cui esiste qualche gruppo influente di industriali o di lavoratori interessati a tener lontano le
-disus. concedere a un porto o a un mercato a franchigia doganale;
una persona che si trova in carcere o in prigionia); scarcerare. cavalca
d'alcun career il figlio, / o d'altra servitute iniqua e grave. della
chi mi potesse consegnare alla giustizia, o presentar la mia testa, farebbe un bel
11. procurare la libertà esterna o interna di una nazione o di un
libertà esterna o interna di una nazione o di un paese, sottraendolo alla dominazione
un paese, sottraendolo alla dominazione straniera o alla tirannide intestina. -sottrarre al dominio
se è una volta per tutte. o quelli ritornano e ce la fanno pagare
, 27-213: a me il vedere due o tre potenze ordinare brutalmente ai popoli di
e dura / insino al quarto, o insino al giorno quinto, / ch'io
, i-285: i vostri antenati, o bargei,... assalendo il piccinino
qual'è. d'annunzio, i-224: o bei corpi di femmine attorcenti / con
. assai facile il liberar la terra o città in poche settimane dal male.
da inconvenienti. cavalca, 11-94: o padre glorioso, liberaci da ogni male
, 22: non so se la curiosità o la speranza che questa avventura mi liberasse
da insopportabili molestie, da pene materiali o morali. fra giordano, 2-15:
quale una donzella si libera dall'infamia o dal pericolo d'abbandonarsi alla disonestà,
dell'onde si sapesse per suo ingegno liberare o scampare. ugurgieri, 40: io
i vincoli che legano fra loro due o più persone; difendere, proteggere contro
; difendere, proteggere contro un nemico o un importuno. dante, purg.
dalle sue mani: fermati, disse, o porzia. pananti, i-120: con
speziali, / non si prendon più pillole o purganti, / e liberato è il
che liberò con molta precauzione da cinque o sei fogli di carta in cui era
il telo. carducci, iii-7-190: o italia, o patria: nei crucci del
carducci, iii-7-190: o italia, o patria: nei crucci del servaggio piacque
28. chim. ottenere un nuovo composto o un nuovo elemento mediante la scissione della
. v.]: 'di quartieri o stanze ': c'è un andito
mediante apposita manovra, da un impiglio o da un ostacolo. - liberare una
32. matem. liberare un'equazione o una formula (o i suoi termini
liberare un'equazione o una formula (o i suoi termini) da frazioni, radicali
, differenziali: ricavare un'altra equazione o formula (o altri termini) che non
ricavare un'altra equazione o formula (o altri termini) che non contengono tali
della palla: passarla a un compagno o mandarla in fallo laterale. 35.
(e con questo atto l'autore o l'editore libera lo stampatore da ogni
appena la libera. -liberarsi di o da qualcosa: riuscire a disfarsene,
sbrigarsene (con riferimento a oggetti ingombranti o compromettenti, a situazioni imbarazzanti o dannose
ingombranti o compromettenti, a situazioni imbarazzanti o dannose). giacomini, 2-4:
'liberarsi da un lavoro ': finirlo o troncarlo, quand'esso però sia pesante
pigliano per orofino. -liberarsi di o da qualcuno: toglierselo da torno,
. civ. sciolto da un debito (o, in generale, da una situazione
virtù dell'estinzione di esso per pagamento o per altra causa estintiva (come riscatto,
per cui il socio acquirente ha versato o, rispettivamente, non ha ancora versato
tante volte quante restino gli effetti in tutto o in parte liberati, e da pagarsi
libertà (una persona già in prigionia o in carcere); scarcerato. -anche
se è tuttora minore degli anni 21 o l'assegnazione ad una colonia agricola o
o l'assegnazione ad una colonia agricola o ad una casa di lavoro se è maggiore
per lo più, culturalmente ostile), o all'oppressione di un tiranno (un
6. sottratto alla presa, al controllo o alla pressione militare del nemico (un
, 10-44: non vede / liberate, o signor, le mura oppresse. g
liberata e le mercanzie saranno custodite per quello o quelli cui spettano. 7
immune, sottratto a una situazione pericolosa o molesta. p. f. giambullari
: liberati dal pericolo di essere sopraggiunti o oppressi dal nemico. mascheroni, 8-371
-con riferimento a situazioni psicologiche negative o inquietanti (come passioni, timori, ecc
: senza aspettare aura lusingatrice di francia o di germania mi era già reso capace di
mia parola. 12. sciolto o sottratto all'effetto di una legge fisica
, esponenziali, differenziali: l'equazione o la formula che risulta dopo l'operazione
3. dir. abolizione, eliminazione o cessazione di un vincolo giuridico che grava
più mediante riscatto, di un obbligo o di un diritto od onere reale (
di due sorti, l'una de'materiali o corporali, come son fabriche, piantamenti
overo da servitù, mediante la loro ricompra o liberazione che se ne ottenga. g
, atto di aggiudicazione di un bene o dell'appalto di un'opera al migliore
sieno tenuti intervenire alle lezioni, estrazioni o liberazioni di detti camarlinghi. cantini,
il contratto. 5. conquista o conseguimento della libertà esterna o interna da
. conquista o conseguimento della libertà esterna o interna da parte di una nazione;
-sottrazione di un paese, di un territorio o di una località che ha particolare importanza
. liberatore sociale: complesso di strutture o di comportamenti di un animale o dell'uomo
strutture o di comportamenti di un animale o dell'uomo che liberano in un individuo
uomo che liberano in un individuo, o in un certo numero di individui della
, sia spirituale, ecc.) o a liberare inibizioni, istinti,
liberare inibizioni, istinti, complessi o sentimenti, ecc. repressi o inconsci,
complessi o sentimenti, ecc. repressi o inconsci, latenti. moravia
già nel fornire una copia della realtà o addirittura nel vivere questa realtà,..
2. dir. civ. che produce o è idoneo a produrre liberazione da un
il creditore, sopra la prova del pagamento o di qualche altra eccezione liberatoria. idem
stato di schiavitù e di servitù (o, comunque, di soggezione); emancipazione
. civ. cessazione di un debito (o, in genere, di una situazione
obbligata, come effetto dell'avvenuto adempimento o del verificarsi di altra causa estintiva dell'
disus. estinzione di un debito (o, in genere, di un obbligo)
di un obbligo) per avvenuto pagamento o adempimento; il pagamento, l'adempimento
, le liberazioni di esso, in tutto o in parte, che per tempo avvenissero
658: * legato di credito o di liberazione da debito '. il
'. il legato di un credito o di liberazione da un debito ha effetto
effetto per la sola parte del credito o del debito che sussiste al tempo della
modanatura ornamentale di forma rettangolare, rientrante o aggettante, che ha la funzione di
quelli circondati sono d'alcuni rilievi attaccati o affissi a detti piani, ed intagliati di
e riporta rispettivamente il grido di guerra o il motto (cfr. lista, n
vecchi mobili. 2. elenco o catalogo. manzoni, v-3-122: ci
, v-3-122: ci devono essere anche tre o quattro fogli staccati dalla prima edizione del
trovassero per caso de'fogli di scarto o di sbozzo del mio eterno lavoro sulla
, e che possono avere natura privata o valore ufficiale. -listino dei prezzi:
prezzi: quello formato dalle imprese produttrici o distributrici, con l'indicazione (da valere
da valere per un certo tempo, o fino a nuovo avviso) dei prezzi
lo più sono autorizzati a praticare, o comunque praticano, sconti (prezzi di
a quando a quando / di martirio o di fame: / ma il listino a
non ha che da disegnare i modelli o contentarsi di scegliere nei listini delle ditte
pagliaresi, xliii-182: o signor mio, se questo dire è
disugualmente fuori da tortuose siepaglie con listoni o par- terri di vigne che quivi sono
. per le navi che hanno impavesate o parapetti, casseri, castelli, ecc
collegarli formando l'orlo superiore delle impavesate o parapetti, detto 'capo di banda '
m. -ci). geol. cuneo o scaglia listrica: unità tettonica a forma
anomala, per lo più con bassa o media inclinazione, su una superficie concava
invocarne l'intercessione, che sono recitate o cantate dal sacerdote, dal diacono o
recitate o cantate dal sacerdote, dal diacono o da altro ministro officiante, al quale
possa pericolare. tasso, iv-306: o santi, o sante, che sete ne
tasso, iv-306: o santi, o sante, che sete ne le letanie e
... * litanie a versetti 'o 'a mazzetti ': quelle in
processione penitenziale propiziatoria in cui si recitano o cantano litanie. -in partic. litanie
usa il matrimonio in dì di digiuni o di quaresima o vigilie, o in dì
in dì di digiuni o di quaresima o vigilie, o in dì di letanie,
di digiuni o di quaresima o vigilie, o in dì di letanie, o in
vigilie, o in dì di letanie, o in niuno dì comandato,..
. baldelli, 5-6-346: le preci, o vogliamo dire le rogazioni, le quali
3. per estens. sequela di parole o di discorsi, di lagnanze, di
lagnanze, di rimproveri, di recriminazioni (o anche di parole o frasi irriverenti o
di recriminazioni (o anche di parole o frasi irriverenti o di bestemmie);
o anche di parole o frasi irriverenti o di bestemmie); elencazione monotona,
ad alcuno non piacesse questa quasi letania o questo catalogo de'professori diversi in ogni
catalogo de'professori diversi in ogni disinganno o poco meno, trapassino e saltino,
benevolo per i maschi ai quali, belli o brutti, avevano trovato sempre qualche cosa
, agg. letter. che recita o canta litanie. beltramelli, i-321:
. (titanio). letter. cantare o recitare litanie. -per estens.:
recitare litanie. -per estens.: parlare o cantare con ritmo uguale e monotono.
camerana, 191: tu ascolti, o nera e scintillante vergine, / imperturbata
puttini litaniavano sommessamente una specie d'orazioncina o cantilena, con cui i bimbi solevan
). letter. che ha forma o carattere di litania. papini,
: l'antracite, il carbon fossile o litantrace, la lignite, la torba ed
, i-336: decti sperabili x, o decti spectabili octo,... possino
.. possino in una volta o più deliberare, statuire, ordinare, provedere
ottiene per ossidazione del piombo all'aria o come prodotto secondario della coppellazione del
se alcuno stucco per serrare alcun pelo o cretto che in fonti, cisterne
cretto che in fonti, cisterne o in altre conserve fusse, piglisi vernice lequida
sapore. una è detta 'naici 'o 'licie '(da portoghesi lichias
, sf. violenta controversia fra due o più parti che si contendono un oggetto,
ardite / ch'abbracciar nostra figlia, o pisistràto. ariosto, 1-8: carlo,
se 'l conte orlando, senza liti o giostre, /... / verso
, per lo più di natura civile o commerciale, e comunque fra privati,
è trattata e decisa. -disus. azione o causa giudiziaria, in quanto promossa da
risulta aver promosso la propria azione, o il convenuto risulta avervi resistito, con mala
risulta avervi resistito, con mala fede o colpa grave (e comporta per il soccombente
lucchesi [tommaseo]: consiliare, avvocare o vero alcuna scrittura dittare, sopra alcuna
scrittura dittare, sopra alcuna questione o vero lite civile o criminale. caro,
alcuna questione o vero lite civile o criminale. caro, 3-1-366: sono stato
3. divergenza di opinioni, di interpretazioni o di valutazioni; disputa animata, accesa
.. non soffera lite alcuna d'oppinioni o di sofistici argomenti, per la eccellentissima
la lite, se da una sola banda o pur da tutte due bisogna oprare i
con tutte le formalità d'un processo o d'un duello, talora...
. rappresentazione di stella, xxxiv-631: o madre santa di misericordia, i.
misericordia, i... i o spegnitrice di lite e discordia, /.
: tra lor non fu mai lite o differenza; / ma d'accordo volevansi un
le liti. -conflitto di idee o di interessi fra stati. capriata,
nemica pericolosa? carducci, iii-2-232: o seduti negli aulici scanni, / a che
moglie, e se restare col secondo o tornare col primo doveva. loredano, 1-86
lo scudo del troiano antico, / o gradasso la spada non gli vieti,
gli vieti, / tanto che questa o quella lite accheti. bandello, 1-25
noi essendo nata questione se questa legge o costuma che si fosse era lodevole o no
legge o costuma che si fosse era lodevole o no, molte cose furono dette,
a tanta lite. fiamma, 1-340: o che dono fu questo dello spirito,
, non più co'libri di calvino o di beza, ma coll'armi in
tra due mesi s'ultimasse ogni lite o si richiamasse alla magna curia. pascoli
d'ingaggiare con altri una lite storica o dottrinale. pavese, 6-294: attaccò lite
sione de la parte mia, se briga o lite me ne fosse data da alcuna
sanità: volersi ammalare di proposito, o per imprudente trascuratezza, o, anche
proposito, o per imprudente trascuratezza, o, anche, per eccesso di cure.
definito. -anche: non essere ancora deciso o composto (un problema, una questione
necessitade a concorrervi per via di lite o giudizio, faccia notificare ed intimare la lite
giudizio, faccia notificare ed intimare la lite o giudizio mossogli contro a'suddetti altri obbligati
donne dan li dei. -spedire o espedire una lite: deciderla. guidiccioni
a lite, essere in lite: diventare o trovarsi oggetto di discordia, di discussione
trovarsi oggetto di discordia, di discussione o di contestazione. tasso, 19-87
(in un processo, in controversie o discussioni, ecc.). galileo
dire se quello famoso della pietra bolognese o altro. = alteraz. di
calcoli nelle vie biliari, nei reni o nella vescica; calcolosi.
: tal turamento... segue o al principio dell'* uretere 'ov'
egli è più largo,... o nel mezzo di quello stretto canale,
nel mezzo di quello stretto canale, o nel molto più ampio ricettacolo della vescica,
.]: diconsi anche 'litiasi 'o 'litoblefari ', varie concrezioni o
o 'litoblefari ', varie concrezioni o sian tumoretti duri e impietriti che si formano
, 3-113: 'liticaglielo'. attaccabrighe; muffino o fumino che di nulla nulla s'accapiglia
. -ci). che è di pietra o è relativo alla pietra. -in particolare
litici. 2. che appartiene o si riferisce ai calcoli o alla calcolosi
. che appartiene o si riferisce ai calcoli o alla calcolosi. -acido litico: acido
così tutto ciò che appartiene ai calcoli o che da essi proviene.
processo di trasformazione di un sedimento plastico o sciolto in roccia compatta.
; che è implicato in una lite o in una rissa; che è in contrasto
in una rissa; che è in contrasto o in polemica con qualcuno; che discute
in polemica con qualcuno; che discute o disputa con asprezza, che pianta grane
nievo, 821: rimanevano ancora due o tre coloni con un'ala cadente del
. disputare violentemente con qualcuno per difendere o imporre le proprie ragioni, spesso trascendendo
trascendendo a ingiurie e offese; essere o entrare in lite, in disaccordo; discutere
se alcuno v'era che volesse pur litigare o vendicarsi delle parole ricevute, incontanente si
di gagliardi mendicanti, che sdraiati o accoccolati in torva guisa, con le cinque
istante. 3. essere o entrare in lite, in controversia giudiziaria
per conto del partire / la robba o litigar, né tor consigli. mazzini
. tr. cercare di impossessarsi di qualcuno o di qualcosa, lottando con tutte le
le forze contro chi, a ragione o a torto, vuole impedirlo; rivendicare
a torto, vuole impedirlo; rivendicare o contendere a qualcuno accanitamente e ostinatamente un
a roma, i caporioni di cinque o sei partiti ciarlano, cospirano e si
, esigere il riconoscimento di un diritto o il possesso di un bene attraverso un'
pericolo eziandio di perdere la dote materna o almeno di avere a litigarla tutto il
dinanzi a'consoli il piato litigato o sospeso [ecc.]. b.
uno smagra- litigatori e uno in grassa-avvocati o procuratori che si chiamino, io litigarci
litigato col barbiere: portare la barba o i capelli eccessivamente lunghi e trascurati.
con se stesso: essere, a torto o a ragione, gravemente scontento di sé
non accusare chi non c'è (o è morto), non difendere chi
. -in partic.: che è o è stato oggetto di una lite giudiziaria,
che 'l terreno litigato fosse suo, o per compera o per contracambio fatto con
terreno litigato fosse suo, o per compera o per contracambio fatto con la chiesa,
se i litigatori vogliono appellar alla camera o esser da quella uditi, acciocché sien più
, rissoso. arrighetto, 230: o litigatrice, quello che tu non vuoi
. di tutti i congressi di giuristi o di litichini presenti e futuri. de marchi
quale non si sa se è vivo o morto. = denom. da
. contrasto acceso e violento fra due o più parti che perseguono interessi diversi e
gli scolari che non gli pagavano il salario o non gli apportavano i doni di capretti
massa, xviii- 7-420: ogni litiggio o contestazione civile... suppone il
in due adunanze, fra declamazioni rettoriche o fra litigi, se ne vanno a
rompere un litigio: ri- conciliare due o più contendenti. siri, 1-iii-443:
, entrare, stare in litigi: dovere o volere litigare continuamente; trovarsi in disaccordo
al litigio (un modo di comportarsi o di esprimersi); aggressivo. barilli
contestazioni che è oggetto di controversia giudiziaria o, comunque, di contestazione giuridica.
-diritto litigioso: per il quale pende o sta per iniziarsi un giudizio. leone
che ora non facessi al proposito, o fussi litigioso, si potre'levar via.
la badia e 'l vescovado, litigiosi o non litigiosi, perché a peggio non
la transazione suppone una cosa litigiosa, anzi o lite già mossa o che stava per
litigiosa, anzi o lite già mossa o che stava per muoversi. mamiani, 9-121
proverbi toscani, 81: mercante litigioso, o fallito o pidocchioso. = voce
, 81: mercante litigioso, o fallito o pidocchioso. = voce dotta,
ii-v-8: né elli né altri preti o vescovi debbono principare (cioè portarsi come
principare (cioè portarsi come prenze) o altro giudicie di giudicamento liticoso o ddi
prenze) o altro giudicie di giudicamento liticoso o ddi fatti sequlari. 3
per elettrolisi del cloruro fuso; isolato o nei suoi composti, ha usi diversi
svolge fra più di due parti, o per ragioni di giuridica necessità (quando
di più parti: litisconsorzio necessario), o per ragioni di opportunità (quando fra
di parti esiste connessione per l'oggetto o per il titolo da cui esse dipendono
il titolo da cui esse dipendono, o anche quando la decisione dipende dalla risoluzione
di più parti, queste debbono agire o essere convenute nello stesso processo. ibidem
facoltativo '. più parti possono agire o essere convenute nello stesso processo, quando
si propongono esiste connessione per l'oggetto o per il titolo del quale dipendono,
oppure quando la decisione dipende, totalmente o parzialmente, dalla risoluzione di identiche questioni
vivono al buio sotto i sassi o sotto i tronchi abbattuti e si
'pietra 'e 3 (o <; 'vita '.
bot. genere di piante arboree o arbusti ve della famiglia fagacee, tipiche dell'
meridionale, con foglie semplici, dentate o lobate; fiori maschili in spighe e femminili
fiori maschili in spighe e femminili solitari o in spighe; frutto a noce con involucro
, con la conchiglia a spirale piana o a chiocciola, o svolta e piegata
a spirale piana o a chiocciola, o svolta e piegata a uncino.
il feto può essere macerato, mummificato o calcificato. = voce dotta
colla usata per attaccare piccoli frammenti minerali o per fermare nell'incastonatura le pietre preziose
i fragmenti e pezzi di un marmo o d'un sasso co 'l restante corpo del
co 'l restante corpo del marmo « stesso o del sasso... gli scultori
, con la sola specie lithocranius walleri o antilope giraffa: ha corpo snello,
lungo, articolazioni sottili; vive isolato o in branchi nelle boscaglie dell'africa orientale
che si ottiene usando oro in polvere o in fogli. = voce dotta
= voce dotta, gr. xi0o8óp. o <; 'muratore ', comp.
tipo di decorazione su oggetti di porcellana o di vetro opaco, visibile in controluce.
sorta di disegni ombreggiati, su porcellana o simili, con rilievi graduati. 2
state fatte impressioni figurate e per ciò più o meno trasparenti, sì che le figure
). -sm. formazione corallifera o madreporica. d'alberti [s.
2. bot. che cresce sulle rocce o sui sassi (una specie vegetale)
mammifere e quadrupedi, alle bipedi piumate o di ogni maniera aleggianti, alle repenti,
alcune pietre le quali presentano figure scolpite o di getto; ed in questo senso è
: 'litoglifo': pietre rappresentanti figure scolpite o di getto. in questo significato dicono
cui, su un foglio di carta (o di metallo o di tessuto),
foglio di carta (o di metallo o di tessuto), si ottiene al torchio
è stato scritto, disegnato, inciso o trasportato su una pietra calcare di natura
una matita grassa (matita litografica) o con un inchiostro speciale (inchiostro litografico
lastre di zinco, di alluminio o di rame sensibilizzate e incise con procedimento
procedimento fotografico. -litografia su alluminio o su latta: metallografia. -litografia a
ritratti in litografia di personalità viventi più o meno celebri. 2. immagine
lavorava a torino, in una tipografia o litografia. 4. disus.
. che si riferisce, che appartiene o serve alla litografia; preparato o stampato
appartiene o serve alla litografia; preparato o stampato mediante la litografia.
litografica: calcare compatto di colore grigio o giallognolo scuro, con grana finissima e
sm. tipogr. chi riproduce illustrazioni o scritti mediante litografia; operaio che stampa
comunemente colui che stampa in carta o tela i disegni litografici. viani, 4-114
2. disus. chi scrive, disegna o dipinge su pietra. tramater [
formazioni rocciose, a cumuli di pietra o a oggetti litici, in cui si
le pietre litografiche e per cancellarvi incisioni o disegni. = voce dotta,
.. internamente presentano delle sorprendenti cristallizzazioni o stratificazioni di materie diverse. bossi,
: argilla bianca, giallastra, rossa o bruna, con frattura terrea, ma di
masse d'aria che sollevano materiale polverulento o sabbia e formano, a seconda della
forza dei movimenti, una leggera caligine o vere tempeste di sabbia. =
medicamento che ha la proprietà di sciogliere o sgretolare i calcoli. documenti delle
littorale), agg. che si trova o vive, che si svolge o accade
trova o vive, che si svolge o accade nelle acque prossime alla costa.
animali acquatici e i pesci... o pelagici o sassatili o litorali o fluaviatili
e i pesci... o pelagici o sassatili o litorali o fluaviatili o marini
... o pelagici o sassatili o litorali o fluaviatili o marini. caro,
. o pelagici o sassatili o litorali o fluaviatili o marini. caro, 12-iii-49:
pelagici o sassatili o litorali o fluaviatili o marini. caro, 12-iii-49: le
, 12-iii-49: le sirene erano, o si voleva che fossero, marittime o
, o si voleva che fossero, marittime o littorali, piuttosto che marine. salvini
... dice: e i simili o gli altrettali. algarotti, 1-v-302: suo
, 5-517: porto capace di navigli, o seno / non vi s'apria,
si trova presso il lido di un mare o di un lago; che si stende
vecchie coperte. -che è nato o abita in un paese rivierasco. bandello
littorali. 3. geogr. formazione o deposito litorale: deposito costituito da ghiaia
qualsivoglia sorte di roba e mercanzia, o altro che si troverà gettato dal mare o
o altro che si troverà gettato dal mare o naufragato sulla spiaggia e littorale toscano.
toscano imbarcazioni procedenti da tali luoghi, o che averanno avuto commercio come sopra,
. che si trova, è situato o si svolge lungo il litorale o nelle
è situato o si svolge lungo il litorale o nelle acque immediatamente prossime alla costa.
gramigne e d'arbusti. -strada o ferrovia litoranea (anche litorànea, sf
litorànea, sf.): strada o linea ferroviaria che corre lungo un litorale
. e letter. che è nato o abita o si trova in una regione
letter. che è nato o abita o si trova in una regione costiera;
litoréggio). letter. navigare (o andare in barca per diporto) lungo
diporto) lungo le rive; stare o passeggiare sulla spiaggia. m.
littoreggiamo? gioberti, 4-2-254: barcheggiando o litoreggiando sul reno al tramonto del sole
v.]: 'littoreggiare 'o * litoreggiare ': stare o spassarsi sul
'o * litoreggiare ': stare o spassarsi sul lido del mare.
famiglia borraginacee delle regioni temperate, perenni o biennali, i cui semi sono duri
numerose specie, il lithospermum officinale, o migliarino, con foglie lanceolate, fiori
incava le parti non coperte dall'inchiostro o dalla matita, ricavandone una specie di
organo di senso statico situato ai margini o nello spessore dell'ombrella delle meduse trachilina
famiglia corallinacee, con fronda calcarea flabelliforme o ramosa e con rami ridotti a piccole
litotèca, sf. collezione di minerali o di pietre incise. = voce
processo che consiste nel trasportare su pietra o zinco una stampa tipografica; viene usato
viene usato specialmente per riprodurre vecchie stampe o libri antichi. mazzini, 20-29
-et). tipogr. che appartiene o si riferisce alla litotipografia; che esegue
). chirurg. che si riferisce o appartiene alla litotomia. = voce
le ossa a un infelice colla tortura, o vero col litotomo, che taglia l'
di sciogliere i calcoli formati nella vescica o ne'reni. 2. sm
famiglia di piante mirtali erbacee, arbustive o arboree, con foglie intere e opposte
moltiplicato per cento diede l'ettolitro, o soma e brenta metrica; un metro
eretto, foglie lanceolate, fiori violacei o bianchi e frutti a capsula; le
di coleotteri, di colore verde-dorato metallico o verde-azzurro, che mangiano le foglie degli
da fabricio a scapito delle meloe o cantaridi, dalle quali si distingue per le
il console: littori consolari), militari o religiose. cicerone volgar.
condannato, un di loro disse: o publio orazio, io ti giudico omicida;
; per tanto legagli le mani, o littore. aretino, vi-628: ma che
, vi-628: ma che fai, o littor? chi ti fa cenno / che
, tipiche dei terreni arenosi umidi o allagati. tramater [s. v
fascista; che è proprio di tale partito o regime. 2. sm.
littoriali della cultura e dell'arte) o del lavoro (littoriali del lavoro)
del lavoro (littoriali del lavoro) o sportivo (littoriali dello sport), promosse
appartiene alla lituania; che è nato o vive in lituania (e i lituani
cattaneo, i-1-321: codesta gente lituana o lettica... regnava or sono
e la duna. essa comprendeva i borussi o prussi aborigeni, i lituani, i
primo a comparire è un lituo, o sia verga, con la quale gli
: il lituo, specie di piccola tromba o buccina di un suono acuto, era
d'una universal litura che di mutazione o correzione alcuna. tasso, i-131: mi
se non liturgia? magalotti, 23-51: o lusingasse questo dio con inni di gioia
dio con inni di gioia l'america, o lo riverisse a capo scoperto l'europa
riverisse a capo scoperto l'europa, o senza deporre i turbanti l'africa,
dell'apologetica. 3. libro o testo liturgico. segneri, iv-460:
modo abituale di comportarsi in determinate circostanze o ambienti; consuetudine, rituale, cerimoniale
, come alle pornografie della danza del ventre o del tango, ballata a pelle nuda
m. -ci). che fa parte o è caratteristico della liturgia; che
... nelle processioni / vendemmiali o liturgiche. silone, 5-155: dalle colline
usata nel culto pubblico di una religione o di un rito particolare. tommaseo [
esperto nelle discipline liturgiche; promotore o seguace del movimento liturgico.
a sostenere, con l'opera o finanziariamente, le ini ziative
(lithurgus juscipennis e lithurgus tibialis) o costruisce celle di argilla in gallerie di
in gallerie di xilofagi (lithurgus atratus) o celle di resina e segatura in vecchi
region. liutaro), sm. fabbricante o venditore di liuti; accordatore o riparatore
fabbricante o venditore di liuti; accordatore o riparatore di strumenti musicali a corda,
strumenti musicali a corda, ad arco o pizzicati. d. bartoli,
degli strumenti a corda, ad arco o pizzicati. savinio, 10-109:
liutéssa, sf. mus. liuto scordato o di materiale scadente, che suona male
il non essere la corda egualmente intirizzata o grossa in tutta la sua lunghezza]
serafino, il novo orfeo; / o chiede la gagliarda ond'ella è vaga,
con cassa armonica ovoidale; tastiera più o meno lunga; corde pizzicate con le
lunga; corde pizzicate con le dita o col plettro; è particolarmente adatto per
non che, in vece d'arco o di faretra, / chi tien leuto e
, / chi tien leuto e chi viola o cetra. b. corsini, 7-21
1. -maestro di liuto, suonatore o suonatrice di liuto: liutista.
. 2. ant. vaso o alambicco di forma ovoidale. ricettario fiorentino
del liuto: non cambiare mai argomento o tono. sannazaro, iv-372: ad
fussino partite. di costì d'uno dì o di due, che di subito spacci
due alberi di vela latina, trenta o sessanta tonnellate di carico... '
specie di vela che è chiamata tarchia o saccoleva. = deriv. dal
. invar. medie. colorazione violacea o bluastra della cute, conseguente a disturbi
a distrofie nervose, a cause termiche o traumatiche. = voce dotta,
, lat. scient. livedo [anularis o reticularis], dal tema di livìdus
per misurare la verticalità, l'orizzontalità o l'inclinazione di una linea o di
orizzontalità o l'inclinazione di una linea o di un piano; piombino, filo a
-livella a bolla d'aria 0 cilindrica o lorica', strumento che serve a misurare
strumento che serve a misurare l'orizzontalità o l'inclinazione di una retta o di
orizzontalità o l'inclinazione di una retta o di un piano; è costituito da un
estremità e riempito quasi completamente di alcool o di etere, in modo però da
piedi biforcuti, su un apparecchio fisico o geodetico, per rendere orizzontale una linea
per rendere orizzontale una linea di mira o un asse, oppure per rendere verticale
sul lembo dell'arco 1 diversi punti o gradi, secondo la elevazione o abbassamento
diversi punti o gradi, secondo la elevazione o abbassamento avanti o indietro. questa è
, secondo la elevazione o abbassamento avanti o indietro. questa è la livella dei bombardieri
con dentro un liquore qualunque, bianco o colorato, e di più una piccola
portare qualcosa a un determinato livello o più cose al medesimo livello; movimento rivolto
movimento rivolto a raggiungere un determinato livello o il medesimo livello. botelli,
riduzione a uno stesso stato, grado o condizione; adeguamento a un unico modello
[le vecchie inglesi] come le altre o presso a poco, l'universale livellamento
rendere perfettamente orizzontale, agendo su viti o su appositi apparecchi, il piano di
si propose la gran questione della vendita o del riparto o livellamento dei beni communali.
gran questione della vendita o del riparto o livellamento dei beni communali. = deriv
col livello la relativa altezza di due o più punti sul terreno, per riconoscere
città un piano di marmo ben livellato o pure si spiani o si livelli quel
di marmo ben livellato o pure si spiani o si livelli quel luogo, sicché faccia
alcune torri fortificate, dove alloggiano tre o quattro soldati. tengono un paio di
che si ravvivò. -letter. alzare o abbassare fino a una certa altezza (
. ridurre al medesimo valore, entità o consistenza (prezzi, salari, cambi,
. f'igur. rendere eguale; portare o ridurre al medesimo stato o in una
; portare o ridurre al medesimo stato o in una determinata condizione. gioberti,
sarà livellata a popolo dalle nazioni occidentali o dall'autocrato. periodici popolari, ii-187
vecchie famiglie custodi della tradizione eroica; o i signori, protettori del popolo e
livellava. -rendere impersonale, piatto o banale, eliminando ogni differenza, ogni
algarotti, 1-vi-77: il 'sobor', o senato,... livellato avea
particella pronom. raggiungere il medesimo livello o la medesima altezza. castelli, 1-18
. fi- nattantoché il fondo del canale o rosura si livellò... colla
ant. trovarsi a un determinato livello o a una determinata altezza. accolti
13. locuz. livellare all'indietro o a rovescio: ripetere a ritroso,
... è quello di livellare o censuare in perpetuo i fondi che sono
sono in mano di coloro i quali o non possono o non debbono coltivare.
mano di coloro i quali o non possono o non debbono coltivare. cattaneo, vi-1-29
, vi-1-29: i comuni vendendo o livellando in perpetuo quelle terre, raddoppierebbero
la centrale s'intersegano e si trovano o si congiungono in rettangolo. =
livellare: prestazione annua, in denaro o in beni di natura, dovuta per
grossetano fu diviso in 18 parti, o alienato a titolo livellare con l'obbligo della
stessi fossero loro conceduti con titolo enfiteutico o sia livellario. 2. posseduto
2. posseduto a titolo di livello, o su cui grava un diritto di livello
come sarebbe... di beni livellari o fitti perpetui. targioni tozzetti, 12-8-320
quali, per godere beni, pagavano o annua prestazione, che e'dicevano
che e'dicevano comunemente fìttaiuoli, o censo perpetuo,... ordinariamente
perpetuo,... ordinariamente livellari o censuari si chiamano. sarpi, vi-
è quasi sempre padrone della sua gleba, o almeno livellario perpetuo. -figur
livellario. 5. stor. ufficiali o otto dei livellari: magistrati straordinari della
straordinari della repubblica fiorentina incaricati di requisire o vendere i beni ecclesiastici, eletti in
. -che ha un determinato livello o il medesimo livello; disposto a un
bene assodato a colpi di battipalo, o sia fistuca, il suolo e ben livellato
reso simile; ridotto a un medesimo o a un determinato grado o stato o condizione
un medesimo o a un determinato grado o stato o condizione. baldini, i-160
o a un determinato grado o stato o condizione. baldini, i-160: l'
contentati si fossero delle loro livellazioni, o giuste o non giuste ch'elle sieno,
fossero delle loro livellazioni, o giuste o non giuste ch'elle sieno, giacché
livellazione, sia egli agrimensore, ingegnere o altri. cattaneo, ii-2-347: nel
pone tutti nel medesimo grado, stato o condizione; che tende a spersonalizzare,
a spersonalizzare, a rendere tutti eguali o simili fra loro (per lo più
distinzione tra la virtù e il vizio o, almeno, con un giro di cuore
1-1-13: alcuni, che furon detti livellatori o pareggiatori, cominciarono apertamente a dire che
cidè dare a ciascuno, in tutto o in parte, il cómpito altrui. vittorini
(anche livellatrice, sf., o meno comunemente livellatore, sm.):
il livellamento del terreno nei lavori stradali o di sistemazione agricola; è costituita da
2. figur. riduzione allo stesso stato o condizione (per lo più nel senso
2. figur. riduzione allo stesso stato o condizione (per lo più deteriore)
livellétta, sf. tratto di strada o di linea ferroviaria con pendenza costante,
« livelletta » è tronco di strada o di via ferrata avente una unica pendenza:
livèllo1, sm. piano orizzontale o, più genericamente, superficie piana,
, ecc., rispetto a un altro o a una superficie. muratori,
, calcolato per mezzo di medie semplici o ponderate. einaudi, 1-65: le
un termine di riferimento convenzionale (espresso o sottinteso). -in senso generico:
-in senso generico: qualità, quantità o intensità. delfico, iii-534: poco
livello che fossero talmente vitali da render noiosi o ridicoli i film di basso livello potrebbe
in fronte l'impronta d'uomo, o cadere al livello di un basso e
metteva allo stesso livello d'un musicista o d'un poeta. -condizione,
di certi fatti, fenomeni, concetti o valori ritenuti omogenei. b.
nelle livellazioni geometriche per stabilire l'orizzontalità o la verticalità o l'obliquità di una
per stabilire l'orizzontalità o la verticalità o l'obliquità di una linea o di un
la verticalità o l'obliquità di una linea o di un piano. -livello a bolla
d'aria. - livello ad acqua o d'acqua o a bicchieri: strumento
. - livello ad acqua o d'acqua o a bicchieri: strumento montato su un
: strumento montato su un bastone ferrato o su un piccolo treppiede, costituito da
uno orizzontale e uno verticale) fissato o appoggiato a un'alidada girevole; da
bolla d'aria (applicata all'alidada o al cannocchiale) e da un basamento
a un treppiede (munito di tre o quattro viti da livellazione), su
a piombo; il livello da muratore o archipenzolo; il livello da selciatore, costituito
delle righe orizzontali. — livello a rifrazione o a riflessione: strumenti costituiti da un
piombo e da uno squadro a specchi o a prismi che, proiettando perpendicolarmente la
fattura possa spedirsi in manco di cinque o sei anni. torricelli, ii-3-267:
picchetti e paline nella vallazza. -disciplina o attività concernente la livellazione. genovesi,
nel linguaggio scientifico e tecnico, valore o misura di una determinata grandezza. -fis
dal livello marino medio). -curva o linea di livello: linea o curva in
-curva o linea di livello: linea o curva in cui tutti i punti hanno
sistema (livello di potenza relativo) o fra la potenza esaminata e una potenza
viene ritenuto equivalente dall'ascoltatore al suono o rumore esaminato. -livello di trasmissione:
grandezza (potenza, quadrato della tensione o dell'intensità della corrente), misurati
trasmissione (livello di trasmissione relativo) o fra il valore di una grandezza misurato
la velocità di spostamento di un suono o rumore esaminato e la velocità di spostamento
scala di ampiezza. -livello del bianco o del nero: alla televisione, ampiezza delle
un elemento di immagine di massima brillanza o totalmente nero. -tecn. indicatore di
altezza dell'acqua contenuta in una caldaia o mediante l'applicazione del principio dei vasi
di livello a tubo di vetro) o mediante un sistema di galleggianti (indicatore
.) di una registrazione sonora, o, anche, dell'illuminazione cinematografica o
o, anche, dell'illuminazione cinematografica o della luminosità di una trasmissione televisiva.
10. geofis. livello marino medio o livello del mare (abbrev. in
. in l. m. m. o l. m.): quello intorno
il letto di un corso d'acqua o lungo un versante. -livello di riferimento
lungo un versante. -livello di riferimento o di riduzione degli scandagli: piano orizzontale
-ant. strumento o impianto idoneo a misurare l'altezza relativa
varie tratte di bassi argini, detti livelli o travacatori, per ottenere un qualche altro
fra una strada e il binario, o i binari, di una ferrovia.
vita di una persona, di una famiglia o di un popolo. einaudi,
. psicol. livello di adattamento: misura o valore adottato da una persona come termine
livello di aspirazione: grado di realizzazione o meta a cui tendono una persona o
o meta a cui tendono una persona o un gruppo di persone in una loro
affettivo di un individuo. -livello mentale o psicologico: grado di sviluppo mentale di
... croce, ape, livello o triangolo australe. 21. locuz
21. locuz. -ad alto o al più alto livello: di carattere
-anche: al rango di capi di stato o delle supreme cariche governative. einaudi
si trova sur un letto scomodo più o meno, e vede intorno a sé altri
dei tetti. -all'altezza normale o consueta. r. cocchi, 1-100
leggiadro amplesso come il gruppo delle grazie: o, per usare una similitudine più a
. -alla stessa altezza morale, intellettuale o sociale; alla pari. p
trovi esser il pezzo fuori di squadra o di livello. -mettere a livello
-mettere allo stesso livello: considerare due o più persone o anche oggetti uguali ed
livello: considerare due o più persone o anche oggetti uguali ed equivalenti; trattarli
(per lo più un signore 'feudale o un ente ecclesiastico, comunque una persona
soggetto (per lo più un colono o altra persona di posizione sociale inferiore)
godimento di un fondo, in perpetuo o per un lungo termine, dietro obbligo
una prestazione annua, in denaro o in natura, stabilita in misura fìssa o
o in natura, stabilita in misura fìssa o in una percentuale del reddito agrario di
alle particulari azioni del vescovo giulio, o de'giuli, se furon due,.
sia d'enfiteusi overo di locazione perpetua o pure di livello 0 di censo reservativo
: questi contratti furono dell'enfiteusi, o sia de'livelli, mediante i quali
vi secolo... contengono donazioni o censi a favore de'monasteri, enfiteusi o
o censi a favore de'monasteri, enfiteusi o livelli ai privati. periodici popolari,
due modi si distrugge la manomorta; o con l'incameramento o con 1 livelli
distrugge la manomorta; o con l'incameramento o con 1 livelli che possono redimersi;
si collegavano] i « livelli » o permutazioni di beni stabili, che in
il fondo stesso, in quanto concesso o ottenuto in base a un tale titolo
, iv-723: avete tagliato alberi fruttiferi o in altra maniera danneggiati quei beni de'
si concretava in un canone in denaro o in natura; il canone stesso che il
giacché di questi tempi gli utilisti o non penseranno più alla redenzione, o non
o non penseranno più alla redenzione, o non la vorranno che a condizioni inaccettabili
caso di mancato pagamento del cànone (o censo o livello-prestazioni perpetue). -in
mancato pagamento del cànone (o censo o livello-prestazioni perpetue). -in senso generico
fornire un prestito, a lunga scadenza o in perpetuo, al proprietario di un fondo
frutti o dal reddito del fondo stesso; lo stesso
permettendo loro le leggi rinvestir a censo o livello con io per cento di utilità.
. appunto in quest'anno fabbrican case o prendono terreni a livello. -dare
monasteri non si potessero alienare, infeudare o impegnare, né dare a livello,
più potente la proprietà dei propri terreni (o domini) e ottenerne il possesso garantito
dotta, lat. libellus 'libretto 'o anche * atto scritto, documento '
ultima parola al maestro, disse: « o sandro, io ti dico che tu
, in quanto non si lassa liverare o vero risolvere. pulci, xxx-11-3: io
se fusse il mal del verbio, / o 'l mal dell'acetone, / con
livianaménte, avv. secondo lo stile o la concezione della storia propri dello storico
liviano1, agg. che si riferisce o appartiene allo storico latino tito livio o
o appartiene allo storico latino tito livio o alla sua opera. bandello, 2-21
2. che richiama lo stile o la concezione della storia propri di tito
concezione della storia propri di tito livio o si rifà a essi. carducci,
movendo a sua volta dalla sofonisba storica o liviana, come da logica premessa per
. lividaménte, avv. con lucentezza o riflessi bluastri o violacei. domenichi
avv. con lucentezza o riflessi bluastri o violacei. domenichi [plinio],
livido. guittone, xxxv-74: o bon gesù, tu contristato, / e
al grigio cupo, al bruno scuro o al blu violaceo; che ha un
; che ha un brutto colore livido o un accentuato pallore. targioni tozzetti
corpo. 2. colorito bluastro o aspetto estremamente pallido, smorto, esangue
pallido, smorto, esangue del volto o del corpo. buti, 1-811:
). medie. che è contenuto o proviene dal fungo entoloma lìvidum o da
contenuto o proviene dal fungo entoloma lìvidum o da altre specie velenose simili (una
. 2. che ha luce o riflessi grigiastri e smorti. landolfi,
. conti, 385: abbruggio, o sia / che le smodate / risse
. (superi, lividissimo). grigio o bruno scuro, tendente al verdastro o
o bruno scuro, tendente al verdastro o al nero. dante, inf
i-14-7: perché mai..., o avvilito mortale, con occhiaie livide e
-azzurro cupo tendente al grigio piombo o al nero. - per estens.
solitudine. -bianco tendente al viola o al grigio pallido. fr. martini
livido. -che ha colore rossastro o sanguigno; che ha luce o riflessi
rossastro o sanguigno; che ha luce o riflessi rossastri o bluastri (una fiamma
; che ha luce o riflessi rossastri o bluastri (una fiamma un lampo)
. che presenta evidenti i segni di percosse o di battiture; chiazzato o coperto di
di percosse o di battiture; chiazzato o coperto di ecchimosi. cavalca, 20-339
. -che ha un colorito paonazzo o bluastro per il freddo, per una
per il freddo, per una malattia o per la collera; che ha una
collera; che ha una tinta pallida o malsana per gli stenti0 per la paura.
tinta giallo verdastra, che indica cancrena o putrefazione (un cadavere, le membra
un piede enfiato, una mano livida o gli nervi secchi d'una ritirata gamba,
che prova livore, invidia, malevolenza o rancore; completamente dominato, accecato dall'
collera, stizza, rancore, invidia o disprezzo (un gesto, uno sguardo)
attendeva nulla. -che nasce o procede da invidia, malevolenza o astio
nasce o procede da invidia, malevolenza o astio (un atteggiamento, un ragionamento,
4. figur. che reca infausti presagi o influssi maligni. carducci, iii-30-313
maligni. carducci, iii-30-313: o infelicissimo, o sciagurato, / o
carducci, iii-30-313: o infelicissimo, o sciagurato, / o sotto livide stelle
: o infelicissimo, o sciagurato, / o sotto livide stelle creato!
9. sm. colore violaceo cupo o grigio scuro, tendente al nero;
10. ecchimosi; macchia cutanea rossastra o violacea. bandello, 1-35 (
: segni che nascono da battiture o da percosse, i quali noi chiamiamo vulgarmente
6-24: contra il lividore, per percossa o in altro modo avvenuto, quando fia
incipienti. 3. colorito bluastro o estremamente pallido (di una persona, del
lividore. 4. colore grigio o bruno scuro tendente al verdastro o al
grigio o bruno scuro tendente al verdastro o al nero. carducci, iii-25-300:
5. luce violacea e livida (o, anche, fredda, pallida e
cruda e smorta, senza un riflesso o un lividore di tace. 6
di denari né per lividore d'invidia o per nascimento di carne. f.
ecchimosi; colorito violaceo, bluastro o pallido (di una persona, delle
braccia. 2. colore bruno o grigio tendente al nero o al verdastro
. colore bruno o grigio tendente al nero o al verdastro; luce livida o fioca
nero o al verdastro; luce livida o fioca. marinetti, 2-i-808: cangiullo
in qualche parte del coipo spuntava lividura o macchia minima di lebbra. martello,
le lividure. 2. colorito bluastro o violaceo. -in senso concreto: parte
violaceo. -in senso concreto: parte o zona della pelle che presenta colorazione azzurrognola
vide in loro altro segno di stanchezza o di mala voglia. d'annunzio, iv-
, frutti piccoli, lisci, globosi o ovoidali, foglie fortemente pieghettate con molti
botanico p. murray, barone di livingstone o livistone. livita, v.
lxvi-1-68: civiro a carne de cavriolo o de livore alesso o rosto per lo megliore
carne de cavriolo o de livore alesso o rosto per lo megliore. = v
il dolce canto / non valse a consolarti o a sciorre il gelo / onde l'
: offeso non ho mai tuo stato o onore, / né mai a danno tuo
.. né le asserzioni del livore o della ignoranza poterono produrre giammai alcuna positiva
2. colorito paonazzo, bluastro o molto pallido (per malattia o ira
bluastro o molto pallido (per malattia o ira o invidia); lividezza.
molto pallido (per malattia o ira o invidia); lividezza. dante,
-ant. ecchimosi; macchia cutanea rossa o violacea; tinta violacea prodotta dalle ecchimosi
ogni livore. ariosto, 10-98: o donna, degna sol de la catena /
3. colore grigio, verde o violaceo scuro e tendente al nero.
agg. e sm. che è nato o abita a livorno o nel territorio di
che è nato o abita a livorno o nel territorio di livorno; che è
. che si riferisce, che è proprio o tipico di livorno o dei suoi abitanti
che è proprio o tipico di livorno o dei suoi abitanti. 3. razza
a preparazioni di piatti a base di pesce o di molluschi, tipiche della cucina di
. artusi, 347: 'arselle o telline alla livornese'. fate un battutino
fine e dopo poco gettateci le arselle o le telline con sugo di pomodoro o
o le telline con sugo di pomodoro o conserva. scuotetele spesso e quando saranno
, sf. numism. pezzo d'argento o d'oro coniato nel secolo xvii dai
... sono usciti il tallero o sia livornina a bontà di once undici,
a questo... l'essere beffardo o malalingua; livoroso e maligno.
2. per estens. che esprime o nasce da livore, da astio,
l. adimari, 1-189: nulla o poco immaginava [cristo] di aver
che la 'ndoman più di trenta / o livre o soldi le dovrà recare, /
'ndoman più di trenta / o livre o soldi le dovrà recare, / le saramenta
livrèa, sf. veste (o, anche, semplice cresta),
servitori e dei dipendenti di famiglie nobili o ricche, anticamente contraddistinta dai colori e
. fiaccole; i panni che portavano erano o azzurro o scuro o moscavoliere.
; i panni che portavano erano o azzurro o scuro o moscavoliere. bandello,
portavano erano o azzurro o scuro o moscavoliere. bandello, 1-7 (i-99)
vestito? avea livrea gallonata d'oro o d'argento? monti, 5-119:
; 30 abiti con bottoni con stemmi o lettere. d'annunzio, iv-2-467:
-figur., come simbolo di servilismo o di asservimento vergognoso, di soggezione forzata
i vermi non stan mai lontano: / o pur che qualchedun senza giudizio / indosso
, v-334: la divisa, volere o non volere, la è pur sempre livrea
, e servono per vestire gli artigiani o la gente da livrea. -uomo
di feste e cerimonie; veste curiale o d'autorità; abito di cerimonia o di
curiale o d'autorità; abito di cerimonia o di rappresentanza; abito di gala.
(e anche la festa in maschera o la persona mascherata). alberti,
ultimo ordine [di palchetti], o sia la piccionara, ha il parapetto
5. uniforme militare contraddistinta dai colori o dalle insegne di un determinato signore o
o dalle insegne di un determinato signore o capitano; divisa, assisa.
'con grande apparato, venendo due o tre miglia di longi più di tremilia soldati
accademia di napoli] è stata sciolta, o signori, per lavare dapprima l'onta
tutti gli uomini. -abito morale o ideologico. tarchetti, 6-ii-572: cara
imperiali, 4-80: de l'alata famiglia o gir vagando / o star pomposa
alata famiglia o gir vagando / o star pomposa in varie schiere unita, /
abitazione, palazzo. -anche: abitazione o alloggio destinato agli ospiti; foresteria.
quanto regalata dal signore ai propri familiari o dipendenti. livreato, agg.
ant. lissa), sf. steccato o palizzata che delimitavano il campo, di
che delimitavano il campo, di forma ovale o rettangolare, destinato alle giostre e ai
gara stesso, e anche i giochi o i tornei che vi si svolgevano.
in lizza suona el serpentone, / o colui che più cozza a paragone?
concepii speranza che vi sarebbe qualche giostra o torneo o altra somigliante epica lizza.
che vi sarebbe qualche giostra o torneo o altra somigliante epica lizza. guerrazzi,
tutto punto. 2. steccato o palizzata, che veniva messo in opera
fortificati per ostacolare le manovre del nemico o per facilitare la sortita e il rientro
fosse. 3. muro basso o steccato in legno disposti in senso longitudinale
... noi s'intende quel tavolato o muro, rasente al quale corrono i
della lizza, che è quel tavolato o muro di matton soprammattone, rasente il
duello, un confronto armato fra due o più persone. gonzaga, 31-74:
: luogo dove si svolge una competizione o una gara. - anche: spazio aperto
navigante, che fu pigro a riparare o fu audace da staccarsi dalle marine!
marine! 5. luogo o attrezzatura mobile destinata a giochi o a
luogo o attrezzatura mobile destinata a giochi o a gare sportive. -in partic.:
rovesciato. 6. ant. giostra o carosello in costume, eseguito da cavalieri
eseguito da cavalieri in occasione di particolarifeste o ricorrenze. belli, 169: sendo
in una competizione, in una contesa o in una gara; intervenire in una discussione
slitta, destinato al trasporto di persone o merci in luoghi scoscesi. -in partic
2. per estens. pista o sentiero lungo il quale i blocchi di
1-671: vorrei provvedermi... due o tre paia di quei buoi..
da compensare con buoni propositi lo zero o il due che gli hanno affibbiato stamani
mai pace, l'ho trovata, o lorenzo. carducci, 678: com'eri
carducci, 678: com'eri bella, o giovinetta, quando / tra l'ondeggiar
4. premesso a nome proprio di uomo o a cognome (anche con riferimento a
5. premesso ai titoli di opere letterarie o artistiche, di giornali, riviste,
, nel caso fosse iniziale di frase o di verso, o fosse a sua volta
iniziale di frase o di verso, o fosse a sua volta preceduto da vocale
fra un nome proprio e l'appellativo o fra un titolo di cortesia e il termine
cortesia e il termine indicante una dignità o un grado (nei costrutti, del
casa col nome di colui che la possiede o la abita (v. anche casa
verso, assimilato nella forma l) o dopo l'avverbio non (nellaforma assimilata nollo
alcun voleva dormendo mandare nel suo paradiso o tràrlone. acciainoli, 1-2-297: dicevano
coloro ch'erano a guardia della porta, o nollo conobbero, o nollo vollero conoscere
della porta, o nollo conobbero, o nollo vollero conoscere. carducci, 580:
un coh tello taglientissimo sino al vecchio o al calcio, non lo finendo di
veci di tale, con riferimento a persona o cosa, o di ciò con riferimento
con riferimento a persona o cosa, o di ciò con riferimento a cosa).
esserlo che esserlo. ariosto, 14-9: o misera ravenna, t'era meglio /
... che io possa in uno o due giorni instruire ogni soggetto propostomi,
munite di membrane laterali con margine liscio o con intaccature (il piede di un
intaccature (il piede di un uccello o, per estens., il dito o
o, per estens., il dito o l'uccello stesso). savi
becco non seghettato. diti lobati, o pinnati. 3. medie.
di feltro morbido, di colore nero o grigio scuro, con infossatura sulla calotta
con infossatura sulla calotta e falda più o meno larga con orlo rialzato (anche
influenza le decisioni della pubblica amministrazione o esercita pressioni con manovre di corridoio su
manovre di corridoio su funzionari dello stato o su personalità della politica e dell'economia
voce dotta, comp. da lob [o] e ectomia (v.);
i fiori, blu, rossi, gialli o bianchi, sono riuniti in racemi terminali
riuniti in racemi terminali, in spighe o in pannocchie (raramente solitari);
della spaccatura del tubo) sono eretti o riflessi; le antere formano un tubo
, ovvero in spighe, in racemi o in pannocchie; hanno 5 stami e ovario
infero; il frutto è una capsula o una bacca. = voce dotta
piperidina; si estrae dalla lobelia inflata (o tabacco indiano); oltre alle proprietà
asfissia dei neonati e nell'apnea o nella dispnea di origine nervosa. =
sf. region. terrazzino con parapetto o ringhiera di legno in cima a una scala
giordano [tommaseo]: osservano quante fibre o lobi avesse il fegato della barbice o
o lobi avesse il fegato della barbice o quanti ne avesse il polmone della capra
: dal lembo estremo della sinistra banda o lobo di esso fegato destro nasceva un
, con un lobo solo dei polmoni o del fegato, mentre l'altro era aderente
fegato, mentre l'altro era aderente, o divenuto scirroso, e rimaso totalmente inutile
ragni, che reca di solito uno o due paia di occhi. olivi,
trovano all'apertura fomite di rimarcabili lobi o lacinie testacee... i gusci giovani
. bot. porzione di un organo florale o fogliaceo, di forma per lo più
lo più arrotondata, delimitata da incisioni o intaccature alquanto profonde. - in partic
che non si divide in lobi / o fimbrie separate. lastri, 1-4-165: prende
5. archit. nell'architettura gotica o moresca, ciascuno degli archetti minori nei
intradosso di un arco di qualsiasi sesto o di un occhio circolare. -nella planimetria
8. meccan. lobo rotante: stantuffo o pistone rotante di un motore a combustione
, agg. che è formato da lobi o lobuli; lobulato. -anche: che
mandorle dolci e acqua di fiori d'arancio o cedro; * di cavoli 'o
o cedro; * di cavoli 'o 'di gordon ', quella composizione di
cedro; * di rosso d'uovo 'o * d'uovo ', quello fatto
materiale e locale. -che dipende o è in relazione con l'idea, con
stato dei luoghi e delle cose viste o delle cose pensate e mentalmente situate in
padre faceva pigliando nella memoria molte lettere o parole che si faceva scrivere da loro
fuori dall'uscio. -mezzo o oggetto che aiuta la memoria a riconoscere
memoria a riconoscere luoghi, cose viste o pensate o scritte. tasso, i-102
riconoscere luoghi, cose viste o pensate o scritte. tasso, i-102: mi
qual è manifestamente il tuo, chiunque, o italia, t'insegnerà a ben odiare
riferisce, che concerne un determinato luogo o territorio o un determinato ambito umano o
che concerne un determinato luogo o territorio o un determinato ambito umano o sociale;
o territorio o un determinato ambito umano o sociale; limitato, circo- scritto a
limitato, circo- scritto a tale territorio o a tale ambito; che ha validità
a tale ambito; che ha validità o vigore per un determinato territorio, per
uno specifico ambiente; che si svolge o si esplica entro un ambito territoriale,
comunitativi si esenti da qualunque servitù pubblica o comunale. cesarotti, 1-v-52: egli
di quelli li quali per causa criminale o civile, come in un asilo sicuro,
ricoverano nelle chiese e negli altri luoghi sacri o immuni. filangieri, i-42: [
monastica (la visita apostolica, pastorale o canonica). de luca, 1-14-5-99
. 5. che si pratica o si esplica fra luogo e luogo.
i romani avevano bensì il cambio locale o traiettizio, ma non avevan no
che è caratteristico di un determinato luogo o regione, o ambito umano o sociale.
di un determinato luogo o regione, o ambito umano o sociale. e.
luogo o regione, o ambito umano o sociale. e. cecchi, 7-91
basso. 7. che risiede o è originario di un determinato luogo o
o è originario di un determinato luogo o territorio o regione (una persona);
originario di un determinato luogo o territorio o regione (una persona); che
interessi; che si dedica a studi o a ricerche relativi esclusivamente al luogo o
o a ricerche relativi esclusivamente al luogo o al territorio in cui vive o di
luogo o al territorio in cui vive o di cui è originario (uno studioso
conosciuto, apprezzato in un determinato luogo o, per estens., in un
, allo storico di una piccola città o di un paesello. montale, 3-167
8. che protegge il suolo nativo o il territorio patrio; che è venerato
è venerato esclusivamente in un determinato luogo o territorio (una divinità); indigete
tinte naturali e reali di un oggetto o di un luogo (un colore, una
avere, secondo il luogo più o men lontano da cui è veduto. d
un dolore); che si applica o che agisce limitatamente alla parte inferma del
redi, 16-v-445: quanto alla chirurgia topica o locale, da usarsi nelle parti inferme
si suppone che non vi sia indizio o sospetto di alcuna alterazione locale nella membrana
alcuna alterazione locale nella membrana delle narici o dei seni frontali o massillari. delfico
nella membrana delle narici o dei seni frontali o massillari. delfico, iv-75: da
mi obbligano a non farne uso, o solo per breve tempo. rajberti, 3-37
regione organica mediante iniezione di sostanze anestetiche o per raffreddamento della parte. -
ente (linea, superficie, insieme) o per le immediate vicinanze di esso (
parla sente la propria voce nel ricevitore o i rumori dell'ambiente circostante, a
disus. che serve a esprimere idea o determinazione di luogo o di spazio. -avverbio
a esprimere idea o determinazione di luogo o di spazio. -avverbio, complemento o
o di spazio. -avverbio, complemento o caso locale: di luogo. -
ed uno ablativo, istrumentale o locale, con la preposizione che lo manifesti
concentrare i propri pensieri su un argomento o un dato ben preciso, prescindendo da
ogni particolare estraneo, per meglio ricordarlo o coglierlo nella sua realtà. pea
'. locale2, sm. ambiente o insieme di ambienti, tipico di costruzioni
: quelli ricavati in opere di fortificazione o difesa, atti al ricovero dei materiali
per polveri, locale per proietti) o del personale addetto. 2. esercizio
-le spese d'affitto di un ambiente o vano. pascoli, 1-636: ad
ambito ristretto ed esclusivo della propria patria o città o del proprio ambiente; tendenza
ed esclusivo della propria patria o città o del proprio ambiente; tendenza all'isolazionismo
in modo strettamente esclusivo a un luogo o a un territorio ben determinato (o
o a un territorio ben determinato (o, per estens., a un ambito
, per estens., a un ambito o a un settore ben preciso e circostanziato
all'infinito. 2. posizione geografica o topografica. delfico, i-98: né
figli ritorniamo nelle località registrate qualche mese o qualche anno prima e l'eco è
-in partic.: quartiere di una città o dei dintorni. palazzeschi, 3-6
cui vive una determinata specie di piante o di ammali; habitat. 7.
dai cui affioramenti viene definita una formazione o un'unità litostratigrafica (e a esse
v.]: 'localizzare': far cadere o far operare entro i limiti d'un
il luogo in cui si trova qualcosa o in cui si è verificato o da
trova qualcosa o in cui si è verificato o da cui ha avuto origine un fenomeno
/ come una lurida gramigna, / o almen localizzare / nel fungacelo intestino del
si localizza, ossia vien riferita, o meglio si riferisce da sé al luogo,
6. stabilirsi in un punto o in una zona determinata.
speciali. 2. situato o stabilito in un determinato luogo o in
situato o stabilito in un determinato luogo o in una specifica zona. michelstaedter,
potere localizzatore: capacità di un organo o di un apparecchio di localizzare una sorgente
di determinare la posizione di un oggetto o di una sorgente di energia sfruttando la
localizzare. localizzazióne, sf. sistemazione o distribuzione in un luogo determinato; collocazione
determinato; collocazione precisa di un fatto o di un fenomeno entro un determinato ambito
un fenomeno entro un determinato ambito spaziale o temporale. -per estens.: classificazione
per serie di scuole e di generi, o per localizzazioni geografiche e cronologiche. marinetti
già noti, definiti e studiati più o meno scolasticamente, sono delle localizzazioni più
meno scolasticamente, sono delle localizzazioni più o meno arbitrarie di quel confuso assieme di
. 2. fis. il verificarsi o il manifestarsi di un fenomeno in un
emesso con appositi ricevitori situati in uno o più punti nello spazio circostante. -individuazione
sfruttano il potere riflettente rispetto alle radioonde o a onde ultrasonore. -localizzazione delle frange
. individuazione, per mezzo di radiografie o della radioscopia, di un corpo estraneo
della radioscopia, di un corpo estraneo o di un fatto patologico in una determinata
un fatto patologico in una determinata regione o organo del corpo umano. 5.
in un luogo, in un determinato luogo o zona o territorio; limitatamente a un
, in un determinato luogo o zona o territorio; limitatamente a un determinato
luogo o territorio. -anche: sul luogostesso, proprio
moneti, 41: ma l'oste, o sia padron della locanda, / di
il purissimo latte delle balie toscane, o non piglia in mercato vecchio locanda,
che, volendo un petrarca la vaghezza o la mestizia d'un pianto della sua
. locandièra, sf. proprietaria o gerente di una locanda. - anche
locandiere. locandière, sm. proprietario o gestore di una locanda. segneri
tati i dati concernenti uno spettacolo o l'elenco degli spettacoli cinematografici o
o l'elenco degli spettacoli cinematografici o teatrali in programmazione.
in cui sono riprodotti, a caratteri più o meno grandi, i titoli dei principali
sua propria disposizione. panigarola, 254: o dotti, potendosi levare ogni assoluto dal
, fissare una cosa in un luogo o spazio determinato. laiini, i-578
. lamento di fiorenza, 18: o pavia, città che desiderio / un
di piacque? saluzzo roero, 3-ii-184: o sole lucido, / alba rosata,
vi locò? 2. collocare o accogliere una persona in un dato luogo
. -comporre (nella bara, o nella tomba); inumare. erizzo
non può sussistere se non in lui o morto o vivo. -assol.
sussistere se non in lui o morto o vivo. -assol. campanella
. per estens. destinare a una situazione o a uno stato sociale particolari.
a una persona doni singolari di natura o di grazia. lapo gianni, xxxv-11-577
e terra mute. nomi, 17: o forti, in cui locò virtute il
: [i valacchi] uccidevano ancora o facean prigione sinano istesso, s'ei
a trovarsi in una data condizione sentimentale o esistenziale; indurlo ad atteggiamenti o comportamenti
sentimentale o esistenziale; indurlo ad atteggiamenti o comportamenti determinati, specie in rapporto con
locazione (un bene immobile, rustico o urbano, un fondo, o anche un
rustico o urbano, un fondo, o anche un bene mobile, come un
la propria opera: lavorare come salariato o impiegato, o come lavoratore autonomo.
: lavorare come salariato o impiegato, o come lavoratore autonomo. patrizi, 1-i-436
merce alcuna, che essi non possano o vendere o portare ai belligeranti, né sarà
, che essi non possano o vendere o portare ai belligeranti, né sarà proibito
stipula col locatore, cioè col proprietario o possessore di un bene, un contratto
nievo, 1-371: se avaro creditore o locatario impaziente lo manderanno ramingo dal fido
degli altari non sarà mai forza umana o diabolica che valga a rimoverlo.
3. biol. organismo (animale o vegetale) che si annida nelle galle
il luogo in cui si trova qualcuno o qualcosa, o dove avviene l'azione
cui si trova qualcuno o qualcosa, o dove avviene l'azione. -genitivo locativo
avverbi locativi. senso locativo di questa o d'altra specie di voce.
), assegnato al posto più adatto o conveniente, sistemato secondo un certo ordine
conveniente, sistemato secondo un certo ordine o gerarchia. anonimo, cxxxv-637: di
. alberti, xxxvi-3: dite, o mortali che sì fulgente corona / ponesti
, posse. beicari, 4-148: o voi dal lato mio destro locati, /
della filosofia aristotelica, che è posto o si trova in un luogo rispetto al
appresso ario dipendente dai luoghi comuni (o topici). piccolomini, i-49:
il sillogismo disputativo, non dal giudizio o resoluzione, come il demo- strativo,
invenzione prende il nome, chiamandosi inventivo o topico, cioè locativo, per depender la
dir. che si riferisce al contratto o rapporto di locazione o alla cosa locata.
riferisce al contratto o rapporto di locazione o alla cosa locata. -stato locativo
locativo: quello in cui si trova, o deve trovarsi, la cosa locata,
in base al reddito che esso dà o darebbe se fosse concesso in locazione.
frutto che può trarsene dandolo in affitto o a pigione. * valor locativo dell'affitto
; posto, allogato; disposto acconciamente o opportunamente in un luogo pre
destinato a un particolare stato sociale o politico. -alto locato: che occupa una
posizione di prestigio, di privilegio sociale o politico. della casa, ii-6:
buono, / che ti mancava, o re? 5. conferito,
incarico). petrarca, 53-39: o grandi scipioni, o fedel bruto, /
petrarca, 53-39: o grandi scipioni, o fedel bruto, / quanto v'aggrada
sono locate, nascoste per diverse sorti più o meno presso al loro principio. landino
concesso, prodigato (un beneficio materiale o spirituale, un privilegio).
mortai viaggio. 8. preso o concesso in locazione; che è oggetto
concesso in locazione; che è oggetto o elemento costitutivo di un contratto o rapporto
oggetto o elemento costitutivo di un contratto o rapporto di locazione (un bene;
ai fondi delle comunità già allivellati, o in altra maniera locati, con il
con il riservo di qualcuno dei detti usi o servitù, le ragioni tali quali alle
coltiva un fondo ricevuto in locazione (o in base ad altro simile contratto agrario)
a un altro soggetto (detto conduttore o locatario: cfr. locazione, n
una stiva di botti a certo viaggio, o a tempo determinato, se la stiva
disus. chi, come lavoratore dipendente o come lavoratore autonomo, stipula un contratto
opere (cioè un contratto di lavoro o un contratto d'opera) con un
(detto conduttore cioè datore di lavoro o committente: cfr. locazione, n.
personali, occorrendo il caso della morte o di altro impedimento del locatore, overo
) concede all'altra parte (locatario o conduttore) il godimento di un bene
immobile, sia rustico sia urbano, o anche mobile), per un certo periodo
che la durata del rapporto sia prestabilita o no nello stesso contratto (e in
durata del rapporto e il canone), o ricadano invece sotto la speciale disciplina vincolistica
ammontare dei canoni (vietandone l'aumento o consentendolo solo entro limiti determinati) e
: nullo sottoposto debbia... tòllare o fare tòllare in logagione o vero in
. tòllare o fare tòllare in logagione o vero in concessione alcuna bottiga allogata o
o vero in concessione alcuna bottiga allogata o conceduta per alcuno modo ad alcuno sottoposto.
l'uso, come d'una casa o da un cavallo, laonde prendere il frutto
tali cose si chiamerà contratto di locazione o conduzzione. de luca, 1-4-3-8:
esplicare in lingua italiana sotto diversi termini o vocaboli, attesoché in alcune parti si usa
di mobili, si suol dire affìtto o pigione; e quando si tratta di animali
di animali, si suol dire dare o pigliare a vettura; e quando dell'
opere degli uomini, si suol dire pigliare o condurre l'opere; e quando sono
quando sono affìtti di gabelle e di dogane o di altre cose di ragion publica del
di altre cose di ragion publica del principe o della repu- blica, overamente della comunità
, in una vacca e in quattro o cinque patacconi o simili. fagiuoli, 1-5-233
vacca e in quattro o cinque patacconi o simili. fagiuoli, 1-5-233: -che
far godere all'altra una cosa mobile o immobile per un dato tempo, verso un
di contratti agrari, di origine consuetudinaria o feudale, che comportavano per il coltivatore
. locazione perpetua: contratto agrario simile o assimilabile all'enfiteusi. sarpi, vi-2-116
. -per estens. il fondo o il complesso di fondi rustici soggetto a
di poste stabili, cioè siti o sieno ovili, col lor pascolo rispettivo in
più spesso di affitto, di appalto o di arredamento) con cui una pubblica
un privato l'esercizio di un servizio o ufficio pubblico (come riscossione di tributi
. dir. civ. locazione di opere o locazione- conclusione delle opere personali: contratto
cioè un lavoratore dipendente, come operaio o bracciante agricolo, o un lavoratore autonomo
, come operaio o bracciante agricolo, o un lavoratore autonomo, come artigiano,
detto conduttore (cioè datore di lavoro o committente o cliente, ecc.)
(cioè datore di lavoro o committente o cliente, ecc.) le proprie
, ecc.) le proprie opere personali o lavoro, dietro un corrispettivo, per
più in denaro; contratto di lavoro o contratto d'opera. de luca,
maniera che nelli frutti dell'altre robbe stabili o mobili overo semoventi, col suo prezzo
è solito esplicarsi col termine di mercede o di salario, overo di stipendio,
, come si verifica nelli giudici, o di stipendio, come nelli soldati,
stipendio, come nelli soldati, o di provisione come ne'medici, di salario
di provisione come ne'medici, di salario o di mercede ne'servitori overo negli operari
, / e fosser tutte d'andanic'o acciaio, / e 'l predicar del
mia. / -per non parer un locco o un caparrone, / che s'aveva
: 4 loccio ', profferito coll'o stretto e di due sillabe, significa tra
roma, il buio di bologna arieggian o per un verso o per l'altro il
di bologna arieggian o per un verso o per l'altro il nostro locco.
panar a, 317: portando paglia o locco in un luogo larghetto, in
carena, 2-370: 4 loche 'o 4 lok ': istrumento che serve
serve ai piloti per misurare il cammino o più propriamente la velocità del vascello;
sul fondo di valli modellate dai ghiacciai o da depressioni tettoniche. -anche: braccio
mestrui e lochiali fetidissimi, con poco o niun danno della donna. lochiano
e, precedendo la nera dilochìa ginnasiale o liceale condotta dal giganteo lochita triglia di
, agg. filos. che appartiene o si riferisce al filosofo empirista inglese john
chi segue la dottrina di lui, o a quella s'accosta. dall'aggettivo
correnti, orientamenti, indirizzi filosofici derivati o ispirati alla filosofia di locke.
. nel luogo citato, nel passo o nella pagina di un'opera già citati
.). motore termico a vapore o a combustione interna, sistemato su un'
nelle condizioni più sfavorevoli (in avviamento o sulla massima salita) un certo numero
a vapore che alimenta un motore alternativo o a turbina azionante in vario modo le
da una turbina a gas, a uno o piùstadi, alimentata a pressione costante dallo scarico
costante dallo scarico di un motore diesel o da un certo numero di camere di
un certo numero di camere di combustione o da un generatore a pistoni liberi.
. -locomotiva diesel: azionata da uno o più motori a combustione interna di tipo
. -locomotiva diesel-elettrica: azionata da uno o più motori diesel, e che si serve
la cui potenza motrice viene fornita da uno o più motori elettrici, alimentati, attraverso
6-ii-136: conoscono pressoché che appartiene o si riferisce alla locomozione; che serve
-in partic.: che riguarda, o concerne il trasferimento di persone o
o concerne il trasferimento di persone o cose mediante veicoli. cattaneo, iii-1-58
della meccanica. delfico, ii-273: o dalle varie intonazioni della voce,
dalle varie intonazioni della voce, o dalle diverse modificazioni dei muscoli * loco-motori '
le guaine fibrose, che servono a trasmettere o a concentrare l'azione muscolare; 30
dei corpi viventi di spostarsi completamente o di muovere determinate parti del proprio corpo
città di locri; che è nato o risiede nella città di locri. -anche
alla locride; che è originario o risiede nella locride. - anche sostant.
si chiama 'ca- millum ', o secondo alcuni locullaménto. 2.
bot. ciascuna delle cavità di un frutto o di una capsula in cui sono contenuti
lòculo, sm. nicchia cimiteriale interrata o murata, destinata ad accogliere una bara
murata, destinata ad accogliere una bara o un'urna cineraria; anticamente veniva scavata
anticamente veniva scavata nelle pareti delle catacombe o ricavata nelle pareti o sotto il pavimento
pareti delle catacombe o ricavata nelle pareti o sotto il pavimento delle chiese; nei
boccone, 239: una medesima pietra, o geode, sovente contiene molti loculi,
, ma in ognuno di essi loculi o celle trovasi racchiuso il recitato solfo citrino
spazio sufficiente appena ad una persona in piedi o seduta... entrata e
4. bot. cavità di un ovario o di un frutto in cui sono contenuti
frutto in cui sono contenuti gli ovuli o i semi. -cavità di un'antera
(e l'antera si dice uniloculare o biloculare, a seconda che comprenda una
biloculare, a seconda che comprenda una o due cavità); loggia, sacco
viziati umori nell'estremità dei vasi cutanei, o nei minimi follicoli nei quali è invisibilmente
, ii-123: quantunque migliaia di animaletti o vermini entrino nell'utero, non essendovi in
quello se non una sola vena, o loculétto, o ricettacolo, in cui
non una sola vena, o loculétto, o ricettacolo, in cui abbarbicare si possa
con canditi, mandorle e pistacchi, o con spezie. panzini, iv-382
), agg. letter. reso o divenuto ricco; provveduto abbondantemente, arricchito
di persecuzione edificati da qualche santo pellegrino o da qualche patrizio stracco, prima rubati
italiano de'bei tempi porgeva al divino aretino o una daga locupletata di gemme o un
aretino o una daga locupletata di gemme o un mantello da corte, in cambio
, in cambio d'un sonetto prezioso o d'un qualche curioso poema satirico.
indebitamente arricchito, l'obbligo di restituire o di indennizzare chi ne ha avuto danno
e d'ogni etade / tacevan tutti o in acqua o in fronda o in
ogni etade / tacevan tutti o in acqua o in fronda o in riva; /
tacevan tutti o in acqua o in fronda o in riva; / salvo che,
quali, per mezzo della sola triturazione o sia tribbia o battitura, usciva fuori
mezzo della sola triturazione o sia tribbia o battitura, usciva fuori delle sue camerelle
battitura, usciva fuori delle sue camerelle o locuste, nudo e pulito. tommaseo
, che concorrono alla formazione della spiga o pannocchia colla loro riunione. = voce
veneficio. = deriv. da locusta o lucusta, soprannome attribuito a una donna
quale si articolano e combinano dei suoni o con cui vengono evocate e rilevate sintatticamente
stile, il quale è una forma o carattere risultante dalla detta scelta ed orditura,
di parlare. -locuzione interiore o mentale: riflessione, ragionamento, giudizio
sdegnato, / si sfoga in inni o in locuzion mentale. rosmini, xxi-354
più, che questo giudizio, o interior locuzione, che dee precedere le nostre
concetto espresso organicamente con parole, proposizioni o periodi; connessione logica di più parole
; frase, espressione. -locuzione figurata o metaforica: metafora. marsilio da
sobrio e castigato sono assai disposti a trovar o sfacciate 0 strane le locuzioni metaforiche degli
di una lingua, di un dialetto o del linguaggio di un autore; frase idiomatica
, riti, costumi e simili, o in punto con quelli di nostra lingua.
4. gramm. gruppo di due o più parole, in rapporto grammaticale reciproco
più parole, in rapporto grammaticale reciproco o solamente accostate, il quale gode di
particolare, non per grammatica! regola o per altra ragione. tommaseo [s.
lodante recan biasmo di vano, di mendace o di arrogante. 2. encomiastico,
da lui troppo a lungo posseduta, o troppo a lungo vagheggiata invano. saba,
', cioè lodante la divinazione, o vero la scienzia d'iddio. aretino,
chiarini, 272: quando ti sento, o lidia, / lodare il roseo volto
2. onorare con culto, esterno o interno, di latria (dio)
interno, di latria (dio) o di dulia (la madonna, i santi
martini, i-10-35: te io loderò, o signore, con tutto il mio cuore
in questa arte e si provassero a censurare o a difendere qualche libro, opinione o
o a difendere qualche libro, opinione o componimento altrui. g. capponi
; proclamare i propri meriti, reali o immaginari. catone volgar., xxviii-193