lichenóso, agg. che è costituito o ricoperto da licheni; che riguarda,
da licheni; che riguarda, si riferisce o appartiene al lichene. savarese
. lìzio), agg. che appartiene o si riferisce alla licia (antica regione
sud-occidentale); che vi è nato o vi abita. boccaccio, iii-9-72
intere; fiori di vario colore, solitari o in fascetti; frutti a bacca;
garose licitazioni. boccardo, 1-987: 'incanto'o 'licitazione ': è la pubblica esposizione
maggiore di quello alla stessa cosa stabilito o da altri concorrenti aumentato.
(e promossa da una pubblica autorità o da un privato), ma a cui
che comprende varie specie erbacee, annue o perenni, con foglie semplici e fiori
vario colore, in racemi, cime o corimbi; alcune (fra cui la lychnis
da altri trialis. ha tre foglie o, al più, quattro, grosse e
chim. -ina, che indica animine o composti analoghi. licodònte, sm
strati oracolari e concentrici; imitando più o meno bene il moto della pupilla dell'
, ecc.), di materie o sostanze prive di valore nutritivo.
che, giunto a maturità, se schiacciato o colpito, emette dall'interno sbuffi
e per letterale traduzione 'vescia 'o 'loffa di lupo ', è una
bot. genere di piante, erbacee o suffruticose, della famiglia solanacee,
e gialli, frutti carnosi a bacca rossa o gialla, contenenti molti semi; fra
più note sono il lycopersicum esculentum (o solarium lycopersicum), cioè il pomodoro
quale è diverso pel calice di cinque o sei lacinie, per la corolla rotata con
lacinie, per la corolla rotata con cinque o sei lobi, per le antere riunite
suff. -ina, che indica ammina o sostanza analoga. lìcopo, sm
perenni con fusto ramificato; foglie lineari o squamiformi, uninervie, alterne o
o squamiformi, uninervie, alterne o verticillate; sporofilli simili ai trofofilli; protalli
rametti eretti; piccole foglie, squamiformi o aghiformi, inserite in verticilli o disposte
squamiformi o aghiformi, inserite in verticilli o disposte a spirale; in italia sono
tramanda subito il cibo per vomito o per secesso. = voce dotta,
chim. -ina, che indica ammina o sostanze analoghe. licósa, sf.
: antico nome del- 1 anchioda 'o 'clupea encrasicholus 'di linneo, ch'
che voglia credersi lidica con erodoto, o pelasgo-tracica con ellanico. =
lìdio, agg. e sm. originario o abitante della lidia (antica regione dell'
proviene dalla lidia, che si riferisce o appartiene alla lidia. fr
. 2. mus. modo o tono lidio (anche lidio, sm.
grecia antica, sistema di quarte disgiunte o di quinta e quarta congiunte, in cui
491: poi sono certa maniere di canti o suoni, ciò è l'ionico,
, 2-13: similmente ne'medesimi tuoni o modi generali e principali, quali sono
rappresentavano le commedie con le tibie pari o impari, e destre o sinistre;.
le tibie pari o impari, e destre o sinistre;... le destre e
lidio: poesia e musica di tono o argomentoelegiaco. mazza, iii-176: dolce
quanto d'oro e quanto d'argento o quanto di rame tenga insino a uno scuopolo
. v.]: * lidia 'o * pietra lidia ': varietà del
di paragone, ma che sembra troppo liscia o troppo dura per quest'uso.
mezzo usato efficacemente per provare una verità o per accertare la sincerità e l'intensità
di scogli, immediatamente prospicente il mare o un lago e battuta dalle onde;
. tasso, 3-6: infra gli scogli o presso a i lidi / sibila il
che con fiato amoroso -per estens. punto o spazio del firmamento. / udisti le
, perché serdini, 1-49: o felice coorte, o spiriti eletti, /
serdini, 1-49: o felice coorte, o spiriti eletti, / che vi
pinamonti, 584: -lido rubro o vermiglio: litorale del mar rosso. figuratevi
3. ciascuna delle lingue di terra più o meno 7. figur. condizione di vita
i latini, un portar rena al lito o acqua al mare. lido, che
vopera e il tempo: chi ara o semina sulla sabbia compieun lavoro inutile.
inno / il tuo figlio, o panthide! = voce dotta,
musicale tedesca, che può essere popolare o d'arte e di contenuto sacro o
o d'arte e di contenuto sacro o profano, caratterizzata da una perfetta aderenza
m. -ci). che è proprio o caratteristico del lied o dei lieder;
che è proprio o caratteristico del lied o dei lieder; che fa parte o è
lied o dei lieder; che fa parte o è riconducibile al genere vocale o alla
parte o è riconducibile al genere vocale o alla tradizione musicale del lied.
, agg. medie. che è proprio o si rife risce alla milza
, in cui gli alimenti sono scarsamente o per nulla digeriti. libro della
e quantità nella quale sono mangiate o beute per la debi lità
. xeievxepcoc 'flusso 'o * rilassamento del ventre ', comp.
a questa sorte di 'tisi * o 'tabe meseraica 'unito il flusso celiaco
sm. mitol. epiteto di dioniso (o bacco), che, con il
festeggiare, 'lieo ' o 'metinneo 'per questo il nominarono.
cortigian d'augusto, / o di quel che tra venere e lieo /
', presa comunemente per * fuoco 'o per 4 fiamma ', è ancoressa
, nominata da'toscani in tal guisa o perché il fuoco sia manifestissimo segno.
sconsideratamente. carducci, iii-2 8-165: o si crederebbe davvero che provincia e comune
per la bellezza, impressiona gradevolmente1 sensi o suggestiona intensamente lo spirito. d'annunzio
ponente, già apparivano larghe chiazze brune o verdechiare. nell'aria una lietezza, una
il piacere con cui si fa l'atto o si prova il sentimento. * son
-con riferimento alla personificazione di concetti astratti o di cose inanimate. petrarca, 162-1
con la beatitudine assoluta (dio, o, per estens., una divinità mitologica
e d'altro ornata che di perle o d'ostro. boccaccio, vii-123: chi
3. per estens. che esprime o lascia trasparire gioia, contentezza, felicità
. alamanni, lxv-33: ombrose valli, o voi fresch'erbe e frondi, /
che vi affatichiate in sui libri, o perdiate que'vostri lieti colori vegliando sulle
per suo mancamento o perché i lati o coverta non son bene calefatati, con-
fossi libero ricadrei in questi stessi mancamenti o non li giudicherei tali o non ci
stessi mancamenti o non li giudicherei tali o non ci rifletterei addirittura).
. -in senso concreto: lavoro o opera imperfetta e scadente, espressione infelice
che gl'insetti fossero animali imperfetti, o scherzi e mancamenti della natura.
anomalia congenita e costituzionale; carenza anatomica o funzionale; compromissione o indebolimento di una
carenza anatomica o funzionale; compromissione o indebolimento di una funzione sensoriale; mutilazione
quando nasce il cavallo con un occhio o con un orecchio minor dell'altro,
con un orecchio minor dell'altro, o che abbia un'anca minor che l'altra
. e, se saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti
, se saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti della natura
saranno stati zoppi o ciechi o monchi o con altri mancamenti della natura, tutti
e ben giudicherà s'elli è gobbo o ha una spalla alta o bassa, o'
è gobbo o ha una spalla alta o bassa, o's'elli ha gran
, o's'elli ha gran bocca o naso o altri mancamenti. castiglione, 459
s'elli ha gran bocca o naso o altri mancamenti. castiglione, 459: ognuno
, zoppi, torti ed altri stroppiati o brutti; ché, benché questi mancamenti
non può essere perfetto capitano chi, o per mancamento di vista o per altra
capitano chi, o per mancamento di vista o per altra causa, è costretto a
, per occasione di trovarsi alcuno calvo, o per altra ragionevole causa di segnale o
o per altra ragionevole causa di segnale o ferita, possano quelli tali, per
di efficienza funzionale in seguito a vecchiaia o a stato morboso. bibbia volgar.
, sen viene. -obnubilamento, temporaneo o permanente, delle facoltà mentali; stato
solo il morso dell'aspido senza spasimo o gemiti indurre grave sonnolenza, con alquanto
ha mai dato più d'un desiderio scottante o d'un senso di mancamento per l'
6. violazione di una norma giuridica o di una legge morale o religiosa validamente
norma giuridica o di una legge morale o religiosa validamente sancite e comunemente accettate e
alcuni patimenti, come dall'essere refrustato o dal morire sulle forche, nasce propriamente
sulle forche, nasce propriamente da'misfatti o da'mancamenti i quali si suppongono in
miriamo a puntino se taluno è scarso o difettoso in amarci, e poi d'infiniti
da persona investita di pubblica autorità o da un organismo di potere pubblico nell'esercizio
esercizio delle sue funzioni sia per incapacità o incompetenza, sia per malafede o abuso
incapacità o incompetenza, sia per malafede o abuso di potere. livio volgar.
tradimento, / e non vi fu difetto o mancamento. lampsonio, 4-ii-158: priego
9. mancata osservanza di una promessa o di un proposito; violazione deliberata e
di fuggire, ancorché il medici, o per scusare il mancamento de'suoi o
o per scusare il mancamento de'suoi o per altro senso, l'ascrivesse al terror
. 10. punto di depressione o di vuoto in una superfìce o in
depressione o di vuoto in una superfìce o in un corpo compatto. cellini,
di una parte del discorso (verbo o nome difettivo), che manchi di una
difettivo), che manchi di una o più forme morfologiche. corticelli, 87
sentimento. -caduta di una lettera o di una particella. l. salviati
che scriver si suole accanto alla prima o all'ultima lettera della parola, ed
. locuz. — avere mancamento a qualcosa o di qualcosa o di qualcuno: soffrirne
avere mancamento a qualcosa o di qualcosa o di qualcuno: soffrirne la mancanza,
-per mancamento di meglio: non trovandosi o non presentandosi soluzione più conveniente. siri
vede, cioè di noi essere salvi o vero dannati, senza niuno dubbio o senza
salvi o vero dannati, senza niuno dubbio o senza niuno mancamento, così sarà.
prerogative, di elementi utili, convenienti o necessari; difettoso, lacunoso, imperfetto,
tuttavia nell'ottobre del 1266, languente o mancante del necessario. moravia, i-178:
crusca io ho queu'immenso volume manoscritto, o scartafaccio, che mi ricordo di averle
mascolina, passasse la robba alla linea secondo o terzogenita mascolina, e che poi questa
linea, ma si continua nelle figlie o sorelle dell'ultimo mancante. mancanza
. assenza di cose che siano abitualmente o occasionalmente utili, convenienti o necessarie (
siano abitualmente o occasionalmente utili, convenienti o necessarie (come beni materiali, denari
presenza, mancato intervento (di persone o anche di animali, in un luogo
, di attitudini, di valori intellettuali o morali, che rivestono, per lo più
che si fa sentire in modo più o meno rilevante. guittone, i-18-39:
già fatto che per mancansa di fede o de memoria. della casa, ii-164
pussino, non per mancanza di genio o di sapere, ma per lunga consuetudine,
quel maraviglioso, nuovo, della materia o dell'artifizio, in cui consiste il
4. imperfezione fìsica, psicologica o morale (di una persona);
(di una persona); difetto costituzionale o strutturale (di una cosa).
79: ritomiano pure ai groppi, o ver nodi o altre mancanze ch'avesse
ritomiano pure ai groppi, o ver nodi o altre mancanze ch'avesse il piano della
, / s'ell'è qualche mancanza o sfinimento, / con dell'acqua sul
sul viso / farò ch'ella si desti o si riabbia. g. del papa,
. -figur. scarsa capacità intellettuale o organizzativa (o diminuzione progressiva delle forze
. scarsa capacità intellettuale o organizzativa (o diminuzione progressiva delle forze intellettuali).
norma giuridica, di un precetto morale o religioso; mancato adempimento dei propri doveri
un garì, che sono 3000 rupie, o meno, a proporzione del soldo di
loro la trascrizione del paradigma di due o trecento versi latini. -trasgressione di una
, e peccadigli, queste man- canzuole o taccherelle o colpe... non sono
peccadigli, queste man- canzuole o taccherelle o colpe... non sono di quelle
. non esserci, non esistere (o per non avere mai avuto principio o per
(o per non avere mai avuto principio o per esser giunto al fine; nell'
comune è il diretto contrapposto di essere o esistere, e quando si trova in
; scomparire improvvisamente; scarseggiare, essere o apparire insufficiente (un bene materiale utile
, prerogative, qualità caratteristiche, facoltà o vantaggi la cui privazione si fa sentire
cui privazione si fa sentire in modo più o meno considerevole, oppure a circostanze,
perché 0 le virtù si seguono vicendevolmente o non si seguono. bruni, 31
, cacciare, pescare, cavalcare, giucare o mercatare. g. cavalcanti, i-317
dato luogo; trovarsi in luogo diverso o distante (una persona, un gruppo
ansia, con un senso di angoscia o nel momento del bisogno, come un
, come un abbandono che comporta disordine o complicazioni o difficoltà); non intervenire,
un abbandono che comporta disordine o complicazioni o difficoltà); non intervenire, non
di cavalleria e vivono ne'loro timar o feudi... come tanti signori;
esprimiamo un sentimento di tal mancanza più o meno doloroso; quel che i latini
essere presente; trovarsi in gruppo più o meno numeroso. ariosto, 4-9:
in casa, quando si faceva sacrifizio o si tornava tardi da caccia, agli altri
adulterine di santi. pananti, i-261: o almen con una gamba così lesta,
mancato alla cerimonia. 3. essere o apparire necessario al completamento di quantità,
necessario al completamento di quantità, misure o valori determinati, alla conclusione definitiva di
manca da sua finezza, annovera i gradi o veramente carati. nardi, 6:
ponte, 96: terminai alfin, bene o male, quasi tutto il primo atto
-essere necessario alla completezza di un gruppo o di un'assemblea. p. del
eravamo diretti. 4. giungere o essere prossimo al termine (un periodo
termine (un periodo di tempo) o al tramonto (una giornata).
venire meno in seguito a improvviso malore o a malattia lunga e sfibrante, a grave
diletto si consuma. firenzuola, 769: o che dolcezza, o che gaudio e
, 769: o che dolcezza, o che gaudio e guidardone delle mie lunghe
e guidardone delle mie lunghe peregrinazioni, o riposo della mia stanchezza, io manco
vicino, / è naturai fierezza, o mio destino, / che sì da voi
voce tremante a mancargli, replicò due o tre volte soavissimamente, e sì che
: questo che io ti dico o è da dio o no. se è
ti dico o è da dio o no. se è da dio, voi
di leo, 154: né tempo o morte potrà far che manchi / de
novi vocabuli, i quali poi durano o mancano, secondo che sono dalla consuetudine
, secondo che sono dalla consuetudine ammessi o reprobati. gelli, 17-299: queste
la quale sempre si rinnova, ma o per mala fortuna o per malo reggimento.
rinnova, ma o per mala fortuna o per malo reggimento. a.
consigliano le cose che paiono loro utili o per la città o per il
loro utili o per la città o per il principe, sanza rispetto, e'
, calcolar dove ti possa / non riuscire o non mancar l'effetto / di prospettiva
più rimane offeso lo spettatore se poco o assai vi manchi il poeta.
mancare. 16. rimanere privo o insufficientemente fornito di un bene materiale o
o insufficientemente fornito di un bene materiale o morale utile, conveniente, necessario,
onestà e possano incitar noi a desideri o ad azioni illecite,... la
vuole allora che l'anima si guardi o si liberi da esse o le rettifichi ed
anima si guardi o si liberi da esse o le rettifichi ed emendi. cesarotti,
non mancare; poter disporre di qualcosa o di qualcuno in modo più o meno
di qualcosa o di qualcuno in modo più o meno conveniente e soddisfacente; possedere,
'1 moto ancor, quand'ella manca o cresce. 20. tr.
si accorderanno sempre nel superare, mancare o pareggiare gli ugualmente multiplici della seconda e
s'accordano eternamente per necessità in pareggiare o mancare o eccedere gli ugualmente multiplici della
eternamente per necessità in pareggiare o mancare o eccedere gli ugualmente multiplici della seconda e
e se caso viene che vi vogli giugnere o mancare, sì te ne fa un
1-i-61: la fede publicata dal principe o da chi governa non può mancarsi, se
cose che sono fatte da l'arte o produtte dalla natura in questo mondo
, a tempo, senza mai mancare o sviare un sol colpo di braccia.
che sabotare la guerra. -ci o non ci manca o mancherebbe altro o
guerra. -ci o non ci manca o mancherebbe altro o altro che: a
-ci o non ci manca o mancherebbe altro o altro che: a esprimere il desiderio
, anche questa volta; ma una volta o l'altra, a tener di mano
, - disse clelia. -ci manca o ci mancava anche questa o questo!
-ci manca o ci mancava anche questa o questo!: a esprimere deprecazione per
: a esprimere deprecazione per una sventura o per una contrarietà ormai inevitabili. g
lo più ironico una domanda giudicata ovvia o assurda. g. m.
si lava il capo / ogni sabbato, o mai tra settimana; / se la
/ se la si liscia, pela o rimbiondisce. baldovini, 2-25: -ma
-ma innanzi di dar boce / al medico o a veruno, i'proverei / qualche
sera? e se le mancassi o me ne fuggissi, o mi farebbe capitar
mancassi o me ne fuggissi, o mi farebbe capitar male o mi vitupererebbe
ne fuggissi, o mi farebbe capitar male o mi vitupererebbe per tutto napoli. fed
farlo, senza mancare a se stessi o senza chiedere al postulante una retribuzione.
: essere nato prematuro e minorato fisicamente o psichicamente. fagiuoli, i-62: non
-mancare in qualcosa: esserne privo o poco fornito; difettarne. zanobi
cambio d'un altro esser offeso, / o dar in un, se t'hai
-mancare poco, di o per poco che accada o si faccia
poco, di o per poco che accada o si faccia qualcosa (oppure a,
faccia qualcosa (oppure a, di accadere o fare qualcosa): apparire come imminente
lembo, / come se fussi stato o cera o ghiaccio, / e mancò poco
/ come se fussi stato o cera o ghiaccio, / e mancò poco a
non sia scritta in versi. -mancare o non mancare da o per qualcuno che
versi. -mancare o non mancare da o per qualcuno che qualcosa avvenga o si
da o per qualcuno che qualcosa avvenga o si compia', dipendere o non dipendere
che qualcosa avvenga o si compia', dipendere o non dipendere da lui; accadere o
o non dipendere da lui; accadere o compiersi indipendentemente, o no, dalle
lui; accadere o compiersi indipendentemente, o no, dalle sue intenzioni e dalla
non fosse canonizzato. -mancare o non mancare di un pelo: v.
: v. pelo. -mancare o sentirsi mancare le ginocchia: perdere i
-mancare sotto a qualcuno: rifiutargli o ritirargli l'appoggio materiale o il sostegno
: rifiutargli o ritirargli l'appoggio materiale o il sostegno morale; astenersi o cessare
materiale o il sostegno morale; astenersi o cessare di sorreggerlo o di soccorrerlo.
morale; astenersi o cessare di sorreggerlo o di soccorrerlo. boccaccio, iii-8-73
-mancare un nulla perché si faccia o accada qualcosa: apparire presso che inevitabile
fornirgli tutto ciò di cui ha bisogno o desiderio; procurargli una vita comoda e
. ugurgieri, 187: tu, o madre iddea, non mi mancare nelle
ti prometto di non mancarti, piovesse o fioccasse o tempestasse... hai
di non mancarti, piovesse o fioccasse o tempestasse... hai capito?
la conserva. -non mancare che o se non che, non mancare niente
in modo che non ne resti defraudato o deluso; assicurargliela, procurargliela, offrirgliela
. -non mancare nulla: esserci o trovarsi tutto ciò che può riuscire utile
della chiesa. tasso, 1-64: o mostri almen ch'a la virtù latina
almen ch'a la virtù latina / o nulla manca, o sol la disciplina.
virtù latina / o nulla manca, o sol la disciplina. chiari, i-iii-
sicuramente, necessariamente. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
necessariamente. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 412:
, nel 1362, durano, poco corretti o mancati. citolini, 266: la
autentico; che, per congenita incapacità o per colpevole negligenza, non è riuscito
buono; che, in attività particolari o nella vita in genere, non ha
che non è riuscito a conseguire un fine o una qualifica determinata (una persona)
mano avevano determinato la secessione, più o meno facile, più o meno spontanea
, più o meno facile, più o meno spontanea, delle tre pupille mancate.
.. non... sieno affetti o obbligati alli debiti ed obbligazione del fallito
8. che non s'è verificato o non s'è potuto o voluto attuare
è verificato o non s'è potuto o voluto attuare (un evento, un'azione
vero, è imperfetto sempre per manchevolezza o insufficienza di vigore poetico, e per mancata
visita di cecilia, mi convinsi, o meglio cercai di convincermi che la sua assenza
e imperfetto (un lavoro dell'ingegno o dell'arte). vittorini, 5-300
in qualche cosa; che, abitualmente o occasionalmente, trascura un. impegno o
o occasionalmente, trascura un. impegno o trasgredisce un dovere, una norma,
mancatori di giustizia, possono essere clementi o benigni. oddi, 2-8: commise
i-739: capiva come una madre impallidisse o s'infiammasse a sentirsi dire: « suo
altra via / di potermi pigliar, o mancatore? machiavelli, i-iii- 134
, che offende, che reca danno o dolore sia ad altri sia a se stesso
proprio della manciuria; che si trova o fa parte di tale regione.
che si riferisce alla città di manchester o alla lega di manchester. -liberismo manchesteriano
, di parti, di prerogative più o meno importanti; che presenta deficienze
, sia fisici sia morali, più o meno rilevanti; difettoso, imperfetto,
): anche quando altri fosse manchevole o debole del corpo, e per ricevere la
astinenza, ed egli non vi consentisse, o non è egli da credere che fia
vita. -che presenta difetti più o meno gravi di contenuto o di forma
difetti più o meno gravi di contenuto o di forma (un'opera dell'ingegno o
o di forma (un'opera dell'ingegno o dell'arte). lomazzi,
risolvono in quello, sono parti manchevoli o cose estranee o semplicemente elementi strutturali e
quello, sono parti manchevoli o cose estranee o semplicemente elementi strutturali e convenzionali.
, la misura, il valore conveniente o necessario; scarso, insufficiente. valerio
, ii-1243: l'amore erra per troppo o poco vigore o per mal obbietto,
amore erra per troppo o poco vigore o per mal obbietto, dando origine a sette
semplice, consiste cioè in un piegare o soverchio o manchevole verso il bene:
consiste cioè in un piegare o soverchio o manchevole verso il bene: nei tre
è composto, per così dire, o duplice, a meglio dire. -sostant
parti avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli che d'emendarle o di riempierle
lasciarle difettose o manchevoli che d'emendarle o di riempierle senza i riscontri delle copie
riempierle senza i riscontri delle copie migliori o d'alcuna delle migliori. c.
quale sono delle frequenti lagune, vuoti o sia pezzi mancanti, com'è la quinta
è in più d'un luogo manchevole o non affatto sicura. -caduto,
8-ii-57: sa eziandio alle occorrenze, o per via di congetture o col
, o per via di congetture o col mezzo de'manoscritti, correggere e
manoscritti, correggere e supplire i passi o manchevoli o adulterati degli autori.
correggere e supplire i passi o manchevoli o adulterati degli autori. 5.
persona, il suo modo di agire o di comportarsi). galileo, 3-1-128
galileo, 3-1-128: parmi... o che egli abbia manifestamente errato..
algarotti, 1-viii-117: gli scioli, o vogliam dire coloro che sono dotti per
235: quest'umore è causato dall'ambizione o da una scienza manchevole e superficiale.
8. che non raggiunge lo scopo prefisso o desiderato; inutile, inefficace, vano
(uno scrittore, un modo di scrivere o di parlare). annotazioni sul decameron
. manchevolézza, sf. mancanza o insufficienza, più o meno accentuata,
sf. mancanza o insufficienza, più o meno accentuata, di prerogative, doti,
più rari. 3. difetto o serie di difetti, più o meno gravi
. difetto o serie di difetti, più o meno gravi, di contenuto o di
più o meno gravi, di contenuto o di forma in un'opera dell'ingegno
di forma in un'opera dell'ingegno o dell'arte. rosmini, xxi-263:
a far giudizio di un principio morale o d'altra proposizione filosofica qualsivoglia, egli
dir vero, è imperfetto sempre per manchevolezza o insufficienza di vigore poetico. soffici,
dell'impressionismo. 4. carenza o insufficienza di carattere dottrinario o scientifico.
. carenza o insufficienza di carattere dottrinario o scientifico. b. croce, ii-2-89
, insufficienza, privazione. galliziani o rinaldo d'aquino, 439: tanto par
dà manchisse. iacopone, 37-6: o specchio de belleza, senza macchia reluce
liberamente quale ricompensa per un servizio reso o per un favore ricevuto; emolumento,
un favore ricevuto; emolumento, più o meno cospicuo, concesso per pura
in occasione di particolari circostanze, solennità o liete ricorrenze; strenna, dono augurale
furon strenne 'ec.: cioè mance o cose donate in grande festa. dominici
che piccinini giucando alle noce e noccioli, o maggior ruzzi avendo da'lor maestri salari
maggior ruzzi avendo da'lor maestri salari o da'parenti mancia 0 altri doni,
detta grazia, salario, emolumento, premio o mancia alcuna, ma stieno contenti a
: l'uso del dare le strene (o mancie che vogliam dire) il primo
, 2-310: quando andavamo in albergo o in trattoria, si raccomandava perché pagassi io
, per lo più illecita, di favori o vantaggi determinati. b. davanzati
4-i-38: se poi [un consigliere civile o criminale] barella, o spinge la
consigliere civile o criminale] barella, o spinge la bilancia / a traboccar dal lato
fia. b. giambullari, 7-73: o padre sancto, a che modo poss'
, cioè, senza avere un beverone o, per dir meglio, una mancia o
o, per dir meglio, una mancia o qualche vantaggio, e con tutto ciò
la briglia volse, / ed ima arcata o più del campo tolse; / poi
-dare, fare, pagare, porgere buona o ricca mancia', pagare bene, largheggiare
e imbracciò la lancia. -fare o dare mancia di qualcosa: donarla,
, a provar sua ventura. -prender o avere la prima mancia: fare il
il d. e. i., o nel 1877 (l'illustration),
quanto si può prendere con una mano o può essere contenuto in una mano;
una mano che si stringe per afferrare o si allarga per scagliare e spargere lontano
che egli voleva mandare in terra alcuno bene o alcuno male, metteva le mani in
. per estens. piccolo gruppo di persone o di cose, assortite e distribuite per
di preda. montale, 9-152: o mansueta rebecca che non ho mai incontrata!
lato sinistro (in contrapposizione con destra o dritta, per lo più nelle espressioni
secondo la invenzione di pitagora al zoppo o al cieco e a simili cose,
una spada se sia fornita alla dritta o alla mancina. tasso, 15-10: trascorse
pesi, impiegata nei lavori di riparazione o di allestimento navale. galanti, 1-i-513
7. locuz. — a (o da) dritta (o destra) e
— a (o da) dritta (o destra) e a (o da
(o destra) e a (o da) mancina: verso (o da
(o da) mancina: verso (o da) una parte e l'altra;
altra; in ogni direzione; da o in ogni parte, dappertutto. g
a dare alla sposa? la marritta o la mancina? p. petrocchi [s
-scrivere, leggere, disegnare alla mancina o da dritta a mancina: procedendo,
v. ippomane2). o. targioni tozzetti, iii-306: * hippòmane
'esser mancino ': servirsi del braccio o del piede sinistro per lavorare, avere
imprevedibile abilità; che deriva da astuzia o da intelligenza pronta e acuta (che
e acuta (che può celare ironia o insidia, intenzioni proditorie o volontà di
celare ironia o insidia, intenzioni proditorie o volontà di sorprendere, di stupire,
colpo mancino è sulla chiusa: « o abime, tu es le dieu unique »
così umana, di procedere sempre, o destro o mancino, al suo tornaconto.
, di procedere sempre, o destro o mancino, al suo tornaconto.
di trovar l'uscio di noce, o, se pur fatto passare, di ricevere
s. v.]: canna dritta o mancina del fucile: che rèsta dalla
fucile: che rèsta dalla spalla dritta o mancina. 7. locuz. -da
e mancine'. nel proprio: busse o colpi. nel traslato: con parole e
qualcuno: sottrarsi abilmente a sue indagini o domande indiscrete. arlia, 1-209:
belline vuol trarci di corpo qualche segreto, o vuol sapere, per i suoi fini
/ deh non ti paia puzza; o tu, o io / mancinocolo se'.
non ti paia puzza; o tu, o io / mancinocolo se'. = comp
. = comp. da mancin [o] e dal lat. ocùlus 4 occhio
. rom. cedere la proprietà di qualcuno o di qualcosa mediante la mancipazione; alienare
, in su 'l fare gli squittinì o trarre i reggimenti, molti senza figliuoli
governo un publico rappresentante d'un principe o di manceparsi dalla sua ubbidienza.
. ant. e letter. reso o divenuto schiavo, posto in servitù o sotto
reso o divenuto schiavo, posto in servitù o sotto tutela; privato della libertà.
ben contento se può ricavare qualche profitto o tributo da quelle mancipate provincie.
l'accettazione della proprietà di determinate cose o persone, e richiedeva, fra l'altro
sciolta per la morte del padre, o per la manceppazione del figliuolo naturale,
più sotto la potestà dello adottante, o per morte o per mancipazione, lo
la potestà dello adottante, o per morte o per mancipazione, lo impedimento, che
. cittadino che acquista legalmente beni pubblici o si aggiudica un appalto pubblico; compratore
. diritto di proprietà, su persònè o cose, acquisito mediante le formalità''
. niccolò da correggio, 1-425: o servo o ligio o mancipio, ognor presto
da correggio, 1-425: o servo o ligio o mancipio, ognor presto /
correggio, 1-425: o servo o ligio o mancipio, ognor presto / sarò a
vonone, allevato in roma quasi mancipio o schiavo. siri, x-13: amaramente concoceva
lo si potesse trattare come semplice mancipio o che qualcuno pensasse lontanamente di farlo.
di autonomia, e dipendono dalla dominazione o dal volere altrui. -per lo piùcon valore
tuoi trionfi senza invidia in roma, / o quel che liberò il popol mancipio,
trova in una condizione di inferiorità gerarchica o di soggezione politica (un principe,
in rea credenza, appresso i fedeli, o di contumaci al legittimo superiore, o
o di contumaci al legittimo superiore, o almen di mancipi a'non legittimo superiore
. 4. chi è dominato o si lascia facilmente dominare da alti e
intensi sentimenti, da nobili pensieri (o anche da passioni, da vizi).
a chi poi, d'amor mancipio / o dell'ozio, a mancar viene /
giovane, 9-587: ma che vaneggio? o dove m'incatena / calcante torme altrui
imbriani, 2-148: l'arte del giardiniere o paradisistica fu dapprima pedissequa, mancipia
stimi... la sua dottrina irrefragabile o perché abbia giurato nelle sue parole o
o perché abbia giurato nelle sue parole o che sia divenuto suo mancipio (imposture
7. locuz. -avere mancipio qualcuno o qualcosa) avere mancipio di qualcosa:
amor principio, / se da materia o forma fo produtto, / che fanno
cui si acquistava la proprietà di un oggetto o di una persona); in seguito
= comp. da man [o] e cischio (v.).
si chiamano manciue, e hanno pur venti o ventiquattro remi, ma sono in questo
femm. -a). che è nato o abita in manciuria; cittadino della manciuria
di qua da trento tadice percosse, / o per tremoto o per sostegno manco.
trento tadice percosse, / o per tremoto o per sostegno manco. g. visconti
g. visconti, 1-38: né vivo o morto in sempiterno intendo / far manco
2. privato di un bene materiale o morale (in relazione con un compì
elementi, di prerogative necessarie, utili o convenienti; carente, imperfetto, insufficiente
bella bellissima, che una cosa torta o manca, o meno o più,
, che una cosa torta o manca, o meno o più, non vi sarà
una cosa torta o manca, o meno o più, non vi sarà. dante
morta; / e se dal dritto più o men lontano / fosse 'l partire,
che l'opera è una figura mal disegnata o manca? mamiani, 3-347: lo
[ipponatte] fu trovatore dello scazonte o colo, che è verso zoppo e manco
con situazioni esistenziali, con qualità, o con doti personali, con capacità tecniche
con doti personali, con capacità tecniche o professionali; meschino, tapino, miserabile.
, / e quale arbusto senza vite o pampino, / tal sono io senza te
7. che si sottrae a un dovere o a un impegno, che viene meno
manca m'interviene. stigliani, i-5: o maga egizia, che sì audace
ariosto, 14-27: non so s'abbiano o nottole o cornacchie, / o altro
: non so s'abbiano o nottole o cornacchie, / o altro manco ed importuno
abbiano o nottole o cornacchie, / o altro manco ed importuno augello, /
; che è collocato in detta parte o vi appartiene o ne dipende (un membro
collocato in detta parte o vi appartiene o ne dipende (un membro, un
198-11: non ho medolla in osso, o sangue in fibra, / ch'i'
trova dalla parte sinistra di un luogo o di uno spazio (rispetto a un punto
diritto1, n. 8. -a o alla, da o dalla, sulla mano
8. -a o alla, da o dalla, sulla mano manca: da
dalla, sulla mano manca: da o verso il lato sinistro, in posizione o
o verso il lato sinistro, in posizione o in direzione di sinistra.
da man manca si potrebbe dipinger la testa o a mezzo busto persio volterrano poeta,
di s. giuseppe. -a o da manca; alla, dalla o sulla
-a o da manca; alla, dalla o sulla manca: a o da sinistra
, dalla o sulla manca: a o da sinistra; verso o sopra il lato
: a o da sinistra; verso o sopra il lato sinistro. r.
scontro all'arma bianca, per il duello o la scherma). granucci,
deposta da man manca. -porre o cadere da mano manca: subire una
prego fammi accorto. -stare a manca o a mano manca: trovarsi in posizione
dava pretesto a gozzoviglie. -quantità o valore che manca al completamento di una
nuoce a molti l'eccesso di fiducia o il manco di prudenza. tommaseo, 11-180
cui molti si smarriscono per manco di fantasia o per iscarsezza e superficialità di cultura.
4. trasgressione di un precetto morale o di una norma di convenienza; colpa
6. locuz. -aver manco di qualcuno o di qualcosa: provarne con disagio la
qualcosa: provarne con disagio la mancanza o la privazione; soffrirne l'assenza;
1-513: creder puoi / che vento o pioggia sarà sanza manco. gheri, 13-ii-26
; in minore quantità, misura o valore; per minore esten
; per minore esten sione o durata; con minore impegno, intensità,
silvestro, 10-5: giovane de 30 anni o manco. alberti, i-198: pianterei
andata, avrete voi / forse ragione? o vi morderà manco / la coscienza?
di meno (con riferimento a quantità o misure determinate). boiardo, ii-18-61
ii-18-61: erano allora trenta lestrigoni, / o forse qualcun manco, a dire il
. ariosto, 10-89: sedicimila sono, o poco manco, / de le spelonche
v. almanco. -di o da manco: in meno; in quantità
da manco: in meno; in quantità o estensione o durata minore, di valore
in meno; in quantità o estensione o durata minore, di valore o importanza
estensione o durata minore, di valore o importanza inferiore. varchi, 23-243
agli estremi delle arterie debba venir meno, o per lo manco enormemente languire.
e influenza; contando meno di altri o meno di quanto sarebbe conveniente.
di chi le sostiene. -più o manco: au'incirca, press'a poco
regenerati in cristo, e questo più o manco, secondo che hanno poca fede o
o manco, secondo che hanno poca fede o grande. c. manzini,
di vita d'anni sei, più o manco, secondo che si tiene; è
gli stessi episodi che a maggior ornamento o pienezza della favola s'introducono nell'azione
. -in relazioni con avverbi, aggettivi o pronomi correlativi. savonarola, i-2
e manco / i convicini stalla alcuna o tetto / per tanta gente, né
per tanta gente, né pan bruno o bianco. lippi, 5-16: or dunque
miglior vino che si sia fatto questo o l'anno passato in coteste parti.
de gli altri. -aver manco o di manco qualcosa: possederla in misura
-fare di o con manco: fare a meno, adattarsi
-non potere di manco, non potere o non sapere fare di o con manco
non potere o non sapere fare di o con manco: non potere evitare,
trovo manco le pezze. -venire manco o a manco: diminuire, scarseggiare,
disdegnoso petto / d'argante vien l'ardire o 'l furor manco. papi, 4-282
manco. -dileguarsi alla vista o all'udito, svanire, scomparire.
l'estrazione, che scorre su guide o rotaie. -in senso più generico: pattino
meccanico, che si muove su guida o rotaie. -in partic.: pattino dell'
. = comp. da man \ o \ e corretite1 (v.).
e comuni, che non bisogna, o tanto strani, che malvolentieri se ne
carte nominati sovente i 'mancusi 'o * mancosi '. lami, 1-1-
, rappresentazione simbolica, di carattere più o meno schematico, colorita in varie tinte
che può avere inscritte altre figure circolari o poligonali, o può essere a sua volta
inscritte altre figure circolari o poligonali, o può essere a sua volta inscritto in
mandamentale, agg. che appartiene o si riferisce a un mandamento;
che, insieme ai giudici di mandamento o delegati di pubblica sicurezza, discutessero coi
invio (di persone); spedizione militare o diplomatica, missione religiosa. -anche:
, iii-12-37: e voi, o alti regi, i qua'presenti / sete
autorità sua tutta- volta che il municipio o travia dalle forme prestabilite di sua istituzione
travia dalle forme prestabilite di sua istituzione o rompe alcuna legge od alcun mandamento legittimo
mandare), agg. che manda o invia qualcuno o qualcosa. - anche
agg. che manda o invia qualcuno o qualcosa. - anche sostant.
'mandatario l'incarico di compiere uno o più atti giuridici per proprio conto. -per
l'incarico di svolgere atti di amministrazione o altra attività pratica per proprio conto.
sanudo, lv-283: se li diti o uno di loro venirano a manifestar il
. si disse che aveva un complice, o un mandante. 4.
4. ant. il sovrano o lo stato indipendente che invia presso una
. -chi rappresenta ufficialmente un'autorità o un potere politico. albergati,
con la revocazione del mandato, o per l'acquisto di giuridizzione o di magistrato
o per l'acquisto di giuridizzione o di magistrato, per cui il commissario
nella dissidenza questo deve cedere a quello o andarsene pei fatti suoi. -autorità politica
un ambasciatore) in un determinato luogo o presso altre persone, per uno scopo
altre persone, per uno scopo particolare o, per lo più, con funzioni
, per lo più, con funzioni o incarichi ufficiali, per compiere una missione
, che non mi mandino in sardegna o a napoli. bocchelli, 1-iii-10:
, predicativo, che indica la carica o la funzione esercitata dalla persona inviata.
io per lui sono al morire, / o c'a donna s'avenesse: /
a dire che attendesse a difendersi, o vero accordarsi col duca valentino. cellini
saputo che sia libro ignuno degno, o in italia o fuori d'italia, ha
libro ignuno degno, o in italia o fuori d'italia, ha mandato per
una lente? guerrazzi, 2-58: stanotte o piuttosto nella notte di domani tra le
un determinato luogo con fini militari (o, comunque, ostili) un esercito
vostri figli a questi aggiunti, / o vicine città, mandaste, ornai / vote
4. mettere in via, permettere o costringere ad andare; indirizzare verso una
ad andare; indirizzare verso una mèta o un luogo determinato o nella direzione voluta
verso una mèta o un luogo determinato o nella direzione voluta; incamminare; trasferire
, / piacciale che di stare / o dovesse di gire! boccaccio, dee.
viii-73: en le parti d'arezzo, o nel distretto, / che voi,
, complimenti, convenevoli, con gesti o frasi d'ossequio, a una persona,
accomiatandosi, nella chiusa di una lettera o anche tramite una terza persona. giacomo
infliggere, causare (un male fisico o morale, una sofferenza, un danno:
donna amare. iacopone, 48-1: o segnor, per cortesia, manname
zanotti, 1-8-97: quanto lutto, o micene, / mandasti poi, quanto
, provocare (un fenomeno naturale funesto o fastidioso). giamboni, 8-i-29:
anche con riferimento alla grazia di dio o alla provvidenza). giacomino pugliese,
? / gloria di nostra etate! o vivo giove, / manda, prego,
non temete... perché vedeste o vediate che il dimonio, per impedire la
-offrire in segno di omaggio, di stima o di affetto; dedicare (un'opera
improvvisa. -esprimere con atteggiamenti del volto o con gesti (uno stato d'animo
perché non è dubbio che la palla cade o per errore di chi la manda o
o per errore di chi la manda o per errore di chi la riceve.
: disco era una cosa rotonda di pietra o di piombo o di ferro, il
cosa rotonda di pietra o di piombo o di ferro, il quale i giocatori,
, che lo mandavano più in alto o tiravano più lungi, s'intendevano esser
, seduti sul ciglio del viale o sdraiati nel campo, dalla parte dell'ombra
treme, / non saprei dir se franca o se d'irlanda, / e quale
ricognizione d'onore e di privilegio era o fu mai questo, che..
cioè la parte di legno, si mandasse o si spignesse non dentro verso chi l'
in un determinato modo, anche artificiosamente o con pratiche colturali con riferimento a rami
diritti, infinattanto che saranno cresciuti otto o dieci piedi. soderini, iii-256: sopra
le viti non debbano mandarsi su i pioppi o loppi,... sennonché nei
, / ciò che dona la terra o manda il mare. baldi, 68:
gli augelletti mandano per l'aria, o tutti appiattiti entro una siepe,
tutti appiattiti entro una siepe, o mezzo ascosi fra le tremole foglie degli alberi
che stiamo sempre in casa a lavorare o a fare le faccende, sono emancipate
, 14 (247): divorati tre o quattro bocconi di quel pane, gli
lire. adesso si manda la carta, o chi ce la fa mandare
a una carica, a un ufficio o a una rappresentanza ufficiale. l.
distretti per discutere sul veto e sul richiamare o confermare que'membri che parigi avea mandati
papi, 1-1-124: chiunque spacciasse false nuove o spargesse la paura nelle campagne e vi
civili e il principe, con patenti o con leggi e con bolle, vi manda
s. bernardino da siena, 89: o cittadini, volete campare siena? -sì
sulle vie del telefono un convegno, o farsi scrivere una lettera. 30
/ e tu, se tanto o quanto d'amor senti. 31.
, 5: questo uso di mandar colonie o da'romani trovato o pure insieme con
di mandar colonie o da'romani trovato o pure insieme con l'altre cose che si
mandi in malora qualcuno: come imprecazione o minaccia. giacomo da lentini, 35
il medesimo che 4 mandare a buda 'o 'a scio ', credo che
andato a buda, a scio, o a patrasso', per intendere: egli è
ragione che 4 mandar a patrasso 'o 'a buda '. -cacciare
21. -mandare a ceppo: pronunciare o eseguireuna sentenza di morte per decapitazione.
plebeo si ardisse di mandare a ceppo o a laccio il capo della grande casata.
. -mandare a compimento, a o in effetto, a fine: v
mandò tutti al barone. -mandare al o in bordello: v. bordello, n
, n. 16. -mandare alla o sulla forca: v. forca, n
, sotterra, più. -mandare alla o in malora, in rovina: v.
e di letto. -mandare avanti o innanzi: far andare avanti, in
sedici o diciott'anni arabo, mezzo nudo, che
sonetto... fu scritto per avventura o sotto un ritratto del poeta e per
, subito tagliano: si considerano morti o muoiono ». -provvedere al sostentamento
italiani non v'è un uomo che ardisca o voglia versare un fondo, che ci
le corna (in atto di minaccia o di disprezzo). carducci, ii-9-174
n. 8. -mandare finocchi o nespole: esprimere soddisfazione, contentezza.
io ancora / già non mandavo nespole o finocchi: / ma a quattro, a
costoro mandassino fuora la voce, o dalle parti inferiori o dalla bocca; che
voce, o dalle parti inferiori o dalla bocca; che l'una e l'
significare: « buona sera, signora o signorina! ». -esalare (l'
la 'nfermità dello stranguglione, con malagevolezza o con suono di nari e di gola
si messero intorno a quel principe, o per malevolenza o per invidia contro gio
a quel principe, o per malevolenza o per invidia contro gio. o per avidità
malevolenza o per invidia contro gio. o per avidità di guadagno, e con
in burla ': volgerla in celia o in beffe. pea, 5-107: io
non aver mezzo: mandare in cielo o in precipizio. -mandare in conquasso:
-mandare in corso delle navi: incaricarle o autorizzarle alla guerra di corsa o all'
incaricarle o autorizzarle alla guerra di corsa o all'esercizio della pirateria. lampredi
roma ': voler liberarsi d'uno o presente o anche assente, facendogli intender
: voler liberarsi d'uno o presente o anche assente, facendogli intender chiaro che
. su. -mandare tutti alla pari o a una stregua: v. pari
qualcuna, fingendo di non accorgersene, o di pigliarsela in pace. fra le più
(qui l'idea della felicità o del benessere materiale sta come sola al primo
. sistema buro cratico vessatorio o dispotico. -anche: tendenza a far
. -anche: tendenza a far valere o a imporre rigorosamente i propri privilegi (
in avanti, a dire uomo in governo o sia di lettere o d'armi,
dire uomo in governo o sia di lettere o d'armi, ci varremo della voce
] appartengono piuttosto alla classe dei magistrati o mandarini, seguaci di confucio. carducci
. = dal portogh. mandativi (o mandar in), deriv. dal
, sf. disus. il mandare una o più persone in un luogo, per
285: cavalcato il capitano nostro, o per sua immaginazione o per mandata a
il capitano nostro, o per sua immaginazione o per mandata a lui fatta di qua
di un gruppo di cittadini ad abitare o presidiare un territorio (con particolare riferimento
presidi, che noi perawentura diremmo guardie o difese, ove non capiva quel gran
di morte, comprendendo anco le mandate o copie, da rilasciarsi all'archivio,
simili disposizioni fatte in stati alieni o rogate avanti l'erezione dell'archivio, doveranno
fatte non accade osservare regola di luna o altro, ché non importa, ma
le piante. 4. numero o gruppo di persone che succede ad altre
che succede ad altre in un ciclo o in un turno, o che viene
in un ciclo o in un turno, o che viene frazionato da un gruppo più
stessa specie nati in un determinato periodo o che passano ogni anno in un determinato
. -ciascuno degli incrociamenti dei tre o più capi necessari per formare una treccia
luogo a un altro di un liquido o di un gas, effettuato mediante una
un gas, effettuato mediante una pompa o un compressore. -condotta di mandata:
, assume l'obbligo di compiere uno o più atti giuridici per conto dell'altro
-anche: chi compie atti di amministrazione o svolge altra attività pratica per conto o
o svolge altra attività pratica per conto o per incarico di un'altra persona (
lo protegge e lo ricompensa), o in esecuzione di incarichi retribuiti, da
come asserti mandatari del papa per avvelenare o uccidere in altra forma il ravenna. garibaldi
segrete e per lo più anche illecite o comunque non onorevoli; emissario. bartolucci
disus. rappresentante di una terza persona o di un gruppo di persone, e specie
, e specie di una potenza economica o politica. — per estens.:
— per estens.: autorità delegata o, in genere, subalterna. -in
subalterna. -in partic.: agente o funzionario di basso rango della pubblica autorità
di basso rango della pubblica autorità (o della corte pontificia) incaricato di mansioni
per paura dell'avere andare a roma o di perdere i benefizi, ricomperarono dal
, 1-15-1-83: ancora sono li cursori o nunzi, li quali parimente, secondo
-collaboratore subalterno di un signore (sovrano o persona potente), da lui investito di
4. disus. rappresentante di un sovrano o di uno stato indipendente inviato presso una
straniera con tincarico di trattare determinati affari o con l'autorizzazione ad agire a nome
in seno a un'assemblea politica (o rappresentativa in genere); deputato,
nella dissidenza questo deve cedere a quello o andarsene pei fatti suoi. papi,
banca, per servirsi per proprio conto o a favore di terzi del capitale versato
una persona, una pubblica autorità o una potenza con un determinato incarico (per
; fatto partire per un'impresa bellica o con un incarico strategico (un corpo
: indirizzato, incamminato in una direzione o verso una determinata meta. dante,
ne andasse. -riferito a profeti o a angeli inviati da dio con una
ella mi volle mandato. -comunicato o fatto comunicare a voce o per scritto
-comunicato o fatto comunicare a voce o per scritto (un'ambasciata, un
3. inflitto (un male fisico o morale: per lo più con riferimento
11-3: per tante miserie di battiture, o mandate o concedute da dio, [
tante miserie di battiture, o mandate o concedute da dio, [i patriarchi]
pervenne la mortifera pestilenza, la quale o per operazione de'corpi superiori o per le
quale o per operazione de'corpi superiori o per le nostre inique opere da giusta
10. locuz. -mandato a o per filo di spada: v.
nome 'rozza', mandato fuori con l'o largo e con le zete d'aspro suono
da parte di un'autorità investita (o considerata investita) del massimo potere;
detto sig. di segni l'ordine o mandato di ricevere le... quoia
2. disus. ordine, direttiva o istruzione impartiti da un comando militare alle
della esecuzione de'mandati civili per cinque o sei giorni dopo che n'è stata
autorità giudiziaria a fini cautelativi, istruttori o esecutivi in ordine a una determinata causa
in ordine a una determinata causa penale o civile o in ordine della sentenza emessa a
a una determinata causa penale o civile o in ordine della sentenza emessa a conclusione
in ordine alla libertà personale dell'imputato o condannato (carcerazione o scarcerazione),
personale dell'imputato o condannato (carcerazione o scarcerazione), o in ordine ai
condannato (carcerazione o scarcerazione), o in ordine ai beni del soggetto presunto
in ordine ai beni del soggetto presunto o riconosciuto debitore (vincolo di indisponibilità o
o riconosciuto debitore (vincolo di indisponibilità o espropriazione di tali beni), o altre
o espropriazione di tali beni), o altre conseguenze (come l'obbligo di
l'obbligo di comparizione per una parte o per un testimone, ecc.).
le lettere protestate, né solamente qualche licenza o mandato di sospetto di fuga che si
presenza a cura della forza pubblica; o che, a opera della stessa forza pubblica
l'imputato sia condotto in carcere (o ivi rimanga, se già vi si
) a disposizione (in via provvisoria o definitiva) dello stesso giudice.
altresì ciascuno dei provvedimenti emessi dal giudice o dal pubblico ministero nel corso di un
, perché parrebbe che il mandato o meglio l'ordine di cattura, o ancor
o meglio l'ordine di cattura, o ancor meglio l'ordine di presura,
dall'albero; ovvero come l'arancia o un popone che si divida a spicchi
col mandato di comparizione il giudice istruttore o il pretore ordina che l'imputato si
che l'imputato sia condotto in carcere o rimanga altrove in stato di arresto a
con cui il funzionario dello stato (o di altro ente pubblico), competente a
alla cassa di pagare una certa somma o con cui un privato individuo dà un
individuo dà un tale ordine a chi custodisce o amministra i suoi beni. cellini
che v'informiate da l'agolante, o da gli altri che segnano i mandati,
m. casaregi, 2-21: il mandato o ordine di pagare, dato dallo scrivente
ordine di pagare, dato dallo scrivente o mandante, milita ancora nella decozione del
mandatario, cioè a dire che il mandato o ordine di pagare dato dallo scrivente cessi
del pagamento chi doveva esigere fusse fallito o in prossimo stato di fallimento.
prescrizione proveniente da un'autorità (umana o divina) che vincola quanto al raggiungimento
che comporta per il destinatario un'autonomia o una discrezionalità più o meno ampia quanto
destinatario un'autonomia o una discrezionalità più o meno ampia quanto alla scelta dei tempi
attuarlo concretamente); incarico conferito (o ricevuto) in modo autoritario; compito
connota l'idea dell'accettazione volontaria, o comunque non coatta, dell'incarico e
appunto, come ne abbia a rispondere o me ne abbia a governare, e io
fosse stato egli in ciò per fare o per non fare. b. croce,
, che si sono presentati come surrogati o aspetti evoluti dell'impegno.
eventualmente dietro compenso) di compiere uno o più atti giuridici per conto dello stesso
facoltà di agire in nome del mandante o che egli debba invece agire in nome
il mese di gennaio allora corrente, o pure furono per il mese antecedente di
il mandato è una commissione per fare o trattar che che sia, sia in commercio
una parte si obbliga a compiere uno o più atti giuridici perconto dell'altra.
mandante di adempiere a un proprio obbligo o, in genere, di eseguire una
dell'attività da compiere, può avere o no carattere di negozio giuridico);
ritenga tali istruzioni non fedelmente eseguite) o invece comporti una certa autonomia e discrezionalità
arezzo colla detta cavalleria, sanza volontà o mandato del comune di firenze, cacciò
. non è un formatore di mattoni o di tegole, e non riceve, o
o di tegole, e non riceve, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati
, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. b. croce
(per lo più da persona altolocata o comunque insospettabile) a un terzo (
insospettabile) a un terzo (sicario o delinquente di professione) di commettere un
forse non volevano. se per mandato o per vendetta, lo avrebbero ucciso là
tale incarico erano dette potenze mandatarie (o stati mandatari), mentre i territori
determinati atti giuridici (mandato speciale) o qualsiasi atto giuridico (mandato generale),
41: esaminare molto bene i mandati, o vero procure, di coloro i quali
. casaregi, 1-59: ogni atto o contratto fatto dal procuratore si deve sempre
ricevuto, a fare il medesimo atto o contratto, quantunque nell'agire o contrattare il
atto o contratto, quantunque nell'agire o contrattare il procuratore non avesse spiegato il
di giurisdizione, ecc.) delegato o comunque conferito dal governo (o da
delegato o comunque conferito dal governo (o da altra autorità superiore) a un
superiore) a un proprio funzionario (o ad altra autorità inferiore).
. missione affidata da uno stato (o da altro soggetto di diritto internazionale)
permanente oppure inviato a una conferenza internazionale o comunque investito di un incarico speciale presso
svolgendo trattative e specialmente stipulando trattati o altri accordi), conferita da un
), conferita da un sovrano (o da altro soggetto di diritto internazionale)
incarico, di rifiutarsi, di rettificare o comunque di disconoscere quanto era stato stipulato
imbasciadore, oratore, legato, procuratore o poeta, pigliatel come v'entra meglio
13. il documento ufficiale (da consegnarsi o esibirsi alla controparte) in cui il
di curare l'attuazione dei loro interessi o comunque dell'interesse pubblico. -anche:
figurato, ufficio, carica pubblica (o amministrativa), specie se di natura
), specie se di natura rappresentativa o di origine elettiva. -in partic.
-in partic.: carica di deputato o di membro di altra assemblea elettiva (
, che comunemente chiamasi 'lavanda 'o * lavanda dei piedi ', detta
39-v-165: non sapendo a qual dio o a qual dea porger le suppliche per la
per la ribenedizione, come a mandatóre o mandatrice del tremmoto. leopardi, v-259
il manicheismo p'c'on l'islamismo, o potrebbe trattarsi di una dottrina religiosa
battisti e gnostici di cui i mandei sono o i sopravvissuti o i tardivi eredi.
cui i mandei sono o i sopravvissuti o i tardivi eredi. = deriv
destrogira, costituente della sambuni- grina; o in forma racemica, ottenuta dalla saponificazione
gli angoli ornati da quadrati di velluto o di seta di colore viola scuro o
o di seta di colore viola scuro o rosso cupo; è usato nei riti
2. zool. struttura ossea o chitinosa degli animali, con funzioni analoghe
mandibolare: il primo arco viscerale cartilagineo o osseo, che sostituisce, totalmente o
o osseo, che sostituisce, totalmente o parzialmente, la mandibola nei vertebrati (
di chiusura delle feritoie di fortificazioni o di navi. guglielmotti, 507
: fo rame nelle navi o nelle fortezze, donde scagliar proietti,
le corde, in numero di 4 o 5 (e anche sino a 8 nel
claudia, / quella tua chitarrina o sia mandòla. redi, 16-i-27:
, iii-2- 325: reca, o fanciullo, / qua la mandòla; se
, e quella lombarda provvista di cinque o sei corde. redi, 16-i-302
novellino) / ricorre alla chitarra o al mandolino, / donna elvira fa orecchi
circa un metro e dotato di 7 o 8 corde di varia accordatura (ed
costituito da una drupa di forma ovoidale o allungata, con mesocarpo carnoso che si
, legnoso, che ha superficie bucherellata o a solchi e contiene uno o due
bucherellata o a solchi e contiene uno o due semi. -anche: seme del
-anche: seme del mandorlo, carnoso o oleoso, di sapore dolce { mandorla
di sapore dolce { mandorla dolce) o amaro (mandorla amara), con
senza buccia mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici 0 altro fiore odorifero
mettile tra fiori di melarancio o gelsomini o rovistrici 0 altro fiore odorifero, mutandolo
impacchettati a torre. -mandorla pralinata o confettata', mandorla tostata e passata nello
sezze, ii-442: pigliavi tre mandole (o confetti, come vogliamo dire),
cibano d'insetti, che cercano sopra o dentro alle scorze, e di mandorle di
, figura, consistenza, colore più o meno simili a quelli di una mandorla.
n. 1. -occhi a mandorla o taglietti a mandorla: stretti e allungati
che ha forma di una mandorla intera o dimezzata [mezza mandorla). -per
intera quantità delle braccia di esso quadro o mandorla o rombo. 7. nel
delle braccia di esso quadro o mandorla o rombo. 7. nel linguaggio artistico
7. nel linguaggio artistico, spazio o compartimento di forma romboidale; motivo ornamentale
cocuzzolo raso del monte. -elemento decorativo o simbolico compreso in una forma ovoidale,
trasformazione del nimbo che circonda l'immagine o le figure che si intendono onorare,
ha bisogno d'allargarsi nel tondo botticelliano o raffaellesco. 8. zool.
. 3. proprio di marmi o brecce (adoperati di regola come pietre
. dolce costituito da mandorle, intere o spezzettate, abbrustolite e cotte nel forno
5. sm. intreccio di canne o bacchette che costituiscono un reticolo a figure
di mandorlato di legname, con finestre o occhi aovati, tutto di verdura rinvestito
qui lavoro a mandorla, altrimenti detto mandorlato o ammandorlato, quello che è fatto e
, e noi in questo medesimo significato o dal medesimo nome la diciamo * maglia
pianta della famiglia rosacee (amygdalus communis o prunus communis), originaria dell'asia
caldo; raggiunge l'altezza di cinque o sei metri; presenta foglie alterne lanceolate
alterne lanceolate e dentellate; fiori bianchi o rosati; frutto a drupa; legno
: lo mandorlo si semina di gennaio o di febbraio. savonarola, 5-i-283:
cadono in estate; fiori bianchi o viola; frutti a bacca; radice molto
e afrodisiache. -anche: la radice o il frutto di tale pianta. giamboni
il gambo è piloso, e ha due o tre radici rosse e dentro bianche e
abbandonata alla mercé della prima bestia o del primo mandragolone, ti arrendi come uno
, buoi, porci, ecc.) o sel vaggi (bufali,
possenti di sé e, scontrandosi nella mandria o greggi di pecore, colla sua mano
, 2-96: chi si giace in tana o in mandra ascoso. b. corsini
le rimetterà [le vacche] alla stalla o mandria, e dovrà rimetterle prima che
sol a illustre gente, / fatta mandra o covile / di vilissima greggia. genovesi
da s. c., 22-1-4: o anima bella sopra tutte le altre donne
ha la sua mandriétta di discepoli seminiziati o, per lo meno, un discepolo
/ di greggia, più che guardia o mandriale. dottori, 1-127: seicento mangiacacio
, 5-531: dei mandriani, due o tre a cavallo sembrava che varcassero un
guardiano, il rettore, il maestro o che so io, ma insomma, il
/ con stocchi, giacchi, archibuscetti o dardi. nomi, 3-98: il più
moto di lavoro a un pezzo o a un utensile. -in partic.:
. 2. punta di trapano o di perforatrice che serve per praticare o
o di perforatrice che serve per praticare o allargare fori. -mandrino allargatubi: attrezzo
ed indica la parte del trapano (o di qualsiasi perforatrice) la quale serve per
quale serve per fare i fori o per allargare quelli già fatti. 3
rin- castrata nei fori corrispondenti di due o più parti meccaniche al fine di ottenerne
4. filo di ferro inserito come guida o armatura in corpi malleabili per far loro
malleabili per far loro mantenere la forma o la posizione (nelpindustria estrattiva, tessile
. 5. medie. sottile asta o filo metallico, di diametro e lunghezza
(sonde, cateteri, ecc.) o in aghi da siringa, per conferire
, per conferire loro una maggiore consistenza o una determinata curvatura, o perconservarne e renderne
maggiore consistenza o una determinata curvatura, o perconservarne e renderne libero il lume.
le varie curve necessarie ne'vari casi. o perché coi più colti medici toscani non
voce con cui addimanda qualunque cosa si mette o sta dentro un'altra; così l'
la manca / gira lo spiede, o stumia la pignatta. 2.
v-2-63: era giunto ad un bivio: o a manritta o a mancina.
un bivio: o a manritta o a mancina. o cacciarsi in ima solitudine
a manritta o a mancina. o cacciarsi in ima solitudine da cinico.
verso sinistra col palmo della mano aperta o con un'arma da taglio (spada
/ che s'uccidon fra loro, / o si giochin di punta, d'imbroccata
, d'imbroccata, / di mandritto o stoccata. molza, xxvi2- 24:
la pipi- nara di campo dei fiori o i giudietti di via arenula o del
dei fiori o i giudietti di via arenula o del portico d'ottavia, con delle
pur un quadrante. forteguerri, ii-197: o buona gente, che sì mal manduca
sta sempre con la vanga in mano o dietro ad un aratro per tirare diritti
lavoranti ad una strippata di maccheroni, fettuccine o spaghetti. alcuni costruttori aristocratici mandano
sermini, 337: in mane di pasqua o altre feste solenni l'altare della sua
pieve sì come un pizzigaria di poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva
un pizzigaria di poliamoli o di soffrittaiuoli o di beccari diventato pareva. canteo,
impiego; che può essere messo in azione o fatto funzionare facilmente, senza sforzo.
. figur. che si lascia facilmente guidare o condizionare dalla volontà, dall'autorità altrui
4. di facile, immediata comprensione o spiegazione. segneri, iii-i -pref.
5. che può essere svolto o organizzato in modo agevole e rapido.
letter. ant. che può essere toccato o palpato senza disgusto. d.
mosso, una facile navigazione. -vento o tempo maneggevole: che consente alle imbarcazioni
facile rispondenza ai comandi di un aeromobile o di un veicolo. marinetti, 1-72
un paese intero tutto d'una fatta o una gran maneggia di terra tutta d'
pianta nei solchi fra le porche o manegge. c. ridolfì, i-396:
manegge che presentino una superfìcie ben piana o a dirittura senza solco. soffici,
libitum 'in mostac- ciuoli di subiaco o in paperine di poggio-mirteto. -per estens
stringersi insieme agevolmente e \ me uno o parecchi maneggiabili. -manovriero (un'imbarcazione
. figur. che si lascia facilmente guidare o condizionare dalla volontà o dall'autorità altrui
lascia facilmente guidare o condizionare dalla volontà o dall'autorità altrui; facile da persuadere
. figur. contrattazione, trattativa (più o meno accorta e subdola).
: per assuefarsi a maneggiar la penna o la matita con ordine ed in buono
con altri spagnuoli sopra certi foderi di sette o otto legni legati insieme,..
di burattini, ed egli stesso con tre o quattro amici li maneggiava dinanzi al figliuol
parvero più tosto un maneggiar di bidenti o un ragghiar di somari che un cantar
-per estens. adibire a determinate funzioni o scopi (una persona). guicciardini
vende; l'altro modo è come cosa o merce o mercanzia, che non
modo è come cosa o merce o mercanzia, che non è prezzo, ma
lo più si riferisce ad atti osceni o a effusioni amorose). alberti,
... e raro si può stringerli o maneggiarli senza grandissimo modo che non si
io il braccio qua e là o vibrando una spada. giuglaris, 14:
per un anno, né a seminagione o ad erpicamento o a sarchiatura son atte
, né a seminagione o ad erpicamento o a sarchiatura son atte. -smuovere
uomini che l'hanno maneggiata, o a caso o a studio l'abbiano come
hanno maneggiata, o a caso o a studio l'abbiano come vestita alla nostra
che chi facilmente maneggia il calcolo integrale o differenziale e tratta degl'infiniti. cesarotti
porre la mano per citarne l'autorità o approfittarne comechessia. carducci, iii-13-88: gli
scopo; dominare (una facoltà fisica o intellettuale, una qualità morale, un
ingegno per inferire, da una notizia o da varie notizie insieme accozzate, il tempo
, talvolta anche con intrighi, intrallazzi o compromessi illeciti e disonesti, l'andamento
compromessi illeciti e disonesti, l'andamento o lo svolgimento di un'operazione, di
una faccenda, di un affare pubblico o privato, di un accordo, ecc.
se fossesi lasciata maneggiare da uno svevo o da un angioino o da un visconti che
da uno svevo o da un angioino o da un visconti che, domata,
contadino. 9. rendere condiscendente o arrendevole alla propria volontà o autorità;
rendere condiscendente o arrendevole alla propria volontà o autorità; disporre di qualcuno secondo i
propri interessi; sottoporre alla propria influenza o al proprio potere; dominare spiritualmente
tuo modo; se tu lo mantieni o piccolo e disarmato per poter maneggiarlo,
. lo dovete con la bachetta aiutare o battere nell'una o nell'altra spalla della
la bachetta aiutare o battere nell'una o nell'altra spalla della banda contraria della
,... giunto nel mezo, o maneggia il cavallo al suo modo o
o maneggia il cavallo al suo modo o passeggia con qualcuno. cesarotti,
. -anche: travisare, interpretare erroneamente o arbitrariamente. ottimo, i-597: contro
, schierarsi, in un determinato ordine o mettersi in movimento con determinate manovre (
da fare, comportarsi con prontezza fisica o intellettuale; prodigarsi a favore di qualcuno
qualcuno; sforzarsi per riuscire a superare o a fronteggiare con avvedutezza e abilità situazioni
fronteggiare con avvedutezza e abilità situazioni difficili o complesse, talvolta anche con intrallazzi e
zuffa. guicciardini, 2-1-164: a laudare o riprendere gli uomini s'ha a guardare
e i governi, tanto da reprimere o indugiare la prima pur parendo promoverla.
[l'uomo] s'è maneggiato megliore o peggiormente nella prossima precedente condizione e sorte
10 più in affari difficili, pericolosi o anche deplorevoli e disonesti).
come se le mie fosser le vostre, o che voi maneggiaste di rivolgere lo stato
-maneggiare la frusta: essere maldicenti o estremamente severi nel giudicare una persona.
de la volontà e, presa gioia o catena con la fantasia, se la
che è oggetto di uso manuale frequente o continuato; manipolato, usato manualmente a
oggetto, un materiale, un prodotto o un elemento naturale). della
per l'ordinario le pesti hanno l'origine o la loro dilatazione dalle robe, cioè
dalle robe, cioè dalle suppellettili, panni o merci procedenti da luogo infetto o maneggiate
panni o merci procedenti da luogo infetto o maneggiate da persone contaminate da esso morbo
, scalogna, petrosemolo, prugnoli freschi o secchi bene ammollati. -consultato,
avere che in qualche cosa non manchino o che l'opera a pieno corrisponda alta
lungo... se fosse da accettarsi o no la pace maneggiata da borso e
. -con riferimento all'intervento divino o soprannaturale nelle vicende umane. cellini
non minor chiareza che la penna o la spada. carducci, iii-20-139: in
arma, un mezzo qualsiasi con più o meno notevole destrezza; particolarmente abile nell'
donna inviperita. -addetto al funzionamento o alla manovra di un apparecchio, di
. banti, 6-13: sanno essi, o non sanno, della segreta necessità di
nomina i suoi commissari 'managiers 'o maneggiatori dell'accusa, e l'accusato i
. 6. che sa affrontare o risolvere una situazione con abilità e destrezza
valorosi soldati, procacciando la sicurezza, o la potenza: per altri i destri maneggiatori
scienza, una tecnica, una disciplina, o un metodo intellettuale, un patrimonio culturale
un metodo intellettuale, un patrimonio culturale o intellettuale. f. f. frugoni
sopra a esso ogni maneggio di bocce cariche o decantazioni farete. guazzo, 1-164:
con certa ingenita ferocia sollevan la testa o per guatare o per motteggiare o per
ferocia sollevan la testa o per guatare o per motteggiare o per contendere. la
la testa o per guatare o per motteggiare o per contendere. la donna galante ed
durezza di metallo che, senza storcersi o piegarsi resista al maneggio, ch'egli
, ed ogni maniera di fuoco diretto, o obliquo, di riga, di fila
per mettere in movimento un congegno meccanico o per guidare un mezzo di locomozione;
-gente da maneggio: persone abili o adatte alla guida o alla manovra di
: persone abili o adatte alla guida o alla manovra di un veicolo, di
come l'anti- gone deu'alamanni, o di sul greco rifatte,...
la virtuosità, la franchezza del frugoni o del cesarotti. michelstaedter, 87:
perizia nell'uso di un determinato materiale o di una determinata tecnica o mezzo espressivo
determinato materiale o di una determinata tecnica o mezzo espressivo. scaramuccia, 118
che uomo avesse dell'attica favella o quella del lazio, quando non sapessimo parlare
intendono. ci vuole anche la volpe o la prudenza, cioè l'intelligenza, il
quanto possa la conversazione, il maneggio o la pratica che si ha delle cose,
s'intendeano fra loro che ogni dichiarazione o diligenzia straordinaria vi sarebbe stata superflua.
quello di riconoscere ciò che è trattato poco o nulla da gli autori o poco ben
trattato poco o nulla da gli autori o poco ben da i medesimi. 6
un'impresa, di un affare pubblico o privato). sanudo, xl-797:
queste vostre virtù non potranno operare, o almeno più scarsamente opereranno. carani,
reina, i-97: queste sono, o dilettissimi, le due maniere che ha
un libro, nell'altra un regolo o bilancie come meglio vi paressi e perché
nella conduzione di affari di natura pubblica o privata. sanudo, xxviii-576: il
. -amministrazione (di affari economici o commerciali, di finanze, di rendite
, padronanza (delle proprie facoltà intellettuali o spirituali). giuglaris, 63:
: orsù, quietatevi alla buon'ora, o filosofi: ben veggo che troppo è
, operazione, pratica inerente alla direzione o all'amministrazione di una comunità, di
un'istituzione, di un ufficio politico o civile, ecc. -in partic.:
disordine cavalcano per il paese inimico, o se ei predano o se ei fanno
il paese inimico, o se ei predano o se ei fanno altro maneggio di guerra
maneggio d'armi e una volta o due il nemico in viso, che colui
che ha meditato per lunghi anni vegezio o polibio. -esercitazione, parata militare.
a spiare la comparsa di un vizio o di una magagna occulta nei meno sospettabili
per uscire di qui, rita negava o diceva di avere obbedito solo a un
quali per utile, per onore o per diletto, gli adoperano, com'è
le mustrice, da cocchio / o da maneggio piuttosto, un cavallo, /
il cavallo d'apparenza, di maneggio o di lusso dal cavallo atto ai vari lavori
dell'assemblea costituente, detta del maneggio o cavallerizza. bechi, 2-166: dopo essersi
perché questi preziosi vantaggi non sieno distrutti o per la rarità del combustibile o per
distrutti o per la rarità del combustibile o per la spesa troppo considerabile del loro stabilimento
del loro stabilimento, rispettivamente all'importanza o alla durata dell'operazione a cui si
». moravia, viii-76: qualche organizzatore o vecchio maneggione del cinema, in tutto
tutto simile ad un fattore di campagna o ad un sensale di bestie.
3. persona che intraprende svariate attività o iniziative senza mai concludere nulla, per
nulla, per lo più per incompetenza o per inesperienza; pasticcione. calvino,
corrispondere annualmente un quantitativo prefissato di denaro o di prodotti agricoli e inoltre determinati servizi
pozzo, l'amicizia coi figli del contadino o del manente. calvino, 1-240:
paiecchio, xxxv-1-578: pegr'om, voia o no voia, s'adovra de nient
(in un luogo, in uno stato o in una condizione). francesco da
106: con amor solidato / [o dio] fammi sempre manere. pagliaresi
ad operarsi pronte le manesche nell'andito o androne, al primo entrare della casa,
delle mani; mediante strumento o arma adoperata con le mani (per
toccare era di essere subissato di fischi o accoppato manescamente. = comp.
il modo cinese di stampare a caratteri incisi o scolpiti, e il nostro a lettere
: niuno carnaiolo... venda o vero faccia vendere alcuna carne a credenzia,
vero faccia vendere alcuna carne a credenzia, o vero dia o vero venda, se
carne a credenzia, o vero dia o vero venda, se non ricevesse denari maneschi
(una comunità, un gruppo sociale o politico). guicciardini, vii-253:
17. che invita, incita o fa ricorso all'uso della forza,
ad azione manuale, che agisce direttamente o mediante cinematismo sugli organi di regolazione di
l'immissione dell'aria, della benzina o dei gas nei propulsori e nei carburatori
archibusi a miccia quanto in quelli a ruota o a focile, la manetta fu surrogata
* manetta ': quel pezzo di ferro o altro metallo infisso nelle porte, alle
saldamente legati i polsi di persone arrestate o imprigionate. -anche: strumento di tortura
manette: autoritario, tirannico. -in o nelle manette: ammanettato. aretino,
, eravate! -fare v esperienza o sentire il morso delle manette: vedersi
poi stato, quel che avrei poi fatto o detto o scritto, badate bene,
, quel che avrei poi fatto o detto o scritto, badate bene, non so
di mano; cfr. fr. manettes o menottes (sec. xvi).
-per estens. che si può afferrare o trattenere o manovrare con facilità.
. che si può afferrare o trattenere o manovrare con facilità. spallanzani, 4-ii-425
mise nella necessità di indorargli le pillole o di esercitare la mia naturale man-
manfanile, sm. l'asta o bastone più lungo del correggiato,
. tose. tappo di legno o di sughero usato per chiudere il foro
usato per chiudere il foro della botte o del tino. biringuccio, 1-155:
ben compresa da parte di chi ascolta o legge. nieri, 3-119: è
. = comp. da man [o] e forte1 (v.).
. = comp. da man \ o \ e forte1 (v.).
= comp. da man [o] e dal tema di fregare (v
). ant. farinata di frumento o di granoturco. maestro martino, lxvi-1-147
bella, e mitti col ditto pane quattro o cinque ova, e batti molto bene
= comp. da man [o] e dal tema di fregare (v
. -per estens.: musica male eseguita o noiosamente uniforme. tommaseo [
e del mezzo usciva come una tromba o di una manica di fumo color nero
alberi di questo clima, cioè ambe o, come altrove dicono, manghe.
alberi chiamati manghe. amano terreno paludoso o la corrente dell'acque; perciò, cresciuti
robba che voglion manganare, overo lustrare o lisciare. compagnia della lesina, i-72
sottoposto alla detta arte tignére e manganare o celan- drare, in suo nome proprio
celan- drare, in suo nome proprio o di altri, alcuna sorte di telerie
alcuna sorte di telerie vecchie con bambagia o senza. spettacoli della natura [tommaseo
. correggere, emendare, perfezionare più o meno brillantemente. p. petrocchi [
mangano. -anche: macchina per spostare o sollevare grossi pesi; argano.
note al malmantile, 2-634: tal panno o drappo così passato si dice poi manganato
e manganatori alcuna di dette tele tingere o manganare. muratori, 7-i-178: fra
, 59: tutti nobili, o la maggior parte, aveano in quello tempo
il bel cavaliere. -macchina per sollevare o spostare pesi. fiorio, 364:
esso ed i lavoranti, con manganelli o lieve di ferro movendola de la fornace
arbitrio, di cui i regimi dittatoriali o reazionari si servono per opprimere i propri
ossidazione; si ottiene mediante l'alluminotermia o per via elettrolitica e trova impiego nella
variamente impiegati nell'industria chimica) o esavalente { acido man ganico
ganico, conosciuto solo sotto forma di sali o in soluzione).
assedi del medioevo per lanciare grosse pietre o recipienti contenenti materie incendiarie o anche prigionieri
grosse pietre o recipienti contenenti materie incendiarie o anche prigionieri od ostaggi (detti in
recava all'estremità superiore un enorme cucchiaio o al cuni uncini (su
. tecn. macchina tessile formata da due o più cilindri, per lo più metallici
grossi pesi azionati per mezzo di argani o di curri), usata per rendere
manganare. gabiani, 16: affé, o dolone, quando mio padre l'altr'
ruote, dentro le quali camminando uno o due uomini muovono grandissimi pesi, come
massa delle gran pietre del mangano, o barche cariche, che d'un'acqua in
tirar le proprie sete con quel mangano o organzino o altro istrumento... e