grembo. -con riferimento a soggetti inanimati o a concetti astratti. cicerone volgar
un edificio, di una costruzione, o anche di un mobile, ecc.
sollevato e raccolto in modo da accogliervi o riporvi qualche cosa. testi fiorentini
pecore! ». -parte interna o riposta di un abito. - anche:
disumana. -aprire il grembo a qualcuno o a qualcosa: accogliere con benevolenza,
allargarsi in modo da formare un lago o un mare (le acque di un fiume
immonda / odi gracchiare, o filli, in strana foggia, /.
... raggio è di sole, o de'tuoi soli il lume? parini,
ricoprire (con riferimento a persone, o a cose del maremmano ombroso,
: che rimedio per noi si farebbe, o potrebbesi la terrazza e le scalinate
e logge si gre -mettere o porre il capo in grembo a qualcuno:
-sedere, stare in grembo o nel grembo del il brando ebbe a
avere tuttavia spiravano: ritenete gli spirti, o cori nostri, in propria balia.
aveva ingombro- (con riferimento a persone, o a cose posto il capo in grembo
dalle vicinanze e da roma, per vedere o far corte al grembo. principe.
figur.: parte interna, profonda o intima; am letti bianchi
, non vi trasporte / disio de averle o d'allegazioni, di suppliche,
gente. -anche di cose inanimate o di concetti astratti. rasori,
sente che una virgola è fuori posto, o che c'è rimasto il buco di
solfuro di cadmio, con lucentezza adamantina o resinosa. = deriv. dal
: ai cavalli staranno bene le greppie o le rastrelliere e che sieno alte a causa
le bestie solite tenersi legate alla greppia o mangiatoia. verga, i-181: aveva
; impiego che permette facili e più o meno onesti guadagni (soprattutto l'impiego
onesti guadagni (soprattutto l'impiego statale o un'attività comunque finanziata dal governo,
illeciti guadagni; essere pagati dal governo o da particolari gruppi di potere per sostenerli
facili e poco onesti a spese dello stato o di particolari gruppi di potere.
, scrivono nei giornali giacobini, protezionisti o senza idee, e contribuiscono alla disorganizzazione
i-269: quando qualche dissoluta capra danneggiava o da qualche pericoloso greppo pendeva, cloe
un greppo talor concavo alpino, / o per vecchiezza o per soverchio peso,
talor concavo alpino, / o per vecchiezza o per soverchio peso, / in ida
per soverchio peso, / in ida o in erimanto un grosso pino / suole
testa alta fra l'erba, una voce o il gittare d'un sasso. redi
: non filari / di pettinate piante o dritti a squadra / greppi e canali
, vi si dà entro bere o mangiare a galline, o simili cose.
bere o mangiare a galline, o simili cose. manzoni, fermo e
: 'greppo', piatto, tegame, o altro vaso di terra; fesso, sdruscito
vaso di terra; fesso, sdruscito, o in parte rotto, che pur si
reali di francia e di brettagna, / o successore del bassà d'aleppo, /
successore del bassà d'aleppo, / o di qualche marchese d'alemagna, /
, formata da particelle di grana più o meno fine; è del tutto opaco o
o meno fine; è del tutto opaco o appena traslucido sugli spigoli (a differenza
colore varia dal bianco al rosso più o meno scuro (è dotato di grande resistenza
, dei grès, dei frappi secondari o stratificati, e del calcario secondario.
e costituenti una massa pietrosa, più o meno dura, usata frequentemente nelle arti
, la mica, il talco in grani o in pagliette. ojetti, iii-366:
'(cfr. gres). o vermicciuolo, che con ogni sforzo e sollecitudine
pian piano trapelando infra pori e grettole o infra pertugi o commessure più o
pori e grettole o infra pertugi o commessure più o meno rade, somministravano l'
o infra pertugi o commessure più o meno rade, somministravano l'acqua piede
. la parte del letto di un fiume o soffici, iii-32: poca luce
sulle staccionate, della spiaggia del mare o di un lago che le acque sui corpi
, ghiaia, sabbia, ecc. (o anche di bassa 2. ciascuna delle stecche
pascoli, 843: per esulante vergine, o ver / del fiume quasi sempre lungo
lucide gretole / sul gambo d'avellano, o ròcca? pieno di sassi, come
l'arsario che il greto del mare o de'fiumi sia ghiaioso; non
essendo altro il greto, che quella proda o spiaggia che è facendo scheggie, ancora
la qual proda è molte volte di rena o belletta ricoperta. 4. figur
: simili spiagge si denominano eziandio greti o renali, i quali nomi convengono tuttavia anco
uscire per 2. terreno ghiaioso o sabbioso; ghiaieto renoso. qualche gretola:
lo diserto tro-farla franca in una situazione imbarazzante o vamo quasi tutta quella giornata pianura e
) i mezzi per liberarsi da o greto, / prima ben nettar lo soglio
che vedde somer- è là, sei o settecento metri più a monte, toccato su
grétola, sf. ciascuno dei vimini o dei fili simo del principe che
sassetti, 191: se metallici o delle cannucce o dei listelli di legno
: se metallici o delle cannucce o dei listelli di legno voi arete
-orum 4 sbarre '(di legno o di metallo per ostruire un passaggio, un'
un'apertura) dal gr. xxel&poc o xxfj&pa (voce introdotta da catone)
viviani, 1-7: per comodo di aggottar o di cavar l'acqua con trombe,
oggi, che paiano tutti quanti ripetitori o pedagoghi, tanto vanno a ordine grettamente.
tempo abbattuti, a tradizioni scolastiche, retoriche o grettamente classiche. mazzini, ii-317:
chi la consideri non nelle sue forme o apparenze demagogiche grettamente razionalistiche e utilitarie,
, povertà di uno stile (letterario o artistico) e anche di una lingua.
per meschinità d'animo che per avarizia o avidità di denaro); troppo parsimonioso
gretto, insufficiente a ripagarne il valore, o il costo. 2. figur.
, 55: l'invidia è il peccato o il castigo delle anime grette. pea
odierna... per riscaldarci leggiamo o inventiamo ciascuno a nostra posta un sistema
idee (un artista, soprattutto uno stile o un'opera d'arte).
non mi lascerà più far versi, o, secondo che io desidero, mi comanderà
poco artifizio e invenzione, senza abbigliamenti o alcuna altra di quelle parti che rendono
nobili camminare in abito semplice e dimesso, o anche logoro e gretto. -sottile
addolorare, affliggere. c. ghiberti o amorozzo da fiorenza, 444: luntan vi
aria, bisogna che sia grieve o leggeri. bandello, 3-25 (ii-395)
po'greve. -forte, fragoroso o cupo, rimbombante (un rumore,
pianto. lorenzo de'medici, i-170: o fortunata casa, ch'eri avvezza /
ragguardevole per quantità; che comporta (o minaccia) conseguenze dannose; funesto,
acanti. -oppresso, tormentato (o anche ricolmo di pensieri, nozioni,
... che non ne discendesse o non ne uscisse greve di testimonianze geologiche
tardo, impacciato nei movimenti per pinguedine o malattia; pigro, neghittoso. bembo
ver dire, / che lingua d'omo o pensiero di core / o guardo d'
lingua d'omo o pensiero di core / o guardo d'occhi possan ben ciansire /
guardo d'occhi possan ben ciansire / o sì nomar com'è vostro laudare.
... che comprende de'frutici o suffrutici tutti nativi della nuova olanda,
già per contraro ch'avegna, / o per grevose pene,... /
fondamento e il sostegno di un sistema o di un organismo ideologico, religioso,
uno e mi parranno quasi sempre inutili o non veri. manzini, 10-55:
. pavese, 8-62: la parola o frase ripetuta non è altro che il
. ridolfi, ii-307: l'olivo moraiolo o molinello... mostra al contrario
raro. fermare, assicurare con paletti o spranghe. -anche: sprangare col paletto
: 'impalizzare', guarnire un luogo o un'opera di fortificazione di stecconi o di
o un'opera di fortificazione di stecconi o di palizzate. = denom. da
possa colpirla senza prima rovesciare i birilli o toccare il pallino. crusca [
essere impedita dai birilli, dal pallino o da altra palla, che siano in mezzo
dell'altro giuocatore ci sono i birilli o un'altra palla o il pallino,
ci sono i birilli o un'altra palla o il pallino, sì ch'e'non
non può, per l'interferenza del pallino o dei birilli, colpire la palla dell'
gioco del bigliardo, l'im- pallare o l'impallarsi. impaludare, tr
vago impallidir', che * impallidiménto * o 'impallidiscimento 'non sono voci buone
, per lunga malattia, per deperimento o vecchiaia; scolorire, farsi pallido,
l'una delle tre cagioni, o per infermità di corpo (nella quale intervengono
vanno a torre il vivido colore), o per paura o per compassione. savonarola
il vivido colore), o per paura o per compassione. savonarola, 5-ii-194:
la voce tremante a mancargli, replicò due o tre volte soavissimamente,...
. 2. provare (per vergogna o paura, timidezza o rimorso) un
(per vergogna o paura, timidezza o rimorso) un grave turbamento, che si
viii-2-144: temono e così impalidiscono, o si vergognano e così arrossiscono. amanio
intrica. antonio da lerro, xxxix-i-254: o quella bella e biancha man altiera /
febo ripercossa. boccaccio, 1-315: o luna, alla tua riton- dità.
, dileguare; screditarsi; perdere forza o valore. s. caterina da siena
impallidisco. l. giustinian, 1-291: o tu, core spietato, acerbo e
, sulle carte, negli studi (o sotto i lauri di parnaso): logorare
le dotte carte / troppo, o signor, impallidir t'aggrada. c.
impallidir ', che 'impallidimento 'o * impallidiscimento 'non sono voci buone
, per lunga malattia, per deperimento o vecchiaia; pallido, smorto, scolorito
del suo padre peneo, disse: o padre, dammi aiuto. ungaretti, ii-59
, / non valle tenebrosa, abisso o fiume, / procelle oscure o
o fiume, / procelle oscure o nebbia in lor costume, / quando si
perso vigore, energia, vitalità (o anche fama); svigorito; smorto,
di quanti famosi eroi occuparono già mai o le greche o le latine carte. f
eroi occuparono già mai o le greche o le latine carte. f. f.
ed una maledetta carabina / almeno quattro o cinque ne impallina. tommaseo [s
volerli [gli spaghetti] alla genovese, o alle vongole, o addirittura impallinati di
] alla genovese, o alle vongole, o addirittura impallinati di salciccia. prisco,
candidati, da eleggersi a un ufficio o a una carica pubblica, nelle pallottole
descrivere il nome di alcuno in breve o polizza e chiuderlo entro pallotta per trarlo
nei luoghi dove la pallotta significa breve o polizza. = denom. da
la cirimonia che si faceva delle fianzaglie o impalmaménto della figliuola del duca di vandomo
faccia negli sposalizi, e si dice impalmare o far l'impalmamento. impalmare1,
qualcuno (in segno di saluto o di promessa solenne). -anche assol.
iv-161: ogni volta che tu vuoi o giurare o spergiurare che fai tu?
: ogni volta che tu vuoi o giurare o spergiurare che fai tu? poni la
sacre, e in sullo altare, o impalmiti col compagno, e poi rompi
destre nemiche. 2. riconoscere o prendere per propria promessa sposa o per
riconoscere o prendere per propria promessa sposa o per proprio promesso sposo; fidanzare (
, subito che la ebbe impalmata, o che avesse per sua sicurtà la scritta
per sua sicurtà la scritta da zanobi o dalla sua suocera, basta che e'
. 3. disus. promettere o dare in moglie (o, rar
disus. promettere o dare in moglie (o, rar., in marito)
, esce d'una montagna uno liquore o bitume come pegola, molto sufficiente e
, impalmate. 2. riconosciuto o preso per proprio fidanzato; sposato,
fidanzato; sposato, maritato; promesso o dato in marito o in moglie.
maritato; promesso o dato in marito o in moglie. m. adriani,
per moglier? / -tardi arrivi, o mio buon conte: / già impalmata a
. che non è percepibile al tatto o sfugge a una chiara percezione dei sensi
. -che è appena percettibile all'udito o all'odorato. buzzati, 5-73:
pesta il gengiovo e fanne polvere sottilissima o impalpabilissima. biringuccio, i-172: è [
sentimento, con l'atteggiarsi del viso o il labile sfiocearsi delle dita. soldati
corruzione, di decadimento intellettuale e morale o anche di stile). -anche: affondare
. l'impaludare; condizione di regioni o di acque impaludate. targioni tozzetti,
a passar, flutto servile, / o levata al primiero / moto vivace,
capponi, i-303: il suolo magro o impaludato, e posto fuori delle vie
alle cadute ma non già all'impaludatura o altimpietrimento. = deriv. da
rifl. caro, 7-597: o bacco, o libero, / gridando:
caro, 7-597: o bacco, o libero, / gridando: euoè,
. letter. coronato di pampini (o anche di fiori e fronde).
impanare ', fare, formare il pane o la spirale, nella vite di metallo
]: 'impanatura ', le spire o gli anelli del maschio della vite che
, assunta dal verbo in unione personale o ipostatica. lami, 1-2-603:
porsi a sedere su una panca (o su un sedile qualsiasi). - in
. -sdraiarsi su una panca (o su un altro giaciglio). ruscelli
fieno, / altri s'era impancato, o intavolato, / ed io mi raggiravo
per amo a chiappar granchi, / o star per venti crazie a far la spia
alle proprie forze; pretendere di giudicare o di discutere di un argomento senza averne
agg. seduto su una panca (o un sedile qualsiasi). -in
, 39-iv-197: come da 'cotyla 'o 'cotula', sorta di misura di liquido
figuratamente alla lingua, denota certo impedimento o legamento di essa nella spedita o chiara
impedimento o legamento di essa nella spedita o chiara pronunzia di qualche suono.
tempo del loro passaggio un piè d'ulivo o quercia. l. ugolini,
e 'impaniarsi'. coprir qualcosa col vischio o pania: * impaniare un vergone '.
trarnegli fuori. betocchi, 5-54: o limo del paradiso / che c'impanii
impaniare le viti da alto presso al gambo o vero al capo, che così per
: un uccellacelo, colto al vischio o preso alla rete,... quanto
esperta. -per estens. restare impedito o imbrigliato, impacciato. pulci,
64: son [i panioni] mazze o ver carnati impaniati del tutto, fuor
in un tratto giù casca, / o frusone impaniato all'uccellaia? caro, i-305
incarcerati animali da acqua e da terra o erbe e piante. passeroni, 1-253:
: in mezzo d'una sala o magazzino / per due orci impaniato e ima
s'io non ò da te consiglio o regola, / sono inpaniato come tordo
chi si appressa ad un professore coetaneo o per amicizia, o per consiglio,
ad un professore coetaneo o per amicizia, o per consiglio, o per conferenze su
per amicizia, o per consiglio, o per conferenze su l'arte, rimanga tosto
villa, partiva di firenze a cinque o sei ore di notte in sulle poste
. 7. irretito nell'errore o nel vizio. caro, 5-253:
di vedere se 'l calunniatore si truova o s'è trovato altre volte impaniato nel medesimo
altre volte impaniato nel medesimo peccato esso o qualcuno de'suoi. delfico, i-99:
). raro. impiastrare di paniccia o di altra materia viscosa. d'alberti
]: 'impanicciare', impiastricciare di paniccia o di cosa simile a paniccia.
'mpanio delle donne per li paesi amici o stranieri. = deverb. da
; ridurre in panno, dare forma o consistenza di panno. cantini,
questa città... ardisca d'impannare o condurre per impannare le lane dette comunemente
li faccia [i forzieri] incoiare o impannare dal canto di fuori di buccie
impannare dal canto di fuori di buccie o di panno. baldinucci [d'alberti]
panno, di tela, di carta o cartone; fare l'impannata. carteggio
, coperto di panno, di tela o di carta resistente, che serviva per
chiudono non con impannate di tela incerata o di carta, ma con bianchissimi e fini
entrava di tra le impannate mal giunte o dalla gattaiola. caproni, 2-91: scuotevano
di panno lino, di carta velina o di cristallo opaco, che certi artisti
, per uno spiraglio di finestra impannata o per un fesso d'uscio, lasciarsi
già in ghingheri verso la nunziata, o al tramme e tutte rata- tinate e
tinate e 'mpannocchiate e ritinte a'labri o nel viso. a. verri,
, che è un arnese di panno o drappo che si pone in capo e cuopre
corso s'impappa una minestra di quattro o cinque milioni di scudi! = comp
. carducci, iii-5-223: diavolo! o che a me col mio titolo di
impappolarsi ', è quell'impiastricciarsi o lordarsi, specialmente i bambini, mangiando farinata
deserti, affondate nei mari, impantanate o congelate in tutte le russie.
giovani che nella medesima via si trovassero o per elezione o per necessità impantanati,
medesima via si trovassero o per elezione o per necessità impantanati, sappiano levarne i
nome di 'pan tino 'o 'pantìne ', dal quale veniva fuori
pappa o altro simile. tommaseo [s. v
soprattutto un tiro nel gioco del calcio o in altri sport del pallone).
imparacchia quasi una delle sporchissime arti. o. rucellai, 4-39: lo mio avversario
servire la società in qualche utile professione o benefico mestiero, studiano ed imparacchiano così alla
lodare, esaltare a cielo, o reputar uno sommamente felice. 3.
mondo. v. franco, 233: o beltà d'ogni esempio altro divisa,
impacciato fra gli articoli di una legge o tra le clausole di un contratto.
impacciato fra gli articoli di una legge o tra le clausole di un contratto.
. delminio, i-7: il precetto o 'l consiglio non sarebbe così ben ricevuto
gli scrittori. varchi, ii-1-53: tratti o dall'avarizia e ambizione propia, o
o dall'avarizia e ambizione propia, o dalla sollecitudine e disidero dell'imparante,
facciata, la quale sola si vede, o non gettano fondamenti, o gli gettano
vede, o non gettano fondamenti, o gli gettano debolissimi e imperfetti. castelvetro,
ne avesse avute delle mie, se o nel viaggio o nella stanza avessi imparato qualche
delle mie, se o nel viaggio o nella stanza avessi imparato qualche cosa di
più discutere. si può solo imparare o insegnare. imparare sarebbe, ancora,
le fosse / io potevo imparar greco o caldeo! straparola, ii-115: noi faremo
che nasce dall'impa- rare qualche scienza o arte. guadagnoli, 1-i-71: solo
.. abbia egli imparato da sé o da altri in questa scuola o in quella
da sé o da altri in questa scuola o in quella, nulla deve importare.
e tace. -imparare a mente o a memoria (anche semplicemente imparare)
): fissare nella memoria un testo o un discorso in modo da saperlo ripetere
che non sarà una meza di livio o di salustio. g. gozzi, i-12-238
impara. pascoli, 701: o padre, bene io so le notti /
in ciò pace né triegua, / o amore o madonna altr'uso impari. poliziano
pace né triegua, / o amore o madonna altr'uso impari. poliziano,
rendere qualcuno idoneo a un dato atto o comportamento; consigliare, persuadere, indurre
(per lo più sull'esempio altrui o per le proprie amare esperienze) ad atti
a disegnare imparavano. soranzo, 122: o cara piuma, o cari fogli,
, 122: o cara piuma, o cari fogli,... / i
relazione col verbo conoscere). o. rucellai, 8-9: dalla cognizione poi
altrui: ricavare utili insegnamenti da successi o insuccessi degli altri. ariosto, 10-6
'guastando', e più comunemente 'sbagliando 'o 'errando, s'impara '; maniera
'imparaticcio', aggiunto di cosa imparata malamente o d'opera informe d'un principiante.
imparatìccio2, sm. lavoro manuale o intellettuale eseguito a fine esclusivo di addestramento
. e. cecchi, 5-187: o maestrucci! tra sé a sé, come
titolo di critica le vostre impressioni, o le reminiscenze dei vostri imparaticci di scuola
reminiscenze dei vostri imparaticci di scuola, o il formulario dell'ultimo libro che avete
imparaticci, in cui non vive un'idea o un sentimento. pea, 8-12:
valle, eran tornati ai campi, o ai mestieri imparati nella prima età,
dicono i nostri falegnami di que'legni o assi, non molto grossi, che
, una circostanza, una qualità fisica o morale); che non ha confronti;
daun gettò improvvisamente 30 ponti sulla marca o sia morava. da ponte, 57
polit. raggruppamento dei candidati di due o più partiti in una unica coalizione elettorale,
al fine di evitare dispersione di voti o di conseguire un premio di maggioranza;
, due dinastie coi vincoli della consanguineità o dell'affinità. aretino, 10-40
procedere al raggruppamento dei candidati di due o più partiti in una unica coalizione elettorale
. figur. porsi in relazione con qualcuno o qualcosa; diventare simile, assimilarsi,
frugoni, 3-i-342: noi guadagniamo, o sire, col permettere che la verginale
monio); legato da vincoli di consanguineità o di affinità. compagni, 1-5
dove veramente gli vedessi [i figli] o grandi o sì imparentati non hanno di
gli vedessi [i figli] o grandi o sì imparentati non hanno di te bisogno
del magistrato... sia gentile, o bene imparentato, o ricco,
gentile, o bene imparentato, o ricco, o virtuoso. tommaseo [s
bene imparentato, o ricco, o virtuoso. tommaseo [s. v.
: * imparentato bene', che ha o si fa parenti da giovarsene. -molto
astratti). grazzini, 2-391: o anima imparentata col cielo, volgi gli
versi, né l'oratore, scrivendo o profferendo, forma il buon numero e l'
in un'unica coalizione elettorale (due o più liste di partito, due o più
due o più liste di partito, due o più gruppi di candidati); apparentato
delle virtù, 106: ov'è disguaglianza o impa- rezza, e maggiorezza dell'uno
rezza, e maggiorezza dell'uno e minorezza o abbattimento dell'altro, ivi non è
buonarroti il giovane, 9-196: intercolunnii o troppo angusti o troppo / intervallati,
, 9-196: intercolunnii o troppo angusti o troppo / intervallati, impari e diseguali
sia quella che egualmente è eguale o pur l'al tre ch'è pari impariménte
una foglia pennata composta). o. targioni tozzetti, i-106: 'dispari-pennate
altri casi che nel caso retto, o meno in uno che in un altro.
impac iato', che ha o fa di molte parole. tommaseo [s
breme, corte., 1-686: trenta o quaranta zucche di pedanti, hanno un
non può esser dato all'intendimento che tutto o niente. b. croce,
.. riaffermavano sempre l'unità imparabile o la semplicità... dello spirito
un insegnamento); tenere (una lezione o un ciclo di lezioni).
; colpa altresì di chi non sappia o non voglia impartirlo qual si conviene.
umana società, ma non toglie le disuguaglianze o i dislivelli che ci son dentro.
. allorché manchi della conveniente capacità di mente o = frequent. di imparare.
17-90: certe nomenclature imparucchiate dallo studente o scartabellando ne'libri,... gli
di equanimità, mantenendosi alieno da spirito o passione di parte e non lasciandosi sviare
imparziale, che non prende parte, né o parzialità. f. galiani,
non ho più, non dico amici o favoreggiatori, ma né pure estimatori imparziali
imparziali, non trovo più chi mi intenda o voglia intendermi. b. croce,
ha voluto pure anteporre a cimabue questo o quell'altro pittore della stessa età, perché
fa- cesser gli occhi men torvi, o i nasi meglio profilati, pic- e
sdegno e la vergogna per mille scrittori che o si smentiscono scambievolmente o si copiano?
mille scrittori che o si smentiscono scambievolmente o si copiano? imbriani, 3-53: se
2. per estens. che dimostra o deriva da equità e obiettività di giudizio
anche degno da osservarsi quanto voi, o giudici, soprastiate agli arin- gatori in
la republica con tali istituti che l'una o l'altra dia garanzia d'imparzialità e
e grande potrebbe sapere, operare, o pensare, quell'uomo, che non
delle passioni, in virtù della grazia o per effetto della morte liberatrice (l'
. non soggetta a influenza della materia o della sfera sensibile (l'anima come intelletto
. che non è suscettibile di alterazioni o di modificazioni; immutabile, inalterabile (
2. che non si lascia commuovere o vincere da alcuna emozione; che non
; che non lascia trasparire alcun turbamento o commozione (una persona o anche il
alcun turbamento o commozione (una persona o anche il volto, gli occhi, lo
gioberti, 1-ii-373: il male tollerato o commesso non solo con animo impassibile,
si altera facilmente; per nulla scosso o preoccupato; che sa mantenere il dominio
letter. condizione, propria di dio o dell'uomo assunto alla gloria celeste,
quasi un rinnovellarsi, un rifarsi, o per dir meglio, un ritornare,
sole agitata da un assiduo ribollimento, o alla frigida impassibilità di quella nuda agglomerazione
spirito e della mente. -impassibilità stoica o dello stoico: stato di calma dello
calma dello spirito libero da ogni sentimento o desiderio (ed è lo stato di
. indifferenza, insensibilità al dolore fisico o morale. de roberto, 6-226:
enigmatica, indecifrabile; atteggiamento impenetrabile (o inaccessibile). de roberto, 4-289
piovana con la impassibilità di un tegolo o di un albero. palaz
aspetto atipico, anonimo, non caratterizzato o distinto da segni particolari. gobetti,
in modo non suscettibile di mutamento o alterazione; immutabilmente, inalterabilmente.
felicità. 2. senza provare o mostrare emozione alcuna. -anche al figur
l'agresto al sole per quattro o cinque dì, e dipoi pestato, si
di impassire), agg. appassito o fatto appassire; seccato. fioravanti
e poi lavarla e meterla sopra alcuna corda o altra cosa ad asciugare, e come
l'operazione dell'impa- stare; impasto o composto che ne risulta; ciò di
ciò di cui una cosa è fatta o impastata. - anche al figur.
impastare, tr. amalgamare a mano o a macchina una o più sostanze con
amalgamare a mano o a macchina una o più sostanze con poca quantità di liquido
sale, lievito, uova, burro o olio, ecc.) per fare il
-in partic.: preparare la malta o calcina. boiardo, 1-45: con
..., per non avere, o non saper trovar terra che sia così
pigliano di quella che possano avere, o di questa, prima impastandola, ne
grano... scotolatura di lino o canape, sarà buonissimo. oliva,
-stendere i colori sulla tavolozza (o diretta- mente sulla tela o tavola)
tavolozza (o diretta- mente sulla tela o tavola) mescolandoli, stemperandoli, sfumandoli
.]: impastare una carta geografica o altro sopra legno o tela che ci stia
una carta geografica o altro sopra legno o tela che ci stia bene distesa.
pelino, intingile nella terra intrisa, o ver crea. impastavele bene dentro, e
fare, formare servendosi di una pasta o di un impasto. - anche al figur
eziandio, se gli viene di leggere o pensare o udire o vedere opere carnali
, se gli viene di leggere o pensare o udire o vedere opere carnali, non
gli viene di leggere o pensare o udire o vedere opere carnali, non abbia altro
se vedesse congiungere due pietre insieme, o impastare pane in loto. aretino,
di sarno, a impastar carte, / o a pascer vermi, come il calabrese
, 17-176: allorché mota molliccia impasta o batte turchina argilla, / col dito medio
, che in bell'agrume, / o che in pomo il sole impasta, /
quando fece d'annunzio non fece in tempo o se ne scordò. -concepire,
t'impasteranno. -imbastire, abbozzare o anche portare a compimento (un affare
6. figur. fondere insieme più cose o elementi in un tutto armonico.
. 7. pronunciare a stento o in modo indistinto, confuso; biascicare
parola, il movimento); impedirlo o renderlo lento e confuso. levi,
ridursi in pasta, diventare un impasto o indurirsi formando una concrezione, un agglomerato
, raggiro. burchiello, 64: o maestro abbachista, or dimmi tue /
), agg. amalgamato a mano o a macchina in modo da formare una
; mescolato in un impasto; ridotto o lavorato in pasta. m.
mescolata e impastata insieme con stoppa grossa o capecchio, faceva la fabbrica delle dette
cui cenere, impastata con pece liquida o grascia, overo con unguento amaracino,
tappava i buchi più evidenti. -mescolato o diluito sulla tavolozza (un colore).
. baldinucci, 73: dicesi bene o male impastata la pittura, dove si scorge
la pittura, dove si scorge maggiore o minore stento nel maneggiare essi colori.
2. per estens. coperto o imbrattato di una materia appiccicosa (una
tic.: spalmato di una pasta collosa o di una crema; imbellettato (il
loto]. 3. unito o tenuto insieme per mezzo di colla 0
oche impastate. 5. fatto o formato di un certo impasto o di
. fatto o formato di un certo impasto o di un certo elemento; composto,
composto, costituito di elementi vari mescolati o riuniti (un oggetto, una materia
6. che ha una particolare costituzione o complessione fisica, una certa indole;
sonno. -fornito di determinate qualità o virtù o vizi. della porta,
-fornito di determinate qualità o virtù o vizi. della porta, 2-127:
lezzume come siete. -formato culturalmente o spiritualmente secondo un determinato metodo o sistema
culturalmente o spiritualmente secondo un determinato metodo o sistema educativo; permeato, imbevuto di
permeato, imbevuto di determinati principi o idee. leti, 4-432: mentre
me. -informato a un determinato sentimento o concetto (uno scritto, un ragionamento
pasce mirabilmente l'intelletto di chi ascolta o legge. delfico, ii-318: non
. bossi, 426: impastate, o di struttura impastata diconsi dai naturalisti le
quale sono disseminate le parti costituenti, o eventuali. 9. locuz.
essere con la bocca impastata, avere o sentirsi la bocca impastata: sentirla come rivestita
aprì pesantemente le palpebre: squittì due o tre volte con la bocca impastata. pavese
impasti omogenei (e può essere orizzontale o verticale a seconda della disposizione del recipiente
pastatura de'colori, senza punto o poco tornarvi sopra. impasticcare,
impasticcare, rifl. gerg. drogarsi o togliersi la vita. = denom
qualche metopa non sia perfettamente quadrata, o che s'impasticcino basi e capitelli,
di cavallo, si fa ascoltare ripetendo o spesso impasticciando di nuovo le vecchie * pisme
di nuovo le vecchie * pisme ', o canzoni. pananti, i-25: dicon
impasticciata, che non so se sei partito o se sei restato. -immischiato
al loro programma di monarchie repubblicane o repubbliche regie. comisso, ii-175: era
impasto1, sm. l'impastare; sostanza o materia impastata. -in partic.:
che compongono un determinato tipo di carta o cartone. s. maffei, 4-79
calcina, il modo di girare una volta o una cupola, di assestare i conci
di mattoni. -agric. carattere o qualità di un terreno, che dipende
-terreno di medio o di mediano impasto: quello i cui
si ha da badare ad alcune voci o frasi isolate, ma al generale impasto
di un dipinto (e può essere magro o a corpo grasso o corposo, a
può essere magro o a corpo grasso o corposo, a seconda che sia sottile oppure
seconda che sia sottile oppure più denso o aggrumato; si ottengono nel primo caso
. l. pascoli, i-17: o qui sì che... s'ammira
voluto che fa apparire l'immagine fotografica o cinematografica leggermente sfocata. -anche: particolare
dissolvenza. 7. fusione di voci o di suoni di timbro e tipo diverso
non ha mangiato; che è digiuno o non sazio. ariosto, 18-178
mettere insieme fandonie per trarre in inganno o levarsi d'impaccio. muratori,
muratori, 7-iii-264: diciamo 'impastocchiare', o sia 'vendere delle pastocchie ',
: spiegatemi voi meglio perché non può o non vuole maritarci oggi. cantù, 2-440
abborracciare, raffazzonare, mettere insieme confusamente o alla meno peggio. manzoni, fermo
'impastoiàre '. mettere le pastoie, o geti, a falchi e civette da
i deboli. -mettere nell'imbarazzo o in condizioni di grave disagio, di
leggi precise; regolare con norme pedantesche o vessatorie. annotazioni sul decameron, 30
troppo disconverrebbe che apparissero... o inteneriti per funerali o addolorati per congiunti.
... o inteneriti per funerali o addolorati per congiunti. botta, 4-343
. per estens. avvinto con una corda o con cinghie, lacci, ecc.
, agg. cosparso di pasta o materia collosa. - anche:
messo nome * amaro tose 'senz'o, badi bene! senz'o!
senz'o, badi bene! senz'o! = variante di impasticciare.
grande quanto voi credete, né insaziabile o impasturabile. = comp. da
faccenda (per 10 più per vanità o leggerezza). 1. nelli,
impàtino). raro. ricoprire o trattare con una patina. -in partic.
un dipinto, dargli una patina di vecchio o d'antico. d. martelli
, agg. raro. coperto o trattato con una patina. -in
sanudo, lviii-544: la causa se impata o si perde de una ballota. aretino
moto di lumaca, onde s'impatta, o si vince) per aver dato alla
casotti, i-i-ii7: per me sempre o diluvia o tuona o è nugolo, /
i-i-ii7: per me sempre o diluvia o tuona o è nugolo, / e se
per me sempre o diluvia o tuona o è nugolo, / e se la non
3. locuz. -impattarla con o a qualcuno 0 qualcosa: stame a
: stame a pari; reggerne il confronto o il paragone; rivelarsi di egual forza
fossimo per uscire indenni dall'incontro o, chissà, impatto. 3
. popol. in preda al malumore o alla stizza; irritato, imbronciato.
iii-2-429: in che riposte selve o su qual monte / che più impauri i
i lassi occhi mortali / svelasti, o diva, la serena fronte? marinetti,
alla virtù concessa? lucini, 8-89: o signor, come il giorno m'impaura
: questa bimbetta,... o miei morti, / voi guardatemi un po'
, 2-5: né catene né fune o ferramenti / nulla poteva tenerli legati.
. mettere, incutere paura (minacciando o prospettando pericoli, sventure, ecc.
: se s'avviluppa, per sua fragilità o per illusione del dimonio, in vani
male / non ho che m'impauri, o è solo interno. sbarbaro, 1-228
che gli fa fuggire, sarà di frassino o d'alcun altro di quelli arbori che
da quelle cose con le quali pare o che si voglia impaurire colui che parla o
o che si voglia impaurire colui che parla o che s'abbiano a noia i suoi
). provare paura; esser colto o sopraffatto dalla paura; spaventarsi.
di impaurire), agg. colto o preso da paura; spaventato.
] le prende. leonardo, 2-58: o quante volte furono vedute le impaurite schiere
; fortemente preoccupato; messo in ansia o in sospetto. porzio, 3-22:
altrove, men forti di numero, o più impauriti, venivano in certo modo
, che non conosce pausa, tregua o riposo. ottimo, i-156: altri
. impavidaménte, avv. senza paura o timore; coraggiosamente, intrepidamente.
impavidità, sf. stato d'animo o atteggiamento di chi non si lascia cogliere
non si lascia cogliere da paura o timore, è sicuro di sé, fermo
impàvido, agg. che non ha o non mostra paura; che non
paura; che non teme minacce o ostacoli; intrepido, coraggioso, ardito
vaneggi per ricchezze in corte, / o in campo duce impavido / compri il
in trionfo. -per nulla intimorito o scoraggiato; deciso, sicuro, perseverante
non teme, che non paventa qualcosa o qualcuno. g. chiarini, 20
] che egli [l'animo] o si abbandoni come disperato, o s'impazienti
animo] o si abbandoni come disperato, o s'impazienti come infastidito. f.
librai. 2. tr. rendere o far diventare impaziente; far perdere la
incapace di sopportare ciò che procura sofferenza o molestia o fastidio o richiede disciplina
ciò che procura sofferenza o molestia o fastidio o richiede disciplina; intollerante, insofferente
procura sofferenza o molestia o fastidio o richiede disciplina; intollerante, insofferente (
campanil bisbigli / udì, quel giorno, o strilli di rondoni / impazienti a gl'
urgente, incontenibile (un sentimento, o anche l'ispirazione poetica). ariosto
. -per estens. che rivela o muove da impazienza, irritazione (un
. leopardi, iii-141: nei mali o vostri o di un'amica vostra io non
, iii-141: nei mali o vostri o di un'amica vostra io non compatisco
accolse. -che non pone limiti o riserve. milizia, ix-145: io
via al più presto. -che pulsa o si muove con ritmo incalzante. gozzano
di cibo. caro, 12-i-7: o quivi arei voluto io, messer giorgio,
né che v'aveste a magnare. o come vi sarebbe venuta la senapa al
le specie principali sono 1 " impaziente o balsamina de'boschi 'volgarmente 4 erba
erba impaziente'; 4 impaziente de'giardini'o 'femmina'volgarmente 4 begli uomini ';
l'impiccio ed il cibreo: / o qui è dove sta l'impazamento, /
lambruschini, 5-134: se in ogni stuoia o filare di stuoie abbiate lasciato da una
impazati. marsilio ficino, 5-31: o paolo, tu impazzi; le troppe
/ è delicatamente uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile /
delicatamente uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile / disgrazia
uso; potrebbesi / o morir o impazzare o d'altra simile / disgrazia darsi cagion
: vengo per sapere che se tu o loro impazzano. r. borghini, 2-71
; agire dissennatamente, farneticare, fare o dire stravaganze. cavalca, 21-29
procura sofferenza, molestia, disagio, o richiede disciplina; insofferenza, intolleranza per
disciplina; insofferenza, intolleranza per qualcuno o qualcosa (e, seguito da una
, 6-ii-503: le smoderatezze de'prìncipi o l'impazienza dei popoli rendono qualche volta
liberi ha dato luogo a dittature aperte o larvate. -ant. intollerabilità, insopportabilità
dalla collera per qualcosa che lo inquieti o infastidisca. -anche: atto o gesto o
inquieti o infastidisca. -anche: atto o gesto o parola di vivace reazione.
o infastidisca. -anche: atto o gesto o parola di vivace reazione. giamboni
egli ci atto, gesto, atteggiamento o parola, discorso di vivace reazione,
reazione, d'insofferenza, d'intolleranza, o avventato, precipitoso. compagnia
sa attendere con calma qualcosa intensamente desiderata o sperata. caro, 12-ii-303: voi
io avessi fatto impazzar lui, / o s'egli me avesse fatto sciorre. alfieri
battisoffia e di tal razza, / ch'o del suo mal guarisce, ovvero impazza
non connettere più (per la gioia o il dolore o l'emozione).
(per la gioia o il dolore o l'emozione). giuseppe flavio volgar
bel trovato. mercati, 30: o felice lucrezia! ella impazzerà d'allegrezza.
un tratto tu sghignazzi, / dica o qualche smanceria. firenzuola, 162:
può vantarsi di avere fatto disperare, fallire o impazzare altrui. giusti, ii-84:
ammirare grandemente, stravedere (per qualcuno o qualcosa). s. bernardo volgar
legami come i fanciulli che senza guida o maestro rimangono, andavano impazzando. baldelli
. non so della città che dorme o luccica o impazza dietro alle mie spalle.
so della città che dorme o luccica o impazza dietro alle mie spalle. baldini,
affaticarsi; arrovellarsi inutilmente per cosa difficile o insolubile o di scarsa importanza.
arrovellarsi inutilmente per cosa difficile o insolubile o di scarsa importanza. getti,
magnetica sotto l'influsso di scariche elettriche o di masse magnetiche, ecc.)
. -per estens. cessare di funzionare o funzionare in modo sbagliato. bontempelli,
9. locuz. -cosa da impazzare o da fare impazzare: che reca fastidio
da fare impazzare: che reca fastidio o dolore insopportabili. g. gozzi,
risorse; essere sull'orlo della follia o della disperazione. boccaccio, dee.
iii-1-266: quel tuo bello innamorato, o galatea, quel pastore siciliano dicono che
stare alla larga da chi agisce sconsideratamente o si mostra irragionevole. fagiuoli,
], iii-1-250: io mi vergognerei, o giove, se avessi un figliuolo come
, rimbecillito, istupidito (come ingiuria o per scherno). boccaccio, dee
di chiarmonte, / come tu vuoi, o carlo mio impazzato. machiavelli, 680
: la donna disse: per certo, o egli è troppo ricco o egli è
certo, o egli è troppo ricco o egli è stolto, o gli è impazzato
troppo ricco o egli è stolto, o gli è impazzato di me, tanto ben
amore mistico. iacopone, 82-2: o amor, devino amore, perché m'hai
magdalena. -che stravede per qualcosa o per qualcuno, infatuato. cesarotti
ammattito, con rabbia cieca e violenta o disperazione: insensatamente, follemente; impetuosamente
, sì che non ci sia sproporzione o non si debba tagliare all'impazzata da
su una siepe, un fossato o un muricciolo crepita la nostra fucileria all'impazzata
modo rotto il sonno, che impazzirei o caderei in qualche grave infermità. r
. farneticare, sragionare; agire insensatamente o incoerentemente. sicinio, prol.:
sé, non connettere (per gioia o per turbamento o per dolore); perdere
connettere (per gioia o per turbamento o per dolore); perdere la testa
uno di loro potesse, una notte o l'altra, essere preso alla chetichella dai
eccitarsi, entusiasmarsi, stravedere per qualcuno o qualcosa; compiacersene, dilettarsene.
innanzi all'altezze loro a cantar villanelle o madrigali, dove flamminio col suo liuto
-per estens.: cessare di funzionare o funzionare malamente (uno strumento, un
rivolgendosi a chi fa cose fuori luogo o strane, intollerabili. pratolini, i-136
: essere sull'orlo della follia, o al limite delle proprie forze; essere
la violenta impressione di un solo fantasma o grato o molesto. mazzini, 10-370:
impressione di un solo fantasma o grato o molesto. mazzini, 10-370: mi prendi
-infallibile (in ciò che afferma o insegna); che non può sbagliare
4. inappuntabile, privo di difetti o stonature (il comportamento, un gesto
2. popol. applicare cerotti o pecetta. = denom. da pecetta
in fondo se non degli infatuati istrioni o dei mercatanti mascherati; i migliori:
spalmare, coprire, cospargere di pece o di materia viscosa e tenace (in
, per rendere stagno un recipiente o per assicurare l'impermeabilità o la lunga
un recipiente o per assicurare l'impermeabilità o la lunga conservazione di una fune);
-chiudere, turare, sigillare con pece o con materia affine. a.
materie simili a lei, che turino o buco o fessura, nella guisa che fa
a lei, che turino o buco o fessura, nella guisa che fa la
, 5-11: che non t'imbratti o impece / di questa troppo altrui dannosa
5. locuz. - impeciare o impeciarsi gli orecchi: restar sordo a
m'impeciassi gli orecchi. -impeciare o impeciarsi la bocca: mantenere il silenzio
). cosparso di pece; calafatato o spalmato con uno strato di pece
spalmato con uno strato di pece o di altra materia affine per assicurarne l'impermeabilità
a un contenitore, ecc.) o la lunga conservazione (una fune).
di propria mano lo frusta con una libamba o pure con una corda impeciata. milizia
pentola di terra cotta impeciata, e riempila o di passo o di definito, sicché
impeciata, e riempila o di passo o di definito, sicché ogni frutta ne sia
bilancie del vento. -preparato con pece o altra materia combustibile (il fuoco)
intervenendo che la tua porta sia impeciata o arsa, rìdetene: perché sono i
pece (un recipiente, una cassa o il suo contenuto). palladio volgar
... molto negli arbori dureranno o negli orciuoli impeciati. pazzi, xxvi-3-350
vive con le mani sporche di grasso o di ruggine. -figur. immischiato,
reduci dai dolci colloqui con qualche sottufficiale o impiegato dell'intesa. 2
interno di barili con pece, paraffine o sostanze affini, per evitare la dispersione
, per evitare la dispersione del liquido o il diretto contatto con il legno.
. lubrano, 2-439: lasciami, o furia sanguinaria, che mi poni sempre
settembrini, 1-76: [i gesuiti o gli scolopi]... mirabilmente
burocrazia austriaca. carducci, iii-2-167: o arcadi o romantici fratelli / d'impertinenza
austriaca. carducci, iii-2-167: o arcadi o romantici fratelli / d'impertinenza e di
impecorita una libidinuzza arcadica di vostre strenne o cose simili, succhiarmi in pace il
impedantisco, impedantisci). diventare pedante o pedantesco. de sanctis, 9-293
b. croce, iii-26-228: la filosofia o teologia si irrigidisce, si impedantisce,
. 2. tr. rendere pedante o pedantesco. de sanctis, ii-1-113:
di impedantire), agg. diventato o reso pedante o pedantesco. grazzini
, agg. diventato o reso pedante o pedantesco. grazzini, 451:
grossolana, mal ricavata dal pensiero hegeliano o desunta dalla parte più contestabile di esso
impiegato per la misura d'impedenza elettrica o acustica (ed è per lo più un
dell'ancora, il cui piede o marra sia con altre intricata, o sul
piede o marra sia con altre intricata, o sul fondo. impèdico, sm
è peccato ad ardelle, a rubarle o impedimentirle. 3. intr.
-per estens.: causa, materiale o immateriale, che impedisce o costituisce un
, materiale o immateriale, che impedisce o costituisce un ostacolo; difficoltà; impaccio
redità dei padri e de le madri o de'zii o delli altri parenti non
padri e de le madri o de'zii o delli altri parenti non rivengono, sì
, / e non pensate a impedimenti o imbratti. leonardo, 2-132: impedimento
ch'ella adduceva per troncare una passeggiata o per rimandare un appuntamento.
espressiva. -espressione stilisticamente incerta o inefficace (in un'opera letteraria)
. ostacolo che costituisca motivo di ingombro o di intralcio (alla viabilità, al passaggio
disgombra, / né di muro, o di poggio, o di ramo ombra,
di muro, o di poggio, o di ramo ombra, / né nebbia che
dagli antichi appellati quegl'impedimenti di ferro o fune che si mettono ai piedi de'
di contrarre matrimonio { impedimenti matrimoniali) o di ricevere gli ordini sacri o di
) o di ricevere gli ordini sacri o di entrare in religione; gli impedimenti
del matrimonio senza però comportarne la nullità o che, oltre a rendere illecita la celebrazione
, né per qualunque altri loro argomenti o sagacità... non aveano potuto
se il patrone della nave... o tollerà 0 impedirà impedimento di dio o
o tollerà 0 impedirà impedimento di dio o di mare..., che lui
, in: se il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento
il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o
della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare
navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di
impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di cattiva gente, che
dio o di mare o di signoria o di cattiva gente, che lui non
. fosse sopraggiunto l'impedimento di signoria o rappresaglia, e seguisse la vendita della
, restrizione (di un'attività commerciale o economica). g. dolfin,
, lii-10-503: per ogni barca ritenuta, o per qualche impedimento di sali, domandano
5. stato di minorazione fisica, transitoria o permanente, che riduce o annulla le
, transitoria o permanente, che riduce o annulla le funzioni di un organo,
dentro da l'uomo possone essere due difetti o impedimenti: l'uno da la parte
né altra femmina per frigidità naturale, o per altro impedimento perpetuo impedito. fra
: impossibilità da parte di un atomo o di un gruppo chimico in una molecola
una molecola di ruotare rispetto ad altri o di reagire con altri reattivi in quanto
con altri reattivi in quanto impedito geometricamente o, rispettivamente, coperto da altri gruppi
, rispettivamente, coperto da altri gruppi o atomi presenti nella molecola stessa o in
gruppi o atomi presenti nella molecola stessa o in molecole del reticolo cristallino di cui
, 1-ii-74: arezzo si ribellerebbe, o e'vi darebbe tale impedimento guardarlo che
impedimento che [luigi napoleone] poneva o avrebbe posto al suo sviluppo politico.
possi. -avere, ricevere impedimento o impedimenti: essere impedito, impacciato;
, impacciato; incontrare ostacoli (materiali o morali), difficoltà, opposizioni; essere
in francia. -essere, riuscire impedimento o d'impedimento: impedire, impacciare,
, acciocché i vestimenti non fossero impedimento o vantaggio d'alcuna delle parti. dolce
, / e una mano le toglie abile o incauta / l'impedimento.
, un guadagno, un vantaggio) o non si attui un desiderio; rendere
ched e'può a quelli del suo reame o de la sua terra, ma elli
non se rimanesse, ma lo peccato o vero fallo, altra volta commesso, ancora
(costruita con che e il congiuntivo o, talora, in forma ellittica senza il
in forma ellittica senza il che) o implicita (costituita da un infinito retto
un infinito retto dalla preposizione di, o più raramente a, o, talora,
preposizione di, o più raramente a, o, talora, in forma ellittica,
cuore? 2. fare in modo o essere causa che una persona (o
o essere causa che una persona (o un gruppo di persone) non possa compiere
determinati compiti, conseguire ciò che deve o vuole, attuare determinati fini o scopi
deve o vuole, attuare determinati fini o scopi (anche con riferimento a soggetti
: l'agente si dice in potenza o perché non vi è tutto, o perché
potenza o perché non vi è tutto, o perché non ha tutta la materia,
perché non ha tutta la materia, o perché nello stesso corpo ritrova una facoltà
(costruita con che e il congiuntivo) o implicita (costituita da un infinito retto
dalle preposizioni a, di, da o, talora, dall'infinito).
ci volesse il conseguimento del bene, o vero impedirci che schermo non facessimo al
, in: se il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento
il patrone della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o
della nave o del navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare
navilio o tollerà o impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di
impedirà impedimento di dio o di mare o di signoria o di cattiva gente, che
dio o di mare o di signoria o di cattiva gente, che lui non
: se l'occhio 0 la mano o il piè t'impedisce, tagliali e gettali
. 5. impacciare materialmente o nelle operazioni dello spirito: recare disagio
nei movimenti del corpo e delle membra o anche nel compimento di un'azione,
e dal corpo in qualche modo superate o almeno impedite. varchi, 18-2-263:
ch'ella gracchi, / né se tedesco o se italian favella. pananti, 1-i-299
], quando per malizia d'animo o di corpo impedito non è ne la
mari con le spoglie dell'intere selve, o per acquisto o per mantenimento di piccola
dell'intere selve, o per acquisto o per mantenimento di piccola signoria.
confondersi; delimitarsi, restringersi (culturalmente o intellettualmente). g. capponi,
, ridurre il funzionamento di un organo o una funzione fisiologica. zanobi da
dalla croce, ii-73: dopo le ferite o contusioni de'nervi, corde o legamenti
ferite o contusioni de'nervi, corde o legamenti, sogliono rimanere ne gli articoli,
là dal filo, / da manila o da altra / parola dell'atlante una
fare in modo che non possa giungervi o entrarvi. foscolo, gr.,
impedisce, che è atto o capace a impedire; che costituisce motivo di
spergiuro è quando giura cosa di peccato o impeditiva di bene. caviceo, 1-167
lochi è reserbata, te prego, o aia santa, non esser del mio fatai
che si trova, per ragioni pratiche o morali, nella condizione di non poter
determinati compiti, conseguire ciò che vuole o deve; impossibilitato; trattenuto, ostacolato
di dio perché, impedite da infermità o povertà o da qualche altra ragione o
perché, impedite da infermità o povertà o da qualche altra ragione o scandolo,
o povertà o da qualche altra ragione o scandolo, non trovano sposo al mondo.
toccato, se impedito non è per età o per ciechità o per troppa abondanza di
impedito non è per età o per ciechità o per troppa abondanza di volontà. savonarola
impedito dalla morte, egli lasciò imperfette o non potè dar fuori, furono queste.
minori... e gli assenti o impediti. -per simil. e
; tutti i diritti dell'uomo menomati o ritolti; tutte le magnanime
volontà impedite o deviate dal vero. botta, 6-ii-314
infinito. 2. reso difficile o impossibile, ostacolato (un'azione,
rende perfette l'operazioni non impedite, o siano del senso o de l'intelletto
non impedite, o siano del senso o de l'intelletto o d'altra potenza.
siano del senso o de l'intelletto o d'altra potenza. davila, 167:
loro reciproca comunicazione non impedita dalle montagne o dai laghi era più frequente e più libera
canonico: che non può essere rivestito o occupato a causa di impedimenti giuridici (
espediti. io allog- gerei tutti, o la maggior parte degli armati dalla parte di
. lento, tardo (un movimento, o anche una persona nel compimento di un'
fredda nube non disceser venti, / o visibili o no, tanto festini, /
non disceser venti, / o visibili o no, tanto festini, / che non
che prima. -che ha ritmo o andamento grave, lento, pesante (
possono talora essere, oltra il convenevole, o dense e riserrate;...
e certo chi levasse queste due clausole o membra, la sentenza, tuttoché di qualche
tasso, 19-18: argante, od arte o sua ventura fosse, / sovra ha
ed aperti, e non impediti da paduli o da selve. benvenuto da imola volgar
luoghi impediti e coperti come nei boschi o dietro gli argini. tornasi di lampedusa
infermità; colpito da una menomazione cronica o temporanea (come la sordità, una
; che ha una pàrte del corpo o un organo debilitato, paralizzato, di
e ciechi e altri di qualunque infermità o difetto impediti, quasi tutti dovessero dal
. quando alcuno loro figliuolo nasceva o di qualche membro impedito o delle forze debile
nasceva o di qualche membro impedito o delle forze debile, quello esponere subitamente
orecchi la coclea più impedita dagli escrementi o male scolpita. b. spaventa
. salvini, 39-v-101: quella perspirazione o traspirazione insensibile, che da tutta la
tutta la vita nostra continuamente pe'meati o pori della cute si rende, siccome impedita
. 8. che non serve o non può essere usato per un certo
può essere usato per un certo scopo o in vista di un determinato fine;
difensori nel fare ogni sforzo per rendere inutili o impedite le mine. g. gozzi
salariati quanto più condensa uomini di scorretta o impedita educazione, tanto più ne li corrompe
profondo, /... / o del corso impedi trice, / de'
coniugate peccano, si chiama iuridica o legale impedizióne; cioè che, secondo li
stesso colore, 0 talvolta anche tre o più (impedonatura doppia, tripla,
scacchiera in seguito a prese di pedoni o di altri pezzi avversari da essi effettuate
l'impegnare, il dare in pegno o come pegno. giov. cavalcanti
francia, per trame danari coll'impegnarli o co 'l venderli. becelli, 1-155:
espediente di impegnare al monte di pietà o l'orologio o l'anello. mazzini,
al monte di pietà o l'orologio o l'anello. mazzini, 77-259: impegnai
, 30: messer troiano disse: - o compagnone / con teco i'voglio impegnare
. 8. vincolare a una promessa o con promesse (una persona);
utilità in luoghi, ne'quali potessero o praticare atti di divozione... o
o praticare atti di divozione... o esercitare l'ingegno. borgese, 1-195
non avrebbe impegnato filippo più di quattro o cinque ore al giorno. buzzati,
-nel linguaggio sportivo, attaccare vigorosamente uno o più avversari, costrìngendoli a impiegare tutte
risorse di forza e abilità per difendersi o reagire. -ant. tenere fermo in
per accidente, con quanta maggior prudenza o con quale maggior profitto impegneremo i voli
ruscelli, xxvi-2-165: quel litigar per morti o per risegne, / lo spendere il
formalmente a tenere fede a una promessa o alla parola data, a mantenere un
connotazione ironica, per indicare la futilità o l'inutilità dell'assunto); essere
siena, ii-207: voglia il dimonio, o no, io mi impegnerò di esercitare
, prendersi un impegno (verso qualcuno o nei riguardi di qualche cosa); contrarre
i-235: ognun ti vuol per donno o per padrone, / ti s'offre,
porta, potrebbe subito rifarti il verso o disegnare la tua caricatura morale per il
temerità loro di spingersi tanto innanzi, o pensando che inavvedutamente si fossero impegnati,
-occupato, non libero (una persona, o anche un periodo di tempo);
impegno (un'opera, un'attività culturale o politica, ecc.).
una « picchiata » in posizione verticale o talmente accentuata da provocare un progressivo aumento
messo in pegno (un bene mobile o immobile). d. bartoli
anche se non fossero già, più o meno, impegnate per conto loro, si
. delfico, ii-53: scrittori spontanei o invitati dall'autorità pubblica a scrivere la
pubblica a scrivere la storia delle tirannidi, o impegnati dalla vanità e dalla ambizione,
, seguace di un determinato indirizzo filosofico o teologico. -in senso generico: incline
sporte in fuori del muro, tronche o mozze assai lontano -relazione amorosa, legame sentimentale
è altro che care questa mia bua, o vera o immaginata che sia, con
che care questa mia bua, o vera o immaginata che sia, con la verità
9-150: scabroso impegno al o il prendere in pegno. — anche:
per l'italiano confronti di una o più persone (o di una collet
confronti di una o più persone (o di una collet bene,
dell'usato, intellettuali nell'intraprendere un'impresa o nel io nelle mie prediche m'aiuto
le esigenze nell'ambito del proprio lavoro o della propria opera creativa. montale
, 4-225: quando si parla dell'impegno o del- l'« engagement » dell'artista
debiti per cui i creditori (depositanti o mutuatari) possono richiedere il pagamento immediato
alla completa fuoruscita all'esterno del feto o di sue parti). 13.
contatto con la lamina che essa spinge o frena in uno scappamento a verga.
telefoniche, occupazione di una linea, o di un selettore, dovuta a un
grande importanza, ragguardevole; che richiede o è frutto di intensa applicazione, di zelante
lontani forse era stato un presidio di impegno o almeno lo si considerava tale.
proprio zelo al conseguimento di un fine o alla riuscita di un'impresa. pananti
; ed usasi quando siamo richiesti, o richiediamo altri, di cosa che si creda
si creda avere in sé qualche ostacolo o difficoltà, nonostante il buon volere di
impegno », segnatamente se porti scomodo o cimento. = deverb. da impegnare
letter. spalmare, impiastrare di pece o di una sostanza simile. -in
-turare, sigillare con la pece o con altra materia simile. sanudo
ant. insozzarsi, impiastrarsi di pece o di altra materia simile. -al figur.
agg. cosparso, impiastrato di pece o di altra materia simile. — in
di ardente paglia / intinta pria nell'olio o impegolata. — turato, sigillato
— turato, sigillato con la pece o con altra sostanza simile. g
natiche, tutta disperata incominciò a dire: o traditore, o assassino! tarchetti,
incominciò a dire: o traditore, o assassino! tarchetti, 6-ii-151: reliquie di
. a. f. doni, o poveretto me,... guarda come
, e 'l verno non si bagna o gela. = denom. da
linguette di pelle sulle ancie delle fisarmoniche o ad applicare le « voci » sulla
che senza contatto sensibile di altro impellente o attraente si muoveno. malpighi, in
medico che dirizzi con la mano il fanciullino o in capo o in piedi,
mano il fanciullino o in capo o in piedi, se per aventura fosse altrimenti
ben protetto da una pelliccia; vestito o abbigliato con una pelliccia (con partic.
dal sonde / sciolga il danese impellicciato o il russo. foscolo, xiv-366:
tommaseo, 19-98: vuo'tu essere impiso o abbocconato? -rifl. impiccarsi.
veggio ancor chi l'ave anciso / o per un piede impiso. 2
3-51: non, se di ferro doppio o d'adamante / questa muraglia impenetrabil fosse
il fitto impenetrabile. -che è impossibile o difficile da raggiungere, che non è
-che non può essere penetrato dalla luce o dallo sguardo; che impedisce la vista
nella loro barbarie sono impenetrabili, che o si debbono irrompere da fuori con le guerre
da fuori con le guerre, o da dentro spontaneamente aprire agli stranieri per
5. che non può essere inteso o conosciuto nella sua realtà; incomprensibile,
una persona); che non tradisce o rivela i moti dell'animo, impassibile
e a rinnovellare in se qualunque immagine o affetto saputo acconciamente espri mere
impenetrabilità da spione. 3. difficoltà o impossibilità di conoscere, capire, decifrare
avv. senza possibilità di ricevere danni o offese; sicuramente, saldamente. -
letter. che non può essere scalfito o trapassato. - anche al figur.
luogo). pasini, iii-482: o de l'alpi di rezia ombre profonde,
ant. che non può essere scalfito o trapassato. — anche al figur.
monti, tutti eternamente incrostati di pietra o di marmo o di macigno o
eternamente incrostati di pietra o di marmo o di macigno o di tufo o
o di marmo o di macigno o di tufo o di simili materie addensate e
o di macigno o di tufo o di simili materie addensate e impenetrevoli.
i castighi sofferti da peccatori impenitenti o eresiarchi. -con riferimento all'animo
impennàcchio). ornare di pennacchi o di penne. -in senso generico (
, v-2-475: strappa dei propri peccati o delle proprie colpe. un rametto a tutte
2. rifl. ornarsi con pennacchi, o con un copricapo fornito di pennacchi.
). che è ornato di pennacchi o di ciuffi di piume (una persona
. -per simil. che emette fumo o fiamme, che è avvolto nel fumo
di piani fissi e mobili, orizzontali o verticali, disposti per lo più nell'
nell'estremità posteriore di un aeromobile (o, anche, di una bomba d'aeroplano
, anche, di una bomba d'aeroplano o di un missile), che ne
apparecchio nel senso longitudinale e farlo salire o scendere. = deriv. da
/ chi non mi fa temer fortuna o morte? chiabrera, 1-ii-254: mortai fama
insoavisce i cuori. 2. coprire o spargere di penne. aretino, 1-31
strali impenni. bruni, 166: o mia bella arciera, / sol de la
iii-4-115: schiudetevi a gli amori, o cuori giovani; / impennatevi a i sogni
, volare. -al figur.: correre o far correre velocemente, muoversi celermente,
alfieri, 1-301: appien dispersi / o spenti hai tu que'miei nemici vili,
per l'azzurro cielo partenopeo. -elevare o elevarsi spiritualmente; infondere o acquistare energia
-elevare o elevarsi spiritualmente; infondere o acquistare energia morale, potenza creativa;
anche iron. boccaccio, vi-69: o glorioso re,... /.
cor, che punto non s'infinge o assonna, / l'ali al pensier in
e tu l'ale m'impenna, o morte. -impennare il piede,
-impennare il volo: renderlo rapido o spingerlo a grandi altezze. -al figur
alto grado di perfezione; innalzare spiritualmente o intellettualmente. marino, 10-240: di
timore che la bestia non imbizza- risca o impenni. a. cattaneo, iii-149:
di regno una tal brenna, / o pur gli piace quel che al suo cozzone
e un pauroso torrente. -arrestarsi bruscamente o partire con un balzo improvviso con un
[le paranze] s'impennavano frementi o s'impuntavano a franger l'onda paziente
, adirarsi. tansillo, 1-162: o per favor che chieda, o perché
1-162: o per favor che chieda, o perché caschi / in fallo, non
viso per il quale il cavallo (o anche un altro animale) si solleva
abbassamento repentino, con una impennata fulminea o con un giro rapidissimo, schivavano il
improvviso (nell'attività di un artista o di uno scrittore). sinisgalli,
3. aeron. cabrata brusca o che raggiunge angoli accentuati di assetto e
si chiudono con impennate di vetri o di tela o di carta, ma con
impennate di vetri o di tela o di carta, ma con due imposte di
. registrato come passibile di una multa o di una condanna. velluti, 248
di uno smalto particolare (una freccia o un quadrello della balestra).
chiuse e di ripari adatti a imbrigliarne o deviarne la corrente. guglielmotti,
non si direbbe che il nulla, o la contradizione in quanto contradizione. b
di ciò che non si può pensare o immaginare o supporre. b
ciò che non si può pensare o immaginare o supporre. b. croce
femina co 'l scoprirli il sesso feminile o donnesco. bisaccioni, 1-35: non
(104): procura di venirci: o se, per caso impensato, tu
avere una cosa che lo faccia ridere o che lo diverta coll'impensato. beltramelli
cose nuove, impensate, lontane dall'opinione o dal giudizio d'ogn'uno, che
la guerra? bissati, 2-61: o di reo mentitor frode impensata. giuseppe degli
cosa e stupenda è per parerti, o memmo, / la futura del mondo
alle ore più impensate, magari alle tre o alle quattro di notte. 5
n. villani, 4-10: sia mola o sabbion che sì l'impepa [il
ti vuoi, / convien, vogli o non vogli, empierne l'epa. alfieri
lèggerò velo di polvere (per insaporire o per decorare: un cibo o una
insaporire o per decorare: un cibo o una bevanda); polverizzare. lippi
per un mostruoso governo, finché uno o più successivi mostri imperanti non ne han
immanissime pene, erano stati i padri o patrizi o eroi solo al tempo delle
pene, erano stati i padri o patrizi o eroi solo al tempo delle monarchie familiari
! che cosa mostruosa fia, / o padre eterno, o imperante duce,
mostruosa fia, / o padre eterno, o imperante duce, i di questa,
d'imperante s'intende qualunque persona individuale o collettiva, alla quale fu affidato il
. dichiarativa. ugurgieri, 58: o miserissimo marito, qual così crudele intenzione
importazione della poesia provenzale in lombardia, o più largamente nella italia superiore, da
vole arbitare. sacchetti, 266: o barbagianni, che fra gli altri impera
breve. con riferimento a cose materiali o a concetti astratti. caro,
, / sopra la doppia morte, / o pace di giustizia, ad imperare?
legge impera: / io debbo, o figlio, aver d'un re la pompa
dei tiranni grandi e piccoli, liberali o no; non pur nella pubblica ma
. sercambi, 159: o cattivo me, che mio padre è vecchio
(una frase); che importa o contiene un imperativo. -composto imperativale:
di un verbo e da un sostantivo o aggettivo connesso con essa (come p
in imperativi, cioè in prescrizioni cogenti o comandi. = deriv. da
ha la funzione di esprimere un comando o un invito, un'esortazione, una
: se [il verbo] comanderà o pregherà o domanderà o proibirà, sarà
[il verbo] comanderà o pregherà o domanderà o proibirà, sarà imperativo.
verbo] comanderà o pregherà o domanderà o proibirà, sarà imperativo. f.
è quando s'mvita alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a
s'mvita alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a far l'
alcuno, o pregando o comandando o comeché sia, a far l'azione
e simili. 2. che contiene o esprime un comando (un discorso)
fe'cristo, tocca a dio solo o a chi tenga in terra il suo
e al talento imperativo di coloro che o sdegnano o non possono adoperarsi nell'angustissimo
talento imperativo di coloro che o sdegnano o non possono adoperarsi nell'angustissimo spazio concesso
pretorie si disegnavano col nome di decreti o interdetti. col 'decreto 'si
col 'decreto 'si comandava di fare o di prestar qualche cosa; coll'*
parti (in contrapposto alle norme dispositive o suppletive che valgono solo in mancanza di
parti). -mandato imperativo; mandato o incarico che comporta, per chi lo
assoluto che il mandante non lascia fare o chiede, ma proprio comanda. de
artista... non riceve, o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o
o non dovrebbe ricevere, ordinazioni o mandati imperativi da nessuno. -stor.
, a proprio arbitrio, dal console o dal pretore. tommaseo [s.
'ferie imperative', quelle che il console o il pretore indiceva a suo arbitrio, fuor
quindi oggettivamente necessaria: imperativo categorico) o buona soltanto rispetto a uno scopo possibile
buona soltanto rispetto a uno scopo possibile o reale (condizionatamente buona, quindi non
, spontanea, non imperata dalla violenza o dall'arte. 2. voluto
atto compiuto da una facoltà dei sensi o dello spirito sotto l'impulso della volontà
panciatichi [tommaseo]: le imperatore romane o del l'imperatore. d'
un 're dei re 'o * gran re ', il quale,
non regnava direttamente se non sui re minori o sulle genti non regnate, ma govemantisi
carducci, 712: tu intima, o araldo: passa l'imperator romano, /
potenza nuova, d'« imperatore » o signor militare, [cesare] tornò
che sete voi qua forse il legislatore o il riformatore delle pandette della lingua? o
o il riformatore delle pandette della lingua? o, come direbbe il bartoli, l'
bassa grammatica? mascheroni, 8-180: o chiaro sole, o lampa / gloriosa
mascheroni, 8-180: o chiaro sole, o lampa / gloriosa del giorno imperadrice.
pecunia. -titolare di una grande industria o di una catena di stabilimenti industriali;
re negri, delle regine della calza o della giarrettiera, degli imperatori della benzina
della giarrettiera, degli imperatori della benzina o del caucciù,... sono senza
imperatoreria ', serie degli imperatori, o l'impero in genere, per celia.
fiori bianchi (peuce danum o imperatoria ostruthium); cresce lungo
fa il gambo come il ramerino o come il finocchio, e nodoso.
v.]: 'imperatoria', angelica francese o bel- givino salvatico. pianta così
si rife risce a imperatore o agli imperatori; che appar
imperatori; che appar tiene o si riferisce alla dignità e all'autorità
imperatoria letteratura latina? -medaglie o monete imperatorie: fatte coniare da un
cristoforo. 3. che contiene o esprime comando; che è indizio di
indizio di grande autorità; che rivela o manifesta straordinaria fermezza di volontà, energia
x-19- 336: barrès non sa o non vuol sapere che il suo individualismo,
imperatorio. d'annunzio, ii-297: o quanto era bella / intorno all'imperatoria
che sarà tanto breve che sarà impercettibile, o tanto subito che si potrà chiamar istante
paoli per pagare il pubblico scrivano o notaro che ne faccia memoria, si supplisce
petrarchisti che un arcano di religione, o almeno di stato, fosse la testura dell'
lo apostolo le pone,... o s'egli è da credere che lo
(e introduce una prop. dichiarativa o causale). ristoro, 2-1:
imperdìbile, agg. che non si può o non si deve perdere; che non
si deve perdere; che non può o non deve essere lasciato o trascurato.
non può o non deve essere lasciato o trascurato. aretino, iii-140:
perdere. lo dicono di causa dove è o pare impossibile che sia dato da'giudici
imperdonàbile, agg. che non può, o non deve essere perdonato; che non
, alla quale i conti sempre imperfettamente o falsamente rispondono. carducci, ii1-6-88:
romanzesche furono e sono specialmente in italia o disprezzate o dimenticate o imperfettamente conosciute.
furono e sono specialmente in italia o disprezzate o dimenticate o imperfettamente conosciute. moravia,
specialmente in italia o disprezzate o dimenticate o imperfettamente conosciute. moravia, v-18:
rajberti, 3-5: la tanta imperfezione o meglio imperfettibilità della scienza... molti
chi la maggior colpa? della imperfettibilità umana o dell'imperfezione sacerdotale? imperfettivo
imperfettissimo). che manca delle qualità o delle condizioni necessarie alla perfezione assoluta (
superbia. boccaccio, vi-230: « o beato », diss'io, « quel
gli uomini incominciarono anche imperfettamente ad intendersi o a comunicarsi, incominciò anche a svilupparsi
/ che nulla alberga in lui chiaro o gentile. betussi, xliv-325: abbiamo dimostrato
. -che non può essere goduto o attuato pienamente; che non offre un
terra. metastasio, 1-4-304: vieni, o germano amato, / del mio contento
in grado di assolvere un determinato compito o di ricoprire un determinato ufficio; incapace
trovate, di così imperfetta salute, o dovevate dettare, o lasciar affatto di
così imperfetta salute, o dovevate dettare, o lasciar affatto di scrivermi.
primario par riducibile al genere di paralisi o di emiplegia imperfetta. 7. raro
tarchetti, 6-ii-496: spero finalmente, o signore, che non mi lascierà ripartire
82 si sono anzi voluti lasciar difettosi o imperfetti, che correggergli di fantasia.
con remissione del feto concepito, imperfetto o pure perfetto, ma che per qualche
tempo del verbo che esprime un'azione o uno stato continuati o ripetuti nel passato o
esprime un'azione o uno stato continuati o ripetuti nel passato o contemporanei ad altre
o uno stato continuati o ripetuti nel passato o contemporanei ad altre azioni o stati passati
nel passato o contemporanei ad altre azioni o stati passati (imperfetto indicativo, imperfetto
prima di questo preterito imperfetto termini in o. varchi, 11-66: il tempo chiamato
l'aborrisce e spesso ama una seconda o settima, che in sé è dissonanzia
dilettansi talor di quella dissonanzia della seconda o settima, come di cosa sprezzata. n
che hanno il ritmo troppo confuso, o uniforme, o non bene tessuto,
il ritmo troppo confuso, o uniforme, o non bene tessuto, o in altri
uniforme, o non bene tessuto, o in altri modi imperfetto. -nella notazione
-nella teoria musicale medievale: binario o pari (un tempo).
tubo cribroso). -in partic. forma o stadio o stato imperfetto: fase del
). -in partic. forma o stadio o stato imperfetto: fase del ciclo di
in cui la riproduzione avviene per conidi o, in genere, è asessuale.
, in genere, è asessuale. o. targioni tozzetti, i-321: fiori perfetti
corrispondendo all'ipotesi teorica della concorrenza pura o perfetta, presenta una rilevante libertà e
v-3-272: la prova è imperfetta e più o meno debole quando la connessione tra i
che si esercitava sui fondi di fedecommesso o di manomorta. cattaneo, ii-1-274:
il differenziale d'una qualunque potestà perfetta o imperfetta, positiva o negativa, è il
qualunque potestà perfetta o imperfetta, positiva o negativa, è il prodotto dell'esponente
, nell'attuazione pratica, alla condizione o all'ipotesi o al modello ideale (
pratica, alla condizione o all'ipotesi o al modello ideale (incastro, elasticità
). 19. sm. natura o cosa imperfetta; imperfezione; mediocrità.
al vivo impresse. muzio, 5-30: o se così potesse a ciascuna ora /
nutricando gl'infermi, cioè gl'imperfetti, o esercitando i perfetti, o lusingando i
imperfetti, o esercitando i perfetti, o lusingando i pusillanimi, o riprendendo gl'inquieti
perfetti, o lusingando i pusillanimi, o riprendendo gl'inquieti,
. paleotti, l-11-457: nel diffinire o descrivere l'essenza d'iddio,..
quantunque degna tra noi, senza imperfezzióne o dipendenza, presero partito di dichiararla con
umana... non sono peccati o vizi. -ant. incapacità di
, mollezza,... imperfezione o vero non perseveranza, stracuranza, dissoluzione.
qualche volta questa solennità in altro mese o in altro giorno da quello che richiederebbono
pure trovassi cosa alcuna che così acconciamente o ben detta non vi paressi, stimerete
da 'l sopradetto difetto, il quale seguita o da imperfezione d'arte o di natura
quale seguita o da imperfezione d'arte o di natura. ruscelli, 2-492: il
i-858: bisogna vedere se le lacune o le ridondanze segnate da questi mezzi versi
sono in rapporto a qualche grossa contradizione o imperfezione del poema. calvino, 8-42
emendar tutti i difetti de la natura o de la fortuna. ingegneri, 1-iii-528:
ecc.) provocata da formazioni membranose o ossee. = deriv. da
. per cui non si giura invano o non si osa spergiurare (con riferimento
, che è proprio di un imperatore o di un impero (con riferimento sia
imperi formatisi nei secoli xix e xx o agli imperi orientali). -maestà, altezza
imperiale: titolo con cui si designa o ci si rivolge a un imperatore.
l'interposto dominio di re, duchi o altri signori. -famiglia imperiale: figli
-che si riferisce, che è proprio o appartiene al periodo storico dell'impero romano
di mole, a mezza figura, o semplice busto, e di varia epoca fra
-che è sede di un imperatore o di un impero; che appartiene (
di un impero; che appartiene (o è appartenuto) a un imperatore o
o è appartenuto) a un imperatore o alla sua famiglia o è sottoposto alla sua
a un imperatore o alla sua famiglia o è sottoposto alla sua giurisdizione; che
ariosto, 46-5: mai palagi imperiali o regi / non ebbon più onorati e
sospettoso. -che dipende da un imperatore o da un governo imperiale. -anche:
della vecchia germania imperiale. -fondato o patrocinato da un imperatore. tommaseo [
intende non già che l'imperatore stampi o legga o lavori, né che paghi
non già che l'imperatore stampi o legga o lavori, né che paghi del suo
supera ogni altro per importanza, grandezza o perfezione. chiaro davanzali, xxvii-91:
sm.): moneta d'oro, o anche d'argento, emessa dagli imperatori
.. sono i soldi e le lire o di piccioli o di imperiali. scaruffi
i soldi e le lire o di piccioli o di imperiali. scaruffi, io:
. bollatico. 5. carta o foglio imperiale (anche semplice- mente imperiale
tipogr. disus. che ha corpo 56 o 60 (un carattere), oppure
12. sm. plur. soldati o milizie del sacro romano impero. -in
corner, li-2-54: se gli imperiali o i spagnuoli faranno le istanze di passaggio
edificarono, e tutti alla grande, o a dire più propriamente, alla imperiale dotarono
passato (come carrozze e diligenze, o anche di autoveicoli come autobus, torpedoni
. piccolo imperiale di una diligenza o di un autobus. 2.
dell'uso... piccola imperiale o cappelliera che si soprappone talvolta alla maggiore
l'ambito territoriale del proprio potere diretto o della propria influenza politica ed economica dando
conglomerano sotto un unico dominio, diretto o indiretto, popolazioni e territori originariamente separati
possa confondersi colla colonizzazione, precorsa sempre o accompagnata dalla emigrazione, mentre quello vi
esistenza. — dottrina che esalta o giustifica l'impero. gramsci, 6-37
che consista il « disdegno » (o della lingua latina, o deltimperialismo virgiliano
disdegno » (o della lingua latina, o deltimperialismo virgiliano o delle altre spiegazioni date
della lingua latina, o deltimperialismo virgiliano o delle altre spiegazioni date dagli interpreti)