qualcuno dei loro atti non sarà presto o tardi rimeritato, nessuno agirebbe più.
amore » perché non sia per guadagneria o solo per utilitade, ma sia per constante
fatto per guadagneria. passavanti, 253: o per guadagnerìa o per altra loro vanità
passavanti, 253: o per guadagnerìa o per altra loro vanità dicono che sono
gesuiti sono tutti coloro che per ignoranza o superstizione partecipano al loro zelo fanatico o
o superstizione partecipano al loro zelo fanatico o per vanità e guadagneria ne subiscono 11
agg. ant. che procura guadagno o vantaggio; lucroso. cassiano volgar.
ne pagherò poi quest'agosto, / o il mese di luglio più vicino;
poi se noi siamo perciò migliori o peggiori, e se sia guadagno o perdita
o peggiori, e se sia guadagno o perdita. -nel linguaggio religioso, il
da miseri guadagni. anonimo, ix-430: o buon re carlo magno /..
mostra di meretrice. -da o di guadagno: da monta (un animale
1-387: date... guadagno, o fiorentini, / a questa nuova foggia
scuola, / tanto apprezza costumi, o virtù ammira, / quanto l'asino fa
per essere conseguito, richiede eccessiva fatica o espone a troppi gravi rischi.
di guadagno: essere in so- prappiù o inattesa, insperata. alberti, ii-95
. -fruttare; dare un utile o un vantaggio, o anche un beneficio
; dare un utile o un vantaggio, o anche un beneficio morale. 5
, condurre un'operazione vantaggiosa, ottenere o procurare un utile; migliorare, avvantaggiarsi
fatto il guadagno dal disastro. -fare o avere guadagno, venire a guadagno di
, venire a guadagno di qualcosa (o di qualcuno): ricavarne, riceverne
si umilia. ariosto, 43-170: o forte, o caro, o mio fedel
ariosto, 43-170: o forte, o caro, o mio fedel compagno, /
: o forte, o caro, o mio fedel compagno, / che qui sei
anima. -fare, esservi tristo o poco guadagno; fare, avere un
avere la peggio (in espressioni monitorie o ironiche e con valore antifrastico).
, che avesse avuto padre, avolo o marito cavalier romano, si mettesse a
che sempre pensa a qualche infortunio, o de'figliuoli, o della moglie,
a qualche infortunio, o de'figliuoli, o della moglie, o qualche sinistro de'
de'figliuoli, o della moglie, o qualche sinistro de'suoi, sicché l'animo
avviene, che prima non avevi provveduto o pensato teco medesimo, puoi stimare a
... dopo qualche vaglia familiare o i primi guadagnuzzi coi giornali, avevamo
: guadagnucchia (sottintendi: nel commercio o nel lavoro e simili).
attraversare a piedi un corso d'acqua o un tratto di mare, toccando il fondo
anche riferirsi al passaggio effettuato a cavallo o sopra un veicolo a ruote).
spend'il denaro / se se'largo o avaro. = deriv. dal
di lino, di lana, di seta o di cotone. tramater [s.
nome volgare e botanico dell'erba guada o bietola gialla. * guaderella '.
deriv. dal lat. mediev. guadia o wadium (lex salica), voce
d'acqua (a piedi, a cavallo o sopra un veicolo a ruote) senza
la tela, / che non pur ponte o guado, o remi o vela,
che non pur ponte o guado, o remi o vela, / ma scampar non
pur ponte o guado, o remi o vela, / ma scampar non potienmi ale
sasso come ranocchi nel bel mezzo della fiumana o valicarla camminando a ritroso dove il guado
tansillo, 48: se io dormo o vegghio, seggio o vado, /
: se io dormo o vegghio, seggio o vado, / in quel caro gioir
tanti mali non si rappresentava il minore che o vivi e veggenti essere dall'onde tranghiottiti
e veggenti essere dall'onde tranghiottiti, o più tosto percuotere ne'ciechi guadi e
quivi si discolpa. petrarca, vi-1-46: o felice colui che trova il guado /
,... suole essere uno scoglio o, per dire forse meglio, un
al guado / nulla giovano altrui ricchezza o grado. idem, ii-5: che
tuo abito dà che sia fornaio o carbonaio o appanatore di guado. fr.
dà che sia fornaio o carbonaio o appanatore di guado. fr. martini,
dagli antichi belgi 4 glas 'o 4 glast 'e dai germani 4 weid
glast 'e dai germani 4 weid 'o 4 waid ', donde sembrano derivati
presso dei latini, 4 guede 'o 4 gueste 'presso dei francesi, guado
ben puro. 3. guado selvatico o bastardo: ginestrella (genista tinctoria)
.]: 4 guado bastardo 'o 4 salvatico ', specie di pianta appartenente
/ di fior ornarsi, non di lappe o loglio. b. tasso, ii-50
son di qualche verde prato, / o di quell'erba che più bella infiora.
l'aurea chioma bionda, / alga o scoglio non è, che non s'infiori
corona, / qual né a poeta, o a imperator si dona. aretino,
puntini, di quelle parole che esprimono o ciò che vi ha di più sozzo o
o ciò che vi ha di più sozzo o ciò che vi ha di più riverito
: gran parte de'cinquecentisti, toscani o no, prosatori o poeti, scrivevano.
cinquecentisti, toscani o no, prosatori o poeti, scrivevano... nel
infiora, / che sempre il compratore o parte o riede. roberti, xiv-286
, / che sempre il compratore o parte o riede. roberti, xiv-286: alcuni
cioè che si pasce de'fiori, o vero s'informa di fiori. buti,
corpus domini) durante la quale alcune vie o piazze della città vengono tappezzate di fiori
), agg. letter. reso o diventato fiorentino; domiciliato in firenze.
), agg. letter. diventato o reso fiorentino. -in partic.:
sperme e può essere formata da fiori con o senza peduncolo; vinfiorescenza monopodiale, indefinita
senza peduncolo; vinfiorescenza monopodiale, indefinita o racemosa ha l'asse principale a crescita
longitudinalmente e fiori peduncolati (grappolo o racemo, corimbo), o fiori sessili
o racemo, corimbo), o fiori sessili (spiga, amento o
o fiori sessili (spiga, amento o gattino, spadice, spata), o
o gattino, spadice, spata), o l'asse corto (ombrella),
l'asse corto (ombrella), o l'asse corto sviluppato in larghezza (
(capolino); vinfiorescenza simpodiale, definita o cimosa ha l'asse principale che cessa
avere due rami opposti (di- casio o cima bipara) o un solo ramo (
(di- casio o cima bipara) o un solo ramo (mono- casio o
o un solo ramo (mono- casio o cima impara); vinfiorescenza tirsoide ha
, e può essere omotipica (tirso o pannocchia o grappolo composto o racemo composto
può essere omotipica (tirso o pannocchia o grappolo composto o racemo composto, antela
(tirso o pannocchia o grappolo composto o racemo composto, antela, spiga composta,
antela, spiga composta, corimbo- tirso o corimbo composto, ombrella composta, cima
composto, ombrella composta, cima ombrelliforme o pleioclasio) o etero- tipica (grappolo
composta, cima ombrelliforme o pleioclasio) o etero- tipica (grappolo di ombrelle,
, ed anche la disposizione de'frutti o d'altre parti che cooperano a formare
parti che cooperano a formare il frutto o seme o la spora. mazzini, 77-10
cooperano a formare il frutto o seme o la spora. mazzini, 77-10: belli
trofei di fiori infilati in un giunco, o in una paglia, a simulare odorate
sia e forare con spada, o altro istrumento che buchi. = voce
andrea gesualdo da traietto discute e confuta o infirma gli interpreti anteriori. panzini,
/ che spunta il sol d'april o pur di maggio. = denom
non tenere alcun conto di una persona o di una cosa; non curarsene minimamente;
.]: * infischiarsi d'una persona o d'una cosa ', non farne
non farne alcun conto; non temerne o sperarne nulla... viene da
attività. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti. marinetti,
condannato poteva tenerlo [lo sportello] aperto o chiuso a piacere, di dentro eravi
che portava al sommo di un arco o d'altro grandioso monumento il titolo dedicatorio
nuovi. 2. ling. fonema o sillaba inseriti nell'interno di un vocabolo
sua radice, come elemento di derivazione o determinazione morfologica (in contrapposizione a prefisso
); divenire fistoloso (il corpo o una sua parte). compagni
, 1-171: sarà ferito una gamba o un braccio / o altra parte, o
sarà ferito una gamba o un braccio / o altra parte, o cadravvi una scesa
o un braccio / o altra parte, o cadravvi una scesa, / e chi
: io temo che i peccatori, o sbigottiti o infastiditi, si andrebbero a gettare
temo che i peccatori, o sbigottiti o infastiditi, si andrebbero a gettare a'
andrebbero a gettare a'piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i
gettare a'piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i quali lascerebbero
a'piedi di confessori o stolidi o ignoranti o rilassati, i quali lascerebbero infistolire e
]: manifestasi la ferita essere infistolita o impostemita. michele de cuneo, lix-59:
popolana s'infittiva, chiacchierando vivacemente, o aspettando in silenzio, rassegnatamente. govoni
proposito). saba, 337: o nell'antica carne / dell'uomo addentro
), agg. letter. reso o diventato flaccido. vallisneri, iii-530
3. finanz. aumento, graduale o repentino, della circolazione della carta moneta
che l'aumento dei prezzi sia inferiore o superiore al 5 %; vinfiazione
nascosta (o repressa) oppure aperta, a seconda
a seconda che i governi intervengano, o no, per rallentarla o stroncarla con
intervengano, o no, per rallentarla o stroncarla con opportuni provvedimenti; vinflazione da
dall'acqua caldissima possono aiutare la risoluzione o ritorno della linfa nella grande circolazione.
sempre stette d'una faccia, né mai o più allegro o più maninconoso si vide
una faccia, né mai o più allegro o più maninconoso si vide, ma tale
foscolo, ii-266: e tu, o licoride, non mai ti pieghi / de'
da lire sterline non ancora vendute, o se vendute non ancora pagate, il
ecco lidia crudele;... o come m'incerbero, o come m'inradamanto
... o come m'incerbero, o come m'inradamanto, o come m'
m'incerbero, o come m'inradamanto, o come m'intesifono, o come m'
inradamanto, o come m'intesifono, o come m'inflegetonto, o come m'insatanasso
m'intesifono, o come m'inflegetonto, o come m'insatanasso, o come fatto
inflegetonto, o come m'insatanasso, o come fatto sono il gran diavolo dell'inferno
: io ho già visto esser fiaccato o torto / da braccia lente un inflessibil
un pianeta con un altro, ogni due o trecento anni, nelle inflessibili leggi siderali
e inflessi- bile, e dopo più o meno prove avrete resultati quasi infallibili,
secco, difficile sempre lo stile, o parli o scriva; uniformità di voce e
difficile sempre lo stile, o parli o scriva; uniformità di voce e pronunzia
; uniformità di voce e pronunzia o tono quasi imperativo, inflessibile sempre. d'
mille trabalzi di roma, di perugia o di viterbo. = deriv. da
quel laberinto, non saprei se prigioniero o carnefice, racchiu- devasi. borgese,
velocità è minore, cioè l'inflessione o sia piegatura. zanotti, 41: la
ciò non una manovra di governo o d'inflessione. 2. movimento del
secondo che noi ci moviamo con questa o quella parte del corpo nostro, si
uccelli] il canale alquanto più largo o più angusto, più retto o tortuoso,
più largo o più angusto, più retto o tortuoso, l'aria che dalle fauci
altezza, il timbro, l'intensità o, anche, tutti questi caratteri (ed
: del qual effetto, chiamato diffrazione o sia inflessione della luce, il grimaldi fu
per instabilità dell'equilibrio elastico di aste o lastre sottili; svergolamento. 11.
inflessivo, agg. ling. che riguarda o dipende dalla flessione nominale o verbale;
che riguarda o dipende dalla flessione nominale o verbale; derivato per alterazione morfologica (
, / san farla obliqua, over transversa o dritta, / san farla in cuneo
, in rostro, avanti inflessa, / o dietro, o in plinto,
inflessa, / o dietro, o in plinto, o tutta implessa o curva
dietro, o in plinto, o tutta implessa o curva. galileo, 3-1-192
o in plinto, o tutta implessa o curva. galileo, 3-1-192 convertirebbero tutto
verso la medesima parte e pochissimo inflessa o declinante dalla perfetta drittezza, in un
ligono di quaranta, di cento o di mille angoli, è muta
suoni diversi provengono dal solo stringere o dilatare più o meno la cavità della
dal solo stringere o dilatare più o meno la cavità della bocca,
nuove parole non sarebbe ragionevole cercare radici o analogie nella lingua celtica e germanica preferendole
cesarotti, 1-i-46: se finalmente una sostanza o un'idea aveva una qualche specie di
un'idea aveva una qualche specie di dipendenza o di connessione con un'altra già nota
]: 'inflettere', ripiegare all'indietro o all'infuori un raggio luminoso, un
un raggio luminoso, un raggio calorifico o un raggio sonoro. dicesi parlando dei
ora e mi riporta cumerlotti / o anghébeni -tra scoppi di spolette / e i
giusti, _ 4-i-38: se poi barella o spinge la bilancia / a traboccar dal
2. causare un male fisico o morale; provocare un dispiacere, una
.); che impone (sofferenze o anche onori o favori non richiesti o
che impone (sofferenze o anche onori o favori non richiesti o sgraditi).
o anche onori o favori non richiesti o sgraditi). tommaseo [
2. causato (un male fisico o morale); provocato (un dispiacere
intorpidimento contratto dalla dominazione spagnuola, godendosi o discutendo le riforme agricole ed economiche per
), agg. raro. reso o divenuto floscio, molle, cascante.
varie immissioni barbariche a volta a volta influenti o invadenti o incombenti in italia.
a volta a volta influenti o invadenti o incombenti in italia. 2.
: questo verbo, giudizio, affermazione o come si voglia in altro modo chiamare,
fosse, niuno il sa; ma, o conformità di complessioni o di costumi o
; ma, o conformità di complessioni o di costumi o speziale influenzia del cielo che
o conformità di complessioni o di costumi o speziale influenzia del cielo che in ciò
iv-148: così dunque va il mortdo, o fere stelle? / così iustizia il
non possono esser cagione di freddo nel corpo o di spavento ne l'animo se non
può dire anzi che lo corruppero, o, almeno, lo immobilizzarono.
la influenzia sua. roverbella, xxxviii-149: o summo love, / io te ringrazio
primo in una posizione di supremazia (o comunque di superiorità) politica; effettivo
di fatto (più 0 meno larvata o manifesta). -in senso generico:
. -dir. internaz. sfera o zona d'influenza: territorio più o
o zona d'influenza: territorio più o meno esteso, abitato da popolazioni arretrate
(còme la semplice egemonia politica, o l'instaurazione di un protettorato, o
o l'instaurazione di un protettorato, o la riduzione del territorio allo stato di
quel voltarsi tutti insieme appena imo starnutiva o aveva un colpetto di tosse.
con infiammazione delle mucose. -influenza pettorale o degli equini: malattia contagiosa, causata
avvenir loro, conviene che chi è padrone o n'ha la cura gli rivegga e
subito da lui una specie di attrazione o d'influenza magnetica, a cui non
. locuz. — avere, esercitare influenza o una grande influenza: godere di notevole
popoli. -per influenza di qualcuno o di qualcosa: in forza della sua
né per caso / che produca appetito o mal penserò, / non te volgesti mai
. -sotto l'influenza di qualcuno o di qualcosa: assecondandone i consigli e
. influenzale, agg. che riguarda o dipende dalla malattia dell'influenza.
, a comportarsi in conformità di convinzioni o di interessi determinati; sottoporlo alla propria
32-35: il padre mi ha già due o tre volte insinuato che avrebbe un grande
, v-24: non fu mai il puntiglio o la picciolezza delle convenienze sociali che influenzarono
che esercita un influsso determinante sul pensiero o sulla volontà altrui. dossi,
dossi, 1-ii-870: da buoni o da cattivi consiglieri ed influenza tori dipendono
è stato rigido e acerbo? da voi o da le stelle? credete veramente che
. 2. esercitare una più o meno notevole influenza sulle opinioni, sulle
sulle decisioni, sulle azioni altrui (o anche su fatti, eventi o circostanze)
altrui (o anche su fatti, eventi o circostanze); far sentire la propria
mazzini, 52- 136: non cerco o curo influire sulle idee di luigi napoleone.
, quando dovevano essere tassate a gocce, o siano rami di acqua che in esse
ella proceda da quello stesso, senza ordine o previdenza d'altri. sassetti, 412
abito elettivo. manni, i -7: o fortunato cielo, che a sì degno
altra setta d'ignoranti affermano la natura o i celi averli in tali lochi creati
notti sono piene di mali influssi. o dei, proteggete un uomo innocente e
; potere, virtù, azione determinante o modificatrice. savonarola, 7-ii-228: quelle
xxi-23: spande natura influssi blandi / o in colli o in rive. volta,
spande natura influssi blandi / o in colli o in rive. volta, 1-i-225:
se tu sai, [fuggi ratto, o signor, fuggi da tanto / pernicioso
. comprendo anche i laghi, stagni o paludi, se queste non abbiano il loro
il loro essere dall'influsso dei fiumi o rigagnoli o altr'acque sopraterranee, ma
essere dall'influsso dei fiumi o rigagnoli o altr'acque sopraterranee, ma bensì dalle
8. movimento in massa di persone o di cose verso una determinata direzione;
influsso benefico. -sotto rinflusso di qualcuno o di qualcosa'. assecondandone i consigli e
sentimenti; ma solamente influsse da dio o per sé immediate, o per le
da dio o per sé immediate, o per le seconde cagioni, cioè per li
gl'influvii sa lutevoli, o mali,... a noi ne
, agg. letter. che si può o si lascia infocare; eccitabile, entusiasmabile
, 3-37: quello infocaménto de'vapori, o cometa o asub che si fosse,
quello infocaménto de'vapori, o cometa o asub che si fosse,...
i pratichi che quell'infocamento di vapori o cometa che si fosse fu nel cielo
tuffa dentro l'acqua... e o basta questo solo infuocaménto e tuffamento,
basta questo solo infuocaménto e tuffamento, o è necessario il rinfuocarlo e rituffarlo una
è necessario il rinfuocarlo e rituffarlo una o più altre volte, secondo le diverse
che talvolta ne apparisce di fuori, o naturale infocaménto della faccia e languidezza del
della faccia e languidezza del corpo, o sopranaturale d'estasi, di splendori,
dente si cauterizzi, non una volta o doi, ma molte. d. bartoli
ed essendo fusibile, qual è il piombo o lo stagno, si fonderà, ed
, si fonderà, ed il rame o altro metallo più duro s'infocherà.
si gettano in mezzo alcune pietre più o meno grosse; e mentre queste s'
(il volto: per eccessivo calore o per intensa emozione). pindemonte,
alla disperazione. montale, 5-86: o labbri muti,... /.
,... /... o membra che distinguo / a stento dalle
che distinguo / a stento dalle mie, o diti che smorzano / la sete dei
2-55: abbi una piastra di rame o di ferro infocata, e spluzzavi suso
quando sono infocate, nell'acqua una o due volte. ramusio [ippocrate],
che una artificiosa e veloce operazione fatta o dal fuoco stesso o da veruna altra cosa
veloce operazione fatta o dal fuoco stesso o da veruna altra cosa infocata. marchetti
3. fortemente riscaldato dal sole o dal fuoco (un luogo, un
per le algenti / ove '1 dì surge o cade, / anzi infin nell'eterne
4. per estens. caratterizzato o accompagnato da un clima torrido, canicolare
dal vetriolo, rimane come un tartaro o gruma di colore infocato ed acceso,
persona); arrossato per il calore o l'emozione (il volto, le guance
dire: e fino a quando, o maladette sorelle, dormiremo noi di vituperoso
. figur. dominato da forti passioni (o anche da virtù o da vizi)
forti passioni (o anche da virtù o da vizi); acceso di amore,
, 9: l'incamiciatura, o sia crosta stesa sopra gli stami lineari
agg. disus. posto nel fodero o in una guaina. d.
/ per lei sola disposta, / o di feltro, infodrata / di tela inargentata
infodrata / di tela inargentata, / o dentro o fuor di ricco drappo ornata.
di tela inargentata, / o dentro o fuor di ricco drappo ornata. ramusio,
si potendo accompagnare per via di marza o d'infogliamento, cioè a occhio,
per lungo tempo non è stato pagato o corrisposto o richiesto; trasandato, trascurato
tempo non è stato pagato o corrisposto o richiesto; trasandato, trascurato; detto
, trascurato; detto così di debiti o crediti attenenti allo stato o ai comuni
di debiti o crediti attenenti allo stato o ai comuni, come di debitori o creditori
stato o ai comuni, come di debitori o creditori pubblici; che anche si disse
femra. -tricé). chi getta o sotterra nelle foibe. = nome
ragione, impazzire. guido delle colonne o anonimo, 428: uscito son del
un liquido dentro un altro liquido (o dentro un recipiente).
, infondere alle volte nello siroppo istesso o in una certa simile decozione, fatta
in acqua di buglossa, una oncia o mezza almanco di diasena o di diacatolicon
una oncia o mezza almanco di diasena o di diacatolicon. ricettario fiorentino, 78:
poco il mondo già mai t'infuse, o tinse, / trifon, nell'atro
volta e queste devono essere nettamente superate o negativamente dimostrandone l'infondatezza, o positivamente
superate o negativamente dimostrandone l'infondatezza, o positivamente, contrapponendo sintesi filosofiche di maggior
, che non è fondato sopra ragione o verità. 4 affermazione, giudizio, proposta
] sugo di foglie d'olivo o di sambuco, non se gli seccheranno le
per le vene quando verranno resoluti in acqua o in latte e senne infonda il pasto
/ del piè la pianta non si bagna o 'nfonde. felice da massa marittima,
4. per estens. porre dentro o sopra; introdurre; inserire; gettare
e sotto / terra... o picciol sassi e bevitrici pietre / v'infondi
sassi e bevitrici pietre / v'infondi, o scorze di squallenti conche. casoni
, capacità, energie, proprietà fìsiche o morali; trasmettere una nuova natura;
meritare da alcuno? potete voi, o madri, doppo aver concetto un figliuolo
materiali e spirituali elargiti da dio (o dalla divinità in genere). fra
e gielo. castellani, xxxiv-310: o quanti mercenari ha il padre nostro / nella
/ non convien ch'io te schiva o te ricusa. dottori, 3-115: il
alcuna virtù che non derivi dal moto o dal lume, ma da l'essenza del
infonde. g. visconti, i-8-65: o dolce daria, morta per dolore /
. maria maddalena de'pazzi, ii-393: o se potessi infondere un po'd'amore
i-273: questo dal sibilar d'aure o di fronde, / dal garrire importun d'
loquace / or non rotto silenzio, o qual m'infonde / dilettevol ribrezzo,
carducci, iii-3-172: t'amo, o pio bove; e mite un sentimento /
, iii-208: qui giace un grillo, o passeggierò, un grillo, / che
profondere sentimenti, energie verso un oggetto o scopo determinato. fra giordano, 2-127
12. introdurre in un'opera artistica o letteraria determinati pregi o significati; conseguirvi
un'opera artistica o letteraria determinati pregi o significati; conseguirvi determinati effetti.
: che avverrà, se aggiugneremo due o tre palmi d'argentovivo a quello che già
pazzi, iii-167: mirabile sei, o verbo, nello spirito santo a fare che
letter. che non può essere forato o trafitto; invulnerabile. buonarroti il giovane
una tavoletta ben piana, inforata o di tela negra o di zendalo.
, inforata o di tela negra o di zendalo. = probab. contrazione
, i-i77: trovansi guasti i legnami, o per umor di dentro che dall'acqua
di dentro che dall'acqua per le fessure o risedendo nel- l'inforature grosse dei rami
attanagliare, sorreggere con una forca (o con qualcosa di simile); infilzare;
/ che all'altrui mensa tordo, starna o porco / selvaggio. vasari, i-910
per lo profferitico. cesari, i-427: o buono! un diavolo difende il meschino
4. stringere fra le gambe il dorso o la sella di una cavalcatura; montare
dante, purg., 6-99: o alberto tedesco ch'abbandoni / costei ch'
scrivere qualche racconto strapaesano... o per inforcare qualche discendente degli antichi cavalli
se non si vogliono inforcare strade temerarie o dilettantesche, bisogna rassegnarsi...
la vacanza da per sé, senza licenza o ordine del maestro.
fra i rebbi di un forcone (o di qualcosa di simile).
cesoie, se la loro proprietaria, o per dir meglio la loro vittima,
, 6-263: un'italia forestiera, o inforestierata tutta nell'anima e negli ordini.
, costituito, dotato di particolare natura o carattere. tommaseo [s
francesco. 5. plasmare intellettualmente o moralmente; istruire, educare, guidare
astrattiste e affidando il proprio valore comunicativo o alla rapidità del gesto sulla tela (
crepiti e sternuti, e una pittura più o meno informale, che si contenta di
informali -dove i personaggi entrano, dicono o fanno qualcosa, e poi escono,
informale. 2. che pratica o si ispira a tale genere di pittura
nell'uomo sono in atto, o vero ciascuno in sua forma. ancora non
virtù impressa, a quello diamo intelligenza o assistente o informante, e a infiniti
, a quello diamo intelligenza o assistente o informante, e a infiniti altri moti diamo
informante, non che un semplice ornamento o vezzo. carducci, iii-7-324: ciascun degli
resti in mente, giovando il buon ordine o metodo del- l'informare, con spirito
quel che faccia un informante languido, o pure quello il quale sia spiritoso, ma
essere vivente della vita vegetativa, sensitiva o intellettiva; determinare la materia a essere
murtola, 1-15: senza oprar materia o forma / di nulla il tutto eternamente
v'ha dubbio che l'anima, o sia il principio senziente, informi il
dante, purg., 17-17: o imaginativa che ne rube / talvolta sì
nel ciel s'informa, / per sé o per voler che più lo scorge.
2. dotare un essere particolare (o l'universo) di vita, di
che immortale convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia, se
convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia, se bene si
., e quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione
eterno incorruttibile. caviceo, 1-199: o magno love, la cui virtù 10
1-59: l'anima dell'uomo riceve impressione o forma, secondo e vari appetiti;
e l'anime e gl'intelletti degli ascoltanti o de'leggenti. tasso, 13-53:
cauta. mazza, ii-103: salve, o scintilla de l'eterno lume, /
varie guise, ora di un delfino o cavallo, ora di una selva o d'
delfino o cavallo, ora di una selva o d'una montagna, o d'altro
una selva o d'una montagna, o d'altro indistinto componimento informandosi. aleardi
pensare e di agire di una persona o la cultura e l'arte di un popolo
arte di un popolo; sospingerli intellettualmente o moralmente verso una determinata direzione.
cristo. castelvetro, 4-19: i costumi o sono informati da virtù, o sono
costumi o sono informati da virtù, o sono informati da vizio. buonarroti il
-per modo di inciso. il tale o la tal cosa informi: per addurre
per addurre la testimonianza di una persona o la prova di un fatto a confermare la
12. corredare una pratica giudiziaria o burocratica, un ricorso, una supplica
il campione nella terra della staffa, o nel luto, per cavarne la forma
cavarne la forma. -introdurre o versare in una forma. messisbugo,
fiscelle, dette fattocchie di giunco, o in altro vaso. 14.
natura [tommaseo]: informare il feltro o applicarlo sopra una forma di legno.
discorsi pronunciati da persone considerate assenti o attribuiti a cose inanimate o astratte;
considerate assenti o attribuiti a cose inanimate o astratte; fare una prosopopea.
che favelli come se fosse presente, o una cosa che non può favellare, come
matique. informativa, sf. discorso o scritto informativo; informazione.
, abitacolo domiciliare del denominato maschio, o « toso »: con qualche informativa per
sostanziale, della vita vegetativa, sensitiva o intellettiva; di conferir loro la propria
a tutti i bisogni e virtute informativa o dispositiva a condurre in essere tutte le
che tende a plasmare in un dato modo o a conferire una forma, una figura
nascosto, si procurano le prove o gl'indizi n si prende l'informazione del
mio proprio pugno, e questa sera, o domani alla più lunga, avrà
, della vita vegetativa, sensitiva o intellettiva; costituito nella sua specifica natura;
reggere sul collo che ad un magnanimo o ad un pazzo. emiliani- giudici,
al pensiero che la lingua si studi o, com'egli dice, che non
la relazione, avendolo molto veduto e poco o nulla sentito. manzoni, pr.
, male informato, pronunzia ingiuste sentenzie o per se stesso, o per mezzo
ingiuste sentenzie o per se stesso, o per mezzo de'suoi ministri, acciò desista
, chi sa cose a scapito d'altri o chi crede a relazioni non vere.
e contro il quale giudica non conveniente o non possibile istituire un regolare giudizio.
informato. calandri, 344: qualsivoglia uomo o... di piccola o di
uomo o... di piccola o di mezzana o di grande statura, bene
.. di piccola o di mezzana o di grande statura, bene informato o
o di grande statura, bene informato o magro. -di animali.
8. tecn. posto sulla forma (o nella forma). b. corsini
. 9. locuz. -fare vinformato o dell'informato: fingersi al corrente.
tenere informato qualcuno: procurargli (sporadicamente o continuatamente) informazioni e notizie; metterlo
che immortale convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia,.
convegna essere lo rivelante, o corporeo o incorporeo che sia,...
... e quello ch'è mosso o vero informato da informatore immediato debba proporzione
una vita, d'un'opera di scienza o d'arte. pensiero informatore degli atti
giustizia,... condotti dal caso o da una spia, che qui si
sottrarsi alle persecuzioni. -collaboratore (o redattore) di un giornale che raccoglie
notizie. -persona che fornisce notizie dirette o indirette per una ricerca, per un'
notizie riservate sulla posizione economica di privati o di aziende, ed esprime il parere
sull'opportunità di instaurare rapporti di affari o sulla concessione di fidi. -informatore
di fidi. -informatore militare: soldato o sottufficiale, ufficiale del servizio informazioni militari
sostanziale, la vita vegetativa, sensitiva o intellettiva; atto che lo determina nella
3. atto con cui si dànno o si ricevono notizie; condizione di chi
commessione di qua al vescovo di firenze o a quello d'arezo o di fiesole
vescovo di firenze o a quello d'arezo o di fiesole o a qualunque altro prelato
a quello d'arezo o di fiesole o a qualunque altro prelato che s'informasse de
quei giudizi dai quali risulta la scorta o la probabile cognizione di un fatto.
ricerca era il suo demone. -giornale o quotidiano di informazione: quello che serve
quello che non ha ancora saputo o putoto rinunziare al romanzo d'appendice. moravia
4. notizia (portata a voce o mandata per scritto) precisa e particolareggiata
male e di cui egli è detto; o se egli 'l dice per proprio
'l dice per proprio dispiacere, o per invidia, o per sim- plicità
per proprio dispiacere, o per invidia, o per sim- plicità che avesse. ca'
. l'informazione era erronea. -agenzia o servizio di informazioni: organizzazione che raccoglie
giornali e agli uffici di enti pubblici o privati che hanno interesse a essere informati
, economico e patrimoniale su determinate persone o imprese. borgese, 1-404: il
tutto quanto riguarda un nemico, effettivo o potenziale (e si pratica mediante lo
. -ufficio d'informazioni (o ufficio informazioni): quello a cui
informazioni sui clienti e su qualsiasi persona o azienda che possa interessare alla banca stessa
in virtù d'una simile informazione, o non si muove punto, o si
informazione, o non si muove punto, o si muove poco. g. gozzi
cibernetica, dalla genetica). -teoria o scienza dell'informazione: studio statistico-matematico delle
. 7. genet. informazione genetica o ereditaria: l'insieme dei caratteri ereditari
e di direttive date a un ambasciatore o a un ufficiale in merito all'adempimento
r. direttore propone piuttosto un'informazione o terna della medica facoltà. 9
attività istruttoria svolta da un giudice sulbalterno o da altro funzionario in ordine a un'
presentata da un privato all'autorità giudiziaria o ad altra pubblica autorità; il rapporto
ne vengo da vosignoria / eccellentissima, o signor dottore, / per infor- mazion
12. locuz. -avere informazione o informazioni di qualcosa: essere informato in
, pigliare, ricevere informazioni su qualcuno o qualcosa: cercare di conoscere; esserne
informissimo). che non ha ancora o non ha più alcuna forma; mancante
è a dire quanto pezzo informe di legno o di sasso. landino, 35:
l'una delle quali si chiama potenzia o vero natura informe, l'altra atto o
o vero natura informe, l'altra atto o vero forma. tasso, 13-i-331:
riso, il fischio, il sospirare, o cose tali. f. f.
pensiero di cercare i frammenti informi o gl'incerti lineamenti della commedia nei misteri,
nessuna ripugnanza a mostrarla in pubblico: o fosse perché l'idea di un pericolo
di un pericolo corso mi lusingasse; o che, per un misto d'idee ancora
pelli a informentire, tenendole cioè tre o quattr'ore in monte, dopo bagnate le
, a scolorar la faccia a raffreddare o informicolare le gambe. d'alberti [s
]: 4 informicolare ', patire o avere l'informicolaménto. = comp
, mettere il materiale di terra argilla o il sasso vivo per la calcina in fornace
mettere nella fornace a fine di cuocere o di fondere. 2. figur
ch'ei la gira, / otto o dieci sbasiti per la sala. note al
. 2. mettere a fondere o a cuocere nella fornace metalli, vetro
estens. introdurre golosamente nella bocca cibi o bevande; divorare. angiolieri, 148-2
. neri, 12-74: chi sotto scala o sotto il letto inforna. fagiuoli,
della pace. 7. possedere o lasciarsi possedere carnalmente. boccaccio, v-241
opportunità naturale, vuol scaricare la vescica o, secondo la dilettevole, infornare il
una trattativa; al momento di proporre o di concludere. g. m.
. per estens. gran numero di cose o di persone; mucchio; ressa.
di molte persone in un determinato gruppo o sodalizio. tommaseo [s. v
si considera diviso un forno. -primo o ultimo infornato: la parte estrema,
: la parte estrema, a sinistra o a destra, del forno. tommaseo
a introdurre periodicamente nel forno il pane o la pasticceria, a sorvegliarne la cottura
questa umil fera, un cor di tigre o d'orsa, / che 'n vista
, 9-61: d'un solo fiato o bene o mal descritta, / divido il
: d'un solo fiato o bene o mal descritta, / divido il tema:
: la cosa ricordata si può sopprimere o cacciare dall'animo, non falsarla né sminuirla
/ ond'il vero per voi s'asconda o mischi. imbriani, 4-214: questo
, 116: esarcia che avesse bisogno o di acconcio o di infortiménto. =
esarcia che avesse bisogno o di acconcio o di infortiménto. = deriv. da
espressioni esclamative. pulci, 27-250: o infortunata più che l'altre donne, /
. per estens. che ha avuto attuazione o esito sfavorevole, mal riuscito (un
infortunato evento. -che è o è stato sede o teatro di eventi tristi
-che è o è stato sede o teatro di eventi tristi o luttuosi,
stato sede o teatro di eventi tristi o luttuosi, di sciagure, di calamità (
villani, 12-20: chi avea cose care o mercatanzie le fuggia in chiese e in
infortunata città. pulci, 26-13: o trista, o infortunata valle, / oggi
pulci, 26-13: o trista, o infortunata valle, / oggi sarai per sempre
qual figure, / qual inimiche stelle o gravi segni / àn ogni nostro ben
cor. piccolomini, 1-381: per contrario o infortunatissimo influsso de'cieli o per pessima
per contrario o infortunatissimo influsso de'cieli o per pessima educazione o comunque si voglia
influsso de'cieli o per pessima educazione o comunque si voglia vedremo venire al mondo alcuna
infortùnio, sm. evento funesto o spiacevole che si verifica indipendentemente dalla volontà
e imprevista, che provoca effetti lesivi o letali; disgrazia, sinistro. -infortunio
, e che gli cagiona una malattia o la morte. p. c.
un atleta. 2. situazione o evento doloroso, caso infelice, avversità
, ora non devreste dolervene; o dolervi solamente de'miei infortuni, i quali
: fortuna con fortuna... o fortuna con infortunio e con comune, o
o fortuna con infortunio e con comune, o infortunio con fortuna e con comune.
grazia che tosto potesse andare a lui, o egli tornare a essa. =
: vedo che più te biforci, o crudel sorte, / contra di me per
disfavore. 3. prendere sapore o odore forte; inacetire, inacidire,
fiorentino, 1-108: il zucchero, o mèle, sia tanto cotto, che egli
, che egli possa conservarsi senza inforzare o muffire. soderini, i-487: i
anche al figur. giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo,
giacomo da lentini o monaldo d'aquino o anonimo, 455: allegro vado
pozzetti, 7-183: il siero inforzato, o in altra guisa corrotto, può fare
sm. numism. moneta (denaro o grosso) migliorata d'intrinseco rispetto a
denaro più debole, detto lucchese comune o novo, coniato dopo il 1100)
7-ii-186: si cominciò ad usare i soldi o denari, chiamati * afforziati '
e * debilis 'ad esprimere la maggiore o minor quantità della lega; e da
nacque l'altra moneta 'intorbata 'o 'infortiatorum '... la moneta
/ guadagnasi con loro niente o modico. giannone, io: spiegava
cosa che comincia a essere infoscata, o a infoscarsi. infoscare (ant.
dubbiezze infosco. tommaseo, ii-m: o imaginativa! o strumento di nostra miseria e
tommaseo, ii-m: o imaginativa! o strumento di nostra miseria e di nostra
-conferire un'espressione cupa, tetra (o anche minacciosa, severa); rabbuiare
273: la miglior terra che sia negra o fosca / vogliono o bigia:
sia negra o fosca / vogliono o bigia: e in questo avvien che s'
verde / oltre l'uso natio s'infoschi o ingialli, /... l'ordin
l'ordin già preso / s'allenti o lasci. papi, ii-162: in oriente
or con la rosa / s'imporpora, o il candor serba del giglio. pratesi
passando pei meati di un corpo denso o pochissimo trasparente. - confondersi
un aspetto cupo, un'espressione minacciosa o triste; rabbuiarsi. monti, x-2-37
fiette nel canestro, gli occhi s'infoscavano o le si riempivano di lagrime silenziose.
in alcun vólto infoscato / dalla fuliggine o adusto / l'armonia del bronzo vetusto
2. per estens. ant. stampato o scritto in modo non chiaro, poco
occasione ch'ella sia un poco infoscata o per essersi annoiata in qualche visita o
o per essersi annoiata in qualche visita o per qualche leggero incomodo. bresciani,
iii-1-398: non ti chiedo assai tempo, o parca: un giorno solo per dir
nel tempo. lubrano, 2-261: o tu dirai, l'eternità tanto s'infossa
può verificarsi erano rimaste le infossature di due o tre generazioni di in seguito alla frattura
(e indica posizione intermedia entro due o più limiti di luogo in cui qualcuno
limiti di luogo in cui qualcuno o qualcosa si trova o viene a trovarsi;
cui qualcuno o qualcosa si trova o viene a trovarsi; è usato con
se 'n solitaria piaggia, rivo, o fonte, / se 'nfra duo poggi siede
di spazio circoscritto entro cui una persona o una cosa è contenuta. guittone
infra: da (per indicare provenienza o allontanamento). fr. morelli,
vi-1-197 (56-13): se due giorni o tre mi stesse ascoso, / io
/ voi, che ardete d'amore, o luci sante, / deh prendete pietà
sogni. 3. indica stato o condizione di perplessità, di incertezza,
trascorrere prima che si compia un fatto o un'azione. dante, inf.
dominici, 1-52: sì che vergine o vedova o maritata quasi vedova stia apparecchiata
, 1-52: sì che vergine o vedova o maritata quasi vedova stia apparecchiata comunicarti ogni
riferimento sia a persone sia a cose o a concetti astratti). storia de
fra i popoli liberi nessuna differenza, o pochissima, han posto infra la vita
, col significato di dentro. galliziani o rinaldo d'aquino, 436: faccio accordansa
: infra me stesso / dico: o nerina. — infra il mio
duca una fanciulla d'età e di anni o circa a quatordici, di mirabile istificanza
qui sorgendo e cadendo, vedesti tu [o sole] alcuna volta un solo infra
s'el debbe il patre santo visitare / o se 'l pastor diè pur venire a
dovesse condur l'impresa a termine, o lasciar renzo in guardia de'due birri
sapere, se abbia da sciogliersi in lacrime o da smammarsi di risa. landolfi,
geol. primo periodo dell'era cambriana o proterozoica, caratterizzato da un notevole accumulo
radicalmente fitta nella terra, hanno bisogno o d'una o di più delle cinque cose
terra, hanno bisogno o d'una o di più delle cinque cose, cioè:
lasciati a infracidare, quasi merce vilissima o pestilente. faldella, iii-96: che
si dee tagliare del mese di novembre o di dicembre a luna scema, perocché allora
: qualunque corpo infracida per lo tempo o per lo caldo. bibbia volgar.,
, imputridito, infetto (il corpo o un suo membro, un umore, ecc
.). iacopone, 15-1: o corpo enfracedato, eo so l'alma dolente
, 177: ma non è rotta mica o infracidita / la bella stampa della gente
da funghi parassitari filiformi che vi penetrano o se ne alimentano sino a corroderlo e a
: in capo di pochi giorni, o fosse la inavvertenza o la straccu- rataggine
di pochi giorni, o fosse la inavvertenza o la straccu- rataggine o il poco sapere
fosse la inavvertenza o la straccu- rataggine o il poco sapere de'medici, o fusse
rataggine o il poco sapere de'medici, o fusse pure la malignità della ferita,
se ne gli arbori, per essere intarlati o guasti nella forca, l'acqua che
, l'acqua che piove si fermasse o facesse lor danno a infradiciargli, tosto
piantiamo [i teatri] del pari, o in giù del livello delle strade,
. de amicis, xii-259: cinque o sei, successivamente, mi si strofinarono
671: deh, non m'infradiciare; o dove si trovò mai che si potesse
. letter. ant. indebolirsi fisicamente o moralmente; infiacchirsi, perdere vigore (
lo ingegno. -perdere potenza politica o militare. a. pucci, cent
infraliti. -che ha perduto impeto o capacità combattiva (un esercito, un
commedie. salvini, vii-571: * o cecco mio quel parlar gralzioso '.
, 1-34: alla fine di questi, o ver sette o pur nove, quai
alla fine di questi, o ver sette o pur nove, quai si fussero scaglioni
un piano, acciò che chi era stracco o debole per la fatica del salire avesse
corte, governavansi i principali affari, sceglievansi o licen- ziavansi i ministri. gioberti,
] non trattasse mai direttamente con editore o tipografo di sorte; bensì con inframmettenti
che apprendiamo immediata d'impedire o almen temperare quei crudeli rigori, che i
(inframettiménto), sm. o meno violentemente protestarono contro l'inframettenza,
di personalità, con la forma narrativa o drammatica un fatto della vita moderna. lucini
e sottili fette di pane inframdetto / o pure a quel che noi volevam dire:
ognor s'infranca. senza necessità, o almeno utilità grande, nelle cose estrin2.
28: non si trot'infranca [o mio cuor]; / però che mai
ch'io non ti trovi infrancata, o infranchita, che non ti giovaranno tutte le
infran- ceso). adattare alle forme o alle espressioni linguistiche o ai costrutti sintattici
adattare alle forme o alle espressioni linguistiche o ai costrutti sintattici propri della lingua francese
), agg. ant. reso o diventato franco, libero, sicuro,
ch'io non ti trovi infrancata, o infranchita, che non ti giovaranno tutte le
. contagiarsi di 'mal francese 'o sifilide. n. franco, 5-41
gozzano, i-624: si parla francese o un piemontese arcaico molto serrato nella 4
559: possiamo leggere un testo qualunque pubblico o di conversazione di quell'epoca infranciosata e
particolarmente si vieta gl'ingressi nelli letti o casa dello spedale, sono i leprosi
vapor inchiuso in la castagna, / o in altra cosa, quando è riscaldato,
: con queste pietre mozzano il legno o l'infrangono a poco a poco.
si perda. -macinare (grano o altri cereali). -anche per simil
azzioni... sono il pestar panico o altra biada, l'infranger fava o
o altra biada, l'infranger fava o ceci o altro legume. nannini [
biada, l'infranger fava o ceci o altro legume. nannini [epistole]
che egli abbi luogo in chi porterà o manderà a infràgnere, o infragnerà, o
in chi porterà o manderà a infràgnere, o infragnerà, o farà infràgnere, fave
o manderà a infràgnere, o infragnerà, o farà infràgnere, fave o altre simili
infragnerà, o farà infràgnere, fave o altre simili cose in tutto e per tutto
non mi tiro in un pozzo, / o con le pugna non m'infrango e
vedere un sacco pieno / di zucche o di popon sopra un giumento: /.
mio solo petto / sfogar dovrassi; o in me, qual onda a scoglio,
può essere rotto, spaccato, frantumato o che non si riesce a rompere;
varie figure circonscritti. cesarotti, 1-xv-312: o nestore, dappoiché ornai costoro combattono alle
infrangi-legge, sia ereditario, o sia elettivo;... chiunque ha
, nella linea generale della loro vita o in alcuni tratti di questa, si affermino
alcuni tratti di questa, si affermino conservatori o rivoluzionari, autoritari o liberali, aristocratici
si affermino conservatori o rivoluzionari, autoritari o liberali, aristocratici o democratici, rispettosi
rivoluzionari, autoritari o liberali, aristocratici o democratici, rispettosi di tradizioni o infrangitori
aristocratici o democratici, rispettosi di tradizioni o infrangitori di tradizioni. 3.
dice che c'è dato: aguti o ferri? / d'un ver non si
alfieri, iii-1-7: non sono, o 4 divina libertà ', spente affatto
nazione). guittone, 3-40: o non fiorentini, ma disfiorati, e disfogliati
consiste solamente nell'essere quelle consonanti quasi o dure o infrante, ma nella grossezza
nell'essere quelle consonanti quasi o dure o infrante, ma nella grossezza ancora o
o infrante, ma nella grossezza ancora o sottigliezza della vocale, in cui sì fatte
mastelli. 2. il luogo o l'edificio dove si svolge l'operazione
svolge l'operazione della frangitura delle olive o di altri prodotti agricoli. statuto
, palmenti, gualchiere, pescaie, vie o strade ingombrate. 3.
, secondo me, sono gl'infrantoi, o, come altri dicono, pendaioli o
o, come altri dicono, pendaioli o correggiuoli. = comp. da in-
disus. spremitura, frangitura (delle olive o di altri frutti o cereali).
(delle olive o di altri frutti o cereali). tanaglia, 1-1002:
, agg. ant. ornato di frappe o di disegni riportati (un abito
. ant. ornato di trappole o disegni riportati. s. bernardino da
rivelano con particolari dispositivi fotografici, fotoelettrici o termoelettrici; si utilizzano per il riscaldamento
). -fotogr. pellicola infrarossa o altinfrarosso: quella che è sensibile unicamente
quantità esagerata di fronzoli, di parole o atteggiamenti cerimoniosi ed enfatici. tolomei
; sostenere con frasche una pianta rampicante o una pianticella. g. m
di leccio fralle fronde degli agrumi. o. targioni tozzetti [gherardini]: siccome
a infrascare / in ginestra, sermenti o in tignamiche. -ant. imbiancare
, per così dir, d'infrascare o d'incaliginare con mille e mille graziosissime
* tu mi vuoi empier di vento 'o 4 infrascare '. beccuti, 164
, 2-23: mal chi con essi o s'imbroglia o s'infrasca.
: mal chi con essi o s'imbroglia o s'infrasca. 12. intr
. sbagliare. tansillo, 1-162: o per favor che chieda, o perché
1-162: o per favor che chieda, o perché caschi / in fallo, non
sostenuto con frasche (una pianta rampicante o una pianticella). sacchetti,
se [l'uccello] era troppo alto o troppo infrascato non c'era nulla da
luzi, 3-15: qualcuno per lucertole o per fiori / resta indietro, disturba
su'carri trionfali... infrascate, o per dir meglio cariche di tant'oro
piazza, infrascati di varie dicerie, o, come si danno a credere, sentenze
a. f. doni, i-56: o poetuzzi che... volete il capo
parafrasi sazievoli, non infiascature di erudizioni o trasapute o disutili. 3.
, non infiascature di erudizioni o trasapute o disutili. 3. ant.
funzione di sostegno di una pianta rampicante o di una pianticella. =
infrascritta, sf. disus. nota o aggiunta scritta sotto; lettera trascritta più
del corpo per mezzo di una siringa o di uno strumento analogo munito di un'
, posto sotto alla ferita un tegame o una padelletta, farà diverse iniezioni. a
, nell'interno di una massa muraria o di un terreno da consolidare, in
in modo da riempire le cavità esistenti o da conglomerare il terreno troppo sciolto.
; e lo dicono di tempo iperbolicamente più o meno lontano. 4 in ilio
imboccato, per cui non ci si può o non ci si deve avviare (
. cecco d'ascoli, 2946: o quanto è l'unicorno fiero e forte
, perché starete a rischio a ogni modo o di inimicarvi il ricco, o di
modo o di inimicarvi il ricco, o di maltrattare il povero. levi, 6-207
abbattute. 2. che esprime o rivela inimicizia, odio, avversione;
19-38: provavano adesso grave quella solitudine o inimichevole o negligente. d'annunzio,
provavano adesso grave quella solitudine o inimichevole o negligente. d'annunzio, iii-1-821:
, nell'ambito di un'organizzazione più o meno complessa, che determina l'orientamento
ciascuna delle materie, cioè delle discipline o dei complessi di cognizioni, distinti e
distinti e organizzati sistematicamente secondo criteri scientifici o didattici, che tale attività riguarda;
d'insegnamento obbligatorio. -insegnamento pubblico o ufficiale; insegnamento privato o libero:
-insegnamento pubblico o ufficiale; insegnamento privato o libero: quello impartito nelle scuole e
istruzione pubblici (cioè organizzati dallo stato o, sotto il controllo dello stato,
organizzate da enti non pubblici, religiosi o laici, o da private persone).
non pubblici, religiosi o laici, o da private persone). giordani,
dicesi libero, può essere servo a pregiudizi o tirannici o liberaleschi, a passioni
essere servo a pregiudizi o tirannici o liberaleschi, a passioni private o pubbliche,
o liberaleschi, a passioni private o pubbliche, a idee straniere. idem
]: 'insegnamento... ufficiale'o dato in nome e cogli stipendii del
provarmi nell'insegnamento pubblico. -insegnamento elementare o primario, insegnamento secondario, insegnamento professionale
, insegnamento artistico, insegnamento universitario o superiore: quello impartito, rispettivamente,
impartito, rispettivamente, nelle scuole elementari o d'istruzione primaria, nelle scuole secondarie
d'istruzione primaria, nelle scuole secondarie o d'istruzione secondaria (tali s'intendono
.]: 4 insegnamento elementare 'o 4 primo ', meglio che 4 primario
unità. -insegnamento della religione o religioso; insegnamento laico: quello che
quello che ha per oggetto la religione o, più in generale, si ispira in
fra le sue materie, la religione o, più in generale, ha un'
,... che, sentite o non sentite ne'cuori, vengono trasmesse
sia di metodico, sia d'aritmetica, o di geografia o di lingue vive
d'aritmetica, o di geografia o di lingue vive. -libertà di
) di istituire scuole (dette private o, dai loro fautori, libere)
lo vostro insegnamento. ruggerone da palermo o federico ii, 425: membrandomi suo'
. locuz. -avere insegnamento di qualcuno o di qualcosa: conoscerla a fondo, averne
chiaro discernimento. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
discernimento. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414:
tenere una lezione scolastica. stefano protonotaro o pier della vigna, 416: dàmi
pretende di insegnare ciò che non sa o di fare ciò che non può.
il complesso dei docenti di una scuola o di una circoscrizione scolastica. dominici,
scuola dando lezioni agli allievi singolarmente o in piccoli gruppi.
apprendere a qualcuno ciò che non sa o ciò che sa imperfettamente; portare a
sicuro / filosofar, / che sapienza, o gino, / in più sublimi ancora
può più discutere. si può solo imparare o insegnare. imparare sarebbe, ancora,
. mazzini, 34-23: uomini gravi, o signori, e sinceri amatori della loro
uom s'eterna. ugurgieri, 14: o giovani, insegnatemi se voi forse vedeste
allievi, mediante lezioni scolastiche (pubbliche o private) e opportune esercitazioni, la
: se avien che s'insegne, o uno senz'arte insegna un altro senz'arte
l'altro ha bisogno di essere insegnato; o uno artista insegna un altro artista.
insegna un altro artista...; o quello che non sa insegna colui che
filosofie. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti (sia come soggetto
. in relazione con una prop. finale o consecutiva. giamboni, 10-27:
c'insegniate. bellincioni, ii-233: o patre mio, da poi che amor
imprima in su i graticci, di strame o di paglio 0 di loppa, e
'letto delle pietanze, erbe cotte, o simili, che si serve in tavola
di cenere e di residui del legno o di altre materie consumate da un fuoco
di letame fresco compresso in vetrate mobili o cassoni fissi, bagnato, ricoperto con
fissi, bagnato, ricoperto con terriccio o con altri materiali (segatura, torba
invernali, soprattutto nei paesi nordici, o si conducono, specialmente in floricoltura,
assunta da una distesa di biade ripiegate o abbattute al suolo dalle intemperie (cfr
un bosco ed esercitano un'azione acida o alcalina sulla vegetazione del sottobosco.
da materiale assorbente (per lo più paglia o foglie secche), adatto alla costituzione
si stende sulla posta dei grandi erbivori o sul pavimento del ricovero dei piccoli animali
la notte gli si faccia letto di paglia o di grosso fieno alto infino alle sue
usi a questo animale / che felci o paglia mai non venga meno, / per
l'attento pastore cambierà il letto ogni dodici o quindici giorni ed anco più spesso,
: strato di paglia, di strame o altra cosa simile, che si mette nella
il letto e 'l dormir de'firugelli o su la cinerugia o su la terza o
'l dormir de'firugelli o su la cinerugia o su la terza o su la grossa
o su la cinerugia o su la terza o su la grossa. soderini, iv-409
pietre nelle loro cave formano tanti strati o letti differenti gli uni su gli altri,
gli altri, in una direzione parallela o alquanto inclinati all'orizzonte. bossi,
che li ricuopre, e * muro 'o 'letto 'quella che trovasi al
composto dai residui della fusione del metallo o da argilla, su cui si preparano
argilla, su cui si preparano forme o stampi destinati a ricevere la colata del
la colata del metallo fuso. -letto metallico o di raffreddamento: ripiano composto da sbarre
18. chim. strato di sostanza porosa o granulare (reagente, catalizzatore) attraverso
tramutato che tu l'hai, due o tre piene giumelle d'uve secche spicciolate.
aiuto; il quale sarebbe avere tre o quattro some d'uve in uno tinello,
ma lasciargli sguazzare in su quella madre o letto. 20. conc. pelle
. 23. idraul. letto filtrante o batterico: insieme di diversi strati di
acque torbide per uso domestico e industriale o le acque di scarico delle fognature.
. citolini, 412: la sega o d'acqua o da braccia, co'i
, 412: la sega o d'acqua o da braccia, co'i denti suoi
quando sia investito nel fango molle, o dove abbialo lasciato l'abbassamento della marea.
milit. sostegno sul quale si appoggiano o si fissano le bocche da fuoco per trasportarle
fissano le bocche da fuoco per trasportarle o manovrarle; affusto. fr. martini
crescenzio [tommaseo]: le casse o letti che egli giudica giusti hanno da
altro che a letto. -a o in capo del letto: v. capo
, uscire dal letto: scenderne più o meno rapidamente; lasciarlo dopo il riposo
meno rapidamente; lasciarlo dopo il riposo o una malattia. angiolieri, xxv-11-390:
non l'avesse mai toccata patimento alcuno o travaglio. -andare, essere,
coricarvisi, per lo più per sonno o per malattia; lasciarvisi cadere per stanchezza
-andare a letto con i polli o all'ora delle galline: andare a
nona. -andare, entrare (o essere) a letto con qualcuno:
a letto con qualcuno: distendervisi (o trovarvisi) insieme, per lo più
qualcuno: sorprenderlo nel sonno; avvicinarlo o assalirlo senza che se l'aspetti.
le lenzuola, talora anche la materassa, o questa almeno rivoltarla su di sé,
-donna da letto: che è o si ritiene essere particolarmente sensuale.
-essere, trovarsi, stare, giacere a o in letto: riposare, dormire.
sì. -fare della mano (o della palma) letto alla guancia:
letto alla guancia: tenervela posata più o meno leggermente. dante, purg.
a poggiato al ginocchio. -fare o farsi letto a qualcuno o a qualcosa:
. -fare o farsi letto a qualcuno o a qualcosa: offrirgli un sostegno,
rifugio. laude cortonesi, xxxv-ii-54: o giovanni, amor diletto, / cristo
ii-5-xxiv: quando occorre usare alcuna nuova o meno usata voce, sogliono gli scrittori
g. m. cecchi, 1-2-507: o fortunato,... vi siate fatto
a letto qualcuno: adagiarvelo perché riposi o possa essere curato; spogliarlo o aiutarlo
riposi o possa essere curato; spogliarlo o aiutarlo a spogliarsi prima che vada a
, dando a chi parla del bambino o dello scapato. 'la vada a letto
, mandarlo via da sé, con impazienza o dispregio. 4 voi parlate di libertà
non portato: morire di morte cruenta o di morte improvvisa.
per riposar sul letto della sorba, / o farsi anche ammazzar, quest'è più
! -saltare, ruzzolare il letto o dal letto: alzarsi con fretta precipitosa
nel fondo di un letto: costringere o essere costretto a una lunga degenza per
, guardare il letto: trovarsi, più o meno a lungo, in degenza per
in qua pel più del tempo a guardar o il letto o la casa.
tempo a guardar o il letto o la casa. monti, i-396: il
g. m. cecchi, 1-1-448: o fazio, / come sta ben la figliuola
: capovolgere l'ordine naturale delle cose o la successione logica delle azioni.
letto caldo fa la minestra fredda. o anche: il caldo de'lenzuoli non
anima ama. petrarca, 234-5: o letticciuol, che requie eri e conforto
, 2-7: 0 cameretta venturata, o letticciuolo gaudioso, dove il belacqua mio
scorso con la vista (uno stampato o uno scritto), in modo da
dalle lettere, per unirli poi, o mentalmente o a viva voce, in
lettere, per unirli poi, o mentalmente o a viva voce, in sillabe,
; riconosciuto attraverso i caratteri della scrittura o della stampa (un vocabolo, una
875: raccontavano cose non mai più intese o lette ne'fatti di guerra. gemelli
latino antico con un latino più grossolano o meglio con vocaboli italiani a desinenze latine
tullio poi letti da bartolino erano probabilmente o quelli 'ad erennio 'male attribuiti
ad erennio 'male attribuiti a cicerone o quello 'de inventione '.
oltre la pratica di persone più o meno colte hanno un po'di letto addosso
dibattiti, la lettura di qualche testo o documento di cui gli interessati conoscono già
agg. e sm. che si riferisce o appartiene alla lettonia, retta dal 1940
balticoslava, che la abita; nativo o abitante della lettonia. tramater
. 2. incarico di lettore o di insegnante nei conventi e nei seminari
, n-iii-623: si può l'auditore o 'l lettore, mentre egli si spazia per
: l'adattare alla epopea il lettore o l'uditore plebeo e ignorante, mi pare
, vi-121: se in sé frutto, o forse alcun diletto / porgesse a vo'
foscolo, iv-450: non ti dico, o lettore, se non ciò ch'io
se non ciò ch'io vidi, o ciò che mi fu, da chi il
le proprie opinioni, i propri giudizi o chiede consigli, aiuti, ecc.
ad alta voce a un'altra persona o che intrattiene gli altri leggendo. -
fosse l'arte de'servi lettori, o anagnosti, de'quali si servivano gli antichi
avviso nei giornali, per un lettore o una lettrice; e gli capitò una
di leggere ad alta voce testi sacri o di cultura generale durante le refezioni.
il savonarola] tornò a firenze, o chiamato che vi fosse da lorenzo de'
de'medici, secondo afferma il burlamacchi, o richiamato più tosto al suo officio di
, e sè tali erano che lo meritassero o lo potessero, dopo que'primi gradi
compie, durante la messa o altra funzione religiosa, determinate letture pubbliche
determinate letture pubbliche di testi biblici o di preghiere (e, in genere,
sport, attualità, pubblicità), o commenta un documentario con la voce fuori
consiglieri due balotte dorate, resta lettore o elezionario. = de elettore (v
accostatomi ove cantavano, viddi doi lettorini o legilgii, non fatti come li nostri
denina, 1-ii-154: il 'lettorino 'o * leggio 'gli potè meritare a
. lettùccio, sm. letto piccolo o di fortuna; letto misero; lettino
, adatta ad accogliere più persone sedute o una persona distesa; divano, sofà,
; perciocché (trattone alcuni seggi, o panconi di noce, posti in alcune
-lettùccio a dondolo: sedile a uno o più posti sospeso a un'altalena oppure
figur. ant. ciò che è causa o effetto di calma, di sicurezza,
alternamente sul letto e sul divano o sulla poltrona: stentare a rimettersi da una
e per effetto l'acquisizione di notizie o nozioni varie attraverso un'attenta ed esatta
esatta interpretazione dei segni convenzionali della scrittura o della stampa; esercizio che consiste nel
, 11-54: ciò che mai, o per lettura, o per udita, o
ciò che mai, o per lettura, o per udita, o per vista, gli
o per lettura, o per udita, o per vista, gli era in
testo per esercitare gli allievi a leggere o come testo, relativo a una determinata
parte non iscritta: buona nuova, o signori, disse, io veggio terra.
voce, e stampate, da leggersi o in adunanza o in famiglia o ciascuno
stampate, da leggersi o in adunanza o in famiglia o ciascuno da sè.
da leggersi o in adunanza o in famiglia o ciascuno da sè. 'letture serali
adunanze tenute la sera, a istruzione o a diletto, talvolta a spettacolo o
o a diletto, talvolta a spettacolo o a lucro, per piaggiare le passioni dominanti
con funzione di complemento alla parte teorica o di ampliamento o approfondimento di determinati argomenti
complemento alla parte teorica o di ampliamento o approfondimento di determinati argomenti. -la
avevo trascritto per 'la lettura 'o per la 'nuova antologia '.
antologia '. 6. atto o esercizio che consiste nel leggere ad alta
ad alta voce in modo che una o più altre persone possano udire e comprendere
alla messa, se non erro, due o tre volte: del resto nessun esercizio
235: crescer più d'una cattedra o lettura / anco gli piacque a ciaschedun
dal punto di vista grafico, etimologico o semantico) o di un passo oscuro in
vista grafico, etimologico o semantico) o di un passo oscuro in un testo,
che pretendono di conoscere le cose occulte o di predire il futuro in base all'
un'assemblea legislativa (nelle espressioni esame o votazione o deliberazione, ecc., in
legislativa (nelle espressioni esame o votazione o deliberazione, ecc., in prima
, ecc., in prima lettura o in seconda lettura, con riferimento agli
progredendo ai più grossi: carattere microscopico o diamante, perla, parigina, nompariglia
'. -attività svolta dal revisore o dal correttore di bozze. -lettura
24. locuz. -avere, ottenere una o più letture: negli studi e nelle
, ricevere l'incarico di insegnare una o più materie. sanudo, iii-95:
-dare, conferire a qualcuno uno o più letture: negli studi e nelle
antichi, incaricarlo dell'insegnamento di una o più materie. lettere e istruzioni agli
uno scritto: leggerlo, scorrerlo più o meno attentamente. galileo, 1-1-188:
-essere in lettura: di libro o pubblicazione che il bibliotecario ha già consegnato
citolini, 203: sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute...
203: sono a'dì nostri o poco o nulla conosciute... queste [
. miner. ant. calcedonio bianco o biancastro; agata bianca. landino
'leucagata ': sorta d'agata o gemma bianca, distinta da vene o
o gemma bianca, distinta da vene o da macchie bianche. tommaseo [s.
altri scardiccioni... i pappi o peluria del seme di questo cardo,
povera di ferro, di colore biancastro o grigio. = formaz. dotta
, varietà del- l'alfo, o sia lebbra bianca, considerata da alibert come
(di probabile origine infettiva, batterica o virale), caratterizzata da un'eccessiva
di questi ultimi e alterazione di uno o più organi linfatici (milza, ghiandole
, agg. medie. che dipende o è caratteristico della leucemia; che si
sf. medie. ciascuna delle alterazioni o delle lesioni cutanee di vario tipo che
alla leucemia; che ne ha qualche carattere o fenomeno tipico. -reazione leucemòide: comparsa
artificialmente od estraendola dalla caseina imputridita, o dalle materie albuminoidi trattate colla potassa caustica
albuminoidi trattate colla potassa caustica, o dalla carne fatta digerire coll'acido solforico allungato
colore rosso; il leuciscus cephalus o cavedano; il leuciscus aula e
, per cui alcuni individui sono chiari o biancastri. = formaz. dotta
; si presenta sotto forma di cristalli o di granuli di varie dimensioni ed è
viene usata per la pavimentazione delle strade o per l'estrazione di fertilizzanti potassici.
-ci). medie. che riguarda o dipende dalla leucocitemia. = deriv
. che è in relazione di causa o di concomitanza con l'aumento dei globuli
dei globuli bianchi dovuta a cause fisiologiche o patologiche. = formaz.
= voce dotta, gr. xeuxóxop. o <;, comp. da xeuxó?
. che consta prevalentemente di minerali bianchi o biancastri, perciò abbonda di quarzo,
. -i). medie. decolorazione o mancanza di pigmentazione della cute; può
; può essere congenita (albinismo) o acquisita [atrofie cutanee, lebbra,
. da leuco \ den \ dr \ o \, col suff. chim.
in maniera diffusa sia in focolai, o di tutto il sistema nervoso centrale (
berillio, rombico, di colorazione verde o verde giallo con lucentezza vitrea; si
vitrea; si presenta in cristalli lamellari o in masserelle. = formaz
: che è in relazione di causa o di concomitanza con la leucoflemmazia. a
apparente bianchezza di quell'ac- queo umore o flemma che la produce. dizionario di sanità
. v.]: * leucoflemmatia 'o * leucoflemmasia ': idropisia del tessuto
gros sularia di colore bianco o biancastro. = formaz. dotta
colore bianco, ma anche giallo, ceruleo o vermiglio; violaciocca. mattioli
un'altra il fiore di color gialloso. o. targioni tozzetti, iii-19: 'leucoio
siliqua è terminata da uno stimma bilobo o capitato. i semi sono in una
biancheggiante. -in partic.: leucite o pycnite o dipiro. tramater
-in partic.: leucite o pycnite o dipiro. tramater [s
indica varie sostanze di un bianco più o meno puro: come il solfato di zinco
che compare in seguito a una ferita o a un'ulcerazione della cornea e che
e che provoca difetti di vista più o meno estesi; la terapia consiste nel trapianto
consiste nel trapianto della cornea mediante cheratoplastica o nell'asportazione di una parte dell'iride
: 'leucoma': difetto dell'occhio, o sia macchia bianca che si forma nella cornea
una linfa viscosa trattenuta in questa membrana o da una cicatrice rimasta per una piaga,
'leucoma': macchia biancastra della cornea, o pellicola bianca, che risiede sopra la cornea
e dipende dalla cicatrizzazione di qualche ferita o di certa ulcera di siffatta membrana.
cornea, formatasi in conseguenza d'ulcera o di ferita, con perdita di sostanza
occhio, che succede ad ima piaga o ad una ulterazione della cornea.
dell'unghia, dovuta a forme ereditarie o a gravi malattie; può essere totale
a gravi malattie; può essere totale o parziale, lineare o puntiforme.
essere totale o parziale, lineare o puntiforme. panzini, iv-373: leuconichìa
bianche nell'unghia, per cause parassitane o per alterato nutrimento delle cellule. ai
. affezione congenita caratterizzata da mancanza più o meno spiccata di pigmento nella pelle,
si accompagna con la decolorazione dei peli o leucotrichia. = voce dotta,
molto simili a quelli della gastroenterite infettiva o tifo del gatto. = voce dotta
. medie. che si riferisce o dipende dalla leucopenia; affetto da leucopenia
medie. alterazione delle mucose della bocca o dell'epitelio delle vie urinarie, caratterizzata
interna delle guance (placche dei fumatori) o sulle labbra, talora sugli organi genitali
che si nota dopo iniezioni di adrenalina o di sostanze del genere. =
dell'utero, frequente in soggetti linfatici o con disfunzioni ovariche; perdite bianche,
, giallo, che esce dall'utero o dalla vagina. presso il volgo si chiama
. medie. che riguarda, concerne o dipende dalla leucorrea; che soffre di
'affezione leucorroica ', * flusso 'o * scolo leucorroico '.
i giovani, caratterizzata da tumefazioni più o meno estese e voluminose dell'apparato linfatico
diagnosticata mediante l'esame del sangue o la puntura sternale e il successivo esame citologico
malattie che affettano i vasi chiamati sierosi o linfatici. 2. decolorazione delle
cane, causata probabilmente da turbe biochimiche o da fattori ereditari. -leucosi degli uccelli
fibre nervose del lobo prefrontale; è smusso o è fatto in modo da poter raggiungere
dipendenze e sotto la protezione del re o di un signore; vassallo.
mecenate, composero i 4 leudi 'o poesie in di lui onore.
. ant. tipo particolare di noce o nocciola. soderini, iii-502:
; si adopera principalmente per sollevare pesi o per vincere una resistenza. -leva di
atasta s'egli ha catenine al braccio o anelli in dito, e...
2. per estens. asta o sbarra che viene manovrata per mettere in
viene manovrata per mettere in azione (o in riposo) un dispositivo meccanico (
dello sterzo', la leva di direzione o di itinerario; la leva per vavanzo-
1-70: leva -leva di comando -asta o bastone imperniato nella sua parte bassa e
documenti di legge per barra del timone o giaccio. 3. attrezzo usato
posso scalzare la miseria. -leva o leve di comando o del comando: l'
. -leva o leve di comando o del comando: l'autorità e i
fosse talmente ad altra parte sana aderita o ad altro osso sodo e forte, fa
-azione che consiste nel far fuggire o far alzare a volo la selvaggina.
ammaestrato a scovare e a far fuggire o volare la selvaggina. bocchelli, 1-i-183
. 8. fis. leva ottica o amplificatore a leva: dispositivo per la
sul ginocchio. -dare a leva o di leva: fare forza con uno
in un determinato punto di una chiusura o di ciò che si vuole sollevare, in
spalancò. viani, 19-12: con tre o quattro martellate sca tenò i
punto di ciò che si vuole aprire o sollevare. ojetti, ii-369: si
una statua. -fare leva su qualcuno o qualcosa: ricercarne con insistenza l'appoggio
distaccarle sollevandole perpendicolarmente dal piano orizzontale, o mettendole a leva come si fa d'
mettere a leva 'per alzare gravissime moli o svellere checchessia ben fisso o attaccato.
gravissime moli o svellere checchessia ben fisso o attaccato. -staccare, estirpare.
per canzonarmi. -mettere a leva o alla leva un uccello: nel linguaggio
-tirare a leva: issare, alzare o tirare camminando e traendo la fune a
organizzare, costituire, rafforzare un esercito o una forza armata in genere (flotta,
più per una determinata guerra, spedizione o operazione militare (e poteva essere compiuto
e poteva essere compiuto sia arruolando volontari o soldati di professione, sia costringendo,
, mediante appositi provvedimenti della pubblica autorità o mediante coazione abusiva da parte dei reclutatoli
reclute, raccolte una per una, o se si stipuli contratto con privati condottieri
per far gente. -di nuova o di prima leva, di leva (con
guardia nazionale, i corpi volontari sbandati o in piemonte, la leva in massa rinviata
, giovani e vecchi, con le buone o con le cattive, sotto le armi
organizzati su'luoghi, composti di compagnie più o meno forti, ma eguali tra sé
. -leva di terra, di mare o dell * aria: a seconda che sia
e in base al quale veniva reclutato o esentato, a seconda che avesse estratto
, la presura violenta dei giovani alla milizia o alla marineria, quando non bastavano i
il 4 maggio. -esame o visita di leva: quella, di natura
lo più militare (detto comunemente medico o dottore di leva) e al quale è
che il consiglio compie articolandosi in una o più commissioni mobili di leva).
leva. -anche: lo stesso edificio o locale in cui esso ha sede.
come coscritti). -renitente alla leva (o, disus., di leva)
]: 4 renitente alla leva ', o 'di leva ', chi è
, 6-i-453: che cosa sono otto o diecimila uomini? una leva straordinaria ne
servizio in assolvimento all'obbligo di leva o, comunque, che sono stati reclutati
: i richiamati erano pochi, due o tre in tutto il paese, più qualche
5. stor. leva attiva o privilegio di leva: nelle antiche magistrature
prescritta per la verifica dell'abilità (o inabilità) al servizio militare obbligatorio.
di leva. -essere di leva o sotto leva: avere l'età prescritta
spiaggia e pigliare al largo le cautele o mettersi in porto. 4 onda di
serve di segnale della partenza d'un bastimento o di una squadra. dizionario di
mentre si alza una bandiera speciale o un fiocco; segnale di partenza;
di partenza; colpo in bianco o in salva. = deriv.
a togliere facilmente i chiodi senza guastarli o curvarli. = comp.
da un'interlinea, fornita di orecchie o di uncinetti, adoperato per trasportare le
caviceo, 1-218: grave di domestica o commune cura de maggiore levarne non
io sono tentato di levamento d'accidia o di vana gloria o di superbia,.
levamento d'accidia o di vana gloria o di superbia,... a ciò
cucina per togliere i noccioli da ciliege o da olive. = comp.
mal sol palida fassi / candida rosa o per noto spirante, / che poi,
, vegnendo zeffiro, rifassi, / o per la fresca aurora levante. buonarroti
da cui sorge il sole; originario o proveniente dai paesi di levante; orientale,
: io, per mutar contrada, o nel levante / donde si mostra la vermiglia
si mostra la vermiglia aurora, / o dove cade il sole, o per ch'
/ o dove cade il sole, o per ch'io mora / e tomi al
vendere in levante su i mercati di schiavi o da offrire al califfo. ojetti,
aquilone; d, greco levante, o cesia; e, levante scirocco, ovvero
126: immaginatevi... che sei o sette giorni prima, di quel mercoledì
levante; dalla parte di levante: da o verso il punto dell'orizzonte dove sorge
magalotti, 21-108: di più, o a tramontana o a mezzogiorno, o
21-108: di più, o a tramontana o a mezzogiorno, o a levante o
, o a tramontana o a mezzogiorno, o a levante o a ponente, che
o a mezzogiorno, o a levante o a ponente, che lo stesso assortimento di
soderini, i-69: i venti orientali o levantini hanno più copiosa materia degli altri
et i fiati più gagliardi degli occidentali o ponentini. zucchelli, 414: li venti
tacque e tonda de le nere / o bionde chiome a l'aure levantine.
. 4. che si trova o si estende verso levante. landò,
53: felice si reputava colui ch'aveva o un veloce corsiere o una gamba levantina
colui ch'aveva o un veloce corsiere o una gamba levantina per sottrarsi dal rigore
region. propenso all'ira, alla collera o alla superbia. piccolomini, 157
libera dalla forma di fusione i blocchi o pani di metallo destinati a una successiva
, sm. invar. veter. cinghia o corda con la quale si tiene sollevato
che non possa calcitrare durante una medicazione o un intervento chirurgico eseguiti sultanimale in piedi
terra; sostenerlo, elevarlo, condurlo o trascinarlo verso l'alto (o aiutarlo
, condurlo o trascinarlo verso l'alto (o aiutarlo a salire); posarlo in
in piedi, far levare da sedere o da giacere; far alzare in punta
; drizzarlo. -anche: alzare più o meno leggermente (una parte del corpo)
pronom. c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 445: vorria,
speranza, di disperazione, di minaccia o di protesta). guidotto da bologna
le mani a dio spesso bestemmiando / o d'altrui mal pregando. dante, inf
in segno di indifferenza, di noncuranza o di perplessità). calandra, 4-37
tutta nostra schiera / sanza stor- mento o levare bandiera. trissino, 2-2-215: leverò
quella che vediamo talora la mattina, o in sul far della sera, levarsi
questo vino] piglia facilmente d'aceto, o come altri dicono, il fuoco;
si tuffino le vinacce più che tre o quattro volte, sera e mattina, ne'
, il capo) verso l'alto o verso un oggetto elevato; tenere eretto
1-53: non mai con tanto gaudio o stupor tanto / levò gli occhi al
dare sfogo a manifestazioni rumorose di gioia o di dolore, di lode o di
gioia o di dolore, di lode o di protesta. bartolomeo da s
. giorgio dati, 1-193: i soldati o levavano le grida o singhiozzavano. caporali
: i soldati o levavano le grida o singhiozzavano. caporali, i-80: levossi
giano] s'apriva, era segno o che guerra era levata o che guerra
, era segno o che guerra era levata o che guerra si levasse. parata,
14. promuovere a un'alta dignità (o a una condizione sociale o spirituale superiore
dignità (o a una condizione sociale o spirituale superiore); eleggere, nominare
sorte / / quel che più applaudì o che blandisci al seno. / come
innalzare a uno stato di somma perfezione o al possesso di una gioiosa e serena esaltazione
e di un ineffabile benessere dei sensi o dello spirito. -nel linguaggio dantesco:
dante, par., 33-67: o somma luce che tanto ti levi /