all'anarchia); concezione politica (o, in genere, filosofica e culturale
hegel,... per diretto o per indiretto, inaugurarono la concezione della
e rigide; fiori piccoli, bianchi o bluastri; frutti a capsule ovoidali;
polit. che sopprime, reprime, o comunque conculca e offende gravemente la libertà
rife rimento alla libertà politica o civile (un provvedimento legislativo, un
(un provvedimento legislativo, un atto o un disegnopolitico, ecc.).
vocaboli] nuovamente arrivati in italia, o di nuova significazione o d'una antica
in italia, o di nuova significazione o d'una antica, ma cambiata e travisata
ducati. comportamento di chi in luogo pubblico o aperto = deriv. dalla parola lat
libertinaggio in modo scansullo scudo. daloso o molesto, o di chi segue per via
scansullo scudo. daloso o molesto, o di chi segue per via le perlibertinàggio,
libertà, lisone, invitandole con atti o parole al liberti cenza,
loro talento, mentre sarebbe questo ogni invito o eccitamento al libertinaggio fatto anche in un
allo stato, modo indiretto in luoghi pubblici o aperti al pubblico. ma ricercano una
verso le leggi e le regole, mutando o mantenendo la discussione politica in un libertinaggio
2. libertà di pensiero in materia religiosa o morale; negazione o rifiuto delle idee
in materia religiosa o morale; negazione o rifiuto delle idee, dei costumi tradizionali
; spirito di indipendenza nel campo religioso o filosofico. magalotti, 23-32: perché
accolgono qualunque dubbio che nasca loro in mente o sia loro comunicato da altri intorno all'
d'ognuno che pretendeva d'esser colto o voleva sfuggire d'essere deriso.
. l'abbandonarsi, con leggerezza spregiudicata o abusando della libertà, in spregio alle
di sregolatezze, di intemperanze; vita o condotta di liberi costumi, dissoluta,
reciprocamente, non è un trattato di libertà o di libertinaggio. chiari, 1-i-44:
m. -ci). che appartiene o si riferisce ai libertini e al libertinismo.
tommaseo [s. v.]: o sia della ingenuità, o sia della
.]: o sia della ingenuità, o sia della libertinità la questione.
riferisce alla condizione giuridica dello schiavo emancipato o del figlio suo. s. maffei
libere istituzioni, di un governo democratico o liberale, animato da un forte spirito
chiameremo con vocabolo antico coloro che amano o fanno professione di amar la libertà,
non erano rari i « libertini », o, come anche si trovano chiamati nelle
libero pensiero; che ne è dominato o caratterizzato; che ne illustra e difende
che è dedito, con leggerezza spregiudicata o abusando della libertà in spregio alle regole
all'amore. -che scrive opere licenziose o oscene. borgese, 1-286: la
sul decamerone, e anche su qualche empio o libertino autore francese settecentesco, a cominciare
austero. -che tratta argomenti frivoli o licenziosi; erotico; osceno.
che renda ima- gine della poesia erotica o libertina di quel secolo. d'an
storielle libertine. -che esprime o rivela inclinazione al libertinaggio, al godimento
integrata da una componente millenari- stica o gioachimita, detta anche del libero spirito
del secolo xx, ispirato allo spiritualismo o filosofia della libertà di h. bergson
della schiatta de'negri, ora liberati, o figliuoli di quelli. garibaldi, 2-27
dell'arte, che è proprio o che si riferisce al movimento artistico fiorito
press'a poco come * stile floreale 'o 'stile nuovo 'o '
'o 'stile nuovo 'o 'aesthetic style 'o * ars nova
'o 'aesthetic style 'o * ars nova '. 'liberty '
facesse dipingere la sua bottega in stile floreale o 'liberty '; non droghiere arricchito
non eleggesse mobili di tale disegno, o ordinasse la villa o la dimora informata
di tale disegno, o ordinasse la villa o la dimora informata a tale stile.
/ far da me uscir iocunda rima o metro ». libia, sf
sono sottoposte a frequenti e grandi smotte o lavine, dette dai paesani libie.
-ci). che è nato o abita in libia. -in senso generico:
-in senso generico: che è nato o abita nell'africa settentrionale; nordafricano.
: il tipo africano, sia libico nubico o negroide. d'annunzio, iii-1-1071:
. 2. che fa parte o è relativo alla libia o al popolo
che fa parte o è relativo alla libia o al popolo che la abita. -anche
abita. -anche: che si riferisce o è caratteristico dell'africa settentrionale. tasso
nostra guerra libica ci ha dato o sire, dei martiri nuovi più atrocemente torturati
che nelle cucine a gongolare... o nei pro- stiboli a libidinare. arbasino
si. impulso sessuale (come tendenza o, più comunemente, come concreto fatto
avvalendosi di mezzi (violenza, minaccia o inganno) o di circostanze (età inferiore
(violenza, minaccia o inganno) o di circostanze (età inferiore agli anni
età inferiore agli anni quattordici; infermità o stato di detenzione) che qualificano tali
che qualificano tali atti come effettivamente o presuntivamente violenti. codice penale, 521
pene soggiace chi... costringe o induce taluno a commettere gli atti di
libidine su se stesso, sulla personadel colpevole o su altri. 2. disus
poiché queste innocenti libidini di pronuncia, o piuttosto di gorga, né vengono imitate
nella severità correttiva, sia dei genitori o di chiunque altri, e v'infonde
impecorita una libidinuzza arcadica di vostre strenne o cose simili, succhiarmi in pace il vostro
. -che si volge a oggetti o argomenti osceni e licenziosi (un pensiero
persona sotto panni, che la mano o vero i piedi, però che ivi è
teneva stretta dimestichezza con una cortigiana, o vogliate dir meretrice,...
di sfogo mediante processi di canalizzazione sociale o sublimazione, che hanno come effetto prodotti
oggetto esterno. -libido dell'io o narcisistica (o narcissica): quella
-libido dell'io o narcisistica (o narcissica): quella rivolta verso la
propria dell'irrazionalismo, cioè l'indebolito o fiaccato sentimento della distinzione: della distinzione
libo ': qualunque barcaccia piatta o vecchio bastimento disattrezzato che si usa nei porti
nei porti * sui fiumi, canali o bassifondi per alleggerire il carico de * i
che si dà nel volterrano al nasso o tasso. = deriv. da
, resinosi, con chioma conica o collinare, rami fogliosi appiattiti, pigne con
tozzetti, 1-6: il sud sud ovest o ostro verso garbino o verso libeccio,
sud sud ovest o ostro verso garbino o verso libeccio, o libonoto, detto
ostro verso garbino o verso libeccio, o libonoto, detto da altri australe o
o libonoto, detto da altri australe o affrico. = voce dotta,
, è un certo istrumento, di ferro o di rame o di legno, assai
istrumento, di ferro o di rame o di legno, assai lungo, nel cui
erra nel raccolto / d'una somma, o nel peso in sulla libra, /
,... le libbre, o a la sottile o a la grossa.
le libbre, o a la sottile o a la grossa. crusca [s.
particolare, il quale dimandaron libra, o perché quelle stelle faccian figura assai simile
spreg. madornale errore incorso nell'edizione o nella stampa di un libro.
. chi si dedica, in proprio o alle dipendenze di altri, al commercio
genere (libraio d'assortimento), o di un determinato tipo di libri
. 2. disus. editore o stampatore (e talora sia l'uno
il lavacro in occasione di cerimonie nuziali o funebri. tramater [s. v
con un orlo nero tutt'in- torno o con strisce nere agli angoli, talvolta
agli angoli, talvolta fregiata con goffrature o disegni riproducenti i simboli del culto,
(soprattutto un congiunto, un amico) o comunque di una persona la cui scomparsa
i. frugoni, i-5-289: bevi, o saggia amabil rosa, / ad un
. -in senso concreto: l'abito o la cravatta nera, la fascia nera al
col coprirmi di nero tutto tutto / o come quando altri ha pigliato il lutto
lutto. -abito, veste da lutto o di lutto: per lo più nero
federico. -bandiera a lutto', abbrunata o a mezz'asta. gatto, 2-139
in occasione della morte di un sovrano o di un principe, che comportano, fra
, la sospensione, per un periodo più o meno lungo, di ogni festeggiamento di
così?... è dispetto o corruccio? ma di che? o ti
dispetto o corruccio? ma di che? o ti assorbe il lutto nazionale per alessandro
tempo che decorre dalla morte del marito o comunque dallo scioglimento o dall'annullamento del
morte del marito o comunque dallo scioglimento o dall'annullamento del matrimonio (stabilito dal
la quale la donna rimasta vedova (o comunque libera) non può contrarre nuovo
se non dopo trecento giorni dallo scioglimento o dall'annullamento del matrimonio precedente.
indossano abiti di colore bianco, grigio o viola, dopo un periodo di lutto
dopo un periodo di lutto stretto, o per la morte di parenti meno prossimi
fame. monti, 1-3: cantami, o diva, del pelide achilie / l'
. pirandello, 5-26: per il guasto o la rottura di qualche oggetto anche di
corpi a chiunche muore / eterni rende o per quiete o per lutto.
chiunche muore / eterni rende o per quiete o per lutto. -male morale,
è cagione di lutto, di morte o, per estens., di sventure,
tempi e in altra lieta occasion sua o d'altri. 3. che
. 3. che suscita immagini o impressioni di morte; pervaso dal senso
tele luttuose dei ragni. -che rievoca o ricorda lutti, sventure. gozzano,
e miseranda. 2. pieno o coperto di fango; fangoso, acquitrinoso
terre paludose, letti di fiumi ostrutti o mutati, acque da bevere insalubri e lutulente
(una persona); che rivela o deriva da una condizione di estrema miseria
e di difetti (un'opera letteraria o d'arte, uno stile).
pagine gonfie, lutulente, di balzac o di dostoievski. 7. rozzo
genera nella suprema parte dell'aiere comete o subiti ignicoli; in la seconda, per
. strumento per la misurazione dell'illuminamento o per il confronto fra diversi illuminamenti,
m (minuscolo m), sm. o f. invar. lettera che nell'
occupa l'undicesimo posto (il dodicesimo o il tredicesimo se si comprendono anche la
per m dico mosso, / per o dico oltre e de r fo ragione.
2. nella numerazione romana: mille o millesimo (anche con le successive unità
iioo); preceduto da una x o da una c concorre a formare i
c concorre a formare i numeri 990 o 900; sormontato da una lineetta (
forza. 8. matem. minuscola o maiuscola, indica tradizionalmente il minimo o
o maiuscola, indica tradizionalmente il minimo o il massimo. 9. chim.
, come negazione recisa, come alternativa o come restrizione a un concetto espresso in
a un concetto espresso in precedenza, o anche per indicare una diversità, una
6-260: comincia da questa parola, o vero coniunzione 'ma ', la
da noi ogni volta che noi vogliamo mutare o correggere il parlato nostro e dire il
il parlato nostro e dire il contrario, o qualche cosa diversa da quello che noi
, ecc. (con valore intensivo o pleonastico). compagni, 2-13:
questi doni di natura in azione buona o giovevole. -ma che: benché
. b. cavalcanti, 2-93: o egli è dì, o egli è notte
, 2-93: o egli è dì, o egli è notte, ma egli è
a indicare il passaggio da un concetto o da un argomento a un altro (
: poi lontan da la gente, / o casetta, o spelunca, / di
da la gente, / o casetta, o spelunca, / di verdi frondi ingiunca
non sentirei la vita che nel dolore, o (che mi spaventa ancor più)
non crescono arbusti a quell'aure / o dan frutti di cenere e tosco. tronconi
. introduce una proposizione interrogativa, esclamativa o esortativa, o anche un'interiezione (
proposizione interrogativa, esclamativa o esortativa, o anche un'interiezione (per lo più
5. davanti a un aggettivo o a un avverbio, conferma e ribadisce
e ribadisce, talvolta in modo enfatico o perentorio, quanto è stato affermato in precedenza
in precedenza. speroni, 1-5-577: o tristizia con male animo, ma scempiamente
7. come rafforzativo di un'affermazione o di una negazione. pascoli,
possono in alcuna cosa che colore abbia o di nero o di buono far danno,
cosa che colore abbia o di nero o di buono far danno, ti apiccano un
mi s'occulti /... / o un 4ma 'mi si celi / dietro
argia, che tutti / morde, o, se loda, un 4 ma '
marito che abbia moglie senza un che o senza un ma. = dal lat
un'insoddisfazione (e può essere interrogativo o esclamativo). manzoni, pr.
di quelle parole, non so vederlo o intenderlo in altro modo da quello che le
un tratto. pirandello, 7-1315: o gesù mio... che stolido,
, africa e australia; comprende alberi o arbusti con foglie coriacee; frutti globosi
, agg. che appartiene o si riferisce o si ispira alla morte o
che appartiene o si riferisce o si ispira alla morte o a motivi,
o si riferisce o si ispira alla morte o a motivi, raffigurazioni, impressioni relative
, lugubre. -anche: che suscita o che è suscitato da orrore o da paura
suscita o che è suscitato da orrore o da paura; orrido, raccapricciante,
i corpi di questi monaci e fanatici, o gli scheletri, l'uno accanto all'
purità, che lottavano con quella patologia o ad essa si avvicendavano, e talora ne
macaco. ungaretti, xi-69: i buricchieri o asinai seguivano aizzando le bestie con presine
goffa nell'aspetto e nel comportamento (o anche sciocca, che dà prova di
per lo più in senso scherz. o iron.). cattaneo, iv-3-233
si vede, secondo il quarto d'ora o di luna, o l'ambiente
d'ora o di luna, o l'ambiente, san luigi...
l'ambiente, san luigi... o mandrilli. via, raddolciamo, e
- macadam col bitume, con vasfalto o cementato: pavimentazione stradale in cui
in cui viene usato bitume, catrame o malta di cemento come legante.
) e vince il triplo, il doppio o l'equivalente della puntata chi ha ricevuto
carta rispettivamente un nove, un otto o un sette; in caso di parità
supera il nove. -anche: il luogo o il tavolo dove si svolge il gioco
tolto a prestito dal luidelli a mille o cinquecento lire alla volta la somma suddetta
poi con le ballerine del teatro, o al club giocando a macao. fogazzaro,
sf. bot. genere di alberi o arbusti della famiglia rubiacee, con foglie
della famiglia rubiacee, con foglie opposte o verticillate e fiori riuniti in grappoli:
da greci è detto encomio e deificazione o glorificazione, quello che i medesimi dicono
, quello che i medesimi dicono macarismo o vero eudemonismo. 2. nel
, sm. invar. epiteto scherzoso o ingiurioso dato dai francesi agli italiani in
. che riguarda, appartiene o si riferisce al tema, al significato storico
2. bazza, pacchia; affare o circostanza vantaggiosa, favorevole. aretino
, 133: bene sta fresco / spedale o chiesa in qual tu sia visconte.
credo a macca. aretino, 20-195: o non è ella ricca a macca?
trarvi dietro un mezzo mondo di ambizioselli o di tapini, che corrono alla macca
in partic.., di marxisti o di simpatizzanti della sinistra). -per
che si riferisce al maccartismo; aderente o simpatizzante dei metodi e delle convinzioni diffuse
tutti i processi stalinisti avvenuti nell'urss o nei paesi associati all'urss, come
virtù non facciano sì che altri dissimuli o giustifichi i difetti e le maccatelle, da
mai color che fan le maccatelle / o i fraccuradi ebber tante persone / povere
rovani non conosce né meno la nomenclatura o le serie dell'epopea cavalleresca. pascarella,
, di farina di grano, fresca o dura, di preparazione industriale, che
condita con ragù, sugo di pomodoro o burro, e in alcune zone anche
comasca fu la in un rilievo o in un dipinto (cfr. anche am
» mi gridava. -epiteto ingiuriuoso o scherzoso dato ai napoletani e ai meridionali
'si dicono quei pezzi di vacchetta o di cuoio andati a male in calcina;
, cascare, piovere, essere cacio o formaggio sui maccheroni; cadere i maccheroni
; cadere i maccheroni dentro il formaggio o il cacio: a indicare persone o
o il cacio: a indicare persone o cose che giungono a proposito, nel momento
vacqua dei maccheroni: di persona ottusa o ingenua (v. anche acqua, n
. componimento poetico in latino maccheronico (o anche, per estens., in volgare
, in realtà, zeppo di strafalcioni ridicoli o di volgarità e sciocchezze).
/ avesser letto le capitolesse, / o, per me'dir, quelle maccheronee
nella quale... si dimenticavano o si ricordavano appena le prose e i versi
prof. carabellese alquanto mac- caronicamente dice o mi fa dire. bacchelli, 1-ii-326:
primato assoluto nel mangiare e nel bere o nel gozzovigliare. f. f.
maccheronìssimo). letter. che appartiene o si riferisce a un modo di esprimersi,
secolo xv, in un latino spropositato o grossus, quale in realtà si poteva
si poteva ravvisare negli atti di notai o udire nel parlare di ecclesiastici incolti e
latini adopera. moneti, 2-117: o pazzia tra le pazzie de'più savi
io dica delle lacrime d'un eraclito o pure delli scherni e risate d'un
250: * zulphure non pochum facis, o coesena, guada- gnum 'cantò nel
maccheronici, ad imitazione del folengio, o sia 'merlino coccaio', col titolo: '
, si scambiavano satire in versi volgari o in latino maccheronico. 2.
insieme alla rinfusa (un'opera letteraria o artistica, un sistema filosofico, ecc
dialettale comprendente anche i macheronici, o quasi, e gli scapigliati. idem,
il gesto de'commedianti, de'furbi o furbastri, degli ebefrenici e dementi furiosi,
la debilità de'malati, degli sprovveduti o idioti, de'poveri, degli umili
dio in lingua loro: talché maccheronizzano o per ispregio o per dileggio il buon
loro: talché maccheronizzano o per ispregio o per dileggio il buon latino del papa.
e spicca per ildiverso colore su una superficie o su un corpo. cavalca,
più colori che mai drappi fossero tartareschi o indiani. statuto de'mercanti di calimala
3-289: se 'l panno sarà sì macchiato o magagnato che non sia de ricevere,
quando sopra un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi
un panno bianco si versassi o olio o qualche cosa che vi rimanessi il segno
superficie di quelle cose ch'elle toccano o sopra le quali cadono. g.
a un oggettoche spicca, a un paesaggio o a più oggetti che in gruppi paiono
della predetta infermità a permutare in macchie nere o livide. crescenzi volgar., 5-39
anteriore. -macchia glenoidea: chiazza giallastra o grigiastrasul mezzo della cartilagine, che riveste la
, circondate da aloni di peremia con o senza emorragia, quali si riscontrano talvolta
-etnol. macchia mongolica blu o sacrale: in alcuni popoli di razza
3. chiazza naturale di vario colore (o, talvolta, provocata da traumi)
il fiato ad imbuto caldo; / o pezzate di nere macchie. -infiammazione
il vero diaspro, la vera agata o vero calcidonio orientale, con le più
possa far ragione del riuscir esse più o meno trattabili, dell'esser più o
più o meno trattabili, dell'esser più o meno durevoli. d'annunzio, iv-1-802
5. figur. propensione abituale o disposizione occasionale a compiere azioni riprovevoli,
morale, che violano le leggi umane o divine, che conculcano un diritto, che
] contaminar da minima macchia d'interesse o d'ambizione, le due reti che
lisao non potè cancellare con alcuna scusa o pretesto la macchia della sua vergognosa fuga
: 'macchia'... da noi schizzo o bozza si dice, con- g.
movimento dialettico, e del così detto male o animali) abbozzati e di secondaria importanza
origine di quegli 8. imperfezione, più o meno grave, che si con introduzioni di
città, già donna del riscontra in uno o più punti di un'opera lettevelature e
/ al vestir d'oro et aver nota o - anche: riassunto, compendio, riepilogo
. zione qualche bello spirito poetico o qualche nuovo anmacchia / di baro o
o qualche nuovo anmacchia / di baro o traditor sempre prepono. varchi,
: debbe, tosto che egli può, o chiamare l'avver o d'
, o chiamare l'avver o d'altro, elle non m'offendono punto
belle e convenevoli dipinsario alla pruova, o far pace, o in altri legittimi modi
alla pruova, o far pace, o in altri legittimi modi commendar l'
seguente, purgarsi da ogni macchia o sospezione d'onore. groto,
avrei io apposto macchia di rustico o mal creato. lore senza
testare di non far più che uno schizzo o, dicono, libertino. martello
venuta, priati a formare com'un abbozzo o una macchia del dio all'ordin
croce, iii-9-31: piccole irrazionalità, macchie o animali, uomini, teste, e altre
controllo dell'artista sia che vegga l'oggetto o la scena materialvostra signoria ricevuto..
panni. mente, sia che percepisca questa o quello con la memoria. il tomo
fatta al decoro 11. pitt. dipinto o disegno, per lo più di mio
nulla siche, intellettuali, morali o nelle attitudini e vasari, iii-247: la
appunto, spiritosa, ghiotta, amabile, o come volete, resta una sola
sola macchia contaminate, quale facilmente nettar matita o colore, e in tal modo che quasi
, 2-149: chi fu mai sì saggio o mai sì santo / che di sul foglio
mai sì santo / che di sul foglio o su la tela, e dicono: questa
tesesser senza macchia di pazzia, / o poca o molta, dar si macchia.
senza macchia di pazzia, / o poca o molta, dar si macchia. l.
vegetale, alone di colore verde pallido o giallastro per intensa alterazione del tessuto interessato
foglia, in seguito a infezione fungina o batterica o a fattore avverso non parassitario
in seguito a infezione fungina o batterica o a fattore avverso non parassitario, che
di loro sparse alcune poche quasi isolette o scogli (che altro esempio più simile per
. dolce, 1-7: la macchia o diciamo offuscazion della lima, non è
serenità e se sia tempo di navigare o di ritirarsi in porto. galileo,
esso, ma gli sono contigue, o separate di così poco intervallo, che resta
tivale): con riferimento a un dipinto o a un'incisione in cui vengano tracciate
mezza macchia 'dicesi di disegno o incisione in cui siano tratteggiate leggermente soltanto
leggermente soltanto le ombre maggiori dell'oggetto o della figura, lasciando affatto in bianco
. rinieri dei rinaldeschi, 1-97: o veramente per hermon, ch'è interpetrato
di tranquillità garantita. qualsiasi dubbio o incertezza. a. f.
che, volendo comprare una pezza di raso o d'er- misino, la fa cavar
diligenza ricercando se vi è una minima macchiolina o un piccolissimo tagliuzzo. linati, xii-174
dura, di color rosso sudicio più o meno chiaro (con molte macchie in
macchiuzza di un vocabolo. puossi egli o propriamente o per figura 'tessere un cammino'
di un vocabolo. puossi egli o propriamente o per figura 'tessere un cammino'? no
, forme lianose sempreverdi, cespuglia fili o spinosi; poche sono le forme caducifoglie;
: infesto scende / il raggio tuo [o luna] fra macchie e balze o
o luna] fra macchie e balze o dentro / a deserti edifici, in
macchia rinata sulle ceppe aveva forse sette o otto anni e già nei fondi più
certo periodo ogni cinque, ogni dieci o dodici anni, secondo la natura del
, preparato per tuccellagione con il paretaio o anche con uccelli da richiamo e pania
propriamente sono fatte per uccellar a'tordi o beccafichi. tanara, 83: oltre i
madre con la ragna tesa in qualche macchia o siepe ove si sappia o creda che
qualche macchia o siepe ove si sappia o creda che siano. -per estens.
, luogo ricoperto d'arbusti, sterpi o anche di virgulti, per lo più
degli orti. viviani, v-266: o sieno puntoncelli in forma d'argine,
sasso mescolato... con prunami o con scopa o con altro legname sottile,
.. con prunami o con scopa o con altro legname sottile, e, per
baldovini, xxx-n-33: in qualche macchia o 'n qualche ginestreta, / tra l'
preferenza del muro alla siepe viva, o fratta, o macchia, che voglia chiamarsi
alla siepe viva, o fratta, o macchia, che voglia chiamarsi, quando
parecchie da noi, intorno alle macchie o siepi delle vie. sbarbaro, 1-198:
non v'arri vino, o sì vero con pruni e macchia posticcia si
. locuz. -abbaiare alle macchie: agire o parlare invano. buonaparte, 3-4-50
sia a chi svolge un'attività illegale o di brigantaggio, sia a una militanza
chi si buttava alla macchia nella maremma o nei paduli di fucecchio o di bientina.
nella maremma o nei paduli di fucecchio o di bientina. bocchelli, 18-i-542:
briga; perché uno che si senta ingiuriato o d'aver cosa fatto, per la
d'infamia, debbe tosto che egli può o chiamare l'avversario alla pruova, o
o chiamare l'avversario alla pruova, o far pace, o in altri legittimi
avversario alla pruova, o far pace, o in altri legittimi modi purgarsi da ogni
altri legittimi modi purgarsi da ogni macchia o sospezione d'onore. -dipingere
pur roba e sia l'acquisto / o venuto pel dado o per la macchia:
l'acquisto / o venuto pel dado o per la macchia: / sempre ricchezze
v-56: 4 star sodo alla macchia', o vero 'al macchione ', è non
segreto di bocca, e non gli rispondere o rispondergli di maniera che non sortisca il
macchie: tirare fuori, rendere pubblico o manifesto. caro, 12-iii-238: ne
fuor de le macchie alcune tavole o scritti loro, per ammaestrare le genti senza
; gusto, tecnica, stile proprio o che si richiama a tale movimento artistico
3. che esercita attività illegali o clandestine. -in partic.: che
di maiale, vale pascolato alla macchia o bosco, e nutrito più specialmente di
dormire, tu me lo macchi, o che stanotte ti sia rubato! par ini
, come di carta colorata, pelle o cuoio conciati, e simili.
si levano in superbia dispregiando gli altri o, posponendo le sublimi cose che eglino sanno
, / senza macchiarsi di guadagni iniqui / o di superbe violenze, il lieto /
e colle mendacie qualità io l'avessi machiata o stinta. anguillara, 3-99: con
suoi figli non aveva che pochi giorni o poche ore. -intr. con
3-439: in silenzio potente / feconda, o giovinetto, il chiuso core; /
dipingere. -in partic.: dipingere o ritrarre dando forma alle immagini e alle
stato, non so s'io dica inventato o posto in uso un nuovo modo di
con qualcuno: appartarsi in luogo nascosto o segreto per amoreggiare. g. m
le screziature naturali. -macchiarsi con o di qualcuno: avervi rapporti carnali.
se 'l panno sarà sì macchiato o magagnato che non sia da ricevere, non
riceverlo, se 'l peggioramento delle macchie o magagne d'uno panno serà stimato lib.
acqua macchiata con un po'di amarena o di fumetto. -caffè macchiato:
, patologica, traumatica, emotiva, o causate dal contatto diretto con l'aria
col sole (una persona, la pelle o un animale, il mantello, il
e bianca macchiata. ugurgieri, 14: o giovani, insegnatemi se voi forse vedeste
macchiate sì felicemente in sembianza di volti o di membra umane che avrei disgradato l'
cecchi, 5-237: rovesce nell'erba o addossate alle siepi, erano enormi sculture
coscienza macchiata, per cose male accattate o per altre sozze e pessime opere,
negative; che presenta difetti, errori o cadute di gusto. - anche:
.. negheranno il sole esser duro o immutabile, poiché non la semplice opinione,
/ voi sete pur macchiate, o perfide, / d'una pece e inchiostro
operaio addetto alle operazioni di smerigliatura meccanica o manuale; ornatista. = nome d'
se vi fosse qualche macchiarella di saggina o miglio,... meglio sarebbe.
macchia, per lo più di sporco o di unto; segno cromatico, di varia
, schizzata rapidamente, introdotta in vedute o paesaggi al fine di animarli; disegno
un tipo che abbia qualche mania bizzarra o un vizio ridicolo o che sia *
qualche mania bizzarra o un vizio ridicolo o che sia * implicato in situazioni strane
chiaramente le due faccie d'un tipo o d'una « macchietta » come il sor
una « macchietta » come il sor campana o gigetto er bullo o la canzonettista alla
il sor campana o gigetto er bullo o la canzonettista alla moda, d'una parodia
, d'una parodia come l'amleto o l'otello, il faust o il paggio
l'amleto o l'otello, il faust o il paggio fernando. gramsci, 6-259
caratterizzata da un temperamento estroso e bizzarro o da modi ameni, spassosi, stravaganti
di parlare, di vestire e di agire o anche da una parlata dialettale o da
agire o anche da una parlata dialettale o da difetti o da aspetti risibili;
anche da una parlata dialettale o da difetti o da aspetti risibili; tipo buffo,
d'un partito, d'una persona o di più persone che abbiano un valore
per significare persona bizzarra, pel costume o pel vestire. gramsci, 6-75:
, 3-3-106: all'incontro vi sono cinque o sei altre macchiettine piccole, più nere
. macchiétta2, sf. zona arborea o cespugliosadi estensione limitata. magalotti, 20-120
122: complici dell'uomo sono venti o trenta zirlatori ordinari in gabbia, tre o
o trenta zirlatori ordinari in gabbia, tre o quattro tordi cantori, molti4 giuochi '
abito interiore, che tende a esprimersi o in monologo o in macchiettata. =
che tende a esprimersi o in monologo o in macchiettata. = deriv. da
macchiettismo, sm. rappresentazione pittorica o letteraria della realtà, che riduce l'oggetto
m. -i). autore o attore di macchiette teatrali. di giacomo
). che si riferisce alla macchietta o al macchiettista. -in partic.
cinematico, che serve per la trasformazione o per la trasmissione dell'energia o per
trasformazione o per la trasmissione dell'energia o per il compimento di determinate operazioni;
un novo genere di macchina a fuoco o stufa, per cui passando il grano,
cui passando il grano, prima di riporlo o nelle buche o ne'granai, acquista
, prima di riporlo o nelle buche o ne'granai, acquista una specie di incorruttibilità
che possa risultare dalla divisione del lavoro o dal risparmio del tempo... non
delle macchine 0 sia stromenti che abbreviano o risparmiano il lavoro. gioberti, ii-204
ancora varie specie di 4 vincoli 'o di macchine, per punire gli abusi della
adoperarsi frequentemente, e dallo stesso moto o compressione dell'intestino nell'atto di espellere
serve per graduare le scale, lineari o circolanti, di strumenti di misura.
. -macchina a fluido: macchina motrice o operatrice o trasformatrice nella quale, rispettivamente,
a fluido: macchina motrice o operatrice o trasformatrice nella quale, rispettivamente, si
sfruttando l'energia di un fluido, o viene sfruttato il lavoro motore di un
. es. la pompa), o l'energia posseduta da un fluido viene mutata
. calcolatrice. -macchina calcolatola, contabile o da calcolo: calcolatrice. b
caffè', caffettiera (anche a vapore o elettrica). tommaseo [s.
presa: meccanismo ottico per riprese cinematografiche o televisive. ojetti, ii-559: di
dei dati: nell'informatica, macchina o apparecchiatura, usata nell'elaborazione dati,
nell'elaborazione dati, che impieghi esclusivamente o prevalentemente circuiti elettronici, allo scopo di
pneumòfora: macchina destinata a produrre aria o altri gas mediante compressione derivata da energia
,... come tanti automati o macchine semoventi. -macchina speculatrice:
mente fornita a un fluido (gas o vapore). -macchina tipografica: macchina
. -macchina transfer: macchina, o serie di macchine utensili, in grado
virtuale. 4. motore a vapore o a scoppio destinato alla trazione di un
scoppio destinato alla trazione di un veicolo o di una nave. -in ma- macchina
e lo ordinarono con tutte quelle misure o proporzioni che si convenivano ad una così
] siano portate in doli... o vogliam dire in una certa foggia di
dire in una certa foggia di sedie o di macchine coperte che son portate a
e serpeggiando. -macchina da noleggio o di servizio pubblico: autopubblica, taxi
in roma. -macchine agricole (o rurali, rusticali): attrezzi meccanici
; e operatrici, trainate, portate o azionate da motore incorporato, che compiono
per uso agricolo, di tipo semovente o trainato. lastri, i-36: deliberare
e aiutarci. 6. ordigno o congegno mobile, generalmente di grosse dimensioni
7-ii-105: i barbacani servivano per impedire o difficultare l'accesso delle torri ed altre
lo più in forma di grandioso ciborio o di guglia altissima, allestita in occasione
allestita in occasione di celebrazioni religiose o civili, per essere portata in processione
civili, per essere portata in processione o per rimanere esposta a scopo decorativo.
divertimenti e spettacoli, soliti a farsi o dal principe o dal popolo in certi
spettacoli, soliti a farsi o dal principe o dal popolo in certi giorni dell'anno
una divinità (deus ex machina) o un personaggio mitico, introdotti per sciogliere
- per estens.: espediente narrativo o drammatico mediante il quale l'autore modifica
immotivato, risolutivo di una situazione difficile o intricata. giraldi cinzio, 2-137
con l'aiuto d'alcun ordigno, o machina che vogliam dirla: e per
, cantò, recitò. -costruzione o struttura di un'opera letteraria. de
macchina della natura è tura stilistica o urbanistica. -anche: edificio,
bartoli, 1-62: a siena si veggono o articolazioni che concorrono a formare il corpo
poste sopra esso primo ed di un uomo o di un animale; corporatura, costiignudo
l'uomo nella sua fisicità (o anche l'organo o il un
nella sua fisicità (o anche l'organo o il un ordine solo, come
più rare macchine dell'inghilterra. martello, o pur sospesette in aria, sostenuteci da le
immer -oggetto di grosse proporzioni o di compligendo spesso il corpo tutto e
universo, mondo, cosmo, creato (o una parte arrugginite, la lupacchioli sulla tavola
terrestre macchina. bembo, -persona o gruppo di persone che si muoiii- 422
sociale, economica, religiosa, culturale o professionale. b. davanzati, ii-195
sociale condanna la più parte degli uomini o a strascinare nell'infelicità la persona che
nell'infelicità la persona che più amano, o a rigettarla dal seno. d'azeglio
,... la logica speculativa o dialettica. -argomento, prova,
14. struttura di un'opera letteraria o teatrale o scientifica; trama, intreccio
struttura di un'opera letteraria o teatrale o scientifica; trama, intreccio. -anche:
. -anche: prevalenza di elementi strutturali o ideologici in un'opera letteraria; complessità
conti, 33: la macchina del poema o il ministero delle divinità malvage e benefattrici
intrapreso per procurare a sé indebiti vantaggi o per recare danno ad altri; intrigo
di funzioni (proprie del mondo materiale o, per lo più, del mondo dello
convergono a un medesimo fine; mezzo o strumento che serve per il conseguimento di
/ né v'è diamante, indomito o protervo, / saldo ov'ella percuote.
distruggere, mandare in aria una macchina o le macchine; schermirsi da una macchina
tutte queste macchine, e 'l merito o presto o tardi ha 'l suo luogo
queste macchine, e 'l merito o presto o tardi ha 'l suo luogo. frisi
muovere, ordire, preparare, mettere o porre in opera o in gioco macchine
preparare, mettere o porre in opera o in gioco macchine o una macchina:
porre in opera o in gioco macchine o una macchina: complottare, cospirare,
-mettere in macchina: avviare la produzione o la lavorazione di qualcosa. -anche in senso
tagliati, con la tosatrice, completamente o quasi. borgese, 1-397: non
insultarmi avanti... sono quattro o cinque tra lucchesi e quasi lucchesi,
animale dell'uomo; che è estraneo o contrario all'elemento intellettuale, spirituale,
noi non basta / gioir di scelto cibo o d'almo sonno / o d'altro
scelto cibo o d'almo sonno / o d'altro instinto macchinale e cieco.
al corpo in quanto insieme di organi o di elementi atti a produrre movimento,
, alle caratteristiche e alle individualità normali o patologiche del corpo umano. bicchierai
n'ha [di bagnetti] con due o tre distinte tinozze, o pozzetti,
con due o tre distinte tinozze, o pozzetti, e nella varietà di costruzione
un vigoroso attacco contro l'ideale meccanico o macchinale nell'arte, nella filosofia,
. figur. che è dovuto ad abitudine o a uso; che è solo parzialmente
è un ragnatelo che travaglia per istinto o per una determinazione machinale. alfieri,
, quasi sempre, traboccamenti di scoperte ideali o di motivi lirici -abbiamo le opere da
lirici -abbiamo le opere da lui lasciate inedite o incompiute. = deriv.
; senza l'intervento determinante dell'attenzione o della volontà. vallisneri, ii-205
tronconi, 2-165: nei primi due o tre giorni, tra lo stordito e
carducci, iii-14-61: sarebbe stata una sforziade o una borsiade di più, un di
quanto alle figliuole de'già detti cospiranti o machinanti..., le s'intendin
ho macchinato tutte le vendette, / o accecatore, o strazio del mio sangue
tutte le vendette, / o accecatore, o strazio del mio sangue. bacchetti,
s. maffei, 253: o là fra voi raccolti / che machinate?
, i-2-228: ma che macchini, o amico? quegli erratici sguardi / fuor
con sicura padronanza della tecnica artistica (o anche con abilità, perizia, mestiere,
guerra, e da questo investigare, machinare o pensare hanno sortito il nome. marino
sm. insieme delle macchine utensili, o di altri elementi a base meccanica,
manifatturiere, estrattive, ecc., o all'espletamento di determinati servizi. -anche
necessarie per compiere una complessa funzione meccanica o industriale. b. croce, iv-12-21:
': di vario tipo, a vapore o ad elettricità, per i servizi delle
baldi, 6-4: quella parte o spezie di loro [delle matematiche]
dalle machine, e si chiama mecanica o machinativa. = sostant. femm
raggiri. speroni, 1-5-577: o tristizia con male animo, ma scempiamente
sioni, di uso limitato o particolare (ma, gene
, 166: chi lo spirto negar potrebbe o vita / a quella ciondolante macchinetta,
.: a indicare un comportamento istintivo o un gesto meccanico. de sanctis,
e taglienti, usato per tagliare i capelli o il pelo degli animali; tosatrice.
frugoni, i-15-62: niun d'essi, o torrigiani, / per scaldarsi ambe le
belli, belli, / fosser mesti o pure in giuoco, / t'uscian raggi
di condè non so se sii spontanea o macchinata. 5. ant.
burla. 3. ant. progettista o costruttore di macchinee di congegni meccanici.
, vicentino, macchinauna nuova ritrovata, o vogliamo dire un sforzo, di dove
progetfacilità in essecuzione. tazione o alla costruzione di macchine o di
tazione o alla costruzione di macchine o di 5. meccanizzazione.
e tutt'al più, alla settimana corta o cortissima. lità...
. tecnica scenografica. -anche: la tecnica o l'arte l. bellini, 5-2-21
de'suoi lavori, prima di qua macchine o tali artifici. condurli, li manipola
. 7. ant. fabbricato o apparato decorativo di piccole proporzioni.
cera. 8. figur. mezzo o strumento; stratagemma; trovata, elucubrazione
trasformare nel senso conforme ai valori o ai caratteri delle civiltà delle macchine, della
industriale. panzini, iv-390: 'macchinificare'o * macchinizzare ': il ridurre a
. il trasformare in macchina; assunzione o conferimento di elementi e caratteristiche simili a
valori umani in senso conforme ai valori o ai caratteri della civiltà delle macchine.
iv-390: 'macchinificazióne': il rendere macchina o meccanico: « la macchinificazióne dell'uomo »
di fenomeni sorretto da una determinata logica o da organiche ragioni interne. g.
6. teatr. insieme degli elementi meccanici o materiali messi in opera nelle rappresentazioni
rappresentazioni teatrali; attrezzatura meccanica, fissa o mobile, del palcoscenico; apparato scenico
7. letter. intervento della divinità o dell'elemento soprannaturale nella vicenda narrata
narrata in un'opera di letteratura epica o drammatica. -anche: insieme degli elementi
parte che le divinità, gli angeli o i demoni hanno nell'azion del poema.
, stilemi propri di una determinata scuola o tradizione letteraria. de sanctis, lett
che concorrono a dare una similitudine più o meno fallace della verità.
la vede che romperebbe contro gli scogli, o si spiaccicherebbe contro la spiaggia. invece
mastello. 2. teatr. operaio o tecnico specializzato che ha il compito di
m. -ci). che appartiene o si riferisce al macchinismo; che riguarda
2. rigidità di un sistema economico o sociale. quarantotti gambini, 10-399:
necessario; che abbonda di elementi superflui o inutili; che supera i limiti dell'
inutili; che supera i limiti dell'utile o dell'opportuno. conciliatore,
ripiena /... / di navoni o fosser rape. -particolarmente alto e
un'opera letteraria, una rappresentazione teatrale o coreografica); pletorico, artificioso,
che è costituito da elementi non coordinati o collegati imperfettamente rispetto a un determinato fine
1-320: la prospettiva di una condanna, o almeno di un lungo carcere preventivo e
, che ha attinenza con una macchina o con un meccanismo; che richiede l'
macchiòne, sm. zona, di piccola o grande estensione, coperta da cespugli
cespugli, grossa siepe; zona alberata o ricca di vegetazione spontanea, che
: entrare nel folto della vegetazione (o, al figur., nel vivo di
; mantenere un atteggiamento di riserbo o di distacco (con riferimento agli uccelli che
: * star sodo alla macchia 'o vero 'al macchione 'e non uscire
bocca, e non gli rispondere, o rispondergli di maniera che non sortisca il
: gianni, non si sa se intrepido o insensato, stette saldo al macchione,
colore oscuro; la nuvoletta è di bianco o di macchioso. 2. figur.
, non d'oro ma di piombo o di creta. = voce semidotta,
. macchióso2, agg. cosparso o coperto di macchie di vegetazione, di
.. si dice a quella figura o edificio che, tanto nel tutto quanto
. che conferisce alle figure un aspetto o una forma corta o tozza (una tecnica
figure un aspetto o una forma corta o tozza (una tecnica pittorica).
: contrario di maniera tozza, atticciata o maccianghera. 3. grossolano,
cotto 'per la sera: macco o minestra. 2. ant.
'smaccare 'per intendere * vituperare 'o 4 screditare '. 4. locuz
. coll'invecchiare il mace diventa giallo o s'imbianchisce, e riesce eziandio friabile
grosso qualora procede dalla nocemoscada della cajenna o dell'isola di francia, e sottile
si riferisce, che è proprio o che appartiene alla macedonia (sia antica,
sm. e f. che è nato o abita in macedonia. bandello,
viene aggiunto zucchero, succo di limone o liquore. panzini, iv-390:
, e se l'attico, il macedonico o l'eginese. pascoli, i-825:
per rispondervi bisognerebbe mettersi addosso il tribribastio o 'l gergo de'ruffi; e quest'altra
. ricettario fiorentino, i-a-vi: o xilandro idest seme di macedonici. spettacoli
, sia l'ordinario sia 'l crespo o ricciuto o sia il macedonico, che
sia l'ordinario sia 'l crespo o ricciuto o sia il macedonico, che è più
riferisce, che è proprio della macedonia o dei macedoni. testi, 1-8:
macèdo-rornano), agg. che appartiene o partecipa alla cultura sorta dalla fusione di
, sf. moglie di un macellaio o venditrice di carne macellata.
* macellara ': moglie del macellaro o che tiene, essa stessa, bottega
sottopone a macellazione bestiame di allevamento grosso o piccolo, le cui carni sono destinate
, xviii-316: una specie d'accademia o masnada di franciosi... sta
di quel non so dire se tumulto o baccanale di macellari avvenuto il giorno 20
3. persona che esegue il proprio mestiere o professione o arte senza perizia, in
che esegue il proprio mestiere o professione o arte senza perizia, in modo grossolano.
, blasfemo. iacopone, 58-59: o lengua macellaia a dicer villania, /
, che sia macellato ne la città o ne'borghi. sassetti, 273: le
manzi e i castrati, e pelate o fritte come i pollastri ed i pesci.
sorta da quei beccai, i quali o macellassero od in vendita esponessero carni di
tantissimi, a essere mandati a macellare, o ad esser macellati, povera gente,
mandarono carne umana a macellare in oriente o nell'indie. 3. figur
3. figur. sfruttare; trarre partito o vantaggio da qualcosa o qualcuno.
; trarre partito o vantaggio da qualcosa o qualcuno. soldati, 1-105: non
: ce n'era sempre da vedere uno o due [partigiani] con le mani
nostra infanzia, riduzioni del don chisciotte o dei viaggi di gulliver ad usum delphini
loro braccia cicciose e macelle- massacri o di stragi o manda, insensatamente
e macelle- massacri o di stragi o manda, insensatamente resche parevano invero
delle villane rifatte a confronto... o per mancanza di scrupoli, i propri soldati
carni di bue, manzo, vitello o di cavallo o di pecora e capra.
, manzo, vitello o di cavallo o di pecora e capra. targioni
, non possa per un anno esercitare o far esercitare la macelleria.
un cuore di pietra! -rappresentazione teatrale o spettacolo che include molte scene cruente,
non 'macellatorio', ma 'da macellaio', o meglio 'macelle son piccole,
domatrice ». plesso di locali o di edifici opportunamente disposti e dotati
niuno de'sottoposti della detta arte possi o vero debbia strage, carneficina,
, sterminio (e anche uccidere o vero scorticare alcuno bue o vero vacca o
uccidere o vero scorticare alcuno bue o vero vacca o genigie o vitello o
o vero scorticare alcuno bue o vero vacca o genigie o vitello o vero castrato alla
alcuno bue o vero vacca o genigie o vitello o vero castrato alla bottega sua,
o vero vacca o genigie o vitello o vero castrato alla bottega sua, o vero
vitello o vero castrato alla bottega sua, o vero il luogo dove si svolge la strage
. alla sua casa propria o vero condotta, per alcuna persona velluti,
se gli avessono seguiti, della città o vero del contado, se non per essa
: come non fate voi, o chiesa santa, alcuna menzione del crudelissimo macello
morte e il mio macello, / o che vinto rimanga o vincitore. 6
macello, / o che vinto rimanga o vincitore. 6. guaio, malanno
ecc.). -anche: evento (o serie di eventi), operazione,
situazione, che implica spargimento di sangue o che ha caratteri tragici 0 luttuosi;
al macello: condurre qualcuno alla rovina o, addirittura, alla morte (con partic
morte sicura in seguito a ordini irresponsabili o disumani). meditazione sopra l'albero
questa società, aiutarla a fabbricare esplosivi o gas tossici, sostenerla proprio mentre
macello che sia macellato ne la città o ne'borghi. citolini, 436: carne
citolini, 436: carne di macello o magra o grassa. -fare il
436: carne di macello o magra o grassa. -fare il macello:
putisse di beccaio. -fare macello o un macello: compiere una strage,
macello. bechi, 3-163: uscite o faccio un macello. tornasi di lampedusa,
sue membra! -mettere a macello o al macello: uccidere; scannare,
', dal gr. { idxexov o pàxexàov. macèllo2, sm. tecn
libre di olive per otto ore continue o al più per dieci, nel qual
maceràbile, agg. che può o deve essere maceralo. baruffaldi
] quanto più puoi stagnanti / o lente almeno, o non soffreghin
più puoi stagnanti / o lente almeno, o non soffreghin tanto / il sottoposto
: è necessario un menstruo solvente o macerante con che s'impregni e s'amolisca
. -che affligge acerbamente il corpo o l'animo; struggente, angoscioso,
calce, ecc.) nell'acqua o in altre sostanze liquide, cosi che
neuno possa né debia maciarare lino, o vero mettere o fare mettere a macia-
debia maciarare lino, o vero mettere o fare mettere a macia- rare, ne
, ne le fosse de detto padule, o vero ragiuoli. sacchetti, 163-26:
in un luogo sul pisano, distante sei o sette miglia da pecioli, detto bagno
quanto quella della tolfa ma in soli 20 o 25 lievitava e macerava a sufficienza.
. sottoporre a un processo di decomposizione o di putrefazione; far marcire; corrodere,
misura di due braccia sopra la terra, o di quercia o di pece, il
sopra la terra, o di quercia o di pece, il quale stava là dove
acciò, se vi sono strami, paglie o vimine o semi di gramegna o spine
vi sono strami, paglie o vimine o semi di gramegna o spine interposte, quelle
paglie o vimine o semi di gramegna o spine interposte, quelle si macerino in
/ le macera [le foglie], o le avvolge / la fredda brezza e
e di terra; in un mese o poco più di tempo, rivoltandolo spesso
le serate si chiudono al cinema, o in baraccone, dove un pugilista locale macera
non mi tiro in un pozzo, / o con le pugna non m'infrango e
forze; logorare, consumare, fisicamente o moralmente; spossare, svigorire. bibbia
prepotenti, dopo che ebbe per astuzia o per forza tolto al restante umano genere
fammi se vuoi in dura prigione macerare o quella morte con quelli tormenti che più
ignuda, non già come prima sacco o cilizio, ma una catena di ferro.
ammorbidito mediante prolungata immersione in acqua o in sostanze liquide. bencivenni [
il sangue, che per la contusione o altra percossa offende l'ochio e le
,... vale il sangue colombaceo o di tortora, con il latte muliebre
, imbevuto, impregnato (di acqua o di vapore); intriso (di condimenti
5-185: dicesi 'tettorio 'quel glutino o composto di calce macerata con l'arena
che si pon sovra alle rozze mura o col quale si cuoprono o allisciano per
alle rozze mura o col quale si cuoprono o allisciano per abilitarle a ricevere i colori
cesari, 7-432: que'salumi, o stefanione, vedi sieno ben macerati.
a casa. firenzuola, 387: o signor mio, che omiciatti vi si vedeva
, indebolito, consunto, logorato fisicamente o moralmente, sfinito per gravi malattie,
finire, e se sarà prolungata o vero per fame macerato o per desiderio de'
prolungata o vero per fame macerato o per desiderio de'suoi se tornerà il
se tornerà il nemico a casa, o vero veggendo che neuna grande cosa possa
la stessa macerata gentilezza. -elaborato o meditato minuziosamente. pavese, 8-186:
. pavese, 8-186: due concetti o due immagini danno un frutto valoroso,
volta ravvicinati, più che un concetto o un'immagine macerata singolarmente. 11
maceratóio, sm. recipiente, vasca o fossa dove si pongono a macerare le
baruffaldi, xxx-1-96: pensa, o cultore, a provveder per tempo /
prime mediante l'immersione in appositi liquidi o me diante altri processi chimici
. figur. che tende a logorare fisicamente o moralmente; che procura sofferenze e pene
acqua, per un tempo più o meno lungo, determinate fibre vegetali (canapa
faceva in passato con bagno di crusca o di fango e sterco di cane e
, ecc.) ridotte in pezzetti o in polvere, al fine di separarne
il quale cavano verisimilmente per macerazione o per distillamento. tommaseo [s. v
, rammollimento e disfacimento di cadaveri, o di loro parti, posti in un
di alcuna cosa per mezzo dell'acqua o d'altro liquido, a trattabilità e
. targioni tozzetti, 6-62: petrificazioni o concrezioni affini alle pomici originate da'lagoni
. abba, 30: romana o no, quella via era un macereto.
rustici. -anche: cumulo di pietrame o di detriti. inventario fondano,
cosparso di margheritine e di anemoni, o fra le pietre e i tufi d'una
rifiutandosi d'innanzi a una triplice filagna o d'innanzi a una maceria mai,
lungo un ondulato / declinare di dune o ombrelle aperte / al sole grigio.
più al plur. resti di un edificio o di un'opera in muratura crollata o
o di un'opera in muratura crollata o demolita; detriti di pietre o di
crollata o demolita; detriti di pietre o di laterizi prodotti dalla rovina di opere
, x-2-209: se'tu fuggita in salvo o sotto questa / macerie orrenda, o
o sotto questa / macerie orrenda, o madre mia, sei chiusa? foscolo
usata dal fango / come una suola / o come un seme / di spinalba.
. 4. figur. stato o condizione di avanzato di- sfacimento, di
indicando il viale che portava alla villa o che più veramente era la maceria d'un
delle macerie: febbre dei tre giorni o da pappataci. migliorini [s.
della 4 febbre dei tre giorni 'o 4 febbre da pappataci ', una
. macerazione di fibre tessili (o di altri vegetali). crescenzi
macero nell'acqua dolce, corrente poco o stagnante. carletti, 1-2-163: le
acqua, e se dessa sia ferma o corrente. lisi, 169: con le
2. maceratoio per fibre tessili (o per altri prodotti vegetali). -in
stagnante, acquitrino, pozzanghera; vasca o buca colma d'acqua. soderini
calce. - anche: la fossa o la vasca destinata a tale operazione.
5. ammasso di sostanze decomposte o putrefatte. cimili, 1-120: uno
apprendere come si avevano a disfare? o piuttosto agguindolarli e condurli incappellati al macero
buttata al macero. -mandare (o andare) al macero: a indicare
a indicare l'invendibilità di un libro o la scarsa importanza di uno scritto.
inaudite, / oggi sepolte in un baule o andate / al màcero. -stare
marra non sarà offesa da alcun sassolino o pietruzza. magazzini, 44: quando ha
l'acqua chiara e calda, in quattro o cinque giorni [il lino] è
/ né viluppi / d'aceri laceri / o pini maceri. paoletti, 1-2-207:
, si è trovato che avevano il fusto o, come dicono iv-2-687
prostrato da atroci sofferenze fisiche e morali o da prolungate fatiche; esausto, sfinito.
e calci, senza lasciarle in capo capello o osso addosso che macero non fosse.
molle / delle anfibie bellezze, / o bocche di ventose imputridite, / pupille
cure, innalza. borsi, 1-89: o sanità,... / a te
dopo aver fatto parzialmente macerare le radici o i semi della droga vegetale.
mach, dal gr. < 5cvefi. o <; 'vento 'e jjtétpov
di misura della radioattività di un gas o di un liquido, pari a 3
). machèra, sf. spada o coltello a un solo taglio usato dagli
, sm. bot. genere di alberi o liane della famiglia papilionacee, con frutti
1 stare in agguato'(tommaseo) o da machia [vellismo] (d.
, sf. letter. comportamento o atteggiamento morale o modo di agire ispirati
letter. comportamento o atteggiamento morale o modo di agire ispirati a un modello
è non rassegnarsi a credere di nascondere o che altri nasconda misteri machiavellici. gramsci
sarebbe da vedere. -che deriva o muove da astuzia, cinismo, doppiezza
i calzoni, per non ritrovarsela scemata o sbilanciata. 2. seguace delle
m. -chi). letter. conforme o affine alle dottrine etiche e politiche del
m. -ci). che appartiene o si riferisce a niccolò machiavelli;
3. che ricorda lo stile o è contenuto nelle opere del machiavelli.
manin] ripete il machiavellico: carezzare o spegnere. carducci, iii-25-363: sciagurata lingua
persona che si sforza, più o meno felicemente, di imitare il
felicemente, di imitare il machiavelli o di applicarne gli insegnamenti. de
2. in senso concreto: atto o comportamento ispirato a un'astuzia e a
campanella, 961: li teologi contrari o son ignoranti o maligni macchiavellisti o venduti
961: li teologi contrari o son ignoranti o maligni macchiavellisti o venduti a iezabel,
contrari o son ignoranti o maligni macchiavellisti o venduti a iezabel, senza spirito.
delle nostre rivoluzioni: modi indubitamente machiavellisti o cinquecentisti, come che si voglian chiamare
m. -ci). che si ispira o è conforme al machiavellismo. f.
), agg. che ha caratteristiche o aspettimachiavellici. c. e.
machiavello', per denotare uomo che dà o segue consigli politici del segretario fiorentino..
: 'machione'e 'machiona': che simula o dissimula, e si fìnge più semplicione e
. buonarroti il giovane, 9-20: o un 'ma'mi si celi / dietro
marchetti, 2-19: langue per macie o per età vien meno. milizia,
la coltella (grande coltello da cucina o da macellaio) ». macigno
dell'appennino settentrionale, con granaf ine o media e cemento calcareo o calcareo- argilloso
granaf ine o media e cemento calcareo o calcareo- argilloso, di colore grigio-giallastro o
o calcareo- argilloso, di colore grigio-giallastro o grigioazzurrognolo; è usata, specialmente in
in toscana, come materiale da costruzione o per le macine dei mulini e dei
che si dà in toscana alla grauwacke o all'arenaria di transizione. àvvene di due
od elee, / acuto e dura, o pur macigno e selce. n
ingombro di macigni. 3. superficie o parete rocciosa; massiccio montuoso di pietra
4. per estens. macina di mulino o di frantoio. ariosto, 27-79:
più peste. 5. monumento o sepolcro di pietra. g. b
di compassione, di generosità), o anche alieno da concessioni, da compromessi,
cattivi e non si mostrano di macigno o di bronzo. marini, i-22: se
, tenace, puntigliosa, caparbia (o anche noiosa, fastidiosa, pedante).
, simile a febbricitante, a moribondo o a cadavere, fa supporre ch'egli fosse
getta sul processo dello spirito, al principio o alla fine, o insieme al principio
, al principio o alla fine, o insieme al principio e alla fine, un
: dalla veemenza premente, con o dell'argento opaco, ma di massello e
fuoco, che l'esa10. discorso o scritto molto tedioso; conlante dalla forza
. che tien del macigno, che tanto o quanto si rassomiglia al macigno. serra
per età avanzata, per patimenti fisici o morali, becelli, 1-89:
, apatico, sordo a ogni preghiera (o anche vedi la macilente sua figura / e
boccaccio, vii-187: qual cor di quercia o di macigno cuzzo; / son sottil come
mille ciascun giorno i'sento? macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora dalla
? macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora dalla -levare un macigno
dalla -levare un macigno dallo stomaco o dal petto necessità a tender la mano.
fare opera vana, betocchi, 5-119: o cavallino dal trotto estasiante, / cara
quella [invidia] che nel magro o, per dir meglio, macilento è riposta
esternamente i segni di un forte turbamento o di una grande spossatezza. nannini [
a personificazioni di vizi e di virtù o di determinate condizioni esistenziali deteriori).
, vi-180: e'tua candidi crini, o amor cattivo, poco ti giovomo,
: in fondo alla platea, chiacchierina o meditabonda sta come pugno di fango la
! mala sorte della vostra battaglia, o medici, nella quale avete a fronte
6. che è causa, effetto o sintomo di stati morbosi o di gravi
, effetto o sintomo di stati morbosi o di gravi sofferenze fisiche o morali.
stati morbosi o di gravi sofferenze fisiche o morali. gelli, 15-i-72: il
di quegli antichi savi che scacazzavano quattro o sei fogli, facendo il letteratuccio,
certa cicoria pelosa come l'urtica, o un mezzo cespo di macilente lattuga.
entom. colpito dalla malattia della macilenza o gatta vacca (il baco da seta)
, senza che declinasse a grasso o macilento. = voce dotta, lat
. atteggiamento del volto ispirato a gravitàe severità o a grande tristezza. costo, 1-565
e opportunamente sagomata, di forma cilindrica o circolare, che, azionata per forza
serve per ridurre in farina i cereali o per frantumare olive, semi oleosi o
o per frantumare olive, semi oleosi o altre derrate varie; mola. -anche
: macchina per triturare, polverizzare o raffinare materiali diversi; im
per schiacciare le bucce di mortella o di sommacco, le trosce per
. per estens. ant. macigno grosso o pesante. vita di cola di rienzo
mai trovare i conti della macina o del mugnaio. -stor. dir.
: oltrepassano dieci mila i cadaveri risorti o stritolati sotto la macina de'morbi o
o stritolati sotto la macina de'morbi o ingoiati dalla foga degl'infortuni. f.
una cosa, per timore di pericoli o di danni non molto probabili, vorrebbe
non molto probabili, vorrebbe ritrarsene, o a chi non crede che tutte le
possibili sieno sufficienti a preservarci da disgrazie o danni. -la macina fa più
macinello di ferro sopra una piastra di rame o d'ottone, e temperata a
. rompendola e polverizzandola con un pestello o con un macinello. bresciani, 6-iv-284:
deriv. dal gr. paxavà o p. axavt) * macchina per sollevare
. axavt) * macchina per sollevare pesi o acqua o per macinare '.
macchina per sollevare pesi o acqua o per macinare '. macinàbile,
e far che un proveruomo aspetti una giornata o più pel macinamento di poca quantità di
(màcino). sottoporre a macinazione o a frantumazione cereali, olive, semi
cereali, olive, semi oleosi, caffè o altre derrate e materie varie, servendosi
meccanismo azionato da forza idraulica o meccanica o elettrica. statuto dello spedale
azionato da forza idraulica o meccanica o elettrica. statuto dello spedale di siena
: questi semi che chiamano mandorle o cacao si macinano e si fanno polvere,
di metallo, con macchine mosse da acqua o da mule, in sei mortai di
lo perfarà, overo di deto afito o tanto tenpo quanto eli fusse istato comodamente,
.. tutti gli ordinghi da pestare o macinare. documenti delle scienze fisiche in
solide, con aggiunta di qualche liquido o senza, entro mortaio, menando il
3. stritolare minutamente, in un mortaio o su una lastra di pietra dura o
o su una lastra di pietra dura o sotto una piccola il carro,
appropriati (acqua, olio di lino o di noce, ecc.). e
macinano i colori a un giulio romano o ad altro famoso dipintore. sorte
e impiastrò cartoni co 'l pennello e macinò o distemperò azzurri co 'l braccio.
abbiamo sottosopra osservato che quelle [galline o anatre] macinano meglio dell'altre, che
colle pettora de'nostri vien macinato con derisoria o maligna tritura. cavalli dando grandissime pettate
casa della donna andò il « o sole mio! ». banti, 9-144
banti, 10-23: coltura, o che sia utile anche a que'pochi che
4. -bisogna macinare finché piove (o finché c'è l'acqua):
macchina per ridurre i sassi in ghiaia o pietrisco. - anche per simil.
l roo alla sottile delli tre materiali o ingredienti che siano corporati e mescolati insieme
quantità di olive sufficienti per una spremitura o di olio prodotto di una spremitura.
macinate, che sono 24 bigonce, o vogliam dire staia 36. padula,
3. quantità di materia colorante o di sostanze analoghe che si può macinare
noce, ed in quello si mettono due o tre macinate di biacca.
tabacchi pesti, macinati, in grana o in farine, non saranno ammessi al
quantità di libbre cento per ogni volta o spedizione. redi, 16-i-99: una
una semplice spezie di sale ammoniaco, o di nitro, macinato dagli organi animali
germane delle loro membra foracchiate di dietro o macinate dalle tempeste. p. de'bardi
registrare le enormità / di queste faccie-bisonti o formiche, dromedari o merli, /
di queste faccie-bisonti o formiche, dromedari o merli, / o tutte queste cose insieme
formiche, dromedari o merli, / o tutte queste cose insieme -in lineamenti macinati
e la crusca è larga, perfettamente assottigliata o spogliata della farina. fucini, 548
dei tempi, si configurava come gabella o imposta indiretta, del cui pagamento verso
il fisco era responsabile il mugnaio; o come dazio riscosso col sistema della polizza
e vuole che li forestieri che vengono o mandano a macinare nelle mulina del suo
a pagare la gabella del macinato, o della farina, per quel grano proprio,
, 3-88: a voi dunque, o signore, starà in animo di considerare per
-patire di macinato: trovarsi in difficoltà o nell'impossibilità di provvedere alla macinazione;
, rincagnato, che sa di macinato o di altro sì fatto balzello, è
rimembranza del linguaggio comico dei padri nobili o è un errore di sinonimia italiana.
per olive. -in senso generico: attrezzo o impianto destinato a macinare.
.]: 'macinatoio': qualunque strumento o macchina atta a ridurre in polvere taluni
i colori sopra una lastra di porfido o d'altra pietra dura. 3
a giudicare la grana d'una tela o la macinatura d'un colore.
, riduzione in polvere di sostanze solide o minerali. redi, 16-iv-344: de'
dà in quella delle fave, vecce o altre biade, specialmente se non sia regolata
macinìo, sm. il macinare a lungo o come professione; macinazione continua, protratta
parebb'egli un prologo del davo terenziano o del plautino tranione, usciti dalle stoviglie
del plautino tranione, usciti dalle stoviglie o dal macinio? l. pascoli, i-27
abrasione grani di caffè, di pepe o altre spezie. c. i
2. per estens. mezzo meccanico o veicolo a motore, sorpassati e logori
borgese, 1-299: avevo bisogno di tre o quattro giorni per fare i pacchetti,
dicesi anche il piccolo disco di macigno o di ferro fuso, su cui gira la
a macinare, a ridurre in polvere o in pasta. = deriv. da
nella cima. ali di color nero più o meno puro. idem, 1-214:
; ant. mazis), sm. o f. invar. bot. droga
rosso vivo nel frutto fresco e giallo o arancione, dopo la preparazione,
: 'macis ': rivestimento carnoso o arillo della noce moscata (seme della
, 177: fra due bianche maciulle, o mia cortese, / io v'educo
se uno si lascia prendere una mano o un piede da quella trebbiatrice, la gli
quella trebbiatrice, la gli maciulla braccio o gamba nel tempo di un * amen '
in moto a maciullare... o male o bene come si può il suo
a maciullare... o male o bene come si può il suo pezzo breve
, solubile in acqua, alcool o etere; è uno dei costituenti
chim. -ina che indica ammine o composti analoghi; cfr. fr. maclurine
destasse l'idea di cosa troppo brancicata o macola. 2. figur.
via tutta la uva che fosse macola o fradicia, mettila nel tino e pigiala
2. che riguarda, appartiene o si riferisce all'islamismo. ambrogio contarmi
certi lavori che si eseguiscono mediante nodi o intreccio di cordoncini o grossi fili, e
eseguiscono mediante nodi o intreccio di cordoncini o grossi fili, e se ne fanno
col buttare delle corna avanti alle porte o la casa di qualcuno, o d'httaccarle
alle porte o la casa di qualcuno, o d'httaccarle al muro o alle porte
qualcuno, o d'httaccarle al muro o alle porte e di sporcare le medesime parti
di sporcare le medesime parti con sterco o con inchiostro e col fare cose simili,
cose simili, si esplica col termine o vocabolo generale della macriata. =
vive fra i muschi, i licheni o nell'acqua dolce ed è diffuso in tutto
sf. medie. sviluppo anormale o tumefazione delle palpebre. = voce dotta
. medie. abnorme ispessimento, congenito o acquisito, di un labbro o di
congenito o acquisito, di un labbro o di entrambe le labbra, dovuto ad
acromegalia, a neoplasie locali, a emangiomi o a linfangiomi. 2.
. medie. eccessivo sviluppo, congenito o acquisito, delle mani. =
(per lo più piccoli animali, fiori o parti di macchine) hanno dimensioni uguali
parti di macchine) hanno dimensioni uguali o superiori al naturale; viene eseguita da
da distanza ravvicinata e con particolari obiettivi o lenti addizionali. = voce dotta,
, considerato in contrapposizione ai climi locali o stazionali, detti microclimi. = voce
m. -ci). che riguarda o si riferisce al macroclima. macrocnemìa,
e della diplomatica, foglio di papiro o di carta di grandi dimensioni.
v.]: 'macrocolo': carta reale o larghe pelli su cui scriveano gli antichi
= voce dotta, lat. macrocolum o macrocollum, comp. dal gr.
lungo 'e xcóxov 4 membro '(o xóxxa 4 colla ').
. medie. eccessivo sviluppo, congenito o acquisito, delle dita.
. istol. elemento cellulare del sangue o dei tessuti connettivi, che può fagocitare
digerire, mediante processi enzimatici, cellule o detriti. = voce dotta,
macrofite esistenti in un determinato ambiente o in una determinata regione (e si contrappone
cui il soggetto rappresentato ha dimensioni uguali o superiori al naturale; viene impiegata particolar
impiegata particolar mente per oggetti o animali alquanto piccoli, come insetti,
alquanto piccoli, come insetti, fiori o parte di essi. = voce dotta
. medie. eccessivo sviluppo, congenito o acquisito, di un occhio o di entrambi
congenito o acquisito, di un occhio o di entrambi. = voce dotta,
. bot. apparato costituito da una o più cellule in cui si costituiscono i
fisico; è causata da disfunzioni o tumori dell'epifisi e delle ghiandole surrenali.
. medie. eccessivo sviluppo, congenito o acquisito, della lingua. = voce
pteropodidi, che comprende animali di piccola o media grandezza, con lingua lunga e
con lingua lunga e protrattile e coda breve o inesistente; sono fungivori; vivono nell'
andamento delle fibre di un materiale metallico o di una lega sottoposto a deformazioni durante
a verificare se le operazioni di stampaggio o di fucinatura sono state eseguite correttamente.
chim. macromolecola con carica elettrica positiva o negativa, per eccesso o difetto
positiva o negativa, per eccesso o difetto di elettroni. = voce dotta
ropalo- ceri sia eteroceri) di medie o grandi dimensioni; è ancora usata,
eccessiva lunghezza del di scorso o di alcune sue parti; discorso o sentenza
scorso o di alcune sue parti; discorso o sentenza troppo lunga.
'macrologia ': prolissità nello scrivere o nel parlare, im portuna
di senso compiuto (come un proverbio o il titolo di un'opera),
medie. eccessivo sviluppo di una sola o di entrambe le mammelle. = voce
. medie. sviluppo eccessivo, congenito o acquisito, degli arti. = voce
micrometro, che serve a misurare distanze o dimensioni superiori a quelle che richiedono l'
naturali (cellulose, amidi, proteine) o artificiali (materie plastiche).
nuclei esistenti nei protozoi cibati, singolo o multiplo, che presiede alle normali funzioni
medie. eccessivo sviluppo, congenito o acquisito, dei piedi. =
. zool. che presenta zampe o pinne molto lunghe (un animale).
la codale è lunata con punte più o meno protese); è diffuso nelle acque
. macrorganismo, sm. organismo o struttura di grandi dimensioni (e si
), sf. medie. notevole o eccessiva grandezza del naso. = voce
riguarda gli aspetti più generali, astratti o evidenti, di un oggetto o di un
astratti o evidenti, di un oggetto o di un fenomeno. — economia macroscopica
occhio nudo, di un metallo o di una lega. 2. ling
ali ben sviluppate rispetto alle forme microttere o stenottere della stessa specie (un insetto
fis savo d'un tratto o a forti colori gli aspetti e le forme
., con riferimento a un paesaggio o a più oggetti che in gruppo paiono confondersi
e, se ella non fa macola o limo, è buona. -offuscamento
vena overo filone di pietra 'tischia 'o tufo, grossa uno piè o più
'o tufo, grossa uno piè o più o meno, e sotto quello di
tufo, grossa uno piè o più o meno, e sotto quello di poi el
di poi el terreno non è stabile o fermo,... se debba considerare
epidermica che può essere di origine naturale o causata da malattie o traumi; lentiggine,
di origine naturale o causata da malattie o traumi; lentiggine, neo; bubbone
5. embriol. macula germinativa o germinale: v. germinativo, n
piantisi un fico presso a un ulivo o susino giovine di bella buccia e gambo rigoglioso
l'elezione candidamente, senza simonia o sospetto di macula alcuna. 7.
morale, la giustizia, l'onestà o viola le leggi umane e divine;
, fu fatta pura, sanza macula o ruggine di nullo peccato. dante, conv
luciano], iii-1-405: bravo, o micillo: tu se'purissimo e senza una
vita, anche se vi fossero pècche o màcule di gioventù. bocchelli, 2-xxiv-757
abbino alcuna macula, come di traditore o di ladro o di micidio o di
macula, come di traditore o di ladro o di micidio o di bastardo discesi,
traditore o di ladro o di micidio o di bastardo discesi, o d'altri cose
di micidio o di bastardo discesi, o d'altri cose che sono di rimprovero
, di imperfezione, di manchevolezza intellettuale o morale (anche con riferimento airinfinita perfezione
agevolmente continuarsi negli altri, poiché tutti o quasi tutti hanno qualche macula che gli
, almeno la proposta di qualche correzione o miglioria. 11. dimin. maculétta
sì ch'ella non s'infranga, macoli o malmeni punto. -colpire duramente
di lividi, produrre nel corpo ferite o traumi. sanudo, liv-503: provando
una settimana. per una settimana quindici o sedici béceri illividirono il mio torace,
, 34: poi t'ebbe [o statua] roma, emporio / di statue
libretto / per dir di bibli, mirra o di iocasta, / o di
bibli, mirra o di iocasta, / o di
sacramento della confessione. arrighetto, 242: o sacrate compagnie, le quali maculano le
quali maculano le sante sedie! o santi templi celesti, i quali fanno di
predicanti niuna cosa che la religione maculasse o le cose sacre profanar potesse tralasciavano.
pervertire; fare deviare dalla rettitudine o dall'ortodossia. fra giordano, 1-312
la dignità, l'onore, proprio o di altri). -anche: infamare,
signor, quel che me opponi, / o in parte alcuna macular mia fede,
individua spartire? chi la potrà divellere o maculare o turbare? certo niuno.
? chi la potrà divellere o maculare o turbare? certo niuno. corona de'
, v-3: come una mala volontà o di lussuria o di avarizia 0 di
: come una mala volontà o di lussuria o di avarizia 0 di altri peccati si
fatta tale che nessun difetto umano la sperge o macula. l. dati, 1-1-18
, 36: se i tuoi pensieri, o dante, non ti avessero indurata e
; superi, maculatissimo). coperto o punteggiato di macchie di colore o di
coperto o punteggiato di macchie di colore o di sfumature diverse; chiazzato, screziato
con riferimento alla pelle di un animale o di una persona, ai fiori, alle
-che ha il mantello, la pelliccia o la pelle punteggiata da piccole macchie (
sorelle alcuna / vista errar quinci, o ch'aggia l'arco al fianco / o
o ch'aggia l'arco al fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle
d'una pelle / di cervier maculato, o che gridando / d'un zannuto cignal
contuso, percosso, pesto (una persona o parte del corpo). -anche:
ci sia. -coperto di piaghe o di lividi (una persona).
; contaminato moralmente, corrotto dal peccato o dal vizio, im puro
puro (con riferimento anche a un'azione o a un modo di vita,
modo di vita, a un pensiero o a un comporta mento)
è maculato d'infamia di parenti o d'alcuno suo prossimo. passavanti, 233
agostino volgar., 4-86: o purità santa, tu discacci il vermine della
letter. formazione di macchie diffuse (o anche l'effetto che ne deriva)
foglie e frutta (maculatura delle mele o fuligginosa: causata dal glolodes pomigena;
. formazione di macchie diffusa (o l'effetto che ne deriva);
2. condizione d'impurità morale o spirituale; corruzione, contaminazione morale.
chiazzato (la pelle di un animale o di una persona o una superficie
un animale o di una persona o una superficie). landino [plinio
-che ha il mantello, la pelliccia o la pelle punteggiata da piccole macchie (
morbo maculoso o di werlhof: forma grave di porpora
sf. signora appartenente, per nascita o per matrimonio, all'aristocrazia; consorte
, all'aristocrazia; consorte di re o di nobili; nobildonna, gentildonna.
aver diffesa, / temendo di trovarla o morta o presa. baiar di, 7
, / temendo di trovarla o morta o presa. baiar di, 7: come
allo stato civile); donna sposata o vedova (ed è anche usato come
sora 'alle donne della sua condizione o poco più, ma non mai a quelle
colombe in testa. -nelle fiabe o nei racconti popolari, attributo della femmina
(come titolo di ossequio alla madonna o a una santa). boccaccio,
: « madamma, corrite che 'l serpe o altra fera pessima s'è data tra'
neo-cattoliche divenuta grandicella (qui a tredici o quattordici anni son donne fatte), la
si piglia molto giovane, di quindici o sedici anni al minimo... sono
più a giovane donna di nobile o di agiata condizione sociale; attualmente
; attualmente è appellativo scherz. o iron.); da
. carducci, iii-25-208: correte, o grassi cittadini di bologna; correte, o
o grassi cittadini di bologna; correte, o nobilissime donne; correte a udire stasera
idiotismo lombardo che significa 'sartorella 'o 'crestaia '. una graziosa descrizione de
* le giovani di bottega, o sia le madamine 'si legge nel
di un bianco con donna negra o negroide. considerato dal governo fascista (gennaio
madamoselli e delle madamigelle che staranno cinque o sei ore in croce su d'una sedia
liscia al tatto, di colore bianco o di tinta tenue, impie
, agg. letter. che è proprio o si riferisce a madauro, antica città
agg. e sm. che è nato o abita a madauro. -per antonomasia.
, iii-3-106: ma voi siete cristiane, o maddalene! / foste da'preti a
5. locuz. fare la maddalena o le maddalene: mostrarsi ipocritamente umile e
mare tirreno); che è nato o risiede in tale isola. g
sostanza farmaceutica pastosa, confezionata in panetti o in bastoncini, usata in passato come
nella tecnica farmaceutica moderna, il cilindro o i bastoncini di pasta medicinale, che
portogh. dell'isola di madeira (o madera), col sufi, miner.
generica di vari tipi di vini, bianchi o rossi, prodotti nell'isola portoghese di
bistecche, rostbeaf, filetti alla parigina o alla salvia, involtini, spezzatini, valigette
tratto. 2. ricamo madera (o di madera): variante del ricamo
coli il catrame soperchio. -incastellatura o struttura elevata sulla poppa di una nave
che bacheche! salvini, v-432: o che madie scommesse, che bacheche! madie
. locuz. -avere il gatto nella madia o la madia vuota: non avere da
poveramente. -avere la madia alta o bassa: avere molto o poco da
madia alta o bassa: avere molto o poco da mangiare. -avere sempre la
carattere, atteggiamenti, ecc., o a persone che hanno in sorte uno
commestibile: è detta anche madia bianca o comune o corallina (mactra corallina).
è detta anche madia bianca o comune o corallina (mactra corallina).