ester). -libri sapienziali, sentenziali o didattico-poetici: libri dell'antico testamento che
: onde ancora fu formato un registro o canone, per ischiudere tutti gli altri
iv-721: se avete letto libri proibiti o tenutigli appresso di voi senza licenza.
n. 4. -libro di testo o scolastico: manuale o antologia o trattato
-libro di testo o scolastico: manuale o antologia o trattato, adottato nei vari
testo o scolastico: manuale o antologia o trattato, adottato nei vari ordini di
nelle scuole per aiuto agli scolari, o piuttosto soccorso all'ignoranza e ah'imperizia
fascicoli di documenti su cui si annotano o con cui si documentano le operazioni finanziarie
commercio), da un ente pubblico o anche da un privato. statuto dell'
ne son trecento [ducati] / o più, a me per cortesia donati /
sono annotate le indicazioni relative alle azioni o quote sociali, ai loro titolari,
-libro accartato: registro con le carte o i fogli numerati progressivamente. ordinamenti
, nel quale erano registrate partite eccezionali o particolari. varchi, 18-1-301: chiunque
-libro copialettere: copialettere. -libro corrente o vegliante: registro contabile attualmente in uso
finanziario all'ufficio del registro delle imprese o a un notaio per la vidimazione.
n. 2. -libro di magazzino o di mercanzie: registro sul quale,
similmente un 'libro di mercanzie 'o 'di magazzino ', per potere giornalmente
merci che devono trovarsi nel suo magazzino, o rendersi ragione del modo col quale ne
disposto. -libro di prima nota o delle minute: registro sul quale sono
-libro mastro (ant. libro maestro o magistrale): registro, schedario o
o magistrale): registro, schedario o paritario sul quale sono riportate e classificate
e classificate in più conti (analitici o sintetici, numerici o descrittivi, a sezioni
conti (analitici o sintetici, numerici o descrittivi, a sezioni divise o riunite
numerici o descrittivi, a sezioni divise o riunite) tutte le partite del dare e
: v. paga. -libro pubblico o del pubblico: registro in cui i
in cui i magistrati di un comune o di uno stato scrivevano la contabilità deh'
altro; contrario di 'libro corrente 'o * ve- gliante 10.
banca a favore di un cliente, o da un privato a favore di un
gli importi dovuti, ecc.) o a fini di pubblicità immobiliare (cioè per
di proprietà, la costituzione di ipoteche o altri diritti, ecc.) o per
ipoteche o altri diritti, ecc.) o per altri fini, di natura economico-finanziaria
ragiona indarno. -libro dei fuochi o dei focolari: registro delle singole famiglie
n. 13) - libro riscontro o scontro, del riscontro o dello scontro
libro riscontro o scontro, del riscontro o dello scontro: registro di controllo.
dell'arte. -libro del maleficio o dei malefizi: registro su cui si
stato d'anime, libro parrocchiale (o del prevosto): registri sui quali sono
sul quale l'ufficio di stato civile o l'ufficio parrocchiale annota i decessi avvenuti
in occasione di gravi controversie internazionali (o anche di importanti questioni interne),
a carico del comando di una nave o di un aeromobile (e, nel
gli atti d'insubordinazione del suo equipaggio, o qualunque incidente del viaggio, di carattere
morti: coacervo di 'capitoli 'o 'formule 'di argomento religioso- magico-funerario
, che, riprodotte su bende lintee o, per lo più, su rotolo papiraceo
defunti, inframmettevano al bendaggio delle mummie o riponevano entro cavità di statuétte lignee del
quali vengono inserite le foglie d'oro o d'argento. 22.
ascensioni compiute, descrivendo le vie aperte o le varianti effettuate. 23. libro
giocarsi al lotto in relazione con cose o eventi visti o vissuti in sogno; cabala
in relazione con cose o eventi visti o vissuti in sogno; cabala. giusti
ricavata dal 'libro dei sogni 'o dalla 'smorfia '. 25
27. zoot. libro d'oro o di merito: registro in cui sono
allevatori. 28. figur. persona o cosa che esercita, in modo rilevante
si vanno a scrivere le immagini, idee o specie delle cose sensibili.
non sono diseredate. -libro del destino o dei destini: ciò che il futuro
raccolgono le scorze interiori del pino, o sia quella parte di esse dai botanici chiamata
. -cantare, suonare a libro o al libro: eseguire un brano musicale
mi sovviene d'alcuni che ho udito o soli o accompagnati al libro cantare,
d'alcuni che ho udito o soli o accompagnati al libro cantare, non curanti
. -cantare, suonare a libro aperto o ad aperta di libro: eseguire un
cavallo del balestriere. -essere cancellato o raso dal libro della vita o dei
cancellato o raso dal libro della vita o dei viventi: morire. grazzini,
certi libri che ci vengono d'oltralpi, o anche certi che si stampano di qua
pagina peggio. -essere un libro o un libraccio chiuso, un libro chiuso
toccando il libro: giurare sulla bibbia o sul vangelo. cielo d'alcamo,
partano de la presenzia de li rectori o vero camarlengo, giurare a le sante
. non sia tenuto d'inta- volarlo o cambiarlo se non di cinque in cinque anni
lo studio, darsi ad altra professione o mestiere; giacché c'è pur troppo
pennello dell'onnipotenza divina. -leggere nel o sul libro di qualcuno: sottoporlo a
. varchi, v-144: io intendo o solo o principalmente nella maniera dello scrivere
varchi, v-144: io intendo o solo o principalmente nella maniera dello scrivere nobile;
insieme la mente sola di un agostino o di un solo tommaso d'acquino,
per lo più, a benefici ricevuti o a torti subiti). tommaseo [
iscriverlo in un elenco di persone sospette o moleste; considerarlo degno di severa riprovazione
.]: 'notare sul libro nero persona o cosa ': fame ad altri o
o cosa ': fame ad altri o a sé memoria tutt'altro che di
sé memoria tutt'altro che di stima o d'affetto. faldella, 8-7: la
: registrare, sul libro dei conti o delle spese (una partita, una
venisse prodigiosamente a rapirvi la tavoletta, o il librac- ciuolo di mano quando eravate
. vallisneri, ii-146: certi compendi o librattoli senza sugo... io
son tre tomi e replicano lo stesso o ritrattano, se ne faccia uno solo,
d'ettor, d'achille, di buovo o d'or- lando / tenete libri,
: liburna fornita di due, sei o più ruote a paletta, girevoli sull'asse
parte della dalmazia. conti, 525: o mecenate, / o mio diletto,
conti, 525: o mecenate, / o mio diletto, / tu te n'
-ci). geogr. che appartiene o si riferisce ai liburni; che fa parte
3. geol. che si riferisce o fa parte del liburniano. = voce
libùrnio, agg. e sm. originario o abitante della liburnia; che appartiene o
o abitante della liburnia; che appartiene o si riferisce alla liburnia; libùrnico.
4 licantrofìa ': spezie di rabbia o di stoltezza per le quali gli uomini si
licaònio, agg. e sm. nativo o abitante della licaonia. landino [
mono- cotiledoni della famiglia orchideacee, epifite o terrestri, con fiore grande, dal
(femm. -a). chi fabbrica o vende licci. gargioiti, 174
ferro che in cima ha una tacca o piccol taglio in cui si fa incastrare successivamente
diritti; scappare per paura, bramosia o simili. 4 appena senti il colpo
pigliano il nome di 4 licceròli 'o 4 licciaròli '. = deriv
gargiolli, 221: il * corpo 'o 'licciatura 'è con maglioni
; è costituito da robusti fili ritorti o da una serie di maglie entro un'
legno0 di metallo. -tappezzeria d'alto o di basso liccio: v. tappezzeria
: v. tappezzeria. -telaio ad alti o a bassi licci: v. telaio
un liccio tratto dalla tela con nove o sette nodi. p. de'bardi
delle due asticciole orizzontali che limitano superiormente o inferiormente il liccio e ne guidano le
liceale, agg. che riguarda, appartiene o si riferisce al liceo.
, considerato come fonte della luce; o perché, secondo le favolose tradizioni, avea
lupo che infestava il territorio di argo, o perché, posto in bando dal cielo
, avea guidato gli armenti di admeto, o in fine per la ragione naturale che
era bastato * studente di liceo ', o 'studente liceale '. ora per
, liciènza), sf. permesso o autorizzazione concessi caso per caso dal sovrano
autorizzazione concessi caso per caso dal sovrano o da altra pubblica autorità (civile,
altra pubblica autorità (civile, militare o religiosa) a un proprio subordinato
religiosa) a un proprio subordinato o a un suddito o a un privato in
proprio subordinato o a un suddito o a un privato in genere. - anche
natura pubblica, concesso dal sovrano (o dal superiore feudale) a un vassallo
) a un vassallo, a una città o a una comunità sottoposta o anche a
una città o a una comunità sottoposta o anche a un privato); il
). -per estens.: facoltà o diritto riconosciuti dall'ordinamento giuridico o concesso
facoltà o diritto riconosciuti dall'ordinamento giuridico o concesso mediante apposita legge a un'intera
di persone (membri di una classe o di un ceto, popolazione soggetta,
autorizzazione, concessa dalla pubblica autorità civile o ecclesiastica, di stampare e divulgare un
a censura preventiva (licenza dei superiori o licenza per la stampa). -anche
cacci credo che ci daranno la licenza o privilegio di stampare. galileo, 3-4-
(per lo più di natura patrimoniale) o di un ufficio familiare (patria potestà
che incide nella sfera del suo diritto o ufficio. - anche: permesso o
o ufficio. - anche: permesso o assenso dati da un soggetto che,
specie, disciplinare, di natura morale o religiosa. bisticci, 1-i-147: uno
padrone a un proprio servitore, famiglio o dipendente, di allontanarsi temporaneamente, per
, per poter attendere alle proprie faccende o ai propri svaghi. alberti, 365
la propria famiglia. -permesso chiesto o concesso alla stregua delle norme sociali (
) che regolano i rapporti fra privati o delle regole particolari che riguardano i rapporti
i rapporti con le pubbliche autorità (o, anche, delle leggi dell'amore
... ma erano maggiormente paglia o letame. capitoli della compagnia della madonna
queste cose, fatte dal duca di guisa o per ambizione o per acquistar la grazia
dal duca di guisa o per ambizione o per acquistar la grazia del re, gliel
posteri: né v'è scrittore italiano o straniero che maggiormente infierisca con l'intenzioni
ant. macìa), sf. arte o scienza occulta che suppone di trarre dalle
atte anche a dominare forze superumane o demoniache; si fonda, fra le innumerevoli
sull'effi. - cacia della parola o del gesto rituale, sulla corrispondenza fra
benefici (anche nelle espressioni magia cerimoniale o magia diabolica). buli, 1-495
in roma innanzi a papa alessandro, o vero a sisto, questa, che la
-magia simpatica, simpatetica, omeopatica o analogica: quella volta a provocare fenomeni
2. per estens. azione o operazione che produce effetti straordinari, della
quindi, a volta a volta mirabili o misteriose o anche fonti di timori e
a volta a volta mirabili o misteriose o anche fonti di timori e di apprensioni
2-1-66: storia, vita de'tempi, o tu che a morte / togli 'l
curiosità e impuntature. -fatto o spettacolo meraviglioso. verga, i-262:
po'la magia del luogo e delle persone o per dir meglio di qualche persona.
più a lungo di quanto in realtà credeva o poteva. carducci, iii-5-356: forse
non c'è atto, colore, o sentimento ch'egli non possa sublimare con la
d'una particolare opera d'arte, o di tutta una personalità artistica),
fascino suggestivo e irresistibile, che incanta o, anche, che stupisce, lusinga
sm. che. è nato o abita in ungheria; cittadino dell'ungheria;
lancia / da le sale paterne, o magiàro; / su 'l tuo nero cavallo
: nel predir delle cose future, o diasi questo all'astrologia o alla magica,
cose future, o diasi questo all'astrologia o alla magica, basta che temi è
e gli altri tali sapevano questi secreti, o non li sapevano? se li sapevano
papini, 27-1005: qual legge divina o umana poteva obbligare una povera semplice ragazza
voce dotta, comp. da magi [o] e dal tema dei composti del
che pretende di ottenere; suscitato o provocato o determinato da operazioni dimagia.
di ottenere; suscitato o provocato o determinato da operazioni dimagia. iacopone,
messo mannato. fra giordano, 3-102: o tu che fai arti magiche e fati
. che è dedito a pratiche di magia o è iniziato ai misteri esoterici.
comunione, ed avia un diavolo familiar o ver spirito. giraldi cinzio, i-58:
. le prime si possono chiamare auree o magiche parte dall'imitazione dei magi,
un mondo di spiriti, angeli o dei inferiori. -che si riferisce ai
. che pare non avere spiegazioni naturali o razionali; che sembra esercitare un'azione
logico e quella del pragmatismo psicologico o magico. -proprio di un prestigiatore
persona, una dote fisica, morale o intellettuale, un sentimento, ecc.)
8-16: è un modo per vincere o per stare nell'ombra magica del vincitore
del vincitore. 6. che possiede o crea un'atmosfera incantata, un fascino
= voce dotta, lat. magudàris o magyddris, dal gr. uayùsapii;
apparizione. simintendi, 3-32: o iris, fidatissima messaggiera della mia voce
religione zoroastriana (ritenuti talvolta anche due o quattro o sei, e popolarmente denominati
(ritenuti talvolta anche due o quattro o sei, e popolarmente denominati anche re
, 2-81: benedetta sia tu [o maria] che il tuo garzone / da
parola epifania). -festa dei magi o giorno dei re magi: la festa
con pochissimo argento. -rappresentazione iconografica o mimica tradizionale, che raffigura tali sacerdoti
/ ma rest'io pur magio, pastore o boto, / purché venghiate.
. ant. e ietter. locale o complesso di locali adibiti a uso di
la fede pura. guittone, xxxv-52: o bon gesù, noi vedemo te /
vedemo che fanno li dipintori nelle magioni o ne'palagi, quando vogliono mostrare che
, rimanevano crudelmente imprigionati sotto le propie o l'altrui diroccate magioni! guerrazzi,
rinnomea appellazione inn-una singnificazione ne porta tenpio o magione, nella quale iddio comunemente de'
3. sede di un ordine religioso o cavalleresco, di latini, i-1257: ognuna
figlie della virtù] per una confraternita o di una corporazione; consene / tenea
.. i quali abbino reggimento di commende o magioni della religione, siano tenuti ed
onesto stato ciascuno quelle chiese ed oratori o benefizi che li toccheranno a governare.
di persone legate dai vincoli di parentela o di dipendenza; famiglia. -in partic
è di governare la sua famiglia o la sua magione, il suo avere,
. in partic.: luogo di abitazione o di residenza. - in partic.
dio. bianco da siena, 43: o se mi vuol tener sempre in pregione
son sempre degna di stare, / o farmi andare in quella magione / nella quale
, ii-176: il brodo t'arrechi, o il pan grattato, / o t'
, o il pan grattato, / o t'apra l'uovo in sua magion ben
. 12. astron. zona o settore delimitato della volta celeste; ciascuno
celeste; ciascuno dei segni dello zodiaco o dei nove cieli del sistema tolemaico.
prima gloria non so se della crapula o della squisitezza romana. pirandello, 8-989
magisteriato, sm. ant. grado o qualifica di maestro (come dirigente
come dirigente di un ordine religioso o cavalleresco, come insegnante o professore, ecc
religioso o cavalleresco, come insegnante o professore, ecc.). bembo
per vocazione naturale, per libera scelta o per specifica professione, impartisce determinati insegnamenti
insegnamenti e ammaestramenti, prevalentementedi carattere morale o culturale. bartolomeo da s.
, in niuno sia meno riprensibile o più generoso che negl'istorici: come quegli
. -dottrina profonda, vasta erudizione o cultura. cavalca, vii-72: pare
singoiar magisterio. 2. incarico o ufficio di insegnante di una determinata scienza
ufficio di insegnante di una determinata scienza o disciplina in un istituto scolastico o in
scienza o disciplina in un istituto scolastico o in un'università. gherardi, 1-ii-430
in vista. -facoltà universitaria o istituto superiore, al quale accedono i
. -in par tic. magistero ecclesiastico o della chiesa: potere (e missione
4. felice disposizione, naturale o acquisita, a compiere con successo determinate
intendere il magistero di chi la intaglia o dipinge. g. m. cecchi
essere, di procedere, di comportarsi o di agire, complesso organico, struttura.
somma perfezione di un'opera dell'ingegno o dell'arte, nella quale è dato scorgere
non di vetri colorati e trasparenti, o almeno pittura lodata e maravigliosa; perché
: prodotto dell'ingegno, del lavoro o dell'arte, che si distingue per la
un'attività manuale, professionale, artigianale o artistica; mestiere, professione, impiego
: -se tu avessi mai la febbre o il canchero, / quest'uomo è atto
romagnosi, 10-592: trovata una macchina o insegnato un processo utile, essi poi
del tessere apprendesti. -magistero d'arte o dell'arte: complesso di norme,
grande perfezione in determinati lavori di arte o di artigianato. tasso, n-iv-23:
accidenti e l'operazioni e le passioni loro o i magisteri dell'arte, le qual
, come il martello presuppone il ferro o il legno, e la statua l'avorio
il legno, e la statua l'avorio o l'ebano. romagnosi, 4-458:
dato intento preconosciuto e preordinato dall'uomo o, per dirlo più brevemente, il
quelli idioti di fare alcun passo nel calcolo o in verun altro magisterio mentale.
lecito però ad alcuno tagliare alcuno cerro o faggio grosso da magistero. leggi, bandi
de'sua campi terreni e beni gittare o altramente portare e metter sassi d'alcuna
portare e metter sassi d'alcuna sorte o altri magisteri per muraglie nelle dette strade
altri magisteri per muraglie nelle dette strade o piazze publiche, sotto pena di soldi
per soma. 11. grado o qualifica di maestro artigiano. -in senso
, ii-171: altri di vile mestiere o arte dicono sé essere conventati alla somma
'insegnamento. 12. ufficio o carica di maestro in un ordine religioso
carica di maestro in un ordine religioso o cavalleresco. -gran magistero: ufficio o
o cavalleresco. -gran magistero: ufficio o carica di gran maestro di un ordine cavalleresco
cavalleria). 13. ufficio o carica pubblica; magistratura. parlamenti ed
da una dissoluzione col mezzo d'un acido o di qualunque altro corpo. 19
m. -ci). che appartiene o si riferisce alla magia. -anche: suggestivo
, magistralìssimo). proprio del maestro o dell'insegnamento (un incarico, un
un atto, un modo di comportarsi o di esprimersi). fra giordano
correzioni... la terza, o egli è minore di te, e questa
altezza di acqua appoggiata al labbro superiore o sia cappello della bocca medesima.
. 10. milit. linea o cinta magistrale: tracciato che delimita il
, che viene altrimenti detta primaria o recinto primario, da ogni altra cinta inferiore
imparare, e però sempre dubitativamente propose o non mai magistralmente determinò, ma si
mettersi a parlare magistralmente d'un fatto o d'un autore, col solo capitale
non avere mai sentito nell'anima sua gusto o compiacimento di vanagloria. sergardi, 151
algarotti, 1-ix-218: perché non posso, o salvagnini, anch'io / alzar le
di abilitazione magistrale, scuola magistrale (o scuole magistrali', nel ling. comune
3. compiuto con rara maestria o arte (un'azione, un gesto
, un'operazione, un lavoro di pittura o di letteratura, ecc.);
(una dottrina, un'opera artistica, o letteraria, uno stile); che
lettere. 5. che appartiene o si riferisce all'ufficio o alla dignità
. che appartiene o si riferisce all'ufficio o alla dignità di magistrato (o,
ufficio o alla dignità di magistrato (o, comunque, di un'autorità civile
, comunque, di un'autorità civile o religiosa); che ne costituisce un
8. disus. galenico (un preparato o un composto farmaceutico: cfr. galenico
prescritto. porta egual nome la formula o ricetta che contiene sì fatta prescrizione.
licienza di notari e delli altri magistranti o. ttitolo delli ufici civili.
. ant. esercitare una carica o una funzione pubblica; signoreggiare, dominare.
-chi). disus. che appartiene o si riferisce al magistrato oalla magistratura.
suffisso -àtico esprime lo stato, la dignità o il rapporto con quello stato sociale;
magistrato, sm. stor. carica politica o ufficio pubblico in genere, di struttura
pubblico in genere, di struttura individuale o collegiale e di durata temporanea (e
propri dei regimi democratici dell'antichità classica o dell'età comunale); magistratura.
alberto, 91: le dignitadi fanno onorabile o da essere avuto in reverenza a cui
si tenga il metodo della tratta, o sia estrazione... i residenti nel
. i residenti nel magistrato co- munitativo o nel consiglio generale devino restare in ufizio
conferito a popolani autorevoli, doviziosi, o almeno liberi d'ogni debito. manzoni,
alta carica politico-costituzionale di uno stato o di una comunità autonoma. foscari,
la signoria che si compone di otto priori o signori. guicciardini, i-284: fu
tempo: serbando le * gerontie 'o senati e le assemblee popolari. -in
organo collegiale che governava le corporazioni (o, anche, altre associazioni) medievali.
egli si fuggì. -ufficio o potere del principe, del sovrano;
nella quale si esercita un ufficio pubblico o si amministra la giustizia. diatessaron volgar
in podesterie, non siate solliciti come o che rispondiate o vero che voi diciate;
non siate solliciti come o che rispondiate o vero che voi diciate; imperò che
dimmi: vengo io ne'tuoi palazzi o ne'tuoi magistrati a dire: -fa'così
dire: -fa'così e così -. o mandoti io a dire che tu faccia
mandoti io a dire che tu faccia o governi a mio modo? firenzuola,
indigenza mi serrava la porta de'magistrati, o non mi concedeva di dar conto di
il quale una persona ricopre una carica o un ufficio. nardi, 19:
magistrati... da tacito fu interpretato o infingardaggine di pensare alle mutazioni o invidia
interpretato o infingardaggine di pensare alle mutazioni o invidia acciocché molti non ne godessero.
, magistrato dei cavalieri, ecc.) o alle loro funzioni (magistrato camerale,
murano-grado). -magistrato del po (o per il po): ufficio amministrativo
i seguenti compiti: a) studiare o predisporre il piano per la sistemazione idraulica
3. chi ricopre una carica politica o un ufficio pubblico in genere, di
provvedimenti, che alla moltitudine paion sempre o almeno sono sempre parsi finora, così
la suprema carica politico-costituzionale di uno stato o di una comunità autonoma. f.
: l'avremo noi primo magistrato, o è falsa la voce che qui s'era
funzioni giudicanti, sia con funzioni inquirenti o requirenti); giudice o rappresentante della
funzioni inquirenti o requirenti); giudice o rappresentante della pubblica accusa (il termine
una persona in quanto considerata nell'esercizio o comunque in stretto rapporto con le sue
omicidio. del carretto, 3-60: o magistrati, o lege, o voi signori
carretto, 3-60: o magistrati, o lege, o voi signori, / porgete
: o magistrati, o lege, o voi signori, / porgete aiuto a me
in qualunque sistema di governo, regno o repubblica, i magistrati sono i custodi
davanti al maresciallo dei carabinieri, o al commissario di polizia, o al magistrato
o al commissario di polizia, o al magistrato istruttore, davanti alla giustizia
sono inamovibili, non possono essere dispensati o sospesi dal servizio né destinati ad altre
dal servizio né destinati ad altre sedi o funzioni se non in seguito a decisione
come stabile dipendente statale (magistrato togato o di carriera, in contrapposizione al magistrato
di stato e tribunali amministrativi regionali) o ai tribunali militari. -magistrato di tribunale
singoli. 5. ant. grado o titolo di maestro in una disciplina o
o titolo di maestro in una disciplina o in un'arte. a. pucci
. pucci, ii-263: medico di fisica o di cerusica prima che venga al magistrato
da bene, potendo conseguire alcun magistrato o alcun altro onore, lascierà il detto
conferirgli, concedergli un magistrato: designarlo o eleggerlo a una carica pubblica; conferirgliene
magistrato. -rinunciare a un magistrato o un magistrato, deporre un magistrato:
qualcuno pretende cosa alcuna con tra il duce o con tra il tal governatore venga alla
magistratura, sf. stor. carica politica o, in genere, ufficio pubblico,
ufficio pubblico, di struttura individuale o collegiale e di durata temporanea (e il
lta carica politico-costituzionale in uno stato o in una comunità autonoma, specie se retta
somma magistratura. -esercizio di un ufficio o di una carica pubblica. carducci,
. -in senso concreto: uno o più magistrati; le pubbliche autorità,
2. l'autorità giudiziaria, il corpo o l'insieme dei magistrati addetti all'amministrazione
e decideva in sede d'appello (o comunque di impugnazione) le controversie individuali
esaltato. 4. autorità o ascendente esercitato efficacemente in un ambito determinato
ant. e letter. che appartiene o si riferisce a un maestro. -anche:
, / in cui precipitò quel vecchio o comico, / verun non ebbe in
. chi esercita una carica pubblica (civile o giudiziaria); magistrato. fatti
e poi vostra excellenzia li assolva, o determini in modo che mostri di dar
- in partic.: mediocre maestro o compositore di musica. poesie musicali
del proprio corpo non protette dall'armatura o per ricoprirne, come gualdrappa, i
a cavallo in su ogni ronzino ferrato o isferrato, si nominano per cavalieri,
come quelle di soria, hanno elmetti o sian berrette, d'una grossa maglia.
. 3. occhiello di metallo o di cordoncino nel quale si ferma un
cordoncino nel quale si ferma un gancetto o un bottone; apertura di una fibbia
sparato in alcuna parte d'esso o con maglie o con magliette, né alcuni
parte d'esso o con maglie o con magliette, né alcuni bottoni d'ariento
magliette, né alcuni bottoni d'ariento o indorati, o alcuna abottonatura che passi lo
alcuni bottoni d'ariento o indorati, o alcuna abottonatura che passi lo suo gomito.
. 4. anello di una catena o di una collana. firenzuola, 732
tasca, consente di legarlo alla catenella o al cordoncino. carena, 1-125
) ': specie di campanella ovale o maniglia imperniata o altramente girevole dentro la
specie di campanella ovale o maniglia imperniata o altramente girevole dentro la testa ingrossata del
gambo. nella maglia passa il nastro o cordoncino o catenella con cui si tiene appeso
nella maglia passa il nastro o cordoncino o catenella con cui si tiene appeso l'
di colta / dentro al bucine, rezze o vangaiuole, / nel guizzar, qualche
reti era sì buona / che dente o unghia non la può stracciare. soderini,
, s'assetta loro un chiuso di muraglia o di rete di fil di rame,
; queste si tendono in luogo aperto o poco ingombrato da arbori. l. pascoli
[di ragnatela]. -incrocio o intersecazione di strade; rete viaria.
molte linee, di luci, di colori o di ombre. pascoli, 160:
la terra ha lasciato quel poco della margine o rilievo che si mostri, et
. 8. ciascuno dei cappi o punti, di forma variabile, che
annodati per mezzo di ferri, uncinetto o una macchina ad aghi, costituiscono un
piacer potrai / tesser fiscelle, / o pur / il torto lin condur / di
è quel lavoro, di lana e refe o cotone, che si fa co'ferri
cotone, che si fa co'ferri o col telaio, per formar camiciuole,
che si indossa diretta- mente sulla pelle o, anche, sopra altri indumenti.
bagno. ojetti, ii-219: due o tre barche sulla riva, sul prato
concorrono a condizionare, in modo più o meno determinante, le opinioni, le
, / sentiamo noi, non le possenti o dive; / perché sfarìan la nostra
il dir male come dir bene, o lodarli overo biasemarli, anzi sì il
elettrotecn. circuito elettrico costituito da tre o più segmenti conduttori che formano una rete
onde si dice legatura con due o più maglie, cioè con due o più
o più maglie, cioè con due o più volte del medesimo capo. -nell'
: 'maglia'dicono i costruttori quel vuoto o intervallo che rimane tra costa e costa,
egghi [il bue] ha magghie o nugole o nebbia o punta, sotto o
[il bue] ha magghie o nugole o nebbia o punta, sotto o sopra
bue] ha magghie o nugole o nebbia o punta, sotto o sopra alla pupilla
o nugole o nebbia o punta, sotto o sopra alla pupilla. targioni tozzetti,
, una sottana. -a maglia o a maglia a maglia, di maglia
sfuggire un filo alla presa delle dita o del ferro con cui si fanno lavori di
. v.]: 'cascare, scappare'o simile 4 una maglia ', vale
senza neppure immaginare di potergli riuscire ripugnante o di poter modificare, estenuare i di
posti di avvistamento nemici (un aereo o una nave). -essere in
scompigliati. -infilare, infilzare maglia o una maglia, fare le maglie:
ora? -lavorare a maglia o la maglia, fare la maglia:
-portare, prendere, tenere, vestire maglia o la maglia: indossare un'armatura,
/ se 'l conte orlando senza liti o giostre, / e senza pur aver rotta
-uscire per il rotto della maglia o per lamaglia rotta, scappare per i buchi
9-422: riducendo a nonnulla / o ad un fil di paglia, / quel
vene, le quali e per trasudamento o per invisibili aperture, empiono di sugo
sugo gli spazi di quelle piccole maglioline o cerchielli che formano. -magliétta
, in un maglificio, a uno o più telai. = deriv. da
venditore ambulante di tessuti di poco valore o di dubbia provenienza, offerti con abile
chiamarono perché un tempo vendevano maglie; o, più verisimilmente, perché indossavano una
: in damo a colpi di palla (o caro) magliato arnese contrasta.
lavorazione a maglia. -anche: tessuto o indumento confezionato a maglia. de
lavoratrice, che, per conto proprio o alle dipendenze di un maglifìcio, confeziona
metallici che, sotto forma di anelli o di borchie, servivano per fabbricare armature
di borchie, servivano per fabbricare armature o rivestimenti di protezione. s.
2. ciascuno dei piccoli occhielli di metallo o di cordoncino nei quali si fermano gancetti
nei quali si fermano gancetti, bottoni o gangherini; asola. lorenzo de'medici
che n'aopri di cento ragioni: / o uno 'ntaglio per la tuo'gonnella
'ntaglio per la tuo'gonnella, / o uncinegli o magghiette o bottoni,
per la tuo'gonnella, / o uncinegli o magghiette o bottoni, / o
, / o uncinegli o magghiette o bottoni, / o vuoi pel camiciotto una
o magghiette o bottoni, / o vuoi pel camiciotto una scarsella? leonardo,
vestiti per agganciare. 3. anello o cerchietto di metallo; fibbia, gancio
fisso, si carichi di un sasso o si fissi con delle magliette di ferro.
-graffa metallica per tenere uniti carte o fogli sciolti. ojetti, i-646
5. corpetto leggero di lana o di altra fibra lavorato a maglia,
di apertura anteriore, con maniche corte o senza maniche. stuparich, 3-145:
numero tale da formare una specie di maglia o fodera protettiva. = deriv.
triangolare, per impedire che le bisce o vermi di mare non le rodino.
. ciascuno dei piccoli occhielli di metallo o di cordoncino in cui s'infilano gancetti
di cordoncino in cui s'infilano gancetti o bottoni. lorenzo de'medici,
zaccherella? /... / o un intaglio per la tua gonnella? /
un intaglio per la tua gonnella? / o uncinegli o maglietti o bottoni?
la tua gonnella? / o uncinegli o maglietti o bottoni? = var
gonnella? / o uncinegli o maglietti o bottoni? = var. m
giri successivi. la sua testa cilindrica o appiattita porta una incavatura nel senso della
in cui si fabbricano tessuti di maglia o si confezionano indumenti di maglieria.
cerchi delle botti,... o per altri lavori di legname, ne'
, ne'quali si richieggono percussioni gagliarde o gravi. guglielmotti, 504: 'maglio'
cespugli, avendo prima con i magli o marra lunga ribattuto il terreno. lastri,
mangiare. 3. nelle berte o battipali, la testata battente che scorre
muove. perché poi una cosa ficcasi o con un colpo di maglio o con
ficcasi o con un colpo di maglio o con forza di torcolo o con molto peso
di maglio o con forza di torcolo o con molto peso di sopra, quindi
un grosso blocco mobile di acciaio (o mazza battente), sostenuto da un'
di metallo incandescente posto sulla parte fissa o incudine; 11 movimento ritmico, di
.. il poter lavorar ferri, ferracci o vena di qualsiasi sorte, con maglio
, ed è mosso da macchine idrauliche o dal vapore. periodici popolari, ii-467
può essere esercitata di proposito dalle persone o derivare fatalmente da circostanze e forze misteriose
veduto per qualche volta un giocatore di pallone o di palla, di maglio o di
pallone o di palla, di maglio o di ruzzola. salvini, v-450: è
spinge ai segni convenuti con piccolo maglio o con un anello messo a squadra sul
badia di s. acheu. -stecca o mazzuolo, con un'estremità alquanto ricurva
, che batte sullo scalpello, maguglio o becco corvino. d'annunzio, 4-i-68
molesto e irritante; recare gravi danni o offese. • anonimo, lxxviii-i-443:
aver contento, ne strò / cinquanta o cento di que'suoi magliuoli. cavalca,
questo, secondo / il tuo linguaggio o ramicello ovvero / talea o pure magliuolo.
il tuo linguaggio o ramicello ovvero / talea o pure magliuolo. pascoli, 1-673:
maglioli. -nodo di un ramo o di un tronco. crescenzi volgar.
funzionamento di un maglio da fucinatura o da stampaggio. = deriv.
in profondità, originando rocce intrusive, o raggiungere la superficie dove si trasforma,
iv-393: magma:... materia o massa pastosa (geologia) part.
m. -ci). che appartiene o si riferisce al magma. - processo magmatico
tutelavano gelosamente loro privilegi e non permettevano o reprimevano quelle monarchiche usurpazioni, che altrove
quelle monarchiche usurpazioni, che altrove contaminavano o rendevano odioso il regio potere. la
una determinata comunità, istituzione, gruppo o attività sociale, al fine di garantire
di garantire i diritti dei consociati (o comunque delle persone interessate) nei confronti
mordenti; nei frutti, ippocrasso, magnaguèrra o salerno rosso e dolce. cervio,
nini, 449: né ci nuoca, o magnalmo imperatore, / se contra noi
academie, ridotti di gente, magnamenti o altre simili dimostrazioni di poca riverenza.
fosse: / noi vinse mai superbia o avarizia, / anzi l'avversità il fece
chi si sia demeritata la vostra amicizia o un, giovine magnanimamente irritato, o
o un, giovine magnanimamente irritato, o un vigliacco che soffrendo le ingiurie mostra di
astraggono. pascoli, ii-313: ora fortezza o magnanimità... è virtù di
nel caso suo si sentirebbero a disagio o vivrebbero sprofondati nell'umiliazione, quando non
e questo sprone si chiama fortezza, o vero magnanimitade, la quale vertute mostra
nello spendere; prontezza nell'imporsi privazioni o sacrifizi. cavalca, 20-231: il
se fosse lecito d'addur molte definizioni o di raccogliere in questa tutte le cagioni
4-39: gradatamente, se queste circostanze o non tutte o non in così alto grado
, se queste circostanze o non tutte o non in così alto grado s'incontrano
per mille volte ringrazio la tua magnanimità o benignissimo re. brusoni, 1-5: è
, 2-136: oh erminia mia magnanima, o marzia amorosissima e gentilissima. giov.
. frugoni, i-2-91: mira, o magnanim'ombra, / qual luce veste intorno
risorgimento ai giacenti. -titolo di ossequio o appellativo di un re, di un
di un re, di un principe o di un signore (anche con valore
e addobbati di lauree verbose, più o meno lavative o corporative, arrivarono a
lauree verbose, più o meno lavative o corporative, arrivarono a magnanimi eroi e
elargire doni e ricompense con larga munificenza o a condonare i debiti con grande generosità
vostro, non sieno passate per buone o almeno dispensate del difetto che patiscono.
patiscono. bracciolini, 1-19-65: impetrate, o magnanimi, clemenza; / vostro giusto
, iii-19-196: guglielmo oberdan fu fucilato o impiccato questa mattina alle ore 9 in trieste
mi diceste un dì: volgiti, o figlio, / per tempo alle magnanime fatiche
1-413: un telegramma di convenzionale accoglienza o, peggio, di magnanimo perdono poteva
, non altrimenti che se fusse uno aurifice o magnano. aretino, 20-108: dando
. per estens. piccola officina di fabbro o di calderaio. lotto del mazza
ed ubbidiscono a udir la loro voce, o ad ascoltar quella minaccia. furono dunque
dicesi di chi sa tutte le chiacchiere o i fatti altrui; tolto scherzevolmente il
d. bartoli, 16-1-46: sano o infermo che fosse, giovane o decrepito,
: sano o infermo che fosse, giovane o decrepito, mai non magnò carne;
. che è caratterizzato da abbondanza o dovizia di cibi e ghiottonerie; gastronomico
boccamazza, i-1-464: se corusione o magniasióne vengono allo ucello nel palato,
costringano co'signori per due vie: o per sanguinità o per roba sanguinata. aretino
per due vie: o per sanguinità o per roba sanguinata. aretino, iv-5-143
sotto pena di passare per malcrèata, o per ignorante. così ha voluto il
della scarcerazione del re, la sola voce o opinione del suo pronto riscatto, smantellando
voleva andare. 3. proprietario o dirigente di un grande complesso imprenditoriale;
pezzo grosso della finanza, dell'industria o del commercio; capitalista. panzini,
più, nel piccol novero de'grandi, o magnati che dir vogliamo, a lor
dittatoriale mediceo. 2. che appartiene o si riferisce ai magnati o da essi
. che appartiene o si riferisce ai magnati o da essi deriva. zanoja,
anche ti cale, / ardisci, o davo; e poi che il ciel cortese
svariati composti del magnesio. -magnesia alba o bianca: carbonato basico di magnesio usato
effervescente, n. 2. -magnesia leggera o calcinata o decarbonata: ossido di magnesio
. 2. -magnesia leggera o calcinata o decarbonata: ossido di magnesio di bassa
si impiega in medicina. -magnesia pesante o usta: ossido di magnesio di peso specifico
: se avesse delle crudezze nello stomaco o nelle prime vie, potrebbe detergerle colla
e del sale inglese. — latte o magma di magnesia: sospensione in acqua
che è composto, che contiene magnesio o sali di magnesio. -cemento magnesiaco:
: 4 magnesico ': di magnesio o del magnesio, in cui è combinato
il massimo grado di ossidamento di elementi o dei loro composti. magnesìfero
a processo elettrolitico il cloruro di magnesio o la camalli te, oppure riducendo con
ottenuto trattando con acido acetico l'ossido o il carbonato di magnesio, che si
. -alluminato l'ossido o il carbonato di magnesio, che si presenta
medicina (col nome di sale amaro o sale inglese) e per svariati usi
. 12. — luce al magnesio o di magnesio: luce bianca vivissima prodotta
di magnesio in lore grigio scuro o nero, con lucentezza metallica,
: minerale che si presenta sotto o granuli, o più raramente di cristalli ottaedrici
si presenta sotto o granuli, o più raramente di cristalli ottaedrici, forma
ottenuto facendo reagire con acido citrico carbonato o ossido di magnesio, che si presenta
che si presenta come una polvere bianca o giallastra e viene usato come blando purgante
-si presenta sotto forma di cristalli bianchi o incolori, di sapore amaro, deliquescenti all'
, che si presenta in masse compatte o granulari di colore bianco o giallognolo con
masse compatte o granulari di colore bianco o giallognolo con lucentezza vetrosa (e in
in questa varietà è chiamato giobertite) o, più raramente, in cristalli romboedrici
, bianca, grigia, gialla smorta o rosea; leggiera, più solida della creta
vento lo trabalzi, / se lo dilunghi o verso il plaustro lo alzi. c
2. corpo di acciaio (o talvolta anche di altra lega),
magnetica: forza che un magnete naturale o artificiale esercita sul ferro o su alcuni
magnete naturale o artificiale esercita sul ferro o su alcuni altri metalli. galileo
2. che possiede per propria natura (o ha acquisito) le proprietà del magnete
, 8-125: a l'occaso rivolgasi o a levante, / si giri ad austro
a levante, / si giri ad austro o a borea il legno alato, /
creda però alcuno che, con queste due o tre osservazioni sopra tal materia, noi
uno sguardo, una dote fisica, morale o intellettuale, una facoltà, un sentimento
-sm. carattere di chi esercita o subisce un fascino, un'attrazione,
è proprio di ogni sorta di forza o di potenza di carattere immateriale, misteriosa
attrarre e pervadere di sé ogni cosa o persona con cui viene a contatto (
quelle cose poi che con virtù balsamica o magnetica o segreta, delle quali si trovano
poi che con virtù balsamica o magnetica o segreta, delle quali si trovano infinite
1-417: a volte un passante, o più rapido o più risoluto, lo attraeva
volte un passante, o più rapido o più risoluto, lo attraeva con una
che tratta di occultismo, di magia o di parapsicologia (una scienza, una
dell'elettricismo, dell'universale attrazione, o cospirazione delle forze di tutta la natura,
faceva il ridano, una forza attraente o un magnetismo nell'utero. muratori,
magnetismo s'unisce. -potere (o azione) di attrazione. f.
. cecchi, 6-268: vedevo figure bizzarre o spaventose... diagrammi del 'ciclo
il mistero del fakirismo. -scienza o teorizzazione di tale proprietà; applicazione di
sembra piuttosto uno spettacolo di magnetismo o di magia, che una seria rappresentazione di
una persona, di una dote fisica o intellettuale, di un sentimento, ecc.
e la forza del mio magnetismo animale o ascendente intellettuale. campana, 255:
). che è dedito allo studio o è seguace delle teorie del magnetismo mesmeriano
spiritisti; allora c'erano i maghi o gli astrologi, con la stessa pretensione
altrui, e farti comparire i morti o le persone lontane. ghislanzoni, 155:
. elettrotecn. operaio specializzato che fabbrica o ripara magneti per motori. =
, che si presenta in cristalli monometrici o in masse compatte o granulari; si
in cristalli monometrici o in masse compatte o granulari; si trova in importanti giacimenti
-sm. persona dotata di proprietà medianiche o ipnotiche. massaia, iv-74
se avessi restituiti i nastri, magnetizzati o smagnetizzati che fossero, non mi dicevano
-trice). fis. magnete naturale o artificiale con cui si magnetizzano determinati corpi
: vorrei sapere anche se il magnetizzato o il magnetizzatore mi conoscono personalmente, e
, sf. fis. trasmissione naturale o artificiale delle proprietà magnetiche a un corpo
un campo magnetizzante, allorché si diminuisce o si aumenta in modo molto rapido l'
, comp. da magnet [ic] o e calorico (v.).
, comp. da magnet [ic] o e chimica (v.).
, comp. da magnet [ic] o e dinamico (v.).
, comp. da magnet [ic] o e elasticità (v.).
, comp. da magnet [ic] o e elettricismo (v.).
, comp. da magnet [ic] o e elettricità (v.).
, comp. da mzgnel [ic] o e elettrico (v.).
, comp. da mzgnet [ic] o e fisica (v.).
, comp. da magnet [ic] o e fluidodinamica (v.).
riproduce suoni e voci, utilizzando nastri o fili magnetici avvolti in bobine.
scena di seguito, come vista o sentita da lui, fino allo scomparire della
, comp. da magnet [ic] o e dal tema del gr. tptùvécù
, comp. da magnet [ic] o e gasdinamica (v.).
, comp. da magnet [ic] o e dal tema del gr. ypdccpcù
, comp. da magnet [ic] o e dal gr. ypdcp. p.
, comp. da magnet [ic] o e idrodinamica (v.).
, comp. da magnet [ic] o e ionico (v.).
, comp. da magnet [ic] o e lettura (v.).
la magnetiz zazione è causa o effetto di fenomeni meccanici. =
, comp. da magnet [ic] o e meccanico (v.).
, comp. da magnet [ic] o e dal gr. p. éxpov
, comp. da magnet [ic] o e motore (v.),
, deriv. da magnet [ic] o, col sufi, -one, che
, comp. da magnet [ic] o e ottica (v.).
, comp. da magnet [ic] o e pausa (v.).
, comp. da magnet [ic] o e pirite (v.); cfr
, comp. da magnet [ic] o e polare (v.).
polarità magnetica costante, di una roccia o di una massa ferrosa.
, comp. da magnet [ic] o e polarità (v.).
. variabilità della resistenza elettrica in conduttori o semiconduttori che si trovino in un campo
, comp. da magnet [ic \ o e resistenza (v.).
, comp. da magnet [ic] o e dal tema del gr. oxcrnéco
, comp. da magnet [ic] o e sfera (v.).
, comp. da magnet [ic] o e statica (v.).
sulla magnetostrizione, che permette di rivelare o produrre ultrasuoni. = da magnetostrizione.
, comp. da magnet [ic] o e strizione (v.).
, comp. da magnet [ic] o e terapia (v.).
cosa operasse intorno a'fatti d'amore o d'altra cosa. bandello, 1-2 (
n-ii-329: colui che rappresenta agamennone o ercole o teseo, mentre ragiona in iscena
colui che rappresenta agamennone o ercole o teseo, mentre ragiona in iscena, caminando
lodar magnificamente e con eccellenza le persone, o non lodarle, conciosia che soleva dire
una persona, una dote fisica, morale o intellettuale, ecc.); onorare
prospera e onorevole condizione sociale, politica o economica. bibbia volgar., ii-404
] sta che li signori siano magnificati o in eterno vituperati. b. cavalcanti,
il persuadere e della poesia il magnificare o vilipendere. 4. adorare, venerare
. adorare, venerare, glorificare dio (o anche la madonna e i santi)
. pulci, 18-1: magnifica, o signor, l'anima mia / e lo
6. far sembrare maggiore, più consistente o più importante di quanto sia realmente;
le cose andavano, acciò che, se o veramente e'magnificassi troppo le forze delli
rendere più illustre, conferire maggiore dignità o importanza; nobilitare; porre in evidenza,
ant. arricchire di nuove opere urbanistiche o artistiche (una città). m
, vantarsi; proclamare i propri meriti o le proprie doti, reali o immaginarie.
meriti o le proprie doti, reali o immaginarie. - anche: esaltarsi.
la natura, per non aver potuto o saputo, non l'ha fatto lei.
me tra le altre le consuete due o tre tavole d'uomini di mezza età,
. 2. composizione musicale, corale o anche strumentale, che si basa sul
tutto il gallinaio: quasi a punirla (o a rimeritarla) con quel fulgurante diavolio
esalta; che manifesta, a voce o per scritto, approvazione, consenso,
. magnificènzia), sf. qualità o atteggiamento di chi è dotato di nobiltà
interesse, in favore del bene altrui o di una nobile causa o di
altrui o di una nobile causa o di un alto ideale; disposizione a donare
. lorenzo de'medici, ii-91: o magno dio, ornai la tua potenzia
: ce n'erano una diecina, o poco più, che erano le prota-
]: di cosa magnifica di natura, o d'arte singolarmente: 'è una magnificenza
. 5. ciò che viene ostentato o celebrato con sfarzo, pompa, opulenza
con sfarzo, pompa, opulenza, o che rivela maestosità, imponenza, grandiosità
che rivela maestosità, imponenza, grandiosità o anche ricchezza e preziosità. lorenzo de'
1336. d'annunzio, ii-242: o città di sangue e di lucro, /
non parla nulla della risposta de'sentimenti o d'altra risposta che di quella de'legami
: stupenda opera d'arte; carattere o elemento pregevole di un'operad'arte.
imprevista di accordi -bianchi argentati di scogli o di panni, verdi teneri di fogliami imbevuti
fogliami imbevuti di sole, azzurri profondi o freschi di cieli e di acque,
e di acque, giallo-rossi di solchi o di tetti. 8.
. circostanza, avvenimento, situazione favorevole o piacevole, che desta ammirazione e soddisfazione
interesse, in favore del bene altrui o di una nobile causa o di un alto
bene altrui o di una nobile causa o di un alto ideale; che ama
sfarzo (e lo ostenta, promuovendo o compiendo o dando impulso a opere
e lo ostenta, promuovendo o compiendo o dando impulso a opere grandiose o
o dando impulso a opere grandiose o a splendide iniziative); che dona
(non senza un punto di prodigalità o di superiore sprezzo del denaro);
domanda magnifico colui che in cose picciole o mediocri secondo la sua dignità spende,
iniqui di voglia / la via tua, o signor magnifico. 2.
e 'l primo die / sì alto o sì magnifico processo, / o per l'
sì alto o sì magnifico processo, / o per l'una o per l'altra
magnifico processo, / o per l'una o per l'altra, fu o fie
una o per l'altra, fu o fie: / ché più largo fu dio
fece mai iddio né farà sì alta o sì magnifica, come fu la incarnazione
. bibbia volgar., viii-351: o abete, urla, per che cadde
insigne dei dottori, voi, tutti, o giovani, voi figliuoli non inermi dell'
massimamente sono astretti, tra cose buone o desiderabili esser dissi. boccaccio, dee
una tavola / grande di gioia, o un caston magnifico / ricco
. -sm. magnificenza di oggetti o di luoghi. s. maffei,
sopravanza, mostra un bellissimo dorico, o benché in pietra tenera ed ordinaria,
rarità, bellezza (un'opera letteraria o artistica, ecc.); elevato,
tre sono le forme de'stili: magnifica o sublime, mediocre ed umile, delle
degli aromatari, 26: né demetrio o cicerone, che dello stile semplicemente basso e
: * sani, femmene ': o il magnifico saluto! -sostant.
si distingue per grandiosità di mezzi espressivi o per elevatezza e sublimità di risultati (
troppo perdendosi dietro alle sole parole, dimenticasse o poco curasse quello che di magnifico scrittore
, 4-22: una margherita sui venti o poco più, magnifico fior di ragazza
persona). baldini, i-49: o belle figliuole, fate le superbe quanto
uno stile elevato, solenne, aulico o anche, in senso spreg.,
, maestoso, ricco di calda eloquenza o anche, in senso spreg.,
spaziale in lunghezza, larghezza e profondità o altezza; mole, volume; grossezza
, statura, taglia di una persona (o anche di un animale). -in
. rappresentazione di stella, xxxiv-631: o madre santa di misericordia, / o somma
: o madre santa di misericordia, / o somma speme d'ogni peccatore, /
somma speme d'ogni peccatore, / o spegnitrice di lite e discordia, /
discordia, /... / o arca piena d'ogni magnitudine, / soccorri
magnitudine di dio. -somma importanza o autorevolezza ed esemplarità. mamiani,
traffichi della salvazione dell'anima di tizio o di caio. 3. titolo
dicono nubilose, nella sesta differenza, o vero magnitudine. landino [plinio],
. ciò che è suscettibile di aumento o di diminuzione; ciò che si può pensare
la superficie, e sopraggiunta l'altezza o profondità, ne risulti il corpo,.
che niun de'vostri eroi, / o i magni italianon che siete voi, /
, cucine, dinamo e motori? o la residenza del magno capo di tutti
d'or, non d'opre o sangue prisco, / non si cura che
. andrea da barberino, i-41: o nobilissimo re aluigi, s'io mi
che si distingue per straordinarie doti morali o intellettuali o per singolare rettitudine; virtuoso
distingue per straordinarie doti morali o intellettuali o per singolare rettitudine; virtuoso, magnanimo
loro abate. roverbella, xxxviii-147: o animi gentil, pietosi e magni, /
. b. giambullari, 7-77: o monsignor, i'vorre'ringraziare, /
tuo operare. bellincioni, 1-237: o magna cortesia, / und'è per questo
eccelle per ingegno, dottrina, valentia o per la perfezione delle opere dell'ingegno e
decamerone, e anche su qualche empio o libertino autore francese settecentesco., a
. 7. rinomato per qualità o bontà, sopraffino (un cibo)
8. che ha dimensioni particolarmente notevoli o superiori alla media; grosso. burchiello
, / che fa 'l dì quattro o cinque magne biche, / fanno del
galileo, 3-1-379: figuriamoci questo punto o esser centro dell'orbe magno, o vogliam
punto o esser centro dell'orbe magno, o vogliam dire dell'eclittica. montanari,
alpestra, / né pur calpe s'inalza o 'l magno atlante. arici, iii-308
un cento / avesse magno cor, forz'o savere, / operandol sol sempre in
, 174: la vena cava, o magna, è radicata nella parte convessa
tra due mesi s'ultimasse ogni lite o si richiamasse alla magna curia.
28. locuz. fare il magno o del magno: largheggiare, spendere con
, che si riferisce alla magna grecia o alla colonizzazione ellenica dell'italia meridionale avvenuta
6-12 petali bianchi, gialli, rosei o porporini; frutti a forma di follicolo
e la magnolia yulan, con fiori rosei o porporini abbondantissimi che compaiono prima delle foglie
meno un discorso critico: è un mazzolino o un fascio... di ranuncoli
dell'ordine policarpiche, che comprende alberi o arbusti con foglie coriacee e semplici
per lo più ermafroditi, solitari o riuniti in grappoli o in pannocchie: sono
, solitari o riuniti in grappoli o in pannocchie: sono originarie dei paesi
pannocchie: sono originarie dei paesi temperati o subtropicali dell'asia e dell'america e
: 'magnoliacee': famiglia di piante arboree o fruticose polipetale a stami ipogini, che hanno
chim. -ina, che indica animine o prodotti analoghi. magnolino, sm.
, lo spasso del magnolino: piacere o godimento riposto in cose o situazioni considerate
: piacere o godimento riposto in cose o situazioni considerate solitamente spiacevoli.
spiacevoli. berni, 4-16: o buona gente che vi dilettate / e piac-
magnorìa, sf. disus. carica o ufficio di magnoro. casati,
magnòro, sm. invar. amministratore o governatore del regno africano dell'uganda (
dante, inf., 19-1: o simon mago, o miseri seguaci /
., 19-1: o simon mago, o miseri seguaci / che le cose
3. personaggio immaginario delle favole o delle leggende al quale si attribuiscono grande
che esercita grande fascino, che attrae o sa persuadere irresistibilmente; incantatore, ammaliatore
odono e cantano? caro, i-158: o che seduttore, che mago, che
a sentimenti capaci di suscitare profonda impressione o irresistibile suggestione. capilupi, 6:
sapete ch'amore è mago, o l'udiste almen ricordare; laonde non dovete
e il d'annunzio sono riusciti, più o meno, a un'opera d'incantesimo
se potessi essere in qualche modo utile o caro a lui, in ogni modo lo
s. ferrari, 129: o biancofiore, al lume della luna / viaggia
abilità straordinaria e con risultati stupefacenti, o che suscita meraviglia e ammirazione per le
per le capacità, per la perizia o per le doti eccezionali. ghirardi,
, 15: qual virtù d'erbe o forza d'arte maga / vi torrà mai
ciò fosse inganno d'occhio dal demonio schernito o pur effetto di parola maga, lascio
trastulla, / e come a incanto o ad altra opra maga / ridente a lui
fui? / non varrà succo d'erbe o l'arte maga? 2.
, 16-42: ma chi son, coribanti o genti maghe, / quei ch'in
, spesso oscena, consistente in monologhi o dialoghi di personaggi licenziosi, maschili e
volgar., vii- 551: « o figliuolo d'uomo, poni la tua faccia
ghisa; ferriera. -anche: magazzino o deposito di ferrame. cellini
: per l'avvenire tutta la chiodagione o bullettame che sarà fabbricato fuori degli edifizi
non se ne trovava che appresso a quattro o sei mercanti che ne facevan magona.
magoncina ': così chiamasi una bottega o magazzino di ferro della magona, messo in
forcella della gola a quella del magon o vero stomaco, un viso. trattato di
toscana, 3-88: tutta la chiodagione o bullettame che sarà fabbricato fuori degli edifizi
sarà fabbricato fuori degli edifizi della magona o senza licenza in scritto de'magonieri,
, sf. condizione di un fiume o di un torrente la cui portata d'acqua
di mescita, in giorno di sosta o di magra per il modesto locale,
magra: avere poche disponibilità di uomini o di mezzi. ojetti, iii-180:
763: la mia povera vita in magra o in piena, / del dolce fiume
3. in modo poco convincente o non esauriente. lancellotti, 4-241:
5. locuz. -avere (o fare a qualcuno) magramente le spese
qualcuno) magramente le spese: ricevere o (dare) lo stretto necessario per
agg. e sm. che appartiene o si riferisce al magreb, regione comprendente
settentrionale a ovest dell'egitto; abitante o nativo del magreb. -dialetti magrebini:
flussi chilosi degl'intestini, l'atrofia o macredine derivante dalle glandule assediate e turate
glandule assediate e turate da qualche scirro o tumor duro nel mesenterio. faldella,
, 64: il vento, da grado o da trieste / o dai magredi sotto
vento, da grado o da trieste / o dai magredi sotto le prealpi, /
costituzionale, per lo più ereditario, o acquisito a causa di malattie endocrine o
o acquisito a causa di malattie endocrine o dell'apparato digerente e del fegato,
profilo. -con riferimento alle membra o a parti del corpo. arrighetto
vi-41: segni della leonina: le fessure o creppature delle mani, l'asperità de'
la magrezza della pelle, il prurito o l'ardore. -in senso concreto
. -in senso concreto: persona o figura molto magra. carducci,
il pedale si lievi da terra più o meno, secondo la natura dell'arbore e
natura dell'arbore e secondo la grassezza o la magrezza del luogo, cioè che nel
città che potesse sostener un campo tre o quattro mesi, per la magrezza del
, divien soda. 3. mancanza o deficenza di vigore, di rigo- gliosità
può quasi giudicare quanto sarà la grassezza o magrezza di tal miniera.
diagnosticare per segni esterni, dalla magrezza o dalla pinguedine, il vigore della mia
partic.: non appesantito da grasso o carne superflua; saldo e snello di
. -con riferimento a un membro o a un organo particolare. ariosto
dalla fame '. fagiuoli, 1-5-480: o via, signor cavallerizzo, dategli un
bruno / cagion che tu dimandi, o d'oltre in parte / fora di sua
materia sì digiuno / esto pi aneto, o, sì come comparte / lo grasso
partic.: che è privo di grasso o è condito con poche sostanze grasse.
macellata che ha la parte muscolosa priva o scarsa di tessuto adiposo. -cucina magra
. — latte magro: quello parzialmente o totalmente scremato. -pesce magro: con
: qui sarà la carne di macello o magra o grassa. fioravanti, i-7:
sarà la carne di macello o magra o grassa. fioravanti, i-7: si piglia
un pezzo di carne magra sia di manzo o di vitella, levategli tutte le pelli
carne alimentare che non contiene tessuto adiposo o ne contiene una quantità minima.
scelti i pezzi di puro magro o di muscolo, diremmo noi, vengono divisi
3. relig. cibo magro: cibo o vivanda di cui la legge ecclesiastica consente
, tempora e vigilia. -di o da magro (con valore attributivo):
magro, dov'era una minestra di telline o di poveracce, della quale non avea
magro rigoroso. -giorni di magro (o anche giorni magri): giorni nei
biringuccio, 1-77: tutte le terre o le son arenose o tufigne, over arzillose
tutte le terre o le son arenose o tufigne, over arzillose e magre.
. bossi, 197: 'kaolin 'o 'argilla kaolin ': argilla friabile
valle. -che contiene poco cemento o calce e un'elevata percentuale di sabbia
e più secondo che sarà la terra grassa o magra nella quale son piantate. tanaglia
tant'acqua che ne giunga stilla al mare o se ne faccia torrente, così tutta
magro promontorio che dove c'è un riparo o un muricciolo o un poco d'acqua
c'è un riparo o un muricciolo o un poco d'acqua matura buono l'arancio
scende magro sulla roggia impergolato d'uve o di glicine. soffici, v-5-526: sono
. i grani piccoli e poco nutriti o, come si dice, magri e streminziti
e avvisi se dee avere ricolta grassa o magra. m. villani, 3-76:
10. figur. che manca, scarseggia o è privo di qualcosa (ed è
, 5-33: a campiglia scesero in tre o quattro. sul piazzale della stazione,
magri soli / furono, / o berto, / cattivi segni / per me
1-ix-214: eccoli (grida), o rimatori inetti, / eccoli,
rimatori inetti, / eccoli, o magri petrarchisti. nievo, 4-109: si
. di poco conto, di scarso valore o importanza, insignificante (un premio,
luoghi e i riti e i tempi sia o smemoraggine o ignoranza o inavvertenza, però
riti e i tempi sia o smemoraggine o ignoranza o inavvertenza, però magre scuse e
i tempi sia o smemoraggine o ignoranza o inavvertenza, però magre scuse e ingiusti
misero, fiacco (un'opera d'arte o un argomento, un ragionamento, una
scientifico in cui si svolge la scuola o le scuole che frequentano giuliano e delio
mangiare cibi leggeri, facilmente digeribili (o anche poco prelibati, frugali, scarsi
pingue. -rimanere magro di qualcuno o di qualcosa: perderli, separarsene,
', per quel ch'è delle idee o della facondia. linati, 19-10:
mahaleb... mahaleb. legno o albero di s. lucia '..
). stor. che riguarda il mahdismo o ne dipende; seguace o partigiano del
il mahdismo o ne dipende; seguace o partigiano del mahdismo. massaia, xi-173
. = dall'ingl. mahua o mahowa, trascrizione dell'indo- stano mahuà
mahowa, trascrizione dell'indo- stano mahuà o mahùkha-, cfr. sanscr. madhu '
volta, altre volte; in qualche o in qualsiasi tempo, modo, occasione
qualsiasi tempo, modo, occasione o circostanza. giacomo da lentini, 4
bella persona / coprì mai d'ombra, o disegnò col piede. boccaccio, dee
cittade. -in prop. interrogative dirette o indirette, per lo più con valore
, per lo più con valore rafforzativo o enfatico. guittone, 24-1: ahi
bisognasse, per farle ir coperte, / o spirituali o altre discipline? petrarca,
farle ir coperte, / o spirituali o altre discipline? petrarca, 159-5: qual
per voler dire 4 per dio sì 'o 4 per dio no ', come che
. 4. in relazione con aggettivi o avverbi di grado comparativo, funge da
(relativamente a qualsiasi tempo 0 modo o circostanza o situazione di natura analoga)
a qualsiasi tempo 0 modo o circostanza o situazione di natura analoga).
il vento. parini, iv-28: o mio tenero verso / di chi parlando vai
, al momento cioè in cui conveniva, o dire un no più strano, più
inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo
ecc.): in nessun tempo o luogo o modo o circostanza; in nessun
): in nessun tempo o luogo o modo o circostanza; in nessun caso.
in nessun tempo o luogo o modo o circostanza; in nessun caso. testimonianze
persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / com'io
udito, che niuna quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando,
che niuna quantunque leggiadra o bella o gentil donna fosse, infermando, non curava
uomo, qual che egli si fosse, o giovane o altro. lorenzo de'medici
che egli si fosse, o giovane o altro. lorenzo de'medici, ii-251:
erano offerti, come diceva lei, o per non aver mai trovato un cane che
potendo fare del 'mai non 'o * non mai ', accorciando in '
, accorciando in 'no mai 'o cosa simile, non essendoci vocali tali che
mai. -in relazione con un aggettivo o con un pronome negativo. boccaccio
tasso, 4-46: nulla di pellegrino o di gentile / gli piacque mai.
lazzaro, marta e maddalena, 31: o anima peccatrice che hai posto il talento
la ferma volontà di non voler fare o comportare una cosa. pascoli, i-212
una cosa. pascoli, i-212: o povero 'ciaramellaro 'dei monti, perché
dove peste umane / non suoneranno, o fittizia doglia, / vigila steso al suolo
come espressione di protesta, di disgusto o di rinuncia). tommaseo [s
]: 'mai più'(non voglio fare o dire o aver che fare con
(non voglio fare o dire o aver che fare con tali o tali persone
o aver che fare con tali o tali persone o cose). 'mai
aver che fare con tali o tali persone o cose). 'mai più giuoco
vi avesse trovato fiele e non moscato o trebbiano. pavese, 7-105:
vagliono come vale 'salvo che 'o 'se non '. -finché
ove ch'i'posi gli occhi lassi o giri, /... / trovo
domin mai '. esclamazioni per mostrare o maraviglia o certezza. * diamin mai
'. esclamazioni per mostrare o maraviglia o certezza. * diamin mai ch'egli
assolute le due esclamazioni, e 'o diavol mai! 'e simili, sottinteso
a 'mai e poi mai 'o a 'in nessun modo, neppur
dioché '. -mai dei o ai propri giorni: in nessun periododella propria
. d'annunzio, ii-104: o figlio di maia,... /
alle maiale l'alimento di puro trifoglio o d'altre erbe. 2. figur
nessun modo. 2. rappresentazione o narrazione ripugnante al senso morale o al
rappresentazione o narrazione ripugnante al senso morale o al gusto estetico. papini, ii-968
, consumata sia fresca, sia conservata o insaccata; porco. matazone da
: tassandosi in una somma per uno o più anni, come segue per li
. / or perché è pasqua, o perché è carnevale, / ed ora perché
simil., a indicare l'aspetto lercio o ripugnante di una persona. tommaseo
torbiere: suide domestico del periodo neplitico o dell'età della pietra levigata (sus
, maleducata, ottusa, ignorante (o anche infida, sleale). -
è in quei vigliacchi e maiali, che o hanno avuto relazioni innominabili coi padroni o
o hanno avuto relazioni innominabili coi padroni o li aiutarono nel loro fallimento a frodare
maiali! s. ferrari, 168: o maiali, o maiali, o
. ferrari, 168: o maiali, o maiali, o maiali, o
o maiali, o maiali, o maiali, o ma... /
o maiali, o maiali, o ma... / stavo aggiungendo un
ahi! -come attributo di cose inanimate o di concetti astratti, introduce una connotazione
-essere, diventare ricco come un maiale o più ricco di un maiale: possedere
più ricco di un maiale: possedere o acquistare (in modo più o meno
possedere o acquistare (in modo più o meno disonesto) ingenti ricchezze; sguazzare
maiale. -fare la festa al o del maiale: macellarlo, per procedere
. -chi). che appartiene o si riferisce al maiale; che ne possiede
, sf. ant. sorta di insalata o erbetta selvatica. soderini, iv-345
. si lascino pascere lattughe, maicole o simili; e cresciuti si dia loro dentro
è un ottimo bazar e meidan o piazza allato le mura della città.
una voce persiana attraverso l'ar. mayddn o midan 'piazza, arena '.
-di quella lungo il muro. -confetti, o altro? - fategli onore. -
pesa poco e una boccetta di spirito o rum sono tuniche cose essenziali per cominciare.
v.]: 'maiero': le asse o tavole del fasciame, con le quali
allo scolo dell'acque sino all'arcitromba o tromba maestra. 'maiero d'attacco '
con la quale si aiuta il discepolo o l'interlocutore a scoprire da sé e
come una sorta di maieutica spirituale, o arte di aiutare l'alunno, liberato
. -ci). che appartiene o si riferisce alla maieutica; che si vale
i-aiefa 'arte e opera di levatrice 'o 'di nutrice '. maimóne1,
maimóne2, sm. marin. bittone o pilastro di legno, fornito di
militare [tommaseo]: 'bittoni 'o 'maimoni 'sono legni conficcati nei
giochi, ai quali si assicurano le funi o capi che si legano anche in terra
ciascuno di quei pilastri sporgenti sul capodibanda o sul trincarino per uso di dar volta
ormeggi. la voce viene da maimóne o bertuccia o gatto, che aggrappano.
la voce viene da maimóne o bertuccia o gatto, che aggrappano. si chiamano
: appresso li dicea il pensiere: o dopo centomilia anni? e rispondea,
erano. attribuito a petrarca, xlvii-181: o monti alpestri, o cespugliosi mai,
, xlvii-181: o monti alpestri, o cespugliosi mai, / o boschi, o
alpestri, o cespugliosi mai, / o boschi, o selve u'diana s'
o cespugliosi mai, / o boschi, o selve u'diana s'asconde. boccaccio
, e poi non avevano a coronare o porre alcuna frasca o maio di mirto
non avevano a coronare o porre alcuna frasca o maio di mirto, d'alloro,
proposta di nozze. -anche: ramo o alberello intero con foglie e fiori che
calende maggio per ponere a la finestra o inanti all'uscio, li quali alcuno
salvini, vii-558: un albero, o maio, detto dal * maggio ',
sia / più lungo d'una pertica o d'un maio. fucini, 782:
alla fumida catena / pentolino, orcio o caldaio, / egli è allegro come
(smalto stannifero) opaco, bianco o colorato, destinata alla produzione di vasellame
quarto solo gli consenti / di vino o aceto bianco. ramusio, i-35:
e, in partic., piatto o piastrella o tondo decorato artisticamente).
in partic., piatto o piastrella o tondo decorato artisticamente). caro,
oro. benvenga, 145: le maioliche o porcellane delle pareti paiono un continuato saffiro
. maiolicavo), sm. artigiano o operaio dell'industria ceramica che fabbrica
operaio dell'industria ceramica che fabbrica o decora maioliche. -anche: venditore di maioliche
. 2. rivestire con piastrelle o mattonelle di maiolica. =
. 2. rivestito con piastrelle o mattonelle di maiolica. c.
. gadda, 9-225: talvolta la rosina o la lisa lo pilotavano, lo guidavano
3. sm. superficie rivestita di piastrelle o mattonelle di maiolica. maiolichino,
che si riferisce, che è proprio o tipico dell'isola di maiorca; originario
agg. e sm. che è nato o abita nell'isola di maiorca.
ridotti in farina per la polenta o candidi o altrimenti preparati dall'industria dolciaria
farina per la polenta o candidi o altrimenti preparati dall'industria dolciaria);
chiamato mahiz, di buonissimo sapore cotto o arrostito o pesto in polente. soderini
, di buonissimo sapore cotto o arrostito o pesto in polente. soderini, iv-201
2-334: usava i vini con moderazione, o, per dir meglio, le birre
, vainiglia, cannella, zucchero con odore o senza, fior di farina di mayz
1-ii-127: la coltivazione del frumentone, o sia 'maiz 'o come altri
del frumentone, o sia 'maiz 'o come altri 10 chiamano * grano d'
circostanza, in continuazione, senza interruzione o sosta, sempre. giamboni,
periodo, come iniziale di nomi propri o per parole alle quali si vuole dare
maiuscolàbile, agg. che può o deve essere scritto con l'iniziale maiuscola
, secondo la classifica di stendhal; o, in tre parole: amore e morte
, agg. e sm. di scrittura o di carattere tipografico le cui lettere hanno
vennero di mezzana figura e di piccola o corsiva; dette perciò maiuscole, maiuscolette
mi piacerebbe che tu avessi sulle ginocchia o in mano un libro; il « werther
libro; il « werther » o « l'ortis » e fa sì che
maiùsculo), agg. di scrittura o di lettera alfabetica caratterizzata da altezza maggiore
maggiore e forma diversa rispetto alla scrittura o alla lettera minuscola corrispondente (e viene
periodo, come iniziale di nomi propri o di titoli onorifici, di istituti,
. 30 ne'nomi propri di persona, o cose particolari, cognomi, soprannomi,
. 70 nelle parole esprimenti il genere o la specie: 'uomo, cavallo,
maiuscola. vai, 27: o detti in ogni genere maiuscoli, / che
ond'ei si può difendere, / o nel dir ciò che pur non vale un
maiuscola che li faceva traballanti, ilari o lacrimosi, ma affettuosi e appiccicaticci.
lor versi / aliquando error maiuscoli. o. rucellai, 2-1-1-37: coloro che non
così per ogni spezie / di falso detto o per ogni minuzia, / e sol
.). forteguerri, iv-139: o infamia maiuscola! c. gozzi,
a. f. bertini, 3-106: o qui sì che le dite maiuscole,
qui sì che le dite maiuscole, o gran censore! fagiuoli, 1-4-76: tutto
: tutto l'oro del mondo! o voi l'avete detta maiuscola, vè!
nome dato a parecchie 'proscimmie 'o lemuri, ma specialmente al 'lemur catta
sm. e f. che è originario o abitante del malabar. casti,
sm. che è originario del malabar o vi abita. sassetti, 7-407:
s. v.]: 'cristiani malabari'o 'cristiani di s. tommaso '
, agg. ant. che si riferisce o appartiene al malabatro; che ne deriva
appartiene al malabatro; che ne deriva o ne è composto. mattioli [
unguento nardino in varii modi. imperocché o si fa con il folio malabatrino
si fa con il folio malabatrino o senza esso. 2. sm.
oriente, forse identificabile con una o più specie appartenenti al genere cinnamomum,
indiano. 2. le foglie o il profumo ricavato da questa pianta.
= voce dotta, lat. malabdthron o malobdthron, dal gr. (j
gr. (j. ax
casi, ne'quali non potessero essere giudicati o tenuti per malabbiati. rezasco, 592
dava in padova... al magnate o partigiano avversario, ribelle, per ciò
al grande condannato per offesa nella persona o nella roba del popolare. 2
leggendario. -al figur.: persona o gruppo di persone che non si riesce
credere che tutti coloro i quali incontravano o fissavano in volto questo ente chimerico morivano
.]: 'malabestia specie d'asce o accetta a martello, di cui servonsi
ripentuto / di ciò ch'egli avea detto o pur pensato. tramater [s.
ceresa, 1-1134: qual fior di aristaltea o malvanisco, / qual d'ispanica malva
malecarni). carne di qualità scadente o di bassa macellazione. tommaseo [s
chiamano i beccai la carne di vacca o vitella fuori di denti che abbia servito
e per latte, e quella di toro o vitello che abbia fatto mestiere, e
di malattia e quella morta repentinamente o soprapparto. -figur. guerrazzi,
succhiarsi anche la mia. è vero o no?... faceva così,
. v.]: 'giungere persona o cosa malaccetta ', non è solo
, bonaccia. ceresa, 1-971: o bella man da intepidire il gelo, /
il significato del male che produce ai naviganti o ai loro disegni. = voce
. malàccio, sm. malattia grave o fastidiosa. -in partic.:
': particolarmente prendesi per l'epilessia o il malcaduco, nelle maniere 'soffrire
[il bestiame pecorino] di milza o malaccio, due sorte d'infermità che
agg. che ottiene un'accoglienza fredda o sgarbata; che è ricevuto con mala
. 3. privo di ornamenti o di artifìci stilistici, disadorno.
grazia di questa sua moglie al principe: o malaccorto per poco amore, o per
: o malaccorto per poco amore, o per famelo innamorare e godere, e
favorisse una rivolta, / fosse frivolo o importuno, / malaccorto ed inesperto,
ed inesperto, / contro un solo o contro mille. -sostant. tasso
certi malaccorti / che, nemmen quando infermi o semivivi, / ma voglion far del
2. per estens. che è effetto o segno di imprudenza o sconsideratezza (un
che è effetto o segno di imprudenza o sconsideratezza (un atto, un discorso,
bini, 1-292: la tua malaccorta piacevolezza o presto o tardi ti legherà in tanti
1-292: la tua malaccorta piacevolezza o presto o tardi ti legherà in tanti nodi.
dimensioni, con corpo allungato grigio o grigio-azzurro, caratterizzate dall'avere ai
per lo più in aggregati fibrosi o in masse concrezio- nate o incrostanti
fibrosi o in masse concrezio- nate o incrostanti, e solo raramente in cristalli
incrostati di malachita. -blocco o pezzo di questo minerale (per lo
lo più lavorato a forma di monile o di oggettoornamentale). vallisneri, 1-760
determinati alimenti, per lo più rari, o di cibi piccanti, che si verifica
-ci). medie. proprio o caratteristico della malacia. malacocòtili, sm
dal gr. (xaxa- xó8epp. o <; 'che ha la pelle molle
di diopside di colore verde bluastro o verde grigiastro, che si rinviene in
.]: 'malacologia ': dottrina o trattato de'molluschi, classe particolare d'
della coda; averle di bosco o boscherecce. = voce dotta,
numero costante di segmenti (20 o 21, di cui 5 o 6 spettano
(20 o 21, di cui 5 o 6 spettano al capo, 8 al
bianco, col corpo diviso in segmenti più o meno nume rosi, rivestito
rosi, rivestito d'un inviluppo crostaceo o cartilaginoso e provveduto di membrane articolate
natatoie i cui raggi sono spinosi o in totalità o in parte.
raggi sono spinosi o in totalità o in parte. = voce dotta
. = comp. da mal [o] e acqua (v.).
acquisto), sm. acquisizione disonesta o fraudolenta; appropriazione indebita. -anche:
frutto, e del castigo, che presto o tardi sarebbe venuto. =
= comp. da mal [o] e acquisto (v.).
ingiuria, affronto, insolenza; costume o atteggiamento rozzo e volgare. buonarroti
il proprio comportamento è (per natura o per le circostanze in cui si inserisce
) obiettivamente contrastante con norme giuridiche (o, per estens., con norme o
o, per estens., con norme o valori morali, sociali, ecc.
gli estremi materiali di un atto illecito o in quanto inidoneo a porre in essere
essere (per mancanza di determinati requisiti o presupposti) un negozio giuridico perfetto,
tale consapevolezza comporta l'illiceità dell'atto o l'invalidità del negozio).
da osservarsi nei rapporti sociali, privati o pubblici; comportamento sleale, fraudolento;
inclinazione di casta, più che malizia o malafede. -atteggiamento, modo abituale
mentono sì, ma saltuariamente, o perché costretti (lì per lì) dalla
dura necessità » (omero), o dalla « forza delle circostanze » (napoleone
delle circostanze » (napoleone), o per legittima difesa. -in senso
azzuffate in francia, negli ultimi dieci o quindici anni. governi, 9-389: