e della sua prassi; che lo riguarda o ne dipende; che interessa o contraddistingue
riguarda o ne dipende; che interessa o contraddistingue i liberali. tommaseo [s
sost. di donna che professa, o dice, e crede professare principii
. periodici popolari, ii-245: o queste signore maestre non l'hanno
? eppure si vantan liberalesse! o che la libertà non deve essere per tutti
liberalismo, sm. dottrina politica, o meglio, complesso di concezioni e teorie
dalla separazione fra stato e chiesa (o, comunque, dalla laicità delle strutture
in genere, alle concezioni politiche democratiche o socialiste; e in liberalismo democratico o
o socialiste; e in liberalismo democratico o radicale, che accoglie (cercando di
, se non di progetti di congiure o sommosse, preparate nell'ombra delle società
, si suol rispondere con l'obiezione o col lamento che, a questo modo,
e azione. 3. atteggiamento politico o ideologico ispirato alle concezioni liberali.
il « protestantesimo nella filosofia », o « il liberalismo nella letteratura ».
). che appar tiene o si riferisce ai liberali e al liberalismo
il termine ha spesso una connotazione polemica o spreg.). panzini,
liberalità, sf. disposizione a spendere o a donare, a offrire, ad
con generosità spontanea, con larghezza munifica o, anche, con prodigalità.
sente lodar molto e sublimare al cielo o beltà di donna o liberalità di signore
e sublimare al cielo o beltà di donna o liberalità di signore o ricchezza o dottrina
beltà di donna o liberalità di signore o ricchezza o dottrina o simil cose, mai
donna o liberalità di signore o ricchezza o dottrina o simil cose, mai non si
liberalità di signore o ricchezza o dottrina o simil cose, mai non si può
misura, delle ricchezze, in uso proprio o benefizio delle persone degne e bisognevoli.
.. se opera alcuna lodevole, o atto cortese e gentile che usi il corte-
si deve chiamar liberalità e cortesia, o vero se più tosto dimanderassi ubligazione e
contratto 'di beneficenza, di liberalità 'o 'a titolo gratuito 'è quello nel
favore di questa di un suo diritto o assumendo verso la stessa un'obbligazione.
virtù che costrigne la ingiuria con debito tormento o pena; liberalitade è virtude in dare
, non cura stato; / o liberalità rara e perfetta! / impara da
corrispondono le campagne. -azione provvidamente dispensatrice o risanatrice o fecondatrice della natura o di
. -azione provvidamente dispensatrice o risanatrice o fecondatrice della natura o di un elemento
dispensatrice o risanatrice o fecondatrice della natura o di un elemento naturale. muratori
simili prerogative provenienti dalla liberalità della natura o dalla loro industria o dalle umane vicende
dalla liberalità della natura o dalla loro industria o dalle umane vicende. galanti, 1-ii-152
poi con vece assidua corroso dalla cupidigia o arricchito dalla liberalità di un antico fiume.
del secolo decimottavo fu tutta nel prender o far dare, prendere o far dare
tutta nel prender o far dare, prendere o far dare diritti feodali dai nobili,
dare diritti feodali dai nobili, prendere o far dare diritti ecclesiastici dalla chiesa.
qualora non abbia miniere proprie di oro o di argento; ma anche in questo caso
esercitare la loro liberalità verso i nobili cospicui o per cogliere danaro da essi.
agevolare gli scambi commerciali internazionali sopprimendo o riducendo le tariffe doganali, i contingentamenti
scambi commerciali internazionali, mediante soppressione o riduzione di tariffe doganali, di contingentamenti,
conformità con i princìpi del liberalismo politico o, più genericamente, con le esigenze della
operasse intorno a'fatti d'amore o d'altra cosa. cellini, 1-9 (
. pascoli, i-500: donava liberalmente o prestava, o meglio più ancora donava,
i-500: donava liberalmente o prestava, o meglio più ancora donava, comunicando tutto
un signor prodigo servi avari, negano o difficultano ciò che liberalmente e senza merito
farla più divampare. guerrazzi, 2-666: o non sono curiosi questi liberaioni di francia
ai prin cìpi del liberalismo o, più genericamente, della libertà
. polit. che riguarda, deriva o appartiene al liberalsocialismo; che ne segue
. -ci). che appartiene o si riferisce al liberalsocialismo. b
democratico, il radicale, il socialistico-liberale o il liberalsocialìstico e simili, hanno bensì
, hanno bensì giustificazione storica come formule o motti di certi particolari e contingenti bisogni e
ipocritamente a liberali per pura convenienza o interesse. paolieri, 134: avrete
. 2. locuz. intonare o cantare a qualcuno il « libera me
qualcuno il « libera me domine » o il « libera »: considerarlo spacciato
. = significa: 'liberami, o signore, [dalla morte eterna e
civili; senza subire violenza, costrizione o coartazione della libertà personale; senza soggiacere
personale; senza soggiacere al volere altrui o a un'autorità straniera; indipendentemente,
diffusione. 2. senza incontrare ostacoli o intralci. compagni, 2-7: mandoronsi
luna. -con riferimento a cose materiali o a concetti astratti. c.
pure liberamente. secondo lei sono allegri o no? -con eccessiva libertà di linguaggio
ficino, xxxi-943: tanto puoi, o buona mente, in questa parte, quanto
bisogno d'informazione di qualche fatto occorso o ver occorrente qui in italia, o di
occorso o ver occorrente qui in italia, o di altra cosa in che potiamo servire
da qualsiasi obbligazione giuridica, da intralci o divieti amministrativi, da gravami fiscali,
altro plurale, l'aggiunto potrà accordarsi liberamente o coll'uno o coll'altro.
aggiunto potrà accordarsi liberamente o coll'uno o coll'altro. 8. generosamente
fortuna così liberamente signoreggia che 'l consiglio o l'industria dell'uomo non vi può
10. con piena libertà inventiva o esecutiva (tradurre, interpretare, ecc
grande favore nella cultura della libera- muratoria o « massoneria » (almeno di quella gallo-italiana
ordine scritto di pagamento impartito ai pagatori o ai tesorieri da chi sovraintendeva all'economia
a persone già in stato di schiavitù o di servitù, ecc.);
sciogliere un debitore da un debito (o, in genere, da un obbligo)
) come effetto del- l'avvenuto adempimento o del verificarsi di altra causa estintiva dell'
de fatto, questo si debba dire legitimo o no, in maniera che liberi il
che il creditore sia stato sodi- sfatto o abbia liberato il debitore,...
più debitori, ove veramente siamo, o si devono intendere tutti liberati dal creditore
si devono intendere tutti liberati dal creditore o liberato almeno il debitore a cui fu
il debitore, se il creditore lo ratifica o se ne ha approfittato. -rifl
non possano esser molestati, ne'beni o nelle persone, da'creditori, per lo
quella dovuta, anche se di valore uguale o maggiore, salvo che il creditore consenta
3. sciogliere da una situazione, giuridica o morale, di debito, di obbligo
al compor tamento del creditore o del destinatario del- l'obbligo,
obbligo, che compie un atto di remissione o di liberalità, o a un
di remissione o di liberalità, o a un terzo che intervenga a
-disus. liberare la fede, la promessa o la parola: sciogliersi da un impegno
la sua grande efficacia anche per esentarsi o liberarsi dalle pene dell'altra vita, perché
sentenza nostra basta per liberar socrate o dall'ignoranza o dalla impostura, e gli
per liberar socrate o dall'ignoranza o dalla impostura, e gli scrittori suoi
superiore una ripiegatura mediana, detta frenulo o filetto, che ne limita in parte
bocca] così sollevati si facevano aridi o le davano forse un lieve fastidio,
funzioni analoghe (anche di animali mitologici o fantastici, per lo più in rappresentazioni
nuovamente. 3. lingua di fuoco o di fiamma (anche semplicemente lingua)
178: nella cappa nera / ciancia o farfuglia a grandi lingue il fuoco.
so coral desire. iacopone, 2-57: o madonna, quilli atti che tu avivi
poter parlare. -figur. mezzo o strumento inanimato con cui si comunica un
inanimato con cui si comunica un messaggio o una notizia. groto, 1-89:
, n. 1. -lingua interiore o mentale: insieme delle nozioni e delle
delle idee che si formano nella mente o, anche, la capacità di formarle.
quel loro concetto ed un esterno corpo, o d'animale o d'altro,
esterno corpo, o d'animale o d'altro, lo rapportarono alla loro idea
animali. ugurgieri, 88: o generato in troia,... il
la regione, la provincia, la città o anche il paese), che pure
. -anche: parlata regionale, dialettale o di un determinato gruppo etnico.
. idem, purg., 7-17: o gloria de'latin,... per
e dal governo dominante, è più o meno imperiosamente negli atti e nelle consuetudini
il cui uso è spontaneamente, a più o men ragione, accettato da un popolo
men ragione, accettato da un popolo o da alcuni ordini sociali. fogazzaro,
1-4: chi parla solo il dialetto o comprende la lingua nazionale in gradi diversi
necessariamente di una intuizione del mondo più o meno ristretta e provinciale. c. e
viene da una cospirazione di forze, intellettive o spontanee, razionali o istintive, che
forze, intellettive o spontanee, razionali o istintive, che promanano da tutta la
esso vediamo già reale e presente il risorgimento o piuttosto il nascimento dell'eloquenza italiana.
del muro. panigarola, 2-151: o genti, o tribù, o lingue,
panigarola, 2-151: o genti, o tribù, o lingue, o popoli,
: o genti, o tribù, o lingue, o popoli, o nazioni,
genti, o tribù, o lingue, o popoli, o nazioni, deh tutti
tribù, o lingue, o popoli, o nazioni, deh tutti adesso (poiché
artificiale: lingua internazionale, esistente o supposta, che dovrebbe permettere la comprensione
tempo istesso cotesti vari modi di esprimersi o colla voce o col gesto o colla simbolica
vari modi di esprimersi o colla voce o col gesto o colla simbolica reale,
di esprimersi o colla voce o col gesto o colla simbolica reale, la quale fu
n. 11. -lingua materna o madre lingua: quella della terra nativa
, or una madre lingua con uno o più dialetti separatamente formatisi da lei stessa.
materna ': parlata dalla madre o dai genitori o dalla nutrice, cioè appresa
parlata dalla madre o dai genitori o dalla nutrice, cioè appresa dall'infanzia,
può ancora essere oggetto di studio (o, anche, essere lingua scritta di
lingua scritta di un determinato ambito tecnico o di un gruppo di persone o di
tecnico o di un gruppo di persone o di un livello particolare di cultura)
': quella che giace ne'libri o ne'monumenti, anco che qualche dotto
qualche dotto la pensi e la parli o di parlarla si creda. carducci,
di lingua morta. -lingua viva (o vivente): idioma parlato e letterario
una lingua vivente può avere modi più o men vivi, essere usata in più
men vivi, essere usata in più o men viva forma. fucini, 650:
, n. 2. -lingue isolanti o monosillabiche: v. isolante, n
n. 5. -bibl. confusione o divisione delle lingue: differenziazione degli idiomi
può bene essere un miracolo per convincere o spaventare gl'increduli, ma non per pascere
riferimento al sistema stilistico di uno scrittore o di un'età o di un gruppo
stilistico di uno scrittore o di un'età o di un gruppo sociale, ecc.
chiarezza e validità estetica rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive o parla
pensiero o il sentimento di chi scrive o parla; eloquenza; sapienza retorica.
opera letteraria; l'argomento dell'orazione o dell'opera letteraria. latini, i-46
che voi parole dite / in consiglio o 'n aringa, / par ch'agiate la
d'ingegno, / non che stil grave o lingua, ove natura / volò tessendo
di lingua: di ortografia, morfologia o sintassi. ariosto, 837: io
di esprimersi e di comunicare oralmente, o anche per scritto, di determinate classi
de luca, 1-14-4-57: anche li termini o vocaboli legali della lingua latina moderna de'
« belle », in poetiche e non-poetiche o antipoetiche, ecc., così come
lingue in belle e brutte, civili o barbariche, poetiche e prosastiche, ecc
-disus. lingua degli scali di levante o linguafranca: parlata mista di elementi lessicali tratti
non piaccia... che questa mia o eloquente o non eloquente lingua caggia mai
... che questa mia o eloquente o non eloquente lingua caggia mai in sospetto
causa dette donne, ii-461: parlate, o filosofi, colla lingua della verità:
che sporge e penetra cemente lingua o, per eufemismo, buona lingua):
e talvolta anche in un fiume), o che, persona maldicente e perfida
ha pace. alessandro guarini, lxv-43: o nel silenzio tuo, lingua bugiarda /
. ramusio, iii-172: una lingua o turcimanno medesimamente, che don cristoforo teneva
fra terra, forma alcuni piccioli seni o canali, rimanendo perciò tra l'uno
tra l'uno e l'altro certe punte o lingue, nelle quali erano da quei
estrema del mare, di un lago o di un corso d'acqua che lambisce
la riva. -anche: acqua corrente o stagnante entro un letto più o meno
corrente o stagnante entro un letto più o meno lungo e sottile. ramusio
polari, raggiungere il mare), o in cui si verifica una diminuzione del
). -lingua buona, lingua bovina o di bue o di manzo: buglossa
-lingua buona, lingua bovina o di bue o di manzo: buglossa. bencivenni
-lingua cervina, lingua di cane o dei pozzi: fillite (v.
. targioni tozzetti, 12-8-53: fillitide o lingua cervina: nasce dal pozzo della
: nasce dal pozzo della colombaia. o. targioni tozzetti, iii-423: 'lingua cervina
acquatica (potamogeton natans). o. targioni tozzetti, ii-108: 'lingue d'
fegato alla veneziana. -lingua di cane o canina o ericina: cinoglossa. crescenzi
veneziana. -lingua di cane o canina o ericina: cinoglossa. crescenzi volgar.
per altro nome è detta lingua ericina o petacciuola, è fredda e secca,
stata creduta anodina. -lingua di passera o passerina: chicco di grano rinsecchito a
della completa maturazione. -anche: seme o foglia del frassino e, per estens
. targioni tozzetti, iii-390: il seme o samara del frassino è detto * lingua
alessandrino (ruscus hypoglossum). o. targioni tozzetti, iii-363: 'lingua pagana'
avuto credito di astringente. -lingua serpentina o di serpe o di vipera: erba
astringente. -lingua serpentina o di serpe o di vipera: erba luccia (ophioglossum
'e da chi * lucciola '. o. targioni tozzetti, iii-410: '
nei cavalli per adinamia provocata da traumi o da malattie croniche o per paralisi dell'
provocata da traumi o da malattie croniche o per paralisi dell'organo stesso. -lingua
come appresso. -lingua di gatto o di suocera: biscotto molto sottile,
da parigi. -lingua di passero o di passera: pasta alimentare molto sottile
allungata, che si può mangiare asciutta o in brodo; linguina. ramini,
è il far gabioni, tirar fuochi artificiati o trombe o lingue o palle o pignatelli
gabioni, tirar fuochi artificiati o trombe o lingue o palle o pignatelli o soffioni che
tirar fuochi artificiati o trombe o lingue o palle o pignatelli o soffioni che si siano
artificiati o trombe o lingue o palle o pignatelli o soffioni che si siano.
trombe o lingue o palle o pignatelli o soffioni che si siano. 21
lamina che in alcuni strumenti a fiato o a serbatoio d'aria provoca le vibrazioni
[gli, vi) possa cascare o seccare la lingua in bocca: quasi ad
della parola chi sta per dire uno sproposito o per svelare un segreto, oppure chi
.]: 'che mi caschi 'o * secchi ', o * che
caschi 'o * secchi ', o * che ti possa cascare 'o *
, o * che ti possa cascare 'o * seccare la lingua '; modo
chi discorre troppo e fuor di proposito, o inconsideratamente. -lingua in bocca; lingua
, togliere lingua di qualcosa: cercare o ottenere notizie, spiegazioni, precisazioni;
iii-988: non potendo per altra via saper o, mandò in quelli zomi lo fuste
: di quelli che favellano, o più tosto cicalano assai, si dice:
lunga... -che lingua lunga o corta? bisogna a tempo e luogo avella
lesto di mano. -avere lingua da o con qualcuno: avere uno scambio di
idee, discorrere, conversare; mettersi o essere d'accordo. ca'da mosto
una lingua: parlarla e scriverla più o meno correntemente. sanudo, lviii-307:
sua consueta spontaneità. -avere pronta o propria una lingua: parlarlae scriverla alla perfezione
sottile. -avere qualcosa sulla lingua o sulla punta, in punta della lingua
lì per lì a pronunciare una parola o a esprimere un concetto, pur avendo
-avere una lingua che taglia e fende (o fora, sega, tasso, 18-60:
figliuolo della sua asina, smarsidua conversazione o di maligna maldicenza. rito dalla
suo aceto è di vin dolce, o egli ha una lingua che taglia e fora
tu mai chiedere a lingua, / o 'mpetrar dagli dei, turno,
di lingua, con la lingua fuori o pendente: ansimando affannosamente. lippi,
cascare la lingua: discorsi incredibilmente sciocchi o scriteriati. bocchelli, 1-i-424: cose
incontrassero con vascelli di sua maestà cattolica o di qualche suo ministro,...
chisto sarebbe 'o frate giovine, 'o frate cchiù ppicirillo, ascanio lanciani, »
. -essere presto in una lingua o in più lingue: conoscerle perfettamente.
sua lingua. -far venire (o correre) l'acquolina alla lingua:
: un sissizio, un fìdizio, o vogliam dire, in lingua povera, una
. -lasciare la lingua a casa o al beccaio o in beccheria: tacere
-lasciare la lingua a casa o al beccaio o in beccheria: tacere. varchi
egli hanno lasciato la lingua a casa, o al beccaio '. bracciolini, 1-9-18
che vengan le risposte di milano? / o tu, passando sopra fantasia, /
modo loro. -menare la lingua contro o verso qualcuno: parlarne male, diffamarlo
, porre la lingua in cielo: parlare o trattare di cose che appartengono all'ambito
-rammaricarsi prontamente di una dichiarazione imprudente o inopportuna. manzoni, pr. sp
morire senza poter esprimere le ultime volontà o pronunciare un atto di pentimento.
orecchi. -non avere peli (o il pelo o il callo) sulla
-non avere peli (o il pelo o il callo) sulla lingua (o
o il callo) sulla lingua (o alla lingua): parlare liberamente, senza
in bocca a qualcuno: non provare difficoltà o soggezione a esprimere con facilità e franchezza
, v-57: di quelli che favellano, o più tosto cicalano assai, si dice
.. * la lingua non muore, o non si rappallozzola, loro in bocca'
, essere costretto a manifestare un fatto o una situazione. dante, par.
., 31: si nutricavano di mano o di lingua, cioè spergiurando e spargendo
locuzioni topiche cavate dal luogo de'conseguenti o più tosto degli antecedenti, perché niuno
fecero la imbasciata. parabosco, 2-36: o come gli sta bene la lingua in
-sudare fin sotto la lingua: affaticarsi (o fingere di affaticarsi) smisuratamente.
-tenere, avere la lingua fra i denti o alla cintura: tacere, non volere
alla cintura: tacere, non volere o non poter parlare. iacopone, 8-56
delle ciglia. -venire nella lingua o in punta alla lingua: apparire come
, ma fa rompere il dosso (o l'osso): i discorsi imprudenti,
ogni fatto si può intendere la ragione o la causa. aretino, vi-312:
lingua 4 lingua 'e bona buona 'o 4 bovis 4 di
(424): ahi cattiva linguaccia, o dove lasci tu 'l mio disegnio?
2. per estens. lingua (o linguaggio) imbastardita, sgradevole.
. 3. figur. disposizione abituale o emotiva a parlar male, in modo
in modo inopportuno e sconveniente, offensivo o diffamatorio. grazzini, 4-62: tu
: tirare fuori la lingua per scherno o per ingiuria, o anche per scherzo
lingua per scherno o per ingiuria, o anche per scherzo. sinisgalli,
per lo più in modo insistente e fastidioso o anche con perfida malizia); che
la passa alla meglio. troppa franchezza o forse la sua imprudenza linguacciuta gli nuocciono
sono ciuffi verdi e medianici di capelvenere o di linguacciute scolopendre. = deriv
parlata regionale, dialettale, locale o di un determinato gruppo etnico.
pro prietà di ciascuno uomo o dell'uomo, e linguaggio è
linguaggio è proprietà d'una nazione o delle nazioni. siri, ii-41: v'
maffei, 7-211: per romano o romanzo intendevasi allora... ogni
sì manifesti quattro altre maniere di spiegazioni, o definizioni improprie che vogliam dire, si
duca e cavalliero / che di lamagna o d'altro stran linguaggio / sia contra
attua attraverso un sistema di simboli fonici o grafici volontariamente elaborato; la lingua che
un contenuto semantico con un'immagine fonica o grafica. -anche: facoltà di parlare,
psicologico, l'esterno è fisico o fisiologico che dir vogliamo. il vocabolario del
un artista in genere, da un gruppo o da una comunità; criterio séguito nella
con validità estetica, rendano il pensiero o il sentimento di chi scrive o parla
pensiero o il sentimento di chi scrive o parla. -per estens.: il discorso
. -per estens.: il discorso o lo stile; l'argomento, il senso
sia greca, ebraica, arabica, schiavona o indiana, ad essi solo fosse vietato
: il nostro poeta abbonda di apostrofe o indirizzi alle persone lontane o morte,
di apostrofe o indirizzi alle persone lontane o morte, le quali sono state in ogni
: tutti i popoli, che più o meno hanno lettere, hanno poesia.
lì per lì, se fosse seria o musica leggera;... gorgia fu
4. modo abituale, emotivo o dovuto a particolari esigenze temporanee, di
ciò che viene detto; il senso o l'argomento stesso del discorso; modo
-toh, busca. -attività o mezzo espressivo con cui si manifestano la
, di esprimersi e di comunicare oralmente o anche per scritto, proprio di determinati
limosina a quel solo porgere danaro o altra roba materiale ai poverelli. parini,
potranno istruirsi gli artigiani nelle relative materie o almeno come si potranno utilmente occupare per
insuperabile a chi cerchi negli autori le parole o le frasi, più che nei dizionari
la sgazza, disse inver di quella: o gentile uccello,... usa
terzo, che io chiamerei concettuale o creativo, in quanto tramezza fra il sensibile
; e per usanze le esterne maniere o sia quel linguaggio d'azione, che
della noia. -aspetto, più o meno chiaro e perspicuo, sotto il
, trasmettendogli per lo più utili insegnamenti o salutari ammonimenti. leopardi, i-24:
fiori uniti insieme, un qualche pensiero o affetto. arte nota in oriente e agli
logistico). -linguaggio oggetto: enunciato o insieme di enunciati linguistici che costituiscono oggetto
malattie mentali), nelle quali è impedito o gravemente compromesso l'uso della parola.
un'iperattività (logorrea, verbigerazione) o un'ipo- attività (mutismo, mutacismo
, il rotacismo, il sigmatismo, o disturbi semantici relativi sia alla parola sia
amore. -parlare il linguaggio di qualcuno o un linguaggio diverso: intendersi, avere
vuol far tutto pel popolo; poco o nulla col popolo. e come vogliamo
litteratissimi. papini, ii-1054: quei tre o quattro linguai che si ricordano, a
stacciano, raspano, introgolano, spazzano o brontolano da un pezzo senza che nessuno
un pezzo senza che nessuno ci badi o entri in bottega. = deriv.
particolare movimento della lingua (una consonante o un gruppo di consonanti, e precisamente
matto, né in amistà d'avaro o di cupido... o di linguardo
d'avaro o di cupido... o di linguardo. c. i. frugoni
2. arald. attributo dell'uccello o di altro animale che ha la lingua
, scalogna, petrosemolo, prugnoli freschi o secchi bene ammollati; indi aggiustate la
que'piccioli pesciolini, che si generano o penetrano loro ne'polmoni, nel fegato
vansi indici onde dubitare si potesse di tumulto o di furia popolare. lingueggiare
daziario del peruzzi, tu nutrì, o mia cara città, dei cinesi. marinetti
i bambini] sotto ai pini due o tre ore, finché il caldo non li
. mus. lamina sottile, di metallo o di legno, che, posta all'
. 5. ant. ago o indice della bilancia; lancetta dell'orologio
serve per regolare l'afflusso dell'acqua o dell'aria; animella. a.
a. giorgi, 22: linguèlla o bocchetta... è quella cosa
: for nito di linguèlla o che reca ancora sul retro il segno
'ligula 'e da volgari la lenguetta o l'ugola. -cartilagine dello stomaco
: scopertosi un tumore contiguo alla linguetta o cartilagine dello stomaco fu giudicato da tutti
forma sottile e allungata; breve prolungamento o sporgenza; lista di pelle, di
d. battoli, 9-27-1-70: rimettete, o * mendaces in sta- teris '(
per ogni minima alterazione che si faccia o nell'uno o nell'altro peso,
minima alterazione che si faccia o nell'uno o nell'altro peso, la linguetta o
o nell'altro peso, la linguetta o l'ago di essa bilancia arriva alla
usar la lieva, cioè quando la linguetta o paletta sua non si sottomette al peso
. -pezzo metallico di un baule o di una valigia al quale è fissato
. nievo, 1-676: adesso [o penna] che puoi aguzzare liberamente le
da arrogante spadaccina, ora da tartufo o da primo ministro come vispa 'ti sento
fiamma d'una lucerna; e quella, o intera o in varie linguette divisa,
una lucerna; e quella, o intera o in varie linguette divisa, di mano
6. figur. persona maldicente o pettegola. fra giordano [crusca]
io ti voglio dire? della linguetta. o ella è la mala bestia!
all'imboccatura di alcuni strumenti a fiato o ad aria, che, sollecitata,
pigliando sotto di sé e mordendo un rostro o linguetta fermata nella girella maggiore [ecc
di un altro pezzo. -linguetta riportata o falsa linguetta: listello di legno che
. tipo di innesto a doppio spacco o all'inglese. 17. chim.
. si cola per carta sugante o per linguette in modo che venga chiarissimo all'
, quello che contiene fiori non regolari o non interi, dei quali il petalo
una parte, e fatto a linguetta o striscia,... e perciò detti
. e perciò detti 'mezzi fioretti 'o 'fioretti dimezzati 'o * fatti
fioretti 'o 'fioretti dimezzati 'o * fatti a linguetta '. -region
.. che dal canto delle passere o passerotti, che formano sovente il loro
e forsi (lasciati il 'singultire 'o 'linguettare ') quello di
tagliatelle sottili; lingue di passero (o di passera). = dimin.
, di scherno, di canzonatura, o anche di amabile tenerezza. zannoni,
persona la quale per atto di dolcezza o di tenerezza carezzevole fa spuntare dalle labbra
per al presente una commissione di tre o più linguisti desse un saggio di grammatica d'
lingue, parlate e scritte, vive o morte) ed elaborare le teorie sottintese
ciò che la lingua è stata anteriormente o posteriormente e senza tener conto delle relazioni
sull'opposizione di sincronia e diacronia; o con uno studio diacronico, che
diacronico, che caratterizza la linguistica storica o studio dei mutamenti che le lingue subiscono
, attraverso cui idiomi diversi possono mescolarsi o sovrapporsi (e può essere ricostruttiva di
anteriori scomparse di una lingua, o tracciare la storia delle parole, o comparare
o tracciare la storia delle parole, o comparare fra loro lingue o stadi di
parole, o comparare fra loro lingue o stadi di lingue affini; in quest'ultimo
linguistica comparata, che studia comparativamente due o più lingue diverse, per documentare relazioni
, per documentare relazioni storiche fra esse o, indipendentemente da implicazioni storiche, per
che è proprio della lingua, parlata o scritta, negli aspetti espressivi e culturali
0. targioni tozzetti, i-289: 'lingulata'o 4 linguet- tata ': quella corolla
che ha il petalo fatto a striscia o lingua piana, tutto voltato per un verso
duodecimo secolo, quando si cominciò più o meno a scrivere la lingua romanza, gli
del linum usitatissimum, le conobbe, o col nome dell'autore posteriore al linneo che
semifluido, costituito da grassi, saponi o balsami naturali, con aggiunta di glicerina
tomentose; fiori terminali campanulati, bianchi o rosei; frutto a bacca.
linnee e mellerie del mondo nuovo. o. targioni tozzetti, ii-548: '
monecio, ed ha il frutto a nocciolo o drupa, secondo i linneani.
caratteri, costituiti da individui più o meno eterogenei, o con caratteri statistica-
individui più o meno eterogenei, o con caratteri statistica- mente medi, ma
in ciascuna quadratura era dieci linnuoli, o vogli linee. = dimin.
. genere di piante erbacee, annue o biennali o perenni, della famiglia li-
di piante erbacee, annue o biennali o perenni, della famiglia li- nacee,
lanceolate e glabre; fiori, azzurri o bianchi, raccolti in infiorescenze; frutto
dei laghi alpestri. -farina di lino o di semi di lino: polveregiallo-bruna, grossolana
-olio di seme di lino (o di lino seme) o olio di
di lino (o di lino seme) o olio di lino: olio estratto
macinando i colori con olio di noce o di seme di fino. dizionario di
canfora] sotterrata, nel seme di fino o di miglio. c. durante
d'una noce, mitiga la tosse. o. targioni tozzetti, ii-255: 'lino'
telaio nella nostra stanza. -funicella o rete di tale fibra. tasso,
lino. 3. letter. indumento o capo di biancheria personale, da letto
capo di biancheria personale, da letto o da tavola, tessuto con la fibra
distinto per pregi di morbidezza, freschezza o di raffinatezza; benda 0 fascia.
. guglielminetti, 1-48: fruscio di seta o palpitar di fino, / o sviluppo
seta o palpitar di fino, / o sviluppo di chiome, come odori, /
: formanti crin le tremole bandiere [o galea]; / ti son i gonfi
/ -l'istesso lino infausto, / o vedova, traeva / il tributo di carne
oronzio (orontium maius). o. targioni tozzetti, ii-540: * lino
e porporino. -lino della nuova zelanda o della nuova olanda: genere di piante
pennatum '. -lino di lepre o gotta del lino: cuscuta (cuscuta
. v.]: 'gotta del lino'o 'strozzalino ': erba parassita,
: linaria (antirrhinum linaria). o. targioni tozzetti, ii-539: 'lino salvatico'
per sé né per altra persona, pilliare o fare pilliare alcuna piazza se non
2-308: se per le tagliature, o caso mai / uscisse troppo sangue
uva simile buona, tenutala quindici o sedici dì sopra la paglia distesa
animali domestici, al qualeappartiene il linognathus setosus o pidocchiovero del cane. = voce
. linoleato, sm. sale o estere dell'acido lino- leico.
, chim. -ina, che indica ammina o composti analoghi. linoleista,
. operaio che pone in opera pavimentazioni o rivestimenti di linoleum. =
pressando su tela robusta di iuta o di cotone un impasto di linossina,
), dal lat lin [i] o leum 'olio di lino';
: 'linone ': specie di cambraia o tela di lino molto fine e
). tipogr. che appartiene o riguarda la linotype o i lino
che appartiene o riguarda la linotype o i lino tipisti.
-ci). tipogr. che si riferisce o appar tiene alla linotipografìa.
. linotype (pron. linotàip o lainotàip; disus. lineotype)
linteaménto, sm. ant. tela o tessuto di lino. tesauro,
colori si può una impresa schizzar col carbone o scarab- bocciar con la penna,
tavolette coperte di tela spalmata di cera o di gesso, sulle quali nell'antica
una imagine] perché abbia toccato il corpo o la faccia o altro del signor nostro
abbia toccato il corpo o la faccia o altro del signor nostro,...
è impiegata per la produzione di cellulosa o di filati poco pregiati. =
barchetta, cavata da un tronco, o composta con poche tavole, per traghetto
poche tavole, per traghetto sui fiumi o lagune. d'annunzio, iii-2-22: al
. arald. figura di cavallo, rampante o pascente o seduto, con zampe pelose
figura di cavallo, rampante o pascente o seduto, con zampe pelose, coda leonina
4. zool. liocorno di mare o marino: mono- donte.
cfr. fr. ant. li [o] corne (sec. xiii).
, esempligrazia, ammazzata qualche tigre o qualche pantera, sbudellata qualche giraffa o qualche
o qualche pantera, sbudellata qualche giraffa o qualche lionfante. bandi, 199:
liofante: attribuire straordinaria importanza a fatti o circostanze insignificanti. s. antonino,
al quale appartengono il liometopo microcefalo o formica puzzola, che vive in comunità
facoltoso, che vive una vita più o meno libera e dissoluta e segue la
non avesse la notte e il giorno / o l'oste o il sarto sempre d'
notte e il giorno / o l'oste o il sarto sempre d'attorno, /
sempre di donne, di vino, o tutt'al più della guerra di crimea.
vede formata quasi solamente di tufo o renistio di color lionato. linati, 20-194
veste], la fece tignere in giugiolino o leonato, che noi vogliam dire.
. 2. di colore fulvo o castano o bruno chiaro. sanudo,
2. di colore fulvo o castano o bruno chiaro. sanudo, iv-215:
salvini, 39-ii-181: questi occhi caropi o cerulei s'attribuiscono all'aquila e al
, agg. e sm. che appartiene o si rife risce alla città
bianchi in grappoli ascellari 0 in racemi o in pannocchie terminali; frutti a capsula
inferiore del quale è assai lunga o petalodea, ne'tre filamenti delle an
). ant. che è nato o abita nelle isole lipari. collenuccio,
liparocèle, sm. medie. ernia o tumore grasso dello scroto. tramater
]: 'liparocele ': ernia crassa o lipoma dello scroto. = voce
animo patologico dominato da angoscia, oppressione o eccitamento; malinconia. -in senso generico
che rispondeva svogliato, o non rispondeva affatto,... fu
-ci). medie. che riguarda o dipende dalla lipemia. liperofrenìa, sf
-ci). chim. che riguarda o costituisce i lipidi. lipidoplasto, sm
chim. acido lipinico: acido glutarico o pirotartarico. = voce dotta,
febbre acuta, di natura malarica o influenzale o reumatica. dizionario di sanità
, di natura malarica o influenzale o reumatica. dizionario di sanità, ii-96
xcko? 'grasso ', @p&p. o <; 'fetore 'e dal
per un'apertura si esternano sole, o traggonsi dietro nel loro centro una piccola
quindi insinuarsi qualche porzione di omento o di intestino. = voce dotta,
] • uxóc * atto o inclinato a muovere '. lipocondrodistrofìa,
), in cui si manifesta poco o per nulla il fenomeno della polarità.
, che le conferiscono una colorazione rossa o gialla. = voce dotta,
negli scritti, le parole che contengono una o più lettere determinate (ed è per
lipòide, sm. chim. lipide complesso o com posto.
, agg. chim. che si riferisce o è affine ai lipoidi. lipoidòlisi
. proteina associata con lecitina, colesterolo o altro lipide. = voce dotta,
. chim. -ide, che indica somiglianza o derivazione. lipopsichìa, sf
.. di lipotimìa, dicono loro, o mancamento di cuore e perdita di facoltà
). fisiol. fattore lipotropico (o lipocinetico): sostanza ormonale, prodotta
sm.): sostanze che possono evitare o far diminuire l'eccessivo accumularsi dei grassi
rumore simile a quello di uno schiocco o di una sculacciata. pananti,
dalla sua parte diritta s'aggiugne lippi o vero africo, e dalla manca iapte o
o vero africo, e dalla manca iapte o vero favonio. = > etimo incerto
, fornite di un calice con quattro o cinque denti, di corolla col lembo
cultà d'orina,... cispa o lippitudine secche. dalla croce, v-5
può figgerli nel baglio del sole, o se ve li affigge, il fa in
: l'occhio interno dell'anima lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della
lippo o raffoscato dalle caligini dell'ignoranza o della superbia. tosi, 2-78: lo
è franciosa e importa 'lippo 'o * losco ', ma è ancora
città indolente, / biasmeran le colonne o l'epistilio. baldini, i-652: da
distinguere le cose siete più che guercie o dir vogliamo lippe. caro, i-54:
suo valore estenda / l'angusto spazio carlo o 'l gran filippo, / oltra le
, / e paia cieco a tanta luce o lippo? rosa, 201: benché
dal nome del matematico ted. r. o. s. lipschitz (1832-1903
nessuno potesse portare a'barbari vino, olio o liquame, non solo per uso di
organico prodotto dah'infiammazione, dalla putrefazione o dalla necrosi di un tessuto.
l'olio di tartaro per deliquio, o sia il carbonato di potassa alcalinulo liquido
sostanze, organiche e inorganiche, liquide o viscose, in via di decomposizione, raccolte
liquido proveniente da disfacimento di tessuti organici o convogliato dalle fognature. =
beate, e dice che con affezione o benigna volontade, nella quale * si liqua
': fusione di una lega metallica o d'un composto di molti metalli; e
scolare, poiché porta seco quello dei due o più metalli pel cui ottenimento particolarmente si
, sendo dal calore lique- faciente generati o di fumo densato, è forza che siano
. sono erronee). rendere liquido o pastoso, sottoponendo all'azione di un'
temperatura, un metallo, la cera o altre sostanze analoghe; oppure all'azione
analoghe; oppure all'azione dell'acqua o dell'umidità atmosferica un sale, la
materie estranee. -sciogliere la neve o il ghiaccio in acqua. -anche assol
si sentiranno spirare venti australi, garbino o coretano o ostro, il più delle volte
spirare venti australi, garbino o coretano o ostro, il più delle volte sarà
4. figur. muovere a tenerezza o a pietà; turbare, impressionare,
rappresentazioni di santa uliva, xxxiv-777: o fiera voglia, o sfrenato desire, /
uliva, xxxiv-777: o fiera voglia, o sfrenato desire, / che, crescendo
novi movimenti. ariosto, vi-755: o anima / mia cara, o vita mia
vi-755: o anima / mia cara, o vita mia! mi sento struggere,
: così le comete, dopo aver liquefatto o mandato in pezzi i cieli adamantini degli
. sottoporre a sincope, a contrazione o ad apocope (un suono o un gruppodi
contrazione o ad apocope (un suono o un gruppodi suoni). tolomei,
parola comincia da una delle consonanti, o pure da due di quelle, le
parola sdruccioli, come a dire, o si liquefaccia nella seguente. 7
pietosa assemblea. -liquefarsi (o liquefare) in fonti e in fiumi:
fonti e in fiumi: trasformarsi (o trasformare) in una fonte o in
trasformarsi (o trasformare) in una fonte o in un corso d'acqua (in
... s'induri in selce, o in molle fonte / si liquefaccia o
, o in molle fonte / si liquefaccia o vesta irsuta fronte marino, 8-88:
liquefarsi in lacrime di torbida pietà, o ringhia ferocemente, insaziabile d'orrori atrocissimi
. ant. che si può liquefare o sciogliere; che si fonde facilmente.
. ant. che ha la capacitàdi liquefare o sciogliere. bencivenni, 5-51: il
magalotti, 23-206: queste spezie di creazioni o siano generazioni * ad intra 'l'
di liquefare), agg. reso o diventato liquido o pastoso sotto l'azione
, agg. reso o diventato liquido o pastoso sotto l'azione di alte temperature
, un grasso, la cera) o per effetto dell'umidità atmosferica o dell'
cera) o per effetto dell'umidità atmosferica o dell'acqua (un sale, la
tassoni, 10-53: chi gli ficcava olio o triaca in gola, / e chi
in gola, / e chi biturro o liquefatto grasso. parini, 323: egli
alvei dei fiumi, ha origine immediata o da fonti o dalle nevi liquefatte o dalle
, ha origine immediata o da fonti o dalle nevi liquefatte o dalle piogge.
o da fonti o dalle nevi liquefatte o dalle piogge. graf, 5-377:
c. i. frugoni, i-3-156: o dea, non sembran forse / quel-
era, la maestà dei cieli stellati o liquefatti nel chiaro di luna. montale,
-in partic.: trasformato in acqua o in pioggia (il vapore).
cioè, ch'io chiamo fluidi artificiali, o più tosto corpi liquefatti, ed altri
corpi liquefatti, ed altri fluidi naturali, o liquori. 3. per estens
liquefa; che ha la proprietà di fondere o sciogliere. segneri, iii-2-165
fis. trasformazione dallo stato aeriforme (o anche, impropriamente, dallo stato solido
suo adipe sotto una gran veste rossa o color sanguigno che fosse.
. per celia direbbesi anche dell'amore o di una gran voglia. = voce
revole, fluente (un corso o una massa d'acqua).
hanno interesse a tacere e accettare perché sono o intel lettualmente inconsistenti, o
o intel lettualmente inconsistenti, o deboli sino alla viltà, o
inconsistenti, o deboli sino alla viltà, o moralmente compromessi e liquidabili.
. dalla sua corteccia scorre naturalmente, o mediante le incisioni, quella resina odorosa
resina odorosa detta * storace liquido 'o 'ambra liquida '. la stessa corteccia
]: evacuare liquidamente. scorre più o meno liquidamente. 2. in denaro
, la quale, quando è bevuta o beesi liquidamente, che non è ritardata
.. la qual pienamente si sappia o comprendasi liquidamente. caviceo, 1-121:
compiuto d'accordo fra le parti interessate o a opera di un'autorità competente),
ammontare di un insieme di debiti o il risultato definitivo di una partita di
di un patrimonio, di una rendita o di altro valore economico; chiudere un
cantini, 1-32-284: tutto il debito o credito che si troverà avere la communità
da dare; e saldiamo. saldiamo, o liquidiamo. -nella pratica giuridica
stabilire, d'accordo fra le parti o in modo unilaterale (a opera di
(a opera di una pubblica autorità o, almeno in via provvisoria, della
, basandosi su precisi dati di fatto o su tariffe legali o, quando questi
dati di fatto o su tariffe legali o, quando questi mancano o sono insufficienti
tariffe legali o, quando questi mancano o sono insufficienti, ricorrendo (almeno in
almeno in parte) a poteri discrezionali o a criteri equitativi. -liquidare le
. -liquidare un'imposta, tassa o tributo: stabilirne l'ammontare, mediante
un'eredità accettata con beneficio di inventario o di un'eredità giacente secondo la proceduraprescritta dalla
arretrati, indennità di anzianità, buonuscita o simili, ecc.) in occasione
contante un bene, specie un immobile o un'azienda, vendendoli e cessando di
dalla scena politica, togliere ogni forza o potere; sconfiggere. gramsci, 4-70
gruppi avversari che tende a « liquidare » o a sottomettere anche con la forza armata
il primo concorrente, salì alla pedana o, meglio detto, entrò dentro la cabina
); stabilire, dichiarare l'innocenza o la colpevolezza di un imputato. guicciardini
. -in partic.: definire o far definire, mediante decisione del giudice
definire, mediante decisione del giudice (o di altra pubblica autorità), l'
, l'esatto ammontare di un credito o di un debito pecuniario. sanudo
, anzi si liquefanno i valori o titoli sociali. 12. ant.
di fecce liquidastre, di color berettino, o pallido. = deriv
. ant. definito mediante sentenza giudiziaria o decisione di una pubblica autorità (un giudizio
3. retribuito con l'indennità di buonuscita o di licenziamento al momento della cessazione
momento della cessazione del rapporto di impiego o di lavoro (il dipendente di un'
chi, per incarico di un privato o di una pubblica autorità, liquida un
una pubblica autorità, liquida un danno o un diritto pecuniario, cioè ne determina
linguaggio amministrativo, funzionario di un ente o di un'amministrazione pubblica a cui è
convertire in denaro 1 beni dell'ente o dell'amministrazione che non servono più.
. boccardo, 2-999: la 'liquidazione'o lo 'stralcio'... consiste in
definitiva gestione nomansi * liquidatori 'o 'stralciatori'. codice civile, 2275:
, la liquidazione è fatta da uno o più liquidatori, nominati con il consenso
con il consenso di tutti i soci o, in caso di disaccordo, dal presidente
patrimonio di un ente morale dichiarato estinto o alla procedura di liquidazione coatta amministrativa di
quando la persona giuridica è dichiarata estinta o quando l'associazione è sciolta, il
presidente del tribunale... nomina uno o più commissari liquidatori, salvo che l'
liquidatori, salvo che l'atto costitutivo o lo statuto non preveda una diversa forma
partizioni, faccende, affari, o di togliere di mezzo persone inutili o ingombranti
o di togliere di mezzo persone inutili o ingombranti o non più gradite.
togliere di mezzo persone inutili o ingombranti o non più gradite. 2. sm
compiuto d'accordo fra le parti interessate o a opera di un'autorità o di
parti interessate o a opera di un'autorità o di altro soggetto competente), stabilisce
una partita di debiti e crediti, o di retribuzione professionale, o di
, o di retribuzione professionale, o di risarcimento di danni, o di pagamento
o di risarcimento di danni, o di pagamento di tributi, ecc.
'casa di liquidazione, di compenso 'o 'di bancogiro ', una specie
di bancogiro ', una specie di borsa o di ufficio in cui i banchieri di
tra loro lo scambio dei biglietti o cheks di cui sono rispettivamente portatori.
estinzione definitiva di una partita di debiti o di crediti mediante pagamento dell'ammontare definitivo
a tale titolo viene corrisposta al lavoratore o ai suoi eredi. ferd.
bene (immobile, patrimonio, azienda o altra iniziativa commerciale), mediante la
la conseguente cessazione dalla sua amministrazione o dalla gestione (e il termine, in
trasformare in denaro i beni della persona o dell'ente sottoposto a tale tipo di
resa del conto finale dei sindaci, presente o legalmente chiamato il fallito. comisso,
. -in senso concreto: merce, o intera partita di merce, che per varie
permanente od occasionale, dell'autorità giudiziaria o di altra pubblica autorità) con cui
(per lo più mediante apposito organo o ufficio straordinario, detto liquidatore) a
nel caso di eredità giacente), o appartenente a un ente collettivo di cui
, deliberato dai suoi organi statutari, o di soppressione, disposta dalla pubblica autorità
ente in liquidazione: deliberarne 10 scioglimento o la soppressione. boccardo, 2-999:
vengano a trovarsi in stato di insolvenza o comunque di irregolare funzionamento, e che
nomina, a tal uopo, uno o più commissari liquidatori e un comitato di
, sgretolamento (dovuto a un processo o a un fatto interno) di un'
un fatto interno) di un'istituzione o di una struttura sociale, di una
sua liquidazione, e, bene o male, l'occasione sarebbe venuta. svevo
essere. -eliminazione (mediante un processo o un fattore esterno) di un'istituzione
un fattore esterno) di un'istituzione o di una struttura sociale; distruzione di
sociale; distruzione di un bene materiale o morale. mazzini, 93-134: nel
. 6. eliminazione (fisica o sociale) di persone considerate politicamente nocive
stroncatura spietata e definitiva di una dottrina o dei suoi sostenitori, di un'opera o
o dei suoi sostenitori, di un'opera o del suo autore; confutazione, negazione
questi a spada tratta il velazquez, o forse per la stima della persona o delle
, o forse per la stima della persona o delle ragioni sue, e in ciò
carducci, iii-15-173: le sue odi, o canzonette, sono una mistura del metastasio
co 'l savioli; lusso di forme o di frasi per una parte, con certa
, della liquidezza, della facilità a disciogliersi o a penetrare alle figure degli atomi.
. frachetta, 3-156: le nubi o si rarificano per opera de'venti o
o si rarificano per opera de'venti o si disciolgono per vertù del sole, e
conceputo, e, disciogliendosi, stillano o si liquidiscono, come fa la cera il
nevi sciolte, di ghiacci liquefatti o di pozze e guadi, in che potesse
l'onda con una veemenza d'amore o di collera su i massi incrollabili; vi
di denaro, sotto forma di monete o banconote, o sotto forma di titoli
sotto forma di monete o banconote, o sotto forma di titoli bancari o finanziari
, o sotto forma di titoli bancari o finanziari convertibili, prontamente e senza apprezzabili
al loro valore nominale, in monete o banconote. -anche: lo stesso denaro
linguaggio bancario si distingue la liquidità primaria o moneta e la liquidità secondaria o quasi
primaria o moneta e la liquidità secondaria o quasi moneta, a seconda che essi siano
assegni circolari e i conti correnti, o invece richiedano, come i depositi a risparmio
richiedano, come i depositi a risparmio o bancari o postali, i buoni del tesoro
come i depositi a risparmio o bancari o postali, i buoni del tesoro, ecc
, ecc., un certo tempo o una certa perdita rispetto al loro valore
, per l'abbondanza di denaro liquido o per la facile possibilità di convertire beni in
che totale del volume, dalla viscosità o attrito interno (una sostanza o il
viscosità o attrito interno (una sostanza o il suo stato fisico); scorrevole,
via, liquido sentiero: corso d'acqua o rotta di navigazione (o, anche
d'acqua o rotta di navigazione (o, anche, striatura marina).
ti sia dono gradito, / dice, o divino infante, / questo di dolce
] la lor bontà se elle truovano letti o di terra impura o di sughi,
elle truovano letti o di terra impura o di sughi, massimamente se è congelata,
, massimamente se è congelata, mista o di arena molle e liquida. marinetti,
-velo liquido: strato di nebbia leggera o di pioggia. cassola, 3-187
conservare la sanità, 1-3: quando mangi o bei, mangia consolato e mastica bene
forme. 5. grande, luminoso o umido (l'occhio); raggiante
. contraddistinto da perfetta limpidezza nell'interno o da nitida lucentezza alla superficie (un
, e quei che 'l mar ondoso / o de'liquidi laghi alberga il fondo.
. sereno, terso, sgombro da nuvole o da nebbia, pieno di luce (
. b. tasso, ii-42: tre o quattro volte con liquide voci / han
il suon de'miei lamenti, / o crudo alessi, e del mio mal non
/ lui, di non usar atto o riguardandolo / più del dover, o
atto o riguardandolo / più del dover, o accennando e ridendoli / in viso,
accennando e ridendoli / in viso, o motteggiandolo, che liquido / e chiaro
, era essortato a lasciar cotal litigio o di cercar di comporsi col suo avversario
poeti perugini del trecento, lxxxvi-171: o liquida mimora più che d'anetre,
un debito, una somma di denaro o, per estens., la persona o
o, per estens., la persona o la cosa a cui si riferisce)
si potrà dire che uno sia creditore o respettivamente debitore dell'altro, se non
creditore o debitore, si ché non entrano le difficoltà
difficoltà sopra l'essere il credito liquido o illiquido, overamente che per altri rispetti
hanno per oggetto una somma di denaro o una quantità di cose fungibili dello stesso
disponibilità (denaro sotto forma di monete o banconote, oro, titoli bancari o finanziari
monete o banconote, oro, titoli bancari o finanziari prontamente e senza perdita convertibili
) ', che si possiede, o si riceve, sotto forma di denaro
più facilmente a chiudere il banco, o sia a sospendere il realizzamento dei biglietti
r, possono, nel corso del parlare o della scrittura, perdere l'ultima vocale
ma che la seconda di loro sia o / o n o r e simili,
la seconda di loro sia o / o n o r e simili, cioè una
di loro sia o / o n o r e simili, cioè una delle lettere
, vocale avanti vocale, vocale avanti due o più consonanti, vocale davanti muta e
: gas liquefatti ottenuti dal gas naturale o dal petrolio greggio e costituiti essenzialmente da
lìquido2, sm. fis. sostanza (o miscuglio di sostanze) caratterizzata dall'indeterminatezza
che totale del volume, dalla viscosità o attrito interno. -in partic.
quasi sempre a una profondità di tre o quattro metri sotto le arene e dal
vino, liquore), pozione (o, anche, cibo sciolto, non solido
si ristorasse con semplice pane... o con qualche liquido. manzoni, fermo
liquidi l'oblio delle noie della vita o qualsiasi altro conforto, ma quella sera vi
minima di attrito interno. -liquido perfetto o ideale: liquido per il quale è nullo
compressibilità e la dilatabilità. -stato o condizione di ciò che è liquido;
di rozze ed angolari diventin rotonde, o in qualche altra figura da questa non
aria, la generazione al « concepire » o 'concapere ', ossia prendere d'
v. cefalorachidiano. -liquido seminale o spermatico: parte liquida dello sperma.
per incidere, su superficie di metallo o di pietra, una scritta o un
metallo o di pietra, una scritta o un disegno tracciati precedentemente su uno strato
tracciati precedentemente su uno strato di vernice o di altro materiale morbido aderente alla superficie
in cui si compie la solidificazione (o la fusione) di una lega o di
(o la fusione) di una lega o di una miscela e che rappresenta perciò
cui inizia la solidificazione con il raffreddamento o termina la fusione con il riscaldamento.
composte imparipennate; fiori peduncolati, rossi o azzurrognoli, riuniti in racemi ascellari;
... l'acqua pura, o pure la cuocciono con mèle o licorizia.
pura, o pure la cuocciono con mèle o licorizia. sederini, ii-185: la
ii-185: la liquirizia, regolizia, glicirizza o radice dolce... ha le
gentile, come di poca radice di liquerizia o di scorzonera. 0. targioni tozzetti
rompeva l'irto giallore qualche cespo di cappero o di liquirizia. bacchelli, 9-410:
, di spezie, quasi di licorizia o garofano. -region. liquirizia bastarda
astragalus glycyphyllus). -liquirizia falsa (o selvatica o dei muri o dei boschi
). -liquirizia falsa (o selvatica o dei muri o dei boschi): felce
falsa (o selvatica o dei muri o dei boschi): felce dolce (polypodium
: appartato, mangiavo tutto solo le liquorizie o i fichi secchi comperati con i soldi
3. per estens. colore bruno scuro o nero. marinetti, 2-i-504: levantina
fuoco] si è liquitativo. cera o altre cose, come pece o 'ncenso o
cera o altre cose, come pece o 'ncenso o gomme, il fa liquido
o altre cose, come pece o 'ncenso o gomme, il fa liquido.
. liquido chiaro, trasparente, incoloro o leggermente giallo, che si riscontra nei
madre e l'aracnoide (liquor cefalorachidiano o cerebrospinale). = voce dotta
e letter. sostanza liquida, fluida o anche leggermente pastosa; liquido.
era preda di cacciagione; la bevanda licore o di latte o di fontane. passavanti
; la bevanda licore o di latte o di fontane. passavanti, 101: la
terzo liquore che sarà l'olio d'oliva o di mandorle, uno de'due.
miglior quanto più forte; / dunque versate o lumi, / tepide onde, versate
l'alma, indi ne spremi [o pietade] / questo caldo licor ch'
mare, esce d'una montagna uno liquore o bitume come pegola, molto sufficiente,
come acceso legno, / che per zolfo o liquor s'infiammi ed arda.
abbondante liquore cessò. -liquore castalio o di aganippe: l'ispirazione poetica.
la fronte / del verde alloro, o ber di quel liquore / che fe'
monte. muse padovane, lxv-310: due o tre volte quei medesmi metri / iterar
immaginativa e di feroci spiriti animali, o pur vecchie consumate in tutte le sozzure della
eventi, a circostanze, a situazioni o a valori ideali che operano in modo
operano in modo determinante nella vita individuale o collettiva sia positivamente illuminando le menti,
aspirazioni, recando conforto, mitigando contrasti o sofferenze; sia negativamente, inebriando con
, inebriando con false apparenze di bene o con illusorie speranze. cavalca,
quei due rivi dell'ariosto, dell'amore o dell'odio. f. casini,
, 2-44: piglia la sperienza da'licori o gomme d'alberi, e quali,
l'alma vite / di porporino ammanto o d'ambra e d'oro / veste
.. come sentono avicinarsi il pescatore o gli altri pesci che se lo mangiano,
soluzione medicamentosa di natura acquosa, alcoolica o oleosa (somministrata per lo più a
si forma sciogliendo anidride arseniosa e carbonato o bicarbonato di potassio. -liquore arsenicale di
succhi e licori / di verdi erbette o di gemmati fiori. lancellotti, 1-507:
liquorièro, agg. che appartiene o si riferisce all'industria dei liquori.
m. -i). chi fabbrica o vende liquori. tommaseo [s
esilarante. buzzi, 98: o amanti di luglio, arse le vene /
in origine corrispondeva a una libbra (o lira) d'argento; in seguito
gabelle ch'ogni mercatanzia che si comperasse o vendesse nel reame dovesse pagare agli ufficiali
salita. -con la specificazione del sovrano o dello stato emittente, oppure della regione
ne voglia meno di 40 fiorini, o sia 200 lire veneziane. targioni tozzetti,
argento. questa sud- divisione della lira o libbra moneta in venti soldi, ovvero
sotto di sé un certo peso d'argento o maggiore o minore. g.
sé un certo peso d'argento o maggiore o minore. g. r.
milano valeva centesimi 77; lo scudo, o filippo, lire 7. -con la
e. e. -stor. lira o moneta di paga: valuta d'uso
il tempo ad essere pagata tutta intera o di numerato. donde la differenza fra
soldi, e le lire... o di steriini o di grossi. gualdo priorato
le lire... o di steriini o di grossi. gualdo priorato, 7-267
sono la lira sterlinga, valutata quattro scudi o venti giuli, le pezze d'oro
, che vagliono ciascuna venti giuli o scelinghi e sei soldi. p. verri
milioni di lire sterline. -lira tornese o di tornesi: moneta d'argento emessa
si sono fatti i conti a lire, o grossi, di tornesi o di steriini
lire, o grossi, di tornesi o di steriini. a. verri, 2-i-1-300
imposta reale (contrapposta a imposta personale o per testa). nuovi testi fiorentini
nuovo si descrivino tali estimi, catasti o lire, respettiva- mente sotto il nome
ciascuna comunità non sarà fatta la lira o estimo, dai campioni della tassa prediale esistenti
563: * imporre per lira 'o * libra '. imporre una gravezza
ferro che han prima fatto al maglio tre o quattro masselli di peso di 30 o
o quattro masselli di peso di 30 o 40 lire l'uno, caldi li mettono
galiani, 3-25: la libbra, o sia lira, e l'oncia sono fra
lira: in base a una proporzione o a una rateiz- zazione prestabilita.
tenuto di mettere parte in quel patimento o in quello danno che la nave e
per tutto quel prezio che la nave o navilio fusse stimata per soldo o per
la nave o navilio fusse stimata per soldo o per lira, come la robba che
per lira: con la certezza più o meno assoluta che un evento si avvererà;
evento si avvererà; con probabilità più o meno grande. machiavelli, 1-iii-124:
e stimare a 14 soldi per lira che o l'accordo di napoli seguirà, o
o l'accordo di napoli seguirà, o la 'mpresa si differirà buon tempo. grazzini
tutte le probabilità. -avere venticinque soldi o più per lira: avere in un
lira: avere in un affare guadagni o vantaggi considerevoli. firenzuola, 640:
regalo alle mie nipotine. -far pagare o pagare a qualcuno ventuno (o più
pagare o pagare a qualcuno ventuno (o più) soldi per lira: far pagare
più) soldi per lira: far pagare o pagare qualcosa a un prezzo maggiore del
]: 'far pagare a uno 'o 'pagare uno la lira ventuno o più
'o 'pagare uno la lira ventuno o più soldi 'vale vendergli, o
o più soldi 'vale vendergli, o comprare esso, per più del giusto
giusto prezzo. -mancare diciannove o venti soldi per fare una lira:
due bracci, costituiti da corna d'ariete o da due pezzi di legno ricurvi,
cassa e sono fatte vibrare col plettro o con le dita. -lira eolia:
, si distinguono la lira arciviolata o da gamba o archiviola da lira, con
la lira arciviolata o da gamba o archiviola da lira, con dodici corde
le gambe; la lira da braccio o moderna o di sette corde, con
gambe; la lira da braccio o moderna o di sette corde, con cinque o
o di sette corde, con cinque o sette corde e due bordoni e con
nardo i crini aspersi, / lira o viola o cètera loquace / dolce tenendo
crini aspersi, / lira o viola o cètera loquace / dolce tenendo in man
e di ciò ne fa fede la lira o cetera di mercurio, la quale fu
toccano le corde, cagionano suono più o meno acuto. * lira da braccio '
-per estens. rappresentazione in rilievo o in pittura di una lira (in
partic., come emblema delle arti o dei complessi musicali). caro,
credo che farebbe bene una lira o viola a la moderna col suo arco.
libro, e nell'altra un suono o tuba o lira che meglio vi accomodi.
e nell'altra un suono o tuba o lira che meglio vi accomodi. lanzi,
portavano nel centro una ghirlanda di rose o un qualche simbolo usuale, come una
spiriti beati, armonia di cieli rotanti o degli elementi naturali o dell'universo.
di cieli rotanti o degli elementi naturali o dell'universo. dante, par.
me fusse la lira de orfeo o la eloquenzia de mercurio, non altramente che
fantasia. serafino aquilano, xxx-10-2: o sacro apollo che con dolce lira /
tasso, 8-5-177: fra'pesci nel mare o 'n fiume o 'n lago /.
: fra'pesci nel mare o 'n fiume o 'n lago /... /
più accetta. -spezzare la lira o le corde della lira: non essere
a corde; poesia lirica, ispirazione o talento poetico; costellazione della lira '
: vien, beato pean tiziicida, / o febo, licoréo e menfitano, /
seguita la occasione, quando bisogna, o col erpice o col rastrello. e
occasione, quando bisogna, o col erpice o col rastrello. e gittato il seme
lirata: foglia liriforme. o. targioni tozzetti, iii-18: 'erysimum
e dicesi di quelle che avendo la lacinia o lobo superiore grande ed intero, le
per lo più una connotazione famil. o spreg.). emiliani-giudici, 1-90
emiliani-giudici, 1-90: abitava una stanzuccia, o a dir meglio un buco da ciabattino
lirica. slataper, 2-122: un giorno o l'altro ritenterò. pensa, scrivere
-composizione per voce sola e pianoforte o per voce sola e strumenti (più
ai lavori forzati del romanzo di genere o della liricuzza nell'arcipelago del nulla!
opera del sannazzaro potè in appresso suggerire o prestare alla futura favola pastorale paesaggi e
un componimento poetico, di uno scritto o, per estens., di un
ragazzi per le truculente spacconate del salgari o il romanticismo scientifico del veme, era
, l'arte non potrà che sparire o rifarsi daccapo a un senso più lento
da calore d'eloquio, da rapidità o impetuosità di movenze, da una meno
2. per estens. che è ispirato o rivela calore d'eloquio, immediatezza d'
-patetico, sentimentale; che suscita impressioni o sentimenti vivi, intensi, delicati, teneri
, intensi, delicati, teneri (o ne è occasione o testimone).
, teneri (o ne è occasione o testimone). praga, 3-121:
lontananze. buzzi, 269: memora [o poeta] i giorni lirici; /
arte) dev'essere epica e lirica insieme o, se piace meglio, drammatica.
tima, che non sta come aggettivo o determinazione della prima, ma come sinonimo
organi delle piante). o. targioni tozzetti, i-85: * lirifórme
targioni tozzetti, i-85: * lirifórme 'o 'fatta a lira '[la
[la foglia] divisa istessamente in brani o strisce, ma la superiore maggiore e
sm. caratteristica peculiare della poesia lirica o del poeta lirico. -per estens.:
propone una cura ricostituente di 'idealismo 'o di * neocattolicismo '; chi
non suscita forse questo i suoi lirici o liristi [dell'erotismo], che.
in ammoniaca, di colore azzurro chiaro o verdognolo; si trova nella zona di
, 1-i-438: lirodo fu quel poeta, o quel sonatore, che a suono di
a che suono balleremo, di lironi o di piffare? 2. region
dalla distruzione di cellule di tessuti o di microbi a opera delle lisine
. neri, 1-vii-228: trattandosi di lisbonine o altre monete di bontà conosciuta. baretti
l'oro fino del quarto di lisbonina o zecchino. = deriv. dal nome
di leggier legno che cadono dal lino o dalla canapa, quando si batte,
restata. 2. colonna vertebrale o scheletro di pesce (e anche ciascuno
e anche ciascuno dei piccoli elementi ossei o cartilaginei che lo costituiscono).
lische nel capecchio. berni, 44: o pesci senza lische, o pesci santi
44: o pesci senza lische, o pesci santi! firenzuola, 475: veggendo
, che non ha più pelo o lisca / d'umano, anzi del tutto
impressioni sincere, in me lasciava poco o niente. sbarbaro, 1-240: iytascò
sappia lisca / di tal ricetta, o né se ne ricorda, / questo mal
bossolo, col quale i calzolai lisciano o lustrano le piante delle scarpe, massimamente
la terra era più soda... o esso liquido cristallino era più denso?
albero aggirantesi tra una tavola immobile di marmo o di legno ed un'altra tavola.
pure di vetro. serve a lisciare, o lustrare il cuoio. tommaseo [s
[s. v.]: 'fungo'o 'liscia di vetro a fungo '.
affine alla calandra, costituita da due o tre rulli sovrapposti e usata per stirare
quella che più specialmente chiamasi pece greca o colofonia; senza di ciò i crini
le marcie, cioè certe riprese, scalini o intaccature, con le quali fregando forte
prudenzia si è ricordare spesso spesso, o con teco stesso o con altra persona
ricordare spesso spesso, o con teco stesso o con altra persona, quelle cose che
. -con riferimento a barba, baffi o capelli: accarezzarli per ravviarli o pettinarli
baffi o capelli: accarezzarli per ravviarli o pettinarli o semplicemente come vezzo.
capelli: accarezzarli per ravviarli o pettinarli o semplicemente come vezzo. boccaccio,
-di animali: pulirsi con la lingua o col becco il pelo, le piume
col becco il pelo, le piume o la pelle per renderli lucidi e aderenti
lisciarsi la persona. simintendi, 1-166: o quanto s'azzimoe! come ragguardò dintorno
la faccia portare / che no lisciare o lavamenti fanno. -rifl.
essere diversi colori adulterini, di quali impiastrandosi o (voi dire più onestamente) fissandosi
7. fare passare il rullo compressore o speciali macchine (dette finitrici) sul
macchine (dette finitrici) sul macadam o sull'asfalto, sul bitume.
ant. lissato). reso o divenuto liscio; steso, stirato,
di notte, convenia che 'l fante o la fante e tutta l'altra famiglia si
nel paleolitico superiore per levigare l'osso o utensili litici. = deriv. da
rifinire, lisciare, lucidare un pezzo o un prodotto finito (di legno,
: cura eccessiva e ricercata nell'acconciarsi o nell'abbigliarsi. fra giordano [crusca
e artificiosa. -in senso concreto: opera o stile eccessivamente affettato e prezioso.
diverse, con qualche difetto di più o con qualche abilità di meno. lucini,
privo di scabrosità, sporgenze, diseguaglianze o frastagliature; piano, levigato; non
); che è privo di rientranze o sporgenze, che non offre facile appiglio
e alcuni in guisa di amo, o vogliamo dir gli uncinati. pigafetta, 3-77
il più ordinario è l'argento finissimo o l'oro, dovendo essere ottuse e liscissime
/ purpurea pelle onde fornito avrallo / o mauri tano conciatore o siro. manzoni
onde fornito avrallo / o mauri tano conciatore o siro. manzoni, pr. sp
il liscio della gioventù ove sempre si cade o si sta per cadere.
14-281: sofista? chi non è mai o difficilmente contento, che trova a ridire
capelli); che non è crespo o ricciuto. -anche: rigido, diritto
pieno. 4. privo di onde o di increspature; calmo, tranquillo (
9. privo di complicazioni, di difficoltà o di rischi; che si presenta o
o di rischi; che si presenta o si svolge in modo semplice, facile
? 11. privo di asprezze o irregolarità, scorrevole, armonioso (un
13. che non è mescolato o preparato con altre vivande; genuino (
, pangrattati e brodi lisci / di polli o di capponi viperati? luraschi, lxvi-2-341
. montale, 3-190: - latte o limone? - liscio - disse lui prendendo
che non presenta striature (una fibra o fibrocellula muscolare: e si contrappone a
: nel tresette, frase, accompagnata o generalmente sostituita dal gesto di sfregare due
, sm.): ballo lento o preso in tempo lento, non sincopato,
. michelstaedter, 502: corteggio due o tre signorine e quattro signore, alle
giocatore che manca la palla compieta- mente o la colpisce solo di striscio (per lo
candido, e senza lisci di cortigianeria o di mozzinerie artifiziose. benvenga, 232:
di materiali di trasporto sui fianchi montuosi o vallivi. fucini, 659:
se la bugata non sarà di sangue o non di lissiva. aretino, vi-59:
. lastri, ii-49: la lisciva o ranno... rimoverà almeno dai semi
: tanto liscia non la giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda
giudicate, / o bei narcisi, o giovani di moda, / di far cader
la coda. -passare liscio qualcosa o da qualcosa: evitarla o subirla senza
liscio qualcosa o da qualcosa: evitarla o subirla senza alcun danno. garibaldi,
vostro. -passare liscio su qualcosa o qualcuno: non tenerne conto, non
accurata di sua persona, sanza aque o lisci in sul viso. ariosto, sat
diffìcile; uscire incolume da un pericolo o da un incidente; evitare una punizione
chiudere un occhio su una sua più o meno grave mancanza. magalotti, 7-108
= da lisci [at] o. lìscio2, sm. disus
me sinceramente e senza ampliazione, liscio o abbellimento alcuno. chiabrera, 3-283:
le correzzioni de'buoni che l'unguento o 'l liscio delle delizie e delle adulazioni de'
tozzetti, 12-10-250: una liscia di zucchero o di altro sale fìsso si mescolerebbe e
4. industr. chim. liscivia caustica o dei saponi: soluzione, più o
o dei saponi: soluzione, più o meno concentrata, di idrato sodico o
o meno concentrata, di idrato sodico o potassico. -liscivia da bucato o detersiva
sodico o potassico. -liscivia da bucato o detersiva (anche semplicemente liscivia): prodotto
lissiviale), agg. che appartiene o si riferisce alla liscivia; che è simile
, 31: allorché il siero s'ingrossa o fassi lissiviale, questi fini globuli scarlattini
. separare da un composto solido una o più sostanze solubili per mezzo di opportuni
agric. suolo lisciviato: che ha subito o sta subendo un processo di lisciviazione.
addetto alla preparazione di liscivia da bucato o di altri prodotti detergenti. 2
. operaio addetto alle operazioni di lisciviatura o di lisciviazione. 3. apparecchio,
apparecchio, costituito da una caldaia fìssa o girante, in cui vengono lavati con soluzioni
base di carbonato sodico, soda caustica o calce, che liberano le fibre dalle
si estraggono da un composto solido uno o più elementi solubili facendo scorrere in appositi
quale acqua, soluzioni alcaline, acide o saline, sul materiale solido polverizzato.
tengono in uso l'acqua marina o il liscivio con l'aceto e
lissivio, che noi diciamo lissia o ranno, ritiene il nome antico, perché
né meno perché di dentro sia ossosa o liscosa. viani, 13-360: allora
. processo di dissoluzione di cellule o microrganismi per opera di lisine, batteri,
risoluzione lenta e graduale di una malattia o della sintomatologia morbosa. tramater [
bot. genere di piante erbacee o arbustacee della famiglia genzianacee, tipiche dell'
bot. processo di dissolvimento di una o più cellule di un tessuto, in conseguenza
del quale si formano lacune intercellulari più o meno ampie. = voce
all'interno di un tessuto per dissociazione o scostamento di un certo numero di cellule
foglie intere; fiori gialli, bianchi o rossi, riuniti in pannocchia; spesso
'lisire': liquore spiritoso, cavato da una o più sostanze, che più comunemente dicesi
note al malmantile, 138: lisma o risma diciamo un fagotto o balletta di carta
: lisma o risma diciamo un fagotto o balletta di carta, che sarà di
valore, vigore, energia; reso o divenuto debole, fiacco; spossato, svigorito
del secolo passato è fiso e frusto, o, meglio, casca a pezzi fracidi
.. / per spezzarmi di disperazione o di preghiera, / lasciami a questi
indica la presenza di un ossidrile alcolico o fenolico. li§ozima, sm.
-ci). biochim. che appartiene o si riferisce alla lisozima. lispo
(con riferimento sia ai capellisia alle persone o alle razze). lissótto,
, di pietra, di altri materiali rigidi o pieghevoli, anche, quindi, nastro
. -sottile stecca di legno (o anche tronco sottile e flessibile);
... vuole dire una lista o, come diciamo, fregio o fascia lunga
lista o, come diciamo, fregio o fascia lunga e non gran fatto larga
schiera, fila, gruppo (di persone o di animali). petrarca, iv-2-88
riscontro, informazione), di persone o di oggetti appartenenti, in virtù di
di comuni requisiti, a una medesima classe o categoria. -in partic.: ruolo
una medesima comunità. -anche: striscia o foglio di carta o altro documento,
-anche: striscia o foglio di carta o altro documento, su cui tale elenco è
di rovine e di guai, ripose: o via / vedrò, vedrò. carducci
semplicemente lista): elenco delle vivande o bevande a disposizione dei clienti nei ristoranti
bevande a disposizione dei clienti nei ristoranti o dei commensali nei pranzi ufficiali. -anche
pranzi ufficiali. -anche: il foglio o il cartoncino su cui tale elenco è
a un dipendente sulla base delle ricevute o delle pezze d'appoggio che attestano le
determinati prodotti, stabiliti da una ditta o dall'autorità; listino, mercuriale.
a una determinata iniziativa con aiuti finanziari o di altro genere. mazzini, 23-390
cima si potrà mettere 'donativo 'o 'mensile 'secondo l'intenzione.
qualche tipo di documento per determinate finalità o effetti giuridici. -in partic. liste elettorali
il diritto di elezione, di deputati o al parlamento o ad altri consigli ove trattisi
elezione, di deputati o al parlamento o ad altri consigli ove trattisi la cosa
candidati a una qualsiasi consultazione elettorale (o, in genere, a una votazione
degli elenchi di candidati a elezioni politiche o amministrative, formati da altrettanti partiti o
o amministrative, formati da altrettanti partiti o da altre formazioni politiche. -lista unica
presentazione (da parte del partito unico o comunque dominante) di una sola lista
voti per arrivare in porto con tutti o quasi tutti i seggi, escludendo spesso
-lista nera: elenco di persone (o enti, imprese, ecc.)
lo più di natura sociale, politica o ideologica), ritenute perciò meritevoli di
elenco di ditte di paesi nemici, o che continuano a trafficare con essi, e
nera: scrittori che per colpe più o meno gravi avrebbero dovuto essere ridotti al
all'esilio, alla confisca dei beni o ad altre pene perché appartenenti a fazione
proscrizione. gobetti, 1-i-794: chi patteggiava o taceva nel momento in cui si preparavano
. -dir. proc. lista testimoniale o dei testimoni: elenco delle persone che
ed eliminare le testimonianze inammissibili per legge o non pertinenti direttamente all'oggetto del giudizio
9. stor. lista civile (o reale): nelle monarchie costituzionali,
. -anche: striscia svolazzante disegnata sopra o sotto lo scudo riportante rispettivamente il grido
scudo riportante rispettivamente il grido di guerra o il motto. malispini, 113:
di base (e può essere liscia o segnata da modanature minori oppure ornata di
regole. baldinucci, 95: cimasa o lista è la parte superiore dell'architrave,
avendo la toscana, oltre al zoccolo o dado, se non toro o bastone,
zoccolo o dado, se non toro o bastone, e cinta o lista.
se non toro o bastone, e cinta o lista. 13. marin. fascia
insegna militare, costituita da un drappo o da un vessillo; nel medioevo distingueva
un corpo di soldati dall'altro, o la milizia di uno stato da quella
si propongono di trasferire per motivi tecnici o economici. -lista gratuita: possibilità,
di ottenere gratuitamente (soprattutto alla fine o quasi della carriera), lo scioglimento
con contorni irregolari che i cavalli (o altri quadrupedi) possono avere sulla pelle
in un numero, in un gruppo o in un determinato contesto, ambito o
o in un determinato contesto, ambito o categoria. rime anonime napoletane del quattrocento
: non se pò dire morte amara o trista / chi per la gloria more
trista / chi per la gloria more o sequi impresa, / né dio permette che
-essere, andare capo di lista o in capo di lista-, essere primo
capo di listra. -essere in lista o sulla lista: far parte di un
-essere fra le persone da eliminare o uccidere. fenoglio, 1-1: alla
vino, non so se sia giunto o no... e del resto,
con un po'di calcina, cinque o sei listerelle di marmo, delle dimensioni
listare1, tr. segnare con una o più strisce o venature lunghe e
segnare con una o più strisce o venature lunghe e sottili; coprire parzialmente;
. 0. rucellai, 2-2-11-154: o se pure sono [i raggi del sole
perché e'si incontrano in quelli atometti o minuzie per essa parte, le quali.
: quando se recepe qualeche da frate o da soro, li mastri subito mandeno
attraversato, sbarrato, ornato con una o più liste di stoffa di colore o
una o più liste di stoffa di colore o tessuto diverso o con pizzi, nastri
di stoffa di colore o tessuto diverso o con pizzi, nastri, ricami, merletti
ant. persona che indossa un vestito o un'uniforme a strisce. 5.
850: curiosità è quella di colui o colei che usa ogi con vergati a''mbratti
, i-115: panno vergato e vergolato, o tessuto a verghe ed a vergole si
sì coma drappi listati, fregiati, fioriti o veramente a liste, a fregi,
liste, a fregi, a fiori, o tessuti, o ricamati o compartiti
fregi, a fiori, o tessuti, o ricamati o compartiti, che gli
, o tessuti, o ricamati o compartiti, che gli vogliamo chiamare: ma
mai. 2. che reca orli o rifiniture di materiale o colore differente.
. che reca orli o rifiniture di materiale o colore differente. intelligenza, 61
s'alzano all'aria, quasi abeti o pini, / alberghi militari di più guise
in segno di lutto, tutt'intorno o sull'angolo superiore sinistro in diagonale,
le montagne. -rigato di due o più colori: che ha macchie o
o più colori: che ha macchie o disegni trasversali allungati; variegato (unanimale,
baldinucci, 85: 4 lista 'o 4 listèlla ': membra degli ornamenti
indifferentemente a denotar ogni mem- bretto piano o quadrato, che serve ad accompagnare o
piano o quadrato, che serve ad accompagnare o accerchiare qualsivoglia altro, senza distinzione da
. dicesi anche 4 anelletto, regoletto 'o 4 lista '.
partic.: sottile striscia di legno o di altro materiale, impiegata, per
ojetti, ii-28x: due o tre cassette di monete siracusane d'oro
seduta. -sbarra di una cancellata o di una grata. cicognani, 2-18