onore, / par duro a licenziarti, o gallicano; / ché, senza capitan
quelle [compagnie] mi avessi a licenziare o richiamare in cambio a queste, se
munire di licenza di stampa un libro o altra pubblicazione, preventivamente sottoposti alla prescritta
alla prescritta censura istituita dall'autorità politica o religiosa. sarpi, 2-335: non
boiardo, 1-114: il re dario, o valentuomini di persia, vi licenzia dal
'. -svincolare una merce pagando o riscuotendo il dazio prescritto; sdoganare.
rivolgimenti dalla fine del secolo erano, o piuttosto non erano quel che ci voleva
no'prendiamo li usati cibi più abondevolmente, o vero i non usati più licenziatamente?
di utilizzazione di un'opera dell'ingegno o di un'invenzione industriale (v.
avuto libertà di agire a proprio modo o di esercitare senza limitazioni i propri poteri
, 3-671: ancora mi burli, o momo? che hai tanta licenza, che
nel praticarne uno [giovane], o forse due soli o tre,..
[giovane], o forse due soli o tre,... ora che
la disdetta di un contratto di locazione o di colonia; sfrattato. paoletti,
locazione per atto autentico o per iscrittura avente data certa, ha
a vescovado] sia dottore di teologia o di canoni, conventato per merito in
conventato per merito in qualche università; o abbia quindi testimonianza ch'egli è idoneo
anche di libro sottoscritto dal censore, o revisore, colla licenza di poterlo pubblicare
un articolo che esca contemporaneamente al volume o quasi e metta soggezione ad altri giudici
e che l'abilitava all'insegna- mento o all'esercizio di una professione.
in modo non conforme ai comportamenti istituzionalizzati o comunemente condivisi relativi al pudore, alla
i costumi sono non so se ingentiliti o corrotti. bisaccioni, 1-280: non è
lo strepito de'fanciulli giocanti fra loro o il mormorio di donne parlanti con uomini assai
machiavelli, 477: sarebbe firenze governata o a caso sotto l'arbitrio della moltitudine
l'altra pericolosamente si viverebbe, o sotto l'imperio di uno che di quella
permesso dalle pragmatiche, adattavano l'opera o dentro o fuori del verisimile a quella vecchia
pragmatiche, adattavano l'opera o dentro o fuori del verisimile a quella vecchia scenaccia
liberamente, nell'esercizio di un'arte o di una tecnica determinata, dagli schemi
superi, licenziosissimo). che non conosce o sopporta disciplina, freni, regole;
un'autorità); che abusa della libertà o si ribella all'autorità legittima (un
potere di terminarsi s'ell'era ribella o licenziosa, erano agitate con gran romori
-che non appare regolato da nessuna disciplina o norma (un modo di vita, un
che si scosta, in modo più o meno vistoso, dagli schemi tradizionali (
tradizionali (un modo di espressione letteraria o artistica, uno stile, una forma
: quelle voci licenziose, che 'l petrarca o dante o altri avranno usate una volta
licenziose, che 'l petrarca o dante o altri avranno usate una volta per bisogno di
usate una volta per bisogno di rima o per variare, qui l'autore le si
, in modo che, crescendo poi, o egli andreb- bono per uno canale,
egli andreb- bono per uno canale, o l'impeto loro non sarebbe né sì
ardita mano / solleticando! giva, o il fianco o il seno / palpeggiandogli o
solleticando! giva, o il fianco o il seno / palpeggiandogli o il ventre
o il fianco o il seno / palpeggiandogli o il ventre o il deretano.
il seno / palpeggiandogli o il ventre o il deretano. -che ama soffermarsi
a non iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi
iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi.
che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi. giuglaris,
giuglaris, 37: vai a quelle comedie o scene e ti trovi a quei balli
... le novelle licenziose, o su corani alluminati pregavano per il ritorno
sì che non so se in menalo o 'n liceo / in quella o in altra
in menalo o 'n liceo / in quella o in altra età simil s'udiva [
. letter. luogo in cui vengono insegnati o dibattuti argomenti di carattere scientifico e
lettere ed aprire scuola di qualche arte o scienza ed altro il formare un liceo dove
turba dipinta. -figur. luogo o ambiente ideale che costituisce fonte di ammaestramenti
impartisce un insegnamento di carattere culturale formativo o anche tecnicoscientifico, artistico o musicale (
culturale formativo o anche tecnicoscientifico, artistico o musicale (liceo artistico, classico,
delfico, iii-451: dalle scuole primarie o comunali a queste dei licei sarebbe stato
. cattaneo, vi-1-205: il ginnasio o liceo [di forlì], fondato
per questo bosco, / ricominciate, o muse, il vostro pianto. varchi,
stanze superne infin che al gelo / o al meriggio non abbia il cocchier stanco /
non vi lece le mal-ferme spade, / o di novella libertà campioni, / ripor
talora può presentarsi come formula di cortesia o assumere un signif. ottativo e augurale
parti. b. tasso, 1-7-25: o gran favor ch'a un cavalier felice
lecito; essere permesso dalla legittima autorità o dai dettami della coscienza; essere conforme
alle norme legislative, alle prescrizioni morali o religiose, alle convenienze sociali.
, illegale, abusivo: meritare riprovazione o castigo. beicari, 5-26: per
moglie, senza il consentimento del marito o dei più propinqui parenti o col decreto
del marito o dei più propinqui parenti o col decreto del prencipe, far contratto
102: non lice ad alcuno o visitar o parlar alle regine mogli del
102: non lice ad alcuno o visitar o parlar alle regine mogli del zar.
le fiaccole, / l'uscio chiudete, o vergini; / più rimirar non lice
licere: non convenire; essere (o parere) inopportuno, dannoso, sconsigliabile
sora isolina le più frequenti eran quelle o di correre in fretta e furia al '
con la comparsa di piccole papule rosso-giallastre o violacee, di origine nervosa e
con chiazze anulari; il lichen atrofico o scleroatrofico, accompagnati da atrofia o
o scleroatrofico, accompagnati da atrofia o sclerosi; il lichen corneo ipertrofico o verrucoso
o sclerosi; il lichen corneo ipertrofico o verrucoso e il lichen obtusus, con
organi genitali maschili; il lichen pilaris o cheratosi; il lichen ruber acuminatus o
o cheratosi; il lichen ruber acuminatus o pitiriasi; il lichen ruber planus,
pianeggianti, poligonali; il lichen scrophulosorum o tubercolide; il lichen sifilitico o sifiloderma;
scrophulosorum o tubercolide; il lichen sifilitico o sifiloderma; il lichen simplex cronicus o
o sifiloderma; il lichen simplex cronicus o neurodermite; il lichen spinulosus o spinulosismo
cronicus o neurodermite; il lichen spinulosus o spinulosismo; il lichen tricofitico, causato
morte; la chiamavano 'lichena 'o 'mentagra'. tramater [s. v
ascomiceti (pirenolicheni e discolicheni) o di basidiomiceti (basidioli- cheni);
può avere aspetto fogliaceo (lichene foglioso o frondoso), o formare una crosta
(lichene foglioso o frondoso), o formare una crosta aderente al substrato (
al substrato (lichene crostoso), o erigersi e ramificarsi più o meno ampiamente
), o erigersi e ramificarsi più o meno ampiamente (lichene fruticoso); nelle
; altri hanno l'apparenza di foglie o di membrane, altri di gelatina,
, altri di cartilagine; altri sono ramosi o filamentosi o a cespuglio, ed altri
cartilagine; altri sono ramosi o filamentosi o a cespuglio, ed altri sembrano di struttura
muschi, licheni mostruosi simili a polipi o a masse madreporiche. sbarbaro, 1-218
i più dei licheni abitano il legno o il sasso. -lichene canino:
: peltigera (peltigera canina). o. targioni tozzetti, iii-501: 'lichene canino'
, quasi rotondi, di un rosso-bruno o alquanto nero all'estremità de'rami.
raugi ferina). -lichene polmonaio o pulmonare: lobaria { lobaria pulmonaria)
. -lichene islandico, d'islanda o catartico: cetraria (cetraria islandica)
-ci). bot. che appartiene o si riferisce ai licheni. licheni ficare
col sufi, -ina, che indica ammina o prodotti analoghi. lichenina,
chim. -ina, che indica animine o composti analoghi. lichenizzazióne1, sf.
vien da nube oscura / sopra pergola bella o bella vigna / ove purpurea sia l'
.. e certo l'avrebbero uccisa, o lasciata all'aere maligno morire di dolore
9. figur. che deriva da malanimo o da un animo malvagio, perfido,
facile diagnosi intorno a un romanzo nato male o a una manatella di versi scrofolosi.
tempo). ariosto, 184: o nei miei danni più che 'l giorno chiara
avendo alcun capi tale, o si usurpavano quelli de'dotti o, se
tale, o si usurpavano quelli de'dotti o, se non potevano spogliar questi de'
mal [e] 2, in1 (o e2) e peggio-, cfr.
ant. e letter. male (fisico o morale); contagio. iacopone
faba, xxviii-16: da te descende [o quaresima] ira, divisione, mellenconia
accidia (e anche il periodo, breve o lungo, in cui si manifesta tale
chi è sorpreso da violenta ipocondria o malinconia, poco o nulla opera l'intelletto
violenta ipocondria o malinconia, poco o nulla opera l'intelletto e il giudizio.
vigilie,... il delirio o furibondo o mesto, onde sono i vari
... il delirio o furibondo o mesto, onde sono i vari gradi di
senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in qual parte di noi la sede
co'detti a ogni iscandolo, ira o maninconia ch'avesse veduta in alcuno.
marini, i-91: molto sopra pensiero, o cavaliere di cupido, io vi veggo
in se stesso per meditare, vagheggiare o fantasticare (ed è un carattere proprio
883: per te per te sola, o divina, il cuore dimentica ogni suo
cuore, / come una cura secreta o un fervore / solitario, più sempre
sono privati del dominio non mostrano maninconia o tristezza, e se pur l'hanno
di desolazione, di squallore che deriva o che è proprio di un'immagine,
deserte. -letter. atteggiamento disincantato o disingannato. b. croce, iii-10-88
avvenimento, situazione, pensiero che provoca o che costituisce motivo di sofferenza o di
provoca o che costituisce motivo di sofferenza o di tristezza. boccaccio, dee.
d'annunzio, i-438: giova, o amico, ne l'anima profonda /
malanni, che a caso si trovavano o minacciati o indirettamente intimati a diversi giusti
, che a caso si trovavano o minacciati o indirettamente intimati a diversi giusti da tutti
. giordani, ii-72: non ignoro, o mio dolce e fedele amico, che
, non gli donando amasis la figliuola o, dandola, avesse quello a dispiacere e
a chi perde dio per qualunque carnale o mondanò diletto, bene l'ha certo
il tempo e i governi: buoni o cattivi bisogna prenderli come dio li manda
le antiche concezioni mediche, che contiene o presenta o è costituito da bile di
concezioni mediche, che contiene o presenta o è costituito da bile di colore nero
di complessione sanguinea, l'altra malinconica o flegmatica o colerica, secondo che li
sanguinea, l'altra malinconica o flegmatica o colerica, secondo che li umori soperchiano
si trova che viva solingo se non o chi per omore melancolico à corrupto la
fantasia ed è divenuto quasi bestia, o chi, per alteza d'ingegno sprezzando
non so se costui s'è pazzo o se si / ha beuto troppo o gli
o se si / ha beuto troppo o gli umor malenconici / gli danno noia
animo di tristezza e depressione, costante o momentaneo, talvolta senza causa apparente;
è afflitto da un senso di insoddisfazione o che è in preda a una passione violenta
passione violenta che non riesce ad appagare o a sfogare; adirato, infuriato,
immaginativa e di feroci spiriti animali, o pur vecchie consumate in tutte le sozzure
affanno, travaglio spirituale; che deriva o accompagna un'afflizione dell'ànimo; atteggiato
tu soffri. hai tu penuria di donne o di danaro? fucini, 125:
[leonardo] la ritraeva, chi sonasse o cantasse, e di continuo buffoni che
malinconica. 4. che provoca o che deriva da malinconia, pena,
, pena, afflizione dell'animo (o ne costituisce la causa); che
arpa è il ronzare d'un'ape, o d'una libellula danzante. misasi,
pensione. 6. che trascorre o che è trascorso tristemente; dominato dall'
delle vostre miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime; perché qual maggior
vostre miserie vi renda la vita o malinconica o pusillanime; perché qual maggior giocondità che
catalogo di quelle opere eccellenti, che o furono distrutte o impiastrate per l'ignoranza
quelle opere eccellenti, che o furono distrutte o impiastrate per l'ignoranza dei rettori delle
rettori delle chiese, delle confraternite, o di altri luoghi pubblici? 8
avv. letter. in modo o con tono malinconico, con malinconia; tristemente
voce, ecc.); che deriva o accompagna un dolore, un'afflizione dell'
come per l'estrema vecchiezza, nulla o poco di diporto si curava. gelli
quali per cagion di qualche grave dolore o di qualche pensiero timoroso gli uomini,
3. che è occasione, causa o motivo di tristezza, pena, afflizione
deiranimo, dolore; che suscita angoscia o turbamento (un pensiero, un sentimento
per la quale il mondo non riceve o rifiuta di considerare la dottrina del peccato
, fastidioso. sacchetti, 8: o traditor eoi, de'venti dio, /
trascorre tristemente fra affanni e angosce, o, anche, con monotonia (la vita
con la particelia pronom. ant. essere o diventare malinconico; intristire, rattristarsi,
. = comp. da mal [o] e incontro2 (v.).
luoghi usati, ma non pe'cittadini, o molti pochi. diessi al famiglio un
faccia a malincuore. amenta, 2-49: o di buona voglia o a malincuore
2-49: o di buona voglia o a malincuore dovrà obbedire al padre. manzoni
. che è stato informato erroneamente o dispone di informazioni insuf ficienti
di commettere azioni disoneste, riprovevoli, o anche ostili, non amichevoli (cfr
. = comp. da mal [o] e intesa (v.);
, equivocato, travisato, interpretato erroneamente o arbitrariamente. delfico, ii-97: se
gli adulti misurare quanto ci sia di falso o malinteso nella valutazione dei fenomeni più grandi
lo più involontaria, di un senso o di un valore diverso da quello autentico
autentico; giudizio sbagliato; interpretazione falsa o arbitraria di un avvenimento, di un
, per falsa interpretazione di un detto o d'un fatto, onde nasce discordia
poi si darà a balia a una ubriaca o a una maliosa, o a una
una ubriaca o a una maliosa, o a una lussuriosa bugiarda di mala vita.
ho fatto nulla, né sono malioso o incantatore. lollio, xxvii-4-3: ora
bellezza). bocchelli, 18-ii-49: o menelao, uccidi, uccidi. è [
quali avea comandato che ogni dì facessero o furto o rubaria o micidio.
avea comandato che ogni dì facessero o furto o rubaria o micidio. 2
dì facessero o furto o rubaria o micidio. 2. furfante, briccone
: piantisi quelle generazioni di viti che niente o poco s'offendano da quello, siccome
= comp. da mal [o] e [¦ i] stento (
al pozzo, al lavatoio, / o semplici o cattive, / uccellata costei,
, al lavatoio, / o semplici o cattive, / uccellata costei, / ch'
), sf. inclinazione, naturale o acquisita (e coltivata per lo più
di danno e di sofferenza al prossimo o indulgendo a vizi e a perversioni;
, a ciò che la tua malizia [o quaresima], sia conoscoda, dònote
egli drittamente usarla, non avrebbe potuto, o pur usandola, stato sarebbe la bontà
non lo semina. fagiuoli, 1-6-246: o mondo piucché mai rincattivito, non
. frugoni, i-io- 194: o fatai pomo, / donde nacque malizia,
.. entra sempre, in tutto o in parte, la malizia della mente
in parte, la malizia della mente o almeno dell'immaginazione. -con valore collettivo
effetto ammaliar la ragione inducendo l'anima o con l'opera o con la brama nelle
inducendo l'anima o con l'opera o con la brama nelle cadute mortali.
, come riuscì facile a dimostrarle utili o dannose. -indegnità morale di una
, e così per l'ingnoranza del prete o ssua malizia o per l'uno o
l'ingnoranza del prete o ssua malizia o per l'uno o per l'altro,
o ssua malizia o per l'uno o per l'altro, assoluzione del peccato
alla legge divina, alla legge morale o alle leggi civili; colpa, peccato,
malizza. compagni, 2-1: levatevi, o malvagi cittadini pieni di scandpli, e
augurio. del tujo, 330: o tu scempio infedele / quant'hai da
in cui si può credere che si risveglino o facilmente si imparino dagli altrui ragionamenti certe
dalle circostanze del fatto, se portino o no una! malizia, overo una colpa
parte con stabilire che ne'contratti di merci o fondi sia nullo il contratto nel quale
lesa. -errore, negligenza, più o meno volontaria. manfredi, 4-6-135:
manfredi, 4-6-135: io attribuisco al caso o alla fretta quel divario che abbiam trovato
più illecito, di uno scopo malvagio o, comunque, dannoso per altri;
, inganno. -anche: stratagemma più o meno onesto e leale. giamboni,
voi bubulci / odio non regna alcuno o ria perfidia. bibbiena, 2-80:
5-81: ambra non sapeva sospettar malizie o tenere il broncio, bionda, formosa e
rappresentazione teatrale, in un'opera letteraria o pittorica, ecc.).
si presentava, e lei a dire o a cantare orazioni a mente. ma
ii-6-145: perché... biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia, madre
perché... biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia, madre della
la « malignità », il far male o le disposizioni al mal fare, ma
qualcosa, con quel timido riserbo, o ipocrisia vereconda, che accompagna que'primi
in questo proposito, sì come dico, o usandola le doveva scemare la malizia del
significato con alcuna cosa aggiunta per traslazione o per compe- razione che fosse degna.
canzonatura beffarda; scherzo pungente e mordace o benevolmente provocatorio. - anche: malignità
madre. 9. espressione giocondamente (o anche irriverentemente o malignamente) maliziosa del
. espressione giocondamente (o anche irriverentemente o malignamente) maliziosa del volto, dello
dello sguardo, del sorriso; tono più o meno bonariamente ironico e beffardo del discorso
, / sentirà il mondo più bene o malizia. fasciculo di medicina volgare,
seguiti, ch'in lor sia alcuna malizia o alcuna malignità: perch'è sconvenevole che
bontà del suo creatore, sia malignità o malizia. sbarbaro, 1-128: a
vate le vestimenta contro al caldo o vero il freddo, o vero innanzi
contro al caldo o vero il freddo, o vero innanzi che fossero trovati i rimedi
conv., iv-xv-17: secondo malizia, o vero difetto di corpo, può essere
quale noi generalmente chiamiamo « infermità » o « difetto di corpo ».
con malizia eh? -con atteggiamento o con tono ironico, beffardo o anche
atteggiamento o con tono ironico, beffardo o anche soltanto giocondamente malizioso e allusivo;
-mettere, porre in malizia qualcuno o la malizia in qualcuno: insospettirlo,
col mio dir la pudicizia, / o metta la malizia ove non è; /
volontade. -non senza malizia: più o meno maliziosamente. pascoli, i-498:
, 2-xix-86: tra quelli che scrivono o parlano contro i mercanti,...
non tralascerò di avvertire che, per malizia o mancanza d'intelligenza, questa bolla di
in santo ianni, quando alcuna, o per pazzia o per disperazione o per
, quando alcuna, o per pazzia o per disperazione o per malizia, si
alcuna, o per pazzia o per disperazione o per malizia, si fa murare.
che il bene. -usare malizia o una certa malizia: fare ricorso alla
certa malizia: fare ricorso alla scaltrezza o a uno stratagemmapiù o meno onesto; agire
ricorso alla scaltrezza o a uno stratagemmapiù o meno onesto; agire con astuzia.
malizia. -fatta la legge, trovata o pensata la malizia: si trovano sempre
disporla, non solo a non amarlo o prenderlo per marito, ma di farlo,
fusta, / ed avea qualche maliziétta o scusa. pulci, 18-184: a
'malizia 'per lo più dell'abito o della disposizione non degli aiti o degli
abito o della disposizione non degli aiti o degli ingegni maliziosi, che è piuttosto il
cadere, quando il cavallo corresse o maliziasse. 3. tr. ant
122: nessuno carnaiuolo... possi o vero devi maliziare alcun dente di alcuna
alcun dente di alcuna bestia rugumale, o vero nei denti di alcuna bestia rugumale
nei denti di alcuna bestia rugumale commettere o vero fare commettere frode o vero malizia
rugumale commettere o vero fare commettere frode o vero malizia.. letter. falsare
, agg. ant. ideato o eseguito con malizia, con astuzia, per
pesa diece volte più che 'l falsificato o maliziato. v. borghini, i-iv-4-125
4. ant. e letter. reso o divenuto scaltro e accorto; smaliziato.
. ma se la bestia fosse brada o vero malizio, la quale fosse legata
posta a denotare bestia che abbia malizia o mal vezzo, o vizio agli uomini
bestia che abbia malizia o mal vezzo, o vizio agli uomini pericoloso, come quello
, dar di calcio, di corno o simili ». maliziosaménte, avv
uso commune, non so se maliziosamente o ignorante- mente. lampredi, 4-18:
mente. lampredi, 4-18: egli poteva o maliziosamente o anche innocentemente e per mero
lampredi, 4-18: egli poteva o maliziosamente o anche innocentemente e per mero error d'
prima all'incontinenza come di tali che o non frenarono o non ebbero l'irascibile
come di tali che o non frenarono o non ebbero l'irascibile, e la
stabilite per chi abusa dell'autorità o della forza dal suo sovrano confidatagli, per
. con abilità, destrezza e accortezza più o meno onesta; astutamente, scaltramente.
. bonaventura volgar., 127: o maladetta superbia de'nostri cuori, che
venire, se dirà che sia superbo o malizioso o crudele o abbia in sé
se dirà che sia superbo o malizioso o crudele o abbia in sé altre cotali
dirà che sia superbo o malizioso o crudele o abbia in sé altre cotali cose,
malvagissimo nemico. burchiello, 112: o vecchia strega, o maliziosa ghiotta. bisticci
, 112: o vecchia strega, o maliziosa ghiotta. bisticci, i-i- 522
quel signore, ma poi, sentendola o estenuare e biasimare... da
, giudicandolo essere buono. batista malatesta o sigismondo malatesta, xxxix-n-71: or nuovamente
n-ii-17: vedrete... cleomene spergiuro o malizioso interprete del giuramento. compagnia della
avete mai voi osservato questo fatto? o l'avete dissimulato per aver ragione?
altri istituti scientifici all'ombra di monarchia o aristocrazia sono tutti imbrattati di menzogne e
perspicace (soprattutto nello smascherare le macchinazioni o le malvagità altrui, nel cogliere le
riconoscere le intenzioni segrete di un atto o di un comportamento, ma per una
non mezzanamente si dilettava e quel che era o forse più si stimava, con la
. 4. per estens. dettato o ispirato da malanimo, da intenzioni e
col malizioso pianto suo deroto: / o sacro imperador, la dise in quela,
debba dirla in tutto maliziosa e mendicata o semplicemente suggerita dal bisogno, al fine
. -che viola la legge naturale o i precettidivini; peccaminoso. s.
maliziosa. 5. che rivela o esprime malizia, arguzia, ironia,
esprime malizia, arguzia, ironia, o anche un sottinteso maligno, un'insinuazione
; che allude, in modo più o meno indiretto, alla sfera del sesso
e più malizioso un putto d'otto o dieci che non era già un uomo di
i-1-213: le femmine, in germania, o donne care, / non son come
si guardidallo aperto aere. -bosco o selva maliziosa: località boscosa dell'antica
che si presenta in cristalli esagonali o in sottili incrostazioni, presenti nelle
ziabile. lubrano, 1-208: o boscaglie americane, vi chiamerei terre
= comp. da mal [o] e ladrone (v.).
presenta sotto forma di minerali incolori o bianchi riuniti in masse- relle compatte
bianchi riuniti in masse- relle compatte o in aggregati cristallini fibrosi; si
mallarmeiano), agg. che appartiene o si riferisce al poeta francese stéphane mallarmé
(1842-1898) e alle sue opere, o alla corrente letteraria da lui derivata.
usciva di tra una ragna di nubi o anche dal cuor dormente d'un pino la
, come per esempio il preraffaellismo, o a restare quale un'arte d'eccezione
. m. -i). seguace o fautore del mallarmeismo; simbolista. papini
, mallarmista. 2. caratteristico o peculiare del poeta francese stéphane mallarmé (
alla peggio il lirismo sintetico... o l'analogismo mallarmista o il biblismo claudelliano
... o l'analogismo mallarmista o il biblismo claudelliano avrebbe il diritto di
12-10-194: concrezioni metalliche fusibili e malleabili o non malleabili. spettacolo della natura [
accidenti che sono communi 0 a tutte o almeno a molte sostanze materiali, che sono
ci voleva un uomo più malleabile, o a dir meglio più docile. machault,
battaglia sconvolse il mio animo ancor fluente o malleabile. baldini, i-570: ricordi
neanche precisare se di cose realmente viste o non piuttosto di letture fatte in quella
lamine sottili con la tecnica del martellamento o della laminazione, sia a caldo sia
6-36: riflessioni sulle cause della malleabilità o non malleabilità. tramater [s. v
estendersi sotto il martello, senza spezzarsi o perder la propria consistenza o la loro
senza spezzarsi o perder la propria consistenza o la loro tenacità, e di conservare quindi
può trarre in filo con la trafila o stendersi in fogli sottili col laminatoio.
e non raffinato e ripurgato, o malleato in verun modo. malleatóre
intento fusseron cusì apta- mente conducti, o vero per glutino fabrile, o vero ferrami-
conducti, o vero per glutino fabrile, o vero ferrami- nazione, o vero per
fabrile, o vero ferrami- nazione, o vero per malleatura, o vero per arte
nazione, o vero per malleatura, o vero per arte fusoria. =
si compone il mallegato, / o pur, com'altri vogliono, il biroldo
negli equini, allo scopo di confermare o escludere un sospetto di morva.
. quella di mezzo è la secure o 'l màlleo o la secespita che se la
mezzo è la secure o 'l màlleo o la secespita che se la chiamassero,
anat. che si riferisce al malleolo o alla sua fisiologia (e nel linguaggio
-dùce). dir. chi presta, o ha prestato, malleveria a favore di
: chi desidera il pontificato romano o qualsivoglia altra dignità per altra cagione salvo che
disposizioni, i suoi nobili sentimenti, o circa la veridicità di un'affermazione,
, la realtà di fatti, circostanze o situazioni particolari. machiavelli, 1-iii-1166
citato per documentare un'asserzione; testimonianza o autorità letteraria. fr. zappata,
-chi ha una responsabilità, più o meno rilevante, in un fatto criminoso
meno rilevante, in un fatto criminoso o in una situazione irregolare o eccezionale.
fatto criminoso o in una situazione irregolare o eccezionale. manzoni, pr. sp
solennemente un'affermazione, un impegno o un giuramento. belli, lx-2-110:
battista, vi-1-131: mentre tu mori, o dell'umana gente / mallevador clemente,
come chiaro segno premonitore di eventi futuri o garanzia di una situazione o difesa e
eventi futuri o garanzia di una situazione o difesa e protezione di una persona o
o difesa e protezione di una persona o di una comunità da un pericolo o
o di una comunità da un pericolo o da un danno. - anche agg.
7. locuz. -dare mallevadore o per mallevadore: seneca volgar.,
un terzo circa un debito da pagare o un obbligo da adempiere; introdurre,
adempiere; introdurre, a propria discolpa o a proprio vantaggio, un testimonio autorevole
essere udito, se prima non avesse o depositata tutta l'intiera somma o datone
non avesse o depositata tutta l'intiera somma o datone suffizientissimo mallevadore. domenichi, 5-89
rendersi, portarsi, costituirsi mallevadore o per mallevadore: prestarsi come garante o
o per mallevadore: prestarsi come garante o fideiussore in favore di qualcuno circa il
qualcuno circa il pagamento di un debito o l'adempimento di un obbligo; adempiere
, 11: chi dinanzi a'consoli o notaio di detta arte soderà e tarassi
mallevadore per alcuno d'alcuna quantità di pecunia o d'altre cose, e poi pagherà
di una deliberazione; assumersi la difesa o la protezione di una persona; dare la
, premessa insostituibile, indizio evidente, o anche spiegazione, scusa e giustificazione di
quei medesimi che, non conoscendola, o non l'avrebbero sentita, o certo l'
conoscendola, o non l'avrebbero sentita, o certo l'avrebbero medicata colla speranza.
darà cauzione di avere a restituire, o si farà il bando de'trenta giorni
generico: assicurazione, garanzia, impegno o promessa solenne. vico, 163:
terzo circa il pagamento di un debito o l'adempimento di un obbligo.
favore una garanzia relativa a un debito o a un obbligo. g. villani
in tutte le cose sopradette il beneficio conceduto o competente, per vigore di qualunque statuti
competente, per vigore di qualunque statuti o ordinamenti del detto comune, alli mallevadori
, alli mallevadori rapresentanti il condannato, o colui per lo quale mallevarono. lettere e
9-126: al presente gli uomini singoli o pochi insieme adunati ardiscono di negoziare e
, impegnandosi, in caso di insolvenza o di inadempiezza, a pagarne i debiti
-assumere un obbligo di natura giuridica o politica verso qualcuno; promettere solennemente
pagamento di una determinata somma di denaro o l'adempimento di altra prestazione di natura
debito pecuniario del debitore principale o a una quota di esso, o una
o a una quota di esso, o una liquidazione dei danni in misura prestabilita
i-319: se se'obbligato per iscrittura, o per malleveria, o per carta,
per iscrittura, o per malleveria, o per carta, o per sacramento, o
per malleveria, o per carta, o per sacramento, o per altro modo
o per carta, o per sacramento, o per altro modo, se'obrigato a'
a mutuo con interesse, mercé idonea malleveria o assegnamento di arrendamenti. g. chiarini
, ma pubblica in senso lato) o anche in ordine all'osservanza, da
soggetto garantito non adempia ai propri obblighi o non rispetti i propri doveri).
l'imputato assume con il concorso di uno o più fideiussori idonei e solidali di pagare
internazionale, istituto costituzionale, ecc.) o politico (cauzione da parte di un
assicurare l'osservanza di determinati obblighi internazionali o di diritti costituzionali o di altri impegni
obblighi internazionali o di diritti costituzionali o di altri impegni politici. g.
da un'assicurazione, da un impegno o dalla promessa di una persona (o della
o dalla promessa di una persona (o della divinità), sia dall'esistenza
della divinità), sia dall'esistenza o dal mantenimento di una situazione di fatto
manterrà in parlamento quello che vi dice o scrive. periodici popolari, ii-591:
a malleveria: offrirsi come mallevadore o garante; dare una sicura graranzia; assumere
donna più cauta, la qual dissuade o l'impegnarsi in una lite o l'entrare
qual dissuade o l'impegnarsi in una lite o l'entrare in un traffico o il
lite o l'entrare in un traffico o il soggettarsi a una malleveria, costa dipoi
, così come si rompe una conchiglia o un mallo per mangiare un frutto.
si dia pure alla scorza esterna, o diremo guscio delle castagne diricciate, leggendosi
palma] incominciano a sbocciar dall'invoglio o dal mallo, che dir vogliamo,
rappresentanti e maggiorenti, presieduta dal re o dal conte, con funzioni esclusivamente giurisdizionali
e di fantino / e senza il mallo o 'l pegno non volevi / prestar danar
= dal lat. mediev. mallóbergum o mallobergium, comp. da mallus 4
dotato di apparato masticatore, occhi ridotti o assenti, antenne visibili o nascoste,
occhi ridotti o assenti, antenne visibili o nascoste, torace breve con segmenti più
nascoste, torace breve con segmenti più o meno fusi, zampe corte e dotate
per l'amministrazione, a due curatori o probi uomini che fussero. moravia,
od opposte, fiori riuniti in pannocchie o in grappoli, frutto a forma di
per ornamento (come il mallotus japonicus) o per la loro utilità in medicina o
o per la loro utilità in medicina o nell'industria (come il mallotus philippinensìs
padre che la maritò a un vecchio? o che la puose monaca per forza?
lasciando andar gli amanti, / nelle malmaritate o mendicanti. 4. agg. m
5. sm. marito infelice o tradito. a. f. doni
modo, ridurre a malpartito con percosse o colpi violenti o nel corso di scontri
a malpartito con percosse o colpi violenti o nel corso di scontri, di combattimenti
, 321: tutti quelli che titubavano o rifiutavano di prender parte nella sollevazione erano
] che col pennato si possa in due o tre colpi farle la tagliatura senza cincistiare
tre colpi farle la tagliatura senza cincistiare o malmenare o troppo brancicar la scorza,
farle la tagliatura senza cincistiare o malmenare o troppo brancicar la scorza, è meglio
torto seria tal omo esser distretto / o malmenato di quell'al cui pede / istà
malmenato. 4. maneggiare senza riguardo o senza perizia, senza arte; strapazzare
parrebbe ancora doversi proibire che persone ignoranti o meno idonee malmenassero quei pregevoli frammenti [
malmenano li gentili. savonarola, ii-387: o padre, e'non si vuole così
s'io fossi ne'panni di quel tale o dello avversario mio, avrei caro che
conto quelle [poesie] che costà o non si stamperebbero affatto, o
o non si stamperebbero affatto, o sarebbero per lo meno trinciate e malmenate.
per sentire se elli calcitrosi resistano, o s'elli sono diventati mansueti, e
modo, ridotto a malpartito con percosse o colpi violenti o in seguito a duri
a malpartito con percosse o colpi violenti o in seguito a duri scontri, a
gli è possibile, non punto premuta stretta o brancicata 0 malmenata, e taccisi che
una grandine micidiale e da essa ucciso o malmenato. 6. pregiudicato.
guasta de'figliuoli. -di qualità o di fattura mediocre. a. f
a. f. doni, 383: o che titoli curiosi da far comprare 1
. messo, disposto in modo incongruo o precario; male assestato, male accomodato
3. vestito miseramente, poveramente o in modo trasandato, raffazzonato; male
= comp. da mal [o] e mignatto, forma masch. di
= comp. da mal [o] e modo (v.).
documenti, in qual codice prisco o neoterico hai tu trovato mai che
tu trovato mai che cupidine, o citerea, sieno dii, se non forse
), agg. giudicato tanto malvagio o odioso da essere ritenuto incline al male
vita nuova, 19-8 (70): o mal nati, / io vidi la speranza
scaglione, lxxvi-176: noi t'invochiamo, o satana! / pel tuo ilare fischio
malnata. 3. che deriva o è effetto di un impulso malvagio,
effetto di un impulso malvagio, maligno o sconsiderato ed è per lo più foriero
324: or qui lo spirto, o misero, disgombra / de'malnati pensieri
perduto sei. betteioni, i-266: o vanità malnate, o stroppi intenti, /
, i-266: o vanità malnate, o stroppi intenti, / o bassezze del
vanità malnate, o stroppi intenti, / o bassezze del picciolo mortale. -deleterio
pingue senza sai palladia amurca, / o della nera, che il cammin produce,
richezze tante. tasso, 11-iii-679: o miseri mortali, in che spendete le mal
g. c. croce, 121: o roba malnata, quanti poveri uomini e
6. che è di bassa estrazione sociale o di origini ignobili; rozzo, volgare
pane, fosse in vendetta del suo male o in rimedio del suo timore, volle
soffiare. viani, 10-228: -gobbo malnato o che io sono zoppa! -e la
, come si fa pei botoli malnati o bastardi. 8. ant. stentato
ben naturato si sostiene in buono reggimento o disviato si rinvia. carducci, ii-2-67:
. che è conosciuto da poche persone o è oggetto di una conoscenza superficiale e
: fin ora il misero ha servito / o non visto, o mal noto,
ha servito / o non visto, o mal noto, o mal gradito. bracciolini
non visto, o mal noto, o mal gradito. bracciolini, 3-101:
per 13 o 14 anni ignoto e mal noto. borsi
e mal noto. borsi, 57: o, no, signore, dammi una
vago, poco approfondito, poco esauriente o soltanto da pochi; scarsamente diffuso;
; di cui si ha scarsa cognizione o notizia; quasi ignorato. tasso,
arresti? / perché fuggi così, o mala putta? / son queste tue parole
voi... perché, un giorno o l'altro, non caschi in mano
, 235: chi conversa con ignoranti o mali è tenuto per ignorante o malo
ignoranti o mali è tenuto per ignorante o malo. boterò, 26: alfonso i
dante, inf., 19-n: o somma sapienza, quanta è l'arte /
. 4. che non adempie o adempie male ai propri doveri.
trasgredisce le leggi. -inesperto, incapace o mediocre. dante, conv.,
io ritornerò. 6. che deriva o è effetto di cattiveria, di malvagità
cattiveria, di malvagità, di malignità o di peccato, di disonestà, di
malizia; rivolto al male, al peccato o alla frode, all'inganno; contrario
, alla legge morale, all'onestà o alla verità; moralmente riprovevole; disonesto
fatte, / che vi tomi in vergongna o mala fama, / seguir ne fate
vostre voglie matte / e fatemi morire, o bella dama. sanudo, lvi-616:
, 8: mentre questi cementatori mutano o storcono le parole non intese da loro
e'[dante] non piaccia, o non sia così caro come meriterebbe.
che hanno fatto fare opere di pittura o di scoltura ovvero d'architettura malamente,
. che esprime malvagità, odio, ira o disappunto, malevolenza, astio, scontentezza
voce d'ignoranti e di minchioni o di ciarlatani ad alberto mario ed a me
male parole. 10. che esprime o deriva da idee o da sentimenti contrari
10. che esprime o deriva da idee o da sentimenti contrari, ostili, sfavorevoli
da sentimenti contrari, ostili, sfavorevoli o negativi nei confronti di qualcuno o di
sfavorevoli o negativi nei confronti di qualcuno o di qualcosa. fra giordano, 5-363
per darle in bevanda alli malsani; o di latte ristretto, offerendo a'villani
aspettative; che non raggiunge un risultato o un effetto soddisfacente, positivo.
può quasi affermare che la buona dipende o la mala riuscita del dramma. ghislanzoni
inaffiati dalle acque torbide per il clima o per altro, poco a proposito per la
precedere né deboli scuse, né false o illusorie ragioni, le quali non mi
disgraziato, sventurato. guido delle colonne o anonimo, 429: eo sono ismar-
: il pregio della mansuetudine in uno o in pochi non essendo incompatibile con la
le virtù e i vizi per termini morali o teologici, ma per gli effetti buoni
teologici, ma per gli effetti buoni o mali che gliene possono avvenire. aresi
dove nasce la cagion di alcun vizio o dal polmone o dallo stomaco, è più
cagion di alcun vizio o dal polmone o dallo stomaco, è più allora da
26. che è contrario a legge o a tendenza naturale; difforme, anormale
mala disposizione ch'egli aveva dentro, o poco o assai il flusso l'andasse tuttavia
ch'egli aveva dentro, o poco o assai il flusso l'andasse tuttavia molestando,
mal sol palida fassi / candida rosa o per noto spirante. 30.
g. villani, 10-140: forse, o sanza forse, ancora non erano purgati
chiamarono i nostri antichi maletolte certi dazi o gabelle arbitrarie ed ingiuste ».
= comp. da mal [o] e occhio (v.).
= comp. da mal [o] e occlusione (v.).
= comp. da mal [o] e ombra (v.).
maionato, sm. chim. sale o estere dell'acido maionico. -maionato di
. = comp. da mal [o] e onestà (v.).
, di colore violaceo, rosa o bianco, e frutti a forma
basi; i frutti consistono in caselle o carpelle rotonde, monosperme ed agglomerate
, malura), sf. situazione o evento doloroso che turba la vita di
negli affetti, nelle attività intellettuali o spirituali, ecc.; sventura, avversità
non temon grattateci e che bisogna, o far davvero co'fatti loro o non sen
bisogna, o far davvero co'fatti loro o non sen impacciare. becelli,
nel disordine; essere totalmente sconvolto o distrutto (per indicare un radicale pessimismo
complicata e drammatizzata come una crisi ministeriale o lo scoppio di una guerra.
, lasciare, mandare qualcuno in malora o alla, colla, nella malora: disfarsi
han ragione e torto nello stesso tempo o che avendo ragione non se la san
: per indicare spregiativamente antipatia, ostilità o avversione, ripulsa, disapprovazione.
malora, sfacciata. domenichi, 2-353: o nella malora, dissero quelle gentildonne,
visibili, né mai nomini le stelle. o facci in malora veder le stelle.
finiamola. / finiamola in mallora, o dirindina; / questo è un troppo
un regno in malora. -in o per malora di qualcuno: in suo danno
se quivi agiuncto / fusse mio padre o alcum di mei fratelli, / pariate
. = comp. da mal [o] e ora (v.);
, 2-xix-714: le sparse e disordinate o malordinate raccolte tassesche. 2
: il periodo in cui si manifesta o il decorso dell'affezione. giamboni
carni malore al quale non trovassi medicina o medico che 'l conoscesse né che te
, 1 -intr. (45): o che la natura del malore noi patisse
che la natura del malore noi patisse o che la ignoranza de'medicanti...
muratori, iii-40: qualora poi sembri vicino o inevitabile il malore, s'hanno allora
di insoddisfazione; esasperazione di un sentimento o di una passione; tormento, angoscia
hai trovato per qua la pace, o tu re pacifico? ah no,
occhi grandi e neri. -evento o situazione dolorosa; disgrazia; avversità,
xviii-3-501: non esponesti in fine [o intolleranza] i più gravi filosofi ad
decadenza, crisi. -anche: evento o insieme di eventi che determinano tale situazione
decameron] avemo anzi eletto di lasciarle difettose o manchevoli, che d'emendarle o di
difettose o manchevoli, che d'emendarle o di riempirle senza i riscontri delle copie
senza i riscontri delle copie migliori, o d'alcuna delle migliori, quantunque non
malora (come esclama zione o maledizione). c. e
: ove un'alta idea non ti soccorra o un veto parimente alto non ti inibisca
ha forse in terra, in acqua o in aria chi lo pareggi, nella lontananza
: se'tu lussurioso e malotico, o non se'? 2. disincantato
agli odi, alle passioni, alle vendette o a una natura che sia malotica,
de le più male paghe che siano, o persone fallite, dalle quali non puoi
dalle quali non puoi cavare un bezzo o un bagatino. allegri, 89
malpagato, agg. pagato poco o in modo inadeguato. dossi,
pretori... per vivere debbono o prostituire la moglie e le figlie, o
o prostituire la moglie e le figlie, o vendere la giustizia. arbasino, 91
, in toscana germano, a napoli malpardo o ma- lardo, a roma capoverde,
tosto il viso lor s'affaldi; / o che i bei denti, che già fur
lascian la bocca fetida e corrotta, / o neri e pochi restano, e mal
il naso stiacciato e senza barba, o poca, di trenta o trentacinque peli
senza barba, o poca, di trenta o trentacinque peli neri, radi e lunghi
. che parla una lingua con improprietà o con accento rozzo e dialettale. -
, dottrine estranee e contrarie alla religione o all'ideologia ufficiale, dominante, per
piante della famiglia malpighiacee, comprendente alberi o arbusti che hanno foglie opposte, spesso
fiori pentameri di colore rosso, bianco o rosa, raccolti in corimbi o in infiorescenze
bianco o rosa, raccolti in corimbi o in infiorescenze a forma di ombrella;
dell'ordine geraniali, comprendenti alberi o arbusti ramosi, spesso striscianti o rampicanti,
o arbusti ramosi, spesso striscianti o rampicanti, con foglie opposte, fiori
. il frutto è semplice, triloculare o moltiplice, e formato da due o tre
triloculare o moltiplice, e formato da due o tre carpelle alate, unite assieme,
strato spinoso). - tubi o vasi malpighiani: organi escretori degli insetti
cosi alcuni anatomici chiamano il corpo mucoso o reticolare che entra nella composizione della pelle
. = comp. da mal [o] e piglio (v.).
. = comp. da mal [o] e posizione (v.).
, 1-iv-339: qualche giovane mal pratico o immerso nelle sacre orgie ha fatta malamente
in mal punto. -in mio o tuo malpunto: in mio o tuo danno
-in mio o tuo malpunto: in mio o tuo danno, con mia o tua
mio o tuo danno, con mia o tua vergogna (anche come imprecazione).
e con quelli impropri di fuoco sacro o fuoco di s. antonio è
. rimarginato in modo imperfetto, difettoso o non ancora completo. salvini, 39-vi-61
in modo da rivelare uno stato patologico o di debolezza e di prostrazione fisica.
. iacopone, 48-1: o segnor, per cortesia, manname la
. beccaria, ii-318: la maggiore o minore malsania di un paese in confronto
nel pudore onde essi vengono solitamente negati o nascosti o velati da quelli che li
onde essi vengono solitamente negati o nascosti o velati da quelli che li patiscono.
da fare con lui, fossero note o d'imminente notificazione al fidanzato, suggerivano
economico, politico. -anche: evento o insieme di eventi che determinano tale situazione
sano ', che non sia imitazione o artifizio (sinonimi, letterariamente, di '
ti dirà che non lo sa, o che non lo sa dire. b.
quello che si chiama una filosofia malsana o immorale non può essere se non malsania
immorale non può essere se non malsania o immoralità. cicognani, vi-249: neppure avevo
che è affetto da una malattia più o meno grave; che ha una salute
letterati sieno malsani per lo studio, o se coloro che studiano lo facciano perché
detta acqua e gettala nel viso a uomo o a femina. immantanente e'mostrerà il
di fare sensaria di robbe d'altrui, o di pistare le carolate droghe, per
arrighetto, 226: se a noi, o malsana, ci fia dato copia di
nuvoli immensi, / come sopra paludi o presso ai stagni / si sollevano in piaggia
e consunta. arsevi, da disagi o aer malsano, una cruda morìa. nievo
della natura. -che è causa o effetto di vizio, di corruzione,
corruzione, di depravazione, di perversità o ne rivela caratteristicamente la presenza (un
, insufficiente, non corrispondente al desiderio o all'aspettazione. bocchelli, 1-iii-391
a l'avito suo splendore / malvagia lingua o malsensato cuore. = comp
, agg. ant. che riceve o ha ricevuto cattivi servizi, che
la sua soddisfazione persuada sua altezza o qualche altro rispetto o suspicione lo dissuada dal
sua altezza o qualche altro rispetto o suspicione lo dissuada dal fare quello che
attendibilità scarsa 0 dubbia; veridicità sospetta o carente. b. croce
e dannoso. -che avviene o si compie in condizioni di rischio,
suono. 2. che è o appare incerto nei movimenti; che ha
7-45: né può cosa vedersi a lato o inanti, / e muove dubbio e
dominio di sé nel mantenere un atteggiamento o una condotta, nel perseguire una meta
azione. -per estens. che nasce o è caratterizzato da indecisione; che denota
e di determinazione; che esprime incertezza o dubbio. bonarelli, xxx-5-122:
santità. 4. poco attendibile o di difficile accertamento; scarsamente garantito,
vedrà d'avere perduto il tempo, o che le sue frodi scoperte e il
), agg. letter. che prova o manifesta scarsa soddisfazione, che non è
, agg. ant. che tollera o sopporta a fatica, con pena e disagio
armonioso; non rispondente a misure ritmiche o metriche. carducci, iii-16-365: messe
qualcosa di sospetto contro le verità religiose o morali, o che offende comecchessia la
contro le verità religiose o morali, o che offende comecchessia la mente e l'animo
mente e l'animo di chi sente o legge. guerrazzi, 13-49: affinché non
molte infermità, e particolarmente a vertigine o quasi apoplessia, mal sottile e malinconia
che il malsuccesso del trattato fosse avvenuto o per negligenza o fors'anche per diligenza
del trattato fosse avvenuto o per negligenza o fors'anche per diligenza del cardinale.
ed una di calce: se di fiume o di mare, due parti di arena
. barbaro, 79: se di fiume o di mare, due parti di arena
il petriolio e l'asfalto; è nero o bruno, quanto il primo, di
prigione ecclesiastica, nei pressi di viterbo o del lago di bolsena).
lat. maltha, dal gr. pidtà&a o jxàxfto) 4 impasto di cera e
, vengono usati per minestre in brodo o per il minestrone, mentre in altre
in minestra, sottinteso 4 pezzi ', o simile; dalla forma irregolare. crusca
pasta da minestra, composta di pezzetti o strisce irregolari, e quasi tagliate male,
. denominazione di talune monete d'argento o di rame coniate nel secolo xvii in
. che è opera di talento scarso o insufficiente; scadente, deteriore.
è cosa molto naturale che sia creduto o molto maltalentato o molto salvatico.
che sia creduto o molto maltalentato o molto salvatico. = comp. da
, livore. guido delle colonne o mazzeo di ricco, 406: tutto mal
. e chi sa quanti saranno vittime o dell'errore o del maltalento. pellico
chi sa quanti saranno vittime o dell'errore o del maltalento. pellico, 4-189:
= comp. da mal [o] e talento (v.);
marzo 1409 e non ristette il maltempo o d'acqua o di vento o di
non ristette il maltempo o d'acqua o di vento o di nebbia o di
il maltempo o d'acqua o di vento o di nebbia o di nevischio. razzi
acqua o di vento o di nebbia o di nevischio. razzi, 6-27: i
. — comp. da mal [o] e tempo (v.).
. che non è stato previsto o considerato con sufficiente accortezza.
è la sciato in abbandono o che riceve cure insuffi cienti
che riceve cure insuffi cienti o inadatte; trascurato, abbandonato a se
, è originario dell'isola di malta o dell'arcipelago cui essa appartiene; che
cui essa appartiene; che è nato o risiede nell'isola di malta. -
dalle signore appartenevano alla razza dei carlini o dei maltesi. carducci, iii-17-18:
bacino del mediterraneo; hanno vello bianco o bruno, sono molto prolifiche e buone
disus. composto in modo approssimato o difettoso; mal conge gnato
(malt); 'orzo tallito 'o germogliato, cioè il prodotto intermedio che
sm. ant. cosa rubata o ottenuta in modo disonesto e fraudolento;
giacomino da verona, xxxv-1-650: o fiiol maleeto, / per lo ben
compagnia disordinatamente alcuna cosa, in celato o in palese,... se
desiderio [di vita eterna], o volontà, egli uscirebbe di peccato mortale
commesso un gran delitto e, presto o tardi, ne dovranno render conto e
maltosio per reazione con gli ossidi alcalini o alcalino-terrosi. = voce dotta
chim. -ide, che indica simiglianza o derivazione. maltosio (ant.
, ingiusto, prepotente; violenza morale o fisica esercitata nei confronti di una persona
fisica esercitata nei confronti di una persona o di una comunità. g
lesivi dell'integrità fisica, della libertà o della dignità (come lesioni, percosse
riducendoli a uno stato di degradazione fisica o morale, una persona della propria famiglia,
, una persona della propria famiglia, o un minore di anni quattordici, o una
o un minore di anni quattordici, o una persona sottoposta alla propria autorità o
o una persona sottoposta alla propria autorità o a lui affidata (per ragioni di
comportamento di chi incrudelisce verso animali, o senza necessità li sottopone a eccessive fatiche
senza necessità li sottopone a eccessive fatiche o a torture, o li adopera in lavori
a eccessive fatiche o a torture, o li adopera in lavori ai quali non
ai quali non siano adatti per malattia o per età, o in giochi o
adatti per malattia o per età, o in giochi o spettacoli pubblici che comportino
o per età, o in giochi o spettacoli pubblici che comportino strazio o sevizie
giochi o spettacoli pubblici che comportino strazio o sevizie, o li sottopone pubblicamente e
pubblici che comportino strazio o sevizie, o li sottopone pubblicamente e da vivi (
da vivi (anche se per fine scientifico o didattico) a esperimenti tali da destare
codice penale, 572: maltrattamenti in famiglia o verso fanciulli. ibidem, 727:
. 3. figur. cattiva o erronea interpretazione di un testo letterario.
, che si comporta in modo oltraggioso o dannoso. - anche sostant.
male, far torto, recare nocumento o danno nel patrimonio o nella reputazione.
, recare nocumento o danno nel patrimonio o nella reputazione. velluti, 71
è stato di sua natura dilicato, o piuttosto collerico che no, volea attaccarla
modo improprio, erroneo, senza perizia o, anche, senza serietà. -anche
, commentare, esporre in modo inadeguato o inesperto; interpretare in modo incompetente o
o inesperto; interpretare in modo incompetente o infedele (un brano musicale, un
azione, atto malvagio. mostacci o rugieri d'amici, 421: ben è
senza umanità; fatto oggetto di parole o di atti villani, brutali, irriguardosi
trattato male, fatto oggetto di torto o di ingiustizie. ser giovanni, ii-164
salute, che è vittima di acciacchi o di malanni. -anche: logorato
il più popolare forse della nostra letteratura o quello almeno che più si lascia andare
dall'astratta e arbitraria critica degli accademici o da quella sentimentale dei medievalisti.
, che esercita senza perizia un'arte o una professione. carducci, iii-25-151:
= comp. da mal [o] e tratto (v.).
presero il nome dall'arme o insegne di due potenti famiglie 2.
presuma né debbia... nominare sé o altrui ducale o maltraverso.
nominare sé o altrui ducale o maltraverso. sercambi, iii-337: e veduti
, maltrigiarlo, brancicarlo e ristirarlo sette o otto volte. = voce di origine
uomo ap pone altrui pecca o vizio, onde egli è colpevole.
= comp. da mal [o] e travamento (v.).
. 2. letter. trovato o ottenuto in modo disonesto, subdolo,
opuscoli malthusiani. loro per penitenzia tre noci o fichi o altri frutti, acciò
. loro per penitenzia tre noci o fichi o altri frutti, acciò buttava di
da un trucco, mal fatto, eccessivo o inadatto. pavese, 9-15
un processo di espansione) per necessità o scelta di adeguamento e subordinazione a considerazioni
e subordinazione a considerazioni che consigliano o impongono di contenere l'aspetto e il valore
altra, i mezzi di sussistenza o le derrate e tutte in generale le ricchezze
le derrate e tutte in generale le ricchezze o... i mezzi di esistenza
quel principio. 2. seguace o fautore delle teorie di malthus; che
6-154: poche botteghe restavano aperte: due o 4. figur. limitativo, restrittivo
pelo per zetani vellutato. verso o strofa troncati irregolarmente e scherzosamente nella parte
,... strofette malthusiane, frasi o figure colte a volo, effetti di
e però bieco fiero, parlandosi d'occhio o sguardo'. quindi cita uno stornello che
è venuto via, in un modo o nell'altro, devono averlo trattato maluccio
e mendico / è allor peste, o mal di quella sorte, / com'ogni
in gran parte, i vostri maluzzi, o mièi ricchi, non sono che noia
, agg. e sm. che appartiene o si riferisce alla città francese'di saint-maló
francese'di saint-maló; che è nato o risiede a saint-maló (e nel secolo xviii
male umore), sm. umore o insieme degli umori cattivi, corrotti,
umore, se il mio buono o malo umore potesse dipendere da loro. giusti
fra i cespugli e depresso (o anche scontento, irritabile, ansioso).
. = comp. da mal [o] e umore (v.);
= comp. da mal [o] e uomo (v.).
. = comp. da mal [o] e dal provenz. aur 'augurio
di color blu-cobalto con ali bianche, o come il malurus lambertii, che presenta
ant. cattiva usanza, abitudine perversa o disdicevole. cavalca, 6-1-129: nino
= comp. da mal [o] e usanza (v.).
(detta anche malva comune), annua o bienne, con radice grossa; fusto
con radice grossa; fusto pubescente eretto o prostrato; foglie angolose e lobate;
rosa, rosso vivo. -malva arborea o malva d'egitto: pianta della famiglia
pianta ornamentale per i grandi fiori rosei o bianchi { lavatera trimestris). -
le foglie, i fiori, le radici o il decotto di questa pianta (spesso
nella medicina popolare, come rimedio terapeutico o anche come cibo). arrighetto
raccordati di mollir la durezza, o con tener lungamente il membro a mollo,
politico; si adopera tuttavia per cosa o persona flaccida. pirandello, 7-580: era
famiglia geraniacee; sanguinaria. o. targioni tozzetti, iii-43: * geranium
piccole stipole caduche, con frutto dirompente o a forma di capsula; con fiori
ermafroditi di colore bianco, giallo rosso o porpora, forniti di calice e corolla pentameri
ipoginii; ovario semplice, frutto capsulare o di molti angidii; semi esalbuminosi,
, ec. racchiude molti vegetabili alimentari o medicinali, la maggior parte emollienti.
simile alla malva, ai suoi fiori o alle sue foglie. -piante malvacee
figur. che ha idee moderate in politica o retrive; che deriva o è espressione
in politica o retrive; che deriva o è espressione di idee moderate o retrive
deriva o è espressione di idee moderate o retrive. carducci, ii-3-11: saluta
2. in senso concreto: atto o gesto malvagio; misfatto. ugurgieri
frate li servienti ad lui commessi percuota o batta per alcuna malvagia o fallo
percuota o batta per alcuna malvagia o fallo. = deriv. da malvagio
nostro generale,... portandosi vilissimamente o più tosto malvagiamente, aveva condotto le
mezzi efficacissimi per tenersi lontano gl'importuni o i malvaggi. manzoni, pr. sp
buoni non istà nel vedere un malvagio perseguitato o ammazzato: inutile, vile, scellerato
, che il non amarlo era colpa o di stolida o di malvagia natura. tommaseo
non amarlo era colpa o di stolida o di malvagia natura. tommaseo, 15-99
allocutive, come epiteto di biasimo severo o come ingiuria. cielo ctalcamo, 103
? -che ha tradito il marito o l'amante; infedele. romanzo di
uomini per rea interpretazione della sacra scrittura o per auttorità di malvagio interprete, non
. -che si è macchiato, o si macchia abitualmente, di gravi trasgressioni
4. che è causa di sofferenze fisiche o morali; tormentoso, straziante (un
, i-36-160: s'alcun v'è bono o alcun dolce, è da malvagio e
, sofferenze, tribolazioni d'ogni genere o anche da scelleratezze e dissolutezze (un
annunzio, i-481: canta, o buon sangue! ed i pensier malvagi,
fia, se forse ella divide, / o per mia colpa o per malvagia sorte
ella divide, / o per mia colpa o per malvagia sorte, / gli occhi
e malvagia fortuna. -che preannuncia o provoca effetti malefici; infausto, malauguroso
che caminano a portare netta melmetta o terra sabionosa di suo paese, e mischiare
ed era ammesso a difendere i diritti o le persone de'cittadini. -oscuro
presentare qualche lato positivo; risultare più o meno valido, conveniente, utile (
. iacopone, 21-47: responne, o malvascione, sed hai nulla scusanza:
donna è peccato naturale; il rubarlo o l'ucciderlo o il discacciarlo, da malvagità
naturale; il rubarlo o l'ucciderlo o il discacciarlo, da malvagità di mente
fanno quelli che, udendo alcuna malvagità o vedendola, non la voglion riprendere,
pascolo e ricetto. -falsità o immoralità (di una dottrina, di
diminuì l'errore: e doveva diminuirlo, o 'n altra maniera dimostrar la vanità e
roma, senza cognizione della loro malvagità o bontà e della loro condizione.
sia noto che piace la morte agli uni o il furto all'altro, con tutto
rimodernati a sufficienza,... o per la condizione del luogo rimoto e
la condizione del luogo rimoto e separato o per la malvagità de'tempi inquieti e rivoltosi
-insalubrità, inquinamento, nocività di cibi o di bevande. a. cocchi,
che, qual si sia la cagione o la malvagità del nostro ingegno o inimicizia
la cagione o la malvagità del nostro ingegno o inimicizia singulare che a'nostri secoli sia
sia portata da'cieli, oggi poche o niuna donna rimasa ci è, la qual
croce, iii32- 348: le buone o cattive condizioni della russia non dimostreranno né
per malvagità e falseza ingegno / amico o frate, veggione a comuno. tasso,
e si ristrinse quella catena che per malvagità o per perversa cognizione era disciolta, o
o per perversa cognizione era disciolta, o più tosto spezzata. piovene, 7-295
inviato in dono una botte di malvasia o di vernaccia che fosse. dessi,
i bicchierini di 'filu ferru 'o di malvasia che si scolava. -sm
trinci, 1-63: l'uva malvasia, o sia grechetto, è di qualità bianca
1-2-49: la malvagia, la volpola o cimiciattola, il navarrino, ecc. son
% un misto di barbera, berzamino o barzamino nostrano, sangiovese; e 20
; / quando ti sguardo da sera o mattina, / più bianca se'che il
3-218: i buoni non sono mai stati o villaneggiati o malveduti da altri che da'
buoni non sono mai stati o villaneggiati o malveduti da altri che da'ribaldi. f
suo appropriazione indebita) il denaro o, in genere, i beni altrui
in virtù della pubblica carica ricoperta (o di un incarico fiduciario ricevuto);
fiduciario ricevuto); compiere un atto o compiere abitualmente atti di malversazione, peculato
accorda ah'amministrato contro l'amministratore che o non ha reso il conto, o lo
che o non ha reso il conto, o lo ha reso informe, o ha
, o lo ha reso informe, o ha malversato. romagnosi, 19-576: fu
, cui trasudava segretariato né era voluto vedere o era malveduto dal infedelmente '. g.
nome della cittadina greca di moveji. 3aola o meridionali... sono malvisti dalla popolazione
ii-31: sempre gli gocciava nel fondo quattro o sei goccie acquistato mediante malversazione. — anche
ha un grave difetto malversazione; chi abitualmente o frequentech'ormai più non si trova nel
più non si trova nel commercio. o un abbassamento della vista; cieco, orbo
2. figur. che ha idee errate o imprecise. ver sazióne), sf.
, compiuto da un pubblico funzionario (o rosei, 'malvatici ', ecc
bellezza del mondo. dei propri poteri o delle proprie mansioni a fine modello
(una dottrina). di lucro (o comunque di interesse privato), come
'l più de'letterati, appropriazione o distrazione di beni pubblici o diante
appropriazione o distrazione di beni pubblici o diante l'infusione, le proprietà
ragione del suo ufficio; gestione infedele o gra redi, 16-ix-98:
scorretta di fondi affidati alla sua amsemplice o violato, o di olio malvato. ministrazione
affidati alla sua amsemplice o violato, o di olio malvato. ministrazione, e,
da malva1. in danno dello stato o dei privati; peculato, per
preparasse artificialmente (nel 1856 da o. targioni tozzetti, iii-48: 'altea.
colore dei fiori di tamento del pubblico ufficiale o dell'incaricato malva. di un pubblico
. di un pubblico servizio che si appropria o co malvavìschio (malva vìscio
-ina. munque distrae, a profitto proprio o altrui, malvalìschio, malvanisco)
), agg. giunto a sprodenaro o qualunque altra cosa mobile apparte
. bot. altea (althaea officinalis) o malva posito, malcapitato, indesiderato
lo più in frasi ragione del suo ufficio o servizio (e tale delitto bencivenni
126): quando il preste giodenaro o altra cosa mobile appartenente alla e bismalva
provvedeva alla amministrazione e si ovviava o malvanisco, / qual d'ispanica malva e
parole, sì l'é malvavischia o altea, il polipodio. libro di esperimenti
in luogo di 'prevaricazione, concussione 'o radice de epentarie, gigli bianchi an
contentassimo dei veri vocaboli 'prevaricazione ', o, se d'un grand'uomo
ho un dovere. dicare con malevolenza o con sospetto; disapcare le origini del
ricevette grande biasimo, gioni di lucro o comunque per interesse personale. cfr
. per estens. poco curato nella forma o nell'aspetto esteriore. foscolo,
), sm. cattiva, brutta o viziosa abitudine; imperfezione, difetto inveterato
nuovo provvedimento. 4. formula o schema letterario di cattivo gusto.
han nome se non di peccato, o meglio di vizio, del vizio occulto che
che eccita e contamina nei ragazzi malvezzi o racchiusi la trista sensualità senza amore.
... sia a varie tendenze o partiti: * codini 'e * parrucconi
di antipatia; guardato con sospetto o con ostilità; inviso. arlia
veduto, non accetto, non gradito o sgradito ec., è compagno a *
condotto un'esistenza turpe e viziosa (o anche dura e tribolata).
). boccaccio, 1-ii-120: o vecchio malvissuto, o vecchio insano,
boccaccio, 1-ii-120: o vecchio malvissuto, o vecchio insano, / qual fantasia si
vita viziosa; che vive nella colpa o nella rilassatezza; dissoluto, amorale,
che talora si facesse ad uno o dui di questi malviventi preti o frati,
o dui di questi malviventi preti o frati, perché saria metter terrore agli
malvivènza, sf. modo di comportarsi o di agire tipico dei malviventi;
che non vivono se non pochissimi giorni o mesi o anni. tasso, 12-71:
vivono se non pochissimi giorni o mesi o anni. tasso, 12-71: quivi stuol
arriva, / cui trae bisogno d'acqua o d'altro tale, / e con
nostre malvive. rebora, 2-80: o poesia nel verso inviolabile / tu stringi
mio antieroe potrebbe egualmente bene dirsi pavido o borghese o bempensante o malvo o
potrebbe egualmente bene dirsi pavido o borghese o bempensante o malvo o italiano o
bene dirsi pavido o borghese o bempensante o malvo o italiano o uomo.
o borghese o bempensante o malvo o italiano o uomo. = var.
o bempensante o malvo o italiano o uomo. = var. m.
pur che lingua d'uomin stolti / o di malevoglienti / o di sé più
d'uomin stolti / o di malevoglienti / o di sé più potenti / non può
la pessima inerzia di coloro i quali o codardi o malevoglienti non si opponevano all'
pessima inerzia di coloro i quali o codardi o malevoglienti non si opponevano all'anarchia che
non prendendo il dì se non forse quattro o cinque once di pane...
-con litote. non malvolentieri: più o meno volentieri, con una certa soddisfazione
potrebbono anche essere [certe case] nemiche o malvolute dal testatore. bartolini, 19-70
2. locuz. farsi o fare malvolere: attirare su di sé
fare malvolere: attirare su di sé o su altri, sia di proposito sia involontariamente
non si tratta di manifestazione, intolleranza o malvolere contro le buone intenzioni dove si
m. -ci). che appartiene o si riferisce a una corrente politica moderata;
più meschina, caricandole di sale o di qualche aromato, le gusta.
che i musici chiamarono anco mamaróna o curetico, perché a misura di
, trainato da una coppia di cavalli o di muli. nieri, 3-94
(bambusa arundinacea). o. targioni tozzetti, ii-308: 'bambusa
frutto dell'america tropicale: lacuma o mammea. ramusio, iii-63: èvvi
[la sila] si adorava mamerto o sia marte, per cui questo dio acquistò
peli ruvidi, ali anteriori grigie o brune con macchie circolari e reniformi
a la mamma / quando ha paura o quando elli è afflitto. idem, par
9: addio nonno, addio mamma, o babbo addio. guadagnali, 1-ii-259:
teme intoppo. tansillo, 143: o neve che m'infiamme, / scopri
; infiorescenza e infruttiscenza del fico selvatico o caprifico; il capolino terminale del carciofo
dovete credere che, per lo pigiare o per la mamma, abbia perciò [il
vede alcuno che finge di disprezzare, o che biasima una cosa la quale sappiam
/ né da lingua che chiami mamma o babbo. testi fiorentini, 190: quand'
terra anonzia. bonarelli, xxx-5-55: o che dolcezza / era veder due fanciullini
. -come mamma l'ha fatto o lo fece: completamente nudo.
mamme t'offriran. -essere attaccato (o stare sotto) alla gonnella della mamma
sempre sotto la gonnella della mamma 'o * sempre attaccato alla gonnella della mamma '
mamma buona. -essere la mamma (o peggio che la mamma) di san
della mamma di san pietro. -essere o sembrare la mamma del freddo: soffrire
-fare da mamma a qualcuno: allevarlo o prendersene cura con premure materne.
e si dica altrettanto di mammà. o bambini: dite papà e mammà quanto vi
occhio su gli animali fomiti di polmoni o di organi analoghi: e questi,
). disus. che si riferisce o è proprio delia mammalogia. mammalogista,
, in numero non più di sedici o diciottomila, tenevano soggiogati con acerbissimo imperio
di diciotto bei... più o meno potenti, secondo le province che
persona sciocca, stolida, goffa (o anche pavida, indecisa, vigliacca)
di 'mammalucco 'per uomo melenso o stolto o di poco garbo dalla natura dotato
mammalucco 'per uomo melenso o stolto o di poco garbo dalla natura dotato (se
epiteto ingiurioso. lalli, 11-193: o mammalucco, / quel che a camilla hai
. goldoni, x-445: che pretendi, o mamalucco? pananti, ii-70: tu
ti stucchi, / dici lor: fuora o dentro, mammalucchi. c. arrighi
si dica / che noi siam mamalucchi o luterani. 8. locuz.
. persona senza carattere, sprovveduta o solo apparentemente buona e ingenua;
nella propria diocesi facesse chiamare le raccoglitrici o mammane, e insegnasse loro la vera
: furono ancora destinate due mammane, o sia levatrici, per le donne gravide
e a molte madri, che periscono miseramente o si guastano per colpa delle mammane inesperte
avanzata che si prende cura delle giovinette o delle donne nubili. zanobi da strata
mammàrio, agg. che appartiene o si riferisce alla mammella; che si
della secrezione lattea. -arteria mammaria interna o mammaria esterna: vasi sanguigni della parete
baldinttcci, 174: dal tronco superiore o ascendente nascono le [vene] freniche
gerg. altissimo esponente della mafia siciliana o della camorra napoletana. marotta, 4-16
e di un frutto baccato con due o quattro semi. = voce dotta
dei quali questi organi possono essere due o anche più, a seconda delle differenti specie
e fumante entro il paiuolo di rame o nei recipienti di sughero. bartolini,
/ clizia amorosa. -altura più o meno semisferica, collina. pascoli,
due mammelle. -formazione nuvolosa più o meno tonda. govoni, 279:
2-122: se poi, come in due o anche più mammelle sarà lo sciame diviso
, sono privilegiate tante professioni di poca o niuna utilità. con quanta maggior ragione
dottrina sua. panigarola, 27: o empio calvino, o di già figlio
panigarola, 27: o empio calvino, o di già figlio et ora aperto mio
ghislanzoni, 7-118: se la buona o inferma costituzione del nostro individuo dipende molto
. 7. medie. adenoma o tumore delle mammelle: tumore benigno,
ed elastica, scarsamente doloroso. -carcinoma o scirro delle mammelle: tumore che ha
eccessivo accumulo di grasso (pseudo-ipertrofia) o a un eccessivo sviluppo di tutti i
della ghiandola (ipertrofiavera). -ipoplasia o ipotrofia delle mammelle: loro scarso sviluppo
loro scarso sviluppo, causato da scarsità o assenza degli ormoni ovarici, per insufficienza
ormoni ovarici, per insufficienza delle ovaie o della ghiandola ipofisi; è spesso manifestazione
; è spesso manifestazione di infantilismo generale o genitale. -malattia cistica o fibrosi cistica
infantilismo generale o genitale. -malattia cistica o fibrosi cistica delle mammelle: alterazione di
formazione di cisti; può essere diffusa o localizzata e interessare una o, per
essere diffusa o localizzata e interessare una o, per lo più, entrambe le
ulcerazioni cutanee che si formano alla base o all'apice del capezzolo.
. -dare, porgere la mammella o le mammelle a qualcuno: allattarlo.
: allattarlo. arrighetto, 224: o iddio volesse che quel dì m'avesse
cosa? la 4 protuberanza 'o 4 preminenza 'del suolo. queste voci
esseri dotati di sentimento e di organizzazione più o meno complicata. collodi, 669:
, ma non ha esistenza », o che « il genere mammifero si pensa
creature femminili del signor saranti: magre o carnose, mammifere o smammellate. =
saranti: magre o carnose, mammifere o smammellate. = voce dotta, lat
= voce dotta, lat. mamilla o mammilla, dimin. di mamma 4
, nelle estremità delle dita. o. rucellai, i-374: s'affrontarono i
, lat. mamillàris, da mamilla (o mammilla) 4 mammella '; mammellare
comprendente specie con fiori bianchi, rossi o gialli; frutti rossi, bianchi o
o gialli; frutti rossi, bianchi o rosa; fusto grosso e corto, coperto
mammillaria, dal lat. mamilla (o mammilla) 4 mammella '. mammillóna
piccola mammella. -anche: papilla o capezzolo. galileo, 3-4-335: gli
. mammillulétta. ceresa, 1-1259: o de'risguardi mei furace artiglio / mammillulette
appellativo affettuoso. pascoli, 19: o mamma, o mammina, hai stirato /
pascoli, 19: o mamma, o mammina, hai stirato / la nuova
prima della mamma, poi della moglie o dell'amante che lo coccolano.
, specialmente da parte della madre o di chi he occupa idealmente il posto;
gr., 11-169: recate insieme, o vergini, le conche / dell'alabastro
alla fuggiasca / ninfa di pratolino, o sospirata / dal solitario venticel notturno.
... / rose adamasche o mammole viole. bandello, ii-840: ne
palmo, provocanti pigiama in tinte mammole, o di pistacchio, sventolavano sul paesaggio pioniero
, la primogenita chiara, giovinetta, o, come dicevano, con una gentile
[gómara], i-224: le mammole o comari fanno che le creature non abbino
uva lonza, dell'uva dolci- pappola o mammola. 6. locuz.
mammole: preconizzare ravvicinarsi della primavera (o di eventi fortunati e lieti).
e rose. poerio, 3-308: o mammolétta umile, / nascosa in mezzo l'
aprile, / tu non averle invidia, o fior gentile. graf, 4-127:
pio riguardo / educata tu cresci, o mammolétta. saluzzo roero, 3-i-163:
talvolta è usato in senso iron. o spreg.). ser giovanni
bambino, ebbe origine da * mamma 'o 'mammella'. dossi, 3-77:
poco fa è nato, dicendo: o criatura, o mamoletto, sei venuto
è nato, dicendo: o criatura, o mamoletto, sei venuto al mondo a
. bianco da siena, 40: o jesù poverello, / sol per noi aricchire
aricchire / d'infinita ricchezza; / o dolce mamolello, / nulla di che coprire
fanetti dichiara: 60 % sangiovese (o sangioveto che dir si voglia...
: appresso lui / così parlò mammon: o a tór di soglio / il regnator
, se guerra è il meglio, o i nostri dritti / perduti a racqui-
cellerità e destreza che non solo a omeni o a simie o a maimoni, ma
non solo a omeni o a simie o a maimoni, ma a occelli saria bastato
isole del capo verde, questi mammoni o bertucce... erano in tal copia
. proprio di un bambino o di un adulto troppo attaccato alla madre.
e travaglio, tempi di povertà e stenti o di frenetico mammonismo, di tirannia
. eccessivo attaccamento di un bambino o di un adulto alla madre.
qualche personaggio secco, come la sequenta o la tomatella, introdur la quaresima
la tomatella, introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie.
, introdur la quaresima o carnovale o simili altre mammuccerie e fraccurraderie. =
sf. mamma giovane, gentile (o, anche, gracile, esile, delicata
. gemelli careri, 1-iii-198: il batman o 'l man è un peso di 55
corbetta. g. bargagli, xli-1-488: o mana voi, perché chiudete cosi la
famiglia pipridi, appartenente al genere manacus o a generi affini, caratterizzato da piumaggio
: vuole dire mexico cosa che mana o scaturisce. musso, iv-66: uscivano certi
essere contenuta nella palma della mano o nel pugno chiuso o che possa essere afferrata
della mano o nel pugno chiuso o che possa essere afferrata e stretta con
cittadini, / mancasser di parola, o io direi / fussero una manata d'
pesantemente con la mano distesa su qualcuno o su qualcosa (e può aver origine
aver origine sia da volontà di punizione o di vendetta, da stizza, risentimento
, da esuberanza chiassosa, da cordialità o familiarità eccessiva); pacca, botta
: ne scese, con altrettanta fretta, o, per dir meglio, ne fu
che ti do una 4 manata 'o uno 4 scapaccione ', -all'orecchio
. 5. strato di colore o di vernice che si stende a colpi
diagnosi intorno a un romanzo nato male o a una mana- tella di versi scrofolosi
la quantità totale contenuta da un oggetto o da uno strumento: manata, grembialata,
, iii-160: ha il manati due mani o braccia corte presso la testa, e
nel protendere le mani come per difesa o nel porgere giustificazioni non richieste.
= comp. da man [o] e avanti (v.).
, mancanza di cose utili, convenienti o necessarie (beni materiali, denaro,
ne'sogni alcuna fede, per ciò che o per soperchio di cibo o per mancamento
ciò che o per soperchio di cibo o per mancamento di quello avvenieno, ed
afflizione, mi sopravenne un deliquio, o mi credessero morto o volessero sbrigarsi d'uno
un deliquio, o mi credessero morto o volessero sbrigarsi d'uno ch'era malvivo
2. assenza di persone (singole o in gruppo) che si fa sentire
con conseguenze di vario genere, piacevoli o, per lo più, spiacevoli; lontananza
disponibilità. -anche: inesistenza di uno o più soggetti determinati; mancanza di discendenza
di fede nel vedimento delle cose improvise o dispiacevoli. landino, 199: per
, 2-xxv-489: non è rinuncia per timidità o mancamento d'animo o di vena.
rinuncia per timidità o mancamento d'animo o di vena. -mancamento d'appetito:
cosa che indigniazione n'avesse a nascere o alcuno mancamento di nostro onore seguirne.
reo si nieghi quel che si dimandi o che si alleghi dall'attore, in tal
. siché al reo basta il vincere negando o fuggendo per mancamento della prova dell'attore
manchevolezza, alterazione (di natura materiale o morale, teorica o pratica, individuale
di natura materiale o morale, teorica o pratica, individuale o collettiva); inconveniente
morale, teorica o pratica, individuale o collettiva); inconveniente, pecca,
non può fare cosa niuna di mancamento o ria o disordinata. boccaccio, i-338
fare cosa niuna di mancamento o ria o disordinata. boccaccio, i-338: io
non mi stenderò più in loro mancamenti o difetti, e similmente a racconciarli;
, v-499: si trovano alcuni, o per mancamento di natura, o per
, o per mancamento di natura, o per proprio vizio, d'ingegno tanto rozzo
. e mille loro qualità e mille pregi o mancamenti, appena, e forse in
la roba si bagna per suo mancamento o perché i lati o coverta non son bene