215 - Da MESSAPICO a MESSE (12 risultati)

). stor. che è proprio o si riferisce all'antico popolo dei mes-

e i manici ornati da quattro rotelle o trozze), sono caratterizzati da decorazioni

caratterizzati da decorazioni geometriche opache, monocrome o bi- crome (e gli esemplari più

messe. tasso, 20-60: tempesta o vento / men tosto abbatte la pieghevol

213: da torride tempeste / o quante messi dissipate. c. dati

cessò la carestia: la mortalità epidemica o contaggiosa, scemando di giorno in giorno

. parini, v-51: crescete, o pargoletti: un di sarete, /

5. figur. ciò che è o può essere argomento specifico di osservazioni,

interessi, oppure ancora costituisce il contenuto o l'esito di un sentimento o di un'

contenuto o l'esito di un sentimento o di un'esperienza interiore (considerato sempre

eventi (sia lieti sia tristi) o successione di atti (sia lodevoli sia biasimevoli

si appresta. alfieri, 9-7: esco o non esco or colla spada in campo

vol. X Pag.216 - Da MESSE a MESSERE (22 risultati)

4-315: assai di gloria / messe, o padre, coglievi: or abbia pace

eocnqv£axov [piérpov] ['verso 'o 'piede] messeniaco ', dal

dottori, 202: ecco, o messeni, / la vittima cercata.

d'acaia, / messenie cime, o chiostra / della valle sacra, / vivere

. titolo e condizione di giudice o notaio (o laureato in genere),

condizione di giudice o notaio (o laureato in genere), ostentati spesso

ant. titolo, dignità di notaio o giudice (o laureato in genere).

, dignità di notaio o giudice (o laureato in genere). pulci,

dicesse messer padre, madonna madre, o pure assolutamente messere e madonna. s

chiamati messeri, furono eglino cavalieri, o pur così per età o altra dignità

eglino cavalieri, o pur così per età o altra dignità chiamati? savonarola, iii-471

vengon contrassegnati; il che se avvenga o perché fossero cavalieri, ovver giudici, o

o perché fossero cavalieri, ovver giudici, o per la dignità del magistrato, io

nel vederlo sempre appellato col 'dominus 'o con quello di 'messere ',

, iii-8-140: del titolo di sere o messere che i codici dànno al rimatore avremmo

2. precede un nome proprio di persona o di una entità personificata. s

non sanno onorare alcuno con parole, o che 'l dica per istrazio, imperò che

due cose più diffidi mi fusse; o il negarvi quel che con tanta instanzia

tanta instanzia più volte m'avete richiesto o il farlo. guarini, 311

farlo. guarini, 311: o messer onofrio, che non mi date voi

messer dominiddio), di un santo o di cristo, come segno di particolare

ii-457: che diresti se una serva o una ischiava pigliassi a prigione un gran

vol. X Pag.217 - Da MESSERE a MESSERE (20 risultati)

3. precede un titolo di carica o di dignità sia civile sia ecclesiastica (

debba, a petizione di chiunque acusasse o adomandasse, cognoscere e inquirere per ogni

popolari, ii-266: troppo presto, o messeri governanti, avete adottato il tecnicismo

. -con l'aggiunta pleonastica di signore o monsignore. a. pucci, cent

76): ohimè, messere, o voi mi parete uom di dio: come

affermazione (messer sì, messersì) o una negazione (messer no, messernò)

. 5. precede un nome comune o un epiteto scherzoso (assumendo spesso una

1-5-402: -o messer oste! - o messer corno. - che volete voi?

eccezione... dei meri od oscuri o chiari o messeri o megeri, sono

.. dei meri od oscuri o chiari o messeri o megeri, sono buone persone

dei meri od oscuri o chiari o messeri o megeri, sono buone persone.

talvolta può assumere una connotazione iron. o spreg. o alludere a persone ben note

una connotazione iron. o spreg. o alludere a persone ben note, che di

dispregio che no: quasi chi parla o non sappia il nome proprio o non

parla o non sappia il nome proprio o non se ne ricordi o non degni d'

nome proprio o non se ne ricordi o non degni d'esprimerlo o gli paia

se ne ricordi o non degni d'esprimerlo o gli paia fatica a specificarlo o pure

esprimerlo o gli paia fatica a specificarlo o pure per gabbo, con la solennità

/ no vollo questo lati. giacomino pugliese o pier della vigna, 427: messer

doge. rezasco, 628: 'missier grande'o 'missier assolutamente ': primo bargello,

vol. X Pag.218 - Da MESSERIA a MESSIA (11 risultati)

da le ortiche: / fatti indietro, o maledetto. crudeli, 1-117: nel

a mesere. -dare di messere o del messere a qualcuno: chiamarlo con

5-300: che importa aver le vesti rotte o intere, / che gli uomini sien

, / che gli uomini sien turchi o bergamaschi, / che se gli dia

/ che se gli dia del tu o del messere? bacchelli, 13-686: quelli

altri, padroneggiando. -fare messere (o il messere) qualcuno: raggirarlo,

ire. -vedersi il messere: avere o attribuirsi un'autorità indiscussa. pulci

disus. carica e incombenza di messo o di banditore. breve de'calzolai di

, però che io comperai dal piovano o vero prior di santo luca sanza altro

messetteria, però che io comperai dal piovano o vero prior di santo luca sanza altro

, gli funno intorno molti messetti, o vuoi dire sensali, dicendo se alcuna

vol. X Pag.219 - Da MESSIANICAMENTE a MESSIANITÀ (20 risultati)

del messia. -titolo di composizioni letterarie o musicali ispirate alla figura di gesù.

tronco del cristianesimo e del classicismo riformato o rinnovato, lo fece scrivendo il '

. 3. per estens. persona o gruppo di persone che si presenta come

innovatrici in campo etico, scientifico o politico e, in partic., come

volta in qualche rinomato capopopolo locale, o in enrico ferri, o in giolitti quando

locale, o in enrico ferri, o in giolitti quando lasciò libertà di sciopero

giolitti quando lasciò libertà di sciopero, o nel re. 4. con uso

mo'di proverbio, per aspettare persona o cosa desiderata, ma che tarda molto

). che è proprio o si riferisce al messia e al messianismo.

carducci, iii-7-170: il poeta, o persuaso delle tradizioni etrusche del millenario,

delle tradizioni etrusche del millenario, o inspirato da un'eco di sentimenti messianici che

aspettano il messia venturo (ebrei) o credono nel messia venuto (cristiani)

6-272: portava in sé un fermento o vapore messianico, avvertibile appena, che

sostant. in un determinato ambito ideologico o movimento politico, l'esponente che ne

: credenza, attesa di un messia o liberatore. b. croce, iii-9-344:

, propugnata talora in maniera velleitaria o, comunque, utopica e irrazionale, o

o, comunque, utopica e irrazionale, o attesa passivamente; propensione, innata o

o attesa passivamente; propensione, innata o culturalmente acquisita, a credere possibile una

del messianismo, quando vibra un reforo elettrico o romba una vaporiera o da un metallo

un reforo elettrico o romba una vaporiera o da un metallo suscitasi calore e luce

vol. X Pag.220 - Da MESSIATO a MESSINSCENA (24 risultati)

scrittori (i quali tutti indianizzano o messicanizzano), in. luoghi di ricerche

si riferisce, che è proprio o appartiene al messico. galileo, 3-1-56

messicano. -cappello messicano (o alla messicana): copricapo (di

messicana): copricapo (di panno o di paglia rigida), con cupola

spiovente. 2. che è nato o risiede nel messico, che ne è

7. gastron. involtino di carne bovina o suina, ripieno di carne tritata con

le quiete, pie notte invernali / o ne le bianche aurore, a messidoro /

. e sm. che è nato o abita a messina; che è originario di

2. che è proprio, tipico, o è prodotto a messina o nel suo

tipico, o è prodotto a messina o nel suo territorio. statuto della gabella

gessose solfifere di origine marina o lagunare. tato in quella camera

di 'punizione'; spettacolo teatrale, cinematografico o televisivo, sicari, trovandosi il cadavere tra

... -secondo lui non era o dal direttore artistico); regia. -

che quel soldato fosse stato ferito, o caso mai si era creto:

atto ad accrescere la solennità di cerimonie o manifestazioni, o rivolto a trarre effetti

la solennità di cerimonie o manifestazioni, o rivolto a trarre effetti spettacolari da un

(e può recare una connotazione ironica o spregiativa). e. cecchi,

guisa di scorta d'onore. -paesaggio o fenomeno atmosferico che colpisce fortemente; spettacolo

e narrativi che tendono a effetti impressionanti o commoventi, o concorrono a una grandiosa

tendono a effetti impressionanti o commoventi, o concorrono a una grandiosa e ben costruita

ideati per imitare una realtà diversa, o perdeformare la realtà, per creare impressioni false

, agg. che alligna fra le messi o cresce nei campi di cereali dopo il

en scène'); noi: 'apparecchio'o 'apparato scenico'. così dissero e scrissero

messinscena per servir di modello ai teniers o al caravaggio, ed entrar nel novero dei

vol. X Pag.221 - Da MESSIONE a MESSO (12 risultati)

. agric. pollone emesso dal tronco o dal ceppo di una pianta; ramo tenero

determinato luogo, in un certo modo o secondo un dato ordine (un oggetto,

ordine (un oggetto, un elemento o, anche, una persona).

], messo per le nari, o se si riceverà il suo odore per le

(in espressioni come messo a, con o d'argento, oro, porpora,

a sbigottire con l'armi l'eufrate o il reno, veniva con le bandiere

un sostantivo preceduto dalla prep. a o in, forma un'espressione sostanzialmente equivalente

5. con riferimento alla complessione fisica o all'aspetto, nell'espressione ben messo

adattato, lavorato secondo una data coltura o in base a una determinata sistemazione (

-stabilito, fissato (un provvedimento amministrativo o legislativo). brusoni, 11:

starnone / gode per esser solo in boschi o in selve, / deh, lassa

affettive (di interesse, di simpatia o, al contrario, di avversione,

vol. X Pag.222 - Da MESSO a MESSO (16 risultati)

dante, purg., 18-108: o gente in cui fervore aguto adesso /

fortemente iron.). -fatto o piantato e messo lì: con riferimento

: v. ordinanza. -messo in o a parallelo: v. parallelo.

meglio. -messo su da qualcuno o da qualcosa: fomentato, istigato,

a voce, di consegnare messaggi scritti o lettere, di comunicare ordini; messaggero;

, / lasso, per messo mai o per sembianza, / mercé ti eh ero

levante. -messo di sventura o di cattivo annunzio: chi reca notizie

cattivo annunzio: chi reca notizie funeste o tristi previsioni; chi si presenta come

manifestare agli uomini la volontà di dio o peraltra benefica missione. iacopone, 1-32-40

latino viene a dire 'nunzio'o 'ambasciadore 'o 'messo'. trissino,

'nunzio'o 'ambasciadore 'o 'messo'. trissino, 2-3-9: non

, della provvidenza: persona che è o si ritiene dotata di poteri carismatici e

di compiere una missione di rinnovamento spirituale o politico o sociale a beneficio dell'umanità

una missione di rinnovamento spirituale o politico o sociale a beneficio dell'umanità; rappresentante

[mazzini] scotevi quella fronda, o messo / di dio, chiamando un popolo

. -messaggero di una divinità pagana o di personaggi immaginari. boccaccio,

vol. X Pag.223 - Da MESSO a MESTAMENTE (13 risultati)

sempre paur di qualche messo, / o che il proveditor non mi condanni.

sogliono andare alla cerca che dell'olio o del grano; ma 1 messi vogliono

rezasco, 672: * invitatore 'o * messo dei morti ': chi era

': chi era di que'ministri o messi stipendiati in toscana, così da'

da un ente, da un ufficio o da un'autorità locale e incaricato di

atti promulgati da tale ente, ufficio o autorità: messo comunale (o municipale

ufficio o autorità: messo comunale (o municipale) ', messo provinciale; messo

. mezzo di comunicazione; messaggio orale o scritto. -anche: avviso; notizia;

-messi d'amore: gli occhi o lo sguardo di persone innamorate.

cercare un altro. -servire da messo o di messo: esercitare la funzione di

messo: esercitare la funzione di ambasciatore o di intermediario. carducci, ii-11-9:

soffrire le nefaste conseguenze di un errore o di una colpa. caro,

, un'amara delusione; con atteggiamento o con tono triste, accorato.

vol. X Pag.224 - Da MESTAMENTO a MESTATORE (27 risultati)

momento: e può essere il militare o 'l politico, il porporato o il

il militare o 'l politico, il porporato o il mestapopolo, il signor di castello

il mestapopolo, il signor di castello o il padron di bottega o il pennarulo

di castello o il padron di bottega o il pennarulo in gazzetta. = comp

). rimuovere lentamente con un mestolo o con un altro strumento un composto

un altro strumento un composto pastoso o una soluzione liquida; rimescolare, amalgamare

lasci cuocere [il cristallo] per quattro o sei giorni, et il manco che

con l'annona un poco di paglia o di fieno. 2. per

messi i detti bollettini in un'urna o in un cappello e mestatili, ne faccia

: figuratevi che in una famiglia di sette o otto fi sivo e confusionario

ambiguo, gliuoli, con due o tre zii, con altrettante zie, coi

con mezzi disonesti e con risultati negativi o mediocri; combinare, trafficare.

, 4-i-134: qualche birba lo consiglia / o il mestare è di famiglia / vizio

non è mica il mestar di cinque o sei! / l'individuo per lei non

male la propria cucina: governarsi imprudentemente o sconsideratamente. lamenti storici, i-252:

lamenti storici, i-252: saputo ài [o pisa] mal mestar la tua cucina

; impegnarsi a fondo in un'iniziativa o in un'impresa; agitarsi convulsamente,

ma per lo più senza risultato concreto o positivo). 5. caterina de'

/ con me la può discorrere, / o che le paion musi? ferd.

a. f. bertini, 1-131: o guardate dove arriva il vostro mestare,

pubblica; svolgere mansioni politiche, più o meno abilmente e onestamente.

. = dal lat. * mixtàre o * miscitàre, intens. di miscère

. strumento usato per rimestare un impasto o agitare una soluzione; spatola, mestolo

e region. -torà). chi rimescola o rimesta un composto. p

fare con indiscrezione, con zelo eccessivo o anche con astuzie e cavilli; persona intrigante

prevalere, si serve di qualsiasi mezzo o approfitta della propria carica per interessi privati

approfitta della propria carica per interessi privati o di parte; politicante disonesto e venale

vol. X Pag.225 - Da MESTECCA a MESTICARE (25 risultati)

spreg. o provocatorio nei confronti degli avversari).

intriganti, coi tanti patrioti per burla o per tornaconto! -per anton. il

osceno. -chi fomenta torbidi sociali o azioni di protesta; agitatore politico,

esclusa quella di diventare, una legislatura o l'altra, deputato. calvino,

a sfruttare a proprio vantaggio situazioni diffìcili o ad accrescere il disordine. bocchelli,

, 4-485: si veggono per troppa ira o per troppa mestezza gli uomini impallidire.

. doni, 10-378: senza alcuna pietà o rispetto [la moglie] li comandava

a una tela, a una tavola o ad altro supporto come operazione preliminare alla

1 imprimatura '. dopo distesa detta mestica o colore per tutta la tavola, si

e colori macinati con olio di noce o di lino; serve per dare alle

lino; serve per dare alle tele o tavole che si vogliono dipignere, e dicesi

alla imprimitura che si dà alle tele o tavole che si debbono dipingere, e che

terre e colori macinati con olio di noce o di lino. lanzi, i-285:

di mestiche ed imprimiture. -tavola o tela su cui è stata passata l'im-

fatto sopra la carta lucida, in tavola o in tela o in altra carta,

lucida, in tavola o in tela o in altra carta, se il campo d'

carta, se il campo d'essa tavola o tela, da'pittori chiamato mestica,

corpi che dalla ruota ricevono pulimento o brunisconsi, ne'quali non apparisce colore alcuno

, concorrono a formare una nuova sostanza o una nuova realtà, sia materiale sia

5. locuz. -dare la mestica (o di mestica): applicare l'imprimitura

iii-622: desidera [l'ulivo] ghiaia o creta resoluta per mesticamento di sabbione.

. -bevanda di latte e caffè o cioccolato. p. petrocchi [s

mistico, mèstichi). mescolare due o più sostanze per formare un composto o

o più sostanze per formare un composto o un impasto alquanto omogeneo; mischiare,

uva; poi, poste in un bigoncio o altro vaso, per ogni venticinque libre

vol. X Pag.226 - Da MESTICARE a MESTIERANTE (25 risultati)

, ma, misticando con l'auttor latino o greco le sentenze sue, così ben

, stemperarli con l'olio sulla tavolozza o in appositi scodellini mediante una spatola (

in appositi scodellini mediante una spatola (o mestichino). -anche assol.

] non semplici... s'infettano o mescolano con l'esalazioni, o con

infettano o mescolano con l'esalazioni, o con qualità di fuochi o di sughi

l'esalazioni, o con qualità di fuochi o di sughi liquidi, o con terra

di fuochi o di sughi liquidi, o con terra o con sugo congelato, o

di sughi liquidi, o con terra o con sugo congelato, o con pietra

o con terra o con sugo congelato, o con pietra o con metallo, o

con sugo congelato, o con pietra o con metallo, o con mezzi minerali o

o con pietra o con metallo, o con mezzi minerali o altro misto,

o con metallo, o con mezzi minerali o altro misto, che l'esalazioni con

-darsi da fare con secondi fini o in modo confusionario; brigare, intrigare

bisogna ricoprir la parte recisa con pece o con cera mesticata per difenderla dal gelo

vino mesticato: addizionato con mosto cotto o con essenze aromatiche e spezie. castra

minuti sassatelli e mesticate di scaglie o pietre che si fendino... giovano

condutto / che senno non ci vale o gentileza, / s'e'non v'è

. tanara, 125: * verzellino 'o * verdiano 'o 'vida- rino

: * verzellino 'o * verdiano 'o 'vida- rino ': ha il

. 2. tose. proprietario o gestore di una mesticheria. p.

]: 'mesticatore ': chi prepara o vende mestica. chi tiene una mesticheria

, in genere, arnesi per dipingere o per verniciare e tinteggiare.

1. neri, 2-2: o tre volte felice età dell'oro, /

molto e intorpidito e imbecillito a glasgow o edimburgh, con quei mestieracci di frigger

dei mestieranti, mentre nei vecchi tempi o apprendevano e proseguivano

vol. X Pag.227 - Da MESTIERE a MESTIERE (21 risultati)

chi esercita una professione intellettuale, artistica o agonistica, riducendola a un fatto meccanico

, dichiarandola * che esercita un mestiere, o arte nobile come fosse mestiere '.

manifestazioni della sua attività è semplice letterato o, peggio, mestierante. soffici, v-2-706

là dentro non può aver luogo, o deve morir soffocata dal disprezzo concorde,

pratica, appresa con un tirocinio più o meno lungo ed esercitata abitual

quelle che anticamente si chiamavano arti manuali o meccaniche). aamboni, 8-i-9

: per far il mestiero del calzolaio o del sarto si comincia sempre con la fatica

cose: questa virtù si dice solerzia o industria. da questa nascono tutte l'

,... col mestiero o arte di ciascùno di loro distintamente. bareth

servire la società in qualche utile professione o benefico mestiero, studiano ed imparacchiano così

cioè l'abito di certi esercizi più o meno meccanici, i quali sono però nobilitati

re, se re d'anima servile o tirannesca. nievo, 1-175: la ragazzina

mestiere. -spreg. attività intellettuale o artistica o professione esercitata senza impegno e

. -spreg. attività intellettuale o artistica o professione esercitata senza impegno e convinzione,

più la cupidigia del proprio utile, o l'orgoglio o il capriccio. de sanctis

del proprio utile, o l'orgoglio o il capriccio. de sanctis, i-47:

persone che svolgono una determinata attività manuale o artigianale. -stor. associazione fra persone

francia, e questo è lavorato al mestiere o alla mano. -dir. mestieri

-stor. mestiere delle armi (o dell'arme), mestiere del soldato

arme), mestiere del soldato (o del soldo), mestiere della guerra

. ariosto, 11-26: come trovasti, o scelerata e brutta / invenzion, mai

vol. X Pag.228 - Da MESTIERE a MESTIERE (22 risultati)

ma * fare il soldato 'per prezzo o per forza è 'mestiere ';

diminuire de'tessitori d'un tempo datisi tutti o quasi al mestiere delle armi.

arme. -mestiere della cavalleria (o di cavaliere o cavalleresco), mestiere

-mestiere della cavalleria (o di cavaliere o cavalleresco), mestiere delle armi a

di noi. -mestiere marinaresco (o di navigante), mestiere del mare

e darsi ad un più sicuro mestiere, o sopportare con egregia costanza, amando fedelmente

novidella mamma di clara che si chiamava o si faceva chiaziato: basta non saper

/ sia nel mestiero e, tività manuale o intellettuale. con questo essercizio / della

di una determinata attività manuale o intel rava tra'denti:

d'ogn'uno si espongono liberamente, vestite o spogliate, di intuizione pittorica.

manchevole ispirazione. zione », o, come il volgo dice, « fare

seguiam peggio che'secular fanno rabbia o saprei vendicarmi. il loro non

poco accreditata / vista la suoi operai amorosi o solliciti operando. leggenda di legge sua

gli uomini. cammelli, 145: o grande scriba in le maggior nui caminavemo sempre

e massimamente schiere-: / nobile impresa o singular mestiere / dove ogni in questi travagli

incoronazione di nostra donna] arfasatto, / o un di quei che piscian nel cortile:

dai seminati gli uccelli. dico: o sia medico o mercatante o soldato colui che

uccelli. dico: o sia medico o mercatante o soldato colui che il a.

dico: o sia medico o mercatante o soldato colui che il a. verri [

. i. frugoni, i-3-ai redentori, o se gesù cristo avesse sufficiente malizia,

/ mio goldoni, un piacere, / o se gli apostoli si trovassero pienamente edotti dei

apostoli si trovassero pienamente edotti dei perizione o avvilimento maggiore di quello ch'io soffro vico'

vol. X Pag.229 - Da MESTIERE a MESTIERE (9 risultati)

7. complesso di compiti, di obblighi o di attribuzioni spettanti a una determinata carica

. -ciò che compete a qualcuno o a qualcosa o che gli è peculiare

che compete a qualcuno o a qualcosa o che gli è peculiare, connaturato.

papini, i-958: fosse l'amore o fosse la stanchezza, ero diventato irrequieto più

, che badavansi a zombare / o comportamento abituale; condotta, contegno;

sentito dire, a fare gli angeli o per lo meno, com'è il suo

nostro mistiero non sono atti a dar ombre o far paura a'capitani.

: ciò che tiene occupato e impediscedi interessarsi o di dedicarsi ad altro. ciuccio,

una cosa sacrata, sì come uno calice o altra simile cosa la quale sia diputata

vol. X Pag.230 - Da MESTIERE a MESTIERE (14 risultati)

al maggior mister ch'avesse mai, / o cred'aver, non m'han valuto

diceva lamentando in tal mestiero: / o dante mio, chi mi t'ha

altra differenza / dal far in acqua o in terra i lor mestieri.

la scena di un determinato mestiere (o qualsiasi altra scena) rappresentata mimicamente da

dir poco / non dicese al mestieri o dice, scuro. -avere mestiere

s'unì per uccidere qualche fiera, o per qualche altro fatto dov'ebbero mestieri

ha mesteri / om che 'n altrui o 'n sé voglia ragione. dante, inf

-considerare qualcuno del mestiere: giudicarlo esperto o abile a esercitare una determinata attività o

o abile a esercitare una determinata attività o a svolgere una mansione, un incarico

ai figli (anche far prendere o insegnare un mestiere a qualcuno): provvedere

: dedicarsi a una determinata attività lavorativa o professionale. tarchetti, 6-ii-189: giacché

vasta competenza in una specifica attività manuale o intellettuale o è particolarmente esperto in una

in una specifica attività manuale o intellettuale o è particolarmente esperto in una tecnica,

65: l'osservazione dell'elemento pratico o di mestiere... assai spesso

vol. X Pag.231 - Da MESTIERE a MESTIERE (19 risultati)

può intendersi che appartiene a quell'arte o a quella professione, ne sappia 0

aperto. — essere (esserci o anche parere, sembrare) mestiere,

mestiere, essere di mestiere: essere (o sembrare) necessario, bisognare, occorrere

e di fuscelli, in forma / o di tempio o di torre o di palazzo

, in forma / o di tempio o di torre o di palazzo, / un

forma / o di tempio o di torre o di palazzo, / un edificio innalza

a. f. doni, 6-63: o come mi gusta che non ti sia

stiamo qui a grattarci la pancia, o a fare il mestiere? -fare

volume. -fare mestiere, fare o farsi di mestiere: essere necessario,

, 16-v-75: essendo di vacca o di pecora [il latte] fa di

sorte di gente ambiziosa ed avara, o potete sicuramente aspettare di perdere insieme con

mestiero. -fare mestiere di qualcosa o di fare qualcosa: averne l'abitudine

dico che di quella terra, villa o città che tu vuoli che'tuoi figliuoli sieno

ferro, n. 3. -guastare o guastarsi il mestiere: v. guastare,

possono presentare nell'esercizio della propria attività o nello svolgimento di un'azione, di

va incontro nell'adempimento del proprio ufficio o dovere. ebbe molta divulgazione perché fu

faceva servizio sui merci da saline a pisa o da saline a grosseto. stava fuori

attività lavorativa, per lo più manuale o artigianale. -mutare mestiere: assumere un

-mutare mestiere: assumere un atteggiamento o un comportamento diverso da quello tenuto abitualmente

vol. X Pag.232 - Da MESTIONE a MESTIZIA (22 risultati)

. -non essere mestiere di qualcuno o per qualcuno: esulare dalle sue mansioni

sue competenze, dalla sua capacità, o, anche, dai suoi interessi.

, si mette a esaminare con più o meno diligenza un'opera della quale o

o meno diligenza un'opera della quale o egli non conosce l'autore, o male

quale o egli non conosce l'autore, o male lo conosce 0 troppo. mazzini

della propria attività, occupandosi di faccende o questioni che costituiscono la competenza o l'

faccende o questioni che costituiscono la competenza o l'interesse di altri; usurpare le

occulto che il mestier le rode, / o scongiuri le tossi e gli accidenti /

-sapere, conoscere il proprio mestiere o il mestiere, saper fare il proprio

sono necessarie per svolgere un determinato lavoro o ne facilitano l'esecuzione. mascardi,

. saper trarre profitto da determinate situazioni o circostanze; riuscire a raggiungereuno scopo, un

mestiere ': in qualsiasi cosa, o di nobile o d'ignobile apparenza, dell'

in qualsiasi cosa, o di nobile o d'ignobile apparenza, dell'usare artifizi

apparenza, dell'usare artifizi a lucro o a boria. -segreti del mestiere

. segreto. -senza mestiere di qualcosa o di qualcuno: senza averne bisogno,

ambito della propria attività e competenza, o, anche, a non introméttersi a

-chi fa l'altrui mestiere (o chi esce fuor del suo mestiere)

inutilmente chi pretende di svolgere un lavoro o fare cose di cui non ha pratica,

di profonda tristezza, di depressione più o meno duratura, che presuppone in genere

, / dorma in voi l'armonia, o cieli, alquanto / all'immensa mestizia

dolore e che mestizia è questo, o soldati? s. carlo borromeo,

afflizione dell'animo provocata da un evento o da una situazione spiacevole; dolore,

vol. X Pag.233 - Da MESTIZIANTE a MESTO (16 risultati)

stuprasse, la quale, per dolore o per mestizia dell'affronto sofferto o verginità perduta

dolore o per mestizia dell'affronto sofferto o verginità perduta, se stessa uccidesse.

estens. espressione del volto, atteggiamento o segno esterno che manifesta la tristezza,

, l'angoscia, il tormento interiore o anche l'accettazione rassegnata del dolore,

, nei momenti in cui non parlava o non guardava ai commensali. -manifestazione di

-senso di desolazione, di squallore o di penosa solitudine che deriva o che

squallore o di penosa solitudine che deriva o che è proprio di un paesaggio,

lato. -carattere triste, tragico o impronta malinconica di uno scritto, di

, pensiero che costituisce motivo di tristezza o di sofferenza; contrarietà, difficoltà,

-essere in mestizia: essere triste, afflitto o corrucciato, tetro, risentito.

narcissi. -portare mestizia di qualcosa o di qualcuno: affliggersi per causa sua

dolente e rassegnata, di depressione più o meno costante, talvolta senza causa apparente

i-246: la mia pastorella, / o sia lieta o sia mesta, è

la mia pastorella, / o sia lieta o sia mesta, è sempre bella.

-proprio di persona depressa, amareggiata o incline alla tristezza, alla malinconia (il

, ecc.); che deriva o accompagna un'afflizione dell'animo (un sentimento

vol. X Pag.234 - Da MESTO a MESTO (13 risultati)

occhi ai fiori e alle donne, / o santa poesia: / tra cari volti

aleardi, 1-8: mi ridona, o signore, un giorno solo / de la

di afflizione dell'animo, di cordoglio o commiserazione (un evento, una situazione

che provoca uno stato d'animo di depressione o di turbamento; che suscita affanno,

un sentimento); improntato a dolore o anche a nostalgia, a rimpianto (un

poerio, 3-135: te riconosco, o mesto / immaginar, che il velo /

superstizioni delle barbare età, i pregiudizi paurosi o crudeli della popolare ignoranza, hanno una

neutro. lamenti storici, iv-74: o margherita mie, quanto fu mesti /

arreca pena, sofferenza morale, commozione o anche grave imbarazzo e disagio (una

proposito). alfieri, 8-59: o di pensier soavemente mesti / solitario ricovero

eterno aitar. 4. che esprime o suscita sentimenti di dolore, di pena

un senso di desolazione, di squallore o di sconforto (un paesaggio, una

a fiocchi larghissimi. pascoli, 3: o casa di mia gente, unica e

vol. X Pag.235 - Da MESTO a MESTOLA (20 risultati)

natura. 7. che trascorre o è trascorso tristemente fra amarezze, delusioni

tristemente fra amarezze, delusioni, avversità o, anche, in modo monotono,

); contras- segnato da eventi spiacevoli o da circostanze sfavorevoli, infauste; pieno

; che evoca l'idea della morte o della solitudine. canti carnascialeschi, 1-560

due meste piante? -che accompagna o è destinato a un rito funebre.

stile poco brillante; che suscita disinteresse o noia negli ascoltatori (un oratore).

per dieta. 12. che cresce o è cresciuto stentatamente (un albero,

. v.]: 'mesta pianta': o perché languente o perché porta immagine di

: 'mesta pianta': o perché languente o perché porta immagine di mestizia. 'mesti

. mesta ghirlanda'. aleardi, 1-37: o vastità di lande e di boscaglie,

méstola, sf. utensile di legno o metallo, costituito da una parte tondeggiante

), usato per rimestare, lavorare o raccogliere sostanze liquide o semisolide; trova

rimestare, lavorare o raccogliere sostanze liquide o semisolide; trova largo impiego in cucina

la cottura { mestola da schiumare) o estrarne i cibi solidi che sono posti

che sono posti a bollire (mestola bucata o forata). crescenzi volgar.

netto, nel quale sia acqua tanto, o più, quanto è la cera,

soderini, i-473: perché per otto dì o dieci egli [il vino] farà

per tirar su dalla caldaia le paste o lasagne che vi sono a cuocere,

vi dilettate voi adoprar più la mestola o la forchetta? nievo, 61: per

d'intorno con la cazzuola, ovvero mestola o cucchiaia che vogliam dire, insino a

vol. X Pag.236 - Da MESTOLACCIA a MESTOLINA (16 risultati)

7. per simil. plur. mani o piedi smisurati. guerrazzi, iv-75:

mestole. -cavolaccio, mestolaccia. o. targioni tozzetti, ii-318: mestolacce.

sono appiccicate esternamente sulla pelle due penne o palette ossee, di figura per appunto

». -avere la mestola in mano o in pugno; tenere, menare la

di esercitare un'influenza determinante su eventi o situazioni. g. m. cecchi

una situazione che rende tutti ugualmente soddisfatti o ugualmente scontenti. p. petrocchi [

forse, nascosta?... / o non ti dicev'io che c'era

mestole pel dosso? -mettere in mano o rendere la mestola e il ballo:

dello invito è il tocco della mestola o la consegna di quella, quasi chi

g. f. loredano, 11-16: o inaudita mestolàggine, qual uomo saria mai

costituito da un'assicella munita di ganci o da un tessuto bucherellato, al quale

(femm. -a). chi fabbrica o vende (per lo più esercitando il

.]: * mestolàio': chi fa o vende mestole e arnesi simili. papini

la quantità di materia liquida, pastosa o farinosa, che può essere contenuta0 raccolta in

adoperando le poche mestolate di calcina, o di gesso, nel minuto lavoro di rinzaffo

da una paletta provvista di piccoli buchi o fenditure, usato per rigirare i cibi

vol. X Pag.237 - Da MESTOLINAIO a MESTRUALE (22 risultati)

in sulle nocca. -rifarsi o cominciare dal mestolino: acquistare il necessario

[s. v.]: 'cominciare'o 'rifarsi dal mestolino 'dicesi di chi

grosso cucchiaio di legno, di metallo o di materiale plastico, di forma alquanto

e. cecchi, 7-72: tre o quattro negre... sedevano per terra

estens. mestone per dimenare la polenta o vivande affini. 5. manetti,

'sago ', dimenandola con un mestolo o bastoncino sinché non sia divenuta soda e

-avere, tenere il mestolo in mano o nella caldaia: essere in grado di

comandare dispoticamente; godere di grande autorità o prestigio. manzoni, pr. sp

: non dubitare di carlo alberto, o uomini di mala fede, non fategli torto

un'altra guida. — perdere o deporre il mestolo: trovarsi esautorato o

o deporre il mestolo: trovarsi esautorato o rinunciare al comando. tommaseo [s

pigli il mestolo lei e schiumi, o, per parlare più diplomaticamente, si

afferrare il mestolo: conservare il potere o passare dalla parte di chi lo ha.

, cacciandovi sotto un panno ben bianco o un mastello, pala o mestolone.

ben bianco o un mastello, pala o mestolone. 2. persona sciocca

lì. 3. uomo manesco o lesto di mani. p. petrocchi

le lunghe mestole, chi picchia facilmente o tocca volentieri la roba altrui.

un intriso di farina di formentone, o meliga, cotto in acqua nel paiuolo,

che si riferisce alle mestruazioni; prodotto o emesso durante le mestruazioni. -canale (

in 28 giorni, con ritmo più o meno regolare, fra la pubertà e

donne affette da tubercolosi polmonare, palese o latente, la febbre che insorge o

o latente, la febbre che insorge o si acuisce nel

vol. X Pag.238 - Da MESTRUALMENTE a MESTRUO (15 risultati)

. bianciardi, 4-124: quando ovula o mestrua esige che in casa ci sia silenzio

quantità del flusso mestruale. -mestruazione aluteinica o anovulare: particolare tipodi anomalia mestruale consistente in

individuate nella mancata formazione del corpo luteo o nell'incapacità di questo di produrre l'

villani, che brutti cibi magnano, o di mènstruo sangue o di ritenuti escrementi

cibi magnano, o di mènstruo sangue o di ritenuti escrementi nell'utero perversi vapori

questi siroppi solutivi l'avessero straccata o alterata, mentre che v. sig.

di averleli... fatti prendere o ne'giorni delle mestrue purgazioni o in

fatti prendere o ne'giorni delle mestrue purgazioni o in quella vicinanza. pasta, 2-39

lesione insigne e costante d'alcuna azione o vitale o animale. 2. mensile

insigne e costante d'alcuna azione o vitale o animale. 2. mensile; che

vi sia la convenzione della pigione annua o mestrua, o per altra rata di tempo

convenzione della pigione annua o mestrua, o per altra rata di tempo, in maniera

, come sanno i chimici, dal rame o dall'oro, dati a rodere alle

semipietrosa esteriore, fondergli con qualche mestruo o fondente appropriato e cavarne il regolo di

e cavarne il regolo di rame puro o sia raffinato. spallanzani, 4-v-111:

vol. X Pag.239 - Da MESTRUOSO a META (20 risultati)

numento, ornamento architettonico di forma conica o piramidale; colonna, piramide, guglia.

con si sublime canto / e con archi o con mete il merto vostro / agguagliar

, 430: fa tornire due mete o coni di rame, con diligenza. serdonati

. archeol. ciascuna delle due colonne (o piramidi o obelischi) che nel circo

ciascuna delle due colonne (o piramidi o obelischi) che nel circo romano sorgevano

circuirla con tanta arte e ingegno che o non s'appressino tanto che vi percotino,

non s'appressino tanto che vi percotino, o tanto si dilonghi che gli altri cavagli

lungo divisono la piazza in duoi corsi o in due larghezze, rizzandovi in luoghi

, rizzandovi in luoghi accomodati le mete o i termini, intorno a'quali,

a'quali, giucando, correvano i cavagli o gli uomini. imperiali, 4-486:

meta il suo cammino inforsa; / o se pur giunge ove la meta ha tolto

... / era una meta o termine appoggiato: / e chi col dardo

trent'anni. 4. margine o confine estremo; limite invalicabile; livello

invalicabile; livello che non si può o non si deve superare. dante

immortali viaggi. -mete d'èrcole o d'alcide, estreme o ultime mete

-mete d'èrcole o d'alcide, estreme o ultime mete: colonne d'èrcole (

a le mete / d'alcide adunque o d'alessandro a l'are? marino,

scopo al quale si tende; proposito o progetto che si intende attuare; risultato

altra, è fatta oggetto di desiderio o di contemplazione amorosa (e anche di

e anche di altre attenzioni, come lode o scherno).

vol. X Pag.240 - Da META a META (18 risultati)

intrinseci e ha capacità e poteri più o meno ridotti; limitatezza, condizionamento.

e vedrai / che non han meta o fin que'ch'egli inbelva. ciro di

], 1-226: qualsivoglia mastro di piazza o acatapano che darà licenzia...

, 339: fece metter l'assisa o lor mèta a tutte le cose mangiative

« meta », come voi dite, o il calmiere, come si dice in

del mondo, hanno inventato il calmiere o la meta, onde arrestare le esorbitanti avidità

dice 'calmiere '. meta o senza una meta precisa: vagare a caso

senza essersi prefisso un punto di arrivo o una destinazione. d'annunzio

là di ogni limite, in grado o in misura incommensurabile. capilupi, 68

'l campo, / che non posso scordarle o porvi meta. musso, iv-33:

: quei che corrono al palio pur allora o spronano i destrieri o mettono l'ali

palio pur allora o spronano i destrieri o mettono l'ali a i piedi quando sono

. beccaria, ii-599: ai postari o siano rivenditori del pane di altrui fabbricazione

dotta, lat. mèta 1 figura conica o piramidale; colonnetta'; cfr. méta1

tavolette, brucia lentamente, senza fondere o lasciare residui, producendo una fiammaincolore (ed

giganti, / ché mi mangi'uva o ha presa medicina / non vanno altrove a

e incalcinate. 2. mucchio o cumulo di forma tondeggiante. -in partic

, 5-2-61: dove manchi altrui capanna o tetto, / serrilo [il fieno

vol. X Pag.241 - Da META a METÀ (36 risultati)

mundoaldo della sposa, cioè al padre o al tutore quale titolare del mundio o

o al tutore quale titolare del mundio o diritto di potestà familiare sulla donna

al momento della celebrazione delle nozze, o che addirittura veniva nella pratica concepita e

stessa, a titolo di usufrutto o di proprietà, a seconda che vi fossero

di proprietà, a seconda che vi fossero o che non vi fossero figli, dal

seguiva che il marito acquistasse il mundio o tutela della medesima; ma necessario era

cosi dire, dal padre, fratello o altro parente d'essa, mediante il prezzo

due sezioni, delle due quote equivalenti o corrispondenti, per lo più esattamente uguali

approssimate, nelle quali può essere diviso o distinto un oggetto, un insieme di

un oggetto, un insieme di oggetti o di persone, una quantità qualsiasi,

e ciascuna di dette parti si chiama o la metà o un secondo dello intero.

dette parti si chiama o la metà o un secondo dello intero. parabosco,

convien dire a mezzo del cammino, o pure a mezzo il cammino. così

. -metà della metà: un quarto o, anche, una parte minima,

voti per arrivare in porto con tutti o quasi tutti i seggi, escludendo spesso

[tommaseo]: oro battuto fino o di metà da dipentori del centonaio de'pezzi

mettare ne'lavorìi che facesse altro oro o ariento o colori che avesse promesso,

lavorìi che facesse altro oro o ariento o colori che avesse promesso, sì come

: ciascuno dei due periodi, esattamente o approssimatamente uguali, nei quali può essere

essere divisa una determinata estensione di tempo o, anche, la durata di un evento

, imposte, battenti che costituiscono porte o persiane. crusca [s. v

a concetti astratti, a facoltà intellettuali o morali, a esperienze emotive, esistenziali

morali, a esperienze emotive, esistenziali o sentimentali (e può indicare una condizione

, di scarso valore, di incompiutezza o, anche, una parte considerevole,

e l'altra mità cum li libri stampati o venduti a mi ludovico prenominato. cellini

a concetti astratti, a facoltà morali o intellettuali, a esperienze esistenziali o sentimentali

morali o intellettuali, a esperienze esistenziali o sentimentali, può indicare una condizione di

incompiutezza, di imperfezione, di deficienza o, anche, di importanza, di

cui è schierato uno dei due giocatori o una delle due squadre all'inizio della

delle due squadre all'inizio della partita o a ogni ripresa del gioco. -anche

campo di gioco. 7. punto o zona che sta nel mezzo, esattamente

zona che sta nel mezzo, esattamente o approssimatamente, di una determinata estensione spaziale

. viani, 538: parmi estrema sottilità o rigorosità l'approvare 'abbiamo fatto una

la scalata per rocche. -momento o periodo di tempo intermedio, esattamente o

o periodo di tempo intermedio, esattamente o approssimatamente, a una determinata estensione di

, a una determinata estensione di tempo o, anche, alla durata di un

vol. X Pag.242 - Da METAACIDO a METABISOLFITO (35 risultati)

né per questo lo scrittore è ripreso o men pregiato. par dunque che non si

possa dire 'la metà del mese'o 'dell'anno'; ma, gira e rigira

persona a cui si è uniti in matrimonio o, anche, da legami sentimentali e

, / perché gli peschino di qua o di là / l'indispensabile cara metà.

: tutti a dormire, soli, o con la più o meno legittima metà.

, soli, o con la più o meno legittima metà. 10. con

riferito per lo più a un agg. o a un altro avv., talvolta

una connotazione di limitazione, di imperfezione o, anche, di importanza, di

la metà: in due parti esattamente o talvolta, anche, approssimatamente uguali;

approssimatamente uguali; nella misura, più o meno esatta, del 50%. -anche

— con riferimento a un'esperienza esistenziale o sentimentale, a facoltà morali o intellettuali,

esistenziale o sentimentale, a facoltà morali o intellettuali, indica per lo più una

in corrispondenza del punto intermedio, esattamente o approssimatamente; fino al livello mediano.

-della metà: nella proporzione, esatta o approssimata, del 50%. tasso

metà, ridursi alla metà: restringersi o apparire sensibilmente diminuito di quantità o di

o apparire sensibilmente diminuito di quantità o di volume. palazzeschi, 1-75:

barcollando dalle osterie. -dimagrire notevolmente o, anche, eccessivamente. -fare la

la metà di nonnulla: concludere poco o niente per inettitudine o per svogliatezza.

: concludere poco o niente per inettitudine o per svogliatezza. tramater [s.

a metà: non portarle a compimento o realizzarle malamente per inettitudine o per svogliatezza

compimento o realizzarle malamente per inettitudine o per svogliatezza. -in metà: nel

il volume che non avevo neppure sfogliato, o di aver terminato il romanzo lasciato a

uno: con riferimento a una divisione o a una distribuzione in due parti rigorosamente

la metà di qualcosa: non poterne o non volerne esporre che una minima parte.

-non valere la metà di qualcuno o di qualcosa: essergli molto inferiore sotto

-chi ben comincia è alla metà dell'opera o ita la metà dell opera: v

eccessiva fede quando si parla delle ricchezze o delle virtù di qualcuno. bacchelli,

, ma si è condotti a compiere o approfondire un'analisi dei presupposti teorici sulla

transizione a un diverso oggetto di indagine o discorso o a un diverso metodo dialettico

un diverso oggetto di indagine o discorso o a un diverso metodo dialettico o critico

discorso o a un diverso metodo dialettico o critico. -retor. ant. figura

b. croce, iii-32-90: la metabasi o sviamento critico ha luogo quando poi s'

critico ha luogo quando poi s'immagina o si crede che il poeta, esso

son volute ritrovare e leggere nell'amleto o nel don chisciotte o nel faust,

e leggere nell'amleto o nel don chisciotte o nel faust, e che, male

vol. X Pag.243 - Da METABLASTESI a METACENTRO (24 risultati)

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e bisolfito (v.)

riconoscere l'originaria struttura della roccia eruttiva o sedimentaria. = voce dotta, comp

antiche teorie retoriche, mutamento di vocaboli o di modi espressivi nell'esposizione di un

(con avvio in lunga), o viceversa, che si verifica per lo più

b. doni, iii-54: queste uscite o mutazioni, già dette metàbole,.

soldato della falange, con cui voltavasi o per evitare il nemico di fronte o

o per evitare il nemico di fronte o per volger la faccia verso il medesimo,

sempre che s'adopri il c, o l'f, sollevato, s'usa una

-ci). mus. che determina o favorisce il passaggio di tono.

che si riferisce al metabolismo; causato o prodotto dal metabolismo. -ciclo metabolico',

anabolismo) come il processo di disassimilazione o distruzione (catabolismo). c

minerale cubico in ammassi incolori, bianchi o, talvolta, bruni, con facce tetraedriche

: resta la parte detta postbrachiale, o metacarpo, che è quella parte che comprende

della famiglia, che infatti s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie,

, che infatti s'era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi o

era rotto o storto o squassato tibie o caviglie, metacarpi o femori, più che

o squassato tibie o caviglie, metacarpi o femori, più che una quindicina di

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e caseina (v.)

sufi, -orna, che indica organo o apparato formante un'unità anatomica funzionale.

: 'altezza metacentrica '(trasversale o longitudinale): distanza fra il metacentro

alle inclinazioni della nave superiori ai io o 12 gradi. -'raggio metacentrico '

. -'raggio metacentrico '(trasversale o longitudinale): distanza tra il metacentro

inclinazione considerata. nei limiti di io o 12 gradi il punto metacentrico è identico

intorno a un asse orizzontale, longitudinale o trasversale, il centro di carena,

vol. X Pag.244 - Da METACERCARIA a METAFASE (22 risultati)

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e acetina (v.

trigonale, sotto forma di cristalli tetraedrici o di ammassi compatti; è diffuso in

neli'accostare con eccessiva frequenza, parlando o scrivendo, la lettera m.

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e cloralio (v.

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e clorocruorina (v.

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e colesterina (v.)

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e colesterolo (v.

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e colina (v.

metacrilato, sm. chim. sale o estere dell'acido metacrilico, da cui

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e acrilato (v.

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e acrilico (v.

gr. pexà, che indica affinità o derivazione, e xpivov 'giglio '.

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e acroleina (v.

ling. che è situato al di fuori o al di là degli aspetti storici (

letter. ant. trasposizione di un fatto o di un evento in un tempo posteriore

in 'metacronismi ', cioè di posticipazione o di ritardo. lami, 2-29:

d'esser condannato / nel mezzo quarto o nella metadella. palladio volgar., 1-72

130: spazzato di carbone togli una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella

una scudella o catinella grande d'acqua o vuoi metadella a modo di toscana.

., dal ven. ant. medietaria o meytaderia. metadiazina,

, pref. chim. che indica affinità o derivazione, e metadìnamo, sf

'), pref. che indica affinità o derivazione, e dinamo (v.

vol. X Pag.245 - Da METAFERIA a METAFISICA (18 risultati)

chiaramente, nella forma, dal profillo o da altra foglia giovane. =

mente. -come disciplina d'insegnamento o di studio. bisticci, 3-325:

2. per estens. aspetto o elemento puramenteconcettuale, astratto, teorico di una

puramenteconcettuale, astratto, teorico di una scienza o di una disciplina; disciplina o scienza

scienza o di una disciplina; disciplina o scienza considerata nei suoi princìpi fondamentali o

o scienza considerata nei suoi princìpi fondamentali o da un punto di vista generale e

vedere ogni pelo della gram- matical ragione o della metafisica della lingua, dico che

termine può anche avere un carattere ironico o spregiativo). carducci, iii-23-72:

tanfata d'infezione, per soffocarvi, o sciame d'insetti, se gli ronzate

non si tradisse con un moto inconsulto o con un grido. 4.

e di eccessiva mancanza di naturalezza (o, anche, di astrattezza, di

d'un genere che non possa pagarsi o che costi dei sacrifizi, allora, indispettiti

essere ben pasciuti, si fingono bisognosi o malati o che quel cibo ordinario loro dispiace

pasciuti, si fingono bisognosi o malati o che quel cibo ordinario loro dispiace studiando

). -per estens.: concezione o corrente artistica o culturale che presenti caratteri

estens.: concezione o corrente artistica o culturale che presenti caratteri analoghi o affini

artistica o culturale che presenti caratteri analoghi o affini a quelli della pittura metafìsica.

sul più bello delle operazioni da pontoniere o zappatore in cui tutto s'affaccendava il

vol. X Pag.246 - Da METAFISICALE a METAFISICO (23 risultati)

alla metafisica; per via di argomentazioni o ragionamenti di carattere o di natura metafisica

via di argomentazioni o ragionamenti di carattere o di natura metafisica; per quanto concerne

che sia posta la loro essenza, o fisicamente o metafisicamente considerata. magalotti,

posta la loro essenza, o fisicamente o metafisicamente considerata. magalotti, 23-257:

l'ideale scompagnato dal vero non è che o stranamente fantastico o metafisicamente raffinato. gioberti

vero non è che o stranamente fantastico o metafisicamente raffinato. gioberti, ii-202:

. -per simil. riguardo materie o argomenticonsiderati fondamentali ed essenziali. foscolo,

. letter. che indulge a tecniche o a canoni artistici eccessivamente raffinati e ricercati

dedicarsi allo studio della metafisica; discorrere o ragionare in base a criteri metafisici;

, agg. che indulge a discorsi o ad atteggiamenti apparentemente elevati e profondi,

, ragionare, concepire la realtà o una determinata realtà in termini di metafisica

una determinata realtà in termini di metafisica o secondo canoni astratti, riconducibili a un'

]: 'metafisicheria': astrattezze inutili o peggio; parola usata dagl'ignoranti della filosofia

verso, chiamano queste lezioni delle generalità, o per usare un loro vocabolo più espressivo

estens.: qualsiasi corrente artistica o culturale che si rifaccia ai canoni o ai

o culturale che si rifaccia ai canoni o ai princìpi di tale movimento artistico.

dalla metafisica; che si fonda o è conforme alla metafisica. -in

si contrappone a ciò che è o si considera particolare, contingente,

trappone a ciò che è o si considera materiale, fisico,

dell'estensione. - stadio metafisico o età metafisica: la seconda delle

suddita ad intelletto, overo a speculazione o a sensualità, e'sono una nube

fu sempre dominato da un concetto metafisico o mistico della bellezza, riposta da lui

in dio, nella perfezione, in uno o più archetipi divini delle cose. pirandello

vol. X Pag.247 - Da METAFISICO a METAFISICO (21 risultati)

. broggia, 243: per aumentare o sia moltiplicarne il novero [delle monete

un trenta per cento di non reale o sia di valore metafisico nella moneta?

ambiente naturale. -che non ha riscontro o corrispondenza nella realtà. guarini,

i-4: non il bello ma il vero o sia l'imitazione della natura qualunque si

. 3. che professa teorie o dottrine filosofiche ispirate alla metafisica; che

metafisica; che si dedica allo studio o àll'inse- gnamento della metafisica. -in

metafisica. -in senso generico: dedito o incline alla speculazione filosofica, allo studio

. -in senso spreg.: propenso o abituato a ragionare astrattamente, in modo

varchi, 8-1-399: del che seguita necessariamente o che solo l'eternità del moto pruovi

eternità del moto pruovi le sostanze separate, o che aristotile errasse, poiché nel luogo

preconcetti e si usavano i fatti scientemente o no per mostrare la giustezza e la

., ii-30-4: niuno spequlativo artitìciante o almeno primaio filosafo o metafisico sugietto essere

niuno spequlativo artitìciante o almeno primaio filosafo o metafisico sugietto essere alla giuridizione del principiante

conoscenza ch'egli ha dell'uomo interno o, co- m'altri, dicono,

quali può darsi titolo più di gramatici o di metafisici della legge, per le scuole

provare con sottigliezza di ragioni doversi eguale o maggior parte del nostro affetto al passato

nostro affetto al passato che al futuro o che anche al presente, panni appunto

ci riesce il discorrer del mondo eterno o creato in un modo da poter intender

. che, nella propria opera letteraria o artistica o nei propri atteggiamenti culturali e

, nella propria opera letteraria o artistica o nei propri atteggiamenti culturali e intellettuali,

intellettuali, concede largo spazio a caratteri o aspetti spiritualistici e idealistici oppure, anche

vol. X Pag.248 - Da METAFÌSICUME a METAFORA (23 risultati)

naturalmente, metafisici. -sm. seguace o fautore di tale corrente artistica. sinisgalli

spreg. atteggiamento, idea, teoria o scritto improntato a caratteri metafìsici sostanzialmente astratti

per cascare in metafisicumi incoscienti da notari o da macellari. = deriv.

che, per influsso della vocale finale o della vocale postonica, con quella si

vocale postonica, con quella si assimila o dissimila; metafonia. =

parole che non sono loro e transferisce o traporta il nome od il verbo da

proprio, pure che e'vi quadri meglio o bene al manco quanto nel proprio.

con la quale tutte le cose, o grate a'sensi o care nell'animo,

tutte le cose, o grate a'sensi o care nell'animo, dolci sono addomandate

. e 'n conseguenza dovetter essere metafore o immagini o simiglianze 0 comparazioni, che

'n conseguenza dovetter essere metafore o immagini o simiglianze 0 comparazioni, che poi,

. genovesi, 2-36: la metafora, o trasporto di parole da senso a senso

2. per estens. discorso, frase o modo di esprimersi allusivo, in cui

, per riguardo nei confronti di qualcuno o, anche, per indurlo volutamente in

anche, per indurlo volutamente in errore o perscherzo, si fa riferimento a fatti,

e discreti, non espliciti, indiretti o, anche, oscuri, involuti.

rispondeva dal circolo con allusioni grassocce, o era addirittura il tiratore che diceva una

, rappresentazione, manifestazione simbolica, allusiva o emblematica, di un concetto, di

da un atteggiamento, da un'idea o, anche, da un oggetto,

incominciano a diventare simboli d'una cosa o metafore di un'altra, allora preferisco

anche volutamente, rispetto alla vera personalità o mentalità di una persona. pirandello,

ii-26-13: così non sono punto attendenti o attendere non volenti il comandamento dell'appostolo

farci affiliare un certo numero di persone scontente o esaltate.

vol. X Pag.249 - Da METAFOREGGIARE a METAFORICO (27 risultati)

quando la scrittura fa menzion di capelli o di barba, non si abbia ad intendere

uscir di metafora, queste armi, o giovani egregi, la vostra incrollabile volontà

del parlar figurato; esprimersi, più o meno frequentemente, mediante metafore o traslati

più o meno frequentemente, mediante metafore o traslati. -anche sostant.

figurato; in modo allegorico, simbolico o, anche, allusivo. ottimo

metaforicamente ha chiamato l'uomo una bolla o sia un sonaglio d'acqua, ha

di recare il significato proprio del verbo o del nome che è usato metaforicamente.

. disus. fare uso, più o meno frequentemente, di metafore; metaforeggiare

letter. carattere metaforico di una parola o della lingua; uso di metafore inuna lingua

della lingua; uso di metafore inuna lingua o in un'opera letteraria. pasolini

, abbracciano brani di « senso » o di realtà, allo stesso modo con

in base a un rapporto di analogia o di simiglianza, a un concetto diverso

diverso da quello significato nell'accezione propria o, anche, etimologica (un vocabolo,

varchi, 7-io: questa significazione è metaforica o vero traslata. tasso, ii-455:

[parole] toscane: niuna nova o composta, se non laudevolmente, niuna

. fioretti, 2-4-232: molte figure metaforiche o proverbiali e d'altra spezie si adoperano

la corona. 2. costituito o ricco di metafore, di traslati,

esprime, rappresenta, descrive, raffigura o richiama simbolicamente, figuratamente, allegoricamente o

o richiama simbolicamente, figuratamente, allegoricamente o, anche, allusivamente un'idea,

.; che ha valore di simbolo o di allegoria o di metafora o che

che ha valore di simbolo o di allegoria o di metafora o che se ne serve

simbolo o di allegoria o di metafora o che se ne serve; puramente concettuale

che se ne serve; puramente concettuale o mentale. b. segni, 11-171

ma essi ne dicono un'altra, o metaforica o composta o che so io?

ne dicono un'altra, o metaforica o composta o che so io? come per

un'altra, o metaforica o composta o che so io? come per esempio

disse cristina in tono scherzoso. -lupi veri o metaforici? disse don paolo.

vol. X Pag.250 - Da METAFORISMO a METALIMNIO (21 risultati)

ottenuto eliminando una molecola stantemente, frequentemente o, anche, eccessid'acqua dall'acido

di uno scrittore nell'uso delle metafore o del linguaggio metafragma, sm. (plur

l'allegoria levata a sistema. pretazione o traduzione libera di un testo o di

. pretazione o traduzione libera di un testo o di = deriv. da metafora

metafrasi esprime ricorrendo frequentemente all'uso di o traslazione in versi greci della georgica di virgilio

greci della georgica di virgilio. metafore o al linguaggio figurato. leopardi, v-837:

agg. che ha un valore metaforico o simbolico; acquosa del prodotto risultante

metaforizza e l'altro canta: / « o nuda ninfa, viva metagènesi, sf.

altro: / « quegli occhi specie animale o vegetale, la riproduzione agaper uccidere son

), forizzare in tale o tal luogo, metaforeggia per abito e

con sensi animati su cose inanimate, o per contrario o per far relazione 2

su cose inanimate, o per contrario o per far relazione 2. che si

per forizzare stati d'animo di affanno o di gioia dell'animo istanziare in

dalla metà di agosto raffigurato mediante metafore o, anche, simboalla metà di settembre

gioco enigmistico in cui sono accostate due o piùparole diverse fra loro per una lettera,

per una lettera, per una sillaba o per un gruppo di lettere.

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e idrossido (v.)

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e isomeria (v.)

ad acido solforico; trasformata in tavolette o bastoncini, viene adoperata come combustibile per

adoperata come combustibile per fornelli da viaggio o, anche, come insetticida.

pref. chim. che indica affinità o derivazione, e aldeide (v.)

vol. X Pag.251 - Da METALINGUA a METALLICO (18 risultati)

), sm. log. enunciato o insieme di enunciati linguistici mediante i quali

opera una discussione, un'analisi o una descrizione, in contrapposizione con il

: linguaggio tecnico, linguaggio speciale (o, anche, sistema di segni non verbali

su un sistema di « cinemi » o « im-segni », su cui si

cui si impianta analogamente ai metalinguaggi scritti o parlati, il metalinguaggio cinematografico. arbasino

cui l'analisi di determinati dati linguistici o, anche, di altre forme espressive

quelli che le ricevono se ne spaventano o se ne addolorano. marinetti, 2-iii-12:

lontano. 2. con bagliori o riflessi simili a quelli del metallo.

proprio, che si riferisce ai metalli o a un metallo; -che ha natura

ha natura di metallo, che contiene metallo o metalli; che promana da un metallo

problemi concernenti i corpi formati da metalli o da altre materie notate presso quelle due

della lampadina che faceva tanti 'vu 'o tanti 'emme ', consecutivi,

-bagno metallico: quantità fusa di metallo o di lega, usata per riscaldare, sempre

, che è tipico di un metallo o di una lega metallica. de roberto

e intensi, di colore grigio chiaro0 nero o plumbeo o azzurrognolo, simili a quelli

, di colore grigio chiaro0 nero o plumbeo o azzurrognolo, simili a quelli prodotti da

prodotti da una superficie levigata di metallo o, anche, da una colata di *

, che è prodotto da un oggetto o da congegni meccanici,

vol. X Pag.252 - Da METALLIDAZIONE a METALLISTA (11 risultati)

oppure dallo sferragliare o dal cozzare insieme di più oggetti di

che raggiungeva gli acuti con certe virate o controvirate a otto. -con riferimento

. -con riferimento alla voce umana o al verso di un animale.

indulge a leziosità, a elementi decorativi o retorici; conciso, essenziale, scarno

essendo, quindi, il valore nominale o legale puramente indicativo del valore intrinseco)

(e si distingue dal valore legale o nominale 0 monetario). f

all'inghilterra. -punto metallico superiore o inferiore: nel mercato dei cambi delle

delle valute, punti al di sotto o al di sopra dei quali è più conveniente

quali è più conveniente riscuotere un credito o pagare un debito all'estero con l'

possibile convertire la carta moneta in oro o argento e sia possibile importare o esportare

oro o argento e sia possibile importare o esportare liberamente il metallo prezioso).