le truppe di diversa provenienza per istruirle o utilizzarle in combattimento. -anche: disporre
... le fidanzate, o le amanti, degli avanzi di galera che
particella pronom. apparire su uno sfondo o entro una cornice (anche ideale)
tausilio, 6-185: guardando dal balcone o dalla loggia / su l'ampie strade
per estens. che appare su uno sfondo o entro un riquadro o una cornice (
su uno sfondo o entro un riquadro o una cornice (anche ideale) in
una determinata immagine da un apparecchio fotografico o da una cinepresa. -per estens.
e suona biasimo, come di persona o di cosa di cui non si saprebbe dir
trasversalmente alla propria corsia d'acqua o fuori rotta. -assol. nella scherma,
(uno scudo); che reca una o più imprese inserite in uno dei
da parer corrotta. 2. diviso o disposto in quadri, quadrettato. sanudo
, dovrebb'essere inquartato; cioè colla base o pianta quattro volte maggiore della sua altezza
che mi fa mangiare troppo. molto o poco inquartato? ». « a dire
è donna: ti sembro inquartato io o no? »... « beh
« beh, secondo te sono inquartato o no? ». « non so com'
de'zecchini... deve esser affinato o per via d'affinazione chiamata per inquarto
via d'affinazione chiamata per inquarto, o per via di altra affinazione detta a
segni inquietanti che contrastavano a quelle speranze o non davano buon presagio di un loro immediato
: inquietare è altrui non giustamente commuovere o molestare. vita di frate ginepro volgar.
: quei che con risse e liti o mal reggendo / la sua famiglia e i
altro che dalle molte visite di genovesi o d'altri. -assol. ant
inquiettare di notte non è conosciuto, o se pur conosciuto, non pratticato in olanda
, non possa essere inquietato per pagare o ripagare el dricto de l'arte secondo
esser perseguitati, inquietati né ricercati diretta o indirettamente in qualsivoglia modo e maniera.
aiutati a trovare il servo fuggito, o per comperare podere,...
ii-2-44: che fa la piccinina? urla o dorme? poppa e mangia, o
o dorme? poppa e mangia, o s'inquieta? è divenuta ancora presso
violenze turbative, inquietative, compulsive o espulsive,... si proceda
e di piano, e sanza strepito, o figura di giudicio.
di inquietare), agg. reso o diventato inquieto; turbato, congestionato,
letter. che arreca turbamento, inquietudine o molestia. b. fioretti,
soffre... la fame o la sete, questo bisogno eccita in lui
, instabilità, fermento, disagio sociale o politico. frachetta, 3-261: è
. che è in stato di agitazione o di eccitazione; che non ha posa
intriganti, parlatori, / quei che aveano o cre- deansi aver talenti / alli talenti
cielo. 6. che deriva o è causa d'inquietudine, di turbamento
fuoco vermiglio. 7. che esprime o lascia trasparire inquietudine, apprensione o sdegno
esprime o lascia trasparire inquietudine, apprensione o sdegno (lo sguardo, il volto,
iii-635: sei tu inquieto con me, o non stai bene? fammi saper qualche
/ dovean esser sì ratto, / o galatea, il mio nome ed io
0 di bene, non sarà male o bene in alcuna maniera. chiari,
senza che ci accorgiamo di qual natura sia o in qual parte di noi la sede
tormento. -per estens. espressione o atteggiamento che rivela timore, apprensione,
inquilino. -anche; contratto di locazione o durata della locazione stessa.
forensi consistono negli statuti e nelle leggi o consuetudini particolari, da'quali per ragione
da'quali per ragione di vicinanza, o di consorzio, o di parentela,
ragione di vicinanza, o di consorzio, o di parentela, o d'inquilinato,
di consorzio, o di parentela, o d'inquilinato, si dia questo retratto prelativo
per 4 contratto di pigione ', o per la 4 durata della pigione 'o
o per la 4 durata della pigione 'o 4 allegagione ', non è voce
particolare di associazione di due specie animali o vegetali, in cui la convivenza si
età intermedia, abitante di un podere o di una casa non di sua proprietà
. fr. colonna, 2-115: o felice dunque chi in tale loco sempre concesso
sempre concesso gli fusse essere patrizio, o vero inquilino. bembo, 5-11:
2. chi vive in una casa o in un appartamento che ha preso in
senza che tra essi alcuna persona forestiera o inquilina abbia avuto luogo, si può domandare
11-1-99: vi regnano alcune malattie regionali o inquiline o epicorie o endemie, che vogliamo
vi regnano alcune malattie regionali o inquiline o epicorie o endemie, che vogliamo chiamarle
alcune malattie regionali o inquiline o epicorie o endemie, che vogliamo chiamarle.
.. in una storiografia, inquinata o inquinabile di qualsiasi cosa, ma pura di
, che le genera, sia escremento o inquinamento di diversi o particolari visceri.
, sia escremento o inquinamento di diversi o particolari visceri. 2. presenza
determinato mezzo (aria, acqua) o in una determinata sostanza, di composti
estranei alla composizione normale del mezzo o della sostanza, tale da alterarne le
esse e anche corrodere costruzioni in calcestruzzo o in ferro (e tale problema si
. alterare per inquinamento; rendere impuro o malsano; contaminare, infettare (l'aria
suoni o rumori simili a un lamento o particolarmente malinconici. molinari, 2-114:
l'applicazione di una lametta di piombo o di oro, legata strettamente. foscolo,
può tenerla per sé, e cangiando o raschiando la lametta dove dice 'madre '
metallo prezioso intessuta in drappi di seta o di lana. -per estens.:
tagli, fornita al centro di fori o di fenditure mediante cui viene inserita nel
5. anat. ant. falda cartilaginea o segmento osseo piatto e sottile; scaglia
che si dicono stregare i bambini, o ammaliargli, o usare simili bestialità.
stregare i bambini, o ammaliargli, o usare simili bestialità. baldelli, 3-290
vallisneri, i-93: 'denti di lamia'o 'cane carcaria'... sono falsamente
, lungo circa 30 mm, nero o grigiastro opaco, con antenne più brevi
inserite fra gli occhi, corpo ritondato o cilindrico, testa inclinatissima, addome ovale
sovente gonfie, e mandano un suono o rumore acuto. = voce dotta
crociera, a botte, a cupola o a padiglione), tipica delle costruzioni
anzi né pur sieno murate di pietre o di mattoni, ma semplicemente di legno
lunghezza, ottenuto mediante laminazione di ferro o di acciaio (e anche di rame,
per lo più come materiale di copertura o per costruzione di solai. -lamiera stampata
rettangolare, quadrata, trapezoidale oppure triangolare o pentagonale, ottenuta mediante stampaggio.
sia di terracotta e non di ferrofuso o di lamiera: perché il metallo si riscalda
i-27: abbia... corazze o vero lamiere, cervelliera grossa o vero
. corazze o vero lamiere, cervelliera grossa o vero bacinetto. la spagna, 3-35
-i). operaio addetto a fabbricare o riparare oggetti o attrezzi di lamiera sottile
operaio addetto a fabbricare o riparare oggetti o attrezzi di lamiera sottile.
farà lo fabbro lo intaglio? o l'orefice lo figurerà con l'oro,
d'una lamina di piombo e dieci o dodici tanti d'aria. p.
di noi. 2. lastra o piastra metallica incisa, dipinta o lavorata
lastra o piastra metallica incisa, dipinta o lavorata a rilievo. -per estens.:
3. per estens. lastra o scaglia di materia non metallica; strato
e fatti a scaglie, e tal lamine o falde son più sottili che carte,
traverso lamine d'alabastro color di miele o vetri istoriati d'istorie sibilline.
istorie sibilline. -lastrone di pietra o di marmo; lapide. -anche al
. -figur. letter. raggio o riflesso luminoso; luccichio. d'
formata da una sola lamina intera, o, in qualunque modo si voglia,
. 9. fis. lamina liquida o saponata: strato costituito da un velo
è tale da sfasare rispettivamente di mezzo o di un quarto di lunghezza d'onda
s. v.]: diconsi effetti o fenomeni delle lamine sottili quelle apparenze luminose
attraversa corpi diafani di estrema sottigliezza, o ne viene riflessa. i colori delle bolle
'lamine vibranti', sono lamine di metallo o d'altra materia soda che si mettono in
che si mettono in vibrazione percuotendole, o sfregandole con un archetto. -molla
, composta di granelli configurati di spato o quarzo laminare biancastro. 2.
5. idraul. regime, moto corrente o flusso laminare: quello proprio di un
ridurre in lamine, fogli, lamiere o barre di determinate dimensioni, i metalli
metalli, le gomme, le materie plastiche o altri materiali malleabili. -laminatoio a passo
macchina per ridurre le verghe in lamine, o queste vie più assottigliarle, facendole passare
a caldo al fine di ricavarne lamierini o nastri d'acciaio sottilissimi. govoni
ghiaccio dei ghiacciai, a stratificazione più o meno intensa, che provoca lo slittamento
operazione che consiste nella resezione di una o più lamine vertebrali, e viene praticata
scaruffi, 105: molte volte occorre comprare o vendere... alcune laminette ed
simili cose d'argenti di varie leghe o finezze non lavorati. galileo, 4-2-52:
potente a sostener quella laminetta di rame o d'argento, che su l'acqua si
parte sola e cerchiati con laminette di ferro o di ottone. g. l.
pieghi a'fianchi, ora s'avanzi o arretri. milizia, vii- 371:
371: davanti ai tubi de'serbatoi o de'bacini si mette una laminetta traforata
dal neutono tra le laminette d'aria o d'acqua che tra quelle sue lastre
diversa, che ciascuna di quelle scagliette o laminette, a guisa di embrice, va
'nella lingua toscana significa sempre lampada o lampana o face, e luce o
lingua toscana significa sempre lampada o lampana o face, e luce o splendore non
o lampana o face, e luce o splendore non mai. s. carlo da
/ ne porga i tuoi bei frutti, o bianca oliva, / e produca liquor
di laude. riccio, lvi-110: o d'ardente virtù accesa e viva / lucerna
sol co i raggi non arriva: / o chiara e pura lampa, onde deriva
da'ladroni. marchetti, 4-97: o tu, che in mezzo a così
lampe ardente e i bei xafiri? / o gran pietade, o lacrime, o
bei xafiri? / o gran pietade, o lacrime, o sospiri! / u'
o gran pietade, o lacrime, o sospiri! / u'son le bianche stole
faville. preti, i-60: te [o cavallo]
arrecò tommaso. cesarotti, 1-xxxv-129: o voi notturne lampe, / voi scintillanti
-figur. epicuro, 42: o dea che di beltà sei specchio e stampa
chiara lampa. de'marchesi, xxxvi-231: o de le sante muse bella e chiarissima
: / né per buon scudo o tempra di corazza / o per grossezza d'
scudo o tempra di corazza / o per grossezza d'elmo se ne
làmpade), sf. apparecchio fìsso o portatile, sospeso dall'alto o sorretto
fìsso o portatile, sospeso dall'alto o sorretto dal basso, atto a produrre
in genere come mezzo di illuminazione privata o pubblica); si compone di una
la combustione di sostanze solide, liquide o gassose (lampade a fiamma, che
di alimentazione; in passato, lampada o fiamma sospesa dall'alto. pirandello
. -lampada da tavolo: di piccolo o medio formato, poggiante su un tavolo
della luce. -lampada a incandescenza (o a filamento): v. incandescenza,
lo più nell'effettuazione di riprese cinematografiche o fotografiche). -lampada a luminescenza o
o fotografiche). -lampada a luminescenza o luminiscente: quella che sfrutta l'energia
prodotta da una scarica elettrica attraverso gas o vapori metallici contenuti in un tubo o
o vapori metallici contenuti in un tubo o in un'ampolla di vetro. -lampada
ampolla di vetro. -lampada a fluorescenza o fluorescente: quella che sfrutta l'energia
elioterapia artificiale). -lampada al quarzo o di quarzo: a raggi ultravioletti,
cui il combustibile è allo stesso livello o poco più in basso del becco luminoso
viene addotto per capillarità attraverso lo stoppino o lucignolo. -lampada a pressione: in
tata da una colonna di mercurio o di soluzione salina. -lampada statica:
di ambienti sotterranei. -lampada di sicurezza o di davy: particolare tipo di lampada da
di ottone per impedire l'accensione accidentale o l'esplosione di gas (in partic
olio la cui fiamma è circondata da una o più reti metalliche, affinché, immergendola
: lampada ad incandescenza, ad arco o a vapori di mercurio, utilizzata nel
lampade): speciali lampade ad arco o a incandescenza utilizzate nei teatri di prosa
nei teatri di prosa per riprese cinematografiche o fotografiche. -fotogr. lampada lampo:
lampo: speciale lampada elettrica a incandescenza o a conduzione gassosa, utilizzata per riprese
piccolo formato che, applicata al berretto o alla fronte, serve per illuminare zone
per illuminare zone profonde del corpo umano o anche del campo operatorio. — lampada
per esaminare in trasparenza determinati organi esterni o anche interni; diafanoscopio. 2.
sacra, sulle tombe a fini devozionali o per voto. -lampada perpetua: quella
accesa giorno e notte su una tomba o davanti a un'immagine sacra. -lampada
un'immagine sacra. -lampada del tabernacolo o lampada eucaristica: il lume a olio
ed a prometeo. -festa delle lampade o dei lumi: presso gli ebrei,
ariosto, 814: veggio ch'hai [o notte] quante lampade ha il ciel
anche semplicemente lampada): cannello ossidrico o cannello a gas per saldatura.
: v. germicida. -lampada igea o esculapio: apparecchio impiegato per la disinfezione
. lampadàio, sm. fabbricante o venditore di lampade. carena
, artefice che fa le lam- pane o lampade. dossi, iii-157: tappezzieri e
illuminazione artificiale (un complesso di lampade o di altre sorgenti luminose) ed è
di illuminazione costituito dal sostegno o da una o più sorgenti luminose. -lampadario
costituito dal sostegno o da una o più sorgenti luminose. -lampadario a gocce
, 1-332: furono accesi parecchi fuochi, o lampadari, o non so che,
accesi parecchi fuochi, o lampadari, o non so che, coi tre colori del
in occasione delle feste di qualche divinità o eroe il cui culto avesse attinenza con
talora a cavallo, divisi in squadre o singolarmente, si passavano l'un l'
voce dotta, gr. xapjra87) 8po{ea o àafjurasospopia, comp. da xa ^
= voce dotta, gr. xajxrcasyjcpopca o xajjma8o .]: 4 lampadoforo ', quegli o quella che portava la fiaccola ne'sagrifizii che portava la fiaccola ne'sagrifizii, o nelle lampadoforie. d'annunzio, iii-2-259 anticamente nelle case romane a scopo decorativo o per illuminare gli ambienti. = = voce dotta, gr. xapircasocpópo? o xafz7ra8r) cpópo <;, comp . denominazione data a quei 'globi 'o 'pere 'di vetro contenenti il
, i-3-11: fusse voler de'numi avversi o di natura, / mai non fu
a me lampana sarai / luminosa, o buon signor. -ant. segno
: fare affermazioni superflue, compiere azioni o attività inutili. tommaseo [s
'. (porgere dichiarazioni superflue, o in genere far cosa inutile).
), sm. tose. fabbricante o venditore di lampade. fra giordano
: 'lampanaio ', colui che fa o vende le lampane. 2.
, dicesi anche per lampo, baleno o luce di forgore. = deriv.
in traccia a bella posta di brighe, o simili. 'neanche a cercarle col
lito da carrara, xxxix-n-33: o lampante viole, o neve, o
carrara, xxxix-n-33: o lampante viole, o neve, o fiochi, / preziose
o lampante viole, o neve, o fiochi, / preziose faville al ciel sereno
onde ottenere sollecitamente olio ben chiaro, o, come dicono, lampante, filtrarlo
lampara, sf. lampada ad acetilene o a gas di petrolio, che si
notturna di alici, sardine, sgombri o di altro pesce pelasgico di superficie.
infermo; munita di lumi a petrolio o di lampare per la pesca.
acetilene. -pesca con la lampara (o alla lampara): effettuata con tale
pozzo, l'amicizia coi figli del contadino o del manente, la pesca, le
pesca, le notti di 'battuggia 'o di pesca alla lampara. brancati,
strada, bizzarramente rischiarati dalle torce, o da qualche 'lampara 'appesa alla
, vi-3-70: non cantai di guerrieri o senno o sorte, / lampar di brando
: non cantai di guerrieri o senno o sorte, / lampar di brando o sibilar
senno o sorte, / lampar di brando o sibilar di fromba. -letter.
dànno il nome di 'lampasco 'o 'mal della fava ', per combattere
(con partic. riferimento al leone o al leopardo). tramater [
costituito da un'asta di legno forte o di ferro che si applica all'albero
di ferro che si applica all'albero o al pennone di una nave per evitarne
, per preservarli da urti e sfregamenti o per facilitarne lo spostamento.
superficie di un albero, di un'antenna o di un pennone, con chiodi o
o di un pennone, con chiodi o trinche o zinature per rinforzarli quando sono
di un pennone, con chiodi o trinche o zinature per rinforzarli quando sono indeboliti.
facilitare il pennone quando si issa, o si maina o si braccia. ne sono
pennone quando si issa, o si maina o si braccia. ne sono forniti i
a un'albero, per evitarne la rottura o per ripararla in modo provvisorio. le
costituite da lunghi pezzi di legno sagomati o da lamiere di ferro inchiodati o impernati
sagomati o da lamiere di ferro inchiodati o impernati, e assicurati con forti legature
e assicurati con forti legature in cavo o con collari di ferro. le lapazze possono
, ecc., per preservarli da urti o sfregamenti. = etimo incerto,
marin. rinforzare con lampazze l'albero o il pennone di una nave; applicare
una nave; applicare lampazze all'albero o al pennone di una nave.
, 384: lapazzare un albero o pennon con aggiunta di legni che lo
all'argano, e dovunque bisogna per riparo o rinforzo. = denom. da lampazza
. lampeggiaménto, sm. successione o scarica di lampi. - anche:
, splendore improvviso e intermittente; riflesso o sprazzo di luce; apparizione improvvisa e
apparizione improvvisa e fugace di una luce o di un oggetto splendente, luminoso.
lampeggiamento in qualche fenile di stalle o catasta di legnami, senza saperne la sozza
che per lo più esprimono un intenso o fugace stato d'animo (o anche
un intenso o fugace stato d'animo (o anche inquietudine, tormento, ira)
anche l'esposizione dimostrativa segua più tardi o riesca imperfetta al confronto di quel lampeggiamento
. francesco d'albizzo, i-50: o virgine del cielo, alta regina,
. 3. che si illumina o si accende di un'espressione intensa e
, in partic., d'amore (o, anche, di collera, di
: avevano capigliature arruffate, barbe incolte o baffi ispidi, occhi lampeggianti.
ci ànno mostrato. beicari, 5-74: o chiara stella, o luce lampeggiante,
beicari, 5-74: o chiara stella, o luce lampeggiante, / all'alme tenebrose
. -che s'impone alla sensibilità o all'attenzione, per vigore, vivacità
mai che foglia crolli / né tuono o lampeggiar per l'aere fosco. bandello
se senza tuoni lampeggia spesso la mattina o la sera, significa vento.
, / quando prepara una gran piova o grandine. -per simil. letter.
: in quel modo che fulmine o bombarda / co 'l lampeggiar tuona in un
il mercurio, subsidere il sale e lampeggiar o disolar il solfro. -letter
di lampeggiare, quasi somigliandosi al girasole o all'occhio di gatta. caro, 2-1190
di perle e rubin ricco monile / o bel diamante intorno a te lampeggia.
, accendersi di un'espressione di gioia o di commozione, di turbamento o d'
gioia o di commozione, di turbamento o d'amore, o anche d'ira,
, di turbamento o d'amore, o anche d'ira, di minaccia intensa e
c. i. frugoni, i-n-8: o come ti lampeggiano / le guance e
viso. d'annunzio, i-226: o voi, tra i lunghi cigli languidi occhi
alma per suo ben vaneggia, / o pur se 'l largo mio signor, che
ogniqualvolta udiva i suoni di una fanfara o vedea sventolare una bandiera, o lampeggiare
una fanfara o vedea sventolare una bandiera, o lampeggiare una camicia rossa di garibaldino,
. colonna, 1-310: almen pregate [o stelle] il suo bel raggio [
/ il tuo sembiante, aspasia. o fuggitivo / per abitati lochi a me
7. insorgere, apparire repentinamente, o in modo folgorante nell'animo, nella
senza considerar molto la proporzione de'lineamenti o la convenienza de'colori, assai leggermente
12. esprimere, mostrare con lo sguardo o con l'atteggiamento (un forte sentimento
un inciso, di un genitivo o di un semplice aggettivo. montale, 9-111
un semplice aggettivo. montale, 9-111: o piccolo angelo, buio, / non
lampeggio / della tua incomprensibile tabulazione / o angelo nero disvèlati / ma non uccidermi col
alle gonne. -apparizione improvvisa o intermittente. onofri, 135: si
. del cielo, piuttosto che d'armi o occhi, o altra luce. aleardi
, piuttosto che d'armi o occhi, o altra luce. aleardi, 1-71:
.. vivi natanti appariano: triglie o vero mulli, mustelle o vero lampetre
appariano: triglie o vero mulli, mustelle o vero lampetre, e multiplici altri.
e alla manutenzione dei lampioni a gas o a petrolio installati lungo le strade e
. manca la pappa agli asili infantili o ci vogliono nuovi giocattoli per i bambocci
numero unico. 2. fabbricante o venditore di lampioni. 3. cinem
lampióne1, sm. grossa lanterna o fanale adibiti alfilluminazione di strade, piazze
venivano appesi ai muri e alle cantonate o portati a mano, per lo più
fanale 'quello che si appende alle scale o ne'cortili; quello che si tiene
da'servitori, sia questo di vetro o di tela ». guadagnali, i-i-291
alone giallognolo dei lampioni nella nebbia oscura, o l'occhio rosso di un fanale che
. 4. persona che sorveglia o assiste involontariamente alle effusioni di due innamorati
. lampioncèllo. corazzini, 4-42: o lampioncèllo, fallo per mi'amore, /
incerto, deriv. forse la lampa, o accr. del piemon. lampa '
.: involucro, a forma di globo o di cilindro di carta pieghettata, per
: ad adì caiè i negozianti greci o italiani han costruito in onor mio una
. 3. disus. costruttore o venditore di lampade. arlia, 310
e male. colui che costruisce o accomoda ogni sorta d'ap
ogni sorta d'ap parecchio o altra macchina o ingegno da far lume,
ap parecchio o altra macchina o ingegno da far lume, dicesi
'lampista ', per costruttore o venditore di ogni sorta di lumi
linea che a volte si biforca o si ramifica e può avere una
una luce vivida, improvvisa, intermittente o di una rapidità estrema. dante,
prisma; il passato quando ancora duole o quando si può riderne o quando come un
ancora duole o quando si può riderne o quando come un lampo risorge per ripiombare
270: anco per poco ondeggerete, o chiome / de la canapa verde,
da fuochi scappati di sotterra, o da lampi lucidi, che furono da molti
annunzio, i-23: erano belli, o mia fiorenza, i taciti / meriggi
: c'erano con lui sulla riva sei o sette strane mosche col dorso che mandava
ed al notturo lampo, / accompagnata o sola, armata in campo. idem,
d'onore. chiabrera, 1-ii-110: o occhi crudi: / jole, chiudi /
cor ristora. bianchi, 2: o qual scintilla / sotto le nevi di
qualunque vivace lampo d'ingegno che scintillasse o negli eruditi contrasti o nelle composizioni eloquenti
ingegno che scintillasse o negli eruditi contrasti o nelle composizioni eloquenti, che ciascuno stimava
, / che quel lampo di neve / o bello, sì, ma breve.
bentivoglio, lvi-372: sì, sì, o signor, per nostro
all'ombra. 8. persona o animale velocissimo nei movimenti, rapido e
movimenti, rapido e impetuoso nelle azioni o nelle imprese. carducci, iii-3-324
fé lieve inciampo. 9. fatto o evento di brevissima durata; tempo,
v. lampada, n. 1) o a lampo elettronico (in modo che
montale, 3-106: non c'era festa o 'raduno '(la parola era
fracchia, 822: prendiamo il lampo, o per parigi, o per roma,
il lampo, o per parigi, o per roma, e chi si è visto
trafficatori d'oro, di sensazioni, o di vanità,... non può
carducci, iii-1-278: adunque tu [o giobbe] ti credi / ch'esser
toscani, 124: chi non ha poveri o matti nel parentado, è nato o
o matti nel parentado, è nato o di lampo o di tuono.
parentado, è nato o di lampo o di tuono. -dopo il lampo
rizoma grosso e perenne, fusti eretti o proni (alti fino a più di
grappoli e frutti costituiti da drupe rosee o rosse, alquanto profumate; di facile
sparagi, le fraule, le flambeuse o, come altri dicono, lamponi, e
lxvi-i 191: con un coltello o con un stecco de ligno acuto alzirai
tutti gli altri animali questa custodia del cuore o questo pericardio è di membrana solamente e
i generi principali comprende il lampris regius o pesce re, il lampris luna o
regius o pesce re, il lampris luna o pesce luna). =
più comuni sono il lamprocolius chalibreus (o storno metallico) diffuso nell'africa orientale
etiopia) e il lamprocolius purpureus (o storno violetto) proprio dell'africa equatoriale
cristalli tabulari di color giallo oro o giallo bruno, diffuso nella penisola russa di
, francia). -lana di tosa o tosata: prelevata dall'animale vivo.
ottenuta da capi già tosati altre volte o da pecore che abbiano già partorito.
morto di morte naturale. -lana morta o di concia: tosata da un animale
lastri, 1-2-133: la stagione più o meno calda determina il tempo della tosatura delle
pecore, che prima si conducono una o più volte a lavare in un fondo
un fondo di un fiume d'acqua chiara o corrente, lavandole ben bene più che
giorno in giorno diverran le vesti / o di lana o di seta. moravia,
giorno diverran le vesti / o di lana o di seta. moravia, ix-130:
cenni, 2-4: quanto piacer mi piglio o che diletto / di queste donne che
, che ricopre il corpo di animali o persone. -in partic.: capelli
in una specie di pelo lungo più o meno sottile, non molto spesso e parallelo
si stacca dai panni quando si spazzolano o si battono; bioccoli di pelo misto
). aretino, vi-399: o che lana da pettinar col fuoco che
varietà si distinguono essenzialmente la lana artificiale o meccanica o rigenerata, che si ottiene
essenzialmente la lana artificiale o meccanica o rigenerata, che si ottiene dalla lavorazione
da fibre che si trovano nei frutti o intorno ai semi di determinate piante,
di origine vulcanica. -lana di scoria o di loppa: prodotto simile alla lana
, com'è 'l proverbio greco, o della lana caprina, come dicono i
con riferimento a cosa avuta in dono o acquistata con denari altrui. crusca
. -essere tutti di una lana o di un pelo e di una lana
]: 'esser tutti d'una lana', o simile, dicesi di persone triste tutte
, 4-i-252: perché ti penti, o bestia cortigiana? / prendi dell'usurier,
ai colpevoli. -pettinare lana sardesca o trista lana: avere fastidi; avere
della lana caprina: tenere in poco o nessun conto. galileo, 8-vi-245:
12: le stesse calze di lanona rossa o verde. -vezzegg. lanuzza (v
della lana, sia come fabbricante (o anche come semplice lavorante), sia
artefice lanaiuolo. sacchetti, v-151: o lanaiuoli, che facevate li panni per il
di mesue. r. stafisagria, condis o erba lanaria, piretro.
, in forma di cristalli monoclini trasparenti o in masse lucenti di colore bianco-grigiastro o
o in masse lucenti di colore bianco-grigiastro o gialloverdastro, scoperto originariamente in scozia e
sf. milit. rivestimento di lana, o di altra materia tessile o di pelle
lana, o di altra materia tessile o di pelle, che si avvolgeva intorno
l'interno dei cannoni dopo il tiro o per spalmarlo di grasso per manutenzione.
si ricarichi, fatta di pelle di caprone o d'altro, purché sia folto,
. dalla parte opposta ha il cavastracci o il calcatoio. nella marineria si usa pur
1-269: 'lanata', specie di grossa scopa o pennello, di cui si fa uso
, di cui si fa uso per impeciare o insegare i commenti e il fondo di
'lanata', specie di grossa scopa, o pennello, di cui si fa uso per
, di cui si fa uso per impeciare o insegare i commenti e il fondo di
stendono sulla carena a caldo il sevo o la pece. = deriv.
estens.: fornito di pelo folto, o particolarmente morbido, o bianco come la
pelo folto, o particolarmente morbido, o bianco come la lana (un animale)
, iv-363: 4 lanca ': terreno o bassura, in generale invasa dalle acque
), agg. che adotta o che appartiene o che si riferisce al sistema
. che adotta o che appartiene o che si riferisce al sistema didattico e
leggere e scrivere »... o l'abbandonarono dispettosamente, o continuano a
... o l'abbandonarono dispettosamente, o continuano a dolersi che il volgo è
letter. ciascuno dei piatti di una bilancia o di una stadera. galileo
lance di astrea: costellazione della libra o bilancia. -per estens.: tempo della
fontanella, iii-353: qui vieni, o filli, or che librato il giorno
, appendere, librare, pesare in lance o su giusta lance: sottoporre a un
violaciocche rosse e gialle sono lanceolate. o. targioni tozzetti, i-80: '
'lanciolata '[la foglia] o 'fatta a lanciuola 'o * lancetta
foglia] o 'fatta a lanciuola 'o * lancetta '(lanceolatum),
dicesi 'foglia lanceo lata 'o 'lanciolata 'o 'lanceolare 'o
lata 'o 'lanciolata 'o 'lanceolare 'o 'fatta a lanciuola
o 'lanciolata 'o 'lanceolare 'o 'fatta a lanciuola ',
quale, senza essere lineare, filiforme o capillare, è stretta e puntuta a guisa
cose, che tenevono in mano, o picciole verghe, o archi interi,
tenevono in mano, o picciole verghe, o archi interi, o pure in pezzi
picciole verghe, o archi interi, o pure in pezzi, o lancette o altre
interi, o pure in pezzi, o lancette o altre tali. zena, 1-245
, o pure in pezzi, o lancette o altre tali. zena, 1-245:
, inserita in un manico d'osso o di altro materiale, usata fin dai
, e poni nella piaga butiro di buoi o di pecore. crescenzi volgar.,
d'avorio, di tartaruga, di corno o d'altra sostanza simile, compongono la
corpo e la punta. il calcagno o parte posteriore è ottuso, il corpo è
acuta. secondo che questa è più o meno lunga si dà all'istromento il nome
dovea chiamarlo. magalotti, 21-20: o voglionsi pigliare i tempi da suono a
e gli orecchi possono leggermente ingannarsi, o dagli spazi corsi dalla lancetta, e più
di metallo, talora fatte a saetta o variamente traforate e appuntate in cima,
tavolino; poteva essersi rotta la cordicella, o uscita la lancetta dal perno, o
o uscita la lancetta dal perno, o chi sa, sdentellata fors'anco la
a'suoi luoghi adoperarlo con una staggia o riga assai lunga, appoggiata alla muraglia,
dicesi da'magnani ogni ferro in asta o a punta, con cui sono armati
ed è una lama lunga circa tre o quattro centimetri, larga in punta e
è... il pianatolo, o tondo o ovato o quadro o smusso;
.. il pianatolo, o tondo o ovato o quadro o smusso; il brunitoio
il pianatolo, o tondo o ovato o quadro o smusso; il brunitoio,
pianatolo, o tondo o ovato o quadro o smusso; il brunitoio, o a
quadro o smusso; il brunitoio, o a lancetta o a calcagno. tommaseo [
; il brunitoio, o a lancetta o a calcagno. tommaseo [s. v
[s. v.]: 'lancetta'o 'lanciuola'chiamasi volgarmente il tulipano salvatico.
'lanciuola'chiamasi volgarmente il tulipano salvatico. o. targioni tozzetti, ii-278: '
-a lancetta: acuminato, lanceolato. o. targioni tozzetti, 1-8: 'lanciolata'o
o. targioni tozzetti, 1-8: 'lanciolata'o 'fatta a lanciola, a lancetta '
disus. negli orologi da tasca o da polso, piccola lancetta del registro che
registro che, spostata da una parte o dall'altra, serve a tendere o
o dall'altra, serve a tendere o ad allentare la spirale e conseguentemente ad
allentare la spirale e conseguentemente ad accelerare o a ritardare il movimento dell'orologio;
per porre sopra di esse, innanzi o indietro, la lancettina, affine di restringere
od allargare la spirale, e così accelerare o ritardare il movimento dell'orologio. questa
questa posizione da darsi alla lancettina innanzi o indietro è indicata dalle due lettere a
in seguito da un'asta di legno o di metallo, più o meno lunga;
di legno o di metallo, più o meno lunga; munita a un'estremità
anche di pietra acuminata, di corno o di osso), di varia foggia
e all'estremità opposta di un tallone o puntale (calcio, calciolo) capace
terra; corredata di cinghia di cuoio o di altra impugnatura e talora anche di
impugnatura; usata come arma d'urto o di getto nella caccia e in guerra
getto nella caccia e in guerra o come insegna di rango (lancia composta)
) oppure da giostra, da carosello o da torneo, lunga anche fino a
vicino alla punta, con una banderuola o fiamma. g. villani, 7-31
della cristianità. guittone, xxxv-65: o bon gesù, te, tal barone,
usciva sangue ed acqua. -lancia bicuspide o moresca: con la punta doppia o
o moresca: con la punta doppia o a forma di mezzaluna. giovio,
-lancia lunga: specie di alabarda o di partigiana. tommaso di
estens. punta acuminata, lavorata più o meno variamente, che forma l'estremità superiore
in istucco, in creta, in gesso o in cera una specie di spatola onde
pubblica quando questa funzionava a combustibili liquidi o a gas. lucini, 11-365:
da pozzo ', vale essere impiccato o strangolato. -bot. foglia a
con una corta daga, due arcieri o balestrieri, un valletto e un paggio,
né le fidate a lui / spada o lanci detorse in danno altrui.
lancia: la parte del patrimonio familiare o dinastico riservato ai discendenti per linea maschile
quell'eterne merze. musso, 93: o san tomaso d'aquino, perché non
questi eretici a'tempi tuoi? o tu, più presto, perché non sei
sei pugnacissima lancia e fortissimo scudo, o magnifica vinegia. gioberti, 1-iv-441:
, 1-iv-441: i favori gesuitici consistono o in danari che largite, o in
consistono o in danari che largite, o in carichi utili, in titoli onorevoli,
(spesso accompagnato da uno scudiero) o, più generalmente, soldato scelto che
leggere, e'sua alabardieri e tre o quattro bandiere di fanti. guicciardini,
suo servizio, come di lance spezzate o di altro. guglielmotti, 930:
, cagnotto, cooperatore di alcun partito o ambizioso. gentile, 3-41: non
condizione. -lancia d'arrembaggio (o d'arrembo): spuntone lunghissimo con
si generano tutte le impressioni ignite, o vero focose, come le saette, i
che comparisce sotto l'aspetto di lancia o di piramide, crede che gli dei abbian
sottile tubo metallico in cui un liquido o un fluido viene spinto a pressione e
in vario modo a simboleggiare virtù guerriera o nobiltà d'origine guerriera. tasso,
naturale il diadema a la fenice, o pur ad alcune stirpi de'gentili la lancia
tiene ella che sia lancelotto, o vuogli tristano, orlando o ulivieri, di
, o vuogli tristano, orlando o ulivieri, di prodezza, la cui
, la cui lancia, per sei o per otto o per dieci aringhi, la
cui lancia, per sei o per otto o per dieci aringhi, la notte non
19. locuz. -abbassare la lancia o le lance: mettersi in posizione di
mano la lancia di monterappoli: trovarsi o mettere qualcuno in una condizione che non
che non ha via d'uscita; sbagliare o danneggiarsi qualunque cosa si faccia.
lancia molle: tenendo l'arma allentata o pendente (ed è contrario a con lancia
da vicino / far a colpi di spada o a lancie rotte. -fare di
qualcosa in modo da ridurla a poco o niente. allegri, io7: fu
d'ogni lancia un zipolo', o 4 un punteruolo ', vale stremar tanto
vale stremar tanto una cosa grande, o per ignoranza o per trascuraggine, che si
una cosa grande, o per ignoranza o per trascuraggine, che si riduca quasi
morte. odo delle colonne o anonimo, 462: o dio, chi
odo delle colonne o anonimo, 462: o dio, chi lo mi 'ntenza
-pigliare, vibrare la lancia contro qualcuno o qualcosa: assalirlo. - al figur.
lancia: dar principio a un combattimento o a un'impresa. g.
, figuratamente, di qualsiasi cimento o impresa. -rompere o spezzare una lancia
di qualsiasi cimento o impresa. -rompere o spezzare una lancia in favore di qualcuno
rompere una lancia. -rompere una o più lance: compiere una o più
-rompere una o più lance: compiere una o più volte il coito.
corcarla su quel lettuccio e romper due o tre lancie. documenti sul parentado medici-gonzaga
a forza di remi, di vela o di motore; serve per il trasporto
specialmente di comunicarsi da nave a nave o per andare da esse a terra. garibaldi
al servigio del naviglio principale per sbarcare o imbarcare ufficiali e personaggi di conto.
di salvataggio, la ciminiera. -capo o padrone di lancia: timoniere, e,
una lancia (rispettivamente della marina militare o mercantile). guglielmotti, 466:
di ronda', quella che di notte o di giorno gira armata e porta un ufficiale
: 'lanciabombe ', marinaio o cannoniere addetto al lanciabombe. = comp
g. gozzi, i-8-161: o giove amico, e ospitale, e sociale
di ferro acutissimo e si balestrava a mano o con macchina a corda, per infilzarla
folgorone incendiario, contro bastimenti, torri o ponti di legname, case, munizioni
lanciàio, sm. ant. fabbricante o venditore di lance.
comanda e ordina a qualunque mereiaio, o velettaio o chincalliero, lanciaio, o
e ordina a qualunque mereiaio, o velettaio o chincalliero, lanciaio, o altro artefice
o velettaio o chincalliero, lanciaio, o altro artefice, o bottegaio. documenti
chincalliero, lanciaio, o altro artefice, o bottegaio. documenti delle scienze fisiche in
chincagliere; del rigattiere; del lanciaio o ferravecchi, cioè venditor di sferre.
lanciare), agg. che lancia o che si lancia. - anche sostant.
una molla lancia un piattello di creta o di plastica, che il tiratore deve
adattamento del ma lese lantjaran o lantjar 'snello '. lanciarazzi
gettare, per lo più lontano, o dall'alto o verso l'alto,
per lo più lontano, o dall'alto o verso l'alto, con impeto,
con impeto, con violenza, contro qualcosa o contro qualcuno (o, anche,
, contro qualcosa o contro qualcuno (o, anche, senza particolare obiettivo)
particolare obiettivo), per scopo offensivo o per esercizio sportivo o per gioco,
per scopo offensivo o per esercizio sportivo o per gioco, sia con la forza muscolare
spinse alla china il suo sostentacelo, o vogliamo dirlo carretto... ma dopo
aveva comandato che partissero di lì uno o doi di oro,... ordinando
un semplice moto di braccia lanciato via tre o quatro prìncipi,... ha
un lancio (con riferimento a uomini o rifornimenti paracadutati). - anche rifl.
per estens. rivolgere, indirizzare repentinamente o con intenzione ostile parole, discorsi,
310: 'lanciare un'ingiuria 'o * un'offesa ', per 'ingiuriare
', per 'ingiuriare ', o 'dire una ingiuria ', o *
, o 'dire una ingiuria ', o * fare un'offesa 'sono modi
si tratta di lanciare accuse contro questa o quella persona, vi si deve pensare bene
una volta mi lanciava insolenze, gridava o bestemmiava, sarei sortita da quella casa
favellando dice cose grandi, impossibili, o non verisimili,... se fa
fine, s'usa dire: egli lancia o scaglia, o sbalestra o strafalcia o
usa dire: egli lancia o scaglia, o sbalestra o strafalcia o arrocchia o ei
: egli lancia o scaglia, o sbalestra o strafalcia o arrocchia o ei lancia cantoni
o scaglia, o sbalestra o strafalcia o arrocchia o ei lancia cantoni, o vero
, o sbalestra o strafalcia o arrocchia o ei lancia cantoni, o vero campanili
strafalcia o arrocchia o ei lancia cantoni, o vero campanili in aria.
. irradiare. cesarotti, 1-v-13: o sole o sol, sulla palude d'ora
. cesarotti, 1-v-13: o sole o sol, sulla palude d'ora /
era dei più seri: la bellezza o meno delle mutande lunghe stile 1890,
-introdurre qualcuno in un determinato ambiente o campo d'attività adoperandosi per ottenergli il
linguaggio dell'informatica, attivare una macchina o un programma. 8. ant.
più faccio tardanza. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: non agio
n-iii-892: ne l'arte ancora, o in molte de l'arti, io non
come in quella del lanciare e del medicare o del guerreggiare o del navigare e in
lanciare e del medicare o del guerreggiare o del navigare e in tutte quelle che son
.. / lanciar di palo, o trar di fromba e d'arco, /
-lasciarsi cadere, buttarsi (per terra o anche su una sedia, su un
liburnio, 2-27: questi essempi di * o 'usati dalli duo nostri poeti,
18. locuz. lanciare cantoni o campanili: v. cantone2, n
dal lat. cristiano lancedre * vibrare 'o * maneggiare la lancia ', denom
, sm. invar. cannoncino o fucile, montato su baleniere o imbarcazioni
o fucile, montato su baleniere o imbarcazioni per la pesca d'altomare,
sm. invar. marin. cannoncino o fucile col quale è possibile lan
ciare da bordo di un'imbarcazione o dalla costa, mediante un proiettile speciale
] per le ferite fresche di coltellata o lanzata. berni, 66-14 (v-
). gettato, per lo più lontano o dall'alto o verso l'alto
lo più lontano o dall'alto o verso l'alto, con forza, con
con forza, con violenza contro qualcuno o qualcosa; scagliato, scaraventato. tasso
qui colà sopra una tavola, aperto o chiuso, come va lanciatovi dalla furia.
velocità (con riferimento a un veicolo o, anche, alla persona che lo
. figur. rivolto, indirizzato repentinamente o con intenzione ostile (parole, discorsi,
, lasciato cadere in una determinata situazione o condizione. guerrazzi, 34: giovani
fatto conoscere favorevolmente in un determinato ambiente o campo d'attività; portato al successo
che si trovano fra le stoppie o sui rami bassi degli alberi. olina
indirizza pubblicamente contro qualcuno un'accusa (o un biasimo, un rimprovero).
2. che lancia il disco o il giavellotto o il martello o il
. che lancia il disco o il giavellotto o il martello o il peso (come
disco o il giavellotto o il martello o il peso (come esercizio sportivo).
del lancio del disco e del martello o, anche, meno propriamente, del peso
scuole / de'maestri di scherma, o che bravazzi / fanno 'l soldato,
un uomo d'arme qual sia lancierò o ballestriero. montecuccoli, i-426: i lancieri
possa piacere la descrizione minuta della quadriglia o lancieri che sieno,... quella
letter. ant. abile nel maneggiare o nel tirare la lancia. salvini
di una lancia, di qualche lancetta o di altro strumento affilato. sonovi tre
salto, guizzo (di una persona o di un animale). sacchetti
, spinse alla china il suo sostentacelo o vogliamo dirlo carretto... ma dopo
2. lo scagliare, il proiettare lontano o dall'alto o verso l'alto,
, il proiettare lontano o dall'alto o verso l'alto, con forza, con
un'arma, un oggetto contro qualcosa o qualcuno (o, anche, senza particolare
un oggetto contro qualcosa o qualcuno (o, anche, senza particolare obiettivo),
senza particolare obiettivo), per offesa o per esercizio o per gioco, avvalendosi
), per offesa o per esercizio o per gioco, avvalendosi della forza muscolare
per gioco, avvalendosi della forza muscolare o di uno strumento apposito; tiro.
a terra); gettito di materiali o di rifornimenti paracadutati da un aereo.
. marin. espulsione, proiezione di siluri o di bombe di profondità. -tubo di
impressa da una locomotiva a un carro o a un gruppo di carri preventivamente sganciato
mediante la quale si imprime ad aeromobili o a missili o a razzi la velocità necessaria
si imprime ad aeromobili o a missili o a razzi la velocità necessaria al decollo
, 1-69: lancio di un aeroplano o di un velivolo ottenuto mediante catapulta.
lancio di un velivolo ottenuto con uno o più cavi elastici sottoposti a tensione. bocchelli
non sono ancora esaurite. -iniziativa o serie d'iniziative diretta ad agevolare o
o serie d'iniziative diretta ad agevolare o a favorire l'introduzione di qualcuno in
introduzione di qualcuno in un determinato ambiente o settore o a imporlo all'attenzione del
qualcuno in un determinato ambiente o settore o a imporlo all'attenzione del pubblico,
. -anche: ciascuna parte di esso o singola notizia. 10. messa in
di una struttura prefabbricata in cemento armato o in ferro; varo. 11.
per lanciarlo contro la selvaggina in volo o in corsa. anche 4 gètto '.
sapere, quando caccia il cerbio, o altra bestia colpire. dizionario militare italiano
sorte di porro che ha il seme o vero il frutto più schiacciato, ma son
lanciolata [è detta la foglia] o detta a lanciòla o lancetta,..
la foglia] o detta a lanciòla o lancetta,... se da ambe
guadagnar qualcosa, portava dietro al capitano o caporale de'birri, un'arme in asta
comandato che niuno non avesse lan- cione o dardo o simile arme, per isturbare le
niuno non avesse lan- cione o dardo o simile arme, per isturbare le ruberie per
. lanciottata, sf. colpo o ferita di lanciotto. b.
alla vegetazione arborea, è ricoperto più o meno fittamente da una vegetazione erbacea fra
e incolta, per lo più sabbiosa o paludosa (e spesso contiene una notazione
, ii-1061: vedesti mai di maggio o sia d'aprile, / quando il corno
nostra maremma notturna col vento di levante o di scirocco. de pisis, 1-86
. marin. ciascuna delle spranghe o catene imperniate alla murata della nave,
2-366: 'lande ', spranghe o catene di ferro le quali sostengono le
.]: 'lande', spranghe di ferro o catene che, prese le bigole ed
il sartiame, essendovi fissate le bigotte o gli arridatoi a vite, cui fan
, con l'estremità superiore a occhio o golfare, per passarvi i venti della
landése, agg. che è nato o abita nella regione francese delle lande.
governo dei domini comuni della confederazione svizzera o dei territori di competenza dei singoli cantoni
quattro ruote; è trainata da una o due pariglie di cavalli; nell'interno due
.. uno strascino... o un altro qualunque canchero locomotivo vi depositerà
un mantice che si può tenere chiuso o aperto; è usata prevelentemente per automobili
è usata prevelentemente per automobili di piazza o di rappresentanza. 3. marin.
, rampicanti, con fiori bianchi o gialli e frutti a bacca di sapore gradevolmente
e ricettacolo di tutte le schiferie; o forse quasi * laida'. nomi,
l'altra immobile e ferma al bordo o alla coffa: tra le due bigotte si
al corpo. d'annunzio, iii-2-205: o mastri d'ascia, mastri / d'
contile, i-5: veggio falcuccio: o che lanetta! non sa tanto un
, fatta in brodo di vitella mongana o di pollastra, e renduta alquanto grata
grata con un poco di acqua lanfa o di odore di cedrato, mi sembrerebbe
le mandre e rifugge dalle villane, o se anche le avesse un po'brancicate,
[s. v.]: 'langio'o 'mal del lagno', con questi nomi
, che si trova in cristalli rombici o aggregati fibrosi; è un solfato basico
del langravio filippo. pascoli, 1016: o dritti stanti a guardia dell'impero /
i due terzi de'citadini, andati via o ammalati una buona parte del resto,
ediz. 1827 (596): usciti o languenti una buona parte del resto]
in color giallo negli animali per inedia o per soverchia effusion di sangue languenti,
case] aperte e vote d'abitanti, o abitate soltanto da qualche languente, da
chi vi ha così mal concio, o guerriero infelice? chi è stato il
decadenza, che attraversa una crisi economica o politica (uno stato, una città
inesperienza, ma lo ricusò egli apertamente, o per... non voler parte
voler parte della cura dell'impero languente, o per conoscersi una figura da comparir meglio
5. che sta per spegnersi o stenta a divampare (una fiamma)
6. privo di vivacità per sfinimento o sfiducia: che rivela intimo tormento,
casi umani, / insegnasse a temprare o plettro o voce, / per render
umani, / insegnasse a temprare o plettro o voce, / per render meno atroce
tu fra le chet'ombre, o nume, / all'amor mio propizio,
la bella in sacrifizio. -che esprime o deriva da struggimento amoroso (o,
esprime o deriva da struggimento amoroso (o, anche, da un'intenzione di maliziosa
non esser buona per certe parti o troppo gravi o troppo languenti, ma per
per certe parti o troppo gravi o troppo languenti, ma per un caratterino
è dominato da languore; che esprime o suscita tenerezza, struggimento, serena mestizia
, per prostrazione, per estenuazione fisica o morale); stancamente, mollemente;
i cannoni al fianco, che si scordarono o non diede il cuore a'mantovani di
cuoco, 1-50: l'utile amministrazione o non avea chi la promovesse o era promossa
amministrazione o non avea chi la promovesse o era promossa languidissimamente da coloro che avean
. del bene, 2-231: dove cocomeri o zucche sono piantate, non si lasci
agg. letter. alquanto prostrato fisicamente o moralmente; stanco, esausto, estenuato.
agnello adorno / ti sacro, o febo, con sommesso suono. sempronio,
si giacea, qual di viola / o di giacinto un langui- detto fiore.
anco quando il principio, per languidezza o bassezza et in somma per esser mal
finanza... può dar vigore o languidezza al credito pubblico. -indebolimento
al credito pubblico. -indebolimento politico o militare. siri, 171: quando
fioretti di passi trinciati, senza languidezze o cascate artificiose. conti, 92:
: perché vivete voi così solinga, / o delia, e in languidezze ed in
arte in questo per non causare diformità o languidezza nella parte. =
come gli altri, ma di fegado o di pulmone. tasso, 19-109:
/ di cielo men possente, / o con languida mano / l'avventerò da
robusta il fren possiede, / mutar convienti o libertade0 fede. — che deriva da
, 1-20: l'animo del solitario diviene o languido e pigro, non avendo chi
la sua dottrina e col disputare, o gonfio o superbo, per la vana
sua dottrina e col disputare, o gonfio o superbo, per la vana persuasione.
determinazione e di fermezza nel prendere decisioni o nel perseguire uno scopo; incerto,
luca, 1-15-1-131: giovando il buon ordine o metodo dell'informare, con spirito e
di quel che faccia un informante languido o pure quello il quale sia spiritoso, ma
ulivo de'languidi rami, / de'vizzi o mal crescenti. d'annunzio, iv-1-33
ciclopici, al posto di languide violette o serafici gelsomini, ostentava con fierezza una
che rivela uno stato di sfinimento fisico o morale, di scoramento, di desolazione
con la persona, e dimostra debolezza o svogliatezza. govoni, 7-29: 10
; che esprime maliziosa provocazione amorosa (o anche una sensualità dolce, molle,
essere languida come quella di un'infermo o d'un mendico, né canora come
quella d'un trombetta che publica una grida o d'un grammatico che detta la pistola
sillabe] comunemente per alcuno di questi nomi o simili:... suavi,
un astro); che sta per spegnersi o stenta a divampare (una fiamma)
morto, che ruzzoli giù per una china o che stramazzi subito in terra dopo lasciato
e di abbattimento, di forzata inerzia o di colpevole neghittosità, di debolezza o
o di colpevole neghittosità, di debolezza o di decadenza fisica (un periodo di
un'attività industriale, finanziaria, commerciale o artistica), arretrato, sottosviluppato,
sempre più languida che nelle nazioni manifatturiere o commercianti. bellini, 449: scriverò
caligine, che preme la mente, o scacci o faccia men densa. nannini
che preme la mente, o scacci o faccia men densa. nannini [petrarca
? è ella forse l'aversità tua o dei tuoi o della tua patria?
ella forse l'aversità tua o dei tuoi o della tua patria? le due prime
duro talvolta e ruvido e strepitoso, o pure aperto e languido e di mal
il numero del verso paresse troppo aspro o languido, fu disteso e rincalzato con
teneri e ardenti sentimenti di amore sacro o profano. origene volgar., 291
. languire1, intr. (languisco o lànguo, languisci o làngui
languisco o lànguo, languisci o làngui). diventar debole, fiacco,
e pericolose; essere straziato da piaghe o da ferite. fioretti di vite,
e sofferenze atroci; giacere al suolo (o in un letto o in una poltrona
al suolo (o in un letto o in una poltrona, immobilizzato).
. 4. astenersi, spontaneamente o forzatamente, da ogni attività; mancare
7. appassire, avvizzire, disseccarsi (o, anche, svilupparsi stentatamente: un
di disagio; trovarsi in preda alle intemperie o alle incostanze delle stagioni. lemene
. -procedere fiaccamente, stentatamente, o, anche, in modo inconcludente (
un'ora languiscono e dànno in mere chiacchiere o impertinenze. [sostituito da] manzoni
. diminuire d'intensità (una luce) o di luminosità (un astro);
esca, languiva. -perdere vivacità o brillantezza di colori; sbiadire.
morte rubella, / languia tanno, o gran carlo, al verno in braccio.
[mano] (né torpe al ferro o langue) / ferire, e trar
agli estremi delle arterie debba venir meno, o per lo manco enormemente languire. bettini
14. figur. mancare (o diminuire) di vigore, di forza
forza, di efficacia (una qualità materiale o spirituale, una virtù, un rapporto
dante, par., 16-3: o poca nostra nobiltà di sangue, /
tinger le piagge,... / o quando in parte la battaglia langue,
periodo di progressiva e inarrestabile decadenza politica o economica (uno stato, una nazione
, un'iniziativa, un'attività economica o culturale). dante, inf.
/ il suol bagnasti. -rimanere trascurato o accantonato; non progredire (una pratica
nuoto per mar che non ha fondo o riva, / solco onde, e 'n
, languendo. pulci, 11-1: o santo pellican, che col tuo sangue /
di gesù cristo in chi patisce o langue. -adirarsi, indispettirsi.
non languisca. boccaccio, iv-120: o iniquissima donna, qualunque tu se'da me
amor languisce. savonarola, 7-ii-267: o signor mio, o diletto mio, o
, 7-ii-267: o signor mio, o diletto mio, o amoroso mio,
o signor mio, o diletto mio, o amoroso mio, l'anima mia languisce
particella pronom. cicerchia, xliii-447: o anima, deh! pensa di partirti
19. locuz. -languire di, in o per qualcosa: essere in preda a
un fucile tutto mio. -languire o languirsi di o per qualcuno: amarlo
mio. -languire o languirsi di o per qualcuno: amarlo ardentemente, appassionatamente
. prolungata e deprimente, sofferenza fisica o morale; dolore, tormento, angoscia
2. per estens. velo di malinconia o di tenerezza amorosa. l.
sul capo, un mollissimo sardanapalo, o un cinira. 2. contraddistinto
alcuni esprimono, non so se per vezzo o per derisione, col francese 'languissant
baldini, i-221: ogni tralcio giallo o rosso tra 'l verde...
malattia, da affaticamento, da denutrizione o inedia, dall'età avanzata; debolezza
corporali molto si curino, rade volte o non mai vi s'andò con mente
ne'languori, per conforto della paurosa o mesta solitudine. g. g. belli
languore / di un circo / prima o dopo lo spettacolo / e guardo / il
inadeguatezza (di una facoltà dello spirito o dei sensi). bicchierai, 216
. 10. letter. struggimento o turbamento amoroso; pena, tormento d'
empito del desiderio che non è corrisposto o che non si può immediatamente appagare)
tende a manifestare sentimenti teneri e appassionati o a suscitare interesse, a suggestionare,
deggia / alla speme del colpo, o alla stanchezza / delle vegliate notti, /
sottomissione, rassegnazione, umiliazione e negazione o come languorosa sentimentalità d'imbelli perdonatori.
forse per la simiglianza del colore o per la leggenda che ne attribuiva la produzione
laniando, agg. letter. che deve o sta per essere dilaniato.
: viene offerto, come laniando capro o cerbiatto, a le scarmigliate che lo faranno
morte 11 suo corpo imputridirsi / debbia o da fiamme ardenti esser consunto, /
da fiamme ardenti esser consunto, / o laniato da rapaci augelli. -con valore
carducci, iii-3-293: l'avvoltoio, o fratello, il cuor mi lania / con
che si forma, per accumulo di polvere o di fibre di lana, sotto i
proprio, che si riferisce alla lavorazione o al commercio della lana. panzini
2. che riguarda la lavorazione o il commercio della lana. pulci
lavorazione della lana; produzione di filati o tessuti di lana; industria della lana
, cucire e torcere; fatto con mano o con ago, subbio [ecc.
-stabilimento tessile in cui si producono filati o tessuti di lana. longano, xviii-5-378
la scambiavano... col proprietario o direttore che sia del celebre lanifìcio di
proprio, che si riferisce alla lavorazione o al commercio della lana.
, subministra la materia a tanta opera, o che la natura del ventre si putrefaccia
questo, secondo che piace a democrito, o che abbia drento a sé una lanifìca
né men terreno, / né lanigeri greggi o grossi armenti. pindemonte, 9-275:
.. col beidelsar,... o con altre lanugini di piante o alberi
. o con altre lanugini di piante o alberi lanigeri, non esclusone l'albero
stamaiuoli, che piglieranno a far filare lane o stami dalle botteghe di firenze, non
dello stato, di un privato, o, talvolta, per conto proprio,
come i corsali de'schiavi loro, o come già anticamente de'gladiatori i lanisti.
, 2-33: parlando d'un lanista, o presidente de'giuochi. oriani, x-14-13
opem », che tu partorisca, o chiamar un lanista che ti squarti per
? 2. figur. chi suscita o stimola un sentimento; istigatore.
esser lanoso; consistenza e aspetto lanoso o simile a quello della lana.
greggi io non so s'i'dico ricco o grave, / era un pastor fra
il seguitaro. 2. filato o tessuto con lana; confezionato con lana
simile alla lana; che ha consistenza o aspetto affini a quelli della lana;
affini a quelli della lana; morbido o fitto come lana (un tessuto, una
: con crine lanoso, pelle più o meno nera, grosse labra. rovani,
il ramo] dicesi... lanoso o lanato (lanatus), quando i
, per 10 più deu'america tropicale o subtropicale, ma qualcuna anche del vecchio
si presentano sotto la forma di arbusti o erbe irsuti, tomentosi o pubescenti,
di arbusti o erbe irsuti, tomentosi o pubescenti, con foglie opposte, dentate,
che diventano poi aranciati, infine rossi o scarlatti. tramater [s.
lantane sono per lo più frutici o arboscelli originarii deh'america meridionale, coltivate
a questi fiori bianchi, porporini, o d'un bel giallo dorato, o misti
o d'un bel giallo dorato, o misti, succedono piccole drupe di color
è proprio, che si riferisce al lantanio o ai lantanidi e alle loro proprietà.
rare, di colore roseo, grigiastro o giallastro, che si presenta in cristalli
giallastro, che si presenta in cristalli o masserelle granulari ed è diffuso in svezia
una e dall'altra banda hanno quattro o sei galeotti per banco. carletti, 155
lintèrna), sf. contenitore portatile o fisso, sospeso dall'alto o sorretto
portatile o fisso, sospeso dall'alto o sorretto dal basso, per candele o
o sorretto dal basso, per candele o altre sorgenti luminose a fiamma (attualmente
, di forma per lo più cilindrica o prismatica, con pareti di vetro atte
quello metterai in una lanterna tinta in verde o altri colori trasparenti, vedrai per isperienza
vede venire uno lume grande di torchio o di lanterna e grida: -spegni quello
d'una scala di corda, l'una o l'altra man piena. rusconi [
lanterna tonda, di lamina di latta o d'ottone, con vetro
attaccato il cuoio, che fa certe piaghe o falde simili a quelle che si veggono
di uno specchio riflettore, di uno o più schermi colorati manovrabili a distanza per
lungo la muraglia dall'alto del parapetto o si gettano accese al piè delle scarpe.
la lanterne, mettre à la lanterne 'o 'lantemer '. durante i primi
non riuscii a capire se fosse sua moglie o sua amante. intesi dire però.
occhiali. 4. scherz. persona o animale molto magro. bellincioni, ii-135
superiore della torre di un faro costiero o portuale per segnalazioni luminose ai naviganti,
. bartoli, 9-23-263: torri, o lanterne che sogliam dirle, piantate su le
destra l'ampio mare con una lanterna o faro lontano dieci o dodici miglia dal
con una lanterna o faro lontano dieci o dodici miglia dal continente. galanti, 94
potrebbe dedurre qualche specie di lanterna magica o di camera ottica o di specchi ustori
di lanterna magica o di camera ottica o di specchi ustori o di fuochi lavorati.
di camera ottica o di specchi ustori o di fuochi lavorati. conti, 118
paragonare i primi caratteri alle immagini ombratili o agli spettri delle lanterne magiche in cui
di poesia, si scoprono monografie storiche o di storica divulgazione, saggi di tipologia
più la forma schematica di un cilindro o di un prisma, dotato di aperture
da un cono, da una piramide o da una semisfera, e destinato a
e destinato a racchiudere il vano circolare o poligonale lasciato sulla sommità della cupola per
puteo, posta sopra della cupola o tolo per ornato e decoro del tempio.
prendere il lume da qualche apri tura o lanterna artificiata ad alto; il qual
: 'lanterna ', specie di torrino o lucernario vetrato saliente dal tetto di una
sul tetto per dar lume alle scale o ad un andito. cicognani, v-1-210:
estremità inferiore di un albero di gabbia o di un alberetto, sovrapposta all'estremità
: parte inferiore di un albero di gabbia o di un alberetto a sezione ottagonale,
e filo di ferro, pieno di pietre o di pallottole, usato come proiettile di
(anche semplicemente lanterna): rocchetto o ruota facente parte di determinati tipi di
del valico, e i cui denti o piuoli imboccano nel lanternino. tommaseo [s
, sasso bianco 0 osso di seppia o mascella d'asino o fazzoletto bianco, ecc
0 osso di seppia o mascella d'asino o fazzoletto bianco, ecc. legato a
l'asciutto. -avere una lanterna o le lanterne spente: essere cieco da
spente: essere cieco da un occhio o da tutt'e due. nomi,
sollecitudine alla ricerca di qualcosa di raro o difficile da trovare. tommaseo [s
-comprare, prendere, credere, vesciche o lucciole per lanterne: cadere in errori
, far vedere, dare a intendere o a vedere lucciole o vesciche per lanterne:
dare a intendere o a vedere lucciole o vesciche per lanterne: dare a intendere
vendere, come propria, merce rubata, o dar lucciole per lanterne.
a qualcuno la propria complicità per azioni o attività disoneste. tommaseo [s.
v.]: * lanternuccia', lanterna o troppo piccola al bisogno, o meschina
lanterna o troppo piccola al bisogno, o meschina ancorché non piccola. -spreg.
lanternaro), sm. chi fabbrica o vende lanterne. citolini, 437
2. chi è addetto all'accensione o alla manutenzione della lanterna di un faro
alla manutenzione della lanterna di un faro o dei fanali segnaletici di un'imbarcazione;
è posto; sia in alcun porto piccolo o alla bocca d'un canale, o
o alla bocca d'un canale, o all'ingresso d'un bacino.
: finalmente circa le volte semisferiche, o semisferoidali, o lenticolari, s'
volte semisferiche, o semisferoidali, o lenticolari, s'ha da avvertire, che
6. tess. piccolo rocchetto o ruota di determinati tipi di macchine tessili
tipi di macchine tessili, i cui denti o pioli la connettono alla ruota a lanterna
robusta ruota, ovvero rocchetto a gabbia o a piuoli, infisso nell'asse della
qualcosa di raro e difficile da trovare o da scoprire. capuana, 15-68:
quasi tutta notte / si va al lume o di luna o lanternone. inventario di
/ si va al lume o di luna o lanternone. inventario di alfonso ii d'
frugnuolo è un lanternone fatto di latta, o sia bande di ferro stagnata, lungo
essi colui che gli guida, quando tre o quattro s'accordano a andare insieme)
e sollecitudine alla ricerca di qualcosa rara o difficile da trovare. - anche iron.
dimmi... se col vetro o col rasoio s'andasse riseccando la prorompente
capelli morbidi e poco fitti. o. vecchi, lxv-181: è di bianca
fortini, i-361: volendosi chiarire se giovine o vecchia fussi, messe la mani a
basso per vedere se pelo di cinghiale o di lepre trovassi; trovò ivi apena cominciarvi
e del feto a partire dalla dodicesima o dalla tredicesima settimana di vita embrionale e
dissolvessero incontrando i raggi del sole o parevano lanugini di cigno a pena visibili.
le foglie e i petali dei fiori o la buccia dei frutti di alcune piante.
nella loro circonferenzia un certo pelo piccolino o lanugine che vogliamo dire. mattioli [
non farò così già io delle lanugine, o pennacchio, o pappos,.
delle lanugine, o pennacchio, o pappos,... che mi avete
lanugine bianca) al numero di io o 15. lastri, 1-4-83: ve ne
poco di lanugine portata via del vento o un poco di schiuma che presto disperge
ella ha gittato fuori una certa lanugine, o vero un fiore, conosciuto da'muratori
imbevuti dalla crosta di velluto, o lanuginosa; da questa son comunicati alla
/ ne'duri staggi e se lo rompa o schiacci, / di sopra i ferri
a lanuvio; che è originario o abita a lanuvio. conti, 483
/ gravida volpe, / cagna pregnante / o bigia lupa / da'lanuvini / campi
. -chi). stor. servo o valletto d'arme al servizio dei raitri
armato di morione, corsaletto, lancia o alabarda, spada, appartenente a uno
11 re di francia si serve sempre o di svizzeri o di lanzchenecche. ariosto
francia si serve sempre o di svizzeri o di lanzchenecche. ariosto, 394:
avendola, / sarei paruto un lanzchenech o svizaro. giovio, i-115: el
. domenichi, 5-440: avevano o tagliato a pezzi in battaglia o fatto morire
o tagliato a pezzi in battaglia o fatto morire vituperosamente e senza vendetta le
come gatti, dove appena avessero indizio o speranza di far preda. oriani,
a quattro, a sei giocavano a dadi o al lanzichinétto, o a germini.
giocavano a dadi o al lanzichinétto, o a germini. guerrazzi, 10-205: giocatore
mezze piche, che oggi chiamano lanzistocchi o spontoni. = comp. da
van quati lanzi / con la balestra o lo scoppietto, a soldo. sanudo
se pur giungeranno al lanzo libraio? o se no, come devo fare?
/ ni figliuolo, marito, ciò o làolo, / ma quel core che di
la strada, in qualche folto bosco o in qualche valle oscura vi conduceste.
pigliano sovente una nuvola per giunone, o giunone per una nuvola. cattaneo,
da dove, da qual parte, da o nel punto dal quale; dal o
o nel punto dal quale; dal o nel momento dal quale; per mezzo
per lo più valore relativo, interrogativo o consecutivo in frasi che indicano moto da
laond'io fui comin- ciatore. morovelli o giacomo da lentini, 454: [il
, ai suoi abitanti; che è nato o risiede nel laos, abitante del laos
, avv. ant. nel luogo o nel punto in cui o verso il quale
nel luogo o nel punto in cui o verso il quale (con funzione di
funzione di compì, di stato in luogo o di moto a luogo sia reale sia
: « lapalissiano. monsieur de la palisse o palice fu prode cavaliere francese e morì
addominale anteriore, in casi di prolasso o di retroflessione. = voce dotta
a scopo diagnostico (laparotomia esplorativa) o a scopo operativo (e in questo
fase di un intervento chirurgico su uno o più visceri endoaddominali malati); e
panzini, iv-364: 4 laparatomia 'o 4 laparotomia ', atto operatorio nell'
affezioni cutanee, 0 internamente in decozione o esternamente, a tutti gli altri semplici
un seme maturato nel campo stesso, o portatovi dal vento,...
generico: incisore di iscrizioni su marmo o su pietra. banti,
. nell'età romana e medievale, artigiano o artista esperto nella lavorazione del marmo e
mediante la lapidazione. -anche: ferire o uccidere a sassate (come manifestazione di
stranieri e di trattarli barbaramente, cinque o sei persone non si sarebbero d'improvviso
ti pare delle stravaganti invenzioni per rendersi o più orrido il deserto o più difficile
per rendersi o più orrido il deserto o più difficile 11 sonno? ecco un
-con riferimento a fenomeni naturali reali o favolosi (come eruzioni vulcaniche, pioggia
lo stile caratteristico delle iscrizioni su lapide o, per estens., di un'opera
ii-287: come i frammenti dell'antica roma o di pompei, che ti fanno chinare
), sm. artigiano che lega o incastona pietre preziose o pietre dure in
artigiano che lega o incastona pietre preziose o pietre dure in montatura di metallo prezioso
lapicida. -in partic.: artigiano o operaio specializzato in lavori di incisione su
di lapidare), agg. ferito o ucciso a sassate; sottoposto alla lapidazione.
familiare, per 'onorato di lapide o monumento '. 6. tecn
sono di effetti peggiori: bestialità o sodomia, per la lussuria; violenza di
, per la lussuria; violenza di centauri o pusillanimità di ebrei, per la gola
. tecn. procedimento di finitura manuale o meccanica di superficie metalliche mediante levigazione con
idolatria, la bestemmia, la fattura, o considerati particolarmente gravi, come il parricidio
(e talvolta assumeva forma simbolica, o veniva compiuto contro un cadavere o una
, o veniva compiuto contro un cadavere o una tomba per esorcizzare i malefici del
anche sm.). lastra di pietra o di marmo o di altro materiale
lastra di pietra o di marmo o di altro materiale, per lo più recante
che chiude l'apertura di un sepolcro o è eretta sopra una tomba; pietra
suggellato con la lapida nel sepolcro, o vero spelonca. leggenda della beata umiltà
le loro lapide [delle sepolture], o vogliamo dire i chiusini, combagiano bene
. 2. lastra di pietra o di marmo che reca un'iscrizione commemorativa
, innalzata a ricordo di un personaggio o di un avvenimento. brusoni, 452
l'iscrizione incisa su una pietra sepolcrale o su una lastra commemorativa; epigrafe.
, i-237: abbino l'enfermarie due o tre camare con destro, uno salotto e
su un coccio di fango impastato, o signore? e perché no su una lapida
agg. letter. che è di pietra o è fatto con pietra; composto di
un uomo in conto uguale di statua enea o lapidea. pascoli, i-308: vedo
, specialmente in favore della nazione ebrea o di una divisione di essa. carducci
dalle loro teste i nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia
nembi di fiori o la grandinata di frasi o la pioggia lapidea di concetti che sogliono
. 2. che ha natura o consistenza di minerale; calcareo; litoide
dire se quello famoso della pietra bolognese o altro. a. cocchi, 4-2-57:
la sede precisa di tal materia dura o lapidea [un calcolo] pare che
, 12-8-440: lapilletti come cicerchie, o altro simile legume, pur di diversi colori
colori, che sono stati come incollati o cementati gli uni cogli altri per mezzo
, sostanza lapidea disposta in fila più o men fine e setose, bianche d'
fine e setose, bianche d'ordinario o di colore periato. -che è
bicchierai, 89: quelle specie di cristallizzazioni o di depositi di durezza quasi lapidea.
che genera pietrificazione; che forma tufi o incrostazioni. vallisneri, ii-420:
lapidescenti ', da'quali sono generati tufi o pietre tofacee di molta mole. tommaseo
diconsi quelle in cui si generano tufi o simili pietre e dove, se si pongono
vive fra le rocce e i sassi o sotto le pietre (un organismo).
, lapidifichi). rendere di pietra o simile a pietra; pietrificare. tommaseo
, trasformare i corpi molli, organici o no, alla durezza di lapide o pietra
organici o no, alla durezza di lapide o pietra. 2. intr.
di pietrificare; che forma tufi o incrostazioni. gazola, 1-27: del
lapidifórme, agg. che ha forma o aspetto di pietra. = voce
di lapillo; cristallizzarsi. o. rucellai, 2-3-3-169: da tante e
a raffreddare, divisa in più catini o conche, e senza più il salnitro vi
bellini, 5-3-56: qual se fosse lapido o di generosa sua matrice o di metallo
fosse lapido o di generosa sua matrice o di metallo in sua miniera o di sale
sua matrice o di metallo in sua miniera o di sale o di sasso o di
di metallo in sua miniera o di sale o di sasso o di somigliante sorta e
miniera o di sale o di sasso o di somigliante sorta e infinite materie che spilleranno
quivi con vera lapidazione qual di gemma o di sale, si lapidino in tanti quasi
come tessera per esprimere voto favorevole o per segnare i giorni fausti sul calendario.
giallo colore, e in alcuno suo cretto o pelo certa ragia bianca generasse, o
o pelo certa ragia bianca generasse, o alcuno filo di specchio d'asino,
i sali si congelino in lapidi cristallini o ne'fondi o ne'lati dei vasi
congelino in lapidi cristallini o ne'fondi o ne'lati dei vasi. a.
eruttati dai vulcani durante le fasi eiettive o esplosive. -anche con valore collettivo.
, agg. disus. che ha natura o forma cristallina. targioni tozzetti
di colore rosso, impiegata per disegnare o, polverizzata, per affrescare o per
disegnare o, polverizzata, per affrescare o per brunire l'oro; ematite,
rosso). -anche: qualsiasi minerale o sostanza (come grafite, carbone,
1-137: si calca con un brunitore o di lapis ematitis duro o d'acciaro
con un brunitore o di lapis ematitis duro o d'acciaro temperato. ricettario fiorentino,
si fanno con varie cose, cioè o con lapis rosso, che è una pietra
macinello di ferro sopra una piastra di rame o d'ottone, e temperata a gomma
2. bastoncino composto di tali minerali o sostanze col quale si disegnava; matita
quale si disegnava; matita per scrivere o disegnare (e il suo uso si diffuse
. leonardo, 7-i-69: serra, o copriti un occhio, e col pennello
copriti un occhio, e col pennello o con il lapis a matite segna sul vetro
quando, senza adoperar colori, colla penna o col lapis disegna le nude figure a
? ». -a lapis: scritto o tracciato con la matita. bocchelli,
di allume di rocca usato come emostatico o contenente sostanze caustiche e adoperato come cauterizzatore
, matita per il trucco degli occhi o delle labbra. sbarbaro, 1-146:
miner. minerale di colore azzurro più o meno puro, talvolta venato di strisce
puro, talvolta venato di strisce azzurro-chiare o grigiastre, che appartiene al gruppo della
azzurro oltremare e anche come medicinale o amuleto. bencivenni, 5-7: le
. non gli avevano certo gli antichi, o gli avevano solamente gl'imperatori e i
si mostra brioso negli azzurri, smonta o smarrisce ne'verdi e più ancora ne'gialli
bianche, coperte di uno smalto turchese o lapislazzulo, a rilievi dorati. 2
per util trar di quelle / di cacio o buona lana, sia privata / la
che tu potrai. epicuro, 85: o lappa tra'bei campi di frumenti /
lappa tra'bei campi di frumenti / o tra vaghi giardin spine pungenti. bandello
/ di fior ornarsi, non di lappe o loglio. ricettario fiorentino, 1-l-iii:
lappa bardana. ginanni, 1-213: 'bardana'o pagne si palesa, e i
sf. ittiol. region. crenilabro o labro. = voce pugliese e
; / né avanzando del bue l'unghia o lapando. baruffialdi, iii-66: mi
cani. -per estens.: leccata o bevuta o mangiata (di persone).
-per estens.: leccata o bevuta o mangiata (di persone). -
2. operaio addetto alta tappatura (o lapidatura). = nome d'agente
fa con la lingua quando si è eccitati o stuzzicati per un cibo (per lo
nome di alcune piante che formano frutti o infruttescenze munite di uncini che si attaccano
uncini che si attaccano facilmente alle vesti o al vello degli animali (come lo
ecc.). -anche: il frutto o l'infruttescenza stessa munita di uncini.
curanti [le pecore] di lappole o di spine. crescenzi volgar., 6-69
che non par che lo aresti pruno o lapola. serafino aquilano, 255:
rinselvatichiti;... ecco le lappole o bardane. borsi, 1-272: le
fastidiosa, che sta sempre intorno importunando o dalla quale ci si possono aspettare solo
. cosa da nulla, di poco valore o pregio. -stimare una lappola: non
'. moniglia, 1- ui-353: o questo / stimo giusto una lappola.
impigliati in spini, attaccati a infruttescenze o ad altre impurità vegetali esistenti nel vello
lappola si dice ancora a'nepi- telli o palpebre degli occhi. tommaseo [s.
palpebre per far uscire bruscolo che molesti o per altro. a ciò esprimere non abbiamo
lappolóso, agg. che ha forma, o natura, del frutto delta lappola (
e ai suoi abitanti; che è nato o vive in lapponia. alberto
sciocchi: quindi viene il nome di lappia o lapponia, provincia che si stende da
invar. latin. sostituzione di nomi o di parole compiuta inavvertitamente nel linguaggio scritto
nel linguaggio scritto (lapsus calami) o parlato [lapsus linguae), che
'lapsus càlami', lett., 'sbaglio'o * scorso della penna ': locuzione talvolta
, affine a * lapsus verbi 'o 'linguae '. bacchetti, 2-v-550:
fermare i loro avversarli mediante un nodo o laccio scorritorio che essi gittavan loro addosso
i laqueati tetti. laqueati ', soffittati o in volta. = voce dotta
guidaresco, overo per cascione di sella, o serà molle, fala forare e poni
consistente per lo più in un tempietto o un'edicola inseriti nella nicchia di una
]: 'larario', specie d'oratorio o di cappella domestica, la quale presso i
satirico gli asini i 4 larcagoghi 'o porta-carbone. = voce dotta, gr
lazzeri, ceseni, ribaldi, lardaiuoli, o lardelli, delicatissimi e secchi e freschi
salsizoli / vender pon, né bove o troglia. zoccolo, 1-129: necessario è