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vol. IX Pag.18 - Da LIBERO a LIBERO (21 risultati)

loro, e di propria e lunghissima, o (vogliam dire) originaria possessione.

per cui l'uso di quella sia limitato o dipenda in parte dall'altrui volontà.

in caso di qualche beneficio vacante, o d'altro che non lo obbligasse a

tra gli innumerabili bisogni d'un'armata o d'una flotta, a renderla vietata

, che possono essere ritirate a vista o dietro breve preavviso. -credito libero:

, quello (non destinato a riserva o a zona di ripopolamento, né recintato)

-dir. internaz. mare libero (o acque libere): il mare esistente

il mare esistente óltre le acque costiere o mare territoriale (il cui limite è

costa), cioè il mare aperto o alto mare, sul quale nessuno stato può

teatri ed a qualunque altra pubblica festa o spettacolo. carducci, ii-8-104: son dietro

) devono essere in carta 'libera 'o 'bollata '. crusca [s

autorità, potere, regime politico, o anche alla libertà stessa). cronica

canoni e decreti delli concilii generali, o vero libera e assoluta e superiore a quelli

che le condizioni accidentali delle cose o della civiltà e la tristizia degli uomini alcuna

non limitato da particolari ordini, condizioni o direttive vincolanti (un incarico, e

in partic., un mandato politico o diplomatico). giov. cavalcanti,

non sottoposto a particolari limiti, restrizioni o controlli giuridici; pieno (un potere

che il creditore ne abbia la libera repetizione o disposizione. 24. che

, / non per colpa di borea o di levante. loredano, 1-49:

seco molto diletto. -libera volontà (o libero volere): quella in virtù

di scelta, può decidersi ad agire o a non agire, e può pensare

vol. IX Pag.19 - Da LIBERO a LIBERO (11 risultati)

non influenzato da passioni, da pregiudizi o da preconcetti (un parere, un'opinione

familiare, ovvero con tanta altura, o pure comparisca sì cascante di vezzi.

il parlare e lo scrivere da divieti o tolto o tarpato. -che è espressione

parlare e lo scrivere da divieti o tolto o tarpato. -che è espressione di sentimenti

, bisogna che sia più grieve o leggeri; se fia più grieve, caderà

c. bartoli, 2-23: alzisi dipoi o abbassisi il quadrante (lasciando andare il

-disimpegnato, indipendente (un appartamento o una sua parte). fr.

oltre a questo debba avere una stanzia o più per li forestieri 'da riceversi '

: scasso praticato uniformemente, senza corridoi o spazi intermedi. soderini, i-378:

qual vento, a cui s'oppone o selva o colle, / doppia ne la

vento, a cui s'oppone o selva o colle, / doppia ne la contesa

vol. IX Pag.20 - Da LIBERO a LIBERO (30 risultati)

l'aria] aperta e libera, o ingombrata da nuvoli, o gravata di nebbia

e libera, o ingombrata da nuvoli, o gravata di nebbia si fa più rara

gravata di nebbia si fa più rara o più densa, e sì più leggera o

o più densa, e sì più leggera o pesante. algarotti, 1-vii-98: l'

monti, x-3-275: rattien la neve, o borea, / che già dal crin

del non essere da alcun luogo chiusa o rattenuta nelle libere sue correnti, viva

sugl'ingegni il capriccio dell'arte o dell'altrui irragionevole volontà. nievo, 734

39. non trascorso in compiti o impegni particolari; disponibile per una determinata

; disponibile per una determinata occupazione o attività (un periodo di tempo).

ma non la lettera del testo originale o del pensiero dell'autore. da

vegetale). -in partic. ovario o pistillo libero: non aderente al ricettacolo

madre (come nelle ascospore). o. targioni tozzetti, i-279: 'libero'o

o. targioni tozzetti, i-279: 'libero'o 'staccato'[il calice], '

stato libero: proprio di una sostanza o di un elemento non combinato con altri.

: v. punto. -superficie libera o pelo libero: la superficie di un

la quale questo confina con l'aria o col vuoto. -ruota libera: congegno

, grida: « liberi tutti » o « trentuno salva tutti » e in tal

che terminano in vocale. -vocale libera o in posizione libera: quella con cui

le libere che hanno le vocali * o 'ed 'e 'e quelle che

: l'arte del dire, o libera o sotto le leggi del metro,

arte del dire, o libera o sotto le leggi del metro, non fece

. 'linea di bordo libero 'o 'di massimo galleggiamento ', la

], che non hanno alcuna legge o nel numero de'versi o nella maniera

hanno alcuna legge o nel numero de'versi o nella maniera del rimargli, ma ciascuno

se ne fa più di uno) o è libero e non ha conformità di desinenze

conformità di desinenze ne'suoi finimenti, o è rimato e si termina con parole del

iniziare e nel perseguire le proprie azioni o nel fare le proprie scelte.

qualsiasi regolamento federale. -ascensione libera (o in libera): compiuta da un

tiro effettuato con un calcio piazzato, o di rimbalzo o al volo. -categoria

un calcio piazzato, o di rimbalzo o al volo. -categoria dei liberi:

vol. IX Pag.21 - Da LIBERO a LIBERTÀ (25 risultati)

di bracciate). -lotta libera o lotta a stile libero: tipo di

di colpi e talora disputata nel fango o nell'acqua (e il termine è però

proprio la lotta, non so se greco-romana o libera. -tiro libero (anche

abbia impedito la realizzazione di un canestro o sia stato particolarmente violento o in seguito

un canestro o sia stato particolarmente violento o in seguito a errore tecnico degli avversari

pregherei a consigliarmi quel che debbo tor via o meglio a tor via voi alla bella

senta: diciamolo alla bella libera; o dobbiamo essere amici o nulla.

libera; o dobbiamo essere amici o nulla. -in modo sregolato, intemperante

di monsignore, non saprei che farmi; o, forse, 11 saprei. casoni

fermai. -dare, fare mano o via libera a qualcuno: concedergli completa

, anco che non si sappia chi debba o voglia succedere. -lasciar libero

scendi; / ne i bicchier nostri, o libero, / fuma, gorgoglia e

/ cinque cento fiorini; se li porta o / li manda, tu li prendi

proprie azioni (e quindi, capacità o potere di scegliere fra due o più

capacità o potere di scegliere fra due o più alternative, fra due o più azioni

fra due o più alternative, fra due o più azioni od omissioni egualmente possibili dal

libero arbitrio. -libertà di esercizio (o di contraddizione): possibilità di scegliere fra

comportamenti contraddittori (cioè di fare qualcosa o di non farla). -libertà di specificazione

farla). -libertà di specificazione (o di contrarietà): possibilità di scegliere

ad es., fare il bene o fare il male). guittone

giudicarsi buona, se consente el bene; o vero rea, se consente al male

libertà è la potenza di eleggere di fare o non fare, secondoché ci piace e

volontà. ma essendo la volontà o consulta dell'animo, o appetito, o

volontà o consulta dell'animo, o appetito, o imperio, e la libertà

o consulta dell'animo, o appetito, o imperio, e la libertà potenza elettiva

vol. IX Pag.22 - Da LIBERTÀ a LIBERTÀ (37 risultati)

la libertà di dio è illimitata, o per dir meglio non è limitata che

dio può far tutto, salvoché scemare o distruggere la libertà propria, perché se ciò

non questa che è il prodotto naturale o necessario della conoscenza adeguata. b.

: perciò che licenziosa diremo la nobiltà o la plebe che non ubidisce alle leggi,

a qual parte abbia da inchinare, o per non trasgredire la legge, o

o per non trasgredire la legge, o per non intaccare la libertà che dio o

o per non intaccare la libertà che dio o i superiori ci hanno per tante azioni

fraintesa dai materialisti in 'diritto di fare o non fare tutto ciò che non nuoce

-come personificazione. iacopone, 34-1: o libertà, soietta ad onne creatura, /

4-65: la libertà civile poi, o sia comun bene di tutti...

sia comun bene di tutti... o privilegio di pochi,...

che al suo luogo sogliono scorgere sola o porre i frigidi moralisti, capaci, con

e decisioni senza trovare ostacoli, materiali o normativi, all'attuazione di esse.

si distingue solo per la sua conformità o diformità della legge,... io

pienamente della personalità giuridica, senza limitazioni o menomazioni alla capacità giuridica, quanto meno

(con riferimento all'uomo nato libero o all'ex schiavo o al servo emancipato

uomo nato libero o all'ex schiavo o al servo emancipato, nelle società, come

che conoscevano l'istituto della schiavitù, o, rispettivamente, della servitù, comportanti

comportanti la mancanza della personalità giuridica, o gravi limitazioni alla capacità giuridica).

: libero (in contrapposizione a schiavo o servo). — ciurma di libertà:

estens. disus. libertà di un fondo o libertà prediale: condizione giuridica di un

un fondo franco e libero da servitù o da altri diritti reali, oneri o

o da altri diritti reali, oneri o vincoli in genere. romagnosi, 4-747

servitù sia convenuta sia prescritta, o della desistenza triennale del padrone del diritto conseguente

non è assoggettata a dominazione straniera (o, comunque, esterna); indipendenza

, esterna); indipendenza, sovranità (o, anche, ampia autonomia di una

, è dotata di governo popolare, o, comunque, di libere istituzioni (

legge, in cui sono escluse indebite o arbitrarie ingerenze da parte dei poteri pubblici

arbitrarie ingerenze da parte dei poteri pubblici o privati). giamboni, 4-100:

e ridurremo la definizione della libertà interna, o più semplicemente libertà, a questi termini

; cosicché quello stato dicesi aver meno o più libertà, quanto meno o più lascia

meno o più libertà, quanto meno o più lascia di quella partecipazione e quella

e quella disposizione ad ogni individuo o cittadino di esso. pisacane, iii-98:

senza che venga ascoltato il proprio parere, o di chi eleggesi quale rappresentante. carducci

: e voi, se l'unno o se lo slavo invade, / eccovi,

nostra libertà. -per estens. territorio o stato politicamente libero e indipendente.

. dir. canon. libertà ecclesiastica (o della chiesa): diritto della chiesa

vol. IX Pag.235 - Da LUBRICORE a LUCANESCO (13 risultati)

si mangiano di quell'erba che arone o dragontea si chiama, e così divengon lubrici

4. sm. sostanza fluida, semisolida o solida, più o meno vischiosa,

fluida, semisolida o solida, più o meno vischiosa, impiegata per ridurre al

in un meccanismo, in un congegno o in una macchina, strisciano l'una

. 5. figur. evento o circostanza che concorre a risolvere una difficoltà

ci si serve per vincere una resistenza o per ottenere un favore. e.

di un meccanismo, di un congegno o di una macchina con sostanze grasse vischiose

di affrettare la conclusione di un affare o di influenzare qualcuno a proprio vantaggio mediante

a proprio vantaggio mediante offerte di denaro o doni. pratolini, 2-449: di

lubrificare gli ingranaggi: corrompere con denaro o regali i'funzionari pubbliciper ottenere favori.

animali uccisi, facendole rotolare su barili o cilindri, furono spinte a braccia set-

adatti, si introduce in un congegno o in una macchina il lubrificante che

intermedio della terna cinodinamica è un gas o un vapore. = deriv.

vol. IX Pag.236 - Da LUCANIANO a LUCCICANTE (22 risultati)

lucano1, agg. che si riferisce o appartiene alla lucania e ai suoi abitanti

agg. e sm. che è nato o abita in lucania. tramater [s

aggiungere al proprio saluto: santa martina o benedico. 3. sm.

vii-535 (79-10): lo secondo die o ver lo terzo, / si scoperse

: la soma del cascio di vacca o di bufala o di pecora o del lucardo

del cascio di vacca o di bufala o di pecora o del lucardo o del

di vacca o di bufala o di pecora o del lucardo o del nostrano, el

di bufala o di pecora o del lucardo o del nostrano, el quale non sia

saporita mi riesci tu / del piacentino o del lucardo cacio. = deriv.

agg. e sm. che si riferisce o appartiene alla città di lucca e ai

ai suoi abitanti; che è nato o vive a lucca o in lucchesia.

che è nato o vive a lucca o in lucchesia. bandéllo, 2-28

le parole in cui il lucchese rinforza o raddoppia come dicesi qualche consonante, massime

libbero '. -agg. proprio o tipico del dialetto della lucchesia; che

queste proprietà: quella che chiamansi intonazione o cantilena o canto... non si

: quella che chiamansi intonazione o cantilena o canto... non si può dare

, infilato in occhielli fissati ai battenti o ai coperchi, serve per chiudere usci,

argento che costi da 6 ducati o 7. giovio, ii-19: cornelio cepero

solo formando una data combinazione di cifre o di lettere incise all'esterno di ima

disporre in una determinata maniera più rocchi o segmenti girevoli, nei quali è diviso

, vengano a formare una convenuta parola o numero; dopo ciò tirando con ambe

. che luccica; che emana o riflette frequenti bagliori; brillante, scintillante,

vol. IX Pag.237 - Da LUCCICARE a LUCCICHIO (14 risultati)

. -anche: gonfio per le lacrime o la stanchezza; umido, bagnato di

. che si distingue, in modo più o meno positivo e soddisfacente, per genialità

di eloquio, per immediatezza comunicativa (o, anche, per eccesso di figure

[lùccico, luccichi). emanare o riflettere frequenti bagliori; brillare, risplendere

di numide pietruzze arabo smalto, / o erbetta verde e fior di color mille.

lucido, lustro, acceso per febbre o malattia. buti, 3-70: la

nazzato brillano; occhi naturalmente vivacissimi, o di persona vivamente commossa, scintillano.

-avere gli occhi lucidi, congestionati o umidi di lacrime. fagiuoli,

di lacrime. fagiuoli, 1-2-371: o via, via; povera ragazza, la

4. figur. manifestarsi con più o meno limpida chiarezza; esercitare una suggestione

chiarezza; esercitare una suggestione più o meno intensa e duratura. - anche sostant

il luccicare rapido e frequente di oggetti o di superficie che mandano o riflet

di oggetti o di superficie che mandano o riflet tono lampi di luce

luccichio... di rame piriticoso o di certo talco color d'oro. nievo

vol. IX Pag.238 - Da LUCCICO a LUCCIOLA (16 risultati)

del sorriso (ordinariamente segno di commozione o di eccitazione interiore). - anche

, 1-202: uno si fissa su due o tre parole, e gli pare,

a dargli le vertigini. -motivo o memoria appena percettibile per l'eccessiva distanza

: cominciare a piangere; fare venire o spuntare i lucciconi, far fare i lucciconi

lagrimare dicesi luccicare e fare i lucciconi o luccioloni. carena, 2-61: 'luccicare

luminosità viva, espressiva, commossa (o anche malata) degli occhi e dello

allettamento che la traesse fuori di sé o la mettesse in contrasto con sé stessa

. brillo. sacchetti, 159: o tu berlinghi / e trangugi, / e

rado avviene che un luccio di sette o d'otto libbre ne predi uno di

otto libbre ne predi uno di tre o di quattro. goldoni, x-114: alla

testa e la coda e dividetelo in quattro o cinque pezzi, che potranno bastare ad

pesce è posta a simboleggiare la crudeltà o, talora, diritti di pesca.

. -gettare, buttare una sardella o una scardona per pigliare un luccio:

far guadagno. -non voler esserci o entrarci neppure per un luccio: non

che coda di dragone... o capo di luccio, che coda di

storione. (nota gli animali domestici o nostrali contrapposti sempre a quelli che a

vol. IX Pag.239 - Da LUCCIOLA a LUCCIOLONE (5 risultati)

della madonna. -ant. pagliuzza o altro fregio d'oro per adornare vestiti

altro fregio d'oro per adornare vestiti o tessuti preziosi. luca pulci, 1-6-43

termine de'lattai. piccolo luminello, o sia arnese di latta traforata da mettervi

dice per appunto, ma in tutto o in parte finta e simulata.

182: bel lucciolato, bel granaio (o buon granaio). =

vol. IX Pag.240 - Da LUCCIOLOSO a LUCE (32 risultati)

secolo xiv, di saio, di rascia o di damasco rosso o paonazzo, con

, di rascia o di damasco rosso o paonazzo, con apertura laterale, intorno

collo increspata e chiusa con ganci o annodata con nastri; da principio veste nobile

vanno per la città, una vesta o di saia o di rascia nera, lunga

città, una vesta o di saia o di rascia nera, lunga quasi infino a'

di taffettà, ed alcuna volta d'ermisino o di tabi, quasi sempre di color

s'affibbia alla forcella della gola con uno o due gangheri di dentro, e talvolta

gangheri di dentro, e talvolta con nastri o passamani di fuora; la quale vesta

ricchi portano ancora il verno, ma o foderato di pelli o soppannato di velluto

il verno, ma o foderato di pelli o soppannato di velluto e talora di dommasco

/ sappia che questo lucco e nero o rosso / infond'autorità, mette sapienza.

fare di un lucco un santambarco: cadere o far cadere in una condizione vile,

la marca / di frigion, di corsiere o di giannetto. salvetti, 86

di leone: attribuire ostentatamente a sé o ad altri capacità e meriti molto superiori

lucco, che stanco dallo sbisoriare in chiesa o dal perder gli occhi su'numeri o

o dal perder gli occhi su'numeri o sui libri, ricorreva alla ricreazione del

lùccoro 'che significa la cappella o fungo o moccolaia che qualche volta

che significa la cappella o fungo o moccolaia che qualche volta fa il

; è prodotta da sorgenti luminose (o radiatori), la cui origine, natura

che tempo, / prima che moto o che sensibil luce, / increscati in

vetrata sul cortile. -luce diretta, o indiretta: a seconda che arrivi all'

-luce riflessa (ant. seconda) o ri fratta: a seconda che abbia

: a seconda che abbia subito riflessione o rifrazione. dante, purg.,

riflessa. -disus. luce viva o luce seconda: nell'interno di una

seconda che provenga direttamente dall'esterno o attraverso un altro locale. serlio,

sì li disse: « dormi tu, o vegghie? ariosto, 22-96: né

l fine di esse apparire una certa luce o splendore, il quale si posa sopra

il quale si posa sopra gli alberi o sopra l'antenne o sopra le pale

posa sopra gli alberi o sopra l'antenne o sopra le pale de'remi del navilio

perduta si vedea. praga, 3-38: o notturno splendore, / o vergine divina

3-38: o notturno splendore, / o vergine divina! / tu che commuovi,

. beccuti, i-94: qual empia luce o qual nimica stella, / per giunger

vol. IX Pag.241 - Da LUCE a LUCE (15 risultati)

l'estreme / fosse di stigie, o fossi in cielo assunto, / ti seguirò

: mai non si scoperse alcuna petra / o da splendor di sole o da sua

petra / o da splendor di sole o da sua luce, / che tanta avesse

oggi di voi luce più chiara, / o luce a me più che le luci

due luci vive. tasso, 4-94: o pur le luci vergognose e chine

volto apparia. cor azzini, 4-51: o gabriel, sotto il cui piè,

qui el punto della pupilla cioè della luce o vero la parte d'essa per una

, che usano i pelacani, o vero di coccie di nicchi marini et se

fare schermi / di luoghi tenebrosi, o d'ore tarde. ariosto, 59:

iii-1-122: vuole il letterato, o dee volere, che i suoi scritti arrechino

cose entro e fuor di noi, che o non vediamo o non guardiamo. basta

di noi, che o non vediamo o non guardiamo. basta che egli faccia tanto

el par che tu mi nieghi, / o luce mia, espresso in alcun testo

caro, 16-72: chi più ne scorge o ch'il sentier n'addita / fuor

splendore e forza, di luce incerta o addirittura di abbuiamento e di tenebra.

vol. IX Pag.242 - Da LUCE a LUCE (17 risultati)

126: morirebbero per quella nappina, o per mostrare che non ha paura l'alpino

sappiano che è per una grande cosa. o se potessi portarli alla luce!

e illustri farsi conoscere al mondo. o. rucellai, 8-28: l'anima

-ordine d'idee, punto di vista o prospettiva in base al quale si considerano

rilevare che il modo dell'espressione, o sia lo stile, uscendo dall'oscurità in

, considerandolo nelle generali qualità di buono o cattivo. g. ferrari, 2:

eccellenze sue, [la lingua greca o quella toscana] / né qual dell'altra

di una città, di una categoria o di un grupposociale. petrarca, iv-1-104

1-ii-29: orsù tua luce ascondi, / o scarsa iniquamente al mio dileto. algarotti

bella luce. erizzo, 52: o quanta invidia io porto al cielo che

-come appellativo. serdini, 1-182: o risplendiente luce mia serena, / sarà

, / sarà giamai quel tempo, o mio signore, / che spenga il mio

-luce degli occhi miei: persona o cosa che si ritiene sommamente preziosa e

divina. guittone, xxvi-92: o sommo ben da cui ben tutto è

cui ben tutto è nato, / o luce, per qual vede ogne visaggio.

e governi. serdini, 1-231: o padre eterno, o infinita luce, /

serdini, 1-231: o padre eterno, o infinita luce, / principio, mezzo

vol. IX Pag.243 - Da LUCE a LUCE (32 risultati)

scena e l'azione nelle rappresentazioni teatrali o nelle riprese cinematografiche. -luci indirette

visibile, proietta la luce sulle pareti o sui soffitti. soldati, 2-1 io

2-1 io: immense tende di seta rosa o lilla scendevano dal soffitto a terra con

. corrente elettrica industriale per illuminazione pubblica o domestica. -anche: apparecchio o insieme

pubblica o domestica. -anche: apparecchio o insieme di apparecchi elettrici per illuminazione.

d'ostacolo: dispositivo luminoso, fisso o intermittente, usato per segnalare agli aerei

negli aerei, fanali esterni, fissi o intermittenti, per segnalare la posizione del

negli aeroporti, serie di fari, fissi o intermittenti, disposte lungo le piste per

di una porta, di una finestra o di una vetrina; il vano, le

, che è previsto invece dalla veduta o prospetto). vasari, i-625:

secondo appartamento (sieno del sangallo o di chi si voglia) sono dell'ultima

qua e là... dei finestrini o sfiatatoi, d'una luce di io a

. codice civile, 900: le finestre o altre aperture sul fondo del vicino sono

d'affacciarsi sul fondo del vicino; vedute o prospetti, quando permettono d'affacciarsi o

o prospetti, quando permettono d'affacciarsi o di guardare obliquamente o lateralmente.

permettono d'affacciarsi o di guardare obliquamente o lateralmente. -cristallo dello specchio.

, di generali e di viceré, più o men cisalpini od italici.

fingere nel principio invece delle due cose o delle due torri (come fu motivato)

sole del disco lunare, immediatamente precedente o seguente il novilunio, dovuta alla luce

frenante, usati per segnalare il rallentamento o l'arresto del veicolo. -luti d'

trasporto di qualsiasi genere, fanalini bianchi o colorati usati per segnalare la presenza del

la presenza del mezzo durante il crepuscolo o nelle ore notturne. pratolini,

abbaglianti. 22. cinem. effetto o serie di effetti di intensità luminosa,

appositi strumenti ottici. -anche: inquadratura o ripresa cinematografica di cui la luminosità è

. apertura che si trova nel fondo o sui lati di un recipiente per permettere l'

sono i forami di varia figura o circolare o quadrata, ec. fatta ne'

forami di varia figura o circolare o quadrata, ec. fatta ne'lati o

o quadrata, ec. fatta ne'lati o nel fondo di qualche vaso, pe'

. manfredi, 5-38: quando il tubo o il foro con cui si facesse l'

... farsi un gran rincollo o ristagno d'acqua, finattantoché si fosse ella

, faccia il loro assortimento di lenti o doppie o arrovesciate, overo scempie,

faccia il loro assortimento di lenti o doppie o arrovesciate, overo scempie, conforme alla

vol. IX Pag.244 - Da LUCE a LUCE (14 risultati)

al sole. -a luce aperta o meridiana; alla luce del giorno o

o meridiana; alla luce del giorno o del sole: pubblicamente, sotto gli occhi

che siano chiariti determinati fatti, situazioni o circostanze. carducci, iii-26-300: in

saba, 7: tu pure, o baldo giovane, / cui suonan liete l'

, il qual si volge al primo bene o ne'secondi misuri se stesso, non

produrre, mettere, porre in luce o alla luce: partorire. g.

unghia dei guerci! -di luce o della luce (con valore attributivo):

, illuminato (anche di chiarezza intellettuale o di splendore spirituale o soprannaturale).

di chiarezza intellettuale o di splendore spirituale o soprannaturale). tasso, ii-268:

spero d'esser figliuolo non d'ira o di maledizione, ma di luce o

o di maledizione, ma di luce o di resurrezione. tarchetti, 6-ii-250: vi

negli affari politici '. ma diteci: o che la notte ci è luce?

qualche cosa 'per chiarire i fatti o i procedimenti del governo intorno a una

, mi chiese se volevo far luce o passeggiare ancora. -fare luce a

vol. IX Pag.245 - Da LUCEDORO a LUCENTE (17 risultati)

-gettare una luce sinistra su qualcuno o su qualcosa: metterne in evidenza un

luce asciutte. -mettere in cattiva o trista luce qualcuno: diffamarlo. -

dotato di ragione negasse tal verità, o ne dubitasse, non sarebbe diverso da chi

. -togliere la luce a qualcuno o a qualcosa: impedirgli l'illuminazione naturale

e pien d'allori / dati da temi o dati in coo, che speri,

/ ch'a tutti ciascun nostro fatto o detto / occulto sia: tu puoi

perdono ogni valore e facilità, conciosiaché o i nemici o gli emoli cercano d'impedirli

e facilità, conciosiaché o i nemici o gli emoli cercano d'impedirli o di

i nemici o gli emoli cercano d'impedirli o di attraversarli. botta, 4-866:

del sole: uscire da una malattia o da un incubo. -anche: essere liberato

, fare affiorare alla coscienza; mettere o rimettere in auge, rivalutare.

, girare, muovere le luci: guardarepiù o meno attentamente verso un punto determinato;

in fornace / non venne. vetri o metalli sì lucenti e rossi, / com'

, ii-m-17: in su l'arco, o vero dosso, di questo cerchio è

a voi, lucenti stelle, / o tomi giù ne l'amorosa selva, /

più lucente i corni / non scopri, o luna, 0 la via n'apri

3. che riflette una luminosità più o meno intensa; che manda bagliori;

vol. IX Pag.246 - Da LUCENTE a LUCENTE (11 risultati)

lucenti spade. d'annunzio, 1-221: o dolce signora dalle dita rosee come quelle

intorno perle / lucenti. -ricamato o tessuto con pietre preziose, con fili

con fili d'oro e d'argento o con lustrini. ponzela gaia, 17

la carnagione). guido delle colonne o mazzeo di ricco, 406: ben passa

); che manifesta un'intima gioia o la purezza e l'innocenza dell'anima

l'innocenza dell'anima; che esprime o racchiude una bellezza pura e piena di

-anche: che esprime una viva emozione o commozione (o, anche, malizia

esprime una viva emozione o commozione (o, anche, malizia, seduzione,

piccini reggevano al sonno, l'argia o luca proponevan loro degli indovinelli, ogni

fortunato. quaedam profetia, v-581-2: o fortuna fallenti, pirkì non si'tuta

e ile più ecciellenti di sequlare possanza o. ffavore come che ingnoranti e. ddi

vol. IX Pag.247 - Da LUCENTEMENTE a LUCERE (4 risultati)

e quel del sommo padre, / o fenestra del ciel lucente altera, /

: la vita giordana e siriana, o nelle valli (senza cedri) del libano

ant. e letter. splendere di più o meno viva luce, irradiare un'intensa

mia donna / per lo tuo raggio [o amore] ch'ai volto mi luce

vol. IX Pag.248 - Da LUCERNA a LUCERNA (10 risultati)

(solitamente olio), da uno o più beccucci da cui escono gli stoppini

combustibile e da un manico per trasportarla o appenderla (fu usata già presso 1

: per illuminazione e culto nelle catacombe o come lampada pensile d'uso votivo e

, tu la truovi la mattina bagnata, o una lucerna accesa, e la mattina

viva. b. tasso, ii-84: o lucerna, d'amor ministra e serva

, 2-19: se vivo, bene o male l'adempirò. se la lucerna si

celestiale lanterna. aretino, 14-11: o lucerne del ciel viventi e belle,

, xxxv-1-897: cui de lui fa beff'o schema / com'a puttana di taverna

per decidere se privo / sia di spirto o se sia vivo. pedemonte, 9-498

, brillio. buzzi, 45: o poeta, avessi tu compreso / che non

vol. IX Pag.249 - Da LUCERNA a LUCERNA (21 risultati)

da cristo aluminata. riccio, lvi-110: o d'ardente virtù accesa e viva /

1-43: chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo fuor

a studiare indi a insegnare su quei libri o vero con quel metodo; fin che

. popol. cappello allungato a due punte o a navicella, proprio della divisa di

militari (in partic., i carabinieri o le truppenapoleoniche). guerrazzi, 207

apposito cannello, veniva usata per saldature o nella lavorazione del vetro e delle ceramiche

sotto lo strettoio, da cui l'olio o il vino che cola dalle olive o

o il vino che cola dalle olive o dalle vinacce passa nel ricettacolo. soderini

sotto allo strettoio, dove cade l'olio o il vino, quando si stringono le

il vino, quando si stringono le ulive o le vinacce. dalla lucerna poi l'

vinacce. dalla lucerna poi l'olio o il vino colano nella tinella, ch'è

'lucerna': pezzo circolare di bronzo o d'ottone incassato nel piano, e nel

la lucerna: impegnarsi in uno studio o in un lavoro con assiduità e costanza,

nascosta, pregio celato; persona virtuosa o capace che si tiene in disparte

che non mostra i propri pregi o le proprie capacità. -mettere fuori le

un filosofo a sacrificare 0 a giurare o a mettere fuori le lucerne nel bel mezzodì

-porre la lucerna sopra il candeliere (o il candelabro) e non sotto il

candelabro) e non sotto il moggio (o lo staio): rendere pubblico un

staio): rendere pubblico un pregio o una virtù perché serva di edificazione e

, comporre alla lucerna, a lume o a forza di lucerna: elaborare con cura

sera lucernette di forma greca, a mano o confitte nel muro, che portavano sopra

vol. IX Pag.250 - Da LUCERNAIO a LUCERTOLA (14 risultati)

iniziavano quotidianamente le preghiere della sera, o che veniva celebrato settimanalmente all'inizio

. lucernàrio1, sm. superficie piana o inclinata, con vetri sostenuti da apposita

muri perimetrali (locali interni) o dove tali finestre pon sono sufficienti.

quantità di olio che può essere o è contenuta in una lucerna.

2. agric. quantità di olio o di vino che si raccoglie dalla premitura

occorreva che egli formasse una voce nuova o ne trasportasse un altra, per significar

di cenci in vetta / un viso o bello o brutto femminile, / 0

cenci in vetta / un viso o bello o brutto femminile, / 0 per un

/ 0 per un arcolaio, / o un lucernier da capo a piè vestito

da lucerniere: intervenire in una situazione o in una questione per favorire altri,

2. tess. disus. dado o cubo di acciaio appartenente al meccanismo di

carena, 1-319: 'lucernina': dado o cubo d'acciaio, con un incavo

. cappello a due punte o a navicella, caratteristico della divisa dei

. pataffio, 7: cui serpe morde o riceve cubesso, / lueerta teme.

vol. IX Pag.251 - Da LUCERTOLEGGIARE a LUCHERNIA (21 risultati)

circa 20 cm, superiormente grigio bruno o verdastro, variamente macchiato e screziato di

screziato di nero, inferiormente biancastro con o senza macchie; diffuso e comunissimo,

lacerta muralis). -lucertola verde o ver minar a: ramarro (lacertaviridis)

, che i nostri pesciaioli chiamano lucertola o lucertolone. 4. arald. figura

godersi il tepore del sole; passeggiare o crogiolarsi volentieri al sole. crusca [

'dicesi scherzevolmente di chi ama stare o passeggiare al sole. -mangiare (

passeggiare al sole. -mangiare (o aver mangiato) le lucertole; vivere,

: * man giare 'o * aver mangiato le lucertole, campar di

comportarsi come una lucertola; stare fermo o muoversi sotto i raggi del sole,

lucertolino, sm. zool. feto o piccolo della lucertola. domenichi [

, 1-753: trovai due ramarri o lucertoloni verdi avvolticchiati e combattenti fra loro.

, che i nostri pesciajoli chiamano lucertola o lucertolone. = acer. m.

con quelli suoi piedetti si sforza, o vero s'appicca, ci è commendata la

del volto; manifestazione dell'intelligenza o del carattere attraverso il volto o lo

intelligenza o del carattere attraverso il volto o lo sguardo; modo di guardare;

sesta, / come si dice, o dipinta a pennello, / a la luchera

l'apparenza non t'abbia a ingannare / o il luogo o il posto ad

a ingannare / o il luogo o il posto ad onorar gl'indegni, /

. tanara, 126: il figurino o lugarino, da'siciliani lecora,.

verde. sua madre / certo, o suo padre, nacque lucherino. / è

(glosse), connesso al sostrato celtico o veneto, con il senso di '

vol. IX Pag.252 - Da LUCHINA a LUCIDARIO (29 risultati)

un luogo dice di voler fare la lucia o saltazione del sileno, che era una

: muoversi, atteggiarsi in modo complimentoso o sussiegoso (con riferimento a persone che

vipera; i contadini la suppongono cieca o almeno di corta vista; onde essi

alle sue opere; che si ispira o richiama lo stile satirico e la vena

con acume, con ordine logico (o anche con calma, con freddezza)

fare lo aprile de la generazione; o gioventù florida, o età virente, o

la generazione; o gioventù florida, o età virente, o anni giocondi, o

o gioventù florida, o età virente, o anni giocondi, o sangue generoso,

o età virente, o anni giocondi, o sangue generoso, come risplendete voi lucidamente

lucido1. lucidaménto, sm. rifinitura o abbellimento che rende esteriormente brillante e

pitture degli altri, e non il naturale o 'l vivo delle cose stesse; e

cose stesse; e, con certi loro o lucidamenti o spolveri 9 ritratti storpiati,

; e, con certi loro o lucidamenti o spolveri 9 ritratti storpiati, ricopiano quel

di nuova trattabilità, né di scorrenza o lucidanza nuova. = deriv. da

). ricopiare per sovrapposizione un disegno o uno scritto sopra un foglio di carta

di carta trasparente, tracciando con matita o penna a punta fine le linee dei contorni

li lineamenti si possono lucidare con veli o vetri piani interposti fra l'occhio e la

che si fa in diverse maniere, o con l'aiuto di carte unte e trasparenti

aiuto di carte unte e trasparenti, o con carte fatte di colla di pesce,

con carte fatte di colla di pesce, o con specchi, o con veli neri

di pesce, o con specchi, o con veli neri tirati sul telaio; prendesi

soprannominati strumenti e ponendolo sopra la pittura o disegno che si vuol copiare, acciocché

poi calcare sopra carta o altro, dove si vorranno copiare. carducci

scelta. -qui metterò io una pecora o un ciociaro? -decideva; e lucidava.

una figura su carta quadrettata, rimpicciolendola o ingrandendola e mantenendone le proporzioni.

, ricreare ispirandosi a un determinato modello o esempio. algarotti, 1-ix-177: in

. rendere lucido sfregando con un panno o con appositi strumenti o con sostanze adatte

con un panno o con appositi strumenti o con sostanze adatte; conferire lucentezza,

sia interposto il telaio, con carta lucida o senza lucidarla, ma solo un intero

vol. IX Pag.253 - Da LUCIDATO a LUCIDITÀ (22 risultati)

, agg. ricopiato su carta lucida o trasparente (un disegno). memorie

. figur. riprodotto, raffigurato. o. rucellai, 2-4-10-115: nelle fattezze corporee

e ben fatte, con lunghe chiome bionde o imbiondite, e la pelle lucidata dagli

, e la pelle lucidata dagli unguenti o cosparsa da una polverina d'oro.

.: operaio occupato in diverse industrie o attività artigianali col compito di ripulire e

compito di ripulire e lucidare, a mano o a macchina e con appositi prodotti,

e con appositi prodotti, un prodotto o un pezzo finito (di legno,

legno, ecc.) un aspetto speculare o un buon pulimento mediante un'azione che

che si svolge per mezzo di nastri o dischi su cui è incollata una polvere

cera i pavimenti: è provvisto di due o più spazzole rotanti, intercambiabili con dischi

spazzole rotanti, intercambiabili con dischi abrasivi o feltri, usati rispettivamente per raschiare il

illuminazione dello spirito rigenerato dalla grazia santificante o già ammesso alla visione beatifica; somma

maria maddalena de'pazzi, vi-265: o il sole è una cosa tenebrosa appetto

. carlo da sezze, iii-336: o anima, che non consideri la tua

natura, aspetto di ciò che è o appare lucido; brillantezza, lucentezza.

muraglia, ma che, secondo la maggiore o minor lucidità, perda più o meno

maggiore o minor lucidità, perda più o meno della trasparenza. guiducci, i-3-4-49

chiome. -in senso concreto: parte o punto lucido di qualcosa. ungaretti

egli avrebbon potuto la tua opera [o filosofia] alla loro antiporre. buti,

disus. riproduzione (di uno scritto o di un disegno) su carta lucida.

, aspetto di ciò che è lucido o presenta una superficie lucida; lucentezza.

meno di licenza e fuggir ogni intrico o confusione. galileo, 8-ii-188: ad

vol. IX Pag.254 - Da LUCIDO a LUCIDO (11 risultati)

la superficie liscia, levigata (o anche bagnata) o è ricoperto da uno

levigata (o anche bagnata) o è ricoperto da uno strato di sostanza

, gaiezza, oppure viva commozione, o perché è bagnato di lacrime, o

o perché è bagnato di lacrime, o perché denuncia uno stato patologico, un'

uno stato patologico, un'alterazione febbrile o l'ingestione eccessiva di sostanze alcooliche)

allucinato. petrarca, 335-12: o belle et alte e lucide fenestre, /

, i-9-32: il tuo poeta, o trebbia, / oggi per me ricoveri;

collalto, 219: chi vide mai, o nell'aprile o il maggio, /

: chi vide mai, o nell'aprile o il maggio, / pioggia venir col

imagini negli scuri luoghi non si celino o per lo sprendore sieno lucide troppo.

più lucido. tansillo, xxx-10-261: o bella e più che 'l dì lucida

vol. IX Pag.255 - Da LUCIDO a LUCIDO (3 risultati)

celeste. frachetta, 325: o il prencipe è d'intelletto lucido o oscuro

: o il prencipe è d'intelletto lucido o oscuro, cioè ottuso. campanella,

a chiudersi. -che deriva o è segno di una perfetta lucidità di

vol. IX Pag.256 - Da LUCIDO a LUCIFERO (19 risultati)

essere molto utile per ritrarre una testa o una figura o una mezza figura, secondo

per ritrarre una testa o una figura o una mezza figura, secondo che l'uomo

questa carta lucida in su la figura, o ver disegno, attaccata gentilmente. leonardo

fatto sopra la carta lucida, in tavola o in tela o in altra carta,

carta lucida, in tavola o in tela o in altra carta, se il campo

carta, se il campo d'essa tavola o tela... sarà di colore

natura di ciò che riflette la luce o è lustro e liscio; lucidezza,

dalla densità e rarità nasce la maggiore o minore lunghezza dei raggi. algarotti,

: disegno che raffigura un determinato fondo o proprietà, eseguito con tale procedimento e

.]: chiamasi 'lucido 'o * lucido catastale 'il disegno rappresentante la

e le varie particelle di un dato fondo o possesso, fatto su carta lucida

lavori. 3. preparato naturale o sintetico usato per dare brillantezza alla superficie

. chim. -ina, che indica animine o composti analoghi. luciferino, agg.

di luciferina baldanza, apparendo sempre vestiti o fregiati di una cotal maggiore razionalità.

delitto lucifero sui gioghi, - / o numi, o ninfe, o vergini,

sui gioghi, - / o numi, o ninfe, o vergini, accorrete /

- / o numi, o ninfe, o vergini, accorrete / / pei vostri

,... esposta alla luce o primaria o secondaria del sole, s'imbeve

... esposta alla luce o primaria o secondaria del sole, s'imbeve in

vol. IX Pag.257 - Da LUCIFICARE a LUCILINA (19 risultati)

il sole e la luna, e uno o due volte solamente venere, sotto nome

persone malvagie e astute che tendono insidie o si misurano con altre persone più violente

si misurano con altre persone più violente o scaltre di loro. proverbi toscani,

vivacità più trista. segnatamente di bambino o di donna. = voce dotta

per lo più una connotazione scherz. o iron.). f.

. riferimento ad animali dalle abitudini crepuscolari o notturne, o che vivono in cavità

animali dalle abitudini crepuscolari o notturne, o che vivono in cavità sotterranee o negli abissi

, o che vivono in cavità sotterranee o negli abissi marini). alamanni

fan arditi, /... / o s'ei si mostran pur, qual

è detta in toscana la serpe scitala o cecilia. tommaseo [s. v.

da un fascio di fibre tessili ritorte o intrecciate, che, posto nella lucerna

intrecciate, che, posto nella lucerna o nella cera della candela, serve

2. ant. quantità di lana o di lino ritorta che si metteva sulla

. figur. ciocca, ciuffo di capelli o di barba; ricciolo. -barba a

implacabili che brontolano alle spalle del fattorino o del cocchiere per lo spazio dei tre

al lucignolo e non all'olio 'o * alla candela '(al meno,

, v-2-375: [con] la lucigrafìa o fotografia... si copiano fedelmente

su cadaveri, su animali malati o feriti, e allo stato larvale possono svilupparsi

stillazione frazionata degli oli di scisti bituminosi o dal petrolio rettificato, usato un tempoper rilluminazione

vol. IX Pag.258 - Da LUCILUCI a LUCRARE (12 risultati)

327: ben due altri luchi o boschetti sagri di feronia erano in italia

stanno i saggi delle iscrizioni incise in are o sassi piramidati, che si trovarono nel

, / ch'io dissi: « o eliòs che sì li addobbi! ».

, portandoci alle funzioni, vicine o lontane, ella intendeva unicamente di farci sentire

novena, una messa, una predica, o lucrare una bell'indulgenza. -ant.

paradiso. 2. procurarsi denaro o altri beni materiali per mezzo di attività

beni materiali per mezzo di attività commerciali o di operazioni finanziarie; ritrarre un profitto

operazioni finanziarie; ritrarre un profitto più o meno cospicuo; guadagnare onestamente. -anche

. palmieri, 2-12-14: sanza possedere argento o oro / lucrar le spese con la

colle braccia il pane nella prossima città o nella sua giurisdizione. serao, i-475:

tutto ad altra occupazione, industria, officio o professione che non ha che fare col

con me stato e signoria / tu, o rodrigo, eri a lucrar. bocchelli

vol. IX Pag.259 - Da LUCRATIVO a LUCROSO (28 risultati)

3. dir. ant. che comporta o attiene a un arricchimento o a un

che comporta o attiene a un arricchimento o a un guadagno conseguito gratuitamente, senza

corrispettivo (la causa di un contratto o un tipo di contratto o un titolo di

un contratto o un tipo di contratto o un titolo di acquisto: causa lucrativa

titolo lucrativo, in contrapposto a oneroso o corrispettivo); gratuito, grazioso.

, e più atta a la coltura o massaria de bestiami che ad altri trafichi o

o massaria de bestiami che ad altri trafichi o lucrevoli esercici, abitato. genovesi,

, avv. in conformità col pensiero o con lo stile del poeta latino tito lucrezio

lucreziàno1, agg. che si riferisce o appartiene al poeta latino tito lucrezio caro

tito lucrezio caro; che si ispira o è conforme al suo pensiero, alla sua

', e dirlo della lirica filosofica o lucreziana. b. croce, ii-2-

lago lucrino; che gli è proprio o vi si riferisce. landino [

mi saran più grate / od ostriche lucrine o rombri o scari. = voce

più grate / od ostriche lucrine o rombri o scari. = voce dotta,

lucro, sm. guadagno monetario o comunque di natura economica; profitto,

fine di lucro: persona giuridica (pubblica o privata) dalle cui finalità istituzionali è

: chiunque attende per professione al lucro o a professione venale non può avere l'altezza

né punta. rebora, 2-14: o risuonar delle valli / dove lancia il torrente

cavare lucro da qualcosa: ricavarne profitti o vantaggi più o meno considerevoli.

qualcosa: ricavarne profitti o vantaggi più o meno considerevoli. liburnio, 3-38

propria, cercheranno di trarre lucro lecito o illecito dalla loro carica.

fruttare lucro a qualcuno: procurargli profitti o vantaggi più o meno cospicui. tommaseo

qualcuno: procurargli profitti o vantaggi più o meno cospicui. tommaseo, 15-272:

altro più lucro. -fare lucro o un lucro: procurarsi un cespite di

nel lucro proprio un danno altrui, o grande o piccolo o piccolissimo, è

proprio un danno altrui, o grande o piccolo o piccolissimo, è inevitabile.

un danno altrui, o grande o piccolo o piccolissimo, è inevitabile. calandra,

, lucrosissimo). che procura guadagni o emolumenti in misura per lo più considerevole

vol. IX Pag.260 - Da LUCUBRARE a LUCUMONE (13 risultati)

una sostanza. -che ha per oggetto o per fine il guadagno, la ricchezza

femm. -trice). che lavora o scrive a lume di lucerna. -in partic

. -in partic.: che parla o scrive con ricercatezza, in modo elaborato

lucubratòrio, agg. che si riferisce o si addice alla lucubrazione. giovio

, con foglie acuminate, fiori rosa o bianchi, profumati, in corimbi terminali

. luculizzare, intr. vivere o mangiare secondo il fasto e l'abbondanza

luculliano, agg. che si riferisce o appartiene a lucullo, console romano,

.]: 'luculliano': dicesi di 'convito'o simile che sia oltremodo sontuoso e magnifico

di colore scuro; marmo nero lucido o di namur. 4. gastron.

dei 'lukumi', chiedendo: -vuoi l'ambra o la rosa? -erano le confetture

di pasta elastica dal color d'ambra o dal color di rosa, sparse di pistacchi

tozzetti, 12-9-157: sovente i lucumoni, o rappresentanti delle città di toscana, si

essere che degli intrusi, sbarcati, o comunque arrivati qui di fuorivia e impostisi

vol. IX Pag.261 - Da LUCUMONIA a LUDIMAGISTRO (12 risultati)

ufficio e dignità di lucumone; città o territorio soggetto a un lucumone.

dagli antichi come esempio di assurda derivazione o di rapporto illogico tra causa ed effetto

mandanici, tutte opere in oggi obliate o dannate al ludibrio dei piccoli teatri.

di atene. -per estens. persona o cosa che si trova in preda di

, lo scetticismo e gli altri mostri o ludibri della filosofia moderna. tommaseo [s

se non che la natura per dispetto o per ludibrio produtti gli abbia al mondo.

sé. -fare ludibrio di qualcuno o qualcosa: deriderli, oltraggiarli, umiliarli

persona 0 una cosa ludibrio di qualcuno o qualcosa: renderla oggetto di derisione,

agg. ant. che ha per oggetto o per fine il gioco, lo svago

arti... alcune sono ludicre o vero giocose e burlevoli. rezzonico,

. farsi gioco, burlarsi di qualcuno o qualcosa; ingannare; irridere.

scuola, ma anche il ludimagistro o maestro di scuola medesimo. baretti, 3-408

vol. IX Pag.262 - Da LUDIONE a LUE (14 risultati)

salvini, 6-121: * ludioni 'o giocolari furono dah'etruria chiamati,

dante, in /., 22-118: o tu che leggi, udirai nuovo ludo

schede ', quindi 11 sistema elettorale o parlamentare (1928). 2

dei pretori, si tenevano nel circo o in un teatro in occasione di solenni

teatro in occasione di solenni ricorrenze politiche o di feste religiose. -in senso generico

di gente, si celebrarono diversi giuochi o ludi che si appellarono sacri. salvini

ludi con l'armi, / a piedi o sui cavalli, intorno al rogo /

ludo vi sio, agg. che appartiene o si riferisce alla famiglia dei ludovisi,

. d'annunzio, i-466: o nova principessa di piombino, i.

piante acqua tiche, annuali o perenni, della famiglia eno- teracce

eno- teracce, con fusto strisciante o galleggiante; foglie picciolate, piccole

venerea, lue cel tica o gallica). redi, 16-ix-197

: silenzio, sfacciate innominabili; / o voci di cloaca, o semenzai incarogniti /

; / o voci di cloaca, o semenzai incarogniti / di lue celtica a

vol. IX Pag.263 - Da LUELI a LUGLIO (17 risultati)

. -ci). che appartiene o si riferisce alla lue; che è affetto

biol. estratto di colture di spirochete o di organi ricchi di treponemi, adoperato

cucurbitacee, rampicanti, monoiche, glabre o quasi, con cirri ramificati e foglie

a 5-7 lobi; fiori vistosi, gialli o biancastri; il frutto è un poponide

i-b-iii: luf: altrimento sedentaria, o vero collum draconis, overo dragontea, o

o vero collum draconis, overo dragontea, o culu- brinaria: la miglior parte di

: 'luf': pianta detta altrimenti serpentina o colubrina o diacontea. = deriv

: pianta detta altrimenti serpentina o colubrina o diacontea. = deriv. dall'

: 4 luffomastro ': gran siniscalco o altro ministro principale nelle corti, cui

mo se cani se molasse drio, o putti cosassi o qualche luganegher, e che

se molasse drio, o putti cosassi o qualche luganegher, e che i me

sabanello in luganeghe e figaeti, o altre cose. garzoni, 1-657: che

, mo se cani se molasse drio, o putti cosassi o qualche luganegher [ecc

se molasse drio, o putti cosassi o qualche luganegher [ecc.].

. geogr. ant. che si riferisce o appartienealla città e al territorio di lione;

, acini allungati, buccia verdastra (o anche nera) e sottile, polpa

pagherò / poi quest'agosto, / o il mese di luglio più vicino. foscolo

vol. IX Pag.264 - Da LUGLIOLO a LUGUBRE (20 risultati)

e, non l'avendo potuta ottenere, o abbia abbandonata l'impresa come impossibile,

abbia abbandonata l'impresa come impossibile, o sia quella tal cosa stata data a

voluta, perché non era buona; o non era il caso suo, che diciamo

far apparire raro e pregevole un dono o una concessione insignificante, vantaggiosa soltanto per

io dunque resterò privo di voi, o mia signora, da cui sperava ogni

felicità, ogni mia fortuna? - (o questo vende il sol di luglio da

zibibi e uve grosse usare / lugliole, o ancor le paradise, / poco

': bastimento piccolo, a due o tre alberi, con vele quadre,

1-400: erano con veste lugubre o di corropto. masuccio, 296: portati

alto e superbo edificio (ciborio dicesi o catafalco) a guisa d'una mole sepulcrale

a guisa d'una mole sepulcrale o mausoleo, sostenuto da più ordini di colonne

e insieme ben fatto. -che costituisce o accompagna le estreme onoranze tributate ai defunti

giudizio mio sarebbe ancor qualche coro, o sia vittoriale, nuziale, lugubre o

, o sia vittoriale, nuziale, lugubre o altro. parini, giorno, ii-176

truce sposo offrirsi / le tazze attossicate o i nudi stili. carducci, 664

, sepolcro. baldi, i-103: o viator, ch'anco il tuo fin rimiri

». pascoli, 18: che brontoli o bombo? / che avviene nel mondo

alla mente pensieri e immagini di morte o di sciagure. -in partic.:

-in partic.: che è causa o effetto di disgrazie, che è accompagnato

osasti, / su i tronchi appeso o su 'l terren calcato, / sia lugubre

vol. IX Pag.265 - Da LUGUBREMENTE a LUI (10 risultati)

par d'una medesma fede, / o ne'felici tempi o nei lugubri: /

medesma fede, / o ne'felici tempi o nei lugubri: / ne la fuga

argomenti luttuosi e funesti, eventi letali o calamitosi (un pensiero, un discorso

, di morte, di sventura (o anche mestizia, sbigottimento, terrore)

. dante, inf., 29-34: o duca mio, la violenta morte /

487: se dio lui sostenesse o s'ei sostenne / dio, non

. carducci, ii-7-52: se a parità o quasi parità di meriti giovasse il sapere

sarebbero convenienti, ma bensì quelle del secolo o di più secoli anteriori. -preceduto

, e con l'intento, più o meno esplicito, di richiamare l'attenzione

'lui me lo disse '; o, più chiaro, 'me lo disse

vol. IX Pag.266 - Da LUÌ a LUINESCO (17 risultati)

: egli, non altri; o egli vuol essere primo a salutarti o simili

o egli vuol essere primo a salutarti o simili. pratesi, 1-56: lui

obbligo, in posizione ellittica, enfatica o pleonastica; in funzione di predicato nominale

io fossi lui. tasso, 10-23: o lui felice, eletto a tanta lode

come soggetto di un prop. soggettiva o oggettiva, di un gerundio o della

soggettiva o oggettiva, di un gerundio o della prop. modale o temporale implicita

un gerundio o della prop. modale o temporale implicita corrispondente all'ablativo assoluto latino

e più vedute. carducci, 1035: o isola del sole, /...

. per antonomasia, con riferimento a dio o al redentore. latini, i-293

, ove non sia primieramente considerato se piace o despiacie loi. dante, conv.

non una volta lui sporse cocca di manto o punta di corona / oltre i bastioni

d'ebano, fecali. -in relazione o in contrapposizione con lei: maschio,

che s'era fatta lui stesso, o piuttosto quel nuovo * lui 'che

, che continuamente stanno cercando sulle piante o li prendono nell'aria inseguendoli a volo

, tinte e vergate di color giallo più o meno carico. piedi carnicini scuri.

pacichelli, 2-73: il luigi d'oro o la pistola, ch'è appunto una

'luigi': per somma in genere o ricchezza. 'pien di luigi. non

vol. IX Pag.267 - Da LUIOLA a LUMACA (22 risultati)

occhiello il mazzolino con geranio, reseda o viola del pensiero o erba luisa, il

geranio, reseda o viola del pensiero o erba luisa, il mazzolino fragrante preparato

28-22: già veggia, per mezzul perdere o lulla, / com'io vidi un

non fu sì forata per perdere tempano o lulla, com'elli vide forato uno peccatore

levandosi dal fondo d'una botte il mezzule o la lulla, non si dee dire

ella ne rimanga pertugiata, ma fessa o spaccata o divisa. = deriv

rimanga pertugiata, ma fessa o spaccata o divisa. = deriv. dal

], neppure la commedia del candelaio o i trattati mnemo- tecnici e lulliani.

lumaccia, quando ella si ritira, o per paura o per qualsivoglia altra cagione

quando ella si ritira, o per paura o per qualsivoglia altra cagione, nel suo

, di timidezza, di pusillanimità, o per indicare una traccia effimera ovvero disgusto,

se giocassero a correre con le lumache o con le testuggini, perde

lulliano2, agg. che appartiene o si riferisce al compositore fiorentino giovanni battista

. (plur. -i). seguace o fautore del lullismo. -per estens.

m. -ci). che appartiene o si riferisce o si richiama al lullismo.

). che appartiene o si riferisce o si richiama al lullismo. -per

, / traccia madreperlacea di lumaca / o smeriglio di vetro calpestato. 2

'di scampi in coppa? dodici o ventiquattro lumache alla borgognona? -tipo di

7. meccan. disus. madre vite o vite femmina; verme della vite.

8. idraul. chiocciola o coclea d'archimede (v. chiocciola

palo ha la punta fatta a vite (o vogliam dire a lumaca). lorini

, della lumaca, conla velocità della lumaca o a cavallo di una lumaca: procedere

vol. IX Pag.268 - Da LUMACAGLIA a LUMACONE (14 risultati)

lepre 0 il volato d'una quaglia o le coma d'una lumaca, è

ridicola caricatura d'uomo! -lasciare o rimanere il segno, lo strascico come

portare a casa del conte le primizie, o qualche cestello di funghi, o le

, o qualche cestello di funghi, o le lumachine che gli aratori raccoglievano lungo

cosa polverosa e attaccaticcia. « o come fai a mangiare l'ova

cardarelli, 215: non c'è lumacata o carciofolata, non c'è banchetto,

]..., insino lumachette o chioccioline e scarafaggetti. 2.

scherz. che è diventato o può diventare simile (nella sostanza, nelle

, flemmatica, pigra, infingarda (o anche sciocca, stolida). aretino

disfatti. -persona dall'aspetto sudicio o ripugnante. dossi, 3-48: anche

. -persona che agisce di soppiatto o che si finge sciocca ed è in

burchiello, 155: tiratevi da parte, o lumaconi, / mentre che ci vedete

volta cupe, e dalla plebe soppiattoni o golponi o lumaconi. caro, i-93

, e dalla plebe soppiattoni o golponi o lumaconi. caro, i-93: come

vol. IX Pag.269 - Da LUMACOSO a LUME (16 risultati)

.. lumacone tutto bianco di guscio o invoglia tonda'... è insopportabilmente

lumacóso, agg. che appartiene o si riferisce alla lumaca; che è

, anziché con colori, con fango o peggio. rubino, 31: là

nere che legano in gruppi di cinque o sei per le coma e issano impiccate,

2. per estens. cosparso di macchioline o di piccole strie. tommaseo [

mondo contemporaneo e la ritirata nel dugento o in altri secoli 4 sicuri ', ci

: 4 noi giochiamo a lummagré 'o pure 4 a non magré ', come

. -anche: fabbricatore, venditore o riparatoredi lumi. pananti, i-32:

, 9: non mi ha ancor lumato o che finge di non mi vedere.

quasi a dire « per colpa, o per merito, di questo qui ».

di luce, sorgente luminosa; strumento o apparecchio atto a emanare luce (e

: il portavano, dietro a quattro o a sei cherici con poco lume e tal

salone principesco, fra grappoli di candele ardenti o lumi a olio,...

, cioè un pezzo di latta, piano o leggermente concavo, dalla cui circonferenza partono

quello che diriva da vampa di foco o da lume di sole o d'aria

di foco o da lume di sole o d'aria; lume dirivativo fia il lume

vol. IX Pag.270 - Da LUME a LUME (6 risultati)

dante, purg., 17-17: o imaginativa che ne rube / talvolta sì

nel ciel s'informa, / per sé o per voler che giù lo scorge.

non ho medolla in osso, o sangue in fibra, / ch'i'non

dello sguardo, forza emanante dallo sguardo o dagli occhi che rivela i pensieri,

possono farsi a credere che sia ciò che o non si vede o non si palpa

sia ciò che o non si vede o non si palpa. muratori, 6-77:

vol. IX Pag.271 - Da LUME a LUME (13 risultati)

s. caterina da siena, iii-76: o carissimo figliuolo, 10 non veggo che

. leggenda aurea volgar., 516: o giorgio, lume di veritade, dove

scioglie dante. 14. cognizione o insieme di cognizioni utili alla conoscenza e

data realtà, materia, disciplina, o che da queste si ricavano; conoscenza

d'accordo l'università di perugia, o quella di padova, o qualunque altra

di perugia, o quella di padova, o qualunque altra più di fama e di

era quello di fare altrui del bene o di risparmiare qualche castigo a chi la

imprudente e della precipitosa;... o che, povera donna, dicesse la

brillanti. muratori', 10-i-127: la poca o niuna carità di certi cristiani trae l'

.. dallo sfrenato amor della roba o de'piaceri e da altre simili disordinate

pensiero, / traccia madreperlacea di lumaca / o smeriglio di vetro calpestato, / non

calpestato, / non è lume di chiesa o d'officina / che alimenti / chierico

officina / che alimenti / chierico rosso, o nero. 15. plur.

vol. IX Pag.272 - Da LUME a LUME (29 risultati)

dante, inf., 1-82: o de li altri poeti onore e lume,

insiemi avviluppati. bellincioni, 1-80: o lume del gentil sangue del fiesco,

sangue del fiesco, / animo generoso, o cor di marte, / all'ingegno

petrarca e boccaccio. carducci, iii-1-183: o lume di fiorenza, o meraviglia /

iii-1-183: o lume di fiorenza, o meraviglia / e gloria e onor de 'l

de 'l bello italo regno, / o pregio eterno de la lingua nostra, /

la lingua nostra, / qual merito o qual grazia mi ti mostra? montano,

celebrano un grand'uomo di chiesa, o un soldato famoso, o un lume

chiesa, o un soldato famoso, o un lume della scienza, non c'è

. 20. persona amata appassionatamente (o considerata particolarmente cara e preziosa: per

è più meco? serdini, 1-192: o lume agli occhi miei qual sempre adoro

a far accorti costoro della lor imprudenza o fanciullaggine. 24. aspetto,

. -anche: modo particolare di pensare o di giudicare; punto di vista,

dei loro effetti) su un disegno o su una superficie dipinta; trattamento luministico

particolare, com'è quello del sole, o di una finestra, o porta o

sole, o di una finestra, o porta o altro spazio; il terzo è

o di una finestra, o porta o altro spazio; il terzo è il lume

passa per cose trasparenti, come tela o carta e simili, ma non trasparenti come

simili, ma non trasparenti come vetri, o cristalli od altri corpi, i quali

, e non vi sia refletto de sole o d'altra luce. questo perché le

sopra i corpi, secondo che può più o meno, non toccando quei luoghi dove

chiarezza che ridonda dal reflesso dello splendore o lume sopra la cosa illuminata, cioè

, digradando dolcemente verso lo scuro, o ombra che vogliam dire, serve alla pittura

.. questi lumi si fanno più o meno chiari secondo la digradazione del rilievo

da notare che tutte le canove o cantine là dove si conserva el vino,

el vino, dieno avere piccoli spiracoli o lumi. vasari, i-611: in quello

abbisognavano. zannoni, 1-21: un lume o finestra da doversi aprire 'dalla parte

mezzo '. -lume di lume (o lume secondo o secondario): neirinterno

-lume di lume (o lume secondo o secondario): neirinterno di un edificio

vol. IX Pag.273 - Da LUME a LUME (21 risultati)

può chiamar anco lume secondario, o participiato, è quello che si riceve da

, e pregiudizi de'lumi secondari o lumi di lume. a. verri,

direbbe che lo stilaccio del « pasquino » o del « fanfulla » è lume

egli bisogna che lo spazio e il vano o lume sia della grossezza di due colonne

. anat. calibro interno di un condotto o di un organo cavo (arteria,

delle reti. 30. foro o apertura in opera muraria per il passaggio

per un canale orizzontale da un foro o lume bc posto nella sponda d'un

scampato da un pericolo per pura fortuna o per aver conseguito un esito insperato.

dell'arte nostra possa bactare ad arco, o vero camaitare, a lume di fuoco

: * andare a spegnere i lumi 'o * arrivare a vedere spegnere i lumi

arrivare a vedere spegnere i lumi 'o 'arrivare allo spegner dei lumi '

lumi 'sono modi familiari che valgono andare o arrivare in un luogo, dove sia

in un luogo, dove sia alcuna festa o divertimento, troppo tardi.

: essere informato, sapere; essere o venire a conoscenza; avere esperienza.

nelle scandescenze. saccenti, 1-1-57: o dio, svanisca / la tentazione, o

o dio, svanisca / la tentazione, o ch'io darò ne'lumi.

: spiegare, chiarire, dare informazioni o delucidazioni su qualcosa. acciainoli, 1-55

che mi deste lume di qualche libro o istoria particolare che tratti delle cose della

lume: con riferimento a persona magrissima o pallidissima (che sembra quasi lasciar trasparire

: con riferimento a persona che parla o scrive con eccessiva prolissità, che va

più ira, collera, rabbia) o da un intollerabile disagio fisico (fame,

vol. IX Pag.274 - Da LUME a LUMEGGIARE (14 risultati)

-perdere il lume della ragione (o, anche, perdere il lume)

tenere il lume: partecipare, assistere o intervenire in una faccenda in cui non

come si dice, a vedere il giuoco o tenere il lume. girolamo leopardi,

-coprire con la propria presenza (o favorire) la relazione amorosa d'altri

. -vedere lume: godere (o tornare a godere) del dono della

maturo ogni volta vedessi lume dello stare o tornar vostro. -venire in lume o

o tornar vostro. -venire in lume o a lume di qualcosa: riuscire a

di fagiolo con semi screziati di rosa o di lilla. solinas donghi, 2-170

nell'immaginare il rilievo illuminato dal nord-ovest o dall'alto in modo da segnare sulla

nella tecnica del lumeggiamento (in pittura o nel disegno). scaramuccia,

. letter. illuminare, rischiarare più o meno intensamente. vasari, 4-i-33:

d'oro il grano ancora in piedi o già disteso in mannelli. 2

2. pitt. determinare in un disegno o in una pittura gli effetti di luce

a illuminare il significato, la natura o la reale importanza di qualcosa; spiegare

vol. IX Pag.275 - Da LUMEGGIATO a LUMICINO (12 risultati)

letter. illuminato, rischiarato più o meno intensamente; reso più luminoso,

oro. milizia, iii-28: fogli tinti o colorati diconsi alcune carte che i pittori

2. per estens. segno o parte lucida. fogazzaro, 2-226:

. pitt. breve traccia di colore bianco o giallo che si stende con il pennello

giallo che si stende con il pennello o la spatola nell'esecuzione di un dipinto

di un dipinto per rappresentare un riflesso o un barbaglio di luce. de pisis

pascoli, ii-1133: allora la discrezione o lumetto di ragione diventa prudenza regale,

di ragione diventa prudenza regale, o quel senno che occorre a essere re sufficiente

e mantenere desta l'attenzione degli uditori o dei lettori; arguzia. f.

, / ch'aulisse piò che rosa o che lomia. folgore da san gimignano

vole essere molto zallo e agro de naranza o de limia. soderini, iii-458:

.: luce appena percettibile perché esigua o molto distante; fiammella.

vol. IX Pag.276 - Da LUMIERA a LUMINANDORO (12 risultati)

. illuminazione disposta in occasione di feste o ricorrenze; luminaria. sanudo, lii-436

palazzi, nella quale venivano collocate fiaccole o lampade per l'illuminazione. vasari,

virtù, per qualità eminenti (fisiche o morali) o che ne è personificazione.

qualità eminenti (fisiche o morali) o che ne è personificazione. elezione di

se'relucente. lamenti storici, i-56: o caro sposo, le toe luce intiere

poneva materiale infiammabile, usata per illuminare o appiccare il fuoco. compagni, 3-8

scopo di permettere lo scolo dell'acqua o la sistemazione degli alberi o di altre

dell'acqua o la sistemazione degli alberi o di altre strutture. carena, 2-354

carena, 2-354: 'lumiere'sono buchi o incanalature aperte a traverso delle matere o

o incanalature aperte a traverso delle matere o piane, nel fondo del bastimento,

region. lanterna accesa, per illuminazione o per insegna, sull'ingresso di un'

insegna, sull'ingresso di un'abitazione o di un'osteria. nieri,

vol. IX Pag.277 - Da LUMINANTE a LUMINARIA (22 risultati)

radioso (di bellezza, di fascino o di felicità, d'orgoglio).

cera sanza aste..., o fare area di luminari, o area di

., o fare area di luminari, o area di legname o d'altra cosa

area di luminari, o area di legname o d'altra cosa, sopra la sepoltura

d'altra cosa, sopra la sepoltura o luogo della sepoltura di cotale morto.

scura, gli andava innanzi un fuoco o luminare grande, che, arrivati tutti

, pianeta. -luminare del giorno (o luminare maggiore o primo): sole

-luminare del giorno (o luminare maggiore o primo): sole. - luminare

sole. - luminare della notte (o luminare minore): luna.

avea perduta. garibaldi, 2-338: o notte del 5 maggio, rischiarata dal

politica. -istituto di straordinaria dignità o importanza (con partic. riferimento alla

. archeol. apertura praticata, verticalmente o obliquamente, nelle catacombe per dare aria

v-86: si praticano... due o tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento

praticano... due o tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento o sotto le

tre sfiatatoi o luminari tanto nel pavimento o sotto le finestre che nella soffitta.

2. figur. liberare dall'errore o dall'ignoranza, ispirare. 5

sui libri, al luminar d'oli o di cere. d'annunzio, i-296:

pubblica fatta in occasione di solennità civili o religiose; corteo, processione, manifestazione

di notte con grande sfoggio di fiaccole o di lampade o di altri mezzi di

grande sfoggio di fiaccole o di lampade o di altri mezzi di illuminazione; fiaccolata

, in occorrenza di venute di prìncipi o di nuove di grand'allegrezza. alfieri

di altari, di tabernacoli; processione o accompagnamento funebre a cui si partecipa reggendo

vol. IX Pag.278 - Da LUMINARIO a LUMINESCENZA (15 risultati)

e ridicoli provinciali. -effetto luminoso o cromatico prodotto da un insieme di punti

un insieme di punti che riflettono la luce o i colori. soffici, v-1-408

stor. tassa annua che ciascun maestro o garzone doveva pagare alla propria corporazione

), tenuta all'altare del santo protettore o del crocifisso, non che per la

di san lorenzo. 'luminaria da mar o dei navigli ': tassa che si

di un tanto fermo per ogni nave o barca di portata non minore di staja

sm. ant. strumento di legno o di metallo, costituito generalmente da una

, che serve da supporto a uno o più lumi; lumiera; lucerniere, fanale

. astro. ariosto, 19-105: o la pugna seguir vogli o dividere, /

, 19-105: o la pugna seguir vogli o dividere, / o farla all'uno

pugna seguir vogli o dividere, / o farla all'uno o all'altro luminàrio:

dividere, / o farla all'uno o all'altro luminàrio: / ad ogni cenno

, con fusti erbacei ramosi alti quattro o cinque pollici e piccole foglie ovate con denti

fanciullesco che consiste nel passarsi un fiammifero o un tizzo acceso da un giocatore all'

si determina nella configurazione dell'edificio atomico o molecolare e che libera energia sotto forma

vol. IX Pag.279 - Da LUMINETTO a LUMINOSO (15 risultati)

asta, contenente materiale infiammabile per illuminare o appiccare incendi. documenti della milizia

, e a un tratto, dieci o quindici luminiere fatte di composizione di tormentina

mare, un luminio in una immensa notte o nell'orrenda luce cosmica.

-lume a olio di piccole dimensioni o piccolo cero, contenuto in un vasetto

che si pone davanti alle immagini sacre o sulle tombe, o si adopera per le

alle immagini sacre o sulle tombe, o si adopera per le luminarie in occasione

le luminarie in occasione di solennità civili o religiose. cicognani, iii-2-175: c'

, 2-xxii-118: è l'ultima invenzione, o meglio, è il complemento e l'

il tempo di esposizione di una pellicola o di una lastra fotografica; inventato da

ciò che emana, riflette, diffonde o rifrange della luce o ne è investito

riflette, diffonde o rifrange della luce o ne è investito; fulgore, splendore

astron. intensità luminosa, splendore apparente o assoluto di un astro; grandezza stellare,

grandezza stellare, magnitudine. -luminosità assoluta o intrinseca: flusso energetico totale irradiato da

si produce sullo schermo di un televisore o di un apparecchio fornito di tubo a

superi, luminosissimo). che emana o riflette luce; risplendente, fulgido, brìilante

vol. IX Pag.280 - Da LUMINOSO a LUMINOSO (10 risultati)

2. che è in rapporto di causa o di effetto con la luce [radiazione

non è altro che la linea visuale riflessa o refratta, cioè la linea per la

, cioè la linea per la qual procede o il raggio visivo o luminoso, il

la qual procede o il raggio visivo o luminoso, il qual, da poi che

diffuso, retto per alquanto di spazio o si riflette o si rifrange. galileo,

per alquanto di spazio o si riflette o si rifrange. galileo, 3-4-202:

luminoso, per un poco di splendore, o vero raggio. idem, inf.

ariosto, sat., 2-17: camera o buca, ove a stanzar abbia io

uno stuolo luminosissimo di venerandi soggetti che o regolarono od illustrarono l'idioma stesso. brancoli

, luminosissimo. boccaccio, iii-4-43: o luminoso iddio che tutto vedi, / il

vol. IX Pag.281 - Da LUMISTA a LUNA (25 risultati)

trasformazione dell'ergosterolo in vitamina d2 o calciferolo per l'azione dei raggi ultra-

-olo, che indica ossidrile alcolico o fenolico. lumpenproletariato, sm.

e 11, 5 minuti secondi (rivoluzione o mese siderale, mentre la rivoluzione o

o mese siderale, mentre la rivoluzione o mese sinodico o lunazione si compie in

, mentre la rivoluzione o mese sinodico o lunazione si compie in 29 giorni,

non luce, né potrebbe alcuno splendore o lume a le notturna tenebre dare,

/ dietro apennino od alpe, o del tirreno / nell'infinito seno / scende

luna che sorge dietro la montagna. o luna! amica luna. mandi ora

dalla fantasia; luogo di eventi meravigliosi o irreali. guadagnoli, 1-ii-63: par

. 2. lunazione, fase o mese lunare. dante, xlvii-89:

, attendeva. -luna nuova (o novella o crescente o in aumento):

. -luna nuova (o novella o crescente o in aumento): inizio

-luna nuova (o novella o crescente o in aumento): inizio della fase

impalpabile alone. -luna piena (o tonda o sana): periodo culminante

. -luna piena (o tonda o sana): periodo culminante della fase

la luna. -luna vecchia (o calante o decrescente o mancante o menomante

. -luna vecchia (o calante o decrescente o mancante o menomante o scemante

-luna vecchia (o calante o decrescente o mancante o menomante o scemante o scema

(o calante o decrescente o mancante o menomante o scemante o scema): periodo

calante o decrescente o mancante o menomante o scemante o scema): periodo della

decrescente o mancante o menomante o scemante o scema): periodo della fase lunare

, 1-iii-217: le loro feste principali, o di- valì, sono due; nella

plebiscito. d'annunzio, i-196: o falce di luna calante / che brilli

tacque deserte. -luna silente (o vuota): interlunio, novilunio.

. soderini, i-14: se la terza o quarta luna uscirà fuori lucente e splendente

vol. IX Pag.282 - Da LUNA a LUNA (13 risultati)

-luna di miele: primo mese o periodo iniziale della vita coniugale (con

simil., a indicare oggetto, figura o disposizione di forma circolare o falcata.

, figura o disposizione di forma circolare o falcata. -in partic.: semicerchio

, gonfie, talora anche goffe, o a teste incredibilmente sviluppate (per lo

al pontefice. -come appellativo onorifico o affettuoso. tasso, n-iii-1047: la

del vecchio. -simbolo di cose o eventi lontanissimi nel tempo o di aspirazioni

di cose o eventi lontanissimi nel tempo o di aspirazioni impossibili, di desideri inattuabili

, stravagante; condizione di alterazione mentale o di stravaganza periodica e di durata più

di stravaganza periodica e di durata più o meno lunga (e anticamente questi fenomeni

che amministrava; a seconda dei giorni o delle lune i provvedimenti venivano presi sul

lune i provvedimenti venivano presi sul colpo o respinti senza discutere. bocchelli, 16-107

anguilette in fregola, le gaie scardove o i variopinti « pesci luna ».

, in modo da costituire un semicerchio o mezzaluna. g. villani, 8-56

vol. IX Pag.283 - Da LUNA a LUNA (16 risultati)

v.]: 'a buona luna 'o 'in buona luna 'dicesi a

sono tagliati secchi in sul suolo, o a cattiva luna. -a crescente

la poesia / parli a malizia, o secondo la luna. -a mala

per la strada. -a ogni fare o mutare di luna, a ogni punto

dalla luna; far di mercurio luna o della luna sole', distornare, dirottare

il vero * lapis philosophorum ', o vero far del mercurio luna e della

-avere, sentire la luna (o le lune) ', patire di

, è matto / questo figliuolo? o pur patisce di / luna? pellico

derivato il proverbio di batter la luna o d'esser lunatico, che si appropria

della luna bene! -con le lune o la luna a rovescio, di traverso:

non essere ancora nato. -essere come o peggio che la luna di bologna:

: 'la luna di bologna 'o 'da bologna 'si disse in firenze

da bologna ', si disse per essere o apparire un balordo, un dappoco e

-essere di luna, di cattiva luna o di buona luna: essere di cattivo

di buona luna: essere di cattivo o di buon umore. lancellotti, 1-322

mostrano altrui la luna nel pozzo, o danno ad intendere lucciole per lanterne,

vol. IX Pag.284 - Da LUNALABIO a LUNARE (16 risultati)

la luna nel secchio: pensare, dire o fare cose strane, utopistiche, senza

una. petrarca, 229-13: viva o mora o languisca, un più gentile

petrarca, 229-13: viva o mora o languisca, un più gentile / stato

la luna: ottenere qualcosa d'insperato o irraggiungibile; provare una gioia, una

sapevi che il ministero è caduto? o che vivi nel mondo della luna?

non hanno nulla da temere delle parole o dalle azioni delle persone dappoco. g

, v-57: quando alcuno, per iscusarsi o gittare la polvere negli occhi altrui,

.. dice d'aver detto o fatto o di voler fare o dire alcuna

dice d'aver detto o fatto o di voler fare o dire alcuna cosa per

o fatto o di voler fare o dire alcuna cosa per alcuna cagione e

sincopata di lucina, nome di giunone o di diana. lunalàbio, sm.

lunare1, agg. che appartiene o si riferisce alla luna; che emana

si riferisce alla luna; che emana o proviene dalla luna; che si trova

eclissi1, n. 1. -faccia o disco lunare: l'emisfero della luna

la linfa accennata, la parte globulosa o rossa del sangue. bicchierai, 206

quel corredo, tranne... dieci o dodici pezze ancor sufficienti a quegli usi

vol. IX Pag.285 - Da LUNARE a LUNARIO (13 risultati)

-che è di colore bianco-argento o avorio; candido, pallido; opalescente

e. cecchi, 6-17: precipizi nevosi o lunari colate di basalto. alvaro,

.: che appartiene al tipo (o temperamento) astrologico in cui tali influssi

loro marito, e poi è loro tolto o prestato a certi lunari. berni,

) di piante erbacee ornamentali, biennali o perenni, della famiglia crocifere, dell'europa

; con fiori di colore lilla o violetto; foglie triangolari seghettate; frutti

), detta anche erba argentina o raso bianco per la trasparenza delle silique

la quale sono da ogni banda otto o dieci foglie scambievolmente attaccate, grosse,

gli passa sopra egli si sferra. o. targioni tozzetti, iii-13: le

fuori oggi dì col nome di almanacchi o càlculi, di lunari, di tacuini

: da costui ebbero principio i lunari o pronostichi, che oggi si stampano, con

mio lunario: secondo la mia opinione o il mio giudizio. fagiuoli, xi-31

fosse del medesimo lunario. -far lunari o qualche lunario: far disegni a vuoto

vol. IX Pag.286 - Da LUNARISTA a LUNATICO (19 risultati)

alla meglio, tirare avanti con stento o per mezzo di espedienti. giusti,

. lunata, sf. ansa o rientranza della sponda di un fiume,

di un fiume, causata da una piena o dall'azione erosiva delle acque. -anche

toscana denominarsi col vocabolo di 'rose 'o 'lunate '. lorgna, 59

. bruno, 3-197: sono acquatici o aerei, o terrestri o lunatici?

3-197: sono acquatici o aerei, o terrestri o lunatici? b.

: sono acquatici o aerei, o terrestri o lunatici? b. fioretti,

lunatico le sale. -che avviene o si trova nel mondo della luna;

che si riferisce alla luna; che descrive o rappresenta la luna o un paesaggio lunare

; che descrive o rappresenta la luna o un paesaggio lunare. redi, viii-49

. cantoni, 577: chi va, o finge di andare, nel mondo della

andare, nel mondo della luna, o al polo o nelle viscere della terra,

mondo della luna, o al polo o nelle viscere della terra, può mettere

, può mettere al mondo quante sotterranee o polari o lunatiche novelle vuole. roccatagliata

mettere al mondo quante sotterranee o polari o lunatiche novelle vuole. roccatagliata ceccardi,

di lunatico smeraldo. -che osserva o contempla la luna, per interesse scientifico

mettere su le loro spalle qualche ventosa o attaccarli delle mignatte per conservarli in sanità

soggetto a sbalzi frequenti e immotivati deltumore o del comportamento; bizzarro, balzano,

8-99: questo vecchio lunatico è infemetichito o spiritato; non ho visto più spropositato

vol. IX Pag.287 - Da LUNATICO a LUNEDÌ (9 risultati)

lunatico, sciatico, sottoposto al cimurro o vero che si gitti volentieri nell'acqua

. letter. che è circondato da uno o più satelliti (un astro).

che presenta la forma di una mezzaluna o di una scimitarra (un organo vegetale,

molto ricurvo; fagiolo di lima. o. targioni pozzetti, i-82: 'lunata'[

e ornamento la figura di una luna o di una mezzaluna (con partic.

dell'ultimo quarto di luna; mese lunare o sinodico; tempo compreso fra due lune

, e specialmente da un novilunio all'altro o da un plenilunio all'altro che immediatamente

immediatamente lo segua, dicesi mese sinodico o pure lunazione. mossotti, conc.,

, è ritardato di uno, due o anche tre giorni. manfredi, 3-198

vol. IX Pag.288 - Da LUNEDIANA a LUNETTA (20 risultati)

le telefono. -lunedì dell'angelo o di pasqua: il giorno dopo la

se poi ogni tanto fai una gita, o festi qualche santo o fai un po'

una gita, o festi qualche santo o fai un po'di luneddiana: -guardatelo il

. del pass. rem *, lunediai o lunedai). fare festa il lunedì

non so più se di massa o di pontremoli. d'annunzio, i-236:

in legni da vele quarte, o da vele latine, o dall'uno e

vele quarte, o da vele latine, o dall'uno e l'altro insieme

lo più decorata con affreschi, mosaici o rilievi. -volta a lunetta o

o rilievi. -volta a lunetta o a lunette: volta che dà origine

è quello spazio a mezzo cerchio, o ad altra porzion di cerchio, fatto

-per estens.: affresco, rilievo o mosaico eseguito in tale spazio.

di scarico e l'architrave di una porta o di una finestra. -anche: finestra

. con significato generico: qualsiasi elemento o struttura o oggetto di forma semicircolare,

significato generico: qualsiasi elemento o struttura o oggetto di forma semicircolare, falcata o

o oggetto di forma semicircolare, falcata o di menisco. l. bellini,

rettilineo è inchiodata una piccola lunetta, o pezzo di legno tagliato a foggia di

d'oro, a forma di semicerchio o mezzaluna. pulci, ii-135: altri

ne volse star, se ben due o tre ve n'era. 7

mezzaluna con due manici per triturare carni o verdure; mezzaluna. bresciani, 202

'lunetta ': specie di zona o cerchio internamente fatto come a doccia,