-in partic.: proseguire un discorso o un ragionamento, continuare a parlare.
abbatte in un trattato teologico, politico o metafisico. mazzini, 32-34: sia
avvocato, ecc.: avviarsi, o essere avviato a una determinata professione o
o essere avviato a una determinata professione o attività. fagiuoli [tommaseo]:
anni. -vedere innanzi in qualcosa o di qualcosa: averne una nozione approfondita
vuol venire innanzi, si sfilosofi, / o si rimanga a casa ne'suoi stenti
perché, per beneficio 0 della fortuna o del caso, molti pericoli diventano vani.
(e attualmente fa parte del breviario o del vesperale). -anche: il volume
scritto celebrativo, in lode di qualcosa o di qualcuno. papini, iv-569:
letter. che non si può nascondere o trattenere; evidente, palese.
petrarca, 210-6: qual destro corvo o qual manca cornice / canti 'l mio
cornice / canti 'l mio fato, o qual parca l'innaspe? sacchetti,
ponendo 10 filo dal gomito alla mano o innaspando con l'aspo. brasca,
, / fin che 'l sol gira, o 11 ciel non muta stilo. /
con un filo, e poi leggiermente due o più volte il giorno inasparne un poco
si rimpinzano di amorazzi come di polenta o di maccheroni, ovvero vi s'ina-
india a le porte de'caspi / o per l'etiopia e tra gli schiavi /
figur. marino, vii-180: o lino santissimo seminato in cielo e nato
secondo la quale esistono nell'uomo idee o princìpi che non provengono dall'esperienza,
in atto (innatismo propriamente detto) o in potenza (innatismo virtuale: ed
b. croce, i-2-145: la categoria o l'apriori non è l'innato,
si faccino da chi non ha dritto o d'alleanza o di superiorità riconosciuta su
da chi non ha dritto o d'alleanza o di superiorità riconosciuta su di lui,
paion uomini levati più tosto dallo aratro o tratti dalla calzoleria, che delle scuole delle
innaturale, agg. non naturale; contrario o non conforme alle leggi e alle regole
quando pure si trovasse in alcuno, o per natura o per costume, indisposizione
si trovasse in alcuno, o per natura o per costume, indisposizione tanto innaturale e
sua vita sessuale? 2. contrario o non conforme alla natura, alle caratteristiche
conforme alla natura, alle caratteristiche intrinseche o alla naturale disposizione di qualcosa.
né possono essere tacciate di affettazione innaturale o di eccessiva raffinatezza: sono semplici e
essere non conforme alla natura di qualcosa o di qualcuno. oriani, x-23-75
protesta... non colpisce questo o quel regime politico o sociale, ma l'
non colpisce questo o quel regime politico o sociale, ma l'innaturalità del nostro
conscienze pusille di certi lettori l'autore o il complice o il panegirista dell'
lettori l'autore o il complice o il panegirista dell'eccidio, lo dovevo raccontare
il panegirista dell'eccidio, lo dovevo raccontare o rappresentare innaturalmente, cioè falsamente? d'
innatura l'uomo. rebora, 2-30: o musica, soave conoscenza, / tanto
bartoli 'innaturale 'per non naturale, o come altri disse, troppo latinamente forse
. trafiggere, ferire di punta o con un'arma da taglio; piagare.
. trafitto, ferito di punta o con un'arma da taglio; piagato.
, agg. che è impossibile o difficile o pericoloso navigare (un corso d'
. che è impossibile o difficile o pericoloso navigare (un corso d'acqua,
è reso innavicabile affatto, talché converrà o non navicarlo o ciascun'anno ricavarlo.
affatto, talché converrà o non navicarlo o ciascun'anno ricavarlo. tasso, 14-612
i-115: a meno che scogli inaccessibili o mare innavigabile non dividano un paese da
. 2. che non è o non è più atto alla navigazione (
. disus. che non è conforme o è estraneo allo spirito o all'indole pròpria
è conforme o è estraneo allo spirito o all'indole pròpria
. che non può essere negato o messo in discussione; incontestabile, irrefutabile
l'arte e se stesso, cercando o ricevendo protezione o soccorsi di cui non
se stesso, cercando o ricevendo protezione o soccorsi di cui non ha egli bisogno
una scienza di corto raggio, poco o nulla brillante, ma col pregio della concretezza
/ terribile de l'asta, o d'immortali / cavalli agitator, mòstrati a
perdio! / siam la legione, o pio, / che il campidoglio avrà.
gnoli, 1-261: inneggiate, o poeti! -per estens. gorgheggiare,
iii-84: quando [il seme] innegrisce o ros seggia.
ant. diventato scuro, nero o sporco. baldi, 579:
si puote intendere nemico alla veritade o detto innemichevole. = deriv.
: « per la scrittura dei codici minuentro o minuètro si è venuta a determinare la
onne: per indicare incertezza, dubbio o svogliatezza (cfr. i inne onne
più in inne e in onne: o accettare il consiglierato con le sue conseguenze
il consiglierato con le sue conseguenze, o rinunziare: qui non c'è via di
particella pronom. diramarsi in un organo o in un tessuto (una fibra nervosa
. -al figur.: coperto fittamente o intricatamente o, anche, reso più
figur.: coperto fittamente o intricatamente o, anche, reso più resistente,
. anat. distribuzione di fibre nervose o di gangli in un determinato organo
di gangli in un determinato organo o tessuto. -anche: l'insieme dei nervi
di energia nervosa (producente fenomeni motori o sensitivi) verso un determinato organo o
o sensitivi) verso un determinato organo o tessuto. d'annunzio, 4-i-153:
di innervosire), agg. reso o diventato nervoso; irritato; messo in
di un innesco a una carica esplosiva o alla carica di un'arma da fuoco
, urto, ecc. (una sostanza o una miscela di sostanze, che trova
, vi-282: inesca dunque, o bella, il cor che mi ardi,
. colonna, 1-3: chi mi lusinga o qual cibo m'inesca, / se
. montecuccoli, i-127: due stili o aghi [si richieggono al maneggio dell'
: 'innescare'. mettere la polvere, o lo stoppino nel focone del pezzo per dar
l'inizio di una reazione fra due o più sostanze. 8. intr.
mette nel focone d'un pezzo, o nello scudetto del fucile, la quale comunica
). artificio (capsula o cannello) atto a provocare l'accensione delle
delle cariche propellenti delle armi da fuoco o la deflagrazione di ordigni esplosivi. -anche
trasfonderle l'aria e l'acqua, o altra qualunque cosa ell'avesse per suo oggetto
sopra tutta la legatura, arrogendovi prima o stoffa o fasci o musco o paglia
la legatura, arrogendovi prima o stoffa o fasci o musco o paglia, con
, arrogendovi prima o stoffa o fasci o musco o paglia, con una di
arrogendovi prima o stoffa o fasci o musco o paglia, con una di queste prima
palese / non è quali biformi mostri o quali / parti da forestieri alberi, tolto
2-84: alcuni chiamano 'innestamenti ', o pure * infilzamenti ', di varie
3 / 5 di 4 / 7, o a soli due per volta, o
o a soli due per volta, o a tre, o a molti altri,
due per volta, o a tre, o a molti altri,... e
. trapiantare su una pianta una gemma o una parte di un vegetale di specie
saranno in parte a le vostre contrarie o diverse, avverrà come di quelle piante
porzione di scorza in forma triangolare o di scudo antico, e però si dice
organismo vivente un tessuto, un organo o una parte di esso prelevato dal soggetto
parte di esso prelevato dal soggetto stesso o da un altro individuo
individuo, a fini terapeutici o sperimentali. - anche di animali.
: il metodo di risvegliare artificialmente, o sia innestare il vaiuolo, mercé del quale
parte degli uomini che dal vaiuolo spontaneo o vogliamo dire epidemico sarebbero restati o uccisi
spontaneo o vogliamo dire epidemico sarebbero restati o uccisi o per lo meno deformati.
vogliamo dire epidemico sarebbero restati o uccisi o per lo meno deformati. p.
da quell'interesse... fu o scoperta o dai chinesi anticamente ricevuta l'
quell'interesse... fu o scoperta o dai chinesi anticamente ricevuta l'usanza di
ricovero. 5. far compenetrare o congiungere insieme parti di un congegno meccanico
... che in quali entra o cittadi o famiglia induce seco l'ultimo
.. che in quali entra o cittadi o famiglia induce seco l'ultimo eccidio coll'
suo cor l'anima mia. o. rucellai, 8-7: nella fabbrica più
papini, 39-xxi: chi per una causa o per un'altra... non
che non tollera deviazioni dal programma o dalla linea di condotta che si è prefisso
è prefisso; che non ammette idee o modi di comportamento diversi dal proprio,
se per non chiara pronunzia del messaggero o per cattiva interpretazione e intenzione dei soliti
di cultura che possa sviluppare, integrare o opporsi a ciò che risulta come definitivamente
dalle proprie; rifiuto di qualsiasi concessione o compromesso. b. croce,
questo verbo 'abbattere 'ha luogo o transitiva-o intransitivamente. tommaseo [s.
. di verbo che esprime l'essere o un modo di essere, oppure un'
; cioè, il soggetto della proposizione o nominativo non richiede dopo il verbo il
dopo il verbo il nome di persona o di cosa su cui l'azione si
su cui l'azione si eserciti. o, se meglio piace, verbo che non
. gli avrò risposto l'intransitivo o qualche altra fesseria, perché ancora lo sento
de'due sensi che più ti piace; o in senso, come dicono, intransitivo
dicono, intransitivo,... o in senso transitivo. baldini, 10-55
agg. anat. che è compreso o interessa la compagine di un organo.
). anat. che è situato o si riferisce all'interno della cavità pleurica
fra l'occhio e il lume la mano o altro corpo opaco, l'anderemo movendo
nascer da un altro in due maniere: o nascendo naturalmente e da sé, o
o nascendo naturalmente e da sé, o nascendo per qualche caso che fortunatamente vi
inviò soldati che lo conducessero per forza o gli abbruciassero la casa; ma,
: su via pronti tali aprite [o versi miei]. / e d'un
, inserito nel contesto di uno scritto o di un discorso. minturno, 25
avesse sfacciatamente esclamato: si veggono, più o meno, in qualsiasi scuola del mondo;
attivissimo. ungaretti, cavallo di bronzo. o. rucellai, 3-28: l'intraprendere a
diciascuno sermone e nella quistione se fosse martire o no,... sarà peso
indici si dovesse soltanto mettere a parte o sul principio o sul fine della opera
dovesse soltanto mettere a parte o sul principio o sul fine della opera. mazzini,
questa mia lettera fosse intrapresa per mare o per terra, colui che leggerà non
perché fa versi, abbia a rallegrarsi o condolersi con questo e con quello a
de'forzati ad un intraprenditóre di manifatture o di edifici. foscolo, xiv-74: siano
, poldo carega, ingegnere appaltatore, o -come si qualificava nei biglietti da visita
letter. opera che si inizia o si ha in animo di compiere; iniziativa
feroci. 2. impresa finanziaria o commerciale o industriale; ditta, azienda
2. impresa finanziaria o commerciale o industriale; ditta, azienda. —
senso generico: attività finanziaria, commerciale o industriale. cattaneo, iv-1-149: s'
cominciato a percorrere (una strada) o a compiere (un viaggio).
avviene all'interno della cellula o dell'atomo. piovene, 10-140
intrarenale, agg. anat. che sta o avviene nell'interno del rene.
tesauro, 2-ii-25: tanti casi contingenti o voluntarii... potean mille volte
, immediatamente. mazzeo di ricco o rinieri da palermo, 432: donqu'è
(un bene, un diritto, o, anche, nel linguaggio comune,
di esso accreditate solo per compiere investimenti o acquisti nel paese stesso (e non
trasferimento da un luogo a un altro o da un titolare a un altro.
, agg. che non si può o non si deve trasgredire; che
, né lasciare in legato come una casa o una terra. 2.
stato, condizione giuridica di un diritto o di un bene materiale intrasmissibile.
resti organici, ooliti, grumi calcarei o intraclasti. = comp. da
(in partic. un ammalato o un ferito grave). zangrandi,
in tratesser vi / qualche menzogna, o seminare scandali. = comp. da
non è trattabile, che è difficile o impossibile da trattare; che è insofferente
altri e non ne sopporta la compagnia o l'intervento, ne respinge le ragioni,
di barbarie intrattabile, ma di squisita o corrotta pulitezza. nievo, 591
sembra. / vincerlo deve ippolito, o pur rendere / il dono? e.
omicida. 4. molto difficile o impossibile da svolgere, elaborare, seguire
ritrattarla. 5. che non è o è poco suscettibile di trattamento, che
: perenne stato di agitazione; indocilità o pericolosità degli elementi. pallavicino,
ch'ella non muova, né intrattabilità o ruvidezza di porfido o di diaspro che agl'
, né intrattabilità o ruvidezza di porfido o di diaspro che agl'incontri di lei
alcuno deli dicti consiglieri dici suo voto o proposta in lo loco deputato, nullo
disus. che non è stato mai o non è stato ancora trattato, affrontato,
rozza, con maschera comoda e barba o bianca o mischiata. machiavelli, 738
con maschera comoda e barba o bianca o mischiata. machiavelli, 738: l'
conferenze, scritti incentrati su determinati argomenti o questioni, al fine di istruire,
fine di istruire, rendere edotto (o, anche, semplicemente per informare o
o, anche, semplicemente per informare o convincere). s. cattaneo,
voi pur piace senza niuno argomento darmi o a materia nissuna alligarmi che io liberamente
severità, senza intermettere a'suoi soldati o fatica o pena, gli comandava;
senza intermettere a'suoi soldati o fatica o pena, gli comandava; valerio dall'
. 6. tenere a bada o a freno; far indugiare, trattenere
è de'marinai, che quelli, che o per forza o per dignità più possono
che quelli, che o per forza o per dignità più possono, vogliono che quelle
-anche: mantenere (in una situazione o condizione). nardi, i-100:
di proibire all'alviano che non adunasse o intrattenesse soldati nel territorio di roma.
questi politici abbiano riveduti i veneti erari o scoperte delle difficoltà insuperabili per cavare da
ch'egli si piaceva passar meco intrattenendosi o su l'autor suo diletto o su le
intrattenendosi o su l'autor suo diletto o su le sue carissime scienze! bonsanti
da aspettar sempre qualche cosa che megliori o che emendi la condizione e lo stato
svago e divertimento piuttosto che di affrontare o proporre problemi di particolare impegno o profondità
affrontare o proporre problemi di particolare impegno o profondità. -scrittore d'intrattenimento: che
spasso. -in partic.: trattenimento o ricevimento mondano; spettacolo; gioco.
né a lei né ai figliuoli provvisione o intrattenimento alcuno. cellini, 4-558: io
giustificare a se stesso con formalistici sofismi o con intrattenute illusioni di correttezza costituzionale tutta
d'una campana che solo adesso, o brivido! rammento d'aver intraudita nel mio
, agg. fisiol. che si trova o si verifica nella cavità uterina. -vita
. intravata, sf. costruzione o riparo fatto di travi connesse insieme.
senza poter distinguere net tamente o aver agio di soffermarsi sull'immagine;
realmente in me, se io vegli o sogni, se veda o intraveda o
se io vegli o sogni, se veda o intraveda o traveda. 2.
o sogni, se veda o intraveda o traveda. 2. per estens.
a tristezze e sofferenze premature, o percorrendo fulmineamente gli stadi, spirituali, morali
, avvertire, percepire, intuire intellettualmente o sentimentalmente in modo per 10 più vago
, 77-255: quando l'anima vostra, o giovani fratelli miei, ha intravveduto la
il vico vede e non vede, o, meglio ora intravede e ora travede,
fatto in rapporto con le circostanze concomitanti o con le logiche conseguenze. mazzini
le sue qualità, disposizioni, attitudini o intenzioni. mazzini, 9-359: come
agg. (intravveduto). visto o osservato in modo confuso, indistinto,
giardini chiusi, appena intraveduti, / o contemplati a lungo pe'cancelli / che mai
di shakespeare, già intravveduto un po', o traveduto di diciannov'anni nella traduzione italiana
ii-379: presta soltanto è la sventura, o figlia: intraveduta appena, ella c'
tutti. della porta, 7-46: o dio, come potrei avisar clarice e eugenio
tutte l'altre parti fuor che da una o almeno attaccate con pochissime più d'una
: come agevolmente arebbe potuto fare tagliando o intraversando alquanti alberi alle strade. grazzini
e concatenati e collegati dove bisogni, o vero di sassi, con intraversare dall'uno
passare, attraversare nel senso della larghezza o della lunghezza (per lo più congiungendo
sia intraversato lo nudo da troppi liniamenti o rompimenti di pieghe. balbi, lxii-4-162
poveromini. lorenzo de'medici, i-299: o arno, a cui rifugge / la
artistico, lavorare di traverso, disegnare o scolpire con tratti o tocchi in diagonale
traverso, disegnare o scolpire con tratti o tocchi in diagonale. cellini,
essa scapezza spiana e intraversa i mucchi o i risalti fatti alla cava nel marmo.
8. agric. arare per la seconda o la terza volta in senso trasversale rispetto
passare con l'aratro attraverso i solchi o i filari. soderini, 1-6:
, per risparmiarsi la fatica di zappare o vangare i filari, intraversano, nel-
d'acqua nel traversarsi nel mezzo, o in parte de'corsi de'fiumi,
il passare l'una per l'altra, o l'una sopra l'altra, o
o l'una sopra l'altra, o dopo la percussione, o ciascuna rimbalzi
l'altra, o dopo la percussione, o ciascuna rimbalzi in dietro. soderini,
anche a causa di malformazioni delle anche o delle gambe). sacchetti, 74-29
pace arare, / senza mai intraversare o ritrosire. tesauro, 2-193: i movimenti
, traviare, andar per torto o a schiancio, intraversare, volteggiare biecando il
si intraversa, e con nuove tribulazioni o strane tentazioni. machiavelli, 685:
del savio e accorto reggimento, che o per impeto di contrari venti, o
o per impeto di contrari venti, o per percossa degli intraversati sassi,.
-per estens. ornato di disegni o motivi a linee trasversali; decorato con
a linee trasversali; decorato con fregi o ornamenti posti di traverso o obliquamente.
con fregi o ornamenti posti di traverso o obliquamente. v. borghini, 2-9
3. sbarrato, fissato con travi o traverse. -per estens.: conficcato
: quei legami fatti con i ferramenti o con legni intraversati di dentro nella muraglia
letter. che si può soltanto intuire o percepire in modo nebuloso e imperfetto.
agg. { intravvisto). visto o osservato in modo confuso, indistinto,
luoghi intravisti nei faticosi cammini a piedi o sul dorso degli animali? montale,
. vagheggiato, immaginato, percepito intellettualmente o sentimentalmente; intuito. carducci, iii-3-259
differenzia da questo per un clima diverso o per un differente substrato roccioso.
di cenci in vetta / un viso bello o brutto femminile, / o per un
viso bello o brutto femminile, / o per un arcolaio / o un lucernier da
femminile, / o per un arcolaio / o un lucernier da capo a pie'vestito
belli, 132: si vedono certi o castelli o casali intrecciamenti d'arbori che
132: si vedono certi o castelli o casali intrecciamenti d'arbori che somigliano scene
ciascun quadro: questi, discoprendo più o meno il petto e 'l dosso e l'
orecchio, trovarsi alcuni ben terminati corsi o andari ed intrecciamenti di parole. peregrini
tutt'insiem fanno un composto egregio, o piuttosto una perfida oglia alla spa- gnuola
devolve per lunghi meandri di versi sciolti o per cadenzati intrecciamenti di strofe senza una
4. intreccio di un'opera narrativa o drammatica. b. segni, 9
: queste operazioni sì continuate dei demoni o degli spiriti beati non appaiono assai probabili
si vede che questi effetti sovrumani potevano o dovevano mescolarsi nel- l'intrecciamento o scioglimento
potevano o dovevano mescolarsi nel- l'intrecciamento o scioglimento della favola poetica. -trama.
e la più parte forcuti di tre o al più quattro rami... e
2. confezionare, formare mediante intreccio o intessitura. -in partic.: tessere al
mia romita camera novo ornamento, o mesto / nido che su la mensola,
scricchiolarono nervosamente. -accavallare, sovrapporre o incrociare le braccia o le gambe.
-accavallare, sovrapporre o incrociare le braccia o le gambe. bresciani, 6-vi-36:
4. comporre, eseguire (ballando o saltando) movimenti, figure, passi
1-i-16: a lei da lato erano tre o quattro zerbini. ella posava la mano
6. letter. disporre fra i capelli o intorno al capo (corone, ghirlande
corteccia. 8. confondere insieme o, anche, concatenare, mettere in
dimostrazioni, e lasciamogli a gli oratori o più tosto a i poeti. siri
venissero a canto più che tre, o quattro il più, e particolarmente de'
quella che una volta era ghirlanda di amicizia o di affetto 0 di stima e che
montale, 1-46: nelle crepe del suolo o su la veccia / spiar le file
più s'intreccia coll'affetto dove scorge o più irreparabili rovine o più indubitata impotenza
affetto dove scorge o più irreparabili rovine o più indubitata impotenza di riconoscimenti e di
: compiere capriole intrecciate. o. rucellai, 5-31: si fecero innanzi
il suo argomento sopra successo avvenuto, o comunemente stimato vero, e poi
superi, intrecciatìssimo). unito a treccia o a modo di treccia; che ha
intrecciato. -in partic.: acconciato o pettinato in modo da formare trecce (
ciascun lato, / di gabbia in forma o di simil lavoro. 3.
mani intrecciate. -accavallato, sovrapposto o incrociato (le braccia, le gambe
che si intersecano (una danza) o incrociando i piedi (un passo di
5. incrociato, intersecato (cifre o disegni che formano una sigla, un
vita, per suo contras- segno, o come si usa di dire, per marchio
a cose concrete sia a concetti astratti o a realtà immateriali). fra giordano
venisse a spiccare il particolare carattere, o per meglio dire il gusto nazionale dell'una
unendo e collegando armonica- mente vari elementi o fatti; strettamente unito e collegato (
, cioè violini intrecciati ad un corno o nicchia. -che ha una trama
attraversa se stesso (un poligono, o, per estens., una poligonale
per estens., una poligonale aperta o una linea). 14. sm
sm. ant. ornamento di metallo o di seta, talvolta guarnito di perle o
o di seta, talvolta guarnito di perle o gemme, che le donne usavano porre
, i-600: a un grido di questo o quel venditore di passaggio le intrecciatrici di
le colonne con una intrecciatura di cesta o di stuoia. d. bartoli,
, figura, giro di danza. o. rucellai, 5-31: fermatosi il canto
il nome dell'autore, dell'editore o un motto; decorazione della rilegatura costituita
; decorazione della rilegatura costituita da legacci o cordoncini intrecciati. 4. connessione,
. salviati, ii-i-50: questo periodo, o diciam giro di parole, è per
, 3-i-71: se per la 'ntrecciatura o ostensione delle parti del concetto si conoscesse
parti del concetto si conoscesse l'unità o pluralità de'membri, male medesimamente averebbe
facendo solamente uso di qualche innocente sostegno o fomenta o altro tentativo esterno. r
uso di qualche innocente sostegno o fomenta o altro tentativo esterno. r. cocchi
e l'andamento delle diverse loro parti, o degli strati che le compongono, l'
. 3. unione di più segni o figure che si combinano e si intersecano
.. la di cui periferia, o sia superficie esterna, era ornata d'un
, che non attendono migliorie da parigi o da vienna, e quell'in- compro
costituiscono la trama di un'opera drammatica o narrativa; trama, struttura.
dell'opera, è una spezie di commediola o di picciol dramma da sé, e
. distoglie affatto l'animo dell'uditore o lettore dalla considerazione della naturalezza, verità
intreccio per movimento. -commedia a intreccio o d'intreccio: commedia il cui interesse
grosso cavo un cavetto sottile (sagola o merlino) per riempirli e renderne la
filaccio, spago, sforzino, sagola o simili, affinché la superficie del canapo
di intregnare le gomene, le sartie o altre manovre o per renderle scorrevoli in
le gomene, le sartie o altre manovre o per renderle scorrevoli in alcuna parte o
o per renderle scorrevoli in alcuna parte o per volerle fasciare. = deriv
intremotate! vi volete chetare, sì o no? intrepidaménte, avv. con
rifiutandosi d'innanzi a una triplice filagna o d'innanzi a una maceria mai,
. francamente, schiettamente; senza esitazioni o timori, senza battere ciglio; con fermezza
ebbe questa risposta: io sono, o bruto, il tuo cattivo genio. mazzini
riguardava, si risolveva subito alla morte o alla vittoria, si riordinarono di nuovo
avendo accettata la corona di bisanzio, vera o corona di spine, condusse con molta
7-175: da settembre in qua, tre o quattro giorni soli non sono potuto uscire
, alla morte, al deforme infinito, o come altri- mente renan voglia chiamarli,
vecchi... /... o si prendean la morte intrepidi, / o
o si prendean la morte intrepidi, / o con erbe incantate ingiovenivano. guicciardini,
fra tanti / (tranne rinaldo) o feritor maggiore, / o più bel
tranne rinaldo) o feritor maggiore, / o più bel di maniere e di sembianti
bel di maniere e di sembianti, / o più eccelso ed intrepido di core.
prevede. / ad evitarlo impara, / o indebolirlo almeno; o si prepara /
impara, / o indebolirlo almeno; o si prepara / intrepida a soffrir. monti
, 22-321: più non fuggo, o pelide... /...
t'affronto, e darò morte / o l'avrò. idem, xii-3-260: nella
agro e funesto. mascardi, 2-297: o coscienza ben regolata, tu sei sicura
realtà, si tratta di una naturalezza o addirittura d'un'incoscienza intrepida quanto bonaria
, ii-906: non tu piangi, o amàzone regale. / una intrepida forza
temerità. cesarotti, 1-xiv-215: ora, o diomede, combatti qui coraggioso contro i
. f. frugoni, 1-45: ammiro o figlio, le vostre risoluzioni cotanto intrepide
da ben e che no dighi baie; o se vadi ordiando qualche intréspo.
ali spando / verso di voi, o dolce schiera amica, / tanto fortuna con
'l consiglio intrica. alamanni, 7-i-87: o van pensier che i semplicetti intrica,
più m'intrica / è il biglietto, o madama, / ché a scriver mai
6. complicare, rendere difficile o insolubile (una questione, un affare
, 105: mai non sia ch'intrichi o viete / periglio alcun vostra onorata brama
particella pronom. infittirsi irregolarmente; assumere o presentare una forma aggrovigliata, un aspetto
v. colonna, 1-263: per labirinti o reti non s'intrica / il vostro
pavese, 8-249: quando racconti storielle o fatti, t'intrichi sempre e non sai
-compromettersi; lasciarsi impegnare, coinvolgere o irretire; trovarsi coinvolto. v.
atto a intricare, a ingannare (o anche a creare imbarazzo e difficoltà).
.. che possan bastare quei tre o quattro periodi latini per sciogliere gli intricati
magica possanza / a voi ritardi il corso o 1'passo viete. tesauro, 5-276
montale, 3-31: vecchie case attaccate insieme o divise solo da stretti sottopassaggi e intricati
ratezza, non si curi di lasciar colui o coloro che essequi- scono, intricati,
10 per altro mi trovo intricato; o risuscitare ed accrescere 11 disgusto della madre
11 disgusto della madre col seguitar medicina, o tradir me stesso e sacrificarmi per studiar
. -complesso, ricco di modi o forme (un'opera d'arte)
, voglio vedere s'io potessi trovar gilio o sciatto per dar qualche ordine di svilupparmi
groviglio, per lo più di rami o arbusti; intrico, garbuglio.
intrico sia che li tratenghi, / o per la strada o in qual si
li tratenghi, / o per la strada o in qual si voglia luoco. caro
, di mettere angeli che senza difficoltà o intrico veruno muovano i corpi celesti così
meno di licenza e fuggir ogni intrico o confusione. lomazzi, 2-17:
, delicata, precaria; grave imbarazzo o difficoltà, serio pericolo; contrarietà,
. in senso concreto: impiastro medicamentoso o velenoso; intruglio. lalli, 2-1-52
, uscire, essere fuori d'intrico o da un intrico: uscire da una situazione
. -essere, trovarsi nell'intrico o in un intrico: trovarsi nei guai
io non dico. goldoni, x-956: o caro amico, / sono nel brutto
: liberarlo da una situazione imbarazzante o pericolosa. n. franco, 5-4
ha la cina una sua propria gomma o vernice che chiamano cié, la quale
vernice che chiamano cié, la quale o lagrima da sé stessa o scola giù dalle
la quale o lagrima da sé stessa o scola giù dalle intaccature che si fanno
si dovea far l'intriso duro o molle, fu risposto: e che,
f. f. frugoni, ii-250: o se sentissivo le sentenze che [i
. spruzzare, irrorare, cospargere di acqua o di altri liquidi; bagnare abbondantemente;
strofina sul corpo. govoni, 8-53: o dolce pioggia opalina, /..
sangue d'una dea, rispetto o tema / che l'arresti non è,
sue. leopardi, 6-43: teco [o destino] 11 prode guerreggia, /
... / né manco ebbe riguardo o riverenza, / ché tutta intrise e
tanto addentro, per convertirli di poi o in maligna o in putrida sostanza,
, per convertirli di poi o in maligna o in putrida sostanza, intridendo per tal
i gigli suoi mi guida / lungi, o fuoco profan, profano ardore, /
turpin colle sue mani uccise / duegento o più, a non parer bugiardo,
vedere un sacco pieno / di zucche o di popon sopra un giumento, / che
cioè di deformante il simbolo idiomatico, o deforme con esso, di che la
putride. -intridere le mani nel o col sangue di qualcuno: rendersi responsabile
interni le aquarciano [le molecole] o in uno o in più luoghi, cioè
aquarciano [le molecole] o in uno o in più luoghi, cioè sn quelli
, xvii-232: non mi venne fatto, o mio silvio, d'indurre blanes a
gl'intriganti, coi tanti patrioti per burla o per tornaconto! soldati, 221:
vi era chiacchiera, per insulsa o intrigante che fosse, capace di smuoverlo dalla
ch'io abbia lettere della mia donna? o dio, mai intrigaménto d'oscuritade.
si dice, / che lontan occhio o via l'amor embriga. g. del
che non vi si pigli qualche lepre, o almeno non vi s'intrighi qualche tordo
4. confondere, rendere molto complicato o difficile (un concetto, un discorso
alla favola intrinseco, quando le persone o le cose stesse, che intrigano il
5-i-153: l'imprudenza, il capriccio o l'ignoranza d'un ambasciatore può intrigar
19-259: che vuoi? forse stupire, o scandalizzare? o intrigarci?
forse stupire, o scandalizzare? o intrigarci? -intr. con la particella
arte, è bisogno che risponda il vero o che taccia o che s'intrighi.
che risponda il vero o che taccia o che s'intrighi. filangieri, i-59:
più in affari difficili, pericolosi, o anche deplorevoli e sconsigliabili). aretino
nelle dispute sulla causa vera di questo o quell'awenimento. fenoglio, in:
lumi primari, refratti e reflessi ne'vapori o nell'occhio. 15. imbattersi
favoriti e per conseguenza i più belli o i più bellicosi, di quella innumerabile
cieli, li recessi de'tanti intrigati o veri siano o immaginari circoli, li cursi
recessi de'tanti intrigati o veri siano o immaginari circoli, li cursi delle stelle
ed intrigati giri / intrecci in creta, o che pel vano immenso / del ciel
pronte a sgolarsi per chiamare la cameriera o la padrona. 4. impacciato
; dice essere intrigato se deve serrare o no. pallàvicino, 1-452: pur zenone
. 9. completamente assorbito da attività o occupazioni determinate; indaffarato, affaccendato;
: perché non può essere che fantesche o famigli non ci siano intrigati, oltra
l'animo vostro fosse intrigato in qualche volume o vero in altri negozi d'importanza passavi
non sia per sorte alcuno che intrigato o interessato si trovi in simil genere di
estens. che esprime imbarazzo, perplessità o sorpresa. bocchelli, 10-92: lesse
, padre della famiglia degl intriganti 'o * intrigatori ', è dato dalla crusca
d. bartoli, 15-2-60: il viluppo o l'intrigo de'capegli. lubrano,
solo brevissimamente accennata con un semplice sbozzo o piuttosto intrigo di linee, da cui
ci nasca qualche intrigo che poi ci apporti o danno o vergogna. aretino, v-1-116
intrigo che poi ci apporti o danno o vergogna. aretino, v-1-116: il dirmi
esse dall'unità del semplice stato d'animo o da un'emozione repente e perspicua,
illecito, per trarre qualcuno in errore o in inganno, per indurlo ad agire
avuto diversi favoriti, che tutti presto o tardi sono stati vittima dell'intrigo e della
, anzi che si spaccia per una lucrezia o una vestale, che brighe e precauzioni
le romane matrone ebbero anch'esse, / o plebee ch'elle fossero o patrizie,
, / o plebee ch'elle fossero o patrizie, / gli stessi amor, le
intrigo: trovarsi coinvolto, come complice o come vittima, in un affare complicato o
o come vittima, in un affare complicato o poco pulito; trovarsi in difficoltà,
. -fare intrigo: creare difficoltà o confusione. giannone, ii-142: né
tolto / duo poderi, una casa, o che t'ha 'l gioco, /
che t'ha 'l gioco, / o un fallimento, in dieci intrighi involto,
non vuol mandare per le antipatie dell'agnesa o per qualche piccolo intrighetto de'mezzanini della
. dolci di pasta, simili ai cenci o alle frappe, fatti nel periodo del
non sono differenti nella sostanza e essenza o vero natura loro, ma negli accidenti
di ciò che appena sa con quelli che o nulla o meno ne sanno; e
appena sa con quelli che o nulla o meno ne sanno; e così pianta in
per qualunque causa, cadeva dall'azione o rimaneva con una inutile eccezione, cioè
che si muovono a qualche fine, o si muovono per sé stesse, eleggendo
muovono per sé stesse, eleggendo, o sono rapite dalla forza della forma loro,
del grave], accresciute intrinsecamente (siasi o per aggiunta di nuova potenza o per
siasi o per aggiunta di nuova potenza o per diminuzione di resistenze), non
il commercio cogli esteri sta in equilibrio o in isbilancio. 6. locuz
. figur. radicarsi profondamente in qualcuno o in qualcosa, in modo da costituire un
è in così stretta relazione con qualcuno o qualcosa da costituirne un elemento sostanziale,
pié e polloni che dalle sue radici o ceppo germogliano, avendo ogni pianta in
redditi baronali, benché di non giusta o di strana origine, erano sì tenacemente
cioè che... con la parola o dizione * in ', la quale significa
sede nell'animo; che riguarda o dipende dalla vita dello spirito; che trascende
, agisce all'interno di un corpo o di un oggetto; compreso, incluso,
, incluso, contenuto in un luogo o in uno spazio; interno. boccaccio
3. che riguarda le relazioni fra governanti o sudditi oppure fra i cittadini dello stesso
oppure fra i cittadini dello stesso stato o della stessa circoscrizione amministrativa; che interessa
profondamente sentito (un rapporto di amicizia o di dimestichezza, una relazione amorosa).
per alcuno spazio, acciò quel popolo, o per la paura o per lo disagio
quel popolo, o per la paura o per lo disagio, dimenticasse quell'odio intrinseco
, iv-294: se ne la lingua o ne'detti fu alcuno errore, non fu
fu ne'più intrinseci affetti alcuna colpa o alcuna malizia. 5. maria maddalena de'
la nostra condotta è per gli altri giusta o ingiusta, non in virtù della sua
9. filos. che appartiene alla sostanza o all'essenza propria di un ente;
sua definizione; che ne determina la natura o ne rappresenta l'elemento costitutivo o gli
natura o ne rappresenta l'elemento costitutivo o gli conferisce una prerogativa integrante e insostituibile
, vincolante (il rapporto fra due o più concetti, dottrine, eventi,
solito poco coerenti e poco originali giustapposizioni o miscugli d'idee. albertazzi, 74:
[leggi] sono in due modi: o scritte, dico, o non scritte
modi: o scritte, dico, o non scritte. negli stati buoni adunche
tal riduzione ricorrere alla diminuzione del peso o sia deh'intrinseco, in quanto la
insieme dei nervi che sono in un organo o in un tessuto. 12.
non dallo intrinseco. castiglione, 373: o dea, tu che conosci l'intrinseco
affatto. 16. parte interna o centrale di luogo o di spazio;
16. parte interna o centrale di luogo o di spazio; cavità, profondità.
causa recondita, motivo profondo; natura o realtà segreta di un fatto, di
che quivi la grazia sal- vificante, o vogliam dire beatificante s'intende, alla salute
donne, per propria / od incapacitade o poca pratica, / non ha potuto caper
e stretta familiarità di rapporti fra due o più persone; confidenza cordiale; benevolenza
fiducia, favorito da consuetudine di vita o da affinità di carattere e d'
accontentava di intascare e chiuder gli occhi o tacere, ma voleva la confidenza pubblica e
e amore. 3. relazione amorosa o coniugale; rapporto carnale. a
formata. 4. relazione fra persone o cose tanto stretta da costituirne un elemento
, 1-98: quando il bene ha intrinsichezza o medesimezza col conoscitore, allora per mezzo
posseduto, che quando egli il vede o il gode in un altro suggetto.
gargiolli, 183: il borsellio o intrippatura si forma dal ripieno disunito.
pelino, intingile nella terra intrisa o ver crea. domenichi [plinio]
distemperata e risecco in panellini lunghi un dito o circa, ottimamente stampati. vittorini,
] semolello di grano impastricato col vino o poltiglia di farina intrisa con acqua calda
di grasso, che, legate due o tre volte, fan ciuffo enorme. palazzeschi
sono generalmente la via, i fossati o le capanne. -figur. monti
venuto a costantinopoli per vendere una figliuola o una sorella, e debba avere le
rosa, l'arancio, il turchino / o se un altro colore iride perde /
qualità, gradazione e sfumatura di colore o di luce. d. battoli,
fieno. 6. accompagnato da qualità o da caratteristiche che ne modificano profondamente l'
l'amore con una furia trattenuta, o tutta intrisa di dolcezza. 7.
colpa; ostinato nel peccato: sopraffatto o sommerso dal vizio. - anche:
piaccia d'ubbidir a dio, / o voi intrisi in tanto tristo vizio. f
quale sia fatta di sterco d'asino o di pecora e di bovina con terra
. non si vede usata mai calcina o malta, ma commesse le pietre senza intriso
se si dovea far l'intriso duro o molle. soderini, ii-190: la satureia
/ ti vo'contar: ascolta. - o bello intriso! 5. locuz
tali delicate e sugose pianticelle bruciano, o almeno intristiscono. verdinois, 25:
per così dire, dal buon terreno, o dall'aria di quella mente che gli
, conturbare. cesari, i-454: o che dolcezza di parole e di numeri!
che si fa di farina, o d'altre cose simili, con acqua o
o d'altre cose simili, con acqua o altro liquore, per far pane,
che la figlia di leda, o sacro achille, / poi che 'l corpo
tutte le parole che, nelle costruzioni o ne'sensi, potessero arrecare sturbo.
seme di simili animali..., o introdotti con qualche loro aculeo, o
o introdotti con qualche loro aculeo, o in altro modo, nella medesima coccola dopo
macchina). muratori, 14-133: o sia che dentro non vi sia molta
dentro non vi sia molta munizione, o sia che vi manchi artiglieria, due soli
drammatica; proposto come uno dei protagonisti o degli episodi di un'opera narrativa;
col parlare un adirato, un inamorato o d'altra passione travagliato... e
ciò che può ridondare in pubblico vantaggio o per levare gli abusi e le corruttele
che dall'arte, s'apparecchiavano i latiboli o vero case per istare al coperto.
niuno di quest'arte ardisca di vendere o comperare panno o altro mercato...
arte ardisca di vendere o comperare panno o altro mercato... debba fare
. debba fare per 'mezzanità 'o 'introdotto ', o mediante senseria
'mezzanità 'o 'introdotto ', o mediante senseria o operazione di parole o
'introdotto ', o mediante senseria o operazione di parole o di fatto di alcuno
o mediante senseria o operazione di parole o di fatto di alcuno 4 aguz- zetto
conciosia cosa che cagione introducitiva sia vera o verisimile, secondo l'istorico ingannante gl'ignoranti
introducitore, s'è paese di cristiani o di maomettani. 2. che ha
chi m'introduca / per mercede, o guerrieri, al sommo duca. dovila
di uomini sì sublimi mi si permette o d'introdurmi o d'intrudermi, dirò [
sublimi mi si permette o d'introdurmi o d'intrudermi, dirò [ecc.]
necessario che, prima d'introdurre questa o quell'esca e questa o quella bevanda nelle
introdurre questa o quell'esca e questa o quella bevanda nelle proprie viscere, avessero
gabelle. magalotti, 20-220: o sia che nell'indie... l'
falsificar la prima,... o per introdurre un soppanno di seconda sorta e
persona introdurre in qualunque modo nel molo o darsena di livorno nessuna sorte delle suddette
significato inatteso di aggettivo. -proporre o accettare nell'uso vivo di una lingua
, 2-4-107: anche l'introdurre voci nuove o l'appaiarle in una sola dizione si
avviare qualcuno alla conoscenza di una dottrina o alla pratica di un'arte, impartendogliene
a introdurre in italia la moda dei buccheri o barri, che eran vasi fatti con
la disubbidienza. buonafede, 2-vi-217: o queste sono favole, o appartengono a
2-vi-217: o queste sono favole, o appartengono a que'tempi maomettani, quando la
nella grazia de'grandi e per simili altri o vili o peccaminosi motivi, non fan
grandi e per simili altri o vili o peccaminosi motivi, non fan costoro scrupolo alcuno
stato in occasione della presentazione delle credenziali o in altre circostanze (e fu titolo
che si possa introdurre per passo, o con il pagamento della gabella di lire
, costumi, riti, consuetudini, vizi o virtù. 5. agostino volgar
leggi; fondatore di nuovi istituti giuridici o di nuove istituzioni politiche. machiavelli
, agg. ant. che ha funzione o lo scopo di introdurre; che serve
guglielmini, 344: applicandosi delle porte o cateratte di legno, potranno queste servire
per l'introduzione di mercanzie nella città o nel porto, overo per l'estrazione
accettazione (in un gruppo, ceto o compagnia di persone). - anche
de'personaggi, fa essi apparir quali sogliono o debbon essere secondo l'opinione della moltidudine
poetica è questa introduzione della fortuna, o per meglio dire della natura, a far
. avviamento alla conoscenza di una scienza o di un'arte; primi elementi, nozioni
preliminare che apre una serie di lezioni o di conferenze; prolusione. savonarola,
. adozione di concetti, idee, dottrine o, anche, di metodi, tecniche
11. instaurazione di nuove istituzioni o costumi, usi giuridici, politici,
, ecc. in una determinata comunità o società o civiltà. -per estens.
. in una determinata comunità o società o civiltà. -per estens. disus.
argomento. arlia, 296: 'introduzione'o più 'introduzioni'per 4 asserzioni, argomenti
all'opera (in luogo della sinfonia o dell'« ouverture ») e non ha
introduzione: essere ammesso in un ambiente o alla presenza di un personaggio importante;
: 4 introduzioncélla', segnatamente di scritto o d'opera musicale. -introduzioncina.
interno di un tessuto, di un organo o di una sua parte; invaginazione.
. v.]: si chiamano 'introflessi'o 4 entro- flessi 'i margini delle
alla cavità del frutto formando un tramezzo completo o incompleto. la cassula dello stramonio ci
. papini, ii-1055: quei tre o quattro linguai che si ricordano, a
stacciano, raspano, introgolano, spazzano o brontolano da un pezzo senza che nessuno
un pezzo senza che nessuno ci badi o entri in bottega. -pronunciare,
nel trogolo, tuffarsi nel trogolo (o, per simil., nel piatto)
,... pieni di leppia o canforati. l'impalpo, che è dentro
', nulla poteva l'invito, o l'ordine, del padrone attuale.
consistente nell'assorbimento in sé di eventi o situazioni del mondo esterno considerati positivi (
-per estens. sezione del libro di cassa o del libro di magazzino in cui si
in cui si registrano rispettivamente gli incassi o il carico delle merci. -ant.
.. si può fabricare un torrione o beloardo davanti ciascuna d'esse e porre nell'
e al colloquio con un alto personaggio o con un'autorità, o anche in un
alto personaggio o con un'autorità, o anche in un organo di governo particolarmente
. mosse ne'suoi progressi dall'uomo o dal mondo, o almeno accoppiò sin
progressi dall'uomo o dal mondo, o almeno accoppiò sin dall'introito dello speculare
il tinore delle parole, i modi o riverenze s'hanno a fare, gl'introiti
dritti della doana le quantità legittimamente estratte o intromesse. 3. ant.
do quarantie. presa. -messo o fatto mettere sotto vincolo giudiziario a garanzia
il convito non sia abbondevole d'intromessi o non sia ben divisato, quando all'
lo più arbitrariamente, in questioni o in faccende che non sono di propria competenza
propria competenza; intervenire senza esserne richiesto o in modo fastidioso; occuparsi di un
] in modo alcuno intromettersi di ferrara o delle terre di quello stato che avessino
, niuno altro il quale fosse presente, o vero sopravenisse, debbia intromettere a comperare
vero sopravenisse, debbia intromettere a comperare o vero addomandare, ma debbia stare quieto
, iii- 97: ritiratevi, o cavaliere, né vi intromettete ora a proteggere
; intervenire come paciere, come garante o come giudice. boccaccio, dee.
] non cercherà d'intromettersi in camera o nei lochi secreti col signore suo, non
pregato di pormi in questo universo? o mi vi sono intromesso violentemente, e contro
. figur. essere d'ostacolo per ostilità o malevolenza. bembo, 10-ix-21: se
chiamate, / a dar consiglio soccorso o vendetta. nardi, 16: cominciò
: introdurre come personaggio in un dialogo o in un'azione drammatica. gir.
fare intervenire come paciere, come garante o come giudice. siri, 1-iv-619:
introdurre in modo inopportuno elementi nuovi o estranei. castiglione, iii-42: entrano
dire, vaghissime tutte, per forestiere o nuovamente formate o accettate che siano,
tutte, per forestiere o nuovamente formate o accettate che siano,...
io avessi potuto intromettervi in quei due o tre anni di studi buffoni.
intromettono il canto per rispetto della mutazione o muta. nievo, 1-475: toccati
loro openioni in scrittura. -mettere o far mettere un bene del debitore sotto
caro, 12-iii-186: per una certa mia o timidità o circospezione o freddezza che ella
12-iii-186: per una certa mia o timidità o circospezione o freddezza che ella sia,
una certa mia o timidità o circospezione o freddezza che ella sia, non ardisco d'
del prezzo, ma solamente dell'appellazione o intromissione, come vogliam dire, la qual
e gagliardissime. lubrano, 1-125: o che intronamento scuote improviso la stanza di
conseguire senza una tormentosa operazione di percosse o altro che potesse richiedere la situazione di
esposto, è il cagionarvi intronamento, o dolor di testa. settembrini [luciano
. 4. figur. atto o atteggiamento minaccioso, arrogante, tracotante,
arrogante, tracotante, volto a intimorire o a incutere spavento. m.
). offendere l'udito con rumori o con suoni eccessivi; frastornare, assordare
ungher né tedesca: / più tosto o filistrocca o intemerata; / e pensi ognun
tedesca: / più tosto o filistrocca o intemerata; / e pensi ognun come
è qui segnata / e per bi-molle o per natura grave: / ma lo intronare
spesso e la intronano, sì che o la ammortano, o in tutto le tolgono
intronano, sì che o la ammortano, o in tutto le tolgono ogni potere,
sì che guglielmo intruona / e disse: o dio! è ruinato il mondo /
dio! è ruinato il mondo / o già l'ultimo dì la tromba suona.
fascio, e adesso vi pensate godere? o non m'intronate i calcagni. g
. landolfi, 14-145: guarda i gatti o i cani: forse che i loro
gente qui? -intronare le orecchie o la testa con qualche cosa: ripeterla
in uno stato di momentanea confusione mentale o di generale spossatezza o intorpidimento, e
momentanea confusione mentale o di generale spossatezza o intorpidimento, e non riesce più a
. — anche: sconcertato, sbalordito o incretinito, istupidito, inebetito (una
morì la moglie, e stette tre o quattro dì come un barbio intronato. soderini
2. offeso, infastidito da rumori o suoni o discorsi eccessivi; frastornato,
. offeso, infastidito da rumori o suoni o discorsi eccessivi; frastornato, assordato (
intorno, macìe di sassi am- monticati o dispersi alla rinfusa. — ant
, di botteghe, di sua casa o famiglia, e del reggimento della sua città
egloga rusticale di salvestra, 9: o sì me ne ricordo, intronateli:
accademia, fondata a siena nel 1525 o nel 1527 e sciolta nel 1802,
più singolare e più evidente del corpo o dell'animo del nomato, e quindi
settembrini [luciano], iii-1-200: o giove, signore dell'amistà..
, xii-2-242: m'è restata una sordità o... intronatura nell'orecchie,
comanda merita l'installa tura nel trono o pur l'intronazione nella stalla.
]: chi farà offerta dell'ostia o zoppa o in troncata d'alcuno membro,
chi farà offerta dell'ostia o zoppa o in troncata d'alcuno membro, o maculata
zoppa o in troncata d'alcuno membro, o maculata d'alcuno vizio, è in
trono; elevare alla dignità regale o pontificale; conferire, mediante la cerimonia
la sovrana potestà di un'istituzione politica o religiosa. - anche al figur.
i-302: papa paolo... andrà o lunedì o martedì per li fanghi a
papa paolo... andrà o lunedì o martedì per li fanghi a intronizare il
una facoltà intellettuale, un dogma religioso o filosofico). soldani, 1-161:
intronizzarsi, l'allontanò dal soglio o da ogni partecipazione di autorità. bucini,
trono; elevato alla dignità regale o pontificia. siri, 1-iv-158: in
, 130: non si faccia mai desinare o cena speziale e di garbo, dove
, che va per andare sul trono o se n'alza. sul fare d''
. cerimonia dell'insediamento sul trono regale o pontificale o dell'investitura per il possesso
dell'insediamento sul trono regale o pontificale o dell'investitura per il possesso di un'
investitura per il possesso di un'autorità o ufficio ecclesiastico; elevazione alla dignità regale
ufficio ecclesiastico; elevazione alla dignità regale o pontificia. -in partic.: conferimento
siri, iv-1-532: qual pegno o sicurezza tenevano i barberini che la lega
2. cerimonia con cui si benedice o si espone nel luogo d'onore l'
luogo d'onore l'immagine di gesù cristo o della madonna. = deriv.
(come paciere, garante, mediatore o giudice) fra due o più contendenti
, mediatore o giudice) fra due o più contendenti. boiardo, 1-18
altra innovazione dalla quale possa risultare aspetto o introspetto attivo o passivo. trattato del
quale possa risultare aspetto o introspetto attivo o passivo. trattato del luterano (1929
interiori, sulle condizioni del suo spirito o nel dedicarsi all'analisi interiore dei personaggi
: da non si poter trovare, o difficilmente. de pisis, 5: le
un liscio labirinto dalle pareti alte quattro o cinque volte me. 3.
figur. che non si può più sentire o provare (un'emozione, un sentimento
qualcosa (per lo più di liquidi o di fluidi) dall'esterno ah'interno
elle sudassero per modo d'estroversione, o d'introversione, di questo me ne
da ciascuno fare egualmente nella sua cella o nella sua camera, con più ancora
dell'introversione; che è in rapporto o dipende da fattori di introversione.
per lo più indebitamente, abusivamente, o con astuzia e raggiri; immettere,
tutto questo non può aver pregi obiettivi o smarrisce le sue qualità per il fatto
2. per estens. interpolare arbitrariamente o indebitamente parole estranee in uno scritto:
estranee in uno scritto: introdurre sillabe o lettere superflue in un vocabolo. fr
, omettendo e permutando le lettere, o intrudendone di soverchie. delfico, ii-
stato intruso. giordani, ix-78: o sia dunque un grosso errore contro la verità
-introdurre una parola in una lingua (o anche in un discorso); adottare
uno scritto, in un'opera narrativa o drammatica; integrare, una scienza,
nel suo tema episodiche lodi di augusti o di altri principi meno possenti ancora e più
a intrudere la rima al mezzo fin due o tre volte nel corpo d'un verso
peri a voler intrudere in qualche modo o in qualche grado nello stabilimento di s
ignoranti e scostumati parrochi..., o coll'intrudersi o coll'esser portati,
..., o coll'intrudersi o coll'esser portati, come usiamo di dire
, per lo più illecitamente, arbitrariamente o con la forza. e. scala
141: era stato non so se eletto o pure intruso al principato della provincia un
-introdurre qualcuno in un determinato ambiente o situazione. buonafede, 5-111: riguarderemo
ha intruso alcun buono, dee tosto o tardi costui cader vittima dei tanti altri
infiltrarsi subdolamente, insinuarsi nella mente o nel costume o nelle istituzioni (idee,
, insinuarsi nella mente o nel costume o nelle istituzioni (idee, immagini,
possono essersi intrusi nell'esercizio del privilegio o dei diritti. baretti, 6-49:
alla storia, a un periodo storico o letterario. foscolo, viii-180: questo
entrare a far parte di un gruppo o di una comunità per svolgervi un'attività
subdola e oscura; introdurvisi con l'inganno o per secondi fini. f.
di quanto ivi si regala di rinfreschi o d'altro, senz'avervi alcun giusto titolo
sono al di fuori dei propri interessi o della propria competenza o che sono al
dei propri interessi o della propria competenza o che sono al di sopra delle proprie
, frugare dentro a una cassetta, o altro recipiente, smovendo i diversi oggetti
luogo, per lo più con scaltrezza o di nascosto; cacciarsi in mezzo ad altri
in un ufficio con procedura più o meno regolare. pavese, n-ii-23
. manipolare sostanze diverse, generalmente liquide o pastose, formando un miscuglio sgradevole e
il vin buono con altro peggiore, o con ingredienti che attossicano. artusi, 354
un liquido mesco- landovene altri non buoni o sconvenienti ad esso; e, per
(non ne vo'sapere di tale o tal cosa). viani, 13-487:
: guastarsi la digestione con i cibi o bevande scadenti, con troppe medicine o
o bevande scadenti, con troppe medicine o rimedi empirici. tommaseo [s.
d'amici. cicognani, 1-205: o se la goda la figliola d'un
. spreg. mescolanza di liquidi o di sostanze eterogenee, che formano vivande
di sostanze eterogenee, che formano vivande o bevande per lo più scadenti o disgustose.
vivande o bevande per lo più scadenti o disgustose. tommaseo [s. v
dannose). -anche: bevanda medicinale o rimedio empirico d'ignota composizione e,
la medicina preparata corrisponde alla ricetta, o non sia, nel migliore dei casi,
di colorito liberale ma di realtà comunista o, a ogni modo, dittatoriale,
fanno i ragazzi, se trovano un bozzetto o una pozzan- gheretta d'acqua. travasare
travasare l'acqua con un cucchiaino o anche colle mani da una pozzangheretta all'altra
, né tuono, / né biquadri o bimolli o altra chiave, / ma
né tuono, / né biquadri o bimolli o altra chiave, / ma il lor
intrùschio). dial. introdurre forzatamente o indebitamente; ficcare dentro. -al
al riscaldamento dell'altra, cioè per intrusione o inzeppamento d'atomi freddi, spirativi dal
2. per estens. introduzione forzata o indebita, ingresso furtivo, presenza abusiva
, che intaccano il valore del contenuto o guastano la purezza della forma.
ppiù intrusione, e ili altri minori qurati o uficio alla collazione di coloro apartenenti di
canonica significa il godimento d'un beneficio o l'esercizio d'una carica senza buono
l'esercizio d'una carica senza buono o legittimo titolo; non legittima elezione.
per il quale una massa di magma o di roccia, dopo il consolidamento,
corrugamento. -anche: la massa infiltrata o emersa. = deriv. da intruso
intrusivo, agg. geol. che deriva o riguarda l'intrusione. -rocce intrusive:
va consolidando un magma in zone più o meno profonde della crosta terrestre. -corpi
consolidamento di masse magmatiche penetrate o formatesi all'interno della crosta terrestre.
la ricordavano più o la consideravano come una * foresta ',
in un rapporto amoroso, creando fastidio o preoccupazioni. d'annunzio, iv-1-493:
sono de'paesi che ne sentono pochissima o niuna al terazione.
nel possesso di un ufficio (carica o beneficio) ecclesiastico. v.
d'un benefizio senza un titolo canonico o almeno colorato; non legittimamente eletto.
. introdurre un tubo in un canale o in una cavità del corpo umano;
tubo un elemento investito da un fluido o immerso in un fluido, per migliorarne
) per tenerli sgombri oppure per immettervi o aspirarne sostanze liquide o gassose (ed
per immettervi o aspirarne sostanze liquide o gassose (ed è specialmente praticata nell'
dice anco del tempo che diventa nero cupo o minaccioso. = denom. da tufo1
castelli esposti alla marina aperta e non paludosa o in- tufata, ristretta et opposta ai
lucon, se pur la malattia, / o 'l luogo, dove son basso intufato
2-193: piero le era stato infedele tre o quattro volte in tutto, in nove
e ogni volta delia lo aveva saputo o quanto meno intuito: e in casa
* intuire ', e direbbe una gradazione o specie di tal visione. = voce
intuitivamente e a faccia a faccia. o. rucellai, 2-2-16-371: iddio..
; che si compie mediante l'intuito o l'intuizione; immediato, diretto (
la contemplazione di dio nella visione beatifica o nella rivelazione mistica). varchi
quella che irrecusabilmente persuade del vero, o che è tanto pronta a formarsi, che
: la conoscenza ha due forme: o è conoscenza * intuitiva 'o conoscenza
forme: o è conoscenza * intuitiva 'o conoscenza 'logica'. gentile, 2-ii-64
due momenti spirituali, l'intuitivo o estetico, che è l'apprensione o
o estetico, che è l'apprensione o gusto dell'opera d'arte, e l'
non v'ha luogo la riflessione, o non pare che l'abbia. idem [
anche l'esposizione dimostrativa segua più tarda o riesca imperfetta al confronto di quel lampeggiamento
motivazione pratica del benessere non soddisfatto, o dell'interno scontento, si va mano
, non sono verità razionali d'intuito o di raziocinio,... ma misteri
forza del comprendere col primo intuito, o piuttosto quasi al primo, le cose
. al machiavelli il merito di scopritore o di intuitóre, o di lontano annunziatore
merito di scopritore o di intuitóre, o di lontano annunziatore di una categoria filosofica
giuridica usata nella locuz. contratto (o negozio) stipulato intuita personae: tenendo
dello spirito che produce le verità ideali o fantastiche che si dicano. michelstaedter,
nostre sensazioni, 4 intuizioni ', o 4 visioni empiriche ': gli elementi soggettivi
queste intuizioni li chiama 4 intuizioni ', o 4 visioni pure '. rosmini,
scorga all'occhio in quelle notabile intumescenza o altra lesione. a. cocchi, 4-2-244
delle acque del mare, di fiumi o torrenti; piena, marea. -in
continente qui vicino trovasi un seno, o golfo, nel quale entrando a furia questo
ducei, 1-47: se un fiume, o canale regolato, si gonfi coll'aumento
membro, una parte del corpo umano o animale). vallisneri, iii-306
s'unisce, si che non sai cpme o dove, / che questo è come
/ strepitando per tonda, / gitene, o venti, a intumidir nereo.
parte del corpo umano); diventato o reso tumido. m. rossetti
... 0 ulcerate e corrose o intumidite. campailla, 15-30: doppio
intumorisci). gonfiare per un tumore o come per un tumore. = denom
, agg. gonfiato per un tumore o come un tumore; ingrossato.
. letter. ant. diventato turco o simile a un turco.
membro, una parte del corpo umano o animale; anche un vegetale).
estens. crescere, aumentare di quantità o di volume; irrobustirsi, rafforzarsi; acquistare
di inturgidire), agg. diventato o reso turgido; gonfiato, ingrossato,
organo, una parte del corpo umano o animale). redi, 16-v-106
, per significare che se ne sa o se ne vuol sapere addentro di una
che nessun orecchio umano ha mai udito o ascolta. - in partic.:
, dicesi 'ausgello 'tuttavia. o è suono imitativo dell'intorbidare la mente.
oltre cento specie, con foglie alterne o tutte basali, intere o seghettate; capolini
foglie alterne o tutte basali, intere o seghettate; capolini raggiati, solitari o
o seghettate; capolini raggiati, solitari o a ciuffi; fiori del raggio femminili
; fiori del raggio femminili, gialli o bianchi; fiori del disco ermafroditi,
che non ha avuto la giusta vendetta o punizione (un delitto, un danno
, / di vui non restarà pianta o virgulto. bracciolini, 2-34-33: egli cade
contemplate con gioia / ne'luoghi famosi, o febèa, / non mi ammaestra come
(la vittima di un delitto, o di un'offesa, e, per lo
xv-11: a che m'insegui, o sanguinosa, irata / dell'inulto mio
. che non ha avuto la giusta punizione o condanna (un colpevole); impunito
conti, 324: non permetti, o cesare, che inulto, / finché
degna, che un uomo inasinisca, o che un asino inumanisca? = denom
dalla natura umana; mancanza di caratteristiche o peculiarità proprie della natura umana.
, amicizia, simpatia, indulgenza, o di comprenderli negli altri; insensibile,
cuor di tigre, empio inumano, / o sii vostro volere o mia fortuna
, / o sii vostro volere o mia fortuna, / qual nebbia al sol
/ nel petto acceso, si spenga o s'aliente. tasso, 3-29: un
vorria chi scortica l'agnello, / o, se al mondo è persona più inumana
; che muove da un animo spietato o deriva da una crudele mancanza di umanità
alia sorella il fratei morte dia, / o la sorella uccida 11 suo germano.
te si volve, / atti non vede o portamenti estrani, / non sembianti inumani
, rovinosi, negativi (anche inconsapevolmente o senza intenzione). de mori,
sensi e perdere lo intelletto per bere o per mangiare. tassoni, ix-421:
in uccisioni, ed in sangue civile o di nemici, con sanguinosa cupiditate e
non ha carattere umano, che trascende o eccede la sfera dell'umano. -in
addice all'uomo, che è disdicevole o sconveniente per l'uomo. biondo
, dimmi se la donna ha guida o duce; per aver detto donna essere
. -che supera le forze umane o la capacità di sofferenza, di sopportazione
-ant. che è sede di persone o di popoli feroci, crudeli, sanguinari
certezza dell'inesistente, è, grido o sospiro, amor di vita, se anche
, talora posato su un'asse, o dentro un tronco d'albero scavato, o
o dentro un tronco d'albero scavato, o nella pietra vuotata con lo scarpello,
..., 3 d'aria, o sia un fluido sottile, elastico, asciutto
, asciutto; 4 d'acqua, o sia un fluido più denso, non elastico
si lasci [la limatura di ferro o d'acciaio] così all'aria e,
bocca] così sollevati si facevano aridi o le davano forse un lieve fastidio,
ciglia / la regina del mar mirate, o dive. carducci, iii-24- 330
temenza / e la vergogna, o felli / più lenti e meno audaci.
), agg. che è divenuto o è stato reso umido; intriso di umidità
intriso di umidità; cosparso d'acqua o di altro liquido; bagnato leggermente e
'a un asino'. oltre la siepe, o antico paziente, / de l'odoroso
inònto). spalmato di sostanze grasse o oleose; unto. bibbia
in vasi di terra impeciati e inunti o imbiutati chiuderle: ovvero invilupparle coll'argilla
nelle città da parte di strati, più o meno vasti, di popolazione rurale.
, i-265: avrete voi tanta audacia o tanta inurbanità o tanta rozzezza da ricever
avrete voi tanta audacia o tanta inurbanità o tanta rozzezza da ricever platone inurbanamente e
al caso suo, non che parlato o scrittogli contro. b. fioretti, 2-3-3
per dimorarci. menzini, iii-181: o fiori, o delizie innocenti! ben è
menzini, iii-181: o fiori, o delizie innocenti! ben è di rozzo cuore
i-25: come in tempo di fame o carestia, / s'inurbano a gran
d'un buono e semplice massaro, o piccolo proprietario di campagna, di quelli
per lo più con riferimento a contadini o ad abitanti di zone rurali).
, 1-255: né parean di nazion plebea o furba, / ma togati e 'n
comune, che non è solitamente praticato o non è stato praticato in precedenza.
betteioni, i-295: ti prodighi [o vino] al garzone, ed alla bella
comune; che non è mai stato (o è stato raramente) visto, udito
o in segno o in sogno o in altra
o in segno o in sogno o in altra maniera farci
o in segno o in sogno o in altra maniera farci avveduti. floro
moltissimi il nuovo. 2. infrequente o raro nell'uso, che non si
nell'uso, che non si adopera o adotta comunemente; che non è mai
; che non è mai stato (o è stato raramente) usato, adoperato,
; che non è mai stato (o è stato raramente) praticato, compiuto,
una ardentissima febbre che mi sopragiunse, causata o dall'inusitata fatica, o più tosto
, causata o dall'inusitata fatica, o più tosto dall'aria diversa e pestifera
. -che non è abitualmente (o non è mai stato) frequentato o
o non è mai stato) frequentato o battuto (un cammino, una strada)
3. che è usato molto raramente (o non è mai stato usato) in
mai stato usato) in una lingua o nel linguaggio comune (un termine,
; che non è conforme all'uso o al gusto comune (una parola,
.: che non è più stato usato o adottato (un termine, uno stile
. estraneo agli usi, alle abitudini, o anche ai gusti, al carattere,
5. che non è mai stato (o è stato raramente) provato o concepito
(o è stato raramente) provato o concepito prima; che è suscitato da
intensità eccezionale. cavalca, iii-158: o signor mio, tu mi metti alcuna volta
agghiacciarmi, e quasi da inusitato stupore o stordimento esser soprappreso. dottori, 220
per eccezionalità; che è al di là o al di sopra del normale, dell'
d'uomini valorosi, furia d'artiglierie o dalla inusitata moltitudine delle genti. v
10-194: taluni poi, nelle feste o nelle ricorrenze patrie della vecchia inghilterra,
adorni di bottoni di inusitata lucentezza, o in costume settecentesco, con parrucca.
, sf. dir. civ. qualità o stato di ciò * che non è
alcun bisogno, non offre vantaggio alcuno o non serve a nulla; superfluo, inefficace
vi mettono un palo di bosso o un cavigliuol di cipresso o di ferro,
bosso o un cavigliuol di cipresso o di ferro, le quali cose si posson
me necessario. -che non dà o non dà più frutto; sterile,
, qua e là, dov'era o inutile o ingrata la zolla, sciorinavano al
e là, dov'era o inutile o ingrata la zolla, sciorinavano al sole
in par tic., un negozio giuridico o una singola clausola di esso)
in buona lingua che 'disutile 'o anche * inabile '; si usa
fu inutile. -che non serve o non serve più all'uso cui è
discorso non meni a una conclusione immediata o, diciamo, non possa tradursi in
ingegno. 3. che è o è diventato privo d'importanza 0 di
furfanti che deridono l'inutile loro innocenza o le meschine loro colpe, escono a spandere
i secondi, se vedranno la lepre o 'l cervito, più tosto che alle pecore
impregnare, imperciò che elle sono sottili o troppo magre o troppo grasse.
che elle sono sottili o troppo magre o troppo grasse. -umile, meschino
vita non contribuisce in nessun modo (o è a essa addirittura di peso).
6. che non è utilizzabile o non è utilizzato in una determinata funzione
non è utilizzato in una determinata funzione o impiego (una persona o un servizio
determinata funzione o impiego (una persona o un servizio, uno strumento).
non si vendano ivi robe tarlate, muffate o guaste, e medicamenti inutili o finti
muffate o guaste, e medicamenti inutili o finti. a. cocchi, 4-1-8:
in frasi ellittiche esprime sfiducia, scoraggiamento o rassegnazione nei
confronti di ciò che appare inevitabile o non suscettibile di mutamento.
inutile: se non hai un amico o un che ti voglia bene su in
a sostenere che il proprietario d'una o mille azioni od obbligazioni ferroviarie è « proprietario
or sono, chi possedeva una berlina o una diligenza. = lat. inutìlis
inutilità, sf. l'essere inutile o superfluo; inefficacia; infruttuosità.
preceduto il permesso della regia camera, o con quali mezzi siasi ottenuto. lo
nel gran fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in
fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in poi,
. in senso concreto: parola, discorso o atteggiamento futile, vano, superfluo.
inutilizzàbile, agg. che non può o non può più essere utilizzato; inservibile
inutilizzabilità, sf. prerogativa di chi o di ciò che è inutilizzabile.
), agg. che non è o non è più utilizzato. -anche:
inutilizzazióne, sf. mancata utilizzazione o impiego. gramsci, 12-73
. inutilissimaménte). senza alcuna utilità o vantaggio; in modo superfluo; infruttuosamente
disumano, intra gli affanni, / o dell'arida vita unico fiore.
infanta col delfino. cesari, ii-221: o innesto grazioso! ma vi consiglio,
dei bachi da seta che diventano gialli o gonfi. = deriv. da
. siano stati sempre sommersi e soffocati o comunque trasfigurati... dai tanto più
tende a sopraffare l'ambito della libertà o la personalità altrui (un atteggiamento, un
in uno stato nemico oppure per occuparlo o, anche, per conquistarlo stabilmente (
; sconfinare dal campo delle proprie competenze o della propria attività, occupandosi di faccende
della propria attività, occupandosi di faccende o questioni che costituiscono la competenza o l'
faccende o questioni che costituiscono la competenza o l'interesse di altri (e vi è
, dominare i sensi, l'animo o la mente (una passione, un
. casti, i-1-255: se terror vano o strana idea perviene / a invadere e
2. suscitare un sentimento di simpatia o di ammirazione; attrarre fortemente, infatuare
3. rendere desideroso, voglioso, o anche appassionatamente interessato, fortemente propenso
desiderio, da entusiasmo, da ammirazione (o, anche, da capriccio) per
di mezzi può immediatamente impiegarvi, cioè o le azioni esterne, o alcune interne
impiegarvi, cioè o le azioni esterne, o alcune interne operazioni di lei medesima.
4. per estens. che esprime o deriva da intima gioia o ammirazione;
che esprime o deriva da intima gioia o ammirazione; estasiato, rapito, deliziato.
alcuni le volgevano, a voce alta o bisbigliando, parole invaghite. 5
genere solo nella terza persona sing. o plur.). castiglione,
. che non si può valicare o attraversare. -al figur.: insuperabile,
nelle contrade meridionali, basta una siepe o un muretto a secco per creare distanze
questo caso entra la seguente specie di ratificazione o di rivalidazione con li suoi requisiti.
invalidaménto, sm. il dichiarare o il promuovere la dichiarazione di invalidità di
2. il contestare la validità o il dimostrare l'invalidità di un ragionamento
dei beni delle arti], venendo, o dicendo, loro contra. giannone,
appena divulgate quelle famose norme regolamentari, o saggiate le prime opposizioni contro di esse
, non si reputi più conveniente cangiarla o ribellarlesi contro violandola o cercar di operare contro
più conveniente cangiarla o ribellarlesi contro violandola o cercar di operare contro di essa tacitamente
-contestare il valore, l'importanza o la rilevanza di un problema, di
di essere medicato; e invalidandosi per vecchiezza o per altro, essere dal comune nudrito
partic., di un negozio privato o di un provvedimento della pubblica autorità,
dovuto all'assenza di uno dei requisiti o degli elementi essenziali per esso richiesti dal
è destinato: si distinguono vinvalidità assoluta o nullità e l'invalidità relativa o annullabilità,
assoluta o nullità e l'invalidità relativa o annullabilità, a seconda che l'atto
fin dall'inizio alcun effetto giuridico, o che produca effetti giuridici precari e apparenti
ordinario del petitorio sopra la pretesa invalidità o reduzione della pensione. giannone, 1-v-104
tal questione, sarebbe quella della validità o invalidità del primo matrimonio di bace-giàui.
(a seconda che escluda del tutto o riduca soltanto la capacità lavorativa),
destinata a durare per tutta la vita o soltanto per un determinato periodo di tempo
essa si riferisca a ogni attività lavorativa o solo al lavoro precedentemente svolto).
appartenenti a una determinata categoria giuridica o sociale. gianni, xviii-3-1012: considerate
, sarà sanato. serdini, 1-7: o preziose piaghe, ora ùrgite, ùrgite
: che per una menomazione fisica (o psico-fisica) non è in grado di svolgere
, nello svolgimento di un servizio pubblico o sul lavoro o ad altre cause, si
di un servizio pubblico o sul lavoro o ad altre cause, si distinguono l'
guerra: chi, a causa delle mutilazioni o lesioni riportate in guerra, non è
. soldato ferito militando pel principe, o fatto inabile per l'età all'esercizio
galileo, 8-vii-243: qualunque piccol ritegno o della propria inclinazione o di qualche glutine
qualunque piccol ritegno o della propria inclinazione o di qualche glutine basta a mantenervela congiunta
, 60: se altrove a detti uomini o comune si facesse presura, gravamento o
o comune si facesse presura, gravamento o arrestamento, non valglia né tenga,
né in contratti, né in qualunque altra o istanza o supplicazione usar altra carta che
contratti, né in qualunque altra o istanza o supplicazione usar altra carta che improntata col
jacobi] mette capo a un sentimentalismo o misticismo teoricamente invalido, di carattere affatto
in ima predica, presente lui, due o tre volte, avesse fatta menzione de'
. con la particella pronom. entrare o scorrere in una valle; incanalarsi profondamente
rivolgimenti della fine del secolo erano, o piuttosto non erano quel che ci voleva
condannati a compiere atti invalutabili, buoni o cattivi secondo la prospettiva, in malafede,
accende, terzo bruggia, quarto infiamma o invampa quel ch'ha scaldato, acceso
s'invaniscono nella prosperità, si atterrano o si smodano nell'avversità. foscolo,
in relazione con un compì, di causa o con una prop. causale.
farneticare. -anche: perdere vigore intellettuale o morale; svigorirsi. beicari, 5-91
: si lordano nel pantano delle lascivie o almeno invaniscono nelle leggerezze d'amore,
quante barche vi erano a un remo o due; provide forza di batelli, armamento
forza di batelli, armamento per trenta o quaranta fuste. foscolo, viii-246: è
7. far vaneggiare o delirare. -anche: privare di vigore
. -anche: privare di vigore intellettuale o morale; svigorire. salvini, 39-ii-88
, i-1-169: se l'arco tuo [o cupido] giammai invan percuote, /
promettendo premio grandissimo a chi lo notificasse o morto o vivo; ma ogni cosa fu
grandissimo a chi lo notificasse o morto o vivo; ma ogni cosa fu invano.
senza scorta. i... i o crudel cor, ch'a la mia
gli togliesse la pazienza, né onore o laude che ne salisse in vanagloria. beicari
in vanagloria. beicari, 4-95: o iddio padre, o pace incomprensibile, /
, 4-95: o iddio padre, o pace incomprensibile, / o prima essenzia
iddio padre, o pace incomprensibile, / o prima essenzia, o mente invariabile,
incomprensibile, / o prima essenzia, o mente invariabile, / adam fu fatto di
non sono soggette a variazioni di declinazione o di coniugazione (e nella lingua italiana
e si dice di genere comune) o riguardo al numero (come specie,
invariabile; natura e condizione di chi o di ciò che è invariabile; immutabilità
sua che non poteva mai lasciarsi persuadere o domare. c. bini,
are. lamberti, 31: i saccuri o popolani... quel tanto che
fu stabilito da'loro signori, o di servigio che fanno, o di riconoscenza
o di servigio che fanno, o di riconoscenza che gli devono, invariabilmente
non varia per particolari cambiamenti di variabili o trasformazioni di coordinate (un'espressione)
sia della divisione (per cui, moltiplicando o dividendo i due termini per uno stesso
invariato, agg. che non subisce o non ha subito variazioni; immutato,
apparenze non può esser egli stesso, o altra cagione sempre unica ed invariata.
(nel nostro esempio ni) è complicata o resta invariata pur essendo libera, anch'
pur essendo libera, anch'essa è allungabile o lunga; e allora abbiamo parole di
grande invaro / s'è giudece o compagno in veritate. = deriv.
avutolo da principio a sospetto d'invasamento o d'illusione d'alcun tristo demonio che
pena la vita a chi gli francheggiasse o rifugisse. 2. eccitamento, esaltazione
cateratta laterale (volgarmente appellata pa- radora o berlina ec.) l'acqua è obbligata
invasare1, tr. sottoporre a ossessione o possessione diabolica, tormentare con manifestazioni
l'invasasse. d'annunzio, iii-1-863: o cosma, questo giovine ha i demoni
1-i-404: nasce in tale esecuzioni inconveniente o errore per poca prudenza o per
inconveniente o errore per poca prudenza o per poco animo, perché l'una e
mi portin via, / e mal maligno o altro mal che invasa.
, e dove arriva leva le bolle, o fa sangue. alfieri, i-187:
trepidazione. ungaretti, x-16: racine, o perse, o modestamente, io stesso
, x-16: racine, o perse, o modestamente, io stesso, abbiamo uno
pieno il bicchiere, / che vino o bianco o ner vi si sia drento;
bicchiere, / che vino o bianco o ner vi si sia drento; / tengono
.]: * invasare ', imprimersi o fissarsi nella memoria. 4.
scateni, quando si voglia lanciarlo a mare o tirarlo in secco. 5
trapiantare dalla terra in un vaso, o da vaso a vaso; collocare semi o
o da vaso a vaso; collocare semi o bulbi in un vaso. crusca
-che è in preda al furore o all'estasi mistica. -anche sostant.
]: 'invasato', dice lo stordimento o la confusione che viene da avvenimento impensato
la confusione che viene da avvenimento impensato o da altra cagione. d. martelli,
opinione, di un progetto di vita o di azione; eccitato, infervorato,
-trice). che esercita un'ossessione o possessione diabolica; che agita, conturba
, sf. il mettere, il versare o il riporre qualcosa in un vaso.
di una pianta dal terreno al vaso o da un vaso a un altro.
il bastimento si adagia nell'uscire o nell'entrare al cantiere. d'annunzio,
.. perché andavano contro alla credenza o piuttosto invasazióne universale. botta, 6-ii-130
di truppe nel territorio di uno stato o in una sua parte per compiervi operazioni
, allo scopo di impadronirsene temporaneamente, o, anche, di conquistarlo stabilmente (
, alla prima minaccia di un'invasione, o dovrebbe disperdersi abbandonando il suolo nativo,
invasione patita in quel viaggio da'malandrini o dagli sparsi soldati, giunse finalmente scalzo
di nuovi insediamenti). -invasioni barbariche o grandi invasioni: quelle compiute da vari