all'apice; il grillo dei campi o grillo canterino [gryllus campestris),
volte al minuto; il grillo domestico o grillo del focolare [a cheta domestica)
teco: io con lo spillo / o con un fuscel lungo in man ch'i'
discorso strampalato, desiderio bizzarro, proposito o atto dissennato; capriccio, ghiribizzo,
stramberia, stravaganza. -anche: vestito o ornamento eccentrico. s. bernardino da
siena, 680: se tu vedi uno o una con questi grilli o co le
vedi uno o una con questi grilli o co le frapole e co le trappole,
: una gran moltitudine di locuste, o grilli, riempiè tutto il contado intorno a
di legname armate,... poco o niente vi potè fare, perocché la
sentire / altro suon che di nacchere o tabelle. 8. edil.
edil. impalcatura sospesa usata per riparazioni o pulizia di cupole. baldinucci, 70
bisogni loro. sopra di esso stanno uno o più uomini, e son tirati ora
che 'l bisogno richiegga, di ripulire o di acconciare esse cupole. carena
esternamente attorno ad esse, quando i muratori o altri manifattori danno opera a ripulirle o
o altri manifattori danno opera a ripulirle o acconciarle. 9. gioc.
tira per segno nel giuocare alle pallottole o alle piastrelle o murelle. e così dal
nel giuocare alle pallottole o alle piastrelle o murelle. e così dal saltare,
, grillo!: per indicare problema o questione insolubile. g. c
.]: 4 trovala, grillo', o pure 4 indovinala, grillo '.
per significare una cosa difficile ad essere o intesa o spiegata. imbriani, 3-161
una cosa difficile ad essere o intesa o spiegata. imbriani, 3-161: donde muove
morire. -avere il capo ai grilli o pieno di grilli: perdersi in leggerezze
-avere qualche grillo per la testa o in capo, avere il grillo o
o in capo, avere il grillo o i grilli di qualcosa: concepire pensieri
-far come il grillo, che 0 salta o sta fermo: passare da un eccesso
: 4 far come il grillo, che o e'salta o egli sta fermo '
come il grillo, che o e'salta o egli sta fermo '; e si
fermo '; e si dice quando uno o non vuol far mai nulla, o
o non vuol far mai nulla, o in un tratto tutte le cose.
solenne pe'grilli fiorentini. -ogni o a ogni grillo che salta: a qualsiasi
. -prendere, pigliare il grillo o i grilli: adirarsi, imbronciarsi.
, v-37: se v'aggiugne parole o atti che mostrino lui aver preso il
: « tu sei più matto (o matta) della fiorina, che suonava il
suonava il cembalo ai grilli ». o con maggior esattezza: « che la suonava
-venire, saltare, entrare in testa o in capo, nascere, montare,
nascere, montare, toccare un certo grillo o i grilli a qualcuno: concepire idee
/ pria che la lor beltà caschi o vacilli. manzoni, pr. sp.
sussurro f d'aura che spiri, o grillolin che canti, / torsi di luogo
quali in altro nome sono dette margigrana o rubiola. = voce dell'italia
cità, e grilli e salterelli e grillocentauri o ragnolocuste. d'alberti [s
incerto. grillotalpa, sf. o m. (plur. le grillotalpe,
16-iii-300: i grilli cantatori, le grillotalpe o talpe delltmperato, che da noi
(di tessuto, di legno o stucco dorato, ecc.).
'grillotti', que'fili d'oro, più o men lunghi, tessuto che si adopera
adopera per fare le spalline da ufficiali o frange a nobili parati. si fanno pure
sacchetti, 175-33: aprirono, o con grimaldello o con altro artificio,
, 175-33: aprirono, o con grimaldello o con altro artificio, il detto serrarne
un semplice e grosso filo di ferro o lastretta variamente uncinata; e il di lui
-principio, metodo, facoltà o capacità che consente di sciogliere un dubbio
pareva gridargli con passione: « o mambrino, scendi giù e percuoti l'im
quel grimo. gallani, 34: o che il maestro non avea ancor conci
maestro non avea ancor conci gli stivali o che il tuo grimo l'ha trovato e
-finire, cadere, tornare nelle o sotto le grinfie di qualcuno: esserne
.]: 'grinta', la persona maschio o femmina che si risente con atti o
o femmina che si risente con atti o parole. giusti, 2-69: qui
una qualunque finzione. -dirla o farla in grinta a qualcuno: affrontarlo
a qualcuno: affrontarlo con le parole o coi fatti senza riguardo alcuno; trattarlo
-fare, avere, mostrare la grinta o una certa grinta: fare una smorfia
a bologna? dài questa notizia, o mezza notizia, a esso maghetto; e
a traverso sotto gli occhi da due righe o grinze risentite e profonde. pindemonte,
, è una brutta piega nelle vestimenta o in altri panni. pirandello, 7'57o
(il viso, la pelle) o increspato, spiegazzato, stazzonato (un
(un discorso, un argomento) o esattissimo (un calcolo). guerrazzi
ciò che si presenta pieno di rughe o di increspature. l. bellini
digiuno dai reumi, gonfi d'umidità o grinzi come i sacchi vuoti, cadevano a
.. come un pugno di fantolina o di vecchietta, tutto grinzo e crostuto.
sorridendo un poco, grinzosamente: - o berta, stamani sei contenta?
bloccarsi per l'attrito provocato da dilatazione o da mancanza di lubrificazione (un organo
lubrificazione (un organo meccanico che scorre o ruota contro un altro, in partic
la così detta grippe; dura quattro o cinque giorni, poi svanisce. panzini,
all'àncora e con l'altra al gavitello o al galleggiante detto grippiale.
antenna a vela e, con le grippie o altri capi, alar le gu- mene
, legata da un capo al diamante o alla marra dell'ancora e dall'altro capo
in cui su ordito bianco (di lana o cotone) si ha una trama scura
trama scura, a puntini (di seta o raion): 4 grisaglia '.
. baldinucci, 70: 4 grisatoio 'o 4 topo '. strumento di ferro
e i cristalli, per iscantonarli o per ridurli a determinati contorni. =
. grisétta, sf. stoffa o abito di color grigio. paoletti
, i borzacchini dorati che li zoccoli o scarpini ferrati a ghiaccio. guerrazzi, 3-99
differiscon fra di loro nel colore più o meno rosso, più o meno
più o meno rosso, più o meno aurato ed in altre particularità di esso
, 11 suo gambo e la maglia o campanella da annodarvi la catena con altri
falde di ricoprimento che costiminiere di carbone o di scisti bituminose, zolfo, tuisce
camicia con allegra fronte / curando poco grisoppo o rovaio. = probab. alterazione di
con allegra fronte / curando poco scirocco o rovaio ». grisou, v
ovvero della borrana, ovvero del grispignolo. o. targioni tozzetti, iii-142: radichiella
parte di grappolo. il grappolo o 4 pigna 'ha tanti grispolli, il
grisutóso, agg. che emana o contiene grisù (un giacimento,
distribuendo fra i colleghi tàccole d'immultidi o grive, cioè mazzi di tordi
è magiore amore, o quello del padre o della madre, nel loro figliuolo?
poco l'uomo possa in sue grandezze o prosperità fidarsi. beccaria, 11-888:
: quando vengono [i guai], o per colpa o senza colpa, la
[i guai], o per colpa o senza colpa, la fiducia in dio
ant. introduce un compì, di vantaggio o comodo. boccaccio, dee.
: procaccia d'avere l'amistà d'uno o di più grandi uomini de la
, analoga al compì, di svantaggio o incomodo). dante, inf.
. introduce un compì, di fine o scopo. fra giordano, 3-297:
nell'auree tazze / coronate d'alloro, o naviganti, / adorando, e libateli
grosse somme in assoldar truppe per sé o per i suoi alleati, in comprarsi l'
la materia di cui si compone qualcosa o che si adopera per confezionare oggetti,
or legata altrui raggi dal petto / o da la fronte; o qual da dotta
dal petto / o da la fronte; o qual da dotta mano / in ebano
da dotta mano / in ebano commesso o in terebinto / candido avorio a gli
. alamanno rinuccini, 1-260: pietra o zaffino e perla gli feci legare in
alla materia in cui consiste un patrimonio o con cui si effettua un pagamento,
11. introduce un compì, di mezzo o strumento. bibbia volgar., 1-35
-con riferimento al vasellame usato per mangiare o bere (e anche, in forma ellittica
riferimento a un determinato mezzo di espressione o di comunicazione parlata o scritta, a
mezzo di espressione o di comunicazione parlata o scritta, a una forma letteraria o
o scritta, a una forma letteraria o artistica, ecc. bartolomeo da s
sa mettere in rima tutto quello che ode o che vede. da ponte, 99
idem, par., 15-88: o fronda mia, in che io compiacemmi /
-indica la scienza in cui qualcuno studia o è addottorato. latini, rettor
studenti in medicina. — indica relazione o attribuzione. s. bernardo volgar.
s 'che a vocale non preceda, o da 'gn 'o da 'gl'
preceda, o da 'gn 'o da 'gl'. buommattei, 170: 'egli'
.. abbiamo ri- mutato in 'o 'chiuso la maggior parte di quelle voci
tre vocali pure 'a, e, o ', senz'accento, son declinabili
, e vanno a finir nel plurale o in 'e 'o in 'i
nel plurale o in 'e 'o in 'i '. gigli, 2-52
vocali * a, e, i, o ', e veruno termina in consonante
-indica il modo in cui è cucinata o servita una vivanda. iacopone,
lxvi-1-138: per fare zazzarelli in bocconcelli o bianchi o verdi o gialli, fa la
per fare zazzarelli in bocconcelli o bianchi o verdi o gialli, fa la materia
zazzarelli in bocconcelli o bianchi o verdi o gialli, fa la materia come se
in garapegna, di frutti diacciati, o per dir meglio di diacci in forma di
] tra mezzo a'fegatelli, / o lo farò servire in gelatina. artusi,
, cioè se in foglio, in quarto o in ottavo. redi, 16-iv-204:
foglio. botta, 6-i-69: libretto o carta di sei fogli in ottavo,
di una persona, la ragione commerciale o l'intestazione di una ditta.
quel cavallo, / sposa in passeggio o donzelletta in ballo. d. bartoli,
21. introduce un compì, di multa o di pena. faba, xxviii-15:
evolutivo, il risultato di un'operazione o di una trasformazione, la forma di
. 23. indica l'uomo o la donna con cui si contrae il
maschio. 24. indica misura o quantità. boccaccio, dee.,
un complesso di più persone, animali o cose. giamboni, 4-370: apparecchiate
-indica il secondo termine di una moltiplicazione o un valore distributivo (ed equivale alla
formare una maniera che serve alla numerazione o alla distribuzione, come 'di dieci
, i-167: in verità il poeta è o dev'essere l'uomo che non vive
con speciale efficacia relazioni di luogo reale o figur., di tempo, di
in forma ellittica, le prep. con o per. boccaccio, dee.,
che sta per accadere entro breve termine o che è appena cominciato ad avverarsi (
una prop. implicita oggettiva, finale o consecutiva (e ne supplisce le rispettive
stancarsi di lei, buttarsi al gioco, o spendere il fatto suo in mantenere sgualdrine
spendere il fatto suo in mantenere sgualdrine teatrali o non teatrali. -concorre a
/ a sé sicurtà toglie! o. rucellai, 6-13: qual è colui
avverbio di luogo e di tempo (o anche di quantità) con valore intensivo
. -in relazione con un complemento o con un avverbio indicante principio o provenienza
complemento o con un avverbio indicante principio o provenienza (nello spazio, nel tempo
30. unito con un sostantivo, aggettivo o pronome, forma una locuz. prepositiva
scherzo, risposegli: burlate, o dite davvero? da ponte, 114:
. 31. unito con un sostantivo o con un pronome, forma una locuz
2. figur. che è difficile o sgradevole da avvicinare per il carattere altero
, sembra si tratti di profeti, o di maghi sovranamente inabbordabili. manzini,
non possiede le facoltà, le qualità o i requisiti necessari o richiesti per svolgere
, le qualità o i requisiti necessari o richiesti per svolgere una determinata attività,
un obbligo, per esercitare una carica o un diritto; non idoneo, inadatto.
ostacolo per voto, secondoché fosse solenne o non solenne, ebbe in diversi tempi
solenne, ebbe in diversi tempi maggiore o minore efficacia a impedire il matrimonio o
o minore efficacia a impedire il matrimonio o anche a dissolverlo; anzi a rendere inabile
sconosciuti per esperienza, hanno il piacere o il gaudio, che dir vogliamo,
al servizio militare: riformato per malattia o per menomazione o per difetto fisico.
: riformato per malattia o per menomazione o per difetto fisico. -per estens.
infiniti altri viventi. segneri, iii-3-25: o cuori umani, che si appoggiano tanto
furono però tutti soverchiati dagl'inabili, o in altro modo impediti di operare.
il denaro sufficiente per soddisfare determinati obblighi o necessità. di costanzo, 1-312:
orfani dell'uno e dell'altro sesso o vecchi inabili. s. maffei, 6-122
maffei, 6-122: se sopra donna o altra inabil persona cadeva il caso, ammet-
te piange un fanciullo in un giardino / o forse in una favola. punivi,
chi non possiede le facoltà, le qualità o i requisiti necessari o richiesti per compiere
, le qualità o i requisiti necessari o richiesti per compiere un'azione, per
siete pur chiara (disse), o signora, della mia inabilità a compiacervi.
di quella persona, che non possa o non debba fare nella scena di quel giudizio
sociali, incapacità di lavorare per malattia o invalidità (e si distingue in inabilità
assoluta, che può essere totale o parziale). pirandello, 6-490
galera, e maggior pena, pecuniaria o corporale, all'arbitrio di sua eccellenza
della memoria non è scancellamento d'immagini o d'impressioni ecc. ma ina- bilitamento
procedura civile, 417: se l'interdicendo o l'inabilitando si trova sotto la patria
l'inabilitando si trova sotto la patria potestà o ha per curatore uno dei genitori,
curatore uno dei genitori, l'interdizione o l'inabilitazione non può essere promossa che
promossa che su istanza del genitore medesimo o del pubblico ministero. = deriv.
quale effetto avevano come per zimbello tre o quattro canòe cariche di provianda, fioriti
mota, perché urtando in essi i brigantini o si fracassassero o s'inabilitassero alla difesa
in essi i brigantini o si fracassassero o s'inabilitassero alla difesa. 2
essere inabilitato. -disus. ridurre o menomare in qualche modo (con riguardo
settori del diritto) la capacità giuridica o di agire di una persona; privare
diritto, facoltà 0 potere; vietargliene o impedirgliene con mezzi legali l'esercizio.
, vi-3-238: la pretensione di poter abilitar o inabilitar alli regni, instituire e destituire
calorie, / inabilitato dal desinare / o avesse l'istinto degli animali!
). -disus. privato in tutto o in parte della capacità giuridica o di
tutto o in parte della capacità giuridica o di agire, incapace; privato di un
; privato di un diritto, facoltà o potere, o legalmente impedito a esercitarlo.
un diritto, facoltà o potere, o legalmente impedito a esercitarlo. - anche
di una non grave infermità di mente o di una menomazione psico-fisica, non è
conclusione di una speciale procedura (procedimento o giudizio di inabilitazione), che pone
cancellatura di pena graziata d'esilio, o privazione o di sospensione d'ufizio o esercizio
pena graziata d'esilio, o privazione o di sospensione d'ufizio o esercizio
, o privazione o di sospensione d'ufizio o esercizio o inabilitazione, lire 3
di sospensione d'ufizio o esercizio o inabilitazione, lire 3, 10. codice
codice civile, 417: l'interdizione o l'inabilitazione possono essere promosse dal coniuge,
entro il secondo grado, dal tutore o curatore ovvero dal pubblico ministero. 2
2. disus. riduzione, menomazione o anche totale privazione della capacità giuridica o
o anche totale privazione della capacità giuridica o di agire; incapacità legale (parziale
di agire; incapacità legale (parziale o generale); privazione di un diritto
privazione di un diritto, di una facoltà o di un potere, divieto o impedimento
facoltà o di un potere, divieto o impedimento legale al suo esercizio.
inabissamento dei ribelli per via di trabocchetti o di mine, allora sì che ci
il primo tra i grandi che salvar poteano o inabissar la sicilia in questo frangente.
e caggia, e s'inabissi, o venga meno. foscolo, xviii-402:
; lasciarsi prendere completamente da un sentimento o pervadere da una sensazione. brignole sale
. iacopone [crusca]: o inabissato mare / senza nulla mesura,
: non so se fu d'estate o in primavera / quando tornai di corsa al
abitato per le sue condizioni di pericolosità o di incomodità o per mancanza di igiene
sue condizioni di pericolosità o di incomodità o per mancanza di igiene (una casa
e fatta inabitabile per inondazione di acque o altro accidente, ne'beni di alcuno particulare
di vita, ma il loro complesso o per dir meglio la virtù operativa di quelli
morte fuggendo dell'acqua, quella della fame o delle rapaci bestie ha acquistata? livio
), agg. che è impossibile o molto difficile raggiungere o attraversare; scosceso
che è impossibile o molto difficile raggiungere o attraversare; scosceso, impervio, impraticabile
questo inganno nasce da due cagioni: o per essere il luogo forte e credere che
luogo forte e credere che sia inaccessibile, o per essere usata arte dal nimico di
oggi inaccessibile. -che è difficile o impossibile trovare o consultare (un'opera
. -che è difficile o impossibile trovare o consultare (un'opera, un testo
altre impressioni che ne'campi dell'aria o si generano o compariscono...,
ne'campi dell'aria o si generano o compariscono..., benché nate
luce. 3. che è difficile o impossibile avvicinare; che non consente rapporti
. 5. difficile da capire o da immaginare; impenetrabile, incomprensibile.
dir: perdona? carducci, iii-4-39: o inaccessibile re de gli spiriti, /
corrono dalla rabbia stimolati, / né fiume o mare alcun loro è inaccesso. parini
trova i lochi remoti, e cambia o merca. l. ricci, xviii-7-512:
mezzo del brocchier vi brilla, / o pezetèri: errante e solitaria / terra,
, per dir così, onde, o niente se ne taglia con un mediocre colpo
ne taglia con un mediocre colpo, o tutto si spezza con uno molto gagliardo.
. raro. che è incapace di adattarsi o di adeguarsi a una situazione.
subito nei reduci della guerra, inaccomodati o inaccomodabili alla onesta, ma prosaica e
subito nei reduci della guerra, inaccomodati o inaccomodabili alla onesta, ma prosaica e
due fatti menzionati; avendo potuto errare o per inaccuratezza o per parzialità.
; avendo potuto errare o per inaccuratezza o per parzialità. = * comp
, si inacerbisce. -diventare più acuto o doloroso o tormentoso; aggravarsi, inasprirsi
inacerbisce. -diventare più acuto o doloroso o tormentoso; aggravarsi, inasprirsi (una
(una ferita, un dolore fisico o morale, una disposizione d'animo, un
-rendere più grave, più intenso o più doloroso e più tormentoso; inasprire
ira che hanno per chi quelle piaghe o apre o inacerbisce. slataper, 2-219:
hanno per chi quelle piaghe o apre o inacerbisce. slataper, 2-219: cercando
in oro, / non vale inacetarsi, o mangiar aglio. = denom. da
(inacetisco, inacetisci). diventare aceto o farsi aspro come l'aceto; infortire
vini stitici, e quegli che inacetiscono o inagriscono ferma. soderini, i-527:
, che lo stomaco smaltisce / poco o non punto anch'ei, quand'e'si
. tr. ant. fare diventare aceto o aspro o acido come l'aceto.
. ant. fare diventare aceto o aspro o acido come l'aceto. soderini
altra [bietola] secca in forno o al sole, spolverizzata, messa nel vino
inacetire), agg. diventato aceto o aspro come l'aceto; infortito,
iv-753: bizzoso è il bambino malavezzo o il letterato inacetito. -che
inacetito. -che esprime astio o risentimento (il volto). faldella
3. figur. perdere autenticità o genuinità; tralignare. carducci, iii-7-98
inacidì ben presto tra le frasi contorte o pedantesche di cino rinuccini. cicognani,
scappare de'suoi alveoli qualche sugo inacidito o corrotto, che colà per accidente stagnava
inadatto, agg. che non è idoneo o non ha fallamonica, 47: feconda
, inacquosi, / e inclinazione o attitudine per qualcosa; disadatto.
appuntire. -al figur.: o sproporzionato, insufficiente. acuire (l'
acuire (l'ingegno, una facoltà intellettuale o magalotti, 23-139: l'arduo dell'argomento
insuffisuono, il tono). cienza o inadeguatezza o scarsità della realtà. galileo
il tono). cienza o inadeguatezza o scarsità della realtà. galileo, 4-3-103
di esse un carboncello fine. acceso o un pezzuol di ghiaccio. quello allentandola ren-tesauro
come mezzi dei nostri fini. o non può essere adibito o applicato a qualcosa
. o non può essere adibito o applicato a qualcosa. — che non
— che non è sufficiente a produrre o a spiemagalotti, 23-351: ogni volta
inadeguata a produrre un miracolo, o almeno una cosa non meno inadattabile
uso bizzarro e inadattabile a qualunque o 'fuori 'di noi. sistema
'fuori 'di noi. sistema o letterale o allegorico. 2.
'di noi. sistema o letterale o allegorico. 2. che non
, che è incapace di una persona o al suo carattere). adattarsi
, 3-162: il ruolo del letterato decadente o tami, che non sono puramente animali
13-459: è il caso tipico determinati scopi o risultati; che non è all'aldella
... nella differenza degli alfabeti, o nella inadat alla cosiddetta poesia
: non bisogna far tanto caso di quella o soddisfare (un obbligo, un
un obbligo, un piere esaudire o fiera naturale inadattabilità che ci riconosciamo
è probabile che lo stato di collasso speranza o con speranza limitata, con desio o inadempibile
speranza o con speranza limitata, con desio o inadempibile nervoso in cui vivono giovani e
cui vivono giovani e vecchi del nostro inoltrato o adempibile dopo certo tempo, ma ardente desio
sm. dir. che non adempie o è in ritardo nell'adempiere un obbligo.
sordità. borgese, 6-22: identica, o aggravata dagli anni, è dopo ventitré
. dir. mancato adempimento, totale o parziale (anche sotto forma di ritardo
, 1-64: dimanieraché competesse allo scrivente o al girante l'ius di rivocare al trattario
pagare per l'inadempimento del remittente, o sia del giratario, come ho mostrato.
. croce, i-4-194: nell'adempimento o nell'inadempimento di un atto di culto
di nuovo la cagione del guadagno o della perdita di una battaglia. =
; che non è stato appagato o non si è avverato (un desiderio,
. letter. che non ha connessione o correlazione o non corrisponde con qualcosa.
. che non ha connessione o correlazione o non corrisponde con qualcosa. - anche
sf. letter. mancanza di connessione o di correlazione o di corrispondenza con qualcosa
. mancanza di connessione o di correlazione o di corrispondenza con qualcosa. - anche
la medesima inaderenza, e nessuna sollecitazione o apostolato. = comp. da
letter. che non si può raffigurare o rappresentare neppure approssimatamente. magalotti
s'accoppiano / al tuo nome, o maria, / nel trono osannante del sole
adoperare; inutilizzabile. -anche spreg. o scherz. (con riferimento a persona)
adoprabile per essere mal atto all'uso o non più atto come prima. arnese,
, nella misura di tale inconciliazione, più o meno difettiva. =
bravi discepoli di proteo debbano bruciarsi, o come essi dicono inaerarsi. 2
si riesce ad afferrare, a trattenere o a catturare; imprendibile. ojetti,
soffici, v-2-495: senza voltarmi di qua o di là, ho lasciato che la
tradotto e l'iliade e le cypria, o avrebbe fuso l'una e le altre
; impensabile; che si capisce poco o non si capisce affatto; oscuro,
. croce, iii-26-301: il logo concreto o pensiero pensante non può, in quanto
4. che non si può conseguire o ottenere. pascoli, i-83: egli
ungaretti, ii-118: le tue mani [o morte] si fanno come un soffio
un riflesso di sole su un muro, o l'ombra di una nuvola viaggiante sul
che non ha nessuna affinità con qualcuno o qualcosa. petruccelli della gattina,
vini stitici, e quegli che inacetiscono o inagriscono ferma. soderini, iii-387:
ii-256: si vede cresciuta, colla canizie o colla calvizie, una noiosa esperienza,
2. figur. pieno di rabbia o di rancore. -con significato attenuato:
e dell'immanenza. -che rivela o deriva da malanimo, da risentimento;
sono forate nel centro, e sono torlo o l'estremità o la bocca dei pori
, e sono torlo o l'estremità o la bocca dei pori o dei vasi inalanti
l'estremità o la bocca dei pori o dei vasi inalanti ed escretori delle piante
inalare, tr. medie. introdurre o assorbire nelle vie respiratorie medicamenti aeriformi oppure
nelle vie respiratorie medicamenti aeriformi oppure liquidi o solidi polverizzati. -con significato generico:
via respiratoria, mediante la semplice inspirazione o mediante apparecchi inalatori, di sostanze medicamentose
, di sostanze medicamentose aeriformi oppure liquide o solide volatili o polverizzate; è applicata
aeriformi oppure liquide o solide volatili o polverizzate; è applicata nelle cure dell'
delle mucose e di fluidificazione del catarro o anche, con sostanze fortemente polverizzate,
con candide piume / le selve inalbi [o luna] e le campagne imbianchi.
. f. frugoni, 4-35: o mia cara, a te s'inalba /
, / quando prepara una gran piova o grandine, / o folta neve ad
prepara una gran piova o grandine, / o folta neve ad inalbare i campi.
vari luoghi ho notato, circ'altinalbare più o meno che fanno diverse acque, sì
sonno solitario della terra calcinata dal sole o inalbata dalla luna. -figur.
cima all'albero di una nave (o su un pennone o, anche, sul
di una nave (o su un pennone o, anche, sul culmine di un
per lo più in segno di vittoria o per dare un segnale.
nella corsa, i fili dal grembiule o qualche frammento di stoffa lieve, inalberando
è tenuto / ad esser santo, o per lo men dottissimo. -lanciare
, 4-25: dov'ella [cicala] o s'innalbera o s'impala, /
dov'ella [cicala] o s'innalbera o s'impala, / fissero gli occhi
zampe posteriori; impennarsi (un cavallo o un altro animale). sacchetti,
, xxvi- 1-322: ogni cavallo, o tristo o buono, / s'inalbera a
1-322: ogni cavallo, o tristo o buono, / s'inalbera a tirar
più gagliardo? cicognani, v-1-341: o pazzamente [l'aquilone] si dava
] si dava a rotare come paleo o si buttava giù per parte a fittone
si buttava giù per parte a fittone o, inalberatosi, precipitava poi a capo
andare in collera, adirarsi, infuriarsi o sdegnarsi improvvisamente; offendersi. - anche
davanzali, ii-46: imbratterassi le mani uno o due sgraziati e briachi nel sangue del
, 11-262: niun più s'inalbera o raccapriccia al vedere che aristotele più non comanda
ritti sul banco in segno di saluto o nell'accingersi a vogare. -inalberare la
in cima all'albero di una nave (o anche sul culmine di un edificio,
.: eretto in atteggiamento di sfida o di minaccia (un animale).
, 5-402: com'angue suol, ch'o sia da ruota oppresso /..
ruota oppresso /..., o sia di sasso / dal viator percosso,
sia di sasso / dal viator percosso, o di randello, / procacciando fuggir,
di vite, vale mandata sull'albero, o maritata all'albero.
all'altezza per il più di due o tre gombiti, grossi un dito, quantunque
municipali in congreghe servili di povera, inalfabeta o faziosa gente. = deriv
. dotato di inalienabilità (un bene o un diritto patrimoniale, o, durante
(un bene o un diritto patrimoniale, o, durante l'età intermedia, diritti
durante l'età intermedia, diritti, poteri o funzioni pubblici concepiti sul modello dei diritti
polit. che non può essere soppresso o abolito; insopprimibile (un diritto politico
insopprimibile (un diritto politico dei singoli o delle collettività). filangieri, ii-178
(un bene, un valore, o una facoltà morale o spirituale).
, un valore, o una facoltà morale o spirituale). segneri, ii-41
inalienabilità, sf. dir. posizione o qualità giuridica propria di certi beni e
un'apposita autorizzazione dell'autorità giudiziaria (o di altra pubblica autorità).
impegna a non alienare un certo bene o diritto, cioè a non cederlo a
a compiere atto di rinuncia, abbandono o distruzione. = deriv. da inalienabile
(una varietà di frumento, di biada o di altro cereale). =
vale * salir l'alpi, chiudersi 'o 'mettersi dentro palpi, entrare nell'
che non è suscettibile di alterazioni o mutamenti; inva riabile.
uno che inalterabile ad ogni avvenimento, o prospero o avverso, serbi ad ogni
inalterabile ad ogni avvenimento, o prospero o avverso, serbi ad ogni ora ne'
. -che non si lascia commuovere o influenzare; impassibile. loredano,
, cioè che nel mondo formale, o politico, la prima facci parte di
definire le cose dai nomi sarebbe un credere o pretendere che elle fossero inalterabilmente durabili quanto
agg. che non ha subito alterazioni o mutamenti; invariato. -ant.: uguale
d'acqua per impedirne lo straripamento o per avviarne il corso in una determinata
letter. che non è amabile o non è degno di essere amato; che
innanzi e allegre scene / abbia, o inamabil gente e scene triste, / tuto
lasciassi venir addosso lo spirito della taciturnità o della chiacchiera -penso che tu ed io si
presenza come le galline, la scopa o una serva. -brutto.
? 3. che esprime indifferenza o poca simpatia (un atteggiamento, un
: guidava, il più, tedeschi o russi, e sembrava quasi con l'
, 1-305: se fosse proposto ad alcuno o di aver in eterno e scienza ed
per lo più con riferimento alla morte o ai luoghi infernali). parini,
stilla, signor, d'assenzio o tele /... / può molta
a minta, 791: tu [o onore] prima svergognasti / la nobiltà
che l'ama: è preso all'amo o inamato. inambizióso, agg.
fiorenza qual gemma s'indora, / o seta inostra, ognor s'imperla e inambra
. uccello dell'ordine tina- miformi o cripturi, proprio del sud america (
può l'amante inamicare / di donna o d'uomo, che suo conto sia,
sia di tanto onore quanto la prima, o che non indugi a pigliarla uno pezzo
che non indugi a pigliarla uno pezzo o che s'inamichi con una femmina,
suto in una salda d'amido (o bagnarlo con acqua in cui è
mai, per volger di anni o mutar di foggie, alle tre sottane inamidate
nero liscio di caratteri sulle carte granulose o inamidate. 2. figur.
operaio addetto all'inamida- tura dei tessuti o dei filati. = deriv.
neanche in via ipotetica, come vero o come valido o come lecito (una
via ipotetica, come vero o come valido o come lecito (una dichiarazione, un
: non riproponibilità d'appello dichiarato inammissibile o improcedibile. codice di procedura penale,
essere riconosciuto, anche ipoteticamente, vero o valido o lecito. b
, anche ipoteticamente, vero o valido o lecito. b. croce,
l'essere inammissibile (una domanda giudiziaria o un atto processuale). -a pena
ecc.) rende una domanda giudiziaria o un atto processuale inammissibile. tommaseo [
non può es sere spostato o rimosso; fisso. v.
? spallanzani, iii-236: tale custodia o scrigno fate poi che resti incassato e
fate poi che resti incassato e inamovibile o sotto ad esso tavolino od in altro sito
dell'inamo- vibilità (un pubblico funzionario o una personalità che ricopre una carica pubblica
quale essi non possono essere dispensati o sospesi dal servizio, né destinati ad altre
0 funzioni se non con il loro consenso o per motivi previsti (almeno genericamente)
vano. campofregoso, iii-19: o quante inane son le glorie umane!
: inane fu il tuo vanto, o folle. g. ferrari, ii-73:
'. a forma di anello o a spirale. — in partic.:
di un anello di riconoscimento alla zampa o all'ala di un uccello, di
di cui si vuol controllare la migrazione o la crescita o il numero degli spostamenti (
vuol controllare la migrazione o la crescita o il numero degli spostamenti (e in
fanno impannate / battere e gelosie, / o accavallan nottole, e paletti / inanellano
zool. e zootecn. applicare alla zampa o all'ala di un uccello, un
di una mucca per impedirne l'accoppiamento o per preservarla dal prolasso della vagina o
o per preservarla dal prolasso della vagina o dell'utero. -anche: applicare un
di un maiale per impedirgli di grufolare o al setto nasale di un toro per
. v.]: 'viticcio'. vetta o tralcio di vite che s'avvolticchia inanellandosi
vana, / perché più in questi o perché meno in quegli / de l'
buchi orlati di metallo, inanellato sette o più volte dello stesso metallo.
insetti: ciò è animali sanza ossa o carne o sangue, e che sono innanellati
ciò è animali sanza ossa o carne o sangue, e che sono innanellati come
ch'errano incerti coi lor pensieri, o passano con indifferenza da uno studio all'
gliel'dà certamente. bandello, ii-840: o benigna fidanza, ecco ch'io sento
non ricorrerei a por desideri di conservarsi o di altro nelle cose inanimate. tassoni,
come quella di ciro contra il fiume gindano o di serse contra il mar d'elesponto
quella grazia che dalla loro forma sostanziale o accidentale deriva. pascoli, 1-668
2. che non ha più vita o è privo di sensi; esanime;
, rigido. boccaccio, i-262: o inanimato corpo, come non t'è egli
6. ling. genere inanimato: suddivisione o classe della categoria del genere nella quale
. -trice). che infonde coraggio o porge incitamento. seneca volgar.
.., gl'inferiori si pareggiano o si prepongono ai superiori, la natura
19-133: quando mi fia / ogni beltate o di natura o d'arte /
/ ogni beltate o di natura o d'arte / fatta inanime e muta.
ivi avrà suo premio la virtù negletta o tribolata tra di noi; e così gli
alcuna diffluisca, che par- ticolar veruno o si disperda o veramente inanisca.
che par- ticolar veruno o si disperda o veramente inanisca. = voce dotta
. progressivo indebolimento dell'organismo per mancanza o insufficienza di alimentazione; inedia, digiuno
compagni di sventura, morti di ferite o d'inanizione. 2. figur
2. figur. inerzia morale o intellettuale; inoperosità. mazzini, 14-40
inappagàbile, agg. che non è possibile o è difficile soddisfare o esaudire (un
non è possibile o è difficile soddisfare o esaudire (un desiderio, una curiosità
ii-159: dante... appaga, o fa prova di appagare, le curiosità
che non può essere oggetto di appello o, in genere, di ricorso; inoppugnabile
le quali non si può proporre appello o ricorso (un giudice, un tribunale
consente possibilità di discussione, di ripensamento o di mutamento, di revisione; insindacabile
modo inappellabile; senza possibilità di discussione o di mutamento o di revisione; definitivamente
senza possibilità di discussione o di mutamento o di revisione; definitivamente. b
lì. bacchelli, 5-8: da quattro o sei mesi s'erano andati aggravando spossatezza
2. figur. che non è desiderabile o non merita di essere perseguito.
inapplicàbile, agg. che npn si può o non si deve applicare; che non
, 8-82: le potenze si logorano inapplicate o si consumano in fatiche isolate.
ant. che è di difficile o impossibile apprendimento; incomprensibile. alfieri,
inapprensìbile, agg. che è difficile o impossibile comprendere o apprendere; inconoscibile.
. che è difficile o impossibile comprendere o apprendere; inconoscibile. galileo, 4-3-307
dell'oggetto per le condizioni sue sostanziali o accidentali, o per la disposizione del
le condizioni sue sostanziali o accidentali, o per la disposizione del senso o della
, o per la disposizione del senso o della mente, è altro dalla incomprensibilità.
esiguo; trascurabile (una differenza quantitativa o qualitativa). = comp. da
inapprovàbile, agg. che non si può o non si deve approvare. =
agg. raro. che non si può o non si riesce ad aprire.
, agg. letter. che non è o non è stato ancora arato;
quel terreno che in buon dato / orzo o segale al villano / produr suol.
3. marin. munire di albero o di alberi una nave; rizzare un
de'legni sarà lo scquerro, o l'arsenale, il cominciare alcun legno,
, per eccesso di peso a prora o a poppa. - anche: curvatura
vallisneri, ii-130: impedendosi l'elasticità o l'increspamento e inarcamento delle medesime [
di varamento, di urto, di stiva o di vecchiezza. giunta a certi estremi
2. piega conferita alle sopracciglia o alle labbra per esprimere meraviglia, compiacimento
esprimere meraviglia, compiacimento, simpatia (o, anche, disprezzo, disapprovazione).
2. rifl. piegarsi in avanti o protendersi al- l'indietro curvando la schiena
un pericolo, ecc. (un felino o, anche, un altro animale)
la particella pronom. piegarsi, flettersi o tendersi ad arco (per lo più sotto
a felini), arcuarli facendo le fusa o reagendo con furia a un pericolo.
: sollevarle per esprimere meraviglia, ammirazione o disprezzo oppure concentrazione mentale, attenzione
ant. innarcato). piegato o teso ad arco; che disegna un
con la schiena arcuata (una persona o il suo corpo, un animale).
espressione di meraviglia, di stupore, o, anche, di disprezzo, di
, vi-361: sono [le nicchie] o inarcuate al di sopra con incavo rettangolo
inarcuate al di sopra con incavo rettangolo o in piatta-banda al di sopra. inardire
questo ranno per tutto, e indi inorala o la inarienta. m.
invitante; cercare di rendere più gradevole o meno gravoso, attenuare. n
morire del giorno i mesti veli [o stelle] / c'innargentate della notte
stendere per ornamento delle mura, dorati o innargentati. buonarroti il giovane, i-373
. beccuti, i-94: qual empia luce o qual nimica stella, / per giunger
carducci, iii-14-298: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e incanalare
iii-14-298: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e incanalare il romanticismo
a trattare argomenti sacri cui non credevano o almeno non sentivano. = comp.
41-389: pure coll'aggiugnere appresso * o mia crudele e cara ',..
. 2. figur. impoverimento intellettuale o spirituale; esaurimento (di un concetto
. c'era rischio che presto o tardi inaridissero per l'inaridi- garzoni,
, 3-i-37: parecchie arti sono o d'acciaro temperato da calcar la pannella d'
infiniti. riscaldare talmente la foglia o il germe, sopra cui posano,
, /... / perivi, o tenerella. massaia, i-57: il sole
, 9-66: inaridite / queste acque, o divi, onde di là si varchi
.. incertezza di sorti che inaridisce o stagna tutte le vene della ricchezza,
, di sensibilità; impoverire intellettualmente o spiritualmente (una persona, il suo
, vigore, sensibilità; impoverirsi spiritualmente o intellettualmente (una persona, la sua
crusca]: perciocché il sangue manca o inaridisce. = denom. da arido
entusiasmo, di sensibilità; impoverito intellettualmente o spiritualmente (una persona, il suo
parole stesse che tu parli, / o amico amato, qui, dentro il mio
ella [la voce], armonica, o inarmonicamente mandata fuori, adopra ne i
, iii-5-447: il verso è monco o almeno inarmonico. -che dà la
per arme possa, / per prieghi o per tesoro, esser riscossa. g.
. m. cecchi, 1-1-526: o travagliate menti dei mortali, / gioite:
ossi... devono nel muovere o tenere fermamente sospesi gli ossi a qualche
agg. che non può essere fermato o dominato; irrefrenabile. -anche: perenne
esempio, veduto ieri in una casa o bottega un uomo malaticcio di boria,
.). morando, 469: o sublimità inarrivabile delle ricchezze della scienza e
que'tempi ne'quali i filosofi regnavano o filosofavano i re. da ponte, 327
ménte, avv. in modo ineguagliabile o inimitabile; impareggiabilmente. tommaseo [
sotterranei vapori dà luogo. -fatto seccare o diventato secco. f. f.
: così al contrario i nostri semi, o que'de'gelati climi, abbronzati subito
fra l'artefatto e l'inartefatto, o la perfetta apparenza dell'inartefatto. =
inarticolàbile, agg. che è difficile o impossibile pronunciare. a.
. che è privo di articolazioni o non può essere articolato (un corpo,
arte e (per dir così) inartificiose o non artificiose. sassetti, 70:
in camera. lorenzino, xxv-2-130: o infelici donne, le 444:
il dar loro fatto ina o non si deve ascoltare; che risulta sgradevole
. che non è ascoltato; o prima o poi tu potrai afferrare la tua
non è ascoltato; o prima o poi tu potrai afferrare la tua legge.
e principeschi, di escluso dagli si svolge o che insorge in modo inatteso, impreaffari,
contraddetto e deriso dalla fortuna. visto o, anche, insperato (un fatto,
ascoltato (v.). o un sentimento). inasiniménto, sm
lo più al figur.: diventare ignorante o, anche, che fa il serpente,
d'entusiasmo giusti, iii-6: o io sono inasinito, o questo parere di
, iii-6: o io sono inasinito, o questo parere di gente assennata e spassionata
impensabile, insospettato. ventare ignorante (o, anche, rozzo, sgarbato).
.. 2. che non è aspettato o non si prevede, non io pensava
mi trovo inasinito. papini, si sospetta o non si spera più che possa arrivare;
2-292: pare che questa figura sostenimento o vero suspensione o più tosto inaspettato si possa
che questa figura sostenimento o vero suspensione o più tosto inaspettato si possa nominare.
. l'essere inaspettato; elemento o fatto imprevisto; novità. m
render molle / quanto cuoce il calor o innaspra il gielo. chiabrera, 3-6-46:
-rendere più doloroso, più tormentoso o crudele (un dolore fisico o morale
tormentoso o crudele (un dolore fisico o morale). ariosto, 233:
dipse, an- fisbene e dragoncelli, o come / inasprano il dolor, che
. -improntare a risentimento, a rabbia o a sdegno. calogrosso, 80
doloroso, inasprirsi (un dolore fisico o morale). g. zane,
/ che ne sa sempre mai, / o del rozzo natio, ch'ognor più
orgoglio ferito. -improntarsi a ira o a sdegno. petrarca, 206-30:
alse, / fu di porfido duro o di diaspro, / perché vivendo in terra
spesso alcuna voce per più enfasi, o per espression di cordoglio e d'altro
di cordoglio e d'altro affetto, o per ampliazione, o inna- sprimento del
d'altro affetto, o per ampliazione, o inna- sprimento del fatto. siri,
la tendenza ad alterare i suoni, o per addolcirli o per inasprirli, continua anche
alterare i suoni, o per addolcirli o per inasprirli, continua anche dopo che
incrudire (un sentimento, un desiderio o una qualità, una caratteristica).
crudele (una ferita, un dolore fisico o morale). tasso, 1-85:
i-175: l'appena sopita discordia nacque o fu inasprita da'casi della compagnia di
. n. franco, 7-389: o filena, già che la squallidezza de
. aggravarsi, peggiorare (una malattia o una situazione, una questione).
, più crudele (un dolore fisico o morale). alfieri, 7-260:
plebe di roma di lamentarsi di claudio o di inasprir contra di lui. loredano,
6. diventato più doloroso, più tormentoso o crudele (una ferita, un dolore
crudele (una ferita, un dolore fisico o morale). f. f.
incremento sperato dall'adozione di nuovi tributi o da inasprite tariffe di imposte vecchie.
rimento a quantità infinitamente piccole o infinitamente grandi). 1
2-151: i moti, in qualunque modo o si generino o si estinguano, procedono
, in qualunque modo o si generino o si estinguano, procedono sempre per via d'
sempre per via d'inas- segnabili accrescimenti o diminuzioni, altramente la natura camminerebbe di
inastado). collocato, fissato o innalzato all'estremità di un'asta (per
canoa è fatta d'un solo pezzo o tronco d'albero, il quale gl'
inattaccàbile, agg. che non è possibile o è arduo attaccare, assalire; inespugnabile
non offre alcuna possibilità di essere criticato o censurato; perfetto (un'opera,
. che non merita di essere creduto o preso in considerazione; che non è
fede (una proposta, una notizia, o, anche, una persona).
inattinica: sorgente luminosa la cui colorazione o bassa intensità è tale da non produrre
letter. che non è stato raggiunto o svelato. onofri, 99:
svelato. onofri, 99: o creatura emersa dal mio petto, / tu
l'atto puro non si può conoscere o vedere da noi, per la debolezza e
alle matematiche non so s'era colpa mia o del maestro. lucini, 4-74:
ho sempre ringraziato, in una maniera o nell'altra », protestò leonardo colpito
distrutto l'effetto tossico di una tossina o di un germe al fine di conservarne
inactivation. inattività, sf. condizione o stato di ciò che è inattivo;
se ben si considerano sono piuttosto negative o passive, cioè resultanti dalla inattività di
quali non apparisce la connessione colla natura o verità delle cose. delfico, iv-47:
: parmi che nel sommo della barbarie o della civiltà de'popoli la facoltà di pensare
impossibili. non conosco che italiani attivi o inattivi. periodici popolari, ii-364: i
4. chim. che ha perduto o che è privo di determinate proprietà,
letter. che non ha attitudine o disposizione a qualcosa; incapace, inetto.
montale, 4-145: opere controverse, inattribuite o inattribuibili, opere scomparse o falsificate.
, inattribuite o inattribuibili, opere scomparse o falsificate. = comp. da
montale, 4-145: opere controverse, inattribuite o inattribuibili, opere scomparse o falsificate.
, inattribuite o inattribuibili, opere scomparse o falsificate. = comp. da in-con
attualità; che non è adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle
che non è adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle necessità del
adeguato o conforme o rispondente alle condizioni o alle necessità del momento. b
... tener fermo e reprimere, o con la saggezza lasciar disgregare, i
di conformità, di rispondenza alle condizioni o alle necessità del momento. soffici,
sapore; e quello che n'ha troppo o cattivo. beltramelli, ii-226: un
corteccia. 2. che non merita o non deve essere ascoltato. galileo,
letta nelle sale del castello di ferrara o del palazzo di belfiore, dopo alcuno
, / oggi sepolte in un baule o andate / al màcero. pavese,
, ammazzarono. guidiccioni, 5-100: o incredibile e scelerata audacia! o inaudita perfidia
5-100: o incredibile e scelerata audacia! o inaudita perfidia! o diabolico istigamento!
scelerata audacia! o inaudita perfidia! o diabolico istigamento! birago, 594: per
adimari, 3-31: se le cause, o signor, de'tuoi non senti,
foscolo, vii-148: quel principio, o giovini, che governò tutti i ragionamenti
hegel,... per diretto o per indiretto, inaugurarono la concezione della
. frachetta, 464: i sudditi o hanno prestato giuramento al prencipe quando fu
giuramento al prencipe quando fu eletto, o s'intendono avergliele tacitamente prestato quando egli
intendono avergliele tacitamente prestato quando egli nacque o quando fu inaugurato, se per ragione
marmorei monumenti. sestini, vii-156: o donna a me fatale ed a te stessa
inaura, / che mai palagi imperiali o regi / non ebbono più onorati e degni
sacrale a una persona, a un luogo o a un tempio. e
facelmente sarà de ottone inaurato. -scritto o inciso in lettere d'oro (un libro
al figur. iacopone, 83-31: o libro signato, che dentro èi enaurato
. erasmo da valvasone, 2-i-25: o che veder per la magion celeste /
-sopravanzare, superare. giacomo da lentini o guido delle colonne, 405: quella
avido. marino, 7-216: o quanti fur dei giovinetti, o quanti,
7-216: o quanti fur dei giovinetti, o quanti, i ch'inaviditi di
sbadataggine. -in senso concreto: atto o comportamento poco accorto, sbadato.
non volendo supporre in plinio tanta inavvedutezza o negligenza, mi parve dover prendere con
movea guerra. peregrini, 3-117: o miseri questi, impastati di demenza,
principale della risposta che alcuno potrà incolparmi o d'inavveduta loquacità o di procurata
potrà incolparmi o d'inavveduta loquacità o di procurata dissimulazione. f. f.
intrinseco e carissimo, che inawertentemente, o per un accesso di passione, l'
... ina vertentemente, nel consegliare o nel disporsi ad operare, gravemente errerà
3-153: ma se pur per tua fragilità o ignoranzia o negligenzia o inavertenza.
pur per tua fragilità o ignoranzia o negligenzia o inavertenza... cadessi in
tua fragilità o ignoranzia o negligenzia o inavertenza... cadessi in alcuno peccato
avvertente (v.). o uno non rispettoso veggono inavvertenteménte (ant
volta qualche erroruzzo..., o è stato per ignoranza o per inavvertenza.
.., o è stato per ignoranza o per inavvertenza. v. borghini
al caso, ma nasca da ignoranza o da inavertenza, non governando o non
ignoranza o da inavertenza, non governando o non custodendo bene la nave o le merci
governando o non custodendo bene la nave o le merci. muratori, 7-iv-220:
l'angoscia, per l'oscurità, o se vi fu anche il concorso del volere
non si può avvertire 0 percepire, o che si avverte o percepisce appena;
0 percepire, o che si avverte o percepisce appena; impercettibile.
inavvicinàbile, agg. che è impossibile o dif ficile da avvicinare (
ridotte all'estremità, ch'era o di cader inavertitamente nelle mani o sotto il
o di cader inavertitamente nelle mani o sotto il giogo delli spagnuoli, o
o sotto il giogo delli spagnuoli, o d'esser miserabil preda deh'armi e
fin di levar l'occasione alla gente inavvertita o maliziosa ed avara, di tirar addosso
5-67: era la musica, inavvertita o fraintesa nelle metropoli, della pioggia.
pioggia. 3. che sfugge o è sfuggito all'attenzione, all'osservazione;
molte e grandi verità dapprima incognite, o a dir meglio nel caso nostro inavvertite
inavvertita e il volto / t'infiamma o discolora. 4. non visto
. inazióne, sf. mancanza o assenza di azione, di attività;
2. figur. mostrare disprezzo per qualcosa o qualcuno, non tenerlo in nessun conto
più nelle locuz. ne incaco qualcuno o a qualcuno, a qualcosa). -
18-122: forse al camuffar ne incaco, o bado, / o non so far
ne incaco, o bado, / o non so far la berta o la bertuccia
/ o non so far la berta o la bertuccia, / o il furba o
far la berta o la bertuccia, / o il furba o in calca o in
o la bertuccia, / o il furba o in calca o in bestrica mi lodo
/ o il furba o in calca o in bestrica mi lodo? giovio, ii-51
massa putrida. 2. assumere o avere un aspetto cadaverico. d.
. 3. figur. corrompersi moralmente o spiritual- mente; decadere. f
quella generazione s'era incadaverita nell'ozio o contaminata di corruttele. idem, ii-46:
4. tr. figur. corrompere moralmente o spiritualmente; fare decadere. f
'l movono; e, quando si magagnano o inca- gioniscono, resultano diverse infertadi e
di un'imbarcazione sul fondo del mare o in un ostacolo; dare in secco,
4-79: come pernice, come starna o quaglia, / che il cane a
se per mala ventura in qualche canale o cavità si ritarda [il sangue] o
o cavità si ritarda [il sangue] o s'incaglia, scemando o negando alle
sangue] o s'incaglia, scemando o negando alle membra il quotidiano ristoro, ne
casi, a motivo d'un siero viscoso o d'un sangue colloso fatto tale dal
nuove proposizioni,... per avanzare o incagliare a suo piacere ogni trattato.
, acciò non venga incagliata dall'inesperienza o malizia. vasco, 652: il solo
la carena ha urtato sul fondo del mare o in un ostacolo (un'imbarcazione,
e succede al bastimento quando con una sola o piccola parte dà in secco. allora
che impedisce il regolare svolgimento del commercio o degli affari; stasi. targioni tozzetti
che, se nella convalescenza dell'una o dell'altra ci fosse qualche incaglio, non
de'pedanti. baretti, 3-153: o ci procureremo da sua signoria un generoso
perdono colle lagrime,... o ci separeremo, se vorrà inca- gnirsi
che vi cadano dentro le granella. o da aia, o da cagliare, rapprendere
le granella. o da aia, o da cagliare, rapprendere la terra che tenga
con i piedi incalcarla una sola frugata o due, e non più. comisso
soperchio, quello che vi metterai, o non ti sarà dilettevole, o saratti nocivo
, o non ti sarà dilettevole, o saratti nocivo. 0. rucellai,
/ né sa qual più si piglia o questa o quella. 5.
sa qual più si piglia o questa o quella. 5. intr.
dial. colpo dato col bastone o con le mani sul cappello di qualcuno.
2. agric. trattamento del grano o di altri sementi con latte di calce
distruggere parassiti (con riferimento a grano o altre sementi 0 tronchi d'albero)
più che non fare. incalciniamo, o moglie. gavoni, 419: seminai il
i-155: quando questi cartoni al fresco o al muro s'adoprano, ogni giorno nella
potrà dire ancora che una pietra aderisca o sia attaccata al muro incalcinato, ma alla
incalcolàbile, agg. che non si può o è molto difficile calcolare. -per estens
2. figur. ant. temprare fisicamente o mofrancesi lodi e applausi della lor sincerità
non di teutone e di odino o di ossian, o d'altra simil dati
teutone e di odino o di ossian, o d'altra simil dati... gl'
incallisce per peste. chi vuole intedescargli o incaledonargli fa opera li disagi della guerra.
liberale. lamenti storici, iii-91: o mondo cieco, o tenebrosa valle, /
storici, iii-91: o mondo cieco, o tenebrosa valle, / misero è quel
fornirono, per così dir, d'infrascare o d'incaliginare con mille e mille graziosissime
incallire. 5. temprarsi fisicamente o moralmente. montale, 3-185: io
rendere calloso. caro, 12-i-83: o sì, veramente incallitevi o rigonfiatevi il
, 12-i-83: o sì, veramente incallitevi o rigonfiatevi il naso con quei vostri calabroni
. zenone da pistoia, 1-12: o benedetta alma, / egli è venuto
alle viti. nieri, 3-99: o per una cosa o per un'altra alla
nieri, 3-99: o per una cosa o per un'altra alla vite bisogna fargli
delle carezze, innestarla, palarla o incalocchi ari a. 2.
piedi, ed un precedente rigor di freddo o di brividura ne'medesimi, pustole,
per due anni un'abbondante raccolta di grano o di biade. fucini, 35:
uno cerca refrigerio succiando il nottolino, o pallino, della spalliera. 2.
i monti già si incalvano; / o vacche, ecco le nevi e i tempi
. -che richiede una soluzione immediata o una pronta decisione, che non consente
rapidamente, con ritmo fìtto e frequente o con corso inarrestabile; che si verifica
corso inarrestabile; che si verifica ripetutamente o a brevi intervalli di distanza, convulso
dissi, non so se con un grido o con un singulto, fuori di me
4-251: l'incalzano con le villanie o... lo maltrattano con le
verificarsi, avvenire, nascere in seguito o in conseguenza (un fatto, un
eseguire la propria parte in contrappunto (o in contro canto) rispetto a un'
'nver'me. pagliaresi, 170: o vite che dai vite a tutti quanti e'
che non gli sia accaduto qualche sinistro, o che le faccende non rincalzino troppo.
le fosche tue penne spiegasti, / o sventura, e con man fredda incalzasti
interrogatori gli incalzava. -replicare vivacemente o prontamente (nel corso di un dialogo
dirada a qualche violento punto di esclamazione o al l'agatina incalzò: «
gli alberi e indere una soluzione immediata o una pronta decicalzar le vigne e per
). l'incalzarà con moti violenti o dirà che le sono minorate caro
smontaro, / le fiamme del polso o con ciera ridente nasconderà l'agi-e ne'pedestri
i-257: non per verno / o cervo incalzato? botta, 6-i-405: incalzati
6-i-405: incalzati instantemente che geli, o vampa che a la state incalzi, /
allontanato, scacciato. fitto e frequente o con corso inarrestabile. alfieri, 1-1172:
tanto / ancor la luce v'innamora, o vili, / situazione, s'andrà
mostra di sentire il cattivo odore di persona o di animale indisposto. pinamonti, 374
avvampasse il leone con cocenti raggi nell'aria o fumasse il loro petto [dei vecchi
incamerato; devoluzione allo stato di beni o rendite appartenenti a privati o a
beni o rendite appartenenti a privati o a enti mediante un atto d'
, mediante un atto di imperio, beni o proprietà appartenenti a privati, enti,
la cittadinanza romana, e publicati, o, a dire a modo nostro, incamerati
esultarono di parer liberali, progressisti, o, come si diceva allora, 'filosofi
cicognani, v-1-365: aveva ritenuto intempestivo o nocivo il regalo come troppo fatuo o
o nocivo il regalo come troppo fatuo o strumento di imbecillità o stimolante viziose abitudini
come troppo fatuo o strumento di imbecillità o stimolante viziose abitudini: e per mio bene
d'oro, d'incamerare il dì medesimo o al più il giorno seguente ciascuna sentenza
, 2-163: questa sentenza sia di subito o l'altro giorno almeno incamerata per il
unita ai domimi della camera ecclesiastica, o del fisco. — per estens.
con lo stivadore vedere se è incamerato o sboccato per sapersi governare nel caricarlo.
quella che ha l'anima inuguale, incamerata o incampanata. magni, 107: ci
posti e incamerati che in due o tre anni stimo verrà bellissimo. incamerato
sottile muro fatto con tufo tenero o con pietre cotte, sì che in tempo
, e ciò comunemente si chiama incamiciare o arricciare. 2. per estens
vela: ricoprirla con un apposito involucro o ripiegandola su se stessa e stringendola strettamente
5. raro. rivestire con una camicia o con un càmice. -in partic.
i giudici delle pene e delle confiscazioni o incamerazioni. giannone, 1-iv-70: clemente vii
indossare una camicia, mettersi una camicia o un càmice (anche con riferimento all'
per riconoscersi fra di loro al buio o per passare inosservati sulla neve).
che veste, che indossa una camicia o un indumento affine (con partic.
muro] abbia un'anima di mattoni o di terra incamiciata, o sia, come
di mattoni o di terra incamiciata, o sia, come dicono i cinesi, massiccio
vetro incamiciato: quello formato da due o più strati di vetri di colore e
illuminazione per conseguire una migliore (o una particolare) diffusione della luce
. mei, 9: l'incamiciatura, o sia crosta stesa sopra gli stami lineari
destinata per abilitargli a portare senza dolore o violenza i loro futuri stati, per infoderare
fa vedere che il cuore e le incamiciature o tuniche muscolari delle arterie trovansi in un'
ella [la medaglia] è bratteata, o come dicono i francesi 'furrée '
protettivo (di acciaio dolce, rame o argentone) che riveste il nocciolo di
le culle, le vesti, i monili o altro tale che, se non di
bisogna aver pronto qualche metallo da battere più o meno, secondo che sono alte o
o meno, secondo che sono alte o basse [le api], per interrompere
poet.: che presiede alle strade o ai viaggi (la dea diana).
, fare andare. -anche: indicare o suggerire il cammino. varchi
possa in tali occasioni valersi di veleni o d'unguenti pestiferi per incamminare all'altro
1-210: quando si va alla saracinesca, o vero organi, bisogna incaminar prima quelli
incaminar prima quelli che portano il cavaletto o trepiè, e questi siano seguitati dal tavolone
altre delle quali stanno racchiuse in luoghi o cavità particolari, che si chiamano vasche
cavità particolari, che si chiamano vasche o catini; ed altre, sormontando le sponde
, 1-60: non sono così pertinace o ritroso che, quantunque io mi sia incamminato
ii-15-251: il richiamo dei vescovi, o signori, è una delle prime misure
che incontrasse sua moglie incamminata al bagno, o forse altrove, non oserebbe avvicinarsi e
poeta ne scrivesse con sì poca attenzione o facesse di tutti insieme così picciol conto
una volta incamminata, seguitò poi, più o meno adagio. -male incamminato
una persona, una sua facoltà spirituale o intellettuale). - anche sostant.
incamminato a darle un lavoro di traduzione più o meno continuativo. -guidato,
e dalle persuasioni degli altri incamminati, o pur anco dagli scongiuri più caldi a
ha l'anima inuguale, incamerata o incampanata: alla prima corrispondono cannoni e colubrine
tronco, aggiuntavi una mezza sfera, o un segmento sferico, o anche un
sfera, o un segmento sferico, o anche un piano circolare... talvolta
rubbati agli stessi fanciulli non s'incampiona o s'incandela una qualche goffa caricatura,
goffa caricatura, che ei crede santo o madonna, per la sola ragione che
tartari ne mena seco dieci 0 venti o più de'detti cavalli, secondo ch'è
due fodere imbottita, incamutata e trapunta o di cotone battuto o di filaticcio.
incamutata e trapunta o di cotone battuto o di filaticcio. = deriv. da
giusto senso, e chi, più onesto o meno furbo e incanaglito, dette alle
acque in un ca nale o in un alveo; regolare il corso di
. investigare un passaggio nel mare, o un luogo con poca acqua, mediante gavitelli
luogo con poca acqua, mediante gavitelli o scandaglio. 2. figur. regolare
carducci, iii-14-298: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e
: gli arcadi giacobini o imperiali o murattiani credeano inarginare e incanalare il romanticismo
a trattare argomenti sacri cui non credevano o almeno non sentivano. b. croce,
divisioni in atti dei drammi, la maggiore o minore estensione materiale consentita secondo i generi
uguali con accenti, echi, rintocchi o rime prestabiliti a distanze fisse. michelstaedter
. raccolto, immesso in un canale o in un alveo (un corso d'
: sarà bene che si abbiano una o più stoie di canne intere...
bella somma. 2. canale o sistema di canali entro il quale scorrono
al poeta, come barbero, o che la sferza della propria riputazione lo stimoli
e 'l punzecchi per promessa / cavarne o d'una veste o d'un gioiello.
promessa / cavarne o d'una veste o d'un gioiello. b. fioretti,
-al figur.: radicato nell'animo o nella mente; inasprito, esacerbato.
e col campolo ch'è peggio. o dio, che genti son queste! che
. — corrompersi, guastarsi moralmente o spiritualmente. segneri, iii-1-12: volete
è tanto incancherito. -corrotto moralmente o spiritualmente. siri, ix-552: il
radicarsi; inasprirsi (un male morale o sociale). lubrano, 2-116:
non mi soccorrete, mi porterò lungamente o lascerò incancrenire con palliativi l'infermità.
. -al figur.: corrompere moralmente o spiritualmente. guerrazzi, ii-278: veramente
figur.: corrotto, guastato, moralmente o spiritualmente; irrimediabile, inasprito.
rubbati agli stessi fanciulli non s'incampiona o s'incandela una qualche goffa caricatura,
goffa caricatura, che ei crede santo o madonna, per la sola ragione che
portato a incandescenza ed emette luce bianca o rossastra; che ha raggiunto una temperatura
raggiunto una temperatura altissima (un metallo o altro materiale o sostanza, o, anche
altissima (un metallo o altro materiale o sostanza, o, anche, un
metallo o altro materiale o sostanza, o, anche, un gas);
-fis.: proprietà di un corpo o di una sostanza di emettere luce bianca
di una sostanza di emettere luce bianca o rossastra quando viene portato a temperature altissime
temperature altissime; stato di tale corpo o sostanza che riscaldata emette luce. bicchierai
corrente; in passato, lampada a gas o a petrolio con reticella che diventava incandescente
. svolgere il filo da una matassa o da una spola e avvolgerlo su un
una spola e avvolgerlo su un rocchetto o su una bobina. -per estens
burchiello, 131: non è fine spagnuola o marchigiana f la seta e 'l pelo
sugli usci co'loro arcolai a dipanar o co'fusi a incannare la seta. imbriani
le rochelle: essere abilissimo nel raggirare o ingannare il prossimo. girolamo leopardi
di filo che può stare sul rocchetto o sulla bobina. tommaseo [s
. macchina impiegata per avvolgere su rocchetti o bobine il filato che sul telaio deve
, tornavano dall'opifìcio, telai, o incannatoi, o bacinelle di filanda:
dall'opifìcio, telai, o incannatoi, o bacinelle di filanda: biciclette avevano riportato
qualunque persona che lavori all'incannatura o a dispanare le sete, di acconciarle con
le dita in pezzi di canna o cannelli di alluminio per proteggerle dalla falce
un soffitto per nascondere le travi o per creare. un'intercapedine di aria.
. 3. fasciare con assicelle o stecche (un arto fratturato).
questi canali... delle traverse o siepi di cannucce, che. per quanto
un arto fratturato, rinforzata con stecche o assicelle. lippi, 11-26: gli
da un'incannucciata; sostenuto da cannucce o asticciole. olino, 67: puossi
: puossi far murato [il capannello] o di legname di castagno o di paglia
capannello] o di legname di castagno o di paglia incannucciata. tozzi, ii-942
cata in un corso d'acqua o nelle paludi per prendere pesci.
di canne intrecciate, usata come recinzione o come sostegno di piante rampicanti nei pergolati
incantàbile, agg. che è impossibile o difficile da cantare; che non può
del trasportare alcuna volta verso il grave o verso l'acuto... i canti
] nell'etna il fatale nascondiglio di artù o nelle buche delle fate di fiesole il
cormi a questo laccio. non fostu strega o in- cantadiavoli? grazzini, 4-74:
cantadiavoli? grazzini, 4-74: -olà, o monna agnesa! o vecchiaccia, o
: -olà, o monna agnesa! o vecchiaccia, o strega! -che domin'hai
o monna agnesa! o vecchiaccia, o strega! -che domin'hai tu? -tosto
non truovi medicina al tuo figliuolo, o al tuo marito, o a tuo padre
tuo figliuolo, o al tuo marito, o a tuo padre che a te paia
parea se ne infoscasse loro la notizia o la rimembranza. baretti, 2-409:
, 1-417: a volte un passante, o più rapido o più risoluto degli altri
a volte un passante, o più rapido o più risoluto degli altri, lo attraeva
. -persona protetta da un incantesimo o essere favoloso, suscitato per forza di
discopre in ultimo, in misura maggiore o minore, come illusione. linati,
incantare1, tr. sottoporre una persona o un oggetto a pratiche magiche; trasformare
per opera magica, della coscienza o della volontà; conferire virtù o poteri soprannaturali
o della volontà; conferire virtù o poteri soprannaturali; stregare; esorcizzare.
-assol.: fare incantesimi, sortilegi o fatture. boccaccio, dee.,
malie per via di parole, cantate o no. era indivisa sul primo dal senso
: siccome 'incantar la nebbia'è stornarne o temperarne i mali effetti, così in qualche
scongiurare (propriamente per effetto di virtù o di pratiche magiche). ugieri apugliese
sensi); esercitare il proprio fascino o potere o prestigio su qualcuno; ammaliare
; esercitare il proprio fascino o potere o prestigio su qualcuno; ammaliare. -
non mordono, e ponendosele al collo o vero mostrandole guadagnano assai denari. m
... d'addrizzar zampe a cani o d'incantar serpenti. -con riferimento
vuole, gli occhi dei mortali, o li desta dal sonno. -irretire
448: soleva passare per quivi alcun cerretano o cantimbanco di que'che sogliono, incantando
19: se tutti gli compagni o la più parte de'compagni non incanteranno
più parte de'compagni non incanteranno, o non vorranno incantare, detto patrone di
saranno stati i compagni dal padrone una o più volte se vogliono partecipare, quando
), agg. sottoposto a influssi o a pratiche magiche; privato per opera
; privato per opera magica della coscienza o della volontà; stregato, fatturato.
1-ii-335: se usassero le streghe, o donne mie, / si crederebbe un
. -in partic.: reso invulnerabile o straordinariamente potente per opera magica.
magica. maestro alberto, 148: o circe, la tua man così 'ncan-
s'allacciò in testa uno elmo incantato, o veramente di sì buona tempera, che
in battaglia andare armata / come camilla o la pentessilea; / e la sua
; soggiogato, annichilito (una persona o un sentimento, una facoltà).
. 4. colpito da stupore o meraviglia; immerso in un profondo stupore
distrazione. 5. che esercita o subisce una suggestione profonda; pervaso da
solo parzialmente oppure momentaneamente da un guasto o da un ostacolo. gramsci, 11-188
far scendere i lupi nei paesi, o allontanarli. 2. figur.
cose, io direi ch'ella fosse ingannatrice o una incantatrice più tosto, da la
incantatore'. chi coll'incanto delle parole o col prestigio de'fatti sorprende l'attenzione
sorprende l'attenzione altrui, con più o meno maraviglia o piacere o timore.
attenzione altrui, con più o meno maraviglia o piacere o timore. carducci, iii-2-307
, con più o meno maraviglia o piacere o timore. carducci, iii-2-307: povera
/ amor che mi restava, o incantatrice. tarchetti, 6-ii-599: evito
discorso, la bellezza di una persona o della natura, ecc.).
incantatóre2, sm. disus. chi vende o compera. all'incanto. capitoli
potere incantatorio del petrarca e lo invidia o si ribella. montano, 1-20: no
sf. ant. e letter. arte o potere magico; opera di magia,
fattura. -in partic.: formula o pratica, rito magico; esorcismo,
comunione, et avia un diavolo familiar o ver spirito. bandello, 3-52 (ii-513
frate aveva promesso. parabosco, 2-26: o povera casa!... ma
. incantésemo), sm. arte o potere magico; opera di magia,
caratteri e formano circoli sovra un focolare o altra cosa, poi dipingono alcuni segni su
poi dipingono alcuni segni su la mano o su la fronte dello spiritato e lo profumano
di incantesimi. 3. seduzione o mezzo o artificio di seduzione; grazia
. 3. seduzione o mezzo o artificio di seduzione; grazia, vezzo
salvini, 41-136: né pensaste già, o signori, che... io
cosa l'universale è la rima, o sia il ritorno delle medesime desinenze alla fine
ant. encanto), sm. arte o potere magico; opera di magia con
sugli esseri viventi annullando la loro coscienza o volontà oppure può compiere prodigi; incantesimo
e più non ponno / per erbe o per incanti a sé ritrarlo. boccaccio
marino, berare qualcuno da un incanto o da una fattura; spezzare il vincolo
figur.: disilludere, guastare i disegni o le speranze di qualcuno. g
profondo piacere e ammirazione; che delizia o rapisce l'animo; che incanta per
, ritiene i movimenti delle cose o dell'uomo, turba gli affetti di lui
l'arte: incanto è l'esercizio o un effetto della magia. boito,
peralta il sacramento, s'avea addosso brevi o incanti che lo guardassero da esser ferito
né brevi né incanti. -facoltà o potere prodigioso conferito per incantesimo.
. 2. figur. cosa o persona che suscita grande ammirazione, che
con l'incanto di soave ammonizione o di preghiere si studiò di raddolcire quella piaga
verdura, pare come un sogno, o, per dir meglio, un incanto.
. beccari, xxx-4-277: che pregio o merto / sei per portar, poiché
ad achetarsi è presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, /
presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta, / o che fa
pane o cacio gli appresenta, / o che fa incanto appropriato a questo.
gl'incanti della bellezza d'una donna o non è uomo o ha qualità superiori a
d'una donna o non è uomo o ha qualità superiori a quelle dell'uomo
. cesarotti, i-xxxiv- 290: o struggitor degli amorosi incanti / tempo, che
, sforza e piega a servire certe idee o a certe azioni o a certe intenzioni
servire certe idee o a certe azioni o a certe intenzioni, le toglie quella universalità
, xxv-1-302: non so se ero intronato o se''l cervello / mi vacillava o
o se''l cervello / mi vacillava o se così mi penso / o se qualcun
mi vacillava o se così mi penso / o se qualcun mel fe'veder d'incanto
: indurlo a fare qualcosa con promesse o regali. g. m. cecchi
magica. -al figur.: guastare o disturbare i progetti altrui; far cessare
e i fianchi. -per incanto o come per incanto: miracolosamente; inspiegabilmente
sapersi staccare da ciò che si guarda o ascolta. nieri, 2-160: io
il luogo (un tempo il mercato o la pubblica piazza, oggi un apposito
persona (un apposito professionista detto banditore o, latinamente, « precone »)
possono essere inferiori a un prezzo base o prezzo minimo prefissato), il tempo
pubblico ufficiale (cancelliere, ufficiale giudiziario o funzionario am ministrativo),
cioè con chi offre il prezzo più alto o, rispettivamente, chiede il prezzo più
di beni, di appalto di opere o di servizi, ecc. — primi
minimo). - turbata libertà (o turbativa) degli incanti: delitto consistente
nel comportamento di chi, con violenza o minaccia, o con doni, promesse,
chi, con violenza o minaccia, o con doni, promesse, collusioni o
o con doni, promesse, collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba
collusioni o altri mezzi fraudolenti, impedisce o turba la gara nei pubblici incanti o
o turba la gara nei pubblici incanti o nelle licitazioni private per conto di pubbliche
private per conto di pubbliche amministrazioni, o ne allontana gli offerenti. -astensione dagli
nel comportamento di chi, per denaro o per altra utilità a lui data 0
si astiene dal concorrere ai pubblici incanti o alle licitazioni private per conto della pubblica
2. stor. vendita di cariche pubbliche o ecclesiastiche. lotario diacono volgar.,
la mercificazione di valori ideali, morali o religiosi. aretino, v-1-174: la
. spingere, chiudere in un angolo o in uno spazio ristretto. -per estens
di incantonare), agg. riparato o costretto in un angolo; incantucciato.
. foscolo, v-151: cinque o sei passi innanzi ch'io giungessi alla
di priorità m'incantucciai pianamente un braccio o poco più di qua dalle due signore
la cappa a farmi contar fiabe da martino o da marchetto. praga, iv-18:
). diventare canuto, imbiancarsi (o farsi grigio) per l'età (o
o farsi grigio) per l'età (o, anche, per uno spavento,
: gran peccato sarebbe che incanutissero mai, o vi cadessero que'capelli, che paiono
con i capelli e la barba bianca (o anche grigia: una persona).
, sono incanutiti tosto in venti anni o prima. caro, 7-637: allor eh'
agg. diventato canuto; imbianchito (o anche divenuto grigio) per l'età
-che ha i capelli bianchi (o anche grigi). gualdo priorato,
la fede. praga, 6-281: o miei fiori in preda al turbine,
fiori in preda al turbine, / o mie ninfe incanutite! luzi, i-32:
non ha le capacità, le facoltà, o le attitudini o, anche, i
, le facoltà, o le attitudini o, anche, i mezzi e le possibilità
ogni progresso. -che non ha o non trova in sé l'energia morale
la volontà di compiere una determinata azione o di reagire a una situazione, a
parola. -che per sua natura o per intrinseche limitazioni non può o non
natura o per intrinseche limitazioni non può o non riesce a raggiungere o a concepire
non può o non riesce a raggiungere o a concepire qualcosa o a compiere determinate
riesce a raggiungere o a concepire qualcosa o a compiere determinate azioni, a provare
che non è incline a determinati atteggiamenti o comportamenti (per lo più negativi)
volontà necessaria per assumere un determinato atteggiamento o comportamento. loredano, 305: il
, i 34 milioni che sono incapaci o non hanno tempo di amare le opere d'
illusione. -che non sa capacitarsi o convincersi. guicciardini, ii-44: ma
che non è suscettibile di ricevere, subire o produrre qualcosa. priuli, li-6-82
necessaria capienza; che non può contenere o comprendere qualcosa; che non è adatto
comprendere qualcosa; che non è adatto o sufficiente a ospitare, ad accogliere qualcuno
. -che non è compatibile con qualcosa o non può sopportarla. allegri,
di determinati diritti, poteri, privilegi o a compiere negozi giuridici. albergati,
, li-4-499: è incapace di vescovato o arcivescovato chi non è qualificato col titolo
che per infermità di mente, ubriachezza o altro motivo non è in grado di
le circostanze in cui si trova, o di determinare in modo adeguato la propria
danno cagionato da persona incapace di intendere o di volere, il risarcimento è dovuto
essere privo delle capacità, delle facoltà o delle attitudini per fare qualcosa; mancanza
-mancanza innata di determinate inclinazioni o facoltà intellettuali o spirituali.
innata di determinate inclinazioni o facoltà intellettuali o spirituali.
che insegna. -impossibilità di capacitarsi o convincersi; incredulità. galileo,
dir. ciascuno dei vari tipi di qualità o posizioni giuridiche negative del soggetto di
diritto civile e del diritto pubblico) o di doveri (specie nell'ambito del
giuridici) e l'incapacità giuridica parziale o speciale (riguardante singoli diritti o rapporti
parziale o speciale (riguardante singoli diritti o rapporti giuridici, come i diritti pubblici
diritto nei confronti di qualsiasi persona, o soltanto nei confronti di determinate persone,
tale inidoneità derivi automaticamente da una qualità o posizione giuridica in cui si trova un
interdizione, inabilitazione, ecc.) o dall'effettiva condizione di incapacità di intendere
dalla natura per difetto del consenso o del giudizio, e l'altra per accidente
indurre che in forza di interdetto emanato o autorizzato dalla legge. b. croce
un'impresa); insistere con ostinazione o puntiglio in un determinato proposito; intestardirsi
de'collegati. sarpi, vi-1-154: o perché così sentisse in verità,
perché così sentisse in verità, o per ridur le cose allo scopo suo,
, 2-388: alcuni pochi uomini di affari o ricchi mercanti privilegiati e protetti, ai
s. e. incaparate cinque cadreghe o sedie. n. degli albizzi, 36
un cantuccio del paradiso per chi, amico o nemico, non fa loro bene di
.. incappamiti d'un medesimo pegno o arra della grazia divina. incapato (
. 2. calcato sulla fronte o sulla nuca (un copricapo).
, tenere al laccio (un cavallo o un uccello o un altro animale).
laccio (un cavallo o un uccello o un altro animale). marco
rinieri. cieco, 19-88: o magnanimo achille, / la tua memoria
, tratto da alcuna falsa apparenza, o di vendetta o di piacer carnale, si
alcuna falsa apparenza, o di vendetta o di piacer carnale, si lascia incapestrare,