ideali 0 principi, interessi comuni, o affine condizione sociale o culturale, o
interessi comuni, o affine condizione sociale o culturale, o associate per svolgere una
o affine condizione sociale o culturale, o associate per svolgere una determinata attività,
determinata attività, per tutelare un interesse o per conseguire uno scopo comune; associazione
: non sono né voglio essere capo o interprete di verun gruppo di veruna associazione
-etnol. insieme di tipi umani o razze con uguali caratteristiche somatiche e culturali
ricerca del cibo. -gruppo domestico (o famiglia domestica): unione di più
. 2. -sociol. gruppo sociale o sociologico: numero di persone riunite e
), con una struttura interna più o meno salda (gruppo d'appartenenza,
, che porta a comportamenti comuni o concordi { pensiero, decisione di gruppo
soggette per un periodo di tempo più o meno lungo ad esperienze psicologiche comuni,
di appartenenza). -lavoro di gruppo o lavoro sociale di gruppo: processo educativo
di persone vengono periodicamente riunite per discutere o discorrere dei rispettivi problemi sotto la guida
, alle quali rimproverano di non custodire o di tradire i loro genuini princìpi ispiratori
che non si trasformi in istituzione sociale o politica o religiosa, con lo scopo
si trasformi in istituzione sociale o politica o religiosa, con lo scopo di trasformare
sotto il controllo di un'impresa dominante o capogruppo (e se questa è una
. -gruppo finanziario: insieme di istituti o società finanziarie o di partecipazione (cfr
: insieme di istituti o società finanziarie o di partecipazione (cfr. anche finanziario
. gruppo parlamentare: ciascuna delle unioni o associazioni che, all'interno dei rami
. -gruppo di potere: persone o istituzioni che hanno in comune l'interesse
che, nell'ambito di un sistema economico o politico-sociale, mira a ottenere determinati risultati
favorire i propri interessi particolari, monopolistici o finanziari, mediante il controllo dei mezzi
mediante il controllo dei mezzi di informazione o la corruzione politica). -gruppo di
che svolgono in comune un lavoro materiale o intellettuale, conducono una ricerca, ecc
di condotta nell'ambito della politica generale o di particolari problemi tecnici ed economici.
evoluzione, non strutturato). -disciplina o solidarietà di gruppo, fedeltà al gruppo
delle suddivisioni in cui sono classificate persone o cose o concetti secondo un criterio di
in cui sono classificate persone o cose o concetti secondo un criterio di appartenenza o
o concetti secondo un criterio di appartenenza o di analogia; categoria. b.
d'arte possono essere disposte in questo o quel gruppo. -nelle amministrazioni statali e
. serie di elementi, di osservazioni o di individui che hanno in comune una o
o di individui che hanno in comune una o più caratteristiche. -bot. e
per cui può designare indifferentemente una classe o un ordine, una famiglia, una
ordine, una famiglia, una specie o una sottospecie). -chim. insieme
detenuto da un ufficiale superiore (maggiore o tenente colonnello). -in artiglieria,
un numero vario di batterie (due o tre nella specialità pesante, quattro in
-in aeronautica, reparto formato da due o più squadriglie. -gruppo d'armate:
-gruppo tattico: unità della stessa arma o di armi diverse, riunite per eseguire
l'insieme dei concorrenti che procedono insieme o la maggioranza di essi
. -arrivo in gruppo: quando tutti o ima buona parte dei concorrenti arrivano contemporaneamente
fuga. -rientrare nel gruppo: raggiungere o essere raggiunto dal grosso. moravia
gruppo montuoso: insieme di cime aggruppate o di costoni forniti di cime (e più
catena); rilievo che sorge più o meno isolato da quelli contigui, ai quali
che, collegati fra di loro meccanicamente o in altro modo, concorrono all'esecuzione
considerati insieme. -elettr. gruppo generatore o elettrogeneratore: l'insieme costituito dal generatore
se il motore primo utilizza energia idraulica o termoelettrico se utilizza energia termica).
) e di un generatore elettrico (dinamo o alternatore), con lo scopo particolare
sua volta è destinato a eccitare una o più macchine elettriche di maggiore potenza.
interna in senso stretto e da uno o più altri congegni meccanici essenziali per il
(e insieme formano il gruppo propulsore o motopropulsore). marinelli, 1-63:
a due uscite. -gruppo di miscelazione (o miscelatore): dispositivo che serve a
un asse di simmetria senaria, quaternaria o ternaria (comprende perciò i sistemi esagonale
sistemi esagonale, tetragonale, 0 quadratico o triangolare o romboedrico). - gruppo
, tetragonale, 0 quadratico o triangolare o romboedrico). - gruppo trimetrico:
monoclino e triclino). -gruppo cristallografico o spaziale: ciascuno dei 230 reticoli spaziali
elicogiri, piani di simmetria con traslocazione o con rotazione). 9. fis
da un insieme di elementi, astratti o concreti, fra 1 quali possono essere
rossi di un mosaico di antigeni (o emoagglutinogeni) i quali, reagendo con i
, reagendo con i corrispondenti anticorpi (o iso-agglutinine), provocano il fenomeno dell'
individui sono classificati in base alla presenza o all'assenza nel sangue di un emoagglutinogeno
vengono pertanto definiti, rispettivamente, rhpositivi o rh-negativi); la conoscenza dei gruppi
passaggi, e i più arrischiati / vortici o salti, e i più fermi appiombi
, entrano successivamente nel tuono del mottetto o del madrigale che intendono di sonare.
un proemio, come dicevano i greci, o, come noi, una ricercata,
e scult. rappresentazione artistica di cose o persone che insieme formano un episodio in
insieme formano un episodio in sé compiuto o riproducono simbolica- mente un'idea, un
insieme, come le forze d'èrcole o simili. magalotti, 9-1-146: questa istoria
bartoli, 40-i-291: un cercine, o corona di legno, o tagliere,.
un cercine, o corona di legno, o tagliere,... sovrapon- gono
ogni vuoto, ogni solco, ogni erta o gruppo / s'empia, s'uguagli
, 9-432: le fortune e nodi o gruppi di venti,... principale
questo gruppo, / non di tagliarlo o stracciarlo. bruno, 45: tro-
. -intreccio, trama, svolgimento (o, anche, il punto culminante di
, il punto culminante di un racconto o di un'azione drammatica).
le cose che da lor si cantano, o il gruppo o lo scioglimento della
si cantano, o il gruppo o lo scioglimento della favola. -vincolo,
... non so se in due o in tre volte ch'ella fu posata
3. locuz. fare gruzzolo o il gruzzolo: risparmiare, accumulare denaro
, rispetto a piccoli gruppi distanziati o in fuga. = acer,
se questa commedia / non vi paresse o grupposa o ridicola, / come la vorren
commedia / non vi paresse o grupposa o ridicola, / come la vorren certi,
tendenze estremiste e di ispirazione anarchica o marxista non comunista, che agisce
se è accumulata a poco a poco o raggranellata laboriosamente); risparmio.
voglia di por mano al loro grùzzolo o peculio, soglion riporlo nel salvadanaio.
esclamazione che esprime stupore, meraviglia o sdegno, minaccia, rassegnazione (
sera! oh gua'lucia! o che se'sempre viva? e come stai
: « 'gua'', scorcio di guata o guarda, familiare nei dialetti toscani
: esclama zione di noncuranza o spensieratezza ». guacatàn, sf
ta rabusino (ardea minuta o ixobricus minutus). nieri,
impiegato nella preparazione di medicinali. o. targioni pozzetti, iii-551: guaco,
e assicurata da un semicerchio di legno o metallo e da una lunga corda;
. 2. locuz. volere o spingere qualcuno nel codaccio della guada:
.. se vi sono fiumi guadabili o ponti deboli. colletta, 2-i-80: dalle
, e che si chiama però guadagna o bottaccio), vi depongono molte terre.
, agg. ant. che guadagna o favorisce il guadagno. salvini [crusca
sua non c'è nulla, o quasi, che ricordi codesto suo guadagnapane forzato
, una prestazione, un commercio o un'attività in genere); procurarsi
e facevano. -ant. avere o acquistare il diritto di riscuotere gli interessi
alcuni gli chiamano compera e vendita, o guadagnare per lo rischio e a provvedimento.
2. ant. procurare un utile o i mezzi di sostentamento (un mestiere
cui esercizio fornisce i mezzi di sostentamento o procura un utile (e nella legislazione
vantaggio (anche con le particelle ne o ci). romanzo di tristano,
voi con la mia morte guadagnavate poco o niente. -intr. avvantaggiarsi,
relazione con un compì, di limitazione o con un avv. di quantità).
che qualsivoglia altro sotto un meno ignorante o pur dotto. g. bentivoglio,
contrapposizione all'idea di ottenere per fortuna o per l'aiuto o l'opera d'
di ottenere per fortuna o per l'aiuto o l'opera d'altri); riuscire
colpa; tirarsi addosso (un male fisico o morale). -anche di cose inanimate
, e anche la posta di un gioco o di una gara o una lite)
di un gioco o di una gara o una lite). - anche assol.
squadre coraggiose e pronte / voglion morire o guadagnar la lite. carletti, 92
stringerlo, non dico di pigliarlo in ima o dua assalti, ma di andarlo guadagnando
tutt'è ben dal sommo bene, / o per purgare il rio / o perché
, / o per purgare il rio / o perché t'assottigli / a guadagnar virtù
intrapresa] egualmente vicina al guadagnarsi tutta o al perdersi. -imparare, comprendere appieno
guadagnò anche me. valimi, 114: o amico, qual dolcezza mi guadagna /
, indurre e favorire i propri disegni o interessi; cattivarsi, rendere ben disposto
come gli uomini si hanno a guadagnare o perdere. ammirato, 1-176: con
10. marin. guadagnare il vento o al vento: raggiungere, bordeggiando contro
12. -guadagnare, guadagnarsi il pane o la vita: lavorare per il proprio
avversario] con abbassare il pugno della spada o al corpo dove vi piacerà, che
a guadagnarsi la via con l'armi o morire. -guadagnare vopera: mettere
le spese. -guadagnare terreno o paese: avanzare e occuparlo (i
-passare la guadagnata: eccedere nelle parole o nelle azioni; superare i limiti della
disprezzate lo ottenuto come utile, profitto o compenso di un studio, come fanno li
». 3. ottenuto con fatica o come compenso per i propri meriti;
-conquistato con le armi (un territorio) o come preda di guerra (un'arma
che aguata lo pesce al gran filo o allo ciglilo, o alla lenza, ovvero
pesce al gran filo o allo ciglilo, o alla lenza, ovvero alla rete,
. boccaccio, viii-3-206: empiono la borsa o la cassa farti meccaniche, la mercatanzia
per estens. immaturamente, puerilmente (o, anche, ingenuamente). cattaneo
dissipato da quelle anime, infantilmente credule o senilmente stanche, la religione della libertà
parola (fino ai 6 anni), o, più comunemente, la fanciullezza (
dai 3 ai 6 anni. -terza o grande infanzia: dai 6 anni all'
lambruschini, 6-14: non v'è libro o libricciuolo ó discorso, ch'egli abbia
si infiltra e stagna tra i tessuti o in un organo senza distruggerli.
). imbottire con un ripieno carni o altre vivande; farcire. 2
per lo più con riferimenti a scritti o a discorsi in cui si faccia sfoggio
in cui si faccia sfoggio di citazioni o di considerazioni oziose e inutili).
misura, imbottire (una persona, o la mente, di concetti, di idee
... e gli altri, o più virili e sdegnosi, o non addestrati
altri, o più virili e sdegnosi, o non addestrati all'arte di codesto musaico
inutili e oziose, di spropositi, o anche alla mente nella quale siano stati inculcate
siano stati inculcate con insistenza determinate idee o opinioni). salvini, v-417:
: per cento rapsodisti di luoghi comuni o d'infarcitori di ciò che meno conviene,
la parte di sotto gittando molto fastidio o feccia stemperata, infardano due genovesi con
arena, creta stemperata con sterco bovino o loto infardato con paglia trita...
pescatori prendono] qualche pesce da boccone o qualche pisciolino da infarinare, per lo
anche ridicoli / non è far cialde o infarinar testicoli. monti, xii-6-306: vada
di giunone / bellachioma lampeggia apparecchiando / o molta pioggia o gragnuola indicibile /
lampeggia apparecchiando / o molta pioggia o gragnuola indicibile / o bufera, allorché neve
molta pioggia o gragnuola indicibile / o bufera, allorché neve infarina / le
burchiello, 2-24: come mi vede o ver mi sente, / el viso
infarina; chi va al mulino (o usa col mugnaio), bisogna (o
o usa col mugnaio), bisogna (o è forza) che s'infarini:
si mangiano [le patate] in fette o a guisa di tartufi o di funghi
in fette o a guisa di tartufi o di funghi fritte ed infarinate. panciatichi,
11 (206): i vestiti o gli stracci infarinati; infarinati i visi,
ciclisti, e quando ne scorgeva qualcuno infarinato o inzaccherato sulle vie emiliane, gridava:
. fa professione d'un'arte o scienza sola, dicono esser leggier cosa imparare
dicono esser leggier cosa imparare una arte o scienza solamente; se è universale, dicono
questo regno in aspetto di puri, o macchiati; se illuminati e dotti davvero
; se illuminati e dotti davvero, o presuntuosi o infarinati soltanto. giusti,
illuminati e dotti davvero, o presuntuosi o infarinati soltanto. giusti, 2-241:
, con una somma di notizie più o meno imprecise e senza esperienza. 6
-per estens.: lieve strato di polvere o di pulviscolo che ricopre qualcosa.
e duri e ricoperti di una vellutatura o quasi infarinatura biancastra che li fa parere
della porta, 1-176: o che tu sei infernetichito o devi star
, 1-176: o che tu sei infernetichito o devi star ubbriaco, poiché cerchi da
questa grazia deggia piuttosto incappellarsi che calzarsi o infarsettarsi. = denom. da farsetto
provocata dall'occlusione (dovuta a embolia o a trombosi o a un processo infiammatorio
(dovuta a embolia o a trombosi o a un processo infiammatorio o arteriosclerotico)
a trombosi o a un processo infiammatorio o arteriosclerotico) dei vasi arteriosi deputati alla
irrorato appare esangue. -infarto rosso (o emorragico): quando si verifica un'
5-194: un po'di ostruzione nel fegato o nella milza, un infarto ne'polmoni
infarto ne'polmoni, un increspamento più o meno delle fibre muscolose degl'ipocondri, stizzan
456: vo'siete,... o bella umiltà, quel vermicello prezioso che
dalla battaglia o co 'l capo ricucito o con le braccia
dalla battaglia o co 'l capo ricucito o con le braccia infasciate.
con spagnuoli. sete tafani di sorte che o mordete o infastidite altrui. brusoni,
. sete tafani di sorte che o mordete o infastidite altrui. brusoni, 1-62:
di preoccupazioni; urtare il senso morale o estetico di qualcuno. -in senso attenuato
4. nauseare, disgustare (un cibo o anche un'operazione o un lavoro ripetuto
(un cibo o anche un'operazione o un lavoro ripetuto). cennini,
per presto mandarlo via, disse: o fate quello che volete. scenari della
/ ecco il vedrai... / o infastosir superbo affatto e altero, /
infastosir superbo affatto e altero, / o pur lussureggiar molle e leggiero. idem,
tutta ardore per l'acquisto delle ricchezze o della gloria, industriosa, infaticabile, prodiga
curando crudeltà di ladroni, acerbità di tempo o visibile pericolo temendo, per potere,
mirabile. d'annunzio, i-226: o bocca sinuosa umida ardente / che a
-iron. introduce una proposizione che nega o contraddice quanto è detto precedentemente (ed
, non decide la questione di pace o guerra. nievo, 740: attendeva a
a fame experimento in el parco vostro, o in qual loco piacerà a vostr'excellenzia
che l'abbi male / che importi, o voglia dir niente. = comp
(una sostanza). o. targioni tozzetti, ii-72: è [
per lo più momentaneo, per qualcuno o qualcosa; lasciarsi trasportare da irragionevole ed
... di filosofìa indiana o cinese. cicognani, v-1-501: acceso sempre
(e spesso momentaneo) per qualcuno o qualcosa; vincolato a un determinato valore
qualcosa; vincolato a un determinato valore o a una determinata credenza o dottrina in
determinato valore o a una determinata credenza o dottrina in modo fanatico; appassionato oltre
suo. 3. che rivela o che deriva da entusiasmo superficiale e momentaneo
che deriva da entusiasmo superficiale e momentaneo o da fanatico fervore. borsi, 82
(e spesso momentaneo) per qualcosa o qualcuno; fervore smodato; consenso totale
lingue, coteste infatuazioni per le nostrali o per le antiche o per le straniere,
per le nostrali o per le antiche o per le straniere, sono pure vanità
campo, e per la filosofìa greca o tedesca o francese non meno che per
e per la filosofìa greca o tedesca o francese non meno che per le orientali
dolorosi, luttuosi (un determinato giorno o periodo di tempo, un presagio,
. 2. che rende note disgrazie o sventure (una notizia, un annuncio
altere: / e senza piuma o fregio altre ne veste / (infausto annunzio
tempo). boiardo, 3-57: o cielo! o stelle! o mio destin
boiardo, 3-57: o cielo! o stelle! o mio destin fatale!
3-57: o cielo! o stelle! o mio destin fatale! / o sole
! o mio destin fatale! / o sole a'dui germani insieme giunto, /
sostenta sulla via: / se forma esisti o ubbia nella fumea / d'un sogno
un processo d'esattezza di fatto, o di fedeltà alla leggenda, innanzi ad un'
(con riferimento a una donna o a un animale femmina e, per estens
piena, e non è in loro infecondità o sterilità. c. mei,
della infecondità femminile, è manifesto che o ella è incurabile o è molto ragionevole
è manifesto che o ella è incurabile o è molto ragionevole il tentare l'uso delle
: la quale allegrezza non dee intorbidarsi o per infecondità di prole o per isterilità di
dee intorbidarsi o per infecondità di prole o per isterilità di germogli o per mancanza
infecondità di prole o per isterilità di germogli o per mancanza di facoltà. siri,
. l'agricoltore con la pianta infeconda o distorta. imperiali, 4-508: come
: né te, lauro infecondo, ammiro o bramo. pascoli, 654: gli
, pigro, isterilito (una persona o il suo ingegno, la sua ragione
. infedelissimo). che viola o non osserva i propri doveri di
. bibbia volgar., ix-354: o infedele e perversa generazione, insino a
la madre. -che non ispira o non merita fiducia. - anche al
cittadino e stato, ecc., o il dovere professionale di fedeltà inerente a
. codice penale, 380: patrocinio o consulenza infedele. 4. che
belle infedeli ». -che non riproduce o non riferisce con esattezza qualcosa (un
ad una commedia..., o se chiamati ad un giuoco illecito, o
o se chiamati ad un giuoco illecito, o se confortati ad un guadagno infedele,
religione diversa da quella (il cristianesimo o anche l'ebraismo, l'islamismo)
con partic. riferimento ai popoli pagani o, rispettivamente, ai musulmani, ai
rispettivamente, ai musulmani, ai cristiani o agli ebrei). iacopone, 33-17
consolato del mare, 61: se nave o navilio si venderà in terra d'infideli
, sat., 6-44: se nicoletto o fra martin fan segno / d'infedele
fra martin fan segno / d'infedele o d'eretico, ne accuso / il
viii-1-50: quando il soldato uccide l'infedele o l'eretico, potendolo far prigioniero e
sono intrati ancora nella chiesa di dio, o perché sono infedeli o non ancora battezzati
di dio, o perché sono infedeli o non ancora battezzati, non ha autorità
fedeltà; violazione, inosservanza (occasionale o abituale, ma comunque consapevole) dei
come buona fede, lealtà, obbedienza o protezione), che derivano dalla parola
che derivano dalla parola data a qualcuno o dai vincoli (legali, sociali,
10 più al plur.): atto o comportamento in cui si concreta tale violazione
vorrai eleggere sono apparecchiato ad ucciderti, o di costringerti almeno a confessare d'aver
imbecillità dei prìncipi tutti, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa.
cui si viola il dovere di fedeltà o comunque si manca di fedeltà verso la
di fedeltà verso la persona amata (o che si ha il dovere di amare
. / non so per qual cagion guasti o denigre, / col mancarmi di fè
, 50: ah dite prima o ch'io non amo, o ch'io
dite prima o ch'io non amo, o ch'io / son d'ogni infedeltà
: le mogli precipitano facilmente nell'impudicizia o infedeltà coniugale. goldoni, xi-73: forza
lasciarmi in abbandono; / torna, o tirsi, e ti perdono / le
un'infedeltà. 3. atto o comportamento, tenuto consapevolmente e, per
, del cittadino verso lo stato (o, nei rapporti internazionali, di un sovrano
nei rapporti internazionali, di un sovrano o di uno stato verso il proprio alleato)
il proprio alleato) e ne offende o mette in pericolo i fondamentali interessi pubblici
e codardia. -dir. atto o comportamento che viola il dovere di fedeltà
società, prestazione di lavoro subordinato o d'opera professionale) e di diritto pubblico
) e di diritto pubblico (impiego o pubblico ufficio in genere), e che
casi, di sanzioni civili, disciplinari o penali. -infedeltà del patrocinatore o del
disciplinari o penali. -infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico: in diritto penale
, procuratore legale, ecc.) o un consulente tecnico (cioè un perito
, 381: altre infedeltà del patrocinatore o del consulente tecnico. -per estens
. mancanza di conformità al proprio modello o al valore o sistema di valori cui si
conformità al proprio modello o al valore o sistema di valori cui si riferisce (
(con riferimento a un'attività intellettuale o all'opera che ne rappresenta il risultato
; mancanza di conformità a determinati requisiti o criteri tecnici e legali. a
, 218: certa cosa è che o tu non hai cacciato da te ancora la
cacciato da te ancora la infedelitade, o tu hai riserbato alcuni idoli. imitazione
vadano a tale comunione con poca divozione, o vero che la impediscano con alcuna infedelità
cesari, 1-1-247: or provvedete [o ebrei] a voi stessi; che non
(i muscoli). o. rucellai, 2-70: i muscoli che
, infelicissimo). che non è o non si ritiene felice; che non
si ritiene felice; che non ha o crede di non avere tutto ciò che,
sia materialmente, può soddisfare alle necessità o appagare i desideri e le aspirazioni;
propria irrequietezza spirituale); che non è o non si ritiene favorito dalla fortuna,
: tra vagliato, occasionalmente o in permanenza, da sventure; che
colpito crudelmente da disgrazie, da malattie o anche dalla morte; sventurato, misero
loro qualche bene, come di roba o d'onore o di comodo? goldoni,
, come di roba o d'onore o di comodo? goldoni, x-1163: chi
che si trovano oppressi da un tiranno o da una dominazione straniera, travagliati da
infelice. -in costrutto sintattico ellittico o esclamativo. cavalca, vii-189: oh
sì caro amante? casalicchio, 511: o miseri et infelici gli uomini del mondo
rapitrici / mani nell'altrui parte / o per forza o per arte. ferd.
nell'altrui parte / o per forza o per arte. ferd. martini,
. che è affetto da una grave imperfezione o da una deformità fisica; invalido.
e disgrazie; che reca afflizioni morali o materiali; che non è allietato da
vita); contrassegnato da avvenimenti luttuosi o dolorosi, da circostanze sfavorevoli, da mancanza
e con ragion ti dice: / o luce, non aver cor d'adamante.
. 8. che ha recato o recherà sciagure; che predice, minaccia
che predice, minaccia, annuncia sventura o disgrazie; infausto, sinistro, malaugurato
. filicaia, 2-1-228: italia italia, o tu, cui feo la sorte /
. / deh, fossi tu men bella o almen più torte! 9.
d'infelice amore. -che ha o ha avuto un esito dannoso, funesto,
sperati, che si è rivelato sfortunato o anche sbagliato (un esame, una
.]: infelice condizioni degli studi, o perché scaduti, o perché negletti
studi, o perché scaduti, o perché negletti anco nelle persone che li esercitano
non conforme ai canoni estetici; concepito o realizzato erroneamente o senza gusto (un
canoni estetici; concepito o realizzato erroneamente o senza gusto (un progetto, un
un disegno, un'opera di scultura o di architettura); privo di valore artistico
, inespressivo (un'opera d'arte o anche uno stile); non perfettamente rispondente
fruttificherebbe a maraviglia, se, trapiantata o nell'africa 0 nella palestina,
... amano infelicissimamente, perché o vero non conseguono mai li desideri loro,
, il che è grande infelicità; o ver, se gli consegueno, si trovano
si sente scontento perché non possiede o crede di non possedere ciò che può soddisfare
stabilità politica, soggetti a dominazioni straniere o a oppressioni tiranniche, afflitti da guerre
male, e proporzionalmente negli altri affetti o farsi felice o guardarsi da qualche
negli altri affetti o farsi felice o guardarsi da qualche infelicità. cacherano di bricherasio
straniere, essendo quelli che guerreggiano veri prencipi o per tali riputati da'popoli, trovano
, viii-729: non osava con truppe o nuove o logore nell'infelicità della preterita
: non osava con truppe o nuove o logore nell'infelicità della preterita campagna cimentarsi
iii-12-360: i quali [studi] potranno o apparire od essere manchevoli e difettosi per
oggetti più dozzinali. brusoni, 6-342: o miseria veramente ineffabile della vita umana,
umana, se un solo vano pensiero o appetito è bastante, non che ad infelicitarla
cosa ed è costretto a dar tutto o la maggior parte di quel che ha,
. infuriarsi, per lo più crudelmente o malvagiamente; adirarsi grandemente, perdere
segneri, iv-170: nell'altro secolo o poco più, in cui più infellonirono
, feltrare (un tessuto di lana o di altra fibra). 3.
svigorito, indebolito (una facoltà fisica o spirituale). gioberti, iii-40
da s. c., 25-5-3: o ultima sozzura di lussuria, la quale
iscomposto, non dissoluto gli animi infemminisse o guastasse, ma gli adornasse di forte
tanti ingegni e trovati che ingentilirono, o piuttosto infemminirono l'uomo in ogni atto
. (ant. infeminito). diventato o reso fiacco e debole fisicamente e moralmente
, 1-1- 357: questi femminili dispetti o vanaglorie, a corte eran misfatti.
ii-35: ma quale disciplina di costumi o quale incitamento di virtù avrebbe trovato il
agisce in modo irriducibilmente ostile a qualcuno o a qualcosa. giuseppe flavio
logico mediante il quale, dati uno o più antecedenti, si giunge a un
e osservazioni accessorie, comuni a molti o a tutti gli autori. b. croce
effettuata su un numero limitato di campioni o su casi singoli del fenomeno studiato.
sole / ti mando inferia, o puro, o forte, o bello /
mando inferia, o puro, o forte, o bello / massimiliano. lucini
o puro, o forte, o bello / massimiliano. lucini, 6-63:
che è confezionato con farina non setacciata o setacciata grossolanamente e mista con crusca e
mangiano pane di segala, di frumentone o inferrigno. e. novelli, lxviii-297
in basso in un determinato ordine verticale o rispetto a un determinato punto o rispetto
verticale o rispetto a un determinato punto o rispetto a chi parla. buti
2. anat. che costituisce o che fa parte della regione più bassa
mercurio ponno essere congiunti col sole, o quando s'interpongono fra il sole e la
quella dicesi 4 congiunzione inferiore ', o quando il sole si trova fra essi
le congiunzioni inferiori succedono nei nodi, o in una distanza dai medesimi che non sia
(in partic.: per altezza o quantità, forza, intensità, dimensione)
altri; che è meno dotato fisicamente o intellettualmente o moralmente di altri (una
che è meno dotato fisicamente o intellettualmente o moralmente di altri (una persona)
); che non ha sufficiente capacità o preparazione; che non è all'altezza di
tavola. -che ha minor valore o pregio di altro. -in partic.
misura analogica [fra le monete], o sia proporzionale fra la quantità di un
mescolato. -che non è conforme o proporzionato a qualcosa; che non è
. croce, i-3-70: le discipline o scienze naturali... non si formano
si chiama anco nelle scritture 'carne 'o sia * corpo 9. che
che occupa una posizione di minore importanza o autorità in una gerarchia. — milit.
artegiano, anzi anche di onesta civiltà o di privata nobiltà, ma di classe molto
calice e nascosto sotto il ricettacolo, o sia sotto il piano, dal quale nascono
paleolitico. 17. matem. limite o estremo inferiore (di una classe di
è incluso nell'estensione, nella denotazione o significato di un altro termine detto superiore
condizione, stato, grado di chi o di ciò che è inferiore, per qualità
di ciò che è inferiore, per qualità o per pregio, per valore o per
qualità o per pregio, per valore o per subordinazione gerarchica o per condizione sociale
, per valore o per subordinazione gerarchica o per condizione sociale, a qualcuno o a
o per condizione sociale, a qualcuno o a qualcosa. galileo,
: nel combattere e sforzarsi a vincere o la inopia o la inferiorità de'mezzi,
e sforzarsi a vincere o la inopia o la inferiorità de'mezzi, si mostra la
lumeggiò d'oro. -in quantità o misura minore. mazzini, 29-20:
temendo di essere assaltato, inferire o aspettare la guerra. gir. soranzo,
accenni ad emanciparsi da uno stato compassionevole o considerato tale, come bassa estrazione soggezione
della vela al pennone, all'antenna o alla draglia per mezzo di funicelle dette
draglia per mezzo di funicelle dette matafioni o inferitoi; infunare. guglielmotti,
893: si inferiscono le vele con più o meno lavori, secondo la loro grandezza
infermare), agg. de'popoli, o almeno ad infermarli. le spalle,
questa congiura par che voglia infeche indebolisce o infiacchisce. - anche al figur. bibbia
m'in / ma non per febbre o corporal dolore: / era il disio,
una gode ancora una grande autorità nel confermare o in vendicarono ben tosto gli
menti contro i suoi domestici, presunti colpevoli o degli altro anno venire una epidimia
.. scrissero allora oltraggi inferiti o delle levate che tuttavia si facevano
. testi fiorentini, 75: anzi tutti o con tal timidità e tali concessioni, o
o con tal timidità e tali concessioni, o con tali forme di soldatesca nella
ineargomenti avversari; dimostrarne la poca fermezza o 2. marin. che è
altri argomenti più fermi. un o alla draglia mediante gli inferitoi (la vela
(la vela). sussidio rimase che o la carità degli amici... o
o la carità degli amici... o l'avarizia argomento, un fatto, inferma
, un fatto, inferma altro argomento, o fatto... -per estens.
1-359: venuto il tempo infermare una legge o decreto o consuetudine, scemarle scatfoglio,
venuto il tempo infermare una legge o decreto o consuetudine, scemarle scatfoglio, 1-35:
corso. allacciare la vela al pennone o all'antenna, infermare e forse morire.
(serrata coi gerii) al pennone, o al = voce dotta, lat.
105: venni l'antenna, o alla draglia, per mezzo di funicelle chiamate
inferi toi 'e 4 matafioni ', o 4 borose d'inferitura '. infermato
infermarsi e cadere come mosche dopo una pioggia o anche il corpo, un suo membro)
servono legare bugne superiori vele quadre o auriche alla punta del pennone, del picco
auriche alla punta del pennone, del picco o del infermò del fegato. d'
radancia della bugna e sopra il pennone o picco o flonco, -per simil
della bugna e sopra il pennone o picco o flonco, -per simil. e
siste nel fissare la vela al pennone o all'antenna mossi, ma non morì.
onde si dice 'inferitura doppia, o sia infermata o sana. pindemonte, iii-138
'inferitura doppia, o sia infermata o sana. pindemonte, iii-138: quanto alle
sangue tur lato d'inferitura o lato antennale) che viene bato s'inferma
risana all'istante. fissato al pennone o all'antenna per mezzo degli -stremato, spossato
né infermare né mutare iacopone, 64-2: o novo canto, c'hai morto el pianto
di prora. servono per alla memoria o l'occupa alla considerazione opportuna de'
si chiamano pure 'fighiere '. fatti o il confonde con una farraggine mal digerita d'
marsilio ficino [tommaseo]: o felice popolo, o au
[tommaseo]: o felice popolo, o au renze col corredo di
sono che fermentazione. sperimentazione di vaccini o di sieri). disordini che importino,
, enfermarla), sf. locale o insieme di locali che, in complessi
). -nel linguaggio ospedaliero: camera o corsia destinata al ricovero dei degenti.
-ant. in senso generico: stanza o luogo in cui viene curato un ammalato
un ospedale, in una clinica, o anche privatamente), applicando le terapie
dedica all'assistenza di un malato occasionalmente o in circostanze particolari. foscolo, xv-251
v.]: chi non per uffizio o per abito, ma per affetto assiste
partic.: qualsiasi tipo di malattia o di affezione morbosa, per lo più
fata, xxviii-16: da te descende [o quaresima] ira, divisione, mellenconia
, / omo, fera, demonio o cosa quale / tener poreami danno? cecco
predetta infermità a permutare in macchie nere o livide. ricciardo da cortona, 88:
, psichica: stato patologico (permanente o transitorio) delle facoltà psichiche (intellettive
transitorio) delle facoltà psichiche (intellettive o volitive) di un individuo, che
individuo, che gli impedisce (totalmente o parzialmente: infermità di mente totale o
o parzialmente: infermità di mente totale o parziale) di conoscere e valutare correttamente
trova e le conseguenze delle proprie azioni, o di prendere decisioni corrette e adeguate alle
; i reati commessi non sono punibili o -se l'infermità di mente è solo parziale
alla misura di sicurezza del manicomio giudiziario o, rispettivamente, della casa di cura e
; se l'infermità di mente, totale o parziale, è abituale, il soggetto
il soggetto deve essere sottoposto a interdizione o, rispettivamente, a inabilitazione);
, ovvero per intossicazione cronica da alcool o da sostanze stupefacenti, ovvero per sordomutismo
in tre modi, cioè per ignoranza o per infìrmità o per industria. flaminio
modi, cioè per ignoranza o per infìrmità o per industria. flaminio, 7:
che imo infermo di gelosia ami altrui o se stesso? la quale infermità difficilmente
sono inclinatissimi ad amare, sia questo o vertù o vizio; questa inclinazione è
inclinatissimi ad amare, sia questo o vertù o vizio; questa inclinazione è una infermità
(per lo più a lungo decorso o cronica o tale da costringere all'inattività)
lo più a lungo decorso o cronica o tale da costringere all'inattività);
con un complemento che specifica la malattia o la parte del corpo colpita da infermità.
dante, purg., 10-122: o superbi cristian, miseri lassi, /
mettere alle sue radici morchia ugualmente temperata o cenere di forno. soderini, iii-224:
risanar sette mori attaccati tutti da un'ulcera o piaga..., risolse di
acqua piovana] non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo
] non ha esito, o acquitrino o vena vi cova, il campo è disutile
. viviani, v-262: per sanare o migliorare i terreni infermi o di qualità inferiore
per sanare o migliorare i terreni infermi o di qualità inferiore. -putrido, inquinato
: che non bea toste acque inferme, o vero di paduli. ottimo, i-369
propri ordinamenti politici, militari, religiosi o nelle strutture economiche e sociali (uno
iv-79: quivi... rade volte o non mai vi s'andò con mente
bontà e molta misericordia tua fidato, o signore, io m'appresso infermo al mio
... di meravigliarvi, o teologi, se la miscredenza infuria da tanto
pensiero). cariteo, 250: o inventrice / di sacrilegi amor, infami
, ii-73: ove non vagliono (o iddio buono!) le lagrime del
ove l'età decrepita de'genitori, o l'inferma de'figliuoli? leopardi, 3-162
opinione del popolo. ariosto, 29-1: o degli uomini inferma e instabil mente!
! pazzi de'medici, 95: o anima inferma, / ancor ti lasci
avvezza / le celesti non cape, o crede eguali. -non consolidato (
. -sogno, vaneggiamento d'infermo o d'infermi: idea, progetto,
loro sono acute, ma non fisse o durevoli: fa conto, sete e fame
concezione che ne avevano le antiche religioni o la mitologia classica, sia alla concezione
vangeli volgar., 13: o serpenti generazioni di vipere, che non posse
petto / d'argante vien l'ardire o 'l furor manco, / benché suo
-per simil. che ha aspetto o forma tale da rassomigliare all'inferno (
'l ladro, 0 sia mortale, o sia / una de l'infemali anime orrende
al diavolo, a un demonio (o anche, per estens., a un
g. c. croce, 121: o roba malnata, quanti poveri uomini e
ha insegnato tanta raffinatezza di torture? o come sei così inconsciamente e spontaneamente infernale
esecrazione iperbolica, tutti gli artifizi che sono o paiono di profonda malvagità. de sanctis
situazione); travagliato da sofferenze fisiche o morali (la vita, resistenza,
l'essere infernale; condizione di chi o di ciò che è infernale. -al
per cui s'in- fema l'alma o si fa diva. dossi, ii-101:
basso, inferiore '; mare infernum (o inferum) era per antonomasia il tirreno
, 1-45: chi v'ha guidati, o che vi fu lucerna, / uscendo
freme; / cose non più pensate o più credute / da la più excelsa
, / non so se da l'inferno o da qual sede, / e tutti
maria maddalena de'pazzi, i-250: o dio perché ora non mi concedi mille inferni
che di nuvolo e di sereno, o vero di donne colle parole delle taverne
un inferno, anche di semplice trambusto o rumore senza idea di male morale..
esistenza insopportabile, afflitta da dolori fisici o morali; grave pena, angoscia,
non ho più un cane a cui fidarmi o confidarmi: chiudo nel segreto della anima
2-193: piero le era stato infedele tre o quattro volte in tutto, in nove
e ogni volta delia lo aveva saputo o quanto meno intuito: e in casa
6. persona insopportabile, odiosa (o che suscita tormento, cruccio, affanno
, tutto misto insieme con dell'acqua o morchia dell'inferno medesimo. c.
anche le acque dell inferno ', o deposito ove si radunano gli spurghi liquidi
erba diavola, erba calenzuola. o. targioni tozzetti, ii-316: erba calenzola
. erba rogna. -ricino. o. targioni tozzetti, iii-299: ricino.
', chi è tormentato da rimorsi o chi volge in mente pensieri atroci.
-cadere, saltare dall'inferno al paradiso (o viceversa): passare da una situazione
passare da una situazione di estrema infelicità o disagio a una lieta e gioiosa (o
o disagio a una lieta e gioiosa (o viceversa). boccaccio, dee.
inferno: persona malvagia e crudele, o anche straordinariamente scaltra e astuta. -furia
persona particolarmente pettegola e maligna (o anche molto chiacchierona). -tizzone d'
. e di persona accesa di rabbia, o operante con impeto, o alterata nell'
rabbia, o operante con impeto, o alterata nell'aspetto. idem [s.
diavolo dell'inferno ', persona cattiva o anco irrequieta. anco non abitualmente,
non abitualmente, ma nell'atto ch'irritata o alterata. idem [s. v
sconvolto da avvenimenti gravissimi (la vita o una parte di essa; una giornata
molte esagerazioni, facendolo apparire più grave o più importante di quanto in realtà sia
tregua con lui e... presto o io manderò lui all'inferno od egli
vinferno: cercare di raggiungere un fine o uno scopo con ogni mezzo, anche
con buon esito. -n o n avere paura dell'inferno: non avere
= voce dotta, lat. tardo infèrnus o inférnum, forma sostant. dell'agg
a sue querele posi / in vivo sasso o in viridante prato / tra antri,
bot. ovario infero: che è parzialmente o totalmente saldato con il calice o affondato
parzialmente o totalmente saldato con il calice o affondato nel ricettacolo. -corolla infera:
che era inserita più basso dell'ovario, o sia l'ipoginia. 3. per
appresso. d'annunzio, ii-664: o iddii profondi, richiamate l'esule triste
come se fosse stato un sogno, o non si trovassero tutt'ora esposti al
. -costringere in una condizione spiacevole o imbarazzante. bocchelli, 2-xix-612:
3. munito d'inferriate, di grata o di sbarre di ferro (una finestra
. inferriata, sf. grata o cancellata di ferro, formata da elementi
lunghi e sottili, di forma semplice o variamente lavorati, posta agli stipiti di
scopo di protezione e di recinzione, o per impedire l'accesso e le comunicazioni
oscuro 0 un pezzo di carta scritta o imbrattata sopra una inferriata della terza finestra
2. arald. figura formata da cinque o sei bastoni e da altrettanti controbastoni scorciati
disus. cingere, proteggere con un'armatura o con armi. cellini,
che né punta di picca, di stocco o di trafiere può giugnere a penetrarli.
stagion pianta e cultiva, / raro, o non mai, gnun frutto altro n'
/ che si chiede perdono a te, o devota, / o appassionata, o
perdono a te, o devota, / o appassionata, o pura / sempre quanto
o devota, / o appassionata, o pura / sempre quanto la più giusta creatura
. infervorare, tr. [infèrvoro o infervóro). colmare di fervore;
affrontare le prigionie, vuoi co 'l fischiare o coll'applaudire in teatro. d'annunzio
ascoltavo. 2. che rivela o deriva da fervore; che è diretto
i ferzi per formare una vela o una tenda. guglielmotti, 894
'inferzare'... fare le ferze o i ferzi: tagliarli, cucirli
bot. erbe, piante infestanti: erbe o piante, per lo più parassite,
, per lo più parassite, inutili o nocive, che si diffondono nei terreni
che si diffondono nei terreni coltivati danneggiando o soffocando le piante utili; male erbe
decisiva; stancare il nemico con assalti o scaramucce ripetuti e continui, per fiaccarne
, devastare, diffondendosi in una zona o in un luogo (un animale nocivo
appartenuto alle massonerie -isvariatissime -e che, o piccole o grandi, infestano il
-isvariatissime -e che, o piccole o grandi, infestano il mondo. e.
cultura italiana moderna si devono proprio, o soprattutto, all'autorità di francesco de sanctis
masso, / non cessa il vento o la crudel tempesta. machiavelli, 1-viii-344
ercole. d'annunzio, iii-2-372: o mostruosa femmina / che dall'imbestiato grembo
, 21: perché..., o mastra di tutte vir- tudi, dal
insano. aretino, iv- 3-30: o scudo de i credenti in l'evangelo,
per incursioni e distruzioni operate da briganti o da pirati, ecc.; che è
co'fanti necessari a guardare quelli luoghi o che fussino più esposti ad essere offesi da'
esposti ad essere offesi da'nemici o più comodi a tenersi infestati e stretti.
artiglierie della terra. -reso pericoloso o inabitabile per la presenza di animali feroci
è preda di parassiti, germi, insetti o animali nocivi (una pianta, una
l'infestare, il compiere azioni belliche o piratesche. - in senso concreto:
affatto indarno, quanto al nascondersi, o sottrarsi da quella infestazion de gli onori
estens. intrusione di spiriti, manifestazione o apparizione diabolica. -fenomeni di infestazione:
), che si verificano in ambienti o luoghi particolari e che il popolo attribuisce
non credea che gli tuo'strali infesti [o amore] / fussero a pastoral rustico
dolente clitemnestra. stigliarli, 2-43: o biondo dio,... / perché
. ugurgieri, 169: tu [o giove] manda a morte me co
culto dei numi secondari: gemetti infesti o benigni, patroni d'arti e mestieri.
cittadine il bianco / tuo lume [o luna] al drudo vii, che degli
, i-i 1-302: cantiam, beviamo, o giovani, / sol ogni affanno infesto
ritornarono le stipulazioni, con le infestucazioni o investiture, che noi sopra dimostrammo essere
con le dita si può appena pigliare o strignere. = v. infustito
. ovidio volgar., 5-30: o amante, tutte queste cose infetidiscono per
allargandosi che niuno pensiero lasciò in me o non tocco alquanto o non contaminato del
pensiero lasciò in me o non tocco alquanto o non contaminato del tutto. manzoni,
al nemico, sia avvelenando le armi o infettando i fonti,... si
33: si assunse che niun sale terroso o metallico, formato dall'acido marino o
o metallico, formato dall'acido marino o aereo, infettasse notabilmente i sali concreti
animale, una ferita, ecc., o anche un luogo). castiglione,
dal nostro corpo, accioché non infetti o corrompa gl'altri. fagiuoli, iv-7
3. figur. influire dannosamente con idee o atteggiamenti su un'altra persona, traviarla
pervertire; fare deviare dalla rettitudine (o dall'ortodossia o anche dai sani princìpi
deviare dalla rettitudine (o dall'ortodossia o anche dai sani princìpi di una scienza
anche dai sani princìpi di una scienza o di un'arte); diffondersi pericolosamente
-ant. viziare, invalidare (una condizione o relazione giuridica). de luca
non semplici... s'infettano o mescolano con l'esalazioni, o con qualità
infettano o mescolano con l'esalazioni, o con qualità di fuochi o di sughi
esalazioni, o con qualità di fuochi o di sughi liquidi, o con terra o
di fuochi o di sughi liquidi, o con terra o con sugo congelato, o
o di sughi liquidi, o con terra o con sugo congelato, o con pietra
o con terra o con sugo congelato, o con pietra o con metallo. bicchierai
con sugo congelato, o con pietra o con metallo. bicchierai, 134: corrompendosi
allora gli uomini che usano secco carnalmente o le basciano ed abbracciano, di tal infezzione
è all'altra compagnia sana a partirsi o separarsi da essa. de marchi,
2. figur. che può corrompere o corrompe moralmente o intellettualmente. buti
. che può corrompere o corrompe moralmente o intellettualmente. buti, 2-817: *
i-526: i bimbi poppano latte scarso o infetto. d'annunzio, ii-291: per
a quelli che aspettavano di morire per malattìa o per vecchiezza. barilli, 5-169:
discendendo quasi al dieci per cento. o pure ciò venne per essersi coniate le
di non essere infetto nel sangue de'giudei o d'altri infedeli. monelli, 2-51
persona, una parte del corpo, o anche un luogo, un oggetto)
, sospetti e tenuti per tali, o che averanno commerciato con bastimenti infetti o
o che averanno commerciato con bastimenti infetti o sospetti. casti, xxiii-502: in costantinopoli
molto più a coloro i quali, o per aver cogl'infetti conversato, o per
, o per aver cogl'infetti conversato, o per alcuna altra cagione, erano in
. muratori, iii-92: le case o camere de gli ufiziali sieno segregate anch'esse
-intaccato, corrotto dal male (il corpo o una sua parte). s
da dottrine, da idee non ortodosse o ritenute false. ser giovanni, ii-60
spagna. -ant. che contiene elementi o parti eretiche (una dottrina).
lettori come qualmente egli avesse accattata questa o quella metafora del tale o tal altro.
accattata questa o quella metafora del tale o tal altro. guerrini, 2-191:
. siano in possesso per tempo immemorabile o centenario, senza che apparisca di contrario
adempimento dei voti, offerte d'uno o più ceri dorati, d'uno o più
uno o più ceri dorati, d'uno o più galletti infettucciati. = denom.
, per ragioni d'estinzione di sentenza o di fellonia, ricadeva alla repubblica,
in comunale, usavasi infeudarne qualche magistratura o, come si diceva, qualche carica
modo si portino, sono irreprensibili, o almeno più scusabili dei privati e dei
. sottomet- terglisi in modo di essere o parer ligio. -legare, vincolare (
molti diritti di sovranità sopra alcune città o contee della fiandra, benché si governassero
si governassero a guisa di repubbliche, o fossero infeudate. p. verri, 1-ii-223
effetti che produce la bontà d'essa o la malizia ed infezione chiaramente il dimostrano
unicellulari (batteri, miceti, protozoi) o da ultravirus. -per estens.:
quando le donne patiscono qualche putrida disposizione o qualche ulcera gallica nella natura o nel
disposizione o qualche ulcera gallica nella natura o nel collo della matrice o nella bocca
nella natura o nel collo della matrice o nella bocca o altrove, allora gli
nel collo della matrice o nella bocca o altrove, allora gli uomini che usano
allora gli uomini che usano secco carnalmente o le basciano ed abbracciano, di tal
: e più stimati / son del diamante o gemma altra simile; / perché come
dalla permanenza di un parassita (crittogama o virus). 3. figur.
3-545: la carne umana scura lo intelletto o suo veneno; cioè sua infezione,
2-13: non si conviene, o cavalieri, macchiare l'onore dell'armi con
dell'ordine costituito); disordine politico o sociale; fenomeno o ideologia dannosa all'
; disordine politico o sociale; fenomeno o ideologia dannosa all'ordinato vivere civile.
(di idee, di dottrine filosofiche o religiose o anche di correnti o di
idee, di dottrine filosofiche o religiose o anche di correnti o di movimenti letterari
filosofiche o religiose o anche di correnti o di movimenti letterari o culturali considerati erronei
anche di correnti o di movimenti letterari o culturali considerati erronei e deprecabili).
l'infiacchire, l'infiacchirsi; diminuzione o perdita di forze fisiche, d'energia
2. figur. svigorimento, rilassatezza morale o intellettuale; inettitudine, svogliatézza; pusillanimità
infiacchimento, se pur non è affettazione o melensaggine. mazzini, 86-155: nel
divinità, minerva, esprime l'infiacchimento o diminuzione del potere eroico, perché vulcano
, debole (una persona, un animale o il corpo, le forze, i
però non dura troppo e se non spezza o infiacchisce la fibra. cassola, 6-163
, ii-13-100: la sociologia vuol distruggere o infiacchire la storia che è nostra e
modo che poco potea più leggere o scrivere. de roberto, 159: col
di infiacchire), agg. reso o diventato fiacco, debilitato, svigorito;
per lo contrario, rimanersi tra le legioni o cavalli potevano i valorosi; né mancava
: uccidevano quanti nemici infiacchiti dalle malattie o da incredibili stenti rimanevano addietro o si
malattie o da incredibili stenti rimanevano addietro o si sbandavano. calandra, 4-101:
con infiaggioni, con vertigini, con letargo o con estremi dolori. baldelli, 5-3-145
de gli occhi, dell'aver febbri o de'sogni e dell'infiamento delle
attivi, cioè a dire dalla sostanza ignea o infiammabile e dalla sostanza salina-acetosa. bergantini
, appassionato (una facoltà dello spirito o della mente). alfieri,
certi membri] secondo l'albitrio, o non incitati per infiamma- mento di libidine
: nulla curi se 'l ciel tuoni o saetti / minacci egli a sua voglia e
la luce rifratta dalla lente cristallina, o riflessa dallo specchio ustorio, non vale
, / senza che sol gl'infiammi o pioggia immolli. bruni, 83: già
maria maddalena de'pazzi, ii-360: o non ci sono quelle cinque fornace delle
mane, nelli piedi e nel costato? o queste fornace fanno di molti effetti.
inavvertita e il volto / t'infiamma o discolora. -tingere, colorare di rosso
et onte, / non è strazio o miraeoi che si conte, / che le
più s'infiamma e riscalda che nel pioppo o nel salcio. tasso, 14-44:
s'ammanta, e non s'infiamma o verna. galileo, 3-3-231: la
! qual mente dura / sì frigida o gelata / non se sarìa infiammata /
d'amore, innamorarsi; essere tormentato o travagliato dalla passione, dal desiderio.
di francia con l'essempio di carlo magno o di goffredo. f. m.
, da un'infiammazione (un organo o un tessuto anatomico, una ferita)
l'isquisito senso della parte offesa o per qualche impedimento esteriore o perché il corpo
offesa o per qualche impedimento esteriore o perché il corpo abonda di pravi umori
. illuminato, rischiarato dal sole (o anche da una lampada, dal fuoco)
amorosa; innamorato. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
innamorato. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:
doni, 224: venite meco tutti, o infiammati del divino amore. -che
né voi avete punto bisogno de'miei ricordi o conforti, essendo per voi medesimi.
smaniosi d'aver nelle unghie l'uccisore, o vivo o morto. [ediz.
aver nelle unghie l'uccisore, o vivo o morto. [ediz. 1827 (
d'aver nelle unghie l'uccisore vivo o morto]. de sanctis, i-275:
tasso, 6-83: non riterrebbe arsura o gelo, / non turbo o piaggia
riterrebbe arsura o gelo, / non turbo o piaggia il mio infiammato affetto. marini
li soli spiriti infiammati per troppa fatica o per altro accidente. dalla croce,
dalla croce, iii-5: le ulcere infiammate o varicose o putride o corrosive od accompagnate
, iii-5: le ulcere infiammate o varicose o putride o corrosive od accompagnate da intemperie
le ulcere infiammate o varicose o putride o corrosive od accompagnate da intemperie occolta,
. chiabrera, 1-ii-153: nigella, o ch'io vaneggio, / o che
nigella, o ch'io vaneggio, / o che per certo io veggio / certi
occhi belli belli, / fosser mesti, o pure in giuoco, / t'uscian
1-xxxiv-147: tu cerchi asconderti, / o serpentello, / d'amor dolcissimo / infiammateli
incitatore. poliziano, 2-5: o vivo e vero pane,...
in istato d'infiammazione e in oscillazione, o, per dirla più volgarmente, bisogna
consistente nella reazione da parte dell'organismo o di un tessuto organico interno o esterno
organismo o di un tessuto organico interno o esterno a stimoli di varia natura:
oltre ad alterare la funzione dell'organismo o della parte interessata; flogosi. -in senso
. -in senso concreto: la tumefazione o l'irritazione provocata da tale processo.
infiammatorio'..., che è accompagnato o -per estens. ant. malattia, affezione
]: 'infìancare'... esagerare, o... sparare. quante ne
quivi, e quando era infiascato, o si vendeva il fiasco, che per l'
per l'ordinario si suol barattare, o si votava in quello. panciatichi, 93
al figur. gigli, 4-231: o fossero veramente le orazioni di que'buoni
le orazioni di que'buoni padri direttori o la virtù dell'aria infiascata, il
un po'di gioia insaccata, infiascata o messa in salamoia. infiascatóre,
vece d'infibulare scioccamente le loro mogli o d'imbracarle con quelle cinture tanto in
operazione diretta a impedire i rapporti sessuali o la masturbazione, che consiste nell'applicazione
applicazione di anelli ai margini del prepuzio o delle grandi labbra o nella sutu- razione
margini del prepuzio o delle grandi labbra o nella sutu- razione delle stesse (un
. tutte le persone colpite da interdizione o perpetua o temporanea, affinché non rompano
le persone colpite da interdizione o perpetua o temporanea, affinché non rompano il divieto
, sm. chirurg. stecca di avorio o di metallo, lunga circa io cm
fichi] tagliuzzati minuti nella pasta con mele o zucchero. = denom. da
inappagabile ne'confini d'una contrada o d'un'epoca determinata, gli
nulla la validità di un atto giuridico o di una decisione o di un voto
un atto giuridico o di una decisione o di un voto; invalidare, infirmare;
solo udire il nome degli arabi, o vogliam dire saraceni, concepiamo orrore di
fusse più fedel verso il consorte, / o lucrezia o penelope, l'ho scorte
verso il consorte, / o lucrezia o penelope, l'ho scorte / per impudiche
g. chiarini, 150: intendete, o signora? a quella infida / moglie
notte infida. carducci, iii-3-288: o severino, de'tuoi canti il nido,
-con valore attenuato: investire con rimproveri o rimbrotti, ferire con cattiverie, malignità
posteri; né v'è scrittore italiano o straniero che maggiormente infierisca con l'intenzioni
di infierire), agg. divenuto o reso aspro, crudele; feroce, malvagio
. che esprime durezza, crudeltà, o anche sdegno, ira (il viso,
amari, 1-1-404: arsevi, da disagi o aer malsano, una cruda morìa,
l'affievolire, l'affievolirsi; diminuzione o perdita di energia e di vigore fisico
perdita di energia e di vigore fisico o mentale o spirituale; indebolimento, infiacchimento
energia e di vigore fisico o mentale o spirituale; indebolimento, infiacchimento.
distruggere a poco a poco i portoghesi, o almeno infievolirgli di sorte che potessero esser
. 2. figur. privare o diminuire di efficacia, di validità,
, e così forte che niun danno o ingiuria o altro la può infievolire e
così forte che niun danno o ingiuria o altro la può infievolire e appicciolirla.
, di cui non solo non dissimulate o almeno infievolite gli argomenti, ma gl'
affievolire, indebolire (una facoltà intellettuale o spirituale, un sentimento, la virtù
le tue parole... ponno / o infievolirmi o rinfrancar la speme.
... ponno / o infievolirmi o rinfrancar la speme. -diminuire la
-diminuire la potenza politica ed economica o la forza militare di un regno, di
come [l'uomo] in alcuna forza o sentimento si vedesse o sentisse mancare e
in alcuna forza o sentimento si vedesse o sentisse mancare e infievolire, speri allora
sì forte che, soverchiamente tirandolo, o non infievolisca o al fin non si rompa
, soverchiamente tirandolo, o non infievolisca o al fin non si rompa. magalotti
il dolore / se la parola infievolisce o muore. dette colombe, 2-343: niente
dette colombe, 2-343: niente o poco... s'infievolirebbe il colpo
vivo; scemare (una facoltà intellettuale o spirituale). bellori, iii-186:
va l'entusiasmo pel papa? continua o s'infievolisce? de sanctis, 11-7:
meramente letterario. -diventare debole politicamente o economicamente; perdere autorità, potenza.
la infievolita mente dorme. -reso o divenuto debole politicamente, economicamente o militarmente
-reso o divenuto debole politicamente, economicamente o militarmente; privato di risorse, di
dio). iacopone, 91-9: o infigurabil luce, chi te pò figurare?
., vari titoli e attributi divini, o vogliam dire vari concetti del nostro
infigurare, tr. ant. rappresentare o figurare con la mente, vagheggiare
invar.). ago d'argento o di altro metallo, di forma laminare
passare cordelline, passamani, nastri, o altro nelle guaine. = comp
che deve essere passato in una guaina o nei fori di un ricamo.
di un ago, un anello), o anche forando l'oggetto al momento dell'
. disporre in ordine, lungo un filo o una corda o un'asticciola che li
, lungo un filo o una corda o un'asticciola che li attraversa, oggetti
o fettuccie rotonde o secche, le quali,
o fettuccie rotonde o secche, le quali, dopo averle colte
, dopo averle colte fresche e spremute o acciaccate con le mani, rinfilano e
lì preparati per fabbrica alcuna: / o stanghe pure agli usci intraversando / se
è un arnese di ferro, argento o legno bucato, che le donne tengono legato
(per un cammino); entrare o uscire con decisione (per una porta
, parlando ampollosamente, strabottoli a dovizia o parole sbagliate. banti, 10-264:
m'è dato d'infilar la rima / o male o bene, / scrivo per
d'infilar la rima / o male o bene, / scrivo per me. bettini
entro un'altra, e ci riesce o no). 'ha infilato '(
un varco; riuscire a introdursi con abilità o anche di nascosto. pancrazi,
, a un ufficio in modo equivoco o comunque non evidente; intrufolarsi.
acqua con l'estremità prodiera dei galleggianti o dello scafo, nel corso di un'
buona: non azzeccare mai l'azione o la frase giusta; non riuscire in
giusta; non riuscire in alcuna impresa o tentativo; non avere mai fortuna o
o tentativo; non avere mai fortuna o successo. tommaseo [s. v
infilata, sf. serie di cose o di oggetti infilati; schidionata (di
fatta / una bella infilata, / o dichiam stidionata, / di sett'o otto
/ o dichiam stidionata, / di sett'o otto di quegli uccellacci, /.
fondo a un'infilata di costruzioni nuove o in via di fabbricazione... balzava
nel senso della lunghezza, da prua o da poppa. -venat.: tiro
scarica più capi di selvaggina in fila o accostati l'uno all'altro. ci
casa... ricavato da due o tre stanzoni, tutti d'infilata.
nel senso della lunghezza, da prua o da poppa. pesci, 11-1-424:
scarica più capi di selvaggina in fila o accostati l'uno all'altro. ugolini
2. disposto in ordine lungo un filo o una corda o un'asticciola che lo
ordine lungo un filo o una corda o un'asticciola che lo attraversa (un oggetto
co'cordoni posti all'estremità delle vesti o con altro, servire per fibule,
florian. pratolini, 9-748: quel maniscalco o magnano davanti a san lorenzo, e
grani, ecc. per farne collane o altri oggetti ornamentali. serao
udirete dai circostanti una infilatura di sei o sette casi, egualmente strani, su
filtrando a poco a poco attraverso fessure o interstizi o superficie porose (un liquido
poco a poco attraverso fessure o interstizi o superficie porose (un liquido o un
interstizi o superficie porose (un liquido o un gas). -per estens.:
una dottrina, in un determinato contesto o ambito, ecc.).
.. opinione..., volere o non volere, è infiltrata come olio
tessuti (con riferimento a liquidi organici o a processi patologici). 5.
infiltrami il tossico dunque ne'baci, o medusa! pirandello, 5-140: tanti e
la gente ch'ebbe dal mare il sangue o certamente le tradizioni; tradizioni però,
, religioni infiltrate dal pensiero greco, o grecoitalico che si fosse. 4.
infiltrarsi; penetrazione lenta di un liquido o di un gas attraverso fessure o interstizi
liquido o di un gas attraverso fessure o interstizi o superficie porose. — anche:
di un gas attraverso fessure o interstizi o superficie porose. — anche: il
porose. — anche: il liquido o il gas che s'infiltra.
dalle campagne senza sbocco nel fiume, o alimentati da sorgenti e infiltrazioni.
d'infiltrazione: masse d'acque piovane o di circolazione superficiale che, per particolari
particolari condizioni del terreno su cui cadono o nel quale scorrono, scompaiono neh'interno
di fanteria all'interno di una posizione o di un settore nemico, sfruttando la
pori di un sinterizzato con un metallo o una lega a punto di fusione più
, ecc.) nell'interno delle cellule o di alcuni tessuti, accompagnata o no
cellule o di alcuni tessuti, accompagnata o no da una degenerazione delle cellule stesse
finalmente si osservi che alcuni chiamano innestamenti o pure infilzamenti di varie frazioni il prendere
alcuni rotti di altri rotti... o a soli due per volta, o
o a soli due per volta, o a tre, o a molti altri:
per volta, o a tre, o a molti altri: il che, quantunque
si tramezzano con una foglietta, di alloro o di salvia. soderini, ii-145:
, secondo che in parte più vicina o più lontana dal cuore vengono o
o più lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati. bocchelli, 18-ii-647:
lontana dal cuore vengono o trafitti o infilzati. bocchelli, 18-ii-647: tu potrai
ogni tanto, nel discorso, un proverbio o una massima di sapienza campestre.
infilzando delle pitture che sono in questa o in quella città. baretti, 6-241:
un sonetto, se non ruba versi o non infilza parole. ammirato, 3-11-96:
, v-58: chi nel favellare dice, o per ira o per altro, quello
chi nel favellare dice, o per ira o per altro, quello che il suo
v'impiccarono de'perugini presi colla gatta o vero muscia al lato, colle lasche
molte nespole acerbe, infilzate in quattro o più funicelle,... ottimamente
1-2-183: e così infilzati [i documenti o fogli] e'sieno tenuti fargli registrare
epsi. — madonna, madonnina o avemaria infilzata: ragazza o donna che
, madonnina o avemaria infilzata: ragazza o donna che finge compunzione, modestia,
cieli mobili, da qualunque si comincia o da l'infimo o dal sommo,
da qualunque si comincia o da l'infimo o dal sommo, esso cielo di marte
che uno che fosse abituato nel mezzo grado o nell'infimo. savonarola, iii-i:
in parte alcuna lascia la famiglia essere dissorevole o disonesta. calmeta, 4: mi
e lo sforza di contado erano o d'infima nazione. p. verri,
affluiti da ogni parte dell'impero per trafficare o procacciarsi fortuna, per mestieri turpi.
che appartiene alla più bassa classe sociale (o occupa il grado più basso nella scala
in palagio, rimaso una spilonca, o essendosi partiti insino alli infimi schiavi,
, ben so che appena a due o tre altri potrei rivolgermi in italia se
^ onnières dei miliardari ma se piantavano grane o non si sottomettevano docilmente ai capricci più
ai capricci più osceni e umilianti, o chiedevano diecimila lire in più, venivano
, si sarebbe data a fare una o una altra cosa infima, e io
/ vèr'cui poco già mai mi valse o vale / ingegno o forza a dimandar
già mai mi valse o vale / ingegno o forza a dimandar perdono. boccaccio,
stato di curradino; e se fosse morto o infermo. infino allora consigliavano che manfredi
= comp. per giustapposizione da infin [o] e allora (v.).
con le mani e dicea: « o carissimo mio figliuolo, che facesti? perché
giudice dannato / di star di lingua o di parole senza, / in fin
le stanze superne infìn che al gelo / o al meriggio non abbia il cocchier stanco
che, affinché (con valore consecutivo o finale). 5. caterina da
in fine / questo secol di fango o vita agogni / e sorga ad atti
/ e sorga ad atti illustri, o si vergogni. borgese, 6-34: ma
neh'incollare dei margini di carta bianca o colorata, disposti a guisa del telaio
uscire non potè di patria, / o per inopia o per infingardaggine, /
potè di patria, / o per inopia o per infingardaggine, / in quella crede
, denigrano il loro nascimento con vizii o con infingardia. roberti, vii-249: in
basire. statosi così alquanto come infingardito o più tosto rattratto, non se gli
2. per estens. che si muove o si agita con estrema lentezza; lento
guarisca di questa infermità, tu guarirai o con medico o senza medico: e
infermità, tu guarirai o con medico o senza medico: e se 'l fato
dì fra la gente innamorata / pigro garzone o vergine infingarda / che dagli abiti pregni
. esopo volgar., 4-97: o bestia d'iniquità ed infingarda, perché
-con riferimento a un organo dei sensi o a ima facoltà dello spirito.
. c. bartoli, 3-366: o da pochi e infingardissimi che voi siete
un'azione, un modo di essere o di comportarsi); inerte, inattivo
da una certa onesta ambizione di pareggiare o di avanzare altri deriva, togli questo
vi-588: là presto, movetevi, o infingardoni, che sempre vi grattaste la
. fingere). letter. agire o comportarsi in modo da far credere o
agire o comportarsi in modo da far credere o da dare a divedere ciò che non
da dare a divedere ciò che non è o da provocare in altri un'errata convinzione
-a noi trezeria parvente. re enzo o guittone, 456: tempo è da
condannando quello ch'elli aveano creduto, o vero s'aveano infinto di credere. leggenda
, / di non udir t'infingi o non ti curi. firenzuola, 101:
destrezza al maneggio più che non vogliasi o non s'infinga credere dai mal disposti
una moltitudine d'alcuni altri e quali, o per giat- tanza d'alto lignaggio o
o per giat- tanza d'alto lignaggio o per infingersi presso il volgo indotto d'
presso il volgo indotto d'essere scienziati o per essere dalla varia e lusinghevole fortuna
m. doria, 91: credettero o s'infinsero alcuni che, sul principio
.. non sembrano inutili, o nocive alla scienza quant'altri crede o s'
o nocive alla scienza quant'altri crede o s'infinge. carducci, ii-8-290:
rosetta con sogghigno accorto, / scherzi o t'infingi. carducci, iii-24-258:
pulci, ii-40: or se'tu sordo o t'infingi o non sai / quant'
or se'tu sordo o t'infingi o non sai / quant'è la furia di
tasso, 9-23: par ch'egli o s'infinga o non se 'n dolga /
9-23: par ch'egli o s'infinga o non se 'n dolga / o non
s'infinga o non se 'n dolga / o non senta il ferir de l'altrui
altrui vista insidiosa e vaga / ella o che non s'avide o che s'infinse
/ ella o che non s'avide o che s'infinse. de sanctis, 11-215
mie dolcezze amare et empie, / o s'infinge, o non cura, o
empie, / o s'infinge, o non cura, o non s'accorge,
o s'infinge, o non cura, o non s'accorge, / del fiorir queste
del tutto d'averne alcuna cosa veduta o saputa. razzi, 191: mentre i
noi diciamo * far le vista di non o vedere, o pensare, o
vista di non o vedere, o pensare, o curare ', secondo che
o vedere, o pensare, o curare ', secondo che il proposito porta
. carducci, ii-2-290: v'infingete o davvero non sapete che quando taluno crede
cor, che punto non s'infinge o assonna, / l'ali al pensieri in
3-506: chi dice di noi vedere, o s'infinge, o è talpa del'
noi vedere, o s'infinge, o è talpa del'intelletto, o vive fuor
, o è talpa del'intelletto, o vive fuor del mondo e del secolo.
innanzi non entrò, ché forse / o ne infinge disprezzo o non ardisce.
, ché forse / o ne infinge disprezzo o non ardisce. carducci, ii-12-38:
scusare con te il mio disamore o altro. io sono fatto così.
in relazione con un compì, predicativo o un compì, di modo o di
, predicativo o un compì, di modo o di qualità). francesco da
agevolmente si parea come egli fosse più o pauroso o prudente. erasmo da valvasone
si parea come egli fosse più o pauroso o prudente. erasmo da valvasone, 10-20
persona); che ha per fine o per effetto di trarre in inganno, di
letter. l'infingere; disposizione, congenita o acquisita, a mentire, a ingannare
non poneva innanzi veruno mostramento di doppiezza o d'infingimento in parole né in opere
altri, non potrà per giusta ignoranza o per colorato infingimento negare di comprendere pienamente
il re stava disteso sul letto per infermità o infingimento. cagna, 3-466: ella
e apparenzia, anco per enfingimento, o egli è fatto per pazzia e matezza.
fingere, simulare. arrigo testa o giacomo da dentini, 411: mi mettete
exordio è appellata principio quando il parlieri o 'l dittatore quasi incontanente alla comincianza del
noi, non come desiderio di uno o più piaceri, ma come desiderio * del
in infinitum ', che è la falsa o mala infinità. bontempelli, 20-10:
dell'infinità. 2. condizione o qualità di ciò che ha una potenza
dio è infinito, tende alla vita o vogliam dire allo svolgimento delle forze spontanee
, nella sua sete di grandezza; o l'infinità del piacere nell'onnipotenza del comando
del piacere nell'onnipotenza del comando, o l'infinità del dolore. bocchelli, 2-xix-152
, 84: tutte le materie nostre cedono o poco o molto; in quel
le materie nostre cedono o poco o molto; in quel poco o molto tempo
o molto; in quel poco o molto tempo della cedenza si dà campo
infinito, senza fine; senza limite o termine (nello spazio o nel tempo
; senza limite o termine (nello spazio o nel tempo); incommensurabilmente; all'
quel di colui il quale non per tema o codardia, ma per motivo di virtù
rimaneva] a qualche lavoro di maglia o nella lettura di qualche libro invitante alla
morire! così presto! / partire, o madre, come sei partita! piovene
calmo dell'eternità. pascoli, i-ii7: o infinitamente soavi poeti dell'illusione, quale
unione con un comparat. di maggioranza o di minoranza: di gran lunga, senza
una quantità infinitamente piccola. — analisi o calcolo infinitesimale: parte della matematica,
. riccati, 2-254: gl'inassegnabili accrescimenti o diminuzioni d'una grandezza variabile seguitano la
, 286: il principio di generazione, o sia corpic- ciuolo infinitesimo dell'animale,
, iv-449: nulla io ti sottraggo [o natura] di ciò che mi hai
, 21: voi l'azione della gravità o d'altra forza morta dividete in infiniti
. rosmini, 2-147: la finitezza o l'infinitezza è qualità ontologica, cioè così
è proprio, che si riferisce all'infinità o al concetto di infinito.
, ma in due modi, o con l'accento su l'antepenultima, come
come * leggere, scrivere ', o su la penultima, come * temere,
tosto nome del verbo, che modo o altra cosa di quello. l. salviati
è, quindi, una proposizione soggettiva o oggettiva). tommaseo [s.
. filos. l'infinitizzarsi; atto o processo per cui si acquisisce l'infinità.
senza limiti; che non conosce limitazioni o impedimenti; assoluto, perfetto; che
trascendente; eterno, immortale (dio o i suoi attributi). iacopone
foscolo, 1-291: alfin tu splendi, o sole, o del creato / anima
: alfin tu splendi, o sole, o del creato / anima e vita,
. 3. che non ha o pare non avere fine, perenne (
un tempo illimitato, che non ha o pare non avere termine (un viaggio,
le più alte) di un albero; o in una sabbia sentirsi screpolare e crollare
di sabbia. -che si propaga o dilata immensamente (un suono, un
, / dietro appennino od alpe, o del tirreno / nell'infinito seno / scende
ladronecci, sconcissime disonestà, contratti infiniti o delusi con ispergiuro. -che non giunge
6. che è potenzialmente divisibile o moltiplicabile, diminuibile o aumentabile illimitatamente.
è potenzialmente divisibile o moltiplicabile, diminuibile o aumentabile illimitatamente. dante, conv.
-tale che non se ne può pensare o assegnare uno maggiore (un numero,
1-1-356: a quantità infinita 1'aggiungere o levare quantità finita è lo stesso che aggiungere
quantità finita è lo stesso che aggiungere o levare nulla. f. galiani, 4-138
che il suo numero non può pensarsi o assegnarsi maggiore. leonardo, 2-190:
: innumerevole (con riferimento alla quantità o alla frequenza); numerosissimo, svariatissimo
sono causa di commettere infinite cose crudeli o malvage. pascoli, 177: sopra la
; irrefrenabile. canteo, 61: o lagrime infinite, o lungo affanno, /
canteo, 61: o lagrime infinite, o lungo affanno, / e tu,
, / pieni di te, o grande cipride, o anadiomène! idem,
te, o grande cipride, o anadiomène! idem, iv-1-27: elena
, la vicecancelleria. erizzo, 276: o cupidigia infinita, alla quale non potettero
eccezionale (una qualità, una virtù o un difetto); indicibile, inenarrabile
se'più ch'altro tosco, / o sì o no ch'altrui faccia felice.
più ch'altro tosco, / o sì o no ch'altrui faccia felice.
sostennero. -inestimabile (il prezzo o il valore di qualcosa); gravosissimo
peso). ceresa, 1-32: o di picciol guadagno ampio dispendio, /
trovare ne'petti di coloro che giudicheranno o pietade o perdono alle colpe mie.
ne'petti di coloro che giudicheranno o pietade o perdono alle colpe mie. g.
. -che eccede ogni limite morale o civile; smodato, eccessivo.
processo verbale astratto, cioè lo stato o l'azione, senza determinazione di numero
azione stessa, sciolta da qualsivoglia rispetto o di persona o di tempo; come 'amare
sciolta da qualsivoglia rispetto o di persona o di tempo; come 'amare, leggere',
citolini, 526: il termino commune o più universale o meno universale, e
526: il termino commune o più universale o meno universale, e termino singolare,
locuz. -dare, rendere infinite grazie (o scuse) a qualcuno: ringraziare (
scuse) a qualcuno: ringraziare (o scusarsi) vivamente, calorosamente (nelle
l'ine- sauribilità di una serie, o come una specie particolare di grandezza (
più vicino all'infinito che il terzo o il settimo o altro carattere solo. torricelli
infinito che il terzo o il settimo o altro carattere solo. torricelli, 96
è niente di reale. -punto o retta alvinfinito: punto o retta impropria
-punto o retta alvinfinito: punto o retta impropria (v. improprio,
. ariosto, 32-32: che tosto, o buona o ria, che la
: che tosto, o buona o ria, che la fama esce / fuor
masculina di maschio in infinito del conduttore o conduttori. grandi, 8-200: piani
dove sia umidità e vi piova su, o abbia ghiacciati addosso, si logora e
fìsiche e naturali sono il suo presupposto o antecedente, e che essa continua e
tudine. mamiani, 10-i-434: le nozioni o gli eterni esemplari sono tutto e parte
un movimento sia un limite di luogo o di spazio). dante,
caso ha per lo più valore pleonastico o intensivo). g. villani,
in consulta se se ne doveano risentire o no. guarini, 308: o
risentire o no. guarini, 308: o pistofilo, io t'ho parlato infin
dello stesso dio, da voi comincio, o creature superne, e vi essorto infin
: infin da ora m'hai rivelato, o dio, la crudel vendetta che vuoi
. a. cavalca, 16-1-19: o buon giesù,... perché non
, il termine ultimo di una numerazione o di una serie prògressiva
i meli stieno partiti venti piedi, o infino in trenta;... i
risultato, la conseguenza a cui portano o giungono determinati eventi, atti o circostanze
portano o giungono determinati eventi, atti o circostanze (ed è seguito dalla prep.
ha a celebrare gl'infinocchio; / o io esco di chiesa o io mi
infinocchio; / o io esco di chiesa o io mi volgo / in altra parte
: gnaffe, non m'infinocchi, o ser apollo: / per amico t'avea
con finocchio, per far bere?, o per mascherare un gusto non buono?
per mascherare un gusto non buono? o di origine oscena?). non
servire opera senza enfenta, / for guiderdone o merto alcun cherere. gioberti, 6-i-352
fal sità; con frode o menzogna; con doppiezza; ingannevolmente,
maniere oggi tenute da pampinea], o per troppo con- tinuanza o per altra
], o per troppo con- tinuanza o per altra cagione, non ci divenisser noiose
preceduto da di (in funzione di prefisso o di prep. con valore rafforzativo,
era realmente buona, realmente ingenua? o non era che un essere infinto, astuto
(un atteggiamento, un modo di agire o di comportarsi). giamboni,
quarto giorno. boccaccio, iv-104: o ingannevole mondo, quanto possono in te
dell'uno e dell'altro per argomenti frodosi o per infinte provanze. 4
la maniera che tenne au- relia riconoscendo o, per dir meglio, fingendo di riconoscer
, infiòcchi). rivestire di fiocchi o di altri ornamenti vistosi; adornare.
), agg. coperto di fiocchi o di altri ornamenti sgargianti. pascarella,
). adornare, coprire con fiocchetti o con altri ornamenti minuti e graziosi.
agg. adornato, coperto di fiocchetti o di altri ornamenti minuti e graziosi.
a dado, infiocchettate d'un ulivo o un cipresso, sì che paion sospese
a chi lo infiora, / non usi o mostri almen di usar pietate?
selva, entro a qual fonte, / o s'asside o s'infiora oggi, o
a qual fonte, / o s'asside o s'infiora oggi, o si specchia
o s'asside o s'infiora oggi, o si specchia, / dea che dal
la tua riva manca: / forse (o che spero!) el mio tardar