Grande dizionario della lingua italiana

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vol. VIII Pag.60 - Da INOREVOLMENTE a INORME (8 risultati)

ant. in maniera indipendente dall'azione o dall'aiuto di organi corporei. speroni

tommaseo]: accidenti, che sono comuni o a tutte o almeno a molte sostanze

, che sono comuni o a tutte o almeno a molte sostanze materiali, come sono

le quali sia per le qualità o le composizioni mostrano di procedere colle maniere

non si può ordinare secondo determinate direttive o associare in base a princìpi comuni.

/ ragion più sempre, sospendete, o vati, / le vostre lire alle

. -assumere i caratteri di stato o potenza orientale, gravitare politicamente in un

/ che voler mi convien, voglia o non voglia, / quel che lui vuole

vol. VIII Pag.61 - Da INORNATAMENTE a INORRIDIMÉNTO (17 risultati)

del mio cor, non serve o basta / questo presente di me-

s. bernardino da siena, ii-150: o iddio, quanta pazienza a'auto a'

, con modestia, senza ornamenti o gioielli; trasandato nell'aspetto, sciatto

uso. -non soffocato da orpelli o elementi superflui; puro e semplice,

essere inorpellato. -al figur.: mezzo o maniera artificiosa a cui si ricorre

non parlate... di inorpellamenti o d'incrostature, io per me non

celare con abbellimenti speciosi, mascherare (o cercare di mascherare) sotto ornamenti falsi

bene, per mettere in sicuro noi stessi o per fuggire odio altrui. marino,

decorare (e ha una connotazione ironica o spreg.). foscolo, vii-221

infra gli spini è uguale, / o ad una falsa inorpelata gioia, /

. agghindato, ornato, carico di ornamenti o di gioielli; vestito riccamente (una

ha per lo più una connotazione iron. o spreg.). aretino, vi-658

nascosto con abbellimenti speciosi, mascherato (o cercato di mascherare) sotto ornamenti falsi

maschera una situazione, che rende attendibile o più gradevole un fatto o un discorso

rende attendibile o più gradevole un fatto o un discorso spiacevole o falso;

un fatto o un discorso spiacevole o falso; mistificatore. = nome d'

. a dare una certa superficial cultura o inorpellatura di dottrina. inorranza,

vol. VIII Pag.62 - Da INORRIDIRE a INOSPITALE (13 risultati)

, di repulsione, di disappunto, o anche di meraviglia, di stupore.

, di ribrezzo, di disappunto, o anche di meraviglia, di stupore.

e fida ancella, / con un guardo o pacifico o sdegnato, / d'inorridir

, / con un guardo o pacifico o sdegnato, / d'inorridir, di serenare

. - anche con valore iperbolico o con riferimento a soggetto inanimato.

: ma zitte zitte ei muore, / o che luciguercintorbida, / ed infosca

) da alcuni princìpi di una religione o da opinioni, idee, dottrine accettate

e per retta, credenza espressa e più o meno formata. 4 inortodossia ',

agg. letter. che non si può o non si deve osare; che supera

massimo grado di ossidazione di un elemento o di un suo composto. inosina

. chim. -ina che indica ammine o composti analoghi. inosìnico, agg.

voce dotta, comp. da inositol [o] e fosfaiide (v.).

indica la presenza di un ossidrile alcolico o fenolico. inositùria, sf.

vol. VIII Pag.63 - Da INOSPITALITÀ a INOSSERVANZA (18 risultati)

lor, per ferità de'suoi / o per sua tema, inospitale e cruda.

fissa per uno scopo determinato di dovere o di svago. -che è abitato

/ pur la reggia di lenno, o son le sponde / dell'inospita libia

delle alpi. -abitato da persone o popoli inospitali, feroci o selvaggi.

da persone o popoli inospitali, feroci o selvaggi. g. rucellai 9-126:

, / né s'altro di periglio o di spavento / più grave e formidabile

-per estens.: assumere la consistenza o la durezza proprie del tessuto osseo.

di morire. -al fìgur.: azioni o decisioni premature sono destinate a fallire.

e in genere dell'ordine de'tempi, o delle cose premature. =

ma quando vuole combattere coll'elefante o altri animali suoi nimici, l'affissa di

inosservàbile, agg. che è impossibile o assai difficile osservare, vedere o percepire

impossibile o assai difficile osservare, vedere o percepire; impercettibile; che è impossibile

percepire; impercettibile; che è impossibile o assai difficile notare, esaminare, contemplare

. bar otti, 21: sotterra, o a teti / in seno, oppur

. 4. che non si può o non si deve rispettare, a cui

le condizioni sono di loro natura inaccettabili, o inosservabili, il contratto va a monte

[dell'acqua] sopraggiunga mediocre ritardamento o incitazione, le parti di mezzo.

osservanza di una norma, generale o particolare, di qualsiasi natura (religiosa,

vol. VIII Pag.64 - Da INOSSERVATO a INOSTRARE (18 risultati)

. casaregi, 157: se per inosservanza o colpa o pigrizia de'mercanti avrà avuto

157: se per inosservanza o colpa o pigrizia de'mercanti avrà avuto il padrone a

par tic.: violazione di una regola o di un precetto artistico o letterario.

una regola o di un precetto artistico o letterario. ruscelli, 2-463: la

. ruscelli, 2-463: la sconvenevolezza o inosservanza del decoro è quella quando s'

decoro è quella quando s'usano alcune parole o più sordide o più dolci o più

s'usano alcune parole o più sordide o più dolci o più gravi che il soggetto

parole o più sordide o più dolci o più gravi che il soggetto della sentenza

di sicurezza pubblica, d'ordine pubblico o d'igiene. 3. locuz.

, non adeguatamente valutato per ignoranza o per mancanza d'attenzione; trascurato,

tant'altre migliori di lei, abolite o inosservate,... piucché mai si

gli artisti sono pochi, passano inosservati o derisi, gli uomini impongono loro una

nostra, / che qual gemma s'indora o seta inostra, / chiara divenne al

11-169: in mezo all'acqua inostri [o luce], anzi inrubini, /

suo sangue inostra. carducci, iii-2-348: o libertà, sollecita / speme de'padri

4. illuminare di luce rosata (o anche rossastra); far risplendere.

il cielo inostra. graf, 3-162: o nitida zona dell'aria che innostri /

tasso, 13-i-391: come sia proteo o mago, / il bello si trasforma

vol. VIII Pag.65 - Da INOSTRATO a INQUADRARE (22 risultati)

9. illuminarsi di luce rossa o rosata; risplendere. alamanni, 13-108

e inaura. mascheroni, 8-164: o di che rai s'innostra / l'

, / questo bacio lo fughi, o bella e pura / donna ideale,

marmitta, 41: che bisogna altre minaccie o sferza, / perché si fugga,

ingegno, cui via più che artiglio o rostro / strigne l'amor del cui parlar

inòtropo, agg. fisiol. che riguarda o è in rapporto con la contrattilità delle

, esaltandola [effetto inotropo positivo) o deprimendola [effetto inotropo negativo).

, non può esercitare i propri uffici o goderne i vantaggi e diritti.

in par- tibus ', chi ha o prende titolo di re su paese ove non

chiunque ha un titolo senza che possa o voglia esercitare i doveri e i diritti congiunti

e col compimento 'infidèlium ', espresso o sottinteso, serve a denotare un titolo

, vescovi e abati, su diocesi o chiese in paesi occupati dagl'infedeli.

che attestava la validità perpetua della concessione o del negozio giuridico. = lat

. nella legatura dei libri, disporre o inserire a quaderno (o,

disporre o inserire a quaderno (o, per estens., a quinterno)

; inserimento, integrazione di una persona o di un'associazione, di un gruppo,

., in un più ampio contesto o struttura organizzativa (nel regime corporativo proprio

parlava di inquadramento sindacale dei singoli lavoratori o imprenditori in una categoria professionale, di

dipendenti in un determinato sistema di gradi o qualifiche, ecc.). -al figur

collocazione di un dato evento, opera o personalità in un più ampio contesto storico-politico

inquadramento: punto del terreno determinato topograficamente o mediante il tiro (e l'insieme

(anche ideale) tale che delimiti nettamente o ponga in particolare rilievo. -anche:

vol. VIII Pag.658 - Da LABIRINTODONTI a LABORATORIO (5 risultati)

, dal gr. xa ^ upiv ^ o?; cfr. fr. labyrinthe

del labbro, contrapposta a quella superiore o labrum. = voce dotta,

varietà di fagioli; fagiolo d'egitto o della cina. o. targioni

d'egitto o della cina. o. targioni tozzetti, iii-79: * dolichos

i semi col callo dell'ilo allungato o faggiuolo di egitto. = adattamento dell'

vol. VIII Pag.659 - Da LABORATORISTA a LABORIOSO (11 risultati)

un negozio, in cui si costruiscono o si riparano gli oggetti posti in vendita

. vedevo solo pantaloni distesi, ammucchiati o pendenti, d'ogni colore e qualità

laboratorio. 3. locale o edificio fornito di particolare attrezzatura, che

che consente esperienze e ricerche scientifiche o prove tecniche e industriali (e a

e cattedre. -laboratorio farmaceutico (o chimico farmaceutico) stabilimento in cui si

ordinario v'è attiguo un lavoratori© farmaceutico o chimico nel quale si stillano e preparano,

materie prime, i medicinali e le materie o composti da vendere in farmacia.

attività di ricerca in un laboratorio scientifico o vi esplica mansioni tecniche. -in partic

ha già cavaleri. iacopone, 11-22: o cor, co'l poi pensare /

laboriose e sincere dimostrazioni, 0 dirette o oblique, cavate dal fondo della meccanica e

uso neutro. gherardi, iii-2: o quanto è laborioso e forte potere discrivere

vol. VIII Pag.660 - Da LABORISMO a LABURISTICO (20 risultati)

salvini, 23-184: il labrace o pesce lupo, / non riman fuori

addomandato quale dei due pesci nobili, congro o labrace, fusse il migliore, rispose

'luccio ', secondo il salvini, o 'lupo ', secondo l'aldovrandi

di colore per lo più nero o giallo, alti circa 60 cm

di rocce eruttive basiche: abitualmente granulare o massiccia, talvolta in bei cristalli tabulari,

di colore grigio, biancastro, bruno o verdastro, usata come pietra da decorazione

. bossi, 200: labradorite o pietra di labrador. = voce

voce dotta, lat. scient. labridae o labroidae, dal nome del genere labrus

baruffaldi, iii-72: dammi, o bacco, / quel tuo nappo

-ci). letter. che appartiene o si riferisce a livorno o alle zone

che appartiene o si riferisce a livorno o alle zone circostanti; livornese.

del labbro, contrapposta a quella inferiore o labium. = voce dotta,

. soderini, i-556: la vite labrusca o lambrusca, cioè la vite salvatica,

quale è salita una grandissima labrusca, o vite salvatica, detta dai paesani '

, che è iscritto al labour party o 'partito del lavoro '. — in

uomini politici siciliani] fondavano partiti democratico-sociali o addirittura laburisti. 3. che

riferisce, che è proprio del laburismo o, più genericamente, della socialdemocrazia.

m. -ci). che appartiene o si riferisce al laburismo e ai laburisti;

e ai laburisti; che è formato o attuato da laburisti. b.

negli stati uniti, non sta nella socializzazione o nazionalizzazione od assunzione dei pubblici servizi da

vol. VIII Pag.661 - Da LABURNINA a LACCARIA (28 risultati)

si facciano son quegli che abbiamo detto o di rovero o di ulivo o pali di

quegli che abbiamo detto o di rovero o di ulivo o pali di ginepro,

abbiamo detto o di rovero o di ulivo o pali di ginepro, di cipresso,

ginepro, di cipresso, di laburno o di sambuco. tramater [s

quarta lacca', cioè nella quarta china o scesa o lama. dante, inf.

, cioè nella quarta china o scesa o lama. dante, inf., 12-n

è propriamente una parte del corpo, o fianco o coscia. bresciani, 6-iv-275:

una parte del corpo, o fianco o coscia. bresciani, 6-iv-275: piglian

. gozzi, 4-4: uno o due inchini / son le faccende: le

, 4-164: non sa se donne o uomin sian presenti, / né qual

, / né qual atto l'onori o disonori, / ché trae le lacche e

colorante ottenuta dalla precipitazione di sostanze naturali o sintetiche su un supporto inorganico, dove

, dove è fissata per assorbimento meccanico o per combinazione chimica; è usata nella

fare un rosso bello, togli cinabrese, o matita o oquria arsa pell'ombre iscure

bello, togli cinabrese, o matita o oquria arsa pell'ombre iscure; e pelle

, 1-92: averai la tintura o vero lacca da tutti i fiori et erbe

valenti quei che usano un oltramare più fino o una lacca più viva, bensì quei

metteva in dubbio se macinasse più oro o lacca, talmente le sue tavole si vendevano

. -per simil. superficie (o anche rivestimento, tintura) molto liscia

talora fu anche chiamata lacca-lacca, lacdì o lacca d'india). gherardi,

tant'era accesa che sangue di tiro / o cocco o lacca o fiamma poderosa /

accesa che sangue di tiro / o cocco o lacca o fiamma poderosa / saria cangiato

di tiro / o cocco o lacca o fiamma poderosa / saria cangiato nel dolce zaffiro

col nome di 'lacca in tavole 'o 'in lastre'. tommaseo [s

, sf. ant. sugo condensato o polverizzato deltelitropio minore; il suo tipico

, con agro di limone diventa più o meno rossa. baldinucci, 79

muffa ', chiamasi in toscana la tintura o polvere d'eliotropio. 0. targioni

. così chiamasi in toscana la tintura o polvere d'eliotropio minore. viene usata

vol. VIII Pag.662 - Da LACCASI a LACCHEZZO (23 risultati)

di questo enzima la colorazione azzurra o rossa da essi assunta quando vengono

, agg. verni ciato o rivestito con lacca. -con uso improprio:

, le unghie laccate di nero, o di una vernice così carica da confondersi col

. foglia laccata: quella che su una o entrambe le pagine ha una specie di

laccatura, sf. operazione, o serie di opera zioni,

la superfìcie di mobili, di oggetti o manufatti di legno o di metallo,

, di oggetti o manufatti di legno o di metallo, di veicoli; smaltatura.

. operazione con cui, mediante pennelli o vaporizzatori, si stende una lacca protettiva,

si stende una lacca protettiva, smaltante o opacizzante, sulla superfìcie delle lastre,

d'un istrione, co'suoi ciondoli o laccetti. carena, 1-145: * laccétto

laccétto '(della spada, sciabola o simile) è un cordone o un passamano

sciabola o simile) è un cordone o un passamano che, addoppiato e avvolto

carena, 1-103: 'laccetti', sono magliette o staffe di spago, infilate nella traversa

della filatrice, e ripiegato in cappio o maglia, entro cui si fa passare la

bene oliate e insaporite di pecorino sardo o la cima ripiena gli pareva imbottita di

de amicis, x-59: quando non potevano o sdegnavano di trarre la vita dalle fatiche

può che invidiare i forti... o i volontari lacchè di costoro.

è propriamente una parte del corpo, o tronco, o coscia,...

parte del corpo, o tronco, o coscia,... e ci è

anche la coscia di dietro del porco o del castrato. 2. locuz.

chiamano, per la simiglianza, mestole o altro instrumento da dare alla palla.

venire con gente armata di * racchette 'o 'lacchette ', che sono mestole

e 'lacchez- zino 'cosa, o parte di cosa, saporita, arguta,

vol. VIII Pag.663 - Da LACCIA a LACCIO (16 risultati)

è un colpo di maestro, o egli ha dato un lacchezzino. caro,

da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto, da mangiarsi dopo lo stufato

budello interiore, il quale cocen- dola o arrostendola se ne deve cacciare fora. giovio

contrario si può osservare nella cheppia, o laccia. g. averani, iii-46:

branco delle vaccine è composto di 60 o 70 bestie, sì nell'inverno che nell'

pastore, detto vaccaio, con tre o quattro cavalli a sua disposizione, sella,

per uso della sua così detta imbasciata, o sia branco come sopra. de amicis

biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino, / e son

, che si tendono ne'solchi del grano o ver d'altra biada. e ponsi

terra quanto l'uccello è alto, o poco più, acconcia col laccio aperto

pesce, od al laccio qualche pernice o gallina faraone, correvano giulivi alla casa

scorsoio all'estremità di una lunga corda o correggia, e serve, per lo più

corsa, che vengono imprigionati al collo o alle corna, o per accalappiare un capo

imprigionati al collo o alle corna, o per accalappiare un capo di bestiame e

i piedi a un prigioniero onde immobilizzarlo o impedirgli la fuga; manette, ceppi

usata per trattenere e guidare i cani o altri animali; guinzaglio, briglia, redini

vol. VIII Pag.664 - Da LACCIO a LACCIO (12 risultati)

. 5. striscia, più o meno sottile e più o meno lunga

striscia, più o meno sottile e più o meno lunga, di peli ritorti,

lunga, di peli ritorti, di pelle o di altro materiale, usata per legare

giacer un troncone al quale si leghino uno o più lacci, che venghino ad avanzare

un laccio od anello, possa annettersi o all'uncino di una boccetta di leyden,

uno dei capi una punta d'ottone o d'altro metallo, e serve alle

serve alle donne per allacciarsi la fascetta o altra parte delle vesti, dicesi '

giovani, e particolarmente del portare certi lacci o fiocchi che fossero di seta alle scarpe

loro creature non essere fondata in necessità o di forze o di ragione, ma

non essere fondata in necessità o di forze o di ragione, ma solo in certa

alcuno non avea sì fatti lacci d'amicizia o parentela che lo stringessero, sì rendealo

per lo più al plur. fascino esercitato o accorgimento usato per ridurre qualcuno in uno

vol. VIII Pag.665 - Da LACCIO a LACCIO (31 risultati)

ogni sua parte un laccio teso, / o parli o rida o canti o

parte un laccio teso, / o parli o rida o canti o passo muova

, / o parli o rida o canti o passo muova: / né maraviglia

o parli o rida o canti o passo muova: / né maraviglia è se

vi piace. bonarelli, xxx-5-112: o tu se'rincrescevole: che temi?

, dal quale poi tardi, o non mai, o non senza grandissima difficoltà

tardi, o non mai, o non senza grandissima difficoltà, io mi fossi

dote per le figlie i padri; / o le maritan con lacci ed inganni,

le maritan con lacci ed inganni, / o fan nuziali inventati leggiadri. alfieri,

mano; che maraviglia poi, se, o per balze strabocchevoli ed oscure ella s'

balze strabocchevoli ed oscure ella s'incammini o se ne'lacci della fallacie e negli

son fra color che nei tuoi lacci [o mondo] / più mi trovo intrigato

men felice. varchi, 22-56: o voi, che 'n forti lacci e ree

morrò sciolto / pria che man porga o piede a laccio indegno. brusoni,

semplice- mente, laccio): funicella o piccolo tubo di gomma con i quali

la circolazione arteriosa per bloccare un'emorragia o si interrompe la circolazione venosa al fine

venosa al fine di provocare un salasso o di rendere possibile l'introduzione di un

nella vena per iniezioni endovenose, per fleboelisi o per trasfusioni di sangue. -segno

per trasfusioni di sangue. -segno o prova del laccio: comparsa patologica di

ed è indizio di fragilità capillare più o meno abnorme. -nastro di

e in veterinaria, nastro di seta o di tela che veniva introdotto in una zona

che veniva introdotto in una zona sottocutanea o in una cavità del corpo umano o

o in una cavità del corpo umano o di animali per eliminare umori o per altri

umano o di animali per eliminare umori o per altri scopi terapeutici. trattato

doso del cavallo, overo nelo spinale, o nel guidaresco, overo per cascione di

, overo per cascione di sella, o serà molle, fala forare e poni

in due modi, cioè con laccio o con taglio; il laccio communemente vien descritto

nuca, anzi piuttosto ad un laccio o setone che si chiami, come quello che

d'argento, anche rosso, azzurro o verde, con otto nodi di diversa

, motivi ornamentali intrecciati con un cordoncino o con punti. 13. laccio

sinuoso. 15. pitt. figura o composizione disegnata nel campo di una tavola

vol. VIII Pag.666 - Da LACCIOLAIO a LACCOFILO (32 risultati)

disegnarvi su il drappo... o cacciagioni, o altri lavorìi. poi

il drappo... o cacciagioni, o altri lavorìi. poi granare il campo

altri lavorìi. poi granare il campo o granare i lacci, cioè i lavorìi disegnati

, punire con il laccio: pronunciare o eseguire una sentenza di morte per impiccagione

laccio, a ruota / sia condannato o ad altra morte ria / e che già

.. 1 rei castigati col laccio o col ferro dalla giustizia. siri,

si ardisse di mandare a ceppo o a laccio il capo della grande casata.

che si farà strozzare con noi, o darà mano a tirarci i piedi, se

, terminare, finire la vita di laccio o col laccio: essere condannato all'impiccagione

finita la vita con il laccio, o vituperosamente tagliati a pezzi? c

... perirono 0 di laccio o di ferro o di acqua. bisaccioni,

perirono 0 di laccio o di ferro o di acqua. bisaccioni, i-4: il

laccio: ridursi in stato di dipendenza o costrizione. fagiuoli, 1-7-8: il

lacciolàio, sm. venat. chi fabbrica o tende 1 laccioli per la cattura degli

funi stesono a me in lacciuolo, o vero in trappola. leggenda aurea volgar

talor di borzacchino, / che con fiocchi o con cappi o con laccioli, /

/ che con fiocchi o con cappi o con laccioli, / o d'edere o

con cappi o con laccioli, / o d'edere o di salice o di vinco

o con laccioli, / o d'edere o di salice o di vinco, /

, / o d'edere o di salice o di vinco, / alla gamba stringean

tanta face. cariteo, 97: o baia, di lacciuol venerei piena, /

con diversi lacciuoli s'ingegnano d'uccellare o di pescare a'ranocchi, non pensando mai

. quantunque s'avolga nel fato, o quando discende nel corpo o quando incappa ne'

fato, o quando discende nel corpo o quando incappa ne'lacciuoli de le nostre

alle volte qualche punto sottile qualche bistratto o lacciuolo da far incappar l'avversario,

monti, xil-6-309: non credergli, o regina, ei tira ad ingannarti;

se la postema è nel dorso, o nella spalla, o nel. guidalesco,

nel dorso, o nella spalla, o nel. guidalesco, o per cagione di

nella spalla, o nel. guidalesco, o per cagione di sella, e sia

ed è impiegato per le vernici di lacco o violaceo del giappone. =

, che vivono specialmente in acque stagnanti o poco correnti, e anche in acque

coleotteri che vivono nelle acque poco correnti o anche nelle acque fangose e stagnanti.

vol. VIII Pag.667 - Da LACCOLITE a LACERARE (7 risultati)

). geol. che ha natura o è composto di laccolite. laccòlo,

, sf. veter. ant. vescica o tumore che si riscontra nelle gambe degli

5. figur. sofferenza atroce (fisica o morate); tormento insopportabile, grave

, sfuggiremo di adoperare una sillaba, o al più un dito, per mutare a

figur. che turba e sconvolge i sensi o l'animo con estrema intensità; angoscioso

alba il lacerante / pallore sopra queste o quelle foglie. baldini, 14-216: insomma

se ne promuove una scintilla fragorosa o scarica lacerante; se invece gli si accosti

vol. VIII Pag.668 - Da LACERARE a LACERARE (13 risultati)

iii-119: altri delfini giocavano come foche o come fanciulli,... tutti

/ dove in andando il pi'si punga o intoppi, / e la vesta si

era scoperto vizioso, si forava o si lacerava, acciocché più non tornasse nel

nella fumea che il vento / lacera o addensa, violento. -intr.

sospendere; sconvolgere con un rumore (o con un movimento) violento, improvviso;

a errori di stampa, a interpolazioni o a cassature arbitrarie). ariosto,

è la presunzione e la tracotanza de'correttori o, per chiamarli col suo vero nome

lacerandolo coi tormenti di tutti i morbi o gravi o leggeri. campailla, 1-1

tormenti di tutti i morbi o gravi o leggeri. campailla, 1-1

che avesse lacerato li suoi beni patrimoniali o col dado o con la mano o col

li suoi beni patrimoniali o col dado o con la mano o col ventre.

patrimoniali o col dado o con la mano o col ventre. priuli, li-1-402:

solo produce le mostruosità d'uno stato o di più stati in un altro, ma

vol. VIII Pag.669 - Da LACERARE a LACERARE (6 risultati)

vi stimolano. parabosco, 4-40: o fortuna, quanto più questo uomo mi porge

... se voi mi piacete, o s'io di piacervi m'ingegno? guido

con velenosa malevolenza un'opera dell'ingegno o dell'arte; sottoporre un autore o

o dell'arte; sottoporre un autore o un artista a una critica durissima e

veemenza. -lacerare la veste umana o mortale: far morire, spezzare il

orecchie di qualcuno: stordirlo con voci o rumori altissimi, stridenti; assordarlo.

vol. VIII Pag.670 - Da LACERATAMENTE a LACERATORE (17 risultati)

conseguire nella ferita per taglio che nella contusa o lacerata. 2. stracciato

dai lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza. -stentato, insicuro

di volta in volta frammenti di tanghi o di sviolinate, squilli di bande, ululi

agli errori di stampa, a interpolazioni o a cassature arbitrarie). castiglione,

che in alcune edizioni non v'è, o è lacerato. 7. spossato

dal subit'urto oltre il dover distese / o indebolite o lacerate, innanzi / che

oltre il dover distese / o indebolite o lacerate, innanzi / che l'untuosa lor

le ammollisca. carducci, iii-2-343: o albergo di tiranni, o prigion fella /

iii-2-343: o albergo di tiranni, o prigion fella / di plebei oppresse lacerate

stato, una potenza politica, militare o religiosa). sanudo, xlvi-423:

alcuni paesi con vari scismi, superstizioni o guerre di dottrine. cesarotti, i-xxxiv-

mezzo in cella,... finirà o con l'italia una nella tirannide,

con l'italia una nella tirannide, o con più di cinque italie più lacerate che

tempo tra ragioni storiche contrapposte che permangono o si rinnovano tutte insieme. 11

uno scritto, un'opera dell'ingegno o dell'arte, anche un autore,

natura / e a parlar non costretta o da crudele / chimica fiamma, o da

costretta o da crudele / chimica fiamma, o da spiante ferro / lacerator, tutto

vol. VIII Pag.671 - Da LACERATURA a LACERO (22 risultati)

rispondere ad alcuni miei non dico morditori o laceratori ma sì bene ammonitori e consigliatori.

a questo e a quel principe, o ad altro per dottrina e per meriti

dar fuoco e di ricucire piaghe, o curare ferite o lacerature o rotture d'ossa

di ricucire piaghe, o curare ferite o lacerature o rotture d'ossa in ciascun

piaghe, o curare ferite o lacerature o rotture d'ossa in ciascun membro.

. medie. lesione traumatica di un organo o di un tessuto, che si produce

nei tegumenti e nelle parti molli sottostanti o nell'apparato le- gamentoso articolare, per

, per stiramento, schiacciamento, contusione o scoppio. -in ostetricia: lesione della

staccare [certi vermi] senza lacerazione o dell'intestino o de'vermi stessi. a

vermi] senza lacerazione o dell'intestino o de'vermi stessi. a. cocchi,

faccia sopra di un corpo vivente, o col ferro o col fuoco, ovvero colla

un corpo vivente, o col ferro o col fuoco, ovvero colla compressione,

prima lacuna del testo, alla prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro

diritto, profanazione di ciò che è (o è considerato) sacro. papini

iv-367: fu così che una volta o due soccorsi io l'amico sorpreso in quell'

narrargli qualche novelletta circa i nostri artisti, o un episodio dell'avventura lacerbiana, che

lacèrna, sf. stor. sopravveste o mantello, consistente in un taglio rettangolare

che si chiudeva sul petto, copriva una o entrambe le spalle e spesso era munita

. v.]: 'lacerna', abito o mantello di lana, in uso presso

sopra la tunica con una fibula sulla spalla o sul petto; quindi poco diverso alla

ne'cadaveri di quei che hanno corrotti o laceri i polmoni, s'osserva grandissima

roma in vesti grosse ed anche rattoppate o lacere, e talora con isporta, colle

vol. VIII Pag.672 - Da LACERO a LACERTA (16 risultati)

ulivi] con piante che abbian radici o con piante divelte da'pedali e dalla

pedali e dalla parte de sotto infrante o lacere, o dai rami. bar uff

parte de sotto infrante o lacere, o dai rami. bar uff aldi, 1-67

presto presto è attaccaticcio / lo strinato o 'l bruciaticcio, / ma le legne non

né viluppi / d'aceri laceri, / o pini maceri. fiacchi, 88:

: cuore, mia rosa lacera, / o punta d'infinito / che apparisce di

s'incontravano mendichi laceri e macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora

macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora dalla necessità a tender la mano

fuggivo gli occhi prossimi, subito, / o madre, accorato / che niuno m'

rottami d'ogni sorte, a mucchi o seminati per le strade. ojetti, ii-136

(uno stato, una potenza politica o militare). porzio, 3-114:

, desolata, abbietta, oppressa, / o italia, in te non trovo io

, dileguato. mascheroni, 8-371: o mie speranze lacere e digiune! 15

tagli disuguali e frastagliati nel bordo. o. targioni pozzetti, i-85: 'lacera'[

. insieme di materiali eterogenei, metallici o cartacei, che vengono fusi o macerati

metallici o cartacei, che vengono fusi o macerati perché possano essere riutilizzati.

vol. VIII Pag.673 - Da LACERTIDI a LACINIA (13 risultati)

che 'l muovono e, quando si magagnano o inca- gioniscono, resultano diverse [infertadi

7-i-183: ne'giovani non ricercherai muscoli o lacerti, ma dolce carnosità con semplici piegature

occorrono all'estremità de'lacerti nervosi e o nel fine di quelli dove nascono gli

per esser quasi affatto privo delle solite colonnette o lacerti e fibre, e solchi e

prominenze parallele, che si chiamano colonne o lacerti; e son archi di fibre

. v.]: * lacerti 'o * colonne 'diconsi dai notomisti quelle

con funzione di agg. collo lacerto (o pendente): in zootecnia, collo

cioè quei ghiotti e innocentissimi tréfoli, o lacèrtoli,... ch'era venuto

al fondo e agli angoli di una toga o di un altro indumento; frangia,

angoli di quella veste e della clamide o d'altro manto. 2. per

italia se non che una vasta lacinia o lingua e dicasi anche penisola della terra

calice, una corolla, una foglia o qualunque altra parte di una pianta. così

, per lo più di tessuto fibroso o mucoso e di forma piatta e allungata

vol. VIII Pag.674 - Da LACINIATO a LACONICO (22 risultati)

trovano all'apertura fomite di rimarcabili lobi o lacinie testacee. -plur. formazioni

i botanici chiamano un foglio d'erba o di fiore * laciniato 'quando è

parti- celle. bergantini, 1-195: o laciniata o posta a frangie, ovvero

celle. bergantini, 1-195: o laciniata o posta a frangie, ovvero [la

, e ostenta i denti. o. targioni tozzetti, i-432: quella espansione

', quando il contorno diventa laciniato o frangiato o foliaceo o squammoso.

quando il contorno diventa laciniato o frangiato o foliaceo o squammoso. 2.

il contorno diventa laciniato o frangiato o foliaceo o squammoso. 2. anat.

appendici per lo più di tessuto fibroso o mucoso e di forma piatta e allungata

olivi, 211: un'aggregazione di tubetti o di cellette cornee o calcaree internamente investite

aggregazione di tubetti o di cellette cornee o calcaree internamente investite da tenui filamenti carnosi

in generale la maggior parte dei zoofiti o polipari marini. = voce dotta

che è dotato, al fondo o gli angoli, di un lembo ornamentale (

, al quale appartiene il lachnus longipes o afide nero del castagno. =

conti, 545: qual lacone / fulvo o molosso, / che de'pastori /

, intr. (laconéggio). parlare o scrivere in modo conciso, essenziale,

sigarette per uno? ». sì o no, la sua laconicità non ammetteva

. anche laconicissimo). originario o peculiare della laconia (e, in par

al figliuolo nuovo soldato che ritornasse « o con questo o sopra questo ». baldi

soldato che ritornasse « o con questo o sopra questo ». baldi,

, 26-32: sto sempre meglio, o più esattamente, sto bene. ma ho

legger nel guicciardini l'assedio di pisa o d'esser impiccato, s'elesse il secondo

vol. VIII Pag.675 - Da LACONICO a LACRIMA (19 risultati)

di dire assai enfatica e spiritosa, o di qualche sentimento laconico, paradossico e

riscrivermi, scrivetemi alla laconica, o riprovando o confermando in ciò il mio parere

scrivetemi alla laconica, o riprovando o confermando in ciò il mio parere. lalli

e d'acqua calda, di forma semicircolare o poligonale, riscaldata dal pavimento; sudatorio

nominata * laconicum 'la sudazione, o sia stanza da sudare, prendendo cioè

essa la viva fiamma dallo ipocausto, o sia fornace, riscaldasse a dovere una stanza

ove riposare coloro che escano da'laconici o sudatori. = voce dotta,

lacònio, agg. letter. che appartiene o si riferisce agli spartani; che è

modesto laconismo quelle parole che dee dire o per necessità sua o per commandamento del

che dee dire o per necessità sua o per commandamento del maggiore. gualdo priorato

laconismi quanti ne vorrete; comparse mai, o quasi mai; la scena materiale sempre

sgorga in seguito sia a irritazione o a infiammazione della congiuntiva, sia ad

congiuntiva, sia ad acuto dolore fisico o morale, a intensa commozione, a

mali / né lacrime di donna o d'altri tali. dante, vita nuova

sia vólto. petrarca, 234-3: o cameretta, che già fosti un porto /

con gera pigra e con pillole cozie, o vero con pillole auree, e fatta

di espiazione. giamboni, 146: o umile lagrima, tuo è il regno di

provocato da dolore cocente, da disperazione o da rimorso. petrarca, 17-1

183: sieno..., o cittadini, le amare lagrime ed il

vol. VIII Pag.676 - Da LACRIMA a LACRIMA (19 risultati)

', dolore atroce, non senza colpa o pena di colpa. mazzini, 47-41

capo e chiamarmi uomo! -lacrime dolci o liete; lacrime di dolcezza, di

ipocritamente da chi vuol fingere un dolore o una commozione che non prova.

sperate / a le lagrime vostre o tregua o riso, / se di lagrime

a le lagrime vostre o tregua o riso, / se di lagrime ordito amor

sera: ancora ci lasciate, / o immagini care della terra, alberi, /

. 3. plur. composizione o genere letterario (tipico dei secoli xvi

. per simil. goccia di materia liquida o grassa (come acqua, olio,

cera); stilla formata dal vapore o dall'umidità. dante, inf.

', cioè quella valle d'inferno, o per li molti pianti che in quella

molti pianti che in quella si fanno, o per l'umidità, la quale è

5. bot. sostanza, più o meno liquida, che geme a goccia

del sole si condensa in gra- nelletti o sgonfi, si chiama manna in lagrima.

(ed è usata per fare collane o corone da rosario). mattioli [

/ insigne per le sue corusche bende. o. targioni tozzetti, iii-239: 'coix

[s. v.]: 'lagrima'o 'lagrima di giobbe ', genere di

, che s'impiega per far corone o rosarii. -lacrima della madonna:

: lacrima di puglia, di chieti o di aquila, di napoli, di

un anno. -lacrima di maria o di madonna: vitigno di uva bianca

vol. VIII Pag.677 - Da LACRIMA a LACRIMA (11 risultati)

8. fis. lacrima di batavia (o batavica o d'olanda, o,

fis. lacrima di batavia (o batavica o d'olanda, o, semplicemente,

(o batavica o d'olanda, o, semplicemente, lacrima): gocciola

una scatoletta entrovi 18 di quelle lacrime o gocciole di cristallo, che, spezzate

-bagnare, innaffiare, irrorare qualcuno o qualcosa di lacrime: piangere dirottamente alla

lacrime: piangere dirottamente alla sua presenza o per causa sua (e vi è sottintesa

voluto commettere a mani straniere la conquista o la tutela della loro libertà.

. -non avere lacrime per qualcuno o per qualcosa: non sentire pietà,

. -porre con lacrime: deporre o erigere come segno imperituro del proprio dolore

dante, purg., 5-107: o tu del ciel, perché mi privi?

'l vedrai / di qualche lagrimetta, o d'un sospiro. luca pulci,

vol. VIII Pag.678 - Da LACRIMABILE a LACRIMANTE (17 risultati)

a vedergli saltar nel bicchiere. -gocciola o granello di materia gommosa o resinosa stillante

. -gocciola o granello di materia gommosa o resinosa stillante da certe piante.

. giusto de'conti, ii-76: o vedovati e lacrimabil versi, / fornito

confessione. 2. che suscita o provoca costernazione, sgomento, rammarico;

dire mai parola. benivieni, xxx-10-85: o sopra ogni altra lacrimabil peste, /

, le quali per le divisioni sono o serve o lacrimabilmente disfatte. 2

quali per le divisioni sono o serve o lacrimabilmente disfatte. 2. lacrimosamente

vesuvio; sono vini secchi e aromatici o più o meno dolci, di moderata alcolicità

sono vini secchi e aromatici o più o meno dolci, di moderata alcolicità e

s. v.]: dicesi 'lagrima'o 'lagrima cristi'una qualità di vino che

lacrimali, i condotti lacrimali, i tubercoli o papille lacrimali, il sacco lacrimale,

angolo. malpighi, 76: quella fissazione o tumore non è un'afflusso, ma

li quali, portati dalla materia lagrimale o da altre cause esterne, coagulano il

: fìstola che si forma nel sacco o nel canale lacrimale. bencivenni, 5-148

bencivenni, 5-148: si fanno cauteri, o medicine acute, alle fistole lacrimali.

: essendovi inoltre un 'sino 'o una * sinuosità ', succeduta per quel

per acuta sofferenza sia fisica sia morale, o per sincero pentimento); afflitto,

vol. VIII Pag.679 - Da LACRIMARE a LACRIMARE (15 risultati)

abitualmente da una tristezza vaga e indeterminata o da un sentimentalismo morboso; abituato a

fu nessuno che comprendesse, me viva o dopo, il senso o lo scopo delle

me viva o dopo, il senso o lo scopo delle mie famose avventure.

tempo). carducci, iii-3-192: o ne'giorni tuoi mesti e lagrimanti /

sommessamente, accoratamente (per sofferenze fisiche o morali, per rimorso e pentimento,

alle lacrime. giacomino pugliese o pier della vigna, 427: allotta

dolcezza lagrimando? beccuti, i-172: o mio folle desio, tu pur mi

da un grande ombrello, cinque o sei passi lontano,... veniva

. lasciar cadere minute gocce di acqua o pioggia (per lo più con riferimento

lagrimando l'aria. algarotti, 1-ix-219: o vana e stolta / presunzioni non è

, ii-324: né l'improvvisa morte o repentina / si deve lagrimar d'un

morte. 8. rammentare con dolore o con pianto una cosa lontana o perduta

dolore o con pianto una cosa lontana o perduta; rimpiangere. peregrino, lvi-17

. compiangere con sincera pietà un avvenimento o una situazione dolorosa; deplorare accoratamente un

, 13-i-472: non fu dolor mai lagrimato o pianto / sì come il tuo partire

vol. VIII Pag.680 - Da LACRIMATO a LACRIMEVOLE (15 risultati)

si disdice legger lagrimare / in donna o dubitare, / ma forte vile è creduto

gli occhi, dell'aver febbri, o de sogni e dell'infiamento delle viscere

e con lacrime (una persona defunta o lontana). ariosto,

14-61: qual fortuna, achemenide, o qual divo, / 0 da gli

su i lagrimatoi de gli occhi o sopra i dolori. baldinucci, 4-14:

e dagli scultori alla caruncola lacrimale, o sia quella sostanza rosseggiante ed incavata che

una fiala, di terracotta, vetro o alabastro, nel quale, nelle tombe

, agg. anat. che riguarda o interessa la lacrimazione; lacrimale.

come aggettivo aggiunto a 'vaso *, o simili, e vale vasetto destinato,

a contenere le lacrime de'congiunti, o più veramente a contenere balsami e simili materie

pregio per contenere il pianto di maria luisa o non so qual de'suoi fallaci unguenti

, 12-206: un'ampollina, o vogliasi dire lacrimatorio, di un sottile e

delle antiche anfore vinarie ma senza manichi o anse. d'annunzio, v-2-156: un

in seguito a particolari condizioni di emotività o a stimoli di varia natura.

,... alle infiammazioni o pustule delle palpebre, alla lagrimazióne, alle

vol. VIII Pag.681 - Da LACRIMEVOLMENTE a LACRIMOSO (18 risultati)

a ciascuno, che quella vide o altramenti conobbe, dannosa e lagrimevole molto,

di che sorte sia, se lieta, o se lagrimevole. da una parte,

dal mio nome / nomato divinaste, / o sùpplici, l'evento lacrimevole? pavese

quei sgraziati, se di notte i lupi o gli assassini insidiavano le greggie, oppure

non piglierebbe molestia di parola alcuna, o ingiuriosa o lacrimevole che fosse. benzoni

molestia di parola alcuna, o ingiuriosa o lacrimevole che fosse. benzoni, 1-93

velato / aere imagine, suscita, o primavera. luzi, i-49: lacrimevole

più dotta, più eloquente, più affettuosa o più sentenziosa d'ogni altra, quanto

e di virtù sì convenevoli non deriva o da mali abiti contratti co'vizi della

mali abiti contratti co'vizi della gioventù o per catene non disciolte da chi peggio vive

, e sposate per timor della giustizia o della vendetta, che mettono in armi il

reggimento degli stati siano maggiormente di prò o pure di danno. muratori, 7-v-4

lagrimevoli scismi nel seno della stessa italia o per l'elezione dubbiosa de'sommi pontefici

per l'elezione dubbiosa de'sommi pontefici o per l'intrusione di qualche antipapa. zanon

lacrimogena: sostanza chimica gassosa, liquida o solida, che provoca irritazione delle mucose

palme. d'annunzio, i-587: o sorella, felice sposa uscendo / da

per quello che erano; per il poco o molto che potevano essere dal punto di

lacrimazione; costretto a lacrimare per infiammazione o irritazione dell'apparato lacrimale, per l'

vol. VIII Pag.682 - Da LACRIMOSO a LACRIMOSO (11 risultati)

, 0 con gli occhi asciutti, o con lagrimosi. fagiuoli, ix-8:

disse: / l'invocarmi ora, o figlio, è gran deliro. foscolo,

a sonagli. -che è causa o effetto di lacrimazione. simintendi, 2-219

/ diceva: accogli in grembo, o picciol dio. del bene, 50:

. ariosto, 32-20: ti diletti [o amore] anzi ti pasci e vivi

pompa. fanioni, i-19: tremate o regni: lacrimosa guerra / devasterà l'

, patetici, tragici (un autore o un'opera letteraria); ispirato a

letteraria); ispirato a profonda mestizia o anche a morboso sentimentalismo (uno stile

, 8-105: in realtà questo stile o costume, lagrimoso moraleggiante sermonesco e passa

, cioè quella valle d'inferno, o per li molti pianti che in quella

pianti che in quella si fanno, o per l'umidità, la quale è nella

vol. VIII Pag.683 - Da LACRIMUCCIARE a LACUNA (21 risultati)

lacuale, agg. che appartiene o si riferisce a un lago; che

di un testo, per lo più epigrafico o manoscritto, in cui le parole mancano

manoscritto, in cui le parole mancano o sono diventate illeggibili; mancanza di pagine

; mancanza di pagine in un manoscritto o in un libro. -anche: spazio

greco sia in questo luogo qualche scorrezione o laguna. magalotti, 26-217: vi

traduttore non ha mai posta la preposizione o il segnacaso alle parole che nel testo si

si trovano tra lagune, in ablativo o dativo simile, perché era impossibile sapere

lacuna del testo, alla prima abrasione o lacerazione del foglio consunto egli supplisce sicuro

, 9-287: mancano i documenti, o sono fra di loro talmente sconnessi che

per dare risalto a'fatti principali, o per concatenarli, dove la storia ha

. 4. incompletezza, più o meno rilevante, riscontrata in un'esposizione

meno rilevante, riscontrata in un'esposizione o in una trattazione; omissione, dimenticanza

un'attività. -anche: mancanza di oggetti o di beni che si ritengono indispensabili.

mancanza riguardi un determinato testo di legge o un intero ordinamento giuridico, si distinguono

7. affievolimento di una facoltà dello spirito o dei sensi; vuoto di memoria;

. 9. biol. orifizio o cavità microscopica o macroscopica, di varia

9. biol. orifizio o cavità microscopica o macroscopica, di varia conformazione, che

nei tessuti vegetali (lacuna oleifera) o animali (lacuna della cornea', lacuna

liquido versato dentro all'uretra, o immediatamente dall'estremità arteriose o dalle glan-

, o immediatamente dall'estremità arteriose o dalle glan- dole per mezzo de'loro

. lacuna stratigrafica: assenza di una o più 'facies 'in una regolare serie

vol. VIII Pag.684 - Da LACUNA a LADANO (17 risultati)

corrisponde a un periodo di tempo più o meno esteso, nel corso del quale

un sistema termodinamico entro il quale due o più liquidi, di solito miscibili fra

empire, riempire, supplire una lacuna o le lacune: porre rimedio a una

omissione; integrare ciò che è difettoso o incompleto. pallavicino, i-532: intorno

elemento decorativo mediante l'inserzione di rosoni o di ornamenti figurativi; ciascuno degli scomparti

4-7: hanno questi portici bellissimi soffitti, o vogliam dir lacunari, e però ho

un orologio da sole, detto plinto o lacunare, il quale ne'tempi di vitruvio

... il plintio, o sia il lacunare, come è quello del

segue egli a descrivere un ornatissimo lacunario o sia soffitto, con molta precisione di

costituischi. lacunaria overo spazio del solaro o palco a lui gittata terza parte di larghezza

la forza della verità che pure vedono o intravedono, lasciandole lacunose e oscure.

), se nella superficie ha incavi o fossette irregolari sparse. tramater [s.

parti de'vegetali che offrano delle lacune o interruzioni. 4 foglie lacunose 'sono quelle

lacustre) ', che vive nei laghi o sulle loro rive, che ne solca

fauna lacustre); che è situato dentro o presso un lago, che è confinante

trasuda da un frutice detto volgarmente imbrentano o rimbrantano, del quale pascendosi le capre

. v.]: 4 labdano 'o 4 ladano ', resina particolare che

vol. VIII Pag.685 - Da LADANO a LADRA (15 risultati)

cfr. lomb. -ven. làdan [o]. ladare, v. lodare

porta / siamo usciti oramai, profughi o spenti. = comp. per

letter. in quel luogo nel quale o verso il quale, dove (con

funzione di compì, di stato in luogo o di moto a luogo sia reale sia

laddove le cose tosto date, o che avere si possono agevolmente, non ha

adiviene maxima- mente per tre cagioni: o che nella causa è alcuna ladiézza,

nella causa è alcuna ladiézza, o coloro ch'hanno detto davanti pare c'abbiano

prato in cui cresce il ladino o trifoglio bianco. = deriv. da

'„ aggiunto di pezzo scorrevole, allentato o scarso, che entra senza difficoltà in un

nostro tardo seicento, a non dir sette o anche otto. 4. milit.

spinta a forza nella canna del cannone o del fucile. pantera, 1-81:

: 'ladino', quella palla di cannone o di archibugio, che era troppo piccina,

di archibugio, che era troppo piccina, o di stretti lati, o, come

piccina, o di stretti lati, o, come la chiamava achille tarducci, 1604

bianchi in capolini globosi; trifoglio bianco o d'olanda. = deriv.

vol. VIII Pag.686 - Da LADRA a LADRO (15 risultati)

= comp. per giustapposizione di ladr [o] e assassino. ladreggiare, intr

. -chi). che è proprio o tipico dei ladri; compiuto da uno o

o tipico dei ladri; compiuto da uno o più ladri (anche con riferimento alla

-ci). veter. che riguarda o dipende dalla malattia della ladreria.

ruba mediante l'astuzia, la violenza o lo scasso; chi è abituato a

lo più, occultamente della roba o dei denari altrui; mariolo, borsaiolo

restano delle tirreniche memorie ricordi di crudeli o indegniavvenimenti. -ladro di strada (

. chi fa passare per propri gli scritti o i versi altrui; chi imita sfrontatamente

5. figur. persona (o ente astratto personificato) che cerca di

, per lo più in modo subdolo o fraudolento, di un bene morale che

un bene morale che appartiene ad altri o di accaparrarsi indebitamente grazie, favori,

medici, ii-209: questa ladra, o amor, lega, / o col furto

ladra, o amor, lega, / o col furto insieme tardi: / non

ladro di cuori ', per celia o ironia, chi si fa amare, o

o ironia, chi si fa amare, o chi imagina di farsi amare, quasi

vol. VIII Pag.687 - Da LADRO a LADRO (21 risultati)

in tal modo un cannello di vetro o di metallo aperto dai due capi, che

addi- mandasi quel pezzetto di moccolaia, o d'altra cosa, che si attacca

quello, come questo accresce la fiaccola, o ne fa una seconda, struggendo più

una seconda, struggendo più olio, o petrolio, ovvero da una parte la

inchiostro alla stampa, che risulta sbiadita o mancante; ripiegatura di fogli che,

, caro leopardi mio! -essere o fare come i ladri di pisa: fingersi

. v.]: 'essere 'o 'fare come i ladri di pisa,

; e più semplicemente 'essere 'o * fare come i ladri di pisa

pisa '. proverbio che dicesi quando due o più persone fingono di essere discordi fra

commetter male. -gridare al ladro o ai ladri: invocare aiuto per impedire

un ladro. -vestito da ladro o come un ladro: in modo molto

di coloro che prendevano soldo presso questo o quel condottiere, le ruberie e i

la moglie di un ladro: prima o poi le malefatte e le colpevoli complicità

comuni rimasti liberi; mercanteggiare l'impunità o il perdono co'molti gentiluomini che avessero

a un tempo arruo- tare qualche ladracchiolo o sussurratore plebeo ed esporne le teste entro

. casti, 1-2-75: incontrò cocodrilli o ippopotami, / e truppe della ladra araba

fatica e parole vendano le loro false o le troppo care, ancorché istimate,

tuo padre. beccuti, i-291: o ladra usanza, scellerata e prava!

dolce riso / za gran tempo, o zentil fiore, / m'àn tenuto al

in risalto con icasticità il valore irrisorio o la qualità scadente; vile, spregevole,

/ ad un che avesse il morbo o le petecchie / quanto quell'era ladra

vol. VIII Pag.688 - Da LADROCINIO a LADRONE (10 risultati)

ogni otto giorni mi travaglia i due bei o tre dì per volta. fogazzaro,

(uno stile, un'opera letteraria o artistica). aretino, vi-137:

8. con riferimento ad azioni o a condizioni esistenziali, ne sottolinea incisivamente

dinanzi, negli anni di cristo 1300 o circa v'andò il comune a oste

robe. 3. amministrazione (pubblica o privata) in cui i funzionari si

e consegnare, a detto niccolò, o suo mandato, detti porci. s.

vedendosene il bello e venendo trascurati danari o robe che dovrebbero tenersi in custodia,

? e piglie rogli io o no? fatti di alessandro magno volgar.

or se tu '1 rendi a tutti, o ladroncella, / non ti restarà in

; chi ruba facendo ricorso alla violenza o all'assassinio; predatore, grassatore;

vol. VIII Pag.689 - Da LADRONECCERIA a LADRONERIA (10 risultati)

testi fiorentini, 211: che podere o che terra avranno elli, da ch'

ladron francese. monti, x-5-223: o ria germana della morte, o guerra,

: o ria germana della morte, o guerra, / diritto dei ladron nomati

t'urta e rompe e disperde, o ladron rio, / italia a fronte;

sm. asportazione, trafugamento di roba o di denaro altrui; serie continuata di

): per tutto salerno di ladronecci o d'altre vilissime cattività era infamato. buti

né io anima fuia, che per ladroneccio o furto sia degna di rimanere in questo

. 3. per estens. appropriazione o imitazione abusiva dell'opera artistica, scientifica

imitazione abusiva dell'opera artistica, scientifica o letteraria altrui; violazione dei diritti d'

storici pisani, 85: se'te [o pisa] condotta al segno de'tiranni

vol. VIII Pag.690 - Da LADRONESCAMENTE a LAGER (12 risultati)

m. -chi). che appartiene o è tipico dei ladroni e dei disonesti (

là, colà; in, dentro o verso quel luogo. latini,

in cui al tempo dell'empifondo, o per mezzo di una cateratta, s'

pena di cinque soldi per ciascheduno panno o scampolo, e per ciascheduna nocte che

che ha nel mezzo una sillaba mancante o una breve per una lunga (un

sillaba da principio, di mezzo o nel finire. = voce dotta,

iii-151: era la lagena quella fiasca o boccale con cui mescevano il vino a tavola

guscio monotalamio di forma sferica, ovoide o a fuso, comprendente molte specie,

, e detta comunemente zucca da farina o zucca da vino; 1 suoi frutti

triassico, forniti di guscio mono o politalamio a logge variamente disposte (in

lo più di alghe d'acqua dolce o di granuli di polline, il cui tallo

italiani mandati in germania per lavori minerari o metallurgici risiedevano in * lager '.

vol. VIII Pag.691 - Da LAGERETTO a LAGNA (17 risultati)

nodoso, foglie ovali, fiori rossi o bianchi raccolti in pannocchie ascellari o terminali

rossi o bianchi raccolti in pannocchie ascellari o terminali; se ne conoscono numerose specie

specie che vengono utilizzate a scopo ornamentale o per la produzione di legname.

bot. genere di piante sempreverdi arboree o arbustacee della famiglia timellacee, proprie dell'

foglie alterne e fiori disposti in grappoli o spighe; dalla sua corteccia si ricavano

prendono l'aspetto di una tela finissima o piuttosto di una trina. gli indigeni

per indicare luogo molto in basso o lontano da chi parla; e può essere

essere in funzione di stato in luogo o di moto a luogo). dante

dante, inf., 27-36: o anima, che se'là giù nascosta,

venezia come sono? pascoli, 19: o mamma, o mammina, hai

, 19: o mamma, o mammina, hai stirato / la nuova camicia

laggiù tra il bucato, / sul bossolo o sul biancospino. 3. di laggiù

. 3. che si riferisce o appartiene alla mentalità, alla sensibilità,

region. passera lagia: passera alpestre o montana. = voce toscana,

lagna1, sf. espressione di dolore o di sofferenza insistente e noiosa; lamento

305: s'eo sto partito assai o poco / da voi, lo gioco perdone

portava noci,... cocchi, o noci d'india, che quando sono

vol. VIII Pag.692 - Da LAGNAMENTO a LAGNO (7 risultati)

non era forse conosciuta né necessaria, o era proibita la lagnanza? pirandello, 8-324

. 2. locuz. fare o fare sentire le proprie lagnanze: lagnarsi

né per venti, / fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion

/ fanghi, neve o paventi, / o se ti doglion di fatica tossa.

io non voglio importi 'more 'o intervalli determinati nella corrispondenza. svevo,

e valor langue. testi, i-276: o con quanta ragion di me si lagna

là in fondo alla tettoia come un lagno o un gemito, ora acuto, ora

vol. VIII Pag.693 - Da LAGNO a LAGO (27 risultati)

il lagno premonitore / di una tavola o di una trave, / la stella forcuta

fossato; canale collettore d'acque piovane o stagnanti; macero per la canapa.

, lagnosissimo). che si lagna o lamenta continuamente; cruccioso. iacopone

, formata da acque di scorrimento superficiale o da acque circolanti in profondità, raccolta

profondità, raccolta in una cavità più o meno estesa della superficie terrestre, non

con il mare; può avere o no uno o più emissari; similmente può

; può avere o no uno o più emissari; similmente può avere o

o più emissari; similmente può avere o no uno o più immissari (lago aperto

; similmente può avere o no uno o più immissari (lago aperto o chiuso)

no uno o più immissari (lago aperto o chiuso). -lago alluvionale: ristagno

: ristagno d'acqua di origine fluviale o torrentizia in seguito a sbarramento causato dai

dal mare mediante cordoni litoranei, dune o lidi. -lago craterico o vulcanico:

, dune o lidi. -lago craterico o vulcanico: quello che occupa il cratere

di un vulcano spento. -lago di sbarramento o di frana: quello formato dallo sbarramento

in seguito alle alluvioni di un immissario o all'accumulo di materiali franosi. -lago

. -lago glaciale, di circo, o di erosione: lago vallivo in roccia

impermeabile delle argille glaciali. -lago relitto o reliquato: quello che rappresenta il resto di

un ristagno di acque. -lago tettonico o di sprofondamento: quello formatosi in conche

la cui conca fu scavata, in tutto o in parte da un ghiacciaio.

/ la qual zampilli in fonte, o in fiume vago / discorra, o stagni

, o in fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago.

in fiume vago / discorra, o stagni o si dilati in lago. campanella,

ma se ne riceve delle forestiere, o tramanda le proprie o le ricevute, si

delle forestiere, o tramanda le proprie o le ricevute, si dice 1 lago

cir condata da sponde più o meno alte. foscolo, xvi-290:

, per la produzione di energia elettrica o, anche, a scopo ornamentale; bacino

insieme galee di due, di tre o di quattro remi per banco. tasso,

vol. VIII Pag.694 - Da LAGOCEFALO a LAGOFTALMIA (7 risultati)

, cioè una ragunanza d'acqua fatta o dalle pioggie o da alcuno fiume, che

ragunanza d'acqua fatta o dalle pioggie o da alcuno fiume, che di verno

del cuore. mar radi, 166: o severino, che ondeggiar di sogni /

e bene istrutte, intonicate con tectorii o vero calcestruzzi. gualterio, xxxvi-87: empiamo

se sol l'aggiunge, / non arrughi o marcisca qualor gran l'

redi, 16-iv-69: se un uomo o qualsivoglia altro animale pebre, le

. ha dentro per suo diletto due o tre laghetti. fiacchi, 108: in

vol. VIII Pag.695 - Da LAGOFTALMO a LAGUNA (11 risultati)

. medie. impossibilità patologica, congenita o acquisita, di abbassare completamente le palpebre

terreno su cui le femmine depongono otto o dieci uova. tramater [s. v

buonarroti il giovane, 10-879: o va'un po'a livorno,

di cui la più nota è il barrigudo o lagothrix lagotricha. tramater

hilaire, nelle divisioni delle scimmie platirine o sapaious; così denominate dall'avere una

(e a seconda dei vari ambiti o dei vari problemi si parlerà di componente

componente lagrangiana di una forza, coordinate o parametri lagrangiani, densità lagrangiana, derivata

se correria da fare fusse e alcuno lagume o stagno o veniente fiume passar bisognasse,

da fare fusse e alcuno lagume o stagno o veniente fiume passar bisognasse, portino i

propriamente s'addomandano lagune quelle caverne, o buche, nelle quali i fiumi allagando

le loro acque, facendo certi gozzi o laghetti; disseccandosi queste la estate molto,

vol. VIII Pag.696 - Da LAGUNALE a LAI (20 risultati)

persone, altri ve n'ha con due o tre distinte tinozze, o pozzetti.

ha con due o tre distinte tinozze, o pozzetti... alle due estremità

fra una barriera corallina e la costa o al centro di un atollo. ca'

dal mare, col mezzo degli scanni o staggi d'arena. giannone, 254

a venezia, al suo territorio, o anche alla sua storia, alla sua

, dei bacini comunicanti col mare, o in cui sboccano canali o ruscelli d'

col mare, o in cui sboccano canali o ruscelli d'acqua dolce, di località

di località cioè dove la salsedine (o anche la temperatura) è soggetta a

, bocche attraverso le quali una laguna o un lago costiero comunica col mare aperto

si può 'le acque delle lagune 'o 'le lagune'. d'annunzio,

montando. 2. che è nato o vive in una laguna (una persona

quello di dio. -che appartiene o è tipico di una persona che è

tipico di una persona che è nata o vive in laguna. bonsanti, 5-30

anfibi meccanizzati. -sm.: soldato o ufficiale appartenente a tale formazione.

mio gridar infermo, / allenta, o musa, il canto del laguto, /

per lo più un'invocazione alla vergine o alla donna amata) fu in seguito imitato

a rime baciate) di soggetto amoroso o fantastico e comunque legato al mondo cortese

plur. lais) e provenz. lais o lays, di origine celtica; cfr

origine celtica; cfr. l'irlandese laoi o laid 'poema', ted. lied

lamenti, gemiti, pianti; voci o espressioni insistenti e sconsolate di mestizia;

vol. VIII Pag.697 - Da LAICALE a LAICISTA (23 risultati)

2. versi di uccelli (o di altri animali) pervasi per lo

dolci lai, / forse si sfoga, o saluta i dì gai / che primavera

allo stato laicale: esonerare un ecclesiastico o un religioso dagli obblighi specifici del suo

(nell'uscir dalla chiesa nuova) o di rimanersi nello stato laicale. leggi,

provare di esser nati nostri sudditi, o nati di famiglie di onesta estrazione,.

un'alternativa: entrare disperse in altri ordini o essere ricondotte allo stato laicale.

allo stato laicale. -luogo pio o beneficio laicale: istituzione di natura religiosa

di croce, et erano meri laicali o laici, come si vede nel concilio fiorentino

tradirono lo speciale e universale signore, spirituale o laicale. pallavicino, 10-i-61: i

la legge laicale, fondata nella ragione o nella legge di natura o delle genti

fondata nella ragione o nella legge di natura o delle genti, per la publica necessità

delle genti, per la publica necessità o utilità debba obli- gare anco gli eclesiastici

e 7); ispirato alla laicità o al laicismo. gioberti, 1-i-244:

laicale: sodalizio di fedeli, eretto o approvato dalla chiesa, al fine di

vita comune, una spiritualità più intensa, o di indirizzarli nell'esercizio di opere di

indirizzarli nell'esercizio di opere di culto o di misericordia (e tali sono,

modo laico, secondo uno spirito laico o laicistico. carducci, iii-7-96: unico

esempi porgono le riviste di partiti laicamente o religiosamente confessionali, e perciò di scarso

religiosamente confessionali, e perciò di scarso o nullo spirito liberale, le quali dovrebbero

dalla negazione di verità divine rivelate (o comunque dal disinteresse per esse);

e del suo libero esercizio critico (o comunque delle facoltà umane naturali) come

facoltà umane naturali) come unica fonte (o, in ogni caso, come mezzo

-in senso generico e privo di implicazioni o connotazioni polemiche: laicalità, laicità,

vol. VIII Pag.698 - Da LAICITÀ a LAICO (16 risultati)

o 'laicista'che si vuol dire; ma anche

2. carattere laico di un'istituzione civile o politica (in partic., dello

senza che ciò comporti necessariamente atteggiamenti antireligiosi o areligiosi); aconfessionalità. — anche

, agg. trasformato in senso laico o laicistico; sottoposto a processo di laicizzazione

al clero, né a un ordine o a una congregazione religiosa; semplice battezzato

.. ad qualunque parti, cittadi o terre, castelli e luoghi, ad rassegnare

/ che non parea s'era laico o cherco. g. villani, 9-136:

. pascoli, 1040: niuno, laico o clerico, più osi / muover quistione

affermar che alcuno / sia servo o serva della sua masnada. cicognani, v-1-505

. semplice membro di una determinata comunità o organizzazione (con riferimento a comunità non

; con riferimento ad appartenenti a ordini o a congregazioni religiose, i quali costituiscono

a essi erano affidate principalmente funzioni materiali o, comunque, subalterne). -anche:

0 per usanza di molto dire, o per seguitare nel suo dire alcuno bello

, più fiorentinamente si ritruovano scritte; o perché più lontani dallo 'mbastardimento della nostra

lontani dallo 'mbastardimento della nostra favella, o perché laici e idioti tossono i copiatori

occasionalmente chiamata a svolgere funzioni giudiziarie o affini). -giudice laico: giudice

vol. VIII Pag.699 - Da LAICOCEFALI a LAIDEZZA (19 risultati)

ristretta cerchia di coloro che hanno (o pretendono di avere) il monopolio di

il monopolio di una determinata attività artistica o culturale, o di altra attività altamente

una determinata attività artistica o culturale, o di altra attività altamente speciàlizzata o socialmente

o di altra attività altamente speciàlizzata o socialmente prestigiosa. b. croce,

potessero trattare e giudicare anche i laici o non solamente i chierici, cioè i pittori

fuori di scena, in un salotto o in una gita, in contatto con

, tipico di chi non è specializzato o professionalmente interessato in un'arte, in

rapito non solo la giu- ridizzione temporale o laica,... ma la ecclesiastica

, barche, ponti e in altro, o vero che proibisce coprirle di piombo,

gioberti, 2-42: il laicato pelasgico, o vogliam dire italo- greco, nacque a

vitoperio / commettere avolterio / con donne o con donzelle, / quantoché paian belle

con me, specialmente con me? o sono io il capro espiatore di cotesto malaugurato

essi così laidamente scrivevano, fosse o più dotto di quel di dante o più

fosse o più dotto di quel di dante o più leggiadro di quel del petrarca

infermità e la laidezza che la sanità o bellezza. landò, i-9: di molta

sotto la sozza laidezza di una sottana o di una cocolla! tarchetti, 6-ii-12

cui bellezza vorrebbe nascondere un animo turpe, o la cui laidezza uno onesto. sbarbaro

sconveniente, gravemente riprovevole; atto o discorso impudico, osceno, scóncio, turpe

veggono, io non so qual laidezza o scurilità rinchiudono in sé che abbia potuto

vol. VIII Pag.700 - Da LAIDIRE a LAIDO (10 risultati)

, 50: a neuno loco ecclesiastico o vero civile... concedere, o

o vero civile... concedere, o vero alcuna cosa fare o vero ordinare

concedere, o vero alcuna cosa fare o vero ordinare,... per la

in alcuna cosa essere laidita e menimata o vero fraudata. d. battoli,

. ant. e letter. atto o discorso sconveniente, riprovevole, licenzioso;

un clima). giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 402: per lo

una parte non si affatichi tanto che o ella faccia parere laide le altre,

faccia parere laide le altre, o la sua bellezza divenga deforme, per non

fello, / che 'n donna laida o vii mette talento. cavalca, 16-2-269:

che si poteva trarne a farli faticare o a venderli, pareva a casati di vedere

vol. VIII Pag.701 - Da LAIDO a LAIDURA (20 risultati)

è quando si rammarica di alcuna servitudine o cosa laida o vile che gli convenga

si rammarica di alcuna servitudine o cosa laida o vile che gli convenga sofferire, che

, che non si convenga a lui, o per sua gentilezza o per cagione del

a lui, o per sua gentilezza o per cagione del comune o della terra

per sua gentilezza o per cagione del comune o della terra sua. guittone, 111-4

virtuosi figliuoli non fecero atto alcuno strano o laido, e nel restante della vita

non facce a donna nata / a casa o nella strata. lacopone, 10-29:

cercare, / e proprio trasformarsi in capro o 'n toro. da molino, lx-3-64

. l'altro terzo valeva per maritarle o ponerle in luoghi pii, quando stanche di

fantasia, suo malgrado, in obbietti laidi o spiacevoli. pirandello, 7-620: doveva

i-276: a tavola conviensi / novelle rie o laide non portare. aretino, 20-153

ha modo di parlar disonesto, proprio o figurato, scoperto e coperto, che non

ladro, micidiale, assassino, rubatore o simili laide parole, bestia o pazzo,

, rubatore o simili laide parole, bestia o pazzo, bestione o caprone e altre

parole, bestia o pazzo, bestione o caprone e altre parole ingiuriose di vituperi.

: era stato a ogni modo inventore o complice di laide novelle a infamarmi. fal

femmina che alcuno ama, puote morire o diventare laida. trattato delle mascalcie, 1-251

lui, incontravamo un laidume di ciana o una megera o una deforme, dandomi

incontravamo un laidume di ciana o una megera o una deforme, dandomi di gomito:

anche: in senso concreto: atto o discorso osceno, sconcezza.

vol. VIII Pag.702 - Da LAIMENTARE a LAMA (25 risultati)

. ragione come tuo avversario dice così: o tu stai qui per lussuria, o

o tu stai qui per lussuria, o per agguato, o per lo prò'di

qui per lussuria, o per agguato, o per lo prò'di tuo amico.

addoppiavano il tremore; ecco sentono, o par loro di sentire, un laio cupo

se costoro mostrassono le immagini de'padri o e'domestichi nudricamenti nomi- nassono, pensi

= voce onomatopeica. lallaralla (o lallarallà), inter. che si usa

2. emissione di suoni consonantici o vocalici o di sillabe ripetute da parte

. emissione di suoni consonantici o vocalici o di sillabe ripetute da parte dei bambini a

parte dei bambini a partire dai sei o sette mesi, che precede il linguaggio

che si usa quando si canta distrattamente o sopra pensiero per lo più senza seguire

per lo più senza seguire un ritmo o una canzone precisa (o anche per

un ritmo o una canzone precisa (o anche per esprimere indifferenza ostentata).

arma bianca: può essere diritta o curva, con uno o due tagli;

diritta o curva, con uno o due tagli; diritta di forma quadrangolare

); triangolare e semirigida, diritta o leggermente curva (nella spada);

nella spada); piatta flessibile, diritta o leggermente curva, con da una parte

ogni lama si divide in tre parti o gradi che sono, partendo dall'impugnatura,

partendo dall'impugnatura, primo terzo (o superiore o forte), secondo terzo

impugnatura, primo terzo (o superiore o forte), secondo terzo (o

o forte), secondo terzo (o medio o centro), ultimo terzo (

), secondo terzo (o medio o centro), ultimo terzo (o inferiore

medio o centro), ultimo terzo (o inferiore o debole); la parte

centro), ultimo terzo (o inferiore o debole); la parte tagliente è

); la parte tagliente è detta filo o taglio; la parte opposta dorso o

o taglio; la parte opposta dorso o costa; la parte laterale piatto della

vol. VIII Pag.703 - Da LAMA a LAMA (21 risultati)

forma allungata sottile, di sezione trapezoidale o triangolare, appartenente al mousteriano e al

3. ant. e letter. strato o rivestimento metallico più o meno sottile;

letter. strato o rivestimento metallico più o meno sottile; lastra, piastra; lamina

le cinture coperte di lame d'oro o d'argento lavorate, larghe due dita

il centro del monte, dette scorze o lame o filoni si coricano all'ingiù,

del monte, dette scorze o lame o filoni si coricano all'ingiù, con tutta

nelle imbarcazioni a vela, piastra metallica o di legno fissata perpendicolarmente alla chiglia attraverso

verghe possono essere a lame eguali o a lame diseguali. in questo ultimo caso

arpini. 12. tipogr. filetto o interlinea di lunga dimensione, adattabile,

, la spessezza che determina l'approccio o avvicinamento e l'altezza. -lama accoppiata:

(come intorno al forno delle caldaie o ai cilindri dei motori a combustione interna

trovarsi in una situazione rischiosa, pericolosa o ambigua. montale, 1-58: felicità

lama: affrontare nel modo più rischioso o dannoso una situazione. tommaseo [s

'prendere il coltello per la lama 'o * per la punta ',

la punta ', non saper maneggiare cose o persone senza proprio pericolo o senza inconveniente

maneggiare cose o persone senza proprio pericolo o senza inconveniente. -venire, avanzare a

: avvicinare le armi, nel duello o nella scherma, oltre la loro metà

ii-3: 'venire a mezza lama 'o * mezza spada ', modo di

-figur. affrontare decisamente un problema o una situazione, cercando di risolverla senza

indagar più volte ove sovrasti / fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga /

/ fiume o ruscello; ove si drizzi o sparga / qualche a rive soggetta incolta

vol. VIII Pag.704 - Da LAMA a LAMARTINIANO (17 risultati)

e boschereccio, altrimenti pioppio e oppio o luogo pien di tali alberi.

argentea / del tuo fiume, / o libera città che hai dato ad una patria

ho brama. serdini, 1-110: o dolce, o benigne onde, o verde

serdini, 1-110: o dolce, o benigne onde, o verde lama!

: o dolce, o benigne onde, o verde lama! -lingua di terra

, 97: neuno pianti, o vero piantare faccia o lassi, presso ad

pianti, o vero piantare faccia o lassi, presso ad alcuna fossa

in sua terra, lama, o vero lame, in alcuno modo. lombardelli

201: lama è arboro altissimo o boschereccio, altrimenti pioppio. =

distingue in due specie: il lama huanacus o guanaco, che ha dato origine al

e alto quattro piedi, lungo cinque o sei; il suo colore è bianco e

flanella liscia, talvolta tessuta a spina o operata, nel diritto accotonata o poco cimata

spina o operata, nel diritto accotonata o poco cimata. = deriv. dal

che si riferisce, che è proprio o appartiene ai lama buddisti del tibet e

. e sm. e f. seguace o aderente al lamaismo. e.

nei viventi il bisogno crea la facoltà o l'organo, l'uso li sviluppa

per la umidità dell'acqua si lamano o vero sono tanto densi che in lor

vol. VIII Pag.705 - Da LAMASSERIA a LAMBICCARE (10 risultati)

sf. monastero di monaci buddisti tibetani o mongoli. = dal fr.

occipitale-parietale; corrisponde alla fontanella posteriore o piccola fontana del cranio fetale.

in una difettosa pronuncia della lettera l o nella sua sostituzione con la r.

di fois, aggiunse un rastrello, o, come essi dicono, lambèllo d'argento

tu, non in vessillo issato, / o elena di francia, ma in naviglio

stor. che fa parte, riguarda o favorisce la famiglia bolognese ghibellina dei lambertazzi

: diventano... colorate le terre o per temperamento o per tintura, si

.. colorate le terre o per temperamento o per tintura, si discolorano per via

biringuccio, 1-66: tutte le acque stracche o per materiali debili si possano ringagliardire e

potere / che ogni erba che si prema o si lambicchi. marino, 6-150:

vol. VIII Pag.706 - Da LAMBICCATAMENTE a LAMBICCO (12 risultati)

. 5. elaborare un discorso o uno scritto con raffinata ricercatezza, con

raffinata ricercatezza, con estrema minuziosità o con lentezza esasperante. buonarroti il giovane

che deve lambiccare? -sottoporre una facoltà o un organo a uno sforzo duro e

sono nesun di questi cervelli sani, o intelletti busi, mi lambicco in un altro

e strologare se l'anima è mortale o immortale, se si risuscita quando e

cavalli] adoprisi acqua lambiccata di mele o olio di tartaro, stropicciando prima il luogo

perché tale. 4. eccessivamente ricercato o complicato nel modo di parlare o di

ricercato o complicato nel modo di parlare o di operare; affettato, smanceroso,

nuovi orizzonti, e se talvolta è strano o lambiccato o troppo metafisico spesso ha note

e se talvolta è strano o lambiccato o troppo metafisico spesso ha note di una potenza

toscani, 8: se ho fatto bene o se ho fatto male, 1 lambiccatori

della lingua e le lambiccature alla bersezio o alla vello, esse dovranno sembrare assai

vol. VIII Pag.707 - Da LAMBIMENTO a LAMBIRE (9 risultati)

dalla vita. firenzuola, 976: o scempia donna,... / che

strumento per distillare, fatto di uno o più pezzi e che essenzialmente si compone

più il lambicco consta di una caldaia o 'cucurbita ', di un coperchio o

o 'cucurbita ', di un coperchio o * capitello 'con collo, e

2. eufem. organo secretore o sessuale. aretino, 20-54: alla

e di confusione; idea fissa: discorso o scritto astruso, incomprensibile. aretino

di menta, e calda fargela bevere, o lambendo iutire. panigarola, 2-238:

bagnare (per lo più marginalmente, o, con ondate piccole e lente: con

venere / adon giacea disteso: / o s'ella a nuoto il facile / corpo

vol. VIII Pag.708 - Da LAMBITIVO a LAMBRUSCA (17 risultati)

di stoffa pendente, sagomata al fondo o guarnita di festoni e di frange, con

archit. ornamento frastagliato, di lamiera o di legno, collocato all'orlo delle tettoie

all'orlo delle tettoie per nascondere grondaie o doccioni. 3. ornamento pendente dal

m. -i). chi guida o possiede una lambretta. = deriv

invar. rivestimento in legno, marmo o stucco che si estende, a scopo decorativo

che si estende, a scopo decorativo o protettivo, lungo le pareti di un locale

dal pavimento fino a una certa altezza, o può anche esser costituito semplicemente da uno

chiamasi quella fascia tinta a marmo, o di semplice color di pietra, che

che meglio si chiamerebbe * zoccolo ', o 'fascia ', come è chiamata

lambrì 'per zoccolo di marmo vero o imitato, che ponesi in fondo alle

i rivestimenti di legno ne'muri interni, o sieno i lambris, e sono stimati

. pascoli, 1-886: dietro torto o il giardino una casetta rustica e bella

lambrusche. a. cattaneo, iii-163: o fallanza totale! o lambrusche agre

iii-163: o fallanza totale! o lambrusche agre e mordenti! si dichiara che

vivaci rampolli della vite vera, i quali o disseccarono, o tornarono in acerba labrusca

vite vera, i quali o disseccarono, o tornarono in acerba labrusca. -tralcio

soderini, i-556: la vita labrusca o lambrusca, cioè la vite salvatica,

vol. VIII Pag.709 - Da LAMBRUSCARE a LAMENTABILE (16 risultati)

lamé, sm. tessuto di seta o di lana tramata più o meno fittamente

di seta o di lana tramata più o meno fittamente di sottili fili o lamine

più o meno fittamente di sottili fili o lamine dorati o argentati; laminato.

fittamente di sottili fili o lamine dorati o argentati; laminato. -per estens.:

: 'lamé'. voce fr., 'lamellato'o 'lamato ': stoffa tessuta a

suo corpo tutto formato di varie scaglie o lamelle visibilissime, a foggia del talco in

, 0 più propriamente di quella terra o gesso che qui da noi si chiama

costituiscono la struttura. -lamella articolare o elastica: foglietto esterno della lamina vitrea

lamelle (l'organo di un animale o di un vegetale). tommaseo

i merghi): con denti più o meno prominenti. o lamellato, 'lamellata

con denti più o meno prominenti. o lamellato, 'lamellata '(mestolone

zool. classe di molluschi acquatici pelecipodi o acefali, col corpo racchiuso in una

lamella, ogni scaglia è il pavimento o la volta d'un altro ambiente;

m. -t). operaio (o operaia) tessile che introduce i fili di

in apposite lamelle guardaordito che provocano meccanicamente o elettricamente l'arresto del telaio in caso

, attraverso una serie di movimenti più o meno equivoci, come il sanfedismo e

vol. VIII Pag.710 - Da LAMENTABILMENTE a LAMENTARE (14 risultati)

fiume fanse. pulci, 26-2: o tristi, afflitti, o lamentabil versi!

26-2: o tristi, afflitti, o lamentabil versi! -di animali.

manifestano rincrescimento, rammarico, dolore o che esprimono disapprovazione, disaccordo, protesta

di firenze, 23-103: di lamentanze tu o altri possiate fare, facciamo stima quanto

mi laménto). esprimersi con voci o parole che manifestano intensa sofferenza fìsica o

o parole che manifestano intensa sofferenza fìsica o morale, dispiacere, rincrescimento, rammarico

, dispiacere, rincrescimento, rammarico, o anche timore, spavento; piangere sommessamente

, / facean dubbiar se mortai dama o diva / fosse che 'l ciel rasserenava intorno

petrarca, 279-1: lamentar augelli, o verdi fronde / mover soavemente a l'

mover soavemente a l'aura estiva, / o roco mormorar di lucide onde / s'

, 183: sieno,... o cittadini, le amare lagrime ed il

rincrescimento, insofferenza, risentimento per circostanze o eventi spiacevoli o dannosi, per torti

risentimento per circostanze o eventi spiacevoli o dannosi, per torti subiti, per offese

mai / per pena ch'io ne senta o per rancura. dante, liii-68:

vol. VIII Pag.711 - Da LAMENTATA a LAMENTAZIONE (8 risultati)

, si è mormorare e lamentarsi di dio o d'alcun uomo, massimamente d'alcun

.]: 'lamentativo ', atto o disposto a lamentarsi. = deriv

per l'accennato disordine, i manifestati o esposti inconvenienti, la mentovata disgrazia.

tanto progresso, progredite ancor voi, o signori travetti, e... date

, né infamia, né altre vere o false, crudeli e lamentatorie e lusinghevoli

delle arti liberali. ariosto, 255: o erofilo, non si può fare,

letter. componimento letterario scritto in occasione o a proposito di un fatto doloroso;

tores ', come le lamentazioni funebri o 'naeniae ', lodi anch'esse

vol. VIII Pag.712 - Da LAMENTELA a LAMENTO (15 risultati)

* crommo ', cioè lamentazione, o vero compianto... questo 'crommo

. questo 'crommo ', o vero lamentazione non è altro che un pianto

lamentazione non è altro che un pianto, o vero cordoglio, che fa il coro

volgeva in quella medesima lamentazione? « o vos omnes qui transitis per viam,

. fare, muovere, intonare lamentazione o lamentazioni: esprimere dispiacere, rincrescimento,

), agg. che è espresso o accompagnato da lamenti; che manifesta dolore

è coronata '. boccaccio, i-478: o, quante volte si dolsero con lamentevoli

e lamentevole. -con riferimento a suoni o rumori simili a un lamento, e

dai lamentevoli fischi di treni in arrivo o in partenza. -triste, mesto

, mesto. grazzini, 2-391: o anima imparentata col cielo, volgi gli

, 33: quale misero fato, o gloriosa iovene, me è renduto alla

, pel non conteso / fiume da venti o flutti al corso avversi, / del

3. che si lamenta spesso o per futili motivi; querulo; piagnucoloso

, oggetti, strumenti che producono suoni o rumori simili a un lamento. cesarotti

laménto, sm. voce, grido (o insieme di voci, di grida)

vol. VIII Pag.713 - Da LAMENTO a LAMENTO (19 risultati)

lamento istintivo d'ogni carne addolorata, umana o bestiale. cicognani, iii-2-205: eran

uccelli. -per estens. suono o rumore simili a un gemito: fruscio

/ vaghi. govoni, 56: o pallida giornata malinconica, / triste come il

degli infissi. 2. discorso o atteggiamento che esprime rincrescimento, rammarico,

: • gl'incettatori di grano, reali o immaginari, i possessori di terre che

. per estens. letter. sofferenza fisica o morale; dolore, pena. -anche

te voglio dire. gesualdo, lxv-130: o se benigno amor di sì possenti /

carattere personale, sia di carattere politico o religioso; se ne trovano presso tutti

complainte) e nell'italiana (pianto o lamento). lamento della sposa padovana

in un principesco lamento di medea o di didone, si stemperavano nell'innocenza della

della musica. -per estens. componimento o opera letteraria (o parte di essa

estens. componimento o opera letteraria (o parte di essa) che esprime sentimenti di

5. mus. brano musicale vocale (o anche, nell'età barocca, strumentale

particolarmente a tale ufficio, dette lamentataci o prefiche). -in senso generico:

avere avanzato. leonardo, 2-121: o quante infelici madri e padri furon private

e padri furon private de'figlioli! o quante misere temine private de la lor

della città di sagunto. -fare lamento o lamenti: sfogare il proprio dolore con

ribelli. -esprimere il proprio dolore o il cordoglio comune per la morte di

mento, / sanza poter far cure o cose sane. -muovere lamento:

vol. VIII Pag.714 - Da LAMENTOSAMENTE a LAMIA (4 risultati)

a qualcuno: rivolgerglisi avanzando una protesta o formulando una lagnanza. cavalca,

le allodole assetate / sul miraggio / o come la quaglia / passato il mare /

esprime un lamento; che è espresso o accompagnato da lamenti; che ha un

lamentosi. -con riferimento a suoni o rumori simili a un lamento o particolarmente