-fondere ecletticamente elementi di dottrine o correnti di pensiero diverse; immettere nuovi
, un paesaggio, un'idea, o in un dipinto una figura, un'
-per estens. ant. articolare in due o più vicende che ne costituiscono l'intreccio
in cotal genere. -introdurre vocaboli o espressioni nuove in una lingua; fondere
in una lingua; fondere insieme lingue o dialetti diversi. cesarotti, 1-i-141
4-37: una pianta, non lauro / o mirto, fusto / e foglie comuni
leonardo del riccio, 1-42: innestandosi o intersecandosi le umane cose tra loro, una
una certa reale e non immaginaria confusione o mistura d'interesse ne nasce. guerrazzi
confluire (una strada, un fiume o un braccio di mare).
strada] non s'innestano altre strade o sentieri trasversali. comisso, 1-250: il
mese di aprile s'innesta il sorbo o in sé, o in melo cotogno,
innesta il sorbo o in sé, o in melo cotogno, o in pruno bianco
in sé, o in melo cotogno, o in pruno bianco. crescenzi volgar.
ramuscelli innestati si voglion di sopra cuprire o con vaso di terra o con altro.
sopra cuprire o con vaso di terra o con altro. daniello, 1-6:
scorgo in te del gran cassino / o al gran cassino almen sembri innestato. milizia
vivente (un tessuto, un organo o una parte di esso).
dirò in due parole che di quaranta o cinquanta mila bambini e fanciulli innestati in
scientifica concreta. 5. compenetrato o congiunto insieme in modo da formare un
-per estens. ant. articolato in due o più vicende che ne costituiscono l'intreccio
-scudo innestato in punta: scudo partito o inquartato, proprio dell'araldica spagnola,
anelletti per gl'innesti senza che crepino o si guastino gli occhi. c. ridolfi
e rose, uno stelo di panoaia o di pesto, a cui le saette livide
ne scendo senza innestature. -il punto o la parte della pianta in cui si
su una pianta legnosa (chiamata soggetto o porta innesto) una parte o
o porta innesto) una parte o un frammento di un vegetale di un'altra
un'altra specie affine (detto oggetto o nesto o marza), in
specie affine (detto oggetto o nesto o marza), in modo che
per ringiovanire colture in vecchiate o deperite, per eliminare parassiti, per
che si conviene a scudetto, o scudicciuolo come si dice, che si mantengono
facendo tosto gl'innesti a anelletto, o, come altri dicono, a bocciuolo,
possono avvicinare insieme a nostro piacimento. o. targioni tozzetti, i-253: varie sono
il quale dicesi « nesto a occhio » o « gemma » o « scudetto »
a occhio » o « gemma » o « scudetto »...; ovvero
.; ovvero, con recidere il tronco o rame dell'albero,...
. e prendendo un « ramicello gemmifero » o « marza » di altro albero.
è incastrato l'innesto, e lascisi stare o qui, o si traspianti in lato
innesto, e lascisi stare o qui, o si traspianti in lato buono in capo
innesti che vogliamo noi. -punto o parte della pianta in cui è stato
trasferire su un soggetto tessuti, organi o parti di essi, prelevati dallo stesso soggetto
di essi, prelevati dallo stesso soggetto o da altri individui; trapianto. -anche:
: il tessuto, l'organo (o la parte di esso) che viene
-medie. inserimento sottocutaneo di ormoni naturali o sintetici preparati in linguette da cui si
.. né l'inoculamento, o l'innesto del vaiuolo, si fa colà
ne dilatò bensì presso i cristiani greci o armeni, ma presso i maomettani non già
meccaniche, giunto che permette di collegare o disgiungere fra di loro due alberi coassiali
miscuglio, coacervo (di elementi eterogenei o disparati: e ha per lo più
talor amante / diveniva d'alcuno, o tardi o presto / con lui veniva
/ diveniva d'alcuno, o tardi o presto / con lui veniva all'amoroso
: crescono altresì le specie medesime, o a parlare più esatto, crescono quasi
sepolcri di mentì, l'innesto asiatico o europeo. -apporto di popolazioni di
-inserimento, in un'opera letteraria o in uno scritto, di concetti,
. -in senso concreto: opera letteraria o drammatica intessuta di elementi tratti da opere
per cui le regioni di alta montagna o situate ad alta latitudine restano coperte,
solenne, in onore di divinità o di eroi. -innica, sf.:
alla cultura latina, formato di esametri o di strofe polimetre di varia struttura;
e propria preghiera rivolta a una divinità o a un eroe, assunse in età
carattere spiccatamente letterario trattando temi mitologici o filosofici. landino, 370:
prima canzone. d'annunzio, v-1-341: o fenici degli olocausti, / non rivelerò
strofe metriche e ritmiche, cantato con o senza accompagnamento strumentale, che, inserito
. -in senso generico: canto liturgico o extraliturgico di carattere religioso, devoto.
gregorio magno] di non riformare, o nuove cantilene introducendo, o le antiche
riformare, o nuove cantilene introducendo, o le antiche studiosamente adattando alla litania,
, fatti, ricorrenze particolarmente significativi, o viene assunto come simbolo di un'idea
simile all'ode, di ispirazione religiosa o civile, che esprime sentimenti di devozione
qui si ricercherebbe l'inno vostro o d'altro poeta, il quale la chiamasse
fine de le cose, facitrice e o ricreatrice del cielo e de le stelle,
esecuzione. non mai chitarronata (salvo cinque o sei strofe) mi uscì dalle mani
spesso, se non altro bestemmiando, o facendo inni al solo e vero dio dell'
non colpevole, esente da colpa o da responsabilità morale o giuridica, sia in
da colpa o da responsabilità morale o giuridica, sia in assoluto sia in
sia in relazione con una determinata imputazione o reato. dante, inf.,
nocente. tasso, 2-52: siasi questa o giustizia over perdono, / innocenti gli
volgar., 1-25: tu, o buono maestro, agnello innocente, andavi
puro, immacolato; che non conosce o non ha ancora conosciuto il male, il
la libertà. tasso, 12-27: o dio, che scemi / l'opre più
.. furono tratti, per morte naturale o isfor- zata, dalla presente vita corporale
362: né solo io t'amo, o sposa, pe 'l dì che spaurita
: questa è quella massima fatale, o marcello, che costa più lagrime e
. dir. pen. invasione di terreni o di edifici: delitto contro il patrimonio
di chi si introduce arbitrariamente in terreni o edifici altrui, al fine di occuparli
edifici altrui, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto. -invasione di
altrimenti profitto. -invasione di aziende agricole o industriali: delitto contro l'economia,
chi, al solo scopo di impedire o turbare il normale svolgimento del lavoro,
lavoro, invade l'altrui azienda agricola o industriale. codice penale, 508:
arbitraria invasione e occupazione di aziende agricole o industriali. sabotaggio '. chiunque col
. chiunque col solo scopo di impedire o turbare il normale svolgimento del lavoro,
e occupa l'altrui azienda agricola o industriale, ovvero dispone di altrui macchine,
di altrui macchine, scorte, apparecchi o strumenti destinati alla produzione agricola o industriale
apparecchi o strumenti destinati alla produzione agricola o industriale, è punito [ecc.]
, 633: 'invasione di terreni o edifici '. chiunque invade arbitrariamente terreni
edifici '. chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al
arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o
o privati, al fine di occuparli o di trarne altrimenti profitto, è punito [
continuo dispiacere di credere impossibile il difendere o i cibi o le vesti, od
credere impossibile il difendere o i cibi o le vesti, od altre cose fatte in
qua, sono diventate di moda invasioni o sovrapposizioni di un'arte nell'altra.
voluto ricevere la medicina come gli altri, o perché non ricordavano il male sofferto,
perché non ricordavano il male sofferto, o per premunirsi meglio contro una nuova invasione
di spettatori sul campo di gara durante o dopo lo svolgimento di un incontro, per
rete, invasione della linea centrale (o anche, semplicemente, invasione);
durante una fase di gioco di un giocatore o di una parte del suo corpo nel
. contagiato, affetto da un morbo (o anche dalla vecchiaia: una persona,
idraul. capacità idrica di un serbatoio o di un bacino naturale o artificiale.
un serbatoio o di un bacino naturale o artificiale. -anche: afflusso di
. raro invasóra). che invade o ha invaso il territorio di uno stato
suo complice fascista. -che fa o ha fatto irruzione in un luogo con
strumenti, c'era rischio che presto o tardi inaridissero per l'inaridi- mento e
per estens. ant. lunghissima permanenza o durata. cicerone volgar., 2-136
), consistente nella conservazione per uno o più anni in botti, bottiglie,
. 5. modificazione delle proprietà fisiche o chimiche dei materiali metallici o delle materie
proprietà fisiche o chimiche dei materiali metallici o delle materie plastiche, del vetro,
invècchio). diventare vecchio; avvicinarsi o entrare nella vecchiaia. giamboni
, a conversare e ultimamente a invecchiare o a morire! bianco da siena,
età caduta al fin t'ha vinto, o saggio, / e pur meglio saria
-sostant. panigarola, 115: intorno o al crescere, o all'invecchiare,
, 115: intorno o al crescere, o all'invecchiare, noi non n'abbiamo
invecchiare, noi non n'abbiamo arbitrio o elezione. c. bini, 11-256:
accecano? -con riferimento ad animali o a piante. libro della natura degli
ii-313: la pianta del ramerino in dieci o dodici anni invecchia e convien rinnovarla.
spezzarla. -assumere le caratteristiche fìsiche o gli atteggiamenti intellettuali e sentimentali propri
la freschezza giovanile (anche senza riferimento o in contrasto con l'età reale)
(87): se io aspetterò diletto o piacere di costui, io potrò per
fu giudicato / che morisse in prigione o v'invecchiasse. boterò, 9-37: in
-trascorrere molto tempo in un'attività o in un'occupazione, acquistandone grande esperienza
un vizio, a una situazione difficile o intricata, a un'infermità, ecc.
addosso in tale maniera che è quasi impossibile o molto malagevole a curargli. petrarca,
. moneti, 184: il male, o sire, quando ch'è invecchiato,
vien deriso, e ragionevolmente, perocché o che è finto o che è pazzo.
ragionevolmente, perocché o che è finto o che è pazzo. n. franco,
invecchia, non può esser che non abbi o materia cattiva o tosso corrotto. loredano
esser che non abbi o materia cattiva o tosso corrotto. loredano, 1-149: se
e debbono rinovarsi seminando in esse fave o rape o miglio. g. b.
rinovarsi seminando in esse fave o rape o miglio. g. b. adriani,
di parecchi / senza mostrar che si logori o invecchi. montale, 3-182: lo
. perdere intensità, fervore, vigore (o anche pregio, qualità); scemare
riferimento a sentimenti, a facoltà fìsiche o intellettuali, ecc.).
radissime volte avviene ch'ei si mitighi o s'invecchi un gran dolore. chiabrera,
di scipione fioriva. -perdere efficacia o validità; scadere, deprezzarsi. fiore
nessuno come lui sa invecchiare una donna o un paesaggio. cassola, 2-196: le
trascorrere molto tempo in un dato luogo o in una condizione particolare. n.
il vino al processo dell'invecchiamento naturale o artificiale. c. ridolfi, ii-299
anni senza che una ragazza da marito (o altri per lei) pensi a combinare
diventato vecchio; che si avvicina o è entrato nella vecchiaia. -in partic.
: che ha assunto le caratteristiche fisiche o gli atteggiamenti intellettuali o sentimentali propri della
le caratteristiche fisiche o gli atteggiamenti intellettuali o sentimentali propri della vecchiaia; che ha
la freschezza giovanile (anche senza riferimento o in contrasto con l'età reale)
. tutta italia. -di animali o di piante. leonardo, 2-112:
estens. che ha trascorso molto tempo o ha passato la vita in luoghi, consuetudini
occupazioni determinate, contraendone l'abitudine o acquistandovi esperienza. bandello, 1-6 (
si vede uno invecchiato in una costuma o buona o rea che si sia, si
uno invecchiato in una costuma o buona o rea che si sia, si può fermamente
. serafini, 91: non apportar, o peccator invecchiato, per buone, vane
, s'incontravano mendichi laceri e macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora
macilenti, o invecchiati nel mestiere, o spinti allora dalla necessità a tender la
invecchiato, mettendovi spesso l'u- triaca o altra cosa. lastri, 1-3-245: il
... non sempre è possibile o presente il rimedio. michiele, ii-179:
ha perso intensità, fervore, vigore (o, anche, pregio, qualità)
(un sentimento, una facoltà fisica o intellettuale). giusto de'conti,
/ non ch'l sia morto, perso o invechiato. sarpi, i-1-235: egli
settentrione. -che ha perso efficacia o validità; scaduto. livio volgar.
7. privo ormai di interesse o di attualità; caduto in disuso,
rimesso nell'uso come materia d'imagini più o meno belle delle invecchiate. pascoli,
],... ormai invecchiata, o troppo rigida e pedantesca o troppo domestica
invecchiata, o troppo rigida e pedantesca o troppo domestica e usuale, o non serviva
pedantesca o troppo domestica e usuale, o non serviva a nulla o non poteva
usuale, o non serviva a nulla o non poteva bastare alla vita nova d'italia
petrarca, 208-13: basciale 'l piede, o la man bella e bianca; /
ladri, si provvegga / una bilancia o rete per la pesca, / con una
limone, empian d'agresto / o d'acido solforico i bicchieri? e.
... egli doveva... o seguire l'esempio di demetrio, o
o seguire l'esempio di demetrio, o darsi al cielo. barilli, ii-236:
per molto tempo, invece che la certezza o il timore di travagliare unicamente per gli
, agg. letter. ant. reso o divenuto vedovo; privato, spogliato.
attribuito a petrarca, xlvii-237: o bestiuola, che già fusti in pregio
contro gli oziosi, come assai pregiudiziali o pericolosi alle città, e li vogliono
pericolosi alle città, e li vogliono o discacciati o impiegati. mazzini, 1-14:
città, e li vogliono o discacciati o impiegati. mazzini, 1-14: arde
2. esprimere, a parole o in scritto, sdegno e disapprovazione severa
, circostanze, situazioni, che sono o appaiono deplorevoli; protestare aspramente.
152: con maniere troppo risentite inveiva contro o gli errori d'ingegno o di dottrina
inveiva contro o gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'letterati
gli errori d'ingegno o di dottrina o 'l mal costume de'letterati suoi emoli
le vele, spiegarle all'aria o al vento per asciuttarle o per navigare.
aria o al vento per asciuttarle o per navigare. bacchetti, 18-ii- 87
primo assalto / manda fuor muggi paventosi o 'l corno / drizza nel tronco di
, quando per maligna impression d'aria o influenza di stelle infuria la pestilenza,
(165): in capo a quattro o cinque lunghi giorni di prigionia una mattina
sì come un toro invelenito, quattro o cinque ne gittai in terra, e con
invendìbile, agg. che non si può o non si deve vendere. — in
paoletti, 1-1-241: tal proibizione rendeva o invendi bile il grano,
invendi bile il grano, o vendibile a vii prezzo che non compensava
chi ha sete per un milione o due, invendute e invendibili. pio
. che non è possibile vendicare, o di che non si deve fare vendetta.
dentro la suddetta provincia di romagna, o per essere restato invenduto, o per
, o per essere restato invenduto, o per essere stato permutato con altrettanto della
che rimanga [il grano] invenduto, o ponga in necessità di venderlo a prezzo
in partic.: quantità di libri o di giornali non venduti, che vengono
vengono resi all'editore da parte dei librai o dei giornalai, terminato il periodo di
scorsi... alcune lettere amorose più o meno invenezianate e cosparse di errori ortografici
senso generico: atto di adorazione o di venerazione, preghiera, supplica. -in
notte... che donasse loro o figliuolo o figliuola, facendo grandi invenie
.. che donasse loro o figliuolo o figliuola, facendo grandi invenie e grandi
cristo. 2. tose. atto o discorso ossequioso; cerimonioso, affettato o
o discorso ossequioso; cerimonioso, affettato o formalistico; moina, leziosaggine, complimento
diverse parti innanzi che salutas- sino floro o che facessino le usate invenie a'soldati.
si tratta di contare / una favola o pantracola, / ha più ciarle che una
e letter. trovare, rinvenire cercando o investigando; mettere in luce, rivelare
, beni di consumo, prodotti agricoli o industriali, tecniche di lavorazione, sistemi
un derivato da 4 inventum', o un frequentativo d'4 invenire '. ecco
innocenza, anco contro coloro che fingessero o inventassero cose esecrande. 7. nelli
sì bel pregio di nascita fu finto o sia inventato per dar più credito ai
5. cercare, trovare, poi adottare o seguire (un modo di agire o
o seguire (un modo di agire o di comportarsi). c. campana
delizie e magnificenze paesane e peregrine che o seppe inventare l'antichità o praticare l'
peregrine che o seppe inventare l'antichità o praticare l'uso de'nostri tempi.
rispetto e la gratitudine verso gli autori o strumenti dell'esistenza. delfico, i-153
che pino ci credesse. -compiere o prefiggersi azioni sconvenienti, avventate, dannose
azioni sconvenienti, avventate, dannose (o, anche, stravaganti, curiose);
3-194: se ne andava a trovar rocco o compare vanni, coi quali si stava
8. locuz. -inventare l'acqua calda o l'ombrello: fare o dire una
acqua calda o l'ombrello: fare o dire una cosa priva di ogni originalità,
interesse, importanza. -inventarne, inventarsene o inventarle belle, tutte o di tutti
, inventarsene o inventarle belle, tutte o di tutti i colori: combinare guai.
nulla: non mostrare nessuna particolare originalità o perspicacia. = voce dotta,
, 9-83: a voi tornando, o doganiere, / io dico che bisogna.
borghini, 6-iv-148: non era per legge o sotto pena alcuna obligato...
miei compatriotti affettano, dopo sédan, o di spregiarla o d'inventariarne le immoralità
affettano, dopo sédan, o di spregiarla o d'inventariarne le immoralità le vanità le
e sotto la custodia di don silvano o d'altri. a. cattaneo,
beni costituenti il patrimonio di una persona o delle attività e delle passività di un'
da un pubblico ufficiale, come notaio o cancelliere; negli altri casi essa è compiuta
il quale si suol dare al pupillo o minore contro il tutore o il curatore,
dare al pupillo o minore contro il tutore o il curatore, quando con l'inventario
fatto e con il libro mal tenuto o per altro rispetto si scopra colposo, in
. gozzi, i-13-111: venne un rigattiere o stracciamolo che, fatto un inventario e
dell'attività svolta dal pubblico ufficiale (o dal privato) per elencare, descrivere
spade l'inventario. soldani, 1-193: o se 'l cervel si stilla in
furioso bisogno d'inventario ch'è indizio certo o della morte del padron di casa senza
morte del padron di casa senza eredi o di fallimento e rovina. b.
un fatto in ogni suo aspetto positivo o negativo; bilancio. carducci, iii-24-195
,... che ora non ha o malamente affetta imitando,...
considerata attraverso il complesso delle qualità positive o negative. scroffa, 12:
definitiva dopo avere valutato gli eventuali vantaggi o i possibili danni. tommaseo [
[s. v.]: ammettere o accettare per vera una dottrina, una
per vera una dottrina, una notizia o simili col beneficio deh'inventario (salvo
beneficio d'inventario: senza l'intenzione o la possibilità di valutarne, prima di
, prima di decidere, i vantaggi o i danni. de sanctis, ii-15-351
e perché di non molte cose, o perché compilato in compendio. potrebbe,
potrebbe, però, essere esatto, o almen sufficiente. -vezzegg. inventariùccio
. v.]: 'inventariuccio', direbbe o la meschinità delle cose inventariate o la
direbbe o la meschinità delle cose inventariate o la meschinità della compilazione.
, e parte dall'avarizia di certi medici o speziali. lambruschini, 6-118: discemere
loro ingegni. pallavicino, 8-83: 'tórre'o 'rubare'una cosa altrui, allora si
verdinois, 17: un romanzo vissuto o inventato? non importa. date qua.
. addimesticare alla nostra lingua parole straniere o inventate di nuovo. muratori, 8-ii-165
inventate da aly, da cui, o vero o finto che fosse, dicevano
da aly, da cui, o vero o finto che fosse, dicevano esser derivato
dicevano esser derivato un certo schachì, o seich haider, o secaidar, che
certo schachì, o seich haider, o secaidar, che suona il sapiente o religioso
o secaidar, che suona il sapiente o religioso aider. sarpi, i-2-181:
, seguito (un modo di agire o di comportarsi). grazzini, 2-129
rottura dei vincoli, che avevano impacciato o ancora impacciavano industrie e commerci, ubbidiva
chiarezza e proprietà quella inventiva, o storia, o poetica, o mista che
quella inventiva, o storia, o poetica, o mista che sia. lubrano
o storia, o poetica, o mista che sia. lubrano, 2-21:
disturbar le nozze. parabosco, 4-42: o inventiva da tristo solenne! parti che
dall'unità del semplice stato d'animo o da un'emozione repente e perspicua,
inventivo, agg. che appartiene o si riferisce all'inventiva; che si
mediante l'inventiva; che si compie o si attua in modo genialmente ingegnoso,
, e una che si chiama ragionativa, o vero consigliati va: e con queste
sensibile quattro parti, cioè l'inventiva o vero investigatira, la manifesta- tiva [
. iacopone, 37-11: o tesauro envento, che non te può
di nuovo (come macchine, strumenti o, anche, sistemi, tecniche,
del lotto, come inventore legittimo, o scopritore, almeno, della assoluta felicità
che 'n sulla roba / vaneggia, o guidatore, o usuraio, / o
sulla roba / vaneggia, o guidatore, o usuraio, / o inventor di tesori
o guidatore, o usuraio, / o inventor di tesori, è di gran spasso
. 3. che istituisce (o compie) per primo, che introduce
enrico di portogallo. cariteo, 250: o inventrice / di sacrilegi amori, infami
era. foscolo, xiii-2-161: inventore o complice di laide novelle a infamarmi,
imo. algarotti, 1-iii-244: la matita o il pennello corre da sé senza quasi
] possiamo entrare al figliuolo tuo, o benedetta inventrice della grazia, genitrice della
mitol. per antonomasia. inventrice delvolivo o delle prime olive: atena, minerva.
empio rubello. -inventrice delle arti o dei mestieri: atena, minerva.
tu divina / de le spiche inventrice, o più ti piaccia / d'iside il
nilo fecondo il messaggero anubi: / o chiamarti ami cerere. -inventrice delle
. g. rucellai, 195: o dove da le rupi alte e scavate /
inventore ', chi scopre il delitto o il frodo. -ritrovatore di cose
cose di cui è sconosciuto il proprietario o che non hanno proprietario; primo occupante
. scala dei claustrali, 460: o sciagurati, o male sventurati, o
dei claustrali, 460: o sciagurati, o male sventurati, o sciocchi e pazzi
o sciagurati, o male sventurati, o sciocchi e pazzi peccatori. = deriv
noterelle che indicano i modi caduti dall'uso o impropri e invenusti. carducci, iii-15-332
cogliere sul fatto, confessare, fare 'o 'prendere in contravvenzione ', è
. disus. che ha subito un sequestro o una multa. - anche sostant.
ariosto, 11-26: come trovasti, o scellerata e brutta / invenzion [del
amministrative per ottenere il brevetto d'invenzione o brevetto industriale: v. brevetto,
col quale l'artista concepisce il disegno o l'argomento della sua opera, e
nuove forme estetiche, di trovare temi o strutture o modi stilistici originali rispetto alla
estetiche, di trovare temi o strutture o modi stilistici originali rispetto alla tradizione o
o modi stilistici originali rispetto alla tradizione o ad altri artisti, o, comunque
alla tradizione o ad altri artisti, o, comunque non prima ancora tentati 0
della creazione fantastica: tema, argomento o stile nuovo, originale, non prima
nuovo, originale, non prima svolto o trattato o attuato (o, anche
originale, non prima svolto o trattato o attuato (o, anche, non
prima svolto o trattato o attuato (o, anche, non riscontrabile nella realtà obiettiva
... premeditare alcune invenzioni peregrine o alcune cose comporre, le quali appo li
nella maggiore parte sieno date dalla natura o dalla industria sua propria. landino,
voi la vaga e maravigliosa pittura, o la lasciva invenzione del pittore? cellini
l-1-164: la invenzione è la favola o istoria che 'l pittore si elegge da lui
'l pittore si elegge da lui stesso o gli è posta inanzi da altri per materia
: l'invenzione prima delle cose, o vogliamo dire ritrovamento. la disposizione poi
polidoro da caravaggio... in quattro o cinque anni superò di forza di disegno
salvini, 25-8: l'invenzione, o il genio di storiare e di concepire una
d'amor sapesse gaudi e passioni, / o con invenzioni e poesie / rappresentasse grate
mettendoci statue che rapresentino quelli che fumo o inventori, o cagione, o..
rapresentino quelli che fumo o inventori, o cagione, o... tutori e
che fumo o inventori, o cagione, o... tutori e preposti a'
. tommaseo, 15-121: ogni invenzione o pittura la qual risica di generare e
e di confermare nelle menti degl'indotti o degli stranieri un pregiudizio o un errore
degl'indotti o degli stranieri un pregiudizio o un errore, non può essere bella.
gioia con cui vi accostava un tralcio, o per la soddisfazione che gli faceva esclamare
operare; inventività nell'ambito della vita o del costume o delle istituzioni civili e
nell'ambito della vita o del costume o delle istituzioni civili e politiche; ricchezza e
istituzione sociale, di un nuovo istituto o strumento giuridico (con particolare riferimento ai
doni, 2-91: ancorché 'l barbagianni o l'allocco fosse tondo di pelo,
questa gran tentennata non si mosse o crollò punto, e fece vista di crederlo
nozioni; ritrovamento della soluzione di problemi o dubbi o difficoltà filosofiche e scientifiche.
ritrovamento della soluzione di problemi o dubbi o difficoltà filosofiche e scientifiche. - anche
ritrovamento di qualcosa che si era smarrito o di cui si era persa la memoria
persa la memoria, di qualcosa di nascosto o comunque sconosciuto; scoperta di qualcosa occultata
; scoperta di qualcosa occultata da altri o di un atto (vietato dalla legge)
ogni invenzione di grani che dalle guardie o presentini venisse fatta o anche dagli uomini
che dalle guardie o presentini venisse fatta o anche dagli uomini d'arme,.
era festa. * d'un corpo santo o di parte di quello '. differente
invenzione. -con valore attributivo: concepito o creato con l'immaginazione (in contrapposizione
d'invenzione e poeta ch'egli è o almeno ei crede d'essere. galeani
invenzione di qualcuno (con valore attributivo o predicativo): concepito, immaginato,
operaio. -nuovo, non ancora visto o sperimentato. alfieri, iii-1-38: un
: * invenzioncina ', in senso ironico o di biasimo, quando invenzione denota o
o di biasimo, quando invenzione denota o spediente più o men felice,
, quando invenzione denota o spediente più o men felice, o trovato che
spediente più o men felice, o trovato che sa di finzione e s'approssima
invenzioncelle si ritraggono dal fare una visita o dal riceverla. tommaseo [s. v
additare la derivazione di un'in- venzioncella o di un'immaginuzza di un poeta italiano
è apen- samento a trovare cose vere o verisimili le quali facciano la causa acconcia
ritenuto vero, che può essere provato o dimostrato. b. croce,
solo che potevo esporre io come vero o inverato, passato attraverso la mia mente.
sopra di sé la persona che si risente o si adira. immagine simile a 'inalberarsi
saldi marmi manco / venir per tempo, o forza, ma no 'l mio /
pioppi e i faggi, per cinque o sei giorni continuativi, gemono perle,
se dopo tanti gastighi, sono minori o la inverecondia nel tratto o le iniquità
sono minori o la inverecondia nel tratto o le iniquità nelle vendite. gioberti,
segneri, iv-625: quando altri, o inverecondo i ignorante volesse esprimerlo [un
quale iniquità si può fingere più incivile o più invereconda? cesarotti, 1-xx-30: ecco
5. letter. che incute o suscita vergogna; umiliante.
il lato superiore di una vela (o il bordo di una bandiera) al pennone
bordo di una bandiera) al pennone (o all'asta): inferire.
v.]: 'invergatura', quella corda o guar- nimento che guemisce la parte della
quadra, che si lega alla vela o pennone. carena, 2-361: 'invergatura
dice della larghezza del lato superiore delle vele o testiera, che si allaccia al pennone
faresti invergiliar pazzilio, volsi dire. o diavol, tu mi cavi del secolo.
pezzo di poi non s'invergilia, / o quando pensa aver grossa la vena,
2. letter. assumere caratteri o forme tipiche della poesia di virgilio.
letter. che non può essere verificato o accertato come vero. s.
... sente ancora il chiovo o vogliamo dira fango o padella: questo è
ancora il chiovo o vogliamo dira fango o padella: questo è adustione di sole
paglia col ventilarla vola, e si pone o sopra le pampane delle vigne o sopra
pone o sopra le pampane delle vigne o sopra l'ortaglie, e le fa seccare
, i-252: io temo che i peccatori o sbigottiti o infastiditi si andrebbero a gettare
io temo che i peccatori o sbigottiti o infastiditi si andrebbero a gettare a'piedi di
andrebbero a gettare a'piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i quali
gettare a'piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i quali lascerebbero infistolire
piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i quali lascerebbero infistolire e
per non ripeter sempre 'vernale 'o 'vernereccio 'dicesi 'invernale '
che si somministra (un alimento) o si indossa (un vestito) durante
rosse, pesanti, invernali, della borgogna o di bordeaux, ma salse che tendono
4. bot. pianta annua invernale (o iemale): quella che, specie
trascorrere l'inverno in una data dimora o in un luogo adatto ad affrontare le
con partic. riferimento a eserciti o a flotte). lucano volgar.
perdono le stagioni de'venti, e convengono o ritornar indietro, o invernare con pericolo
, e convengono o ritornar indietro, o invernare con pericolo in alcuna parte.
chi più lontano, / tutti alle ville o alle castella intorno. caro, 12-i-159
stesso padiglione / sia per cacciar il freddo o le zanzare, / l'invernata non
vogliono questo, cioè: sapere tritare o ver macinare, inconiare... e
.. e 'nvemicare in tavola o vero in cona. mattioli [dioscoride]
* inverniciata ', inverniciatura leggiera, o data un po'alla lesta. =
è sì bene invernicata che luce come oro o cristallo. crescenzi volgar., 5-20
risoluta, si richiuggano in coppelle, o in vasello in terra in- vemicato.
di questa arte ardisca vendere alcuno forziere o forzerino ad alcuno che non sia dell'
.. né alcuno cofano, forziere o forzerino fornisca o mandi a casa d'
alcuno cofano, forziere o forzerino fornisca o mandi a casa d'alcuno compratore,
un commesso di tavole pur di cedro o d'altro arbore forte, invernicate dentro e
sorche innamorate / dalle tue fogne, o roma, ed alla smorta / luce de'
deriv. da inverno (perché si forma o matura durante questa stagione).
3. locuz. — da o di inverno (con valore attributivo):
in inverno (un capo di vestiario o di biancheria). carducci, ii-17-183
candelora [2 febbraio], se nevica o se plora, dell'inverno siamo fuora
siamo fuora; ma se è sole o solicello, noi siam sempre a mezzo
la strettezza de'luoghi,... o con altro simile ostacolo è cosa nella
dei desiri, / esser quai fogli o qual minuta polve / sollevata, aggirata
scandinava sembra un villoso orso rampante, o un baccalà secco inbullettato ai quattro punti
il carro, conosciuto insin dai buoi, o almanco dai boari. metastasio, 1-v-669
virgilio così: « in lui vedere o a lui acquistare », inversamente cioè alla
movimento. -al figur.: capovolgimento o rovesciamento del significato di una parola,
indegne del vocabolario, sian esse antiche o moderne. carena, 1-291: in
permette ad alcuni organi di un meccanismo o all'insieme del meccanismo stesso di procedere
all'insieme del meccanismo stesso di procedere o ruotare, su comando, in una direzione
ruotare, su comando, in una direzione o in quella opposta; l'operazione,
il senso del moto di una macchina o di un veicolo. -inversione a u
cui un aeromobile compie una manovra diversa o, talvolta, contraria a quella che
per l'eccessiva inclinazione laterale dell'apparecchio o durante il volo rovesciato. -inversione
cui si fa prendere a un aeromobile o a una nave una direzione opposta a quella
sede in un incontro fra due giocatori o due squadre o dello stesso settore di
incontro fra due giocatori o due squadre o dello stesso settore di gioco fra una
-inversione di righe: scambio fra due o più righe di stampa, che può verificarsi
un costrutto sintattico in ordine inverso, o genericamente, differente rispetto a quello abituale
dirò così che la lingua latina al paragone o la greca va per la piana.
sion, periodi eterni, / vecchie voci o straniere, e di pensieri / o
o straniere, e di pensieri / o confusi o sottili o fuor del mondo,
, e di pensieri / o confusi o sottili o fuor del mondo, / l'
di pensieri / o confusi o sottili o fuor del mondo, / l'involve tutto
sia propriamente la disposizione inversa alla ordinaria o alla usitata in altro idioma. dicesi
idioma. dicesi così anche il costrutto o l'inciso inverso. la lingua latina
* giorno 'sono le inversioni, o interposizioni, come talvolta meglio direbbesi,
significato differente, si ottiene dalla prima o scambiando l'ordine delle parole nella frase
scambiando l'ordine delle parole nella frase o leggendola alla rovescia. -inversione di lettere
è un pensiero cavato da una o più voci, o per divisione, o
da una o più voci, o per divisione, o per inversione, o
o più voci, o per divisione, o per inversione, o per trasmutazione delle
o per divisione, o per inversione, o per trasmutazione delle lettere che compongono il
: operazione con cui da una tensione o da una corrente variabile si ricava un'altra
corrente variabile si ricava un'altra tensione o corrente di fase opposta alla prima.
. 16. meteor. inversione termica o della temperatura, inversione del gradiente termico
la temperatura, per determinate cause fisiche o in seguito alla formazione di particolari masse
chim. conversione, mediante mezzi chimici o fisici, di uno stereoisomero in derivati
la quale, per riscaldamento con acidi diluiti o per azione di enzimi, si idrolizza
immagine positiva direttamente sulla stessa lastra, o pellicola, sensibile usata per la ripresa
, sensibile usata per la ripresa fotografica o cinematografica. — inversione d'immagine:
opposta. -inversione rispetto a un cerchio o a una sfera: trasformazione, piana
a una sfera: trasformazione, piana o spaziale, di figure geometriche; trasformazione
. civ. inversione dell'onere probatorio o della prova: v. onere.
al piano di simmetria dell'organismo, o molto deviati dalla posizione normale. 28
28. medie. rovesciamento di un organo o di sue parti. -in partic.
parti. -in partic. inversione dell'utero o uterina: affezione secondaria al parto o
o uterina: affezione secondaria al parto o alla discesa di un polipo nella vagina
29. econ. punto di inversione inferiore o superiore, quello che, in una
fluttuazione economica, prelude rispettivamente alla ripresa o alla recessione. = voce dotta,
inversivo, agg. adatto a invertire o a essere invertito. -in partic.
, un suffisso); che permette o comporta l'uso di inversioni o ne
permette o comporta l'uso di inversioni o ne è particolarmente ricca (una lingua)
: perciocché colui che in lingua inversiva o scrive o legge, è obbligato di
colui che in lingua inversiva o scrive o legge, è obbligato di connettere cose
s. v.]: lingue più o meno inversive. = deriv
. invèrso1, agg. disposto o mosso in senso contrario a un termine
-capovolgimento, rovesciamento (dei ruoli o dell'ordine di un'operazione, di
. 2. che ha disposizione o andamento opposti a quelli che sono abituali
sono abituali e ragionevoli; che procede o si considera procedere dal termine all'inizio
, si passa, secondo l'occorrenza o alle differenze per mezzo del metodo diretto del
e viceversa. -frazioni, numeri inversi o reciproci: due frazioni o due numeri
numeri inversi o reciproci: due frazioni o due numeri (diversi da zero) che
un'altra. -metodo inverso delle flussioni o delle differenze: calcolo integrale.
si chiama ancora metodo inverso delle flussioni o sia delle differenze. -metodo inverso
tangente, sottotangente... o lo spazio, il modo di ritrovare
inversa: mutazione simultanea di due grandezze o valori, la quale si compie in
lor, e ne adoprino qualunque proporzione o inversa o diretta. parini, giorno,
e ne adoprino qualunque proporzione o inversa o diretta. parini, giorno, ii-987:
sf.): modo, misura o quantità che si sviluppa in modo diametralmente
e progressivamente opposto al modo, misura o quantità che si riscontra in un dato
s. v.]: 'ragione'o 'proporzione inversa '...
campione al rispettivo valore probabile della massa o universo. 12. bot. arrovesciato
seme allorché si attacca non alla base o ai lati, bensì alla sommità della
la disputa, se la definizione sia verbale o reale, si risolve nel rapporto sopra
(seguita talora dalla prep. di o a). ant. e letter.
verso, a (e indica il luogo o il punto che costituisce la meta o
o il punto che costituisce la meta o il termine di un movimento).
. in direzione (con riferimento al punto o all'oggetto verso il quale è rivolta
metafora è imposizione del nome d'altri o dal genere inverso la spezie o
o dal genere inverso la spezie o dalla spezie verso il genere. lollio [
9. indica, in modo più o meno approssimato, un periodo di tempo
l'inversione del moto di una macchina o della marcia di un veicolo.
animali invertebrati, complessi semplicissimi di cellule o singole cellule erranti, e non ancora animali
: ogni rivolgere, ahche non in contrario o a rovescio, ma fuori dell'ordinario
, ma fuori dell'ordinario, più o men di forza, sia o no con
, più o men di forza, sia o no con incomodo o danno, è
forza, sia o no con incomodo o danno, è un * invertere '.
'invertibile ', che si può più o meno convenientemente invertire. 2
che può essere disposta indifferentemente sopra o sotto il canto, senza violare le norme
canto, all'ottava, alla decima o alla dodicesima; in questo modo ogni suono
2. fis. invertibilità del cammino ottico o luminoso: principio dell'ottica geometrica secondo
: cfr. convertire). volgere o spingere in direzione contraria a quella preesistente
altro verso la linea di battaglia, o la fronte della colonna, le ali,
i fianchi, facendo di testa coda o di destra sinistra. tomasi di lampedusa
. capovolgere il significato di un termine o un ordine gerarchico o una scala di
di un termine o un ordine gerarchico o una scala di valori; mutare radicalmente
in materia fals'acre, acida o amara / si muta e inverte ogni ottimo
trovi altro che toro / che d'utile o di bene il nome merte.
diventi accessorio e l'accessorio principale, o, comechessia, commutarne i termini. dal-
altri nella condizione in cui si era o in cui si dovrebbe essere; fare ciò
le quali cose facendo noi, o perché siamo invertiti in pigrizia, o perché
o perché siamo invertiti in pigrizia, o perché siamo ritornati ai vecchi peccati,
di invertire), agg. rivolto o spinto in direzione contraria a quella preesistente
bianco; che non significa eluderla, o sopprimerne certe elementari ragioni fantastiche, psicologiche
, ottenuta per idrolisi con una diastasi o con acidi minerali diluiti. tommaseo [
possa nè debba procurare per sé o per mezzo d'altro, in alcun modo
, d'es sere eletto o nominato re o imperatore di roma, o
sere eletto o nominato re o imperatore di roma, o re di
o nominato re o imperatore di roma, o re di germania, o signore
, o re di germania, o signore di lombardia o di toscana.
germania, o signore di lombardia o di toscana. = voce dotta
si può investigare; che si può o si deve ricercare, scrutare, esaminare;
dante, conv., iv-xxi-6: o altezza de le divizie de la sapienza
, 112: la parte investigativa, o vero la ragione investigante, ordina la
.. avevano cercato di non vedere, o sinceramente non avevano visto, quanto dal
orientale, da creta, dalla grecità micenea o ionica, ed infine dalla magna grecia
pure della cagione che me la intorbidava o toglieva. ferd. martini, 1-i-137
, / perché più in questi o perché meno in quegli / de l'aurata
situazioni, per chiarirne il vero svolgimento o l'autentico significato. bibbia volgar
molto oro mescolato, per investigarne la liga o qualità e quanti grani d'oro,
e quanti grani d'oro, di piombo o di altra liga v'erano. f
che porge sia discreta, sia liberale o sia prodiga. bacchelli, 1-ii-103:
ne sto ancipite se io debba investigarlo o pure aver cura della casa, come
d'investigar cura ti punge / alcun ramo o liquor che già gran tempo
infermità e se la febbre è terzana o continua; secundo, conosciuta che ha la
indizi: onde il ricercare, a caso o lontanamente congetturando, non è propriamente investigare
riferisce, che ha per scopo l'investigare o l'investigazione; che tende o è
investigare o l'investigazione; che tende o è idoneo a ricercare, ad analizzare
incercativa... è via a trovare o venire alla cognizione di dio. trattato
: la prudenzia dirizza la parte, o vero la ragione, investigativa. cicognani,
che possiede uno spirito acutamente osservatore o indagatore. castelvetro, 4-208:
militare (le antiche guardie di città o poliziotti, 1922). bocchelli, 1-i-415
. che investiga; che si dedica o è volto all'acquisizione (per lo
sistematica) di conoscenze e cognizioni, o anche di notizie, di informazioni;
non si lasciare promettere a sé medesimo o ad altri cose impossibili. mattioli [
stesse, e non già nell'essere appetite o amate. tommaseo [s.
. cicerone volgar., 2-138: o filosofia, duce della vita, o
: o filosofia, duce della vita, o investigatrice della virtù e de'vizi scacciatrice
star qui. 4. funzionario o agente di polizia con funzioni d'investigazione
investigatòrio, agg. letter. che riguarda o appartiene all'investigazione; che ha per
: niuna criatura, quantunque sia filosofo o savio, questa spienzia... non
potrà comprendere per investigazione d'umana ragione o vero per esercizio di intelligenzia. guiniforto,
5. indagine, svolta dall'autorità giudiziaria o da organi di polizia giudiziaria, a
.). -anche: indagine, svolta o promossa dalla pubblica autorità, su fatti
sussistano ostacoli alla celebrazione di un matrimonio o al conferimento di un ordine sacro.
riferimento ad incidenti stradali che coinvolgono due o più autoveicoli e, soprattutto, a
bicicletta, una motocicletta, ecc. o un pedone). caro, i-295
caso di investimento che abbia prodotto la morte o lesioni personali gravissime o gravi e in
prodotto la morte o lesioni personali gravissime o gravi e in ogni caso di investimento
che tocca sopra un banco di sabbia o sopra un basso fondo, dove s'
delle operazioni belliche condotte contro una piazzaforte o una città per costringerla alla resa e
la determinazione di chi debba essere il comodo o respetti- vamente il danno deh'investimento o
o respetti- vamente il danno deh'investimento o dell'impiego che l'usufruttuario abbia fatto
il numero di piante per metro quadrato o per ettaro). 7.
una determinata energia psichica a una rappresentazione o a un gruppo di rappresentazioni, a
, di una carica pubblica (politica o ecclesiastica), di una dignità, di
funzione, del godimento di una proprietà o di un bene. ritmo
mutilare e sopprimere ogni libro antico o nuovo innanzi la stampa. nievo, 526
tu quale matrigna / mi riguardi, o quale belva / che la lancia abbia
sponda, simile a un colpo di fianco o di spalla, rivelava l'intenzione pacifica
visi. d. bartoli, 1-1-49: o scherzino o combattano [le balene]
d. bartoli, 1-1-49: o scherzino o combattano [le balene], gran
non seppe entrare col piuolo in casa. o bel giostratore! muzio, ii-10:
-in partic.: urtare contro qualcuno o qualcosa, travolgere (con riferimento a
(con riferimento a veicoli in corsa o anche a imbarcazioni); venire a collisione
pogniamo il certo naufragio al largo o la schiavitù tra nemici. in tal caso
sospetto, senza arme e senza ordine, o giuo- cano o mangiano per le loro
e senza ordine, o giuo- cano o mangiano per le loro tende, vedrete quanto
, e aspettare tutte le forze addietro o investir al primo l'italia. biondi
, per fracassarlo, gettarlo in fondo o almeno sgominarlo e combatterlo meglio da vicino
io che e'mi vegga prima? o pur lo vo a investire? forteguerri,
qui davanti alle bambine, va'via, o chiamo le guardie! ». un
, di interesse, di affetto (o anche di ostilità, di scherno, di
disprezzo); avere come oggetto una persona o una cosa (uno sguardo, un
con violenza da un getto di polvere o di nerofumo. gatto, 2-143: aprendo
: allora la voce quindi uscita, o piuttosto, quale dall'arco saetta scoccata
cronache ordinate intorno a un'immagine, o anche, quando lo spirito poetico ne investe
aspetto particolare; prendere coscienza di sé o di un dovere o anche del senso di
coscienza di sé o di un dovere o anche del senso di un'azione,
incerti mezzi ad investirsi de medesima o simil forma naturale. desideri, lxii-2-vi-126:
v.]: 'investirsi dell'autorità o del potere o d'altro vantaggio o
: 'investirsi dell'autorità o del potere o d'altro vantaggio o pregio che uno
o del potere o d'altro vantaggio o pregio che uno ha o crede di avere
altro vantaggio o pregio che uno ha o crede di avere ', mostrarsene pago
-al figur.: assumere un atteggiamento o un comportamento che non sono in armonia
non sono in armonia col proprio carattere o con la propria condizione fino a convincersi
propria condizione fino a convincersi della necessità o deltopportunità o della bontà della parte assunta
fino a convincersi della necessità o deltopportunità o della bontà della parte assunta.
nulla. son capitali che bisogna investirli bene o tenerseli. carducci, iii-25-47: abbiamo
inventario; brontoliamo... per consolarci o illuderci su i segni del nostro scadimento
21. locuz. -essere, venire bene o male investito: capitare bene o male
bene o male investito: capitare bene o male, giungere a proposito o a
bene o male, giungere a proposito o a sproposito. - anche: meritarselo.
a quell'impiego. cesari, i-462: o come vengono bene investiti questi luoghi di
modo non si sappia sieno tuoi: o tu ne gli porta,...
tu ne gli porta,... o tu ne fa una investita di lana
, e se non si metterà impresto o molte decime, spero non vi mancare
molte decime, spero non vi mancare o in tutto o in gran parte, e
spero non vi mancare o in tutto o in gran parte, e sarà tanto a
della nave ha carico di fare l'investita o in sete o in drogherie. c
di fare l'investita o in sete o in drogherie. c. gozzi, i-307
uscir fuor del palazzo / i capitani, o pur gonfalonieri, /...
cittadino investito dei diritti politici, sia o non sia partecipe dei poteri della reggenza
qualvolta in posto mobile librata / in aria o in acqua vien la calamita, /
deserto. -urtato da un altro o da altri veicoli (un veicolo)
di investimento che abbia prodotto la morte o lesioni personali gravissime o gravi e in
prodotto la morte o lesioni personali gravissime o gravi e in ogni caso di investimento
4-15: avvi una piazza bloccata, assediata o investita; i difensori per mancanza di
, lxvi-1-267: salami di porco investiti o non investiti. palladio, 4-11:
56: fare una mina, o vogliamo dire trina, con filo di
investito di stoppini bagnati nell'olio di sasso o acquavite o altra materia che sia atta
bagnati nell'olio di sasso o acquavite o altra materia che sia atta ad accendersi
scheggia, là una manciata di sterpi o una fronda risecca, vi soffian dentro
: quanto alle falsificazioni che sono variazioni o ricombinazioni delle opere originali, il dilemma
motivo che ne faccia nuove opere belle, o se questo nuovo motivo manchi e la
a opera del so vrano o del signore feudale (o comunque del
vrano o del signore feudale (o comunque del potere competente), nel
competente), nel possesso di un feudo o, per estens., di una
., di una carica pubblica (politica o ecclesiastica), di una dignità,
azione di essere preferiti sotto qualsivoglia titolo o colore nei beni possessi da'laici, né
l'anello,... da re o signori secolari a vescovi ad abati.
venuta l'investitura, nemmeno. -lotta o guerra per le investiture: lunga e
connessi uffici civili (come feudi, o altri benefici), diritto che il
durata della concessione di un feudo (o di un beneficio o di un diritto)
un feudo (o di un beneficio o di un diritto). de luca
nell'attribuirgli un feudo, una carica o una possessione, come simbolo e prova
attesta la concessione di un feudo (o di altra carica o possesso), e
un feudo (o di altra carica o possesso), e contiene l'enunciazione
successione del feudo, per morte naturale o civile del possessore, non vi siano maschi
vi siano maschi, succederanno le temine o descendenti da esse, le quali non
quando non dispongano diversamente le leggi o li stili particolari del luogo o quella della
o li stili particolari del luogo o quella della medesima investitura. giannone,
estens. conferimento di una determinata carica o ufficio o compito. -per estens.:
conferimento di una determinata carica o ufficio o compito. -per estens.: attribuzione
, le dànno una patente di nobiltà o di superiorità); consegna o presa
di nobiltà o di superiorità); consegna o presa di possesso di un bene (
di possesso di un bene (materiale o spirituale; e anche il possesso stesso
l'ingegno... ha da sé o, per meglio dire, dall'idea
festa dell'abbondanza del contado, mietitura o vendemmia o investitura di nuovi padroni.
abbondanza del contado, mietitura o vendemmia o investitura di nuovi padroni. manzini,
resta ora proprietario di quelle sei o sette investiture con la partecipazione delle quali determinò
bisogno, a doverle sublocare, cedere o prestare... ad altri bisognosi vicini
. contratto di locazione di bene immobile o contratto affine (come mezzadria, colonia,
e con ciò estorcono più lunga investitura, o patti migliori, o un ricatto
investitura, o patti migliori, o un ricatto in danaro. panzini, iv-344
invece di 'contratto 'di locazione o d'affitto, o 'scritta '.
contratto 'di locazione o d'affitto, o 'scritta '. = voce dotta
non sciorre i canoni di quelli / o non ne tórre a'tempi investigioni,
investigioni, / potesse gli lor figli o gli fratelli, / gli eredi far
ant. e letter. diventare vecchio o antico; avanzare nel tempo o nell'età
vecchio o antico; avanzare nel tempo o nell'età, avviarsi alla vecchiaia.
ostinatamente (per lo più in abitudini o sentimenti cattivi). antonio da
figur. durare molto a lungo, radicarsi o consolidarsi (un'abitudine, una situazione
e lunga consuetudine è penetrato nell'animo o nel costume cosi profondamente da diventarne un
tanaglia, 3-698: né mi fie bruma o gran caldo molesto / al volontario esilio
lungo tempo, in modo da essere o da apparire saldamente radicato e consolidato (
stia ferma, della quale non vi potete o sapete spogliare. moneti, 2-154:
un altro bagno, detto 'chiuchiurtlì 'o sudatoio, le cui acque sono ben
cade in pensiero al popolo che utile o necessaria ne sarebbe la correzione, perché
uomini. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti. felice da
l'umore unite e non separabile, o del tutto di umor priva,
, che per natura è troppo sugosa o troppo umida, si invetria di modo al
con l'umore unita e non separabile o del tutto di umor priva, si fondono
. 6. letter. farsi trasparente o limpido come il vetro. graf
addetto all'invetriatura di oggetti di terracotta o di prodotti ceramici. =
e'non si faccino di terra sabbionosa, o troppo magra, o troppo arida,
terra sabbionosa, o troppo magra, o troppo arida, percioché e'si succerebbono il
insensibile al rimorso, alla vergogna (o, anche, ostinato, caparbio)
. rivestimento impermeabile di oggetti di terracotta o di ceramica; smalto a tuoco.
; disus. invetrata). lastra o insieme di lastre che chiude una porta
insieme di lastre che chiude una porta o una finestra; porta o finestra munita
chiude una porta o una finestra; porta o finestra munita di vetri; grande superficie
su un'intelaiatura di ferro, legno o altri materiali, che serve a chiudere
ho riparo. bizzarri, io: o meschini, male accorti, sciocchi e gelosi
colore (un oggetto di terracotta o di ceramica); smaltato a fuoco,
, ii-92: trovammo etiam da cinque o sei pater nostri grandi come naranzi,
gli derivano da azioni basse e colpevoli o da comportamento vile e abietto (il
persona). ariosto, vi-390: o dio, che audacia! / che viso
di terra figure, con una certa coperta o vernice, e come dicono volgarmente,
, terra ghetta, antimonio ed altri minerali o me- sture. invetriato2 (
. 3. che contiene vetro o elementi simili al vetro; vetroso (
guiniforto, 744: perché tu, o dante, con cui parlo, più volentieri
terra cotta, con una certa vernice o invetriatura bellissima e durevole. bresciani,
consiste nell'applicare le vetrate a porte o finestre. - anche: vetrata.
sf. orazione violenta e sarcastica proferita o scritta per riprendere, biasimare, criticare
un'istituzione, una situazione che è o appare deplorevole, manifestando, con veemenza
autore nostro, seguendo la sua invettiva o vero esclamazione, dirissa lo suo parlare
da uno che viva in una corte o sotto un principe solo, ma da coloro
ingiuria può essere in una parola, o nel modo di dirla; l'in
in vettiva nella serie, o nell'impeto del discorso. nievo, 574
dispetto che non si sfogava mai in invettive o in rampogne. calvino, 2-18:
. 4. locuz. fare invettiva o invettive: inveire, protestare, recriminare
, agg. letter. che è o è stato oggetto di invettive; insultato
'invettivo ', segnatamente di discorso o scritto che si distende in parole crucciosamente
che si distende in parole crucciosamente severe o passionatamente nemichevoli. -satirico.
spedizione, mezzo usato per inviare lettere o messaggi. conti di antichi cavalieri,
riuscita nell'attività che si è scelta o per raggiungere un determinato fine; avviamento
in: egli istette in firenze quindici o venti anni prima avesse inviaménto fermo o
o venti anni prima avesse inviaménto fermo o masserizia appo sé da potere pigliare di
da potere pigliare di lui buona isperanza o sicurtà di ferma istanzia. d
la possibilità; indirizzare verso uno stato o un fine particolare. giamboni, 17
qualcuno affinché vada verso la meta (o anche verso una persona determinata);
stia, / né mai più dolce o pia / ver me mi mostri, in
con incarichi particolari presso una determinata persona o autorità. della casa, 5-iii-58:
genere ufficiali... dal senato o dal princepe s'inviavano a governare pro-
del fisco, a fare straordinarie inquisizioni o giudici. varano, 1-416: in
straniero invia. -far muovere un esercito o una flotta alla volta di un luogo
giovin cuore / questo canto t'invio / o patria bella. 4. per
porsi in cammino. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
cammino. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:
: incominciare a godere di uno stato o di una situazione soddisfacente; sistemarsi.
enviato). mandato, in una direzione o verso una meta particolare. -in partic
al figur. iacopone, 40-1: o cristo onnipotente, dove site enviato?
5. sm. diplom. rappresentante o emissario di una potenza, mandato (
incaricato di riferire su avvenimenti, mostre o manifestazioni che interessano la tecnica.
ma che altri, nello stesso ambiente o in condizioni apparentemente analoghe, ha vinto
in condizioni apparentemente analoghe, ha vinto o vince con manifesto successo).
'nvidia è dolore della benavventuranza altrui, o vero dolore dell'altrui utilità. petrarca
altro l'invidia che uno interno dolore o dispiacere delle prosperità altrui. metastasio,
: l'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette. imbriani,
e respingeva. -con riferimento ad animali o a cose inanimate. ariosto, 2-5
talor duo can mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi,
mordenti, / o per invidia o per altro odio mossi, / avvicinarsi digrignando
130-14: qual scizia m'assicura, o qual numidia, / s'ancor non
romani, con invidia overo per malevolenza o per poco senno, diliberonno di volere
4. desiderio di imitare, di uguagliare o di superare le virtù di altri;
5. per estens. espressione del volto o tono del discorso, dai quali traspare
limite consentito, onde li portano a rovina o a umiliazione. pavese, 3-27
. locuz. -avere invidia: essere invidioso o maligno. pulci, 26-21:
, portare, provare invidia a, per o di qualcuno: invidiarlo. albertano
: non ha invidia dell'altrui scienza o virtù colui che si confida della sua:
principe di parigi, perché di già o il desiderio della quiete o l'invidia che
di già o il desiderio della quiete o l'invidia che gli portava, l'
di qualcosa: farne oggetto di gelosia o di emulazione. s. giovanni crisostomo
fatti la loro fama cerchiamo di sottrarre o di menimare, o d'offuscare,
fama cerchiamo di sottrarre o di menimare, o d'offuscare, qual segno maggiore d'
struggersi, sfarsi d'invidia: lasciarsi o sentirsi sopraffare da una cocente e morbosa
sentimenti di tormentosa gelosia, di dispetto o anche di desiderio di sana emulazione.
suo venire in invidia dell'uditore, o in odio, o in dispregio.
dell'uditore, o in odio, o in dispregio. -morso, colpo
dovesse percuotere se non l'alte torri o le più levate cime degli alberi.
ha avuto invidia alle miniere d'ungheria o di transilvania. -non conoscere, ignorare
. -pieno d'invidia: invidioso o dispettoso in sommo grado. bibbia
mai concitato, da stimoli d'odio o d'invidia. tommaseo [s. v
che pietà. -l'invidia è (o fu sempre maritata o mette le radici
-l'invidia è (o fu sempre maritata o mette le radici) fra gli artefici
me bastano tre libbre e mezzo di vitella o di castrone; e per istasera comperare
, e sulla faccia opposta la invidia o scariola che voglia dirsi. = var
disus. che è dominato, abitualmente o sporadicamente da sentimenti di invidia (anche
1-51: non invidia l'altrui scienza o virtù chi della sua si confida. b
. caro, 5-113: quelli amiamo o vogliamo per amici da i quali cerchiamo
/ spieghi pur come suole, / o de la notte il velo / o le
/ o de la notte il velo / o le pompe del sole. segneri,
. lorenzo de'medici, i-261: o cara patria, or non sia più invidiata
l'isole fortunate in occidente, / o dove già peccò il primo parente. aretino
: non l'invidio il vanto / o 'l femminil onor de tesser bella.
somiglia. -con riferimento a oggetti materiali o a concetti astratti. guidiccioni,
son vivi. tasso, 6-82: o quanto / beata è la fortissima donzella!
, asportare; negare, rifiutare (o anche impedire, proibire) l'uso,
i poggi. parini, i-617: o tu ch'a italia, / poi che
sopra l'iliade. cesari, ii-14: o catone, tu m'hai invidiato o
o catone, tu m'hai invidiato o rapito il meglio di questa vittoria. grossi
servi / ceppi tornando nel tuo verbo, o roma, / memore forza e amor
/ sì che, se stella bona o miglior cosa / m'ha dato 'l ben
-non avere nulla da invidiare agli altri o a nessuno: trovarsi nella condizione di
ogni delitto senza rossore di volto o timor di cuore. invidiatissimo dovette egli esser
simili cose, per non rendersi odiosi o invidiati da qualche ignorante. -con
non gioia e contento, almeno conforto o consolazione agl'invidiati. caro, 5-138
scuole pure di leggi celebrate e invidiate o vedute con sospetto da bologna. montano
2. che insidia il bene altrui, o cerca di impedirlo, di sottrarlo,
pelle, ei crede che lo facciano o per timore o per qualch'altra cagione
ei crede che lo facciano o per timore o per qualch'altra cagione appartenente a loro
altrui; che pecca d'invidia; propenso o abituato a considerare con rammarico e livore
reggimenti della natura di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida,
di alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara
alcuna persona, o sia vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa
vanagloriosa o invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura
invidiosa o timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura. iacopone
timida, o avara o desiderosa o di qualunque altra natura. iacopone,
vede un altro can che roda o inghiotta / o carne od osso ovver di
can che roda o inghiotta / o carne od osso ovver di pane un tozzo
un poco / non so se stupefatto o invidioso. anguillara, 9-119: il
della fortuna. leonardo, 2-48: o tempo consumatore delle cose, e o invidiosa
: o tempo consumatore delle cose, e o invidiosa antichità, tu distruggi tutte le
v.]: 'invidiosùccio 'direbbe o il principio dell'invidia o l'impotenza
'direbbe o il principio dell'invidia o l'impotenza, e anche alquanta più invidia
virtù non sente. zendrini, iii-268: o voi felici! ignoravate ancora / l'
]: 4 quanto più si tiene (o sta) la carne in casa,
in nome della società, d'imprigionarvi o di sottomettervi a restrizioni personali o invigilaménto
imprigionarvi o di sottomettervi a restrizioni personali o invigilaménto, senza dirvi il perché.
un'opera di sorveglianza rivolta a verificare o a ottenere il raggiungimento di determinati fini
dei singoli e della collettività adempiuti lealmente o che determinati lavori procedano regolarmente);
cura, ogni sforzo a un affare o a un compito particolare; adoperarsi per
, 1-31: tutte le idee erano o circoscritte o false o confuse; nessuno
: tutte le idee erano o circoscritte o false o confuse; nessuno scopo in
tutte le idee erano o circoscritte o false o confuse; nessuno scopo in chi insegnava
perdigiorni; non c'invigilando nessuno; o chi lo faceva, nulla intendendovi.
a i deliri del mio cuore, saranno o corrotti o lontani. segneri, i-594
deliri del mio cuore, saranno o corrotti o lontani. segneri, i-594: invigila
vi si incaricasse di accompagnarla a passeggio o in qualche sito in campagna, invigilate
stoffa, il cuoio, la carta o quella qualunque altra materia che gli sembri
assiduo interessamento l'adempimento di un incarico o l'esecuzione di un lavoro, affinché
tempo in qua non sentivo più, o sentivo meno, ronzìo di insolenze e
a me stesso -sono io imbecillito o invigliacchito? beltramelli, i-738: si
), agg. letter. diventato o reso vile, codardo, abietto.
scritto commedie in prosa, vaneggiando che o la commedia non sia poesia o che la
vaneggiando che o la commedia non sia poesia o che la poesia si possa comporre in
. 2. per estens. ispirato o accompagnato da viltà, da codardia,
4. figur. crescere in importanza o in prestigio (una dottrina, una
dell'animo, un atto del braccio o della mente). bartolomeo da s
di toccare l'organo portatile? o quell'asprezza primaverile che invigoriva una frottola
e irruente un sentimento, una passione o più insistente e convincente un discorso,
e convincente un discorso, una preghiera o più pressante un argomento o più grave
una preghiera o più pressante un argomento o più grave un difetto o più sicuro
un argomento o più grave un difetto o più sicuro e stabile uno stato, una
presente. c. bini, 1-374: o dio, invigorisci la mia eloquenza.
inviliménto, sm. grave diminuzione o perdita di dignità e di prestigio;
un forte deprezzamento; diminuire di prezzo o di stima. dante, conv
di stima e di riputazione; diminuire o togliere autorità e prestigio; deprezzare,
sarebbe per tanto un autenticare, o più tosto un offuscare iddio la sua provvidenza
, 2-175: -la vita comoda, o natta, -disse uscendo avvilito dal barbiere,
di silvestro, 130: se innalzerà più o invili- sciarà in futurum, ne farò
. invilita. boccaccio, 1-ii-119: o anima tapina ed ismarrita, / che
dal più sventuroso / corpo che viva? o anima invilita, / esci del core
spossato fisicamente, fiaccato moralmente; diventato o reso vile, codardo, pusillanime; meschino
fra me se un'italia dev'essere, o se siamo irreparabilmente corrotti ed inviliti.
iii-1-253: le vere lettere invilite rimangono o poste in silenzio. pascoli, i-449
, iv-233: rosta vuol dire non rami o branche, ma intrecciamento e inviluppaménto di
2. figur. l'essere coinvolto o compromesso in mali, vizi, colpe
avvolgere bene intorno in modo da ricevere o fornire protezione e riparo; involgere,
fasciare (con riferimento sia a persona o a cosa, sia a ciò che
microscopio. bossi, 383: roccia o varietà di profido con una pasta,
se l'avversario la trattiene nelle mani o lascia entrar nelle maniche o inviluppar tra
nelle mani o lascia entrar nelle maniche o inviluppar tra le vesti, subito la parte
le erbe vegetanti sui margini de'paduli o de'laghi,... inviluppando le
2-11- 18: essa piangendo, o facendo sembianza, / sì come far
moltiplicate specolazioni, onde costumano d'eternare o d'inviluppare ogni disputa alcuni moderni.
guicciardini, 2-3-137: il duca, o per inviluppare i viniziani in più imprese
viniziani in più imprese,... o per altra cagione, gli richiese che
bene avvolto intorno in modo da ricevere o fornire riparo e protezione; involto,
(con riferimento sia a persone o a cose sia a ciò che avvolge)
tenui brillavano come inviluppate d'una gomma o d'una cera diafana. -chiuso
botta, 1-2-15: cieco inviluppato in rete o laccio. campiglia, 1-204: rivelatogli
13-37: né trova alcun fra via scontro o divieto, / se non quanto per
lo spirito, impedito e inviluppato col sangue o col fuoco nerveo, che stravaganze non
. conoscendoli inviluppati nelle miserie del mondo o in alcun odio, non presumono di
cavalca, 6-1-97: per troppo mangiare o bevere... sagliono i fumi
: se vedi troppo inviluppati i fatti tuoi o in mercanzie o in debiti,.
inviluppati i fatti tuoi o in mercanzie o in debiti,... ancora lascia
al vivo disegnato uno degli accennati accartocciamenti o inviluppi di foglie. g. l.
/ e i moltiplici umor ne l'uvea o rete / folgoreggiando scolpiran l'immago.
di colore verde cupo, chiamata inviluppo o strato cellulare. leopardi, ii-1032:
. v.]: 'inviluppo * o * tessuto cellulare, erbaceo 'o
* o * tessuto cellulare, erbaceo 'o 'parenchima ', rete formata da
'parenchima ', rete formata da fibre o vasi trasparenti per lo più riempiti di
medesima ch'essi concorrono a coprire uno o più semi di un medesimo frutto. e
seminali 'finalmente diconsi le diverse membrane o tonache di cui vengono ricoperti i semi.
: 'inviluppo 'dicesi ciò che ricopre o involge le parti sottoposte; da'botanici
10. archit. superficie di inviluppo (o, semplicemente, inviluppo): superficie
monumenti, per sostituire elementi del tutto o in parte perduti. 11. geom
inviluppo di una famiglia di curve piane o di superficie (o curva inviluppo):
di curve piane o di superficie (o curva inviluppo): curva 0 superficie
, e a una sola, curva o superficie della famiglia data. 12.
13. elettron. inviluppo di modulazione (o inviluppo di un'onda portante):
. -che non è possibile inficiare o compromettere (una situazione).
figur. che non è possibile far cedere o indurre in tentazione; tetragono, irremovibile
-sostant. cavalca, 9-20: o umile lagrima,... tu vinci
[i salci] si ponghino per due o tre dì nell'acqua a invincidire.
molle que'nidi in buon brodo di cappone o di vitella fino a tanto che eglino
inviolabilissimo). che non si può o non si deve violare o trasgredire;
non si può o non si deve violare o trasgredire; che deve essere rigorosamente,
, un patto, un segreto, o, in genere, qualsiasi valore morale
per giudicare se un atto è giusto o non è? de sanctis, iii-178
non è legalmente consentito sopprimere, sospendere o limitare mediante la legge o mediante l'
, sospendere o limitare mediante la legge o mediante l'esercizio di altri pubblici poteri
l'esercizio di altri pubblici poteri, o mediante l'attività di privati. -in
non è legalmente consentito sottoporre a sospensioni o restrizioni (come perquisizione, sequestro)
con riferimento a diritti soggettivi particolarmente garantiti o considerati come direttamente fondati sul diritto naturale
vi si possono eseguire ispezioni e perquisizioni o sequestri se non nei casi e modi
a sanzioni, a costrizioni, a imposizioni o a limitazioni di libertà di qualsivoglia specie
non deve essere profanato in quanto sacro o ritenuto tale; che è assolutamente precluso
dove perdermi. -che non può o non deve essere turbato o disturbato (
-che non può o non deve essere turbato o disturbato (la quiete, la solitudine
. ant. che non è possibile danneggiare o ferire; invulnerabile. ariosto,
? -che non si può lavorare o intaccare facilmente; duro, resistente (
d'immortalitade. malpigli, xxxviii-58: o successor de pietro, o gran monarca,
xxxviii-58: o successor de pietro, o gran monarca, / ch'aprire el
dell'ultimo ordine avveratosi la ragione assoluta o l'archetipo inviolabile dello svolgimento totale.
poter mai la sacra scrittura mentire o errare, ma essere i suoi decreti di
, 2-142: chi era notato d'avarizia o di qualche altro errore, mai veniva
la fleur inviolabile; e se fame, o sete, o nudità, o
se fame, o sete, o nudità, o veglia, o qualunque altra
o sete, o nudità, o veglia, o qualunque altra sferzata di mala
o nudità, o veglia, o qualunque altra sferzata di mala ventura coglieva
6. che non può venir meno o fare difetto; indefettibile, irrevocabile;
a segnare per l'abilità del portiere o dei difensori. -campo, terreno inviolabile
, se alcuno ve n'era che fosse o ignobile o poco stimato, questi
n'era che fosse o ignobile o poco stimato, questi erano in simiglianti casi
inviolabile tutto quello che viene dalle mani o dal volere d'alessandro. spallanzani,
la parola chio adesso vi dò tenetela, o signore, per inviolabile e sacra.
indefettibilmente; senza alcuna violazione, trasgressione o eccezione; in modo pieno, completo
avv. ant. con rigorosa osservanza o rispetto; indefettibilmente. masuccio, 97
; che non ha subito violazione o trasgressione alcuna; che è rigorosamente osservato
— che non ha subito invasioni o occupazioni da parte del nemico.
del nemico. niccolini, ii-6: o patria mia, / o dell'italia inviolato
, ii-6: o patria mia, / o dell'italia inviolato asilo, / sulle
. che non ha patito offesa nel corpo o nello spirito; che non è stato
, agg. letter. diventato viola o violaceo. landolfi, 2-34:
di tra cime di prossimi pioppi, o che fossero, lustrava indolente l'acqua
, senz'altro risultato che d'inviperirlo o farlo ridere. -esasperare,
ostilità (il volto, lo sguardo, o una frase, un discorso, ecc
. 3. figur. diventato o reso più acuto, lancinante (un
virilisci). letter. conferire carattere o dati virili, forti, fieri.
letter. che ha acquistato carattere o doti virili, fierezza, forza d'
), tr. (invisco, invischi o invésco, invéschi). ant.
.: spalmare di vischio rami, funi o altro per catturare gli uccelli, che
sguardo lusingando adesca. azzolini, 91: o come i folli e i semplicetti invisca
/ recitando d'amor madrigalini, / o d'armida un lamento o di corisca.
madrigalini, / o d'armida un lamento o di corisca. siri, ii-1550:
il core / al dritto e vero, o miseri mortali; / non v'inveschin
; ardere di passione; lasciarsi trascinare o irretire in un rapporto amoroso.
ne gli uomini per beltà, sapere o gentilezza. g. stampa, 80:
la levità degli animi di quelle persone o che con l'appetito o che
persone o che con l'appetito o che attualmente con esso vizio s'inviscano.
si occultano. 12. lasciarsi coinvolgere o compromettere in situazioni delicate, in affari
, in discussioni inconcludenti, in sogni o illusioni assurde. sermini, 176
. boccaccio, vi, 121: o se 'l mio fioco / cantar s'imvisca
s'imvisca nel proferer broco, / o troppo è chiaro o roco, / amendatel'
proferer broco, / o troppo è chiaro o roco, / amendatel'acciò che ben
qualche inviscativo sottile, come è con mastice o con sputo e colla.
dominare, sin da quei tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo o quello stato
tempi disegnava o perpetuarsi in quel governo o quello stato usurpare. tesauro, 3-121
e lusingata per alcuno cognoscimento di dolcezza o vero di sua- vità. de sanctis
proprie viscere (per lo più come cibo o bevanda); accogliere dentro di sé
3. figur. concepire in sé o infondere in altri (sentimenti, conoscenze
incarnarsi. -anche: offrirsi in cibo o bevanda. musso, iii-148: iddio
estens. addentrarsi nelle viscere della terra o ah'interno di un edificio. busenello
. imprimersi intimamente neiranimo di una persona o nei costumi di un popolo (un
di una lingua, di una letteratura, o nella pratica di un'arte, tanto
xix-315: non ha studio di classici greci o latini; e non s'è inviscerato
né v'essendo tra de'negri carri o altro modo di condurlo. 2
costume, nelle tradizioni di un popolo o di un'età, in modo da
sottentrano alcuni papi deboli e sventuratamente tristi o men buoni dei predecessori, la barbarie
aprosio, 1-61: dell'in- veschiamento o dell'impiastricciatura, che dice esser nel
favellando egli con gli abitatori di tivichirre o con morti, lassarò che eglino gli
partic.: spalmare di vischio funi o rami per catturare gli uccelli.
certo convitto] un giacchio e un uccellare o paretaio, dove insaccano e s'invischiano
. bruno, 3-198: qualche pelo o capello del cuoco ti s'inveschia nel
10. figur. lasciarsi coinvolgere o compromettere in situazioni diffìcili e delicate,
.. sì c'inveschiamo, che poi o non ci sciogliamo da quegli,
non ci sciogliamo da quegli, o non senza grande difficultà, volendo ce ne
disparte l'umiltà dei vinti / geme o s'invischia, e vana / la melodia
, 188: intendo per * vergelli 'o anche 'vergoni quelle mazze dirette,
. 8. impegnato in affari o lavori intricati; coinvolto in situazioni delicate
lavori intricati; coinvolto in situazioni delicate o difficili. alfieri, iii-1-199: ho
affiorare, lucida, sull'erba, o, nel sepolcro di teodorico, glauca
ugo di massa, 370: o deo, che invisibol lo facesti [l'
l. bellini, 5-2-109: oh semenze o prime parti dell'acqua che siete voi
e calcherò torme vostre con torme mie, o chi l'indistin- guibilità mi dipigne,
bianco da siena, 51: o dannazion terribile / di quant'onor se'degna
verso l'invisibile. -che riguarda o dipende dalla natura e dalla vita dello
-sostant. magalotti, 23-82: o trovatemi un poco adesso voi tra tutte
divenendogli sposa. chiabrera, xx-ix-204: o amorosa face, /... che
si può scorgere per l'estrema piccolezza o sottigliezza, per la notevole distanza,
: tutte le minuzie delle ossa, o vogliam dire gli ossicini invisibili, si accozzarono
a essere prontamente e chiaramente veduto, o anche non possibile senza certe condizioni.
, e con sicura coscienza gli adopera, o lascia il podere. carter, 2-96
cipiglio, e voi non lo udite, o banchiere, tra il vostro invisibile e
7. che non si fa vedere mai o raramente (una persona); che
vedere ne'luoghi ove vorrebbesi vedere, o dicesi di volercelo. 8.
riproduzione fotografica di oggetti ottenuta mediante lastre o pellicole sensibili alle radiazioni luminose invisibili,
turbata fronte. grazzini, 4-188: o perché ci sono venuti? -per vedere.
concetto di invisibile 4 che non si può o non si riesce a percepire con la
dal tempio invisibilmente. aretino, vi-474: o nove e dieci volte avventurato padrone,
, 1-8: ma il garrulo monello o la vergine vocale erano dentro lui [
. che non è mai stato visitato o percorso (un luogo); mai raggiunto
2. che non è mai stato visto o conosciuto. ceresa, 1-444: quale
bianco da siena, 50: o invisa bellezza, / o gaudio non
, 50: o invisa bellezza, / o gaudio non saputo! p. viani
, 179: qual crudeltà vi move, o spirti insigni, / o anime italiane
move, o spirti insigni, / o anime italiane, / a dare il latin
. non parevano più quelli, o che fossero anch'essi trascinati con gli altri
fossero anch'essi trascinati con gli altri, o che s'infingessero per calcolo e istinto
2. che suscita, nei sensi o neu'animo, avversione e ripugnanza;
non paia il nostro dire inviso agli dei o male gradito. carducci, ii-4-275:
destino / tua virtù, tua bontade, o gran roberto, / né sì superba
esteriori; segnatamente di chi prima non era o non pareva. 2. tr
grandi, se non come mobili d'apparato o bestie rare, o come figuranti.
mobili d'apparato o bestie rare, o come figuranti. 2. ant
[petrarca], 385: imparate, o mortali, a mettere il collo sotto
tutti quegli i quali peccano per esemplo o suggestione o invitàmento overo sforzamento d'altri
i quali peccano per esemplo o suggestione o invitàmento overo sforzamento d'altri. giraldi
, 9-49: non solo con invitamenti o minaccie, ma né anche con percosse
minaccie, ma né anche con percosse o bastonate la caveresti punto della sua naturale
usa a denotare: contro l'inclinazione o la disposizione del proprio ingegno, trattandosi
volgar [tommaseo]: onde voi, o figliuole, co'vostri prieghi istimolate la
, che spinge a una determinata azione o condotta. machiavelli, 6-5-45: colle
calme fra alberi. -che propone o affida un incarico. -anche sostant.
per altrettanti... giornali straordinari o numeri unici. io avevo pensato di mandare
chisto sarebbe 'o frate giovine, 'o frate cchiù ppiccirillo, ascanio lanciani »,