. -azione bellica con cui un luogo o una città sono sottratti a un assedio
e progressiste, negative per quelle conservatrici o di estrema destra). — comitato
deliberar e statuir intorno alla sua liberazione o altramente trattar per la sua spedizione,
liberazione mercé l'arte, la religione o la filosofia. tecchi, 13-71:
8. salvaguardia, preservazione o difesa da pericoli, minacce, danni
cessazione degli effetti negativi procurati da situazioni o fatti che opprimono o fisicamente o spiritualmente
procurati da situazioni o fatti che opprimono o fisicamente o spiritualmente o psicologiqamente oppure costituiscono
situazioni o fatti che opprimono o fisicamente o spiritualmente o psicologiqamente oppure costituiscono una soggezione
che opprimono o fisicamente o spiritualmente o psicologiqamente oppure costituiscono una soggezione morale.
inimicizie in amicizie, ritrovate le cose o persone care perdute, sono lieti fini
fece infreddare... e per dieta o per altri argomenti ch'e'medici facesseno
per altri argomenti ch'e'medici facesseno o sapessono trovare, non poteano avac- ciare
. -anche: formazione di una molecola o di un atomo allo stato libero in
. di argomento contrario al buon senso o al buon costume); libello.
desidera e ama li mortali, dire breve o lungo non credo che tedioso sia.
si proibisce di essi una sola leggenda o libèrculo, certamente che molto più volentieri
33: e tu vale, / o sodale, / che maneggi i miei liberculi
il cellini volesse lasciar a parte cinque o sei copie del mio lavoro
tare giudizio di disistima sul pregio intellettuale o morale delle cose scritte. bacchelli
liberiano2, agg. geogr. che appartiene o si riferisce alla liberia.
agg. e sm. che è nato o vive in liberia. = deriv.
liberiano3, agg. che appartiene o si riferisce al papa liberio (sommo
designanti dottrine economiche diverse, proposte anteriormente o successivamente, come corporativismo, mercantilismo,
come corporativismo, mercantilismo, protezionismo, o, rispettivamente interventismo, dirigismo, socialismo
, ecc.). -anche: atteggiamento o indirizzo politico ispirato a tale dottrina;
dottrina; sistema economico che, più o meno fedelmente, attua praticamente tale dottrina
sulla mezzadria. 2. sistema o atteggiamento culturale o intellettuale ispirato al concetto
2. sistema o atteggiamento culturale o intellettuale ispirato al concetto di libertà (
(un atteggiamento, un indirizzo politico o econo mico)
cosidetti errori della scuola di smith o 'manchesteriana 'o * liberista ',
di smith o 'manchesteriana 'o * liberista ', di quella
né accettazione di alcun dazio protettore di prodotti o industrie. i liberisti puri sono
versi liberisti a dire le nenie o a suggerirle all'attrice del giorno, espressamente
spirituali con autonomia; che può fare o non fare una determinata cosa; che
suoi consento. 2. preservato o esente da una condizione, da uno
, viii-37: s'eo so en terra o 'n mare / in periglioso affare,
e quell'attimo, come due momenti o un momento solo in cui, violando
/ né tu mi prendi ancora, / o cieco amore, / perché libero ho
da vizi, da colpe, da malvage o comunque negative suggestioni). anonimo
se si truova qualche buono vescovo, o sacerdote, o religioso, massime che
qualche buono vescovo, o sacerdote, o religioso, massime che sia libero in
che si lascia andare a una condotta o a discorsi intemperanti, sconvenienti o indecenti
condotta o a discorsi intemperanti, sconvenienti o indecenti. castiglione, 344: non
sciolti. segneri, ii-59: più piacciono o i compagni più liberi o i padroni
più piacciono o i compagni più liberi o i padroni più licenziosi. conti, 90
: non so neppure s'ei sia libero o no. s'ei fosse libero,
preventiva (con riferimento a persona indiziata o incriminata di un reato: per lo
sciolti. 8. non trattenuto o impacciato da ostacoli o da impedimenti materiali
. non trattenuto o impacciato da ostacoli o da impedimenti materiali. dante, purg
per largo calle / va tra gli armenti o al fiume usato o a l'erba
va tra gli armenti o al fiume usato o a l'erba. d'annunzio,
divenir sante. 9. privo o guarito da un'infermità; sollevato da
liberi, co'quali vedea come di prima o meglio. g. gozzi [tommaseo
morrò sciolto / pria che man porga o piede a laccio indegno. de luca,
'significa latinamente quell'* atto ', o meglio 'reato ', con cui
alcuno compera per ischiavo un libero o lo sostiene o lo vende come tale.
ischiavo un libero o lo sostiene o lo vende come tale. -ant.
sono sette scienze, le quali chiamano franche o libere. 11. figur.
; che è esente, immune (o viene esentato o sciolto) da determinati
esente, immune (o viene esentato o sciolto) da determinati obblighi, doveri
sottoposto a patria potestà, a tutela o ad altra forma di autorità familiare (un
rilasciano sarà assegnata una dote di cento o centocinquanta lire in occasione che qualcuno dei
all'autorità assoluta d'altri (tiranno o straniero); indipendente (dal dominio
di se medesime, né altra grazia o altro giovamento o altro piacere o altra gloria
, né altra grazia o altro giovamento o altro piacere o altra gloria è necessario
grazia o altro giovamento o altro piacere o altra gloria è necessario che si ricerchi
che non è assoggettato a dominazione straniera o comunque esterna (una comunità politica,
a dominazione straniera né a tirannide domestica o a signoria ecclesiastica; che è indipendente
è indipendente e gode di governo popolare o comunque costituzionale (una comunità politica,
: una gente che libera tutta, / o fia serva tra l'alpe ed il
ed in tale modo tutti, ragione o torto che si avessero, intendevano la parola
di uno specifico diritto di libertà politica o civile (un'attività politica, economica,
alla dolcezza del viver libero, o che faccino mancare gu uomini del desiderio delle
foscolo, iv-353: io t'offeriva, o lauretta, le mie lagrime, e
sottoposto a ostacoli, a particolari restrizioni o a impedimenti di misura giuridica (specie
di misura giuridica (specie amministrativa) o fiscale; che si svolge secondo le
gode di regime liberistico (un'attività o un fenomeno economico: commercio, traffico
: vorrebbe sapere perché il cambio è o deve esser libero. cantini, 1-8-38
industria ': non vincolata da privilegi o da condizioni onerose. mazzini, 92-44
mercato: che gode di franchigia doganale o di esenzione o immunità fiscale.
gode di franchigia doganale o di esenzione o immunità fiscale. tommaseo [s
, per lo più, di carattere locale o particolare (non affiliata ad analoghe grandi
: che viene svolto da un professionista o da un lavoratore autonomo (libero artigiano
quella che, per la natura sua o per condizioni del luogo e del tempo,
iscrizione a un apposito albo, registro o elenco), ma che comunque sono
e senza un'organizzazione di tipo imprenditoriale o aziendale (in contrapposizione sia alle attività
sia alle attività economiche di tipo commerciale o imprenditoriale, sia a quelle che sono
che sono svolte in posizione di impiegato o funzionario pubblico); professione liberale.
partecipa volontariamente all'attività di un'organizzazione o di un'istituzione senza farne parte (
con la facoltà di poter studiare questa o quella scienza speciale, e colla facoltà
: che fa appello alla ragione (o ad altra forma di conoscenza umana) e
sé alcuna tradizionale autorità intellettuale, morale o religiosa (una persona, un'attività
nome, ovvero di * frammassone 'o 'franmassone ', denominano alcuni que'
più spesso in forma francese, adattata o no ('franmassone ': l.
: 'libero ', aggiunto di pensiero o di pensatore, vale che ne'raziocini
che nella interpetrazione de'sacri testi, o nelle questioni religiose, procede indipendentemente da
maggiore di essi non è immediatamente riconoscibile o perché essi sono anglolatinismi o calchi
riconoscibile o perché essi sono anglolatinismi o calchi ('biglietto di banco ',
soggetto a particolari vincoli giuridici, pubblici o privati; sciolto da essi (un bene
: non sottoposto a ipoteche, servitù o altri diritti reali, né ad altri particolari
reali, né ad altri particolari pesi o vincoli giuridici (come, nel medioevo,
, mostrarsi, dichiararsi soddisfatto di qualcuno o di qualcosa; provarne compiacimento, rallegrarsene
a esprimere gratitudine per i benefici divini o soddisfazione per il felice esito di un
frequente di salutare, di cominciare lettera o simili: * sia lodato gesù cristo
. -aver poco da lodarsi di qualcuno o di qualcosa: non esserne affatto soddisfatto.
tutta la vita. -lodare qualcuno di o da qualcosa: attribuirgliene il merito,
che ti loda, ti cerca la borsa o la donna. -chi loda s.
-il fine loda il corso umano (o il tutto)] il dì loda
loda la sera: dalla conclusione più o meno felici si giudica un'iniziativa o
o meno felici si giudica un'iniziativa o un evento o la vita. petrarca
si giudica un'iniziativa o un evento o la vita. petrarca, 23-31:
: è giusto esaltare le imprese difficili o rischiose, ma è meglio dedicarsi ad
bello. -loda il monte (o il poggiò) e tienti al piano:
è consuetudine adulare le persone che sono o possono diventare utili per i propri interessi.
letto colle gotti, non s'è fatto o vero lodato. machiavelli, 1-iii-915:
il re per qualunque causa non lodassi o non potesse lodare; l'altro, se
papa creduto sempre che l'imperadore dovesse o lasciare spirare il compromesso senza lodare,
compromesso senza lodare,... o, lodando, 'lodare in suo favore
lodarono, dovessono dare loro mille fiorini, o in quel torno. e così dierono
se si doveva restituire alla chiesa, o pagare in quel cambio centocinquantamila ducati.
. varchi, 7-461: le parti o vero spezie della rettorica, che si
comunemente generi, sono tre: dimostrativo o vero lodativo, deliberativo. =
4-66: perché si de'punir donna o biasmare / che con uno o più d'
punir donna o biasmare / che con uno o più d'uno abbia commesso / quel
console. parini, giorno, i-600: o de la francia proteo multiforme, /
; che manifesta, a voce o per scritto, approvazione, consenso, considerazione
storici, si arrogano l'ufficio di lodatori o condannatori. 2. encomiastico,
lodatori, a'quali succedettono gli eroici o gli epopei. 3. adulatore
questi caratteri, come ricami d'una fiorita o ben composta menzogna, benché sieno fregi
le azioni, la condotta di qualcuno o per i pregi di qualcosa; giudizio
malizia,... la sua bellezza o ricchezza dura sempre, però che le
lxv-82: non saprei se biasmo o loda / meritar debba colei / che alla
2-92: l'uomo è degno di lode o di vituperio solo in quelle cose che
contemplazione. 3. celebrazione oratoria o poetica (di persone, virtù,
gran conflitti. tasso, 10-23: o lui felice, eletto a tanta lode!
casti, 22-4: coraggio dunque, o prodi: il campo è aperto, /
di elogio e di plauso; atto o gesto ammirevole. petrarca, 128-109:
spende, in qualche atto più degno / o di mano o d'ingegno, /
qualche atto più degno / o di mano o d'ingegno, / in qualche bella
e di una riuscita fuori del comune o serve a segnalare l'esito particolarmente brillante
l'esito particolarmente brillante di un esame o di una tesi di laurea.
: ellissi d'esclamazione, di ringraziamento o d'amore, o d'umiltà per
esclamazione, di ringraziamento o d'amore, o d'umiltà per recare a dio il
de gli eroi. saba, 35: o canta, carmen, le bellezze tue
merito. -in lode di qualcuno o di qualcosa: a suo onore e
onore e gloria; al fine di esaltarlo o di rendergli omaggio. dante
. v.]: 'innalzare le lodi'o 'la lode': dirle altamente; *
: dirle altamente; * innalzare uomo o fatto o nome con lodi ':
dirle altamente; * innalzare uomo o fatto o nome con lodi ': volerlo esaltare
lodi ': volerlo esaltare, riesca o no. 'intuonar le lodi proprie
. 'intuonar le lodi proprie 'o 'le altrui ', non ha senso
per lo più in iscritto, o in discorso pensato; e può essere peggior
legge di quella setta, che sia indifferente o anche lodevole opera ammazzarsi in buon tempo
e lodate non siano seguite da altre, o che in esse si resti fermi come
della reina. -con litote. non o poco lodevole: disdicevole, disonorevole,
. segni, 11-128: arrogante o vantatore pertanto è colui che si finge d'
cose lodevoli che egli non ha, o maggiori che egli non ha. redi
pallavicino, 1-131: il bene onesto, o morale che vo- gliam dire, non
anche senza lo splendore di veruna onestà o lodevolezza si possedessero. lodevolménte
la singnoria, diciesse il disputante, o. h'ottriante la singnoria al
h'ottriante la singnoria al perfetto o. nnon ottriante; io dico, che
squame che, in numero di due o tre, si trovano alla base dell'
. e sm. che è nato o abita a lodi; che è fabbricato
è fabbricato a lodi; che appartiene o si riferisce a lodi e al suo
difficoltà nel comprovarla non già come lodo o sentenza del re, che da lei avesse
detto comune sarà eletto ad alcuna lite o vero discordia diffinire d'alcuni omini del
, per via di lodo: in virtù o in esecuzione di una sentenza arbitrale;
, costituito dall'unica specie lodoicèa malvidica o callipyga o lodoicèa sechellarum, originaria delle
dall'unica specie lodoicèa malvidica o callipyga o lodoicèa sechellarum, originaria delle isole dell'
grosso frutto a drupa { cocco doppio o noce delle maldive), con semi
, per lo più, allo spiedo o arrosto. m. savonarola, 1-70
. -chi). che è proprio o caratteristico dell'allodola. c.
, sm. ant. ala di pelle o di cuoio usata come richiamo del falcone
e per letterale traduzione 'vescia 'o * loffa di lupo ', è una
3-113: 'loffeggiare': tirar via delle loffe o vescie. = denom. da
forma di pettine, se maschio, o gialle e seghettate, se femmina;
(come quelle del cavalluccio marino o ippocampo e del pesce ago)
denti; corpo di sezione più o meno poligonale, rivestito da piastrine
; branchie a forma di lobi o filamenti aggrovigliati o ciuffi al posto
forma di lobi o filamenti aggrovigliati o ciuffi al posto delle lamelle;
, sm. zool. organo circolare, o a forma di ferro di cavallo,
terreno umido, sotto le pietre o le cortecce degli alberi, nutrendosi di
. dal gr. xó ^ o? * cresta 'e irpcoxtó? '
altra significano in fretta e in furia o in fretta e all'impazzata ».
si pò chiamare vertebro ancora quando questo o vero el primo esce fora è necessario
foglie semplici stipolate, fiori in cime o tirsi, frutti a capsula setticida;
quali coltivate per le droghe che forniscono o per ornamento; hanno foglie opposte,
hanno foglie opposte, semplici, intere o dentate, stipulate; fiori ermafroditi e
; fiori ermafroditi e regolari in cime o in spighe; frutto a capsula o
o in spighe; frutto a capsula o a bacca o a drupa.
; frutto a capsula o a bacca o a drupa. = voce dotta
chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi. logaóne, sm
). matem. che si riferisce o è proprio dei logaritmi; che contiene
equazioni generali. -canone, tavola o tavole logaritmiche o logaritmico- trigonometriche: tabelle
-canone, tavola o tavole logaritmiche o logaritmico- trigonometriche: tabelle che permettono
logaritmi dei numeri compresi entro certi limiti o dei valori delle funzioni trigono- metriche,
dei valori delle funzioni trigono- metriche, o, viceversa, di calcolare il numero
, viceversa, di calcolare il numero o la funzione trigonometrica corrispondente a un dato
con più ragione poteva chiamarsi linea logaritmica o neperiana, poiché in essa benissimo si
, a partire da un'origine fissa o, dei punti le cui distanze da o
o, dei punti le cui distanze da o siano misurate, rispetto a un'unità
. -spazio logaritmico, della curva logaritmica o della logaritmica: in un sistema di assi
grandi, 4-4-52: con infinite iperbole o con lo spazio logaritmico o con un
infinite iperbole o con lo spazio logaritmico o con un prisma, sopra di esso spazio
radice alla divisione). -logaritmi naturali o neperiani o iperbolici: quelli la cui
divisione). -logaritmi naturali o neperiani o iperbolici: quelli la cui base è
derivazione e integrazione. — logaritmi decimali o volgari o di briggs: quelli la
integrazione. — logaritmi decimali o volgari o di briggs: quelli la cui base
manfredi, 2-164: sia una serie o progressione geometrica a di numeri che crescano
un sistema '. -tavole di o dei logaritmi: tavole logaritmiche. piazzi
, 2-425: le osservazioni sono sempre più o meno inesatte, e le tavole comuni
, gruppo fonico elementare costituito da una o più sillabe prive di significato, che
quadrata,... con quattro porte o finestre con picciole loggette o corridori.
quattro porte o finestre con picciole loggette o corridori. redi, 16-viii-228: parmi
terrazzino] chiamasi anco 'poggiuolo 'o 'loggetta '. d'annunzio,
soderini, i-257: fuori delle finestre, o loggette, o aperture delle colombaie,
: fuori delle finestre, o loggette, o aperture delle colombaie, si dee ordinare
. -ge). archit. edificio o parte di un edificio aperti verso pesterno
architravi, e questi reggonsi su pilastri o colonne. si adornano sovente le logge
si adornano sovente le logge di statue o di vasi. manzoni, pr. sp
s. bernardino da siena, i-427: o quante, iddio, se ne dicono
i rappresentanti dei mercanti di una città o di una regione. siri, ii-40
fanno nel mezo facendoné una sola, o dalle bande facendone due. servono queste
non toscani, 121: una loza o sia balconà con preda viva lavorà
, / altre da logge e da balcone o torre. algarotti, 1-ix-308: o
o torre. algarotti, 1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia,
algarotti, 1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia, o gabinetto,
1-ix-308: o scala, o stanze, o loggia, o gabinetto, / ove
scala, o stanze, o loggia, o gabinetto, / ove sparsa il bel
: ogni tanto si vedevano grandi altane o logge spuntare al di sopra delle case.
sacre. -loggia delle benedizioni (o della benedizione) 0 pontificale: galleria
. maffei, 5-5-50: le logge, o palchetti (com'or si direbbe)
1 gradini che circondano intorno la platea o l'arena, sorgono i palchetti o
o l'arena, sorgono i palchetti o ponti pegli spettatori. e sono questi
che giova uscire in aureo cocchio assise / o ne le logge de'teatri esposte /
? parini, giorno, i-878: o con maligno / occhio ricerchi di qualch'
qualch'alta loggia / le abitate tenebre, o miri altrove / gli ognor nascenti
oggi, per angusta passione di parte o per manco di finezza mentale, dai
hanno una « loggia ». -adunanza o riunione dei membri della massoneria. bocchelli
situato fra i rami di una pianta o comunque mascherato. 11. anat.
antera: teca. -loggia dell'ovario o del frutto: loculo. tramater [
-andare, essere alle logge o sotto le logge: subire lo sfratto
de guerra,... le taxe o vero logia- menti per ducento cavalli in
bellincioni, ii-145: stu se'cortese, o dolce mio barcello, / provedi al
loggiato, sm. archit. loggia o serie di logge che completa o adorna
loggia o serie di logge che completa o adorna un edificio, oppure serve come
, oppure serve come mezzo di collegamento o di disimpegno fra le varie parti di
cominciamento ad un magnifico e spazioso portico o sia loggiato. l. bellini, 5-2-18
i loggiati, né sopra i marciapiedi o muriccioli di esse. monti, 5-256:
per tenervi il concime e una latrina o bottino. pirandello, 7-122: piazza
tratta di estratti, per uso privato o liturgico o catechistico, derivati da varie
estratti, per uso privato o liturgico o catechistico, derivati da varie fonti,
non canoniche, scritti dapprima in ebraico o in aramaico e in seguitotradotti in greco.
come forme del discorso, come pensieri o come entità reali, con la conseguenza
seconda insegna provare il detto dell'uno o dell'altro per veraci argomenti, e
della filosofia (la filosofia in iscorcio o in idea o in potenza), è
la filosofia in iscorcio o in idea o in potenza), è insieme parte tra
sistema filosofico. -come materia di insegnamento o di studio. g. villani,
lo mandereste a studiare la loica, o piuttosto, a spasso, per ricuperare
essa da un autore e la concezione o la teoria logica che ne risulta.
nella logica ho dichiarato le principali categorie o determinazioni del pensiero, e conchiuso il loro
ha che vedere con la logica scientifica o inventiva. gramsci, 7-162: la metodologia
non è altro che la logica formale o matematica, cioè l'insieme di quei congegni
: la logica, ossia la disposizione o l'abito o l'arte mentale, per
, ossia la disposizione o l'abito o l'arte mentale, per cui il
di compiere giuste deduzioni, di individuare o prevedere il rapporto fra le cause e
rapporto fra le cause e gli effetti o fra i fini e i mezzi; rigore
. -in senso generico: modo o metodo di ragionare o di parlare.
generico: modo o metodo di ragionare o di parlare. sacchetti, 19-32:
, di esigenze che determinano, caratterizzano o giustificano fenomeni o situazioni particolari; norma
che determinano, caratterizzano o giustificano fenomeni o situazioni particolari; norma vincolante. romagnosi
, mostrando di non intendere disse: « o donna, per certo la buona farina
, tanti bacalari / non faranno con loica o sofismi / ch'alfin sien dolci i
di individuare le due soluzioni 4 vero 'o 'falso *, oppure a elaboratori
logiche per mezzo di variazioni nella portata o pressione di un gas o di un
nella portata o pressione di un gas o di un liquido). 9.
nelli, iii-290: io per logica, o loica, ho inteso sempre una persona
ant. e letter. che appartiene o si riferisce alla logica; logico, razionale
necessità di dimostrare qual si voglia cosa o per via del silogismo o per via della
voglia cosa o per via del silogismo o per via della induzione...,
desiderarsi che i maestri di tal arte o scienza. '., facessero più tosto
revocare in dubbio l'autorità loro, o cercarne le fondamenta. 2. dialettico
lacuna del testo, alla prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro
stato d'animo di esaltazione politica non razionale o non ragionata;... non
-ci). filos. che appartiene o si riferisce al logicismo. -anche:
altra conoscenza se non quella rappresentativa (o sensibile, come anche si suole dire
dire), e che la conoscenza universale o concettuale è un'illusione. -nel
, logicissimo). filos. che appartiene o è conforme alla logica come disciplina filosofica
accogliere nei suoi quadri. -filosofia o scienza logica: logica (v. logica1
. che è proprio, concerne, deriva o è conforme alla logica come struttura razionale
bisognerebbe che io vi dichiarassi le possibilità o potenze loiche. m. adriani, 3-5-121
cui non c'è più fantastico e intellettuale o logico; poiché il momento della pura
il momento della pura fantasia è superato. o meglio, il fantastico è tutt'uno
ogni calcolo è un processo logico più o meno lungo, più o meno complicato.
logico più o meno lungo, più o meno complicato. carducci, ii-1-130:
3. nel linguaggio comune: che rivela o deriva da ragionevolezza, assennatezza, prudenza
che fu il suo, infinito, o dai margini invalicabili, ecco...
tecnico, tra i suoi effetti logici, o ch'è lo stesso, necessari,
de'princìpi, non l'idolatria dell'opportunità o delle finzioni legali. ghislanzoni, 1-51
= voce dotta, gr. xóyiov o xoyetov 'pettorale del sommo sacerdote ebraico
scena, su cui i comici recitavano o cantavano, mentre che il coro stava immobile
= voce dotta, lat. logium o logèum, dal gr. xoy3lov
: 'logista ': specie di questori o maestri de'conti; magistrato d'atene
si rifrange nell'atmosfera, dipenda dalla logistica o pur che sia una vera logistica.
-ci). milit. che appartiene o si riferisce alla logistica; che vi ha
alla logistica; che vi ha attinenza o ne deriva. arlia, 321
. 2. filos. che appartiene o si riferisce alla logica simbolica.
e mezzo; la spiga di sei o sette pollici, direstata; le piccole spighe
di prateria... loglio perenne o loglierella, chil. 13. tramater
della famiglia graminacee, cespitosa, annuale o biennale, caratterizzata da fusti sottili,
famiglia graminacee; comprende varie specie annuali o perenni; ha foglie lineari; infiorescenza
volgar., 3-12: il loglio, o vero zizzania, nasce tra 'l grano
. di fior ornarsi, non di lappe o loglio. mattioli [dioscoride],
, purg., 2-124: cogliendo biada o loglio / li colombi adunati a la
persona che devia dai retti princìpi etici o religiosi; persona malvagia, perversa. -
. - anche: la parte degenere o malvagia di una comunità, di un
fu giammai ne'pantani di gerico o sì nocevole di natura o tanto ingrato di
gerico o sì nocevole di natura o tanto ingrato di sapore, come furono
attività raziocinante (platone); concetto o definizione idealmente separati dalla realtà (aristotele
realtà (aristotele); fuoco o pneuma divino, immanente al mondo, che
è il logo, questo rapporto, o il principio generatore del rapporto.
1-14: « y. cd 6 aóyos o « p£ èyévexo (et verbum caro
antiche, origini e fondazioni di città o genealogie. 2. in atene
che rappresenta convenzionalmente un oggetto o un'idea; ideogramma. 2.
. 2. trasposizione ripetuta delle lettere o delle sillabe di una parola per ottenere
: vi ha in alcune lingue più o meno parole, dalle quali mediante un'
e sintesi in nuove forme delle lettere o sillabe si possono produrre logogrifi, sciarade francesi
per estens. frase, verso, discorso o scritto oscuro, incomprensibile. monti
e del furore, verseggi sonetti parnassiani o logogrifi, scriva poetiche ed estetiche ma
, che sembrava a taluni un logogrifo o un'utopia. 3. teorema
e si radicano nella ctisologia, o scienza della creazione. = voce dotta
l'incontentabilità, le logomachie, o vogliam dire le contese di parole? buonafede
logoracuori / a persona, crucciato, o la dannosa / mancanza di danar tu
seguito a un'azione meccanica di attrito o di sfregamento. guglielmini, 127
logoramento. 2. debilitazione fisica o morale; decadenza, invecchiamento.
, ecc. non hanno importanza, o hanno solo una importanza negativa debilitante,
a poco, deteriorare per uso protratto o cattivo; sciupare, gualcire.
ariosto, 365: qualche par di scarpaccie o di pan tofole, /
dove sia umidità e vi piove su o abbia ghiacciati addosso, si logora e si
. 2. sottoporre uno strumento o un oggetto a un uso continuo e
ma inesorabilmente. frezzi, i-12-21: o ben dell'aspre selve, o cose vane
i-12-21: o ben dell'aspre selve, o cose vane, /...
rompano poi come quelle del- l'artiglierie o da coni che si logrino, come quei
parecchi / senza mostrar che si logori o invecchi. 3. disus.
. adoperare qualcosa, per uso abituale o per particolari necessità (prevalentemente di vitto
per estens. impiegare il tempo (o la vita stessa) in un dato
stomaco, quando gli manca che mangiare, o ei logora se stesso, o
o ei logora se stesso, o e'digestisce di quegli umori che generano
non intendo, è il piegare, o logorarsi l'anima e la mente per brillare
. campiglia, 1-53: quella città o fortezza che può mandare k
. privare di valore e di efficacia (o anche di interesse); deprezzare,
... secondo che la metafora o conserva la sua freschezza e vivacità, o
o conserva la sua freschezza e vivacità, o sfiorisce a poco a poco, o
o sfiorisce a poco a poco, o viene in tutto a logorarsi ed a spegnersi
egloga rusticale di salvestra, 6: o i'pur sudo di mezo febraro,
tu la fossa. -logorare valtrui o delvaltrui: vivere a spese d'altri
: quando comperi vino per tuo logorare o per rivendere, sempre domanda colui da cui
iii-17-231: la descrizione poi della notte o avanza ogni altra del poeta o cede
della notte o avanza ogni altra del poeta o cede solo al tramonto. né all'
della ruota deltarrotino. a codesta logoratura o fanghiglia, che anche chiamasi terra d'
» il club oppone non già farmaci o bevande a base di erbe ma un costume
interiore; affanno, struggimento, pensiero o preoccupazione assillante. barilli, i-164
... si pestano mescolandogli con acqua o vino. g. m.
, 17-65: si fa per la tossa o infreddatura un'acqua con le giuggiole,
in un migliaio / non troveresti arpie o logorizie / secchi com'eran queste tre giustizie
, agg. deteriorato gravemente dal tempo o dall'uso; sciupato, liso,
camminare in abito semplice e dimesso, o anche logoro e gretto. a. boito
di esse, quali in logori metalli o in corrosi bassi rilievi o in altra
in logori metalli o in corrosi bassi rilievi o in altra sorte di monumenti ci si
, depresso, estenuato per sfibranti fatiche o per affanni tormentosi. c. campana
spirito). cantù, 523: o non gli convenisse il farne mostra, o
o non gli convenisse il farne mostra, o volesse solleticare il logoro senso del piacere
non tanto nell'aspetto logoro dell'arredament. o, quanto in alcuni particolari quasi incredibili
e mettenlo a entrata: e lo danno o consegnano o vendono poi a barili giusti
entrata: e lo danno o consegnano o vendono poi a barili giusti, o vero
o vendono poi a barili giusti, o vero a fiaschi; e così gli
un bastone che portava alle estremità ali o piume d'uccello e alcune corregge di
alle quali erano attaccati pezzi di carne o esche di vario genere; il falconiere
sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere *
i capi degli ossi mobili esser colmi o cavi; e di questi altri sono
. ripetizione automatica di una stessa parola o di una serie di parole, interpretata
cura particolarmente dell'archivio. 'logoteti 'o * ragionieri militari 'dicevansi certi uffiziali
. tipogr. congiunzione di due o più lettere, o anche di intere parole
di due o più lettere, o anche di intere parole in blocco unico
tipogr. blocco litografico composto di due o più lettere fuse in un solo carattere;
410: 'lugre': bastimento piccolo a due o tre alberi con vele quadre, per
che si riferisce, che è proprio o caratteristico del logudoro; che vi è
del logudoro; che vi è nato o vi abita (una persona); che
immon dezza (della persona o degli abiti). finiguerri,
, 5-84: una lingua di ferro, o lettor mio, / sempre parlante,
sono a posto / come donzella a nozze o in un verziere, / a inchieder
vi si generava una pelliccila, o, come dicevano, loietta gial
computare. sacchetti, 186-57: o questo è ben peggio che 'l fante
plur. -che). tose. ferro o chiodo consumato dalla ruggine.
.]: 4 loliche ': ferri o chiodi già consunti dalla ruggine; e
, a cui appartiene il loligo vulgaris o calamaro. = voce dotta,
*: fanciulla precoce, decenne o poco più, che già suscita desideri carnali
sorte di pesci che noi chiamiamo calamai o seppie o polpi o loligini o totani
pesci che noi chiamiamo calamai o seppie o polpi o loligini o totani che dir
che noi chiamiamo calamai o seppie o polpi o loligini o totani che dir vogliamo.
chiamiamo calamai o seppie o polpi o loligini o totani che dir vogliamo. tramater [
una lamina cornea in forma di spada o di lancetta; il loro sacco porta in
specie, alcune coltivate come piante ornamentali o piante da legname; altre per i semi
e ostinata, di origine reumatipa o artrosica o nevralgica, e talvolta traumatica,
, di origine reumatipa o artrosica o nevralgica, e talvolta traumatica, che
manifesta, per lo più senza rossore o gonfiore, con dolori lancinanti alle regioni
della lombardia, sul tipo della furlana o della monferrina. g.
mi vedessi in giubbone, ballere', o vuoi di lombarda, o vuoi di gagliarda
ballere', o vuoi di lombarda, o vuoi di gagliarda, di balletti,
la prima volta in ispagna; o perché quivi furono inventate ». pisacane,
sf. ant. spreg. locuzione o costrutto caratteristico del dialetto lombardo; lombardismo
cantù, 495: da un giuggiolo, o come diciamo noi lombardamente 'zenzuino '
e fermi, a fine di porgersi, o in altro modo passarsi, checchessia,
si pongono più manovali a cinque o sei braccia l'uno dall'altro, tra
modi e le forme proprie del dialetto o del costume lombardo. carducci,
eccessivo, forme lessicali, espressioni linguistiche o costrutti sintattici tipici del dialetto lombardo.
si piantano... i cavoli piacentini o, come altri dicono, verzotti o
o, come altri dicono, verzotti o lombardelli. = dimin. di
, al linguaggio, al dialetto lombardo o alle forme dell'arte lombarda (romanica
. idem, purg., 6-61: o anima lombarda, / come ti stavi
che si trova nel territorio della lombardia o ne fa parte. dante, xl-3
mi vuol esule ad ogni modo, o prigione. borgese, 1-264: monti smaltati
lombardo. 3. che appartiene o si riferisce alla lombardia o alla sua
che appartiene o si riferisce alla lombardia o alla sua popolazione, alla sua storia,
fa parte di tale dialetto; scritto o detto in taledialetto. boccaccio, viii-3-6
, 1-viii-186: qualche scrittura mera fiorentina o lombarda o d'altra provincia d'italia dove
: qualche scrittura mera fiorentina o lombarda o d'altra provincia d'italia dove non
dante, inf., 27-20: o tu a cu'io drizzo / la voce
età intermedia. -i lega lombarda (o di pontida): quella che si strinse
carducci, iii-3-306: a cavallo, o fedeli! tu, wittelsbach, dispiega
lega. -sm. lombardo-veneto (o regno lombardo- veneto): circoscrizione autonoma
il furore della originalità sino a rifare o contraffare in versetti metastasiani o in versioni
a rifare o contraffare in versetti metastasiani o in versioni cesarotto-foscolo-montaniani i romantici francesi e
costolonata (cioè sostenuta da archi diagonali o costoloni), che, oltre ad
lombardo: partecipare, in modo più o meno considerevole, della natura, del temperamento
, agg. anat. che appartiene o si riferisce ai lombi. -regione lombare:
e all'uso esterno di essa, o piuttosto della sua fanghiglia, attribuisce la facoltà
per introdurre farmaci a scopo terapeutico, o per prelevare il liquido nel caso di
. = comp. da lomb [o] e artrite (v.).
. = comp. da lomb [o] e artrosi (v.).
sono assai buone per lo dolore delli lombi o della schiena. ventura rosetti, 1-166
il mulattiere era d'un venti anni o circa, sbarbato, paffuto, con la
d'un agnello / vede, o un cui di cappon presso al suo
11-85: non per fare pompa o sfoggiare magnanimi lombi, ma per darvi notizia
-per estens.: indossare, materialmente o idealmente, il cilicio o un'armatura
, materialmente o idealmente, il cilicio o un'armatura spirituale; raffrenare le passioni
: che volatili, che lomboli! o della casa, o della casa! f
che lomboli! o della casa, o della casa! f. f. frugoni
, le dita quattro muscoli, detti lumbricali o vermiculari dalla figura e dalla gracilità.
trascinano in avanti il corpo per due o tre centimetri; molto comuni sono il
si scaricò per la parte deretana d'uno o di due lombrichi. campailla, 12-50
? onde in voi tanta oltracotanza, o fastidiosi vermini e lombrichi di cotesta vostra
viltà dei preti di francia pei quali vittoria o sconfitta non muta abbiezione: e noi
femmina, il suo colore è bianco o tendente al rosso-carneo; si serve,
acqua dolce, diffuse nelle regioni fredde o temperate dell'emisfero nord.
dottrina del lombroso. -anche: seguace o sostenitore delle teorie del lombroso.
condo che lo scrittore l'abbia scritta o no a stomaco digiuno. serra
acheni; legume, siliqua. o. targioni tozzetti, i-370: 4 lomento
quel pericarpio fatto a forma di legume o di siliqua, detto altre volte legume articolato
dimensioni, con livree lucenti, gialle o grigie; capo alquanto sviluppato;
sarcofaghe o coprofaghe, sono munite di uncini
il corpo, coperta da scaglie o peli o compieta- mente nuda,
il corpo, coperta da scaglie o peli o compieta- mente nuda, a seconda
chirotteri fillostomatidi glossofagini, sprovvisti o quasi di coda, con una lingua molto
agg. e sm. che si riferisce o appartiene alla città di londra; che
appartiene alla città di londra; che abita o è nato a londra.
sm. geol. che si riferisce o è proprio del periodo geologico, appartenente
persona dormeva, se posse ad uno londre o barca, e passao dall'altra vanda
due mesi che non « londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia
« londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia », per dirlo
due mesi che non « londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia
« londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia ». = denom
due mesi che non « londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia
« londrina » o non « londreggia » o non « londrineggia ». = denom
longa manus, locuz. lat. persona o gruppo di persone, organizzazione
.) si avvale, più o meno palesemente, per raggiungere i propri
detto di persona che è segreto agente o uomo di fiducia di qualche potente,
, venne a proporre questo dilemma: o gli pagavano il conto o il
: o gli pagavano il conto o il giornale non si stampava. d'annunzio
fondamento d'idealità. -che esprime o richiede grandezza d'animo, perseveranza,
non è da credere ad ogni parola o vero istinto naturale; ma ciascuna cosa è
s. carlo borromeo, 1-57: o ciechi figliuoli che, non facendo conto,
. amabile di continentia, 49: o inclito e illustre imperatore, ove è
colorire di gran disegni, una longanimità o perseveranza che sola può venire a capo
e ultimo intestino è addimandato il retto o longanone. = voce dotta,
dotta, lat. longà [n] o -ónis 4 grosso intestino ';
iii-365: qualche villino con scivoli a cavaturaccioli o palafitte di due longarine sono anche più
panzini, iv-383: 4 lungarina 'o 4 longherina 'è pure voce marinaresca
: elemento longitudinale della struttura delle ali o della fusoliera. marinetti, 1-71:
si prolungano per tutta l'estensione dell'ala o della fusoliera e costituiscono la principale armatura
, di un telaio meccanico, didura o è destinato a durare lungo tempo (un
dura a lungo (nel tempo o nella memoria degli uomini); che conserva
dante, par., 18-83: o diva pegasea che li 'ngegni / fai
longevi, sanza offesa di fortuna o di cieli. gherardi, ii-47: vidi
. che vive a lungo; che supera o ha superato il limite medio della vita
chi andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme /
andò, chi recò doni / o riposa o se vigila non teme / questo vento
taglia superiore a quella media della razza o del tipo scelto come esemplare (un animale
le lunghezze (e si distingue in rigido o
la rotella metrica, la catena metrica o agri- mensoria; speciale, come la
dallo sviluppo esagerato delle piccole labbra o ninfe, che sporgono talora vistosamente dalle
già nelle cose odiose, che levano o ristringono la libertà. = voce
di separazione introdotto dalla prep. da o anche a). -per estens.:
ben più in là che i parti / o le longinque tile o i liti gangi
che i parti / o le longinque tile o i liti gangi, / il cor
ventre. 2. che accade o si svolge lontano da un determinato luogo
. figur. che esula dai propri interessi o dalle proprie possibilità; estraneo.
del gr. soxtx'f) pet|i. o <;. longiròstri, sm
famiglia crisomelidi, caratterizzati da livree nere o bronzee, che si nutrono delle
trasversale). -anche: che procede o decorre parallelamente, in direzione della lunghezza
. 6. geol. foglia longitudinale o direzionale: quella la cui direzione coincide
nave, e precisamente nel senso poppa-prua o viceversa (l'ossatura dello scafo di
ossatura dello scafo di una nave metallica o i singoli elementi che la compongono,
nave. -senso longitudinale: senso poppa-prua o viceversa. -sezione longitudinale (anche longitudinale
che si riferisce alla longitudine (geografica o astronomica). = deriv. da
longitudinalménte, avv. nel senso o in direzione della lunghezza; con
posizione di un punto sulla superfìcie terrestre o di un astro nello spazio; corrisponde
del meridiano che passa per il punto o per l'astro dal meridiano fondamentale o
o per l'astro dal meridiano fondamentale o iniziale (scelto convenzionalmente), misurata
segno positivo verso occidente (longitudine positiva o occidentale o ovest) e negativo verso
verso occidente (longitudine positiva o occidentale o ovest) e negativo verso oriente {
e negativo verso oriente { longitudine negativa o orientale o est). -longitudine astronomica
verso oriente { longitudine negativa o orientale o est). -longitudine astronomica: quella
dal luogo di osservazione. -longitudine celeste o eclittica di un astro (anche semplice-
est dal punto vernale. -longitudine geografica o terrestre: distanza angolare di un punto
della superficie terrestre, dal meridiano fondamentale o iniziale (che, per convenzione,
del punto stesso e quello fondamentale (o anche da un altro meridiano qualunque di
navigazione, osservando la posizione del sole o di altri astri. -longitudine stimata:
la longitudine d'una regione, o di qual si voglia luogo, si conta
eclittica stessa; corrisponde alla 360 (o anche alla 400®) parte della circonferenza
equatore terrestre; corrisponde alla 360 (o anche alla 400®) parte della circonferenza
della cosa fosse secondo lo spazio lato o vuoi largo, si muterà il luogo
condizione servile. carducci, iii-3-129: o sedente al tirren lido, / poggiata il
miracolo al pericolo di diventare un profeta o un santo maledetto, o un accademico della
un profeta o un santo maledetto, o un accademico della « ronda » semicruscante
la libertà toscana. idem, 28: o iddio, aiuta gl'innocenti; ed
voce dotta, lat. mediev. longobardus o langibardus o langobardus, comp.
. mediev. longobardus o langibardus o langobardus, comp. dal germanico lang '
'e bari 'barba ', o, secondo un'altra versione, da lang
'i piagnoni e gli arrabbiati 'o il * sampiero da bastelica 'o alcun
'o il * sampiero da bastelica 'o alcun altro dei drammi di lui lontanamente
. l'essere lontano da qualcosa o da qualcuno (con riferimento a persona)
quale si verifica l'assenza di una persona o la sua separazione da altre persone o
o la sua separazione da altre persone o da determinati luoghi. bandello,
muore e s'incolpa la poca avvertenza o l'ignoranza del medico. carducci,
. tasso, 8-4-322: né giunge o toglie a la grandezza alquanto / de
de l'ampia terra il largo seno, o 'l dorso, / onde minor per
appaiono lontani dall'oggetto in primo piano o dal punto di vista dell'osservatore;
di vista dell'osservatore; aspetto del paesaggio o di altri oggetti rappresentati in tale posizione
fossero per giunta, in qualche veduta o lontananza di mare, dipinte le navi
. -in lontananza: in un luogo o in un punto lontano, generalmente vago
la lontananza ogni gran piaga salda (o sana): l'allontanarsi o l'essere
(o sana): l'allontanarsi o l'essere lontano dalla persona amata affievolisce
nocer non lice / sdegno del cielo o lontanar di sole. bruno, 3-436:
folta. pascoli, 133: donde, o vecchina, queste violette / serene come
tempo si lontanasse che quella di dandona o zenofanzio non fece, mai della memoria
luntanado). che è stato allontanato o che si è allontanato; scostato,
gli amici e i parenti, vedendosi privi o almen lontanati dal quotidiano mio aiuto,
nissimo). che sta, si trova o è posto a grande o notevole
trova o è posto a grande o notevole distanza da un punto di riferimento
da un punto di riferimento (espresso o sottinteso). giacomo da lentini,
: che mai portò bestia da soma o nave / da * luoghi più famosi e
, separato nello spazio da una persona o da un luogo caro. giacomo da
. guittone, 132-3: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo meo
132-3: dolcezza alcuna o di voce o di sono / lo meo core allegrar non
, i-76: tu mi sei lontana, o mia fanciulla, / e a me
. provocato dalla lontananza da un luogo o da una persona cara. monaldo da
montale, 1-49: non saprei dire, o lontano, / se dal tuo volto
s'esprime libera un'anima ingenua, / o vero tu sei dei raminghi che il
che si svolge in un paese remoto o verso un. paese remoto. bonagiunta
4. che sta, si trova o è posto a una determinata distanza da
di misura, da un avv. o da un'espressione indicante la distanza)
si trova nello sfondo di un dipinto o appare prospetticamente distante dall'osservatore. sorte
di tempo da un punto del passato o del futuro scelto come termine di riferimento
poeti e favoleggiatori senza apparenza di vero o di chiarezza ». tasso, 13-51
-in partic.: che si verificherà o si compirà in un avvenire non vicino
ancor essi, per esser lunge dal nascimento o assai di qua dalla età perfetta.
partic.: antico, remoto; fatto o avvenuto da gran tempo; passato da
non c'è qui, in questa stanza o nel paesaggio che vediamo dalla finestra,
in lei un ricordo intenso, recente o lontano, spiacevole o grato?
, recente o lontano, spiacevole o grato? -proiettato con la memoria nel
da molto tempo; che si prolunga o si prolungherà lungamente; prolungato, diuturno
che non ha stretti vincoli di parentela o di affinità. l. salviati,
denigra nessuno col pretendere che scriva più o men bene; ed io poi sarei
. 13. che non riesce o non può, per ragioni oggettive o
o non può, per ragioni oggettive o per motivi soggettivi, raggiungere un determinato
determinato modello, conseguire un determinato scopo o tenere una determinata condotta. castiglione,
verso di lor manifesta. -che trascende o supera le capacità o le possibilità (
. -che trascende o supera le capacità o le possibilità (intellettuali o fìsiche)
le capacità o le possibilità (intellettuali o fìsiche) di qualcuno; che è
al vero. -per indicare l'incompiutezza o l'imperfezione di un'azione, di
di un'azione, di una condizione o di una situazione (precisata da un
una situazione (precisata da un sostantivo o da un verbo preceduto dalla prep.
i romani ne'loro eserciti soldati veterani o soldati d'altra qualità, era una
15. che non è immediatamente esplicito o evidente: poco pertinente, poco appropriato
e lo dicesse tra gente che fosse o fosse stata in firenze, non sarebbe questa
un matrimonio celebrato nel lontano dei secoli o nel buio dell'inconoscibile. -pitt.
distanza, molto distante; in luogo o paese remoto (con indicazioni di stato
(con indicazioni di stato in luogo o di moto a luogo). cino
soverchio dolore, / non è atto o pensiero / di magnanimo core. tasso
. frescobaldi, 1-84: quando lontan [o donna] dagli occhi miei sarete.
-in espressioni esclamative, con valore esortativo o deprecativo. manzoni, pr. sp
è accompagnato da un complemento di misura o da un'espressione indicante la distanza)
4-49: tratto ch'un miglio o più l'ebbe lontano, / con gli
ariosto, 10-24: vide lontano, o le parve vedere, / che l'
da distante. anguillara, 8-366: o per non s'affamar, lontan le
da lontano, di lontano: da grande o da notevole distanza, da distante.
strano. -in lontananza; a grande o notevole distanza. guittone, 132-11:
/ se di presso vi sono o di lontano. dante, purg.,
seppe ove / s'albergasse da presso o di lontano, / mostrossi a noi qual
1-ii-224: come c'entra che il sarto o il parrucchiere / vada a cavai col
addio grassano, addio terre vedute di lontano o immaginate! -ant. a una
è accompagnato da un complemento di misura o da un'espressione indicante la distanza)
maldestre. -in modo indiretto o elusivo. -anche: in modo indeterminato
? -in modo indiretto, poco chiaro o confuso. lippi, 1-63: egli
': non dal principio del fatto o della storia, che i latini dicevano «
»; ma da una cosa appartata o separata, e che non è di
1-ii-28: che cotesto nuovo mestiere fosse o non fosse gradito a coniglio mannaro,
di separazione: alla larga da qualcosa o qualcuno (per lo più in frasi
: esserne alieno, non esservi disposto o propenso; non averne l'intenzione o
o propenso; non averne l'intenzione o la possibilità; non riuscirvi. berni
ver luntani. petrarca, 254-12: o dura dipartita, / perché lontan m'
. firenzuola, 66: tu [o amore] ne apporti la pace, tu
per loro antichezza. -farsi o rifarsi lontano: allontanarsi; svanire.
ben se n'accòrse. -farsi o rifarsi da o di lontano: iniziare un
accòrse. -farsi o rifarsi da o di lontano: iniziare un racconto o
o di lontano: iniziare un racconto o un discorso, partendo da fatti molto
sdottorassero troppo. -curarsi di cose o di avvenimenti che non interessano direttamente.
miglia, lontano un miglio, da o di lontano un miglio: molto distante
molti germi di virtù da svilupparsi prima o dopo. -per lontano, per il
lontano, per il lontano: per paesi o luoghi remoti. lorenzo de'medici
-prenderla, pigliarla alla lontana (o anche lontana): affrontare un argomento
anche lontana): affrontare un argomento o iniziare un discorso in modo indiretto o
o iniziare un discorso in modo indiretto o involuto, senza affrontarne subito il tema
non avvicinarsi; vivere separato da luoghi o persone care. chiaro davanzati,
. -più lontano che gennaio dalle more o dalle rose: v. gennaio,
una nave, allontana le torpedini ancorate o galleggianti. dizionario di marina, 408
incerta identificazione, corrispondente forse alla lince o al leopardo (e, nelltnferno dantesco
2. zool. irbis (panthera o felis uncia). - anche:
; lombata; taglio di carne suina o bovina. dante, xxvii-3:
lxvi-1-297: piglia polpa di fagiano o cappone o pollastro arrosto, ovvero cima arrosto
piglia polpa di fagiano o cappone o pollastro arrosto, ovvero cima arrosto di
, 321: comperare qualche bel petto o lonza di vitella, o qualche gran pesce
qualche bel petto o lonza di vitella, o qualche gran pesce. ricchi, xxv-1-184
nomi, 5-5: non vi vergognate, o miei pappagi, / d'aver paura
di rocce intrusive a forma discoidale o lenticolare convessa verso il basso e concordante
... loppa e pula di biade o di grano, ma che sia marcita
, ma che sia marcita d'un anno o di due. lastri, 1-4-31:
. targioni tozzetti, i-282: 'loppa'o 'gluma'o 'pula'... è quella
tozzetti, i-282: 'loppa'o 'gluma'o 'pula'... è quella coperta
, composta di una, due o più 'valve',... terminate molte
. terminate molte volte da una 'coda'o 'filo', detto 'resta'volgarmente (arista)
valore, vile, scadente; fatto o circostanza di nessuna importanza. dottori,
oltre che del genere di marcia, calda o fredda,
terra vi sia, se semplice o composta,... se sotto vi
turfe, zolfatare, loppe di miniera o altre simili sostanze nemiche delle coltivazioni
, posatura, feccia, la parte impura o eterogenea che si separa dalla materia
vetro, sia venendo a galla, o rimanendo al fondo. -materia vetrificata
5. locuz. essere (o non essere) loppa: essere (
non essere) loppa: essere (o non essere) cosa di nessuna importanza,
di nessuna importanza, di scarso valore o fatto o circostanza che si può (
importanza, di scarso valore o fatto o circostanza che si può (o non
fatto o circostanza che si può (o non si può) prendere alla leggera.
lòppia (lòpia). marin. tenda o padiglione collocati a poppa di piccole imbarcazioni
loppia 'e 'lopia': tutta la tenda o capannetta di poppa in una feluca o
o capannetta di poppa in una feluca o altra barchetta. = etimo incerto
quella del pistoiese, 1 gattici. o. targioni tozzetti, iii-383: 'acer
chi l'aveva a dosso, nessuno beveraggio o loppio o altri sughi d'erbe
dosso, nessuno beveraggio o loppio o altri sughi d'erbe non gli potevono nuocere
rampino, cioè arnese di ferro con tre o quattro o rampe o uncini o
di ferro con tre o quattro o rampe o uncini o raffi da ripescare le
con tre o quattro o rampe o uncini o raffi da ripescare le secchie cascate
o quattro o rampe o uncini o raffi da ripescare le secchie cascate nei
rivestito abbondante mente di pula o loppa. montigiano, 91:
a'tormenti cesseranno le parole tua, o loquace. b. fioretti, 1-3-471:
come è l'uomo. -o, o elli l'ha anco le bestie e li
. 2. che emette versi o suoni inarticolati caratteristici (un animale)
laggiù sullo stagno. -capace (o che si immagina capace) di emettere
amante. mazza, iii-30: soavemente, o zeffiri loquaci, / garrite a lui
-che risuona di rumori, versi o voci (un luogo); animato
; animato da vivaci conversazioni di persone o da pigolii e cinguettìi di uccelli.
: lo stato d'animo di chi è o si crede sfuggito a un rischio mortale
loquacità, sf. disposizione abituale (o anche occasionale) a parlare molto,
ogni cosa per l'annunzio precorso, o loquacità del saraceno alleato, o tradimento
, o loquacità del saraceno alleato, o tradimento altrui. d'annunzio, iv-1-387:
loquace, verboso, pettegolo; parlando o scrivendo con disinvolta scioltezza. 5
e col malizioso pianto suo deroto: / o sacro imperador, la dise in quela
d'uopo / di cembali, di tresche o di nutrice / che con dolce e
modo di pronunciare caratteristico di un luogo o di un gruppo etnico particolare; inflessione
dante, inf., 10-25: o tosco che per la città del foco,
la loquela: diventare muto (temporaneamente o per sempre); non potere o
o per sempre); non potere o non osare parlare. cavalca, ii-i
2-240: cerco che cosa fosse questa lorea o lora... lora raccolgo da
da cui possa esalar il vapore, o sia un imbuto da vino, volgarmente
. mediev. lura 'apertura di sacca o di otre '(nel 1292 a
la specie più nota; crescono parassite o semiparassite sui tronchi di altre piante legnose
hanno foglie sempreverdi, opposte e coriacee o ridotte a squame e producono bacche biancastre
ridotte a squame e producono bacche biancastre o gialle vischiose. = voce dotta
gino; dalla corolla divisa in quattro o otto lacinie riunite nella base co'petali
locoli, e da una bacca infera o ipogina coronata dal calice. questo genere
nel circo e di fustigare gli schiavi indolenti o colpevoli di qualche mancanza.
eziandio per gastigare gli schiavi infingardi o colpevoli. = voce dotta, lat
la camera alta, detta anche dei pari o dei lordi. 2. lords spirituali
filangieri, i-102: i vescovi, o sieno i lordi spirituali, non sono
desinenza, lórdo). imbrattare persone o cose con qualcosa di sudicio, di appiccicoso
sudicio, di appiccicoso, di viscoso o di liquido; coprire di sporcizia,
. m. cecchi, i-140: o padron, non gettar carne e piattello,
sangue germano e gallico non lordi, / o che il pianto del suo cultor non
lavi e netti, quando fosse lordo o brutto; ma più tosto è vergogna
per l'affanno sui sassi sulla polvere o nella merda. -intr. con
e non si può sì poco pensare o toccare che non lordi la mente.
.. si lordano nel pantano delle lascivie o almeno invaniscono nelle leggerezze d'amore,
. -lordare le carte, la penna o la mano: scrivere cose oscene o
o la mano: scrivere cose oscene o false o biasimevoli o insulse; trattare
mano: scrivere cose oscene o false o biasimevoli o insulse; trattare di persone
scrivere cose oscene o false o biasimevoli o insulse; trattare di persone abiette o
o insulse; trattare di persone abiette o odiose, di argomenti ripugnanti.
infamia e disonore a chiunque ne parli o scriva, per tuo maggior iscorno voglio restare
aretino, 20-350: egli, veduta balenare o questa o quella lordarèlla che
20-350: egli, veduta balenare o questa o quella lordarèlla che io soleva
. imbrattato di materia impura e appiccicosa o viscosa o liquida; coperto di
materia impura e appiccicosa o viscosa o liquida; coperto di escrementi, di sporcizia
milizia, viii-79: quando la corona o la fascia del doppio alburno non cinge
difetto particolare degli alberi esposti al meriggio o a levante, prodotta verisimilmente dal sole
dal sole che ha diseccata la scorza o sciolte quelle nevi e brine, le quali
letter. condizione e qualità di persona o cosa molto sporca; sporcizia, sozzura
; imbrattato di sudiciume, di untume o di altre materie sozze e nauseabonde.
al dodicesimo anno, non vestivan più casacca o giubbone di sotto, ma davan loro
e lorda / la putrida toa salma, o donna cruda. pacichelli, 2-3:
/ che non parea s'era laico o cherco. landino, 295: trovollo [
su la mensa ti spingessi, / o qualch'altra assai più lorda / brutta cosa
perverso. iacopone, 1-438: o quanto eri bellissima! / a dio
buon prencipe aver cura della sua corte o famiglia, tenendola purgata d'uomini lordi e
macchie lordo. settembrini, i-272: o che cosa tremenda è questo ergastolo!
estrema per irritarlo: egli nondimeno, o per abominazione d'atti sì lordi o
o per abominazione d'atti sì lordi o pure già presago del malvagio pensiero,
pers, 2-21: io vi lascio, o scelerati alberghi, / dove..
quei vocaboli che egli usò alcuna volta, o troppo sporchi e lordi, o troppo
, o troppo sporchi e lordi, o troppo impuri e disonesti. muratori, 5-iii-76
e'siano oneste, e sanza veruno malizioso o lordo o disonesto adornamento.
e sanza veruno malizioso o lordo o disonesto adornamento. -squallido, infame (
è tanto lordo, / qual pesce o qual augello è sì da poco, /
e gli uomini della lorda plebe nulla o assai poco s'intendono di bellezza.
atto del pesamento, fosse contenuta, o della roba da cui fosse accompagnata, come
, invoglia, corde, paglia o altro. -prodotto lordo: valore in
tal mercanzia al lordo pesa mille libbre o importa mille scudi; e al netto
; e al netto pesa novecentocinquanta libbre o importa no- vecentocinquanta scudi. viani
= dal lat. tardo lordus o lurdus * sordido; storpio ',
patologica è conseguente a una lesione vertebrale o a una paralisi. targioni
potere esser altro che una lordosi, o vogliamo dire lussazione per la parte interna
avevano la faccia deturpata da bolle schifose o da uno strato di lordume ributtante.
ant. lordóra), sf. materia o massa di materie sudice e ripugnanti
. -rifiuto organico; escremento umano o animale. bencivenni, 4-85: che
mal può soffrire alcuna / immondizia o sia lordura / sul suo manto.
. degradazione morale, abiezione, turtore o vero suo messo presente... e
-anche: vizio, colpa; atto o comportamento disonesto, turpe, vergognoso;
macerie del tuo abisso. -carattere vergognoso o disonesto di un atto, di un
, agg. che appartiene o si riferisce alla lorena o alla casata dei
o si riferisce alla lorena o alla casata dei duchi di lorena;
duchi di lorena; che è nato o abita in lorena. -programma lorenese:
popoli liberi. carducci, iii-24-405: o dolcissima scuola che fissava e fissa le
alla pappa co 'l pomidoro, o con l'aglio vermifugo del regime mediceo lorenese
, agg. e sm. che appartiene o si riferisce a loreto; che è
riferisce a loreto; che è nato o abita a loreto; lauretano. -ordine
lorgnétta, sf. occhiale con una o due lenti, fornito di manico,
lo più dalle signore, per ingrandire o avvicinare gli oggetti non molto distanti
cerchio sostenuto da un manico di tartaruga o di metallo. c. e
piume ed il colore tutto rosso più o meno carico. ha il becco più
scient. loris, dal fr. loris o lori, portogh. louro * scimmia
corpo di giovinetto. -lorica amata o ansulata: corazza costituita da una fitta
: corazza costituita da una fitta rete o maglia metallica. -lorica segmentata: corazza
penserei farme. tasso, i-248: o chi fia che mi nieghi il premio che
. cocchi, 1-25: tali due involti o muscoli pallidi e sottili sospensori de'testicoli
de'testicoli pendono attaccati a quell'involto o lorica dell'addome, fatta da quei grandi
che costituisce la corteccia immediata del seme o il tegumento proprio dello stesso.
lorica; protetto, munito di lorica o di corazza. - anche sostant.
. per estens. ricoperto di pelle squamosa o di placche ossee. murtola,
un tuzzo / de la magna o de franza veramente. = deriv
occhi grandi; pelliccia soffice; coda più o meno lunga; hanno abitudini notturne
più, di compì, di termine o di favore o di moto a luogo
di compì, di termine o di favore o di moto a luogo figur. (
e può sempre riferirsi anche ad animali o a cose): a essi, a
e'detti consoli niuna pena lo'dia o vero lo'tolga. boccaccio, dee.
alcuno buono viaggio di là dal mare o di qua, che el signore iddio
ma solo in relazione con nomi collettivi o con pron. indefiniti). dante
2. in relazione con prep. o locuz. prepositive, in funzione dei
esse (e corrisponde al sing. lui o lei). breve di montieri,
con uso facoltativo in alternativa con essi o esse; in partic., quando
si vuole dare maggiore rilievo alla frase o far risaltare l'opposizione fra due soggetti;
che venere 0 risplenda per se stessa o sia di sustanza penetrabile dai raggi solari
l'idea di possesso da parte di due o più soggetti o di appartenenza a due
da parte di due o più soggetti o di appartenenza a due o più possessori
più soggetti o di appartenenza a due o più possessori (si riferisce a persone
amicizia, di dipendenza, di autorità o di ufficio. compagni, 3-7:
2. con valore di specificazione soggettiva o qualificativa (con riferimento sia a persone
ma solo in relazione con nomi collettivi o pronomi indefiniti, in costruzione a senso
mai persone ratte / a far lor prò o a fuggir lor danno, / coin'
ciò che è proprietà di alcune persone o appartiene a esse (il danaro,
come d'un torace composto di fasce o lori, che questi agitatori solevano portare
, offerivagli con i labbri disseccati un'arachide o una nocciuola parimente secca, che vi
sfrangiati, fascicolati, di colore biancastro o giallo; frutti a capsula legnosa deiscente
. lastra sottile di pietra, quadrata o rettangolare, impiegata nel lastricare strade,
rombo. - per estens.: oggetto o figura romboide. de roberto,
di trovare la soluzione di un enigma o di un sistema complicato. b.
a losanga. -a losanghe: composto o ricoperto da pezzi o disegni a forma
losanghe: composto o ricoperto da pezzi o disegni a forma di rombo. moretti
letter. guar dare stringendo o strabuzzando gli occhi (detto propriamente di
propriamente di chi ha la vista debole o difettosa); volgere contemporaneamente gli occhi
e truce, che esprime malanimo o minaccia; strabuzzamelo, stralunamelo degli occhi
dossi, iii-331: mira bene, o nipote, il funesto lo- scheggio dello
). che ha la vista difettosa o debole; che è costretto, per guardare
che rivela difetto della vista, miopia o strabismo (lo sguardo). aretino
strabismo. d'annunzio, iii-2-252: o mille volte adultera del cielo, /
al losco fascino degli occhi, / o druda dell'imberbe. -letter.
figur. che è dotato di doti intellettuali o morali meno che mediocri; privo di
cielo hanno smarrita. tebaldeo, 1-17: o secul insensato, o secul losco,
, 1-17: o secul insensato, o secul losco, / tu non potrà'mai
bandello, ii-1182: in qual antica selva o sacro bosco, / in qual
, / in qual fiorita piaggia o verde colle / nacque il buon legno
i pregiudizi suoi. mazza, i-i7: o intelletto uman, quanto è mai losca
avea bisogno di specchiarsi in giunta o di ascoltare fra mino per superare il maestro
3. che appare poco chiaro o irregolare o ambiguo (un fine,
3. che appare poco chiaro o irregolare o ambiguo (un fine, un'intenzione
sospetto di dubbia onestà, di dolo o di equivoco; disonesto, illecito (un
, vissuto una folla di piccoli romanzi o piuttosto di intrighi, nati e cresciuti
vo. -essere losco: vedere o capire poco e male; soffrire di
, 2-184: -male pensi, o terenzia; gli occhi tuoi, la notte
freno, 1 rabbiosa invidia, abita o speco o bosco, / pasciti d'idre
1 rabbiosa invidia, abita o speco o bosco, / pasciti d'idre,
lossàrtro, sm. deviazione di un arto o di un'articolazione. = voce
che comprende la sola specie loxodonta africana o elefante africano: v. elefante.
quella che sia diretta ai punti cardinali, o vero obliqua ai medesimi.
e acqua, usato come materiale refrattario o come mastice. biringuccio, 1-165:
. e sm. che è proprio o si riferisce alla lorena ea i suoi
sm. poltiglia appiccicaticela formata da terra o polvere della strada mescolata con acqua;
era brutto. citolini, 2-11: o hanno qualche portico... o hanno
: o hanno qualche portico... o hanno qualche poco di sentier battuto o
o hanno qualche poco di sentier battuto o qualche sasso rilevato, dove è troppo
2. impasto di terra o d'argilla usato dagli uomini per costruzioni
dagli uomini per costruzioni rozze e primitive o dagli uccelli per i loro nidi.
spesso l'idea di qualcosa di deteriore o di debole, di precario).
voi non potete comprendere la trinitade? o fratelli miei, gli agnoli di cielo
, iii-14-2: impara a ubbidire, o polvere; impara a umiliarti o terra
ubbidire, o polvere; impara a umiliarti o terra e loto. loredano, 1-51
(in antitesi con l'anima, o come sede deltanima). s.
-in senso concreto: atto, pensiero o discorso disonesto, immorale, osceno.
di lino, usato come materiale refrattario o anche come mastice. -anche nell'espressione
, a ciò ch'el spirito del vino o el fumo non n'essa de quello
acqua, nella quale gli scultori bagnano o intridono panni lini, per vestir con
od altri ingredienti per formare una pasta o poltiglia, di cui si impastriccia il fondo
rate; possono essere erbacee o suffruticose, annue o perenni;
essere erbacee o suffruticose, annue o perenni; hanno foglie composte, opposte;
note in italia, il lotus edulis (o pisello africano) produce un baccello commestibile
; il melilotus officinalis (loto domestico o trifoglio) e il lotus corniculatus (
) e il lotus corniculatus (loto sottile o ginestrino) sono molto appetiti dal bestiame
coerulea). -loto bianco d'egitto o egiziano: ninfea bianca (nymphaealotus).
] fosse ricavato dalla pianta loto, o sia 'nymphaea lotus 'di linneo.
). in partic.: loto africano o italico o d'america o falso:
partic.: loto africano o italico o d'america o falso: guaiaco (diospyroslotus
loto africano o italico o d'america o falso: guaiaco (diospyroslotus).
-loto ciliegio: celtide (celtis australis o lotus arbor). -loto del giappone:
giuggiolo comune e rotondo per il loto o * zizyphus lotus'. idem, iii-378:
un vino che non dura più di due o tre giorni senza inacidire. idem,
frutto che è una drupa con due o tre ossicini, gialla nella maturità e contenente
il fiore, il frutto, le foglie o il legname di tali piante.
2-13: nel verno si getti la paglia o altri strami nelle vie lotose e nelle
udito. d'annunzio, ii-663: o iddìi profondi, richiamate l'esule, /
e sonnolento, / da quattro o cinque maialin seguito. papini, x-2-223:
lutosa, ponendovisi sopra il lembo o margine del vase mandorla e fregandovela,
viscido. iacopone, 46-28: o vita mia maledetta, / mondana,
(una persona); che rivela o deriva da una condizione di estrema miseria
istrada diritta, non sarebbe sì fangosa o lotosa che non sia lieto e che
praticata fin dall'antichità, per agonismo o per esercizio atletico, da cinesi,
giordani, i-15: chi cerca alle membra o agilità o vigore, si eserciterà
chi cerca alle membra o agilità o vigore, si eserciterà nella lotta, nel
proprio la lotta, non so se greco-romana o libera. -pugil. lotta contro
/ e là celato dall'incerto lembo / o alzato dal va-e-vieni delle spume / il
; e chi a lei nuoce, / o nuocer vuole, a dura e mortai
l'europa progressiva, e che, confessato o latente, determina tutte le lotte europee
esercito regolare. -combattimento fra uomini o animali. tasso, 1-3-39: vedi
di carattere politico, sociale, culturale o religioso, diretta all'accoglimento di determinate
, diretta all'accoglimento di determinate rivendicazioni o all'imposizione di determinate idee, concezioni
-serie di provvedimenti legislativi, economici o di polizia, o di misure promozionali con
legislativi, economici o di polizia, o di misure promozionali con i quali l'
quali l'autorità cerca di porre un riparo o un rimedio al dilagare di mali sociali
. -stor. lotta di cultura o lotta per la civiltà: insieme di
, di pensare, d'agire contrastanti o fra sentimenti e interessi contrapposti.
fra le più fortunate oggidì, ché o per riffa o per rafia la entra in
fortunate oggidì, ché o per riffa o per rafia la entra in ogni discorso
come / morì. -tormentata esperienza o condizione sentimentale. -lotta amorosa: il
. il far a la lotta, o ignudi ed unti o altrimenti. lippi,
a la lotta, o ignudi ed unti o altrimenti. lippi, 6-34: quivi
pigliar la professione di fare alla lotta, o vero ai cinque giuochi? tu hai
tutte vinte. lippi, 7-12: o meo, spilla quella botte, / che
: voi avete riscontro alla lotta due o tremila ducati. = deriv. da
e tenace resistenza a forze avverse fisiche o spirituali; che non cede alla violenza
regime parlamentare era, per comune convincimento o comune preconcetto, impossibile. lottare1
). praticare la lotta per agonismo o per esercizio atletico. - anche sostant
fra di loro, a fare a pugni o a rincorrersi vociando per il cortile.
. 2. condurre azioni offensive o difensive contro uno o più avversari;
condurre azioni offensive o difensive contro uno o più avversari; partecipare attivamente a una
, per sostenere, per imporre (o anche per contestare) un ideale,
chiome, / senza che più travagli o che più lotte, / darà al suo
destra / nella pitia palestra, / o là nelltstmo a un lottatore ignudo,
nelltstmo a un lottatore ignudo, / o a chi vinse in cozzare 'l ferreo scudo
salvini, 40-95: il tuo nome, o gesù, è un olio sparso,
alle lettere). -che porta o incita al contrasto, alla lotta;
disus. praticare la lotta per agonismo o per esercizio atletico. caro,
3. tr. compiere esercizi agonistici o ginnici. caro, 3-470: d'
così vinti fuggissero lor di mano, o perché i cadaveri mal'atti al pianto
all'estrazione a sorte di un premio o di alcuni premi (consistenti, per
per lo più, in oggetti più o meno preziosi), mediante l'acquisto
governativa, al fine di evitare frodi o altri abusi). -anche: concorso
punti, figurine, ecc., o a chi partecipa a un referendum o
o a chi partecipa a un referendum o risolve quiz tramite giornali, radio
risolve quiz tramite giornali, radio o televisione. 5. maffei, 181
/ di qualità. -vuol dir buone o cattive? - / e d'estrazione.
del lotto, organizzato dallo stato (o anche, nell'età intermedia, concesso in
voce sgarbata per direzione del lotto, o per giuoco del lotto, anche se
3. figur. impresa o evento il cui esito è totalmente o
o evento il cui esito è totalmente o prevalentemente sottratto alla prevedibilità razionale e alle
grande valore, consistenti in merci o beni immobili venuti in proprietà dello stato
venuti in proprietà dello stato attraverso requisizioni o confische. -in senso generico: gioco
una cioè che, per l'autore o partitante del lotto, si metta insieme
da coloro che, secondo il numero o qualità delle bollette, vogliono correr la
, ma l'incertezza dell'evento buono o cattivo riguardi solamente quelli che comprino le
della sua validità, mentre l'autore o partitante in sostanza fa le parti di
intento un lotto, nel quale si metteva o dieci dollari o venti o trenta o
nel quale si metteva o dieci dollari o venti o trenta o quaranta per polizza.
si metteva o dieci dollari o venti o trenta o quaranta per polizza. questo
o dieci dollari o venti o trenta o quaranta per polizza. questo lotto doveva
sul numero novanta. -lotto olandese o d'olanda a classi: tipo di
numeri (50. 000 per esempio, o più, o meno), alcuni dei
. 000 per esempio, o più, o meno), alcuni dei quali,
su quali saranno i cinque numeri (o taluno di essi) estratti da un'
lotto', per fare una giocata (o sorte) ci si rivolge a una
ricevitoria, si punta sull'uscita di uno o più numeri, cioè si gioca un
, cioè si gioca un estratto, semplice o determinato, o un ambo, o
un estratto, semplice o determinato, o un ambo, o un terno, o
o determinato, o un ambo, o un terno, o una quaterna,
o un ambo, o un terno, o una quaterna, o una cinquina,
un terno, o una quaterna, o una cinquina, pagando il relativo premio
il locale dove si fanno le giocate o le estrazioni; la posta, la vincita
appalto a un gestore, detto ricevitore o cassiere del lottò) presso il quale si
collegato con le estrazioni del lotto pubblico o con altri avvenimenti di pubblico dominio.
a giuocare al 'gioco piccolo ', o lotto clandestino. sbarbaro, 1-184:
, situazione aleatoria. -anche: impresa o evento il cui esito è sottratto alla
nel latino di allora * sortes barbaricae 'o semplicemente 'sortes e nelle lingue tedesche
zona di pesca assegnata a una barca o a una coppia di barche. 6
coppia di barche. 6. parte o quantitativo di beni economici, derivante dalla
, derivante dalla divisione, dalla ripartizione o dal frazionamento di un complesso maggiore.
porzioni in cui viene articolato un bene o un patrimonio (specie ereditario) per
delle parti di un'opera pubblica (o anche di un'opera privata di grandi dimensioni
di documenti originali, di schede perforate o di record su una qualche memoria ausiliaria
lotti sulla base del giorno, settimana o mese e introdotte nel sistema per l'
alquanto maggiore che il mezzo quarto, o vuoi dir * fiasco fiorentino '.
occorrono 2 lotti per fare un oncia, o, per consequenza, 32 lotti per
pfennig; il pfennig in 2 heller o in 17 as. = deriv
lupini, altrimenti detti lovini, in erba o in frutto, significa amaritudine di amore
in frutto, significa amaritudine di amore o poco di bene per molto amare.
moravia, i-253: non c'era unguento o lozione che non avesse provato, sempre
, i due ruo- toni verticali, o lubecchi, ingranavano la salda dentatura di
sf. invar. tose. aver la o le lubegine: essere di cattivo umore
tommaseo]: copertoio di lubema o di lupo di bosco. = dal
. morgagni, 90: benché o la natura o l'arte l'abbia poi
morgagni, 90: benché o la natura o l'arte l'abbia poi sospesa più
volta che qualunque cosa anche leggiermente stimolante o lubricante nella cavità dell'intestini s'è
subit'urto oltre il dover distese / o indebolite o lacerate, innanzi / che
urto oltre il dover distese / o indebolite o lacerate, innanzi / che l'untuosa
fisiologiche; esercitare azione emolliente, fluidificante o lassativa. -anche assol.
medicamento lubricativo crederei per esperienza il seguente o altro simile, del quale, mentre
stato sottoposto ad azione emolliente, fluidificante o lassativa. salvini, 21-189:
sua, si spargerebbe e disperderebbesi, o veramente ella risplenderebbe più che il cristallino
, quando, non so per quale accidente o di moto di persona o di mollore
quale accidente o di moto di persona o di mollore e lubricità di terreno,.
sconcezza, licenziosità; insistenza su motivi o situazioni scabrose e indecenti. lubrano
. che fa scivolare (perché bagnato o melmoso oppure per la levigatezza e la
superficie che non offre possibilità di appiglio o di appoggio); viscido, sdruccioloso
imbrattati dai cretosi acquitrini lungo le gallerie o lungo la lubrica scala a gradino rotto
-che sfugge alla presa perché bagnato o umido. battista, vi-3-115:
alimenti un corpo lubrico e facilmente divisibile o liquido,... non può non
per sua natura, tende a scorrere più o meno velocemente (un liquido, un
fra gli altri sorgente, / o per lubrico passo, / lungo il cammino
fa con sapone e con sevo, o con morchia, o forse con belletta.
e con sevo, o con morchia, o forse con belletta. ècci ancora un
del carretto, 3-33: sei [o ricchezza] delicata, / lubrica,
. ciro di pers, 2-33: o quanto / lubrico è 'l trono, e
/ io vi dirò quel ch'è farina o crusca, / levando tutto il lubrico
sale. giusto de'conti, i-108: o lubrico desir, che anco mi tiri
insegnata dal lume della natura, il fidarci o il disconfidarci di non ricader per innanzi
sarà che una sala di divertimenti, o meglio un postribolo di lubrici piaceri. de
cotesta leggerezza lascia spazio all'inten- dere o non lo lascia. -che si diffonde
. che manifesta intensa inclinazione alla dissolutezza o che ne è espressione o effetto (
alla dissolutezza o che ne è espressione o effetto (un gesto, uno sguardo
pericoli morali (un periodo di tempo o della vita, in partic. la
i quali, ingannati dalla lubrica età o dalle tenebre dell'errore, o per ignoranza
età o dalle tenebre dell'errore, o per ignoranza o fragilità dell'umana natura
dalle tenebre dell'errore, o per ignoranza o fragilità dell'umana natura, cadono in
/ ormai le resta. -abitato o frequentato da persone viziose e ignobili (
. 11. ant. agevolato o regolato nelle funzioni organiche (con partic