. raglio, perché vestiva di lana grossa o grogram ». a sua ben savete che
odore è simile a quel dei grofani, o il suo sapore o la sua
grofani, o il suo sapore o la sua operazione. sassetti, 275:
.]: 'gròfo', piccolo ammasso o concrezione di sale comune, che come
. bevanda composta da acquavite, rum o altro liquore con zucchero, limone e
. una bevanda di un terzo di rum o altro liquore, e due terzi di
di trama grossa 'fare alcuna cosa disonesta o ria. trattato dei cinque sensi,
sec. xiii) * feudatario 'o, anche, 'guardia forestale ',
pestalo bene, fallo cocere con vino o acqua. finiguerri, 180: il grasso
. incrostazione lasciata dall'acqua nella conduttura o nei luoghi dove essa gocciola o scorre
conduttura o nei luoghi dove essa gocciola o scorre.
; incrostazione che si forma nelle pipe o nelle armi da fuoco. rinaldo
la donna] sarà di sali mordaci o di gromma lorda isporcata, sarà necessario
. formare gromma, incrostarsi di gromma o, per estens. di un'altra
per estens. di un'altra sostanza o materia per lo più vischiosa.
). incrostato, ricoperto di gromma o, per estens. di altra sostanza
per estens. di altra sostanza o materia per lo più vischiosa. dante
incrostato, impastato, impiastrato di gromma, o d'altra materia viscosa, a guisa
ii-45: fumavano le pipe di gesso o di terra grommate e gorgoglianti.
gfòmmo, sm. raro. grumo o coagulo di sangue. d
-in senso concreto: incrostazione di gromma o, per estens., di altra
agg. incrostato, ricoperto di gromma o, per estens., di altra sostanza
, per estens., di altra sostanza o materia per lo più vischiosa.
segno che l'utero è mal affetto o grommoso guerrazzi, 3-155: lo palpò
gronda stessa (e può essere orizzontale o inclinata, a seconda dell'andamento della
-per lo più al plur. tegola o embrice col quale si copre la gronda
nell'estremità della gronda. -bordo o cornice inclinata e sporgente. vasari,
. -anche: sponda di uno specchio o di un corso d'acqua. grandi
. intorpidito per il freddo o per prolungata inattività; intirizzito, rattrappito.
gli architetti a non fare mai gronde o stilicidi ai tetti. manzoni, pr
quelli che frequentano le rive dei fiumi o i margini di un terreno paludoso.
-ant. cipiglio. doria o semprebene, 1-50: non è donna,
colavagli. -fare la gronda o le gronde: corrugare la fronte,
., il canale semicilindrico di lamiera (o di altro materiale: terracotta, legno
falda del tetto e convogliarla ai canali o bocche di scarico; doccia. -per estens
. 3. l'acqua che cade o gocciola dalla grondaia (o anche dalle
che cade o gocciola dalla grondaia (o anche dalle fessure del tetto).
d'un grondàio. morire più tosto o più tardi non fa neente al fatto
, ii-794: non in cause di poderi o di grondai, ma di cose massime
si deve ponere il colmello, o i canterizi, o costali, e i
il colmello, o i canterizi, o costali, e i tempiali, in modo
che gocciola, stillante (l'acqua o un altro liquido). soderini
grondante. -che gocciola sangue (o altro liquido). morando, 503
numero di « creature ». -pervaso o, anche, oppresso (da un sentimento
intr. (gróndo; aus. essere o avere). cadere dalla gronda (
gocce, gocciolare copiosamente (l'acqua o altro liquido). m.
grondano dall'alture circonvicine in vari alvei o piccoli torrenti. 2. per
3. colare di acqua o di un altro liquido a grosse gocce
di un altro liquido a grosse gocce o copiosamente; gocciolare, stillare in abbondanza
da l'orrendo inganno / veggono, o aprile, grondare i tuoi rosai. vittorini
6. per estens. parte o superficie superiore di un oggetto.
chi mangia a spese d'altri, o chi gode cose d'altri senza pagarle.
avranno sol la groppa. -avere o restare qualcosa in groppa o sulla groppa
-avere o restare qualcosa in groppa o sulla groppa: non riuscire a smerciarla
grondare fatica. -grondare sangue o di sangue: v. sangue.
grondatura, sf. il grondare dell'acqua o di altro liquido. -in senso concreto
senso concreto: l'acqua stessa (o un altro liquido) che gronda.
sf. il dorso delle bestie da soma o da tiro (come cavalli, asini
e rilevati sulla zona sacrale, angolosa o di mulo se le masse muscolari sono
moscato solo nei fianchi verso la groppa, o nel collo verso le spalle, sarebbe
(in partic. bovini e ovini) o di animali in genere. grondeggiante (
di quegli si metta sopra la groppa tre o quattro gocciole d'olio di uliva.
groppa. -con riferimento ad animali mitici o favolosi. ariosto, 6-62: altri
subito, ed esserle sempre addosso, o con l'altra pistola o con la spada
addosso, o con l'altra pistola o con la spada. -in groppa
spada. -in groppa: sedendo o stando a cavalcioni, senza sella,
groppa una vecchia strega. -in groppa o in groppa di qualcuno: dietro a
a sua eccellenzia. -portare groppa o di groppa o in groppa; tenere
. -portare groppa o di groppa o in groppa; tenere groppa: sopportare
'mporta assai. -voltare la groppa o le groppe: voltarsi indietro. cammelli
l'uva groppèlla che è simile, o quasi, a quella che si addo-
suo gran stupore, / trova rinvolti cinque o sei testoni. 2.
finimento del cavallo da sella o da tiro, che consiste in una striscia
groppa allacciandosi da una parte alla sella o al basto con una correggia e terminando
e terminando dall'altra con il sottocoda o posolino. straparola, 1-2: tagliò
di cuoio, di maglia di ferro o di lamine metalliche). 2.
cennini, 53: togli filo o seta incerata e, con due groppi o
o seta incerata e, con due groppi o ver nodi, legale insieme. boiardo
... gettandosi incessantemente un groppo o l'altro della perrucca dopo le spalle.
serpenti incatenati, / con quattro o cinque groppi in un bell'atto / intorno
mocaiari vogliono esser fissi e senza falli o groppi nel tessere, che apparino fuori.
4. vincolo morale; legame affettivo o di parentela. francesco da barberino,
79: se v'è groppi magagnanti o se l'asse fusse niente unta,
bocchelli, i-51: si esprimeva, o meglio s'ingorgava in un groppo di
di noi mi appare essere un groppo, o nodo, o groviglio di rapporti fisici
appare essere un groppo, o nodo, o groviglio di rapporti fisici e metafisici.
metafisici. -rappresentazione di più cose o persone raccolte in gruppo. s
8. punto in cui convergono, o da cui si dipartono, varie diramazioni
si dipartono, varie diramazioni di colli o di monti; nodo. e
: ha [il zodiaco] dodici asterismi o vogliam dire groppi e complicazioni di più
da forti acquazzoni, turbini di grandine o di neve). -groppo secco o bianco
grandine o di neve). -groppo secco o bianco: quello che si verifica con
orizzonte). -linea del groppo (o dei temporali ciclonici): quella che il
groppo. -rappresentare, in pittura o scultura, persone riunite in gruppo.
-far groppo; far groppo alla gola o in o sul cuore o al petto
groppo; far groppo alla gola o in o sul cuore o al petto: commuovere
alla gola o in o sul cuore o al petto: commuovere intimamente; opprimere.
merto. -fare groppo di sé o per sé: radunarsi in gruppo.
. -stando raggomitolato su se stesso o avvinghiato o abbracciato con altri.
-stando raggomitolato su se stesso o avvinghiato o abbracciato con altri. aretino, 8-51
mi dà mai sotto alcun astro, / o sia il tauro feroce o il leon
, / o sia il tauro feroce o il leon destro; / ma con questo
t'incapestra, / se osasti insano o con piombo o con ferro / fare in
/ se osasti insano o con piombo o con ferro / fare in tai bestie
. impigliarsi nel capestro (un cavallo o un altro animale). crescenzi volgar
irretire, farsi avvincere; restare implicato o impegolato in qualcosa. boccaccio, vi-52
, ch'io più m'incapestri / o mi rimetta nella tua ritorte. ovidio
l'animale resta impigliato nella cavezza o nelle redini. dino da firenze [
. ant. che non può contenere o accogliere qualcosa. f. f
pentire. 2. che non può o non riesce a capire qualcosa. lancellotti
alla somma ricavata da una procedura esecutiva o concursuale o simile).
ricavata da una procedura esecutiva o concursuale o simile). = comp.
: / sia nobil, sia civile o sia plebeo, / di far più del
2. figur. radicarsi nell'animo o nella mente (una passione, un
un vizio, ecc.). o. rucellai, 2-11-2-132: troppo inoltrandosi si
donne incaponite e le altre corbellerie livornesi o fiorentine, ma non perdono l'esagerato
tr. coprire con una cappa (o anche con un mantello, con un
: vestire la divisa di una confraternita o di una compagnia religiosa. gigli
il fallito] s'incappa da contrabbandiere o s'immaschera da mezzano. fanfani [
* mettersi la cappa di qualche confraternita o compagnia '. landolfi, i-556:
un'insidia; incorrere in una disgrazia o in gravi danni; venire a trovarsi in
. quantunque s'avolga nel fato, o quando discende nel corpo o quando incappa ne'
fato, o quando discende nel corpo o quando incappa ne'lacciuoli de le nostre
(non senza sorpresa, anche spiacevole o sgradita). bonichi, 41:
uccisi e rubati. parabosco, 2-37: o giove, fa ch'io me le
di loro a rodere la franca, / o gente in cui virtude e pietà manca
mani. -con riferimento a cose concrete o a concetti astratti. - anche con
per altro: ma i luoghi, incerti o mal determinati sono parecchi. sbarbaro,
violentemente, cozzare contro qualcosa, recando o ricevendo danno. palladio volgar.,
se la calteritura è sopra a terra o in terra, impiastrala con sterco di
terra, impiastrala con sterco di pecora o di capra, con terra mischiata, e
di cadere. guarini, 189: o corisca, corisca, i't'ho sentita
latte fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. 9.
fuor di poppa / per cottura o poca o troppa. 9. tr.
., la divisa di una confraternita o di una compagnia religiosa). ugurgieri
in segno di penitenza, abbrunati, o scalzi e incappati, con la buffa sul
della misericordia apparivano in quel recinto due o tre volte in un mese. civinini,
un ostacolo; caduto in una disgrazia o in un grave danno; inguaiato.
coprire in cima a modo di ghirlanda o di aureola; addobbare, guarnire,
gallo, i-2-212: chi potrebbe mai creder o conoscere qual contento sia lo avere un
5. agric. correggere il vino (o l'aceto) con 1'aggiunta di
) con 1'aggiunta di altro vino o di sostanze appropriate. soderini, i-535
un semplice legamento, oppure in cerchi o collari metallici); l'insieme dei
stessa estremità superiore di un albero, o a una stessa varea di un pennone
; coprirgli la testa con un cappello o con un riparo analogo; mettersi, portare
.]: * incappellare ', fare o divenir cardinale. con altro vino della
* incappellare ',... mettere o inferire anello, collare, garza,
cavo a una bitta, a un cannone o altro punto di presa alle banchine per
.]: * far incappellare alcuno 'o * alcuno incappellarsi ', dicesi
, ovvero impermalirsi quegli, stizzirsi, o, come pur dicesi familiarmente, prendere,
ricevuto da una nave in coperta a prora o da una imbarcazione o da una persona
coperta a prora o da una imbarcazione o da una persona. = deriv
ha la testa coperta da un cappello o da un riparo analogo. aleandro
'vale 'incappellato'. guerrazzi, 1-630: o che sperava con le sue epistole il
apprendere come si avevano a disfare? o piuttosto agguindolarli e condurli incappellati al macero?
coperto in cima a modo di ghirlanda o di aureola. - anche: schermato (
(il vino) con sostanze appropriate o con l'aggiunta di altro vino.
la ghirlanda, anello, occhio, garza o canapo avvolto in cerchio alla testa degli
marinari chiamano 'incappellatura 'il cerchio o garza della sartia, che deve essere
-rifl. mettersi in capo un cappuccio (o un altro copricapo). caro
; monacare; ascrivere a un ordine o a una compagnia religiosa. - per
; che è celato da un cappuccio o da un altro copricapo (la testa
acqua. palazzeschi, 6-7: imberrettati o incappucciati, con le faccine che sbucavano
e rotonde come mele dai berretti o dai cappucci, passavano in gruppo dei bambini
. che fa parte di un ordine religioso o di una confraternita e ne indossa la
i membri della confraternita inglese dei lollardi o ales- siani, seguaci di wyclif)
come scancellate vestigia di antichi splendori; o irritati incapricciamenti d'acutezze critiche; temperato
3. invaghirsi, infatuarsi di qualcuno o di qualcosa. castelletti, 1-51
, sorelle carnali delle proprie mogli, o pure delle loro concubine,...
.. scrupolosi d'offendere la legitima o illegitima consorte, se ne vanno ad
b. pino, 5-40: o come vi starebbe bene per marito,
. 2. invaghito di qualcuno o di qualcosa. soldati, ix-93:
2. invaghirsi, infatuarsi di qualcuno o di qualcosa. g. m
che diavol or t'ha mosso [o cupidaccio] / a voler ch'un mio
.]: 'incapriccirsi di persona 'o 'di cosa ',..
2. invaghito, infatuato di qualcuno o di qualcosa. moniglia, 1-iii-212:
lassa ognuna / che cosa incari alcuna / o che divegna vile. mamiani, 3-88
tutti quei dazi... per diretto o per indiretto inca- rano le cose più
ii- presa di commercio, dandogli uno o più carati, che ora 113
illativo. società con uno o più carati. = denom. da
]: 'incaratato', che ha uno o più stentata, con pochi granelli
un sesto e un decimo di steli o fusti incarbonchiti. c. ri
il dolor dei 0 del gran freddo, o di altre intemperie; detto di piantemembri e
incarbonata con buona malvasia aperta per metà o in pezzi o in quarti, facendosi
malvasia aperta per metà o in pezzi o in quarti, facendosi cuocere a fuoco lento
, se pur non s'incarboniva. o. targioni tozzetti [tommaseo]:
incarcerare e mandare sino schiavi sulle galere, o in america, chiunque voleva. bresciani
memoria. -costringere entro determinate regole o schemi, limitare. de sanctis
un difetto certamente. papini, ii-367: o l'unico cerca d'incarcerare e ridurre
cerca d'incarcerare e ridurre il diverso, o il diverso cerca di scacciare e sopprimere
2. per estens. rinchiuso entro qualcosa o in un luogo; segregato, confinato
.. con nelle saccocce qualche scarabeo o de'vermiciattoli incarcerati in un pezzetto di
e l'ammortimento della parte costretta, o, come i chirurgi dicono, incarcerata.
alzi la fronte e il fianco, / o antico amiata; e palgide / selve
, 1-38: ti sarai deliberato di contrastare o di rimuovere del tutto gli impeti delle
di rimuovere del tutto gli impeti delle acque o il grandissimo incarco delle ripe che rovinano
sublime / signor si mostri ovunque ascenda o cali. lorenzi, 3-117: angoli
vivere, senza che mai si sentisse o gravezza d'anni o disagio d'infermità
che mai si sentisse o gravezza d'anni o disagio d'infermità o incarco e molestia
gravezza d'anni o disagio d'infermità o incarco e molestia di vecchiaia. filicaia
sole. -farsi incarco di qualcuno (o di qualcosa): prenderlo, sollevarlo
un ecclesiastico a una determinata diocesi (o a un determinato ordine o congregazione religiosa
diocesi (o a un determinato ordine o congregazione religiosa). sarpi, viii-33
1-i-378: erano uniti ed affissi, o, come diciamo, inzeppati ad una certa
ascritto stabilmente a una determinata diocesi (o a un determinato ordine o congregazione religiosa
diocesi (o a un determinato ordine o congregazione religiosa); il fatto stesso
cardinali non erano che preti, diaconi o sottodiaconi stranieri, i quali erano imiti
i quali erano imiti ed affissi, o, come diciamo inzeppati ad una certa chiesa
incaricava il cacciatore di portar un cinghiale, o un'antilope. -rifl.
-rifl. assumersi, prendersi l'incarico o la cura di qualcosa. gualdo
neppure per motivo di alcuna utilità spirituale o temporale, propria o altrui, uno
alcuna utilità spirituale o temporale, propria o altrui, uno può fidarsi né di ritenerla
-caricare una merce (su un veicolo o un animale). statuto dell'
incaricato di dare ad un'altro, o pure quello che per disposizione di legge
potesseno dire a soldati, che ladri o assassini peggio lo'dicevano, perché lo'
da tutti gli uomini essere offesi o di parole o con fatti; dove niuno
uomini essere offesi o di parole o con fatti; dove niuno non può incaricare
non basta essere soldato a voler potere o incaricare o essere incaricato, ma bisogna
basta essere soldato a voler potere o incaricare o essere incaricato, ma bisogna essere soldato
e dovunque. proponete subito i reggenti o incaricati. carducci, ii-12-82: il mio
(per lo più quale impiegato pubblico o anche in altra veste) presta un
in altra veste) presta un pubblico servizio o svolge un'attività di pubblico interesse,
diplomatica che, in mancanza dell'ambasciatore o del ministro plenipotenziario, rappresenta ufficialmente il
alla dolcezza d'amore. quantunque, o donne, grandissimo incarico è questo per
non di ruolo (delle scuole elementari o medie, o degli istituti universitari)
(delle scuole elementari o medie, o degli istituti universitari) quando la cattedra
di roma, se avesse un incarico o supplenza per iscuole aggiunte. soffici,
e andassesine a uno fanciullino di tre o di quattro anni che l'atasse,
altre d'incarico 0 egli le prese o e'le sommerse. -incarico terreno
e'le sommerse. -incarico terreno o della carne: la parte materiale dell'
et albergano colli infermi, a li quali o vero a le quali vegnono nel detto
a qualcuno: designarlo per un compito o una missione particolare. boccaccio, dee
figur. diventare molto desiderabile; ottenersi o concedersi con grande difficoltà. -anche con
dovessero stare tutti insieme in una contrata o quartiero,... a fin che
col deteriorare e incarire le merci, o ristagnarle dannosamente in alcuni luoghi. cattaneo
, ii-10: come dunque esigete, o incaritatevoli, gl'intimi premi della carità
, incarlinghi). letter. introdurre o trasportare in una carlinga. -anche
che tutta fiata convenga salutare, ma o per desiderio d'amore, o per
, ma o per desiderio d'amore, o per solazzo, talora si mandano altre
insieme le nostre acque rimedio interno vulnerario o incarnante. incarnare (ant.
ottavia. -con riferimento ad altre divinità o a esseri reali o immaginari.
ad altre divinità o a esseri reali o immaginari. fallamonica, 35: se
/ acciò si mostri qual più merta o erra. anguillara, 2-242: non
può essere, 0 fu mai, o sarà maggiore grazia, che la divina potenzia
specchio d'allegrezza. gherardi, 1-ii-403: o vergine madre, o del ciel
1-ii-403: o vergine madre, o del ciel regina, / figliuola pura di
ristretto. -con riferimento ad altre divinità o a esseri reali o immaginari.
ad altre divinità o a esseri reali o immaginari. monte, xvii-812-16: tal
e affrettare la guarigione di una ferita o di una piaga. -anche assol.
mondifica la piaga, con unguento isis o damasceno, e incarnala con l'aureo o
o damasceno, e incarnala con l'aureo o citrino. salvini, 39-i-9: le
non solamente significa 'prender carne 'o 'farsi di carne '; ma '
che altrimenti si dice * accamare 'o 'accarnire '. redi, 16-ii-31:
. 6. fare di qualcosa o di qualcuno una cosa o una persona
di qualcosa o di qualcuno una cosa o una persona sola con sé; attrarla,
ad afferrare la selvaggina (un cane o un uccello da preda). muzio
, 1-151: si dirà di un cane o di uno uccello, che si voglia
in qualche parte di foglia incamaticcia o pendente in rossigno. = deriv.
fìgur.: persona di straordinaria bellezza o di sublime virtù. bandello, 1-17
pure un serafino incarnato. -diavolo o demonio incarnato: che ha preso figura
il demonio incarnato. montale, 5-86: o intento che hai creato fuor della tua
a calzare i detti istivaletti, o vero calze incarnate di cuoio. campofregoso,
n. franco, 7-56: il sanguigno o che dire vogliamo l'incarnato segna dolore
vuoto. — che indossa un vestito o una divisa di color carnicino. -
dirizza mirabilmente, non solamente per scrittura o per parole, ma per essemplo della sua
sembianti. sennuccio del bene, 14: o puritade, o bellezza incarnata, /
del bene, 14: o puritade, o bellezza incarnata, / chi l'occhio
'l colore sia bene incarnato colla tela o ver panno lino, leva la tua
molti, il far finire in 'o 'la prima persona del singolare di
ma quelle di ottimo [odore] o sono incarnate, che ne hanno un poco
che ne hanno un poco meno, o sono rosse bene. fiori, 2-120:
incarnato', detto anche * gerbone 'o 'erbone ', e anche * erba
a ghermire la selvaggina (un cane o un uccello da preda). sforzino
iii-638: questo tratto... adombra o piuttosto delinea l'incarnazione del verbo,
del verbo. -anni deir incarnazione o dalltncar nazione: computo del tempo che
, buddha, sono considerati come figli o nunci delli dei, o come loro
considerati come figli o nunci delli dei, o come loro incarnazione. tommaseo [s
oxia. -assunzione di figure umane o bestiali da parte del demonio. -
si ritraggono le incarnazioni de'volti, o ignudi. firenzuola, 572: la qual
gioberti, 1-v-445: le nazioni mulazze o meticce possono avere il loro pregio; ma
comincia ad opporsi alla universalità dell'idea o del puro pensiero con la sua individualità
incarnazione della furia, per cui uno o diventa santo o è tutto preso dal
furia, per cui uno o diventa santo o è tutto preso dal demonio.
una purissima ed acutissima punta, e una o più di queste punte l'incarniscono nelle
incarniti. 4. profondamente attaccato o inserito. targioni tozzetti, 12-10-105:
onde, / se ricevuto ha beneficio o danno. azzolini, 102: io so
aveva tra i piedi sempre lui, o quasi: ma più l'aveva più s'
à incarognita [la cavalla]? o chi la raddirizza? -colmare di
. 3. vincolato caparbiamente a qualcosa o a qualcuno. rovani, ii-506
da non essere dritta l'artigliaria, o non essere dentro ben trivellata e netta
, agg. letter. fatto salire o salito in carrozza. 2.
com'io mel dica, / confortatore o 'ncarrucolatore / di chi ha gusto esser
- al figur.: inaridirsi spiritualmente o intellettualmente. carducci, ii-n-251:
vita qualche cosa s'in- cartapecorisce, o il cuore o il cervello, o tutt'
s'in- cartapecorisce, o il cuore o il cervello, o tutt'e due.
, o il cuore o il cervello, o tutt'e due. 2.
tavano ancora attaccati dei brandelli secchi di carne o di pelle incartapecorita.
2. figur. inaridito spiritualmente o intellettualmente. tommaseo [s. v
. direbbesi di eru dito o d'altro che la sua arte e scienza
incartare, tr. avvolgere in un foglio o in un pezzo di carta; coprire
scritte e dissigillate, né di scritture o altra carta vecchia, né scritta,
vecchia, né scritta, né stampata o colorita, mentre sia per uso di
mentre sia per uso di incartare, o fare cartocci, o in altra maniera abile
di incartare, o fare cartocci, o in altra maniera abile per servizio di
[un pezzetto di stagnuolo] alla medaglia o simile, fasciandocela bene, come si
. riferimento a tessuti, a biancheria o a bozzoli dei bachi da seta);
, agg. avvolto in un foglio o in un pezzo di carta; coperto
partic. riferimento a tessuti, a biancheria o a bozzoli dei bachi da seta)
egli era di una certa tela, o checché si fusse, incartata a crespe,
: le finestre... siano invetriate o incartate di carta o panno lino.
. siano invetriate o incartate di carta o panno lino. inventario di giorgio vasari,
persona addetta a incartare, a macchina o a mano, prodotti di vendita,
più scelte si fabrica, di morbidezza poco o nulla cede e solamente in una qualità
3. tipogr. foglio di due o quattro pagine, che, dopo la
che, dopo la stampa, viene inserito o accavalcato a una segnatura con cui viene
che assume la biancheria troppo inamidata, o che prendono i bozzoli dei bachi da
, per ricopi irli poi di carta, o di l'incartocciarsi; accartocciamento. pelle
l'incartocciarsi; accartocciamento. pelle, o d'altro, e così compierne la coperta
.. tòccio). avvolgere o mettere in un cartoccio. -per
la testa: / ma jole bruscamente o l'accomiata, / o a incartocciare le
jole bruscamente o l'accomiata, / o a incartocciare le manteche ei resta.
se un solo carbone tocca le radici o se un tarlo le corrompe,
. (ant. incartocchiato). avvolto o messo in un cartoccio.
da cucito su un cartoncino come campione o per unirlo alle confezioni come filo da
filo da rammendo. -fissare bottoni, spille o altri articoli di merceria su un cartone
tose. deperire, svigorirsi (per vecchiaia o per malattia). viani
tose. deperito, svigorito (per vecchiaia o per malattia). - anche di
disporre, distribuire, sistemare in caselle o in un casellario. — al
, classificare, costringere entro un ambito o schema definito. bontempelli, 19-95:
: accumulare un vantaggio, in punti o in minuti, da aggiungere a quello
disposto, distribuito, sistemato in caselle o in un casellario. -al figur.
classificato, costretto entro un ambito o uno schema definito. b. croce
... incasermare i militari, o meglio accamparli in massa. = denom
predisposizione dell'incassatura di una massicciata ferroviaria o stradale. 5. agric. gabbia
geol. che circonda un serbatoio magmatico o un plutone o include un magma (
circonda un serbatoio magmatico o un plutone o include un magma (una roccia).
, in una sede appositamente apprestata (o in un involucro, in un contenitore
serre per lo più dovrebbe essere in angolo o arcuata, col convesso volto in dentro
/ pregio all'avorio ag- giugne, o quando in oro / vien incassato argento o
o quando in oro / vien incassato argento o pario marmo. -venat.
un determinato alveo; contenere entro argini o terrapieni (con riferimento a un corso
6. sport. nel pugilato (o nella lotta), subire i colpi
, inganni, ecc. con impassibilità o mostrando di non reagire.
proprio alveo, restringersi entro le sponde o gli argini; incanalarsi profondamente. guglielmini
-per estens. snodarsi fra due muri o scarpate (una strada).
una cavità, in una sede (o in un involucro, in un contenitore
2-693: scoprivansi da quella parte due o tre canali di legno incassati sopra muraglioni
-per estens. chiuso fra due muri o pareti o scarpate; situato in un
. chiuso fra due muri o pareti o scarpate; situato in un avvallamento (una
incassati, in legno tinto di noce o color verde, e piantati a dirittura fra'
6. figur. sopportato con impassibilità o mostrando di non reagire (un'accusa
è formato da due metalli diversi, o lavorato in due pezzi separati, dei
ingiurie, ecc., con impassibilità o mostrando di non reagire. moravia
sf. operazione del sistemare in una o più casse qualcosa o, per estens.
sistemare in una o più casse qualcosa o, per estens., di inserire
estens., di inserire un oggetto o un elemento in un'apposita cavità o
o un elemento in un'apposita cavità o sede. foscolo, xvii-325:
si incastona una pietra in un anello o in un gioiello. - anche:
sede, incavo in cui viene adattato o inserito qualcosa; incastro. -in partic.
partic.: in edilizia, nicchia o traccia praticata in un muro per sistemarvi
condutture e gli apparecchi degli impianti idraulici o elettrici. soderini, i-211: queste
-region. intarsio di pizzo su indumenti o biancheria (ed è voce veneta)
incasso, sm. edil. nicchia o traccia praticata in un muro per inserirvi
di un assegno, di una tratta o di un altro effetto. -in senso
senso concreto: la somma di denaro riscosso o ricavato da un'attività commerciale o da
riscosso o ricavato da un'attività commerciale o da uno spettacolo, da un gettito
incasso che ne verrebbe allo stato, o l'enorme depredazione alle famiglie. ferd
2. chiuso, assediato in un castello o in un luogo fortificato. - anche
nautica moderna. d'annunzio, iii-2-154: o marinai, e dove sono / le
se non cavalli mezo spallati, o incastellati o bolsi. soderini, iv-120:
cavalli mezo spallati, o incastellati o bolsi. soderini, iv-120: sia [
..., senza formelle, galle o schienelle,... dall'essere
incastellatura, sf. armatura di legno o di metallo che serve di sostegno a
degli elementi mobili di una macchina utensile o motrice. -anche: impalcatura esterna di
2. medie. anomalia del secondamento, o secondo parto, consistente nella ritenzione di
figur. introdurre in un determinato contesto o schema (e vi è connessa un'idea
appunto, con molle balzo, incastrata, o diciamo pure incastonata). =
così, nel suo aspetto espressivo o verbale, non bisogna intenderla come formoletta che
abbastanza persuasive, e sostenerla senza nastro o cordoncino. baldini, i-398: s'
per forza) in un determinato contesto o schema (un vocabolo, una frase
in un incavo, in un intaglio o in una sede appositamente apprestata in modo
se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino, io, napoletano, non
2-24: son riuscito a incastrarle due o tre complimenti, bastantemente naturali. papini
incastrino. soderini, i-249: i truogoli o magazzini da olio [sian] murati
e più fissamente s'incastrino insieme. o. rucellai, 2-178: la parte superiore
appendice che s'incastra nell'acetabolo, o concavità dell'osso cossendico. magalotti,
, per trovare una parola calzante, o pur ridurne una in modo che ben
spesso ci incastrava la cena, o il merendino, o la pappata in casa
cena, o il merendino, o la pappata in casa o fuori. baldini
il merendino, o la pappata in casa o fuori. baldini, 15-107: qualche
penetrare in un incavo, in un intaglio o in un'apposita sede in modo che
largo, incastrati senza legatura di ferro o rame. galileo, 3-1-2io: si
molo 'incastrato di marmi forma piazza o teatro di prospettiva all'oggetto della città
: se la detta tavola era incastrata o confitta al legno traverso della croce, dovea
, dovea vedersi l'incastratura e commettitura o l'inchiodatura. -incastonatura, intarsio.
fra i suoi incastri sino al pelo o un poco sotto il pelo dell'acqua)
: quella che forma i * lati 'o 'ale 'oppure 'estremi '
estremi ', quella del 'centro 'o 'cuore 'e quella che forma
e quella che forma il 'totale 'o 'intero 'o 'tutto '
il 'totale 'o 'intero 'o 'tutto ', ottenuta inserendo il
del bene, 1-23: dalla fante o la gatta imparare / ci farà sol
gatta imparare / ci farà sol creanza o gentilezza. / ch'il più sarà ben
curia romana, ponendoli nel bivio durissimo o di scartarla o d'incastronire. =
ponendoli nel bivio durissimo o di scartarla o d'incastronire. = denom. da
sentore di qualche disgrazia che loro sovrasti o sia accaduta, subito corrono col pensiero
... dalla inclemenza dell'aria o troppo calda o troppo fredda e umida
dalla inclemenza dell'aria o troppo calda o troppo fredda e umida, per cagione
. -edil. inserimento di una catena o di una trave o di una sbarra
di una catena o di una trave o di una sbarra in un arco, in
in un arco, in una volta o in un muro per contrastarne le spinte
dipendenza reciproca secondo una legge di necessità o secondo una connessione logica; serie di
(incateno). legare con una catena o a una ca tena,
mai puon ritrovar più seco: / o le sotterra vive, o l'incatena,
seco: / o le sotterra vive, o l'incatena, / o fa star nude
sotterra vive, o l'incatena, / o fa star nude al sol sopra l'
tu hai, s'egli è orsoio o pelo, piglia a due a due trafusole
suo animo, la sua mente, o l'attenzione, la fantasia, ecc.
catenamenti di sillabe, consonanza di carmi o vaghezza di rime. giuglaris, 1-
persone presenti. -rifl. lasciarsi dominare o soggiogare (da una passione, dalla
naturale del genio, il criticismo cospira o a incatenarlo sotto sistemi convenzionali o a
cospira o a incatenarlo sotto sistemi convenzionali o a farlo errare in traccia di nuove norme
. tenere unito per mezzo di catene o di arponi in modo da formare quasi
, agg. legato con una catena o a una catena; vincolato con catene
larga per contenere una piccola cella, o tanto stretta che san simeone viveva incatenato
un sol. -assicurato mediante catene o catenelle. biringuccio, i-55: ancora
] che l'avarizia ne le muraglie o sotto terra copre, overo con molti
dominato, soggiogato (da una persona o dalla sua volontà); affascinato, avvinto
principe. -sottoposto a determinati vincoli o limitazioni; condizionato. fra giordano
legati insieme d'uno cotale parentado, o vogliamo dire che sono sì incatenati che
-unito a un nome in forma enclitica o proclitica. liburnio, 1-5: 'in'
, tenuto insieme, agganciato mediante catene o travi o sbarre. — in partic.
insieme, agganciato mediante catene o travi o sbarre. — in partic.:
d'albero per fame [delle steccate] o una sola fitta incatenata per lungo,
una sola fitta incatenata per lungo, o al più due, ma con pali
(con riferimento a palle di cannone, o anche di fucile, rese in tal
. legato con catene di smalto diverso o simile al corpo (una figura di animale
se non fraschette, iscavezzacolli e sbricchi; o se attem pati, cervelli
ma dove mancheranno incatenature, useremo catene o spranghe di ferro, o più presto
useremo catene o spranghe di ferro, o più presto di rame. vasari,
affetto... ingrandisce l'oggetto o l'impicciolisce o 'l traforma o ne cambia
. ingrandisce l'oggetto o l'impicciolisce o 'l traforma o ne cambia il sito
oggetto o l'impicciolisce o 'l traforma o ne cambia il sito e l'incatenatura
e tutti soggetti a'medesimi morbi o ferite, dalle quali nascono, come
stati portati certi ramuscelli d'ossiacanta, o spinbianco, i quali sulla propria pianta
. gioberti, 2-112: l'odio o la desuetudine dei viaggi e di ogni
in gala / su'lidi di melinda o di soffala. tommaseo [s. v
capo al quale è attaccato un peso o un apparecchio speciale, per scandagliare il
che applica a freddo emulsioni di bitume o di catrame su cartoni usati per fabbricare
, i-121: se mancava alcuna viltà o delicanza, incattivò al postutto e,
se le vien dimostrato che non ricorda o ricorda male. moravia, 12-393:
poi delle piscine, che di ruscelli o pioggie e fonti si fanno, sono
-peggiorare, aggravarsi (un male fisico o morale). bocchelli, 14-71:
, in una segreta e incattivita speranza o prescienza che egli uccida l'arte.
incontrano alla fine dell'azione intrapresa o che l'atteggiamento ostile, l'
. ant. mancanza di attenzione o di accortezza; imprudenza, negligenza.
effetti de'vantaggi acquistati per la dabbenaggine o incautezza di quegli antichi repubblicani.
che non sa prevedere le conseguenze dannose o valutare i pericoli che possono derivare dalle
che non conoscesse che cosa fosse lusuria o delettazione, come colei che non ha
augel che si ritrova / in ragna o in visco aver dato di petto, /
danno da fare per sviare l'argomento o per far tacere l'incauto.
4. che rivela mancanza di prudenza o di abilità; arrischiato; che non
mare ombroso nauto / come inferma balena o ceco tunno, / bramando te per
le nuvole dispersi. saba, 579: o tu che contro me vecchio nel fiore
consistente nel comportamento di chi acquista o riceve a qualsiasi titolo, o si adopera
acquista o riceve a qualsiasi titolo, o si adopera per fare acquistare o ricevere
, o si adopera per fare acquistare o ricevere, cose di sospetta provenienza (
provenienza, ma in circostanze tali -qualità o prezzo delle cose stesse, o condizione
-qualità o prezzo delle cose stesse, o condizione di chi le offre -da dar
dal suo bicchiere, a un balcone, o la tacita canna del pescatore sopra il
più luoghi disseminati, era la nebbia o sia il velo che allora apparve.
incavalcati. milizia, vii-205: le ardesie o le lavagne fanno anche ima buona copertura
costruttivi che fanno uso di legno o di ferro, mentre l'uso
, scorrendo di traverso ad angoli retti o obliqui sopra la corrente del fiume maggiore
; subire l'opera di erosione delle acque o degli agenti atmosferici. michelini,
. per mensa / del porco ingordo, o per presepio al toro. e scherz
. renzo volle discenderle e risalirle due o tre volte. -intagliato, inciso
in cielo. -solcato da crepacci o canaloni (un monte). targioni
, sicome il drino ne'voti faggi o per l'incavate quercie. vasari, i-137
oncino, per cui si viene il furto o la rapacità d'alcuno a tassare,
coperto dov'hanno le soffici tane / o le incavate spelonche. 4.
infossati nelle orbite (per costituzione fisica o per stanchezza, per sofferenza interiore o
o per stanchezza, per sofferenza interiore o fisica); che hanno un'espressione
più in senso concreto: cavità naturale o artificiale; buca, rientranza, fenditura
ramusio, iii-350: i battelli o canove che aveano costoro erano certi legni
una traversa portante alle estremità le incavature o le staffe in cui i piedi sono infilati
due superficie combacino bene insieme, bisogna o che ambedue sieno esattamente piane, o
o che ambedue sieno esattamente piane, o che, se una è colma, l'
al colmo dell'altra. -parte o zona concava. l. adimari,
speranza di mutare, con la ragione o con la forza, quell'orribile inca-
noi è quasi sempre abbandonato alla sorte o incavernato nei depositi. -rendere cavernoso
incavare, scavare, erodere formando cavità o caverne. 3. intr. con
entrare, nascondersi in un luogo appartato o remoto o buio. anguillara, 11-243
nascondersi in un luogo appartato o remoto o buio. anguillara, 11-243: eolo
oddi, 2-43: è forza che tu o sepolto nel vino, o in qualche
che tu o sepolto nel vino, o in qualche sotterraneo magazzino in quel giorno
/ io vengo: inghiottirai, / o notte eterna! graf, 17: per
. chiuso, rifugiato in una caverna o, per estens., in un
estens., in un luogo appartato o remoto. — anche sostant.
3. che scorre in cavità sotterranee o incassato fra ripe scoscese, fra dirupi
tocca da qualsisia disposizione di luce, o... esposta e scoperta..
esposta e scoperta..., o nascosa o incavernata fra dirupi e voragini.
scoperta..., o nascosa o incavernata fra dirupi e voragini. carducci
sull'altro, e tutto bene inchiavato o incavicchiato. 2. ant.
conficcato. laudario urbinate, lxxxiii-129: o belle mane delicate / come te vezo
, con una mistura di pegola bollita o asfalto, e nero di terra, si
gl'incavi fatti dal ferro riempiendo di pece o di incavicchiatura, sf. raro
incavicchiatura, sf. raro. operazione o modoaltra mistura nera, che fu quasi l'
. raro. l'incavigliare; modo o mezzo con cui si incaviglia.
l'in-collegato, unito per mezzo di una o più ca cavestrar la notte
uomo normale 'è un groppo, o gomitolo o groviglio o garbuglio, di indecifrate
'è un groppo, o gomitolo o groviglio o garbuglio, di indecifrate..
un groppo, o gomitolo o groviglio o garbuglio, di indecifrate...
. attaccare, fissare a un cavicchio o con uno o più cavicchi. -in
fissare a un cavicchio o con uno o più cavicchi. -in senso generico: legare
. incavicato). fissato a un cavicchio o con uno o più cavicchi. —
fissato a un cavicchio o con uno o più cavicchi. — in senso generico:
. 2. tr. fissare o collegare con una o più caviglie.
. tr. fissare o collegare con una o più caviglie. fr. de marchi
essi [pontelli] poneransi travicelli quadri o tondi, come più sarà la commodità:
. ant. e letter. fissato o collegato con una o più caviglie;
e letter. fissato o collegato con una o più caviglie; unito. - anche
incavigliatura, sf. l'incavigliare; modo o mezzo con cui s'incaviglia.
sm. cavità, incavatura (naturale o artificiale); parte o zona
naturale o artificiale); parte o zona incavata; buca, vano, rientranza
oppure posteriormente dall'urto di qualche fiume o torrente. cattaneo, ii-1-158: tutte
2. arte, tecnica dell'incisione o del calco di pietra dura o di
incisione o del calco di pietra dura o di altro materiale (per lo più
cera, rimanga improntata, di schiacciato o ammaccato rilievo, la figura. s.
. -stampa in incavo: calcografia o rotocalco. 3. ant. impronta
.. dicesi d'alcune intaccature, o incavi angolari, fatte da'legnaiuoli e scar-
. tansillo, 143: menami, o lattea via, / al sommo del
/ al sommo del diletto: / o neve che m'infiamme, / scopri le
2. figur. che infiamma o è infiammato d'amore divino.
detti così però che sono dentro ardenti o vero incendenti; il proprio di questo
lavinia estando presso al padre suo (o cosa da non dire) apprendersi il
. 3. scottare col fuoco o con materiali incandescenti o in ebollizione;
scottare col fuoco o con materiali incandescenti o in ebollizione; torturare col fuoco.
mostruoso, incendevano. -provocare ustioni o scottature (con riferimento ai raggi solari
buonarroti il giovane, i-33: tu [o sole] le frondi ne 'ngemma
. giacomo da lentini, 34: o stella rilucente, / che levi la
. -in partic.: provocare ardore o ebbrezza mistica. g. f.
risvegliare, accrescere, rendere più forte o più acuto (un sentimento, uno
un bisogno); rendere più violento o virulento (un morbo, un'epidemia)
8. figur. causare collera, ira o furore; irrir tare, stuzzicare,
, affliggere, tormentare (una persona o un animale). - anche assol.
odore / che non porta da lindi o da'sabei / fenice al rogo in che
di celestiali spiriti, li quali ardono o incendono dentro l'amore di dio.
passioni veementi; che suscita sentimenti violenti o intensa ammirazione (con partic. riferimento
(con partic. riferimento a una donna o alla sua bellezza). cavalca
tamente provoca un incendio; criminale o maniaco autore di incendi.
questo è il sacrilegio delle chiese cagionato o da ladri, che le rubassero, o
o da ladri, che le rubassero, o da incendiarii, che le bruciassero.
figur. fomentatore, provocatore di guerre o di violenze, di sedizioni, di rivolte
voglia uccello che si vede portar carbone o fuoco da gli altari. =
te il genio qua volga, o amico: fora / peggio il soccorrer le
— figur. ant. che provoca infiammazione o bruciore intenso. salvini, ix-1-19
bruciore intenso. salvini, ix-1-19: o del corso impeditrice [la gotta],
diffondersi, brucia e distrugge, in tutto o in parte, edifici, luoghi,
e secondo il diritto può essere accidentale o colposo o doloso: in questi ultimi
il diritto può essere accidentale o colposo o doloso: in questi ultimi casi costituisce
rogo, pira. — anche: pena o tortura inflitta per mezzo del fuoco.
cose d'incendio, cioè malleoli, o vero falariche, sicché spezzati i cuoi
il varco a'chiusi incendi etnei / o più soave in cuor di donna regni.
usar dico poco vino,... o fuggire l'incendio e la furia del
l'incendio e la furia del vino puro o con l'acqua spegnerlo e raffrenarlo.
/ presso al fil della schiena: / o più alto o più basso importa
schiena: / o più alto o più basso importa poco, / basta colpir
non giovando questo, vengono al taglio o all'incendio. -calore, altissima temperatura
. luce intensa che illumina, che rischiara o fa avvampare un ampio spazio.
: era una limpida giornata d'aria chiara o un incendio di sole sui tetti.
s. bonaventura volgar., 116: o anima devota, se tu potessi alcuna
ha tagliar le vaghe punte / delle navi o bruciar le stesse a fuoco / incendioso
ii-6: dal torbido sempre, o dal sereno / lume degli occhi suoi pendendo
pubblico ladrone 0 incendi tor di campi o in quel luogo avesse fatto maleficio.
in pirotecnica, destinato a provocare accensione o scoppio o deflagrazione (una sostanza,
, destinato a provocare accensione o scoppio o deflagrazione (una sostanza, un materiale
che alcune piante verso l'aprile o maggio si carichino d'insetti, che
2. disus. ridotto in cenere o in polvere; bruciato, cremato.
che si ottiene bruciandole in appositi forni o inceneratoi per ottenere ceneri e scorie (
li refrigera molto più che un corpo o massa maggiore. dotti, 1-450:
altezza / potrà di sacri templi, o quale arsura / scemar il pregio de
lingua incenerisca. casalicchio, 120: o dio volesse... che,
sm. atto d'incensare; operazione o cerimonia dell'incensare. bandella,
per l'opera nostra non accettiamo lodi o incensamenti. incensare (ant. inciensare
, dirigere fumi d'incenso verso oggetti o persone (come simbolo di adorazione 0
simbolo di adorazione 0 di venerazione, o come segno di particolare rispetto).
sera come il persio e il giovenale o l'aristofane del suo tempo. lucini
sacerdotessa. 3. profumare (o anche riempire di miasmi). magalotti
magalotti, 2-23: dimmi or tu [o mogarino] qual sia più egregio /
più egregio / più bel pregio / incensare o questi [cosimo e anna] o
o questi [cosimo e anna] o il sole. pisani, iii-448: vaga
. 5. locuz. incensare vidolo o gli idoli: manifestare esagerata devozione,
idoli: manifestare esagerata devozione, rispetto o stima verso qualcuno. g.
(pulicaria dy senterica). o. targioni tozzetti, iii-183: 'inula dysenterica'
a quel che l'incensa, più o meno profondamente, secondo la qualità dell'
sf. ant. atto, azione o cerimonia dell'incensare; incensamento.
incensazióne, sf. atto, azione o cerimonia dell'incensare; incensamento. -in
verso l'eucarestia, verso il crocefisso o la croce, verso persone o oggetti
il crocefisso o la croce, verso persone o oggetti sacri in segno di adorazione,
adorazione, di culto, di venerazione o di rispetto. cavazzi, 671
prezioso, che serve per bruciare incenso o altri aromi: può essere fisso
altri aromi: può essere fisso o portatile, e in questo caso assume la
quadri, lampane, candellieri, incensieri, o altri vasi ed argenterie. tarchetti,
generale dell'istruzione pubblica per l'estratto o estratti ch'ei nel giornale italiano diede
el qual nome in ebreo significa incensivo o vero incensorio o vero riscaldante.
in ebreo significa incensivo o vero incensorio o vero riscaldante. = deriv.
oncènso), sm. gommoresina incolore o di colore giallastro o bruno, con
. gommoresina incolore o di colore giallastro o bruno, con sapore amarognolo e odore
madonna. -per estens. fumo o profumo di tale gommoresina. - anche
se mai devoti incensi de'mortali / o preghi usati da pentito core / passaro al
, 24-15: fin quando, o ignavi abitator del mondo, / cui nume
pensava il nume: -o questo vinca o quello, / incenso ed ostie avrò
segno d'omaggio, complimento; frase o scritto celebrativo o adulatorio. g.
, complimento; frase o scritto celebrativo o adulatorio. g. stampa, 165
5. locuz. -ardere, bruciare vincenso o granelli d'incenso; dare, offrire
-figur. tributare onori, elogi o ossequi; lodare; adulare.
dar dell'incenso. -mostrare ammirazione o entusiasmo. pindemonte, iii-33: sdegnavasi
. -dare l'incenso ai morti o ai grilli: accingersi a imprese impossibili
passeroni, 5-90: il far versi o lunghi o corti / egli è un
, 5-90: il far versi o lunghi o corti / egli è un dar lo
vento leggier dentro un'immensa / foresta, o fiamma tra le stoppie incensa.
el qual nome in ebreo significa incensivo o vero incensorio o vero riscaldante. =
in ebreo significa incensivo o vero incensorio o vero riscaldante. = deriv. da
sciocca pensa che cuocere un ovo in guscio o un ovo sodo sia facile. è
-in partic.: che non merita biasimo o rimprovero, moralmente irreprensibile (una persona
non ha precedenti penali (condanne) o giudiziari (assoluzioni per insufficienza di prove
sia penale, il ruolo di accusatore o di difensore. pratolini, 9-1323: è
l'amor suo primo senz'alcuno incentivo o appagamento dei sensi. piovene, 3-228
loredano, 2-ii-157: isperimenta un poco, o stupido, le dolcezze di questa bocca
impedire a se stesso di fare un cenno o dire una parola che potesse essere interpretata
, massime in occorrenza d'emulatore o d'altro equivalente incentivo,...
econ. stimolo di natura economica (o comunque materiale, egoistica) a tenere un
utile e desiderabile dalle pubbliche autorità (o comunque dai responsabili della comunità o dell'
(o comunque dai responsabili della comunità o dell'organizzazione entro cui tale comportamento si
(per lo più posto in essere o agevolato dai dirigenti della comunità interessata)
della comunità interessata) che crea (o agevola, rafforzandolo o sviluppandolo) tale
che crea (o agevola, rafforzandolo o sviluppandolo) tale stimolo. broggia,
sussidi e sovvenzioni; concorsi in spese o rimborsi di spese; agevolazioni alle vendite
spese; agevolazioni alle vendite dei prodotti o all'acquisto delle materie prime, specie
), volti a stimolare il sorgere o lo sviluppo dell'attività economica in determinati
sviluppo dell'attività economica in determinati settori o aree geografiche, in conformità con le
a questi nuovi disegni. -essere o servire d'incentivo: incoraggiare, incitare
e anela al supremo potere per abbagliare o atterrire gli occhi di tutti gli altri
agg. ant. che stimola, incita o eccita. s. girolamo
2. fondarsi, avere la propria base o il proprio fondamento; avere il proprio
proprio fondamento; avere il proprio centro o nucleo centrale; imperniarsi. gioberti
3. rivolgersi, concentrarsi con l'attenzione o con l'interesse in qualcosa.
. figur. che ha il proprio fondamento o il proprio nucleo centrale in un determinato
di linee (di uno stile pittorico o architettonico). carducci, iii-7-70:
fatte, e non avevano incertezze o ridondanze, oscurità, inceppamenti, spostature,
tetto per salvarsi appresso il vicino, o sotto il letto appiattarsi per non esser
: oh! tanto orrore / sperdi, o natura! in adamante eterno / tu
che inceppi la libertà. -rendere inefficace o meramente apparente (un diritto, una
esse. svolgimento di un'attività o lo sviluppo di 4. provocare
sviluppo di 4. provocare difficoltà o molestia; impacciare, un progetto;
ora l'inceppano, se sono sollecite o timorose, ora rono a quelle sante
fuoco (e, anche, di meccanismi o inceppato tanti preclari ingegni e divertitili
corso. 5. rendere esitante o incerto, confondere, imbrogliare (la
: i « lasciate ogni speranza, o voi ch'entrate ». 10.
schianta... e per qualche minuto o qualche ora, la città riprofonda nella
nessuno, e non fa nulla, o fa a mezzo, ch'é peggio che
tanto le fa inceppare. -trovarsi o sentirsi impedito da limiti o norme.
-trovarsi o sentirsi impedito da limiti o norme. baretti, 6-339:
con franchezza quando s'inceppa colle misure o colle rime, la maneggerà vie più
muratori, 9-100: così abbiamo scoperto, o, meglio, conosciuto come l'aria
), agg. messo in ceppi o in catene, imprigionato. cesarotti,
a bestia [il centauro chirone], o di questa bestia inceppata ad uomo,
, ostacolato (con riferimento a persone o a facoltà spirituali o intellettuali, a
riferimento a persone o a facoltà spirituali o intellettuali, a sentimenti, allo svolgersi
/ né inceri allora da proibizioni o dazi eccessivi. b. croce, iii-32-96
inceppato e prigioniero. alle ginocchia o alle gambe della statua di una
via tra- figur. distogliere l'attenzione o l'impegno; versa. quarantotti gambini
coppie non porgere orecchio; non dar retta o ascolto. inceppate dalla timidezza o dalla
retta o ascolto. inceppate dalla timidezza o dalla ritrosia contadina che siri,
indolenzito per rafincerata » sf. tela o panno reso impermeabile freddore o costipazione.
. tela o panno reso impermeabile freddore o costipazione. mediante uno strato di cera o
o costipazione. mediante uno strato di cera o paraffina, pece, inceppatura, sf
= deriv. da inceppare. venticinque o trenta con un canovaccio intorno e una
= deverb. da inceppare.. mantello o impermeabile di tela cerata, incèpta,
v. incetto1'2. di tessuto o cuoio incerato (per lo più all'interno
alfieri, xiv-1-394: circa il mezzo aprile o i primi ricoprire, chiudere,
. agg. ricoperto, chiuso o sigillato con ceralacca. = dimin. di
ii-242: scorgi far capolino i cappucci dorati o incerato1 (part. pass,
delle bottiglie. perto, spalmato o reso impermeabile da uno inceraménto,
l'incerare. strato di cera o di una sostanza analoga (un
tela cerata. uno strato di cera o di una sostanza analoga, boccaccio, 21-13-5
pia soprattutto per rendere impermeabile o più resi cente nota.
certe pelli abbronzate, certi baffi irti o incerati e unti col sego, certe mani
, sordo, chiuso a determinati sentimenti o a determinate esigenze (con riferimento all'
, 4-241: voi non l'intendete, o epuloni, perché l'orecchio del vostro
de'feltri si possono pigliare delle pelli o degl'incerati, mettendone uno o due
pelli o degl'incerati, mettendone uno o due sopra le materasse, che impediranno,
incerati. borgese, 1-296: tre o quattro tuoni rotolarono uno dopo l'altro
inceratura, sf. l'incerare; velo o strato di cera; connessione ottenuta con
: ecco lidia crudele;... o come m'in- cerbero, o come
. o come m'in- cerbero, o come m'inradamanto, o come m'intesifono
cerbero, o come m'inradamanto, o come m'intesifono, o come m'
m'inradamanto, o come m'intesifono, o come m'inflegetonto, o come m'
intesifono, o come m'inflegetonto, o come m'insatanasso, o come fatto
m'inflegetonto, o come m'insatanasso, o come fatto sono il gran diavolo dell'
: 'incerfugliato', acconciato con molti cerfugli o cerfuglioni. = come part. pass
9. locuz. senza incertezza (o incertezze): con sicurezza, senza
): con sicurezza, senza esitazioni o dubbi, decisamente. moretti, ii-597
... tal par buono, o pargli essere buono, ch'è tutto il
avuta della venuta di questi svizzeri del castellano o del vescovo di lodi e del quando
, incérpichi). dial. può accadere o di chi non conosce la sorte che
v.]: 'incerrare', per appaltare o caparrare. vedi incettare. =
e però senza darne giudicio di veritiere o di menzognere. rocchi, lx-1-69:
incertezze, se dove- remo aver guerra o pace. marini, iii-43: l'arrestarsi
di ciò che non può essere previsto o che non si sa come andrà a finire
di esito incerto, che dipende dal caso o dal variare delle circostanze. zanobi
l'incertezza dell'esito, col dubbiare o farneticare ci tiene. colletta, i-130:
angustie dell'erario, ne aveva cominciati o compiuti. manzoni, pr. sp.
incerti de'piccoli. ariosto, 182: o mente ancor di non sognar incerta,
, di critici letterari, d'antiquari o di puntigliosi controversisti. manzoni, pr
, i-1-139: se in italia sarà guerra o no, io son così incerto,
attonita si stava / la medic'arte, o in timido bisbiglio / sol morte presagìa
, / ove ti reca il piede incerto o il vento. manzoni, pr.
la tiene non so dire se tranquilla o afflitta per molte ore.
la guerra certa. chiabrera, 1-ii-376: o fortunati, se speranza incerta / con
e labili, e nulla fermezza o stabilità è in loro. maestro alberto,
ella non sapeva se fosse un piacere o un dolore. g. raimondi, 2-125
età incerta, di forse quarant'anni, o forse meno;... aveva
è incerto se dee giugnere a porto o no. boccaccio, viii-1-6: ma qual
viii-1-6: ma qual si fosse, o contraria fortuna o avverso cielo o di loro
qual si fosse, o contraria fortuna o avverso cielo o di loro meriti,
fosse, o contraria fortuna o avverso cielo o di loro meriti, agli alti inizi
/ per man d'uomo sia fatta o pur dal genio / di possente natura.
: m'era da anni incerto se amassi o no d'incontrare manfredo. -sostant
. 9. ignoto, sconosciuto o mal conosciuto (un autore, un
e altri versi musicali di poeti men noti o anonimi o incerti. montale, 3-223
versi musicali di poeti men noti o anonimi o incerti. montale, 3-223: accanto
la morte di ser brunetto suo benefattore o maestro, per quel che si può
, / quali il caso gli offerse o triste o buone, / già se 'n
quali il caso gli offerse o triste o buone, / già se 'n venia
e inombra. niccolini, 1-4-4: o vedovate da perpetuo gelo / terre,
e là celato dall'incerto lembo / o alzato dal va-e-vieni delle spume / il barcaiolo
ant. e letter. mutevole nella durata o nella quantità; discontinuo, intermittente.
agnesa; se vi venisse incerto, o altro per dare. cantini, 16-189:
schizzinosa. -incerti di stola bianca o nera: v. stola. 19
. di danno 4 o molestia. sono incerti che toccano a me
per l'incerto: rinunciare a guadagni o vantaggi sicuri per cercarne altri, forse
la validità; considerarla come non vera o non certa. gioberti, 1-ii-135:
incese. 2. distrutto o devastato col fuoco. guido da pisa
gittò nel fuoco. ugurgieri, i-592: o giovani fortissimi del corpo, invano voi
. 3. ustionato, piagato o bruciato dal fuoco (una persona,
-in partic.: fervente di zelo o di ardore religioso. fra giordano,
; ma fa'che non m'adombre o incespe. varchi, v-948 (120-5)
quelle [rose] onde la modestia o la verecondia germogliano, ma delle più
il piè manco innanzi al diritto, o se incespicasse o cadesse, non [creda
innanzi al diritto, o se incespicasse o cadesse, non [creda che non
la * crudel matrigna 'è illegittima o almeno non del trecento. orioni,
che passeggiava, il fé, a caso o in quelle mani incespicato, cadere.
ideologie, cioè senza finzioni e illusioni, o riducendo queste al minimo con l'incessante
così sieno detti, e non piuttosto o ruscelletti o rigagnoli o meri rivi
sieno detti, e non piuttosto o ruscelletti o rigagnoli o meri rivi, è
non piuttosto o ruscelletti o rigagnoli o meri rivi, è... per
. cariteo, 133: s'io contemplo o miro il chiaro aspetto, / il
femm. -trice). che commette o ha commesso incesto. b.
importanza (specie con uno stretto congiunto o con una persona consacrata alla divinità,
uomo non sacro e femmina sacra, o tra uomo sacro e femmina sacra, o
o tra uomo sacro e femmina sacra, o tra uomo sacro e femmina non sacra
quando vi sia la mistura del sacrilegio o di altra circostanza aggravante, siché..
2. rapporto sessuale fra parenti o affini in linea retta (ascendenti e
linea retta (ascendenti e discendenti) o tra fratello e sorella (e costituisce
i quali peccano co'loro propri fratelli o suore, o figliastro con matrigna,
co'loro propri fratelli o suore, o figliastro con matrigna, o in altra
suore, o figliastro con matrigna, o in altra persona che gli sia congionta.
scandalo, commette incesto con un discendente o un ascendente, o con un affine in
con un discendente o un ascendente, o con un affine in linea retta,
linea retta, ovvero con una sorella o un fratello, è punito con la
determina l'incesto (un rapporto carnale o coniugale). - anche: vizioso,
, agg. che commette (occasionalmente o abitualmente) incesto; dedito all'incesto.
caratterizzato da incesto, che costituisce incesto o deriva da incesto (un rapporto sessuale,
matrimoni tra la figliuola e il padre, o della madre col figlio? parini,
incestuosi. carducci, iii-19-50: scendono cinque o sei papi in sedici mesi, amanti
sei papi in sedici mesi, amanti o figli incestuosi di teodora e marozia,
nell'immagazzinare tutta la quantità disponibile (o la maggior parte possibile) di una
, per fare un pagamento a un principe o per mandare all'incette. sassetti,
l'incetta e la ricettazione della roba rubata o contrabbandata, che sapeva nascondere, truccare
. m. cecchi, 1-ii-335: o mala incetta / sono gli sposi vecchi.
, la protezione, il servizio (o anche servirsene per ricavarne guadagno disonesto);
: nessuna persona... ardisca o presuma... incettare direttamente o indirettamente
o presuma... incettare direttamente o indirettamente alcuna sorte di grano o biade
direttamente o indirettamente alcuna sorte di grano o biade grosse o minute. targioni tozzetti
alcuna sorte di grano o biade grosse o minute. targioni tozzetti, 6-115:
155: sono eletti e nominati quattro o cinque mercanti... ad andare
timor che ti mandò sossopra, / o bozio, e fé'incettarti il bariglione,
ed incettano e dell'incettato fanno endica o ammasso a fine di poi rivendere con
... comprerà grani, farine o biade più che per il bisogno della
): gl'incettatori di grano, reali o immaginari, i possessori di terre che
accusavano altri come ladri di quel frutto o incettatori, erano chiamati sicofanti, cioè
proposizione incettiva: enunciazione di un fatto o di un fenomeno che ha cominciato a
inchiavardare, tr. chiudere o unire con tartagliare, balbettare. chiodi
tartagliare, balbettare. chiodi, bulloni o grosse serrature; rinforzare con nieri,
tiranti di ferro. o tre o più volte la stessa sillaba,
tiranti di ferro. o tre o più volte la stessa sillaba, specialmente il
, investigare, inquisire. mostacci o rugieri d'a mici, 422: ed
di inchiavardare), agg. chiuso o unito con chiodi, bulloni o grosse
. chiuso o unito con chiodi, bulloni o grosse serrature; rinforzato con tiranti di
8-29: la questione è che questo grafico o diagramma è applicato, inchiavardato sul vero
saldamente con chiodi, bulloni, chiavarde o tiranti. bandello, ii-1073: avien
uno sull'altro e tutto bene inchiavato o incavicchiato. moretti, iii-696: viene un
capisce ch'egli allude a statue di legno o di cartapesta da portare in processione.
a posto / come donzella a nozze o in un verziere / a inchieder fiori
non a cercare, ma a trovare vero o supposto vizio nel possedimento. bozzati,
ii-636: risponde alle inchieste sull'amore o sul romanzo collettivo, fa le ricerche in
scientifica: indagine compiuta da uno scienziato o da una commissione di scienziati intorno a
2. dir. pubbl. investigazione promossa o eseguita da una pubblica autorità, facendo
cui può disporre (audizione di testimoni o di altre persone informate, ispezioni,
una certa situazione di fatto (particolare o generale), e per chiarire tutti
possibile appropriato dei poteri spettanti alla stessa o ad altra autorità in ordine a tale
a seconda dell'autorità che la promuove o l'esegue, si parla di inchiesta
nominata da una delle due camere, o congiuntamente da entrambe le camere).
di un'inchiesta da parte del governo o dello stesso parlamento. -progetto d'inchiesta
sèguita l'inchiesta; / né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta
; / né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta. beccuti,
né notte o giorno, o pioggia o sol l'arresta. beccuti, i-126:
amorosa inchiesta / te vide, o bella, in lagrime / il colle e
. ricerca solerte e accurata (di persone o di cose). caro,
di smercio e di consumo (di merci o prodotti). baldinucci, 1-33:
sono in credito per la loro bontà o scarsezza. 6. ant. avidità
regole araldiche, sovrappongono metallo su metallo o colore su colore. 9. marin
, e se tu l'ài udita o intenduta, fa inchieste ordinarie. tassoni,
inchiesta. -fare inchiesta di qualcuno o di qualcosa: ricercare; sforzarsi per
per ottenere; richiedere (in dono o in vendita). cantari, 54
. -mettersi alla ricerca di persone o cose. ariosto, 22-94: molti
bisognerà che verso una medesma parte movendosi o con perpetua equidistanzia senza incontrarsi mai vadino
nori, i-i- 4-80: supplichevoli inchinamenti o preghiere bene ad altri potean riservarsi.
qualunque cosa che sia dilettevole e piaccia o all'intelletto od a qualunque s'è
per lo più in segno di assenso o di sottomissione, di riflessione, di
uomo va davante a messer lo papa o davante ad imperadore o a altro se-
messer lo papa o davante ad imperadore o a altro se- gnore ecclesiastico o seculare
imperadore o a altro se- gnore ecclesiastico o seculare, certo elli va con molta
terra ginocchioni per basciare il piede al papa o allo 'mperadore. cavalca, 20-41
crine / de la mia viva selva, o tc beato. magno, 26:
inchino / per raccattar quel che sventura o noia / altrui mi lascia andare.
. — con riferimento ad animali o a cose materiali. esopo volgar.
s'inchina. carducci, iii-3-172: o che al giogo inchinandoti contento / l'
13-iv- 48: dicevano voler tórre o inchinare le artiglierie che sono alla montagna
. m. zanotti, 1-8-72: o occhi almi e leggiadri, occhi divini,
leggiadri, occhi divini, / o se a terra gl'inchini / modestamente,
se a terra gl'inchini / modestamente, o se gli volgi e giri / talor
] ch'ogni mia gioia / spegne o per umiltate o per orgoglio, / cagion
mia gioia / spegne o per umiltate o per orgoglio, / cagion sarà che
, di condiscendenza, di benevolenza, o anche di attenzione, di premura,
del diletto. iacopone, 35-2: o anema mia, creata gentile, /
chinando il capo, piegando il ginocchio o curvando la persona. giamboni, 10-45
e riverente a le t'inchina, / o mia canzon meschina. bembo, 9-1-2
riconoscerne la superiorità. guido delle colonne o mazzeo di ricco, 407: voi siete
te deza amare. epicuro, 77: o vel, che la tranquilla / fronte
. marchetti, 4-xxiii: itene, o versi miei, del re toscano / inchinate
.. se sarà scolpita in cristallo o in alcuna preciosa pietra, e sia legata
in ciaschedun di loro una particolare qualità o di questo o di quello signoreggiante,
loro una particolare qualità o di questo o di quello signoreggiante, ch'avanza l'
con color che inchina al rosso o cotognino. gemelli careri, 1-v-109:
in dio spiritualmente; ma alcuna volta, o per poca awertenzia o perché l'uomo
alcuna volta, o per poca awertenzia o perché l'uomo ha natura che lo inchina
, 94-93: non so se gli anni o le delusioni abbiano intorpidito in me il
(seguito da una prop. finale o consecutiva). cavalca, 9-2:
valle, 133: sofferiamo tacendo, o pur preghiamo / che qui la ruota stia
far inchinare la mente nostra ad affermare o a negar qualche cosa, ci è
accidente di voce, quando si leva o s'abbassa o pure intorno s'inchina.
, quando si leva o s'abbassa o pure intorno s'inchina. 12
, per lo più in segno di assenso o di sottomissione o di riflessione o di
in segno di assenso o di sottomissione o di riflessione o di adorazione o
assenso o di sottomissione o di riflessione o di adorazione o di preghiera)
o di riflessione o di adorazione o di preghiera). latini, rettor
sprezzata la mia fortuna, già inchinata o più tosto abbattuta. 3.
se 'nchinati te fusser li celi, / o tolta, o data, corno a
fusser li celi, / o tolta, o data, corno a elia, piova
gli uomini militari par che all'una o all'altra venere sieno inchinati. lancellotti,
in relazione con una prop. finale o consecutiva). dominici, 1-182:
1-182: chi è inchinato ad intagliare, o vero dipignere, non sarà assiduo nello
: se la favella sarà in lamentare o in parole triste, sì favellerà il dicitore
albero, ad un pennone, asta o lapazza, per impedire che si fendano
, per impedire che si fendano o per fortificarne le giunzioni. = deriv
. -in partic.: gesto di saluto o di riverenza fatto chinando il capo o
o di riverenza fatto chinando il capo o curvando le spalle; omaggio, ossequio
i frequenti ammaestramenti d'altri e correzioni o di parenti o di confessori e predicatori
ammaestramenti d'altri e correzioni o di parenti o di confessori e predicatori. grazzini,
7-381: vieni..., o sonno, e dammiti con la testa inchinevole
— posto in pendio (un luogo) o in forte discesa (un corso d'
-in relazione con una prop. finale o consecutiva. passavanti, 253: molta
, forse per lo liscio sfuggevole o per la rotondità de'lor minimi corpicelli o
o per la rotondità de'lor minimi corpicelli o per altra figura ch'e's'abbiano
. 2. chinando il capo o curvando le spalle in segno di saluto
molesta, / come tu scontri amico, o altra gente... di scoprirti
: lo arbitrio nostro,... o per negligenza nel bene o per diletto
.. o per negligenza nel bene o per diletto nelle possessioni, più inchinevolmente
bionda rosea figliuola. -di animali o di cose materiali. salvini, 21-58
. felice da massa marittima, 40: o increata maestà divina, / qui siam
il capo (inchino leggero) o curvando le spalle (inchino profondo
3. atto, gesto, discorso o scritto con cui si presenta un omaggio
riverenti, mi adoraste come una reliquia o come un santo sopra l'altare.
ci scodella / in bocca a una balena o un delfino. 5. figur
lycium europaeum), detta anche agùtoli o spinosanto. tramater [s. v
. ant. ornamento d'oro o d'argento foggiato a forma di cuore trafitto
: chiavacuore, inchiodacuore, cuore trafitto o passato da strale... simbolo degli
inchièdo). fissare, configgere, unire o chiudere con uno o più chiodi.
configgere, unire o chiudere con uno o più chiodi. iacopone, 1-309
che può repentinamente cambiarsi quell'aura propizia o in un turbine che lo sommerga o
o in un turbine che lo sommerga o in una calma che l'inchiodi.
6-70: se la piccola si muove o appena protesta, due ceffoni colmi di schiuma
, infondere profondamente, indelebilmente nell'animo o nella mente. pallavicino, i-789:
magalotti, 13-66: predominati dall'ambizione o dall'avarizia hanno inchiodata la massima di
un pezzetto di vita, prendere tre o quattro creatine umane e inchiodarvele lì,
disputa se il diritto sia in natura o solo nelle opinioni degli uomini.
investire denaro senza possibilità di trarne profitto o di ricuperarlo. c. dati,
violar di, lxvi-2-367: prendete uno o due fegati d'oca...
artiglieria, mettendo un chiodo nel focone o, nelle artiglierie moderne, mettendo fuori
: mandò alcuni delle galee, perché togliessero o inchiodassero quelle bombarde. siri, viii-566
loro attacco con pensiero d'inchiodare o fare acquisto della loro artiglieria. colletta,
la ferratura (con riferimento a un cavallo o, in genere, a un animale
fratturati. 10. gioc. limitare o impedire completamente il movimento di un pezzo
. restare infilzato, confitto da chiodi o da punte aguzze. d. bartoli
camion] s'era inchiodato, per panne o mancanza di benzina. -incepparsi,
mente, che mai per tempo o per vicenda potrà uscirne. verga, 1-60
). confitto, piantato, fermato o chiuso con chiodi. iacopone [
bocconi con le labbra all'arena inchiodate, o tenendo alla bocca un fazzoletto inzuppato d'
. 3. costretto all'immobilità o in una determinata posizione; trattenuto forzatamente
-impietrito, attonito per una forte emozione o per la paura; incapace di compiere qualsiasi
paura; incapace di compiere qualsiasi movimento o di pronunciare parola (una persona).
inutilizzabile mediante un chiodo confitto nel focone o mediante l'asportazione di un pezzo dell'
ferratura (un cavallo, un mulo o, anche, per simil. e
di un pezzo avversario (un pedone o un pezzo, nel gioco degli scacchi
9-450: non imprechi a costui bastoni o sassi, / né gli brami spietati /
che fissa fra loro, a mano o a macchina, parti in legno,
: se la detta tavola era incastrata o confitta al legno traverso della croce, dovea
, dovea vedersi l'incastratura e commettitura o l'inchiodatura. papini, 5-20:
altra, che hanno un sol sostegno o appoggio, sopra del quale ambedue le lieve
ed aggravono; e questo è la unione o inchiodatura di dette lieve. alghisi,
. ferita provocata al piede di equini o bovini dai chiodi con i quali il maniscalco
. 5. gioc. limitazione o impedimento del movimento di un pezzo avversario
di chiome. porti, lvi-339: o man, candida mano, /..
. scribacchino. carducci, iii-16-273: o inchiostranti italiani, se non vi scusasse
non è sciolto [un donato], o un foglio / infilzato, o in
, o un foglio / infilzato, o in carton con lo spaghetto: / né
né meno in cartapecora inchiostrata, / o in pelle di capretto / legato.
l'inchiostro su una lastra di zinco o di alluminio per riprodurre ombre mediante diversa
una soluzione inchiostrante per fabbricare carta carbone o carta copiativa. 2. tipogr
dial. ingiòstro), sm. soluzione o sospensione di una sostanza colorante usata per
sostanza colorante usata per la scrittura o per la stampa, generalmente su carta;
base di gallato e tannato di ferro o di campeggio, con l'aggiunta di
aggiunta di coloranti, anticamente di nerofumo o di sali di ferro o di rame
di nerofumo o di sali di ferro o di rame e sostanze tanniche, deve
, 33: togli una gocciola o due d'inchiostro, e metti sopra
. composizioni liquide per iscrivere, disegnare o stampare, che hanno a base una
alcuni vi aggiungono un poco d'indico o di tornasole, e crede sia anche
planisfero celeste. -inchiostro indelebile o di sicurezza: costituito da sospensioni di
di sostanze carboniose in soluzione di gelatina o di colla o di liquidi resinosi,
in soluzione di gelatina o di colla o di liquidi resinosi, resiste all'azione
cancellare le scritture. -inchiostro simpatico o segreto: usato per tracciare segni che
segni che diventano visibili solo col calore o con l'impiego di agenti chimici, alla
3. figur. opera scritta o stampata; scrittura; componimento letterario o
o stampata; scrittura; componimento letterario o poetico; letteratura (spesso al plur
; letteratura (spesso al plur. o nella locuz. opera d'inchiostro).
famoso stuolo / che tal non ha latino o greco inchiostro. marino, 7-190:
ci pagherai più d'inchiostro. -puzzare o sapere d'inchiostro: non essere stato
inchiostro. scritture troppe, d'uno o di molti. -sporcarsi le dita
inchiostro, scrivere inu tilmente o peggio... inchiostro gettato via.
. = lat. * inclaustrum o claustrum, con in-prostetico, da inclùdére
, agg. letter. che è sporco o sporca d'inchiostro (o di una
è sporco o sporca d'inchiostro (o di una sostanza simile all'inchiostro)
prima sarà pesce insalato..., o siano poi d'uno inchiostro, /
s'avea tolto un sardelle, o inchiove, o cièpali. mostro.
un sardelle, o inchiove, o cièpali. mostro. dolce, 9-42
', dal genov. macchiate, o perfide, / d'una pece e inchiostro
nel mare asiatico. sacchetti, v-152: o aere, come sofferisti, che maledetti
gli animali che restano attaccati alle sponde o ai fondi marittimi o si inchiudono nelle
attaccati alle sponde o ai fondi marittimi o si inchiudono nelle roccie, dovrebbero essere
, 198: non è egli vero, o cassio, che tu nella division de'
3. comprendere in sé in modo più o meno implicito; implicare, comportare.
esser contemporaneo a questo secolo, è, o inchiude essenzialmente, non esser poeta,
. ant. essere racchiuso, contenuto o delimitato entro qualcosa. dante, conv
inchiusione ed esclusione de'collegati si dicesse o sperasse. frachetta, 2-79: questa
, dove... si significa o piena inchiusióne di quella cosa a cui
, se affermativa- mente si parla, o piena ischiusione, se negativamente.
alcuna malizia s'aguatta in esso, o troiani, non credete a questo cavallo!
de sermone / tarassi automedonte, o pur batillo? 3. intr.
, lxiv-44: qual fo l'incalmo o qual fo la fattura? = dal
. urtare col piede un ostacolo camminando o correndo, in modo da perdere l'
, in modo da perdere l'equilibrio o, anche, cadere; mettere il
è tenera de'piedi, e al salire o a scendere mai non fa che rivolgere
scendere mai non fa che rivolgere sassi o inciampare. poliziano, st.,
anch'egli si trovò disteso: / o che per la gran furia egli inciampassi.
minuto. -con riferimento ai piedi o al passo stesso. cavalca, iii-104
che però non venne, lasciò che due o tre respiri profondi sciogliessero il petto dalla
una leggerezza, nel vizio, nell'eresia o in un castigo, in una condanna
, erano spogliati... della pera o sia tasca, a cui particolarmente coloro
-per estens. avere la fortuna (o la sfortuna), l'occasione,
opportunità di trovare, d'incontrare qualcuno o qualcosa nella propria vita o nella propria
incontrare qualcuno o qualcosa nella propria vita o nella propria carriera o in una determinata
nella propria vita o nella propria carriera o in una determinata circostanza; fare conoscenza
che a cotesto miglioramento non si fidasse, o come in malo odore intorno alle faccende
-per estens., con riferimento alla lingua o alla parola stessa: incepparsi.
-inciampare in un filo di paglia o nelle cialde o nei ragnateli: intralciarsi
un filo di paglia o nelle cialde o nei ragnateli: intralciarsi, incespicare per un
varchi, v-38: quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole,
quando alcuno fa o dice alcuna cosa sciocca o biasimevole, e da non dovergli,