voce propria de'medici significa quei fenomeni o sintomi che accompagnano il sopravvenire della febbre
che accompagnano il sopravvenire della febbre, o d'altro qualsiasi malore. i francesi
fu colta da un accesso di febbre o di convulsione, si diede a tremare
d'annunzio, iv-1-459: due o tre volte m'assalì un impeto selvaggio;
. ispezione giudiziaria sul luogo del delitto o della controversia. cantini, 15-13:
al fondo altrui: facoltà di ingresso o di passaggio, che può diventare coattiva in
una proprietà altrui, allo scopo di riparare o costruire un'opera propria o comune,
di riparare o costruire un'opera propria o comune, o di recuperare oggetti smarriti
costruire un'opera propria o comune, o di recuperare oggetti smarriti, o animali
, o di recuperare oggetti smarriti, o animali sfuggiti alla custodia. codice
riconosciuta la necessità, al fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria
fine di costruire o riparare un muro o altra opera propria del vicino oppure comune.
: 11 giudice può accedere agli uffici o impianti telefonici di pubblico servizio per trasmettere
di pubblico servizio per trasmettere, intercettare o impedire comunicazioni o assumerne cognizione.
per trasmettere, intercettare o impedire comunicazioni o assumerne cognizione. 8. dir
dello accesso e del secesso, secondoché più o meno s'awi- cinano o dilungano le
secondoché più o meno s'awi- cinano o dilungano le stelle al cerchio dell'equinoziale.
sono nella filosofia, verità principali, o pure accessorie? 2. dir
? 2. dir. cosa o bene accessòrio: che, pur conservando
) che nell'abbigliamento assolvono compiti utilitari o decorativi. 4. plur. tecn
che costituisce il corpo d'una macchina o simile. è utile e anche necessario
'. tali i fanali, la tromba o campanello, ecc. 5.
basale del fusto, formando un cespo (o cesto). targioni tozzetti, 12-4-326
avesse fatto trasvolar la saetta per gli anelli o fori di dodici accette, accomodati in
il ghiaccio] in pezzi con accette o martelli, parte se ne mette dentro ai
ne mette dentro ai vasi del vino o dell'acqua e dentro anche alle tazze dove
forma ben nota se ne ornano gli zappatori o guastatori, così detti, de'reggimenti
accetta ordinaria a mano, a testa o a martello. d'annunzio, ii-910:
dire: « a caldaia vecchia, ammaccatura o buco »;... e ancora
: riceviamo quel che ci si dà o ci si manda; accettiamo, d'ordinario
non si deve sapere chi è povero o ricco. baldini, 4-50: la
. baldini, 4-50: la sartina o la commessa che da noi accetti un invito
, un'opinione, un indirizzo artistico o letterario. cavalca, 9-236: quelli
savio. carducci, i-328: avevano stabilita o accettata la costituzione dell'82. svevo
eredità può essere accettata puramente e semplicemente o col beneficio di inventario. -accettare un
si trovò mercante alcuno che volesse accettare o pagare. 7. agric. ant
è negativa, cioè che l'eredità o la successione non accettata, non si trasmetta
meno avversa ad esse, se avesse saputo o indovinato che le poche palle nere,
ciente mi sento senza la tua grazia, o donatore di tutti i beni,
. pulci, 27-205: ma dimmi, o figliuol mio, dove è la fede
, quanto più gravi cose sostiene. o. rucellai, 1-iii-1-147: con sì
ma quello che le si dà in tale o tal caso. 2. ant
per rispetto di parentado e di pecunia, o per altra qualunque accezione di persone.
4 (59): per acquietare, o per esercitare tutte queste passioni in una
achetarsi è presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o
è presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o che
o pane o cacio gli appresenta, / o che fa incanto appropriato a questo.
'l franco duca / si discioglie nel sonno o al men s'accheta. di capua
forse va spaziando, e nella contemplazion solamente o semplice discorso s'accheta: e questa
essere lo stesso che * quieto 'o 'cheto '. acchiantare (
di recuperare i suini in fuga, o scomparsi. verga, i-275:
chi è stato già colto da qualche inganno o frode o danno altra volta, suol
stato già colto da qualche inganno o frode o danno altra volta, suol dire:
figur. tranello, raggiro (per scherno o beffa). = deriv
stando nel letto raccolto in sé per freddo o per altro. dossi, 429:
inviare con la stecca la palla o il pallino in un punto
. ricucire, rattoppare una scarpa (o ciabatta) alla meno peggio, in
suppongo la depressione dipendente dalla frattura, o acciaccaménto, seguito nel gagliardo e grosso
è quell'infragneme il guscio con mazzuolo, o con altro, per cavarne il gheriglio
dividere alla grossa, sbriciolare col mazzuolo, o nel mortaio col pestello, qualche materia
ancora verdi si mangiano in due modi, o poste altrui innanzi intere co'lor noccioli
altrui innanzi intere co'lor noccioli, o vero prima cavatone il nocciolo, e
né manco un mezzo baiocco a medico o a speziale veruno. pellico, ii-147
; far prendere la rigidità del ferro o il sapore metallico. d'annunzio
(1936); i patti acciaiati (o d'acciaio, 1939).
2. medie. infondere limatura di ferro o d'acciaio nei medicamenti (o in
ferro o d'acciaio nei medicamenti (o in certe bevande) a scopo curativo
lui e l'albero da potare, o la zappa da raffilare, o il fieno
potare, o la zappa da raffilare, o il fieno da falciare non s'era
tessa / di ben filato acciar gabbia o voliera. d. bartoli, i-442:
durissimo. -acciàio di damasco (o di toledo): lavorato con disegni
di ferro metallico stereotipi di zinco, o lastre di rame incise, allo scopo
, v-1-41: il fuoco di vesta, o romani, io lo vidi ardere nelle
quei campi / l'itala gioventude? o numi, o numi: / pugnan per
l'itala gioventude? o numi, o numi: / pugnan per altra terra itali
astro orione; / deh toma, o dea, co 'l bianco piè premendo /
bertucce], quando acciappinano per paura, o per istizza dimenano tosto tosto le labbra
acciarino non può non essere d'acciaio o almeno di metallo. settembrini, 1-94:
la noce, lo scatto, lo scudetto o scodellino, le viti.
le mine] si ado- prano gucchie o agucchie, cioè pali di ferro acciariti,
malvagità di costume ne'mortali sopravvenuto, o se pure è della natura peccato,
: la dottrina accompagnata co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta;
co'cervelli deboli o non gli megliora o gli guasta; ma quando lo accidentale si
ma un vero e proprio problema, o problema filosofico. non è accidentale, ma
, 38: fosse una dimenticanza di caricarlo o qualunque altra malaugurata accidentalità, il fatto
iii-112: perché [la sostanza] o non bagna o non è dall'ambiente,
[la sostanza] o non bagna o non è dall'ambiente, tante volte
testo di eliano. magalotti, 8-221: o sia che ne venga la creazione determinatamente
determinatamente dalla volontà di un dio, o ne venga la produzione accidentalmente dal concorso
né odore, ecc. è spiacevole o piacevole per sé e per essenza, ma
accidentato, agg. colpito d'apoplessia o paralisi. tommaseo-rigutini, 1053:
: ma si doveva avere, sì o no, una maggiore considerazione per quel povero
quelli che hanno il mal caduco, o i visi degli accidentati. 2
e ogni minimo sproposito mi pregiudichi o mi uccida. palazzeschi, 4-152: portava
lingue, insieme con l'accidente de'diluvii o della peste, spegne le memorie delle
e non c'erano colline, prati o altri accidenti del terreno a farmi avvedere
senza che l'idea di questo scompaia o si trasformi (opposto al concetto di essenza
giovani contadini studiano e si ripresentano tre o quattro volte alle prove di ammissione,
parallele, sbarra, anelli, cavallo con o senza maniglie). attrezzìstico
da lavoro (specifici di ciascun'arte o mestiere); arnesi necessari e particolari
in tanto che parea che quando ridea o favellava, ella avesse piena la bocca
determinati e distinti per privilegio del papa o dello 'mperadore, i quali titoli tacer
un certo autore (un'opera letteraria o artistica). algarotti, 3-298:
che incisa quella veduta dal mantegna, o da altri di quella scuola, la
/ ch'esser qui giunto attribuissi, o figlio. varchi, 4-61: essendo egli
(che è distintiva di una persona o cosa; che si dà come propria
aggettivo) che esprime ciò che si afferma o si nega del soggetto di una proposizione
stor. nell'impero romano, popolo o città che, non avendo magistrature proprie,
assegnato alla giurisdizione di un altro popolo o di un'altra città. v
: può essere anche argumento che, o come coloni, o come attributi ed aggiunti
argumento che, o come coloni, o come attributi ed aggiunti, ci fussero
. l'attribuire (un'opera artistica o letteraria a un autore); conferimento,
si piglia per qualche benefizio, cioè o per liberazione di male o per attribuzione
benefizio, cioè o per liberazione di male o per attribuzione di bene...
, 1-1-218: si distribuissero i terreni o per via di semplice divisione,
per via di semplice divisione, o d'attribuzione, o aggiunta. segneri,
divisione, o d'attribuzione, o aggiunta. segneri, iii-2-40: ad essere
gradi, sull'attribuzione di titoli nobiliari o di territori, allora il re deve
m'atrista. idem, 335-13: o belle et alte e lucide fenestre, /
. lorenzo de'medici, i-237: onde o ria vita acquista / o dolce morte
: onde o ria vita acquista / o dolce morte l'alma, / che del
animo è attristato dentro, il riso o non s'affaccia, o non si trattiene
, il riso o non s'affaccia, o non si trattiene lungamente sulle labbra.
applicato agli elementi della superfìcie di contatto o di separazione di due corpi, contrasta
: incontrare resistenza di un altro corpo o del mezzo in cui si muove (un
.., che fra loro si urtino o non siano del tutto separati..
lo quale l'uomo teme pena, o di non perdere premio. sarpi, i-315
addomanda attrizione però che comunemente si concepe o per la considerazione della bruttezza del peccato
la considerazione della bruttezza del peccato, o per la tema dell'inferno e delle
rattopparsi; adunanza di gente (armata o con intenzioni ostili). -per estens
colletta, ii-20: chiunque fuggisse dalle bandiere o dagli attruppamenti a masse, andrebbe
del popolo, si credeva che un giorno o l'altro proclamerebbero la repubblica,
che si mettevan le mani sul muso o si agguantavano per la cravatta.
più, l'elettore può farsi valere o può evitare mali maggiori o conseguire
valere o può evitare mali maggiori o conseguire vantaggi migliori. = deriv.
, agg. ammassato; che sta o procede in folla; che fa gruppo
impossibile contare su risparmi di spese militari o di opere pubbliche nelle attuali condizioni del
che la relazione al fine cattivo sia attuale o abituale. michelini, i-347: il
egli si sia di qualsivoglia corpo fluido o denso, niente opera allora che
che la direzione del suo moto attuale, o d'energia, non faccia angoli colla
colla superficie di qualsivoglia muro, o argine, ma a quello sia parallelo.
dove il caldo senza la luce, o la luce senza caldo si speri
né ira attuale, con nessuno o quasi nessuno vantaggio ed interesse suo,
: quello, distinto dal peccato abituale o originale, che viene commesso volontariamente,
peccatore, avvegnaché tutti siamo peccatori, o per peccato attuale, ovvero per l'originale
, non appena viene applicato (ferro o cauterio). redi, 16-ix-352:
, inteso come puro atto del pensiero, o autocoscienza come processo di fondazione di sé
, per essere come in vacuo, o come in sogno, senza attualità o
o come in sogno, senza attualità o solidezza alcuna. bruno, 3-310: io
possibilità; l'atto risolutivo e volitivo, o azione, è l'attualità. idem
vivo e moderno (una dottrina filosofica o politica, una opera d'arte o
o politica, una opera d'arte o di pensiero). arila, 53
ridere! 5. avvenimento, o serie di avvenimenti recentissimi. -documentario cinematografico
che nessuna delle cose da imitarsi, o parte alcuna di quelle, sieno attualmente tra
nelle moderne compagnie di assicurazione sulla vita o di previdenza sociale, lo specialista incaricato
, realizzazione; compimento. o. rucellai, 2-1-8-262: in ciò dunque
491: questo studio lo ammobiglierai di scaffali o 10 tappezzerai di volumi...
in quel primo attuffaménto nell'acqua fredda o nel ghiaccio, non solamente ritornano al
nell'onda fredda / attuffò un'ascia o una stridente scure, / e temprò
. = longob. * aftaujan o * aftóian 'stancare inseguendo'.
.]: potrebbesi dire attuosissimamente attivo o almeno operante, cioè che esercita l'
potrebbe significare l'operosità molta e più o meno efficace negli atti o continui o
molta e più o meno efficace negli atti o continui o frequenti. non ogni attività
o meno efficace negli atti o continui o frequenti. non ogni attività della mente e
, non che io bastassi solo, o un amante o due, oltre a me
io bastassi solo, o un amante o due, oltre a me, ma molti
, allorché rende un popolo a sé, o at- tùta il cannone? papini,
contra sua voglia uno che favelli, o colle minacce o colle busse.
voglia uno che favelli, o colle minacce o colle busse. 4. intr
foglie grandi, macchiate di bianco o di giallo, fiori pic
prendeti qual schiera vi piace, / o questa o quella, ch'io non ne
schiera vi piace, / o questa o quella, ch'io non ne do cura
; / e no 'l ritien dura gragnuola o pioggia / di fervidi bitumi, e
l'audace. -essere audace di o a fare qualcosa: ardire, osare
audace, / ch'ora è sommerso o va perduto e pavé. segneri, iii3-
'n cui virgilio. piazza, 2-55: o tu chiunque se', dice, che
machiavelli, 496: disse che i partiti o astuti o audaci paiono nel principio buoni
496: disse che i partiti o astuti o audaci paiono nel principio buoni, ma
, / mentre bisbiglia ciascun altro o tace, / si tragge avanti e parla
poco di vero contiene molto di falso o di audacemente supposto. =
la mia salute è molto sufficiente; o dopo il carcere il pensiero e l'
questa mia audacia in buona parte, o almeno a perdonarmela. tasso, 6-55
furore a la virtù prevale, / o se cede l'audacia a l'ardimento.
se cede l'audacia a l'ardimento. o. rucellai, 8-26: per l'
], 5-9: se alcuni imbasciadori o principi forestieri ricercassino di voler audiènza nel
nuova, 7 (48): o voi che per la via d'amor passate
è dato. idem, 87-27: o audito senza audito, che en te non
non volesse più tosto perdere l'audito o l'odorato, che l'occhio. imitazione
aùf e aùffa, esci. esprime noia o dispetto. de marchi, 760:
, si aspetterà che egli sia nella maggiore o nella minore altezza sua, cioè nell'
minore altezza sua, cioè nell'auge o nell'opposito suo. bruno, 3-89
, 6-92: ecco tra nudi sassi o in verde ramo / e la fera e
sonanti di risi e di festa / o di bisbigli, come nidi d'augelli
di pennuti / rete si spiega indarno o si saetta. petrarca, 239-3:
marino, 7-237: qual sì leggiero, o sì veloce l'ale / spiega per
netto un verbo da una preposizione (o più d'una) ed un nome,
posson dire... improba- tivi o riprensivi. augumentato (part. pass
gli occhi i principi che disegnano cancellarle o alle forze ed impeto loro opporsi; di
, per virtù di queste colonie, o e'crescevano spesso città di nuovo, o
o e'crescevano spesso città di nuovo, o le già cominciate crescevano; delle quali
dannosi effetti fa supporlo tale altresì, o in una, o in ciascuna delle due
tale altresì, o in una, o in ciascuna delle due cause primarie che
parti del cielo donde venissero gli augùri o si osservassero gli auspici. =
esprimere l'augurio che accadano a sé o ad altri eventi lieti, o vada
a sé o ad altri eventi lieti, o vada qualcosa a buon fine. -anche
-bene, male augurato: fortunato o sfortunato. sannazaro, 8-120: ricordami
di predire l'esito di un'impresa o di un'azione (pubblica o privata
impresa o di un'azione (pubblica o privata) o di svelare comunque il valore
un'azione (pubblica o privata) o di svelare comunque il valore di un
. 2. segno di prospera o avversa fortuna, presagio, auspicio,
(natale, capodanno, pasqua) o di giorni significativi per una determinata persona
g. m. cecchi, 9-4-8: o chi non ridere'pure a dir corvi /
'-bene, male auguróso: di buono o cattivo augurio. luca
. luca pulci, 1-109: o sogno, o male augurioso loco!
luca pulci, 1-109: o sogno, o male augurioso loco! botta,
materie circostanti un'anima attiva, benefica o malefica, bene o male augurosa,
anima attiva, benefica o malefica, bene o male augurosa, che partecipava ad ogni
. letter. che appartiene ad augusto o alla sua età. v.
, l'augusto personaggio, per indicare re o principi). tasso
augusto con diadema tempestato di perle o gemme. metastasio, 1-3-215: ma cagion
seduta al banco, aula b o aula c, quarta o quinta classe elementare
b o aula c, quarta o quinta classe elementare, composta,
anche in istituti secondari), a lezioni o a cerimonie particolarmente importanti. panzini
i consigli della plebe vili, / o nell'aule de'principi segrete, / sicura
, / non di greggi dovizia, o pingui campi, / non aula puote
/ le donne ti disiano / pulzelle o maritate. giacomino pugliese, ii-127:
sii per le tue vesti aulenti, / o sera, e pel cinto che ti
più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino. = forse
lat. aculentinus, deriv. da aculeus o aquileus (rifatto su aulente) -
il sospetto. carducci, 232: o seduti negli aulici scanni, / a che
pura lingua aulica, non una parola o una frase o una figura che non sia
, non una parola o una frase o una figura che non sia più che decente
una figura che non sia più che decente o scolasticamente rigida e austera. d'annunzio
. ittiol. pesce della famiglia scopelidi o aulopidi. salvini [tommaseo]
musicale con la durata delle note raddoppiata o comunque accresciuta. = voce dotta
crescimento. boccaccio, i-496: o miseri uomini, poveri e d'avere
sole; belli / come bei giovanetti o vecchi ai quali / la vecchiezza è un
254-21: udito l'ammiraglio costui, o che l'aumiliassero quelle parole,
che l'aumiliassero quelle parole, o che avesse pietà de'modi che a costui
, onde partì. tasso, 6-104: o belle a gli occhi miei tende latine
crescono arbusti a quell'aure, / o dan frutti di cenere e tòsco. idem
/ sei tu verace un ente, o un'aura vana? carducci, 227:
, iii-401: se vestita di porpora o d'argento / a me spira la rosa
quanto allora ch'io mi sentiva o amore o qualche aura di amore. carducci
ch'io mi sentiva o amore o qualche aura di amore. carducci, 1045
soffio vitale. anguillara, 9-263: o se far noi potrò, cresca il dolore
, acquistare favore, credito. o. rucellai, 2-12-4-309: in una città
ojetti, i-483: in paradiso o agli elisi, ci ritroveremo proprio così,
boccaccio, i-21: né a te, o figliuolo d'apollo, feci mai con
qualche somiglianza con quelle crisalidi, o aurelie, o ninfe, che
somiglianza con quelle crisalidi, o aurelie, o ninfe, che se le chiamino
s'induriscono e si trasformano in crisalidi o aurelie, e nel raggrinzarsi e
raggrinzarsi e nell'indurirsi cavan fuora due o tre fili di seta, co'
attaccano a qualche tronco d'albero o a qualche sasso. vallisneri, i-5:
aurelia, così chiamasi 'l bruco o il verme, quando, giunto alla desti
tenersi per qualche tempo in forma di aurelia o crisalide. = voce dotta,
colli. pascoli, 60: pace, o pampinea vite! aureo s'accoglie /
plebe. alfieri, 27: italia, o tu, che nulla in te comprendi
d'oro e il biglietto di banca o di stato convertibili in oro, aventi
il residuo mostrerà l'anno del ciclo, o sia l'aureo numero; e quando
, 1-2-172: il tale avea di patrimonio o di rendita cotante migliaia d'aurei,
di rendita cotante migliaia d'aurei, o spese tanti nummi d'oro in questa
spese tanti nummi d'oro in questa o in quella impresa. f. buonarroti,
aurèola, sf. cerchio luminoso (o raggiera) intorno al capo dei
ma né meno un vestigio di raggiera o di aureola. panzini, iii-485: mi
di luce intorno a un oggetto (o una cosa che circondi, a forma di
l'aureola della gloria, anche pallida o falsa, porti all'amore. panzini,
in particolari circostanze, intorno al sole o alla luna. = voce dotta,
e sf. marin. vela aurica (o semplicemente aurica, sf.):
si presenta in efflorescenze di minutissimi cristalli o incrostazioni fibroso-lamellari di colore verde-azzurro, con
anat. prolungamento cavo dell'atrio (o orecchietta) del cuore. redi,
stipole allorché sono munite di due espansioni o lobi sporgenti, arrovesciati all'infuori.
oro e perle (che ornava le maniche o il fondo della veste nel medioevo)
voce dotta, lat. mediev. aurifrigia o auriphrygium, comp. da aurum *
parini, giorno, i-933: odi, o signore, / sonar già intorno la
carro della mente auriga siedi, / o bella donna, e prendi il freno altero
che quel suo bianco fosse il bianco o sia l'aurino della luce, e non
, con gli orecchi molto acuti, o auriti, come gli descrive plinio. carducci
altari umil facella, / s'auro o incenso odorato unqua ti porsi, /
un'idea, di un movimento politico o letterario, di una civiltà).
tumulti oziosi in te riposa, / o amor mio primo, o d'amor dolce
riposa, / o amor mio primo, o d'amor dolce aurora. saba,
. 5. aurora polare (o boreale): fenomeno luminoso, che
sta all'inizio; il primo sorgere o manifestarsi. b. croce, ii-5-120
, ii-5-120: l'arte è intuizione pura o pura espressione,... intuizione
, 172: debbe adunque un principe o una republica pigliare prima ogni altro partito
queste altre ancora con qualunque buono o reo modo che sia. s. maffei
nolla possiamo fare senza truppe mercenarie, o ausiliarie, per dar loro un più bel
. 4. marin. motori, o vele, ausiliari: che possono venire
navigazione scapigliata e temeraria sono state ridotte o abolite dai motori ausiliari, tenacemente ottimisti
di maria ausiliatrice, suore ausiliatrici (o suore dell'ausìlio): sia perché dedicate
: questi voli al valor consacro, o figlio, / dell'auspicato buonaparte.
s'incontrarono un'altra volta, auspice dio o la fatalità. d'annunzio, 11-668
berni, 109: e se i fati o le stelle, o sian gli iddei
e se i fati o le stelle, o sian gli iddei, / volessin ch'
, e sia detto austeramente o colle labbra atteggiate al sorriso, non mi
sbandati, con la psicologia di avventurieri o di predoni; l'austerità del sacrificio richiesto
; non ama la musica, non sa o non vuole giuocare a nessuna sorte di
, conc., ii-322: è stupido o villano quell'animo a cui il lutto
aggiunga qualche sostanza vegetabile di sugo austero o astringente, come massimamente è la galla
nel pregio de la spada eguali / pochi o nessuno; ed è fanciullo ancora:
australe. d'annunzio, ii-598: o pan, dammi il mio frumento, /
. si squagliano furiosamente nelle costituzioni austrine o sciroccali. = voce dotta,
con la perentorietà di un dilemma: o sì o no, o questa
di un dilemma: o sì o no, o questa o quella cosa,
: o sì o no, o questa o quella cosa, l'una delle
sì o no, o questa o quella cosa, l'una delle due,
mi pose un aut aut: -dunque vuole o non vuole? autèntica, sf
l'estero scarica in quelle sale, dieci o vent'anni dopo che la gente
membro e dechiararmi dottore di qualche collegio o academia, perché la mia sufficienza sia
sufficienza sia autenticata. loredano, 1-32: o ciechi ateniesi, non conoscete i miracoli
: del quale effetto, chiamato diffrazione, o sia inflessione della luce, il grimaldi
ii-2-432: documenti per autenticare avvenimenti ignoti o trasfigurati. = voce dotta,
. estratta fedelmente dalli originali dell'archivio, o dove le fussino, autenticata ed acconcia
documento viene reso autentico, valido, o un pubblico ufficiale attesta che una firma
chiunque... pone in vendita o acquista cose sulle quali siano le impronte
le impronte contraffatte di una pubblica autenticazione o certificazione soggiace alle pene rispettivamente stabilite per
far questione sulla autenticità delle firme. vere o false, bisogna convalidarle. leggi amministrative
tempo, secondo che conducono le occasione o la necessità. e però è buono
, subito che è fatto lo instrumento o la scrittura; farsi fare copia autentica
un documento, un'opera d'arte o letteraria). g. villani,
, 146: non ha proporzione armale o istoria / con gli autentichi libri de'mercanti
). chi conduce un autoveicolo pubblico o privato (ricevendone mercede).
automobili e avevano tutti, bella o brutta, una macchina, e si dichiaravano
. accensione spontanea di masse combustibili ammucchiate o ammassate (carbone, foraggi,
automobile per il trasporto di ammalati o feriti. soffici, 6-92:
mezzo blindato fornito di una o più mitragliatrici. = comp. da
un punto all'altro della città, o da un paese all'altro): anche
, di reati che si sanno inesistenti, o commessi da altri. = comp
degli automezzi in dotazione a un'unità o reparto. pavese, i-106:
chi non riconosce un capo, o superiore; titolo che si dava ai vescovi
con se stesso, in proprio o come rappresentante di un'altra parte.
avevano ceste, grosse valigie di cartone o di fibra, pacchi e fagotti,
il soggetto acquista coscienza di sé, o si vien determinando come coscienza di
ordine... delle autocrazie intellettuali o sociali. = voce dotta,
da personalità politiche, dell'operato proprio o di un'organizzazione, per mettere in
sugheri anziché provenuti da altra terra o da altra gente. 2. biol
. biol. la condizione di quella specie o razza che ha avuto origine nello stesso
leopardi, ii-1177: molti altri popoli ebbero o hanno letterature autoctone... consistenti
è istruito da sé, senza maestri o professori '»; e panzini, iv-46
ha parallelamente un'altra sorta di divisione o di autodistinzione, che è l'autopposizione
dimento grazie al quale un'azienda o un'impresa si procura una maggiore capacità
di amministrarsi da soli, senza controlli o interferenze esterne, concessa a gruppi
indipendenza amministrativa, accordata a popoli ex-coloniali o semi-coloniali, quale avviamento all'indipendenza totale
mediante il quale vengono decalcati su pietra o su zinco scritture o disegni, precedentemente
decalcati su pietra o su zinco scritture o disegni, precedentemente tracciati con inchiostro grasso
grosso grande e unciale, a uso fattoressa o serva, di eleonora d'este.
una persona, specialmente se illustre, o che goda di una vasta popolarità.
verso quelli propri dell'ente investitore o preferiti per ragioni di ingrandimento,
indennizzi, pensioni, ecc.) o a sottrarsi a obblighi pesanti o rischiosi
.) o a sottrarsi a obblighi pesanti o rischiosi (come il servizio militare)
squilibrio dell'istinto di conservazione, produce o cerca di produrre lesioni sul proprio corpo
vantaggi economici sotto forma di indennizzi, o l'esonero da compiti pericolosi, come
1918]. il salariato che si ferisce o mutila per riscuotere il premio dell'assicurazione
animali sensibili, e puri insensibili automati o oriuoli, intentata da alcuni filosofi intorno
oppressi, avviliti, monchi, ridotti automi o giù di lì, credo che siamo
per prendere una scorciatoia, inciampò due o tre volte nei sassi e fu sul
in modo automatico; senza intervento diretto o indiretto di un operatore.
per infilare un bottone comune nell'asola o nell'occhiello). - anche come
automatici. -sì, ma, o non si chiamano questa parte maschio e questa
sonnambulo, indifeso da non so che colpa o disgrazia. e. cecchi,
, come avviene degli atti respiratori, o acquisita per la perdita della coscienza e
ricordo apparentemente non giustificato da occasioni esterne o associative (e si spiega con effetto
le automobili e avevano tutti, bella o brutta, una macchina e si dichiaravano piazzisti
e con esso trasportabile (macchina o impianto). = comp. da
proprio che ne consente la trazione da sola o accoppiata a uno o più rimorchi.
trazione da sola o accoppiata a uno o più rimorchi. = comp.
: il provocare su di sé infermità o imperfezioni (per sottrarsi al servizio militare
estens. libertà dell'individuo dall'ingerenza o tutela altrui. imbriani, 2-48:
tepori mesozoici della facilità liberista, anglòmane o francòmane o qual altra fosse, è dura
della facilità liberista, anglòmane o francòmane o qual altra fosse, è dura legge:
6. meccan. percorso (o il tempo corrispondente), che è
, con una certa dotazione di combustibile o altra fonte di energia. =
sm. tendenza all'autonomia politica o amministrativa. autonomista, agg.
si governa da sé (con libertà assoluta o limitata da un potere centrale).
ti ho indirizzate non movono da consigli o suggerimenti di cotesti signori: io sono
autoveicoli di cui dispone un ente, o, nell'esercito, un reparto.
di un con gegno elettrico o pneumatico che aziona i tasti attraverso
pilota nella guida di un aereo o di una nave; pilota automatico.
(v.). autoplastìa o autoplàstica, sf. medie. metodo
ha parallelamente un'altra sorta di divisione o di autodistinzione, che è l'autopposizione
altra e fare degli opposti concetti distinti o dei distinti concetti opposti, non è meno
l'aria è inquinata da sostanze tossiche o asfissianti). = comp. da
quando la causa del decesso è oscura o controversa) o legale (in caso
causa del decesso è oscura o controversa) o legale (in caso di morte violenta
di rozzamente filosofare fu l'aòt0
) del proprio danno, morale o materiale, in conseguenza di un complesso di
atomi radioattivi presenti naturalmente in un corpo o degli isotopi radioattivi in esso introdotti (
lui e farnelo, come dire, autore o principale. anguillara, 15-19: provedi
, 1003: [tu vedi] quanto o la natura o il fato, o
tu vedi] quanto o la natura o il fato, o la necessità, o
o la natura o il fato, o la necessità, o qual si sia potenza
o il fato, o la necessità, o qual si sia potenza autrice e signora
un grave peccato chi si fa autore o entra a parte delle rivolte?
. idem, inf., 1-85: o delli altri poeti onore e lume,
restando la scienza generata nelle scritture, o negli animi de'discepoli, la intelligenzia
, i-1-240: chi legge prima senofonte o polibio, poscia il vetusto erodoto,
, e che l'autore stesso (o gli eredi) può far valere per
fiato autorevole nel gennaio, ed emolumenti o còngrue. alvaro, 9-522: questa
che la cosa è così. o. rucellai, 2-12-3-137: né ingiuriare o
o. rucellai, 2-12-3-137: né ingiuriare o strapazzare si debbono i servitori, come
, iv-47: « autorimessa, o semplicemente, rimessa, va sosti
a causa di ossidazioni provocate da microrganismi o fermentazioni (può essere seguita dall'autocombustione
fiducia e obbedienza (per superiorità morale o intellettuale, per speciale competenza, per
competenza, per dignità derivante dall'età o dal grado, per potenza, ricchezza,
calzolaio, quando avevano necessità di scarpe, o a quella del medico, quando necessitava
2. potere di chi dirige o amministra lo stato e, in genere
proveniente da scienza, da senno, o da prudenza, che rende i detti
la libertà, eppure la tien viva o la suscita, perché senz'essa non sarebbe
: per decreto (di un sovrano o magistrato investito di legittimi poteri).
organismi attraverso i quali lo stato (o altro ente sovrano) esercita i suoi poteri
, iii-37: una mano d'artigiani o di braccianti risoluti... s'era
, i-190: le mie dottrine sono erronee o malsonanti; io non riconosco le autorità
scrive, se egli sia di grande o di piccola letteratura; ma sì l'amore
(perciò ammessa senza previa valutazione critica o verifica sperimentale). -principio di autorità
, e decidiamoci secondo che ci persuaderemo o voi me, o io voi.
secondo che ci persuaderemo o voi me, o io voi. confalonieri, cono.
mezzo matto e mezzo imbecille, autorizza o giustifica forse tutti i vilipendi, tutti
le autorizzazioni di polizia possono essere revocate o sospese in qualsiasi momento, nel caso
maremme furono autorizzati '; qui occorre o 4 sanciti 'o 'approvati ',
'; qui occorre o 4 sanciti 'o 'approvati ', secondo che è
'. guarda, lettore, un'improprietà o un modo falso e barbaro come confonde
i-246: autorizzazione, consenso espresso o tacito dato da persona capace ad un'altra
legge al libero esercizio di un diritto o al libero compimento di un'attività materiale
autorizzazioni di polizia possono essere revocate o sospese in qualsiasi momento, nel caso di
rotazione spontanea dell'elica di un aereo o dell'aereo stesso, per effetto di
fenomeno per cui un accumulatore (o una pila) abbandonato a sé perde
visione dell'aspetto esterno del proprio corpo o degli organi interni, che si produrrebbe
e femminili (in contrapposizione a eterocromosoma o cromosoma sessuale, cioè caratteristico dell'uno
sessuale, cioè caratteristico dell'uno o dell'altro sesso). = comp
non sono interrotte da passaggi a livello o incroci, e il traffico obbedisce a speciali
usa in questo senso il verbo montarsi o montarsi da sé ». autosuggestionare,
quel che essa è, una perdita o diminuzione dell'opera d'arte, o la
perdita o diminuzione dell'opera d'arte, o la sostituzione di un opera ad un'
autotraspòrto, sm. trasporto (di persone o cose) effettuato per mezzo di servizi
. autotrèno, sm. autocarro (o trattore) con uno o più rimorchi
autocarro (o trattore) con uno o più rimorchi. panzini, iv-47:
da un numero variabile di rimorchi (o dall'unione di più automotrici).
lor silere me face gridare: / o profondato mare, altura del tuo abisso
, 2-248: né più s'avaccia o allenta / il battito del cor, per
, ella oggimai niente più s'usa, o poco. firenzuola, 903: ecco
mattutino avaccio, avaccio / senza toneca o cotta o piviale. baruffialdi, 85:
, avaccio / senza toneca o cotta o piviale. baruffialdi, 85: voglio
non che l'avagli altrui parlar o mio. = deriv. da avale
essere garantito con avallo per tutta o parte della somma. = la
radio all'esterno, dal cubito o ulna all'interno (gli corrisponde
soldati dislocati avanti per segnalare eventuali attacchi o sorprese del nemico. - anche al
(perciò detto anche pozzo a mano o pozzo scavato) per facilitare l'azione
per facilitare l'azione delle perforatrici, o anche per raggiungere giacimenti minerari o falde
, o anche per raggiungere giacimenti minerari o falde acquifere superficiali. =
, sf. milit. reparto (terrestre o navale) che precede il grosso
navale) che precede il grosso della truppa o della squadra navale (per proteggerne i
18-2-144: dove era alloggiata l'antiguardia o l'avanguardia, come si dice oggi
m. -i). chi sostiene o crede di sostenere idee nuove; chi
petrarca ai suoi tempi fu un precursore o, come oggi si direbbe, un avanguardista
piccolissimo. voce corrotta di uguannotto o unguannotto, che significa pesce nato quest'anno
pesce nato quest'anno; perché uguanno o unguanno vuol dir quest'anno, sebbene usato
carducci, 463: avanti, avanti, o sauro destrier de la canzone! pascoli
-avanti march!: ordine militare o ginnico di mettersi in moto.
, dato con un suono di tromba o con un fischietto. saba, 171
buoi, altrimenti faremo delle canzoni più o meno splendide all'italia, ma l'italia
non fanno altro che leggicchiare imbrogliatamente due o tre righe di conclusione. pascoli, 95
currado. -vivere; campare più o meno stentatamente. boccaccio, vii-101:
fare per riuscire in un'impresa, o semplicemente per farsi notare. piovene
avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela o con
mescolato o fare ordire una tela o con una filatrice disputare del filato.
che conto de la donna sia / o vero d'omo alcun di suo le-
(gli avanti sono: il centro attacco o centro avanti, le due mezze ali
sala con due ruote ed un timone o due stanghe. nel mezzo della sala
lambruschini, 1-44: il poco insomma o niun avanzamento del giovane, che vien
poco a poco si vanno avanzando dodece o quindeci miglia di camino il giorno,
, si rizzò. ungaretti, i-26: o patria ogni tua età, / s'
, / s'in me l'orgoglio o la beltà avanzasse. marino, 7-39:
grande di statura degli altri uomini dieci o dodici piedi, ed esso avanzasse sopra
pietate ha presa. boccaccio, i-439: o di che voi siate, vittoriosi cavalieri
e ordini, 8-60: per qualunque trasgressione o mancanza... riceverà [il
stesso avanze. bruno, 3-845: o sant'asinità, sant'ignoranza, / santa
avanzano tutte le donne che sono state o sono dotate di simili grazie. vico
piaciuto, io che gli doveva fare o debbo di quel che avanza? debbolo
sé m'ama, che lasciarlo perdere o guastare? cantari cavallereschi, 60: l'
boschi e per le verdi rive, / o seder sovra l'erbe, assai contento
i canestri pieni. carducci, 454: o madre, o madre, a i
carducci, 454: o madre, o madre, a i dì de la speranza
a leggere. borgese, 6-134: o brevità del tempo che m'avanza, /
cose che si ritiene siano sufficienti, o che vengono a noia e dànno sazietà
siamo ristucchi, anco che poche volte veduta o sentita 0 provata, dicesi: '
, come ognun sa, se non o per corruzione fattegli, perché c'ingannassi.
. balzo in avanti in territorio nemico, o occupato dal nemico, di truppe combattenti
bellissimo aspetto, di età circa dieci o dodici anni più avanzato di me. manzoni
. detto di chi anticipa idee nuove, o svolge attività civili in luoghi arretrati.
, poco ortodosso (un'opinione politica o sociale). ugurgieri, 310:
sociale). ugurgieri, 310: o garzone molto accresciuto e avanzato di nuova
beltramelli, iii-450: si era evoluto o, meglio, veniva evolvendosi verso le idee
maestro alberto, 84: l'avanzo, o per cagion di potenza si piglia,
per cagion di potenza si piglia, o di dilettanza. petrarca, 274-12: in
relitto, vestigia di una cosa morta o in piena decadenza (una gloriosa e
decadenza (una gloriosa e antica civiltà o istituzione; e anche una grande passione
3-100: ed era poi la moglie, o non piuttosto una concubina? chi lo
anche lei? un avanzo delle scene? o un avanzo di qualche cosa di peggio
6. matem. resto della sottrazione o della divisione. 7. ant
purg., 31-28: e quali agevolezze o quali avanzi / nella fronte delli altri
borghini, 4-168: bene agiati, o che abbian d'avanzo d'ogni cosa
. piccolo avanzo, rimasuglio. o. rucellai, 2-6-4-248: l'anima dell'
avanzume, sm. avanzo di cose cattive o guaste; rimasuglio, avanzaticcio.
pur v'è qualche cantonata sghemba o avanzume di terreno che non riquadri, si
disponevano avarissimamente. chiabrera, 4-1-456: o perché nieghi avaramente i premi / a
sopra l'albero della croce, 43: o maledetta superbia de'nostri cuori, che
avarìa, sf. marin. danno o deterioramento sofferto dalla nave, o
o deterioramento sofferto dalla nave, o dal suo carico, durante il viaggio
prodotti alle cose caricate sopra coperta con o senza il consenso del caricatore, nei viaggi
: il vettore è responsabile della perdita o dell'avaria delle cose consegnategli per il trasporto
danno sofferto nel viaggio da essa o dalle merci. boccardo, i-247: chiamasi
in risarcimento di certi determinati danni, o da fortuna di mare o da fatale
danni, o da fortuna di mare o da fatale accidente. = dall'ar
conserve, quando soffersero dal tarlo o per altro modo, in guisa che non
: le lettere spedite per la posta o non arrivano, o arrivano avariate. imbriani
per la posta o non arrivano, o arrivano avariate. imbriani, 2-90:
la rimetteremo in moto fra qualche anno o qualche decennio? palazzeschi, ii-315:
che più si disconviene ad ogni re, o chi regge, imperò che l'avarizia
, disiderando più che il convenevole, o tenendo quello che tu tener non dovesti
sfrenato amore che si ha alle ricchezze acquistate o possedute, è avarizia. machiavelli,
avarizia saziare. ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame
ariosto, 43-1: o esecrabile avarizia, o ingorda / fame d'avere, io
chiunque ha qui parte nel ministero trova o può trovare facilmente la via di satollare
decide a fare una piccola spesa, o a concedersi in via eccezionale un modesto
vuol male. lacopone, 14-47: o avaro, fatt'hai onfemo mentre la
si muore. petrarca, 51-11: o d'un diaspro, / pregiato poi dal
vorrebbe che gittasse via il suo, o per invidia, o per empiersene il
via il suo, o per invidia, o per empiersene il corpo. scala del
. indarno si affaticano coloro che credono o con i prieghi umiliarli, o con i
che credono o con i prieghi umiliarli, o con i premi guadagnarli. ariosto,
manno, 1-37: le monete, o si ammassano per tesoreggiare, o si
monete, o si ammassano per tesoreggiare, o si spendono. quegli che si delizia
pareva loro, mossi da qualsivoglia avara o ambiziosa cagione. idem, 733:
intra la gente / anima voli? o te la sorte avara / ch'a noi
altra mai mercede / non mi vedrete, o donna, esser avaro. berni,
desire / paia maggior, l'uccidere o 'l morire. ciro di pers,
umanazione vivente e personale di dio, o almeno come un essere originato da stirpe celestiale
nostre parole. carducci, 565: ave o rima! con bell'arte / su
: pensò l'antica età, che verga o ramo / de l'irsuto avellan.
monotono brontolìo. nieri, 39: o signore, se vi mentovano! vi
ch'egli ha studiato quella scrittura, o quel ricordo, che lo sa come l'
227: quell'ora del tramonto / o dell 'ave maria, / prima della notte
curare. manetti, 1-90: l'avena o vena, addiman- data da noi semplicemente
, 372: non suon di canne o di sottile avena, / ma celeste armonia
, il campo consistono di superfici piane convesse o concave; perpendicolari, orizzontali o inclinate
convesse o concave; perpendicolari, orizzontali o inclinate, aventi fra loro un dato
diritto] facoltà di fare, avere, o adoperare qualche cosa, conforme alla ragione
-con riferimento agli anni di una persona o di una cosa, ne indica l'
: quando io avevo dieci anni, o giù di lì, giocavo coi re.
abbiano da le dette leghe, o vero da alcune di esse. machiavelli,
sa a chi. baldi, 78: o te felice, o fortunato a pieno
baldi, 78: o te felice, o fortunato a pieno / d'augusto genitore
qualunque volta in proprietà lui avessi stati o fussi potente, e'domerebbe e abbasserebbe
medico. -fra persone e cose o avvenimenti: indica interesse, attenzione,
non avessi avuto quegli eserciti addosso, o lui fussi stato sano, arebbe retto a
, 274: s'egli arà intorno, o troppi amatori della pace, o troppi
, o troppi amatori della pace, o troppi amatori della guerra, lo faranno errare
, vi arà, dentro, infinite difficultà o fastidi. 20. ritenere,
esprimente azione per mezzo della preposizione a o da: dover fare. iacopone
vino, che altri ha a bere, o su la vivanda, che altri dee
qualche giorno, e conferirlo con alcuno o amico o parente? caro, 15-i-51:
, e conferirlo con alcuno o amico o parente? caro, 15-i-51: facendo le
cader morti. -esprime casualità; o ha puro valore fraseologico. bellincioni,
il significato determinato dal sostantivo stesso, o analogo a quello del verbo da cui
mostri che tu abbi in loro diffidenzia o per viltà o per poca fede. idem
abbi in loro diffidenzia o per viltà o per poca fede. idem, 270:
unito con un verbo dalla preposizione da o dalla particella che: essere in grado,
24. unito dalla preposizione a o in con un sostantivo che esprime un
idem, inf., 23-93: o tosco, ch'ai collegio / dell'ipocriti
senza cibarsene. manzoni, 39: o prole d'israello, o nell'estremo
, 39: o prole d'israello, o nell'estremo / caduta, o da
, o nell'estremo / caduta, o da sì lunga ira contrita, / non
di's'altri mai qui giunse; o se più inante / nel mondo, ove
ne abbia '; e nell'uno o nell'altro modo che ei si dica,
retribuir d'alcuna mercede il proprio cancelliere o nodaro, pretendeva far parte con lui
boccaccio, i-372: ben sette mesi o più l'ho cercata, e tanto
ant. stare in una determinata posizione o condizione; reputarsi, stimarsi.
locuz. -avere avere, avere ad avere o da avere: essere creditore.
aver da lui. -averla (o avercela) con qualcuno, averla su
sfortunato e certamente qualcuno mi vuol male o addirittura il mondo intero ce l'ha con
partirebbe da sé. -avere o averci a che (e non avere o
o averci a che (e non avere o non averci) fare, o da
avere o non averci) fare, o da fare con qualcuno, con qualche cosa
fare con qualcuno, con qualche cosa, o non avere con essi: avere relazioni
: avere relazioni, interessi comuni, o anche da contendere. fra giordano,
nell'opere della volontà, nulla natura o stella ci ha che fare. cavalca,
questa serva. -aver che (o a) fare: incontrare difficoltà sulla
, che già m'hai detto / aver o tanto o più che 'l proprio
hai detto / aver o tanto o più che 'l proprio a petto. idem
se l'aia a male che io scarti o muti i suoi componimenti, come succederà
bene a memoria, ho già letto o udito che è, non in macedonia,
. aver di catti, un dicatti, o di catto: doversi reputare fortunato di
dei loro sentimenti;... o dipingendo, cantando e suonando avevano
anzi che no alquanto dell'amarognolo, o per lupini, o per altro, di
dell'amarognolo, o per lupini, o per altro, di che fosse mischiato
fondo di ragione. -avere in o per costume, uso, usanza: esser
occhio, guardati diligentissimamente dalle cattive arti o false lusinghe di quella bertella, moglie
dev'essere costì in milano, abbia o non abbia muso con me che sono
per bene, per male: gradire (o non gradire), prendere in buona
gradire), prendere in buona (o cattiva) parte. cavalca, 10-146
ai quali toccherebbero le vendette pubbliche, o per meglio dire quelle dell'umanità oltraggiata
e di podere. iacopone, 2-56: o madonna, quilli atti che tu avivi
ha avuto mai delle sue purghe che tre o quattro panni di color ragionevole nello spazio
panni di color ragionevole nello spazio di sette o di otto giorni, mentre avanti il
maritaggio soleva avere per lo più sette o otto panni. pellico, ii-26: se
e dell'avere, che si agitano o fra i cittadini, o forestieri, o
che si agitano o fra i cittadini, o forestieri, o altri, dal giudice
o fra i cittadini, o forestieri, o altri, dal giudice della mercatanzia,
abitudine di infilzare la preda sulle spine o sui rami, lasciandovela morire prima di
orecchio al canto d'un'averla dal poggio o a qualche furlana vendemmiale. saba,
schiarano incerte / larve dentro le barche o per le sponde, / e pare che
2. figur. luogo abitato o frequentato da persone malvagie, maligne.
volgere altrove. bruno, 3-915: o portento insolito, o prodigio stupendo,
bruno, 3-915: o portento insolito, o prodigio stupendo, o maraviglia incredibile
insolito, o prodigio stupendo, o maraviglia incredibile, o miracoloso successo! avertano
stupendo, o maraviglia incredibile, o miracoloso successo! avertano gli dei qualche
cotto e ben caldo di averusti, o vogliam dire abrostoli, a ragione di
. che è proprio dell'avesta, o della civiltà che l'avesta rappresenta.
suo desire / paia maggior, l'uccidere o 'l morire. galileo, 573:
in grembo a l'onda. / o che 'l più cupo gorgo in sen l'
in sen l'asconda, / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia
, / o nuoti all'aure o s'in pantano alloggia, / inver'la
aerei in volo a reparti di truppe o a persone a terra; il gettarsi col
aereo può concedere l'uso di aviorimesse o di altri edifici per la durata minima di
. azione condotta da aviotruppe, seguite o meno da truppe aerotrasportate, per costituire
sbarco aereo nel territorio occupato dall'avversario o per compiervi atti di sabotaggio.
avitaminòsi, sf. malattia di carenza o eccessiva scarsezza di vitamine nell'alimentazione
femm. ava). il padre (o la madre) dei genitori; nonno
il giuramento. leopardi, 1-3: o patria mia, vedo le mura e gli
albero della famiglia lauracee (persea gratissima o americana), originario del messico,
pugno, con polpa burrosa, gialla o verdognola con odore di pinolo o di
gialla o verdognola con odore di pinolo o di noce, con buccia coriacea, di
avolo vostro? idem, 1-344: o caro nipote, che intendi tue di
infami avoli tuoi di tabe / marcenti o arsi di regai furore; / te io
avoli e bisavoli passando di qua cento o duecent'anni or sono debbono averli veduti
. dante, inf., 19-4: o simon mago, o miseri seguaci /
., 19-4: o simon mago, o miseri seguaci / che le cose di
ne fanno oggetti d'arte scolpiti o miniati; s'impiega nell'intarsio di mobili
palle da biliardo, manichi di coltello o d'ombrelli, pettini, tasti di pianoforti
e ridotto in polvere, usato per colorire o levigare. c. dati,
cui corteccia di mezzo data in cibo o in beveraggio, mirabilmente muove il ventre
fanno corni, / quando balestra di nassi o d'avomi. domenichi [plinio]
fa con te valletti e ceste, o foggia / un giogo, o squadra un
ceste, o foggia / un giogo, o squadra un erpice d'avomo, /
dentaria: estrazione di un dente cariato o di una sua radice. 2.
codice civile, 944: se un fiume o torrente stacca per forza istantanea una parte
e la trasporta verso un fondo inferiore o verso l'opposta riva, il proprietario
e abbandonati fra i campi di granturco o rovesciati in avvallamenti acquitrinosi. pea,
e i rialzi si illuminavano di giallo o di bianco. e. cecchi, 8-10
olio, che in bocca si prenda o nello stomaco si avvalli, è origine
, né dolore, / non t'inalzi o t'avvalli oltre il dovere.
banc. l'atto di riempire un assegno o un titolo di credito, e l'
. pirandello, 5-54: ricevete, o signore questa mia confessione; gradite,
v-245: e coloro che scrivono per venalità o per vanità, non hanno altra suppellettile
: ma, avvampi di sdegno, o mi strugga di felicità, mi trovo
, / che sospetto non sia di pioggia o nebbia, / conforto il segator.
1-70: che non sa che si dica o che si faccia, / tutto avvampato
partito. g. bentivoglio, 2-209: o che grande occasione si è perduta qui
pontefice di crear novi cardinali per avvantaggiare o vero pareggiare il numero de'francesi.
corpo cattolico. segneri, ii-163: o ecclesiastici intenti qualche volta più del dovere
mie forze non valgano se non che poco o nulla; e sa iddio se vorrei
opera mia. panzini, ii-234: o uomo lugubre del fisco, lusso tu chiami
awantaggio. dottori, 96: alfine, o fosse / avvantaggio di spazio,
fosse / avvantaggio di spazio, o lena forte / de'lor destrieri, o
o lena forte / de'lor destrieri, o qualche dio nemico / alla messenia,
aspetto quasi a seconda delle circostanze più o meno propizie. monti, iv-60: che
nessun avvantaggio se non di merito o di stima. 2. disus
: d'avvantaggio dicono per di più, o più, ancora, oltre a ciò
li protestanti. segneri, iii-1-162: o traffico avvantaggioso! dar sì poco, e
, 4-9: quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a sé l'
, / non che l'avagli altrui parlar o mio. boccaccio, v-186: or
quando se'in cammino tu trovassi briganti o altre male persone e tu t'avvedessi di
mentre nel rimanente non s'avvedevano, o mostravano non avvedersi di strisciarsi nel fango
e conoscenza e accorgimento a'fanciulli. o. rucellai, i-376: con più o
o. rucellai, i-376: con più o meno attitudine e con più o meno
più o meno attitudine e con più o meno forza e avvedimento, tanti e tanti
luoghi proporzionati di fabbricargli e disporgli, o d'inventare e prendere partiti aggiustati alla
cammin del vero. caro, 10-804: o cieche umane menti, / come
; anche separatamente: avvegna che o avvenga che e talvolta con una o più
o avvenga che e talvolta con una o più parole inserite tra i due membri
quantunque, sebbene (con il congiuntivo o l'indicativo). latini, rettor
sapere bene dittare che non àe ardimento o scienzia di prof- ferere le sue parole
caldi, si può conoscer la bontà o la malizia dell'aere e de'venti e
che le nazioni e città si reggano o dal popolo, o da'grandi,
e città si reggano o dal popolo, o da'grandi, o da uno
popolo, o da'grandi, o da uno, forma di repubblica quindi tratta
si può più lodare, che trovare o durare. marchetti, i-671: io l'
.. fate che in alcun modo o cane o altra bestia faccia la credenza,
fate che in alcun modo o cane o altra bestia faccia la credenza, acciò
cosa chiunque sarà il primo mangiatore, o subitamente morrà, o enfierà,
mangiatore, o subitamente morrà, o enfierà, per la potenza del veleno,
meno che avvelenare con cibi cotti o conserve di zucchero, che s'usa assai
secondo i paesi nei quali esse son nate o conversano, più o meno sia attivo
esse son nate o conversano, più o meno sia attivo e brillante il loro veleno
penale, 439: chiunque avvelena acque o sostanze destinate all'alimentazione...
. avvenenato). che ha ingerito (o gli è stato propinato) veleno;
una nuova stampa mal nota da collazionare o la nuova lettura di un e in
redi, 16-iv-47: nella sua fabbrica o manipolazione [dell'olio di tabacco]
questo che noi chiamiamo bellezza e leggiadria o avvenentezza. idem, 636: soleva dire
varchi, 23-194: è venefico, o vero avvelenatore colui, (222):
: e'conviene che quellino che vogliono o debbono giudicare, sieno savi e discreti,
uomini parrebbe una cosa di ieri, o di ieri l'altro: a me pare
parla della passione, sdrucciola nella natività o nella resurrezione, o avvenimento dello spirito
sdrucciola nella natività o nella resurrezione, o avvenimento dello spirito santo. montale,
iii-227: il sol, se nato sorge o cade estinto, / tra fiamme avvien
richiesto. carducci, ii-16-172: non mai o rarissime volte, m'è avvenuto di
, xxiv-63: quando più ira aggio / o più doglia sostegno, / ad un
io per lui sono al morire, / o c'a donna s'ave- nisse:
accordo. tommaseo-rigutini, 124: cose o persone che s'accordano, stan bene
salvato, dobbiamo sperare che al presente o vero si conservarà nel buono dove si
conservarà nel buono dove si truova, o, se pur declinasse, più facilmente
più nostri, poscia per l'odiare o adulare i padroni, senza curarsi né
voglia. carducci, 517: salute, o genti umane affaticate! / tutto trapassa
il loro avvenire; possono venir sedotte, o abbandonate dal fidanzato o maltrattate dal marito
venir sedotte, o abbandonate dal fidanzato o maltrattate dal marito. saba, 196:
e bastardo linguaggio. l'avvenire, o buono o cattivo, o bello o brutto
linguaggio. l'avvenire, o buono o cattivo, o bello o brutto, onorevole
avvenire, o buono o cattivo, o bello o brutto, onorevole o disonorevole
o buono o cattivo, o bello o brutto, onorevole o disonorevole, l'
cattivo, o bello o brutto, onorevole o disonorevole, l'uomo o il giovine
, onorevole o disonorevole, l'uomo o il giovine, se non muore, l'
avvenirismo, sm. in arte o in politica, esaltata fiducia dell'avvenire
: avvenirista. chi in politica, o anche in arte aspira al domani. si
ojetti, 42: vogliono con un gesto o con un colore avventante o con una
un gesto o con un colore avventante o con una moda bizzarrissima farti sùbito sapere
tanto belle, caso mai tu fossi cieco o addormentato. 19-494: la
: non aspettando la licenza del duce o vero del re, s'avventarono al
achetarsi è presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta. idem,
presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta. idem, 41-73
molti s'avventano su di uno che siede o che dorme, o lo feriscon di
uno che siede o che dorme, o lo feriscon di dietro. collodi, 422
: quando trovavano un oggetto interessante o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo
altramenti che faccia il fuoco alle cose secche o unte quando molto vi sono avvicinate.
e 'l rugginoso può esser più carico o meno carico, e per conseguente avventarsi
carico, e per conseguente avventarsi più o meno all'occhio. manzoni, 795:
avventa ', che con le forme o con le maniere sorprende in sul primo
sorprende in sul primo l'effetto, o piuttosto l'attenzione del desiderio. -opera
di verità muovono più la passione, o l'affetto, o la fantasia, che
più la passione, o l'affetto, o la fantasia, che persuadere la mente
: non era soltanto l'altezza; o piuttosto, l'altezza per se stessa forse
che era seguito per colpa d'impazienza o per dir meglio avventataggine del rosso legnaiuolo
, coi modi avventati del 93, o con modi scomposti che si usano anche al
sofferrete voi che per uomini avveniticci sia, o cittadini, soggiogata? bartolomeo da s
non proprio né essenziale, ma aggiunto o acquistato; che è in più; accidentale
negri, 307: questa terra, o turbo combustibile, avendo qualità bituminosa,
... diversifica secondo le disposizioni o naturali, o avventizie. vallisneri,
diversifica secondo le disposizioni o naturali, o avventizie. vallisneri, i-189: se
annunzio l'avvento d'un'arte novella o rinnovellata. panzini, i-672: nell'avvento
). chi frequenta un negozio o locale pubblico (per comprare, per
nella sua bottega, siano essi abituali o avventizi. manzoni, pr. sp.
intr. veter. ammalarsi per colica o gonfiezza di ventre. castri,
avventura1, sf. vicenda impensata o incon sueta; avvenimento singolare
, che si vive in condizioni eccezionali o strane. novellino, 5 (173
d'avere, un tempo, pittoricamente o poeticamente imaginata una simile avventura d'amore
famosa per la beltà... o [che] è celebre per avventure galanti
muti era ormai notissima come, prima o poi, o più o meno, nella
ormai notissima come, prima o poi, o più o meno, nella società elegante
come, prima o poi, o più o meno, nella società elegante di roma
qual die essere il figliuolo d'un re o d'un prenze. 5.
nel quale l'uditore è tardo, o per aventura la causa è impigliata di
spargendosi con un tale artificio sopra tavola o parete diversi colori, che vi paiono
e guardati da un tal punto determinato o con un tal vetro lavorato per quest'
] s'adirasse con lei, con ragione o senza ragione, sia sofferente, piana
i paesi nei quali esse son nate o conversano, più o meno sia attivo
quali esse son nate o conversano, più o meno sia attivo e brillante il loro
particolare: spingersi lontano, in luoghi ignoti o pericolosi. caro, 2-519:
bene 0 male avventuratamente: con buono o cattivo esito. livio volgar. [
che da un esame andato male o bene, non si può giudicare d'un
dell'avventurata. saba, 142: o forse avventurato è chi s'inganna?
di coraggiosi avventurieri, risoluti di vincere o morire. nievo, 53: [la
avventuriera fosse tutta invenzione di romanzatori, o non esistesse in fatto almeno per un breve
casa nostra? della casa, 2-2-84: o ben avventurosamente innamorata gentildonna! l.
mi diventa la figura d'un dramma o d'una poesia. gobetti, 1-192:
sua parte. maestro alberto, 65: o ben avventurosa prima etade, / che
girone il cortese volgar., 368: o sire, vedete troppo più bene avventurosa
ii-131: starò aspettando da lei risposta o di parole o d'effetti; e
starò aspettando da lei risposta o di parole o d'effetti; e se de l'
fei partita! fontanella, iii-359: o beata campagna, / felice colle, avventuroso
. parini, giorno, ii-162: o tre fiate avventurosi e quattro / voi del
ariosto, sat., 6-22: o nostra male aventurosa etade, / che
bembo, 1-3: 1 quali delle cose o ad essi avenute, o da altri
quali delle cose o ad essi avenute, o da altri apparate, o per se
avenute, o da altri apparate, o per se medesimi ritrovate trattando, agli
; realizzazione; avvenimento che rende vero o certo (un fatto, un presentimento
andando, chiaro averiti / per me o per altrui d'ogni tuo torbido.
avverbiale, agg. che ha valore o funzione d'avverbio; che concerne l'
. la maggior parte consistono in nomi o awerbii retti da preposizioni articolate o no
nomi o awerbii retti da preposizioni articolate o no; e spesso dai varii elementi risultano
rima del set timo / a / / o. pure questa è una baia,
discorso che specifica il senso del verbo o dell'aggettivo. la maggior parte degli
sono massimamente gli avverbi di qualità, o che qualità scuoprano in altri predicamenti.
e dagli aggettivi puri gli aggettivi sostantivati o a modo di avverbio, e i participii
) è quella parola indeclinabile che accenna o determina le circostanze dell'azione significata dal
dagli awerbii che indicano qualità, grado o misura. faldella, iii-52: di
n'è conosciuto, e tu, o palemone. guicciardini, iv-168: i
opinione senza il pericolo di vedermela stravolta o frantesa. panzini, ii-120: lo
e giudizio del futuro, non al piacere o dispiacere che da tal giudizio e opinione
ci deriva, e al male o bene che dal futuro ci verrà o si
o bene che dal futuro ci verrà o si aspetta, ed al desiderio 0
supporre in me poca voglia di studiare o avversione preconcetta per talune materie. moravia
: avete voi alcuna cosa meco, o siete voi puramente di natura pigra e
, / tentan sciogliere il tuo nodo / o libertà, che un laccio / getti
boccaccio, i-iio: tu forse [o sommo giove] per fare con gli
/ e sarò, per fortune avverse o liete, / fin che lo spirto
picciol urto / pago se 'n fugge o d'un resister breve: / al fin
mal fra gli altri sorgente, / o per lubrico passo, / lungo il cammino
. ant. avversa: avversamente, con o in avversa fortuna. guittone,
: sottilissimi indagatori vedendo quello che giova o no per lungo esperimento, hanno coll'avvertenza
si accompagna un libro (all'inizio o in fondo) per illuminare o prevenire
inizio o in fondo) per illuminare o prevenire i lettori: postilla (con valore
, istruzione (allo scopo di ispirare o suggerire una norma, una condotta,
generali dello scrivere, migliore compositor sia o di prosa o di verso, e più
, migliore compositor sia o di prosa o di verso, e più loda meriti
maggior cortesia che avvertire loro le omissioni o gli sfarfalloni che hanno fatto.
considerabili sono spesso cagione di grandi ruine o di felicità: però è grandissima prudenza
vi si dipinga se non volti d'uomini o di donne bellissimi e onorati. grazzini
la maggior parte in altri dizionari, o perché nella frequenza dell'uso meno avvertiti
nella frequenza dell'uso meno avvertiti, o perché in minor pregio tenuti rispetto alle
di nostra vita, e per lusinga o vezzo / mai non s'avvezza,
non s'avvezza, e nulla apprende o prende / di nostra umanità. salvini,
. marino, 319: con qual vomere o rastro / ara i liquidi solchi animai
una scuola d'avviamento per diplomatici in erba o sul primo fiore. soffici, ii-240
poteva seguire un corso di riparazione, o di avviamento alle classi delle tecniche o
o di avviamento alle classi delle tecniche o del ginnasio. -scuola secondaria di
. -manovella d'avviamento: che ingrana o sul volano o sull'albero motore,
avviamento: che ingrana o sul volano o sull'albero motore, o con un motorino
sul volano o sull'albero motore, o con un motorino elettrico mediante un pulsante
un fracasso, / che par che caggi o ruini la torre / di babel.
si avvia a stampare il mio libro, o leggenda che sia. romagnosi, i-271
abbominevole calza. rebora, 21: o risuonar delle valli / dove lancia il torrente
d'annunzio, iv-2-1226: le prove mancavano o eran troppo vaghe. nondimeno il processo
: le quali [lire] potrebbero servirgli o per un bisogno o anco per avviare
] potrebbero servirgli o per un bisogno o anco per avviare una piccola bottega.
di san paolo. aretino, iii-250: o uomo onestissimo, avviarne!, /
carte, ne tragga fuori qualche prezioso studio o frammento qualche idea qualche cosa avviata:
nel 1150, lasciato i figliuoli, o uno o più, avviato e già
1150, lasciato i figliuoli, o uno o più, avviato e già bene intendente
il principio della calza, della soletta o di altro lavoro di maglia: fatemi l'
all'altra (per evitare la sterilità o l'improduttività del terreno). avvicendare
la distanza che separa da un luogo o da un termine determinato di tempo;
vengano a maggiormente avvicinarsi tra loro, o a combaciarsi insieme. manzoni, pr
. 6. approssimarsi in quantità o in qualità; essere simile, assomigliarsi
distanza da un tramite all'altro tre piedi o quattro. alberti, io7: avendo
e lacerando tutto 'l giorno, senza alcuna o distinzione o ragione lo facciano. galileo
tutto 'l giorno, senza alcuna o distinzione o ragione lo facciano. galileo, 415
, disprezzare. iacopone, 14-50: o superbia de l'altura, vide ove si
e l'altra il biasimare alquanto altrui o avvilire. s. bonaventura volgar.,
ancora che i suoi siano stati oscuri o poveri. galileo, 463: concludo per
, si tratti d'un gentile sottrarsi o d'un fermo rifiuto, non avviliscono
famiglie baronali avevano un nomignolo spesso ingiurioso o avvilitivo, col quale erano conosciute in
santissimi, non avviliti dalla semplicità, o resi sospetti dall'ipocrisia. baretti,
sostentata da niuna sorte d'avviluppamenti, o da parole che vi siano di soverchio.
tratti a tratti facevasi piana come un sussurro o levavasi come un turbine improvviso.
ed implicava. fiacchi, 64: o pianta frondosissima, in quali ombrosi gruppi /
prelato / ch'a lor possanza truovi riva o fondo. boccaccio, dee.,
che serve per avvolgere (con carta o con altri involucri) scatole di medicinali,
pregnato di vino: di botte (o recipiente) in cui è stato versato
una mediocre e uguale convessità e si trova o con una o con due orecchie
e si trova o con una o con due orecchie; nasce in gran copia
questi vizi, come s'è ira, o rampogna, o avvinazzaménto. salvini,
s'è ira, o rampogna, o avvinazzaménto. salvini, 6-159: metoenia,
si fanno, secondo che più liquore o manco l'avvinse, come si vede
che s'avvincigliano et aggrovigliolano in lor medesime o per terra. = deriv
si avvinghia abbiano una animula da garofano o da libellula come ha lei'. pascoli,
si abbandonano le viti, si avvinghiano tenaci o si ciondolano svenute. moravia, xi-105
iii-379: io giaccio avvinto / tra voglie o furie infuriate e fere. baretti,
al fragore, avvinti per le mani o per le braccia. slataper, 1-47:
tola / per fare un dì come paleo o trottola. imbriani, vii- 344:
s'impacci d'avvisamento di cotali parole o numeri. 3. figur.
16-iv-412: se mi avviserà il prezzo o glielo farò rimettere, o lo pagherò
avviserà il prezzo o glielo farò rimettere, o lo pagherò alla mia venuta costì.
cervie mature, a ogni rete, cane o strale avvisate. 5. locuz.
locuz. -bene, male avvisato: accorto o malaccorto; bene o male consigliato;
avvisato: accorto o malaccorto; bene o male consigliato; bene o mal pensante
malaccorto; bene o male consigliato; bene o mal pensante. leonardo del riccio
le vicine campagne. -bene (o male) ponderato, meditato. plutarco
. 2. titolo di giornale o periodico. 3. inserviente teatrale (
periodico. 3. inserviente teatrale (o addetto ad altri spettacoli pubblici) che
2. manifesto, foglio (affisso o distribuito al pubblico) che contiene ordini
come variano non di rado le gazzette, o nuove, o avvisi che vengono a
rado le gazzette, o nuove, o avvisi che vengono a noi di fuori;
: nessun ripar fan gl'isolani, o poco: / parte, ch'accolti
conoscenza delle persone interessate un avvenimento o una situazione processuale. codice di procedura
avviso di tutto, ci riscriverete, o nella vostra tornata ci avviserete.
questi arbitranti, che stanno alle vedette o sugli avvisi, vedrebbono che a pigliar
da lontano, in mezzo alla folla o a una quantità: e indica attenzione,
borghini, 4-108: chi bene avvisterà o pur misurerà questi spazi,..
2. medie. immobilizzazione di fratture o di frammenti ossei mediante viti (per
stesso (durante il quale si perde o si altera il controllo dei timoni);
nel centro, a seconda, due perle o due brillanti. 2. unire
come quelli, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscello, sopra de'quali si
, appoggiandola a qualche palo o frasca o arbuscello, sopra de'quali si va avviticchiando
non so s'a luna scema, / o pure in luogo sterile e ster- pigno
sterile e ster- pigno / piantati, o che che sia / di mala cura e
e scorrevoli le fibre tessili artificiali o la seta. = fr.
/ s'incanti tutto solo, / o strisci, brancoli, persista cupo, /
avvivare è il ripulire con grattapugia, o raschiare con ferro tagliente, le superficie
chiaro / quanto la tua ragion porti o descriva. idem, par., 16-28
come afflitti animali, e sopragiungendo una pioggia o abbeverandole, subito rinverdiscono, alzano le
canestri] gialli avvivati da disegni geometrici bruni o neri,... sono opera
.. sono opera delle donne di sénnori o di castelsardo. soffici, ii-146:
simile ad una forchetta da tavola, o ad un matitatoio; questo, fitto in
distendere l'argento vivo in sulla figura o altra cosa che voglion dorare.
(a causa di malattia, parassiti o altro). = deriv.
ho acquistato il valere di quindici mila ducati o più. caro, 5-68: si
questa città. pulci, 12-1: o fonte di pietà, fonte di grazia,
: e chi parla troppo a discolpa o lode propria più che d'altri, dicesi
a una delle parti (all'attore o al convenuto o all'imputato)
(all'attore o al convenuto o all'imputato): fornito della laurea (
, / s'avessi più avvocati, argento o oro, / o carte o testimon
avvocati, argento o oro, / o carte o testimon, che fichi agosto.
argento o oro, / o carte o testimon, che fichi agosto. ariosto,
, ed era ammesso a difendere i diritti o le persone de'cittadini. rajberti,
questo grande avvocato [cicerone] accusava o difendeva per nobiltà di passione, non
, 1265: chi difende altrui, o è invocato a difendere, può, secondo
come un tribunale con giudici in toga nera o rossa, berrettone e facciuole.
posizione meno popolare, non conformista, o pone difficoltà a idee o opinioni o
conformista, o pone difficoltà a idee o opinioni o tesi comunemente accettate e considerate
o pone difficoltà a idee o opinioni o tesi comunemente accettate e considerate generalmente valide
pigliano fuor di giudizio la difesa altrui, o anco la propria; onde il motto
, 1265: donna che, pregata o no, prenda le difese altrui con parole
no, prenda le difese altrui con parole o con fatti, direbbesi avvocata; femmina
complesso degli avvocati di un luogo, o con una particolare funzione.
se stesso. alamanni, 5-2-644: o per gli aperti pian destar'in- torao
più volte una cosa intorno a un'altra o su se stessa; attorcigliare.
lacere avvolgevano come in lunghe capigliature cineree o in vaste reti nere. b
sedili più morbidi ai trastulli dell'innocenza o ai colloqui d'amore. carducci,
l. martelli, 1-43: beato, o bei crin d'or, chiunche vi
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,
alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine
t'aggiri, tu t'avvolgi, o veramente avvolti, alla sanese, tu
sm.): tipo di persiana o serranda a stecche orizzontali di legno o
o serranda a stecche orizzontali di legno o di metallo snodate, scorrenti in guide
e perché, per converso, biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia,
perché, per converso, biasimare o sospettare o poco pregiare la malizia, madre della
ond'egli è forza / per tempo o tardi agli avventori stracchi, / dar
bencivenni [crusca]: tosto avrà scotomia o vertigine, cioè cotale tenebrosità ed avvolgimento
, fanno parte di uno stesso circuito o sistema di circuiti, con funzione o
o sistema di circuiti, con funzione o di creare un campo magnetico o di
funzione o di creare un campo magnetico o di essere sede di forze elettromotrici in
sede di forze elettromotrici in induzione, o anche di costituire una resistenza. avvolgitóre
varchi, v-38: quando alcuno fa, o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,
fa, o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli per dappocaggine
di gallieno vuole che il nome compacum, o compagum, venga dnò xcòv xapjróóv dall'
ed attraversa- ture in croce delle fasce o corregge [de'sandali]. =
vallisneri, i-431: trovai due ramarri o lucertoloni verdi avvolticchiati e combattenti fra loro
. attorto intorno a qualche cosa, o su se stesso; attorcigliato, legato
globi sarà trasportata l'anima mia, o in qual parte di questo immenso spazio
avvolte, / a guisa di cui vino o sonno piega? boccaccio, i-475:
se prima non corrono per terra, o non sono in luogo rilevato, non
ispedita per le piume che son d'aquila o avoltore. garzoni, 1-403: l'
carducci, 699: l'avvoltoio, o fratello, il cuor mi lania / con
vitamina epitelio-protettrice), la cui scarsità o mancanza negli alimenti provoca nell'organismo umano
cinque petali nei colori bianco, rosa o violaceo in molte gamme (è estesamente
create dallo stato, dalle province o dai comuni per l'esercizio di
, usati per tingere cotone, lana o seta. = voce scient.
2. singolo atto deu'uomo (o serie di atti); impresa.
, 54-9: quign'hai filo, lana o stame, mustrari te en est'azone
che dalli astrologi sia stato pronosticato buono o reo. muratori, 1-2: insegnando
] quali azioni sieno degne di premio o di gastigo davanti a dio, e quali
212: per conoscere la somma de'dolori o de'piaceri che potranno venir in conseguenza
poterla chiamar giusta, morale, bona, o il contrario, non basta né platone
un'energia (naturale, fisica, o spirituale); la capacità di produrre
: si dava a far massaggi o pezzette, a stropicciarle ai polsi e alle
teatr. soggetto di un'opera letteraria o teatrale; svolgimento dell'intreccio..
... e queste sono la necessità o la fatalità, per così dire, di
tragedia non duri più di ventiquattro, o al più trentasei ore? ojetti, ii-33
. -nelle opere teatrali: svolgimento più o meno rapido e vivace della vicenda;
rapido e vivace della vicenda; tono più o meno brillante delle battute del dialogo.
, la mimica di un attore teatrale (o di un oratore). varchi
-avere 0 non avere azione: avere o non avere questo diritto. b
far valere in nome proprio un diritto o un interesse che spetta non a lui
di danaro diviso in moltissime azioni, o come noi diciamo carati; e queste
partecipazione qualunque che uno ha in una società o in una impresa: e quindi
tecipazione che uno ha in una società o impresa, e anche la quota
che com pongono quella società o partecipano a quella impresa, ha
da lui acquistate di una società o di una banca, non sa, o
o di una banca, non sa, o non vuol sapere, che in
in quella rendita è, in parte maggiore o minore, il frutto della speculazione
chi, 6-44: il proprietario d'una o mille azioni od obbli gazioni
corrispettivo di una prestazione d'opera, o di una privativa, o di un'
opera, o di una privativa, o di un'invenzione, conferita nelle società
). -azione di priorato, o di prelazione, o privilegiata: che
-azione di priorato, o di prelazione, o privilegiata: che dà diritto-a un prelevamento
che si proceda alla distribuzione degli utili o del capitale sociale dopo la liquidazione,
: quella concessa ai promotori delle società o a chi si occupa del collocamento delle
14. sport. fase del gioco o manovra o serie di manovre compiute da
. sport. fase del gioco o manovra o serie di manovre compiute da un atleta
serie di manovre compiute da un atleta o un gruppo di atleti. -nella
azione, qualunque mossa fatta dallo schermitore o coll'arma o colla persona, o con
mossa fatta dallo schermitore o coll'arma o colla persona, o con ambedue,
schermitore o coll'arma o colla persona, o con ambedue, tanto per difendersi,
tommaseo, i-345: quando penso a tre o quattro azio- nacce della mia gioventù,
si dà questo nome al titolo o documento che attesta la partecipazione di un azionista
. da azo [to] e benzene o benzolo (v.).
azoti- drico (detto anche azido o azoturo): sostanza facil
), costituita da una breve asta o da un manico corto, con una testa
-bene 0 male azzampato: fornito di buone o di cattive zampe. burchiello,
si può risicare di perdere ogni cosa, o quasi ogni cosa. rajberti, 2-65