del cinghiale. -per estens. muso o testa di animale. - anche:
sfuggiva. -con riferimento a creature favolose o mitiche. pulci, 14-69: scilla
fu detto degli elefanti, la cui proboscide o grifo fu dal poeta latino chiamata mano
sassetti, 420: gli etiopi o cafri, oltre al colore, hanno il
porco. -fare il grifo a qualcuno o a qualcosa: schernirlo, beffeggiarlo o
o a qualcosa: schernirlo, beffeggiarlo o mostrargli disprezzo facendo tale gesto.
tu mi dia il pepe, la monna o il gongone, o che tu mi
pepe, la monna o il gongone, o che tu mi facci dietro bocchi,
che tu mi facci dietro bocchi, ceffo o grifo. 4. roman.
, levare il grifo: dimostrare disprezzo o disgusto; sdegnare. latini, i-2592
hai tenuto a schifo / la gente, o torto 'l grifo / per tua gran
bene, 1-23: sendo facchin, contadino o fantesca, / toma, mi dice
. — per estens. rappresentazione dipinta o scolpita di questo animale. caro
all'architrave. — fermaglio o monile che rappresenta questo animale.
(ecostituisce l'emblema di diverse famiglie o città, in partic. dì perugia)
e questi si appellano « indovinelli » o « riboboli »: e corrispondono a
e corrispondono a gli « enimmi # o a'« grifi » de gli antichi.
, raffigurato con corpo alato di leone o di altro quadrupede (o anche di
di leone o di altro quadrupede (o anche di serpente) e testa d'aquila
serpente) e testa d'aquila (o di altro uccello); erano custodi delle
bene, non... scorgiamo sopratutto o soltanto che mascherate e sarabande di eremiti
pettoruti grifoni. -simbolo della chiesa o di cristo (nel linguaggio dantesco)
. -per estens. rappresentazione dipinta o scolpita di questo animale. miracole
femm. -a). cavallo, mulo o altro animale giamboni, 8-i-220: smerli sono
agg. (plur. f. -gie o ge). attributo di un colore
colore di un corpo che lascia passare o rinvia, rispettivamente se trasparente o opaco
passare o rinvia, rispettivamente se trasparente o opaco, tutte le radiazioni che compongono
modo la luce che attraversa il corpo o è da questo diffusa ha la stessa
scuro con alcuna mescolanza di bianco, o misto di bianco e di nero. d'
, che è di un grigio incerto o sporco. navarro della miraglio.,
le vitalbe sembravano viluppi di ragni pelosi o mazzi di piume grigiastre. deledda, iv-314
dalla grigia casa di periferia. -aggiunto o unito a una qualificazione (grigio chiaro
, ecc.) indica la gradazione o la tonalità con cui questo colore appare.
, d'ottimo taglio. -accompagnato o unito con l'indicazione di un altro
colorazione grigia che sfuma verso quel colore o si alterna con esso. nencioni,
verde: v. grigioverde. -accompagnato o unito con un sostantivo (grigio acciaio
estens.: che ha la barba o i capelli brizzolati (una persona: e
se avete la barba grigia, nera o bionda, o se non ne avete
la barba grigia, nera o bionda, o se non ne avete affatto. mazzini
livido, per lo più per malattia o per vecchiaia (una persona, una parte
, 20: sotto le mezze luci crepuscolari o nelle giornate grigie, la conca di
mescolanza di peli bianchi con peli neri o rossoscuri (e, per estens.
e rossastri (e può essere chiaro o scuro); grigio sorcino: grigio con
è fornita di puntini, lineette, o altri piccoli ornamenti. 10. stor
rosso. -con l'aggiunta di sfumature o gradazioni. cicognani, 3-253: [
più bella, dominata da rocce grigiastre, o d'un grigio violaceo. landolfi,
. -con l'aggiunta di sfumature o gradazioni. piovene, 7-383: piccola
14. chim. grigio di anilina o grigio r: polvere nera lucente che
cotone mordenzato). -grigio solido nuovo o grigio di metilene: polvere solubile in
, agg. raro. che è screziato o macchiettato di grigio. trattato
e, in partic., del cielo o di un paesaggio in cui predomina questo
lo più conferendovi una nota di tristezza o di squallore). deledda
tecchi, 15-67: un razzo viola o viola-azzurro, sulla fronte, che violentemente
per estens. luce incerta (dell'alba o del tramonto); atmosfera caliginosa,
amori, senza un lampo di rivolta o di speranza che illumini per un attimo tanto
e sm. (plur. -i o invar., raro grigivérdi). grigio
alcoolica composta di grappa e di liquore o sciroppo alla menta. = comp
più costituita da sbarre di ferro o stecche di legno incrociate, che chiude
legno incrociate, che chiude un recinto o separa due ambienti. milizia, iii-81
in italia. riunione di pezzi di legno o di ferro intralciati o incrocicchiati, che
pezzi di legno o di ferro intralciati o incrocicchiati, che servono a chiudere un
chiudere un recinto. quelle di ferro o di altri metalli che chiudono i giardini
i giardini di lusso, le cappelle o altre parti delle chiese, ecc.,
2. insieme di sbarre incrociate o lamiera perforata che chiude parzialmente un'apertura
lamiera perforata che chiude parzialmente un'apertura o determina una separazione; grata, graticola
3. insieme di sbarre di ghisa o di altro materiale refrattario, su cui
refrattario, su cui si pongono i carboni o la legna da bruciare nei focolari,
cibi a diretto contatto con il fuoco o con la brace. -carne, pesce
tenta molto. 4. saracinesca o persiana. targioni tozzetti, 6-181:
. grigliato3, sm. pavimento o parete di protezione costituito da una griglia
da una griglia. -impalcatura di legno o di ferro e di cemento armato usata
nelle navi chiude le aperture dei fumaioli o i boccaporti. = deriv.
vitigno che dà uva (bianca o rossa) con acini grossi e oblunghi.
testa, più chiaro; unghie brunochiare o anche bianche; becco e artigli più sottili
. depone le uova sotto le tegole o nei buchi degli alberi. = deriv
, cioè cerchietto fatto di fiori, o d'erbe, o di frondi,
fatto di fiori, o d'erbe, o di frondi, o d'altro
erbe, o di frondi, o d'altro, che si pone in capo
banda, / di tanto giro, o poco più o meno, / quanto ha
di tanto giro, o poco più o meno, / quanto ha il mar maggior
le grillande, / non di rose o viole rosse o gialle, / ma di
/ non di rose o viole rosse o gialle, / ma di palvesi e
ad orlo, di qualunque cosa pianeggiante o tondeggiante... pane cotto
mio. buonarroti il giovane, 10-912: o tancia, appunto mi grillava 'l core
dicendo in persona di cecco: 'o tancia, appunto mi grillava il cuore'.
-chi). che riguarda o è proprio dei grilli. lalli,
membro fondo intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si
intagliato a piccoli globetti, o baccelletti, o grilletti, che si frappone per ornamento
eravi ancora 'agrarium ', tributo o censo imposto ai pastori che menavano al
9. ant. sopraffatto dal dolore o dall'emo- zione; impedito, soffocato
e comuni, e di qualunche altra maniera o forma,... sia lecito
lo più abitualmente, della buona fede o della credulità altrui raccontando menzogne, falsificando
verità, facendosi passare per altra persona o millantando qualità o conoscenze che in realtà
passare per altra persona o millantando qualità o conoscenze che in realtà non possiede;
questo e quel santo. -oggetto o prodotto diretto a ingannare, a raggirare
prodotto diretto a ingannare, a raggirare o anche a costituire frode. g.
2. falsa dottrina, eresia; censura o accusa priva di fondamento. a
all'imposture magiche. 3. disposizione o consuetudine a servirsi della menzogna, dell'
oggi non è che ipocrisia, impostura più o meno sfacciata. giusti, 4-i-111:
primi che, ragionando del figliuolo tra loro o con altri, hanno bisogno del nome
far presto, perché oramai portamento o discorso ingannevole, diretto a l'
. mi stanco sorprendere la buona fede o la credulità altrui; io medesimo d'imposturare
faccino ancora tutti e luoghi e pii o monasterii, excepto gli infermi e li
2. che non ha la forza o la capacità o i mezzi necessari per
che non ha la forza o la capacità o i mezzi necessari per compiere un'azione
che iddio i loro peccati non vedesse, o che fusse impotente, e che punire
-che non può nulla contro qualcosa o qualcuno; che non ha possibilità alcuna
non ha possibilità alcuna di farsi valere o di reagire. fra giordano, 90
, indifferente. boccaccio, iv-18: o vecchia, taci, e contro agl'iddii
da impotenza sessuale; incapace di generare o di avere un rapporto sessuale completo.
.. li mastri conoscono chi è impotente o no al coito. b. corsini
sono se non degli impotenti, malati, o poveri insensibili. pratolini, 10-322:
costituzionali germanici e polacchi erano fittizi e più o meno impotenti e contavano poco.
-limitato, inadeguato (una facoltà spirituale o intellettuale, una disciplina, ecc.)
, / né cura già biasmo impotente o critica. cesarotti, 1-xli-93: la ciurmaglia
, 1-xli-93: la ciurmaglia dei critici o dei pedanti scolastici, cornacchie che hanno
tommaseo, 3-i-152: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che
: e lingua attinta o da libri o da pochi parlanti, che la perderebbero
, sufficiente alle necessità del pensiero? o non piuttosto povera, scolorita, impotente
sf. debolezza fìsica (per vecchiaia o malattia). cavalca, 20-19:
impotenza, simile a quella detta modificazione o paralisia. muratori, 10- ii-161:
ii-161: esentar solamente dalle fatiche chi, o per l'età troppo avanzata o per
, o per l'età troppo avanzata o per l'impotenza del suo corpo, non
essere inerme, l'essere indifeso materialmente o moralmente. leopardi, i-134: se
completo -impotentia coeundi -che può essere temporanea o perpetua, relativa o assoluta, e
può essere temporanea o perpetua, relativa o assoluta, e l'incapacità a procreare
fin dalle fasce portiamo con noi certe potenze o impotenze, le quali ci rendono atti
impotenze, le quali ci rendono atti o inetti ad esercitar questa ovvero quell'altra
la chiamata di dio non può essere impotenza o menzogna. pascoli, ii-1549: pensiamo
perdita, deficienza (delle facoltà intellettuali o psichiche). romagnosi, 4-262:
lo stato di morale impotenza può essere o perpetuo o temporaneo. il perpetuo si verifica
di morale impotenza può essere o perpetuo o temporaneo. il perpetuo si verifica in
e stato privo di ragionevolezza vien considerato o come incurabile o come impossibile a cangiarsi.
di ragionevolezza vien considerato o come incurabile o come impossibile a cangiarsi. il temporaneo
di ridurlo ah'impotenza con la forza o con l'astuzia. 6.
, e viene in povertà di stato o di denari o d'alcuna inpotenzia, li
in povertà di stato o di denari o d'alcuna inpotenzia, li suoi amici e
giuste cagioni la richie devano o consigliavano. foscolo, xvi-311: ecco coni'
trica, altro se li mancasse la inpotència o qualche respecto. = comp
, debilitazione (di una facoltà fisica o intellettuale). pascoli, ii-1552:
. indussero dal saggio di quell'orazione o la povertà o timpoverimento dell'ingegno dell'
saggio di quell'orazione o la povertà o timpoverimento dell'ingegno dell'oratore. d'
l'estremo di tua possa, / o crudel morte; or hai 'l regno d'
luce / nulla è giammai ch'impoverisca o sceme. 3. figur.
3. figur. immiserire spiritualmente o intellettualmente. s. caterina da siena
bisogna molto ben guardare di non impoverire o spogliar la lingua di alcun suo
titalian poeta per timor di alquanta lunghezza o mole di versi accorciar la moderata azzione
. 6. figur. immiserirsi spiritualmente o intellettualmente. panziera, 1-63: l'
). d'annunzio, v-1-424: o liberazione, liberazione, a te consacro
pratesi, 3-346: il morto, volere o non volere, è costretto a passare
giovevoli di nocive, e d'impraticabili o mal sicure di tutta usualità e sicurezza.
l'essere impraticabile; impossibilità di attuazione o di esecuzione. de luca,
il cielo, quasi braccia di consternati o d'imprecanti. 2. ingiurioso
letter. augurare a qualcuno mali o sventure; maledire. cavalca,
9-450: non imprechi a costui bastoni o sassi, / né gli brami spietati /
, insulti; inveire; pronunciare parole o frasi rabbiose o blasfeme. caviceo
inveire; pronunciare parole o frasi rabbiose o blasfeme. caviceo, 1-56:
impreca, che maledice; che lancia ingiurie o bestemmie. magalotti, 13-114
, sf. l'imprecare; parola o frase con cui si augurano mali,
agg. che non può essere conosciuto o individuato o espresso con precisione; approssimato
che non può essere conosciuto o individuato o espresso con precisione; approssimato, indefinibile
imprecisato, agg. che non è conosciuto o individuato o espresso con precisione; indefinito
. che non è conosciuto o individuato o espresso con precisione; indefinito, indeterminato
notte, ma non tanto lontano: « o la smetti, oppure torno a roma
.]: 'impreciso', non preciso, o non abbastanza. carducci, iii-27-241:
gli fosse piaciuto di creare, grande o piccolo, conteneva tuttavia la dote di
impregiudicàbile, agg. che non si può o non si deve pregiudicare. tommaseo
dover giudicare prima. segnatamente di questione o simili. = comp. da in-
farsi vedere dal colonnello a mensa, o preferisce lasciare la cosa impregiudicata?
a migliaia a migliaia i galantuomini, o dirò meglio, gli impregiudicati, morivano
220: quando io venni a carpi, o fusse io o vero altri, impregnai
io venni a carpi, o fusse io o vero altri, impregnai mia moglie de
/ di far, qualunque foss'presso o luntano: / al suo volere,
al bagno vuol mandar la moglie, / o per difetto o per farla impregnare,
la moglie, / o per difetto o per farla impregnare, / mandi con lei
a'medici che lo facessero impregnare, o elli morrebbono; ond'elli gli diedono
. 2. rendere feconda una pianta o fertile e produttivo un terreno.
. d'impregnarsi misteriosamente di colori caldi o freddi. 6. colmare,
onde par vegna / ogn'altra vita, o natura alta e vera, / eh'
] è detto da'maghi fecondissimo de'semi o pur seminatore, perchè lui è quello
8-284: una qualch'abil mirra o elettra o alceste / scolpisca il dolor
una qualch'abil mirra o elettra o alceste / scolpisca il dolor atro,
, agg. ingravidato (una donna o la femmina di un animale);
c. mei, 16: fluidi o solidi analizzati impregnati della sostanza e della
2. tecn. impermeabilizzazione di terreni o di superficie sabbiose mediante l'otturazione delle
d'atto colpe vole, o riguardato per tale; ch'è dalla premeditazione
aggravato; e, provatane la impremeditazione, o la pre meditazione non dimostratane
d'iscrizioni romane s'imprendevano in francia o in germania, che egli non fosse
l'edizione, la pubblicazione di libri o giornali). muratori, 7-iv-278:
la protezione, la difesa di qualcuno o di qualcosa). m. villani
un'azione, a un modo di vivere o di comportarsi); dedicarsi (all'
niente. -assol. re enzo o guittone, 456: e tempo è da
si può prendere, detto di fortezza o altro luogo munito. carducci, ii-19-194
. vità economica organizzata per la produzione o idem, par., 23-85: o
o idem, par., 23-85: o benigna vertù che sì li 'mprenti.
li 'mprenti. 10 scambio di beni o di servizi; chi esercita un'im3.
: chi assume l'esecuzione di lavori o la gestione di servizi per conto di
altri a compenso pattuito, ci guadagni o ci perda. 4 imprenditore dell'opera
.. 4 società imprenditrice 'di tale o tale lavoro. nievo, 721:
insieme degli imprenditori di un determinato paese o di una determinata zona. soldati
: poi abbi dello stagno battuto, o vuo'giallo vuo'bianco, in più doppi
sf. ciò che si compie (o si comincia a fare) sulla base
) sulla base di un progetto più o meno premeditato e col proposito e la
per designare un'attività, un'azione o un'opera considerata come emergente dalla banalità
come emergente dalla banalità quotidiana, nobile o diffìcile, rara, magnanima, avventurosa,
modo nobilitante un'attività, un'opera o un lavoro comune: gesta).
. -anche: progetto, proposito o disegno per la cui attuazione si agisce
scelta; talvolta per adempiere un dovere o ciò che si sente tale: incombenza,
, / né da lingua che chiami mamma o babbo. g. villani, 8-96
questa / tua impresa, non lavoro o faccio niente; / e così non guadagno
di guerra, spedizione militare (terrestre o marittima); guerra, scontro armato,
guerra troiana è posteriore d'una generazione, o età d'uomini, all'impresa degli
. 3. iniziativa economico-sociale (o anche di natura politico-culturale).
, a fine di lucro, di beni o di servizi economici; l'organizzazione stessa
può far capo a un imprenditore individuale o a una società commerciale).
sua sede centrale (impresa maggiore) o ciascuna delle sue sedi periferiche aperte al
vapori non vengono più per l'inverno, o perché sia smessa l'impresa?
è di persuadere della verità di questo o quel principio, ma di formare un'
-fare, finire l'impresa di una città o di una regione: assediarla, espugnarla
setaiuoli e mercanti che ne aranno fatta o faranno impresa e provedimento, possino con
. campofregoso, i-46: repiglia, o mio fregoso, lena / né te
. prov. è più la spesa (o la fatica, il lavoro, ecc
comportarsi valorosamente nella guerra, nel duello o nel torneo; figura simbolica che il
cavaliere portava ricamata sulla veste oppure dipinta o scolpita sullo scudo o sull'elmo.
veste oppure dipinta o scolpita sullo scudo o sull'elmo. - anche: insegna
altro, né manco contrasegnata con impresa o livrea alcuna, solamente per mostrare come
fare sculpire in esse un suo capriccio o impresa; e le portavano nella berretta.
imprese si fanno di due colori o tre al più; ne l'un de'
veste; gli altri poi consistono in filetti o in nastri 0 cordelle o tagliuzzi o
in filetti o in nastri 0 cordelle o tagliuzzi o simili. baldelli, 3-188:
o in nastri 0 cordelle o tagliuzzi o simili. baldelli, 3-188: portava
anima dell'impresa), serve come divisa o stemma gentilizio di personaggi, famiglie,
, ecc. (e richiama, più o meno chiaramente, le origini, il
le attività, le gesta delle persone o degli enti a cui si riferisce).
concetto et operazione, che abbia fatto o disegni di fare qualche persona particolare, di
particolare, di cosa che sia nobile o magnanima, o dal volgo così reputata.
cosa che sia nobile o magnanima, o dal volgo così reputata. g.
, chi conduce una compagnia d'attori o cantanti per una o più stagioni, in
compagnia d'attori o cantanti per una o più stagioni, in uno o
o più stagioni, in uno o più luoghi e fa contratto dall'un lato
, dall'altro coi direttori d'uno o più teatri... e la moglie
, né si lascia eleggere, ma coglie o è colta in un affare.
lo più di un'apposita organizzazione più o meno grande, assume a fine di
a fine di lucro l'esecuzione dei lavori o la gestione di servizi per conto di
terzi, specie per conto dello stato o di altro ente pubblico; appaltatore.
l'usanza d'affittare le regalie, o per dir meglio la pace, la
impresario tedesco in una vetreria di calcutta o di bombay. piovene, 8-100:
danaro, che si domandano volgarmente prenditori o impresari, facendo bottega sull'idiotaggine de'
noi in sicuro del profitto degl'impresari o siano appaltatori dell'opere in musica.
ciò da cui non si può prescindere o di cui non si può fare a
regali non possono aversi da'privati o dagl'inferiori senza titolo, overo senza concessione
quando vi concorresse un possesso immemorabile, o almeno centenario, senza che apparisca di
il medesimo possessore restringa il suo titolo o possesso.... quando però
che non è soggetto a prescrizione (o è inalienabile, insopprimibile).
. imprescrittibilménte, avv. in modo o con valore imprescrittibile. tommaseo [
, agg. che non può presentarsi o essere presentato. — in partic.:
lavoro); iniziato (una azione o un complesso di azioni); avviato a
alcun riposo. ceresa, i-743: o pompa de le cose al mondo rare,
né più indute, / da far riserbo o da tener più care. g.
(un uso, un modo di agire o di comportarsi). petrarca, 265-3
non posson coll'amor loro, né fervendo o pregando..., punto smuoverla
e legitima cura dell'» orgie » o misteri di bacco e che dall'impreso
a memoria le cose che avemo udite o trovate o aprese per alcuno de'senni
memoria le cose che avemo udite o trovate o aprese per alcuno de'senni del corpo
v.]: 'impressionabile', persona più o meno facile a ricevere le impressioni,
uomo di prima impressione, permaloso 'o simile... 'è molto impressionabile
astratto 4 impressionabilità ', per facile o facilità a ricevere impressioni, detto così
2. atto a ricevere una modificazione o un'alterazione permanente per effetto di agenti
dalla luce, sensibile (una pellicola o lastra fotografica). tommaseo [s
: 'impressionabile', che può ricevere impressione o alterazione permanente. dicesi specialmente di certi
corpi nei quali il calore, la luce o qualche altro agente induce mutamenti sensibili e
, dell'impressionabilità sensitiva che è dote o difetto, pregio o vizio, ma
che è dote o difetto, pregio o vizio, ma certo qualità insita a noi
di una impressionabilità senza esempio'. o non è più schietto il dire: *
impressione sull'animo; colpire la mente o la fantasia; suggestionare, influenzare; sorprendere
esporre all'azione della luce una pellicola o una lastra fotografica, registrando 5.
, agg. colpito vivamente nell'animo o nella fantasia; sorpreso, stupito;
un profondo convincimento, suggestionato da pregiudizi o preconcetti; prevenuto. caro, 9-2-130
.]: * bene * o 'male impressionato 'dice per lo più
lo più un principio almeno di pregiudizio o di prevenzione che risica di nuocere al
fotochimica esercitata dalla luce (una pellicola o una lastra fotografica). marinetti
stimmate. benci, 1-105: ora, o padre, m'hai tu fatto diventare
potente esser deve, affineché l'escara o la crosta divenga bastevolmente ferma e soda.
segno che nello andare si lascia nella polvere o nel terren molle. baldinucci, 26
si aggiunga l'impressione di una mano o di una fiomba che lo scaglia a
.. conceda che l'azione, o, come egli lo chiama, il numero
chiama, il numero delle impressioni, o sia degli impulsi, segua la proporzione de'
fossero da quelle saettate impressioni di morte o influssi di perdizione. targioni tozzetti,
, dilettevoli, terribili e noiose, o di cose vere o di cose che
terribili e noiose, o di cose vere o di cose che paiono vere. boccaccio
. filangieri, ii-275: la percezione o sia l'impressione che si fa nell'animo
e riportare dalle parti al centro o cervello e dal cervello alle parti tutte le
cervello alle parti tutte le impressioni provenienti o dall'azione delle cause esterne agenti sulle
cause esterne agenti sulle nostre fibre, o dalla mirabile facoltà di cui siamo dotati
intensa (ma per lo più fugace) o turbamento esercitato sulle facoltà dello spirito
.. l'uom lascia venirsi, buona o trista, / per detto d'altri
, / per detto d'altri, o per fede, o per vista. guidiccioni
d'altri, o per fede, o per vista. guidiccioni, 5-176: la
impression l'agita e scuote / di brama o di timor. panatili, ii-315:
loro sono tesi. 6. opinione o convinzione soggettiva; giudizio (formulato d'
in cui eravamo di essere nuovamente saccheggiati o fors'anche mazzacrati. balbo, 6-28
54: se avversa al tuo genio, o pur seconda / sarà la cosa udita
dei nel volto / mostrare impressione aspra o gioconda. mazzini, iv-1-260: taluno.
di più alta impressione, è sempre o alle poppe o tra le braccia o
alta impressione, è sempre o alle poppe o tra le braccia o tenuto per mano
o alle poppe o tra le braccia o tenuto per mano dalla madre. alfieri,
necessaria impressione e disposizione di sapienza, o di costumi, o di vizi, dalle
di sapienza, o di costumi, o di vizi, dalle... pianete
comincino ad ap- parere i loro effetti o per alcuno uomo o per più; par
parere i loro effetti o per alcuno uomo o per più; par l'autore qui
dato loro, dando la sua luce o le sue tenebre all'aria con tutte le
, lodatelo [dio], o affocati folgori e granuole, o nevi e
o affocati folgori e granuole, o nevi e turbini, che tutti ubbidite
impressioni... ne'campi dell'aria o si generano, o compariscono. segneri
campi dell'aria o si generano, o compariscono. segneri, iii-3-123: non ci
15. anat. impressioni digitate o digitali: leggere depressioni sulla superficie interna
si ottiene imprimendo un disegno in incavo o in rilievo su una pasta ceramica plastica
ceramica plastica per mezzo di uno stampo o di un'impronta. 18. fis
19. locuz. -avere un'impressione o una certa impressione: seguire una certa
sopra li stesse ascoltando. -esercitare o subire un influsso. cavalca, 6-1-431
. -dare, lasciare un'impressione o una certa impressione: suscitare in altri
alcuna di se stessi con l'opere o bone o male, subito che s'intenda
se stessi con l'opere o bone o male, subito che s'intenda l'
ella non sapeva se fosse un piacere o un dolore. deledda, 1-868: i
ora fa di mestieri ritrovare l'arco o impressione che fa il cono nella superficie angolare
d'andarsi a dirittura a casale, o fare una ostile impressione nello stato di
-eccitare un organo del senso, provocare o provare una sensazione. landino,
assai le cose che hanno dato admirazione o pavento o altra grande perturbazione, perché
cose che hanno dato admirazione o pavento o altra grande perturbazione, perché tal cose
più teneri anni comincia a sentire dir bene o male di una cosa, di necessità
: impressionare, in un certo modo o in una certa misura, l'animo,
animo, la mente, la fantasia o la sensibilità. lorenzo de'medici,
: l'anima dell'uomo riceve impressione o forma, secondo e vari appetiti.
,... crediamo che l'idea o sia l'immagine, o il carattere
l'idea o sia l'immagine, o il carattere, in una parola, qualche
a cogliere e a esprimere la realtà, o impressioni, stati d'animo, suggestioni
nella loro immediatezza con rapide annotazioni veristiche o con frammentismo lirico. b.
un sogno di virtù », avvicendante o male riunente un povero impressionismo sensuale con
. 2. per estens. scrittore o poeta che si esprime secondo il gusto
l'esprimere senz'altro le sensazioni di piacere o di curiosità o d'ammirazione o di
le sensazioni di piacere o di curiosità o d'ammirazione o di scontentezza del critico dinanzi
piacere o di curiosità o d'ammirazione o di scontentezza del critico dinanzi all'opera
riferisce, che è proprio dell'impressionismo o degli impressionisti. manifesti del
di medardo rosso ad una specie di alto o bassorilievo. piovene, 7-421: l'
atto a comunicare direttamente impulsi, impressioni o a imprimere un movimento.
prodotto e lasciato, in forma più o meno durevole, a modo d'impronta
suggello. varano, 1-280: o perché poi / spiegasti a me poc'anzi
, 2-280: mira il tuo letto, o collattino: impresso / di vestigia straniere
2. riprodotto, raffigurato mediante incavo o incisione. - anche: scolpito,
. leonardo, 2-200: una ninfa o un angiolo... si figurano
: quando poi occorre che il globulo o palla talmente sarà nell'osso impressa che
floscia di un giornale meridiano; più o men noti grugni dei nuovi ministri.
dimari, 3-5: quand'io miro, o signor, l'immensa mole / delle
impresse, / non ho per istupor senso o parole. metastasio, 1-4-424: guardala
chiama fatta da un impeto impresso, o pure moto di proiezione. campania,
10. fatto penetrare e fissato nei sensi o nella fantasia o nella mente (un
e fissato nei sensi o nella fantasia o nella mente (un concetto, una convinzione
di dio. ammirato, i-199: o sempre amaro, o lagrimoso giorno, /
, i-199: o sempre amaro, o lagrimoso giorno, / in mezzo il
indelebilmente nel core. cesarotti, i-xxxiv-n: o rimembranza / terribil sì, ma salutare
salutare! impressa / serbala, o francia, e da te istrutto il mondo
11. infuso (un abito buono o cattivo, una virtù, un vizio
noie, / ché, secondo è turbata o pur serena, / così sente il
/ così sente il mio cor diletto o pena. v. franco, 313:
au'allestimento e al funzionamento di una o più macchine da stampa (ed è
stampa (ed è detto impressore tipografo o impressore litografo a seconda che si tratti
seconda che si tratti di macchine tipografiche o litografiche). b. giambullari
maravigliandosi della impressura del detto dimonio, o vero dello inganno di cotanta illusione.
forseché in natura siamo posti nell'alternativa o di radunare materiali tesori o di contrar
nell'alternativa o di radunare materiali tesori o di contrar debiti con nude imprestanze?
/ chi soleva abbracciar donnesca usanza / o nel lisciarsi la rugosa pelle / mendicando
storico del leoni: era tuo, o t'era imprestato? nievo, 650:
-attribuire ad altri qualità, facoltà fisiche o spirituali, sentimenti, ecc.,
4. rifl. adoperarsi per qualcuno o qualcosa; prestarsi. a.
imprestare), agg. dato (o preso) in prestito; prestato.
altri, imitato; privo di originalità o di spontaneità, affettato. tesauro,
figure / dell'aquila, del pardo o del leone. salvini, 39-v-54: vengono
di farsi pagare qualche poca ricognizione di uno o due per cento l'anno. cattaneo
fate l'imprestito speciale dando in vendita o in pegno le terre demaniali 0 comunali
imprestito in bei dindi / gialli, o bianchi, o bronzini, ma sonanti
bei dindi / gialli, o bianchi, o bronzini, ma sonanti, / la
aperti gl'imprestiti sopra una, due o tre teste, un giovane di 20 o
o tre teste, un giovane di 20 o 30 anni, che a cagion d'
3. figur. elemento sostanziale o formale di un'opera d'arte o
o formale di un'opera d'arte o letteraria o di uno stile o di
di un'opera d'arte o letteraria o di uno stile o di un gusto
d'arte o letteraria o di uno stile o di un gusto, ripreso o imitato
stile o di un gusto, ripreso o imitato da un'altra opera o da
ripreso o imitato da un'altra opera o da una determinata corrente artistica. g
. ling. adozione di una parola (o anche di un costrutto, di un
novella ad imprestito dalla « fiammetta » o da altri romanzi del boccaccio non piacque
, * fuori tempo ', o con un * tempo * distratto, approssimativo
rappresentano. -monte dell'impresto: monte o camera degli imprestiti (v. imprestito
guardaroba del re sotto nome d'impresto o di curiosità, che non son mai tornate
in luogo che sii veduta, perché o ti saranno domandati impresto da parenti e
impresto da parenti e d'amici, o tolti da ladri e da ma- riuoli
impresto, in impresto: a prestito o in prestito. musso, ii-465:
frugoni, i-357: vivesi d'inganno, o d'impresto, o di arzigogolo,
d'inganno, o d'impresto, o di arzigogolo, o di miracolo.
d'impresto, o di arzigogolo, o di miracolo. « = deverb.
s'imbianchi, che 'l bianco s'improvosti o s'im- preti nel modo ch'ella
2-29: tutti gl'italiani sono preti o almeno debbono im- pretarsi, e
2. che non può essere omesso o tralasciato (una condizione o una modalità
essere omesso o tralasciato (una condizione o una modalità essenziale, un dovere,
parola filone, per indicare i tavolati, o palchi, o suoli di petrificazioni
i tavolati, o palchi, o suoli di petrificazioni e terre, che compongono
-anche: che non si può immaginare o supporre; impensabile. d'
di ciò che non può essere previsto o immaginato o supposto, o di
che non può essere previsto o immaginato o supposto, o di chi agisce
previsto o immaginato o supposto, o di chi agisce o si comporta in modo
supposto, o di chi agisce o si comporta in modo inatteso, sorprendente
. ardigò, ii-289: l'imprevedibilità o il caso... è rappresentata
imprevedibilménte, avv. in modo imprevedibile o imprevisto; inaspettatamente; inopinatamente.
. e qualche volta le trasforma, o le rivolge a un corso impreveduto.
che non sa prevedere situazioni, eventualità o necessità future lasciandosi cogliere impreparato quando si
così necessarie che per ovviare alla negligenza o imprevidenza di quelli che le trascurassero,
. che non si può prevedere, o non prevedere facilmente e ragionevolmente. è
noi dovette fare la sua scelta: sottometterci o andare allo sbaraglio. piovene, 3-33
inatteso). -in partic.: spesa o necessità non preveduta. mazzini,
avanza che l'imprevisto-un fatto individuale, o che so io. bontempelli, 20-124
me. -figur. assoggettarsi a qualcuno o a qualcosa. r. borghini,
, emprescionato, impregnato). chiuso o fatto chiudere in prigione; carcerato.
che tu sia già impaurato, / ferito o morto ancor non ti vegg'io,
ti vegg'io, / né da orlando o carlo impregionato. -per simil.
come tra noi si costuma) imprigionato, o anzi seppellito. e. cecchi,
una persona snodata e formosa, vestita o meglio imprigionata in un attillato e specchiante
nell'uso storiografico, documenti, scritti o scolpiti o figurati o imprigionati nei fonografi
storiografico, documenti, scritti o scolpiti o figurati o imprigionati nei fonografi..
documenti, scritti o scolpiti o figurati o imprigionati nei fonografi... stimolano
un luogo dal quale è difficile uscire o venir via; immobilizzato. baretti,
. rimanevano crudelmente imprigionati sotto le proprie o l'altrui diroccate magioni! bocchelli,
di atroce angoscia, pensando a maltrattamenti o all'impri- gionamento di mia moglie e
— per estens. l'essere racchiuso o costretto in un determinato spazio.
. assai facile il liberar la terra o città in poche settimane dal male,
. (imprigióno). mettere o far mettere in prigione; incarcerare.
vulgo..., / venga egli o mandi, io terrò fermo il piede
, vien fissato dal cabeo a uno o due giorni. lorenzi, 1-43: dietro
pindemonte, 145: ché qual rosseggi [o sole], rimenando il maggio,
69: se mal non veggo, / o mal non leggo / il soprascritto /
. figur. costringere entro determinati schemi o regole; vincolare, limitare. b
18-236: che il metro rimato regolare impacci o imprigioni il pensiero è lamento di versificatori
dante. vittorini, 5-302: fine mistico o fine razionale si equivalgono nel loro effetto
, la raro. che imprigiona o fa imprigionare. -anche fosse assai di lungi
e di ogni uomo che le piglia, o le vende, o le gli altri fu
che le piglia, o le vende, o le gli altri fu incoronato, e fu
d'oro ammassato si fa specchio / o 'l chiude imprigionato in fondo all'arche.
7. costretto entro determinati schemi o regole; limitato. cesarotti,
cesarotti, 1-xxv-142: gli uni timidi, o almen troppo saggi, restano per così
regii parenti in quello stato? / o quivi pascerà le ghiande, e l'erba
. pazzi de'medici, 70: o dispietata iniqua fama, /...
credo ca lealmente amiate. doria o semprebene, 434: così m'ha fatto
per trare a lui. guido delle colonne o mazzeo di ricco, 407:
luogo. magalotti, 7-145: o vedete quante belle cose vi manda lorenzino
di pubblicare un'opera, apponendovi tale parola o altra analoga dichiarazione. 2
. comprìmere). produrre, premendo o tracciando, un'impronta più o
o tracciando, un'impronta più o meno duratura (come un'orma sul suolo
segno che con facilità si cancelli, o pure che un altro segno sopra di
. 2. riprodurre una figura o una scrittura mediante incavo; improntare,
con gli anelli imprimevano la loro immagine o qualche simbolo. goldoni, x-iii:
tutto lo spazio d'intorno, più o meno lontano. -assestare con violenza
si acquista la ragion reale sopra il corpo o sostanza del feudo a suo favore.
pasta, si mette poi su le mani o su quella parte del corpo che si
ed esagonale questo, dandogli l'essenza o di sai marino o d'alume.
, dandogli l'essenza o di sai marino o d'alume. cattaneo, v-1-241:
. far penetrare e fissare nei sensi o nell'animo di qualcuno una percezione, un'
dalle sensazioni delle cose che possono giovare o nuocere; viene mantenuto dall'idea che
12. infondere in altri un abito buono o cattivo; suscitare profondi sentimenti, durature
, 67: l'amor proviene da volontà o appetito, e s'imprime nel sentimento
, per lo più composta di gesso (o di biacca) stemperato con colla,
'imprimibile ', che si può più o meno facilmente imprimere. imprimieraménte
per prima cosa, prima di altri o di tutti gli altri. betto da
, agg. ant. che non ha o non ha avuto principio. musso
nano a credere e pronunziar vera o falsa, probabile o improbabile qualche cosa
credere e pronunziar vera o falsa, probabile o improbabile qualche cosa. c. bini
. casti, i-1-355: endimione, o care donne amabili, / era un
3. locuz. non essere o non sembrare improbabile: essere plausibile,
sembra crediimprobo, se l'avrò impiegato o dissipato nell'utile mio. bile.
improbabilménte, avv. con poco o nessun benivieni, 1-119: chi del cieco
dolor governa e regge fondamento di verità o attendibilità; con scarsa / l'improbo e
è verificato un requisito processuale zione o riprovazione; diretto a disapprovare necessario
riprovazione; diretto a disapprovare necessario o si è verificato un fatto impeditivo
. - anche sostant. azione o impugnazione, nel processo civile).
significato [dei sostantivi] si fa o per dimostrar la cosa più grande, o
o per dimostrar la cosa più grande, o codice di procedura civile, 358
dicon augumen- d'appello dichiarato inammissibile o improcedibile. tativi. i secondi si
valore negain vero, nostrale, improbativi o riprensivi. idem, 101:
v.). gl'improbativi o del riprendere o biasimare finiscono improcedibilità, sf
. gl'improbativi o del riprendere o biasimare finiscono improcedibilità, sf. dir.
, i-1-325: platone bile (un'azione o un'impugnazione). -a pena d'imavrebbe
d'uno, massime concitato da ambizione o da avarizia e cupidità. benci, improcellata
pena il taglio della parte eccedente o lo stiramento fino a raggiungere la
. l'essere improduttivo: scarsa o nulla produttività. gobetti, 1-i-142
nel vuoto infinito nulla cosa lo può mutare o inter rompere, esso avrebbe
. letter. improduttivo, poco o niente proficuo. imbriani, 2-266:
non saggio, / deh non tendete, o dive, / i lacci e l'armi
rivedute da loro stessi su'marmi e trascritte o cedute o impromesse dai dotti di più
stessi su'marmi e trascritte o cedute o impromesse dai dotti di più città e province
10 impromesso cioè a chi à torre moglie o a chi à a torre marito,
2. lasciare intendere, far presagire o sperare. daniello, 20: il
/ entrato ch'io vi sia quel tratto o due. 4. sperare che
4. sperare che qualcosa avvenga o si avveri; ripromettersi, aspettarsi qualcosa
, aspettarsi qualcosa. giacomo da lentini o rinaldo d'aquino, 401: di speranza
tesauro, per alcuna impromessione e dignitade o d'altro che dire si possa. guido
disposti la impronta vien perfecta. o. rucellai, 2-6-3-164: a simiglianza di
in un legnaccio rozzo e forte, o in qualunque altra materia mal atta a
, marchio e bollo della carta, o che fabbricasse o vendesse o altrimenti distribuisse
bollo della carta, o che fabbricasse o vendesse o altrimenti distribuisse carta con l'
carta, o che fabbricasse o vendesse o altrimenti distribuisse carta con l'impronta o
o altrimenti distribuisse carta con l'impronta o bollo falsificato e tutti quelli che gli
che gli prestassero la loro opera, aiuto o consiglio..., cada ed
. imprónta1, sf. segno o traccia lasciata da un corpo premuto
traccia lasciata da un corpo premuto o appoggiato su un altro, che
: la impronta d'uno altro uomo, o collatino, è nel tuo letto
leggenda impresse in rilievo su una moneta o una medaglia; conio. malispini,
con una certa impronta del comune o del principe per moneta. delfico, ii-340
cera, un timbro inchiostrato sulla carta o con altri procedimenti, che costituisce il
che costituisce il segno inconfondibile di qualcuno o di qualcosa. - anche: segno
: segno, carattere che denota derivazione o discendenza da qualcuno o da qualcosa.
che denota derivazione o discendenza da qualcuno o da qualcosa. algarotti, 1-viii-23:
. -aspetto generale di ima persona o di una cosa o di un luogo
di ima persona o di una cosa o di un luogo; aria; tipo.
più netta. 4. oggetto o scultura ottenuta mediante fusione in una matrice
scultura ottenuta mediante fusione in una matrice o in uno stampo; calco, riproduzione
5. bernardino da siena, 259: o orafo. ècci niuno orafo? sai
arai la efìgia, over la fìlosomia, o vero impronta di ciascuno gran signore.
su una roccia da un organismo animale o vegetale di cui non rimane altra traccia
-impronte fisiologiche: tracce lasciate sul fango o sulla sabbia da antichi animali, le
più di gesso, dell'arcata dentaria o di una sua parte, utilizzato come
tecn. matrice da cui si ottengono una o più forme in rilievo simmetriche rispetto a
timbro. -anche: calco, di gesso o di altro materiale, da cui si
fuso) una scultura, un oggetto, o matrice di cera da cui si ricavano
cennini, 1-121: la predetta forma o vero impronta tu la puoi buttare di
stampo (con riferimento alle caratteristiche fisiche o morali di una persona). beicari
propriamente detto; ma domandar direi improntamente o importunamente. tasso, 19-75: spia
con un'impronta; suggellare; lasciare o formare un'impronta. -anche assol.
vogliono vedere se l'oro è bono o tristo, improntano el paragone. dottori
caso il sigillo v'improntasse / piccolo o grande, come a man gli viene,
loro zampette. -imprimere una figura o una leggenda su una moneta o su
figura o una leggenda su una moneta o su una medaglia; coniare. leonardo
cui orlo intorno / serpe dorata striscia, o a cui vermiglia / cera la base
che dica: / lungi o labbra profane. arici, iii-69: il
[di corallo] improntate medaglie, o quelle cose che a voi piace.
cesarotti, 1-xlii-8: a qualunque genere o forma di poesia vogliate dar la preferenza
gran fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in
fascio di tutti i miei detti o fatti o scritti dalla mia nascita in poi,
può improntare un ignudo intero d'uomo o di donna, o un animale, e
intero d'uomo o di donna, o un animale, e gettarlo di metallo.
parole che ne han commosso al fremito o al pianto si improntano altamente nella memoria
, imprónto). impresso (una figura o una leggenda: su una moneta o
o una leggenda: su una moneta o su una medaglia); coniato (
medaglia); coniato (la moneta o la medaglia stessa). malispini
si debbe ancora molto avvertire nello imprimere o i numeri o le lettere con i punzoni
molto avvertire nello imprimere o i numeri o le lettere con i punzoni d'acciaio,
poco, non rimangono improntate dette lettere o numeri. bellori, iii-39: gli regalò
: si guardi primieramente d'improntar danari o di ricever servigi da essi. leti,
soderini, i-211: i palchi ancora o soffittati si fanno in varii modi,
soffittati si fanno in varii modi, o con travicelli... o veramente intramezzati
modi, o con travicelli... o veramente intramezzati di quadroni sopra i travicelli
ordine, che vi sia dentro improntato o un rosone colorato o altro lavoro di
vi sia dentro improntato o un rosone colorato o altro lavoro di mezzo rilievo pur dipinto
2. figur. impresso indelebilmente neltanimo o nella mente; radicato (un sentimento,
-permeato, impregnato (di una qualità o caratteristica); contraddistinto, caratterizzato.
: gran conto fa questa critica della materia o de'diversi elementi sociali onde la poesia
sono improntate in zucchero, in pasta dolce o in dilicata gelatina? improntato2
. adriani, 3-3-61: improntatori, indoratori o tintori. c. dati, 7-16
ferrara, aveva avuto il coraggio, o l'improntitudine, o magari l'accortezza
avuto il coraggio, o l'improntitudine, o magari l'accortezza, chissà, di
mosca. -per estens. atto o scritto insolente, inopportuno, offensivo.
brutta. ariosto, 14-109: come assalire o vasi pastorali, / o le dolci
come assalire o vasi pastorali, / o le dolci reliquie de'convivi / soglion
altri impronti, / gente da remo o pur da farne i fuochi. carducci,
tutte in un monte. -che rivela o deriva da sfacciataggine, da impudenza;
ravvisare in dante un precursore di tenorio o del casanova. -importuno (una
impronto, che voi ve ne facciate dare o carne o brodo. pulci, 19-136
che voi ve ne facciate dare o carne o brodo. pulci, 19-136: e
= dalla locuz. lat. esse (o habiré) in promptu 1 essere pronto
. g. visconti, 1-8: o bianca man..., in un
; carattere che denota derivazione da altri o influenza. genovesi, 469: mi
: punzone col quale si coniano monete o medaglie. ventura rosetli, 1-75:
regalare a bonaparte. 5. oggetto o scultura ottenuta mediante fusione in una matrice
scultura ottenuta mediante fusione in una matrice o uno stampo; calco. ariosto,
stampato, dovuto al rivestimento del cilindro o a un taccheggio difettoso. -disus.
mano per correggere le ineguaglianze della pressione o dei caratteri. = variante ant.
, sm. disus. prestito (privato o pubblico); deposito fruttifero.
suo denaro ne'fondi publici... o in altro genere d'impronti, non
volgar., 1-5-266: or chi imputerà o impapererà al regno del cielo li meriti
ed indegnazione udiva io stesso è impossibile o difficile pronunciare. ora spaventar con minacce,
infamia, ignominia. — anche: atto o discorso infame, ignominioso. cavalca
(nel processo civile, una domanda o un'azione giudiziaria). = comp
l'essere improponibile (una domanda o un'azione giudiziaria).
fuoco, ciò è divenuto improporzionato o igneo. pallavicino, 10-ii-198: mi vaglio
, vedere quanto siano diversi dai sani o per mancanza de'corpi componenti, o
o per mancanza de'corpi componenti, o per abbondanza d'altri estranei, o
, o per abbondanza d'altri estranei, o per timproporzione delle loro misture. giannone
(superi, impropriissimaménte). in modo o con uso improprio; non esattamente,
quaglie, in cambio di dire guaire, o come dicono i nostri cacciatori, guattire
odiava -anche lui! -quella cosa, o quel complesso di cose, che chiamava,
cagioni agli effetti, non toglie a questi o a quelle la verità del lor essere
, cioè in ragion di fine, o impropiamente, cioè come puro mezzo.
, 1-2-105: quando poi il feudatario, o il barone inferiore, di fatto sia
aver il fisco per privilegio esplicito, o per implicito, che porta il detto possesso
, che porta il detto possesso immemorabile o centenario. in tal caso, si dice
impropriamente, e più tosto nel solo esercizio o emolumento della borsa fiscale.
: considerano alcuni per qualità impropriante, o che corrompa la natura del feudo, tesser
quello acquistato per mezzo di denaro, o di altra ricompensa. impropriare, tr
componimento. cesarotti, 1-xx-244: la deficienza o l'improprietà dei termini affoga talora i
dei termini affoga talora i pensieri, o sfigura i sensi. rosmini, xxii-288
con qualche piccola impro prietà o ineleganza che s'intende in poesie buttate giù
: l'improprietà dei vocaboli genera confusione o tradisce il pensiero e lo rende oscuro
non è usato in modo proprio o corretto; che non corrisponde o non è
o corretto; che non corrisponde o non è appropriato al concetto che vuole
quante espressioni improprie, quanti epiteti inutili o flosci... non si trovano ne'
non conformi a quelli della propria categoria o natura (ed è per lo più
, 1-14-2-89: ancora sopra il divorzio proprio o improprio
] si dice condizionale, overo causativa o impropria, come fatta...
fatta... con qualche condizione o peso, in maniera che possano le
un'occupazione, un modo di parlare o di agire). berni, 1-4
in cui entrambi i membri sono coniugati o declinati. -preposizione impropria: vocabolo (
(come un part. pres. o un agg.), che compie anche
a monottongazione e conservazione dell'antica grafìa o all'introduzione di un digramma per conseguire
pascoli, i-994: i dittonghi propri o impropri valgono a mezzo del verso come
si può prorogare senza lesione della legge o de'patti, senza punizione o danno
legge o de'patti, senza punizione o danno. segnatamente nelle cose legali 'esecuzione
5-10: cavallucci che sembrano bachi o lucertole, e i fantini curvi a frustarli
: secondoché queste due stelle sono bene o male collocate,... in compagnia
,... in compagnia di prosperi o improsperi pianeti,... è
è colui, il quale è nato, o piuttosto concetto, sotto cotale costellazione,
concetto, sotto cotale costellazione, più o meno fortunato. = voce dotta,
fonte di certezze se non l'una o l'altra osservazione materiale. =
facile ancora che 'l pochi lumi o fuochi, vinti dal sonno? trissino,
s'imbianchi, che 'l bianco s'improvosti o s'im- ma non pervenne a
ben dire una di due cose: o che essi veggono l'esito dove il
tutto debbe terminare, incognito a noi; o vero che la prudenza sia diventata improvvida
prima vista (con riferimento alla composizione o alla recitazione di versi, di musiche
composti con arte versificatoria, ma improvvisamente o pensatamente compilati con un certo ritmo,
: un comico che malamente pronuncia dieci o dodeci parole francesi,... non
che improvvisa (in partic. versi o musica). perticati, ii-510
), tr. comporre versi o musica o pronunciare un discorso senza preparazione
tr. comporre versi o musica o pronunciare un discorso senza preparazione o studio
musica o pronunciare un discorso senza preparazione o studio, affidandosi all'ispirazione del momento
qualcosa in fretta, senza alcun preparativo o programma, per lo più per soddisfare
una situazione imprevista; eseguire un compito o un lavoro senza avere le conoscenze e
5. rifl. assumere una funzione o un compito, dedicarsi a un'attività
a milano, tirò da parte due o tre dei suoi conoscenti,...
3. locuz. fare un'improvvisata o l'improvvisata: andare a trovare qualcuno
di improvvisare), agg. composto o pronunciato senza preparazione o studio, affidandosi
agg. composto o pronunciato senza preparazione o studio, affidandosi all'ispirazione del momento
poetico, una composizione musicale o un discorso, una predica, una rappresentazione
commentano spiritosamente, in versi improvvisati, o finti improvvisati, gli avvenimenti in corso
organizzato in fretta, senza alcun preparativo o programma; messo insieme, costruito sommariamente,
. che svolge un'attività, una funzione o una parte senza esservi preparato, per
femm. -trice). chi compone versi o musiche improvvisando. -in partic.:
senso generico: chi improvvisa facilmente discorsi o battute recitando. salvini, 39-vi-212
. per estens. chi assume una funzione o una parte o si dedica a un'
chi assume una funzione o una parte o si dedica a un'attività senza averne
(e anche dizione) di versi o discorsi o battute seguendo l'ispirazione del
anche dizione) di versi o discorsi o battute seguendo l'ispirazione del momento,
ispirazione del momento, senza preparazione o studio; arte d'improvvisare. -anche:
si avvale della lettura di un testo o della memoria o di una preparazione precedente
lettura di un testo o della memoria o di una preparazione precedente, ma nella
poco accurata; teoria, pensiero superficiali o incoerenti, elaborati senza la dovuta preparazione
ecc.); che si abbatte o si rivela repentinamente senza alcun segno premonitore
di fede nel vedimento delle cose improvise o dispiacevoli. ariosto, n-42 (42
fuggitivo, di piacere rubato, preveduto o improvviso. molineri, 2-2: quasi
a tratti facevasi piana come un susurro o levavasi come un turbine improviso. govoni
ad ora / lo scrosciar dei torrenti, o l'improvviso / stridir del falco.
sta spirando. -che compone musica o versi estemporanei. g. gozzi,
fare del dì, avesse facilmente, o per disordine o per tumulto...
, avesse facilmente, o per disordine o per tumulto..., a entrarvi
. 6. sm. componimento poetico o musicale o rappresentazione scenica improvvisata. —
6. sm. componimento poetico o musicale o rappresentazione scenica improvvisata. — in
, 21-103: -o che strega! o pensa quel che debbe fare la sua maestra
soderini, ii-23: se per qualche improvvista o repentina pioggia si fosse la pelle della
pioggia si fosse la pelle della terra o crosta sollevata,... tornisi
prua (per errato dislocamento del carico o per errore di manovra).
sono anche sicuro che mi terrà imprudente o pusillanimo. mascardi, 3-94: ma
quei che vogliono azione, sono imprudenti o ricinti d'imprudenti. cassola, 1-49:
varco. 2. che rivela o deriva da mancanza di prudenza o di
rivela o deriva da mancanza di prudenza o di ponderazione, di consapevolezza; che può
consapevolezza; che può comportare conseguenze rischiose o pericolose (un discorso, un atto
volta, non dirò una predica sola, o buffonesca, 0 imprudente, o inutile
, o buffonesca, 0 imprudente, o inutile, o vana, ma un puro
, 0 imprudente, o inutile, o vana, ma un puro motto.
zelo imprudente condotti, esaltano di soverchio o le forze dell'umana volontà o le
di soverchio o le forze dell'umana volontà o le operazioni della grazia divina. metastasio
comp. da prùdens che agisce o parla senza prudenza, non consimodo sconsiderato
(superi, impruden derando o ignorando volutamente i pericoli e delle regole suggerite
i rischi che possono derivare dai propri atti o ed esperienza). mente,
il delitto... è colposo, o contro l'in ventatamente.
agente e si verifica a causa di negligenza o virtù cardinale della prudenza. doleva
lo sapeva. guicciardini, imprudenza o imperizia, ovvero per inosservanza di leggi,
licenziati quasi tutti regolamenti, ordini o discipline. sé alcuni sì imprudenti
bicchiere, il quale la imprudente donna, o per scete voi questo ventaglio? -sì signore
v. prov straccurataggine, o pur perché così la giudicava il suo avete
), sf. mancanza di prudenza o di cautela; sventatezza, temerarietà;
arbitro esser licito aver occultata la verità o ver conceduta la bugia. cicerone volgar
2. in senso concreto: atto o comportamento avventato o temerario che può comportare
senso concreto: atto o comportamento avventato o temerario che può comportare conseguenze rischiose o
o temerario che può comportare conseguenze rischiose o pericolose. g. bentivoglio, 5-ii-252
il nostro discorso al trattare dell'imprudenza o ignoranza che la vogliamo chiamare.
a far accorti costoro della lor imprudenza o fanciullaggine. -stoltezza. caro
dial. emprunare), tr. chiudere o cintare con pruni o rami spinosi per
tr. chiudere o cintare con pruni o rami spinosi per impedire il passaggio,
v'accorre, e impruna, / o viva calce asperge. -cingere di
2. per estens. chiudere o circondare con i propri rami spinosi;
/ è il confin dell'italia, o ringhiosi. ranieri, 1-i-355: era nel
suo orto? roccatagliata ceccardi, 86: o siepi che albergo di zirli e di
forse che il mio letto non v'impruni o non vi rompa tossa? erasmo di
. coprirsi di pruni, di cespugli o sterpaglie spinose. alfieri, 9-71:
di imprunare), agg. chiuso o circondato con pruni (un'apertura, un
0. targioni tozzetti, i-63: imprunato o pungiglionato ('aculeatus ') ricoperto
('aculeatus ') ricoperto il tronco o armato di pungiglioni, o pruni corticali
il tronco o armato di pungiglioni, o pruni corticali non persistenti, come nella rosa
). 4. sm. barriera o siepe spinosa adibita a recinzione.
possa il volo, / due o tre provincie imprussianate aggiunge / al
diritto romano, chi era privato o solo parzialmente dotato di capacità giuridica
de luca, 1-7-3-66: l'età puerile o pupillare... da'giuristi è
cillità dei prìncipi tutti, l'ignoranza o l'infedeltà di chi li governa
impudente. 2. che rivela o deriva da mancanza di pudore o di
rivela o deriva da mancanza di pudore o di ritegno o da sfacciataggine; che dimostra
da mancanza di pudore o di ritegno o da sfacciataggine; che dimostra improntitudine,
mancanza assoluta di riguardo, di rispetto o di considerazione per la verità o per
rispetto o di considerazione per la verità o per le convenienze. sanudo, liii-86
: ci vuole una stupida bassezza, o una sovrumana filosofìa per lasciarsi a beneplacito
alcuni scelerati, indegni d'ogni nome o grido. ammannati, l-m-120: ad altro
le istorie... delle donne insensibili o dolenti o parlano veramente di malattie o
... delle donne insensibili o dolenti o parlano veramente di malattie o non vanno
o dolenti o parlano veramente di malattie o non vanno credute. sicché le ragioni
): atto, gesto, comportamento o discorso impudico. bibbia volgar.,
; che si comporta senza alcun ritegno o pudore; inverecondo. -anche (
se 'l marito debba uccider la moglie impudica o 'n altro modo secondo le leggi punirla
volta che avessi notizia che una meretrice, o donna impudica, ancorché abitasse lontana dalli
che per braccia cento, fusse, o con la sua insolente vita, o
o con la sua insolente vita, o con il terrazzo o altro prospetto o giardino
insolente vita, o con il terrazzo o altro prospetto o giardino di sua abitazione
o con il terrazzo o altro prospetto o giardino di sua abitazione, per impedire
per impedire la clausura e divini offìzi, o altrimenti nuocere a dette persone religiose,
flagella... / oste impudico o carrozzier. pirandello, 6-679: volendo
gli occhi. bocchelli, 18-ii-49: o menelao, uccidi, uccidi. è
falsa astutissima. 2. che denota o deriva da mancanza di pudicizia o da
denota o deriva da mancanza di pudicizia o da libidine, da incontinenza, da lussuria
facezie, che dicono, qualche gesto o parola inonesta e impudica. tasso, torrismondo
). letter. assumere un aspetto o un atteggiamento infantile. e
agg. arald. che tiene in pugno o nella zampa un'arma, un
: dove son le tue porpore? o dio, se le voi ricolorire sopra il
lo sparviero: fare appollaiare il falcone o lo sparviero sul pugno ricoperto da un
avversare, confutare, controbattere con prove o argomenti un'affermazione, una dottrina,
, un giudizio, un'accusa (o anche chi ne è sostenitore) per dimostrarne
e impugna la verità e credelasi vincere o per grida o per sottigliezza di
e credelasi vincere o per grida o per sottigliezza di parole; e questa è
cose che s'impugnano per parole generali o per conietture posso essere facilmente riprese.
impugnando che uno abbia spiegato l'enigma o l'indovinello! -figur. dante
le quali si possano scusare i delitti o impugnare i contratti e obblighi, si
che non patisca eccezione alcuna, impugnativa o destruttiva sopra le eccezioni modificative le quali
. rivolto, adoperato per recare offesa o danno (un pretesto, un argomento)
uno smalto particolare; raffigurato in unione o incrociato con altre armi al centro dello
(un'arma effigiata su uno stemma o blasone). impugnato2 (part.
in parte tollerati con astioso silenzio, o impugnati con vane proteste. cattaneo, v-1-35
— per estens. ant. mezzo o prova di confutazione, d'oppugnazione.
. impugnatura, sf. atto o modo d'impugnare (e indica in
, l'atto del comprimere le corde, o la stessa loro compressione colla mano sinistra
sinistra, all'uopo di accorciare più o meno la tratta e rendere così i varii
partic. contro una sentenza) civile o penale ritenuto ingiusto (per violazione di
per violazione di norme di diritto sostanziale o processuale), consistenti nell'eser- citare
grado superiore di riesaminarlo e di modificarlo o annullarlo; l'atto processuale con cui
autorità giudiziaria l'invalidità di un atto o negozio privato (testamento, contratto,
(testamento, contratto, ecc.) o pubblico (decreto amministrativo).
pensione s'impugni per capo di nullità o di reduzione, se la dimanda sia
scortesia. -in senso concreto: azione o comportamento inurbano; sgarbo, affronto.
non so come... possiate o dire o fare intendere che io ho commesso
come... possiate o dire o fare intendere che io ho commesso verso
. figur. ant. rozzo, scortese o, anche, che denota mancanza di
che colle loro piacevolezze, non mai fredde o impulite, ha mescolato gli ammaestramenti più
, sf. ant. l'essere sporco o, anche, grezzo. -in senso
. azione di una forza applicata o comunicata a un corpo; impulso, spinta
comunicata a un corpo; impulso, spinta o, anche, pressione (ed è
, 2-iii-176: risolutamente affermarono l'anima o la ragione oppure certa impulsione senza discorso
: preso tutto dalla sua arte o dalla sua indagine,... segue
a cause esterne. -slancio emotivo o passionale. beccaria, i-203: io
rivelatrice di disturbi al livello della coscienza o della volontà. impulsivo, agg.
a far questo gli bisognarebbe virtù trattiva o impulsiva ed altre simili, che non
dominare dai propri impulsi; che agisce o parla senza considerare le conseguenze dei propri
senza considerare le conseguenze dei propri atti o delle proprie parole; facile all'ira
avventato; che deriva da una decisione o da una scelta attuata senza sufficiente ponderazione
distinguersi, obbedienti agli stimoli del bisogno o del cuore. -che è dettato
. -che è dettato da collera o risentimento (una parola, una frase
4. fis. grandezza impulsiva o a carattere imvenne d'improvviso non so
, comportamento impulsivo: atto impulsività. o comportamento che deriva da una menoma
zione delle facoltà intellettuali, volitive o affettive. = voce dotta
da loro sanza alcuna mia instanza o pratica, ancora che mi sia stato gratissimo
. azione di una forza applicata o comunicata a un corpo; spinta o,
o comunicata a un corpo; spinta o, anche, pressione; momento (
da se stesso, sicché l'impulso o sia la causa esterna del moto è
4-15: chi sa che gli uomini, o per motivo dell'anima o per altro
uomini, o per motivo dell'anima o per altro impulso, non abbiano conosciuta
che l'anima più non dubita o né anco può dubitare che le stia bene
dalla volontà. 3. slancio emotivo o passionale spesso violento e irrazionale (di
di un uomo, del suo animo o dei suoi sentimenti). — anche:
disse col più vivo del cuore: o fussi io pur quello! casti,
a beneficare, come godesti tu, o giuseppe mio figlio, in occasione di
: prodotto della forza meccanica, costante o variabile da istante a istante, applicata
per l'intervallo di tempo, infinitesimo o finito, durante il quale essa agisce
. -in elettrotecnica, impulso di tensione o impulso di corrente: prodotto della tensione
impulso di corrente: prodotto della tensione o dell'intensità di corrente per l'intervallo
violentemente rivelando un offuscamento della coscienza o un disturbo della volontà o una carica
della coscienza o un disturbo della volontà o una carica affettiva molto intensa (ed
infelici. -che non presenta rischi o pericoli (un'azione). bertola
2. raro. che non può o che non deve essere punito (un'
abbia aggiunta, tu riaverai, o dulcissimo, immaculata e impune di spesa la
valore avverb. senza incorrere in punizioni o castighi. -per estens.: senza andare
conseguenze; senza incontrare difficoltà, danni o rischi. francesco da barberino, i-58
punito; senza incorrere in sanzioni disciplinari o penali. segneri, i-271:
coprire le passioni private coll'abbagliante pretesto o di vantata o di creduta giustizia,
private coll'abbagliante pretesto o di vantata o di creduta giustizia, si commettono le crudeltà
d'ingegno quale sei tu, sarà sempre o l'ordigno del fazioso, o la
sempre o l'ordigno del fazioso, o la vittima del potente. manzoni,
-con significato attenuato: senza difficoltà o ostacoli, senza rischio o pericolo, in
senza difficoltà o ostacoli, senza rischio o pericolo, in tutta tranquillità.
agg. ant. armato di pugnale o di altra arma acuminata. giamboni,
impunìbile, agg. che non può o non deve essere punito (con partic
fuori delle condizioni obiettive di punibilità, o alla colpa, al reato stesso,
reato stesso, come per forza maggiore o per caso fortuito). - anche sostant
son detti... gl'impunibili o incorreggibili. tosi, 1-70: in
in -ista, ripresi dalle lingue classiche o foggiati con elementi moderni, pullulano fin
persona colpevole, sia a una colpa o a un peccato o a un delitto)
a una colpa o a un peccato o a un delitto). marsilio
impunità a chi mettesse in chiuso l'autore o gli autori del fatto. calandra,
alcun danno. ugurgieri, 310: o figliuolo d'enea, assai sia e basti
movimento. giov. cavalcanti, 230: o firenze, che fai tu? dove
, 4-66: perché si de'punir donna o biasmare, / che con uno o
o biasmare, / che con uno o più d'uno abbia commesso / quel
finire contro la scabrosità di una superficie o del terreno, non riuscendo più a
solco il vomere che s'impuntava o deviava. moretti, ii-792: zitto.
, quando la penna corre sulla carta o, meglio ancora, quando il pennino
arrestarsi, parlando, su una sillaba o su una parola non riuscendo più a proseguire
a proseguire 11 discorso (per balbuzie o perché non si trovano le parole adatte
punto (nel leggere, nello scrivere o nello svolgere una determinata attività),
una determinata attività), non volendo o non potendo più proseguire. d'azeglio
, senza articolo...; o veramente ambedue con l'articolo...
più con riferimento ad animali da tiro o da sella). — anche sostant
cavallo guadagni la mano al cavallerizzo, o che si tolga la briglia di bocca,
soppesti, che ne'vasi aperti debbono imputridire o fermentare. sangallo, 1-5: si
impuntarsi qua e là su qualche improprietà o inesattezza di termini o di giudizi. manzini
su qualche improprietà o inesattezza di termini o di giudizi. manzini, 17-183:
. contrastare, ostacolare (una persona o l'attuazione di un progetto, il compiersi
per fare fronte alla muta dei cani o per cambiare direzione avendo annusato le poste
. figur. ant. atto, atteggiamento o discorso improntato a puntigliosa ostinazione.
. puntato con le zampe (o i piedi) per terra per non
non sapendo se dovesse dir sì o no, proruppe: « sno ».
in impuntato di sotto in su, o d'alto in giù. impuntatóre
sottolineare un passaggio, un'affermazione, o anche come effetto di un ragionamento imperfetto
rotto in più punti... giusto o no quel che ne dici, è un
-in senso concreto: atto, atteggiamento o discorso improntato a puntigliosa ostinazione.
3. in orologeria, difetto dello scappamento o dell'imboccatura di una ruota, per
, per cui l'orologio si ferma o ritarda. impuntellare (imponteltore),
. cucire un materasso, una coperta o un panno imbottito, con lunghi punti
con punti fìtti un tessuto messo doppio o applicato su un altro tessuto di sostegno
di stoffe, per impuntire coperte o panni imbottiti, per rifinire orli di
imbottiti, per rifinire orli di abito o biancheria. allegri, 216: al
una vela è legata a un pennone o a un'antenna. = incrocio di
), agg. raro. cucito o rifinito mediante impunture. bonsanti,
toccava... vestirsi di gala, o * impuparsi 'secondo il suo
impurézza, sf. impurità morale o spirituale. lubrano, 1-6:
altera la purezza di una sostanza chimica o di un minerale. milizia,
pietra preziosa che contiene elementi di natura o struttura diversa. 4. elettron
, 3-2: per ricercare adunque quali umori o materie fossero lasciate impurgate nella pace di
e lo stillatolo di un collegio gesuitico o del sacro cuore, il sangue loro
ancora dell'impuriccio, può in uno o due lustri mondifìcarsi, acquistare almeno un
macchiato di peccato, l'essere moralmente o spiritualmente impuro. -in teologia morale
in cui si trova chi infrange un tabù o tocca un individuo o un oggetto già
infrange un tabù o tocca un individuo o un oggetto già impuro (e ha
del sangue per essere descendenti da giudei o da altri infedeli o da eretici o
essere descendenti da giudei o da altri infedeli o da eretici o perché siano ignobili.
o da altri infedeli o da eretici o perché siano ignobili. -in senso
24 caratti quello che non ha alcuna impurità o mistura d'altro metallo. c.
. 4. mancanza di purezza o di proprietà (di una lingua,
: che è questo che tu fai, o impurissimo e iniquissimo uomo? s.
capo all'altro del regno, senza che o da'ladri o da gl'impuri avesse
regno, senza che o da'ladri o da gl'impuri avesse che temere affronto.
comune sara... giunge pura o impura al matrimonio? -che offende
de'pensieri impuri. lemene, i-152: o notte ai furti amica, / a
. / del bue, del cervo o d'altre bestie impure. cesarotti,
, che contiene elementi di altra natura o è mescolato con altra sostanza. varchi
parini, giorno, i-1081: apriti, o vulgo, /... temi le
essere attaccata qualche ruggine, feccia, untume o altra materia impura o terrea ad essi
feccia, untume o altra materia impura o terrea ad essi metalli, e massima-
.. il qual dicesi moto vermicolare o peristaltico. arici, ii-160: sostenne
, ii-708: orribil ceffo / per natura o per arte; a cui ciprigna /
può, voglia stare in città; ragione o scusa, l'aria impura e i
impuro, dove siano ostruzioni di viscere o altre indisposizioni, si predirà l'evidente
ecc.); ricco di barbarismi o, anche, di errori (una lingua
sa scrivere quattro righe senza molti falli o di concordanze... o d'impropri
falli o di concordanze... o d'impropri significati o di frasi impure
concordanze... o d'impropri significati o di frasi impure. cesarotti, 1-i-141
'accompagnati da 'r ', o da 's ', né perciò sono
impusillanimire, intr. (impusillanimisco, im-tamento o carico di presunzione riportare. pusillanimisci
. battoli, 9-29-2-15: questi dunque, o pruovino alcun disastro o si volgano a
questi dunque, o pruovino alcun disastro o si volgano a considerare gli altrui,.
, se bene impustolita... o piagata, tagliate e scarificate bene le
, attribuibile alla responsabilità di una persona o di un ente personificato (un'azione
di un ente personificato (un'azione o un evento, in quanto causato da
alla sentenza. spallanzani, iii-362: o di poco o di molto valore che fossero
spallanzani, iii-362: o di poco o di molto valore che fossero tali mancanze
generale, che altro è un atto materiale o naturale, ed altro è un atto
di libero arbitrio a volere il bene morale o il suo contrario sono tutte uguali,
l'ubriachezza non derivata da caso fortuito o da forza maggiore non esclude né diminuisce
a una determinata causa un danno o una disgrazia. dante, conv.
iv-130: né fia chi quinci pensi crudeltà o furore in me stato di morte,
che imputa altrui il falso; o una scrittura maledica, la quale appon colpe
lo più da a, talvolta da in o per; l'azione riferita costituisce il
l'azione riferita costituisce il complemento oggetto o è indicata da una proposizione oggettiva)
se non fosse già che altri desse, o all'uno o all'altro,
altri desse, o all'uno o all'altro, tal cagione la quale fosse
, tal cagione la quale fosse con difetto o con colpa. boccaccio, iv-103:
con colpa. boccaccio, iv-103: o iddio, veditor de'nostri cuori,
. 3. considerare qualcuno responsabile o colpevole di un atto illecito o criminoso
responsabile o colpevole di un atto illecito o criminoso (ed è seguito per lo
coscienza, xxi-710: se tu perissi [o isdrael], imputalo al merito tuo
. leonardo, 7-i-22: tu dici, o pittore, che la tua arte è
, cioè si reputano a sua lode o a suo biasimo. 5.
, e più presto esser imputato ignorante o poco diligente, che disobbediente et ingrato
partita di merce; attribuire una spesa o un credito a uno dei conti previsti
destinare un pagamento all'estinzione (parziale o totale) di un debito.
tutti i peccati commessi fin dal principio, o che fossero per commettersi fino alla fine
, che vissuti al tempo di dante, o molto ad esso vicini, dovevano conoscere
2. accusato di un atto illecito o criminoso (in partic., di
, se la persona imputata era innocente o colpevole,... tutta apparteneva
il fastidioso, che erano imputati, o parenti, o amici d'imputati. pirandello
che erano imputati, o parenti, o amici d'imputati. pirandello, 7-655
reato. 5. fatto, condizione o persona considerata come causa di un determinato
considerata come causa di un determinato atto o fatto. romagnosi, 19-66: la
, dicesi « imputazione ». l'agente o il soggetto a cui si attribuisce il
soggetto a cui si attribuisce il fatto o l'effetto dicesi « imputato ».
: non è... innocente chi o ignora, o non ignora, o
.. innocente chi o ignora, o non ignora, o non conosce i dettami
o ignora, o non ignora, o non conosce i dettami della natura. da
necessaria per ottenere un singolo prodotto, o che sia possibile identificarla solo indirettamente,
più prodotti, si parla di imputazione diretta o di imputazione indiretta). -nel diritto
capitoli del bilancio di previsione dello stato o di altro ente pubblico. -nel diritto
(derivante dalla volontà del debitore, o, in mancanza di una sua dichiarazione,
imputazione « ex se »: attribuzione o conteggio che il legittimario, il quale
essa è stata lesa. -imputazione generica o pratica: uno dei due modi possibili
ma bensì per la scusa dell'imputazione o restituzione degli esatti. idem, 1-9-3-31
se 'l giglio si rompesse e fiaccasse, o messo fra due pietre, non gittarebbe
sàndomi l'intelligenza in una pingue cucina o imputridendomela in un cimitero di libri,
funghi] che nascono appresso a'fimi o pannacci fradici, o letame o piscio
nascono appresso a'fimi o pannacci fradici, o letame o piscio d'animali o arbore
a'fimi o pannacci fradici, o letame o piscio d'animali o arbore fradicio imputridito
, o letame o piscio d'animali o arbore fradicio imputridito, o in luoghi
piscio d'animali o arbore fradicio imputridito, o in luoghi putridi. redi, 16-iii-15
, quando ascolta gli avvenimenti degli dei o furiosi o amatori, dimorar quivi disgiunta
ascolta gli avvenimenti degli dei o furiosi o amatori, dimorar quivi disgiunta da'luoghi
tutta l'italia. carducci, iii-1-316: o poeti romantici fratelli / d'impertinenza e
di albina. spallanzani, 4-iii-33: vivendo o morte di fresco, [queste meduse
ne lo, ne la, ne i o ne', ne gli, ne le
illativo (sia reale sia figurato) o temporale, modale, causale, ecc.
* nell'acqua, nel fuoco 'o pure quando ella ve 'l dee avere,
avendo a seguir articolo, seguitando vocale o consonante, né nel masculino né nel feminino
nello, nel, nelli, negli 'o * nel 'nella'e 'nelle'.
in 'e 4 ne 'o 4 nel 'si trovano insieme congiunte.
fiori della lingua? -seguito (o unito) dalla prep. di articolata.
insella ', 'indelli ', o 4 indei ', 4 indelle '.
'. nel, nella, negli o nei, nelle. comunissimo per tutta la
-in funzione di pref. illativo o negativo. liburnio, 1-5: in
viii-71: en le parti d'arezzo, o nel distretto, / che voi,
più forte ardea. idem, 290-8: o quant'era il peggior farmi contento /
di sposa. pascoli, 25: o vecchio bosco pieno d'albatrelli, i
ciel coronata. petrarca, 28-1: o aspettata in ciel beata e bella /
, i-360: negli occhi nostri, o vita, le imagini tue dileguando / come
parte del corpo sulla quale principalmente agisce o si manifesta un sentimento o turbamento interiore
agisce o si manifesta un sentimento o turbamento interiore. petrarca, 94-9:
. neri de'visdomini, 3-6: o madonna, è l'amore / en me
; / se con la pece o con la carta pesta / tu lor stoppassi
né te, lauro infecondo, ammiro o bramo, /... che i
orgogli accampi in mezzo al verno gramo / o in fronte a calvi imperador romani.
collo. -indica ciò entro cui qualcuno o qualcosa è circondato, avviluppato, coperto
: a te lo scettro in terra o, se ti piace, / l'alto
. -con riferimento a un libro o parte di esso, a scritti,
nessun dente giamai, nessun artiglio / o di silvestre o d'animal pennuto / insanguinossi
, nessun artiglio / o di silvestre o d'animal pennuto / insanguinossi in mandra
d'animal pennuto / insanguinossi in mandra o tra gli augelli, / come la spada
suo venire in invidia dell'uditore, o in odio o in dispregio. giamboni,
invidia dell'uditore, o in odio o in dispregio. giamboni, 8-i-19:
il tempo lieto. cariteo, 361: o giustizia del ciel, poscia ch'ai
compì, di moto per luogo reale o fìgur.). guido da pisa
l'usanza del nemico se nella notte o nell'apparente del die o quando si
se nella notte o nell'apparente del die o quando si cena o si desina è
apparente del die o quando si cena o si desina è usato d'assalire. dante
chiamare a vita civile gli uomini rozzi o piuttosto bestiali di quel paese. manzoni
entro il quale si svolge un'azione o si verifica una circostanza. fra giordano
tempo al quale si differisce un atto o un proposito. leopardi, 11-39:
-concorre a formare locuz. avverbiali o prepositive di valore temporale. dante
in progresso di tempo tinta in un modo o nell'altro di questa barbarie orientale.
quando fece d'annunzio non fece in tempo o se ne scordò. -concorre a
-in correlazione con la prep. di (o, ant., con un altro
compiuto. -indica un fatto o una circostanza con i quali altri fatti
una circostanza con i quali altri fatti o circostanze sono in rapporto di contemporaneità o
o circostanze sono in rapporto di contemporaneità o di durata. faba, 64:
che stesso si pospone sempre nel nome o pronome. manni, 2-149: in fiammetta
iii-24: quale è magiore amore, o quello del padre o della madre,