(di un animale da soma o da tiro, e di un quadrupede in
la parte della pelle bovina (grezza o conciata) che corrisponde alla groppa e
dentatura, ad altri carezzava i fianchi o il lucido groppone. 5.
5. locuz. -avere buon groppone o groppone grosso: resistere alle fatiche.
mestiero a chi ha i suoi cinquanta o sessanta carnovali sul groppone. carducci,
avrà ragione, / non sapendo o potendo far più versi, / a darmi
la tigna dal groppone; mettergli fuoco o suonargli la grancassa sul groppone; solleticargli
due sterratori nel l'orto e prima o poi avrebbe finito col cascarci a tutti,
groppon gropponi sotto i rami delle betulle o dei castani. = deriv.
matassine. angiolini, 212: un uomo o una donna ch'è impiegata nella manifattura
. fornitori di pompe funebri, o scorticatori di capretti, o conti e cavalieri
, o scorticatori di capretti, o conti e cavalieri a un tanto la
26-3 (ii-275): dammi [o amore] tanto intelletto almen ch'io
, e 'l dormir de'filugelli o su la cinerugia o su la terza o
dormir de'filugelli o su la cinerugia o su la terza o su la grossa
o su la cinerugia o su la terza o su la grossa. garzoni, 1-908
357: dormono... o rosa, siediti; ché giova. /
2. locuz. - dormire la o della o nella o sulla grossa,
. locuz. - dormire la o della o nella o sulla grossa, essere sulla
. - dormire la o della o nella o sulla grossa, essere sulla grossa:
tanto che tutto quello si trova in carte o marmi per grammatica scritto fra questo tempo
nelle mezze grossegrane si possa mettere filaticci o filugelli, pur che si faccia loro
; incoltamente, senza finezza (intellettuale o d'arte). - anche: volgarmente
grossissimaménte). in parti grosse o alquanto grosse (pestare, rompere,
foglia del gelso] falciata grossamente nel primo o secondo giorno. 2
d'oro e d'argento cose grosse o materiali, ec. e i lavori
rispondo che questa è una delle maggiori o grosserie o ignoranze che udire si possa.
questa è una delle maggiori o grosserie o ignoranze che udire si possa. garzoni
. redi, 16-iii-222: di quelle glandulette o tubercoli ve n'erano ancora [nei
ii-3-111: in due volumi, o in uno grossetto, se vuoi, ci
8. con valore avverb. in quantità o in misura alquanto grande. g
argento. -mezzo grossetto: moneta o valore monetario equivalente alla metà di un
di che grossezza è questa pietra? o che colore è il suo? sanudo,
luoghi,... l'inopportuna grossezza o picciolezza de'volumi, gl'interessi mercantili
di una cipolla mezzana. -larghezza o spessore. - anche: altezza.
avampa: / né per buon scudo o tempra di corazza / o per grossezza d'
buon scudo o tempra di corazza / o per grossezza d'elmo se ne scampa
tre [sono] le dimensioni o misure o distanzie che vogliam dire de la
sono] le dimensioni o misure o distanzie che vogliam dire de la quantità,
lunghezza, la larghezza, e l'altezza o profondità o grossezza che la vogliam chiamare
larghezza, e l'altezza o profondità o grossezza che la vogliam chiamare. nannini
dimensione dei corpi, cioè la profondità o altezza... in relazione alla larghezza
si trova tra fg rappresenti la grossezza o scorza del cilindro predetto, ma la grossezza
del cilindro predetto, ma la grossezza o scorza del cono sia hb. rezzonico,
una persona; dimensioni di un organo o membro particolare. francesco da barberino,
quanto una sottil costola di coltello, o più o manco che tu vorrai che la
sottil costola di coltello, o più o manco che tu vorrai che la tua maschera
di cose materiali che hanno dimensioni maggiori o molto maggiori dell'or- dinario; grandiosità
de'pampini, nella vaghezza de'tralci o nella moltitudine de'viticci, ma nella
notevole del corpo, di un organo o membro particolare; grande corporatura, alta
tanta grassezza enfiato che appena poteva andare o stare. burchiello, 117: mona
, viscosità, coagulazione (di liquidi o di umori, del sangue).
di sue uve solo ammosti / due o tre volte; e '1 quarto dì purgato
9. grossolanità, pesantezza (di cibi o bevande). crescenti volgar.,
non sono altro che una certa esalazion o impression nel aere..., la
, di armonia (nell'espressione artistica o letteraria). -in senso concreto:
è fra di loro qualche grossezza, o per gelosia, o per puntiglio. giusti
qualche grossezza, o per gelosia, o per puntiglio. giusti, ii-219: non
16. locuz. -fare grossezza a qualcuno o a qualcosa: offrirgli un appoggio,
ordinario (un oggetto di forma più o meno cilindrica, come bastoni, corde
rami, colonne, ecc., o di forma sferica, come palle, gocce
è tanto grossa, / che da possanza o da valore umano / non teme taglio
da valore umano / non teme taglio o ponta, né percossa. ariosto, 26-21
, / non mostran di temer d'urti o di scosse. viviani, 1-17:
lunghezza, larghezza, profondità, volume o distanza). g. villani,
, quant'ella è di cose più suttìli o spirituali, tanto è maggiore e più
pezzi grossi, insieme con altri sette o otto minori. siri, iv-2-125: in
dell'ordinario (un tipo di scrittura o di stampa); maiuscolo (un carattere
scrittore di lettere grosse che fusse prima o sia stato poi. redi, 16-i-45:
grande e unciale, a uso fattoressa o serva, di eleonora d'este.
lastri, i-184: il concio grosso o ancora non bene smaltito, si può usare
si pigli sale marino detto sai nero, o vero sale grosso. grandi, ii-7-81
da non dovergli, per dappocaggine e tardità o più tosto tardezza sua, riuscire,
il mellone; tu inciamperesti nelle cialde', o vero * cialdoni o 'ne'ragnateli
nelle cialde', o vero * cialdoni o 'ne'ragnateli ', o 'in
* cialdoni o 'ne'ragnateli ', o 'in un filo di paglia '.
meno inciampa. -0 ci dò o c'inciampo: per indicare il persistere
[s. v.]: 'o ci do o c'inciampo '. dice
v.]: 'o ci do o c'inciampo '. dice a chi
ha urtato col piede un ostacolo camminando o correndo; che ha messo un piede in
: da per tutto inciampicherete, obliqui o diritti, da per tutto vi imbatterete,
sm. urto violento che si prende o si subisce inciampando. -al figur.:
incerto e vacillante, inciampando frequentemente (o anche persona incerta e sbadata in quello
. ostacolo materiale in cui si inciampa o su cui si può inciampare. -anche:
bibbiena, 99: ad uno medesimo tempo o per botta 0 per inciampo cascò questo
più fresch'acque, e non ha schermi o inciampi. g. b. andreini
2. figur. causa, materiale o immateriale, che impedisce, intralcia,
rima. -dare, donare inciampo o vinciampo: ostacolare, intralciare, mettere
sacrificate le cose vostre per me, o almeno, se l'assistermi apertamente può
non le fu d'inciampo / bassa palude o disastrosi alloggi. b. corsini,
, / forse d'uggia vi sono o pur dormite? g. pozzi, 2-263
1-114: al piè d'inciampo eran o sterpi o zolle / o sassi o spine
al piè d'inciampo eran o sterpi o zolle / o sassi o spine. pellico
inciampo eran o sterpi o zolle / o sassi o spine. pellico, 4-320
eran o sterpi o zolle / o sassi o spine. pellico, 4-320: se
a favarone. -fare inciampo o inciampi: ostacolare, intralciare il cammino
, opporre, porre, procurare inciampi o un inciampo: ostacolare, intralciare,
). tose. disus. confezionare o formare in modo simile a un cibreo
temporanea) di comproprietà di un bene o di un patrimonio derivante non da un apposito
derivante non da un apposito negozio (o da altro atto volontario) degli interessati,
un incidente processuale, che ha natura o forma di incidente (v. incidente2
per contrapposto, viene detta questione principale o questione di merito). -impugnazione,
compresa, graficamente, tra due virgole o lineette o parentesi); proposizione parentetica.
graficamente, tra due virgole o lineette o parentesi); proposizione parentetica.
e buttando sopra essi semola e segatura o altra cosa tale che faccia fumo, e
del colore a ciascun raggio, ma scema o accresce anche il numero de'raggi incidenti
incidenti fatta nell'obietto denso dell'argine o del fondo diminuisce parte dell'impeto congiunto
2-117: la proposizione incidente può essere o parte essenziale de'termini in cui entra,
parte essenziale de'termini in cui entra, o uno sviluppo di qualche modificazione. beccaria
a. cocchi [tommaseo]: colliquazione o soverchia sierosità del sangue reso acre dai
che turba il corso di un'azione o interrompe un determinato proposito (e ha
-nell'uso comune: scontro di veicoli o di un veicolo contro un ostacolo.
che io dovessi curar molto le loro lodi o i loro biasimi. d'este,
per dare risalto a'fatti principali, o per concatenarli. de sanctis, ii-n-235
della quale il pontefice in quel sùbito o non seppe o non potè o non curò
pontefice in quel sùbito o non seppe o non potè o non curò trarre gran
quel sùbito o non seppe o non potè o non curò trarre gran costrutto. b
eccepita la falsità di un atto processuale o di un documento pubblico prodotto in giudizio
un moderatore, intorno ad argomenti reali o ipotetici, senza uno schema rigidamente fissato
analizzano le varie situazioni critiche di successo o di insuccesso di una determinata mansione,
, seppur non se ne favellasse, o sfuggitamente per incidente, o diffusamente a
favellasse, o sfuggitamente per incidente, o diffusamente a posta per difendersi dalle ca-
autore. b. cavalcanti, 2-426: o narrandosi incidentemente qualche cosa o pure principalmente
2-426: o narrandosi incidentemente qualche cosa o pure principalmente esponendosi cosa che sia lunga
costituito dall'incontro di una radiazione (o del moto di un corpo) con una
quello costituito da un raggio luminoso (o dalla direzione del moto di un corpo
la perpendicolare alla superficie di riflessione o di rifrazione. -punto di incidenza:
75: posta la luna in oriente o in occidente, il punto dell'incidenza
lxxxv: il fiume facendo qui intorno, o non molto lontano, angolo di riflessione
. 2. figur. azione o serie di azioni con cui determinate forze
serie di azioni con cui determinate forze o fattori politici, sociali, storici,
proprio peso, la propria influenza, o provocano determinate conseguenze o effetti su un
propria influenza, o provocano determinate conseguenze o effetti su un fenomeno o su una
conseguenze o effetti su un fenomeno o su una situazione. -in senso concreto:
perdonin, di grazia, cotali digressioni, o, come le chiamano i nostri,
. finanz. diminuzione effettiva del reddito o del patrimonio subita dal contribuente in conseguenza
corrisponde la massima portanza di un'ala o di una cellula (e qualora superi
luogo facendo, per tre, quattro o sei notti, l'osservazioni delle congiunzioni
nemmeno una volta, sia pure di passata o per incidenza, si occuparono della donna
. fis. colpire una superficie riflettente o rifrangente (un raggio luminoso, una
effetti negativi, gravare su qualche cosa o su qualcuno.
di vasi / per ornamento a nuove spose o a mense. foscolo, golzio non
. desideri, lxii-2-vii-25: trovano o piene o quasi piene le pignatte d'un
, lxii-2-vii-25: trovano o piene o quasi piene le pignatte d'un certo umore
. 4. intagliare in incavo o a rilievo (con riferimento alla materia
(con riferimento alla materia stessa, o alla particolare superficie, o all'oggetto
stessa, o alla particolare superficie, o all'oggetto su cui si opera);
5. incidere un disco (o un nastro magnetico): registrarvi con
discorso: registrarla per riprodurla su disco o su nastro magnetico. — con riferimento
miei eroi repugnanti. govoni, 8-9: o mario, vorrei essere un sottile maestro
gioventù- dine. pigna, 269: o luci eterne, / saette al ciel di
risolvere una cisti, ecc.; o come operazione preliminare in caso di intervento
, purga l'agresta e ogni acetoso o corrosivo medicamento, e tutti sono buoni
laude cortonesi, xxxv-n-24: umiliasti [o maria] -la summa potenza / quando
manco i l'anno; ma sempre o v'è tepore o gielo. -sollevarsi
anno; ma sempre o v'è tepore o gielo. -sollevarsi (una persona)
i suoi confratelli. gatto, 1-19: o di silenzio calda già s'inciela /
. letter. posto, collocato in cielo o in paradiso. - anche al figur
. cifrato, siglato; scritto o detto in cifre, in modo enigmatico e
. / ciò che si dice, o fa (non pur si scrive),
possibile, ciò che i contadini chiamano costeggiare o incigliare. crusca [s. v
per mezzo a quella specie di piccolo ciglio o spi golo, che rimane
e l'altro, aperti nella rottura o prima lavorazione di essa terra.
sorte. -in partic.: indossare o calzare per la prima volta (un
di incignarel), agg. indossato o calzato per la prima volta (un
partic.: che è già stato tagliato o affettato (un cibo); che
incile, sm. idraul. apertura o parte iniziale di un canale (
di un canale (di irrigazione o di bonifica) derivato da un corso
) derivato da un corso d'acqua o da un bacino. — sezione d'
così dalla incisione che si fa, o nel sasso o nel terreno, per cagione
che si fa, o nel sasso o nel terreno, per cagione del condurre
ha a condur l'acqua è più bassa o no, e quanto abbia di pendio
per lo quale escono tacque chiamasi emissario o incile, e quello per lo quale entrano
, 4-1289: incile è quell'incisione o taglio della sponda di qualsivoglia fiume,
della sponda di qualsivoglia fiume, canale o rivo che viene praticata onde fare la bocca
quale anche si dice bocca del fiume o bocca del canale derivato. cattaneo, ii-2-306
incile di tornavento entrano 1234 once, o più di tremila metri cubi al minuto.
lo debito della incinerazione corrisponde al fomite o concupiscenza, dal quale debito la vergine
stoppie, erbe e legni, o portati d'altronde o ivi prodotti.
legni, o portati d'altronde o ivi prodotti. = voce dotta
se le incinfrigna con due punterelli / o inzuppa un bel ditin nel calamaro.
dominici, 1-141: se il cominci adusare o dilettarsi questo mio cor perverso! / di
, ma vedi quel che più vaglia, o l'essere incinta d'arminio, o
o l'essere incinta d'arminio, o nata di me. annotazioni sul decameron,
, e * incinta 'che gravida, o sia questa voce dal provenzale * encinta
* encinta ', come molti vogliono, o dal latino, che chiama le pecore
arborsel di nova veste incento / o fronde o fiori in quella stagion ave,
nova veste incento / o fronde o fiori in quella stagion ave, / e
lusitania e astura / il potria soverchiare o farsi eguale? f. f. frugoni
fronte. -al figur.: conferire o assumere un aspetto torvo e minaccioso.
(nella musica liturgica); due o tre prime note del tono (nei toni
(nei toni salmodici); note o battute iniziali di brani musicali. =
facilità sia testi adespoti sia testi erroneamente o incompletamente enunciati. = deriv
del gastrico di caolino a polvere, o magistero di bismuto. 3.
rosea. -che ha il volto (o, nel settecento, la parrucca)
aggravare, esacerbare (un male fisico o morale). lucini, 3-203:
18-1-373: chi avendo per le gambe, o per le braccia... bolla
alcuna..., la grattava, o altrimenti stuzzicandola la faceva inciprignire. redi
. aggravarsi, esacerbarsi (un male fisico o morale). firenzuola, 319
-aggravare, esacerbare (un male fisico o morale). guerrazzi, 16-170
quando sarà dimostrato che alla minerva non posso o non so far nulla, e fuori
2. per estens. incancrenito, divenuto o reso più dolorante (una piaga,
. aggravato, esacerbato (un male fisico o morale). siri, vii-1347
sotto padroni stranieri. -più o meno vicino, nei pressi, nei dintorni
si fanno fuori la porta s. pancrazio o incirca. — un po'prima
incirca. — un po'prima o un po'dopo (con riferimento a
un indizio v'era motivo a credere, o almeno a non escludere, che il
, difettoso (una facoltà dei sensi o dell'intelletto); vizioso, guasto,
: deh che dite voi oggi, o cristo? sete attorno a cuori incirconcisi col
, di lingua, chiunque abbia qualche vizio o difetto di mente, di cuore,
le aonie valli: / sudate, o fuochi, a preparar metalli.
d'ogni estensione particolare, sia reale o possibile. 4. indeterminato.
: non temo già che più mi strazi o scempie, /... /
3-135: già non ti chieggio, o dio, che 'l cor m'incischi /
velenosi strai, che 'l foco manche / o la piaga si sane.
una superficie, per lo più animale o vegetale. -per estens.: ferita
meno marcata. somigliava a un trifoglio: o al segno delle fiori sulle carte da
effettuata mediante appositi strumenti taglienti come bisturi o forbici (per aprire un ascesso,
risolvere una cisti, ecc.; o, per lo più, come operazione preliminare
tal incisione è solo conveniente nelle camerazioni o gran fratture. siri, i-vii-697:
, 9-1-211: l'uomo è morto sette o otto giorni dopo fatta l'incisione.
vista della dissezione anatomica di un cadavere o di un suo organo. -per estens
terrestre dall'azione degli agenti atmosferici o dell'acqua. 6. idraul.
apertura praticata nell'argine di un fiume o nel terreno o nella roccia per ottenere
argine di un fiume o nel terreno o nella roccia per ottenere un canale di
, detto così dalla incisione che si fa o nel sasso o nel terreno per cagione
incisione che si fa o nel sasso o nel terreno per cagione del condurre l'acqua
, 4-1289: incile è quell'incisione o taglio della sponda di qualsivoglia fiume,
della sponda di qualsivoglia fiume, canale o rivo che viene praticata onde fare la bocca
, destinata ad accogliere gli smalti trasparenti o traslucidi (e ha nel contempo la
fotomeccanici, in incavo oppure a rilievo o in piano, un disegno o,
rilievo o in piano, un disegno o, in senso generico, un'immagine
a essere riprodotta su carta in una o più copie mediante la stampa (ed è
, ed è quella dell'incidere in rame o altro metallo, in legno, in
litografica'. maniere d'intagli su metallo o pietra, che si fanno con processi speciali
che il lavoro d'incisione sul legno o su pietra, su rame o su zinco
sul legno o su pietra, su rame o su zinco, ha dato al segno
registrazione del suono su dischi fonografici (o, anche, su nastri o fili magnetici
(o, anche, su nastri o fili magnetici) che si effettua tracciando
grecamente 4 sincopa ', cioè incisione, o vero tagliamelo, e questa è la
intera si dee scrivere 4 vuoimi 'o 4 voglimi '. -proposizione incidentale
agg. che incide, che ha forza o capacità di incidere, che ha funzione
alcuni altri animali vertebrati). -condotti o canali incisivi: condotti ossei del mascellare
degli incisivi superiori. -osso incisivo (o intermascellare): osso pari che in quasi
chi ascolta, legge o osserva (una parola, un'espressione,
. medie. ant. che ha capacità o forza di sciogliere, di risolvere (
la contrizione. -sm. preparato o sostanza dotata di proprietà risolutive.
) l'inciso è lo stesso - utente o contribuente. inciso2 (part.
scorza / di qualche arbore scorra, o da le vene / del drago pur.
un taglio netto, privo di slabbrature o lacerazioni (una ferita). dalla
le ferite, ch'occorrono al capo, o incise, o leggiermente perforate, e
occorrono al capo, o incise, o leggiermente perforate, e che non offendono il
azione erosiva da parte degli agenti atmosferici o dell'acqua; soggetto a tale azione
4. bot. che ha margini o lati molto frastagliati, provvisti di denti
mirar fiso, / qualche degna scoltura o qualche tratto / di pennel mastro o
scoltura o qualche tratto / di pennel mastro o qualche verso inciso. crudeli, 1-167
etnische sono per lo più incise in tufo o in altre pietre spugnose. carducci,
pulita della mente. -composto o rappresentato con particolare vigore ed efficacia,
6. per estens. intagliato in incavo o a rilievo (la materia su cui
); che ha, che porta intagliate o scolpite parole o decorazioni (un gioiello
, che porta intagliate o scolpite parole o decorazioni (un gioiello, una pietra
] parte, né tutto, inciso o esteso, / ma più somiglia al tutto
struttura del periodo, un elemento accessorio o provvisorio rispetto all'idea principale (ed
ed è generalmente distinta dalla parentesi, o proposizione parentetica, per il carattere formalmente
è la orazione, la costruzione o perfetta o imperfetta, il senso o perfetto
orazione, la costruzione o perfetta o imperfetta, il senso o perfetto o imperfetto
o perfetta o imperfetta, il senso o perfetto o imperfetto, gl'incisi,
perfetta o imperfetta, il senso o perfetto o imperfetto, gl'incisi, le membra
io col nome latino gli chiamerò incisi o concisi. tali sarebbono questi: conosci te
ch'i versi paiano 4 salientes ', o saltellanti, come direbbono i toscani.
dettato. -per estens. parte accessoria o secondaria di un'opera (letteraria,
tecnica legislativa, ciascuno dei periodi (o delle proposizioni sintatticamente indipendenti) in cui
dell'estensione per lo più di una o due battute, che costituisce il più
(composta a sua volta da due o più semifrasi, composte ognuna da due
più semifrasi, composte ognuna da due o più incisi). 4. locuz
, addetto a ogni sorta di attività o mansioni che richiedono l'impiego di tecniche
di speciale durezza e preziosità, derivò o si accrebbe al poliamolo, un
sezionano i cadaveri per eseguire particolari studi o autopsie. casti, ii-1-34
tessuto, di un corpo estraneo o di un ascesso che dà luogo a una
di un involucro e, sospendendo più o meno a lungo le attività funzionali,
, 168: la gianduia dilatata ed incistata o insaccata, per la fluidità che ne
con agio, né darà maggior dolore o disturbo di quello che un'unghia sopra
ritorte intorno la radice, con tre o quattro gambi pieni di foglie. targoni tozzetti
de'quali quasi si cinge ne l'incisure o ne la parte prona o ne la
l'incisure o ne la parte prona o ne la supina. redi, 16-iii-120:
, è composto e segnato di dieci anelli o incisure o nodi. vallisneri,
segnato di dieci anelli o incisure o nodi. vallisneri, i-183: è composto
di un bruco] da dodici segmenti o incisure, non compresa l'ultima che
partic., sui bordi di un osso o di una cartilagine (e fra le
, vincisura del cervelletto, yincisura digastrica o mastoidea, le incisure ischiatiche, vincisura
le incisure ischiatiche, vincisura della scapola o coracoidea, vincisura inter condiloidea del femore
istigazione. -anche: ciò che serve o riesce a incitare; incentivo, pungolo
tenere una condotta vietata dalla legge penale o dalla legge stessa considerata socialmente negativa.
con la parola, con l'esempio o anche con suggestioni più o meno sottili
l'esempio o anche con suggestioni più o meno sottili e abili, a un'azione
bovi incita. d'annunzio, ii-694: o glauco, a chi t'ascolta,
quelli tagliassero alcuno ramo, per piantare o incitare, non sia tenuto a pena
filosofare. m. palmieri, 2-9-37: o specchio incitativo che m'abbraccia, /
specchio incitativo che m'abbraccia, / o signor mio, poi che elessi e
, l-n-354: chiaramente sono cattive o incitative al male, come sono [le
governo nuovo, chiamandogli il popolo, o mosso da sé od incitato da altri
: noi dunque sentimo la vostra voce o iguale o piegata,... di
dunque sentimo la vostra voce o iguale o piegata,... di qua lenta
[dell'acqua] sopraggiunga mediocre ritardamento o incitazione, le parti di mezzo (
di incitrullire), agg. reso o divenuto citrullo; incretinito. beltramelli,
.]: 4 incittadinarsi ', prendere o imitare i costumi e modi de'cittadini
), agg. disus. reso o diventato cittadino; trasferito dal contado in
come chi è preso eccessivamente dal vino o rintontito da una percossa nel capo.
(inciullisco, inciullisci). dial. o secondo, o quale e'si fosse.
inciullisci). dial. o secondo, o quale e'si fosse. era questo medesimo
tosto le incivili. ariosto, 185: o incivile e barbaro costume! / ire
'l color bianco spruzzano / di fango o d'acqua limacciosa e torbida.
forma oratoria e retorica, cioè con nullo o troppo scarso sussidio di scritti.
(anche con riferimento a cose materiali o a concetti astratti). f
in casa d'un gentiluomo, pedante o sia pedagogo dei figliuoli di quello,
: aveva fatto presto a incivilirsi, o a sciuparsi, secondo i gusti.
), agg. reso o divenuto civile. b. davanzali,
affacciata al taschino. 3. reso o divenuto domestico (un albero, una
), sf. condizione di persone o di popolazioni che vivono allo stato selvaggio
di popolazioni che vivono allo stato selvaggio o non hanno raggiunto un sufficiente grado di
, iii-935: non si da umiliazione o avvilimento maggiore di quello ch'io soffro
civiltà europea da parte delle civiltà inferiori o inciviltà. 2. per estens
il gran numero di errori che contiene o perché esula dal tema proposto (un compito
'inclau- strare ', chiudere in o nel chiostro. = denom.
/ nel petto acceso, si spenga o s'aliente. tasso, 19-98: tra
. girolamo volgar. [tommaseo]: o miseri mortali! il primo dì fugge
. 2. figur. estrema rigidezza o calore eccessivo; avversità di stagione,
12: del verno esposto all'inclemenza, o quanto / fra belve umane assiderato io
inclinàbile, agg. che può inclinarsi o venire inclinato; pieghevole. — al
possibile a essere materialmente inclinato in uno o in altro verso, potrebbesi dire.
che rimane si è inclinamento del sole o allargamento della stella dell'eguagliatore del die
. galuppi, 4-ii-334: un angelo o dio potrebbe sempre rendere ragione del partito
ha scelto, assegnando una causa o una ragione inclinante, che ha determinato l'
conosceranno quant'io abbia proceduto senza animosità o affetto a niuna parte inclinante.
si avvicina nella sostanza, nella qualità o nell'apparenza. redi, 16-v-99:
, piegare; far discendere; distendere o curvare verso il basso. bibbia
, porre in declivo; spingere (o tracciare una linea) in direzione divergente.
per lo più in segno di saluto o di omaggio). -inclinare vanima:
l'opra immortai de la tua destra, o ciro. salvadori, 262: alla
lei. botta, 6-ii-355: altri, o più ostinati o più virtuosi, non
6-ii-355: altri, o più ostinati o più virtuosi, non s'inclinarono.
fella, / c'inclini al bene o al male. -spingere ad agire
, favorevole, propizio a una persona o a una collettività; rendere omaggio;
alcuno, e de'più avvenenti, o a cui più si sentirono inclinar coll'affetto
sporti, / pur d'essa torre o pel collo o pe'piedi / (i
pur d'essa torre o pel collo o pe'piedi / (i più inclinan pel
(in relazione con una prop. finale o consecutiva). cavalca, 19-123:
il popolo a ricevere per suo re o il duca d'angiù o il duca
per suo re o il duca d'angiù o il duca d'órliens. muratori,
c'inclina ad afferrare qualunque bene utile o dilettevole che a noi venga proposto.
e poeta dovesse inclinare piuttosto ad erodoto o a senofonte. 11. intr
, detto propriamente de'vasi di cristalli o di vetro, io...
cri ', che, nel fessarsi o scoppiare, viene da essi, come si
pietra inclinata lo mandano mirabilmente nelle stanze o prigioni che son di là dal portico
inclinazione verso atti, abitudini, virtù o vizi particolari; che mostra di preferire
inclinato alla maledicenza, che non sentiva o leggeva componimento alcuno di qual si sia
-in relazione con una prop. finale o consecutiva. gherardi, 1-ii-422: è
per un'arte, per un mestiere o una professione, per una scienza,
per una scienza, per un'attività o un'iniziativa particolare. leone ebreo,
femine sono molto grate al maschio narcissico o esibitor di sé,... e
papa, 5-19: qualunque due linee o rette o circolari... intersecandosi
5-19: qualunque due linee o rette o circolari... intersecandosi formino un
scaleno. manfredi, 1-15: ogni piano o linea che passi per un luogo,
che ne siegue essere detta superficie inclinata o declinante più dalla parte n che dalla
più dalla parte n che dalla parte o. manfredi, 2-104: si dicono.
dicono... due piani similmente o egualmente inclinati ad un altro, quando
-dispositivo per far scendere in cantina botti o bauli, costituito da due travi di legno
bauli, costituito da due travi di legno o da due profilati metallici tenuti insieme da
anche un tipo meccanico con funzionamento manuale o a motore). -con riferimento a
motore). -con riferimento a forze o resistenze. grandi, 5-137: la
tratte da quella potenza che, con direzione o parallela alla base o inclinata ad essa
, con direzione o parallela alla base o inclinata ad essa obliquamente, cerca di
non perpendicolare né parallela a un piano o all'orizzonte; retta obliqua, non
: situato in posizione inclinata. -tronco o busto inclinato: piegato sulle anche.
così gli scudi si appendevano alle finestre o agli alberi prima del torneo).
inclinare, l'essere inclinato; posizione o direzione divergente dalla linea orizzontale; declivio
inclinazione vera e reale del fosso, o vogliamo dire pendio o declività o angolo,
reale del fosso, o vogliamo dire pendio o declività o angolo,...
fosso, o vogliamo dire pendio o declività o angolo,... non sarà
voluntaria inclinazione di mente, di suo o di sotto ordinabile al suo fattore,
inclinazione. cattaneo, v-2-269: propensione o inclinazione è quell'impulso che spinge senza
, secondo la loro intenzione e inclinazione o piuttosto vanità che aveano, tutti in
se il desiderio di vedere la francia, o qualunque altra inclinazione, non vincessero gli
, ottima inclinazione: propensione, innata o acquisita, ad agire virtuosamente. - anche
, perversa inclinazione: propensione, naturale o acquisita, a comportarsi disonestamente, a
per un'arte, per un mestiere o per una professione, per una scienza,
e rari furono quei giorni che non leggesse o scrivesse o pensasse o ascoltasse qualche cosa
quei giorni che non leggesse o scrivesse o pensasse o ascoltasse qualche cosa bella.
che non leggesse o scrivesse o pensasse o ascoltasse qualche cosa bella. vasari,
l'appetito loro naturale e datisi alla pittura o alla scultura o altro somigliante esercizio.
e datisi alla pittura o alla scultura o altro somigliante esercizio. campanella, 1080:
5. sentimento che attrae reciprocamente una o più persone. - in partic.
* loro natura, ad assumere forme o figure, posizioni o movimenti determinati.
ad assumere forme o figure, posizioni o movimenti determinati. leonardo, 2-254
minore di 90° formato da due rette o da una retta e da un piano
una retta rispetto a un'altra retta o a un piano. galileo, 4-4-285
minima resistenza, la pressione d'una condotta o lo spessore d'un serbatoio, la
serbatoio, la curva interna d'una paletta o la sua inclinazione sul raggio, io
l'orizonte overo la elevazione dello equinoziale o latitudine che si dica, e distanza dal
l'inclinazione dell'orbita del pianeta superiore o inferiore al piano dell'ecclittica, si
l'inclinazione dell'equatore coll'ecclittica, o sia l'obliquità, si può quindi
13. geol. inclinazione di uno strato o di un filone: angolo compreso fra
angolo compreso fra la superficie dello strato o del filone e l'orizzontale. 14
di questa viene dalla cognizione, volontà o appetito di colui che la tira,
sanno secondar gli umori e le inclinazioni, o cattive o buone che sieno, de'
gli umori e le inclinazioni, o cattive o buone che sieno, de'signori a'
mai che questo fosse atto di virtù o di altro; ma assecondava in ciò
inclinazione. -dare, infondere inclinazione o una certa inclinazione a qualcuno per qualcosa
del pudore. -dare l'inclinazione o una certa inclinazione a qualcosa: deviarla
formarsi. serao, i-895: provò due o tre volte il cappello, per dargli
affezionato, devoto, favorevole a qualcuno o propenso, proclive, predisposto a qualcosa
una segreta affinità di vagabondo forse, o non so che altra simpatia mi attrassero
benevolenza] è se noi usiamo preghiera o scongiuramento umile et inclino, cioè devotamente
come formula generica di cortesia nella o le proprie inclinazioni: conformarsi alle dispoconversazione
. letter. che è naturalmente propenso o indulge ed è favorevole, in una determinata
è favorevole, in una determinata circostanza o occasione, a qualcosa. ferd
5-266: oggi siamo inclini a rifiutare o ignorare i grandi scrittori del nostro tempo.
delle boccaporte; verso l'asse maggiore o minore pel barcollamento e pel beccheggio.
solo in frasi di intenzione scherz. o iron.). dante, par
borgogna inclito lume. caro, 3-524: o da qual grado / scaduta, e
. buonarroti il giovane, 10-874: o miei gran duci, cosmo e maddalena
duci, cosmo e maddalena, / o coppia di valore inclita e rara. parini
incendii e vapori. ariosto, 19-31: o conte orlando, o re di circassia
, 19-31: o conte orlando, o re di circassia, / vostra inclita virtù
alveo naturale. 3. comprendere o ammettere in una serie, in un
in un numero, in un gruppo o in un determinato testo o contesto,
un gruppo o in un determinato testo o contesto, ambito o categoria; annoverare
un determinato testo o contesto, ambito o categoria; annoverare (ed è il
serie in un numero, in un gruppo o in un determinato testo, ambito,
, permanenza di un dente nel mascellare o nei tessuti molli premascellari dovuta a evoluzione
miner. sostanza estranea (liquida, solida o gassosa) inglobata nell'interno di minerali
. 9. metall. granulo metallico o di altra sostanza che rimane conglobato in
sostanza che rimane conglobato in un metallo o in una lega al termine del processo
telefonica, per svolgere operazioni di controllo o per rivolgere una comunicazione a uno dei
cui pic- ciola pietra era il voto o suffragio favorevole della fortuna, che con
, i-162: sua signoria sola, o chi quella deputassi e non altri, possa
,... debbiano aver conduti o fatto condur tutti essi vini in questa città
che include, che comprende (o può comprendere) in sé qualcosa.
si diffonda. 2. compreso o ammesso in una serie, in un
, in un elenco, in un gruppo o in un determinato testo o ambito o
un gruppo o in un determinato testo o ambito o categoria (ed è il
o in un determinato testo o ambito o categoria (ed è il contrario di
biol. corpo solido contenuto nel citoplasma o nel nucleo di una cellula, ma che
che indica l'inizio di un'azione o di un modo di essere.
cima di pennone, albero, antenna o macchina. 5. intr.
, 46-33: risponde; ma due volte o tre s'incocca / prima il parlar
- anche: cima di un'asta o di un pennone nella quale si infila
pennone nella quale si infila un anello o un nodo, ecc. guglielmotti
'incoccatura', postura di anello, occhio o garza di cavo sulla cima di alberi,
di cavo sulla cima di alberi, antenne o pennoni, o pezzi di macchina.
di alberi, antenne o pennoni, o pezzi di macchina... estremità o
o pezzi di macchina... estremità o punto supremo di antenna, di penna
di antenna, di penna, di albero o di pennone. = deriv.
linguaggio della pesca, impigliare la rete o la lenza in un ostacolo. -anche:
, ecc., in un anello o a un altro punto di presa.
canapo a qualche parte del bastimento o della attrezzatura. idem, 888: *
comando perché altri metta il gancio nella coccia o il canapo al punto fermo. d'
quasi tutta la generazione nata col secolo o poco dopo... invecchiare anzi tempo
foscolo, ii-107: qui assiso, / o agamennone, il tuo tranquillo aspetto /
stomi, e in quella di sotto o tramezzo,... che vogliam dire
particella pronom. scherz. diventare fautore o simpatizzante della reazione; mostrarsi antiliberale.
può essere eguagliato, infinito (dio o un suo attributo).
. figur. che non si può trattenere o frenare (uno sternuto, il riso
massa incoerente di ciottoli, ghiare, o arene silicee e calcari. 2.
2. figur. che manca di connessione o di continuità logica, contraddittorio; che
2. figur. mancanza di connessione o continuità logica; contraddittorietà, discordanza,
, stato mentale morboso degli alienati, o sintomatico di taluni avvelenamenti o di talune
alienati, o sintomatico di taluni avvelenamenti o di talune lesioni cerebrali, in cui
non può essere compreso con la mente o immaginato (dio e i suoi attributi
). iacopone, 81-11: o amor amabele, amore delettabele, /
vi-368: dio è forse un concetto o verbo incogitabile. 2. inconcepibile
incolga. berchet, 405: muta, o vergine bella, i tuoi patti;
nievo, i-m: ma la vecchiaia o meglio l'impotenza l'ebbe ad incogliere
0 male; avere esito, conseguenze vantaggiose o dannose. bartolomeo da s.
grandezze conosciute (in un problema fisico o geometrico); in un'equazione algebrica,
per estens. fatto, situazione, evento o condizione che non può essere conosciuto con
che non può essere conosciuto con certezza o compreso o valutato, o è di esito
può essere conosciuto con certezza o compreso o valutato, o è di esito imprevedibile
con certezza o compreso o valutato, o è di esito imprevedibile o non offre
valutato, o è di esito imprevedibile o non offre garanzie di sicurezza. -anche
di cui non si riesce a comprendere o a immaginare come pensi o come reagirà
a comprendere o a immaginare come pensi o come reagirà di fronte a determinate situazioni
quale è sopra la virtù della mente o del conoscimento umano. = comp.
-di cui non si ha memoria o testimonianza, remoto (un periodo di
rinovar la guerra. romei, 219: o povero me, credevo esser incognito,
vita. 3. mai sentito o mai provato prima (una sensazione,
di un incognito orrore. -mai visto o udito prima, fuori del comune,
asserire che fino a que'tempi incognito o inusitato fosse il costume di pensioni di tal
3: incomincia uno trattato, o veramente opuscolo dell'arte o sopra l'arte
, o veramente opuscolo dell'arte o sopra l'arte della seta per dare
li faccia [i forzieri] incoiare o impannare dal canto di fuori di buccie
impannare dal canto di fuori di buccie o di panno, e ne'fondi almeno sia
fondi almeno sia tutti incoiati di buccie o panno. 2. intr.
che per lo tuo tignere aridisse o incoiasse per la tinta, è segno che
edifìzio / scuopre a tempo talor tarlo o fessura, / l'incola attento a ripararne
. tecn. operazione di unire due o più oggetti o parti o elementi per mezzo
operazione di unire due o più oggetti o parti o elementi per mezzo di un
unire due o più oggetti o parti o elementi per mezzo di un adesivo.
notò pure... un impietramento o incollamento simile di sassolini. 3.
incòllo). attaccare con la colla o con altre sostanze adesive. -tecn
colla la quale è buona da incollare vetri o orivuoli o altri belli vasi da domasco
quale è buona da incollare vetri o orivuoli o altri belli vasi da domasco o da
orivuoli o altri belli vasi da domasco o da maiolica che fussero spezzati.
libri, che gli squaderni sempre, o gl'incolli, e gli tondi, o
o gl'incolli, e gli tondi, o con zafferano e cedro gli tingi,
con zafferano e cedro gli tingi, o di pelle gli copri o di cartepecore,
gli tingi, o di pelle gli copri o di cartepecore, come se ne avessi
. -in partic.: preparare tavole o tele prima di dipingerle ricoprendole con uno
19: queste due parti [il disegno o il colorire] vogliono, questo,
dire... rassodarlo con più o con meno colla. 3.
: sottrasse alla cuoca... tre o quattro di quelle carte dure e vischiose
. 5. rifl. porsi o tenersi vicinissimo (a qualcosa o a
porsi o tenersi vicinissimo (a qualcosa o a qualcuno, per cercare riparo o protezione
o a qualcuno, per cercare riparo o protezione). marinetti, i-254:
allungare il collo per un improvviso pericolo o prima di tuffarsi (un uccello)
attaccato, unito insieme con la colla o con altre sostanze adesive.
: preparato con uno strato di colla o con sostanze analoghe (una stoffa,
reso aderente, appiccicato (al corpo o a una parte di esso).
due ombre nere. -strettamente unito o avvinghiato a qualcuno o a qualcosa.
-strettamente unito o avvinghiato a qualcuno o a qualcosa. m. adriani,
tenacemente vincolato, profondamente legato a qualcuno o a qualcosa. b. davanzali,
carta, di cartone, di tela o sulle due facce di una lamina di
: il saldamento de'pertugi degli alberi o delle ferite o de'tagli della carne
de'pertugi degli alberi o delle ferite o de'tagli della carne non mi pare
che ciò si è delle saldature de'metalli o d'altre incollature. bellori, ii-82
2. per estens. che esprime collera o vivo disappunto (l'espressione del volto
terreno con opportuna sistemazione di materiali alluvionali o di terreni di riporto. c.
porte, incolonnandosi verso un giardino pubblico o un cinematografo. soldati, 2-95: qualche
. venat. levarsi in volo perpendicolarmente o passare bruscamente dal volo orizzontale a quello
pronom. diventare colorato, assumere uno o più colori; prendere colore.
-diventare rosso in volto (per vergogna o per violenta emozione); colorirsi.
ad un amico, e la consorte / o la fante s'incolora o s'
/ o la fante s'incolora o s'imbroncia, / i pasticci so far
* incoloro 'per * di nessuno 'o 'senza sapore'
estro, di vivacità, di espressività o, anche, di fermenti vitali, innovatori
che è privo di personalità, di carattere o, anche, di attrattive (una
volto, imporporato (per l'ira o la vergogna). f. f
, agg. letter. che non può o non deve essere incolpato o biasimato;
non può o non deve essere incolpato o biasimato; immune da colpa, innocente
in capitolo si difenda, ovvero scusi o protervamente risponda, e similmente fuora del
e incolpabili. d'annunzio, iii-2-372: o teseo, / ippolito è più puro
garantita unicamente dall'essere atto di verità o verità senz'altro. = deriv.
tragedia si dee adattare a persone scelerate, o pure a gente di santi costumi,
pure a gente di santi costumi, o vero a quelli che sieno di mediocre
una colpa a qualcuno, considerarlo colpevole o indicarlo come responsabile di qualcosa; accusare
sovrasta a timocrate, non credo o giudici, ch'egli medesimo possa altri incolpar
2. figur. attribuire la causa o la responsabilità di qualcosa a un determinato
responsabilità di qualcosa a un determinato fatto o situazione o a un sentimento, a
qualcosa a un determinato fatto o situazione o a un sentimento, a una disposizione
, a una disposizione d'animo, o alla fortuna, al destino, ecc.
; e per scusarsi dal non dire o dal dire male accusano e incolpano la
crispo, un iustin seco, / o famoso scrittor latino o greco. ariosto
iustin seco, / o famoso scrittor latino o greco. ariosto, 30-54: ma
tale la vita di sua santità, o sia perché viva con tanta cautela, che
accusato di una colpa, considerato colpevole o indicato come responsabile di qualcosa; imputato
pedia, ciò fu la lupa, o sia avarizia, o sia invidia, nel
fu la lupa, o sia avarizia, o sia invidia, nel qual peccato fu
detto frate peccatore dal detto incolpitaménto o vero peccato. = var. di
. raro. condizione di un terreno o della vegetazione non coltivata, lasciata allo
terzi 56000 chilometri quadrati incoltivabili perché nevosi o rocciosi. = comp. da
figli, / cari li serba, o fanciulletta dori. prati, i-7: inculte
, che è in disordine nella persona o nell'abbigliamento; trasandato; male in
/ e l'altra aveva sparsa, una o due volte / con gli occhi al
: i nostri prigionieri... o dalle crati di ferro o dalle angustie dei
... o dalle crati di ferro o dalle angustie dei camuccioni si fanno veder
scomposto (i capelli, la barba o, anche, la criniera di un
3. che è privo di istruzione o di cultura; ignorante; rozzo,
, che inanzi al giorno a filare o a tessere si lieva, dal sonno si
primitivo, arretrato (un popolo, o, anche, i suoi costumi, la
non ha raggiunto una compiuta elaborazione stilistica o formale; privo di finezza, di
senza la osservazion delli quali ogni composizione o poema verrebbe ad essere disproporzionato e monstruoso
ferd. martini, 4-2: in quattro o cinque ore lo condusse incolume a monsummano
incontaminato, integro (un valore morale o spirituale, una qualità, ecc.)
incolumità, sf. l'essere o il rimanere incolume; l'essere esente
incolume; l'essere esente da pericoli o danni; integrità fìsica (con riferimento
in pericolo, rispettivamente, la vita o l'integrità fìsica di singole persone (come
lesioni, ecc.) e la vita o l'integrità fisica di un numero indeterminato
strage, incendio, avvelenamento di acque o di sostanze alimentari, ecc.).
l'in- cumbente solido fusse un prisma o cubo..., ma anco nella
dopo essersi così scaricato, la nuvola, o lo strato d'aria incombente alla punta
con riferimento a fatti che sono temuti o giungono comunque sgraditi). montale,
urge, che richiede un'immediata discussione o risoluzione (un problema, una questione)
alla faccia dorsale l'asse della radichetta o del fusticino dell'embrione (ciascuno dei
testimone, sopralluogo, ecc.) o anche dal difensore di una delle parti
] poi di maggior rilievo dall'immaginativa o fantasia... pongonsi innanzi all'
, sovrastare, per lo più gravosamente o in modo opprimente, minaccioso.
la particella pronom. essere di pertinenza o di competenza di qualcuno; spettare,
. se tali spese toccassero alla città, o all'erario regio. [ediz.
tali spese incum- bessero alla città, o all'erario regio]. dossi, 2-ii-832
cercare il loro ex capo ed ucciderlo o farlo prigioniero. giocosa, i-104: incom
che è preposto a un determinato compito o ufficio. -sostant.: incaricato,
combusti- bile; che non può bruciare o incendiarsi; che resiste all'azione del
imperituro. d'annunzio, ii-593: o roma, o roma, la prima /
d'annunzio, ii-593: o roma, o roma, la prima / davanti alla
bruciato, che non è stato distrutto o consumato dalle fiamme; che non è
saggio a visione / possa ben dire o dar vera sentenza, / ché cosa che
, principio. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini,
. pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 414:
di un fatto, di un'impresa, o, anche, di un determinato periodo
l'infinito). pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413:
). pier della vigna o mostacci o giacomo da lentini, 413: di
, intraprendere, cominciare. doria o semprebene, 435: assai vai meglio lo
questo fatto, / incominciare altra battaglia o giostra. tasso, 2-4: dond'io
dante, purg., 3-74: « o ben finiti, o già spiriti eletti
, 3-74: « o ben finiti, o già spiriti eletti », / virgilio
l'ausiliare essere. guido delle colonne o anonimo, 428: escito son del
disus. prendere avvio, in un discorso o in una narrazione o in una trattazione
in un discorso o in una narrazione o in una trattazione, rifacendosi al principio
in una trattazione, rifacendosi al principio o a un determinato punto o ad argomenti
al principio o a un determinato punto o ad argomenti che vi si collegano.
.). aver principio nel tempo o nello spazio. guidotto da bologna,
di ciò di cui si sta trattando o che si cerca di dimostrare. statuto
. non possa essere inquetato per pagare o ripagare el dricto de l'arte secondo
ha avuto inizio, principiato nel tempo o nello spazio; che ha ricevuto l'
, un'attività, un'opera, o, anche, un periodo di tempo)
351: processi incomenciati di malefizio, o vero quelli contra forma de lo statuto
e incominciatore di quella gran contesa papalina o guelfa o italiana, contro gli svevi
di quella gran contesa papalina o guelfa o italiana, contro gli svevi or napoletani
i-646: ogni volta che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatore ragionare sull'
che odo uno schermidore o un corridore o un pugilatore ragionare sull'arte sua e sul
. raro. che non può (o non può in modo vantaggioso) essere
cui non si può fare commercio, o non convenientemente, o non utilmente. '
fare commercio, o non convenientemente, o non utilmente. 'ricchezze incommerciabili '
che non è travagliato da vivi sentimenti o da intense passioni, privo di preoccupazioni,
. - anche: che non può o non deve mutare, immutabile (con
è suscettibile di mescolanza; che non può o non deve essere mischiato o confuso con
non può o non deve essere mischiato o confuso con altro. b.
. plicabile, incommunicabile, non mai diversa o dissimile cattaneo, iii-2-103: non è
nostra venga in possesso delle idee semplici o essenze delle cose, noi ci troviamo
, i-312: tanto fu lontana da o espellere o incommodare in conto alcuno marc'
: tanto fu lontana da o espellere o incommodare in conto alcuno marc'antonio cleopatra
in ballo, fare ricorso a qualcuno o a qualcosa; chiamare in causa; impiegare
a una malattia, a una ferita, o anche a un problema, a una
un problema, a una preoccupazione più o meno grave). i.
1-167: di notte ogni minima siepe o fosso grandemente incommoda e rende confusione.
in ogni nazione è sempre necessariamente più o meno incomodata dalla particolare. pananti,
. g. gozzi, 5-54: o capestro leggiadro et adattato, / deh
soldati che per infir- mità, ferite o altro si trovassero incomodati. f. f
come fu sisto, tamen la fortuna o il sapere non lo possé mai disobbligare
.. per un poco di patimento o d'incommodità subito si pensano d'aversi
incomodità, di noia, di stanchezza o abbattimento. piotene, 1-37: la
larga per contenere una piccola cella, o tanto stretta che san simeone viveva incatenato
, 1-iii-821: la incomodità de'fanti fa o che gli avvisi non sono in tempo
gli avvisi non sono in tempo, o che io ho a fare una inculcazione
). che procura disagio, molestia o danno; privo di comodità, scomodo
disagiato; poco praticabile, difficilmente transitabile o accessibile, malagevole (un luogo,
uno stato fìsico, una sensazione, o, anche, un malessere, un disturbo
in frasi storiche da custodire negli archivi o da riporre nelle epitomi. -inopportuno,
sostenerla. 3. che agisce o si comporta in modo fastidioso o sgradito
agisce o si comporta in modo fastidioso o sgradito agli altri o riesce pericoloso,
in modo fastidioso o sgradito agli altri o riesce pericoloso, dannoso, compromettente,
; imbarazzante, importuno (una persona o, anche, il suo atteggiamento,
, degli uomini politici a lui incomodi o ridottili ai suoi strumenti, maneggiava personal
da terzo incomodo dopo un ghi- berti o un nanni di banco. pavese, 4-12
. ant. che è in una condizione o in una situazione disagevole. sarpi
), sm. condizione, situazione o fatto che reca disagio, molestia,
che reca disagio, molestia, danno o pregiudizio; discapito, perdita, svantaggio
perdita, svantaggio; dispendio di tempo o di energie; fastidio, disturbo,
so se più dagli incommodi del mare o dalle passioni del cuore, a pena
con gran incommodo cammina. -cosa o attrezzo ingombrante. g. b.
se il lasciarla le porge utile, o se le reca maggiore incommodo e disavvantaggio.
qualche divozione alla passione del signore, o pigliandovi qualche incomodo per amor suo.
-eccellente, insuperabile (un'opera d'arte o di scienza, ecc.).
comune di eccellenza, i due artisti grandissimi o 4 divini '. 6
eguale a quello del cammino di cinquecento o secento passi; e voi con franchezza
si può accordare, conciliare, associare o che è in netto contrasto con altro
accompagnarsi; e queste sono la necessità o la fatalità, per così dire,
per i trilli di una prima donna o pei salti d'una ballerina cifre incompatibili
lo più al plur.: due o più uffici o benefìci ecclesiastici o incarichi
al plur.: due o più uffici o benefìci ecclesiastici o incarichi politici o amministrativi
due o più uffici o benefìci ecclesiastici o incarichi politici o amministrativi; cfr.
uffici o benefìci ecclesiastici o incarichi politici o amministrativi; cfr. incompatibilità, n
, ii-58: chi presumesse di ricevere o ritener nell'avvenire più benefici incompatibili (
riprovata, per cagione, dal diritto) o per via d'unione a vita,
per via d'unione a vita, o di commenda perpetua, o in altra
a vita, o di commenda perpetua, o in altra maniera, contra la constituzione
vescovi e agli altri provisti delle chiese o de'benefici incompatibili sopra la retenzione non
4. che non può, per carattere o profondo contrasto di opinioni, stabilire un
stabilire un rapporto di simpatia, comprensione o tolleranza reciproca con un'altra persona;
scambievolmente, e producano qualche nuova materia o inefficace o di troppa efficacia.
e producano qualche nuova materia o inefficace o di troppa efficacia. 6.
con i domestichi mescolare, e di questi o di quelli porre i grandi et i
avversità, di contrasto fra due concetti o situazioni o posizioni; conflitto,
contrasto fra due concetti o situazioni o posizioni; conflitto, discordanza. fr
operare, non per difetto d'intelletto o sapere, ma per incompatibilità del tempo
esotica, e non indigena dell'italia o della grecia. vittorini, 5-357: io
aveva preso, per un qualche motivo occasionale o per un'incompatibilità di fondo: le
2. assoluta divergenza di idee, propositi o opinioni; contrasto; discordia, avversione
di carattere: l'impossibilità di accordo o di comprensione fra due persone (in
l'eccessiva discordanza di vedute, mentalità o gusti. betteioni, iii-72: i
stabilita dalla legge (canonica, costituzionale o amministrativa) per garantire il corretto esercizio
il corretto esercizio delle pubbliche funzioni ecclesiastiche o statali, fra determinati uffici, o
o statali, fra determinati uffici, o fra un determinato ufficio e determinate qualità
fra un determinato ufficio e determinate qualità o attività personali; comporta l'impossibilità giuridica
giuridica per una persona di cumulare due o più di tali uffici (ad es.
ad es. due benefici ecclesiastici, o la carica di deputato e quella di
deputato e quella di senatore), o di rivestire un dato ufficio se possiede
di un medesimo consiglio comunale), o di svolgere una data attività se ricopre
ad es., impossibilità per un sacerdote o per
: queste cose sono incomperte e dustria o una libera professione), o di parte
dustria o una libera professione), o di parte inestricabili, ma
. atti riguardano la propria persona o uno stretto incompetènte, agg. dir.
incompetènte, agg. dir. che manca o difettacongiunto). — incompatibilità parlamentare: quelladi
che riguarda la carica di deputato o di senatore. -incompatibilità giudiziaria:
che si riferisce sia ad altre cariche o attività, sia a determinate sedi,
quanto il dir il vero può ripugnare o ad un interesse personale suo, o ad
ripugnare o ad un interesse personale suo, o ad affezioni professate. 4.
0 di altri fiori della medesima pianta o di piante diverse. -incompatibilità colturale:
che non possono essere soddisfatte contemporaneamente, o di un sistema di equazioni che non
, sf. impossibilità di essere compenetrato o assorbito o di entrare in rapporto con
. impossibilità di essere compenetrato o assorbito o di entrare in rapporto con altro;
muratori, 4-148: idee false, o, se non false in se stesse,
dottrina necessaria per formulare un giudizio o discutere su determinati argomenti o per intendere
un giudizio o discutere su determinati argomenti o per intendere compiutamente i princìpi di una
necessarie per svolgere bene la propria professione o lavoro; ignorante, inetto, impreparato
uno coll'altro vi scrissero sotto due o tre postillaccie di tanta fede e natura che
mercanti di calimala, 3-228: da alcuna o alcune sentenze, comandamenti, condannagioni o
o alcune sentenze, comandamenti, condannagioni o processi fatti o che si facessono per
, comandamenti, condannagioni o processi fatti o che si facessono per li consoli di questa
si possa appellare né opponere di nullità, o d'ini quità, o
o d'ini quità, o d'incompetenza di giudice. cantini, 1-11-221
di competenza, di dottrina nel giudicare o nel trattare determinati argomenti o nell'intendere
nel giudicare o nel trattare determinati argomenti o nell'intendere e nell'applicare i princìpi
rilevare quel che nel detto da lui era o inesatto o meno esatto, e la
che nel detto da lui era o inesatto o meno esatto, e la incompetenza in
stesse inesattezze risultava, a far giudizi o proposte su i modi di riordinare gli
che non ha suscitato commozione, dolore o rammarico; illacrimato. foscolo
né perirò indegno della patria, o incompianto. arici, ii-267: derelitto dal
un accento che i cuori commova; / o malinconico vecchio giardino, / o vecchio
/ o malinconico vecchio giardino, / o vecchio muro, vecchi viali, / non
vecchi viali, / non morremo incompianti o esecrati. 2. non lamentato,
iii-26-89: ha ben riconosciuto la moralità o vita etica; ma ecco che innanzi a
: or come si parlava d'oscurità o d'incompiutezza? b. croce, iii-9-
v.]: * incomplessito'. giovanetto o giovanotta, che, nel crescere,
che è composto da una parola sola o da un enunciato isolato da una proposizione
le cose che noi intendiamo... o sono semplici o composte, che il
noi intendiamo... o sono semplici o composte, che il filosofo chiama incomplesse
composte, che il filosofo chiama incomplesse o complesse. buommattei, 98: questi
, 1-1-4: quantità semplice, incomplessa, o di un sol termine, è quella
, è quella che è espressa da una o più lettere, ma tra loro non
incomplèsso', chiamasi così ogni numero concreto o astratto, che non è composto di molte
. a lasciare incomplete le sue serie o di cose naturali o d'anticaglie o di
le sue serie o di cose naturali o d'anticaglie o di libri, per
serie o di cose naturali o d'anticaglie o di libri, per supplire alle spese
che io fin ora ho vedute, o sono mostri per incompleta formazione...
sono mostri per incompleta formazione... o sono malattie. rajberti, 3-26:
logico, come distinti, disparati, contrari o contradittori; ora sotto quello psicologico,
fiore incompleto: che manca di calice o di corolla o di entrambi; che è
che manca di calice o di corolla o di entrambi; che è privo di
entrambi; che è privo di stami o carpelli. -pistillo incompleto: che manca
raro. che non si può comporre o risolvere (un problema, una situazione)
è ben necessario che fra poco le cose o siino accomodate o in stato incomponibile.
fra poco le cose o siino accomodate o in stato incomponibile. = comp
isolani di sicilia. ceffi, 1-5: o benignissimo signore soccorri a'tuoi amatori,
gravoso (un peso, una fatica o, anche, un'incombenza, un
vedemo che fanno li dipintori nelle magioni o ne'palagi, quando vogliono mostrare che
che alcuno sostenga in sua testa alcuna trave o simile incarico, che 1'fanno quasi
da ogni faccenda all'età sua incomportabile o grave. albertazzi, 16: l'
contrarietà di costumi, irre- mediabili mutazioni o di corpo o di fortuna, imperdonabili
, irre- mediabili mutazioni o di corpo o di fortuna, imperdonabili delitti, farti
suoi componenti di optare per l'una o per l'altra, non stimando che
altra, non stimando che l'una o l'altra istituzione fosse incomportabile con la
, insoffribilità (di un dolore fisico o morale). papini, iv-188:
inconciliabile; che non può coesistere o verificarsi insieme con altro; incongruente.
; e così ridottala a condizioni incompossibili o non convenevoli alla sua natura, non
rappresentando un secolo, van mescendo azioni o personaggi incompossibili di un altro secolo.
di medesimezza dall'idea al fatto, o... dall'infinito al finito
-privo di cura, trasandato, trascurato o anche, poco decente (l'abito
bel pezzo di cornice, un capitello o altro fragmento,... messo come
letter. che non è composto nella bara o nella fossa (una salma, le
assoluta semplicità e unità, considerata, o per meglio dire, raffigurata per l'
si possono considerare in due modi: o soli e da per sé, che
incomplessi, e noi gli possiamo chiamare o semplici o incomposti;... o
e noi gli possiamo chiamare o semplici o incomposti;... o insieme con
o semplici o incomposti;... o insieme con altre voci, che i
i greci] i 4 gradi 'o gli 'intervalli 'in 4 composti '
questi erano i nostri * straordinari ', o per 4 salti ';..
ne sono tre comuni ad ogni sistema o genere, cioè l'intervallo di 4 quarta
medici avevano incominciato a stare sull'acatalepsia o sia incomprendevolità del vero circa la natura
intelletto, che non si può capire o immaginare. - in partic.:
dante, conv., iv-xxi-6: o altezza delle divizie de la sapienza di
spirito santo. pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio,
pulci, 3-1: o padre, o giusto, incomprensibil dio, / illumina
infinito, non per l'immenso, o di grandezza, o di numero, ma
per l'immenso, o di grandezza, o di numero, ma coll'incomprensibile della
di tam-tam. 4. che avviene o si manifesta senza che si arrivi a
manifesta senza che si arrivi a capirne o a immaginarne il motivo o la causa
arrivi a capirne o a immaginarne il motivo o la causa (un fatto, un
; infinito. gherardi, ii-165: o idii immortali, insieme consorti e alla
magalotti, 23-295: essendo assolutamente necessaria o l'eternità di dio o l'eternità
assolutamente necessaria o l'eternità di dio o l'eternità del mondo, in pari grado
4. in senso concreto: ente o fenomeno incomprensibile o, anche, sorprendente
senso concreto: ente o fenomeno incomprensibile o, anche, sorprendente, fuori dall'ordinario
sorprendente, fuori dall'ordinario; concetto o ragionamento o discorso oscuro, inintelligibile.
fuori dall'ordinario; concetto o ragionamento o discorso oscuro, inintelligibile. 5
egli s'ordio. o. rucellai, 2-6-1-50: così registrando
mancanza di comprensione; incapacità di comprendere o d'interpretare l'animo, i sentimenti,
la necessità, di una persona (o di una categoria, di una classe sociale
di una classe sociale); difficoltà o impossibilità di essere capito, giustificato.
aspetto / della forma presente, / o fu dentro il diletto / incomprensivamente.
proprietà di un corpo allo stato solido o fluido di conservare costante il volume col
a intendere, a giudicare qualcosa o a rendersi conto di una situazione.
, trasmesso, fatto conoscere, partecipato o trasfuso in altri. segneri, iii-2-17
immultiplicabile, incomunicabile, non mai diversa o dissimile a se stessa per la sua
sf. l'essere incomunicabile; assenza o impossibilità di comunicazione, di partecipazione,
protestante. 2. incapacità o impossibilità di comunicare con gli altri,
con gli altri, con il mondo esterno o di stabilire un rapporto di effettiva e
effettiva e intima conoscenza con se stessi o con un'altra persona; senso di
due società incomunicanti per distanza di luogo o di tempo, converrebbe avere una terza quantità
immaginato; che trascende l'intelletto umano o supera le possibilità conoscitive. f
, adattarsi con altro; che è o pare diverso o contrario; incompatibile.
altro; che è o pare diverso o contrario; incompatibile. cesarotti, 1-xx-364
nella misura di tale inconciliazione, più o meno difettiva. = comp. da
inconcludènte, agg. che non perviene o non conduce ad alcuna conclusione; che
fatta giustizia, mettendone a nudo la falsità o l'inconcludenza. landolfi, 8-68:
letter. che non può essere scosso o abbattuto; che non è possibile smuovere;
inconcusso granito. d'annunzio, ii-768: o sole, / a te consacrerò,
. disus. che non esprime o implica condizione; che non è sottoposto a
; che non è sottoposto a condizioni o limitato da una condizione. galluppi,
si dà il nome d'incondizionale o di assoluto. mamiani, 6-107: in
senza condizione alcuna; senza riserve o limitazioni di sorta; assolutamente. tommaseo
assorbendo la realtà condizionata nella condizione, o questa in quella, è quel che
inconfessàbile, agg. che non si può o non si vuole o non si ha
non si può o non si vuole o non si ha il coraggio di confessare.
, ammesso, rivelato (per pudore o ritegno o paura); tenuto
rivelato (per pudore o ritegno o paura); tenuto segreto nell'intimo della
, confessandosi, la loro colpa, o pure se sono risoluti di morire con
e in generale di tutti i morti insepolti o inconfessi. -che non ammette la
. che non nutre fiducia in qualcuno o in qualcosa; diffidente. -anche:
agg. che non può essere confuso o scambiato; che possiede proprie caratteristiche spiccate
., non confortabile. di dolore o di persona dal dolore vinta o affralita.
di dolore o di persona dal dolore vinta o affralita. differisce da 4 inconsolabile '
alcune parole del testo greco, perché o elleno soprabbondano o elleno voglion dire questo
del testo greco, perché o elleno soprabbondano o elleno voglion dire questo medesimo inconfusamente.
trovano l'uno accanto all'altro inconfusi, o il poeta ha saputo fonderli ed immedesimarli
; che non è stato dimostrato falso o erroneo; indiscusso. b
i-435: [il governo diviene] o in fatto, o certo nella vera teorica
governo diviene] o in fatto, o certo nella vera teorica, precario,
edi- fizio egli non avesse che uno o due modelli in testa, correrebbe spesso
a un de terminato fine o funzione o esigenza; incon
de terminato fine o funzione o esigenza; incon gruente;
materia, egli deve essere... o congruo o incongruo. gualdo priorato,
egli deve essere... o congruo o incongruo. gualdo priorato, 10-i-23:
lo spettacolo si dovrebbe recitare il dramma o commedia che sia, non chiacchierare con
connaturali a i viventi, ma nascere o d'alcun'altra materia inconnaturale e come
foglio in capo, ed a cintola due o più rocche inconocchiate, che significano le
rocche inconocchiate, che significano le due o più mogli. 2. per
avarizia] da dante come una tristizia o accidia anch'essa inconoscibile e innominabile.
incondizionatezza; nel criticismo kantiano il noumeno o cosa in sé, in quanto non
. le nostre conoscenze sono soprastrutture (o filosofie non definitive) è difficile evitare
, di un « dio ignoto » o di « un inconoscibile », ma nel
grandi parole come il mistero della vita o l'inconoscibile. = voce dotta
sere inconoscibile; impossibilità di essere conosciuto o raggiunto dalla conoscenza umana; inaccessibilità,
... non è veramente una inconoscibilità o una trascendenza metafisica. esso è il
subire scosse; che non si può smuovere o abbattere; stabile, saldo. -
s'afferra al suo braccio, inconsapevole o rassegnata. -con riferimento a cose materiali
si credè lecito... per inconsapevolezza o incoscienza, com'oggi si dice meglio
sua tragedia, racconto male interpretato, o a bella posta o inconsapevolmente, da
male interpretato, o a bella posta o inconsapevolmente, da dante nella sua comedia
sa non si serve per norma al fare o all'astenersi, al dire o
o all'astenersi, al dire o al tacere. = comp. di
che non giunge al livello della coscienza o che non è regolato dalla coscienza;
; che non è accompagnato da consapevolezza o riflessione (un impulso, un istinto
... il momento inconscio dell'arte o della creazione. ardigò, iv-425:
conscio; che non ha piena coscienza o consapevolezza di ciò che fa; che non
. -anche: che non ha conoscenza o esperienza di qualcosa, ignaro.
si conosce, ch'è al disotto o al di fuori del campo della coscienza.
: è chiaro che la poesia o la prosa di romanzo non potranno mettersi al
i giovani] nell'anno, o nei due anni d'agraria attendere alle seguenti
con rigorosa deduzione logica da idee o fatti precedenti; incongruente, contraddittorio (
norma che le date del tempo, o i nomi degli autori, le nostre
dei verbi; in contrapposizione a conseguente o regolare). buommattei, 193
buommattei, 193: la coniugazione inconseguente o non regolare non riceve divisione.
, di connessione logica con le premesse o di coerenza; sconnessione (di un
finire, per esempio, in un incendio o in una rovina: la quale,
filangieri, ii-388: trovano il prodigioso o l'inconse- guibile in quello che non
guibile in quello che non è che regolare o necessario. b. croce,
, et se alcuna cosa è stata fatta o praticata, essere stata senza saputa et
conservare, che è destinato a perdersi o alterarsi. = comp. da in-con
che per tradizione egli ebbe da due o tre de'suoi amici, sembrano inconsiderabili
. g. gozzi, i-7-13: o infinita e inesplicabile bellezza, che fai tu
che si comporta senza riflettere sulle conseguenze o sull'opportunità dei propri atti; che
sività. -in senso concreto: atto o discorso inconsiderazióne, sf. disus. mancanza
, 198: il principe di condè, o per l'inconsiderazione dell'età, o
o per l'inconsiderazione dell'età, o per la naturai ferocia derivata da'suoi
: s'uno ti offende per ignoranza o per inconsiderazione, tu non ti adiri.
(un materiale, un terreno, o, anche, un patrimonio). -per
più umana. moretti, ii-1040: o piuttosto eran versi, questi,.
quelle de le fotografie / di defunti o lontani e cari assenti. 3
. mancanza di fondamento, di validità o di solida argomentazione; inconcludenza (di
figure erano come rima sugli o spazzature del pensiero, che...
/ a domandar per dio / o infermi o derelitti o affamati, / o
domandar per dio / o infermi o derelitti o affamati, / o di tal
dio / o infermi o derelitti o affamati, / o di tal sorte miserabil
o infermi o derelitti o affamati, / o di tal sorte miserabil gente, /
. che non si è mai conosciuto o sperimentato prima; ignoto. cariteo,
mancanza di matura riflessione e di prudenza o da desiderio e da impulso violento,
e da impulso violento, prorompente, o da stimolo irrazionale (uno stato d'
, inconsulte. caviceo, 1-3: o crudel sorte de amanti,...
crudel sorte de amanti,... o inconsulta ferita d'amore. siri,
puntiglio d'onore. carducci, iii-2-43: o d'inconsulti palpiti / desio profondo arcano
non si tradisse con un moto inconsulto o con un grido. pirandello, 6-277:
incontaminàbile, agg. che non può o non deve essere contaminato; incorruttibile.
egoismo. -che non è macchiato o offuscato da azioni vili o disoneste o
è macchiato o offuscato da azioni vili o disoneste o dal ricordo di colpe commesse;
o offuscato da azioni vili o disoneste o dal ricordo di colpe commesse; fulgido
n-ii-176: ricercate la progenie de'principi o quella de'longobardi? l'una che prima
io non favello a quegli infelici popoli o prencipi, i quali col mal governo loro
, giorno, i-251: su dunque, o voi, del primo ordine servi /
, ma 'ncontinenti sfrene / come poledro, o punto cavai sardo. statuto dell'arte
/ che, quando senti dir prosciutti o cacio, / incontanente si bagna la lingua
uccidesti nel ventre della madre mia, o, incontanente ch'io nacqui, non mi
che non può essere contemplato a lungo o non può essere raggiunto con lo sguardo
che non può essere contenuto, represso o temperato (un sentimento, una passione
. che non si può trattenere dal fare o dal dire qualcosa (una persona)
. che non si contenta mai o che è difficilmente contentabile; che non è
è mai appagato da ciò che sa o che possiede (e vuole sapere o
o che possiede (e vuole sapere o avere sempre di più); avido,
soddisfatto di sé, della propria opera o degli altri; molto esigente. l
i rammarichi più dalla nostra incontentabilità vengono o da altre passioni o dal non conoscere
nostra incontentabilità vengono o da altre passioni o dal non conoscere bene noi stessi. muratori
con lasciar tutto il suo, o troppo del suo, alle chiese non badavano
chiese non badavano se ai lor figliuoli o parenti troppo danno si cagionasse. foscolo,
in voi mi giugnerebbe nuova tanta delicatezza o austerità di genio, parendomi che voi
che voi non siate così insensibile al vero o al falso piacere, che risulta da
se questo vi darà troppa noia, o crederete che debbano imbrogliare lo stampatore fatemi
agg. che non può essere contestato o confutato; che non può essere messo
che non può essere messo in discussione o posto in dubbio; evidente, certo,
dichiarazioni inesatte 0 reticenti fattegli con dolo o colpa grave dal contraente al momento della
il termine legale di tre mesi (o entro altro termine contrattualmente stabilito mediante apposita
giorno in cui ha scoperto l'inesattezza o la reticenza delle dichiarazioni. incontestabilménte (
universalmente come vero, valido, certo o evidente; indiscusso. oriani, x-7-250
contenere e a frenare le proprie passioni o a soddisfare con moderazione i propri appetiti
transazione. -che è privo di moderazione o di ritegno relativamente a qualcosa.
: lo amore si genera ed è causato o da cosa utile (come li avari
come li avari amono e'denari), o da cosa delettevole (come li incontinenti
infinita è la turba de gli intemperati o de li incontinenti. castiglione, 464:
che non riesce a trattenere l'orina o le feci a causa di una disfunzione (
avv. senza moderare i propri desideri o le proprie passioni, senza misura,
smoderatezza. -in partic.: tendenza o abitudine ad abbandonarsi disordinatamente ai piaceri (
matrimoni si fanno più per interessato disegno o per sensuale prurito, che per amor sincero
per sensuale prurito, che per amor sincero o dell'incontinenza in rimedio. f.
conosceva già il nome: peccato carnale o vizio di lussuria...;
. — in senso concreto: azione o comportamento che rivela sfrenatezza nell'abbandonarsi ai
3. medie. emissione involontaria di feci o di urina oppure di altri materiali organici
di altri materiali organici conseguente alla riduzione o alla totale abolizione della capacità contrattile di
abolizione della capacità contrattile di uno sfintere o di un altro organo (e può
disturbi del sistema nervoso oppure da lesioni o da malformazioni anatomiche). landino
da due a cinque ore, quella o quelle parti del corpo soggette ad allergie,
non è acconciato; che è spettinato o disordinato (la chioma, i capelli
. antonio da lerro, xxxix-1-241: o man, che state sempre, e
42: portenaio sia tenuto quel cotale o quelli cotali incontrafacenti denunziare al più tosto
, le quali mai per incon- tramento o presenza di alcun omo da li loro capi
, 5-2-242: ogni cosa che fa forza o con moto o senza moto, calca
cosa che fa forza o con moto o senza moto, calca preme e si studia
incóntro). trovare sul proprio cammino o in una particolare occasione; vedere per
clero. -avere la fortuna (o la sfortuna) di trovare nella propria
; trovare sulla propria strada (viaggiando o semplicemente camminando), vedere; scorgere
. -rinvenire, trovare per caso o in seguito a ricerche; scoprire (
molto più spesso nel vero quando scherzano, o quando parlano con una certa leggerezza e
un ordine di cose fondato più o meno sul rispetto di certi diritti, possono
incontrano coi * generalia', coi generi o le classi. pavese, 8-21: non
imbattersi in qualcosa che ostacola, impaccia o arresta il cammino o i movimenti.
ostacola, impaccia o arresta il cammino o i movimenti. petrarca, 239-18:
. maffei, 5-1-69: qual alpi o quai montagne trova mai chi va da bologna
d'ostacolo al raggiungimento di uno scopo o impedisce di portare a termine un'impresa
* incontrare una spesa'è il farla o senza necessità, andandole quasi incontro, o
o senza necessità, andandole quasi incontro, o con risolutezza, riconoscendone l'utilità materiale
con risolutezza, riconoscendone l'utilità materiale o morale. — subire, patire,
in sorte, trovare nella propria vita o in un particolare periodo di essa (per
talvolta l'andar loro incontro o provocandoli o virtuosamente eleggendoli. carducci,
talvolta l'andar loro incontro o provocandoli o virtuosamente eleggendoli. carducci, ii-8-269:
-ottenere, avere (un bene materiale o morale). - anche intr.
v'esorto) / voi vorreste incontrar villa o podere, / che a prò vi
torce a vento. manzoni, ii-558: o padre, / ch'io corra ad
, disputare un incontro con un atleta o una squadra. -anche rifl. recipr
, ma per avere la sua eredità, o dovrà aspettare la morte della zia,
dovrà aspettare la morte della zia, o dovrà incontrare un'acerrima lite. parini
. cattaneo, i-317: una o due molle gagliarde si piegano all'ingiù e
, non so se debba dire sollievo o fatica, come non pretendo lode, così
favore del pubblico (un'opera artistica o letteraria, imo spettacolo, una moda
e ritondarlo perfettamente prima con un ferro, o forbice fatta a tale effetto, poi
tale effetto, poi sopra la mola, o ruota, acciò venga ben tondo,
12. geom. avere uno o più punti in comune con un altro
dirassi 'perpendicolare ad un piano ', o pure * retta a quel piano ',
disus. frenare il movimento di orzata o di poggiata con un repentino spostamento della
15. rifl. recipr. fare o dire contemporaneamente la medesima cosa; avere
quando due s'incontrano a dire o a fare la stessa cosa. carducci,
dopo l'apparizione della nuova luna, o s'incontrava col giorno dell'equinozio o
o s'incontrava col giorno dell'equinozio o era il primo che gli succedesse. cattaneo
io vado. cino, iii-25-2: o lasso me! non veggio 'l chiaro
il poeta in qualche peregrina espressione, o in qualche pensiero condito dalla novità.
trovarsi, andare a finire, incogliere bene o male. -anche al figur.
: sto pensando ad una carta che o non ha incontrato bene o è stata
carta che o non ha incontrato bene o è stata mal giocata contro la mia credenza
23. locuz. -incontrare gli occhi o negli occhi, lo sguardo o nello
occhi o negli occhi, lo sguardo o nello sguardo di qualcuno: guardare una
di loro nulla sappia, una vera o due o venti, o secondo qualsivoglia determinato
nulla sappia, una vera o due o venti, o secondo qualsivoglia determinato numero
una vera o due o venti, o secondo qualsivoglia determinato numero. galileo,