,... fallo per 20 o 25 giorni, che l'andarà pisciando come
3-4-314: può essere che, nel limarsi o nel fregarsi insieme due ferri o due
limarsi o nel fregarsi insieme due ferri o due sassi o due legni, si
fregarsi insieme due ferri o due sassi o due legni, si separi da loro
5. sottoporre un'opera dell'ingegno o dell'arte a una revisione lunga,
ed instinto suo naturale, senz'altro studio o cura di limare i scritti suoi,
lo più, a fine di punizione o di espiazione, di purificazione, di elevazione
dei sensi. dominici, 4-157: o aventurata età, chiamata da dio e
la vita graziosa ricevuta nel battesimo santo perdere o limare! g. visconti, 1-37
.]: 'limassuòla, limassura 'o 'limar- cuola ': malattia particolare
. proibito sotto gravi pene il ritenere o spendere fiorini d'oro tosi, limati o
o spendere fiorini d'oro tosi, limati o ribattuti. 2. per
minuziosa revisione (un'opera dell'ingegno o dell'arte); corretto, ritoccato
pegaseo da te compresa, / o anima gentil, mia mente ha accesa.
scrittore); che non indulge a faciloneria o a superficialità; forbito, elegante.
, operaio addetto al lavoro di limatura o alla macchina limatrice. -neltindustria del legno
e la correzione delle opere dell'ingegno o dell'arte. foscolo, xv-439:
egli detto di far presto, o ugo foscolo, tardo e noiosissimo limatore negli
con moto alternativo, usata per spianare o rigare superficie metalliche di ampiezza limitata;
. limatura dei denti: modificazione più o meno rilevante della loro superficie, che
9-252: scarsità di tosatura, limatura o rosura [dei fiorini]. 3
3. in senso concreto: quantità più o meno abbondante di minutissimi frammenti che si
un corpo (di metallo, di legno o di altra materia) quando viene limato
, 6-36: bevendosi la sua limatura o rasura [del corallo] con l'
dicono quei fragmenti che cascano dal ferro o altro metallo, quand'altri lo lima.
, emendamento di un'opera dell'ingegno o dell'arte. -anche: forbitezza,
. limbale, agg. che appartiene o si riferisce al limbo. -anche:
. -anche: striscia di cuoio o di panno. note al malmantile,
'chiamano i legnaiuoli quel ritaglio o linguetta sporgente dall'orlo di un pezzo,
e segni del principe che lo concedeva, o del partito assegnato a chiunque lo portasse
è cominciare a dir male d'uno o scrivere contra di lui, il che si
aspettar la gloria. una conversazione più o meno opportunamente. baldovini, 2-5:
a'piedi con dar loro de'limbellucci o altro concime. r. borghini,
sua morte { limbo dei santi padri o seno di abramo) ', è
un castigo, inferni, paradisi, purgatori o limbi, e che noi fossimo vagliati
: 'come va? 'o 'come sta? 'si suol rispondere
di espiazione. fazio, ii-6-99: o sommo bene, o padre glorioso, /
fazio, ii-6-99: o sommo bene, o padre glorioso, / verrà già mai
nostro signore e duce, / cinquemil'anni o più con penitenzia / è stato in
origini. 3. figur. condizione o situazione sospesa, incerta, indeterminata,
, indeterminata, propria di persone (o anche di cose) che restano ignorate
, escluse da ogni partecipazione alla vita o alla storia. a
2-527: scendi ne'limbi della storia, o secolo / nato ad incoronar napoleone,
con esattezza paurosa i miei sentimenti, o rivelarmeli addirittura fuori del limbo del subcosciente
tra ciascuno palo nel limbo dell'apertura o vero iato de l'umbraculo affixo pendeva una
: 'limbo': l'orlo estremo del sole o della luna, e si dice principalmente
loro disco è oscurato per qualche eclisse o pel passaggio di qualche macchia. dicesi
giornale è sempre nel limbo. -va o andate al limbo; via nel limbo:
al limbo; via nel limbo: va o andate all'inferno; togliti o toglietevi
va o andate all'inferno; togliti o toglietevi dai piedi. guadagnoli, 1-ii-230
e frastornato si ricusa a quel doppio o triplo allevamento e grida esasperato che,
triplo allevamento e grida esasperato che, o uno alla volta, piano piano, riposatamente
designa con nomi in generale abbastanza classici o barbareschi; la lira, l'avena,
ruscèlli, 49: se l'ago o stiletto di ferro, ove si sostiene
, si ridrizza e assotiglia con limetta o pietra d'aguzzar coltelli. falconi,
zone tropicali, e la limetta dolce o limone dolce, che è un ibrido
. medie. che dipende da inedia o da grave stato di denutrizione. tramater
in luoghi umidi, fangosi e paludosi o nei fondi melmosi sia delle acque dolci
al di qua della soglia della coscienza o della percezione; che è caratterizzato dalla
, agg. letter. che fa parte o è proprio della soglia; collocato a
in atto di vietar l'ingresso, o d'insegnare in un certo modo l'
che segna il principio di un evento o i presupposti di una situazione; preliminare,
muscolare. 7. geol. catena o orogene liminare: quella che, compresa
stere alle ruote de'carri o carrozze. rosa, 167: io,
. lanzi, iv-52: conviene credere o che le sue prime pitture non si
sue prime pitture non si conoscano, o ch'egli salutasse quella scuola appena dal
di conceder agli altri: io dico o la dilazione o la sustituzione, intorno
altri: io dico o la dilazione o la sustituzione, intorno al precetto di
, insistente; rumore che è, o sembra, prodotto da una lima.
acuta, pungente, insistente dello spirito o dei sensi; struggimento angoscioso; cruccio
limitàbile, agg. che si può o si deve contenere entro determinati limiti.
4 limitabile ': che si può più o men facilmente limitare, che limitare si
. limitabilità, sf. possibilità o disposizione ad ammettere limiti.
limitàneo, agg. letter. che appartiene o si riferisce ai confini; che è
agg. che limita; che pone o costituisce un limite. galluppi,
una lastra di pietra, di marmo o di cemento, lunga quanto l'apertura
. confine che delimita una circoscrizione amministrativa o il territorio di uno stato.
-per estens. linea di confine reale o ideale; margine, ciglio, estremità
7-396: vinsi... te, o fortuna, quando a gran pena era
, sì come male aggiugnente allo esilio, o l'esilio per quella, reputiate più
, tr. [limito). contenere o ridurre entro determinati limiti ideali; sottoporre
prolunga. -con riferimento a dio o a persona. dante, conv.
gallico limitò. 2. contenere o ridurre entro determinati limiti quantitativi; mantenere
quantitativi; mantenere entro una misura o una proporzione particolare. -anche: diminuire,
ancora limitare fino alla somma di venticinque o trenta scudi, e non più,
. 3. concedere in possesso o godimento esclusivo; riservare. pallavicino
determinati limiti spaziali; fare da confine o da termine definito. - anche:
: in quanto al tempo di segare o mietere il grano, ec.,
del fiume, se nella sua naturai costituzione o pur gonfiato da qualche piena accidentale.
delimitare un ente finito nell'infinito spaziale o concettuale o sostanziale. rosmini,
ente finito nell'infinito spaziale o concettuale o sostanziale. rosmini, 1-215:
, oltre il quale non si può o non si vuole procedere; contenere entro
, trattandosi di 'non voler fare o dire altro in quella tal cosa '
e mi son limitato a non risponderti o a risponderti poche linee. cassola,
, si ha così il bozzetto morale; o più limitatamente il quadretto di genere.
caffè, il pettegolezzo, i commenti ironici o sarcastici per più di tre mesi,
, che detti cittadini pisani avessino acquistati o che per lo avvenire acquistassino da persone
ciò che ha poteri e capacità limitate o di chi è vincolato da limiti intrinseci
, non della pochezza di tale o tale ingegno). b. croce,
cose spirituali e positive, è assoluta o limitata? i limitatisti dicono che fu
. limitativaménte, avv. in modo o con valore limitativo; in forma condizionale
; che restringe a una misura o a un ambito determinato. • pallavicino
. 2. che costituisce una limitazione o una menomazione. vittorini, 7-114:
gramm. disus. che delimita quantitativamente o estensivamente il concetto espresso dal verbo (
concetto espresso dal verbo (un avverbio o una locuzione avverbiale); che introduce
buommattei, 277'. [congiunzioni] diminutive o limitative sono: 'pure, almeno
(superi. limitatissimo). contenuto o ridotto entro determinati limiti ideali; sottoposto
limiti quantitativi; fissato in una misura o in una proporzione particolare. - anche
, 8-viii-64: siano le trombe larghe o strette, questa è la misura dell'
un corpo d'acqua alto due, tre o quattro braccia più delle once 18 limitate
mezzi limitati ', per 'corto 'o * senza quattrini, senza assegnamenti,
mezzi limitati e vive come dio vuole, o meglio che può '. togli i
immobilità assoluta e relativa, senza speranza o con speranza limitata,... sono
imputabili al ciclo produttivo. -margine operativo o valore aggiunto: differenza fra il costo
sicurezza: differenza fra il carico (o sforzo) limite teorico e il carico
) limite teorico e il carico (o sforzo) massimo a cui possono essere effettivamente
cui possono essere effettivamente sottoposti una struttura o un apparato costruttivo. 8.
. margine di errore: valore approssimativo o indeterminato entro o oltre il quale può
errore: valore approssimativo o indeterminato entro o oltre il quale può verificarsi un errore
un errore nella misurazione di una grandezza o nella stima di un campione. 11
blocchetto metallico rilevato, equivalente alla mezzariga o allo stecconcino, che si adopera per
differenza, che quando è di genere maschile o femminile a piacimento vale estremità, e
terra ha lasciato quel poco della margine o rilievo che si mostri. vasari,
, segno della pelle di origine naturale o dovuta a malattia, a percossa, a
dimostra una margine nel viso d'uno uomo o di donna. lorenzino, 164:
viso chiazato di margini e spesse stianze o piastrelli. aleandro, 1-186: cicatrice è
spazio bianco ai lati di una pagina manoscritta o stampata (con riferimento a note,
, ecc.). -annotazione a o in margine: registrazione di un atto
margine: registrazione di un atto accessorio o comunque attinente a un altro atto già
margini, nei margini, in margine di o a qualcosa: in rapporto con aspetti
indiretta, limitata; in posizione subordinata o periferica. savarese, 204:
estremi di essa (per indicare ambiguità o indeterminatezza di confini, di valori,
-in margine, al margine della società o della vita sociale, delle istituzioni:
marginétta, sf. ant. piccola cicatrice o segno o macchia sulla pelle
. piccola cicatrice o segno o macchia sulla pelle. guido delle colonne
4. margine bianco di una pagina stampata o manoscritta. ceresa, 1-1371:
/ mi parete befane alla finestra, / o versiere, o marolle, o tentennini
alla finestra, / o versiere, o marolle, o tentennini / da far mangiar
/ o versiere, o marolle, o tentennini / da far mangiar la pappa
terre de'campi, cioè se sassose o no; se asberesi, galestrine,
, saline, margoni, tufi, crete o terriglie o mattoni. spallanzani, iii-313
, margoni, tufi, crete o terriglie o mattoni. spallanzani, iii-313: una
. lastri, i-101: marna, marga o mara o margone è una terra grassa
, i-101: marna, marga o mara o margone è una terra grassa e saponosa
. targioni tozzetti, 11-1-232: il margone o bottaccio del mulino dei signori marsichi.
incisione della corteccia oppure la torsione o la curvatura e l'applicazione di
terriccio (mantenuto sempre umido) o l'infissione dal ramo nel terreno; dopo
viene tagliato e inter rato o invasato come nuova pianta. lastri
in luogo ombrato per dieci giorni. o. targioni tozzetti, i-252: nei margotti
. per estens. il metodo stesso (o il sistema di propagazione agamica) basato
margottièra, sf. recipiente o fasciatura mediante la quale viene trattenuto il
entità territoriale di natura feudale detta marca o margraviato. -arald. titolo nobiliare del
gli stati d'una repubblica di san marino o quelli d'un margravio di baden,
esame »: come se ogni ciabattino o margravio potesse intendere e interpretare da sé
negare, 0 infingersi di saperla, o biasimare uno per maggiormente lodarlo, il
per ravenna: trovare la cosa sbagliata o constatare l'inesistenza di ciò che si
più in unione con un agg. o con un sost.). -marial maria
! maria vergine!: come invocazione o per indicare sorpresa, sbalordimento, o
o per indicare sorpresa, sbalordimento, o, anche, impazienza, contrarietà. -gesù
. 3. le tre marie (o, anche, semplicemente le marie)
costoro e non so se le gioveranno o no alle cose nostre. minerbetti,
4-ii-70: io vorrei che la nuova, o, per dir meglio, la publicazione
. con la media zione o sull'esempio di maria vergine.
vergine. rebora, 2-308: o creazion, che ansiosa aneli, / non
gesù; che ha per oggetto la madonna o le dedica una particolare devozione.
maricèllo1, sm. ant. piccolo tratto o braccio di mare; stretto, canale
empire dopoi che sono fritte di marzapane o gelatia o maricònda o crema. garzoni,
che sono fritte di marzapane o gelatia o maricònda o crema. garzoni, 1-686
fritte di marzapane o gelatia o maricònda o crema. garzoni, 1-686: così
: alcun centenario ovvero merigo de selva o alcun altro non ardiscano...
a forma ovale quasi di piccola zucca o su vere e proprie zucche, su
su cui si picchia con le dita o con bacchette di legno; introdotta in
risonatori sono formati da canne di bambù o da tubi di legno chiusi all'estremità
che rendea non so se maestoso o allegro l'accompagnamento era un festevole drapello
. è composta la marimba di quattordici o quindeci zucchette disposte in consonanza e ben
come questo si compone in europa, o con più o con meno canne,
si compone in europa, o con più o con meno canne, così la marimba
di origine africana, attraverso lo spagn. o il fr. marimésso (part.
del giorno sdraiata sugli strami dell'aia o nel taglio del pagliaio marimesso, mi
fontani, i-114: 'marimettere'. per manomettere o manimettere, come anche dicesi, è
glisomiro] disegnava d'essere a mazorbo o torcello prima delle due ore di notte,
e molte paludi. 2. fascia o striscia di terra che costeggia il mare
il mare (e talvolta un lago o un corso d'acqua);
lido, riva. -anche: zona o regione che s'affaccia o si stende sul
: zona o regione che s'affaccia o si stende sul mare; zona costiera
tufo, 29: venendo di sera o di mattina / per via della marina,
di levante. carducci, iii-4-223: o dileguanti vie su la marina / tra
cignal fruga. pascoli, 573: o cavallina, cavallina storna, / che portavi
di imbarcazioni appartenenti a una data comunità o nazione. -in senso lato: il
e migliori, eccettuati quelli delle ciriege marasege o, come altri dicono, marine,
vale in questo proposito 'marinare 'o 'far marina ', quanto '
marina ', quanto 'rammaricarsi 'o 'dolersi di cosa che dispiaccia ',
varchi, 3-55: se v'aggiunge parole o atti che mostrin lui aver preso il
dice: è marina, egli sbuffa o soffia. -essere, parere la
marina torbida: per indicare che l'umore o la disposizione d'anima di una persona
persona appaiono cattivi, oppure una situazione o un fatto si prospettano pericolosi, sfavorevoli
saba, 196: com'eri bello, o fanciulletto, e come / ne trasmuta
seguono la carriera di marinaio divengono nocchieri o timonieri e rimangono sempre estranei alla carriera
stazza adibite al piccolo traffico sul mediterraneo o di pescherecci di media stazza che praticano
acqua dolce: dedito alla navigazione fluviale o lacustre (e vi è spesso connessa una
notazione spreg. o di sarcasmo per indicare scarsa perizia marinaresca
.: persona poco adatta al compito o al lavoro che sta svolgendo (per
sul mare. -marinaio di stabilimento o. di salvataggio: bagnino.
, n. 4. -giuramento o promessa da marinaio: che non saranno
momenti di maggior pericolo durante tempeste o in occasione di naufragio e subito dimenticati,
vorrei perciò che qualche lettore, o giustamente timorato si scandalezzasse a 'giuramenti
a 'giuramenti di marinaio ', o scioccamente pettegolo vi leggesse una baldanzosa confessione
stigliani, 2-180: lodo che nuoti, o nice, / benché male a'tuoi
2. per estens. abito femminile o casacca con scollatura a punta e colletto
. anguille, tinche, carpe) o carni (o, anche, verdure)
, tinche, carpe) o carni (o, anche, verdure) per conservarli
aggiunta di cipolle, lauro, salvia o spezie, ecc.; mettere in
in partic. selvaggina) in vino o aceto aromatizzato. g. m
? 3. evitare un'incombenza o un impegno, per 10 più preferendovi
più piacevole. — marinare la scuola o le lezioni: assentarsene prendendosi una vacanza
1-55: volentieri marinava la scuola, o solo o con qualche compagno, per
volentieri marinava la scuola, o solo o con qualche compagno, per andare a
, v-37: se v'aggiugne parole o atti, che mostrino lui...
vale in questo proposito 'marinare 'o 'far marina ', quanto '
marina ', quanto 'rammaricarsi 'o 'dolersi di cosa che dispiaccia '.
dove a lui piacerà, dopo trattine o legati i prigionieri. = denom.
cioè la latitudine per via di stelle fisse o del sole. d. bartoli,
3. mus. composizione strumentale o canzone di carattere popolare, simile,
. -chi). che si riferisce o è proprio dell'esercizio della marineria;
ingeniosi,... fecero la ruota o diciamo bossolo marinaresco. landò, i-33
: si pescò al fondo di sei o sette braccia marinaresche di buoni pesci.
nobiltà napolitana la turba marinaresca d'atene o pur la plebe de gli artefici fiorentini.
riferisce, che è proprio dei marinai o dei loro usi, costumi, tradizioni,
l'intonazione a un'aria marinaresca napolitana o siciliana, che non so come mi
. alla marinaresca: secondo il costume o la foggia propri dei marinai. urbano
. allievo di un istituto di assistenza o di una nave-scuola che forma i giovani
2. per estens. fanciullo o ragazzo che indossa la marinara.
. 2. marina (militare o mercantile). boterò, 9-85:
over la marinaréza di alcuna nave (o fuza o non fuza), sei
la marinaréza di alcuna nave (o fuza o non fuza), sei non farà
, sina che elio restituisca la roga o marinarézza in doppio, et a noi il
. locuz. fare la marinarézza: assoldare o arruolare marinai. sanudo, lvii-641
sm. marinaio. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna,
. beroardi o giacomo da lentini o pier della vigna, 447: son
al suo dolersi occupata, senza che alcuno o marinaro o altri se n'accorgesse,
occupata, senza che alcuno o marinaro o altri se n'accorgesse, una galea di
sterile, cioè dove non sieno uomini o facchini da potersi valere, i marinari
, 6-53: fingo di non vedere otto o dieci mari- naracci che mi stanno
naracci che mi stanno a spalle o a fianco per rubarmi qualche parola
a fianco per rubarmi qualche parola o qualche frase di quelle che io spiego
e meno rispettato per molti secoli, o piuttosto sempre alle origini di ogni potenza
4. che si riferisce alla marina o alla navigazione. bernari, 4-147:
una seggiola, una bambina di cinque o sei anni infiammata in viso come tutti
le gambe che si muovono a forbice o come nel nuoto a rana. -scala alla
questi filetti sopra un piatto d'argento o in una cazzarola grande con tutta la
(con partic. riferimento a pesci o a carne, e anche a verdure
. -anche: fatto frollare in vino o aceto aromatizzato (la selvaggina).
berni, 44: come voi [o pesci] sete in ogni modo buoni,
egli sperare un cestino di brume fresche o un bariglioncino delle marinate, per fame
. 4. sm. pesce o carne fatti marinare. redi, 16-v-133
condirsi un poco d'insalata cotta, o fame qualche poco di marinato.
marinatura, sf. preparazione di pesci o carni (o, anche, verdure
. preparazione di pesci o carni (o, anche, verdure) in aceto aromatizzato
poesia più d'una « forca », o marinatura della scuola, facendone argomento della
. 2. equipaggio di una nave o di una flotta; gente di bordo
-anche: mestiere di marinaio, occupazione o professione marinara. seneca volgar.
vile condizione sa dell'arte di grammatica o di medicina o di mareneria. berni
dell'arte di grammatica o di medicina o di mareneria. berni, 39-32 (
restano delle tirreniche memorie ricordi di crudeli o indegni avvenimenti. 2.
: unirsi in concubinato, senza obbligo o vincolo di fedeltà. d'annunzio,
non so veder altro che parole: o pure qualche mescolanza di concetti e di
le s'opponessero coll'esempio loro, o con sode ragioni, molti valentuomini.
come leggere un canto di omero o una scena di eschilo dopo una pagina di
di san marino; che è nativo o risiede nella repubblica di san marino.
2. sm. e f. imitatore o seguace del marino, del suo gusto
; tipico, caratteristico di un marinista o del marinismo. = deriv
riferisce al mare come elemento naturale, o alle masse acquee che lo costituiscono
masse acquee che lo costituiscono, o ai fenomeni fisici che lo riguardano.
e soprafare. ariosto, 10-110: quale o trota 0 scaglion va giù pel fiume
pesci] stanno più volentieri in fonti o in fiumi, altri in istagni e in
donna concetta. -o blù marino, o verde bottiglia... - blù marino
il maggio va asciutto con vento zeffiro, o coro, che si chiama marino fresco
corno, d'una chiocciola marina o d'una tromba torta. b. davanzali
caro, 15-ii-232: le sirene erano o si voleva che fossero marittime o litorali,
erano o si voleva che fossero marittime o litorali, piuttosto che marine. baldinucci
alla propria sopravvivenza sulla costa del mare o in ambiente marittimo (un uccello)
e schiavi, / siamo l'italia, o miei lupi marini. -ant.
alla navigazione; che riguarda la marina o la marineria; marinaresco. boccaccio
, e differenziare nelle carte marine, o bossole. tommaseo [s. v.
mare (una guerra); ottenuto o conseguito da un'armata navale (unavittoria)
'diconsi quegli ospizi posti in riva o in prossimità del mare, nei quali si
han bisogno temporaneamente dei bagni di mare o di respirare l'aria marina. dizionario
che si avvale dei bagni di mare o del soggiorno in località marittime. 13
che trae origine da depositi del mare o da evaporazione delle sue acque (unminerale,
. chim. acido marino: acido muriatico o cloridrico. spallanzani, 4-224:
. dai vapori di detto acido marino o d'altre sostanze volatili che per avventura
difficoltà del tu. térésah, 1-255: o innamorati spirti, / o bruni pensosi
1-255: o innamorati spirti, / o bruni pensosi marini / da i limpidi
origina come detrito durante lo scavo o la perforazione di una galleria. =
, il bazzariotto, volentieri diventeria zaffo, o per dir meglio tomeria ad esser zaffo
vive ingannando e truffando astutamente il prossimo o esercitando traffici disonesti; malfattore, furfante
riprovevoli, chi è disposto al male o è di animo malvagio; malandrino,
ha valore di ingiuria, talora attenuata o scherzosa). bandello, 2-24
fanno i marioli. pasqualigo, 2-75: o che tratto da mariòla solenne! ti
risate, / abbian le vesti bianche o bigie o nere. bar etti, 6-149
/ abbian le vesti bianche o bigie o nere. bar etti, 6-149: quegl
(una persona: anche con valore attenuato o scherz.). sanudo,
. (plur. -gi). studioso o esperto di mariologia. marioncèllo,
fantoccio formato da parti snodate di legno o di altra materia leggera e sostenuto da
movimenti e gesti ritmici, meccanici o saltellanti. -anche (in senso improprio)
giovani ripetere centinaia di volte un medesimo atto o movimento corporale, scoppiavano tutti in sì
destinata a designare le figurine articolate (o 'mastiettate 'come dice paolo minucci
grosso dispiacere. cercando a cotesto (o questo?) vocabolo qualche notizia che
'marie di legno'... o le 'marione', per indicare che
figlio almeno una volta alla settimana una o due marionette. -raro. sm.
voce, per lo più in falsetto o comunque alterata, per adattarsi ai personaggi
e persino d'annunzio, hanno scritto (o promesso di scrivere) per le marionette
persona priva di volontà e iniziativa, o anche superficiale, volubile, incapace di
, che solitamente agisce secondo gli impulsi o gli ordini che gli vengono da altri
di originalità e poco riuscito artisticamente, o anche manierato, privo di naturalezza.
4. marin. balaustrata di legno o di ferro alla base degli alberi in
'marionetta ': ringhiera di ferro o di legno fissa in coperta attorno agli alberi
aperto). -anche: chi fabbrica o vende marionette. pirandello, 7-631
. l. giustinian, 108: o fia, o cara pace, / doman
giustinian, 108: o fia, o cara pace, / doman con verace /
di firenze, 3-33: neuno cittadino o contadino... ardisca o presumisca d'
cittadino o contadino... ardisca o presumisca d'accettare o andare in
. ardisca o presumisca d'accettare o andare in alcuna podesteria, capitaneria, vicheria
de botto al mari- tasso, / o volè passo passo, / ende sé un
più lunga la vita dell'uomo, o quella della donna. gioberti, 4-2-432:
bologna dopo il maritaggio di quattro o sei mesi. 4. per estens
di avere i conigli con penne, o galline col pelo. 5.
minimamente che fare col più negletto recitativo o colla meno studiata aria di metastasio?
talvolta i signori feudali pretendevano di concedere o di negare ai loro sudditi; tributo
consistente in una somma di denaro (o in altri beni) assegnata a titolo
attingendole da patrimoni costituiti dalle famiglie interessate o da benefattori per mezzo del testamento,
, i-41: suole il padre spendere (o chi ha cura di fare il maritaggio
. boccaccio, v-233: senza al suo o al mio onore avendo [la donna
sarai amato dalle donne, sarai di sospetto o di odio agli uomini, perché la
eterni diritti... né con minacce o con premi minuendo pure un poco la
letter. donna prossima alle nozze o in età da marito. de
e si dice per lo più del padre o del tutore che dà il consenso al
lo più del padre, del tutore o anche di un sensale di matrimoni).
4. unire in matrimonio con rito religioso o civile. boccaccio, dee.
lo più un olmo, un pioppo, o un salice), a cui viene
] co 'l suo caro olmo / o co 'l suo lento salcio. domenichi
a vedere se ci fosse focaccia panettone o qualche ingrediente da maritarsi coll'anesone per
maritare la voce con una sola corda o due, come si faceva su la lira
maritavano allora nell'età d'anni ventiquattro o venzei, e aveano in tutto il
e aveano in tutto il più quattro o sei figliuoli ed erano di buona e
di scozia se maridaria in una francese o in la fida de monsignor di vandomo.
contrarre matrimonio, sposarsi (un uomo o una donna). ovidio volgar.
è nobile, si maritino insieme, o sia l'uomo nobile o non sia nobile
insieme, o sia l'uomo nobile o non sia nobile. manzoni, pr
fidanzarsi. macinghi strozzi, 1-5: o! non ti dico di marco, cioè
le piante / a bastevol trovar fontana o gorgo, / per cui possa, a
, / se ferro il tronca o turbine lo schianta / trae seco a terra
lontano si va a maritare sarà ingannato o che vuol ingannare. ibidem, in:
/ non ch'l sia morto, perso o invechiato. -sostant. cielo
adulterio è d'ammogliato con maritata, o pur che l'uno sia legato a
ogni donna che incontra per via, / o maritata o vedova o zitella, /
incontra per via, / o maritata o vedova o zitella, / domanda che gli
via, / o maritata o vedova o zitella, / domanda che gli dica in
voglia / per donna... / o qual per lei di libertà si spoglia
, xlv-171: né vi meravigliate, o maritati, che ciò di voi io dica
in senso generico: coniugato (un uomo o una donna). capéllano volgar
più un olmo, un pioppo, o un salice) a cui viene intrecciata,
l'aggiunta di uno 0 più ingredienti o composto da vari ingredienti per riuscire più
che una minestra brodosa d'orzo franto o di riso, 0 di indivia maritata
a numerosa famiglia, si mescolano con farina o con paste; e questi si chiamano
lenticchie senza primogenitura. -pignatta maritata o pignatto maritato (anche semplicemente, maritata
con una donna, considerato indeterminatamente o in relazione con la moglie: come
posizioni giuridiche dei due coniugi, o almeno a un ridimensionamento della posizione di
guittone, xlix-84: chi non potè o non voi castità tale, / che ha
insensibile alle carezze amorose di lei, o se per osservar le stelle la lascia
la conducessi nel campo trincerato di otto o fra le turbe monferrine raccolte dall'azzeretto
arlia, 1-215: per traslato dicesi 'duolo o dolor del marito 'quel dolore acuto
4. region. braciere di metallo o di terracotta; scaldino, scaldaletto.
3-i-145: che il podere sia grande o piccolo, che la vite abbia per marito
la vite abbia per marito un olmo o un palo... può essere più
palo... può essere più utile o meno; ma la coltura del podere
delle pulcelle aveano anni xx, o più, innanzi ch'andassono a marito.
per lo più è detto del padre o del tutore della sposa). bonichi
/ la robba, il sangue, o si facean mariti / d'ogni sesso.
, i-15-62: ma niun d'essi, o torrigiani, / per scaldarsi ambe le
forse per la forma fallica, o per l'uso originario nelle feste
l'uso originario nelle feste nuziali o come dono alla fidanzata nelle feste di fidan
. ant. fascia costiera, zona o regione adiacente al mare più o
o regione adiacente al mare più o meno estesa e per lo più pianeggiante (
distanza della costa dai punti più interni o dal rapporto della lunghezza dei confini terrestri
avviene, che si svolge sul mare o per mare (un viaggio, il
al giudicio di chi compone le favole o all'avvertimento de chi le governa,
via navigabile, artificiale, attraverso uno o più stati, che congiunge due mari
: sistema economico in cui è prevalente o fondamentale l'attività marinara. -lega marittima
siccome la lega svedese collo scheno, o lega egizia. -linea marittima',
. 3. dedito alla navigazione o alle attività marinare o portuali. -personale
dedito alla navigazione o alle attività marinare o portuali. -personale marittimo: l'insieme
-sm. persone addette alla navigazione o alle attività marinare o portuali. -in
addette alla navigazione o alle attività marinare o portuali. -in partic.: nel
di marittimi in continentali, un'ardita fazione o un capo fortunato dell'aristocrazia avesse cercato
vanno nudi e dormono ove il sonno o la notte li coglie alla foresta;
giannone, 1-ii-144: quaranta anni dapoi, o poco meno cominciaron a travagliare i marittimi
, che domina e protegge il mare o le zone costiere (una divinità).
dica che le sirene èrano, o si voleva che fossero marittime o littorali piuttosto
o si voleva che fossero marittime o littorali piuttosto che marine. c.
s. degli arienti, 121: o mare crudele, o cieli de pie-
arienti, 121: o mare crudele, o cieli de pie- tade privi, come
nasce e vegeta in un ambiente marino o costiero (unapianta). citolini,
, i-81: la guerra è interna o esterna, offensiva o difensiva, marittima o
guerra è interna o esterna, offensiva o difensiva, marittima o terrestre, rispetto
o esterna, offensiva o difensiva, marittima o terrestre, rispetto alle persone, al
vittoria maritima ch'avesse mai alcun principe o capitano doppo augusto. 9.
possono essere raccolte in un codice marittimo o codice della navigazione. - diritti marittimi
magazzinaggio, ecc.). -assicurazioni o sicurtà marittime: quelle riguardanti i traffici
un comando in capo di dipartimento, o di un comando o di un tribunale
capo di dipartimento, o di un comando o di un tribunale militare marittimo, o
o di un tribunale militare marittimo, o di una capitaneria di porto entro la
fatte di giunchi, le quali si aggravano o con la vite che tira giù per
che tira giù per forza la mula o con una maria lunghissima che da un
simon genovese in clavis sanationis ha marmacor o marmacora per * melissa, millefoglio, basilico
, che suscitano disprezzo e fastidio, o anche che si comportano in modo disonesto
forza d'inganno e di fortuna: / o va mò per uscir della marmaglia,
: a che ti ha giovato o giova agli uomini la virtù?..
quelle signore ». -branco di animali o stormo di uccelli che suscitano disgusto e
di uccelli che suscitano disgusto e ripugnanza o sono fastidiosamente rumorosi. * casti
. in senso attenuato: gruppo di ragazzi o di monelli per lo più vocianti e
è detto con tono bonario e indulgente o affettuoso). baretti, 6-276:
frate fu preferito un certo maestro zanfrignino o scarpagnino, il quale fece una marmaglia
si chiama marmaglia; se è tondo rondone o rondoncello o stanghetta, e se è
; se è tondo rondone o rondoncello o stanghetta, e se è segato fodero.
è il mestiero vivo di marinaio, o sia scarpellino di marmi, vi si chiamano
diventare rigido, perdere la flessibilità, o la sensibilità, intirizzire. fagiuoli
prio, che si riferisce, che vive o è originario della marmarica, regione costiera
ciel diletti, / miei sudori, / o i marmarici allori. = voce dotta
. minerale ferroso di colore grigio scuro o nero; blenda. = deriv.
intirizzito, gelato per il freddo o per un malore (il corpo).
5. fabbricato con polvere di marmo o a imitazione del marmo. %
quale, sendo infuocato si cuoprono le teglie o tegami, per rosolare le vivande
6. liscio, privo di onde o increspature, tranquillo (il mare)
in un cassone, tramezzandola d'alloro o mortella; ed ogni quindici giorni riveggendola
ch'io non sapessi vivere argomenti, / o ch'io fossi empio; e perché
che i vecchi hanno sempre qualche mascalcia o guidalesco). 3.
suola in un cassone, tramezzandola d'alloro o mortella, e ogni quindici giorni la
e conservata in scatole di latta o in vasetti di vetro sigillati in modo che
modo che per un periodo più o meno lungo di tempo non si
) viene cotta lentamente con zucchero o con glucosio, praticando la cottura
, praticando la cottura a vapore o con apparecchi a vuoto nella lavo
di marmellata di more. -il vasetto o la scatola che la contiene. e
poco di acqua di fiori di arancio o di spirito di cedro. è un
lo duca; / ch'egli, o suo oficial, mi riconduca, / quand'
rinascimentale). bronzino, 1-426: o sprunate mai più questa callaia, /
boschereccia e parte d'una dottrina marmeruchesca o panichesca. = deriv. da marmeruca
cm per lato, fabbricata con graniglia o con frammenti di marmo e cemento compresso
, garbugli. prologo del gailini: o, quanti pasticci / d'amor si fa
pasticci / d'amor si fa, / o quanti marmicci / il giorno si sa
marmino, sm. blocchetto di marmo o di altri materiali pesanti che, accostato
marmino': piccol pezzo piramidale di marmo o d'altra pietra, talora anche di metallo
a sdrucciolo. il * marmino 'o si fa scorrere sul pavimento col piede
e che termina in una maglia, o in un pallino a uso di prendere
una piccola figura umana in piedi, o quella di un canino seduto, che
). artigiano che esegue lavori ornamentali o produce oggetti di uso comune col marmo
più di rame stagnato, di ferro smaltato o di alluminio, generalmente di grandi dimensioni
in una picciola marmitta con metà consommé o altro brodo bianco e metà brodo generale
la minestra e l'altre vivande! o chi vi dice che dobbiate abolire la
a dirla 'pentola, pignatta 'o simili, ditela pure * marmitta ',
e un più pronto rammollimento di ossa o di altre sostanze; pentola a pressione
cilindriche provocate nel letto di un fiume o su coste marine rocciose da ciotoli o
o su coste marine rocciose da ciotoli o sabbia trascinati dal movimento vorticoso delle acque
fatte di remissione e di misericordia, o povere marmittone diseredate, ristrette di spirito
partic.: chi appoggia un uomo o una parte politica non per convinzione ma
si cura d'altro che della paga o del guadagno che ricava dal governo che comanda
colui che per salvar la paga, o aver la pagnotta, occorrendo, volta
miner. roccia calcarea di vario colore o variegata e striata, di struttura
seconda del colore, della struttura granulare o del luogo pavese, lampada marmo
nell'acqua. tagliata in blocchi o in lastre e lucidata, è impiegata
tecnico e commerciale indica anche calcari granulari o compatti che hanno una struttura tale da
). -per estens.: blocco o lastra di tale roccia. vita
la statua di marmo, di legno o di metallo, rimasa per memoria d'
ne la vista oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel marmo
oggi sarei, / o di diamante, o d'un bel marmo bianco. boccaccio
lo scoltore, se fa di terra o cera, pò levare e porre; e
. come termine di paragone in similitudini o come simbolo per indicare fermezza, intransigenza
come simbolo per indicare fermezza, intransigenza o, anche durezza insensibilità d'animo e
marmo inanti. bonarelli, xxx-5-80: o possanza infinita, / contro di cui
di marmo ': che non sente, o par che non senta. ghislanzoni,
446: prima da lo alabastro, o sia ligustico / marmo, del petto
, originariamente, questi simulacri stavano, o erano destinati a stare, in nicchie
erano destinati a stare, in nicchie o su piedistalli, nella necropoli di cirene.
nella pioggia come nella luce dell'aurora o di un tramonto, e l'acqua che
salvini, 33-59: arresta il passo, o dotto peregrino, / qui giace,
l'onor degli accerchiane marmi, / o de'custodi delle sue catene / cale
iscrizione commemorativa a ricordo di un personaggio o di un avvenimento. petrarca,
pellegrino. manfredi, i-74: di bronzo o d'oro / effigiate logge, o
o d'oro / effigiate logge, o in mezzo al foro / marmo, che
marmi di santa maria del fiore, o è pazzo o sente d'amore.
maria del fiore, o è pazzo o sente d'amore. 10. marmo
d'amore. 10. marmo artificiale o finto: materiale preparato artificialmente a base
materiale preparato artificialmente a base di calce o di coloranti, che imita il colore
marmo: esercitare l'arte dello scultore o del marmorino. cellini, 2-72 (
carducci, ii-13-162: l'aiutiamo in quattro o cinque a mettere in marmo un gruppetto
per lo più usato in senso affettuoso o scherz.). -anche: neonato
a giove, / della mia donna quattro o sei marmocchi. note al malmantile,
vocat. rivolto ironicamente a persone adulte o a ragazzi. cicognani, 6-82:
-a). persona sciocca, tonta, o anche ingenua, semplice, innocente.
/ e ch'io non ho puttane o marmocchini / che faccino la salva a'
che li scultori 0 marmorari, o altri tali ministri de la lussuria. muratori
quantità di oltremare, di solfato ferroso o di manganese. 3. medie.
ant. lavorare, dipingere un materiale o una superficie in modo da renderla venata
spruzzo, 0 certi rulli di bosso o semplicemente le dita intinte; e ne
marmoreggiature, zebrature, disegni pomellati, o zone ondulate, delicatissime. =
letter. nitore caratteristico di un oggetto o di una costruzione di marmo. d'
, 7-2: « lasciate ogni tristezza, o voi che intrate ». / queste
per la levigatezza, per la consistenza o per la compattezza. baretti, 6-147
. figur. che non si lascia commuovere o vincere da alcuna emozione; che non
vincere da alcuna emozione; che non sente o non mostra interessi o preferenze; che
che non sente o non mostra interessi o preferenze; che non lascia trasparire alcun
; che non lascia trasparire alcun turbamento o commozione (una persona, un atteggiamento
, la carnagione perché soda e fresca o perché pallida, esangue). -
(un'opera letteraria, uno stile, o, anche, uno scrittore).
, vibrante e patetica, mai marmorea o neoclassica. -lapidario, conciso,
, per la levigatezza, per la consistenza o per la compattezza. -in partic.
sue fissazioni marmorine, ossesso dai nudi o dai vestiti femminili e, beninteso,
altri mischi di colori simili a pietre o a caverne, dimostrano fermezza.
bastonato? -e parea il corpo suo o di profferito o di marmorito, tanto
-e parea il corpo suo o di profferito o di marmorito, tanto era percosso.
lavorare, dipingere, colorare un materiale o una superficie in modo da renderla venata
grigio fulvo volgente qua e là al nero o al gialliccio, l'apice della coda
seria a stare tra le marmotte / o tra le zolle sempre come terchio /
le zolle sempre come terchio / o ne la magra o ne tonde del serchio
terchio / o ne la magra o ne tonde del serchio / che voler trasandare
goffa nei movimenti e negli atteggiamenti, o, anche, apatica, indolente,
più è usato come epiteto iron. o spreg.). pataffio, 8
che serve per segnalare la via libera o per comandare l'arresto, in prossimità
f. f. frugoni, 4-82: o vecchia malandrina / or fai tu la
cicognani, 1-28: per una settimana o poco più: poi cominciarono le mariolerie
marmottando a diogene: che cerchi, o cane? 2. tr. adornare
marmotta: potessi almeno marmottescamente dormire! o più bestial mente ancora tracannare
indolente, pigra, lenta nei movimenti o assonnata, dormigliona (e per lo
lo più è usato come epiteto affettuoso o scherzoso, e talvolta come rimprovero indulgente
ciascuno dei cilindri di pietra che circoscrivono o tracciano i confini di aree pubbliche,
[pascolo] si è quello del marmuoio o sia terreno occupato da marrucaio.
vi si conosce punto l'uso dell'argilla o della marna, che si impiega così
gherardini]: la marna è l'unione o mescuglio d'argilla e di terra calcaria
alberese]... è di natura o cretacea o mamacea. = deriv.
... è di natura o cretacea o mamacea. = deriv. da marna
marna, sparsa in un campo calcario o cretoso lo riduceva migliore. -assol
sul garbo di quelle di maiorana o persa. c. durante, 2-275:
specie di maiorana) fosse erba peregrina o d'egitto, e che non nascesse
di rifiuti, di roba di scarto o avariata. panzini, iv-405:
recipiente per reazioni chimiche, per combustione o per evaporazione del solvente. 3.
vivi colori alle pelli di camoscio o d'altra capra, e che contraffanno cotesto
bigiotteria di poco valore che proviene o, anche, che imita l'artigianato marocchino
, anche, che imita l'artigianato marocchino o nordafricano. de roberto
dal marocco; che vi è nato o vi risiede. tarchetti, 6-ii-126:
di soluzioni vegetali la pelle di capra o di montone (o, anche,
pelle di capra o di montone (o, anche, di altri animali),
forma di tartufi over di loppa o marogna di ferro, le quali pietre eran
, cavo da or meggio o da tonnaggio. gallucci [acosta
più sorte e biscottelli con latte e zucchero o senza. = probabilmente deriv.
di dietro il maronè con borsa o coda. = voce ven.
chiesa maronita, tutte sottratte al potere o alle credenze del papa. =
, flutto, ondata. -anche: flusso o riflusso della marea. -al plur.
3. per estens. abbondante emissione o emanazione di luce; sfolgorio.
accavallavano. 5. figur. condizione o situazione esistenziale o spirituale difficile, pericolosa
. figur. condizione o situazione esistenziale o spirituale difficile, pericolosa (o anche imbarazzante
esistenziale o spirituale difficile, pericolosa (o anche imbarazzante); turbamento, angoscia
. lastri, i-65: il bidente o marra a forchetta uncinata si trova solamente
un talento militare naturale degno d'un caporale o sergente delle armate francesi del '93,
e d'un qualche villan di marra o marchese del rinascimento italiano. 2
marra non sarà offesa da alcuno sassolino o pietruzza. baldinucci, 90: marra
: poco dissimile alla marra ordinaria, o zappa, ma col ferro rifondato e
turba passa / de'rozi guastator con vanga o marra. foscolo, xvi-328: marraiuolo
, instabilità (di una situazione politica o sociale). e. scala
la tempesta 'con una nave a vela o con un piccolo bastimento a propulsione meccanica
al fine di non essere percossi alla faccia o alla banda da un maroso troppo grosso
lasciar immerse in canale, simili a gabbie o a stie acquatiche ove l'anguilla natalizia
mar- pesio. carducci, 111-3-130: o diamante bianco / entro gli azzurri egei
cespugli, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno. marino,
. i. frugoni, i-10-106: marra o vomer faticoso / non si tocchi dai
la zappa larga, detta comunemente marra o marrone, è lo strumento col quale
. gadda, 6-192: la marra o la sarecchia era ad opera, a vigna
la sarecchia era ad opera, a vigna o ad ulivi. -in senso osceno.
ciascuna delle estremità degli uncini, fissi o articolati, di cui è munita l'ancora
macchina di legno simile ad un'ancora o ferro da galera di quattro marre,
sole. d'annunzio, ii-387: o vegliardo, consunto come l'usto /
, / piacemi esercitar la marra o il rastro, / più che regger il
spada e non già l'utilitaria zappa o la marra plebea. -giocare di marra
a corpo, in luogo di schermire o giocar di marra; come mi par
sf. roman. fossato, naturale o artificiale, per incanalare le acque e
confina questa parte con l'acqua craba o marrana dalla parte di sirocco. panzini,
quindi oggetto di sospetti, di discriminazioni o repressioni da parte delle autorità e di
provocava, che i discendenti di ebrei o musulmani convertiti non fossero sinceramente cristiani,
la metà in ispagna... essere o marrani o neofiti. gioberti, 1-iii-368
in ispagna... essere o marrani o neofiti. gioberti, 1-iii-368: credevano
nel senso di * furfante 'o di 'maleducato '. -agg.
commedia della sembola, 3: o povar eruca, parti sia condotto / oggi
, spregevole, vile, infida, o, anche, prepotente, disonesta,
, eretico. pulci, 27-8: o marran rinnegato, paterino, / tu sarai
sua nequizia / stor. ebreo (o musulmano) spagnolo, convertiquel rinegato,
, / e di sincero amico o convenienza; discendente di ebreo o musulad
o convenienza; discendente di ebreo o musulad un marrano. baretti, 6-323
. persona rozza, grossolana, zotica, o anche di umili origini, di bassa
così grazioso e sottile possa essere una marrana o una contadina. g. maccari,
contadina. g. maccari, liii-110: o monti, una gallina / che con
marrano. 6. che esprime perfidia o maliziosa intesa (lo sguardo, gli
. 2. marin. accetta o scure dei marinai. guglielmotti, 1038
sarchiarlo, per prepararlo a determinate semine o per rincalzare le piante, le siepi
, fr. [jeu de] monelle o mérelle. voce registr. dal d
: / se. ttu. sse'pane o '1 corpo di cristo / i'1'
perenne della famiglia labiate [marrhbium vulgare o album), con fusto bianco e
boccaccio, vii-103: ippocrate, avicenna o galieno, / ramante, zafir,
, / ramante, zafir, perla o rubino, / brettonica, marrobio
rubino, / brettonica, marrobio o rosmarino, / psalmo, evangelio ed orazion
cicorea silvestre, un poco di menta o di marrubio, con la radice d'
nella soppressione de'mestrui e de'puerperi o sia sgravi del parto. b. del
lo scirpo. -marrobbio nero, bastardo o fetido: ballota. mattioli [dioscoride
maronate. 2. figur. notizia o affermazione non corrispondente al vero o falsata
notizia o affermazione non corrispondente al vero o falsata in modo eccessivo; sproposito.
/ che di castagne volesse abondare / o di marron, ch'è frutto più perfetto
-alla sera sonnecchiando intorno al focolare, o ascoltando avidamente i racconti delle fate,
, in pattona, in castagnaccio, o gelate nello zucchero come i marroni canditi
; e detto di panno, stoffa, o simile, vale del colore del marrone
notizia, affermazione non corrispondente al vero o falsata in modo eccessivo; azione sconsiderata
marrone ch'egli abbia preso in questo o in quel paiticolare della guerra. guerrazzi
come sm.: colore marrone chiaro o tenue o abito di tale colore).
.: colore marrone chiaro o tenue o abito di tale colore). de
lat. mediev. mar [r] o -snis (sec. xiii),
semine, in sostituzione dell'aratro, o per rompere le zolle troppo grandi dopo
. trinci, 1-185: si vanghi o si zappi di nuovo per il meno tre
fastidiosi, importuni che voglion servirti vogli o crepi, come quelli dagli stucchietti di scarperia
fare a un tuo luogo un marroneto o castagneto, per aver de'pali comodi
puoi anche porre i piantoni in fosse o formelle, che è modo più brieve,
ramoso della famiglia ramnacee (paliurus australis o paliurus spinacristi) che cresce spontaneo nel
mescolato e gettato sopra legname sottile, o di scopa o di vetrice o di salci
sopra legname sottile, o di scopa o di vetrice o di salci o di
sottile, o di scopa o di vetrice o di salci o di marruche o di
di scopa o di vetrice o di salci o di marruche o di altro pruno.
vetrice o di salci o di marruche o di altro pruno. targioni tozzetti, 12-4-284
. lastri, ii-iio: spino bianco, o marruca, che è la pianta più
17-105: marruca: quel bastone di rovo o pruno che tengono in mano i pastori
marruca. marruchéto, sm. macchia o terreno ricoperto di marruche. lastri
fremendogli tra i ginocchi il motore. o ne sussultava in un borbottio rattenuto il
la s'inoltra peritosa nel forteto; o dove, andando il monte, si
smarrisce al sodo, fra spinosi marrucheti. o dov'è fragola e vipera appresso a
tacque e tonda da le nere / o bionde chiome l'aure levantine / e
/ spume, di spalle marse o marrucine. = voce dotta, lat
disus. commesso, garzone di bottega o lavorante nelle arti della lana e della
, e non in robe, grascie o altre cose, sotto pena al lanaiuolo
altre cose, sotto pena al lanaiuolo o marruffino che [ecc.]. salvini
non da'lanaiuoli maestri di bottega, o da'marruffini principali, che avessino il
marruffini principali, che avessino il governo o amministrazione della ragione, delle quali compre
berrettai la polizza dal detto maestro lanaiuolo o marruffino. 2. in senso generico
suo marruffino. 3. che ordisce o trama un inganno, una truffa;
che varia a seconda dei tipi, secchi o quasi secchi, che s'intendono preparare
di fabbrica. 'il marsala ', o anche, pop. 'la marsala
spreco perché si potevano pestare nel mangime o nel mio marsala all'uovo.
(marsch), inter. comando militare o ginnico con cui si ordina di
marsiglia; che vi è nato o domiciliato (una persona).
se in questo anno mi riesce comporre o finire l'ode alla libertà, l'
pavimenti, di argilla rossa, bianca o nera. 7. gastron. zuppa
(è quindi in abito da cerimonia o appartiene a un ceto elevato).
, ii-12-52: sarà la morte di cinque o sei professori e di forse altrettanti magistrati
barbaro, 445: le girelle o raggi hanno nel mezo un buco,
2-142: non spero che virtù d'erbe o di pietre, / o forza di
d'erbe o di pietre, / o forza di parole, o man d'uom
pietre, / o forza di parole, o man d'uom marso / mi sani
l'ignudi / petti la pugna accesero / o ululando le marse aste affrontar. d'
a tacque e tonda de le nere / o bionde chiome l'aure levantine / e
le leggere / spume, di spalle marse o marrucine. idem, iii-1-1056: la
i quali hanno una specie di borsa o marsupio nel ventre, dentro cui racchiudono
diversi generi, vivono nella nuova olanda o nelle isole che ne dipendono, ad
permanente all'esterno di una sacca cistica o purulenta. = deriv. da
, nulla miravano, nulla volevano che o ricolmasse i loro marsupi o glorificasse i
volevano che o ricolmasse i loro marsupi o glorificasse i loro nomi. a. casotti
missionario ed il fagotto. ed (o pietà!) il marsupio sarebbe stato
. -figur. patrimonio spirituale o culturale. dossi, i-140: nemmanco
e balcanici. -per estens.: soldato o persona particolarmente robusta e resistente alla fatica
traditori / che non fu giuda o gano, / mostrando al poner mano,
, / che basteria se fosse ercole o marte. tasso, 1-58: se
: tromba non era ancor, corno o tamburo, / che al fiero marte
marte, / ch'ad uno, o a dua, o a tre vernano in
ch'ad uno, o a dua, o a tre vernano in giostra.
, simile alla luna quando ha 12 o 13 giorni. a. rocco, 272
idrato di ferro unito con gesso, o anche alluminio, idrato di zinco, ecc
prendono sale di marte in vece di vetriolo o verderame per far questo istesso ente di
di convenevole marte consperse, di misurata lunghezza o d'altezza decevole, vede affilato surgere
-di proprio marte: attraverso un travaglio o un'elaborazione del tutto personale e individuale.
/ tua di combater le magne carine / o vero a tucto il mar far duro
non si sposa e non si parte o anche né di venere né di marte
. bembo, 9-2-172: marte o mercore. ariosto, vi-756: 10
serie di colpi ripetuti; il suono o il rumore prodotto dal susseguersi ritmico e
», con effetti di cupo martellamento, o son tali senza più?
azioni offensive nei confronti di un avversario o della squadra avversaria. — in partic
agg. che martella, che adopera o batte con il martello nell'esercizio della
. gadda, 10-54: questa seconda giuseppa o beppa era sbrigativa anche nel dire,
sbrigativa anche nel dire, martellante anzi, o addirittura monosillabica, e pur tuttavia non
intere ore a provocare le sue bestemmie o quel suo riso chiuso martellante, che
). battere con un martello (o con altro strumento analogo) colpi ripetuti
, modellare, inchiodare, fucinare oggetti o strumenti di metallo, cuoio, marmo
strumenti di metallo, cuoio, marmo o altro materiale. - assol.:
. - assol.: vibrare martellate o colpi ripetuti, cadenzati. -in
martella / per rintuzzarla che non tagli o punga. caro, 8-685: a fondere
, ii-446: mentre l'artista suona o canta, le serve battono i tappeti,
spade, armi bianche, corpi contundenti o anche con pugni o calci).
, corpi contundenti o anche con pugni o calci). guido delle colonne volgar
37-100: senza ch'abbassi lancia, o che sia posta / in opra quella spada
botta, per quanto l'avesser punto o martellato a più non posso. calandra
testicolari: come operazione per castrare buoi o cavalli. -battere con forza e insistenza
più non s'intende se luce suono o calore, bruciando martella gli occhi e
per i particolari, per la parola o per l'immagine poetica (e, anche
(e, anche, con stile o tono fortemente incisivo, vivo, marcato)
, vessare con un comportamento offensivo o importuno, con maltrattamenti, ecc.;
con più longa sparata di sodi aforismi o di pesanti massime, sia bene fame di
continuo e martellano l'udito de'figli o de'servitori o delle donzelle, con riprenderli
l'udito de'figli o de'servitori o delle donzelle, con riprenderli e correggerli
necessità viziosa? carducci, iii-2-343: o albergo di tiranni, e prigion fella
3-83: perché non si martelli, o amore, una dura catena / che su
avversa, sentimenti, situazioni, pensieri o ricordi), sia fisicamente (una
lo umilia. prati, 1-220: o padre mio, la tosse / ti martella
con riferimento al merlo messo in allarme o in sospetto). 28. locuz
bartoli, 5- 398: risponderai [o pietro] al suon di quelle martellate
. 2. per estens. colpo o urto ripetuto. monelli, 1-136:
che talvolta si sentono nel capo, o in qualsiasi altra parte del corpo ammalata,
in qualsiasi altra parte del corpo ammalata, o comechessia offesa. 6. in
martellatura. 7. scherz. componimento o brano poetico composto in versi martelliani.
, per azione di un martello o per determinati artifici tecnici, presenta un
percosso furiosamente e ripetutamente (con armi o con oggetti contundenti, o, anche
con armi o con oggetti contundenti, o, anche, con pugni, calci,
oltraggiavano collo spettacolo forzato di donne vecchie o mature seminude, coffe loro gambe martellate
(e, anche, con stile o tono fortemente incisivo, marcato, concitato,
(con martello, mazze, magli) o statiche (con presse); fucinatura
. a scopo decorativo, mediante martello o altro arnese. ottimo, i-494
d'archimia per ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in fusione, ecc
ignoranza pecca in sublimazione o in calcinazione o in fusione, ecc., e così
così come avuta mancanza, così sarà difettuoso o in getto o in martellatura o in
, così sarà difettuoso o in getto o in martellatura o in colori.
difettuoso o in getto o in martellatura o in colori. -segno, impronta
-segno, impronta lasciata da un martello o da un corpo contundente. chin
e sfaccettature leggere e irregolari, più o meno simili a quelli tipici del ferro
e di poi la rompa con un martelletto o di ferro o di legno,
con un martelletto o di ferro o di legno, qual saria migliore. guizzalotti
portargli via il martelletto da stagnare, o un pezzo di stagno. 2.
da uno dei tasti del pianoforte (o di altro strumento a percussione) batte
e fu usato prevalentemente in opere drammatiche o in componimenti di intento narrativo.
fine della giornata stanchi, con una pala o un piccone sulla spalla o una martellina
una pala o un piccone sulla spalla o una martellina in mano. -martello
essere, rispettivamente, taglienti, acuminate o dentate. citolini, 498: con
e'non corressero a dar di gesso o di martellina a quella pittura d'andrea del
, porre mano a opere di ampliamento o di restauro. tommaseo [s.
la martellina la superficie di una pietra o di un conglomerato cementizio al fine di
. 2. piccolo battaglio di campanello o di soneria. buti, 3-327:
col toccare i vari tasti della tastiera, o anche col premere co'piedi alcuni pedali
. v.]: 'martellino 'o 'gabella del martellino ': in
-con riferimento all'esecuzione di note o suoni martellati. zena, 1-501
una parte una superficie piana (bocca o testa) e dall'altra una parte schiacciata
testa) e dall'altra una parte schiacciata o appuntita (penna o taglio);
una parte schiacciata o appuntita (penna o taglio); si adopera per battere,
ne li dì de le infrascritte festi, o in alcuna d'esse, lavorare a
lavorare a fuoco de la detta arte o di cosa che ad essa s'appartenga;
si può, si riduce pur finalmente o a tondo o a piano. ciampoli,
si riduce pur finalmente o a tondo o a piano. ciampoli, 47: accendete
, / preparate scarpelli; / con fiamme o con martelli / sono o fusi o
con fiamme o con martelli / sono o fusi o scolpiti i dèi mendaci. baldinucci
o con martelli / sono o fusi o scolpiti i dèi mendaci. baldinucci, 91
: l'occhio che è un foro o apertura per lo più nel mezzo di esso
argento per allungare e dilatare le verghe o fasce di metallo o altro che sia.
dilatare le verghe o fasce di metallo o altro che sia. fanioni, ii-210:
un badile. -martello del banditore o delle aggiudicazioni: martelletto che, durante
dorare a fuoco, né tirarne filo o far vasi. ramusio, iii-383: v'
. 3. battaglio di campana o di suoneria. boccaccio, 21-32-52:
. 1. 4. battente o anello appeso a una porta o a
battente o anello appeso a una porta o a un uscio, che serve per
, come unti, qualora sia umida o sciroccale l'aria. manzoni, pr.
per lo più prezioso, ottenuto spianando o sbalzando la lastra metallica mediante martellatura.
all'esecuzione di un'opera dell'ingegno o dell'arte, al conseguimento di un
di un certo scopo. -anche: mezzo o strumento impiegato in funzione di tale attività
petrarca, 104-11: credete voi che cesare o marcello / o paolo od affrican
voi che cesare o marcello / o paolo od affrican fossin cotali / per incude
otto e sei verghe d'oro, o musa, io batto / su l'incude
all'eretica pravitade. musso, 93: o san tomaso d'aquino, perché non
furono questi eretici a'tempi tuoi? o tu più presto perché non sei a'tempi
disperse. 11. sofferenza fisica o morale; disagio, dispiacere molto vivo
/ finché t'alzi all'onor di moglie o ancella. foscolo, xvi
io sto con grandissimo martello di voi o delle cose vostre. parabosco, 3-15:
: chi sgrida alcuno, dicendogli parole o villane o dispettose, si chiama
chi sgrida alcuno, dicendogli parole o villane o dispettose, si chiama proverbiare;
.. e quando si fa per amore o (come il volgo dice) per
1-71: 'martello d'amore'è qualsivoglia affanno o angustia di cuore per la cosa amata
il martello e su l'incudine, o voi forbicioni di piazza, che state sempre
, da ancudine e da staffa, o perché si assomiglin gran fatto a gli
nell'esame neurologico per provocare riflessi tendinei o muscolari. -chirùrg. strumento d'acciaio
(ed è detto anche martello ferrato o manesco, martello d'arme o d'asta
ferrato o manesco, martello d'arme o d'asta o martello di lucerna)
manesco, martello d'arme o d'asta o martello di lucerna). livio
v'erano dentro, alcuni portavano schioppi o balestre e altri martelli aguzzi di ferro
. lance con banderuole, sciabole scimitarre o stocchi lunghi, mazze di ferro, martelli
[s. v. j: 'martello'o 'martello ferrato * o * martello
. j: 'martello'o 'martello ferrato * o * martello d'arme ':
di chiave con cui si tendono o si rilasciano le corde de'clavicembali e simili
con un'impugnatura rigida a maniglia doppia o singola; si impiega nella specialità detta
munito di laccio da infilare al polso o da legare alla corda che serve per l'
. 23. tecn. martello pneumatico o demolitore: macchina operatrice nella quale l'
per abbattere le rocce. -martello fucile o geologico: martello perforatore che è costituito
: adoperando questo strumento (da solo o con altri attrezzi) per incidere,
: crucciarsi, tormentarsi per l'assenza o l'indifferenza della persona amata; soffrire
amata; soffrire di un'acuta gelosia o di una profonda nostalgia per persone o
o di una profonda nostalgia per persone o per luoghi cari; provare un ardente
, 1-71: 'aver martello 'o 'esser ammartellato 'vuol dire quando
, sapendo quanto 'io v'amo o pure s'ei lo dicesse per esser così
di crepacuore per un amore non corrisposto o per una gelosia ossessiva o per una
non corrisposto o per una gelosia ossessiva o per una tormentosa nostalgia. firenzuola,
di stare ascoltando di tanto in o al martello: cedere sotto le martellate;
— reggere, stare, tenere o tenersi a martello o al martello:
, stare, tenere o tenersi a martello o al martello: resistere ai colpi.
stare poco in uno volere, o per dir meglio, a martello. a
danno misurati col martello 4 in numerum o come i colpi che acconsentono, quando
sorveglia l'operazione di compressione del martello o dei cilindri sul tessuto.
martelogio (martològio), sm. abaco o prontuario usato dai marinai dei secoli xiv
seguire il pilota per forza di venti o di altri impedimenti, e risolveva il quesito
cavalca, vii-175: per non infermare o per guarire fa l'uomo tanta dieta
.]: 4 martigeno ': figlio o discendente di marte. (dal lat
a. f. bertini, 4-101: o qui metterebbe conto davvero sciamare, come
fuori il carroccio, e ognuno, voglia o non voglia, dee vestirsi di ferro
di su 'l carroccio nella maggior piazza o su le porte della città, ben trenta
italiano si servono per raccomandare la calma o imporreil silenzio. 2. milit.
martinelloni o sia mattoncini grossi, da'quali vengono
di viti e madreviti che agiscono direttamente o mediante riduttori sull'asta da sollevare (
da una pompa (martinetto idraulico) o la spinta esercitata da un congegno ad
posta. -negli scali, apparecchio idraulico o pneumatico che serve a dare la spinta
negli scali da costruzione, apparecchi idraulici o pneumatici (o a vite, se
da costruzione, apparecchi idraulici o pneumatici (o a vite, se lo scalo è
ant. martingalla), sf. pezza o striscia ornamentale applicata anticamente alla parte
in gala '). -calze a o con la martingala: calzoni forniti di
. testi, 1-5: veste all'usanza o porta la beretta a tagliere e le
importanza umana nelle bambine, di cinturine o di martingale da scolarette. pratolini,
posta perduta. -anche: puntata doppia o multipla. panzini, iv-406: '
termine di sport: puntare sopra due o più numeri (bestie o uomini).
sopra due o più numeri (bestie o uomini). 7. locuz
piante tubiflore, con belle foglie opposte o alterne; fiori a calice diviso e
calice diviso e corolla gamopetala a quattro o cinque lobi, riuniti in racemi terminali;
martiniano, agg. che appartiene o si riferisce a una persona di nome
riferisce a una persona di nome martino o martini. -stor. legge martiniana
francescano. = dal nome proprio martino o martini. martinicca, sf. freno
v.]: 'martinicca'(di carrozza o carro): ingegno per cui una
nelle discese, per via di vite o d'altro ingegno, si fa appoggiare
con la fine del contratto di colonia o di affitto, quindi con il trasloco
e ser martino ': cioè alcun uomo o donna, e pone lo nome finito
uno dei vari nomi dati all'alcione o uccello s. maria. barilli, 5-57
amore in lui veder vi tira / o a lui acquistar, questa cornice, /
un po'di febre la martira, / o corso d'anni o qualche doglia o
martira, / o corso d'anni o qualche doglia o male, / qual nebbia
o corso d'anni o qualche doglia o male, / qual nebbia a l'ora
3. figur. infliggere gravi sofferenze morali o spirituali; contristare, angosciare, addolorare
n. agostini, 5-1-72: o maligna e instabile fortuna, / chi
se più sieno stati i persecutori o più i martiri, mentre un sol persecutore
, 3-274: meglio t'è, [o moglie] che tu muoi, se
martire ceccardo / t'è patrono [o carrara], ma solo il buonarroto /
dio, dinanzi al popolo d'israele o (anche fino alla morte cruenta oppure
-martire del diavolo: chi rinnega la fede o trasgredisce i comandamenti divini. cavalca
qualsiasi rinuncia piuttosto che rinnegare la fede o trasgredire i comanda- menti divini.
2. per estens. chi soffre o si sacrifica per una nobile causa;
iniqua, la persecuzione, la prigionia o anche la morte per affermare un ideale
fabrizi? l'aurora, ii-388: o voi, vittime innocenti della tirannica oppressione
innocenti della tirannica oppressione! voi, o primi martiri della libertà italiana, cittadini
'martire della patria': non chiunque muore o soffre per essa, ma chi lo fa
, iii-17-6: la realità nelle quindici o venti commedie migliori del goldoni...
. -stor. martiri di belfiore o di mantova: otto patrioti mantovani,
ingiustamente gravi vessazioni, angherie, sopraffazioni o soprusi o è gravemente danneggiato nella persona
vessazioni, angherie, sopraffazioni o soprusi o è gravemente danneggiato nella persona o negli
o è gravemente danneggiato nella persona o negli averi; chi è afflitto (anche
anche in seguito a una propria scelta o a una decisione presa) da fastidi
da fastidi, noie, preoccupazioni, o è tormentato da sofferenze fisiche, morali
è tormentato da sofferenze fisiche, morali o esistenziali, o è perseguitato da contrattempi
da sofferenze fisiche, morali o esistenziali, o è perseguitato da contrattempi, calamità e
da contrattempi, calamità e sventure, o subisce fatiche e sacrifici, imposti dai
e talvolta può assumere un valore attenuato o iron.). sanudo, i-176
credere vittima di persecuzioni, di ingiustizie o anche di angosce e di turbamenti,
e di turbamenti, per lo più immaginari o comunque non gravi, per suscitare pietà
affligge, per lo più senza motivo (o porta le conseguenze delle proprie deficienze o
o porta le conseguenze delle proprie deficienze o delle proprie colpe). tommaseo
a chi si lamenta del bene stare o di noie che non gli danno o di
stare o di noie che non gli danno o di chi s'annoia di tutto.
, simulare di essere vittima di persecuzioni o di ingiustizie per suscitare pietà, per
di sposa inviolabile! -fare martire o far morire martire qualcuno: provocargli continue
provocargli continue e gravi sofferenze fisiche o morali. crusca [s. v
un martire: sopportare gravi sofferenze fisiche o morali senza alcuna colpa. tommaseo [
martirèo, sm. ant. santuario o altare co struito sulla tomba
struito sulla tomba di un martire o dedicato al suo culto (cfr
. martyrium nel significato 'tomba o santuario di un martire '.
cristiano in testimonianza della propria fede o per non venire meno a un impegno morale
morale in quanto preso davanti a dio o in obbedienza ai comandamenti della legge divina
tortura inflitta al cristiano per farlo abiurare o come pena e punizione. leggenda di
podestà del papa era di giure divino o positivio e trovatola comandata da dio,
: oh quale ornai vicina abbiamo / corona o di martirio o di vittoria! /
vicina abbiamo / corona o di martirio o di vittoria! / l'una spero io
segni e di martiri. -santuario o altare eretto sul sepolcro di un martire
compagni cristiani, edificata quella chiesa, o come allora diceano e come la chiama
lami, 1-1- lxxiv: la confessione o martirio giace sotto il presbiterio, le
a cui erano sottoposte le persone accusate o sospette di reati e i testimoni reticenti
per indurli a confessare la propria colpa o a dichiarare la verità). -anche
. -in partic.: luogo o strumento di punizione, di tortura.
era il miglior / modo, che pigliassi o voi, o vostra figliuola /
, che pigliassi o voi, o vostra figliuola / per moglie, senza farsi
leonardo, 2-333: delli asini bastonati. o natura in- straccurata,...
a quando a quando / di martirio o di fame: / ma il listino a
5. persecuzione, carcerazione, tortura o morte affrontate eroicamente, serenamente e responsabilmente
a la illusione e la trégua, o spesso, la forza del male tògliene la
fatica, privazione; incarico, compito o situazione gravosa, penosa, difficile;
l'ho amata; ma fosse compassione o riconoscenza per avere ella scelto me solo
: soffrire atrocemente di un dolore fisico o spirituale. pier della vigna, 127
. -farsi un martirio di qualcuno o di qualcosa: tormentarsi, crucciarsi
, crucciarsi, preoccuparsi eccessivamente per qualcuno o per qualcosa senza un motivo valido.
martirio. -anche: straziante sofferenza fisica o morale. fra giordano [
martirio; che procura atroci sofferenze fisiche o morali. c. mei,
3. per estens. provocare o sottoporre a sofferenze fisiche molto dolorose e
, a fatiche e a impegni fisici o intellettuali molto gravosi o, talvolta,
a impegni fisici o intellettuali molto gravosi o, talvolta, inutili; angariare,
facessi. assarino, 3-58: veggo, o signori, che mentovando soli e primavere
che il mio nome fosse saltato o messo lì in iscorcio, e così n'
. muratori, 6-332: il saggio mette o ha da mettere ogni suo sforzo per
. sottoposto al martirio; ucciso (o torturato) in odio alla fede professata.
più non discemo / se sia volpe o castron, varo or agnello; /
sottoposto a gravi e prolungate sofferenze morali o spirituali; afflitto, addolorato, angosciato
i romanzi inglesi] commedie in tre o quattro volumi, invece d'essere in tre
che si immolarono per una nobile causa o versarono il sangue per un alto ideale
chi per fini troppo umani patì o parve patire, anche di forza, e
e non sapendo degnamente sostenere il dolore o affrontare il pericolo. garibaldi, 3-336
neltamerica settentrionale vive la martora di penant o pekam o pescatore (martes pennanti)
vive la martora di penant o pekam o pescatore (martes pennanti) e nell'
un lungo manto foderato d'ermellino o di martora o d'altra preziosa pelliccia.
foderato d'ermellino o di martora o d'altra preziosa pelliccia. d'annunzio,
i'sto, s'i'gràccio, veglio o dormo. goldoni, x-1070: ma
. persona sprovveduta, ingenua, sciocca (o anche umile e sottomessa); gonzo
. sottoporre al martirio, alla tortura o a una morte violenta e atroce;
se qualcheduno [dei soldati], o ammalato o stanco o per altro accidente sbandato
[dei soldati], o ammalato o stanco o per altro accidente sbandato dall'
soldati], o ammalato o stanco o per altro accidente sbandato dall'esercito,
2. per estens. provocare o sottoporre a sofferenze fisiche lancinanti e prolungate
, a tribolazioni, a fatiche fisiche o intellettuali molto gravose o anche a vessazioni
a fatiche fisiche o intellettuali molto gravose o anche a vessazioni, ad angherie,
tortura (anche per far confessare un delitto o una colpa), a una morte
colpa), a una morte crudele, o anche a sofferenze fisiche atroci e prolungate
5. figur. angosciato da pene o travagli interiori; addolorato per gravi sventure
: che causa un'atroce sofferenza fisica o morale. salvini, ix-19:
morale. salvini, ix-19: o del corso impeditrice, / de'tallon
tortura (anche per far confessare un delitto o una colpa), sevizia;
martoro / qual gli conduce 0 sorte o colpa loro? d. bartoli, 6-2-113
nel fine le ferite con sale, aceto o con un suo bagno tepido, per
senso di stanchezza, di affaticamento, o, anche, sforzo, grande fatica
anche, sforzo, grande fatica fisica o intellettuale che ne è la causa.
beicari, 4-144: mai pover sovvenisti o vicitasti; / furonvi tutti que'danar
5. figur. grave dolore morale o spirituale; afflizione, tristezza, angoscia
, angoscia (e anche grave dispiacere o preoccupazione); ansia angosciosa, travaglio
un amore non corrisposto, ecc. o anche una persona). anonimo,
sotto la coda. goldoni, xii-611: o patria! o padre! o amore
goldoni, xii-611: o patria! o padre! o amore! / del mio
: o patria! o padre! o amore! / del mio povero core /
2. per estens. provocare o sottoporre a sofferenze fìsiche intense, acute
figur. tormentare con gravi sofferenze morali o spirituali; affliggere, addolorare, contristare;
. tormentato da acute sofferenze fisiche, o anche dalla fame, dalla sete, ecc
lesina, ii-79: dicono i foini o martorelli entrare la notte nei pollari e
. panzini, iv-406: 'martufo 'o 'martuffo ': in molti dialetti
= deriv. da martuf [f] o, col suff. dimin. -olo;
agg. che appartiene, deriva o riguarda l'erudito e bibliofilo fiorentino francesco
venire in campo i canti carnascialeschi? o quelli dormono nei codici magliabechiani e nelle
e nelle stampe musicali marucel- liane, o negli antichi libri dei disegni confondono le loro
riferisce, che è proprio dell'opera o del pensiero di karl marx.
marx, ma in continuazione di nietzsche o di dostoievskij piuttosto che della grande linea
. marx, quali sono venuti più o meno sistematicamente evolvendosi e integrandosi nello sviluppo
marxista non esiste arte oggi come oggi o ieri come ieri che possa venir privilegiata
un'altra -o si è marxisti con tutto o non si è marxisti con niente.
e del marxismo; che si ispira o trae origine dal marxismo (una teoria
del marxismo; che si ispira o trae origine dal marxismo (una teoria,
-secondo la metodologia della critica stilistica, o quella marxistica di lukàcs, che in questo
valore nelle loro magie e fantasie, o per meglio averli in mano e
, sf. agric. porzione di ramo o di tralcio avente non più di 2-3
porco, e vuoisi nestare di dicembre o di febbraio, togliendo le marze prima che
de'susin trapiantare / e con marza o bucciol farvene nesto; / in essi ancora
c. dati, 11-98: la marza o l'occhio non è bastante ad ammorbidire
d'inserire, si fa colla marza o col sorcolo, ed è assai più facile
scorza ed il legno intorno ad esso tre o quattro marze, che chiamano nesto a
i-253: prendendo un « ramicello gemmifero » o « marza » di altro albero,
albero, si riduce a forma di bietta o cuneo e s'insinua nello spacco che
con ogni marza e quando che sia, o bene o male che si faccia,
marza e quando che sia, o bene o male che si faccia, fa pur
composta di renella ed allume di feccia, o tartar bruciato, o pur allume
feccia, o tartar bruciato, o pur allume catina. *..:
, agg. che appartiene, riguarda o dipende dal mese di marzo; che
dal mese di marzo; che nasce o sboccia o matura in marzo; che
di marzo; che nasce o sboccia o matura in marzo; che è di
. franco, 1-9: gallettin marzaiuolo, o parasito, / che t'ho veduto
ghermire e mangiar suo, e lo essere o nidaso o ramengo, o soro o
mangiar suo, e lo essere o nidaso o ramengo, o soro o marzaruolo.
lo essere o nidaso o ramengo, o soro o marzaruolo. grazzini, 161:
o nidaso o ramengo, o soro o marzaruolo. grazzini, 161: io me
viene modellata in figurine, in finta frutta o usata per guernizioni, ripieni, ecc
della pietra. parabosco, 5-19: o ciel che non mi facesti nascer donna
apra i marzapani. -essere un marzapane o di marzapane; essere tutto marzapane;
di marzapane: essere tenero, delicato o troppo mite, buono, inoffensivo.
misura di capacità, infine del recipiente o del contenitore nel quale il dolce si conservava
si aspecta ricolta di grani communale o meglo: di marzatichi sarà trista, ma
, 3-121: 'marzatico': che viene o che fa di marzo. proverbio: «
. proverbio: « pasqua marzatica, o mortalità o famatica ». = deriv
: « pasqua marzatica, o mortalità o famatica ». = deriv. da
), agg. che si riferisce o appartiene al dio marte; dedicato a