26-1 (422): dimmi, o omero, il quale ne'tuoi libri innalzasti
uno stile, un'opera dell'ingegno o dell'arte). latini,
: tracciare la perpendicolare a una retta o a un piano partendo da un punto
gozzi, 1-8-66: come vuoi tu, o divino e dall'olimpo venuto menippo,
, quanto spesso le umane menti, o da'grandi onori o da vane speranze
le umane menti, o da'grandi onori o da vane speranze innalzate, se stesse
, i-153: avete il torto, o leonilda, abborrir tanto il vostro sesso,
dignità. poliziano, 2-5: o vivo e vero pane,...
222: se tu togli un vaso / o mezo d'acqua o raso / et
un vaso / o mezo d'acqua o raso / et mostrilo alla spera / dalla
innamoracciar del tuo grugno di porco lachesi o tesifone. tommaseo [s. v.
letter. che innamora, che desta o ispira amore, passione, affetto.
verso la verità e il pensiero, o verso le idee, in cui il pensiero
ch'io m'inamorai. maestro torrigiano o maestro migliore da firenze, 453:
donne nei riguardi di ginevra è vero o no. dicono che si era innamorata di
-ant. costruito con le prep. con o in. boccaccio, 1-ii-194: a
passione per qualche cosa; essere attratto o affascinato vivamente; desiderare intensamente;
, che entra i'navilio sanza timone o bussola, che mai ha certezza dove si
, d'un podere', per acquistarlo o starci. c. bini, 1-99:
alto, che non sono il diletto o il guadagno, non è affetto da una
, indugiare, ostinarsi con eccessivo compiacimento o pedantesco zelo. de luca, 1-15-1-54
innamorati. mazzeo di ricco o rosso da messina, 433: sì 'namora-
la prep. di, e raramente in o a, che specifica la persona che
del 'trovatore'. d'annunzio, i-74: o giulia, / stretti come colombe innamorate
alcuna persona, che ne facesse o sentisse quello, che luigi per amore di
); che si diletta, gradisce o si compiace vivamente; affascinato, attratto
qualunque dubbio che nasca loro in mente o sia loro comunicato da altri intorno all'esistenza
realtà, e innamorata del dolore, vero o immaginario, proprio o altrui.
dolore, vero o immaginario, proprio o altrui. -iron. carducci,
comp. dal pref. inter-'fra 'o che indica reciprocità e fluenza (v
; che è situato tra le foglie, o tra la foglia e il fusto (
.]: diconsi * fiori interfogliacei 'o 'intro- fogliacei 'o 'interfoliacei
interfogliacei 'o 'intro- fogliacei 'o 'interfoliacei 'quelli che nascono alternativamente
: 'interfogliare', mettere insieme fogli scritti o stampati, e tra l'uno e l'
, aggiunte, da parte del lettore o dell'autore stesso (un libro,
). ling. che si trova o si forma tra due fonemi (un
fra gli ambienti di uno stesso edificio o fra i locali di una nave
fra i locali di una nave o di un aereo (ed è costituito da
che si riferisce, che è proprio o comune a due o più specialità delle
che è proprio o comune a due o più specialità delle forze armate di uno
delle forze armate di uno stato; compiuto o effettuato con la partecipazione di due o
o effettuato con la partecipazione di due o più specialità delle forze armate.
diffrazione, distanza fra due frange chiare o scure successive. = comp.
. che deriva dall'incrocio fra due o più generi (un ibrido).
. che è compreso fra i granuli o altri elementi clastici di una roccia.
: struttura di rocce eruttive contenenti basalto o dolerite, caratterizzate da feldspati idiomorfi,
. in modo interiettivo, con funzione o valore di interiezione. tommaseo [
, agg. ling. che ha valore o funzione di interiezione. -anche:
appariva fatto quasi esclusivamente di parolette vaghe o interiettive e di ripetizioni.
sf. parola, espressione, grido (o anche semplice suono) pronunciato con particolare
particolare intensità per esprimere una viva emozione o un moto dell'animo (e tale
(e constano di termini singoli, o di intere frasi, nominali o verbali)
, o di intere frasi, nominali o verbali). zanobi da strata
cosa più giusta, cessando il motivo o per impossibilità, o per impotenza, che
cessando il motivo o per impossibilità, o per impotenza, che ritornare 'ad
ministro non è stato ancora nominato, o è assente o è dimissionario. f
stato ancora nominato, o è assente o è dimissionario. f. corsini,
1-15-1-597: intendono solamente per sommario, o som- mariissimo, quel rimedio provisionale che
l'operazione ha per oggetto titoli pubblici o privati. = deriv. da interino
, se i viglietti non sono approvati o..., come dicono in piemonte
rescritti... dovranno essere interinati o registrati [dai senati].
in cui le funzioni di un'autorità o di un ufficio sono esercitate a interim
stesso di tale incarico; l'ufficio o la funzione ricoperti da un interino;
(se non promossa da volontà individuale o interindividuale che l'organizzi).
.. la volontà è sempre individuale o interindividualmente organizzata. = comp
sm. che ricopre temporaneamente una carica o un ufficio pubblico lasciato vacante dal titolare
titolare; che esercita una funzione o svolge un incarico provvisoriamente (e oggi
estens.: ricoperto temporaneamente, esercitato o svolto provvisoriamente (una carica, un
de le calde interiora / che falcone o ch'astor resti satollo. mattioli [dioscoride
lingua attuale il termine è poco comune o viene usato scherzosamente). cavalca,
3. letter. l'interno o la parte profonda di qualcosa; profondità
. enterióre), agg. che sta o si trova o è collocato o è
agg. che sta o si trova o è collocato o è contenuto o, anche
sta o si trova o è collocato o è contenuto o, anche, si
trova o è collocato o è contenuto o, anche, si verifica dentro o
o, anche, si verifica dentro o nella parte interna (o più interna
verifica dentro o nella parte interna (o più interna) di qualcosa.
rivela soltanto a un'approfondita considerazione intellettuale o spirituale. dante, conv.,
una servitù volontaria. -che è esercitato o avviene, o si svolge entro i
. -che è esercitato o avviene, o si svolge entro i confini di uno
svolge entro i confini di uno stato o fra i suoi cittadini; che si
3. figur. che appartiene o ha sede nello spirito; che si
umano; che riguarda gli intimi pensieri o sentimenti. -in partic.: che
. -in partic.: che appartiene o ha sede esclusivamente nella coscienza (in
ciò che ha relazione col mondo naturale o sociale: ed è nozione propria delle filosofie
fuggitivo, di piacere rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento
piacere rubato, preveduto o improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico, o
improvviso, esteriore o interiore, turbolento o pacifico, o vestito sotto qualunque forma
o interiore, turbolento o pacifico, o vestito sotto qualunque forma. de sanctis
guittone, xlvi-54: nullo o parvo è pregio in ben de fore
. imitazione di cristo, iii-6-1: o signore iddio mio, amatore santo,
legge. 3. parte interna o profonda di qualcosa. bontempelli, 20-153
interiorizzarmi la coscienza altrui è natura? o è già uomo e storia?
. integrarsi nella vita intima dello spirito o della psiche; acquistare carattere d'interiorità
la duplice sua premessa nel documento interiore o interiorizzato o intuizione, e nel pensamento
sua premessa nel documento interiore o interiorizzato o intuizione, e nel pensamento delle categorie
del genere riduce lo sforzo di cézanne o di picasso a uno semplicisticamente soggettivista e
l'interiorizzare, l'interiorizzarsi; conferimento o acquisizione di una maggiore intensità e profondità
b. croce, ii-10-157: nella maggiore o minore interiorizzazione o riduzione autobiografica delle opere
ii-10-157: nella maggiore o minore interiorizzazione o riduzione autobiografica delle opere ed eventi storici
, un conflitto con un altro individuo o con un altro gruppo, ecc.
2. figur. nell'interno o nel profondo dell'animo, dello spirito
nel profondo dell'animo, dello spirito o della coscienza; intimamente. savonarola,
: incontrando per la strada un'automobile o una macchina trebbiatrice, pallino interiva le
plur. m. -i). tifoso o sostenitore di tale squadra. =
sannazaro, iv-128: io pingo, o filli, il tuo spietato interito, /
agg. di analisi dell'immagine televisiva o delle aree elementari in cui questa viene
fra le rappresentative delle leghe di calcio (o di altri sport a squadre) di
lasciato fra due righe scritte, dattiloscritte o stampate. -leva o tasto dell'
, dattiloscritte o stampate. -leva o tasto dell'interlinea (anche semplicemente interlinea,
(anche semplicemente interlinea, sf. o, anche, sm.): leva
, anche, sm.): leva o tasto che nelle macchine per scrivere aziona
uno scritto, di un dattiloscritto o di una composizione tipografica. -chiose,
, i-323: gli stessi due, o al più tre capitoli di quella mattina,
3. chiudere fra linee una parola o una frase che si vuole espungere (
tipi, se occorre, più grandi o più interlineati. pirandello, 6-
era stata vita, ridotto in dieci o venti righe di stampa, tutte allo
interlineatura, sf. ant. parola o frase inserita fra riga e riga di
]... facendovi delle cassature, o delle interlineature. 2.
con cui è interlineata una composizione tipografica o un dattiloscritto. -anche: misura della
riga e riga di una composizione tipografica o di un dattiloscritto; interlinea.
di struttura, determinate da parentela genetica o da contatti culturali, proprie delle lingue
a lingue diverse che hanno parentela genetica o fra le quali intercorrono contatti culturali.
opera drammatica, in un dialogo letterario o filosofico). bisticci, 3-351
, se non avessero mai pigliata occasione o di nominargli o di scherzarvi sopra per
avessero mai pigliata occasione o di nominargli o di scherzarvi sopra per bocca de'loro
paterno: -non state bene don emilio: o vi capita qualche guaio?
: sentenza interlocutoria in senso stretto) o anche provvede su questioni attinenti alla corretta
svolgimento del processo (sentenza incidentale) o su misure cautelari o provvisorie (sentenza
sentenza incidentale) o su misure cautelari o provvisorie (sentenza provvisisionale) o pronuncia
cautelari o provvisorie (sentenza provvisisionale) o pronuncia solo in parte sul merito della
: facoltà di rivocare i decreti interlocutori o provisionali, anche quando siano sopra il
sentenze non definitive, ma dirò interlocutorie o preparatorie, di condanna della legge.
estens. che non comporta una risposta o una presa di posizione definitiva; che interviene
interloquisci). intervenire, più o meno opportunamente, in una conversazione
. intermediariato, sm. attività o funzione intermediaria o d'intermediario.
, sm. attività o funzione intermediaria o d'intermediario. gramsci, 12-316
una funzione di tramite, di collegamento o di transizione. — disus.:
opera fra due persone che non vogliono o non possono avere un contatto diretto;
per trattare in suo nome un affare o una questione; intercessore, mediatore.
mercé dei comuni. pirandello, 7-358: o che mi piangi, adesso? non
sintassi era una specie d'interprete o di cicerone monotono. bisogna sopprimere questo intermediario
li signori elvezii per cosa pubblica o privata accadesse alcuna differenzia, in
. intermediazióne, sf. funzione o attività intermediaria o di mediazione (nel
, sf. funzione o attività intermediaria o di mediazione (nel linguaggio bancario o
o di mediazione (nel linguaggio bancario o commerciale o della scienza politica).
mediazione (nel linguaggio bancario o commerciale o della scienza politica). einaudi
; compreso fra due termini nello spazio o nel tempo; medio, mediano.
sfera dell'altro, questo tratto intermedio o sarà voto o sparso. bertola,
altro, questo tratto intermedio o sarà voto o sparso. bertola, 175: i
calcina. 2. che costituisce o rappresenta uno stato di passaggio, di
uno stato di passaggio, di transizione o il grado medio fra due termini o
o il grado medio fra due termini o fasi, condizioni, qualità, ecc.
qualità, ecc.; che interviene o si verifica nel corso di un processo,
componenti siano uguali fra di loro, o per dir meglio siano le stesse,
: ove si preluda dall'acutissimo, o dal baritono, le corde intermedie non rispondono
i socii, senza intermedio di capitalisti o azionisti, si garentiscono a vicenda. b
questa parte attingere diretta- mente alle fonti o giovarsi dell'intermedio francese. 12
di passaggio della preparazione industriale di uno o generalmente più elaborati, medicinali, esplosivi
giorni, non intermessa mai, e sempre o con tempi favorevoli o con bonaccie.
, e sempre o con tempi favorevoli o con bonaccie. giannone, 199: proseguendo
le pecore s'affrettavano senza un belato, o con appena qualche fioco belato intermesso.
uniti con saldatura, per deposito elettrolitico o con altro procedimento. -anche al figur
solido vuole formare un composto inter- metallico o figlio. = comp. da
, d'intermetterlo alle volte una mattina o due, per lasciar lo stomaco per
giorno. -ant. fare sospendere o abbandonare; far cessare temporaneamente.
severità, senza intermettere a'suoi soldati o fatica o pena, gli comandava.
senza intermettere a'suoi soldati o fatica o pena, gli comandava. fagiuoli,
. da inter-con valore di 'fra 'o di privazione e mittère 'mettere,
detti due tempi e palazzi, se bene o strada o qualsivoglia altra cosa intermezza,
tempi e palazzi, se bene o strada o qualsivoglia altra cosa intermezza, tuttavia altro
ariosto, 31-22: né riposato o fatto altro intermezzo / aveano alle percosse
pareva che non ci fosse stato nulla, o solo un sogno, un intermezzo d'
lutto. carducci, iii-3-152: 'intermezzo'o 'intermedio'dicevano i cinquecentisti italiani un breve
esprimere con forte rilievo un'azione complementare o di creare diversi piani di realtà.
negl'intermezzi, dicesse cosa meno giovevole o meno strettamente congiunta al proposito. memorie
intermezzi » del settecento. -scena o balletto che, inserito in un'opera
, è compatibile con la vicenda di essa o addirittura ne fa parte, pur senza
(quartetto, concerto, sonata), o addirittura elevato al ruolo di composizione autonoma
: pezzo musicale inframmezzato ad altri brani o a parti recitate di una poesia o
o a parti recitate di una poesia o di un canto. d'annunzio,
alla fine. 7. componimento o serie di componimenti poetici, che contrassegna
contrassegna il passaggio, di carattere contenutistico o stilistico, fra due opere o parti
contenutistico o stilistico, fra due opere o parti di un'opera. carducci
. sezione intermedia (di carattere episodico o digressivo) di un componimento poetico, di
delimitato, circoscritto, racchiuso entro limiti o termini. cavalca, 6-1-229: dio
sinistra, piene, gremite di languenti o di cadaveri. g. capponi, 1-i-287
la morte a chiunque somministrasse loro alimento o ricovero in questi stati. =
avv. ant. senza alcun termine o limite; illimitatamente. cavalca, 6-2-223
sterpi il villanel sospesa, / compagna o nunzia a suoi vicini alberghi? viviani,
innanzi / non più 'l mio bosco o i noti miei sentieri, / ma interminato
che d'un puro elemento, aria o acqua, si costituisca corpo animato,
si riferisce, che è comune a due o più ministeri; che comporta la partecipazione
; che comporta la partecipazione di due o più ministri o dei loro rappresentanti.
la partecipazione di due o più ministri o dei loro rappresentanti. = comp
eccellentissima dilezione che non paté alcuna intermissione o vero difetto, cioè vera felicitade che per
continuamente senza niuna intermissione di tempo, o vogliate voi o no, v'appressate all'
intermissione di tempo, o vogliate voi o no, v'appressate all'ultimo giudicio
boccaccio, iv-94: essi di porpora o di drappi dalle indiane mani tessuti con
. citol. interposto fra due cariocinesi o mitosi successive (un periodo);
propria azione, che si arresta o cessa temporaneamente; che è soggetto a
temporaneamente; che è soggetto a pause o interruzioni; che si interrompe a intervalli
; che si interrompe a intervalli più o meno regolari. o. rucellai,
intervalli più o meno regolari. o. rucellai, 2-1-3-71: avvertì oltre ciò
con un filo di voce intermittente: / o via, disse, abbiam fatto la
dalle bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido
bestie, è un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico
un delirio, o intermittente o continuo, o stolido o tragico. d'annunzio
intermittente o continuo, o stolido o tragico. d'annunzio, iv-1-507: ricordo
la natura della febre, s'è maligna o vero intermittente. l. bellini,
: i timidi, che chiameremo intermittenti o d'occasione, sono tali quando si trovano
2. medie. assenza, sporadica o periodica, di una pulsazione arteriosa.
volte, potesse essere qualche vana gallozzola o bolla di flato, allorché ella passa pel
intermittenze. -successione, a carattere più o meno regolare, di accessi e remissioni
di tanto in tanto, con intervalli più o meno regolari. alvaro, 2-165
, agg. fis. che si trova o avviene fra le molecole; che è
si riferisce allo spazio fra le molecole o alle azioni che si verificano fra di
di cagioni pellegrine condotte di fuori, o da quelli intermondi di democrito, ma
ma le abbiamo dentro a noi stessi. o. rucellai, 2-8-10-124: proposizione tanto
da appurare se negli spazi intermondiali vi fossero o no quelle nature beate, che oziose
anat. che è situato fra due o più muscoli. tramaier [s
. cattaneo, ii-2-132: otto o dieci villaggi lontani sol tanto
. buonafede, 3-3: egli internamente ateista o poco lontano da quella empietà, con
uomini sensibili, ed usati alla solitudine, o a conversare internamente, sogliono essere studiosissimi
l'entrar dentro; penetrazione nella parte o nell'area interna di un corpo,
de'due termini, la qual tanto o quanto internandosi nella lor natura va conietturando
dall'apparenza loro, se non fra sé o affini o stranieri o nemici; essendo
loro, se non fra sé o affini o stranieri o nemici; essendo l'immaginazione
non fra sé o affini o stranieri o nemici; essendo l'immaginazione facoltà corporea
3. dir. internaz. il rinchiudere o raccogliere coattivamente, a opera dello stato
), per ragioni di sicurezza militare o di rispetto della neutralità prevista dal diritto
stranieri appartenenti a uno stato nemico, o nel caso di belligeranti che vengano a
nel territorio di uno stato neutrale) o per ragioni politiche (da parte di
. spingersi nell'interno di un luogo o di una regione; addentrarsi, inoltrarsi;
concentrarsi. -anche: impegnarsi nella conoscenza o nel- tapprofondimento di un problema, di
una dottrina; dedicarsi a un affare o a un'attività con impegno e applicazione.
profondamente nell'animo, pervadere lo spirito o la mente. v. colonna,
alma si sente. ruscelli, xxvi-2-99: o donna, fra le altre donne accorta
7. imprimere nel profondo dell'anima o della mente, infondere, inculcare.
8. rinchiudere qualcuno in un istituto o in altro luogo chiuso (un ospedale
in tre, comporsi di tre sezioni o parti. dante, par.
non si manifesta esteriormente; profondamente celato o radicato nell'intimo dell'animo (un
di elinando. segneri, ii-169: o mormoratori,... non altro fate
condizione di alunno interno di un collegio o di un convitto o di un istituto.
di un collegio o di un convitto o di un istituto. -per estens
tale condizione; i locali del collegio o del convitto che ospita allievi interni;
2. condizione di un allievo o di un laureato, che, in
in qualità di interno presso un'università o, in partic., presso una clinica
in partic., presso una clinica universitaria o un ospedale, compie attività di ricerca
un ospedale, compie attività di ricerca o di studio, o svolge il proprio
attività di ricerca o di studio, o svolge il proprio servizio professionale. -per
fra gli stati e gli altri enti sovrani o comunque dotati di indipendenza (come la
-diritto internazionale o diritto internazionale pubblico: ordinamento giuridico che
fra gli stati e gli altri enti sovrani o indipendenti; il complesso di norme giuridiche
di pace e diritto internazionale di guerra o bellico, a seconda che regolino i
che regolino i rapporti in tempo di pace o in tempo di guerra; in diritto
che sia vincolante per tutti i soggetti, o soltanto per determinati soggetti (in partic
i soggetti che tali convenzioni abbiano stipulato o che a esse abbiano aderito).
è membro della comunità internazionale. -consuetudini o usi internazionali: quelli propri della vita
perché hanno luogo su territorio straniero, o perché riguardano persone straniere) rispetto all'
3. che supera i limiti nazionali o ambito nazionale. b. croce
dei partiti e movimenti politici di origine o ispirazione marxista (nel 1864 sorse a
. per estens. qualsiasi organizzazione politica o sindacale sviluppata su scala mondiale. b
sm. e f. disus. aderente o sostenitore dell'internazionale socialista e comunista
. carducci, ii-7-160: fra 6 mesi o fra un anno non so più che
limiti delle differenze nazionali. -internazionalismo operaio o proletario: quello di solidarietà fra i
ventre. internazionalismo significa anche essere assorbiti o schiacciati da un nazionalismo straniero! popini,
m. -i). aderente o sostenitore dell'internazionale socialista o comunista (
. aderente o sostenitore dell'internazionale socialista o comunista (v. internazionale2).
3. agg. che è proprio o si ispira ah'internazionale, airinternazionalismo proletario
per pregiudizi di umanitarismo e di positivismo o, nel caso treves, per una
tutti noi opera forte l'italianità, o addirittura l'internazionalità e il cosmopolitismo.
, un territorio, ecc. posizione o rilevanza di diritto internazionale (v.
-in partic.: attribuzione di posizione o di rilevanza di diritto internazionale a una
lui, il vero re d'italia o presidente della repubblica confederale italiana. aveva
croce, i-4-306: quali ordini di fatti o di storie nazionali non sono trattabili internazionalmente
2. studente convittore di un collegio o di un seminario che vive in permanenza
, e l'internità è invece nelle immagini o movenze e frasi onde egli rianima quelle
né interna, perché l'internità o esternità può competere soltanto a qualche
valle, 351: né di gigli o di calta il sol s'infiora, /
accessi alle varie parti di un casamento o, anche, numero che contraddistingue i
più lontane dai confini di uno stato o di una regione; che non ha
85-19: là sono l'alpi interne o prealpi e nostre sono le acque che
da terre e comunicante con altro mare o con l'oceano soltanto attraverso uno stretto
. guidiccioni, 2-1-13: né rimedio o speranza l'assecura, / sì l'
interni avremo imminente, inevitabile, presto o tardi, l'influenza, la padronanza
comunicazione fra di loro i diversi settori o uffici nell'ambito di una ditta,
che consentono tintercomunicazione fra i vari uffici o reparti di una ditta, di un ente
e nel linguaggio interno. -alunno o allievo interno (anche, semplicemente,
in un collegio, in un istituto o in un seminario nel quale fruisce sia
dell'alloggio (in contrapposizione a esterno o a semiconvittore). -anche: studente
a semiconvittore). -anche: studente o neolaureato che svolge attività di ricerca in
interno: professore di una scuola statale o pareggiata o legalmente riconosciuta, membro di
professore di una scuola statale o pareggiata o legalmente riconosciuta, membro di una commissione
sm.): studente di medicina o medico neolaureato che svolge la propria attività
in una clinica in attesa della laurea o di un pubblico concorso. 3.
-medie. che si manifesta, si sviluppa o agisce dentro gli organi del corpo umano
5. che appartiene alla natura intrinseca o alla struttura di qualcosa; essenziale.
sesso grammaticale è qualità interna del nome o forestiera, per la quale si comprende
la quale si comprende se la sustanza o l'accidente significato dal nome sia da
significato dal nome sia da reputar maschile o femminile. sarpi, vii-5: se il
: contuttoché niuna cagion si dia, o interna o esterna, che la necessità
contuttoché niuna cagion si dia, o interna o esterna, che la necessità poi ad
l'esteriori. -che si riferisce o ha sede nella coscienza, che è
bellezza delle immagini intellettuali è il vero o pure il verisimile interno. delfico,
alle percezioni interne si riconosce altimmo- bilità o al rallentamento dei moti, ora alla loro
ch'egli ha dell'uomo interno, o, come altri dicono, dell'uomo
verbo intransitivo, ha col medesimo identità o affinità di significato (« correre una
del grano e di altre graminacee. o. targioni tozzetti, i-283: le glume
. targioni tozzetti, i-283: le glume o loppe coperte, proprie dei fiori delle
delle gramigne, composte di una, due o più valve, sono...
più valve, sono... parziali o interne quelle che sono al di dentro
dentro delle altre e più vicine al frutto o cariopside. 12. milit. linee
mano, e versarsi tutti da una parte o dall'altra, e opprimere il nemico
: si distinguono circa a 30 pozzi o cunicoli, detti dai paesani bottini, più
cunicoli, detti dai paesani bottini, più o meno vicini tra di loro, fatti
pendola col cuccù per chiamare la felicità o la morte. pirandello, 8-128: si
di una regione, di uno stato o di una città particolarmente lontana dai confini
alcuni suoi fondi nelle vicinanze di roma o nell'interno. massaia, viii-61: arrivato
paese dov'egli si trova, o anche al solo interno dello stato, sarebb'
, sarebb'ella un'ingiustizia, sì o no? bianconi, xxiii-206: dell'interno
studiate... e secondo l'interno o l'esterno, il paesano o 'l
l'interno o l'esterno, il paesano o 'l forestiero, l'immissione o l'
paesano o 'l forestiero, l'immissione o l'estrazione. monti, ii-121: ritornando
vorreste evitare. -ministero dellinterno (o degli interni): quello che presiede
il principio del mondo, è consistito o in un tentativo di ridurre l'interno
). 20. pitt. dipinto o disegno che rappresenta un ambiente nella parte
scena ripresa in un teatro di posa o in ambienti chiusi dove è necessario l'uso
chiamano i botanici quella parte di tronco o gambo ch'è fra due nodi. bergantini
il cui interno è stampato con disegni o reticolati che impediscono la lettura in trasparenza
2. diplom. rappresentante del papa o di altro sovrano, avente praticamente le
praticamente le stesse funzioni di un nunzio o ambasciatore, ma con una veste,
veste, almeno formalmente, di provvisorietà o di straordinarietà; ministro plenipotenziario. -internunzio
essere presi dalla gente dell'internunzio austriaco o dell'ambasciatore di russia. panzini, iv-343
le veci del nunzio... o ambasciatore pontificio. = voce dotta,
poi vanno montati, di solito su telai o da tessitura o per le calze da
di solito su telai o da tessitura o per le calze da donna.
guasto, che non ha subito danno o distruzione; che non è rotto, infranto
del tempo futuro, cioè se bene o male n'averrà se cartagine rimanesse intera
male n'averrà se cartagine rimanesse intera o s'ella si disfacesse. giamboni, 7-178
7-178: essendo intero l'albero, o vero per assi diviso, vuole stare
il fuoco. ariosto, 46-1: o di non tornar col legno intero / o
o di non tornar col legno intero / o d'errar sempre ebbi già il viso
smorto. tasso, 4-32: per acqua o per cristallo intero / trapassa il raggio
trapassa il raggio, e no 'l divide o parte. casoni, 4-8-456: quando
: considerato senza esclusione di alcun componente o esemplare. -anche: unanime, unito
e gabbano, con calze intere, o in piede un paio di scarpe di
e forse calza spartita per mezzo, o trinciata. -formato da un solo pezzo
con cui è pagato, sieno intere o scarse. guadagnali, i-ii- 146:
di parti; indi- visibile. o. rucellai, 2-8-10-107: stima semplice e
il riducere spesso nella faticata mente, o crudel donna, la piacevole imagine della vostra
, la giunchiglia. -totalmente attuato o posseduto o compiuto; eseguito fino in
giunchiglia. -totalmente attuato o posseduto o compiuto; eseguito fino in fondo;
quando alcuna querela perviene agli avvocatori, o intera come a giudice primario, o per
, o intera come a giudice primario, o per via d'appellazione, o per
, o per via d'appellazione, o per comandamento della signoria, esaminano gli
25: ma! e la madre? o beato / figliuol, se i gravi
. croce, ii-12-87: quando tornerà, o quando torna, l'uomo intero,
e. cecchi, 5-331: in shakespeare o in molière, la fantasia suscita esseri
piacevole, utile se non abbia ingegno o facoltà veruna di artista. serra, iii-
versi, né solo del verso lungo, o egli sia intiero, o sdrucciolo,
verso lungo, o egli sia intiero, o sdrucciolo, o tronco,..
egli sia intiero, o sdrucciolo, o tronco,... ma di quello
senza denti né intaccature (una foglia o una formazione fogliare). -anche:
e pistilli (un fiore). o. targioni tozzetti, 1-86: prendono esse
è uguale, liscio e senza tacche o denti. idem, i-321: fiori interi
denti. idem, i-321: fiori interi o ermafroditi... sono quelli i
viali con pergole di viti a botte intera o a mezza botte, aperte in mezzo
15. matem. che contiene esattamente una o più unità (un numero: in
numero: in contrapposizione ai numeri decimali o frazionari); che non contiene denominatori
- numero intero algebrico: numero reale o complessivo che è radice di un'equazione
la scarsezza dei fatti dalla parte loro o la non rispondenza degli effetti vietano intiero
sue parti. nardi, 6-67: o uom che il ben far solo hai
per lo divisore, e nasceranno intieri o rotti, o in parte intieri ed in
, e nasceranno intieri o rotti, o in parte intieri ed in parte rotti
uno aritmetico sarà sempre misuratore degli intieri o dei frazionali. 21. intero postale
a parte, ma è stampato su foglio o cartoncino. 22. enigm. nelle
si deve indovinare, composta da due o più parole che si succedono o sono
due o più parole che si succedono o sono accostate in vario modo. 23
: situati fra i metacarpi della mano o fra i metatarsi del piede.
ledue ossa parietali. -osso interparietale (o osso degli incas): osso eccedente
liberazione, la parola 'interpartito 'o 'interpartiti '(« giunte interpartito »
commerciale, foggiate con una preposizione greca o latina, per lo più secondo l'
più rivolta in modo formale, solenne o perentorio. f. f.
catacomba. carducci, ii-14-267: domandi o faccia domandare come avviene che pur con
da un parlamentare al presidente del consiglio o a un ministro per conoscere i motivi e
consultare; rivolgere a qualcuno una domanda o la parola (anche in modo brusco
sue case, e lo interpellò se volesse o no rinunziare l'uffizio. mazzini,
3. polit. fare un'interpellanza o, per estens., un'interrogazione
, agg. richiesto di una risposta o di un parere o di un consiglio
richiesto di una risposta o di un parere o di un consiglio; consultato; interrogato
giamboni, 4-176: riposandosi roma, o da strana gente interpellata a battaglia
, di pagare il suo debito o comunque di adempiere alla sua obbligazione
, ma stragiudiziale, di pagamento o, in genere, di adempimento.
, 1-5-2-69: di diversi altri dubbi o questioni, che occorrono in questa materia,
parte in un processo civile dal giudice o dalla controparte. -nel linguaggio curiale:
rivolta da un'autorità a un privato o a un'autorità inferiore o da un privato
un privato o a un'autorità inferiore o da un privato a un'autorità.
. interplanetàrio, agg. che è compreso o av cavalieri e cittadini l'
5. ant. intercettare. viene o si verifica negli spazi celesti, fra i
, i-277: proseguimmo ragionando come alla neti o fra un pianeta e un altro; che
pellasse e arrestasse la fiera, se forse o timida fuggisse, taneo, iv-3-165
? marinetti, 2-i-277: splendore o troppo ferocissima insultasse. che doverei rispondere
diceva di voler prenotare alcuni ettari soccorso o aiuto. lo avrebbero presto o tardi forzato
soccorso o aiuto. lo avrebbero presto o tardi forzato a rispondere. fil. di
3. disus. interpellanza o interrogazione parlamentare (v. interpellanza,
agg. che intercorre fra due o più persone ed esercita un'influenza reciproca
panzini, iv-343: 'inter pòcula 'o 'in pòcula '. locuz.
2. inserire in un testo (arbitrariamente o anche per completarlo, per chiarirlo)
, per chiarirlo) parole, frasi o parti che originariamente non ne facevano parte
inganno fece però che il panvinio, o chi la sua postuma opera in tanti
son opera di giachetto suo continuatore, o almeno interpolati da lui. carducci,
. alterare un testo giuridico (legislativo o giurisprudenziale) mediante aggiunte, omissioni,
conosciuti altri dati intermedi, calcolati, o sostituire la serie con un'altra serie
più regolare per dare continuità al grafico o ai valori analitici che lo rappresentano.
poi interpolatamente usciva, dalle due o tre notti l'una, anche nei borghi
loro il posto, li anticipa, o li fa seguire interpolatamente. =
assenza di due mesi per ciascun anno, o interpolata o continova, fu dal concilio
due mesi per ciascun anno, o interpolata o continova, fu dal concilio stimata un'
per riconoscere i diplomi e strumenti falsi o interpolati o dubbiosi, rimasti a
i diplomi e strumenti falsi o interpolati o dubbiosi, rimasti a noi dell'
, soppressioni) consapevoli e ingiustificate, o di ampliamenti dovuti all'aggiunta di parole
: avvertirò potersi sospettare di qualche finzione o interpolazione in una carta di tadone arcivescovo
, aggiunta, introduzione di elementi estranei o eterogenei. carducci, iii-23-265: non
per adeguarlo alle mutate esigenze della società o, anche, per falsificarlo. -interpolazioni giustinianee
per la compilazione del corpus juris civilis o, in un periodo antecedente, dai
conosciuti di altri dati intermedi, calcolati, o il sostituire la serie con un'altra
più regolare per dare continuità al grafico o ai valori analitici che lo rappresentano.
essere tolto 0 per interponimento della terra o per opponimento della luna o da alcuno
della terra o per opponimento della luna o da alcuno nuvolo. patrizi, 1-ii-187:
agghiaccia, se le arroge leggerezza, o sia per interponimento di minimi spazi vacui
per interponimento di minimi spazi vacui, o per un minuto permischiamento di parti- celle
permischiamento di parti- celle d'aria, o d'altra simil materia. -ant
oliva, i-2-284: come oseremo noi, o per le preghiere di un domestico o
o per le preghiere di un domestico o per l'interponimento di un grande,
chi legge: trovaron due linee torte o mezi cerchietti, segnio molto a tale uso
ogni spazio che è fra un angolo o cardine e l'altro. alfieri, i
e quindi d'origine greca, proporre (o interporre) il g a voci d'
. g. visconti, 1-104: o somma placidissima quiete / che già cun milli
.. faceta cosa interporre un verso o più, pigliandolo in altro proposito che
ostacoli, scuse) per impedire, ritardare o condizionare il verificarsi di un fatto,
nome divino per confermare una verità presente o passata. leopardi, 224: di
, 3-268: il re di francia, o con consiglio o con armi, si
re di francia, o con consiglio o con armi, si è interposto ne'presenti
star con loro..., o farli dinanzi da voi menare? ariosto,
avvenisse che alcun monte vi s'interponesse o l'acqua si meni intorno alle sue costiere
meni intorno alle sue costiere ovvero lati o si pareggino caverne al capo dell'acqua,
: calavano giù gran sacchi di lana, o materie simili cedenti, le quali,
e mercurio ponno essere congiunti col sole, o quando s'interpongono fra il sole e
, e quella dicesi congiunzione inferiore, o quando il sole si trova fra essi
trascorre prima del verificarsi di un fatto o tra due avvenimenti. boccaccio,
un punto, nel quale tu [o roma] non puoi capire con tanta
mali con gli suoi vicini senza interpositori o sensali, gli portarebbono al mercato, ma
usasi ancora nel nostro volgare la parentesi o sia interposizione di un parlare dentro un
del * giorno 'sono le inversioni, o interposizioni, come talvolta meglio direbbesi,
un contratto, istituzione di un erede o legatario mediante testamento) è compiuto non
altra persona (detta persona interposta, o, nel linguaggio comune, prestanome)
dia luogo a un mandato senza rappresentanza o a una simulazione di persona).
quello ne disponesse il re sanza altre eccezione o interposizione di tempo, noi non saremo
posto in mezzo, situato fra due o più oggetti o cose; inframmezzato, frapposto
, situato fra due o più oggetti o cose; inframmezzato, frapposto, inserito
, ma fingerai alcuna qualità di nebbia o nuvoli trasparenti essere interposti infra l'obietto
il colpo avesse colto sul muro ignudo o sopra altra materia interposta, egualmente dura
, egualmente dura quanto la fabbrica, poco o nessun giovamento averebbe sentito la cortina.
2. che si estende fra due punti o due oggetti (uno spazio).
per tutta la lunghezza interposta fra la cresta o sommità di esse chiuse. leopardi,
in un contesto, fra le parti o sezioni di un'opera letteraria, drammatica,
] segue dopo un ragionamento... o quando entrano i recintanti o quando si
.. o quando entrano i recintanti o quando si partono o quando si cangia la
entrano i recintanti o quando si partono o quando si cangia la scena, si
stesso? se ognuno di questi canti essenziali o interposti presentano lo stile istesso, perché
essere che una delle tante sacre rappresentazioni o misteri per lo più in ottave o in
o misteri per lo più in ottave o in terzine con interposta qualche canzonetta o
o in terzine con interposta qualche canzonetta o lauda o orazione, delle quali erano
terzine con interposta qualche canzonetta o lauda o orazione, delle quali erano state nel
sviluppo. 6. che si adopera o si è adoperato a favore di qualcuno
a favore di qualcuno; che fa o ha fatto da mediatore (una persona
di siena, 264: neuna persona debbia o vero possa fare o adoparare l'
persona debbia o vero possa fare o adoparare l'arte de la lana ne la
elli e quelli che l'adoperrà, brigarà o tractarà o ad essa intendarà per alcuno
che l'adoperrà, brigarà o tractarà o ad essa intendarà per alcuno modo, o
o ad essa intendarà per alcuno modo, o tractare o brigare o adoperare facesse,
intendarà per alcuno modo, o tractare o brigare o adoperare facesse, per sé o
alcuno modo, o tractare o brigare o adoperare facesse, per sé o per interposita
o brigare o adoperare facesse, per sé o per interposita persona. boccaccio, dee
in nome proprio un atto giuridico (o a figurare come destinataria di una disposizione
altra persona che non vuole comparire (o non si vuole fare comparire);
lami, i-i-clxxxii: parlando degli interposti o tramezzi scrive: è meglio dire il
ant. interpretazione. -anche: facoltà o capacità di intendere, di capire,
consiste nel ripetere, con altre parole o in altri modi, termini o concetti
altre parole o in altri modi, termini o concetti già espressi; sinonimia.
agg. che interpreta; che attribuisce o individua un determinato significato, un determinato
e il valore di una qualunque realtà umana o naturale, considerata come suscettibile di comprensione
, / orrigo son d'ogni arte o fondamento. boccaccio, dee., 9-9
proposizione filosofica è di domandarsi contro chi o contro che cosa polemicamente si rivolga.
di un'opera, di un processo creativo o, per estens., di uno
per estens., di uno scrittore o di un artista, del suo mondo
mancano gli eretici, i quali ammettono o fanno almanco professione di ammettere ambo i
dir. sottoporre a interpretazione una legge o, in genere, un fatto normativo (
solito delle inscrizioni, seguir 'amantissima'o 'dulcissima'. algarotti, 1-ix-9: sono
debbia seguitare. 5. attribuire o cercar di attribuire un determinato significato (
ragione, i fini di determinati fatti o comportamenti; volgere in un determinato senso
senso. -anche: dedurre i pensieri o le intenzioni di qualcuno in base a
ciò che è nell'animo di una o più persone; manifestare 0 mettere in
vocabolario, interrogando con astuti sotterfugi questo o quel collega o conoscente. -sostant
con astuti sotterfugi questo o quel collega o conoscente. -sostant. bibbia volgar
, 410: egipto è interpretato tenebre o vero tribulazione. dolce, 7-6: nella
sostenere una parte in una rappresentazione teatrale o cinematografica (un attore). tommaseo
col dire che il cantante tale, o il tale attore di teatro, 'interpreta
. mus. eseguire una composizione (vocale o strumentale) cercando di rendere lo stile
. 10. matem. considerare o affrontare un problema matematico proprio di un
di una macchina interpretratrice, il numero o l'indicazione alfabetica corrispondente a ciascun foro
interpetrativo), agg. che serve o è atto all'interpretazione; che tende
è atto all'interpretazione; che tende o è rivolto a interpretare; che è proprio
anche da'giuristi una specie d'osservanza o consuetudine, la quale si dice interpretativa
. disus. che si ricava per induzione o per interpretazione dalle parole o dal comportamento
per induzione o per interpretazione dalle parole o dal comportamento di qualcuno; che non
di qualcuno; che non appare direttamente o esplicitamente dalle parole usate per esprimerlo;
l'istessa usura, con titolo di permutazione o di cambio, si suol dare robbe
parimente la ragione del mutuo vero o interpretativo. segneri, iii-2-15: i santi
.. ci venga proposta da dio, o per via
delle sue scritture interpretate dalla chiesa, o per via della tradizione riconosciuta autentica dalla
, cioè a un dio incapace di ingannarsi o d'ingannare. 2.
criticamente gli aspetti, i caratteri peculiari o i valori essenziali di un'opera letteraria
i valori essenziali di un'opera letteraria o artistica; commentatore, esegeta; critico
liberar tal legge, né senato / o popol può voler quel che dissente.
dar fiorino, / né che sia lelio o scevola chiamato. tasso, ii-23:
vicino. 4. che attribuisce o cerca di attribuire un determinato significato a
, fatti, azioni; che intende o presume di intendere la natura, le
castelvetro, 3-104: queste voci 'mercè'o 'mercede'e 'grazia 'e '
niuno, ma solamente palesatrici della passione o interpretatrici delle cose già dette per più
perforate, fornendo a stampa il numero o l'indicazione alfabetica corrispondente a ciascun foro
questi pezzi, subito si accorgerà che costui o, non le intendendo, ne lascia
, ne lascia parte e le scambia; o, tirando al suo fine, le
. interpetrazióne), sf. operazione o processo mentale consistente nel ricercare e nell'
valore di una qualunque realtà umana o naturale, considerata come suscettibile di comprensione,
tale operazione può assumere un carattere soggettivo o, addirittura, arbitrario). -in senso
concreto: il risultato di tale operazione o processo mentale. -log. atto o
o processo mentale. -log. atto o processo mentale con cui si stabilisce il
: le parti [della logica] sono o esterne o interne. esterne chiamo io
parti [della logica] sono o esterne o interne. esterne chiamo io le precedenti
e gli errori (di certi partiti o correnti) non sono « storia »
una serie di fatti. -capacità o facoltà di conoscere o comprendere l'intimo
fatti. -capacità o facoltà di conoscere o comprendere l'intimo di una persona,
si forma di una persona, valutazione o analisi della personalità di qualcuno.
-interpretazione della sacra scrittura, del vecchio o del nuovo testamento: quella dei testi
brignetti, 3-152: più che l'esegesi o l'interpretazione poteva la disputa, la
ha posto la norma in esame, o la volontà della legge stessa, intesa
in par tic., di interpretazione evolutiva o storicoevolutiva; a seconda dei mezzi concretamente
tale attività, si distinguono vinterpretazione letterale o lessicale o grammaticale, l'interpretazione logica
, si distinguono vinterpretazione letterale o lessicale o grammaticale, l'interpretazione logica, v
cose sta- bolite per ellezzione ricievere addizzione o dimunizione o di tutti punti mutazione,
bolite per ellezzione ricievere addizzione o dimunizione o di tutti punti mutazione, interpretazione e
le quali occorrono nelle materie legali, nascono o dalla contrarietà delle leggi, che da'
riguardo alle disposizioni che regolano casi simili o materie analoghe; se il caso rimane ancora
la notte la privazione de la sua luce o de la cognizione, ha data più
quel che osserva circa la men filosofica o filologica interpretazione del testo fatta dal marchetti
dall'autorità giudiziaria, fornisce interpretazioni mendaci o afferma fatti non conformi al vero.
codice penale, 373: * falsa perizia o interpretazione '. il perito o l'
perizia o interpretazione '. il perito o l'interprete che, nominato dall'autorità giudiziaria
nominato dall'autorità giudiziaria, dà parere o interpretazioni mendaci o afferma fatti non conformi
giudiziaria, dà parere o interpretazioni mendaci o afferma fatti non conformi al vero soggiace
. figura che consiste nel ripetere concetti o immagini con termini diversi; sinonimia.
8. modo con cui un attore (o una compagnia di attori) di prosa
regista mette in scena un'opera teatrale o realizza un film; i criteri artistici
. delirio d'interpretazione, interpretazione delirante o morbosa: disturbo psichico che consiste nell'
attribuire a fatti reali, correttamente sentiti o percepiti, un significato errato. 15
di una macchina interpretatrice, il numero o l'indicazione alfabetica corrispondente a ciascun foro
intèrpreta e interpretéssa). chi ricerca o identifica il significato e il valore di
di un'opera, di un processo creativo o, per estens., di uno
di terenzio è di parer che il chiasso o po- stribulo 'apotigas 'venga detto
dagl'interpreti anche in anacreonte le espressioni o indicazioni ec. di usanze ec.
compie l'interpretazione di una determinata legge o del diritto in genere (cfr.
sacerdote (in quanto iniziato ai misteri o alla divinazione: anche, per estens
cristiana). ugurgieri, 88: o generato in troia, interpreto degli dei
mezzani. 5. chi attribuisce o cerca di attribuire un determinato significato (
7. chi, per propria iniziativa o per incarico ricevuto, esprime ad altri
incarico ricevuto, esprime ad altri (o semplicemente rende manifesti) i sentimenti o
o semplicemente rende manifesti) i sentimenti o le volontà di qualcuno, o ne
sentimenti o le volontà di qualcuno, o ne attua le intenzioni, i desideri;
intenzioni, i desideri; chi comprende o intuisce perfettamente l'animo, i sentimenti
i sentimenti, i gusti di una o più persone. -in partic.:
che vi si ritrovano sieno dell'autore o dell'interprete e degli stampatori. sarpi
partic.: chi, per professione o per incarico ricevuto, esercita abitualmente tale
(e a seconda del posto di lavoro o dei caratteri specifici della propria attività si
sostiene una parte in una rappresentazione teatrale o cinematografica. moretti, ii-572: capii
. chi esegue una composizione (vocale o strumentale) cercando di rendere lo stile e
colui che si serve di un segno o si esprime con esso. 14.
-volerci l'interprete: con riferimento a scritti o discorsi particolarmente oscuri e incomprensibili.
s. v.]: di scritto o discorso oscuro, o che apparisce chiarissimamente
]: di scritto o discorso oscuro, o che apparisce chiarissimamente imbrogliato apposta, *
agg. che si riferisce a due o più professioni, ambiti culturali o discipline
due o più professioni, ambiti culturali o discipline; interdisciplinare. pasolini
che si riferisce, che interessa due o più province; che collega due o
o più province; che collega due o più province; che avviene tra due
più province; che avviene tra due o più province. = comp.
frase e l'altra di uno scritto o di un discorso. = voce dotta
dei vari membri che compongono un periodo o una frase, mediante segni convenzionali che
più chiaro il testo, sottolineano pause o inflessioni della voce, mettono in rilievo
chi di due soli segni nell'interpunzione o puntatura si serve. muratori, 7-v-6:
foglie d'alberi, che i marmorai o per ornato e per interpunzione vi aggiugnevano
... non voglion dire le virgole o gli errori degli amanuensi. settembrini,
segni con cui si separano le proposizioni o parti di proposizioni. 3. nella
, segni usati per distinguere le frasi o indicare i riposi. = voce dotta
ale, agg. zool. che riguarda o appartiene all'interradio, che vi corrisponde
che consiste nel collocare sotto terra o nel coprire, nel colmare, nel sistemare
di un'insenatura, per l'accumulo o il deposito di detriti; l'accumulo,
i porti, quando tale scavamento accrescesse o affrettasse l'interramento che potesse cagionare il
il riporre i cadaveri negli scavi naturali o artificiali dei campi o delle mon
negli scavi naturali o artificiali dei campi o delle mon tagne. boine
interrava più. 3. coprire o colmare o riempire di terra. -in
. 3. coprire o colmare o riempire di terra. -in partic.
244: chi va all'incontro, poco o mai s'interra / per umida vernata
s'interra / per umida vernata, o in secca state / a gli occhi mai
. 6. rinforzare con terra o con un terrapieno. -anche: proteggere
mantenga questa costantemente, senza escavarsi tuttavia o interrarsi. targioni tozzetti, 11-1-64: interrandosi
. 8. penetrare, insinuarsi o conficcarsi dentro terra; sprofondare nella terra
edificio che si trova al di sotto o quasi del livello stradale. bocchelli,
ritrargli sopra a certe tele sottilissime di rensa o di panni lini adoperati, e li
. 5. rinforzato con terra o con un terrapieno. -anche: protetto
interrato; interramento. -anche: punto o superficie ricoperta di terra.
, che interessa, che riguarda due o più o tutte le razze; che
che interessa, che riguarda due o più o tutte le razze; che si svolge
i due consoli qualora fossero morti o dimissionari o assenti. livio volgar.
consoli qualora fossero morti o dimissionari o assenti. livio volgar., 1-50
insieme di reazioni fra le singole cellule o fra gruppi di cellule dell'embrione,
, che interessa, che collega due o più regioni; che si svolge fra
terrà contento della dittatura di sei mesi o dell'interregno di cinque dì? nardi,
.) del regno di un sovrano (o, per estens., di un
suo successore; vacanza del trono (o, per estens., della santa
l'idea di crisi politica, potenziale o effettiva, con conseguenti lotte intestine,
culturale, intellettuale) di una comunità o di una civiltà e l'instaurarsi di un
. che è in correlazione con uno o più enti. gramsci, 1-230
, sf. relazione reciproca fra due o più enti; correlazione, interdipendenza.
di credenti derivata dalla fusione di due o più religioni particolari. sarpi
agg. e sm. anat. organi o corpi interrenali (o, anche,
anat. organi o corpi interrenali (o, anche, semplicemente interrerpali,
: senza che si sforzi il principe o cerchi d'interribilirsi l'aspetto, porta per
riverirlo. -dare un tono grandiosamente aspro o duro al verso. b.
i nemici. -assumere un tono o un aspetto severo, duro, aspro
aspetto severo, duro, aspro (o anche uno stile grandioso, vigoroso,
), agg. letter. reso o divenuto terribile; adiratissimo, inferocito.
correnti e corsi, mantenimento o interrimento di fondali, arginature, collegamenti
, interrisci). porre nella terra o sotto terra. -anche: coprire, cospargere
, 118: se, levata la pasta o la terra, la cipolla non fussi
ch'ella si disfacessi, rimpastisi o la s'interrisca di nuovo, e di
v.]: 'interrire', sotterrare, o anche rin- volgere nella terra.
si trovano; poscia che lo stesso fiume o la traversia del mare sovente gli interrisce
padule ad un'altezza maggiore la sesta o la settima parte di quella di prima
amen- darsene. contile, ii-46: o che casi, o che casi, stupisco
contile, ii-46: o che casi, o che casi, stupisco, spavento,
di sterro, cioè trasportamento di terra o di rena per colmare luoghi bassi
bassi del terreno, o rialzarne il livello. * lavori di sterro
rammemoranza, 0 per se stesse, o coll'aiuto di maestro dirittamente interrogante,
alcuni divisi in interroganti e rispondenti, o del domandare e del rispondere.
). sottoporre qualcuno a una o più domande al fine di conoscere la verità
conoscere la verità, di avere notizie o informazioni circa fatti o circostanze particolari.
di avere notizie o informazioni circa fatti o circostanze particolari. bandello, 1-5
; se interroga bene se è rigido o piacevole, e altre simili cose. salvini
480: né dir posso parola o interrogare. manzoni, pr. sp.
ella era solenne / usata ogn'anno, o pure impresa nuova / del re ch'
s'egli è lecito in sabato ben fare o male. -in relazione col discorso
eterno interrogare. cesari, ii-347: o che vivo, elegante e proprio parlare:
il tribunale ecclesiastico... andava o mandava interrogando la gente semplice e idiota sulle
117: il giudice, in qualunque stato o grado del processo, ha facoltà di
4. sottoporre a interrogazione uno studente o un candidato al fine di vagliarne la
dell'anno scolastico... quindici o venti giorni passati in rivedere, interrogare
italia sono: a la morte / vostra o a la nostra suonano. borgese,
, che si manifesti per modi sopranaturali o naturali... se alcuno v'
che rivela vivo interesse, intensa attenzione o curiosità, dubbio, perplessità (un
imperativo, in desiderativo ed in narrativo o dimostrativo. lo interrogatorio domanda le cose,
raccogliesti. 2. letter. propenso o intento a interrogare; indagatore, scrutatore
. 3. gramm. aggettivo o pronome interrogativo: quello che introduce una
che introduce una prop. interrogativa diretta o indiretta [quale, quanto, che,
, 524: segue dopo questo il 'quando'o relativo o interrogativo o indifinito. tommaseo
segue dopo questo il 'quando'o relativo o interrogativo o indifinito. tommaseo [s.
questo il 'quando'o relativo o interrogativo o indifinito. tommaseo [s. v.
una domanda (e può essere diretta o indiretta, a seconda che sia indipendente
indiretta, a seconda che sia indipendente o no da una prop. reggente)
, iii-887: il 'ne '(o piuttosto il 'n'è ') interrogativo
'non'in una semplice 'n, o n'. tommaseo [s. v.
nella scrittura indica l'interrogazione diretta (o anche dubbio, incertezza, perplessità)
è diverso, ma per lo esservi solamente o non esservi la dimanda. salvini,
: il punto... interrogativo o domandativo, che con linea sopra capo altresì
/ che non vedesti, quando leggi o scrivi, / mai de'tuoi dì i
in fine de'periodi che conchiudono interrogare o richiedere, e perciò è detto 'punto
... s'allungano per due o tre buone dita sopra la cartilagine, formando
incontro, il risultato finale, la perdita o il profitto, sono sospesi a un
ant. interogato). sottoposto a una o più domande al fine di riceverne notizie
più domande al fine di riceverne notizie o informazioni circa fatti o circostanze particolari.
di riceverne notizie o informazioni circa fatti o circostanze particolari. girolamo leopardi,
da parte dell'autorità giudiziaria (statale o ecclesiastica). - anche sostant.
istruttore può consentirle di valersi di note o appunti... quando particolari circostanze lo
egli ode l'una / lodar vivanda, o l'altra, e curioso / con
, le dicesse, dico: « o questo poi iddio solo il può sapere »
interrogatòrio1, agg. disus. che riguarda o è proprio di chi interroga; che
rogatorio, direbbesi in senso di celia o di biasimo; in senso migliore
presso di lei, avevi una più o meno vaga intenzione di un più o meno
più o meno vaga intenzione di un più o meno lontano matrimonio? confessa. -isabella
di un imputato in un procedimento penale o di una parte in un processo civile
consistente nelle domande rivolte dal giudice (o dalla polizia giudiziaria) all'interrogato e
proc. civ. interrogatorio non formale o libero, interrogatorio formale: a seconda
-serie di domande rivolte in modo incalzante o con tono inquisitorio. ungaretti, xi-319
di dover subire interrogatori non sempre brevi o gradevoli. 3. successione di
successione di domande rivolte a uno studente o a un candidato al fine di accertarne la
interrogazióne, sf. l'interrogare; domanda o serie di domande che si pone a
amare? si è ella migliorata, o sei restata delusa? mi credevi più ardente
piene d'interrogazione. 3. domanda o serie di domande rivolta da un'autorità
di domande rivolta da un'autorità (o giudice, confessore, ecc.).
hai fatto bene a negare tutto. o il signor giudice ha voluto sospettare e far
far da criminalista con interrogazioni suggestive, o ha avuto le traveggole.
avere informazioni su fatti di pubblico interesse o su documenti in possesso del governo o
o su documenti in possesso del governo o su eventuali decisioni governative (e a
a una breve replica per dichiararsi soddisfatto o no della risposta). ojetti,
che consiste nel porre all'interlocutore una o più domande che non aspettano risposta,
: sino a quando abuserai tu, o catilina, ec.? ruscelli, 2-545
, 2-545: si aggiungeranno le apostrofi o conversioni di parlare, le interrogazioni, l'
mazioni. et a tutte tre queste specie o generi dell'oma- mento nel parlare segue
mento nel parlare segue, come per fondamento o sostegno di ciascheduna, la composizione e
volere, se non colle particelle negative o condizionali, o con interrogazione, come in
non colle particelle negative o condizionali, o con interrogazione, come in quel verso
insistere sull'argomento, per incalzare l'avversario o l'interlocutore, dimostrandosi sicuri ch'egli
7. log. interrogazione multipla (o, disus., sofisma delle molte
. 8. ortogr. punto o segno d'interrogazione: punto interrogativo.
il mondo versa, sii per durare o per interrompersi con le cose di clèves
a gli appestati, che si confesseranno o mostreranno segni di contrizione. leopardi,
contrizione. leopardi, 963: interrompendosi, o per qualche tempo scemandosi loro il senso
ricordo se per rettificare un suo giudizio, o dire, semplicemente, una mia parola
, 6-267: questa ritirata ancora, o marcello, poi cedi tarmi. così interuppe
rappresentano la conversazione de gli storni o delle mulacchie o d'altri uccelli, i
de gli storni o delle mulacchie o d'altri uccelli, i quali, riducendosi
lavoro; trattenere dal compiere un'azione o un movimento, dal proseguire un'impresa
bembo, 10-v-276: sono stato tre o quattro volte impedito e interrotto prima che io
sovvertire (la tranquillità, la pace o, anche, un ordine, un
moltiplicità delle giurisdizioni... interrompe o distrugge quella legge di continuità, al certo
spezzare qualcosa interponendosi nella sua continuità spaziale o nella sua uniformità figurativa; rompere,
. porre fine a una serie di fatti o di numeri o a una successione di
una serie di fatti o di numeri o a una successione di sovrani o di discendenti
numeri o a una successione di sovrani o di discendenti. manfredi, 3-346:
giudizio sia questo di cognizione ovvero conservativo o esecutivo. codice di procedura civile,
interrotto dal giorno della morte, radiazione o sospensione del procuratore stesso.
interrompere, l'interrompersi; sospensione provvisoria o cessazione definitiva di un'occupazione, di
lavoro, di un discorso, di fatti o circostanze; interruzione. lenzoni
di poterlo fare senza interrompimento di tempo o spezzamento di capo. davila,
. siri, 1-i-67: dalla procrastinazione o interrompimento del viaggio a spagna de'figliuoli
fare ragionando per dinotare l'interrompi- mento o il fine de'sensi. muratori, xiii-259
. soderini, i-124: dette scorze o lame o filoni si coricano all'ingiù
soderini, i-124: dette scorze o lame o filoni si coricano all'ingiù,.
che interrompe; che impedisce di parlare o di agire. oliva,
si ritrova il metallo nelle dette vene o con tratto continuo o interrottamente.
dette vene o con tratto continuo o interrottamente. magalotti, 20-21: benché ne
9-92: gli archi possono essere caricati o interrottamente in qualche sito, 0 continuamente
così che interrottamente, sotto il dominio o l'oppressione di tante cose esteriori che
.]: chiamasi foglia interrotta pennata o interrottamente pennata ('folium interrupte pinnatum
= comp. per giustapposizione da interrotto (o interrottamente) e pennato (v.
(ant. interrutto). sospeso definitivamente o differito per qualche tempo; troncato.
infermo in sepoltura / interrotto compenso; o non si deve / incominciar, o non
; o non si deve / incominciar, o non lasciar la cura. vasari,
conti, 493: tu movi, o venere, / guerre interrotte / da
tacque. 4. impedito negli atti o nei movimenti; ostacolato, intralciato.
solo interrotte da qualche abbaiare / di cane o da rombo di lente campane. montano
7. spezzato nella sua continuità spaziale o nella sua uniformità figurativa; diviso,
cioè talliato et interrutto da qualche fossa o da qualche fiume. davila,
interruzione (il decorrere di un termine o lo svolgimento di un processo civile:
fiori (un'infiorescenza). o. targioni tozzetti, i-271: la spiga
lacinie, che spesso giungono fino alla base o alle costole di essa. 'spiga
certi intervalli lasciano a nudo l'asse o peduncolo comune. * pannocchia interrotta '
che hanno i fiori riuniti in giù groppi o verticilli rimossi l'uno dall'altro per
a interrompere; che ha il compito o il fine di interrompere. lucini
]: 'interruttore 'chi interrompe operazione o discorso altrui nell'atto, ma segnatamente
', nel foro veneto era ufficio o piuttosto mestiere d'un avvocato, che,
. sm. elettr. apparecchio a una o più coppie di morsetti (interruttore unipolare
, che serve per interrompere, manualmente o automaticamente, il collegamento elettrico fra un
, rotante, ecc.); chiavetta o pulsante che aziona tale apparecchio. -interruttore
la bassa tensione. -interruttore a inerzia o a urto: quello usato sugli aerei
quello usato sugli aerei per la chiusura o l'apertura automatica di circuiti elettrici in
una rapida decelerazione, provoca la chiusura o l'apertura dei contatti; per lo più
incendio per urto. -interruttore bipolare differenziale o automatico: interrompe automaticamente l'alimentazione dell'
cui funzionamento è regolato da un orologio o da un dispositivo a orologeria.
l'interrompersi; sospensione provvisoria o cessazione definitiva di un lavoro, di occupazioni
definitiva di un lavoro, di occupazioni o iniziative, di discorsi, di fatti o
o iniziative, di discorsi, di fatti o circostanze. ottimo, ii-87: la
assolutamente, sottinteso 'di discorso 'o 'd'opera '. vale e la
pen. interruzione di un servizio pubblico o di pubblica necessità: delitto consistente nel
chi, gestendo imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio
sospendendo il lavoro in stabilimenti, uffici o aziende. -interruzione di un ufficio o
o aziende. -interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di
-interruzione di un ufficio o servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità: delitto
di qualunque estraneo che causi un'interruzione o turbi la regolarità di un ufficio o
o turbi la regolarità di un ufficio o di un servizio pubblico o di un
un ufficio o di un servizio pubblico o di un servizio di pubblica necessità.
: 'interruzione di un servizio pubblico o di pubblica utilità '. chi, esercitando
chi, esercitando imprese di servizi pubblici o di pubblica necessità, interrompe il servizio
, interruzione e impedimento fraudolenti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche '. chiunque
impedimento fraudolenti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche '. chiunque, con mezzi
comunicazione telegrafica a lui non diretta, o di una conversazione telefonica tra altre persone
altre persone, ovvero le interrompe o impedisce, è punito [ecc.]
,... la divisione nata o dagli opposti interessi o dalle fazioni resero
. la divisione nata o dagli opposti interessi o dalle fazioni resero così inquieto lo stato
3. intervento, per lo più importuno o rumoroso, che impedisce ad altri di
4. condizione di ciò che si compie o si manifesta a tratti, a intervalli
5. mancanza di continuità spaziale o di uniformità figurativa; separazione, distacco
nel decorso di un periodo di tempo o, in genere, nello sviluppo di
genere, nello sviluppo di una vicenda o di una situazione. de luca,
le proviste apostoliche per causa di rassegna o di permuta. pascoli, i-444: insomma
senza essere passata per il vassallaggio guerriero o chiesastico, per la signoria, per
romana direttamente a te mi presento, o italia tornata, dopo quel xx settembre,
. -dir. interruzione della prescrizione o dell'usucapione: fenomeno giuridico consistente nell'
consistente nell'impedire il verificarsi della prescrizione o dell'usucapione, come cause di estinzione
come cause di estinzione di un'obbligazione o di un reato, o, rispettivamente,
un'obbligazione o di un reato, o, rispettivamente, di acquisto di un
termine sia completato, dell'efficacia estintiva o acquisitiva del tempo parzialmente decorso (e
di interruzione, come la domanda giudiziale o la messa in mora da parte del creditore
messa in mora da parte del creditore o del vecchio proprietario, il riconoscimento del
riconoscimento del diritto da parte del debitore o del possessore, la sentenza di condanna
del possessore, la sentenza di condanna o certi altri atti processuali da parte dell'
che deriva da fatti involontari (morte o perdita di capacità professionale di una parte,
di una parte, morte del difensore o sua radiazione o sospensione dall'albo processuale
, morte del difensore o sua radiazione o sospensione dall'albo processuale) che pongono
una delle parti in condizioni di impedita o menomata capacità di stare in giudizio (
provvede a promuovere la prosecuzione del processo o la controparte provvede a promuoverne la riassunzione
305: il processo deve essere proseguito o riassunto entro il termine perentorio di sei
agg. che può essere reciprocamente scambiato o sostituito. pavese, n-ii-87:
intersegamenti dell'eclittica, producano l'eclisse o della luna o del sole. moneti,
, producano l'eclisse o della luna o del sole. moneti, 2- xvnt
. geom. attraversare in senso perpendicolare o obliquo una linea reale o immaginaria;
senso perpendicolare o obliquo una linea reale o immaginaria; tagliare, incrociare.
. -anche: suddividere una superficie o uno spazio con linee convergenti. -in
distinti. -in geometria, disporre uno o più enti geometrici in modo che abbiano
enti geometrici in modo che abbiano uno o più punti in comune con altri enti
di larici secolari erano stati recisi, o intersecati da una rete di strade. govoni
: in geometria, disporsi di due o più enti geometrici in modo da avere
enti geometrici in modo da avere uno o più punti in comune. ottimo,
al centro, per avere prima fermato o alto o basso dove voleva la veduta
centro, per avere prima fermato o alto o basso dove voleva la veduta dell'occhio
4. dotare un luogo di strade o canali che li attraversino longitudinalmente.
5. figur. modificare, abbellire discorsi o scritti con piacevoli diversivi; romperne la
beccaria, i-251: le idee auditive o visibili di parole che dai nomi troppo
, comp. da inter-'fra 'o 'dentro 'e secate 'tagliare,
intersegato). attraversato in senso perpendicolare o obliquo. -anche: suddiviso da linee
: suddiviso da linee rette, reali o immaginarie, che s'intersecano.
che da vari canali sono distinte, o con maggiore o minore larghezza fra sé rimangono
canali sono distinte, o con maggiore o minore larghezza fra sé rimangono intersecate.
intersecarsi; punto d'incrocio reale o immaginario. - in geometria: intersezione.
luna essente uscente nella congiunzione essa coda o capo, le quali sono alquante intersecazioni
curve, perché nascenti da due, o anche più di due, impulsi verso
, non è altro che una risultante o un prodotto. interségno, sm
nelle poesie di baudelaire egli apprese, o meglio, riconobbe, la sua natura
... quasi segno tra due o più per intendersi ».
s. v.]: gli intenessi o individui intersessuali hanno iniziato lo sviluppo come
. v.]: gli in tenessi o individui intersessuali... presentano una
individuo di caratteri maschili e femminili più o meno intermedi fra i due.
agg. che concerne più settori economici o produttivi. = comp. da
, che interessa, che comprende due o più o tutte le sezioni;
, che comprende due o più o tutte le sezioni; che si svolge fra
. insieme di elementi comuni a due o più insieme dati. -in geometria, insieme
, insieme di punti comuni a due o più enti geometrici dati. galileo,
. intersezione retta con binario a raso o con binario rialzato: posizione di due binari
ling. parziale coincidenza di due concetti o del significato di due termini; la
; la parte che due concetti, o i significati di due termini hanno in
mia creatura appunto; una macchina cioè, o veicolo 0 comunque vogliate chiamarla, capace
, che riguarda, che interessa due o più o tutti 1 sindacati o i
che riguarda, che interessa due o più o tutti 1 sindacati o i loro rapporti
due o più o tutti 1 sindacati o i loro rapporti e organizzazioni; che
società; che si svolge fra due o più società. tommaseo [s
che è intersoggettivo; rapporto fra due o più soggetti. -anche: comunanza a
. filos. che avviene fra due o più soggetti; che riguarda o interessa
due o più soggetti; che riguarda o interessa due o più soggetti; attinente
soggetti; che riguarda o interessa due o più soggetti; attinente o caratteristico dei
interessa due o più soggetti; attinente o caratteristico dei rapporti fra due o più
attinente o caratteristico dei rapporti fra due o più soggetti. — anche: comune
interspaziale, agg. che si trova o si verifica negli spazi cosmici.
che riguarda i rapporti fra specie botaniche o zoologiche diverse; che è prodotto dall'incrocio
interspirituale, agg. che riguarda o interessa due o più enti spirituali;
agg. che riguarda o interessa due o più enti spirituali; che si svolge fra
; che si svolge fra due o più spiriti. gentile, 2-i-111:
agg. che appartiene, che riguarda o che interessa due o più stati o i
, che riguarda o che interessa due o più stati o i loro rapporti;
o che interessa due o più stati o i loro rapporti; che ha luogo
rapporti; che ha luogo fra due o più stati. b. croce
. che riguarda il collegamento fra due o più stazioni. = comp.
un metalloide (per esempio dai carburi o azoturi), la quale occupa gli
1. 5. biol. linfa o liquido interstiziale: quella parte del plasma
sviluppano, con forma infiammatoria, degenerativa o neoplastica, in seno al tessuto connettivo
che si trova all'interno di un corpo o che separa due corpi contigui; piccolissima
, scorrenti per gli interstizi dei corpi o quivi latitanti, si raccolgono nell'unica
, i-172: non puoi ne'cieli / o nel gorgo de'bàratri profondi / interstizio
, che separa due punti, due linee o due superficie; apertura, fessura,
altro, sono ripieni di un suolo o filoncino di bolo. tarchetti, 6-ii-52:
contratti, incallite su la gleba arida o sul sasso della montagna. e.
che sono pensiero, la formola vuota o superficiale, che è parola. papini
; e questi vanno esplicati col termine o col vocabolo di interstizii; cioè che
i canoni e dispensar ne gl'interstizi o altro, quando creda che bisogni.
. geol. parte compresa tra i cristalli o i frammenti di minerali che costituiscono una
dicembre, e chiamanlo interstizio iemale o vemereccio ovvero vernale; l'altro intorno a'
iii-9-65: l'osservazione dell'elemento pratico o di mestiere... fa sì che
da sé, come impaccio che intertiene o peso che, gravando, impedisce chi
, vi-376: non so se fu venerdì o il mercore da le quattro tempora,
in conversazione, anche in chiacchiere più o meno oziose, in divertimenti e in
. 7. intrattenere una persona o un gruppo di persone su un tema
su una dottrina; discorrere con una o più persone destandone l'interesse o polarizzandone
una o più persone destandone l'interesse o polarizzandone l'attenzione; tenere loro una
l'attenzione; tenere loro una conferenza o una lezione. varchi, 8-2-78:
iscomodarlo, ma s'intertenga sei giorni o otto, facendo in quel tanto buona dieta
gli anni e de'lustri, con venti o venticinque aderenti in essere intertenute; la
de'professori conseguito. 13. conversare o trattare con una persona con familiare affabilità
per lo più, con squisita gentilezza o in modo piacevole, amabile).
non tra persone che in qualche arte o scienza si dilettassero. tommaseo, 19-131
bene. - ti piace il vin grande o il piccolo? -dammi pur di quel
delle mercanzie, ogni accrescimento di spesa o di dazi, ogn'intertenimento di tempo
di apparecchiar le tavole. -ristagno o intralcio nella circolazione dei capitali.
(v.). intertrasversale o intertrasversano, agg. anat. situato
zolfo, pece liquida et aceto mesticato insieme o con la ruggine del bronzo.
intertriginóso, agg. medie. che riguarda o produce l'intertrigine. intertrocantèrico
interurbana, sf. telecom. conversazione o chiamata telefonica che si svolge fra abbonati
urbane diverse; collegamento (telefonico o telegrafico) fra reti urbane diverse.
n-i-714: non si potrà più telefonare o telegrafare in interurbana. = femm
, che riguarda, che unisce due o più città. migliorini. 1-109
. 1-109: 'interurbano': fra due o più città. 2. telecom
2. telecom. che collega o avviene fra reti urbane diverse; che
). anat. che appartiene o interessa la superficie interna della vescica compresa
molestie a'barberini per gl'interusuri decorsi o da decorrere. 5. foscarini,
tr. interrompere a tratti più o meno regolari la continuità di qualcosa nello
qualcosa nello spazio, di un fatto o di una circostanza nel tempo.
particella pronom. susseguirsi a intervalli più o meno uguali. carducci, ii-9-175:
s'intervallano a dieci mesi, è cosa o disperante o curiosa ma non per
mesi, è cosa o disperante o curiosa ma non per molto tempo.
intervallativo, agg. che produce o subisce intervalli nel tempo o nello spazio
che produce o subisce intervalli nel tempo o nello spazio; non continuativo.
: 4 intervallativo ', dicesi di canto o suono non continuato, ma a intervalli
separato, diviso, intersecato a tratti più o meno uniformi, sia nello spazio sia
antiporti... / gl'intercolunni o troppo angusti o troppo / intervallati, impari
. / gl'intercolunni o troppo angusti o troppo / intervallati, impari e diseguali
intervallo, sm. tratto più o meno esteso di spazio interposto fra due
meno esteso di spazio interposto fra due o più luoghi, oggetti 0 persone.
] grandi intervalli, cioè di quaranta o cinquanta piedi almeno, perocché la gronda
tener troppo piccola in proporzione alla cavità o 4 anima 'del cannone, e
possono promettersi aiuto alcuno per qualunque studio o providenza. manfredi, 3-86: dal primo
viviamo nell'intervallo tra due guerre, o per dir meglio, tra due campagne d'
passeggiare. 3. interruzione più o meno lunga di un'azione, di
un lavoro, di una serie di eventi o circostanze; sosta, tregua; indugio
quando cominciava a mangiare, presi due o tre bocconi, sì lasciava, sopravegnendo l'
ritirata, da un cesso all'altro, o in classe, nell'intervallo tra le
e l'altro di un'opera teatrale o fra una parte e l'altra di uno
e per pianura, / sanza trovar ricetto o intervallo. borgese, 1-275: a
cellule-programma dove tutte le combinazioni si formano o si disfano all'intemo della specie,
: se in me scatta un dubbio, o un intervallo / m'altera il polso
milit. spazio frapposto tra le varie file o squadre di combattenti. livio volgar
si ritiravano per i fianchi dello esercito o per gl'intervalli a tale effetto ordinati
zone di maggiore resistenza, cioè tra forti o casematte. 6. marin.
. -anche: rapporto costante fra due o più grandezze variabili. varchi, 21-22
arco dovrà esattamente corrispondere all'intervallo da o a io. -per estens.
8. geom. insieme di punti o enti geometrici compresi fra due punti o
o enti geometrici compresi fra due punti o enti geometrici dati. benivieni, 55
); si distinguono inoltre intervallo ascendente o discendente, a seconda che il primo
il primo suono sia il più grave o il più acuto; intervallo semplice o
o il più acuto; intervallo semplice o composto, a seconda che sia compreso
che sia compreso nell'ambito dell'ottava o lo oltrepassi, e in questo caso
caso risulta composto da un intervallo semplice o da una o più ottave; intervallo
da un intervallo semplice o da una o più ottave; intervallo diatonico o cromatico
una o più ottave; intervallo diatonico o cromatico, a seconda che i suoni che
lo compongono appartengano alla scala diatonica o a quella cromatica; intervallo melodico o
o a quella cromatica; intervallo melodico o armonico, a seconda che i suoni
suoni che lo compongono siano emessi successivamente o simultaneamente; intervallo diminuito, minore,
, eccedente, a seconda della sua più o meno lunga estensione; intervallo consonante o
o meno lunga estensione; intervallo consonante o dissonante, a seconda che ne risulti
a seconda che ne risulti una consonanza o una dissonanza). liburnio, 99
: tale ascendere e discendere di due voci o vero di due suoni...
essi [i greci] i gradi o gli intervalli in composti ed in incomposti
una specie di temperamento che alteri più o meno questi ultimi suoni e gli intervalli
un suono all'altro, più acuto o più grave. gli intervalli si contano
ottico e da assumersi per convenzione positiva o negativa a seconda che essa sia concorde
negativa a seconda che essa sia concorde o discorde col senso di propagazione della luce
. 12. medie. miglioramento più o meno durevole delle condizioni di un infermo
pazzo a tempo, cioè non del continuo o, come si dice, a punti
sia che quelle parole e'le pronunzi o le oda pronunziare spiccatamente così: '
'quel ràmo del làgo di còrno'; o le pronunzi e le oda pronunziare correntemente
tempo che intercorre fra i diversi tempi o fasi di partite, incontri, competizioni
di un braccio steso in fuori) o da un passo; mezzo intervallo: pari
egli non si muove in traverso, piegandosi o alzandosi in modo ch'esso vegga la
locuz. -a, con, in breve o poco o piccolo intervallo: poco tempo
-a, con, in breve o poco o piccolo intervallo: poco tempo dopo;
divisi. -a, con lunghi o larghi intervalli, con molto intervallo:
: succedendosi a periodi di tempo più o meno uguali; intermittentemente, saltuariamente,
per brevi periodi. -a distanza più o meno uniforme, a tratti più o
o meno uniforme, a tratti più o meno uguali. mattioli [dioscoride]
dava. -di, con ampio o lungo o grande intervallo: a grande
-di, con ampio o lungo o grande intervallo: a grande distanza,
ciò che volevo sapere. -non o senza fare, dare, mettere, porre
né pongo al bene oprar tempo o intervallo. pananti, i-194: senza porre
utilità somma d'una banda corsa, o d'altri da gettarsi nel golfo, solamente
e consentimento, precedente, in- tervegnente o seguente, de l'oficio de'signori priori
3. che interviene in un rapporto o in una situazione preesistente; che compie
, che chiamasi in venezia interveniente o sollecitatore. pratica del foro veneto [rezasco
affine a quel che altrove è detto o procuratore o causidico, che, in
a quel che altrove è detto o procuratore o causidico, che, in certe cose
interviene in un rapporto cambiario per accettare o pagare una cambiale non accettata o non
accettare o pagare una cambiale non accettata o non pagata dal debitore cambiario; chi
pagata dal debitore cambiario; chi accetta o paga una cambiale per intervento.
74: il traente, il girante o l'avallante può indicare una persona per