di quei comunissimi trattenimenti (in privato o in pubblico) in cui coppie di
le mondine] con le compagne, o con un ragazzo del dieci per cento,
imperocché questo sta sempre rinchiuso dentro sassi o creta durissima. è animale ermafrodito,
creta durissima. è animale ermafrodito, o piant-animale, che getta a suo tempo le
e portate dall'onde si attaccano a'sassi o alla creta, dove appena nati trivellano
essi sempre appiccati strettamente a'legni, o agli scogli, o sopra il guscio
strettamente a'legni, o agli scogli, o sopra il guscio degli altri crostacei.
si ripeteva a principio di ogni stanza o strofe, eseguito dal coro delle danzatrici
un giro intero; la stanza (o strofe) era cantata dalla solista e figurata
: poi che alcuna stampita e una ballatétta o due furon cantate, lietamente, secondo
corona si cantavano, i quali due o tre o il più quattro essere soleano
si cantavano, i quali due o tre o il più quattro essere soleano, si
: chi sa mettere insieme la ballatèlla o la canzoncina con qualche cadenza simpatica e
(per lo più brevi, ottonari o settenari), di carattere fantastico e
. ballare). ballatino (o balatino), sm. roccia di alabastro
. è come una strada alta, situata o fuori delle facciate degli edifici, o
o fuori delle facciate degli edifici, o nella parte di dentro annessa al muro
fuori da una a un'altra abitazione, o per girare attorno al medesimo edifizio,
per girare attorno al medesimo edifizio, o per dar luogo agli abitatori di ricrearsi
aperta e goder la veduta delle strade o piazze. magalotti, 9-1-131: quand'uscimmo
terrazzino che riesce sopra il cortile, o sopra la strada, per dare più
ballatoio è anche quella specie di terrazzino o ringhiera, che rigira la base interna
ringhiera, che rigira la base interna o esterna della cupola di una chiesa,
orsacchiotto. baldini, i-459: otto o nove stanze in fuga, intorno alle
per che si rallegrano li ballatori, o perché sono pinti dalla letizia passata
sono pinti dalla letizia passata, o sono tirati da quella che seguita.
trovarono lucrezia, non certo in sollazzo o in balleria, siccome egli avevano trovato l'
sf. donna che balla per professione o per diletto (v. ballerino1).
. pirandello, iv-191: una volta o l'altra, finisce che l'acchiappo
simile a un'anticamera di penitenziario, o a certi ridotti del suburbio parigino,
nelle terre del nord sono dette terra matta o terra ballerina. 5.
ballerina5, sf. depressione paludosa o torbosa, frequente nella pianura padana (
intrecciano quadriglie, fanno capitomboli grotteschi, o con un piede alzato roteano sull'altro
rigutini, 529: chiunque balli bene o no, nel linguaggio familiare e quasi
e quasi di celia, è un buono o cattivo ballerino. carducci, ii-16-187:
4. agg. semi ballerini (o semi saltellanti): 1 semi della
: tancia mia, deh vieni, o tancia, / vieni e passa e fa'
tutte le dette mercantie certi fardelli o ballette piccole. redi, 16-v-92: ho
: a destra tante ballette di canavaccio nero o bruno, piatte come cassetti,
merci che è permesso dalle consuetudini o dal contratto alla gente di mare di portare
accenno di ballo, per gioco o passatempo; piccolo salto. - anche
fanciulle,... i quali o vuoi balletti di che sorte sai addoman-
di che sorte sai addoman- dare, o vuoi di balli gagliardi, o quali balli
dare, o vuoi di balli gagliardi, o quali balli si sieno, ballavano sì
hanno non so s'io dica ripiene o impinzate le loro rappresentazioni teatrali. e
convenuti per un balletto russo, tartaro o cinese. 3. il complesso
di un balletto; compagnia di danzatori o danzatrici di professione. tombari,
. locuz. in uno, due o tre balletti: in brevissimo tempo;
ballière, sm. ant. chi fabbrica o accomoda palle e palloni.
sia di giorno chiaro almeno, / o lumiera sia sì fatta / che si
non istar punto rinchiusa: / a chiesa o vero a ballo o vero a piazza
/ a chiesa o vero a ballo o vero a piazza, / in queste cota'
e si cominciò a far la danza o sia il ballo del « torchio » che
festeggiare venendo, il ballo del torchio o del cappello, che dire il vogliamo,
di piacere: cene, banchetti, musiche o donne e uomini a balli o giochi
musiche o donne e uomini a balli o giochi? tasso, torrismondo, 1042
sale da ballo del partito comunista, o a qualche biliardo, erano tornati a casa
talmen- teché il divertimento del passeggio, o come chiamano ballo in sul diaccio,
pulci, 10-56: noi vedemo rinaldo, o fu il cugino, / in mezzo
chiamare in causa, impegnare il nome o la responsabilità altrui, invocare la testimonianza
di altri (che non è presente o non ha interesse). manzoni
domanda, i... i o tu vieni a soccorrerlo, o tu manda
. i o tu vieni a soccorrerlo, o tu manda, / che 'l ballo
ballonaro, sm. chi fabbrica o accomoda palle e palloni.
pallone, palla grande di cuoio o d'altra materia, ripiena d'aria,
: da ballonzare, formazione italiana (o toscana), da ballare, si
forma in -olare sembra essere propriamente o più particolarmente toscana che altro).
sullo svanito scenario di un atrio o di un giardino cinquecentesco, la sua enorme
qualcheduno strimpellava il pianoforte, e due o tre coppie ballonzolavano senza continuità né
baffo. chi ballonza, balla, o bene o male che sia. si può
. chi ballonza, balla, o bene o male che sia. si può ballonzolare
mano, che ridono e cantano, o ripetono continuamente la medesima parola, ballonzolando
rustica, in famiglia (tra pochi amici o parenti). tommaseo-rigutini, 530
la differenza che passa tra la più o meno gentilezza del l'atto
ballonzoli, si andava in barca o a cavallo sugli asini, e si progettò
e la scampagnata finiva con idillii o ballonzoli, o mangiate. =
finiva con idillii o ballonzoli, o mangiate. = dimin. di
i-93: poi si fan due bruciate, o due ballotte; / e lì trincando
ballotte biasciate. pascoli, 218: o mamma, che il laveggio ora o le
: o mamma, che il laveggio ora o le cotte / metti all'uncino o
o le cotte / metti all'uncino o sopra i capitoni, / da noi li
sportivo a due concorrenti (singoli campioni o squadre) che hanno ottenuto pari merito.
vi si abburattino. carducci, 522: o vecchio cuore umano, /..
goldoni, i-671: non so se male o bene parlassi, ma so che l'
ecco che tu sorridi forestiera, / o sorellina. cardarelli, 3-159: paradiso
villini tutti traforati come tombe di famiglia o pagode di stazioni balneari -..
bagno (per lo più in vasca o in piscina). = voce scient
a base di bagni (in vasca o in piscina). = voce scient
(plur. -i). chi fa o vende i balocchi. dossi
d'esserci andati diritto al cuore, o maestri elementari della pittura, o baloccai delle
cuore, o maestri elementari della pittura, o baloccai delle nostre prime contemplazioni.
, tranne che per baloccarsi nell'orto o in una corticella che c'era tra la
e trattenersi in cose di poco momento, o trastulli
-ci). chim. che contiene o deriva dal radicale benzoile. -acido
-ci). chim. che contiene o deriva dal benzoile. benzoìnico, agg
benzoino). benzoino (forme antiche o disus.: bengiuì, bengioino,
corteccia, si è raccolta in gocce o in mandorle o in masse più
raccolta in gocce o in mandorle o in masse più grosse e scure);
la provenienza, come benzoino del siam o vaniglia, benzoino di sumatra, di calcutta
farà l'uva odorata, componendogli intorno o musco o ambra o zibetto o bengiuì
uva odorata, componendogli intorno o musco o ambra o zibetto o bengiuì o
, componendogli intorno o musco o ambra o zibetto o bengiuì o altro acuto
intorno o musco o ambra o zibetto o bengiuì o altro acuto odore.
o ambra o zibetto o bengiuì o altro acuto odore. marino, 6-100:
donne del paese ne avevano provate due o tre, ma tutte ladre, bevone
tardo d'ingegno; di poca o punta intelligenza; ottuso di mente;
2. agg. (detto di aspetti o di atti o di parole):
. (detto di aspetti o di atti o di parole): da idiota,
paese a cui vogliasi dar dello stupido o del meno incivilito. panzini, iv-67:
nota, che si trova nella chiave o nella serie del bemolle (abbassamento di
bemolle (abbassamento di un semitono) o del diesis (elevazione di un semitono
regola né tuono, / né biquadri o bimolli o altra chiave, / ma il
né tuono, / né biquadri o bimolli o altra chiave, / ma il lor
: poiché nella notazione medievale b quadratum o durum (di forma quadrata) indicava
il si naturale, mentre b rotundum o molle (di forma rotonda) esprimeva la
alle ranuncolacee, comprendente erbe perenni, o arboscelli propri dell'emisfero boreale e dell'
del genere principale della famiglia berberidee o berberidàcee: comprende circa 400 specie di
del crespino (pianta della famiglia berberidàcee o berberidee). crescenzi volgar
arbu- scello spinoso chiamato crespino, o vero quello sterpo, che quasi
foglie intagliate, simili all'azzaruolo o alcuna altra pianta; nondimeno si
una lingua tronca, mimica, figurata, o vorremmo dire scimmiesca. parla, tra
questi ultimi suoni è un che di berbero o moresco; e io credo non sarebbe
il frammento appartenne a una grossa farsa o buffoneria composta da qualche meticcio delle colonie
rire una quantità d'acqua o di altro liquido. lodi,
un ossesso. cicognani, 6-26: eran o due spurgato s'era, cominciava a ber
, / se non d'aver governo o del municipio. alvaro, 9-24: da
solippi, 1-41: va'dunque, o forte e invitto bercilocchio, pragiungendo
vana. campanella, i-363: -ricordati, o liberò la mano con ribrezzo,
ma violenta. arenoso di tre o quattro giornate, per il quale fa de
scodella vi si mette del zuccaro, più o meno secondo il gusto di chi lo
piega, non istanno a muoversi, o fare altre forze, ma placide e
fresca. bevve, ma la sigaretta o non so cosa gli avevano lasciato un'arsura
a garganella: facendo scorrere l'acqua o il vino in bocca senza toccare con le
simil. bere un uovo: succhiarlo crudo o appena scaldato (da un foro praticato
. figur. iacopone, 58-64: o pessima avarizia, sete enduplicata, /
. lorenzo de'medici, ii-141: o acqua santa, se al tuo fonte
patria, non debbiamo lasciare indietro opera o sforzo alcuno, né aspettare di rimanere
, 802: forse dal colle idalio / o da pafo movesti? / d'ibla
3. con uso assol. bere vino o altri alcoolici. -anche: bere vino-con
a bere un bicchiere. -bere o berci sopra: per dimenticare un dolore,
sull'anforetta, è bardolino... o gradisci moscato? -bere a
queste zannate. -figur. bere (o bersi) il danaro, il patrimonio,
: chi è caduto in mare, o in un corso d'acqua. berni
essendo un gran cimento il dire conviene bere o affogare. salvini, 5-iii-305: noi
una precisa urgentissima necessità: bisogna bere, o affogare. così potrebbe per avventura alcun
bene in volgare, bere ad amo, o affogare... il bembo e
indispettirò io; in sostanza bisogna bere o affogare. pratolini, 2-107: aveva rilasciato
quando la rugiada è, ma due ore o tre quando 11 sole se l'avrà
di sciampagna. pascoli, 4: o miei fratelli, che bevete ancora /
amore? valeri, 1 -77: o primavera che non puoi fiorire / in petali
campi aspri. pavese, 138: o magari un ragazzo scappato di casa / torna
aspetto... bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di
.. bevendomi questi giorni o amari o scipitissimi, senza un filo di dolce.
. -è come bere un uovo o un bicchier d'acqua: a indicare
: costui le beve quasi tutte, o comunque ne beve molte di più del normale
; simulare qualità che non si hanno o dir cose non vere, con l'
proprio come se fossi un mezzo-servizio brianzuola o bergamasca. c. e. gadda,
frati lembrugi e di camerieri di prelati o di eunuchi. 3. varietà
. varietà di pera [pera bergamotta, o soltanto bergamotta) ', di profumo
simile a una piccola arancia (sferico o appena piriforme), a buccia gialla
rispondessi: un pero del signore, o bergamotto, o più tosto il tal pero
pero del signore, o bergamotto, o più tosto il tal pero del tal padrone
di sua casa ad incannare la seta o filare a filatoio, e chiacchierare e
tornare nella desiderata libertà, se negligenza o pigrizia non occupa le vostre intelligenze. e
colla privazione di viveri freschi, il beriberi o qualche altra maledizione di epidemia tropicale.
petto a lei il miglior ciambellaio / o bericuocolàio: / e, s'ella vale
sono incolori e vitrei allo stato puro) o con tinte vive (verde erba:
la medesima natura [degli smeraldi] o certamente simili. nascono in india e
chiamano alcuni quel vasettino di terra cotta o di vetro che si pone nelle gabbie
). ant. tavola da pranzo o da gioco (ed era parola di gergo
figur.: far berlicche e berlocche (o berlìc e berlòc): mancar di
figur.: mettere uno in berlina o alla berlina (renderlo ridicolo, beffarlo
a gente dalla qual crede essere riguardato o con troppa curiosità, dice:
metto le birbe alla berlina, / o senta il caso avvenuto di fresco.
sentita a disagio, vergognandomi di sorridere o di occhieggiare gli uomini e parendomi di
di quel giorno da''barlenghi ', o 'burlin- gozzi '. pananti,
del berlingaccio). 3. schiacciata o focaccia di pasta arrostita con condimenti grassi
. lorenzo de'medici, ii-256: o donne, noi siam giovani fornai, /
), dal basso ted. berme o medio oland. baerm 4 piede della diga
16-iv-125: coll'esempio di quell'oche, o di quel- l'anitre, dette bernacle
quel- l'anitre, dette bernacle, o brante, le quali... son
son credute nascere dagli alberi, o da'lor frutti, o da'tronchi o
dagli alberi, o da'lor frutti, o da'tronchi o dalle conchiglie nell'
o da'lor frutti, o da'tronchi o dalle conchiglie nell'isole adiacenti alla
conti, ma non poi con numeri berneschi o collo spirito di quella che da'francesi
legger mai alcuno di que'poeti, o piuttosto rimatori, che noi comprendiamo sotto
, sm. piccola protuberanza nella testa o nella fronte (naturale o dovuta
testa o nella fronte (naturale o dovuta a un gonfiore per un colpo,
: i toscani lo spiegano per enfiato o enfiatura nel corpo umano, cagionato particolarmente
capo, e si fece un bernoccolo o tumore nella testa: quali turno- retti
tommaseo-rigutini, 2984: quelli [nodi o rialzi] del cranio, dai quali
dell'uomo è suddiviso in tanti scompartimenti o bernoccoli, entro ognuno dei quali si
, inclinazione (per una particolare arte o scienza o attività); speciale abilità
inclinazione (per una particolare arte o scienza o attività); speciale abilità.
bernoccolo della politica debbono sciuparne almeno cinque o a far versi, o a tenere
sciuparne almeno cinque o a far versi, o a tenere conferenze o a scrivere delle
far versi, o a tenere conferenze o a scrivere delle novelle. de amicis,
che non se le aggiungessero altri bernoccoli, o qualche parte se le ammaccasse, o
o qualche parte se le ammaccasse, o crepasse, come quando la sicilia si
, giù nelle vallate, dopo dieci o quindici chilometri; le strade che aspettano.
bernoccoluto, agg. che ha uno o più bernoccoli; pieno di bernoccoli.
. carletti, 73: albero o pianta composta tutta di foglie bernoccolute e
: bernoccoluto, un bastone con nodi o nocchi; bernoccoluta, la pelle, se
si mette le berrette a'piedi, o sul capo le scarpe. berni, 96
bianca, forse per segno, o perché ebbe volontà di scrivervi dentro il nome
colline picene su 'l mare (perdonatemi, o antichi dèi della patria) mi parvero
tecchi, 2-162: sbucano fuori quattro o cinque messeri in cappa nera, occhialuti
, occhialuti, con una specie di berretta o papalina sul capo. calvino, 1-268
-berretta da notte: leggera (di cotone o di lana) e molto aderente al
sia una di queste due cose, o che costui sia qualche giovane leggiero, che
secondo l'uso romano ed europeo) o quattro (in america) e una nappina
rosso per i cardinali: berretta rossa o cardinalizia). s. degli arienti
avevano manco li cardinali romani alcun abito o insegne distinti sino ad innocenzo iv, che
di berretta: in segno di saluto o d'ossequio. -al figur.:
il merito e l'importanza di persone o cose o ragionamenti od opinioni.
e l'importanza di persone o cose o ragionamenti od opinioni. masuccio,
, ch'egli non nominava mai senza o abbassare il capo, o alzarsi la
mai senza o abbassare il capo, o alzarsi la berretta, con un rispetto ed
dell'evonymus europaea (altrimenti detto fusaggine o cappel di prete): un arbusto della
femm. -a). chi confeziona o vende berretti (e berrette).
berretta, / qui t'ho chiamato, o popol mio cornuto. -lasciarsi portar
sf. bottega ove si confezionano o vendono i berretti; mestiere del berrettaio.
berrettino, alcune zimarre di guamello, o gavardine di saia di lilla. vasari,
dei bambini, che è di panno lino o d'altro simile... allacciasi
certa macchia minuta, come di bertino o bianchiccio. f. negri,
in generale assai semplice, leggero o pesante, con o senza tesa
, leggero o pesante, con o senza tesa, d'uso agevole e comodo
notte: berretto leggero, di cotone o di lana o di seta, molto aderente
leggero, di cotone o di lana o di seta, molto aderente al capo,
rosse e rotonde come mele dai berretti o dai cappucci, passavano in gruppo dei
di calza di color nero, con o senza nappa (in campania di color rosso
di color rosso: berretto atta masaniello o atta sorrentina). levi, 1-192
capo avevano dei berretti di maglia o delle calze bianche. 3. berretto
popolo, abbia in capo la corona o ci abbia il berretto frigio, è un
, quasi senza avvedersene, lo zucchetto o il berretto frigio, ed ogni altra
con un berrettone in capo il verno, o un palandrane o un catelano. vasari
capo il verno, o un palandrane o un catelano. vasari, ii-31: un
seguito del bargello, del podestà o del capitano del popolo).
corrano quelle parti berrovieri, malandrini, o vero deboli nemici, rubando e spogliando
con armi da fuoco in'genere, o lancio di pietre). lorini
coll'artiglieria. de roberto, 779: o credete che si possa tralasciare la consegna
le palle, trucidati dalle mannaie, o esulanti miseramente in estranie contrade.
proprio del bersagliere, di cui ripete o imita le qualità (celerità, sveltezza
uomini inginocchiati nell'atto di sparare, o fermi, immobili, in piedi.
di tiro contraereo, maniche, teloni o alianti; in quelle di bombardamento dall'
aria, sagome speciali a terra, o galleggianti sul mare. -marin. bersagli
bersagli navali1 nelle esercitazioni di tiro navale o di lancio di siluri, galleggianti rimorchiati
reggono tele distese su aste verticali, o vecchi scafi radiocomandati. -sport. nelle
. -sport. nelle gare di scherma o di pugilato, i punti validi del
tirassegno. andava fuori per cercar cibo o per altro, diceano male -anche per
le trovava, / che poco assalto o altro li giovava. / elli stette
non è fèra sì cruda in bosco o piaggia / che tollerasse il mal di questa
corte e non esser gradito, / o se gradito, esser fatto bersaglio / all'
: e forse al camuffar ne incaco, o bado, / o non so
incaco, o bado, / o non so far la berta o la bertuccia
/ o non so far la berta o la bertuccia, / o in furba o
far la berta o la bertuccia, / o in furba o in calca o
o la bertuccia, / o in furba o in calca o in bestrica mi
o in furba o in calca o in bestrica mi lodo? / io so
contenta / d'averti mostro, o gran caleffadore, / che non si vince
rispose. -stare in berte, o sulle berte: passare il tempo facendo
berte: passare il tempo facendo burle o scherzi. berni, 31-2 (iii-70
urto, battipalo (un maglio o mazza che dà un colpo a fondo,
ferrato, il quale infilato in un pernio o ago di ferro confitto sopr'alla testa
molto ingegno. carducci, iii-10-91: costoro o versificavano avvertimenti di morale e di
avvertimenti di morale e di cortesia, o cantavan d'amore alla buona,
cantavan d'amore alla buona, o si berteggiavano tra loro, o trattavano già
buona, o si berteggiavano tra loro, o trattavano già la satira familiare e
di sfogare il suo umore col fratello o l'amico. nievo, 636: m'
foggia di piccola torre (in muratura o in legname), per lo più a
di una più massiccia fortificazione: stabile o provvisoria, e spesso improvvisata (per
, se mal non mi appongo, casotti o torri- celle di legno con picciole finestre
2-520: bertesca, si dice anche bertresca o beltresca, ed è una specie di
più in cima al capanno dei cacciatori, o in luogo prossimo e più elevato.
da bertesca] viene 11 verbo bertescare o beltrescare, usato da molti per intendere
, usato da molti per intendere armeggiare o affaticarsi intorno a un lavoro, e
trova in cristalli prismatici, in granuli o in masse fibrose. = dal
col nome di noci del brasile o del perù. = nome dato in
stato, grado,... possa o debba per l'avvenire in modo alcuno
debba per l'avvenire in modo alcuno o sotto alcun quesito colore vendere, barattare,
quesito colore vendere, barattare, o in altro modo contrattare pannine di sorte alcuna
alcuna, di greggio, bertoldo, o non finite. = deverb. da
e, tuttavia, non privo d'improvvise o insospettate furberie); semplicione. -farne
serra, per il fogliame marmorizzato o punteggiato di colori diversi, di
: « questi pagheran lo scotto, / o l'arme lasceran con molti guai
/ più destro nel saltar che cervo o gatto. buonarroti il giovane, 9-203:
significato di uomo con i capelli tagliati o con qualche sfregio). ariosto
di sopportar l'ingiurie di lei con vituperio o vendicarle con vergogna, percioché le principesse
; appare in aggregati granulari, o più di rado in cristalli tabulari
più di rado in cristalli tabulari o prismatici, e si trova associato al
conosce il suo errore, che quattro o sei volte non sia corsa dietro allo
tonache, / con certi visi di bertucce o monne, / facean conversazion con quelle
-dire paventarla, il paternostro, o porazione delle bertucce: borbottare, sacramentare
que'gesti, che fa la bertuccia o scimmia quando è in rabbia, che
paiati un mascheron d'un carnovale, / o d'una lor savie mogli, mi tirano
sanctio bertuèllo (bertovèllo; anche bertabèllo o berti-udì questo, tutto svenne e disse:
, entrare nel bertuello: contro la divinità o persone e cose sacre o simboli trovarsi
contro la divinità o persone e cose sacre o simboli trovarsi in un imbroglio, in
un posto fa la mamma dell'umanità] o quella schianta, / con bestemmia di
. quando potrei io farlo zappare o tenerlo ogni giorno molte = deriv
se odono una proprietà di verbo, o una forma di dire non usata fra
« ma il matrimonio non si farà, o... » e qui una
e qui una buona bestemmia, « o chi lo farà non se ne pentirà,
di irriverente e offensiva violenza contro persone o cose a cui si deve rispetto;
: ben degna pena avete, / o troppo ancor religiosi servi / de la
erronea che contrasta con le verità accettate o con gli ideali comuni; grosso sproposito
ii-61: ma non sai tu, o orgoglioso, che chi ha sete, beve
menoma l'amore, be- stemiare dio o santi, e schernire le ecclesiastiche cose,
. bartoli, xxix-1-66: così, o delirasse da pazzo, o bestemmiasse da empio
così, o delirasse da pazzo, o bestemmiasse da empio, o l'
, o bestemmiasse da empio, o l'uno e l'altro, osò dire
, e più spesso bestemmio: o l'uno e l'altro insieme. verga
. 2. imprecare contro persone o cose; ingiuriare, maledire.
. vituperare, ledere gravemente con parole o giudizi offensivi o falsi o volgari.
ledere gravemente con parole o giudizi offensivi o falsi o volgari. bartolomeo da s
con parole o giudizi offensivi o falsi o volgari. bartolomeo da s. c
: è sozza cosa bestemmiare gli strani o giudicargli, come detto è di sopra,
non che giudicare e bestemmiare l'uomo o la femina se medesimo. bandello,
. carducci, 167: voi [o arcadi] bestemmiate come genti pie /
* pronuncio parole di cattivo augurio o che non si debbono dire durante un
altrui, perché sempre è peccato o mortale o veniale, secondo la intenzione che
perché sempre è peccato o mortale o veniale, secondo la intenzione che muove,
carducci, 999: oggi ti canto, o re de'miei verd'anni, /
senti finalmente avanzarsi ancora a parole bestemmiatrici o veramente spergiuratrici. pananti, i-90: un
hanno apparenza umana e spirito di pecora o d'altra bestia abominevole. idem,
. lorenzo de'medici, ii-68: o sommo eterno bene, ampio e fecondo,
cavalca, 9-50: iddio sovvenne alli bisogni o per angeli, o per uccelli,
sovvenne alli bisogni o per angeli, o per uccelli, o per bestie. boccaccio
per angeli, o per uccelli, o per bestie. boccaccio, iii-5-78: e
, con accrescere uno danaio per bestia o per misura. ariosto, sat.,
mi condussi con bellissimi tempi sanza danno o impedimento alcuno nelli uomini o nelle bestie
sanza danno o impedimento alcuno nelli uomini o nelle bestie. f. d'ambra,
necessario passare per un deserto arenoso di tre o quattro giornate, per il quale fa
0 che si alleva, da campagna o da casa (bue, mucca,
famiglie, senza alcuna fatica di medico o aiuto di servidore, per le vie e
scarsissima dottrina, che non ha studiato o ha studiato senza profitto; chi esercita
n'è vero? guarini, no: o villano indiscreto ed importuno, / mezz'
ima trippa pregna di pisciume, / o pistoiese, ti farò la marca. lippi
qualunque uomo inetto insieme e superbo, o vano. idem, 630: l'uomo
l'uomo bestia ha poco intelletto, o usa poco della ragione (anco avendone
ragione (anco avendone assai facoltà) o per sbadataggine o per passione. può
avendone assai facoltà) o per sbadataggine o per passione. può essere o mostrarsi
sbadataggine o per passione. può essere o mostrarsi bestia in tale o tal altro caso
può essere o mostrarsi bestia in tale o tal altro caso soltanto con una parola
. giusti, 2-310: gli bisogna, o disperatamente i piegar la groppa a voglia
la groppa a voglia della calca, / o dare in bestia come l'altra gente
in vece vostra, una delle tre: o qui non ci sarei più, o
o qui non ci sarei più, o la bestia saria cangiata, o lo avrei
più, o la bestia saria cangiata, o lo avrei pelato come un cappone.
, mala bestia: detto di persona o cosa ardua, ostile, pessima. -la
pessima. -la bestia nera: persona o cosa che si teme o si odia,
nera: persona o cosa che si teme o si odia, che arreca turbamento (
che arreca turbamento (al solo vederla o pensarla). -morire da bestia:
non so se era più orrore in me o terrore. terrore di quella bestia mala
questo putto starsi tutto intento a disegnare o formare di terra. soderini, ii-8
cara, i... i o graziosa, o rara / bestiuòla. buonarroti
i... i o graziosa, o rara / bestiuòla. buonarroti il giovane,
, 35-125: quanto si è al potersi o no formare né pure un verminetto,
no formare né pure un verminetto, o qualunque altra menoma bestio- luccia senza atto
formatrice. segneri, iii-1-240: senza o prezzar lo scompiglio, o perturbarsi alle strida
: senza o prezzar lo scompiglio, o perturbarsi alle strida, o perdersi alle
scompiglio, o perturbarsi alle strida, o perdersi alle punture di quelle misere bestioline.
durezza di non poter soffrire un cagnolino o altra bestiuòla graziosa. casti, 8-71
, ma né meno un vestigio di raggiera o di aureola; sono un uomo che
: per conoscere le persone, se buone o cattive, aveva un gattone soriano.
a qualche bestiola selvatica, una volpe o una faina, che, furtiva e innocente
de'lombrichi. chiesa, 5-70: due o tre volte aspettai che una di quelle
che gli monta sopra, è dio o diavolo, è un uomo o un'altra
è dio o diavolo, è un uomo o un'altra bestia non molto maggiore o
o un'altra bestia non molto maggiore o minore, se la più certa cosa ch'
186: gli entrò nel capo (o che bestiazza) di esser anch'esso addobbato
, 12-7-310: numerò quattro pastori o bestiai, in caso che la compagnia tenga
, inf., 32-133: « o tu che mostri per sì bestiai segno /
uno tiranno bestiale e crudele non è regola o medicina che vaglia, eccetto quella che
non la finissi. varchi, 23-43: o superbia de gli uomini fortunati: o
o superbia de gli uomini fortunati: o male bestialissimo! b. segni [aristotele
costretti a trapiantare / un vicario bestiale o atrabiliare, / tanto per dargli un
bestiale nel corpo delle arpie, per esempio o della sozza imagine di frode, che
e fatica mi fusse mai deiettato o deiettasse de imitar, come dicono,
. natura bestiale, condizione di vita o disposizione d'animo violenta, brutale,
bestialità. d'annunzio, v-1-685: o la grande tessorìa senza tessitori aveva patito
arrendevole. 2. la bestialità o la matta bestialità: secondo dante,
che voltaire dice in quel suo discorso o saggio sull'epica poesia, dice questa
sento parlare dell'« umile fante », o ne leggo, subito ho l'
mondo. 3. carro o vagone bestiame: carro o vagone ferroviario
3. carro o vagone bestiame: carro o vagone ferroviario adibito al solo trasporto di
adibito al solo trasporto di bestiame, o, eccezionalmente, anche di persone (cfr
, 1-114: si viaggia pigiati nei camion o nei vagoni bestiame, uomini e donne
. chi ha in custodia animali selvaggi o feroci. salvini, 39-ii-95: che
di sé, « bestiari », boaroli o vaccarini: li avrebbe fatti smettere lui
aria. 2. pesce minuto o di poco pregio (come gattucci,
): soprattutto al plur. bestini o pesci bestini. — cfr. bestino1
gran ruote tirate da quattro o da sei o da otto cavalli, tutti
da quattro o da sei o da otto cavalli, tutti neri come
? / tu debbi essere un ghiotto o furatore ». bandello, 1-7 (i-95
so far d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia.
d'un dado, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia. /.
, / o fiamma o traversin, testa o gattuccia. /... / e
/ e forse al camuffar ne incaco o bado, / o non so far la
al camuffar ne incaco o bado, / o non so far la berta 0 la
la berta 0 la bertuccia; / o in furba o in calca o in bèstrica
0 la bertuccia; / o in furba o in calca o in bèstrica mi lodo?
; / o in furba o in calca o in bèstrica mi lodo? =
sostituente. 4. fis. particella o raggi bèta: elettroni liberi (derivati
1 coseni direttori di una direzione, o anche angoli. = voce dotta,
aromatico e balsamico, di color giallo o bruno, contenente cavibetolo (il betilfenolo
(alcune in prossimità di boschi o di fonti, altre perché si ritenevano cadute
, 228: guadagnasi con lor niente, o modico, / chi traffica con loro
bettònica. = lat. betonica o vet [t] onìca, riferita al
onìca, riferita al popolo dei vettones o bettones della lusitania; si noti anche la
v-162: io intendo d'un'osteria, o più tosto taverna, anzi bettola di
miniera, nel caffè, nel circolo o nella farmacia della città voi trovate uguale
spiando fra l'eriche la mantide verdeggiante o sulle foglie delle betulle il variare del
ed ottima la terra / intrisa, o artiere, la bevace creta / figlia dei
, per medicina). -bevande alcoliche o spiritose: a base di alcole, vino
/ ad un che avesse il morbo o le petecchie. sassetti, 249: vi
estinto, / chi legge mi prescriva o tenga a freno. bruno, 3-83
ella lasciava sui tavoli dei caffè due o tre bicchieri di bevande forti, ed era
17-203: tutti ce l'avevano con qualcuno o con qualche cosa:...
volgar., 4-47: niun cibo o beveraggio si trova così confortativo del calor
, che dinanzi recate ci sono, o a una o a due fermateci, di
dinanzi recate ci sono, o a una o a due fermateci, di quelle ci
notte avesse compreso che la giovane nulla o poco dormiva, non pertanto del beveraggio
fatto per forza di brodo, / o d'altro beveraggio che si sia? algarotti
un beveraggio. gozzano, 79: o vergine apparita, /... /
offriva. 3. pozione avvelenata o fatturata; filtro magico, elisir;
dicesse, che un certo beveraggio, o cibo fosse velenoso, e egli pur lo
cose stessero occulte, le desse attossica o beveraggio. pulci, 10-79: malagigi gli
denti. giusti, i-143: passati quattro o sei giorni in queste delizie,
e chi in ghiottomia / si getta, o in beveria, / è pegio ch'
vasetto di vetro, meglio di terracotta o di latta, per dare l'acqua da
da bere agli uccelli nelle gabbie (o nelle cassette dei colombi, ecc.
, i-290: beverone: crusca o farina, per lo più di segale,
. -figur. lungo e inconcludente scritto o discorso; detto anche di una particolare
di caporetto [il grido « italia o morte »] deve sembrar più remoto
, 16-22: senza avere un beverone, o per dir meglio ima mancia o qualche
, o per dir meglio ima mancia o qualche vantaggio. 5. dimin.
2. figur. che si può accettare o credere (detto di una notizia,
di questa setta era essere hydropotae o bevilacqua, o come i latini dicono abstemii
era essere hydropotae o bevilacqua, o come i latini dicono abstemii.
adoprasi più comunemente per accennare quantità o replicazione di bevimento. d'annunzio
; chi tollera grande quantità di vino o di bevande alcoliche (perché avvezzo a
scoppiettava dal retrobottega, senza mai parole o musica. « che cosa succede di là
, / vide il tuo regno, o bevitor di gioia, / vecchio sileno.
: da uno strabere, da una bevuta o bevizione straordinaria, senza stiracchiatura veruna bello
il corpo, o per estinguere la sete, o così per
corpo, o per estinguere la sete, o così per piacere. giusti, iii-156
(involontariamente). -andare a fare o farsi una bevuta (anche al dimin.
compagnia (e s'intende del vino o bevande alcoliche). 3. grossa
topica, papera, granchio. -fare o prendere una bevuta: sbagliare, commettere
fr. bévue 'errore commesso per ignoranza o inavvertenza, svista ', comp.
furono la maggior parte delle opinioni, o vere o false che fossero, da
la maggior parte delle opinioni, o vere o false che fossero, da essi bevute
, bezzuardo), sm. concrezione o calcolo che si forma nell'apparato digerente
mentre tutti bezzicano, alterna all'ima o all'altra l'amorosa persuasione e l'efficace
2. figur. parola o allusione pungente. bòzzo, sm.
ch'io te comperi cavelle: / o liscio o biacca into 'n cartoccino / o
te comperi cavelle: / o liscio o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti
o liscio o biacca into 'n cartoccino / o de squilletti e d'àgora un quattrino
e le biacche, e quant'altri o di corpo, o acquerelli, adoprano
, e quant'altri o di corpo, o acquerelli, adoprano a dipingersi o miniarsi
, o acquerelli, adoprano a dipingersi o miniarsi? goldoni, 11-688: oh bella
carducci, i-1362: senza colore, o d'un colore freddo di biacca. d'
ed amo le tue pose schife / o triglia condita al ragù / di gelsomino
di gelsomino biacca e baccalà, / o romana delinquente ferina / e te capra
. pitt. ant. biacca bruciata, o usta: polvere giallo-rossastra, prodotto della
di elegante agilità (zamenis gemonensis o viridiflavus): di colore giallo verdastro con
sul dorso a tinte scure, nere o verdi, disposte a serie (la
di altri serpenti. pascoli, 124: o cipresso, che solo e nero stacchi
, 12-4-250: i romani certamente condussero o finsero di condurre di schiavonia il famoso
caustica: adoperato per fare il gessetto o per gli stucchi a colla.
monti non alti, ma impervi, biaccosi o d'un rosso sanguigno. biada
in quindici milioni di rubli, o sia tre milioni di lire sterline. pascoli
1060:... un giorno o due s'attenda: / saranno morti e
, purg., 2-124: cogliendo biada o loglio, / li colombi adunati alla
non altrimenti che si vegghino nel mare o pelaghi. sannazaro, 8-133: e
, 468: e tu pascevi, o alivolo corridore, la biada / che ne'
tinta celeste (per dipingere a olio o ad acquerello). giovanni da uzzano
giovanni da uzzano, i-75: azzurri o biadetti grossi nostrali, della soma lire
, e le biacche, e quant'altri o di corpo, o acquerelli, adoprano
e quant'altri o di corpo, o acquerelli, adoprano a dipingersi o miniarsi?
corpo, o acquerelli, adoprano a dipingersi o miniarsi? alghisi, i-304: l'
i-304: l'indaco, sottilmente polverizzato, o il biadetto, faranno il turchino.
, biancastro, di grosse parieti o tuniche. a. cocchi, 4-1-48:
una specie di peplo, vestaglia, o accappatoio che fosse. borgese, 6-135:
le falde meridionali di azzurri, lisci o appena ragnati di musco, col loro duro
. cattaneo, i-1-379: o luce bianca, che dà riflessi tendenti al
colore bianco, con riflessi bianchi (o quasi bianchi). dante,
lenzuola, federe), da toletta o da bagno (asciugamani, accappatoi),
al pomodoro. 3. polvere o gessetto per cosmetico, belletto bianco.
ad altre pelletterie), confezionato in polvere o in forma di bastoncino. di
pomi che pendono al dilettevole arbore, o vero al tinto vivorio, o vero
, o vero al tinto vivorio, o vero alla luna rossicante sotto la bianchezza.
cervello sottile, non attinse a bianchezza o bellezza di pietra. tasso, 6-i-44:
.. occorre a due modi, o immediatamente e questo non è altro se
ma non però così è la bianchezza o negrezza, perché al tutto estrinsecamente di
marino, 297: vele fugaci, o vele / che di liev'aura gonfie /
certa macchia minuta, come di bertino o bianchiccio. d. bartoli, xxix-1-115:
anche sul terreno lavorato, in pianura o in collina, affiora un pietrisco bianchiccio
chiamare quell'operaio che imbianca, o altrimenti colora rintonaco delle muraglie...
si mostra bianco (con incertezza o in lontananza). simintendi,
via corre fra le acque della valle o laguna, e queste erano imbevute così
. letter. biancore diffuso (incerto o lontano). d'annunzio,
nero), dei corpi che emettono o riflettono una luce simile a quella solare
essa fermo l'altra sopra una bacchetta o altro sostegno. tassoni, 1-29:
nello sfondo dei fabbricati di color bianco o terra di siena. moretti, 17-15
sfoghi e accensioni inattese, luci crude bianche o d'argento, scogliosa, ventosa,
vicina a un grande cammeo su onice o su agata? papini, 26-154: le
/ ma non v'eran coperte, o lenzuol bianchi. beltramelli, 1-666: e
, 1-64: né quell'insano, o imperversar di plebe, / né le bende
/... / senza posa o ristoro, / lacero, sanguinoso. giusti
bianchi e vermigli che in firenze si trovassero o nel contado.... ed
maggior clartate / che color di cristallo o fior di grana. boccaccio, dee.
umano: per forte emozione, paura o malattia; la luce lunare, i
... / gridan: - o signor nostro, aita, aita! boccaccio
i giapetidi si sbrancarono in popoli bianchi o sia indopelasgici, e gialli. carducci,
infranse: / vieni, devota vittima, o nepote / di carlo quinto. alvaro
. locuz. -arma bianca: da taglio o da punta. abba, i-iii:
/ dormendo dionigi pria condotta, o una decisione presa in momenti fa
dopo una notte bianca, per una festa o per una ché poco gli manca
credeva il fior de'galantuomini; -palla o fava bianca: voto sfavorevole. e
sgarato un altro, e fattolo rimanere o con danno o con ver
altro, e fattolo rimanere o con danno o con ver d'accomunare gli
-razza bianca: la razza caucasica o indoche separa la parte illuminata dalla oscura
a festoni, arrivano fin davanti l'uscio o si ammucchiano in primo piano sul bancone
297: donne non siete più, / o bianco-vestite e di bianco velate / che
bianco. -cucire, ricamare di o in bianco: confezionare la biancheria.
davanti al rogo. -cucitrice di o in bianco: che confeziona biancheria.
mangiare in bianco; nutrirsi in bianco o di bianco; pasta, riso,
pesce in bianco; condimento in bianco o il bianco: salsa a base di burro
. 10. cambiale in bianco (o assegno in bianco): con la
la emette e senza specificare la somma o la data di scadenza. - dare
in bianco: su un foglio, o una cambiale, o comunque su un documento
un foglio, o una cambiale, o comunque su un documento affidando ad altri
cieca, senza conoscere le condizioni, o assumendosi tutte le eventuali responsabilità.
14. numism. moneta d'argento o argentata (in uso nei vari stati
e ad un negro, bianco; o vero, ad un bruttissimo, bellissimo.
denota contrapposizione inconciliabile. -chi dice (o vuole) bianco, chi nero:
. guicciardini, 8-221: per la malignità o ignoranza de'giudici, o ancora per
la malignità o ignoranza de'giudici, o ancora per la oscurità delle leggi,
: silenzio senza rumori... bianco o nero, in quel momento poco importava
senza che niente lo lasci prevedere. o. rucellai, 1-iii-1-160: faccian capo a
: ricoprire una superficie passandovi sopra calce o altra sostanza per imbiancare. -anche al
salvini, vi-2-152: or perché questa o quella voce oggi più non si direbbe,
sul bianco, mettere nero sul bianco o su bianco: scrivere, mettere per scritto
biancóne3, sm. tartufo bianco o tartufo d'alba.
reputati fermissimi, che io m'aspetto oggi o domani di vedere il biancone di piazza
. bianchezza, candore, luminosità diffusa o lontana. palladio volgar. [
89: sur una fratta (o forse è un biancor d'ale?)
in mezzo. negri, 1-618: o mio geloso bene, / torrida nel
simile a biancospino. pascoli, 19: o mamma, 0 mammina, hai stirato
laggiù tra il bucato, / sul bossolo o sul biancospino. d'annunzio, iv-2-484
: donne non siete più, / o biancovestite e di bianco velate / che strisciate
. vians -antis * viandante biascia o biàscica, sf. dial. e popol
. cicognani, 1-63: penelope? o s'ell'era una donna! un ve
biasci). rigirare il cibo (o anche altre cose) in bocca senza masticarlo
bocca senza masticarlo, tentando di intenerirlo o struggerlo con la sola lingua e la
mai gustarne, e diventare una capra o un caprone, e stare in quattro piedi
che fanno i vecchi, che hanno pochi o punti denti, e per ciò mangiano
e andar dentecchiando un pezzo di droga o confetto, che altri tenga per fare
che altri tenga per fare scialiva, o per averne gusto. d'annunzio, iv-1-783
col rosolio, e dei canditi. o le davano i cavallucci di siena che son
i cavallucci di siena che son duri, o il pan- speziale. « così vi
imparano a leggere, che prima di rilevare o profferir la parola che leggono, la
bene scolpirle, specialmente le consonanti, o ciò provenga da mancanza di alcuni denti,
da mancanza di alcuni denti, o da poca naturale scioltezza della lingua, o
o da poca naturale scioltezza della lingua, o da lunga abitudine di viziosa pronunzia.
senza essere masticato (il cibo, o anche altre cose); mangiato senza
che spruzza fuori uno spilletto d'acqua o un fucilino a palle di stoppa biascicata.
coglieva ora il nome di un ministro o di questo o quel deputato al parlamento
il nome di un ministro o di questo o quel deputato al parlamento.
, di biscotto, di carne, o d'altro che si toglie di bocca
(e si getta via, o si dà alle bestie, ai cuccioli,
timor penale, il quale è segno o d'infedeltà o di fede debolissima. piccolomini
il quale è segno o d'infedeltà o di fede debolissima. piccolomini, 37
è da noi scoperto non per notare o biasimare alcuno, ma solo per cavare
: non v'è chi i minister screditi o biasmi / e si permetta in ciò
: io t'odo / biasmare, o figlio, il mio divieto, a cui
. monti, 23-630: fine, o duci, a un ontoso ed indecoro /
303: e a tanto / acquisto, o figlio, ubbidienza sola / spinger ti
ma rendergli i baci dati al morto viso o vederlo nel suo partire non potesti;
. parini, giorno, i-599: o de la francia proteo multiforme, /
fare una zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella
lasciato s'avea che ben gli volesse o che il volesse vedere; e per
; e per tutto salerno di ladronecci o d'altre vilissime cattività era infamato.
su una persona, sulle sue parole o azioni; rimprovero, disapprovazione.
loro> con il vostro giudicio, quel biasimo o quella lode la quale vi parrà ch'
alcuno dar loda, si dà biasimo, o per difetto de lo dicitore o per
, o per difetto de lo dicitore o per difetto di quello che ode. idem
: collui, avuta la tela, poco o nienti se curò de le biasteme e
vacche e buoi che far guardie o combattere. bruno, '3-634: che
, né barri, biastematori, ruffiani o ladri. ariosto, 6-114: se mi
sentenzie false. ricchi, xxv-1-181: o girifalco, tu sei diventato / un grande
formato da due atomi (uguali o diversi). = comp.
costante, / né cura già biasmo impotente o critica. alfieri, 1-17: oda
malvoglienza / vèr cristo ti crucciasti, / o se lo bia- stemasti. iacopone,
vallisneri, ii-285: le terre bibaci, o di corpicelli diversi composte, si mettano
indica la presenza di due atomi o radicali uguali) e basico (v.
parola la verità, che egli bandiva o ribandiva alle anime cristiane. barilli,
/ di tradigion, più che d'argento o d'oro; / ed una bibbia
... nel detto senso di libro o di lettera o di discorso lungo.
detto senso di libro o di lettera o di discorso lungo. saccenti, 1-1-48:
con i sinonimi monche de la saint-marc o de la saint- jean. bibiònidi
, essenze (con acqua semplice o gassata). buonarroti il giovane,
bibita un bicchiere pieno di acqua cedrata, o altrimenti acconcia, che si beve in
. (plur. -i). studioso o teologo che segue le teorie del biblicismo
autore, ecc.; repertorio più o meno completo (a volte anche ragionato
meno completo (a volte anche ragionato o selezionato) di tali opere; elenco
opere; elenco che accompagna uno studio o un'edizione (ove si segnano le
bibliografia, giacché tal parola significa descrizione o esame d'un libro, e tu
, gr. (h@àioypa
essere impudentemente bugiardo come un articolo bibliografico o una necrologia, inventando virtù che non esistettero
storia propriamente detta, e il manuale o dizionario bibliografico. papini, 8-34: volevo
alla bocca sensuale; il colore, o, se volete, la posa dell'erudito
lo più ispirandosi a criteri estrinseci: o per materia, o per le rilegature,
criteri estrinseci: o per materia, o per le rilegature, o per la
per materia, o per le rilegature, o per la rarità degli esemplari).
fa aprendo a caso la bibbia (o altro libro) e interpretando il testo
sala, edificio); raccolta più o meno vasta e sistematica di libri (
si venisse scuoprendo nelle botteghe dei rigattieri o nelle catacombe delle biblioteche, potrebbe,
esclude affatto la possibile conoscenza, più o men vaga o precisa, del contenuto della
possibile conoscenza, più o men vaga o precisa, del contenuto della commedia,
precisa, del contenuto della commedia, o di qualche parte di essa. valeri,
natura più fungosa con certa cartilagine bibula o sugante. targioni tozzetti, 12-1-261:
hanno il fiuto di ciò che serve, o potrà più facilmente servire, tra il
frugando. ojetti, i-4: due o tre bibliotecarie collocano al posto dovuto gli
del frumento (e di altri cereali o foraggi) disposti gli uni sugli altri
segate e manipelli a bica / di rado o mai santo zuanne ha visti ».
pula, la paglia va alla bica o al fienile sui forcali, il grano,
tale, 1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file
ogni pasto delle forti dosi di magnesia o bicarbonato che fosse, per lenire certi
, di varie forme (a calice o senza piede, con sagoma allungata,
piede, con sagoma allungata, o tozza, o panciuta, ecc.)
sagoma allungata, o tozza, o panciuta, ecc.), di varia
), di materia diversa (di vetro o cristallo, di terracotta, di legno
non viddi il ceremonio di quell'urciuolo o becchieri, che suole passar per la
il bicchiere. inoltre il bicchiere è o liscio, o a costole, o arrotato
inoltre il bicchiere è o liscio, o a costole, o arrotato, o martellato
è o liscio, o a costole, o arrotato, o martellato, cioè lavorato
, o a costole, o arrotato, o martellato, cioè lavorato a sgusci,
bicchieri a calice più bella dell'oro o più fluida di una matassa di luce
/ né mai bicchier di vin tempra o annacqua. redi, 16-i-7: beverei
dell'animale accanto al letto dell'ammalato o nella camera più vicina, se ne
se tra l'un bicchiere e l'altro o tra le danze): che..
venne il bicchie- rone e due volte o tre, sempre di greco, voltandosi nell'
a fiorami sopravi la bottiglia del marsala o del vinsanto e i bicchierini per tutti
1 corno '. biccicalla (o biccicalla calla), sf. vecchio
quivi un uom gentile, / o un dotto balzeggiar pur una palla, /
lo stesso che corno, ovvero bitorzolo o bernoccolo, che è quell'enfiato,
enfiato, che fa la percossa nella testa o nella fronte. vale ancora angolo di
: per biccicòcca volgarmente intendiamo un casolare o castelluccio posto in un luogo eminente,
. disus. e dial. prolungamento o ingrossamento a forma conica di una superficie
, di una ricorrenza, della nascita o morte di un personaggio, ecc.
liscio, trasparente, piano, tondo o quadrangolare, incartato, e che ora i
4 = forse incrocio di bèchico o bèchica rimedio contro la tosse 'e
ci arrampicavamo sugli àlberi del frutteto, o, eretti sulla assicella della biciàncola,
7-91: quei rari che a piedi o in bicicletta corrono ai lavori mattinieri passan
, nella composizione chimica, due nuclei o anelli (come la naftalina).
afosi pomeriggi estivi, sulle piste o bianche di ghiaietta o grige di cenere,
sulle piste o bianche di ghiaietta o grige di cenere, girava per ore
vipere, aquile a due teste); o che ha due sommità (un monte
austro-ungarico. berchet, 101: o il bicipite augello esecrato / più ne
due porzioni (con due capi o attaccature nella parte superiore) che convergono
del muscolo): bicipite del braccio o brachiale (muscolo della parte anteriore del
, chiamati l'uno di due capi o bicipite, e l'altro brachico, sono
, come per misurarne la vigoria; o tra loro si sorridevano fuggevolmente. linati,
e ben acconci, de'quali erano due o tre intorno ad una tavola, donde
, alla sua data, ogni palazzo o bicocca, ogni strada signorile ed ogni
per il trasporto di secchi d'acqua o d'altro (specie nei lavori di
altro (specie nei lavori di sterro o di muratura): tenuto dietro il collo
formato di esponenti di due partiti, o di due tendenze diverse. 4.
a corda (specie se ad arco o a pizzico); unione di due
monte bicipite, cioè di due capi, o veramente bicorne, per la medesima cagione
, te di pan bicorne / figlio, o sileno. d'annunzio, ii-509:
: gli strumenti da per loro stessi sono o sustanze come legno o ferro, o
loro stessi sono o sustanze come legno o ferro, o quantità come bicùbito
o sustanze come legno o ferro, o quantità come bicùbito o tricubito.
ferro, o quantità come bicùbito o tricubito. = comp. da bi-4
bicùspide, agg. che ha due cuspidi o punte. lanzi, 3-68: triptolemo
2. anat. valvola bicuspide o bicuspidale: la valvola del cuore che
ventricolo corrispondente. - dente bicuspide o bicuspidale: il premolare. = voce
: bidale, nome di soldato navarrese o provenzale, a piedi ed armato alla leggiera
una bacinella bislunga (di metallo smaltato o di ceramica), su cui la
bidello, donzello 0 servitore d'università o d'accademia. e questo nome di
/ e non ne siete pur fante o bidello? idem, 600: dichiara
io non li prenda talvolta per bidelli, o per laureandi. tommaseo [s.
bidentale, sm. stor. luogo o recinto consacrato con il sacrifìcio di una
, che la denunciano di un anno o due), preferita dagli antichi per
da le falci. marino, 320: o pur cerere bella, / de le
, truffare, vendendo mercesguardo, si arruffa o si contorce. manzoni, pr. sp
pr. sp., 6 fasulla o addirittura inesistente. = deriv.
bidóne, sm. recipiente di latta o lamiera, per lo più grande (
imbroglio, truffa (vendendo merce scadente o falsa; dando una cosa per l'altra
sorteggiavano i pezzi con il tratto delle dita o con la buschetta, e ancora l'
(e si riferisce anche agli atti o alle parole che muovono da un animo
. / l'opere sue già fatte dritte o biece. sacchetti [crusca]:
sdegni). bruno, 3-190: o dunque, volgo vile, al vero attendi
che seguissero l'una l'altra il torto o bieco delle facciate delle case, facendole
, delle più temerarie che mai poeta o verseggiatore ispirasse, scese l'altr'ieri
di bronzina (ed è generalmente in acciaio o in leghe leggere di alluminio e magnesio
trasformare (mediante le due cerniere cilindriche o sferiche poste alle sue estremità) il
stantuffo in quello rotatorio di un albero, o viceversa. e. cecchi
l'anno resta costituito dal suddetto biennio o triennio. targioni tozzetti, 11-319:
critici aggiornati fanno il consuntivo dell'annata o del biennio e del quinquennio letterario.
spriz zare di luce, o a patinarlo di lucore, il piano dell'
con le facciatene curve di bieta o cappuccina metà in luce e metà
colti vatore di barbabietole (o bietole zuccherine). einaudi,
biètola, sf. barbabietola (o bietola zuccherina): specialmente quella
105: scipito è più che pastinaca o bietola, / e per trarlo tra'
lutea), detto anche bietolone rosso o dei giardini. 2.
da diverse traslazioni; come dall'erbe o frutti di esse, pastricciano, bietolone
. biétta, sf. cuneo o spina (detta anche chiavetta o chiavello
cuneo o spina (detta anche chiavetta o chiavello) che s'introduce fra due pezzi
per fissarli (per impedire la rotazione o lo scorrimento dei due pezzi a contatto
acciaio, per fendere, spaccare legna o altro (e viene introdotto nelle fenditure
, 15-26: bietta è quella zeppa o scheggia di legno che si mette nella staffetta
staffa, e quindi con bietta, o meglio con vite di pressione, acciocché il
si alzava e si abbassava mediante una leva o con una bietta. -per
di un mobile per impedire che oscilli o traballi. parini, 478: ma
negli strumenti musicali, come il violino o il contrabbasso) che ferma i crini
* egli è una mala bietta o una cattiva lima sorda '. b.
, agg. bot. che produce fiori o frutti due volte all'anno (come
per lo più un cartoncino bianco attaccato o infilato, oppure un rettangolino di metallo
infilato, oppure un rettangolino di metallo o di legno: detto scopo o
o di legno: detto scopo o mira) per delimitare uno spazio, un
sono due sottili aste di legno, o anche due canne, segnate in parti
, come di metro, piede, o altra. le biffe dal perticatore stesso,
altra. le biffe dal perticatore stesso, o anche da uno o da due assistenti
perticatore stesso, o anche da uno o da due assistenti son tenute ritte verticalmente
la mira: pezzo quadrangolare di foglio, o meglio di cartoncino, o di latta
foglio, o meglio di cartoncino, o di latta, bianco, scorrevole lungo la
. dispositivo che si applica alle fenditure o lesioni di un muro per saggiarne l'entità
fu. ugolini, 61: bifore o biffare una porta, una cassa,
di un segno (con trattini incrociati o con una x), per lo più
), per lo più con inchiostro o lapis colorato, una scheda bibliografica o
o lapis colorato, una scheda bibliografica o un titolo di un inventario (a
inventario (a indicare che quel libro o quella segnatura non esiste più o non
libro o quella segnatura non esiste più o non è più valida); cancellare,
panzini, iv-70: venduto il libro, o altrimenti uscito dalla biblioteca o dalla libreria
libro, o altrimenti uscito dalla biblioteca o dalla libreria, si tira col lapis di
si tira col lapis di colore o coll'inchiostro un frego trasversale e spesso a
confronta biffe 1 impronta a righe parallele o incrociate per annullare un bollo ';
lingua bifida: quella dei serpenti) o vegetali (foglia, petalo),
infligge le ferite, sì le vuole o vorrebbe sanare. = voce dotta
rente fluviale (anche glaciale o lavica) per un ostacolo improvviso o
o lavica) per un ostacolo improvviso o naturale (bozza di bifluenza),
che si sappia che il padre sia bifolco o agricola. pulci, 3-59: con
gli uomini, belaranno gli facili, inermi o semplici lanuti greggi, gli cornuti armenti
antichi signori, se non erano spenti o fuggitivi, divennero bifolchi; molti liberi
della basilicata... fanno cinque o sei miglia ogni giorno per recarsi sul
. d'annunzio, ii-4: udite, o agricoltori, alzati nei diritti solchi,
che contro la possa dei giovenchi, o bifolchi, / tendete le corde ritorte.
trasmettitore elettro-acustico con due altoparlanti (o un altoparlante a doppio cono) adatti
. bìfora1, sf. finestra (o porta o vano) divisa a metà
bìfora1, sf. finestra (o porta o vano) divisa a metà (in
case sono in mano dei contadini, o del tutto deserte; una casa con
che l'è incantato, / stringese o apre senz'altro intervallo. crescenzi volgar.
sione in due parti, in due prolungamenti o dire zioni: biforcatura di
punto in cui una strada (o un ramo, una linea, ecc.
la intenzione è torta e biforcuta, o ella ripiega addietro, tutta la coscenzia è
i viali. raffiguravano dame in veste più o meno scollate. sinisgalli, 6-140:
duplice aspetto, che presenta due tendenze o caratteristiche contrastanti. de amicis, ii-258
di giacomo, ii-476: insomma stella o scarpetta -ecco il nostro sciagurato e bifronte
dai romani), detti anche palindromi o cancrini (dal lat. cancer * il
). 4. sm. bifronte o palindromo: gioco enigmatico consistente in una
una frase se ne ottiene una identica o una diversa (eran i modi di
chimica ha due gruppi funzionali uguali o diversi. = voce scient.,
provenuta e tuttavia si mantiene l'irregolarità o sia un impedimento agli ordini sacri.
argento fu una carretta di due cavalli o di quattro cavalli; e di qui si
si chiamarono [i danari] bigati o quadrigati. v. borghini, 4-184
in quelli era improntata una vittoria o trofeo, ed in questi la parte
seta: costituito da * scalere * o 'castelli '(di legno, a
(di legno, a due o tre piani sovrapposti, con distanze verticali
invece di bigatto l'uso comune ha filugello o baco da seta, non sarebbe però
. da bigatto. bigattière (o bigattino), sm. persona addetta
quegli animaletti, che son detti vermicelli, o bachi, o cavalieri, o bigatti
che son detti vermicelli, o bachi, o cavalieri, o bigatti, o barche
, o bachi, o cavalieri, o bigatti, o barche, o bargelli,
, o cavalieri, o bigatti, o barche, o bargelli, o mignati,
cavalieri, o bigatti, o barche, o bargelli, o mignati, o bombici
bigatti, o barche, o bargelli, o mignati, o bombici, o cuculli
barche, o bargelli, o mignati, o bombici, o cuculli, secondo i
, o mignati, o bombici, o cuculli, secondo i luoghi d'italia diversi
, 3-767: quanto all'esempio del bigatto o cavaliero, che da se stesso naturalmente
naturalmente si trasforma in pavegliotta 0 brendola o farfalla: si risponde prima che l'esempio
ministerio di natura diventerà farfalla nel bocciolo o fulisello della seta, e non acquista altra
di sua posta? -il bigatto, o cavaliero da seta. salvini, vii-557
piuttosto galletta, bigatto e moro, o giusta le varietà provinciali 'morone '
scriptus in arte bixellorum (oggidì biselli o bigelli del lor colore, panno grosso
. dossi, 499: nelle tré o quattro stanzucce ch'egli occupava degli ammezzati
bigello come in un altro tempo borghese o popolare che dir si voglia, il tre
un battito normale (come sintomo spontaneo o di natura tossica, per eccessiva somministrazione
tossica, per eccessiva somministrazione di digitale o intolleranza del paziente a questa sostanza)
fratelli paolo e luciano bartolomei e due o tre bighelloni che gli saltellavano intorno come
. bigheràio, sm. fabbricante o venditore di nastri, merletti,
e da molti frappate di velluto o bigherate. = deriv. da bighero
disus. guarnizione di nastro, trine o merletti ai bordi di un abito.
2. in una tenda (o in una vela), orlo in cui
, sf. rete formata da due ali o pareti (che arrivano a 25 metri
riscende, e posa sui massi biancheggianti o rossigni, tra 'l cavo d'una
/ donde trabocca un cespo rosa, o pende / un tralcio d'oro, o
o pende / un tralcio d'oro, o al cielo si protende / l'ombra
due occhi non si sa se bigi o neri che gli cancellano ogni espressione cordiale
te nel vacillar dell'ore / bige o squarciate da un vampo di solfo / fuori
acquista / ogni tesor, né pensa come o quando, / sicur ne'boschi,
/ fuor d'obblighi, di cure o di litigi. alamanni, 7-i-241: o
o di litigi. alamanni, 7-i-241: o santa vesta, e bigia, e
/... / gridan: o signor nostro, aita, aita! pulci
malvisti dai suoi seguaci fanatici, i frateschi o piagnoni, ed erano in sospetto degli
. m. bigi, femm. bigie o bige). color grigio cenere
guarini, 196: ma veggio, o veder parmi, / colà, posando
bigio, come faceva il muzio iustinopolitano, o pur, co'piedi scalzi e cinto
cerchi di rassomigliare il panigarola gridando: o miseri mortali, in che spendete le
= adattamento della voce settentr. bisa o del fr. ant. bise.
'. monelli, 1-24: bijoutier o, peggio, bigiottiere è gioielliere, parola
che è nel gabinetto intimo del mogol o del re di persia, o la tale
del mogol o del re di persia, o la tale statua di corinto o
o la tale statua di corinto o di grecia -che subito vedeva comparirsi davanti ciò
senso affettivo e vezzeggiativo), persona o cosa amabilissima per la sua grazia,
bigiù -è un vero bigiù. carini! o il dire è una gioia, non
quattro o cinque anni fa! le dico, un
, presso il giornalaio e le bancarelle o tra le passerelle della biglietteria a raccogliere
all'altra, dentro alla medesima città o terra. monti, i-79: se voi
cartoncino, detto anche biglietto da visita o carta da visita: stampato, con nome
figlia bice] che mi ritrovi una trentina o quarantina de'miei biglietti da visita e
ma anche di cartoncino e recante numeri o sovrascritte varie) che si acquista per
talora invece di denaro si distribuisce pane o farina o vestimenta o medicinali, o
di denaro si distribuisce pane o farina o vestimenta o medicinali, o si assegnano
si distribuisce pane o farina o vestimenta o medicinali, o si assegnano biglietti per
pane o farina o vestimenta o medicinali, o si assegnano biglietti per il fornaio e
il biglietto del grande avvenimento, rissa o suicidio, revolverata o veleno; e
grande avvenimento, rissa o suicidio, revolverata o veleno; e infine vi è il
biglietto cabalistico, quello strappato all'assistito o al monaco. svevo, 5-27: un
{ biglietto di banca, banconota) o da uno stato, direttamente o attraverso
) o da uno stato, direttamente o attraverso una banca (biglietto di stato
stessa facilità della moneta d'oro o d'argento. verga, ii-525: -tu
foglio scritto, avesse spedito un vaglia o tanti biglietti di banca, egli lasciava
un commerciante di pagare ad una persona o a di lei ordine (cioè ad un
gallicismo... nell'un modo o nell'altro che si dica o si scriva
modo o nell'altro che si dica o si scriva, volere o non volere
che si dica o si scriva, volere o non volere, viene dal fr.
, cioè fabbricata di schietto rame, o di argento mischiato di rame. cattaneo,
ii-1-283: quasi in ogni baronia, o per diritto che si voglia o
o per diritto che si voglia o per abuso, si coniava moneta; chi
dischi monetarii di bassa lega d'argento, o puramente di rame; come pure,
dicotiledoni dell'ordine tubiflore: alberi o arbusti, spesso liane, rampicanti, con
s. v.]: « bignoniacee o bignonie, famiglia di piante dicotiledoni a
capelli per arricciarli (dopo la lavatura o per la notte); detto anche diavolino
notte); detto anche diavolino o diavoletto. barilli, 6-83: le
vasta cucina una raccolta pantagruelica di due o trecento rami lustri e solidi come lui
doghe (con cerchi di legno o di ferro), di forma lunga e
.. esclamò: io mi stupisco, o voi eletti a giudicarci, perché non
del bufolo, e tre staia di pane o piùe, / e bevvono a bigonce
, forza era certamente che gli stranieri o apprendessero quella lingua... o
o apprendessero quella lingua... o soffrissero di sentirsi sfregiare col nome di
possedere... una dottrina più o meno sistematica e precisa; senza la
effetto. d'annunzio, ii-297: o quanto era bello / su la bigoncia il
. bocchelli, 9-22: un anno o due dopo la fine della guerra comparve.
. ant. giostrare armeggiare col bigordo o bagordo. francesco da barberino, 3-84
: se tu armeggerai, bigor- derai o correrai a fiera. fiore di virtù,
ordinaria pratica di bordo (manovre fisse o dormienti). = = cfr
bigottismo, portandoci alle funzioni, vicine o lontane, ella [la nonnina] intendeva
sorda p, e la sonora b } o la nasale bilabiale m) y oppure
lobi opposti semiaperti (detto di calice o corolla: come le labiate, la
, su un prisma triangolare d'acciaio o pietra dura (coltello), sul
si verifica quando i piattelli sono vuoti o portano corpi di eguale peso). la
in cui non occorra grande precisione o superiori a un certo numero di chilogrammi si
entrando poi in una bottega di fornaio o di droghiere pregava il padrone di pesargli
che quello cortesemente faceva posandolo sulla bilancia o sul piatto della stadera. sbarbaro,
impunito. masuccio, 455: o glorioso principe, dove è...
tener conto, ma che pure hanno o dovrebbero avere il maggior peso nella famosa
considerare in due maniere, pesandolo, o colla stadera del volgo, o colla
, o colla stadera del volgo, o colla bilancia del savio. d'annunzio,
un'inclinazione dell'animo (ad accettare o respingere una proposta, a condannare o
o respingere una proposta, a condannare o approvare un'azione, ecc.)
del pari): i meriti (o le colpe) si equivalgono. - anche
tenere sulla bilancia: essere nell'incertezza o in pericolo. g. villani,
giudicare rettamente, senza favorire l'una o l'altra parte. ceffi, 1-76
ii-101: non pensi a util proprio o a piacere, / ma al bene
totale delle esportazioni; è favorevole, o attiva, quando le esportazioni superano le
superano le importazioni; sfavorevole, o passiva, nel caso opposto).
che il governo proibisca l'entrata o l'uscita di certe merci, stabilisca dazi
nel punto d'incrocio a una pertica o a una fune, per mezzo della quale
quale la rete viene immersa in acqua o sollevata (a mano, se di
a mano, se di piccole dimensioni, o mediante un verricello). si usa
6-91: si provvegga / una bilancia o rete per la pesca, / con una
bilanciàio, sm. disus. chi fabbrica o vende o accomoda bilance.
disus. chi fabbrica o vende o accomoda bilance. naddo, i-59:
. non si possono in modo bilanciare, o che, se le vanno alto,
alto, le non ti trovino, o che, se le vanno basse le non
ne nascerebbe che l'ozio la farebbe o effeminata o divisa; le quali due cose
che l'ozio la farebbe o effeminata o divisa; le quali due cose insieme,
merti umani / così bilancia astrea, / o regge il caso, o l'innocenza
, / o regge il caso, o l'innocenza è rea. foscolo, vii-8
. leopardi, ii-271: egli scelse o finse tra'nemici un eroe per così dir
, / per passar la giornata in questo o in quel contorno. c. gozzi
incerto qual de'due fosse il padre o rinimico della patria. cattaneo, i-1-81
. disposto in modo da non pendere o cadere per il peso, equilibrato,
, secondo che tal ago si terrà più o meno vicino al polo. d.
, se e'fussi in lei constituzione o legge che le proibisse l'ampliare. e
l'influenza della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata,
della religione resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più
resta da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli
da esse o bilanciata o elisa o impedita o facilitata, più presso gli uni che
oscillante su un perno intermedio e appoggiata o incernierata alle due estremità (dove vengono
un moto alternativo in moto rotatorio o viceversa (ad es., nella
es., nella macchina da cucire) o per ripartire un carico su una coppia
insieme due carichi, di peso più o meno eguale, appesi alle due estremità di
a vite, usata per coniare monete o stampare in oro (ad es.,
. 2. cavallo attaccato davanti o di fianco, come rinforzo. -calesse
3. arnese (di legno o metallo) a forma di croce (
4. meccan. sospensione a una o più piattaforme avente forma simile a piatto
(dello stato, di un'azienda pubblica o privata, di un nucleo familiare)
tempo già trascorso (bilancio consuntivo) o previste per il futuro (bilancio preventivo)
a settimana, a mese, ad anno o a liquidazione, per riconoscere quale fu
con evidenza e verità gli utili conseguiti o le perdite subite. -ministero del bilancio
.. la non completa esclusione delle idee o tipi,... un certo
per determinare se un'amministrazione è attiva o passiva). -al figur.:
in conto (nella partita del dare o dell'avere). -al figur.:
328: in nave l'osservazione delle stelle o del cielo, come diceva il maestro
dirompano al passo, al trotto o alla carriera da non fare né sfagli,
. boccardo, i-356: chiamasi bilaterale o sinallagmatico quel contratto in cui ambe le
si obbligano reciprocamente a qualche cosa -unilaterale o di liberalità è il contratto in cui
: fondi di stabilizzazione, crediti bilaterali o multilaterali da stato a stato sono purtroppo
stoncino da gioco (di legno o d'avorio) terminante a un'
700) consisteva nel cercare di cogliere, o di infilare, col bastoncino una pallina
vischioso, di colore giallo (più o meno scuro) e di sapore amaro,
raccoglie e si concentra nella cistifellea (o vescichetta biliare) mentre il corpo è
.. da semplice esuberanza di bile, o da semplice invidia della fama altrui furono
, 1358: oh! dagli dei o dagli uomini venga, in malora la rissa
onde toccar la cima / io possa, o far, che s'io cadrò su
3. locuz. — giallo (o verde o livido) di bile:
. locuz. — giallo (o verde o livido) di bile: di chi
flemma, bile gialla e bile nera o atrabile, per cui il tipo
rucce, et raro si può stringerli o maneggiarli senza gran dissimo modo
note al malmantile, 2-584: legni o randelli tondi e curvi co'quali
le bilie ovver la gotta, / o era deboiotto in sui picciuoli, / poteva
-andare in bilia: mandare una o più palle del gioco in buca (
buca (con perdita di vari punti o dell'intera partita). -al figur.
per lo più colorata, di vetro o terracotta) con cui giocano i ragazzi.
dimenticati nelle vecchie case, di frassino o di spino o del più formidabile cornaro
vecchie case, di frassino o di spino o del più formidabile cornaro, con pomi
(bigliardàio), sm. chi fabbrica o vende o accomoda biliardi.
sm. chi fabbrica o vende o accomoda biliardi. biliardata (bigliardata
vano prendere per un servitore di trattoria o per un bigliardiere di bisca.
nel tipo cosiddetto italiano, sei buche o bilie (quattro agli angoli e due
non ha buche. si gioca in due o più persone, con le stecche (
i rimpalli sul biliardo, i quali o fermano o deviano, spesso ti fanno
sul biliardo, i quali o fermano o deviano, spesso ti fanno perdere la
di garibaldi, della regina margherita, o con delle donne nude che reggono una
donne nude che reggono una palla, o con una mano che brandisce una pistola.
che contiene bile. -acidi (o sali) biliari: prodotti di secrezione
: prodotta da infiammazione delle vie biliari o dalla presenza di calcoli. -pigmenti biliari
, dotto epatico, coledoco, colecisti o cistifellea). libro della cura delle
dal sangue, ed entrano nei principi o nelle radici del canale bilario.
vivere su vie silenziose,... o andar per acqua con le forbite
le forbite secchie bilicate sull'omero, o muoversi con garbo di madonne nelle
uccello con insensibile bilicazione vicino alli monti o li alti scogli dei mari.
, a'loro occhi veggenti, uno o più de'nemici. baldinucci, 2-5-407:
modo ch'ella stia pendola in aria o messa in bilico a guisa d'ago magnetico
cosa appoggia, sta in equilibrio, o intorno al quale oscilla; cardine inferiore
trasportare oggetti di notevole lunghezza. -a o in bilico: che può girare,
bilico è anche un pezzetto di ferro o bronzo o altro, che si ferma sotto
anche un pezzetto di ferro o bronzo o altro, che si ferma sotto e sopra
potenze. erano queste una specie o residuo delle antiche brigate, che la gioventù
. leopardi, i-491: che il mondo o qualche buona parte del mondo sia quello
su questa terra giunge mai pure a concepire o imma ginare di esser cosa
ginare di esser cosa piccola o in se o rispetto, all altre
ginare di esser cosa piccola o in se o rispetto, all altre cose,
vante, in seguito a processi ossidativi o riduttivi, biliosèttico, agg.
si presume siano impronte di alghe, o piste di anellidi e crostacei. =
. 2. archit. finestra o altra apertura, la cui centinatura è
fanali degli autoveicoli un fascio di profondità o un fascio non abbagliante. =
un tempo. carducci, 345: o madre alma, o parenti / del popol
carducci, 345: o madre alma, o parenti / del popol nostro, in
convitati; farsi graffiar dalle scimmie; o sedere sulle ginocchia dei babbi; o parlare
; o sedere sulle ginocchia dei babbi; o parlare coi fantocci. tommaseo, ii-49
i bimbi sotto il cedro, funghi o muffe / vivi dopo l'acquata, /
salute degli infermi, / nella cui forte o no complessione / biliosa, flemmatica,
riferisce anche ad atti, a parole compiuti o pronunciate in un impeto di collera;
molto de'suoi freddi scoliasti: perché o gli hanno fatto un contorno barocco,
hanno fatto un contorno barocco, o te l'hanno spinto in piazza come orsatto
, / non una volta, ma diciotto o venti, / che l'orco ti
raccoglie. carena, i-313: billi billi o bilie bilie, voci colle quali si
, voci colle quali si chiama una gallina o più, quando loro si vuol dare
col capo: tentennarlo (per ubriachezza o stanchezza). burchiello, 81:
tempo! 2. vezzeggiativo, o appellativo affettuoso, anche con riferimento a
là in disparte un bimbétto di cinque o sei anni. pascoli, 1510: quando
letter. che ha due membra, o membra di due nature diverse (come
bimensile, agg. che accade o ricorre due volte al mese; che
di due mesi; che si fa o si pubblica ogni due mesi.
ringravidò, e nel primo parto binò, o vero partorì due a un corpo sani
quanti ne cape la varietà delle trasposizioni o semplici o per binari o per
la varietà delle trasposizioni o semplici o per binari o per ternari accoppiate, monteranno
trasposizioni o semplici o per binari o per ternari accoppiate, monteranno a milioni
le funicolari. -binario a scartamento normale o ridotto: quando la distanza fra le
è rispettivamente di m 1, 455 o minore. -binario di corsa:
macchina adoperata per riunire parallelamente due o più fili, e prepararli cosi
provenienza settentrionale: binda 'fascia 'o * benda '. binda2, sf
per attingere acqua, per irrigare o far vuotare canali e fossi), formata