riconosciuti adulti (quindi adatti alla guerra o al matrimonio) e acquistano tutte le
del bisogno sessuale nel vago fantasticare o in altri fatti consimili della pubertà, non
e l'inizio del vaso », o che « la radice della pianta è l'
quale si dice « che l'idea o tipo ideale d'una torre è l'inizio
. venivano custodite da certe consorterie aristocratiche o sacerdotali; quali furono le orgie pitagoriche
. il genere umano aver preso inizio o da uova o da vermi, da
genere umano aver preso inizio o da uova o da vermi, da cui uscisse il
/ per te sola una cosa, o nell'antica / carne dell'uomo dall'inizio
: era il tuo fato, o roma. / tu sulla poppa assisa,
in spichi mondate a modo se volesci impilottare o inlardare. citolini, 503: ne
, far assumere caratteristiche proprie dei lombardi o della lombardia. v.
regole et analogie e rispetti della latina o dependenzie la guastino, imbastardischino, *
. irrigare; dare acqua al terreno o alle piante; innaffiare, irrorare.
3. mescolare, temperare vino o altre bevande con acqua; annacquare.
a mia posta, e nulla berne o poco. fasciculo di medicina in volgare,
leggiermente medicare l'acqua da bere, o almeno da inacquare il vino. guerrazzi
[le piante] innaffiamento d'acqua o di pioggia. spolverini, xxx-1-78:
, e quegli di niuna altra acqua che o rosata o di fior d'aranci o
di niuna altra acqua che o rosata o di fior d'aranci o delle sue lagrime
o rosata o di fior d'aranci o delle sue lagrime non inaffiava giammai.
, 11-29: i luoghi di troppa caldezza o secchezza temono, se già non s'
ippogrifo, / che brami invano avere o zucca o schifo. n. franco,
/ che brami invano avere o zucca o schifo. n. franco, 7-1
... s'innaffi di sugo o lavatura di letame leggermente, acciocché non
magno volgar.], 33-12: o inestimabile nuovo modo di medicare, il quale
. accompagnare la degustazione di un cibo o un pasto con abbondanti bevande. carducci
doppia dentiera. -figur. celebrare o cercare di dimenticare con abbondanti bevute.
lacrima, pianto. -innaffiato di sangue o di sudore: v. sangue,
senso concreto: acqua usata per innaffiare o irrigare. targioni tozzetti, 12-9-150:
innaltrato, agg. letter. reso o divenuto un altro; profondamente mutato.
, dalle quali sprizzando come da fistole o sifoni, le generassero. f. m
le anime si innalzavano immediatamente in cielo o cadevano subito nell'inferno, a che
alpestra, / né pur calpe s'innalza o 'l magno atlante, / ch'anzi
e si prolunga in figura quasi lunata o bicorne. cesarotti, i-vii- 185
e dell'uccello, le lor capezzate o corone sarebbero state sollevate, e non
d'impresa; prendere a difendere una causa o a combatterla. mazzini, 1-156:
a tutte le figure, animali o fogliami, che sono nell'opera, cioè
. tendere verso l'alto (le mani o le braccia); ergere (il
siede / sott'altro tetto, dormiglioso o al giuoco, / da lontano il
gr., iii-376: intanto udite, o vergini divine / d'ogni arcano custodi
dolore / non t'innalzi, o t'avvalli oltra il dovere. lottini,
una somma, detta integrazione salariale (o, semplicemente, integrazione) pari a
13. biol. grado di unità o di solidarietà fra le varie parti di
-somma di successivi influssi nervosi sensoriali o motori, tali da provocare una sensazione
, tali da provocare una sensazione continua o un movimento regolare, sebbene l'eccitazione
. -anche: risoluzione di un'equazione o di un. sistema di equazioni differenziali
integrazionismo, sm. neol. movimento o tendenza politica favorevole all'integrazione razziale.
proprie parti; il non subire (o non aver subito) menomazioni, danni
, e le rovine e gli stracci più o meno si somigliano sempre, tanto più
se non vi sia altro testo che spieghi o limiti o modifichi il senso del primo
sia altro testo che spieghi o limiti o modifichi il senso del primo. pascoli,
i carmi d'orazio, qualche esercitazione o imitazione d'altri. dedurne l'integrità
: non può produrre il pittore forma o figura alcuna dalla sua imaginativa, come
la base dell'arte non è il bello o il vero o il giusto o altro
arte non è il bello o il vero o il giusto o altro tipo, ma
il bello o il vero o il giusto o altro tipo, ma il vivente,
). tasso, 12-368: tutta o intiera deve essere la favola perch'in
collocate et ordinate in modo che, levandosene o trasportandosene alcuna, il poema si muti
abbiamo bisogno d'una catena di ferro, o gli affortifi- chiamo di mura di qua
potere, né le asserzioni del livore o della ignoranza poterono produrre giammai alcuna positiva
essere incontaminato, libero da colpe morali o dal disonore (il nome, la fama
a uso di setta che con gravità o integrità senatoria, i suoi consigli. cesarotti
), ai delitti in materia di aborto o comunque attribuiti alla funzione procreativa (che
). 7. matem. dominio o campo di integrità: insieme di enti
; che ha tutte le sue parti o elementi; intatto, intero.
... sono dui simulacri o immagini d'una pietra integra. refrigerio,
parte alcuna non lascia integra o sana / ove il franco si pasca,
avesse qualche cri- stallaccio rotto, integro o di qualsivoglia sorte, che ella non
, / spiga non v'ebbe lieta o pianta integra. -fiorente (la
speme! -che non ha subito limitazioni o perdite territoriali, che conserva la propria
posterità. -che non presenta omissioni o alterazioni; integrale; autentico (uno
e viva, è la parola pronunziata interiormente o esteriormente, la parola nell'atto che
(una vittima); senza difetti o imperfezioni fisiche (un animale da sacrificare
6. che si è mantenuto (o si mantiene) inalterato nel tempo;
avvolta e cotta nelle foglie di cavolo o di vite, polpette di montone bislunghe immerse
d'alcun career il figlio / o d'altra servitude iniqua e grave; /
amicizia integra. carducci, iii-3-54: o monti, o fiumi, o prati
. carducci, iii-3-54: o monti, o fiumi, o prati; / o
iii-3-54: o monti, o fiumi, o prati; / o amori integri e
o fiumi, o prati; / o amori integri e sani; /..
: tutte le sue petizioni contenersi o nella divina scrittura, o nelle antiche constituzioni
contenersi o nella divina scrittura, o nelle antiche constituzioni de'concili, de'
. bot. involucro che riveste i semi o l'ovulo di una pianta.
erbaceo 'dicesi nelle dicotiledoni il parenchima o tessuto cellulare immediatamente sottoposto all'epidermide.
: bramosi tutti d'accaparrare l'uno o l'altro di noi per...
. giusti, ii-496: ho scritto tre o quattro cose, n'ho intelaiate altre
proprio telaio; montato su un telaio o su un'intelaiatura, armato con un'
sole rotelle elastiche e munito di semplice o doppia velatura intelaiata. pirandello, 8-56:
si fermò ad ascoltare tocchi staccati alti o bassi su poche corde di una chitarra
e la disposizione con cui si montano o si mettono insieme lo scheletro o il telaio
montano o si mettono insieme lo scheletro o il telaio di una macchina, di
di una costruzione; struttura di sostegno o di rinforzo costituita da più elementi connessi
e a sostenere pannelli dello stesso materiale o di materiale differente. -edil. struttura
e tutta armata al disotto di acute punte o pinoli. dizionario militare italiano [1817
materiale leggero ricoperta di tela e formante una o più superfici con funzione di 'piani
in sartoria, porre una tela resistente o rigida sotto un tessuto o un capo
tela resistente o rigida sotto un tessuto o un capo di vestiario per rendere l'
a ciò che può somigliare al sensibile o essere appreso in esso).
e suona 'che può intendersi più o men facilmente '... intellettibili le
1-322: uomini costituiti in qualche dignità o ufficio pubblico... hanno bocca,
, n-i-365: quest'atto intellettivo o della cognizione posto dall'oggetto, non è
dei due momenti spirituali, l'intuitivo o estetico, che è l'apprensione o gusto
intuitivo o estetico, che è l'apprensione o gusto dell'opera d'arte, o
o gusto dell'opera d'arte, o l'intellettivo, che è il giudizio critico
l'uomo è definito per animale intellettivo o razionale. 4. particolarmente perspicace,
. oriani, x-30-83: nessuno, o troppo pochi si occupano in italia
dei cinque sensi, 1-6: intendimento o vero intelletto è la più alta parte dell'
in ciò che gli è appiccato, o in bene o in male, naturalmente
che gli è appiccato, o in bene o in male, naturalmente adopera. leonardo
dell'anima per cui concepiamo le forme o notizie delle cose, giudichiamo, argomentiamo,
facoltà che chiamasi 1 intelligenza ', o 'intelletto ', e che è distinta
e l'intelletto sono la facoltà (intuitiva o riflessiva) che apprende l'ente e
-nella filosofia aristotelica, intelletto attivo o agente: rende intelligibili in atto le
nelle immagini sensibili (e la presenza o l'assenza dell'intelletto attivo nell'anima
deltimmortalità dell'anima). -intelletto passivo o potenziale o possibile: accoglie le idee rese
anima). -intelletto passivo o potenziale o possibile: accoglie le idee rese intelligibili
inferiore, che chiamano intelletto di potenza o possibile o passibile,...
che chiamano intelletto di potenza o possibile o passibile,... e l'
qualificativo che ne definisce il carattere positivo o negativo). dante, conv.
più perspicaci? goldoni, xiii-940: o torte menti, oh torbidi intelletti, /
né questo intelletto, che eglino volessono considerare o parlare della povertà in fra loro,
allora nei crocchi come d'una reggia o almeno come d'una villa medicea.
giovane, i-323: che fosse il vino o fusse un'altra cosa, / quivi
caso! come / restò di senno o d'intelletto fuore / a nominar della sua
dante, par., 33-125: o luce etterna che sola in te sidi
altrui / co la sua vista, o ver co le parole / intellette da
trista qual tu preghi, / o intellectuale e cara mia virtude, / dhe
virtù intellettuali. -che deriva dalla mente o verbo di dio. dante, par
di due sorti, l'una de'materiali o corporali, come sono fabriche, piantamenti
overo da servitù, mediante la loro ricompra o liberazione che se ne ottenga.
ottimo, i-28: non solo lo diavolo o il peccato tormenta per martirio di fuori
pratico) ai valori dettati dalla ragione o dal raziocinio (ponendo in secondo piano
vi capitavano, che avessono virtù nessuna o intellettuale o manuale. pallavicino, 10-i-25
capitavano, che avessono virtù nessuna o intellettuale o manuale. pallavicino, 10-i-25: né
. giordani, vii-34: tutte le facoltà o meccaniche o intellettuali per disuso si scemano
vii-34: tutte le facoltà o meccaniche o intellettuali per disuso si scemano. leopardi,
. (per lo più solo apparenti o, comunque, dilettantescamente coltivati) o
o, comunque, dilettantescamente coltivati) o fa mostra di una presunta o velleitaria
) o fa mostra di una presunta o velleitaria superiorità spirituale e culturale.
: chi, fondandosi su un'autentica o presunta superiorità spirituale e culturale, assume
sociale ha un proprio ceto di intellettuali o tende a formarselo. idem, 4-100
sospetti » giocai con disinvoltura ad ammetterli o meno nella cerchia dei frequentatori della mia
, artistici che gli stati, bilateralmente o nell'ambito di organizzazioni più vaste,
e dottrine) che assegna all'intelletto (o al pensiero o alla ragione) una
assegna all'intelletto (o al pensiero o alla ragione) una funzione dominante nella
uomo, subordinando a esso ogni attività o ogni valore puramente etico, estetico,
dei fenomeni affettivi a fenomeni intellettivi confusi o al risultato della loro interazione.
impressionismo egli costituì l'ala intellettualista, o surrealista come si potrebbe dire oggi.
veduti come idee, atteggiamenti dello spirito o 'posizioni ', per dirla con
da giorgio sorel, un po'(o molto) dispersamente, intellettualisticamente. =
si riferisce all'intellettualismo; che deriva o è conformato all'intellettualismo. -per
cauta, dell'angelico, di paolo uccello o di piero. — deriv.
quasi nulla, per infermità degli organi o per nessun uso o per abuso.
per infermità degli organi o per nessun uso o per abuso. 2. per
che riduce la realtà naturale a stati o atti del soggetto conoscente.
3-8: questa sede era davvero filosofica; o più esattamente, cervellica: di modo
, riduzione della realtà naturale a stati o atti del soggetto conoscente. b
avv. per quanto riguarda o concerne l'intelletto; per mezzo dell'intelletto
-con riferimento alla mente di dio o verbo. s. agostino volgar.
in qualche giornale allineare gli estratti più o meno mutilati dei miei libri...
artistoidi, in regime sovietico furon tacitati o eliminati, o finirono, buon numero
regime sovietico furon tacitati o eliminati, o finirono, buon numero, suicidi.
, che abbia a termine un'idea o parte d'idea, o sola o con
termine un'idea o parte d'idea, o sola o con altra cosa congiunta.
idea o parte d'idea, o sola o con altra cosa congiunta. b.
: che cos'è 'l'idea o intellezione? '. è l'intelligibile in
del giudizio e dell'atto è l'ente o l'intelligente. pascoli, 11-66: ora
comandi, di coordinare i propri ricordi o le proprie azioni (un animale).
dell'etere, quella scintilla scoppiò o brillò prima in uno di questi nostri poveri
dalle persone intelligenti e civili s'apprendono o per necessità 0 per comodo o per
apprendono o per necessità 0 per comodo o per diletto. redi, 16-v-373: ha
la propria attività, professione, arte o mestiere con capacità o abilità superiore alla
professione, arte o mestiere con capacità o abilità superiore alla media, sia per
intellettuali, sia per elevata preparazione tecnica o culturale. savonarola, i-62: fa
mossi e tutti gl'insolerono senza indurre o allegare nessuna auctorità l'uno di quelle aveva
, di capacità; che è fatto o detto con intelligenza, con buon senso,
senso, con perizia; che richiede o esige intelligenza, acume, abilità.
sanctis, ii-15-261: la manomorta materiale, o signori, sono dei terreni che,
significa essersi inteso appieno l'altrui detto o il silenzio. pratesi, 1-92:
. spesso dicesi con intenzione di minaccia o di avvertimento. = espressione ellittica
sm. famil. che è dotato o pare dotato di un'intelligenza superiore,
. facoltà di fronteggiare situazioni nuove o di risolvere problemi valendosi di acquisizioni precedenti
secondo me, quella facoltà che chiamasi intelligenza o intelletto e che è distinta dal senso
essa... è l'intelligenza, o la ragione, o la mente
intelligenza, o la ragione, o la mente, che dir si voglia.
, capacità di reazione a stimoli esterni o interni, ecc.) di alcuni
ciò che dire intendo certe intelligenze, o vero per più usato modo volemo dire
campanella, 5-188: i sogni nascono o dagli affetti e cause interne o da
sogni nascono o dagli affetti e cause interne o da moti rimasti dal giorno in esso
moti rimasti dal giorno in esso spirito, o da dio o dalle intelligenze. l
giorno in esso spirito, o da dio o dalle intelligenze. l. a dimari
, 853: se l'anima vegetativa sogna o no, di questo la mia boschereccia
] che nascer poteva da equivoche parole o dalla scarsa intel ligenza dei
d'intesa e di volontà tra due o più persone, derivante dalla reciproca comprensione
più persone, derivante dalla reciproca comprensione o buona volontà; concordia, amicizia,
: concerto, accordo in materia politica o militare, stabilito per lo più segretamente
segretamente e in danno del proprio sovrano o del proprio paese (o comunque per
proprio sovrano o del proprio paese (o comunque per fini illeciti o moralmente riprovevoli
paese (o comunque per fini illeciti o moralmente riprovevoli); cospirazione, congiura
con alcun de'ministri / del piatto o de la coppa, e quindi speri /
: al menomo sospetto di qualche rivoltura o intelligenza co'portoghesi sudditi del re cattolico,
. 7. neol. classe o ceto degli intellettuali (di ima nazione
. segnale, costituito da una bandiera o da una combinazione di luci colorate, che
usato, nelle comunicazioni con altre navi o con semafori, per indicare che si è
semafori, per indicare che si è visto o si è capito il segnale ricevuto in
alzata 'a segno 'dalla nave o dal semaforo a cui è diretto il segnale
coi sistemi telegrafici, siano questi ottici o elettrici o radiotelegrafici, si adopera per
telegrafici, siano questi ottici o elettrici o radiotelegrafici, si adopera per l'intelligenza
disus. foglio di intelligenza: pubblicazione o bollettino di dati, notizie, annunci
è l'intelletto in atto, e più o meno esercitato. = deriv.
quasi nulla, per infermità degli organi o per nessun uso o per abuso.
infermità degli organi o per nessun uso o per abuso. = deriv.
, sentire, muovere e ragionare, o vero intelligere). = voce
categoria degli intellettuali, di estrazione nobile o medio e piccolo borghese, che senza
un'ideologia unitaria abbracciò gli indirizzi riformisti o rivoluzionari ed ebbe una parte predominante nell'
e ha spesso una connotazione spreg. o iron.). panzini,
filos. che può essere compreso o conosciuto soltanto dall'intelletto; che è
biettivo misto, cioè l'obbiettivo subbiettivato, o il subiettivo obbiettivato. carducci, iii-26-23
; per lo lume la mente angelica o il mondo intelligibile. tasso, 11-ii-5
sono specchio di luce intei ligibile. o. rucellai, 8-13: può degnamente chiamarsi
... non di certo per amore o per gioia, ma soltanto per fare
più facile modo dimostrare, cioè per punti o per accenti, alli quali dico che
, alli quali dico che i punti o gli accenti sarebbono manco intellegibili e più
proprio, che si riferisce all'intelletto o all'intelligenza; intellettuale; che è
principio del peccato rifreni per castigazione corporale o con battiture. leone ebreo, 33
intelligibile; possibilità propria di un ente o di una realtà di essere conosciuto intellettualmente
sono, non in quanto sono queste o quelle cose. mamiani, 10-i-78:
nel farlo giudizio nostro, ossia trovarlo o produrlo in noi come atto nostro.
ascoltatore (in una sala da conferenze o al telefono) ha delle parole dell'
telefono) ha delle parole dell'oratore o di chi parla all'altro estremo della
vergine che iniziava con l'invocazione 'o intemerata! '. boccaccio,
ella mi domanda qual è miglior orazione, o quella di santa maria in perpetua,
quella di santa maria in perpetua, o quella della intemerata. manni, 2-462
santissima vergine, latina, che principia * o intemerata '. 2.
2. figur. disus. discorso o scritto lungo e noioso; tiritera,
e col pensiero. 4. discorso o scritto carico di veemente passione polemica,
veemente passione polemica, diretta a censurare o a biasimare qualcuno o qualcosa; invettiva
diretta a censurare o a biasimare qualcuno o qualcosa; invettiva. carducci, ii-1-288
* intemerata 'per intrigo e guazzabuglio o d'operazioni o di parole non possa se
per intrigo e guazzabuglio o d'operazioni o di parole non possa se non disdirsi
. la rotta di roncisvalle, 8-1: o intemerata in eterno madre, / colonna
anima apprezza. scalvini, 1-115: o si vorrà dire... che il
delpopportunità, della convenienza, della prudenza o del ritegno; incapace di frenare i
, / della critica spesso intemperante / o della invidia altrui non sono oggetto.
veneti, nissuno eccettuato, sarebbero divenuti o campo di feroci battaglie o stanza di
sarebbero divenuti o campo di feroci battaglie o stanza di amici intemperanti o bersaglio di
feroci battaglie o stanza di amici intemperanti o bersaglio di nemici irritati. 2
risecare da sì importante scienza tante superflue o prosontuose e vane quistioni fabbricate una volta
sogliono essere intemperanti nello spruzzare i lumi o sia risvegliare i luoghi del quadro che
immaginativa intreccia dubbi con dubbi, o con false ipotesi così li ordina e distribuisce
il leggitore, se non è cauto o illuminato, facilmente cade nella rete tesagli
. 3. figur. che rivela o deriva da intemperanza, da mancanza di
aprire la bocca ad un motto intemperante o scenico, credevamo che sotto a'piedi ci
s. agostino volgar., 1-6-193: o uomo virilmente usante le femmine, la
fortis, xxiii-456: l'arrivo di parenti o d'amici e qualunque altro motivo d'
, aggressività nell'agire, nel parlare o anche nella manifestazione dei sentimenti. caro
sfigura talvolta le orazioni d'isocrate, o ne impicciolisce il carattere, si è
ogni italiano e de'miei, sia giusta o non sia; so ch'è immedesimata
mi è dettata non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di
non da meschine reazioni o da meschinissime vanità o da intemperanza di speranze, ma da
, di gusto in un artista (o anche in un pensatore); ampollosità,
lo più da bacco e venere / o da stravizzi o intemperanze tali, /
bacco e venere / o da stravizzi o intemperanze tali, / onde poi morbo
le fantasie un po'pronte della gioventù o lusingare le intemperanze degli spiriti troppo oramai
certo ritegno quasi casto. -parola o elemento di un discorso o di uno
. -parola o elemento di un discorso o di uno stile che eccede la misura
sue intemperanze verbali. -atteggiamento o atto fortemente polemico e provocatorio.
] per la morte di persona dolere o lamentare intemperatamente, se non con modesto
infinita è la turba de gli intemperati o de li incontinenti. leone ebreo, 17
notizia. 2. che rivela o deriva da intemperanza; che non è
da intemperanza; che non è mitigato o contenuto dal senso della misura, deltopportunità
effetti negativi su persone, animali o cose; tempo cattivo. livio volgar
iii-108: per la intemperie del tempo o per mutazione ch'io feci d'una berettina
membro suo: e sono queste la intemperie o naturale o morbosa. fr.
sono queste la intemperie o naturale o morbosa. fr. andreini, 95:
le sole qualità del luogo affetto sono alterate o in calidità o in frigidità o in
luogo affetto sono alterate o in calidità o in frigidità o in siccità o in umidità
alterate o in calidità o in frigidità o in siccità o in umidità. badoer,
calidità o in frigidità o in siccità o in umidità. badoer, li-3-169:
se arsiccia [lingua] s'intacca o rugginosa annerisce, pronosticano mortale l'intemperie
società, purché ciò non facciasi dolosamente o intempestivamente. bocchelli, 1-iii-190: stava
perdé la favella. siri, ii-603: o quanto era più aggiustato consiglio il studiare
era il vento un po'troppo forte o l'aria / intempestivamente arsa. =
saprei dire se sia stata maggiore la sofisticheria o l'intempestività. tommaseo [s
, che si verifica in un tempo o in un momento non adatto; inopportuno
atto d'intempestiva e importuna rinunzia sarei o legittimo cavaliere o no. tasso,
e importuna rinunzia sarei o legittimo cavaliere o no. tasso, 17-16: da
ii-99: intempestiva autorità palesi, / o re, se a un tratto la sentenza
che in ore intempestive m'andava cercando o andava ritrovando compagnia. bissari, 2-84
f. f. frugoni, 1-35: o intempestive tempeste! deh, come male
/ e dio sa s'era tempo; o s'era inutile. = comp
fosse un poco di speranza / rimasa, o mi venisse, dell'uscire / di
amaro. -avere vintendanza in qualcuno o qualcosa: rivolgervi l'attenzione, i
, le aspirazioni. giacomo da lentini o guido delle colonne, 404: do-
intendente: ignorante, ignaro, poco o nulla istruito. boccaccio, viii-1-39:
, inerte, nulla intendente, a cui o per sorte o per favore della multitudine
intendente, a cui o per sorte o per favore della multitudine fu concesso questa
; / e i ministri, o malfidi o tondi o lenti. -sostant
e i ministri, o malfidi o tondi o lenti. -sostant.
ministri, o malfidi o tondi o lenti. -sostant. guglielmo di
popolo che vedrà rappresentare le sue tragedie o commedie; pensi più tosto agl'intendenti
intento, dedito, applicato a un compito o lavoro particolare. boccaccio, iii-8-63
natura e non ad una cagione intendente o vaga di fine amato da lei.
che non conosce se non processi logici o « naturali ». 6. per
peccato è quando elli, l'uomo o la femmina, fanno intendente ch'elli
interessi economici) di un privato cittadino o di un sovrano o di un membro
un privato cittadino o di un sovrano o di un membro di una famiglia reale
direzione di un settore della pubblica amministrazione o al governo di una circoscrizione territoriale:
era preposto a funzioni particolarmente ampie, o a lui erano subordinati altri funzionari,
della corona, dalli rettori delle suppliche o parlamento di lisbona. c. dati,
giudica importante la carica di visitatore, o sia intendente, si rileverà subito l'utile
intendenti di giustizia e d'azienda (o intendenti di provincia) erano a lui
od il capo di divisione, o l'intendente generale, che ha nell'ordine
meglio 'sopraintendente '. 'intendente 'o * intendenza 'sono accolti dalla crusca
intendentìzio, agg. burocr. che riguarda o attiene all'ufficio dell'intendente o dell'
riguarda o attiene all'ufficio dell'intendente o dell'intendenza (con partic. riferimento
intendente ', * lettera ', o * ordinanza dell'intendente ', e
'. ma, santo dio, o che gli italiani dell'ottocento hanno l'orecchio
, se non che dalla rispettiva intendenza o ricettoria si debbono costantemente trasmettere li ritorni
2. intendenza militare (o anche, semplicemente, intendenza):
): l'ufficio delle forze armate, o delle singole unità, preposto agli affari
sensoriale, in partic. l'udito o la vista, a un determinato oggetto
crescente romor. leopardi, 9-27: o natura,... /..
propria che appartiene al senso dello audito; o veramente vogliamo significare, che non solamente
ogni estran caso / ch'avenga in oriente o ne l'occaso. buonarroti il giovane
, ma che dieci uomini possono male o con fatica una femina sodisfare. macinghi
il mio cor più m'affidi, o mi riprenda / ne'dubbi miei. leopardi
data lingua. iacopone, 79-21: o savia ignoranza, 'n alto loco menata,
cui parla, sia in ciò che dice o scrive (o anche nei sentimenti,
sia in ciò che dice o scrive (o anche nei sentimenti, nei desideri,
dante, par., 33-125: o luce etterna che sola in te sidi
risposono non sapere se firenze si viveva libera o serva, come cosa che a loro
che la natura eserciti amor di benevolenza o di amicizia... verso le cose
da soi. mascheroni, 8-259: o fidata del mar lucida stella, /.
in relazione con un compì, predicativo o con una prop. subordinata).
ancor quando... colla penna o col lapis disegna le nude figure..
-considerare come stabilito, convenuto, decretato o come generalmente ammesso, come giuridicamente valido
avessono... nelle mani del re o d'alcuno de'reali, da'.
, se i mostri sono intesi dalla natura o no; perché se fussero intesi,
si governavano per l'opposito con finzioni o simulazioni, dicendo una cosa e intendendone
spirito si suole / del tal signore o della tal signora; / ma che intender
spirito si vuole / non lo compresi, o donne mie, finora. leopardi,
riferimento al significato proprio di determinati vocaboli o scritti. zanobi da strato [s
a fare! savonarola, i-9: o ingrata firenze, ed ha parlato dio e
ad intendere. pulci, 18-102: o macometto, becco can ribaldo, /.
anche: condiscendere, indulgere. galliziani o rinaldo d'aquino, 437: ma tutto
uomo a'suoi studi intende? / o torna all'opre? o cosa nova imprende
intende? / o torna all'opre? o cosa nova imprende? b.
., v-578: a te gridai, o signore... intendi al preghiero
: apelle si lasciò scappar di bocca: o re, quanto più s'intende di
. in forma di domanda, di esclamazione o di inciso. -chi lo intende?
pensiero, le intenzioni, le parole o per significare che qualche cosa è molto
qualche cosa è molto ardua a capirsi o a farsi (v. anche bravo1,
. v.]: modo di impazienza o di spregio, quando non s'intende
s'intende il senso del discorso altrui, o la sua intenzione, o, più
altrui, o la sua intenzione, o, più in generale le intenzioni e i
attenzione ed evitare equivoci e malintesi (o anche per insistere su un punto che
su un punto che si ritiene essenziale o per sottolineare e precisare bene una questione
però è formola che precede al chiedere o al dare dichiarazione, avvertimento a evitare
v.]: 4 intendo benissimo 'o affermazione piena, o concessione,
benissimo 'o affermazione piena, o concessione, o ironia. -s'intende
affermazione piena, o concessione, o ironia. -s'intende, intendo:
parlare / in alcun loco palese o celato. dante, conv., iv-ii-i
. -far credere cosa non vera o esagerata; fingere, simulare.
gl'ingegni e le opere grandi, o, peggio, quando ai grandi preferiscono
-fare a non s'intendere: non volere o non riuscire a comprendersi.
: mostrano altrui la luna nel pozzo o danno ad intendere lucciole per lanterne,
or fateci / con lieto plauso, o spettatori, intendere / che non vi sia
un l'altro secondo una medesima quantità, o d'onesto o d'utile o di
una medesima quantità, o d'onesto o d'utile o di diletto, si ricompensino
, o d'onesto o d'utile o di diletto, si ricompensino. bellori,
: 'mi farò intendere ', minaccia o promessa. tecchi, 2-84: l'altro
bianco da siena, 68: o gloriosa, al mio aiuto intende / per
una certa opinione. -anche: giudicare o comprendere ciò che è più conveniente o
o comprendere ciò che è più conveniente o opportuno; indovinarla, imbroccarla, cogliere
malamente le inghiottisca. -intendersela (o intenderla) con qualcuno: trattare,
-lasciare intendere: far capire velatamente o con allusioni. -lasciarsi intendere: esprimersi
, farsi capire; lasciare trasparire più o meno chiaramente ciò che si pensa o
più o meno chiaramente ciò che si pensa o si vuole. instruzione ai
che qualcuno intende esprimere (a voce o per scritto); argomento (di un
); argomento (di un discorso o di uno scritto). latini,
. sennuccio del bene, 20: o crudel morte e prava, / come m'
. leopardi, 224: lo statuto o patto, che accettato / dai cittadini avea
e fello, / che 'n donna laida o vii mette talento. iacopone, 54-23
per la paga né per sodisfare ad amoretti o a sde- gnucci, ma per altri
doni e grazie, che servono a formare o perfezionare la vita nostra spirituale. tali
, sicché non ha neuno intendimento. o. rucellai, 3-55: le bellissime composizioni
ottenere, adempire, compire, guidare o recare al fine, fornire l'intendimento;
fine, fornire l'intendimento; venire o dare effetto al proprio intendimento: raggiungere
, farlo innamorare. rinaldo d'aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini
rinaldo d'aquino o rugieri d'amici o giacomo da lentini, 408: in
e ne'passi più diffìcili de la filosofia o de l'istorie è simile a coloro
riuscire inconcepibile, inspiegabile, assurdo (o anche superiore alla capacità dell'intelletto)
una scienza, in una professione o circa questioni e problemi particolari; conoscitore,
. bianco da siena, 124: o signor mio beato, / fammene entenditóre,
è spesso usato come avvertimento, rimprovero o minaccia). panziera, 1-31:
: quell'intenebramento che ne segue, o dilatazione della pupilla, esser buon segno
intenebrarli tutti. prati, i-45: o amor! come trasmodi / nostra natura,
settimana senza ch'egli si recasse a bologna o a milano, o a roma o
recasse a bologna o a milano, o a roma o a vienna, sempre riportandone
o a milano, o a roma o a vienna, sempre riportandone al folicaldi
ix-586: i validi preparamenti che faceano o ostentavano di fare gli spagnuoli per la
ora male confusi, ora male separati: o gl'inte- nebrasse il vero la memoria
nebrasse il vero la memoria infedele, o da principio gl'insinuasse gli errori una
dalla tarantola diventi d'un color livido o biondo,... ed infine tutta
figur. iacopone, 92-51: o entenebrata luce che en me luce,
. figur. ottenebrato nella mente; reso o divenuto privo di coscienza, di ragione
, angustiato. iacopone, 1-623: o core, non star più intenebrato.
'. -privo di luce spirituale o intellettuale; caratterizzato da ignoranza, inciviltà
vi, sotto quattro dita, tre o quattro tacche. -paralizzato (una persona
. 4. che è divenuto o è stato reso di colore scuro,
papi, i-iio: dato ad uomo / o ad angelo non è scorger la chiusa
. 5. figur. divenuto o reso incomprensibile, oscuro; arduo da
s. agostino volgar., 3-41: o luce, la quale non può vedere
occhio. e se questo lume è offuscato o intenebrito dall'amore proprio di noi medesimi
2. figur. ottenebrarsi intellettualmente o spiritualmente; intorpidirsi, confondersi; perdere
5. agostino volgar., 3-23: o signore,... lume degli occhi
sé gli animi nostri, ed accenderli o moverli secondo il bisogno, talor con
giunta nell'animo un ricreamento, l'innalza o l'intenerisce. carducci, ii-10-2io:
creature tutte unite insieme, purché a voi o mitigassi una delle vostre spine o intenerissi
voi o mitigassi una delle vostre spine o intenerissi uno de'vostri chiodi.
una tinta); conferire una luce o una tinta più tenue, più sfumata
con l'aceto forte, e per due o tre dì lascia stare finché le guscia
che gli avanza fuor della gola uno o due palmi, e così tenerlo molt'e
intenerisce di maniera che piede del uomo o del cavallo vi si ficca dentro. s
è di dura quercia il petto, o tirsi, / che può non iterar gravi
. 8. assumere una luce o una tinta più tenue, più sfumata
, intenerissimo). che è divenuto o è stato reso tenero, morbido
sacchetti, 185-28: togliendone ciascuno, o che le castagne tossono intenerite o che
, o che le castagne tossono intenerite o che uno di loro avesse migliori denti
farle [le propaggini] di febbraio o di marzo, quando la vite è intenerita
4. che ha assunto una luce o una tinta più tenue, più sfumata
. segni, 7-107: se tal pelle o camicia ci fosse connaturale, non verrebb'
-per estens.: aumentare qualitativamente o quantitativamente; accrescere, rafforzare, irrobustire
di intensificare), agg. reso o divenuto più intenso, accresciuto di intensità
. -per estens.: aumentato qualitativamente o quantitativamente; rafforzato, irrobustito; accentuato
irrobustito; accentuato, amplificato; reso o divenuto più tumultuoso o più numeroso;
amplificato; reso o divenuto più tumultuoso o più numeroso; infittito, moltiplicato.
frequenza, di forza; accrescimento qualitativo o quantitativo; rafforzamento, accentuazione; infittimento
invidere '] non significhi acutezza o intensione,... ma privamento.
a fenomeni fisici, sia a fenomeni o realtà psichiche, spirituali, ecc.
ii-875: il non vivere, o nel viver meno, sì per estensione
, è semplicemente un bene, o un minor male. b. croce,
semplici si corrompono per soverchio d'intensione o di rallentamento. d. bartoli,
intensione, tensione piena che solo nel culmine o nei culmini scappi in un piccolo grido
. zarlino, 2-1-45: l'intensione o tiramento non è altro, che moto
per gradi, consiste la loro maggiore o minore grandezza nella intensione e remissione.
remissione. algarotti, 1-ii-84: nella maggiore o minor forza degli ondeggiamenti dell'aria sta
forza degli ondeggiamenti dell'aria sta la maggiore o minore intensione del suono. 5
insieme degli attributi propri di una nozione o concetto ed espressa da ogni sua corretta
sentimento, una sensazione colpiscono l'animo o i sensi o in cui si attua
una sensazione colpiscono l'animo o i sensi o in cui si attua uno stato psichico
: nulla ho di bel, d'amabile o di buono, / tranne la sola
virulenza. -anche: grado di efficacia o di forza di un'azione, di
di un'attività; misura della frequenza o della quantità di un fenomeno o di
frequenza o della quantità di un fenomeno o di una serie di fenomeni, di un'
una serie di fenomeni, di un'azione o una serie di azioni. bicchierai
], se a lungo protratta o se abbia dell'intensità. leopardi, 883
grandezze fisiche. -intensità del campo elettrico o magnetico: grandezza vettoriale che corrisponde alla
meccanica agente sull'unità di carica elettrica o di massa magnetica che si immagina posta
punto di applicazione). -intensità luminosa o di emissione luminosa: rapporto tra il flusso
quantità di elettricità sorge a minore intensità, o, che è lo stesso, quanto
breve, la capacità e l'azione, o tensione, elettrica sono in ragione inversa
7. fonet. intensità articolatola: maggiore o minore energia con cui si articolano i
. ant. in modo progressivamente maggiore o migliore; in modo crescente.
sia a fenomeni fisici sia a fenomeni o realtà psichiche, spirituali, ecc.
che è una specie d'infinità estensiva o intensiva. -log. che può
3. che è compiuto con particolare impegno o si manifesta con particolare durata o continuità
impegno o si manifesta con particolare durata o continuità. -in partic. agricoltura o
o continuità. -in partic. agricoltura o coltivazione intensiva: che si pratica su
, di rilievo a una radice verbale o a un elemento morfologico (un prefisso
etc., certe congiunzioni (e, o, che) non intensive. michelstaedter
quella che rappresenta il numero (assoluto o relativo) dei casi nei quali un
di un fenomeno misurate in tempi diversi o in più collettività. 7. fis
intensissimo). che colpisce l'animo o i sensi con particolare intensità; che
con particolare intensità; che è avvertito o agisce con grande veemenza (un sentimento
che produce effetti di particolare efficacia o energia; vigoroso, violento, virulento.
che raggiunge un notevole grado di efficacia o di forza; contraddistinto da un'alta
forza; contraddistinto da un'alta frequenza o quantità o consistenza; efficace. frezzi
contraddistinto da un'alta frequenza o quantità o consistenza; efficace. frezzi, iii-15-105
i-205: scoprendosi [la sifilide] o con bolle bruttissime, le quali spesse
quali spesse volte diventavano piaghe incurabili, o con dolori intensissimi nelle giunture e ne'
già sentir gli parve / caldo o fervor come di foco intenso; / ma
ma pur, se fosser vere fiamme o larve, / mal potè giudicar sì tosto
di spavento, uno scoppio di fulmine o d'un'arme. manzini, 12-167:
idem, 1-101: nugoloni rapidissimi erranti più o meno grigi, più o meno bianchi
erranti più o meno grigi, più o meno bianchi, più o meno intensi.
grigi, più o meno bianchi, più o meno intensi. bartolini, 20-291:
». 4. che avviene o si compie con impegno continuo, con
tenacia, con assiduità; che richiede o implica costante applicazione, particolare attenzione o
o implica costante applicazione, particolare attenzione o concentrazione; costante, assiduo, zelante
più tosto soave e tenero che intenso o vivace. d. bartoli, 10-209:
tedaldi, 1-1 (53): o vita di mie vita, quando io penso
3-234: se ne l'onor si trova o ne la immensa / ricchezza il contentarsi
loro discenti. petrarca, 343-10: o che dolci accoglienze, e caste, e
alle volte che alle persone letterate, o per leggere o per scrivere intentamente co'
alle persone letterate, o per leggere o per scrivere intentamente co'l capo inchinato
scrivere intentamente co'l capo inchinato giù o pure per lo troppo ozio, un
da sapere che ciascuna ingiuria s'intenta o con forza o con inganno. donato degli
ciascuna ingiuria s'intenta o con forza o con inganno. donato degli albanzani,
dolore e prestissimamente a chi altro facesse o intentasse con disgrazia spressa delli iddìi del
intentano guerre, / chi ne assicura, o lalage? -con una prop
ha mai osato tentare, sperimentare o affrontare o trattare. -non lasciare nulla
osato tentare, sperimentare o affrontare o trattare. -non lasciare nulla d'intentato
trattare. -non lasciare nulla d'intentato o alcuna cosa intentata: fare tutto il
amicizia e l'amore: contrasto intentato o ignoto ai greci. d'annunzio, i-150
. letter. che tiene i sensi o la mente intensamente rivolti a percepire un
rivolti a percepire un determinato oggetto materiale o ideale; che è interamente concentrato con
interamente concentrato con le proprie facoltà sensoriali o spirituali o intellettuali sopra un determinato
con le proprie facoltà sensoriali o spirituali o intellettuali sopra un determinato oggetto, fenomeno
determinato oggetto, fenomeno, evento fìsico o spirituale; assorto. latini
stamattina nella ciotola d'un fornaio, o nelle tasche di qualche spettatore del tumulto
alla percezione (con riferimento ai sensi o alle facoltà intellettuali e psichiche).
-che esprime interesse, attenzione, o anche raccoglimento interiore, concentrazione (il
un oratore. 2. che nutre o dimostra vivo interesse, attenzione, passione
attenzione, passione per qualche cosa (o anche amore o affetto per qualcuno)
per qualche cosa (o anche amore o affetto per qualcuno); interessato, dedito
un determinato scopo; che intende compiere o conseguire qualche cosa; desideroso, incline
tutta a satisfargli intenta, / né seppi o volsi contradirgli mai. liburnio, 54
: alcune [obiezioni] provavano, o cercavano provare, la nobiltà delle virtù
. 4. che segue con interesse o apprensione un avvenimento, l'evolversi di
certa impresa. -anche: dedito abitualmente o preminentemente a una determinata attività, a
attività, a una particolare occupazione intellettuale o pratica; affaccendato, indaffarato, impegnato
è... commendabile che un pittore o uno scultore viva troppo intento fra le
-che nasce da una profonda partecipazione spirituale o morale; compiuto con zelo e diligenza;
penetrando l'aria ed altri simili corpi rari o diafani ed avendo per guida la luce
, 18-234: questo effetto che forma o formar deve il risultato delle azioni di
tutte le leggi riunite chiamasi fine o scopo. quando questo scopo sia voluto da
2. fine proposto a un'opera letteraria o artistica; spirito, ideale che informa
severi. -tesi che si intende o ci si impegna a sostenere e a
presenza delle cose nello stato di veglia o di sogno si sperimenta, altro di
principio ordinatore. montale, 5-86: o intento che hai creato fuor della tua
cui è rivolta l'attenzione deh'animo o della mente. dante, par.
.. certo non fu per difetto o negligenza che mettesse nel fare, ma sibbene
intento? -tenere l'intento di o a qualcuno: soddisfarlo. machiavelli,
= voce dotta, lat. tardo intentum o intentus -ùs, forma sostant. dell'
effetto obnoxio. = veneto intenutar o tor in tenuta 'sequestrare '.
detto. piero da siena, 5-1: o divina virtù, o sapienza,
5-1: o divina virtù, o sapienza, / re glorioso, che se'
, aspettando ». pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414
». pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414: poi
pene; / e chi lo contraria / o ver lui move intenza, / ispesso
; impedire. odo delle colonne o anonimo, i-462: o dio, chi
odo delle colonne o anonimo, i-462: o dio, chi lo mi 'ntenza /
. — rimproverare. galliziano o rinaldo d'aquino, 437: tutto m'
sollecitare, spingere, forzare. mocati o monaco da siena, 443: perch'acertata
non è stato ancora messo in atto o tradotto in pratica; che si trova
intravvedesi nell'intenzione di chi le dice o le scrive. pirandello, 9-315:
... e rappresentando tatto volitivo o intenzionale su la materialità della parola,
stessa (in contrapposizione a dolo diretto o semplice e a dolo indiretto o eventuale)
diretto o semplice e a dolo indiretto o eventuale). carducci, iii-20-109:
chiamano le specie enti 4 intenzionali ', o veramente 4 razionali '. piccolomini,
consiste in due elementi: uno spirituale o intenzionale, e uno materiale.
sf. l'essere intenzionale; carattere o condizione di ciò che è compiuto,
, ma il 4 collage 'o il montaggio è sufficiente a salvare l'intenzionalità
rigorismo morale praticamente e teoreticamente ateo; o una intenzionalità morale tanto acquiescente in sé
quanto e'serve per misura delle linee o vero lunghezze, è una misura,
, che ha in animo di fare o di dire qualcosa; che intende raggiungere
di dire qualcosa; che intende raggiungere o conseguire un determinato scopo; deciso,
mercede di quella qualunque anima d'angelo o di demonio intenzionata d'entrarci, di
favorevolmente disposto nei confronti di qualcuno o di qualcosa (cfr. anche benintenzionato)
di commettere azioni disoneste, riprovevoli, o anche ostili, inimichevoli (cfr. anche
che governa gli atti liberi è più o men nobile, secondo che si dilunga più
men nobile, secondo che si dilunga più o meno dall'amor proprio. d'annunzio
. 11 delitto: è doloso, o secondo l'intenzione, quando l'evento
l'intenzione, quando l'evento dannoso o pericoloso, che è il risultato della azione
effetto della presunzione, circa l'una o respettivamente l'altra qualità,...
quello il quale abbia per sé la regola o la presunzione, la qual cessa per
non solo espressa, ma anco presunta o congetturale. idem, 1-15- i-359:
stupore degli occhi vuoti, l'aveva bene o male accettata. 3.
, ordine teleologico (insito nella natura o negli organismi naturali o nei fenomeni fisici
insito nella natura o negli organismi naturali o nei fenomeni fisici). crescenzi
. fioretti, 2-5-12: la natura o con l'opera o con l'intenzione ordina
: la natura o con l'opera o con l'intenzione ordina sempre il complimento
. gioberti, 4-2-57: la mentalità o idealità del sensibile consiste in gran parte nell'
che appartiene al senso dello audito; o veramente vogliamo significare, che non solamente
che ad esprimere una precisa qualifica razziale o religiosa. sinisgalli, 8-62: noi
: se nella causa interverrà qualche legge o altra scrittura appartenente al punto di
botta, 6-i-17: non potessero far leggi o statuti contrari alla lettera od alla intenzione
: assunto, programma che un autore o un artista si propone nell'intraprendere o
o un artista si propone nell'intraprendere o nel compiere la propria opera; 1'insieme
concetto informatore di un'opera d'arte o dell'ingegno. latini, rettot.
chiama l'obbietto d'alcuna arte o scienza, circa il quale s'indirizza
lungamente sulla vera intenzione del sistema aristotelico o platonico. pavese, 10-205: in
grammofono, quella tale 4 ouverture 'o 1 adagio 'di quel quartetto.
francesco da barberino, i-141: neente o poco / parla, se caso di
ciò che l'uomo ama più che lui o contra lui, sì pecca mortalmente.
, i-11-3-116: chi vede, adunque, o con grande intenzione mirare qualche bello oggetto
grande intenzione mirare qualche bello oggetto, o cogli occhi mesti e fissi in terra
chiamare cogli scolastici 4 principium quod 'o 4 termine dell'intellezione ', e
la sua oggettività 4 principium quo ', o mezzo di conoscere, o anche idea
', o mezzo di conoscere, o anche idea. 9. relig.
spirituale richiesto da una persona per sé o per altra, viva o morta, tramite
per sé o per altra, viva o morta, tramite la mediazione del sacerdote
mediazione del sacerdote che celebra una messa o attraverso preghiere o atti di culto.
che celebra una messa o attraverso preghiere o atti di culto. — secondo l'
padre: secondo i desideri della chiesa o del papa (con riferimento a preghiere
dei bagni domestici. -chiusura o guarigione di prima intenzione: chiusura,
quei nomi, che significano alcuna cosa, o sostanza o accidente che sia..
, che significano alcuna cosa, o sostanza o accidente che sia... quelli
sia che quelle parole e'le pronunzi o le oda pronunziare spiccatamente così: '
quel ràmo del làgo di còrno '; o le pronunzi e le oda pronunziare correntemente
per esempio riesumata la vecchia marsina, o il tricorno invece del berretto di pelo
di bene. passavanti, 160: o se pur confessa d'aver mal fatto,
dice, non fu così grande male: o se dice che fu grande male,
, ottenere l'appagamento delle proprie aspirazioni o dei propri desideri; portare a termine
dare buone speranze; manifestare, più o meno palesemente, le proprie buone disposizioni
disposizioni in proposito; lasciare intendere (o anche dissimulare) i propri propositi e
far ogni pruova d'aver li banditi o alcun di essi in mano. e
poco di fumo, si lasciano o marcir nell'ozio o condurre dalla necessità a
si lasciano o marcir nell'ozio o condurre dalla necessità a fare atti indegni
fortuna, sì come quando senza intenzione o speranza vegnono per invenzione alcuna non pensata
, talvolta, operare senza alcuna mira o disegno; senz'intenzione non opera se
17. prov. l'inferno (o la via dell'inferno) è lastricato
, sì anche la cattiva poesia, o la poesia falsa, o la
, o la poesia falsa, o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica.
falsa, o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica. 18. spreg
o la poesia pedagogica o utilitaria o socialistica. 18. spreg. intenzionàccia
aus. avere). esercitare un'azione o un'influenza reciproca; agire mutuamente,
mutuamente, reciprocamente. -anche: provocare o subire un processo di interazione.
, linee inter allacciate: le righe o le linee di analisi che costituiscono tale
loro interessi; che è formato da persone o truppe appartenenti a nazioni alleate.
. gobetti, 1-i-669: un ministero ispirato o formato da briand, barthou, herriot
scrittori, dar sempre loro tali onori o mercedi che interamente li distolgano dallo scrivere
tale solidarietà, espressa da periodiche conferenze o riunioni di commissioni, è volta a
è proprio, che si riferisce a due o più armi dell'esercito; che è
fra due assi vicini di un veicolo o fra gli alberi paralleli di un meccanismo
(pilastri, solai, travi) o di due vani che abbiano lo stesso
-ci). fis. che esiste o agisce fra atomi (uno spazio, una
, una forza); che avviene o si produce fra gli atomi (una
riferisce, che è comune a due o più aziende; che avviene fra
aziende; che avviene fra due o più aziende (o interessa i loro
che avviene fra due o più aziende (o interessa i loro rapporti).
. interazióne, sf. azione o influenza reciproca. pasolini, 8-80
2. fis. azione di due o più sistemi fisici uno sull'altro;
sull'altro; azione reciproca fra due o più sistemi, forniti di energia di
, forniti di energia di forma uguale o diversa. -elettr. interazione tra circuiti
verifica fra due circuiti distinti, elettrici o magnetici. landolfi, 12-52: allora
4. genet. cooperazione di due o più geni per la comparsa di un
. -anche: relazione reciproca dei fatti o dei momenti dell'esperienza nel processo conoscitivo
, che a sembianza della luna crescènte o intercalante non mai sta un quarto nello
, nel calendario, di un giorno o di un mese supple mentare
tanto co'publicani ad abbreviar l'anno o a prolungarlo, intercalando o no settimane
abbreviar l'anno o a prolungarlo, intercalando o no settimane e mesi, come a
più giorni, ora meno, per allungare o scorciare l'anno ai magistrati secondo il
che del companatico, sempre per intercalare o, che perduta lisciatura, o, che
intercalare o, che perduta lisciatura, o, che coglionata speranza. tommaseo [
poche disposizioni di carattere patrimoniale commenti cinici o scurrili. — in tipografia e
di un'opera, fogli di carta seta o di carta ruvida fra i volumi che
controstampe e sporchi. -introdurre tavole o figure stampate fuori testo nelle pagine di
dell'anno comune, e nell'intercalare o bissesto due. baldinncci, 164:
dal dirsi... nell'anno bisestile o intercalare, due volte sesto kal.
levata delle stelle e loro ir sotto o altro. d. bartoli, 2-1-104:
-marin. disus. giorno che si aggiunge o si toglie nelle navigazioni intorno al mondo
a seconda che si proceda verso ponente o verso levante. guglielmotti, 908
', giorno che si aggiugne o toglie nei viaggi di circumnavigazione, secondo la
la corsa che sia di ponente, o di levante. embolismo. 2.
letter. che si ripete a intervalli più o meno regolari; alterno. bergantini
5. dir. canon. frutti o redditi intercalari: i frutti civili o
o redditi intercalari: i frutti civili o naturali del beneficio, maturati durante la
fine di ogni strofe di una poesia o di un cantico religioso o ritorna secondo
di una poesia o di un cantico religioso o ritorna secondo determinati intervalli (un verso
1-581: seguendo sempre con quel ritornello, o intercalare, che terminava 'alla fè,
p. f. carli, i-9: o camerate, / allegri fate / al
un numero determinato di versi, o secondo che porta il soggetto: quasi sopraggiunto
però che sia estraneo al soggetto, o del tutto inutile. idem, [
in fine d'ogni strofa nelle canzoni o laudi sacre. giusti, 4-i-179: padroni
. -disus. che separa gli episodi o gli atti di una tragedia, di
nel parlare / e'si casca più o meno / in un dato intercalare / che
tipografia e in editoria, foglio supplementare o prospetto stampato a parte che viene inserito
. v.]: di foglio, o simile, inserto a altri fogli,
. -nella terminologia burocratica, foglio o documento contenente determinati dati che viene
elena a niente più che un intercalare, o qualcosa di simile. 13
tipografia e legatoria, che viene aggiunto o inserito fra altri fogli di un libro
di un fascicolo (un foglio bianco o stampato); che viene incluso nella
qua e là segnacoli di fiori disseccati o di lacrime. 3. che
.: inserzione nel calendario di giorni o mesi straordinari, per correggerne le irregolarità
tipografia e legatoria, introduzione di fogli o tavole in altri fogli sciolti (stampati o
o tavole in altri fogli sciolti (stampati o no), in volumi, riviste
di uno strato, di un orizzonte o di un'unità stratigrafica distinti per tipo
un'unità stratigrafica distinti per tipo litologico o per altri caratteri. 6. ant
agg. che si può cambiare o sostituire con altro; che consente sostituzioni
sostituire con altro; che consente sostituzioni o scambi di funzioni; sostituibile, commutabile.
le musiche composte di sezioni intercambiabili o addirittura sopprimibili a seconda della volontà dell'esecutore
proprietà di un accoppiamento prismatico, rotoidale o elicoidale in virtù della quale i componenti
i muri di essa non ammettono finestre o altre aperture, e in ciò differisce
utilizzato, esistente fra due muri paralleli o fra due corpi di fabbrica, allo scopo
all'interno delle murature di un edificio o al di sotto dei solai, atta
, atta a garantire l'isolamento termico o acustico. cattaneo, vi-1-318: essi
solaio e tetto per difesa dall'umidità o dal calore: strato coibente. ojetti
che il famoso « piedritto », o zoccolo, o fascia. sinisgalli, 6-81
« piedritto », o zoccolo, o fascia. sinisgalli, 6-81: in quella
costruzione navale, spazio stagno lasciato intorno o a fianco di un deposito (di
e una controparete interna, fatta di lamiere o di legno, o anche tra due
fatta di lamiere o di legno, o anche tra due paratie contigue. nei sommergibili
lo scafo resistente e lo scafo esterno o leggero. l'intercapedine è un locale
-anche sostant. laude, v-515-86: o maria virgo degna, / priega cristo
legami, differenze, relazioni di tempo o spazio, fra persone o cose).
di tempo o spazio, fra persone o cose). petrarca volgar.,
intervenire presso qualcuno, con preghiere o azioni, per ottenere grazia, perdono,
da fécamp volgar., xxi-644: o pietoso e misericordiosissimo signore,..
intercedevano. 5. tr. ottenere o cercare di conseguire, con la propria
delle sue grazie a noi liberale interceditrice. o. rucellai, 4-13: d'accusatore
una cellula e l'altra contenenti gas o prodotti di secrezione. 2
3-198: ti si stupefà qualche dente, o te s'in- tercepe la lingua
de dicto erario quando serrano intercepute o incusate al dicto mastro portulano.
a favore di una persona, viva o defunta, che non si trovi ancora negli
ancora negli stati immutabili di eterna beatitudine o di eterna dannazione. formula
2. in senso generico: opera o azione di chi intercede a favore di
dell'antica roma repubblicana, l'opposizione o diritto di veto che un magistrato poteva
un determinato atto (riguardante lo stato o un singolo cittadino) da parte di un
sommo sacerdote, i laici sarebbero una consulta o vogliam dire un'intercessione al potere degli
favore di un'altra creatura, viva o defunta, che non si trovi ancora
ancora negli stati immutabili di eterna beatitudine o di eterna dannazione (cristo, la
poteva riprendere la via di calinni, o tornare da federico e accettare il suo
spumanti di vino sono intercessori, procuratori o avvocati, le più delle volte ottengono
stimata degna della loro censura, tosto o da tutti o da uno...
loro censura, tosto o da tutti o da uno... si fa contumace
mediante un intervento esterno diretto a ostacolarla o a impedirla. — in partic.
in partic.: nel gioco del calcio o in altri sport a squadre, azione
squadre, azione di un giocatore o di un settore della squadra diretta a conquistare
qualcosa giunga a destinazione ostacolandone il passaggio o impossessandosene (con partic. riferimento a
con partic. riferimento a lettere o plichi, dei quali si vuole impedire che
si vuole impedire che raggiungano il destinatario o si vuole conoscere il contenuto).
. -inserirsi in una comunicazione telefonica o telegrafica o radiofonica o televisiva, sia
-inserirsi in una comunicazione telefonica o telegrafica o radiofonica o televisiva, sia per entrare
una comunicazione telefonica o telegrafica o radiofonica o televisiva, sia per entrare segretamente in
entrare segretamente in possesso d'informazioni o per disturbare la ricezione, sia casualmente
talor, se gli è intercetta / o lepre o volpe a cui dava la caccia
se gli è intercetta / o lepre o volpe a cui dava la caccia.
: a noi non restava altro partito o di passar l'elba e ritornarcene in
letter. cogliere repentinamente con la mente o con lo sguardo. alfieri, 1-1184
-scoprire, rivelare (qualcosa di nascosto o di illecito). manzoni,
, intercettavano la curiosità dei passanti, o piuttosto la stuzzicavano. calvino, 7-138:
impedito di giungere a destinazione; fermato o interrotto durante il tragitto o lo svolgimento
; fermato o interrotto durante il tragitto o lo svolgimento senza che il destinatario ne
i punti d'intersezione con un'ovale o con una conica). intercettatóre
intercettare. -in partic.: ricezione o ascolto, per lo più indebito,
nel localizzare e nell'identificare un aereo o una formazione nemica di incursori aerei o
o una formazione nemica di incursori aerei o di missili per dirigere il più rapidamente
della difesa aerea (formazioni di caccia o di missili terra-aria) su di essi
. g. stampa, 136: o brevi gioie, o fral uman diletto!
stampa, 136: o brevi gioie, o fral uman diletto! / o nel
, o fral uman diletto! / o nel regno d'amor tesor fugace, /
f. f. frugoni, 4-54: o mia speme delusa! / ahi che
in oriente. -sf. retta o segmento compreso fra due punti d'intersezione
in altre parti abbia alcuna pia interpretazione o inter- cepzione. 3. impedimento
interchiude a mezzo sospiro la via, o men rotti e con minor impeto escono
: non potendo a modo niuno interchiùdere o ritardare i francesi,... a
, i-34: nel diffinire non si afferma o nega alcuna cosa, non interchiudendocisi alcun
interchiudendocisi alcun verbo che possa far affermazione o negazione. 4. rifl.
d'interchiudimento è, quando altri ripiglia, o dice di voler ripigliare il proposito.
, agg. disus. chiuso dentro o in mezzo; racchiuso, incluso.
questa interchiusa, e poi la lega o chiudi, e dàlia a p. paponi
medie. ant. rimedio per interrompere o stagnare un flusso umorale.
e breve. guarini, 1-i-115: * o mirtillo, mirtillo \.. '
. 4. ant. inciso più o meno profondamente, dentato (il margine
pur non negando resistenza di differenze costitutive o storiche nella società, prospetta l'attenuazione
storiche nella società, prospetta l'attenuazione o la riduzione delle autonomie classiste e sostituisce
. che è proprio, che si riferisce o si ispira all'interclassismo; interclassistico.
a istanza del proprietario del fondo dominante o del fondo servente.
, agg. letter. chiuso dentro o in mezzo; racchiuso incluso. -anche
via pubblica, ma questo è inadatto o insufficiente ai bisogni del fondo e non può
geol. massa rocciosa di dimensioni più o meno estese, di diversa composizione dalla
spesso assunto come unità di misura o modulo). palladio, 1-13:
1-192: ad ogni passo ti occorre o palazzo, o giardino, od arco di
ogni passo ti occorre o palazzo, o giardino, od arco di trionfo, o
o giardino, od arco di trionfo, o intercolonio, o ruina, o casuccia
arco di trionfo, o intercolonio, o ruina, o casuccia, o presepio così
, o intercolonio, o ruina, o casuccia, o presepio così fitto,
intercolonio, o ruina, o casuccia, o presepio così fitto, che tu potresti
muro le nicchie abitate dalle statue ignude o avvolte nei pepli in attitudini calme. altomare
, agg. che interessa, concerne o rappresenta l'effetto della collaborazione o della
concerne o rappresenta l'effetto della collaborazione o della reciprocità d'interessi fra due o
o della reciprocità d'interessi fra due o più comuni. carducci, iii-10-427
in diretta e reciproca comunicazione (locali o recipienti fra di loro).
di nozioni, di progetti (persone o gruppi fra di loro). cicognani
di primo piano nella loro attività arte o commercio che non si conoscono tra loro
ma innumerevoli piani di vita, poco o punto intercomunicanti. 2. sm
intercomunióne, sf. relig. unione o complesso di relazioni ufficiali che intercorrono fra
relazioni ufficiali che intercorrono fra chiese diverse o fra gruppi separati. = comp
interconfederale, agg. che riguarda o intercorre fra due o più confederazioni sindacali
. che riguarda o intercorre fra due o più confederazioni sindacali. = comp
(con riferimento a orientamenti dottrinari o ad atteggiamenti pratici delle varie confessioni cristiane
: collegamento fra reti elettriche di generazione o di distribuzione in funzione di scambi di
intercontinentale, agg. che collega due o più continenti; che riguarda i loro
, trascorre, si estende fra due o più persone, fatti, periodi di
infamia eterna che l'uno di loro offendesse o facesse offendere l'altro avversario in questo
verificarsi, trascorrere, estendersi fra due o più persone, fatti, periodi di
), agg. intervenuto, verificato o trascorso fra due o più persone,
intervenuto, verificato o trascorso fra due o più persone, fatti, periodi di
intercostale, agg. che è situato o localizzato fra due coste. -anat.
disseminata una vena ed un'arteria. o. rucellai, 2-98: verrò a'muscoli
fra le costole di un organo vegetale o fra i nervi di una foglia.
superiori e gl'inferiori (può essere sorda o sonora: come il th dell'inglese
: come il th dell'inglese in thin o in then). = comp
interdetto (una persona, una comunità o un luogo: v. interdetto3, n
di una facoltà, di un benefìcio, o della possibilità legale di esercitarli (v
agg. colto da incertezza, perplessità o turbamento; che non sa trovare sul
momento la sicurezza per assumere l'atteggiamento o per prendere la decisione opportuna; sconcertato
« andate ad aspettare in chiesa, o dove volete, che per ora non
2. per estens. che esprime o deriva da incertezza, perplessità, stupore
deriva da incertezza, perplessità, stupore o turbamento (l'espressione, un atteggiamento
diritto canonico (avente natura di censura o pena medicinale, oppure anche di pena
volta a promuovere il ravvedimento del colpevole o a punirlo) che, senza escludere (
dalla comunione ecclesiale, interdice alla persona o alle persone da essa colpite il godimento
certe persone ovunque esse vengano a trovarsi o che invece colpisca certi luoghi (nei
nei quali è proibito a chiunque celebrare o partecipare a determinati sacramenti e riti)
ecc.: interdetto generale personale) o il territorio di tale comunità (interdetto generale
comunità (interdetto generale locale), o una determinata persona [interdetto particolare personale
può essere decretato anche dal vescovo) o comunque da lui pronunciato. passavanti
osserva la chiesa catedrale overo matrice, o sia tale interdetto posto dalla sedia apostolica
sia tale interdetto posto dalla sedia apostolica o dallo ordinario. machiavelli, 1-iii-1015: nell'
gli enterditti. -punizione di natura o di origine religiosa. savonarola, 7-ii-327
lui uno interdetto che perderanno la roba o la vita. -stor. interdetto
su richiesta di un altro privato (o anche rivolto ad ambedue le parti contendenti
romagnosi, 4-1080: secondo la natura imperativa o proibitiva di questi comandi, queste ordinanze
pretorie si disegnavano col nome di decreti o interdetti. col decreto si comandava di
. col decreto si comandava di fare o di prestar qualche cosa; coll'interdetto
tapposito giudizio per stabilire se deve o no essere sottoposta a interdizione (v.
'. non si può pronunziare l'interdizione o la inabilitazione senza che si sia proceduto
sia proceduto all'esame del- l'interdicendo o dell'inabilitando... dopo l'esame
essere nominato un tutore provvisorio all'interdicendo o un curatore provvisorio all'inabilitando.
, i-216: e'panni fiorentini o altre merde fatte in firenze erano cosi interdicte
si interdice solo andando contro un desiderio o un proposito altrui. 2.
. vietare il compimento di determinati atti o negozi giuridici; privare qualcuno della titolarità
negozi giuridici; privare qualcuno della titolarità o dell'esercizio di determinate capacità legali,
, facoltà (interdire qualcosa a qualcuno o interdire qualcuno da qualcosa).
altri esiliati dai nobili, poi decapitati o proclamati ribelli, ed egli interdetto con
fraticelli, 14: se alcuni preti o diaconi sonno che giazono ne lo peccato
padre fosse da chiudere in un manicomio o almeno almeno da interdire. bocchelli,
il nemico mediante azioni di fuoco convenzionale o nucleare. 7. sport. nel
. che si riferisce a due o più discipline o scienze considerate affini per
riferisce a due o più discipline o scienze considerate affini per oggetto di studio
in rilievo i reciproci legami fra discipline o scienze affini e ad applicarne congiuntamente i
, agg. raro. che si riferisce o ha come fine l'interdizione.
(disposta da una norma di legge o da un provvedimento amministrativo) di un
poteri, diritti, facoltà, benefici o l'esclusione dal loro esercizio, e che
dalla legge per i delitti più gravi o per i reati commessi con abusi di tali
con abusi di tali poteri, diritti o facoltà: interdizione (perpetua o temporanea)
diritti o facoltà: interdizione (perpetua o temporanea) dai pubblici uffici; interdizione
pubblici uffici; interdizione da una professione o da un'arte; interdizione legale (che
ibidem, 30: interdizione da una professione o da un'arte. 4.
conclusione di una speciale procedura (procedimento o giudizio di interdizione), pone l'
codice civile, 417: l'interdizione o l'inabilitazione possono essere promosse da coniuge
entro il secondo grado, dal tutore o curatore ovvero dal pubblico ministero. codice
per ragioni di decoro morale, di religione o superstizione; tabù lessicale. 6
fuoco, per lo più delle artiglierie o delle unità aeree, convenzionale o nucleare
artiglierie o delle unità aeree, convenzionale o nucleare, diretta a ostacolare il movimento
nei confronti di un avversario per anticiparlo o per annullarne l'azione; intercettazione.
li suoi donzelli che cagione era stata, o di cui interdotto, che ser ciolo
-ci). elettron. che esiste o si verifica fra gli elettrodi di un
quelli che s'adoprano per la lieva, o in stampe o interenziti.
per la lieva, o in stampe o interenziti. = variante dial.
. partecipazione premurosa, che si manifesta o si attua verso qualcuno o qualcosa;
si manifesta o si attua verso qualcuno o qualcosa; cura, zelo, premura
, di considerazione; che presenta caratteri o qualità particolarmente degne di nota sotto il
che attrae per particolari qualità di spirito o di intelligenza; che ispira simpatia o affascina
o di intelligenza; che ispira simpatia o affascina per la sua personalità (per
la sua personalità (per lo più originale o misteriosa) o per le sue doti
per lo più originale o misteriosa) o per le sue doti fuori del comune
fuori del comune (una persona, o, per estens., il suo carattere
. raro. atteggiamento di chi pretende o crede di essere interessante. dossi
; fare in modo che si adoperi o intervenga attivamente in favore di altri o
o intervenga attivamente in favore di altri o interponga la propria influenza o la propria
di altri o interponga la propria influenza o la propria autorità per agevolare il conseguimento
importanza; essere in relazione con qualcuno o con qualcosa; concernere, riguardare.
della patria. -produrre azione, effetto o ripercussione su qualcuno o su qualcosa;
azione, effetto o ripercussione su qualcuno o su qualcosa; avere influenza, estendersi
., con riferimento a fenomeni atmosferici o a previsioni del tempo relative a determinate
. -medie. avere stretta relazione o attinenza con una parte del corpo;
4. destare interesse, suscitare attenzione o curiosità; attirare, attrarre, avvincere
5. intr. (aus. essere o avere). costituire materia d'interesse
e arpia; / ma sia pur o non sia la bestia istessa, /
avessi auto tanta ventura di dar contento, o almeno non disgusto, a coloro che
fatti suoi. 8. nutrire o mostrare vivo interesse, curiosità, attenzione
interesse, curiosità, attenzione per qualcuno o qualche cosa; esserne attratto, incuriosito
v.]: 'interessatezza', abito più o meno vizioso del badare ai proprii interessi
, coinvolto, implicato in qualche questione o avvenimento; chiamato in causa. -anche
all'attore che vi è interessato, o ai fatti che sono per accadere.
qualunque volta dovrà comparire davanti ai giudici o tribunali, goderà delle distinzioni del posto
posto e sedia sopra ogni altro difensore o interessato in causa. manzoni, pr.
che è parte attiva in qualche affare o in qualche azienda partecipando o no agli
qualche affare o in qualche azienda partecipando o no agli utili. - anche sostant
le steccate di legname forte di castagno o di quercia... non è
l'accrescimento non fosse venuto per colpa o volontà del detto padrone, ma solamente dal
in un'impresa, compagnia, fabbrica o spedizione, o in qualsivoglia altro affare
, compagnia, fabbrica o spedizione, o in qualsivoglia altro affare, a meno
, per tradizione famigliare, e interessati o forzati a risguar- darsi quasi come sudditi
pimento. 4. che mostra o nutre interesse, attenzione, curiosità per
interesse, attenzione, curiosità per qualcuno o per qualche cosa; attratto, appassionato
mi veniva dietro interessato. i. o portai fino in fondo alla vigna.
fatto, detto a scopo di lucro o in vista di eventuali vantaggi che se
azioni vili ed indegne sono sempre mercenarie o interessate. manzoni, pr. sp.
ha attinenza con una funzione dell'organismo o con una condizione patologica di esso (
, 4-2-41: è manifestamente un'asma, o dispnea, proveniente... da
. rapporto fra un soggetto (persona o gruppo di persone) e un bene
) che la consapevolezza dei vantaggi derivanti o derivabili da un tale bene suscita nella
d'ogni vizio più barbaro, poco o nulla importava, mentre stessero accorti di
parte che noi prendiamo nell'affare, o per giovamento o per danno che a noi
prendiamo nell'affare, o per giovamento o per danno che a noi ne derivi
che il sentimento eccitato dalla qualità utile o nociva di una cosa, in quanto
con un utile 0 vantaggio (posseduto o ricercato) di carattere materiale o comunque
posseduto o ricercato) di carattere materiale o comunque personale, particolaristico (considerato,
un potente avversario, cioè l'umana cupidità o sia il vile interesse. foscolo,
, credendo, com'e'dicono, / o mostrando di creder, ch'e'vi
sociale, in quanto il suo possesso o il suo perseguimento da parte di un
siano presi in considerazione (per tutelarli o disciplinarli) dal diritto. -interesse pubblico
seconda che esso faccia capo allo stato o ad altro ente pubblico (che ha
il compito di tutelarlo e promuoverlo) o in genere (specie nel linguaggio comune
comunità nazionale, ecc.), o che, rispettivamente, faccia capo a
faccia capo a una persona (fisica o giuridica) privata o comunque a un
persona (fisica o giuridica) privata o comunque a un gruppo sociale privato (e
consolidassero stabilmente in capo a determinate persone o gruppi sociali. -anche: le stesse
sociali. -anche: le stesse persone o gruppi sociali portatori di tali interessi.
si trae profitto; insieme di elementi o di attività che riguardano l'ambito patrimoniale
una persona prova per un determinato oggetto o per un'occupazione o per una situazione
un determinato oggetto o per un'occupazione o per una situazione alla quale partecipi o
o per una situazione alla quale partecipi o possa partecipare; atteggiamento di attenzione premurosa
per la terra il più piccolo interesse o trasporto. manzini, 12-82: lo
-capacità (propria di una persona o di un soggetto inanimato) di richiamare
attenzione, ciò che costituisce un motivo o una ragione d'attenzione. cesarotti,
, 2-xxvii: il fine dello scrittore o del poeta non è né l'utilità né
punto di vista di chi lo paga o di chi lo riceve). -anche:
di ciascuno, del dono, merito o guiderdone, overo interesse per l'anno
dell'uso d'un capitale è il frutto o interesse che si paga per ottenere codesto
sor isidoro non mise fuori che tre o quattromila lire, riservandosi con un'obbligazione
: quelli fatti abitualmente pagare dalle banche o quelli a essi commisurati. -interessi semplici
denaro liquidi ed esigibili; interessi moratori o di mora, che, nelle obbligazioni aventi
come per il prezzo della cosa venduta o per le somme date a mutuo, sono
anche prima della scadenza del debito o della messa in mora del debitore, cioè
essa non è stipulata dalle parti (misura o saggio legale di interesse, che attualmente
a quello stabilito dalla legge [misura o saggio convenzionale d'interesse). -interessi
si priva; l'interesse è semplice o composto, l'interesse semplice segue uniformemente
persona, si fa da questa dare o promettere, sotto qualsiasi forma, per sé
promettere, sotto qualsiasi forma, per sé o per altri, in corrispettivo di una
, in corrispettivo di una prestazione di denaro o di altra cosa mobile, interessi o
o di altra cosa mobile, interessi o altri vantaggi usurari, è punito con
; nel linguaggio legislativo anche: saggio o misura degli interessi; disus. ragione
* regola degl'interessi sopra interessi ', o 'degl'interessi a capo d'anno
che riguarda l'abuso verso la debolezza o la demenza. -danni e interessi
... abbia trovati questi danari o da gli amici o all'interesso.
trovati questi danari o da gli amici o all'interesso. 7. ant
interesse: a frutto; col pagamento o con la riscossione di un prezzo proporzionato
di un prezzo proporzionato al capitale dato o ricevuto in prestito. - anche:
interesse di fare qualcosa: giudicarlo utile o conveniente; ri trarne sicuri vantaggi.
interesse di nascondere. -avere o prendere interesse in una faccenda, in
. -avere interesse in qualche cosa o con qualcosa: essere in relazione,
... che una cosa ha o non ha interesse con un'altra, per
un'altra, per esprimere che è o non è in correlazione seco.
-fare a mangiare con gli interessi o con vinteresse: mangiare con grande avidità
d'uomo in tauro, in ariete o in capricorno, dò a la cagione di
risarcire 1 danni provocati per colpa sua o per la violazione di obblighi precedentemente assunti
la sua grazia con ogni vilissimo interessùccio o puntiglio o piacere. casalicchio,
grazia con ogni vilissimo interessùccio o puntiglio o piacere. casalicchio, 563:
..., per un vile interessùccio o simile passione,... mancano
. ant. che partecipa agli utili o al capitale di un'impresa, di un
, 1-12-2-23: si danno però de'casi o impedimenti tali che bastano a farsi avere
(in forma di socio palese, o, più spesso, occulto, di assicurato
ecc.) agli utili di un'impresa o di una singola iniziativa commerciale (per
parti, di ciò che non subisce (o non ha subito subito) menomazioni
menomazioni, danni, lesioni quantitative o qualitative. -per estens.: com
ed altri, da vari malori impediti o perduti di qualche membro, tornati a
), sf. (plur. -eie o -ci). superficie di separazione
proprio, che si riferisce a due o più facoltà universitarie; che comprende o
o più facoltà universitarie; che comprende o riunisce i rappresentanti o i membri di
; che comprende o riunisce i rappresentanti o i membri di due o più facoltà
i rappresentanti o i membri di due o più facoltà; che è rappresentato da due
; che è rappresentato da due o più facoltà. 2. sf.
proprio, che si riferisce a due o più federazioni e ai loro rapporti;
ai loro rapporti; che comprende due o più federazioni. = comp.
agg. fis. che produce o partecipa a fenomeni di interferenza.
fis. elisione mutua di due o più effetti simultanei e concomitanti, che
di tali prescrizioni, che essendo più o meno contrarie s'incrociano, si combattono
]: 'interferenza': combinazione di due o più movimenti che si propagano in un
casi il moto risultante differisce in direzione o in quantità dai moti che lo producono.
fra due onde di luce omogenea, o fra due onde sonore, che si
quale si è l'accrescimento della luce o del suono in alcuni punti e la diminuzione
altri, oppure in questi l'oscurità o il silenzio. talora, in senso
vale azione scambievole di due onde luminose o sonore sovrapposte, per la quale in certi
in certi loro punti si fa oscurità o silenzio. panzini, 342: * interferenza
il fenomeno per cui due onde luminose o sonore possono elidersi a vicenda: produrre cioè
a vicenda: produrre cioè l'oscurità o il silenzio. -figur.
vicina e differente. -anche: alterazione o disturbo di comunicazioni telefoniche che si inseriscono
sulla stessa linea in seguito a contatti o a fenomeni di diafonia. marinetti
di orientamento diverso, di età più o meno differenti. 7. microbiol.
10. matem. parte comune a due o più insiemi. 11. sport.
una squadra che è alla battuta, o di un difensore. -nella pallacanestro,
un giocatore che tocca il proprio canestro o la palla in parabola discendente sotto il
, si sovrappongono l'uno all'altro o si trovano comunque in rapporto, per
fenomeno dell'interferenza; che è prodotto o causato da fenomeni di interferenza; che
fenomeni di interferenza; che si basa o sfrutta i fenomeni di interferenza (un
sta dietro, e vi produce linee o frangie delicatissime. le onde suscitate da
liquido; in altri invece lo sollevano o lo deprimono più gagliardamente. 2
notato il frequente interferire di dittature larvate o scoperte. 3. tr. raro
, che si riferisce au'interferometria o all'interferometro. interferòmetro, sm.
dall'incrocio fra individui di razze o specie diverse. — comp. dal
furfantina? panzini, iv-342: 'interfecto'o * interfetto ', brutto latinismo (
alberi, spesso adibito a culture foraggere o cerealicole. = comp. da
. geol. che penetra nelle cavità o nelle zone di minor resistenza di un