francese sarà da tanto di concludere sì o no pel tempo assegnato? riforma generale
adimari, 1-130: i quattro suoi venti o cordoni [dello stendardo], per
; disporre in stato di equilibrio più o meno stabile (uno strumento);
si dura di pesare e librare, o vogliam dire bilanciare, che l'indice
situazione di equilibrio fra forze, tendenze o sentimenti diversi o opposti. arrighetto
fra forze, tendenze o sentimenti diversi o opposti. arrighetto, 246: schifa
fatto acquisto. zinano, 3-28: o sia mio questo orgoglioso impero / o
: o sia mio questo orgoglioso impero / o cada, onde altri il pianga,
ancor di chi ha col consiglio o coll'opera parte ne'loro destini; imagine
avanzo forse / son io d'un rufo o d'un ottone? de sanctis,
su cerate penne / si libra, o giulo, ed a 'l ceruleo mare /
uno scrìmolo. 8. cercare o raggiungere una posizione di equilibrio più o
o raggiungere una posizione di equilibrio più o meno stabile; reggersi con sufficiente sicurezza
. d'annunzio, i-41: sento, o mio giulio, / un desiderio vago
12. locuz. librarsi su qualcuno o su qualcosa: incombere minacciosamente.
i libri, con il loro commercio o con l'attività e gli interessi editoriali
cattolica, che è stato detto modernismo o neo cattolicismo. = comp.
, agg. che appartiene, si riferisce o riguarda i libri, la loro pubblicazione
libraio. librata, sf. percossa o colpo dato con un libro.
sostiene in uno stato di equilibrio più o meno stabile; bilanciato, equilibrato.
aria e non mon- taranno in al o né scenderanno al basso sin tanto che
scenderanno al basso sin tanto che o acquistano per apposizion di parti o per spessazione
o acquistano per apposizion di parti o per spessazione del freddo gravità maggiore.
, quasi fermo, di uccelli rapaci o di gabbiani. 3.
di coerenza; bene equilibrato nelle parti o nei rapporti; proporzionato. f.
traboccare secondo i casi verso gli uni o verso gli altri. carducci, iii-4-146:
, di fiacco / l'arte e, o petrarca, il tuo fibrato verso,
sempre assai fibrato né cimentato delle pluralità o come oggi le chiamano maggioranze politiche.
-trice). ant. che fabbrica o usa la bilancia; pesatore. guido
« repub- blichista », sia accortezza o felice ingenuità quella che ha guidato l'
: dicevansi 'libratori ', o più spesso * allibratori ', nelle antiche
formavano l'estimo, detto lira o libra, de'beni de'cittadini per poi
, lento e alternato in un verso o in un altro, di linee e punti
astronomi e dai geografi nella sfera celeste o sulla superficie della terra).
quando il mio cuore batte al vedere o all'intendere una bella azione, potrei io
lembi e par ch'ella si libri o quasi ondeggi circa il suo asse.
e alla pronta consultazione dei libri stampati o manoscritti, di codici antichi, di
, di documenti; biblioteca (pubblica o privata); sala di lettura o
o privata); sala di lettura o di studio (e, anche, i
in piani e fornito di vetrate apribili o scorrevoli; scaffale, scansia. e
vasto complesso di cognizioni (già acquisite o da acquisire); grado considerevole di
questi luoghi. -libreria vivente (o animata): persona dotata di istruzione
libri. -in partic. libreria antiquaria o d'antiquariato: negozio in cui si
qualsiasi argomento. -libreria specializzata (legale o giuridica, religiosa, scolastica, teatrale
, a prezzo ridotto, libri usati o in liquidazione. -libreria internazionale: tiene
perché in queste librerie non posso comprare o dimandare in credenza altro che quello che
: 'libreria ', l'arte o professione del libraio. carducci, ii-8-118:
possono essere contenuti su schede perforate o su banda perforata, in memorie ad accesso
perforata, in memorie ad accesso diretto o su nastro magnetico (e in questo caso
b. croce, iii-26-228: la filosofia o teologia si irrigidisce,...
a essenziale. 2. che possiede o comunica pensieri, dottrine, insegnamenti attinti
, dottrine, insegnamenti attinti, esclusivamente o prevalentemente, dalle opere altrui, senza
da libri (in contrapposizione a giornalistico o teatrale). gramsci, 4-135:
, in questa letteratura siciliana, giornalistica o libresca, è il tono fortemente polemico
manuale contenente i primi elementi d'aritmetica o di un'altra disciplina; abbaco,
1-102: tutti i giorni, un'ora o due,... s'affaticava
firenze... da alcuno orco o uomo salvatico non s'udì giammai nominare.
taccuino usato dai pittori per tracciarvi schizzi o abbozzi. 4. locuz. -
entrare nelle librettine: cominciare a insegnare o a imparare l'abbaco o il sillabario.
a insegnare o a imparare l'abbaco o il sillabario. b. machiavelli,
fornito gli arà d'insegnare. -essere o sembrare alle o delle librettine: essere
d'insegnare. -essere o sembrare alle o delle librettine: essere o apparire un
sembrare alle o delle librettine: essere o apparire un principiante, un inesperto.
eglin mai insegnar lettere latine, toscane o d'altra fatta; ch'e'non ne
, pogniam caso, ed ac- compito o quasi a mente, come le librettine in
" con la concrezione dell'articolo (o, secondo alcuni [d. e.
ha scritto il testo di un melodramma o di un'operetta. tommaseo [
carducci, iii-24-201: figuratevi un librettista o un facitore di barcarole... divenuto
, sm. libro di piccola mole o di dimensioni ridotte o di poche
piccola mole o di dimensioni ridotte o di poche pagine; opuscolo. -anche:
-anche: breve opera letteraria, narrativa o scientifica (scritta o, per lo
letteraria, narrativa o scientifica (scritta o, per lo più, stampata);
eloquenza '. boccaccio, iv-166: o picciolo mio libretto,... dinanzi
5. mus. componimento letterario o poetico, dialogico, scenico o non
letterario o poetico, dialogico, scenico o non scenico, d'argomento sacro o
o non scenico, d'argomento sacro o profano, che costituisce il testo da musicare
il testo da musicare di un melodramma o di un'opera lirica o, nei
di un melodramma o di un'opera lirica o, nei secoli passati, di uno
libretto... la buona dipende o la mala riuscita del dramma. milizia
, i-61: la scelta dell'argomento, o sia del libretto, è il fondamento
che gli operai tengono per sé a scrivere o fare scrivere via via gli acconti che
via gli acconti che ricevono nella settimana o nel mese, e i lavori fatti.
tanto cacciava un libretto, scarabocchiava due o tre note. bernari, 3-259:
-in partic. disus. libretto colonico o di mezzadria: nel rapporto di mezzadria
mezzadria, documento istituito dal proprietario (o concedente) e tenuto in duplice esemplare
professionale, alle variazioni di carriera burocratica o militare, agli studi compiuti; serve
come documento personale. -libretto di matricola o di navigazione: fascicolo personale che gli
invalidità, la vecchiaia, ecc. -avere o non avere i libretti (o il
-avere o non avere i libretti (o il libretto); lavorare con o senza
(o il libretto); lavorare con o senza i libretti (o il libretto
lavorare con o senza i libretti (o il libretto): essere lavoratore dipendente
: essere lavoratore dipendente in posizione regolare o, rispettivamente, in posizione non regolare
fini retributivi, assicurativi e previdenziali, o, in genere, ai fini della
a settimana, qualunque sia la loro arte o mestiere, e sotto qualsivoglia titolo o
o mestiere, e sotto qualsivoglia titolo o denominazione servano o lavorino nelle case dei
e sotto qualsivoglia titolo o denominazione servano o lavorino nelle case dei privati, nelle manifatture
loro titolare gode di una determinata autorizzazione o concessione (e per lo più hanno
locomozione) e aventi natura giuridica amministrativa o tecnica. -autom. libretto di circolazione
da una banca (libretto bancario) o da altro ente che compia operazioni di
è il libretto di deposito a risparmio, o, più semplicemente, libretto di risparmio
risparmio, il quale può essere nominativo o al portatore, libero, ecc.)
. redi, 16-viii-144: fra tre o quattro mesi... potrò farle
4. ant. libriccino de quaranta o del paonazzi: mazzo di carte da
. disus. chi scrive, pubblica o vende libri mediocri, di nessun valore.
v.]: 'libriciattolàio': chi fa o spaccia libriciattoli. ce n'è chi
librivècchi, sm. invar. chi acquista o ri vende libri usati.
. raccolta di fogli, stampati o manoscritti, di forma e misura
in modo da formare un volume o un opuscolo; ciascuno degli esem
plari di un'opera scritta o stampata. francesco da barberino,
/ i libri lor, ché di fogli o di carte / non era assottigliato
il catalogo di una casa editrice, o, anche il patrimonio di una biblioteca
n. 3. -libro tascabile (o da tasca): di formato inferiore
; opera dell'ingegno, in prosa o in versi, raccolta in uno o
o in versi, raccolta in uno o più volumi. francesco da barberino,
. -con la specificazione del titolo o dell'argomento. dante, vita nova
. -testo di un'opera drammatica o lirica; libretto. a. cattaneo
. 4. relig. libri sacri o divini: le sacre scritture che sono
nessun libro sacro, a nessun poeta o rivelatore. -ant. e letter
della famiglia composte, con foglie intere o dentate, vischiose; fiori gialli riuniti
. madiàio, sm. costruttore o venditore di madie. = deriv
modo di bruchi. collenuccio, 1-163: o madianiti, che tante divizie / d'
madiata, sf. quantità di farina o di panecontenuta in una madia. tommaseo
, agg. letter. cosparso di gocce o di goccioline (di sudore, d'
di goccioline (di sudore, d'acqua o di altro liquido) che affiorano sulla
liquido) che affiorano sulla pelle (o sui capelli o sul pelo)
sulla pelle (o sui capelli o sul pelo) o aderiscono a essi (
sui capelli o sul pelo) o aderiscono a essi (una persona,
(una persona, un animale, o una parte del loro corpo); umido
marchetti, 4-320: il respirar frequente / o grande e raro: d'un sudor
, rientravano più tardi allo stallaggio, o, sul mattino, indugiavano in fila davanti
2. intriso, impregnato d'acqua o di altro liquido, umido (un
unvento). spolverini, xxx-1-138: o improvvisa procella, o intempestivo / ostinato
spolverini, xxx-1-138: o improvvisa procella, o intempestivo / ostinato soffiar dei madid'austri
. per estens. illuminato, rischiarato più o meno intensamente. borgese, 1-61
raf forzativo di un'affermazione o di una negazione: certamente!
m'aiti dèo 4 dio mi aiuti 'o da mai dio eh: v
e madielle la soma di mulo, o cavallo, lire quattro, soldi cinque e
mortaio. 2. piccolo scaffale o bacheca a muro con sportelli. 3
3. cassetta di legno per riporvi oggetti o materiali vari. tramater [s
debbino vendere [le grasce] o far vendere alle botteghe murate, e che
su li canti delle strade e piazze, o altrove, esser botteghe ressidente e che
: mettere nelle condizioni di discutere ordini o disposizioni; lasciare nell'incertezza. aretino
con le branche de la discrezione, o che nel ben trattarle di fuora e
contado di firenze, che presentemente vanno o altri che in futuro dovessero andare a levare
condizione, in partic. sposata o vedova o, anche, anziana (ed
in partic. sposata o vedova o, anche, anziana (ed equivale all'
signora; oggi per lo più iron. o scherz.). cino, 26
dicesse messer padre, madonna madre, o pure assolutamente messere e madonna. beicari
di persona rifiuti d'esser amata, o molto casta o troppo altiera convien ch'ella
d'esser amata, o molto casta o troppo altiera convien ch'ella sia:
acciò non s'accosta / chi crede sé o sue ovre magiori / over l'altrui
di essersi spacciato per un principe russo o per un barone siciliano. 2.
si venia / a veder di madonna o pur per altro. foscolo, v-15:
, la confortavano dolcemente, dicendo: o madonna nostra, lasceretevi così morire,
disutile servo, ch'io dicessi: « o reverende madonne ». 8
s. bernardino da siena, 33: o reina del cielo, genitrice di dio
madre e madonna della pittura che sorella o compagna. 9. per antonomasia:
unumquemque peccatu. iacopone, 2-26: o vergen, non tardare;..
, udendo queste cose, disse: o madonna dolcissima, non eravate voi piena
e dagli uomini, la madonna. o come noi merita lei d'essere chiamata madonna
della vergine (quadro, statua votiva o di culto, immagine, medaglietta)
chiesa, santuario, convento, comunità o località dedicati o consacrati a maria vergine
, convento, comunità o località dedicati o consacrati a maria vergine o a un
località dedicati o consacrati a maria vergine o a un suo particolare culto. m
, oppure diretta a rafforzare un'affermazione o a esprimere ira, protesta, impazienza
, essendo una data cosa in tale o tale altra condizione, di buon grado
: 'madonnone': immagine grande; o anche, se non l'imagine, grande
dial. madonéro), sm. pittore o scultore specializzato nell'esecuzione di immagini
. madonnina, sf. immagine dipinta o scolpita della madonna, per lo più
della madonna, per lo più di graziosa o piccola fattura. -per antonomasia. la
virtuosa, di grande modestia e comprensione o che si atteggia a tale. -anche
che fanno all'amore con due o tre per volta, -disse la mangiacarrubbe,
. esclamazione che esprime un certo stupore o impazienza. - anche: invocazione alla
umana per cause patologiche (febbre) o anche psicologiche (eccitazione, ansietà,
da signa, non so s'era madornale o no. fior ovante, 145:
, 2-3: credo che io sia nipote o consobrino / di quel rinaldo, uom
. per estens. che ha dimensioni grandi o superiori al normale, che eccede la
e anche in queste parole si sente più o men volontario il tendenzioso genio disgraziato e
a qualcuno: arrecargli un grave affronto o una grave offesa, danneggiarlo gravemente.
per fazzoletti, sciarpe, ecc., o anche per tendaggi, previo trattamento con
greco, e tutti sdraiati sull'erba o sulle gradinate in bermuda-shorts e maglietta di
, che egli sbrattò, che era ospitale o madrazzale, come essi dicono. idem
accese grande fuoco nel madrazzal, o casa dove alloggiava lo auditore. =
. -anche con riferimento a divinità pagane o a personaggi leggendari. cielo
era di nuovo. aleardi, 1-150: o madre mia, / più non ravviso
, / senza onestà mai cose belle o care. leggenda di lazzaro, marta
-termine onorifico, attribuito a persone anziane o importanti. masuccio, 56: reverendissimo
e più grossa di tutte, senza aculeo o sia pungiglione, di color più vivo
genere umano. guittone, xxvii-58: o voi, di dio figlia, madre e
corte di paradiso. dominici, 2-12: o gloriosa madonna madre dello amore, vuoi
nostra donna e con grande pianto diceva: o madre di misericordia, io vi chieggo
come spirituali, che dio ci fa, o immediatamente per se medesimo ne'sagramenti,
immediatamente per se medesimo ne'sagramenti, o mediatamente per mano della sua madre.
croce, / per noi prega, o regina dei mesti, / che il possiamo
i-7-252: seguimi in breve, / o madre delle genti, un picciol tempo /
alma mater?) la patria, o la terra, o la natura tutta;
) la patria, o la terra, o la natura tutta; a cui chi
. -città capitale di uno stato o fondatrice di altre città. domenichi
e come simboli della nazione italiana (o anche ad altre città famose per splendore
ad altre città famose per splendore artistico o culturale). guido da pisa,
salvi, grande madre delle biade, o terra saturnina. petrarca, 28-73: perché
tenzione / fur mai caggion sì belle o sì leggiadre. boccaccio, vii-
dell'universo. petrarca, 231-9: o natura, pietosa e fera madre. leonardo
, 2-333: delli asini bastonati. o natura instrac- curata, perché ti se
. faba, xxviii-16: tu [o quaresima] è'inimica del mundo,
è matre. bambagiuoli, xxxvii-14: o dolce frutto di sicura pace, /
, indica l'idea di elemento principale o prevalente o da cui altri elementi derivano
l'idea di elemento principale o prevalente o da cui altri elementi derivano. -in
e anche altra chiesa rispetto a una o più dipendenti da essa. d'annunzio
, motivo fondamentale di un componimento letterario o artistico. tommaseo [s. v
, or una madre lingua con uno o più dialetti separatamente formatisi da lei essa
matrice culturale di una corrente di pensiero o di un determinato gusto artistico; modello
delle madri, il recesso del nume o del noumeno, esistente ma inaccessibile.
i polzoni (quelli che bisognassero) o le madri de'vostri caratteri [del
. baldinucci, 130: 'punzone o madre ': un pezzo di finissimo
in medaglie d'oro, d'argento o di bronzo. 15. sostanza
di bronzo. 15. sostanza o prodotto originario dal quale se ne traggono
la quale in porzione è stata panificata tre o quattro volte. malerba, 1-61:
parte colorante, ossia la feccia o fecula, da alcuni detta 'madre '
: come la feccia nel vino stagionato o come quel vago e indistruttibile residuo che
. -madre dell * aceto: massa o blocco compatto, costituito da colonie di
madre. -mal di madre (o del vino): v. male2,
. -madre del sughero: cambio o fellogeno nel tronco della quercia da sughero
madreselva. 23. burocr. scontrino o modulo, numerato progressivamente, che si
. 29. miner. venatura trasparente o di colore più chiaro in una pietra
molto più. -roccia che produce o contiene un metallo, e che viene
reti sostiene le maglie, i mantelli o il sacco); se è posta
funzioni comiche, nella parte di suocera o di vecchia zitella, chiamato anche caratteristica
. madre artificiale: incubatrice per neonati o per piccoli animali; allevatrice. 34-locuz
madre: con riferimento a madre egoista o snaturata. -per parte di madre,
più tenera infanzia. -tornare alla madre o alla gran madre antica: morire.
alle madrifamiglia per consiglio su l'attaccare o no la battaglia. = voce dotta
, / un bamboccion ch'un'anno o più mostrava, /... /
le figliole padreggiano, i figlioli madreggiano (o matrizzano). = denom
-anche: patria originaria degli emigrati o di chi vive comunque all'estero;
ti pare? è ella da reina, o che? citolini, 438: le
baldinucci, 87: 'madreperla': conchiglia o guscio di quel pesce di mare, nel
2. mollusco che ha il guscio o la conchiglia rivestiti di tale sostanza;
con un frenello d'occhi di pesce o osso d'ostrica che si chiama madre perla
, madreperlacei, mica con l'oro o col platino! borgese, 1-15:
madreporari). - anche: colonia o cormo di questi antozoi; esoscheletro calcareo
'è una spezie di pianta marina petrificata o lapidea, biancastra, fatta a cannelli
in numero multiplo di sei, solitari o più spesso riuniti in colonie o cormi
solitari o più spesso riuniti in colonie o cormi, forniti di scheletro calcareo ramificato
, forniti di scheletro calcareo ramificato lamellare o compatto, che forma, dopo la
: se ne conoscono molte specie viventi o fossili, i cui esoscheletri sono assai
importanti come costituenti, in misura più o meno grande, di tutti i calcarei
, licheni mostruosi..., o a masse madreporiche, ora passa
che mette in comunicazione i pori acquiferi o la piastra madreporica col canale circolare del
col canale circolare del sistema ambulacrale o acquifero. - piastra madreporica: negli echino-
guisa di bastoncelli riuniti in fasci paralleli o divergenti, d'onde ha tratto quel nome
composta di cilindri riuniti in fasci paralleli o divergenti, ed ha nella struttura qualche
, miner. -ite. madresàlvia o madrisàlvia { madre sàlvia, ant.
che costituisce il contenitore di una o più pompe idrauliche. ramelli,
filettata in cui si avvita una lampadina o il raccordo di un apparecchio elettrico;
al fine di realizzare una coppia elicoidale o un accoppiamento detto appunto vite-madrevite. —
s'intende quello nel quale vi s'incastri o vi si formi dentro che che sia
vite che deve fermarsi, con il dato o madre vita si possi fermar benissimo.
. composizione poetica costituita da due o più terzetti a rima varia, se
da due a rima alternata, o anche da endecasillabi e settenari con
poetica di tono sen timentale o galante. antonio da ferrara,
rime], che non hanno alcuna legge o nel numero de'versi o nella
legge o nel numero de'versi o nella maniera del rimargli, ma cia
di grandissima lunga, se il madriale, o mandriale, non perdiamo. sassetti
: ricorrevo a te per qualche sonettino o madrigale e tu coi tuoi versi,
genere di componimenti poetici. -madrigale rappresentativo o dialogico: forma particolare, di ambito
, 86: chi ci cantasse suoni o madriali, / d'amor dolci ballate,
/ d'amor dolci ballate, o alto o basso. gherardi, iii-170:
amor dolci ballate, o alto o basso. gherardi, iii-170: parve al
di tre sorti: narrativi, rappresentativi o imitativi, e misti. baldinucci, 9-iv-192
3. per estens. frase gentile o scherzosa, complimento. - in partic
27-970: non offrivo alle donne sospiri o madrigali, ma soltanto il fiato cocente del
tempietti / ove l'ideal vostro, o vulghi, sta, / che importa a
comporre, cantare, recitare madrigali (o, per estens., poesie
). - anche: comporre o pronunciare complimenti galanti. galileo,
buonarroti il giovane, 9-366: o qualche innamorato, / ch'a forza
grazzini, 261: che ragiono o favello / in questa goffa mia madrigalessa
affatto sospirosa, vertente avvenimenti erotici fatti o da farsi, quasi mai da fantasticarsi
. autore di madrigali, in versi o in musica. -per estens.: poeta
buttar via il libro a qualche roseo o celeste madrigalista. madrigalistico, agg.
della spagna; che è nato o risiede a madrid. fil. ugolini
cerimonia ufficiale (inaugurazione di un monumento o di un edificio, benedizione di una
.: donna che patrocina iniziative benefiche o che assiste con continuità minori bisognosi,
, senza obbligo giuridico, da persone o da enti a chi si trova in stato
, amico) che segue una giovane attrice o una cantante proteggendone l'onestà e curan
, la * madre ', o quasi, della giovane attrice o cantante.
', o quasi, della giovane attrice o cantante. questo tipo comico ha una
che a percantare i vermi a'fanciulli o a medicare li matrone non vagliono.
molte cavità, che ha struttura spugnosa o cavernosa (una roccia).
, quelle che avranno dentro certi calcedoni o ghiacci gialletti e che saranno madrose. targioni
lesione è il piede (il ginocchio o la mano). il nome di '
, per errore di lettura, da macra o magra 'sinopia rossa '.
titolo reverenziale attribuito a un re o a un imperatore o, in genere,
un re o a un imperatore o, in genere, a un sovrano
più nell'espressione la maestà del re o dell'imperatore, che può essere anche
meno correttamente, sua maestà il re o l'imperatore). -anche: la
-anche: la persona stessa del re o dell'imperatore. maestro alberto,
e santa, /... / o sacro carlo, che sì bella pianta
., 1-46: la maestà o « sopranità », è separata in tutto
le manca il civili dissensioni subito incominciasti [o italia] a cadere poter, senza
. pen. stor. lesa maestà (o delitto di lesa maestà): v
non hanno queste cose, anche o di violata maestà (anche semplicemente maestà)
ancario prisco accusò cesio cordo una casa, o una persona di giotto? viceconsolo di
di maestà, per non mostrare d'essere o rovani, ii-295: codesti scandali
che offendono la maestà troppo timidi o troppo ingordi o di soverchio vendicativi.
maestà troppo timidi o troppo ingordi o di soverchio vendicativi. dei grandi
davanti la divina dette contro al principe o sua madre, compresi nella maiestate. giamboni
dovea esser di norma guittone, xxvi-99: o somma maestate, / quanto laualla giunta
gerarchie credemo che assista / a persona o a un'istituzione dalla stima e dal servir
ladroni, visitantilo, cicerchia, xliii-309: o increata magestà di dio, / o
: o increata magestà di dio, / o fu reverito e adorato. livio volgar
finita. alberti, xxxvi-3: dite, o mortali che sì ful brusoni
lesa maestà divina: delitto di eresia o di apostasia. g. bentivoglio,
... vuol dire d'eresia o apostasia dalla fede. segneri, iii3-
indegnamente, non vilipende semplicemente il signore o nella sua immagine o nel suo impero
semplicemente il signore o nella sua immagine o nel suo impero;...
. pazzi de'medici, 89: o sconsolata donna, / di cui la
. giordani, ii-33: il cittadino o lo straniere che, entrando nel tempio di
.) che si riflette nella maniera o nello stile di un artista o in
maniera o nello stile di un artista o in un'opera d'arte (edifìcio,
d'arte (edifìcio, dipinto), o in una figura, o nei volti
), o in una figura, o nei volti rappresentati in un quadro o
o nei volti rappresentati in un quadro o in una scultura. céllini, 857
ma ingegnandosi ancora di fare quello, o nel marmo o con i colori,
ancora di fare quello, o nel marmo o con i colori, che aveva tatto
per farlo entrare nei soggetti profani, o per addimesticarsi troppo di leggieri con esso
. fioretti, 2-4-276: anche il poeta o altro sublime scrittore non de'avvilire la
, 1-iv-95: l'endecasillabo sciolto non istorpia o snerva le idee, come il legato
-ant. e popol. cappelletta o edicola votiva, talora situata lungo una
una strada, contenente un'immagine sacra o un quadro di soggettoreligioso. tommaso di
a milano) per indicare i sacelli o edicole con un'immagine sacra. molto
, come espressione di autorità (politica o religiosa); cfr. anche plurale
17. arald. positura frontale di corpo o di testa di uomo o di animale
di corpo o di testa di uomo o di animale. 18. locuz.
22: se venisse che la luce venisse o riprendesse per lo mezzo in faccia,
riprendesse per lo mezzo in faccia, o vero in maestà, per lo simile
che gli altri, compariscono in maestà o, come dicono, in prospettiva i soli
sedersi in maestà: sedersi in trono o su un seggio che sia indice di condizione
, e voi meco cadeste, o regina mia, ma dopo molti secoli siam
(una persona); che possiede bellezza o grazia accompagnata da veneranda dignità e
e nobile decoro. -anche: ispirato o improntato a maestosità, imponenza, gravità
da signora che esca da qualche salotto o da qualche ridotto. -di animali
proprio, che si riferisce a un re o a un sovrano; regale, regio
di chi ricopre ruoli di alta autorità o esercita i supremi poteri. testi,
, 5: mi sono portato [o giove] alla vostra presenza maestosissima,
governa. 3. che deriva o è indice di elevatezza d'animo e
mai dalle mani del duca d'orléans o dei prìncipi del sangue quando si trovano
maestoso e vago / calzi altero coturno o socco umile, / innamori la fama,
e grandiosa si è la cornice, o sia sopraornato superiore, con finestre rotonde
dié giuno nutrice il divin latte, / o come maestoso / spiega le foglie intatte
(uno stile, un'opera letteraria o artistica); magniloquente, sublime.
il suono maestoso de'nostri endecasillabi, o soli o misti che sieno. beccaria
suono maestoso de'nostri endecasillabi, o soli o misti che sieno. beccaria, i-269
). 11. particolarmente grande o grosso; di ampie proporzioni, voluminoso
al pianoforte... una volta o due a settimana, interviene la maestra
vita (anche con riferimento a nazioni o a città). g. f
della maestra? -con riferimento a cose o a concetti astratti. latini, i-1317
in queste solitudini del nostro sbandimento, o mastra di tutte virtudi [filosofia]
portici sedea, / di padova o d'oxford chiusa nel velo, / la
e nelle congregazioni religiose femminili, monaca o suora eletta a una determinata mansione direttiva
congregazioni religiose femminili. -maestre dorotee (o di s. dorotea): dorotee
dalla quale imparano il mestiere della sarta o della crestaia. verga, i-463:
caldaie... sieno obligati scrivere, o fare scrivere volta per volta, tutti
: va / la mattina alla prima o alla seconda / messa, poi che
di madre? -maestra del tutto o di tutte cose: la morte (
, ii-198: quel dì. che, o fillide, / tua bianca destra,
ragione / i mastri che se fussero o le mastre. 10. elemento
guglielmotti, 1000: 'maestra': la corda o nervo principale della balestra, che serve
arte della seta, 53: dagli tre o quattro volte in su una barca d'
raspa e mi di maestra, bagnala in o mi dì. leonardo, 2-49:
ore, poi decanta questa liscia, o maestra, per il suo uso.
io credo essere una specie di liscia, o maestra di zolfo, come è relativamente
tu non mozzi loro il fittone, o vuoi dire la maestra, perché importa
note al malmantile, 1-206: per brunire o dare il lustro a'lavori, [
] si servono de'denti più lunghi, o diciamo maestre, di cane, di
diciamo maestre, di cane, di lupo o d'altro animale simile. -maestra
tipogr. foglio di carta posto sul panno o sul cilindro della macchina stampatrice per rendere
di fil di ferro ritorto a otto o dieci capi, grossa come il dito
rezasco], 2-366: si conviene levare o l'ordine de'padri o la maestra
conviene levare o l'ordine de'padri o la maestra de'tribunali. 23
grave. 2. che appartiene o si riferisce a un'autorità sovrana;
e convogliare le acque di affluenti più o meno abbondanti (un canale, un
tramontana, secondo che la calamita maestraleggiasse o grecaleggiasse. dizionario marittimo militare [tommaseo
marinari vedere se la bussola li grecaleggia o maestraleggia, guardando a quella guardia davanti
un esercito addetto a costruzioni militari o a lavori logistici; gruppo di
di lavoratori impiegati in un arsenale militare o civile; gruppo di marinai specializzati
imbar cati su una nave o addetti alla manutenzione di essa (
crescenzio, 1-4: de gli artefici o maestranze de'galeoni, sono più in
la canape splendida ai soli / novi o torcendo nei trasti / i fili e
altro, i diritti di maestranza, o sieno le matricole... un
degli impiegati addetti a una particolare industria o azienda imprenditoriale (con netta distinzione
tutte piccole aziende, che vivono o perché hanno l'impianto speciale per una qualche
speciale per una qualche lavorazione particolare, o perché hanno una maestranza scelta e addestrata
; se no, almeno gre- cheggerebbono o maestrerebbono, il che, per ogni minimo
sufi, -atico che indica dignità o condizione sociale (cfr. rohlfs, 1131
persona rivestita di determinati poteri politici o, per lo più, giudiziari; chi
2. carica pubblica, di natura politica o, per lo più, giudiziaria;
i funzionari addetti alpamministrazione della giustizia o alla direzione degli affari di stato; ufficio
vero che per cagione della calamita che gregolizza o maistrizza, così nel iudicare questo difetto
g grecheggia, quel di mezzo t o sta sotto la linea meridiana giustamente e
, 1-244: detta bussola, grecheggiando o maestreggiando, s'allontana dal polo.
gradi contati luogo per luogo dove maestreggia o grecheggia,... sono ottimo
. parte del telaio che regge una o due girelle. carena, 1-295:
calcola per fare quelle rigoline d'altro colore o quelle cimosse a bastoni che riescono
ant. lavoro eseguito da un artigiano o maestro di bottega. libro di commercio
e 'l podestà... fare o dare in ciò maestrevole ordine. ser
non si vedeva. casoni, 244: o bellezza celeste, soave rapitrice dell'anime
compiuto con abilità, accortezza, bravura o con grazia incantevole (un atto, un
crede / miiar brillante in ciel ciprigna o giove. vico, 6-35: voi,
4. dotato di notevoli attitudini (naturali o acquisite), di rilevanti capacità teoriche
, vuoi in ogni genere di poesia, o vuoi in ogni genere di prosa.
prosa. parini, giorno, i-182: o tu che addestri / a modular con
gli scoprivano. altro sonavano parole o atti volto maestoso, all'aspetto maestrevole
periodo... norme di una scienza o di un'attività artigia [montanelli]
] determina maestrevolmente il progresso del nale o artistica; con grande perfezione d'arte;
, 17-164: ei si conosce toscani o latini, non sarà se non bene,
la richeggia. -in senso concreto: atto o comportamento settembrini, iv-30: filippo maestrevolmente
: 2. astuzia raffinata; scaltrezza più o meno se poi vedevi quei dui begli
574: fai la maestria del legname o della pietra? o se'fabro, o
la maestria del legname o della pietra? o se'fabro, o qualunque altro mestiero
o della pietra? o se'fabro, o qualunque altro mestiero fai? se tu
disegni ed altre spese che si facessero o potessero fare detti maestri sopra tal lavoro
. -punto fondamentale di una dottrina o di un'arte. l.
, corno sia / fatto di rame o di pietra, o di legno, /
fatto di rame o di pietra, o di legno, / ché sé conduca sol
altri che ad artiere, nel risentirei o nell'ammonire: * oh maestrino'.
conto... che si adirasse o si amareggiasse il sangue, se ella voleva
delle ultime classi del conservatorio e supplente o coadiutore del maestro per i corsi inferiori
, insegna una scienza, una disciplina o un'arte in una scuola pubblica
un'arte in una scuola pubblica o privata; insegnante, docente, precettore,
cui in alcuno modo pare dal padre, o da quelli che loco paterno tiene,
maestro non sia propriamente solo l'insegnante o pedagogo di professione, ogni pedagogista sarà
, che indica la materia d'insegnamento o il tipo di scuola. boccaccio,
n. 8. -maestro di scuola o di villaggio (anche semplicemente maestro)
: per decreto di approvazione nell'elezione o conferma dei maestri di squola, per
maggior pregio i musici e cantori, o pur i lottatori e gli schermitori e i
novizi: membro di un ordine o di una congregazione religiosa, ordinariamente distinto
ritornai a parigi. -maestro spirituale o di spirito, maestro delle anime:
apostolatodella stampa. -con riferimento a cose o a concetti astratti. fra giordano,
l'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere «
civette] montate sopra le loro grucce o sostegni foderati di rosso, che attente e
passare. -guardiano di un gregge o di un armento; pastore, mandriano
ecc.). -maestro in teologia o in divinità: teologo, dottore in
quel che accadde al cardinal cusano, o al francescano maestro eckehart, non potè
a la materia de l'arte apparecchiata, o vero a lo strumento. intelligenza,
suoi vetri industri / dal fiesolano colle o di valdarno / la sta spiando [
fondatore e capo di una scuola filosofica o di un movimento ideologico, politico,
chiami: ed or vedrò se con verità o per burla lo dici; e saperai
opere di questo, tra i due o tre « maestri » delle lettere francesi contemporanee
diede a'iudei, non nocque a janni o a piero. boterò, 11-321:
il mastro di color che sanno) o è virtù o non è senza virtù;
di color che sanno) o è virtù o non è senza virtù; e dov'è
6. chi esercita, in modo autonomo o alle dipendenze di un datore di lavoro
un mestiere di tipo artigianale; padrone o titolare di un'azienda artigiana.
tenere lana più che di due maestri o mercatanti, a pena di due soldi
, fante, allievo, presso un maestro o mastro dell'arte. d'annunzio,
ride schiamazza; / che il mastro, o un più di lui grosso monello /
. -maestro di bottega: padrone o titolare di un'azienda artigiana.
persuada. -maestro di caldaia o delle caldaie: operaio che tratta i
gli fanno seccare al sole per uno o due giorni, overo nel forno, e
sieno... obligati scrivere, o fare scrivere, volta per volta tutti
d'intaglio. -maestro di marmo o di pietra: scalpellino. ugieri apugliese
, 1-30: ordiniamo che ogni edificio o pintura di tavola o in muro per
ordiniamo che ogni edificio o pintura di tavola o in muro per onorare la detta pieve
.. e alcuna impresa di muraglia o d'alcune cose, dove e perché s'
abbino a fare per maestri di pietre o di legname o pintori, o vero
fare per maestri di pietre o di legname o pintori, o vero orafi,.
di pietre o di legname o pintori, o vero orafi,... non
quale con suoi ferri fe'una finestra o vero pertuso di larghezza quanto un uomo
-maestro di stoviglie, di porcellane: artista o artigiano che fabbrica oggetti artistici di ceramica
disegno e spianalo in su desco, o tavola, grande e piano. dolce
al fuoco. -maestro legnaiolo o del legname, maestro d'ascia:
maestri d'ascia... fanno o usati sono di fare legni navi- cabili
vi vorrà per l'accrescimento della nave o vascello. d'annunzio, ii-270:
. -maestro muratore, maestro di muro o di casa (anche semplicemente maestro)
marino, 2-18: non di porfidi ornaro o serpentini / quello strano edificio i dotti
cucinarme / vorrà mastro pasino una o due volte, / quattro e sei
perfezione delle opere. -anche: poeta o artista eccellente, caposcuola di una corrente
eccellente, caposcuola di una corrente artistica o letteraria. moscoli, vii-624 (79-1
è un po'conosciuto nella chiesuola degli artisti o dei letterati. di solito il salutato
le mamme dei nostri grandi, gloriose o dolenti, soavi o superbe, mi
nostri grandi, gloriose o dolenti, soavi o superbe, mi apparivano...
individualistiche, legate al gusto di questo o quel maestro, adombrate o illuminate da
di questo o quel maestro, adombrate o illuminate da un fugace particolare della sua
. 1. -maestro di pennello o di pittura: pittore eccellente, caposcuola
, 12-64: qual di pennel fu maestro o di stile / che ritraesse l'ombre
. -anche: direttore d'orchestra (o di un complesso musicale); concertista
dalle norme minuziose contenute nella tabulatur (o libro delle regole). 8
voi siate e'ben venuti, o degni mastri. / la cagion perché ho
par che ai soli dottori in medicina o altra scienza si dicesse assolutamente maestro, in
cusatro / dar le sentenzie false, o che col tòsco / mastro battista mescole
spregiudicata, abilissima nel tessere trame più o meno illecite).
, nell'ambito di una comunità sociale o di un gruppo organizzato di persone (
di un gruppo organizzato di persone (o, per estens., anche nei confronti
altra persona), esercita, da solo o con altri, funzioni di comando,
, funzioni di comando, di governo o di guida. — anche: chi
: chi, nell'ambito di un'impresa o di un'attività organizzata, ha una
organizzata, ha una funzione di coordinamento o di direzione (di altre persone o
o di direzione (di altre persone o anche di mezzi materiali) o,
persone o anche di mezzi materiali) o, in genere, ha posizione di
me stesso vile. -chi presiede o dirige una cerimonia sociale o un trattenimento
-chi presiede o dirige una cerimonia sociale o un trattenimento pubblico (maestro di nozze,
di un settore del personale inserviente, o, genericamente, personaggio responsabile di un
un dato servizio (di natura privata o sociale) nell'ambito dell'organizzazione della
che giornalmente si distribuiscono all'equipaggio, o per conto del pubblico o degli appaltatori
equipaggio, o per conto del pubblico o degli appaltatori, e nota quanto ciascun
ciò che gli è dovuto, o vero rilascia per avvantaggiarsi in danaro.
15. chi riveste una carica o un ufficio pubblico, sia per elezione
dall'alto (nell'ambito della corte o di una monarchia). -in senso
. -in senso generico: pubblico funzionario o magistrato designato a funzioni determinate.
. -maestro della moneta, dei conii o delle stampe; provvisioni de'consigli maggiori
, confiscata per cattiva, fosse tale o no, si dovesse stare alla decisione de'
due maestri di zecca e del maestro o ufiziale del saggio. -maestro delle entrate
funzionario addetto alla riscossione delle pubbliche entrate o al controllo di esse. relazioni
-maestro delle poste, dei corrieri o della vettura: funzionario preposto al servizio
preposto al servizio dei corrieri di stato o al servizio di corrieri organizzato per il
organizzato per il pubblico servizio dallo stato o anche da una singola città. -anche
: l'ufficio di 'corriere maggiore 'o sia maestro dell'osterie e delle poste secondo
molto incerta. -maestro delle strade o di strada: pubblico funzionario preposto alla
le misure. -maestro del saggio o delle prove: funzionario incaricato di verificare
e la bontà della lega delle monete o di un metallo prezioso. turbolo,
per ciascheduna prova d'ogni verga picciola o grossa; e queste spese le paga il
, confiscata per cattiva, fosse tale o no, si dovesse stare alla decisione de'
due maestri di zecca e del maestro o ufiziale del saggio. -maestro del
del macello. -maestro del vino o della gabella del vino: funzionario addetto
, 290: crin venuto di fiandra o di galizia, / ch'ebbe in capo
in capo una donna del peccato / o la moglie del mastro di giustizia.
mastro di giustizia. -maestro di mercato o di fiera: funzionario preposto a un
fiera: funzionario preposto a un mercato o a una fiera, con funzioni sia
rapporti commerciali sorti nell'ambito del mercato o della fiera). codice aragonese
, 1-226: qualsivoglia mastro di piazza o acatapano che darà licenza...
ricevere suppliche, petizioni, ricorsi (o richieste di giustizia in genere) e
sapienza. -maestro di sciurta (o di iurta o di zurta):
-maestro di sciurta (o di iurta o di zurta): comandante degli sciurtieri
di zurta): comandante degli sciurtieri o guardie notturne, capo della scolta.
. rezasco, 1025: 'maestro 'o 'mastro di sciurta ': chi
di sciurta ': chi comandava di sciurtieri o guardie di pubblica sicurezza notturna in ciascuna
carica di governo di una comunità autonoma o indipendente organizzata secondo princìpi democratici, si
princìpi democratici, si tratti di un comune o di altra entità politica, oppure di
ecc.). -maestri della città o del popolo: i supremi reggitori o,
città o del popolo: i supremi reggitori o, comunque, i membri dell'organo
organo di governo di un comune autonomo o indipendente. g. villani, 12-43
al comando di jacopo enrico, maestro o, come chiamano essi [i francesi
, che ha il nome di maestro o di maestra. 17. milit.
183: con un picciolo fornello o fogada [di mina] soffocò il
loro eunuchi. -maestro dei cavalieri o della cavalleria o dei cavalli: comandante
. -maestro dei cavalieri o della cavalleria o dei cavalli: comandante della cavalleria (
di tutta la cavalleria d'uno stato o d'un esercito. -maestro di
albero maggiore di qualunque bastimento, grande o piccolo, latino o quadro, che
bastimento, grande o piccolo, latino o quadro, che è posto quasi nel
22. locuz. -avere qualcuno per maestro o a maestro: riceverne insegnamenti, consigli
nimico di dio. pocaterra, lxv-268: o fortunato glauco, or sì ch'hai
/ anzi da dio, nonché da uomo o mastro, / non ti dorrai già
, certo, indiscutibile quanto egli insegna o afferma; credere ciecamente alla sua parola
13). tasso, n-iv-26: o voi sì che siete filosofo, poiché
-senza maestro: senza bisogno di insegnante o di guida; da autodidatta. boccaccio
direbbe a chi vantasse una sua professione o capacità da chi volesse porla in dileggio)
giudici di tutto ciò che'non conoscono o non intendono. settembrini, vii-67:
ad essi, sia che lavorassero in proprio o per conto di qualche agenzia, quanti
* più 'che indica superiorità morale o intellettuale. maèstro2 (ant.
rara perizia nel compiere date attività o nel perseguire scopi determinati; capace,
più maestro, / molto più accosto o più leggiero o destro. tasso,
, / molto più accosto o più leggiero o destro. tasso, 7-6-48: rinaldo
mirar fiso, / qualche degna scoltura o qualche tratto / di perinei mastro o
o qualche tratto / di perinei mastro o qualche verso inciso. c. i.
: il veleno somministrato, forse per bocca o forse, come più probabile, immesso
ma la maestra natura, e più o meno secondo i vari avvenimenti ed atti
l'alma natura vago te lo faccia o l'arte maestra. stigliani, ii-301
destri. -tocco perfetto di disegno o di pittura o anche di un'espressione
-tocco perfetto di disegno o di pittura o anche di un'espressione letteraria e poetica
importanza fondamentale nelfeconomia funzionale di un organismo o di una struttura, di un edificio
apennini posta, tra il giogo maestro o catena principale di questi monti. rajberti,
-palazzo, padiglione maestro: edificio o attendamento adibito a dimora di sovrani,
di sovrani, a sede del governo o del comandante di un esercito. giamboni
oro il re artù. -corda o gomena maestra: fune, per lo più
sue mani afferrar le due corde maestre o laterali. dizionario di marina, 310
maestra: strada principale di un territorio o di un centro abitato, la quale
quali noi andiamo, partendoci dalle maestre, o in qualche villa o in qualche castello
dalle maestre, o in qualche villa o in qualche castello, o vero a ritrovare
in qualche villa o in qualche castello, o vero a ritrovare qualche altra via maestra
a differenza delle scorciatoie e delle viuzze o delle strade men comode). d'annunzio
avranno eglino se non a soldare due o tre migliaia di fanti,..
7. anat. che appartiene o fa parte o costituisce una di quelle
. anat. che appartiene o fa parte o costituisce una di quelle ramificazioni interne del
ramificazioni interne del sistema circolatorio, nervoso o escretorio, dalle quali si dipartono le
ben sa andare unito a un tal vizio o per rottura di quel vaso maestro o
o per rottura di quel vaso maestro o per ringorgo e arrestamento in esso del
. -che si presenta come organo o membro più sviluppato e prominente rispetto a
non portava in bocca quei denti maggiori o canini o maestri che portano le vipere
portava in bocca quei denti maggiori o canini o maestri che portano le vipere, racchiusi
era il ramo maestro. -radice o barba maestra: fittone. b.
perché, punto punto che questo sia o tagliato o magagnato, non manda alle
punto punto che questo sia o tagliato o magagnato, non manda alle frutte la
[si tagliano] tutte le radici o barbe che si trovano in quel mezzo braccio
la pianta maestra si dividerà in uno o più rami principali ad una medesima altezza
10. contab. libro mastro (o libro maestro): registro su cui
operazioni finanziarie deiramministrazione di una ditta, o anche di una casa, e in
quale poggia il soffitto, la volta o il culmine del tetto. leonardo
. idraul. che accoglie un numero più o meno grande di affluenti e di tributari
di tributari (un corso d'acqua o un canale). statuto della socieià
guglielmotti, 501: 4 antenna 'o 4 pennone di maestra 'dicesi quella
; poteva essersi rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o chi
, o uscita la lancetta dal perno, o chi sa, sdentellata fors'anco la
ha vento diverso, / sempre greco o maestro o tramontana. ariosto, 13-15:
diverso, / sempre greco o maestro o tramontana. ariosto, 13-15: ci
avanzando alla giornata ordinariamente tre miglia svezzesi o diciotto italiane, e piegandosi alquanto verso
: ti batteva intorno / la libecciata o il vento di maestro, / ululo assiduo
qualcosa: di- stinguervisi per lunga esperienza o per grande abilità. lalli,
. la rete, calandola e portandola o in un sacco a casa. bresciani,
targioni tozzetti, 12-8-50: eupatorio di mesue o agerato, detto dai contadini erba giuba
agerato, detto dai contadini erba giuba o maestruzza, nasce abbondantissimo alla volta al
mia! firenzuola, 704: o quante vivande! pasti da preti!
forse suono imitativo della brama di mangiare o d'altra brama che vien da bisogno
si suddivide in piccoli gruppi (1cosche o famiglie), delimitati territorialmente e composti
, delimitati territorialmente e composti da dieci o dodici gregari [picciotti), legati
, che operano alle dipendenze di due o tre persone di condizione sociale più elevata
di condizione sociale più elevata [padrini o pezzi da novanta); la sua
; nel condizionare, mediante la coercizione o l'intimidazione, sia l'attività delle
del partito lo confonderebbe con una setta o una mafia, alla quale i componenti
burattini, mossi dal filo del capocomico o del capopartito. moretti, i-942:
panzini, iv-392: 'maffia 'o 'mafia ': eleganza. gergo
! panzini, iv-392: 'mafioso 'o, imitando la pronuncia dialettale, *
prende la responsabilità di difendere la proprietà o l'industria o i beni di qualcuno,
di difendere la proprietà o l'industria o i beni di qualcuno, o promette
industria o i beni di qualcuno, o promette di non usare violenza essa stessa.
essa stessa. levi, 6-16: o non andrà forse invece, come si sussurra
3. gerg. che ostenta o serve a ostentare eleganza e ricercatezza eccessiva
panzini, iv-392: 'mafioso 'o * mafioso ': persona che ostenta
= voce dotta, lat. tardo mafortes o mafortìum 1 mantello mafralte, sf.
. 2. napol. pagro o rovella. = voce dialettale.
emetica). 2. grasso o sevo di mafura: grasso ottenuto mediante
tra i druidi] chiostri di sacerdotesse o sibille o maghe o fate. pascoli,
druidi] chiostri di sacerdotesse o sibille o maghe o fate. pascoli,
chiostri di sacerdotesse o sibille o maghe o fate. pascoli, 63:
ripetere, ma che tu dici, o maga, così divinamente. d'annunzio,
tutto ciò che suscita una forte attrazione o produce effetti strabilianti e imprevisti. guidiccioni
che va per suonare ed è suonato, o almeno compatito: un orfeo piffero di
senza fare col mahavanso dell'idioma magadino o palico 4 la radice di tutte le lingue
). difetto, imperfezione, malformazione o menomazione, che altera l'integrità o
o menomazione, che altera l'integrità o la bellezza fìsica di una persona;
dinanzi alli suoi occhi per alcuna sozzura o magagna la quale ella abbia, esso suo
esso suo marito sì farà il libro o la carta della refiutagione, e sì la
filomena uccello! contile, 2-2-17: o dolente e scontenta prurilia, m'ha
la teneva coperta solamente / con tre o quattro foglie di castagna. nomi, 6-63
le magagne, cagionate loro dai disordini o dall'età, coi belletti e colle sete
ritonda, 1-18: se vostro cavallo o armadura avessero alcuna magagna, prendete di
, sanza temer che la compagna / o il maschio guasti l'uova per invidia.
comune predecto possa da oggi inanti domandare o avere menda d'alcuno cavallo morto,
cavallo morto, occiso perduto, magagnato o tolto per li inimici del comune predecto,
-anche: causa che ingenera tale malattia o malanno. paolo da certaldo, 91
che di lei nasceranno, sentiranno, o tutti o alcuno, d'alcuno de'detti
lei nasceranno, sentiranno, o tutti o alcuno, d'alcuno de'detti vizi e
i-6-180: or vatti ad impiccare, o morte ladra, / ch'oggi s'è
cascione d'ingermità overo di caso, o per lo male del verme, overo per
magagna. 2. difetto, imperfezione o deterioramento, degenerazione, corruzione (per
: causa profonda che ingenera tale difetto o deterioramento. balducci pegolotti i-160: la
0 d'alcuno animale, imponendo con sinopia o con rosso liscio la faccia e il
-guasto, rottura, falla per usura o logoramento. -anche: difetto di costruzione
logoramento. -anche: difetto di costruzione o di fabbricazione. cavalca, 19-359
guardai d'intorno se di pioggia o verme / o le spalle o la fronte
se di pioggia o verme / o le spalle o la fronte o i fianchi
o verme / o le spalle o la fronte o i fianchi e 'l petto
verme / o le spalle o la fronte o i fianchi e 'l petto [di
una nave] / han di dente o d'umor magagna o piaga. salvini
/ han di dente o d'umor magagna o piaga. salvini, 39-iii-238: quando
fresco, sicché non apparisca il ritocco o vogliam dire la magagna. pecchio, 1-41
vocabolario è altro che difetto di parole o sbaglio di testi; come altro è
magagna era stare nascosti. -imperfezione o difetto artistico o stilistico. campanella,
nascosti. -imperfezione o difetto artistico o stilistico. campanella, i-417: se
, ii-210: s'ella è matta o sozza e co'molte magagne iscostumata,
esempio, veduto ieri in una casa o bottega un uomo malaticcio di boria,
boria, d'invidia, di gelosia o d'altra umana magagna, ma così
peccato e la magagna dell'anima peccatrice, o poco o niente sente la pena del
la magagna dell'anima peccatrice, o poco o niente sente la pena del corpo.
volgar., ii-vi-10: quella disimilitudine o disomilglanza ch'è nell'anima del peccato
poi calcagna / con esso quel boccone o freddo o caldo, / o tu non
/ con esso quel boccone o freddo o caldo, / o tu non puoi veder
quel boccone o freddo o caldo, / o tu non puoi veder se v'è
sofisticasi il croco con il crocomagmate pesto o vero mescolatovi vin cotto, aggiuntovi,
garbuglio, imbroglio; astuzia (più o meno lecita) del mestiere.
a fondo, si scoprono i difetti o le colpe nascoste. proverbi toscani,
della condutta per publica carta, o testimoni degni di fede, della morte,
di fede, della morte, occisione, o perdimento o magangnamento over tollimento di cotali
della morte, occisione, o perdimento o magangnamento over tollimento di cotali cavalli.
s. bernardino da siena, 300: o donne, io feci là una predica
cavalli]... li quali occisi o fediti, morti, magangnati over perduti
morti, magangnati over perduti, over tolti o presi fos- seno per li nemici del
per li nemici del comune in alcuna bactalia o avisa- mento o riscontro. boccaccio,
comune in alcuna bactalia o avisa- mento o riscontro. boccaccio, 1-i-529: il porco
del prencipe... quando vien storpiato o gli vien magagnato il viso, mentre
detti, cioè com'e'par che scorzi o che tagli, fa questa medicina.
: non potendo le male lingue offendere o magagnar l'amicizia vera tra due perfettissimi
il tuo core / falsar la fede o magagnar l'amore. 8.
cavalli... li quali fosseno occisi o fediti, morisseno, magan- gnasseno,
morisseno, magan- gnasseno, perdessenosi, o fosseno tolti o presi per li inimici
gnasseno, perdessenosi, o fosseno tolti o presi per li inimici. -ammalarsi
'l muovono; e, quando si magagnano o in- cagioniscono, resultano diverse infertadi e
uomo... può più tosto magagnarsi o infermare per alcuno caldo o per alcuno
tosto magagnarsi o infermare per alcuno caldo o per alcuno freddo, che li altri animali
borsa non s'empia / di cosa macagnata o falsa o empia. bibbia volgar
s'empia / di cosa macagnata o falsa o empia. bibbia volgar.,
e sceverarne tutte quelle che sembreranno macchiate o magagnate. 2. che ha
le bestie mute nutriscono i figli loro o sani e forti, o magagnati e debili
figli loro o sani e forti, o magagnati e debili. sabba da castiglione,
e cagionevole, e bene spesso lebbrosa o altramente magagnata e di poca vita.
formiche e pulci, che quasi poche o niente ve n'è, essendone, com'
mente magagnata. idem, 39-40: o falsi oppiniuni, come presumevate / l'
mula. d'annunzio, iii-1-830: o svergognata, ti sanno / ti sanno
che, se offerto, respingi, o magalda trasognata. = femm. di
suoi fiori bianchi, disposti in gruppetti o mazzolini sparsi, susseguono delle drupette nerastre
. farmac. le drupa, la corteccia o il legno di tale albero, usati
magaleb (nel 1615), mahalep o macaleb (nel 1611) e maguelet
), sm. stor. mancia o dono che si concedeva, in toscana,
agli incaricati d'affari oltre alla provvigione o ad altro pagamento nelle transazioni commerciali.
parte ». -in espressione ellittica o allusiva, con valore ottativo.
carducci, iii-25-216: siccome i fecondatori o creduti o credentesi tali, non sono
iii-25-216: siccome i fecondatori o creduti o credentesi tali, non sono in italia molti
, 1447: tutto vuoi dire benino, o mathone. alle volte di'bene:
baldini, 9-143: se per opportunità o necessità di 4 svolgimento 'un padre
, ma ce lo descrive nell'agonia o magariddio sulla forca. = comp
macelleria, tratto dalla coscia di vitello o di bue; girello. c.
letter. che ha subito un incanto o un sortilegio; stregato, fatato.
ad una 4 custodia pagata ', o vogliam dire ad un 'magazzinaggio '.
. magazzineria, sf. locale o gruppo di locali adibiti a magazzino
concepimento, a scelte e compiute ricerche o ad una ben intesa ed animata composizione
persona incaricata di sorvegliare un magazzino pubblico o privato, di custodire le merci che
averla confidata alla moglie, la quale, o fedele o maligna, se la cava
alla moglie, la quale, o fedele o maligna, se la cava di tasca
; region. magazzèno). locale o serie di locali (per lo più
, per un periodo di tempo più o meno lungo, di derrate alimentari,
ornate. e similmente avere una stanzia o più che servi per fondaco e magazeni,
n. 9. -ant. padrone o custode del magazzino; magazziniere.
della gabella. 2. locale o complesso di locali in cui vengono ammassati
ammassati e conservati, spesso a cura o sotto 11 controllo dello stato o di
cura o sotto 11 controllo dello stato o di altro ente pubblico { magazzino pubblico
importanza per l'economia di un paese o di una comunità (specialmente derrate alimentari
poi al consumo a seconda della necessità o della convenienza. -anche: la funzione
grano, né i nazionali lo commettono o ne fan traffico, se non che per
che all'uomo. -locale, o complesso di locali, a disposizione del
far custodire e conservare le loro merci o beni. -dir. fìnanz. magazzini
dello stato e gestiti direttamente da esso o concessi in affitto a privati importatori,
concessi in affitto a privati importatori, o di proprietà di imprese private) nei quali
-anche: le imprese (persone fisiche o giuridiche) che, mediante apposita organizzazione
escono, pagano soltanto il diritto di magazzinaggio o di transito; 20 depositi dolosi sono
merci ovvero da vizi di esse o deh'imballaggio. 3. per estens
. soderini, i-249: i truogoli o magazzini da olio murati tutti di pietra
ferma con lo stucco, e massime lavagne o piledi marmo. -fonte di rifornimento
ammasso di oggetti disposti in modo più o meno ordinato; mucchio, cumulo; deposito
de'secreti. -magazzino delle ciancie o delle chiacchiere: persona o ambiente straordinariamente
delle ciancie o delle chiacchiere: persona o ambiente straordinariamente frivolo e loquace.
: sopra tutto guarda che mal fato / o gio- venil vaghezza non ti meni /
: v'erano in venezia alcune osterie, o piuttosto taverne, dette 'magazzini '
che tutta napoli conosce. -giovane o ragazzo di magazzino: commesso. verga
scavato in terra in profondità di tre o quattro piedi, lontano dalla batteria quindici o
o quattro piedi, lontano dalla batteria quindici o venti passi, nel quale si ripongono
luce, che conserva la pellicola fotografica o cinematografica da impressionare; caricatore.
il materiale di alimentazione di un calcolatore o di un sistema meccano- grafico; memoria
e nei cavalli è indizio di lesioni dentarie o faringee). -fare magazzino di
svezia sono il non potere far magazzini o canove di vettovaglie in finlandia, paese
, avvizzire, morire in un magazzino o nei magazzini: non trovare acquirenti, restare
portarono sì malamente, che in cinque o sei fogli fecero più di cinquecento errori
lei credo non tornerebbe piacevole che i tre o quattro volumi stampati le rimanessero in magazzino
mazzini, i-248: de'magazzeni o riviste mensili, se eccettui tre,
la patagonia. * stretto magellanico 'o 'di magellano 'o *
stretto magellanico 'o 'di magellano 'o * magaglianes ': stretto o
o * magaglianes ': stretto o braccio di mare che divide la estremità
(e anche infinite sfumature dell'uno o dell'altro di tali colori che dipende
di definire con un nome specifico astratto o con un'analogia concreta: color granata
lasciati un anno senza sementa, si vangano o arano in maggio per poi seminarli in
, che chiaman * maggesi ', o 'maggesati '. maggése1 (
gli aggettivi dei frutti che si raccolgono o si seminano in essi: 'marzuolo
, per un periodo di tempo più o meno lungo, al fine di
rullato. -mag gese verde o produttivo: il terreno, accuratamente
questo s'arano le terre nel maggio o nel giugno, per fare le così dette
, per fare le così dette maggesi o maggiatiche. monti, 10-451: de'buoi
si computa che possano far di maggesi o sian culti in tre solchi. monti
-mettere a maggese un'attività o una condizione: provvedere a rinnovarla o
o una condizione: provvedere a rinnovarla o a reintegrarla dopo un periodo di riposo
/ che il traditor si stia maggese o sodo. = cfr. maggese1
. -a). giovinetto o giovinetta che canta le maggiolate andando per
maggiolate andando per la campagna in piccoligruppi o compagnie. baldinucci, 1-120:
maggio nella piazza del piovano stesso, o altrove, celebrare una solenne danza,
i giovani in una 'crazia 'o in un 'soldo ', e di
denaro crescevano l'offerta alla chiesa: o talora ne facevano una limosina dotale per
i-171: s'arano le terre nel maggio o nel giugno per fare le così dette
giugno per fare le così dette maggesi o maggiatiche, e così vengono sotterrate l'
viene interpretato più comunemente per il maggese o maggiatico. 2. sm.
al padrone di terreni concessi per coltivazione o per pascolo. rezasco [s.
* mazatico ': specie di terratico o tributo che si pagava al padrone della
si pagava al padrone della terra, o coltivandola od usandola a pascolo.
nel viso divenne qual fresca rosa d'aprile o di maggio in su lo schiarir del
il ventiquattro maggio. -scherz. cantore o usignolo di maggio: l'asino,
; maio. -anche: il ramo o l'albero (fiorito e ornato di
qual ramo d'albero chiamano un maggio o maio. a. cattaneo, ii-344:
tra noi piantare il maggio alle porte o nei cortili dei gran signori. r.
a dosolina. 3. canzonetta o composizione poetica, per lo più di
campagne dagl'innamorati villani diverse lamentevoli cantilene o serenate davanti all'uscio delle loro dame
molte allegre canzoni chiamate 'maggi 'o 'maggiolate '. -rappresentazione scenica
. giovinezza. tasso, 14-62: o giovenetti, mentre aprile e maggio /
di fiori gialli. -maggio di macchia o spinoso: ginestrone (ulex europaeus).
viburno (viburnum opulus). o. targioni tozzetti, ii-245: 'viburnum opulus'
di una persona a cui si pensa o di cui si parla in quel momento
cui si parla in quel momento (o anche a indicare noncuranza e indifferenza per
maggio sogliono le ragazze della plebe di firenze o del contado suburbano accordarsi tre o quattro
firenze o del contado suburbano accordarsi tre o quattro, e portando una di loro
. v.]: 'fare il maggio'o 'il mese di maggio ': celebrarlo
ripetere la stessa cosa una seconda volta o di ritornare su questioni definite e chiuse
favellano insieme, e uno di loro, o per non avere bene inteso o per
, o per non avere bene inteso o per essersi dimenticato alcuna cosa, dice
di maggio '. -parere maggio o un maggio delle sei, parere un
. -più che non ha foglie o fiori maggio: in grandissima abbondanza,
/ rendo, che non ha maggio o fiori o foglie. -venire a maggio
, che non ha maggio o fiori o foglie. -venire a maggio: riuscire
corrompendosi si putrefà e diventa golpato, o vero non allega, e di cinquanta
, e maggio è il condannato (o n'è incolpato): soltanto in primavera
, quando sovene / mene d'essa o de cosa / che ve faccia reposa.
targioni tozzstti, 7-38: macchie o boschi bassi di quercioli, di corbezzoli,
per celebrare 1 * arrivo della primavera o come serenata in omaggio della donna amata
so cm; foglie ovali bianche o porporine riunite in spighette densamente agglomerate;
sue siepicine di spigo, di timo o di maggiorana, entro le quali semina insalatuzze
la polvere della maiorana data in cibo o in vino dove sarà cotta, riscalda lo
[lappava; cfr. spagn. majorana o mayorana, fi. ant. majorane
funzione a valori reali assegnata. -serie o successione maggiorante: quelle in cui il
cui il termine generale risulta maggiore (o non minore) di quello di una serie
non minore) di quello di una serie o di una successione a valori positivi considerata
alle altre parti (maggioranza assoluta, o anche semplicemente maggioranza, se è superiore
de'pisani in firenze 13 centinaia d'uomini o piùe, e quasi la maggioranza di
intenminata proposta affinché essa, per legge o perconvenzione, assuma il valore di deliberazione
quella dei voti contrari a tale proposta o favorevoli a una proposta alternativa; pluralità
sul numero complessivo di tutti i componenti o aventi diritto al voto) deve essere
i cinquanta per cento dei votanti (o dei voti validi). -si parla anche
cento degli aventi diritto al voto, o il cinquanta per cento dei suffragi.
dei voti favorevoli espressi raggiunge appena, o supera di poco, quella richiesta dalla
de'presenti, che deliberano per l'una o per l'altra parte, senza computare
senza computare quelli che per una terza o quarta, o i cui voti si
quelli che per una terza o quarta, o i cui voti si perdono. s
nessuno può parlare di imbroglio, inganno o truffa quando al gruppo il quale abbia ottenuto
modo di politico (come le assemblee parlamentari o lo deliberare di un qualunque organo o
o lo deliberare di un qualunque organo o corpo colstesso corpo elettorale: maggioranza parlamenlegiale
: maggioranza parlamenlegiale (come assemblea legislativa o di altro tare, maggioranza politica) che
cui, nell'ambito di qualsiasi corpo sociale o comunità, spetta alla maggioranza dei suoi
1-21: si dicono per definizione democratici o liberi i metodi i quali consacrano il
governo da parte della forza politica (o della coalizione di forze politiche) che
, governo (nel senso di ministero o compagine governativa) che si regge su
lato, a governo d'assemblea, o assembleare, che non delimita in precedenza
la maggioranza dei voti degli elettori (o comunque la maggioranza dei seggi parlamentari)
che sono fautori (benché non possano o vogliano esprimerlo pubblicamente) di « legge
rare doti sia fisiche, sia intellettuali o morali, per meriti insigni; superiorità,
cognizione del suo fattore: che dono o che doti o che maggioranze sono queste
suo fattore: che dono o che doti o che maggioranze sono queste delle donne,
maggioranza dell'essere né quella delle ricchezze o delle aderenze è cosa ad uomo onesto
aderenze è cosa ad uomo onesto necessaria o importante. [sostituito da] manzoni,
che si distingue per importanza, utilità o valore intrinseco superiori alla media; preminenza
7-72: nel par- ticolar della nobiltà o maggioranza dell'arti, usava bellissimi detti
più. 5. preminenza gerarchica o giurisdizionale; autorità, supremazia, potere
quei modi che fanno sentire più o meno al vivo la nostra maggioranza.
spigne l'animo ad alcuna escel- lenza o maggioranza, più che non si conviene,
valse la forza che la volontà del padre o la riverenza della maggioranza. g.
. 9. locuz. -avere maggioranza o la maggioranza sopra qualcuno: esercitare,
[desiderio], aver qualche dignità o maggioranza sopra gli altri e di poi essere
maggioranza di operai. -nella maggioranza o nella grande maggioranza dei casi: per
. maggiorare una funzione, una serie o una successione: costruire una funzione, una
: costruire una funzione, una serie o una successione maggiorante. 3. rifl
famiglia nobile) era reso, in tutto o in parte (maggiorasco universale, maggiorasco
fedecommesso) compiuta dah'originario capo-famiglia (o anche in un contratto, specie matrimoniale
anche in un contratto, specie matrimoniale, o in un provvedimento del sovrano),
2. che è dotato di qualità intellettuali o fisiche superiori alla media (in contrapposizione
]: 'maggiorata '. così (o 'maggiorata fisica ') è detta
4. matem. funzione, serie o successione maggiorata: funzione, serie o
o successione maggiorata: funzione, serie o successione di cui si è costruito il
si costruisce una funzione, una serie o una successione maggiorante (e viene utilizzato
: cameriera al servizio di una principessa o di una regina. baldini,
una reggia oppure in una dimora nobiliare o signorile, occupandosi nello stesso tempo delle
in qualità di * siniscalco ', o sia maggiordomo,... e ne
in tutta l'artiglieria d'un esercito o d'uno stato, uno de'quali aveva
gioranza, mentre in relazione con tre o più termini di paragone ha valore
antichi, sottilmente investigando, trovarsi tutti o quasi tutti gli accidenti che nel maggior
i nostri quattro elementi. -lettera o carattere maggiore: la maiuscola. buommattei
quali caratteri si dicono della forma maggiori o maiuscoli, a differenza d'altrettanti che
più spedizione, detti della forma minore o minuscoli. gigli, 2-119:
vermiglia, / né pel di barba o poco ne mostrava; / maggiore è bene
ampia nave, / qual dòmo, o spaziava in alti fòri. -più
4. costruito con più notevole o con insolita imponenza di dimensioni e robustezza
: la massima differenza tra il maggiore o minor calore giornaliero, si osserva,
coltivamento delle terre, e questi erano più o meno, secondoché erano maggiori o minori
più o meno, secondoché erano maggiori o minori le facoltà di quel popolo e
. -più ampio (un capitolo o la parte di un libro).
offre in un incanto, in una vendita o simili. lucini, 4-302: un
firenze, 1-6: infra vm die o infra altro termine... non maggiore
di xv die dopo il paramento o rimovimento o impedimento di colui. bembo
die dopo il paramento o rimovimento o impedimento di colui. bembo, iii-625
quel di due consoli che più figliuoli aveva o che era maritato o di maggiore età
più figliuoli aveva o che era maritato o di maggiore età. -età maggiore
l'altre [donne] maggior di tempo o di fortuna / trarsi in disparte comandò
, e per etade che sia maggiore, o per santitade che sia più santo.
una più profonda conoscenza di una dottrina o una più vasta esperienza nell'esercizio di
. ungaretti, xi-254: un raffaello o un giotto non torneranno mai, anche
. -come attributo di uno scrittore o di un artista, con riferimento alla
più famoso di una serie di personaggi o il più importante fra due.
sancto iohanne evangelista e sancto iacob zebedeo o ver mazoro. tommaseo [s.
1-177: maschio che piglia maggior di sé o ha disordinata dota, o veramente toglie
di sé o ha disordinata dota, o veramente toglie vaga bellezza da molti richiesta
tanti / (tranne rinaldo) o feritor maggiore, / o il più bel
) o feritor maggiore, / o il più bel di maniere e di sembianti
20. che ricopre un grado superiore o il primo grado in una scala gerarchica
il primo grado in una scala gerarchica o burocratica. -cavallerizzo maggiore: v.
far essortare esso vescovo ad pagarmi, o per cenno dell'imperatore o per via
ad pagarmi, o per cenno dell'imperatore o per via del signor comendadore magiore in
in alcuni paesi nelli quali, o per legge o per consuetudine, almeno negli
nelli quali, o per legge o per consuetudine, almeno negli atti publici
: un dio maggiore di me, o più bello, lusingarebbe con le apparenze
mattina cimentato se era da fare o no. rezasco, 279: in firenze
con altra edizione limitata al solo testo o minore). c. dati,
se vi rechi segni maggiori di sdegno o di melanconia. tortora, i-222:
e a quella che deriva dalla maggiore o minore attività delle facoltà loro. pavese
mosseno in furia, su la stizza o per cupidità di preda, ma con maturo
eccellenza e perfezione (una qualità fisica o morale, un modo di essere o
o morale, un modo di essere o di comportarsi); più acuto, più
amari, 1-2-167: il tardo avviso o i venti o maggior arte dell'ammiraglio
1-2-167: il tardo avviso o i venti o maggior arte dell'ammiraglio nemico fecero che
e con sicurezza di non essere dominati o traditi, all'abbraccio delle nazioni.
esplicarme / se fia maggior la gloria o in pace o in arme. ammirato,
se fia maggior la gloria o in pace o in arme. ammirato, 673:
so, se chiaro il sole, o tu canoro, / tu in dar l'
in dar l'anima a i sassi o quegli il canto. g. gozzi,
suo desire / paia maggior, l'uccidere o 'l morire. loredano, 1-147:
sete / che d'acqua fredda indo o etiopo. -più severo e duro
, 13-3: credo che ritardi, o re superno, / a maggior pena de'
2-129: come quando, cogliendo biado o loglio, / li colombi adunati a
, 6-1: qual è maggior peccato, o giacere con la comare, o che
, o giacere con la comare, o che nasca la creatura imperfetta? tansillo,
cattivo operare della femmina, passato circa due o tre anni, ebbe ardire non solo
maggiore, di foglie di chelidonia. o. targioni tozzetti, ii-33: 'valeriana maggiore
così... nel maggiore, o come sogliam dirlo, plurale. gigli,
in sé il termine medio. -premessa o proposizione maggiore (anche solo la maggiore
fatte da noi si facciano per elezione o per destino o per fortuna. galileo
noi si facciano per elezione o per destino o per fortuna. galileo, 3-1-55:
infatti questa suol essere quella che afferma o nega di più, e però questa
che abbraccia di più colla sua affermazione o negazione è il suo carattere essenziale.
rispetto a che abbia ad esser maggiore o minore. guglielmotti, 1005: '
sempre maggiore quanto maggiore è l'angolo, o sia questi acuto o ottuso, e
l'angolo, o sia questi acuto o ottuso, e all'incontro;..
di un angolo, che sia tanto maggiore o tanto minore del retto quanto basti a
spaventa, 1-242: la pressione, maggiore o minore, è sempre qualcosa di semplice
il maggiore ne contenea dodici. -cerchio o circolo maggiore di una sfera: quello
, perché tutti vengono a partire, o dividere e tagliare, o vogliamo dir segare
a partire, o dividere e tagliare, o vogliamo dir segare o cingere la balla
dividere e tagliare, o vogliamo dir segare o cingere la balla in due parti uguali
nominare il conte col nomedi colonnello maggiore o maestro di campo generale.
del contrappunto i salti di quarta alterata o maggiore; di quinta falsa, o mancante
alterata o maggiore; di quinta falsa, o mancante; di tritono; di
sino ha incominciato i pezzi col minore o col maggiore, a norma de'miei.
nel modo maggiore dello stesso tuono, o nel modo maggiore somigliante. 'maggiore '
. 18. -matricola maggiore: iscrizione o immatricolazione a una delle arti maggiori.
]: nella qual matricola maggiore, o vero per il membro del ritaglio se li
improprio, con l'avverbio del comparativo o la desinenza del superlativo: più maggiore
. 47. locuz. andare o entrare per la maggiore: a firenze
suo maggiore: giocare l'ultima carta o la più grossa; fare lo sforzo decisivo
', tolto dal giuoco del germini o vero del tarocchi, nel quale sono i
sapeva dire il più, in favore o disfavore di chi che sia.
bottega residente d'arte di seta grossa o minuta, o mereiai o ad altre persone
arte di seta grossa o minuta, o mereiai o ad altre persone matricolate per
di seta grossa o minuta, o mereiai o ad altre persone matricolate per la maggiore
male impiegati diversi lavori di fogliami o di filigrane d'argento, e talvolta anche
, giucando alle noce e noccioli, o maggioruzzi, avendo da'lor maestri salari
maggioruzzi, avendo da'lor maestri salari o da'parenti mancia o altri doni,
da'lor maestri salari o da'parenti mancia o altri doni, tutto sia posto in
regi, principalmente come capi dei gasindi o fedeli del re, a'quali si
terre regie che furon dette « benefici » o « feudi ». tommaseo, 19-36
3. chi, fra due o più, è maggiormente avanzato in età
adulta. -in partic.: fratello o sorella più attempata; 11 primogenito o
o sorella più attempata; 11 primogenito o la primogenita. moscoli, vii-629 (
. bocalosi, ii-36: avrai [o calzolaio] perciò il premio che conviene
6. superiore di un monastero o di un ordine religioso; abate.
per autorità, dignità e grado (o anche per sapere ed esperienza).
. cellini, 807: non ha principio o fine / quel che non riverisce
... guardando sempre il maggiore o quello che deve fare comandare l'esercizio.
: quell'ufficiale superiore che nelle fortezze o nelle piazze di guarnigione, per lunga
assiste, quasi aiutante, il governatore o comandante di esse e sopraintende ad ogni
': uffiziale che ha cura della guardia o custodia della piazza e dà gli ordini
mondo, noi siam diventati da due o tre secoli il popolo miterino e la
per estens. maturità delle facoltà intellettuali o morali. boine, iii-141: dico
posizione di primo piano per potenza economica o politica, per autorità, per cultura
un'organizzazione e vi svolge mansioni ufficiali o di comando. cronichetta lucchese,
né di ridursi a governo di maggiorenti o di popolo, ma è obbligata di
primario e maggiorente tra loro, di professione o di ordine, tenendo in mano il
, sf. ant. maggiore quantità o grandezza; grado più alto; superiorità.
,... decide della maggiorezza o minoranza del tuono. = deriv.
persone raunate in consesso per discutere o per altro fine '. * maggioria '
compradori, non si possano impazar di magiorità o minorità di prezi, ma queli spetino
si trovò che la priorità del tempo o dei monumenti e la maggiorità del numero
perché non segue la religione dello stato o quella della maggiorità, è tale assurdo
; e s'intende il numero maggiore o minore, e per lo più oltre o
o minore, e per lo più oltre o meno la metà. * maggiorità '
sistemi elettorali che attribuiscono alla lista (o al gruppo di liste alleate) che ottiene
ottiene la maggioranza dei voti (assoluta o relativa, a seconda delle leggi)
la prima volta un partito costituzionale-democratico (o cadetti), mentre i socialisti si
d'autori commentata, illustrata, corretta o pure maggiormente oscurata tutta l'arte del
ovvero meno rimossi, secondo che maggiormente o meno del vino ovvero del grano il padre
amici di giobbe] non erano auro o argento da provare nella fornace del fuoco,