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vol. VIII Pag.1 - Da INIA a INIBITORIA (30 risultati)

in un'unica specie (inia geoffroyensis o inia amazonica) nel rio delle amazzoni

loro il fare contratti illeciti, finti o simulati. de luca, 1-3-82:

governi che per fredde teorie umanitarie inibiscono o misurano l'oblivioso uso degli alcool,

vicelegato di bologna, e lui le commette o le cognosce per sé secondo li pare

vescovo di tortona, cui spettava permettere o inibire al clero di prender parte al

, 7-115: nessuna legge umana o divina inibisce a un cittadino italiano di

2. medie. fisiol. rallentare o abolire il normale svolgimento di una funzione

abolire il normale svolgimento di una funzione o l'accrescimento e lo sviluppo di un

accrescimento e lo sviluppo di un organo o dell'intero organismo. 3.

, impedire la formazione di un segnale o l'esecuzione di un'operazione. 4

4 inibitoria ': e ciò significa proibizione o comandamento del giudice d'astenersi da uno

comandamento del giudice d'astenersi da uno o più atti. = deriv.

duro, e i nomi di potere inibitivo o d'imperativo, che vieta l'arbitrio

, ii-883: la festicciuola inibita o protratta. 2. psicol. che

non riesce a esplicare determinate funzioni psichiche o attività vitali a causa di meccanismi inconsci

di meccanismi inconsci determinati da situazioni sociali o da conflitti mentali; affetto da inibizioni.

-in senso attenuato: che non riesce o non può abbandonarsi ai propri impulsi spontanei

(una persona); che ha potere o facoltà d'impedire, di proibire,

2. medie. fisiol. che abolisce o pone un freno all'azione di determinati

azione di determinati organi; che sopprime o modifica una funzione. -genet. gene

chim. composto capace di rallentare o impedire una reazione (e si possono avere

in metallurgia, composto chimico, organico o inorganico, che si aggiunge in piccola

quantità a una soluzione per ridurne o eliminarne l'azione corrosiva su un metallo.

-anche agg., con riferimento all'azione o alle proprietà di tale sostanza.

un prodotto finito per diminuire, eliminare o prevenire caratteristiche sconvenienti o possibili alterazioni.

, eliminare o prevenire caratteristiche sconvenienti o possibili alterazioni. 4. nel linguaggio

in via provvisoria e cautelare mediante decreto o ordinanza, o in via definitiva

cautelare mediante decreto o ordinanza, o in via definitiva mediante sentenza) con cui

un soggetto di continuare a compiere, o di compiere in futuro, una determinata attività

la clausola di provvisoria esecutorietà, sospende o revoca tale clausola. -con funzione aggettivale

vol. VIII Pag.71 - Da INQUINATO a INQUISITIVO (17 risultati)

faccia mai inquinare la volontà dai pregiudizi o da altre cose. boine, iii-230:

2. alterato da inquinamento; reso impuro o malsano, contaminato, infettato (l'

3. figur. alterato nell'integrità o nella purezza originale. b.

svolgere indagini, inchieste in materia penale o amministrativa (un pubblico funzionario, un'

. -magistrato inquirente: il pubblico ministero o il giudice istruttore. -anche:

, iii-17-28: a fronte di gente che o non lo considerava o lo tollerava o

di gente che o non lo considerava o lo tollerava o lo aizzava, sentendosi,

o non lo considerava o lo tollerava o lo aizzava, sentendosi, nel pieno

debba, a petizione di chiunque acusasse o adomandasse, cognoscere e inquirere per ogni

alcuno che avesse de le decte arme o vero arnese. ariosto, 293: patirai

studio se nell'osso vi è alcuna rima o frattura manifesta. assarino, 6-101:

, conoscere le colpe e ripararle o punirle. dossi, 1-ii-573: un magistrelli

investigare; ricercare; informarsi su qualcuno o qualcosa. scala del paradiso, 3

più con spirito fiscale) su qualcuno o qualcosa; cercare di sapere, domandare

. foscolo, xvii-19: le quattro o cinque donne... hanno congetturato,

inquisitivaménte, avv. in modo o con fare inquisitivo; con minuziosa attenzione

e con rigore confutatorio, una verità o la soluzione di un determinato problema (

vol. VIII Pag.72 - Da INQUISITO a INQUISITORIO (16 risultati)

s. v.]: argomentazione inquisitiva o dimostrativa. dialoghi inquisitivi di platone,

a passo la verità, invece di disputarne o di spiegarla in discorso continuato. genere

, 2-ii-486: gl'inquisiti di bestemmia o di poligamia aveano in testa come una

di polizia avrebbe valso all'inquisito due o tre mesi di arresto. bacchelli, 2-v-674

ecclesiastico, appartenente generalmente all'ordine domenicano o francescano, che a partire dal xiii

piano pratico, dalle verità di fede o dai precetti della morale cattolica. -grande

3. per estens. chi svolge o ha l'ufficio di svolgere un'indagine

che si piantano sempre accanto al cocchiere o al fattorino, per tempestarlo di domande

riferisce, che è proprio dell'inquisizione o degli inquisitori; che è formato da

.., che concerne gl'inquisitori o l'inquisizione, o che è da

che concerne gl'inquisitori o l'inquisizione, o che è da inquisitore o da inquisizione

inquisizione, o che è da inquisitore o da inquisizione. quasi sempre può dirsi

estens. che è proprio di interrogazione o di esame. d'annunzio, v-2-170

del tormento inquisitorio. -che svolge o è incaricato di svolgere un'indagine,

si staccarono dall'ordine francescano altri gruppi più o meno rigoristi, almeno a parole,

, i bruschi ritorni, le occhiate inquisitorie o tragiche,... tutto il

vol. VIII Pag.73 - Da INQUISIZIONE a INREPUBBLICANITO (20 risultati)

persone, situazioni di cui si conosce o si sospetta l'esistenza, e di

approfondito, riflessione filosofica, analisi scientifica o psicologica. - anche: indagine,

gentile è chiamato ciascuno che figlio sia o nepote d'alcuno valente uomo, tutto

giudiziaria nell'ambito di un giudizio penale o in preparazione di esso, in ordine

di esso, in ordine a delitti (o, in genere, ad atti illeciti

, in genere, ad atti illeciti o contrari all'interesse dello stato) per

giudice, anziché di un accusatore pubblico o privato, e senza l'intervento di un

incatenati che fossero, li costringnea o di sacrificare o di morire. novellino,

, li costringnea o di sacrificare o di morire. novellino, vi-137: uno

zione, come sarebbe di aver estratto grani o altre merci fuori di stato senza soddisfare

intermedia dalle autorità della chiesa cattolica (o dalle autorità civili a nome di essa

venisse svolta dal vescovo, dal pontefice o da un suo legato, si distinguono

: ciascuno dei vari organismi ecclesiastici (o statali) ai quali era affidato lo

sacra congregazione dell'inquisizione romana e universale o del sant'ufficio », poi cambiata

irrogate direttamente, come la carcerazione, o attraverso il braccio secolare, come il

g. b. andreini, 1-57: o come il cuore mi corbetta nel petto

il cuore mi corbetta nel petto, o come m'incerbero, o come m'inradamanto

petto, o come m'incerbero, o come m'inradamanto. = denom.

.. / come le nevi alpine o 'l pigro gelo / si faccia inrarefatto.

letter. che è diventato repubblicano (o simpatizzante, fautore dei repubblicani);

vol. VIII Pag.74 - Da INRERUMNATURA a INSABBIARE (14 risultati)

tenore di vita, adottare determinati usi o costumi. f. f. frugoni

.. e quivi attendean che venissero, o rincontravano..., inrolati a

gloria mia per voi tingasi il labro / o con ostro, o con minio,

tingasi il labro / o con ostro, o con minio, o con cinabro.

con ostro, o con minio, o con cinabro. = denom.

) d'indiamantarlo; ma 'l vino o spezza, o almeno inrubina, lei:

; ma 'l vino o spezza, o almeno inrubina, lei: segno del suo

, agg. ant. che calza zoccoli o calzature molto misere. 2

deposizione di sabbia trasportata dal mare o dai fiumi... insabbiamento dei porti

porti. 2. figur. arresto o sospensione (temporanea o definitiva) di

figur. arresto o sospensione (temporanea o definitiva) di pratiche, di iniziative,

e anche di vicende e di questioni o situazioni esistenziali. piovene, 7-559

stratificazione nella sabbia di talee di vite o di altre piante per favorirne un più

. -nella pesca, affondare l'esca o la rete nella sabbia. -agric

vol. VIII Pag.75 - Da INSABBIATO a INSACCARE (22 risultati)

un'attività che costringe a star rinchiusi o ritirati. - in partic.:

che chi viene a insabbiarsi qui per anni o per l'intera vita sia perfettamente conscio

vide in alcuno de'bronzi dei delfo o di dodona? moravia, iii-40:

nel- l'alsazia qualcosa di irrealizzato, o di insabbiato. 3. che

procedimento, usato per proteggere i fiori o i frutti che si trovano ancora sulla

in sacchetti di carta, di garza o di tela leggera per sottrarli, durante

all'azione nociva di insetti, uccelli o parassiti fungini (e tale pratica si

, 1-196: la elezione, insaccamento o vero assunzione agli offici del consolato..

, 1-23-30: e pur non si ritira o vinta o stracca / la forza ancor

: e pur non si ritira o vinta o stracca / la forza ancor de le

genti, / ma contra le percosse o piume insacca, / o lana stende o

le percosse o piume insacca, / o lana stende o cose altre cedenti.

o piume insacca, / o lana stende o cose altre cedenti. buonarroti il giovane

. 2. mettere in un budello o in un involucro artificiale la carne (

, salata e drogata per fare salami o salsicce. - anche assol. guadagnali

di maiale; non di quelle di bue o di cavallo, di somaro o di

bue o di cavallo, di somaro o di pecora, o di cane, che

, di somaro o di pecora, o di cane, che si insaccano nelle città

5. ritirare tra le spalle il collo o la testa; incassare. bersezio

. 8. ant. imbussolare nomi o numeri da estrarre a sorte (per

a sorte (per il conferimento di uffici o dignità, per determinate prestazioni d'interesse

uficio, non ostante che fusse eletto o insaccato, sotto certa grande pena.

vol. VIII Pag.767 - Da LAPSANA a LARDATO (6 risultati)

lardellare 'è piantare lardelli ne'polli o altre carni che si voglion cuocere condite

lardarvi de'ciotoli, pezzetti di pietre o di mattoni, specialmente nella chiave.

3. marin. coprire una vela o un panno con catrame, stoppa,

tra i fili del tessuto primitivo del paglietto o cinghia, per renderlo più grosso.

sia lesso servito caldo, ripieno, o vuoto e senz'osso ed usato freddo

ed usato freddo ed in gelatina, o vero salpimentato lardato con canditi.

vol. VIII Pag.768 - Da LARDATOIO a LARDO (19 risultati)

pancetta negli appositi tagli praticati nella carne o in un pezzo di cacciagione, prima

, vocaboli, per lo più ricercati o astrusi (uno scritto, un discorso

possono lardellare il discorso di brani transalpini o oltremarini, eziandio mediocrissimi, beati loro.

lardèllo, sm. pezzetto di lardo (o di prosciutto o di pancetta, ecc

pezzetto di lardo (o di prosciutto o di pancetta, ecc.) che si

mettile a cocere con latte di capra o di pecora, o latte d'amandole,

latte di capra o di pecora, o latte d'amandole, o con carne

di pecora, o latte d'amandole, o con carne, bene spurata di sale

lazzeri, ceseni, zibaldi, lardaiuoli o lardelli, delicatissimi e secchi e freschi.

, 49: ma s'altro cerchi o brami, / donna, più volentiero /

un buon brodo lardièro / di caprio o di lepre, e cotto al vin

in intingolo e ponesi nei pastizzi intero o ver smembrato, per più squisitezza.

bossi, 202: 'lardite 'o 'pietra di lardo'. steatite, forse

più salata e affumicata per costituire alimento o condimento, sotto forma di pezzi, fette

bianco di porro trito minuto, con ovo o lardo. burchiello, 2-44: per

cavarmi di mano qualche staiuol di grano o qualche boccal d'oglio o qualche pezzo di

di grano o qualche boccal d'oglio o qualche pezzo di lardo, come è

taglierini fatti in casa, con poche o punto uova nella pasta, con molto o

o punto uova nella pasta, con molto o poco lardo nell'acqua. misasi,

vol. VIII Pag.769 - Da LARDO a LARE (19 risultati)

montale, 3-235: avrà vissuto trenta o quarantanni da sola,... mangiando

cazzuola ogni giorno diffregando con morca d'olio o lardo per infin tanto vedrai che l'

po'questa cucina lombarda con troppo lardo o burro mi ha cagionato, credo,

. sia cotta tra fiondi di viti, o vero involta in carte o in qualsivoglia

viti, o vero involta in carte o in qualsivoglia rete, o vero bardata in

in carte o in qualsivoglia rete, o vero bardata in lardo di qualche pesce

alla gatta per il lardo: chiedere o cercare qualche cosa presso la persona meno

, piaccia a lui, smisuratamente, o pure, avendola, ne sia avarissimo

parti; cascare 11 lardò dalle calcagna o dai talloni: essere ricchissimo, nuotare

che molti di loro di fame, o nello spedale, si muoiono? varchi,

di dolo / e di adipe, o vèlico, questo / sacco di lardo e

iv-85: ancora si taglia il lardone o il sugnaccio del porco in pezzetti picoli

formatasi durante la fucinatura, per chiuderla o ridurla. -blocchetto spostabile che si usa

causato dall'usura di un organo rotante o in movimento alternato. = acer,

del vestibolo (v. larario) o presso il focolare e a cui si

-per estens.: la statuetta o l'immagine che rappresenta tale divinità.

cioè termini con figure di mercurio compitalizio o viaco, d'apollo, di bacco,

rito etrusco romano a onor dei mani o lari, già inquilini di un corpo

dei, che poi si dissero penati o lari. carducci, iii-21-223: due

vol. VIII Pag.770 - Da LARENTALIE a LARGAMENTE (6 risultati)

sf. agric. region. vasta superfìcie o appezzamento di terreno pianeggiante, diviso

di terreno pianeggiante, diviso mediante stradoni o terrapieni sopraelevati in settori costituiti da campi

, sulla cima dei gambi di melica o di granoturco nelle colture, sulle piccole

, esaurientemente; con abbondanza di particolari o di argomenti. boccaccio, dee

divina, nella quale non è movimento o mutazione alcuna. baldinucci, 105:

uomini, ma ciò per ischemo o in scherzo. gioberti, 3-7: la

vol. VIII Pag.771 - Da LARGARE a LARGHEGGIARE (9 risultati)

. ivi ella mi manderà subito, o il più presto possibile, le prove

scorte, / senza impaccio trovar di fosso o muro. salvini, xxxiv-66: preser

tu vuoli largare l'astore all'oche o alle grue, guardati di legarlo se sono

largare ', dilungarsi dalla costa, o scostarsi da una boa, da una nave

che si chiama nelle galee largatira, o monta e casca. gugliemotti, 936:

2. letter. che dimostra o ostenta liberalità, generosità; che fa

, intr. [larghéggio). essere o mostrarsi generoso, prodigo, liberale nel

: i giurati assolvevano i delitti passionali o largheggiavano nelle « attenuanti ». pirandello

7. calcolare la misura di uno spazio o di una quantità con ampio margine di

vol. VIII Pag.772 - Da LARGHEGGIATO a LARGHEZZA (18 risultati)

. dimensione che, in una figura piana o in un solido, ne individua

, insieme rispettivamente con la lunghezza o con la lunghezza e l'altezza,

lin guaggio comune: distanza o misura fra due lati, due

fra due lati, due margini o bordi, due sponde di una strada,

una strada, di un fiume o di un oggetto, oppure, in partic

del lato minore di una stanza o del lato di base di una

. -geogr. ant. latitudine geografica o astronomica. serdonati, 9-9: tutta

: data la lunghezza e larghezza, o l'ascensione retta e declinazione di una

.. con suoi ferri fe'una finestra o vero pertuso di larghezza quanto un uomo

a donare, a concedere con benignità o con facilità; generosità, liberalità,

. -in senso concreto: atto o dimostrazione di benignità, di generosità;

malaccorta larghezza danno troppo scarso frutto, o a chi ve lo gettò non fruttano

vinezia fra tre settimane ducati cento dua o più. il contrario nelle larghezze avviene.

non si considera altro salvo che la larghezza o strettezza delle monete, che è fra

, secondo che faranno la germinazione, causata o dalla penuria o dalla larghezza dell'aere

la germinazione, causata o dalla penuria o dalla larghezza dell'aere, pigliando il

6. il diffondersi ampiamente nel parlare o nello scrivere; fluenza, ricchezza armoniosa

; fluenza, ricchezza armoniosa di linguaggio o di stile; abbondanza di particolari (

vol. VIII Pag.773 - Da LARGHITÀ a LARGITORIO (16 risultati)

larghezza. 7. apertura intellettuale o morale; ampiezza di vedute. -

caratteri. 13. locuz. -fare o menare larghezza: comportarsi con liberalità;

, largisci). letter. concedere o donare benignamente, con generosità, con

vi è talvolta connessa una notazione enfatica o scherz.). dante,

per me. d'annunzio, iii-1-196: o anna, voi avete...

sanno coloro all'intelletto de'quali, o nume, tu hai largito le penne

oppose a'peccati nostri predicamenti contrari; o comandando a'lascivi la continenza, agli

fanno, / secondo ch'elle mertan premio o danno. g. c.

lodato, / grande è la largità, o mio signore, / che in ogni

sua largitate, / perdonimi qual è bella o si tene. marco polo volgar.

sono soliti esplicarsi da'giuristi col termine o vocabolo di sponsalizia largità. monti, x-1-399

/ fu la tua cieca largitate, o caro / malaccorto fratello. g. capponi

abuso stesso di vivere uccellando l'incuria altrui o mendicando bassamente le svogliate largità..

vi è talvolta connessa una notazione enfatica o scherz.). ariosto,

vi è talvolta connessa una notazione enfatica o scherz.). boccaccio,

cioè nascondermi il tal quale carattere estetico o largitorio della medesima. =

vol. VIII Pag.774 - Da LARGIZIONE a LARGO (7 risultati)

determinato da un avverbio di quantità o da un compì, di misura).

come coltel di scadorva le scaglie / o d'altro pesce che più larghe l'abbia

soli fra tutte le città che sono o furono o saranno giammai, larghe e

fra tutte le città che sono o furono o saranno giammai, larghe e spaziose porte

più lunghi, col ventre più largo o più stretto alla persona. -morbido

spalancato (rocchio, anche la mano o la bocca). pascoli, 108

ampio spazio (un movimento di gruppi o di persone); che è molto

vol. VIII Pag.775 - Da LARGO a LARGO (16 risultati)

ritratto il meno del più in valuta o di peso o di lega, rimanessero larghi

del più in valuta o di peso o di lega, rimanessero larghi o in peso

di peso o di lega, rimanessero larghi o in peso o in lega, di

di lega, rimanessero larghi o in peso o in lega, di questo lo maestro

in lega, di questo lo maestro o maestri neuno ristauro dimandare possano. alamanno

ti guadagni cento ducati. -d'oro o di carlini? -d'oro.

carlini? -d'oro. -larghi o stretti? -traboccanti e larghi. palescandolo,

che in banchi correrà per quel giorno o tempo quando si fanno i cambi.

12. che si estende su vaste regioni o su molti sudditi (un'autorità;

che esige un numero elevato di magistrati o di giudici (una pratica, una questione

più e quando meno, secondoché era o larga o stretta la pratica. i

e quando meno, secondoché era o larga o stretta la pratica. i. pitti

croce, iii-27-290: nemmeno il suffragio più o meno largo o addirittura universale dice nulla

nemmeno il suffragio più o meno largo o addirittura universale dice nulla sulla estensione e

larghi strati di popolo si mantengono più o meno primitivi. 16. che

versi ad una ad una, o sera, / largo il pianto rampolla a

vol. VIII Pag.776 - Da LARGO a LARGO (8 risultati)

: largo discorso saria bisogno per dichiarare o diffinire che cosa sia bellezza, perché molti

, che può applicarsi a più idee o concetti (un termine, un vocabolo

un vocabolo); che non è ristretto o limitato al senso letterale di una parola

limitato al senso letterale di una parola o di un concetto (un significato,

chi va verso la casa di sa'iacopo o riede. cavalca, iii-210: alcuna

non per l'esperienza e nell'esperienza, o, per designare ciò con un largo

ii-82: larghi due di lor sangue o tre deci. buti, 2-86: fu

sempre larghi di vicendevoli sorrisi di approvazione o di conforto. -per sineddoche.

vol. VIII Pag.777 - Da LARGO a LARGO (20 risultati)

sincero, leale. -anche: che parla o si comporta senza riguardo, senza discrezione

aperto, largo, sanza sapere fingere o simulare, e nemico di tutti quegli

e nemico di tutti quegli che fingevano o simulavano. -con uso avverb.

rigido, che non è troppo oppressivo o rigoroso (la prigionia). tasso

, ii-307: son desideroso di libertà, o almeno di più larga e di più

altra. sassetti, 309: correggete o la mia lettera o 'l concetto fattone,

309: correggete o la mia lettera o 'l concetto fattone, dove dice che

, ché vanno larghi dalle canarie 400 o 500 leghe e più. b. davanzali

, 'illorum 'con 1''o 'stretto come nell'italiano 'lóro '

'e 'bonus'con 1'* o 'largo come 'bòno 'o 'buono'

* o 'largo come 'bòno 'o 'buono'. moretti, ii-918: farsi

fra 1'* e * e 1 " o 'strette e le larghe..

grossa, due balenieri, e undici o dodici galee sottili di nimici nostri.

per dritta linea e lontana da questo o quel luogo. b. croce,

delle telecomunicazioni, indica che un segnale o un determinato sistema di trasmissione occupa un

il laghetto tornava ruscello erano fabbricati due o tre mulini, le cui ruote parevano

viottoli tra piante basse, con larghi o camere segrete. 44. venat

per breve tratto con l'arretramento di uno o più fabbricati, oppure in un notevole

creati soltanto per scopi di comodità costruttiva o di viabilità. — anche: spianata di

e destinata a esercitazioni, a sfilate o a contenere manifestazioni temporanee come fiere,

vol. VIII Pag.778 - Da LARGO a LARGO (18 risultati)

usato come introduzione a tempi in formasonate o alle ouvertures d'opera. memorie per

-alla larga!: esclamazione allusiva a cose o a persone da evitarsi accuratamente.

quando dopo la cena si fa ballo, o altro passatempo simile, nella medesima stanza

, che significa: 4 facciasi ala 'o 4 si faccia largo '; ma

muzio, 4-112: a'te [o dea] con larga mano / le sacre

, allora si vuole trarre alla larga o competentemente. iacopo da cessole volgar.

quando viene in mendicaggine, bisogno è o che la vada mendicando o ch'egli imboli

bisogno è o che la vada mendicando o ch'egli imboli. magazzini, 90

di loro tiene amicizia, conversazione o pratica, non può far di meno di

uno collaretto a un suo guamaccione, o vero collaraccio che era sì largo e spadaio

stati in segrete per qualche delitto o altro, esaminata la causa, quando questa

sorte sogliono essere i prigionieri, cioè o detenuti nelle segrete o posti alla larga

prigionieri, cioè o detenuti nelle segrete o posti alla larga. -milit.

lui ha fatto quello non doveva, o portamenti contrari all'uomo da bene, lei

parente, se pure l'altro trova, o il fratello il fratello, o la

, o il fratello il fratello, o la moglie il marito, ciascuno va largo

canto2, n. 8. -avere o lasciare largo campo: avere o concedere

-avere o lasciare largo campo: avere o concedere ampia opportunità, vaste possibilità,

vol. VIII Pag.779 - Da LARGO a LARGO (12 risultati)

, essere di coscienza larga: tollerare o indulgere ad azioni o ad atteggiamenti che

larga: tollerare o indulgere ad azioni o ad atteggiamenti che una concezione morale più

, cominciò dalla larga a dire: o là, o fratello, aspetta un po'

larga a dire: o là, o fratello, aspetta un po'di grazia:

di qualcuno: avere con lui rapporti o legami non troppo stretti. machiavelli,

[dell'imperatore], se si governa o lasciasi governare,... se

v. manica. -essere largo di o in cintura', essere di cintura o

o in cintura', essere di cintura o cintola larga: promettere molto ma mantenere

da fare, non si trovano tre o quattro persone disposte alla prima chiamata.

mogli parlato, crediamo avere altra moglie o altrimente fatta che tu,..

-prendere il largo: allontanarsi dal posto o dalla costa; dirigersi in alto mare

: allontanarsi dalla riva di un fiume o di un lago. manzoni, pr

vol. VIII Pag.780 - Da LARGOCANTANTE a LARICE (13 risultati)

-per estens.: non avere rapporti o contatti; evitare, guardarsi da qualcuno

contatti; evitare, guardarsi da qualcuno o da qualcosa; non interessarsi, non immischiarsi

in giù stiam sempre larghe. -calcolare o valutare in modo approssimato per eccesso.

umano, aveva a lungo creduto, o almen ripetuto, che noi avessimo idee

, fuggire, per lo più frettolosamente o in modo furtivo, per evitare incontri

in modo furtivo, per evitare incontri o situazioni spiacevoli. landolfi, 2-167

, dicesi di veste, di calzari o di altra cosa che sia piuttosto larga

-a pena lo farà egli così; o che largaccio. badalucchi, 19:

. avverb. nelle negoziazioni di merci o di titoli, clausola che si antepone a

: imboccatura de'ponti: quello spazio o largura che si fa di qua o di

spazio o largura che si fa di qua o di là de'ponti, per comodo

per comodo di farvi passar sopra carri o carrozze, affinché possono svoltare..

di tavole di pezzo, pino, larize o altro albero odorifero. pindemonte, ii-388

vol. VIII Pag.781 - Da LARICETO a LARINGOTRACHEITE (23 risultati)

che postula un fonema consonantico (o anche una serie di tre, quattro o

o anche una serie di tre, quattro o più fonemi) al posto del fonema

gagliardo. 0. rucellai, 2-85: o sì veramente hanno da muovere [i

nei polmoni dei soggetti colpiti da asfissia o sottoposti ad anestesia generale, oppure dei

e tabacco, a inalazione di gas o polveri irritanti, a eccessi vocali,

poesia sia un « gesto laringo-buccale » o un « piacere muscolare », durante

sm. medie. anomalia congenita o traumatica della laringe, che consiste in una

, che consiste in una tumefazione esterna o interna di una o di entrambe le

una tumefazione esterna o interna di una o di entrambe le superficie laterali della laringe

si riferisce, che concerne la laringoiatria o i laringoiatri. laringologia, sf

paralisi dei muscoli della laringe, completa o incompleta, che può presentarsi associata con

con una lesione del sistema nervoso centrale o con un'affezione dei nervi laringei.

eseguita per introdurre nella trachea sostanze anestetiche o radioopache. = voce dotta,

emorragia della laringe, provocata da traumi o da processi ulcerativi. =

un apposito specchietto { laringoscopia indiretta) o di uno speciale strumento che illumina la

riferisce, che concerne la laringoscopia o il laringoscopio. laringoscòpio, sm.

gravi è necessario il ricorso alla tracheotomia o all'uso di farmaci curarici.

dell'apertura laringea, di natura organica o funzionale. = voce dotta

febbre tifoide e consistenti in ulcerazioni più o meno diffuse della mucosa laringea.

intervento chirurgico che consiste nell'asportazione parziale o totale della laringe, con conseguente alterazione

della laringe, con conseguente alterazione o perdita della voce, suscettibile però di un

, sf. medie. infiammazione acuta o cronica, che colpisce la laringe e la

, generalmente secondaria a una laringite o a una faringolaringite.

vol. VIII Pag.782 - Da LARINGOTRACHEOBRONCHITE a LARVA (14 risultati)

per comprare le mercanzie vogliono reali castigliani o larini. sono questi una moneta d'

larino, moneta equivalente a due giulii, o poco meno. gemelli careri, 3-197

ricci di mar rinoceronti / comparerà, o loro con stambecchi? pindemonte, 5-66:

, sm. stor. titolo di re o di altra suprema autorità presso gli etruschi

,... né mai di lucumoni o di larti si fa menzione, ma

che in vita erano stati malvagi o scellerati, costretto a vagare di notte

che, per virtù magica, raffigura o simula fallacemente una determinata realtà. -anche

suscitata per incanto, con arti magiche o per virtù diabolica. ariosto, 39-7

ix-170: è una larva cotesta, o pur griselda? g. rossetti, vi-35

una visione, una larva... o una delle più adorabili figliuole della terra

fra le macerie, chiamando i figli o il compagno inghiottito nell'atroce sepoltura. g

voi mi sembrate come taltr'anno, / o la coincidenza m'abbaglia, signora,

non deriva / che da notturni sogni o vane larve. oliva, 305: sparirebbono

mille a mille, e false larve, o vere, / m'agitan sempre.

vol. VIII Pag.783 - Da LARVACEI a LASAGNA (24 risultati)

, i-3-127: se ciò accade qualche volta o molte volte, è da sospettare che

(con riferimento sia all'aspetto fisico o esteriore, sia a doti morali o

o esteriore, sia a doti morali o spirituali). petrarca, 89-7:

. tarchetti, 6-ii-450: fuggimi, o cara, un aspide / sotto il mio

d'annunzio, iii-2-1094: ma, o insensata, dov'è per voi la

in primavera... un piccolo baco o bruco che dicesi larva con voce scientifica

che ha il viso coperto da una maschera o, per estens., da un

strato. g. rucellai, 9-159: o mal larvato mostro / del ventre enfiato

che, mascherato, tinto, larvato o altrimenti deformato per non essere conosciuto,

essere conosciuto,... assalirà cavaliere o altra persona, se non l'avrà

, celato; che non appare (o si presenta sotto apparenze false, ingannevoli

). cariteo, 123: o troppo fera et impia castitade, / ex-

d'onestade. bonarelli, xxx-5-158: o come dolcemente in quel bel viso /

per i cadetti... v'erano o le prebende della carriera ecclesiastica, o

o le prebende della carriera ecclesiastica, o una dorata e larvata mendicità, cattiva consigliera

che non si è ancora manifestato completamente o presenta sintomi che non consentono una diagnosi

, che per solito vi si attribuiscono, o certe malattie a cui ascrivesi una natura

così diconsi le irritazioni intermittenti, con o senza sintomi simpatici, accompagnate o no

con o senza sintomi simpatici, accompagnate o no dalla irritazione gastrica, le quali

. (plur. -i). insetto o altro organismo che vive come parassita nelle

larvicolo, agg. proprio di insetti o organismi che vivono come parassiti nelle larve

, agg. zool. che ha forma o aspetto di larva; che ha il

pietra ornamentale per i riflessi interni azzurri o grigio scuro. = deriv.

per lo più usato al plur. o nell'espressione lasagne maritate).

vol. VIII Pag.784 - Da LASAGNAIO a LASCIAFADDIO (11 risultati)

d'un cappone / un dì a cena o a desinare; / e con quel

da'gettatori di metalli si dice la creta o pasta che si mette nel cavo delle

si mette nel cavo delle forme delle statue o di altre cose che si fondono.

-cascare a qualcuno il formaggio sulle lasagne o le lasagne nel formaggio: avere una fortunata

: al fin tranne il matterello, / o il cannello, / lasagnuolo o stenderello

/ o il cannello, / lasagnuolo o stenderello, / o qualunque sia l'ordegno

, / lasagnuolo o stenderello, / o qualunque sia l'ordegno. fil.

panzini, iv-365: 'lasagnóne 'o * lasa 'fu nomignolo che ferdinando

v'impicarono de'perugini presi colla gatta o vero muscia al lato, colle lasche

nell'india dell'epoca coloniale, artigliere o marinaio indigeno. ulloa [castagneda]

, anco tal ora / un pollo freddo o qualche salsiccione. = v.

vol. VIII Pag.785 - Da LASCIAMENTO a LASCIARE (10 risultati)

.: non ottemperare ai propri doveri o ai propri obblighi nella convinzione di non

a dipendere da taluno né a sperarne o a temerne, tralascia l'adempimento de'

mi lasciao. guittone, xxxvii-47: o vero domenico, poi / volesti da

ha lassate. dondi, 255: o antichi mei compagni, i'non credea

. -con riferimento a soggetti inanimati o astratti. rugieri d'amici,

sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra, alberi, /

. 3. abbandonare (temporaneamente o definitivamente) un luogo, un domicilio

. dante, par., 32-101: o santo padre, che per me comporte

soggiorno / deh lascia, e vieni, o clori, / dove cogliendo fiori,

. -superare, oltrepassare un luogo o un punto, procedendo oltre.

vol. VIII Pag.786 - Da LASCIARE a LASCIARE (13 risultati)

: non possa... lasciare, o vero far lasciare, alcuno, il

la lasciò più. -sciogliere dal guinzaglio o dal laccio e lanciare ah'inseguimento della

nel vaso ben turato si ponga acqua o vino bollente e turisi che non rispiri

.. come sentono avicinarsi il pescatore o gli altri pesci che se le mangiano,

rinunciare, perdere (un bene materiale o spirituale). anonimo, i-609:

, 672: vollero prima vedere abbruciato o affondato tutto il legname, innanzi che

259: sì che se alcun forame o s'alcun tetto / non ritrovasse a

petrarca, 11-1: lassare il velo o per sole o per ombra, /

11-1: lassare il velo o per sole o per ombra, / donna, non

esteriore i sandali. -non mangiare o bere più determinati cibi o bevande;

-non mangiare o bere più determinati cibi o bevande; astenersene. — anche: saltare

di fredda nube non disceser venti, / o visibili o no, tanto festini

disceser venti, / o visibili o no, tanto festini, / che non

vol. VIII Pag.787 - Da LASCIARE a LASCIARE (15 risultati)

, discorrerò alcuni casi con voi, o maritati, per avisarvi di tutto quel che

le mie fatture non portano impedimento di luogo o pericolo di danno alcuno, sì come

... rovinerebbe per altri cinque o sei anni i miei interessi.

et ora l'avesse ripresa a fare, o fussero tornati a fare la decta arte

3-147: se tu lassassi li peccati o ti dolessi averli fatti...

chiesa concorrente; e comandan messa votiva o vero pecuniale. s. caterina da siena

proprie. 13. fare sì (o permettere) che qualcuno rimanga più o

o permettere) che qualcuno rimanga più o meno stabilmente in un luogo (talora

e pelegrino / presto hai lassato, o nobile boldrino, / uscendo fuor di carcere

custodia, alle cure, al governo o al comando di qualcuno; dare in balia

15. permettere che altri prenda, conservi o goda qualcosa; cedere, mettere in

idem, par., 24-35: o luce etterna del gran viro / a cui

, se io fosse stata lasciata, o pure paura di futura infamia da ciò non

, della discendenza, del nome, o anche della propria opera (e spesso

trovarsi, in tale occasione, i figli o la vedova). boccaccio, dee

vol. VIII Pag.788 - Da LASCIARE a LASCIARE (17 risultati)

-trasmettere alla posterità opere dell'ingegno o dell'arte. dante, par.

dante, par., 33-72: o somma luce che tanto ti levi /

e gli eloquenti l'orazione e i dialoghi o altra cosa simile. e sebben l'

nome, un ufficio per successione ereditaria o dinastica. latini, 3-86: [

all'arte, per lasciarsi il mortorio o un po'di bene. ferd. martini

aveva de'propri risparmi messo da parte quattro o cinquecento scudi. li lasciava a mio

. -con riferimento a beni immateriali o a valori morali. bandello,

in valenza ricchissimo mercatante, né avendo o figliuoli o altri che più stretto parente gli

ricchissimo mercatante, né avendo o figliuoli o altri che più stretto parente gli fusse,

per voi, s'io mi lasci o mi levi la croce, né so com'

la croce, né so com'io vada o com'io mi rimanga. cassola,

sporcarlo. 25 * far sì o permettere che rimanga impresso un segno,

dante, par., 31-81: o donna in cui la mia speranza vige,

volto a'loro figliuoli le sembianze degli avi o degli zii non mai veduti. 5

, nella costruzione di un edificio (o anche in una configurazione topografica),

configurazione topografica), si attuino condizioni o caratteristiche particolari (con speciale riferimento a

sparve come fumo leve / al vento o nebbia al sole arida e rara; /

vol. VIII Pag.789 - Da LASCIARE a LASCIARE (15 risultati)

un compì, predicativo indica la condizione o la situazione in cui si induce qualcuno

azioni, atteggiamenti e comportamenti particolari (o anche in seguito ad astensione, omissione

anche in seguito ad astensione, omissione o dimenticanza). latini, 3-66:

capo solo. straparola, 6-1: o quanto, comare mia, m'incresce

labbra gelide. -con un avv. o un compì, di modo, di qualità

. -con riferimento a cose inanimate o a concetti astratti. ritmo di

una data situazione. ruggerone da palermo o federico ii, 426: lo reo penserò

giucare non mi lassa. giacomino pugliese o pier della vigna, 427: la dolze

forme. d'annunzio, ii-723: o uomo occhicèrulo, m'odi! / lascia

. dante, par., 19-142: o beata ungheria, se non si lascia

innanzi vivo scorticare che tu ti lasciassi o osassi ad alcuno peccato mortale consentire.

-con un compì, d'agente o di causa efficiente introdotto dalla prep.

-ant. con un compì, d'agente o di causa efficiente introdotto dalla prep.

minima cosa può lasciare che non punisca o guiderdoni. dante, purg., 14-55

da un'iniziativa. giacomo da lentini o guido delle colonne, 404: donna

vol. VIII Pag.790 - Da LASCIATA a LASCIATO (23 risultati)

pungenti / con quella man sì delicata, o fille. s. maffei, 7-93

cantare. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti. brusoni,

tien rinviti, / se 'l tenere o 'l lasciar gli ha a far vergogna,

per poter mettere in funzione le motrici o le vele del partire. 'virare a

. -lasciare con un palmo di naso o con tanto di naso: v.

n. 62. -lasciare in mano o nelle mani di qualcuno: v.

necessità virtù. fagiuoli, 1-1-377: o ingrato!... così m'hai

, n. 2. -lasciare o lasciarla lì: interrompere, desistere,

lasciarsi gli altri a dietro per alterezza o per vanità, ma di superarli di

non volli lasciare indietro le poesie giovanili o anche puerili, per mediocri o difettose che

giovanili o anche puerili, per mediocri o difettose che sieno e per quanto non

morire: v. morire. -lasciare o lasciarsi vedere: v. vedere.

v. vedere. -lasciare nella penna o in penna: v. penna.

: v. pesta. -lasciare nelle o sulle secche: v. secca.

secche: v. secca. -lasciare o non lasciare parlare: v. parlare.

parlare: v. parlare. -lasciare o non lasciar vivere: v. vivere.

: v. perdere. -lasciare posto o luogo a qualcosa: v. posto

. -lasciare scritto: affidare alla scrittura o alla stampa una notizia, un'opinione

volta si parte santa chiesa dalla espressa o ispie- gata parola di dio, sempre

'lasciare scritto', perché leggano i lontani o gli avvenire, o semplicemente per propria

leggano i lontani o gli avvenire, o semplicemente per propria memoria.

v. mancare. -non lasciare neppure o lasciare soltanto gli occhi per piangere:

lascia ma non sa quel che trova (o spesse volte ingannato si ritrova):

vol. VIII Pag.791 - Da LASCIATURA a LASCITA (22 risultati)

lasciato a sé è cosa bruta: o, meno duramente parlando, è pleonasmo dell'

. ridotto e abbandonato in una condizione o in una situazione particolare (ed è seguito

è seguito da un compì, predicativo o da un compì, di modo o

o da un compì, di modo o di qualità). casti, iii-296

che egli ti mette in mano con una o due parole tanto che tu ne raccogli

lume dell'etica, la quale ignora o rifiuta il concetto del « lasciato »

lasciatura ', ommessione di una o più parole o righe fatta dal compositore per

ommessione di una o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza.

non con la scoperta di un tesoro, o con una pingue eredità, o con

, o con una pingue eredità, o con un grosso furto. bocchelli,

tratto: -o gran trovato, o gran lasciato, o gran rubato.

trovato, o gran lasciato, o gran rubato. lasciatura, sf.

. omissione di lettere, di parole o di righe occorsa durante la composizione.

lasciatura ', ommessione di una o più parole o righe fatta dal compositore per

ommessione di una o più parole o righe fatta dal compositore per inavvertenza.

compositore, allorché egli lascia indietro una o più parole. alcuni dicono 'un

vestiti, per servirsene qualora occorra allungarli o allargarli; rimesso, rivolto.

, pel caso occorra di slargarle o slungarle. periodici popolari, ii-70: sarto

): « ebbene » gli disse, o gli gridò: « signore spaccone,

per promesse e lasci di moneta, o prendere croce e pellegrinaggi per indulgenza de'

chiamano 1 lasci di liscia ', o 'nastrini ', quelle strisce che rimangono

pari uscite, / poscia ch'i cervi o le capre gagliarde / indarno aver si

vol. VIII Pag.792 - Da LASCITO a LASCIVIA (15 risultati)

di denaro (in forma di capitale o di rendita) o un determinato bene o

forma di capitale o di rendita) o un determinato bene o complesso di

o di rendita) o un determinato bene o complesso di beni; la somma

complesso di beni; la somma o il bene stesso così lasciato. -disus

lasciato. -disus.: ente morale, o fondo speciale per un determinato scopo,

. del rosso, 92: l'eredità o lasciti, che gli pervenivano per i

simile maniera lasciti che furono loro fatti o fanno. pirandello, 7-445: con la

2. figur. complesso di qualità fìsiche o spirituali, di tradizioni, di beni

: disporre mediante testamento di una somma o bene (per lo più a scopo

542: quelle ch'erano femine, o discendono da quelle ch'erano femine in

procacità, dall'intenzione di far colpo o di sedurre. domenichi, 6-19:

s. degli arienti, 1-96: o per lascivia o per sensualità usano costumi e

arienti, 1-96: o per lascivia o per sensualità usano costumi e parole puerile

che si possa baciare l'amata senza lascivia o sensualità, io lo credo un supposto

dedita, / dal mal chiuso balcone o in mezzo al tempio / notturni furti sogghignando

vol. VIII Pag.793 - Da LASCIVIARE a LASCIVIRE (9 risultati)

4. pensiero, discorso, scritto o rappresentazione che tratta o raffigura un oggetto

discorso, scritto o rappresentazione che tratta o raffigura un oggetto sconcio, osceno,

loro testamenti e ispendonlo in lascivie o in parenti. di costanzo, 1-196:

più tosto che rappresentava maestà che lascivia o dilicatura. tasso, 16-30: spira /

sudare,... e'rei lasciviare o per diletti carnali cascare. c.

molti chiedeano il sacerdote, ma o sopravvenia invece una di quelle satanasse, o

o sopravvenia invece una di quelle satanasse, o qualche prete repubblicano in baffi, barba

più di quei meschini morian bestemmiando, o lascivendo, o coll'italia in bocca.

meschini morian bestemmiando, o lascivendo, o coll'italia in bocca. d'annunzio,

vol. VIII Pag.794 - Da LASCIVITÀ a LASCIVO (20 risultati)

tristo impazzo. 2. atto o pensiero licenzioso, lascivo, disonesto.

e [la superbia] in canto, o in presunzione di canto, o in

, o in presunzione di canto, o in troppa esalazione di voce, o in

, o in troppa esalazione di voce, o in rompimento 0 aggiugnimento e tollimento di

0 aggiugnimento e tollimento di punti, o in lascività di canto, o in

, o in lascività di canto, o in voce falsa o in fraudulento mancamento di

di canto, o in voce falsa o in fraudulento mancamento di voce.

carducci, iii-3-45: il vostro sangue, o eroi, nudrì le rose / di

. pisani, 83: lascivo, o tu, ch'hai le pupille absorte /

. / tu ch'eterno ti credi, o saggio, o forte / negli studi

ch'eterno ti credi, o saggio, o forte / negli studi o neltarmi,

saggio, o forte / negli studi o neltarmi, hai da morire.

lasciva. 2. che suscita o rivela sensualità, lascivia o eccitazione dei

. che suscita o rivela sensualità, lascivia o eccitazione dei sensi; provocante, seducente

minuti avanti. 3. che deriva o è dominato dagli stimoli dei sensi,

-che è adatto ai piaceri amorosi (o è a essi riservato: un luogo

piaceri amorosi. pascoli, 709: o quale, un'alba, myrrhine si spense

a non iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni

iscriver cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi.

cosa che possa parere o lasciva o licenziosa o contra i buoni costumi. c.

vol. VIII Pag.795 - Da LASCO a LASCO (15 risultati)

se ne va per il giardino granducale o sulla spiaggia del mare lascivo. palazzeschi,

il sublime dal teso e dal gonfio o affatto dimenticato per il culto del lusinghevole

primo e proprio significato, non vale impudico o libidinoso, ma scherzevole, giocoso,

, divenuti lascivi, di niuna lor cosa o faccenda curavano. seneca volgar.,

, 243: non siate così avari o sì lascivi / che al ben fare l'

divoti e non lascivi accenti, / o de l'alpi, o d'italia eroe

accenti, / o de l'alpi, o d'italia eroe sovrano. 11

acciocché la tela non venga troppo fìtta o troppo lasca, ma di buona qualità

', parlando di scotta, bolina o manovra, come dir molle, debole

3. figur. debole fisicamente o moralmente (una persona).

parti di un meccanismo che non combaciano o non combaciano più perfettamente; gioco (

il proprio movimento all'interno dell'altro o rispetto ad esso. così lo stantuffo

la forza del vento; andatura larga o con vento largo. bacchelli, 16-195

, ardente all'orza, equilibrato al lasco o in poppa. tobino, 6-12:

avessi una fromba, / diss'io: o lasco- naccia valdinera, / io ti

vol. VIII Pag.796 - Da LASENA a LASSAMENTE (8 risultati)

ginevra 1609, per tradurre voci francesi o spagnole, adopera parole come 'fioppa '

. fis. dispositivo atto ad amplificare o a generare onde (oscillazioni) elettromagnetiche,

specifica, nel campo dello spettro visibile o dell'infrarosso (e indica per lo

sm. bot. ant. radice o gomma di laserpizio. landino [plinio

; comprende numerose specie di statura media o grande, alcune delle quali (come

, come pure n'è vestito lo scapo o piede che porta la fioritura.

stabilito sopra il frutto che è una siliquetta o silicula alata e colle ali vestite di

dodecasillabi e decasillabi, legati da assonanze o anche monorimi. carducci, iii-24-380

vol. VIII Pag.797 - Da LASSANTE a LASSITÀ (28 risultati)

neuna differenza è dallo stare in allegrezza o in tormenti, e a lassare il

umori... chiamasi virtù lassativa o rilassante. -sm. purgante blando impiegato

, ix-177: è deliquio di cuore, o pur lassezza / quella che ora vi

/ quella che ora vi opprime, o mie pupille? parini, giorno,

il braccio reca, / non rattien lassezza o raffica, / strada rotta o notte

lassezza o raffica, / strada rotta o notte cieca. — di animali

fiacchezza fisica, prostrazione dovuta a malattia o a vecchiaia. cassiano volgar.,

stretto digiuno, e ciò mi vieta o vero mi spaventa la lassezza dello stomaco

ii-80: 'lassezza ', fatica o dolorosa sensazione di stanchezza, la quale

non è cagionata da alcun moto, esercizio o fatica precedente. serao, i-573:

pazzi, v-69: si affatica al pari o vero vantaggio di ciascuna sorella sensa mostrar

di ciascuna sorella sensa mostrar mai stracchezza o lassezza veruna. pallavicino, 1-546: sono

paradiso come è della fontana il cervio o 'l febbricitante, il qual non prova

, il qual non prova alcuno stento o lassezza per continuo pensare a pispini,

non ha repugnanza nissuna, qual lassezza o diminuizion di virtù e di forza si deve

5. figur. rilassatezza morale (o anche ideologica). seneca volgar.

185-13): chiunque 0 per lassezza o per viltate / volge al bel monte di

confessano aperto di abbandonarla, come inutile o dannosa cosa, quand'anco ella vi

debolmente probabile, per negarne 1'esistenza o la validità; in questo senso si

deporre il dubbio mediante un principio certo o sia riflesso dall'onestà di quella azione »

: persona eccessivamente indulgente nei confronti propri o degli altri, o della loro condotta

nei confronti propri o degli altri, o della loro condotta, priva di rigore

che appartiene al lassismo; che riguarda o interessa il lassismo. lassistico, agg

. -ci). che riguarda o interessa i lassisti; che è propenso al

, / e ti prenda deliquio o lassità, / come non usa a traballar

rilassamento di un organo (per malattia o vecchiaia). a. cocchi

applicazioni cautamente e con arte adoprate, o togliersi onninamente o scemarsi. 2

con arte adoprate, o togliersi onninamente o scemarsi. 2. figur. rilassatezza

vol. VIII Pag.798 - Da LASSITUDINE a LASSO (12 risultati)

grave prostrazione fisica (dovuta a malattia o a vecchiaia); deliquio.

v.]: 'lassitudini 'o * debolezze nervose 'dicono i medici l'

'dicono i medici l'accasciamento o rifinimento di forze per malattia, o sintomo

o rifinimento di forze per malattia, o sintomo di malattia. = voce dotta

, per lavori prolungati, per occupazioni o per sforzi estenuanti); sfinito,

sua stanza. d'annunzio, ii-663: o iddìi profondi, richiamate l'esule,

l'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire al falconiere «

, iii-2-419: in che riposte selve o su qual monte / che più impauri i

i lassi occhi mortali / svelasti, o diva, la serena fronte? d'annunzio

fronte? d'annunzio, i-536: o cuor senza pace, / ed occhi miei

per lo più seguito da un compì, o da una prop. dichiarativa).

, dolente. guittone, xxv-61: o bon gesù, te, tal barone,

vol. VIII Pag.799 - Da LASSO a LASSÙ (9 risultati)

foglio / è scritta la mia sorte / o di vita o di morte. s.

scritta la mia sorte / o di vita o di morte. s. maffei,

mi tolse noiosa partita? -seguito o preceduto da un pron. personale.

4-237: il caldo temperato, sia grossa o lassa la materia, sempre più puri

la persona, il modo di comportarsi o di esprimersi). alfieri, 1-978

per questo lo scrittore deve essere lasso o triviale. 4. bot.

la sostanza intercellulare amorfa in stato fluido o semifluido. 6. locuz. mantenere

c'è * corso, spazio 'o * tempo 'senz'altro. dicono anche

perrucci, 1-194: qualche fallenza di memoria o lasso di lingua si può perdonare;

vol. VIII Pag.800 - Da LASSULATA a LASTRA (17 risultati)

di cassiopea. pirandello, 8-938: o sì. viene da roma, è vero

. verso l'alto, verso un luogo o una posizione più elevata rispetto a chi

dante, purg., 11-3: o padre nostro, che ne'cieli stai,

, 1-1-189: per terror di lassù, o istinto d'accarezzar messina, il re

. verso l'alto, verso un luogo o una posizione più elevata rispetto a chi

le stelle] forse là suso, o pur son elle / pietose a'nostri affanni

8-4-211: né mai di carreggiar è stanca o tarda / per le strade là suso

del nord significa lo stesso che carico pieno o intero del vascello. dizionario di marina

, il quale, per formazione naturale o mediante lavorazione, si presenta di limitato

di limitato spessore e di discreta o notevole estensione, più o meno perfettamente

discreta o notevole estensione, più o meno perfettamente levigato e squadrato. -anche

, altro muro circulare di lastre tufigne o mattoni in grossezza di terzo piè,

disegno, per le lastre ed in terra o in su l'arena del continuo disegnava

sono come altrettante casse formate di quattro o al più di sei lastre di tufo

d'acqua su una lastra arroventata, o rimbalzando o dissolvendosi. soldati, vii-

su una lastra arroventata, o rimbalzando o dissolvendosi. soldati, vii- 125:

-anche: lastrico, lastricato; via o piazza di città. chiabrera,

vol. VIII Pag.801 - Da LASTRA a LASTRA (27 risultati)

si guardavan da me come dal fuoco / o passavan sommessi o reverenti. cantini

dal fuoco / o passavan sommessi o reverenti. cantini, 1-28-313: impongano a

da dodici anni in qua sono state rilastricate o risarcite,... che.

. che... abbiano fatto rassettare o resarcire con lastre messe in calcina,

di marmo, di poco spessore, con o senza iscrizione; lapide. brasca

. le lastre si picchiano con una, o anche con due bacchette, terminate da

si sia lavoro di terra cotta in embrici o tegoli. scamozzi, 1-54-264: il

; e paglia, invece di lastre o tegoli, onde coprirla. -lavagna usata

. -lavagna usata per scrivere, disegnare o dipingere. vasari, i-167: è

1-449: il condannato poteva tenerlo aperto o chiuso a piacere [lo sportello]

infuocata sul cuore. gnoli, 1-179: o maria, o maria / che volgi

. gnoli, 1-179: o maria, o maria / che volgi dal colle il

azzurre morbidissime e carnali. -lamina sbalzata o incisa con figure artistiche. battista,

lista, scaglia, punta metallica, più o meno grande. are. lamberti

4. region. vetro di finestre o porte. bergantini, 1-199: dove

bar etti, 3-240: queste lastre, o almeno l'uso di adoperarle alle finestre

ant. foglio, cartone, tela disegnati o dipinti; quadro; schizzo, abbozzo

. fotogr. piastra di vetro, rettangolare o quadrata, sopra un lato della quale

. tipogr. foglio metallico (di acciaio o di rame) sul quale si eseguiscono

foglio (di zinco, di rame o di alluminio) appositamente sensibilizzato per decalcarvi

e le figure da stamparsi in litografia o in rotocalco; pietra litografica. -in

gli appositi cartoni (può essere piana o cilindrica a seconda che sia destinata a

che sia destinata a una stampatrice piana o a una rotativa). tommaseo [

, 136: 'lastra', schiaccia o pietraccola: sorta di insidia, proibita

per le strade e le piazze oziosamente o inconcludentemente. allegri, 5-26: l'

varchi, 3-69: quei bravoni, o bravacci, che fanno il giorgio su

viso dell'arme, si dicono cagneggiarla o fare il crudele. buonarroti il giovane

vol. VIII Pag.802 - Da LASTRA a LASTRICATO (24 risultati)

filoni suddetti non sono composti di massi o lastre molto lunghe e continuate, ma

lo più rettangole, come mattoni o pianelle. — lastrina (v.

, e mettendo a ciascheduno una lastrùccia o coccio sotto, acciò si faci con

, 7-32: le 'terre gilie 'o * arzille 'stanno ancor esse disposte

come capanne, co'tetti di lastricciole o lavagne, acuti assai, affin di

portoghesi] saranno tenuti a noleggiare o comprar le dette navi dalli sudditi di esse

provincie, nel qual caso di compra o nolo non se ne apparecchiaranno o condurranno

di compra o nolo non se ne apparecchiaranno o condurranno per il brasile di minor porto

porto che di cento trenta lastre, o ducento sessanta tonnelli. 2. zavorra

lastrare1, tr. ant. rivestire o coprire di lastre; lastricare. -

è addetto a sistemare convenientemente le merci o la zavorra sulla nave.

làstrico, làstrichi). pavimentare (o far pavimentare) con lastre di pietra o

o far pavimentare) con lastre di pietra o di marmo, con laterizi o con

pietra o di marmo, con laterizi o con materiali analoghi strade e piazze,

adoperando che le vie non fossero fangose o pericolose o scomode, con sabbio- narle

le vie non fossero fangose o pericolose o scomode, con sabbio- narle, lastricarle

quelle [le cresccntine] di burro o le sanno di vieto o le sono

] di burro o le sanno di vieto o le sono sdilinquite, e lastricano altrui

agg. pavimentato con lastre di pietra o di marmo, con laterizi o materiali

pietra o di marmo, con laterizi o materiali affini (strade, piazze, marciapiedi

stalla de'buoi dee esser di rena o lastricata di pietre, alquanto a pendio,

dicesi di persona che inghiottisca il cibo o la bevanda ancora brucente. 2

e screpolature;... seliciato o lastricato (areolatus), simile allo

formanti dei trapezi a guisa dei selciati o lastricati di pietre irregolari. 4

vol. VIII Pag.803 - Da LASTRICATO a LASTRO (13 risultati)

e le crestaine si stringevano al seno o lo scialle o la mantiglia, e si

si stringevano al seno o lo scialle o la mantiglia, e si reggevano i

da piccolo impaccio; perché sul lastrico o lastricato non si può adunare memma,

si può adunare memma, cioè melma o fango da ammemmarvi dentro. gherardini [

dice * affogare in un bicchier d'acqua'o 'alla por- ticciuola '.

di rovine di ponti... o d'altri danni che esigessero lastricatori e muratori

-chi). pavimento formato da lastre o masselli di pietra o di cemento che

formato da lastre o masselli di pietra o di cemento che copre il fondo di vie

giornata. d'annunzio, ii-235: o lastrico accecante, / spigoli crudi dei muri

alla rinfusa ', chiamano gli stradini o lastricatori fiorentini quello che è formato di

: non si possono parimenti costruire balconi o altri sporti, terrazze, lastrici solari

condursi, finire, scaricare sul lastrico o al lastrico: trovarsi o cadere in

sul lastrico o al lastrico: trovarsi o cadere in uno stato di estrema indigenza.

vol. VIII Pag.804 - Da LASTROFERRATORE a LATEBRA (21 risultati)

infra l'uno zoccolo e l'altro, o vero fra l'un piedistallo e l'

l'altro, metterai lastroni per ritto, o ver muro. vasari, i-881:

ha da fare nella sponda del fiume o del canale, ove il filone corre prossimamente

piombati. 2. lapide sepolcrale o commemorativa. d. bartoli, 2-2-84

4. ant. tavola di pietra o di marmo; desco, mensa.

vecchio: vo'tu fare iscotto, / o ber, senza chi t'abbi apparecchiato

. per estens. spesso strato di ghiaccio o di neve. jahier, 2-89

a'lastroni, sulla piazza del ponte vecchio o di mercato vecchio. 8

formasi ogni lata sopra il piede, o linea retta della squadra. idem, 1-30

idem, 1-67: quante più coperte o camere averà il galeone, tanto sarà

di ferro che si mettono a gli archi o volti, con le sue chiavi.

luogo dei bagli nelle costruzioni leggere, o per dare migliore appoggio al fasciame del

. anche * lata, baglietto 'o 'bagliettino '. le latte di ferro

manifesta con crisi di eccessi motori o di eccessi verbali. = voce malese

passi di latitudine gira dintorno il plinto o sia latastro della piramide. =

storici, iii-367: non giova bel parlare o scienze dote, / non giova fanciullo

scienze dote, / non giova fanciullo o pregna latata, / non giova a

latino significa luoco in che s'ascondono o uomini o fiere. caro, 8-493

significa luoco in che s'ascondono o uomini o fiere. caro, 8-493: saturno

scampo. d'annunzio, i-519: o amica, senz'alcuna / tema verrai

. landino, n: ma quante, o vero dio, sono le latebre ne'

vol. VIII Pag.805 - Da LATEBROSO a LATENZA (24 risultati)

amor, fra i meno intenti / o i meno acuti a penetrar nell'alte /

alle raggianti cime. 5. struttura o significato recondito, riposto, oscuro o

o significato recondito, riposto, oscuro o profondo. f. f. frugoni

mai ricavare dalle latebre del senso intimo, o quanto si favoleggiò nel romanzo della prima

[chiabrera] divaga i fatti mitologici o in generalità rettoriche, e riesce vuoto e

pavone] solitudine erma e muta / o qualche parte latebrosa e cava. monti,

alticozzi, 2-1: speranze vane, o vita inferma e mesta, / ceco

cose latenti e cercatore di qualunque colpe o difetti. boccaccio, vi-66: né già

navicare / alcun segno, con vela o con vogare, / scampati ci ha dai

non morta: / forse, o pluton, che con latenti aguati / per

: non v'ha gemito latente / o di schiavo o di fanciulla, /

v'ha gemito latente / o di schiavo o di fanciulla, / non v'ha

nulla; / crescon tutti in pruno o in fior. d'annunzio, i-328:

. 2. che persiste neltanimo o nella mente senza manifestazioni esterne o senza

neltanimo o nella mente senza manifestazioni esterne o senza essere avvertito con chiarezza dalla coscienza

l'europa progressiva, e che, confessato o latente, determina tutte le lotte europee

casa mia. 3. che opera o è presente (spesso in forma molto

tempo delle date lettere in una latente o prossima decozione. delfico, i-139:

cocchi, 8-163: la varia polmonia, o infiammazione de'polmoni, or manifesta,

difficilissima a stabilirsi ed oscurissima, giacché o non producono verun sintomo o ne cagionan

, giacché o non producono verun sintomo o ne cagionan di quelli i quali non hanno

a trasformare un corpo solido in liquido o in liquido in vapore lasciandone invariata la

; dunque nel fondere il ghiaccio 79 gradi o unità di calore sono scomparsi o si

gradi o unità di calore sono scomparsi o si sono fatti latenti. i fisici moderni

vol. VIII Pag.806 - Da LATERALE a LATERANENSE (31 risultati)

che si trova al lato di qualcuno o di qualcosa; situato nei fianchi di un

di uno spazio; che occupa uno o più lati; che si stende lungo un

, contrapposti all'* altare maggiore 'o 'di mezzo '. ferd. martini

del ss. sacramento. -via o strada laterale: quella (secondaria) che

atto); che si svolge intorno o sopra i lati di un perimetro (

, 2-152: 'taglio da lato 'o 'laterale ', che anche chiamano '

altri entri a imporlo per fini suoi laterali o estranei. gobetti, ii-8: la

appartiene, che fa parte di uno o più lati di una figura piana o

uno o più lati di una figura piana o solida. brusoni, 787:

5. anat. che interessa o si trova ai lati di un membro

si trova ai lati di un membro o di un organo; che fa parte del

organo; che fa parte del fianco o del costato. -scissura laterale: nel cervello

di partenza possono dare origine a due o più reazioni che avvengono simultaneamente. 8

sulla cima ma sui lati del ramo o del fusto (fiore, gemma, foglia

: le spine sono... laterali o ascellari ('axil- lares ')

cunda ') quando tutti i fiori guardano o sono voltati per una sola parte.

non alla cima, ma in un lato o del filamento o del fusto, de'

, ma in un lato o del filamento o del fusto, de'rami, ecc

ha luogo lateralmente al conduttore principale, o perché ivi si presenti una via più libera

via più libera al moto elettrico, o perché l'induzione vi determini un movimento

modulato superiori (banda laterale superiore) o inferiori (banda laterale inferiore) alla

. sport. nel calcio, laterale destro o sinistro (con valore di sm.

): chi gioca da mediano destro o sinistro. -giocare laterale: giocare da mediano

una delle linee laterali. -rimessa laterale o dalla linea laterale: rilancio eseguito con

. vano angolare di locali, di porte o di finestre. l. pascoli

monsignor bianchini conghiettura che, nel cavedio o sia cortile del palazzo de'cesari, i

cavallo. 17. vetro di sportello o di finestrino posti sul fianco di carrozze

lateralménte, avv. ai lati o su di un lato; di fianco

lateranènse, agg. che fa parte o si trova nelle adiacenze del complesso monumentale

s. v.]: 'canonici lateranensi'o * di laterano 'o '

lateranensi'o * di laterano 'o 'di s. salvatore '. è

vol. VIII Pag.807 - Da LATERANESE a LATICE (18 risultati)

ponga in sua vece * confinante 'o * conterminato, confinato, terminato '

. stor. piccolo mattone, piastra o tavoletta di terracotta. a.

superbe medaglie di adriano, degli antonini o di altri imperatori de'primi due secoli

comprende fra gli altri il dipylidiutn caninum o taenia cucutnerina. — voce

, numantine, pi- centine, latiune o laterisiane, voconie, lolliane. =

miner. massa argillosa di colore rossastro o giallo ocraceo, spesso ricca di concrezioni

di ferro e alluminio, quarzo o calcedonio; è formazione superficiale tipica delle

con l'uso di calce e mattoni o di materiali analoghi. -anche:

alcuni rottami di vasi di terra cotta, o laterizi che vogliamo chiamargli. milizia,

i-2-7: sopratutto non sostituire il granito o altra qualsiasi materia al pittoresco lavoro laterizio

naturale di alterazione superficiale di rocce eruttive o schistoso- cristalline, che consiste in un'

, agg. anat. che appartiene o interessa le regioni laterali dell'addome.

lateroclino, agg. che determina o permette movimenti in senso laterale (un

laterodorsale, agg. anat. che appartiene o interessa un lato del dorso.

spostamento del corpo dell'utero verso destra o verso sinistra, mentre il collo ruota

arte, s'apparecchiavano i latiboli, o vero case, per istare al coperto,

al figur. achillini, 1-329: o dio, che verità senza fuoco; che

più denso e vischioso, di colore biancastro o

vol. VIII Pag.808 - Da LATICIFERO a LATIMERIA (22 risultati)

arancione, che viene prodotto dai vasi o canali laticiferi di alcune piante (come

-nell'industria chimica, liquido (sospensione o emulsione) simile al latice naturale.

. che secerne latice (una cellula o un gruppo di cellule).

'latticifero ', detto di certi organi o vaserelli del tessuto delle piante in cui

mai unirsi tra loro (laticiferi apociziali o tubi laticiferi), oppure si fondono

in fila e riassorbono le membrane divisorie o le dissolvono nei punti di contatto,

una rete di tubi [laticiferi sinciziali o vasi laticiferi). = voce dotta

altro non essere stato che una larga fascia o striscia di porpora, chiamata * clava

per essere applicato sopra qualche cosa, o per dir meglio cucito per lo lungo

fregiata del laticlave; e dei magistrati o altre persone insignite di tal onore,

di tal onore, e dell'onore o dignità stessa. -letter. paramento

. -i). proprietario di uno o di più latifondi (e nella pubblicistica

natura di latifondo; proprio del latifondismo o del latifondista. einaudi,

con strutture socio-politiche di tipo aristocratico (o comunque oligarchico) e con strutture economiche

, che hanno la posizione di braccianti o di affittuari o mezzadri a breve termine

la posizione di braccianti o di affittuari o mezzadri a breve termine e a condizioni

scrittori e nei pensatori illuministi, democratici o comunque progressisti una connotazione etico-politica fortemente

negativa); grande possedimento terriero feudale o di tipo feudale. -in senso generico:

sensati e galantuomini confessarono che i latifondi o vaste tenute, dei cittadini romani,

, che sono divenuti la- tifundio, o fattoria, di una sola famiglia nobile.

, solamente vorremmo che per enfasi, o per boria non si scambiasse un poderuccio,

a specchio sotto la tagliente / vanga o rosseggia franta dal bidente / seguace dietro

vol. VIII Pag.809 - Da LATINAGGINE a LATINISMO (27 risultati)

. fagiuoli [tommaseo]: o che intendete la latinaggine voi? d'

significa latinamente quell'* atto ', o meglio 1 reato ', con cui alcuno

alcuno compera per ischiavo un libero, o lo sostiene, o lo vende come

ischiavo un libero, o lo sostiene, o lo vende come tale.

dal latino, hanno da esso ricevuta o la forma o la materia, cioè o

hanno da esso ricevuta o la forma o la materia, cioè o la sostanza del

o la forma o la materia, cioè o la sostanza del vocabolo o 'l modo

, cioè o la sostanza del vocabolo o 'l modo di pronunziarlo. se hanno ricevuto

]: 'latinaménto', il parlare latino o di cose attinenti al latino.

latinare), agg. che parla o scrive latino o con abbondanza di latinismi;

agg. che parla o scrive latino o con abbondanza di latinismi; che insegna

con abbondanza di latinismi; che insegna o studia il latino; latinista.

? 2. scritto in latino o con abbondanza di latinismi. -latino latinante

lui condizioni 'sine quibus non ', o accidenti propri 'quarto modo '.

latineggiare), agg. che parla o scrive in latino; che abbonda

scrive in latino; che abbonda o fa largo uso di latinismi; che ricalca

, intr. (latinéggio). parlare o scrivere latino; fare largo uso o

o scrivere latino; fare largo uso o abbondare di latinismi; ricalcare le forme

animato da alcuna vita interiore di poeta o di secolo. pascoli, i-604:

. latinétto, sm. discorso o scritto in lingua latina, elementare,

: eseguire le prime esercitazioni, orali o scritte, di grammatica latina.

locuzione, espressione tratta dal latino direttamente o adattata, in modo più o meno

direttamente o adattata, in modo più o meno completo, a un'altra lingua.

fiorentino, cioè non mescolate di latinismi o di frasi letterate,... quanto

la lingua naturale / senza fare un grecismo o un latinismo. monti, xii-2-157:

esprimono i latinismi della elocuzione, più o meno schietti. 2. imitazione

. 2. imitazione dell'arte o dello stile dei latini. carducci,

vol. VIII Pag.810 - Da LATINISTA a LATINO (15 risultati)

latinità. -modo con cui si parla o si scrive in latino; padronanza della

mio lavoro [sugli etruschi], o men degno almeno che con tanto studio e

latino, l'altra stirpe sarà foggiata o prima o poi dallo spirito creatore della

l'altra stirpe sarà foggiata o prima o poi dallo spirito creatore della latinità:

vocabolo, al quale si dà forma o desinenza latina. bacchelli, 2-xix-14:

; modificare un vocabolo dandogli forma o desinenza latina. b. davanzati,

. 2. rendere simile ai romani o ai popoli neolatini; conferire mentalità

conferire mentalità e gusti propri dei romani o dei popoli neolatini; comunicare la cultura

. 3. intr. parlare o scrivere in latino; abbondare 0 fare

lusinghiere ', traslatò [terenzio] o trasportò le due persone di gnatone e

i romani stessi); cittadino o abitante dell'antico lazio o di roma (

cittadino o abitante dell'antico lazio o di roma (e secondo il diritto

romana e si distinguevano in latini prischi o prisci, appartenenti alle antiche comunità del

lazio, oppure abitanti di città sottomesse o di province ai quali era stata concessa

latini coloniari; e in latini giuniani o iuniani, liberti che erano stati manomessi

vol. VIII Pag.811 - Da LATINO a LATINO (22 risultati)

romani). tassoni, 4-3: o vero seme del valor latino, / ben

in partic., dai romani; pronunciato o scritto in tale lingua (un discorso

, un'opera letteraria); tipico o proprio della civiltà letteraria dei romani.

i modi latini, / credi, o dea, che potesse / fiacco i versi

'saturnio 'cioè del verso antico latino o italico. pascoli, ii-1672: dante

il popolo mai apprese nè quindi parlò o usò in famiglia, per pregare o

parlò o usò in famiglia, per pregare o cantare tenendosi alla parlata paesana, molto

da osservarsi che la lingua gramaticale, o sia degli eruditi, propriamente soleva chiamarsi

repubblica degli scipioni. -letteratura latina o romana: il complesso delle opere in

poesia. 4. che parla o scrive in lingua latina (con partic

tutti i suoi numeri di note latine o italiane (che dicono i compositori della stampa

entro i latini acciari: / ditelo, o fuochi, a i monti, a

che è proprio, che è caratteristico o fa parte dei paesi neolatini e della

, / dimmi se i romagnuoli han pace o guerra. tasso, 6-104: o

o guerra. tasso, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine!

tende latine! testi, i-29: o reina del mar, reliquia grande / de

] è certamente il miglior dizionario, o almeno il più utile, delle lingue

latine. -vino latino o latino romanesco: vino comune; vino

messisbugo, lxvi-1-266: vin bianco o nero o claretto,... albana

lxvi-1-266: vin bianco o nero o claretto,... albana e graspia

-armonioso, melodioso. dona o semprebene, 434: come lo giorno quand'

cosa che facilmente si muove, o è mossa da altri come un * catenaccio

vol. VIII Pag.812 - Da LATINO a LATINO (12 risultati)

-latino di cuore: che si innamora o si commuove facilmente. aretino,

quali le lingue ufficiali sono lingue neo-latine (o spagnolo o portoghese); si identifica

ufficiali sono lingue neo-latine (o spagnolo o portoghese); si identifica con l'america

; si identifica con l'america centrale o meridionale. de amicis, i-690:

: america latina, 0 iberica, o ispanica? francesi e italiani usano a latina

permesso dar pratica a qualunque bastimento quadro o latino, tanto grosso che piccolo,

greci e romani, cioè di forma triangolare o trina. carducci, 991: dal

san casi di coscienza i frati, / o i pedanti vocaboli in latino. giordani

'l parnaso / scendete insieme, o nove chiacchierone; / stategli intorno quando

proferenza bolognese, come con proferenze fiorentine o pisane sono scritti i testi toscani del

il paladino. carducci, iii-3-81: o mie storie ispide e tese, /

storie ispide e tese, / o mio duro latino, / cediamo il posto

vol. VIII Pag.813 - Da LATINO-AMERICANO a LATIRE (29 risultati)

: afferrare il significato di un discorso o i suggerimenti che derivano da un fatto

? -dare, fornire il latino o i latini a qualcuno: assegnargli i

sono il tenere scola, insegnare, o male o bene, legger in sedia,

tenere scola, insegnare, o male o bene, legger in sedia, dichiarare,

n. 26. -fare il latino o i latini: eseguire i compiti,

pistole; tantoché nel tempo di tredici o quattordici anni aveva imparato assai bene il

-fare il latino per il passivo o i passivi: prendere delle botte;

egli non è né carne né pesce, o non vai nulla, non è buono

-imtino di bocca o di lingua: imprudente e spregiudicato nel

]. -parlare, scrivere latino o in latino: non riuscire a farsi

latino '. -perdere il latino o il proprio latino: affaticarsi inutilmente;

raddrizzava il latino. -citare inesattamente o a sproposito un autore; fraintenderlo,

colui che, riportando e citando, o altrimenti adducendo un passo, o l'

citando, o altrimenti adducendo un passo, o l'autorità di uno scrittore, ne

quadra, è tagliata in quadrangolo: o forse si deriva dal lazio, provincia

. che è nativo dell'america latina o vi abita; che appartiene, che

m. latinobàrbari). che appartiene o riguarda il latino che si parlò in italia

cioè da uno strabere, da una bevuta o bevizione straordinaria... n'esce

. m. latinogrèci). che interessa o riguarda sia la lingua latina sia la

m. latinoitaliani). che riguarda o interessa o appartiene sia alla lingua latina

latinoitaliani). che riguarda o interessa o appartiene sia alla lingua latina sia all'

infrascandogli con nomi ampollosi e ingannevoli, o greco-latini, o latinoitaliani, per incalappiare

nomi ampollosi e ingannevoli, o greco-latini, o latinoitaliani, per incalappiare i più semplici

latinòrum, sm. scherz. discorso o citazione in latino, pronunciati per boria

citazione in latino, pronunciati per boria o a sproposito, e rivolti a chi

porre in atto le regole grammaticali, o meglio per intendere il vero valore delle locuzioni

agli inizi dello studio del latino (o di altra lingua). tommaseo [

che, senza saper fare un latinuccio o spiegare il ciceroncino, non si possa

. da lato e quadr [at] o (v.). làtire

vol. VIII Pag.814 - Da LATIRINA a LATITUDINE (26 risultati)

veratro, il peplio, il laterio o il scammonio o simile, ma sia tale

peplio, il laterio o il scammonio o simile, ma sia tale lenitivo e

di piante della famiglia papilionacee, annue o perenni, con fusti rampicanti; foglie

di piante] che si coltivano, o se ne tiene conto solamente per pastura degli

orobo, il latiro, detto mocaione o ingrassabuoi. tramater [s. v.

, da'latini dette 'cicercule 'o dagl'italiani 'cicerchia ', sono

quando capolino questo neologismo per dinotare cosa o persona stante a lato di altra. es

, accosto a un'altra ', o pure ponendo la semplice preposizione 'da'?

, scorrenti per gli interstizi dei corpi o quivi latitanti, si raccolgono nell'unica ipotesi

emesso dall'autorità giudiziaria (un imputato o un condannato). -in senso generico

un ordine di cattura, d'arresto o di carcerazione. la qualità di latitante

a che sia pronunciata sentenza di proscioglimento o sia revocato il mandato... o

o sia revocato il mandato... o sia estinta la pena per la esecuzione

gelli, 15-ii-552: la latitanzia o vero lo ascondimento delle forme. papini

mercadante si fosse palesato colla sua fuga o latitanza per fallito [ecc.].

2. figur. restare celato o chiuso nel profondo dell'animo (un

sa se si debbe risolvere ad ubidire o no, ogni volta che, conforme si

accennato, non sia una assenza, o latitazióne affettata e inverisimile. giannone,

che sta di fianco; che riguarda o interessa i lati. fasciculo di

, chi ammette 1'esistenza di atti o caratteri umani indifferenti dal punto di vista

due estremità laterali di una superficie quadrata o rettangolare o fra i punti estremi di

laterali di una superficie quadrata o rettangolare o fra i punti estremi di un diametro

dell'ombra è simile a una meta o a uno paleo volto sottosopra, perché solamente

passi di latitudine gira dintorno il plinto o sia latastro della piramide. d'annunzio,

in altri tempi il regno di dongo o angola, ed ho stimato non inconvenevole

se sieno [i sassi] di maggiore o minor peso, purché non sieno di

vol. VIII Pag.815 - Da LATITUDINE a LATITUDINE (28 risultati)

posizione di un punto sulla superficie terrestre o la posizione di un astro nello spazio;

; corrisponde alla distanza angolare del punto o dell'astro dal piano equatoriale, misurata

verso il polo nord { latitudine positiva o boreale o nord) e negativo verso

polo nord { latitudine positiva o boreale o nord) e negativo verso il polo

verso il polo sud { latitudine negativa o australe o sud). -latitudini alte

polo sud { latitudine negativa o australe o sud). -latitudini alte o basse:

australe o sud). -latitudini alte o basse: in un dato sistema di

coordinate, quelle prossime rispettivamente ai poli o all'equatore. -latitudine astronomica: angolo

10 più, mediante la misurazione (diretta o indiretta) dell'altezza di un astro

misurata sulla distanza angolare (a nord o a sud) dell'astro dal piano dell'

dal piano dell'eclittica. -latitudine geografica o terrestre: quella definita con riferimento all'

partenza e di arrivo di una nave o di un aereo. -latitudini medie:

navigazione, osservando l'altezza del sole o di altri astri. -latitudine stimata:

: la latitudine delle città, castella o qual si voglia luogo altro non è che

e l'astro; corrisponde alla 360 (o anche alla 400 *) parte della

trovi più lontana dal sole di 16 o 17 gradi. -geogr. grado

terrestri; corrisponde alla 360 * (o anche alla 400 *) parte della

di navigazione, dette 'carte ridotte 'o 'di mercatore ', la misura

paralleli che passano per i punti considerati o fra i due punti stessi. dizionario

dell'arco di meridiano compreso tra due punti o tra i loro paralleli. si indica

succede l'ingenio che si scomparte di qua o di là per confinare o colla maggior

di qua o di là per confinare o colla maggior rapidità o colla maggiore lentezza

là per confinare o colla maggior rapidità o colla maggiore lentezza di spirito. g

. ferrari, 499: volete vedere, o signori, 10 stesso soggetto dell'uomo

di una scienza; allargamento del significato o dell'interpretazione di un vocabolo o di

significato o dell'interpretazione di un vocabolo o di un'espressione. caro, 2-1-203

di meno, secondo la robustezza o debolezza delle complessioni. salvini, 39-iii-142:

può comprendere più ragionevolmente secondo la maggiore o minor latitudine si voglia alla medesima accordare

vol. VIII Pag.816 - Da LATIVO a LATO (31 risultati)

tali consuetudini ci fanno arrossire di pudore o sorridere di malizia. -dilazione.

letter. che appartiene, che riguarda o si trova sul monte latmo (nell'asia

; fianco; parte laterale di un organo o di un membro. -anche: seno

è ingrossato: e'diviene per disagio o di fatica o di magiare cose cattive

e'diviene per disagio o di fatica o di magiare cose cattive e ventose,

di magiare cose cattive e ventose, o patire freddo de'piedi o umidezza. tasso

e ventose, o patire freddo de'piedi o umidezza. tasso, 17-13: oltre

polpaccio. -lato destro (o diritto o ritto): fianco opposto

. -lato destro (o diritto o ritto): fianco opposto alla parte

al petto. -lato sinistro (o manco): fianco corrispondente alla parte

2. ciascuna delle parti laterali o perimetrali di oggetti, edifici, luoghi

linea immaginaria verso la quale si volge o dalla quale parte un moto sia reale

casa, vi si dà entro bere o mangiare a galline. s. bernardino da

tesi ad asciugare. -lato destro (o diritto) e lato sinistro (o

(o diritto) e lato sinistro (o mancino o manco): parte o

) e lato sinistro (o mancino o manco): parte o punto di un

o mancino o manco): parte o punto di un luogo che si trova

un luogo che si trova a destra o a sinistra di chi guarda.

11-29: spiri [il vento] o dal lato destro o dal mancino, /

[il vento] o dal lato destro o dal mancino, / o ne le poppe

dal lato destro o dal mancino, / o ne le poppe, sempre è così

': i lati erano siepi, o muri d'orti, chiese e conventi,

la roba si bagna per suo mancamento o perché i lati o coverta non son bene

per suo mancamento o perché i lati o coverta non son bene calefatati, contuttociò

, ma ne'bracci della croce, o lati che vogliam dire della cappella maggiore

104-1: quando la donna ha 'n oste o 'n altro lato / marito o

o 'n altro lato / marito o padre o suo procian parente, /

'n altro lato / marito o padre o suo procian parente, / faccia l'

guastando i santuari e santi lati: / o perfidi pagani da esser arsi, /

perfidi pagani da esser arsi, / o ver da dio essere straziati! lorenzo de'

4. luogo determinato assegnato a qualcuno o a qualcosa; spazio libero, posto.

vol. VIII Pag.817 - Da LATO a LATO (4 risultati)

del luogo che pigliavano, con gesso o altra tinta, e vi scrivevano in lettere

, scritta in alcun tratto di strada o di piazza, in occasione di fiere

le legioni poste alle latora per codardia o miscredenza, lasciato il luogo, corsero all'

cose molto gravi; 4 lato sottile o minuto, quello che serve solo a cose